Le conseguenze distruttive della ondata consumistica che notoria-mente sta caratterizzando questo ventunesimo secolo sono chiare nella coscienza di ognuno. Come ogni altra cosa, anche i prodotti dell’estro di alcune delle più grandi personalità artistiche di questo momento storico sono state banalizzate e la loro più pro-fonda essenza è stata confusa nel grande marasma del “prodotto in-dustriale”.
Ciò nonostante, alcune realtà che hanno continuato a distinguersi nel turbinio degli eventi, riman-gono fedeli ai valori che le hanno generate.
Nato in anni di grande fermento, di sperimentazione, di rottura de-gli schemi in tutti campi di ricerca, di libertà espressiva, IED è una di queste, e dal 1966, ancora oggi, continua ad essere centro di fertile sviluppo per tutti quei valori che ormai profondamente offesi resta-no motivo di speranza nell’animo di chi ne fa una ragione di vita.
Quest’anno l’Istituto Europeo di Design compie cinquant’anni e per celebrarlo si è deciso di fare riferimento ad una frase che ben esprime il suo spirito e ne risalta la persistenza, in opposizione al demoralizzante contesto sociale in cui ci troviamo ad essere.
Per concretizzare inoltre la cele-brazione ed attuarla nel contesto di guerrilla marketing, si è pensato di utilizzare la tecnica di segnala-zione di un omicidio nella scena del crimine, sostituendo la sago-ma umana con le icone di ogget-ti emblema delle quattro scuole presenti nell’Istituto e metaforiz-zando dunque la dissoluzione dei valori alla base delle discipline.
In fase di presentazione della cam-pagna si è deciso di localizzare gli adesivi in quattro luoghi cardine della città di Milano, traduzione cittadina dei concetti che in essi sono condensati.
Ana l i s i & Concept
L’ispirazione chiave è stata utiliz-zare le icone delle quattro scuole presenti in IED cercando tramite la raffigurazione di esse di generare un forte impatto visivo, per esse-re ancora più incisivi e diretti, ri-manendo in ortodossia ai principi della guerrilla marketing.
Si è voluto quindi sfruttare anche la memoria “iconografica” tanto che, per enfatizzare il fenomeno di inflazione e diffusa “morte” dei valori anima delle discipline, si è mutuata da un’ipotetica scena del crimine, la tecnica con la quale vengono segnalate le sagome uti-lizzando il nastro adesivo bianco.
L’idea dello slogan è nata in rife-rimento ad una frase pronunciata da Billy Idol: «Il punk non morirà mai. È questione di attitudine». La parola attitudine è ciò che non dovrebbe mai prendere le distanze dal concetto del mondo del desi-gn, così come è certo il fatto che esso non morirà mai.
Si è deciso di rafforzare così il mes-saggio per celebrare il 50esimo anniversario di IED, dichiarando semplicemente ciò che è e adat-tandolo allo slogan dell’immorta-lità del punk, una realtà tanto tra-sgressiva quanto lo IED lo è stato a partire dal 1966: PUNK IS NOT DEAD.
E lement i d i i sp i raz ione
PALETTE COLORI
Rosso IED
Bianco
Grigio asfalto
C 7 M 98 Y 89 K 0
R 220 G 39 B 49
C 0 M 0 Y 0 K 0
R 255 G 255 B 255
C 59 M 49 Y 49 K 42
R 79 G 82 B 82
TIPOGRAFIA
BEBAS NEUEA B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z1 2 3 4 5 6 7 8 9 0
Logotipo & font IED
Prodot t i g ra f i c i / cos t ruz ione1SLOGAN
Quattro tipologie di adesivi con base trasparente, resistenti all’u-sura e applicabili in diversi conte-sti urbani e su diverse pavimenta-zioni, sia interne che esterne.
in alto a sinistra / Brera Design District
in alto a destra /Via Montenapoleone
in basso a sinistra /Piazza Gae Aulenti
in basso a destra /Piazza Duomo
Appl i caz ion i a l contes to