+ All Categories
Home > Environment > Le attività ARPAL sul Mare

Le attività ARPAL sul Mare

Date post: 07-Jan-2017
Category:
Upload: cooperativa-officine-del-levante
View: 476 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
46
Le attività di ARPAL sul mare Le attività di ARPAL sul mare
Transcript
Page 1: Le attività ARPAL sul Mare

Le attività di ARPAL sul mare Le attività di ARPAL sul mare

Page 2: Le attività ARPAL sul Mare

L.R.20/2006 : ARPAL è supporto tecnico per la Regione e gli Enti locali per la protezione dell’ambiente e della natura, per la tutela delle risorse idriche, della difesa del suolo, per la protezione civile e per la prevenzione e promozione della salute collettiva e della sicurezza.

Ruolo di ARPAL

1) Monitoraggio della qualità dell’ambiente marino costiero ossia il tratto di mare influenzato degli eventi che si verificano sulla terraferma (apporti terrigeni dei fiumi, trasporto solido lungocosta, apporti di inquinanti o effetti di qualsiasi attività costiera).

2) Con la Strategia Marina il monitoraggio si estende al largo (entro le 12 MN) e prende in considerazione aspetti nuovi.

Cosa fa ARPAL sul mare?

Page 3: Le attività ARPAL sul Mare

Acque costiereAcque costiere Fascia costiera significativaFascia costiera significativa

D.Lgs 152/99 (blu)

“sono significative le acque marine comprese entro la distanza di 3000 metri da costa e comunque entro la batimetrica dei 50 metri”

• D.lgs 152/06 (blu+verde)

“lo specchio acqueo che si estende da costa fino ad un miglio nautico dalla linea di base (riferimento per limite acque territoriali)”

Page 4: Le attività ARPAL sul Mare

L’ambiente marino costieroL’ambiente marino costiero

Non solo acque! Non solo acque! L’ambiente marino costiero è articolato in diversi L’ambiente marino costiero è articolato in diversi

comparti interconnessi comparti interconnessi acque, sedimenti, biocenosiacque, sedimenti, biocenosi

Page 5: Le attività ARPAL sul Mare

L’ambiente marino costiero ligureL’ambiente marino costiero ligureIl Mar Ligure costituisce una realtà estremamente diversificata e peculiare nel

panorama mediterraneo

altissima varietà ambientale delle coste (alternanza di scogliere e piccole spiagge) e dei fondali (rocciosi,detritici,sabbiosi,fangosi) ricchezza paesaggistica e naturalistica; biocenosi di pregio (es. Posidonia oceanica: habitat di interesse comunitario – dir.92/43/CEE)

mare oligotrofico non significa povero! Santuario dei mammiferi marini

Page 6: Le attività ARPAL sul Mare

La tutela delle acque marine –normativaLa tutela delle acque marine –normativa

Normativa europea(dir 92/43/CEE; dir 2000/60/CE;

dir. 2008/56/CE )

Legislazione Nazionale(L 979/82;D.lgs. 116/2008; ;

DLgs 152/06; D.lgs. 190/2010;)

Convenzioni Regionali(Conv. di Barcellona-PAM)

Accordi Sub Regionali(RAMOGE)

Conferenze globali(UNCLOS; UNCED)

Legislazione Regionale(LR 13/99; DGR 173/06;…)

Page 7: Le attività ARPAL sul Mare

Attività specifiche di ARPAL sul mareAttività specifiche di ARPAL sul mareAcque di balneazione : campionamento e analisi mensili da aprile a settembre. Determinazione parametri definiti dal D.lgs.116/2008

Monitoraggio Ostreopsis ovata: dal 2005, 13 aree in tutta la Liguria, giu-set

Monitoraggio D. Lgs 152/06 : campionamento ed analisi dei parametri previsti dalla normativa su acque, biota e sedimenti, con le frequenze e le modalità indicate dal decreto.

Monitoraggio Strategia Marina (D.lgs.190/2010): finanziato e coordinato dal Min.Ambiente, inizio 15/07/2015. IN MARE APERTO, fino alle 12 MN.

Progetti europei: M3HABs su Ostreopsis, SMILE su rifiuti marini

Altre attività richieste da Regione, AMP, Comuni, ASL, privati (es. controlli delle prescrizioni di VIA, monitoraggi praterie di Posidonia oceanica, , controlli su opere costiere, pareri ed analisi su ripascimenti , monitoraggi durante dragaggi portuali, caratterizzazione aree a mare di siti di bonifica, ecc)

Page 8: Le attività ARPAL sul Mare

Ogni anno prima dell’inizio della stagione di monitoraggio (1 aprile) la Regione emana un Decreto nel quale sono elencate le acque di balneazione con la loro classificazione (GE, IM, SV, SP) ed il calendario di monitoraggio.

La rete di monitoraggio delle acque di balneazione è, per il 2016, costituita da 372 punti distribuiti lungo la costa e così suddivisi: • Imperia 88 punti • Savona 98 punti • Genova 105 punti • La Spezia 81 punti

Controlli sulle acque diControlli sulle acque dibalneazione (D.lgs.116/08)balneazione (D.lgs.116/08)

Page 9: Le attività ARPAL sul Mare

Le acque di balneazione possono essere collocate in classi di qualità:

Eccellente – Buona – Sufficiente - Scarsa La classificazione è calcolata considerando i dati microbiologici delle quattro stagioni balneari precedenti alla stagione in corso.Nella tabella riportata di seguito sono definiti i limiti (espressi in numero di Unità Formanti Colonie in 100 ml di campione) per ciascuna classe di qualità.

**basato sul calcolo del 95° percentile**basato sul calcolo del 90° percentile

ClassificazioneClassificazione

Page 10: Le attività ARPAL sul Mare

Parametri monitoratiParametri monitorati Enterococchi intestinali Escherichia coli Temperatura aria Temperatura acqua Direzione vento Intensità vento Stato del mare Direzione di provenienza onde Intensità della corrente Stima visuale altezza onde Condizioni meteo presenza di pioggia Copertura nuvolosa

Parametri da campo: NON concorrono alla definizione dell’idoneità delle

acque

Parametri microbiologici su cui si basa la definizione dell’idoneità delle acque

Page 11: Le attività ARPAL sul Mare

D.M. 97 – attuativo del D.Lgs. 116/08D.M. 97 – attuativo del D.Lgs. 116/08Definisce i criteri per determinare il divieto di balneazione, nonché le modalità e le specifiche tecniche per l’attuazione del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116.

Allegato A: fissa i valori limite relativi ad un singolo campione ai fini della balneabilità delle acque. Il superamento di tali limiti determina il divieto di balneazione.

n* = UFC o MPN a seconda del metodo usato

Page 12: Le attività ARPAL sul Mare

I risultati delle analisi condotte sulle acque di balneazione sono disponibili in tempo reale sul sito internet dell’Agenzia:

www.arpal.gov.it

alla voce “balneazione”, dove è possibile effettuare una ricerca sulla mappa o per Comune

Risultati on lineRisultati on line

Page 13: Le attività ARPAL sul Mare

Risultati on lineRisultati on line

Situazione in tempo reale

Possibilità di scaricare i risultati analitici (dal mese successivo)

Page 14: Le attività ARPAL sul Mare

Monitoraggio Monitoraggio microalghe microalghe

potenzialmente potenzialmente tossichetossiche

Page 15: Le attività ARPAL sul Mare

Distribuzione• Aree tropicali dell’Oceano Pacifico,• Mar dei Caraibi,• Nuova Caledonia,• Isola Ryukyu, in Giappone,• Da diversi anni (circa 15) individuata nel Mediterraneo.

Ostreopsis ovataFukuio, 1981Classe: DinophyceaeOrdine: GonyaulacalesGenere: OstreopsisSpecie: ovata

Ostreopsis ovataOstreopsis ovataIDENTIKIT

Page 16: Le attività ARPAL sul Mare

MONITORAGGIOMONITORAGGIO• Dal 2005 ARPAL conduce, da giugno a settembre, un monitoraggio dedicato all’osservazione e studio di

Ostreopsis ovata lungo le spiagge e scogliere di tutta la costa ligure.• Le stazioni di monitoraggio vengono visitate con cadenza bimensile (in totale 8 campagne di monitoraggio).

• In ciascun sito si effettuano:

- sopralluoghi in mare con riconoscimento visivo dei segnali che possono preludere alla fioritura

algale,

- prelievi di campioni d’acqua e macroalghe con determinazione quali-quantitativa di O. ovata,

- rilevamento di parametri di contorno (ossigeno disciolto, temperatura acqua) e determinazione delle

condizioni meteo-marine.

Page 17: Le attività ARPAL sul Mare

L’applicazione di un modello previsionale delle fioriture è strumento utile agli organi di controllo e agli amministratori locali in quanto permette di:• ottimizzare le campagne di monitoraggio riducendo i costi di gestione,• fornire una attendibile previsione degli eventi di fioritura,• sviluppare sistemi di informazione e prevenzione oggettivi ed efficaci su scala locale e regionale.

PREVISIONE DEL RISCHIOPREVISIONE DEL RISCHIO

Il modello permette di prevedere e localizzare sul territorio le condizioni ambientali (temperatura, idrodinamismo e precipitazioni) che potrebbero determinare lo sviluppo di bloom algali.

La previsione è da intendersi riferita unicamente a quei tratti del litorale che presentano caratteristiche geomorfologiche e biologiche tali da risultare “particolarmente predisposti ad ospitare” una fioritura.

Previsione del rischio legato alle fioriture, più che al tradizionale controllo basato su prelievo-conteggio-risultato.

Page 18: Le attività ARPAL sul Mare

• costa ligure suddivisa in 14 aree, sulla base dell’esistente suddivisione in corpi idrici monitorati ai sensi del D.Lgs.152/06, accorpati secondo criteri di fattibilità;

PROGRAMMA DI MONITORAGGIOPROGRAMMA DI MONITORAGGIO

• a ognuna di tali aree viene settimanalmente associata una “classe di rischio di fioritura”, contraddistinta da un colore (bianco, verde, verde chiaro, giallo, arancio, rosso) e attribuita sulla base dellecondizioni meteo previste (temp. aria, pressione atm., direzione del vento).La classe di rischio 6 (rosso) NON PREVISIONALE, si raggiunge quando siaccerta anche la presenza di casi di intossicazione documentati da ASL;

• a validazione del sistema previsionale, per ogni area è individuato un punto di monitoraggio rappresentativo della situazione più favorevole alla proliferazione dell’Ostreopsis;

FASE SITUAZIONE AMBIENTALE SCALA OSTREOPSIS

FASE DI ROUTINEDa ottobre a maggio oppure presenza < 10.000 cell/l 1

Presenza 10.000 – 30.000 cell/l Condizioni meteo sfavorevoli alla fioritura (per 7-10 gg) 2

FASE DI ALLERTA(PRECAUZIONE)

Presenza 10.000 – 30.000 cell/l Condizioni meteo favorevoli al mantenimento della

fioritura (per 7-10 gg)3

FASE DI ALLERTA(ATTENZIONE)

Presenza 30.000 – 100.000 cell/l Condizioni meteo sfavorevoli alla formazione di aerosol

e/o spruzzi d’acqua (forti venti e mareggiate).4

FASE DI EMERGENZA

Presenza > 30.000 cell/l Condizioni meteo favorevoli alla formazione di aerosol

e/o spruzzi d’acqua (forti venti e mareggiate).5

Presenza > 100.000 cell/lFioritura conclamata con evidenze sanitarie comprovate

dalle ASL.6

Area Comuni (da - a) Codice Stazione

Riferimento punto balneazione

1 Ventimiglia - Bordighera BAGA IM – 01

2 Bordighera - S. Lorenzo al Mare VASC IM – 043

3 S. Lorenzo al Mare - Andora MARC IM – 096

4 Laigueglia - Finale Lig MONU SV - 037

5 Finale Lig. - Savona NOSP SV - 059

6 Savona - Arenzano NAUT SV – 082

7 Arenzano - Genova Ponente CREV GE – 014

8 Genova Levante - Camogli BAGN GE – 034

9 Camogli - Chiavari ZOAG GE – 079

10 Chiavari - Sestri Lev CHIA GE – 083

11 Sestri Lev. - Monterosso SESL GE - 092

12 Monterosso - Portovenere MONT SP - 033

13 Portovenere PORT SP - 020

14 Lerici - Sarzana FIAS SP - 009

• al raggiungimento della quarta classe di rischio (colore giallo) si procede con verifiche puntuali e approfondimenti

Page 19: Le attività ARPAL sul Mare

IL PROGETTO M3-HABsIL PROGETTO M3-HABs• dal 2014 ARPAL partecipa al progetto M3-HABs

finanziato dall’Unione Europea(Programma ENPI-CBCMED)

• il progetto è coordinato dal CoNISMA – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare – e comprende enti di ricerca, istituzioni e aziende tecnologiche appartenenti a differenti paesi del Bacino Mediterraneo

Page 20: Le attività ARPAL sul Mare

IL PROGETTO M3-HABsIL PROGETTO M3-HABs

Obiettivi del progetto M3-HABs sono:•Sviluppo di nuove tecnologie per l’identificazione ed il conteggio automatizzato delle cellule microalgali•Elaborazione di protocolli migliorati e comuni per il monitoraggio di Ostreopsis•Formulazione di modelli previsionali basati su variabili ambientali facilmente misurabili•Aumento della consapevolezza dei rischi associati alle fioriture di Ostreopsis e diffusione di adeguate misure di cautela

Nel progetto ARPAL coordina le attività relative aSviluppo di strategie comuni per la determinazione e la gestione del rischio derivante da bloom algali

http://m3-habs.net

https://twitter.com/M3HABshttps://www.facebook.com/M3HABs

Page 21: Le attività ARPAL sul Mare

Il monitoraggio dell’ambiente marino costierosecondo il D.Lgs 152/06

Page 22: Le attività ARPAL sul Mare

Scarichi civili

Scarichi industriali e attività portuali

Dragaggi e discariche di inerti

• immissione di sostanza organica che comporta presenza di carica batterica, aumento dei nutrienti e torbidità

• prodotti chimici come tensioattivi, fenoli e idrocarburi

• attività industriali (stabilimenti, impianti di vario genere e cantieri…)

• infrastrutture costiere e opere di difesa del litorale

• traffico mercantile, sversamento di materiali in fase di carico/scarico, usura dei metalli e delle vernici

• risospensione di inquinanti in seguito ai dragaggi per rendere agibili i porti

• torbidità delle acque (con conseguente soffocamento delle biocenosi esistenti) causata da discariche di inerti per costruzione di infrastrutture e ripascimenti mal gestiti

Agricoltura e pesca

• utilizzo di fertilizzanti e pesticidi

• pesca a strascico (illegale entro l’isobata dei 50 m) causa danni agli ecosistemi costieri

Le aree da sottoporre a monitoraggio e progetti specifici si individuano in base ad una ricognizione del territorio per la valutazione delle

PRESSIONI SULL’AMBIENTE MARINO COSTIERO

Page 23: Le attività ARPAL sul Mare

IL MONITORAGGIO DI QUALITA’ IL MONITORAGGIO DI QUALITA’ AMBIENTALEAMBIENTALE

MONITORAGGIO: serie di indagini (campionamenti, analisi e determinazioni in situ) realizzati in una data area, organizzati in una serie di campagne in

periodi successivi. La frequenza di monitoraggio va stabilita in modo tale da rilevare la variabilità del fenomeno indagato.

1. Pianificazione dell’attività

2. Caratteristiche del monitoraggio

3. Controllo attività

4. Elaborazione e trasmissione dati

5. Relazione finale

Un monitoraggio è strutturato nelle seguenti fasi:

Page 24: Le attività ARPAL sul Mare

ATTUAZIONE DEL D.Lgs 152/2006:ATTUAZIONE DEL D.Lgs 152/2006:

NUOVA RETE DI MONITORAGGIO IN LIGURIA DAL 2007NUOVA RETE DI MONITORAGGIO IN LIGURIA DAL 2007

Page 25: Le attività ARPAL sul Mare

Tipizzazione e individuazione dei corpi Tipizzazione e individuazione dei corpi idrici in Liguriaidrici in Liguria

26 corpi idrici marino-costieri individuati: 26 corpi idrici marino-costieri individuati:

-Aree portuali escluseAree portuali escluse

-Un solo corpo idrico “fortemente modificato”Un solo corpo idrico “fortemente modificato”

Page 26: Le attività ARPAL sul Mare

Monitoraggio 152: stato chimicoMonitoraggio 152: stato chimicoNelle ACQUE:•Idrocarburi policiclici aromatici•Pesticidi•Metalli•Composti organostannici•Solventi alifatici, solventi aromatici, benzene• Pentaclorobenzene, Pentaclorofenolo,Alchilfenoli, Pentabromodifeniletere, Ftalato di bis (-etilesile)

Nei SEDIMENTI:•Metalli•TBT•Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)•Pesticidi

Page 27: Le attività ARPAL sul Mare

Monitoraggio 152: stato ecologicoMonitoraggio 152: stato ecologicoValutazione degli Elementi di Qualità Biologici

(fitoplancton, macroinvertebrati bentonici, P.oceanica, macroalghe)

+Elementi idromorfologici e chimico-fisici a sostegno

(profondità e morfologia del fondale, natura e composizione del substrato, regime correntometrico, ossigeno disciolto, nutrienti,

temperatura, salinità, trasparenza)

Sostanze chimiche non appartenenti all’elenco di priorità

Nelle ACQUE: •Pesticidi•Metalli•Clorobenzeni•Nitrotolueni•Ammine•Solventi•Trifenilstagno

Nei SEDIMENTI:•Metalli•IPA totali•PCB e DIOSSINE

+

Page 28: Le attività ARPAL sul Mare
Page 29: Le attività ARPAL sul Mare

POSIDONIA OCEANICAPOSIDONIA OCEANICA Attività di campionamento subacqueo Attività di campionamento subacqueo (prelievo fasci, conteggio densità fogliare, rilevo parametri in situ)(prelievo fasci, conteggio densità fogliare, rilevo parametri in situ)

Attività di laboratorioAttività di laboratorio(analisi fenologica e lepidocronologica dei fasci fogliari)(analisi fenologica e lepidocronologica dei fasci fogliari)

Page 30: Le attività ARPAL sul Mare

L’indice CARLITL’indice CARLIT Il metodo CARLIT sfrutta lo sviluppo lineare dei popolamenti algali superficiali. che si

sviluppano immediatamente al di sopra (mesolitorale inferiore,da 0 a 20cm circa) e al di sotto (frangia infralitorale, da 0 a 30-50cm di profondità) dello “zero biologico”

L’indice CARLIT attribuisce punteggi arbitrari da 1 a 20 ai popolamenti caratteristici delle scogliere superficiali. I valori attribuiti ai popolamenti dominanti direttamente riscontrati in campo sono rapportati ai valori teorici (elaborati a seguito di studi condotti in siti di riferimento) che un sito con determinate caratteristiche geomorfologiche dovrebbe presentare in condizioni ideali. E così possibile ottenere così un EQR (environment quality ratio) che permette di valutare quanto lo stato ecologico del sito indagato si discosta o meno dalle condizioni ideali. L’EQR viene calcolato come rapporto tra il valore di qualità ecologica del settore in esame (EQVcal) ed il valore di riferimento relativo alla situazione geomorfologica corrispondente (EQV rif).

Page 31: Le attività ARPAL sul Mare

31

La La CystoseiraCystoseira

Cystoseira amentacea var. stricta

Cystoseira compressa

• Le Cystoseire sono alghe brune estremamente diffuse e importanti nelle costiere superficiali del Mediterraneo;

• Le scogliere superficiali esposte al moto ondoso sono caratterizzate dalle tipiche cinture a Cystoseira (le vicarianti C. amentacea e C. mediterranea) ;

• Fra le specie più comuni si può ricordare anche la C. compressa, C.barbata, e C. corniculata (tipica del Mar Adriatico).

Page 32: Le attività ARPAL sul Mare

32

Cystoseira amentaceaCystoseira amentacea

Page 33: Le attività ARPAL sul Mare

33

Cystoseira compressaCystoseira compressa

Page 34: Le attività ARPAL sul Mare

34

EQR “Ecological Quality Ratio” =EQVcalc

EQVrif

=Valori osservati dei parametri biologici

Valori di riferimento dei parametri biologici

La Direttiva Quadro prevede il calcolo di un indice di qualità ecologica (Ecological Quality Ratio, EQR), definito come il rapporto tra il valore di

qualità ecologica (Ecological Quality Value, EQV) calcolato nel sito oggetto di studio ed il corrispettivo valore in condizioni di riferimento.

I siti di riferimento per la determinazione dell’ EQV devono avere caratteristiche particolari:• impatto antropico e presenza di inquinanti nulli o ridotti al minimo• condizioni fisico-chimiche e idrogeomorfologiche simili a quelle del sito valutato

Siti indisturbati Dati storici Giudizio di esperti Modelli

Page 35: Le attività ARPAL sul Mare

35

Definizione delle classi di qualità ambientaleDefinizione delle classi di qualità ambientale

Il risultato ottenuto dal calcolo dell’EQR è un numero compreso tra 0 e 1;

sono definite inoltre cinque classi di qualità, in funzione dei valori EQR

come specificato nella Direttiva:

0 < EQR < 1:

EQR STATO DISTURBO0,76 – 1 ELEVATO Assente o Piccolo

0,61 – 0,75 BUONO Piccolo

0,41 – 0,60 MODERATO Moderato

0,26 – 0,40 POVERO Alto

0,0 – 0,25 CATTIVO Severo

Page 36: Le attività ARPAL sul Mare

36

Cystoseira

Page 37: Le attività ARPAL sul Mare

37

La metodologia di campionamento prevede di percorrere il tratto di La metodologia di campionamento prevede di percorrere il tratto di costa da cartografare con una piccola imbarcazione, in modo da potersi costa da cartografare con una piccola imbarcazione, in modo da potersi avvicinare il più possibile alla linea di costaavvicinare il più possibile alla linea di costa

Page 38: Le attività ARPAL sul Mare

38

Agli organismi indicatori più comuni e significativi sono attribuiti valori di qualità specifica; alcuni sono stati raggruppati in gruppi tassonomici

operativi per facilitare il lavoro di raccolta dati.

UNITÀ - GRUPPIValori di qualità

(sensibilità)Cystoseira amentacea var. stricta 20

Lithophyllum byssoides 20

Cystoseira compressa 12

Alghe fotofile (Laurencia complex, Dictyotales) 10

Corallina elongata 8

Hypnea musciformis 8

Corallinales incrostanti (es. Lithophyllum incrustans Philippi) 6

Mitili 6

Alghe filamentose (Ceramiales, Ectocarpales, Bangiophycidae) 6

Ulvales 3

Page 39: Le attività ARPAL sul Mare

39

Il campionamentoIl campionamento

La metodologia di campionamento prevede di percorrere il tratto di costa da cartografare con una piccola imbarcazione, in modo da potersi avvicinare il più possibile alla linea di costa (in genere è utilizzata una canoa gonfiabile a due posti)

per ogni tratto di costa sono individuate tre tratti di costa(est, centro, ovest) costituite da 20 settori di 50 m di lunghezza

Page 40: Le attività ARPAL sul Mare

40

Le classi di ricoprimento sono :Le classi di ricoprimento sono :

0 assenza dell’organismo1 copertura percentuale minore di 5;2 copertura percentuale tra 6 e 25;3 copertura percentuale tra 26 e 50;4 copertura percentuale tra 51 e 75;5 copertura percentuale tra 76 e 100

Cystoseira classe 5/5 – copertura 100%

Lithophyllum incrustans classe 2/5copertura tra 6 e 25 %

Page 41: Le attività ARPAL sul Mare

• Pilastro ambientale della futura politica marittima dell’Unione Europea

• Approccio integrato• Obiettivo per Stati membri: raggiungere entro il

2020 il buono stato ambientale (GES, “Good Environmental Status”) per le proprie acque marine

• Ogni Stato deve mettere in atto una “fase di preparazione” e un “programma di misure”

Strategia Marina Strategia Marina Direttiva Quadro 2008/56/CE (D.lgs. n. 190 /2010)Direttiva Quadro 2008/56/CE (D.lgs. n. 190 /2010)

Page 42: Le attività ARPAL sul Mare

Descrittori1.Habitat e biodiversità2.Specie non indigene3.Pesca4.Eutrofizzazione5.Reti trofiche6.Integrità del fondo marino7.Condizioni idrografiche8.Contaminazione chimica9.Contaminazione dei prodotti destinati al consumo umano10.Rifiuti marini11.Rumore sottomarino

Strategia MarinaStrategia MarinaCampo di applicazione: tutte le acque territoriali, e oltre… Stazioni di monitoraggio poste a 3 Mn 6 Mn 12 Mn

Page 43: Le attività ARPAL sul Mare

MODULO 1: colonna d’acqua MODULO 2: analisi delle microplastiche

MODULO 3: specie non indigene

MODULO 4: rifiuti spiaggiati

Page 44: Le attività ARPAL sul Mare

MODULO 5: contaminazione da traffico marittimoMODULO 6F: input di nutrienti fonti fluvialiMODULO 6U: input di nutrienti fonti urbaneMODULO 6A: input di nutrienti fonti acquacolturaMODULO 7: coralligeno

Page 45: Le attività ARPAL sul Mare

Approfondimenti & Approfondimenti & chiarimentichiarimenti

www.regione.liguria.itwww.regione.liguria.itwww.arpal.gov.itwww.arpal.gov.itwww.ambienteinliguria.itwww.ambienteinliguria.it Catalogo banche Catalogo banche

datidati

acque: qualità delle acque marineacque: qualità delle acque marine www.minambiente.itwww.minambiente.itmare.utcr@[email protected]

Cartografia utilizzata:- Base cartografica ortofotocarta IT2000 (Compagnia Generale Riprese aeree) - Base cartografica CTR10 Regione Liguria

Page 46: Le attività ARPAL sul Mare

GRAZIE PER GRAZIE PER L’ATTENZIONEL’ATTENZIONE


Recommended