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L'Avanti

Date post: 14-Mar-2016
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l'affaire Fini
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ECCO LA MAIL CHE INCASTRA TULLIANI QUOTIDIANO SOCIALISTA DAL 1896 Sabato 2 ottobre 2010 Anno XV n° 210 - € 1,00 Un quotidiano moderno nel segno della tradizione WWW.AVANTI.IT Un quotidiano moderno nel segno della tradizione WWW.AVANTI.IT DI V ALTER LAVITOLA Ha ragione l’Espresso: è stato il fuoco amico a indurre in errore Italo Bocchino (i DUE sono in buona fede, abituati a produrre “patacche”, sono portati a pen- sare che tutti facciano come loro). SPECIALE ALL’INTERNO
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ECCO LA MAILCHE INCASTRA TULLIANI

QUOTIDIANO SOCIALISTA DAL 1896 Sabato 2 ottobre 2010Anno XV n° 210 - € 1,00

Un quotidiano modernonel segno della tradizione

WWW.AVANTI.IT

Un quotidiano modernonel segno della tradizione

WWW.AVANTI.IT

DI VALTER LAVITOLA

Ha ragione l’Espresso: è stato il fuoco amico a indurre in errore Italo Bocchino(i DUE sono in buona fede, abituati a produrre “patacche”, sono portati a pen-sare che tutti facciano come loro).

SPECIALE ALL’INTERNO

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Insomma, sono la stupidità, l’invidia,e la pochezza d’animo - proprie deglistupidi che occupano ruoli più grandi diloro - la causa del suddetto errore. Perquanto mi riguarda, non mi sognerei diprodurre un fuoco amico uguale e con-trario. È una questione di stile.

Messo da parte lo sfogo, veniamo aifatti, così da capire chi realmentebluffa. A fine gennaio di quest’anno,l’Avanti! avvia l’inchiesta (da qui inavanti la definiremo “madre”) pubbli-cata sugli ultimi due numeri del quoti-diano. È un’inchiesta che nasce dallasegnalazione di un mio amico personale(non un giornalista). Mi fa una confi-denza. Mi rivela che in una grande cittàdel nord del Brasile, della quale è con-sigliere comunale (e non faccio il nomené suo né della città in questione perchélì non si scherza), alcuni imprenditori -tra cui un napoletano - hanno compratouna grossa area agricola immediata-mente trasformata dal Comune in ter-reno edificabile. Per questo avrebberopagato una tangente enorme (come èstato appunto esposto sull’Avanti!). Se-guendo questa pista, uno dei nostri col-laboratori arriva a Santa Lucia. Qui, indue diverse banche, sono stati versati incontanti 60 milioni di euro. Inizia a rac-cogliere documenti sulla questione. Èfacile immaginare che cercando docu-menti su una connection parzialmenteitaliana ci si imbatta in altre questioniitaliane, soprattutto chi vuole dimo-strare di essere efficace come giornali-sta.

A inizio giugno analizziamo le primecarte provenienti da Santa Lucia. Pocoprima di ferragosto, mi raggiunge il col-lega che si occupa di Santa Lucia eCosta Rica. Mi evidenzia che tra lanuova documentazione acquisita visono alcuni documenti che riguardanola vicenda Fini-Tulliani. Anche lui,come il resto del mondo, ha visto su in-ternet che sta riempiendo le pagine deigiornali. Mi manda una copia della do-cumentazione via e-mail. È importante.Anzi, importantissima.

Ora: se avessi voluto fare killeraggioo sensazionalismo, avrei pubblicato giàallora, senza verificare ulteriormente idocumenti. Invece no. Abbiamo scrupo-losamente continuato a fare verifiche.Nel frattempo, un freelance guatemal-teco, in viaggio di turismo a SantaLucia, conosce una ragazza di colore.Gli racconta di essere stressata: è sottopressione poiché sta lavorando in unequipe che sta indagando su alcune so-cietà collegate a uno scandalo che coin-volge politici italiani ad altissimolivello. Lui chiede a lei una copia dellecarte in suo possesso e la ragazza, senzagrosse difficoltà, gliela fornisce. Per in-tenderci bene: non mi risulta che siastato pagato alcuna ricompensa. È sol-tanto bravo e fortunato il collega che,grazie a una cena in un posto elegantecon una bella ragazza, riesce a ottenereil materiale per uno scoop.

Questo freelance prova a vendere ildocumento, non ci riesce, non so preci-samente a chi lo offre. So però che ar-riva a un altro collega, Antonio Torres,che lo acquista personalmente perpoche centinaia di dollari (così almeno

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dice a me). Il principale quotidiano diSanto Domingo, El Nacional, ha pubbli-cato la notizia ma non il documento. Èstato lui a consentire a El Nacional loscoop. Aveva dunque ragione a farel’investimento: ha guadagnato fama,valore della sua firma e anche un di-screto contratto con l’Avanti! Svelato ilprimo mistero.

Secondo mistero. Arrivo a Torressemplicemente, lo cerco al telefono

dopo che aveva pubblicato il docu-mento. Gli chiedo se ha un contratto inesclusiva e se è interessato a una colla-borazione. Mi dà l’ok. Antonio si ag-giunge a un gruppo di giornalisti chelavoravano assieme a me all’inchiestamadre. Ci incontriamo pochi giornidopo. Mi accorgo di avere a che farecon un collega brillante, non un veli-naro come è stato definito. Mi è statochiesto come ho pagato le spese. È sem-

plice: ho investito finora poco più di 30mila euro, ho recuperato tra le tre e lecinque mila copie al giorno (circa 4mila euro per 25 giorni). L’esperienzami porta a contare su una fidelizzazionedi almeno il 25 per cento di questi let-tori. Chiarito anche il secondo mistero.

Terzo mistero. Come faccio ad essere“più veloce della CNN”? Uso il cer-vello. Il 24 settembre 2010 il ministroL. Rudolph Francis consegna alla

stampa un breve comunicato. Si capisceche a Santa Lucia sono nelle fasi con-clusive dell’indagine tesa a fare lucesulla questione Timara e Printemps. Lamia fonte sull’isola mi dice addiritturache l’inchiesta è di fatto chiusa. Tant’èche il ministro avrebbe avuto notiziadella imminente consegna delle conclu-sioni. Perciò avrebbe convocato una con-ferenza stampa, poi trasformatasi nellasola lettura di un breve comunicato.

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Io sono subito partito per il centro Ame-rica. Giunto a Santo Domingo, mi raggiungela notizia che il ministro ha convocato unaconferenza stampa. Pochi minuti dopo miviene detto che è soltanto per la stampa lo-cale, ma che certamente avrebbe parlatoanche con la stampa italiana presente inforze. Pur di esserci chiedo ad un mioamico, un facoltoso imprenditore la possi-bilità di prestarmi il suo aereo. Era l’unicomodo per arrivare in breve a Santa Lucia.L’aereo, a differenza di quanto è statoscritto, non è del sig. Pignero, né di alcunministro o ex ministro. È della società di ae-reotaxi DOM ALIVE. Tra i clienti titolari dipacchetti ore volo sembra vi siano anche ilsig. Pignero alcuni ministri ed ex ministri,nonché il mio amico Rogelio Oruna, che hacontribuito al nostro scoop con circa 4 orevolo regalatemi. Ho detto al collega CorradoFormigli di Annozero che ero arrivato conun volo di linea in quanto (i fatti dimostranoche avevo ragione) non volevo alimentareulteriori leggende. Non sapevo fosse un pec-cato mortale farsi prestare da un amico unaereo per 4 ore. In ogni caso, mi scuso per lapiccola bugia, anzi minuscola. Chiarito ilterzo mistero.

Quarto mistero. Perché il governo diSanta Lucia fa l’indagine sulle due societàTimara e Printemps? Mi viene spiegato inmodo semplice da una bravissima collega diSanta Lucia: se un paradiso fiscale non escedalla lista nera dell’OCSE, le sue societàvalgono quasi nulla. Infatti, chi acquista unasocietà in un paradiso fiscale lo fa o perchédeve riciclare dei soldi, oppure ha necessitàdi metterli da parte lontano da occhi indi-screti o ancora deve intestare un immobile oanche scaricare dei costi da società nostrane.Ebbene, se le società sono di un Paese inse-rito nella lista nera, attirano l’attenzionedelle forse dell’ordine. Insomma: se si vo-gliono vendere delle società, e incassare i di-ritti annuali, bisogna avere un prodotto chel’utente può utilizzare. Elemento essenzialeper uscire dalla lista nera è dimostrare conazioni concrete la volontà di assicurare la se-gretezza solo alle operazioni che non sono inodore di malaffare. Walfenzeo (come gli im-pongono le norme anti corruzione), nel mo-mento in cui si accorge che il suo cliente èun soggetto “politicamente sensibile”, attivale verifiche di rito. Infatti, quando bussa allaporta di un gestore di società anonime unapersona interessata a farla gestire fiduciaria-mente, tra le altre cose il gestore deve di-chiarare se il suo cliente è un soggettopoliticamente sensibile. È una qualifica,questa, che si attribuisce anche a ex politicie a parenti e collaboratori di politici. La mailche oggi pubblichiamo in prima pagina si ri-ferisce esattamente a questo. Chiarito quartomistero.

Quinto mistero. Faccio anticamera as-sieme agli altri colleghi prima della confe-renza stampa del ministro Francis (ho ilvideo e l’audio registrato). Quindi non ar-rivo a conferenza stampa iniziata, come fal-samente ha riportato qualche giornale.Prima di me alcuni colleghi pongono delledomande al ministro. Il monumentale ad-detto stampa scrive nomi sul foglietto e limostra al ministro. Questo risponde allagran parte delle questioni quasi sempre conun sorriso. Quando viene il mio turno, si ve-rifica la stessa, identica procedura. Alla miadomanda sulla mail (ovvero: se fosse unodegli elementi essenziali dell’inchiesta) ilministro mi ha risposto con un no-comment.Chiarito quinto mistero. Alla fine della con-ferenza stampa vado via rapidamente.Avevo organizzato una riunione con i “miei”per fare il punto. I colleghi presenti mi chie-dono di aiutarli a capire. Anzi, dicono chenon sarei corretto a chiudermi a riccio, inquanto erano lì da giorni e volevano capircidi più. Francamente: mi sono sembratianche loro stanchi e stressati. Sono convinto

che l’etica professionale imponga collabo-razione tra i colleghi. Quindi, senza indugio,accetto di vedermi con loro alla fine dellariunione. Dico loro quanto posso dire. Il col-lega di Annozero mi chiede di fare qualcheripresa. Non penso certo che si tratti di unlungo servizio presentato come intervista,altrimenti presterei più attenzione. E poi lastanchezza inizia a farsi sentire: non dormoda 48 ore e fa un caldo terribile. Ma ognunosi regola come preferisce e risponde allapropria coscienza. Col senno di poi, l’unicacosa che mi è spiaciuto è che, con un tagliosapiente, mi sia stato fatto dire che l’inchie-sta su Tulliani è iniziata a giugno. Come lacuriosità morbosa che si è concentrata sul-l’incontro che ho avuto con Berlusconi ve-nerdì 24 settembre. Domande del tipo:voleva nasconde l’incontro? O sulla mac-china a vetri oscurati. Ma io non avevo e

non ho nulla da nascondere. Sono sicuro cheil Presidente è un amico, e che mi vuolebene. Era preoccupato del fatto che mi stessiinfilando in qualche pasticcio. Voleva saperela ragione per la quale Bocchino mi aveva ti-rato in ballo e se realmente “c’azzeccavo”con il confezionamento della “pseudo pa-tacca”. Mi sono trattenuto una decina di mi-nuti e poi sono andato a casa mia.

Ancora: molti mi chiedono cosa c’entrinoLaboccetta e Corallo in tutta questa storia.Non li conosco. Ma credo che siano statiloro a suggerire di affidarsi a Wolfenzao, chesi è dimostrato un professionista scrupolosoed onesto. Corallo a Santa Lucia è di casa,non mi risulta altrettanto di Laboccetta. Nonmi risulta neppure che Corallo sia un poco dibuono, come qualcuno ha detto o scritto.

Per chiudere: non ho pubblicato finora idocumenti solo perché ho dato la mia parola

alla fonte di Santa Lucia che non avrei pub-blicato nulla prima della chiusura dell’inda-gine da parte delle autorità locali. Lui, lafonte, mi dice da giorni che l’indagine èchiusa. Il Ministro lo ha smentito. Dopo ilservizio su Annozero, è l’articolo dedica-tomi dall’Espresso, mi sono consigliato iericon il mio amico e collega Sergio De Grego-rio, il quale è ancora uno dei migliori gior-nalisti di inchiesta che conosco. Per primacosa mi ha chiesto se sul serio avevo inmano i documenti. Alla mia risposta affer-mativa, mi ha detto di pubblicarli al più pre-sto, così da non fornire impressioni chestessi temporeggiando per chissà qualiscopi. Non ha neppure escluso che l’autoritàgiudiziaria potesse sequestrarmeli i docu-menti. Alle quattro di pomeriggio di ieri hoiniziato a lavorarci.

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se un magistrato è soddisfatto dalle informazionisotto giuramento, sia orale scritta, proposta dal diret-tore

(a) che vi siano motivi ragionevoli per sospettareche un reato contro questo atto o di qualsiasi altralegge in vigore in Santa Lucia in materia di servizi fi-nanziari internazionali è stata o sta per essere com-messo e la prova della commissione del reato si trovain tutti i locali specificato nelle informazioni, o inqualsiasi veicolo, natante o aeromobile, o

(b) che tutti i libri, registri o altri documenti cheavrebbero dovuto essere prodotte ai sensi dell'articolo15 o di qualsiasi altra legge in vigore in Santa Luciarelativi ai servizi finanziari internazionali e nonhanno stato prodotto il reperibili ai tutti i locali o inun veicolo, della nave o dell'aeromobile, il magistratopuò concedere un mandato di perquisizione, che au-torizza il direttore, insieme a qualsiasi altra personaindicata dal mandato e qualsiasi funzionario di poli-zia, ad entrare nei locali, veicolo, nave o dell'aero-mobile, in qualsiasi momento, entro 30 giorni dalladata del mandato, e per la ricerca dei locali, veicolo,nave o dell'aeromobile. Il direttore o qualsiasi altrapersona autorizzata da un mandato di cui al commaa cercare a tutti i locali del veicolo, della nave o del-l'aeromobile, può cercare qualsiasi persona che sitrova nel quale la persona o hanno motivi ragionevoliper credere ha recentemente lasciato o essere in pro-cinto di entrare in quelle locali, veicolo, nave o del-l'aeromobile, che la persona autorizzata ha fondatimotivi per ritenere avrebbe dovuto essere prodotta aisensi dell'articolo 15 o di qualsiasi altra legge in vi-gore in Santa Lucia relative ai servizi finanziari inter-nazionali, ma una donna non devono in nessunproblema mandato ai sensi del comma , essere cer-cato se non con una femmina. Qualora ai sensi dellapresente sezione, una persona è autorizzata a entrarein tutti i locali del veicolo, della nave o dell'aeromo-bile, lui o lei può usare la forza come sia ragionevol-mente necessario al fine di esercitare talecompetenza. una persona non deve ostacolare il diret-tore o di un'altra persona nell'esercizio del potere con-ferito ai sensi della presente sezione. una persona checontravvenga sottosezione commette un reato e l'ar-ticolo 420 del codice penale si applica.

Inoltre, quando corpag chiesto di essere registraticome corpag agente registrato è stato richiesto di fir-mare un codice di condotta nel quadro dei loro impe-gni. Riproduco la parte pertinente qui sotto:

codice di condotta per gli agenti registrati e fidu-ciari registrati nel riconoscimento della necessità diSanta Lucia di affermarsi come una buona reputa-zione centro finanziario internazionale con elevatistandard professionali, il dipartimento del governoresponsabile per i servizi finanziari internazionali hapreparato il seguente codice di condotta per gli agentiregistrati e fiduciari registrati. codice di condotta, sta-bilisce le norme di condotta etica e professionale chedisciplinano il rapporto tra tali soggetti ed i loroclienti.

Per motivi di completezza io voglio anche richia-mare la vostra attenzione i poteri legiferato della so-cietà di trattenere la divulgazione dei propridocumenti contenute nella sezione 67 del axctaziende internazionali di affari che riporto qui di se-guito. atto, in particolare sotto-sezione ispezione deilibri e registri.

Ogni membro di una società può, di persona o perprocura e in applicazione di una finalità propria, ri-chiede per iscritto specificando il fine di prendere vi-sione durante il normale orario registro delle azionidella società di commercio internazionale e per farecopie o estratti thereform.

Per finalità di sottosezione, uno scopo è proprioun obiettivo ragionevolmente correlati agli interessidel socio come membro.

se una richiesta di cui al comma sia presentata daun avvocato di agire per il membro.

se la società di business internazionale, con una ri-soluzione di Amministrazione, determina che non ènel migliore interesse della società o di qualsiasi altromembro della società di commercio internazionaleper soddisfare le domande di cui al comma, la societàd'affari internazionale può rifiutare la richiesta . Sulrifiuto da parte della società di commercio interna-zionale di una richiesta di cui al comma, il socio può,prima della scadenza di un periodo di 90 giorni dallaricezione della notifica membro del rifiuto, rivolgersial giudice per un fine di consentire l'ispezione.

Mi auguro che sia di aiutoCordiali saluti michael

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Michael Gordon

Mail da Lames Walfenzao a Evan HermistonVenerdì 6 Agosto 2010 1:44 pmOggetto: timara + printemps

Queste due compagnie stanno attirando l’attenzione della stampa italiana. Apparentemente (precedentemente sconosciute) per noi c’è un collegamento politico che sfocia in una grandelotta/scandalo che Berlusconi e Fini (prima partners in politica) stanno avendo un duro scontro.

La sorella del cliente sembra avere forti legami con uno dei politici coinvolti. Mentre la maggior parte del fango è stato gettato dalla stampa controllata da Berlusconi, anche più au-torevoli quotidiani come il corriere della sera ne stanno scrivendo.

Il mio nome, come direttore, è stato fatto; nessun commento sul fatto che abbiamo commesso qualche errore. La cosa è ancora irritante.

Queste compagnie sono state utilizzate per comprare un piccolo appartamento a Monte Carlo. Abbiamo trovato il valore minimo e siamo andati dal notaio per fare una verifica.Il notaio ci ha illustrato il prezzo (l’appartamento è stato ereditato da una vecchia signora deceduta, che navigava in cattive acque, nullatenente, etc…); il notaio ci ha spiegato che

lui era soddisfatto del valore e che non avrebbe potuto trasferire a titolo oneroso un valore troppo basso visto che avrebbe dovuto riscuotere le imposte di trasferimento per lo Stato.Potresti essere avvicinato da giornalisti. Suggerisco di non rispondere.Stiamo considerando di rassegnare le dimissioni. Prima voglio sentire il cliente e ciò che ha da dire.Ti terrò informato.

Mi sembrava corretto fartelo sapere.Cordiali saluti

James

P.S. Non stiamo divulgando nessuna informazione col Corpag oltre a quello di cui ho bisogno di sapere.

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LA STORIA

Il numero due del governo italiano,Gianfranco Fini, è nei guai perchécome capo del suo partito politico havenduto un appartamento a Monte-carlo ad una “shelf company” di S.Lucia, appartamento non di sua pro-prietà ma del suo partito politico.L’appartamento, era valutato 3 mi-lioni di euro, ma lui lo ha venduto, al-meno ufficialmente, alla compagniadi S. Lucia a soli 300mila euro. Suocognato, stranamente, ora vive nel-l’appartamento come inquilino! Edove sono andati questi soldi (la dif-ferenza tra 3 milioni e 300 mila)?

La “shelf company” di S. Lucia sichiama Printemps Ltd. Questa com-pagnia, successivamente, ha vendutol’appartamento ad un’altra compa-gnia di S. Lucia, chiamata TimaraLtd che condivide lo stesso indirizzodella Printemps Ltd a Castriers, S.Lucia.

IL BACKGROUND

L’indirizzo dell’appartamento è 14,Boulevard Princesse Charlotte, Mon-tecarlo.

L’inquilino è chiamato GiancarloTulliani.

L’appartamento è stato venduto dalpartito politico italiano, Alleanza na-zionale, Ad una “shelf company” di S.Lucia, l’11 luglio 2008. La vendita èstata certificata nell’ufficio di un no-taio di Montecarlo, Paul-Louis Aure-glia. Il venditore, che era presente,era il senatore Francesco Pontone,rappresentante del partito politicoche possedeva l’appartamento. Gliacquirenti erano 2 persone: BastianAnthoine Izelaar, residente a Monte-carlo (Avenue des Guelles, 4) e JamesWalfenzao, residente a Montecarlo(Avenue Saint Roman, 7). Entrambiquesti uomini sono direttori di una“based company”, chiamata JamanDirectors Ltd, il cui indirizzo è 10,Manoel Street, Castries, S. Lucia, re-gistrata come compagnia il 31 maggio2008 (n. 2008-00393). Questa compa-gnia, Jaman Directors Ltd, è proprie-taria di / o agisce per conto di un'altrasocietà, la Printemps Ltd che, in basea quello che hanno testimoniato difronte agli avvocati, era l’acquirentedell’appartamento. In seguito la Prin-temps Ltd ha venduto l’apparta-mento ad un’altra “based company”di S. Lucia, Timara Ltd attraverso lastessa persona, Jaman DiretrctorsLtd (Izelaar and Walfanzao). La Prin-temps Ltd e Timara Ltd condividonolo stesso indirizzo a Castries (credosia lo stesso indirizzo della Jaman Di-rectors Ltd, ma questo deve essere ve-rificato). Anche la Timara Ltd ha unindirizzo a Montecarlo: Avenue Prin-cesse Grace, 31. Questo è l’indirizzodi una compagnia di Montecarlo chesi chiama Jason S.a.m. Lavorano, tragli altri, per questa compagnia SusanElisabeth Beach e Izelaar. Entrambi ivenditori (Azelaar/Printemps Ltd) el’acquirente (Beach/Timara Ltd)dell’appartamento, sembra lavorinofianco a fianco per la stessa compa-gnia – Jason S.a.m.

COSA VOGLIO SAPERE

Chi sono i direttori della PrintempsLtd e di Timara Ltd? Chi sono i bene-ficiari della Printemps Ltd e di Ti-mara Ltd? Quali sono gli indirizzi aS. Lucia di Printemps Ltd e TimaraLtd? Sono gli stessi indirizzi della

Jaman directors Ltd? È il 10, ManoelStreet, Castries?

È possibile appellarsi a un giudicedi S. Lucia per chiarire i dettagli dicui sopra?

È sempre d’accordo il giudice o, incaso contrario, da cosa dipende-rebbe?

Quale privacy offre S. Lucia allecompagnie straniere che vogliono di-ventare off shore? Fino a che punto laloro identità è protetta dalle leggi diS. Lucia?

In alto Michael Gordon,a sinistra James Walfensaoe a destra Anthonie Izelaar

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Le scatole cinesi del giovane TullianosSabato

2 ottobre 2010 1414SPECIALE

Cosa sono le società off shoreLe società cosiddette “off shore” sonoin linea di principio società per azionicon sede in Paesi a fiscalità privilegiata,ovvero laddove non siano a fiscalitàprivilegiata (come nel caso degli StatiUniti d’America) concedano a partico-lari categorie di società per azioni (ov-vero società che non operino nellanazione ove sono state costituite, ma al-l’estero) caratterizzate dall’essere, leazioni, al portatore. Di conseguenza,generalmente tali società vengono co-stituite da professionisti del luogo cheun attimo dopo la costituzione giranoin bianco il titolo azionario che di fattodiventa quindi al portatore.

Queste società sono amministrate daprofessionisti locali, (nel caso di SantaLucia l’amministratore generalmente èuna società di capitali che gestisce pro-fessionalmente più off shore) e vengonocedute con la mera consegna dei titoliazionari. Questo può avvenire o attra-verso gli amministratori delle societàstesse, ovvero attraverso una strutturaprofessionale fiduciaria. In entrambi icasi solo gli amministratori o il profes-sionista fiduciario conoscono l’identitàdell’effettivo proprietario delle azioni(beneficiar owner) che viene riportataall’interno del mandato fiduciario. Leazioni, proprio a garanzia del fatto chenon passino di proprietà senza chevanga avvisato il soggetto fiduciario ogli amministratori, vengono general-mente detenute da quest’ultimi.

Laddove invece il vero proprietariorichieda la consegna delle azioni, è evi-

dente come possano passare di pro-prietà eludendo il controllo dei profes-sionisti e dei fiduciari.

È da notare infatti che i fiduciarisono obbligati per legge a sottoporre iveri proprietari delle società off shoread una serie di domande, verbalizzateunitamente alle risposte, dirette ad ac-

certare se le società acquistate siano po-tenzialmente destinatarie di fondi pro-venienti da reato, ovvero se il beneficiarowner sia un soggetto pubblico o politi-camente sensibile al fine di consentireuna lotta più efficace contro la corru-zione, oppure se la persona non abbiauna situazione patrimoniale tale da

giustificare i flussi di denaro che pos-sono confluire nelle società off shore.Sicuramente questa tipologia di societàpermette l’anonimato, la riservatezza esolo una disclosure da parte dei fidu-ciari,ovvero dell’Autorità del Paesesede della società può svelare il nomedel proprietario.

azionista

partito politico

corpag

prima societàsanta lucia

vero proprietario

vedi i due box in altocliente (beneficiario)

Monaco

Izelaar

Miami

Walfenzao

proprietà

seconda societàsanta lucia

azionista

direttore direttore

In alto lo schema fatto a mano (ci scusiamo per la scarsa qualità dell’immagine, ma si tratta dell’originale) durante una riu-nione dalla mia fonte a Santa Lucia, per spiegarmi visivamente il complesso meccanismo di gestione. (V.L.)

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Tutta la verità (certificata) sullo spettacolo di ballerine a cui ho assistito con Berlusconi

La grande balla del festino in Brasile

Sabato2 ottobre 2010 1515

Vorrei mettere un punto anche alle falsitàe alle insinuazioni pubblicate da diversi or-gani di informazioni sul presunto “festino”organizzato da me in Brasile per il presi-dente Berlusconi. È un falso palese. Unamontatura studiata ad arte per screditare lafigura del premier e la mia.

Ma ora ho deciso di chiudere definitiva-mente questa assurda pantomima con unapresa di posizione netta che, spero, serva amettere a tacere le malelingue.

Come ho più volte dichiarato, quella seradel 28 giugno 2010, all’Hotel Tivoli di SanPaolo, si è svolto realmente uno spettacoloportato in scena da 11 ballerine di Samba edalla più nota ballerina di poli dance (nonlap dance, come qualcuno ha riportato inmalafede). La faccenda mi ha sempre pro-fondamente seccato, non solo perché è as-solutamente inventata, ma soprattuttoperché chi ha messo in giro queste falsitàha usato il mio nome impropriamente,allo scopo di gettare fango su una personasolo per il fatto che amico di Berlusconi.

Qui, dalle colonne dell’Avanti!, pubbli-chiamo anche la dichiarazione ufficiale diAlexanda Valenca, l’artista molto famosa inBrasile, tirata in ballo dai mass media ita-liani e internazionali per aver rivelato delfantomatico “festino” organizzato per ilPresidente, che sbugiarda una volta e pertutte quanti le attribuivano racconti dichissà quali notte sfrenate avessimo passatoinsieme io e il premier. La Valenca racconta

u-f-f-i-c-i-a-l-m-e-n-t-e, sotto sua piena re-sponsabilità, di non aver mai avuto contatticon il sottoscritto, di essere stata ingaggiatada una regolare agenzia per la promozionedi eventi legati al mondo dello spettacolo edi aver tenuto uno spettacolo di 12 minutisul ritmo del tango prima e del samba poi.

Anche l’artista brasiliana sostiene,come ho sempre fatto io, del resto, che al-l’esibizione, avvenuta in una sala pub-blica della struttura alberghiera dedicataagli spettacoli, hanno assistito moltissimepersone, tra cui diversi, oltre agli ospiti,anche altri artisti, il personale addetto alservizio d’ordine, un musicista che ac-compagnava le ballerine con il pianofortee diversi camerieri dell’albergo.

Valenca afferma inoltre di aver lasciatol’hotel Tivoli subito dopo aver terminato lasua performance (sempre quella di 12 mi-nuti), accompagnata dal suo manager, Mar-cio Valenca, e di non essere assolutamentea conoscenza se Berlusconi abbia parteci-pato o meno a una cena. L’unico partico-lare che fa notare la ballerina è che i tavolidel buffet erano già imbanditi.

Tutto questo, nonché la lettera della di-chiarazione ufficiale, spero che sia suffi-ciente, una volta per tutte, a tappare labocca a coloro i quali si sentono unici de-tentori della verità, ma in realtà sono sem-plici, squallidi millantatori.

V.L.

SPECIALE

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