l'Alternanza scuola lavorol'Alternanza scuola lavorol'Alternanza scuola lavorol'Alternanza scuola lavoroLe impressioni dei Rappresentanti
della Consulta sull’ASL.alcune informazioni utili …. per tutti gli studenti
Annamaria Pretto – [email protected]
Quali informazioni hai sull’Alternanza Scuola Lavoro?
Intervistati dai Referenti regionali
della Consulta, alcuni
Rappresentanti degli studenti
esprimono la loro idea di
Alternanza.
I loro interventi appaiono
particolarmente interessanti e utili,
anche per alcune puntualizzazioni.
2A.P
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Quanto le idee di Alternanza espresse dagli studenti
rispondono alle indicazioni della normativa?
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Che cosa s’intende con «Alternanza» (abbreviato: ASL)
IO SO CHE CON ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SI INTENDE CHE AL MATTINO SI VA A SCUOLA E AL POMERIGGIO SI VA IN UFFICIO O ALTRO CHE C’ENTRA CON IL MIO STUDIO.
IO SO CHE CON ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SI INTENDE CHE AL MATTINO SI VA A SCUOLA E AL POMERIGGIO SI VA IN UFFICIO O ALTRO CHE C’ENTRA CON IL MIO STUDIO.
4A.P
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L’Alternanza: dove, come, quando
Lo studente intervistato definisce l’Alternanza in base a tre
caratteristiche:
● Dove viene svolta l’attività: non solo a scuola, ma anche
fuori dalla scuola (“ufficio o altro”)
● Come viene svolta l’attività: l’attività svolta fuori dalla
scuola deve essere coerente con l’attività svolta a scuola
(“che c’entra con il mio studio”)
● Quando viene svolta l’attività fuori dalla scuola: non solo il
pomeriggio, ma anche il mattino
5A.P
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IL IL IL IL “DOVE”: L’AMBIENTE LAVORATIVO “DOVE”: L’AMBIENTE LAVORATIVO “DOVE”: L’AMBIENTE LAVORATIVO “DOVE”: L’AMBIENTE LAVORATIVO DELL’ALTERNANZA, OLTRE LA SCUOLADELL’ALTERNANZA, OLTRE LA SCUOLADELL’ALTERNANZA, OLTRE LA SCUOLADELL’ALTERNANZA, OLTRE LA SCUOLA
I requisiti della struttura ospitante: capacità strutturali, tecnologiche e organizzative
scienza fatti
metodo
esperienza esperienza esperienza esperienza
teorie
idee
apprendimentoapprendimentoapprendimentoapprendimento
esperienzaesperienzaesperienzaesperienza
6A.P
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Il “dove”: l’ambiente lavorativo dell’ASL
● imprese
● associazioni di rappresentanza
● camere di commercio
● enti pubblici e privati
● enti del terzo settore,
● ordini professionali
● musei - istituti operanti nei settori del patrimonio e delle
attività culturali, artistiche e musicali
● enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale
● enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI
D.Lgs 77/2005, art 1,2L. 107/2015, art. 1, 34
7A.P
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Il «dove» nell’Impresa Formativa Simulata
(abbreviato: IFS)
● l’ambiente lavorativo è il laboratorio della scuola
● gli studenti «riproducono il modello
lavorativo di un’azienda vera … con il
tutoraggio dell'azienda madrina»
● alle aziende virtuali in rete, la rete
telematica delle imprese formative
simulate, attraverso una Centrale di
Simulazione (SimuCenter) consente di
simulare le azioni legate alle aree
specifiche di qualsiasi attività
imprenditoriale. Guida Operativa MIUR, pp. 35-38
8A.P
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Il “dove” fuori dalla scuola: i requisiti
● a) spazi adeguati per l’esercizio delle attività (capacità strutturali) ;
● b) attrezzature in regola con le norme vigenti in materia di verifica e collaudo tecnico (capacità tecnologiche)
● c) deve essere garantita la presenza di un tutor (capacità organizzative)
Guida Operativa MIUR, pp. 30-31
9A.P
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Il “dove” dell’ASL: lo studente al centro
● a) in caso di studenti con disabilità, non possono esservi barriere architettoniche;
● b) ad ogni studente deve essere offerta un’esperienza adeguata e diretta del processo di
lavoro in condizioni di sicurezza;
● c) deve essere garantita la presenza di un tutor esterno, dotato di competenze professionali e di affiancamento formativo
Guida Operativa MIUR, pp. 30-31
10A.P
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IL “COME” IL “COME” IL “COME” IL “COME” DELL’ALTERNANZA: LE ATTIVITÀDELL’ALTERNANZA: LE ATTIVITÀDELL’ALTERNANZA: LE ATTIVITÀDELL’ALTERNANZA: LE ATTIVITÀ
«periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa»
D.Lgs 77/2005
scienza fatti
metodo
esperienza esperienza esperienza esperienza
teorie
idee
apprendimentoapprendimentoapprendimentoapprendimento
esperienzaesperienzaesperienzaesperienza
11A.P
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Il “come” : le attività di apprendimento in Alternanza
con l’Alternanza scuola-lavoro
● la formazione in aula è
sistematicamente collegata con l'esperienza pratica
● si raggiungono risultati di
apprendimento equivalenti agli
esiti che si conseguono a scuola
● le competenze raggiunte in
Alternanza sono certificate
PER ME SCUOLA E LAVORO NON DEVONO ESSERE SEPARATE
PER ME SCUOLA E LAVORO NON DEVONO ESSERE SEPARATE
D.Lgs 77/2005, art. 212A
.P./
USR
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IL “COME” DELL’ALTERNANZA: IL “COME” DELL’ALTERNANZA: IL “COME” DELL’ALTERNANZA: IL “COME” DELL’ALTERNANZA: LO LO LO LO STUDENTE AL CENTROSTUDENTE AL CENTROSTUDENTE AL CENTROSTUDENTE AL CENTRO
Garanzie, impegni, responsabilità
scienza fatti
metodo
esperienza esperienza esperienza esperienza
teorie
idee
apprendimentoapprendimentoapprendimentoapprendimento
esperienzaesperienzaesperienzaesperienza
13A.P
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Il “come” : la responsabilità dello studente nella
valutazione delle attività di Alternanza
Nella Carta dei diritti e dei doveri degli
studenti in Alternanza scuola lavoro,
concernente i diritti e i doveri degli
studenti … impegnati nei percorsi di Alternanza si prevede la possibilità, per lo studente, di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studio.
(Guida operativa, p. 10
«Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in Alternanza scuola
lavoro», attualmente in fase di approvazione)
14A.P
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Il “come” dell’ASL: lo studente al centro,
la responsabilità della scuola
GLI STUDENTI DOVREBBERO AVERE LA POSSIBILITÀ DI ANDARE DOVE VOGLIONO MA NON È COSÌ.
GLI STUDENTI DOVREBBERO AVERE LA POSSIBILITÀ DI ANDARE DOVE VOGLIONO MA NON È COSÌ.
E’ LO STUDENTE DA NOI CHE DECIDE IN QUALE AZIENDA O UFFICIO ANDARE, IN BASE AL PROPRIO
PERCORSO DI STUDI
E’ LO STUDENTE DA NOI CHE DECIDE IN QUALE AZIENDA O UFFICIO ANDARE, IN BASE AL PROPRIO
PERCORSO DI STUDI
15A.P
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Il “come” dell’ASL: lo studente al centro,
la scuola responsabile dell’attività
● È la scuola responsabile dei percorsi di Alternanza scuola lavoroche sono progettati per favorire l’apprendimento e l’orientamento dei suoi studenti
● Lo studente può andare alla ricerca del luogo in cui svolgere l’attività se questo è previsto dal progetto che la scuola ha precedentemente condiviso con le strutture ospitanti
16A.P
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Il “come” dell’ASL: lo studente al centro, per
apprendere e orientarsi attraverso l’esperienza
lavorativa
● la responsabilità del percorso è in capo alla scuola
● i “periodi di apprendimento in situazione lavorativa” … “non costituiscono rapporto individuale di lavoro”
D.Lgs 77/2005
● lo stato giuridico rimane quello di studente
Guida operativa, p. 7
OTTIMO PROGETTO L’ALTERNANZA, SE FOSSE
BEN RETRIBUITO.
OTTIMO PROGETTO L’ALTERNANZA, SE FOSSE
BEN RETRIBUITO.
17A.P
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Ven
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Il “come” dell’ASL: lo studente al centro,
per la sua “tutela”
«PENSO PERÒ CHE [L’ASL] NON SIA FATTA NEL MODO MIGLIORE PERCHÉ SI PERDE LA VALENZA FORMATIVA (SI FANNO FOTOCOPIE O SE SI VA IN QUALCHE HOTEL TI LASCIANO NELLE HALL …)»« … Ottimo progetto se non scade nella manovalanza a basso costo…»
«Lo studente che è in stage
non è tutelato, non c’è
qualcosa di scritto che ci
tutela»
18A.P
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Il “come” : la tutela dello studente
nei documenti dell’Alternanza
Le attività di Alternanza svolte e presso contesti lavorativi debbono garantire allo studente la qualità del percorso e la sua tutela, secondo quanto indicato nei documenti della scuola:
il Progetto presentato nel PTOF di Istituto
i Documenti dei Dipartimenti
i Documenti del CTS / CS
i Progetti ASL del Consiglio di Classe
la Convenzione siglata tra la scuola e la struttura ospitante
il Patto Formativo con lo studente
i Documenti di valutazione degli esiti di apprendimento
la Certificazione delle competenze
19A.P
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Il “come” : la tutela dello studente
nella Convenzione
● …..
● b. natura delle attività che lo studente è chiamato a svolgere
● c. studenti coinvolti per numero e tipologia d’indirizzo di studi
● d. durata del singolo percorso formativo
● e. referenti degli organismi interni ed esterni all’istituzione
scolastica
● f. informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro per individuare modalità e i tempi della formazione
integrativa da erogare secondo lo specifico profilo di rischio
● i. obblighi e responsabilità dell’istituzione scolastica e della struttura ospitante ….
Guida operativa, p. 32
20A.P
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Il “come” : l’impegno dello studente
nel Patto formativo
è il documento con cui lo studente si impegna, tra l’altro, a rispettare determinati obblighi in Alternanza:
● rispetto di persone e cose
● abbigliamento e linguaggio adeguati
all’ambiente
● osservanza delle norme aziendali di orari, di
igiene, sicurezza e salute
● riservatezza relativamente ai dati acquisiti in azienda, ... seguendo le indicazioni del
tutor esterno e del tutor interno e facendo ad essi
riferimento per qualsiasi esigenza o evenienza.21A
.P./
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Il “come” dell’ASL rispetto agli Ordini del 2°°°° ciclo
OTTIMO PER I TECNICI, INUTILE PER
I LICEI.
OTTIMO PER I TECNICI, INUTILE PER
I LICEI.
COME CONCETTO È INTERESSANTE. IO
FREQUENTO UN LICEO CLASSICO CHE HA UN
APPROCCIO PREVALENTEMENTE
TEORICO
COME CONCETTO È INTERESSANTE. IO
FREQUENTO UN LICEO CLASSICO CHE HA UN
APPROCCIO PREVALENTEMENTE
TEORICO
FACENDO UN PROFESSIONALESONO MOLTO D’ACCORDO CON
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, DI SICURO CIÒ CHE IMPARI NEL PRATICANTATO NON LO IMPARI A
SCUOLA
FACENDO UN PROFESSIONALESONO MOLTO D’ACCORDO CON
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, DI SICURO CIÒ CHE IMPARI NEL PRATICANTATO NON LO IMPARI A
SCUOLA
LAVORO
PER ME ANCHE NEI LICEI È GIUSTA L’ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO22A
.P./
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Il “come” : lo studente al centro nelle attività dell’ASL
grazie al carattere laboratoriale
l’intelligenza ha bisogno di certe condizioni per affermarsi e svilupparsi; ha bisogno di essere nutrita di eventi e di affrontare prove che la fortifichino; ha bisogno di auto-mantenersi nell’esercizio di sé
E. Morin, La conoscenza della
conoscenza, Feltrinelli, Milano, 1989
l’intelligenza ha bisogno di certe condizioni per affermarsi e svilupparsi; ha bisogno di essere nutrita di eventi e di affrontare prove che la fortifichino; ha bisogno di auto-mantenersi nell’esercizio di sé
E. Morin, La conoscenza della
conoscenza, Feltrinelli, Milano, 1989
Grazie alle attività di Alternanza
gli studenti di tutte le scuole –
Licei, Istituti Tecnici e
Professionali – possono mettersi
alla prova e sviluppare
competenze
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Il “come” dell’ASL:
adeguata per tutti gli ordini del 2°°°° ciclo
L'attività di Alternanza svolta presso la
realtà lavorativa
● completa l’attività svolta in aula dove lo studente soprattutto
ascolta, piuttosto che agire
● sviluppa nuovi apprendimenti non solamente sul piano pratico, ma
anche sul piano teorico
● sfida lo studente a mettersi
direttamente in gioco perché si trova in
situazioni reali
24A.P
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IL “QUANDO” DELLE ATTIVITÀ DI IL “QUANDO” DELLE ATTIVITÀ DI IL “QUANDO” DELLE ATTIVITÀ DI IL “QUANDO” DELLE ATTIVITÀ DI ALTERNANZAALTERNANZAALTERNANZAALTERNANZA
per il riconoscimento del percorso di Alternanza è necessaria la frequenza di almeno il 75% delle ore
scienza fatti
metodo
esperienza esperienza esperienza esperienza
teorie
idee
apprendimentoapprendimentoapprendimentoapprendimento
esperienzaesperienzaesperienzaesperienza
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Il “quando” delle attività di Alternanza
IO SO DELLA L.107 CHE DALLA CLASSE 3° DELL‘ISTITUTO TECNICO
FANNO 400 ORE OBBLIGATORIE
IO SO DELLA L.107 CHE DALLA CLASSE 3° DELL‘ISTITUTO TECNICO
FANNO 400 ORE OBBLIGATORIE
NELLA NOSTRA SCUOLA SI DICE CHE 200 ORE SIANO
TROPPE …
NELLA NOSTRA SCUOLA SI DICE CHE 200 ORE SIANO
TROPPE …
26A.P
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Il “quando” delle attività di Alternanza
● 400 ore di ASL negli ultimi tre anni nei Tecnici e nei Professionali
● 200 ore di ASL negli ultimi tre anni nei Licei
● il monte ore comprende le attività previste dal progetto, svolte a scuola e in ambiente lavorativo
● le ore si distribuiscono nell'arco di un triennio
● il percorso di Alternanza è riconosciuto con almeno il 75% delle ore frequentate (400 o 200, a seconda del tipo di istituto)
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Il “quando” delle attività di Alternanza
l’Alternanza Scuola Lavoro è parte del percorso scolastico e può
svolgersi:
Guida operativa, p. 51
completamente all'interno del calendario e dell’orario
scolastico (quindi anche al mattino): le ore svolte confluiscono
tutte nel monte ore di frequenza scolastica obbligatoria (min.
75%)parzialmente (con proporzioni diverse, a seconda del
progetto formativo) all'interno del calendario e orario scolastico:
le ore svolte confluiscono parzialmente nel monte di frequenza
scolastica obbligatoria (min. 75%)
extra calendario e orario scolastico: le ore svolte portano
solamente al riconoscimento del percorso ASL (min. 75%)
28A.P
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L‘ALTERNANZA, OGGI, IN SINTESIL‘ALTERNANZA, OGGI, IN SINTESIL‘ALTERNANZA, OGGI, IN SINTESIL‘ALTERNANZA, OGGI, IN SINTESI
29A.P
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L‘Alternanza, oggi, in sintesi
● Che cos’è : è un percorso di 400 ore (negli IT e IP) e 200 (nei Licei)
da attuare nelle ultime tre classi dei tre ordini del 2°ciclo,
caratterizzato da attività di apprendimento in ambiente lavorativo
● A chi è rivolta : a studenti, almeno quindicenni
● Chi la realizza: la scuola (responsabile del percorso) in
convenzione con realtà lavorative
● Quando si svolge: in orario scolastico, del tutto o parzialmente
● Dove si svolge: a scuola & in contesto lavorativo
● Perché si realizza: per l'acquisizione di apprendimenti
equivalenti a quelli acquisiti a scuola e per orientarsi
30A.P
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