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Le Favole Di Gurdjieff

Date post: 02-Jun-2018
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  • 8/10/2019 Le Favole Di Gurdjieff

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    I due Grandi Amici

    Due uomini erano grandi amici. Ciascuno dava allaltro il necessario, intuendone le esigenze.

    Tuttavia, cera ancora qualcosa che si frapponeva tra loro. Quasi una carenza, un tassello mancante, che non permettevadi scrivere a caratteri cubitali la parola amicizia.

    essuno dei due aveva capito di cosa si trattasse, bench! si sforzasse di individuarlo.

    "n giorno, uno dei due amici fu colto da una grave sventura. "n violento terremoto gli distrusse la casa. #n preda alladisperazione luomo si diresse dallamico, la cui abitazione era intatta.

    ella notte fredda luomo buss$ alla porta, pensando che lamico lo avrebbe accolto a braccia aperte.

    %Chi &'(

    %)ono io. *er favore, apri. on ho pi+ casa.(

    %Come dici' on capisco.(

    %)ono io, il tuo amico. on mi riconosci'%

    %i dispiace. on posso farti entrare.(

    -o sventurato non riusciva a capire perch! laltro non lo aveva ospitato. ench! sbigottito, linfelice non volle insistere.Di sicuro il suo amico aveva qualche buona ragione per comportarsi cosi.

    -uomo si allontan$, vagando alla cieca nellinverno freddo e dormendo dove capitava.

    Dopo alcuni mesi, specchiandosi nelle acque di un torrente, capi improvvisamente perch! laltro lo aveva allontanato inquella notte di sventura. Cap/ cosa fare e torn$ a bussare alla porta del suo amico.

    %Chi &'( gli chiese laltro, nonostante avesse riconosciuto la sua voce.

    -a risposta arriv$ dopo un attimo di esitazione.

    %)ei tu .0pri, presto, hai freddo1(

    Questa volta lamico apr/ la porta. on poteva lasciare se stesso fuori al freddo.

    # due erano ormai ununica persona e lamicizia era completa

    Le Prove

    "n vecchio re era preoccupato2 come scegliere il suo successore' 0veva un figlio ma, proprio come ogni padre, non

    poteva credere che questi fosse in grado di fare alcunch!.

    #l re chiese al proprio aestro cosa fare, ed egli gli disse2 Tuo figlio non centra, di fatto mi stai chiedendo2 3Comeposso convincermi che mio figlio sia in grado di fare il re' 4ai una cosa2 ripudialo, scaccialo dal regno e diseredalo.

    #l padre disse2 i sembra una scelta dura per quel povero ragazzo.

    a il aestro gli fece notare che non cera altro mezzo per capire di cosa il ragazzo fosse capace. 5 il ragazzo vennescacciato dal regno, gli fu tolta la carica di principe, fu informato che avrebbe dovuto guadagnarsi da vivere con le

    proprie forze.

    Divenne un mendicante.

    *assarono gli anni. #l giovane si scord$ persino che, un tempo, era stato principe.

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    4u costretto a dormire per le strade, a mangiare cose a cui non era abituato e si vest/ di stracci. on ebbe neppure unriparo.

    #l semplice sopravvivere era cos/ difficile che, se anche si fosse ricordato di essere stato un principe, avrebbe detto a sestesso2 Devessere stata unallucinazione. on posso essere un principe, devessere stato un sogno. Di certo hosognato, immaginato6 altrimenti, cosa mai pu$ essere accaduto'

    0nni dopo, mentre era sulla porta di un piccolo ristoro per mendicare una tazza di t&, una carrozza doro gli si ferm$ difronte, e ne scese il primo ministro... vedendo la carrozza, il principe ebbe la sensazione di averla gi7 vista prima2Devessere unimmaginazione. 5 questuomo assomiglia a un uomo che conoscevo, ma non era cos/ vecchio. 5ppure,ancora non riusciva a ricordare di essere un principe.

    #l primo ministro gli tocc$ i piedi e, nel momento in cui il primo ministro gli tocc$ i piedi, una nuvola si dissolse. Tuttiquegli anni di accattonaggio svanirono. 5gli si limit$ a dire2 *erch! sei venuto, dopo tanti anni' *erfino la sua voceera diversa6 era la voce di un principe, non quella di un mendicante.

    #l primo ministro disse2 #l re sta morendo. Ti chiama. # giorni della tua prova sono conclusi. 5gli ha voluto checonoscessi il livello pi+ basso dellesistenza umana, il mendicante, in modo che non scordassi, una volta salito sul trono,che anche un re & un essere umano6 che, forse, il mendicante & un principe sotto mentite spoglie. #noltre, voleva capissi

    che non diventerai superiore solo perch! sarai un re. *uoi avere ogni cosa ma, nelle profondit7 del tuo essere, resti unmendicante. -a tua prova & conclusa6 ora, il re sta morendo e dobbiamo correre alla capitale1

    -a gente che alloggiava nellostello e nelle vicinanze, e che aveva visto questo giovane vestire i panni di un mendicante,non pot! credere ai propri occhi2 il mendicante era completamente trasformato. #l suo volto non era pi+ quello di unaccattone6 sebbene vestisse ancora di stracci, lespressione del suo volto, dei suoi occhi, lintero aspetto erano cambiatiallimprovviso. 8ra, era un re.

    Falsi maestri e veri Discepoli

    Tanto tempo fa un giovane biondo era alla ricerca del 9ero. #nizi$ a percorrere molte strade sperando di poter trovareun maestro che potesse aiutarlo nella ricerca. )i ferm$ lungo un sentiero e vide un gruppo di persone :in realt7 erano ungruppo di briganti di ritorno dallultimo saccheggio; a cui chiedere informazioni su un maestro a cui poter affidare la

    propria crescita. 0ppena vicino al gruppo chiese subito al capo i perdoni, ma io sto cercando un aestro a cuiaffidare la mia vita e che possa aiutarmi a trovare la 9ia, ne conoscete qualcuno'. #l capo brigante, che era una volpe,cap/ che il giovane poteva ritornargli utile e, facendo un occhietto ai suoi, gli disse #o sono un maestro1 )e vuoiarrivare alla meta dovrai eseguire i miei ordini per dieci anni, dovrai lavorare per noi, fare da mangiare, lavare,riassettare i nostri letti e rasserenare le nostre anime. 0llo scadere del tempo ne riparleremo... 0l capo brigante eravenuta questa splendida idea...daltra parte si ricordava ancora che suo padre gli aveva insegnato qualche preghiera concui poteva raggirare il ragazzo. Costui accett$ immediatamente con la gioia nel cuore di aver fatto pochissimi sforzi perincontrare il aestro.

    *er dieci anni il giovane lavor$, diventando quasi uno schiavo, ma con Dio nel cuore e nella mente, con la meta sempreviva innanzi a se. #ntanto Dio vide con benevolenza lamore che lui manifestava in tutte le cose che faceva e decise cheormai era pronto per diventare egli stesso un aestro. and$ il suo angelo per informarlo della sua decisione....*ropriodurante la notte, l0ngelo del )ignore apparve al giovane e gli disse2 0lzati e sii felice, #ddio ha deciso che tu potrai

    essere un suo rappresentante sulla terra, da oggi sei un aestro1. #l giovane rimase perplesso e rispose2 8h angelo,grazie di questo annuncio, ma io non posso diventare un aestro almeno fino a quando il mio maestro terreno non miavr7 concesso libert71. - 0ngelo, quindi, lasci$ il ragazzo e part/ per comunicarne la risposta. 0ppena #ddio seppe sicompiacque della fedelt7 amorosa del giovane, senza giudizio, senza cattiveria. 5 rispose #n nome del profondo amoreche & nel cuore del ragazzo io trasformer$ quel ladro in un aestro. Costui, infatti, ha formato la faqr :attitudine aldiscepolato; di questo giovane meglio di quanto molti altri avrebbero potuto fare. 5 cosi avvenne.

    La Ricerca

    0 agdad cera un uomo molto povero. 9iveva di stenti, nella miseria pi+ nera, e non faceva che lamentarsi della suacondizione.

    %)ignore, aiutami1 Dimmi cosa fare1 )ai che sono un tuo servo fedele, soltanto un po sfortunato.

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    %9a in 5gitto, non perdere tempo. el luogo tal dei tali c& un tesoro nascosto. *otrai risolvere tutti i tuoi problemi. (

    #l poveruomo si svegli$, eccitato. )enza esitare, part/ subito per l5gitto.

    %)ono certo che la voce non mente. #l tesoro esiste, e lo prender$.(

    a, al confine, fu fermato dai poliziotti egiziani, che lo perquisirono minuziosamente. )tavano cercando un ladro epensavano si trattasse delluomo di agdad.

    onostante le sue ripetute rimostranze, i poliziotti lo trattennero.

    %*otresti essere la persona che cerchiamo. Dovrai restare a disposizione finch! non arriver7 il derubato. )e non tidenuncer7 come suo assalitore, sarai immediatamente rilasciato(.

    -uomo di agdad fremeva, temendo di perdere il tesoro.

    *oich! la vittima tardava ad arrivare, le guardie cominciarono a interrogarlo.

    %0mmettiamo pure che non sei il ladro. *erch! sei venuto in 5gitto' 5 qual & il tuo alibi, se ne hai uno'(

    %9oglio dirvi tutto( rispose luomo di agdad %tanto so che non mi crederete. Daltra parte, perch! mentire' -a verit7 &sempre la cosa migliore. )ono qui perch! ho sognato che avrei trovato un tesoro1(

    %)/, un tesoro1 )ei capitato in un bel guaio, invece. a che vuoi dire' )ei venuto in 5gitto solo perch! vi hai sognato untesoro'(

    %*roprio cos/. i sono fidato di una voce sconosciuta che me lo ha sussurrato in sogno. Che ne pensate'(

    %Che sei un credulone1 4idarsi dei sogni1(

    "n altro poliziotto si fece avanti, e disse2

    %0nchio ho avuto unesperienza simile. #n sogno mi & apparsa una figura che non avevo mai visto, indican=domi uncerto luogo di agdad dove avrei trovato dei gioielli, o qualcosa del genere.(

    -uomo di agdad sinteress$ molto al racconto.

    %5... che tipo di posto era'(

    %on ricordo bene, forse allingresso della citt7. )/, proprio cos/2 la seconda casa dopo la porta maestra. "na moltovecchia, mi sembra.(

    -uomo di agdad era stupefatto. Quelluomo stava indicando la sua casa1 )enza tradire lemozione, rimase in silenzio.-e guardie non sapevano che fosse di agdad e mancarono di notarne la reazione.

    %aturalmente, non mi sono preoccupato di cercare il tesoro. on ho creduto a una sola parola. ei sogni, dovrestisaperlo, non c& verit7( concluse il poliziotto.

    -uomo di agdad era assorto nei suoi pensieri. )trano che la guardia avesse accennato alla sua abitazione2 non potevaessere una coincidenza.

    4inalmente il derubato arriv$. 5 si affrett$ a discolpare luomo ingiustamente accusato.

    %Tutte le nostre scuse, amico. a, come puoi capire, abbiamo fatto il nostro dovere( disse il capoguardia.

    -uomo di agdad non lo ascoltava. -asci$ il posto di blocco, e fece per avventurarsi in 5gitto. a, dopo pochi passi, siferm$. )i, pens$ & inutile cercare il tesoro di un sogno.

    Torn$ a agdad, e, mentre rincasava, fu colto da uno strano presentimento. )ent/ che doveva rimuovere un certomattone dal muro e...

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    "no scrigno di monete doro gli cadde sulle ginocchia.

    5ra andato in 5gitto a cercare ci$ che aveva in casa1

    Sapere ed Essere

    -a trappola aveva funzionato. #l cacciatore era riuscito a catturare la preda2 un uccello bellissimo, dalle piumevariopinte.

    5 per giunta parlante, e molto saggio.

    #l volatile implor$ il cacciatore di risparmiarlo.

    %Ti prego, lasciami andare. -a mia carne non & buona. )ei abituato ad altro1(

    #l cacciatore lo lasci$ dire, poich! luccello lo incuriosiva. Difendeva la sua causa meglio di un essere umano1

    %)ono molto saggio. )e mi risparmi la vita, posso darti tre consigli. -e mie parole ti saranno dinsegnamento.(

    %Quali sono le tue condizioni'( chiese luomo, disposto a negoziare.

    %Ti dar$ tre consigli, da tre luoghi diversi. #l primo, finch! sar$ ancora nelle tue grinfie. #l secondo, se mi lascerai volaresui rami di un albero, leggermente al di fuori della tua portata. 5 il terzo, dalla cima dellalbero, dove non mi prenderestineanche a fatica. 9edrai che vale la pena di udirli.(

    -uomo accett$. Cera pi+ da guadagnare che da perdere. el peggiore dei casi, avrebbe rinunciato al volatile. a forseera vero che la sua carne non era buona1

    elle mani del cacciatore, luccello pronunci$ il primo consiglio, in tono oracolare2

    %on credere ai discorsi sciocchi1(

    )econdo laccordo, luomo permise al volatile di raggiungere il ramo di un albero, un po al di fuori della sua portata.

    Questo fu il secondo consiglio2

    %on crucciarti del passato, di ci$ che & ormai trascorso1(

    -uccello aggiunse2

    %9oglio dirti la verit7.

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    -uccello era proprio saggio, e luomo lo preg$ di attenersi allaccordo, dandogli il terzo consiglio. >li parve di capireche fosse il pi+ importante.

    a luccello rispose in tono sprezzante2

    %5 dovrei dare proprio a te un consiglio importantissimo' 5 proprio come pensi ? estremamente prezioso ?,

    per questo non voglio rivelartelo. on sapresti cosa farne.

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    %5cco come gira il mondo oggi1 # padri non hanno pi+ autorit7. )ono i giovani che comandano(.

    %Credo che abbiano ragione(, dice >iuf7. %on va bene che padre e figlio non siano ad un livello di parit7. )cendi da l/.-a cosa migliore & che si vada entrambi a piedi(.

    a questa soluzione attira loro risate e commenti nella citt72

    %Che imbecilli quei due1 *referiscono stancarsi piuttosto che affaticare lasino(.

    %Qual & la differenza' )ono anche loro dei somari1(

    %9edrete che presto il padre porter7 anche il fascio1(

    >iuf7 si ferma di nuovo2

    %0nche loro hanno ragione(, dice. %a questa volta credo di sapere come evitare a che abbiano qualcosa da ridire(.

    )i mette appollaiato sul fascio che & sullasino, e fa salire il figlio sulle proprie spalle. %Cos/( pensa %non mi si potr7

    rimproverare di affaticare lasino poich! siamo sul fascio e non sul suo dorso. on mi si potr7 trattare da padre indegnoperch! mio figlio & sopra di me, e non mi si potr7 neppure venir a dire che io sono a lui sottomesso perch! & normaleche il giovanotto dalla vista lunga guidi il vecchio dalla vista debole(.

    )icuro, questa volta, di aver trovato la soluzione ideale, >iuf7 d7 un colpo di tallone allasino e lo strano trasportodallequilibrio instabile, si mette in moto.

    -arrivo sulla grande piazza & trionfale, soprattutto quando, per finire, la pila crolla a causa dun ultimo scossone. >iuf7e suo figlio rotolano al suolo. 0nche il carico di legna si rompe e si sparpaglia.

    *ieni di vergogna, paralizzati e coperti di polvere, arrivano finalmente a casa con lasino, unico ad uscirne indenne.

    -7, un vicino che & alloscuro di tutto, si presenta alla della stalla2

    %>iuf7, ho appena comprato un asino e so che tu sei esperto in questa materia2 la coda, va tagliata corta o lunga'(

    %*er la coda, non c& che una sola lunghezza, quella che ti aggrada1( risponde >iuf7

    Falsi maestri

    "n giovane in cerca della verit7 e di un maestro

    che la avviasse sul sentiero della santit7,

    giunse da un insegnante il quale,

    oltre a godere di fama di santit7,

    era anche un impostore.

    a il giovane non lo sapeva.

    %*rima di accettarti come mio discepolo(,

    disse il guru, %devo mettere alla prova la tua

    obbedienza.

    Ce un fiume che scorre vicino ed &

    infestato dai coccodrilli.

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    9oglio che tu lo guadi(.

    -a fede del discepolo era cos/ grande che egli

    fece esattamente quanto gli era stato ordinato6

    attraverso il fiume gridando2

    %-ode alla potenza del mio maestro1(

    Con grande stupore del maestro,

    luomo arrivo sullaltra sponda e torno indietro illeso.

    Ci$ convinse il guru che era pi+ santo di quanto

    pensasse,

    e cos/ decise di dare a tutti i suoi devoti

    una dimostrazione della sua potenza

    che incrementasse la propria fama di santit7.

    5ntro nel fiume gridando2

    %-ode a me1 -ode a me1(

    #n un attimo fu afferrato e divorato dai

    coccodrilli.

    Gli ultimi saranno i primi

    "n re si rec$ un giorno a far visita ad un aestro e assistette, in qualit7 di osservatore, alla riunione presieduta dal)aggio.

    *i+ tardi, durante il pranzo, il re disse al aestro2

    aestro dell5poca1 Quando presiedi lassemblea, i tuoi discepoli sono seduti in semicerchio secondo unadisposizione che somiglia molto a quella che di solito si adotta alla mia corte2 ha per caso un significato'.

    5gli rispose2

    Ae del ondo1 Come sono disposti i tuoi cortigiani' Dimmelo, e ti descriver$ come sono disposte le file deicercatori.

    #l primo cerchio, spieg$ il re, si compone di quelli che, per ragioni particolari, godono dei miei favori, in modo daessere i pi+ vicini. #l secondo cerchio & riservato ai dignitari pi+ importanti e potenti dd regno, come pure agliambasciatori. Quanto al cerchio esterno, esso & composto da gente di minore importanza.

    #n questo caso, disse il )aggio, lordine nel quale le persone sono qui disposte & ben lungi dal rispondere allepreoccupazioni che hai espresso. Coloro che sono seduti vicino a me sono i sordi6 cos/ possono sentire. #l gruppointermedio & costituito dagli ignoranti6 cos/ possono prestare attenzione all#nsegnamento. Quelli pi+ lontani sono gli#lluminati6 questa forma di vicinanza per loro non ha alcuna importanza.

    I Tre ostacoli

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    "n giorno un aestro accolse tre candidati che volevano diventare suoi discepoli. 0l primo incontro il aestro inizi$ acomportarsi in modo eccentrico a tavola, facendo discorsi assurdi e avendo atteggiamenti strani. Disse anche talune

    parolacce e mangi$ il suo cibo con le mani, asciugandosi la bocca al polsino della camicia. "no di questi tre discepoli sene and$, scandalizzato di questo atteggiamento.

    #l secondo fa avvisato dai discepoli anziani :istruiti cos/ dal aestro; che questi era un truffatore, che si stavanoorganizzando per fargliela pagare e che lui doveva stare ben attento a fidarsi di un uomo cos/. 0nche il secondo usc/ dalgruppo.

    0l terzo il aestro proib/ categoricamente di prendere la parola ogni volta che la chiedeva e di porre qualsiasi tipo didomande.

    0nche il terzo se ne and$, sdegnato ed offeso.

    Quando il aestro fu solo con i suoi allievi disse2 #l comportamento di coloro che se ne sono andati illustra tre validiconcetti. #l primo non giudicare a prima vista. #l secondo non giudicare cose di grande importanza da ci$ che diconogli altri. #l terzo non fare della tua percezione di stima ed apprezzamento altrui il metro per il tuo giudizio su di loro.

    La verit multi!orme

    "n elefante fu portato in un salone ampio e buio. elloscurit7 non si capiva di cosa si trattasse, poich! le forme delpachiderma non si vedevano.

    Quattro persone entrarono nella stanza, invitate dal padrone di casa. -uomo ne conosceva la reputazione, sapendo cheerano grandi studiosi. Cosi, aveva deciso di sottoporli a una prova2 avrebbero scoperto che si trattava di un elefante,nonostante loscurit7'

    9ediamo se sono veramente saggi come dicono, o se la conoscenza che si attribuiscono & puramente fittizia1 pensavatra s! luomo.

    el salone era buio pesto, e gli studiosi riuscivano a malapena a camminare.

    "no di loro si avvicin$ allelefante, toccandogli un orecchio, e annunci$ subito le sue conclusioni.

    %a certo, amici1 )i tratta di un ventaglio enorme1(

    "n altro si fece avanti, un po perch! voleva contestare il collega e un po perch! lipotesi gli sembrava affrettata.

    a anche lui esclam$ subito di aver compreso la natura delloggetto. Dopo aver toccato una zampa dellelefante,constatandone la durezza, dichiar$ che si trattava di una colonna.

    4u la volta di un terzo erudito che, nel buio del salone, tocc$ il dorso dellelefante.

    %Ci sono1 9i sbagliate entrambi, cari colleghi. on & n! un ventaglio, n! una colonna. @ invece un trono, di inusitata

    grandezza1(

    0nche lui era convinto delle sue asserzioni, e negava quelle degli altri.

    -ultimo del gruppo ? che era anche il pi+ saggio ? si avvicin$ allelefante, e ne accarezz$ il tronco ruvido e imponente.

    %9oi dite che & un ventaglio, una colonna o un trono. #o stavo per dire che & un... a mi trattengo, perch!, a questopunto, non ci capisco pi+ nulla1(

    #l padrone di casa convoc$ gli studiosi, e disse cordialmente2

    %on siete riusciti a scoprire che era un elefante, ma mi avete ugualmente impartito una preziosa lezione.(

    Il pregiudi"io

    "na famiglia di cinque persone si stava godendo

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    #l sultano incaric$ i due gruppi di svolgere un lavoro. >reci e cinesi avrebbero dovuto sottoporsi a questa prova, perattestare le rispettive qualit7. )i trattava di dipingere una casa. #l gruppo che lo avrebbe fatto meglio sarebbe statoincaricato di ulteriori commissioni.

    -a posta in gioco era alta, e gli artisti dovevano dare il meglio di se stessi.

    %4aremo vedere noi al sultano di cosa siamo capaci( esclamavano i cinesi.

    %5 noi vi supereremo( rispondevano i greci.

    >li artisti si misero al lavoro, alacremente. on cera tempo da perdere. 5rano tutti ansiosi di mostrare le loro capacit7.

    %0mici, dobbiamo procurarci i migliori colori in commercio, per diffonderli magistralmente sulle pareti( disse uncinese, incitando i compagni.

    %oi lavoreremo diversamente( replic$, dallaltro gruppo, un greco.

    -avorando di buona lena, dopo qualche giorno i cinesi avevano colorato le pareti e linterno delledificio. -a casa loroassegnata, inizialmente in pessime condizioni, era adesso bella e attraente. )oddisfatti, i cinesi si accinsero a convocare

    il sultano, perch! esaminasse il frutto dei loro sforzi.

    el frattempo, gli artisti greci non si erano certo risparmiati. #l loro metodo di lavoro, per$, era completamente diverso.5ssi non usavano colori. #nnanzitutto, presero atto della triste condizione in cui versava ledi=ficio assegnato. )i trattavadi una casa molto sporca, le cui pareti trasudavano fango e polvere.

    # greci decisero di ripulirle a dovere, fino a farle luccicare come specchi. 0llo stesso trattamento fu sottoposto linternodella casa. 0lla fine ledificio fu ripulito a puntino, senza far ricorso ai pennelli. 0nche questo gruppo di artisti lavor$instancabilmente.

    el giorno del confronto, entrambi i gruppi avevano ultimato i rispettivi compiti. -arrivo del sultano non si feceattendere. -uomo era curioso di esaminare i lavori. 0veva sentito dire che greci e cinesi adottavano due metodologiedifferenti, e voleva constatare in che misura ci$ influenzasse i risultati.

    on appena vide la casa dipinta dai cinesi, il sultano non pot! trattenere un moto di ammirazione.

    %@ bellissima. 0vete fatto proprio un bel lavoro. )ono colori stupendi. #l rosa sembra puro velluto. #l verde ricorda icolori di una boscaglia al mattino. 5 che giallo1 "n bagliore cos/ intenso farebbe invidia persino al sole1(

    Davanti a queste lodi, i cinesi pensavano di avere partita vinta.

    #l sultano si avvicin$ poi alledificio assegnato ai greci.

    Qui il suo stupore fu ancora pi+ grande1

    5gli infatti pot! vedere che questa casa, lustrata a specchio, rifletteva tutti i colori delle case circostanti1 Come in un

    grande caleidoscopio, ogni tonalit7 cromatica era rappresentata in una ridda multicolore. -uci e ombre si intrecciavano,in un mirabile gioco di rapporti.

    Da allora in poi tutti i lavori della corte furono assegnati ai greci, grazie alla loro abilit7.

    Il $etodo del $aestro

    "n giorno il Ae arBat decise di mettere in carcere il aestro per la sua predicazione e per le idee rivoltose chedivulgava.

    Dopo qualche mese il Ae si ritrov$ malato, una strana forma di paralisi nervosa lo costringeva a letto senza neppuremuoversi. Tutti i medici del regno cercarono di aiutarlo con i miglior medicamenti, ma invano. #l Ae sembrava nonguarire, anzi peggiorava.

    "n giorno qualcuno decise di suggerire al Ae che forse il aestro avrebbe potuto aiutarlo, in quanto fra il popolo avevaanche la fama di grande guaritore.

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    #l Ae decise allora di averlo in sua presenza e di chiedergli consiglio.

    #l derviscio fu chiamato e portato alla presenza di sua aest7 e gli fu illustrato il problema. 5gli rispose2 aest7 ioposso aiutarvi, ma solo ad una condizione2 dovete portarmi un coltello affilato e dobbiamo rimanere soli io e lei. #l Aeera esterrefatto e se il aestro avesse cercato di ucciderlo' Daltra parte non aveva altra scelta2 o rimanere paralizzato o

    tentare questo metodo di cura.

    Dopo averci riflettuto e con molta paura nel cuore disse 9a bene sia fatta la tua volont7, ma sappi che se dovessesuccedere qualcosa alla mia incolumit7 fisica, i miei cortigiani ti faranno subito a pezzi. 4u portato un coltelloaffilatissimo e lungo e furono lasciati soli, nella camera da letto reale.

    0 quel punto il maestro sanai prese il coltello fra le mani e con sguardo maligno si gett$ sul re dicendogli siamofinalmente soli ed ora potr$ vendicarmi1 #l Ae fu preso dal terrore ed iniziando a gridare scapp$ fuori dal letto urlandoche volevano ucciderlo.

    # suoi cortigiani accorsero e videro il Ae che correva intorno alla stanza inseguito dal aestro che brandiva il coltellonellaria.

    Pretendere

    >iuf7, un giorno, era di passaggio in una piccola citt7 nella quale era appena morto il )acerdote. >li abitanti, avendoscambiato il viaggiatore per un santuomo, gli domandano di pronunciare il sermone della Domenica. 5gli sale sul

    pulpito e rivolge la parola al numeroso uditorio.

    %Cari fratelli, sapete di cosa vi parler$'(

    %o, no(, rispondono i fedeli, %non lo sappiamo(.

    %Come'( esclama >iuf7 in collera, %voi non sapete di cosa vi voglio parlare in questo luogo consacrato alla preghiera'on ho niente da spartire con tali miscredenti(.

    5 in un baleno scende dal pulpito e lascia la Chiesa.

    #mpressionati per questa scenata, che li rafforza nella loro convinzione che luomo sia di una grande religiosit7, lepersone si affrettano ad andare a richiamare >iuf7 e lo supplicano di ritornare a predicare. 0llora, risale sul pulpito.

    %Cari fratelli, sapete forse in questo momento di cosa vi voglio parlare'(

    %)/, s/(, rispondono in coro i fedeli, %lo sappiamo1(

    %4igli di cani1( tuona >iuf7. %*er due volte mi importunate perch! io prenda la parola, e poi pretendete di sapere quelloche io voglio dire1(

    Quindi abbandona di nuovo il posto, lasciandosi alle spalle luditorio stupefatto2 che cosa dunque dovevano rispondere

    perch! quel santo accettasse di diffondere la sua conoscenza'

    "na delle persone delluditorio suggerisce che, se fosse posta di nuovo la domanda, gli uni gridassero2 %)/, s/, losappiamo1(, e gli altri2 %o, no, non lo sappiamo1( -idea & pertanto accettata, e corrono a chiamare >iuf7, che sale sul

    pulpito per la terza volta.

    %#nsomma cari fratelli, infine sapete di cosa vi voglio parlate'(

    %)/, s/(, rispondono alcuni, %lo sappiamo1(

    %o, no(, gridano gli altri, %non lo sappiamo1(

    %4inalmente(, conclude >iuf7. %#n questo caso, coloro che lo sanno lo dicano agli altri(.

    Gusto e Gratitudine

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    -uqman era un saggio. 0veva capito il senso della vita e il valore della conoscenza.

    Tuttavia la sua esistenza fu piuttosto difficile, perch! -uqman era uno schiavo.

    4u venduto a un ricco signorotto arabo, che lo impegn$ in mille servizi. #n breve tempo, per$, il padrone riconobbe lequalit7 di -uqman, e lo schiavo divenne il suo preferito.

    %-a vita ha infierito su di te, -uqman, impedendoti di essere un uomo libero. a le tue conoscenze ti permettono di nonessere soffocato dalla schiavit+. 5 inoltre, col tuo spirito, puoi librare altrove, in cieli pi+ limpidi.(

    -o schiavo saggio godeva della simpatia del padrone. -uomo non assaggiava cibo, se prima non lo aveva condivisocon -uqman. Ci$ era ormai unabitudine. #l signorotto lo faceva per dimostrare a -uqman un sincero apprezzamentodelle sue qualit7 spirituali.

    Daltra parte egli aveva deciso di liberare lo schiavo, non appena se ne fosse presentata loccasione.

    %"no come -uqman non deve vivere in cattivit7. a gli render$ la libert7 solo quando scoprir$ che la sua gratitudinenei miei confronti & immensa.(

    "n giorno, i mercanti duna citt7 vicina portarono al signorotto una partita dangurie, assai succulente a prima vista.Come al solito, prima di mangiarle luomo le sottopose al giudizio di -uqman.

    -o schiavo mangi$ una porzione danguria, con grande partecipazione. )embrava proprio, a giudicaredallatteggiamento di -uqman, che il frutto fosse prelibato. Cos/ il signorotto decise, senza esitare, di mangiare la sua

    parte. Dopo pochi istanti, per$, dovette smettere. Disgustato, stava addirittura per sputare languria1

    -uomo and$ su tutte le furie, e se la prese con lo schiavo. -a possibilit7 della liberazione di -uqman stava forse persvanire'

    %Questanguria ha un sapore insopportabile, tanto & acre1 *erch! non me lhai detto, -uqman' *ensavo che fossi sempresincero con me1(

    "milmente, lo schiavo rispose2

    %*adrone1 )ono sempre sincero con te. a non puoi chiedermi di criticare le cose che mi offri. on oso farlo, perch!sarei un ingrato. #o dipendo da te e dalla tua bont7. # tuoi doni saranno sempre ben accetti, anche se riguardassero coseripugnanti. Daltra parte, per me non sarebbero tali. Tutto ci$ che mi dai & buono, poich! lo offri generosamente.(

    #l signorotto capi che -uqman aveva sacrificato il proprio gusto personale in favore della sua immensa gratitudine. Cos/,cap/ che era giunto il momento di liberare lo schiavo saggio.La Sagge""a

    Tre pesci vivevano nelle acque di un lago. "no era molto saggio, un altro parzialmente saggio e lultimo molto sciocco.-ambiente naturale forniva loro il necessario, e accanto al lago scorreva un torrente, in cui andavano a cambiare

    acqua.

    ulla sembrava turbare la loro quiete, ma un giorno alcuni pescatori capitarono nei pressi del lago.

    %>uardate che bei pesci. Chiss7 che carni prelibate1 0ndiamoli a prendere.(

    %0spetta1 0nche loro ci hanno visto. on si faranno catturare facilmente. Dobbiamo tornare al momento buono, eintanto preparare le reti.(

    entre i pescatori si allontanavano, i pesci furono colti dal terrore. Di l/ a poco sarebbero stati catturati. Come potevanosfuggire allinsidia'

    Ciascuno di loro ag/ in base al suo grado di saggezza.

    #l pi+ saggio pens$ che poteva evitare sicuramente la cattura, gettandosi nel torrente. -i i pescatori non lo avrebberocercato, e in ogni caso non sarebbero riusciti a prenderlo, poich! le acque del torrente erano pi+ profonde di quelle del

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    incontrarla6 avrebbe dimostrato la sincerit7 dei suoi sentimenti par=

    tendo alla sua ricerca nel disprezzo del pericolo.

    Con lanima infiammata dalle parole della messaggera, )aliB sent/

    diminuire in lui la paura della collera del re. 0llora usc/ di casa e and$

    a gironzolare per la citt7, elaborando mille piani per incontrare la sua

    amata.

    on aveva fatto molta strada, quando vide una folla che si accalcava

    attorno a un uomo condannato al supplizio della frusta.

    Che cosa ha fatto', chiese )aliB.

    -a gente rispose2

    Questuomo ha parlato della principessa con ammirazione2 il re,

    naturalmente, lo ha condannato a questo castigo.

    0lla vista di quella carne lacerata, )aliB fu colto dallorrore, gli si

    strinse il cuore ed ebbe paura di subire la stessa sorte se si fosse

    ostinato ad alimentare i suoi segreti desideri.

    Tuttavia, prosegu/ il suo cammino con il cuore nuovamente colmo

    di ammirazione e pi// che mai determinato. Aicominci$ a escogitare

    nuovi piani per incontrare la giovane donna.

    0llangolo di una strada vide una folla che fischiava un mercante

    che veniva cacciato dal suo negozio6 la gente gli tirava del fango, e

    quando i soldati del re gettarono sulla strada la sua mercanzia, la gente

    se ne impadron/ immediatamente.

    )aliB chiese cosa stesse succedendo, e gli risposero2

    cos/ che coloro che desiderano la figlia del nostro saggio e

    potente padrone, il re, si coprono di vergogna1 Questuomo ha scritto

    unode alla principessa.

    0lla vista del castigo che avrebhe potuto essergli inflitto, il cuore di

    )aliB si raggel$. a ritrov$ subito la determinazione iniziale e prosegu/

    per la sua strada.

    *oco canopo incroci$ un uomo che camminava guardando verso il

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    cielo. 0llimprovviso spuntarono le guardie reali, che lo afferrarono

    brutalmente e lo portarono via con la forza. )aliB chiese ai passanti

    quale crimine avesse commesso queEEuomo.

    >uardare in alto & un c/elitto, risposero. Colui che alza lo

    sguardo, un giorno o laltro potrebbe sorprendersi a fissare la f/nestra

    della torre dove vive la principessa. isogna quindi impedirglielo.

    5 fu cos/ che )aliB, per prevenire una simile sorte, si mise a ram=minare con lo sguardo a terra.

    5ra gi7 un bel po che proseguiva a testa bassa, quando si trov$ di fronte la venditrice ambulante.

    >iovanotto, gli disse, tu non stai facendo niente per la principessa. )e lami come lei ti ama, devi fare qualcosa pernon rischiare di deluderla.

    iovanotto, gli dissero, noi siamo afflitti per la morte di un nostro caro familiare. a tu, un estraneo, non hai dirittodi irrompere in questa casa e di comportarti in modo cos/ scorretto. #noltre, non si tratta di una donna, ma di un uomo.

    )aliB prosegu/ per la sua strada.

    )i ritrov$ ben presto a un bivio dove era seduto, con gli occhi socchiusi, un venerabile saggio ? che di fatto era unmaestro sufi ? che gli disse2

    )aliB, amico mio, ti resta poco tempo per trovare la principessa.

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    "n ragazzino prov$ un immenso dispiacere

    nel trovare la sua tartaruga a pancia allaria,

    immobile e senza vita accanto allo stagno.

    )uo padre fece del suo meglio per consolarlo2

    %on piangere, figliolo.

    *repareremo un bel funerale per la signora

    Tartaruga6

    le costruiremo una piccola bara tutta foderata

    di seta

    e chiederemo al becchino di porre sulla tomba

    una lapide con inciso il nome della signora Tartaruga.

    *oi le porteremo ogni giorno dei fiori freschi

    e porremo tuttintorno un piccolo steccato(.

    #l bambino si asciug$ gli occhi e si dichiaro

    entusiasta dellidea.

    Quando tutto fu pronto, il padre, la madre, la

    cameriera

    e il bambino in testa partirono in corteo

    marciando con aria solenne

    verso la stagno dovera la morta.

    a questa era scomparsa.

    0llimprovviso scorsero la signora Tartaruga

    che emergeva dal fonda del laghetto, nuotando

    allegramente.

    #l piccolo fisso la sua amica in preda a profonda

    delusione ed esclam$2

    %"ccidiamola(.

    I discorsi serali

    Cera una volta un anziano aestro che aveva un gruppo assai numeroso di discepoli che, periodicamente, andavano adascoltarlo. 0lcuni di loro, presi dallentusiasmo di seguire la 9ia, gli dissero2 aestro1 )appiamo quanto il discepolodeve darsi nelle mani della >uida, divenendo leggero come una foglia per essere sospinta dal >rande 9ento. oi lovogliamo1 #l desiderio della meta ci brucia dentro. #l maestro sorrise, perch! conosceva i loro cuori e sapeva cosa si

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    celava in essi e per un certo tempo non gli chiese nulla. Quando giunse il momento, il aestro chiese ad uno di portaredelle rose in un certo luogo. 0d un altro chiese di trasportare un diamante di sua propriet7 ad un uomo, suo amico, cheera molto lontano. 0d un altro ancora chiese di portare a termine un lavoro molto faticoso che lo avrebbe tenuto per deigiorni lontano dalla sua casa. #l primo discepolo rimase esterrefatto e, con il sorriso sulle labbra, neg$ la suadisponibilit7. #l secondo inizi$ a scusarsi ed a giustificarsi, sino a quando lui stesso fu convinto che continuare achiedergli di occuparsi del diamante sarebbe stato disumano. #l terzo conferm$ la sua disponibilit7 e poi si rese

    irreperibile per il giorno in cui sarebbe dovuto partire. -a sera stessa, ai discepoli rimasti, il maestro disse2 5ssere nella9ia non vuol dire imparare nuove filosofie, ma soprattutto darsi al -avoro. # buoni propositi, gli entusiasmi, i buoniideali, servono a poco. Ci$ che & necessario & il fare, ed il fare ben condotto secondo i termini del giusto tempo e nelgiusto modo. 0ltrimenti ci$ che io insegno non potr7 penetrare. Quei tre amici hanno perso lopportunit7 di entrare insintonia diretta con l#nsegnamento e di capire attraverso lesperienza. )i accontentano di ascoltare i miei discorsi serali.Questo non li porter7 mai da nessuna parte.

    Il Sasso $iracoloso***

    #n un villaggio una donna ebbe la sorpresa di trovare sulla soglia di casa uno straniero piuttosto ben vestito che lechiese qualcosa da mangiare. %i dispiace(, ella rispose, %al momento non ho in casa niente(. %on si preoccupi(,replica la sconosciuto amabilmente. %

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    "no di essi rispose2 *robabilmente no1ene rispose lHanziano professore. )i pieg$ di nuovo e questa volta tir$fuori da sotto al tavolo un secchio di sabbia. Con delicatezza vers$ lasabbia nel vaso. -a sabbia and$ a riempire gli )pazi tra i grossi ciottoli ela ghiaia. 0ncora una volta domand$2 Questo vaso & pieno' Questa volta,senza esitare e in coro, i suoi allievi risposero2 o1

    ene1 soggiunse il vecchio professore. 5, come ormai si aspettavano i suoiprestigiosi allievi, prese la brocca dellHacqua che stava sul tavolo eriemp/ il vaso fino al bordo.-Hanziano professore alz$ allora gli occhi verso il gruppo e domand$2 Qualegrande verit7 ci dimostra questo esperimento' #l pi+ furbo, il pi+ audacedei suoi allievi, ripensando allHargomento del corso rispose2 Dimostra cheanche quando si crede che la nostra agenda sia completamente piena, ci si

    possono aggiungere altri appuntamenti, altre cose da fare.o rispose il vecchio professore on & questo. -a grande verit7 chequestHesperimento ci dimostra & la seguente2 se non si mettono per primi isassi pi+ grossi allHinterno del vaso, non ci si potr7 mettere tutto ilresto in seguito. Ci fu un profondo silenzio, mentre ciascuno prendevacoscienza dellHevidenza di questa affermazione. -Hanziano professore disse

    allora2 Quali sono i sassi pi+ grossi nella vostra vita' -a vostra salute'-a vostra famiglia' # vostri amici e le vostre amiche' Aealizzare i vostrisogni' 4are ci$ che vi piace' #mparare' Difendere una causa' 5ssererilassati' Darsi il tempo' 8 cose del tutto diverse' Quello che dobbiamoricordarci & lHimportanza di mettere per primi nella propria vita i )0))#*#"H >A8))#, altrimenti si rischia di non riuscire a fare . . . la propriavita. )e si da *riorit7 alle minuzie :la ghiaia, la sabbia; ci si riempir7la vita di inezie e non si avr7 a sufficienza del tempo prezioso daconsacrare alle cose importanti della vita.0llora non dimenticate di porvi la domanda2 Quali sono i )0))# *#"H >A8))# nella mia vita' 5 poi mettete li per

    primi nel vostro vaso. Con un cenno amichevole della mano lHanziano professore salut$ il suo uditorio elentamente usc/ dallHaula.

    Parlare o***

    )ul mercato, un venditore ambulante offre, per due monete dargento, un uccello dai colori meravigliosi, rosso, verde,giallo, blu.

    %5 soprattutto, parla(, precisa il mercante nel suo imbonimento. %5 capace di ripetere tutto ci$ che gli viene detto.Cornprate Euccello delle isole1 Chi vuole Euccello delle isole'(

    Tutte le mattine, questa rarit7 provoca una grande meraviglia fra gli avventori, ma nessuno la acquista2 essi infattireputano che il prezzo sia elevato, troppo elevato, e il mercante non la vuole assolutamente abbassare.

    #l giorno seguente, e la volta di >iuf7 di presentarsi sul mercato con un tacchino, appoggiato su un trespolo2 un tacchinotutto nero che ha presa dal suo cortile, e per il quale egli non chiede meno di tre monete dargento.

    5 forse diventato pazzo' 0 meno che non stia preparando ancora qualche colpo alla sua maniera...

    %)piegaci questo mistero(, finisce per chiedergli un uomo, davanti ai curiosi che si erano assemblati. %Come puoisperare di vendere un tacchino a un tale prezzo, quando per la stessa somma si pu$ avere un gregge intero'(

    %on polemizzate, ignoranti1 )e Euccello di ieri valeva due monete dargento, il mio ne vale ben tre. 5 non abbasser$il mio prezzo dun centesimo(.

    %## tuo scherzo e di cattivo gusto, >iuf7. -uccello che abbiamo visto ieri era una meraviglia. *arlava1(

    %>iustamente(, risponde >iuf7, %giustamente1 #l mio tacchino, di contro, fa molto meglio1(

    %0h, e che cosa'(

    %*ensa1(

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    *ono pronto per il Viaggio4 disse un allievo all0insegnante che era davanti a lui. ;ene, allorasei pronto per partire4 Certamente, rispose l0allievo, ma devo preparare l0euipaggiamento. %iche tipo di euipaggiamento hai &isogno ;eh dei vestiti, di tutti i miei risparmi e di unuintale di sigarette. Io non potrei mai partire sen#a portare con me le sigarette. lungo. )on c0 altro modo che lasciare le tue sigarette a casa6 Cosadici *e tu non vuoi insegnarmi come posso fare a portare con me le sigarette vuol dire che seiinesperto ed incapace. decise di vedere se poteva avere un'altraopportunit per trovare una vera ricche##a per se stesso. Egli cerc, cerc e cerc ancora, ma

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    non riusc> a ritrovare l'ingresso della caverna. 9rmai il desiderio di essere ricco era diventatoun'ossessione che non lo a&&andonava pi-. *i mise uindi a viaggiare per il mondo, finch+ ungiorno arriv davanti a un pala##o dove viveva il povero derviscio che sua madre aveva visto&arcollare vicino alla sua casa. 7oich+ erano mesi e mesi che cercava, &dullah fu felice diessere condotto davanti al derviscio, che era vestito in modo regale e circondato da unaschiera di discepoli. "9h, ingrato6", disse il derviscio, "ora ti mostrer ci che il candela&ro pu

    fare veramente". 7rese un &astone e colp> il candela&ro: ogni &raccio si trasform in un tesoropi- grande di uello che il giovane aveva potuto vedere nella caverna. Il derviscio fece portarevia l'oro, l'argento e i gioielli, affinch+ fossero distri&uiti fra gente meritevole, ed ecco che dinuovo riapparve il candela&ro, pronto per servire ancora. Il derviscio si rivolse al giovane:"Visto che non sei affida&ile nel fare le cose correttamente, e dato che hai tradito la fiducia cheavevo riposto in t, devi lasciarmi. 5uttavia, dato che hai riportato il candela&ro, puoi portartivia un cammello e un carico d'oro". &dullah pass la notte al pala##o, e all'al&a riusc> anascondere il candela&ro nella sella del cammello. )on appena arrivato a casa, accese lecandele e colp> il candela&ro col &astone. 5uttavia, non aveva ancora imparato il procedimentomagico: an#ich+ tenere il &astone con la mano destra, si serv> della sinistra. I dodici dervisciapparvero immediatamente, presero l'oro e i gioielli, sellarono il cammello, afferrarono ilcandela&ro e sparirono. $a situa#ione di &dullah era peggiore di prima perch+ ser&ava sempre

    il ricordo della sua inettitudine, della sua ingratitudine, del suo furto e del fatto che la ricche##aera stata a portata di mano.

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    oppure si affievoliscono sen#a controllo. $0uomo solo un piccolo essere che, sen#a controllo,si muove nello spa#io che crede di dominare. In fin dei conti tutti noi siamo molto teneri nelnostro senso di poten#a, capaci di ingannare soprattutto noi stessi. 1In fin dei conti sei tu checontrolli la tua vita2 ci diciamo 1)on perderlo mai uesto controllo, non lasciarlo4 perch+altrimenti potresti scontrarti con la dure##a altrui e la sofferen#a.2 Eppure se ci soffermiamo suuesta domanda dovremmo anche chiederci: se controlliamo la nostra vita, perch+ non

    possiamo controllare la nostra morte 7erch+ non possiamo decidere di non morire *edavvero siamo solo noi gli artefici del nostro destino perch+ i &im&i del per tutti coloro che sanno ascoltare: 1Vivi ognimomento come se fosse l0ultimo2. Il suo volto sem&ra accigliato, severo, autoritario. accanto e cerca di ascoltarne la voce silen#iosa che emerge da uelle falseimmagini create dalla paura. 1Vivi ogni momento come fosse l0ultimo. $otta, credi, com&atti.*ii felice di poter credere in te stesso in uesto giorno, prendi il tuo progetto, il seme che hainel cuore, la tua ispira#ione e lotta per concreti##arla. %edica tutto te stesso in uello che fai.VIVI per imparare a morire2. Chi sa interpretare il senso profondo delle parole che la )aturaapparentemente crudele pronuncia, chi detiene uesta conoscen#a che va oltre l0apparen#a, haede. $a ede conoscen#a del messaggio nascosto, nulla ha a che fare con il 1credere2.

    La Storia: cos lesoterismo3iuf stava nella corte di un grande Be che si interessava di filosofie segrete. /n giorno venneda lui convocato per una uestione seria. 13iuf, tu hai acuisito, si dice, la conoscen#a deimisteri. Vorrei allora che tu mi dicessi che cosa una certa scien#a occulta chiamata

    esoterismo, mi sem&ra2. 17er la &ar&a di 3iuseppe, mio Be, non ho mai sentito parlare diuesta scien#a62 1E&&ene, informati, domanda. Voglio che tu mi faccia un rapporto su uesto,fra un mese.2 /n mese dopo, 3iuf, che nel frattempo si era limitato a coltivare il giardino e aprendersi cura del suo asino, come sempre, torna a corte a mani vuote. 13iuf, vedo che haidimenticato ci che ti avevo domandato62 1%imenticato 7adrone6 =o percorso province intere,ho domandato ai pi- illustri saggi, ho letto centinaia di trattati. E che %io mi maledica semento62 1stupido che sem&ra un tacchino che chioccia. 1Come, carota Che significa uestasciocche##a62 1CB9562 ripete con lo stesso tono 3iuf. 1=o imparato due cose infattisull0esoterismo. $a prima che molti asini se ne interessano. $a seconda che,

    fortunatamente, la parte migliore nascosta2.La storia:/n cavaliere vide dall'alto del suo cavallo un serpente velenoso infilarsi nella gola di un uomoaddormentato, e si rese conto che se uell0uomo avesse continuato a dormire, il veleno loavre&&e sicuramente ucciso. %i conseguen#a prese a frustare il dormiente finch+ non sisvegli. )on avendo tempo da perdere lo trascin a for#a sotto un al&ero, ai piedi del ualec'erano delle mele marce( lo costrinse a mangiarle, poi lo o&&lig a &ere lunghi sorsi di acuadel ruscello. ". l calar della notte, finalmente, l'uomo,esausto, strama## a terra e vomit le mele, l'acua e il serpente. Quando vide ci che erauscito dal suo corpo, cap> uanto era accaduto e implor il perdono del cavaliere. Questa lanostra condi#ione. Quando leggerete uesto, non confondete la storia con l'allegoria, nel'allegoria con la storia. Coloro che hanno ricevuto la conoscen#a hanno in cam&io delleresponsa&ilit. Coloro che non l'hanno ricevuta non ne hanno, indipendentemente da uelloche pensano. $'uomo che era stato salvato disse al cavaliere: "*e mi avessi avvertito, avrei

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    accettato di &uon grado il tuo trattamento". "*e ti avessi avvertito", rispose il cavaliere, "nonmi avresti creduto, oppure saresti rimasto parali##ato dalla paura o saresti fuggito, oppure,ancora, ti saresti riaddormentato per cercare l'o&lio. E non ci sare&&e stato pi- tempo".*pronando il suo cavallo, il misterioso cavaliere si allontan al galoppo.

    La Storia:

    /n uomo si port nella pu&&lica pia##a di un paese orientale. Con viso mesto sal> su un &ancoe ini#i a dire a voce alta: *ono un cane. )on mi definite uomo. Quello che faccio, uello chesento, i miei pensieri e le mie a#ioni rappresentano un me stesso che, ahim, vorrei diverso.Invece sono simile ad una &estia indomita, irruente, implaca&ile, notturna, che si lasciaprendere dalle passioni pi- distruttive. /n giorno inneggio a %io, un altro sono amico del sonnoe della dimentican#a. $0altra notte avevo &evuto, ero in preda ad una droga che mi offuscava lamente ed il cuore ed ho ucciso un uomo, un innocente. %opo averlo ucciso ho dan#ato inprenda al mio offuscamento sul suo cadavere, ho riso, preso com0ero dall0u&riacatura della miavanit, perso nel piacere degli istinti sen#a volont. *ono un mostro e uesto non lo tollero iostesso. $0unica cosa che oggi posso fare denunciare a tutti voi uesti miei errori e ricevere davoi la giusta ricompensa determinata dalla $egge: lapidatemi. )el frattempo un vecchio *aggioche aveva molti discepoli al seguito gli si accost, proprio per impedire alla folla di riversarsi su

    di lui. 3uardandolo dritto negli occhi gli disse: 1ratello mio, vero tu meriteresti la morte chetu stesso hai inflitto e sappi per certo che pagherai per ogni tuo s&aglio. Eppure esiste unvantaggio concreto in uesta tua situa#ione: finalmente per la prima volta, ti stai osservandoper uello che in realt sei veramente. *olo uando uesto accade l0uomo pu ini#iare davveroil cammino di cam&iamento. %a uel giorno uell0individuo divenne un grande allievo. )eglianni divenne anche uno dei pi- grandi grave e che solo dell'acuapotesse risolverlo. $a solu#ione era troppo facile6 llora mi rivolsi dal medico pi- &ravo e glichiesi: "%ottore... ho una strana sensa#ione di arsura... che mi travolge, mi secca la gola e lela&&ra. Che cosa sar" Il %ottore era incredulo, non aveva mai visto una cosa del genere."

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    farlo viene aiutato e non pu mentirsi, decade il velo delle sue men#ogne. $0individuo ini#ia adosservarsi con spra##i di oggettivit. Questa visione determiner la frantuma#ione dei suoisogni, delle false idee che ha su se stesso: il lavoro sulla maschera. Questo generer in lui unasofferen#a sottile, nata dalla constata#ione. Questa constata#ione, uesti risvegli momentaneilo porteranno a soffrire conseguentemente. /n sogno disilluso sempre una piccola morte.Questo generer in lui la fede, cio uella spinta 8sorta dalla conoscen#a di uello che lui

    realmente a stare vicino al suo limite per tendere al superamento. llontanarsi da tuttouesto sar perdere il contatto con la realt, perdere il senso del suo limite, perdere laconoscen#a del reale4. In tre parole: perdere la fede.

    Storia

    3iuf va a casa del suo principale, a portargli i rendiconti del mese precedente e lo trova atavola che mangia prosciutto al forno e salsicce. 1Caro 3iuf, siedi ui e mangia un po0 diuesto prosciutto. E0 suisito.2 1.2 1llora prendi un&el &icchierone di vino62 1


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