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LE CLASSI QUINTE NEL PROGETTO MUSINCANTO HANNO … · “IL PROFETA” Allora un vecchio padrone di...

Date post: 15-Feb-2019
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Il percorso musicale si è collegato al progetto di plesso SULL'ORTO e si è chiamato "TUTTI GIU' PER TERRA!". La Commissione Musincanto ha lavorato in collaborazione con la Commissione Lettura, per la stesura e l'analisi dei testi. Anche quest'anno, con noi hanno collaborato gli esperti Paolo Bettinelli e Oliviero Biella. LE CLASSI QUINTE NEL PROGETTO MUSINCANTO HANNO VOLUTO REALIZZARE IL LORO LAVORO PARTENDO DA ALCUNE POESIE CHE RAPPRESENTASSERO IL CONTATTO ED IL RAPPORTO ANCESTRALE DELL’UOMO CON “MADRE TERRA” LA STRUMENTAZIONE Ė STATA IN PARTE RECUPERATA DA DONI DELLA TERRA: ZUCCHE, CANNE DI BAMBÙ, SASSI, ACQUA, LEGNI ….. PER OGNI TESTO POETICO Ė STATO CREATO UN SOTTOFONDO MUSICALE SPECIFICO ABBINATO ALLE SONORITÁ EVOCATE DAL SUONO DI OGNI STRUMENTO….
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Il percorso musicale si è collegato al progetto di plesso SULL'ORTO e si è chiamato "TUTTI GIU' PER TERRA!". La Commissione Musincanto ha lavorato in collaborazione con la Commissione Lettura,

per la stesura e l'analisi dei testi. Anche quest'anno, con noi hanno collaborato gli esperti Paolo Bettinelli e Oliviero Biella.

LE CLASSI QUINTE NEL PROGETTO MUSINCANTO HANNO

VOLUTO REALIZZARE IL LORO LAVORO PARTENDO DA

ALCUNE POESIE CHE RAPPRESENTASSERO IL CONTATTO ED

IL RAPPORTO ANCESTRALE DELL’UOMO

CON “MADRE TERRA”

LA STRUMENTAZIONE Ė STATA IN PARTE RECUPERATA DA

DONI DELLA TERRA: ZUCCHE, CANNE DI BAMBÙ, SASSI,

ACQUA, LEGNI …..

PER OGNI TESTO POETICO Ė STATO CREATO UN

SOTTOFONDO MUSICALE SPECIFICO ABBINATO ALLE

SONORITÁ EVOCATE DAL SUONO DI OGNI STRUMENTO….

“IL PROFETA”

Allora un vecchio padrone di osteria chiese:- PARLACI DEL

MANGIARE E DEL BERE.

Ed egli disse:- Vorrei che poteste vivere del profumo della terra, e che

trovaste spontaneo nutrimento dalla luce come una pianta.

Ma, poiché dovrete uccidere per mangiare e derubare il piccolo del suo

latte materno per spegnere la sete, sia allora, il vostro, un atto di

adorazione;

e la mensa sia un altare sul quale i puri e gli innocenti della foresta e dei

campi si immolino per quel che di più puro e innocente c'è nell'uomo.

E, quando coi denti mordete una mela, ditele in cuor vostro:

-I tuoi semi vivranno nel mio corpo e i germogli del tuo domani fioriranno

dentro il mio cuore.

E il tuo profumo sarà il mio respiro.

E insieme noi godremo di tutte quante le stagioni.

E quando in autunno cogliete dalle vigne l'uva per il torchio, dite in cuor

vostro:” Anch'io sono una vigna, e sarà colto per il torchio anche il mio

frutto,

e come vino nuovo io stesso sarò custodito in botti eterne”

E in inverno, quando spillate il vino, per ogni bicchiere cantate in cuor

vostro una canzone;

E in questo canto ci sia il ricordo dei giorni dell'autunno e della vigna e

anche del torchio.

KAHLIL GIBRAN

SAI CHE GLI ALBERI PARLANO?

La saggezza

degli indiani d'America

I vecchi DAKOTA erano saggi.

Loro sapevano che il cuore di un essere umano

che si estranea dalla natura, s'indurisce;

loro sapevano che la mancanza di profondo rispetto per gli esseri viventi

e per tutto ciò che cresce,

presto lascia morire anche il profondo rispetto per gli uomini.

Per questo motivo l'influsso della natura,

che rende i giovani capaci di sentimenti profondi,

era un importante elemento della loro educazione.

ORSO IN PIEDI

LE COLLINE SONO SEMPRE PIU' BELLE

DELLE CASE DI PIETRA

In una grande città,

la vita si riduce ad un'esistenza artificiale.

Molti uomini sentono ancora a stento la vera terra sotto i piedi,

vedono ancora appena crescere le piante,

eccetto che in vasi da fiori,

e solo di rado lasciano dietro di sé le luci delle strade,

per lasciar agire la magia di un cielo notturno cosparso di stelle.

Quando gli uomini vivono così lontano

da tutto quello che il GRANDE SPIRITO ha creato,

allora dimenticano facilmente le sue leggi.

TATANGA MANI

NOI RINGRAZIAMO

NOSTRA MADRE,

LA TERRA CHE CI NUTRE

Ringraziamo i fiumi e i ruscelli, che ci danno acqua.

Ringraziamo le erbe, che ci donano forze risananti.

Ringraziamo il mais e i suoi fratelli, il fagiolo e la zucca, che ci tengono in

vita.

Ringraziamo i cespugli e gli alberi, che ci donano i loro frutti.

Ringraziamo il vento, che muove l'aria e che allontana le malattie.

Ringraziamo la luna e le stelle, che ci illuminano con le loro luci,

quando il sole è tramontato.

Ringraziamo il nostro progenitore Hè-no, che protegge noi, suoi nipoti,

e che ci dona la pioggia.

Ringraziamo il sole che, ridente guarda giù sulla terra.

Ringraziamo soprattutto il GRANDE SPIRITO,

che unisce in sé tutta la bontà

e volge tutto per il benessere dei suoi figli.

PREGHIERA DEGLI IROCHESI

FANCIULLE DEI FIORI DEL MAIS

Qui sui campi,

chiazze colme di fagioli in fiore;

i campi sono in luminosa fioritura,

acqua di pioggia,

che risplende sopra le montagne di nuvole blu.

E guarda!

Attraverso i variopinti ciuffi di fiori

danzano farfalle gialle,

e tra i fagioli in fiore- guarda!-

giocano farfalle blu.

MASAHONGVA

Indiano HOPI

IO SONO UNA ROCCIA

Ho visto la vita e la morte,

ho conosciuto la fortuna,

la preoccupazione e il dolore.

Io vivo una vita da roccia.

Sono una parte di nostra Madre,

la TERRA.

Ho sentito battere il suo cuore sul mio,

ho sentito i suoi dolori e la sua gioia.

Io vivo una vita da roccia.

Sono una parte di Nostro Padre, il GRANDE MISTERO.

Ho sentito e sue preoccupazioni e la sua saggezza.

Ho visto le sue creature, i miei fratelli,

gli animali, i fiumi e i venti parlanti, gli alberi,

tutto quello che sulla Terra

e tutto quello che nell'Universo è.

Io sono parente delle stelle.

Io posso parlare, quando conversi con me

e ti ascolterò, quando parlerai.

Io ti posso aiutare, quando hai bisogno di aiuto.

Ma non mi ferire, perché io posso sentire, come te.

Io ho la forza di guarire, eppure all'inizio tu dovrai cercarla.

Forse tu pensi che io sia solo una roccia,

che giace nel silenzio, sull'umido suolo.

Ma io non sono questo.

Io sono una parte della VITA,

io vivo, io aiuto coloro che mi rispettano.

PENNA D'AQUILA DANZANTE

CESSPOOCH

ABBIAMO PERDUTO LA NOSTRA TERRA E LA NOSTRA LIBERTÁ

Abbiamo perduto la nostra terra e la nostra libertà, ma ancora abbiamo

preservato il nostro modo di pensare e di vivere.

Come Indiani potremmo fornire un importante contributo alla vostra

cultura.

Solo a pochi bianchi viene in mente, che anche gli uomini con un altro

colore di pelle, siano rossi, neri o gialli, possano preoccuparsi di come

questo mondo potrebbe diventare migliore.

C'è molto di insensato nel mondo dell'uomo bianco.

Noi crediamo che i bianchi dovrebbero prendersi più tempo per diventare

più amici con la Terra, i boschi e tutto ciò che cresce, anziché smaniare in

giro come un branco di bisonti presi dal panico.

Se gli uomini bianchi seguissero anche solo alcuni dei nostri consigli,

raggiungerebbero una gioia che adesso non conoscono e che cercano

invano nella loro feroce caccia al denaro e ai divertimenti.

Noi Indiani possiamo ancora insegnare agli uomini bianchi, come si vive

in armonia con la natura.

TATANGA MANI

OGNI PALMO DI QUESTA TERRA

E' SACRO PER IL MIO POPOLO

Ogni collina, ogni valle,

ogni pianura ed ogni tratto di bosco

è inseparabilmente connesso con gli eventi dei giorni passati,

e questi eventi,

tristi e belli,

rendono per noi sacra questa terra.

SEATTLE

Capo degli SUQUAMISCH e degli DUWAMISCH

IO NE HO ANCORA

Non posso immaginarmi

un popolo senza casa,

eppure io vedo

ogni giorno

come vagano senza meta,

come dei disperati

cercano radici e cose

che dovrebbero dare un senso alla loro vita.

Povero uomo bianco

nella tua violenza

nel tuo splendore

in tutto il tuo benessere

hai perduto la tua eredità

tu ora vuoi la mia,

allora prendila,

io ne ho ancora.

JOHN TWOBIRDS ARBUCKLE


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