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L'assemblea annuale dei soci (novembre 1973)

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L'assemblea annuale dei soci (novembre 1973) Source: Il Flauto dolce, No. 5 (Gennaio-Giugno 1974), pp. 19-22 Published by: Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41700400 . Accessed: 15/06/2014 07:05 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Il Flauto dolce. http://www.jstor.org This content downloaded from 185.2.32.110 on Sun, 15 Jun 2014 07:05:37 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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Page 1: L'assemblea annuale dei soci (novembre 1973)

L'assemblea annuale dei soci (novembre 1973)Source: Il Flauto dolce, No. 5 (Gennaio-Giugno 1974), pp. 19-22Published by: Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41700400 .

Accessed: 15/06/2014 07:05

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve andextend access to Il Flauto dolce.

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L'assemblea annuale dei soci

(novembre 1973)

L'assemblea è aperta alle ore 10 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

1. Relazione del presidente; 2. Relazione del tesoriere; 3. Programmazione attività future; 4. Modifiche allo Statuto; 5. Varie ed eventuali.

Sono presenti 47 (quarantasette) soci, con 21 deleghe di cui 17 valide e 4 non valide (3 di delegati non presenti e 1 di dele- gato in possesso di 3 deleghe).

Giancarlo Rostirolla prende la parola proponendo reiezione di Franco Salvatorelli a presidente deirassemblea; i soci presenti approvano all'unanimità. Quindi l'assemblea elegge Vincenzo De Gregorio a segretario, col compito di redigere il presente verbale.

1 - Il presidente Giancarlo Rostirolla, dopo aver ricorda- to le fasi principali della vita della SIFD dalla fondazione, passa in rassegna le varie attività intraprese che possono essere riassun- te come segue. - Cinque corsi estivi a carattere nazionale, di cui due te- nuti a Perugia (1969-1970), uno a Roma (1971) e due a Urbino (1972-1973). I docenti invitati a tenere detti corsi, scelti fra i più qualificati in campo europeo, hanno dato - fin dall'inizio - un'impronta di grande impegno e serietà, sia sul piano artistico, sia su quello didattico. I programmi didattici, formulati sulla base di quelli della migliore tradizione inglese e germanica, han- no sempre garantito risultati positivi sul piano dell'apprendimen- to individuale. Il successo di questi corsi è testimoniato dalla affluenza sempre crescente di allievi: 25 nel 1969; 150 nel 1973.

I corsi estivi hanno avuto una grande importanza per l'appor- to dato alla diffusione della educazione musicale e della esecu- zione storica della musica antica.

Gli insegnanti di educazione musicale che hanno parteci- pato ai corsi hanno potuto quindi trasmettere ai loro allievi un insegnamento adeguato.

Con l'introduzione, avvenuta nel 1970, del corso di stru- menti rinascimentali a fiato si sono gettate le basi di un tipo di istituzione pressoché unico in Italia, che certamente con il tem- po darà un contributo di rilievo sul piano dell'esecuzione stori- ca della musica rinascimentale e barocca.

I complessi di flauti dolci e strumenti rinascimentali che si sono formati in seno alla SIFD con gli elementi più preparati hanno effettuato decine di concerti.

I risultati dell'attività svolta dalla SIFD possono essere toc- cati con mano. Oggi sono molti gli insegnanti di E.M. che im- piegano il flauto nella didattica musicale scolastica e diverse mi- gliaia i giovani che ne hanno intrapreso lo studio.

In molte città d'Italia sono sorte scuole private ove viene impartito l'insegnamento del flauto dolce e vengono periodica- mente organizzati corsi estivi e invernali.

Alcune scuole medie hanno anche organizzato dei concorsi di esecuzione per giovani flautisti che hanno visto una notevo- le partecipazione e degli eccellenti risultati.

II presidente della SIFD illustra quindi l'attività editoriale che è iniziata con la pubblicazione di due fascicoli di musiche italiane inedite del XVI e XVII secolo, e proseguirà con autori moderni per poi ritornare, con altri fascicoli, nel campo della musica antica. Rostirolla sottolinea l'importanza di tale inizia- tiva che consente di riproporre importanti autori sconosciuti e dimenticati e di stimolare i giovani compositori a creare un re- pertorio originale contemporaneo.

Oltre a questa collana di musica pratica, la SIFD ha in pro-

getto la pubblicazione di una collana di studi che includerà im- portanti testi sulla storia e la prassi esecutiva della musica stru- mentale dei sec. XV-XVIII. Rostirolla comunica che è in corso di traduzione il volume di Dietrich Kaemper, sulla musica stru- mentale italiana del rinascimento.

Il presidente invita tutti i soci a collaborare con la rivista « Il flauto dolce » inviando scritti e notizie. Fa presente inoltre che tutto l'onere organizzativo delle attività finora svolte è ri- caduto su pochissime persone con gravi sacrifici. Auspica per il futuro una maggiore partecipazione dei soci alla vita associativa.

Il presidente ricorda ancora i seminari tenuti a Roma da Frans Brüggen e da Hanns Peter Wagner e quello che inizierà il 3 novembre, con Edwin Alton. Sottolinea l'importanza di que- ste manifestazioni che - unitamente ai corsi estivi - contribui- scono alla instaurazione di una corretta tradizione musicale e di- dattica nel campo del flauto dolce, in quello degli strumenti rina- scimentali a fiato e in quello dell'insegnamento della musica ai bambini, nonché dell'interpretazione della musica antica.

Durante l'anno 1974 la SIFD realizzerà: un seminario di flau- to dolce con Kees Otten; il corso estivo annuale a Urbino; sa- ranno pubblicati 4 fascicoli di musiche di cui due del periodo rinascimentale, uno di musica barocca e uno di musica contem- poranea; una serie di 15 concerti nelle scuole" e in sale pubbliche; si ultimerà la traduzione del volume di Kaemper (ca. 300 pagine).

Rostirolla comunica inoltre l'avvenuta formazione di due sedi distaccate della SIFD: una a Modena e una a Venezia. Con- clude ringraziando tutti gli intervenuti all'assemblea, tutti i so- ci assenti e tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito finora alla vita dell'associazione.

2 - Il Tesoriere Giovanna Gonnelli legge una relazione sul bilancio della SIFD, illustrandone i punti salienti e rispon- dendo alle domande rivoltele. L'Assemblea ha quindi approva- to il seguente bilancio:

BILANCIO DELL'ANNO 1972 Entrate L. 4.394.113 Uscite L. 4.374.168

Saldo al 31-12-1972 L. 29.716 Dal momento che le spese più vistose del bilancio riguarda-

no la stampa del bollettino e delle musiche il M.o Domenico Cieri (Roma) suggerisce di prendere contatti con una tipografia di sua conoscenza, che pratica delle tariffe nettamente inferiori sia per la composizione tipografica sia per la stampa.

Sempre in relazione a questo argomento il socio Giorgio De Blasi suggerisce di non scartare il sistema a ciclostile per il bol- lettino. Anche se meno elegante comporta un risparmio notevole rispetto alla stampa.

3 - Sulle attività future si sono avute diverse proposte. Il M.o Milos Pahor propone un concorso nazionale di flauto dol- ce per giovani solisti. Il M.o Pahor e il M.o Costanzo Capirci pro- pongono inoltre di organizzare un ciclo di concerti, eventualmen- te in collaborazione con le sedi periferiche della SIFD (per esem- pio Trieste).

Il bibliotecario Vincenzo De Gregorio comunica ai soci che è in via di allestimento il centro di documentazione con la rela- tiva biblioteca e si è messo a disposizione di tutti i soci per even- tuali richieste di fotocopie, prestito, ecc. Il M.o Capirci propone anche che vengano istituiti corsi speciali per giovani che intenda- no dedicarsi all'insegnamento del flauto dolce, allo scopo di non disperdere tante energie potenziali e di raccogliere in modo effi- cace la richiesta di insegnanti che ci viene continuamente rivolta*

(19) I

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4 - Il presidente dell'assemblea legge gli articoli dello Sta- tuto che si intendono modificare, facendoli seguire lino per vòlta dalla lettura delle relative modifiche e dalla proposta di voto. Tutti gli emendamenti proposti sono stati approvati dopo ampia ed esauriente discussione, con votazione dei convenuti.

Proposte di modifica allo statuto. Art. 1 , modificato come segue: E' costituita in Italia la asso-

ciazione denominata « Società Italiana del Flauto Dolce ». La as- sociazione ha carattere nazionale ed avrà la sua sede in Roma, con ubicazione che potrà essere di volta in volta fissata dal presidente.

Art. II: diventa art. IX, eliminando riferimenti e persone. Art. ÎII : diventa art. II, e viene così modificato: L'associa-

zione, escluso ogni fine di lucro, si propone i seguenti scopi: A. Diffusione della pratica del flauto dolce quale strumento di atti- vità culturale e di educazione musicale. B. Diffusione della pratica di altri strumenti particolarmente adatti alla esecuzione di musiche originali, insieme con il flauto dolce. C. Organizzazione di corsi e seminari. D. Organizzazione di concerti. E. Organizzazione di con- corsi di esecuzione e composizione. F. Preparazione, qualificazione e specializzazione di insegnanti affinché il flauto dolce e gli al- tri strumenti vengano diffusi in Italia nel modo più qualificato. G. Attività musicologica di studio, ricerca e trascrizione di musiche strumentali antiche. H. Pubblicazione di una rivista con articoli e scritti di pratica, storia e didattica del flauto dolce e altri stru- menti. I. Pubblicazione di musiche antiche inedite e moderne. L. Pubblicazione di una collana di studi. M. Contatti e scambi cul- turali con associazioni consimili in Italia e all'Estero. N. Creazio- ne di un centro bibliografico e documentario, compatibilmente con le disponibilità della associazione.

Art. IV: diventa art. III. Art. V : diventa art. IV. Art. VI: diventa art. V; il comma G viene così modificato:

I soci benemeriti partecipano alle assemblee disponendo di un solo voto e hanno le stesse prerogative dei soci ordinari.

Art. VII: diventa árt. VI. Art. Vili : diventa art. VII; il comma A viene così modifica-

to: Il comitato direttivo è composto da undici consiglieri eletti dall'assemblea per un triennio, (salvo quanto esposto nell'articolo IX, ex art. II, dello 'statuto) e rieleggibili, e inoltre - di diritto - dal presidente uscente. Il comitato direttivo così composto eleg- ge, scegliendolo fra i propri membri, il nuovo presidente. Il pre- sidente uscente non ha diritto di voto per l'elezione del nuovo presidente della società. Nel caso in cui uno o più membri del comitato direttivo fosse impedito nell'esercizio delle funzioni o non volesse permanere nella carica, il comitato direttivo provve- derà alla nomina del nuovo o dei nuovi membri. Sarà considerato dimissionario il membro del comitato direttivo che, senza giusti- ficato motivo, non partecipi a quattro riunioni consecutive del comitato.

Art. IX: diventa art. Vili. [I soci che desiderassero prendere visione della versione ori-

ginale dello statuto, senza le sopraesposte modifiche, possono ri- chiederne copia alla segreteria]. 5 - Riferendosi al contenuto dell'articolo Vili poco prima

approvato, il M.o Pahor ha preso la parola per far presente che il Comitato di direzione dovrebbe tener conto delle esigenze che vengono avvertite dalle zone periferiche della società, in par- ticolare dai nuclei di soci che si stanno formando in alcune città.

Dopo una lunga discussione su questo tema è stata approvata una mozione del M.o Capirci in base alla quale l'assemblea racco- manda al comitato direttivo di tenere conto del principio della rap- presentatività e delle esigenze che vengono espresse dalle comuni- tà periferiche della SIFD e di elaborare, per il futuro, modifiche statutarie atte ad assicurare una partecipazione effettiva e regola- mentata di questi centri alla vita della SIFD.

L'assemblea termina alle ore 13.

II (20)

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STATUTO della Società Italiana

del Flauto Dolce

Art. I

E' costituita in Italia la Associa- zione denominata « Società Italia- na del Flauto Dolce ». La Associazione ha carattere nazio- nale ed avrà la sua sede in Roma, con ubicazione che potrà essere di volta in volta fissata dal presidente.

Art. II

L'Associazione, escluso ogni fine di lucro, si propone i seguenti scopi: a ) diffusione della pratica del flauto dolce quale strumento di attività culturale ed educazione musicale; b) diffusione della pratica di altri stru- menti particolarmente adatti alla esecuzione di musiche originali, in- sieme con il flauto dolce; c) orga- nizzazione di corsi e seminari; d) or- ganizzazione di concerti; e) orga- nizzazione di concorsi di esecuzio- ne e composizione; f) preparazione, qualificazione e specializzazione di insegnanti affinché il flauto dolce e gli altri strumenti vengano diffusi in Italia nel modo più qualificato; g) attività musicologica di studio, ricerca e trascrizione di musiche strumentali antiche; h) pubblica- zione di una rivista con articoli e scritti di pratica, storia e didattica del flauto dolce e di altri strumenti; i ) pubblicazione di musiche anti- che inedite e moderne; 1) pubblica- zione di una collana di studi; m) contatti e scambi culturali con asso- ciazioni consimili in Italia e al- l'Estero; n) creazione di un centro bibliografico e documentario, com- patibilmente con le disponibilità del- l'Associazione.

Art. III

Possono essere soci della Socie- tà Italiana del Flauto Dolce perso- ne, enti, istituzioni che svolgano una attività prevista negli scopi dell'As- sociazione e siano a essa interessati. L'ammissione alla medesima è su- bordinata al giudizio insindacabile del presidente, sentito il parere del Comitato direttivo. L'ammissione alla Associazione non. prevede limiti di età e si attiene alle norme del Codice civile per quanto concerne i minori degli anni ventuno.

B) Il patrimonio dell'Associazione sarà costituito dal versamento degli associati e dalle eventuali liberalità di amici dell'Associazione e di soci benemeriti. Per il primo anno la quota di versamento sociale annuale è di L. 1.000 (mille). Detta quota sarà destinata all'attività dell'Asso- ciazione .

C) Sono sostenitori i soci che ver- sano una quota annuale superiore a quella prevista per i soci individua- li. Per il primo anno di vita della Associazione la quota di socio so- stenitore resta fissata in L. 2.000 (duemila). La quota di iscrizione per gli enti e istituzioni è fissata, per il primo anno di vita dell'Asso- ciazione a L. 5.000 (cinquemila).

D) Sono benemeriti i soci che ab- biano offerto all'Associazione contri- buti finanziari o donazioni di par- ticolare entità, ovvero che ne ab- biano agevolato l'attività in manie- ra rilevante.

E) Il socio che non abbia versato la quota annuale è escluso dal voto. Il socio che non la versa per due anni consecutivi è considerato di- missionario.

F) La qualità di socio può perdersi per recesso volontario da comunicar- si al presidente dell'Associazione; per espulsione decisa dalla maggio- ranza assoluta dell'assemblea o per morosità biennale nel versamento delle quote sociali.

Art. IV

Sono organi della Associazione: A. L'assemblea generale dei soci; B. Il presidente; C. Il comitato direttivo; D. Il tesoriere.

Art. V

L'assemblea ordinaria è formata da tutti i soci, i quali dispongono di un voto ciascuno, indipendentemen- te dalla entità della quota versata. b) Ogni socio può farsi rappresen- tare all'assemblea da un altro so- cio, munendolo di delega scritta; ogni socio può essere portatore di non più di tre deleghe. Anche il presidente non può avere più di tre deleghe. c) L'assemblea ordinaria viene con- vocata almeno una volta l'anno, e si intende legalmente costituita in

prima convocazione quando sia pre- sente personalmente o per mezzo delega, il cinquanta per cento dei soci; in seconda convocazione qua- lunque sia il numero dei soci pre- senti. d) In ogni assemblea ordinaria ven- gono eletti a maggioranza semplice il presidente dell'assemblea e la com- missione degli scrutinatori. L'assem- blea ordinaria esamina le relazioni culturali, organizzative, finanziarie, presentate dal presidente dell'Asso- ciazione e dal tesoriere, e le appro- va a maggioranza semplice. Pure a maggioranza semplice delibera su qualunque argomento le venga sot- toposto, ed elegge a scrutinio se- greto i consiglieri. e) L'assemblea straordinaria si riuni- sce per iniziativa del presidente del- l'Associazione o del comitato diret- tivo, ovvero quando lo richiedano per iscritto almeno un quinto dei soci aventi diritto di voto. f) L'assemblea straordinaria si in- tende regolarmente costituita in pri- ma convocazione quando sia presen- te, personalmente o per mezzo de- lega, un quarto dei soci. L'assem- blea straordinaria, convocata per iniziativa personale del presidente della Associazione, non può costi- tuirsi in sua assenza. g) I soci benemeriti partecipano al- le assemblee disponendo di un solo voto e hanno le stesse prerogative dei soci ordinari. h) Di ogni riunione dell'assemblea dei soci verrà redatto, a cura del segretario, un processo verbale sul- l'apposito libro verbali. Ogni ver- bale dovrà essere sottoscritto, alla chiusura della seduta, dal segretario che l'ha redatto e dal presidente dell'assemblea. Il libro verbali sarà custodito a cura del segretario e dovrà essere sempre a disposizione del presidente dell'Associazione e del comitato direttivo. i) Le convocazioni dell'assemblea avverranno a mezzo biglietto o car- tolina postale non raccomandata, spedita almeno dieci giorni prima della data della prima convoca- zione.

Art. VI

a) Il presidente della Associazione, salvo quanto disposto dall'articolo IX del presente statuto, è eletto dal comitato direttivo con maggioranza semplice, dura in carica tre anni, ed è rieleggibile.

21 (III)

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b) Il presidente rappresenta l'As- sociazione anche in giudizio, ne convoca e presiede il comitato di- rettivo, autorizza le spese straordi- narie, convoca le assemblee, dà im- pulso all'attività sociale e presenta all'assemblea annuale la relazione culturale e organizzativa. c) In caso di assenza o di impedi- mento del presidente, le sue fun- zioni e le sue prerogative sono as- sunte dal vicepresidente. d) Come collaboratori nell'espleta- mento delle sue funzioni, il presi- dente della associazione ha facoltà di scegliere due segretari. e) Il presidente cura la pubblica- zione dell'eventuale bollettino di in- formazioni da distribuire gratuita- mente ai soci. f) Alla scadenza del mandato pre- sidenziale, il presidente resterà in carica fino alla elezione del nuovo presidente.

Art. VII

a) Il comitato direttivo è composto da undici consiglieri eletti dall'as- semblea per un triennio ( salvo quan- to esposto nell'art, IX, dello sta- tuto) e rieleggibili, e inoltre, di diritto, dal presidente uscente. Il comitato direttivo così composto elegge, scegliendolo fra i propri membri, il nuovo presidente. Il presidente uscente non ha diritto di voto per l'elezione del nuovo pre- sidente della società. Nel caso in cui uno o più membri del comi- tato direttivo fosse impedito nel- l'esercizio delle funzioni o non vo- lesse permanere nella carica, il co- mitato direttivo provvederà alla no- mina del nuovo o dei nuovi mem- bri. Sarà considerato dimissionario il membro del comitato direttivo che, senza giustificato motivo, non partecipi a quattro riunioni conse- cutive del comitato. b) Il comitato direttivo organizza, promuove e guida la vita dell'As- sociazione. Sceglie fra i propri mem- bri il vicepresidente e il tesoriere. c) Il comitato direttivo è convoca- to dal presidente che ne informa anche il tesoriere e i segretari. Il comitato direttivo si riunisce al- meno quattro volte l'anno e ogni volta che uno o più dei membri del comitato medesimo ne facciano richiesta. d) Con la presenza del presidente e di almeno tre membri del comitato direttivo, quest'ultimo delibera su

ogni argomento. Collabora inoltre con il presidente al conseguimento degli scopi dell'associazione previ- sti dall'articolo II del presente Sta- tuto. e) Di ogni seduta consiliare sarà re- datto un verbale dal segretario, che resterà agli atti con la firma del presidente e del segretario che ha redatto il verbale.

Art. Vili

a) Il tesoriere ha in custodia e in tutela, sotto la propria personale responsabilità, il patrimonio dell'As- sociazione, che è costituito dalle quote sociali e da ogni altro pro- vento che sia accettato dal consiglio direttivo. b) Amministra l'Associazione, prov- vede alle spese ordinarie e tiene aggiornato un elenco dei soci con le singole posizioni amministrative. c) Cura la compilazione di bilanci preventivi e dei rendiconti riassunti- vi in appositi libri vidimati dal pre- sidente e da tre membri del comiw tato direttivo con funzioni di re- visori dei conti. d) Promuove, d'intesa con il pre- sidente e con il comitato direttivo, iniziative idonee a incrementare le entrate dell'Associazione.

Art. IX

Per i primi cinque anni di vit^ dell'Associazione, al fine di garan-

tire la continuità organizzativa su tutto il territorio nazionale, le fun- zioni di presidente, vicepresidente, di membro del comitato direttivo, di tesoriere e di segretari resteranno nelle mani dei signori indicati nella versione originaria del presente Sta- tuto. Ove nei cinque anni dalla fondazione, il presidente, il vice- presidente, taluno dei membri del comitato direttivo, il tesoriere e i segretari non volessero rimanere in carica o fossero impediti nell'eser- cizio delle loro funzioni, il comitato direttivo, unitamente al presidente, al tesoriere e ai segretari provve- deranno alla sostituzione.

Art. X

Le cariche elettive dell'Associazione non sono retribuite.

Art. XI

L'Associazione si estinguerà, oltre che per i motivi previsti dalla leg- ge, quando rimanga un numero di associati inferiore a dieci. In questa ipotesi il patrimonio dell'Associa- zione sarà interamente devoluto a opere di beneficenza.

Art. XII

Aggiunte e modifiche al presente statuto devono essere approvate da due terzi dei votanti all'assemblea.

IV (22)

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