Lazzaro ed il ricco epulone di Jacopo Bassano, 1554, Cleveland, Museum of Art
Storia antica e sempre attuale
mmirando il quadro di Jacopo Bassano o Jacopo da Ponte(1518 ca.-1592) raffigurante Lazzaro e il
ricco Epulone, balzano subito agli occhi i contrasti e le contraddizioni che dal racconto di Luca sono fissate
nella prosa evangelica.
Sulla porta giaceva un mendicante coperto di piaghe. Il dipinto esprime egregiamente la collocazione del
povero, inserito tra un ambiente conviviale e uno spazio naturale aperto e rigoglioso.
Di lui non si accorge alcun essere umano, nessun ricco gli rivolge lo sguardo, solo i cani si avvicinano per
leccargli le piaghe. Su di essi si posa l'occhio del padroncino, elegante e giovanissimo, incuriosito dal
movimento degli animali di casa.
La tavola è già sparecchiata, il vassoio posato a terra vuoto vuol significare le ultime leccornie lasciate come
cibo ai cani o forse addirittura approntate per essi.
Per quel misero "bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco" non restano neppure le
briciole.
A lui l'attenzione dei cani, quasi a mostrare che in quel luogo lui non valeva più di questi.
In effetti la padrona di casa gli dà le spalle, avvolte in un tessuto di porpora, spalle vellutate dalla carnagione
pallida.
Anche il suonatore di liuto che aveva allietato la tavola di Epulone continua la conversazione con i signori,
incurante di ciò che avviene alle sue spalle; gli basta l'amicizia e la riconoscenza dei ricchi per sentirsi
realizzato.
Sul lato opposto di Lazzaro fa bella mostra di sè Epulone, vestito di porpora e di bisso, ben lontano anche con il
pensiero dai problemi del prossimo.
Lazzaro è prossimo, è vicino, ma non si vede.
In Epulone non palpita la commiserazione, la pietà o la carità: non è affar suo occuparsi di affari extra-palazzo;
sarebbe un divergere dal menage quotidiano, coronato di "lauti banchetti": il povero non è se non un fastidioso
incomodo.
Quanto attuale la situazione ora osservata e quanto eloquente il messaggio rappresentato dal ricco Epulone, un
uomo che basta a se stesso, tutto preso nella propria opera, come se la sua vita dovesse durare in eterno.
Infatti, solo la meditazione sulla finitezza e provvisorietà della condizione umana porta a rapportarsi con Dio, in
termini di creatura, ma anche di figlio e quindi erede del Suo regno.
Buona domenica del Signore
e buona settimana
Am 6,1.4-7 Sal 145 1Tm 6,11-16 Lc 16,19-31: Nella vita, tu
hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora
lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
COLLETTA
... O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
San Girolamo Ep. 130,20
"Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna,
nella frazione del pane e nelle preghiere". (Atti 2,42)
Mie semplici riflessioni fatte a seguito delle letture e dai video-commenti alla liturgia di domenica prossima
Buon cammino, mettiamoci tutti, in un atteggiamento di ascolto, nella gioia di
Gesù che ha vinto la morte!
Un abbraccio, (peccatore in cammino)
(…alla fine …Siamo servi inutili - abbiamo fatto quello che dovevamo fare…- Lc 17, 7-10)
Leandro Bassano, Il ricco epulone, olio su tela, cm 99,6x123,2;
di padre Fernando Armellini (biblista) 30 minuti circa LINK:
HTTP://WWW.QUMRAN2.NET/PAROLENUOVE/COMMENTI.PHP?MOSTRA_ID=37973
I beni lasciano il tempo che trovano…
Lazzaro ed il ricco Epulone…
Guardate anche il VIDEO- commento AL VANGELO di Paolo Curtaz 10 minuti
circa LINK: HTTP://WWW.TIRACCONT
OLAPAROLA.IT/
AIUTO ALLA
CELEBRAZIONE
EUCARISTICA.
Cerchiamo di far
diventare la
PAROLA di DIO più concreta, nel
servizio e nella
carità.
Preghiamo Gesù e
lo spirito santo affinché ci diano la
grazia e la forzaper
riuscirci .
XXVI DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO (ANNO C)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn
3,31.29.30.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri,
mentre non ha nome il ricco epulone;
stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli
oppressi,
poni fine all’orgia degli spensierati,
e fa’ che aderiamo in tempo alla tua Parola,
per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti
e ci accoglierà nel tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Am 6,1.4-7)
Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.
Dal libro del profeta Amos
Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti
musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)
Conserva il comandamento fino alla
manifestazione del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a
Timòteo
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece
alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla
pazienza, alla mitezza. Combatti la buona
battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita
eterna alla quale sei stato chiamato e per la
quale hai fatto la tua bella professione di fede
davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a
Gesù Cristo, che ha dato la sua bella
testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino
di conservare senza macchia e in modo
irreprensibile il comandamento, fino alla
manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può
vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per
voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua
povertà.
Alleluia.
VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e
Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti
di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno
si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome
Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di
piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che
cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i
cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli
angeli accanto ad Abramo. Morì anche il
ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i
tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano
Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora
gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà
di me e manda Lazzaro a intingere
nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la
lingua, perché soffro terribilmente in questa
fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che,
nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e
Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo
lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai
tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato
fissato un grande abisso: coloro che di qui
vogliono passare da voi, non possono, né di
lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di
mandare Lazzaro a casa di mio padre,
perché ho cinque fratelli. Li ammonisca
severamente, perché non vengano anch’essi
in questo luogo di tormento”. Ma Abramo
rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino
loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma
se dai morti qualcuno andrà da loro, si
convertiranno”. Abramo rispose: “Se non
ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno
persuasi neanche se uno risorgesse dai
morti”».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli Il Signore desidera che non sprechiamo la vita nella
dissolutezza e nella dissipazione.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a
vivere in profondità di spirito.
1. Perché la Chiesa continui a vivere, annunciare e
organizzare la carità. Preghiamo.
2. Perché la nostra coscienza sia sempre viva e
attenta alle esigenze del vivere comune. Preghiamo.
3. Perché riusciamo a essere all’altezza degli sforzi
che richiediamo agli altri. Preghiamo.
4. Perché la nostra gioia non risieda nello sfuggire
alla morte, ma in colui che vince la morte.
Preghiamo.
O Padre, ci chiedi di essere semplici e aperti verso il
mondo. Aiutaci a non cercare sicurezza e conforto
nelle cose che possediamo. Te lo chiediamo per
Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)
Oppure:
Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv
3,16)
Oppure:
“Il povero fu portato dagli angeli nel seno di
Abramo,
il ricco nell’inferno tra i tormenti”. (Lc 16,22-23)
Preghiera dopo la comunione Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
Commento Con questa parabola Gesù ci richiama
l’irreparabile eternità delle pene dell’inferno. È un
discorso duro, ma viene dalle labbra di Gesù. Il
ricco Epulone, che durante la vita terrena non ha
praticato la carità, soffre irrimediabilmente
nell’oltrevita. Egli, come i suoi fratelli, conosceva
la legge e le profezie che specificano i modi della
giustizia divina: forse riteneva che per lui si
sarebbe fatta un’eccezione, e invece tutto si compie
alla lettera. Siamo avvertiti anche noi: non
possiamo edulcorare la legge di Cristo, affidarci a
una “misericordia” che non trovi corrispettivo
nella nostra carità. Finché siamo quaggiù abbiamo
tempo per compiere il bene, e in tal modo
guadagnarci la felicità eterna: poi sarà troppo
tardi. Gesù dà un senso anche alle sofferenze di
Lazzaro: le ingiustizie terrene saranno largamente
compensate nell’altra vita, l’unica che conta.
Abbiamo il dovere di far conoscere a tutti,
cominciando dalle persone che amiamo, la logica
della giustizia divina: e questa è la forma più
squisita della carità.
"Il ricco Epulone ed il mendico Lazzaro", illustrazione di La
storia sacra.
EUCARISTIA
«C'è il SS. Sacramento: è tutto quel che mi abbisogna» (S. P.G. EYMARD).
«A forza di adorare e di mangiare la Bellezza, la bontà e la Purezza in
persona in questo divin Sacramento, diverrai tutta bella, buona e pura»
(S. FRANCESCO DI SALES).
«L'uomo deve tremare, il mondo deve fremere, il cielo intero deve essere
commosso, quando sull'altare, tra le mani del sacerdote, appare il Figlio di
Dio» (S. FRANCESCO D'ASSISI).
«Sarebbe più facile che la terra si reggesse senza sole, anziché senza la S.
Messa» (P. Pio DA PIETRELCINA).
«Io credo che, se non ci fosse la Messa, a quest'ora il mondo sarebbe già
sprofondato sotto il peso delle sue iniquità. la Messa il poderoso sostegno
che la regge» (S. LEONARDO DA PORTO MAURIZIO).
«Con l'orazione noi domandiamo a Dio le grazie; nella S. Messa
costringiamo Dio a darcele» (S. FILIPPO NERI).
«Il martirio non è nulla in confronto alla Messa, perché il martirio è il
sacrificio dell'uomo a Dio, mentre la Messa è il sacrificio di Dio per
l'uomo!» (S. CURATO D'ARS). «La Messa è la devozione dei Santi» (id.).
«I minuti che seguono la Comunione sono i più preziosi che noi abbiamo
nella vita; i più adatti da parte nostra per trattare con Dio, e da parte di Dio
per comunicarci il suo amore» (S. M. MADDALENA DE' PAZZI).
«Non darei quest'ora di ringraziamento (dopo la Comunione) neppure per
un'ora di Paradiso» (S. LuiGi GRIGNON DE MONFORT).
«Guardiamo che il non potere non sia il non volere. Il ringraziamento lo
devi fare sempre» (P. Pio DA PIETRELCINA).
«Non è per restare nel ciborio d'oro che Egli discende ogni giorno dal
cielo; ma è per trovare un altro cielo che Gli è infinitamente più caro del
primo: il cielo dell'anima nostra, fatta a immagine sua, il tempio vivo
dell'adorabile Trinità» (S. TERESA DI G.B.).
«Non vi è che la Comunione che può conservare puro un cuore a venti
anni... Non ci può essere castità senza Eucaristia»
(S. FIEIPP0 NERI).
«Quando vi sono due strade per arrivare in un luogo, passo per quella in
cui s'incontrano più chiese, per stare più vicino al SS. Sacramento... » (VEN.
J.J. OLIER).
«Che dolcezza delle dolcezze, mio Dio! Più di quindici ore senza aver
altro da fare che questo: guardare Voi e dirVi: Signore, Vi amo! Oh che
dolcezza! » (FR. CARLO DE FOUCAULD).
«Se io incontrassi un Sacerdote e un Angelo, saluterei prima il Sacerdote,
poi l'Angelo... Se non ci fosse il Sacerdote, a nulla gioverebbe la Passione e
la Morte di Gesù... A che servirebbe uno scrigno ricolmo d'oro quando non
vi fosse chi lo apre? Il Sacerdote ha la chiave dei tesori celesti»
(S. CURATO D'ARS).
«Godo nel Signore che spesso vi troviate immersa ed abissata nella SS.
Passione del dolce Gesù e nella gran fornace del Sommo Bene
Sacramentato, perché ivi berrete a fiumi di fuoco di santo amore i tesori
della divina grazia e sante virtù... » (S. PAOLO DELLA CROCE).
Tabernacolo Chiesa N. S. di Lourdes a Tor Marancia Roma
Chi desiderasse avere informazioni su come iniziare a
nella nostra Parrocchia di
Nostra Signora Di Lourdes a Tor Marancia (Roma- Via Mantegna 147) ci
scriva all’indirizzo: [email protected]
Il Giovane Carlo Acutis, innamorato di Gesù…
http://www.carloacutis.com/it/association
(contiene anche, rimando ai miracoli Eucaristi e link per richiesta di preghiere)
Immagine venerata in San Claudio - Roma
San Pier Giuliano Eymard, Apostolo dell'Eucaristia, ci invita a invocare Maria con
questo titolo.
Preghiera
Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
Madonna del SS. Sacramento, Donna eucaristica,
che hai condiviso con Gesù il Mistero dell'incarnazione
e della Pasqua, del Servizio e della Cena,
insegnaci a celebrare, adorare e vivere in pienezza il Sacramento dell'Eucaristia.
Aiutaci, o Maria, a dire sempre Sì con tutta l'anima, e a vivere il dono
e la gratitudine, la fraternità e la carità.
Madonna del SS. Sacramento, Madre e modello degli adoratori,
prega per noi.
tratto da agenda
biblica “Testimoni della missione” ed. Emi– Centro studi Redemptor hominis
http://www.missionerh.it/index.php il commento è di p. Ottavio Raimondo religioso comboniano (esclusi i commenti del vangelo di
Giovanni). Il ricco, simbolo della civiltà dei
consumi e dello spreco, non ha
nome né volto. Il povero ha un
nome, Lazzaro, che significa <<Dio
ha aiutato>>.
Il ricco non ha fatto nulla di male
al povero: non ha commesso
ingiustizia. Ha peccato di
omissione: peccati più simili al
nulla. Chi li avverte? Chi li
denuncia? Chi li confessa? Se si
fosse confessato, avrebbe forse
trovato, un prete che lo avrebbero
assolto con qualche Pater, Ave,
Gloria. Chi siano i poveri e perché
lo siano, ce lo dice l’indagine
storica e sociologica. Come porsi
davanti ai poveri ce lo dice il
Vangelo. Padre O. Raimondo
Il mio sito in vernacolo sublacense: http://www.subbjacumeo.it/
Nel rispetto della legge sulla privacy (d.l. 196/03), informo
che per essere cancellati dalla mia mailing list, basta inviare
un semplice messaggio di disdetta rispondendo a questo
indirizzo e scrivendo NO sull’oggetto. GRAZIE