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Le due Chiese: recensione Cercasi Profeti

Date post: 24-Mar-2016
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Recensione del libro di Rocco D'Ambrosio "Cercasi Profeti", pubblicato dalle edizioni la meridiana nel 2010, collana paginealtre. La recensione è apparsa su Il Venerdì di Repubblica del 17/09/2010.
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menoin estinzione, sesi incarica di far sapere chela mo- dernità non ha ucciso la sete di credere,malgrado fra- gilità e intrallazzi della casta sacerdotale. Ma anche la Chiesa ufficiale, nonostante Il fenomeno dell'invecchiamento del clero e della diminuzionedelle ordinazioni (circa 500 all'anno), pare se la passi meglio in Italia che negli altri Paesi europei, se è riuscita a conser. vare qui un'esistenza più visibile. Al punto che si parla di una «eccezione italiana» alla secolarizzazione europea: 222 diocesi, circa 31 mila sacerdoti diocesani, 15 mila pre- ti negli ordini religiosi, 100 mila suore. Altrettanto consi- stente l'associazionismo cattolico, forte di circa 5 milioni di aderenti, cioè il 12 per cento della popolazione adulta. Una vitalità solo «apparente»? E per quanto tempo an-
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Page 1: Le due Chiese: recensione Cercasi Profeti

meno in estinzione, se si incarica di far sapere che la mo-dernità non ha ucciso la sete di credere, malgrado fra-gilità e intrallazzi della casta sacerdotale.

Ma anche la Chiesa ufficiale, nonostante Il fenomeno

dell'invecchiamento del clero e della diminuzione delleordinazioni (circa 500 all'anno), pare se la passi meglio in

Italia che negli altri Paesi europei, se è riuscita a conser.

vare qui un'esistenza più visibile. Al punto che si parla di

una «eccezione italiana» alla secolarizzazione europea:

222 diocesi, circa 31 mila sacerdoti diocesani, 15 mila pre-

ti negli ordini religiosi, 100 mila suore. Altrettanto consi-

stente l'associazionismo cattolico, forte di circa 5 milioni

di aderenti, cioè il 12 per cento della popolazione adulta.

Una vitalità solo «apparente»? E per quanto tempo an-

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Italia D TRA DIO E CESARE /2

«Una fede senza I;to e senza Chiesa» sintetizza Garelli.

Pezzi e bocconi del dispositivo cattolico 51 rlcompon-PMtO In nuove combinazioni di senso, pur non mantenen-

do molto da condividere con l'apparato ecdesIastko. D0-

cente di filosofia politica alla Pontificia Università Gre-goriana, Rocco D:l\mbrusio invita a prendere coscienza

che «la metà italiana non. più cristianamente ispira-

ta. in tennini di costumi, idee, at~ti personali e

sociali. leggi e prassi politicbe».ll suo piccolo libro bian-co sul cattolicesimo italiano ~Cel't-aSi profeti, La Meridia-

na, pp.l12, euro 13,50) è un ~tativo drammatico di lan-ciare deDe cianÙX!l1e di salvataggio alla Chiesa che nau-

~ Siamo alle prese con un'Italia «SCristianizzata, osenza fede» scrive «e questo dato certo obbliga a trasfor-mare la visione e la strategia della Chiesa, se vuole lavo-

rare percl1é il ~ ~ un futuro».Ma questj esiti oosl depliltlenti rinviano a cause che

non sono solo esterne, come la perfida secoIarizzazione,

l'ateismo scientifico associato al comunismo, gli attac-chi mediatici contro R8tzinger: unafavola da capro espiarono fhe lostesso papa ha smantellato qUandoè stata usata in Curia per mù1imiz-

zare la crisi del clero pedotio. Lecause della crisi vanno cercate piùseriamente all'interno della Chiesa,nella sua scarsa disponibilità ascen-dere dai troni, a spogliarsi delle pa-

landrane, dei privilegi e dei titolipomJ}(8, a uscire daJ1a pretesa del-

l'autosufficienza per rico~re laportata provvidenziale della «rivo-luzione dei soggetti» e mettersi al-

l'ascoIro con umiltà dei loro problemi, delle loro ferite,delle loro ricerche e dei loro ~ti di vista. Rispannian-do loro l'invettiva di complici dèl relativismo.

«Se una nuova evangelizzazione ci deve essere» dice

ad esempio la scrittrice Susanna Tamaro, «dovrebbe ri-guardare prima di tutto gti uomini e le donne della Chie-

sa, responsabili purtroppo dell'alkmtB.namento dalla fe-de di tante persone di valore-.Le domande che di ~

te la scrittrice ha 1Ì,'olto alla ChieSa sono le stesse di tan-ti ex catt()Iici che si ~no lasciati alle spalle messianismipolitici. ne\\' age. :.' iovimenti orEntali, per ~ allafede del Vangelo. E che però, dOlJo aver ~ una fasedi grande trasporto, non hanno trovato nessun «padre»ad attenderIi e si sono di nuovo allontanati. «Non faccio

altro» ha scritto Tamaro «che incontrare persone buo- ~ne e rette che hanno lasciato per sempre la Chiesa dopo ,esperienze deteriori con i suoi rappresentanti».

L'ipotesi sulla quale lavora D~brosio (e con lui i«cristiani deUa soglia», inclusi alcuni vescovi) è che lacrisi storica che va disfacendo l'antica struttura, contutta la sua gloria e boria, ma anche coi suoi santi, ren-de necessaria anche sul medio periooo «la grande CW'8di umiltà» de11a quale, secondo Tamaro, la Chiesa ha bi-sogno. Le apostasie la salveranno? «La salverà la profe-~ risponde D~brosio, discepok) del vescovo Toni-no Bello, uno dei rari profeti che la Chiesa italiana haawto e che, naturalmente, ha provveduto a «lapidare.neUa seconda metà del Novecento (l'altro era Papa Gi()-vanni XX1U). La sua opinione è che in sfacelo sono quelIn(x{ello di Chiesa e quella forma c~tiniana» di cri-stianesimo che, recuperato dal Cardinale Ruini cometraduzione itaJiana del trionfalismo wojtyliano, ha pun-tato sul recupero della potenza sociale, deUa visibilità edella «forza trainante» del catto1jcesimo in Italia.

Proprio quando la Chiesa cattolica si ritrova con ifomeri colmi come mai prima per il gettito dell'8 per

mille, essa versa nella maggiore insi-curezza. «La Chiesa italiana» spiegaD'Ambrosio «nel ~ co~ c0-me nelle sue artico1azioni locali (dio-cesi, parrocchie, ordini religiosi) è~:!'~~l1lente troppo ricca. An-che in ~ settore la ~ sof-fre violenza. La parola profetica esi-ge la poveJ'tA dei suoi testimoni peressere ascoltata. Parole che richia-mano l'amara ironia di Hans PeterOschwald, il decano dei vaticanistitede8Cbi: «Una Chiesa talmente ric-ca che può pennettersi di fare a ~

no dei fedeli». E D'Ambrosio incalza: «La mentalità del-l'impresa si sta radicando nelle comunità, dove i ricchifacoltosi e potenti "atei devoti" sono troppo di casa,mentle languono fonDazione permanente, informazi()-ne seria e testimonianze scomode sui temi scottanti».La sua preoccupazione ~ che il messaggio deUa ChiesaitaHana si sia ormai cosl imbrogliato con l"~nza nelcampo poIitk-o da rendere faticosa la sua adesione allelimpide direttive di Papa Ratzinger di non immischiarsinegli affari pubblici, sulla scia della netta distinzioneraccomandata neUa sua prima enciclica. Deus caritas est.

È l'operazione di presa di distanza affidata da Bene-detto XVI al nuovo presidente deUa Cei, il cardinale An-&(!lo B~1mpresa delicata e seguita con l'attenzi()-ne che merita, condotta più che altro col metodo dei bi-lanciamenti diplomatici. Tra la Chiesa della Caritas,evangelicamente schierata con le vittime, e la Chiesa del

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Meeting di Rimini, il ,. carpet dell'alleanza di Comunio-ne e h"berazione con i poteri forti. Una deriva ideokIgica,quest'ultima, destinata a sfociare necessariamente M-l'integra1ismo, ~~ i fauoori della nuova rifonna cri-stiana: col pericolo di un cortA> circuioo sui «valori nonnegoziabili» in campo bioetico, quelli che costano menoe rendono di più in campagna elettorale. Mentre lo stes..so ~ l)(M1 esita a rx.'<rdare ~ immemori che ladifesa della vita umana non è seletUva: significa anchediritti dei lavoratori, rispetto per le persone e le giusteaspettative degli immigrati, opposizione a guen-e e in-giustizie, leggi a favore dei più deboli e dell'ambiente.

Di flOOnte alla Chiesa, infatti, non sta più solo un re-gime politico, ma una teok)gia utilitarista a uso e con-sumo del Principe. È gestita da un nuovo genere di dia-coni, gli «atei devoti», e continua imperterrita il tenta-tivo di integrare Dio come chiave di volta del sistemaborghese, del tutto funzionale agli interessi dei poteridominanti. Eppure lo stesso Ratzinger non aveva dub-bi, in un'intervista dell997, . sugge-

rire di abbandonare l'idea di Chiesanazionale o di massa: «Davanti 1\ noiè probabile che ci sia un'e~8 di-versa» diceva, «nella quale il cri-stianesimo verrà a trovarsi nella si-tuazione del seme di senape. ungruppo di piccole dimensioni, appa-rentemente inintluenti, che tuttaviavivono intensamente contro il malee portano nel mondo il bene». An-che nelle congiunture tremendedella crisi della sua C~ il Papanon ha cessaoo di avvertire che solocollocando risohItamente la sua azione sul piano spÌ1;-tuaJe, essa potrebbe preservare la propria alterità, checostituisce la condizione per una migliore efficacia delsuo ruolo pubblico e del sUo messaggio etico.

L'impressione è che la Chiesa, più cerca l'abbracciodei poteri più tonta a sentirsi, di nuovo, a disagio con lastoria. La nuova generazipne di preti intrattiene versoil Concilio Vaticano Il un interesse astratto, storiogra-fico, non una passione spirituale come le generazioniche lo a\'eVanO vissuto. «Ho respirato il vento del Con-cilio, ora mi manca l'arib conftda un vecchio prete mi-lanese, don Angelo Casati, mentre parla, una sera di fi-ne apto, a quasi duecenoo cristiani oonvenuti a Ron-cegno, nel Trentino, per il convegno del trentennaiedella Rosa Bianca, l'associazione per la formazione po-

llitica che si ispira agli studenti di Monaco opposioori alnazismo finiti martiri. Tuttavia, la sua conclusione non

è nera: «Lo Spirito arde, malgrado tutto, nella notte.C'è una Chiesa inviSIbile ai piani bassi. Una Chiesa nonpiramidale, non costantiniana. Egalitaria, senza l'ac-coppiata tra dominio e servilismo»,

L'estate 2010 ha messo In scena i primi vacltl di un ri-svIglio della Chiesa sommersa, dopo decenni di son-nambulismo clericale. AI Festival Blblko di Vlcenza, si ètomatl a parlare apertamente di una Chiesa ospitale,aperta all'accoglienza di esigenze spirituali il più dellevolte incomplete, di fedi implicite, di aspettative reli-giose inadeguate e incoerenti, ma che costituisconoper i moderni la via di accesso a Dio. E ci sono novitàanche sul fl'Onte gerarchico. n cardinaJe Dionigi Tetta-manzi non è più il solo a pronunciarsi contro le «RupiTarpee» di Stato per immigrati e rom. II vescovo diTreviso, Gianfranco Agostino Gardin, e quello di Ber-gamo, Francesco Beschi, hanno cominciato a chiariredalle capitali del potere leghista le ragioni che rendonopericolosa la subalternità alla religione del Dio padano.

Serpeggia tra i cattolici un pen-siero alternativo, che Famiglia Ori-,~tiana ha interpretato nella sua cri-tica alle derive berlusconiane e cheè alla ricerca di una nuova profeziasulla politica. Al convegno della ProCivitate Christiana ad Assisi, unmigliaio di cmtiani hanno discussoper cinque giorni di «passione 1aicae profezia». La Comunità di San-t'Egidio ha dato invece appunta-mento a BarceI1ona, in ottobre, peril suo meeting di dialogo inter-reli-gioso: «ll grande cantiere in cui è

urgente operare» dice il suo fondatore, Andrea Riccar-di, «è riconnettere la ricostruzione dell'identità delPaese alla cultura, agli ideali e a una visione». Una retedi cattolici, «ll VangeJo che abbiamo ricevuto», si pre-parava intanto al suo terzo appuntamento nazionale aNapoli, per riflettere su un progetto di riforma dellaChiesa. Un altro sito ft'equentatissimo, gestito dal pre-sidente del Mulino, Gigi Pedra2:li, ha deciso di rivisita-re gli anni di preparazione del Concilio. «ll fuoco ardesotto la cenere. commenta Pedrazzi. «Proviamo noilaici a tenerlo vivo, nel caso che i vescovi se lo sianoscordati». E l'arcivescovo Loris Francesco Capovilla,ex segretario di Papa Giovanni, testimone oculare del-l'evento profetico del XX secolo, ha fondato a 95 anni~un'associazione spirituale, n Tae, un acronimo che re-cita TantwR auronz est: siamo solo all'aurora.

GIANCARLO ZIZOlA ti

ROSABIANCA


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