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L'ARTE ANTICA IN ITALIAbadigit.comune.bologna.it/books/sol/121960_INV.pdf · di vestiario, oggetti...

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Biblioteca comunale dell'Archiginassio L'ARTE ANTICA IN ITALIA SORGENTE DI RLCOHEZZA PUBBLICA.
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Biblioteca comunale dell'Archiginassio

L'ARTE ANTICA IN ITALIA

SORGENTE DI RLCOHEZZA

PUBBLICA.

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L'ARTE ANTICA IN ITALIA

SORGENTE DI RlOCHEZZA

PUBBLICA.

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L' ARTl~ .:-ìNTICA IN ITALrA

SORG I~NTE 1)[ RlCClIlLZZA PUBBLICA

JleJJlol'io h~/I{/ i1f"r(/{{IfIWI1:.a del/'8 gin{jllo 18U8 alla .t."',·;f)('Ì(l::i(}}/e

.lrli."fi{'(1 fì,(l i {'11!to}'i di w'chileltw'(1 in R OII/((, or(' (/I J)I'() ­

JlO~to di allru'YlfJ'(, l'a::iolle (Ir'lla So{'ietà /lelle JH"o1'inf'ie piil

jJJ'OSSiIlU', )Jel ' oltfli/('J 'e rlle si {m'utino a/b'e SOCÙ'[tl di }J}'o­

te ~:ioJle ... ill/ili fl ql'e:';{a di R OIIW, e fU'}" flw/h'}'si in }'r la:;ione

('Oli f/II('/le giri esistenti. ('OIJle l a Società p el' la di{es,a di Jlj­

}'ell~e (u/fica.

L

n ministro de ll ' bi l' uziolto puhhl iea , onorevole G'a ll o, hn. presen­tato una legge (1) a l Pnrlamcnto dil'c tt<:l - a con ser vare i mon umenti e gli oggetti d'arI e sia di proprietà pubblica che di proprietà pri­vata, ed alla rice)'ca ed al rinvenimento di nuovi monumenti e

di nuovi oggetii d'arte - . La n03tra. Soeietà ha il dovere di prenderne conost'enza non

solo, ma di richiama re intorno n.lla. in tera quistione il favore della opinione pubblica, nell a speranza che pOSS1. presto essere risolta, " beneficio del paese. Hipig liHlIdo le parole dell" Rela7,ione sen­tiamo ehe _ il c ulto delle memorie è una religione degna di un popo lo chrile ., e diamo gra n valore alla coltura ehe ne deriva : ma poichè la, quistione economica è quella che più preme in Lta lia, ci sembra necessario illsistere di prefe renza su di un a.ltro punto del quale In. Relazione mini stel'ia le pUI' tocca e c ioè nel conside­rare l'w'te nostra (('lIli('((, ('DOle Uii patrimonio na~ionale {1 'ulli{I'l"D

(1) Disf'gno di lcg'g'c prc:-:clltato dal ministro dcll'istruz ionc pubbl irfl di con­c('rto col minist ro di ~\"Ilzia c giustiziu (> dci culti (' co l minist ro del tesoro sui m onumenti cd oggetti d' mtc. ~cdutll dci 9 1ll[\I'ZO 1898.

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L',\In'l~ 1:\ IT,\J.JA

n,q.'Ji e [aie da preparfll'(! }'hw/'se ('rOllolili('!l" (ulllJ'e, Riconoscere ('he l/ar te C'ostituisce per noi un int eresso genernle anche quando

CSS:l sembra. non avcre che un valor c indiretto, difendere questo

intercsse generale quale fon te di ri cchezza pubblica, è dovere su­

pre mo per un Goyerno C'ile voglia essere sa namente democratico: il quella fonte, difesn eia, (·hi govel'na., ì tiltad ini potranno allol'a

attingerc in tutti i modi di c ui !-5apnwno va,Icl's i e con i mezzi di (' lli \To rranno gradatamente di sporre (i) ,

Non v'è paese in Ruropa ('he ne ll'arre abbia come r [tHlia un inte re~se unÌyersale, c la. C' ui ,~itH e('ollOl ni ca sia. alla sua "ita :tl'­

thiti<:a cosi strettamente collegHta. Le nazioni C'ÌYili crea.no in Italia

!'i('uole d'ar te, C'he diventano C'ontl'i di lavoro 1:1. profitto del nostro

paeso c moltcplici sono lo altre forme di attività, che dali' arte sono alimcntate: s i ('alcola cho la gente c hiamata per essa in Italia

tOllsumi più di trecento milioni l' anllo (2),

:Ua non c'è da illu dersi; j C"iimi pl'oferihili ai nostri e la moda

giit. hanno s,'into dall ' Italia. buona parl e de i forestieri , eh iamandoli

(1) In Italia. per t'ondizioni spc{'iali, solo lo Stato può difcndc1"(' l ' illtl'n'~~(' l'ollcttivo, rllppl'OScnt<lto dal nostro palrimollio arti siito :llltico: C' qlllllldo ,,·Ii o,r­g'ctti di lu'le o monumenti s i trO\'11nO 11011(, nlani dci privati, (l l' intercs:;~ 101~0, {'omo IlVViellO ora in Hali<l , s i tl'O\'1l ill mto eoll' interesso pubblico, lo Stato dcn' I)J"O\' ~'edcre .11 salvare indenni"''''IIlHlo i pri\'llti. Questo ù il convincimonto purc (Ii quel li c he SI oppong-ollo cOU ('<llore Id le ingerenzc dello Stnto,

. I.lIlag'gio:aschi, i fidel'01ll1l1C~~i , qUlllldo lel4"lI\'l\no Il UlllI casn un patrimonio artlstll'O, Scr\'1VIIIlO ]lUI'C' Il eustod ll'(' un interesse pubblico: I\\'olldoli lo Stato aho­liti per ubbidire ad llll più 1lI0d('l"Ilo contotto di utilitù g'cllel'ale, .... li Ò rimasto imperioso il do"cl'edi subentl'al'c Ili pri\'l"\ti in questll tutcln, Quanto 1~llellltrc pl'O­prictil »rintte di oggetti di nrte, bi sol-!"lIll ienCl' conto, che In distruzione o u:;e itll loro, ò una delle dolorose conseg'uemw di tUlllI In catth'n Ilostrll politil'lI, ('hl' hll sciupato il denaro pubblico ili ~pe~(' illl]>rodullivc per f;n'oril'e l' intoresse di podli , oppl'il1l('ndo, csaurendo il paese, I:; nllol'll. uMll1'ule che un pri\'ato biso­g-IlOSO, \'endll il quadro prima dellu iéllsa, tngli il bosco prinw di \'ondero il te r­reno tho colti\'a Il grnno: ml1 il quadl'O \'onduto, espo1'Ìato è di dilUilO quanto il hosco tagliato, L ' uno o l' altro se oO'rollo un piccolo frutto al proprie llll'io dlC vende, illlpo\'eri scollo il 11IlesC'.

(2) Vedi Ilei Giol'nale del/li RcollomiMi (luglio 1899) lo s tudio dci ('011111\ ,

BODIO, ,(,,'ul movimento dei j Ol'e8ficl' i in [Ioliet c .çul denaro che vi ,<;pendollo, il ~unlo ~oneludo : - Sono dunque di'ca trecento mili oni che i forestie ri portllno III Itnila, come equi\'ltlente di ciò che c OIll;umuno pcr vitto allo'r .... io o .... o·otti di vestiario, oggetti d 'm'te comperati, ecc, J~ lo stesso elfetto 'oomco;o ì'a;l~col­tura e 10 indlU';trie lllllnifnttl-id in It alia desse ro nll 'espol,tny,iono trecento 1~IÌIiOlli nll ' :mllo iII più dci prodotti che pnssltno la fronti era,

l: COll\'iell~ coltivare questa industrin dcg-li st nlllim'i come Ulla delle più lUe'rosC' . Dobbiamo prolittarf' d('i \'it lltllg'g'i dd c]imn, dri tesori d 'urto ('h(' vi !-lono di,;scminafi C' pl'ol'm.d, <!PlI(' 111('11101'[("' storidle l'h(' rClldrnlO :lttl':H'IIli' In \'Ìsita c il soggioJ'llo di tant:! parte tk' l elu..;si('o ~u o l o - ,

l'iO I~nr::\'I'I'; ili I(I( '('IIEZZ.\ l'I'nl:l.l<'.\,

in Egitto. sulla Rider,l fran('C':-;C : il noi resta la :-;upel'iol'itiL- drl­

l'arte. Dunque ogni U:-;dt :l. o~ni distruzione inutile di oggett i

d' arte deve considcJ'i..1I':·;j ('ome una d iminuzione di <]uc l (,lIpitn lc

su c ui la Nazione l'cp;olal'lnenlC' yi\Te : Iha g li Italiani han falto ben poco finora por C'onsen'ilI'O C' nCC'J'eHtOI'1I0 il ya lore. molti s!-) illlO

illyeec p or dimilluil'l o o distl'lIp,'g'(,l'lo. Basta l'ÌC'ol'clal'C' i lavori edilizi di Roma o di .Fil'cJl 7.c, doye lo

spazio pCl'mettcnl di Htendc l'c la dta llUO\'H acc anto all'anti ca ('

do ,-e ogni t'osa sa lvata ('on inlE'lIige mm <n"enl. un senso c un y,L

lore , Ahhiamo "isto spogli a.rc ('h icse, smantellare ('ase. imbinll ta.rc nntkhi affreschi nei (·.ol'lili, Ilei ('hioSll'i, nei palazzi o yondore og­

gotti utili allcora: abbinm o a-;::; is tito alla dist ruzione non giustifi­

C'ata d' infinite belle ('oso: torr i medioemli , balaustro del ;';ciccnto, ('aneeHi. porte c fontane, pOta, cosa in sè, ma ehe ne l 101'0 ins ieme

('ontribuiscOllO a clare all ' Ita.lia Ull cal'a.ttcre s ingolare, nè si pos­

~ono togliere HCllza offendere un ' armonia (1),

1n ogni modo sC l 'opera di distruzione usata fin qui Hi può

scusare per la vio lenza, c he quasi inevitabilmente accompagna

l'intl'odul':5i doli o ('ose 1IIIO VO, non mcritoreble indulgclli~a se con­

tinuasse, pel'chè all'flrte in I.talia d lega non solia.nto l' inte resse

materiale ma anche qu ollo morale, n Giesebrecht in Ull O st udio notevole sull ' T.-.;/J'u :;iolle iil natia

nf'l medio ern (2) , s i adopera a dimostrare, C'ollle il Rinascimento s i sia compiuto da noi prima ('h e altrove, appunto pel'ehè nell 'ordina­

mento degli ::;tudi lai ci e ne lle yestigia di arte liberal e l' antic:a col turH

Ilon s'era nuLÌ spenh1: qucl piecolo fuoco COVi.lya. sotto lo rov ine

dei secoli barbari e quan do ,'(!Ilnero te mpi più tranquilli, la m Oli te

italiana più docile e p CI' lunga consuetudine più formata alle I.1rti, cominC'Ìò a. ritornanTi ('011 tnnta fortuna da. l'e nderne parl'ccipi gl i

strH.n ieri ingenti lendoli c a -;s imil andoli interame ntc Cl, sè. 1.1 ('ho

non Ltyrebbe potuto !-) lItcedol'e se L1'1:1 g li Ilaliani non fossol'o ri ­

maste reliquie non piccole di que lla antica civiltà, con la qual e

essi a.vevano già s lIpcra.t"i i Ue l'l111:111i c c he 1l01i può sussistel'e sellza.

( I) PCl"l:hè il cllI'atte rc si ll g"olnl'e dolI ' Itnliil n Oli s ta foiOItU lito 1I(,j ~~;ralld i 111 0-lIUIlICliti iéhe po~siaillo contemplare isolllti lIellll Ilosll'<l mente, ma nc llo Il'nn'(' l;ontinuc ('he l 'm'te ha 11I~<:il\tc dlli C l'cci in poi in tutte le parti dcII" pOllisol1l e che si sono combinato co lln \'ita dci giorno, qUllsi Imclli di una s toc;sa cntena,

(2) G, OIESMBRE(;J1'1'. l /is truzione in Italia nei }Jrimi secoli del medio evo, TI"adnz, eli C,\nr.o PASCA ' .. FirCllZ(>, Sllll soni , 1895,

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, : .\In'E l' IT.\ I. I.\

le arti Iiherali . Pur ICllcndo ('onlo delle ('ond izioni d iycrse non:-;i

può t rar re eia c iò n.rgomento pCI' n,T,Tnlora.rc il nostro desiderio ('he

si ponga la maggior eul'.:t Il " I ('O Il "01' V<:11'O le \~cs li gia d'arte?

Ragioni di povel'th, di ignornllim, han l1 0 'lIlllebbiato l'ar ia in­

tor n o~ d hanno tolto i l modo di di secl'll cl'O questo lato d i bcllC'~~a

stori('ft che ne l' il'eonda., m 'L i.Lppena torni Ull l'Hg;gi o di so lo po­

t remo, ritrovando quelle i1ntiehe ('oso, in lo l'l'oga l'l c ancora e In

ment e doll'artista saprit fo 1'~c IH'('ogl i(\l'c nuon~ l'i\rc lazion i. Tanto

più ehe i forestier i ('onli nuano a nota re le ntt itudin i degli ItH­

li ani per l 'm'te : si OSSOlTa (' 110 i no:.;tri a r te fi ci sono m imbi l­

mente destri e pront i nell' c$cgui re, eho a Homa, a dispotto dei bru tt i ht \TOl'i ed ilizi . si è ('onscITaro un ('crto g-usto nel d istrihuire

lo spazio nelle piaz.ze o nelle Ktradc. A ]i' irenz.o, fin o a poeh i fill lli

fa, Ull s3mplice m uratore poteva. f.thhr ieare una casa ('on helle propol'ziolli. Que .;te atti t udill i i n gran parte c i Yengono dùl vivere

an(:ho senza [Lvver t il'l e in mczzo a eose belle, in un amb:cntc

unico al mondo, che è per se solo una. ed ll ('a ~ ione "

Hi è tentato cii dil l'e 1111 \ra lol'e prajjC'o a q ll esta for tuna e i II

molte ci ttù. sono sor ti musei d ' ar te inclu str htl e por uCéoglicre og·­

gett i ant ichi e accanto si sono ist i t llil c H('1I010 d' Hrti c meHt ied ,

pel'chè i g iovani opera.i se Ile i sp irassero" Ci fermiamo su ql Jesto

punto senza. timore di allontanarci daL nostro soggetto : ci pare che

esso ne si a la parte più y i va, pCl'C' hè nell' Iute industriale legata a.1-

l 'a r te antica, noi ycd iamo IIn,1 forml1 d i att i d tà nuoya, un f! 1'i­

SOI':;a economica futura, Qucst i I sti tu t i furono considera ti d i ta le u ti I i tà che C'roycl'no

e Municipi nell a. 101'0 pover tà e nonosta nte l' ab i tualo nOnelll'anZfl

per l' ar te s' indusser o a ('oncol'l'er e con sov\Tenzion i di denaro per

mantenerli: era inteso, ('he il denaro pubblico cosi i mpiegato do­

vesse mutarsi in ut ilità general e eelucando buon i arteft ei e pl'O­

cUl'anelo oggett i ut ili :tJl a y i ta di tutti. 1\Ja lo scuol e d'a rte non hanno COiTi sposto in teramente al loro fi ne : si sono dedical e soprat­

tutto allo studio de ll ' ol'nam e ll la~ioll e nei '7Hri st ili , il fabbri c1\ re

aggot t i cl i l usso por poch i (1).

( l) ll nnIlo l'Orri spoHto COH\ pOtO da I!iustifk m·c i li q ua lehc modo il PO('O in t('­rcssamcJll.O, chc ispirano ileI pu bbl ico, il quale ,":. cO IIHidcrandoli più che altro como luogo da tro ,"an"i impiego pc r nlc uni inseg·u<lll ti" Anche qui COlliO in molte cose deI I' Allllllinistl'!u:ionC' ita liana !'l i h ' llIl' l·he il dl' Il :U'(l pubblico facendo l' in-

..... O lu :J·;yJ'I·: Ili I:I (TIIE 7.Z.\ 1'1' 11111.1( '. \"

Bell <-lltri1l1f'llti [\\",'C'1111 (' pi"eS:-ìO altr(' naz.ioni ('h (' pllre :-;j ~01l0 deelica te n Jr arie i ntlu :-;tl' iale, L ' l ngh i I tCl'ra ("h e ha ten ti fa ('Oli sp('('ia 10

tòr tu na LI na d a di \"{'l'~H cla Ila nostr a. ci può senTi l'e cl ' i nseg'Il:lIllCIl I o, Nella prima fl}.;po::.; iz. iollC' 1I Il iy .. -" j':-;ale d i PaJ'ip; i ciel l BUi (I ), gl'TII­

glesi ehhC' ro a pCI':-iwICI(,I' :=; i cleli a in t'el'io J'itù dei 101'0 j)rodort i d i

t'l'onte a quC'll i fnl IH',C's i : O"SC' l'\"' l l'ono ('\le i 101'0 og'g'ctti ben c:-;eg ui t i , manC'aY<lJlO di C' lcp;llnzn e pl'OpOSC'J'o di mig li ol'èl1'li , lI g'g ilingencio

alla. perfezione 1('{'Jli('il una J' i ('C' r ('{l. di h ~ II C':zz.a . PaIT(" 101'0. (' Il('

In hellezza della 1'0rll l<1 si don:-ssc sl udial'e II ci modell i. ('hr i l lung'o

eonsenso a'"e,~a diehillmti mi~ l io l' i. 110n pe!' im itll1' l i ncea cl r m i{"a

mente, ma ])e1' ('omprendel'lI c In Rosta llzi ale l'Hg ioll(, di e:-ì~rl'e r i l

metodo, nppl i<-ahi l C' Il ('ondi;l,Ìoni 1111 0YC e diycl'se: poÌ<'hè i (' l 'i re ri

che hanno presieduto alle ya ri e forllle d' nr tc S01l0 sempre i me­

desimi : r al'l e eg- iz. ianH, oricnl :llc, g"rC'ca. g iapponese c la 1l0Rt!':! del

Rinas('i mo.n to sono nppl i('t1z. ioll i d i YC'l's(, ci i 10p;p; i ('il(' sono etel'lle e

imm utahi li, ('ollle qllelle de'Ila ,"il a" F u pr ofllso danaro Cl eOlllpel'ill'e huon i moelelli e J' Il al ia eOIl­

t rihllÌ 11l 1'gt:tlllell te il t'o l'nil'nC', ~i ereò i l IÙ'Jl:,illglo1l J/o"'elllll : 1('

mi ,,· li ol'i illt r lli"'e ll ~(, (' o' li (\J'tisl i l)iù yn len i i si cledi r nrol1 o nll 'm'tc ti " l""l

i nc1u stl'ial e. Di q li i \I n 111 0" i mCII IO, ('he i l'aendo j~p i l'aziono da Il ' md i('o

ma sapendo farsi IIIOclel'll o c Il a;t, ion<l le. rius('.Ì nd eleva l'O il gusto dol­

l ' in t·e1'o paese, il quale 11 e l' i('avò un v<lntag·gio matcria le notevo le.

Ora C' hi nlOle mohi li j1l'ì1t i('j c hen fatti , imita o C'ompenl quelli

ing lesi. La. Ger man ia inynde tut li i paesi ('on oggett i a buon mel'­eato : ma. l' Inghil tel'l'l.l pel':'icvcl'n nel fabhriCC1re cose m ig l iori, pe l'(' h('

ol'mi-li se la J' iC'e he~z.a diffondendosi. C' r ea un puhhliC'o ('he domanda

C'ose mediocri , fil aumentar C' altresì il numero de lle persone edu­

ca te apprezzal r i(Oi delle coso m iglior i. .\lIn dOillanda fi i quesle persone la nostra pl'oduz. ione Hrtisti<:a

11 011 può sodd i sf~t ro pi ù : flllHl r è dunque i l nost ro posto j n questo

tC I'C~"C di poch i dan neg;gi lutti. E !5i Hg·gi unga che a ncll(' qnei pochi non l' it'sCOllO ad es~ere eonten ti: g li st ipendi pniono insuffi cienti e l'impo,"c rimen to J..!;ene r:do dci paese, c:ontinua :l. tener limitate 1<, possi lJilith di ];1\"01"0 solfotHndo qlH' ll (' ntli \·ith :1rt istkhc . t he s i pre l'end(',\"11 di niutnrc.

(1) G ià nel l HG t ;'\ [or ri H, ;\ ledox Bl'Own. Rum e ,Jones, Rossetti c nll ri Il\"('­' "lino fondato unn dittn l'o li ' i\1tento di pro'"" cdere nl mobi lio e :lIl n (\eco rmdo\1 (' della casa, costrucndo og·ui oggetto anche più umil e e ce rcando c he la bell ezza f'steri ol'c fo"sc sempre in :lr1llon ia coll 'uso prati e-o cu i d o\"c,"a sen ' il'c. (\"Nli \"ifa di Wi/lilf1l/ J{')I'ris

l LOI lg' l11 a nS (; 1'('(' 1\ e C' .. L ondra. l Sflm,

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Biblioteca comunale dell'Archiginassio

,

v .

I.' .\1('1'1: IX IT,H,I.\

1'.'1.1110 di produ:;-:;ionc modcrlla·? Si odr lamenttlre gellcralmentp che 1(' nost L'e industrie artistiche deperiseono e sarebbe uno studio <li eui la nostra Soeietà potl'ehhe farsi iniziatriee, quello c\'inda­g'arnc l'amo per l'amo Ic rng ioni. La e:1l1Rn prima di decndenza la IrO\"CI'CmI110 forse nell /ol'l'ol'C nostro di C'J'cnrc oggett i senza seopo fllori dei hisogn i, della vita. Nell'ill'C'hil('JJul'i1 ('ome negli ogge tti uìllali. <1hhi(\\no ('.hiall1Hto [ll'tisiieo dò ('he ('l'il inutile, Cil'C'ondaJi da palnz:l.i, da ville, da eusc, cOllC"cpitc e co;-;tl'uttc perchè rispon­cles:-;c l'o alla VlIa del nostro paese, facilmente potc\'amo prenderc rego la. c misura per le ('ostruzioni Illodel'nc, Inyecc è p.usa idca pal'egl'inn quella di l'al' sorgere, tra uli"i c vigneti, case s\"izzerc fatte per riparare il freddo c la llC"C, E, mcntre ]e parti più 10n­hne di Europa si Jodano <1I1('.Ol'a dell'opora dei nostri 1:lrchiietti all­

l ie hi , noi oggi im itnndo malam ente i gusti di altri popoli , siamo éllldat i riempiendo le nostre (~ittit di eostruzioni inferiori a quallto :-.i WL facendo all'estero.

Tn Tosc.'lna, sede dell'arie più pura, nacque l'industria dei moh ili in utgliati , sti le Quaitroccnto, per rispondere a un primo int<'l'cssamcnto suscitato in Europa. dngli studi su ll 'arte nostra: ma ne passò pl'C:5to il gusto, pel'chè s i e l'a dimenticato di C'l'earo quegli oggett i con quell/intcnt.o di eomoditiL, di utiUth alla vita ehe dirigeva gli antichi artefi c i. Ulla. t;1\rola, stil e Qunttrocento, per sovèl'chia decol'azioll e fininl ('01 l' idlll'~ i il s tar male ill ga mbe : ulla poltrona f;-Lttn. per dal' riposo, ofrrivn qualche coda di clI'ago, ala di ch imera, ehe pungeva jJ dorso, fcriva il braccio, di chi vi si adagiasse. Altrove si fabbricano vasi artistici di alto prezzo, pieni di fregi e di figure s imboliche inservibiJi che rimangono g iusta­mente invcnduti. Potremmo rieol'dnl'e mobili costosi) fatti l'ecente­menI e in ulla grandc cittù d/ltalia, doye mollo \"ero ingegno era sta to speso a. produrre tiedili C'osì doIOl'Os.,'lmente ornati da doveI' e!'i:'ìe rc r icoperti da custi nL

Che merayiglia so i forosticri pl'oferiscono scegliere tra noi lllW pitcoln nmpolla g reC'il o una buonè1 ) so lida. tavo la de l, Sojcellto'?

II.

Se in::;h::itilllllo su l lato pl'ntito e rimuneratol'c clelia Ilo:stl'a l'ic'­chezza crarte anrica, 1I0n è per traseura l'e nitri Ul'goll1(,llti, eho premollo e ehe dovrebbero ani11lnl'e gli Italiani ad attribuirle Illflg­

giore valol'e.

V/è a nche ulla Ilccessitù. intellettuale per la eoltura di tutti il mantenere g li oggetli d'arte nel l,/mnbiente ehe li ha ispirati. Ki c parlato di restituire lLlIa (+l'ccia le sC'u ltul'o del Pal'tcno nc. -I~

srnta gi u:stalllcnte deplorata n1l'e8teI'0, la. Yelldit~t degli ntl'rcsc-hj del Botticelli, che OI'lHl \rflIlO la vi ll a Lemmi a. Firenze do\'e fatc­vano un tutto coU'a l'c'hitcttUl'èl della casa e col paesagg·io, Ora nc l sottoscala del, Lou\Te hanno perduto bellezza e paiono in csiglio. )lolti fOl'estieri amatori de ll /,ute confessano di a.vere n.ppl'czzalo i nOtitri pittori solta nto dopo H.\rel' vissuto in Ttalia, solta nto quando poterono ri C'ompolTC intorno ad ess i l'arnbientc ill C' Il i crallO nati.

:No n c·j lamentiamo sopra ('iò ehe è partito a :su:-;e it3I'e infe­ro:-;se altrove, C'ol11e non :s i condanna un primo periodo eli studi crinei tendenti n l'ùceoglie l'e g li oggetti senza preoccuparsi di eiò che li ci l'C'onda, ma subito dopo deve nascere il bisogno dcll/unilù estetica, bisogno ehe C'lIiede di laseial'e Jo opere d'arto nel 101'0 paese nati vo. Anche i forostieri, i mig liori, ("Ì pl'eg·ano di 11011 spoglinrci dei documellti dell' arte nostnl, poi('hè quel tanto ehe c i rimane aiuta. a comprendere, a. re in tegrare quello che è partito,

ftla. la e r isi eC'o llomica di cui ha sotl'erto e sttl. soffrendo l'Italia è così gntye, che a,lc:uni possono opporsi a ogni spesa lluo\ra ehe riguardi il nostro patl'imonio artistico. Etisi dicono : ~ L'Italia è s tata ta.lmente impoverita dalla, mala amministrazione, che si tl'ovn nelle condizioni di un affamato, che non deye aver altro pensiero nl l' iufuorj di quelJo di salvnl'o la. propria Yita soddisfacendo i hi sogni di prima necessità: quelli intellettuali ed artistici non postiono ve­nire che dopo "1 , Ma t -DillO s i può determinare il mom ent.o in cui un paese deve trascul'a re oglli sollecitudine intc ll ettual e"? Ciò che pUI' troppo possia.mo precisare è l'ammontare dell e spesc jmpl'o­duttiye cui lo Stato cont inua ad abbandona.l'si, cedendo ai po('hi i Il tCl'cssnti , ehe )1rC'1110110, illlpo\rel'cndo il paese'. Lc spese l)l'l' l'al"t(' il11t i c.:<1, ill\·C(:t', per llunnto sie llo di utilità gc nerale, ~O IlO tali :-;01-

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Biblioteca comunale dell'Archiginassio

IO ':.\HTE IX lTAl.1.\ :-iOIHa:XTC III HJ( ' ('1I1:Z,.,\ 1'[-IIIILI('.\.

Lallto in modo indiretto : il gl'ali numero ehe ne A'odl'ebhe non sa

~cmpl'e yedere il proprio interesse. 110 ha sempre modo di farlo

val e re. Puro, c-i ('onfoda pen::;al'o ('ilO la ('osC'icnza popolare per dò

C'he è urte in Italia, non s i è spellta Illa.l e la sto ria l' ieordi:L il modo

t'ol quale si c ma.n if'cs tata. Quando Ti hcl' io p 1'C!-30 di l:lmm i rn;t,iollc

pcr lo ,'-,tri{fi/rllol'(', \'o l le appropriarselo, q uando Papa Urhano VIII ti ve,'a del iberato la demol izionc dclla 10m ha di Cecil ia Metella (o già si era posto mano al lavoro) il popolo si rihellò c oltenne la l'evoca dell ' ordine dnio. Poc;hi anni sono il popolo rim~('ì a. tnl.t­tenere n Hicna C'erti fel'rami antichi ehe erano giù, stati venduti al­

l'estero, e (' he dc('oraY<lno un po lazzo di lilla Y"ia ]Jl'ineipale della

(·ittÙ. Qu esta ('oseicnza ('sisfC". ma non hasta ve!' fare su di essa sola

Hssegnamento e la no~tra .\s....;ot'iHzione ha il do\·ere di pl'cst<ll'C

aiuto al nO\~erIlO quando tenta di :-;alv<-Ll'c c difendel'E', ed ha. pUI'O

quel lo eli educare i l puhh l iC'o a magg iore revercnza verso il Ilostl'o

paJri monio ar t islieo, il magg"iol'e eonoseenZH del pr oprio c r eale

i lI tOl'csse, Non tem iamo pei eapo lavor i; neSSUllO ci potl'Ù toglierc In cu­

pola di ilUchelangelo, i pala.zr.i del Bra mante o neppure la spe('u­

Inr.ione o l ' ignoranza oserà oI' llI ai deturparli; mft tl'oviarno urgente

ogni sforzo per sftlva l'o i l l'osto elcI nostro patrimonio, pel'C'hè la

guel' l'a ehe tenta. di dim i lluil'C'elo ('ontinuel'à, in parte mOssa dalla

nostra ig nor anza, in parte dalle molteplici insidie organizzate in

llal ia c all'estero (1) per pl'Onttal 'o della nostn, debolezza,

M ,\H L\ P,\~OL I , [ nata PO"'I'L

( I) Ai fon'!;iicri che lah"olla nl'CU'IinU10 cii l'Ol1lribuire a qucst' ope l"il di spo~ g-Ji:n:ion c, doùbialllO pu re uene fiid (' sav i ammollimcnti.

Un articolo tedc~co che ll'\'ò g"l'Illl l'UlllOl'(', C l~ho suonò oflesa a molti, como di iug"l'rcnza 11011 tollerabile nelle eOse 110s tl'<', rim]ll'm'cra"il aCe l'bmnellte l' Ita lia l){'l' il modo 1.:011 Clli disfaceva hl propria l'tori:!. [Tna parte di \·enezia ò stata, si può dire, Sah",lta dal gTido :dlo Sl'l1l1cblln soll<'\'llto dII Hu .... ki\l,e d ,,0110 dei pUliti dl'l litol'llic ligure. che alcuni JIlg'h'l'i hanll0 COli \'('1"0 scntimcnto di idealil :", tolto allC' s[lC'cula:doni tli l'orta H'du ia pl'l' lII,llltl'IlI:rli lll'lln 101'0 bcll('zza,

121960

• Tipogrnria FOl'7.nni e C.

H.ollla, ( lì!)!)

Si possono aver copie di questo articolo (estratto dal VII Annuario dell'Associa­zione Artistica. fra. i oultori eli arohitettnra.) facendone richiesta. alla Direzione dolla Società, via. delle Muratte, palazzo Sl\bini, Roma,

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L'*arte antica in Italia sorgente di ricchezza pubblica : [memoria letta nell'adunanza dell'8 giugno 1898 all'Associazione artistica fra i cultori di architettura in Roma ...] / [Maria Pasolini nata Ponti][S.l. : s.n.], stampa 1899 (Roma : Tip. Forzani e C.) Collocazione:MALVEZZI 0261 /17 http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=search&thNomeDocumento=UBO4875425T

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