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LAVORO FATTO DA FEDERICO SALES CLASSE Ii Lavoro fatto il 29/04/2014.

Date post: 02-May-2015
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LAVORO FATTO DA FEDERICO SALES CLASSE Ii Lavoro fatto il 29/04/2014 BASILICA S.AGNESE VIA NOMENTANA
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LAVORO FATTO DA FEDERICO SALES

CLASSE

Ii

Lavoro fatto il 29/04/2014

BASILICA S.AGNESEVIA NOMENTANA

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LA BASILICA SULLA MAPPA

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LA BASILICA IN PIANTA

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CON INDICAZIONI

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L’attuale basilica di Sant'Agnese fuori le mura fu fatta costruire da papa Onorio I nella prima metà del VII secolo al posto della ormai fatiscente basilica costantiniana (IV secolo), di cui oggi restano solo alcuni ruderi e parte della possente recinzione esterna. Mentre questa era costruita nei pressi della tomba della martire Agnese, venerata nelle sottostanti catacombe, papa Onorio edificò la nuova basilica direttamente sopra la tomba martiriale, ove in precedenza esisteva un sacello o tempietto cosiddetto ad corpus (ossia sopra o vicinissimo la tomba della martire cristiana, ed in parte seminterrato), edificato fin dai tempi del grande imperatore e risistemato da papa Simmaco (498-514). Papa Onorio realizzò una basilica semi-ipogea: l’accesso (oggi murato e visibile nella parte alta dell’attuale facciata) introduceva direttamente sul matroneo e da qui si scendeva in basilica, il cui pavimento era al livello della tomba della martire Agnese.

La basilica fu poi arricchita dai papi successivi, in particolare nel corso dell’VIII secolo dai papi Adriano I e Leone III. Subì due gravi saccheggi e distruzioni, nel 723 ad opera di Astolfo re dei Longobardi, e nel 1241 ad opera di Federico II, ed in entrambi i casi fu restaurata dai papi.

Nel 1479, il cardinale Giuliano della Rovere, divenuto poi papa col nome di Giulio II, fece costruire il campanile. Importanti opere di restauro furono eseguite nel XVII secolo con il cardinale Alessandro Ottaviano de' Medici, che fece eseguire lavori di sterro nella parte anteriore della basilica aprendo così l’attuale accesso con i tre portali e chiudendo l’antico ingresso che dava sul matroneo. Il 14 giugno 1615 le reliquie delle martiri Agnese ed Emerenziana, precedentemente sottoposte a ricognizione, sono solennemente ricollocate sotto l’altare maggiore in un reliquiario d’argento, donato da papa Paolo V, che fece costruire anche l’attuale ciborio.

Il pavimento cosmatesco fu sostituito da mattoni nel 1728, a loro volta rimossi e sostituiti da marmi su ordine di Pio IX nel 1855, nell'ambito di una più vasta ristrutturazione dell'intero edificio. Il 12 aprile 1855, infatti, mentre il Papa e i dignitari di corte stavano distribuendo doni agli allievi del Collegio di Propaganda nel palazzo pontificio adiacente la basilica, il pavimento della sala sprofondò, causando 57 feriti tra i ragazzi. [2]

Tra il XVII ed il XIX secolo furono aggiunte le sei cappelle laterali, assenti nella primitiva basilica. Importanti lavori di restauro furono eseguiti sotto papa Pio IX (XIX secolo).

La basilica è sede parrocchiale, istituita il 16 ottobre 1708 con il decreto Cum sanctissimus. Ed è anche sede del titolo cardinalizio di “Sant’Agnese fuori le mura”.

INFORMAZIONI

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FONTI: STRUMENTI DI LAVOROGOOGLEGOOGLE IMMAGINIGOOGLE MAPSWIKIPEDIA

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