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Le età della vita: la vecchiaiafondazionemantovani.it/wp-content/uploads/2016/05/...Lo Scriverò...

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Casa Famiglia San Vittore Olona Fiori di Carta “Facciamo tesoro delle oppurtunità che questa età ancora ci offre” Aprile •Maggio • Giugno 2009 Casa Famiglia S. Vittore Olona Le età della vita: la vecchiaia “Progetto Vita” “Progetto Casa Aperta” per una migliore qualità della vita N Nell’epoca in cui viviamo, nella quale tutto si svolge all’insegna del consumo e dell’apparenza, continua ad esistere il tabù della vecchiaia, che impedisce una visione della vita realistica e armoniosa. Le parole d’or- dine sono: meno se ne parla e meglio è. Tuttavia, poiché l’esercito dei vecchi va aumentando, non è più possibile non parlarne. Si tende quindi a fornire una visione improbabile di tale condizione. Si parla di vecchiaia bella senza farsi carico dei vari processi psicologici che questa condizione innesca. La vecchiaia necessita di un lungo percorso interiore che permetta di trasformarla da tabù in una tappa inevitabile di un faticoso, ma fruttuoso percorso di vita. La vecchiaia obbliga ognuno di noi a volgerci indietro per un più obiettivo esame di coscienza. “La memo- ria del tempo andato” dice Jean Guitton “si rivela una facoltà divina che fa rivivere. A 94 anni posso pas- seggiare nel mio passato e con la memoria mi preparo a ciò che farò dopo la morte nell’eternità, dove dovrò pur avere dei ricordi, altrimenti non potrò avere nessuna felicità”. L’anziano entra nella vecchiaia come in un’adolescenza che lo avvicina sempre di più a Dio. Sempre il filosofo francese Jean Guitton dice che possiamo vivere serenamente l’autunno della vita perché: “...la religione cattolica è concepita per attraversare le tempeste, perché, in ogni frangente, se si vuole veramente si è salvati. La vecchiaia non è più vissuta però solo come una rassegnata attesa del tramonto: “Nonostante le limita- zioni sopraggiunte con l’età, conservo il gusto della vita” parole di Giovanni Paolo II, nella lettera agli anzia- ni, scritta nel 1999. E soggiunge “Ne ringrazio il Signore. E’ bello potersi spendere fino alla fine per la causa del regno di Dio”. L’impegno nostro all’interno di Casa Famiglia è quello di stimolare i nostri Ospiti a far tesoro delle opportunità che offre loro la vecchiaia: “La vita è bella, nonostante limiti e sofferenze, e va vissuta e gusta- ta fino in fondo”. Carmen Galli Coordinatrice
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Casa Famiglia San Vittore Olona Fiori di Carta

“Facciamo tesoro delle oppurtunità che questa età ancora ci offre”

Aprile •Maggio • Giugno 2009 Casa Famiglia S. Vittore Olona

Le età della vita: la vecchiaia

“Progetto Vita” “Progetto Casa Aperta”per una migliore qualità della vita

NNell’epoca in cui viviamo, nella quale tutto si svolge all’insegna del consumo e dell’apparenza, continuaad esistere il tabù della vecchiaia, che impedisce una visione della vita realistica e armoniosa. Le parole d’or-dine sono: meno se ne parla e meglio è.

Tuttavia, poiché l’esercito dei vecchi va aumentando, non è più possibile non parlarne. Si tende quindi afornire una visione improbabile di tale condizione.

Si parla di vecchiaia bella senza farsi carico dei vari processi psicologici che questa condizione innesca. La vecchiaia necessita di un lungo percorso interiore che permetta di trasformarla da tabù in una tappa

inevitabile di un faticoso, ma fruttuoso percorso di vita. La vecchiaia obbliga ognuno di noi a volgerci indietro per un più obiettivo esame di coscienza. “La memo-

ria del tempo andato” dice Jean Guitton “si rivela una facoltà divina che fa rivivere. A 94 anni posso pas-seggiare nel mio passato e con la memoria mi preparo a ciò che farò dopo la morte nell’eternità, dove dovròpur avere dei ricordi, altrimenti non potrò avere nessuna felicità”.

L’anziano entra nella vecchiaia come in un’adolescenza che lo avvicina sempre di più a Dio. Sempreil filosofo francese Jean Guitton dice che possiamo vivere serenamente l’autunno della vita perché: “...lareligione cattolica è concepita per attraversare le tempeste, perché, in ogni frangente, se si vuole veramentesi è salvati.

La vecchiaia non è più vissuta però solo come una rassegnata attesa del tramonto: “Nonostante le limita-zioni sopraggiunte con l’età, conservo il gusto della vita” parole di Giovanni Paolo II, nella lettera agli anzia-ni, scritta nel 1999. E soggiunge “Ne ringrazio il Signore. E’ bello potersi spendere fino alla fine per la causadel regno di Dio”.

L’impegno nostro all’interno di Casa Famiglia è quello di stimolare i nostri Ospiti a far tesoro delleopportunità che offre loro la vecchiaia: “La vita è bella, nonostante limiti e sofferenze, e va vissuta e gusta-ta fino in fondo”.

CCaarrmmeenn GGaallllii Coordinatrice

2 Fiori di Carta Casa Famiglia San Vittore Olona

“La Giustizia”

“S

L

“SE LA VOSTRA GIUSTIZIA NON SU-PERERA’ QUELLA DEGLI SCRIBI E DEIFARISEI NON ENTRERETE NEL REGNODEI CIELI”

La Giustizia regola i rapporti fra le perso-ne dal punto di vista umano, ma questo nonbasta al cristiano.

Il catechismo della chiesa cattolica defini-sce così questa virtù: “La giustizia è la virtùmorale che consiste nella costante e fermavolontà di dare a Dio e al Prossimo ciò che èloro dovuto”. Per comprendere quale atteg-giamento è “giusto” dobbiamo considerare

“ciò che è loro dovuto” a Dio e al nostro pros-simo. Non basta dare qualcosa, occorre dareciò che spetta loro di diritto. ...La virtù dellagiustizia non può semplicemente essere consi-derata come valore sociale, deve essere consi-derata come un atteggiamento interiore concui guardare ogni persona alla luce del dise-gno di Dio. La virtù della giustizia è una gra-zia da chiedere e da vivere per conformare ilnostro agire sempre più al volere di Dio,ascoltando Gesù che dice:

“SIATE PERFETTI come PERFETTO èIL PADRE VOSTRO che è NEI CIELI.”

Dal mensile “La Comunità Sanvittorese”

La Parola del Parroco

a cura di DDoonn PPiieerroo

Lo Scriverò nel Vento

Lo scriverò nel vento / col rosa del tramonto di questa mia città,che voglio bene al mondo e a tutto il mondoil vento so che lo porterà.Lo soffierò sul mare / per farlo navigare fin dove arriverà / Lo leggerà la gentedi un altro continente e mi risponderà.Saremo tutti amici, / saremo 1000 voci un coro che cantando cancelleràle lingue e le distanze non conteranno nientee questo mondo che mondo sarà? Così sarà:(parte cantata in turco)Vento soffia più piano così l’amore si fermeràForte soffia sul pianto ed un sorriso rinasceràLo leggerò nel vento

nel rosa del tramonto / di questa mia cittàl’amore che dal mondomi sta portando il vento soffiando fino a qua / Volando sopra il mareFino a toccarmi il cuore / ma non si fermerànegli occhi della gente / di un altro continentecome risplenderà / Saremo tutti amici,saremo 1000 voci / un coro che cantando cancelleràle lingue e le distanze non conteranno nientee questo mondo che mondo sarà? Così sarà:(parte cantata in turco)Vento soffia più piano così l’amore si fermeràForte soffia sul pianto ed un sorriso rinasceràForte soffia sul pianto ed un sorriso rinascerà

Canto intonato dai bimbi della Scuola Primaria di San Vittore Olona durante una visita ai nostri Ospiti. Ringraziamo la Sig.ra Melina per la disponibilità

La Flora vince il Palio 2009

3Casa Famiglia San Vittore Olona Fiori di Carta

Legnano e la Sagra del Carroccio

LLa Sagra del Carroccio è la festa di com-memorazione della Battaglia di Legnano, ilfatto d'arme del 29 maggio 1176 che vide lavittoria dei Comuni sull'esercito Im-periale di Federico I, detto il Bar-barossa.

La città di Legnano è divisa in ottocontrade: La Flora, Legnarello, SanBernardino, San Domenico, San Ma-gno, San Martino, Sant'Ambrogio eSant'Erasmo.

La contrada, quartiere storico che ha lapropria sede nel maniero, è il fulcro della vitaassociativa e delle attività, oltre che lo "scri-gno" in cui sono conservati armi, costumi eornamenti utilizzati per la sfilata.

Il momento più emozionante e spettacolaredella manifestazione è il palio ippico: unacorsa con fantini ingaggiati dalle contrade checavalcano a pelo.

Un altro momento caratteristico dellaSagra è rappresentato dal Corteo storico:oltre un migliaio i figuranti che indossano icostumi e portano gli oggetti realizzati secon-do le prescrizioni di un'apposita commissioneche vaglia l'attinenza dell'abito e degli acces-sori con il periodo medievale rappresentato.

Le contrade nel corteo sono seguitedalla Compagnia della Morte, una formazio-ne di Cavalleria che la leggenda vuole deter-minante per le sorti della Battaglia di Le-gnano e ai Comandi di Alberto da Giussano.

Il Corteo è chiuso dal Carroccio, il carro sim-bolo delle libertà comunali.

Sul Carroccio, prima della battaglia, si re-citava la Messa. Ancora oggi, durante la

Sagra, nel giorno della disputa del Pa-lio, si officia la Funzione Religiosa,seguita dall'investitura dei capitani.Sotto il pennone del Carroccio è posi-

zionata la riproduzione della croce lo-bata di Ariberto D'Intimiano, Vescovo

di Milano. La croce spetta alla contrada chesi aggiudica la corsa ippica e che per un annopotrà custodirla nella propria chiesa.

a cura di EEmmaannuueellaa RRoollffii Animatrice

Curiosità

L’L’ invenzione della Colomba pasquale è legata ad una leggenda che si fa risalire allaBattaglia di Legnano.

L’ idea del dolce sarebbe venuta ad un condottiero del Carroccio, che avrebbe fattoconfezionare dei pani a forma di colomba in omaggio ai tre volatili bianchi, simbolo diprotezione suprema, che durante la battaglia si erano posati sopra alle insegne lombar-de decretandone la vittoria.

LLa Flora vincel'edizione 2009 delPalio di Legnano.Silvano Mulas haportato la vittoria al-la Contrada rosso/blual termine di una finaleentusiasmante corsa insieme aifantini di S. Martino, S. Domenico e Legna-rello. Per il secondo anno consecutivo ilCrocione è andato alla Flora.

(foto dal sito Comune di Legnano)

4 Fiori di Carta Casa Famiglia San Vittore Olona

Raccontarsi

OARMIDA ospite della Casa FamigliaNata a Ponte in Valtellina (provincia di Son-

drio) il 23 agosto del 1920. Sono cresciuta con inonni. Mio padre ci mandava farina e grano…

Alla mattina, quando aprivi la finestra,entrava un’aria che sapeva di resina e di pine-ta…….. FRIZZANTE!!!! Amo l’azzurro delcielo limpido e le mie altissime montagne……..Amavo le bestioline che avevamo nella stalla.Quando sapevo che dovevano portare via ilvitello maschio (per ucciderlo), prima di anda-re a scuola, lo salutavo e lo baciavo perché mirendevo conto che non lo avrei più rivisto almio ritorno.

Mi piaceva osservare l’orto, ma non lavo-rarlo. Invece mia mamma lo teneva come un

giardino. A mezzogiorno prendeva il piatto eandava a mangiare nel suo orto……… Ave-vamo 40 pertiche di terra, una cavalla (Nor-ma), il cane, gatti e maialini.

Infatti avevamo una scrofa e 10 maiali-ni……… poi facevamo i salami…. buoni… noncome quelli che si mangiano adesso!!!! “Unpaio di scarpe nuove….girava tutto il mon-do……” Quando ero fidanzata andavamo acamminare in montagna (Pizzo del Coca, Tresèperché aveva tre punte, Passo del Gavia…).Nello zaino portavamo pane, salame e vino. Hopassato una bella gioventù, semplice ma sere-na.

Avevo dei genitori stupendi!!!!… tanto affet-to e amore….

“Il ricordo è un modo d’incontrarsi” Kahil Gibran

a cura di RRoosseellllaa FFoorrnnii Animatrice

LLegnano, 23.5.2009Gent.ma Dott.ssa Galli, con il dolore nel

cuore per la scomparsa di mio padreEnrico, a Lei, a tutto il personale medico einfermieristico e a tutti coloro che diretta-mente o indirettamente hanno avuto mododi assistere mio padre, sento il dovere e lanecessità di esprimerVi tutta la mia più pro-fonda gratitudine per la professionalità, lacura, l’attenzione e il calore umano cheavete dimostrato nei suoi confronti in questianni ed in particolar modo negli ultimi gior-ni della sua vita. Pertanto rinnovo a Lei,con preghiera di estenderli a tutti, i miei piùsinceri ringraziamenti per tutto quantoavete fatto sino all’ultimo per mio papà.

Cordiali saluti.De Carli Giuseppe

Mi presento...

SSalve a tutti gli Ospiti di Casa Famiglia.Vorrei presentarmi ufficialmente a voi per-ché nei prossimi mesi passeremo diversotempo insieme. Mi chiamo Erika Sciuccati ea partire dal mese di giugno sostituiròFrancesca Costantino come vostra anima-trice. Sarò presente tra voi il pomeriggio peraccompagnarvi nelle attività di animazione.Qualche informazione di me: attualmentesto frequentando l’Università Cattolica diMilano per diventare assistente sociale. Mipropongo fin d’ora di creare con voi un rap-porto aperto, stabile e attento a cogliere levostre eventuali necessità e bisogni, oltre acercare di rendere, insieme alle altre anima-trici, più allegri i vostri pomeriggi.

“Non si perdono mai coloro che amiamo,perché possiamo amarli in colui che non sipuò perdere.” S. Agostino

a cura di EErriikkaa SScciiuuccccaattii Animatrice

5Casa Famiglia San Vittore Olona Fiori di Carta

88 mmaaggggiioo

Festa della Mamma

IIn Italia fu festeggiata la prima voltanel 1957 da don Otello Migliosi ad Assisi, nelpiccolo borgo di Tordibetto di cui era parro-co, ma questa festa ha origini molto lontane…

Infatti secoli addietro venivano compiutiantichissimi riti pagani che duravano diversigiorni, per festeggiare la rinascita della pri-mavera ed il rifiorire della natura ed eranochiamati i giorni della “Grande Madre”, sim-bolo di fertilità. Anche nell’antica Grecia glielleni dedicavano alle loro genitrici un giornodell’anno, con la festa in onore della dea Rea,madre di tutti gli Dei. Gli antichi romani,invece, usavano festeggiare per una settimanaintera la divinità Cibele che simboleggiavamadre natura e tutte le genitrici. La nascitadell’attuale festa della mamma, come laintendiamo noi, risale invece al XVII secolo eaffonda le sue radici in Inghilterra, dovecominciò a diffondersi la tradizione del“Mothering Sunday” che coincideva con laquarta domenica di Quaresima. In occasionedi tali festeggiamenti venivano regalate dellerose rosse alle mamme e veniva preparato il“Mothering cake”, un dolce tipico a base difrutta. Nonostante fosse festeggiata già damolto tempo, la festa della mamma venneufficializzata solo qualche tempo dopo.

Negli Stati Uniti nel maggio 1870, JuliaWard Howe, attivista pacifista e abolizioni-sta, propose di fatto l’istituzione del Mother’sDay, come momento di riflessione contro laguerra. La festività fu ufficializzata nel 1914dal presidente Woodrow Wilson con la delibe-ra del Congresso di festeggiarla la secondadomenica di maggio, come espressione pub-blica di amore e gratitudine per le madri esperanza per la pace.

Da lì, la festa si diffuse poi in tutto ilmondo anche se celebrata in giorni diversi.

Un po’ di storia...(dal quotidiano Il Giorno)

I racconti dei nostri ospiti

di EEmmaannuueellaa RRoollffii (Animatrice) e gli Ospiti di Casa Famiglia

“M“Mia mamma si chiamava Ida. Era un’ot-tima cuoca e non voleva che nessuno mettessemano ai fornelli oltre lei. Il suo piatto forteera il pollo con i funghi. I funghi li raccoglie-vamo in campagna, poi la mamma sceglieva ilpollo con mio papà - ne avevamo tanti ederano curati benissimo! - e cominciava la pre-parazione… Solo mio papà poteva permetter-si di dare consigli sulla cottura: “Così non vabene… Giralo un po’…”. In famiglia erava-mo in sei ed era una festa per tutti mangiarequella bontà!”

R.E.

“M“Mia mamma amava molto andare amondare il riso. Mio padre la pregava sem-pre di rinunciare, perché in famiglia i soldibastavano...ma, sai, uscire “a prenderaria” per noi che abitavamo a Milano eraun’occasione da non perdere! Alla mattinapassava un carro e raccoglieva tutte le mon-dine...Mi ricordo la partenza: un gran vo-ciare di donne allegre che si sedevano sulpianale con le gambe “a penzoloni”…”

F.A.

“M“Mia madre Maria si era diplomata mae-stra in un collegio di Lodi. Che ambizione permio nonno avere la figlia istruita! Era unadonna austera e molto colta. Quando si è spo-sata con mio padre, che faceva l’industriale,ha però rinunciato all’insegnamento peramore... Solo in età avanzata ha ammessod’essere pentita per quel sacrificio! Era anchela Presidentessa di un’associazione di donnecattoliche e teneva diverse conferenze a Mi-lano.” C.E.

La Cuoca...

La Mondina...

La Diplomata...

6 Fiori di Carta Casa Famiglia San Vittore Olona

Lo Scaffale

UUn libro di storiedi donne coraggio-se. Le protagonistesono diverse neltempo e nelle con-dizioni.

Tutte accomuna-te dalla capacità e-roica, ma anche“normale” di dona-re la propria vita o,in altri termini, diamare.

Licia Campi PezziAMARE. STORIE DI MADRI CORAGGIOSE

Ed. Paoline - Pagine 121 - 16 euro

a cura di CCaarrmmeenn GGaallllii

UUn racconto calato nellecontraddizioni quotidianedella metropoli. Attorno aduna piccola indonesiana,Mai-Lù, si muovono frotte dibambini che compaiono escompaiono: i fantasmi dei 200 bambini uc-cisi da una bomba sganciata da un B24 ame-ricano sulla scuola elementare del quartieremilanese di Gorla durante la 2’ Guerra Mon-diale. Attraverso questi bambini l’autore ciporta in mondi e relazioni che a noi adultisfuggono. A meno di diventare come loro.

Ferruccio ParazzoliIL TRIBUNALE DEI BAMBINI

Ed. Mondadori - 18 euro

Note Sociali

T TRAPIANTICome donare?Chi è a favore della donazione, ma anche

chi è contrario deve comunicare la pro-pria scelta ai familiari. Le modalitàper esprimere la volontà di donareorgani e tessuti sono le seguenti:

• La compilazione del TesserinoBlu del Ministero della Salute

• La registrazione della propriavolontà presso l’ASL di riferimento oil medico di famiglia

• Una dichiarazione scritta che il citta-dino porta con sé con i propri documenti

• L’atto olografo dell’Associazione Ita-liana Donatori Organi (A.I.D.O.)

Come funziona il sistema?Nel nostro paese i trapianti sono interven-

ti completamente gratuiti. Le operazioni vengono effettuateesclusivamente in strutture autoriz-

zate, dislocate in tutta Italia. I tessuti vengono conservati in

“banche” dove rimangono intat-ti grazie a sistemi di conservazio-ne che non ne alterano la struttu-

ra.

Tempo medio d’attesa?Rene ....................................................... 3,1 anniCuore ..................................................... 2,04anniFegato ................................................... 2,19anni

a cura di CCaarrmmeenn GGaallllii

7Casa Famiglia San Vittore Olona Fiori di Carta

Appuntamenti

FFESTA DEI COMPLEANNISabato 25 alle ore 15.30Il pomeriggio sarà

allietato dalle musichedel duo “Giordano ePietro”

FFESTA DEI COMPLEANNISabato 29 alle ore 15.30Il pomeriggio sarà al-

lietato dalle musichedel duo “Giordano ePietro”

AANGURIATA DI FERRAGOSTOSabato 15 alle ore 15.30

AAPPUNTAMENTO FISSOTutti i mercoledì alle 10.30Santa messa

AAPPUNTAMENTO FISSOTutti i venerdì uscita al mercato

UUNA VOLTAALLA SETTIMANAcolazione al bar

LUGLIO

SETTIMANA

AGOSTO

MERCOLEDI’

AGOSTO

VENERDI’

FILASTROCCA

Maggio risveglia i nidi,Maggio risveglia i cuori,Porta le ortiche e i fiori,

Le serpi e gli usignol

8 Fiori di Carta Casa Famiglia San Vittore OlonaFiori di Carta Casa Famiglia San Vittore Olona

L’angolo della RicettaMelanzane Ripiene

IIngredienti per 4 persone:4 melanzane4 dl. di salsa di pomodoro200 g. di provolone dolce grattugiato30 g. di capperi2 spicchi d’aglioprezzemolopan grattatoolio d’olivasale e pepe q.b.

Preparazione:Tagliare le melanzane a metà nel senso della

lunghezza, fare alcune incisioni inter-ne, friggerle nell’olio per 4 minuti emetterle su carta assorbente.

Lavare e tritare il prezzemolo el’aglio.

In una ciotola versare la salsa dipomodoro con tutti gli altri ingredienti

e mescolare. Con un cucchiaio togliere la polpa delle me-

lanzane dalla buccia, tagliarla a tocchetti, ri-metterla nella buccia, unire la farcitura, salare,pepare e spolverare con il pan grattato.

Cuocere in forno a 180° per 20 minuti… ebuon appetito!

PPiieerraa IImmppeeddoovvoo Cuoca

PER REALIZZARE“FIORI DI CARTA” hanno collaborato:

gli Ospiti di Casa Famiglia, la CoordinatriceCarmen Galli, la Sig.ra Marinella Restelli,

il Parroco Don Piero Pigliafreddo, le Animatrici Rossella Forni,

Emanuela Rolfi ed Erika Sciuccati, la Cuoca Sig.ra Piera Impedovo,

la Sig.ra Melina

diGGiiuusseeppppiinnaa BBrruuggnnoonnii Ospite

“Un viaggio lungo mille chilometriinizia con un piccolo passo…”

APRILE Viceconti LuciaClerici Angela

MAGGIOEndi Carmela

Galli CarlaMainini Fiora

Proverbio GiuseppinaRaimondi Rosa

Tantardini Rosa LuigiaTondini AngelaVignati Maria

GIUGNOBelolli Rina

Bollini LauraDuni Angela

Moneta RobertoRoberti Giuseppina


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