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Le Corbusier

Date post: 30-Jul-2015
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Le Corbusier 1 Le Corbusier « L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi sotto la luce. » (Vers une architecture, 1923) Le Corbusier negli anni '30 Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (La Chaux-de-Fonds, 6 ottobre 1887 Roquebrune-Cap-Martin, 27 agosto 1965), è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese. Viene ricordato assieme a Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright e Alvar Aalto come maestro del Movimento Moderno. Pioniere nell'uso del calcestruzzo armato per l'architettura, è stato anche uno dei padri dell'urbanistica contemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationaux d'Architecture moderne, fuse l'architettura con i bisogni sociali dell'uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suo tempo. Biografia Ritratto di Le Corbusier nella banconota svizzera da 10 franchi Nasce il 6 ottobre 1887 a La Chaux-de-Fonds, Svizzera, dove studia alla scuola d'arte, orientandosi poi verso l'architettura. Anche se era svizzero, visse in Francia,dove lavorò tutta la sua vita a progettare piante per case e città. All'età di quattordici anni, si iscrisse alla Scuola d'Arte del suo paese natale e quando compì i diciotto anni realizzò la sua prima abitazione. Dal 1906 al 1914 fece numerosi viaggi in Europa, compresa l'Italia, soggiornando soprattutto a Vienna, poi a Berlino dove conobbe Walter Gropius e Mies van der Rohe. Visitando le principali città italiane ricavò un abbondante quaderno di schizzi delle architetture del passato con a margine di ogni disegno annotazioni e appunti sui materiali, sui colori, sulle forme. Ciò gli consente di acquisire un bagaglio culturale che affonda le radici nel passato e di evidenziare la sua passione per l'architettura, nonostante egli non abbia mai compiuto studi regolari in questo ambito. Solo nel 1920 cominciò realmente a lavorare come architetto,infatti apre uno studio a Parigi per dedicarsi a quest'ultima. Durante la fase di apprendistato lavorò a Berlino e poi a Parigi, dove avrà modo di approfondire fra l'altro il suo interesse per la pittura moderna.
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Le Corbusier 1

Le Corbusier

« L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi sotto la luce. »(Vers une architecture, 1923)

Le Corbusier negli anni '30

Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (LaChaux-de-Fonds, 6 ottobre 1887 – Roquebrune-Cap-Martin, 27 agosto1965), è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzeronaturalizzato francese.

Viene ricordato – assieme a Ludwig Mies van der Rohe, WalterGropius, Frank Lloyd Wright e Alvar Aalto – come maestro delMovimento Moderno. Pioniere nell'uso del calcestruzzo armato perl'architettura, è stato anche uno dei padri dell'urbanisticacontemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationauxd'Architecture moderne, fuse l'architettura con i bisogni socialidell'uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suotempo.

Biografia

Ritratto di Le Corbusier nella banconotasvizzera da 10 franchi

Nasce il 6 ottobre 1887 a La Chaux-de-Fonds, Svizzera, dove studia allascuola d'arte, orientandosi poi verso l'architettura. Anche se era svizzero,visse in Francia,dove lavorò tutta la sua vita a progettare piante per case ecittà.

All'età di quattordici anni, si iscrisse alla Scuola d'Arte del suo paese natalee quando compì i diciotto anni realizzò la sua prima abitazione. Dal 1906 al1914 fece numerosi viaggi in Europa, compresa l'Italia, soggiornandosoprattutto a Vienna, poi a Berlino dove conobbe Walter Gropius e Miesvan der Rohe. Visitando le principali città italiane ricavò un abbondantequaderno di schizzi delle architetture del passato con a margine di ognidisegno annotazioni e appunti sui materiali, sui colori, sulle forme. Ciò gliconsente di acquisire un bagaglio culturale che affonda le radici nel passatoe di evidenziare la sua passione per l'architettura, nonostante egli non abbiamai compiuto studi regolari in questo ambito.

Solo nel 1920 cominciò realmente a lavorare come architetto,infatti apreuno studio a Parigi per dedicarsi a quest'ultima. Durante la fase diapprendistato lavorò a Berlino e poi a Parigi, dove avrà modo diapprofondire fra l'altro il suo interesse per la pittura moderna.

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Villa Jeanneret-Perret, detta anche Maison blanche, a La Chaux-de-Fonds,Svizzera, (1912). E' una delle prime opere di Le Corbusier.

Inizialmente lavora nello studio di AugustePerret (fino al 1922), poi con PierreJeanneret apre il suo mitico studio diarchitettura a Parigi, situato in Rue deSèvres al 35. Nello stesso periodo, fondainsieme a A. Ozenfant e Dermèe, la rivista"Avant-garde e L'Esprit Nouveau". Quasisubito contrastato dagli accademici per ilsuo presunto stile rivoluzionario, vienesuccessivamente riconosciuto a livellomondiale, lasciando una traccia profondanelle moderne concezioni architettoniche edurbanistiche.Il problema più grande che sipone l'architetto è che da un lato dovevaorganizzare lo spazio urbano, in modo che lacittà possa accogliere agevolmente le grandi

masse di lavoratori di ogni livello sociale,dall'altro lato costruire edifici capaci di rispondere alle esigenze di vitacollettiva ed individuale di quelle stesse masse.

Il suo sistema progettuale è improntato dunque all'uso di sistemi razionali, con moduli e forme estremamentesemplici, secondo i principi del "Funzionalismo". Inoltre, molte nuove metodiche per l'ingegneria furono introdotteproprio da Le Corbusier. Il tetto piatto con giardino pensile, ad esempio, rappresenta un importante contributodell'architettura: esso è formato da un ampio spazio situato su banchi di sabbia, con l'aggiunta di ampie zone verdiposte al di sotto dell'abitazione. Nella sua infaticabile sperimentazione riesce anche a toccare gli estremi opposti inuna varietà di linguaggi plastici, come testimoniano le villas La Roche-Jeanneret e Savoye( 1929/31), ), "l'united'abitation" di Marsiglia (1947/52), La Cappella di Notre-Dame-Du-Haut sulla sommità di una collina che domina laborgata di Ronchamp( 1950/54), il convento dei domenicani La Tourette, La Maison De L'homme a Zurigo eL'ospedale di Venezia.Nello stesso anno mostra, al Salon d'Automne, il suo progetto di una Città per Tre Milioni d'Abitanti, che sarà uncaposaldo per i futuri studi urbanistici.

La celebre Chaise longue LC4 disegnata da LeCorbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, 1928

L'anno successivo pubblica Verso una Architettura, il librod'architettura più importante della prima metà del secolo scorso,un esplosivo manifesto in cui sostiene che l'impegno nelrinnovamento dell'architettura può sostituire la rivoluzionepolitica, può realizzare la giustizia sociale. Nel libro tratta di tredei cinque punti: i pilotis, i tetti-giardino e la finestra a nastro. Aquesti tre elementi si aggiungeranno qualche anno dopo la facciatalibera e la pianta libera. Sono i famosi "cinque punti di una nuovaarchitettura" applicati con intenti teorematici in una delle opere piùimportanti del razionalismo architettonico, villa Savoye a Poissydel 1929.

Nel 1927 vinse il primo premio in un concorso internazionale di idee per il progetto del palazzo della Lega dellenazioni di Ginevra. Il progetto non fu, in realtà, mai realizzato. Nel 1925-29 il suo progetto per il Centrosoyus(Ministero Centrale della Pianificazione Economica) a Mosca fu posto in atto; nel 1932 fu costruito a Parigi ilDormitorio Svizzero della Citè Universitarie. Nel 1936 Le Corbusier progettò la sede del Ministero dell'educazione

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del Brasile a Rio de Janeiro. Fra i progetti di pianificazione urbanistica elaborati da Le Corbusier meritano di esserericordati quello di Algeri (iniziato nel 1930), di San Paolo, di Rio de Janeiro, di Buenos Aires, di Barcellona (1933),di Ginevra, di Stoccolma, di Anversa e di Nemour (1934). Un suo progetto per un nuovo museo fu realizzato aTokyo nel 1929.In quegli anni, poi, scrisse un importante libro sui problemi connessi alla progettazione della città, La VilleRadiouse, che venne pubblicato nel 1935.Da non trascurare anche la sua produzione non strettamente architettonica, ma più legata al design. I mobili di LeCorbusier, ad esempio, creati con la collaborazione di P.Jeanneret e C. Perriand, esposti nel 1929 al Salon d'automnea Parigi, lasciarono perplessi i visitatori, per via del fatto che sembravano voler esaltare un concetto sopra ogni altraconsiderazione: quello di essere l'espressione concreta della loro stessa funzione. Cos'è una seduta, se non un oggettoche assolve il proprio compito accogliendo il corpo umano in una postura semi-eretta? Il progettista concentra la suaazione sul concetto dell'utile e delle necessità all'uso. Intorno alla struttura più semplice, quella di un tubo metallicoeletto a supporto primario dell'oggetto, si organizzano i componenti base di ogni tipo di seduta: la struttura si fagabbia di contenimento o sistema di appoggio. Questi mobili furono concepiti come degli strumenti idonei ad abitarein modo corretto gli spazi costruiti per l'uomo moderno: ancora oggi, si integrano perfettamente nell'habitatquotidiano, e ciò è dovuto principalmente alla convinzione di Le Corbusier di esprimere nella concretezzadell'oggetto di utilità, il nuovo valore proposto dal binomio forma- funzione. In tal modo l'oggetto, spogliatodell'ornamento, recupera la sua irriducibile intima bellezza, esprimendo la propria natura nell'armonia della nuovaforma, semplice ed essenziale.Nel 1944 ritornò all'atelier di Parigi e nel 1946 si trasferì a New York dove il suo genio innovatore fudefinitivamente riconosciuto. Morì nell'agosto del 1965 a Roquebrune, in Costa Azzurra.

I cinque punti della nuova architettura

Palazzina di Le Corbusier al Weißenhofsiedlung di Stoccarda,dove sono adottati i cinque punti, 1927

Nel suo testo teorico Vers une architecture Le Corbusieraveva enunciato i cinque punti dell'architettura moderna:

• I Pilotis (piloni) sostituiscono i voluminosi setti inmuratura che penetravano fin dentro il terreno, perfungere infine da fondazioni, creando invece deisostegni molto esili, poggiati su dei plinti, su cuiappoggiare poi i solai in calcestruzzo armato.L'edificio è retto così da alti piloni puntiformi, dicemento armato anch'essi, che elevano la costruzioneseparandola dal terreno e dall'umidità. L'area oradisponibile viene utilizzata come giardino, garage o –se in città – per far passare strade.

• Il Tetto-giardino (tetto a terrazza inerbito) restituisceall'uomo il verde, che non è solo sotto l'edificio ma anche e soprattutto sopra. Tra i giunti delle lastre di coperturaviene messo il terreno e seminati erba e piante, che hanno una funzione coibente nei confronti dei piani inferiori erendono lussureggiante e vivibile il tetto, dove si può realizzare anche una piscina. Il tetto giardino è un concettorealizzabile anche grazie all'uso

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Villa Savoye a Poissy, 1929

del calcestruzzo armato: questo materiale rende infattipossibile la costruzione di solai particolarmenteresistenti in quanto resiste alla cosiddetta trazione,generata dalla flessione delle strutture (gravate delpeso proprio e di quanto vi viene appoggiato), moltomeglio dei precedenti sistemi volti a realizzare pianiorizzontali.

• Il Plan libre (pianta libera) è resa possibile dallacreazione di uno scheletro portante in cemento armatoche elimina la funzione delle murature portanti che'schiavizzavano' la pianta dell'edificio, permettendoall'architetto di costruire l'abitazione in tutta libertà edisponendo le pareti a piacimento.

• La Facciata libera è una derivazione anch'essa dello scheletro portante in calcestruzzo armato. Consiste nellalibertà di creare facciate non più costituite di murature aventi funzioni strutturali, ma semplicemente da una seriedi elementi orizzontali e verticali i cui vuoti possono essere tamponati a piacimento, sia con pareti isolanti che coninfissi trasparenti.

• La Fenêtre en longueur (o finestra a nastro) è un'altra grande innovazione permessa dal calcestruzzo armato.La facciata può infatti ora essere tagliata in tutta la sua lunghezza da una finestra che ne occupa la superficiedesiderata, permettendo una straordinaria illuminazione degli interni ed un contatto più diretto con l'esterno.

Questi canoni esposti da Le Corbusier verranno applicati in una delle sue più celebri realizzazioni, la Villa Savoye aPoissy, nei dintorni di Parigi.

Un'architettura a misura d'uomo

Il modulor in una moneta svizzera

Il principale contributo di Le Corbusier all'architetturamoderna consiste nell'aver concepito la costruzione diabitazioni ed edifici come fatti per l'uomo e costruiti a misurad'uomo: "solo l'utente ha la parola", afferma in Le Modulor,l'opera in cui espone la sua grande teorizzazione (sviluppatadurante la II guerra mondiale), il modulor appunto. Il modulorè una scala di grandezze, basata sulla Sezione aurea, riguardoalle proporzioni del corpo umano: queste misure devonoessere usate da tutti gli architetti per costruire non solo spazima anche ripiani, appoggi, accessi che siano perfettamente inaccordo con le misure standard del corpo umano. AlbertEinstein elogiò l'intuizione di Le Corbusier affermando, aproposito dei rapporti matematici da lui teorizzati: «È unascala di proporzioni che rende il male difficile e il benefacile». La produzione standardizzata, basata su un moduloreplicabile all'infinito, è un concetto che domina tutta laproduzione di Le Corbusier. Nel 1925 egli, insieme al cugino, in meno di un anno edifica il quartiere Pessac diBordeaux voluto da Henry Frugès, un industriale che trova in Le Corbusier la sintesi del taylorismo e dell'edificio amisura

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Unità d'abitazione a Berlino

dell'abitante, dell'utente. Gli edifici di Pessac vengonocostruiti a tempo di record poiché la loro pianta si basa su unmodulo replicabile: le abitazioni sono costruite allo stessomodo di un'auto in una catena di montaggio. Stessa cosa conle case "Citrohan", ideate fin dal 1920 ma realizzatecompiutamente a Stoccarda nel 1927: s'intuisce l'assonanzacon la 'Citroen', le case non sono altro che nuove realizzazionia catena di montaggio. «Occorre creare lo spirito dellaproduzione in serie, lo spirito di costruire case in serie, lospirito di concepire case in serie», è l'idea di Le Corbusier, giàpresente nel 1910 con lo studio delle case a "Domino", basatesu una struttura portante su cui può venir costruito qualsiasiedificio.Tra il 1945 e il 1952 Le Corbusier edifica la primadelle sue "Unités d'Habitation", unità di abitazione, a Marsiglia. Più che semplici abitazioni, si tratta di veri e propriedifici-città. Su diciassette piani costruisce più di trecento appartamenti a 'tagli' diversi (singoli, coppie, famiglie da3, 4, 5, 6 persone), al posto dei corridoi tra gli appartamenti ben sette 'strade interne' dove sono presenti negozi diogni tipo, e il tetto (come già teorizzato in Verso un'architettura) diviene un'immensa piazza-terrazza dove vienerestituito il verde tolto dal cemento e una grande piscina. È una città-edificio per il proletariato, dove i bambinipossono giocare nel parco sul tetto quando il padre è a lavoro e le madri fanno la spesa nelle strade interne. «Lerisorse sensazionali della nostra epoca sono messe a servizio dell’uomo», afferma orgoglioso Le Corbusier, chereplica le unités anche a Berlino e in alcune città francesi. L'edificio – è l'idea di Le Corbusier – è una macchina daabitare.

Le utopie urbanistiche

Il Palazzo dell'assemblea di Chandigarh

Le ardite teorie architettoniche di Le Corbusier giungono a una lororazionale compiutezza nei suoi avveniristici progetti urbanistici. Giànel 1922, nel presentare al Salon d'Autumne il suo progetto sulla Cittàper Tre Milioni d'Abitanti, Le Corbusier illustrava i punti principalidella sua città modello. Essa si basa essenzialmente su una attentaseparazione degli spazi: gli alti grattacieli residenziali sono divisi gliuni dagli altri da ampie strade e lussureggianti giardini. Le Corbusierdestina alle grandi arterie viarie il traffico automobilistico privandolodella presenza dei pedoni, garantendo così alte velocità sulle strade. Aipedoni è restituita la città attraverso percorsi e sentieri tra i giardini e igrandi palazzi. Il grande maestro vuole non solo realizzare la casa secondo i canoni del Le Modulor, ma anche unnuovo Ambiente costruito che sia nella sua interezza a misura d'uomo.

Nel 1933 queste sue idee vengono meglio sviluppate nel capolavoro teorico del progetto della Ville Radieuse, «Lacittà di domani, dove sarà ristabilito il rapporto uomo-natura!». Qui si fa più marcata la separazione degli spazi: anord gli edifici governativi, università, aeroporto e stazione ferroviaria centrale; a sud la zona industriale; al centro,tra i due lati, la zona residenziale. Il centro viene decongestionato dall'odiata giungla d'asfalto e solo il 12% disuperficie risulta coperta dagli edifici residenziali, che si sviluppano in altezza destinando al verde tutte le altre zone.La ferrovia circonda ad anello la città, restando in periferia, mentre le arterie viarie hanno uscite direttamente allabase dei grattacieli residenziali dove sono situati i parcheggi; le autostrade sono rialzate rispetto al livello di base daipilotis; i trasporti urbani si sviluppano in reti metropolitane sotto la superficie

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Il grande sogno di poter realizzare la città ideale delle utopie rinascimentali e illuministe si concretizza nel 1951. Ilprimo ministro indiano, Nehru, chiamò Le Corbusier e suo cugino Pierre per destinare al "più grande architetto delmondo" l'edificazione della capitale del Punjab. Iniziano i lavori per Chandigarh (la "città d'argento"),probabilmente il punto d'arrivo dell'ardito e pionieristico sviluppo di Le Corbusier. La divisione degli spazi quigiunge a chiudere definitivamente il divario tra uomo e costruzione: la città segue la pianta di un corpo umano; gliedifici governativi e amministrativi nella testa, le strutture produttive ed industriali nelle viscere, alla periferia deltronco gli edifici residenziali – tutti qui molto bassi – vere e proprie isole autonome immerse nel verde. Siconcretizza anche la sua grande innovazione del sistema viario, con la separazione delle strade dedicate ai pedoni equelle dedicate al solo traffico automobilistico: ogni isolato è circondato da una strada a scorrimento veloce chesbocca nei grandi parcheggi dedicati; un'altra strada risale tutto il 'corpo' della città fino al Campidoglio ospitando ailati gli edifici degli affari; una grande arteria pedonale ha alle sue ali negozi della tradizione indiana, con in più duestrade laterali automobilistiche a scorrimento lento; una grande strada, infine, giunge fino a Delhi. La città diChandigarh fonde tutti gli studi architettonici compiuti da Le Corbusier nei suoi viaggi giovanili per l'Europa e le sueinnovazioni del cemento e della città a misura d'uomo. Simbolico il monumento centrale della città, una grande manotesa verso il cielo, la mano dell'uomo del Modulor, «una mano aperta per ricevere e donare».

Opere

La Cappella di Notre Dame du Haut a Ronchamp

Nella sua lunghissima carriera, durata – dai primissimipassi della "Villa Fallet" – quasi 60 anni, Le Corbusierrealizzò 75 edifici in 12 nazioni, una cinquantina diprogetti urbanistici, tra cui il piano di fondazione di unanuova città, Chandigarh la capitale del Punjab in India,centinaia di progetti non realizzati, tra cui dueimportanti in Italia.

Scritti

Le Corbusier è stato uno dei maggiori teoricidell'architettura del XX secolo ed ha lasciato un enormecorpus di scritti. Egli infatti pubblicò quasi 54 libri[1] eopuscoli dedicati alle sue idee relative all'architettura,

l'urbanistica, il design e l'arte. Tra questi alcuni testi rimangono delle pietre miliari della letteratura disciplinare,diffuse in tutte le maggiori lingue del mondo. Tra tutti si cita Vers une architecture del 1923, che rappresentò unasorta di bibbia per gli architetti del Movimento Moderno.

Tra il 1918 e il 1925, assieme al pittore francese Amédée Ozenfant, Le Corbusier ha enunciato una serie di teorie sulPurismo[2].Scrisse inoltre molti articoli su riviste d’architettura e giornali in francese ed in altre lingue, relazioni a convegni.Rimangono, infine, un cospicuo numero di appunti, testi di conferenze e scritti in buona parte pubblicati postmortem, e un'ampia collezione di carnets di schizzi. Egli stesso, assieme al cugino Pierre Jeanneret, aveva curato lapubblicazione della sua opera completa (Oeuvre complete) in nove volumi.

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Archivi•• Fondazione Le Corbusier, Parigi•• Fondo presso ACit La Chaux-de-Fonds

Note[1] Bibliografia completa di Le Corbusier (http:/ / www. fondationlecorbusier. asso. fr/ biblio. htm). URL consultato in data 17-11-2009.[2] Amédée Ozenfant e Charles-Edouard Jeanneret, La peinture moderne. Paris : Cres & c., 1925; edizione in lingua italiana: Sulla pittura

moderna. Trad. di Irene Alessi, Milano : C. Marinotti, ISBN 88-8273-054-9, 2004

Bibliografia• AA.VV., Le Corbusier à Genève, 1922-1932, cat. mostra Ginevra, 1987.• T. Aglieri Rinella, Le Case La Roche-Jeanneret di Le Corbusier: riflessioni per un progetto di restauro, Officina

Edizioni, Roma, 2008• J. Bosman, Le Corbusier und die Schweiz, 1987.• J. Lucan (a cura di), Le Corbusier: une encyclopédie, 1987.•• Architektenlexicon, 338-340.•• DBAS, 616-618.• A. M. Vogt, Le Corbusier, der edle Wilde, 1996.• J.-P. e N. Jornod, Le Corbusier (Charles Edouard Jeanneret): catalogue raisonné de l'oeuvre peint, 2 voll., 2005.• Sampò, Luca, Le Maisons Jaoul di Le Corbusier. La petite maison e la città contemporanea, FrancoAngeli,

Milano 2010.• H. Bieri Thomson (a cura di), Une expérience art nouveau: le style sapin à La Chaux-de-Fonds, 2006.• A. Petrilli, L'urbanistica di Le Corbusier, 2006.• Collezione I protagonisti del Design (http:/ / www. hachette-fascicoli. it/ opere-piano/ protagonisti-del-design.

htm) n.1 Le Corbusier ,Hachette 2012

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali: http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Le Corbusier• Wikiquote contiene citazioni: http:/ / it. wikiquote. org/ wiki/ Le Corbusier

Voci correlate•• Elenco delle opere e dei progetti di architettura di Le Corbusier•• Movimento Moderno•• Purismo (arte)•• CIAM•• Scritti di Le Corbusier in italiano

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Collegamenti esterni• (EN, FR) Fondation Le Corbusier - sito ufficiale (http:/ / www. fondationlecorbusier. asso. fr/ )• Le Corbusier (http:/ / www. hls-dhs-dss. ch/ textes/ i/ I19085. php) sul Dizionario storico della Svizzera• Pagina monografica del sito Vitruvio.ch (http:/ / www. vitruvio. ch/ arc/ masters/ lecorbusier. php)• (EN) Pagina su Le Corbusier (http:/ / www. archinform. net/ arch/ 346. htm) del sito archINFORM• Le Corbusier - Free DWG (http:/ / stylos. altervista. org/ lecorbusier. html)• (EN) Pagina monografica del sito archiguide (http:/ / archiguide. free. fr/ AR/ Corbu. htm)• (DE) Pagina monografica della TUHH Universitätsbibliothek (http:/ / www. tu-harburg. de/ b/ kuehn/ lecorb.

html) (con molti riferimenti ad altri siti internet)• Voce monografica del sito Design Dictionary (http:/ / www. designdictionary. co. uk/ it/ lecorbusier. htm)• (EN) Voce monografica del sito Design Dictionary (http:/ / www. designdictionary. co. uk/ en/ lecorbusier. htm)• (EN) database con schede ed immagini (http:/ / agram. saariste. nl/ scripts/ index. asp?dir=corbu& pics=cb&

tekst=Le Corbusier) dal sito www.agram (http:/ / agram. saariste. nl) (sito di Rein Saariste)• (FR) galleria fotografica su Le Corbusier (http:/ / www. speakeasy. org/ ~trostis/ Index. html) a Parigi (sito e foto

di Damian Trostinetzky)• Firminy Vert (http:/ / www. sitelecorbusier. com/ it/ )

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Fonti e autori delle voci 9

Fonti e autori delle vociLe Corbusier  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=51835154  Autori:: %Pier%, .snoopy., Absinthe, Activism, Aedo89, Airon90, Al Pereira, Alec, Alessandro-Guevara, AlexanderVIII, Angelosante, Antonella.rule.the.world, Archenzo, Ask21, AttoRenato, Beatrice cresti, Beta16, Caiaffa, Carlo Becciu, Civvì, ClaudioArch, Claudiob, Cruccone, Cyberuly, Duncan.I,Elcaracol, Erianthe, Etienne (Li), Eumolpo, Eustace Bagge, F. Cinquepalmi, F.chiodo, Filnik, Fla 9088, Fluctuat, Fpittui, Frazzone, Fredericks, Gian-, Giovannigobbin, Google, Guidomac,Hashar, Hellis, Incola, Ines, Lambda-Tau, LucaLuca, M.moriconi, M7, Marcok, Marius, Marko86, Massimiliano Lincetto, Mela, Metralla, Micione, Mies me, Moloch981, Nubifer, PET.man,Phantomas, Piero Montesacro, Pil56, Pips88, Pracchia-78, Ptah, Qbert88, Quatar, R.Paura, Raiko, RanZag, Red83, Retaggio, Roby69m, Salvatore gioitta, Sandrocozzi, Sbisolo, Seccoganga,Shivanarayana, Sicilarch, Snowdog, SolePensoso, Suisui, Tarf, Taueres, Teodoro Amadò, Ticket 2010081310004741, TierrayLibertad, Tony Frisina, Twice25, Uela, V12, Wikit2006, ZénonKitieùs, 180 Modifiche anonime

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