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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATI

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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATI Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 14, No. 2 (MARZO - APRILE 1959), pp. 81-82 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40757047 . Accessed: 10/06/2014 07:52 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.34.79.45 on Tue, 10 Jun 2014 07:52:13 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATISource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 14, No. 2 (MARZO - APRILE 1959), pp. 81-82Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40757047 .

Accessed: 10/06/2014 07:52

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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L'AFRICA NELLE NAZIONI UNITE E NEGLI ISTITUTI SPECIALIZZATI

1. - La nuova Commissione eco- nomica per l'Africa, riunitasi ad Accra per la sua prima sessione il 31 dicembre 1958, ha terminato i lavori il 6 gennaio, dopo otto gior- ni di discussioni svoltesi nella Sala del Parlamento di Addis Abeba. Ol- tre ai membri della commissione, hanno preso parte alla riunione i rappresentanti a titolo di osserva- tori, dell'Austria, del Brasile, Bul- garia, Cecoslovacchia, Cina, Giap- pone, Grecia, India, Israele, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Stati Uni- ti d'America, Turchia, Ungheria, URSS. La Commissione ha deciso, fra l'altro, di condurre un'inchiesta sulla situazione economica e sociale dei paesi africani.

2. - II Consiglio di amministra- zione fiduciaria si è riunito il 30 gennaio, presso la sede delle Na- zioni Unite a New York, per la sua 23a sessione ordinaria. In particola- re figuravano all'ordine del giorno l'esame della situazione del Tanga- nyika e l'avvenire del Camerún. Alla presidenza veniva eletto Max Dorsinville (Haiti), eda alla vice presidenza Vitelli (Italia).

Per quanto concerne il Tanga- nyika, il Consiglio ascoltava le di- chiarazioni del rappresentante spe- ciale della Gran Bretagna per il territorio, il quale delineava la si- tuazione politica, finanziaria e del- l'educazione. Su quest'ultimo punto egli sottolineava che il 45% circa dei ragazzi africani frequenta le scuole primarie; per consentire una frequenza quasi assoluta occorre- rebbe spendere circa 86 milioni di sterline.

Successivamente venivano rivolte, da parte dei rappresentanti di al- cuni Stati (India, Repubblica Ara- ba Unita, Italia, URSS, Haiti, Stati Uniti d'America, Australia, Birmâ- nia, Nuova Zelanda, Paraguay, Ci- na e Francia) alcune domande al rappresentante speciale, che tende- vano ad ottenere alcuni chiarimenti in merito all'effettiva situazione nel territorio. Il rappresentante chia- riva che l'autorità amministratrice non aveva ancora fissato la data definitiva per l'accessione del terri- torio all'autonomia o all'indipenden- za, preferendo piuttosto procedere per gradi. La situazione sociale, an- che per quanto riguarda la remu- nerazione del lavoro, è notevolmen- te migliorata e la situazione econo- mica è positivamente influenzata dalle possibilità di afflusso di capi- tale straniero. Per quanto concerne i rapporti fra il Tanganyika e la nuova Commissione economica per l'Africa, il rappresentante dichiara- va che il Tanganyika è fiero dei risultati raggiunti nel campo coo- perativo ed in quello dello sviluppo comunitario e sarebbe stato ben lie- to di porre tale esperienza al ser-

vizio della Commissione. Inoltre ve- niva detto che la produzione di dia- manti è aumentata del 6% dal 1956 al 1958. A seguito di tali chiarimen- ti il 7 febbraio aveva inizio il di- battito generale nel quale la mag- gior parte dei degelati sottolineava l'importanza dei progressi conseguiti nei varí settori di attività nel Tan- ganyika. Anche il rappresentante sovietico, pur denunciando una pre- tesa discriminazione in danno degli africani, e facendo notare che i par- titi politici sono sottoposti ad in- giustificate limitazioni nello svolgi- mento delle loro attività, indicava il principio generale che le Nazioni Unite non dovrebbero limitarsi ad assistere all'evoluzione dei territori africani verso l'indipendenza, ma avrebbero dovuto contribuire atti- vamente a tale sviluppo.

Alla fine del dibattito il Consi- glio nominava un Comitato di re- dazione composto dei rappresentan- ti dell'Italia, India, Nuova Zelanda ed URSS, per la stesura del rap- porto definitivo.

3. - Quanto al Camerún in am- ministrazione fiduciaria della Fran- cia, il dibattito si è svolto sulla base dei rapporti predisposti dalla missione di visita delle Nazioni Uni- te, e tenendo conto della risolu- zione approvata il 5 dicembre 1958 dall'Assemblea generale. In parti- colare l'Assemblea aveva richiesto al Consiglio di riferire all'Assem- blea stessa, entro il 20 febbraio, in merito alla situazione generale ed alle condizioni per porre fine al regime di amministrazione fiducia- ria. Il delegato francese invitava il Consiglio ad approvare all'una- nimità le conclusioni finali della missione di visita, raccomandando all'Assemblea generale, che si sa- rebbe dovuta riunire appositamente il 20 febbraio, di adottare una ri- soluzione con la quale si decides- se di porre termine al regime di amministrazione fiduciaria del Ca- merun francese il Io gennaio 1960, data in cui tale territorio raggiun- gerà la piena indipendenza. Inol- tre, rispondendo a varie domande, il rappresentante francese rassicu- rava il Consiglio sulla situazione politica e sociale nel territorio. In particular modo il delegato sovie- tico si opponeva alla richiesta fran- cese denunciando lo stato di « ten- sione interna » che, a suo parere, esisterebbe nel territorio. Il 17 feb- braio il Consiglio adottava un pro- getto di risoluzione presentato da- gli Stati Uniti, Haiti, Italia, Nuo- va Zelanda e Paraguay; il pro- getto riscuoteva 12 voti favorevoli, 1 contrario (URSS) e una asten- sione (Repubblica Araba Unita). Nel dispositivo della risoluzione, dopo aver notato che il territorio del Camerún in amministrazione fran-

cese è pronto all'indipendenza, in base alle dichiarazioni dell'autorità amministratrice e dell'Assemblea le- gislativa del territorio; che non si rende pertanto necessario consulta- re di nuovo la popolazione del ter- ritorio; che il governo camerunense si ripropone di procedere di nuovo ad elezioni per la nomina dei quat- tro seggi dell'Assemblea legislativa riservati ai rappresentanti della Re- gione del Sanaga-Marittima (in cui si verificarono episodi di violenza durante le ultime elezioni gene- rali); il Consiglio di amministrazio- ne fiduciaria trasmetteva all'Assem- blea generale il rapporto della mis- sione di visita, le osservazioni del delegato francese ed i verbali delle riunioni del Consiglio, raccoman- dando all'Assemblea generale di adottare la decisione di abolire l'ac- cordo di amministrazione fiduciaria, al momento in cui il territorio rag- giungerà la piena indipendenza, e cioè dal Io gennaio 1960, in confor- mità alla lettera B dell'art. 76 del- lo Statuto delle Nazioni Unite.

Il Consiglio procedeva quindi ad un sommario esame della situazione del Camerún in amministrazione fi- duciaria della Gran Bretagna, e so- spendeva i suoi lavori il 18 feb- braio, lavori che saranno ripresi il 10 marzo, dopo la fine della 13a sessione dell'Assemblea generale.

4. - II Comitato consultivo per il Sud-Ovest africano si riuniva il 22 gennaio a New York, per i lavori della sua 6a sessione. Fanno parte del Comitato Brasile, Etiopia, Fin- landia, Filippine, Guatemala, Indo- nesia, Irlanda, Repubblica Araba Unita ed Uruguay. Il Comitato de- cideva di rinviare all'anno prossi- mo ogni misura intesa a risolvere 11 problema del territorio dell'Afri- ca sud-occidentale, mediante conver- sazioni dirette con il Governo sud- africano, in attesa di conoscere i risultati dei colloqui intrapresi dal Comitato di buoni uffici. Il Comi- tato decideva altresì di rinviare al Governo sud-africano una lettera per ricordargli il suo obbligo di for- nire informazioni concernenti il ter- ritorio da esso amministrato. Veni- va inoltre nominato un Comitato ristretto per studiare le misure giu- ridiche atte ad assicurare il rispetto degli obblighi assunti dal Governo di Pretoria nei confronti del terri- torio dell'Africa sud-occidentale.

5. - L' Ufficio di assistenza tecni- ca delle Nazioni Unite ha nominato un nuovo rappresentante residente per la Tunisia, nella persona dello svizzero A. Saenger, il quale fin dal 1957 si occupa dei problemi di assistenza tecnica concernenti la Tunisia, ed era già corrispondente dell' Ufficio. L'Organizzazione delle Nazioni Uni-

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te per l'alimentazione e l'agricol- tura ha convocato dall'8 al 15 feb- braio, ad Accra, una conferenza di specialisti dei principali paesi pro- duttori di cacao. Figuravano all'or- dine del giorno problemi concer- nenti il mercato del cacao, nonché gli aspetti tecnici relativi alla sua coltivazione, alla lotta contro le malattie e contro gli insetti. Fra le organizzazioni invitate figurava- no l'Istituto Nazionale per lo stu- dio dell'agricoltura del Congo Bel- ga e r Istituto francese del caffè e del cacao.

La Convenzione dell' Organizza- zione internazionale del lavoro con- cernente il congedo pagato nella agricoltura, è stata dichiarata ap-

plicabile anche ai territori di Bar- bane e del Tanganyika; ne ha dato notizia il Governo britannico.

La Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo ha in- viato in Libia una. missione di vi- sita, a richiesta del Governo di Tripoli, per svolgere un'inchiesta generale sull'economia del paese, al fine di consentire la preparazione di un programma di sviluppo eco- nomico.

Fra le notizie riguardanti lo Sta- to di Ghana, si ricorda che il suo governo ha versato un contributo di 3.000 dollari all'Alto Commissa- rio delle Nazioni Unite per i rifu- giati. Inoltre un esperto delle Na- zioni Unite, l'israelita B. Z. Gii,

è stato inviato a Ghana per aiutare tale paese nella preparazione del censimento generale della popola- zione, che si svolgerà nel 1960.

La Guinea ha aderito all'atto isti- tutivo dell' Organizzazione interna- zionale del lavoro, di cui diviene l'80° Stato membro. Dieci sono at- tualmente gli Stati africani mem- bri dell' ILO.

Il 20 febbraio l'Assemblea gene- rale delle Nazioni Unite ha ripreso i lavori della sua 13a sessione ordi- naria per esaminare l'avvenire dei territori del Camerún in ammini- strazione fiduciaria della Francia e della Gran Bretagna. Si prevede che i lavori termineranno per il 10 marzo.

{A cura della Società Italiana per V Organizzazione Internazionale).

AI SOCI DELL' ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA / Soci che non abbiano ancora provveduto ad inviare la quota di rinnovo per Vanno 1959 sono cortesemente pre-

gati di non tardare a regolarizzare la loro posizione amministrativa. Nell'occasione si segnala l'opportunità e la convenienza di trasformare la propria adesione da annuale (ordman)

v% a teta £ plrfe^Sncmento giuridico del nuovo Statuto Sociale approvato nell'ultima Assemblea Generale dei Soci, le

quote rimangono infatti immutate secondo le precedenti disposizioni, e precisamente:

Soci ordinari annuali L. 500 Società h. 1.000 Soci perpetui L. 10.000 (una tantum) Soci benemeriti L. 20.000 (una tantum)

ili Soci ordinari e vitalizi spetta gratuitamente il giornale «La Voce dell'Africa»; ai Soci benemeriti, oUreil giornale, anche la rivista e Africa ». E' facile rendersi conto che l'attuale ammontare della quota vitalizia o benemerita, che da diritto a ricevere le due pubblicazioni a perpetuità, corrisponde all'importo di pochi anni

Via ã'"?bo™™nt°',. Ulisse Aldrovandi 16, 1fí Le quote possono essere inviate alla Sede Centrale dell'Istituto Italiano per l'Africa, Via Ulisse Aldrovandi 16, 1fí Roma, sul eie postale n* 1/2857; oppure ad uno degli Uffici regionali o provinciali:

- TORINO, Via Accademia delle Scienze, 5, Palazzo Oarignano, ci cip: 2Hkk2k - VENEZIA, 8. Marco 4299 - Palazzo Contarini del Bovolo, ci cip: 9115976 - GENOVA, Via Petrarca 2112, cio 8.A.1. 8., ddp: 41 12581 - BOLOGNA, Via Farini 85 - ddp: 8H4287 - FIRENZE, Viale Fratelli Rossetti, W - NAPOLI, Maschio Angioino - Piazza Municipio - ddp: 6/17886 - BARI, Via Quintino Sella, 180 - CATANIA, Via Vittorio Emanitele 201, ddp: 16I7880 - CAGLIARI, Via Concezione, 1 - CATANZARO, Via Duomo, 16 - COSENZA, Via Molinello, 2klA

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