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Lamiaesperienzanella rimozionedeitatuaggi · laPelle 30 esperienza Iltatuaggioèuna praticaantica...

Date post: 28-Jul-2020
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la Pelle 30 esperienza I l tatuaggio è una pratica antica quanto il mondo e il numero dei tatuati aumenta sempre di più. Gli ul- timi dati raccolti dall’Istituto Superio- re di Sanità dimostrano che in Italia si sta vivendo una vera e dilagante “tat- too mania”: 13 italiani su 100 rientrano infatti nel popolo dei “tatuati”. Oggi non si tatuano più solo i marinai, i car- cerati o i motociclisti, ma tutti, proprio tutti e sono più le donne degli uomini (13,8 % contro 11,7%). Nel tempo so- no cambiate le mode e si è passati dal tribale, alla scritta, al“minimal”, a veri e propri quadri multicolore. Così come sono aumentati i tatuati, è in espo- nenziale aumento anche il numero di chi ne richiede la rimozione: il 30% dei tatuati si rivolge infatti al laserista. Se prima il paziente tipo era definibile come un“pentito”, che voleva cancel- lare un nome o un ricordo spiacevole o si era stancato di un errore di gio- ventù, oggi ricorre alla rimozione an- che chi, per esigenze lavorative, deve cancellare il tatuaggio da zone del cor- po troppo in vista, oppure chi vuole modificare vecchi disegni o cancellar- li per farne di nuovi. Ciò rende sempre più stretti i contatti e gli scambi di in- formazioni tra tatuatore e laserista. I della dott.ssa Francesca Negosanti, Dermatologa, Bologna tatuaggi possono essere di diversa ti- pologia: da quelli ornamentali profes- sionali mono o multicolore eseguiti da personale esperto a quelli amato- riali, da quelli sanitari tipici dei pazienti che si sono sottoposti a radioterapia a quelli traumatici da sfregamento e ino- culazione di particelle di asfalto o ter- riccio fino a quelli cosmetici (trucco permanente o semipermanente). Tan- ti ormai sono i colori che ci troviamo di fronte: non più solo il nero e il rosso ma tutta la possibile tavolozza cromatica. Oggi però si possono promettere ri- sultati eccellenti su quasi tutti i ta- tuaggi. Mi interesso di laserterapia dai primi anni di studio di Medicina e da quando sono Der- matologa non è solo la metodica da me più utilizza- ta nella pratica am- bulatoriale quoti- diana, ma anche il mio maggior inte- resse e la mia gran- de passione. Credo che non potrei più fare il mio mestiere senza l’ausilio di un laser sia per quan- to riguarda la dermatologia classica ma soprattutto in materia di derma- tologia e medicina estetica. Per quan- to riguarda la rimozione del tatuag- gio è ormai risaputo e dimostrato che i metodi più efficaci sono quelli che utilizzano tecnologia laser Q-switched o a Picosecondi e, per fortuna, non si vedono quasi più le brutte e indelebi- li cicatrici dovute al tentativo di can- cellare un tatuaggio con metodiche antiche o improprie (salabrasione, der- moabrasione, cauterizzazione, tocca- ture con caustici, rimozione chirurgica o laser CO 2 ). Anche la rimozione laser del tatuaggio segue le regole della fo- totermolisi selettiva secondo la quale una specifica lunghezza d’onda colpi- sce e distrugge selettivamente un cro- moforo bersaglio (in questo caso uno specifico pigmento). La tecnologia Q- switched permette poi di erogare grandissime quantità di energia in un tempo brevissimo distruggendo il pig- mento per effetto meccanico fotoa- custico con un minimo riscaldamento dei tessuti circostanti che garantisce una rimozione senza esiti cicatriziali. Dai primi laser Q-switched studiati da Goldman nel 1967 a oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante. La mia per- In Italia si sta vivendo una vera tattoo mania ma ogni anno aumenta anche il numero di coloro che vogliono rimuovere i segni con cui avevano abbellito la pelle La mia esperienza nella rimozione dei tatuaggi
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Page 1: Lamiaesperienzanella rimozionedeitatuaggi · laPelle 30 esperienza Iltatuaggioèuna praticaantica quan toilmondoeilnumerodei tatuatiaument asempredipiù.Gliul-timidatiraccol tidall’IstitutoSuperio

la Pelle30

esperienza

Il tatuaggio è una pratica anticaquanto il mondo e il numero deitatuati aumenta sempre di più. Gli ul-timi dati raccolti dall’Istituto Superio-re di Sanità dimostrano che in Italia sista vivendo una vera e dilagante“tat-toomania”: 13 italiani su 100 rientranoinfatti nel popolo dei “tatuati”. Ogginon si tatuanopiù solo imarinai, i car-cerati o imotociclisti,ma tutti, propriotutti e sonopiù le donnedegli uomini(13,8 % contro 11,7%). Nel tempo so-no cambiate lemode e si è passati daltribale, alla scritta, al“minimal”, a veri epropri quadri multicolore. Così comesono aumentati i tatuati, è in espo-nenziale aumento anche il numero dichi ne richiede la rimozione: il 30%deitatuati si rivolge infatti al laserista. Seprima il paziente tipo era definibilecome un“pentito”, che voleva cancel-lare un nome o un ricordo spiacevoleo si era stancato di un errore di gio-ventù, oggi ricorre alla rimozione an-che chi, per esigenze lavorative, devecancellare il tatuaggioda zonedel cor-po troppo in vista, oppure chi vuolemodificare vecchi disegni o cancellar-li per farnedi nuovi. Ciò rende semprepiù stretti i contatti e gli scambi di in-formazioni tra tatuatore e laserista. I

della dott.ssaFrancesca Negosanti,Dermatologa, Bologna

tatuaggi possono essere di diversa ti-pologia: da quelli ornamentali profes-sionali mono o multicolore eseguitida personale esperto a quelli amato-riali, daquelli sanitari tipici dei pazientiche si sono sottoposti a radioterapia aquelli traumatici da sfregamentoe ino-culazione di particelle di asfalto o ter-riccio fino a quelli cosmetici (truccopermanenteo semipermanente).Tan-ti ormai sono i colori che ci troviamodifronte: nonpiù solo il neroe il rossomatutta la possibile tavolozza cromatica.Oggi però si possono promettere ri-sultati eccellenti su quasi tutti i ta-tuaggi.Mi interessodi laserterapia daiprimi anni di studio di Medicina e da

quando sono Der-matologa non èsolo la metodicadame più utilizza-ta nella pratica am-bulatoriale quoti-diana, ma anche ilmio maggior inte-resse e lamiagran-depassione. Credoche non potrei piùfare ilmiomestieresenza l’ausilio di unlaser sia per quan-

to riguarda la dermatologia classicama soprattutto in materia di derma-tologia emedicina estetica. Per quan-to riguarda la rimozione del tatuag-gio è ormai risaputo edimostrato chei metodi più efficaci sono quelli cheutilizzano tecnologia laserQ-switchedo a Picosecondi e, per fortuna, non sivedonoquasi più le brutte e indelebi-li cicatrici dovute al tentativo di can-cellare un tatuaggio con metodicheanticheo improprie (salabrasione, der-moabrasione, cauterizzazione, tocca-ture con caustici, rimozione chirurgicao laser CO2). Anche la rimozione laserdel tatuaggio segue le regole della fo-totermolisi selettiva secondo la qualeuna specifica lunghezza d’onda colpi-sce edistrugge selettivamenteun cro-moforo bersaglio (in questo caso unospecifico pigmento). La tecnologiaQ-switched permette poi di erogaregrandissimequantità di energia in untempobrevissimodistruggendo il pig-mento per effetto meccanico fotoa-custico conunminimo riscaldamentodei tessuti circostanti che garantisceuna rimozione senza esiti cicatriziali.Dai primi laserQ-switched studiati daGoldmannel 1967aoggi la tecnologiaha fatto passi da gigante. La mia per-

In Italia si sta vivendouna vera tattoomania ma ogni annoaumenta anche ilnumero di coloro chevogliono rimuovere isegni con cui avevanoabbellito la pelle

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sonale esperienza in questo campoparte 15 anni fa quando utilizzavo unlaser Q-switched Nd:YAG a nanose-condi con due lunghezze d’onda di1064 nm e 532 nm con ottimi risulta-ti su tutti i tatuaggi di colore nero, ros-so, viola, mattone; sono poi passata aun laser Q-switched Nd:YAG a nano-secondi a 4 lunghezze d’ondadi 1064nm, 532 nm, 585 nm, 650 nm conmi-gliori, anche se non ottimali, risultatianche sui colori azzurro e verde. Dasettemesi utilizzo l’ultimonato inma-teria di laser per la rimozione dei ta-tuaggi: il laser Discovery Pico Plus. Latecnologia a picosecondi permette dierogare energie e potenze elevatissi-me in tempi ultracorti (non nanose-condi ma picosecondi) con impulsiche generano un puro effetto fotoa-custico.Dalla frammentazionedel pig-mento in granuli tipica della tecnolo-gia Q-switched si è così passati a unapolverizzazione del pigmento in mi-croparticelle più facilmente e veloce-mente aggredibili dapartedel sistemamacrofagico e linfatico, e un sempremaggior profilo di sicurezza per il pa-ziente. Più l’impulso èbreve,minore èladiffusionedi calore ai tessuti limitrofiottenendo così risultati ottimali e sen-za traccia, inmeno sedute e conmenodolore. Ma come funziona? Quandouna particella presente nella cute as-sorbe una radiazione laser a impulsiultracorti, si genera un rapido riscal-damento con temperature che rag-giungono i 900°C. Il riscaldamento in-duce nella particella un’espansioneestremamente veloce, che generaun’ondameccanica longitudinale (acu-stica) che attraversa la particella stes-sa ed esercita una pressione che nedetermina la frammentazione. Suc-cessivamente, i frammenti vengonorimossi da parte dei macrofagi attra-verso il sistema linfatico. Questo è ilprocesso chiamato“fotoacustico”: af-finché ciò accadanellemigliori condi-zioni, la durata dell’impulso laser deveessere inferiore al tempo di attraver-samento dell’onda meccanica all’in-terno del target, che per i cluster diinchiostro è in nanosecondi e per leparticelle di inchiostro più piccole emelanosomi singoli è nell’intervallodei picosecondi. Il sistema èdotato diun laser Nd:YAG a doppia lunghezzad’onda, 1064nme532nm ingradodilavorare non solo in modalità Picose-condi - energia emessa fino a 800mJconunapotenzadi 1.8GW-maanche

in Q-Switched a singolo e doppio im-pulso, e di un laser a Rubino694nm ingrado di emettere fino a 1.2 J di ener-gia in modalità Q-Switched. Questacombinazione di laser permette di ri-muovere egregiamente i tatuaggi ditutti i colori a eccezione del giallo edel bianco. La tecnogia Q-Switched ePico conqueste lunghezze d’onda è ilGold standard per il trattamento del-le lesioni pigmentate benigne in tuttii fototipi, che rimangono l’inestetismoche ci si trova più di frequente a trat-

Foto 1, 2, 3: rimozionedel solo pigmento ros-so (80%) e della rea-zione allergica a essoassociata (2 sedute);foto 4: un dettagliodella tecnica di inter-vento

tare nella nostra pratica ambulatoria-le quotidiana. Anche se disponiamodi laser così innovativi e performantinon possiamoperò prometteremira-coli in tempi brevi. Con l’avvento del-la tecnologia apicosecondi si pensavainfatti di poter accorciare i tempi trauna seduta e l’altra promettendo ri-sultati in tempi più brevi, ma non ècosì. Maggiore è il tempo che inter-corre tra una seduta e la successiva,minore è il loro numero complessivodi sedute emigliori sono i risultati: sesi lascia passare il giusto tempo infat-ti il sistemamacrofagico riesce a dre-nare tutto il pigmento distrutto e lacute sovrastante si rigenera nel mi-gliore dei modi. Credo che un buoncompromesso tra l’optimume la com-prensibile “fretta” del paziente sia unintervallo di almeno 2 mesi tra le se-dute. Eseguo i trattamenti solo su cu-te non abbronzata e consiglio ai pa-zienti di applicare una specifica cre-ma anestetica 2 ore primadella sedu-ta per ridurre alminimo il disconfort: itrattamenti con tecnologia laser a pi-cosecondi sono di certo meno dolo-rosi ma non possono essere definitiindolori. Con 7mesi di utilizzo di que-sta nuova tecnologia sto risolvendotatuaggi che sembravano resistenti,già dopo sole 4 sedute lo schiarimen-to èquasi completo e il tempodi gua-rigionedella cutedopo la seduta èpiùbreve. Se la rimozionedel tatuaggio ri-chiedepazienza epossono essere ne-cessarie alcune sedute in più rispettoal numero stimato, le lentigo solaripossono essere rimosse in una solaseduta.

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Una tecnologia Pico per grandi risultati:la rimozione tatuaggi secondo RenaissanceDiscoveryPicoè il dispositivo laserper il trattamentodei tatuaggimulticolore, delle lesionipigmentatebenigneedel ringiovanimentocutaneo. Il sistemasibasasuun laserNd:YAGaipicosecondidisponibile in2versioni: “DiscoveryPico”, adoppia lunghezzad’onda,1064e532nme“DiscoveryPicoPlus”a tripla lunghezzad’ondacon l’aggiuntadiunasorgenteRubyQ-Switcha694nm. Il dispositivopuò lavorare inpiùmodalitàdi impulso:ai Pico-secondi conenergia finoa800mJepotenzadipiccodi1.8GW, inQ-Switchasingolo

edoppio impulso, e inmodalità “Photo-Thermal” (FreeRunning).Adifferenzadei tradizionali laserQ-Switchche frammentano ipigmenti ingranuli, il laseraipicosecondi li riduce inunparticolato finissimo,più facilmenteeliminabiledal corpo. L’effetto fotoacusticomiratoa inchiostri emacchie cutanee, ègene-ratodalla combinazionedi3 caratteristiche:duratad’impulsobrevissima,altis-simaenergiaepotenzadipicco indispensabili perpoterusare spotmoltogran-diper elevatepenetrazioninellapelle.Disponibilimanipoli a spotquadrati per

trattare i tatuaggi, a spot rotondibasati su tecnologiaolograficaeunmanipolo frazionatoper ringiovanimentocutaneo, tutti conprofili “Flat-Top”.CommercializzatodaRenaissance,fruttodell’unionecommercialediDekaeQuantaSystem, realtà italianedelGruppoEl.En.

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