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LE ARCHITETTURE IT - Gruppo Telecom Italia · L’“Application Architecture ” è una...

Date post: 09-Jun-2018
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LE ARCHITETTURE IT Amedeo Persi, Luca Franco Varvello 74 INFORMATICA
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LE ARCHITETTURE IT

Amedeo Persi, Luca Franco Varvello

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NETWORK

SERVIZIINFORMATICA

L' architettura IT è una disciplina chiave per la costruzione di servizi e soluzioni informa-tiche efficaci nel soddisfare i requisiti attuali ed evolutivi di una organizzazione. Tra i principali orientamenti nelle architetture applicative emerge il ruolo della SOA (Service Oriented Architecture), la cui adozione apporta benefici quali l’agilità, cioè la disponibilità

di sistemi e porzioni di sistemi che possono di fatto evolversi in modo indipendente, la riduzio-ne della complessità dovuta alle minori ridondanze e dipendenze tra sistemi e la standardizza-zione dei servizi che diventano quindi riutilizzabili. Telecom Italia ha intrapreso da tempo un percorso di adozione della SOA, paradigma che si in-tende ora portare a piena maturità attraverso l’implementazione di una Roadmap architetturale.

Trend di Mercato in ambito Telco1Il trend evolutivo delle tecnologie nel contesto Telco riflette la generale tra-sformazione del portafoglio di offerta che, superata la vecchia connotazione orientata ai servizi voce e dati tradi-zionali, si arricchisce di componenti media, entertainment ed ICT fino a tra-sformare di fatto gli Operatori in player del mercato di "infocommunications".

CRM & BILLING

▪ Fixed-Mobile Convergence▪ Customer Experience Management▪ Integrated policy and charging

Solution▪ Real-time customer offer engines▪ Producr/Service Catalogue▪ Convergent Charging (pre-post) ▪ Supplier Partner Relationship

Management

BI

▪ Customer InformationManagement (CustomerBehavior Analytics, Social Network Analytics)

▪ Telecom analytics▪ Master Data

Management

CHANNELS

▪ Media Discovery andRecommendation Engines

▪ Mobile ConsumerApplication platforms

▪ ConvergentCommunicationsAdvertising Platforms

▪ Convergenza dei Canali(Sales/Care, Human/Not-Human)

OSS/Network

▪ Fixed-Mobile Convergence▪ Mobile Subscriber Data

Management▪ Mobile Deep Packet inspection▪ On-device Customer Monitoring▪ Integrated Network and

Enterprise ResourceManagement

Business Domain

Figura 1 - Trend di Mercato in ambito Telecommunication

Tra le tecnologie che meritano atten-zione ci sono quelle mirate a suppor-tare la convergenza (voce e dati; fisso e mobile, prepagato e post pagato), la conoscenza del cliente, la multicana-lità e il miglioramento della customer experience.Nel corso degli ultimi anni gli Opera-tori hanno dato forte enfasi alle prati-che di cost management; in prospet-tiva la sfida resta quella di operare in un contesto di spesa complessiva con-

trollata, ma allineando le scelte tec-nologiche rispetto all'evoluzione del fatturato e alla sua continua variazione nella composizione. Questo orienta-mento si coniuga quindi con lo sforzo di rendere disponibili nuovi servizi di comunicazione - quali mobile data e IP video - da veicolare al meglio verso target specifici di clientela. Tra le iniziative che caratterizzano il trend di mercato in ambito IT, e che quindi si collocano trasversalmente ri-

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Governace

ApplicationDevelopment &

Maintenance

Infrastructure& Operations

▪ Project Portfolio Management▪ Application Overhaul▪ Influenza delle Roadmap dei Vendor tecnologici▪ Allineamento Processi di Business cross-country e attenuazioni di sinergie/riutilizzo tra consociate del Gruppo*

▪ Massimizzazione utilizzo COST▪ Consolidamento Vendor Tecnologici▪ Modello di multi sourcing domain based▪ Business Process Management Suite▪ SOA in BSS/OSS

▪ Data Center Consolidation▪ Cloud Computing (public e internal)▪ Office IT Environment Standardization (Workplace)

Figura 2 - Trend IT in ambito Telco

Le sfide dell’Information Technology2In un contesto technology-intensive l’IT (Information Technology) si confi-gura sempre più come un formidabile partner strategico del business per la generazione di revenue, il migliora-mento del time to market e il persegui-

Do More Faster At Lower Cost

Figura 3 - Gli imperativi dell’Information Technology

L’Application Architecture e l’evoluzione architetturale3

L’“Application Architecture” è una disci-plina chiave per la costruzione di servi-zi e soluzioni informatiche efficaci per soddisfare i requisiti attuali ed evolutivi dell’organizzazione. Il principio base è che le nuove soluzioni applicative siano valutate, disegnate e realizzate in modo da coesistere ed integrarsi con quelle già esistenti e allo stesso tempo rispettando i driver e i vincoli tecnici e di business.

spetto ai domini business, si possono individuare tre principali filoni che ab-bracciano l’intero ciclo di produzione del servizio: Governance, con enfasi sulla gestio-

ne integrata del portafoglio progetti, la gestione della relazione con i for-nitori e il perseguimento delle siner-gie cross-unit e cross-country;

Application Development&Mainte- nance, dove i temi più rilevanti ri-guardano la razionalizzazione del portafoglio applicativo, l’utilizzo di COTS (components off-the-shelf) verticalizzati e di soluzioni integrate di Business Process Management ol-tre che l’adozione della SOA;

Infrastructure&Operations in cui, al filone ormai consolidato della stan-dardizzazione, del consolidamento e della virtualizzazione, si uniscono iniziative ormai in fase di delivery per la realizzazione di soluzioni di public-private cloud.

mento dell’efficienza operativa (cost saving).Per cogliere questa opportunità gli imperativi dell’IT ai quali ricondurre strutturalmente le logiche operative diventano: la razionalizzazione nell’uso delle

risorse, ovvero la capacità di pro-gettare e realizzare volumi crescenti di servizi in condizioni di maggiore flessibilità e produttività;

la tempestività, che riguarda il con-tributo nell’accorciare i tempi di ri-sposta verso il mercato ottenuti ad esempio sfruttando soluzioni mo-dulari, open APIs (Application Pro-gramming Interfaces), SOA (Service Oriented Architecture) e BPM (Busi-ness Process Management);

l’economicità, cioè l’orientamento alla riduzione dei costi di produzio-ne, introducendo logiche di indu-strializzazione del servizio, che in-cludono il riuso, la virtualizzazione, l’outsourcing delle componenti di

processo non differenzianti, l’open source e più in generale il persegui-mento di economie di scala.

Il raggiungimento di questi obiettivi richiede l’attivazione di programmi di ampio respiro che toccano diver-si aspetti strategici e organizzativi dell’IT; tra questi la disciplina archi-tetturale si connota sicuramente come una delle leve significative.

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SERVIZIINFORMATICA

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IT

Silos and CentralizedTempo

2000 2010‘90

Distributer and“Spaghetti” Integrated

“Hub Spoke”Integrated

Target State

SOA

EAI

Pospaid

Prepaid

Interconnection

DWH

CRM

EAI

EAI

▪ Architetture Monolitiche(es. Mainframe)

▪ Linee guida non formalizzate▪ Competenze Tecniche

specifiche per applicazione

▪ Architetture distribuite▪ Linee guida formalizzate▪ Competenze Tecniche

specifiche per applicazione▪ Integrazione tra i dati

▪ Specializzazione applicazioniper processo supportato

▪ Standard di gestrione(Cobit, ITIL, CMMI)

▪ Competenze di processo

▪ “Alway on”, Self Caring,Self provisioning

▪ Orchestrazione di funzioniper l’erogazione dei servizi

▪ Competenze di processo▪ Elevati standard architetturali

Figura 4 - Principali wave architetturali

La SOA4La SOA è un approccio architetturale di tipo business-centric che riformula le metodologie di disegno, le tecnolo-gie di sviluppo e l’approccio stesso con

L’Application Architecture è volta inoltre a guidare l’evoluzione del por-tfolio delle applicazioni software, fa-cendo leva sulle best practice interne/di mercato e sugli asset aziendali esi-stenti. Un approccio sistematico alla sua adozione permette di presidiare adeguatamente il raggiungimento del livello di business value apportato dalle piattaforme informatiche, mini-mizzando il rischio dei progetti di tra-sformazione e mantenendo ottimali i costi di gestione e di evoluzione. Le osservazioni di mercato indicano che è molto difficile, se non impossi-bile, realizzare efficacemente applica-zioni IT, o un portafoglio di applica-zioni, senza un quadro architetturale che regoli i pattern, le pratiche e i mo-delli di riferimento secondo un dise-gno unitario. L’evoluzione della tecnologia e del-le pratiche in ambito architetturale ha progressivamente reso disponibili modelli operativi e strumenti sempre più maturi.

L’orientamento attuale nelle architet-ture recepisce le logiche dalla SOA con l’abilitazione di criteri di autonomia dell’utente nel provisioning delle di-verse funzionalità/servizi esposti dalle applicazioni. Tra le caratteristiche di questa wave architetturale troviamo i concetti di: always on/on line com-pany, self caring, self provisioning, il riuso e l’orchestrazione di funzioni per l’erogazione dei servizi. Le com-petenze tecniche si associano in modo stabile e paritetico con le competenze di processo, mentre gli standard ope-rativi e architetturali raggiungono un livello elevato di maturità e di effettiva adozione.

cui vengono trattati e gestiti i requisi-ti di business, di fatto trasformando il modo in cui le soluzioni IT sono pro-gettate e realizzate. La SOA infatti definisce, a partire dai processi di business, come le funziona-lità, implementate nei sistemi, possa-no essere rese disponibili e consumate “as a service” per costruire soluzioni composite o interi processi end-to-end. Permette quindi di realizzare le appli-cazioni, combinando servizi sostanzial-mente indipendenti, che interoperano secondo protocolli definiti e in modo apparentemente svincolato dalla piat-taforma e dalle tecnologie utilizzate. Ne consegue che nell'ambito di un'ar-chitettura SOA è possibile modificare la combinazione dei servizi utilizza-ti da un processo, oppure modificare più rapidamente il processo stesso per rispondere alle rinnovate esigenze di business. La SOA è strettamente legata alla cre-azione di applicazioni modulari e si differenzia dai diversi approcci alla

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modularità grazie a tre principi fonda-mentali:1) Service Orientation è il princi-

pio guida della SOA, consente di ridurre la ridondanza tra i siste-mi e nei sistemi (rimozione delle componenti di processo replicate all’interno degli ambiti applicati-vi) e rende più semplice l’accesso alle funzionalità dall’esterno in ciò migliorando l’usabilità e il business value. Prevede l’implementazione di ogni capability discreta di un si-stema come asset IT condivisibile (e.g. un servizio) che viene quindi reso disponibile attraverso un’in-terfaccia ad ogni applicazione che lo richieda.

2) Separation of content mira a semplificare lo sviluppo del sof-tware già in fase di progettazione, quando le funzionalità vengono scomposte in capability discrete differenziando i vari aspetti del sistema software in modo che gli stessi possano essere sviluppati e mantenuti in modo indipendente e autonomo (modularità).

3) Loose coupling consente la ridu-zione delle dipendenze tra le varie componenti dei sistemi (disac-coppiamento) e rende esplicite le dipendenze residue in modo da fa-vorire la manutenibilità delle appli-cazioni e la riduzione dell’impatto indiretto di ogni eventuale change.

Il software diviene quindi un prodotto “riusabile”, che offre servizi enterpri-se-level, disponibili in rete attraverso standard aperti. Per fare un esempio di servizio si pensi al task di “verifica del codice fiscale di un cliente” che è una componente di diversi processi eseguita abitualmente dagli utenti col supporto dei sistemi IT; in ottica SOA può essere implementato come un ser-vizio all’interno di un software e reso poi disponibile per tutte le altre appli-cazioni. La centralità che acquista il processo di business, come detto, arriva a trasfor-

mare completamente l’approccio alla realizzazione delle soluzioni IT. Nelle metodologie tradizionali di svi-luppo, i processi di business definiti nei requisiti vengono tradotti in logica tecnica per essere implementati nelle applicazioni e in questo modo tendono quindi a “perdere visibilità”. Le logiche di processo sono realizzate per mezzo di linee di codice di programmazione, tabelle, interfacce, tutte componenti interne alle applicazioni e strettamen-te legate alle specifiche tecnologie di volta in volta adottate. I processi originali diventano impliciti, nelle loro implementazioni IT, ovvero non più direttamente riconoscibili con una conseguente serie di svantaggi: i processi sono modificabili con

difficoltà in quanto ogni modifica richiede l’identificazione delle par-ti del codice da variare e l’analisi di impatto di tali variazioni;

i processi sono difficilmente traccia-bili durante la loro esecuzione e non è possibile fornire dati di business in tempo reale sulle effettive perfor-mance delle operazioni in corso;

è complesso identificare le funziona-lità riusabili in più processi e metter-le a fattor comune.

L’impiego di una soluzione di BPM/SOA permette di mantenere espliciti i processi end-to-end, anche quando questi sono cross-dominio in modo da permettere: più semplicità nelle variazione dei

processi; facile tracciabilità dei processi e di-

retto reperimento dei KPI di busi-ness associati;

possibilità di riuso delle logiche di business e quindi migliore time-to-market e minori costi delle nuove soluzioni.

In questa logica i principali benefici apportati dalla SOA sono sostanzial-mente riconducibili all’agilità, cioè la possibilità per un’organizzazione di modificare rapidamente i propri pro-cessi attraverso sistemi e porzioni di

sistemi che possono di fatto evolversi in modo indipendente, alla riduzione della complessità (minori ridondanze e dipendenze tra sistemi) e alla stan-dardizzazione dei servizi (che diventa-no quindi riusabili). Telecom Italia ha intrapreso da tempo un percorso strutturato di adozione del paradigma SOA che si intende ora portare a piena maturità attraverso al-cuni step principali: a partire dalla revi-sione dei processi di sviluppo software supportata da un repository condiviso di processi, servizi e funzionalità di business fino alla piena definizione di servizi di business altamente riusabili da esporre e combinare all’interno delle piattaforme di erogazione dei servizi.

Ambiti e Roadmap architetturale5

La TAM e gli ambiti applicativi5.1

Il ruolo delle architetture applicative nell’organizzazione IT, oltre a garantire l’innovazione mediante l’adoption dei nuovi framework architetturali (quali la SOA) deve anche definire, pianifica-re e presidiare le dinamiche evolutive nei vari ambiti applicativi attraverso la definizione di Roadmap di medio-lungo periodo, che tengano conto delle esigenze di tipo tattico (esempio Ser-vice Creation) e strategico (programmi di trasformazione). Vediamone alcuni.

La TAM (Telecom Application Map) è il framework di riferimento per l’In-dustry Telco definita nell’ambito del TM Forum. Rappresenta il dizionario applicativo comune e sintetizza la vista logica standardizzata delle applicazio-ni che supportano i diversi processi di business sull’intero spettro OSS/BSS in modo indipendente dalle specifiche piattaforme.

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Market/Sales Domain

Product Management Domain

Customer Management Domain

Service Management Domain

Inte

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Resource Management & Operations Domain

Supplier/Partner Domain

Enterprise Domain

Operation Support&Readiness Fullfilment Assurance Billing

CompaignManagement

ProductStrategy/Proposition

CustomerInformation

Management

ServiceSpecificationManagement

ResourceLifecycle

ManagementResource

TestManagement

ResourceOrder

Management

ResourcePerformanceManagement

FaultManagement

PartnerManagement

RAManagement

HRManagement

FinancialManagement

AssetManagement

SecurityManagement

KnowledgeManagement

FraudManagement

AdministrativeManagement

SupplyChain

Management

Resource Process Management (Workflow/Integration)

Resource Invetory Management

Resource Domain Management

VoucherManagement

Billing DataMediation

Real-TimeBilling

Mediation

ServiceInventory

Management

ServiceTest

Management

ServiceOrder

Management

Service LevelAgreement

ManagementServiceProblem

Management

ServicePerformanceManagement

Service QualityMonitoring &

Impact Analysis

CustomerOrder

Management

Customer Quality ofService & SLAManagement

Customer Problem

Management

ReceivablesManagement

Bill Format/Render

Product/ServiceRating

BillingInquiry

Dispute &Adjiustment

BillingAccount

ManagementCollection

ManagementBill

CalculationOnline

Charging

Customer Self Management

Customer Contact Management Retention & Loyalty

Customer Service Representative Toolbox

TransactionI DocumentProduction

CaseManagement

Product/ServiceCatalog Management

Product LifecycleManagement

Product PerformanceManagement

Compensation &Results

Channel Sales Management

Mass Market SalesManagement

Corporate SalesManagement

SalesPortalsSales Aids

Regulatory &Compliance

Management

Market/Sales Domain

Product Management Domain

Customer Management Domain

Service Management Domain

Resource Management & Operations Domain

Supplier/Partner Domain

Enterprise Domain

Operation Support&Readiness Fullfilment Assurance Billing

CompaignManagement

ProductStrategy/Proposition

CustomerInformation

Management

ServiceSpecificationManagement

ResourceLifecycle

ManagementResource

TestManagement

ResourceOrder

Management

ResourcePerformanceManagement

FaultManagement

PartnerManagement

RAManagement

HRManagement

FinancialManagement

AssetManagement

SecurityManagement

KnowledgeManagement

FraudManagement

AdministrativeManagement

SupplyChain

Management

Resource Process Management (Workflow/Integration)

Resource Invetory Management

Resource Domain Management

VoucherManagement

Billing DataMediation

Real-TimeBilling

Mediation

ServiceInventory

Management

ServiceTest

Management

ServiceOrder

Management

Service LevelAgreement

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Management

ServicePerformanceManagement

Service QualityMonitoring &

Impact Analysis

CustomerOrder

Management

Customer Quality ofService & SLAManagement

Customer Problem

Management

ReceivablesManagement

Bill Format/Render

Product/ServiceRating

BillingInquiry

Dispute &Adjiustment

BillingAccount

ManagementCollection

ManagementBill

CalculationOnline

Charging

Customer Self Management

Customer Contact Management Retention & Loyalty

Customer Service Representative Toolbox

TransactionI DocumentProduction

CaseManagement

Product/ServiceCatalog Management

Product LifecycleManagement

Product PerformanceManagement

Compensation &Results

Channel Sales Management

Mass Market SalesManagement

Corporate SalesManagement

SalesPortalsSales Aids

Regulatory &Compliance

Management

BSS Affair, Top Clients, Public SectorBSS Consumer

OSS

Wholesale & Roaming

Enterprise TS BI Fraud & Revenue

Figura 5 - Mappatura degli Ambiti applicativi in logica TAM

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Il Framework TAM è stato utilizzato come base per segmentare gli ambiti applicativi di Telecom Italia al fine di sviluppare l’analisi e le valutazioni del-la Roadmap Architetturale che risulta quindi articolata su un set di aree fun-zionali specifiche: BSS Consumer BSS Affari OSS Business Intelligence Enterprise Fraud & Revenue Assurance Wholesale & Roaming MVNO Technical Security (out of scope).

Roadmap5.2Il percorso per la definizione della Ro-admap è stato disegnato a partire dalla revisione delle architetture applicative BSS/BI/OSS/ERP e considerando la relazione tra applicazioni e dati, l’evo-luzione del Middleware, delle architet-ture SOA e Web Services.La Roadmap architetturale identifi-ca quindi nuove iniziative IT mirate

BSS Consumer5.3Il perimetro BSS di Telecom Italia comprende le aree di processo delle catene sell to delivery e usage to cash (Figura 6).Per i BSS Consumer le principali tema-tiche che l’IT si prepara a supportare sono: Espansione del Business Customer Experience Efficienza e qualità.

SELL TO DELIVERY

USAGE TO CASH

Middleware

Service Delivery CRM & SALES

UsageCollection Rating Billing Credito

Figura 6 - Prinicipali processi BSS

BSS Affari

OSS

Business Intelligence

5.4

5.5

5.6Per il perimetro BSS Affari le principali tematiche che l’IT si prepara a suppor-tare sono: BSS Business: Gestione dell’offerta

Convergente; Multi-canalità; Mo-dello di riferimento Cliente Centri-

Il perimetro OSS espone driver evolu-tivi strettamente correlati con i percor-si di trasformazione della Rete, ovvero Home Networking, nuove Tecnologie di accesso rete fissa (GPON/FTTx) e rete mobile (HSPA+, LTE, Femtocells) e gli adeguamenti tecnologici in ambi-to Distribution & Backbone Network.

Le linee evolutive in ambito Business Intelligence recepite nella Roadmap fanno leva sulle tecnologie e le solu-

co; Fattura Unica; Nuovo modello operativo del credito Business.

BSS TOP e Public Sector: Sempli-ficazione e centralizzazione della Configurazione delle offerte Fisso, Mobile e ICT; Gestione centralizza-ta della documentazione; Potenzia-mento del SelfService e Delivery via Web.

a superare strutturalmente le princi-pali criticità operative ancora presenti (stratificazione architetturale e costi di operations/sviluppo, gestione delle nuove offerte). Vediamole brevemente.

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SERVIZIINFORMATICA

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zioni applicative che arricchiscono le capability di customer analitics con la finalità di: potenziare il profiling del cliente; abilitare analisi sempre più efficaci

delle relazioni e dei comportamenti a supporto dei modelli di Churn;

rafforzare la capacità di contatto cross-canale per azioni di retention e upselling.

REPORTING OPERATIVO CUSTOMER ANALYTICS

Operational Data StoreAnalisi Traffico Analisi Cliente

Analisi Vendite Campagne

Primari

MEDIATION CRM BILLING SAP CREDITO WEB

ETL

Figura 7 - Sistemi Business Intelligence

Sistemi Enterprise

Altri ambiti

5.7

5.8

Nell’area Enterprise gli obiettivi di ser-vizio che la Roadmap evolutiva mira a realizzare sono sostanzialmente ricon-ducibili al miglioramento della qualità e dell’efficienza e prevedono il decom-missioning di tecnologie obsolete, la razionalizzazione degli applicativi e l’adozione di architetture "light”.

Tra i principali obiettivi che la Ro-admap recepisce sugli altri ambiti de-finiti emergono: Sistemi Antifrode: adeguamento dei

processi alle evoluzioni tecnologiche

La crescente complessità delle solu-zioni distribuite, la forte penetrazione della SOA e l’emergere del Cloud Com-puting rendono l’architettura appli-cativa una competenza core per ogni organizzazione IT di medie-grandi dimensioni.Nel contesto delle Telco, in particola-re, la stratificazione di applicazioni e servizi prodottasi nel tempo richie-de un ruolo chiaro delle Architetture IT, al fine di governare la vista end to end assicurando la coerenza e la consistenza delle scelte applicative e

Conclusioni

perseguendo la riduzione della com-plessità. Più in generale, l’adozione di una ro-busta disciplina sull’architettura ap-plicativa contribuisce ad incrementare la qualità delle applicazioni, l’agilità e l’efficienza attraverso lo sviluppo, l’u-tilizzo e il riuso di efficaci strategie di disegno e ingegneria del software ■

[email protected]@telecomitalia.it

TLC e alle offerte di service creation; BSS Wholesale: consolidamento e

razionalizzazione dei sistemi con rafforzamento delle logiche di con-vergenza per processo e tecnologia anche utilizzando degli asset pro-prietari (SCTR);

MVNO: La maggiore flessibilità nel-la gestione di nuove Partnership in un mercato sempre più competitivo attraverso soluzioni architetturali replicabili e modulari che possano facilmente riconfigurarsi sulle diver-se iniziative.

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AcronimiBI: Business IntelligenceBPM: Business Process

ManagementBSS: Business Support SystemsCMMI: Capability Maturity Model

Integration COBIT: Control Objectives for

Information and related Technology

COTS: Components Off-The-Shelf ERP: Entrpriese Resource PlanningFTTx: Fiber to the xGdL: Gruppo di LavoroGPON: Gigabit Passive Optical

NetworkHSPA: High Speed Packet Access ITIL: Information Technology

Infrastructure LibraryOPB: Optical Packet BackboneOSS: Operation Support SystemsPTN: Public Telephone NetworkSOA: Service Oriented

ArchitectureTAM: Telecom Application MapEAI: Enterprise Application

Architecture

BibliografiaHype Cycle for Communications Service

Provider Operations, Gartner 2010.SOA Overview and Guide to SOA Research,

Gartner 2010.TM forum applications framework (TAM).Enterprise Architecture A to Z di Daniel

Minoli - Auerbach 2008.Service Oriented Architecture di Thomas

Erl - Prentice Hall 2006.SOA Design Patterns di Thomas Erl - Prentice

Hall 2008.SOA: Principles of Service Design di Thomas

Erl - Prentice Hall 2007.SOA governance: Achieving and Sustaining

Business and IT Agility di W.A. Brown - IBM press 2008.

Implementing SOA: Total Architecture in Practice di Paul C. Brown - Addison-Wesley Professional – 2008.

ICT Manager’s handbook – Holtsnider & Jaffe – Morgan Kaufmann - 2007.

CIO magazine website.ETIS website. Oracle website. IBM website. Microsoft website.

INFORMATICA

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Luca Franco Varvello Ingegnere Elettronico ha partecipato agli start-up di Omnitel (Vodafone Italia), Bouygues Telecom in Francia e di Maxitel in Brasile. Dal 1999 al 2001 è stato IT Deputy Manager in Mobilkom Austria e dal 2001 al 2004 è stato responsabile dello Sviluppo dei Sistemi BSS di TIM Brasil. Da Agosto 2004 è stato per 6 anni CIO di Telecom Personal in Argentina. Da Luglio 2010 è responsabile di IT Governance in Telecom Italia.

Amedeo Persi Ingegnere Elettronico, è nel Gruppo Telecom dal 1996. Inizialmente si è dedicato agli sviluppi della piattaforma di gestione del servizio prepagato. Dal 2001 ha assunto la responsabilità dei collaudi prima in TIM, poi in Telecom Italia. Nel biennio 2008-2009 ha assunto la responsabilità del Competence Center della Software Factory, occupandosi di attività di ottimizzazione del software life-cycle. Attualmente è responsabile di Application Architecture.


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