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LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Date post: 04-Oct-2021
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RegioneLombardia Direzione Generale Cultura Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati I LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO XIV-XIX secolo Mantova Milano Æ dicembre 1999 CIVITA progetto FRONTESPIZIO
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Page 1: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

RegioneLombardiaDirezione Generale Cultura

Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati

FRONTESPIZIO

LE ISTITUZIONI STORICHEDEL TERRITORIO LOMBARDO

XIV-XIX secolo

Mantova

Milano á dicembre 1999

CIVITAprogetto

I

Page 2: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

progetto CIVITALe istituzioni storiche del territorio lombardo

direzione generaleRoberto Grassiconsulenza archivistica e revisione editorialeMario Signori

progettazione tecnica e direzione operativaMichele GiordanoorganizzazioneConsorzio Archidata · Milano

Le istituzioni della città e della provincia di Mantovaredazione dei profili istituzionali particolariGiancarlo Cobelli

© 1999 · Regione Lombardia

Si autorizza la riproduzione della presente operacon il vincolo della completa citazione della fonte

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SOMMARIO

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SOMMARIO

Il progetto CIVITA, di Roberto Grassi .......... V

Presentazione, di Mario Signori................ 1

Nota tecnica, di Michele Giordano.............. 8Premessa ............................................................. 8I profili istituzionali ........................................... 8I riferimenti critici ........................................... 10L’indice ............................................................. 11

Nota introduttiva, di Giancarlo Cobelli.... 13

Profili istituzionali generali .................. 15Il territorio di Mantova(sec. XIV - 1797) ............................................. 15Comune (sec. XIV - 1784) ............................... 16Feudi imperiali nel territorio mantovano(sec. XIV - sec. XVIII) ..................................... 19Vicari, commissari, podestà, governatori(sec. XIV - 1750) ....................... SOMMARIO20Capitani del divieto (sec. XVI) ........................ 22Castellani, Capitani (sec. XVI) ........................ 22Giudici delle digagne (sec. XVI - 1784) .......... 23Preture (1750-1790) ......................................... 23Comune (1784-1797) ....................................... 25Distretto (1784-1797) ....................................... 26Amministrazione provinciale (1786-1791) ...... 27Provincia (1786-1791) ..................................... 28Intendenza politica (1786-1791) ...................... 29Congregazione municipale (1786-1791) .......... 31Amministrazione provinciale e comunale(1799-1800) ...................................................... 33

Dipartimento (1797-1816) ............................... 3Amministrazione centrale dipartimentale(1797-1805) .....................................................Prefettura (1802-1816)Viceprefettura (1802-1816) ..............................Distretto (1797-1816)Cantone (1805-1816) .......................................Cancelliere distrettuale (1797-1815) ...............Comune (1797-1802) .......................................Comune (1802-1805) .......................................Comune (1805-1816) .......................................Provincia (1816-1859) .....................................Delegazione provinciale (1816-1859) .............. 4Congregazione provinciale (1816-1859) .........Distretto (1816-1859) ......................................Cancelliere del censo (1815-1819)Commissario distrettuale (1819-1859) ............Comune (1816-1859) .......................................

Le istituzioni storichedel territorio lombardo.Mantova ...................................................53

Riferimenti generali ..............................189Riferimenti archivistici .................................. 18Riferimenti legislativi .................................... 18Riferimenti bibliografici ................................ 19

Indice dei toponimie delle istituzioni...................................195

Sigle e abbreviazioni ............................233

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Intestazione di sinistra

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IL PROGETTO CIVITA

Roberto Grassi

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IL PROGETTO CIVITA

Il progetto di schedatura delle istituzioni storichenasce in origine come una esigenza da parte della co-munità archivistica lombarda di poter disporre di unostrumento di supporto per una compilazione metodo-logicamente omogenea degli inventari archivistici, inparticolare di quelli delle istituzioni. Tale esigenza,che l’utilizzo dell’informatica nel lavoro archivisticoaveva contribuito a evidenziare, venne resa esplicitaed affrontata all’interno di un seminario dal titoloStandard, vocabolari controllati, liste d’autorità chesi tenne a Milano nel maggio del 1994 e a cui segui-rono alcune giornate di approfondimento ed esercita-zione pratica sui temi delle liste controllate. Nel corsodi quelle giornate, in seguito anche ad un dibattitotutt’altro che rituale, venne formulata l’idea di darevita ad una iniziativa di respiro regionale volta ad ela-borare una sorta di lista controllata delle istituzionilombarde che fosse utilizzabile nella produzione deimezzi di corredo relativi ai complessi archivistici pro-dotti dalle istituzioni e conservati negli archivi. Si co-stituì pertanto una piccola task force (composta, oltreche da chi scrive, da Michele Giordano, Loris Rizzi,Maurizio Savoja e Mario Signori) che cercò di defini-re un modello per la raccolta e l’organizzazione deidati. Quel modello è stato poi adeguatamente svilup-pato, integrato e corretto da parte dei colleghi archivi-sti che hanno successivamente partecipato alla faseoperativa della raccolta dati. Parallelamente al model-lo è stata sviluppata altresì un'applicazione informati-ca studiata espressamente per la raccolta sistematicadelle informazioni.

Il risultato di questo lavoro di progetto e di ricercè stata la pubblicazione di due volumi in edizionprovvisoria – relativi alle istituzioni delle provincie dBergamo e di Brescia – che sono stati presentatpubblico nel giugno del 1997. La benevola accoglieza riservata a queste due pubblicazioni ha incoraggto il completamento dell’opera che viene ora pubbcata al completo e in una veste meno provvisoria.

La Presentazione e la Nota tecnica illustrano sia leprincipali caratteristiche dell’impianto concettualdel lavoro sia le modalità di esposizione delle infomazioni raccolte. Qui vorrei solo brevemente ricordre come l’obbiettivo del progetto non è limitato alproduzione di una mera lista – per quanto articolatcomplessa – ma intende abbinare ad essa succintifili delle varie istituzioni censite. Si è ritenuto utile afiancare agli elementi puramente identificativi unbreve nota sulle competenze, sulla organizzazioneterna e su altre informazioni ritenute interessanti gnalandone le fonti archivistiche, normative e bibligrafiche. Abbiamo cioè pensato ad uno strumeninformativo utile non solo agli archivisti (per la compilazione ed il controllo degli indici inventariali) maanche, e soprattutto, agli utenti degli archivi: una spcie di mappa per orientare chi si accosta alla ricenella complessa trama che istituzioni di vario genee natura hanno disegnato sul territorio regionale intre cinque secoli di storia. Per assecondare ancor glio questo bisogno di informazioni si è pensato ache di premettere al risultato del lavoro di ricercaschedatura relativo a ciascuna delle province cenun insieme di Profili istituzionali generali in grado di

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Roberto Grassi

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inquadrare sistematicamente le istituzioni che nellarealtà della Lombardia hanno avuto maggiore rilievoe continuità.

Va detto subito che le informazioni presenti nelvolume si riferiscono ai soli enti ed organi della am-ministrazione locale e di quella periferica statale. Sitratta di una messe di dati molto ricca, ma occorre an-che avvertire che le testimonianze spesso lacunose ela frammentarietà delle fonti consultate hanno fatto sìche le informazioni qui presentate si prestino a possi-bili arricchimenti, integrazioni e rettifiche. O almenoquesto è il nostro augurio: riteniamo infatti che, so-prattutto con il progredire degli interventi di riordinoe inventariazione delle fonti archivistiche locali, sipossa ampliare e approfondire la conoscenza sulla vi-cenda storica delle istituzioni lombarde.

Nulla è detto in questo lavoro, d'altra parte, riguar-do ad altre tipologie istituzionali, in primis alle istitu-zioni periferiche delle amministrazioni giudiziarie efinanziarie dall’epoca napoleonica in poi, agli enti as-sistenziali e a quelli religiosi. Questa è una delle ra-gioni che ci hanno indotto a parlare, qualche riga so-pra, di una veste meno provvisoria con cui vienepresentato il lavoro, e non certo di una veste definiti-va. Molte ricerche potrebbero – e dovranno, ci augu-riamo – essere avviate, infatti, per completare questa

mappa delle istituzioni lombarde che presentiamcosì ricca per molti versi ma così scarna per moltetre ragioni.

La provvisorietà di questo lavoro, d'altra partpoggia anche su altre ragioni, altrettanto valide quto le prime. Non è ragionevole pensare, infatti, ctutto il patrimonio di informazioni raccolto nello svolgimento del progetto CIVITA possa trovare la propriaunica destinazione in una pubblicazione a stamcome quella che presentiamo. Già quando il progemuoveva i suoi primi passi non era difficile intravvedere la possibilità di diffondere le informazioni che incominciavano a raccogliere tramite mezzi che nfossero solo la carta stampata, ovvero l’informaticala telematica. Oggi, a cinque anni di distanza, quepossibilità è diventata una realtà che nessuno puòignorare, e soprattutto la distribuzione telematica rapresenta un canale di diffusione delle informaziodel tutto complementare alla stampa, ma più ecomico, più flessibile e soprattutto rinnovabile.

Probabilmente dovremo abituarci a non pensapiù in termini di pubblicazione provvisoria o pubblicazione definitiva di un’opera, come siamo stati atuati a fare finora, ma semplicemente di pubblicazio-ne in corso. Il progetto CIVITA non fa eccezione aquesta tendenza.

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PRESENTAZIONE

Mario Signori

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PRESENTAZIONE

Nelle sue linee programmatiche il progetto CIVITA

è stato finalizzato fin dalle origini al raggiungimentodi due obiettivi: quello di condurre un censimento si-stematico di enti e dei loro organi che hanno esteso leloro competenze sul territorio lombardo, e quello diraccogliere una serie di notizie biografiche sui sogget-ti censiti presentandole in volumi corredati da indicistrutturati per facilitarne la consultazione. Punto foca-le del progetto sono stati l’elaborazione di un traccia-to informativo e la successiva realizzazione di un ap-plicativo che fosse utilizzabile dagli schedatori per laraccolta, la selezione e l’elaborazione dei dati, e che,al contempo, consentisse la produzione dei volumi ela generazione degli indici. Il progetto era nato ini-zialmente intorno all’idea di costituire uno strumentodi lavoro utilizzabile essenzialmente in ambito archi-vistico attraverso cui fossero reperibili informazionisulle istituzioni di antico regime in forma controllatada utilizzarsi prioritariamente come strumento di sup-porto per la realizzazione dei corredi archivistici.

Nella definizione progettuale di CIVITA hanno inparte influito anche le suggestioni emerse da temponell’ambito archivistico internazionale in relazioneall’applicazione delle tecnologie informatiche agli ar-chivi, che hanno dato luogo, come è noto, all’elabora-zione di vari modelli, aperti alla possibilità di applica-zione nella creazione di sistemi informativi automa-tizzati per la gestione dei corredi descrittivi degliarchivi. L’elaborazione di tali modelli, e il dibattitoche ne seguì, contribuirono ad imporre all’attenzionedella comunità archivistica internazionale l’esigenzainderogabile di presentare gli elementi che compon-

gono le descrizioni dei complessi documentari ncorredi archivistici seguendo particolari regole volteconferire una maggior chiarezza e uniformità alle iformazioni.

Tra le opzioni significative previste da alcuni dtali modelli vi era quella di adottare descrizioni dcomplessi documentari conservati negli archivi struturate su più livelli, che doveva consentire di collocain sedi diverse e autonome fra loro l’insieme delle iformazioni sul contesto della produzione documenria e sulla biografia degli enti produttori di archivi, l’insieme dalle informazioni riguardanti la struttura l’organizzazione fisica delle serie e il contenuto ddocumenti che ne fanno parte. Un modello di quegenere strutturato per aree funzionali è stato recenello International Standard of Archival Descriptio(ISAD-G) elaborato nell’ambito del Consiglio Internazionale degli Archivi1.

La necessità di rappresentare in sede autonominformazioni sugli enti produttori ha imposto all’attenzione l’esigenza di adottare degli authority file d

1. Si tratta di uno standard per la descrizione degli archivi eborato nell’ambito del Consiglio Internazionale degli Archivi icui è stata espressamente prevista una area informativa autondedicata in modo specifico al contesto della produzione in possono essere gestite le informazioni riguardanti elementi qla denominazione e una nota biografica dei soggetti produttoricomplessi archivistici. La consistenza, l’articolazione internal’illustrazione degli elementi che compongono gli archivi vengno invece descritti in altre aree funzionali. Su questi aspetti evari modelli riferisce ampiamente il saggio di S. Vitali, Il dibattitointernazionale sulla normalizzazione della descrizione: aspeteorici e prospettive in Italia, «Archivi & Computer», n. 4, 1994.

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Mario Signori

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dicati che consentissero di stabilire un controllo suitermini utilizzati come chiavi d’accesso per la ricercadi informazioni sugli enti produttori di archivinell’ambito di un sistema informativo automatizzato2.Peraltro se la gestione informatizzata delle informa-zioni poneva con forza l’esigenza di una normalizza-zione, la mera applicazione degli authority file – elen-chi di termini controllati, già ampiamente utilizzatinei sistemi informativi attivati nel mondo biblioteca-rio per il controllo delle intestazioni dei record biblio-grafici – risultava del tutto inadeguata in ambito archi-vistico. Il problema non era infatti solo quello distabilire un elenco controllato di termini preferiti uti-lizzabili come chiavi di ricerca, quanto quello assaipiù complesso di predisporre degli strumenti informa-tivi più articolati nei quali fosse possibile far confluireun’insieme di notizie correlate che illustrassero com-petenze, attività organizzazione e articolazione fun-zionale dei soggetti istituzionali produttori.

La scelta di promuovere alla metà degli anni no-vanta un censimento sistematico delle istituzioni lom-barde è stata influenzata anche dalla concomitantediffusione di un ulteriore standard internazionale didescrizione emanato nel 1994 in edizione ancoraprovvisoria dal Consiglio Internazionale degli Archi-vi, le ISAAR-CPF, espressamente finalizzato alla for-mazione delle unità di accesso nelle liste autorizzaterelative ad enti, persone e famiglie che hanno prodot-to o gestito documentazioni archivistiche. Lo stan-dard ISAAR-CPF presenta notevoli punti di interessein quanto prevede una struttura informativa comples-sa e tale da consentire l’inserimento nella descrizionedelle unità di accesso di un insieme di notizie riguar-danti tanto la storia istituzionale di enti che la biogra-fia di persone e famiglie che hanno prodotto archivi.

Il progetto CIVITA si ricollega in parte all’esperien-za del progetto Archidata, un’iniziativa di ampio re-spiro promossa dalla stessa Regione Lombardia cheha consentito in passato di realizzare numerosi inter-venti di inventariazione su fondi di particolare interes-se conservati in vari archivi comunali delle diverseprovincie lombarde. Il progetto ha permesso di pro-durre degli inventari in forma sia informatizzata checartacea per i singoli archivi o fondi corredati da indi-ci per soggetti istituzionali, per località e per nomi dipersona. Nell’ambito di tale progetto vennero ancheraccolte e riportate nei profili introduttivi alle serienumerose informazioni su un numero considerevoleenti e organi di livello prevalentemente locale coin-volti a vario titolo nella produzione della documenta-zione inventariata.

Il progetto CIVITA ha inteso dare una risposta complessiva all’esigenza di avere un quadro organico dle presenze istituzionali che hanno svolto funzioamministrative nei territori della Regione, partendda un progetto informativo autonomo e del tutto indpendente dai fondi archivistici conservati nei vari achivi. Si era consapevoli che gli archivi, in particolaquelli comunali, conservassero solo una parte residell’intera documentazione effettivamente prodotdai soggetti istituzionali competenti: quella sopravissuta agli interventi più o meno organici di scarto atuati in passato, e alle dispersioni conseguenti amodifiche territoriali e alle dinamiche istituzionali interne o indotte da interventi esterni nei poteri che hno governato a livello locale o periferico i territori inclusi nell’attuale Lombardia.

I censimenti condotti in passato negli archivi cmunali hanno consentito di accertare la minore constenza della documentazione di antico regime consvata in quelli posti nei territori della Lombardiaaustriaca rispetto a quella reperibile negli archivi dcomuni dei territori ex veneti (Bergamo, Brescia, Crma) ed ex grigioni (Sondrio). Le dispersioni degli achivi delle comunità potrebbero essere una conguenza indotta dalla riforma comunitativa del 175che si era estesa sistematicamente ai territori dsola Lombardia austriaca. La conservazione degli chivi dei comuni venne allora affidata ai cancelliedistrettuali, l’organo dell’amministrazione perifericpreposto con funzioni di controllo sulle amministrazioni locali introdotto dalla stessa riforma. Sicuramente in precedenza si erano già avute dispersionigli archivi delle comunità, specialmente nei comupresenti nelle zone dove più intensa era stata la psenza del feudo nobiliare. In questi casi le dispersipotevano essere avvenute ad opera dello stesso fetario cui la concessione feudale assicurava in mcasi un pieno controllo sull’amministrazione localesulla sua gestione finanziaria, consentendogli nei fdi conservare nel proprio archivio privato anche la dcumentazione prodotta dall’esiguo apparato ammistrativo locale.

Il progetto di CIVITA si fonda sull’ipotesi suggesti-va di censire in modo sistematico l’insieme delle istuzioni che ai vari livelli – centrale, periferico e loca– hanno esercitato le proprie funzioni sul territorlombardo. La sua realizzazione consentirà innatutto di individuare le istituzioni effettivamente attivate, di segnalarne l’arco cronologico di attività, individuare eventuali vincoli di subordinazione o dcontrollo con altre istituzioni, di ricostruirne le competenze, individuandone l’articolazione funzionainterna.

Nei volumi del progetto CIVITA sono state censitesistematicamente le sole istituzioni pubbliche civ

2. H. Stibbe, Applicare il concetto di fondo: Punto di accessoprimario, descrizione a più livelli e controllo di autorità, «Archivi& Computer», n. 4, 1993.

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Presentazione

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che svolgevano funzioni di carattere politico-ammini-strativo, per le quali si poteva presumere l’esistenza diuna maggiore disponibilità di fonti accessibili. Sonoquindi presenti con descrizione autonoma a livello dischede sia gli enti e organi delle amministrazioni pe-riferiche, che quelli dell’amministrazione locale, ope-ranti con competenze differenziate nelle diverse arti-colazioni territoriali (“provinciali”, “distrettuali” ecomunali) interne alle varie dominazioni. Si è ritenutoopportuno censire anche le istituzioni riferibili alleamministrazioni feudali che, nel periodo considerato,si sono di fatto trovate investite di poteri e funzionicomplementari a quelli delle istituzioni pubbliche.Per organi delle istituzioni censite di più modesto li-vello, costituiti da ufficiali addetti a mansioni mera-mente esecutive e con scarsa autonomia funzionale, siè ritenuto sufficiente un accenno all’interno delleschede degli enti stessi da cui dipendevano, per nongravare il risultato del lavoro con informazioni che sa-rebbero inevitabilmente risultate ripetitive e di scarsointeresse.

Per il momento sono invece rimasti esclusi dalcensimento gli enti di massimo livello, per molti deiquali già esistono ricerche monografiche o notizie ri-cavabili da altre fonti che si possono in generale rite-nere esaurienti, mentre verrà dedicato un volume au-tonomo agli organi delle amministrazioni centralidelle varie dominazioni facenti capo a Milano.

Il censimento ha coperto un arco cronologico ine-vitabilmente non omogeneo, che almeno per una par-te delle istituzioni censite a livello centrale e periferi-co si avvia con la fine del XIV secolo e con la primametà del secolo successivo, nel periodo coincidentecon la prima affermazione sui territori lombardi delsistema di poteri articolato negli stati regionali mag-giori (ducato di Milano, stato di Terraferma della re-pubblica di Venezia) e nei potentati minori fra cuispicca il ducato di Mantova. Le schede si chiudono al1859, anno che segna l’unione temporanea dei territo-ri lombardi al regno di Sardegna, premessa all’immi-nente unificazione italiana; le sole schede riguardantila provincia di Mantova si chiudono invece al 1868,anno in cui la provincia stessa viene ricostituitanell’ambito del regno d’Italia. Per alcuni enti – adesempio i comuni che hanno avuto maggiore conti-nuità nelle proprie forme di autogoverno, testimoniatadall’esistenza di normative statutarie rimaste sostan-zialmente invariate anche nel passaggio attraversosuccessive dominazioni differenti – è stato possibilerisalire nelle schede anche ai periodi precedenti in cuile normative stesse erano state emanate. Nella mag-gior parte dei casi sono state sistematicamente esclusedal censimento sia le istituzioni del periodo medieva-le, per gli evidenti problemi che si ponevano nel repe-rimento delle fonti, che quelle post-unitarie, conside-

rate estranee ai limiti cronologici assegnati al progestesso.

In sede di presentazione dell’intero progetto ocorre fare alcune osservazioni di carattere genersulle fonti utilizzate per ricostruire la biografia, lcompetenze e la organizzazione interna delle istzioni censite; l’esposizione più dettagliata delle fonutilizzate in modo specifico per gli enti presenti nterritori delle diverse province viene rimandata apremesse dei singoli volumi.

Quando si è avviato un lavoro preventivo di apprfondimento sulla bibliografia esistente per selezionre quella più pertinente alle finalità del progetto,emerso chiaramente che le opere in grado di forninformazioni direttamente utilizzabili per le finalitàdel progetto erano poche, e che per una larga pdelle istituzioni da censire sarebbe risultato difficoltso reperire notizie puntuali e circostanziate sulle copetenze e sulla articolazione funzionale interna.

Per la regione Lombardia le difficoltà di definirdei quadri sufficientemente coerenti a livello informtivo erano accentuate anche dalla presenza su parto meno consistenti del suo territorio di dominaziodiverse, caratterizzate da assetti costituzionali del to difformi che hanno dato luogo allo sviluppo di unpluralità di enti e organi difficilmente comparabili classificabili. Un’ulteriore complicazione era datdall’alternarsi di lunghi periodi di continuità con periodi più convulsi, come quello napoleonico, in cui sono verificate incessanti modifiche a livello degli asetti territoriali e istituzionali. Si è presentato ancheproblema di individuare e di far emergere a livello iformativo nella loro specificità enti del tutto particolari quali i corpi territoriali, che non potrebbero trovare una collocazione nell’attuale struttura costituzionle dello stato contemporaneo, ma che svolsero invun ruolo sostanziale nel contesto politico degli statiantico regime, garantendo forme di rappresentanrelativamente funzionali al loro equilibrio interno.

Nell’ambito della produzione bibliografica, più omeno recente, non mancano opere di impianto complessivo, che sono risultate molto utili per ricstruire un quadro articolato degli apparati istituziondelle varie dominazioni che hanno governato il tertorio lombardo. Basta limitarsi a citare, senza pretedi completezza in questa sede, i classici lavori prodti all’inizio secolo di Visconti3 e Pugliese4 per lo statodi Milano, di Sandonà5, per il regno lombardo-veneto

3. A. Visconti, La pubblica amministrazione nello Stato milanese durante il predominio straniero (1541-1796), Roma, 1913,reprint Milano, 1972.

4. S. Pugliese, Condizioni economiche e finanziarie della Lombardia nella prima metà del secolo XVIII, Torino, 1924.

5. A. Sandonà, Il Regno Lombardo-Veneto. 1814-1859, Mila-no, 1912.

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Mario Signori

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o a quello di Maranini6 per la repubblica di Venezia.Insieme a queste opere sono stati ampiamente utiliz-zati anche gli studi ben noti e più aggiornati di Bo-gnetti7, Chabod8, Chittolini9, Capra, Sella10, Cuccia11,Annoni12, Mozzarelli13, Mori14, per l’area milanese emantovana, Cozzi15, Knapton16, Rossini17, Pederza-ni18 per l’area veneta, Roberti19, Zaghi20, Meriggi21,Antonielli22, per i periodi napoleonico e lombardo-ve-neto; cui vanno aggiunti anche il lavoro di Rotelli23

sullo sviluppo delle amministrazioni locali nellaLombardia preunitaria e quello di Pagano24 sul breveperiodo della dominazione austro-russa. Va osservato,peraltro, che in prevalenza questi studi – ad eccezionedi quello di Rotelli e di pochi altri – hanno necessaria-mente privilegiato gli apparati centrali delle ammini-strazioni statali, che, oltre ad essere in genere megliodocumentati, apparivano inevitabilmente più funzio-nali all’esigenza di collocarne le vicende evolutive inuna prospettiva interpretativa unitaria.

La ricerca si è avvalsa anche di numerose ricerpiù circoscritte, riferite a settori e livelli specifici degapparati amministrativi o a particolari ambiti territoriali, per le quali si rimanda alle bibliografie dei singoli volumi. Da questi studi più mirati, tuttavia, nosempre è risultato facile reperire notizie puntuali e ccostanziate sulle competenze e sulla articolazioneterna delle istituzioni censite.

Un’altra fonte da ricordare per l’indubbio interesse delle premesse da cui muoveva e per i risultati cseguiti sotto il profilo informativo, è costituita dai volumi pubblicati nella collana “Acta Italica” promossdalla Fondazione Italiana per la Storia Amministrava con finalità direttamente attinenti proprio alla stria della pubblica amministrazione e dei suoi apparTra i volumi di tale collana, ciascuno dei quali è dedcato ad uno degli antichi stati preunitari italiani, sono di volta in volta utilizzati quelli riferiti alle do-minazioni competenti per i vari territori delle provincie lombarde25. Particolare interesse presenta lo schma classificatorio delle diverse tipologie di soggeistituzionali, che è stato in parte tenuto presente e plicato nell’ambito del censimento per classificareistituzioni schedate26.

Vanno senz’altro ricordati in questa sede anchecuni lavori molto affini ai propositi del progetto, anche per il taglio informativo prettamente archivisticche caratterizza i pregevoli profili sugli apparati deamministrazioni centrali e periferiche che vi sono iclusi: quelli di Manaresi27 e di Caterina Santoro28 perl’area milanese e lombarda, e quello di Da Mosto29

per l’area veneta.

Merita invece un discorso a parte la cospicua pduzione di opere monografiche di storia locale decate a singole località che registra, peraltro, una ctinua espansione. Si tratta, come è già stato osserin varie sedi, di una produzione molto diversificaper livello di qualità, e questo dato di fatto dipendelarga misura dalla formazione specifica degli auto

6. G. Maranini, La costituzione di Venezia, Firenze, 1927.7. G. Bognetti, Studi sull’origine del comune rurale, Milano,

1978.8. F. Chabod, Lo Stato e la vita religiosa a Milano nell’epoca

di Carlo V, Torino, 1971; Idem, Storia di Milano nell’epoca diCarlo V, Torino, 1961.

9. G. Chittolini, Città, comunità e feudi negli stati dell’Italiacentro-settentrionale (XIV-XVI secolo), Milano, 1988.

10. C. Capra, D. Sella, Il Ducato di Milano dal 1535 al 1796,Torino, 1984.

11. S. L. Cuccia, La Lombardia in età teresiana e giuseppina,Firenze, 1977; Idem, La Lombardia alla fine dell’Ancien Régime,Firenze, 1971.

12. A. Annoni, Stato di Milano. Lombardia austriaca, Milano,1966.

13. C. Mozzarelli, Mantova e i Gonzaga, Torino, 1984; Idem,Sovrano, società, e amministrazione locale nella Lombardia tere-siana (1749-1758), Bologna, 1982.

14. S. Mori, Il Ducato di Mantova nell’età delle riforme (1736-1784). Governo, amministrazione, finanze, Firenze, 1998.

15. G. Cozzi, M. Knapton, Storia della Repubblica di Venezia.Dalla guerra di Chioggia alla riconquista della Terraferma, Tori-no, 1986.

16. G. Cozzi, M. Knapton, G. Scarabello, La Repubblica di Ve-nezia nell’età moderna. Dal 1517 alla fine della Repubblica, To-rino, 1992.

17. A. Rossini, Le campagne bresciane nel cinquecento. Terri-torio, fisco, società, Milano, 1994.

18. I. Pederzani, Venezia e lo “Stado de Terraferma”. Il gover-no delle comunità nel territorio bergamasco (secc. XV-XVIII),Milano, 1995.

19. M. Roberti, Milano capitale napoleonica. La formazione diuno stato moderno. 1796-1814, Milano, 1947.

20. C. Zaghi, L’Italia di Napoleone dalla Cisalpina al Regno,Torino, 1989.

21. M. Meriggi, Il Regno Lombardo-Veneto, Torino 1987;Idem, Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto, Bo-logna, 1983.

22. L. Antonielli, I prefetti dell'Italia napoleonica, Bologna,1983.

23. E. Rotelli, Gli ordinamenti locali della Lombardia preuni-taria (1755-1859), in «Archivio storico lombardo», (1974).

24. E. Pagano, Alle origini della Lombardia contemporanea. Ilgoverno delle province lombarde durante l’occupazione austro-russa 1799-1800, Milano, 1998.

25. Per l’area milanese risultano fondamentali: A. Annoni Statodi Milano e Lombardia austriaca, citato; N. Raponi, Atti dellaCommissione Giulini per l’ordinamento temporaneo della Lombardia (1859), Milano, 1962.

26. Per la classificazione delle diverse tipologie di enti si è nuto conto almeno in parte dello “Schema di classificazione” pdisposto nel 1964 dalla Fondazione Italiana per la Storia Amnistrativa per la pubblicazione nella serie “Acta Italica” degli aamministrativi dei poteri pubblici operanti in Italia dal Medioevalla fondazione dello Stato unitario, e di cui sono stati effettivmente pubblicati nella omonima collana dell'editore Giuffrè soi cosiddetti “piani di pubblicazione”.

27. C. Manaresi, Gli atti del Comune di Milano fino all’annoMCCXVI, Milano, 1919.

28. C. Santoro, Gli offici del comune di Milano e del dominiovisconteo-sforzesco (1216-1515), Milano, 1968; Idem, Gli officidel dominio visconteo sforzesco, Milano, 1968.

29. A. Da Mosto, L’Archivio di Stato di Venezia. Indice generale storico descrittivo e analitico, voll. 2, Roma, 1937-1940.

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Presentazione

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nella metodologia della ricerca storica e nell’uso dellefonti documentarie reperibili negli archivi.

Occorre peraltro sottolineare il fatto che per laquasi totalità delle opere prese in esame il valore in-formativo rispetto ai fini della ricerca connessa al pro-getto CIVITA è apparso relativamente basso rispettoalle aspettative. Sono effettivamente ancora molto po-che le storie locali pubblicate in cui gli autori hannoavvertito l’esigenza di affiancare le vicende narrate, odi collegare la ricostruzione delle dinamiche degli as-setti produttivi e insediativi che spesso costituisconol’elemento conduttore di tali opere, ad una autonomamessa a fuoco puntuale e circostanziata della strutturaistituzionale dell’amministrazione locale che ne illu-stri gli organi, e dia notizie attendibili sulle loro com-petenze e sulla rispettiva articolazione interna, rico-struendone gli sviluppi in relazione alle dinamichepolitico-istituzionali delle entità statali in cui sono in-serite. Come risultano quasi del tutto assenti riferi-menti alle circoscrizioni amministrative territoriali diappartenenza e alle stesse giurisdizioni civili, penali omilitari di livello superiore a cui le comunità stesseerano soggette. Si riscontra in molte opere la tendenzapiù o meno consapevole a colmare questi vuoti inse-rendo riferimenti più o meno ampi alle vicende poli-tiche di carattere generale in cui, peraltro, la singolacomunità spesso non risulta minimamente coinvolta.

L’indifferenza palese per il dato istituzionale chedi fatto caratterizza la stragrande maggioranza delleopere di storia locale, o meglio la difficoltà evidente acogliere l’importanza di questo piano e a darne unquadro compiuto e coerente, va ricondotta, almeno inparte, alla dispersione delle fonti d’archivio più diret-tamente utilizzabili per tali ricerche, e al fatto che lestesse, anche qualora si siano conservate, non sonosempre così accessibili – specie qualora siano conser-vate negli archivi comunali – né risultano facilmenteindividuabili per la carenza ancora sensibile di corre-di e inventari che consentano di effettuare ricerchemirate.

Molte notizie riguardanti gli organi dell’ammini-strazione locale, almeno per il periodo di antico regi-me, sono senz’altro presenti nei fondi notarili, chespesso hanno dimensioni talmente ampie da scorag-giare i ricercatori meno esperti, anche in considera-zione dell’assenza già accennata di corredi adeguati,quali potrebbero essere degli indici topografici cheraggruppino i notati per sede di attività. Ma in qualchemodo anche questa carenza può contribuire a dare unaspiegazione della relativa arretratezza che gli studisulla storia delle istituzioni del territorio lombardo an-cora presentano rispetto ad altre realtà territoriali ita-liane.

I limiti riscontrati nella bibliografia disponibilehanno indotto a superare le iniziali perplessità

sull’opportunità di estendere la ricerca alle fonti dcumentarie conservate negli archivi, che per la loampiezza e dispersione erano state deliberatamescluse nel progetto originario. Il ricorso a tali fonnon ha potuto, per evidenti ragioni, essere condottomodo sistematico se non per alcune fonti particolache verranno di volta in volta segnalate nei riferimearchivistici segnalati nei singoli volumi.

Un ambito essenziale per raccogliere informaziosono risultate le iniziative promosse dai governi particolari circostanze per conoscere l’assetto istizionale dei territori ad essi soggetti.

Fra le fonti utilizzate per le istituzioni dei territorlombardi dell’area veneta rivestono una particolaimportanza le corpose relazioni che il provveditorecapitano Da Lezze ha compilato per il Senato Vendurante i suoi reggimenti tenuti in epoche diverse, pma per il Bergamasco, alla fine del XVI secolo,quindi nel Bresciano, agli inizi del secolo successivQueste relazioni – che sono state entrambe pubblte30 – hanno consentito di ricostruire un quadro sismatico molto analitico dell’assetto politico-amministrativo dei due territori, in quanto fornisconinformazioni dirette molto dettagliate sugli enti e srispettivi apparati centrali periferici e locali operanalla fine cinquecento per il Bergamasco e all’inizdel seicento per il Bresciano. In misura minore sorisultate utili anche alcune delle numerose Relazioal Senato dei Rettori Veneti di Terraferma, di cui è sta pubblicata l’intera serie per i vari reggimenti nterritori di area veneta (Brescia, Bergamo, Crema, lò, Asola)31. Per lo stato di Milano e per il Mantovansi disponeva invece di una fonte straordinaria costiita dai risultati delle articolate inchieste condotte ametà del XVIII secolo in tutte le comunità dalle RegGiunte preposte nei due stati alla realizzazione censimento al fine di conoscere lo stato effettivo degestione del complesso sistema fiscale lombardotratta di una fonte già nota agli studiosi, ma che finonon era mai stata utilizzata in modo sistematico. Il sutilizzo mirato ha consentito di raccogliere un insime organico di informazioni sull’assetto istituzionae sull’articolazione dei poteri ai livelli comunale provinciale. A queste fonti principali se ne sono agiunte altre, più frammentarie, riferite alle singole cmunità che è stato possibile reperire negli archivi; ptutte si rimanda alle presentazioni dei singoli volum

Ovviamente sono state utilizzate anche le informzioni presenti nei corredi archivistici editi o inedit

30. G. Da Lezze, Catastico bresciano, Brescia 1969 (edizionea cura di C. Pasero); G. Da Lezze, Descrizione di Bergamo e suoterritorio. 1596. (edizione a cura di V. Marchetti e L. PaganoBergamo, 1988.

31. A. Tagliaferri (a cura di), Venezia e la Terraferma veneta attraverso le relazioni dei Rettori. Atti del convegno, Trieste, 23-24ottobre 1980”, Milano, 1981.

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con l’apporto fondamentale della banca dati del pro-getto Archidata, in cui la descrizione delle serie archi-vistiche censite è corredata da esaurienti introduzionisugli organi e sugli uffici. In linea di massima si puòdire che gli archivi comunali per i quali si dispone diinventari corredati da notizie sulle istituzioni utilizza-bili ai fini del censimento sono ancora relativamentepochi.

Un’altra fonte largamente utilizzata per il progettoCIVITA sono le raccolte delle leggi e degli atti di go-verno. L’uso di tale fonte ha potuto diventare sistema-tico solo a partire dal periodo napoleonico, quando lastruttura, le funzioni e le competenze degli enti e deiloro organi vengono definite con delle leggi e dei re-golamenti in modo uniforme per tutto lo stato, e sipubblicano raccolte legislative organiche dotate di in-dici tematici che facilitano enormemente il ritrova-mento delle disposizioni in materia.

La stessa fonte legislativa ha consentito anche diricostruire la complessa e articolata dinamica dellacompartimentazione dei territori lombardi nel perio-do compreso dalla metà del XVIII secolo all’unità incui si alternano dominazioni e assetti costituzionalidiversi. Attraverso le compartimentazioni si è cercatodi ricostruire la trama mutevole delle giurisdizioni de-gli enti e degli organi censiti, segnalando le circoscri-zioni ed elencando, dove necessario, le singole comu-nità che vi erano incluse. Si tratta di un risultato ingran parte inedito, che offre un apporto di notevole ri-levanza sul piano informativo in quanto consente diricostruire con maggiori certezze lo sviluppo com-plesso, e spesso contorto, dei contesti territoriali incui le istituzioni e i loro organi hanno svolto ai vari li-velli le proprie funzioni amministrative, rendendonela percezione meno evanescente di quanto poteva ri-sultare sulla base della stessa bibliografia consultatadove, occorre sottolinearlo, la dimensione territorialerisulta spesso quasi del tutto trascurata.

Per il successivo periodo della restaurazione, è sta-tea largamente utilizzata anche un’opera di diritto am-ministrativo quale quella di Lorenzoni32, che forniscedettagliate informazioni sugli organi e sul loro funzio-namento, inquadrandole nella dottrina giurispruden-ziale con circostanziati riferimenti alla legislazionevigente.

Una ulteriore fonte del progetto CIVITA per la suaintrinseca valenza istituzionale è costituita dagli statu-ti. Per quanto l’importanza degli statuti come fonte in-formativa sulla struttura istituzionale della comunitàpossa variare da caso a caso, la loro presenza è co-munque una conferma diretta del peso, della capacitàdi coesione interna e della autonomia nella gestione

delle funzioni amministrative che gli enti – si trattasdi città, di borghi maggiori, di comunità rurali o dellstesse comunità di valle presenti nelle zone di mongna – avevano saputo mantenere in età moderna.corre tuttavia precisare che l’impiego degli statuti nela compilazione dei profili particolari non ha potutessere sistematico in quanto tali fonti risultano modisperse. Lo spoglio sistematico di ben noti repertdi carattere generale quali quelli del Manzoni33, delFontana34, del Cavagna Sangiuliani35, o quello dellaBiblioteca del Senato36 ha permesso di individuaresolo un numero relativamente esiguo di statuti peterritorio lombardo, riferibili per la maggior parte allcittà capoluoghi dei contadi e alle comunità maggioQuesti statuti si sono rivelati particolarmente utili ladove – come nel caso di quelli di Como e Bergamoattraverso essi risultava delineata con sufficiente chrezza una prima compartimentazione del territosoggetto alla città in cui i centri rurali risultavanelencati e riferiti ai quartieri urbani da cui dipendevno. Altrettanto utili si sono rivelati gli statuti delle acque e delle strade esistenti per il ducato di Milanoper il Principato di Pavia, che elencavano le comune le terre minori disposte lungo le strade che si dimavano dalla città indicandone le relative distanzSono risultati assai utili anche i repertori di censimeti condotti sulle fonti statutarie riferite ad ambiti terrtoriali più circoscritti, per i quali si rimanda alle introduzioni dei singoli volumi; occorre rilevare che moltparti del territorio lombardo risultano ancora scopete37. Dove risultavano disponibili, sono state ovviamente utilizzate nella ricerca le edizioni critiche degstatuti di comunità lombarde già pubblicate.

I volumi del progetto CIVITA offrono senz’altrouna risposta positiva all’esigenza di rendere facilmete disponibili informazioni sui soggetti istituzionalche, come si è detto, possono trovarsi disperse allterno di fonti bibliografiche e archivistiche di non facile accesso o risultano del tutto mancanti. Comesulta spiegato più in dettaglio nella Nota tecnica, ognivolume risulta costituito dai seguenti elementi: unserie di profili generali intestati a enti o ai relativi ogani di particolare rilievo o presenti in più sedi o, acora, le cui attribuzioni e competenze sono state dnite da interventi di riforma di carattere generale o una normativa univoca emanata a partire dalla sec

32. A. Lorenzoni, Istituzioni del diritto pubblico interno pelRegno lombardo-veneto, Padova, 1835.

33. L. Manzoni, Bibliografia statutaria e storica italiana, se-conda parte, Bologna, 1879.

34. L. Fontana, Bibliografia degli statuti dei comuni dell’Italiasuperiore, voll. 3, Milano-Torino, 1907.

35. A. Cavagna Sangiuliani, Statuti italiani riuniti ed indicatidal conte Antonio Cavagna Sangiuliani, Pavia, 1907.

36. Biblioteca del Senato del Regno, Catalogo della raccoltadi statuti, Roma, 1943.

37. G. Chittolini, D. Willoweit (a cura di), Statuti città territoriin Italia e Germania tra Medioevo ed Età Moderna, Bologna,1991.

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Presentazione

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da metà del secolo XVIII; una serie di profili partico-lari intestati a singoli enti e ai relativi organi di parti-colare rilievo, attraverso cui viene fornita per ciascunsoggetto istituzionale censito una nota informativasintetica destinata ad integrare le notizie già fornitenei profili generali; una lista indicizzata in cui figura-no sia le istituzioni per le quali cui sono stati compilatiprofili particolari, che anche tutti gli organi e ufficiprivi di un profilo autonomo, ma richiamati nel testodi un profilo già esistente.

Le schede particolari risultano avere una chiave diordinamento primaria costituita dal toponimo del co-mune in cui l’ente censito aveva la propria sede istitu-zionale, o a cui era riferito. Il toponimo adottato inprevalenza è quello segnalato nelle compartimenta-zioni conclusive rispetto all’arco cronologico asse-gnato al censimento, quella del 9 febbraio 1868 per lasola provincia di Mantova, e quella del 23 febbraio1859 per tutte le altre province lombarde; solo nelcaso di enti attivati e cessati rispettivamente in prece-denza a tali date si è adottato necessariamente un to-ponimo riferibile all’ultima compartimentazione vi-gente prima della loro scomparsa, o comunque coevoalla loro fase di attività. Nel caso di soggetti istituzio-nali aventi competenze estese ad un insieme territo-riale includente di più comuni, ad esempio una deter-minata circoscrizione sopra-comunale, o una valle,l’ente è stato descritto sotto il toponimo del comunein cui aveva sede l’ufficio.

L’intestazione secondaria riporta il nome propriodel soggetto istituzionale censito (ente o organo) a cuisono immediatamente riferiti gli estremi cronologicientro cui esso ha svolto la propria attività istituzionalesenza modifiche rilevanti che ne abbiano modificatole funzioni o l’organizzazione interna. Nel caso di ce-sure significative che abbiano comportato modifichesostanziali nelle competenze istituzionali di un ente,le informazioni che lo riguardano possono risultarearticolate sotto intestazioni distinte, a ciascuna dellequali sono riferiti gli estremi cronologici relativi ai di-versi periodi in cui si è ritenuto di poter dividere la suavicenda istituzionale. In linea generale nei profili par-ticolari riguardanti gli enti a livello locale sono stateadottate delle cesure cronologiche sia per le riformeamministrative che hanno interessato tali enti nei soliterritori della sola Lombardia austriaca, che per l’atti-vazione degli ordinamenti napoleonici e di quelli delregno lombardo-veneto per gli enti locali in tutti i ter-ritori lombardi.

In molti casi le informazioni contenute nelle sche-de particolari riferite a enti del medesimo tipo tendo-

no volutamente ad assumere una forma esposicontrollata, finalizzata ad una maggior chiarezespositiva. Le schede risultano integrate dagli opptuni riferimenti bibliografici, archivistici e normativi.Data la finalità del progetto, le informazioni contente nei profili sia particolari che generali non si propogono di fornire nuove visuali interpretative sulle dinmiche istituzionali che hanno in vario modinteressato il territorio lombardo.

L’indice costituisce lo strumento fondamentale pla consultazione e per l’accesso alle informazioni cotenute nel volume. L’elenco degli enti e dei rispettiorgani, strutturato in ordine di toponimi, consente effettuare una prima ricognizione sistematica dei sogetti istituzionali che sono stati investiti di funzioni iun determinato contesto territoriale; da esso si evidzia il legame contestuale con altri enti o organi cpossono essere riferiti al medesimo toponimo o essaccomunati dallo stesso nome identificativo che nedividua una particolare tipologia.

L’indagine, che col presente lavoro si può considrare avviata, ma non certo conclusa per i territori cosiderati, ha consentito di tracciare un primo quadd’insieme degli apparati in esso operanti, attravecui risulta più chiaramente individuabile la complestrama dei rapporti di controllo, coordinamento o subordinazione gerarchica riscontrabili tra i vari ene tra i medesimi e gli organi ad essi subordinati.quadro tracciato è ancora comunque parziale pescelte rese necessarie dall’ampiezza e dalla compsità del campo di indagine.

La pubblicazione dei risultati del censimento è aticolata per volumi riferiti alle attuali province lombarde. Nei vari volumi risultano incluse esclusivmente le istituzioni che avevano sede o che facevcapo ai comuni appartenenti alle singole provincnella configurazione territoriale attuale, indipendenmente dal fatto che gli stessi comuni appartenessnel periodo di attività delle istituzioni censite, a cotesti politico-amministrativi diversi da quello attuale

La descrizione offerta nelle schede presenta incuni casi evidenti disomogeneità a livello di densinformativa: si è tenuto conto della maggiore o minre importanza delle funzioni assolte e dal diverso peistituzionale degli stessi soggetti censiti. Ma, a queproposito, occorre tenere presente che non per tusoggetti censiti c’era la stessa disponibilità di fonti. ogni caso si è cercato di fornire nelle schede una scrizione sintetica dei soggetti censiti espressa in ustile facilmente accessibile e intenzionalmente pridi valutazioni interpretative.

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NOTA TECNICA

Michele Giordano

NOTA TECNICA

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Premessa

Questo volume è stato realizzato riversando il con-tenuto di una base di dati in un documento diretta-mente interpretabile da un programma per il tratta-mento dei testi. Dal documento interpretato è statasuccessivamente ricavata la stampa che viene qui pre-sentata. L’intero processo si è svolto il maniera pres-soché automatica.

È stato possibile raggiungere questo risultato gra-zie alla messa a punto, concomitante al procedere dellavoro di ricerca, di una specifica applicazione miratain primo luogo a raccogliere ordinatamente le infor-mazioni necessarie alla ricerca e ad elaborarle ade-guatamente e in secondo luogo a presentarle automa-ticamente con dignità di stampa1.

Il volume raccoglie notizie di 2214 istituzioni civi-li sorte sul territorio dell’attuale provincia di Mantovadal XIV al XIX secolo. Per 850 di esse viene presen-tato un profilo istituzionale specifico a cui si aggiunge– limitatamente a un limitato numero di soggetti isti-tuzionali particolarmente significativi – un profilo ge-nerale atto ad inquadrare l’istituzione in un ambitostorico e giuridico più ampio.

Il lavoro risulta dunque organizzato su tre piani dstinti, progressivamente dettagliati, a cui corrispondno altrettante parti del volume.

I profili istituzionali

Nella prima parte, infatti, compaiono i profili isti-tuzionali generali in grado di orientare adeguatamente la consultazione nella successiva parte, costitudai profili istituzionali particolari, cui fa seguito laparte finale costituita da un indice ricco di 5664 voci.Una quarta parte di riferimenti critici (che in realtàprecede l’indice) contiene lo scioglimento delle sigdi opere citate in numerosi punti del volume.

Della prima parte, ovvero dei profili generali, sdice diffusamente nella Nota introduttiva; questaNota tecnica, pertanto, si occupa in maniera specifidelle restanti parti e costituisce soprattutto la spiezione di certe soluzioni operative adottate e un ausalla consultazione del volume.

Fra i problemi principali affrontati nel corso dellricerca vi sono stati quello di inquadrare correttamete l’istituzione schedata nel proprio ambito specifie quello, connesso al primo, di ideare un sistema splice ma abbastanza rigoroso per etichettarla. La luzione proposta consiste in quattro elementi di vatipo che, nel loro insieme, consentono di identificaogni istituzioni in maniera univoca. Essi sono:

1. il toponimo nel quale l’istituzione ha sede;2. la denominazione propria dell’istituzione;3. gli estremi cronologici;4. il contesto all’interno del quale l’istituzione

esplica la propria attività.

1. L’applicazione (denominata CIVITA) è stata elaborata con ilsistema di sviluppo per basi di dati ACI 4th Dimension 6.0.5.L’applicazione genera documenti di testo in formato RTF (RichText Format) interpretabili dalla maggior parte dei programmi peril trattamento dei testi in circolazione. Per la stampa del volume,il documento originale ha subito ritocchi minori per migliorarnesoprattutto il livello estetico e la qualità tipografica ed è stato rie-laborato con il programma Adobe FrameMaker 5.1.1.

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Nota tecnica

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La determinazione del toponimo ha sollevato,come è facile immaginare, numerose incertezze; allafine è stata fatta una scelta operativa molto precisa,privilegiando la chiarezza a scapito, qualche volta, delrigore. Si è deciso, infatti, di riferire tutte le istituzionicensite ai comuni identificati dai toponimi previstidalla legge 23 settembre 1859 sull’ordinamento co-munale e provinciale, tappa conclusiva della comples-sa dinamica territoriale considerata nella ricerca. Unadeguato numero di rimandi nell’indice consente tut-tavia di conservare il necessario collegamento con itoponimi scomparsi prima di quella data, oppure conquelli sorti più tardivamente.

I primi tre parametri sono indispensabili per unacorretta identificazione dell’istituzione, mentre ilquarto non è sempre necessario. Quest’ultimo para-metro identificativo merita qualche parola aggiuntivadi chiarificazione.

Per contesto, infatti, non si deve intendere quellafitta e spesso intricata rete di rapporti che ogni istitu-zione intrattiene a vario titolo e in varia misura colproprio ambiente circostante; più semplicemente, iltermine va inteso nel senso restrittivo di ambito nelquale può essere ricondotta una determinata istituzio-ne. In tal senso un cancelliere, per fare un esempio,può essere ricondotto al contesto del consiglio delquale registra gli atti, e quest’ultimo, verosimilmente,a quello del comune in cui opera, il quale – per finire– è collocabile entro un preciso toponimo. È evidenteche la natura di ciascuno di questi rapporti contestualifa caso a sé: il rapporto cancelliere-consiglio (un rap-porto fra un ufficio e un organo) è diverso infatti daquello consiglio-comune (rapporto organo-ente), pernon dire del rapporto comune-toponimo, che non èneppure un rapporto istituzionale.

Se non si dà peso a questi aspetti (beninteso, per ilparticolare scopo di presentare razionalmente il risul-tato della ricerca) è possibile allora costruire delle ca-tene contestuali di varia lunghezza che hanno l’ambi-zione, nell’insieme, di ricostruire la strutturaistituzionale propria di un particolare toponimo ilquale, perciò, può essere considerato – almeno ideal-mente – come l’anello iniziale di ciascuna di questecatene.

La Figura 1 mostra un caso elementare del model-lo in base al quale è stata ricostruita la struttura istitu-zionale dei toponimi presi in esame nella ricerca. Altoponimo (di pura fantasia) è ricondotto un comune(caso del tutto esemplare), mentre a quest’ultimo è ri-condotto un consiglio. La Figura 2 mostra un esempiopiù articolato nel quale sono riconoscibili due distintigruppi di istituzioni (relativi ad altrettanti periodi sto-rici) e tre catene contestuali (Piedelmonte – comunedi Piedelmonte – consiglio; Piedelmonte – comune diPiedelmonte – console; Piedelmonte – comune di Pie-

delmonte – consiglio – cancelliere). Tutta la struttura,come si può notare, assume l’aspetto di un alberovesciato in cui vanno a collocarsi le varie istituzioriconducibili ad un unico e preciso toponimo. Va detche non esiste alcun limite (almeno rispetto alla trtabilità informatica) all’ampiezza e alla profondità dtale albero. Tuttavia, mentre la sua estensione ozontale dipende dalla ricchezza dello sviluppo stordelle istituzioni legate ad un particolare toponimo è quindi pressoché intoccabile, la profondità è sttalvolta ridotta per ragioni di semplicità. Sono stapotati, in altre parole, i rami più estremi ai quali corispondono, in genere, istituzioni di importanza maginale, soprattutto se commisurata all’ambizionpropria di questo volume, di delineare il patrimonstorico-istituzionale di un’intera provincia.

Costruiti i vari alberi dei contesti – uno per ogni toponimo – l’applicazione è stata in grado di generarprofili particolari, ordinandoli e numerandoli in maniera tale da restituire, per quanto possibile, lo svilupo complessivo dell’albero. La Figura 3 rappresenla trasfigurazione testuale, arricchita delle pertine

Belsito

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comune diBelsito

1201-1300

Figura 1 · Elementare modello di struttura istituzionale riferita ad un toponimo (di pura fantasia)

Piedelmonte

consiglio

1201-1300

console

1301-1400

consiglio

1310-1400

cancelliere

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comune diPiedelmonte

1201-1300

comune diPiedelmonte

1301-1400

Figura 2 · Una struttura istituzionale abbastanza articolata; sonriconoscibili due distinti periodi storici e tre catene contestuali

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Michele Giordano

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notizie storiche, dei due alberi raffigurati nelle figure1 e 2. In essa è contenuto, a scopo didascalico, il cen-simento completo del patrimonio istituzionale di unamicroscopica quanto improbabile provincia costituitadi due soli toponimi.

Ogni istituzione, come già detto sopra, è caratte-rizzata (una volta per tutte) dal toponimo al quale essasi riferisce, dalla propria denominazione e dagli estre-mi cronologici. Il quarto elemento identificativo (ov-vero il contesto) si può desumere dal fatto che la de-nominazione delle istituzioni di livello più basso vie-

ne puntualmente introdotta da una o più denominazni di livello più alto (ad esempio: comune di Belsito.consiglio.). Un quinto elemento (il numero progressvo), è stata introdotto, come è facile immaginare, pconsentire i rimandi dall’indice.

Si sarà notata, altresì, l’assenza della figura cancelliere. Pur essendo presente, infatti, nella strutura istituzionale del corrispondente toponimo, il cacelliere non viene espressamente nominato nei proparticolari. Si tratta di un caso abbastanza frequen2

di quel lavoro di potatura di cui si è già parlato e cva ricollegato alla marginalità di alcune istituzioni opiù semplicemente, alla scarsità di utili informaziodi inquadramento, il che ha indotto il compilatorenon dedicare espressamente un profilo a numeristituzioni, come nel caso in questione. Affinché none vada totalmente sottovalutata l’importanza, tutvia, la denominazione di queste istituzioni è comuque presente nell’indice, come si vedrà meglio pavanti.

L’ordine di presentazione dei profili particolari hposto diversi problemi. Sono stati scartati sia l’ordialfabetico sia quello cronologico perché giudicati spettivamente banale e astratto, e si è adottato unstema più articolato, in grado di tradurre con sufciente rispondenza l’originario schema ad albero modello.

Le istituzioni direttamente collegate al toponimsono disposte in ordine alfabetico e subordinatamecronologico; tuttavia, nel caso in cui al contesto di tistituzioni siano ricondotte altre istituzioni, tali istituzioni sono accodate all’istituzione di contesto supriore, nell’ordine già descritto. Il criterio appare evdente nell’esempio di Piedelmonte dove, per esemptra i due comuni, è inserito il consiglio collegato isttuzionalmente al primo. Il carattere subordinato questa istituzione è messo il rilievo anche da una psentazione grafica in corpo minore e con un leggrientro.

I riferimenti critici

Tre insiemi di riferimenti critici accompagnano lnotizie raccolte sulle varie istituzioni: note archivistche, legislative e bibliografiche. Tutte e tre, inoltrpossono essere di carattere generale o particolare

Le note generali riguardano informazioni che sono rivelate utili per buona parte del lavoro, se naddirittura per tutto il lavoro. Per questa ragione sgiudicato troppo gravoso e sostanzialmente inutile sociarle a ciascuno dei profili debitori di tali informa

BELSITO

comune di Belsito. 11201-1300

Citato per la prima volta in un atto del 1201 (ACBelsito) fu soppresso nel 1300. Era retto da un consiglio.

comune di Belsito. consiglio. 21201-1300

Era composto da dodici membri che si riunivano alme-no una volta al mese. Veniva eletto ogni anno.

arch. AC Belsito: “Carta vendicionis”, Archivio comuna-le di Belsito, fondo antico, cart. 59.

PIEDELMONTE

comune di Piedelmonte. 31201-1300

Di un “commune di Piedelmonte” si parla a partiredal 1201 (Storia 1950). Era retto da un consiglio.

comune di Piedelmonte. consiglio. 41201-1300

Il consiglio era composto da dieci membri che doveva-no avere un’età non inferiore ai cinquanta anni. Restava incarica due anni.

comune di Piedelmonte. 51301-1400

Vi sono testimonianze abbastanza certe di questocomune a partire dal 1301 (Agostini 1960). Era rettoda un console e da un consiglio.

comune di Piedelmonte. consiglio. 61310-1400

Il consiglio era composto da venti membri che dovevanoavere un’età non inferiore ai quarantacinque anni. Restavain carica un anno. Disponeva di un proprio cancelliere.

comune di Piedelmonte. console. 71301-1400

Eletto ogni anno era controllato da un consiglio.

bibl. Storia 1950: Storia di Piedelmonte, Milano, 1950.

Figura 3 · Trasfigurazione testuale, sotto forma di profili particolari, delle due strutture istituzionali illustrate nelle figure 1 e 2. Da notare anche i due riferimenti critici

2. Nel caso di Mantova, per esempio, delle 2214 istituzioschedate, solo 850 hanno un proprio profilo particolare; le rest1364 sono rintracciabili – come si vedrà meglio oltre – solo a ptire dall’indice.

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Nota tecnica

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zioni. Esse, perciò, sono state radunate tutte insiemein coda ai profili particolari.

Per tutti gli altri riferimenti di raggio più limitato èparsa utile, invece, una collocazione specifica in calceai profili che fanno capo ai diversi toponimo.

Nell’esempio di Figura 3 si immagina il caso di unriferimento archivistico e di un riferimento bibliogra-fico. In entrambi i casi (AC Belsito e Storia 1950) il ri-ferimento è nominato con una apposita sigla nel corpodel profilo e successivamente sciolto in calce al grup-po di profili relativo a ciascun toponimo perché giudi-cato di esclusiva pertinenza di quel particolare toponi-mo.

Diversa destinazione spetta invece al riferimentoBelsito e Piedelmonte 1960. Quest’ultimo, infatti, èstato evidentemente giudicato di importanza generaleper tutto il lavoro e viene pertanto sciolto in coda aiprofili particolari, insieme con gli altri riferimenti ar-chivistici e legislativi.

L’indice

L’indice di quest’opera rappresenta una novità ab-bastanza radicale, e richiede dunque di essere detta-gliatamente illustrato.

Il principio su ci esso è basato è quell’idea di con-testo proposta già come soluzione al problemadell’identificazione e dell’ordinamento delle istitu-zioni. Una identificazione precisa e un criterio di or-dinamento efficace, tuttavia, non sono ancora suffi-cienti per far fronte alla necessità di ritrovare in modofecondo e tempestivo una certa istituzione inserita neltessuto di rapporti con altre istituzioni correlate. Vo-lendo indicizzare l’esempio della Figura 1, infatti,non è sufficiente creare tre ingressi distinti nell’indice(Belsito, comune di Belsito, consiglio) per restituire ilsignificato complessivo di quella terna di nomi. Nelcaso dell’esempio di Figura 2, inoltre, una voce comecancelliere – che non è stata inserita fra i profili parti-colari per i motivi già detti – dovrebbe trovare almenonell’indice una propria collocazione utile a restituirlaal proprio contesto istituzionale.

L’indice di questo lavoro si propone espressamen-te di consentire anzitutto il rimando ai profili partico-lari, ma intende offrire anche una sintetica ricostru-zione della struttura istituzionale propria di ciascuntoponimo. Non si tratta, dunque, solo di una utile ap-pendice ai profili particolari, ma esso costituisce unaparte integrante dello sforzo di restituire il giusto rilie-vo ad ogni istituzione presa in esame.

A questo scopo è stato mutuato, soprattuttodall’ambito della ricerca bibliografica, un sistemacomplesso di indicizzazione il quale, perfezionando ivari sistemi di indice a permutazione3 perviene ad uncriterio non astratto e meccanico di rotazione dei ter-

mini, bensì rispettoso del significato che ciascun tmine acquista in relazione ai termini adiacenti4.

L’idea di base è che la stringa Belsito – comune diBelsito – consiglio, per restare al primo dei nostrsemplici esempi, è certamente suddivisibile in tre stinte sottostringhe con significato proprio, ma costuisce altresì una entità a se stante, con un propriognificato che gli deriva dai rapporti che ogni singoparola intrattiene con le parole vicine.

Essa può venire letta da sinistra a destra e vicesa. Nel primo caso ogni parola costituirà una specifi-cazione di significato rispetto alla parola preceden(Belsito, il comune di Belsito, il consiglio del comunedi Belsito); nel secondo caso si tratterà invece di uqualificazione progressiva (il consiglio che fa parte

3. Per un inquadramento generale delle varie problematichegate all’indicizzazione si veda Rossella Caffo, Analisi e indicizza-zione dei documenti, Milano, Editrice Bibliografica, 1988.

4. Il lavoro di cui siamo ampiamente debitori per la concezioe la realizzazione dell’indice è Derek Austin, PRECIS. A manualof concept analysis and subject indexing, London, British LibraryBoard, 1984. Concepito allo scopo realizzare indici per soggeparticolarmente accurati e pertinenti, PRECIS (PREserved Ctext Index System) tradisce in molti casi una certa macchinossoprattutto perché concepito per essere solo parzialmente auttizzato. L’idea fondante del sistema, tuttavia, ci è parsa di stradinaria fecondità ed eleganza formale. Liberata da impacci inuper lo scopo in questione e totalmente automatizzata abbiamoduto perciò di poterla utilmente innestare in ambito archivistic

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Figura 4 · Diverse combinazioni di una medesima catena contestuale; si distinguono l’intestazione (in nero), il qualificatore (in bianco) e lo specificatore (in grigio)

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Michele Giordano

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del comune che fa parte dell’unità territoriale di Bel-sito). Ma una lettura utile della stringa è possibile an-che a partire dal termine intermedio, in modo tale dasuddividere la catena contestuale in due spezzoni: unoqualificativo e uno specificativo (comune di Belsito;ma anche: comune nel quale operava un consiglio).Nel caso in cui i termini siano più di tre, possono giàconfigurarsi diverse combinazioni di spezzoni di varialunghezza ove ogni termine della stringa assume unaposizione centrale rispetto allo spezzone qualificativoe allo spezzone specificativo.

La Figura 4 mostra astrattamente questo procedi-mento. A turno, ogni parola di una ipotetica stringa ditermini contestuali A-B-C-D viene a trovarsi in unaposizione di testa (in nero); per ognuna di queste po-sizioni gli altri termini assumono la funzione di termi-ni progressivamente qualificativi (in bianco) e specifi-cativi (in grigio). Più concretamente, la Figura 5mostra invece l’applicazione di questo principio ri-portando l’indice delle istituzioni contenute nei dueesempi considerati, presentandolo in accordo ai criteriespressi.

È utile esaminarlo più in dettaglio. La stringa Bel-sito – comune di Belsito – consiglio, riflesso dellasemplice struttura istituzionale di quel toponimo,compare in tre modi diversi:

1. con l’intestazione Belsito in maiuscoletto, spe-cificata in corsivo dall’istituzione comune diBelsito e, più in dettaglio, consiglio5; va notatoche il rimando è all’ultimo termine della catena(consiglio);

2. con l’intestazione comune di Belsito in grasset-to, qualificata dal toponimo Belsito in tondo especificata dall’istituzione consiglio in corsivo;

3. con l’intestazione consiglio in grassetto, dop-piamente qualificata in primo luogo dal comunedi Belsito in tondo e in secondo luogo dal topo-nimo.

Per ogni intestazione, come si può vedere, l’indinon si limita ad offrire un rimando numerico al profilo, ma ricostruisce sinteticamente anche la struttistituzionale nella quale è inserita la voce indicizzaA colpo d’occhio, pertanto, l’utente è messo subitocondizione di farsi un’idea abbastanza chiara di tstruttura, prima ancora di passare ai profili istituzinali per la consultazione vera e propria.

Più complesso, come già messo in evidenzacaso della Figura 2 (toponimo di fantasia: Piedelmote). In questo caso, infatti, vi sono diverse catene ctestuali (Piedelmonte – comune di Piedelmonte – cosiglio; Piedelmonte – comune di Piedelmonteconsiglio – cancelliere; Piedelmonte – comune di Piedelmonte – console). Per ciascuna di queste catenl’indice offre gli appropriati e plurimi rimandi ai pro-fili particolari ma anche, come già nel caso precedte, una ricostruzione della struttura istituzionale.evidente che ad una struttura più complessa cospondono delle voci di indice più articolate. Comepuò notare, infatti, il toponimo Piedelmonte è dotadi tre linee di specificazione perché tante sono le mificazioni dell’albero istituzionale di questo toponmo. Si noterà, inoltre, che le istituzioni omonime Piedelmonte sono discriminate in base agli estrecronologici, allo scopo di evitare ogni possibile ambguità. Nel caso più semplice di Belsito tale discrimnazione appare superflua, e pertanto è assente.

Un discorso a parte, infine, merita il caso del can-celliere di Piedelmonte. Assente nei profili particolarper le ragioni già più volte spiegate, esso è presentutti gli effetti fra le voci dell’indice. Il rimando nu-merico, come è ragionevole immaginare, è quello lativo all’istituzione contestualmente superiore; ncaso in questione si tratta del consiglio del comunePiedelmonte, quello attivo fra il 1310 e il 1400, comappare evidente dalla Figura 2.

BELSITO

comune di Belsito. consiglio. ..................................................................2cancelliere. consiglio (1310-1400).

comune di Piedelmonte (1301-1400). Piedelmonte. ..................................6comune di Belsito. Belsito. ...........................................................................1

consiglio. .................................................................................................2comune di Piedelmonte (1201-1300). Piedelmonte. ...................................3

consiglio (1201-1300). ............................................................................4comune di Piedelmonte (1301-1400). Piedelmonte. ...................................5

consiglio (1310-1400). cancelliere. .........................................................6console. ....................................................................................................7

consiglio. comune di Belsito. Belsito. ...........................................................2consiglio (1201-1300). comune di Piedelmonte (1201-1300).

Piedelmonte. ...............................................................................................4consiglio (1310-1400). comune di Piedelmonte (1301-1400).

Piedelmonte. ...............................................................................................6cancelliere. ..............................................................................................6

console. comune di Piedelmonte (1301-1400). Piedelmonte. .......................7

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comune di Piedelmonte (1201-1300). consiglio (1201-1300). ................4comune di Piedelmonte (1301-1400). consiglio (1310-1400).

cancelliere. ...........................................................................................6comune di Piedelmonte (1301-1400). console. .......................................7

Figura 5 · Trasfigurazione testuale, sotto forma di indice, delle due strutture istituzionali illustrate nelle figure 1 e 2

5. Può accadere che, per ragioni tipografiche, si renda necerio spezzare la stringa di qualificazione (in tondo) oppure la stga di specificazione (in corsivo), riportando a capo la partestringa che eccede la larghezza della colonna; questa cesuragrafica della stringa istituzionale non va confusa, naturalmencon la cesura funzionale.

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NOTA INTRODUTTIVA

Giancarlo Cobelli

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NOTA INTRODUTTIVA

Il quadro delle istituzioni storiche mantovane, cheemerge dal progetto CIVITA , si presenta quanto mai ar-ticolato e rispecchia la complessità della storia delleistituzioni che hanno segnato il Mantovano dal secoloXIV al 1868, quando veniva ricostituito il territoriodell’attuale provincia di Mantova. Un territorio, quellomantovano, che è stato caratterizzato in epoca moder-na dalla presenza dello stato gonzaghesco, coronatolungo i suoi confini da altre entità statali minori, e chedivenne successivamente provincia periferica dellaLombardia. Il censimento delle istituzioni storiche delterritorio mantovano ha riguardato in particolare glienti e gli organi dell’amministrazione centrale dellostato gonzaghesco e degli altri stati autonomi minori,le istituzioni statali periferiche e quelle dell’ammini-strazione locale. Non sono stati presi in considerazionegli enti assistenziali e di beneficenza, quelli religiosi, leistituzioni periferiche finanziarie dall’epoca napoleo-nica in poi, e quelle giudiziarie, da quando perdono leloro competenze in campo amministrativo per divenireorgani strettamente giudiziali, le amministrazioni si-gnorili, come per esempio quelle definite nel “sistemadelle corti del basso mantovano”, costituito dalle cortidi Ostiglia, dalla corte di Sermide, dalla corte del Pog-gio, le “corporazioni personali” (ad eccezionedell’università maggiore dei mercanti), come l’univer-sità degli ebrei o gli ordinamenti delle corporazionidelle professioni e dei mestieri.

Il progetto CIVITA , che ha come obiettivi, oltre allaformazione di un “ferro del mestiere” rivolto ad opera-tori archivistici per la costruzione di indici uniformi, laredazione di uno strumento che raccolga informazioni

essenziali sulle istituzioni, destinato ad una utenza specialistica, mostra come questo quadro sulle mastrature mantovane risulti disomogeneo e frammenrio, legato allo stato delle fonti rinvenute e consultache potranno essere integrate soprattutto con il prodere degli interventi di riordino ed inventariazione dele fonti archivistiche.

Tuttavia quello di rispecchiare lo “stato dei lavorè un altro degli obiettivi del progetto CIVITA , ricondu-cendo in un unico ambiente informazioni diverse, dsponibili a vari livelli e su fonti diverse, raccolte dacorredi archivistici disponibili, dalla letteratura storiografica e dalla legislazione (dall’epoca in cui è presete) e dalla normativa in genere, escludendo per evidragioni di economia del progetto, il ricorso alle fondocumentarie dirette, salvo casi particolari.

Operando lungo queste direttrici, dopo una sismatica ricerca delle fonti edite a stampa, è stata formta una bibliografia generale che partendo dalle operCarlo D’Arco e dai tre volumi di “Mantova, la storia”si è incentrata sui lavori di Mario Vaini, Cesare Mozzrelli e Roberto Navarrini. A questo nucleo si è aggiunvia via una serie di fonti bibliografiche specifiche reltive ai diversi enti ed organi, sia dello stato mantovache degli enti territoriali periferici, in modo da formaruna rassegna delle fonti bibliografiche disponibili plo studio delle magistrature ed enti mantovani, ancse, come è noto, la maggior parte delle pubblicazidi storia locale non hanno un taglio istituzionale.

Oltre alle fonti bibliografiche, per il reperimentodelle informazioni sulle istituzioni sono stati presi considerazione i corredi archivistici, anche se la ma

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Giancarlo Cobelli

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gior parte di essi sono redatti in modo sommario, senzariportare le opportune introduzioni storico-istituzionalirelative all’ente produttore dell’archivio. Soprattuttoper le fonti archivistiche locali, mancano inventari chedescrivano la loro organizzazione in modo dettagliato,salvo alcune eccezioni, riguardanti gli archivi comuna-li di Castel Goffredo e Gonzaga, i cui interventi di rior-dino ed inventariazione sono stati promossi e sostenutidall’intervento della Regione Lombardia, secondo icriteri stabiliti nell’ambito del Progetto Sesamo.

Per la redazione del censimento delle istituzionimantovane, oltre alle fonti bibliografiche sopra speci-ficate, sono state prese in considerazione alcune fontiarchivistiche, limitando la consultazione a serie gene-rali ed omogenee, riguardanti per quanto possibile tut-to il territorio mantovano.

Prime fra tutte sono state esaminate in modo site-matico le “risposte ai 47 quesiti” della regia giunta delcensimento di Mantova, conservate presso l’Archiviodi Stato di Mantova e redatte fra il 1772 e il 1777, inoccasione delle operazioni per la formazione del cata-sto teresiano, che nel Mantovano fu realizzato tra il1771 e il 1785, ed interessò tutto il territorio dell’attua-le provincia, esclusi i comuni di Asola, Casalmoro, Ca-saloldo, Monzambano e Ponti sul Mincio, che apparte-nevano al dominio della Repubblica di Venezia.

Le risposte ai 47 quesiti, relativi alle condizioni fi-siche, economiche, demografiche ed amministrativedelle comunità, forniscono una descrizione dettagliataed uniforme del Mantovano alla vigilia delle riformeteresiane. In particolare sono state prese in considera-zione le risposte ai quesiti relativi alla definizione delterritorio delle comunità (risposta n. 1), alla loro orga-nizzazione istituzionale (risposta n. 26), alle condizio-ni dell’archivio comunitativo e alla sua custodia (rispo-sta n. 27), allo “stato delle anime” della comunità (ri-sposta n. 33). Sono state esaminate inoltre le risposterelative alle modalità dell’imposizione delle tasse eall’elezione dei funzionari addetti alla riscossione (ri-sposta n. 35), alla descrizione delle entrate della comu-nità (risposta n. 36), rilevando peraltro le magistraturecomunali nominate e altre notizie di rilievo istituziona-le contenute in ciascun fascicolo.

Altra fonte documentaria consultata è stato il “Gri-dario Bastia” (1400-1798), una raccolta di gride mano-scritte e a stampa, rilegate in 53 volumi, dotati di indi-ci, conservati anch’essi presso l’Archivio di Stato di

Mantova, esaminato ad integrazione delle fonti legistive e normative precedenti la rivoluzione francese.

Ricerche non sistematiche sono state condotte sserie dei “Feudi imperiali”, conservate presso l’Archvio di Stato di Milano, relativamente agli stati autonmi del Mantovano, e su quelle degli “Uffici e tribunaregi, parte antica”, sempre presso l’Archivio di StatoMilano, riguardanti le magistrature del ducato di Matova, in particolare i “piani” relativi ai “tribunali” man-tovani.

Le informazioni raccolte dalle fonti descritte sonstate organizzate secondo uno schema che forniss“elementi costitutivi” per identificare la vicenda istituzionale del soggetto censito. In genere per gli enti ritoriali sono stati indicati, oltre alla dominazione dappartenenza, la circoscrizione territoriale e, dove psibile, le sue ripartizioni interne, segnalandone le vriazioni nel tempo, la consistenza demografica e qupatrimoniale. In seguito sono stati sinteticamente scritti gli organi attraverso cui l’ente formava la propria volontà e la manifestava nei confronti dei terzi. essi sono state indicate la composizione, le compeze e le attribuzioni, ricostruendo le procedure di nomna. Per gli organi di maggiore rilievo e di cui erano dsponibili sufficienti informazioni, sono stati redatbrevi profili, mentre gli uffici minori sono stati menzionati nella scheda ente.

Per ogni ente sono state compilate diverse scheche segnalano cesure istituzionali profonde, che hacomportato cambiamenti di competenze o di organzazione, ovvero variazioni sostanziali delle circosczioni territoriali, o ancora mutamenti di denominazine sanciti con atto formale. Ciò ha comportato per enti territoriali locali, presi come esempio, la compilzione di una prima scheda con estremi cronologici secolo XIV, assunto come limite generale dell’inteprogetto CIVITA , ovvero l’indicazione cronologica re-lativa alla presenza di un organo consolare, ritencome sintomo di fondazione di un comune, sino1784, anno in cui le isitituzioni delle comunità mantvane vennero completamente riorganizzate. Una conda scheda è stata redatta per il periodo compresil 1784 e il 1797, una terza per l’età franco-napoleoca dal 1798 al 1816, ed infine una quarta per l’epolombardo-veneta dal 1816 al 1868, anno nel qualterritorio della provincia di Mantova veniva definitivamente ricostituito, dopo la sua unione al regno d’Itadel 1866.

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PROFILI ISTITUZIONALIGENERALI

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IL TERRITORIO DI MANTOVA(SEC. XIV - 1797)

L’assetto del territorio mantovano, connotato inepoca moderna come ducato di Mantova, si è definitonella attuale struttura della provincia con una lunga ecomplessa evoluzione, legata alle dominazioni che logovernarono e che si concluse solo con l’unità d’Ita-lia.

Nel periodo comitale (800-1115), se i confini fra ilmantovano, il ferrarese e il modenese erano rimastipressochè immutati, con l’eccezione del territorio diGoltarasa (oggi Stellata, in provincia di Ferrara),quelli verso il reggiano avevano subito modifiche,poichè Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Bondeno Ar-duino e Bondeno dei Roncori, denominati complessi-vamente Regona o Regula Padi, appartenevano a Reg-gio. Le terre oltre Oglio, ossia Viadana, Pomponesco,Dosolo, Sabbioneta, Commessaggio, Gazzuolo, Riva-rolo, Bozzolo, San Martino dell’Argine, facevanoparte del territorio cremonese, mentre erano brescianii territori di Castiglione delle Stiviere, Solferino, Me-dole, Guidizzolo, Castel Goffredo, Casaloldo, Casal-moro, Asola, Mariana, Redondesco, Acquanegra sulChiese, Canneto, Casalromano. Verona aveva giuri-sdizione invece su Monzambano, Ponti, CastellaroLagusello, Castelbelforte, Villimpenta, Ostiglia. Ca-stel d’Ario (già denominato Castellaro), territorio ve-ronese, fu dato in feudo al vescovo di Trento nel 1082(Colorni 1959).

Questo assetto territoriale si modificò parzialmen-te in epoca comunale (1115-1274) e sotto la signoria

dei Bonacolsi (1274-1328), con il passaggio negiurisdizione mantovana di Castelbelforte, sancitauna alleanza fra veronesi e mantovani nel 1202, territorio della Regula Padi per opera di PinamonBonacolsi nel 1274, e della rocca di Solferino, acqstata dai Bonacolsi nel 1315.

Con i Gonzaga (1328-1708) nel corso del trecene soprattutto nella prima metà del quattrocento inizva una fase di espansione oltre i confini dell’antiterritorio del distretto mantovano, ottenuta sia comricompensa bellica che per compravendita. Infatti nprimi decenni del quattrocento, fino alla pace di Crmona, detta anche di Cavriana del 20 novembre 14il territorio gonzaghesco acquisiva dal veronese i cetri di Ostiglia e Villimpenta, dal bresciano Castigliondelle Stiviere, Solferino, Castel Goffredo, Redondsco e Canneto con la sua quadra, infine dal cremonle terre di Bozzolo, Ostiano, Isola Dovarese, Rivarooltre al viadanese e al sabbionetano. Queste terrnuova acquisizione configuravano il cosiddetto “matovano nuovo”, distinto per modi di amministrazione prerogative dalle comunità del “mantovano vechio”, e parte di esse saranno in seguito assegnarami cadetti dei Gonzaga, mentre i territori del nucloriginario del distretto mantovano saranno semprepertinenza del primogenito (Mantova 1958-1963; Vvanti 1959; Vaini 1973; Mozzarelli 1987). Con lmorte del marchese Gianfrancesco Gonzaga nel 1si aveva la prima divisione dello stato mantovano, cl’assegnazione del marchesato, costituito dal distremantovano, con la rocca di Borgoforte e le terre p

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Profili istituzionali generali

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sedute nel veronese, al primogenito Ludovico. A Car-lo venivano attribuiti i territori del cremonese, ossiaIsola Dovarese, Rivarolo, Bozzolo, San martinodell’Argine, Sabbioneta, Gazzuolo, Viadana, Luzza-ra, Gonzaga e Reggiolo, ad Alessandro, a cui si devo-no i cosiddetti “statuti alessandrini”, che regolaronola vita del feudo assegnatogli fino all’epoca teresiana,venivano dati Castel Goffredo, Medole, Castiglionedelle Stiviere, Acquanegra, Canneto, Redondesco,Mariana, Guidizzolo, Piubega, Ostiano e Solferino, aGianlucido toccarono Volta, Cavriana, Ceresara, SanMartino Gusnago, Rodigo (Mantova 1958-1963; Na-varrini 1989). Nel 1466 Ludovico riusciva a ricom-porre l’unità territoriale del marchesato, ma alla suamorte, nel 1478, lo stato mantovano veniva smembra-to e diviso tra i suoi cinque figli maschi secondo il se-guente schema: al primogenito Federico il marchesa-to con le terre ex veronesi, le terre ex bresciane di Ma-riana, Redondesco, Medole, e le terre ex cremonesi diSan Martino Dell’Argine, Commessaggio, Gazzuoloe Belforte; a Francesco e Gian Francesco, che emana-rono nel 1483 gli statuti che rimarranno in vigore nelloro feudo sino all’epoca teresiana (Parazzi 1893-1899; Liva 1993), le rimanenti terre ex cremonesi; aLudovico e Rodolfo le rimanenti terre ex bresciane; aRodolfo veniva inoltre attribuito il possesso di Suzza-ra. In seguito furono concordate fra gli eredi alcunepermute in base alle quali Federico cedeva a Rodolfoe Ludovico, in cambio di Canneto, il possesso di Luz-zara e Marmirolo (riacquistato nel 1480 da Federico)e a Francesco e Gian Francesco, in cambio di Viada-na, le terre di San Martino dell’Argine, Gazzuolo,Commessaggio, Rodigo e il territorio di Villimpenta.Rodolfo e Ludovico concordarono la divisione deiterritori loro assegnati in due parti, attribuendo al pri-mo Luzzara, Castiglione delle Stiviere e Solferino, eal secondo Castel Goffredo, Ostiano e Redondesco.Questa divisione del mantovano comportò la nascitadi quelle signorie gonzaghesche che coronavano lostato mantovano. Questo assetto territoriale rimasesostanzialmente inalterato sino alla fine della signoriagonzaghesca, se si eccettua l’aggregazione al ducatodel marchesato di Gazzuolo, avvenuta nel 1573,all’incameramento di Rodigo e Rivalta e, più tardi,del territorio di Castel Goffredo, avvenuta nel 1602,contro la cessione di Medole al principato di Casti-glione delle Stiviere.

Nel 1771 venivano uniti al ducato mantovano ilprincipato di Bozzolo e il ducato di Sabbioneta, men-tre due anni dopo, nel 1773 era la volta del principatodi Castiglione delle Stiviere, insieme ad altri territoriquali la contea di Rolo, la signoria di Soave e di SanMartino Gusnago (Mantova 1958-1963; Vaini 1991).

E queste aggregazioni furono le ultime che il teritorio del ducato mantovano ha subito, prima dell’arivo delle armate francesi, quando Mantova divenicapoluogo del dipartimento del Mincio (Mantov1958-1963).

COMUNE (SEC. XIV - 1784)

La descrizione del processo di formazione decomunità mantovane risulta difficoltosa per la relatiesiguità delle fonti bibliografiche e per la dispersiodi quelle archivistiche. La relativa scarsità della docmentazione disponibile su magistrature comunacorporazioni, popolazione, e vita cittadina della catale ducale e sulle stesse comunità rurali sono dova varie circostanze sfavorevoli a cui si può fare in qusta sede solo un rapido accenno: la perdita dell’arcvio del Comune di Mantova, distrutto nel 1413 da disastroso incendio, il grave episodio del sacco decittà ad opera delle armate imperiali seguito nel 16e, da ultimo, le significative perdite causate all’archvio Gonzaga dagli opinabili interventi di scarto attuanel secolo scorso. A tali circostanze si deve aggiunre, nel caso mantovano, anche l’assenza di uno spfico apporto in sede locale dell’erudizione settecensca, che altrove ha prodotto insigni monumenti e contribuito a salvare una ricchissima documentazio(Vaini 1986).

La definizione di un profilo istituzionale generadel comune rurale mantovano in epoca modernapresenta quanto mai problematica; le stesse schparticolari riferite alle singole comunità segnalano presenza di un insieme di forme amministrative estmamente variegato. La disomogeneità che le formeamministrazione assumono a livello locale e perifeco viene confermata anche dalla fonte più ampiamte utilizzata nella presente ricerca, costituita dalle sposte ai 47 quesiti diramati ai cancellieri delle comnità dalla regia giunta del censimento di Mantovredatte tra il 1772 e il 1777. Si tratta, evidentemendi una fonte molto tarda rispetto al periodo in esamche sembra tuttavia confermare anche la relativa bolezza dell’amministrazione centrale dello stagonzaghesco.(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Se le prime notizie circa la presenza di sindaconsoli ed altri uffici comunitativi, con riferimentspecifici al comune di appartenenza, comincianoessere citati in atti pubblici dal secolo XII, è dalla findel secolo XIII e dal successivo che ci sono perveni più antichi statuti per il territorio mantovano, comquelli di Cicognara (1275), Viadana (1351), Sermi(1353), seguiti nel secolo XV dagli statuti emanati

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Profili istituzionali generali

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Alessandro Gonzaga, detti alessandrini, cui eranosoggetti Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere,Medole, Solferino, Canneto, Redondesco, con le lorogiurisdizioni, e dagli statuti promulgati da Francescoe Gianfrancesco Gonzaga (1483), cui erano soggettiRivarolo, Sabbioneta, Dosolo, Rodigo, Gazzuolo,Isola Dovarese, mantre per Mantova vi sono gli statutibonacolsini degli anni dieci del trecento, seguiti daquelli gonzagheschi del 1404.

Gli statuti, che sono la fonte legislativa primariaper l’amministrazione del comune di antico regime, eche hanno valore entro i confini della circoscrizioneterritoriale per la quale sono emanati, diventano il ter-reno di confronto tra la volontà e la capacità di gover-no del principe e la possibilità della comunità di con-servare una propria identità, se non una propria auto-nomia (Tocci 1993; Tocci 1989) Essi definiscono ingenere la struttura e l’organizzazione delle comunitàsoggette, specificando i ruoli e le funzioni degli orga-ni e degli uffici, oltre a dettare norme per la disciplinadella loro vita giuridica e amministrativa.

Il perno della vita amministrativa comunale eracostituito dall’assemblea dei capi famiglia del comu-ne, denominata anche consiglio generale, vicinia, vi-cinia generale o arengo. In genere tale organo era for-mato da tutti i capi famiglia originari, o “terrieri” delcomune, anche se talvolta il numero dei suoi membriera stabilito da norme locali (Acquanegra) ovvero era-no di nomina signorile (Viadana e Sabbioneta). Dallerisposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimentodi Mantova, risulta che in alcuni comuni non vi fosseuna vicinia, ma solo un consiglio, nominato dal magi-strato camerale di Mantova (Commessaggio, Pompo-nesco, Rivarolo). Il periodo consueto per la convoca-zione ordinaria dell’assemblea, era fissato nei primigiorni o negli ultimi dell’anno, anche se vi sono casidi adunanze che si tenevano abitualmente nei mesi diaprile, maggio o giugno (Castellucchio, Governolo,Bigarello, Roncoferraro). La convocazione era stabi-lita secondo il cerimoniale consueto, in genere “asono campana e in poi a voce di ministeriale” (CastelGoffredo).

La vicinia era presieduta da un rappresentante delsignore (vicario, commissario, podestà/pretore, vicegerente o loro luogotenenti) e i verbali delle delibera-zioni erano redatti in appositi registri a cura di un can-celliere comunale. Essa deliberava talvolta a maggio-ranza semplice, talvolta a maggioranza qualificata, inmerito agli aspetti più importanti della vita della co-munità, talvolta secondo una “lista delle voci” predi-sposta dal cancelliere (Castiglione delle Stiviere, Me-dole). Esaminava il rendiconto degli amministratori inscadenza, definiva il carico delle imposte per il nuovoanno. Nominava gli organi collegiali per “l’ammini-

strazione diurna” della comunità, eleggeva i principmagistrati comunali. In diversi casi tuttavia la nomindi questi funzionari era di competenza del consigristretto.

L’amministrazione ordinaria della vita della comunità era demandata ad altri organi collegiali ed sembleari, variamente denominati come consiglconsiglio particolare, consiglio speciale, consultconsolato, consiglio grosso, consiglio del governconsiglio di governo con l’aggiunta, reggenza, rapresentanza.

Questi consigli, presieduti da rappresentanti delgnore nei comuni più importanti, si convocavano pvolte durante l’anno (ad esempio una o due voltemese a Canneto, una volta alla settimana a Castigne, Medole, Castel Goffredo) e si occupavadell’amministrazione diurna della comunità e dcontrollo sulla legalità dei pubblici riparti. Nel caso icui in un comune vi fossero più consigli (GuidizzoloMedole, Castiglione delle Stiviere, Bozzolo) al consglio ristretto erano demandati compiti ordinari, metre quello allargato si occupava di affari straordinaquali l’imposizione di tasse straordinarie, la costrzione di “fabbriche pubbliche” e di nuove stradl’istituzione di nuovi “ufficiali”, la gestione di contro-versie. La nomina dei membri di questi consigli, competenza delle vicinie, seguiva le consuetudini pdiverse, ed attuava complesse procedure, finalizzaconsentire una rappresentanza di ogni singolo “colnello” della comunità (Quistello, Gonzaga, ReverCurtatone) e a garantire la continuità di governo, cla conferma di alcuni membri del consiglio in scadeza, “per essere informati degli affari comunitativi così rendere intesi anche li novi”, ovvero “per instrire i nuovi, avvertendo però di non confirmare l’isteso più di una volta immediatamente” (CasalromanCastiglione delle Stiviere).

I membri di questi consigli, anche questi ultimi denominati in vari modi, (reggenti, ragionati, deputaconsoli, uomini di governo, ecc.) erano scelti in baalla loro appartenenza ai diversi “ordini” costituiti ibase all’estimo, (Monzambano, Castiglione delle Sviere, Medole), in altri casi alla loro condizione di “cvili” o “rustici” (Bozzolo, Commessaggio) in altricasi ancora per “ceto, cioè di civili, mercanti, artistirustici” (vedi Ostiglia).

La durata del mandato dei membri dei consigli egeneralmente di un anno, anche se non mancanoin cui il loro mandato risultava essere pluriennale, ealternavano alla guida della comunità, a rotazione, condo turni che variavano da comune a comune. Sduto il mandato, in genere non potevano essere rieti, “quando non si possa far a meno per la scarzede’ soggetti”. I membri dei consigli dovevano dar

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esecuzione alle deliberazioni degli organi consigliari,invigilando “all’amministrazione quotidiana del co-mune e al quieto vivere”.

L’amministrazione contabile della comunità era dicompetenza del massaro, che doveva esigere le impo-ste sia comunali che regie, secondo quanto stabilito in“quinternelli” o “bollettoni”, redatti dal cancelliere odai reggenti, e liquidare i mandati di pagamentoemessi dai reggenti o deputati a saldo delle spese co-munitative; la sua carica era spesso messa all’asta almiglior offerente, che doveva presentare “idonea si-gurtà”, a garanzia del suo operato. In taluni casi dove-va esibire mensilmente il “libro d’esazione” ai reg-genti e deputati della comunità, mentre in genere eratenuto a presentare annualmente il “bilancio generalede’ conti, dai quali rilevavasi lo stato attivo e passivodel scaduto anno”. Nei comuni più piccoli dovevaaver cura anche dell’archivio comunitativo. Potevanoaffiancare il massaro dei “massari” con particolarifunzioni, come soprintendere alla macina, ammini-strare le granaglie, ecc.

Il cancelliere della comunità aveva invece il com-pito di redarre gli atti comunitativi. Doveva infatti ro-gare le deliberazioni dei consigli comunicativi, aiquali doveva assistere, predisponendo in alcuni casi la“lista delle voci”, da sottoporre alla discussione, sten-dere i “quinternelli” delle imposte, stilare le liste delleaccuse fatte dai responsabili dell’ordine pubblico (icampari per esempio). Nei comuni più grandi avevageneralmente la cura dell’archivio della comunità.

Oltre a questi, nel comune vi erano molti altri fun-zionari con denominazioni che variavano da comunea comune. Spesso tuttavia nomi uguali indicavanomansioni completamente diverse. Fra questi vi eranoi dugalieri che controllavano lo stato delle strade, deicorsi d’acqua, dei ponti e delle chiaviche. Alla sorve-glianza delle campagne erano preposti i campari, conil compito di denunciare i danni campestri, mentre gliestimatori quantificavano in denaro la perdita subita.A rappresentare gli interessi legali della comunità era-no nominati dei procuratori, denominati talvolta sin-daci, che la rappresentavano sia nella stipula di attinotarili relativi ad affari comunitativi, che in cause incui era coinvolta. Vi erano i ministeriali che bandiva-no gli ordini e le gride, con compiti anche di ufficialepubblico, e altri deputati le cui attribuzioni sono desu-mibili dalla denominazione (ad esempio deputati allasanità, deputati alla speziaria, deputati alle vettova-glie) e che potevano svolgere funzioni anche solo perun periodo determinato, a seconda del necessario.

Circa i beni patrimoniali posseduti dalle comunità,presenti soprattutto in quelle del “Mantovano nuovo”,consistevano generalmente nel possesso dell’osteria,del mulino, di qualche fondo agricolo e di qualche di-

ritto come quello sulla vendita del vino, che producvano una rendita quasi sempre esigua (Mori 1998)

Il controllo sulle attività delle comunità, fino a1750 era di competenza del senato di giustizia, caveva la funzione ’tutoria’ su di esse, dovendo ricevre la resa dei conti di massari e deputati, e sovrintdere alla formazione dell’estimo e dei preventivi spesa. Dopo l’attuazione del nuovo piano di riformdei tribunali ed uffici della città e del ducato di Mantova (Piano 15 marzo 1750), il controllo venne attbuito al magistrato camerale, anche se tale funzionriduceva essenzialmente alla sola convocazione d’vicinie’ annuali, mentre non risulta che si effettuasero controlli dei bilanci comunali. Una funzione dsupervisione sulle comunità era ancora svolta dal premo tribunale giudiziario, dal 1750 il supremo cosiglio di giustizia, come centro dell’unica rete di cula regia amministrazione disponesse sul territorquella dei pretori forensi. Un altro elemento di raccodo fra autorità regie e amministrazioni locali era cstituito dall’ufficio delle contribuzioni, il quale, avvalendosi dei pretori, teneva sotto pressione le comunaffinché provvedessero a versare i contributi assegalla cassa militare (Mori 1998).

Questa organizzazione dell’amministrazione locle mantovana, che si mantenne inalterata fino agli asettanta del settecento, era caratterizzata essenmente da due aspetti strettamente interconnessi: larietà delle sue forme organizzative e dei suoi assettnanziari riscontrabili a livello locale e l’assenza meccanismi di controllo dall’esterno sulla contabilie sulle modalità di gestione delle finanze comunitave; di conseguenza le comunità costituivano dei pcoli universi chiusi e pressoché impenetrabili (Mo1998).

La successiva riforma delle istituzioni locali erstata tuttavia preannunciata da disposizioni particoche ne mutavano profondamente l’assetto istituziole ed organizzativo (Castel Goffredo, Revere, Viadna, Goito). Ad esempio per Castel Goffredo dal 17vengono emanate nuove norme relative alle comtenze della vicinia, che veniva uniformata al “Mantvano vecchio”; in esse venivano stabilite nuove modlità per distribuire ai reggenti “le incombenze comnitative”, ed erano precisate le incombenze contadel ragionato e del massaro. In attesa di una vepropria riforma sistematica dell’ordinamento ammnistrativo locale, il governo cercava di utilizzare strutture esistenti, puntando in particolare sulla varizzazione del ruolo delle preture. Di fatto i risultati dquesti interventi parziali di riforma tardarono peròmanifestarsi. Anche dopo il 1776, il governo continua procedere introducendo correttivi mirati al consguimento di miglioramenti parziali e circoscritti, fino

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al 1784, quando anche nel Mantovano venne introdot-ta la riforma delle amministrazioni locali definita se-guendo il modello già collaudato nelle altre provincedella Lombardia austriaca (Mori 1998).

arch. Risposte ai quesiti 1772-1777: ASMn, Archivio del ca-tasto teresiano, Censo, Risposte ai 47 quesiti della regiagiunta del censimento, bb. 754-760; Piano 15 marzo1750: Piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato diMantova, in ASMn, Gridario Bastia, tomo 13, f. 51.

bibl. Vaini 1986: M. Vaini, Dal Comune alla signoria. Manto-va dal 1200 al 1328, Milano, 1986; Tocci 1993: G. Tocci,Il sistema dei piccoli stati padani tra cinque e seicento, in“Vespasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta”, a curadi U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli, Mantova, 1993;Tocci 1989: G. Tocci, Le comunità negli stati italianid’antico regime, Bologna, 1989; Mori 1998: S. Mori, IlDucato di Mantova nell’età delle riforme (1736-1784):governo, amministrazione, finanze, Firenze, 1998.

FEUDI IMPERIALINEL TERRITORIO MANTOVANO(SEC. XIV - SEC. XVIII)

All’interno di quel sistema di piccoli stati che con-notarono l’area padana nel corso dell’età moderna, ilterritorio mantovano fu particolarmente caratterizzatodalla presenza di queste “microsignorie”, che contor-navano i confini dello stato dei Gonzaga. Si trattava didomini, di territori, di insiemi di comunità che finiro-no per assumere di sovente almeno la forma, se non lavera e propria struttura, di piccoli stati, talvolta for-malmente autonomi, in altri casi satelliti del duca diMantova; essi erano sempre e comunque un’espres-sione, ancorché pulviscolare, della presenza gonza-ghesca nell’area padano-lombarda e italiana in gene-rale (Tocci 1993).

Nel caso mantovano comunque si ebbero entitàstatali che cercarono di darsi una struttura e organiz-zazione minima per preservarsi dalle mire dei Gonza-ga di Mantova o di qualche altro ramo cadetto, in quelmomento più forte, e in grado di riassorbirle o annet-terle al minimo cenno di indeblimento o cedimento.Questi “potentadillos”, come venivano denominatidagli spagnoli (Mozzarelli 1993), erano connotatigiuridicamente come feudi imperiali, sanciti con inve-stitura dell’imperatore, in cui veniva trasferito al vas-sallo il potere politico e la completa giurisdizione.

E proprio il vincolo feudale che connotava questeentità statali, spiega innanzi tutto il forte legame conla terra, con le risorse agricole dei territori, con lestrutture economiche e sociali delle comunità sogget-te. La persistenza di questo legame non potè esserescalfita da nessuna carestia, epidemia o guerra, népotè essere indebolita dalle crisi congiunturali o dilungo periodo. Per le popolazioni rurali, ma anche per

la maggior parte degli abitanti delle città principalidelle comunità minori, i Gonzaga, come i Farnese,Este (e prima i Pio, i Pico, i Bentivoglio) furono sempre feudatari. E proprio questa fittissima rete depresenza “feudale” gonzaghesca (o farnesianestense in altri casi) a livello di proprietà fondiaria nterritori considerati, determinava il controllo del potere economico, che si estendeva come una fitta magin modo speculare al potere giurisdizionale e politicchiarendo, non solo la lunga durata di quelle dinasnelle loro ramificazioni, ma anche delle difficoltà chaltri poteri e altre forze sociali ed economiche – esempio le stesse comunità di quei domini – incontrono per affermare una loro autonomia che non focondizionata dalla presenza dei Gonzaga (Tocci 19Vaini 1994, Vaini 1973). Lo conferma anche il “sistema delle corti del basso Mantovano” costituito da complesso di terre nobiliari concesse a livello o in efiteusi da enti ecclesiastici “ab antiquo”, costituitdalle corti di Ostiglia, dalla corte di Sermide, dalcorte del Poggio, (Corte del Poggio 1993)).

Nel territorio mantovano le entità statali minori ssvilupparono in gran parte nei territori ex bresciani ex cremonesi, acquisiti dai Gonzaga nei primi decedel quattrocento e connotati da esenzioni fiscali, achi privilegi e statuti particolari, statuti che diventanil terreno di confronto tra la volontà e la capacità governo del principe e la possibilità della comunitàconservare una propria identità, se non una propautonomia (Tocci 1993). Queste terre nel loro insieverranno identificate nella seconda metà del settecto come “Mantovano nuovo” e furono appannaggdei rami cadetti dei Gonzaga. Si considerano distidal nucleo originario dell’antico distretto comunadefinito “Mantovano vecchio”, che costituiva il nucleo del ducato mantovano e che fu sempre prerogva del primogenito del ramo principale dei Gonza(Vaini 1973; Vivanti 1959). La maggior parte di queste minuscole entità statali mantovane si originaronel 1478, quando alla morte del del marchese Ludoco Gonzaga, lo stato mantovano venne smembratoi cinque figli, assegnando al primogenito il marchesto, a Rodolfo e Ludovico le terre dove si sarebbero stituite le signorie di Luzzara, Castel Goffredo, Casglione delle Stiviere, Solferino e Medole, a Francese Gianfrancesco i territori dove si sarebbero formale signorie di Sabbioneta, Bozzolo, Rodigo, RivaroFuori, Gazzuolo, Pomponesco e San Martino dell’Agine, tutti domini formatisi a seguito di intricate aggregazioni e partizioni ereditarie.

Accanto a questi soggetti statuali, nel territormantovano esitevano altre “enclave” autonome, cotuite da Castellaro, feudo dal 1082 dei vescovi - prcipi di Trento, che lo reinfeudarono regolarmente p

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ma ai Bonacolsi e poi ai Gonzaga, Gazoldo, assegnatonel 1354 ad Alberto degli Ippoliti, Sacchetta, costitu-ito nel 1359 in feudo e cessato nel 1466, oltre a Biga-rello e Sermide. Nel 1530 venne elevato alla dignità dimarchesato il territorio di Viadana, infeudato al pri-mogenito del ramo dei Gonzaga. Nel 1709 veniva ele-vato a feudo imperiale il territorio della Corte Orsinadi San Martino Gusnago e di Soave, che cessava nel1776.

Questa configurazione del territorio mantovanocosì articolata è parte di quel sistema di piccoli statidell’area padana che si era retto prima sull’incontro escontro dei principali stati regionali italiani, e poi su-gli equilibri fra le potenze europee; il sistema si mo-dificherà radicalmente al principio del settecento peril crollo della monarchia spagnola e l’affermarsi di unnuovo espansionismo asburgico-imperiale nell’Italiasettentrionale. Una delle conseguenze politiche fu ap-punto il ridimensionamento di questi stati, a comin-ciare dallo stesso ducato di Mantova, e la loro scom-parsa sancita poi in modo definitivo dalla rivoluzionefrancese (Mozzarelli 1993).

bibl. Corte del Poggio 1993: Archivio dei Gonzaga della cor-te del Poggio, Inventario sommario a cura di Daniela Fer-rari, (redazione provvisoria), Mantova, dicembre 1993,dattiloscritto presso ASMn; Mozzarelli 1993: C. Mozza-relli, Istituzione e declino d’un microcosmo principescoe cittadino. Note sul Ducato di Sabbioneta tra XVI e XVI-II secolo, in Vespasiano Gonzaga e il ducato di Sabbio-neta, a cura di U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli,Mantova, 1993; Tocci 1993: G. Tocci, Il sistema dei pic-coli stati padani tra cinque e seicento, in VespasianoGonzaga e il ducato di Sabbioneta, a cura di U. Bazzotti,D. Ferrari, C. Mozzarelli, Mantova, 1993; Vaini 1973:M. Vaini, La distribuzione della proprietà terriera e lasocietà terriera e la società mantovana dal 1785 al 1845.Il catasto teresiano e la società mantovana nell’età delleriforme, Milano, 1973; Vaini 1994: M. Vaini, Ricerchegonzaghesche (1189 - inizi sec. XV), Firenze, 1994; Vi-vanti 1959: C. Vivanti, Le campagne del Mantovanonell’età delle riforme, Milano, 1959.

VICARI, COMMISSARI,PODESTÀ, GOVERNATORI(SEC. XIV - 1750)

Vicari, commissari, podestà e governatori erano irappresentanti del principe nelle diverse giurisdizioniperiferiche in cui era diviso il territorio mantovano.

Le prime notizie sull’esistenza dei vicari risalganoai primi anni del secolo XIV e si può ipotizzare chequesta istituzione fosse presente in un primo temposolo nelle località di importanza strategica del territo-rio mantovano. Solo con Ludovico Gonzaga, III capi-tano di Mantova (1369-1382), l’ufficio dei vicari ven-ne istituito in varie località del distretto mantovano,anche se questa organizzazione amministrativa non

costituiva ancora un sistema di poteri esteso unifmemente a tutto il territorio, ma era caratterizzata dla presenza di giurisdizioni particolari funzionali alldifesa degli ordinamenti vigenti (Vaini 1994). Neganni 1370-1380, il territorio mantovano era infatti aticolato nei vicariati di Cavriana, Volta, CeresarGoito, Marmirolo, Castiglione Mantovano, RivaltaMarcaria, Montanara, Borgoforte, Governolo - Rocoferraro, Serravalle, Suzzara, Luzzara, ReggioloGonzaga, San Benedetto, Quistello, Revere, Serm(Vaini 1994).

I poteri del vicario, riguardavano la materia fiscae l’amministrazione della giustizia civile, limitata ingenere a cause che non superassero una somma lita, anche se vi erano casi in cui potevano esercitil “merum et mixtum imperium,” attenendosi alla nomativa consuetudinaria locale. Il vicario aveva fuzioni di controllo e sorveglianza sulle comunità delsua giurisdizione e sui movimenti della popolazioned egli stesso era vincolato al domicilio nella giurisdzione assegnatagli, dalla quale non poteva allontansi senza licenza. Era tenuto ad informare dettagliamente il principe e i suoi delegati (vicari generali) sogni avvenimento, portando particolare attenzionemovimenti politico-militari che accadevano soprattuto lungo i confini del territorio. Il vicario era coadiuvato nelle sue mansioni da vari funzionari: un notai capitani delle rocche, vari messi o cavallari per scambio della corrispondenza, oltre a vari informate spie (Vaini, 1994).

Negli anni immediatamente seguenti alla elevazne da marchesato a ducato, avvenuta nel 1530, ritava esserci un vicario a Bagnolo, Bigarello , Castlaro, Castellucchio, Ceresara, Curtatone, Due Casli, Gonzaga, Mariana, Marmirolo, Medole, PiubegPoletto Mantovano, Rodigo, Sacchetta, SerravaSustinente, Suzzara, Villimpenta, Volongo (Manto1958-1963), mentre nei primi decenni del ’600 erasede di vicariati Marmirolo, Ceresara, Piubega (Mgini 1967).

Dalla “Specificazione dell’attuale sistema de’ trbunali di Mantova con altri uffizi giurisdizionali e nongiurisdizionali, tanto cioè di giustizia come di goveno, co’ nomi di quelli che sonovi impiegati anche elparti dello stato, ridotti nelle sue distinte classi, assme co’ loro rispettivi soldi ed emolumenti” del 173non risultano esserci nello stato mantovano magistcon il titolo di vicario (Specificazione 1737).

Anche le competenze del commissario riguardano le materie civili e l’amministrazione della giustzia, conformandosi tuttavia ai diversi particolarismlocali, tendenti alla difesa degli antichi ordinamentiprivilegi. Negli anni immediatamente seguenti alelevazione da marchesato a ducato, avvenuta

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1530, risultava esserci un commissario a Borgoforte,Castiglione Mantovano, Cavriana, Goito, Gonzaga,Governolo, Marcaria, Pontemolino, Porto, Quistello,Redondesco, Reggiolo, Revere, Roncoferraro, SanBenedetto, San Giorgio, Volta (Mantova 1958-1963),mentre nei primi decenni del ’600 erano sede di com-missariato Curtatone, Rodigo, Capriana, Volta (“LaVolta”), Castiglione Mantovano, Roncoferraro, Go-vernolo, Borgoforte, Marcaria (“Marcheria”), Redon-desco (“Redoldesco”), San Benedetto, Suzzara (“Su-zara”), Gonzaga, Reggiolo e Quistello (Magini 1967).

I criteri di reclutamento di vicari e commissari e ladurata della loro carica non sono noti, in quanto di-pendenti probabilmente dall’arbitrio del principe(Navarrini 1989).

La carica del commissario, come quella di vicario,aveva un carattere più onorofico che di funzione, lega-ta allo status del rappresentante ducale, per cui in unastessa località potevano alternarsi in periodi successi-vi vicari e commissari (Mantova 1958-1963; Navarri-ni 1989).

Dalla descrizione delle funzioni e competenze delcommissario riportata nell’introduzione all’Inventa-rio dell’archivio storico comunale di Gonzaga risultache questo ufficiale, quale rappresentante che i Gon-zaga inviavano nel territorio, fungeva da canale di co-municazione, assicurando la trasmissione di disposi-zioni e di atti tra il potere centrale e le comunità locali.Aveva compiti di coordinamento e di controllo ammi-nistrativo sul territorio di sua competenza e compitilegati all’amministrazione della giustizia. Al momen-to della sua istituzione, il Commissariato di Gonzagain materia giudiziaria aveva competenze limitate allatrattazione di cause sino alla somma di 15 libbre. Da-gli inizi del ’700 è documentato il sindacato del com-missario, consistente nella verifica dell’operato e del-la condotta del commissario, effettuata da parte delSenato allo scadere del mandato, all’epoca di duratabiennale. Il commissario doveva soggiornare in Man-tova per tutta la durata del sindacato, senza alcun ag-gravio economico, eccettuati i casi in cui fosse neces-sario ricorrere al processo per comportamenti illecitidel giusdicente, individuati nel corso del sindacato. Inquesti casi veniva inviato un senatore con il propriocancelliere o notaio nella giurisdizione del commissa-rio ritenuto colpevole, al fine di acquisire tutti gli ele-menti utili alla formazione del processo, “anche pervia d’inquisizione”. Le spese necessarie erano a cari-co della Comunità, che veniva successivamente risar-cita dal reo. Solo a seguito dell’esito positivo del sin-dacato, avveniva la nomina o conferma del commis-sario, che riceveva le relative patenti, in base alle qualipoteva essere riconosciuto dalla Comunità” (Inventa-rio 1998).

Nel 1702 si ha notizia che ai commissariati, clasficati tra gli uffici di classe inferiore, venivano rimessle cause di valore non superiore alle 60 lire, consistdo il maggior affare delle loro incombenze nel faeseguire gli ordini dei tribunali di Mantova, nell’assstere alle vicinie dei Comuni, ossia alle convocaziodegli eletti e interessati, nel procurare le esazioni detasse (Inventario 1998).

Dalla “Specificazione dell’attuale sistema de’ trbunali di Mantova” del 1737 risulta che i commissa“che sono giusdicenti più inferiori [dello stato] essedo limitata la loro giurisdizione a lire sessanta al piùmentre per le cause criminali erano “semplici vicadel capitano di giustizia”, non potendo “far altro chricevere le denunzie o querele e trasmetterle tosavevano sede nelle seguenti giurisdizioni: CurtatoCastellucchio, Marcaria, Rodigo, Piubega, Guidizzlo, Mariana, Volongo, Dosolo, Ceresara, MarmirolCastiglion Mantovano, San Giorgio, Bigarello, Roncoferraro, Villimpenta, Due Castelli, Sustinente, Seravalle, Quistello (Specificazione 1737).

Una responsabilità maggiore rispetto a vicaricommissari era riconosciuta ai podestà, che avevsede in genere nelle località di maggiore importanstrategica dello stato. Negli anni immediatamente guenti alla elevazione da marchesato a ducato di Mtova, avvenuta nel 1530, risultavano sedi podestarCanneto, Ostiglia, Sermide e Viadana (Manto1958-1963), a cui si aggiungevano all’inizio del seXVI Revere, Luzzara e Gazolo, unito al ducato Mantova nel 1573 (Magini 1967). E alla fine del seXVI e ai primi anni del sec. XVII risalgono le primenotizie sulle podestarie di Redondesco e Castel Gfredo, aggregato al ducato nel 1602. In genere i postà svolgevano funzioni sia amministrative che giuziarie: effettuavano controlli o, se necessario, intventi diretti nella vita delle comunità della lorgiurisdizione, e amministravano la giustizia sia nel vile che nel criminale. A tali funzioni questi ufficialaggiungevano compiti di ordine pubblico come di crattere militare (cfr. podestà di Canneto, Castel Gfredo, Redondesco e Viadana).

Nel caso del pretore-podestà di Gonzaga, sul qusi ha una disponibilità maggiore di notizie rispetto altri ufficiali dello stesso tipo, le competenze amminstrative si esplicavano nel coordinamento e nel cotrollo amministrativo del territorio sottoposto alla sugiurisdizione, inteso sempre comunque come manstazione dell’autorità superiore, di cui egli costituivin sede periferica il canale di trasmissione di atti e sposizioni. Spettavano al pretore-podestà funzioamministrative di varia rilevanza: la ripartizione e controllo sui carichi fiscali a carico degli abitanti delgiurisdizione, sia in denaro che sotto forma di cont

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buzioni in natura o di prestazioni di manodopera; lamanutenzione e la “visita”, ossia l’ispezione di stradepubbliche, ponti e fossi, effettuata personalmente dalpodestà con cadenze regolari, accompagnato dai de-putati dei colonnelli, ossia dai rappresentanti delle ri-partizioni territoriali che componevano la Comunità;il controllo e la regolamentazione dei calmieri e dellavendita di beni di prima necessità, come pure la visitadei granai della giurisdizione, il controllo e la preven-zione del contrabbando e dell’incetta dei beni, la vigi-lanza sull’attività serica. Il podestà aveva inoltre ilcompito di presiedere la Vicinia, ossia la convocazio-ne degli eletti e “interessati” della Comunità locale(Inventario 1998).

Dalla “Specificazione dell’attuale sistema de’ tri-bunali di Mantova” del 1737 risulta che erano sedi di“podestà forensi” con competenze di mero e mistoimperio Castel Goffredo e Redondesco, mentre Bor-goforte, San Benedetto e Gonzaga erano sedi di pode-steria con giurisdizione limitata alle cause civili convalore inferiore alle duecento lire, che per Gonzagasaliva a trecento lire (Specificazione 1737). In campogiudiziario, nel 1744, come il pretore di Gonzaga, al-tri giusdicenti di limitata giurisdizione in materia ci-vile avevano competenza sulle cause entro le trecentolire di Mantova (Inventario 1998).

Sempre dalla “Specificazione dell’attuale sistemade’ tribunali di Mantova”, tra le magistrature stataliperiferiche risultano esservi i governatori. Già presen-ti all’inizio del sec. XVII a Viadana, Goito e PortoMantovano (Magini 1967), negli anni trenta del sette-cento “giusdicenti con la facoltà del mero e misto im-pero”, denominati governatori, erano presenti a Via-dana, Revere, Sermide, Ostiglia, Gazzuolo e Canneto.Vi erano inoltre “governatori di semplice titolo” aGoito, Volta, Cavriana, Suzzara e Governolo; essiavevano giurisdizione limitata a lire duecento nellecause civili (trecento lire per il governatore di Suzza-ra), mentre in quelle criminali erano “vicari” del capi-tano di giustizia di Mantova (Specificazione 1737).

arch. Specificazione 1737: Specificazione dell’attuale sistemade’ tribunali di Mantova con altri uffizi giurisdizionali enon giurisdizionali, tanto cioè di giustizia come di gover-no, co’ nomi di quelli che sonovi impiegati anche elleparti dello stato, ridotti nelle sue distinte classi, assiemeco’ loro rispettivi soldi ed emolumenti, in ASMi, Uffici etribunali regi, parte antica, b. 28.

bibl. Inventario 1998: Inventario storico comunale di Gonza-ga, sezione anteriore al 1898, a cura di Fiorenza Lodi eFranca Maestrini, Gonzaga 1998; Magini 1967: G. A.Magini, Descrizione dello stato di Mantova, in «Civiltàmantovana», anni II, n. 11 (1967); Mantova 1958-1963:Mantova, la storia, Mantova, 1958-1963; Navarrini1989: R. Navarrini, Strutture politiche e organizzazioneamministrativa nella formazione dell’Alto mantovano, in«Postumia», n. 1, 1989; Vaini 1994: M. Vaini, Ricerchegonzaghesche, Firenze, 1994.

CAPITANI DEL DIVIETO (SEC. XVI)

I capitani del divieto si occupavano della represione del contrabbando nello stato mantovano. Aveno competenza su tutto il territorio dello stato e le logiurisdizioni risultavano essere così articolate: il Seraglio con Governolo, San Benedetto, Marcaria e Cstellucchio, Revere, Quistello, la parte del territorda Ostiglia a Goito al di qua del Mincio, GuidizzoloReggiolo con Suzzara, Gonzaga e Borgoforte olPo, Volongo, Bozzolo, San Martino dell’Argine, IsolDovarese e Rivarolo.

Nel 1523 il marchese Federico Gonzaga creò“capitano generale del divieto”, con competenza tutto il dominio. Egli aveva facoltà “di spostarsi iqualsiasi punto del territorio, di entrare liberamennelle fortezze, di richiedere l’aiuto di ogni ufficiale di ogni comunità per poter procedere all’arresto dtrasgressori. A lui dovevano essere consegnati i fanorosi, il che prova quanto ampie fossero le sue abuzioni” (Mantova 1958-1963).

bibl. Mantova 1958-1963: Mantova, la storia, Mantova,1958-1963.

CASTELLANI, CAPITANI (SEC. XVI)

I castellani e i capitani avevano il compito della dfesa delle opere fortificate poste nel territorio destato mantovano. La distinzione fra i due uffici einerente alla diversa tipologia delle strutture difensiloro affidate: in particolare i castellani erano resposabili delle fortezze, mentre ai capitani erano affidale rocche e le altre fortificazioni di minore importanza.

Questi ufficiali venivano nominati ad arbitrio deprincipe e scelti in genere fra uomini d’arme; in parcolari circostanze queste cariche potevano esserecoperte anche dal podestà o commissario locali.

Ai castellani e ai capitani, oltre a compiti di natumilitare, potevano essere assegnati altri incaricconnessi sempre con la salvaguardia delle fortificzioni. Il castellano di Borgoforte nel 1520 rivestivanche la carica di “superiore dei pennelli”, con rifermento esplicito ad un particolare elemento costruttdella struttura fortificata così denominato.

Le principali fortezze dello stato erano situateCanneto, a Mariana, a Volongo, a Piubega, a Ceresa Solferino, a Cavriana, a Volta, a Goito, a Curtatoa Castelbelforte, a Bigarello, a Castellaro, a Ronferraro, a Governolo, a Poletto Mantovano, a Sacchta, a Ostiglia, a Sermide, a Reggiolo, a GonzagaBorgoforte, a Viadana e a Marcaria. A Canneto e a Cstellaro, per la loro importanza strategica erano p

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bibl. Mantova 1958-1963: Mantova, la storia, Mantova,1958-1963.

GIUDICI DELLE DIGAGNE(SEC. XVI - 1784)

I giudici delle digagne avevano giurisdizione sucircoscrizioni territoriali denominate digagna (“cosìdetta dalle dighe”), costituite da “un distretto, un con-sorzio di terreni, i cui possessori s’accordano sottoparticolari regolamenti, affine di provvedere alle dife-se, alle arginature, agli scoli, canali e fiumi contermi-ni” (Mantova 1958-1963; Parazzi 1893-1899). Il giu-dice delle digagne era eletto dagli interessati di cia-scun consorzio e sottoposto all’approvazione delprincipe. Egli doveva vigilare “sulla sicurezza delleopere e decidere le frequenti vertenze per uso di ac-que”. Oltre al giudice, in ogni digagna prestava la suaopera un notaio per la tenuta degli atti e un esattoreper la riscossione delle contribuzioni dei consorziati ele cui funzioni potevano essere svolte anche dal notaio(Mantova 1958-1963). Secondo il Parazzi, “ogni di-gagna era diretta da un giudice e quattro eletti nomi-nati a voto perito ed assistito da un agrimensore, da unnotaio, da un depositario, da esattori, scritturali e du-galieri. A capo di tutti gli officiali della digagna, iGonzaga, di propria elezione, posero un prefetto delleacque” (Parazzi 1893-1899).

Nei primi decenni del secolo XVI si conoscono igiudici delle digagne di Revere e Quistello; di Sermi-de; delle digagne piccole di Revere e Sermide; di Via-dana; di Serravalle; del fiume Oglio; di Reggiolo conGonzaga, Suzzara e Borgoforte oltre Po; del Zene-vrio; della digagna superiore, di mezzo ed inferioredel Mincio. È nota anche l’esistenza di una digagna diCarbonara con Villanuova, Carbonarola, Borgofrancoe Bonizzo e, nel 1534, era istituita la digagna di Mar-caria per le terre sulle due rive dell’Oglio (Mantova1958-1963).

Nel corso dei secoli XVI-XVIII si susseguirononumerose disposizioni in materia di acque (Mazzoldi1958), la cui competenza spettava al magistrato came-rale, anche se “il frazionamento delle digagne impe-diva quella uniformità di vedute e provvedimenti ge-nerali, che si ricchiedono a rendere efficaci le opereidrauliche” (Parazzi 1893-1899).

Con il “Piano per la direzione ed amministrazionedelle digagne di arginatura e scolo nella provincia di

Mantova” del 1 settembre 1784, si procedeva adgenerale riordino del settore. I punti principali del pino prevedevano la cessazione delle contribuzioniparte dei privati, dovendo tutte le spese delle medeme digagne essere comprese nell’imposta provinc(art. 1); lo scioglimento delle preesistenti 35 digag(art. 2); la divisione della provincia in 5 dipartimene raggruppamento delle digagne esistenti in ciasdipartimento in una sola (art. 4); la nomina da padei delegati delle comunità di un conservatore e deufficiali indispensabili per l’amministrazione di ciascuna digagna (art. 5) (Mazzoldi 1958). Fra questi ficiali vi erano due vice conservatori, che erano eleper quattro anni tra i principali estimati dai delegadelle comunità comprese nel dipartimento, un peritun ragionato (Parazzi 1893-1899).

bibl. Mantova 1958-1963: Mantova, la storia, Mantova,1958-1963; Mazzoldi 1958: L. Mazzoldi, La legislazio-ne sulle acque del mantovano nel ’700, in «Bollettinostorico mantovano», a. III, nn. 11-12 (1958); Parazzi1893-1899: A. Parazzi, Origini e vicende di Viadana esuo distretto, Mantova, 1893-1899.

PRETURE (1750-1790)

Nel 1750, in seguito all’attivazione della riformdelineata nel “Piano de’ Tribunali ed uffici della Citte Ducato di Mantova” (piano 15 marzo 1750), il terrtorio mantovano veniva diviso in diciannove pretudistinte fra quelle di “mero e misto imperio” (I. Pretura di Viadana, II. Pretura di Ostiglia, III. Pretura di Rvere, IV. Pretura di Gazzolo, V. Pretura di CanneVI. Pretura di Sermide, VII. Pretura di RedondescVIII. Pretura di Castel Goffredo) e quelle di “limitatagiurisdizione” (IX. Pretura di Quistello, X. Pretura dGoito, XI. Pretura di Volta, XII. Pretura di SuzzaraXIII. Pretura di Governolo, XIV. Pretura di Castellucchio, XV. Pretura di Gonzaga, XVI. Pretura di DuCastelli; XVII. Pretura di Borgoforte, XVIII. Preturadi Giudizzolo, XIX. Pretura di Castiglione Mantovano).

Le otto preture di mero e misto imperio “riuniranno nelle persone de’ pretori e per le loro giurisdiziotutte le facoltà e prerogative per il civile e criminasopra attribuite al capitano di giustizia ed al podestàMantova”. Il capitano di giustizia di Mantova avevinfatti “l’ordinaria giurisdizione criminale”, oltre acompetenze “nelle cause di danno dato ed altre ste”, mentre il podestà aveva “l’ordinaria giurisdizione civile in tutte le cause della città di Mantova, il vlor delle quali non ecceda il capitale di scudi quattrmi la moneta mantovana”. Aveva inoltre “ lacompulsoria de’ compromessi necessaria alla for

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dello statuto mantovano; la redibitoria comulativa,come a basso, per gli animali contrattati in detta città;e la interposizione parimente comulativa de’ decretiper le emancipazioni, adozioni, contratti de’ minori edelle donne, per le tutele, cure ed altri quali si sianoatti di volontaria giurisdizione, ne’ quali richiedesi ildecreto del giudice”.

I pretori delle undici preture di limitata giurisdi-zione avevano la “facoltà di giudicare le cause civilisino alla somma di scudi cento mantovani e non più”,mentre per le cause eccedenti tale somma la compe-tenza era del podestà di Mantova. “Per rapporto al cri-minale” invece, i pretori di limitata giurisdizione“avranno la solita dipendenza dal capitano di giusti-zia, a cui saranno come per lo passato, le relazioni de’fatti criminosi occorrenti nelle rispettive loro giurisdi-zioni”.

Il pretore rimaneva in carica di per tre anni e allafine del mandato doveva essere sottoposto a sindaca-to.

Il pretore (come per esempio quello di Redonde-sco) svolgeva anche funzioni di controllo sull’attivitàamministrativa delle comunità incluse nella propriagiurisdizione come quella di presiedere le vicinie e iconsigli dei reggenti comunitativi. L’istruzione con laquale si dà un’idea dei regolamenti concernenti lapubblica amministrazione della provincia di Mantovae delle comunità che la costituiscono sanciva che neicasi stabiliti dal tribunale del censo potevano interve-nire ai convocati i podestà e i loro vicegerenti (Istru-zione 6 agosto 1784).

Nel 1772 veniva definito un nuovo “piano dellepreture mantovane” (Piano 4 febbraio 1772), in baseal quale le precedenti giurisdizioni, cui si erano ag-giunte nel frattempo quelle dei territori di Bozzolo edi Sabbioneta, venivano ridotte alle seguenti undici: I.Viadana, II. Bozzolo, III. Goito, IV. Revere, V. Suzza-ra, VI. Sabbioneta, VII. Borgoforte, VIII. Canneto, X.Ostiglia, XI. Due Castelli. Nel piano veniva abolita ladistinzione fra preture di mero e misto imperio e di li-mitata giurisdizione e veniva specificato che eranosoggetti alla giurisdizione del capitano di giustizia edel podestà di Mantova i borghi di Cerese, Pradella eSan Giorgio, Porto, Frassine, Villa Nova, Cadè, Mar-mirolo, Curtatone, Le Grazie, Quattro Ville.

Il pretore, che aveva “giurisdizione di mero e mi-sto imperio”, aveva la “residenza nel luogo che portala denominazione della pretrura” (art. 5), e aveva “fa-coltà e prerogative che sono dal piano de’ 15 marzo1750 concedute a predetti capitano di giustizia e po-destà di Mantova” (art. 6) e insieme ai funzionaridell’ufficio (attuario, coadiutore, barigello e fanti) di-

pendeva dal supremo consiglio di giustizia di Mantva (art. 8).

Il piano stabiliva l’abolizione della questua det“agrara” (art. 9), e determinava una diversità di tratmento economico “al provvido fine di eccitare l’emulazione tra pretori ad aspirare, mercé un’ottima codotta, alle preture più lucrose”.

Veniva stabilita la pratica di destinare un vice grente “ne’ paesi alla loro residenza più remoti, affidi riportare la più pronta e graziosa assistenza nel pprio ufficio”, e in particolare “per que’ paesi in cui abolito il pretorio” (art. 10). Il vice gerente aveva compito “di intervenire alle vicinie de’ comuni in luogo degli assenti pretori, di assistere alle unioni deconfraternite in qualità di regi assistenti, nel circondrio del paese ove abitano; di comunicare e pubblicle ordinazioni de’ tribunali, che loro venissero diretda loro rispettivi pretori, di partecipare i delitti gravche loro riferiscono i consoli o reggenti, specialmenper quei casi in cui è necessario il braccio e la subassistenza del suo giudice” (art. 11).

Veniva specificato inoltre che il capitano di giustzia di Mantova aveva “il diritto di procedere e giudcare in ogni e qualunque causa criminale di ogni e cscheduna pretura in via di prevenzione e sarà impubile in sindacato a pretura quella colposa o dolonegligenza che avesse cagionato la prevenzione desima” (art. 7).

Queste circoscrizioni, cui si era aggiunta dopo1773 la giurisdizione di Castiglione delle Stiviere, vriavano ancora una volta nel 1782, con il “comparmento territoriale delle preture dello stato di Mantva” (nuovo piano 22 gennaio 1782), in base al qualterritorio dello stato mantovano era distinto nelle sguenti 16 giurisdizioni: Mantova, Castiglione dellStiviere, Viadana, Bozzolo, Sabbionetta, ReveGonzaga, Castel Goffredo, Canneto, Goito, Borgofte, Ostiglia, Marcaria, Sermide, Suzzara, Roverbel

Distinte in tre classi, con soldo annuo di lire 500per quelli di I classe, di lire 4000 per quelli di II classe, di lire 600 per quelli di III classe, veniva riaffermta la dipendenza dalle preture e dalle loro curie al premo consiglio di giustizia. Veniva ribadito che “lquindici preture forensi avranno tutte egualmente nle persone di rispettivi loro pretori la giurisdizione dmero e misto imperio”, secondo il piano del 15 mar1750, confermando come nel piano del 1772, l’obbgo della residenza, e la “pratica” di destinare un vgerente nelle località più distanti, oltre che nelle sestabilite dal piano medesimo, che erano per la pretdi Mantova, Roncoferraro, per quella di Viadana, Dsolo, per quella di Canneto, Ostiano, per quella

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Goito, Volta, per quella di Borgoforte, Governolo, perquella di Roverbella, Due Castelli.

Questa organizzazione territoriale delle preturemantovane permaneva sino al nuovo compartimentoterritoriale per preture forensi del 16 gennaio 1790(piano 16 gennaio 1790).

legisl. piano 15 marzo 1750: Piano de’ tribunali ed uffici dellacittà e ducato di Mantova, in ASMn, Gridario Bastia,tomo 13, f. 51; piano 4 febbraio 1772: Piano delle pre-ture nel Mantovano, in ASMn, Gridario Bastia, tomo 21,f. 19; Gridario del magistrato ducale, tomo 21, f. 43; Gri-dario archivio di stato, tomo VI; nuovo piano 22 genna-io 1782: Nuovo Piano delle preture del Mantovano, inAS Mn, Gridario Bastia, tomo 23, f. 53; Gridario del ma-gistrato ducale, tomo XII, f. 72; piano 16 gennaio 1790:Nuovo compartimento territoriale per preture forensi del16 gennaio 1790, in in ASMn, Gridario Bastia, tomo 26,ff. 5-23.

COMUNE (1784 – 1797)

Le riforme che dal 1784 investivano il Mantovano,ridisegnavano l’organizzazione amministrativa dellecomunità, trasformandone radicalmente il quadro isti-tuzionale e riducendone “il sistema ad uniformità colmilanese” (dispaccio 5 novembre 1784).

L’istruzione del 6 agosto 1784, “su i quali sarannodirette le amministrazioni delle comunità mantova-ne”, promulgata dalla real giunta del censimento diMantova, dopo aver stabilito che cessava “l’autorità,ingerenza ed unione delle attuale vicinie e reggenzesotto qualsivoglia nome esse esistano”, stabiliva chela comunità, assistita dal regio cancelliere del censo,era rappresentata dal “convocato generale di tutti ipossessori estimati del suo territorio” (art. 8), adesclusione di donne, pupilli minori e incapaci, cheerano rappresentati da tutori, curatori e amministrato-ri, di militari non soggetti al giudice ordinario, di fo-restieri non sudditi della Lombardia Austriaca, di co-loro che avevano pendenze con le amministrazionicomunali o che avevano interessi in affari da trattarsinella riunione, e dei parroci (art. 13). Nel convocato,riunito “con avviso pubblico del cancelliere di con-certo con i deputati dell’estimo” (art. 19), doveva“consolidarsi la facoltà di deliberare e disporre dellecause comuni”, assumendo le facoltà delle passate vi-cinie. Il convocato generale eleggeva cinque deputatidell’estimo, il primo dei quali era scelto tra i primicinque estimati, il secondo fra i cinque secondi, men-tre gli altri tre erano eletti tra gli estimati intervenutial convocato stesso, e demandava loro “la rappresen-tanza ed amministrazione della comunità per le gior-nali occorrenze” (art. 38), autorizzati ad esercitare lalegittima procura generale degli affari correnti dellacomunità. I deputati, che dovevano insieme al sindaco

presenziare al convocato, al quale doveva prender te anche il cancelliere del censo, che ne rogava e dberazioni, pena la nullità della riunione, dovevanavere particolare cura nella “conservazione dei benragioni della comunità, difenderle dalle altrui usurpzioni e promovere legittimamente i di lei vantagg(art. 39). Tre di loro dovevano sottoscrivere i manddi pagamento, insieme al cancelliere del censo. I putati dell’estimo, in carica per un anno, alla scadendel mandato dovevano render conto della loro ammnistrazione e deputati subentranti dovevano fare “i visori della scaduta amministrazione” (art. 43). Qusti erano tenuti ad “esaminare tutta l’amministraziodi quell’anno, rivedendo le partite dei conti e prendedo cognizione dell’operato degli scaduti deputati, dsindaco e dell’esattore. All’occasione poi del convcato per la resa dei conti delli deputati sindacati, dvranno fare chiara e distinta relazione di quanto sloro risultato” (art. 44). Il sindaco della comunitàeletto e nominato dai deputati dell’estimo previa aprovazione del tribunale dell’estimo, svolgeva la fuzione di legittimo procuratore, rappresentando la cmunità in ogni sua azione, “previa partecipazione assenso delli deputati dell’estimo” (art. 47). Il sindadelle comunità non sede di distretto doveva teneregolare carteggio con il cancelliere del censo (art. 4

Nell’organigramma delle comunità era previsinfine la presenza di “uno o più consoli, secondo il bsogno”, che dovevono invece “apprestarsi a tutti i sogni della comunità sotto gli ordini delli deputati, dsindaco e del cancelliere”. Eletti dal convocato genrale, assolvevano alla loro funzione dietro corresposione di un salario e duravano in carica un anno, coperaltro i deputati dell’estimo e il sindaco (art. 52(istruzione 6 agosto 1784).

L’istruzione del 6 agosto 1784 veniva confermanel giugno del 1797 dalla commissione amministrava francese del Mantovano (disposizione 19 giug1797), sostituita in seguito dalla legge sull’organizzzione delle municipalità del 17 luglio 1797 (legge d29 messidoro anno VI).

legisl. Dispaccio 5 novembre 1784: Cesareo real dispaccio de5 novembre 1784, in AS Mantova, Gridario Bastia, tom23, f. 70; Disposizioni 19 giugno 1797: Disposizionidella commissione amministrativa francese del Mantovno del 1 mietitore, anno V (19 giugno 1797), in AS Mantova, Gridario Bastia, tomo 38, f. 109; Legge del 29 mes-sidoro anno VI: Legge di organizzazione dellemunicipalità del (17 luglio 1797), in Raccolta degli ordni, avvisi e proclami pubbicati in Milano nell’anno V repubblica francese, vol. III, Milano, L. Veladini, 1797, pp72-74; vedi anche AS Mantova, Gridario Bastia, tom40, f. 95.

bibl. Rotelli 1974: E. Rotelli, Gli ordinamenti locali dellaLombardia preunitaria (1755-1859), in «Archivio stori-co lombardo», (1974), pp. 172-234.

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DISTRETTO (1784-1797)

In seguito al compartimento territoriale dello statomantovano del 1784, il territorio mantovano venivadiviso in sedici distretti, così denominati: distretto I.Mantova, distretto II. Ostglia, distretto III. Roverbel-la, distretto IV. Goito, distretto V. Castiglione delleStiviere, distretto VI. Castel Goffredo, distretto VII.Canneto, distretto VIII. Marcaria, distretto IX. Borgo-forte, distretto X. Bozzolo, distretto XI. Sabbioneta,distretto XII. Viadana, distretto XIII. Suzzara, distret-to XIV. Gonzaga, distretto XV. Revere e distrettoXVI. Sermide (compartimento 5 giugno 1784).

In ogni distretto era prevista l’istituzione di unaesattoria e di un regio cancelliere del censo, denomi-nato anche cancelliere distrettuale, le competenze deiquali venivano definite nell’“istruzione con la quale sidà un’idea dei regolamenti concernenti la pubblicaamministrazione della provincia di Mantova e dellecomunità che la costituiscono quali avranno effettonel nuovo sistema”, emanata il 6 agosto 1784 (Istru-zione 6 agosto 1784).

Con l’istituzione di una sola esattoria per tutte lecomunità facenti parte di uno stesso distretto, da asse-gnarsi mediante concorso d’asta, deliberato dai depu-tati dell’estimo delle comunità, convocati per l’occa-sione, l’amministrazione delle entrate ed uscite diognuna delle comunità era demandata all’esattore di-strettuale. L’esattore doveva riscuotere i regi carichi,esigere le rendite comunali, versare alla cassa provin-ciale le rate delle tasse riscosse nelle diverse comunitàe dare esecuzione ai mandati di pagamento a favoredei creditori delle comunità. L’esattore, oltre alla resadei conti annuale in ognuna delle comunità di suacompetenza, era tenuto alla resa dei conti alla fine del-la locazione dell’esattoria con l’obbligo della conse-gna delle scritture e recapiti nei rispettivi archivi co-munali (artt. 58-78).

Il regio cancelliere del censo aveva la funzione dirappresentante periferico dell’autorità centrale pressole comunità del distretto. Egli aveva facoltà di riunireil convocato dei comuni, con il compito di assistervi erogarne le deliberazioni, pena la nullità delle sedute,in un libro “distinto per ognuna delle comunità delsuo distretto”, “notando in testa d’ogni atto i nomi ditutti gli’intervenienti all’adunanza, di poi ordinata-mente le materie proposte e mandate a partito, al nu-mero dei voti favorevoli e contrari, colla risultanza oin favore o contro la proposizione e colla particolareannotazione di qualche protesta o rilievo di cui qual-che individuo abbia chiesto il registro” (art. 22). Neicasi stabiliti dal tribunale del censo potevano interve-nire ai convocati i podestà e i loro vice gerenti (art.27). Il cancelliere del censo doveva quindi render con-

to delle deliberazioni del convocato al “tribunaldell’estimo” con una relazione e la “trasmissione dgli atti correlativi” (art. 30). Se per i convocati generali il cancelliere aveva l’obbligo di intervenirvi personalmente “ove devono adunarsi […], nel resto esi terrà informato di tutte le occorrenze con il cartegio regolare che terrà col sindaco, col di lui mezsarà in corrispondenza con i deputati dell’estimo papprestarsi ai bisogni della comunità del suo distree per l’esecuzione degli ordini superiori” (art. 81). cancelliere svolgeva una funzione di controldell’amministrazione delle comunità, essendo tenuad “invigilare che si osservino nei convocati e neunioni delli deputati dell’estimo la legge censuariagli ordini superiori che dovrà anche ricordare all’ocasione ed in caso di trasgressione dovrà renderneteso il tribunale” (art. 80), ponendo “una particolaattenzione su tutti gli oggetti interessanti l’economed avranno perciò cura che le rendite comunali siaamministrate con esattezza; che si conservino le rgioni delle comunità e si rimovano i pregiudizi, facedo opportunamente agire il sindaco”, facendo regore relazione al tribunale su tutto ciò che meritasse superiore notizia e provvedimento” (art. 82). Egli dveva inoltre “disporre i quinternetti della esazione, tsto che dal tribunale verrà rimessa l’imposta distinmente a comunità per comunità per dargli all’esattoin tempo che possa fare l’esigenza” (art. 83). Al cacelliere era demandato il compito di conservare e stodire le scritture e gli atti delle comunità, dovend“perciò da ognuna delle comunità comprese nel stretto consegnarsi previo inventario al medesimcancelliere e trasportarsi all’archivio pubblicoch’egli avrà in sua custodia nel luogo di sua residened in cui terrà separatamente ed in buon ordine tule carte appartenenti alle singole comunità” (art. 7non potendo “consegnare le scritture alla loro cusdia affidate a veruna persona di qualsivoglia gradcondizione o dignità, nè potranno permetterne il tsporto fuori d’archivio” (art. 85). Doveva tuttavia “lasciar vedere agli estimati che lo richiederanno le ptite d’estimo e del carico che gl’interessano e lascloro prendere e opportune annotazioni; ma non ptranno dare copia autentica nè di mappe, nè di rego altri documenti censuari, non dovendosi prestafede ad altri che a soli originali esistenti nel regio uficio del censo” (art. 86).

Nel 1786 in seguito all’editto del 26 settembre cstabiliva la divisione della Lombardia Austriaca iotto province, con l’istituzione in ognuna di esse una intendenza politica e di una congregazione mucipale, il territorio mantovano veniva articolato in duprovince, quella di Mantova e quella di Bozzolo. Lprovincia di Mantova, in base al conseguente nuo

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compartimento territoriale, risultava costituita dai se-guenti distretti: distretto della città di Mantova, dele-gazione I; distretto di Ostiglia, delegazione II; distret-to di Roverbella, delegazione III; distretto di Goito,delegazione IV; distretto di Castiglione delle Stiviere,delegazione V; distretto di Castel Goffredo, delega-zione VI; distretto di Curtatone, delegazione VII; di-stretto di Borgoforte, delegazione VIII; distretto diSuzzara, delegazione IX; distretto di Gonzaga, dele-gazione X; distretto di Revere, delegazione XI; di-stretto di Sermide, delegazione XII. La provincia diBozzolo risultava invece costituita dai seguenti di-stretti: distretto di Bozzolo, delegazione I; distretto diCasalmaggiore, delegazione II; distretto di Sabbione-ta, delegazione III; distretto di Viadana, delegazioneIV; distretto di Scandolara Ravara, delegazione V; di-stretto di San Giovanni in Croce, delegazione VI; di-stretto di Piadena, delegazione VII; distretto di TorreMalamberti, delegazione VIII; distretto di Pescarolo,delegazione IX; distretto di Canneto, delegazione X.(editto 26 settembre 1786). Nell’ottobre del 1787 lasede della provincia fu trasferita da Bozzolo a Casal-maggiore.

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del Man-tovano (Mantova 1958-1963), in base al piano di si-stemazione dell’amministrazione pubblica della cittàe provincia di Mantova, (piano 24 gennaio 1791), ilterritorio mantovano veniva nuovamente ricostituito ela provincia di Mantova era costituita dai seguenti di-stretti: distretto I. Mantova; distretto II. Ostiglia; di-stretto III. Roverbella; distretto IV. Goito; distretto V.Castiglione delle Stiviere; distretto VI. Castel Goffre-do; distretto VII. Canneto; distretto VIII. Marcaria;distretto IX. Borgoforte; distretto X. Bozzolo; distret-to XI. Sabbionetta; distretto XII. Viadana; distrettoXIII. Suzzara; distretto XIV. Gonzaga; distretto XV.Revere; distretto XVI. Sermide.

Questa organizzazione territoriale si mantennesino al 1797, quando veniva ridefinita secondo le nuo-ve circoscrizioni cisalpine.

legisl. Compartimento 5 giugno 1784: compartimento territo-riale dello stato mantovano del 5 giugno1784, in ASMn,Gridario Bastia, tomo 22, f. 146; Editto 26 settembre1786: editto governativo relativo al compartimento terri-toriale della Lombardia Austriaca del 26 settembre 1786,in ASMN, Gridario bastia, tomo 24, f. 184; Piano 24gennaio 1791: piano di sistemazione della regia e pub-blica amministrazione per la città di Mantova, del 24gennaio 1791, ASMn, Gridario Bastia, tomo 26, ff. 49-56.

bibl. Mantova 1958-1963: Mantova, la storia, Mantova,Mantova, 1958-1963.

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE(1786-1791)

Con l’ascesa di Giuseppe II al trono imperiaasburgico, avvenuta nel 1780, il processo riformatogià intrapreso dalla madre Maria Teresa subì una foaccelerazione.

Abbandonata la linea moderata seguita dall’impratrice, Giuseppe II diede un deciso impulso ancalla riorganizzazione dell’amministrazione locale, nsegno dell’uniformazione, dell’accentramento e deseparazione tra funzione amministrativa e giudicanprovvedendo al contempo alla razionalizzazione decircoscrizioni territoriali che le riforme teresiane avvano lasciato in uno stato di sostanziale disomogentà.

Da solo il ducato di Milano continuava infatti acomprendere oltre il sessanta per cento delle comutà dello Stato e, nonostante la Giunta del Censimeavesse progettato di creare in ogni provincia un sorgano rappresentativo espressione di tutti gli estimti, la Congregazione generale, le istituzioni provincili uscite dalle riforme teresiane furono il prodotto compromessi politici con i ceti decurionali locali, rsultando pertanto differenti da luogo a luogo, a secda della forza economica e politica che i ceti dirigecittadini avevano mantenuto (Cuccia 1977).

Un primo e importante intervento di Giuseppe sulle amministrazioni locali si ebbe con il regio dspaccio 23 novembre 1784, che sancì la fine del mnopolio patrizio nelle cariche pubbliche: da allora uparte – sia pure minoritaria – dei membri delle Cogregazioni del patrimonio, organo finanziaridell’amministrazione civica, dovette infatti essescelta al di fuori del ceto nobiliare, fra i “cittadini negozianti più accreditati e facoltosi”; tale allargmento, due anni più tardi, venne applicato anche aneoistituita Congregazione municipale.

Nel frattempo l’aggregazione del Mantovano territorio lombardo fornì l’occasione per intraprendre una profonda riorganizzazione delle cancellerie censo: con l’editto governativo del 18 marzo 178emanato in attuazione del regio dispaccio 5 novem1784, il numero delle delegazioni venne ridotto a (compreso il Mantovano) e fu delineato il nuovo compartimento territoriale, poi ritoccato secondo quanprevisto nel regio dispaccio 26 settembre 1786. contempo i salari dei cancellieri vennero aumentatrasferiti a carico delle casse provinciali, e non pcome in precedenza, a quelle delle singole comundel loro distretto o pieve.

Le novità introdotte con l’editto del 18 marz1785 non si limitavano comunque alle sole articozioni periferiche del sistema censuario. Ai regi de

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gati, in ciascuna delle sette città lombarde, subentra-rono infatti altrettanti vice-intendenti del censo, mu-niti non soltanto di più estesi poteri di controllo e diintervento sulle congregazioni patrimoniali e sui can-cellieri ma anche di attribuzioni in ambiti diversi. No-nostante la subordinazione formale alle Intendenze difinanza, i nuovi funzionari prefiguravano chiaramentei regi intendenti provinciali istituiti il 26 settembre1786 (Capra 1984).

E proprio tale data segna il compimento della ri-forma giuseppina delle amministrazioni provinciali.Il 26 settembre 1786, per “dare al corso degli affarinelle Provincie della Lombardia Austriaca una formaregolare e coerente al Sistema politico recentementeintrodotto in questa e nelle altre parti della sua Monar-chia”, furono infatti promulgati tre diversi dispacci re-gi. Con essi l’imperatore provvide alla riorganizza-zione territoriale delle province lombarde e a dotare lestesse di nuovi organi amministrativi e di governo: leCongregazioni municipali e gli Intendenti politici,funzionari, questi ultimi, “sotto l’immediata subordi-nazione del Regio Imperiale Consiglio di Governo”,dai quali venne in pratica a dipendere tutta la vita am-ministrativa, economica e sociale delle province. Nel-le loro mani furono infatti concentrate numerose e im-portanti funzioni in precedenza attribuite a diversi or-gani allora soppressi.

In merito a tali soppressioni, l’editto di istituzionedelle Intendenze politiche così recitava: “Dovendosinel dì primo del prossimo futuro mese di novembreporre in attività il correlativo nuovo Piano nelle sud-dette Provincie, dovrà per tal tempo realizzarsi l’abo-lizione [...] del Magistrato di Sanità e delle Vice Inten-denze Provinciali, della Commissaria Generale delloStato, della Congregazione generale dello Stato e de-gli Uffizi dalla medesima dipendenti, come pure diogni altro Dicastero o Mensa Civica”. In quello stessoanno, come è noto, erano stati soppressi anche il Se-nato e il Magistrato camerale e abrogate le NovaeConstitutiones.

Tra gli organi di ambito provinciale erano soprav-vissute le Intendenze di finanza, che facevano capoall’Intendenza generale di Milano, istituita con regiodispaccio 23 ottobre 1780; mentre i soli organi civicia non essere aboliti furono i Consigli generali, lasciatiin vita, ma privi ormai di ogni reale funzione se nonquella, puramente formale, di approvare i bilanci an-nuali (Capra 1984).

Con le riforme del 1786 il sistema di governo erastato dunque profondamente ridisegnato e le autono-mie locali pressoché cancellate a spese di uno Statoche assunse la totale direzione della vita del Paese. Lacostruzione giuseppina ebbe però vita breve. Neppure

cinque anni più tardi venne infatti in gran parte smatellata dal successore Leopoldo II.

legisl. Dispaccio 23 novembre 1784: Reale dispaccio di rifor-ma delle Congregazioni del patrimonio, 23 novemb1784; Editto 18 marzo 1785: Editto governativo di rior-ganizzazione delle cancellerie censuarie, 18 marzo 17Editto 26 settembre 1786: Editto per il Compartimentoterritoriale della Lombardia austriaca, 26 settemb1786; Editto 26 settembre 1786: Editto di istituzionedegli Intendenti politici, 26 settembre 1786; (Editto 2settembre 1786): Editto di istituzione delle Congregazni municipali, 26 settembre 1786.

PROVINCIA (1786-1791)

Con il reale dispaccio pubblicato con editto govenativo 26 settembre 1786 la Lombardia austriaca vne suddivisa in otto province, i cui capoluoghi eraMilano, Mantova, Pavia, Cremona, Lodi, Como, Bozolo e Gallarate. Ogni provincia, al suo interno, rimneva ripartita in pievi o delegazioni, e queste in comnità.

La nuova compartimentazione, che entrò in vigoil primo novembre, sostituiva quella dello Stato di Mlano disposta il 10 giugno 1757 dall’imperatrice Maria Teresa. La sovrana aveva allora riproposto le riptizioni e le circoscrizioni esistenti, tra le quali la pivasta era di gran lunga il ducato di Milano, che coprendeva ben 896 delle 1.462 comunità complessFiguravano inoltre la città e il principato di Pavia, città e il contado di Cremona, la città e il contado Lodi, la città e il territorio di Como, il suo contado la Valle Intelvi; vi erano poi la giurisdizione della Caciana e le cosiddette “terre separate”, indipendedalle rispettive province: Treviglio nel ducato di Milano, Castelleone, Fontanella, Pizzighettone e Sonno nel Cremonese; infine la città e il territorio di Csalmaggiore, cui era stato conferito il privilegium cvilitatis con regio dispaccio dato in Vienna il maggio 1753 e a Milano il 2 luglio 1754.

Il progetto di sottrarre alcuni territori al ducato peaggregarli alle province confinanti era del resto gstato presentato nel 1754 dalla Reale Giunta del Csimento. L’idea suscitò tuttavia un coro di proteste parte dei provinciali del ducato e venne così accannata. (Visconti 1913)

Per vedere attuata la razionalizzazione della congruente ripartizione amministrativa del territorlombardo, al quale, con regio dispaccio 5 novemb1784, era stato nel frattempo aggregato anche il Mtovano – l’unione divenne effettiva il primo gennai1785 – bisogna pertanto aspettare l’editto giuseppdel 26 settembre 1786.

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La provincia milanese venne allora smembrata avantaggio delle province di Como (corte di Casale,pievi di Bellano, Dervio, Garlate, Incino, Lecco,Mandello, Oggiono, Porlezza e Varenna, Vall’Assina,Valsassina, Val Solda, Valtaleggio, squadre de’ Maurie di Nibionno), Pavia (vicariato di Binasco, pieve diCorbetta, pieve di Rosate e parte della pieve di SanGiuliano), Lodi (comune di Cassine di S. Pietro) edella nuova provincia di Gallarate (formata da 13 pie-vi già comprese nel ducato di Milano: Angera, Appia-no, Arcisate, Brebbia, Castelseprio, Dairago, Gallara-te, Leggiuno, Olgiate Olona, Somma, Valcuvia, Val-travaglia, Varese); Bozzolo estendeva invece la suagiurisdizione su Casalmaggiore e Piadena, cancellan-do così la vecchia frontiera tra lo Stato di Milano e ilDucato di Mantova. Tali confini non vennero alteratidalla decisione presa un anno più tardi, su propostadel ministro plenipotenziario Wilczeck, di sostituire,per ragioni di convenienza geografica e logistica, Ca-salmaggiore a Bozzolo e Varese a Gallarate come cen-tri amministrativi delle rispettive province (Capra1984): con regio dispaccio 8 ottobre 1787 le Regie In-tendenze politiche e di Finanza di Bozzolo e Gallaratefurono infatti portate, rispettivamente, a Casalmag-giore e a Varese.

Pochi giorni più tardi, con regio dispaccio 29 otto-bre 1787, le province vennero ridotte a sei: Milano,Como, Mantova, Pavia Lodi e Cremona, mentre le In-tendenze politiche rimasero otto, comprendendo an-cora anche Casalmaggiore e Varese (Valsecchi 1959;Visconti 1913).

Come gran parte delle sue riforme, anche l’operadi razionalizzazione delle circoscrizioni amministra-tive della Lombardia austriaca sopravvisse comunquesoltanto un anno alla morte del suo ideatore.

Con il reale dispaccio 20 gennaio 1791 LeopoldoII ripristinò infatti il vecchio compartimento teresia-no. “Si rimetteranno sotto la giurisdizione delle vec-chie Provincie, anche per gli oggetti politici, tuttequelle comunità che in conseguenza del Comparti-mento 1786 ne furono staccate ed aggregate ad altreProvincie e delle quali fu fatta bensì, nell’anno susse-guente, la riunione, ma per il solo Censo e per le Stra-de”, recitava l’articolo XIX dell’allegato B del di-spaccio. Al contempo, secondo quanto previstodall’art. XVIII, le terre di Soncino, Fontanella, Pizzi-ghettone e Castelleone erano state nuovamente sepa-rate dall’estimo di Cremona. E pochi giorni più tardi,con reale dispaccio pubblicato il 24 gennaio, Mantovae il suo territorio tornarono ad avere un’amministra-zione autonoma da quella della Lombardia austriaca,le cui province rimasero pertanto: Milano, Pavia, Cre-mona, Lodi, Como e Casalmaggiore.

legisl. Editto 10 giugno 1757: Compartimento territoriale delloStato di Milano, 10 giugno 1757; Editto 26 settembre1786: Editto per il Compartimento territoriale dellaLombardia austriaca, 26 settembre 1786; Dispaccio 20gennaio 1791: Reale dispaccio di riforma della pubblicaamministrazione delle città e province della Lombardaustriaca, 20 gennaio 1791.

INTENDENZA POLITICA(1786 – 1791)

Con l’editto del 26 settembre 1786, Giuseppe volendo “dare al corso degli affari nelle provincie dela Lombardia Austriaca una forma regolare e coereal sistema politico recentemente introdotto in questnelle altre parti della sua monarchia”, divise la Lombardia Austriaca in otto provincie, ossia quella di Mlano, Mantova, Pavia, Cremona, Lodi, Como, Galrate e Bozzolo, quest’ultima trasferita a Casalmaggre nel 1787.

In ognuna di queste provincie veniva “fissata uIntendenza politica, la quale sotto l’immediata subodinazione del regio imperiale consiglio di governdovrà soprintendere e determinare non solamentepra tutto ciò che riguarda le pubbliche amministrazni, ma ancora sopra tutti gli altri oggetti politici eeconomici della rispettiva provincia” (art. 2).

Compito degli intendenti politici era quello di “vegliare sulla quiete, buon ordine, sicurezza e vantagdella provincia”, con la possibilità di “procedere alprovvidenze opportune, qualora siano coerenti aleggi veglianti” (art. 4) (Editto 26 settembre 1786).

L’“istruzione generale per le regie intendenze plitiche provinciali della Lombardia Austriaca”, pubblicata anch’essa nel 1786 ed articolata in 48 paragfi, dopo avere ribadito le finalità generali, consistenell’“eseguire attentamente e con prontezza gli ordche ad esse verranno di volta in volta abbassate dagio imperial consiglio di governo” (par. 1), nella su“immediata dipendenza” da questo organo (par. 2nella “vigilanza sopra l’esecuzione degli ordini in tuta la provincia” (par. 3), specificava dettagliatamengli ambiti di competenza delle intendenze politichprecisando che “le facoltà degli intendenti nelle spettive provincie sono li seguenti. Conservazione diritti del principato. Censo, amministrazione depubblici, fazioni militari. Affari ecclesiastici e dellepie fondazioni. Confini. Educazione pubblica, studscuole. Arti e commercio. Camere mercantili. Fieremercati. Società patriotica ed agricoltura. MinierAcque, navigazioni, argini, dugali e degagne. BoscAllodi camerali. Polizia. Sanità. Monete. Pesi e misre. Oggetti araldici”. Gli intendenti dovevano inoltroccuparsi degli “affari che hanno rapporto genera

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alle poste, esclusi quelli che riguardano l’intera dere-zione e regolamenti delle medesime” (par. 4).

Oltre a questi affari, sanciti nei paragrafi 5-24 dellastessa “istruzione”, l’intendente politico doveva occu-parsi anche delle materie ecclesiasticche, come “lamateria dell’asilo sacro” (par. 25), la concessionedell’“exequatur” per la pubblicazione di bolle, brevi oconcessioni pontifice (par. 26), o l’“assistenza spiri-tuale” con la vigilanza sopra i parroci (par. 29). Avevaautorità in campo militare con l’“assistenza da pre-sentarsi agli uffiziali di provianda per la compra deigeneri” o lo “scoprimento dei disertori ed ingaggiatoriesteri” (parr. 34-35). Doveva interessarsi delle norme“da usarsi per rendere migliore l’arte di fabricar le ca-se”, in modo da “contribuire nel tempo stesso alla co-modità degli abitanti e particolarmente per li quartierimilitari” ed “evitare i pericoli d’incendio” (par. 32),contro i quali doveva insieme alle congregazioni mu-nicipali provvedere all’acquisto di macchine idrauli-che e definire un “fisso regolamento in simili contin-genze” (par. 31). Doveva curarsi di affari di benefi-cenza, regolando le “questue dei regolari” (par. 28) el’attività dei monti di pietà (par. 30). Doveva attenderealla pubblicazione degli editti, ordini ed avvisi (par.36), con la “facoltà di ordinare la stampa di qualunquecarta previo il parere dei regi revisori” (par. 27). Eratenuto ad esprimere sempre il proprio parere motivatoin tutti i casi richiesti (par. 45), elaborando tutte leproposte “che possono produrre il bene generale”(par. 41). Ogni otto giorni l’intendente politico, comele congregazioni municipali (par. 38), doveva trasmet-tere al consiglio di governo copia del “protocollo” dalquale “apparisca la vera ed estrinseca qualità dell’af-fare e quale sia stato il fondamento ed il motivo di cia-scuna risoluzione” (par. 37). Infine ogni anno l’inten-dente politico era tenuto a fare “la visita della provin-cia”, facendone relazione al consiglio di governo (par.39) (Istruzione generale 1786; Mozzarelli 1990).

All’“istruzione generale per le regie intendenzepolitiche provinciali della Lombardia Austriaca”, se-guivano “istruzioni particolari sopra vari oggetti con-tenuti nella istruzione generale per li regi intendentipolitici provinciali”, sempre del 1786. Nell’“istruzio-ne per la spedizione degli affari del censo, delle pub-bliche amministrazioni e delle fazioni militari”, dopoaver ribadito che erano di competenza dell’intendentepolitico “tutti gli affari i quali riguardano il censo e lepubbliche amministrazioni”, si specificava che eglidoveva curare la trasmissione al consiglio, con le op-portune avvertenze, copia dei bilanci consuntivi delleamministrazioni comunali, delle note annuali dellapopolazione, dei ruoli personali delle comunità,“esclusa la provincia mantovana, ove la collettazionepersonale non esiste”, e delle domande “per il titolo

de XII figli”. L’intendente politico aveva la facoltà dapprovare le deliberazioni delle esattorie comunarilasciando all’esattore “l’opportuna patente”, controllandone in seguito l’operato. Egli aveva il potedi approvare e confermare i deputati dell’estimol’elezione di tutti gli altri uffiziali delle comunità semprechè queste siano state fatte con i metodi prescdalla riforma generale”. Aveva la facoltà di “ordinarl’unione dei convocati straordinari”, come di approvare spese urgenti ed utili alle comunità o aume“dei soldi ai sindaci e consoli”. Doveva controllar“l’elezione parimente de’ parocchi ed altri benefiziaove questo appartenga alle comunità”. Doveva ocparsi delle strade comunali come della costruzione cimiteri. Doveva controllare “la condotta de’ regi cancellieri, acciocchè adempiano esattamente a tuttiobblighi del proprio impiego”, con facoltà di sospenderli. Nella visita annuale della provincia dovevanprestare particolare attenzione agli “affari censuarDovevano avere “particolare attenzione sopra l’arcolo delle fazioni militari”, predisponendo il necessrio “tanto per gli alloggi di fermo quanto per le faziondi transito”.

Anche “tutti gli affari che riguardano la commissione ecclesiastica”, dovevano “passare per mezdell’intendente politico, al cui ufficio doveva esse“aggiunto un amministratore che dovrà invigilare alconservazione e manutenzione de’ fondi de’ vacade’ legati pii e di tutte le rendite destinate nelle risptive provincie per dote della religione e della pubbliistruzione”. L’intendente politico doveva approvarecontratti temporanei e degli affitti da assegnare al mglior “oblatore”, redigendo un elenco mensile da trmettere al consiglio di governo. Doveva convalidale riparazioni ordinarie per la manutenzione dei fone vigilare sulla conservazione e manutenzione dechiese. Doveva occuparsi della censura dei libri, per la revisione delle stampe da farsi col mezzo regi revisori, ossia per l’introduzione dei libri forestieri, e col parere dei regi revisori vi metterà l’“imprmetur” o l’“introducatur”.

L’intendente politico doveva essere “il canale pcui gli affari delle pie fondazioni dovranno passaalla commissione” delle pie fondazioni. Egli dovevapprovare i contratti temporanei relativi ad affitti dcase e beni, da assegnare al miglior offerente, regendo un elenco mensile da tramettere al consigliogoverno. Agli intendenti politici dovevano essere dretti tutti gli ordini relativi alle pie fondazioni, “per-chè siano eseguiti colla maggiore precisione ed etezza”, come ad essi era delegata l’aggregazione soppressione di luoghi pii, e la vigilanza del “buon rgolamento degl’orfanatrofi, scuole normali, case emosiniere e di lavoro volontario, ospedali, ricoveri”

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Sempre nelle “istruzioni particolari sopra vari og-getti contenuti nella istruzione generale per li regi in-tendenti poitici provinciali”, si diponeva che annual-mente l’intendente politico, insieme al perito d’uffi-zio, doveva visitare i confini statali, stabilendo che ilcancelliere censuario delle giurisdizioni poste ai con-fini dello stato dovesse fare visite mensili lungo lefrontiere segnate da fiumi, soprattutto dopo le piene,provvedendo “negli oggetti di piccola entità”, ovveroogni tre mesi lungo i confini che non fossero costituitida fiumi, e che i sindaci delle comunità di confine vi-sitassero settimanalmente le frontiere costituite dafiumi, e mensilmente le altre.

L’intendente politico doveva avere particolare at-tenzione “alla conservazione della cattolica religio-ne”, vigilando sul catechismo e sulle scuole, occupan-dosi della censura dei libri. Aveva competenze incampo sanitario, vigilando sulle malattie epidemichedi animali e uomini e sull’osservanza della normativasull’inumazione dei cadaveri, controllando la venditadel vino e altre bevande, sorvegliando ciarlatani, sal-timbanchi, dentisti e venditori di medicamenti, tenen-do d’occhio l’igiene delle abitazioni e la pulizia dellestrade. Aveva facoltà di intervenire in materie econo-miche, dovendo promuovere lo sviluppo del commer-cio, l’impianto di manifatture.

Annualmente l’intendente politico provinciale eratenuto alla visita della propria provincia, “avendo peroggetto di vedere da vicino, non solo i disordini sulpunto delle particolari amministrazioni censuarie, maeziandio quelli che avessero rapporto alla politica edeconomica ispezione”. Nella visita, oltre al controllodelle amministrazioni comunali e della condotta deicancellieri censuari, egli doveva esaminare la salubri-tà dell’aria, favorendo l’impianto di fontane pubbli-che con acqua potabile, verificare le condizioni dellecase rustiche, vigilare sulle frodi perpetuate da macel-lai, “prestini” e “postari”. Doveva informarsi sull’esi-stenza di orfani, mendicanti invalidi o infermi e sulleloro condizioni di sussistenza. Doveva interessarsi an-che della condotta di parroci, capellani, medici, chi-rurghi ostetrici e maestri di scuola. Doveva considera-re la possibilità di impiantare nuove manifatture, veri-ficando la prosperità e o il decadimento di quelleesistenti. Doveva infine controllare lo stato delle stra-de e le condizioni dei fiumi e dei torrenti, per preveni-re eventuali inondazioni. Dopo la visita della provin-cia, a cui poteva delegare l’aggiunto dell’intendenzain caso di impedimento, l’intendente doveva fare undettagliata relazione al consiglio di governo “di tuttociò che nella visita sarà stato osservato e che potràmeritare un special riguardo e delle particolari prov-videnze”.

L’ufficio dell’intendenza politica provinciale eraformata da diversi funzionari, oltre all’intendente chera a capo della cancelleria. Vi era un aggiunto, csuppliva l’intendente in caso di sua assenza o di mlattia, un segretario che stendeva e compilava le rezioni e le lettere, distribuendole ai vari “cancellistper la redazione. Vi era inoltre il registratore che etenuto alla custodia degli atti, redigendo i relativi rpertori o indici delle materie. L’ingegnere, oltre allcommissioni assegantegli dall’intendente, era addea verificare le “usurpazioni dei fondi comunali e danni recati ai sudditi in occasione d’inondazionesimili altre cose”; doveva redigere i disegni per le rlazioni dell’intendente, esaminare le “perizie sopra adattamenti delle strade comunali”, accompagnal’intendente o l’aggiunto nella visita annuale delprovincia. Vi erano infine i portieri che erano tenuti a“insinuare le persone che domandano udienza”, anere pulito la cancelleria, a recapitare le lettedell’ufficio e a “servire l’uffizio dell’intendenza intutto ciò che verranno comandati”. In caso di necestà, l’organico dell’ufficio poteva essere integrato dpraticanti e da scrittori (Istruzioni particolari 1786).

Le regie intendenze politiche provinciali dellLombardia Austriaca furono abolite con l’editto de30 gennaio 1791 (Mozzarelli 1990).

arch. Editto 26 settembre 1786: Editto per il compartimentoterritoriale della Lombardia austriaca, in ASMn, GridariBastia, tomo 24, f. 184; Istruzione generale 1786: Istru-zione generale per le regie intendenze politiche provciali della Lombardia Austriaca, 26 settembre 1786, ASMi, Uffici regi, parte antica, b. 399; Istruzioni parti-colari 1786: Istruzioni particolari sopra vari oggetti contenuti nella istruzione generale per li regi intendenti plitici provinciali”, 26 settembre 1786, in ASMi, Ufficiregi, parte antica, b. 399.

bibl. Mozzarelli 1990: Cesare Mozzarelli, Le Intendenze po-litiche della Lombardia austriaca (1786-1791), in L’or-ganizzazione dello stato al tramonto dell’antico regim,a cura di R. De Lorenzo, Napoli, 1990, pp. 61-117.

CONGREGAZIONE MUNICIPALE(1786-1791)

Con due dispacci reali promulgati il 26 settemb1786 il governo e l’amministrazione delle otto province della Lombardia austriaca, istituite quel medsimo giorno da Giuseppe II, vennero affidati a dnuovi organismi: le Intendenze politiche e, in luogdelle Congregazioni del patrimonio teresiane, le Cogregazioni municipali.

Queste ultime riunivano in sé le funzioni esecutidi organi civici tradizionali allora soppressi, quali Tribunale di Provvisione, il Vicario di Provvisione,

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Giudici delle strade, delle vettovaglie e della legna edi altri ancora (Grab 1976).

Alle Congregazioni municipali, come è indicatonel paragrafo X dell’editto, competevano infatti“l’ispezione e l’esecuzione di tutto ciò che riguardagli oggetti dell’economica amministrazione del Patri-monio pubblico a norma degli ordini censuari e comeè stato osservato fin d’ora dalle Congregazioni Patri-moniali”, ma anche “vegliare, provvedere e mantene-re in tutta la Provincia l’esecuzione degli attuali e suc-cessivi regolamenti” in materia di adattamento e ma-nutenzione delle strade urbane e provinciali,soprintendenza alle fabbriche pubbliche e all’ornatoesterno della città, vigilanza sui commissari e cassieridella provincia, alloggiamenti e fazioni militari, so-printendenza alle vettovaglie per la salubrità e la ga-ranzia dei pesi e delle misure, fissazione dei calmieri,diverse mansioni di polizia e di sanità, vigilanza sopragli incendi; alla Congregazione di Milano spettavainoltre la vigilanza sopra l’illuminazione della città, efacoltà particolari erano assegnate anche a quelle diMantova e Cremona.

Per l’applicazione di tali poteri “avranno le Con-gregazioni Municipali l’esercizio regolativo e coatti-vo delle facoltà economiche, in modo che nei singolicasi di contravvenzione agli attuali e successivi rego-lamenti in ciascheduna delle divisate materie possanoesse prendere cognizione e pronunziare una regolaredichiarazione [...] a norma delle leggi e dei regola-menti di polizia, escluse però le materie contenziose eche esigano discussione giudiziaria [...]”.

Le attribuzioni delle Congregazioni erano dunqueassai vaste, estendendosi alla finanza, all’economia,alla polizia e ai servizi pubblici; assai limitata invecela loro autonomia: per qualunque spesa che non rive-stisse carattere d’urgenza occorreva infatti la preven-tiva approvazione del governo (Cuccia, 1971).

E ancora riguardo il contenzioso amministrativo, ildispaccio stabiliva che, “nel caso di denegata provvi-denza o d’altro gravame contro le Congregazioni mu-nicipali, le parti potranno ricorrere alle Regie Inten-denze provinciali politiche”.

Quanto a composizione: “il capo di ciaschedunaCongregazione avrà il titolo di Prefetto mentre gli al-tri individui si chiameranno Assessori. Nella Congre-gazione di Milano continuerà il Prefetto ad avere ilmedesimo trattamento onorifico che fino ad ora haavuto il cessato Vicario di provvisione” (par. IV). Gliassessorati più importanti erano quelli delegati allestrade e alle vettovaglie.

A Milano, Mantova e Cremona i membri delleCongregazioni erano complessivamente nove, “seide’ quali, e fra essi il prefetto, saranno del ceto de’ pa-

trizi e tre di quello degli estimati, in conformità dquanto fu da Sua Maestà determinato con cesareoale dispaccio de’ 23 novembre 1784” (par. I); a ComLodi, e Pavia i membri erano invece sette, cinque quali patrizi, fra cui il prefetto, e due estimati non nbili (par. II); sette soggetti dovevano comporre ancle Congregazioni municipali di Gallarate e Bozzolad essi era tuttavia richiesto di essere “semplicemeestimati” (par. III).

Prefetti ed assessori dovevano dimostrare almeduemila scudi d’estimo “in testa propria nelle rispetive provincie” e non avere “né liti né debiti con i rispettivi Pubblici” (par. VIII), duravano in carica seanni, “ben inteso però che passati anni tre se ne cbieranno quattro nelle Congregazioni municipali Milano, Mantova e Cremona e tre nelle altre” (paVII). Il dispaccio specificava inoltre che la prima nomina di prefetti ed assessori sarebbe spettata diremente alla “rappresentanza di Sua maestà”, mentrseguito essi sarebbero stati eletti dal Consiglio di gverno, scelti tra terne di nomi presentati dai rispettConsigli generali (par. VIII).

Nel successivo “Piano delle Congregazioni muncipali della Lombardia austriaca”, pubblicato anch’esso nel 1786, veniva ribadito che le stesse nonvevano occuparsi di quanto richiedeva “una discusione giudiziaria della ragione privata e controversfra parte e parte, dovendo la loro facoltà essere unmente ristretta nei termini di esecuzione e di provvdimento economico e stragiudiziale” nelle materie gindicate nel dispaccio istitutivo (par. XIII). In questmodo si sopprimeva una parte delle funzioni cheprecedenza spettavano all’amministrazione e si intduceva una netta distinzione fra magistrati e burocti. I primi avevano autorità esecutiva e giudiziarimentre i secondi detenevano solo di autorità esecu(Grab 1976).

La Congregazione municipale – sempre seconquanto indicato nel citato “Piano” – aveva l’obbligo driunirsi due volte la settimana (par. XXII) e deliberav“con la pluralità dei voti” (par. XXXII); ogni ottogiorni doveva poi trasmettere copia dei rispettivi prtocolli all’intendente politico provinciale (par. XIX),al quale era inoltre attribuito il compito di vigilare sula condotta degli assessori (par. XX) e la facoltàconvocare, anche straordinariamente, la Congrezione, alle cui riunioni poteva intervenire quando vleva “e ciò succedendo sederà egli al luogo del Preto” (par. XXIII). Solo in caso di denegata o ritardaprovvidenza o di “manifesto pregiudizio” ai loro diritti le Congregazioni avevano la facoltà di inoltrare corsi direttamente al Consiglio di governo (paXXIX).

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La preminenza degli Intendenti sulle Congrega-zioni municipali era del resto chiaramente evidenziatanello stesso dispaccio istitutivo delle Intendenze, do-ve, al paragrafo quarto, si disponeva che ad esse spet-tasse la soprintendenza su “tutti i Dipartimenti o Di-casteri provinciali, perché adempiscano esattamente idoveri del loro istituto, riferendo le occorrenze alConsiglio nei casi che eccedano i limiti delle loro fa-coltà”.

Le riforme del 1786 stabilirono dunque una rigidagerarchia tra il Consiglio di governo, che ne costituivail vertice – sottoposto solo a Vienna – gli Intendentipolitici provinciali e le Congregazioni municipali,concepite come organi di tipo meramente ammini-strativo-esecutivo, privi di potere giurisdizionale.L’antica autonomia, con le sue particolari istituzioni,fu completamente eliminata e l’amministrazione inte-grata in una nuova struttura gerarchica, strettamentesoggetta alle autorità superiori (Grab 1976).

Molte delle prerogative perdute dalle classi diri-genti locali durante il periodo giuseppino vennero tut-tavia riacquistate dopo la morte dell’imperatore el’ascesa al trono di Leopoldo II, che, con il dispaccio20 gennaio 1791, provvide ad un ampia revisione de-gli ordinamenti locali voluti da Giuseppe II.

legisl. Editto 26 settembre 1786: Editto di istituzione degli In-tendenti politici, 26 settembre 1786; Editto 26 settem-bre 1786: Editto di istituzione delle Congregazioni mu-nicipali, 26 settembre 1786; Dispaccio 20 gennaio 1791:Reale dispaccio di riforma della pubblica amministrazio-ne delle città e province della Lombardia austriaca, 20gennaio 1791.

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE E COMUNALE(1799-1800)

Nella primavera del 1799 la repubblica Cisalpina,sorta due anni prima in seguito alle vittorie militarifrancesi, crollò a causa dell’arrivo delle truppe austro-russe partite dal territorio veneto. Brescia cadde agliinizi di aprile, Bergamo il 24, Milano il 28. Il territo-rio lombardo rimase austriaco dal maggio 1799 al 31maggio 1800. Si trattava di un’area molto vasta e im-portante che coincideva sostanzialmente con la Lom-bardia odierna: alla ex Lombardia austriaca che com-prendeva le sei province di Milano, Como, Pavia, Lo-di, Cremona e Casalmaggiore, furono per la primavolta accorpati sotto il dominio austriaco i territori exveneti che avevano fatto parte della Repubblica Cisal-pina, cioè Bergamo, Brescia e Crema, oltre all’anticoducato di Mantova al quale era stato annessa una por-zione di territorio veronese. Dal punto di vista ammi-nistrativo e istituzionale l’occupazione austriaca ebbe

esiti diversi per i territori che anteriormente all’istituzione della Repubblica Cisalpina avevano fatto padel dominio asburgico e per quelli che invece erastati parte della Repubblica di Venezia.

Le linee politiche generali del sistema di governorganizzato dagli Austriaci in Lombardia nel 179erano decise a Vienna, mentre al governo centrale le province lombarde stabilito a Milano, toccava uruolo puramente esecutivo. Il nuovo sistema di govno intendeva ripristinare nelle linee generali queche aveva retto la Lombardia austriaca fino al 179risultò rispetto ad esso strutturalmente semplificauna sola Commissione imperiale, che aveva principmente il compito di trasmettere e mediare le volonpolitiche di Vienna ed era a capo di un rinnovato e rforzato apparato giudiziario repressivo, sostituì Conferenza governativa, il Magistrato politico camrale e la Camera dei conti. Alla Commissione spettaanche la riscossione delle imposte dirette. L’Intendeza generale delle finanze, unico organismo ammstrativo ad essere riattivato in base alle funzionall’organizzazione che aveva nel 1796, doveva ocparsi della gestione delle entrate statali. Alla Direzne generale di contabilità, direttamente dipendedalla Commissione imperiale, erano affidate le fuzioni di ragioneria e controllo contabile.

Ad un nuovo organismo, la Delegazione generdelle provincie lombarde, formato da nove deleg(uno per ciascuna delle provincie lombarde, Mantoesclusa) eletti dal corpo rappresentativo della propprovincia, spettava la rappresentanza a Milano deisogni locali, anche se limitatamente alle questioni gate alle forniture e alle contribuzioni militari.

Dagli organi centrali descritti, in particolare dacommissario imperiale, dipendevano le cariche e uffici dell’amministrazione periferica e locale attivanelle province. Ciascuna di esse era retta da una Cgregazione delegata, che corrispondeva alla Conggazione municipale istituita da Giuseppe II nelle prvincie della ex Lombardia austriaca. La Congregazne delegata aveva sede nella città capoluogamministrava la città e tutto il territorio provinciale dessa dipendente: eleggeva i componenti delle comissioni provinciali di polizia, vigilava sull’operatodei cancellieri distrettuali del censo, che erano i rapresentanti del governo di fronte alle comunità, cotrollava l’operato dell’amministrazione locale deFondo di religione, delle comunità locali e dei deptati dell’estimo.

A livello periferico agivano anche le Intendenzpolitiche provinciali: quelle stabilite nei territori dellavecchia Lombardia austriaca dipendevano diretmente dalla Direzione milanese, mentre le Intendendi Bergamo, di Brescia, di Crema e di Mantova furo

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provvisoriamente sottoposte alle rispettive Congrega-zioni delegate.

Nel 1799 il governo locale tornò in genere nellemani dei gruppi di potere e dei ceti che lo avevano de-tenuto fino al ’96. Precisa intenzione del governoasburgico era stabilire o rinnovare il legame con quel-le forze locali, sia ripristinando a livello locale l’orga-nizzazione istituzionale precedente all’avvento dellearmate francesi, sia richiamando in carica i vecchiamministratori.

Se nelle provincie della ex Lombardia austriaca, ilpredominio della città capoluogo sul territorio provin-ciale era un fatto scontato ed accettato ormai de lungotempo, diverso appariva il caso delle ex provincie ve-nete.

Il nuovo assetto istituzionale ebbe comunque vitabrevissima. Con il ritorno dei Francesi nel maggio del1800 e la successiva pace di Luneville, firmata il 16febbraio 1801, il territorio lombardo ritornò ad essereparte della Repubblica Cisalpina e furono completa-mente modificate le forme sia dell’amministrazionecentrale, sia locale (Pagano 1998).

bibl. Pagano 1998: Pagano, Alle origini della Lombardia con-temporanea. Il governo delle province lombarde durantel’occupazione austro-russa 1799-1800, Milano, FrancoAngeli.

DIPARTIMENTO (1797-1816)

La costituzione della repubblica cisalpina emanatail 20 messidoro anno V (8 luglio 1797) stabiliva la di-visione del territorio in undici dipartimenti. La costi-tuzione, redatta secondo le linee della costituzionedella repubblica francese promulgata il 5 fruttidoroanno III (22 agosto 1795) (Saitta 1952), ne ricalcavail modello di articolazione territoriale dei corpi ammi-nistrativi. Il territorio della cisalpina era ripartito tracircoscrizioni più ampie, i dipartimenti, corrispon-denti in parte alle circoscrizioni provinciali degli statipreesistenti; ciascun dipartimento risultava poi ulte-riormente diviso in circoscrizioni di minore entità, idistretti, comprendenti un certo numero di comuni.

Durante il periodo napoleonico i dipartimenti ven-nero sempre identificati da nomi geografici. La costi-tuzione dell’anno V della repubblica cisalpina preve-deva l’istituzione dei seguenti dipartimenti: Adda(con capoluoghi Lodi e Crema in alternanza per unperiodo biennale); Alpi Apuane (capoluogo Massa),Crostolo (capoluogo Reggio), Lario (capoluogo Co-mo), Montagna (capoluogo Lecco), Olona (capoluo-go Milano), Panaro (capoluogo Modena), Po (capo-luogo Cremona), Serio (capoluogo Bergamo), Ticino(capoluogo Pavia), Verbano (capoluogo Varese).

La legge 25 brumale anno VI (15 novembre 179stabiliva i confini della repubblica previsti dal trattatdi Campoformio, e sanciva l’unione definitiva alla repubblica cisalpina dei territori ad essa aggregatiprecedenza: fin dal 27 luglio 1797 erano già stati clusi quelli delle legazioni di Bologna, Ferrara e deRomagna, già appartenenti allo stato pontificio, dterritori di Modena e Reggio già appartenenti al ducto di Modena; dal 3 novembre 1797 erano stati acqsiti i territori di Bergamo e Brescia già appartenenalla repubblica di Venezia, il territorio già incluso neducato di Mantova, e quelli dei contadi di Bormio Chiavenna e della Valtellina già soggetti alla repubbca delle tre leghe. La legge 13 brumale anno VI (3 nvembre 1797 stabiliva la suddivisione del territordella stessa repubblica cisalpina in venti dipartimenAdda (capoluoghi Lodi e Crema in alternanza per periodo biennale), Olona (capoluogo Milano), AlpApuane (capoluoghi Massa e Carrara in alternanzAlta Padusa (capoluogo Cento), Alto Po (capoluoCremona), Basso Po (capoluogo Ferrara), Bena(capoluogo Desenzano), Crostolo (capoluogo Regio), Lamone (capoluogo Faenza), Lario (capoluoComo), Mella (capoluogo Brescia), Mincio (capoluogo Mantova), Montagna (capoluogo Lecco), Pana(capoluogo Modena), Reno (capoluogo BolognaRubicone (capoluogo Rimini), Serio (capoluogo Begamo), Ticino (capoluogo Pavia), Adda e Oglio (cpoluogo Sondrio, determinato successivamente), Vbano (capoluogo Varese).

In base alla legge 29 messidoro anno V (17 lug1797) sulla organizzazione delle municipalità i dipatimenti erano retti dalle amministrazioni centrali dpartimentali, composte da cinque membri, che ripducevano a livello periferico la struttura funzionale ddirettorio esecutivo, l’organo preposto con poteri escutivi all’amministrazione centrale della repubblica.

Contemporaneramente all’entrata in vigore denuova costituzione della repubblica cisalpina, impsta al corpo legislativo dall’ambasciatore del direttrio della repubblica francese presso la stessa cisalpTrouvé, e pubblicata il 15 fruttidoro anno VI (1 setembre 1798), si ebbe la promulgazione della leggefruttidoro anno VI (1 settembre 1798) sulla nuova dvisione della repubblica in dipartimenti. Tale leggstabiliva una drastica riduzione del numero dei diptimenti, che vennero accorpati e ridotti al numero undici: Olona (capoluogo Milano), Alto Po (capoluogo Cremona), Basso Po (capoluogo Ferrara), Cros(capoluogo Reggio), Mella (capoluogo BresciaMincio (capoluogo Mantova), Panaro (capoluogModena), Reno (capoluogo Bologna), Rubicone (cpoluogo Forlì), Serio (capoluogo Bergamo), AddaOglio (capoluogo Morbegno).

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In seguito al breve periodo della invasione deglieserciti austro-russi, in base alla legge 21 vendemmia-le anno IX (13 ottobre 1800) si aggregarono alla re-pubblica cisalpina i territori già soggetti al Piemontesabaudo, e successivamente inclusi nella repubblicafrancese: Lomellina con Vigevano, Novarese, e Osso-la, che vengono riuniti nel dipartimento dell’ Agogna(con capoluogo Novara). Con la legge 25 fiorile annoIX (13 maggio 1801) venne stabilita la nuova compar-timentazione territoriale della repubblica con la ripar-tizione dei dipartimenti in distretti e in comuni. Inbase alla stessa legge il territorio già incluso nel dipar-timento dell’Adda e Oglio risultava aggregato al di-partimento del Lario.

Con la costituzione della repubblica italiana il nu-mero dei dipartimenti rimase invariato. Le novitàmaggiori furono introdotte sul piano dell’organizza-zione amministrativa dei dipartimenti dal decreto 6maggio 1802, che, in luogo delle preesistenti ammini-strazioni dipartimentali, istituiva le prefetture e le vi-ceprefetture. Le prefetture avevano sede nei capoluo-ghi dipartimentali, le viceprefetture vennero dappri-ma insediate in alcuni capoluoghi distrettuali concompetenze su circondari che vennero successiva-mente fatti coincidere con i distretti. I distretti eranoulteriormente suddivisi in cantoni, nel cui capoluogoaveva sede il cancelliere del censo.

In seguito alla costituzione del regno d’Italia, ven-ne pubblicata il decreto 8 giugno 1805 per la riparti-zione dei dipartimenti in distretti, in cantoni, e in co-muni. L’ordinamento amministrativo dei dipartimentigià esistenti venne in seguito gradualmente esteso ainuovi dipartimenti creati nei territori successivamenteannessi al regno stesso. Nel 1806, in applicazione deltrattato di Presburgo, si ebbe l’aggregazione al regnod’Italia dei territori ex veneti posti ad oriente del fiu-me Mincio, che dopo il 1796 erano stati brevementesoggetti all’Austria. Ai dodici dipartimenti già esi-stenti si unirono i seguenti: Adige (capoluogo Vero-na), Adriatico (capoluogo Venezia), Brenta (capoluo-go Padova), Bacchiglione (capoluogo Vicenza), Ta-gliamento (capoluogo Treviso), Piave (capoluogoBelluno), Passariano (capoluogo Udine), Istria (capo-luogo Capo d’Istria). La compartimentazione dei ter-ritori ex veneti venne definita con le leggi 22 dicem-bre 1807, e 27 gennaio 1808 per il dipartimentodell’Adige. Nel 1808, si ebbe l’aggregazione al regnod’Italia dei territori delle provincie ex pontificie di Ur-bino, Ancona e Macerata e Camerino che vennero riu-niti nei tre dipartimenti del Metauro (capoluogo Urbi-no), Musone (capoluogo Ancona), Tronto (capoluo-go). La compartimentazione dei territori ex pontificivenne definita con la legge 21 aprile 1808 (Zaghi1989; Roberti 1947).

legisl. legge 9 termidoro anno V: legge 9 termidoro anno V (27luglio 1797) per l’inclusione nella Cisalpina dei territordelle legazioni di Bologna, Ferrara e della Romagna e ducato di Modena, Raccolta degli ordini, avvisi e procla-mi pubblicati in Milano nell’anno V repubblicano, Mila-no, 1797, III, p. 93; legge 13 brumale anno VI: legge 13brumale anno VI (3 novembre 1797) per la suddivisioin dipartimenti del territorio della Cisalpina, Raccoltadegli ordini, avvisi e proclami pubblicati in Milanonell’anno V repubblicano, Milano, 1797, IV, p. 4; legge25 brumale anno VI: legge 25 brumale anno VI (15 novembre 1797) per lo stabilimento dei confini della Cisapina, Raccolta degli ordini, avvisi e proclami pubblicatin Milano nell’anno V repubblicano, IV, Milano, 1797, p.26; legge 19 fruttidoro anno VI: legge 19 fruttidoroanno VI (5 settembre 1798) sulla divisione della republica in dipartimenti, Raccolta degli ordini, avvisi e pro-clami pubblicati in Milano nell’anno V repubblicano, III,Milano, 1797, p. 229; legge 21 vendemmiale anno IX:legge 21 vendemmiale anno IX (13 ottobre 180sull’aggregazione alla Cisalpina dei territori già soggeal Piemonte sabaudo, Raccolta delle leggi, ordini e avvisipubblicati in Milano, Milano, 1800, p. 144; legge 22 di-cembre 1807: legge 22 dicembre 1807 per la compartmentazione dei territori ex veneti, Bollettino delle leggidel regno d’Italia, 1807, III, p. 90; legge 27 gennaio1808: legge 27 gennaio 1808 per la compartimentaziodel dipartimento dell’Adige, Bollettino delle leggi del re-gno d’Italia, Milano, 1808, I, p. 85; legge 21 aprile1808: legge 21 aprile 1808 per la compartimentaziondei territori ex pontifici, Bollettino delle leggi del regnod’Italia, Milano, 1808, I, p. 413.

bibl. Saitta 1952: A. Saitta, Costituenti e costituzioni dellaFrancia moderna, Torino, Einaudi 1952, in cui viene ri-portato il testo integrale della costituzione della Republica francese citata.

AMMINISTRAZIONE CENTRALE DIPARTIMENTALE (1797-1805)

In seguito alla emanazione della costituzione derepubblica cisalpina dell’anno V in data 8 luglio 1797,la legge sulla organizzazione delle municipalità messidoro anno V (17 luglio 1797) istituiva nei dipatimenti l’amministrazione centrale dipartimentalecomposta da cinque membri che riproducevano avello periferico la struttura del direttorio esecutivol’organo che deteneva il potere esecutivo della repblica. Le amministrazioni centrali dipartimentali erano però organi con competenze strettamente ineralla gestione amministrativa, e avevano vari compfissare le circoscrizioni dei distretti e dei comuni, atendere alla formazione dei comizi primari, vigilarsulle municipalità, verificarne e pubblicarne i rendconti, esaminare i reclami contro gli amministratorireprimerne gli abusi, sovrintendere al riparto decontribuzioni dirette tra le municipalità del dipartmento.

La legge prevedeva che i cinque membri eleggsero un presidente a rotazione che veniva rinnovogni tre mesi; i cinque membri componenti le ammnistrazioni dipartimentali potevano durare in caric

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per cinque anni; un quinto dei membri decadeva persorteggio dalla propria carica ed era rinnovabile an-nualmente, la loro nomina avveniva attraverso le ele-zioni che si tenevano nelle assemblee elettorali dipar-timentali costituite da cittadini dei distretti selezionatiin base al censo. I primi membri vennero nominatipersonalmente per decreto dal generale Bonaparte.

In seguito alla proclamazione della nuova costitu-zione dell’anno VI (1 settembre 1798), impostadall’ambasciatore del direttorio Trouvé, vennero in-trodotte alcune modifiche nell’organizzazione ammi-nistrativa dei dipartimenti intese a stabilire un mag-gior controllo del direttorio esecutivo sulle ammini-strazioni periferiche. L’amministrazione centraledipartimentale venne portata da cinque a soli tremembri, rinnovabili per un terzo ogni due anni; il con-trollo della stessa amministrazione dipartimentaleesercitato sulle amministrazioni municipali vennereso più incisivo estendendone le competenze anchealla vendita e alla gestione dei beni nazionali concessiin affitto, all’operato della guardia nazionale, al fun-zionamento degli istituti di assistenza e beneficenza edelle scuole, alla gestione dell’ordine pubblico, allaconservazione dei boschi, al mantenimento di strade,canali e altre opere di interesse pubblico. Le ammini-strazioni centrali emettevano gli ordini di pagamentoper i ricevitori dipartimentali riguardanti le spese del-le amministrazioni ad esse soggette sui fondi destinatidal ministero delle finanze. Al contempo esse eranoincaricate della diffusione delle normative emanatedal governo. L’amministrazione dipartimentale avevainoltre l’obbligo di riunirsi ogni giorno.

Nella costituzione dell’anno V era espressamenteprevista la nomina da parte del direttorio di un com-missario presso ciascuna amministrazione diparti-mentale con il compito esplicito di verificare e solle-citare la tempestiva e corretta applicazione delle leg-gi. In realtà il mandato affidato al commissarionell’ambito del dipartimento dal direttorio era più va-sto, in quanto si estendeva anche al controllo sulleamministrazioni municipali, sulla polizia e sulla guar-dia nazionale, e più in generale sullo “spirito pubbli-co”. Il commissario in pratica assicurava una funzioneprimaria di controllo politico diretto del direttorioesecutivo sull’operato delle stesse amministrazionicentrali dipartimentali oltre che su quelle municipali,in un periodo in cui le modalità di selezione dei mem-bri di tali amministrazioni non davano ancora garan-zie di una piena omologazione agli indirizzi del pote-re esecutivo, per l’ assenza di una struttura burocraticaaccentrata. I termini degli interventi di controllo deicommissari sulle amministrazioni dipartimentali ri-sultano meglio precisati nella legge sull’organizza-zione e sulle funzioni dei corpi e amministrativi pub-

blicata il 15 fruttidoro anno VI (1 settembre 1798nella legge veniva rimarcata l’esigenza che le delibrazioni delle amministrazioni dipartimentali fossersempre sottoposte ai commissari per essere appropreventivamente alla loro emanazione.

Il periodo precedente all’istituzione della repubblica italiana, seguita nel gennaio 1802, presenta fase di evoluzione nella definizione degli organi prposti all’amministrazione dei dipartimenti e delle lorcompetenze. Con decreto 12 brumale anno IX (3 vembre 1800) venne disposta la soppressione damministrazione centrale dipartimentale del Renma in seguito provvedimenti analoghi vennero preanche per gli altri dipartimenti; alla soppressione dle ammistrazioni seguiva la contestuale nomina dcommissari straordinari, chiamati a surrogarne le fuzioni, e a svolgere una funzione non più limitata mero controllo, ma estesa alla gestione amministrva diretta, che in qualche modo prefigura il ruolo dprefetti (Antonielli 1983).

Lo svuotamento delle funzioni in precedenza gassegnate alle amministrazioni centrali dipartimentpreviste dalla costituzione cisalpina risulta confermto anche dal decreto 6 maggio 1802, nel quale si rvava che l’amministrazione dipartimentale era “notbilmente ineguale nei metodi e nelle competenze dle autorità che le presiedono”. Tale decreto stabill’istituzione delle prefetture e delle viceprefetture, introducendo nell’ordinamento della repubblica istitufunzionali ad una gestione fortemente accentrata poteri amministrativi ricalcati sul modello francesLo stesso decreto 6 maggio 1802 assegnava ai pree ai viceprefetti le funzioni di controllo sulle amminstrazioni municipali del dipartimento già svolte iprecedenza dalle amministrazioni dipartimentali,stabiliva che queste dovessero limitare le proprie fuzioni di controllo unicamente alle amministrazionmunicipali dei centri capoluogo in cui erano situate

Con la successiva legge sull’organizzazione deautorità amministrative 24 luglio 1802 l’amministra-zione dipartimentale venne invece riattivata, macontinuità nominativa non rispecchiava quella defunzioni assegnate a quello che di fatto era un istitdel tutto diverso dal precedente: alla nuova ammistrazione dipartimentale furono infatti attribuite lcompetenze assegnate in precedenza al consigliprefettura non più previsto dalla stessa legge; in eveniva concentrata la gestione di “tutti gli affari ddipartimento e della privativa amministrazione dfondi e spese che la legge ha dichiarate dipartimenli” (art. 39); in base alla stessa legge le amministrazni dipartimentali estendevano la propria competenanche ad altri importanti aspetti quali il riparto delimposte tra i comuni, la gestione delle opere pubb

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che e il controllo contabile del ricevitore dipartimen-tale. L’amministrazione dipartimentale era compostada sette membri nei dipartimenti maggiori (Olona eReno), e da cinque membri nei rimanenti; i membrivenivano scelti su una doppia lista di candidati propo-sta dai consigli generali, ma dovevano essere iscrittinei collegi elettorali, di cui potevano fare parte solocittadini selezionati su base censitaria nei termini pre-visti dalla costituzione. Questi istituti concentravanouna doppia funzione di gestione amministrativa e dirappresentanza degli interessi locali, in quanto riceve-vano i ricorsi inoltrati da particolari, corpi e comunitàdel dipartimento per trasmetterli al prefetto. A diffe-renza della situazione vigente nella fase precedente,segnata dalla costituzione della repubblica cisalpina,il peso delle amministrazioni dipartimentali nellanuova situazione venutasi a creare dopo l’istituzionedelle prefetture era contemperato dal ruolo dello stes-so prefetto, il rappresentante del potere esecutivo insede periferica, a cui esse restavano comunque gerar-chicamente subordinate. Lo stesso prefetto poteva incasi eccezionali previsti dalla legge sciogliere le am-ministrazioni dipartimentali e sostituirle provvisoria-mente, come garanzia per una corretta amministrazio-ne. Certamente la reintroduzione delle amministra-zioni dipartimentali, vista dal governo come unascelta funzionale agli equilibri politici e al consensodei ceti in esse rappresentati, venne a creare una situa-zione di potenziale conflitto di poteri con il prefetto(Antonielli 1983). Tale situazione venne risolta defi-nitivamente con la soppressione delle amministrazio-ni dipartimentali disposta con il decreto sull’ammini-strazione pubblica e sul comparto territoriale del re-gno 8 giugno 1805, che accentrava le funzioni e ipoteri in precedenza commessi a tali istituti attribuen-doli al prefetto (Coraccini 1823; Roberti 1947; Ghi-salberti 1974; Zaghi 1989).

legisl. decreto 12 brumale anno IX: decreto 12 brumale annoIX (3 novembre 1800) per la soppressione dell’ammini-strazione centrale dipartimentale del Reno, Collezione diproclami, avvisi, editti, ordini pubblicati dal giorno 13pratile anno VIII, Milano, 1800, III, p. 99.

PREFETTURA (1802-1816)VICEPREFETTURA (1802-1816)

In seguito alla costituzione della repubblica italia-na nel gennaio 1802, con il successivo decreto 6 mag-gio 1802 vennero introdotte importanti modifiche de-stinate a rimodellare in profondità la struttura e le fun-zioni degli apparati dell’amministrazione perifericaesistenti a livelllo dipartimentale. Il decreto 6 maggio1802 disponeva l’istituzione delle prefetture e delle

viceprefetture, definendo una prima regolamentazione, ancora provvisoria, degli organi amministratipresenti a livello dei dipartimenti e delle rispettivcompetenze.

In base al decreto le prefetture avevano sede capoluogo di ogni dipartimento, ed erano dirette daprefetto, affiancato da due luogotenenti con voto cosultivo, uno deputato agli affari amministrativi e l’atro agli affari legali e di polizia; il prefetto era inoltreassistito nelle proprie funzioni da un consiglio genrale di prefettura composto da cinque o da sette cidini nei soli dipartimenti Reno e Olona, avente sovoto consultivo. Lo stesso decreto 6 maggio 1802 pvedeva anche l’istituzione delle viceprefetture in acuni capoluoghi distrettuali indicati in un’apposita tabella ad esso allegata. Nel rispettivo distretto il vicprefetto esercitava le medesime funzioni del prefetin questo modo venne di fatto introdotta una nuocircoscrizione, il circondario di giurisdizione del viceprefetto, del quale però non vi era espressa menne nella legge, ma la cui esistenza si poteva deddalle disposizioni della legge stessa. Tale circondaperò non coincideva col distretto, e la soluzione di tintricata situazione venne provvisoriamente rimesall’arbitrio del governo, che, in base a quanto stabilnella legge sull’organizzazione delle autorità amminstrative 24 luglio 1802 avrebbe determinato con prcisione la nuova ripartizione territoriale entro tre an(art. 27).

Le attribuzioni dei viceprefetti vennero mantenute, ma con carattere quasi provvisorio anche dastessa legge 24 luglio 1802, tanto più che nello stedecreto erano mantenuti anche i distretti con un ccelliere ed un consiglio distrettuale “organi immediadel governo” (art. 148).

L’incertezza normativa derivante dal fatto che i dstretti non compresi nei circondari con capoluogosede di residenza dei viceprefetti dipendessero ditamente dalla rispettiva prefettura in base al decretmaggio 1802, art. 3, vennero risolti attraverso inteventi legislativi più organici attuati nei due anni sguenti. L’istituzione delle viceprefetture non aveva otenuto i risultati politico-amministrativi sperati, comconfermava un’inchiesta interna condotta dal goverpresso i prefetti allo scopo di valutare l’opportunità mantenere in vita tali istituti; i risultati dell’inchiestaavevano ovviamente evidenziato i diffusi problemderivanti dai conflitti di competenza con gli stessi prfetti. Alla soppressione delle viceprefetture di Centodi Castelnuovo decretata il 16 agosto 1803, e di qudi Crema decretata il successivo 27 agosto 1803, fseguito il decreto 27 marzo 1804 che disponeva l’alizione di tutte le viceprefetture, ad eccezione di qule di Massa e Sondrio che proseguirono nelle prop

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funzioni fino alla fine del regno d’Italia. Tutti i rima-nenti circondari già soggetti alle viceprefetture ven-nero così riuniti alla giurisdizione del prefetto in baseallo stesso decreto. Il decreto 8 giugno 1805, sull’am-ministrazione pubblica e sul comparto territoriale ac-cennava alle viceprefetture, e prevedeva la nomina delviceprefetto “delegato del prefetto per l’amministra-zione del distretto” (art. 13) con evidente riferimentoalle sole due viceprefetture ancora esistenti.

Lo stesso decreto per lo stabilimento delle prefet-ture e viceprefetture 6 maggio 1802 già citato istituivaanche un organo con eplicite funzioni di rappresen-tanza degli interessi locali, il consiglio generale di-partimentale, che doveva essere così formato: “ogniamministrazione comunale nomina(va) un cittadinofra i possidenti del dipartimento; una deputazione dinotabili da destinarsi dal governo sceglie(va) fra i no-minati fino al numero di ventuno. Il consiglio si rin-nova(va) per un terzo ogni anno” (art. 6).

Le attribuzioni del prefetto erano state delineatedal decreto 6 maggio 1802. Con la legge 24 luglio1802 gli organi dell’amministrazione dipartimentale ele rispettive funzioni vennero precisate e meglio defi-nite: il prefetto venne confermato nel ruolo di organodi trasmissione del potere esecutivo immediato delgoverno nei dipartimenti (art. 7); nelle proprie funzio-ni doveva essere coadiuvato da due luogotenenti e daun segretario generale che formavano il consiglio diprefettura e che erano nominati e potevano essere ri-mossi dal governo. In base alla legge 24 luglio 1802al prefetto e ai luogotenenti vennero assegnate nuovecompetenze fra cui quella di foro giudiziario nellecontroversie della pubblica amministrazione. Il votodel consiglio di prefettura era consultivo (art. 13), maquello dei luogotenenti era necessario (art. 19), ed incaso di difformità di opinioni tra prefetto e consigliodi prefettura la questione era sottoposta al giudizio delconsiglio legislativo (art. 14). In un primo tempo icomponenti del consiglio di prefettura non erano fun-zionari di carriera, ma vennero scelti fra i cittadini deldipartimento. Il consiglio di prefettura, già previstodal decreto 6 maggio 1802, venne ad assumere con lalegge 24 luglio 1802 la nuova denominazione di am-ministrazione dipartimentale, e vide definite inmodo più preciso le proprie attribuzioni: gli ammini-statori dipartimentali erano ”solidalmente incaricati(della gestione) di tutti gli affari del dipartimento edella privativa aministrazione dei fondi e spese dipar-timentali” (art. 39). Con lo stesso decreto venne inol-tre modificata la formazione dei consigli generali di-partimentali , organi di rappresentanza i cui membrivennero nominati dai singoli comuni in proporzioneal numero di abitanti (art. 53) e si rinnovavano par-zialmente per sorte ogni anno e per intero ogni cin-

que. Avevano competenze in materia finanziaria eradunavano solo due volte l’anno (aprile e ottobrper i bilanci preventivi e consuntivi; i loro poteri necorso dell’anno erano praticamente delegati alle aministrazioni dipartimentali (art. 42).

Le “Istruzioni per l’organizzazione interna degliuffici delle prefetture” pubblicate a stampa senza datma riferibili al 1802, ne definivano con precisionl’articolazione interna, prevedendo che ciascuna pfettura dovesse avere una segreteria generale e dustinte sezioni per il disbrigo degli affari con comptenze su materie differenziate. Alla prima sezionecui era preposto il luogotenente d’amministrazionrisultavano assegnati i seguenti oggetti: censo e imste; proprietà e debito comunali; manutenzione destrade; regolazione dei canali demaniali e delle acqin genere, controllo sugli enti assistenziali. Alla sconda sezione, a cui era preposto il luogotenente lele, erano attribuite le seguenti competenze: gestiodell’ordine pubblico, affari di polizia, impiego dellaguardia nazionale, funzionamento delle carceri e gli ospedali, funzionamento degli uffici giudiziarpresenti a livello periferico. I lugotenenti erano in prtica due collaboratori subalterni al prefetto direttmente impiegati nel disbrigo degli affari di loro competenza (Capra 1978).

Le mutate condizioni politiche conseguenti acambiamento costituzionale comportato dalla formzione del regno d’Italia determinarono mutamenti gnificativi anche negli organi di governo e di rapprsentanza presenti a livello dell’amministrazione peferica in ambito dipartimentale. Il decreto 8 giugn1805 sull’amministrazione pubblica stabiliva la nomina da parte dell’imperatore francese, sovrano regno d’Italia, di tutti i funzionari delle amministrazioni periferiche che in precedenza venivano nominti o eletti in modi diversi.

Per quanto riguarda le prefetture, le modifiche pconsistenti introdotte dal decreto 8 giugno 1805 guardavano il consiglio di prefettura, che subentravadefinitivamente all’amministrazione dipartimentalassorbendone le funzioni, e diventando però un orno collegiale, formato da un numero di funzionari carriera variabile dai tre, previsti nei dipartimenti Adda, Adige, Crostolo, Panaro, ai quattro previsti nealtri dipartimenti. Le funzioni dei consigli di prefettura vennero notevolmente allargate includendo le desioni in merito a controversie per esecuzioni dei reglamenti del censo, le controversie tra le pubblica aministrazione ed appaltatori di opere pubblichericorsi di privati contro gli appaltatori, i ricorsi dei privati per danni derivati dalla costruzione di opere publiche e le relative controversie derivate, e infine le chieste di autorizzazione a stare in giudizio da parte

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comuni, istituti pubblici di beneficenza e di istruzio-ne. Il prefetto poteva sospendere o approvare le deci-sioni dei consigli comunali e distrettuali, ma nonquelle dei consigli di prefettura che avevano anche laprerogativa di rivedere il bilancio consuntivo e fissa-vano quello preventivo delle prefetture.

In base allo stesso decreto 8 giugno 1805 risultaro-no notevolmente ristrette le funzioni dei consigli ge-nerali dei dipartimenti, ridotti ormai unicamente adesporre al ministro degli interni le esigenze e i reclamidel dipartimento (art. 10) (Roberti 1947; Ghisalberti1974; Antonielli 1983; Zaghi 1989).

legisl. decreto 16 agosto 1803: decreto 16 agosto 1803 perl’abolizione delle viceprefetture di Cento e Castelnuovo,Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano,1803, II, p. 179; decreto 27 agosto 1803: decreto 27agosto 1803 per l’abolizione della viceprefettura di Cre-ma, Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana,1803, II, p. 185; decreto 27 marzo 1804: decreto 27marzo 1804 per l’abolizione delle viceprefetture eccettoquelle di Massa nel Crostolo e di Sondrio nel Lario, Bol-lettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano,1804, I, p. 187.

bibl. Capra 1978: C. Capra, L’età rivoluzionaria e napoleo-nica in Italia 1796-1815, Torino 1978, in cui vengono ri-portati ampi stralci delle “Istruzioni per l’organizzazioneinterna degli uffici delle prefetture” citate.

DISTRETTO (1797-1816)CANTONE (1805-1816)

La costituzione della prima repubblica cisalpinadell’anno V emanata in data 20 messidoro (8 luglio1797) divideva il territorio in undici dipartimenti, cia-scun dipartimento veniva diviso in distretti e ogni di-stretto in comunità le quali mantenevano la loro pre-cedente circoscrizione. Le circoscrizioni distrettualiapparvero da subito poco aderenti alla realtà dei terri-tori, tanto che l’articolo 193 della stessa costituzione,accennando ai vincoli di subordinazione e di controllodelle varie circoscrizioni, non nominava i distretti.

In ciascun distretto doveva esserci almeno un’am-ministrazione municipale (art. 174); in caso di comu-ni con meno di tremila abitanti, retti da un agente e daun aggiunto, l’unione degli ufficiali municipali dei co-muni costituenti il distretto formava la municipalitàdel distretto, mentre i comuni che avevano più di tre-mila abitanti costituivano un distretto a sé.

Le modifiche introdotte nell’organizzazione am-ministrativa della repubblica cisalpina in seguito allaproclamazione della nuova costituzione dell’anno VI(1 settembre 1798) per quanto riguarda i distretticomportarono l’innalzamento del numero degli abi-tanti necessari perché un singolo comune potesse co-stituire da sé solo un distretto da tremila a diecimilaunità.

Novità significative furono introdotte dal decretomaggio 1802, che istituiva le prefetture e viceprefture. La residenza dei viceprefetti venne fissata neipoluoghi di alcuni distretti indicati dalla tabella allegata alla stessa legge; nel “rispettivo circondario (tmine da intendersi solo nella accezione di confiterritoriale) il viceprefetto esercitava le funzioni deprefetto. I circondari di giurisdizione del viceprefettperò non coincidevano con i distretti, per cui potempo dopo in base alla legge del 24 luglio 1802,loro armonizzazione venne provvisoriamente rimesall’arbitrio del governo, che avrebbe dovuto provvdere a determinarli entro tre anni (art. 27), comefatto poi avvenne.

I distretti non compresi nei circondari di giurisdzione dei viceprefetti dipendevano direttamente darispettiva prefettura, ed in ognuno di essi venne stalito un cancelliere ed un consiglio distrettuale, il prmo con funzioni esecutive, il secondo con funziodeliberative. Tali decisioni vennero confermate e pcisate in seguito con la legge 24 luglio 1802 in cuistabiliva che ogni distretto fosse amministrato da cancelliere e da un consiglio distrettuale al quale ocomune mandava un proprio deputato; cancellierdeputati del consiglio distrettuale erano organi immdiati del governo nel rispettivo distretto (art. 148come delegati del governo dovevano diramare leregolamenti e proclami, trovandosi per certi versi stratti all’autorità dei viceprefetti, dipendenti invecdirettamente dal prefetto.

Il decreto 14 novembre 1802, riguardante la provisoria distrettuazione per la legge di coscrizione, sbiliva che, fino alla definitiva organizzazione dei dstretti, già prevista dalla legge di coscrizione 13 agsto 1802, si dovessero ritenere per distretti nei territdella Lombardia soggetti al sistema censuario l’insme dei comuni sottoposti ad un medesimo cancellidel censo; nei territori in cui non esisteva il sistemcensuario si dovevano invece ritenere per distrettaggregazioni di comuni che al momento aveval’amministrazione complessiva di molte comunità.

Il decreto 8 giugno 1805 sull’amministrazionpubblica e sul comparto territoriale pubblicato in sguito alla costituzione del regno d’Italia, stabilivl’esistenza del viceprefetto “delegato del prefetto pl’amministrazione del distretto” (art. 13), e confermva nelle proprie funzioni il consiglio distrettuale giesistente, composto di undici membri (art. 12). base alla compartimentazione territoriale dei diparmenti nel regno prevista con la stessa legge, i distrrisultavano ulteriormente divisi in circoscrizioni dminore ampiezza comprendenti più comuni chiamcantoni. Nel capoluogo dei cantoni era fissata la redenza del cancelliere del censo.

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La circoscrizione territoriale dei distretti e dei can-toni non cessò di subire anche nel periodo successivomodifiche che comportavano il passaggio dei cumunida un distretto o da un cantone all’altro, e la soppres-sione o lo spostamento dei cantoni in un dipartimentodiverso; tali cambiamenti avvennero attraverso inter-venti legislativi ad hoc, non coincidenti però con leleggi indicanti le attribuzioni amministrative di talienti (Roberti 1947; Zaghi 1989).

legisl. legge 13 agosto 1802: legge 13 agosto 1802 per la co-scrizione, Bollettino delle leggi della Repubblica Italia-na, Milano, 1802, II; decreto 14 novembre 1802: decre-to 14 novembre 1802 per la provvisoria distrettuazionedella legge di coscrizione, Bollettino delle leggi della Re-pubblica Italiana, Milano, 1802, II.

CANCELLIERE DISTRETTUALE(1797- 1815)

La figura del cancelliere distrettuale, istituzioneche ha una precisa fisionomia in Età Teresiana, so-pravvive nel periodo della Prima e della Seconda Re-pubblica Cisalpina con fisionomia diversa nel territo-rio della Lombardia Austriaca e della RepubblicaVeneta. Se è possibile ipotizzare un migliore continui-tà di funzioni e competenze nella prima, invece inarea bergamasca, dato che l’applicazione della Legged’esecuzione dell’Atto Costituzionale del 9 luglio1797 lasciava ampio spazio ai Governi Provvisori dicontinuare nelle loro incombenze fino a che non sifossero definitivamente organizzate le amministrazio-ni dei dipartimenti, in area bergamasca il ruolo delCancelliere distrettuale venne rivestito dai sindaci ge-nerali di Quadra e dai tesorieri delle Valli. Questi siuniformavano al nuovo regime sulla base di singoledisposizioni emanate dal Ministero dell’Interno attra-verso l’amministrazione dipartimentale. Erano questifunzionari gli unici che potevano possedere la compe-tenza necessaria per gestire le funzioni del cancellieredistrettuale; in Antico Regime come i Cancellieri delCenso formavano i quinternetti delle esazioni. Un ul-teriore riscontro di tale avvicendamento può essererinvenuto nel decreto riguardante la provvisoria di-strettuazione per l’esecuzione della legge di coscri-zione del 14 novembre 1802 dove viene precisato che,fino a che non siano organizzati i distretti secondo lalegge del 24 luglio dell’anno, stesso si riterranno di-stretti quelli già esistenti definiti secondo il sistemacensuario della Lombardia sotto la direzione del Can-celliere de censo. Nei luoghi dove il sistema censuariopredetto non era esistito si ritengono Distretti le ag-gregazioni di comuni che ora hanno un’amministra-zione complessiva di molte comunità.. Nei commi 3 e4 dell’art I si continua a fare riferimento alle preesi-stenti Cancellerie del censo o ad aggregazioni di co-

muni non meglio specificate, ma che per forza bisgna riferire in area bergamasca alle Quadre e aValli. All’art. II viene specificato che i Cancellieri decenso faranno le funzioni di Cancellieri distrettuadove questi non esistessero vi supplirà il Prefetto Dipartimento con la nomina di Delegati speciali.

Con la nuova organizzazione dipartimentale e strettuale portata dalla Repubblica Italiana, con la lege del 24 luglio 1802, si definisce meglio la figura dCancelliere distrettuale. Questo funzionario, nominto (e revocato) dal Governo era l’organo immediadel Governo stesso in ogni distretto (art. 148). Codelegato del Governo doveva diramare le leggi, i reglamenti, i proclami e verificarne la pubblicazion(art.149). Custodiva i libri censuari dei comuni compresi nei rispettivi distretti facendo le dovute annotzioni relative ai cambiamenti di proprietà (art.150). materia di censo doveva effettuare le ispezioni dmandategli dal Ministero dell’Interno (art.151). Cancellieri, in questo nuovo ordinamento, fungevaanche da segretari nei comuni di terza classe (artt.123 e 152); conservavano il registro civico di ciasccomune (art.152); convocavano il consiglio distretuale (art.153). L’acquisizione delle funzioni giespletate dai Cancellieri del censo è ulteriormensancita dalla disposizione in cui si dichiara che il Gverno provvisoriamente determina la misura delle indennizzazioni che i Cancellieri ricevono dal TesoNazionale come suoi Delegati pel Censo; quella cdebbano conseguire dalle rispettive comuni comloro segretari è proposta dalla municipalità ed approvata dal Prefetto (art.156). Le funzioni del cancellieredistrettuale rispetto alle iscrizioni e alle cancellaziosul Registro Civico sono regolate dalle disposiziocontenute nel Titolo II artt. 9-29 della Legge sulTassa Personale in favore delle Comuni del 24 lug1802.

In questa fase le Vice Prefetture sono collocatecircondari sovrappongono, come circoscrizione aministrativa, a quella dei distretti (Decreto per lo sta-bilimento delle Prefetture e delle Vice Prefetture del 6maggio 1802). Con il passaggio dalla Repubblica Iliana al Regno d’Italia (Decreto sull’amministrazionepubblica e sul comparto territoriale del Regno del 8giugno 1805) e con la ripartizione del territorio in dpartimenti, distretti, cantoni e comuni (Titolo I) in ciascun distretto viene ripristinato, al posto del Cancliere distrettuale, il Vice Prefetto, strettamencollegato al Prefetto (da lui viene delegato e a lui dedare parere motivato su tutti gli oggetti amministravi), e viene istituito un Consiglio distrettuale comptente a fissare la sovrimposta distrettuale e a darsuo parere sullo stato e sui bisogni e reclami del stretto (art. 14). In ogni cantone (Titolo IV) viene colocato il Giudice di pace con compiti giudiziar(art.16) e il Cancellieri del Censo per le materie a

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ministrative; egli custodisce i libri censuari de’ comu-ni compresi nel cantone e vi fa le opportune annota-zioni in caso di traslazione di dominio. Laregolamentazione dell’ufficio di questo Cancellieredel censo è contenuta nel decreto del 5 dicembre del1805.

COMUNE (1797-1802)

La prima riorganizzazione organica delle ammini-strazioni locali seguita all’instaurazione dei governiprovvisori dopo la campagna d’Italia del generale Na-poleone Bonaparte dell’aprile-maggio del 1796 vennedefinita nella costituzione della repubblica cisalpinadell’anno V emanata in data 20 messidoro (8 luglio1797); il funzionamento e l’articolazione delle fun-zioni delle stesse amministrazioni venne ulteriormen-te definito dalla successiva legge 17 luglio 1797 di or-ganizzazione delle municipalità.

Nel titolo I della medesima costituzione venivastabilita la suddivisione del territorio della repubblicain dipartimenti, distretti e comunità; gli organidell’amministrazione locale venivano invece descrittenel titolo VII dedicato ai “corpi amministrativi e mu-nicipali”.

La costituzione dell’anno V stabiliva una differen-ziazione delle amministrazioni municipali e dei ri-spettivi organi determinata in base al numero degliabitanti. Nei comuni con popolazione superiore a100.000 abitanti il circondario era diviso in almenotre amministrazioni municipali, in modo che il circon-dario di ogni municipalità venisse a comprendere unapopolazione non inferiore ai 30.000 e non superiore ai50.000 abitanti. La municipalità che amministravaquesti circondari doveva essere composta da 7 mem-bri (art. 183). Nei comuni divisi in diverse municipa-lità era comunque previsto un “dicasterio centrale”,composto da tre membri, con competenze in oggettidefiniti “indivisibili” dal corpo legislativo (art. 184).

Nei comuni con popolazione compresa tra 3.000 e100.000 abitanti vi era invece una sola amministrazio-ne municipale (art. 178), costituita da un diverso nu-mero di “uffiziali municipali” a seconda della popola-zione (art. 182). Nei comuni con popolazione inferio-re ai 3.000 erano invece previsti un agente municipalee un aggiunto (art. 179). L’unione degli agenti muni-cipali di ciascun comune del distretto avrebbe dovutoformare la “municipalità del distretto” (art. 180); “viera inoltre un presidente dell’amministrazione muni-cipale, scelto in tutto il distretto” (art. 181).

La stessa costituzione definiva in dettaglio le con-dizioni di eleggibilità dei membri della municipalità

(art. 176), la durata della loro carica (art. 185), le limtazioni per la loro rielezione (artt. 186-187) o per loro surroga (art.188). Presso ogni amministraziomunicipale era previsto un “commissario”, che, nomnato dal “direttorio esecutivo” e scelto fra cittadindomiciliati nel dipartimento, “invigila e sollecita laesecuzione delle leggi” (artt.191-192). Era inoltre sbilita la gerarchia fra i diversi enti territoriali, stabilendo un rapporto organizzativo che comporta la sbordinazione delle amministrazioni municipali quelle dipartimentali (artt. 189, 193-197). Si determna infine che “ogni amministrazione deve ogni andare conto delle sue operazioni” (art. 200), imponedo che “tutti gli atti de’ Corpi Amministrativi sarannoresi pubblici mediante il deposito del registro in csono descritti”, definendone le modalità di compilzione (art. 201).

La struttura e le competenze dell’amministraziocomunale venivano ulteriormente definite nella legdi organizzazione delle municipalità 17 luglio 1797

La legge stabiliva la soppressione di tutte le mucipalità allora esistenti in tutte le città e borghi delrepubblica (art. 1) e la loro sostituzione con una mnicipalità per ogni distretto il cui luogo di residenzsarebbe stato fissato dall’amministrazione diparmentale (art. 2). Con la legge venivano stabilite ancle modalità di elezione assembleare degli “ufficiamunicipali” (artt. 3-4, 8-16), le condizioni per la loroeleggibilità (artt. 5, 41), la durata della carica (art. 2la surroga in caso di impedimento (art. 30) e il procdimento per entrare nell’esercizio delle funzioni (ar31-32). Veniva stabilita la divisione del corpo municpale in due organi: il consiglio e l’ “officio”, definendo per ciascuno di essi compiti e funzioni (artt. 225). Erano determinate inoltre le funzioni delle muncipalità, distinguendo in “oggetti propri del potermunicipale” (artt. 33-34), e competenze delegadall’amministrazione dipartimentale (artt. 35-36). Veniva ribadito il rapporto gerarchico che intercorrevfra amministrazioni municipali e dipartimentali (art37-40, 42-43), richiamando peraltro l’obbligo dellpubblicità dei conti delle municipalità, come previsdalla costituzione. Venivano definiti anche i ruoli dpersonale, prevedendo in ciascuna municipalitàpresenza di un segretario, nominato dal corpo munpale (art. 19), e di “quattro scrittori ed un usciere” (a47). Veniva infine stabilito che nei distretti con poplazione superiore ai diecimila abitanti vi fosse u“procuratore del comune”, nominato dal corpo muncipale, che “sarà incaricato della difesa e conservazne degli interessi del distretto” (artt. 17-18) (Coraccni 1823; Roberti 1947; Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994).

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La proclamazione della nuova costituzione dellarepubblica cisalpina dell’anno VI datata 1 settembre1798, imposta al corpo legislativo dall’ambasciatoredel direttorio della repubblica francese presso la stes-sa Cisalpina Trouvé, comportava la riforma dell’orga-nizzazione delle amministrazioni locali; tale organiz-zazione sarebbe stata successivamente precisata dalla“legge sull’organizzazione e sulle funzioni de’ corpiamministrativi” (legge 1 settembre 1798).

Confermata nel titolo I della costituzione la prece-dente divisione del territorio della repubblica in dipar-timenti, distretti e comunità, nel titolo VII venivanoridefinite le prerogative dei “corpi amministrativi emunicipali”.

La costituzione ribadiva innanzitutto la diversa or-ganizzazione tra i comuni a seconda del numero diabitanti. Nei comuni con popolazione superiore ai100.000 abitanti, si avevano almeno tre municipalità,in modo che la popolazione del circondario di ognunadi esse non fosse minore a 30.000 unità (art. 184). Inquesti comuni – divisi in più municipalità, composteda “sette ufficiali municipali contandovi il presidente”– vi doveva essere un “dicastero centrale”, compostoda tre membri nominati dall’amministrazione del di-partimento e confermati dal direttorio, che si occupa-va degli “oggetti giudicati indivisibili dai consigli le-gislativi” (art. 185).

I comuni con popolazione compresa tra i 10.000 ei 100.000, avevano una sola municipalità (art. 179),composta da “ sette ufficiali municipali, contandovi illoro presidente”; nel caso in cui un comune di 10.000o più abitanti aggreghi “qualche piccolo comune dellavicinanza” per formare il distretto, la municipalità “ècomposta dei sette ufficiali municipali del grande co-mune e dell’ufficiale municipale di ciascuno dei pic-coli comuni” (art. 183).

I comuni con meno di 10.000 abitanti avevano in-vece “un officiale municipale ed uno o due o tre ag-giunti” (art. 180). L’unione degli ufficiali municipalidei comuni del medesimo distretto “forma la munici-palità del distretto” (art. 181), per ognuna delle qualiviene scelto “un presidente della municipalità (art.182). I membri delle amministrazioni municipali du-rano in carica due anni, sono “rinnovati ogni anno permetà o per la parte più approssimante alla metà ed al-ternativamente per la frazione più grande e per la fra-zione più piccola” (art. 186) e possono essere rielettisolo per due mandati consecutivi (artt. 187-188). Incaso di decadenza di un amministratore per “morte,dimissione, destituzione o altrimenti” il direttorio no-minava nuovi amministratori, che rimanevano in cari-ca sino alle successive elezioni (art. 198). Presso ogniamministrazione municipale veniva confermato ilcommissario che, nominato dal direttorio, “invigila e

sollecita l’esecuzione delle leggi” (art. 192). Confomemente a quanto già previsto dalla costituzione dla repubblica cisalpina dell’anno V, venivano inoltrribaditi il rapporto gerarchico fra i diversi enti territoriali (art. 193), le forme di controllo cui dovevano sotostare le diverse amministrazioni (art. 199) e il pricipio di pubblicità di tutti gli atti dei “corpi ammini-strativi” (art. 200).

L’impianto organizzativo e funzionale delle ammnistrazioni locali delineato nella costituzione della rpubblica cisalpina dell’anno VI venne ulteriormenprecisato e definito nella “legge sull’organizzazionesulle funzioni de’ corpi amministrativi” (legge 1 settembre 1798).

La legge determinava la composizione delle ammnistrazioni municipali, che dovevano essere formada un numero variabile di agenti municipali, coadivati da aggiunti, con funzioni di supplenza in casoassenza degli agenti stessi. In essa veniva stabilito“le comuni di diecimila fino a centomila abitanti formano da sé sole altrettanti distretti” (artt. 24-28); cla definizione dei limiti in base alla consistenza depopolazione per consentire ai comuni di poter formada soli un distretto veniva pertanto introdotta una mdifica alla precedente normativa fissata dalla costzione 8 luglio 1797 e dalla legge 17 luglio 1797, in cera stabilita unicamente la possibilità per ogni comudi costituire un distretto senza fissare alcun limite.

Nella legge erano indicate le modalità e la frquenza delle convocazioni delle amministrazioni mnicipali. Le municipalità dei comuni con popolazionsuperiore ai 10.000 abitanti si dovevano riunire almno una volta ogni tre giorni, ed era stabilito comunqche “nei giorni nei quali non vi è unione della muncipalità, uno de’ membri rimane in servizio alla cadel comune ed accudisce agli affari di dettaglio, aple lettere ed invigila sopra l’ufficio”. A questo, nei castraordinari, veniva demandato il compito di avvertiil presidente della municipalità “e in sua assenza usce in di lui nome l’amministrazione straordinariamente” (art. 32). Le amministrazioni municipali dogni distretto si convocavano in assemblea almenovolte al mese, su indicazione dell’amministrazione dpartimentale, con la possibilità di “riunirsi anche strordinariamente, quando lo giudichi necessario al svigio” il presidente dell’amministrazione municipaldel distretto ovvero l’agente municipale nominato dcomune capoluogo, in caso di mancanza del presidte (artt. 29-31). Veniva stabilito infine che tutte le dterminazioni prese dalle amministrazioni municipadovessero essere “scritte sopra un registro particolnel quale si fa menzione dei membri presenti alla duta e questi sottoscrivono le determinazioni esponel registro” (art. 33). Venivano in seguito descritte

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funzioni della municipalità “che sono loro proprie edaltre che sono loro delegate dall’amministrazione di-partimentale” (art. 35).

Fra le funzioni proprie erano contemplate l’orga-nizzazione della “polizia sopra il territorio” e dellaguardia nazionale, la manutenzione dei ponti e dellestrade comunali, l’illuminazione delle strade, il “re-golamento e il pagamento delle spese municipali”, lanomina del ricevitore municipale e degli altri salariati,le fazioni militari, gli alloggi, le “vittovaglie” e la sa-nità (art. 36). Fra le funzioni delegate vi erano inveceil “riparto e la percezione delle contribuzioni dirette”,la “soprintendenza all’istruzione pubblica, agli stabi-limenti ecclesiastici, ai travagli pubblici del rispettivocircondario, agli ospizi, ospedali e prigioni”, “la cir-colazione e l’approvvisionamento delle sussistenze” ein generale “tutti gli oggetti sopra i quali le ammini-strazioni dipartimentali chiamano la loro attenzione”(art. 37).

Erano quindi definite le funzioni del “commissa-rio”, che assisteva a tutte le deliberazioni delle ammi-nistrazioni municipali, senza “voce deliberativa”. Eglipoteva “chiedere la comunicazione di tutti gli attidell’amministrazione, di tutte le carte d’ogni corri-spondenza sia “attiva che passiva”, “invigila per l’ese-cuzione delle leggi e delle decisioni del direttorio ese-cutivo”, “corrisponde coi diversi ministri ed è tenutoa fornir loro quelle informazioni e schiarimenti chesecondo le rispettive loro attribuzioni, gli verranno ri-chieste” (art. 46). Doveva risiedere nel luogo doveesercita le sue funzioni e, in caso di impedimento, po-teva essere sostituito da un supplente, nominatodall’amministrazione (artt. 47-48). Infine veniva sta-bilito che in ogni municipalità vi fosse un segretario,nominato dall’amministrazione, il quale “ha la custo-dia delle carte, controfirma le spedizioni ed è obbliga-to a residenza”, ed “è responsabile dell’andamento ditutto l’ufficio” (artt. 49-50) (Coraccini 1823; Roberti1947; Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994).

COMUNE (1802-1805)

La nuova organizzazione dei comuni, seguita allaproclamazione della repubblica italiana venne defini-ta dalla legge sull’organizzazione delle autorità am-ministrative 24 luglio 1802. Nel titolo I sulla “orga-nizzazione generale” dello stato la legge citata stabi-liva che “in ogni comune vi è una municipalità e unconsiglio comunale”, quindi dedicava alla definizionedella struttura dell’amministrazione comunale il tito-lo VI “delle municipalità” e il titolo VII “de’ consiglicomunali”.

La stessa legge introduceva una organica suddsione dei comuni in tre classi definite in base alla cosistenza della popolazione residente, stabilendo pcomuni di prima classe un numero di abitanti superre a 10.000 unità, per i comuni di seconda classenumero di abitanti compreso fra 10.000 e 3.000 unper i comuni di terza classe un numero di abitanti feriore a 3.000 unità; per i comuni appartenenti adiverse classi erano previste diverse modalità di coposizione delle municipalità e dei consigli comunae criteri differenti di eleggibilità dei loro component(artt. 74, 77-86).

Per quanto riguarda i consigli comunali la legge luglio 1802 stabiliva che il consiglio comunale nei cmuni di prima e seconda classe si componeva risptivamente di 40 o 30 cittadini (art. 112), metà dei qu“è necessariamente de’ possidenti” (art. 113); i mebri del consiglio si rinnovavano parzialmente di annin anno entro un quinquennio (art. 116), ed erano minati dal “Consiglio generale del Dipartimento sopra una lista tripla presentata dall’istesso Consigcomunale” (art. 117). Il consiglio di un comune di teza classe era costituito invece da “tutti gli estimattutti i capi famiglia non possidenti, ma però descrinel registro civico della stessa comune, che abbiacompiuta l’età di 35 anni ed abbiano uno stabilimendi agricoltura, di industria e di commercio, nel di lecircondario e vi paghino la tassa personale” (art. 12Il consiglio comunale, organo deliberativo del comne, veniva convocato ordinariamente due volte all’ano, nei mesi di gennaio o febbraio e in quelli di setembre o ottobre, e “straordinariamente a qualunqinvito del Prefetto, del Vice-prefetto o del Cancelliedistrettuale” (art. 128). Nella prima seduta esso eminava il rendiconto presentato dalla municipalità rlativo all’esercizio finanziario precedente, mentre nla seconda concorreva alla formazione dei consigli strettuali, nominava i componenti della municipalitdeterminava le spese e l’ammontare delle impostemunali per l’anno in corso (artt. 129-132). I consigcomunali deliberavano collegialmente a scrutinio sgreto (art. 135) e si tenevano sempre in luogo pubco (art. 126), alla presenza, oltre che delle rispettmunicipalità, di un membro della prefettura o vicprefettura nei comuni di prima e seconda classe, ecancelliere distrettuale, che ne registrava gli atti ncomuni di terza classe (art. 123). Il consiglio comunle eleggeva i componenti della municipalità, in un nmero variabile a seconda della classe (da sette a nnei comuni di prima classe, da cinque a sette nei muni di seconda classe, di tre nei comuni di terza clse, art. 77); mentre “gli amministratori municipali necomuni di prima e seconda classe sono proposti schede segrete ... e sono eletti a maggiorità assolu

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suffragi” (art. 78), “nelle comuni di terza classe dueamministratori municipali sono eletti fra i possidentinella comune” (uno tra i primi sei maggiori estimati),il terzo tra i non possidenti (artt. 80-81).

Le municipalità esercitavano funzioni esecutive(artt. 87-91) e si convocano “quando il bisogno lo ri-chiede e necessariamente dietro domanda” del can-celliere distrettuale, del prefetto o viceprefetto (art.94), dal quale “dipendono immediatamente” (art. 92).

L’organigramma dei funzionari delle municipalitàdi prima e seconda classe era costituito da un segreta-rio e da un numero di impiegati “di cui abbisognano”(art. 97); nei comuni di terza classe invece le funzionidel segretario erano svolte dal cancelliere distrettuale(art. 98), mentre un agente comunale, eletto dalla mu-nicipalità, la “rappresenta come Procuratore degli af-fari della Comune” (art. 99). L’agente comunale, alledipendenze del comune dietro corresponsione di unemolumento, aveva la “diretta corrispondenza colCancelliere distrettuale”, da cui riceveva le leggi e gliordini da pubblicarsi (art. 103), e le intimazioni diret-te al comune (art. 104); inoltre “veglia sopra tutto ciòche ha rapporto all’entrata e alla spesa” (art. 105), “di-spone i mandati pei pagamenti liquidi e li presentaagli amministratori acciò˜ sieno firmati” (art. 106),non poteva assentarsi dal suo ufficio senza l’assensodella municipalità (art. 102). Alle dipendenze di ognicomune di terza classe, dietro corresponsione di unostipendio, vi era anche un cursore, che veniva nomi-nato, confermato e rimosso dagli amministratori mu-nicipali (art. 110). Egli è “incaricato di eseguire gli or-dini della municipalità, del cancelliere e dell’agentecomunale” (art. 108), “serve alla corrispondenza fradi loro, pubblica le leggi e i proclami, fa rapporto alleautorità di tutto ciò che può interessare la loro vigilan-za a vantaggio dei cittadini e della comune” (art. 109).

In ciascun comune, infine, svolgeva la propriaazione anche il ricevitore comunale, a cui veniva de-mandata la riscossione di “tutte le contribuzioni im-poste nel circondario del comune, tanto reali che per-sonali, e di qualunque altra specie, sia al tesoro nazio-nale, alla cassa dipartimentale, ovvero alla comunalesiano devolute”, come è specificato nell’art. 20 dellalegge sui ricevitori comunali e dipartimentali del1804 (legge 22 marzo 1804), in cui erano definite inmodo sistematico le sue competenze.

Precisato ulteriormente da altri provvedimentinormativi, l’uno relativo all’organizzazione dei con-sigli comunali di terza classe (decreto 20 ottobre1802), l’altro all’allargamento del numero di personeche possono far parte dei consigli comunali (legge 4novembre 1802), il sistema sopra delineato rappre-senta la struttura portante del regime amministrativoper gli enti locali del periodo napoleonico (Coraccini

1823; Roberti 1947; Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994).

legisl. decreto 20 ottobre 1802: decreto 20 ottobre 1802 pel’organizzazione dei consigli comunali di terza classBollettino delle leggi della Repubblica italiana, Milano,1802, p. 404; legge 4 novembre 1802: legge 4 novembre1802 per l’allargamento della partecipazione ai consicomunali, Bollettino delle leggi della Repubblica italia-na, Milano, 1802; legge 22 marzo 1804: legge 22 marzo1804 sui Ricevitori comunali e dipartimentali, Bollettinodelle leggi della Repubblica italiana, Milano, 1804, I, p.149.

COMUNE (1805-1816)

Il passaggio dalla repubblica italiana al regnd’Italia implicava una trasformazione anche degli odinamenti locali, che vennero riorganizzati con il dcreto 8 giugno 1805. Tale decreto riaffermava alcuprerogative delle amministrazioni municipali e dloro organi già previste dalla precedente normatima, al contempo ne introduceva altre, che accentuano il carattere accentrato del sistema amministratiper cui ad ogni livello della gerarchia un funzionargovernativo rappresentava l’autorità, mentre un cosiglio tutelava gli interessi collettivi (Rotelli 1974).

Dopo aver ribadito la divisione del territorio in dipartimenti, distretti, cantoni e comuni, in ognuno dquali “vi è un consiglio comunale ed una municipatà” (art. 19), nel decreto veniva confermata la distzione dei comuni in tre classi, definendo comuni prima classe quelli con popolazione superiore10.000 abitanti, comuni di seconda classe “quelli coltrepassano li tremila fino ai diecimila”, comuni dterza classe quelli con popolazione inferiore a 3.0abitanti (art. 18). Risultava confermata anche la coposizione del consiglio comunale nei comuni di prime seconda classe, che si componeva rispettivamen40 e 30 membri, mentre quella del consiglio comunle dei “comuni di terza classe sono al più di 15 mebri, fra i quali fino al numero di tre possono essere npossidenti, che abbiano però 35 anni compiti, uno sbilimento di agricoltura, d’industria o di commercinel loro comune e che paghino la tassa persona(art. 20).

Era stabilito che i consigli comunali – di nominreale quelli di prima e seconda classe e prefettiquelli di terza classe (artt. 46-47) – si tenessero sepre alla presenza del prefetto o del viceprefetto o diloro delegato, nei comuni di prima e seconda clasmentre quelli nei comuni di terza classe dovevanonersi alla presenza del cancelliere distrettuale, cheregistrava le deliberazioni e le trasmetteva al prefeo al viceprefetto, insieme ad eventuali ricorsi (art. 2

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Convocati sempre in luogo pubblico con almeno 15giorni di preavviso dalle municipalità, nei comuni diprima e seconda classe, e dal cancelliere del censo inquelli di terza classe (art. 22), “i consigli comunali siaduna(va)no ordinariamente due volte all’anno”, neimesi di gennaio o febbraio e in quelli di settembre oottobre, e “straordinariamente a qualunque invito delprefetto e del vice-prefetto” (art. 23) e deliberavanocollegialmente a scrutinio segreto (art. 27). Nella pri-ma seduta esaminavano il rendiconto presentato dallamunicipalità relativo all’esercizio finanziario prece-dente, mentre nella seconda nominavano o eleggeva-no i componenti della municipalità in scadenza, deter-minavano le spese e l’ammontare delle imposte co-munali per l’anno successivo e nominavano i revisoridei conti per l’anno precedente (artt. 24-25).

Le municipalità dei comuni di prima e secondaclasse erano composte da un podestà e rispettivamen-te da sei o quattro savi, mentre quelle dei comuni diterza classe erano invece costituite da un sindaco edue anziani. Le municipalità esercitavano “tutte leispezioni amministrative e rappresentative del lorocomune” (art. 35), predisponevano il conto consunti-vo dell’anno antecedente e il conto preventivo perl’anno successivo (art. 36), proponevano ai consiglicomunali deliberazioni su materie di particolare inte-resse per la comunità ed “eseguivano le determinazio-ni degli stessi consigli approvate dai prefetti o vice-prefetti” (art. 37). Ciascuna municipalità aveva un se-gretario; “quelle di prima e seconda classe avevanoinoltre gli impiegati di cui abbisognano”, mentrequelle di terza classe avevano un cursore (art. 38).

Il podestà, veniva scelto tra una terna di nomi pro-posti dal consiglio comunale e nominato dal re (art.46), durava in carica tre anni (art. 29). I savi, “propostied eletti dai consigli comunali a scrutinio segreto ed amaggiorità assoluta di voti fra i cento maggiori estima-ti ne’ comuni di prima classe e fra i cinquanta in quellidella seconda” (art. 30), si rinnovavano parzialmenteogni anno, “in modo che in capo al triennio ne sianorinnovati tutti i membri” (art. 33). Il sindaco, di nomi-na prefettizia (art. 47), durava in carica un anno (art.31). Gli anziani, “nominati fra i 25 più ricchi o notabilidel comune ed eletti dal consiglio a pluralità assolutadi voti” (art. 32), si rinnovavano ogni anno (art. 33).

Integrato da pochi altri provvedimenti, relativi allaesecutorietà della nomina dei savi e alla delega, loroattribuita, di supplire alle funzioni del podestà (decre-to 22 aprile 1806), “alla rinnovazione e completazio-ne dei consigli distrettuali e comunali” (decreto 4 di-cembre 1806), al trasferimento al podestà e al sindacodelle funzioni attribuite alle municipalità dal decreto8 giugno 1805 (decreto 5 giugno 1807) e alla esclu-sione dalle votazioni di membri dei consigli comunali

“allorchè trattasi di cause in cui sono interessate psone di aderenza reciproca” (decreto 8 luglio 1810)sistema amministrativo sopra delineato costituil’ultima definizione dell’organismo comunale in epoca napoleonica, prima del ripristino degli istituti tersiani seguita nel 1816 (Coraccini 1823; Roberti 194Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994). Durante regno d’Italia vennero emanate disposizioni voltepromuovere l’aggregazione dei comuni minori maggiori, che venne poi realizzata con provvedimeparticolari per i singoli dipartimenti. Con il decreto 1luglio 1807 veniva stabilito che “la popolazione dComuni di seconda e terza classe si approssimasmaximum della classe rispettiva per mezzo dell’agregazione dei vicini Comuni, i quali formeranno ucomune solo e individuo”. Anche ai comuni muraveniva dilatato il circondario esterno, inglobando i cmuni limitrofi con i quali dovevano formare un’unicmunicipalità. Con il decreto 18 settembre 1808 venstabilito che i comuni aggregati “benchè formino usolo ed individuo Comune per tutti gli oggetti ammnistrativi, dovevano conservare le rispettive attivitàpassività” separate (Roberti 1947).

legisl. decreto 22 aprile 1806: decreto 22 aprile 1806 che dichiara in attività i savi nominati dai consigli comunali e abilita a scegliere fra di loro chi sostenga le funzioni podestà, Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, Milano,1806, I, p. 363; decreto 4 dicembre 1806: decreto 4 di-cembre 1806 relativo alla rinnovazione e completaziodei consigli distretuali e comunali, Bollettino delle leggidel Regno d’Italia, Milano, 1806, II, p. 1037; decreto 5giugno 1807: decreto 5 giugno 1807 con cui sono concentrate nel podestà e nel sindaco le funzioni attribualle Municipalità dal decreto 8 giugno 1805, Bollettinodelle leggi del Regno d’Italia, Milano, 1807, I, p. 291; de-creto 14 luglio 1807: decreto 14 luglio 1807 per l’aggre-gazione dei comuni viciniori ai comuni di seconda e terclasse per raggiungere il maximum della classe rispettBollettino delle leggi del Regno d’Italia, Milano, 1807, II,p. 372; decreto 18 settembre 1808: decreto 18 settembre1808 per la conservazione delle rispettive attività e pasvità da parte dei comuni aggregati, Bollettino delle leggidel Regno d’Italia, Milano, 1808, II, p. 813; decreto 8 lu-glio 1810: decreto 8 luglio 1810 che determina i gradi dparentela ch’escludono i membri dei consigli comunadal votare, allorchè trattasi di cause in cui sono interesspersone di aderenza reciproca, Bollettino delle leggi delRegno d’Italia, Milano, 1810, II, p. 479.

PROVINCIA (1816-1859)

Con la sovrana patente 7 aprile 1815, pubblicatsuccessivo 20 aprile, nei territori della Lombardiadel Veneto assegnati all’Austria, venne stabilita la fomazione di un regno sotto la denominazione di reglombardo-veneto; in essa erano contenute normenerali dedicate non solo all’organizzazione dell’amministrazione centrale dello stato, ma anche alla rip

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tizione territoriale ed amministrativa del regno. “Peragevolare l’amministrazione il regno si divide(va) indue territori governativi, separati dal fiume Mincio”, ilgoverno milanese e quello veneto (§ 6); ogni governoveniva suddiviso in provincie, ciascuna provincia indistretti, ed i distretti in comuni (§ 7); “l’amministra-zione di ciascuna provincia (era) affidata ad una regiadelegazione” dipendente dal governo (§ 9), mentrecome organo elettivo provinciale si stabiliva la crea-zione di una “congregazione provinciale con sede nelcapoluogo di residenza delle regie delegazioni” (§13). A conclusione delle trattative intercorse al riguar-do nel congresso di Vienna, l’aggregazione definitivaalla Lombardia austriaca dei territori della Valtellinaed ex contadi di Bormio e Chiavenna venne stabilitacon proclama 15 aprile 1815 del luogotenente del vi-cerè Enrico conte di Bellegarde. In esecuzione dellaregia patente 7 aprile 1815, la notificazione governati-va 24 aprile 1815 stabiliva la divisione del territoriodel governo di Milano nelle nove provincie di Milano,Mantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Como, Pavia,Lodi e Crema, Valtellina con capoluogo Sondrio; inciascuno dei capoluoghi provinciali veniva costituitauna regia delegazione. La stessa notificazione gover-nativa stabiliva che in attesa della prossima pubblica-zione di un nuovo compartimento territoriale del re-gno, venisse per il momento conservato il confine deidipartimenti già esistente anche per le regie delegazio-ni; ad eccezione di quelli di Milano, da cui venivastaccato il territorio di Pavia, e di Cremona, da cui ve-niva staccato il territorio di Lodi. Alla regia delegazio-ne di Pavia veniva assegnato lo stesso territorio dellaprovicia esistente prima della costituzione della re-pubblica cisalpina. Il compartimento territoriale conla divisione del territorio in provincie, distretti e co-muni veniva pubblicato annesso alla notificazione go-vernativa 12 febbraio 1816 (Sandonà 1912).

Con la notificazione governativa 1 luglio 1844venne pubblicata una nuova compartimentazione deiterritori soggetti al governo lombardo rettificata conle variazioni seguite dopo la pubblicazione del com-partimento precedente. Un’ulteriore compartimenta-zione dei territori lombardi conforme alla nuova orga-nizzazione distrettuale prevista per il regno lombardo-veneto, approvata con la sovrana risoluzione 28 gen-naio 1853, venne pubblicata con la notificazione dellaluogotenenza lombarda 23 giugno 1853. Nelle duecompartimentazioni generali successive a quella del1816 e pubblicate nel 1844 e nel 1853 il territorio del-le nove provincie rimase inalterato nei suoi confini.

DELEGAZIONE PROVINCIALE(1816-1859)

La sovrana patente 7 aprile 1815, oltre a stabiliresuddivisione dei territori governativi del regno lombardo-veneto in provincie (§ 7) stabiliva contestuamente che “l’amministrazione di ciascuna provinc(fosse) affidata ad una regia delegazione” dipendentedal governo (§ 9). Le modalità di funzionamento deprovincie vennero chiarite nella seconda parte del creto 24 aprile 1815 (§§ 37-56). Definite come le atorità superiori politico-amministrative nell’estensione del territorio loro affidato, le delegazioni, che avvano sostituito le prefetture del periodo napoleoni(Fontana, I, 5), costituivano l’articolazione a livellprovinciale del potere esecutivo. Alla loro testa era psto il regio delegato, che era sempre il presidente dcongregazione provinciale (§ 37); quale rappresentte diretto del governo doveva vigliare sulle disposizini date dalle congregazioni provinciali ai cancelliedel censo ed alle municipalità, e controllare che neccedessero i limiti delle loro attribuzioni (§ 52).

In esecuzione della sovrana patente 7 aprile 18la notificazione governativa 24 gennaio 1816 stabilche le regie delegazioni dovessero entrare in vigorprimo febbraio 1816, giorno da cui le già esistenprefetture e viceprefetture avrebbero cessata la ppria attività. Si stabiliva anche che le regie delegazidovessero dipendere dal governo e che, fino a nudisposizioni, avessero corrispondenza con i podecon i sindaci e colle altre autorità della rispettiva prvincia nel modo già praticato dalle prefetture e daviceprefetture. La stessa notificazione governativagennaio 1816 stabiliva la divisione del territorio dgoverno di Milano nelle nove provincie di MilanoMantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Como, Sodrio, Pavia e Lodi; in ciascuno dei capoluoghi proviciali venne costituita una regia delegazione. La stenotificazione governativa stabiliva che in attesa deprossima pubblicazione di un nuovo compartimenterritoriale del regno, venisse per il momento consvato il confine dei dipartimenti già esistente anche ple regie delegazioni; ad eccezione di quelli di Milanda cui veniva staccato il territorio di Pavia, e di Crmona, da cui veniva staccato il territorio di Lodi. Allregia delegazione di Pavia era assegnato lo stessoritorio della provincia esistente prima della costitzione della repubblica cisalpina (Sandonà 1912).

In base alla notificazione 12 aprile 1816 contenete le istruzioni per l’attivazione del nuovo metodd’amministrazione comunale il regio delegato cmandava direttamente i cancellieri del censo, i qudovevano segnalargli “tutto ciò che (potesse) intersare le viste del governo” (artt. 150-153). Il regio d

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legato esercitava dunque poteri di controllo moltoampi sia sulle rappresentanze attraverso la presidenzadelle congregazioni provinciali, che sulle amministra-zioni locali, direttamente nelle maggiori città, o indi-rettamente, attraverso i cancellieri del censo da lui di-pendenti, nei comuni. In seguito alle vicende politichedel 1848 i poteri di controllo dei delegati, si ampliaro-no ulteriormente usurpando diritti e competenze dellerappresentanze provinciali e delle amministrazionicomunali, e nel reclutamento dei funzionari elevati atale carica prevalsero le ragioni politiche, tanto che al-cuni di essi vennero scelti tra il personale tedesco(Rotelli 1974; Ghisalberti 1974; Meriggi 1987).

La delegazione provinciale era composta, oltre chedal regio delegato, da un vicedelegato, da alcuni ag-giunti, da un segretario e da altro personale subalter-no; nell’ambito della stessa delegazione operavano uncommissario di polizia, un censore e revisore dellestampe e dei libri, un protomedico col titolo di “medi-co provinciale” per gli affari sanitari, un ingegnere incapo coadiuvato da alcuni ingegneri ordinari e aspi-ranti ingegneri per gli affari delle acque e strade (San-donà 1912).

CONGREGAZIONE PROVINCIALE (1816-1859)

Nella sovrana patente 7 aprile 1815 l’ordinamentoamministrativo delle congregazioni provinciali erastato solo prefigurato, laddove si prevedeva la crea-zione di “collegi permanenti composti di varie classid’individui nazionali” con il compito di fare “cono-scere con esattezza i desideri ed i bisogni degli abitan-ti del regno” (§§ 12-13).

La sovrana patente 24 aprile 1815 definiva in det-taglio nella prima parte (§§ 1-36) la struttura, le fun-zioni e le competenze delle congregazioni centrali,istituite in ciascuna delle due capitali governative,Milano e Venezia, e, nella seconda parte (§§ 37-56),quelle delle congregazioni provinciali istituite inciascuno dei capoluoghi provinciali e residenti pressola sede delle regie delegazioni provinciali. Il presiden-te della congregazione provinciale era sempre il regiodelegato (§ 37), il numero dei membri delle congrega-zioni doveva essere proporzionato all’estensione delleprovincie; le stesse provincie sotto questo aspetto era-no divise in tre classi: quelle di prima classe (Milanoe Brescia) erano composte da otto membri, quelle diseconda classe (Mantova, Cremona, Bergamo, Como,Lodi e Crema) da sei membri, e quelle di terza classe(Sondrio) da quattro membri, non calcolati i rappre-sentanti delle città (§ 39). I membri di ogni congrega-

zione, che avevano il titolo di deputati della congregzione, erano scelti per metà tra gli estimati nobili,per metà tra quelli non nobili, mentre ogni città regappartenente al territorio aveva il diritto di inviare usuo rappresentante nella stessa congregazione prociale scelto fra i cittadini stabilmente residenti in es(§ 38); la prima nomina dei deputati delle congregzioni provinciali era fatta dal governo su liste di nomproposti dai consigli comunali; per le sostituzioni sucessive il deputato provinciale sarebbe stato scedalla stessa congregazione centrale, che, in asseneccezioni, avrebbe confermato il primo di una ternacandidati proposta dalla congregazione provinciasulla base delle indicazioni ricevute dai comuni (§45-46). L’eleggibilità dei deputati sia nobili che nonobili si basava essenzialmente sul censo: i depustessi dovevano avere la cittadinanza del regno lobardo-veneto, la residenza nella provincia ed essproprietari di beni immobili situati nella provinciastessa censiti per almeno 2000 scudi; per i nobili richiesto il riconoscimento della nobiltà (§§ 40-41Le congregazioni provinciali avevano le seguenti atribuzioni nell’ambito del territorio provinciale: sovrintendere al riparto dei tributi e degli oneri militatra gli enti locali, controllare l’andamento dell’amministrazione economica delle città e dei comuni di cdovevano esaminare ed approvare i bilanci prevene consuntivi, stabilire interventi sulle arginature e dsporre altri lavori riguardanti le acque e le strade, svegliare gli istituti assistenziali, gli ospedali e gli ofanotrofi (§ 50). La facoltà concessa alle congregazni provinciali di “accompagnare alla congregazioncentrale qualunque rappresentanza, voto ed istasopra qualunque oggetto di pubblica amministrazne” (§ 51), unita alla possibilità di “provvedere entri limiti delle loro facoltà, ad ogni ramo della pubblicamministrazione” le rendeva un luogo importante ddibattito politico istituzionale; i regi delegati erano incaricati di vigilare affinché tali limiti non fossero oltrepassati (§ 52). Oltre a questi compiti spettava altsì alla congregazione provinciale formare dai procolli dei consigli comunali della provincia le tabellcon l’indicazione dei candidati alla carica di rapprsentanti presso la congregazione centrale, sia peprima nomina sia per il rimpiazzo dei posti divenuvacanti (§§ 11-12). Per l’esecuzione di tali importancompiti di raccordo politico-istituzionale tra i differenti livelli gerarchici, venne accordato ad ogni cogregazione provinciale un “relatore, un cassiere, controllore, ed un ragioniere” mentre il protocollo, registratura e la spedizione del carteggio erano comni con quelli della regia delegazione (§ 53-56). Neloro attività politico amministrativa le congregazionerano sottoposte all’ispezione e controllo della co

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gregazione centrale e dovevano eseguire puntualmen-te le disposizioni da questa emanate. In realtà l’istitu-zione delle congregazioni aveva suscitato fin dall’ini-zio una viva ostilità del governo, e nel novembre del1815, a distanza già di alcuni mesi all’emanazionedella sovrana patente 24 aprile che ne aveva stabilitol’attivazione, una commissione governativa presiedu-ta voluta e scelta dal governatore Saurau, e presiedutadal referente di governo Paolo de Capitani, si eraespressa contro tale ipotesi, trovando eco favorevolepresso la stessa commissione centrale aulica di Vien-na. Nel gennaio 1816 l’imperatore aveva però solleci-tato il governo di Milano ad avviare le procedure perle elezioni dei membri delle congregazioni lombarde,anche in considerazione del fatto che quelle delle pro-vincie venete questi istituti erano già stati attivati(Sandonà 1912; Meriggi 1987).

Nel 1840 il governo dispose con la notificazione14 agosto 1840 delle nuove istruzioni sui criteri di no-mina dei deputati delle congregazioni volte a stabilireun maggior controllo sulle nomine stesse. In esse sistabiliva che le proposte dei consigli e dei convocatiper le nomine dei posti di deputati divenuti vacanti sidovessero formulare in pubbliche adunanze dispostedalle regie delegazioni, con assenso preventivo delgoverno necessario per quelle dei consigli (Sandonà1912). Alle stesse congregazioni veniva data la facoltàdi rappresentare al governo l’idoneità e le qualifichedelle persone proposte dai comuni. Dopo il 1848 lecongregazioni cessarono di fatto la propria attività ri-prendendola solo dal 1856. La storiografia anche re-cente ha sollevato parecchi dubbi sulla reale incidenzadi questi istituti che, nei propositi iniziali del governoaustriaco, avrebbero dovuto svolgere una funzione dirappresentanza politica dei ceti (Sandonà 1912; Me-riggi 1987).

DISTRETTO (1816-1859)

Nella sovrana patente 7 aprile 1815 in cui vennestabilita l’aggregazione della Lombardia e del Venetoall’impero absburgico, e la formazione di un regnocomprendente i due territori sotto la denominazione diregno lombardo-veneto, erano contenute alcune nor-me generali per la definizione della ripartizione terri-toriale ed amministrativa del regno stesso: la patentestabiliva infatti che il regno si divide(sse) in due terri-tori governativi, separati dal fiume Mincio”, il gover-no milanese e quello veneto (§ 6); che ogni governovenisse diviso in provincie, e ciascuna provincia in di-stretti (§ 7); che in ogni distretto venisse stabilita la

sede di un “cancelliere del censo sotto le dipendedella rispettiva regia delegazione” con i compiti ispezione sui comuni di seconda e terza classe, sorveglianza per l’adempimento delle leggi politich(§ 10). Il compartimento territoriale annesso alla noficazione 12 febbraio 1816, che ne prevedeva l’entrin vigore entro il successivo 1 maggio 1816, venivasurrogare quello ancora vigente fissato dalla legiszione del regno d’Italia napoleonico, riportando la stuazione al periodo immediatamente precedente dominazione napoleonica durante la quale si era avuna notevole riduzione del numero dei comuni a cadelle aggregazioni e delle concentrazioni stabilite ddecreto 14 luglio 1807. Il territorio soggetto al goveno di Milano venne ripartito in nove provincie: Milano (sedici distretti), Mantova (diciassette distrettBrescia (diciassette distretti), Cremona (nove distreBergamo (diciotto distretti), Como (ventisei distrettiSondrio (sette distretti), Pavia (otto distretti) e LodiCrema (nove distretti). Negli anni successivi all’entrta in vigore del nuovo compartimento territoriale ebero luogo aggregazioni di comuni e spostamenti comuni stessi da un distretto ad un altro per armonzare le nuove situazioni venutesi a creare, che non no state accettate di buon grado dai comuni interesti. Si pervenne così alla promulgazione di una nuocompartimentazione con la notificazione governatin data 1 luglio 1844, che risultava aggiornata conmodifiche avvenute dal 1816 in poi. La nuova compartimentazione lasciava quasi del tutto invariatonumero dei distretti; non si ebbero modifiche sostaziali alla loro ripartizione interna, all’infuori di alcunelimitate variazioni dei centri scelti per assolvere afunzione di capoluoghi distrettuali e sede delle comissarie distrettuali. Le ulteriori variazioni seguite 1844 vennero ridefinite nella nuova organizzaziodistrettuale approvata dall’imperatore con sovranasoluzione del 28 gennaio 1853 e dal relativo comptimento territoriale pubblicato con la notificazione d23 giugno 1853. Le variazioni nella ripartizione intena dei distretti politici prevista dalla nuova comparmentazione per le varie provincie fu in questo caso consistente, con una tendenza generale a costitcircoscrizioni distrettuali più ampie, più popolosecomprendenti un maggior numero di comuni: Milan(da sedici a quattordici distretti), Mantova (da diciasette a undici distretti), Brescia (da diciassette a qutordici distretti), Cremona (da nove a otto distretBergamo (diciotto a diciassette distretti), Como (ventisei a ventuno distretti), Sondrio (da sette a cinqdistretti), Pavia (da otto a sei distretti) e Lodi e Crem(da nove a sette distretti) (Sandonà 1912).

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CANCELLIERE DEL CENSO (1815-1819)COMMISSARIO DISTRETTUALE(1819-1859)

Con la sovrana patente 7 aprile 1815 venne stabi-lita l’aggregazione della Lombardia col Veneto e laformazione di un regno sotto la denominazione di re-gno lombardo-veneto; in essa erano contenute normegenerali dedicate non solo all’organizzazionedell’amministrazione centrale dello stato, ma anchealla ripartizione territoriale ed amministrativa del re-gno, articolato in provincie, distretti e comuni. Lastessa legge prevedeva per ogni distretto un cancellie-re del censo, il quale sotto la dipendenza della rispet-tiva regia delegazione avrebbe esercitato la “superioreispezione sopra i comuni di seconda e terza classe,tutta l’ingerenza negli affari censuari e la sorveglianzagenerale sui comuni delle suddette classi per l’adem-pimento delle leggi politiche”.

L’ordinamento amministrativo del regno impostatocon l’atto costitutivo venne completato dalla patente24 aprile 1815, dalla risoluzione imperiale 12 febbraio1816 e dalla successiva notificazione 12 aprile 1816.

La definizione delle attribuzioni specifiche deicancellieri del censo venne inserita nelle istruzioni 12aprile 1816, il cui capitolo VI è espressamente ed in-teramente dedicato alle loro funzioni (artt. 150-256),e nelle successive istruzioni particolari ai regi cancel-lieri del censo datate 23 aprile dello stesso anno. Giàdurante il periodo napoleonico la tendenza ad un sem-pre maggiore accentramento delle funzioni ammini-strative aveva comportato un ampliammento delleprerogative del cancelliere, che, da ufficio prepostoalla conservazione del catasto, era diventato un rap-presentante del governo in sede locale, con funzionidi sorveglianza sulla corretta amministrazione dellefinanze comunitative.

Nell’ufficio distrettuale il cancelliere era coadiu-vato da un aggiunto nominato dal governo, in grado disupplirlo nelle sue funzioni; e da un inserviente di no-mina regia. Ai comuni compresi nel distretto era fattoobbligo di partecipare proporzionalmente alle spesedi mantenimento dell’ufficio stesso (artt. 254-256).

Il nome dell’ufficio del cancelliere del censo, cheera stato mantenuto inizialmente inalterato rispetto alperiodo napoleonico, venne modificato nel 1819; lacircolare 24 luglio 1819 n. 17327-1182 stabiliva la so-stituzione della denominazione “cancelliere del cen-so” con quella di “commissario distrettuale”, con ri-chiamo esplicito alla stessa circoscrizione ammini-strativa ad esso soggetta. Tutte le norme relativeall’attività dei cancellieri stabilite dalle istruzioni del1816 sono da considerarsi valide senza alcuna modi-fica anche per il commissario distrettuale, le cui fun-

zioni rimasero in vigore nelle provincie lombarde finall’annessione al regno di Sardegna nel 1859.

Ai sensi delle istruzioni per l’attivazione del nuovregolamento per l’amministrazione comunale coattribuzioni delle rispettive autorità, emanate in da12 aprile 1816 i cancellieri del censo erano “nel spettivo distretto sotto gli ordini immediati della regdelegazione della provincia” (art. 150) ed avevanocompito primario di dare “esecuzione a qualunque dterminazione venisse loro comunicata, sia dal redelegato sia dalla pubblica congregazione provincle, in ogni ramo del pubblico servizio” (art. 151); dovevano provvedere a riferire “tutto ciò che nel loro dstretto potesse interessare le viste del governo”, agilare affinché fossero “osservate le leggi edregolamenti di pubblica amministrazione” e ad escitare “una superiore vigilanza per l’adempimendelle leggi politiche” (art. 152-154). Incombeva lorla “diramazione di leggi, regolamenti e notificaziondelle autorità superiori a tutti i comuni del loro distreto” ed una volta seguita la pubblicazione doveva“ritirare i corrispondenti attestati, che (erano) in dovre di custodire negli atti” (art. 156). Avevano inoltre delicato compito di sovrintendere e vigilare alla reglare tenuta dei registri d’estimo, compresi i traspod’estimo (artt. 160-189), alla formazione dei quintenetti di esazione delle imposte prediali e dei ruoli pil pagamento della tassa personale, che provvedevpoi a consegnare agli esattori comunali per la riscsione, sulla quale similmente vigilavano (artt.19205). Il cancelliere partecipava ai lavori dei convoco dei consigli “nella qualità di assitenti del governo(art. 206) non aveva però “alcun voto deliberativo” ndoveva “immischiarsi nel determinare l’opinione dvotanti”, dovendo al contrario “soltanto vegliare abuon ordine, e far presenti le leggi ed i regolamenoltre a stendere il protocollo delle sedute” (art. 16nella corrente amministrazione costituiva il tramitra i comuni e le superiori istanze politiche, esercitado funzioni di controllo politico-amministrativo prati-camente su ogni aspetto della vita comunale, daaste per locazioni, vendite o appalti di lavori, alle nmine di impiegati, medici e parroci; dal controllo sule spese esercitato sia in fase di formazione dei bilapreventivi e che nella approvazione dei consuntiall’intervento nelle eventuali dispute tra comuni apartenenti al mesdesimo distretto ed anche a distrlimitrofi (artt. 206-239). Era incaricato pertanto delmera assistenza tecnico-giuridica ed era carente qdi di vero e proprio potere politico; le ampie comptenze assegnategli nella conservazione del censo,la riscossione dell’imposta prediale, nella leva e nestessa amministrazione dei comuni facevano tuttadel commissario una figura di primo piano nella am

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Dal momento che i cancellieri partecipavano inmodo così incisivo alla vita dei comuni, non stupisceil fatto che essi esercitassero anche il controllo sugliarchivi di queste istituzioni: “l’ufficio e l’archivio deicomuni immediatamente assistiti dal cancelliere”(quelli cioè privi di segretario e di ufficio proprio) era-no tenuti “presso il cancelliere medesimo”, “ad ecce-zione delle leggi dei regolamenti e delle altre notifica-zioni a stampa” conservate dall’agente “ad uso e perdirezione degli abitanti dopo la seguita pubblicazio-ne”; formalità precise per la tenuta dell’archivio delcommissario erano altresì indicate nelle istruzionimedesime (artt. 240-256). Ulteriori ed interessantiprecisazioni riguardanti soprattutto l’insediamentoeffettivo del cancelliere e l’impianto dell’ufficio dellacancelleria e dell’archivio distrettuale furono emanatecon le “Istruzioni particolari ai regi cancellieri delcenso per l’esecuzione degli articoli 241 e 252 del re-golamento generale”, emanate con circolare 23 aprile1816 n. 20526-2394 (Sandonà 1912; Rotelli 1974;Meriggi 1987).

legisl. circolare 23 aprile 1816: circolare 23 aprile 1816 chenotifica le “Istruzioni particolari ai regi cancellieri delcenso per l’esecuzione degli articoli 241 e 252 del rego-lamento generale portato alla notificazione dell’imperia-le regio governo del 12 aprile 1816”, Atti del governolombardo, 1816, I, Circolari, parte II, p. 52; circolare 24luglio 1819: circolare 24 luglio 1819 che notifica la so-vrana risoluzione dell’8 giugno 1819 per la quale i curso-ri esistenti presso i cancellieri del censo siano tramutatiin scrittori e la denominazione di cancelliere del censo siasostituita con quella di commissario distrettuale, Atti delgoverno lombardo, 1819, II, Circolari, parte II, p. 324.

COMUNE (1816-1859)

La sovrana patente 7 aprile 1815, vero e proprioatto costitutivo del regno lombardo-veneto, stabilivache l’organizzazione amministrativa dei comuni do-vesse rimanere per il momento conservata nelle formevigenti, mantenendo la suddivisione in tre classi giàpresente nell’ordinamento del regno d’Italia (§ 11); inomi ed i confini di distretti e provincie “come purel’indicazione dei comuni rispettivamente attenenti alleune o agli altri” sarebbero stati pubblicati successiva-mente (§ 7); l’amministrazione delle provincie sareb-be stata affidata ad una “regia delegazione” dipenden-te dal governo (§ 9). Altri accenni all’organizzazioneterritoriale presenti nella citata patente riguardavanole città regie, nelle quali era fissata la residenza di unaregia delegazione e i comuni di prima classe: questienti locali sarebbero direttamente dipesi “dalle regiedelegazioni e non dai cancellieri del censo” (§11).

Per una nuova regolamentazione degli enti locbisognò attendere la patente 12 febbraio 1816 pezionata e resa pienamente operativa dalle “istruziper l’attivazione del nuovo metodo d’amministrazione comunale colle attribuzioni delle rispettive autotà” contenute nella successiva notificazione del aprile 1816, in cui viene fornito un quadro articoladell’organizzazione e del funzionamento degli orgapreposti all’amministrazione dei comuni. L’insiemdi queste disposizioni, che costituivano una normatgenerale da applicarsi indistintamente a tutti i comudel regno lombardo-veneto, manteneva una distinzne fra i comuni, pur superando l’impianto classifictorio del periodo precedente. Una prima distinzioneaveva riguardo all’organo deliberativo di rappresetanza: nelle città regie, nei capoluoghi di provincianei comuni maggiori, elencati in numero di quarataquattro per tutto il regno nella tabella annessa acitata notificazione 12 aprile 1816, “ove per la quatità degli Estimati il Convocato generale fosse per rscire troppo numeroso ed incomodo alle regolari deberazioni” le funzioni deliberative erano svolte dconsiglio, mentre tutti gli altri comuni, non inclusnella tabella, avevano il convocato degli estimaUn’ulteriore distinzione si aveva riguardo all’organcollegiale incaricato dell’amministrazione del patrmonio, che, nelle città regie e nei capoluoghi di prvincia era costituito dalla congregazione municipacon a capo un podestà, mentre nei comuni fungevquesto scopo una deputazione comunale.

In base al regolamento del 1816 in Lombardiaavevano dunque il consiglio e la congregazione mucipale nelle tredici città regie (Crema, CasalmaggioMonza e Varese, oltre agli stessi capoluoghi di provcia), il convocato e la deputazione nella maggior padei comuni, e il consiglio e la deputazione solo quelli elencati nella tabella annessa al regolamestesso.

Con la circolare 19 marzo 1821 fu notificata l’attvazione, stabilita con decreto del vicerè del 5 mar1821, dei consigli comunali in luogo del convocato ptutti i comuni in cui fossero presenti più di trecenestimati, costituiti in applicazione della sovrana risolzione 20 giugno 1819, notificata con dispaccio circlare datato 15 luglio 1819 (il decreto del vicerè, la svrana risoluzione e il dispaccio sono citati nella circlare del 19 marzo 1821). La circolare del 1821 fornil’elenco dei comuni del regno ai quali era stato accdato il consiglio comunale. Un’ulteriore estensiondei comuni con consiglio si ebbe in seguito all’appcazione della circolare governativa 8 maggio 18che, nell’intento di favorire la concentrazione dei cmuni unendo i minori ai maggiori, stabiliva la possiblità di sostituire il convocato col consiglio “anche lad

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dove il numero degli estimati fosse al di sotto di tre-cento, sempreché sussistano delle circostanze chefacciano considerare necessario un tale mutamento aragione d’inconvenienti verificatesi in una data comu-ne per la sussistenza di un convocato, oppure allor-quando le Comuni ne spieghino di proprio impulso ildesiderio”.

In base al regolamento annesso alla citata notifica-zione 12 aprile 1816 il convocato generale degli esti-mati presente nei comuni minori era costituito dallatotalità dei possessori “aventi estimo in testa proprianei registri del censo” (art. 1); in esso era dunque“consolidata la facoltà di deliberare e disporre degliaffari riguardanti l’amministrazione del comune nelleforme prescritte dalle leggi e sotto l’approvazione delgoverno” (art. 2); modalità di convocazione, impedi-menti e incompatibilità dei partecipanti e modalità dideliberazione del convocato erano diffusamente trat-tate negli articoli 3-28 del regolamento.

Funzioni analoghe, nei centri dove era previsto inluogo del convocato, aveva il consiglio comunale, chepoteva essere formato da 60 membri nelle due sedigovernative di Milano e Venezia, da 40 membri nellecittà regie e nei capoluoghi di provincia, o da 30 mem-bri negli altri comuni; almeno due terzi dei membridel consiglio dovevano essere possidenti scelti tra iprimi cento estimati (art. 31). I consiglieri, dopo laprima nomina fatta dai rispettivi governi, venivano so-stituiti ogni triennio in quote uguali, secondo l’anzia-nità di nomina “sopra duple dei consigli da parte dellecongregazioni provinciali” (artt. 33-35); i consiglierano radunati di norma due volte l’anno ed ogni qualvolta ritenuto necessario (artt. 41-42); rigide normeregolavano convocazione e svolgimento delle sedute,cui partecipavano, con funzioni di controllo in rappre-sentanza del governo e senza diritto di voto, il regiodelegato nelle città regie o capoluoghi di provincia,oppure il cancelliere del censo o un suo sostituto neglialtri comuni (artt. 43-58). Sia il convocato sia il con-siglio erano di norma radunati due volte l’anno in ses-sione ordinaria e straordinariamente “a qualunque in-vito del delegato provinciale e del cancelliere del cen-so (solo per i comuni posti direttamente sotto la suadirezione)”: nella prima sessione (gennaio o febbraio)si esaminavano i conti dell’anno precedente e venivaapprovato il bilancio consuntivo, nella seconda (set-tembre o ottobre) si approntavano i bilanci di previ-sione, si nominavano i revisori dei conti e si eleggeva-no i nuovi membri delle congregazioni municipali edelle deputazioni.

Se nel consiglio e nel convocato risiedeva la facol-tà di disporre e di deliberare sugli affari riguardantil’amministrazione del comune, era alla deputazionecomunale in quanto “autorità pubblica permanente”

che spettava dare “esecuzione alle deliberazioni consiglio o del convocato”, gestire l’amministrazionordinaria del patrimonio del comune ed invigilare pl’osservanza delle leggi e degli ordini del governo(art. 71). Nei comuni con convocato la deputazio“composta da tre individui possessori nel territordel comune”, scelti dal convocato stesso, era assisimmediatamente dal cancelliere del censo; in qucon consiglio essa aveva invece un ufficio proprio era assistita da un segretario (art. 94). La già citatacolare 19 marzo 1821 modificò parzialmente tale tuazione in quanto, avendo abilitata l’istituzione dconsiglio in un numero di comuni maggiore di quelin cui già esistevano, diede facoltà ai governi di Milno e Venezia di stabilire quali comuni potessero esre dotati di un ufficio proprio in base anche a criteridisponibilità di mezzi e locali. Dei tre deputati prevsti per i comuni, il primo era scelto tra i tre primi estmati, gli altri “dal corpo indistintamente dei possessri (art. 60) mentre colui che aveva riportato il magginumero di voti tra i tre primi estimati era eletto primdeputato (art. 62). Oltre alla partecipazione dei deptati a quasi tutti gli atti ufficiali del comune (artt. 7281) ad essi spettava anche il compito di “liquidareconti coll’esattore e con l’agente municipale, presei nuovi deputati che devono entrare in eserciznell’anno successivo” e di predisporre sulla basetali conti “il conto preventivo delle entrate e spese pl’anno successivo da proporsi al consiglio o convocto” e di sottoscrivere almeno in due gli ordini di pagmento, unitamente al cancelliere (artt. 82-87).

Considerando il personale burocratico previsto pi comuni, in quelli aventi un consiglio la deputazionera assistita “da un segretario e ove occorra da aimpiegati, secondo il ruolo approvato dal govern(art. 94), mentre quelli aventi convocato doveva“necessariamente avere un agente” (art. 95) co“rappresentante i deputati amministratori (...) per cevere ed eseguire gli ordini dei superiori (art. 96l’agente veniva eletto alla fine di ogni anno “tra i pprobi e capaci abitanti del comune” (art. 97). Frasue prerogative più importanti era considerata la “retta corrispondenza col cancelliere del distretto. lui riceve(va) le leggi e gli ordini da pubblicarsi necomune, e gli trasmette(va) l’attestato della loro publicazione” (art. 102); immediata conseguenza di cera l’incombenza di “custodire gli esemplari delleggi e dei regolamenti, non meno che le scritture munali che a lui vengono rilasciate dal cancelliere ple giornaliere occorrenze” (art. 107), così come quedi “tenere un registro delle rendite provenienti dfondi o dai diritti comunali e delle relative spese” dcui rendeva conto a fine anno (art. 110). Oltall’agente doveva esserci in ogni comune un curs

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sottoposto all’agente per il disbrigo degli ordini di tut-ti i superiori (artt. 115-118); altri “stipendiati” poteva-no essere nominati da consiglio o convocato, con ap-provazione del governo, mentre risultava obbligatorial’elezione di due revisori dei conti di durata annuale(artt. 119-123).

Nelle città regie e nei capoluoghi di provincia lemedesime funzioni esecutive erano svolte dalla con-gregazione municipale composta da un podestà e daquattro “individui col titolo di Assessore”, che diven-tavano sei per Milano e Venezia; la maggior parte diquesti assessori (quattro a Milano e Venezia o tre nellealtre città) dovevano essere proprietari fondiari e i ri-manenti potevano essere scelti tra i commercianti; laloro nomina spettava al consiglio, mentre il podestàveniva eletto dall’imperatore su una lista tripla forma-ta dallo stesso consiglio (Sandonà, 1912; Rotelli1974; Meriggi 1987).

Dal compartimento territoriale annesso alla noticazione della luogotenenza lombarda 23 giugno 18risulta che su 2109 comuni soggetti al governo lobardo 1587 avessero il convocato generale, 445 il csiglio comunale senza ufficio proprio, 64 il consiglcomunale con ufficio proprio e solo le 13 città regavessero invece la congregazione municipale.

legisl. circolare 14 luglio 1819: circolare 14 luglio 1819 perl’istituzione del consiglio in luogo del convocato per i comuni con più di trecento estimati, Atti del governo lom-bardo, Milano, 1819, II; circolare 19 marzo 1821: cir-colare 19 marzo 1821 che comunica l’elenco dei comudel regno ai quali è stato accordato il consiglio comunaperchè aventi un numero di estimati superiore a trecenAtti del governo lombardo, 1821, I, Circolari, parte II, p.32; circolare 8 maggio 1835: circolare 8 maggio 1835che notifica le determinazioni emesse con sovrana risozione del 6 aprile 1835 “dirette a meglio regolare e cosolidare il sistema d’amministrazione comunale in alcne sue parti”, Atti del governo lombardo, Milano, 1835,I, Circolari, parte II, p. 56.

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LE ISTITUZIONI STORICHEDEL TERRITORIO LOMBARDOMANTOVA

LE ISTITUZIONI STORICHEDEL TERRITORIO LOMBARDO á MANTOVA

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ACQUANEGRA SUL CHIESE

comune di Acquanegra. 1sec. XIV - 1784

Già parte del distretto bresciano, come testimoniaval’estimo visconteo del 1385, che poneva “Aquanigra cumMosio” nella “quadra de Canedo” (Valentini 1898), Acqua-negra entrava a far parte definitivamente del dominio man-tovano negli anni 1403- 1404 (Sanfelice 1909). Tra il 1444e il 1466 Acquanegra figurava fra i territori assegnati adAlessandro Gonzaga in seguito alla divisione dello statogonzaghesco (Mantova 1958-1963), regolata nel civile enel criminale secondo gli statuti alessandrini, emanati ametà del XV secolo e in vigore fino alle riforme teresiane(Marocchi 1984), e compresa nella quadra di Canneto (Ca-snighi 1860). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed ufficidella città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Ac-quanegra era soggetta alla giurisdizione della pretura diCanneto (Vecchi 1983), come nel 1772, in seguito al pianodelle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), e comenel 1782, dopo il compartimento territoriale delle preturedello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782),quando veniva specificato il suo ambito territoriale formatoda Acquanegra con Beverara, Valli e Mosio.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 al territorio della comunità di Acquanegraerano aggregati tre colonnelli di Beverara, Valli e Mosio(secondo il Sanfelice (Sanfelice 1909), Acquanegra, Mosioe Beverara erano comuni autonomi; il 27 dicembre 1702Beverara si unì ad Acquanegra, facendo aumentare il nu-mero dei componenti la vicinia di Acquanegra da sessantaa settantadue). Al territorio comunitativo “sembra che pos-sa appartenere” anche il terreno detto del Cappello, “confi-nante con Mosio, di biolche 100 circa, come soggetto allagiurisdizione di Canneto, ma che contribuisce alla comuni-tà di Redondesco”.

La popolazione della comunità nel 1617 contava 2.888abitanti (Coniglio 1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti

della regia giunta del censimento, nel 1774 lo “stato totdelle anime” era di 3.323 persone (Risposte ai quesiti 171777).

Dalle suddette risposte ai 47 quesiti, nel 1774 le “entrproprie” erano costituite dalla rendita di alcuni capitali e velli attivi. Altri proventi venivano dai quattro mulini, daglaffitti del forno, della sega, della beccaria, del campo “Bschina” e da altri immobili dati in locazione (Risposte quesiti 1772-1777).

Se la prima testimonianza della presenza di un’organzazione comunale è costituita da una bolla pontificia 1175, indirizzata al sindaco della comunità ed universitàAcquanegra, le modalità di funzionamento dell’amminstrazione comunitativa venivano descritte in un documein copia del 1647 contenente le “consuetudini” e i priviledella comunità. Essa era retta da un arengo, da un conso consolato, formato da dodici consoli, che eleggeva i fuzionari comunali che erano un notaio cancelliere, i massil nunzio, il campanaro ed orologiaio, il pesatore dei gral’estimatore dei danni, cinque campari, a cui se ne aggigevano altri cinque in tempo di vendemmia, il pesatore dle vettovaglie e del pane, tre sindaci, “incaricati del resconto col massaro”, tre deputati sopra le differenze confini, l’adacquarolo, il maestro, il medico, il barbiere chirurgo (Casnighi 1860).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 i principali organi di autogoverno della cmunità erano la vicinia, il consiglio particolare o rapprsentanza, i reggenti, il massaro, che doveva esigere le tordinarie e straordinarie imposte dal comune e liquidarmandati di pagamento secondo le necessità, e il cancellche era tenuto fra l’altro al controllo delle operazioni voto nella vicinia, a svolgere funzioni di ragionato nel “rparto dei carichi pubblici”, deliberato dalla reggenza, e acura e conservazione dell’archivio comunitativo e di padi quello dei “rogiti dei notari deffunti”. La comunità rico-nosceva un onorario anche ai deputati all’annona, a tre

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Acquanegra sul Chiese

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comune di Acquanegra. consiglio. 2

sec. XIV - 1784

Nel 1647 il consiglio o consolato era formato da dodici con-soli, ognuno dei quali aveva “il carico ed il governo del comu-ne” per un mese, secondo un ordine estratto a sorte. L’ultimogiorno di ogni anno il consiglio eleggeva i funzionari comunalie non era ammesso l’intervento del podestà “ne’ consolari uffi-ci” (Casnighi 1860).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1774 il consiglio particolare o rappresentanza o reggenza,eletto dalla vicinia, era formato dai reggenti, “dodici personetutte terriere e benestanti”. La nuova reggenza, riunita per laprima volta ogni 8 gennaio, doveva controllare “alla legalità …de’ pubblici riparti dei carichi, … assistita dal cancelliere inqualità di ragionato”, da effettuarsi secondo le determinazionistabilite dalla vicinia, e nominare il massaro. Ognuno dei dodicireggenti era tenuto poi “all’amministrazione diurna della co-munità” per un mese, secondo un ordine stabilito con un’estra-zione a sorte (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Acquanegra. vicinia. 3

sec. XIV - 1784

Nel 1647 l’arengo della comunità di Acquanegra era compo-sto da sessanta membri, che si riunivano annualmente ogni 27dicembre con “ampla facoltà, autorità e bailia di fare, disporre,procurare, provvedere, administrare et governare sopra le fa-cende et cose d’esso comune”. Inoltre estraeva a sorte quattroelettori, che a loro volta nominavano altre otto persone, e tutti edodici costituivano il consiglio o consolato del nuovo anno (Ca-snighi 1860).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1774 la vicinia della comunità si riuniva annualmente il 27dicembre di ogni anno alla presenza del pretore, ed era formatada “settantadue particolari capi di famiglia … compresi li co-lonnelli di Valli, Mosio e Beverara”. Durante questa seduta lavicinia eleggeva i dodici reggenti nel seguente modo: fra gli in-tervenienti alla vicinia venivano sorteggiati quattro persone,chiamati elettori, che a loro volta nominavano otto persone,“ma non mai di quelle che per due anni antecedenti successiviavessero servito in qualità di reggente”. Convocati il 30 dicem-bre dal reggentte in scadenza, gli otto designati si riunivano pernominare altri tre soggetti. Il 31 dicembre infine venivano con-vocate le “famiglie di Mosio, che hanno voce in vicinia, e … sinomina la persona di reggente per quel colonnello, e con ciò re-sta completo il numero de’ dodici reggenti”. “Nella solita gene-rale vicinia de’ 7 gennaro” venivano invece esaminati i “contid’entrata ed uscita della comunità dell’anno trasandato” e veni-vano fissate e pubblicate le imposte da esigere (Risposte ai que-siti 1772-1777).

comune di Acquanegra. 4

1784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Acquanegra con Beverara, Valli e Mo-sio veniva inserito nel distretto VII di Canneto. Nel 1786 inseguito alla distrettuazione della provincia di Bozzolo, tra-sferita nel 1787 a Casalmaggiore, la stessa compagine ter-ritoriale risultava compresa nella delegazione X del distret-to di Canneto (compartimento territoriale 26 settembre1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto VII diCanneto per effetto del piano di sistemazione dell’ammini-strazione pubblica della città e provincia di Mantova (piano24 gennaio 1791).

comune di Acquanegra. 51798 - 1803

Inserito nel distretto contrassegnato dal numero 10 dipartimento del Benaco, in conseguenza della ripartiziodel 1 marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI), il comuneAcquanegra era sede di municipalità con 3.362 abitaNell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 stembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Acquanegcon Valli, Mosio e Beverara, era aggregato al distretto XMarcaria del dipartimento del Mincio. In corrispondenzaquesta trasformazione si aveva una variazione nella suaganizzazione amministrativa, con la perdita degli orgarappresentativi e l’inserimento nella municipalità distretuale. Il referente amministrativo cambiava ancora n1801, quando, dopo la dipartimentazione della RepubbCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),comune di Acquanegra entrava a far parte del distretto Mantova del dipartimento del Mincio, mentre l’impiantamministrativo variava nel 1802 (legge 24 luglio 1802con la distinzione dei comuni in classi.

comune di Acquanegra. 61804 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Mincidel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture demarzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine terririale formata da Acquanegra con Valli, Mosio, BeveraraS. Salvadore, veniva inserita nel distretto III di Asola del partimento del Mincio, mentre nel 1805, in conseguendella nuova distrettuazione del dipartimento del Minc(decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserita nel cantonedi Canneto del distretto III di Castiglione.

Sul piano amministrativo nel 1805 (decreto 8 giugn1805) al comune di Acquanegra veniva attribuita la claII in base ai suoi 3.305 abitanti.

comune di Acquanegra. 71816 - 1868

Con la riforma del “metodo di amministrazione” de1816 (patente 12 febbraio 1816), la compagine territoridi Acquanegra con Valli, Mosio e Beverara veniva reinseta nel distretto VII di Canneto della provincia di MantovIn seguito alla ridistrettuazione della medesima provindel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Aquanegra, con le frazioni di Beverara, Valli, Mosio, Gelmna, Campagnola, Scurre, Molino, Folle OsinoTartarelMulino, Carbonara, Sorne, San Salvatore, Cava de’ MoSalvato, Montecucco, Casella e Picenarda, risultavaparte del distretto VI di Canneto, con una popolazione3.681 abitanti, avente consiglio comunale, senza uffiproprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provinciadel 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Acquanegcon una popolazione di 3.713 abitanti, era attribuito al mdamento V di Canneto del circondario V di Castiglione dla provincia di Brescia. Nel 1868 con la ricostituzione deprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322),comune di Acquanegra sul Chiese, con una popolazion3.756 abitanti, veniva di nuovo inserito nel distretto VII Canneto del circondario unico di Mantova (decreto 9 febraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n. 4289).

bibl. Casnighi 1860: G. B. Casnighi, Raccolte di memorie edocumenti riguardanti tre paesi Acquanegra, BarbassoMedole nel mantovano, Brescia, 1860; Marocchi 1984:M. Marocchi, Storia di Solferino, Solferino, 1984, primaristampa 1993; Sanfelice 1909: A. Sanfelice, I comuni di

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Asola

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Calvatone e di Acquanegra sul Chiese nel passato e nelpresente con cenni sui mandamenti di Piadena, di Can-neto sull’Oglio e di Asola, Bozzolo, tip. Arini, 1909; Va-lentini 1898: A. Valentini, Gli statuti di Brescia dei seco-li XII al XV illustrati e documenti inediti, Venezia,Visentini, 1898; Vecchi 1983: G. Vecchi, Casalromanoe Fontanella nei vari distretti dei governi stranieri finoall’unità dell’Italia (1708-1868), Montichiari, 1983.

ASOLA

cantone del Clisi. 81797 maggio - 1798 marzo

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797, il cantonedel Clisi era costituito dai seguenti comuni: Asola, Acqua-fredda, Casalmoro, Casaloldo, Castelnuovo del Clisi, Ca-salpoglio, Corvione, Calvisano, Carpenedolo, Fiesse,Gambara, Gottolengo, Isorella, Malpaga, Mezzane, Pral-boino, Remedello di sotto, Remedello di sopra, Visano.

capitano di Asola. 9sec. XIII - sec. XV

Il capitano di Asola era previsto nell’atto di dedizione diAsola a Luigi Gonzaga del 1335 e aveva “il libero e supre-mo jus e la facoltà di giudicare per qualunque somma e se-condo la forma, lo statuto e le antiche leggi e consuetudini”di Asola. In seguito il capitano aveva funzioni di rappresen-tante del signore, facendone eseguire gli ordini. Poteva so-stituire il podestà ed era salariato dal comune e dalla squa-dra di Asola. In periodo veneto sarà sostituito dalprovveditore (Besutti 1952).

comune di Asola. 10sec. XIII - 1797

L’autonomia amministrativa della comunità di Asola èdocumentata dal 14 giugno del 1238, “sebbene fedele sem-pre a Brescia, non altrimenti che uno degli stessi quartieridella città” (Besutti 1952), e riconfermata in altri atti del 9maggio 1240 (Liber potheris 1899, colonna 251 e 284).Parte del bresciano, come testimonia l’estimo visconteo del1385, che poneva “Asula cum Barasim” nella “quadra deAsula” (Valentini 1898), nel corso del secolo XIV Asola,sede della quadra, subiva le alterne fortune dei Gonzaga,dei Visconti e della repubblica di Venezia, fino al 1440quando veniva aggregata definitivamente alla Serenissimasino alla sua caduta, tranne una breve parentesi di domina-zione franco-mantovana tra il 1509 e il 1515 (Navarrini1989). Gli abitanti di Asola godevano del privilegio di cit-tadinanza bresciana, dal quale erano esclusi invece i resi-denti della quadra, benché separata dal territorio bresciano;Asola e la sua quadra pagavano solo la limitazione per idazi (Da Lezze 1610).

Sede di vicario sino al 1419, quando fu sostituito da unpodestà, in periodo veneto Asola era sede dei due rettori ve-neti, un provveditore veneto e un podestà bresciano (Besut-ti 1952).

Nel 1493 Asola aveva una popolazione di 5.400 anime(Medin, 1886), contro i 2.700 abitanti nel 1587 e i 5.220 delcircondario nel 1588 (Navarrini 1989). Agli inizi del ’600contava 450 fuochi e 2296 anime, oltre alle 1.875 delle suechiusure (Da Lezze 1610), per passare ai 1.739 abitanti del-la comunità e ai 3.516 del circondario nel 1621 (Navarrini1989).

La comunità di Asola possedeva diversi beni immobsia terreni che fabbricati, tra cui la “rassica”, e alcuni muni. Era proprietaria di diversi diritti sulle acque dei canache scorrevano nel suo territorio e godeva dei dazi sul pale carni, il vino, ecc. (Besutti 1952). Tuttavia queste entrdella comunità “per essere mal governata poco le va(Da Lezze 1610).

L’organizzazione della comunità di Asola appariva ordnata in organi ed uffici, caratterizzati da denominazioncompetenze che si definiscono nel corso del tempo. Dstatuti del 1405 si desume che l’amministrazione comunera affidata ad un consiglio, formato da quaranta memche dovevano essere “nobili o almeno i principali possideti della terra e cittadini di lunga data”. Essi eleggevano consoli, a cui era demandata la gestione diretta della conità, e i principali ufficiali comunali, come i giudici dechiosi o campari, addetti alla sorveglianza dei boschi e dla campagna, o gli anziani delle strade, che oltre alla matenzione delle strade, dovevano “aptare pontes, sgolatoet fossata fortilitii”. Il numero degli anziani delle strade variava da dieci a dodici, divisi secondo i quartieri della cmunità (Squadra Lacus, Squadra Portae forae, SquaPortae de Supra e Squadra Villae) a cui corrispondevanotrettante divisioni della campagna. Vi erano dodici anziadell’estimo (extimatores), che soprintendevano a ciascdelle dodici parti o colonnelli in cui era la campagna e cevano la ricognizione delle proprietà per la divisione dtributi, e quattro anziani dei quartieri, che si occupavadell’ordine pubblico e dell’armamento degli abitanti. Verano infine i massari, cioè gli esattori e cassieri della munità, il notaio e tre “ragionatores” (Besutti 1952).

In epoca veneta la comunità era amministrata da un gconsiglio o consiglio generale, da un consiglio speciale eun consiglio detto consulta o banca, formata dall’abadall’avvocato, da tre deputati e due sindaci. Accanto a qsti organi vi erano altri uffici, composti da membri eletti dconsiglio generale, come il collegio dei giudici, dal quauscivano i candidati alle maggiori cariche cittadine, il colegio dei notai, fra i quali erano scelti i notai assistentipodestà. Vi erano inoltre il massaro, con funzioni di esatre e cassiere, e il castellano. Altre cariche minori eraquelle degli anziani, nel numero di dodici, con funzioni sorveglianza delle strade e di ordine pubblico, dei dugari, nel numero di quattro, con il compito di sorvegliare l’usdelle acque, degli estimatori, anch’essi nel numero di qutro, con l’incarico di fare l’estimo dei beni pubblici e privae le stime dei danni campestri, e dei deputati alle vettoglie, che controllavano i “calmieri” dei generi alimentarVi erano ancora un notaio preposto alle accuse, un massoprintendente alla macina, due soprintendenti ai quartdue deputati alle milizie, due deputati per le terre pubbche, due massari per le pubbliche entrate, due deputatil fiume Chiese, un deputato per la pace, un deputato peprigioni, tre deputati per l’igiene. Nel 1571 a queste cache, modificate o riformate, se ne aggiunsero altre comdeputati alle frodi, due giudici alle vettovaglie, due capitaalla caccia, con il compito di sorvegliare i boschi e la psche, due oppositori contro coloro che, esclusi dal consiggenerale, accampavano diritti di appartenervi. Nel 15comparivano le cariche dei ragionieri, nel numero di trequella del quinternaro. Alle dipendenze del comune eraanche due pesatori alla porta, il granarolo, il coadiutore aaccuse, i tre sotto cavalieri all’abbondanza, quattro guara porta Chiese, tre guardie a porta Fuori, una guardia al go di sopra, il custode dell’inferiata del ponte del Lago, trombetta, il custode degli utensili del rettore, l’oratore

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Venezia, sostituito in seguito dal nunzio o ambasciatore inVenezia, il medico chirurgo, il campanaro, il regolatoredell’orologio, l’organista (Besutti 1952; cfr Bernoni 1876).

Agli inizi del secolo XVII vi erano inoltre tre conserva-tori delle leggi, che avevano il compito di contraddire leproposte di deliberazione prima che fossero esse ai voti. Irettori, i sindaci e l’abate eleggevano ogni anno i deputatialla sanità (Ordini 1614; Tagliaferri 1978).

Negli “ordini et capitoli da servarsi per l’illustrissimi si-gnori provveditori e podestà, rettori della fortezza di Asolaper il governo di quella e loro distinta giurisdittione” del1614, emanati da Antonio Priuli, provveditore di terra fer-ma, oltre a ridefinire e funzioni dei maggiori organi dellacomunità, veniva stabilito che i delitti, le frodi e altri reatirifuardanti ’interesse di Asola e dei comuni del suo territo-rio, come le cause civili spettassero al giudizio congiuntodei due rettori veneti, demandando l’istruttoria dei processicriminali al cancelliere del provveditore, e quella delle cau-se civili al notaio del podestà (Ordini 1614).

comune di Asola. consiglio speciale. 11sec. XV - 1797

Secondo il Besutti, durante il dominio veneto il consiglio det-to speciale della comunità di Asola era formato da diciannovemembri, di cui dodici venivano scelti fra i componenti del con-siglio generale e duravano in carica due mesi ciascuno, e altrisette, che erano parte del consiglio detto di consulta. Le delibe-razioni del consiglio speciale, riunito alla presenza del podestàe del provveditore, che non aveva diritto di voto, dovevano es-sere approvate dal consiglio generale (Besutti 1952).

Dagli “ordini et capitoli da servarsi per l’illustrissimi signoriprovveditori e podestà, rettori della fortezza di Asola per il go-verno di quella e loro distinta giurisdittione” del 1614, il consi-glio speciale doveva essere costituito da ventuno membri, edaveva potere solamente consultivo, non avendo facoltà di deli-berare spese, di competenza del consiglio generale. Le delibe-razioni del consiglio speciale, prese senza il voto dei sindaci,dell’abate e di un deputato, doevano avere l’approvazione e laconferma del consiglio generale (Ordini 1614; Tagliaferri1978).

comune di Asola. consulta. 12sec. XV - 1571

Durante il primo periodo del dominio veneto e fino alla rifor-ma del 1571, la consulta o banca della comunità di Asola era ilterzo consiglio cittadino ed era formato da sette membri, cheerano l’abate, l’avvocato, tre deputati, due sindaci. L’abate erail “primo magistrato cittadino” e presiedeva i tre consigli dellacomunità. L’avvocato, che aveva funzioni di rappresentanzadell’abate in caso di sua assenza, doveva controllare il regolareandamento dei consigli cittadini e impersonare l’opposizionesulle proposte discusse dal consiglio generale. L’abate e l’avvo-cato rimanevano in carica per sei mesi ed erano nominati ognidue anni, in occasione della “reformatio consilii generalis”,quando venivano eletti dal consiglio generale quattro abati equattro avvocati, scelti dal collegio dei dottori o notai. I tre de-putati controllavano la corretta attuazione degli statuti, e i duesindaci erano preposti alle finanze del comune. I deputati e isindaci erano eletti annualmente dal consiglio generale. Allascadenza delle rispettive cariche questi ufficiali non potevanoassumere altri impegni per un periodo di due anni. L’organicodella consulta o banca comprendeva anche due cancellieri, che“erano a capo degli uffici municipali e dell’archivio”. (Besutti1952).

comune di Asola. gran consiglio. 13sec. XV - 1797

Dalla prima metà del secolo XV il gran consiglio o consigliogenerale della comunità di Asola era la massima autorità citta-dina, nel quale “stava ordinariamente tutta l’autorità del comu-ne”. Era composto da un rappresentante di età minima ditrent’anni per ciascuna delle famiglie cittadine con un determi-

nato censo e ivi residenti da almeno trent’anni. Nel 1475 si terminò la “serrata del consiglio, che equivaleva all’interdizine di nuove aggregazioni di famiglie”, tranne che pe“rappresentanti delle famiglie elencate nelle provvigioni e cstodie, che si erano rese benemerite verso la città e il goveveneto” e le famiglie che “potessero comprovare di avere sonuto cariche onorifiche, avessero una rendita annua di quamila scudi netti e facessero un deposito pubblico fidecommsario mascolino di duemila scudi”. Ogni due anni veniveffettuata la “reformatio consilii generalis” con la quale venivaggiornato l’elenco dei membri del consiglio, il cui numerovariato più volte nel corso del tempo (Besutti 1952).

All’inizio del secolo XVII il consiglio generale, formato dasessanta membri e al quale non potevano partecipare i duetori, podestà e provveditore, eleggeva tre notai destinati abanca del podestà, un notaio con funzioni di cancelliere dcomunità, un “quinternero”, che compilava i libri degli incane dei massari, l’avvocato che aveva il compito di diendere interessi della comunit, gli abati (numero e funzioni non presate), due sindaci e tre deputati.

Secondo gli “ordini et capitoli da servarsi per l’illustrissimsignori provveditori e podestà, rettori della fortezza di Asoper il governo di quella e loro distinta giurisdittione” del 161il consiglio, convocato su licenza dei rettori e al quale dovapresenziare almeno uno di essi e un conservatore delle ledoveva essere formato da tutti i cittadini della terra di Asola calcune limitazioni legate alla nascita, all’attività svolta e al priodo di residenza in Asola. Il consiglio generale eleggeva intre ventiquattro membri che formavano il consorzio dell’ospdale; tra di essi dovevano essere eletti tre presidenti, provvedevano al suo governo, il cancelliere e il massaro (gliaferri 1978; Ordini 1614).

comune di Castelnuovo. 14sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Asola, durante il dominio venetocomune di Castelnuovo faceva parte della quadra medma (Valentini 1898).

Nel 1493 il comune di Castelnuovo aveva 300 anim(Medin 1886), mentre all’inizio del ’600 contava 30 fuoche 350 anime (Da Lezze 1610).

comune di Castelnovo sul Chiese. 151798 - 1804

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Castelnovo sul Chieera inserito nel distretto del Chiese, contrassegnato dalmero 9, nel dipartimento del Benaco, compreso nella mnicipalità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno, cla divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmianno VI), Castelnovo sul Chiese era aggregato al distrIX di Asola del dipartimento del Mincio e legato alla relativa municipalità distrettuale. Il referente amministrativcambiava ancora nel 1801, quando, dopo la dipartimenzione della repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (leg23 fiorile anno IX), il comune di Castelnovo sul Chiese etrava a far parte del distretto IV di Castiglione delle Stiviedel dipartimento del Mincio, mentre nel 1803, in seguialla ridefinizione del dipartimento del Mincio, e dopo il rparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avvismarzo 1804), veniva aggregato al comune di Asola, la compagine territoriale era inserita nel distretto III di Asodel dipartimento del Mincio.

comune di Asola. 161798 - 1803

Inserito nel distretto contrassegnato dal numero 11 dipartimento del Benaco, in conseguenza della ripartizio

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del 1 marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI), il comune diAsola era sede di municipalità con 3.956 abitanti. Nell’au-tunno dello stesso anno, con la divisione del 26 settembre1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), era inserito nel di-stretto IX di del dipartimento del Mincio e diveniva sededella municipalità distrettuale. Il referente amministrativocambiava ancora nel 1801, quando, dopo la dipartimenta-zione della Repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (leg-ge 23 fiorile anno IX), il comune di Asola entrava a far partedel distretto IV di Castiglione delle Stiviere del dipartimen-to del Mincio, mentre l’impianto amministrativo variavanel 1802 (legge 24 luglio 1802), con la distinzione dei co-muni in classi.

comune di Asola. 171804 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine territo-riale di Asola con Castelnovo veniva inserita nel distrettoIII di Asola del dipartimento del Mincio, mentre nel 1805,in conseguenza della nuova distrettuazione del dipartimen-to del Mincio (decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inseritanel cantone III di Castel Goffredo del distretto III di Casti-glione.

Sul piano amministrativo nel 1805 (decreto 8 giugno1805) al comune di Asola veniva attribuita la classe II inbase ai suoi 4.127 abitanti.

comune di Asola. 181816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Asola con Castelnovo, Barchi eForbara veniva inserita nel distretto XVII di Asola dellaprovincia di Mantova. In seguito alla ridistrettazione dellamedesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853), il comune di Asola, con le frazioni di Castelnovo,Barchi, Forbara e Gugnoli, risultava far parte del distrettoV di Asola, con una popolazione di 5.410 abitanti, aventeconsiglio comunale, con ufficio proprio. Con il nuovo ordi-namento comunale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre1859), il comune di Asola, con una popolazione di 5.467abitanti, era attribuito al mandamento III di Asola del cir-condario V di Castiglione della provincia di Brescia. Nel1868, con la ricostituzione della provincia di Mantova (leg-ge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di Asola, con unapopolazione di 5.441 abitanti, veniva inserito nel distrettoVI di Asola del circondario unico di Mantova (decreto 9febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto IX di Asola. 191798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto XI di Asola era costituito dalle comunità diAsola; Mariana; Castelnuovo sul Chiese; Piubega; Casalol-do; Casalmoro; Casalpoglio; Acqua Fredda; Castel Goffre-do.

distretto III di Asola. 201804 - 1805

Con la ridefinizione dael dipartimento del Mincio del1803 e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo1804 (avviso 9 marzo 1804), il distretto III di Asola del di-

partimento del Mincio risultava formato dai seguenti cmuni: Asola con Castelnovo; Casaloldo; Acquanegra cBeverara, Valli e Mosio, San Salvadore; Casalmoro con salpoglio, Acquafredda; Redondesco con Piopino, Tartalo, Bologne, San Fermo, Coelle e Fenilli; Mariana; Piubecon San Cassiano; Ceresara con Sammartino Gusnagola Cappella; Canneto con Garzaghetto, Bizzolano, Casamano, Fontanella; Ostiano con Volongo; Isola Dovarese

distretto XVII di Asola. 211816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto XVII di Asola della provincia di Mantova risultavacostituito dai seguenti comuni: Acqua Fredda; Asola cCastelnovo, Barchi e Forbara; Casalmoro; Casaloldo; salpoglio.

distretto V di Asola. 221853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto V di Asodella provincia di Mantova era composto dai seguenti muni: Acqua Fredda; Asola; Casalmoro; Casaloldo; Csalpoglio; Castel Goffredo; Ceresara; Piubega.

mandamento III di Asola. 231859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale d1859 (legge 23 ottobre 1859), Asola era sede del manmento III di Asola del circondario V di Castiglione dellprovincia di Brescia, formato dai comuni di AcquafreddAsola, Casalmoro, Casaloldo, Casalpoglio, Castel Goffdo, Ceresara, Piubega, con una popolazione di 16.812 tanti. Nel 1868, con la ricostituzione della provincia Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Asola divensede del distretto VI di Asola del circondario unico di Matova, con giurisdizione su 1. Asola; 2. Casalmoro; 3. Caloldo; 4. Casalpoglio; 5. Castel Goffredo; 6. Ceresara;Piubega; con una popolazione di 14.918 abitanti (decrefebbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289

podestà di Asola. 24sec. XV - 1797

Attivo dal 1419, quando “il podestà o capitano di Asolche vi comandava in nome del duca, godeva del mero esto impero con podestà della spada e di giudicare per qsiasi somma senza dipendere da giudice e città”, in periveneto l’ufficio di podestà era ricoperto da un nobile brsciano. Egli “doveva vegliare sulla sicurezza pubblica, buon costume, sulle cose attinenti al culto, sulle corpozioni laiche ed ecclesiastiche, sulle scuole, sulle arti, commercio, sulle fiere, sui mercati, sull’igiene, sull’annna, sulle strade”. Aveva giurisdizione in prima istanza necause civili e criminali per qualsiasi somma. Nella “caucriminali” poteva sentenziare “in unione agli assessori o sistenti, e qualche volta, secondo la gravità dei casiunione con provveditore ed a due giudici di collegio”. Rmaneva in carica per un anno ed era coadiuvato nellefunzioni da un vicario e da quattro assessori, denominatspettivamente assessore pretorio, assessore al maleche istruiva le cause criminali, assessore alla ragione, istruiva le cause civili, e assessore inquisitore (Besu1952).

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provveditore di Asola. 25sec. XV - 1797

Sede di fortezza, Asola ospitava un provveditore nobileveneto che amministrava la fortezza e non aveva ingerenzanegli affari del comune, dal quale doveva dipendere ancheil notaio, come sottolineato negativamente dai provveditoridel 1589 e 1600 (Tagliaferri 1978).

Secondo il Besutti, il provveditore, che subentrava allefunzioni in precedenza svolte dal capitano ed attivo dal1484, “vegliava e giudicava intorno alla imposizione edesazione delle pubbliche gravezze ed alle questioni doga-nali e fiscali” (Besutti 1952).

Il provveditore era coadiuvato nelle sue funzioni civili dadue camerlenghi, un cancelliere e un vicario, e in quelle mi-litari, da un governatore delle armi e dal castellano. In man-canza del titolare, poteva infine ricoprire l’ufficio di pode-stà (Besutti 1952).

quadra di Asola. 26sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 385 la quadra di Asola era for-mata dai comuni di Asola con Barasim, Casalmoro, Redon-desco, Castronovo comitatus, Lapluboza (Piubega), Casa-loldo, Mariana, Remedello di sopra e Remedello di sotto(Valentini, 1898). Non citata negli statuti del 1429 e del1473, nel 1493 era indicata come sede di podestaria (mag-giore), costituita da Asola, Casaloldo, Remedello di soprae di sotto, Casalmoro, Castelnuovo, Casalpoglio, e “el Fles-so con Gromo lochi esenti livellari della comunità de Bres-sa”, abitata complessivamente da 9.490 anime (Medin1886).

All’inizio del seicento risultava formata da Asola, Reme-dello di sopra, Remedello di sotto, Casalmoro, Castelnuo-vo, Casalpoglio e Casaloldo; godeva di situazioni partico-lari di privilegio rispetto alle altre quadre del territoriobresciano, e sia Asola che le terre ad essa sottoposta eranoterre separate (Da Lezze 1610; Parzani 1983).

Nel 1760 e nel 1764 era costituita dalle stesse comunitàe governata dai deputati della quadra; nel 1764 nella quadravi erano, esclusa Asola, 3.952 anime (Comuni della quadradi Asola 1760; Descrizione generale 1764).

Il provveditore veneto si occupava solamente del gover-no della fortezza, mentre il podestà aveva il compito di giu-dicare in civile e criminale e le appellazioni andavano a Ve-nezia (Zanelli 1912; Tagliaferri 1978). Benché terraseparata, la quadra partecipava con la città ed il territorioalle fazioni militari, mentre per i dazi pagava solo la limita-zione (Da Lezze 1610).

Tra la fine del XVI secolo e la metà del secolo successivogli abitanti della quadra oscillarono tra le 6.000 e le 7.500unità, di cui circa 2.500 in Asola stessa (Tagliaferri 1978).

vicario di Asola. 27sec. XIV

Conquistata dai Visconti nel 1348, Asola aveva ottenutoda Luchino Visconti “un vicario ossia un capitanio che ligiudicasse”. Nel 1351 Giovanni Visconti aveva stabilitoche era “facoltà al vicario di giudicare in tutte le cause chenon eccedessero le quattrocento lire imperiali, però secon-do gli statuti bresciani e le consuetudini asolane”, rinviandoal podestà di Brescia le cause eccedenti tale somma. In se-guito queste competenze sembrano essere state attribuite alpodestà di Asola (Besutti 1952).

arch. Comuni della quadra di Asola 1760: Elenco dei comu-ni della quadra di Asola nel 1760, estratto dalla “Desczione di tutte le terre del territorio bresciano”, stampataBrescia nel 1760 da Policreto Torlino stampatore, ASBs, Archivio storico civico, 1087, L’elenco dei comu-ni è a c. 2v del registro.; Ordini 1614: “Ordini et capitolida servarsi per l’illustrissimi signori provveditori e podestà, rettori della fortezza di Asola per il governo di quele loro distinta giurisdittione, stabiliti dall’illustrissimo eteccellentissimo signor Antonio Priuli, provveditor generale in T(erra) F(erma), giudice delegato dall’eccellentisimo Senato l’anno 1614, confirmati con ducali del mdesimo 30 dicembre dell’anno stesso. In Brescia, pPolicreto Trlino”, in ASBs, Archivio storico civico, 1086,Il volume è allegato al registro “Asola. Diritti. Tomo I”..

bibl. Bernoni 1876: D. Bernoni, Le vicende di Asola, Roma,1876; Besutti 1952: A. Besutti, Storia di Asola, Manto-va, 1952; Da Lezze 1610: G. Da Lezze, Il catastico bre-sciano (1609-1610), Brescia, Apollonio, 1969-1973, Laristampa anastatica in tre volumi del manoscritto orignale è stata curata da C. Pasero, cui si deve anche la pfazione; Liber potheris 1899: F. Bettoni Cazzago, L. Fèd’Ostiani, Liber potheris communis civitatis Brixiae inHistriae Patriae Monumenta, tomo XIX, Torino, 1899;Medin 1886: A. Medin, Descrizione della città e terrebresciane nel 1493, “Archivio storico lombardo”, a. XIII;Parzani 1983: D. Parzani, Il territorio di Brescia intornoalla metà del quattrocento, “Studi bresciani”, n. 12(1983); Tagliaferri 1978: A. Tagliaferri (a cura di), Re-lazioni dei rettori veneti in terraferma in Podestaria e ca-pitanato di Crema, provveditorato di Orzinuovi, provveditorato di Asola, vol. XIII, Milano, 1978; Valentini1898: A. Valentini, Gli statuti di Brescia dei secoli XII alXV illustrati e documenti inediti, Venezia, Visentini,1898; Zanelli 1912: A. Zanelli, La devozione di Bresciaa Venezia ed il principio della sua decadenza economnel secolo XVI, “Archivio storico lomardo”, XXXIX,(1912), in appendice è riportata la relazione inviata dacapitano di Brescia Paolo Correr al senato veneto n1562..

BAGNOLO SAN VITO

capitano del divieto. 28sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio del Serragcon Governolo formasse la giurisdizione di un capitano divieto (Mantova 1958-1963).

castellano di Governolo. 29sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoGovernolo risalgono agli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963).

commissariato di Governolo. 30sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariGovernolo risalgono agli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XV(Magini 1967).

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Bagnolo San Vito

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comune di Governolo. 31sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Ar-co 1871-1874) “Gobernolum” era citato fra le ville dipen-denti dal quartiere di vecchio di Mantova. Circa lagiurisdizione amministrativa a cui era soggetto, negli annisettanta - ottanta del trecento, Governolo dipendeva dal vi-cariato di Governolo-Roncoferraro (Vaini 1994), mentrenegli anni immediatamente seguenti alla erezione del duca-to di Mantova, avvenuta nel 1530, era sede di commissaria-to (Mantova 1958-1963), come agli inizi del secolo XVII(Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed ufficidella città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Go-vernolo era sede di pretura. Nel 1772, in seguito al pianodelle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), parte delterritorio di Governolo dipendeva dalla pretura di Ostiglia,parte dalla pretura di Borgoforte (cfr Risposte ai quesiti1772-1777). Nel 1782, dopo il compartimento territorialedelle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gen-naio 1782), Governolo, sede del vice - gerente, con Mincio,Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo aPo, Correggioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, San Vito eSan Biagio, dipendeva dalla pretura di Borgoforte.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giugnta del censi-mento, nel 1774 lo “stato totale delle anime” della comuni-tà di Governolo contava 2.570 soggetti, di cui 712 “collet-tabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai quesiti, nel 1774 la comunitàaveva “entrate proprie” costituiti da diversi livelli attivi, daaffitti su beni immobili, e dal dazio del vino detto della spi-na, imposto alle osterie di Governolo, San Giacomo da Po,San Biagio, San Nicolò da Po, Zaita (Risposte ai quesiti1772-1777).

Riguardo l’organizzazione amministrativa del comune diGovernolo, nel 1233 aveva due consoli con quattro consi-glieri, un camparo, un massaro, quattro treguani e un mini-steriale (Vaini 1986).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giugnta del censi-mento, nel 1774 i principali organi di autogoverno della co-munità erano la vicinia generale, i reggenti e il massaro,che, oltre a compiti di carattere contabile, teneva presso disè “tutte le scriture e libri di ragione della comunità, … nonessendovi archivio di sorte”. Altri funzionari a cui la comu-nità riconosceva un onorario erano il corriere, il console, ilnotaio attuario, il tenente di campagna, il torrigiano (Rispo-ste ai quesiti 1772-1777).

comune di Governolo. vicinia generale. 32sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giugnta del censimen-to, nel 1774, dopo la formazione dell’estimo, che si faceva nelmese di maggio di ciascun anno, “con l’intervento de’ reggentie del massaro, portandosi all’abitazione delli proprietari, per ri-levarne distintamente il quantitativo delle teste”, veniva convo-cata, alla presenza del pretore, la vicinia generale che fissaval’imposta comunitativa. In tale occasione venivano eletti settereggenti “per incombere alle occorrenze giornali d’essa comu-nità”, e un massaro, per esigere le tasse rusticali”. (Risposte aiquesiti 1772-1777).

comune di Governolo. 331784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Governolo con Mincio, Correggio Mi-

cheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a Po, CorregiCampione, Gazzo, Bagnolo, San Vito, San Biagio veninserito nel distretto IX di Borgoforte. Nel 1786 in seguitalla distrettuazione della provincia di Mantova la stescompagine territoriale risultava compresa nella delegazne VIII del distretto di Borgoforte (compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva partedistretto IX di Borgoforte per effetto del piano di sistemzione dell’amministrazione pubblica della città e provincdi Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Governolo. 341798 maggio - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 26 marzo 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Governolo con Mincio, Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacmo a Po, Corregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo San VSan Biagio e la porzione di Governolo staccata da Ronferraro, era capoluogo del distretto VI del dipartimento dMincio ed era sede della municipalità distrettuale.

comune di Governolo. 351798 settembre - 1816

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settemb1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Governolo coMincio, Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, SaGiacomo a Po, Corregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo SVito e San Biagio era sede sia del distretto II del dipamento del Mincio, sia della municipalità distrettuale, couna popolazione complessiva di 16.600 unità. Nel 1801conseguenza della legge per la divisione della RepubbCisalpina del 15 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),stessa compagine territoriale risultava far parte del distreI di Mantova del dipartimento del Mincio, mentre nel 180quando, in conseguenza della nuova distrettuazione departimento del Mincio (legge 8 giugno 1805), era inclunel cantone IV di Borgoforte del distretto I di Mantova.

Sul piano istituzionale, con la distinzione dei comuni classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 Governera un comune di II classe con 3.944 abitanti (decreto 8 gno 1805).

comune di Governolo. 361816 - 1840

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Governolo con Mincio, Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a Po, Corregioli, Campne, Gazzo, Bagnolo San Vito, San Biagio, faceva partedistretto IX di Borgoforte della provincia di Mantova. Codeliberazione del consiglio comunale del 26 ottobre 18successivamente confermata dal decreto del 16 mag1841 (decreto governativo 16 maggio 1841 n. 8869/13e dall’ordinanza del 18 ottobre 1841 (ordinanza della Iperial Regia Amministrazione del 18 ottobre 1841 n. 33- 3248; Voltolini 1990), il comune di Governolo cambiavdenominazione in Bagnolo San Vito, che risultava quincostituito da Governolo, Mincio, Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a Po, Correggioli, Capione, Gazzo, San Biagio.

comune di Bagnolo San Vito. 371840 - 1868

Deliberato nella seduta del 26 ottobre 1840 dal consigcomunale di cambiare il nome del comune di Governolo

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Bagnolo San Vito (decreto governativo del 16 maggio 1841n. 8869/1337; ordinanza della Imperial Regia Amministra-zione del 18 ottobre 1841 n. 3369 - 3248; Voltolini 1990),a partire dal 18 ottobre 1841 il comune risultava costituitoda Governolo, Mincio, Correggio Micheli, Correggio Cre-maschi, San Giacomo a Po, Correggioli, Campione, Gazzo,San Biagio, incluso nel distretto IX di Borgoforte della pro-vincia di Mantova (patente 12 febbraio 1816). In seguitoalla ridistrettazione della medesima provincia del 1853 (ri-soluzione 28 gennaio 1853) il comune di Bagnolo San Vito,con le frazioni Governolo, Mincio, Correggio Micheli,Correggio Cremaschi, San Giacomo a Po, Correggioli,Gazzo, Campione, San Biagio, parte di San Nicolò a Po eZaita, risultava far parte del distretto I di Mantova, con unapopolazione di 4.491 abitanti, avente consiglio comunale,senza ufficio proprio. In questa situazione permaneva sinoal 1868, quando, con la ricostituzione della provincia diMantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di Ba-gnolo San Vito, con una popolazione di 4.493 abitanti, ve-niva inserito nel distretto I di Mantova del circondario uni-co di Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto8 marzo 1868, n 4289).

distretto di Governolo. 381798 maggio - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Mincio per effetto della leg-ge del 24 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il distrettodi Governolo, contrassegnato dal numero 6, era compostodalle comunità di Serravalle con Libiola; Sustinente conSacchetta; Governolo con Mincio, Correggio Micheli, Cor-reggio Cremaschi, San Giacomo a Po, Corregioli, Campio-ne, Gazzo, Bagnolo, San Vito, e San Biagio e la porzione diGovernolo staccata da Roncoferraro.

distretto II di Governolo. 391798 settembre - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto II di Governolo era costituito dalle comu-nità di Governolo con Mincio, Correggio Micheli, Correg-gio Cremaschi, San Giacomo a Po, Corregioli, Campione,Gazzo, Bagnolo, San Vito, e San Biagio; Roncoferraro conPalazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garzedole, SanMartino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Poletto, Nosedole,Casale, Casaletto e porzione di Governolo di là dal Mincio,e tra il confine di Sacchetta e di Roncoferraro suddetto;Borgoforte alla sinistra del Po con Scorzarolo, Bocca diGanda, Romanore, San Gattaldo e San Nicolò; Sustinentecon Sacchetta; Villimpenta con Pradello.

goveratore di Governolo. 40sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” degli anni trenta del settecento, risulta che il go-vernatore di Governolo aveva giurisdizione limitata a lireduecento nelle cause civili (Specificazione dell’attuale si-stema de’ tribunali).

pretura di Governolo. 411750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Governolo aveva competenza suGovernolo, escluso il colonnello di Corregioli, aggregato a

Borgoforte, Roncoferraro, Sustinente. In seguito al piadelle preture mantovane del 1772 (piano 4 febbraio 177Governolo veniva aggregato alla pretura di Ostiglia.

vicariato di Bagnolo. 42sec. XIV

Si ha notizia della presenza di un vicario a Bagnolo neanni immediatamente seguenti alla erezione del ducatMantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

vicariato di Governolo. 43sec. XIV

Le prime notizie relative al vicariato di Governolo - Roncoferraro risalgono agli anni settanta - ottanta del trece(Vaini 1994), mentre negli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530ha la presenza di un commissario sia a Governolo chRoncoferraro (Mantova 1958-1963).

vicegerente di Governolo. 441782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), Governolo, appartenente alla ptura di Borgoforte, era sede di un vicegerente.

bibl. Voltolini 1990: G. Voltolini, Bagnolo San Vito tra crona-ca e storia, Bagnolo San Vito, 1990.

BIGARELLO

castellano di Bigarello. 45sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoBigarello risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

commissario di Bigarello. 46sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737 risulta che Bigarello era sede di commissario (Specificazione 1737).

comune di Bigarello. 47sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiervecchio di Mantova, negli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15“Bigarellum” era sede di vicariato (Mantova 1958-1963Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Bigarello dipendva dalla pretura di Due Castelli, come nel 1772, in segual piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio 177Nel 1782, dopo il compartimento territoriale delle pretudello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), Bgarello con Stradello e Bazza dipendeva dalla preturaRoverbella.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giugnta del cenmento, nel 1774 lo “stato totale delle anime” della comu

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tà di Bigarello contava 106 anime “collettabili” e 988 “noncollettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 il principaleorgano di autogoverno della comunità era la vicinia, checonvocata annualmente nel mese di giugno, eleggeva quat-tro reggenti, che rimanevano in carica tre anni ed erano te-nuti “all’amministrazione diurna” della comunità, e il mas-saro. Esso, eletto dalla vicinia, aveva l’onere di saldare ildebiti della comunità e di esigere le imposte secondo le in-dicazioni contenute nel registro comunitativo, “sempre fat-to il primo dell’anno”, “nel quale vi è notato tutti quelli chedevono pagare la sua tassa”. Era tenuto inoltre, insieme alprocuratore, alla cura delle scritture della comunità, nonavendo essa nè archivio nè stanza dove custodirlo. Altrifunzionari a cui la comunità riconosceva un onorario eranoil pretore, il corriere, il console e il barigello (Risposte aiquesiti 1772-1777).

comune di Bigarello. 48

1784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Bigarello con Stradello e Bazza venivainserito nel distretto III di Roverbella. Nel 1786 in seguitoalla distrettuazione della provincia di Mantova la stessacompagine territoriale risultava compresa nella delegazio-ne III del distretto di Roverbella (compartimento territoria-le 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del di-stretto III di Roverbella per effetto del piano disistemazione dell’amministrazione pubblica della città eprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Bigarello. 49

1798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 26 marzo 1798(legge 7 pratile anno VI) il comune di Bigarello con Stra-dello e Bazza era inserito nel distretto di Roverbella del di-partimento del Mincio, ed unito quindi alla municipalitàdel distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisio-ne del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII),la stessa compagine comunale risultava inclusa invece neldistretto V di Castellaro del dipartimento del Mincio, e le-gata alla relativa municipalità distrettuale. Il referente am-ministrativo cambiava ancora nel 1801, quando, dopo la di-partimentazione della Repubblica Cisalpina del 13 maggio1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comune di Bigarello en-trava a far parte del distretto I di Mantova del dipartimentodel Mincio, dove permaneva sino al 1805 (decreto 8 giugno1805), quando veniva compreso nel cantone II di Roverbel-la, sempre del distretto I di Mantova del dipartimento delMincio.

Sul piano amministrativo, l’organizzazione comunale diBigarello varia nel 1802 (legge 24 luglio 1802), con la di-stinzione dei comuni in classi, e nel 1805 (decreto 8 giugno1805) gli veniva attribuita la classe III in base ai suoi 962abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), con decorrenza dal 1 gennaio 1810, il comune diBigarello veniva concentrato nel comune denominativo diCastel Belforte, incluso nel cantone I di Mantova del di-stretto I di Mantova.

comune di Bigarello. 501816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),compagine territoriale di Bigarello con Stradello e Bazveniva inserita nel distretto III di Roverbella della provincdi Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medema provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il cmune di Bigarello, con le frazioni di Stradella e Bazza, sultava far parte del distretto I di Mantova, con unpopolazione di 1.228 abitanti, e convocato generale.questa situazione il comune di Bigarello permaneva sino1868, quando, con la ricostituzione della provincia di Matova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di Bigarlo, con una popolazione di 1.431 abitanti, veniva insernel distretto I di Mantova del circondario unico di Mantov(decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 18n. 4289).

feudo di Bigarello. 51sec. XIV

Gli statuti del 1362 illustravano l’ordinamento del feuddi Bigarello, ai quali erano soggetti anche Susano, Vilgrossa, Pampuro e Poletto Veronese (Vaini 1994).

vicariato di Bigarello. 52sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Bigarello neanni immediatamente seguenti alla erezione del ducatMantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

BORGOFORTE

cantone IV di Borgoforte. 531805 - 1816

Inserito nel distretto I di Mantova del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone IV di Borgoforte, era costituito dseguenti comuni: Borgoforte di qua dal Po con ScorzaroBocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo e San NicBorgoforte di là del Po con Saviola, Ricorlando, GonfCantone, Sacca, Montecchiana e Torricella; Governolo Mincio, Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, SaGiacomo a Po, Corregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, SVito, e San Biagio, con una popolazione complessiva9.019 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio del 1810, il cantone IVBorgoforte del distretto I di Mantova del dipartimento dMincio, risultava formato dai seguenti comuni denominavi: Borgoforte di qua; Borgoforte di là o Villa Saviola; Governolo; con la stessa popolazione complessiva di 9.0abitanti.

castellano di Borgoforte. 54sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoBorgoforte risalgono agli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963).

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Borgoforte

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commissariato di Borgoforte. 55sec. XV - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aBorgoforte risalgono agli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530(Mantova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII(Magini 1967).

comune di Borgoforte. 56sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Ar-co 1871-1874) “Burgum Forte” era citato fra le ville dipen-denti dal quartiere San Martino di Mantova. Circa lagiurisdizione amministrativa a cui era soggetto, negli annisettanta - ottanta del trecento, Borgoforte era sede di vica-riato (Vaini 1994), mentre negli anni immediatamente se-guenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel1530, era sede di commissariato (Mantova 1958-1963). Nel1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova (piano 15 marzo 1750), il territorio di Borgo-forte era soggetto parte (terre a sinistra del Po) alla giurisdi-zione della pretura che aveva sede nel medesimo comune,parte (terre a destra del Po) a quella della pretura di Suzza-ra. Nel 1772, dopo la separazione del territorio del comunefra Borgoforte a sinistra del Po e Borgoforte a destra del Po,denominato nel 1867 Mottegiana (Bertolotti 1893; Bona-glia 1985), e in seguito al piano delle preture mantovane(piano 4 febbraio 1772), Borgoforte era sede di pretura,come nel 1782, dopo il compartimento territoriale dellepreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio1782), quando veniva specificato il suo ambito territorialeformato da Borgoforte alla sinistra del Po con Scorzarolo,Bocca di ganda, Romanore, San Gattaldo e San Nicolò.

comune di Borgoforte. 571784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Borgoforte alla sinistra del Po conScorzarolo, Bocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo eSan Nicolò veniva inserito nel distretto IX di Borgoforte.Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della provincia diMantova la stessa compagine territoriale risultava compre-sa nella delegazione VIII del distretto di Borgoforte (com-partimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791faceva parte del distretto IX di Borgoforte per effetto delpiano di sistemazione dell’amministrazione pubblica dellacittà e provincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Borgoforte. 581798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Borgoforte conScorzarolo, Bocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo eSan Nicolò, era sede del distretto contrassegnato dal nume-ro 12 del dipartimento del Mincio e della municipalitàdstrettuale. Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la stessacompagine territoriale, denominata però Borgoforte alla si-nistra del Po, era inserita nel distretto II di Governolo deldipartimento del Mincio, che era anche sede della munici-palità distrettuale. Nel 1801, in conseguenza della legge per

la divisione della repubblica Cisalpina del 13 maggio 18(legge 23 fiorile anno IX), il comune di Borgoforte risultava far parte del distretto I di Mantova del dipartimento dMincio. Nel 1805, in conseguenza della nuova distrettuzione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805il comune di Borgoforte, ridenominato Borgoforte di qudal Po, era incluso nel cantone IV di Borgoforte del distrto I di Mantova.

Sul piano istituzionale, con la distinzione dei comuni classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comudi Borgoforte era classificato come un comune di III clascon 2.782 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Borgoforte. 591816 - 1859

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Borgoforte alla sinistra del Po con ScorzaroBocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo, San Nicolòceva parte del distretto IX di Borgoforte della provincia Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della provinciaMantova del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il comne di Borgoforte alla sinistra del Po con le frazioni di Scozarolo, Bocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo, Sancolò a Po risultava far parte sempre del distretto IMantova, con una popolazione di 3.722 abitanti, aveconsiglio comunale, senza ufficio proprio.

comune di Borgoforte. 601859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novemb1859), il comune di Borgoforte alla sinistra del Po, peruna frazione del territorio (Gabrieli 1967), risultava compreso nel distretto I di Mantova. In questa situazione pmaneva sino al 1868, quando, per effetto della ricostituzne della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), il comune, con una popolazione di 3.109 abitanveniva inserito nel distretto I di Mantova del circondarunico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e creto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto IX di Borgoforte. 611784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto IX di Borgoforte era costituito da Borgoforte (alsinistra del Po) con Scorzarolo, Bocca di Ganda, Romare, San Gattaldo, San Nicolò; Governolo con Mincio, Coreggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a PCorregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo San Vito, e SBiagio.

distretto di Borgoforte, delegazione VIII. 621786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Borgoforte, delegazione VIII della provincia dMantova, era formato da Borgoforte con Scorzarolo, Bocdi Ganda, Romanore, San Gattaldo e San Nicolò; Goverlo con Mincio, Correggio Micheli, Correggio CremaschSan Giacomo a Po, Corregioli, Campione, Gazzo, BagnSan Vito, e San Biagio.

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distretto IX di Borgoforte. 631791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto IX Borgo-forte della provincia di Mantova era costituito da Borgofor-te alla sinistra del Po con Scorzarolo, Bocca di Ganda, Ro-manore, San Gattaldo e San Nicolò; Governolo conMincio, Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, SanGiacomo a Po, Corregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, SanVito, e San Biagio.

distretto IX di Borgoforte. 641816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto IX di Borgoforte della provincia di Mantova risulta-va costituito dai seguenti comuni: Borgoforte alla sinistradel Po con Scorzarolo, Bocca di Ganda, Romanore, SanGattaldo e San Nicolò; Governolo con Mincio, CorreggioMicheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a Po, Corre-gioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, San Vito e San Biagio.In seguito alla ridistrettuazione della provincia di Mantovadel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), Borgoforte era in-serito nel distretto I di Mantova.

podestà di Borgoforte. 65sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, risulta che il podestà di Borgoforteaveva giurisdizione limitata a lire duecento nelle cause ci-vili (Specificazione 1737).

pretura di Borgoforte. 661750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Borgoforte, aveva competenza suBorgoforte al di qua dal Pò, con i colonnelli di Buscoldo eCorregioli.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Borgoforte esercitava la pro-pria autorità sul territorio di San Silvestro, Buscoldo, Ceso-le, Bocca di Ganda, San Cattaldo, San Nicolò, Romanore,Scorzarolo, Mincio, Correggio Cremaschi, Bagnolo SanVito, San Biagio, San Giacomo, Campione, con una curiaformata, oltre che dal pretore, da un attuario, un coadiutore,un barigello e tre fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Borgoforte avevagiurisdizione su Borgoforte alla sinistra del Po con Scorza-rolo, Bocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo e San Nico-lò, e Governolo, sede del vice - gerente, con Mincio, Cor-reggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a Po,Corregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, San Vito e SanBiagio.

vicariato di Borgoforte. 67sec. XIV

Le prime notizie relative al vicariato di Borgoforte risal-gono al 1312, con la giurisdizione su Saviola, Borgoforte,Roncorlando, Torricella. Confermato negli anni settanta -ottanta del trecento (Vaini 1994), negli anni immediata-mente seguenti alla erezione del ducato di Mantova, avve-

nuta nel 1530, il vicario è sostituito da un commissa(Mantova 1958-1963).

BORGOFRANCO SUL PO

comune di Borgofranco. 681816 - 1868

Già aggregato al comune di Poggio Rusco, con la rifordel 1816 (patente 12 febbraio 1816) il comune di Borgfranco con Bonizzo acquistava l’autonomia organizzativveniva incluso nel distretto XVI di Sermide della provincdi Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medema provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il cmune di Borgofranco con la frazione di Bonizzo e con upopolazione di 2.177 abitanti e avente consiglio comunasenza ufficio proprio, faceva parte del distretto VIII di Rvere, ridenominato distretto II di Revere nel 1859 (leggeottobre 1859). In questa situazione il comune di Borgofraco, ridenominato Borgofranco sul Po, permaneva anche1868, quando, con la ricostituzione della provincia di Matova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), risultava inserito distretto II di Revere del circondario unico di Mantova, couna popolazione di 2.215 abitanti (decreto 9 febbraio 18n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n. 4289).

BOZZOLO

cantone V di Bozzolo del distretto I di Mantova. 69

1805 - 1816

Inserito nel distretto I di Mantova del dipartimento dMincio per effetto del decreto del 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone V di Bozzolo era costituito dai sguenti comuni: Bozzolo; Rivarolo; Gazzuolo; San Martindell’Argine; con una popolazione complessiva di 12.1abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone V di Bozolo del distretto I di Mantova del dipartimento del Minciera costituito dai seguenti comuni denominativi: BozzoRivarolo; Gazuolo, che concentra Commessaggio; SMartino; con una popolazione complessiva di 13.329 atanti.

capitano del divieto. 70sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Bozzocostituisse la giurisdizione di un capitano del divieto (Matova 1958-1963).

castellano di Bozzolo. 71sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoBozzolo risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

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Bozzolo

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commissariato straordinario del governo provvisorio centrale di Lombardia. 721848 aprile - 1849 agosto

Il commissariato straordinario del governo provvisoriocentrale di Lombardia per la provincia di Mantova fu costi-tuito a Bozzolo il 21 aprile 1848, con giurisdizione sui ter-ritori mantovani e sulle zone limitrofe del cremonese, libe-rati dall’amministrazione austriaca durante la prima guerradi indipendenza italiana. Giovanni Arrivabene fu nominatocommissario straordinario, che, assistito da un consiglioprovinciale, era “investito di tutte le facoltà occorrenti a po-ter organizzare tanto il servizio amministrativo come il fi-nanziario”. Il commissariato straordinario cessò con l’ar-mistizio di Salasco del 9 agosto 1849 (Mantova 1958-1963).

comune di Bozzolo. 73sec. XIV - 1784

Già appartenente al cremonese, nel 1408 Bozzolo passòal dominio mantovano (Boriani 1984). Compreso fra i ter-ritori assegnati a Carlo Gonzaga tra il 1444 e il 1456, in se-guito alla divisione dello stato gonzaghesco (Mantova1958-1963), Bozzolo venne assegnata nel 1478 al ramo ca-detto dei Gonzaga che avrebbe dato origine al principato diBozzolo. Dopo la sua aggregazione all’impero, avvenutanel 1746 (Mantova 1958-1963), Bozzolo veniva integratoal mantovano dopo il 1771 (Vivanti 1959). Nel 1772, in se-guito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio1772), Bozzolo era sede di pretura, come nel 1782, dopo ilcompartimento territoriale delle preture dello stato di Man-tova (nuovo piano 22 gennaio 1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 lo “stato totale delle anime” della comuni-tà contava circa 3.300 abitanti, di cui 450 “collettabili” e2.850 “non collettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai quesiti, nel 1772 le “entrate pro-prie” della comunità erano costituite dalla rendita sui beniimmobili di proprietà, fra cui diverse case, terreni e mulini(Risposte ai quesiti, 1772-1777).

Riguardo all’organizzazione amministrativa, la comunitàdi Bozzolo si reggeva sugli statuti promulgati nel 1483 perordine di Gianfrancesco Gonzaga, ai quali erano soggettianche anche i comuni di Rivarolo, Dosolo, San Martino,Sabbioneta, Rodigo, Gazzuolo e Isola Dovarese. Questistatuti riportano alcune indicazioni sulle funzioni del vica-rio generale, luogotenente dei signori, e sull’obbligo deicomuni di nominare annualmente in pubblico consiglio icampari (Parazzi 1893-1899; cfr Liva 1993). Nel 1610 ven-nero emanati da Isabella di Novellara, tutrice e curatrice delfiglio minorenne Scipione Gonzaga, altri statuti (Statuti1993). La comunità era retta da un consiglio, che nominava12 “uomini di governo”, che amministravano le “sostanzepubbliche”.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 la comunità di Bozzolo era retta da otto de-putati, un cancelliere, due ragionati, un massaro, due “pe-satori de’ sacchi oltre un servo e un pedone. Vi eranoancora due reggenti che avevano la custodia dell’archiviocomunitavo. Tutti “li uffiziali” venivano eletti al principiodell’anno e venivano cambiati o confermati dopo un bien-nio. Inoltre la comunità riconosceva un onorario al podestà,al servidore, al castellano, al giudice delle strade, al sopra-stante alla bina di Tezzolio, agli stimatori dei danni di cam-pagna, al bargello, ai fanti, al custode delle carceri, all’esat-tore ordinario, ai deputati che hanno la cura dei grani

derivati dalle coppelle, ai deputati che rivedono e sottosvono le liste dei pagamenti, ai birri alle porte della cittàtempo della raccolta delle uve, ai tenenti alle porte della tà, alla reggenza della digagna, al campanaro della camna di piazza e orologiaio, ai campanari di San Pietro, all’ganista, al medico e sottomedico condotto, chirurgmaestro e sottomaestro, ai predicatori quaresimadell’avvento (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Bozzolo. consiglio. 74sec. XIV - 1784

Il consiglio del comune di Bozzolo era formato da quaranmembri, di cui venti sorteggiati fra i “civili” e venti fra i “rusti-ci”, scelti tutti fra gli intervenienti alla convocazione dei capofamiglia, che avveniva ogni ultimo giorno dell’anno, indetta dmassaro della comunità, alla presenza del vicario.

Al consiglio “spettavano gli affari straordinari ed i più rilevanti soltanto, come l’imposizione di tasse straordinarie, l’impianto di fabbriche pubbliche, la formazione delle strade intne nel territorio e cose simili”. Il consiglio sceglieva a sorte ssoggetti a cui veniva demandata la nomina di dodici memche, eletti fra i consiglieri, “portavano il titolo di uomini di governo” e rimanevano in carica per un anno. Essi avevano lacoltà di nominare o confermare i funzionari comunali e avevail compito di amministrare le “sostanze pubbliche”. La comnità riconosceva un onorario anche ai ragionieri, all’orologiaal corriere e ai campari (Boriani 1984).

comune di Bozzolo. deputati. 75sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1772 la “rappresentanza” della comunità era costituitaotto deputati, scelti fra una rosa di nomi formata dai deputatscadenza, “dopo consulta del giudice locale, dal regio ducmagistrato camerale di Mantova”. L’“intero corpo” era tenual “riparto de’ carichi, … a proporzione del censo che ogni coferente ha nell’estimo pubblico, quanto per li fondi campesquanto per le case”. I deputati erano assistiti nella loro operaun cancelliere, un massaro, due pesatori dei sacchi, un serun pedone. L’“amministrazione diurna” della comunità era dmandata invece a due “deputati del mese” (Risposte ai que1772-1777).

comune di Bozzolo. 761784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Bozzolo veniva inserito nel distrettodi Bozzolo. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione deprovincia di Bozzolo, soppressa il 20 ottobre 1787 e trasrita a Casalmaggiore, Bozzolo risultava compreso nella legazione I del distretto di Bozzolo (compartimento territriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva partedistretto X di Bozzolo per effetto del piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Bozzolo. 771798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 maggio 17(legge 12 fiorile anno VI), il comune di Bozzolo era inserinel distretto IX di Bozzolo del dipartimento dell’Alto Poed era sede di municipalità. Nell’autunno dello stesso ancon la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemiale anno VII), risultava essere il capoluogo del distreXIX di Bozzolo del dipartimento dell’Alto Po e sede dellmunicipalità distrettuale. Nel 1801, in conseguenza delegge per la divisione della repubblica Cisalpina del maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), Bozzolo risultav

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inserito nel distretto IV di Casalmaggiore sempre del dipar-timento dell’Alto Po, mentre nel 1803, in seguito alla ride-finizione territoriale del dipartimento del Mincio e e dopoil riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso9 marzo 1804), entrava a far parte del distretto IV di Boz-zolo del dipartimento del Mincio. I referenti amministratividi Bozzolo cambiavano ancora nel 1805, quando, in conse-guenza della distrettuazione del dipartimento del Mincio(decreto 8 giugno 1805), era incluso nel cantone V di Boz-zolo del distretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comunedi Bozzolo era classificato comune di II classe con 3.250abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Bozzolo. 781816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Bozzolo veniva inserita nel di-stretto X di Bozzolo della provincia di Mantova. In seguitoalla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Bozzolo risul-tava far parte del distretto II di Bozzolo, con una popolazio-ne di 4.247 abitanti, avente consiglio comunale, con ufficioproprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provincialedel 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Bozzolo,con una popolazione di 3.966 abitanti, era attribuito al man-damento III di Bozzolo del circondario III di Casalmaggio-re della provincia di Cremona, sino al 1868, quando, con laricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio1868, n. 4322), veniva inserito nel distretto X di Bozzolodel circondario unico di Mantova, con una popolazione di4.237 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8marzo 1868, n. 4289).

congregazione municipale di Bozzolo. 791786 settembre - 1787 ottobre

A seguito dell’editto del 26 settembre 1786 con cui laLombardia Austriaca veniva divisa in otto provincie, venivaistituita la congregazione municipale di Bozzolo, con de-correnza dal 1° novembre 1786. La congregazione munici-pale di Bozzolo era composta di sette membri scelti fra gliestimati, “permettendosi che taluno di essi possa essere in-dividuo della congregazione, ancorché non fosse stabil-mente abitante in Bozzolo, purché intervenga alle sessionidelle dette congregazioni”.

A capo della congregazione municipale vi era il prefetto,mentre gli altri membri erano denominati assessori.

I componenti della congregazione municipale, che dove-vano “avere almeno duemila scudi d’estimo in testa proprianelle rispettive provincie”, rimanevano in carica per sei an-ni, rinnovando tre membri ogni tre anni, mentre il prefettopoteva essere riconfermato. Le competenze della congrega-zione municipale erano relativi agli “oggetti dell’economi-ca amministrazione del patrimonio pubblico … come è sta-to osservato finora dalle congregazioni patrimoniali”. Sioccupava infatti della manutenzione delle strade, degli al-loggi e fazioni militari e della “soprintendenza alle fabbri-che dei rispettivi pubblici ed all’ornato esterno delle città”.Aveva la “vigilanza sopra la condotta dei comissari, ossie-no cassieri della provincia” e la “sopraintendenza alle vet-tovaglie”, con facoltà di fissare i calmieri. Doveva provve-dere agli “articoli di polizia e sanità” ed esercitare la“vigilanza nel caso di incendi”. Ogni otto giorni la congre-gazione municipale, come l’intendente politico, doveva tra-

smettere al consiglio di governo copia del “protocollo” dquale “apparisca la vera ed estrinseca qualità dell’affarquale sia stato il fondamento ed il motivo di ciascuna risluzione” (congregazioni municipali 26 settembre 178Mozzarelli 1990). La Congregazione municipale di Bozzlo enne soppressa il 12 ottobre 1787 (Municipalità di Bozolo 1787).

distretto X di Bozzolo dello stato mantovano. 801784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto X di Bozzolo era costituito da Bozzolo; San Matino dell’Argine; Rivarolo con Cividale; Gazuolo con Nocegrossa, Pomara, Belforte.

distretto di Bozzolo, delegazione I. 811786 - 1787

In base al compartimento territoriale della provincia Bozzolo (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Bozzolo, delegazione I della provincia di Bozolo, provincia di Casalmaggiore dal 1787, era formatoBozzolo; San Martino dell’Argine; Rivarolo con CividaleGazuolo con Noce Grossa, Pomara, Bomara e BelfoMoreana (Marcaria?) con Casatico, San Michele, Camtello, Canicossa, Cesole, Ospitaletto e Gabbiana.

distretto X di Bozzolo. 821791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto X di Bozzlo della provincia di Mantova era formato da Bozzolo; SMartino dell’Argine; Rivarolo con Cividale; Gazuolo conNoce Grossa, Pomara e Belforte.

distretto XI di Bozzolo. 831798 aprile - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento dell’Alto Po per effetto delllegge del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorile anno VI), il dstretto di Bozzolo era composto dalle comunità di Comessaggio, Rivarolo con Cividale, San Martino dell’Argne, Calvatone, Castel Didone, San Lorenzo Givazzone, Paolo Ripa d’Olio, Romperzagno, Spineda, Tornada.

distretto XIX di Bozzolo. 841798 settembre - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimendell’Alto Po del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiaanno VII), il distretto XIX di Bozzolo era costituito dallecomunità di Bozzolo; Gazuolo con Noce Grossa, PomarBelforte; Rivarolo con Cividale; San Martino dell’ArgineCalvatone; Castel Didone; San Lorenzo Givazzone; SPaolo Ripa d’Olio; Romperzagno; Spinetta; Tornada. In guito alla legge del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anIX), Bozzolo era inserito nel distretto IV di Casalmaggiodipartimento dell’Alto Po.

distretto IV di Bozzolo. 851804 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del tertorio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 18

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(Mantova 1958-1963), e dopo il riparto distrettuale dellepreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il distrettoIV di Bozzolo risultava formato dai seguenti comuni: Boz-zolo; San Martino dell’Argine; Rivarolo con Cividale;Gazuolo con Nocegrossa, Pomara, Belforte; Sabbionetacon Ponteterra, Villa Pasquali, Breda Cisoni, Commessag-gio di Là; Commessaggio. In seguito per effetto del decretodel 8 giugno 1805, Bozzolo era sede del cantone V di Boz-zolo.

distretto X di Bozzolo. 861816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto X di Bozzolo della provincia di Mantova risultavacostituito dai seguenti comuni: Bozzolo; Gazuolo conNoce Grossa, Pomara e Belforte; Rivarolo con Cividale;San Martino dell’Argine.

distretto II di Bozzolo. 871853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto II di Boz-zolo della provincia di Mantova era composto dai seguenticomuni: Bozzolo; Gazoldo; Gazuolo; Marcaria; Rivarolo;San Martino dell’Argine; Rodigo.

feudo di Bozzolo. 881594 - 1771

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, aggrega-to al mantovano ne1408, assegnato a Carlo Gonzaga fra il1444 e il 1456 in seguito alla divisione del marchesato diMantova, dopo essere rientrato nel dominio mantovano, nel1478 Bozzolo, insieme a San Martino dell’Argine, Gaz-zuolo, Commessaggio, Rodigo, Sabbioneta, Rivarolo,Pomponesco, Dosolo, Isola Dovarese, fu attribuito ai fratel-li Francesco, cardinale, e Gian Fracesco Gonzaga. In segui-to, dopo essere stato oggetto di altre aggregazioni e sparti-zioni ereditarie fra i discendenti di questi ultimi, nel 1594Bozzolo veniva elevato al rango di principato ed ottenne iltitolo di città, capitale di uno stato autonomo formato daBozzolo, Pomponesco e Commessaggio, retto da GiulioCesare Gonzaga, considerato il fondatore della signoria. E’sotto il suo governo che si disegnarono quelle strutture sta-tuali e curtensi che in campo amministrativo e giuridicocomportarono l’istituzione del consiglio di giustizia, for-mato da cinque dottori “forestieri” e quasi sicuramene lapredisposizione degli statuti che vennero emanati sei mesidopo la sua morte, il 13 febbraio 1610, ad opera di IsabellaGonzaga di Novellara, madre e tutrice di Scipione del ramodei Gonzaga di San Martino dell’Argine, erede del princi-pato di Bozzolo. Questa successione comportò tra l’altroun notevole incremento dell’estensione del principato, ac-quisendo Rivarolo Fuori con Cividale, San martinodell’Argine, Isola Dovarese e, nel 1617, Ostiano, retto inprecedenza in consignoria. In seguito il principato di Boz-zolo fu retto dai principi di Bozzolo sino all’estinzione delcasato nel 1703, dai Gonzaga di Mantova dal 1703 al 1708,dai Gonzaga di Guastalla dal 1708 al 1746, per entrare a farparte, dopo l’estinzione del ramo guastallese, dei dominiasburgici, prima come entità statuale autonoma, e poi nel1771 aggregato al ducato di Mantova, “con l’abolizionedella locale giunta di vice governo e con il trasferimentodelle sue competenze per le materie fiscali ed economicheal magistrato di Mantova” (Coniglio 1967; Boriani 1984;Pagliari 1993; Pagliari 1994; Mori 1998).

governatore. 89sec. XV

Il Governatore o vicario di Bozzolo, la cui “carica duravper molti anni a beneplacito del sovrano”, aveva giuriszione su Bozzolo, San martino, Belforte e Commessagg“amministrava la giustizia e faceva dare esecuzione aglidini che venivano da Mantova”.

Era coadiuvato da un notaio denominato notaro debanca, che “era incaricato di ricevere le accuse e le cogne delle notte”, e un corriere (Boriani 1984).

intendenza politica di Bozzolo. 901786 settembre - 1787 ottobre

Con l’editto del 26 settembre 1786 e la conseguente dsione della Lombardia Austriaca in otto provincie, Bozzodiveniva sede di intendenza politica provinciale, “la quasotto l’immediata subordinazione del regio imperiale cosiglio di governo dovrà soprintendere e determinare nsolamente sopra tutto ciò che riguarda le pubbliche amnistrazioni, ma ancora sopra tutti gli altri oggetti politici eeconomici della rispettiva provincia” (art. 2).

A capo dell’ intendenza politica provinciale vi era un intendente politice, che aveva il compito di “vegliare suquiete, buon ordine, sicurezza e vantaggio della provinccon la possibilità di “procedere alle provvidenze opportne, qualora siano coerenti alle leggi veglianti” (art. 4).

L’“istruzione generale per le regie intendenze politichprovinciali della Lombardia Austriaca”, pubblicata anch’essa nel 1786 ed articolata in 48 paragrafi, dopo averbadito le finalità generali, consistenti nell’“eseguire attetamente e con prontezza gli ordini che ad esse verrannvolta in volta abbassate dal regio imperial consiglio di gverno” (par. 1), nella sua “immediata dipendenza” da qusto organo (par. 2), e nella “vigilanza sopra l’esecuziodegli ordini in tutta la provincia” (par. 3), specificava dettgliatamente gli ambiti di competenza delle intendenze plitiche, precisando che “le facoltà degli intendenti nelle spettive provincie sono li seguenti. Conservazione ddiritti del principato. Censo, amministrazione de’ pubblicfazioni militari. Affari ecclesiastici e delle pie fondazionConfini. Educazione pubblica, studi e scuole. Arti e comercio. Camere mercantili. Fiere e mercati. Società pattica ed agricoltura. Miniere. Acque, navigazioni, argini, dgali e degagne. Boschi. Allodi camerali. Polizia. SaniMonete. Pesi e misure. Oggetti araldici”. Gli intendenti dvevano inoltre occuparsi degli “affari che hanno rappogenerale alle poste, esclusi quelli che riguardano l’intederezione e regolamenti delle medesime” (par. 4).

Oltre a questi affari, sanciti nei paragrafi 5-24 della ste“istruzione”, l’intendente politico doveva occuparsi anchdelle materie ecclesiasticche, come “la materia dell’assacro” (par. 25), la concessione dell’“exequatur” perpubblicazione di bolle, brevi o concessioni pontifice (p26), o l’“assistenza spirituale” con la vigilanza sopra i paroci (par. 29). Aveva autorità in campo militare con l’“assstenza da presentarsi agli uffiziali di provianda per la copra dei generi” o lo “scoprimento dei disertori eingaggiatori esteri” (parr. 34-35). Doveva interessarsi denorme “da usarsi per rendere migliore l’arte di fabricarcase”, in modo da “contribuire nel tempo stesso alla comdità degli abitanti e particolarmente per li quartieri militared “evitare i pericoli d’incendio” (par. 32), contro i quadoveva insieme alle congregazioni municipali provvedeall’acquisto di macchine idrauliche e definire un “fisso rgolamento in simili contingenze” (par. 31). Doveva cura

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Canneto sull’Oglio

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di affari di beneficenza, regolando le “questue dei regolari”(par. 28) e l’attività dei monti di pietà (par. 30). Doveva at-tendere alla pubblicazione degli editti, ordini ed avvisi (par.36), con la “facoltà di ordinare la stampa di qualunque cartaprevio il parere dei regi revisori” (par. 27). Era tenuto adesprimere sempre il proprio parere motivato in tutti i casi ri-chiesti (par. 45), elaborando tutte le proposte “che possonoprodurre il bene generale” (par. 41). Ogni otto giorni l’in-tendente politico, come le congregazioni municipali (par.38), doveva trasmettere al consiglio di governo copia del“protocollo” dal quale “apparisca la vera ed estrinseca qua-lità dell’affare e quale sia stato il fondamento ed il motivodi ciascuna risoluzione” (par. 37). Infine ogni anno l’inten-dente politico era tenuto a fare “la visita della provincia”,facendone relazione al consiglio di governo (par. 39) (Istru-zione generale 26 settembre 1786; cfr Istruzioni particolari26 settembre 1786; Mozzarelli 1990).

L’intendenza politica provinciale di Bozzolo veniva tra-sferita a Casalmaggiore nel 1787.

mandamento III di Bozzolo. 911859 - 1868

Nel 1859, in seguito alla legge del 23 ottobre 1859 (legge23 ottobre 1859), Bozzolo era sede del mandamento III delcircondario III di Casalmaggiore della provincia di Cremo-na, costituito dai comuni di Bozzolo, Gazzuolo, RivaroloFuori, San Martino dell’Argine, con una popolazione di14.015 abitanti.

Nel 1868, con la ricostituzione della provincia di Manto-va (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Bozzolo era sede deldistretto X del circondario unico della provincia di Manto-va, costituito dai comuni di 1. Bozzolo, 2. Gazoldo degli Ip-politi, 3. Gazzuolo, 4. Marcaria, 5. Rivarolo Fuori, 6. Rodi-go, 7. San Martino dell’Argine, con una popolazionecomplessiva di 25.113 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n.4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

pretura di Bozzolo. 921772 - 1790

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Bozzolo esercitava la propriaautorità sul territorio di San Martino dell’Argine, Rivarolocon Cividale, Pomara e Belforte, Castellucchio, Casatico,Campitello, Canicossa, San Michele, Gabbiana, Ospitalet-to, Marcaria, con una curia formata, oltre che dal pretore,da un attuario, un coadiutore, un barigello e quattro fanti.Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782 (pia-no 22 gennaio 1782), la pretura di Bozzolo aveva giurisdi-zione su Bozzolo; San Martino dell’Argine; Rivarolo conCividale; Gazuolo con Noce Grossa, Pomara e Belforte.

provincia di Bozzolo. 931786 - 1787

Con l’editto del 26 settembre 1786, a seguito del quale laLombardia Austriaca veniva divisa in otto provincie, conl’istituzione in ognuna di esse di una intendenza politica edi una congregazione municipale, la provincia di Bozzolo,in base al conseguente nuovo compartimento territoriale,risultava costituita dai seguenti distretti: distretto di Bozzo-lo, delegazione I; distretto di Casalmaggiore, delegazioneII; distretto di Sabbioneta, delegazione III; distretto di Via-dana, delegazione IV; distretto di Scandolara Ravara, dele-gazione V; distretto di San Giovanni in Croce, delegazioneVI; distretto di Piadena, delegazione VII; distretto di TorreMalamberti, delegazione VIII; distretto di Pescarolo, dele-

gazione IX; distretto di Canneto, delegazione X (editto settembre 1786)

Nel 1787 la sede della provincia fu trasferita da Bozzoa Casalmaggiore.

arch. Municipalità di Bozzolo 1787: Soppressione della mu-nicipalità di Bozzolo, in ASMn, Archivio della municipa-lità di Bozzolo (1785-1801), b. 1, fasc. 20, cc. 408-413

legisl. congregazioni municipali 26 settembre 1786: Erezionedelle congregazioni municipali con loro giurisdizione discipline (26 settembre 1786), ASMn, Gridario Bastitomo 24, ff. 206-207; editto 26 settembre 1786: Com-partimento territoriale della Lombardia austriaca (26 stembre 1786), ASMn, Gridario Bastia, tomo 24, f. 18istruzione generale 26 settembre 1786: Istruzione ge-nerale per le regie intendenze politiche provinciali deLombardia austriaca (26 settembre 1786), ASMi, Uffiregi, parte antica, b. 399; Istruzioni particolari 26 set-tembre 1786: Istruzioni particolari sopra vari oggetticontenuti nella istruzione generale per li regi intendepolitici provinciali (26 settembre 1786), ASMi, Uffici re-gi, parte antica, b. 399.

bibl. Boriani 1984: G. Boriani, Storia di Bozzolo, Bozzolo,1984; Liva 1993: A. Liva, Gli statuti della comunità diSabbioneta e la successiva legislazione di VespasiaGonzaga in U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli (a curadi), Vespasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta, Man-tova, 1993; Pagliari 1993: I. Pagliari, Onore e decoronelle terre gonzaghesche dell’oltre Oglio in N. Calani, A.Liva (a cura di), Statuti del principato di Bozzolo 1610-1633, Mantova, 1993; Pagliari 1994: I. Pagliari, Per or-goglio di un principe libero e per convenienza dell’impero, “Quaderni di Civiltà Mantovana”, supplemento al n12, settembre 1994; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Ori-gine e vicende di Viadana e suo distretto, Mantova, 1893-1899, ristampa anastatica, Viadana, 1992; Statuti 1993:N. Calani, A. Liva (a cura di), Statuti del principato diBozzolo. 1610-1633, Mantova, 1993.

CANNETO SULL’OGLIO

cantone IV di Canneto. 941805 - 1816

Inserito nel distretto III di Castiglione del dipartimentdel Mincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone IV di Canneto era costituito dseguenti comuni: Canneto; Ostiano; Isola Dovarese; Aquanegra con Beverara, Valli e Mosio, San Salvadore; dondesco con Piopino, Tartarello, Bologne, San FermCoelle e Fenilli; Mariana; con una popolazione complesva di 13.585 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1810, il cantone IV di Canneto ddistretto III di Castiglione del dipartimento del Mincio costituito dai seguenti comuni denominativi: CannetOstiano; Isola Dovarese; Acquanegra; Redondesco, concentra Mariana; con la stessa popolazione complesdi 13.585 abitanti.

capitano di Canneto. 95sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del capitanoCanneto risalgono agli anni immediatamente seguenti erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

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Canneto sull’Oglio

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castellano di Canneto. 96sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aCanneto risalgono a metà del quattrocento (Arcari 1988) eviene confermata negli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissariato straordinario alla intendenza generale della provincia di Mantova. 971859

Fra l’armistizio di pace di Villafranca dell’11 luglio 1859e il trattato di pace, firmato a Zurigo il 10 novembre 1859,fu istituito il commissariato straordinario alla intendenzagenerale della provincia di Mantova con sede a Cannetosull’Oglio, e venne nominato commissario Giuseppe Finzi(Mantova 1958-1963).

comune di Canneto. 98sec. XIV - 1784

Già parte del distretto bresciano, come testimonia l’esti-mo visconteo del 1385, che lo poneva nella “quadra de Ca-nedo” (Valentini 1898), Canneto entra a far parte definiti-vamente del dominio mantovano nel 1441 (pace diCremona del 20 novembre 1441, detta anche di Cavriana).Tra il 1444 e il 1466 Canneto figurava fra i territori asse-gnati ad Alessandro Gonzaga in seguito alla divisione dellostato gonzaghesco (Mantova 1958-1963; Marocchi 1984),regolato nel civile e nel criminale secondo gli statuti ales-sandrini, emanati a metà del XV secolo e in vigore fino alleriforme teresiane (Marocchi 1984). Nel 1466 Canneto ri-tornava sotto la giurisdizione mantovana, insieme alla qua-dra di cui era capoluogo (Tessaroli 1934). Attribuito in con-signoria a Rodolfo e Ludovico Gonzaga nel 1478, veniva inseguito acquistato dal marchese di Mantova in cambio diLuzzara (Mantova 1958-1963). Nel 1750 per il piano de’tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15marzo 1750), Canneto era sede della pretura, come nel1772, in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), e come nel 1782, dopo il compartimentoterritoriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo pia-no 22 gennaio 1782), quando veniva specificato il suo am-bito territoriale formato da Canneto con Garzaghetto e Biz-zolano.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 al territorio della comuntà di Canneto eraaggregata la contrada di Carzaghetto. Soggetto alla giuri-sdizione di Canneto vi era anche il terreno detto il Cappel-lo, “ma che contribuisce alla comunità di Redondesco” (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

Nel 1617 la comunità contava 2.560 abitanti (Coniglio1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “sta-to totale delle anime” era di 2294 persone, di cui 462 “col-lettabili” e 1.832 “non collettabili” (Risposte ai quesiti,1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 la comunitàaveva entrate proprie consistenti in capitali fruttiferi e livel-li attivi. Possedeva inoltre diverse proprietà immobiliari, tracui una ghiacciaia, tre mulini, una “rassica de’ legnami”(Risposte ai quesiti 1772-1777), il possesso di alcuni deiquali risaliva al secolo XV (Arcari 1992-1993).

Circa l’organizzazione amministrativa del comune diCanneto, se nel corso del sec. XV si ha notizia di diversecariche comunali, quali il procuratore e sindaco e il conso-

le, (Arcari 1992-1993), è dal sec. XVI che si ha una ricstruzione complessiva degli organi della comunità, che retta da una vicinia, da dodici reggenti o consoli, da massaro e da altri “impiegati” (Tessaroli 1934).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 gli organi di autogoverno principali erail consiglio generale o vicinia, il consiglio particolare, i reggenti, il cancelliere, “nominato anche ragionato”, che etenuto ad assistere ai consigli della comunità, “alle formzioni de’ riparti”, alla cura e alla conservazione dell’archvio comunitativo, “non che a diverse altre incombenze adossategli” e il massaro, con funzioni di esattore deentrate ed uscite della comunità. Altri funzionari a cui ericonosciuto un onorario dalla comunità erano il pretorebargello e i suoi fanti, il ragionato, il corriere, il servitoreil fattore, il pesatore dei sacchi, l’acquarolo di Cannel’acquarolo della seriola Canneta, il procuratore comunitivo in Mantova, i conduttori dei sacchi, il deputato alla nna, il depositario contribuzionale per l’esigenza dell’anuale diaria, il tenente di campagna, i ragionati ai contisovrintendente alla sanità, i deputati alla sanità, l’assistealle chiaviche del Corione, i reggenti per la formazione dquinternelli del testatico e cavalli, il medico, il chirurgo,maestri di scuola, l’organista, il levamantici, il sagrestadell’altare comunitativo, il seppellitore, il sacerdote rectante il rosario mattutino, il sagrista per la recita del “pasio”, i predicatori dell’avvento e quaresimale (Rispostequesiti, 1772-1777).

comune di Canneto. consiglio generale. 99sec. XIV - 1784

Nel secolo XVI la vicinia era formata da quaranta membricui numero appare ridotto “quasi di un terzo rispetto a queche risulta essere nel 1480” (Arcari 1992-1993), che eleggedodici reggenti o consoli, il massaro e gli altri “impiegati” comunali (Tessaroli 1934).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 il consiglio generale o vicinia della comunità era coposta dai capi famiglia originari, si convocava “in fine di ciascun anno” ed eleggeva il “governo comunitativo dell’anno suseguente”, secondo le seguenti modalità: fra i memintervenienti all’assemblea, distinti nelle quattro contrad“nella quali hanno le loro rispettive abitazioni”, erano estraquattro individui, chiamati colonnelli. Questi nominavanoreggenti, “confermandosene per l’ordinario sei que’ reggeche hanno servito un sol anno od ellegendosene altri sei devi, poichè avendo servito lo spazio di due anni consecutivimutano” (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Canneto. reggenti. 100sec. XIV - 1784

Nel sec. XVI i dodici reggenti o consoli venivano eletti dalvicinia e rimanevano in carica per due mesi ciascuno “con mdato generale amministrativo (Tessaroli 1934).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 i dodici reggenti della comunità, eletti sempre dalla cinia, formavano il consiglio particolare, che si riuniva ordinriamente una o due volte al mese, ed erano tenuti ad effetti “pubblici riparti dei carichi. Dovevano inoltre “invigilareall’amministrazione diurna della comunità … incumbendo cadaun mese il reggente attuale unitamente col suo compagiusto la distribuzione fatta delli mesi dell’anno alli rispettivufficiali suddetti” (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Canneto. 1011784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Canneto con Garzeghetto e Bizzolaveniva inserito nel distretto VII di Canneto. L’11 marz

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Canneto sull’Oglio

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1785 il comune di Canneto aggregava Casalromano (Vec-chi 1983). Nel 1786 in seguito alla distrettuazione dellaprovincia di Bozzolo, trasferita nel 1787 a Casalmaggiore,la stessa compagine territoriale risultava compresa nelladelegazione X del distretto di Canneto (compartimento ter-ritoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva partedel distretto VII di Canneto per effetto del piano di sistema-zione dell’amministrazione pubblica della città e provinciadi Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Canneto. 1021798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 2 maggio 1798(legge 13 fiorile anno VI), il comune di Canneto era inseritonel dipartimento del Mella, contrassegnato dal numero 24,ed era sede di municipalità. Nell’autunno del 1798, con ladivisione del 12 ottobre 1798 (legge 21 vendemmiale annoVII), la compagine territoriale di Canneto e Garzaghetto ri-sultava inserita nel distretto VIII di Caccia Libera, nel di-partimento del Mella, con capoluogo Gambara, sede dellamunicipalità distrettuale. Il referente amministrativo cam-biava ancora nel 1801, quando, dopo la dipartimentazionedella Repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23fiorile anno IX), Canneto e Garzaghetto erano inclusi neldistretto III di Verola Alghisi del dipartimento del Mella,mentre l’impianto amministrativo variava nel 1802, con ladistinzione dei comuni in classi (legge 24 luglio 1802).

comune di Canneto. 1031803 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine territo-riale di Canneto con Garzaghetto, Bizzolano, Casalroma-no, Fontanella veniva inserita nel distretto III di Asola deldipartimento del Mincio, mentre nel 1805, in conseguenzadella nuova distrettuazione del dipartimento del Mincio(decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserita nel cantone IVdi Canneto del distretto III di Castiglione.

Sul piano amministrativo nel 1805 al comune di Cannetoveniva attribuita la classe II in base ai suoi 3.151 abitanti(decreto 8 giugno 1805).

comune di Canneto. 1041816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Canneto con Garzaghetto e Biz-zolano veniva inserita nel distretto VII di Canneto dellaprovincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione dellamedesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853) il comune di Canneto, con le frazioni di Garzaghetto,Bizzolano, Colombara, Palazzina, Rinate, Giara, Gavazzi,Gamboli, Feniletto, Ca de’ Pinci, Ca de’ Carotti, Campa-gna Lecchi, Castagna, Valle Pieve, Bocchetti, Casella, Me-dolfe, Laghetto e Ponte del Lupo, risultava far parte del di-stretto VI di Canneto, con una popolazione di 2.949abitanti, avente consiglio comunale, con ufficio proprio.Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale del 1859(legge 23 ottobre 1859), il comune di Canneto, con una po-polazione di 3.110 abitanti, era attribuito al mandamento Vdi Canneto del circondario V di Castiglione della provinciadi Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostituzione dellaprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), ve-niva inserito nel distretto VII di Canneto del circondariounico di Mantova, con una popolazione di 3.186 abitanti

(decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 18n. 4289).

distretto VII di Canneto. 1051784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto VII di Canneto era costituito da Acqua Negra cBeverara, Valli, Mosio; Canneto con Garzeghetto e Bizzlano; Redondesco con Piopino, San Salvatore, TartareBologne, San Fermo, Coelle, Fenilli, Mariana; Casalromno con Fontanella; Isola Dovarese; Ostiano con Volongo

distretto di Canneto, delegazione X. 1061786 - 1787

In base al compartimento territoriale della provincia Bozzolo (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Canneto, delegazione X della provincia di Bozolo, dal 1787 provincia di Casalmaggiore, era formatoCanneto con Garzeghetto e Bizzolano; Acqua Negra Beverara, Valli e Mosio; Redondesco con Piopino, Tartarlo, Bologne, San Salvadore, San Fermo, Coelle e FenMariana; Casalromano con Fontanella; Isola DovareOstiano con Volongo.

distretto VII di Canneto. 1071791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto VII di Caneto della provincia di Mantova era formato da Acqua Ngra con Beverara, Valli e Mosio; Canneto con Garzeghee Bizzolano; Redondesco con Piopino, San Salvatore, tarello, Bologne, San Fermo, Coelle e Fenilli, Mariana; Csalromano con Fontanella; Isola Dovarese; Ostiano conlongo.

distretto VII di Canneto. 1081816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto VII di Canneto della provincia di Mantova risultavcostituito dai seguenti comuni: Acqua Negra con BeveraValli e Mosio; Canneto con Garzeghetto e Bizzolano; Csalromano con Fontanella; Isola Dovarese; Ostiano conlongo; Redondesco con Piopino, Tartarello, Bologne, SSalvadore, San Fermo, Coelle e Fenilli; Mariana.

distretto VI di Canneto. 1091853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto VI di Caneto della provincia di Mantova é composto dai seguecomuni: Acqua Negra; Canneto; Casalromano; Isola Dorese; Mariana; Ostiano; Volongo.

governatore di Canneto. 110sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737, risulta che Canneto era sede di govetore di mero e misto imperio.

Il governatore di Canneto aveva tra l’altro competenzamateria di “contratti di minori minori o altre persone per

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Carbonara di Po

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mandamento V di Canneto. 1111859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale del1859 (legge 23 ottobre 1859), Canneto era sede del manda-mento V di Canneto del circondario V di Castiglione dellaprovincia di Brescia, formato dai comuni Cannetosull’Oglio; Acquanegra; Casalromano; Mariana; Ostiano;Redondesco; Volongo; con una popolazione complessiva di14.485 abitanti.

Nel 1868, con la ricostituzione della provincia di Manto-va (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Canneto ridiventavasede del distretto VII di Canneto del circondario unico diMantova, costituito da 1. Canneto sull’Oglio; 2. Acqua Ne-gra sul Chiese; 3. Casalromano; 4. Mariana; 5. Redonde-sco; con una popolazione complessiva di 10.409 abitanti(decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868,n 4289).

podestaria di Canneto. 112sec. XV - sec. XVII

Nel 1406, ai tempi di Francesco Gonzaga, a Canneto erapresente un “capitaneus sive potestas”, sostituito per unanno da un vicepodestà, fino al 1467, “mediatore tra l’au-torità centrale, che attraverso di lui determina pesantemen-te la vita della comunità, e la comunità stessa che … attornoa lui è costretta a ruotare” (Arcari 1989).

La presenza di un podestà a Canneto veniva confermatanegli anni immediatamente seguenti alla erezione del duca-to di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963), eanche agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

I poteri del podestà di Canneto riguardavano innanzituttol’amministrazione della giustizia, avendo facoltà di eserci-tare il “merum et mixtum imperium omnemque iurisdictio-nem, cognitionem et gladij potestatem etiam usque ad mor-tem inclusive”, attenendosi alla normativa consuetudinarialocale, conformata agli statuti alessandrini, pubblicati a Ca-stel Goffredo nel 1451. Doveva garantire la stabilità politi-ca, intervenendo ogni qualvolta venisse messo in discussio-ne l’ordine costituito, come i tentativi di variare gli statuti,o quelli del comune di Carzaghetto di sottrarsi alla giurisdi-zione del comune e del podestà, o come “le ingerenze intemporale dell’arciprete”. Il podestà doveva controllare lasicurezza dell’approvvigionamento alimentare, ponendoparticolare attenzione al contrabbando dei grani, il control-lo del quale era demandato il capitaneus ad vetita. Comepostazione di confine dello stato mantovano con il milanesee il veneziano, il podestà di Canneto doveva occuparsi dellasicurezza militare, informarmando dettagliatamente suimovimenti politico, militari e sanitarie, che accadevano ol-tre cortina. Nei suoi compiti rientravano anche la sovrinten-denza alle “fabbriche” delle fortezze del territorio, con ilcontrollo dell’operato dei castellani, responsabili direttidelle fortificazioni di Canneto (Arcari 1989).

pretura di Canneto. 1131750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dimero e misto imperio di Canneto, aveva competenza suCanneto e Volongo. Nel 1772, dopo il piano delle preture

mantovane (piano 4 febbraio 1772), la pretura di Cannesercitava la propria autorità sul territorio di FontanelGarzeghetto, Castelromano, Beverara, Acqua Negra, Msio, Volongo, Ostiano, Isola, con una curia formata, olche dal pretore, da un attuario, un coadiutore, un barige cinque fanti. Con il nuovo piano delle preture mantovadel 1782 (piano 22 gennaio 1782), la pretura di Cannaveva giurisdizione su Canneto con Garzeghetto e Bizzno; Acqua Negra con Beverara, Valli e Mosio; Redondescon Piopino, San Salvatore, Tartarello, Bologne, San Fmo, Coelle e Fenilli; Mariana; Casalromano; FontanelIsola Dovarese oltre l’Oglio; Ostiano, sede del vice - gerete; Volongo.

quadra di Canneto. 114sec. XIV - 1797

Compresa secondo l’estimo del 1385 fra le diciannoquadre in cui era suddiviso il territorio bresciano (Valenti1898), nel 1391 la squadra o quadra di Canneto era formda Canneto, Acquanegra, Beverara, Bizzolano, Casalrono, Fontanella e Volongo (Arcari 1992-1993), mentre n1411 la stessa squadra comprendeva, oltre alle dette lotà, anche quelle di Carzaghetto e Medulfe (Tessaroli 193Nel 1451 Canneto aveva la giurisdizione di capoluogo suquadra (Tessaroli 1934).

bibl. Arcari 1988: G. Arcari, La guarnigione di Canneto neglianni di Federico I Gonzaga in C. M. Belfanti, F. FantiniD’Onofrio, D. Ferrari (a cura di), Guerre, stati e città.Mantova e l’Italia padana dal sec. XIII al XIX, Mantova,1988; Arcari 1989: G. Arcari, Un confine dello statogonzaghesco: la podesteria di Canneto, “Postumia. An-nali del museo d’arte moderna dell’Alto Mantovano”, n1, 1989; Arcari 1992-1993: G. Arcari, Il comune di Can-neto alla fine del ’400, “Quaderni cannetesi”, n. 7, 1992n. 8, 1993; Marocchi 1984: M. Marocchi, Storia di Sol-ferino, Solferino, 1984, prima ristampa 1993; Tessaroli1934: F. Tessaroli, Memorie di Canneto sull’Oglio, Aso-la, 1934, ristampa anastatica, Canneto, 1990; Valentini1898: A. Valentini, Gli statuti di Brescia dei secoli XII alXV illustrati e documenti inediti, Venezia, Visentini,1898; Vecchi 1983: G. Vecchi, Casalromano e Fontanel-la nei vari distretti dei governi stranieri fino all’unitàdell’Italia (1708-1868), Montichiari, 1983.

CARBONARA DI PO

comune di Carbonara di Po. 1151816 - 1868

Già aggregato al comune di Sermide, con la riforma 1816 (patente 12 febbraio 1816) il comune di Carboncon Carbonarola acquistava l’autonomia organizzativveniva incluso nel distretto XVI di Sermide della provincdi Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medema provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il cmune di Carbonara, con la frazione di Carbonarola e cuna popolazione di 2.077 abitanti, e avente convocato nerale, faceva parte del distretto X di Sermide, ridenomito distretto IV di Sermide nel 1859 (legge 23 ottobre 185In questa situazione il comune di Carbonara di Po permneva sino al 1868, quando, con la ricostituzione della pvincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), risulva inserito nel distretto IV di Sermide del circondario unicdi Mantova, con una popolazione di 2.116 abitanti (decr9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 428

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Casaloldo

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giudice delle digagne di Carbonara. 116sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Carbonaracon Villanova, Carbonarola, Borgofranco e Bonizzo for-massero la giurisdizione di un giudice delle digagne (Man-tova 1958-1963).

CASALMORO

comune di Casalmoro. 117sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Asola, durante il dominio veneto ilcomune di Casalmoro faceva parte della quadra medesima(Valentini 1898).

Nel 1493 il comune di Casalmoro aveva 620 anime (Me-din 1886), mentre all’inizio del ’600 contava 30 fuochi e350 anime (Da Lezze 1610).

comune di Casalmoro. 1181798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (leg-ge 11 ventoso anno VI), il comune di Casalmoro era inseri-to nel distretto del Chiese, contrassegnato dal numero 9, deldipartimento del Benaco. Nell’autunno dello stesso anno,con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendem-miale anno VII), Casalmoro era aggregato al distretto IX diAsola del dipartimento del Mincio e legato alla relativa mu-nicipalità del distretto. Il referente amministrativo cambia-va ancora nel 1801, quando, dopo la dipartimentazione del-la Repubblica Cisalpina del 15 maggio 1801 (legge 23fiorile anno IX), il comune di Casalmoro entrava a far partedel distretto IV di Castiglione delle Stiviere del dipartimen-to del Mincio, mentre l’impianto amministrativo variavanel 1802, con la distinzione dei comuni in classi (legge 24luglio 1802).

comune di Casalmoro con Casalpoglio e Acquafredda. 119

1804 - 1816 febbraio 12

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine territo-riale formata da Casalmoro con Casalpoglio e Acquafreddaveniva inserita nel distretto III di Asola del dipartimento delMincio, mentre nel 1805, in conseguenza della nuova di-strettuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giu-gno 1805), si ritrovava inserita nel cantone III di CastelGoffredo del distretto III di Castiglione.

Sul piano amministrativo nel 1805 al comune di Casal-moro veniva attribuita la classe III in base ai suoi 1802 abi-tanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Casalmoro. 1201816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Casalmoro veniva inserita nel di-stretto XVII di Asola della provincia di Mantova. In seguitoalla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Casalmoro ri-sultava far parte del distretto V di Asola, con una popola-

zione di 1.034 abitanti, avente consiglio comunale, seufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comunale e prvinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Csalmoro, con una popolazione di 1083 abitanti, era attriito al mandamento III di Asola del circondario V dCastiglione della provincia di Brescia. Nel 1868, con la costituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbra1868, n. 4322), il comune di Casalmoro veniva inserito ndistretto VI di Asola del circondario unico di Mantova, couna popolazione di 1.090 abitanti (decreto 9 febbraio 18n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

bibl. Da Lezze 1610: G. Da Lezze, Il catastico bresciano(1609-1610), Brescia, Apollonio, 1969-1973, La ristam-pa anastatica in tre volumi del manoscritto originale stata curata da C. Pasero, cui si deve anche la prefazne; Medin 1886: A. Medin, Descrizione della città e ter-re bresciane nel 1493, “Archivio storico lombardo”, a.XIII; Valentini 1898: A. Valentini, Gli statuti di Bresciadei secoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Vene-zia, Visentini, 1898.

CASALOLDO

comune di Casaloldo. 121sec. XII - 1797

Già nel 1179 era segnalata la presenza di consoli agsecondo la volontà dei “vicini” (Liber potheris 1899), anche se non si hanno conferme successive circa l’organizione del comune di Casaloldo. Citato nell’estimo viscoteo del 1385 fra i comuni appartenenti alla quadra di Asodurante il dominio veneto il comune di Casaloldo faceparte della quadra medesima (Valentini 1898).

Nel 1493 il comune di Casaloldo aveva 350 anime (Mdin 1886), mentre all’inizio del ’600 contava 30 fuochi 350 anime (Da Lezze 1610).

comune di Casaloldo. 1221798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Casaloldo era insenel distretto del Chiese, contrassegnato dal numero 9,partimento del Benaconella e faceva parte della municilità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la visione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale aVII), Casaloldo era aggregato al distretto IX di Asola ddipartimento del Mincio e legato alla relativa municipalidel distretto. Il referente amministrativo del comune di Csaloldo cambiava ancora nel 1801, quando, dopo la diptimentazione della Repubblica Cisalpina del 13 magg1801 (legge 23 fiorile anno IX), entrava a far parte del stretto IV di Castiglione del dipartimento del Mincio, ne1803, in seguito alla ridefinizione del dipartimento dMincio, e dopo il riparto distrettuale delle preture delmarzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), quando passava podistretto III di Asola del dipartimento del Mincio e ne1805, quando, in conseguenza della nuova distrettuazdel dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805), si trovava inserito nel cantone III di Castel Goffredo del dstretto III di Castiglione.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802, nel 1805 al comne di Casaloldo veniva attribuita la classe III in base ai s932 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

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Casalpoglio

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comune di Casaloldo. 1231816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Casaloldo veniva reinserita nel di-stretto XVII di Asola della provincia di Mantova. In seguitoalla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Casaloldo risul-tava far parte del distretto V di Asola, con una popolazionedi 1.235 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficioproprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provincialedel 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Casaloldo,con una popolazione di 2.226 abitanti, era attribuito al man-damento III di Asola del circondario V di Castiglione dellaprovincia di Brescia. Nel 1868, con la ricostituzione dellaprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), ilcomune di Casaloldo veniva inserito nel distretto VI diAsola del circondario unico di Mantova, con una popola-zione di 1.265 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 edecreto 8 marzo 1868, n. 4289).

distretto del Chiese. 1241798 marzo - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Benaco per effetto della leg-ge del 1 marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI), il distrettodel Chiese, contrassegnato dal numero 9, era composto dal-le comunità di Casaloldo, Casalmoro, Castelnovo sul Chie-se, Mariana, Piubega, Casalpoglio, Acqua Fredda.

bibl. Da Lezze 1610: G. Da Lezze, Il catastico bresciano(1609-1610), Brescia, Apollonio, 1969-1973, La ristam-pa anastatica in tre volumi del manoscritto originale èstata curata da C. Pasero, cui si deve anche la prefazio-ne; Liber potheris 1899: F. Bettoni Cazzago, L. Fèd’Ostiani, Liber potheris communis civitatis Brixiae inHistriae Patriae Monumenta, tomo XIX, Torino, 1899;Medin 1886: A. Medin, Descrizione della città e terrebresciane nel 1493, “Archivio storico lombardo”, a. XIII;Valentini 1898: A. Valentini, Gli statuti di Brescia deisecoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Venezia,Visentini, 1898.

CASALPOGLIO

comune di Casalpoglio. 125sec. XIV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, durante il do-minio veneto il comune di Casalpoglio faceva parte dellaquadra Asola (Valentini 1898).

Nel 1493 il comune di Casalpoglio aveva 350 anime(Medin 1886), mentre all’inizio del ’600 contava 30 fuochie 350 anime (Da Lezze 1610).

comune di Casalpoglio. 1261798 marzo - 1803

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (leg-ge 11 ventoso anno VI), il comune di Casalpoglio era com-preso nel distretto IX del Chiese del dipartimento del Bena-co e faceva parte della municipalità del distretto.Nell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 set-tembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Casalpoglioera aggregato al distretto IX di Asola del dipartimento delMincio e legato alla relativa municipalità distrettuale. Il re-ferente amministrativo cambiava ancora nel 1801, quando,

dopo la dipartimentazione della repubblica Cisalpina d13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comune Casalpoglio entrava a far parte del distretto IV di Castiglne del dipartimento del Mincio, mentre nel 1803, in segualla ridefinizione del dipartimento del Mincio, e dopo il rparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avvismarzo 1804), veniva aggregato al comune di Casalmorocui compagine territoriale, formata da Casalpoglio e Aquafredda, era inserita nel distretto III di Asola del diparmento del Mincio.

comune di Casalpoglio. 1271816 - 1868

Riottenuta l’autonomia amministrativa con la riforma d1816 (patente 12 febbraio 1816), Casalpoglio veniva inrito nel distretto XVII di Asola della provincia di MantovaIn seguito alla ridistrettuazione della medesima provindel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Csalpoglio risultava far parte del distretto V di Asola, couna popolazione di 206 abitanti, avente convocato genle. Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale d1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Casalpoglcon una popolazione di 190 abitanti, era attribuito al madamento III di Asola del circondario V di Castiglione delprovincia di Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostizione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), viene inserito nel distretto VI di Asola del circondrio unico di Mantova, con una popolazione di 197 abita(decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 18n 4289). Dal 1873 Casalpoglio è stato definitivamente gregato al comune di Castel Goffredo.

bibl. Da Lezze 1610: G. Da Lezze, Il catastico bresciano(1609-1610), Brescia, Apollonio, 1969-1973, La ristam-pa anastatica in tre volumi del manoscritto originale stata curata da C. Pasero, cui si deve anche la prefazne; Medin 1886: A. Medin, Descrizione della città e ter-re bresciane nel 1493, “Archivio storico lombardo”, a.XIII; Valentini 1898: A. Valentini, Gli statuti di Bresciadei secoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Vene-zia, Visentini, 1898.

CASALROMANO

comune di Fontanella. 128sec. XIV - 1784

Parte del distretto bresciano, come testimonia l’estimvisconteo del 1385, che lo poneva nella “quadra de Cado” (Valentini 1898), nel 1441 (pace di Cremona del 20 nvembre 1441, detta anche pace di Cavriana) Fontanellatrava a far parte definitivamente del mantovano, insenella quadra di Canneto (Vecchi 1983). Circa la giuriszione amministrativa a cui era soggetta, nel 1750 per il pno de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantov(piano 15 marzo 1750), Fontanella dipendeva dalla pretdi Canneto (Vecchi 1983), come nel 1772, in seguito al pno delle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772)come nel 1782, dopo il compartimento territoriale depreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 genna1782).

Nel 1617 la comunità di Fontanella contava 180 abita(Coniglio 1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti deregia giunta del censimento, nel 1775 il “totale stato de

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Casalromano

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anime” era di circa 350 soggetti, di cui 68 circa i “colletta-bili per il testatico” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàaveva entrate proprie consistenti nelle rendite di diversibeni immobili, tra cui l’osteria, e negli affitti del “conduttorde’ sacchi” e del “molinaro di Volongo” (Risposte ai quesiti1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 la comunità di Fontanella, che si qualifica-va “qual colonnello della comunità di Canneto ne conti an-nuali di squadra”, era retta da un consiglio generale ovicinia, formata dai “capi di famiglia oriundi del paese”. Lavicinia decideva in merito alle imposte da esigere e nomi-nava i principali funzionari comunali fra cui i sei reggenti,che costituivano il consiglio particolare, il cancelliere e ilmassaro. Il cancelliere era tenuto a presenziare ai consiglidella comunità, “a formare i pubblici registri”, alla conser-vazione e cura dell’archivio comunale. Il massaro dovevainvece riscuotere tutti i redditi comunitativi e le imposte,fissate dalla vicinia. La comunità riconosceva inoltre unonorario anche ai deputati ai confini, al podestà di Canneto,al postiere per i viglietti della macina (Risposte ai quesiti,1772-1777).

comune di Fontanella. reggenti. 129sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1775 i sei reggenti della comunità di Fontanella, eletti dallavicinia, “invigilano all’amministrazione quotidiana del comuneed al quieto vivere”. La loro carica era annuale e “ognuno assi-ste alli affari comunali due mesi”. In caso di necessità si riuni-vano nel consiglio particolare, a cui partecipava anche il cancel-liere, o convocavano la vicinia (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Casalromano. 130sec. XIV - 1784

Parte del distretto bresciano, come testimonia l’estimovisconteo del 1385, che lo poneva nella “quadra de Cane-do” (Valentini 1898), nel 1441 (pace di Cremona del 20 no-vembre 1441, detta anche pace di Cavriana), Casalromanoentrava a far parte definitivamente del mantovano, inseritonella quadra di Canneto (Vecchi 1983). Tra il 1444 e il 1466Casalromano figurava fra i territori assegnati ad AlessandroGonzaga in seguito alla divisione dello stato gonzaghesco(Marocchi 1990), regolato nel civile e nel criminale secon-do gli statuti alessandrini, emanati a metà del XV secolo ein vigore fino alle riforme teresiane (Marocchi 1984). Circala giurisdizione amministrativa a cui era soggetto, nel 1750per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato diMantova (piano 15 marzo 1750), Casalromano dipendevadalla pretura di Canneto (Vecchi 1983), come nel 1772, inseguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio1772), e come nel 1782, dopo il compartimento territorialedelle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gen-naio 1782).

Nel 1617 la comunità di Casalromano aveva 354 abitanti(Coniglio 1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti dellaregia giunta del censimento, nel 1775 lo “stato totale delleanime” della comunità di Casalromano contava 440 anime(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 il comune aveva entrate proprie, costituitedalla rendita di alcuni fondi, di capitali fruttiferi e livelli at-tivi (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Le prime notizie sull’organizzazione amministrativa co-munale risalgono ad un documento del 1366, in cui sono

nominati due “consuli” e un “notarius et procurator nominet etiam sindicus et sindacario nomine comunis et hominterrae de Casalirumano” (Vecchi 1983). Nel 1665 fra le riche della comunità erano menzionati due sindaci con fzioni di procuratori (Vecchi 1983).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 la comunità era retta da un consiglio gerale o vicinia, che si riuniva annualmente nel giorno dSanti Innocenti (28 dicembre), “previo il permesso del ptore di Canneto”. Ad essa intervenivano “tutti li capi deloriginarie famiglie affine di fare la scielta delli sei ufficiao siano reggenti”. Questi formavano il consiglio particolre, al quale interveniva anche il cancelliere, il quale eranuto alla cura e conservazione dell’archivio comunitativalla “formazione dei riparti non che ad altre incombenaddossategli”. Oltre a questi organi vi era ancora il masro, con funzioni di economo ed esattore, sia dei “caricregi non che li locali ordinari e straordinari” . Altri funzionari a cui era riconosciuto un onorario dalla comunità eradue deputati ai confini, un deputato alla sanità, il regolatdell’estimo, un organista, un levamantici, un sagrestanoorologiaio, un campanaro (Risposte ai quesiti, 1772-177

comune di Casalromano. reggenti. 131sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1775 i reggenti della comunità di Casalromano erano scdal consiglio generale o vicinia, secondo la seguente procedl’assemblea eleggeva “due persone che chiamansi colonndall’intiero corpo della vicinia”, e questi, “ritirandosi in disparte”, nominavano i sei reggenti, “che devono incombere nell’ano venturo agli affari della comunità … non men che alla leglità de’ pubblici reparti dei carichi”. In genere venivanconfermati due o tre reggenti fra quelli in scadenza “per essinformati degli affari comunitativi e così rendere intesi anchenovi”. In ogni caso, dopo due mandati consecutivi, non poteno essere rieletti, “quando non si possa far a meno per la szezza de’ soggetti”. Durante l’anno si riunivano in “particolaconsigli”, ai quali interveniva anche il cancelliere (Rispostequesiti, 1772-1777).

comune di Casalromano. 1321784 - 1785

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Casalromano con Fontanella venivaserito nel distretto VII di Canneto. L’11 marzo 1785 il comune di Casalromano veniva aggregato a Canneto (Ve1983).

comune di Fontanella. 1331798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 2 maggio 17(legge 13 fiorile anno VI), il comune di Fontanella risultavinserito nel distretto di Caccia Libera, contrassegnato numero 13, nel dipartimento del Mella, con capoluoGambara, sede della municipalità del distretto. Rimanenello stesso distretto, ridenominato distretto VIII di CaccLibera del dipartimento del Mella in seguito alla divisiondel 12 ottobre 1798 (legge 21 vendemmiale anno VII), sal 1801, quando, con la dipartimentazione della RepubbCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IXFontanella entrava a far parte del distretto III di Verola Aghisi del dipartimento del Mella, con capoluogo Verola Aghisi, sede della municipalità distrettuale. In seguito alladefinizione del dipartimento del Mincio del 1803, e doporiparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avv

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Castel d’Ario

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9 marzo 1804), Fontanella era aggregato al comune di Can-neto, la cui compagine territoriale, formata da Garzaghetto,Bizzolano, Casalromano e Fontanella, era compresa nel di-stretto III di Asola del dipartimento del Mincio (cfr Vecchi1983).

comune di Casalromano. 134

1798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 2 maggio 1798(legge 13 fiorile anno VI), il comune di Casalromano era in-serito nel distretto di Caccia Libera, contrassegnato dal nu-mero 13, nel dipartimento del Mella, con capoluogo Gam-bara, sede della municipalità del distretto. Rimaneva nellostesso distretto, ridenominato distretto VIII di Caccia Libe-ra del dipartimento del Mella in seguito alla divisione del12 ottobre 1798 (legge 21 vendemmiale anno VII), sino al1801, quando, con la dipartimentazione della RepubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),Casalromano entrava a far parte del distretto III di VerolaAlghisi del dipartimento del Mella, mentre, sul piano am-ministrativo, era sempre legato alla municipalità distrettua-le. In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Mincio,e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804(avviso 9 marzo 1804), Casalromano era aggregato a Can-neto, la cui compagine territoriale, formata da Garzaghetto,Bizzolano, Casalromano e Fontanella, veniva inserita neldistretto III di Asola del dipartimento del Mincio (cfr Vec-chi 1983).

comune di Casalromano. 135

1816 - 1868

Riottenuta l’autonomia con la riforma (patente 12 feb-braio 1816), la compagine territoriale di Casalromano conFontanella veniva inserita nel distretto VII di Canneto dellaprovincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione dellamedesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853) il comune di Casalromano, con le frazioni di Fonta-nella, Sant’Antonio, Sant’Apollonia, Boscone, Breda e Fe-niletto, risultava far parte del distretto VI di Canneto, conuna popolazione di 909 abitanti, avente consiglio comuna-le, senza ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comu-nale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il co-mune di Casalromano, con una popolazione di 1.000abitanti, era attribuito al mandamento V di Canneto del cir-condario V di Castiglione della provincia di Brescia, sino al1868, quando, con la ricostituzione della provincia di Man-tova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), veniva inserito nel di-stretto VII di Canneto del circondario unico di Mantova,con una popolazione di 1.006 abitanti (decreto 9 febbraio1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

bibl. Marocchi 1984: M. Marocchi, Storia di Solferino, Sol-ferino, 1984, prima ristampa 1993; Marocchi 1990: M.Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicen-de pubbliche e private del casatodi San Luigi, Castiglio-ne delle Stiviere, 1990; Valentini 1898: A. Valentini, Glistatuti di Brescia dei secoli XII al XV illustrati e docu-menti inediti, Venezia, Visentini, 1898; Vecchi 1983: G.Vecchi, Casalromano e Fontanella nei vari distretti deigoverni stranieri fino all’unità dell’Italia (1708-1868),Montichiari, 1983.

CASTEL D’ARIO

capitano di Castellaro. 136sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del capitano a Cstellaro risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

castellano di Castellaro. 137sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoCastellaro risalgono agli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963).

comune di Castellaro. 138sec. XIV - 1797

Già concesso in feudo al vescovo di Trento, Castellaantica denominazione di Castel d’Ario, veniva subinfeudto nel 1275 ai Bonaccolsi e nel 1328 ai Gonzaga, i qualiottennero la conferma fino alla loro caduta nel 1707, qudo il feudo tornò nuovamente al direttario. Nel 1796 Cstellaro venne ceduto alla repubblica Cisalpina (Gobio Csali 1988; Ferrari 1992).

Riguardo alla giurisdizione amministrativa a cui era sogetto, negli anni immediatamente seguenti alla erezioneducato di Mantova, avvenuta nel 1530, Castellaro era sdi vicariato (Mantova 1958-1963), mentre dopo la devozione del feudo all’episcopato di Trento del 1707, il vescvo era rappresentato da un governatore (Gobio Casali 1Ferrari 1992).

Dalle risposte ai 47 quesiti dell’ufficio del censo, agli inzi del XVIII secolo il comune di Castellaro era formato d“tre corpi, uno grande e due piccoli”, ossia Castellaro due colonnelli di Villagrossa e Pampuro (Risposte ai que1804).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, agli inizi del XVIsecolo la popolazione del comune era formata da circa abitanti, di età compresa fra i 18 e i 60 anni, soggetti alstatico, e da altre 800 unità, definite “teste vive non colltabili” (Risposte ai quesiti 1804).

Agli inizi del XVIII secolo la comunità aveva entrate proprie consistenti nei proventi degli affitti di alcuni beni immobili, fra i quali vi erano due botteghe poste sotto la “fabrica”, che era sede della pretura e della municipalità“nella quale vengono custodite le carte appartenenti acomunità stessa” (Risposte ai quesiti, 1804).

Dalle risposte ai 47 quesiti dell’ufficio del censo, sappmo che la comunità di Castellaro, “quando dipendeva principe vescovo di Trento, veniva amministrata da due putati, che venivano in ogni anno o confermati o eletti in cinia dal pubblico, dipendentemente dal governatore crappresenta la persona del principe”. Oltre alla nomina deputati, la vicinia, che si riuniva ordinariamente nel medi maggio di cascun anno, imponeva “il testatico ordinae lo straordinario in ogni tempo alla ricorrenza del pubblibisogno” ed eleggeva gli esattori del testatico. Altri uffidelle comunità erano quelli del console, del corrierdell’“allevatrice” e del campanaro (Risposte ai ques1804).

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Castel d’Ario

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comune di Castellaro. 139

1798 maggio - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Castellaro con Pam-puro e Villagrossa era inserito nel distretto di Castellaro,contrasseganto dal numero 13, del dipartimento del Mincioed era sede della municipalità del distretto.

comune di Castellaro. 140

1798 settembre - 1803

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settembre1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la compagine terri-toriale di Castellaro con Susano, Pampuro, Belgioioso, Po-melon, Villagrossa, Bonferraro, Fattole, Moradega, Sorgà,Ponte, Possaro, Roncalevà, Nogara, Campalan, Curalta eFagnano risultava aggregata al distretto V di Castellaro deldipartimento del Mincio ed era sede della municipalità deldistretto. Il referente amministrativo cambiava ancora nel1801, quando, dopo la dipartimentazione della RepubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), lastessa unità amministrativa entrava a far parte del distrettoI di Mantova del dipartimento del Mincio, mentre l’impian-to amministrativo variava nel 1802, con la distinzione deicomuni in classi (legge 24 luglio 1802).

comune di Castellaro. 141

1803 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il comune di Castellarocon Susano, Villagrossa e Pampuro veniva inserito nel di-stretto I di Mantova, mentre nel 1805, in conseguenza dellanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), entrava a far parte del cantone I di Mantovadel distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo nel 1805 al comune di Castel-laro veniva attribuita la classe III in base ai suoi 2.240 abi-tanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Castellaro. 142

1816 - 1844

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Castellaro con Pampuro venivainserita nel distretto I di Mantova della provincia di Manto-va.

comune di Castellaro. 143

1844 - 1867

Per ordinanza dell’Imperial Regia Amministrazione ge-nerale del censo dell’8 novembre 1844, la “frazione diPampuro si leva da Castellaro e va ad essere aggregata alcomune di Sorgà” (Bettoni 1992). Ridefinita la propriacompagine territorale, in seguito alla ridistrettuazione dellamedesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853), il comune risultava costituito da Castellaro con lafrazione di Villagrossa e Suzzaro ed incluso nel distretto Idi Mantova, con una popolazione di 2.114 abitanti, aventeconvocato generale. Nel 1867 Castellaro cambiava deno-minazione in Castel d’Ario.

comune di Castel d’Ario. 1441867 - 1868

Già denominato Castellaro, dal 1867 cambia denomizione in Castel d’Ario. Inserito nel distretto I di Mantovdella provincia di Mantova, con la ricostituzione della stesa provincia del 1868 (legge 9 febbraio 1868, n. 4322)comune di Castel d’Ario veniva inserito nel distretto I Mantova del circondario unico di Mantova, con una poplazione di 2.332 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 42e decreto 8 marzo 1868, n. 4289).

distretto di Castellaro. 1451798 maggio - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Mincio per effetto della legge del 26 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il distredi Castellaro, contrassegnato dal numero 13, era compdalle comunità di Castellaro con Pampuro e VillagrossBonferraro con tre Fattole e Moradega; Sorgà; Ponte Psaro con Gamedon; Roncalevà; Nogara; Campalan; Pietro in Valle con Albaria; Pradelle di Gazzo; Gazzo; Vlimpenta con Pradello.

distretto V di Castellaro. 1461798 settembre - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento dMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anVII), il distretto V di Castellaro era costituito dalle comuntà di Castellaro con Susano, Pampuro, Belgioioso, Pomlon, Villagrossa, Bonferraro, Fattole, Moradega, SorgPonte, Possano, Roncalevà, Nogara, Campalan, CurFagnano; Due Castelli; Bigarello con Stradello, BazzSanguinetto con Concamarise, Asparè, Casaleone e Snenza.

feudo di Castellaro. 1471082 - 1796

Nel 1082, per ricompensarlo dei servigi prestati, l’impratore Enrico IV concesse al vescovo principe di Trentofeudo di Castellaro, con le corti di Susano, Pampuro, Calerio e Villagrossa. Dal 1275 il vescovo di Trento subinfedarono con regolarità il feudo prima ai Bonacolsi e poiGonzaga, fino al 15 luglio 1702, quando il duca di Mantoveniva dichiarato “fellone” e quindi decaduto dal feudo, berando i sudditi dal vincolo di ubbidienza, sottoposall’amministrazione di un governatore. Nel 1708 venivanominati dei commissari plenipotenziari per Castellaro cil compito di prendere possesso del feudo e ricevere il gramento dei sudditi, disponendo che le cause civili e pependenti fossero discusse dal vicario di castellaro, con psibilità di appello al vescovo di Trento e che le imposte fosero pagate alla mensa vescovile di Trento, compiendo la definitiva devoluzione del feudo al proprio direttario. seguito, dopo una vertenza con i mantovani circa la giusdizione del feudo, venne ripristinato il governo diretto dla chiesa di Trento sul feudo, che venne ceduto il 28 otto1796 alla repubblica Cisalpina (Gobio Casali 1988; Ferr1992).

feudo di Castellaro. vicariato di Castellaro. 148sec. XVI - 1796

Si ha notizia della presenza di un vicario a Castellaro, andenominazione di Castel d’Ario, negli anni immediatamenseguenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta 1530 (Mantova 1958-1963). Un vicario, che giudicava nel cile e nel penale, era presente a Castellaro anche dopo la de

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Castel Goffredo

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zione del feudo al vescovo di Trento nel 1708 (Gobio Casali1988).

arch. Risposte ai quesiti 1804: Risposte ai 47 quesiti dell’uf-ficio del censo di Mantova, in ASMn, Archivio del cata-sto teresiano, Censo, Risposte ai 47 quesiti dell’ufficiodel censo di Mantova, bb. 846.

bibl. Bettoni 1992: I. Bettoni, Perdita di un’isola: storia diuna mutazione morfologica e sintomo d’un governo trop-po lontano in Castel d’Ario. Ambiente naturale e storia,Castel d’Ario, 1992; Ferrari 1992: D. Ferrari, Il feudo diCastellaro nei documenti d’archivio (secc. XI-XVIII) inCastel d’Ario. Ambiente naturale e storia, Castel d’Ario,1992; Gobio Casali 1988: F. Gobio Casali, Il feudo diCastellaro: una guerra fredda avanti lettera in C. M.Belfanti, F. Fantini D’Onofrio, D. Ferrari (a cura di),Guerre, stati e città. Mantova e l’Italia padana dal sec.XIII al XIX, Mantova, 1988.

CASTEL GOFFREDO

cantone III di Castel Goffredo. 1491805 - 1816

Inserito nel distretto III di Castiglione del dipartimentodel Mincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decreto 8giugno 1805), il cantone III di Castel Goffredo era costitu-ito dai seguenti comuni: Castel Goffredo con Bocchere;Ceresara con Sammartino Gusnago, Villa Cappella; Piube-ga con Cassiano; Asola con Castelnovo; Casalmoro conCasalpoglio ed Acqua Fredda; Casaloldo; con una popola-zione complessiva di 12.412 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone III di Ca-stel Goffredo del distretto III di Castigl ione deldipartimento del Mincio era costituito dai seguenti comunidenominativi: Castel Goffredo; Ceresara; Piubega; Asola;Casalmoro; Casaloldo; per una popolazione complessiva di12.716 abitanti.

commissario di Castel Goffredo. 150sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aCastel Goffredo risalgono agli anni precedenti alla sua ag-gregazione al ducato di Mantova, avvenuta nel 1602 (In-ventario 1995).

comune di Castel Goffredo. 151sec. XIV - 1784

La prima testimonianza dell’organizzazione della comu-nità di Castel Goffredo, con un “consilio comunis”, un “mi-nisterialis”, un “masario” e un “notario”, è una procura no-tarile del 1337, data a tre rappresentanti del comune perl’accettazione della giurisdizione del comune di Mantovasul territorio castellano (Berselli 1978). In questa occasioneCastel Goffredo usciva dal distretto bresciano e veniva uni-to per la prima volta a quello mantovano. Questa situazionepermaneva per poco più di un decennio, dopo di che CastelGoffredo veniva ricongiunto al territorio bresciano, cometestimonia l’estimo visconteo del 1385, che lo poneva nella“quadra de Monteclaro et de Castro Zuffredo” (Valentini1898). Dal 1404 Castel Goffredo, riunito momentaneamen-te allo stato gonzaghesco, ne veniva in seguito disaggrega-to, subendo le alterne fortune dei Visconti, dei Malatesta,

dei Gonzaga e della Repubblica di Venezia, la cui domizione si protrasse tra il 1439 e il 1441 e durante la quvennero concessi alla comunità diversi privilegi. Nel 14(pace di Cremona del 20 novembre 1441, detta anche pdi Cavriana), Castel Goffredo veniva definitivamente riunto allo stato gonzaghesco. Come territorio di nuova acqsizione e rientrando fra quei possedimenti che costituivail cosiddetto “mantovano nuovo”, Castel Goffredo, dotadi autonomia statutaria, venne assegnato alternativamal ramo principale e alle linee cadette dei Gonzaga, dinendo sede di marchesato nel sec. XVI, e fu reintegratoducato mantovano agli inizi del seicento. Circa la giuriszione amministrativa a cui era soggetto, nel 1750 per il pno de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantov(piano 15 marzo 1750), Castel Goffredo era sede di pretcome nel 1772, in seguito al piano delle preture mantov(piano 4 febbraio 1772), ovvero come nel 1782, dopocompartimento territoriale delle preture dello stato di Matova (nuovo piano 22 gennaio 1782), quando comparCastel Goffredo con Bocchere.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comutà di Castel Goffredo era “di 3.000 circa e di queste vesono 600 circa di collettabili (Risposte ai quesiti 1771777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, la comunità di CasGoffredo possedeva quattro mulini e una macina da odue “abitazioni ad uso di osteria”, la casa del “pubblico store”, la “sala … per le unioni del consiglio” della comunità, e diverse altre case e palazzi usate dai funzionarimunitativi o sedi del macello, della spezieria, del montepietà e delle prigioni. Aveva diverse “pezze di terra allivelate o sia date ad invesitura parte affrancabili e parte petue a diversi particolari”, oltre a crediti e capitali attivi. Posedeva ancora il monte di pietà, il “gius dell’acqua del vaGambino”, il “gius privativo” della specieria e il diritto dimercato settimanale e della fiera annuale (Risposte ai qsiti, 1772-1777).

Durante il sec. XVI l’organizzazione della comunità apariva ordinata in organi ed uffici, caratterizzati da denomnazioni e competenze non sistematicamente definite. L’togoverno comunitario si esprimeva in organi collegiacome la vicinia, il consiglio generale, detto anche consiggrosso e composto da trenta membri, il consiglio speciaformato da ventuno membri, e in magistrature individuacome i ragionati, il massaro, il notaio, il ministeriale, i sindaci e i procuratori, gli estimatori dei danni, i dugalieri e ganziani (Bonfiglio 1922; Berselli 1978). A partire dal secento l’organizzazione della comunità, il cui territorio rsultava diviso in cinque quartieri (Borgo, Picaloca, PovinPoncarali, Selvole), si trasformava e scomparivano il cosiglio generale e il consiglio speciale, sostituiti dal “conslio comunis et hominum Castrigufredi”, variavano le competenze della vicinia e si definivano meglio le funziodelle altre magistrature. Accanto ai principali organi decomunità, vicinia, consiglio, vi erano altre magistrature nomina consigliare, ad essi subordinati, come i ragionareggenti, il massaro, incaricato dell’esazione delle entradel pagamento delle spese comunitative “ed in generemaneggio del danaro”, o come i dugalieri, chiamati ancconsoli o anziani. Vi erano inoltre i campari, uno per qutiere, che erano preposti alla sorveglianza delle campagcon il compito di denunciare i danni campestri agli estimtori dei danni, due per quartiere, che quantificavano in naro la perdita. I due sindaci in veste di procuratori legrappresentavano gli interessi legali della comunità. Al

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cariche comunitative erano quelle del cancelliere, respon-sabile tra l’altro della conservazione dell’archivio comuni-tativo e quello dei “rogiti dei defunti notari”, dei quattroministeriali o borovari, banditori degli ordini e delle gride,con compiti anche di pubblico ufficiale di giustizia, del pe-satore pubblico e dei cavalieri di piazza, detti anche depu-tati all’annona o alle vettovaglie. Il governo della comunitàesercitava il controllo sulla gestione della spezieria comu-nitaiva e del monte di pietà mediante la nomina rispettiva-mente dei deputati alla specieria e dei deputati al sacromonte di pietà. Dal 1774 questa organizzazione della co-munità veniva modificata da una serie di disposizioni chene mutavano profondamente l’assetto istituzionale ed orga-nizzativo, introducendo nuove norme relative alle compe-tenze della vicinia, che viene uniformata al “mantovanovecchio”, stabilendo le modalità per distribuire ai reggenti“le incombenze comunitative”, e precisando le incombenzecontabili del ragionato e del massoro (Inventario 1995).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, si sa che la comunità riconoseva un annuo onorarioal pretore, al barigello e fanti, al tenente di campagna diMantova, al procuratore in Mantova, al corriere, ai deputatiper la nota ossia descrizione delle teste collettabili, al torre-giano, al levamantici, al “tappeziere” della chiesa parroc-chiale, al maestro di scuola, all’organista (Risposte ai que-siti, 1772-1777).

comune di Castel Goffredo. consiglio. 152sec. XVI - 1774

Eletto dalla vicinia, formato da trenta membri, convocato perla prima volta il 3 gennaio di ogni anno e presieduto anch’essodal pretore o da un suo delegato, dopo il giuramento dei consi-glieri, il consiglio esaminava e discuteva le proposte fatte in vi-cinia. In seguito assegnava tra i suoi componenti, con elezionea scrutinio, i principali incarichi e compiti nei vari settori di per-tinenza della comunità. Espletate queste incombenze che si ri-presentavano all’inizio di ogni anno, il consiglio si riunisce concadenza bimensile per amministrare la comunità (Inventario1995).

comune di Castel Goffredo. consiglio generale. 153sec. XIV - sec. XV

Nominato dalla vicinia della comunità il 1° gennaio di ognianno, il consiglio generale, detto anche consiglio grosso, eracomposto da trenta membri e deliberava sugli aspetti più impor-tanti della vita amministrativa della comunità. Nel corsodell’anno di riuniva talvolta in seduta comune con il consigliospeciale (Inventario 1995).

comune di Castel Goffredo. dugalieri. 154sec. XIV - 1784

Nominati dal consiglio, i dugalieri, chiamati anche consoli oanziani, avevano funzioni di controllo dell’ordine pubblico neicinque quartieri della comunità. Eletti nel numero variabile diuno o due per ogni quartiere, curavano “la conservazione dellestrade, dugali, fossi, ponti e chiaviche; sorvegliavano anche i ta-vernieri o venditori di vino al minuto”. Avevano l’obbligo dinotificare al pretore (ovvero al giudice dei malefici) o podestàepisodi (omicidi, percosse, ferimenti, ecc.) che turbino l’ordinee la sicurezza pubblica (Inventario 1995).

comune di Castel Goffredo. reggenti. 155sec. XIV - 1774

Tra le cariche principali di nomina del consiglio vi era quelladei reggenti o ragionati, il cui numero variava da tre a cinque,con facoltà “di riunire il consiglio, dare esecuzione alle deliberee compiere, in genere, gli atti di amministrazione”, come esa-minare i libri contabli ovvero gestire le entrate ed uscite dellacomunità, demandando l’esecuzione pratica delle esazioni almassaro. Ad essi il consiglio della comunità poteva delegare il

compito di ricercare e nominare una persona idonea per unarica rimasta vacante (Inventario 1995).

comune di Castel Goffredo. reggenza. 1561774 - 1784

Nel 1774 veniva stabilito che la vicinia eleggesse voti segr“in vece del consiglio di trenta reggenti, sei deputati stabili dmeglio possidenti”. Si precisava inoltre che “si doveranno stribuire a rispettivi attuali reggenti le incombenze comunitave”, stabilendo riunioni settimanali della “reggenza”, i modper approvare le deliberazioni della stessa e precisando“tutti gli ordini de’ tribunali dovranno proporsi in piena reggenza e se ne dovrà assicurare l’esecuzione” (Inventario 1995)

comune di Castel Goffredo. vicinia. 157sec. XIV - 1784

Nel corso dell’ultimo trentennio del ’400 la vicinia della comunità di Castel Goffredo, costituita da tutti i capifamiglia, vniva convocata il 1° gennaio di ogno anno, “a sono campaninpoi a voce di ministeriali, secondo il consueto, sotto la salala residentia” del commissario o vicario che presiedeva l’asemblea, per nominare le magistrature comunali, secondo laguente procedura: sorteggiati tre soggetti tra tutti i partecipaall’assemblea, a cui “tria grana nigra pervenerunt”, questi elgevano altre cinque persone, “quibus data fuit auctoritas egendi” il consiglio generale, il consiglio speciale e i funzionacomunitaivi, ai quali, sciolta la vicinia, era demandata l’ammnistrazione della comunità nel corso dell’anno. A partire d’600 variarono le competenze della vicinia e l’iter proceduradella nomina dei funzionari. Convocata all’inizio di ogni anne presieduta dal pretore, l’assemblea trattava dapprima le poste formulate dagli astanti “per l’utile della comunità”, quindi eleggeva il consiglio secondo la seguente consuetudinepretore, chiamati i capofamiglia che compongono la vicin“per ordinem ut libro extimi generalis”, sorteggiava tre persona cui veniva delegata la facoltà di scegliere “quinque viroognuno dei quali, a loro volta, doveva eleggere altri cinque csiglieri a testa, per un totale di trenta membri, che costituivail consiglio della comunità di Castel Goffredo. Nel 1774 venivstabilito che la vicinia dovesse essere formata dai “capo faglia e che la elezione cada a voti segreti in persone robe epossidenti”, riducendo il consiglio da trenta a sei membri (Iventario 1995; Bonfiglio 1922; Berselli 1978).

comune di Castel Goffredo. 1581784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Castel Goffredo, che aggregava Bchere, veniva inserito nel distretto VI di Castel GoffredNel 1786 in seguito alla distrettuazione della provincia Mantova la stessa compagine territoriale risultava compsa nella delegazione VI del distretto di Castel Goffre(compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre 1791 faceva parte del distretto VI di Castel Goffredo per fetto del piano di sistemazione dell’amministrazione publica della città e provincia di Mantova (piano 24 genna1791).

comune di Castel Goffredo. 1591798 marzo - 1798 settembre

Inserito nel dipartimento del Benaco, nella ripartiziondel dipartimento del Benaco del 1 marzo 1798 (leggeventoso anno VI), il comune di Castel Goffredo non compariva, anche se il suo territorio era compreso nella sudta circoscrizione, che “resta fra la Chiesa sino al suo sbonell’Olio, l’Adice, il Lago di Garda ed una linea da condusi dallo sbocco della Chiesa nell’Olio fino al Ronco”, comrecita la legge del 3 novembre 1797 (legge 13 brumale aVI; vedi anche ASMn, Dipartimento del Benaco, 1791798, nn. 17-18).

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comune di Castel Goffredo. 1601798 settembre - 1803

Variato nella composizione territoriale con la separazio-ne del “comunello” di Bocchere, temporaneamente aggre-gato al comune di Ceresara, il comune di Castel Goffredoera inserito nel distretto IX di Asola del dipartimento delMincio in base alla legge del 26 settembre 1798 (legge 5vendemmiale anno VII), ed era unito quindi alla relativamunicipalità del distretto. Con il ripristino del dipartimentodel Mincio in conseguenza della dipartimentazione dellarepubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorileanno IX), seguita al ritorno delle armate austro - russe inLombardia, quando il territorio comunale veniva rioccupa-to dagli austro - russi tra l’aprile 1799 e l’ottobre 1800 (In-ventario 1995), Castel Goffredo entrava a far parte del di-stretto IV di Castiglione delle Stiviere, mentre l’impiantoamministrativo variava nel 1802, con la distinzione dei co-muni in classi (legge 24 luglio 1802).

comune di Castel Goffredo. 1611803 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il comune di CastelGoffredo, riaggregato il “comunello” di Bocchere, già attri-buito al comune di Ceresara, veniva inserito nel distretto IIdi Castiglione delle Stiviere in base alla legge 2 luglio1804, mentre nel 1805, in conseguenza della nuova distret-tuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno1805), veniva incluso nel cantone III di Castel Goffredo deldistretto III di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano istituzionale nel 1805 al comune di Castel Gof-fredo veniva attribuita la classe III in base ai suoi 2.974 abi-tanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Castel Goffredo. 1621816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Castel Goffredo con Bocchere veniva inserito neldistretto VI di Castel Goffredo della provincia di Mantova.In seguito alla ridistrettuazione della medesima provinciadel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), Castel Goffredocon la frazione di Bocchere risultava far parte del distrettoV di Asola, con una popolazione di 3.677 abitanti, aventeconsiglio comunale, senza ufficio proprio. Con il nuovo or-dinamento comunale e provinciale del 1859 (legge 23 otto-bre 1859), il comune di Castel Goffredo, con una popola-zione di 3.871 abitanti, era attribuito al mandamento III diAsola del circondario V di Castiglione della provincia diBrescia, sino al 1868, quando, con la ricostituzione dellaprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), ve-niva inserito nel distretto VI di Asola del circondario unicodi Mantova, con una popolazione di 3.725 abitanti (decreto9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).Dal 1873 aggregava definitivamente il cessato comune diCasalpoglio.

distretto VI di Castel Goffredo. 1631784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784), ildistretto VI di Castel Goffredo era costituito da Castel Gof-fredo con Bocchere; Ceresara con Sammartino Gusnago;Piubega con San Cassiano.

distretto di Castel Goffredo, delegazione VI. 1641786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Castel Goffredo, delegazione VI della provincdi Mantova, era formato da Castel Goffredo con BoccheCeresara con Sammartino Gusnago; Piubega con San siano.

distretto VI di Castel Goffredo. 1651791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto VI di CasGoffredo della provincia di Mantova era formato da CasGoffredo con Bocchere; Ceresara con Sammartino; Piuga con San Cassiano.

distretto VI di Castel Goffredo. 1661816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto VI di Castel Goffredo della provincia di Mantova rsultava costituito dai seguenti comuni: Castel Goffredo cBocchere; Ceresara con San Martino Gusnago; Piubcon San Cassiano. Nel 1853 Castel Goffredo veniva aggato al distretto V di Asola della provincia di Mantova (rsoluzione 28 gennaio 1853).

feudo di Castel Goffredo. 1671511 - 1602

Già appartenente alla giurisdizione bresciana, aggregal mantovano in modo definitivo dal 1441, assegnato 1444 al 1466 ad Alessandro Gonzaga in seguito alla dsione del marchesato di Mantova, nel 1478 Castel Goffreinsieme a Castiglione delle Stiviere, Ostiano, RedondesCanneto e Solferino, venne assegnato in consignoria aitelli Ludovico, protonotario apostolico, e Rodolfo Gonzaga. Questi l’anno successivo sciolsero la consignoria e stel Goffredo con Redondesco ed Ostiano venne assega Ludovico. Alla sua morte, avvenuta nel 1511, Castel Gfredo pervenne al nipote Luigi Gonzaga, figlio di Rodolfche aveva avuto alla morte del padre nel 1494, il domidi Castiglione e Solferino. Luigi Gonzaga, che ottenne l’ivestitura imperiale dei suoi domini nel 1515, riconfermanel 1521, eleggeva a sua dimora Castel Goffredo, il “cenpiù importante del piccolo feudo”. Alla sua morte nel 154veniva attuata una ulteriore divisione del feudo fra i suoigli, sancita nel 1559 con l’investitura imperiale, assegnado Castel Goffredo ad Alfonso, il primogenito, Castigliondelle Stiviere a Ferrante e Solferino ad Orazio. Alfonso rse il feudo fino al 1592, quando venne assassinato e ildominio usurpato da parte del nipote Rodolfo, marcheseCastiglione, a sua volta vittima di un attentato mortale l’ano successivo a Castel Goffredo. Il feudo, occupato datruppe del duca di Mantova, divenne oggetto della vertetra questi e il nuovo marchese di Castiglione, risolta contransazione del 1602, con la quale si stabiliva l’aggregazne del feudo di Castel Goffredo al ducato di Mantova ecessione in contropartita di Medole e dei diritti sulla rocdi Solferino al marchesato di Castiglione delle Stiviere (Iventario 1995; Marocchi 1984; Marocchi 1990; Navarri1983-1984; Scardovelli 1890; Sommi Picenardi 1864).

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podestà di Castel Goffredo. 168sec. XVII - 1750

Attivo già dal 1590, quando era nominato dalla comunità(Mozzarelli 1987), il podestà e/o pretore di Castel Goffredosvolgeva funzioni amministrative e giudiziarie, definite nel“liber privilegiorum comunitatis Castrigufredi”. Nominatoogni due anni dal duca di Mantova, scegliendo da una ternadi nomi proposta dalla comunità, la quale doveva garantir-gli l’onorario annuo, il podestà e/o pretore doveva presie-dere la vicinia e il consigli della comunità, ed era titolare diun ufficio giudiziario di prima istanza, con potestà di “me-rum et mixtum imperium”, che “tam in civilibus quam incriminalibus usque ad quamcumque summam iusdicat”,prevedendo l’eventuale ricorso in appello al senato di Man-tova. Inoltre poteva servirsi nello svolgimento della sua at-tività solo di notai, procuratori del fisco e avvocati scelti traquelli di Castel Goffredo, che dovevano essere tuttavia elet-ti e confermati dal governo centrale e muniti di apposita pa-tente rilasciata dalla cancelleria ducale. La giurisdizione ci-vile e criminale del pretore “perpetuo esse debeat divisa etseparata ab omni et quacumque alia iurisdictione”, stabi-lendo la competenza esclusiva del pretore e del tribunale diCastel Goffredo sul suo territorio e sui suoi “homines”, chenon potevano essere costretti a comparire davanti a nessunaltro giudice e che i prigionieri non potevano essere con-dotti a Mantova o in nessun altro luogo, eccetto “in casucriminis lesae maiestatis”. Il pretore “secundum statuta eiu-sdem oppidi, quae nunc sunt et in dicto oppido servantur,ius reddat”, precisando che in difetto di essi si ricorra aglistatuti di Mantova, prima di ricorrere al diritto comune (In-ventario 1995; Specificazione 1737).

pretura di Castel Goffredo. 1691750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dimero e misto imperio di Castel Goffredo, aveva competen-za su Castel Goffredo e Piubega.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Castel Goffredo esercitava lapropria autorità sul territorio di Castel Goffredo, Piubega,San Fermo, Redondesco, Mariana, Guidizzolo, Birbesi,Bocchere, Ceresara, Cappella, San Martino, con una curiaformata, oltre che dal pretore, da un attuario, un coadiutore,un barigello e quattro fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Castel Goffredo ave-va giurisdizione su Castel Goffredo con Bocchere; Ceresa-ra con Sammartino Gusnago; Piubega con San Cassiano.

bibl. Berselli 1978: C. Berselli, Castelgoffredo nella storia,Mantova, 1978; Bonfiglio 1922: F. Bonfiglio, Notiziestoriche di Castel Goffredo, Brescia, 1922; Inventario1995: G. Cobelli (a cura di), Archivio storico del comunedi castel Goffredo: inventario della sezione anteriore al1870, Canneto sull’Oglio, 1995; Marocchi 1984: M.Marocchi, Storia di Solferino, Solferino, 1984, prima ri-stampa 1993; Marocchi 1990: M. Marocchi, I Gonzagadi Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e privatedel casatodi San Luigi, Castiglione delle Stiviere, 1990;Navarrini 1983-1984: R. Navarrini, L’archivio pubblicodel principato di Castel Goffredo, “Il Tartarello”, n. 2, 3,4 del 1983; n. 2 del 1984; Scardovelli 1890: G. Scardo-velli, Luigi, Alfonso e Rodolfo Gonzaga, marchesi di Ca-stelgoffredo, Bologna, 1890; Sommi Picenardi 1864: G.

Sommi Picenardi, Castelgoffredo e i Gonzaga, Milano,1864; Valentini 1898: A. Valentini, Gli statuti di Bresciadei secoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Vene-zia, Visentini, 1898.

CASTELBELFORTE

castellano di Castelbelforte. 170sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoCastelbelforte risalgono agli anni immediatamente seguti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963).

commissario di Due Castelli. 171sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737 risulta che Due Castelli era sedecommissario, che aveva giurisdizione su Castel Bonafie Castelbelforte (Specificazione 1737; cfr Galli 19??).

comune di Castel Bonafisso. 172sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiervecchio di Mantova, “Castrum Bonefixum” insieme a Cstelbelforte era denominato anticamente Due Castelli. Cquesto toponimo era denominata una sede di vicariato nanni immediatamente seguenti alla erezione del ducatMantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963), coera indicata una sede di pretura nel 1750, dopo il pianotribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 1marzo 1750), e nel 1772, in seguito al piano delle pretmantovane (piano 4 febbraio 1772). Nel 1782 invece, doil compartimento territoriale delle preture dello stato Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), Castel Bonafissede di vice-gerente, compare unito a Castelbelforte, sgetto alla giurisdizione dalla pretura di Roverbella.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, negli anni settanta del settecento Castel Bonafi“fa comune da sé, non ha comunetto aggregato, nè aptengono allo stesso terreni situati in diverso comune” (Rsposte ai quesiti, 1772-1777).

Sempre dalle rsposte ai 47 quesiti, si sa che negli asettanta del settecento i principali organi di autogoverdella comunità di Castel Bonafisso erano la vicinia, celeggeva due deputati o reggenti, che “invigilano alla di amministrazione diurna” e il massaro. Questi veniva nomnato dopo aver prestato adeguata “sigurtà, nella “pubbvicinia d’elezione, la quale suole precedere di qualcmese la vicinia delle tasse”, ed era incaricato di riscuoti “carichi pubblici”, che scadevano regolarmente al temdelle “gallette”. La vicinia inoltre, convocata annualmenalla presenza di un notaio con funzioni di cancelliere, fava il “riparto dei carichi”. La comunità riconosceva un onrario al console di ogni mese, al corriere di ogni mesepretore per le vicinie ordinarie, al procuratore, al notaio cassiste alle vicinie, al tenente di campagna (Rispostequesiti 1772-1777).

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comune di Castelbelforte. 173sec. XIV - 1784

Castelbelforte e Castel Bonafisso erano denominati anti-camente Due Castelli. Con questo toponimo era indicata lasede di un vicariato negli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530(Mantova 1958-1963), come era chiamata la sede di unapretura nel 1750, dopo il piano de’ tribunali ed uffici dellacittà e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), e nel1772, in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772). Nel 1782 invece, dopo il compartimentoterritoriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo pia-no 22 gennaio 1782), compare la denominazione di Castel-belforte con Castel Bonafisso, sede di vice-gerente, dipen-dente dalla pretura di Roverbella.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento Castelbelforte “facomune da sè, non ha comunetto aggregato, nè appartengo-no al suo territorio altri terreni situati in diverso comune”(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, negli anni settanta delsettecento la comunità di Castelbelforte era proprietaria didue pezze di terra, date in affitto, e del “gius dell’affittodell’osteria” (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento i principali organidi autogoverno della comunità di Castelbelforte erano la vi-cinia, che eleggeva tre deputati o reggenti, che erano “gliuffiziali incumbenti all’amministrazione diurna de’ suoi af-fari”, e il massaro, che era “quello che dai comunisti riscuo-te attualmente i carichi pubblici”, che scadevano “regolar-mente per le gallette”. I tre depuati e il massaro formavanola reggenza della comunità. In vicinia, convocata annual-mente, si faceva inoltre il “riparto dei carichi”. La comunitàriconosceva un onorario al console mensile, al corriere, alpodestà, al provveditore all’annona, al procuratore dellacomunità, ai deputati per l’assistenza a conti per testa, alnotaro per vicinia, al campanaro (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Castelbelforte. 1741784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Castelbelforte con Castel Bonafisso ve-niva inserito nel distretto III di Roverbella. Nel 1786 in se-guito alla distrettuazione della provincia di Mantova lastessa compagine territoriale risultava compresa nella dele-gazione III del distretto di Roverbella (compartimento ter-ritoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva partedel distretto III di Roverbella per effetto del piano di siste-mazione dell’amministrazione pubblica della città e pro-vincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Castelbelforte. 1751798 maggio - 1810

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Castelbelforte conCastel Bonafisso era inserito nel distretto VII di Roverbelladel dipartimento del Mincio, ed era unito quindi alla muni-cpalità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con ladivisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmialeanno VII), la stessa compagine territoriale, denominataDue Castelli, era aggregata al distretto V di Castellaro deldipartimento del Mincio. Il referente amministrativo cam-

biava ancora nel 1801, quando, dopo la dipartimentazidella repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge fiorile anno IX), il comune di Due Castelli entrava a far pate del distretto I di Mantova del dipartimento del Minciodove permaneva sino al 1805 (decreto 8 giugno 180quando veniva compreso nel cantone II di Roverbella, sepre del distretto I di Mantova del dipartimento del Mincio

Sul piano amministrativo, l’organizzazione comunale Castelbelforte variava nel 1802, con la distinzione dei cmuni in classi (legge 24 luglio 1802), e nel 1805 gli veniattribuita la classe III in base ai suoi 1.269 abitanti (decr8 giugno 1805).

comune di Castelbelforte. 1761810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomnativo di III classe di Castel Belforte, che compare nenuova denominazione Castelbelforte, concentrava il comne di Bigarello, e veniva incluso nel cantone I di Mantodel distretto I di Mantova.

comune di Castelbelforte. 1771816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Castelbelforte con Castel Bonafisso veniva insto nel distretto III di Roverbella della provincia di MantovaIn seguito alla ridistrettuazione della medesima provindel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Cstelbelforte, con la frazione di Castel Bonafisso risultafar parte del distretto I di Mantova, con una popolazione1.916 abitanti, avente consiglio comunale, senza uffiproprio. In questa situazione il comune di Castelbelfopermaneva sino al 1868, quando, con la ricostituzione dprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), vniva inserito nel distretto I di Mantova del circondario unco di Mantova, con una popolazione di 2.200 abitanti (dcreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 18684289).

pretura di Due Castelli. 1781750 - 1782

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturalimitata giurisdizione di Due Castelli, aveva competenzaDue Castelli, Bigarello, San Giorgio.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (pianfebbraio 1772), la pretura di Due Castelli esercitava la ppria autorità sul territorio di Villimpenta, Pradello, Belforte, Bonafisso, Bigarello, Bazza, Stradello, Castiglione, Rverbella, Pellaloco, Canedole, Malavicina, San BriziRuta, Pero, Marengo, con una curia formata, oltre che pretore, da un attuario, un coadiutore, un barigello e quafanti.

In seguito al nuovo piano delle preture mantovane 1782 (piano 22 gennaio 1782), Due Castelli, ossia Casbelforte con Castel Bonafisso, veniva aggregato alla predi Roverbella.

vicariato di Due Castelli. 179sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Due Casteantica denominazione di Castelbelforte e Castel Bonafis

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Castellucchio

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negli anni immediatamente seguenti alla erezione del duca-to di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

vicegerente di Castelbelforte con Castel Bonafisso. 1801782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), Castelbelforte con Castel Bona-fisso, appartenente alla pretura di Roverbella, era sede di unvicegerente.

bibl. Galli 19??: C. Galli, Castelbelforte, Verona, 19??.

CASTELLUCCHIO

capitano del divieto. 181sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Marcaria eCastellucchio costituisse la giurisdizione di un capitano deldivieto (Mantova 1958-1963).

commissario di Castellucchio. 182sec. XVIII

Della “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” de1737 risulta che Castellucchio era sede di uncommissario (Specificazione 1737).

comune di Castellucchio. 183sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiereSan Giacomo di Mantova, “Castelucchum” negli anni im-mediatamente seguenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, era sede di vicariato (Mantova 1958-1963). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cit-tà e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Castelluc-chio era sede di pretura. Nel 1772, in seguito al piano dellepreture mantovane (piano 4 febbraio 1772), il territorio diCastellucchio era soggetto alla giurisdizione della preturadi Bozzolo, mentre nel 1782, dopo il compartimento terri-toriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22gennaio 1782), Castellucchio con Sarginesco, parte diOspitaletto e Gabbiana dipendeva dalla pretura di Marca-ria.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 alla comunità di Castellucchio erano ag-gregato i colonnelli di Sarginesco, Ospitaletto e Gabbiana,“soggetti alle tasse rusticali … e livelli annuali e le solitecontribuzioni” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Nel 1617 la comunità contava 1.629 abitanti (Coniglio1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “sta-to totale delle anime” era di 504 anime “collettabili” (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta delcensimento, nel 1774 la comunità non aveva “entrate pro-prie”, se non la rendita di una casa (Risposte ai quesiti,1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti, risulta che nel 1774 gli organidi autogoverno della comunità erano la vicinia generale, ireggenti e il massaro, che “esige le annue imposte e paga i

rispettivi carichi della medesima, tanto regi che locali”. erano inoltre il console, il corriere e il cancelliere, con fuzioni anche di ragionato e vice gerente, che era tenutol’altro alla cura e conservazione dell’archivio comunitative quello “della abbolita pretura”. La comunità riconosceun onorario anche al pretore, al sattellizio, al sindacoprovveditore, all’orologiaio (Risposte ai quesiti, 17721777).

comune di Castellucchio. vicinia generale. 184sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 la vicinia generale della comunità era convocata onariamente alla fine di aprile di ciascun anno “coll’intervendel pretore” e stabiliva “tutte le taglie ed imposte”. Ogni anneleggeva i sei reggenti, “persone benestanti e possidenti”, erano tenuti all’amministrazione della comunità, e il massa(Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Castellucchio. 1851784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Castellucchio con Sarginesco e porzne dell’Ospitaletto e Gabbiana veniva inserito nel distreVIII di Marcaria. Nel 1786 in seguito alla distrettuaziondella provincia di Mantova la stessa compagine territoririsultava compresa nella delegazione VII del distrettoCurtatone (compartimento territoriale 26 settembre 178mentre nel 1791 faceva parte del distretto VIII di Marcaper effetto del piano di sistemazione dell’amministraziopubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 genaio 1791).

comune di Castellucchio. 1861798 maggio - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Castellucchio coSarginesco e parte dell’Ospitaletto e di Gabbiana venivaserito nel distretto XI di Castellucchio del dipartimento dMincio ed era sede di municipalità. Nell’autunno delstesso anno, con la divisione del 26 settembre 1798 (le5 vendemmiale anno VII), la stessa compagine territoriera aggregata al distretto X di Marcaria del dipartimendel Mincio, con capoluogo Marcaria, sede della municiplità distrettuale. Il referente amministrativo cambiava ancra nel 1801, quando, dopo la dipartimentazione della pubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fioranno IX), Castellucchio veniva compreso nel distretto IMantova del dipartimento del Mincio, e nel 1805, quandin seguito alla nuova distrettuazione del dipartimento dMincio (decreto 8 giugno 1805), veniva inserito nel cantne III di Marcaria del distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 venattribuita al comune di Castellucchio la classe III, in basesuoi 2.790 abitanti (decreto 8 giugno 1805). Successmente nel 1814 variava la classe in II in base ai 3.195 atanti (compartimento 4 luglio 1814).

comune di Castellucchio. 1871816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Castellucchio con Sarginesco e porziodell’Ospitaletto e di Gabbiana veniva incluso nel distreVIII di Marcaria della provincia di Mantova. In seguito all

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Castiglione delle Stiviere

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ridistrettuazione della medesima provincia del 1853 (riso-luzione 28 gennaio 1853) il comune di Castellucchio, conle frazioni di Sarginesco e porzione dell’Ospitaletto e diGabbiana, risultava far parte del distretto I di Mantova, conuna popolazione di 3.632 abitanti, avente consiglio comu-nale, senza ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento co-munale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), ilcomune di Castellucchio , con una popolazione di 3.619abitanti, era attribuito al mandamento IV di Marcaria delcircondario III di Casalmaggiore della provincia di Cremo-na. Nel 1868, con la ricostituzione della provincia di Man-tova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di Castel-lucchio veniva inserito nel distretto I di Mantova delcircondario unico di Mantova, con una popolazione di4.343 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8marzo 1868, n 4289).

pretura di Castellucchio. 1881750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Castellucchio, aveva competenzasu Castellucchio, Rodigo, Curtatone, escluso il colonnellodi Buscoldo, aggregato a Curtatone. In seguito al piano del-le preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), Castelluc-chio veniva aggregato alla pretura di Bozzolo.

vicariato di Castellucchio. 189sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Castellucchionegli anni immediatamente seguenti alla erezione del duca-to di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE

cantone I di Castiglione. 1901805 - 1816

Inserito nel distretto III di Castiglione del dipartimentodel Mincio per effetto del decreto 8 giugno 1805, il cantoneI di Castiglione era costituito dai seguenti comuni: Casti-glione delle Stiviere; Guidizzolo con Birbesi, Rebecco eSalvarizzo; Solferino; Medole; Cavriana con Castelgrimal-do, San Giacomo, Campagnola, Bande e San Cassiano; peruna popolazione complessiva di 11.946 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone I di Ca-stiglione del distretto III di Castiglione del dipartimento delMincio risultava formato dai comuni denominativi: Casti-glione delle Stiviere; Guidizzolo; Medole, Cavriana; Solfe-rino; con la stessa popolazione complessiva di 11.946 abi-tanti.

circondario V di Castiglione. 1911859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale del1859 (legge 23 ottobre 1859), Castiglione era sede del cir-condario V della provincia di Brescia, formato dal manda-mento I di Castiglione, dal mandamento II di Montichiari,dal mandamento III di Asola, dal mandamento IV di Voltae dal mandamento V di Canneto. Nel 1868, con la ricosti-tuzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,

n. 4322), Castiglione diveniva sede del distretto VIII di Cstiglione del circondario unico di Mantova (decreto 9 febraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

comune di Castiglione. 192sec. XIV - 1784

Già parte integrante del distretto bresciano, come temonia l’estimo visconteo del 1385, che lo poneva ne“quadra de Monteclaro et de Castro Zuffredo” (Valenti1898), nel 1404 Castiglione veniva unito allo stato gonzghesco (definitivamente nel 1441), anche se per un quatennio doveva subire le alterne fortune dei Visconti, dMalatesta, della Repubblica di Venezia e dei GonzaCome territorio di nuova acquisizione e rientrando fra qupossedimenti che costituivano il cosiddetto “mantovanuovo”, Castiglione delle Stiviere veniva assegnato altnativamente al ramo principale e alle linee cadette dei Gzaga, e divenne sede di marchesato nel 1559, poi princidal 1610, regolato nel civile e nel criminale secondo gli stuti alessandrini, emanati a metà del XV secolo e in vigofino alle riforme teresiane (Marocchi 1990). Nel 1773principato di Castiglione fu aggregato al mantovano. N1782, dopo il compartimento territoriale delle preture destato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), Casglione era sede di pretura.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, negli anni settanta del settecento lo “stato totale le anime” della cmunità contava circa 6.000 unità (Rispoai quesiti s.d.).

Riguardo all’amministrazione della comunità, il principFrancesco Gonzaga concesse nel 1615 gli ordini per laconduzione. La comunità di Castiglione delle Stiviere dveva essere governata da un consiglio generale, un coglio di governo e un consiglio di governo con l’aggiuntLe altre istituzioni previste, nominate dal consiglio di gverno, erano quelle di uno o due cancellieri, di due consdi tre ragionati, di uno o due massari e di “tutti li mestrache faranno bisogno”. I consoli e i ragionati svolgevanocontrollo sull’attività del massaro, a cui era demandal’amministrazione delle entrate ed uscite della comunitàragionati avevano inoltre l’onere della custodia e conserzione dell’archivio comunitativo. I mestrali o ministeriaavevano tra l’altro il compito di notificare le citazioni e dassistere i consigli alle porte, controllando che nessunoconsiglieri entrasse con armi. Il consiglio di governo poteinoltre nominare i cavalieri sopra le vettovaglie e i cavaliesopra le strade. Tutti i funzionari dovevano prestare giumento nelle mani del principe o di un rappresentante non trattare nè consigliare cosa alcuna contro la persolo stato del principe” (Inventario 1999; Ondei 1968; Marocchi 1991).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, negli anni settanta del settecento, oltre al considi governo e consiglio di governo con l’aggiunta, si aveun altro consiglio della sopraggiunta”, formato dai consglieri del primi due consigli a cui si aggiungevano altri vetiquattro membri (Risposte ai quesiti s.d.).

comune di Castiglione. cancelliere. 193sec. XIV - 1784

Nel 1615 il cancelliere della comunità, nominato dal conglio di governo, doveva assistere ai consigli comunitativi, regendone tutti gli atti relativi. Aveva il compito di convocare consiglio generale e il consiglio di governo con l’aggiunta, ntificando ai consiglieri per mezzo del ministeriale, “l’intimazione della pena”, nel caso non fossero intervenuti. Doveva cu

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Castiglione delle Stiviere

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“la lista delle voci” da sottoporre al consiglio generale. Settima-nalmente doveva infine redarre la lista delle accuse fatte daicampari per essere sottoposta alle risoluzioni del consiglio delgoverno (Inventario 1999).

comune di Castiglione. consiglio del governo. 194sec. XIV - 1784

Nel 1615 il consiglio di governo, al quale interveniva il po-destà con funzioni di presidente, era formato da dodici consi-glieri scelti proporzionalmente fra gli “ordini” del primo, delsecondo e del terzo estimo. Annualmente a natale veniva rinno-vato secondo queste modalità: ciascun consigliere in scadenzaproponeva due nominativi del proprio ordine, dai quali veniva-no scelti nove nuovi consiglieri, ai quali se ne aggiungevano al-tri tre, scelti uno per ordine fra quelli in scadenza, “per instruirei nuovi, avvertendo però di non confirmare l’istesso più d’unavolta immediatamente”. In seguito il consiglio generale confer-mava la nomina dei consiglieri del consiglio di governo. Dopola conferma il consiglio di governo si riuniva per l’elezione delconsiglio di governo con l’aggiunta (Inventario 1999). Il consi-glio di governo si riuniva ordinariamente ogni lunedì (ogni 15giorni nel 1726), anche se poteva essere convocato straordina-riamente previo avviso notificato il giorno precedente dal mini-steriale. Il consiglio del governo oltre alla nomina dei principalifunzionari della comunità, aveva il potere di stipulare i “soliti”affitti e incanti annuali della comunità, garantiti da idonea"si-gurtà”, di approvare le liste settimanali delle spese del massaro,di fare i “calmedranti” delle vettovaglie, di deliberare spese finoa cinquanta scudi. Poteva inoltre “fare le provvisioni intorno aidanni” campestri, rinnovare l’estimo, e intervenire nella forma-zione della “lista delle voci” da sottoporre al consiglio generale(Inventario 1999).

comune di Castiglione. consiglio di governo con l’aggiunta. 195sec. XIV - 1784

Nel 1615 il consiglio di governo con l’aggiunta, al quale in-terveniva il podestà con funzioni di presidente, era formato daidodici membri del consiglio di governo, a cui si aggiungevanoaltri dodici consiglieri. L’“aggiunta” era nominata dal consigliodi governo, che dopo eseere stato confermato dal consiglio ge-nerale, si riuniva per l’elezione del consiglio di governo conl’aggiunta. Il consiglio di governo con l’aggiunta veniva convo-cato previa notificazione inviata dal cancelliere e trasmessa dalmestrale, e deliberava su “tutte le cose che non averà potuto sta-bilire nel consiglio generale”. Poteva determinare l’istituzionedi nuovi “ufficiali” della comunità, di stipulare “nuovi incanti,affitti, condotte, acquisti, alienazioni … che durino più di un an-no”. Aveva il potere di fare nuove obbligazioni e spese fino aquattrocento scudi, previa licenza scritta del principe”. Avevainfine la facoltà di iniziare o proseguire liti (Inventario 1999).

comune di Castiglione. consiglio generale. 196sec. XIV - 1784

Nel 1615 il consiglio generale, a cui doveva intervenire il po-destà con funzioni di presidente, era costituito dai capi famigliae si convocava ordinariamente l’ultimo giorno di ogni anno, epoteva proseguire nei lavori fino al 10 gennaio. Successivamen-te poteva essere riunito solo con la licenza del principe. Oltrealle deliberazioni relative a “quelle cose che pareranno doversifare per benefizio comune”, secondo una “lista delle voci” lettain assemblea dal cancelliere, il consiglio generale poteva deter-minare sull’introduzione di nuovi “comparti”, previa licenzadel principe, secondo le spese da sostenere. Approvava infine lanomina del nuovo consiglio di governo (Inventario 1999). Ne-gli anni ottanta del seicento, la vicinia veniva proibita, sostituita“con un consiglio ristretto”, controllato dal signore (Cremonini1996).

comune di Castiglione. 1971784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Castiglione delle Stiviere veniva inse-

rito nel distretto V di Castiglione delle Stiviere. Nel 1786 seguito alla distrettuazione della provincia di Mantovastessa compagine territoriale risultava compresa nella dgazione V del distretto di Castiglione delle Stiviere (compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 17faceva parte del distretto V di Castiglione delle Stiviere peffetto del piano di sistemazione dell’amministrazionpubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 genaio 1791).

comune di Castiglione. 1981798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Castiglione delle Sviere era inserito nel distretto del dipartimento del Benacontrassegnato dal numero 13, ed era sede di municipcon 5.345 abitanti. Nell’autunno dello stesso anno, condivisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmianno VII), Castiglione delle Stiviere, divenuto sede demunicipalità del distretto, era compreso nel distretto VII Castiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, rdenominato distretto IV di Castiglione delle Stiviere n1801, in seguito alla dipartimentazione della repubblica salpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), e stretto II di Castiglione delle Stiviere nel 1804, in seguialla ridefinizione del dipartimento del Mincio del 1803 dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 18(avviso 9 marzo 1804). Nel 1805, in conseguenza denuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decre8 giugno 1805), Castiglione delle Stiviere si ritrovava insrito nel cantone I di Castiglione delle Stiviere del distretIII di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comne di Castiglione delle Stiviere veniva attribuita la classein base ai suoi 4.894 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Castiglione. 1991816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Cstiglione delle Stiviere veniva inserito nel distretto V di Cstiglione delle Stiviere della provincia di Mantova. In sguito alla ridistrettuazione della medesima provincia d1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Castiglne delle Stiviere, con le frazioni di Grole, Goslini, FontanS. Vigilio, Prede Barche, Astorre e S. Maria, risultava fparte del distretto IV di Castiglione delle Stiviere, con upopolazione di 5.164 abitanti, avente consiglio comunacon ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comunaleprovinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comuneCastiglione delle Stiviere, con una popolazione di 5.2abitanti, era attribuito al mandamento I di Castiglione deStiviere del circondario V di Castiglione delle Stiviere delprovincia di Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostizione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), veniva inserito nel distretto VIII di Castiglione delStiviere del circondario unico di Mantova, con una popozione di 5.705 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 423decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto V di Castiglione. 2001784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto V di Castiglione delle Stiviere era costituito da C

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Castiglione delle Stiviere

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stiglione delle Stiviere; Solferino; Cavriana con Castel Gri-maldo, San Giacomo, Campagnola, Bande, San Cassiano;Guidizzolo con Birbesi, Rebecco, Salvarizzo; Medole.

distretto di Castiglione, delegazione V. 2011786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia diMantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786), ildistretto di Castiglione delle Stiviere, delegazione V dellaprovincia di Mantova, era formato da Castiglione delle Sti-viere; Cavriana con Castel Grimaldo, San Giacomo, Cam-pagnola, Bande e San Cassiano; Guidizzolo con Birbesi,Rebecco e Salvarizzo; Medole; Solferino.

distretto V di Castiglione. 2021791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto V di Casti-glione delle Stiviere della provincia di Mantova era forma-to da Castiglione delle Stiviere; Solferino; Cavriana conCastel Grimaldo, San Giacomo, Campagnola, Bande e SanCassiano; Guidizzolo con Birbesi, Rebecco e Salvarizzo;Medole.

distretto VII di Castiglione. 2031798 - 1799

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto VII di Castiglione delle Stiviere era costi-tuito dalle comunità di Castiglione delle Stiviere; Carpene-dolo; Medole; Cavriana; Solferino; Castellar Lagusello;Pozzolengo; Ponti.

distretto VII di Castiglione. 2041799 - 1801

In seguito alla rettificazione del riparto distrettuale del di-partimento del Mincio del 25 febbraio 1799 (notificazione7 ventoso anno VII), Carpenedolo veniva assegnato al di-partimento del Mella, per cui il ditretto VII di Castiglionedelle Stiviere risultava composto da Castiglione delle Sti-viere, Medole, Cavriana, Solferino, Castellar Lagusello,Pozzolengo, Ponti.

distretto VI di Castiglione. 2051801 - 1803

Per effetto della legge per la divisione della RepubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), ildistretto IV di Castiglione delle Stiviere del VII diparti-mento del Mincio era composto da: Castiglione delle Sti-viere; Medole; Cavriana; Solferino; Pozzolengo; CastellarLagusello; Ponti; Asola; Castelnuovo del Chiese; Piubega;Casaloldo; Casalmoro; Casalpoglio; Acqua Fredda; CastelGoffredo; Volta con Cereta; Guidizzolo con Rebecco, Bir-bissi e Castel Grimaldo; Ceresara con Bocchere e San Mar-tino Gusnago; Monzambano; Pozzolo; Valeggio con Bor-ghetto; Peschiera con Salionze e Paradiso; Goito con Torre,Merlesco, San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Cai-gole, Cerlongo, Vasto, Solarolo, Massimbona e parte dicorte Orsina.

distretto II di Castiglione. 2061804 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del tertorio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 18(Mantova 1958-1963), e dopo il riparto distrettuale depreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804),il distreII di Castiglione delle Stiviere risultava formato dai seguenti comuni: Castiglione delle Stiviere; Solferino; Cvriana con Castelgrimaldo, San Giacomo, CampagnoBande e San Cassiano; Guidizzolo con Birbesi, RebeccSalvarizzo; Volta con Cereta; Castel Goffredo con Bocchre; Medole; Peschiera con Salionze; Monzambano con stellaro Lagusello; Ponti.

distretto III di Castiglione. 2071805 - 1816

Con il decreto 8 giugno 1805 (decreto 8 giugno 1805) lativo alla divisione del dipartimento del Mincio, il distrettIII di Castiglione delle Stiviere risultava formato dai seguenti cantoni: cantone I di Castiglione; cantone II di Goto; cantone III di Castel Goffredo; cantone IV di Cannet

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, i cantoni del distrto III di Castiglione delle Stiviere, erano: cantone I Castiglione; cantone II di Volta; cantone III di Castel Gofredo; cantone IV di Canneto.

distretto V di Castiglione. 2081816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto V di Castiglione delle Stiviere della provincia dMantova risultava costituito dai seguenti comuni: Casglione delle Stiviere; Cavriana con Castel Grimaldo, SGiacomo, Campagnola, Bande e San Cassiano; Guidizzcon Birbesi, Rebecco e Salvarizzo; Medole; Solferino.

distretto IV di Castiglione. 2091853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto IV di Casglione delle Stiviere della provincia di Mantova era compsto dai seguenti comuni: Castiglione delle Stiviere; Cavrna; Guidizzolo; Medole; Solferino.

feudo di Castiglione delle Stiviere. 2101559 - 1773

Già appartenente alla giurisdizione bresciana, aggregal mantovano dal 1404, assegnato dal 1444 al 1466Alessandro Gonzaga in seguito alla divisione del marcsato di Mantova, nel 1478 Solferino insieme a Castel Gfredo, Castiglione delle Stiviere, Ostiano, RedondescCanneto, venne assegnato in consignoria ai fratelli Ludoco, protonotario apostolico, e Rodolfo Gonzaga. Quel’anno successivo sciolsero la consignoria e Castigliodelle Stiviere con Solferino e Luzzara, ottenuta dal marcse di Mantova in cambio di Canneto, toccò a Rodolfo. Asua morte, avvenuta nel 1494, si ebbe la divisione del minio fra i suoi figli, sancita dall’investitura imperiale de1508, e Castiglione delle Stiviere con Solferino fu attributo a Luigi Gonzaga, che nel 1511 ebbe anche Castel Gfredo dallo zio Ludovico. Luigi Gonzaga ottenne l’investtura imperiale dei suoi domini nel 1515, riconfermata n

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1521, ed elesse a sua dimora Castel Goffredo, il “centro piùimportante del piccolo feudo”.

Alla sua morte nel 1549, veniva attuata una ulteriore di-visione del feudo fra i suoi figli, assegnando Castel Goffre-do ad Alfonso, il promogenito, Solferino ad Orazio e Casti-glione delle Stiviere a Ferrante, che diveniva marchese delfeudo di Castiglione, ottenendo l’investitura imperiale nel1559. Nel 1602, contro la cessione del feudo di Castel Gof-fredo al ducato di Mantova, al marchese di Castiglione ve-nivano assegnati il territorio della signoria di Medole e i di-ritti sulla rocca di Solferino, appartenenti in precedenza alduca di Mantova, e nel 1610 gli veniva concesso il titolo diprincipe. Nel 1667, in seguito all’estinzione del ramo pri-mogenito dei Gonzaga di Castiglione, successe alla guidadel feudo il signore di Solferino, portando alla massimaestensione il territorio della signoria, che comprendeva Ca-stiglione delle Stiviere, Medole e Solferino.

Nel 1701 il principe di Castiglione abbandonava i suoidomini e il feudo veniva sequestrato dall’autorità imperia-le, assegnato dal 1707 al governo di un commissario impe-riale. Nel 1773 veniva aggregato al ducato di Mantova (Ma-rocchi 1990).

L’amministrazione del feudo era garantita da una “corte”di funzionari che assecondavano il signore nel governo del-lo stato o da istituzioni che lo supplivano in caso di sua as-senza, come il consiglio istituito nel 1610 in occasione delviaggio in Spagna di Francesco Gonzaga come ambascia-tore cesareo alla corte di Filippo III. La difesa militare dellostato era garantita da diversi capitani delle milizie, costitu-ite dalla fanteria, dalla cavalleria e dalla guardia degli arce-ri, e dal castellano o governatore, che era la più alta caricamilitare dello stato e che doveva occuparsi della difesa delcastello. Fra i diversi ufficiali che prestavano il loro servi-zio, vi era il mastro di casa o maggiordomo, che, a capo del-la servitù, distinta in famiglia superiore e famiglia inferio-re, oltre a curare l’approvvigionamento e il funzionamentodei servizi della corte, doveva sovrintendere alle costruzio-ni e alla manutenzione degli edifici del signore, e alla con-duzione delle sue proprietà. Doveva inoltre vigilare sulle fi-nanze dello stato, facendo un resoconto settimanale deiconti al principe o ad un suo delegato. Vi erano inoltre il te-soriere che aveva gestione dell’erario, il fiscale che curavale entrate del fisco, i mastri di camera, che erano addetti allapersona del principe e della principessa, il prefetto dellepossessioni, che amministrava i beni del principe. Nellacorte inoltre prestavano il loro servizio lo spenditore, il cre-denziere, il dispensiere, gli scalchi, il mastro di cucina, ilcantiniere, il bottigliere, il guardarobiere, il guardiano dellecarceri, il mastro di stalla, l’aio (precettore), il segretario, ilmedico, il chirurgo, il barbiere, il portiere, il sarto, il giar-diniere (Marocchi 1991).

feudo di Castiglione delle Stiviere. consiglio. 211sec. XVII

Nel 610, in occasione del viaggio in Spagna di FrancescoGonzaga, principe di Castiglione delle Stiviere, come amba-sciatore cesareo alla corte di Filippo III, veniva istituito un con-siglio per l’amministrazione del feudo durante l’assenza del si-gnore. Esso era composto da sei membri, che si riunivanonell’anticamera attigua alla sala della rocca e deliberavano amaggioranza, registrando le determinazioni in appositi registricon le relative motivazioni. Nel caso di parità e in occasione diimportanti decisioni, il giudizio del cardinale di Trento, a cuiera stata delegata la vigilanza sul principato, aveva un peso de-terminante. Il consiglio aveva attribuzioni molto ampie e “pote-va emanare proclami e gride, concedeva licenze, controllava le

entrate del dazio, riceveva il denaro dal fiscale, rivedeva i codal tesoriere, vigilava a che il podestà amministrasse rettamla giustizia, curava il mantenimento dell’ordine pubblico” (Marocchi 1991).

mandamento I di Castiglione. 2121859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale d1859 (legge 23 ottobre 1859), Castiglione delle Stiviere sede del mandamento I di Castiglione delle Stiviere del condario V di Castiglione delle Stiviere della provincia Brescia, con giurisdizione sui comuni di Castiglione deStiviere; Cavriana; Guidizzolo; Medole; Solferino; con unpopolazione complessiva di 13.006 abitanti.

Nel 1868, con la ricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Castiglione divensede del distretto VIII di Castiglione delle Stiviere del cicondario unico della provincia di Mantova, con giurisdizione formata da 1. Castiglione delle Stiviere; 2. CavrianaGuidizzolo; 4. Medole; 5. Solferino; con una popolaziondi 13.412 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e creto 8 marzo 1868, n 4289).

podestà di Castiglione. 213sec. XVII

Nominato dal signore di Castiglione delle Stiviere, scetanto fra i “terrieri” che fra i “forestieri”, il podestà di Castiglione delle Stiviere presiedeva i consigli della comunicon facoltà di infliggere pene agli intervenienti che non spettassero le regole prestabilite. Il podestà, oltre a “piantare ogni anno venticinque o trenta mori o più soprarive delle strade del comune”, doveva “tener in filza tuttelettere che gli verranno scritte, con la risposta, che gli dad esse, continenti cosa che tocchi il nostro stato o la conità”, con l’obbligo di consegnarle all’archivio comunitativo alla scadenza del suo mandato (Inventario 1999).

pretura di Castiglione. 2141773 - 1790

In seguito al “piano per l’amministrazione della giustize finanze del principato di Castiglione” del 31 luglio 177si stabiliva che in Castiglione vi fosse un “pretore di mee misto imperio, il quale riunirà in se tutte le prerogativegiurisdizione pel civile e criminale, attribuite al capitano giustizia e podestà di Mantova”. Doveva intervenire inoltalle vicinie comuali, presiedere le “unioni delle confratenite” in qualità di regio assistente, comunicare e pubblicle ordinanze dei tribunali. Era in carica per tre anni ed sggetto a sindacato alla scadenza del mandato. Dovevastinare un vice gerente a Medole e uno a Solferino. Al ptore era assegnato un notaio attuario, un notaio coadiutuno scrittore “pel disimpegno degli atti civili e criminali di tutte le materie appartenenti al suo instituto, colla scodi un bargello e di otto fanti, due dei quali risiederanpresso i rispettivi vice gerenti di Medole e Solferino, dvendo gli altri sei col bargello, dimorare in Castiglione(piano 31 luglio 1773).

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Castiglione avegiurisdizione su Castiglione delle Stiviere; Solferino; Cvriana con Castel Grimaldo, San Giacomo, CampagnoBande e San Cassiano; Guidizzolo con Birbesi, RebeccSalvarizzo; Medole.

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viceprefettura di Castiglione. 2151805 - 1816

In base alla legge sull’amministrazione e sul compartoterritoriale del 1805 (decreto 8 giugno 1805), secondo laquale si doveva nominare un viceprefetto “delegato del pre-fetto per l’amministrazione del distretto”, la viceprefetturadi Castiglione aveva la giurisdizione del distretto III di Ca-stiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, costi-tuito da: cantone I di Castiglione; cantone II di Goito; can-tone III di Castel Goffredo; cantone IV di Canneto.

arch. Risposte ai quesiti s.d.: Risposte ai 47 quesiti della regiagiunta del censimento, in AS Comune Castiglione delleStiviere, Risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cen-simento, b. 2, 61, Nella serie delle risposte ai 47 quesiticonservata presso ASMn, Archivio del catasto teresiano,Censo, Risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cen-simento, bb. 754-760, manca il fascicolo relativo a Ca-stiglione delle Stiviere..

legisl. Piano 31 luglio 1773: Piano per l’amministrazione dellagiustizia e finanze del principato di Castiglione (31 luglio1773), ASMn, Gridario del magistrato, tomo 12, f. 93;notificazione 7 ventoso anno VII: Notificazione per larettificazione del dipartimento del Mincio (25 febbraio1799), Raccolta delle eggi, proclami, ordini ed avvisipubblicati in Milano nell’anno VII repubblicano, VI, Mi-lano, L. Veladini, 1799.

bibl. Cremonini 1996: C. Cremonini, La rivolta di Castiglio-ne delle Stiviere negli atti della Plenipotenza dei feudiimperiali italiani in M. Marocchi (a cura di), Castiglionedelle Stiviere. Un principato imperiale nell’Italia pada-na (sec. XVI-XVIII), Roma, 1996; Inventario 1999: G.Cobelli, R. Venturini, Archivio storico del comune di Ca-stiglione delle Stiviere: inventario della sezione anterio-re al 1870, Inventario in corso di redazione; Marocchi1990: M. Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Sti-viere. Vicende pubbliche e private del casatodi San Luigi,Castiglione delle Stiviere, 1990; Marocchi 1991: M.Marocchi, L’organizzazione della Corte di Castiglione inP. Rossi, Ab aestivis. Primo contributo di arte e culturadell’alto mantovano, Castiglione delle Stiviere - Manto-va, 1991; Ondei 1968: E. Ondei, Storia di Castiglionedelle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Brescia,1968; Valentini 1898: A. Valentini, Gli statuti di Bresciadei secoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Vene-zia, Visentini, 1898.

CAVRIANA

castellano di Cavriana. 216sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aCavriana risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissariato di Cavriana. 217sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aCavriana risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII (Ma-gini 1967).

comune di Cavriana. 218sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecenfra le ville dipendenti dal quartiere maggiore di Mantov“Caprianam” era parte del distretto mantovano, come scificato nella rubrica 56 del libro III “De terciis terris comunis Mantue” degli stessi statuti (D’Arco 1871-1874).

Tra il 1444 e il 1448 Cavriana usciva temporaneamedalla giurisdizione del dominio mantovano, essendo asgnata a Gianlucido Gonzaga in seguito alla divisione destato gonzaghesco (Mantova 1958-1963). Riguardo agiurisdizione amministrativa a cui era soggetta, negli ansettanta - ottanta del trecento, Cavriana era sede di vica(Vaini 1994), mentre negli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530,sede di commissariato (Mantova 1958-1963), come ainizi del secolo XVII (Magini 1967). Nel 1750 per il pianode’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (pian15 marzo 1750), Cavriana dipendeva dalla pretura di VoNel 1772, in seguito al piano delle preture mantovane (pno 4 febbraio 1772), il territorio di Cavriana era soggealla giurisdizione della pretura di Goito, mentre nel 178dopo il compartimento territoriale delle preture dello stadi Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), Cavriana cCastel Grimaldo, San Giacomo, Campagnola, Bande e Cassiano dipendevano dalla pretura di Castiglione deStiviere.

Nel 1617 la comunità di Cavriana aveva 2.039 abita(Coniglio 1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti deregia giunta del censimento, nel 1775 lo “stato totale deanime” contava 2.250 anime, di cui 535 “collettabili” 1715 “non collettabili (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 la comunità aveva come “entrate proprdiversi livelli e affittanze (Risposte ai quesiti, 1772-1777

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, risulta che nel 177principali organi di autogoverno della comunità eranoconsiglio generale o vicinia, che eleggeva i reggenti e il sdaco, e il consiglio particolare. Il consiglio particolare eformato dai sei reggenti eletti dalla vicinia. Era convocadal sindaco, “col mezzo de consoli, previa però la licendel pretore o vice gerente”, e insieme al depositario e algionato controllavano la “legalità de’ pubblici riparti e decarichi”. Il sindaco, che era eletto dalla vicinia ed avevafacoltà di convocare il consiglio particolare, era il solo avere la responsablità dell’“amministrazione diurna” decomunità. Era tenuto inoltre ad annotare nel registro redditi comunali l’importo delle imposte, e ad avere cudell’archivio comunitativo. Altre magistrature comunitatve erano i consoli, che redigevano “li quinternelli delle anme collettabili” per disposizione dei reggenti, e convocavno il consiglio particolare su ordine del sindaco, emassaro. Questi “soleva elegersi in febbraio cautellandla comunità con idonea sigurtà”, con l’onorario stabilito dmagistrato camerale di Mantova. In precedenza la “masria” veniva incantata “a chi meno offerirà, con il salario chrisulterà dell’incato medesimo”. Il massaro doveva esigetutti i crediti spettanti alla comunità, secondo quanto ristava “da libri che gli verranno consegnati” ed era obbligaa pagare i debiti assegnatigli. Era tenuto a “render contotutto il giorno venti dicembre di tutte le esazioni fatte”, econsegnare alla fine dell’anno alla comunità “tutti i libstabili consegnati per l’esazione”.

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La comunità riconosceva un onorario anche al cancellie-re, al provveditore, ai consiglieri, ai deputati ai confini, alragionato, al ministeriale, al bargello, al procuratore, al pre-tore, al massaro delle accuse, al corriere della pretura, aimaestri, al predicatore, all’organista e levamantici, al cam-panaro, all’orologiaio (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Cavriana. 2191784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Cavriana con Castel Grimaldo, SanGiacomo, Campagnola, Bande, San Cassiano veniva inse-rito nel distretto V di Castiglione delle Stiviere. Nel 1786 inseguito alla distrettuazione della provincia di Mantova lastessa compagine territoriale risultava compresa nella dele-gazione V del distretto di Castiglione delle Stiviere (com-partimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791faceva parte del distretto V di Castiglione delle Stiviere pereffetto del piano di sistemazione dell’amministrazionepubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 gen-naio 1791).

comune di Cavriana. 2201798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (leg-ge 11 ventoso anno VI), il comune di Cavriana era inseritonel distretto VIII dei Bassi Colli del dipartimento del Bena-co ed era compreso nella municipalità del distretto.Nell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 set-tembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Cavriana eraaggregata al distretto VII di Castiglione delle Stiviere deldipartimento del Mincio, sede della municipalità del di-stretto. Nel 1801, in conseguenza della dipartimentazionedelle Repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23fiorile anno IX), Cavriana si ritrovava nel distretto IV diCastiglione delle Stiviere nel 1801, mentre sul piano ammi-nistrativo si aveva la distinzione dei comuni in classi del1802 (legge 24 luglio 1802).

comune di Cavriana. 2211804 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803, e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine territo-riale di Cavriana con Castelgrimaldo, S. Giacomo, Campa-gnola, Bande e S. Cassiano faceva parte del distretto II diCastiglione delle Stiviere, mentre nel 1805, in conseguenzadella nuova distrettuazione del dipartimento del Mincio(decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserito nel cantone Idi Castiglione delle Stiviere del distretto III di Castiglionedelle Stiviere.

Sul piano amministrativo, nel 1805 al comune di Cavria-na veniva attribuita la classe III in base ai suoi 2.095 abitan-ti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Cavriana. 2221816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Ca-vriana con Castel Grimaldo, S. Giacomo, Campagnola,Bande e S. Cassiano veniva inserita nel distretto V di Casti-glione delle Stiviere della provincia di Mantova. In seguitoalla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Cavriana, con

le frazioni di Castel Grimaldo, S. Giacomo, CampagnoBande e S. Cassiano, risultava far parte del distretto IVCastiglione delle Stiviere, con una popolazione di 2.2abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficio proprCon il nuovo ordinamento comunale e provinciale del 18(legge 23 ottobre 1859), il comune di Cavriana, con una polazione di 2.214 abitanti, era attribuito al mandamentdi Castiglione delle Stiviere del circondario V di Castiglione delle Stiviere della provincia di Brescia, sino al 186quando, con la ricostituzione della provincia di Manto(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), veniva inserito nel distrto VIII di Castiglione delle Stiviere del circondario unico dMantova, con una popolazione di 2.261 abitanti (decretfebbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289

governatore di Cavriana. 223sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737, risulta che Cavriana era sede di un vernatore (Specificazione 1737).

vicariato di Cavriana. 224sec. XIV

Le prime notizie relative alla presenza del vicario a Cvriana risalgono agli anni settanta - ottanta del trece(Vaini 1994), sostituito da un commissario negli anni immediatamente seguenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

CERESARA

castellano di Ceresara. 225sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoCeresara risalgono agli anni immediatamente seguenti erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

commissario di Ceresara. 226sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737 risulta che Ceresara era sede di un cmissario (Specificazione 1737).

comune di Ceresara. 227sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiere dmaggiore di Mantova, “Cerexarias” passò ai Gonzaga 1328 (Bonaglia 1985), e veniva confermato come parte dominio mantovano nel 1367 (Bertolotti 1893). Venne stacato dalla giurisdizione del marchesato di Mantova tra1444 e il 1448, in seguito alla prima divisione dello stagonzaghesco, quando Ceresara e San Martino Gusnagrono assegnati a Gianlucido Gonzaga (Navarrini 198Circa la giurisdizione amministrativa a cui era soggetta, gli anni settanta - ottanta del trecento, Ceresara era sedvicariato (Vaini 1994), come negli anni immediatamenseguenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta1530 (Mantova 1958-1963), e come agli inizi del seco

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XVII (Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali eduffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo1750), Ceresara dipendeva dalla pretura di Castellucchio.Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantovane (pia-no 4 febbraio 1772), era soggetto alla giurisdizione dellapretura di Castel Goffredo, come nel 1782, dopo il compar-timento territoriale delle preture dello stato di Mantova(nuovo piano 22 gennaio 1782), quando compariva Ceresa-ra con Sammartino Gusnago.

Nel 1617 la comunità di Ceresara aveva 1.256 abitanti(Coniglio 1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti dellaregia giunta del censimento, nel 1775 lo “stato totale delleanime” contava 1.193 circa persone (Risposte ai quesiti1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàpossedeva alcune “lingue di terra date ad investitura”, oltreall’osteria, alla scuola, alla casa data al medico condotto ealla torre (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, risulta che nel 1775 la comunità era retta da un con-siglio generale o vicinia generale e da un consiglio partico-lare. Il consiglio particolare o reggenza era formato da ottoreggenti della comunità, eletti dalla vicinia generale, “conla balotazione di tutti li intervenienti”, dal cancelliere, dalmassaro e da un “locale vice gerente”. La reggenza era te-nuta all’amministrazione diurna della comunità” e al con-trollo sulla “legalità dei pubblici riparti”. Vi era un cancel-liere, che doveva fra l’altro aver cura delle scritturepubbliche dell’archivio comunitativo e un massaro, cheeletto e nominato dal consiglio particolare, dietro presenta-zione di “solidal sigurtà”, era tenuto a riscuotere le impostecomunitative. Altri funzionari a cui la comunità riconosce-va un onorario erano il pretore, il ragionato dei conti, il cor-riere, il console, tenente di campagna, il deputato all’anno-na, il deputato ai carri, il deputato ai confini, il giudice dellaseriola Marchionale, il guardiano della seriola Marchiona-le, il maestro (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Ceresara. 2281784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Ceresara con San Martino Gusnago ve-niva inserito nel distretto VI di Castel Goffredo. Nel 1786in seguito alla distrettuazione della provincia di Mantova lastessa compagine territoriale risultava compresa nella dele-gazione VI del distretto di Castel Goffredo (compartimentoterritoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva par-te del distretto VI di Castel Goffredo per effetto del pianodi sistemazione dell’amministrazione pubblica della città eprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Ceresara. 2291798 marzo - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (leg-ge 11 ventoso anno VI), il comune di Ceresara era inseritonel distretto dei Bassi Colli, contrasseganto dal numero 8,del dipartimento del Benaco, ed era compreso nella muni-cipalità del distretto.

comune di Ceresara. 2301798 settembre - 1801

Nell’autunno del 1798, con la divisione del dipartimentodel Mincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale

anno VII), Ceresara con Bocchere, Cortine e S. MartGusnago, era aggregata al distretto VIII di Goito, sede dmunicipalità del distretto.

comune di Ceresara. 2311801 - 1803

Nel 1801, in conseguenza della dipartimentazione deRepubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), la nuocompagine territoriale di Ceresara con Bocchere e S. Mtino Gusnago si ritrovava nel distretto IV di Castigliondelle Stiviere, mentre sul piano amministrativo si avevadistinzione dei comuni in classi del 1802 (legge 24 lug1802).

comune di Ceresara. 2321803 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Mincidel 1803 e dopo il riparto distrettuale delle preture demarzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine terririale di Ceresara con S. Martino Gusnago e Villa Cappefaceva parte del distretto III di Asola, mentre nel 1805,conseguenza della nuova distrettuazione del dipartimedel Mincio (decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserita ncantone III di Castel Goffredo del distretto III di Castiglione delle Stiviere. Sul piano amministrativo nel 1805 al cmune di Ceresara veniva attribuita la classe III in basesuoi 1482 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Ceresara. 2331816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Cresara con S. Martino Gusnago veniva inserita nel distreVI di Castel Goffredo della provincia di Mantova. In seguto alla ridistrettuazione della medesima provincia del 18(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Ceresara, cle frazioni di S. Martino Gusnago e Villa Cappella, risultva far parte del distretto V di Asola, con una popolazione1.736 abitanti, avente consiglio comunale, senza uffiproprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provinciadel 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Ceresacon una popolazione di 1809 abitanti, era attribuito al mdamento III di Asola del circondario V di Castiglione delStiviere della provincia di Brescia, sino al 1868, quandcon la ricostituzione della provincia di Mantova (leggefebbraio 1868, n. 4322), veniva inserito nel distretto VI Asola del circondario unico di Mantova, con una popozione di 1.816 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 423decreto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. 2341709 - 1776

Già possedimento di Luigi Gonzaga, signore di casGoffredo, Castiglione delle Stiviere e Solferino, passataseguito al figlio Orazio, signore di Solferino, che la cedenella seconda metà del ’500 al duca di Mantova, che a volta la vendette alla famiglia Furga e da questa alla faglia Orsini, da cui prese la denominazione, la corte Orsdi San Martino Gusnago veniva incamerata dalla camducale di Mantova nel 1708 e l’anno successivo, il 18 ggno 1709, insieme alla corte Orsina di Soave, veniva eleta a “feudo imperiale nobile e mascolino” e ceduta al fedatario conte Carlo Antonio Gianini, stato indipenentetutti gli effetti e non soggetto all’amministrazione austriache governava il mantovano. Esentato dal pagament

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dazi e tributi, il feudo di San martino Gusnago, al centro delborgo omonimo, contava, secondo lo “stato delle anime”redatto nel 1775 dal parroco su richiesta del fiscale impe-riale Ippolito Maggi, 20 famiglie per un totale di 96 sudditi:“80 adulti” e “16 impuberi”. Era costituito da un’estensio-ne di 1164 biolche e da una dozzina di immobili, alcuni de-stinati ad uso produttivo, altri ad abitazione. Su tutti spicca-va la corte sammartinese vera e propria, che era formata dafabbricati rustici e da una dimora signorile. Divenuto palaz-zo feudale questo edificio era dotato di prigioni, in quantofeudo era giuridicamente autonomo, e l’amministrazionedella giustizia era esercitata da un pretore nominato dalfeudatario. Quest’ultimo viveva a Bratislava e la tutela deisuoi interessi era affidata a un procuratore - di preferenzaun prelato - mentre la manutenzione del palazzo spettava aun gastaldo. Il conte Calo Antonio trascorse a san MartinoGusnago gli ultimi giorni della sua vita. Deceduto nel 1742gli suceddette nel possesso il figlio Federico Ernesto Ales-sandro che pure dimorava all’estero. La signoria dei Gian-nini si protrasse per altri trentatre anni, nel corso dei qualiil feudo e i suoi poderi furono ripetutamente dati in locazio-ne. Nel 1775 Ernesto Alessandro moriva senza lasciare ere-di e il 20 dicembre 1776 il feudo veniva aggregato al terri-torio mantovano (Vaini 1991; Vignoli 1997; Vignoli 1998;cfr Intendenza politica; Feudi Imperiali).

vicariato di Ceresara. 235sec. XIV - sec. XVII

Le prime notizie relative al vicariato di Ceresara risalgo-no agli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 1994). Inseguito la presenza di un vicario a Ceresara viene confer-mata sia negli anni immediatamente seguenti alla erezionedel ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963), che agli inizi del secolo XVII (Magini 1967).

arch. Feudi imperiali: ASMi, Feudi imperiali, bb. 629, 631;Intendenza politica: ASMn, Intendenza politica, b. 79bis.

bibl. Vaini 1991: M. Vaini, Il conte Giovan Battista Gherardod’Arco e le memorie sull’“Intendenza politica provincia-le dall’epoca della sua introduzione in Mantova fino alsuo fine, MDCCXCI” in C. Mozzarelli, G. Venturi (a curadi), L’Europa delle corti alla fine dell’antico regime, Ro-ma, 1991; Vignoli 1997: M. Vignoli, Storia e architettu-ra del palazzo Secco-Pastore in M. Vignoli (a cura di),Dal castello al palazzo, Guidizzolo, 1997; Vignoli 1998:M. Vignoli, Il Palazzo Secco-Pastore di S. Martino Gu-snago in M. Vignoli (a cura di), Quanta schiera di ga-gliardi. Uomini e cose del risorgimento nell’alto manto-vano, Castel Goffredo, 1998.

COMMESSAGGIO

comune di Commessaggio. 236sec. XIV - 1784

Già appartenente al cremonese, Commessaggio compari-va fra i territori assegnati nel 1478 al ramo cadetto dei Gon-zaga che avrebbero dato origine ai principati di Bozzolo eSabbioneta e al marchesato di Gazzuolo. Dal 1494 Com-messaggio si resse con gli statuti concessi nel 1483 a Sab-bioneta, e confermati anche dopo il suo passaggio prima alprincipato di Bozzolo e poi al ducato di Guastalla, avvenu-to nel 1708 (Parazzi 1893-1899; cfr Liva 1993). Nel 1772,in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbra-

io 1772), il territorio di Commessaggio era soggetto agiurisdizione della pretura di Sabbioneta, come nel 17dopo il compartimento territoriale delle preture dello stadi Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1772 lo “stato delle anime” della comunità Commessaggio contava 1279 anime di cui 295 “collettae 984 “non collettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1772 la comunpossedeva due mulini sull’Oglio, la “casa ove si esercisil pubblico casello”, alcuni fondi e diverse case. Godeinoltre dei redditi della “possessione Vidala … a beneficdella fabbrica di quella chiesa parrocchiale di S. Albinodel “gius privativo della macelleria”, della “copella di grano che si leva da ciascun sacco macinando da quel cone”, e di “soldi venti per ogni sacco di frumento che vieconsonto da que fornai nel fare il pane venale” (Rispostquesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1772 la comunità era retta da un consiglio gerale, formato da tre deputati del corpo civile e sei depudel corpo rurale, oltre che da deputati straordinari. Almagistrature della comunità erano il cancelliere, che avtra l’altro la cura dell’archivio comunitativo, il ragionatoche era tenuto a compilare i bilanci preventivi e consundel comune, e i massari. La comunità riconoseva un onorio anche al pretore, al suo vice gerente, al satellizio, algolatore dell’orologio, al pesatore dei sacchi, al giudice cale della digagna, all’assistente alla bina dei muliall’“assistente all’eguagliamento fassi annualmente agli gini e strade”, all’esattore della digagna, al “chiavicaro dle due chiaviche, al corriere, al procuratore, al medico cdotto, al predicatore quaresimale, al aestro, all’organistlevamantici (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Commessaggio. consiglio generale. 23sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1772 il consiglio generale della comunità era costituito tre deputati del corpo civile e sei deputati del corpo rurale.erano inoltre “li deputati straordinari, che sono li primi estimao migliori possidenti”, che avevano il “gius d’entrare nelle covocazioni straordinarie e di digagna, non tanto che in qualque altro affare comunale”. I deputati del corpo civile e quedel corpo rurale “d’un animo consenso invigilano all’attuaamministrazione degli affari comunali ed alla legalità dei publici reparti dei carichi”, con la specifica che “sono separati affari civili dalli rurali, e cadaun d’essi corpi separatamente combe alli propri, unendosi soltanto in consiglio ambi pelli afari straordinari e di digagna”. I deputati del corpo civile “si crdano perpetui”, mentre quelli del corpo rurale rimangonocarica due anni, alla fine dei quali i deputati in scadenza nonano ognuno in consiglio “due persone abili pel successivoennio”, formando una rosa di nominativi fra i quali il magistracamerale di Mantova sceglie i nuovi deputati (Risposte ai qsiti 1772-1777).

comune di Commessaggio. massari. 238sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1772 i massari della comunità erano due, uno esigev“imposte ordinarie sì civili che rurali, e la tassa straordinaria lorchè corre, ed altri redditi comunali, oltre l’amministrazionche ha delle granaglie provenienti da suoi mulini”, l’altro rscuoteva invece “da comunisti la taglia di digagna e l’altra dmedico condotto, per cui pagare vien collettato … il testaticQuando non venivano confermati i massari in carica, venpubblicato un avviso dal cancelliere, invitando chi volesse ricprire la carica di massaro, a comparire"in comunità pel tal gino, giacchè colà si risolve e dassi il carico a chi più si crede s

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diente pel vantaglio del pubblico” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Commessaggio. 2391784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Commessagio veniva inserito nel di-stretto XI di Sabbioneta. Nel 1786 in seguito alla distrettua-zione della provincia di Bozzolo, trasferita nel 1787 a Ca-salmaggiore, la stessa compagine territoriale risultavacompresa nella delegazione III del distretto di Sabbioneta(compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel1791 faceva parte del distretto XI di Sabbioneta per effettodel piano di sistemazione dell’amministrazione pubblicadella città e provincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Commessaggio. 2401798 - 1810

Con la ripartizione del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorileanno VI), il comune di Commessaggio era inserito nel di-stretto di Bozzolo, contrassegnato con il numero 11, del di-partimento dell’Alto Po, sede della municipalità del distret-to. Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settembre1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Commessaggio noncompariva nei distretti del dipartimento dell’Alto Po, insie-me ai paesi contermini. Nel 1801, in conseguenza della leg-ge per la divisione della repubblica Cisalpina del 13 mag-gio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), Commessaggio erainserito nel distretto IV di Casalmaggiore sempre del dipar-timento dell’Alto Po, mentre nel 1803, in seguito alla ride-finizione territoriale del dipartimento del Mincio e dopo ilriparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso9 marzo 1804), entrava a far parte del distretto IV di Boz-zolo del dipartimento del Mincio. I referenti amministratividi Commessaggio cambiavano ancora nel 1805, quando, inconseguenza della nuova distrettuazione del dipartimentodel Mincio (decreto 8 giugno 1805), era incluso nel cantoneVI di Sabbioneta del distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comu-ne di Commessaggio era classificato comune di III classecon 1.199 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Com-messaggio veniva concentrato nel comune denominativo diII classe di Gazzuolo, che veniva incluso nel cantone V diBozzolo del distretto I di Mantova.

comune di Commessaggio. 2411816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),Commessaggio veniva inserito nel distretto XI di Sabbio-neta della provincia di Mantova). In seguito alla ridistret-tuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzione28 gennaio 1853) il comune di Commessaggio risultavacompreso nel distretto III di Viadana, con una popolazionedi 1.513 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficioproprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provincialedel 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Commes-saggio, con una popolazione di 1.539 abitanti, era attribuitoal mandamento IV di Sabbioneta del circondario III di Ca-salmaggiore della provincia di Cremona, sino al 1868,quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova

(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), veniva inserito nel distrto XI di Viadana del circondario unico di Mantova, con unpopolazione di 1.427 abitanti (decreto 9 febbraio 1868,4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

bibl. Liva 1993: A. Liva, Gli statuti della comunità di Sabbio-neta e la successiva legislazione di Vespasiano Gonzin U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Ve-spasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta, Mantova,1993; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Origine e vicendedi Viadana e suo distretto, Mantova, 1893-1899, ristam-pa anastatica, Viadana, 1992.

CURTATONE

castellano di Curtatone. 242sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoCurtatone risalgono agli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963).

commissariato di Curtatone. 243sec. XVII - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariCurtatone risalgono agli inizi del sec. XVII (Magini 1967confermata sucessivamente nella “specificazione delltuale sistema de’ tribunali di Mantova” del 1737 (Specicazione 1737).

comune di Curtatone. 244sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiere dSan Giacomo di Mantova, negli anni immediatamente guenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta 1530, “Curtatonem” era sede di vicariato (Mantova 1951963), mentre agli inizi del secolo XVII era sede di commissariato (Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 mazo 1750), Curtatone, escluso il colonnello di Buscolsoggetto alla pretura di Borgoforte, dipendeva dalla pretdi Castellucchio. Nel 1772, in seguito al piano delle pretumantovane (piano 4 febbraio 1772), il territorio di Curtatne era soggetto alla giurisdizione del capitano di giustizidel podestà di Mantova, mentre nel 1782, dopo il comptimento territoriale delle preture dello stato di Mantov(nuovo piano 22 gennaio 1782), Curtatone con LevaGrazie e Montanara, Buscoldo, San Silvestro e Borgo Pdella dipendevano dalla pretura di Mantova.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 la comunità di Curtatone era compostatre “colonnelli”, ossia Curtatone, che “ritiene sotto di squello delle Grazie e Montanara, con parte di Balconcee parte di San Lazzaro”, San Silvestro Fuori, che “ha sodi se una parte della Levata ed in parte Cirese ed in pRomanore verso l’Arginotto”, ed infine Buscoldo (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 lo “stato dle anime” contava 2.000 anime collettabili, e 3.000 non clettabili (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

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Nel 1775 la comunità possedeva un’osteria e la rocca diCurtatone, “consistente in due camere, una serve per archi-vio di detta comunità, l’altra per alloggio del console” (Ri-sposte ai quesiti, 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 il principale organo per la gestione dellavita amministrativa della comunità era il consiglio generaleo vicinia, che ogni anno eleggeva i reggenti e il massaro.Alla vicinia interveniva anche un notaio, che, “qualora ab-biasi a formare qualche atto”, lo redigeva, e I tre reggentidella comunità, uno per ogni colonnello, avevano il compi-to di “attendere al regolamento della esazione dell’estimo edi esigere le incombenze che le vengono adossate dai tribu-nali e dal loro pretore”. Si occupavano inoltre della forma-zione “de’ carichi rustici”, ciascuno per il colonnello dicompetenza, con l’intervento del pretore locale e del procu-ratore legale, che definiscono “le pendenze che insorgesse-ro dalle tasse imposte”. Altri funzionari a cui la comunitàpagava un onorario erano il pretore, il barigello, il corriere,tutti di Castellucchio, il pretore di Borgoforte, il giudicedella seriola Marchionale (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Curtatone. 2451784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Curatone con Levata, Grazie, Monta-nara, Buscoldo, San Silvestro e Borgo Pradella veniva inse-rito nel distretto I di Mantova. Nel 1786 in seguito alla di-strettuazione della provincia di Mantova la stessacompagine territoriale risultava compresa nella delegazio-ne VII del distretto di Curtatone (compartimento territoria-le 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del di-stretto I di Mantova per effetto del piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Curtatone. 2461798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Curtatone con Leva-ta, Grazie, Montanara, Buscoldo, S. Silvestro e Borgo Pra-della, era inserito nel distretto II del dipartimento del Min-cio ed era sede del la municipal i tà del distretto.Nell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 set-tembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la stessacompagine territoriale risultava compresa nel distretto I diMantova del dipartimento del Mincio, dove permane sinoal 1805, quando, in conseguenza della nuova distrettuazio-ne del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805),entrava a far parte del cantone I di Mantova del distretto Idi Mantova.

Sul piano amministrativo il comune di Curtatone venivaaggregato alla municipalità del distretto. In seguito, con ladistinzione dei comuni in classi del 1802 (legge 24 luglio1802), nel 1805 veniva classificato come comune di II clas-se in base ai suoi 4.009 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In virtù del piano di concentrazione dei comuni del dipar-timento del Minciodel 31 marzo 1809 (decreto 31 marzo1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Curtatoneveniva concentrato nel comune denominativo di I classe diMantova, incluso sempre nel cantone I di Mantova del di-stretto I di Mantova.

comune di Curtatone. 2471816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),compagine territoriale di Curtatone con Levata, GrazMontanara, Buscoldo, S. Silvestro e Borgo Pradella veninserita nel distretto I di Mantova della provincia di Mantova.

comune di Curtatone. 2481853 - 1859

In seguito alla ridistrettuazione della provincia di Mantva del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il comuneCurtatone con le frazioni di Levata, Grazie, MontanaBuscoldo, S. Silvestro, parte di Romanore ed Angeli, ristava far parte sempre del distretto I di Mantova, con una polazione di 3.830 abitanti, avente consiglio comunasenza ufficio proprio.

comune di Curtatone. 2491859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novemb1859), la compagine territoriale di Curtatone, ridotta defrazioni di S. Lorenzo, Ronchi e Balconcello, assegnaalla provincia di Cremona (Gabrieli 1967), risultava compresa nel distretto I di Mantova. In questa situazione pmaneva sino al 1868, quando, con la ricostituzione deprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322),comune di Curtatone veniva ricostituito ed inserito nel dstretto I di Mantova del circondario unico di Mantova, couna popolazione di 5.200 abitanti (decreto 9 febbraio 18n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n. 4289).

distretto di Curtatone, delagazione VII. 2501786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Curtatone, delegazione VII della provincia Mantova, era formato da Castellucchio con Sarginesporzione dell’Ospitaletto e di Gabbiana; Curtatone con Lvata, Grazie e Montanara, Buscoldo, San Silvestro e BoPradella.

vicariato di Montanara. 251sec. XIV

Si ha notizia della presenza di un vicario a Montanara gli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 1994).

vicariato di Curtatone. 252sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Curtatone gli anni immediatamente seguenti alla erezione del ducdi Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

DOSOLO

commissario di Dosolo. 253sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737 risulta che Dosolo era sede di un comissario, dipendente dal governatore di Gazzuolo (Speccazione 1737).

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Dosolo

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comune di Dosolo. 254sec. XIV - 1784

Già appartenente al cremonese, Dosolo entrò a far partedel mantovano nella prima metà del sec. XV e nel 1478venne assegnato al ramo cadetto dei Gonzaga che avrebbe-ro originato le signorie di Bozzolo, Sabbioneta e Gazzuolo,per ricongiungersi, insieme a Gazzuolo, nel 1573 al domi-nio mantovano, regolato secondo gli statuti pubblicati nel1483 da Francesco e Gianfrancesco Gonzaga (Parazzi1893-1899; cfr Liva 1993). Nel 1750 per il piano de’ tribu-nali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 mar-zo 1750), Dosolo dipendeva dalla pretura di Gazzuolo. Nel1772, in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), Dosolo dipendeva dalla pretura di Viadana,come nel 1782, dopo il compartimento territoriale dellepreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio1782), quando veniva specificato il suo ambito territorialeformato da Dosolo, sede del vice - gerente, con CorreggioVerde, Panguanetta e Villa Strada.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 il territorio della comunità era compostoda Dosolo e Villa Strada, ai quali erano aggregati i “comu-netti” di Correggio Verde e Panguanetta (Risposte ai quesiti1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “stato to-tale delle anime” della comunità contava 3300 anime (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 la comunità “per interesse di Dosolo e Vil-la Strada, ad esclusione di sopraddetti comunetti di Pan-guanetta e Correggio Verde” aveva il “diretto dominio”sopra il fondo denominato Garagna, e sopra “diverse caset-te e picciole proprietà”, tra cui la casa Sartoretti di Manto-va, che fruttavano una rendita annua a favore del comune(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Le prime notizie relative all’organizzazione amministra-tiva del comune di Dosolo risalgono al 1292, quando in unatto compaiono, con gli altri dei paesi vicini, i deputati e isapienti del consiglio del comune, governato presumibil-mente secondo gli statuti cremonesi. Dopo l’avvento deiGonzaga il comune si resse secondo gli statuti di Sabbione-ta, pubblicati nel 1483 (Parazzi 1893-1899).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 gli organi di autogoverno della comunitàerano la vicinia generale, il consiglio generale, un ragiona-to, un massaro e un cancelliere, che aveva tra l’altro l’oneredella cura e conservazione dell’archivio comunitativo. Lavicinia generale si teneva nel primo giorno di ogni anno enominava gli “uffiziali della comunità e massaro” e anchequelli della digagna. In seguito il consiglio generale, a cuipartecipavano anche due deputati dei comunetti di Correg-gio Verde e Panguanetta, deliberava circa i “pubblici rap-porti dei carichi”, demandando al ragionato la redazionedel “libro in cui si dà a cadaun possidente e testante la ri-spettiva quota di debito”, che veniva consegnato infine almassaro per la riscossione. Il consiglio generale era forma-to da dodici deputati, fra i quali a turno era scelto il reggen-te del mese, che doveva occuparsi della “diurna ammini-strazione unitamente al massaro”. La comunità riconoscevaun onorario anche al pretore, al deputato all’annona, al pro-curatore, al corriere, al console, al tenente di campagna, aideputati assistenti ai conti consuntivi, al campanaro,all’orologiaio, al medico, al fante, al maestro, all’organista,al chirurgo, al predicatore dell’avvento e della quaresima(Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Dosolo. comunetto di Correggio Verde. 255sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 il “comunetto” di Correggio Verde era aggregato acomuntà di Dosolo, “per antica consuetudine, avendo … divso metodo soltanto nell’esigere le rusticali e tassa di degagma però nel rimanente uniformi ed uniti nella comunità genele”.

La comunità di Correggio Verde era retta da una vicinia, csi teneva, alla presenza del vice gerente, alcuni giorni doquella della comunità di Dosolo. Nella vicinia si formavano“conti” e si eleggevano o confermavano quattro deputati, ddei quali intervenivano anche al consiglio generale della comnità di Dosolo, e il massaro. Quindi si formava il “libro particolare” delle imposte “a norma del comparto ricevuto dalla comnità generale” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Dosolo. comunetto di Panguanetta. 256sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 il “comunetto” di Panguanetta era aggregato alla muntà di Dosolo, “per antica consuetudine, avendo … divemetodo soltanto nell’esigere le rusticali e tassa di degagna,però nel rimanente uniformi ed uniti nella comunità generale

La comunità di Panguanetta aveva una “sua entrata particre” consistente in livelli attivi ed affitti, derivanti dal possessdi alcuni fondi, tra cui quelli denominati Fogare.

La comunità di Panguanetta era retta da una vicinia, che sneva, alla presenza del vice gerente, alcuni giorni dopo qudella comunità di Dosolo. Nella vicinia si formavano i “contie si eleggevano o confermavano quattro deputati, due dei qintervenivano anche al consiglio generale della comunità di Dsolo, e il massaro. Quindi si formava il “libro particolare” delimposte “a norma del comparto ricevuto dalla comunità gerale” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Dosolo. digagna di Dosolo. 257sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 l’amministrazione della digagna era affidata ad conservatore, sei deputati e un depositario, “li quali incomboalle pubbliche riparazioni ed a pubblici riparti delle tasse” (Rsposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Dosolo. 2581784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Dosolo con Correggio Verde, Panguneta e Villa Strada veniva inserito nel distretto XII di Viadana. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della provcia di Bozzolo, trasferita nel 1787 a Casalmaggiore,stessa compagine territoriale risultava compresa nella dgazione IV del distretto di Viadana (compartimento territriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva partedistretto XII di Viadana per effetto del piano di sistemazine dell’amministrazione pubblica della città e provincia Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Dosolo. 2591798 aprile - 1798 settembre

Con la ripartizione del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorianno VI), il comune di Dosolo con Correggio Verde era iserito nel distretto di Dosolo del dipartimento dell’Alto Pocontrassegnato dal numero 7, sede della municipalitàdistretto.

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comune di Dosolo. 2601798 settembre - 1810

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settembre1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la compagine terri-toriale di Dosolo con Correggio Verde, Panguaneta e VillaStrada risultava essere compresa nel distretto XX di Viada-na del dipartimento dell’Alto Po ed era legata alla munici-palità distrettuale. Nel 1801, in conseguenza della legge perla divisione della Repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801(legge 23 fiorile anno IX), Dosolo era inserito nel distrettoIV di Casalmaggiore sempre del dipartimento dell’Alto Po,mentre nel 1803, in seguito alla ridefinizione territoriale deldipartimento del Mincio e dopo il riparto distrettuale dellepreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), entrava afar parte del distretto V di Viadana del dipartimento delMincio. I referenti amministrativi di Dosolo cambiavanoancora nel 1805, quando, in conseguenza della nuova di-strettuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giu-gno 1805), era incluso nel cantone VII di Viadana del di-stretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comunedi Dosolo era un comune di II classe con 3.446 abitanti (de-creto 8 giugno 1805).

comune di Dosolo. 2611810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomi-nativo di II classe di Dosolo concentrava il comune diPomponesco, e veniva incluso nel cantone VII di Viadanadel distretto I di Mantova.

comune di Dosolo. 2621816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Dosolo con Correggio Verde,Panguaneta e Villa Strada veniva inserita nel distretto XIIdi Viadana della provincia di Mantova. In seguito alla ridi-strettuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzio-ne 28 gennaio 1853) il comune di Dosolo con le frazioni diCorreggio Verde, Isola S. Simone, Panguaneta e Villa Stra-da risultava far parte del distretto III di Viadana, con unapopolazione di 3.972 abitanti, avente consiglio comunale,senza ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comunalee provinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comunedi Dosolo, con una popolazione di 3.666 abitanti, era attri-buito al mandamento IV di Viadana del circondario III diCasalmaggiore della provincia di Cremona, sino al 1868,quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), veniva inserito nel distret-to XI di Viadana del circondario unico di Mantova, con unapopolazione di 3.500 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n.4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto VII di Dosolo. 2631798 aprile - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento dell’Alto Po per effetto dellalegge del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorile anno VI), il di-stretto di Dosolo, contrassegnato dal numero 7, era compo-sto dalle comunità di Dosolo con Correggio Verde, Pompo-nesco con Inghella, Panguaneta, Villa Strada.

vicegerente di Dosolo. 2641782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), Dosolo, appartenente alla predi Viadana, era sede di un vicegerente.

bibl. Liva 1993: A. Liva, Gli statuti della comunità di Sabbio-neta e la successiva legislazione di Vespasiano Gonzin U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Ve-spasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta, Mantova,1993; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Origine e vicendedi Viadana e suo distretto, Mantova, 1893-1899, ristam-pa anastatica, Viadana, 1992.

FELONICA PO

comune di Felonica. 2651816 - 1868

Già aggregato al comune di Sermide, con la riforma 1816 (patente 12 febbraio 1816), il comune di Felonica cQuatrelle otteneva l’autonomia organizzativa e risultacompreso nel distretto XVI di Sermide della provincia Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesimprovincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comne di Felonica con la frazione di Quatrelle, risultava copreso nel distretto X di Viadana, con una popolazione2.675 abitanti, avente consiglio comunale, senza uffiproprio. Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato del 1novembre 1859), il comune di Felonica, denominato ancFellonica, risultava far parte del distretto IV di Sermide dela provincia di Mantova, dove permaneva anche nel 18in seguito alla ricostituzione della provincia di Mantov(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazione2.532 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decremarzo 1868, n 4289).

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI

comune di Gazoldo. 2661798 maggio - 1810

E’ con la ripartizione del 26 maggio 1798 (legge 7 pratanno VI), quando risultava inserito nel distretto di Gazoldel dipartimento del Mincio, capoluogo della municipalidel distretto, che il comune di Gazoldo compariva con upropria organizzazione amministrativa autonoma, poicin precedenza, come risulta dalle risposte ai 47 quedell’ufficio del censo di Mantova, “quando Gazoldo efeudo non aveva veruna comune e l’amministrazione è to sempre concentrata nella famiglia degli Ippoliti feudario” ( Risposte ai quesiti 1802). Questo verrebbe confermto anche dalla mancanza di notizie circa l’archivcomunitativo, visto che “tutte le carte che esistevano eraparte presso il feudatario e parte presso l’ufficio pretoria(Risposte ai quesiti, 1802). Nell’autunno del 1798, condivisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmianno VII), la stessa compagine territoriale era compresadistretto X di Marcaria del dipartimento del Mincio, seddella municipalità del distretto. Il referente amministrativcambiava ancora nel 1801, quando, dopo la dipartimenzione della Repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (lege 23 fiorile anno IX), il comune di Gazoldo entrava a f

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parte del distretto I di Mantova del dipartimento del Min-cio, dove permaneva sino al 1805 (decreto 8 giugno 1805),quando veniva compreso nel cantone III di Marcaria, sem-pre del distretto I di Mantova del dipartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo, l’organizzazione comunale diGazoldo variava nel 1802, con la distinzione dei comuni inclassi (legge 24 luglio 1802), e nel 1805 gli veniva attribu-ita la classe III in base ai suoi 932 abitanti (decreto 8 giugno1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Gazol-do veniva concentrato nel comune denominativo di IIIclasse di Rodigo, che a sua volta risultava incluso nel can-tone II di Volta del distretto III di Castiglione delle Stiviere.

comune di Gazoldo. 2671816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Gazoldo veniva inserito nel distretto VIII di Mar-caria della provincia di Mantova. In seguito alla ridistret-tuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzione28 gennaio 1853) il comune di Gazoldo con parte della fra-zione di S. Fermo risultava far parte del distretto II di Boz-zolo, con una popolazione di 1.101 abitanti, avente convo-cato generale. Con il nuovo ordinamento comunale eprovinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune diGazoldo, con una popolazione di 1.181 abitanti, era attribu-ito al mandamento VI di Marcaria del circondario III di Ca-salmaggiore della provincia di Cremona, sino al 1868,quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazione di1.124 abitanti, veniva inserito nel distretto X di Bozzolo delcircondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n.4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto di Gazoldo. 2681798 maggio - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Mincio per effetto della leg-ge del 26 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il distrettodi Gazoldo, contrassegnato dal numero 9, era compostodalle comunità di Rodigo con Rivalta; Gazoldo; Redonde-sco con Piopino, Tartarello, Bologne, San Salvadore, SanFermo, Coelle e Fenilli.

feudo di Gazoldo. 2691354 - 1797

Già appartenente al distretto mantovano (Liber potheris1899; D’Arco 1871-1874), il 20 dicembre 1354 Gazoldo eil suo territorio veniva elevato a feudo imperiale, con digni-tà di contea, e assegnato ad Alberto degli Ippoliti, che go-deva per delega imperiale del potere politico e della com-pleta giurisdizione “cum mero et mixto imperio et gladiipotestate et omnimoda iurisdictione in homines et inter ho-mines et personas dictorum locorum et terrarum et cuiuscu-mque ipsorum seu commorantes ibidem”. Si costituiva inquesto modo una “enclave” autonoma, fondata sui privilegidel 1354, direttamente dipendente dall’impero, che ne rico-nosceva la giurisizione con il periodico rinnovo delle inve-stiture, organizzata secondo canoni feudali, e che continuòad esistere fino all’arrivo delle armate francesi nel 1797.

Nel 1451 il territorio del feudo, la cui giurisdizione eraunica, anche se era invalsa fra i condomini la consuetudinedi dividersi tra loro la proprietà, risultava diviso in due par-

ti; in seguito vi furono altre divisioni fino a formare di quatro colonnelli, e solo con l’ultimo conte si ristabiliva l’unitàterritoriale del feudo.

Nella seconda metà del ’700 la popolazione di Gazonon raggiungeva le 1.000 anime, numero che confermla sistuazione di inizio secolo, quando, da una nota dellemiglie insediate stabilmente nel feudo, si contavano 1fuochi, cifra non distante da quella registrata nel 160quando in occasione di una divisione dei beni fra i consdel dominio, si conteggiavano circa 70 fuochi per metà feudo.

Circa l’organizzazione amministrativa, gli statuti de1583, promulgati per uniformare la normativa del feuddisciplinavano le competenze dei conti e dei loro rappsentanti nell’esercizio della loro giurisdizione. In una mmoria della prima metà del seicento, redatta “per provedall’interesse che porta il buon governo della giurisdizioet mantenimento delli sudditi di Gazoldo”, e con molta prbabilità attuata, si auspicava un decreto imperiale per imdire ulteriori suddivisioni del feudo, salite a quattro, e conseguente moltiplicazione dei funzionari e dei ministIn essa disegnava una organizzazione burocratica chevedeva la nomina di un unico podestà, che doveva esforestiero, laureato in entrambe le leggi, e che rimanevacarica due anni e che giudicasse in prima istanza nelle se sia civili che criminali. Il podestà doveva essere affiacato da un notaio, che poteva essere anche di Gazoldo, l’autorità di ’activare’ civilmente e criminalmente, di rogare in tutto il territorio e che fosse eletto a vita con la clasola, tuttavia, che morendo o partendosi da Gazoldo dnotaio, tutte le filze, tanto degli atti notarili di quelli giudiziari, dovessero rimanere in Gazoldo”. Si prevedeva infila nomina di un capitano della milizia. La scelta del podstà, del notaio e del capitano della milizia era fatta dai csorti nominati nelle investiture ed erano pagati dai quatcolonnelli.

Ogni colonnello doveva scegliere a sorte un proprio uciale che di tre mesi in tre mesi svolgeva le “funzioni procuratore con ’autorità di signar le supliche, delegarecause d’appellationi, di elligere et movere li birri’ ed altsimili incombenze”. Questa organizzazione burocratisembra si consolidasse a partire dalla seconda metà deXVII, periodo al quale risale la pubblicazione di una nomativa generale “in materia di ordine pubblico, di tutele dcommercio e delle attività interne del feudo”. Questa strtura amministrativa e giudiziaria del feudo, dotato di ucancelleria, di un tribunale e di una camera fiscale, avevpiù alta carica nel pretore “che raccoglieva in sè le funzicivile e giudiziarie: capo della cancelleria, in tale veste stoscriveva gli ordini comitali; aveva giurisdizione civile penale; registrava i contratti; controllava la riscossione dle imposte. Sotto il pretore, che rimaneva unico per tuttofeudo anche quando esso venne suddiviso dai condomdapprima in due, poi in quattro distinte giurisdizioni (colonnelli), vi erano uno o più podestà con limitate funziogiudiziarie e di polizia: il podestà infatti, comandava il bagello, controllava la sicurezza del feudo, arrestava i bandecc.” (Vaini 1994; Navarrini 1981; Navarrini 1998).

arch. Risposte ai quesiti 1802: Risposte ai 47 quesiti dell’uf-ficio del censo di Mantova, in ASMn, Archivio del catasto teresiano, Censo, Risposte ai 47 quesiti dell’ufficdel censo di Mantova, b. 846.

bibl. Liber potheris 1899: F. Bettoni Cazzago, L. Fè d’Ostia-ni, Liber potheris communis civitatis Brixiae in HistriaePatriae Monumenta, tomo XIX, Torino, 1899; Navarrini1981: R. Navarrini, Gazoldo e gli Ippoliti, Asola, 1981;

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Navarrini 1998: R. Navarrini, Gazoldo degli Ippoliti dafeudo a comune, Mantova, 1998.

GAZZUOLO

comune di Gazzuolo. 270sec. XIV - 1784

Già appartenente al cremonese, nel 1403 Gazzuolo si do-nava ai Gonzaga (Bergamaschi 1883). Compreso fra i ter-ritori assegnati a Carlo Gonzaga tra il 1444 e il 1456, in se-guito alla divisione dello stato gonzaghesco (Mantova1958-1963), Gazzuolo venne assegnato nel 1478 al ramocadetto dei Gonzaga che avrebbe dato origine al marchesa-to di Gazzuolo. Nel 1525 da Gazzuolo veniva staccato Bel-forte, che otteneva la propria autonomia amministrativa edera costituito in comune. Nel 1573 Gazzuolo, insieme aDosolo, veniva reintegrato al ducato mantovano (Bergama-schi 1883). Nel 1750, in base al piano dei tribunali ed ufficidella città e ducato di Mantova del 1750 (piano 15 marzo1750), Gazzuolo era sede di pretura, come nel 1772, in se-guito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio1772). Nel 1782, dopo il compartimento territoriale dellepreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio1782), Gazzuolo con Noce Grossa, Pomara e Belforte ve-niva assegnato alla pretura di Bozzolo.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 al territorio della comunità di Gazzuoloerano aggregati i colonnelli di Belforte, Pomara e NoceGrossa (Risposte ai quesiti 1772-1777).

La popolazione della comunità di Gazzuolo nel 1521 eradi 1.500 abitanti, nel 1599 era scesa a 820 unità, per risalirenel 1617 a 1.640 soggetti (Coniglio 1963). Dalle risposte ai47 quesiti, nel 1775 lo “stato totale delle anime” contavacirca 3.000 abitanti, di cui 494 “collettabili” (Risposte aiquesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, risulta che nel 1775la comunità aveva “entrate proprie” nell’affitto di una casae nell’“affittanza della vendita del vino per esercire ostariaregalia”. Possedeva inoltre l’edificio adibito a sala delleunioni, archivio degli atti e rogiti pubblici (Risposte ai que-siti, 1772-1777).

Riguardo all’organizzazione amministrativa, la comunitàdi Gazzuolo si reggeva sugli statuti emanati nel 1483 perordine di Gianfrancesco Gonzaga, ai quali erano soggettianche anche i comuni di Rivarolo, Dosolo, San Martino,Bozzolo, Rodigo, Sabbioneta e Isola Dovarese. Questi sta-tuti riportavano alcune indicazioni sulle funzioni del vica-rio generale, luogotenente dei signori, e sull’obbligo deicomuni di nominare annualmente in pubblico consiglio icampari (Parazzi 1893-1899; cfr Liva 1993).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 il principale organo di autogoverno dellacomunità era il consiglio. Vi era anche una “pubblica vici-nia”, di cui non sono note le prerogative. Altre magistraturedella comunità erano un cancelliere, che oltre l’“incomben-za di stendere sul libro le ordinazioni del suddetto consilioed altri obblighi”, era tenuto alla cura dell’archivio comu-nale, il depositario per la riscossione delle imposte, e ilmassaro. La comunità riconosceva un onorario al pretore,al procuratore, al sollecitatore, al corriere, al console, al te-nente di campagna, al bargello per la vigilanza dei dannicampestri, al predicatore quaresimale, all’“orologere”, al

campanaro, al maestro, all’organista (Risposte ai que1772-1777).

comune di Gazzuolo. consiglio. 271sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimenrisulta che nel 1774 il consiglio della comunità era formato dodici deputati, “li quali risolvano sule occorenze della comnità stessa e la loro rissoluzione si eseguisse tutta volta chprovata da due terzi almeno de deputati medesimi”. Fino1774 il consiglio nominava sei nuovi deputati, che erano affiacati da “sei de vecchi” che rimanevano “ad istruzione dei nuvi”, e “la nomina suddetta si mandava al magistrato per l’appvazione, venuta la quale venivano in comunità e, premessgiuramento, se li appoggiavano le incombenze unitamentealtri sei”. “In oggi si ode una pubblica vicinia” e i sei deputain scadenza formano una rosa di dodici candidati, dalla quamagistrato camerale di Mantova sceglie i sei nuovi deputatloro ufficio durava due anni, alternandosi “per li affari occorenti due deputati quadrimestrali”. Il consiglio controllava “legalità de pubblici riparti” delle imposte locali, la cui formazione veniva delegata a “due deputati per il riparto de pubbagravi locali”. Alla fine dell’anno venivano nominati altri duedeputati per i conti. “Per li carichi reggi” erano eletti infine altdue deputati che “annualmente servano per l’estensiodell’imposta” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Belforte. 2721525

Nel 1525 il territorio di Belforte veniva staccato da Gazuolo e costituito in comune autonomo (Bergamasc1883).

comune di Gazzuolo. 2731784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Gazzuolo con Noce Grossa, PomaBelforte veniva inserito nel distretto X di Bozzolo. Ne1786 in seguito alla distrettuazione della provincia di Bozolo, trasferita nel 1787 a Casalmaggiore, la stessa comgine territoriale risultava compresa nella delegazione I distretto di Bozzolo (compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto XBozzolo per effetto del piano di sistemazione dell’amminstrazione pubblica della città e provincia di Mantova (pia24 gennaio 1791).

comune di Gazzuolo. 2741798 aprile - 1810

In conseguenza della ripartizione del 1 maggio 17(legge 12 fiorile anno VI), il comune di Gazzuolo con Ncegrossa, Pomara e Belforte era inserito nel distretto IXGazzuolo del dipartimento dell’Alto Po ed era sede di mnicipalità. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisiodel 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII),sultava compreso nel distretto XIX di Bozzolo del diparmento dell’Alto Po, sede della municipalità distrettualNel 1801, in conseguenza della legge per la divisione dRepubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fioranno IX), la stessa compagine territoriale risultava compsa nel distretto IV di Casalmaggiore sempre del dipamento dell’Alto Po, mentre nel 1803, in seguito alla ridenizione territoriale del dipartimento del Mincio e dopo riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avv9 marzo 1804), entrava a far parte del distretto IV di Bozolo del dipartimento del Mincio. I referenti amministrativdi Gazzuolo cambiavano ancora nel 1805, quando, in c

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seguenza della distrettuazione del dipartimento del Mincio(decreto 8 giugno 1805), era incluso nel cantone V di Boz-zolo del distretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comunedi Gazzuolo era attribuita la II classe con 3.330 abitanti (de-creto 8 giugno 1805).

comune di Gazzuolo. 2751810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del del 31 marzo 1809 (decreto 31marzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune de-nominativo di II classe di Gazzuolo concentrava il comunedi Commessaggio, e risultava incluso nel cantone V di Boz-zolo del distretto I di Mantova.

comune di Gazzuolo. 2761816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Gazzuolo con Nocegrossa, Poma-ra e Belforte veniva compresa nel distretto X di Bozzolodella provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazionedella medesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853) il comune di Gazzuolo con le frazioni di Nocegrossa,Pomara e Belforte risultava far parte del distretto II di Boz-zolo, con una popolazione di 3.623 abitanti, avente consi-glio comunale, senza ufficio proprio. Con il nuovo ordina-mento comunale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre1859), il comune di Gazzuolo, con una popolazione di3.458 abitanti, era attribuito al mandamento III di Bozzolodel circondario III di Casalmaggiore della provincia di Cre-mona, sino al 1868, quando, con la ricostituzione della pro-vincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), conuna popolazione di 3.433 abitanti, veniva inserito nel di-stretto X di Bozzolo del circondario unico di Mantova (de-creto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n4289).

feudo di Gazzuolo. 2771565 - 1573

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, aggrega-to al mantovano nel 1403, assegnato a Carlo Gonzaga fra il1444 e il 1456 in seguito alla divisione del marchesato diMantova, dopo essere rientrato nel dominio mantovano, nel1478 Gazzuolo, insieme a Pomponesco, San Martinodell’Argine, Comessaggio, Rodigo, Sabbioneta, Rivarolo,Bozzolo, Dosolo, Isola Dovarese, fu attribuito ai fratelliFrancesco, cardinale, e Gian Fracesco Gonzaga. In seguito,dopo essere stato oggetto di altre aggregazioni e spartizioniereditarie fra i discendenti di questi ultimi, nel 1565 Gaz-zuolo, “dichiarato feudo nobile di mero e misto impero”,veniva elevato al rango di marchesato. Nel 1573 Gazzuolocon Dosolo veniva aggregato al ducato di Mantova (Berga-maschi 1883; Coniglio 1967).

governatore di Gazzuolo. 278sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, risulta che Gazzuolo era sede di gover-natore di mero e misto imperio, con giurisdizione anche sulcommissariato di Dosolo.

Il Governatore di Gazzuolo aveva tra l’altro competenzain materia “di contratti di minori o di donne, che secondo

quel particolare statuto sono sempre ed in qualsivogliaconsiderate come li primi, essendo necessaria la giudiinterposizione del decreto dello stesso governatore pevalidità di tali atti, giachè frequentemente occorrono divsioni, costituzioni di doti o restituzione di esse, oltre le vedite e permute utili o necessarie alli uni e alle altre”. Sepre a norma dello statuto era necessario un decretogovernatore “nella vendita degli ultimi beni, che uno faccnella sua giurisdizione”. Il governatore era coadiuvato un tenente governatore e un notaio sia per il civile che il minale (Specificazione 1737).

podestaria di Gazzuolo. 279sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza di un podestGazzuolo risalgono agli inizi del sec. XVII (Magini 1967

pretura di Gazzuolo. 2801750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturamero e misto imperio di Gazzuolo aveva competenzaGazzolo e Dosolo.

bibl. Bergamaschi 1883: D. Bergamaschi, Storia di Gazolo esuo marchesato, Casalmaggiore, 1883, ristampa anasta-tica, Cremona, 1983; Liva 1993: A. Liva, Gli statuti del-la comunità di Sabbioneta e la successiva legislazioneVespasiano Gonzaga in U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Moz-zarelli (a cura di), Vespasiano Gonzaga e il ducato dSabbioneta, Mantova, 1993; Parazzi 1893-1899: A. Pa-razzi, Origine e vicende di Viadana e suo distretto, Man-tova, 1893-1899, ristampa anastatica, Viadana, 1992.

GOITO

cantone II di Goito. 2811805 - 1810

Inserito nel distretto III di Castiglione del dipartimentdel Mincio per effetto del decreto 8 giugno 1805, il cantoII di Goito era costituito dai seguenti comuni: Goito coTorre, Merlesco, San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santa ria, Caigole, Cerlongo, Vasto, Sollarolo, Massimbonaparte di Corte Orsina; Volta con Cereta; Rodigo con Rivta; Pozzolo; Peschiera; Monzambano; Ponti; con una polazione complessiva di 14.889 abitanti.

capitano del divieto. 282sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio ad est dMincio, da Ostiglia a Goito, escluso Governolo, unito Serraglio, costituisse la giurisdizione di un capitano del vieto (Mantova 1958-1963).

castellano di Goito. 283sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoGoito risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

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commissariato di Goito. 284sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aGoito risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

comune di Goito. 285sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Ar-co 1871-1874) “Godium” era citato fra le ville dipendentidal quartiere di maggiore di Mantova. Circa la giurisdizio-ne amministrativa a cui era soggetto, negli anni settanta -ottanta del trecento, Goito era sede di vicariato (Vaini1994), mentre negli anni immediatamente seguenti alla ere-zione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, era sededi commissariato (Mantova 1958-1963). Nel 1553 ritorna-va ad essere sede di vicariato (Bertolotti 1893), per divenireagli inizi del secolo XVII sede di un governatore (Magini1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cit-tà e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Goito erasede di pretura, come nel 1772, in seguito al piano dellepreture mantovane (piano 4 febbraio 1772), ovvero comenel 1782, dopo il compartimento territoriale delle preturedello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782),quando veniva specificato la sua circoscrizione territorialeformata da Goito con Torre, Merlesco, San Lorenzo, Ca-gliara, Sacca, Santa Maria, Caigole, Cerlongo, Vasto, Sola-rolo e Massimbona.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento la comunità diGoito era formata da nove colonnelli, che erano Goito den-tro, Goito fuori, Torre e Merlesco, Cerlongo, Vasto, Solaro-lo, San Lorenzo, Cagliara e Sacca, oltre Mincio. Nel suoterritorio era inoltre compresa “poca parte dell’imperialfeudo della corte Orsina” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, negli anni settanta delsettecento lo “stato totale delle anime” della comunità con-tava 600 anime “collettabili” e 2.835 “non collettabili” (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento la comunità avevala proprietà di alcuni fondi “ab antiquo livellate a diversi in-teressati che annualmente pagano il convenuto livello incassa comunale”, e di altri terreni affittati a diversi partico-lari. Possedeva ancora una “pezza di terra boschiva” da cuisi ricava la legna per il predicatore quaresimale, per la co-munità in occasione delle “unioni comunitative”, per l’“uf-ficio pretorio”, e per le riparazioni delle “fabbriche e pontesul Mincio”. Disponeva inoltre della casa pretoriale, dellacasa del satellizio con le prigioni, della casa detta comune,dove si riunivano le vicinie, della torre dell’orologio pub-blico e del magazzino della polvere custodita dal presidiodel castello. Aveva infine la casa dell’osteria, con la “priva-tiva di vendere vino non tanto in questa, quanto in quelle diCerlongo e Massimbona”. La comunità godeva dell’esen-zione del pedaggio sul ponte sul Mincio, del privilegio difar mercato e del “diritto di esigere ed appropriarsi le accu-se e multe dei danni campestri” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento la comunità eraretta dalla vicinia a cui intervenivano “egualmente terrierie forestieri purchè possedano”. Durante la vicinia, convo-

cata “nel principio d’ogni anno”, si fissavano e si pubblicvano “le taglie od imposte” e si eleggeva il massaro. Eaveva “il carico di esigere le imposizioni”, descritte nel rgistro, redatto e consegnatogli dal cancelliere. Il “masso sia esattore, che “si costituisce debitore verso il pubbldi quelle somme che sopra vi stanno registrate”, “nonnessun caposoldo, nè alcun interesse per le anticipate venzioni, mentre non ha l’obbligo di presentarne”. Nel cadi “retrodati composti sempre da partite di testatico inesibili”, il massaro le presentava alla comunità “cui spettasiadmetterle e fargliene abbonare ne’ conti”. Accanto a qsti organi vi erano inoltre i reggenti e il cancelliere. I “dodici reggenti terrieri” che rappresentavano la comuntà, eno designati “dall’arbitrio de reggenti che vanno scadenquali nominano in loro vece quelli che loro aggrada, sotponendoli al giudizio dell’altri”. I reggenti, “ripartite le ri-spettive incombenze secondo l’interinale regolamenterano tenuti “alla amministrazione diurna della comuned alla legalità dei pubblici riparti dei carichi”. Uno dei reggenti aveva l’incombenza di custodire “le pubbliche scrture”, conservate in un armadio sito nella stanza delle pbliche riunioni. Al cancelliere della comunità spettava, afine di ogni anno, redarre e consegnare al massaro il rstro “sopra il quale si registrano le partite di tutti li particlari debitori nella diverse classi che sono corrispondentsuriferiti rediti”. La comunità riconosceva un onorario anche al ragionato, al causidico residente in città, al provditore all’annona, al giudice della seriola Marchionale, deputato degli alloggi, al corriere, al console, al guardiadella seriola Marchionale, alla “secretaria pe la licenza dle maschere”, al maestro di scuola, all’organista, al fisial levamantici, al predicatore quaresimale, ai torregia(Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Goito. 2861784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Goito con Torre, Merlesco, San Lorezo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Caigole, Cerlongo, VaSolarolo, Massimbona e parte di corte Orsina, veniva inrito nel distretto IV di Goito. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Mantova la stessa compane territoriale risultava compresa nella delegazione IV distretto di Goito (compartimento territoriale 26 settemb1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto IV di Gto per effetto del piano di sistemazione dell’amministrazne pubblica della città e provincia di Mantova (piano 2gennaio 1791).

comune di Goito. 2871798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Goito con TorrMerlesco, San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Cgole, Cerlongo, Vasto, Solarolo, Massimbona e partecorte Orsina era inserito nel distretto XIII di Goito del dpartimento del Mincio ed era sede della municipalità del stretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisione 26 settembre 1798 (26 settembre 1798 (legge 5 vendmiale anno VII)), la stessa compagine territoriale risultacompresa nel distretto VIII di Goito del dipartimento dMincio e il suo capoluogo era sede della municipalità ddistretto. Il referente amministrativo cambiava ancora n1801, quando, dopo la dipartimentazione della Repubb

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Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),Goito entrava a far parte del distretto IV di Castiglione del-le Stiviere del dipartimento del Mincio. In seguito alla ride-finizione del dipartimento del Mincio del 1803 e dopo il ri-parto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso 9marzo 1804), il comune di Goito veniva compreso nel di-stretto I di Mantova, mentre nel 1805, in conseguenza dellanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), risultava inserito nel cantone II di Goitodel distretto III di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comune di Goi-to veniva attribuita la classe II in base ai suoi 3.429 abitanti(decreto 8 giugno 1805).

In seguito al decreto del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, Goito risultava in-serito nel cantone II di Volta del distretto III di Castiglionedelle Stiviere.

comune di Goito. 2881816 - 1859

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Goi-to risultava inserito nel distretto VI di Volta della provinciadi Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesi-ma provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il co-mune di Goito, con le frazioni di Torre, Merlesco, San Lo-renzo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Caigole, Cerlongo,Vasto, Solarolo, Massimbona e parte di corte Orsina, risul-tava far parte del distretto VII di Volta, con una popolazionedi 4.355 abitanti, avente consiglio comunale, con ufficioproprio.

comune di Goito. 2891859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), la parte del territorio comunale di Goito a sinistradel Mincio veniva aggregata a Marmirolo, mentre la partea destra del fiume risultava compresa nel mandamento IVdi Volta del circondario III di Castiglione delle Stiviere del-la provincia di Brescia, in conseguenza del nuovo ordina-mento comunale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre1859). In questa situazione permaneva sino al 1868, quan-do, con la ricostituzione della provincia di Mantova (legge9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazione di 3.581abitanti, il comune di Goito veniva inserito nel distretto IXdi Volta del circondario unico di Mantova (decreto 9 feb-braio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto IV di Goito. 2901784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784), ildistretto IV di Goito era costituito da Goito con Torre, Mer-lesco, San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Caigole,Cerlongo, Vasto, Sollarolo, Massimbona e parte di corteOrsina; Pozzolo; Volta con Cereta; Rodigo con Rivalta.

distretto di Goito, delegazione IV. 2911786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia diMantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786), ildistretto di Goito, delegazione IV della provincia di Man-tova, era formato da Goito con Torre, Merlesco, San Loren-zo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Caigole, Cerlongo, Vasto,

Solarolo, Massimbona e parte di corte Orsina; PozzoRodigo con Rivalta; Volta con Cereta.

distretto IV di Goito. 2921791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto IV di Goidella provincia di Mantova era formato da Goito con TorMerlesco, San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Cgole, Cerlongo, Vasto, Sollarolo, Massimbona e partecorte Orsina; Pozzolo; Volta con Cereta; Rodigo con Rivta.

distretto VIII di Goito. 2931798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento dMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anVII), il distretto VIII di Goito era costituito dalle comunitàdi Goito con Torre, Merlesco, San Lorenzo, Cagliara, Sca, Santa Maria, Caigole, Cerlongo, Vasto, Sollarolo, Msimbona e parte di corte Orsina; Valezzo con BorgheVolta con Cereta; Guidizzolo con Rebecco, Birbesi, e Cstelgrimaldo; Ceresara, Bocchere, Cortine, San MartGusnago; Monzambano; Pozzuolo; Marmirolo con Capagnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero. Nel 1801 Gto veniva inserito nel distretto IV di Castiglione del dipatimento del Mincio (legge 23 fiorile anno IX).

governatore di Goito. 294sec. XVI - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del governatorGoito risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che il governatore di Goito avva giurisdizione limitata a lire duecento nelle cause civmentre “nel criminale è mero vicario del … capitano di gistizia di Mantova, sennonchè per particolare privilegio la facoltà de’ danni campestri per qualsivoglia somm(Specificazione 1737).

pretura di Goito. 2951750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturalimitata giurisdizione di Goito aveva competenza su Goi

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (pianfebbraio 1772), la pretura di Goito esercitava la propria torità sul territorio di Cerlongo e Massimbona, CaliaraSacca, San Lorenzo e Solarolo, Torre e Marengo, VasRivalta, Pozzolo, Rodigo, Marengo e Pero, Soave, VoltSassello, Chiesa, Villeli, Cereda, Cavriana, San CassiaBando, San Giacomo, Campagnola, Castel Grimaldo, una curia formata, oltre che dal pretore, da un attuario,coadiutore, un barigello e sei fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Goito aveva giuriszione su Goito con Torre, Merlesco, San Lorenzo, CagliaSacca, Santa Maria, Caigole, Cerlongo, Vasto, Sollaro

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Massimbona; Volta, sede del vice - gerente; Cereta; Rodigocon Rivalta; porzione di Corte Orsina; Pozzolo.

vicariato di Goito. 296sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Goito risalgonoal 1304, confermato poi negli anni settanta - ottanta del tre-cento (Vaini 1994). Negli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, ilvicario era sostituito da un commissario (Mantova 1958-1963), mentre nel 1553 il vicariato di Goito risultava for-mato da Goito, Solarolo, Cerlongo, Caliera, Sacca, Merle-sco (o Torre) (Bertolotti 1893).

GONZAGA

cantone III di Gonzaga. 2971805 - 1816

Inserito nel distretto II di Revere del dipartimento delMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decreto 8giugno 1805), il cantone III di Gonzaga era costituito daiseguenti comuni: Gonzaga con Ronchi, Polesine, Fornace,Pegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coaz-ze, Cesare e Bondanello; Suzzara con Tabellano, Riva, Sai-letto, Brusatasso, Villa Inferiore e Superiore, Ronco Bonol-do e San Prospero; San Benedetto con Portiolo, Zottole,Zovo, Gorgo, Bardelle, San Siro a Po, San Siro a Secchia,Mirasole e Brede; con una popolazione complessiva di23.794 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone III diGonzaga del distretto II di Revere del dipartimento delMincio risultava formato dai seguenti comuni denominati-vi: Gonzaga; Suzzara; San Benedetto; con la stessa popola-zione complessiva di 23.794 abitanti.

capitano del divieto. 298sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Gonzagacon Borgoforte oltre il Po costituisse la giurisdizione di uncapitano del divieto (Mantova 1958-1963).

castellano di Gonzaga. 299sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aGonzaga risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissariato di Gonzaga. 3001531 - 1730

L’istituzione del commissariato di Gonzaga risale al1531, quando Francesco Musono veniva nominato com-missario di Gonzaga con la patente del 6 giugno 1531. Conla stessa patente l’ufficio di Gonzaga, nonostante la “naturasua vicariatus est”, diveniva sede di commissariato (Inven-tario 1998; cfr Mantova 1958-1963).

"Il commissario quale rappresentante che i Gonzaga in-viavano nel territorio, fungeva da canale di comunicazione

tra il centro e le comunità locali, tramite la trasmissionedisposizioni e di atti. Aveva compiti di coordinamento e controllo amministrativo sul territorio di sua competenzacompiti legati all’amministrazione della giustizia. Al momento dell’istituzione il Commissariato di Gonzaga, in mteria giudiziaria, aveva competenze limitate alla trattaziodi cause sino alla somma di 15 libbre (Inventario 1998).

La presenza del commissario a Gonzaga è confermagli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

"Dagli inizi del ’700 è documentato il sindacato del commissario, consistente nella verifica dell’operato e della cdotta del commissario, effettuata da parte del Senato scadere del mandato, all’epoca di durata biennale. Il comissario doveva soggiornare in Mantova per tutta la durdel sindacato, senza alcun aggravio economico, eccettucasi in cui fosse necessario ricorrere al processo per cportamenti illeciti del giusdicente, individuati nel corso dsindacato. In questi casi veniva inviato un senatore coproprio cancelliere o notaio nella giurisdizione del commissario ritenuto colpevole, al fine di acquisire tutti gli elmenti utili alla formazione del processo, ’anche per vd’inquisizione’. Le spese necessarie erano a carico dComunità, che veniva successivamente risarcita dal rSolo a seguito dell’esito positivo del sindacato, avvenivanomina o conferma del commissario, che riceveva le relve patenti, in base alle quali poteva essere riconosciuto la Comunità” (Inventario 1998).

Nel 1702 si ha notizia che ai commissariati, classifictra gli uffici di classe inferiore, “venivano rimesse le caudi valore non superiore alle 60 lire, ’consistendo il maggaffare delle loro incombenze’ fare eseguire gli ordini dtribunali di Mantova, assistere alle vicinie dei Comuni, osia alle convocazioni degli eletti e interessati, ’procurareesazioni delle tasse” (Inventario 1998).

Il 7 settembre 1730 il commissariato si rendeva vacae il 12 settembre eniva nominato Giuseppe Casali, con itolo di podestà, segnando il passaggio da commissariapretura (Inventario 1998).

comune di Gonzaga. 301sec. XIV - 1784

Negli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecenGonzaga è citata varie volte come appartente al distrmantovano (D’Arco 1871-1874; cfr Colorni 1959; Siss1983). Riguardo alla giurisdizione amministrativa a cui esoggetta, negli anni settanta - ottanta del trecento, Gonzera sede di vicariato (Vaini 1994), mentre negli anni immdiatamente seguenti alla erezione del ducato di Mantoavvenuta nel 1530, era sede di commissariato (Mant1958-1963), come agli inizi del secolo XVII (Magin1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cità e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Gonzaera sede di pretura, mentre nel 1772, in seguito al piano le preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), era soggalla giurisdizione della pretura di Suzzara. Nel 1782, doil compartimento territoriale delle preture dello stato Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), e definito il sambito territoriale formato da Gonzaga con Ronchi, Posine, Fornace, Pegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, BondMoglia, Coazze, Cesare e Bondanelle, Gonzaga divensede di pretura.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 il territorio della comunità di Gonzaga ecostituito da dodici colonnelli, Bondeno, Cesare, CoazPegognaga, Polesine, Ronchi, Moglia, Bondanello, Do

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Zovo, Sacca, Fornace, Roncobonoldo (Risposte ai quesiti,1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 il principaleorgano di autogoverno era la vicinia generale, che si tenevaall’inizio di ogni anno, formava “i riparti de’ carichi” e no-minava o confermava i principali “ufficiali” della comunità.Essi erano “tre reggenti e due deputati per ciascheduno de’dodici colonnelli”, che costituivano la “rappresentanza”della comunità, un massaro e un cancelliere, che “invigila-no alla di lei diurna amministrazione”. In passato il massa-ro aveva l’onere della cura dell’archivio, mentre nel 1775 a“questa incombenza negletta” non era prevista nessun fun-zionario nè tanto meno era destinato “soldo particolare”(Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Gonzaga. 3021784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Gonzaga con Ronchi, Polesine, Forna-ce, Pegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Co-azze, Cesare e Bondanello veniva inserito nel distretto XIVdi Gonzaga. Nel 1786 la compagine territoriale di Gonza-ga, che era formata da Ronchi, Polesine, Fornace e Bonda-nello, perdendo Pegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno,Moglia, Coazze, Cesare, aggregate a San Benedetto Po, ri-sultava compresa nella delegazione X del distretto di Gon-zaga in seguito alla distrettuazione della provincia di Man-tova (compartimento territoriale 26 settembre 1786). Nel1791 il comune di Gonzaga, ricostituita la consueta unitàterritoriale con Ronchi, Polesine, Fornace, Pegognaga,Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coazze, Cesare eBondanello, faceva parte del distretto XIV di Gonzaga pereffetto del piano di sistemazione dell’amministrazionepubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 gen-naio 1791).

comune di Gonzaga. 3031798 marzo - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 29 marzo 1798(legge 10 germinale anno VI), il comune di “Gonzaga collesue ville, detrattane la Moglia” era inserito nel distrettoVIII del dipartimento del Crostolo ed era sede di municipa-lità.

comune di Gonzaga. 3041798 settembre - 1816

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 5 vendem-miale anno VI (legge 26 settembre 1798), Gonzaga conRonchi, Polesine, Fornace, Pegognaga, Dosso, Zovo, Sac-ca, Bondeno, Moglia, Coazze, Cesare, Bondanelle era ag-gregata al distretto XI di Gonzaga del dipartimento delMincio, che era anche sede della municipalità distrettuale.Nel 1801, in conseguenza della legge per la divisione dellarepubblica Cisalpina del 25 fiorile anno XI (legge 15 mag-gio 1801), la stessa compagine territoriale risultava far par-te del distretto II di Revere del Dipartimento del Mincio,mentre nel 1803, a causa della distrettuazione del dipart-mento del Mincio, era inserita nel distretto VI di Gonzaga.I referenti amministrativi di Gonzaga cambiavano ancoranel 1805, quando, in conseguenza della nuova distrettua-zione del dipartimento del Mincio (legge 8 giugno 1805),era inclusa nel cantone III di Gonzaga del distretto II di Re-vere.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuniclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 Gonzaera un comune di I classe con 11.798 abitanti (legge 8 gno 1805).

comune di Gonzaga. 3051816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Gonzaga con Ronchi, Polesine, Fornace, Pegoga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coazze, CesBondanelle era sede del distretto XIV della provincia Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesimprovincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comne di Gonzaga con le frazioni di Ronchi, Polesine, FornaPegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coze, Cesare, Bondanelle e Palledano era inserito nel distIX di Gonzaga, con una popolazione di 15.601 abitanavente consiglio comunale, con ufficio proprio. Dopotrattato di Zurigo del 1859 (trattato del 10 novembre 185il comune di Gonzaga era sede del distretto III della provcia di Mantova, come nel 1868, in seguito alla ricostituzne della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), con una popolazione di 14818 abitanti (decretfebbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289

distretto XIV di Gonzaga. 3061784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto XIV di Gonzaga era costituito da Gonzaga cRonchi, Polesine, Fornace, Pegognaga, Dosso, Zovo, ca, Bondeno, Moglia, Coazze, Cesare e Bondanello; RSan Benedetto con Portiolo, Zotole, Zovo, Gorgo, Bardle, San Siro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole, Brede.

distretto di Gonzaga, delegazione X. 3071786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Gonzaga, delegazione X della provincia Mantova, era formato da Gonzaga con Ronchi, PolesFornace e Bondanello; Rolo; San Benedetto con PortioPegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Zottole, Zovo, GorBardelle, Bondeno, Moglia, Coazze, Cesare, San Siro aSan Siro a Secchia, Mirasole, Brede.

distretto XIV di Gonzaga. 3081791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto XIV di Gonzaga della provincia di Mantova era formato da Gonzacon Ronchi, Polesine, Fornace, Pegognaga, Dosso, ZSacca, Bondeno, Moglia, Coazze, Cesare e BondaneRolo; San Benedetto con Portiolo, Zottole, Zovo, GorgBardelle, San Siro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole e de.

distretto XI di Gonzaga. 3091798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento dMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anVII), il distretto XI di Gonzaga era costituito dalle comun

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distretto VI di Gonzaga. 310

1804 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del terri-torio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1803(Mantova 1958-1963) e dopo il riparto distrettuale dellepreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il distrettoVI di Gonzaga risultava formato dai seguenti comuni: Gon-zaga con Ronchi, Polesine, Fornace, Pegognaga, Dosso,Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coazze, Cesare, Bondanel-lo; Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto, Brusatasso, VillaInferiore e Superiore, Ronco Bonoldo, San Prospero; Bor-goforte con Saviola, Ricorlando, Gonfo, Cantone, Sacca,Montecchiana, Torricella; San Benedetto con Portiolo, Zot-tole, Zovo, Gorgo, Bardelle, San Siro a Po, San Siro a Sec-chia, Mirasole, Brede. Nel 1805 Gonzaga diveniva sede delcantone III del distretto II di Revere (decreto 8 giugno1805).

distretto XIV di Gonzaga. 311

1816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto XIV di Gonzaga della provincia di Mantova risulta-va costituito dai seguenti comuni: Gonzaga con Ronchi,Polesine, Fornace, Pegognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bon-deno, Moglia, Coazze, Cesare e Bondanelle; Rolo; San Be-nedetto con Portiolo, Zottole, Zovo, Gorgo, Bardelle, SanSiro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole e Brede.

distretto IX di Gonzaga. 312

1853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto IX di Gon-zaga della provincia di Mantova era composto dai seguenticomuni: Borgoforte; Gonzaga; San Benedetto; Suzzara.

distretto III di Gonzaga. 313

1859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (10 novembre 1859),il distretto III di Gonzaga della provincia di Mantova risul-tava così costituito: Gonzaga; Borgoforte a destra del Po;San Benedetto; Suzzara.

In seguito alla ricostituzione della provincia di Mantovanel 1868 (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il distretto III diGonzaga era costituito da 1. Gonzaga, Bondeno e Palidano;2. Mottegiana; 3. San Benedetto; 4. Suzzara ; 5. Pegognagae Polesine; 6. Moglia e Bondanello; con una popolazione di34.003 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto8 marzo 1868, n 4289).

giudice delle digagne di Reggiolo con Gonzaga. 314sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Reggiocon Gonzaga formassero la giurisdizione del giudice dedigagne (Mantova 1958-1963).

pretura di Gonzaga. 3151730 - 1750

Con la nomina di Giuseppe Casali a podestà di Gonzaveniva eretta la podestaria di Gonzaga in luogo del comissariato. Al podestà o pretore, denominato nei due ma seconda se le funzioni svolte fossero prevalentemeamministrative o giudiziarie, venivano “confermate tutattribuzioni del commissario predecessore”.

"L’assegnazione della pretura-podestaria al pretore-destà avveniva da parte dei reggenti della comunità loci quali lo riconoscevano come loro “giudicante” ed eratenuti a corrispondergli il salario e gli onorari stabiliti. Allscadenza del mandato, di solito triennale, il pretore-podeveniva sottoposto al sindacato per la valutazione del operato e della sua condotta. Solo a seguito dell’esito ptivo del sindacato venivano inviate al pretore la patentenomina o di conferma nell’incarico. […] L’esito negativdel sindacato impediva il rinnovo della nomina e compotava il processo a carico del pretore.

"Le competenze amministrative del pretore-podestàGonzaga si esplicavano nel coordinamento e controllo aministrativo del territorio sottoposto alla sua giurisdizionsempre comunque quale manifestazione dell’autorità suriore, di cui egli costituiva il canale di trasmissione di attdisposizioni. Spettavano al pretore-podestà la ripartizionil controllo sui carichi fiscali a carico degli abitanti dellgiurisdizione, sia in denaro che sotto forma di contribuzni in natura o di prestazioni di manodopera; la manutenzne e la ’visita’, ossia l’ispezione di strade pubbliche, poe fossi, effettuata personalmente dal podestà con cadregolari, accompagnato dai deputati dei colonnelli, osdai rappresentanti delle ripartizioni territoriali che compnevano la Comunità. Il controllo e la regolamentazione calmieri e della vendita di beni di prima necessità, compure la visita dei granai della giurisdizione, il controllo e prevenzione del contrabbando e dell’incetta dei beni, lagilanza sull’attività serica. Il podestà aveva inoltre il compito di presiedere la Vicinia, ossia la convocazione deeletti e ’interessati’ della Comunità locale”. In occasiondell’annuale fiera della nascita della Beata Vergine nmese di settembre, il pretore-podestà intensificava il ctrollo sul regolare svolgimento delle attività commercialila vigilanza sulla quiete pubblica” (Inventario 1998).

In campo giudiziario, “si può notare un progressivo allagamento delle competenze del pretore di Gonzaga, da abuzioni esclusivamente in materia civile ad attribuzioni ache in materia criminale, sino a comprendere affarivolontaria giurisdizione”. Nel 1744 il pretore di Gonzagcome i giusdicente di limitata giurisdizione, in materia cvile aveva competenza sulle cause entro le 300 lire di Mtova (Inventario 1998; cfr Specificazione dell’attuale sisma de’ tribunali).

pretura di Gonzaga. 3161750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturalimitata giurisdizione di Gonzaga aveva competenzaGonzaga.

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Guidizzolo

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In seguito al piano delle preture mantovane del 1772(piano 4 febbraio 1772) la pretura Gonzaga veniva abolitae la sua giurisdizione aggregata alla pretura di Suzzara.Tuttavia l’abolizione non ebbe corso, e il 4 aprile 1772 il vi-cegovernatore del ducato di Mantova stabiliva che la pretu-ra rimanesse in Gonzaga, e venivano asseganti ad essa unattuario, un coadiutore, un bargello e un numero variante difanti (Inventario 1998).

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Gonzaga aveva giu-risdizione su Gonzaga con Ronchi, Polesine, Fornace, Pe-gognaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coazze,Cesare e Bondanelle; Rolo; San Benedetto con Portiolo,Zottole, Zovo, Gorgo, Bardelle, San Siro a Po, San Siro aSecchia, Mirasole e Brede.

vicariato di Gonzaga. 317sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Gonzaga - Reg-giolo risalgono agli anni settanta - ottanta del trecento (Vai-ni 1994). In seguito la presenza di un vicario a Gonzagaviene confermata negli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963), mentre agli inizi del secolo XVII vienesostituito da un commissario (Magini 1967).

bibl. Inventario 1998: F. Lodi e F. Maestrini, Archivio storicocomunale di Gonzaga. Sezione anteriore al 1898.Inventario1998, dattiloscritto presso Archivio storico co-munale di Gonzaga; Sissa 1983: G. Sissa, Storia di Gon-zaga, Mantova, 1983.

GUIDIZZOLO

capitano del divieto. 318sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Guidizzolocostituisse la giurisdizione di un capitano del divieto (Man-tova 1958-1963).

commissariato di Guidizzolo. 319sec. XVII - sec. XVIII

Dopo l’unione di Medole a Castiglione delle Stiviere, av-venuta nel 1602, Guidizzolo diveniva sede di commissaria-to, con giurisdizione su Guidizzolo, Birbesi, Boccari (Boc-chere ?), confermato sucessivamente nella “specificazionedell’attuale sistema de’ tribunali di Mantova” del 1737(Specificazione 1737; Marini 1750).

comune di Guidizzolo. 320sec. XIV - 1784

Già appartenente al distretto bresciano nel periodo comi-tale e nel successivo periodo comunale (Colorni 1959), nel1385 Guidizzolo era inserito nella “quadra de Monteclaroet de Castro Zuffredo”, come risulta dall’estimo visconteo(Valentini 1898). Nel corso del sec. XIII Guidizzolo era al-ternativamente assegnato ai domini dei Visconti, dei Mala-testa, della repubblica di Venezia e dei Gonzaga, fino al1441 (pace di Cremona del 20 novembre 1441, detta anchepace di Cavriana), quando veniva definitivamente riunitoallo stato gonzaghesco (Marocchi 1990; Mantova 1958-1963). Tra il 1444 e il 1466 Guidizzolo figurava fra i terri-

tori assegnati ad Alessandro Gonzaga in seguito alla dsione dello stato gonzaghesco (Mantova 1958-1963; Mrocchi 1984), regolato nel civile e nel criminale secondo statuti alessandrini, emanati a metà del XV secolo e ingore fino alle riforme teresiane (Marocchi 1984). Reintgrato nel marchesato mantovano nel 1466, dopo la sepzione di Medole dal mantovano avvenuta nel 160Guidizzolo diveniva sede di commissariato (Marini 1750Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Guidizzolo esede di pretura. Nel 1772, in seguito al piano delle pretmantovane (piano 4 febbraio 1772), il territorio di Guidizolo era soggetto alla giurisdizione della pretura di CasGoffredo, mentre nel 1782, dopo il compartimento territriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano gennaio 1782), Guidizzolo con Birbesi, Rebecco e Salrizzo, dipendeva dalla pretura di Castiglione delle Stivier

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 la comunità di Guidizzolo aveva aggreg“il comunetto ossia colonnello di Bocchere, il quale quanto al reggimento si regola da se, ed in quanto a quaque peso pubblico è tenuto alla corresponsione dell’unosedici, che per qualunque ragion venga addossato alladesima comunità” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “stato tale delle anime” della comunità contava circa 1.800 ame, di cui 750 “terrieri” e 1.050 “forestieri” ( Risposte aquesiti, 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 la comunità aveva “entrate proprie” pdotte dai due mulini di proprietà, dagli affitti delle case cmunali, dell’osteria e della “pretoria”. Godeva degli introidovuti ai “tiri dell’uccellagione delle allodole”, alla “tan-gente della tassa rusticale” sul colonnello di Bocchere, aincassi per la pesa pubblica, al “testatico comunale de’restieri”. I terrieri della comunità beneficivano di una “pozione di campagna comunale” (Risposte ai quesiti 171777).

Le prime notizie relative all’organizzazione amministrativa della comunità di Guidizzolo risalgono al 1414, quado acquistò i diritti sul proprio territorio, “col mero e mistimperio, e total giurisdizione ed assieme con l’acque, pscoli, boschi, raggioni, dacii, gabelle, onoranze, traverscon facoltà di esercitar qualunque atto di giurisdiziond’imponer ed esigger dacii” (Marini 1750; Bertolotti 1893Ruffoni 1994).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 risulta che nel caso di rilevanti deliberazni, “come per esempio si trattasse d’intraprendere qualspesa di conseguenza d’imporre una tassa ed altro”, venno convocati “tutti i capi famiglia terrieri abili”. Ordinaria-mente la comunità era retta da una reggenza, formata dreggenti e sei reggenti d’aggiunta. Altri funzionari della cmunità erano il massaro, nel doppio ruolo di cassiere dcomunità e depositario delle contribuzioni delle comundi Guidizzolo e Bocchere, con “l’incombenza d’essigerepagare i crediti ed i carichi si regi che comunali”, il vice grente, con il compito di redarre i quinternelli delle contribzioni, compilati “per lo passato da due deputati”, il cancliere. Questi, “fra gli altri obblighi”, aveva il compito diredarre il quinternello della “tassa de’ forestieri”, andan“di casa in casa a prenderne in nota la quantità delle tesAveva inoltre l’onere della custodia e conservaziodell’archivio comunitativo, che conteneva gli “stromende’ defunti notari del paese, pel privilegio che gode essamunità di non esser tenuta a consegnare tali scritture

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Guidizzolo

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all’archivio nè al registro di Mantova”. La comunità rico-nosceva un onorario anche al procuratore, ai ragionati, alcorriere, al deputato alle vettovaglie, al ministeriale, al te-nente di campagna, al pretore, al bargello, al medico, ai chi-rurghi, al maestro, all’organista, all’orologiaio, al campa-naro, al becchino (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Guidizzolo. colonnello di Bocchere. 321sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,risulta che il colennello di Bocchere nel 1775 era aggregato allacomunità di Guidizzolo e lo “stato totale delle anime” della co-munità contava 90 anime.

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, si sa che nel 1775 il prin-cipale organo di autogoverno del colonnello di Bocchere era lavicinia, che, convocata “una sol volta sul principio dell’anno”davanti al pretore, eleggeva a maggioranza i reggenti “che sonoli più capaci alla divina amministrazione”, i ragionati o deputatie il massaro. Quest’ultimo aveva il compito di esigere le impo-ste comunali, mentre le tasse regie erano riscosse dal deposita-rio alle contribuzioni di Guidizzolo. Il massaro, insieme ad unreggente, aveva anche l’onere della conservazione delle scrittu-re pubbliche. La comunità riconosceva un onorario ancheall’orologiaio, al campanaro e al sagrestano (Risposte ai quesiti1772-1777).

comune di Guidizzolo. reggenza. 322sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1774 la reggenza della comunità di Guidizzolo era compo-sta da dodici individui, di cui sei reggenti e sei reggenti d’ag-giunta. I sei reggenti avevano l’incombenza di “determinare gliaffari ordinari” della comunità. Nel caso si dovesse decidere“cose di qualche importanza si raduna l’intero consiglio com-posto de’ reggenti e de’ reggenti d’aggiunta”. “Al principiod’ogni anno” la reggenza si rinnovava eleggendo i nuovi reg-genti due a due, secondo la seguente procedura: “essendo com-posta la reggenza di due individui che si chiamano reggenti vec-chi (che sono i confermati dell’anno scorso) e di quattro, che sidicono reggenti nuovi”, a pluralità di voti, espressi dai sei reg-genti d’aggiunta e dai due “reggenti vecchi”, venivano confer-mati due dei reggenti nuovi in scadenza. Altri due reggenti era-no eletti a maggioranza dai sei reggenti d’aggiunta in scadenza,scelti da una rosa di quattro nomi, indicata dai reggenti “cheescono di reggenza”. Gli ultimi due infine erano votati a mag-gioranza da un’assemblea formata dalla reggenza riunita insie-me ai “capi di famiglia terrieri”, scelti fra quattro soggetti desi-gnat i da quat t ro persone sor teggiate f ra i membr idell’assemblea stessa. Ognuno dei sei nuovi reggenti eletti no-minava una persona che costituivano i sei reggenti d’aggiunta,“quant’unque tal elezione de’ reggenti d’aggiunta quest’annonon si è fatta e più debbasi fare in avvenire in vigore degli ordinimagistrali, restando però da indicarsi il modo con cui eleggersila reggenza nuova degli anni venturi” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Guidizzolo. 3231784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Guidizzolo con Birbesi, Rebecco e Sal-varizzo veniva inserito nel distretto V di Castiglione delleStiviere. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della pro-vincia di Mantova la stessa compagine territoriale risultavacompresa nella delegazione V del distretto di Castiglionedelle Stiviere (compartimento territoriale 26 settembre1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto V di Ca-stiglione delle Stiviere per effetto del piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Guidizzolo. 3241798 marzo - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Guidizzolo era insrito nel distretto dei Bassi Colli, contrassegnato dal num8, del dipartimento del Benaco ed era compreso nella mnicipalità del distretto.

comune di Guidizzolo. 3251798 settembre - 1803

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settemb1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Guidizzolo con Rbecco, Birbesi, Castelgrimaldo era aggregato al distreVIII di Goito del dipartimento del Mincio, sede della municipalità del distretto. Nel 1801, in conseguenza della partimentazione delle Repubblica Cisalpina (legge 23 firile anno IX), Guidizzolo si ritrovava nel distretto IV dCastiglione delle Stiviere, mentre sul piano amministratisi aveva la distinzione dei comuni in classi del 1802 (leg24 luglio 1802).

comune di Guidizzolo. 3261804 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Mincidel 1803 e dopo il riparto distrettuale delle preture demarzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), la compagine terririale di Guidizzolo con Birbesi, Rebecco e Salvarizzo facva parte del distretto II di Castiglione delle Stiviere, mennel 1805, in conseguenza della nuova distrettuazionedipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserito nel cantone I di Castiglione delle Stiviere ddistretto III di Castiglione delle Stiviere, mentre sul pianamministrativo nel 1805, al comune di Guidizzolo venivattribuita la classe III in base ai suoi 1.864 abitanti (decr8 giugno 1805).

comune di Guidizzolo. 3271816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Gdizzolo con Birbesi, Rebecco e Salvarizzo veniva insernel distretto V di Castiglione delle Stiviere della provincdi Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medema provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il cmune di Guidizzolo, con le frazioni di Birbesi, RebeccoSalvarizzo, risultava far parte del distretto IV di Castigliondelle Stiviere, con una popolazione di 2.195 abitanti, avte consiglio comunale, senza ufficio proprio. Con il nuoordinamento comunale e provinciale del 1859 (legge 23tobre 1859), il comune di Guidizzolo, con una popolaziodi 2.194 abitanti, era attribuito al mandamento I di Casglione delle Stiviere del circondario V di Castiglione delStiviere della provincia di Brescia, sino al 1868, quandcon la ricostituzione della provincia di Mantova (leggefebbraio 1868, n. 4322), con una popolazione di 2.136 atanti, veniva inserito nel distretto VIII di Castiglione dellStiviere del circondario unico di Mantova (decreto 9 febraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto de’ Bassi colli. 3281798 marzo - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Benaco per effetto della lege del 1 marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI), il distrede’ Colli Bassi, contrassegnato dal numero 8, era compo

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Magnacavallo

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dalle comunità di Guidizzolo, Solferino, Cavriana, Medole,Ceresara.

pretura di Guidizzolo. 3291750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Guidizzolo aveva competenza suGuidizzolo e Ceresara. In seguito al piano delle preturemantovane del 1772 (piano 4 febbraio 1772), Guidizzoloveniva aggregato alla pretura di Castel Goffredo.

bibl. Marini 1750: G. Marini, Memorie storiche diGuidizzolo1750, manoscritto conservato presso l’archi-vio di stato di Mantova. Il titolo originale lo qualificacome “repertorio de’ privilegi ed esenzioni non che dellecarte e processi esenziali esistenti nell’archivio dellamagnifica comunità di Guidizzolo, opera di GiuseppeMarini da Carpenedolo bresciano …”; Marocchi 1984:M. Marocchi, Storia di Solferino, Solferino, 1984, primaristampa 1993; Marocchi 1990: M. Marocchi, I Gonza-ga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e pri-vate del casatodi San Luigi, Castiglione delle Stiviere,1990; Ruffoni 1994: G. Ruffoni, Guidizzolo nella storia,Guidizzolo, 1994; Valentini 1898: A. Valentini, Gli sta-tuti di Brescia dei secoli XII al XV illustrati e documentiinediti, Venezia, Visentini, 1898.

MAGNACAVALLO

comune di Magnacavallo. 3301816 - 1868

Già aggregato al comune di Poggio Rusco, con la riformadel 1816 (patente 12 febbraio 1816) il comune di Magna-cavallo acquistava l’autonomia organizzativa e veniva in-cluso nel distretto XVI di Sermide della provincia di Man-tova. In seguito alla ridistrettuazione della medesimaprovincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comu-ne di Magnacavallo, con una popolazione di 1.959 abitanti,avente convocato generale, faceva parte del distretto X diSermide, ridenominato distretto IV di Sermide nel 1859(legge 23 ottobre 1859). In questa situazione il comune diMagnacavallo permaneva anche nel 1868, quando, con laricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio1868, n. 4322), con una popolazione di 1.998 abitanti, ri-sultava inserito nel distretto IV di Sermide del circondariounico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e de-creto 8 marzo 1868, n 4289).

MANTOVA

amministrazione dello stato di Mantova. 3311797 luglio - 1797 novembre

Costituita ufficialmente il 19 luglio 1797 da Napoleone,l’amministrazione di stato del mantovano vedeva pubblica-to il suo regolamento il successivo 30 luglio. Era costituitada nove membri, i quattro della commissione provvisoria,e altri cinque municipalisti, e concentrava “tutt’i poteri e fa-coltà che avea la commissione amministrativa, …, il cessa-to magistrato camerale e l’abolita giunta di governo”.L’amministrazione era organizzata in quattro comitati,ognuno dei quali con diverse competenze. Il comitato I do-

veva occuparsi delle materie relative al “politico, governtivo, polizia centrale della città e stato, teatri, tribunali, stellizio e iurisprudenze”; il comitato II di quelle inerenti “pie fondazioni, conventi, spedali, monti di pietà e fenertizi, decime e livelli, sanità, scuole, accademie di pubblistruzione, posta annua”; il comitato III invece di quelle chavevano per oggetto “fiumi ed acque, argini, digagne, nagazione, pesche, confini, boschi, caccie, contabilità, sopensioni ed archivi, amministrazione e tutela dei pubblitasse e fabbriche”; il comitato IV infine doveva provvedealle materie relative a: “contribuzioni imposte dirette e idirette, ragionateria, tesoreria generale, impieghi, vigilaned economia sui pubblici, commercio, arti, manifatture, nanze, lotto, camere mercantili, mercati e fiere, strade une e provinciali”. L’amministrazione di stato doveva deberare in nome della repubblica francese e gli atti dovevessere vidimati dal comandante del mantovano. Dovcontrollare che fossero organizzati i “comitati amministrtivi e municipali” e aveva facoltà di “rimettere le carichvacanti”, “riformare le corti di giustizia in campagna” “organizzare la municipalità di Mantova e le altre di campagna”. Dall’amministrazione di stato dipendevano i feudi Gazoldo e Castellaro per gli affari economici e politiccon facoltà di disporne la redazione “l’estimo rispettivacciocchè possano essere distribuiti i pesi e le imposizsul reale con giusto equilibrio” (Fantini D’Onofrio 1997).

Con la proclamazione della repubblica Cisalpina denovembre 1797, Mantova veniva aggregata ad essa, dnendo capoluogo del dipartimento del Mincio, e la ammnistrazione di stato, “organi di governo a sè”, veniva sopressa, anche se “vivacchiò ancora per qualche temdopo l’unione, tenendo interinalmente per circa un meseredini del governo locale (ora però in dipendenza dal dirtorio esecutivo di Milano), fino all’8 frimale (28 novembre), data in cui entrò in vigore il governo definitivo denuovo dipartimento cisalpino, l’amministrazione centradel dipartimento del Mincio” (Finzi 1958).

amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. 3321797 novembre - 1799 aprile

Dopo la proclamazione della repubblica Cisalpina denovembre 1797, il mantovano veniva aggregato ad esperdeva l’autonomia di governo e il 29 novembre 17Mantova diveniva sede della amministrazione centrale dipartimento del Mincio, costituita da cinque membri. Essi dovevano occupare delle materie secondo la “ripartizne” stabilita nella “distinta de’ dipartimenti dell’ammini-strazione centrale di Mantova”, che si differenziava dasuddivisione in tre sezioni delle altre amministrazioni dpartimentali, in base alla legge di organizzazione dei coamministrativi. Al cittadino amministratore Trenti spettavano “la direttiva politica generale”, i beni e diritti nazionali, i confini, il dipartimento della posta, la cassa centrale,contabilità, le pensioni, i salari, gli archivi. I cittadini amministratori Speroni e Basili dovevano occuparsi delle fodazioni pie, dei conventi, degli orfanatrofi, degli ospedadella milizia, del monte di pietà, dell’istruzione pubblicadei dipartimenti di sanità, degli edifici pubblici, della navgazione, dei mercati e fiere, della pesca e caccia. Ai cittani amministratori Coen e Tonni erano affidate le municiplità, le acque irrigatorie, le digagne di arginatura, le tuteil censo, la finanza, le imposte, il commercio, le manifatre, la lotteria, le monete, i pesi e le misure e gli spettac(Finzi, 1963).

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Mantova

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Ogni amministrazione centrale di ogni dipartimentoavrebbe dovuto avere un “segretario, due protocollisti (unprotocollista generale e uno delle sezioni), due registranti,due ufficiali di segreteria, tre bimestrali aggiunti, per un to-tale di dieci impiegati”, ma poichè la compagine territorialedel dipartimento del Mincio nel 1798 si estendeva ad est, alterritorio veronese posto alla destra dell’Adige, e ad ovesta parte dei comuni precedentemente compresi nel diparti-mento del Benaco, comportando un aumento notevole dellepratiche, il segretario proponeva un nuovo piano organicodegli impieghi (Finzi, 1963).

Dopo la proclamzione dello stato d’assedio di Mantovada parte degli austro-russi, avvenuto il 22 marzo 1799, perordine del comando militare francese il 13 aprile 1799 lecompetenze dell’amministrazione centrale del dipartimen-to del Mincio, insieme a quelle del commissario del potereesecutivo e della municipalità di Mantova, venivano riunitenella commissione amministrativa di Mantova (FantiniD’Onofrio, 1997; Finzi, 1963).

avvocato fiscale criminale. 333sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, si ha notiazia dell’avvocato fiscale cri-minale, che veniva deputato “dalla corte, rilevandone peròle patenti da questa cancelleria non meno del capitano digiustizia” (Specificazione 1737).

cancelleria. 334sec. XV - sec. XVII

Se i precursori dei cancellieri sono da ricercarsi nella fi-gura del “dictator comunis” (Navarrini 1988), e se la primariforma della cancelleria si può far risalire a Gian France-sco Gonzaga, marchese dal 1433 (Piani Mantova 1967), leprime notizie organiche sulla cancelleria dello stato manto-vano risalgono ad un progetto di riforma del 1543, attribu-ito ad Ercole Gonzaga, anche se già gli statuti gonzaghe-schi, redatti tra la fine del trecento e i primi anni delquattrocento, prevedevano delle particolari funzioni per icancellieri, distinti fra “secretarii” o “cancellarii” o “scri-be”, addetti alla scrittura degli atti, “consiliarii” e “vicarii”,con una certa differenziazione dei compiti fra di essi, intro-dotta sembra dal dicembre 1400. Nel sec. XVI comparivanell’organico della cancelleria anche la figura del “primussecretarius”.

Nel progetto del 1543 vi era la proposta di organizzare lacancelleria in quattro sezioni, affidata a quattro segretari,mentre un altro segretario doveva occuparsi della spedizio-ne dei documenti. Fra la fine del cinquecento e l’inizio delseicento la struttura della cancelleria era costituita da fun-zionari denominati, in ordine decrescente di dignità, “con-siglieri”, “segretari” e cancellieri. Comparivano anche altredistinzioni come “segretari di stato” e “segretari del consi-glio”. Dell’organico della cancelleria facevano parte ancheun servitore di cancelleria e un chiavaro (Borgogno 1966;Torelli 1920).

Dopo il sacco di Mantova del 1630 la cancelleria venivaricostituita e riorganizzata dal duca Carlo Gonzaga di Ne-vers (Piani Mantova 1967). In una disposizione del 1628relativa alla divisione dei “negotii in audienze, speditioni didispacci e segnature di memoriali”, venivano definiti l’or-dine delle “udienze” del signore e le competenze dei diversifunzionari della cancelleria. Dopo avere stabilito che “ognimattina … sentiremo il gran cancelliere e gli altri ministridi cancelleria separatamente” e dopo aver definito il calen-

dario delle udienze del signore (lunedì: udienza pubblimartedì spedizione dei “memoriali riservati alla personostra”; mercoledì: udienza “ai capi d’ufficio, maggiorduomo maggiore o mastro di casa, cavallerizzo maggiore o luogotenente, luogotenenti generali del principe, capitdi guardia; venerdì: udienza del presidente del senato,presidente del maestrato, del capitano di giustizia, del destà, dell’avvocato fiscale e del fiscale; sabato: udiedell’auditore di camera, del commissario degli ebrei, dcollaterale, del provveditore della città, del giudice del pradiso), venivano fissate le competenze dei diversi mastrati, “affinché tutti i ministri di cancelleria sappiano quelo che sarà di loro carico particolare”.

Il gran cancelliere doveva trattare “i negotii della cittàstato di Mantova che riguardano l’amministratione degiustizia e conservatione di giurisditione e confini e havela soprintendenza de’ dispacci”. A tre diversi segretaristato venivano assegnati rispettivamente i memoriali Francia con l’aggionta delle lettere di Fiandra e Inghiltee il dispaccio di Venetia”, quelli di “Roma con l’aggiontdelle lettere di Fiorenza e Napoli”, e i “negotii delle lettedel Monferrato”. Un segretario di camera “haverà cudell’altre lettere diverse, raccoglierà i memoriali e seconle cariche di ciascuno, veduta la qualità di essi, gli distribrà e sottoscriverà le speditioni di camera dei memoriali nstri”. Un segretario doveva sottoscrivere i memoriali dconsiglio del principe e doveva occuparsi con “particolacura dei memoriali del Monferrato”. Un altro segretario ifine doveva leggere i memoriali nel consiglio del principeprendersi cura dei documenti latini e di altre spedizionicancelleria. La redazione dei documenti era affidata ai ccellieri, che dipendevano dai diversi segretari, “non dovedo però gli uni ricusare il servitio degl’altri, secondo chverrà loro ordinato dal gran cancelliere”. L’organico delcancelleria era completato da cassieri e usceri (divisio1628).

Nel corso del secolo seguirono altre disposizioni relatall’organizzazione della cancelleria. Dall’ordine dell’gennaio 1643, essa risultava costituita dai seguenti funnari. Il consigliere e segretario di stato, che partecipavtutti gli affari di stato, essendo presente a tutti i consigconsulte e magistrati segreti, apponendo il “vidit” alle spdizioni”. Il segretario di stato, che subordinato al consiglre e segretario di stato, partecipava agli affari e ai conssecondo disposizioni superiori; doveva fare “i rescritti asuppliche” e dare le commissioni secondo gli ordini ducaaveva “l’obbligo di essere presente alla cancelleria, sovtendendo alle spedizioni”. Il segretario di camera era addto alla stesura delle lettere ducali e di quelle dei princicurando inoltre le spedizioni per le corti estere e presziando alle consulte. Il segretario dei complimenti eraservizio del primo segretario e segretario di stato, e, in qlità di segretario della consulta, redigeva i pareri e le risluzioni emesse. Il cancelliere di camera aveva il compitorilasciare il porto d’armi e redarre tutte le spedizioni e letere, secondo le disposizioni dei ministri. Il cancellied’onore, come il registrante, era addetto alla registraziodei decreti, delle patenti, delle suppliche, delle grazie etutte le altre spedizioni soggette a tale vincolo. Il cancellre curava la stesura dei decreti e di tutte le lettere.

Secondo l’ordine del 17 agosto del 1646, l’oganigrammdella cancelleria era composto dai seguenti magistratprimo consigliere e segretario di stato curava la spedizidei dispacci al monferrato e all’ambasciata di Munster, vrintendendo quelli per la Francia. Il segretario di stato inaricato delle spedizioni per Venezia, Germania e Rom

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Mantova

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insieme al primo consigliere e segretario di stato, convoca-va i consigli, curava i ricorsi e i rapporti con le altre magi-strature della città e stato di Mantova, dando e opportunedisposizioni. Il segretario dei complimenti interveniva alleconsulte, redigendone i rescritti e i memoriali, trasmetten-do le disosizioni secondo gli ordini, e curava i rapporti conFirenze, Parma e gli stati confinanti. Il segretario curava laredazione delle lettere della principessa e il rilascio delle li-cenze d’armi, soprintendeva a tutte le spedizioni, stlandonele minute, assisteva ai consigli e alle consulte, redigendonei verbali. Il cancelliere era alle dipendenze del primo con-sigliere e segretario di stato, mentre il registrante annotavain appositi registri le grazie, i decreti ed ogni altro docu-mento soggetto a tale vincolo.

Dall’ordine del 27 giugno 1658 l’organigramma dellacancelleria risultava costituito da un primo consigliere e se-gretario di stato che aveva la cura degli affari dello statomantovano, un consigliere e segretario di stato che aveva ilcompito di seguire i rapporti con Roma e la Germania, unsegretario di stato che si occupava delle relazioni con Romae la Germania, soprintendendo alla cancelleria e redigendole lettere della duchessa madre, un segretario di camera in-caricato della segreteria della camera ducale e degli affaricon la Spagna, ed infine un segretario dei complimenti perla redazione delle lettere di complimento.

Con l’ordine del 16 giugno 1661 veniva sancita la distin-zione da una parte della carica di consigliere, nel numero disei, e dall’altra di quella di ministro e segretario di stato. Aiprimi era delegata “la soprintendenza su tutti i giusdicentidello stato e la direzione di tutti gli affari della città che nonsono di competenza del senato, magistrato camerale, capi-tano di giustizia, podestà”, ai secondi la “direzione degli af-fari esteri e rescrizione degli ordini ducali inerenti la città estato di Mantova curati dai consiglieri di stato”. Veniva sta-bilito inoltre che i segretari di cancelleria dovevano convo-care i consiglieri, per comunicare loro le volontà del duca;essi dovevano esprimere i loro pareri a maggioranza asso-luta sulle deliberazioni in discussione, che venivano poi ri-feriti al duca dai segretari, che in seguito dovevano prende-re le opportune disposizioni. Si precisava che lecommissioni dovevano essere effettuate solo dai capi d’uf-ficio.

Con il decreto del 14 agosto 1673 veniva ridefinito il si-stema di conferimento delle competenze ai vari funzionaridella cancelleria, non più assegnate a cariche precise, maconcesse secondo “una attribuzione nominativa delle varieincombenze”. Veniva disposto che tutti i ministri di cancel-leria e i segretari di stato avevano l’obbligo di aprire e leg-gere le lettere di competenza al cospetto del duca; in casodi sua assenza dovevano portarle in consiglio per la discus-sione, riferendone in seguito al duca per la decisione finale.Le suppliche per certificati di giustizia dovevano essere de-liderati in consiglio, mentre quelli di grazia erano concessidopo l’approvazione del duca. Tutte le spedizioni dovevanoessere sottoscritto dal segretario e dal ministro di turno(Fantini D’Onofrio 1988).

cantone I di Mantova. 335

1805 - 1810

Inserito nel distretto I di Mantova del dipartimento delMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decreto 8giugno 1805), il cantone I di Mantova, era costituito dai se-guenti comuni: Mantova; Curtatone con Levata, Grazie e

Montanara, Buscoldo, San Silvestro e Borgo PradeQuattro Ville, cioè Cerese, Pietole, Parenza e BellaguaRoncoferraro con Palazzetto, Formigosa, Barbasso, CGarzedole, San Martino, Barbassolo, Quadri, Garolda, letto, Nosedole, Casale, Casaletto e porzione di Governa sinistra del Mincio; Porto con Montada, Soave e parteCorte Orsina; San Giorgio con Casaletto, Tenca, GhisioMotella, Caselle e Fossamana; Castellaro con Susano,lagrossa e Pampuro; per una popolazione complessiv36.804 abitanti.

cantone I di Mantova. 3361810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone I di Matova del distretto I di Mantova del Dipartimento deMincio, era costituito dai seguenti comuni denominativMantova, che concentrava Curtatone, Quattro Ville, PorSan Giorgio; Roncoferraro, che concentrava VillimpenCastellaro; Castelbelforte, che concentrava Bigarello; cuna popolazione complessiva di 40.377 abitanti.

capitano del popolo. 337sec. XIII - sec. XIV

Nel trattato con i reggiani per la Regula Padi del 125Azzo VII d’Este e Lodovico di Sambonifacio erano insignti del titolo di capitani del popolo, dove il “popolo rappresenta la parte opposta dei milites in cui sono presenti, asme ad esponenti del ceto mezzano, anche aristocraticspetta il ruolo di comando” (Vaini 1986). Se prima d1274, anno nel quale Pinamonte Bonacolsi diveniva capno del popolo, non sono conosciute le competenze di qsta magistratura, con l’elezione di Guido Bonacolsi, deBotesella, a capitano “generalis perpetuus communis etminum et civitatis et districtus Mantue”, divengono note sue prerogative. Egli aveva “la facoltà di convocare il cosiglio del comune, facendo funzionare il solo organo cpoteva legittimamente compiere e sanzionare atti di govno”, regolare i rapporti con altri comuni e signorie, esertare il potere giudiziario ed esecutivo a propria volontà (Trelli 1923; Vaini 1986). Con queste prerogative, ribaditeseguito nella formula introduttiva degli statuti bonacolsini, il capitano assumeva le funzioni tipiche attribuite al gnore, che saranno sancite definitivamente con il riconomento della ereditarietà della carica e con la sanziogiuridica della signoria da parte dell’autorità universalesuprema dell’impero, sotto la forma del vicariato imperia(Torelli 1923; Vaini 1986).

capitano del popolo. consiglio degli anziani. 338sec. XIII

Nel 1294 Bardellone Bonacolsi, impadronitosi del potere n1291, istituiva un consiglio che, “formato da dodici anziani, tper quartiere e destinato a sostituire il consiglio maggiore [comune] anche se gli anziani stessi venivano nominati in queconsiglio”, costituiva il consiglio privato dei signori. Questconsiglio, che garantiva il consenso politico della città, avevcompito di “manutenere et conservare nobiles dominos Rayndum et Botironum fratres de Bonacolsis Mantue vicarios in svicariatibus et omni suo iure et jurisdictione”. Oltre al potereconvocare il consiglio dei sapienti, gli anziani dovevano “amentare le entrate e diminuire le spese del comune; sorvegi vignali; conservare il segreto sulle decisioni prese” (Vai1986; cfr Torelli 1923; Mozzarelli 1974; Mozzarelli 1987).

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Mantova

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capitano generale del divieto. 339sec. XVI

Nel 1523 il marchese Federico aveva istituito un capitanogenerale del divieto, con giurisdizione sull’intero territoriodel dominio. Aveva il compito di reprimere il contrabbandoe a lui “era permesso di spostarsi in qualsiasi punto del ter-ritorio, di entrare liberamente nelle fortezze, di richiederel’aiuto di ogni ufficiale e di ogni comunità per poter proce-dere all’arresto dei trasgressori” (Mantova 1958-1963).

capitano di giustizia. 340sec. XVII - 1786

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, il capitano di giustizia era “il giudiceordinario criminale per la città e stato di Mantova”. Avevafacoltà di spedire “da se le cause anche capitali in contuma-cia de’ rei, che non siano ’in fortis’”, mentre “in tutte e cau-se che abbiano titolo di pena afflitiva sino alla galea, rele-gazione e lunga prigionia, deve conferirne il processo ’inpleno senatu’, sottoponendo il proprio voto ’in scriptis’ alsuperiore oracolo dello stesso tribunale, da cui perciò e permano dell’ultimo senatore si fa notare ’ad calcem’ del votomedesimo l’approvazione o riforma di quello; e quindi ilcapitano di giustizia n’estende la sentenza, la quale se dimorte deve’essere firmata di mano dello stesso principe edora dal governo per l’esecuzione”. Non poteva usare la tor-tura per estorcere le confessioni degli indiziati senza il per-messo del senato di giustizia, come peraltro gli altri giusdi-centi di mero e misto imperio dello stato. Aveva sede nelpalazzo del Criminale, dove avevano il proprio banco, coni propri scrittori, notai criminali (Specificazione 1737).

Il piano dei tribunali ed uffici della città e ducato di Man-tova del 1750 (piano 15 marzo 1750) stabiliva che la caricacapitano di giustizia fosse “ad arbitrio di sua maestà, masoggetto anch’esso al sindacato”, come gli altri giudicenti.Il capitano di giustizia aveva “l’ordinaria giurisdizione cri-minale” nella città e distretto. Aveva inoltre competenza“nelle cause di danno dato ed altre miste”, che “in qualun-que maniera diverranno soggette alla di lui giurisdizione”.

All’ufficio del capitano di giustizia erano assegnati quat-tro notai, che “oltre l’incombenza solita de’ processi, rice-veranno anche sicurtà, che per l’addietro si registravano ne-gli atti del notaro delle commessioni”. Vi erano inoltre unprocuratore dei carcerati poveri e un sollecitatore per lecause dei poveri e un portiere (piano 15 marzo 1750).

capitano del divieto. 3411745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanese ealla conseguente soppressione delle antiche magistrature,avvenuta il 23 aprile 1745, veniva confermato nelle suefunzioni il capitano del divieto “per la cura dell’annona”(Amadei 1955-1957).

collaterale. 342sec. XV - 1632

L’ufficio del collaterale, denominato anche collateralegenerale, era addetto agli affari militari del ducato, provve-dendo al mantenimento delle truppe e curando i lavori difortificazione. Dalla metà del secolo XV acquisiva le com-petenze dell’ufficio delle bollette, dovedosi così occupareanche di polizia sanitaria, sopraintendendo “alla nettezzadelle strade, alla sorveglianza degli spurghi e delle cloache

per ’ovviare all’infettione dell’aria’, alle discipline delle attività nocive ed inquinanti”, e adoperandosi per “tener lotano dalla città ogni sospetto di peste” (Mantova 1951963; Navarrini 1984). Doveva inoltre controllare i movmenti delle persone, vigilando sugli “affari relativi a ’cantimbanchi et feste di ballare’, a quelli rigurdanti locandalberghi e vagabondi, ecc.”. In particolare l’ufficio delbollette, retto nel 1504 da un “prefectus autem seu surior”, forse già dalla metà del secolo XV, era tenuto a copilare i registri dei morti in città, redatti da un notaidell’ufficio in base alle denuncie fatte dai capi di compgnia delle contrade, che, alle dipendenze del collatererano posti a capo delle venti contrade in cui era divisacittà. Essi avevano compiti di ordine pubblico e “si occupvano dei censimenti urbani, delle bocche e delle biade, la raccolta delle elemosine e delle tasse, controllavano lcenze di osti e albergatori, la presenza di forestiri in citt

Nel 1632 l’ufficio del collaterale veniva aggregato al mgistrato di sanità (Navarrini 1984).

collaterale della massarola. 343sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che il collaterale della massala era un “giudice ad minora”, con competenza sulle cotroversie relative ai contratti di cavalli e altri animali, oltrche “per l’espurgo della città dalle imondezze, colla coava per l’adempimento degli ordini in tal particolare”. Nominato dal “governo con l’approvazione della corte”, avela residenza pubblica nel “luogo detto la massarola, essdoci anche l’uffizio del notaio particolare”. Le sue sentenerano inappellabili, anche se era ammesso il “ricorso al verno, che ne comette la revisione al maestrato camerapur anche a soggetti particolaria suo arbitrio” (Specificzione 1737).

commissariato degli ebrei. 3441730 - 1786

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737, risulta che il “commessario delli ebrappartiene al senato, che lo esercita per mezzo d’un senre turnalmente d’anno in anno, compresovi il presidentNelle pratiche di sua competenza, egli procedeva “sommriamente e con tutta speditezza, non osservandosi in qugiudicatura le ferie lunghe delle messi, ne’ delle vendmie”, ed era inappellabile. Teneva udienza in casa propnei giorni del lunedì, mercoledì e venerdì, nel “dopo prazo”. Era coadiuvato da due attuari, che avevano sede nelazzo della ragione (Specificazione 1737).

Nel piano dei tribunali del 15 marzo 1750 veniva confemato il commissariato degli ebrei, “da esercitarsi per turda ciascheduno de’ suddetti individui [consiglieri del spremo consiglio di giustizia], cominciando dal presidentecon competenza sulle cause civili relative ad ebrei, pre“cognizione” al supremo consiglio di giustizia (piano d15 marzo 1750).

commissario delle tratte. 3451745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanesalla conseguente soppressione delle antiche magistraavvenuta il 23 aprile 1745, veniva confermato nelle sfunzioni il commissario delle tratte (Amadei, 1957).

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Mantova

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commissario del potere esecutivo di Mantova. 3461797 novembre - 1798 aprile

Istituito nel novembre del 1797 (Mantova, la storia,1958-1963), il commissaro del potere esecutivo era il“mezzo col qual il direttorio assicura e sopravvigila le ese-cuzioni delle leggi e degli ordini suoi nelle amministrazionicentrali e municipali”, controllandone ogni operazione eogni atto. Doveva sorvegliare l’amministrazione della poli-zia e della milizia nazionale, procurando “di esplorare lospirito politico e di seguirne attentamente le variazioni e levicende”. Dipendeva direttamente dal direttorio esecutivo odai suoi ministri, che potevano assegnargli altre incomben-ze, oltre a quelle ordinarie (Finzi 1963).

Dopo la proclamzione dello stato d’assedio di Mantovada parte degli austro-russi, avvenuto il 22 marzo 1799, perordine del comando militare francese il 13 aprile 1799 lecompetenze del commissario del potere esecutivo, insiemea quelle dell’amministrazione centrale del dipartimento delMincio e della municipalità di Mantova, venivano riunitenella commissione amministrativa di Mantova (FantiniD’Onofrio 1997; Finzi 1963).

commissario civile interinale. 3471799

Con la riconquista da parte degli austriaci del territoriomantovano, veniva istituito ai primi di maggio del 1799 ilcommissario civile interinale “allo scopo di allestire quantooccorresse all’esercito prima della caduta di Mantova, didividerne i pesi in equa misura sulle comunità, e infine direggere le zone libere della provincia” (Mantova 1958-1963). Il commissario civile, carica assegnata al marcheseAntonio Maffei, oltre a “sopprimere le istituzioni cisalpine,destituire diversi funzionari repubblicani, redigere elenchidi impiegati e insegnanti politicamente sospetti”, dovevariorganizzare gli uffici della città di Mantova secondo ilpiano del 1791. Il Maffei veniva destituito dalla carica il 12agosto 1799 (Pagano 1998; Maffei 1879).

commissario straordinario di governo pel mantovano. 3481801 - 1802

Già operante in Castiglione delle Stiviere come commis-sario straordinario pel mantovano liberato, il 10 gennaio1801 veniva ufficialmente nominato il commissario straor-dinario di governo pel mantovano. Gli venivano affidaticompiti di collaborazione con le autorità militari francesi,compresi i preparativi per il blocco di Mantova e le requi-sizioni per le truppe, e di rioganizzazione del territorio se-condo i principi abrogati dagli austriaci nel 1799” (Manto-va 1958-1963). Il commissario straordinario aveva tutte leattribuzioni di competenza ai commissari ordinari, come lavigilanza sulle amministrazioni del dipartimento, e all’am-ministrazione dipartimentale, con facoltà di nominare enuove amministrazioni comunali e quella dipartimentale. Ilcommissario straordinario cessò dalle sue funzioni conl’attivazione della prefettura, istituita con decreto del 6maggio 1802 (Inventario 1996).

commissario generale civile. 3491814

Durante lo stato d’assedio di Mantova nel 1814, accantoal governatore militare, venne nominato il commissario ge-nerale civile (Guida ASMn 1983).

commissario regio. 3501866 - 1867

Dopo l’annessione al regno d’Italia del rimanente territrio mantovano ancora sotto l’amministrazione austriaavvenuta il 4 novembre 1866, venne nominato un commsario regio, nella persona di Enrico Guicciardi, per attuil trapasso dei poteri e l’organizzazione del plebiscito d’anessione (Mantova 1958-1963).

commissione amministrativa francese in Mantova. 3511797 febbraio - 1797 luglio

Dopo la caduta di Mantova (2 febbraio 1797), dal 3 febraio 1797 agiva in Mantova una commissione amministtiva francese, che, già operante da tempo in Bozzolo, costituita da tre membri, Le Marois Duboscq, Gouin, Fee da un segretario, Rouher. Aveva il “compito di predispre le requisizioni in denaro e generi indispensabili alle trupe per la prosecuzione della guerra (Mantova, la sto1958-1963; Finzi, 1958). L’abolizione della commissionamministrativa francese veniva sancita con l’istituziondell’amministrazione di stato, avvenuta il 19 luglio 179(Fantini D’Onofrio, 1996; cfr Finzi, 1958).

commissione provvisoria amministrativa di Mantova. 3521797 luglio

Pochi mesi dopo la costituzione della municipalità Mantova, avvenuta il 3 marzo 1797, si manifestò “immdiatamente l’inefficenza della municipalità alla risoluziondelle pesanti e gravi problematiche che affliggevano Matova ed il suo territorio” (Fantini D’Onofrio 1997; cfr Finz1958; Luzio 1890). Il confronto fra i “municipalisti” sulcome “assumere maggiori poteri di quelli riservati al cormunicipale”, di competenza della commissione amminstrativa francese, provocò una spaccatura fra gli elemmoderati e quelli filo giacobini, che, ai primi del mese di lglio (6 luglio 1797), si costituivano in commissione provvisoria amministrativa (Fantini D’Onofrio 1997; cfr Finz1958): “i congregati [municipalisti filo-giacobini] si dichiarano separati dalla municipalità. Il loro comitato particolasi costituisce in comitato di governo e di amministraziodi stato del mantovano”. Il 9 luglio 1797 la commissionprovvisoria amministrativa otteneva dalla repubblica fracese la costituzione dell’amministrazione di stato del matovano, che “otterrà la proprietà e l’uso delle imposte dirte e indirette del mantovano e l ’abolizione delcommissione amministrativa francese” (Fantini D’Onofr1997).

commissione amministrativa di Mantova. 3531799 aprile - 1799 luglio

Dopo la proclamzione dello stato d’assedio di Mantoda parte degli austro-russi, avvenuto il 22 marzo 1799, ordine del comando militare francese il 13 aprile 1799competenze dell’amministrazione centrale del dipartimeto del Mincio, del commissario del potere esecutivo e demunicipalità di Mantova venivano riunite nella commissione amministrativa di Mantova, che teneva la sua ultimcommisssione il 22 luglio 1799, alcuni giorni prima delcapitolazione di Mantova del 28 luglio, che segnava il ritono degli austriaci (Fantini D’Onofrio 1997; Finzi 1963).

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comune di Mantova. 354sec. XII - sec. XVI

Le origini del comune di Mantova sono strettamente le-gate all’iniziativa episcopale, in funzione antifeudale: se laconferma dei privilegi da parte di Enrico V del 1116 segna-va l’inizio della vita autonoma del comune di mantova, cit-tà precedentemente soggetta ai Canossa, ricevendone il ri-conoscimento sul piano politico amministrativo (PianiMantova 1967), a metà del sec. XI si definiva il primo em-brione di uffici comunali, legati ai privilegi relativi al coniodi monete da parte del vescovo, (Mantova 1958-1963) e nel1126 per la prima volta si ha menzione del comune cittadi-no, “il quale si poneva come l’erede effettivo del diritto co-mitale matildico” (Vaini 1986). Se all’inizio del XII secoloi mantovani erano governati da sei consoli (1126), denomi-nati anche rettori, nel 1198 ai consoli, portati a nove mem-bri, il più anziano dei quali era chiamato governatore ed eracoadiuvato da un un vicario e da un assessore, si aggiunge-vano tre giudici, detti “procuratores sive iudices”, che am-ministravano il civile e il criminale (Mantova 1958-1963).Nel corso del secolo successivo queste magistrature veni-vano affiancate da diversi altri organi comunali (consigliogenerale, consiglio di credenza, massaro, ecc.), che compa-iono via via negli atti. Tuttavia per avere un’idea comples-siva dell’organizzazione comunale bisogna far riferimentoagli statuti bonacolsiani, redatti nei primi decenni del sec.XIV, anche se si ha notizia dell’esistenza di altri codici sta-tutari che risalirebbero al 1116, subito dopo l’istituzionedel comune, al 1202, in occasione di un trattato di pace traMantova e Verona, e al 1217 quando veniva sottoscritto unpatto di alleanza fra gli eredi di Azzo VI d’Este e i manto-vani (Mantova 1958-1963; Vaini 1986).

I principali organi previsti dagli statuti bonacolsiani, lacui struttura “ubbidisce all’intima logica della signoria, cherestringe nelle sue mani l’esercizio del potere e rappresentala base di tutta la costruzione” ( Vaini 1986), erano il pode-stà con la sua “familia”, il consiglio maggiore o generale, ilconsiglio dei sapienti. Questi due organi consiliari, rappre-sentanti della “democrazia comunale erano stati esautoratidalla creazione dei dodici anziani che formavano il consi-glio privato dei signori” (Vaini 1986). Accanto a questi or-gani, i principali uffici erano quelli dei giudici, dei consolidi giustizia e del massaro, coadiuvati da consistente nume-ro di notai. Di questi il podestà, i giudici e i militi del pode-stà potevano essere forestieri. Vi era inoltre una serie difunzionari o “officiales” che per essere nominati dovevano“essere cittadini mantovani di età non inferiore ai 15 anni,originari od abitare nella città e nell’episcopato da almenoventicinque anni”. Dovevano inoltre “pagare fodro e scuf-fie, avere proprietà valutate in cento lire piccole in beni im-mobili da almeno due anni all’atto dell’elezione, nonchéandare ’in exercitibus et cavalcatis cum comuni Mantue’”.Erano eletti per sorteggio effettuato da un religioso, divisiper quartiere, e rimanevano in carica per sei mesi. Potevanoessere rinominati “dopo un intervallo di un anno, ridotto asei mesi per gli ufficiali dei giudici, salvo il diritto dei si-gnori di invalidare le elezioni” (Vaini 1986). Fra questi fun-zionari vi erano gli ispettori “accusatores”, dei quali “benventisei addetti all’annona, ai portatori di vino, alle prosti-tute e ai ruffiani, ai pesi e misure, al contrabbando, ai riven-ditori, - quattro per ogni ufficio-; uno ciascuno per i forna-ciai e il mercato del pesce” (Vaini 1986). Vi erano icampari, che avevano il compito di vigilare sui vignali, i vi-medri e i penzaroli, che erano deputati alla custodia dellevalli, e i dugalieri (Vaini 1986). L’ordine pubblico era ga-rantito, oltre che dai “custodes noctis”, anche dai “domini

noctis”, ai quali si aggiungevano i “boni viri et fidelis(Vaini 1986). Altri organi del comune erano il “sindicus”che era preposto alla revisione della contabiltà, i revisdei conti, che controllavano la contabilità dei singoli ufficiali del comune, il sacrista communis” che aveva in cusdia gli archivi, il “dictator” e il notarius ad reformationeconsiliorum”, che redigeva i capitoli che i rettori proponvano e sui quali deliberava il consiglio (Mantova 1951963; Navarrini 1988). Vi erano infine una serie di funzinari che erano addetti allo stretto controllo delle attiveconomiche e commerciali che si svolgevano in tutto il tritorio mantovano. Nei diversi porti fluviali, sui ponti, alleporte della città ogni merce veniva ispezionata, bollattassata del dazio da una moltiplicità di funzionari, come pesempio il “notarius sigilli mercimoniorum” che controllava i sigilli delle mercanzie provenienti da Governolo e transito da Mantova, registrandone i dati qualificanti (coduttore, provenienza, destinazione, quantità, qualità, vare, ecc.), o il massaro della tavola grossa o del daciolo, assistito da un notaio, incassava il dazio al ponte dei Mu(Vaini 1986).

La giurisdizione entro la quale gli statuti erano applicaoltre che alla città e ai suoi sobborghi detti vignali, si estedeva a tutto il distretto mantovano, che “era rimasto sostzialmente quello del periodo canossiano. A nord la lineaconfine correva subito dopo Volta Mantovana e Cavriaad ovest erano mantovani S. Martino Gusnago e Piubegsud il fiume Zara separava il mantovano dal reggiano; adil territorio si estendeva da Roverbella a Serravalle a Palla destra del Po, fino a Goltarasa (oggi Stellata)” (Va1986). Il distretto mantovano agli inizi del sec. XIV si divdeva in quattro parti, secondo la divisione dei quartieri ctadini (città vecchia o Santo Stefano, San Giacomo, SMartino e Quartiere Maggiore o di San Leonardo). Decentoquaranta ville del distretto, quaranta (poste nella zalla sinistra Mincio, e attuale destra Secchia, compreseCastel Bonafisso (oggi Castelbelforte) a nord e Goltar(oggi Stellata) a sud-est) facevano riferimento al quartidi Santo Stefano, e venticinque (poste nella parte occidtale, comprese tra Buscoldo e Marcaria e tra Castellucce Torre dell’Oglio) facevano capo a San Giacomo. Trensette ville invece dipendevano dal quartiere di San Mart(zona a sud, compresa tra la destra Mincio e l’attuale sstra Secchia), mentre le ultime trentotto facevano rifemento al Quartiere Maggiore (zona a nord di Castellucce di Marmirolo). Del distretto mantovano facevano inoltparte la cosiddetta “Regola Padi” e l’isola di Revere, sogette all’episcopato reggiano. In ogni villa o borgo vi eradi regola due consoli che, coadiuvati da spatari e campamministravano “il potere civile e militare agli ordini depodestà cittadino e degli stessi Bonacolsi, prestando ’seritatem” -cauzione- al massaro di Mantova”. Era previsinoltre la possibilità di eleggere dei sindaci per risolvequestioni particolari (Vaini 1986).

Nel 1328 i Gonzaga presero il potere ed “esercitarotutti i poteri concessi senza alcuna limitazione e in tal semodificarono anche le precedenti disposizioni statutar(Vaini 1994). Nei nuovi statuti, emanati nel 1404 da padi Francesco IV Gonzaga, a cui la comunità “subditamconstituit eidem renuntiando omnem iurisditionem ac boomnia” (relazione 1729), e “sui quali praticamente connuerà a reggersi il ducato di Mantova sino alla sua fin(Mantova 1958-1963), vengono riconfermate le principmagistrature comunali, e ne sono istituite altre. Le figudel podestà, con la sua “familia”, e del massaro eranofiancate da nuovi funzionari come il giudice delle appel

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zioni, il giudice degli argini, il massarolo, il giudice dellecondanne e delle gabelle, che veniva unito in seguito all’uf-ficio del giudice delle appellazioni, dando origine al giudi-ce dei dazi e delle appellazioni, (Mantova 1958-1963). Era-no confermati anche organi come il consiglio maggiore o ilconsiglio minore, anche se “quando praticamente sia cessa-ta la loro attività non sappiamo precisare” (Mantova 1958-1963). Da una relazione del magistrato arciducale del 1729,si specificava che le strutture di governo comunale eranodefinitivamente scomparse con Guglielmo Gonzaga nellaseconda metà del ’500, quando al massaro venne sostituitoil magistrato camerale (relazione 1729; Mozzarelli 1998;Azzi 1993: vedi introduzione di Salvadori). Da allora, scri-ve Amadei, storico del ’700, il comune “divenne come unvocabolo ignoto ed inusitato” (Amadei 1955-1957).

comune di Mantova. boni viri et fidelis. 355sec. XIV

Previsti dagli statuti bonacolsiani, i “boni viri et fidelis”, do-dici per ogni quartiere, erano tenuti al controllo sia sui vignaliche sui campari. Era loro di “bere e mangiare nei luoghi sotto-posti alla loro giurisdizione, nonché esercitare attività connessecon l’ufficio” (Vaini 1986).

comune di Mantova. campari. 356sec. XII

Ogni quartiere cittadino eleggeva otto campari, scegliendolifra cittadini di buona fama, di età superiore ai trent’anni. Essidovevano vigilare sui vignali e sorvegliare le porte con apposititurni diurni e notturni (Vaini 1986).

comune di Mantova. consiglio dei sapienti. 357sec. XIV - sec. XV

Dagli statuti gonzagheschi si ha notizia che il consiglio deisapienti era composto da trentasei membri, tratti dal consigliomaggiore, “ai quali se ne aggiungevano otto in soprannumeroper eventuali sostituzioni che si potessero rendere necessariedurante il periodo della durata in carica” (Mantova 1958-1963).Dagli statuti bonacolsiani si evince che i sapienti erano tenutinel termine di quattro giorni “facere consilia et scribi” (sic!), inbase ai quali i giudici entro due giorni dovevano pronunciare lasentenza” (Vaini 1986).

comune di Mantova. consiglio di credenza. 358sec. XIII

Si ha notizia del consiglio di credenza dal patto di alleanzafra Mantova e gli eredi di Azzo VI d’Este del 17 novembre1217, sottoscritto dal medesimo consiglio. Esso era “compostoda 94 membri, così distinti: 19 ufficiali del comune - giudici,consoli di giustizia e loro dipendenti, il massaro -, 15 consolidei mercanti, 14 capi delle arti e 46 individui di cui non vienefornita alcuna qualifica, identificabili nei rappresentanti dei mi-lites in quanto tutti indicati come domini” (Vaini 1986).

comune di Mantova. consiglio maggiore. 359sec. XIII - sec. XV

Se nel 1217, in occasione del patto di alleanza fra Mantova eAzzo VI d’Este, ratificato dal consiglio maggiore, l’elenco deisottoscrittori era di ottantotto nomi, nel 1272 le sottoscrizionidei membri del medesimo consiglio, distinti per quartiere e pre-senti alla pace con Ferrara erano di duecentouno nominativi,per passare a 494 nel 1279, in occasione della pace con Bresciae Ferrara (Vaini 1986). Negli statuti bonacolsiani si precisa chedi questo organo facevano parte anche “i membri del consigliodi credenza e i giudici amici del comune, se cittadini originario contribuenti da 25 anni ’in fodris et scuffis’”, con l’obbligodella presenza alle sedute, pena la comminazione della relativamulta in caso di assenza (Vaini 1986). Secondo gli statuti gon-zagheschi il consiglio maggiore doveva essere costituito daquattrocento membri, cento per ogni quartiere, che rimanevanoin carica un anno, a decorrere dal 1° gennaio. Potevano essereeletti a consigliere i cittadini originari di Mantova, di età supe-riore ai vent’anni, che non avessero subito condanne e con un

patrimonio immobiliare posseduto nel comune non inferiorecinquanta ducati. Erano equiparati ai cittadini mantovani cabitasse in città con la famiglia da quindici anni. Tale termiera ridotto a dieci anni per chi avesse sposato una cittadinasei anni per i giudici. I consiglieri dovevano “deliberare et fimare omnia et singula negocia dicti communis ciuscumque neris”. Dovevano inoltre “exequi et executioni mandare, decnere et in dicto communi firmare omnia que eis et dicto consfuerint per … dominum capitaneum imposita”. Entro il giornstesso o il successivo le deliberazioni del consiglio dovevaessere notificate al capitano per la loro approvazione (Mant1958-1963).

comune di Mantova. consiglio minore. 360sec. XV

Il consiglio minore era costituito da venti membri, cinque pogni quartiere, tratti dal consiglio maggiore. Il consiglio rimaneva in carica sei mesi ( dal 1° gennaio al 1° luglio di ogni ane si riuniva con i savi del comune (Mantova 1958-1963).

comune di Mantova. consoli di giustizia. 361sec. XIV

I consoli di giustizia erano in numero di otto e dovevano aministrare la giustizia civile. Quattro di essi erano giudici e sdevano nei quattro banchi posti nel palazzo nuovo, intitolatispettivamente, secondo i quartieri cittadini, a San Pie(Civitas vetus e Santo Stefano), Sant’Andrea, San GiacomSan Martino. Dovevano occuparsi anche dei danni procuraterzi oltre la distanza di tre miglia dalla città (Vaini 1986).

I consoli di giustizia erano affiancati nella loro attività da ddici notai, che dovevano redarre gli atti relativi alla giustizia cvile, trascrivendoli in appositi registri e notificarli entro tre gioni al notaio competente del podestà (Vaini 1986).

comune di Mantova. custodes noctis. 362sec. XIV

La sicurezza doveva essere garantita da 44 individui chiam“custodes noctis”. Duravano in carica tre mesi e cercavanoimpedire furti e altri reati commessi all’interno della città dMantova (Vaini 1986).

comune di Mantova. dictator comunis. 363sec. XIII - sec. XIV

Nel secolo XIII con la definizione delle funzioni dei notapresso i consigli cittadini, si precisava la figura del “dictator cmunis”. Se in origine svolgeva le stesse funzioni del “notarad reformationes consiliorum”, redigendo i capitoli che i rettoproponevano e sui quali deliberava il consiglio, e i verbali deriformagioni del consiglio stesso, registrandoli in appositi regstri, in seguito stendeva le lettere più importanti del podestdel comune, provvedeva alle variazioni delle norme statutarilasciava copie e certificati, curava che fossero eseguite leterminazioni approvate. Diveniva il garante dell’osservandella legalità e della prassi amministrativa, garantendola vel’esterno, e partecipava alla stesura dei trattati internazionalisieme agli inviati e i negoziatori del comune. Se in precedela nomina del “dictator comunis” era elettiva, negli statuti bnacolsiani veniva stabilito che fosse designato dal signorequale fissava anche la durata del suo ufficio e il suo compe(Navarrini 1988; Mantova 1958-1963).

comune di Mantova. domini noctis. 364sec. XIV

Dagli statuti bonacolsiani si evince che i “domini noctis” fomavano un corpo di polizia, costituito da otto soggetti con fuzioni di comando, due per quartiere, con alle dipendenze qranta uomini, dieci per quartiere, scelti fra i cittadini “dmaioribus et melioribus et legalioribus et ditioribus de civitaMantue”, con età superiore ai venticinque anni. Duravano in rica un mese ed avevano il compito di sorvegliare la città sobborghi “post tercium sonum campane”, con possibilitàfermare i sospetti e penetrare nelle case. Il capitano e i cin“domini” del castello e dei borghi di San Giorgio e del Porto manevano in carica per due mesi (Vaini 1986; Mantova 191963).

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comune di Mantova. dugalieri. 365sec. XIV

I due dugalieri, uno cittadino e l’altro rustico, erano eletti dalgiudice competente, con il consiglio dei vicini, “se entro il rag-gio delle tre miglia, mentre nel contado si richiedeva il consi-glio del console della villa” (Vaini 1986). Essi dovevano con-trollare la buona conservazione dei fossi, delle chiaviche e deiponti, imponendo i necessari interventi alla loro buona manu-tenzione, le spese dei quali erano suddivisi fra tutti i beneficiati(Vaini 1986).

comune di Mantova. massaro. 366sec. XIV - 1573

Il massaro era il responsabile degli uffici amministrativi delcomune. Negli statuti bonacolsiani veniva stabilito che il mas-saro durasse sei mesi, e fosse coadiuvato nella sua opera da duenotai, un copista “exemplator” e un ministeriale. Era compitodel massaro “l’amministrazione generale delle entrate ed usci-te, la compilazione del bilancio quindicinale, cui erano tenutitutti gli ufficiali del fisco della città, mentre quelli del contadopresentavano un rendiconto mensile. Allo spirare di ogni meseil massaro, alla presenza del giudice delle condanne, illustravauna relazione, al cui esame erano deputati sei fra i sapienti,mentre le relazioni contabili dei singoli ufficiali venivano esa-minate dai revisori dei conti. In base ai risultati emersi, il pode-stà tutti i mesi presentava al consiglio generale o dei sapientiproposte atte ad aumentare gli introiti e a diminuire le spese”(Vaini 1986; Mantova 1958-1963).

Negli statuti gonzagheschi i compiti del massaro, che rima-neva in carica a seconda del volere del signore, venivano ridi-mensionati (Vaini 1994). Rimaneva responsabile in genere de-gli affari finnanziari del comune, avendo la supervisione deidazi, dell’incanto di tutte le entrate, comprese quelle della tavo-la grossa ossia delle mercanzie, come il controllo di tutte le spe-se del comune. Mensilmente e alla fine di ogni anno “raccoglie-va i libri degli ufficiali da consegnare “deputatis rationesfiendas”. Alle sue dipendenze aveva il massaro dei dazi e il te-soriere (Vaini 1994). Accanto a questi compiti, il massaro dove-va controllare le credenziali dei giudici, per verificare i loro ti-toli. Egli procedeva all’insediamento dei funzionari, sioccupava della pubblica beneficenza, custodiva gli atti del co-mune, come i campioni dei pesi, delle misure e delle monete.Insieme al giudice dei dazi, aveva la vigilanza sulle case peri-colanti, con il potere di imporre le necessarie ristrutturazioni, e,nel caso di inadempienza, di farle vendere o affittare a personeche le avrebbero restaurate (Mantova 1958-1963).

Nel 1573 l’ufficio del massaro, con quelli dei maestri delleentrate e del fattore generale veniva soppresso e i suoi organiciconfluirono in un’unica magistratura finanziaria che era quelladel magistrato camerale (Navarrini 1974).

comune di Mantova. massaro. massaro dei dazi. 367sec. XV

Il massaro dei dazi, che dipendeva dal massaro del comune,aveva il compito di incassare i dazi della macina, del vino al mi-nuto e gli estrinseci. Aveva competenze sugli ufficiali delle por-te e dei porti ed era tenuto a versare al capitano la tradizionaleonoranza e a pagare i salari del suo ufficio (Vaini 1994).

comune di Mantova. massaro. tesoriere. 368sec. XV

Il tesoriere, dipendente dal massaro del comune, aveva ilcompito “di pagare gli stipendi dei soldati di ventura, operandogli opportuni controlli, per evitare ogni frode” (Vaini 1994).

comune di Mantova. massarolo. 369sec. XV

Negli statuti gonzagheschi il massarolo era “incaricato di cu-stodire tutti i pegni presi o accettati da parte degli ufficiali delcomune dai debitori dello stesso”, oggetti che custodiva in unacasa messagli a disposizione. Durava in carica sei mesi ed avevaalle sue dipendenze un ministeriale (Mantova 1958-1963).

comune di Mantova. signori della notte. 370sec. XIV

Nella rubrica 69 del libro I degli Statuti bonacolsiani venivstabilito la costituzione dei “domini noctis”. Essi venivano eleti in numero di 8 (due per quartiere) e avevano alle dipende40 uomini (dieci per quartiere), “de majoribus et melioribus legalioribus et ditioribus”, d’età superiore ai 25 anni. I signodella notte sorvegliavano la città ed i sobborghi “post terciusonum campane"e potevano arrestare i sospetti e penetrarche nelle case. Tale incarico era mensile, mentre nel borgSan Giorgio, castello e borgo di Porto il capitano e i cinque dmini duravano in carica due mesi (Vaini 1986).

comune di Mantova. sindacus. 371sec. XIV

Il sindaco era addetto alla revisione della contabilità (Manva 1958-1963). Veniva eletto dai signori, assieme ad un no, aveva competenze giudiziarie ed esercitava probabilmensindacato sui singoli ufficiali (Vaini 1994).

comune di Mantova. ufficio dei maestri delle entrate. 372sec. XVI - 1573

L’ufficio dei maestri delle entrate, insieme a quello del masaro, faceva parte dell’organizzazione finanziaria del comuNel 1573 l’ufficio dei maestri delle entrate, con quelli del fattre generale e del massaro, veniva soppresso e i suoi orgconfluivano nel magistrato camerale (Navarrini 1974).

comune di Mantova. 3731798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Mantova era insernel dipartimento del Mincio, contrassegnato con il nume1, oltre che essere sede della municipalità. Nell’autundello stesso anno, con la divisione del 26 settembre 1(legge 5 vendemmiale anno VII), risultava compreso nel stretto I di Mantova del dipartimento del Mincio, dove pemaneva anche nel 1805, quando, in conseguenza della va distrettuazione del dipartimento del Mincio (decretogiugno 1805), diveniva sede del cantone I di Mantova distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo il comune di Mantova era sedi municipalità e in seguito, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 venclassificato come comune di I classe in base ai suoi 20.abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Mantova. 3741810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomnativo di I classe di Mantova concentrava i comuni Curtatone, Quattro Ville, Porto e San Giorgio, rimanenincluso sempre nel cantone I di Mantova del distretto IMantova.

comune di Mantova. 3751816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),“città di Mantova” era inserita nel distretto I di Mantovdella provincia di Mantova. Medesima situazione nel 185in seguito alla ridistrettuazione della provincia di Mantovdel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), quando il comudi Mantova, avente consiglio comunale, con congregaziomunicipale, aveva una popolazione di 27.147 abitanti. N1868, con la ricostituzione della provincia di Mantova (le

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ge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di Mantova risulta-va inserito sempre nel distretto I di Mantova del circonda-rio unico di Mantova, con una popolazione di 28.197abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo1868, n. 4289).

congregazione civica di reggenza di Mantova. 376

1750 - 1784

Con la riconquistata autonomia del ducato di Mantova daquello di Milano e la successiva esecuzione del piano deitribunali ed uffici della città e ducato di Mantova del 1750(piano 15 marzo 1750), il 3 aprile 1750 “si riuniva per laprime volta la congregazione civica di reggenza (Mantova1958-1963). La congregazione civica di reggenza (denomi-nata anche congregazione civica d’attuale reggenza o con-gregazione generale) era formata da sessanta “decurioni”,che formavano il consiglio generale. Di questi venti appar-tenevano ai nobili, venti ai dottori di legge e venti ai citta-dini o ai mercanti o negozianti, e venivano nominati dal go-verno.

Dai componenti del consiglio generale, il governo sce-glieva nove membri, tre per ordine, che formavano un “cor-po civico”, denominato consiglio di reggenza o congrega-zione particolare (piano 15 marzo 1750; Mantova 1958-1963). Il consiglio di reggenza era rinnovato parzialmentedal governo ogni due anni alle calende di gennaio, nomi-nando sei nuovi membri, scelti fra una rosa di dodici can-ditati proposta dal consiglio stesso, sempre in proporzioneai tre ordini, rimanendone sempre “tre dell’antecedente bi-ennio per informazione di quelli che subentrano”. Il consi-glio di reggenza era presieduto da un “ministro” del supre-mo consiglio di giustizia, nominato dal governo, che nedeterminava anche la durata della carica.

La “congregazione particolare” doveva occuparsidell’“annona civica” e delle “vettovaglie” della città e delducato. Doveva organizzare la “distribuzione de’ quartieried alloggi delle truppe ed ufficialità”, insieme al “regola-mento e riparto de’ carreggi per servigio militare” e al “rac-conciamento e polizia delle strade di città”. Lo svolgimentodi queste incombenze erano divise fra i membri del consi-glio di reggenza. Annualmente la “congregazione” doveva“render conto al maestrato camerale dell’entrata ed uscitadi cassa”.

Presso la “congregazione civica” vi erano inoltre due so-praintendenti o ispettori, uno per l’annona, l’altro per iquartieri ed alloggiamenti militari. Il sopraintendenteall’annona era assistito da due visitatori, che, insieme a trepesatori, dovevano controllare il commercio dei commesti-bili e contrastare le frodi. Il sopraintendente agli alloggi mi-litari, insieme al quartier mastro, al sotto quartier mastro eal registrante, dovevano provvedere agli alloggi per le trup-pe. Al servizio del sopraintendente agli alloggi militari vierano anche due forieri in città e uno alla fortezza di Porto.

Vi erano inoltre un avvocato, un sindaco, un cancelliere,che doveva tenere il registro delle determinazioni, due notaiattuari, un ragionato, che teneva i conti per i calmieri dellevettovaglie, i conti della cassa dell’annona e quelli spettantial “corpo civico”, un depositario o cassiere per le renditedell’annona e per la “tassa de’ così nominati rotti de’ car-reggi”, e due portieri (piano 15 marzo 1750).

Con il regolamento del 2 novembre 1784, in vigore dal1785, la congregazione civica di reggenza era sostituitadalla congregazione del patrimonio (Mantova 1958-1963).

congregazione del patrimonio di Mantova. 3771784 - 1786

“Per sistemare la provincia di Mantova sul metodo dealtre provincie della Lombardia austriaca”, il 2 novemb1784 veniva ordinato “il regolamento per la rappresentaned amministrazione pubblica”, che stabiliva, con decorreza dal 1785, la cessazione della congregazione civicreggenza, sostituita dalla congregazione del patrimonio.nuova congregazione era formata da nove fra i principestimati della provincia, chiamati conservatori del patrimnio. Di questi quattro erano scelti fra i sessanta decuri(due dall’ordine dei patrizi, uno dall’ordine dei giusperitil quarto dall’ordine dei cittadini). Il quinto conservatore dpatrimonio doveva appartenere anch’esso al corpo deicurioni e aveva le funzioni di giudice delle strade “tanto ubane, quanto provinciali”. Gli ultimi quattro decurioni erano scelti dal corpo degli estimati dell’intera provincia, coun patrimonio di almeno quattromila scudi d’estimo. Qusta prerogativa doveva essere comune anche agli altri servatori, pena l’esclusione dal voto del consiglio “per affari di pubblico patrimonio” e la decadenza dall’incaric

I conservatori rimanevano in carica per quattro anni, vriandone quattro ogni due anni. Il giudice delle strade, pendente dalla congregazione del patrimonio, rimanevacarica per quattro anni e non poteva essere riconfermcome gli altri conservatori. Essi erano di nomina reascelti fra una terna di nomi indicata dal consiglio generaAnche il giudice delle strade era di nomina reale, sceltouna rosa di sei nomi indicati sempre dal consiglio gener

Il conservatore anziano era a capo della congregazidel patrimonio e aveva la “direzione generale delle incobenze spettanti al corpo” e doveva invigilare “al buon orne e all’esatto adempimento di tutto ciò che concernebuon servizio del pubblico”. La congregazione del patmonio assegnava le varie incombenze ogni due anni ai cservatori. Ognuno di essi “era relatore della propria matein congregazione piena”, che radunata due volte alla semana, determinava le proprie deliberazioni, anche se isponsabili dell’annona, degli alloggi e fazioni militari e giudice delle strade potevano prendere delle “provvidenistantanee”.

La congregazione del patrimonio aveva competenzamateria di annona, alloggi e fazioni militari, e “digagne arginatura e suolo”. Aveva la direzione dell’amministrazine della città, con la compilazione dei bilanci consuntivdel “progetto di futura imposta”. Aveva la potestà di definre l’asta per la scelta del commissario o cassiere della ce provincia, come concludere “ogni altro contratto del publico di qualunque genere dentro i limiti dell’amministrazione della provincia, tranne per le vendite dei fonsi o gioni della provincia”, per i quali occorreva il consenso dconsiglio generale.

La congregazione del patrimonio era assistita da un agte, che aveva compiti “in tutto ciò che può essere dell’combenza di un sollecitatore”, e da un sindaco, che interniva alle riunioni con diritto di voto, e che era scelto fracausidici “per fare anche le funzioni di difensore di tuttecomunità mantovane”. Gli altri uffici della congregazionerano quelli di: I. segreteria, II. ragionateria, III. ufficidell’annona, IV. Ufficio degli alloggi e fazioni militari, V.ufficio delle strade. La segreteria era diretta da un segrrio cancelliere, con un coadiutore e un primo scrittormentre la ragionateria era condotta da un ragionato genle, assistito da un primo e secondo coadiutore, da uno store, da un primo e secondo portiere, da un custode e d

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cursore. L’ufficio dell’annona era amministrato da un ispet-tore, coadiuvato da un primo pesatore generale, e da un se-condo e terzo pesatore. L’ufficio degli alloggi e fazioni mi-litari era condotto da un ispettore, assistito da uncommissario, un vice commissario per Bozzolo, un “uffi-ziale”, un primo e secondo portiere, un commissario pro-vinciale all’asta. Infine l’ufficio delle strade era composto,oltre che dal giudice, da un visitator forense, un visitator ur-bano, un cancelliere, un portiere, un primo e secondo peri-to.

Queste cariche in un primo tempo di nomina reale, in se-guito venivano assegnate dal governo, che, scegliendo dauna terna di nomi proposti dalla congregazione del patri-monio, nominava il sindaco, il cancelliere segretario, il ra-gionato generale, l’ispettore dell’annona, l’ispettore deglialloggi e fazioni militari, il commissario e vice commissa-rio, i visitatori e i periti dell’ufficio delle strade (regolamen-to 2 novembre 1784).

congregazione municipale di Mantova. 3781786 settembre - 1791 febbraio

A seguito dell’editto del 26 settembre 1786 con cui laLombardia Austriaca veniva divisa in otto provincie, venivaistituita la congregazione municipale di Mantova con de-correnza dal 1° novembre 1786. La congregazione di Man-tova era composta da nove membri, di cui sei scelti dal cetopatrizio e tre dal corpo degli estimati. A capo della congre-gazione municipale vi era il prefetto, scelto fra i patrizi,mentre gli altri membri erano denominati assessori. I com-ponenti della congregazione municipale, che dovevano“avere almeno duemila scudi d’estimo in testa propria nellerispettive provincie”, rimanevano in carica per sei anni, rin-novando quattro membri ogni tre anni, mentre il prefettopoteva essere riconfermato.

La congregazione municipale doveva occuparsi degli“oggetti dell’economica amministrazione del patrimoniopubblico … come è stato osservato fin’ora dalle congrega-zioni patrimoniali”. Si occupava infatti della manutenzionedelle strade, degli alloggi e fazioni militari e della “soprin-tendenza alle fabbriche dei rispettivi pubblici ed all’ornatoesterno delle città”. Aveva la “vigilanza sopra la condottadei commissari, ossieno cassieri della provincia” e la “so-praintendenza alle vettovaglie”, con facoltà di fissare i cal-mieri. Doveva provvedere agli “articoli di polizia e sanità”ed esercitare la “vigilanza nel caso di incendi”. Aveva “lafacoltà e il diritto di regolare e di provvedere sopra tutto ciòche ha rapporto alle così dette digagne”, di cui doveva oc-cuparsi uno degli assessori patrizi.

Ogni otto giorni la congregazione municipale, come l’in-tendente politico, doveva trasmettere al consiglio di gover-no copia del “protocollo” dal quale “apparisca la vera edestrinseca qualità dell’affare e quale sia stato il fondamentoed il motivo di ciascuna risoluzione” (congregazioni muni-cipali 26 settembre 1786; Mozzarelli 1990).

congregazione generale di Mantova. 3791791 febbraio - 1797 marzo

In seguito al dispaccio del 24 gennaio 1791 con cui si sta-biliva il distacco del mantovano dal milanese (Mantova1958-1963) e al piano di sistemazione della regia e pubbli-ca amministrazione per la città ed il ducato di Mantova del2 febbraio 1791, in base al quale la “città e provincia diMantova avrà un governo separato, il quale colla dipenden-za però del governo generale della Lombardia austriaca”(piano 2 febbraio 1791), veniva istituita una congregazione

generale, che rappresentava la città e provincia di MantoEra composta da cento possidenti, di cui sessanta decue quaranta eletti. Dei sessanta decurioni, trenta dovevappartenere all’ordine dei nobili, quindici all’ordine degavvocati e dei “legisti”, quindici della classe dei cittadinimercanti. Dei quaranta eletti, trenta dovevano essere enei quindici distretti in cui era diviso il territorio mantovano, due ciascuno, mentre dieci erano eletti fra i possidedomiciliati in città e nel territorio.

La congregazione generale nominava dodici delegche costituivano la congregazione delegata e dei quali qtro dovevano appartenere all’ordine dei nobili. A capo decongregazione generale e della congregazione delegaera il prefetto, che, scelto fra gli appartenenti all’ordine dnobili, era nominato dalla congregazione generale e rimneva in carica per quattro anni, come peraltro i delegati,cetto che il delegato per il dipartimento censuario, che stava in carica per due anni successivi (piano 2 febbr1791; Fantini D’Onofrio 1997).

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. 3801791 febbraio - 1797 marzo

Formata da dodici delegati, nominati dalla congregazione nerale, con a capo il prefetto, la congregazione delegata erganizzata in dieci dipartimenti. Il primo dipartimento dovevavere “le cura del carico regio, provinciale e comunitativdell’amministrazione de’ pubblici e delle cancellerie de’ Xdistretti” e doveva essere appoggiato a tre delegati, mentrealtri nove dipartimenti erano assegnati ad un solo delegatosecondo dipartimento doveva occuparsi degli alloggiamenfazioni militari della città e stato, mentre il terzo doveva attedere all’annona urbana e provinciale e all’ufficio di sanità, cera composto da un cancelliere, da un amanuense e da untatore, con ’assistenza di un medico “senza soldo da sommstrarsi per turno dal collegio medico”. Il quarto dipartimenaveva competenza sulle strade di città e campagna e sull’ornil quinto doveva provvedere agli argini, dugali e digagne ed cendi, il sesto curava il fondo di religione. Il settimo dipartmento aveva il governo degli orfanatrofi dei maschi e delle femine, l’ottavo aveva l’amministrazione dell’ospedale, il nonaveva la conduzione dell’istituto delle limosine e delle doti.decimo dipartimento infine si occupava della pubblica istruzne, delle scuole, del ginnasio e biblioteca pubblica (piano 2 fbraio 1791; Fantini D’Onofrio 1997).

congregazione delegata di Mantova. 3811799 - 1801

Dopo il ritorno degli austriaci in Mantova, capitolata 28 luglio 1799, sotto la direzione del commissario imperle il governo della città e provincia di Mantova era garantdalla congregazione delegata. Impostata secondo il pidel 2 febbraio 1791, la congregazione delegata era orgazata nei seguenti dieci dipartimenti, a capo dei quali vi un assessore, ad eccezione del primo, al quale ne eransegnati tre: I. censo, che aveva un organico di sei impiee un portiere, era articolato in tre rami, denominati “cens(si occupava delle imposte sull’estimo generale, provincle e comunale e del catasto), “amministrazione de’ pubci” (vigilava sugli affari delle comunità della provincia)“amministrazione delle cancellerie” (controllava i sedicancellieri distrettuali del censo); II. alloggi, il cui ufficioera costituito da un direttore, un commissario, un impieg“registrante”, e tre furieri; III. annona e sanità, dove l’ufficio annonario, assistito da una cancelleria composta danotai collegiati e da un copista, era formato da un ispettonominato a vita dalla congregazione e dal corpo decuriole, un vice ispettore, un visitatore, due savi, un veterinaun impiegato di concetto, un ragioniere e quattro pesat

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mentre l’ufficio di sanità era costituito da sei impiegati e unveterinario; IV. carreggiatura e incendi, era formato daquattro commissari e tre impiegati; V. fondo di religione;VI. orfanatrofio delle zitelle; VII. orfanatrofio dei maschi;VIII. ospedali; IX. strade e ornato; X. istituti elemosinieri edoti alle fanciulle povere (Pagano 1998).

consiglio collaterale. 3821592

Nel 1592 veniva eletto un consiglio “sibi collaterale”,che due volte alla settimana riuniva in un solo organo i con-siglieri del principe e i più importanti funzionari delle mag-giori magistrature del ducato, come il presidente del senatoe del magistrato camerale, il comandante delle milizie, peroperare quella funzione di coordinamento dell’attività digoverno, sempre più specializzata fra i diversi organi. Siformalizzava in questo modo quell’organismo creato neglianni della reggenza del ducato come consiglio segreto epresieduto dai reggenti, che svolgeva funzioni di governoordinario e che si configurava in seguito come governo digabinetto del ducato (Mozzarelli 1987).

consiglio di reggenza. 3831703 - 1705

Nel 1703 veniva istituito un consiglio di reggenza per ilgoverno della città di Mantova, sostituito il 16 gennaio1705 dai consigli di stato, di giustizia e di finanze (Amadei1955-1957).

consiglio di finanze. 3841705

Il 16 gennaio 1705 veniva istituito il consiglio di finanze(Amadei 1955-1957).

consiglio di giustizia. 3851705

Il 16 gennaio 1705 veniva istituito il consiglio di giustizia(Amadei 1955-1957).

consiglio di stato. 3861705

Il 16 gennaio 1705 veniva istituito il consiglio di stato(Amadei 1955-1957).

consilium domini. 387sec. XV - sec. XVI

Nel primo decennio del sec. XV compariva accanto al si-gnore un “consilium domini” (denominato talvolta anche“senatus"), come testimonia un ordine di GianfrancescoGonzaga del 15 giugno 1414, in cui si deliberava che aves-se funzioni di giudice delegato nel caso di assenza del giu-dice delle appellazioni o qualora il signore di Mantova, an-cora vicario generale e capitano del popolo, non fosse ingrado di occuparsi delle controversie sottopostegli, “prop-ter emergentes et nobis supervenientes occupationes multi-modas”. Aveva inoltre il compito di approvare la nominadei consiglieri del consorzio di Santa Maria della Cornetta,in precedenza approvati dagli organi comunali secondo glistatuti del 1407.

Nel 1435 venivano affidate al “consilium” funzioni giu-diziarie, consolidate nel 1445, quando veniva stabilito che

avesse competenza nelle cause che gli venivano delestraordinariamente dal signore, nominato marchesepoco più di un decennio, giudicando “con la stessa ampza di potere del principe”.

Nel secolo successivo le competenze del “consiliumsembravano estendersi e diveniva la magistratura più elta del ducato, passando da organo con funzioni delegatquestioni straordinarie e dipendente dalle commissioni principe, ad istituzione ordinaria, regolatrice della vita gidiziaria e giuridica dello stato, embrione del futuro senadi giustizia (Mozzarelli 1974; Mozzarelli 1987).

consulta. 3881626

Nel 1626 veniva creata una consulta in cui era accentogni competenza amministrativa, configurando il govermantovano come governo di gabinetto (Mozzarelli 1987

corpo civico di Mantova. 3891745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanesalla conseguente soppressione delle antiche magistraavvenuta il 23 aprile 1745, era prevista l’erezione di un cpo civico in Mantova (Amadei 1955-1957).

curia senatoria. 3901745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanesalla conseguente soppressione delle antiche magistraavvenuta il 23 aprile 1745, veniva istituita una curia sentoria, “composta d’un senatore podestà, d’un vicario civid’un giudice criminale, d’un avvocato e d’un sindaco fiscle, nel modo che si pratica in Cremona”, dipendente dalnato e dalle altre magistrature di Milano, adottando il dirto delle nuove costituzioni milanesi, da osservaruniformemente in tutti i tribunali dello stato (Amadei 19551957; Mozzarelli 1974; Mori 1998).

Con il “piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato dMantova” del 15 marzo 1750, la curia senatoria cessdalle sue funzioni (Mantova 1958-1963).

delegazione della camera dei conti in Mantova. 3911771 - 1786

Con il piano relativo al “nuovo siatema dei tribunali pelo stato di Mantova”, pubblicato il 31 dicembre 1771, venva istituita una delegazione della camera dei conti in Matova, che doveva “attendere a rivedere le operazioni di tle amministrazioni si’ regie che pubbliche, ad esaminarrivedere i conti d’ogni contabile”, in modo “che si possvedere in ogni istante e con sicurezza lo stato d’ogni azda e d’ogni cassa”. Era composta da un consigliere e daggiunto, ed aveva tre uffici subalterni, cioè la segreteriaragionateria e la revisione (piano 31 dicembre 1771).

delegazione civile di Mantova. 3921799

Con il ritorno degli austriaci in Mantova, dopo la sua cpitolazione, avvenuta il 28 luglio 1799, veniva costituita regia cesarea delegazione civile, formata da tre compon(Fantini D’Onofrio 1997; Mantova 1958-1963).

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dipartimento del Mincio. 3931798 maggio - 1798 settembre

Istituito nel 1797 con la legge sulla suddivisione della re-pubblica Cisalpina, divisa in 20 dipartimenti (legge 13 bru-male anno VI), il dipartimento del Mincio veniva ripartitoin comuni e distretti con legge del 26 maggio 1798 (legge7 pratile anno VI), secondo il seguente elenco: 1. Comunedi Mantova; 2. Comune di Curtatone con Levata; Grazie eMontanara; Buscoldo; San Silvestro e Borgo Pradella; 3.Comune di Roncoferraro con Palazzetto, Formigosa, Bar-basso, Cadè, Garzedole, San Martino, Barbassolo, Quadre,Garolda, Poletto, Nosedole, Casale, Casaletto; 4. Distrettodi Mantova capoluogo; Comunità: Porto con Montalda, So-ave e parte di Corte Orsina; San Giorgio con Casaletto,Tenca, Ghisiolo, Motella, Caselle e Fossamana;

Quattro ville, cioè Cerese, Pietole, Parenza e Bellaguar-dia; 5. Comune di Ostiglia con Corregiolo, Arnarolo, PonteMulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti e Polesine; 6. Di-stretto di Governolo capoluogo; Comunità: Serravalle conLibiola; Sustinente con Sacchetta; Governolo con Mincio,Correggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo aPo, Corregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, San Vito, e SanBiagio e la porzione di Governolo staccata da Roncoferra-ro; 7. Distretto di Roverbella capoluogo; Roverbella conCastiglione Mantovano, Canedole, Pellaloco e Malavicina;Marmirolo con Campagnola, Marengo, Rotta, San Brizio ePero; Castel Belforte con Castel Bonafisso; Bigarello conStradello, Bazza; 8. Comune di Goito con Torre, Merlesco,San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santa Maria, Caigole, Cer-longo, Vasto, Sollarolo, Massimbona e parte di corte Orsi-na; 9. Distretto di Gazoldo; Comunità: Rodigo con Rivalta;Gazoldo; Redondesco con Piopino, Tartarello, Bologne,San Salvadore, San Fermo, Coelle e Fenilli; 10. Comune diMarcaria con Casatico, San Michele, Campitello, Canicos-sa, Cesole, Ospitaletto in parte e Gabbiana; 11. Castelluc-chio con Sarginesco, e parte dell’Ospitaletto e di Gabbiana;12. Comune di Borgoforte con Scorzarolo, Bocca di Gan-da, Romanore, San Gattaldo e San Nicolò; 13. Distretto diCastellaro capoluogo; Comunità: Castellaro con Pampuro eVillagrossa; Bonferraro con tre Fattole e Moradega; Sorgà;Ponte Possaro con Gamedon; Roncalevà; Nogara; Campa-lan; San Pietro in Valle con Albaria; Pradelle di Gazzo;Gazzo; Villimpenta con Pradello; 14. Comune di Cerea; 15.Distretto di Sanguinetto capoluogo;

Comunità: Sanguinetto; Concamarise; Asparè; Casaleo-ne e Sustinenza; Roverchiara; Malavicina; San Pietro inCorrubio; Roverchiaretta; Correggio; Roncanova; Maccac-cari; 16. Distretto di Bovolone capoluogo; Comunità: Bo-volone; Salizzole; Bionde di Visegna; Ingaga; Oppeano;Isola Porcarizza; 17. Comune di Isola della Scala con Tar-massia e Pellegrina; 18. Distretto dell’Isola della Scala ca-poluogo; Comunità: Nogarole; Trevenzuolo; Fagnano; Ba-gnolo di Nogarole; Villa Fontana; Erbè; 19. Comune diBergantino; 20. Comune di Mellara con Pilla Ferrarese eBastion San Michele; 21. Comune di Massa; 22. Distrettodi Massa capoluogo; Comunità: Calto; Bariano con Castel-nuovo; San Pietro in Valle; Ceneselli e Dana.

dipartimento del Mincio. 3941798 settembre - 1799 luglio

In seguito alla suddivisione della repubblica Cisalpina inXI dipartimenti stabilita dalla legge del 5 settembre 1798(legge 19 fruttidoro anno VI), la compagine territoriale deldipartimento del Mincio variava ancora, comprendendo adest parte del territorio veronese posto alla destra dell’Adi-

ge, e ad ovest parte dei comuni precedentemente compnel dipartimento del Benaco, soppresso il 1 settem1798. La legge del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmle anno VII) stabiliva la divisione del dipartimento del Mincio nei tredici distretti seguenti: distretto I di Mantova; dstretto II di Governolo; distretto III di Ostiglia; distretto IVdi Isola della Scala; distretto V di Castellaro; distretto VI Villafranca; distretto VII di Castiglione delle Stiviere; distretto VIII di Goito; distretto IX di Asola; distretto X diMarcaria; distretto XI di Gonzaga; distretto XII di Reverdistretto XIII di Sermide.

La “rettificazione del riparto distrettuale del dipartimendel Mincio” del 25 febbraio 1799 (notificazione 7 ventosanno VII), che aveva comportato l’assegnazione al dipamento del Mella del comune di Carpenedolo, già appanente al distretto VII di Castiglione delle Stiviere, implicava una variazione nella composizione territoriale ddipartimento del Mincio, che tuttavia confermava nominamente la propria organizzazione distrettuale.

Con il ritorno degli austriaci, dopo la capitolazione Mantova, avvenuta il 28 luglio 1799, venivano ripristinale antiche magistrature, operanti prima della invasiofrancese (Roberti 1947; Fantini D’Onofrio 1997).

dipartimento del Mincio. 3951801 - 1803

Con la dipartimentazione della repubblica Cisalpina d13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il dipartimendel Mincio assorbiva tutto il Veronese a destra del fiumAdige, compresa la città di Verona e Legnago e veniva sdiviso in quattro distretti: distretto I di Mantova; distretto di Revere; distretto III di Verona; distretto IV di Castigliondelle Stiviere.

dipartimento del Mincio. 3961803 - 1805

Nell’estate del 1803 il dipartimento del Mincio subiva dverse trasformazioni: in giugno si aveva la separazionedipartimento del Mincio del territorio veronese, che, coBadia e Legnago formava il circondario dell’Adige, trasformato in dipartimento nel 1805 (Mantova 1958-1963in luglio si aveva l’aggregazione al dipartimento del Mincdei distretti, con tutte le loro attinenze, del Viadanese, Bozzolese, del Sabbionetano e del Cannetese, già appnenti ai dipartimenti del Mella e dell’Alto Po (avviso agosto 1803). L’anno successivo si aveva una nuova distretzione del dipartimento del Mincio, e dopo il ripartdistrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso 9 ma1804) , con la divisione del territorio nei seguenti otto dstretti: distretto I di Mantova; distretto II di Castiglione dele Stiviere; distretto III di Asola; distretto IV. Bozzolo; distretto V. Viadana; distretto VI. Gonzaga; distretto VIRevere; distretto VIII. Ostiglia.

dipartimento del Mincio. 3971805 - 1816

In seguito al decreto del 1805 per la divisione ammistrativa del territorio del regno d’Italia (decreto 8 giugn1805), che prevedeva la sua articolazione in dipartimedistretti, cantoni e comuni, il dipartimento del Mincio risutava composto da tre distretti: distretto I di Mantova; dstretto II di Revere; distretto III di Castiglione delle Stiviere.

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In seguito al piano di concentrazione dei comuni del 31marzo 1809 (decreto 31 marzo 1809), in vigore dal 1 gen-naio 1810, venivano modificate le articolazioni interne deidistretti, mantenendo nominalmente la stessa suddivisionedistrettuale del dipartimento.

direttore per le rendite camerali. 3981745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanese ealla conseguente soppressione delle antiche magistrature,avvenuta il 23 aprile 1745, veniva istituito il direttore per lerendite camerali, soggetto “ogni biennio al doppio sindaca-to per le incombenze dipendenti da’ rispettivi magistrati”.Il direttore per le rendite camerali aveva “l’assistenzadell’avvocato e del sindaco fiscale, assegnati alla curia se-natoria” ed era coadiuvato da due attuari, uno civile e l’al-tro criminale, con i rispettivi coadiutori, da un ragionato, uncoadiutore e due scrittori. Alle dipendenze del direttore perle rendite camerali vi erano inoltre un agente camerale, as-sistito da uno scrittore, un camparo de’ boschi e i fattori diSermide, di Ostiglia e di Viadana (Amadei 1955-1957). Ildirettore per le rendite camerali o direttore camerale, sotto-posto ai magistrati milanesi, doveva amministrare il regioerario di Mantova, occupandosi del riparto e dell’esazionedelle contribuzioni, delle digagne e dell’annona (Mori1998).

Con il “piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato diMantova” del 15 marzo 1750, il direttore per le rendite ca-merali cessava dalle sue funzioni (Mantova 1958-1963).

direzione generale delle finanze. 3991738 - 1745

Il 15 aprile 1738 cessava dalle sue funzioni il magistratocamerale e veniva istituita la direzione generale delle finan-ze, organizzata secondo precise e dettagliate istruzioni ce-saree. La nuova magistratura era retta da un direttore gene-rale, che, assistito da due assessori, inviati dalla corteimperiale, e da un fiscale, aveva il compito di “dirigere edamministrare le rendite, entrate ed effetti camerali”, e prov-vedere ai pagamenti delle spese. Doveva inoltre “invigilaresopra il buon stato e costituzione delle strade pubbliche”,occuparsi della materia annonaria e controllare il corso del-le monete. Il direttore doveva occuparsi inoltre dell’operatodegli uffici alle dipendenza della direzione generale, comela controlleria generale o computisteria, a capo della qualevi era un controllore generale o computista maggiore, o latesoreria o depositeria generale, condotta da un tesoriere,denominato anche ricevitore generale o depositario genera-le.

Con l’aggregazione del mantovano al milanese, stabilitacon l’editto del 19 marzo 1745 e pubblicato il 23 marzo, ela conseguente soppressione di tutte le antiche magistratu-re, la direzione generale delle finanze cessava dalle sue fun-zioni (Amadei 1955-1957; cfr Mori 1998).

direzione e amministrazione delle regie finanze di Mantova. 4001791 febbraio - 1797 marzo

In seguito al dispaccio del 24 gennaio 1791 con cui si sta-biliva il distacco del mantovano dal milanese (Mantova1958-1963) e al piano di sistemazione della regia e pubbli-ca amministrazione per la città ed il ducato di Mantova del2 febbraio 1791, in base al quale la “città e provincia diMantova avrà un governo separato, il quale colla dipenden-za però del governo generale della Lombardia austriaca”

(piano 2 febbraio 1791), veniva istituita una direzioneamministrazione delle regie finanze. La nuova magistratera “separata dalle altre ispezioni generali” ed indipendedall’intendenza generale delle finanze di Milano.

La direzione e amministrazione delle regie finanze erafidata ad un regio direttore, di nomina reale, scelto fra uterna di nomi proposta dalla giunta di governo (piano 2 febraio 1791).

direzione di finanza di Mantova. 4011800 - 1801

Dopo il ritorno degli austriaci in Mantova, capitolata 28 luglio 1799, nel febbraio 1800 veniva costituita la dirzione di finanza, a capo della quale veniva posto l’intendte, avvocato Antonio Gobbio, che aveva alle sue dipendze sessantuno impiegati (Pagano 1998).

distretto I di Mantova. 4021784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto I di Mantova era costituito dalla città di Mantove da Curtatone con Levata, Grazie, Montanara, BuscoSan Silvestro, Borgo Pradella; Porto con Montada, Soaparte di Corte Orsina; San Giorgio con Casaletto, TenGhisiolo, Motella, Caselle e Fossamana; Quattro Ville, ciCerese, Pietole, Parenza e Bellaguarda; RoncoferraroPalazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Carzedole, Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Poleto, NosedoCasale, Casaletto e porzione di Governolo di là dal Mince tra il confine di Sacchetta e di Roncoferraro suddetto.

distretto della città di Mantova, delegazione I. 4031786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto della città di Mantova, delegazione I della provicia di Mantova, era formato dalla città di Mantova e da Pto con Montada, Soave e parte di Corte Orsina; Quattro le, cioè Cerese, con Pietole, Parenza e Bellaguarda; Giorgio con Casaletto, Tenca, Ghisiolo, Motella, CaselleFossamana; Roncoferraro con Palazzetto, Formigosa, basso, Cadè, Garzedole, San Martino, Barbassolo, QuaGarolda, Poleto, Nosedole, Casale, Casaletto e porzionGovernolo di là dal Mincio, e tra il confine di Sacchettadi Roncoferraro suddetto.

distretto I di Mantova. 4041791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto I di Mantodella provincia di Mantova era formato dalla città di Matova e da Curtatone con Levata, Grazie e Montanara, scoldo, San Silvestro e Borgo Pradella; Porto con MontaSoave e parte di Corte Orsina; San Giorgio con CasaleTenca, Ghisiolo, Motella, Caselle e Fossamana; QuaVille, cioè Cerese, Pietole, Parenza e Bellaguardia; Ronferraro con Palazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Gadole, San Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, PoleNosedole, Casale, Casaletto e porzione di Governolo d

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Mantova

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dal Mincio, e tra il confine di Sacchetta e di Roncoferrarosuddetto.

distretto di Mantova. 4051798 maggio - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Mincio per effetto della leg-ge del 26 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il distrettodi Mantova capoluogo, contrassegnato dal numero 4, eracomposto dalle comunità di Porto con Montada, Soave eparte di Corte Orsina; San Giorgio con Casaletto, Tenca,Ghisiolo, Motella, Caselle e Fossamana; Quattro Ville, cioèCerese, Pietole, Parenza e Bellaguardia.

distretto I di Mantova. 4061798 settembre - 1799 luglio

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto I di Mantova era costituito, oltre che dallacittà di Mantova, dalle comunità di Curtatone con Levata,Grazie e Montanara, Buscoldo, San Silvestro e Borgo Pra-della; Porto con Montada, Soave e parte di Corte Orsina;San Giorgio con Casaletto, Tenca, Ghisiolo, Motella, Ca-selle e Fossamana; Quattro Ville, cioè Cerese, Pietole, Pa-renza e Bellaguardia.

Con il ritorno degli austriaci, dopo la capitolazione diMantova, avvenuta il 28 luglio 1799, venivano ripristinatele antiche magistrature, operanti prima della invasionefrancese (Roberti 1947; Fantini D’Onofrio 1997).

distretto I di Mantova. 4071801 - 1803

Per effetto della legge per la divisione della RepubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), ildistretto I di Mantova del VII dipartimento del Mincio eracomposto da: Mantova; Curtatone con Levata, Grazie eMontanara, Buscoldo, San Silvestro e Borgo Pradella; Por-to con Montada, Soave e parte di Corte Orsina; San Giorgiocon Casaletto, Tenca, Ghisiolo, Motella, Caselle e Fossa-mana; Quattro Ville, cioè Cerese, Pietole, Parenza e Bella-guardia; Governolo con Mincio, Correggio Micheli, Cor-reggio Cremaschi, San Giacomo a Po, Corregioli,Campione, Gazzo, Bagnolo, San Vito e San Biagio; Ronco-ferraro con Palazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garze-dole, San Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Poletto,Nosedole, Casale, Casaletto; Borgoforte con Scorzarolo,Bocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo e San Nicolò;Mariana; Gazoldo; Marcaria con Casatico, San Michele,Campitello, Canicossa, Cesole, Ospitaletto e Gabbiana;Castellucchio con Sarginesco, porzione dell’Ospitaletto edi Gabbiana; Redondesco con Piopino, Tartarello, Bolo-gne, San Salvadore, San Fermo, Coelle e Fenilli; Rodigocon Rivalta; Acqua Negra con Valli, Mosio e Beverara; Ca-stellaro con Susano, Pampuro, Belgioioso, Pomelon, Villa-grossa, Bonferraro, Fattole, Moradega, Sorgà, Ponte Possa-ro, Roncalevà, Nogara, Campalan, Curtalta e Fagnano; DueCastelli; Bigarello con Stradella, Bazza;

Marmirolo con Campagnola, Marengo, Rotta, San Brizioe Pozzo; Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto, Brusatasso,Villa Inferiore e Superiore, Ronco Bonoldo e San Prospero;Roverbella con Castiglione Mantovano, Canedole, Pellalo-co e Malavicina; Isola della Scala con Tarmassia e Pellegri-na; Nogarole e Bagnolo di Nogarole; Villa Fontana con Er-bè.

distretto I di Mantova. 4081803 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del tertorio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 18(Mantova 1958-1963) e dopo il riparto distrettuale depreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il distreI di Mantova risultava formato dai seguenti comuni: Matova; Curtatone con Levata, Grazie e Montanara, BuscoSan Silvestro e Borgo Pradella; Quattro Ville, cioè CerePietole, Parenza e Bellaguarda; Borgoforte con ScorzarBocca di Ganda, Romanore, San Gattaldo e San NicRoncoferraro con Governolo a sinistra del Mincio, Palazetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garzedole, San MarBarbassolo, Quadri, Garolda, Poletto, Nosedole, CasCasaletto; Porto con Montada, Soave e parte di Corte Ona; San Giorgio con Casaletto, Tenca, Ghisiolo, MoteCaselle e Fossamana; Governolo a destra del Mincio, Creggio Micheli, Correggio Cremaschi, San Giacomo a PCorregioli, Campione, Gazzo, Bagnolo, San Vito, San Bgio; Castellaro con Susano, Villagrossa e Pampuro; Caslucchio con Sarginesco, porzione dell’Ospitaletto e di Gabiana; Marcaria con Casatico, San Michele, CampitelCanicossa, Cesole, Ospitaletto e Gabbiana RoverbellaCastiglione Mantovano, Canedole, Pellaloco e MalavicinCastel Belforte con Castel Bonafisso o Due Castelli; Bigrello con Stradello, Bazza; Marmirolo con CampagnoMarengo, Rotta, San Brizio, Pero; Goito con Torre, Mersco, San Lorenza, Cagliara, Sacca, Santa Maria, CaigCerlongo, Vasto, Sollarolo, Massimbona, parte di corte Osina; Gazzoldo; Pozzolo; Rodigo con Rivalta.

distretto I di Mantova. 4091805 - 1816

Con il decreto dell’8 giugno 1805 relativa alla divisiondel dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805), il dstretto I di Mantova risultava formato dai seguenti cantocantone I di Mantova; cantone II di Roverbella; cantone di Marcaria; cantone IV di Borgoforte; cantone V. Bozzolcantone VI. Sabbionetta; cantone VII. Viadana.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, i cantoni del distrto subirono delle variazioni, anche se nominalmenpresentavano la stessa articolazione precedente, per cdistretto I di Mantova risultava formato dai seguenti canni: cantone I di Mantova; cantone II di Roverbella; cantoIII di Marcaria; cantone IV di Borgoforte; cantone V. Bozzolo; cantone VI. Sabbionetta; cantone VII. Viadana.

distretto I di Mantova. 4101816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto I di Mantova della medesima provincia risultava cstituito dai seguenti comuni: Città di Mantova; Castellacon Pampuro; Curtatone con Levata, Grazie e MontanBuscoldo, San Silvestro e Borgo Pradella; Porto con Motalda, Soave e parte di Corte Orsina; Quattro Ville, cioè Crese, Pietole, Parenza e Bellaguardia; Roncoferraro conlazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garzedole, Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Poletto, NosedoCasale, Casaletto e porzione di Governolo di là dal Mince tra il confine di Sacchetta e di Roncoferraro suddetto; SGiorgio con Casaletto, Tenca, Ghisiolo, Motella, CaselleFossamana.

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Mantova

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distretto I di Mantova. 4111853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto I di Manto-va della provincia di Mantova é composto dai seguenti co-muni: Mantova; Bagnolo San Vito; Bigarello; Borgofortealla sinistra del Po; Castel Belforte; Castellaro; Castelluc-chio; Curtatone; Marmirolo; Cittadella di Porto; QuattroVille; Roncoferraro; Roverbella; San Giorgio.

distretto I di Mantova. 4121859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (10 novembre 1859),il distretto I di Mantova della provincia di Mantova risulta-va così costituito: Mantova; Bagnolo San Vito; Borgofortealla sinistra del Po (parte del territorio); Castelbelforte; Ca-stellaro; Curtatone (parte del territorio); Marmirolo com-prendente Goito a sinistra del Mincio e Pozzolo; PortoMantovano; Quattro Ville; Roncoferraro; Roverbella; SanGiorgio di Mantova.

In seguito alla ricostituzione della provincia di Mantovanel 1868 (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il distretto I diMantova era costituito da 1. Mantova; 2. Bagnolo San Vito;3. Bigarello; 4. Borgoforte alla sinistra del Po; 5. Castelbel-forte; 6. Castel d’Ario; 7. Castellucchio; 8. Curtatone; 9.Marmirolo con Pozzolo; 10. Porto Mantovano; 11. QuattroVille; 12. Roncoferraro; 13. Roverbella; 14. San Giorgio diMantova; con una popolazione di 75.155 abitanti (decreto9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

ducato di Mantova. 413sec. XIV - 1797

L’assetto del territorio mantovano, connotato in epocamoderna come ducato di Mantova, si è definito nella attualestruttura della provincia con una lunga e complessa evolu-zione, legata alle dominazioni che lo governarono e che siconcluse solo con l’unità d’Italia.

Nel periodo comitale (800-1115), se i confini fra il man-tovano, il ferrarese e il modenese erano rimasti pressochèimmutati, con l’eccezione del territorio di Goltarasa (oggiStellata, in provincia di Ferrara), quelli verso il reggianoavevano subito modifiche, poichè Suzzara, Gonzaga, Pego-gnaga, Bondeno Arduino e Bondeno dei Roncori, denomi-nati complessivamente Regona o Regula Padi, appartene-vano a Reggio. Le terre oltre Oglio, ossia Viadana,Pomponesco, Dosolo, Sabbioneta, Commessaggio, Gaz-zuolo, Rivarolo, Bozzolo, San Martino dell’Argine, faceva-no parte del territorio cremonese, mentre erano bresciani iterritori di Castiglione delle Stiviere, Solferino, Medole,Guidizzolo, Castel Goffredo, Casaloldo, Casalmoro, Asola,Mariana, Redondesco, Acquanegra sul Chiese, Canneto,Casalromano. Verona aveva giurisdizione invece su Mon-zambano, Ponti, Castellaro Lagusello, Castelbelforte, Vil-limpenta, Ostiglia. Castel d’Ario (già denominato Castella-ro), territorio veronese, fu dato in feudo al vescovo diTrento nel 1082 (Colorni 1959).

Questo assetto territoriale si modificò parzialmente inepoca comunale (1115-1274) e sotto la signoria dei Bona-colsi (1274-1328), con il passaggio nella giurisdizionemantovana di Castelbelforte, sancita da una alleanza fra ve-ronesi e mantovani nel 1202, del territorio della RegulaPadi per opera di Pinamonte Bonacolsi nel 1274, e dellarocca di Solferino, acquistata dai Bonacolsi nel 1315.

Con i Gonzaga (1328-1708) nel corso del trecento e prattutto nella prima metà del quattrocento iniziava ufase di espansione oltre i confini dell’antico territorio ddistretto mantovano, ottenuta sia come ricompensa belche per compravendita. Infatti nei primi decenni del qutrocento, fino alla pace di Cremona, detta anche di Cavridel 20 novembre 1441, il territorio gonzaghesco acquisdal veronese i centri di Ostiglia e Villimpenta, dal bresciaCastiglione delle Stiviere, Solferino, Castel Goffredo, Rdondesco e Canneto con la sua quadra, infine dal cremse le terre di Bozzolo, Ostiano, Isola Dovarese, Rivarooltre al viadanese e al sabbionetano. Queste terre di nuacquisizione configuravano il cosiddetto “mantovano nuvo”, distinto per modi di amministrazione e prerogativdalle comunità del “mantovano vecchio”, e parte di esseranno in seguito assegnate ai rami cadetti dei Gonzamentre i territori del nucleo originario del distretto mantvano saranno sempre di pertinenza del primogenito (Mtova 1958-1963; Vivanti 1959; Vaini 1973, Mozzarel1987). Con la morte del marchese Gianfrancesco Gonznel 1444 si aveva la prima divisione dello stato mantovacon l’assegnazione del marchesato, costituito dal distremantovano, con la rocca di Borgoforte e le terre possednel veronese, al primogenito Ludovico. A Carlo venivanattribuiti i territori del cremonese, ossia Isola Dovarese, Rvarolo, Bozzolo, San martino dell’Argine, SabbionetGazzuolo, Viadana, Luzzara, Gonzaga e Reggiolo, ad Asandro, a cui si devono i cosiddetti “statuti alessandrinche regolarono la vita del feudo assegnatogli fino all’epoteresiana, venivano dati Castel Goffredo, Medole, Caglione delle Stiviere, Acquanegra, Canneto, RedondesMariana, Guidizzolo, Piubega, Ostiano e Solferino,Gianlucido toccarono Volta, Cavriana, Ceresara, San Mtino Gusnago, Rodigo (Mantova 1958-1963; cfr Navarr1989). Nel 1466 Ludovico riusciva a ricomporre l’unità teritoriale del marchesato, ma alla sua morte, nel 1478, lo to mantovano veniva smembrato e diviso tra i suoi cinqfigli maschi secondo il seguente schema: al primogenFederico il marchesato con le terre ex veronesi, le terrebresciane di Mariana, Redondesco, Medole, e le terrecremonesi di San Martino Dell’Argine, CommessaggiGazzuolo e Belforte; a Francesco e Gian Francesco, emanarono nel 1483 gli statuti che rimarranno in vigore loro feudo sino all’epoca teresiana (Parazzi 1893-18Liva 1993), le rimanenti terre ex cremonesi; a LudovicoRodolfo le rimanenti terre ex bresciane; a Rodolfo veninoltre attribuito il possesso di Suzzara. In seguito furoconcordate fra gli eredi alcune permute in base alle quFederico cedeva a Rodolfo e Ludovico, in cambio di Caneto, il possesso di Luzzara e Marmirolo (riacquistato 1480 da Federico) e a Francesco e Gian Francesco, in cbio di Viadana, le terre di San Martino dell’Argine, Gazzuolo, Commessaggio, Rodigo e il territorio di Villimpenta. Rodolfo e Ludovico concordarono la divisione dterritori loro assegnati in due parti, attribuendo al primLuzzara, Castiglione delle Stiviere e Solferino, e al secdo Castel Goffredo, Ostiano e Redondesco. Questa divine del mantovano comportò la nascita di quelle signogonzaghesche che coronavano lo stato mantovano. Quassetto territoriale rimase sostanzialmente inalterato salla fine della signoria gonzaghesca, se si eccettua l’aggazione al ducato del marchesato di Gazzuolo, avvennel 1573, all’incameramento di Rodigo e Rivalta e, più tadi, del territorio di Castel Goffredo, avvenuta nel 160contro la cessione di Medole al principato di Castigliodelle Stiviere. Nel 1771 venivano uniti al ducato mantov

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Mantova

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no il principato di Bozzolo e il ducato di Sabbioneta, men-tre due anni dopo, nel 1773 era la volta del principato di Ca-stiglione delle Stiviere, insieme ad altri territori quali lacontea di Rolo, la signoria di Soave e di San Martino Gu-snago (Mantova 1958-1963; Vaini 1991).

Dal punto di vista amministrativo, il territorio del feudomantovano ha conosciuto diverse forme istituzionali di or-ganizzazione periferica dello stato. Negli anni 1370-1380,ai tempi di Ludovico Gonzaga, esso risultava uniforme-mente diviso in vicariati, in precedenza presenti solo nellelocalità di importanza strategica. Era infatti articolato neivicariati di Cavriana, Volta, Ceresara, Goito, Marmirolo,Castiglione Mantovano, Rivalta, Marcaria, Montanara,Borgoforte, Governolo - Roncoferraro, Serravalle, Suzza-ra, Luzzara, Reggiolo - Gonzaga, San Benedetto, Quistello,Revere, Sermide. Questa organizzazione amministrativanon costituiva tuttavia un sistema di potere unitario, estesounifrmemente a tutto il territorio, ma era condizionato dai“particolarismi tesi alla difesa degli antichi ordinamenti”(Vaini 1994).

Negli anni immediatamente seguenti alla elevazione damarchesato a ducato, avvenuta nel 1530, risultava esserciun governatore a Viadana e Goito, un podestà a Canneto,Ostiglia, Sermide e Viadana, un commissario a Borgoforte,Castiglione Mantovano, Cavriana, Goito, Gonzaga, Gover-nolo, Marcaria, Pontemolino, Porto, Quistello, Redonde-sco, Reggiolo, Revere, Roncoferraro, San Benedetto, SanGiorgio, Volta, un vicario a Bagnolo, Bigarello , Castellaro,Castellucchio, Ceresara, Curtatone, Due Castelli, Gonzaga,Mariana, Marmirolo, Medole, Piubega, Poletto Mantova-no, Rodigo , Sacchetta, Serravalle, Sustinente, Suzzara,Villimpenta, Volongo. In questo periodo altre magistratureperiferiche operavano sul territorio dello stato mantovanocome i capitani del divieto, i giudici delle strade, gli ufficia-li addetti ai magazzini del sale e quelli dei dazi, mentre i ca-stellani e i capitani, si occupavano delle opere di fortifica-zione (Mantova 1958-1963).

Dalla “Descrizione dello stato di Mantova”, tratta dalla“Storia d’Italia” di Giovanni Antonio Magini, nei primi de-cenni del ’600 il territorio del ducato di Mantova era artico-lato in diverse giurisdizioni. Vi erano i governatori di Via-dana, Goito e Porto, le podestarie di Ostiglia, Revere,Sermide, Luzzara, “Gazolo”, “Caneto”, i commissariati diCurtatone, Rodigo, “Capriana”, “La Volta”, CastiglioneMantovano, Roncoferraro, Governolo, Borgoforte, “Mar-cheria”, “Redoldesco”, San Benedetto, “Suzara”, Gonzaga,Reggiolo e Quistello, i vicariati di Marmirolo, Ceresara,Piubega. Vi erano inoltre “giurisditioni del mantovano pos-sedute da altri signori Gonzaga che non sottogiaciono comesudditi del Duca, ma non imperiali col mero et misto impe-rio”, così definite: marchesato di Castiglione delle Stivierepoi Principato, ducato di Sabbioneta, principato di Bozzo-lo, marchesato di Ostiano, marchesato di Gazuolo, Pompo-nesco, Isola Dovaresi, San Martino, contea di Guastalla(Magini 1967).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, il territorio del ducato di Mantova eraarticolato in trentasei giurisdizioni, con “giusdicenti con fa-coltà del mero e misto impero”, e altri che erano “soltantola figura di vicari del capitano di giustizia, com’altresì delpodestà di Mantova”. Tra i “giusdicenti di mero e misto”impero vi erano i governatori di Viadana, Revere, sermide,Ostiglia, Gazzualo e Canneto, e i “due podestà forensi” diCastel Goffredo e Redondesco. Vi erano poi i “governatoridi semplice titolo” a Goito, Volta, Cavriana, Suzzara, Go-vernolo, mentre a Borgoforte, San Benedetto e Gonzaga vi

erano podestà definiti “fra minori giudici foranei”. Vi eraninfine i commissari, “che sono giusdicenti più inferiori anche degli ultimi prenotati, essendo limitata la loro giurisdzione a lire sessanta al più” nelle cause civili, mentre necause criminali erano “semplici vicari” del capitano di giustizia di Mantova, non potendo “qiuindi far altro che ricevere le denunzie o querele e trasmetterle tosto, come sonuti al criminale stesso di Mantova, con dipendenza dalllui ordini nel rimanente”; essi avevano sede a CurtatoCastellucchio, Marcaria, Rodigo, Piubega, GuidizzolMariana, Volongo, Dosolo, Ceresara, Marmirolo, Casglion Mantovano, San Giorgio, Bigarello, RoncoferrarVillimpenta, Due Castelli, Sustinente e Poletto MantovanSerravalle e Quistello.

Oltre a queste magistrature, vi erano altri organi con coltà giurisdizionali. Vi erano dei commissari “per ispeziprivilegio de’ passati duchi ad alcune chiese, luoghi e cofeudali”. Circa i commissari a tali chiese, essi avevacompetenza “per le cuase di affare meramente tempodette profane, ove sia attrice la medesima chiesa o che vsopra pertinenza di feudo o enfiteusi dipendenti dal didiretto dominio”; vi era il commissario dei feudi del vescovato di Mantova, della corte grande del Poggio, dell’altcorte del Poggio detta de’ Nobili, della corte di Portioldell’abazia di Santa Maria di Felonica, dell’abazia di SanMaria d’Acquanegra, del Monte di Pietà di Mantovadell’ospedale grande di Mantova, del primiceriato Sant’Andrea, della prepositura di San Benedetto, dell’arducale collegiata di Santa Barbara; vi erano infine il comissario delle cacce arciducali e il commissario degli ebCompetenze giurisizionali erano di competenza del cogio dei dottori e dei giudici di Mantova, l’università demercanti cristiani, le arti o ’paratici’, le digagne, l’universtà degli ebrei. (Specificazione 1737; Mori 1998).

Nel 1750, in seguito al “Piano de’ Tribunali ed uffici dela Città e Ducato di Mantova” (piano 15 marzo 1750), il teritorio mantovano veniva diviso in diciannove preture dstinte fra quelle di “mero e misto imperio” (I. Pretura dViadana, II. Pretura di Ostiglia, III. Pretura di Revere, IPretura di Gazzolo, V. Pretura di Canneto, VI. PreturaSermide, VII. Pretura di Redondesco, VIII. Pretura di Cstel Goffredo) e quelle di “limitata giurisdizione” (IX. Pretura di Quistello, X. Pretura di Goito, XI. Pretura di VoltaXII. Pretura di Suzzara, XIII. Pretura di Governolo, XIVPretura di Castellucchio, XV. Pretura di Gonzaga, XVPretura di Due Castelli; XVII. Pretura di Borgoforte, XVIII. Pretura di Giudizzolo, XIX. Pretura di Castiglione Mantovano).

Nel 1772 veniva definito un nuovo “piano delle pretumantovane” (piano 4 febbraio 1772), in base al qualeprecedenti giurisdizioni, a cui si erano aggiunte nel frtempo quelle del bozzolese e del sabbionetano, venivandotte alle seguenti undici: I. Viadana, II. Bozzolo, III. Goto, IV. Revere, V. Suzzara, VI. Sabbioneta, VII. BorgofortVIII. Canneto, X. Ostiglia, XI. Due Castelli, specificandche erano soggetti alla giurisdizione del capitano di giuzia e del podestà di Mantova i borghi di Cerese, PradelSan Giorgio, Porto, Frassine, Villa Nova, Cadè, MarmiroCurtatone, Le grazie, Quattro Ville.

Questo assetto veniva variato ancora una volta nel 17con il “Compartimento territoriale delle preture dello stadi Mantova” (nuovo piano 22 gennaio 1782), in basequale il territorio dello stato mantovano era distinto neseguenti 16 giurisdizioni: Mantova, Castiglione delle Sviere, Viadana, Bozzolo, Sabbionetta, Revere, Gonza

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Castel Goffredo, Canneto, Goito, Borgoforte, Ostiglia,Marcaria, Sermide, Suzzara, Roverbella.

Nel 1784 in base al compartimento territoriale dello statomantovano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784) il ducato di Mantova era articolato nei seguenti 16 di-stretti: Mantova, Ostglia, Roerbella, Goito, Castiglione del-le Stiviere, Castel Goffredo, Canneto, Marcaria, Borgofor-te, Bozzolo, Sabbioneta, Viadana, Suzzara, Gonzaga,Revere e Sermide.

Questo assetto del territorio mantovano variava nuova-mente in seguito al nuovo compartimento territoriale del1786 (compartimento territoriale 26 settembre 1786),quando veniva diviso nelle province di Mantova e Bozzolo,mentre nel 1791 veniva nuovamente ricostituito (piano 24gennaio 1791).

Dal punto di vista politico amministrativo, dopo la mortedi Matilde di Canossa nel 1115, la città di Mantova, feudoimperiale, ritornava alle dipendenze dell’imperatore, che,rinunciando ad eleggere un nuovo conte, l’anno sucessivoconfermava ai mantovani tutte le precedenti concessioni,segnando l’effettivo inizio della vita autonoma del comune(Piani Mantova 1967), o per lo meno favoriva “lo sviluppodegli organismi di autogoverno che si pongono come eredieffettivi del diritto comitale dei Canossa” (Navarrini 1988).D’altro canto la mancanza di notizie di contrasti fra il con-tado e il comune cittadino sembra confermare l’ipotesi chequest’ultimo sia subentrato pacificamente al potere comita-le (Vaini 1986). Il comune, modificando l’assetto istituzio-nale precedente, creava una propria identità, con la defini-zione di propri organi e proprie attribuzioni, il cui culmineveniva raggiunto con l’istituzione del capitano del popolo,“che rappresenta la punta più avanzata della ’democraziacomunale’” (Vaini 1986).

Questo impianto istituzionale formalmente perdurò oltrel’epoca comunale (1115-1274) e venne riconfermato dallasignoria bonacolsiana (1274-1328), la cui “coscienza sta-tuale” veniva sancita prima nel “Liber privilegiorum comu-nis Mantue”, che, redatto dopo il 1291, rappresentava “unmezzo per dare significato di legalità al potere della dina-stia bonacolsiana che vuole apparire come diretta continua-trice della tradizione comunale” (Navarrini 1988), e poicon la redazione degli statuti, stilati nel 1311 o negli anniimmediatamente successivi, mediante i quali i Bonacolsi“da padroni diventarono signori, … e si presentano comel’espressione di un potere posto al di sopra degli interessiparticolari” (Vaini 1986).

Con l’avvento al potere dei Gonzaga (1328-1707), le for-me di governo comunale venivano svuotate a mera forma-lità e cominciò ad affermarsi un governo che si definiva nelventennio a cavallo fra il XIV e XV secolo, anni “nei qualial consolidarsi dei confini del dominio si accompagna l’in-tensificarsi in esso del potere gonzaghesco”, sancito dallaredazione degli statuti del 1404, dove la volontà del signorecostituiva “il fondamento, il principio costituzionale dellaforazione statuale mantovana” (Mozzarelli 1987). In questafase di passaggio dalla signoria al principato, conclusa conl’attribuzione del titolo di marchese al Gonzaga, avvenutanel 1432, veniva attuato uno spostamento di competenzedalle magistrature comunali a nuovi organi creati dal prin-cipe, come il “consilium domini” o i maestri delle entrate.

Dagli anni quaranta del cinquecento, dopo l’elevazionedel signore di Mantova da marchese a duca del 1530 e l’as-segnazione del Monferrato del 1536, si avviarono una seriedi riforme amministrative e giudiziarie, tese a razionalizza-re i modi di governo dello stato mantovano, prevedendo siala trasformazione di organi già costituiti, come il “consi-

lium domini” o la cancelleria, sia l’istituzione di nuovi uffici, come il tribunale della rota del 1557, sostituita n1571 dal senato di giustizia, nel quale confluivano anchattribuzioni del “consilium domini”, o l’impianto nel 1573del magistrato camerale, che, insieme al senato, sarà fprincipali magistrature del ducato, o la formazione di orgni consiliari, come il consiglio di stato del 1592, per garatire forme di coordinamento dell’attività di governo, sempre più specializzata e divisa nelle diverse brancamministrative, in conseguenza di quel processo di statazazione dell’amministrazione che segnava la trasformazne del dominio mantovano in stato assoluto (Mozzare1987).

Questi processi di statualizzazione e la necessità di cdinamento, “che sotto gli ultimi Gonzaga del ramo princpale tende a configurare il governo del mantovano cogoverno di gabinetto, non diverso, nella forma almeno,quello delle monarchie europee del tempo”, che si formlizzava nel 1626 con l’erezione della consulta, che riunin essa ogni compito di governo, comportavano “la copleta supplenza del duca che tende a disinteressarsi detività ordinaria di governo”, provocandone una sempre pampia e progressiva perdita di autorità. Il decadimento dla funzione del duca non implicava tuttavia un deteriormento della organizzazione amministrativa, garantita dastruttura statale che si era costituita durante tutta l’età mderna, “bensì piuttosto la sua utilizzazione a fini particolda parte di chi nell’amministrazione e nel governo è insdiato” (Mozzarelli 1987).

Dopo la caduta nel 1707 dell’ultimo dei Gonzaga, cabbandonava i suoi domini con l’accusa di fellonia e la dvoluzione del ducato alla casa d’Austria nel 1708, connomina a capo dello stato mantovano del conte Giovan Btista Castelbarco col titolo di amministratre cesareo, venconfermato l’assetto istituzionale e sociale in modo “perpetuare nel ducato, pur nell’assenza della personasovrano, la situazione esistente allorchè questo era fismente visibile così da poter continuare ad utilizzare a pprio vantaggio il sistema di governo esistente” (Mozzare1998). Questo orientamento del governo asburgico venconfermato con la designazione a governatore del langvio Filippo d’Assia-Darmstadt, rimasto in carica fino a1735, quando veniva nominato amministratore cesareconte Carlo Stampa. Nel 1737 con nomina del conte OttFerdinando di Traun, a unico governatore della “Lombdia”, si aveva la prima riunificazione del mantovano al mlanese, che “comportava l’allontanarsi del ’rappresentadel padrone’ e ciò rendeva inutile nella prospettiva imperle, insistere sulla perpetuazione a Mantova del sistemgoverno cortigiano ereditato dai Gonzaga” e che implicala ridefinizione della struttura amministrativa del ducamantovano ormai come ente periferico. E’ in questa pspettiva che veniva nominato un luogotenente e vice govnatore dello stato di Mantova, che, dipendente dal govetore, era a capo di una giunta di governo, mentre cessdalle sue funzioni la segreteria di stato e il magistrato merale veniva trasformato in direzione generale dellenanze.

Nel 1744 veniva stabilita l’aggregazione del mantovaal milanese, che comportava nel 1745 l’abolizione del “gverno subalterno” e del senato di giustizia, sostituito da ucuria senatoria. Questo processo istituzionale veniva tuvia condizionato dalla guerra di sucessione austriaca, costrinse il governo della Lombardia a trasferirsi a Manva alla fine del 1745. Nel 1746 veniva messo a cadell’amministrazione del mantovano il conte Giuseppe A

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conati Visconti come luogotenente del governatore genera-le della Lombardia, e veniva istituita una giunta per l’am-ministrazione della città.

Nel 1750 pur “ritenendo unicamente l’unione governati-va”, veniva accordata al mantovano “la restituzione de’propri tribunali, tanto per l’amministrazione della giustizia… quanto per la direzione delle materie camerali e civi-che”, con un vice-governatore a rappresentare l’autoritàimperiale (Mozzarelli 1998; Piani Mantova 1967).

Nel 1786 con “il piano di amministrazione civile e poli-tica per la Lombardia Austriaca”, il ducato di Mantova ve-niva riaggregato al milanese ed assimilato ad una delle ottoprovince lombarde, unificazione peraltro anticipata nel1784 da quella amministrativa e finanziaria (Piani Mantova1967; Mantova 1958-1963).

Nel 1791 il ducato veniva di nuovo separato da Milano,“colla dipendenza però dal governo generale della Lombar-dia Austriaca” e organizzato secondo il “piano di sistema-zione della regia e pubblica amministrazione per la città edil ducato di Mantova”. Questa condizione di autonomia delmantovano perdurò sino all’arrivo delle armate francesi,quando, dopo una parentesi di indipendenza dalla repubbli-ca Cisalpina, coinciso con la proclamazione dell’ammini-strazione di stato del mantovano, tra il giugno e il novembre1797, Mantova diveniva sede del dipartimento del Mincio(Mantova 1958-1963; Mozzarelli 1998).

ducato di Mantova. amministratore cesareo. 4141708 - 1714

Dopo la devoluzione del ducato di Mantova alla casa d’Au-stria nel 1708, veniva nominato a capo dello stato mantovano ilconte Giovanni Battista Castelbarco col titolo di amministrato-re cesareo, a cui subentrava nel 1714 il langravio Filippo d’As-sia-Darmstadt (Piani Mantova 1967).

ducato di Mantova. amministratore cesareo. 4151735 - 1737

Tra il 1735 e il 1737 a capo dello stato mantovano era postol’amministratore cesareo conte Carlo Stampa (Piani Mantova1967).

ducato di Mantova. giunta. 4161744 - 1745

Istituita nel 1744 per attuare il piano di aggregazione del du-cato di Mantova al milanese, concludeva le sue sedute nel mar-zo del 1745 (Mori 1998).

ducato di Mantova. giunta. 4171746 - 1750

Dopo l’aggregazione del mantovano al milanese del 1744 ela nomina nel 1746 del conte Giuseppe Arconati Visconti comeluogotenente del governatore generale della Lombardia a capodell’amministrazione del mantovano, veniva istituita una giuntaper l’amministrazione della città di Mantova (Mozzarelli1987).

ducato di Mantova. giunta. 4181750 - 1775

Con il ripristino della carica di vice governatore di Mantovanel giugno 1750, e dopo la sua partenza per Vienna, veniva isti-tuita una giunta vicaria, che riconfermata nel 1753 e nel 1758,veniva abolita nel 1775 (Mori 1998).

ducato di Mantova. giunta di governo. 4191737 - 1744

Dopo la nomina nel 1737 di un governatore unico per la“Lombardia”, a Mantova veniva istituita una giunta di governo,a capo della quale era posto un luogotenente e vice governatoredello stato, dipendente dal governatore (Piani Mantova 1967).Cessava dalle sue funzioni il 13 giugno 1744 (Mori 1998).

ducato di Mantova. governatore. 4201714 - 1735

Nel 1714 veniva nominato a goveratore del ducato di Manva il langravio Filippo d’Assia-Darmstadt, sostituito nel 173dall’amministratore cesareo conte Carlo Stampa (Piani Manva 1967).

ducato di Mantova. luogotenente del governatore generale della Lombardia. 4211746 - 1750

Dopo l’aggregazione del mantovano al milanese del 17nel 1746 veniva messo a capo dell’amministrazione del manvano il conte Giuseppe Arconati Visconti come luogotenendel governatore generale della Lombardia (Piani Manto1967; Mozzarelli 1987).

ducato di Mantova. luogotenente e vice governatore dello stato. 4221737 - 1744

Dopo la nomina nel 1737 del conte Ottone FerdinandoTraun a governatore unico per la “Lombardia”, veniva postocapo dell’amministrazione del ducato di Mantova un luogonente e vice governatore dello stato, che, dipendente dal gonatore generale, era a capo di una giunta di governo (PMantova 1967). Cessava dalle sue funzioni il 13 giugno 17quando veniva decretata l’abolizione del vicegoverno e degiunta interina (Mori).

ducato di Mantova. vice governatore. 4231750 - 1785

Dopo la “restituzione de’ propri tribunali” al mantovano, avvenuta nel 1750, nel ducato di Mantova l’autorità imperialea rappresentata da un vice governatore (Piani Mantova 196

fattore generale. 424sec. XVI - 1573

Sorto fin dall’inizio della signoria gonzaghesca, il fattogenerale era l’amministratore del patrimonio personale signore (Navarrini 1974). Il fattore generale era coadiuvda diversi funzionari, ognuno dei quali preposti “alla espotazione dei cereali, all’esercizio dei molini, all’esportazine del bestiame, del cacio, ai pastori (malgari)” (Manto1958-1963).

Nel 1573 l’ufficio del fattore generale, con quelli demassaro e dell’ufficio dei maestri delle entrate, veniva spresso e i suoi organici confluivano nel magistrato camele (Navarrini 1974).

giudice dei dazi e delle appellazioni. 425sec. XV

Questo ufficio venne costituito dall’unione dell’ufficiodel giudice delle appellazioni con quello del giudice decondanne e delle gabelle in epoca anteriore al 1500 (Mtova 1958-1963).

giudice delle condanne e delle gabelle. 426sec. XV

Negli statuti gonzagheschi era previsto il giudice decondanne e delle gabelle. Era nominato dal signore e avil compito di incassare le condanne, i dazi e le gabelle comune. Aveva inoltre giurisdizione nelle vertenze fra ctadini e dazieri o gabellieri. Mensilmente esaminava i restri e gli atti relativi alle condanne inflitte dagli altri giudice controllava le riscossioni effettuate dai notai degli uffidel comune. Questo ufficio venne unito a quello del giuddelle appellazioni in epoca anteriore al 1500 (Manto1958-1963).

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giudice degli argini. 427sec. XV

Negli statuti gonzagheschi era previsto che, accanto ai tregiudici appartenenti alla “familia” del podestà, nel palazzodel comune sedessero il giudice delle appellazioni e il giu-dice degli argini. Di questi il giudice degli argini “per pre-libatum dominum capitaneum eligendus pro tempore quoeidem placuerit, qui judex esse possit civis Mantue seuetiam forensis, prout eidem domino capitaneo placuerit”(Mantova 1958-1963).

giudice delle appellazioni. 428sec. XV

Negli statuti gonzagheschi era previsto che, accanto ai tregiudici appartenenti alla “familia” del podestà, nel palazzodel comune sedessero il giudice delle appellazioni e il giu-dice degli argini. Di questi il giudice delle appellazioni eranominato dal signore e durava in carica per sei mesi. Que-sto ufficio venne unito a quello del giudice delle condannee delle gabelle in epoca anteriore al 1500 (Mantova 1958-1963).

giudice del paradiso. 4291737 ? - 1750

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, il giudice del paradiso aveva “la cogni-zione delle cause minute, che non sorpassino l’importo dilire 120 di Mantova nella medesima città. Appartiensi unatale giudicatura al collegio de’ giuristi e va annualmenteper turno fra gli ultimi in ordine d’ascrizione al medesimo.… Per lo stesso riflesso della tenuità delle cause vegnentisotto la di lui giudicatura, ch’esercita somariamente e ’deplano’ per via di contraditorio delle parti, terminandone to-sto la contesa senza formalità di processo, che il di più dellevolte impotarebbe maggiore spesa del valore della vertenzastessa”. Le sue sentenze erano inappellabili, anche se eraconcessa la facoltà di ricorrere “al governo che ne cometteal senato la revisione col mezzo d’un senatore il quale persolito è l’ultimo fra essi”. Aveva sede nel palazzo della Ra-gione, “con a lato gli uffizi delli due suoi notai” (Specifica-zione 1737).

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanese ealla conseguente soppressione delle antiche magistrature,avvenuta il 23 aprile 1745, il giudice del paradiso venivaconfermato nelle sue funzioni (Amadei 1955-1957).

giudice delle caccie. 4301750 - 1786

Il piano dei tribunali ed uffici della città e ducato di Man-tova del 1750 prevedeva che il giudice delle caccie dovesefar osservare le gride ed ordini in materia di caccie, avendola “giurisdizione privativa nelle cuase di contravvenzione”(piano 15 marzo 1750).

giudice del paradiso. 4311750 - 1786

Nel 1750, in base al piano de’ tribunali ed uffici della cit-tà e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), il giudicedel paradiso, da nominarsi “per turno fra i dottori di colle-gio”, doveva giudicare le cause civili fino alla somma di du-ecento lire mantovane, avendo con il podestà di Mantova“la cumulativa per la redibitoria degli animali contrattati

nella città di Mantova e ville dipendenti”. Nella sua attivitera assistito da un notaio attuario, col suo coadiutore, podestà (piano 15 marzo 1750).

giunta per il censimento di Mantova. 4321771 - 1784

Con la promulgazione del “censimento generale deterre mantovane sulla base e con gli stessi principi segnel ducato di Milano”, avvenuta il 31 ottobre 1771, veniformata una regia giunta per il censimento. Era costituitaun presidente, da due consiglieri e da un avvocato fisca

Alla fine del 1784 venivano pubblicati i dati relativi acensimento generale (Vivanti 1959).

giunta di governo di Mantova. 4331791 febbraio - 1797 marzo

In seguito al dispaccio del 24 gennaio 1791 con cui si sbiliva il distacco del mantovano dal milanese (Manto1958-1963) e al piano di sistemazione della regia e pubca amministrazione per la città ed il ducato di Mantova 2 febbraio 1791, in base al quale la “città e provinciaMantova avrà un governo separato, il quale colla dipendza però del governo generale della Lombardia Austria(piano 2 febbraio 1791), veniva istituita una regia giuntagoverno. Essa “sarà il centro dell’amministrazione di tula provincia ed avrà la suprema autorità esecutiva e regtiva per tutti gli oggetti ed affari politici ed economici”, dovendo comunque ricorrere al governo generale di Milanocaso di variazione di regolamenti e di ordini generali ocaso di dubbi di interpretazione di essi.

La giunta di governo era composta da un presidente tre consiglieri, il primo dei quali era il presidente pro tempore del magistrato camerale, il secondo era il prefetto dla congregazione delegata dello stato, il terzo di nominaale.

La giunta di governo era assistita da un segretario, di mina reale, scelto fra una terna di nomi indicata dalla stegiunta, il quale era a capo dell’offizio della cancelleria gvernativa, formata da tre ufficiali, un amanuense, un aiutte di governo e un portiere.

Dipendevano dalla giunta di governo gli uffici dell’archvio governativo di Mantova, a capo del quale vi era un pfetto, la reale accademia della scienza, diretta anch’essun prefetto, che doveva insieme al suo direttorio, far ossvare il piano statutario. Dipendevano dalla giunta di govno la direzione medica, chirurgica e veterinaria e la delezione per gli affari ecclesiastici, che doveva “procurare l’integrità e l’esercizio della sovrana autorità legislativnelle materia di polizia ecclesiastica” e che era diretta daregio delegato agli affari ecclesiastici, nominato dal govno generale di Milano, scelto fra una terna di nomi propodalla giunta di governo e Mantova.

Dal presidente della giunta di governo dipendevano ince gli uffici della soprintendenza ai regi teatri, a capo dequale vi era un direttore, e dell’intendenza delle regie poanch’essa retta da un direttore. Dipendevano dal presidancora la commissione araldica, che doveva vigilare sueditti e ordini araldici e che, “coperta” dal presidente, eformata da quattro cavalieri patrizi di antica nobiltà, ed eassistita da un ufficiale della giunta in qualità di segretada “un re d’armi” e da un portiere. (piano 2 febbraio 179Fantini d’Onofrio 1997).

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intendenza politica di Mantova. 4341786 settembre - 1791 gennaio

Con l’editto del 26 settembre 1786, che stabiliva la divi-sione della Lombardia Austriaca in otto provincie, venivaistituita l’intendenza politica di Mantova, che “sotto l’im-mediata subordinazione del regio imperiale consiglio digoverno dovrà soprintendere e determinare non solamentesopra tutto ciò che riguarda le pubbliche amministrazioni,ma ancora sopra tutti gli altri oggetti politici ed economicidella rispettiva provincia” (art. 2).

Compito degli intendenti politici era quello di “vegliaresulla quiete, buon ordine, sicurezza e vantaggio della pro-vincia”, con la possibilità di “procedere alle provvidenzeopportune, qualora siano coerenti alle leggi veglianti” (art.4) (editto 26 settembre 1786).

L’“istruzione generale per le regie intendenze politicheprovinciali della Lombardia Austriaca”, pubblicata an-ch’essa nel 1786 ed articolata in 48 paragrafi, dopo avere ri-badito le finalità generali, consistenti nell’“eseguire atten-tamente e con prontezza gli ordini che ad esse verranno divolta in volta abbassate dal regio imperial consiglio di go-verno” (par. 1), nella sua “immediata dipendenza” da que-sto organo (par. 2), e nella “vigilanza sopra l’esecuzionedegli ordini in tutta la provincia” (par. 3), specificava detta-gliatamente gli ambiti di competenza delle intendenze po-litiche, precisando che “le facoltà degli intendenti nelle ri-spettive provincie sono li seguenti. Conservazione deidiritti del principato. Censo, amministrazione de’ pubblici,fazioni militari. Affari ecclesiastici e delle pie fondazioni.Confini. Educazione pubblica, studi e scuole. Arti e com-mercio. Camere mercantili. Fiere e mercati. Società patrio-tica ed agricoltura. Miniere. Acque, navigazioni, argini, du-gali e degagne. Boschi. Allodi camerali. Polizia. Sanità.Monete. Pesi e misure. Oggetti araldici”. Gli intendenti do-vevano inoltre occuparsi degli “affari che hanno rapportogenerale alle poste, esclusi quelli che riguardano l’interaderezione e regolamenti delle medesime” (par. 4).

Oltre a questi affari, sanciti nei paragrafi 5-24 della stessa“istruzione”, l’intendente politico doveva occuparsi anchedelle materie ecclesiasticche, come “la materia dell’asilosacro” (par. 25), la concessione dell’“exequatur” per lapubblicazione di bolle, brevi o concessioni pontifice (par.26), o l’“assistenza spirituale” con la vigilanza sopra i par-roci (par. 29). Aveva autorità in campo militare con l’“assi-stenza da presentarsi agli uffiziali di provianda per la com-pra dei generi” o lo “scoprimento dei disertori edingaggiatori esteri” (parr. 34-35). Doveva interessarsi dellenorme “da usarsi per rendere migliore l’arte di fabricar lecase”, in modo da “contribuire nel tempo stesso alla como-dità degli abitanti e particolarmente per li quartieri militari”ed “evitare i pericoli d’incendio” (par. 32), contro i qualidoveva insieme alle congregazioni municipali provvedereall’acquisto di macchine idrauliche e definire un “fisso re-golamento in simili contingenze” (par. 31). Doveva curarsidi affari di beneficenza, regolando le “questue dei regolari”(par. 28) e l’attività dei monti di pietà (par. 30). Doveva at-tendere alla pubblicazione degli editti, ordini ed avvisi (par.36), con la “facoltà di ordinare la stampa di qualunque cartaprevio il parere dei regi revisori” (par. 27). Era tenuto adesprimere sempre il proprio parere motivato in tutti i casi ri-chiesti (par. 45), elaborando tutte le proposte “che possonoprodurre il bene generale” (par. 41). Ogni otto giorni l’in-tendente politico, come le congregazioni municipali (par.38), doveva trasmettere al consiglio di governo copia del“protocollo” dal quale “apparisca la vera ed estrinseca qua-

lità dell’affare e quale sia stato il fondamento ed il motivdi ciascuna risoluzione” (par. 37). Infine ogni anno l’intedente politico era tenuto a fare “la visita della provinciafacendone relazione al consiglio di governo (par. 39) (Istzione generale 26 settembre 1786; cfr Istruzioni partico26 settembre 1786; Mozzarelli 1990; Vaini 1991; En1958).

iudex appellationis. 4351588 - 1601

Nel 1588 la giurisdizione sulle cause inferiori ai cenducati era sottratta al senato di giustizia ed veniva assegad un nuovo giudice delle appellazioni, le cui sentenze eno anch’esse inappellabili. Questa magistratura venabolita nel 1601 e le sue competenze ritornavano al sedi giustizia (Mozzarelli 1974).

maestrato di sanità. 4361750 - 1786

Il piano dei tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750) stabiliva che maesto di sanità (così denominato nel detto piano) fosse comsto dal presidente, da sei conservatori, di cui quattro noe due cittadini, un dottore del collegio col titolo di uditore da un medico di collegio. Il presidente, in caso di necsità, poteva chiamare e consultare anche il protomedNominati ad arbitrio del governo, duravano in carica danni, rinnovandosi di volta in volta tre conservatori, “ad efetto di lasciare nel tribunale sempre numero sufficend’informati”.

Il maestrato di sanità aveva competenza “nelle materieguardanti la salute pubblica”, avendo “cognizione così vile come criminale delle cause ed emergenze relative universale salute”.

Presso il maestrato di sanità prestavano il loro serviziocancelliere, che, assistito da un coadiutore, oltre a tene“registro delle consegne de’ forestieri”, doveva “riceveredenonzie de’ nati e morti, spedire le licenze per l’aprimende’ cadaveri, per l’espurgo delle cloache della città e il tsporto fuori di essa delle bestie morte per sepellirle”. erano inoltre un “visitadore ed un assistente all’interrameto de’ cadaveri de’ soldati di presidio”, e un portiere (pia15 marzo 1750; cfr Zanca-Carra 1980).

maestrato camerale. 4371750 - 1786

Con la riconquistata autonomia del ducato di Mantovaquello di Milano e la successiva esecuzione del piano tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova del 175(piano 15 marzo 1750), il 2 aprile 1750 “veniva insediatoripristinato magistrato camerale” (Mantova 1958-1963).maestrato camerale (così denominato nel detto piano)composto dal presidente e quattro questori togati e dovprovvedere all’“amministrazione di tutte le rendite regalipatrimoniali, sì ordinarie che straordinarie del ducatoMantova ed insieme la privativa cognizione di tutte le caucamerali per qualunque somma”. Doveva curare l’esaziodi tutte le imposizioni, tasse, dazi e gabelle, compresemulte e le condanne irrogate dagli altri giudici, secondonote da essi compilate e trasmesse alla ragionateria carale”. Doveva occuparsi dell’amministrazione dei beni alodiali, enfiteutici e feudali della regia camera, delle fabbche, teatri e mulini, avendo “cura della scalcheria”. Erasua competenza la materia annonaria e quella relativaacque e strade, per le quali, oltre alla giurisdizione civ

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Oltre al presidente, che doveva sopraintendere alla attivi-tà dei questori togati e degli ufficiali dell’ufficio e avevainoltre “l’ispezione sopra tutti i pagamenti”, e ai questoritogati, ognuno dei quali svolgeva delle precise “incomben-ze” assegnate ad arbitrio del presidente, nel maestrato ca-merale operavano due avvocati fiscali, che erano addetti“alla difesa di tutte le cause, articoli ed emergenze riguar-danti il diritto”, e due sindaci fiscali, che curavano le istan-ze e la costruzione dei processi. Vi erano quattro “uffizi dinotai”, un sopraintendente alle vie regali e pubbliche, dueesecutori “per la sollecitudine delle cause e per la riscossio-ne de’ crediti camerali”, tre portieri e due cursori. Vi eranoinoltre un agente camerale, dipendente dal questore compe-tente alla sovraintendenza delle fabbriche e dei beni allo-diali, un perito camerale, un commesso della scalcheria, ilfattore di Viadana, e uno scrittore per gli affari di “scalche-ria”. Dipendevano dal maestrato camerale la ragionateriacamerale, che era formata da un ragionato generale, due co-adiutori e uno scrittore, e doveva “tenere la scrittura came-rale” e redarre i bilanci di “prevenzione” e di “consunzio-ne”, e l’ufficio delle contribuzioni, che era formato da uncommissario, un cancelliere, un vice cancelliere, due ragio-nati, due scrittori e un portiere. Faceva parte infine del ma-estrato camerale un capitano e un vice capitano della navi-gazione “colle solite incombenze per li comandi dellebarche e pel regolamento della paronesca” (piano 15 marzo1750; Castelli 1994).

Con il piano relativo al “nuovo siatema dei tribunali perlo stato di Mantova”, pubblicato il 31 dicembre 1771, veni-vano redifinite le competenze del maestrato camerale, chedoveva occuparsi di “tutte le materie riguardanti l’ammini-strazione de’ dazi, regalie ed ogni altra specie di redditi ca-merali”, mentre la giurisdizione sulle cause che in passatoerano di sua competenza passavano al supremo consiglio digiustizia (piano 31 dicembre 1771), sancendo “la fine dellapromiscuità di prerogative esistita fino a quel momento frai due principali dicasteri”. Il maestrato camerale diventavaun organo puramete amministrativo con competenza su re-gie finanze, commercio, commercio annona, censo, acquee strade, pesi e misure, zecca. “Questi settori sarebbero statisuddivisi fra quattro consiglieri, due per le finanze (cioèuno per le privative e uno per i dazi), uno, obbligatoriamen-te forestiero, per il censo e uno per le altre incombenze, co-ordinati dal predidente e assistiti da un visitatore” (Mori1998).

Con l’attivazione nel 1786 del “piano di amministrazionecivile politica per la Lombardia Austriaca”, il maestrato ca-merale cessava la propria attività.

maestri delle entrate. 438sec. XV - 1573

Non ricordati fra le cariche con competenze finanziariedel periodo trecentesco, è probabile che vengano creati neiprimi decenni del XV secolo “per le necessità organizzatived’uno stato territoriale che si estende ormai ben oltre il “di-strictus” cittadino” (Mozzarelli 1987).

Nel 1573 l’ufficio dei maestri delle entrate, con quelli dmassaro e dell’ufficio del fattore generale, veniva sopprso e i suoi organici confluivano nel magistrato camer(Navarrini 1974).

magistrato camerale. 4391573 - 1738

Nel 1573 veniva istituito il magistrato camerale, chcomportava la riunione in un unico ente degli antichi uffidel massaro, dei maestri delle entrate e del fattore genei cui organici confluirono nella nuova istituzione. Essconcentrando le funzioni dei soppressi uffici, aveva funzni sia amministrative che giudiziarie, per le controversiematerie di sua competenza. Doveva “amministrare tutproventi dello stato sia che si trattasse di entrate fiscali, cdazi, ’tratte’, ’accuse’, pene pecuniarie, confische, impoapplicate alle comunità, sia che si trattasse delle entratetrimoniali del duca, cioè quelle derivanti dalla gestione dla proprietà fondiaria dei Gonzaga”. Il magistrato si occpava delle forniture di sale per la città e per il distretmantovano e per gli stati che lo acquistavano a Mantovin generale della materia annonaria, con il controllo deproduzione agraria dello stato e l’approvvigionamento dla città. Aveva compiti in campo monetario, con la direzine della zecca e sovrintendeva all’importante settore dregolazione delle acque.

La struttura burocratica del magistrato camerale risultacostituita da un presidente, tre “magistri intratarum” e suffici così denominati: ufficio dei dazi e contrabbandi, ufcio del patrimonio, ufficio delle subastazioni o delle acquufficio dell’annona, ufficio della fattoria, ufficio dei mandati. Il presidente, la cui prima carica venne assegnata al spresso massaro, era “primus inter pares” con i maestri dentrate e doveva mantenere i rapporti con il duca.

Nel 1588 l’organizzazione veniva riformata, con una pprecisa definizione delle funzioni fra i suoi uffici. Il presdente doveva occuparsi dei “dazi, sale, zecca, mulini, pofeudi, enfiteusi, censi, livelli e della riscossione dei reddcioè, come recita la grida, ’di quello tutto che già soleva sere ufficio del massaro generale’”. Il primo maestro deentrate doveva occuparsi del patrimonio del duca, comeil fattore generale, mentre il secondo maestro delle entaveva la giurisdizione sulle cause presentate al magistrinfine il terzo maestro delle entrate aveva competenzamateria di acque.

Nel 1624 veniva istituito all’interno del magisrato ugiudice e commissario delle acque.

Nel 1703 venivano istituite le cariche di vice presidendi generale delle acque e di due questori legali. La stessforma toglieva al magistrato la competenza in materia nonaria (Navarrini 1974).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737 (Specificazione 1737), “il magistracamerale, un collegio composto parte da uomini di togparte di cappa e spada, in cui il presidente svolge soltafunzioni di coordinamento, amministra e giudica in meria tutto quanto sia di diretta pertinenza del principe: la cacamerale, le regalie, i beni allodiali (o demaniali), la zecle acque, le strade, i ponti, la concessione di licenze e trala promozione di arti e mercatura, la naturalizzazione. Tmite un commissario apposito si occupa pure dei confiRientrano fra le sue competenze … l’annona, gli allogmilitari, il riparto e l’esazione delle imposte dirette o ’contribuzioni militari’ e la gestione del relativo fondo. … Amagistrato è collegata una serie di uffici particolari: il rev

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sore dei conti, gli avvocati e i procuratori (poi fiscali), l’uf-ficio notarile, la cosiddetta ’massarola’ per l’esazione dellemulte” (Mori 1998).

Nel 1738 il magistrato camerale veniva soppresso e sosti-tuito dalla direzione generale delle finanze (Amadei 1955-1957; Mantova 1958-1963; cfr Navarrini 1974).

magistrato di sanità di Mantova. 4401632 - 1745

Nel 1632 veniva istituito il magistrato di sanità, aggre-gando l’ufficio del collaterale (Navarrini 1984; Torelli1920).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, risulta che esso era un “tribunale civicocon la podestà superiore e privativamente a ogni altro nellecose spettanti alla pubblica salute”. Era composto da unpresidente, dai presidenti del senato e del magistrato came-rale e da sei cavalieri. Vi erano inoltre il collaterale, il vicecollaterale, il superiore della massarola. L’organico dell’uf-ficio era completato da un notaio, in comune con la massa-rola, e da un portiere (Specificazione 1737).

Veniva soppresso nel 1745, con l’aggregazione del man-tovano al milanese (Piani Mantova 1967; Amadei 1955-1957).

magistrato civico della sanità. 4411745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanese ealla conseguente soppressione delle antiche magistrature,avvenuta il 23 aprile 1745, veniva confermato nelle suefunzioni il magistrato civico della sanità (Amadei 1955-1957).

ministro e sollecitatore dei carcerati. 442sec. XVI

Il ministro e sollecitatore dei carcerati doveva “provvede-re al mantenimento di una persona incaricata di raccoglierele elemosine” per i carcerati. Aveva a disposizione un avvo-cato e un procuratore, che dovevano “visitare settimanal-mente le carceri per informarsi del trattamento usato ai pri-gionieri” (Mantova 1958-1963).

municipalità di Mantova. 4431797 marzo - 1799 aprile

Istituita il 3 marzo 1797 da Napoleone, durante il suopassaggio dalla città (Mantova 1958-1963, Fantini D’Ono-frio 1997), la municipalità di Mantova era costituita da un“corpo municipale formato da 19 elementi”, che nominavail presidente e il segretario generale. Presso gli uffici gene-rali (ragionateria generale, archivio) svolgevano il loro ser-vizio due vice segretari, un protocollista generale, un archi-vista, due ufficiali, un ragionato generle, un ragionato dellecomunità, un procuratore ed un suo sostituto, tre coadiuto-ri, due scrittori, un ufficiale, un portiere, uno scoppatore. Lecompetenze della municipalità erano divise in sei comitati.Il comitato I doveva occuparsi degli alloggi e fazioni mili-tari della città e dello stato ed aveva i seguenti ufficiali su-balterni: un pro segretario, due ufficiali, uno dei quali dove-va conoscere il francese, un portiere; presso l’ufficio deglialleggi e fazioni vi erano un commissario, un vice commis-sario, un computista, due scrittori, uno dei quali doveva co-noscere il francese, due forieri, quattro commissari nazio-nali. Il comitato II doveva occuparsi dell’annona e degliapprovvigionamenti urbani e provinciali ed aveva i seguen-

ti ufficiali subalterni: un pro segretario, due ufficili, un potiere, un ispettore, un visitatore, uno scrittore, quattro petori, un ragionato, un sopraintendente o ispettore penavigazione degli oggetti d’annona. Il comitato III curavla finanza municipale, l’amministrazione pubblica e le cacellerie censuarie ed aveva i seguenti ufficiali subalterni:pro segretario, tre ufficiali, un portiere, sedici cancelliedel censo, un perito per l’ufficio del censo in città, unscrittore. Il comitato IV doveva provvedere ai soccorsi publici, agli argini, alle strade di città e postali, alle fabbrichpubbliche e ornati, agli acquedotti, al monte di pietà, aorfanatrofi, all’istituto delle limosine e doti, all’agricolturaalle beneficenze, all’accademia e pubblica istruzioneaveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, ufficiali, un portiere, un ingegnere delle digagne, un inggnere per le strade urbane e postali, un visitatore. Il cotato V doveva occuparsi della sanità urbana e provincialeaveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, dufficiali, un portiere, un ispettore; presso l’ufficio di sanivi erano un cancelliere, un coadiutore, un professore vrinario. Il comitato VI doveva provvedere alla polizia eesercitare la vigilanza sull’accademia e pubblica istruzne, sul culto e disciplina religiosa, sugli spettacoli pubblisugli accattoni vagabondi, sugli incendi, sugli ergastoli, passaporti, sull’emigrazione ed aveva i seguenti ufficisubalterni: un pro segretario, un attuaro notaio, un accutor pubblico, quattro ufficiali, un portiere, un cursore (mnicipalità 2 marzo 1797).

Con l’istituzione dell’amministrazione di stato di Mantova, avvenuta il 19 luglio 1797, la municipalità di Mantovveniva ridimensionata a corpo municipale, modellato su“istruzioni di organizzazione già in corso presso la munipalità di Milano”, e composto da sette individui nominadal comandante del mantovano (Finzi 1958; FantD’Onofrio 1997). Nel settembre dello stesso anno l’ammnistrazione di stato di Mantova stabiliva le nuove comptenze della municipalità, che sinteticamente riguardavancontrollo delle digagne, la manutenzione delle stradematerie igienico sanitarie, l’annona, la carreggiatura e alloggi militari, l’ornato esteriore della città, la beneficenze l’istruzione pubblica, l’ordine pubblico, la riscossione imposizioni. La municipalità doveva vigilare sul regolarfunzionamento delle deputazioni municipali del territor(avviso 21 settembre 1797). Il 13 aprile 1799 per ordine comando militare francese, la municipalità di Mantova eamministrazione centrale del dipartimento del Mincio, erno concentrate nella commissione amministrativa di Matova (Fantini D’Onofrio 1997).

perito camerale. 4441745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanesalla conseguente soppressione delle antiche magistraavvenuta il 23 aprile 1745, veniva confermato nelle sfunzioni il perito camerale (Amadei 1955-1957).

podestà di Mantova. 445sec. XII - 1786

Secondo quanto disponevano gli statuti bonacolsianpodestà, che poteva essere forestiero, secondo l’uso indotto già nel 1187 e divenuto sempre più frequente 1207, con la sua “familia”, formata da cinque giudici, dumiliti, otto servi e dodici cavalli, di cui tre da battaglia, enominato dai signori “proprio motu et voluntate propria”durava in carica sei mesi o ad arbitrio del signore. Il po

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stà, che rappresentava “solamente il gradino più alto degliuffici centrali, privato di un potere effettivo derivato daglistatuti stessi”, prestava giuramento con tutti i membri dellasua famiglia per “manutenere et augmentare honorem et iu-risdictiones et iura dominorum vicariorum Mantue” e abi-tava nel palazzo comunale. Amministrava la giustizia, rap-presentava la città e guidava le ambascerie. Aveva compitianche in campo militare, essendo a capo dell’esercito. Ilpodestà era tenuto inoltre a presentare ogni trimestre alconsiglio generale un bilancio preventivo redatto secondo“il principio di incrementare le entrate e ridurre le spese”(Vaini 1986; Mantova 1958-1963). Come detto, dal podestàdipendevano cinque giudici. Due avevano sede nel palazzovecchio e si occupavano rispettivamente del banco del ma-leficio, che amministrava la giustizia penale, oltre a svolge-re altre incombenze come il controllo sui pesi e le misure,e del banco delle condanne, che aveva il compito di incas-sare il “pagamento delle condanne e di ogni altro diritto dipertinenza comunale” (Vaini 1986). Gli altri tre avevanosede nel palazzo nuovo e attendevano rispettivamente albanco del paradiso “ad rationes reddendas”, al bancodell’inferno o degli argini, che aveva giurisdizione sui dan-ni procurati alle vie di comunicazione, ai canali e fossatidella città e distretto di Mantova, che doveva mensilmenteispezionare con i suoi notai, e ai vignali, ed infine al bancodei danni dati. Il salario di quest’ultimo era a carico del co-mune di Mantova. I giudici potevano inoltre “intervenirenelle cause di seconda istanza e in tutta una serie di contro-versie di carattere economico ” (Vaini 1986). I giudici era-no coadiuvati da diciotto notai, divisi tra i cinque banchi nelseguente modo: due al banco dell’inferno o degli argini,quattro ciascuno ai banchi del maleficio, del paradiso e del-le condanne, due ciascuno al banco dei danni dati e “quellodeputato ai libri dei banditi, custoditi dai frati del Gradaro,alle emancipazioni e ai testamenti” (Vaini 1986).

Negli anni quaranta del trecento compare la figura delpodestà del comitato, “per cui viene da pensare che essi [iGonzaga] abbiano creato tale carica per il controllo dellecampagne, più tardi amministrate dai vicari, che dipende-vano direttamente da loro” (Vaini 1994).

Negli statuti gonzaghesci emanati nel 1404 da FrancescoIV Gonzaga, la figura del podestà appare notevolmente ri-dimensionata rispetto al passato. Nominato dal capitanodel popolo, il podestà poteva rimanere in carica “prout vi-debitur domino capitaneo” (Mantova 1958-1963). Era ac-compagnato dalla sua “familia”, composta da tre giudici,due militi, quattro servi e un paggio, un conestabile conventi sbirri armati con un altro paggio, un cuoco cantinieree due aiutanti (Vaini 1994; cfr Mantova 1958-1963). I giu-dici, il conestabile e i militi dovevano essere forestieri e nonaver abitato a Mantova per due anni prima della loro nomi-na, mentre per i quattro servi tale periodo era ridotto ad unsolo anno (Mantova 1958-1963). Accanto a questi funzio-nari agivano ventinove notai, distribuiti nei vari banchi, alledipendenze del podestà e dei giudici (Vaini 1994).

I poteri del podestà risultano assai ridotti rispetto al pas-sato, essendo solamente “iudex ordinarius omnium et sin-gularum causarum civilium mixti imperii et iurisdictionisseu cuisvis generis et speciei seu nature spectantium ad fo-rum et jurisdictionem comunis Mantuae” (Vaini 1994).Aveva perso ogni competenza in materia fiscale sui rustici,sui comuni delle ville, di competenza esclusiva dei vicari,e sui cittadini e non poteva occuparsi in controversie spet-tanti ad altri uffici comunali (Vaini 1994). Dei tre giudicidella “familia” del podestà, il primo, che era chiamato an-che vicario in quanto aveva il compito di esercitare le veci

del podestà, doveva essere laureato in legge, con l’obbdi presentare entro otto giorni dalla sua nomina le sue denziali al massaro del comune. Egli doveva rendere giuzia nelle cause civili ed era tenuto a sedere accanto al pstà, nel banco dell’aquila imperiale, nel palazzo dcomune. Il secondo e il terzo giudice, ai quali non erachiesta la laurea in legge, amministravano la giustiziaspettivamente nelle cause civili, fino ad un valore di vencinque lire, e nelle cause criminali, e sedevano nel badel paradiso e nel banco dell’inferno (Mantova 1951963).

La magistratura di podestà venne abolita tra il 1467 1481, sostituito da un vicepodestà (Mantova 1958-19Mozzarelli 1987). Quando nel 1481 la carica di podestà niva ripristinata, era trasformata la sua funzione, “staccdalla sua matrice comunale e reso disponibile alla coopzione del nuovo sistema statuale attraverso la sua riletcome praetor, mero giudice cittadino” (Mozzarelli 1987)

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, il podestà di Mantova era “giudice odinario di prim’istanza per tutte le cause che non appartghino destintamente al senato o maestrato, non solo ncittà di Mantova, ma eziandio nello stato rispetto cioè aminori giusdicenti, a quali è limitata la giudicatura, talchse le cause di simili giudici territoriali trascendino la somma di loro cognizione, appartengonsi al podestà di Manva”. Le sue sentenze o “decreti” erano soggette “all’applazione o ricorso al senato”. Poteva essere supplito dal podestà, ed era coadiuvato da dodici attuari pretori, “avdo ogn’uno di loro il sostituto e gli occorrenti scrittori”. I“seggio” del podestà e i banchi degli attuari erano nel Plazzo della Ragione. Il podestà teneva regolarmente le pprie udienze il martedì, giovedì e sabato “de’ giorni giudici” (Specificazione 1737).

Nel 1750, in base al piano de’ tribunali ed uffici della ctà e ducato di mantova (piano 15 marzo 1750), il podestMantova era in carica per un triennio ed era soggetto“sindacato”. Egli aveva “l’ordinaria giurisdizione civile intutte le cause della città di Mantova, il valor delle quali necceda il capitale di scudi quattromila moneta mantovanEgli aveva giurisdizione anche nel territorio per le cause cedenti il valore di cento scudi, limitatamente ai distredelle preture di limitata giurisdizione. Aveva inoltre “lacompulsoria de’ compromessi necessaria alla forma dstatuto mantovano; la redibitoria comulativa, come a basper gli animali contrattati in detta città; e la interposizionparimente comulativa de’ decreti per le emancipazioadozioni, contratti de’ minori e delle donne, per le tutecure ed altri quali si siano atti di volontaria giurisdizionne’ quali richiedesi il decreto del giudice”. Il podestà eassistito nella sua attività da sei notai attuari con i rispetcoadiutori. Uno di questi notai era tenuto ad assistere anal giudice del paradiso (piano 15 marzo 1750).

prefetto delle acque. 4461745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanesalla conseguente soppressione delle antiche magistraavvenuta il 23 aprile 1745, veniva confermato nelle sfunzioni il prefetto delle acque (Amadei 1955-1957).

presidente della camera di Mantova. 4471553

Nel 1553 veniva istituita col titolo di presidente della cmera, una nuova magistratura, che era affidata ad un “m

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pretura di Mantova. 4481782 gennaio 22 - 1790 gennaio 19

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Mantova aveva giu-risdizione sulla città di Mantova e su Curtatone con Levata,Grazie e Montanara, Buscoldo, San Silvestro e Borgo Pra-della;

Porto con Montada, Soave e parte di Corte Orsina; San Giorgio con Casaletto, Tenca, Ghisiolo, Motella, Ca-

selle e Fossamana; Quattro Ville, cioè Cerese, Pietole, Pa-renza e Bellaguardia; Roncoferraro, sede del vice - gerente,con Palazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garzedole,San Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Poletto, Nose-dole, Casale, Casaletto e porzione di Governolo di là dalMincio, e in confine di Sacchetta e Roncoferraro.

procuratore fiscal generale. 449sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” de1737, risulta che il procuratore fiscal generaleaveva giurisdizione su “tutto lo stato, dove ha o può avereil pro fisscale in cadauna giurisdizione di mero e misto, es-sendo gli altri semplicemente vicari del medesimo capitanodi giustizia”. Era nominato dal governo, “che gliene fa spe-dire da questa cancelleria le patenti” (Specificazione 1737).

provincia di Mantova. 4501786 - 1791

Con l’editto del 26 settembre 1786, a seguito del quale laLombardia Austriaca veniva divisa in otto provincie, conl’istituzione in ognuna di esse di una intendenza politica edi una congregazione municipale, la provincia di Mantova,in base al conseguente nuovo compartimento territoriale,risultava costituita dai seguenti distretti: distretto della cittàdi Mantova, delegazione I; distretto di Ostiglia, delegazio-ne II; distretto di Roverbella, delegazione III; distretto diGoito, delegazione IV; distretto di Castiglione delle Stivie-re, delegazione V; distretto di Castel Goffredo, delegazioneVI; distretto di Curtatone, delegazione VII; distretto di Bor-goforte, delegazione VIII; distretto di Suzzara, delegazioneIX; distretto di Gonzaga, delegazione X; distretto di Reve-re, delegazione XI; distretto di Sermide, delegazione XII(editto 26 settembre 1786).

provincia di Mantova. 4511791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia di

Mantova, (piano 24 gennaio 1791), la provincia di Mantoera costituita dai seguenti distretti: distretto I. Mantova; stretto II. Ostiglia; distretto III. Roverbella; distretto IVGoito; distretto V. Castiglione delle Stiviere; distretto VCastel Goffredo; distretto VII. Canneto; distretto VIIIMarcaria; distretto IX. Borgoforte; distretto X. Bozzolodistretto XI. Sabbionetta; distretto XII. Viadana; distretXIII. Suzzara; distretto XIV. Gonzaga; distretto XV. Revere; distretto XVI. Sermide.

provincia di Mantova. 4521816 - 1859

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),provincia di Mantova risultava costituita dai seguenti dciassette distretti: distretto I di Mantova; distretto II di Osglia; distretto III di Roverbella; distretto IV di Volta; di-stretto V di Castiglione delle Stiviere; distretto VI di CastGoffredo; distretto VII di Canneto; distretto VIII di Marcaria; distretto IX di Borgoforte; distretto X di Bozzolo; distretto XI di Sabbioneta; distretto XII di Viadana; distretXIII di Suzzara; distretto XIV di Gonzaga; distretto XV dRevere; distretto XVI di Sermide; distretto XVII di Asola

Nel 1853, in seguito alla nuova ridistrettuazione del matovano (risoluzione 28 gennaio 1853), la provincia di Matova variava la sua organizzazione distrettuale, venendovisa in undici distretti, così denominati: distretto I dMantova; distretto II di Bozzolo; distretto III di Viadanadistretto IV di Castiglione delle Stiviere; distretto V di Asola; distretto VI di Canneto; distretto VII di Volta; distrettoVIII di Revere; distretto IX di Gonzaga; distretto X di Semide; distretto XI. Ostiglia.

provincia di Mantova. 4531859 - 1868

La pace di Zurigo del novembre 1859 sanciva la linea fiume Mincio come confine di stato tra l’Austria e il regndi Sardegna, poi regno d’Italia, aggregando alle provincemitrofe i territori, situati a destra del Mincio, conquistadai franco - piemontesi. I comuni di Castiglione delle Sviere, Cavriana, Guidizzolo, Medole, Solferino, CastGoffredo, Ceresara, Piubega, Acquanegra sul Chiese, Cneto sull’Oglio, Casalromano, Ostiano, Redondesco, Mriana, Volongo, Acquafredda, Asola, Casalmoro, Casaldo, Casalpoglio, Volta, Monzambano (parte del territorioGoito (parte del territorio) venivano aggregati alla provicia di Brescia; i comuni di Isola Dovarese, Bozzolo, Gazuolo, Rivarolo, San Martino , Castellucchio, Gazoldo dgli Ippoliti, Marcaria, Rodigo, Commessaggio, SabbioneDosolo, Pomponesco, Viadana venivano uniti invece aprovincia di Cremona; Peschiera del Garda, Ponti sul Mcio e parte del territorio di Monzambano passavano aprovincia di Verona. Pertanto la provincia di Mantova risutava così costituita: distretto I di Mantova; distretto II Revere; distretto III di Gonzaga; distretto IV. di Sermiddistretto V di Ostiglia.

Solo nel 1868 (legge 9 febbraio 1868, n. 4232), la provcia di Mantova veniva ricomposta nella sua compagine tdizionale, anche se Acquafredda e Volongo venivano gregati alla provincia di Brescia, Ostiano e Isola Dovareerano uniti a quella di Cremona, Peschiera rimaneva sl’amministrazione di Verona. La provincia di Mantova veniva ripartita nei seguenti distretti (decreto 9 febbraio 186n. 4236): distretto I di Mantova; distretto II di Revere; dstretto III di Gonzaga; distretto IV di Sermide; distretto di Ostiglia; distretto VI di Asola; distretto VII di Canneto

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sull’Oglio; distretto VIII di Castiglione delle Stiviere; di-stretto IX di Volta; distretto X di Bozzolo; distretto XI diViadana.

regia ragionateria generale di Mantova. 4541791 febbraio - 1797 marzo

In seguito al dispaccio del 24 gennaio 1791 con cui si sta-biliva il distacco del mantovano dal milanese (Mantova1958-1963) e al piano di sistemazione della regia e pubbli-ca amministrazione per la città ed il ducato di Mantova del2 febbraio 1791, in base al quale la “città e provincia diMantova avrà un governo separato, il quale colla dipenden-za però del governo generale della Lombardia Austriaca”(piano 2 febbraio 1791), veniva istituita una regia ragiona-teria generale, indipendente dalla camera dei conti di Mila-no e subordinata alla corte, a cui indirizzava i bilanci, i con-ti e le reazioni. Alla regia ragionateria generale facevanocapo tutte le altre della provincia mantovana, che resenta-vano ad essa le tabelle, gli stati attivi e passivi, i bilanci pre-ventivi e consuntivi (piano 2 febbraio 1791).

regio magistrato camerale di Mantova. 4551791 febbraio - 1797 marzo

In seguito al dispaccio del 24 gennaio 1791 con cui si sta-biliva il distacco del mantovano dal milanese (Mantova1958-1963) e al piano di sistemazione della regia e pubbli-ca amministrazione per la città ed il ducato di Mantova del2 febbraio 1791, in base al quale la “città e provincia diMantova avrà un governo separato, il quale colla dipenden-za però del governo generale della Lombardia austriaca”(piano 2 febbraio 1791), veniva istituito un regio magistratocamerale. Era formato da un presidente e tre regi ammini-stratori, di nomina regia, scelti fra una terna di nomi pre-sentata dallo stesso magistrato. Ad ogni amministratore eraassegnato un “dipartimento particolare d’affari”. Il primodipartimento doveva provvedere ai diritti territoriali e con-fini, ai diritti sulle acque irrigue, al corso delle monete, aipesi e misure. Il secondo dipartimento doveva curare leispezioni sul commercio, sulle manifatture, sulla cameramercantile, su fiere e mercati, sulle arti e mestieri, e sulmonte di pietà. Il terzo dipartimento doveva occuparsi dellanavigazione, degli allodi, dei boschi, dei livelli e diritti diregia camera, delle regie fabbriche, delle cacce e pesche.

Dipendeva dal regio magistrato camerale la regia tesore-ria generale, diretta da un tesoriere generale (piano 2 feb-braio 1791).

rota. 4561557 - 1571

Il tribunale della rota venne presumibilmente istituito nel1557 (cfr Mantova 1958-1963) e i giudici che lo costituiva-no avevano il titolo di auditori. Era un tribunale d’appellogiudicante sia nelle cause civili e criminali già di compe-tenza del giudice delle appellazioni, sia in controversiestraordinarie, come giudice delegato di primo grado. Con-centrava in esso “le competenze fino ad allora divise traconsilium e giudice delle appellazioni”, costituendo un“organismo prettamente tecnico, di interpretazione del di-ritto ed estraneo ai problemi politici del ducato”. “Creatacome tribunale superiore del ducato, con caratteristiche cheriproducevano i modelli delle giurisdizioni comunali (co-me la rotazione dei giudici, il loro essere necessariamentestranieri), essa non aveva acquisito nella vita dello statomantovano quel peso politico che ne garantisse la soprav-

vivenza, e venne soppressa nel 1571, sostituita dal senagiustizia (Mozzarelli 1974; Mozzarelli 1987).

rota. auditori. 4571557 - 1571

I giudici della rota avevano il titolo di auditori. Essi dovevanessere “forenses viri famosi, legum doctores, doctrina et ingritate paediti, annos agentes saltem triginta sex, qui doctorinsignae, annis ab illhinc decem sisceperint et legali disciplper ipsum tempus incubuerint” e duravano in carica tre annerano sottoposti a sindacato alla fine del mandato. Avevanstesse prerogative che “nunc habet, ex forma statutorum edinum Mantuae iudex appellationum; exceptis causis sindatus iudicum, causis datiorum et ab eis dependentium, et aquarum cognitio alicui tribunali seu magistratui demandata peritur” (Mozzarelli 1974).

senato di giustizia. 4581571 - 1745

In sostituzione della rota, nel 1571 veniva istituito il cosiddetto senato di giustizia (così denominato tradizionmente, come per esempio nelle rubriche settecenteschgridario Bastia, per distinguerlo da quello precedente1571, riferibile al “consilium domini"), che, formato da sesenatori e da un presidente, si configurava come un “onismo con funzioni politiche più che giudiziarie, quale consilium, di cui costituisce l’ampliamento”. I senatorscelti ad insindacabile giudizio del principe ed in caricatempo indeterminato, dovevano amministrare “la giustiznelle cause, che solevano essere giudicate dal consigliquelle che si ritroveranno esser al maestrato della ruotaquelle che gli saranno commesse dalla signatura di giuzia, ovvero immediatamente da S. E., e sopra tutte le aplazioni si faranno sentenze del podestà di Mantova, commissario di Revere, delli podestà di Sermide e d’Oglia, di Canneto e di Luzzara, e di tutte le sentenze, cheranno date da tutti gli altri magistrati e tribunali, che pasno la quantità limitata dagli ordini, eccettuate le sentendei giudici inappellabili”. Avevano la facoltà di formare lo“stilus curiae”, levando “tutti gli stili ovver abusi dagli uomini introdotti in questa città contro le disposizioni delleggi e statuti di Mantova, introducendo modi e stili di prcedere, per li quali conosceranno levarsi le cavillazioni elunghezze delle liti e le cause ridursi a più facile spedizne, i quali stili poi s’abbino a osservare avanti ogni maesto”. Seguendo dettagliate norme procedurali, la presenzione di un appello al senato, che doveva “attenersmeriti, omesse le disputazioni d’istanza”, produceva giudizio sui punti nodali della causa, messi a fuoco in “sommario” dal lavoro preparatorio dei senatori, che dovvano “fra loro dividersi li processi”, rimandando l’istruzione degli “atti ordinari” ("produzioni di libelli, supplicazio-ni, capitoli, posizioni, scritture, produzioni di processi e testimoniche siano conosciuti, istrumenti, citazioni, inmezioni ed altre simili cose che ordinariamente si sogliofare") al banco dei notai-cancellieri, composto da sei mebri (Mozzarelli 1974). Oltre ai notai - cancellieri, i senatoerano coadiuvati da due uscieri responsabili del sigillo edue nunzi (Guida ASMn 1983)

Tra 1588 e il 1601 veniva sottratta alla competenza senato la giurisdizione sulle cause inferiori ai cento ducdemandate ad un giudice d’appello. Con il ripristino desituazione precedente, si stabiliva che tali cause fosserosegnate annualmente a turno ad un senatore.

Nel 1602 veniva stabilito che nelle votazioni, in caso parità di voti, prevaleva la posizione espressa dal presidedel senato.

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Nel 1606 venivano ribadite dettagliatamente le compe-tenze del senato, dalle quali esso appariva “oltre che cometribunale supremo, con competenza generale per le caused’appello, come organo di tutela della legittimità e legalitàper diversi casi: così delle elezioni dei consoli e massaridelle comunità, come del buon ordine delle corporazionimercantili e della misura dei salari di giudici, avvocati e no-tai”. Aveva inoltre giurisdizione sulle controversie checoinvolgevano membri della corte e sui procedimenti inmateria di subastazioni.

Nel 1614 in seguito alla riforma dell’amministrazionecentrale, il presidente del senato veniva cooptato in un con-siglio, istituito per coordinare le attività dell’amministra-zione statale. Queste riforme contribuivano gradualmente atrasformare il senato in ufficio prevalentemente giudiziariopiuttosto che politico, inteso “come tribunale con partico-lari ’negozi’, lontano dalla generalità di competenze di untempo”.

Nel 1624 veniva stabilito che il senato avesse “l’obbligodi motivare le sentenze”, obbligo ribadito nel 1642 insiemealla minuziosa trafila da seguire per l’istruzione della cau-sa.

Nel 1688 veniva ridotto il numero dei senatori, che pas-savano da sei a cinque, e veniva loro imposto l’obbligo delgiuramento.

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737 (Specificazione 1737), il senato, com-posto da un presidente, un vicario e cinque senatori, “è in-vestito della giurisdizione d’appello e suprema su tutti i tipidi cause e di quella di prima istanza sulle cause in cui sianocoinvolte figure sottoposte alla sua diretta tutela (personemiserabili, cioè vedove e orfani e comunità). Non può avo-care processi dai tribunali inferiori, ma esercita su questiultimi un controllo, veglia sul buon regolamento del foro eappone il proprio placet alla compilazione di qualunquepena corporale. Al senato è riconosciuta ampia facoltàequitativa, al fine di accelerare il corso della giustizia. Essogiudica infatti, come asserisce la specificazione, ’somaria-mente et sola facti veritate inspecta, rigettate le cavillazio-ni, e sorpassando le misure de’ giudici ordinari, in quantoalle formalità del giudizio, e molto più nelle cause di per-sone miserabili’. Investito della funzione ’tutoria’ nei con-fronti delle comunità, deve inoltre ricevere la resa dei contidi massari e deputati, sovrintendere alla formazionedell’estimo e dei preventivi di spesa, confermare le esen-zioni e abilitare i periti agrimensori” (Mori 1998).

Nel 1738 al senato, “composto di sette ministri votati,cioè del presidente, del vicepresidente o sia decano, e dicinque senatori”, venivano riconfermate le proprie compe-tenze, specificando che il suo presidente “esercitare e tene-re debba un altra separata ispezione ed autorità di luogo-te-nente vostro e di vice governatore dello stato” (Mozzarelli1974).

Nel 1745, con l’incorporazione del ducato mantovanonello stato di Milano, il senato di Mantova veniva soppres-so, sostituito da una curia senatoria (Mozzarelli 1974).

sindaco generale del dominio. 459sec. XVI

Già sindaco marchionale, nel 1529 veniva denominatosindaco generale del dominio. Egli doveva visitare le loca-lità del territorio e aveva autorità “di poter inquirire, faredetenere, punire, condannare et procedere contra qualun-que malfattore et tristo per qualunque sorte di delitto”. Gli

ufficiali e i massari dovevano assisterlo, “provedendoglialloggiamento e spese”, che dovevano essere rifuse sui dei malfattori o essere pagate alle casse comunita(Mantova 1958-1963).

sindaco marchionale. 4601519 -1529

Accanto al podestà veniva istituito nel 1519 il sindamarchionale, che diventava dieci anni più tardi il sindagenerale del dominio (Mantova 1958-1963).

sollecitator criminale. 461sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che il sollecitator criminale, nominato dal governo, portava “li processi alli fiscali e da alper la spedizione dell’informativo” (Specificazione 1737

sollecitatore per li poveri. 462sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737, risulta che il sollecitatore per li povenominato dal governo, portava i “processi e carte alli difesori, movendosi a pro di quelli, che sono in spedizion(Specificazione 1737).

sotto prefetto delle acque. 4631745 - 1750

In seguito alla aggregazione del mantovano al milanesalla conseguente soppressione delle antiche magistraavvenuta il 23 aprile 1745, veniva confermato nelle sfunzioni il sotto prefetto delle acque (Amadei 1955-1957

superiore per la selciatura delle vie. 464sec. XVI

Istituzione di carattere straordinario, il superiore perselciatura delle vie curava la viabilità della città di Manto(Mantova 1958-1963).

superiore delle fabbriche. 465sec. XVI

Il superiore delle fabbriche era addetto alla direzione lavori per le costruzioni della città di Mantova (Mantov1958-1963).

superiore del salaro. 466sec. XVI

Il superiore del salaro era responsabile del deposito sale in città ed ed era assistito da un esatore, un assieun cavallaro. Quest’ultimo doveva riscuotere i crediti dsale in tutto il territorio mantovano, accompagnato dal msaro locale (Mantova 1958-1963).

superiori. 467sec. XVI

Ad ogni porta della città di Mantova erano assegnati capitani, detti anche superiori delle porte. Essi dovevagarantire la sorveglianza dei punti di ingresso ed uscita dla città, trasmettendo al superiore delle bollette l’elenpreciso delle persone transitate (Mantova 1958-1963).

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supremo consiglio di giustizia. 4681750 - 1786

Con la riconquistata autonomia del ducato di Mantova daquello di Milano e la successiva esecuzione del piano deitribunali ed uffici della città e ducato di Mantova del 1750(piano 15 marzo 1750), veniva “solennemente aperto il 1aprile 1750 nell’antica sede del senato il nuovo consiglio digiustizia” (Mantova 1958-1963). Al supremo consiglio digiustizia, che era formato dal presidente e quattro consi-glieri ed era investito di “tutte le facoltà, prerogative e giu-risdizioni altre volte competenti al senato di Mantova, invirtù degli ordini ducali de’ 31 ottobre 1571 e 8 aprile1606”, era demandata “ampia amministrazione di giustizia,coll’autorità di esercitarla nella città e ducato, …, senzapregiudizio però dell’ordinaria giurisdizione de’ giudicicommissari per privilegio, estesa a qualunque somma, e ri-servata al governo la facoltà di avvocarsi per giusti, gravi eparticolari motivi , qualunque causa sì civile che criminale,in via di rimedio straordinario, …, e di commetterla per ladecisione al senato di Milano o ad una giunta di ministri”.Il supremo consiglio di giustizia aveva la facoltà di stabilirel’iter burocratico in materia civile e criminale, “prescriven-do que’ stili e modi di procedere nelle cause, che giudiche-rà opportuni alla più facile spedizione di esse, previa peròla consulta da farsene al governo”. Per le cause civili rela-tive ad ebrei, il consiglio doveva averne “cognizione”, ri-mandando la soluzione del procedimento al “solito com-missariato, da esercitarsi per turno da ciascheduno de’suddetti individui [consiglieri], cominciando dal presiden-te”.

Oltre alle competenze in campo giudiziario, il supremoconsiglio di giustizia doveva approvare, “previo l’opportu-no esperimento”, i laureati che avessero voluto intraprende-re la “carriera della giudicatura”, come i “causidici” chevolessero entrare nel “circolo”. Medesima approvazioneera prevista per periti e agrimensori. Il supremo consigliodi giustizia doveva occuparsi inoltre della “materia de’ con-fini, per custodirli da ogni novità lesiva de’ sovrani diritti”.Doveva interessarsi alle condizioni dei carcerati, facendouna visita mensile “per riconoscere come siano trattati da’giudici e da custodi, e se siano provvisti del bisognevole ea Pasqua e Natale la visita graziosa, per rassegnare al go-verno la relazione de’ casi graziabili”. Al supremo consi-glio di giustizia era demandato il sindacato dei giusdicentidel ducato, facendone relazione al governo.

Presso il supremo consiglio di giustizia prestavano il loroservizio due segretari, uno dei quali, coadiuvato da unoscrittore, curava alle “spedizioni e ai rogiti nelle materie diufficio”, mentre l’altro, insieme ad altro scrittore, svolgevale incombenze che il presidente gli assegnava. Vi erano seicancellieri, assistiti da sei coadiutori, che all’occorrenza neassumevano le veci, addetti alle operazioni di cancelleria.Vi erano inoltre due portieri, che assistevano alle sedute delconsiglio, e trasmettevano gli atti, e due cursori, deputatialle ingiunzioni. Dipendeva dal consiglio un commissariogenerale dei confini, che doveva controllare che non acca-dessero “usurpazioni, invasioni o atti pregiudiziali al dirittoterritoriale”.

Un prefetto, un vice prefetto o coadiutore, assistiti da unoscrittore, avevano la custodia dell’archivio segreto di corte,con l’obbligo di tenerlo in ordine e di “fare ogni sorta dispedizione occorrente per il servigio con totale dipendenzadal presidente del consiglio” (piano 15 marzo 1750).

Con il piano relativo al “nuovo sistema dei tribunali perlo stato di Mantova”, pubblicato il 31 dicembre 1771, veni-

vano redifinite le competenze del supremo consiglio di gstizia, che doveva occuparsi di tutti gli affari giudizialcomprese tutte le cause che in passato erano di competdel maestrato camerale (piano 31 dicembre 1771), sando “la fine della promiscuità di prerogative esistita finoquel momento fra i due principali dicasteri”. “Il tribunalgiudiziario era suddiviso in due cmmissioni, una per le case civili, fiscali o riguardanti il censo e il mercimonio, l’altra per le cause penali, mentre l’assemblea plenaria sarestata convocata per l’istanza di revisione, per la commizione della galera o della pena capitale, per l’appellocause riguardanti le comunità” (Mori 1998).

Con l’attivazione nel 1786 del “piano di amministrazioncivile politica per la Lombardia Austriaca”, il supremo consiglio di giustizia cessava la propria attività.

tesoriere generale di Mantova. 4691553

Nel 1553 veniva istituito il tesoriere generale, il quale eil solo che aveva il maneggio del denaro. “Le spese di copetenza della masseria e della fattoria dovevano esseretorizzate dal massaro e dal fattore, controfirmate da unomaestri delle entrate, vistate dal presidente della camefinalmente presentate al tesoriere che provvedeva all’esso del denaro” (Navarrini 1974).

ufficiale del vettovagliamento. 470sec. XVI

Un ufficiale del vettovagliamento, nominato dal massache lo stipendiava, era addetto all’approvvigionamento dla città, obbligando gli abitanti di Mantova a condurre biade in città entro determinati termini temporali (Mantov1958-1963).

ufficio del registro. 471sec. XIV - 1770

Se le prime notizie relative ad un ufficio di controlldell’attività dei notai, detto ufficio del registro, risalgonallo statuto bonacolsiano (libro III, rubrica 10, “de intrumentis communis Mantue"), la sua esistenza è documeta dal secolo XIV. Da una grida del 3 novembre 1401evince che i notai avessero l’obbligo di registrare gli “istrumenti atestadi in publica forma, in carta membran(Mantova 1958-1963; Guida ASMn 1983).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che vi era un “pubblico registper dupplicata conservazione delli instromenti e carte tentiche a perpetua memoria”. Alla direzione dell’ufficio era il prefetto del pubblico registro, “il quale sopraintenall’osservanza delli ordini in tal particolare, ad oggetto csiano di mano in mano registrati gli instrumenti e che li mdesimi notai ne diano di tempo in tempo le note al massdel medesimo registro, rispetto a quelli che risguardano slazione di dominio o perpetuità di contratto”. Facevaparte dell’ufficio diversi copisti, alle dipendenze del detmassaro (Specificazione 1737).

ufficio delle bollette di Mantova. 472sec. XIV - sec. XV

Previsto dagli statuti gonzagheschi, redatti tra la fine trecento e i primi anni del quattrocento, l’ufficio delle bolette aveva la funzione di controllare i movimenti delle pesone in partenza e in arrivo a Mantova, imponendo alle pte della città la compilazione della “bolletta”, su cu

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venivano annotate “nome e cognome, patria, professione,mezzo di locomozione, armi, merci, compagni di viaggio,alloggio in Mantova, motivazione e scopi del viaggio”.L’ufficio delle bollette provvedeva inoltre alla riscossionedel dazio delle bollette, come previsto dagli statuti.

L’ufficio era retto da un rettore, coadiuvato da ufficiali enotai. Il rettore veniva nominato dal signore e “aveva la pie-na giurisdizione e la potestà di costituire in giudizio i tra-sgressori … e di condannarli o assolverli ad merum et libe-rum arbitrium et voluntatem magnifici domini Mantue”.

Intorno alla metà del secolo XV l’ufficio ampliava le pro-prie competenze, divenendo una magistratura di sanità,passando alle dipendenze del collaterale (Navarrini 1984).

università maggiore dei mercanti. 473sec. XIV - sec. XVIII

L’università maggiore dei mercanti, che godeva di unostatuto particolare, conservato dai Gonzaga, era formata daun consiglio di dodici membri, mercanti iscritti ad un’arte,fra i quali il principe sceglieva tre consoli. Di questi uno do-veva aver già ricoperta la carica; fra di essi sceglievano ilmassaro, che amministrava il patrimonio dell’università eche la rappresentava verso il signore o le altre autorità dellostato. Consiglieri e consoli duravano in carica un anno.Presso l’università prestavano servizio due notai, uno o duegiudici e uno o due ministeriali.

L’università maggiore dei mercanti aveva potere giurisdi-zionale nelle cause dei suoi membri fino al valore di cin-quanta soldi. Teneva in appalto la pesa pubblica, registran-do i carichi superiori ai quattro pesi, e controllava imediatori e gli albergatori (Mantova 1958-1963; PianiMantova 1967; Vaini 1986)

vicepodestà di Mantova. 4741467 - sec. XVIII

Ludovico Gonzaga, secondo marchese di Mantova, nel1467 istituiva la magistratura del vicepodestà, in luogo diquella del podestà. Il successore Federico Gonzaga, terzomarchese, reintrodusse la carica di podestà nel 1481 (Man-tova 1958-1963; Mozzarelli 1987).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, si ha notizia della presenza di un vicepodestà, che suppliva il podestà “ne’ casi d’impedimento”(Specificazione 1737).

arch. Divisione 1628: Divisione dei “negotii in audienze, spe-ditioni di dispacci e segnature di memoriali” del 29 gen-naio 1628, in ASMn, Gridario Bastia, tomo 5, f. 147; re-lazione 1729: Relazione del magistrato arciducale diMantova del 7 settembre 1729, in ASMn, Archivio Gon-zaga, b. 3377.

legisl. congregazioni municipali 26 settembre 1786: Erezionedelle congregazioni municipali con loro giurisdizione ediscipline (26 settembre 1786), ASMn, Gridario Bastia,tomo 24, ff. 206-207; editto 26 settembre 1786: Com-partimento territoriale della Lombardia austriaca (26 set-tembre 1786), ASMn, Gridario Bastia, tomo 24, f. 184;istruzione generale 26 settembre 1786: Istruzione ge-nerale per le regie intendenze politiche provinciali dellaLombardia austriaca (26 settembre 1786), ASMi, Ufficiregi, parte antica, b. 399; Istruzioni particolari 26 set-tembre 1786: Istruzioni particolari sopra vari oggetticontenuti nella istruzione generale per li regi intendentipolitici provinciali (26 settembre 1786), ASMi, Uffici re-gi, parte antica, b. 399; notificazione 7 ventoso annoVII: Notificazione per la rettificazione del dipartimentodel Mincio (25 febbraio 1799), Raccolta delle eggi, pro-

clami, ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’anno VIIrepubblicano, VI, Milano, L. Veladini, 1799; avviso ago-sto 1803: Avviso del tribunale d’appello per il diparti-mento del Mincio (1 agosto 1803), AS Mn, Gridario Bastia, tomo 50, f. 97; ASMn, Dipartimento del Mincio, b216.

bibl. Borgogno 1966: A. Borgogno, Prime indagini sulla can-celleria mantovana al tempo della signoria, “RicercheMedievali”, n. 1, anno 1966, pp. 54-74; Enzi 1958: G. B.Gherardo D’Arco (a cura di), Frammenti e memorie econsiderazioni sugli strani avvenimenti del secolo XVI,“Bollettino storico mantovano”, nn. 11-12 (luglio-di-cembre 1958); Fantini D’Onofrio 1988: F. FantiniD’Onofrio, Fonti per la storia della cancelleria gonza-ghesca: gli ordini ducali dal 1628 al 1707, “Civiltà Man-tovana”, n. 19 (1988), pp. 39-59; Fantini D’Onofrio1997: F. Fantini D’Onofrio, L’archivio della municipali-tà di Mantova: testimonianze dell’amministrazione napoleonica nel mantovano in La battaglia di castiglionedel 5 agosto 1796. L’amministrazione napoleonicdell’alto mantovano (1796-1799). Atti del convegno studi, Carpenedolo, 1997; Finzi 1958: G. Finzi, L’Ammi-nistrazione di Stato Mantovano (luglio-novembre 1797,“Bollettino storico mantovano”, a. III, nn. 11-12 (1958)Finzi 1963: G. Finzi, L’amministrazione entrale del di-partimento del Mincio (novembre 1797-luglio 1799) inR. Giusti (a cura di), Studi sulla dominazione francese austriaca nel mantovano (1797-1817), Mantova, 1963;Inventario 1996: W. Poltronieri (a cura di), Dipartimen-to del Mincio. Commissariato straordinario di governo1801-1802. Inventario, Mantova, 1996, dattiloscrittopresso l’Archivio di Stato di Mantova; Liva 1993: A. Li-va, Gli statuti della comunità di Sabbioneta e la succesiva legislazione di Vespasiano Gonzaga in U. Bazzotti,D. Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Vespasiano Gonza-ga e il ducato di Sabbioneta, Mantova, 1993; Maffei1879: A. Maffei, Storia del mio commissariato, “Archi-vio storico veronese”, 1879, vol. III, pp. 177-209, 292313; vol. IV, pp. 69-89, 186-201.; Mozzarelli 1974: C.Mozzarelli, Il senato di Mantova: origini e funzioni inMantova e i Gonzaga nella civiltà del Rinasciment,Mantova, 1974; Navarrini 1974: R. Navarrini, Una ma-gistratura gonzaghesca del XVI secolo: il magistrato cmerale in Mantova e i Gonzaga nella civiltà del Rinascimento, Mantova, 1974; Navarrini 1984: R. Navarrini,L’ufficio delle bollette e il controllo sanitario a Mantovanei secoli XV-XVII, “Civiltà mantovana”, n. 5, 1984, pp.11-25; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Origine e vicendedi Viadana e suo distretto, Mantova, 1893-1899, ristam-pa anastatica, Viadana, 1992; Vaini 1991: M. Vaini, Ilconte Giovan Battista Gherardo d’Arco e le memorsull’“Intendenza politica provinciale dall’epoca dellasua introduzione in Mantova fino al suo fine, MDCCXCI” in C. Mozzarelli, G. Venturi (a cura di), L’Europadelle corti alla fine dell’antico regime, Roma, 1991;Zanca-Carra 1980: A. Zanca, G. Carra, Medicina eigliene a Mantova nell’età teresiana in La città di Man-tova nell’età di Maria Teresa, Mantova, 1980.

MARCARIA

cantone III di Marcaria. 4751805 - 1810

Inserito nel distretto I di Mantova del Dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone III di Marcaria, era costituito dseguenti comuni: Marcaria con Casatico, San MicheCampitello, Canicossa, Cesole, Ospitaletto e Gabbia

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Castellucchio con Sarginesco, porzione dell’Ospitaletto edi Gabbiana; Gazoldo, con una popolazione complessiva di8.965 abitanti.

cantone III di Marcaria. 4761810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone III diMarcaria del Distretto I di Mantova del Dipartimento delMincio, risultava formato dai seguenti comuni denominati-vi: Marcaria; Castellucchio; con una popolazione comples-siva di 8.364 abitanti.

capitano del divieto. 477sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Marcaria eCastellucchio formasse la giurisdizione di un capitano deldivieto (Mantova 1958-1963).

castellano di Marcaria. 478sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aMarcaria risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissariato di Marcaria. 479sec. XV - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aMarcaria risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII (Ma-gini 1967) e sucessivamente nella “specificazione dell’at-tuale sistema de’ tribunali di Mantova” del 1737(Specificazione 1737).

comune di Marcaria. 480sec. XIV - 1784

Citata nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecentofra le ville dipendenti dal quartiere San Giacomo di Manto-va, “Marchariam” era parte del distretto mantovano, comespecificato nella rubrica 56 del libro III “De terciis terriscomunis Mantue” degli statuti bonacolsiani (D’Arco 1871-1874).

Circa la giurisdizione amministrativa a cui era soggetta,negli anni settanta - ottanta del trecento, Marcaria era sededi vicariato (Vaini 1994), mentre negli anni immediatamen-te seguenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenutanel 1530, era sede di commissariato (Mantova 1958-1963),come agli inizi del secolo XVII (Magini 1967). Nel 1750per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato diMantova (piano 15 marzo 1750), Marcaria dipendeva dallapretura di Redondesco. Nel 1772, in seguito al piano dellepreture mantovane (piano 4 febbraio 1772), il territorio diMarcaria era soggetto alla giurisdizione della pretura diBozzolo, mentre nel 1782, dopo il compartimento territo-riale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22gennaio 1782), Marcaria con Casatico, Ospitaletto, SanMichele, Gabbiana, Campitello, Canicossa e Cesole dive-niva sede di pretura.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 la comunità di Marcaria era compostaotto colonnelli, ossia Marcaria, Casatico, Ospitaletto, SMichele, Gabbiana, Campitello, Canicossa e Cesole (sposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “stato nerale delle anime” della comunità di Marcaria conta5.102 persone (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 la comunità aveva entrate proprie constenti negli affitti di diversi immobili, fra cui le osterie dMarcaria, San Michele, Campitello, Canicossa, CesoGabbiana, Ospitaletto e Torre d’Oglio, alcune case e fo( Risposte ai quesiti 1772-1777).

Circa l’organizzazione amministrativa della comunità Marcaria, i primi cenni della presenza di istituzioni comnitative sono contenuti in alcuni documenti, uno degli indel ’200, in cui una delle controparti era il “comunem suniversitatis populi Marcharege”, altri del 1255, in cui soncitati i due consoli del comune (Chizzoni 1987).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 i principali organi di autogoverno della cmunità erano la vicinia generale, il consiglio, i reggenti,cancelliere, che doveva tra l’altro avere la cura dell’arcvio comunitativo, il ragionato, che doveva occuparsi d“repparti” delle imposte, il massaro, con l’onere della rscossione delle imposte comunitative e “ogn’altro affarecomunità trattandosi d’esigenza e di pagamenti”. Il conglio della comunità era “formato col intervento del vice grente, cancelliere e dalli signori reggenti”, ed era tenuto “la vigilanza diurna della medesima amministrazioneDoveva occuparsi inoltre dei “carichi … il tutto colla legalità del registro nel libro delle ordinazioni”. Altri funzionara cui la comunità riconosceva un onorario erano il pretoil procuratore, il ragionato, il giudice della seriola, il “solecitatore”, il corriere, il sindaco, il sattellizio, i consolil’orologiaio (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Marcaria. vicinia generale. 481sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 la vicinia generale della comunità, formata dai capimiglia, eleggeva le principali cariche comunitative, tra cui i ddici reggenti, “divisi negl’otto … colonnelli”, che rimanevanoin carica per due anni, il cancelliere e il massaro, che “si mutsecondo l’occorrenza, o di mancanza al suo dovere, o di rincia”. I membri della vicinia avevano la possibilità di “dire ciascheduno le loro occorrenze sopra le rispettive loro partite” l’imposizione delle “taglie ed imposte” comunitative, che venvano “pubblicate al principio di cadaun anno, dopo essersi rcolto l’estimo” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Marcaria. 4821784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Marcaria con Casatico, San MicheCampitello, Canicossa, Cesole, Ospitaletto e Gabbiananiva inserito nel distretto VIII di Marcaria. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della provincia di Bozzolo, trasfrita nel 1787 a Casalmaggiore, la stessa compagterritoriale risultava compresa nella delegazione I del stretto di Bozzolo (compartimento territoriale 26 settemb1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto VIII Marcaria per effetto del piano di sistemazione dell’ammnistrazione pubblica della città e provincia di Mantova (pino 24 gennaio 1791).

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comune di Marcaria. 4831798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Marcaria con Casa-tico, San Michele, Campitello, Canicossa, Cesole, Ospita-letto in parte e Gabbiana, era inserito nel distretto X di Mar-caria del dipartimento del Mincio ed era sede dellamunicipalità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno,con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendem-miale anno VII), il comune di Marcaria era sede sia del di-stretto X del dipartimento del Mincio sia della municipalitàdel distretto con una popolazione complessiva di 16.900abitanti. Il referente amministrativo cambiava ancora nel1801, quando, dopo la dipartimentazione della RepubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),Marcaria entrava a far parte del distretto I di Mantova deldipartimento del Mincio. Nel 1805, in conseguenza dellanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), la stessa compagine territorale risultava in-serita nel cantone III di Marcaria del distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comu-ne di Marcaria veniva attribuita la classe II in base ai suoi5.243 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Marcaria. 4841816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Marcaria con Casatico, San Michele, Campitello,Canicossa, Cesole, Ospitaletto in parte e Gabbiana era sededel distretto VIII di Marcaria della provincia di Mantova. Inseguito alla ridistrettuazione della medesima provincia del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il comune di Marcaria,con le frazioni di Casatico, San Michele in Bosco, Campi-tello, Canicossa, Cesole, parte di Ospitaletto e Gabbiana,risultava far parte del distretto II di Bozzolo, con una popo-lazione di 7.186 abitanti, avente consiglio comunale, conufficio proprio. Dopo il trattato di Zurigo (10 novembre1859) e in conseguenza del nuovo ordinamento comunale eprovinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), Marcaria erasede del IV mandamento del circondario III di Casalmag-giore della provincia di Cremona. In questa situazione per-maneva sino al 1868, quando, con la ricostituzione dellaprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), ilcomune di Marcaria veniva inserito nel distretto X di Boz-zolo del circondario unico di Mantova, con una popolazio-ne di 7.477 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e de-creto 8 marzo 1868, n. 4289).

distretto VIII di Marcaria. 4851784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784), ildistretto VIII di Marcaria era formato da Marcaria con Ca-satico, San Michele, Campitello, Canicossa, Cesole, Ospi-taletto e Gabbiana; Castellucchio con Sarginesco, porzionedell’Ospitaletto e di Gabbiana.

distretto VIII di Marcaria. 4861791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia di

Mantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto VIII di Macaria della provincia di Mantova era formato da Marcacon Casatico, San Michele, Campitello, Canicossa, CesOspitaletto e Gabbiana; Castellucchio con Sarginesco, pzione dell’Ospitaletto e di Gabbiana.

distretto X di Marcaria. 4871798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento dMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anVII), il distretto X di Marcaria era costituito dalle comunitdi Marcaria con Casatico, San Michele, Campitello, Cacossa, Cesole, Ospitaletto in parte e Gabbiana; Castechio con Sarginesco, e parte dell’Ospitaletto e di GabbiaRedondesco con Piopino, Tartarello, Bologne, San Sadore, San Fermo, Coelle e Fenilli; Gazoldo; Rodigo con valta; Acquanegra con Valli, Mosio e Beverara. Nel 18Marcaria veniva inserita nel distretto I di Mantova del dpartimento del Mincio (legge 15 maggio 1801).

distretto VIII di Marcaria. 4881816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto VIII di Marcaria della provincia di Mantova risultava costituito dai seguenti comuni: Castellucchio con Sarnesco, porzione dell’Ospitaletto e di Gabbiana; GazoldMarcaria con Casatico, San Michele, Campitello, Canicsa, Cesole, Ospitaletto e Gabbiana; Rodigo con RivaNel 1853 Marcaria veniva assegnata al distretto II di Bozolo della provincia di Mantova (risoluzione 28 genna1853).

giudice delle digagne di Marcaria. 489sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Marcaricon “le terre al di qua dell’Oglio, incominciando dalla chiusa detta ’della valle del medico’ fino al ’fossato bresciane quelle oltre il fiume dalla chiusa detta ’dei Galvagni” finalla chiusa degli argini di Bozzolo”, formasse la giurisdzione di un giudice delle digagne (Mantova 1958-1963)

mandamento IV di Marcaria. 4901859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale d1859 (legge 23 ottobre 1859), Marcaria è sede del manmento IV di Marcaria del circondario III di Casalmaggiordella provincia di Cremona, formato ai comuni di Castelucchio, Gazoldo, Marcaria, Rodigo, Scorzarolo, per upopolazione di 15.051 abitanti. Nel 1868, con la ricostitzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), Marcaria veniva inclusa nel distretto X di Bozzodel circondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 186n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

pretura di Marcaria. 4911782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Marcaria aveva grisdizione su Marcaria con Casatico, San Michele, Camtello, Canicossa, Cesole, Ospitaletto e Gabbiana; Caslucchio con Sarginesco, porzione dell’Ospitaletto e Gabbiana.

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vicariato di Marcaria. 492sec. XIV

Le prime notizie relative al vicariato di Marcaria risalgo-no al 1328, confermato negli anni settanta - ottanta del tre-cento (Vaini 1994), mentre negli anni immediatamente se-guenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel1530, il vicario è sostituito da un commissario (Mantova1958-1963).

bibl. Chizzoni 1987: C. Chizzoni, Marcaria. Frammenti distoria medievale, Cremona, 1987.

MARIANA MANTOVANA

castellano di Mariana. 493sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aMariana risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissario di Mariana. 494sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737 risulta che Mariana era sede di un com-missario (Specificazione 1737).

comune di Mariana. 495sec. XIV - 1784

Già parte del bresciano, come testimonia l’estimo vi-sconteo del 1385, che la poneva nella “quadra de Asula”(Valentini 1898), ed entrata a far parte definitivamente deldominio mantovano agli inizi del sec. XV, Mariana era trai territori assegnati nel 1444 ad Alessandro Gonzaga in se-guito alla divisione dello stato gonzaghesco (Mantova1958-1963), regolata nel civile e nel criminale secondo glistatuti alessandrini, emanati a metà del XV secolo e in vi-gore fino alle riforme teresiane (Marocchi 1984). Rientratanella giurisdizione del mantovano nel 1466 (Marocchi,1990), si ha notizia che nel 1519 la comunità di Mariana ot-teneva la riconferma dal marchese di Mantova dei privilegiloro concessi dal 1437 al 1495 (Bertolotti 1893). Negli anniimmediatamente seguenti alla erezione del ducato di Man-tova, avvenuta nel 1530, Mariana era sede di vicariato(Mantova 1958-1963). Nel 1750 per il piano de’ tribunalied uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo1750), Mariana dipendeva dalla pretura di Redondesco,mentre nel 1772, in seguito al piano delle preture mantova-ne (piano 4 febbraio 1772), era soggetta alla giurisdizionedella pretura di Castel Goffredo, invece nel 1782, dopo ilcompartimento territoriale delle preture dello stato di Man-tova (nuovo piano 22 gennaio 1782), dipendeva dalla pre-tura di Canneto.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comuni-tà di Mariana era di 900 anime (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàpossedeva la casa dell’osteria e del macello e la casa del“giusdicente”. Aveva ancora alcune proprietà fondiarie, tracui le fosse attorno al castello, e un fondo in territorio aso-lano. Godeva inoltre del dazio del mulino, della “taglia de’

moroni e scalvo”, ed era amministratrice di “due cappelnie ordinate del fu Francesco Bonomi” (Risposte ai que1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 il principale organo di autogoverno decomunità era la vicinia, che eleggeva i reggenti, i ragioni deputati alle vettovaglie, i deputati ai danni campestrdeputati alle acque, i massaro “ed altri salariati solitipubblico bisogno”, fra cui il cancelliere, che, insieme reggente del mese, “dal quale vengono custodite le chiaaveva in custodia l’archivio comunitativo “per la conservzione de’ rogiti e scritture pubbliche”. I due ragionati delcomunità erano addetti al “riparto della tassa”, seconl’importo deciso dalla vicinia”, e formavano la “vacchettde nominati, in cui vengono descritte le teste o sua tatutti gl’altri redditi comunitativi annuali, con gli avanzi descaduto anno”, che veniva consegnata al massaro, il qera tenuto ad esigere le imposte e pagare le spese comtative. Altri funzionari a cui la comunità riconosceva un slario erano il pretore o podestà della “dominante”, l’attuadella pretura, il procuratore, il dugaliere, il corriere, il bargello della pretura, i due deputati ai confini, i birri delcompagnia di Mantova, il deputato alla carreggiaturamaestro, l’organista, il levamantici, il predicatore quaremale, il campanaro e il sagrestano (Risposte ai que1772-1777).

comune di Mariana. vicinia. 496sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1775 la vicinia della comunità di Mariana era convocata, presenza del podestà locale o suo vece gerente”, il primo giodell’anno per l’elezione dei dodici reggenti “all’“amministrazione dei pubblici affari”. Si riuniva poi una seconda volta ogsette gennaio per trattare “li affari generali”, leggere lo “stadel dare e dell’avere” ed imporre “quella tassa occorrente alplemento de pubblici agravi in vigore de loro privilegi”. Seleggevano poi i principali funzionari per l’amministraziondella comunità e veniva “estrato a sorte il mese di cadaun regte, in cui è tenuto suplire alle pubbliche onoranze” (Rispostequesiti 1772-1777).

comune di Mariana. 4971784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Mariana veniva inserito nel distretVII di Canneto. Nel 1786 in seguito alla distrettuaziondella provincia di Bozzolo, trasferita in seguito a Casmaggiore, Mariana risultava compresa nella delegaziondel distretto di Canneto, inserita fra i colonnelli di Redodesco (compartimento territoriale 26 settembre 1786). N1791 Mariana risultava far parte del distretto VII di Cannto per effetto del piano di sistemazione dell’amministrazne pubblica della città e provincia di Mantova (piano 2gennaio 1791).

comune di Mariana. 4981798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Mariana era comprenel distretto del Chiese, contrassegnato con il numero 9,dipartimento del Benaco ed era inserito nella municipadistrettuale. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisne del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VMariana era aggregata al distretto IX di Asola del diparmento del Mincio e legato alla relativa municipalità del d

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stretto. Il referente amministrativo cambiava ancora nel1801, quando, dopo la dipartimentazione della repubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), ilcomune di Mariana entrava a far parte del distretto I diMantova del dipartimento del Mincio. In seguito alla ride-finizione del dipartimento del Mincio del 1803 e dopo il ri-parto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso 9marzo 1804) , Mariana era compresa nel distretto III diAsola del dipartimento del Mincio, mentre nel 1805, inconseguenza della nuova distrettuazione del dipartimentodel Mincio (decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserita nelcantone IV di Canneto del distretto III di Castiglione.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comu-ne di Mariana veniva attribuita la classe III in base ai suoi644 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Ma-riana veniva concentrato nel comune denominativo diRedondesco, incluso nel cantone IV di Canneto del distret-to III di Castiglione delle Stiviere.

comune di Mariana. 4991816 - 1868

Riottenuta l’autonomia amministrativa con la riforma del1816 (patente 12 febbraio 1816), Mariana veniva inseritanel distretto VII di Canneto della provincia di Mantova. Inseguito alla ridistrettuazione della medesima provincia del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il comune di Marianacon le frazioni di Campi Bonelli e Bologne risultava farparte del distretto VI di Canneto, con una popolazione di615 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficio pro-prio. Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale del1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Mariana, conuna popolazione di 648 abitanti, era attribuito al manda-mento V di Canneto del circondario V di Castiglione dellaprovincia di Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostitu-zione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n.4322), con una popolazione di 623 abitanti, veniva inseritonel distretto VII di Canneto del circondario unico di Man-tova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo1868, n 4289).

vicariato di Mariana. 500sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Mariana neglianni immediatamente seguenti alla erezione del ducato diMantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

bibl. Marocchi 1984: M. Marocchi, Storia di Solferino, Sol-ferino, 1984, prima ristampa 1993; Valentini 1898: A.Valentini, Gli statuti di Brescia dei secoli XII al XV illu-strati e documenti inediti, Venezia, Visentini, 1898.

MARMIROLO

commissario di Marmirolo. 501sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” de1737 risulta che marmirolo era sede di uncommissario (Specificazione 1737).

comune di Marmirolo. 502sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Aco 1871-1874) “Marmirolum” è citato fra le ville dipendenti dal quartiere maggiore di Mantova. Circa la giurisdizionamministrativa a cui era soggetto, negli anni settanta -tanta del trecento, Marmirolo era sede di vicariato (Va1994), come negli anni immediatamente seguenti alla ezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Manto1958-1963) e come agli inizi del secolo XVII (Magin1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cità e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Marmirodipendeva dalla pretura di Castiglione Mantovano. N1772, in seguito al piano delle preture mantovane (pianfebbraio 1772), il territorio di Marmirolo era soggetto algiurisdizione del capitano di giustizia e del podestà di Matova, mentre nel 1782, dopo il compartimento territoriadelle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 genaio 1782), Marmirolo con Campagnola, Marengo, RotSan Brizio e Pero dipendeva dalla pretura di Roverbella

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comutà di Marmirolo contava circa 300 anime “collettabili” 1.300 “non collettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunpossedeva sette biolche di prato e l’osteria del paese.proprietaria inoltre del dazio del vino (Risposte ai ques1772-1777).

Le prime notizie sull’organizzazione della comunità rsalgono al 1302 quando il “consiglio comunale deliberòscavazione di un canale” (Bertolotti 1893; Bonaglia 198Il Bertolotti dice inoltre che “l’abitato si divideva in tre sezioni, cioè: piazza del borgo del castello, borgo dei Rone borgo delle lame”.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, risulta che nel 1775 la comunità di Marmirolo eretta dalla vicinia generale, che, presieduta dal podestMantova, eleggeva i reggenti, che formavano la reggenzrappresentanza particolare. Qusto organo era formato“sei reggenti, un cancelliere ed un notaio”. Ogni anno, mese di maggio, essa si occupava del “riparto dei caric“descrivendo sul libro d’estimo la quantità dei fondi sì cotivi che casamentivi, testatico umano, bestiami, mobili casa ed utensili rurali che ciascheduno possiede, quindsa le tasse su tutti”. Ogni qattro mesi si alternavano in cca due dei sei reggenti, eletti come detto ogni anno “a pralità di voti dal pubblico in vicinia generale”, e soccupavano dell’“amministrazione diurna della comunitàI due reggenti in carica avevano inoltre la custodia dell’chivio pubblico. La vicinia generale nominava anchemassaro e il cancelliere, cariche che nel 1775 erano rperte dalla stessa persona. Come detto il massaro veeletto dalla vicinia “con pubblico invito; e chi si esibisccon maggiore vantaggio della comunità resta accorddando questi idonea sigurtà”. Egli era tenuto “esigeretassa dell’estimo e rendite del comune”, e “pagare i salati ed altri pagamenti che può accadere alla comunità proprio, rimborsandosi poi in occasione che farà l’esaziodell’estimo e rendite”. Alla fine dell’anno doveva “consegnare il libro dell’estimo tutto esatto, purchè siino esiggibli, che tali non essendo li consegnerà per retrodati”. Il cacelliere era “obbligato scrivere e rispondere a letteallibrare determinazioni ed esibire ogni mese il giornalecassa alla regia delegazione de’ conti; alla fine dell’an

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poi formare il solito bilancio”. La comunità riconosceva unonorario annuo al pretore, al procuratore di città, al medico,al maestro di scuola, al torregiano, al console, al fante, al te-nente di campagna (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Pozzolo. 5031534 - 1784

Dipendente nel 1494 dal vicariato di Volta, nel 1534 lacomunità di Pozzolo otteneva dal marchese di Mantova diessere separata dal comune di Volta, concessione confer-mata nel 1562 (Bertolotti 1893). Nel 1772, in seguito alpiano delle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772),Pozzolo era soggetto alla giurisdizione della pretura di Goi-to, come 1782, dopo il compartimento territoriale delle pre-ture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comuni-tà di Pozzolo contava 541 anime di cui 355 “collettabili” e186 “non collettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàpossedeva diverse pezze di terra poste nel territorio dellacomunità e una “pezza di terra casamantiva e curtiva postain Pozzolo” ad uso di osteria. Era proprietaria inoltre dellacasa “che serve per le sessioni comunali e per archivio dellepubbliche scritture” (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, risulta che nel 1775 l’organo principale di autogo-verno della comunità era la vicinia generale, che si raduna-va il 6 gennaio di ogni anno, coll’intervento del pretore e diun notaio, ed eleggeva “a più voti” quattro nuovi reggenti,che, uniti ai “due dei vecchi”, erano tenuti “all’amministra-zione diurna [della comunità] ed attendono or l’uno or l’al-tro alla meglio che puonno alla legalità dei pubblici repartidei carichi”. Riuniti col vice gerente formavano il consiglioparticolare. Inoltre la vicinia eleggeva ogni tre anni il mas-saro, che era tenuto “all’esazione de’ diritti comunitativi”.Altri funzionari comunitativi erano il “console locale”, cheaveva il compito di avvisare “tutti gli abitanti del luogo adovere soddisfare alle tasse comunali in due volte all’annocioè in giugno e settembre”, e lo scrivano rustico o comu-nitativo, che era tenuto alla cura dell’archivio comunitati-vo. In caso di necessità la comunità si serviva “di qualchenotaio più vicino”, “per fare i conti comunitativi e per assi-stenza a detta vicinia”. Altri funzionari a cui la comunità ri-conosceva un onorario erano il pretore, il bargello, i fanti“per l’intervento e veglia alla vicinia”, il deputato alla car-reggiatura, il provveditore all’annona, il procuratore, il cu-stode dell’orologio, il seppellitore (Risposte ai quesiti1772-1777).

comune di Marmirolo. 5041784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Marmirolo con Campagnola, Marengo,Rotta, San Brizio e Pero, veniva inserito nel distretto III diRoverbella. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione dellaprovincia di Mantova la stessa compagine territoriale risul-tava compresa nella delegazione III del distretto di Rover-bella (compartimento territoriale 26 settembre 1786), men-tre nel 1791 faceva parte del distretto III di Roverbella pereffetto del piano di sistemazione dell’amministrazionepubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 gen-naio 1791).

comune di Pozzolo. 5051784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Pozzolo veniva inserito nel distretto di Goito. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della prvincia di Mantova la stessa compagine territoriale risultacompresa nella delegazione IV del distretto di Goito (copartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 17faceva parte del distretto IV di Goito per effetto del piadi sistemazione dell’amministrazione pubblica della cittàprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Pozzolo. 5061798 - 1810

Con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemiale anno VII), Pozzolo era aggregato al distretto VIII Goito del dipartimento del Mincio, sede della municipalidel distretto. Nel 1801, in conseguenza della dipartimenzione delle repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IXPozzolo si ritrovava nel distretto IV di Castiglione delle Sviere, mentre nel 1803 e dopo il riparto distrettuale depreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804) , in segualla ridefinizione del dipartimento del Mincio, risultava faparte del distretto I di Mantova. Nel 1805, in conseguendella nuova distrettuazione del dipartimento del Minc(decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserito nel cantonedi Goito del distretto III di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comne di Pozzolo era attribuita la classe III in base ai suoi 5abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Pozolo veniva concentrato nel comune denominativo di Volcompreso nel cantone II di Goito del distretto III di Casglione.

comune di Marmirolo. 5071798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Marmirolo coCampagnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero era insto nel distretto VII del dipartimento del Mincio con Rovebella capolugo, sede anche della municipalità del distreNell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 stembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la stescompagine territoriale di Marmirolo era aggregata al dstretto VIII di Goito del dipartimento del Mincio. Il referente amministrativo cambiava ancora nel 1801, quando, dla dipartimentazione della Repubblica Cisalpina del maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comune di Mamirolo entrava a far parte del distretto I di Mantova del dpartimento del Mincio, dove permaneva sino al 1805 (dcreto 8 giugno 1805), quando veniva compreso nel cantII di Roverbella, sempre del distretto I di Mantova del dpartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo, l’organizzazione comunale Marmirolo variava nel 1802, con la distinzione dei comuin classi (legge 24 luglio 1802), e nel 1805 veniva classcata nella classe III in base ai suoi 1.530 abitanti (decregiugno 1805).

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comune di Pozzolo. 5081816 - 1859

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Poz-zolo veniva inserito nel distretto IV di Volta della provinciadi Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesi-ma provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il co-mune di Pozzolo risultava far parte del distretto VII di Vol-ta, con una popolazione di 634 abitanti, con convocatogenerale.

In seguito al trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 no-vembre 1859), il comune di Pozzolo veniva aggregato alcomune di Marmirolo, che risultava inserito nel distretto Idi Mantova.

comune di Marmirolo. 5091816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Marmirolo con Campagnola, Marengo, Rotta, SanBrizio e Pero era inserito nel distretto III di Roverbella del-la provincia di Mantova.

comune di Marmirolo. 5101853 - 1859

In seguito alla ridistrettuazione della medesima provinciadel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Mar-mirolo, con le frazioni di Campagnola, Marengo, Rotta,San Brizio e Selva Tezzoli risultava far parte del distretto Idi Mantova, con una popolazione di 2.415 abitanti, aventeconvocato generale.

comune di Marmirolo. 5111859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), il comune di Marmirolo aggregava parte del territo-rio comunale di Goito, a sinistra del Mincio, e Pozzolo, ri-sultando far parte del distretto I di Mantova. In questa situa-z ione permaneva s ino a l 1868, quando, con laricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio1868, n. 4322), con una popolazione di 3.778 abitanti, Mar-mirolo con Pozzolo veniva inserito nel distretto I di Manto-va del circondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

vicariato di Marmirolo. 512sec. XIV - sec. XVII

Le prime notizie relative al vicariato di Marmirolo risal-gono agli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini, 1994).In seguito la presenza di un vicario a Marmirolo viene con-fermata sia negli anni immediatamente seguenti alla erezio-ne del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova1958-1963), che agli inizi del secolo XVII (Magini 1967).

MEDOLE

comune di Medole. 513sec. XIV - 1784

Già parte integrante del distretto bresciano, come testi-monia l’estimo visconteo del 1385, che lo poneva nella“quadra de Monteclaro et de Castro Zuffredo” (Valentini1898), nel 1404 veniva definitivamente riunito allo statogonzaghesco (Brigoni 1978). Tra il 1444 e il 1466 Medole

figurava fra i territori assegnati ad Alessandro Gonzagaseguito alla divisione dello stato gonzaghesco (Manto1958-1963; Marocchi 1984), regolato nel civile e nel crimnale secondo gli statuti alessandrini, emanati a metà delsecolo e in vigore fino alle riforme teresiane (Marocc1984). Nel 1602 Medole fu ceduto ai marchesi di Castiglne, dei quali ne seguì le sorti fino a quando il principatodevoluto all’impero e Castiglione fu aggregato al mantovno. Nel 1782, dopo il compartimento territoriale delle prture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 178Medole era soggetto alla giurisdizione della pretura di Cstiglione.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 lo “stato totale delle anime” della comutà di Medole contava 2.050 unità (Risposte ai quesiti 171777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 la comunpossedeva alcuni beni immobili, come mulini e diversi fodi. Godeva degli affitti della casa “pretoria”, della “ricettoria, dell’osteria, del macello, del “prestino” e della macind’olio (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Riguardo all’amministrazione della comunità di Medolil principe Francesco Gonzaga concesse nel 1615 gli orper la sua conduzione. La comunità di Medole doveva sere governata da un consiglio generale, un consiglio diverno e un un consiglio di governo con l’aggiunta. Le alistituzioni previste, nominate dal consiglio di governo, erno quelle di un cancelliere, un console, di tre reggenti, dimassaro e un ministeriale. I reggenti svolgevano il contrlo sull’attività del console e del massaro, a cui era demdata l’amministrazione delle entrate ed uscite della comnità. I reggenti avevano inoltre l’onere della custodiaconservazione dell’archivio comunitativo. Il console avela possibilità di fare spese fino a due scudi, compilando lista da consegnare al cancelliere, ed era tenuto a “dare le querele ed a fare tutte l’altre cose e servitii soliti”. I mnisteriali avevano tra l’altro il compito di notificare le citazioni e di assistere i consigli alle porte, controllando cnessuno dei consiglieri entrasse con armi. Il consigliogoverno poteva inoltre nominare i cavalieri sopra le vetvaglie e i cavalieri sopra le strade (Ordini 1615).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 si aveva la medesima struttura amministiva, con un consiglio generale, “formato una volta all’anall’occorrenza con tutti i capi di famiglia terrieri”, e da uconsiglio particolare. Oltre ai tre reggenti, che si occupano dell’“amministrazione diurna e dei carichi e dei riparticompaiono altre magistrature come l’esattore, con il copito di esigere “tutte le tasse e redditi”, e il depositario, cl’obbligo di “pagare tutti li ordini e carichi”. La comunitàriconosceva un onorario anche al console, ai consigliergiudice e al custode della seriola marchionale, al torreggno, al medico condotto, ai due chirurghi, ai maestri di scula, all’organista, al levamantici, al sagrestano, al seppellre, al predicatore (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Medole. cancelliere. 514sec. XIV - 1784

Dagli ordini per il buon governo di Medole del 1615, il cancelliere della comunità di Medole, nominato dal consiglio governo, doveva assistere ai consigli comunitativi, redigendotutti gli atti relativi. Aveva il compito di convocare il consigliogenerale e il consiglio di governo con l’aggiunta, notificandoconsiglieri per mezzo del ministeriale, “’intimazione della pna” nel caso non fossero intervenuti. Doveva curare “la lidelle voci” da sottoporre al consiglio generale. Settimanalmte doveva infine redarre la lista delle accuse fatte dai cam

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per essere sottoposta alle risoluzioni del consiglio del governo(Ordini 1615).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,risulta che nel 1774 il cancelliere aveva tra l’altro l’incarico dicustodire l’archivio comunitativo, contenente anche i “rogitidelli defunti notari” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Medole. consiglio di governo. 515sec. XIV - 1784

Dagli ordini per l buon governo di Medole del 1615, il con-siglio di governo della comunità, al quale interveniva il podestàcon funzioni di presidente, era formato da dodici consiglieriscelti proporzionalmente fra gli “ordini” del primo, del secondoe del terzo estimo. Annualmente a Natale veniva rinnovato se-condo queste modalità: ciascun consigliere in scadenza propo-neva due nominativi del proprio ordine, dai quali venivano scel-ti nove nuovi consiglieri, ai quali se ne aggiungevano altri tre,scelti uno per ordine fra quelli in scadenza, “per instruire i nuo-vi, avvertendo però di non confirmare l’istesso più d’una voltaimmediatamente”. In seguito il consiglio generale confermavala nomina dei consiglieri del consiglio di governo. Dopo la con-ferma il consiglio di governo si riuniva per l’elezione del con-siglio di governo con l’aggiunta. Il consiglio di governo si riu-niva ordinariamente ogni lunedì, anche se poteva essereconvocato straordinariamente previo avviso notificato il giornoprecedente dal ministeriale. Il consiglio del governo oltre allanomina dei principali funzionari della comunità, aveva il poteredi stipulare i “soliti” affitti e incanti annuali della comunità, ga-rantiti da idonea"sigurtà”, di approvare le liste settimanali dellespese del massaro, di fare i “calmedranti” delle vettovaglie, dideliberare spese fino a venticinque scudi. Poteva inoltre “fare leprovvisioni intorno ai danni” campestri, rinnovare l’estimo, eintervenire nella formazione della “lista delle voci” da sottopor-re al consiglio generale (Ordini 1615).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1774 si presentano lievi variazioni al funzionamento delconsiglio di governo della comunità di Medole, detto ancheparticolare o ordinario. Sempre formato da dodici consiglieri, ilconsiglio si convocava entro il mese di dicembre per rinnovodel collegio. “Col suffragio de’ voti” venivano scelti “tre dellidodici consiglieri vecchi, cioè uno per estimo, che rimangonoper il nuovo consiglio”. Quindi i consiglieri in scadenza sce-glievano altri ventiquattro nominativi, otto per ciascun estimo,“dai quali a pluralità di voti se ne scelgono nove, che unitamen-te alli tre estratti dal consiglio vecchio, formano il consiglionuovo”. Ognuno dei dodici consiglieri aveva la facoltà di nomi-nare un’“altro soggetto dello stesso ordine”, che costituivano idodici consiglieri “che formano la giunta”. Il nuovo consiglionominava a maggioranza i tre reggenti, che dovevano ammini-strare la comunità (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Medole. consiglio di governo con l’aggiunta. 516sec. XIV - 1784

Dagli ordini per il buon governo di Medole, nel 1615 il con-siglio di governo con l’aggiunta della comunità, al quale inter-veniva il podestà con funzioni di presidente, era formato dai do-dici membri del consiglio di governo, a cui si aggiungevanoaltri dodici consiglieri. L’“aggiunta” era nominata dal consigliodi governo, che si riuniva per l’elezione del consiglio di gover-no con l’aggiunta dopo essere stato confermato dal consigliogenerale. Il consiglio di governo con l’aggiunta veniva convo-cato previa notificazione inviata dal cancelliere e trasmessa dalmestrale, e deliberava su “tutte le cose che non averà potuto sta-bilire nel consiglio generale”. Poteva determinare l’istituzionedi nuovi “ufficiali” della comunità, di stipulare “nuovi incanti,affitti, condotte, acquisti, alienazioni … che durino più di un an-no”. Aveva il potere di fare nuove obbligazioni e spese fino aquattrocento scudi, previa licenza scritta del principe”. Avevainfine la facoltà di iniziare o proseguire liti (Ordini 1615).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1774 il consiglio “con sopra aggiunta”, aveva la facoltà diimporre le tasse e nominare l’esattore e il depositario, sceglien-do fra “i più solvibili ed accreditati fra i concorrenti”, contro ilversamento di una “sigurtà” idonea (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

comune di Medole. consiglio generale. 517sec. XIV - 1784

Dagli ordini per il buon governo di Medole, nel 1615 il consiglio generale della comunità, a cui doveva intervenire il podstà con funzioni di presidente, era costituito dai capi famigliasi convocava ordinariamente l’ultimo giorno di ogni anno, e pteva proseguire nei lavori fino al 10 gennaio. Successivamepoteva essere riunito solo con la licenza del principe. Oltre adeliberazioni relative a “quelle cose che pareranno doversi fper benefizio comune”, secondo una “lista delle voci” lettaassemblea dal cancelliere, il consiglio generale poteva detenare sull’introduzione di nuovi “comparti”, previa licenza deprincipe, secondo le spese da sostenere. Approvava infine lamina del nuovo consiglio di governo (Ordini 1615). Negli anottanta del seicento la vicinia veniva proibita, sostituita “con consiglio ristretto”, controllato dal signore (Cremonini 1996)

comune di Medole. 5181784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Medole veniva inserito nel distrettodi Castiglione delle Stiviere. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Mantova la stessa compane territoriale risultava compresa nella delegazione V distretto di Castiglione delle Stiviere (compartimento tertoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva pdel distretto V di Castiglione delle Stiviere per effetto dpiano di sistemazione dell’amministrazione pubblica decittà e provincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Medole. 5191798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Medole era insernel distretto VIII dei Bassi Colli del dipartimento del Benaco ed era compreso nella municipalità del distretNell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 stembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Medole eaggregata al distretto VII di Castiglione delle Stiviere ddipartimento del Mincio, sede della municipalità del dstretto. Nel 1801, in conseguenza della dipartimentaziodelle Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), Mdole si ritrovava nel distretto IV di Castiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, ridenominato distretto II iseguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento dMincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 mazo 1804 (avviso 9 marzo 1804). Nel 1805 invece, in conguenza della nuova distrettuazione del dipartimento Mincio (decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserita ncantone I di Castiglione delle Stiviere del distretto III sempre di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comne di Medole veniva attribuita la classe III in base ai su2.042 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Medole. 5201816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Mdole veniva inserita nel distretto V di Castiglione delle Sviere della provincia di Mantova. In seguito alla ridistretuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzio28 gennaio 1853) il comune di Medole, con le frazioni Colle Piave e San Damaso, risultava far parte del distrIV di Castiglione delle Stiviere, con una popolazione

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2.342 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficioproprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provincialedel 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Medole, conuna popolazione di 2.292 abitanti, era attribuito al manda-mento I di Castiglione delle Stiviere del circondario V diCastiglione delle Stiviere della provincia di Brescia, sino al1868, quando, con la ricostituzione della provincia di Man-tova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazionedi 2.263 abitanti, veniva inserito nel distretto VIII di Casti-glione delle Stiviere del circondario unico di Mantova (de-creto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n4289).

feudo di Medole. 5211602 - 1773

Già appartenente alla giurisdizione bresciana, aggregataal mantovano in modo definitivo dal 1441, assegnata dal1444 al 1466 ad Alessandro Gonzaga in seguito alla divi-sione del marchesato di Mantova, dopo essere stato riunitoal dominio mantovano, nel 602, in cambio di Castel Goffre-do, aggregato al ducato di Mantova, Medole fu ceduta aimarchesi di Castiglione delle Stiviere, che si fregiarono deltitolo di marchesi di Medole.

In seguito Medole seguì le sorte del principato di Casti-glione delle Stiviere, fino al suo sequestro nel 1701 da partedell’autorità imperiale e alla sua aggregazione al ducato diMantova nel 1773 (Marocchi 1984; Marocchi 1990).

podestà di Medole. 5221615 - 1773

Dagli ordini per il buon governo di Medole del 1615, ri-sulta che il podestà di Medole, nominato dal signore di Ca-stiglione delle Stiviere, scelto tanto fra i “terrieri” che fra i“forestieri”, presiedeva i consigli della comunità, con fa-coltà di infliggere pene agli intervenienti che non rispettas-sero le regole prestabilite. Il podestà doveva inoltre “tenerin filza tutte le lettere che gli venissero scritte, con la rispo-sta, che lui darà ad esse continenti cosa che tocchi il statonostro o la comunità”, con l’obbligo di consegnarle all’ar-chivio comunitativo alla scadenza del suo mandato (Ordini1615).

vicariato di Medole. 523sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Medole neglianni immediatamente seguenti alla erezione del ducato diMantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

vice gerente di Medole. 5241773 - 1790

Con il “piano per l’amministrazione della giustizia e fi-nanze del principato di Castiglione” del 31 luglio 1773, ilpretore di Castiglione doveva destinare a Medole un vicegerente. Questi, come il vice gerente di Solferino, dovevaintervenire alle vicinie comunali, “in quella guisa collaquale il pretore dovrà assistere in Castiglione; di presiederealle unioni delle confreternite in qualità di regi assistenti; dicomunicare e pubblicare le ordinanze de’ tribunali che adessi verranno dirette dal pretore; di partecpare i delitti cheloro saranno riferiti da consoli e reggenti e spezialmente inque’ casi ne’ quali è necessario il braccio e la pronta assi-stenza del giudice”. Presso il vice gerente di Medole dove-va risiedere un fante (piano 31 luglio 1773).

arch. Ordini 1615: Ordini per il buon governo di Medole de30 maggio 1615, in ASMi, Feudi imperiali, b. 119.

legisl. Piano 31 luglio 1773: Piano per l’amministrazione dellagiustizia e finanze del principato di Castiglione (31 lugl1773), ASMn, Gridario del magistrato, tomo 12, f. 93.

bibl. Brigoni 1978: F. Brigoni, Medole attraverso i tempi, s.l., [1978]; Cremonini 1996: C. Cremonini, La rivolta diCastiglione delle Stiviere negli atti della Plenipotenzdei feudi imperiali italiani in M. Marocchi (a cura di),Castiglione delle Stiviere. Un principato imperialenell’Italia padana (sec. XVI-XVIII), Roma, 1996; Ma-rocchi 1984: M. Marocchi, Storia di Solferino, Solferi-no, 1984, prima ristampa 1993; Marocchi 1990: M. Ma-rocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicendpubbliche e private del casatodi San Luigi, Castiglionedelle Stiviere, 1990; Valentini 1898: A. Valentini, Glistatuti di Brescia dei secoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Venezia, Visentini, 1898.

MOGLIA

comune di Moglia. 5251798 marzo - 1798 settembre

Staccata da Gonzaga ed eretta in comunità, in conguenza della ripartizione del dipartimento del Crostolo, avenuta il 29 marzo 1798 (legge 10 germinale anno VI), Mglia veniva inserita nel distretto di Fabbrico, contrassegndal numero 20, che era sede anche della municipalitàstrettuale. Nell’autunno dello stesso anno con la divisiodel 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VMoglia veniva riaggregata a Gonzaga, nel distretto XIGonzaga del dipartimento del Mincio.

comune di Moglia. 5261876 novembre 5

Nella circoscrizione territoriale della provincia di Mantova del 1868 (decreto 9 febbraio 1868 n. 4236 e decremarzo 1868 anno, n. 4289) compariva il comune di Moge Bondanello, inserito nel distretto III di Gonzaga del ccondario di Mantova. Secondo il Sissa, Moglia è stato istuito in comune nel 1876 (decreto reale, 5 novembre 187con decorrenza dal 1° febbraio 1877 (Sissa 1983; cfr Gbrieli 1967) .

bibl. Sissa 1983: G. Sissa, Storia di Gonzaga, Mantova, 1983.

MONZAMBANO

comune di Monzambano. 527sec. XIV - 1798

Già appartenente al territorio veronese nel secolo (Bresciani 1955), nel 1355 il comune di Monzambano edipendente dalla fattoria signorile di Verona (Varani1980). Nel 1403 risultava compreso nel vicarato di Valegio sul Mincio, dipendente dal comune di Verona, insiema Valeggio, Borghetto, Ponti, Villafranca e Castellaro Lagsello. La medesima situazione era confermata nel 14quando era Monzambano risultava inserito nel vicaratoValeggio sul Mincio, insieme a Valeggio, Borghetto, Pon(Varanini 1980).

La comunità disponeva di notevoli rendite proveniendal possesso di diversi beni immobili, acquistati nel 140

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Monzambano

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tra cui due mulini, uno sul vaso Redon e l’altro sul fiumeMincio, vari fondi e varie case, come la spezieria, la becca-ria, l’osteria, la casa del comune, la casa della “colonnella”,la caneva, il portico della decima. Godeva inoltre di diversiprivilegi concessi nel 1355 e via via rinnovati, tra cuil’esenzione dal dazio sulle bestie dall’unghia spartita e sulvino, l’immunità per ogni sorta di granelle, l’esonero dalprestare opera come guastatori e dalle forniture di carri pertrasporti o altre fazioni personali (Bresciani 1955).

Nel 1613 la comunità di Monzambano era retta da una vi-cinia generale e da un consiglio. Vi erano inoltre dodicimassari, scelti fra gli originari, che esercitavano il caricodella masseria per un mese ciascuno, un sindico, che avevail compito di difendere il comune nelle controversie e difare i pagamenti di cui era autorizzato, e un “nodaro”, chedovera redarre gli atti del comune e le deliberazioni deiconsigli comunali, e compilare le partite contabili della co-munità. Vi era ancora un esattore che aveva la gestione con-tabile del comune, ed un consigliere deputato a ricevere,conservare e rivendere il grano immagazzinato dalla comu-nità, secondo consuetudine. Nel 1773 venivano variate al-cune mansioni ed introdotti altri funzionari. Veniva stabili-to che il sindaco durasse in carica un anno ed avesse unavacanza di egual durata da qualunque altro ufficio. Il noda-ro era sostituito con uno scrivano. Erano introdotte le cari-che del contradittore ossia conservatore delle leggi, quelledei ragionati, nel numero di due, che dovevano fare i contiogni sei mesi al sindico e all’esattore e riferire alla viciniaseguente, e quella del revisore, che doveva rivedere i contidell’esattore relativi alle rendite degli originari. Nel 1780venivano introdotti gli uffici dei due cavalieri del comune,che dovevano vigilare sulla santificazione delle feste reli-giose, facendo chiudere botteghe, bettole, osterie e beccariedurante le funzioni, dei due dugalieri, dei tre preparatoridell’estimo, del nodaro al civile e di quello al quasi crimi-nale e del fante. Venivano precisate le funzioni dello scriva-no che aveva il compito di redarre gli atti del consiglio e diformare il catastico. Tra gli uffici di competenza comunalicomparivano anche quelle del maestro, del predicatore,dell’organista, del “levamantisi” e del campanaro (Brescia-ni 1955).

comune di Monzambano. consiglio. 528sec. XIV - 1798

Il consiglio della comunità, eletto dalla vicinia generale, eracomposto da uomini originari del luogo, che erano scelti per unterzo fra i residenti del maggiore estimo, un terzo fra quelli delmediano e l’ultimo terzo del minore, e rimanevano in carica perdue anni. Il consiglio veniva rinnovato annualmente per la metàdei membri. Il consiglio era legalmente riunito se vi concorre-vano almeno i due terzi dei membri e deliberava a maggioranzaassoluta dei votanti. Il consiglio aveva la prerogativa di nomi-nare il sindico, il nodaro e il vicario e poteva deliberare per unammontare stabilito di spese generali, oltre il quale era richiestol’intervento della vicinia. Il consiglio aveva compiti di ordinepubblico, “intimando contravvenzioni e denuncie a mezzo delmassaro e a termini di legge”, e aveva potestà di giudicare, in-sieme al vicario, ” sui danni dati per ogni somma” (Bresciani1955).

comune di Monzambano. vicinia generale. 529sec. XIV - 1798

La vicinia generale era formata dai capi famiglia della comu-nità. Nel 1675 si determinava che il numero legale per la vali-dità delle sedute fosse di sessanta membri, su un totale di no-vanta o più, con ammenda di tre lire a coloro che avesserodisertato l’assemblea. Nel 1780 si stabiliva la possibilità per icapi famiglia di nominare dei sostituti, dello stesso focolare econ almeno diciotto anni, che li rappresentassero in assemblea.

La vicinia deliberava in tutti gli affari straordinari del governcomunitativo ed eleggeva il consiglio. Dal 1675 rientrava trasue competenze anche la nomina a “bossoli e balle” dell’etore, con facoltà di approvare o respingere le garanzie presete dall’eletto. Dal 1773 veniva stabilito di sottrarre “la ballottazione all’influenza del consiglio riservandola esclusivamenalla vicinia”, che si vedeva attribuita anche la facoltà di nomidel contradditore o conservatore delle leggi (Bresciani 1955

comune di Castellaro Lagusello. 530sec. XIV - 1798

Già appartenente al territorio veronese nel secolo XIdipendente direttamente dal comune di Verona, nel 139comune di Castellaro Lagusello fu venduto con OstiglAsola, Canneto e Villimpenta ai Gonzaga, per ritornare agiurisdizione veneta l’anno successivo. Nel 1403 risultacompreso nel vicarato di Valeggio sul Mincio, dipendendal comune di Verona, insieme a Valeggio, Borghetto, Pti, Villafranca e Monzambano (Varanini 1980). Nel 1405 rtornava al Gonzaga fino al 1441 quando veniva ricongiua Verona ed inserito nel vicariato di Peschiera (Bresci1955). Nel 1466 risultava inserito nella podestaria di Pschiera (Varanini 1980; cfr Taccardi 1988).

Dai “capitoli per la distribuzione del civanzo delle rendte originarie del comune di Castellar Lagusello” del 17si evince l’organizzazione della comunità, che era ammstrata da una general vicinia degli originari, convocata “licenza” del capitano di Verona. Era presieduta dal podstà di Peschiera, che aveva la facoltà di esprimere due e si riuniva “previo invito fatto dal massaro a casa a casprevio la pubblicazione del mandato di licenza fatta dal verendo parroco in chiesa in dì festivo e sua affissione otto giorni continui alla casa di comun”. Altri uffici dellacomunità erano quelli del sindico, del consiglier vecchdei consiglieri, nel numero di cinque, del massaro e descrivano (Capitoli 1785).

comune di Castellaro Lagusello. 5311798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Castellaro Laguseera inserito nel distretto V delle Bocche del Mincio del dpartimento del Benaco, ed era unito alla municipalità ddistretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisiodel 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VCastellaro Lagusello, legato sul piano istituzionale alla mnicipalità distrettuale, era incluso al distretto VII di Casglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, ridenominato distretto IV di Castiglione delle Stiviere, dopo dipartimentazione della Repubblica Cisalpina del 13 magio 1801 (legge 23 fiorile anno IX). In seguito alla ridefinzione del dipartimento del Mincio del 1803 e dopo il ripardistrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso 9 ma1804), Castellaro Lagusello risultava unito al comuneMonzambano, che era inserito nel distretto II di Castigliodelle Stiviere (cfr Bresciani 1955).

comune di Monzambano. 5321798 marzo - 1803

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Monzambano era serito nel distretto V delle Bocche del Mincio del dipartmento del Benaco ed era compreso nella municipalità distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisiodel 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VMonzambano era aggregato al distretto VIII di Goito del d

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partimento del Mincio, sede della municipalità del distret-to. Nel 1801, in conseguenza della dipartimentazione delleRepubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), Monzam-bano si ritrovava nel distretto IV di Castiglione delle Stivie-re, mentre sul piano amministrativo nel 1802 si aveva la di-stinzione dei comuni in classi (legge 24 luglio 1802).

comune di Monzambano. 5331804 - 1816

In seguito alla ridefinizione del dipartimento del Minciodel 1803 e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804) , Monzambano aggre-gava Castellaro Lagusello e veniva inserito nel distretto IIdi Castiglione delle Stiviere, mentre nel 1805, in conse-guenza della nuova distrettuazione del dipartimento delMincio (decreto 8 giugno 1805), si ritrovava inserito nelcantone II di Goito del distretto III di Castiglione delle Sti-viere.

Sul piano amministrativo nel 1805, al comune di Mon-zambano veniva attribuita la classe III in base ai suoi 2.448abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In seguito al decreto del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, Monzambano si ri-trovava inserito nel cantone II di Volta del distretto III diCastiglione delle Stiviere.

comune di Monzambano. 5341816 febbraio - 1816 luglio

Staccato Castellaro Lagusello per il breve periodo checorre tra il febbraio e il luglio del 1816, Monzambano ve-niva inserito nel distretto IV di Volta della provincia diMantova, in seguito alla riforma del 1816 (patente 12 feb-braio 1816).

comune di Castellaro Lagusello. 5351816 febbraio - 1816 luglio

Riottenuta l’autonomia con la riforma del 1816 (patente12 febbraio 1816), il comune di Castellaro Lagusello veni-va incluso nel distretto IV di Volta Mantovana della provin-cia di Mantova. Tuttavia il 1 luglio 1816, con il decreto go-vernativo n. 28229/3405, viene definitivamente aggregatoal comune di Monzambano.

comune di Monzambano. 5361816 luglio - 1859

In conseguenza del decreto del 1° luglio 1816 (decretogovernativo n. 28229/3405 del 1 luglio 1816), il comune diMonzambano aggregava definitivamente Castellaro Lagu-sello, confermando l’appartenenza al distretto IV di Voltadella provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazionedella medesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853) il comune di Monzambano, con le frazioni di Castel-laro Lagusello, Pille e Colombara, risultava far parte del di-stretto VII di Volta, con una popolazione di 2.518 abitanti,avente consiglio comunale, senza ufficio proprio.

comune di Monzambano. 5371859 - 1868

Perso parte del territorio aggregato alla provincia di Ve-rona, sotto l’amministrazione austriaca (Gabrieli 1967), inseguito al trattato di Zurigo del 10 novembre 1859, il comu-ne di Monzambano, con una popolazione di 2.590 abitanti,risultava compreso, nel mandamento IV di Volta del circon-dario V di Castiglione delle Stiviere della provincia di Bre-

scia, in conseguenza del nuovo ordinamento comunaprovinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859). In questatuazione permaneva sino al 1868, quando, con la ricoszione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), con una popolazione di 2.427 abitanti, il comuneMonzambano veniva inserito nel distretto IX di Volta dcircondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868,4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

vicario di Monzambano. 538sec. XV - 1798

Nel 1439 la comunità di Monzambano otteneva di acqstare dalla camera di Verona il diritto di eleggere il suo cario, con la facoltà di giudicare il civile fino alle venticinque lire veronesi. Aveva inoltre potestà di sentenziare “consiglio del comune sui danni dati per ogni somma”. Elto dal consiglio in genere fra le persone del “corpo della munità”, aveva la facoltà di esprimere due voti nella vicnia, ridotta nel 1773 ad uno solo voto (Bresciani 1955).

bibl. Bresciani 1955: R. Bresciani, Ritorno ad una terra vero-nese, Verona, 1955; Capitoli 1785: Capitoli per la distri-buzione del civanzo delle rendite originarie del comundi Castellar Lagusello, Verona, 1785, in AC Castiglionedelle Stiviere, b. 57.25; Taccardi 1988: D. Taccardi, Am-ministrazione e società in un territorio della terrafermveneta: Peschiera tra ’500 e ’600, Peschiera, 1988; Va-ranini 1980: G. M. Varanini, Il distretto veronese nelquattrocento. Vicariati del comune di Verona e vicariaprivati, Verona, 1980.

MOTTEGIANA

comune di Borgoforte a destra del Po (di là del Po). 5391773 - 1797

Unito fino al 1772 a Borgoforte, nel 1773 il comune Borgoforte a destra del Po (di là del Po; oltre il Po) ottenela propria autonomia (Bonaglia 1985; cfr Bertolotti 189cfr Notizie sugli archivi 1982).

Nei primi decenni del secolo XVI risulta che Borgofortoltre il Po e Suzzara formassero la giurisdizione di un gdice delle digagne (Mantova 1958-1963).

Nel compartimento territoriale dello stato mantovano d1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 178compariva la compagine territoriale denominata Borgofote di là del Po con Saviola, Ricorlando, Gonfo, CantonSacca, Montecchiana (Mottegiana) e Torricella, inserita distretto XIII di Suzzara. Nel 1786 in seguito alla distretuazione della provincia di Mantova, la stessa compagterritoriale risultava compresa nel distretto di Suzzara, legazione IX della provincia di Mantova (compartimenterritoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva pte del distretto XIII di Suzzara per effetto del piano di sismazione dell’amministrazione pubblica della città e prvincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Borgoforte di là del Po. 5401798 - 1816

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settemb1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Borgoforte di là dPo con Saviola, Ricorlando, Gonfo, Cantone, Sacca, Mtecchiana e Torricella era compreso nel distretto XI di Go

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zaga del dipartimento del Mincio, che era anche sede dellamunicipalità distrettuale. Nel 1801, in conseguenza dellalegge per la divisione della Repubblica Cisalpina del 13maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), la stessa compagi-ne territoriale risultava far parte del distretto II di Reveredel dipartimento del Mincio, mentre nel 1803, in seguitoalla ridefinizione territoriale del dipartimento del Mincio edopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804(avviso 9 marzo 1804), era inserita nel distretto VI di Gon-zaga. I referenti amministrativi di Borgoforte di là del Pocambiavano ancora nel 1805, quando, in conseguenza dellanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), era incluso nel cantone IV di Borgofortedel distretto I di Mantova, come nel compartimento territo-riale del dipartimento del Mincio del 31 marzo 1809 (de-creto 31 marzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, quandocompariva la denominazione Borgoforte di là o Villa Savi-ola, inclusa sempre nel cantone IV di Borgoforte del di-stretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comunedi Borgoforte di là del Po era assegnata la classe III con2.293 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Saviola. 5411798 marzo - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 29 marzo 1798(legge 10 germinale anno VI), il “comune di Saviola conPortiolo che si stacca da San Benedetto” era inserito nel di-stretto del Crostolo, contrassegnato dal numero 14.

comune di Borgoforte di là del Po. 5421816 - 1867

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Borgoforte di là del Po, denominato anche Borgo-forte a dritta del Po, con Saviola, Ricorlando, Gonfo, Can-tone, Sacca, Montecchiana e Torricella era compreso neldistretto XIII di Suzzara della provincia di Mantova. In se-guito alla ridistrettuazione della medesima provincia del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Borgofor-te di là del Po con le frazioni di Saviola, Ricorlando, Ganfo,Cantone, Sacca, Montechiana, Torricella e Sailetto al di làdel Po, era inserito nel distretto IX di Gonzaga, con una po-polazione di 2.780 abitanti, avente consiglio comunale,senza ufficio proprio. Dopo il trattato di Zurigo del 1859(trattato del 10 novembre 1859), il comune di Borgoforte dilà del Po, denominato Borgoforte a destra del Po, era inse-rito nel distretto III di Gonzaga della provincia di Mantova.

Il 26 giugno 1867 (deliberaziopne in pari data, approvatacon decreto reale 5 maggio 1868, n. 1068) divenne defini-tivamente “comune di Mottegiana” (Bonaglia 1985).

comune di Mottegiana. 5431867 - 1868

Già denominato Borgoforte di là del Po, o Borgoforte adestra del Po, il 26 giugno 1867 (deliberazione in pari data,approvata con decreto reale 5 maggio 1868, n. 1068) variòla denominazione in Mottegiana (Bonaglia 1985).

Con la circoscrizione territoriale della provincia di Man-tova del 1868 (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Mottegiana,con una popolazione di 2.640 abitanti, veniva inserito neldistretto III di Gonzaga del circondario di Mantova (decre-to 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n4289).

MULO

comune di Mulo. 544

1816 - 1868

Già aggregato al comune di Revere (Magri 1980, afferche il comune era stato istituito con circolare del 1° apr1816; Bonaglia 1985, sostiene invece il 1° maggio 181con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816) il comne di Mulo acquistava l’autonomia organizzativa e veniincluso nel distretto XV di Revere della provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesima pvincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comuneMulo, con una popolazione di 1.521abitanti, e avente cvocato generale, faceva parte del distretto VIII di Reveridenominato distretto II di Revere nel 1859 (trattato di Zrigo del 10 novembre 1859). In questa situazione il comudi Mulo permaneva anche nel 1868, quando, con la ricotuzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 186n. 4322), risultava inserito nel distretto II di Revere del ccondario unico di Mantova con una popolazione di 1.6abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 ma1868, n 4289). Il comune di Mulo variava denominazioin Villa Poma in seguito alla deliberazione consigliare d13 novembre 1868 (Bonaglia 1985).

bibl. Magri 1980: D. Magri, Memorie e documenti di Reverepaese padano, Ostiglia, 1980.

OSTIGLIA

cantone II di Ostiglia. 545

1805 - 1810

Inserito nel distretto II di Revere del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone II di Ostiglia era costituito dai sguenti comuni: Ostiglia Corregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti e Polesine; Serravacon Libiola; Sustinente con Sacchetta; Villimpenta coPradello; Mellara; Bergantino; con una popolazione coplessiva di 13.402 abitanti.

cantone II di Ostiglia. 546

1810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone II di Osglia del distretto II di Revere del dipartimento del Minciera costituito dai seguenti comuni denominativi: OstigliSerravalle; Sustinente; Mellara; Bergantino; con una polazione complessiva di 12.060 abitanti.

capitano del divieto. 547

sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio ad est dMincio, da Ostiglia a Goito, escluso Governolo, unito Serraglio, costituisse la giurisdizione di un capitano del vieto (Mantova 1958-1963).

142

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Ostiglia

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castellano di Ostiglia. 548sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aOstiglia risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissariato di Pontemolino. 549sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aPontemolino risalgono agli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530(Mantova 1958-1963).

comune di Ostiglia. 550sec. XIV - 1784

Entrata a far parte definitivamente del mantovano dopoalterne vicende nel 1405 (Caiola 1951; 1406 secondo ilBertolotti; Bertolotti 1893), negli anni immediatamente se-guenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel1530, Ostiglia era sede di podesteria (Mantova 1958-1963),come agli inizi del secolo XVII (Magini 1967). Nel 1750per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato diMantova (piano 15 marzo 1750), Ostiglia era sede di pretu-ra, confermata sia nel 1772, in seguito al piano delle preturemantovane (piano 4 febbraio 1772), sia nel 1782, dopo ilcompartimento territoriale delle preture dello stato di Man-tova (nuovo piano 22 gennaio 1782), dove compariva insie-me a Corregioli, Arnaroli, Ponte Molino, Isola Nonio, IsolaMagnagutti e Polesine.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del consi-mento, negli anni 1774-1775 la comunità di Ostiglia com-prendeva nel proprio territorio il “comunetto” di Correg-gioli e il feudo di Ponte Molino (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, negli anni 1774-1775lo “stato totale delle anime” della comunità contava 200“collettabili” e 3.460 “non collettabili” (Risposte ai quesiti1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti , risulta che negli anni 1774-1775 la comunità aveva fra le entrate proprie un annuo li-vello corrisposto dal marchese Cavriani ed altri piccoli li-velli gravanti sui beni “posseduti da diversi possidenti”.Aveva inoltre il “prodotto di tutte le teste degli animali bo-vini e pecore che vengono macellati nel territorio” e il “giusdi esercire l’osteria” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del consi-mento, negli anni 1774-1775 i principali organi di autogo-verno della comunità erano il consiglio generale, il consi-glio particolare, la reggenza o rappresentanza, i ldepositario delle contribuzioni, il depositario delle digagnee il massaro. Questi veniva eletto “in principio di ogni an-no”, in occasione della convocazione di “tutta la reggenzadi comunità, unitmente a tutti gl’estimati prediali e non pre-diali”, e davanti al podestà locale, e doveva curarsi della“esazione de’ redditi comunali”. Nella medesima circo-stanza il massaro uscente era tenuto a presentare il “bilan-cio generale de’ conti, dai quali rilevavasi lo stato attivo epassivo del scaduto anno”. Vi era anche il cancelliere, cheaveva fra le altre funzioni, quella della cura dell’archiviodella comunità, conservato nel “palazzo di ragione”. La co-munità riconosceva inoltre un onorario anche al podestà, ilprovveditore di piazza, il procuratore, il capitano di Ponte

Molino, il corriere, il tenente di campagna di Mantova,medico condotto, il maestro, l’organista e levamanticipredicatori dell’avvento e della quaresima, il campana(Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Ostiglia. reggenza. 551sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del consimennegli anni 1774-1775 la reggenza o rappresentanza della conità di Ostiglia era composta di quattro consiglieri e otto condenti, “divisi in quattro classi, cioè di un consigliere e due cofidenti per ogni ceto, cioè di civili, mercanti, artisti e rustici”. Lreggenza veniva estratta a sorte secondo le seguenti mod“ogni tre anni da cadaun consigliere che sorte, si fa l’imbusuzione di tre consiglieri e sei confidenti di ogni ceto … e il primgiorno di cadaun anno si estragono a sorte quattro consiglieotto confidenti che tale viene composta la reggenza e così ogni anno, sino ve ne siano da estraersi”.

La reggenza si occupava della “legalità dei pubblici ripadei carichi”, mentre “un officiale, che è il consigliere de’ civiinvigila all’amministrazione diurna” della comunità (Rispostai quesiti 1772-1777).

comune di Ostiglia. 5521784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Ostiglia con Corregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti e Polesine, veniinserito nel distretto II di Ostiglia. Nel 1786 in seguito aldistrettuazione della provincia di Mantova la stessa comgine territoriale risultava compresa nella delegazione II distretto di Ostiglia (compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto IOstiglia per effetto del piano di sistemazione dell’amminstrazione pubblica della città e provincia di Mantova (pia24 gennaio 1791).

comune di Ostiglia. 5531798 - 1816

In seguito alla ripartizione del 26 maggio 1798 (leggepratile anno VI), il comune di Ostiglia con Corregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti e Plesine veniva inserito nel distretto di Ostiglia, contrassgnato dal numero 5, del dipartimento del Mincio ed esede della municipalità del distretto. Nell’autunno delstesso anno, con la divisione del 26 settembre 1798 (le5 vendemmiale anno VII), Ostiglia era capoluogo del dstretto III di Ostiglia del dipartimento del Mincio e seddella municipalità del distretto. Il referente amministrativcambiava nel 1801, quando, dopo la dipartimentazione dla Repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 firile anno IX), la compagine territoriale di Ostiglia entrava far parte del distretto II di Revere del dipartimento dMincio, mentre nel 1803 in seguito alla ridefinizione del dpartimento del Mincio e dopo il riparto distrettuale delpreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), Ostigridiventava sede del distretto VIII. Nel 1805, in consegueza della nuova distrettuazione del dipartimento del Minc(decreto 8 giugno 1805), Ostiglia risultava sede del cantII del distretto II di Revere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comuneOstiglia veniva attribuita la classe II in base ai suoi 40abitanti (decreto 8 giugno 1805).

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comune di Ostiglia. 5541816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Osti-glia era sede del distretto II della provincia di Mantova. Inseguito alla ridistrettuazione della medesima provincia del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Ostiglia,con le frazioni di Corregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, IsolaNonio, Isola Magnagutti, Polesine e una popolazione di5.900 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficioproprio, era sede del distretto XI, ridenominato distretto V,dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859). In questa situazione permaneva sino al 1868, quan-do, con la ricostituzione della provincia di Mantova (legge9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazione di 5.597abitanti, il comune di Ostiglia risultava sede del distretto Vdel circondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868,n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto II di Ostiglia. 5551784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784), ildistretto II di Ostiglia era formato da Ostiglia con Corregio-li, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti,Polesine; Serravalle con Libiola; Sustinente con Sacchetta;Villimpenta con Pradello.

distretto di Ostiglia, delegazione II. 5561786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia diMantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786), ildistretto di Ostiglia, delegazione II della provincia di Man-tova, era formato da Ostiglia con Corregioli, Arnarolo,Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti e Polesine;Serravalle con Libiola; Sustinente con Sacchetta; Villim-penta con Pradello.

distretto II di Ostiglia. 5571791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto II di Ostigliadella provincia di Mantova era formato da Ostiglia conCorregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Ma-gnagutti e Polesine; Serravalle con Libiola; Sustinente conSacchetta; Villimpenta con Pradello.

distretto III di Ostiglia. 5581798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto III di Ostiglia era costituito dalle comunitàdi Ostiglia con Corregiolo, Arnarolo, Ponte Mulino, IsolaNonio, Isola Magnagutti e Polesine; Bergantino; Roncano-va; Borghesana e Maccaccari; Correggio; Gazzo con Pra-delle; San Pietro in Valle.

distretto VIII di Ostiglia. 5591803 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del terri-torio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1803(Mantova 1958-1963) e dopo il riparto distrettuale delle

preture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804) , il distrto VIII di Ostiglia risultava formato dai seguenti comunOstiglia Corregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola NonioIsola Magnagutti, Polesine; Serravalle con Libiola; Susnente con Sacchetta; Villimpenta con Pradello; Mellara cPilla Ferrarese, Bastione San Michele; Bergantino. N1805 Ostiglia diveniva sede del cantone II del distrettoRevere (decreto 8 giugno 1805).

distretto II di Ostiglia. 5601816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto II di Ostiglia della provincia di Mantova risultavcostituito dai seguenti comuni: Ostiglia Corregioli, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagutti e PolesinSerravalle con Libiola; Sustinente con Sacchetta; Villimpenta con Pradello.

distretto XI di Ostiglia. 5611853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto XI di Osglia della provincia di Mantova era composto dai seguecomuni: Ostiglia; Serravalle; Sustinente; Villimpenta.

distretto V di Ostiglia. 5621859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (10 novembre 1859il distretto V di Ostiglia della provincia di Mantova risultava così costituito: Ostiglia; Serravalle a Po; Sustinente; Vlimpenta.

In questa situazione permaneva sino al 1868, quancon la ricostituzione della provincia di Mantova (leggefebbraio 1868, n. 4322), Ostiglia risultava sede del distreV del circondario unico di Mantova, formato dalla stescompagine territoriale, con una popolazione di 12.321 atanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 ma1868, n 4289).

governatore di Ostiglia. 563sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737, risulta che Ostiglia era sede di govertore di mero e misto imperio. Era coadiuvato da un notsia per il civile che il criminale (Specificazione 1737).

podestaria di Ostiglia. 564sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza di un podestOstiglia risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

pretura di Ostiglia. 5651750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturamero e misto imperio di Ostiglia aveva competenza su Oglia, Villimpenta, Serravalle.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (pianfebbraio 1772), la pretura di Ostiglia esercitava la propautorità sul territorio di Corregioli, Serravalle, Libiola, Go

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vernolo, Sustinente, Roncoferraro, San Martino, Garolda,Barbasso, Formigosa, Carzedolo, Barbassolo, Nosedolo,Casale, Poletto, Sacchetta, con una curia formata, oltre chedal pretore, da un attuario, un coadiutore, un barigello equattro fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Ostiglia aveva giuri-sdizione su Ostiglia con Corregioli, Arnarolo, Ponte Muli-no, Isola Nonio, Isola Magnagutti e Polesine; Serravallecon Libiola; Sustinente con Sacchetta; Villimpenta conPradello.

bibl. Caiola 1951: E. Caiola, Ostiglia nella storia, Ostiglia,1951, ristampa, Mirandola, 1994.

PEGOGNAGA

comune di Pegognaga. 5661876 novembre 5

Nella circoscrizione territoriale della provincia di Man-tova del 1868 (decreto 9 febbraio 1868 n. 4236 e decreto 8marzo 1868, n. 4289) compariva il comune di Pegognaga ePolesine, inserito nel distretto III di Gonzaga del circonda-rio di Mantova. Secondo il Sissa, Pegognaga veniva istitu-ito in comune nel 1876 (decreto reale, 5 novembre 1876),con decorrenza dal 1° febbraio 1877 (Sissa 1983; cfr Ga-brieli 1967).

bibl. Sissa 1983: G. Sissa, Storia di Gonzaga, Mantova, 1983.

PIEVE DI CORIANO

comune di Pieve. 5671816 - 1867

Già aggregato al comune di Revere (cfr Magri 1980, incui si afferma che il comune è istituito con circolare del 1°aprile 1816), con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio1816) il comune di Pieve acquistava l’autonomia organiz-zativa e veniva incluso nel distretto XV di Revere della pro-vincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione dellamedesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853) il comune di Pieve, con una popolazione di 1.166abitanti, e avente convocato generale, fa parte del distrettoVIII di Revere, ridenominato distretto II di Revere nel 1859(trattato di Zurigo del 10 novembre 1859). Nel 1867 il co-mune di Pieve veniva ridenominato Pieve di Coriano (Bo-naglia 1985).

comune di Pieve di Coriano. 5681867 - 1868

Già denominato Pieve (Bonaglia 1985), nella circoscri-zione territoriale del 1868 della provincia di Mantova (leg-ge 9 febbraio 1868, n. 4322) compariva con la denomina-zione di comune di Pieve di Coriano, inserito nel distrettoII di Revere del circondario di Mantova, con una popola-zione di 1.112 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 edecreto 8 marzo 1868, n 4289).

bibl. Magri 1980: D. Magri, Memorie e documenti di Revere,paese padano, Ostiglia, 1980.

PIUBEGA

castellano di Piubega. 569sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoPiubega risalgono agli anni immediatamente seguenti erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

commissario di Piubega. 570sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” de1737 risulta che Piubega era sede di un comissario (Specificazione 1737).

comune di Piubega. 571sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco, 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiere dmaggiore di Mantova, “Plubegam” venne staccata dagiurisdizione del marchesato di Mantova tra il 1444 e1466, in seguito alla prima divisione dello stato gonzaghsco, quando fu assegnato a Alessandro Gonzaga (Nava1989). Circa la giurisdizione amministrativa a cui era sogetto, negli anni immediatamente seguenti alla erezioneducato di Mantova, avvenuta nel 1530, Piubega era sedvicariato (Mantova 1958-1963), come agli inizi del secoXVII (Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali eduffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marz1750), Piubega dipendeva dalla pretura di Castel Goffrecome nel 1772, in seguito al piano delle preture mantov(piano 4 febbraio 1772), ovvero come nel 1782, dopocompartimento territoriale delle preture dello stato di Matova (nuovo piano 22 gennaio 1782), quando compare Pbega con San Cassiano.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 lo “stato totale delle anime” abitanti necomunità di Piubega era di 1.150 circa anime “tanto colltabili quanto non collettabili” (Risposte ai quesiti 17721777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 la comunpossedeva diverse proprietà immobili tra cui l’osteria,scuola, il forno, e capitali di censo e livellari (Risposte quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 la comunità era retta da un consiglio gerale o vicinia generale, che si teneva l’ultimo giorno di ciscun anno per “fissare e pubblicare tutte le … taglie imposte”. Il consiglio generale era affiancato da una vgerenza, formata da dodici reggenti, che erano ten“all’amministrazione diurna della comunità” e al controlldella “legalità dei pubblici riparti dei carichi”. I reggentvenivano “eletti da quatro elettori estratti a sorte e cadaugiurando d’eleggere persona abile e capace a governaindicava altri tre nominativi “quali uffiziali ponno serviretre anni successvi”. In seguito il “reggente di guardia” nminava il “reggente per ogni uno dei dodici mesi dell’anne cadaun reggente rege il suo mese”. La vice gerenza nprima riunione annuale eleggeva il massaro, che era tena “fare tutte le riscossioni comunitative” e presentava “idnea solidal sigurtà a cauzione e beneficio della comuniVi era inoltre un cancelliere, che oltre al “servizio della cmunità”, doveva aver cura delle scritture pubbliche dell’a

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Poggio Rusco

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chivio comunitativo. Altri funzionari a cui la comunità ri-conosceva un onorario erano il pretore, il ragionato, ilcorriere, il console o fante, il procuratore legale in Manto-va, l’“avvocato comprotettore” delle cause del comune, ilmaestro, l’organista, il levamantici, il chirurgo (Risposte aiquesiti 1772-1777).

comune di Piubega. 5721784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Piubega con San Cassiano veniva inse-rito nel distretto VI di Castel Goffredo. Nel 1786 in seguitoalla distrettuazione della provincia di Mantova la stessacompagine territoriale risultava compresa nella delegazio-ne VI del distretto di Castel Goffredo (compartimento ter-ritoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva partedel distretto VI di Castel Goffredo per effetto del piano disistemazione dell’amministrazione pubblica della città eprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Piubega. 5731798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (leg-ge 11 ventoso anno VI), il comune di Piubega era inseritonel distretto del Chiese, contrassegnato dal numero 9, deldipartimento del Benaco ed era compreso nella municipa-lità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la di-visione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), Piubega era aggregato al distretto IX di Asola del di-partimento del Mincio e legato alla relativa municipalitàdel distretto. Il referente amministrativo del comune di Piu-bega cambiava ancora nel 1801, quando, dopo la diparti-mentazione della repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801(legge 23 fiorile anno IX), entrava a far parte del distrettoIV di Castiglione del dipartimento del Mincio.

Nel 1803, in seguito alla ridefinizione del dipartimentodel Mincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), Piubega con San Cas-siano risultava incluso nel distretto III di Asola del diparti-mento del Mincio, mentre nel 1805, in conseguenza dellanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), si ritrovava inserito nel cantone III di Ca-stel Goffredo del distretto III di Castiglione.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comu-ne di Piubega veniva attribuita la classe III in base ai suoi1.095 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Piubega. 5741816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Piubega con San Cassiano era in-serita nel distretto VI di Castel Goffredo della provincia diMantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesimaprovincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comu-ne di Piubega con la frazione di San Cassiano e porzione diSan Fermo, risultava far parte del distretto V di Asola, conuna popolazione di 1.366 abitanti, avente consiglio comu-nale, senza ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento co-munale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), ilcomune di Piubega, con una popolazione di 1384 abitanti,era attribuito al mandamento III di Asola del circondario Vdi Castiglione della provincia di Brescia, sino al 1868,quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova

(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazione1.384 abitanti, veniva inserito nel distretto VI di Asola dcircondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868,4236 e decreto 8 marzo 1868, n. 4289).

vicariato di Piubega. 575sec. XVI - sec. XVII

Si ha notizia della presenza di un vicario a Piubega neanni immediatamente seguenti alla erezione del ducatMantova, avvenuta nel 1530, (Mantova 1958-1963), cofermate agli inizi del secolo XVII (Magini 1967).

POGGIO RUSCO

comune di Poggio. 5761784 - 1797

Già aggregato al comune di Revere, in base al compamento territoriale dello stato mantovano del 1784 (nuocompartimento territoriale 5 giugno 1784), il comune Poggio con Magnacavallo, Borgofranco e Bonizzo veninserito nel distretto XVI di Sermide. Nel 1786 in seguialla distrettuazione della provincia di Mantova, la stescompagine territoriale risultava compresa nella delegazne XII del distretto di Sermide (compartimento territoria26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte destretto XVI di Sermide per effetto del piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Poggio. 5771798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 aprile 1798 (lege 7 fiorile anno VI), il “comune di Poggio colle sue villeera incluso nel dipartimento del Panaro, contrassegnatonumero 6, e sede della municipalità del distretto. Nell’atunno dello stesso anno, con la divisione del 26 settem1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Poggio con Magncavallo, Borgofranco e Bonizzo era aggregato al distreXIII di Sermide del dipartimento del Mincio. Il referenteamministrativo cambiava ancora nel 1801, quando, dopdipartimentazione della repubblica Cisalpina del 13 magio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comune di Poggentrava a far parte del distretto II di Revere del dipartimedel Mincio. Nel 1803, in seguito alla distrettuazione del dpartimento del Mincio e dopo il riparto distrettuale delpreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), era aggato al distretto VII di Revere, dove permaneva sino al 18(decreto 8 giugno 1805), quando veniva compreso nel ctone IV di Sermide del distretto II di Revere del dipartimeto del Mincio.

Sul piano amministrativo l’organizzazione comunale Poggio variava nel 1802, con la distinzione dei comuniclassi (legge 24 luglio 1802), e nel 1805 al comune di Pgio veniva attribuita la classe II in base ai suoi 6.294 abitti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Poggio. 5781816 febbraio 12 - 1867

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Poggio, disaggregati Magnacavallo, Borgofrane Bonizzo, era inserito nel distretto XVI di Sermide delprovincia di Mantova.

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Page 153: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Pomponesco

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In seguito alla ridistrettuazione della medesima provinciadel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Pog-gio, con le frazioni di Quattro Case, risultava far parte deldistretto X di Sermide, con una popolazione di 3.906 abi-tanti, avente consiglio comunale, senza ufficio proprio.

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), il comune di Poggio risultava far parte del distrettoIV di Sermide della provincia di Mantova. Nel 1867 il co-mune di Poggio cambiava denominazione in Poggio Rusco(Bonaglia 1985).

comune di Poggio Rusco. 5791867 - 1868

Nella circoscrizione territoriale del 1868 della provinciadi Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), con una po-polazione di 4.035 abitanti, il comune di Poggio Rusco, giàdenominato Poggio, risultava inserito nel distretto IV diSermide del circondario unico di Mantova (decreto 9 feb-braio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

POMPONESCO

comune di Pomponesco. 580sec. XIV - 1784

Già appartenente al cremonese, Pomponesco entrò a farparte del dominio mantovano nei primi decenni del sec.XV. Compreso fra i territori assegnati nel 1444 a CarloGonzaga, in seguito alla divisione dello stato gonzaghesco(Mantova 1958-1963), nel 1456 Pomponesco rientrò nellagiurisdizione mantovana, per essere assegnato nel 1478 alramo cadetto dei Gonzaga che avrebbero originato le si-gnorie di Bozzolo e Sabbioneta, divenendo a sua volta sededi contea nel 1594. Nel 1708 Pomponesco fu assegnato alducato di Guastalla fino al 1746, quando venne reintegratonella giurisdizione mantovana nel 1771 (Pagliari 1994; Pa-razzi 1893-1899).

Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantovane(piano 4 febbraio 1772), Pomponesco dipendeva dalla pre-tura di Viadana, come nel 1782, dopo il compartimento ter-ritoriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano22 gennaio 1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 la popolazione della comunità contava2.000 persone circa, di cui 300 “collettabili in ordinario” e350 “in straordinario” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1772 la comunitàgodeva della rendita di un livello attivo e di un affitto di unacasa (Risposte ai quesiti, 1772-1777).

Le prime notizie relative all’organizzazione amministra-tiva del comune di Pomponesco risalgono al 1292, quandoin un atto compaiono, con gli altri dei paesi vicini, i depu-tati e i sapienti del consiglio del comune, governato presu-mibilmente secondo gli statuti cremonesi. Dopo l’avventodei Gonzaga il comune si resse secondo gli statuti di Sab-bioneta, pubblicati nel 1483 (Parazzi 1893-1899; Liva1993).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che nel 1772 il principale organo di autogo-verno della comunità era il consiglio, formato da otto “in-dividui”, che rimanevano in carica due anni. Alla scadenzadel loro mandato, “ritenendone due de’ vecchi meglio in-formati”, i sei membri uscenti formavano una rosa di sedici

nominativi, tra i quali il “tribunale” sceglieva i sei nuovcomponenti del consiglio. Altre magistrature erano un sdaco, un massaro, per l’esazione della tassa ordinariaesattore straordinario, per la riscossione della tassa strdinaria, un esattore della digagna, per l’incasso della tadella digagna, un assistente all’estimo, un giudice dell’anona, un giudice della digagna, un cancelliere e un ragioto. La custodia e la cura dell’archivio della comunità era fidata a due archivisti, “con una chiave ciascheduno”. Dacomunità era riconosciuto un onorario anche al bidello,corriere, al guardacampagna, al regolatore dell’orologioprocuratore, al pretore, al notaio attuario, al bargello, al mdico, al predicatore quaresimale e dell’avvento, al maesall’organista e al levamantici (Risposte ai quesiti 1771777).

comune di Pomponesco. 5811784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Pomponesco veniva inserito nel distrto XII di Viadana. Nel 1786 in seguito alla distrettuaziondella provincia di Bozzolo, trasferita nel 1787 a Casalmagiore, la stessa compagine territoriale risultava comprnella delegazione IV del distretto di Viadana (comparmento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791ceva parte del distretto XII di Viadana per effetto del piadi sistemazione dell’amministrazione pubblica della cittàprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Pomponesco. 5821798 aprile - 1798 settembre

Con la ripartizione del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorianno VI), il comune di Pomponesco con Inghella, Panqneta e Villa Strada era inserito nel distretto di Dosolo, cotrassegnato dal numero 7, del dipartimento dell’Alto Pche era ache sede della municipalità distrettuale.

comune di Pomponesco. 5831798 settembre - 1803

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settemb1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Pomponesco cInghella risultava essere compresa nel distretto XX di Vdana del dipartimento dell’Alto Po, che era sede della mnicipalità distrettuale, mentre nel 1801, in conseguendella legge per la divisione della repubblica Cisalpina d13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), Pomponescon Inghella era inserito nel distretto IV di Casalmaggiosempre del dipartimento dell’Alto Po.

comune di Pomponesco. 5841803 - 1810

In seguito alla ridefinizione territoriale del dipartimentdel Mincio e dopo il riparto distrettuale delle preture delmarzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), Pomponesco risultfar parte del distretto V di Viadana. I referenti amministrtivi di Pomponesco cambiavano ancora nel 1805, quanin conseguenza della nuova distrettuazione del dipartimto del Mincio (decreto 8 giugno 1805), era incluso nel catone VII di Viadana del distretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuniclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comudi Pomponesco era attribuita la III classe con 1.900 abita(decreto 8 giugno 1805).

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Ponti sul Mincio

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In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Pom-ponesco era concentrato nel comune denominativo di IIclasse di Dosolo, che risultava incluso nel cantone VII diViadana del distretto I di Mantova.

comune di Pomponesco. 585

1816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),Pomponesco veniva inserito nel distretto XII di Viadanadella provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazionedella medesima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio1853) il comune di Pomponesco con porzione di Banzolorisultava far parte del distretto III di Viadana, con una po-polazione di 2.053 abitanti, avente consiglio comunale,senza ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comunalee provinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comunedi Pomponesco, con una popolazione di 1834 abitanti, eraattribuito al mandamento IV di Viadana del circondario IIIdi Casalmaggiore della provincia di Cremona, sino al 1868,quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), con una popolazione di1.761 abitanti, veniva inserito nel distretto XI di Viadanadel circondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868,n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di Pomponesco. 586

1594 - 1771

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, aggrega-to al mantovano nei primi decenni del sec. XV, assegnato aCarlo Gonzaga fra il 1444 e il 1456 in seguito alla divisionedel marchesato di Mantova, dopo essere rientrato nel domi-nio mantovano, nel 1478 Pomponesco, insieme a San Mar-tino dell’Argine, Gazzuolo, Commessaggio, Rodigo, Sab-bioneta, Rivarolo, Bozzolo, Dosolo, Isola Dovarese, fuattribuito ai fratelli Francesco, cardinale, e Gian FrancescoGonzaga. In seguito, dopo essere stato oggetto di altre ag-gregazioni e spartizioni ereditarie fra i discendenti di questiultimi, Pomponesco veniva elevato al rango di contea nel1594, aggregato al principato di Bozzolo. Di questo in se-guito Pomponesco seguì le sorti: il principato fu retto daiprincipi di Bozzolo sino all’estinzione del casato nel 1703,dai Gonzaga di Mantova dal 1703 al 1708, dai Gonzaga diGuastalla dal 1708 al 1746, per entrare a far parte, dopol’estinzione del ramo guastallese, dei domini asburgici, pri-ma come entità statuale autonoma, e poi nel 1771 aggrega-to al ducato di Mantova (Bergamaschi 1883; Coniglio1967; Pagliari 1993; Pagliari 1994).

bibl. Bergamaschi 1883: D. Bergamaschi, Storia di Gazolo esuo marchesato, Casalmaggiore, 1883, ristampa anasta-tica, Cremona, 1983; Pagliari 1993: I. Pagliari, Onore edecoro nelle terre gonzaghesche dell’oltre Oglio in N.Calani, A. Liva (a cura di), Statuti del principato di Boz-zolo 1610-1633, Mantova, 1993; Pagliari 1994: I. Pa-gliari, Per orgoglio di un principe libero e per convenien-za dell’impero, “Quaderni di Civiltà Mantovana”,supplemento al n. 12, settembre 1994; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Origine e vicende di Viadana e suo di-stretto, Mantova, 1893-1899, ristampa anastatica, Via-dana, 1992.

PONTI SUL MINCIO

comune di Ponti. 587sec. XIV - 1798

Nel 1403 il comune di Ponti risultava compreso nel vicriato di Valeggio sul Mincio, dipendente dal comune di Vrona, insieme a Valeggio, Borghetto, Monzambano, Vilfranca e Castellaro Lagusello, come nel 1466 quandoinserito nel vicariato di Valeggio sul Mincio, insieme a Valeggio, Borghetto, Monzambano (Varanini 1980).

comune di Ponti. 5881798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (lge 11 ventoso anno VI), il comune di Ponti era inserito ndistretto V delle Bocche del Mincio del dipartimento dBenaco ed era compreso nella municipalità del distreNell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 stembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), Ponti venaggregato al distretto VII di Castiglione delle Stiviere ddipartimento del Mincio, sede della municipalità del dstretto. Nel 1801, in conseguenza della dipartimentaziodelle repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), Ponsi ritrovava nel distretto IV di Castiglione delle Stiviere, rdenominato distretto II di Castiglione delle Stiviere, in sguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento deMincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 mazo 1804 (avviso 9 marzo 1804). Nel 1805, in conseguedella nuova distrettuazione del dipartimento del Minc(decreto 8 giugno 1805), Ponti si ritrovava inserito nel catone II di Goito del distretto III di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comne di Ponti veniva attribuita la classe III in base ai suoi 8abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Poera concentrato nel comune denominativo di III classePeschiera, che risultava incluso nel cantone II di Volta distretto III di Castiglione delle Stiviere.

comune di Ponti. 5891816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Ponti veniva inserito nel distretto IV di Volta delprovincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione demedesima provincia del 1853 (risoluzione 28 genna1853) il comune di Ponti, con le frazioni di Gazzolo coCavalli, risultava far parte del distretto VII di Volta, con unpopolazione di 1.072 abitanti, avente convocato genera

In seguito al trattato di Zurigo del 10 novembre 1859,comune di Ponti sul Mincio risultava annesso alla provindi Verona (Gabrieli 1967). Nel 1867 il comune di Poncambiava la sua denominazione in Ponti sul Mincio (Bonglia 1985). Nella circoscrizione territoriale del 1868 delprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322),comune di Ponti sul Mincio, compariva nel distretto IX dVolta del circondario unico di Mantova, con una popolazine di 1.072 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e creto 8 marzo 1868, n 4289).

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Porto Mantovano

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bibl. Varanini 1980: G. M. Varanini, Il distretto veronese nelquattrocento. Vicariati del comune di Verona e vicariatiprivati, Verona, 1980.

PORTO MANTOVANO

commissariato di Porto. 590sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aPorto risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963), mentre agli inizi del sec. XVII a Porto èpresente un governatore (Magini 1967).

comune di Porto. 591sec. XIV - 1784

Aggregato alla città di Mantova nel secolo XIII (Davari1903), negli anni immediatamente seguenti alla erezionedel ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, Porto era sededi un commissario (Mantova 1958-1963), mentre agli inizidel secolo XVII era residenza di un governatore (Magini1967). Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantova-ne (piano 4 febbraio 1772), il territorio di Porto era sogget-to alla giurisdizione del capitano di giustizia e del podestàdi Mantova, mentre nel 1782, dopo il compartimento terri-toriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22gennaio 1782), Porto con Montada, Soave e parte di corteOrsina, feudo imperiale già soggetto al comune, dipendevadalla pretura di Mantova.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 “lo stato totale delle anime” della comuni-tà ammontava a circa 2.000 anime, distinte nelle parrocchiadi Sant’Antonio, Soave e Santa Maddalena (Risposte aiquesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàpossedeva una casa, situatata nella fortezza di Porto, abitatadal birro (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 gli organi principali di autogoverno dellacomunità erano la vicinia generale, i quattro deputati e ilmassaro, che dipendendo per il resto dai “dicasteri della cit-tà”. Il massaro o esattore, eletto dalla vicinia generale, ave-va il compito di “riscuotere le tasse rusticali e pagare le spe-se comunitative” ed era inoltre responsabile della tenuta econservazione delle scritture pubbliche. Altri funzionaristipendiati erano il sottomassaro, il console, il birro (Rispo-ste ai quesiti 1772-1777).

comune di Porto. vicinia generale. 592sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regiagiunta del censimento,nel 1775 la vicinia generale, convocata al principio di ogni an-no, “nella casa ove abitava in fortezza il massaro”, “coll’invitodi possidenti e de’ capifamiglia, abitanti alle campagne”, eleg-geva quattro deputati e il massaro. Sovrintendeva inoltre al re-soconto delle entrate e delle spese dell’anno passato e al “ripar-to” delle imposizioni per il nuovo anno. A questa ultimaoperazione interveniva anche “uno de’ signori possidenti civi-li”, nominato dal regio ducal magistrato camerale di Mantova,scelto fra una terna di nomi fornita dai quattro deputati della co-munità (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Porto. 5931784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Porto con Montada, Soave e parteCorte Orsina, veniva inserito nel distretto I di Mantova. N1786 in seguito alla distrettuazione della provincia di Matova la stessa compagine territoriale risultava comprnella delegazione I del distretto di Mantova (compartimeto territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 facparte del distretto I di Mantova per effetto del piano di stemazione dell’amministrazione pubblica della città e pvincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Porto. 5941798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del dipartimento dMincio del 26 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il cmune di Porto con Montada, Soave e parte di Corte Orsera inserito nel distretto di Mantova, contrassegnato dal mero 4, che era anche sede della municipalità del distreNell’autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 stembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la stescompagine territoriale risultava compresa nel distretto IMantova del dipartimento del Mincio, dove permanesino al 1805, quando, in conseguenza della nuova distuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugn1805), entrava a far parte del cantone I di Mantova delstretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo il comune di Porto, con la dstinzione dei comuni in classi del 1802 (legge 24 lug1802), nel 1805 veniva classificato come comune di classe in base ai suoi 1.892 abitanti (decreto 8 giug1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Poveniva concentrato nel comune denominativo di I classeMantova, incluso sempre nel cantone I di Mantova del stretto I di Mantova.

comune di Porto. 5951816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),compagine territoriale di Porto con Montada, Soave e padi Corte Orsina veniva inserita nel distretto I di Mantovdella provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettaziondella provincia di Mantova del 1853 (risoluzione 28 gennio 1853), il comune di Porto risultava denominato Cittadla di Porto, mentre successivamente al 1859 viene denonato Porto Mantovano.

comune di Cittadella di Porto. 5961853 - 1859

In seguito alla ridistrettuazione della provincia di Mantva del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il comunePorto, denominato Cittadella di Porto, con le frazioni Montada, Soave, parte di Corte Orsina, S. Antonio, S. Mdalena, Bancole e Castelbarco, risultava far parte semdel distretto I di Mantova, con una popolazione di 2.6abitanti, avente convocato generale.

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Quattroville

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comune di Porto Mantovano. 5971859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), la compagine territoriale denominata Porto Manto-vano risultava compresa nel distretto I di Mantova. In que-sta situazione permaneva anche dopo il 1868, quando, conla ricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 feb-braio 1868, n. 4322), con una popolazione di 3.209 abitanti,risultava inserita nel distretto I di Mantova del circondariounico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e de-creto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di Corte Orsina di Soave. 5981709 - 1776

Già possedimento gonzaghesco, ceduto nel 1596 alla fa-miglia Orsini, da cui prese la denominazione, la corte Orsi-na di Soave veniva incamerata dalla camera ducale di Man-tova nel 1708 e l’anno successivo, il 18 giugno 1709,insieme alla corte Orsina di San Martino Gusnago, venivaelevata a feudo imperiale e ceduta al feudatario conte CarloAntonio Giannini. Dopo la sua morte, avvenuta il 7 maggio1775, il feudo venne aggregato al territorio mantovano il 17dicembre 1776. Nel 1719 la popolazione del feudo contavadieci focolari, mentre nel 1775 risultavano residenti 16 fa-miglie per complessivi 72 abitanti, scesi a 65 nel 1776. Ilfeudo era governato da un amministratore, che, rappresen-tante del feudatario, “suggeriva opportune migliorie, tratta-va con gli agenti cesarei, vidimava i passaporti, stipulava icontratti d’affitto in nome del Giannini, sorvegliava la pro-duzione della corte”. Vi era inoltre un pretore, di nominafeudale, che trattava le cause giudiziarie pertinenti al feudo(Vaini 1991; Mondini 1978).

governatore di Porto. 599sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del governatore aPorto risalgono agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

bibl. Mondini 1978: G. Mondini, Storia di un feudo imperialesettecentesco: la Corte Orsina di Soave, Mantova, 1978;Vaini 1991: M. Vaini, Il conte Giovan Battista Gherardod’Arco e le memorie sull’“Intendenza politica provincia-le dall’epoca della sua introduzione in Mantova fino alsuo fine, MDCCXCI” in C. Mozzarelli, G. Venturi (a curadi), L’Europa delle corti alla fine dell’antico regime, Ro-ma, 1991.

QUATTROVILLE

comune di Quattroville. 6001784 - 1797

Già considerato comunello di pertinenza della città diMantova, in base al compartimento territoriale dello statomantovano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5giugno 1784), il comune Quattro Ville cioè Cerese, Pietole,Parenza, Bellaguarda veniva inserito nel distretto I di Man-tova. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della provin-cia di Mantova la stessa compagine territoriale risultavacompresa nella delegazione I del distretto di Mantova(compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel1791 faceva parte del distretto I di Mantova per effetto delpiano di sistemazione dell’amministrazione pubblica dellacittà e provincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Quattroville. 6011798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del dipartimento dMincio del 26 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il cmune di Quattro Ville, cioè Cerese, Pietole, Parenza e Blaguardia, era inserito nel distretto di Mantova, contrasgnato dal numero 4, che era anche sede della municipdel distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisne del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno Vla stessa compagine territoriale risultava compresa nelstretto I di Mantova del dipartimento del Mincio, dove pemaneva sino al 1805, quando, in conseguenza della nudistrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 gigno 1805), entrava a far parte del cantone I di Mantovadistretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo il comune di Quattro Ville, cola distinzione dei comuni in classi del 1802 (legge 24 lug1802), nel 1805 veniva classificato come comune di classe in base ai suoi 2.089 abitanti (decreto 8 giug1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Qutro Ville veniva concentrato nel comune denominativo dclasse di Mantova, incluso sempre nel cantone I di Mantdel distretto I di Mantova.

comune di Quattroville. 6021816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),compagine territoriale di Quattro Ville, cioè Cerese, Piele, Parenza e Bellaguardia, veniva inserita nel distretto Mantova della provincia di Mantova. In seguito alla ridstrettuazione della provincia di Mantova del 1853 (risolzione 28 gennaio 1853), il comune di Quattro Ville risultva far parte sempre del distretto I di Mantova, con upopolazione di 2.498 abitanti, avente convocato genera

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novemb1859), la compagine territoriale di Quattro Ville risultcompresa nel distretto I di Mantova. In questa situaziopermaneva anche dopo il 1868, quando, con la ricostitune della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), il comune di Quattro Ville, che sarà denominato Vgilio nel 1883 (decreto del 15 marzo 1883), risultava insrito nel distretto I di Mantova del circondario unico di Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 ma1868, n 4289), con una popolazione di 2.668 abitanti.

QUINGENTOLE

comune di Quingentole. 6031816 febbraio 12 - 1868 febbraio 9

Già aggregato al comune di Revere (cfr. Magri 1980,cui si afferma che il comune è istituito con circolare del aprile 1816), con la riforma del 1816 (patente 12 febbr1816) il comune di Quingentole con Sabbioncello acquisva l’autonomia organizzativa e veniva incluso nel distreXV di Revere della provincia di Mantova. In seguito alla rdistrettuazione della medesima provincia del 1853 (risozione 28 gennaio 1853) il comune di Quingentole, confrazione di Sabbioncello e con una popolazione di 2.3abitanti, e consiglio comunale, senza ufficio proprio, face

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Quistello

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parte del distretto VIII di Revere, ridenominato distretto IIdi Revere nel 1859 (trattato di Zurigo del 10 novembre1859). In questa situazione il comune di Quingentole rima-neva anche nel 1868, quando, con la ricostituzione dellaprovincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), ri-sultava inserito nel distretto II di Revere del circondariounico di Mantova, con una popolazione di 2.285 abitanti(decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868,n 4289).

bibl. Magri 1980: D. Magri, Memorie e documenti di Revere,paese padano, Ostiglia, 1980.

QUISTELLO

capitano del divieto. 604sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Quistelloinsieme a Quingentole, Schivenoglia, Rotta, Mulo, con “laguardia di mulini de la chiavega di Seravalle in suso”, co-stituisse la giurisdizione di un capitano del divieto (Manto-va 1958-1963).

commissariato di Quistello. 605sec. XVI - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aQuistello risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII (Ma-gini 1967), e successivamente nella “specificazione dell’at-tuale sistema de’ t r ibunal i di Mantova” de1737(Specificazione 1737).

comune di Quistello. 606sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Ar-co 1871-1874) “Quistellum” è citato fra le ville dipendentidal quartiere vecchio di Mantova. Riguardo alla giurisdi-zione amministrativa a cui era soggetta, negli anni settanta- ottanta del trecento, Quistello era sede di vicariato (Vaini1994), mentre negli anni immediatamente seguenti alla ere-zione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, era sededi commissariato (Mantova 1958-1963), come agli inizi delsecolo XVII (Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tri-bunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15marzo 1750), Quistello era sede di pretura. Nel 1772, in se-guito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio1772), Quistello era soggetto alla giurisdizione della pretu-ra di Revere, come nel 1782, dopo il compartimento terri-toriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22gennaio 1782), quando veniva specificato il suo ambito ter-ritoriale formato da Quistello con Novolato, San Giovannidel Dosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia eGabbiana.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 il territorio della comunità di Quistello eracomposta da cinque colonnelli, Quistello, Nuvolato, Gai-della, San Giacomo delle Segnate, San Gioanni del Dosso(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 lo “stato to-tale delle anime” della comunità di Quistello contava 538

anime “collettabili … nelle tasse rusticali” e 3.207 “nocollettabili” ( Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 la comunità possedeva vari beni immobtra cui l’osteria e le case abitate dal vice gerente del luoo già occupate dal pretore locale, dal bargello. Godeva intre del “gius d’esigere il dazio del bollino in tutta la giursdizione” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Riguardo l’organizzazione amministrativa del comuneQuistello, nel 1233 Nuvolato aveva due consoli, due capari, un massaro e due treguani, mentre Gabbiana avdue consoli, un camparo, un massaro e un treguano (V1986).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 gli organi di autogoverno della comunerano la vicinia generale, un consiglio generale compoda dieci reggenti o deputati, un massaro o esattore dellese rusticali, che doveva esigere anche la “tassa delle cobuzioni”, il cancelliere, che tra l’altro era tenuto alla redzione del “libro delle ordinazioni comunali”, allacompilazione dei “calmieri riguardanti l’annona” e allcura dell’archivio comunale. Vi erano inoltre un esattoper le digagne, che veniva eletto in “pubblica convocazne, che si tiene in Mantova avanti il signor conservatodella digagna medesima, coll’intervento di tutti li signointeressati, rendendo ivi ancora annualmente i conti di amministrazione, quali in seguito vengono umiliati al regducale magistrato per conseguirne la superiore approvane”. La comunità riconosceva un onorario anche al pretoal provveditore di piazza, al ragionato, al corriere, ai cosoli, al depositario delle digagne, al tenente conservatoredugalieri, al medico condotto, al maestro (Risposte ai qsiti 1772-1777).

comune di Quistello. consiglio generale. 607sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1775 il consiglio generale o reggenza della comunità formato da dieci reggenti o deputati, “cioè due per cadaunocinque colonnelli che compongono il corpo di questa comutà”. Annualmente la vicinia generale della comunità nomina“cinque deputati scadenti e la successiva elezione d’altri cinnuovi di conosciuta probità e capacità”. I reggenti o deputati printendevano “agli affari comunitativi e specialmente all’anona” e controllavano la “legalità dei pubblici reparti” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Quistello. vicinia generale. 608sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1775 la vicinia generale della comunità veniva convoca“previi gli avvisi che col mezzo de’ consoli vengono affissi luoghi pubblici” dei colonnelli che costituiscono la comunitàall’inizio di ogni anno ed era formata dalla reggenza, dagli “iteressati conferenti in rustico” e da un “deputato civile”. La vcinia eleggeva o confermava i reggenti o deputati e il massche in tale occasione era tenuto alla “resa de’ conti per l’amnistrazione delle tasse rusticali dell’anno scaduto”. La vicininfine ripartiva la tasse fra i contribuenti (Risposte ai ques1772-1777).

comune di Quistello. 6091784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Quistello con Nuvolato, San Giovandel Dosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa LucGabbiana veniva inserito nel distretto XV di Revere. N1786 in seguito alla distrettuazione della provincia di Ma

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comune di Quistello. 6101798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 aprile 1798 (leg-ge 7 fiorile anno VI), il “comune di Quistello colle sue vil-le” era capoluogo del distretto, contrassegnato con il nume-ro 5, del dipartimento del Panaro e sede della municipalitàdel distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisio-ne del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII),Quistello con Nuvolato, San Giovanni del Dosso, Segnate,Segnatine, Gaidella, Santa Lucia e Gabbiana, era aggregatoal distretto XII di Revere del dipartimento del Mincio, dovepermaneva sino al 1805 (decreto 8 giugno 1805), quandoveniva compreso nel cantone I di Revere del distretto II diRevere del dipartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo con la distinzione dei comuniin classi (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comune di Qui-stello veniva attribuita la classe II in base ai suoi 7.308 abi-tanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Quistello. 6111816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Quistello con Nuvolato, San Giovanni del Dosso,Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia e Gabbiana, erainserito nel distretto XV di Revere della provincia di Man-tova.

In seguito alla ridistrettuazione della medesima provinciadel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Qui-stello, con le frazioni Nuvolato, San Giovanni del Dosso,Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia e Gabbiana, ri-sultava far parte del distretto VIII di Revere, con una popo-lazione di 9.351 abitanti, avente consiglio comunale conufficio proprio.

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), Il comune di Quistello risultava far parte del distret-to II di Revere della provincia di Mantova. Questa situazio-ne veniva confermata nel 1868, quando, con la ricostituzio-ne della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n.4322), Quistello risultava inserito nel distretto II di Reveredel circondario unico di Mantova, con una popolazione di9.155 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8marzo 1868, n 4289).

giudice delle digagne di Revere e Quistello. 612sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Quistello eRevere formassero la giurisdizione di un giudice delle di-gagne (Mantova 1958-1963).

pretura di Quistello. 6131750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Quistello aveva competenza suQuistello e San Benedetto. In seguito al piano delle preturemantovane (piano 4 febbraio 1772), Quistello veniva ag-gregato alla pretura di Revere.

vicariato di Quistello. 614sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Quistello risalgono agli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 1994).seguito negli anni immediatamente seguenti alla ereziodel ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, il vicario viesostituito da un commissario (Mantova 1958-1963).

REDONDESCO

commissariato di Redondesco. 615sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariRedondesco risalgono agli anni immediatamente segualla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XV(Magini 1967).

comune di Redondesco. 616sec. XIV - 1784

Già parte del distretto bresciano, come testimonia l’esmo visconteo del 1385, che lo poneva nella “quadraAsula” (Valentini 1898), Redondesco entrava a far padefinitivamente del dominio mantovano nel 1404, quanla comunità si offrì a Francesco Gonzaga (Ragazzi 196Tra il 1444 e il 1466 Redondesco figurava fra i territori asegnati ad Alessandro Gonzaga in seguito alla divisiodello stato gonzaghesco (Mantova 1958-1963), regolnel civile e nel criminale secondo gli statuti alessandriemanati a metà del XV secolo e in vigore fino alle riformteresiane (Marocchi 1984). Negli anni immediatamente guenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta 1530, Redondesco era sede di commissariato (Mant1958-1963), come agli inizi del secolo XVII (Magin1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cità e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Redondeera sede di pretura, mentre nel 1772, in seguito al piano le preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), dipenddalla pretura di Castel Goffredo. Nel 1782, dopo il comptimento territoriale delle preture dello stato di Mantov(nuovo piano 22 gennaio 1782), Redondesco con PiopSan salvatore, Tartarello, Bologne, San Fermo, Coello enilli dipendevano dalla pretura di Canneto.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 il territorio della comunità di Redondesera formata dai colonnelli di Piopino, Tartarello, GerolSan Pietro, Bologne, San Fermo, Covello e Fenilli. Soggto al territorio della comunità erano anche i terreni del clonnello di Cappello, che, dipendente dalla giurisdizioneCanneto, era tenuto a versare “tutti i carichi” al comuneRedondesco (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 lo “stato tale delle anime” della comunità era di 1.860 abitanti, di c322 “collettabili” e 1.538 “non collettabili” (Risposte aquesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 la comunità possedeva diversi beni immbili, tra cui tre mulini, la “pristineria”, ’osteria, il “torchioper schizzare l’olio da ardere”, la macelleria, la scuola,alcune case, abitate dai salariati del comune. Aveva inodue fondi site in territorio asolano, e una “pezza di terra b

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schiva”. Godeva delle rendite di alcuni livelli e capitali at-tivi (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, risulta che nel 1775 i pricipali organi di autogover-no della comunità erano la vicinia, il consiglio o reggenza,costituita dai reggenti, i ragionati, che avevano il compito“dei riparti de’ carichi”. Vi erano inoltre il massaro, il de-positario delle contribuzioni, obbligato all’esazione delleimposte regie, e il cancelliere, che era tenuto fra l’altro alcontrollo delle operazioni di voto nella vicinia e alla cura econservazione dell’archivio comunitativo e di quello dei“notai del luogo defunti”. Alle dipendenze della comunità,ai quali veniva versato un onorario, vi erano anche il preto-re, il bargello, il tenente di campagna, il procuratore, il di-spensatore dei bollettoni, il deputato alla comanda dei carri,il corriere, i deputati alla acque, il dugaliere del mulino diPiazza, il dugaliere del mulino Formentino, il dugaliere delmulino Rasiga, il fante, il terreggiano, il maestro, il cappel-lano, il medico, il chirurgo, l’organista, il campanaro, il“sotterattore” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Redondesco. vicinia. 617sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,risulta che nel 1775 la vicinia della comunità si riuniva annual-mente alla fine di dicembre alla presenza del vice gerente, inluogo del podestà, “abbolito nell’ultimo sistema” ed era forma-ta dai “capi di famiglia terrieri ed aggregati, esclusi li forestie-ri”. Nella vicinia si eleggevano i dodici reggenti nel seguentemodo: i dodici reggenti in scadenza si ritirano in consiglio e no-minano sei membri appartenenti al “corpo della vicinia, di quel-li però sempre che sono stati reggenti altre volte”. Nel frattem-po i membri della vicinia eleggono a maggioranza altri seisoggetti, per un totale di dodici persone. Fra questi vengonosorteggiati tre nominativi, chiamati elettori. Questi, dopo “ilgiuramento consueto per una buona elezione in persone abili emigliori”, a loro volta nominano la nuova reggenza di dodici in-dividui per l’anno entrante. Gli elettori “ponno o restare reg-genti, non avendo il servigio continuato di tre anni, o ritirarsidal carico”. Resa nota la composizione della nuova reggenza“al cospetto dell’intera vicinia, la quale non trovando nell’ele-zione e nomina fatta ostacolo resta licenziata o pure continua arestare fino a che la nuova reggenza si è assignata per via di sor-te il rispettivo mese di guardia per l’amministrazione comunalee per tutto ciò può accadere nel rispettivo mese”. “Detta reggen-za o consiglio” eleggeva o confermava due ragionati, uno deiquali poteva essere ache uno dei reggenti. “Al tempo della vici-nia generale appellata de’ conti d’ogni anno” venivano fissate epubblicate le “tasse o brighe”. Durante la stessa vicinia eranoesaminati i “conti dell’entrata ed uscita”, precedentementeesposti “per otto giorni alla pubblica disamina”, e venivano no-minati il massaro, “destinato all’esigenza dell’entrate e tassecomunitative e pagamenti rispettivi”, e il depositario delle con-tribuzioni, per la riscossione del “carico regio” (Risposte aiquesiti 1772-1777).

comune di Redondesco. 6181784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Redondesco con Piopino, San Salvato-re, Tartarello, Bologne, San Fermo, Coelle, Fenilli e Maria-na, veniva inserito nel distretto VII di Canneto. Nel 1786 inseguito alla distrettuazione della provincia di Bozzolo, tra-sferita in seguito a Casalmaggiore, la stessa compagine ter-ritoriale risultava compresa nella delegazione X del distret-to di Canneto (compartimento territoriale 26 settembre1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto VII diCanneto per effetto del piano di sistemazione dell’ammini-

strazione pubblica della città e provincia di Mantova (pia24 gennaio 1791).

comune di Redondesco. 6191798 - 1803

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Redondesco cPiopino, Tartarello, Bologne, San Salvadore, San FermCoelle e Fenili risultava inserito nel distretto di Gazoldcontrassegnato dal numero 9, del dipartimento del Mincsede anche della municipalità del distretto. Nell’autundello stesso anno, con la divisione del 26 settembre 1(legge 5 vendemmiale anno VII), la stessa compagine tetoriale era compresa nel distretto X di Marcaria del dipamento del Mincio, sede della municipalità del distretto.referente amministrativo cambiava ancora nel 1801, qudo, dopo la dipartimentazione della repubblica Cisalpidel 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comundi Redondesco entrava a far parte del distretto I di Mantdel dipartimento del Mincio.

comune di Redondesco. 6201804 - 1810

Nel 1803, in seguito alla ridefinizione del dipartimendel Mincio e dopo il riparto distrettuale delle preture delmarzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il comune di Redonsco, disaggregato San Salvadore, unito ad Acquanegratrava a far parte del distretto III di Asola. Nel 1805 (decre8 giugno 1805), cambiava ancora referente amministratessendo incluso nel cantone IV di Canneto del distrettodi Castiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo con la distinzione dei comuin classi (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comune di Rdondesco veniva attribuita la classe III in base ai suoi 1.5abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Redondesco. 6211810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomnativo di III classe di Redondesco concentrava il comuneMariana, che risultava incluso nel cantone IV di Cannedel distretto III di Castiglione delle Stiviere.

comune di Redondesco. 6221816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Redondesco con Piopino, Tartarello, Bologne, SFermo, Coelle e Fenili veniva inserito nel distretto VII dCanneto della provincia di Mantova. In seguito alla ridstrettuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzne 28 gennaio 1853), il comune di Redondesco con le zioni di Piopino, Tartarello, Bologne, San Fermo, CoelFenili, San Pietro Cassatelle, Belacqua, Canova, GiacPagadetto, Capello, Rosica Curate, Barchette, San Cano, Caccialupi e Beghetto, risultava far parte del distreVI di Canneto sull’Oglio, con una popolazione di 1.79abitanti, avente consiglio comunale senza ufficio proprCon il nuovo ordinamento comunale e provinciale del 18(legge 23 ottobre 1859), il comune di Redondesco, con popolazione di 1947 abitanti, era attribuito al mandameV di Canneto del circondario V di Castiglione della provincia di Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostituzio

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della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n.4322), veniva inserito nel distretto VII di Canneto del cir-condario unico di Mantova, con una popolazione di 1.838abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo1868, n 4289).

podestà di Redondesco. 623

sec. XVII - 1750

Il podestà di Redondesco era attivo dai primi anni del sei-cento, come appare da una supplica a sua altezza degli “ho-mini di Redoldesco”, datata 15 maggio 1603, in cui si rife-riva della recente erezione della “podesteria” diRedondesco.

A reggere la pretura o podestaria di Redondesco venivadeputato un pretore o podestà, cariche rivestite da un mede-simo funzionario che si qualificava in un modo o nell’altroa seconda che svolgesse funzioni di carattere prevalente-mente giudiziarie piuttosto che amministrative.

Nominato dal duca, in epoca gonzaghesca, e dal governocentrale, in epoca austriaca, prendeva possesso della pretu-ra dopo l’assegnazione formale da parte dei consoli e depu-tati reggenti della comunità di Redondesco, i quali gli con-ferivano la giurisdizione e lo riconoscevano come podestà.Nei “capitoli da essere osservati dalli signori podestà pre-senti e futuri di Redondesco”, databili alla metà del seicen-to, il podestà giurava tra l’altro di far osservare i privilegi,statuti, consuetudini e ordini della comunità, di ammini-strare buona e retta giustizia, di non percepire altro stipen-dio oltre a quello conenuto con la comunità stessa, di nonassentarsi per più di otto giorni per volta dall’ufficio senzala licenza dei signori consiglieri della comunità. Il pretoree/o podestà di Redondesco esercitava la propria giurisdi-zione sul territorio della comunità di Redondesco e dei suoicolonnelli.

Il pretore e/o podestà di Redondesco, quale titolare diuna pretura di “misto e mero imperio”, aveva competenzee prerogative sia in campo civile che criminale. Egli svol-geva anche una funzione di controllo sull’attività ammini-strativa della comunità, come presiedere alle “vicinie” e aiconsigli dei reggenti della comunità.

Alla scadenza del mandato, di solito triennale, il pretoreera sottoposto al “sindacato”, attivato dal podestà suben-trante nella carica, che emetteva una grida per invitare a de-nunciare entro otto giorni al senato ducale, prima, e al su-premo consiglio di giustizia di Mantova poi, eventualiirregolarità e sopprusi commessi dsal podestà uscente nellaconduzione dell’ufficio.

Nell’ufficio della pretura svolgevano la propria attività ilnotaio attuario e cancelliere, che redigeva, registrava e con-servava la documentazione prodotta e presentata al’ufficio.In caso di necessità poteva assumere anche le funzioni delpodestaà e/o pretore. Veniva eletto dalla comunità di Re-dondesco, in base ai privilegi di cui godeva. Nello “squar-cio dell’anno 1740 fino a tutto il 1741” si afferma che l’ele-zione e nomina del notaio attuario e cancelliere dellapretura era effettuata dal comitato degli attuari e cancellieridella pretura di Redondesco.

Altri funzionari svolgevano la propria attività nell’ufficiodella pretura come il notaio coadiutore dell’attuario, altriscriptores che affiancavano o sostituivano il notaio attuarionelle proprie funzioni (Inventario 1989).

pretura di Redondesco. 6241750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturamero e misto imperio di Redondesco aveva competenzRedondesco, Mariana, Marcaria. In seguito al piano depreture mantovane (piano 4 febbraio 1772), Redondeveniva aggregato alla pretura di Castel Goffredo.

bibl. Inventario 1989: L. Baraldi, I. Bettoni, G. Cobelli, F.Maestrini, Archivio del comune di Redondesco (14041839). Inventario sommario, Mantova, 1989, redazionedattiloscritta presso l’Archivio di stato di Mantova; Ma-rocchi 1984: M. Marocchi, Storia di Solferino, Solferi-no, 1984, prima ristampa 1993; Ragazzi 1960: M. Ra-gazzi, Redondesco, Mantova, 1960; Valentini 1898: A.Valentini, Gli statuti di Brescia dei secoli XII al XV illu-strati e documenti inediti, Venezia, Visentini, 1898.

REVERE

cantone I di Revere. 6251805 - 1816

Inserito nel distretto II di Revere del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone I di Revere era costituito dai sguenti comuni: Revere con Ronchi, Mulo, Pieve, Quingetole, Sabbioncello e Schivenoglia; Quistello con NuvolaSan Giovanni del Dosso, Segnate, Segnatine, GaideSanta Lucia e Gabbiana; per una popolazione complesdi 14.835 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone I di Rvere del distretto II di Revere del dipartimento del Mincrisultava costituito dai comuni denominativi di RevereQuistello, mantenendo la stessa popolazione complesdi 14.835 abitanti.

capitano del divieto. 626sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Revere cstituisse la giurisdizione di un capitano del divieto (Mantva 1958-1963).

commissariato di Revere. 627sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del commissariRevere risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963), mentre agli inizi del sec. XVII a Reverepresente un podestà (Magini 1967).

comune di Revere. 628sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Aco 1871-1874) “Reverem” è citato fra le ville dipendendal quartiere vecchio di Mantova. Riguardo alla giurisdzione amministrativa a cui era soggetta, negli anni setta- ottanta del trecento, Revere era sede di vicariato (Va1994), mentre negli anni immediatamente seguenti alla e

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zione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, era sededi commissariato (Mantova 1958-1963), mentre agli inizidel secolo XVII diveniva sede di podesteria (Magini 1967).Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e du-cato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Revere era sede dipretura, come nel 1772, in seguito al piano delle preturemantovane (piano 4 febbraio 1772), e come nel 1782, dopoil compartimento territoriale delle preture dello stato diMantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), quando venivaspecificato il suo ambito territoriale formato da Revere conRonchi, Pieve, Mulo e Schinevoglia.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 il territorio della comunità di Revere eracomposta da dieci colonnelli, cioè Ronchi, Bonizzo, Bor-gogranco, Boschi o Magnacavallo, Poggio, Mulo, Schine-voglia, Pieve, Quingentole, Sabioncello.

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “sato to-tale delle anime” della comunirà di Revere contava 220 ani-me “collettabili” e 2.455 “non collettabili” (Risposte aiquesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 la comunità non aveva beni o entrate pro-prie, se non il possesso della “casa pretoriale” e il “reditodel suono della campana per li morti” (Risposte ai quesiti1772-1777).

Riguardo alle istituzioni amministrative del comune diRevere, nel 1233 l’organizzazione delle comunità dellamensa vescovile dell’isola di Revere era così articolata:Governolo aveva due consoli con quattro consiglieri, uncamparo, un massaro, un ministeriale e quattro treguani;Nuvolato aveva due consoli, due campari, un massaro e duetreguani; Borgonuovo due consoli, tre campari, due massa-ri, due treguani e un ministeriale; Gabbiana aveva due con-soli, un camparo, un massaro e un treguano; Rotta aveva unconsole, un camparo e un treguano; Mulo aveva un console;Borgofranco aveva due consoli, due campari, un massaro edue treguani; Ronchi aveva un console, un camparo, unmassaro e un ministeriale; Revere aveva due consoli, trecampari, un massaro; Perarolo aveva un console, un cam-paro e un massaro; Quingentole aveva due consoli, duecampari, un massaro e un ministeriale; Reverone aveva dueconsoli e un camparo (Vaini 1986).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, risulta che nel 1774 il principale organo di autogo-verno della comunità era il consiglio generale o vicinia, che“si forma in Revere coll’intervento de’ coloneli dieci agre-gatti appunto per la legalità de publici riparti dei propri ca-richi” e per l’elezione a voti segreti dei reggenti. “In passa-to” vi erano quattro reggenti, “tre del paese e uno di fuoriperchè più pratico della campagna”, ai quali “in oggi” neerano stati aggiunti altri due. Vi erano inoltre un ragionato,con le funzioni anche di cancelliere, un massaro “detto ge-nerale perchè riscuotte il contributo delli altri dieci colonel-li agregati”, un massaro “particolare”, un custode. Questifunzionari, insieme ai reggenti, formavano “la rapresentan-za della comunità di Revere, ripartendo tra essi le rispettiveincombenze communali”. Il cancelliere e il massaro protempore avevano presso di sè “le scritture attinenti alla co-munità”. Vi erano infine un “provveditore per li affari anno-nari” e un “depositario alle contribuzioni, che viene propo-sto in publica vicinia generale”. La comunità riconoscevaun onorario anche al procuratore, al pretore, al corriere, alcapitano di ponte Molino, all’“orologista”, al “torigiano”(Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Bonizzo. 629sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 il colonnello di Bonizzo faceva “comune da sè senaggregazione d’altro comune, salvo la quota corrispondentcassa generale di Revere”.

Lo “stato generale delle anime” contava 80-90 anime “colltabili ” per il testatico.

La comunità era retta da due reggenti e da un console “l’amministrazione della medesima”. I reggenti erano eletti anualmente da un “corpo delli interessati”, che, convocato nualmente “circa in gennaio, febbraio ed anche in marzomediante il previo avviso datogli dal console”, provvedeva a“scomparto dell’imposta generale fissata in Revere, coll’intvento di tutti li reggenti” e delle altre eventuali tasse. I reggea loro volta nominavano il console e tenevano il “registro”, navendo la comunità l’archivio (Risposte ai quesiti 1772-177

comune di Revere. colonnello di Borgofranco. 630sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 la comunità di Borgofranco era aggregata al comdi Revere.

Lo “stato totale delle anime” della comunità di Borgofranccontava 1.200 unità circa.

La comunità possedeva una casa, da cui ricavava un affitL’organo principale di autogoverno della comunità era il co

siglio generale, che si convocava generalmente una sola vall’anno per “rendere li uficiali li suoi conti e permutare li medesimi ufficiali, in caso che non facesero il suo dovere”, nomnando due reggenti ed un esattore, che aveva la facoltà “digere e pagare qualonque spesa che posano acadere in comune e rispondere alli superiori ordeni delli illustrissimo mgistrato camerale di Mantova del uficio di Revere”. L’esattoaveva l’onere di cutodire le “scriture publiche”, ossia “li librdella esacione delle tase rusticali e ricevute de pagamenti”comunità riconosceva un onorario anche al console, al camnaro della parrocchiale e al predicatore quaresimale (Rispoai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Boschi. 631sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennel 1774 il colonnello di Boschi o Magnacavallo faceva “comne da sè”.

Lo “stato generale delle anime” contava 152 anime “colletbili”.

La comunità era retta da due reggenti e da un massaro sposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Mulo. 632sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennegli anni settanta del ’700 il comune di Mulo era un “semplicolonnello del commune generale di Revere”.

Lo “stato totale delle anime” della comunità di Mulo contav688 unità, “almeno relativamente a registri del paroco locale

La comunità possedeva una “casa con una biolca circa direno feudale e censuale alla corte grande del Poggio”, da cucavava un affitto.

L’organo principale di autogoverno della comunità era la “vcinia particolare”, che si convocava almeno una volta all’an“primieramente di rendersi conto al publico dell’annuale amministrazione fattasi dalli particolari reggenti degl’effetti dellcomunità ed in secondo luogo di passare all’elezione da nuufficiali o alla conferma degl’attuali, secondo viene meglio gidicato dal publico”. In seguito “alla diurna amministrazione ealla legalità de’ publici reparti” erano demandati i due reggee il console, il quale aveva tra l’altro il compito della riscossine delle imposte e della “conservazione delle pubbliche scrire” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

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comune di Revere. colonnello di Pieve. 633sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1774 il comune di Pieve era aggregato alla comuntà di Re-vere”.

Lo “stato totale delle anime” della comunità di Pieve contava900 unità, di cui 150 “collettabili”.

La comunità godeva della rensita di alcuni capitali attivi.La comunità era retta da una “vicinia particolare”, “con intel-

ligenza del signor pretore locale”, che si teneva generalmente alprincipio di ogni anno. In essa si facevano i “conti del comune”e si eleggevano “a pluralità di voti li reggenti, che sono gli uniciche debbono invigilare alla diurna amministrazione delli affaricomunali”. Il “reggente anziano” aveva il compito di conserva-re le “scritture” della comunità. La comunità riconosceva unonorario anche al podestà, al “comandatore” e al console (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Poggio. 634sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,negli anni settanta del ’700 il comune di Poggio era aggregatocomune di Revere.

Lo “stato totale delle anime” della comunità di Poggio con-tava 3285 anime, di cui 246 “collettabili”.

La comunità era retta dalla vicinia, che eleggeva due reggen-ti, che a loro volta nominavano un “console esattore delle im-poste rusticali”. A questi funzionari era demandata l’ammini-strazione del comune. I reggenti dovevano inoltre redarre edavere cura del “libro comunitativo e delle scritture atinenti almedesimo” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Quingentole. 635sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,negli anni settanta del ’700 il colonnello di Quingentole era di-pendente dalla comunità di Revere.

Lo “stato totale delle anime” della comunità contava circa1600 unità.

L’organo principale di autogoverno della comunità era la vi-cinia o “convocazione del paese” e si teneva “poco più, pocomeno in febbraro” per la revisione dei conti comunitativi e laconferma o elezione annuale dei nuovi reggenti o deputati. Lavicinia si riuniva una seconda volta dopo aver ricevuto “il bole-tone della nova annua imposta della comunità generale di Re-vere” per fare il “novo scomparto sopra il totale delli scudicomponenti l’estimo del comune”. In seguito l’amministrazio-ne era demandata ai due reggenti o deputati, ai quali erano “af-fidate le occorrenze della comunità stessa per il quieto vivere,per gli affari d’annona, per il riatamento delle strade e per la tas-sazione nel riparto delle spese comunali, tanto quelle del regioerario come quelle necessarie alla comunità stessa”. Vi era infi-ne il console, che aveva tra l’altro la funzione di esattore (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Ronchi. 636sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,negli anni settanta del settecento il colonnello di Ronchi faceva“comune da sè, senza aggregazione d’altro comune, salvo lecuote corrispondenti in cassa generale di Revere”.

La comunità era retta da un reggente e da un console “perl’amministrazione della medesima e detti uffiziali vengonoeletti o confermati d’anno in anno dal corpo delli interessati”. Ilreggente teneva il registro comunitativo (?), non avendo la co-munità l’archivio (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Sabbioncello. 637sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,negli anni settanta del settecento il colonnello di Sabbioncelloera dipendente dalla comunità di Revere.

Lo “stato totale delle anime” della comunità di Sabbioncellocontava 290 unità.

L’organo principale di autogoverno della comunità era la vcinia o “convocazione del paese” e si teneva “poco più, pomeno in febbraro” per la revisione dei conti comunitativi e conferma o elezione annuale dei nuovi reggenti o deputati.vicinia si riuniva una seconda volta dopo aver ricevuto “il boltone della nova annua imposta della comunità generale di vere” per fare il “novo scomparto sopra il totale delli scucomponenti l’estimo del comune”. In seguito l’amministrazione era demandata ai due reggenti o deputati, ai quali eranofidate le occorrenze della comunità stessa per il quieto viveper gli affari d’annona, per il riatamento delle strade e per la tsazione nel riparto delle spese comunali, tanto quelle del reerario come quelle necessarie alla comunità stessa”. Vi era ne il console, che aveva tra l’altro la funzione di esattore (sposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Revere. colonnello di Schinevoglia. 638sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennegli anni settanta del settecento il colonnello di Schinevogfaceva “comune da sè, sollo dipende a pagare in cassa allamunità generale di Revere di quel tanto si vien attassato pedaun anno”.

Lo “stato generale delle anime” della comunità contava cir1000 unità, di cui 140 “collettabili” e 860 “non collettabili”.

La comunità era retta da due reggenti e da un console aveano la “caricha d’invigilare la ministrazione della medema, de publici reparti de cariche e agravi di detto communQuesti erano eletti in occasione dell’“unione di tutti li interesati”, che venivano convocati “per mezzo del console … in cadi un posidente che sia comodo alla piazza”, per la resa dei cti. Il console aveva il dovere di “esigere e pagare, sempre pcon ordine de regenti”, mentre “li difetivi” erano riscossi dbarigello, secondo “la lista sotto schrita da regenti e dal prere”. che, convocato annualmente “circa in gennaio, febbraioanche in marzo … mediante il previo avviso datogli dal consle”, provvedeva allo “scomparto dell’imposta generale fissain Revere, coll’intervento di tutti li reggenti” e delle altre eventuali tasse. I reggenti tenevano anche “il libro mastro, unitto cli recapiti di ragione della parochiale”, non avendo la comunl’archivio. La comunità pagava un onorario anche al campan“per tener incustodia l’orologio” (Risposte ai quesiti 17721777).

comune di Revere. 6391784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Revere con Ronchi, Pieve, Mulo, Qugentole, Sabbioncello, Schinevoglia veniva inserito nel stretto XV di Revere. Nel 1786 in seguito alla distrettuazne della provincia di Mantova, la stessa compagiterritoriale risultava compresa nella delegazione XI del stretto di Revere (compartimento territoriale 26 settemb1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto XV di Rvere per effetto del piano di sistemazione dell’amministzione pubblica della città e provincia di Mantova (piano gennaio 1791).

comune di Revere. 6401798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 aprile 1798 (lege 7 fiorile anno VI), il “comune di Revere colle sue villeera capoluogo del distretto del dipartimento del Panacontrassegnato dal numero 4, e sede della municipalitàdistretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisiodel 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VRevere con Pieve, Mulo, Ronchi, Quingentole, Sabbionclo e Schinevoglia, era sede del distretto XII del dipartimeto del Mincio. Nel 1805 (decreto 8 giugno 1805), il comu

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di Revere diveniva sede del cantone I di Revere, oltre chedel distretto II di Revere del dipartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comune di Re-vere veniva attribuita la classe II in base ai suoi 7.527 abi-tanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Revere. 6411816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Revere con Ronchi era sede del distretto XV dellaprovincia di Mantova.

In seguito alla ridistrettuazione della medesima provinciadel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Reve-re, con la frazione di Ronchi risultava far parte del distrettoVIII di Revere, con una popolazione di 3.352 abitanti,avente consiglio comunale, senza ufficio proprio.

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), il comune di Revere era ancora sede del distretto IIdella provincia di Mantova. Questa situazione veniva con-fermata nel 1868, quando, con la ricostituzione della pro-vincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Revererisultava inserita nel distretto II del circondario unico diMantova, con una popolazione di 3.436 abitanti (decreto 9febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto XV di Revere. 6421784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784), ildistretto XV di Revere era formato da Revere con Ronchi,Pieve, Mulo, Quingentole, Sabbioncello, Schinevoglia;Quistello con Nuvolato, San Giovanni del Dosso, Segnate,Segnatine, Gaidella, Santa Lucia, Gabbiana.

distretto di Revere, delegazione XI. 6431786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia diMantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786), ildistretto di Revere, delegazione XI della provincia di Man-tova, era formato da Quistello con Nuvolato, San Giovannidel Dosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia eGabbiana; Revere con Ronchi, Pieve, Mulo, Quingentole,Sabbioncello, Schivenoglia.

distretto XV di Revere. 6441791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto XV di Reve-re della provincia di Mantova era formato da Revere conRonchi, Pieve, Mulo, Quingentole, Sabbioncello, Schine-voglia; Quistello con Nuvolato, San Giovanni del Dosso,Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia e Gabbiana.

distretto XII di Revere. 6451798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto XII di Revere era costituito dalle comunitàdi Revere con Pieve, Mulo, Ronchi, Quingentole, Sabbion-cello e Schivenoglia; Quistello con Nuvolato, San Giovan-

ni del Dosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa LucGabbiana.

distretto II di Revere. 6461801 - 1803

Per effetto della legge per la divisione della repubbliCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),distretto II di Revere del VII dipartimento del Mincio ercomposto da: Revere con Pieve, Mulo, Ronchi, Quingenle Sabbioncello, Schivenoglia;

San Benedetto con Portiolo, Zottole, Zovo, Gorgo, Badelle, San Siro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole e BreBorgoforte al di là del Po con Saviola, Ricorlando, GonCantone, Sacca, Montecchiana e Torricella; Sustinente Sacchetta; Gonzaga con Ronchi, Polesine, Fornace, Pgnaga, Dosso, Zovo, Sacca, Bondeno, Moglia, Coazze,sare e Bondanello; Quistello con Nuvolato, San Giovandel Dosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa LucGabbiana; Villimpenta con Pradello; Sermide con MoglCarbonara, Carbonarola, Felonica e Quadrelle; Poggio Magnacavallo, Borgofranco e Bonizzo; Ostiglia Corregili, Arnarolo, Ponte Mulino, Isola Nonio, Isola Magnagute Polesine; Serravalle con Libiola; Borghesana e Macccari; Correggio; Roncanuova; Gazzo con Pradella, San Ptro in Valle;

Mellara con Pilla Ferrarese e Bastione San Michele; Bgatino; Sanguineto con Concamarise, Aspri, CasaleonSustinenza; Legnago al di qua dell’Adige e le ville comprse nel raggio di “tre mille tese” fissato col trattato di Campoformio.

distretto VII di Revere. 6471804 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del tertorio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 18(Mantova 1958-1963) e dopo il riparto distrettuale depreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il distreVII di Revere risultava formato dai seguenti comuni: Revre con Ronchi, Pieve, Mulo, Quingentole, SabbioncelSchivenoglia; Quistello con Nuvolato, San Giovanni dDosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia, Gabna; Poggio con Magnacavallo, Borgofranco, Bonizzo; Smide con Moglia, Carbonara, Carbonarola, Felonica, Qtrelle.

distretto II di Revere. 6481805 - 1816

Con il decreto dell’8 giugno 1805 (decreto 8 giugn1805) relativa alla divisione del dipartimento del Mincio,distretto II di Revere risultava formato dai seguenti cantocantone I di Revere; cantone II di Ostiglia; cantone III Gonzaga; cantone IV di Sermide.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, i cantoni del distrto subirono delle variazioni, per cui il distretto II di Reverisultava formato dai seguenti cantoni: cantone I di Revecantone II di Ostiglia; cantone III di Gonzaga; cantone di Sermide.

distretto XV di Revere. 6491816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il dstretto XV di Revere della provincia di Mantova risultav

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costituito dai seguenti comuni: Mulo; Pieve; Quingentolecon Sabbioncello; Quistello con Nuvolato, San Giovannidel Dosso, Segnate, Segnatine, Gaidella, Santa Lucia eGabbiana; Revere con Ronchi; Schivenoglia.

distretto VIII di Revere. 6501853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto VIII di Re-vere della provincia di Mantova era composto dai seguenticomuni: Borgofranco; Mulo; Pieve; Quingentole; Quistel-lo; Revere; Schivenoglia.

distretto II di Revere. 6511859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (10 novembre 1859),il distretto II di Revere della provincia di Mantova risultavacosì costituito: Revere; Borgofranco; Mulo; Pieve; Quin-gentole; Quistello; Schivenoglia.

Questa situazione veniva confermata nel 1868, quando,con la ricostituzione della provincia di Mantova (legge 9febbraio 1868, n. 4322), Revere era sede del distretto II delcircondario unico di Mantova, con giurisdizione su 1. Re-vere; 2. Borgofranco sul Po; 3. Villa Poma (Mulo); 4. Pievedi Coriano; 5. Quingentole; 6. Quistello; 7. Schivenoglia.;con una popolazione di 21.336 abitanti (decreto 9 febbraio1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

giudice delle digagne piccole di Revere e Sermide. 652sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Revere eSermide formassero la giurisdizione del giudice delle diga-gne piccole. Nello stesso periodo Revere e Quistello forma-vano la giurisdizione di un giudice delle digagne (Mantova1958-1963).

governatore di Revere. 653sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, risulta che Revere era sede di governa-tore di mero e misto imperio (Specificazione 1737).

podestaria di Revere. 654sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza di un podestà aRevere risalgono agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

pretura di Revere. 6551750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dimero e misto imperio di Revere aveva competenza su Re-vere.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Revere esercitava la propriaautorità sul territorio di Poggio, Mulo, Boschi, Pieve, Qun-gentole, Schinevoglia, Borgofranco, Bonizzo, Ronchi,Sabbioncello, Quistello, Nuvolato, Gaidella, Segnate, SanGiovanni, Sermide, Moglia, Carbonara, Carbonarola, Felo-nica, Boscopapino, Quatrelle, con una curia formata, oltreche dal pretore, da un attuario, un coadiutore, un barigelloe cinque fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Revere aveva gisdizione su Revere con Ronchi, Pieve, Mulo, SchinevogQuingentole con Sabbioncello; Quistello con NuvolatSan Giovanni del Dosso, Segnate, Segnatine, GaideSanta Lucia e Gabbiana.

vicariato di Revere. 656sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Revere risalgonagli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 1994).

Nel 1450 il vicario otteneva la concessione di giudicafino a cento libbre piccole mantovane (Mozzarelli 1987)

Negli anni immediatamente seguenti alla erezione ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, il vicario è sostituda un commissario (Mantova 1958-1963).

viceprefettura di Revere. 6571805 -1816

In base alla legge sull’amministrazione e e sul compaterritoriale (decreto 8 giugno 1805), secondo la quale si veva nominare un viceprefetto “delegato del prefetto pl’amministrazione del distretto”, la viceprefettura di Revre aveva la giurisdizione del distretto II di Revere del diptimento del Mincio, costituito da: cantone I di Revere; catone II di Ostiglia; cantone III di Gonzaga; cantone IV Sermide.

RIVAROLO MANTOVANO

capitano del divieto. 658sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Isola Dvarese e Rivarolo costituisse la giurisdizione di un capitadel divieto (Mantova 1958-1963).

comune di Rivarolo. 659sec. XIV - 1784

Già appartenente al cremonese, nel 1415 Rivarolo Fu(così denominato perchè fuori dai confini dello stato di Mlano) passò al dominio mantovano (Guidetti 1985). Copreso fra i territori assegnati a Carlo Gonzaga tra il 144il 1456, in seguito alla divisione dello stato gonzaghes(Mantova 1958-1963), Rivarolo venne assegnato nel 14al ramo cadetto dei Gonzaga che avrebbe dato originmarchesato di Rivarolo nel 1577, aggregato alternatimente alle signorie di Sabbioneta e di Bozzolo (Guide1985; Boriani 1984). Dopo l’aggregazione del principaall’impero, avvenuta nel 1746 (Mantova 1958-1963), Rivrolo veniva integrato al mantovano dopo il 1771 (Vivan1959). Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantone (piano 4 febbraio 1772), Rivarolo faceva parte della ptura di Bozzolo, come nel 1782, dopo il compartimento tritoriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo pia22 gennaio 1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1772 il territorio della comunità era costituito Rivarolo con Cividale (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1772 lo “stato nerale delle anime” della comunità contava 2.800 anime

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cui “nell’ordinario se ne cottizzano al numero di 700 all’in-circa e nello straordinario nel numero di 500” (Risposte aiquesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 la comunità possedeva tre case, due dellequali destinate ad uffici comunitativi e alloggio del sateli-zio, la terza data in affitto. Aveva ancora un argine detto“dei due ponti”, che fruttava una rendita annua “per li scal-vi che si fanno su di esso” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Riguardo all’organizzazione amministrativa, la comunitàdi Rivarolo si reggeva sugli statuti pubblicati nel 1478 e invigore dal 1483 per ordine di Gianfrancesco Gonzaga, aiquali erano soggetti anche anche i comuni di Sabbioneta,Dosolo, San Martino, Bozzolo, Rodigo, Gazzuolo e IsolaDovarese. Questi statuti riportano alcune indicazioni sullefunzioni del vicario generale, luogotenente dei signori, esull’obbligo dei comuni di nominare annualmente in pub-blico consiglio i campari (Parazzi 1893-1899; Liva 1993).Nel 1610 vennero emanati da Isabella di Novellara, tutricee curatrice del figlio minorenne Scipione Gonzaga, altristatuti (Statuti 1993).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 il principale organo di autogoverno dellacomunità di Rivarolo era il consiglio, formato da dodici de-putati. Altri funzionari della comunità erano un cancelliere,che aveva “l’incombenza di stendere le ordinazioni del sod-detto consiglio e di riportare a libro mastro li conti”, unesattore ordinario, che aveva anche “l’amministrazione de’grani pubblici”, un esattore straordinario, un esattore dellatassa del riparto, un esattore della spelta e due ragionati. Iragionati della comunità avevano l’obbligo di tener “rego-lato ogni qualunque conto appartenente alla comunità”.Avevano il compito di redarre i mandati di pagamento, “fargirare in copia li calmieri de’ grani”. Dovevano inoltre te-ner aggiornati i deputati circa irregolarità “nelle scopelela-ture de’ sacchi che sono destinati alla molitura o nell’introi-to ed uscita del pubblico granaio”. I ragionati avevanoinfine la “direzione” dell’archivio comunitativo, “dovendoquesti esser pronti a presentare ogni qualunque scritturache faccia opportunità”. La comunità riconosceva un ono-rario anche ai pesatori e scopellatori dei sacchi di Rivarolo,Cividale e Bina, al sosprintendente delle fabbriche e stradedi Rivarolo e Cividale, ai regolatori dell’orologio di Riva-rolo e Cividale, al servidore, al corriere, ai custodi delle treporte del recinto, al console di Cividale, al predicatoredell’avvento, al medico, al chirurgo, ai maestri (Risposte aiquesiti 1772-1777).

comune di Rivarolo. consiglio. 660

sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1772 la comunità era rappresentata da un consiglio formatoda dodici deputati, “li quali risolvono su le occorrenze della co-munità stessa e la loro risoluzione si esaurisce tutta volta che siaprovata da due terzi almeno del numero de’ deputati medesi-mi”. I deputati rimanevano in carica due anni, al termine deiquali ognuno dei deputati in scadenza indicava due soggetti inmodo da formare una rosa di ventiquattro nominativi, fra i qualiil magistrato camerale di Mantova sceglieva nove deputati peril biennio successivo, poichè “si deban ritenere ad istruzione denuovi tre de’ predetti nominati”. Al consiglio competeva inoltrela definizione dei “pubblici riparti dei carichi” e la nomina deifunzionari comunali. Per gli affari correnti la comunità era in-vece amministrata da due deputati bimestrali (Risposte ai que-siti 1772-1777).

comune di Rivarolo. 6611784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Rivarolo con Cividale veniva inserinel distretto X di Bozzolo. Nel 1786 in seguito alla distretuazione della provincia di Bozzolo, trasferita nel 1787Casalmaggiore, la stessa compagine territoriale risultcompresa nella delegazione I del distretto di Bozzolo (copartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 17faceva parte del distretto X di Bozzolo per effetto del piadi sistemazione dell’amministrazione pubblica della cittàprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Rivarolo. 6621798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 maggio 17(legge 12 fiorile anno VI), il comune di Rivarolo con Civdale era inserito nel distretto di Bozzolo, contrassegndal numero 11, del dipartimento dell’Alto Po ed era compreso nella municipalità distrettuale. Nell’autunno delstesso anno, con la divisione del 26 settembre 1798 (le5 vendemmiale anno VII), risultava essere aggregato alstretto XIX di Bozzolo del dipartimento dell’Alto Po, seddella municipalità distrettuale. Nel 1801, in conseguendella legge per la divisione della repubblica Cisalpina d13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), Rivarolo risutava inserito nel distretto IV di Casalmaggiore sempre dipartimento dell’Alto Po, mentre nel 1803, in seguito alridefinizione territoriale del dipartimento del Mincio edopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 18(avviso 9 marzo 1804), entrava a far parte del distrettodi Bozzolo del dipartimento del Mincio. I referenti ammnistrativi di Rivarolo cambiavano ancora nel 1805, quandin conseguenza della distrettuazione del dipartimento Mincio (decreto 8 giugno 1805), era incluso nel cantonedi Bozzolo del distretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuniclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comudi Rivarolo era classificato comune di II classe con 3.1abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Rivarolo. 6631816 - 1859

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Rivarolo con Cividale veniva inserito nel distretX di Bozzolo della provincia di Mantova. In seguito alla rdistrettuazione della medesima provincia del 1853 (risozione 28 gennaio 1853) il comune di Rivarolo con la frazne di Cividale, risultava far parte del distretto II di Bozzolcon una popolazione di 3.664 abitanti, avente consiglio munale, senza ufficio proprio. Nel nuovo ordinamento cmunale e provinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859)comune di Rivarolo era denominato Rivarolo Fuori.

comune di Rivarolo Fuori. 6641859 - 1868

Nel nuovo ordinamento comunale e provinciale del 18(legge 23 ottobre 1859), il comune di Rivarolo era denomnato Rivarolo Fuori ed era, con una popolazione di 3.9abitanti, attribuito al mandamento III di Bozzolo del cicondario III di Casalmaggiore della provincia di CremonNel 1868, con la ricostituzione della provincia di Mantov(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di Rivarolo v

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niva inserito nel distretto X di Bozzolo del circondario uni-co di Mantova, con una popolazione di 3.486 abitanti (de-creto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n4289).

feudo di Rivarolo Fuori. 665

1577 - 1771

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, aggrega-to al mantovano nel 1415, assegnato a Carlo Gonzaga fra il1444 e il 1456 in seguito alla divisione del marchesato diMantova, dopo essere rientrato nel dominio mantovano, nel1478 Rivarolo Fuori (così denominato perchè fuori daiconfini dello stato di Milano), insieme a Pomponesco, SanMartino dell’Argine, Gazzuolo, Comessaggio, Rodigo,Sabbioneta, Bozzolo, Dosolo, Isola Dovarese, fu attribuitoai fratelli Francesco, cardinale, e Gian Fracesco Gonzaga.In seguito, dopo essere stato oggetto di altre aggregazioni espartizioni ereditarie fra i discendenti di questi ultimi, Ri-varolo veniva elevato al rango di marchesato nel 1577, e ag-gregato al ducato di Sabbioneta. Nel 1591, dopo la morte diVespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta, Rivarolo passò aFerrante del ramo dei Gonzaga di San Martino dell’Argine,per poi essere aggregato al principato di Bozzolo. Di questoin seguito Rivarolo seguì le sorti: il principato fu retto daiprincipi di Bozzolo sino all’estinzione del casato nel 1703,dai Gonzaga di Mantova dal 1703 al 1708, dai Gonzaga diGuastalla dal 1708 al 1746, per entrare a far parte, dopol’estinzione del ramo guastallese, dei domini asburgici, pri-ma come entità statuale autonoma, e poi nel 1771 aggrega-to al ducato di Mantova (Coniglio 1967; Guidetti 1985; Pa-gliari 1993; Pagliari 1994).

bibl. Boriani 1984: G. Boriani, Storia di Bozzolo, Bozzolo,1984; Guidetti 1985: P. Guidetti, Rivarolo mantovano,itineraio storico, Rivarolo Mantovano, 1985; Liva 1993:A. Liva, Gli statuti della comunità di Sabbioneta e lasuccessiva legislazione di Vespasiano Gonzaga in U.Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Vespasia-no Gonzaga e il ducato di Sabbioneta, Mantova, 1993;Pagliari 1993: I. Pagliari, Onore e decoro nelle terregonzaghesche dell’oltre Oglio in N. Calani, A. Liva (acura di), Statuti del principato di Bozzolo 1610-1633,Mantova, 1993; Pagliari 1994: I. Pagliari, Per orgogliodi un principe libero e per convenienza dell’impero,“Quaderni di Civiltà Mantovana”, supplemento al n. 12,settembre 1994; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Originee vicende di Viadana e suo distretto, Mantova, 1893-1899, ristampa anastatica, Viadana, 1992; Statuti 1993:N. Calani, A. Liva (a cura di), Statuti del principato diBozzolo. 1610-1633, Mantova, 1993.

RODIGO

commissariato di Rodigo. 666

sec. XVII - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aRodigo risalgono agli inizi del sec. XVII (Magini 1967),confermata sucessivamente nella “specificazione dell’at-tuale sistema de’ tribunali di Mantova” de1737 (Specifica-zione 1737).

comune di Rodigo. 667sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiermaggiore di Mantova, “Rodigum” veniva staccato dalgiurisdizione del marchesato di Mantova tra il 1444 e1456, in seguito alla prima divisione dello stato gonzaghsco, quando fu assegnato a Gianlucido Gonzaga. Rodveniva di nuovo separato dallo stato di Mantova nel 14e ceduto, insieme ad altri territori, in cambio di Viadana dmarchese di Mantova ai Gonzaga del ramo di SabbioneBozzolo e nel 1482 venne elevato al rango di contea (varrini 1989; Fantini D’Onofrio 1993; cfr Capitanio 1900Bertolotti 1893), soggetto allo statuto emanato nel 1483 cardinale Francesco e Gian Francesco Gonzaga (Par1893-1899; Liva 1993). Circa la giurisdizione amministrtiva a cui era soggetto negli anni immediatamente segualla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15Rodigo era sede di vicariato (Mantova 1958-1963), menagli inizi del secolo XVII dienterà sede di commissaria(Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed ufficdella città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Rdigo dipendeva dalla pretura di Castellucchio, mentre 1772, in seguito al piano delle preture mantovane (pianfebbraio 1772), era soggetto alla giurisdizione della pretdi Goito. Nel 1782, dopo il compartimento territoriale delpreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 genna1782), veniva confermata la dipendenza di Rodigo con valta dalla giuridizione della pretura di Goito.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comutà contava 1.500 anime, di cui 380 “collettabili” e 112“non collettabili” Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunpossedeva diversi livelli e censi gravanti su beni immobe capitali e risquoteva svariati affitti, tra cui quelldell’osteria. Godeva inoltre dello “ius” sull’osteria, l’esenzione del dazio della “farinella” e della “libertà della cacccon archibuggi, cani e reti per tutto il territorio di quesluogo” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, risulta che nel 1775 gli organi di autogoverno decomunità erano la vicinia, i reggenti, il massaro, il cancliere, il console, detto “livreato”. La vicinia, convocata ognanno nel mese di gennaio “colla presenza del pretor loce ciò nella sala delle unioni”, eleggeva quattro reggentimassaro il cancelliere e “gli altri inservienti salariati” delcomunità. Gli “otto ufficiali nominati uomini del comune anco reggenti” erano addetti “agli affari comunitativi …talvolta coll’assistenza del loro legale”, ognuno nei risptivi “colonnelli” di competenza. Durante la vicinia della comunità, “quattro de medesimi restano e quattro vengononovati … a voti segreti, mediante la balottazione”. Aveval’onere dei “pubblici riparti”, in occasione dei quali “concorrono tutti otto sempre con l’intervento del pretore locle”. Uno dei reggenti aveva inoltre la chiave della sala deunioni, dove era conservato l’archivio della comunità.massaro aveva il compito, specificato nel “libro delle deberazioni”, della esazione delle tasse, “non concedendoverun caposoldo ne verun interesse, quand’anche occose d’essere in isborso del proprio”. Doveva inoltre tenerechiave dell’“armario per la custodia delle pubbliche scrittre”. Altri funzionari a cui la comunità riconosceva un onorario erano il pretore, il bargello, i birri, il procuratore lega

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comune di Rodigo. 6681784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Rodigo con Rivalta veniva inserito neldistretto IV di Goito. Nel 1786 in seguito alla distrettuazio-ne della provincia di Mantova la stessa compagine territo-riale risultava compresa nella delegazione IV del distrettodi Goito (compartimento territoriale 26 settembre 1786),mentre nel 1791 faceva parte del distretto IV di Goito pereffeto del piano di sistemazione dell’amministrazione pub-blica della città e provincia di Mantova (piano 24 gennaio1791).

comune di Rodigo. 6691798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Rodigo con Rivaltarisultava inserito nel distretto di Gazoldo, contrassegnatodal numero 9, del dipartimento del Mincio, capoluogo dellamunicipalità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno,con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendem-miale anno VII), la stessa compagine territoriale era com-presa nel distretto X di Marcaria del dipartimento del Min-cio, sede della municipalità del distretto. Il referenteamministrativo cambia ancora nel 1801, quando, dopo ladipartimentazione della Repubblica Cisalpina del 13 mag-gio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comune di Rodigoentrava a far parte del distretto I di Mantova del dipartimen-to del Mincio, dove permaneva sino al 1805 (decreto 8 giu-gno 1805), quando veniva compreso nel cantone II Goitodel distretto III di Castiglione delle Stiviere del dipartimen-to del Mincio.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comune di Ro-digo veniva classificato come comune di classe III in baseai suoi 2.050 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Rodigo. 6701810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomi-nativo di III classe di Rodigo concentrava il comune diGazoldo, che a sua volta risultava incluso nel cantone II diVolta del distretto III di Castiglione delle Stiviere.

comune di Rodigo. 6711816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Rodigo con Rivalta veniva inserito nel distrettoVIII di Marcaria della provincia di Mantova. In seguito allaridistrettuazione della medesima provincia del 1853 (riso-luzione 28 gennaio 1853) il comune di Rodigo con la fra-zione di Rivalta risultava far parte del distretto II di Bozzo-lo, con una popolazione di 2.366 abitanti, avente convocatogenerale. Con il nuovo ordinamento comunale e provincia-le del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di Rodigo,

con una popolazione di 2.653 abitanti, era attribuito al mdamento VI di Marcaria del circondario III di Casalmaggiore della provincia di Cremona, sino al 1868, quandcon la ricostituzione della provincia di Mantova (leggefebbraio 1868, n. 4322), veniva inserito nel distretto X Bozzolo del circondario unico di Mantova, con una poplazione di 2.778 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 42e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di Rodigo. 6721482 - 1592

Staccato dalla giurisdizione del marchesato di Mantotra il 1444 e il 1448, ed assegnato a Gianlucido Gonzadopo essere stato reintegato nel dominio gonzaghescterritorio di Rodigo veniva di nuovo separato dallo statoMantova nel 1478, e ceduto, insieme ad altri territori, cambio di Viadana dal marchese di Mantova a Francescardinale, e Gian Francesco del ramo dei Gonzaga di Sbioneta e Bozzolo e nel 1482 veniva dichiarato feudo dirto dell’imperatore ed elevato al rango di contea. Soggeallo statuto emanato nel 1483 da Francesco e Gian Frasco Gonzaga, la contea di Rodigo veniva riaggregata alcato di Mantova nel 1591, unione sancita dall’investituimperiale nel 1592 (Fantini D’Onofrio 1993; Parazzi 1891899; Liva 1993; cfr Capitanio 1900; Bertolotti 1893; Navarrini 1989).

vicariato di Rivalta. 673sec. XIV

Si ha notizia della presenza di un vicario a Rivalta neanni settanta - ottanta del trecento (Vaini 1994).

vicariato di Rodigo. 674sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del vicario a Rdigo risalgono agli anni immediatamente seguenti alla ezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Manto1958-1963).

bibl. Capitanio 1900: D. G. Capitanio, Rodigo. Cronistoria1050-1866, Mantova, 1900; Fantini d’Onofrio 1993: F.Fantini D’Onofrio, I rapporti tra Vespasiano Gonzaga eil governo di Mantova: il caso di Rodigo in U. Bazzotti,D. Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Vespasiano Gonza-ga e il ducato di Sabbioneta, Mantova, 1993; Liva 1993:A. Liva, Gli statuti della comunità di Sabbioneta e lasuccessiva legislazione di Vespasiano Gonzaga in U.Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Vespasia-no Gonzaga e il ducato di Sabbioneta, Mantova, 1993;Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Origine e vicende di Via-dana e suo distretto, Mantova, 1893-1899, ristampa ana-statica, Viadana, 1992.

RONCOFERRARO

castellano di Poletto Mantovano. 675sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoPoletto risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

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Roncoferraro

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castellano di Roncoferraro. 676sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aRoncoferraro risalgono agli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530(Mantova 1958-1963).

commissariato di Roncoferraro. 677sec. XVI - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissario aRoncoferraro risalgono agli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530(Mantova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII(Magini 1967) e sucessivamente nella “specificazionedell’attuale sistema de’ tribunali di Mantova” de1737 (Spe-cificazione 1737).

comune di Roncoferraro. 678sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartieredella città vecchia di Mantova, negli anni immediatamenteseguenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel1530, “Ronchum Ferrarium” era sede di commissariato(Mantova 1958-1963), come agli inizi del secolo XVII(Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed ufficidella città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750),Roncoferraro dipendeva dalla pretura di Governolo. Nel1772, in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), il territorio di Roncoferraro era soggettoalla pretura di Ostiglia, mentre nel 1782, dopo il comparti-mento territoriale delle preture dello stato di Mantova (nuo-vo piano 22 gennaio 1782), Roncoferraro, sede di vice-ge-rente, con Palazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè,Garzedole, San Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Po-letto, Nosedole, Casale, Casaletto e porzione di Governolodi là dal Mincio, e in confine di Sacchetta e di Roncoferra-ro, dipendevano dalla pretura di Mantova.

Nel 1617 Roncoferraro era costituito da un castello, tre-dici ville, tre villette con nove parrocchie (Bertolotti 1893;Bonaglia 1985).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 la comunità di Roncoferraro risultava co-stituita da otto colonnelli, Roncoferraro, Nosedole, Casale,Garolda e San Martino, Barbasso, Formigosa, Cadè e Car-zedole, Barbassolo. Aveva inoltre aggregato il “comunetto”di Palazzetto, che “contribuisce alla stessa comunità lirecentoventi all’anno per tittolo di convencione al territorio”(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nnel 1775 lo “statototale delle anime” contava 500 anime collettabili e 3.000circa non collettabili (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, risulta che nel 1775 la comunità possedeva due ca-se, una nel castello di Roncoferraro, l’altra a Ponte Merlano(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Circa il governo della comunità, gli statuti bonacolsianisancivano che il comune di Mantova dovesse scegliere duecampari per Barbasso, mentre Formigosa doveva provve-dere alla nomina di tre campari scelti fra i locali (Vaini1986).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 la comunità di Roncoferraro era retta dal

consiglio generale, dai reggenti, uno per ogni colonnelloquali “devono invigilare alla amministrazione diurna delmedesima comunità”, e dal massaro. Il consiglio generaconvocato ogni anno nel mese di maggio “col mezzo console”, era formato da “tutti li capi di casa col intervendel signor pretore e notaro d’Ostiglia, a cui la nostra comnità è stata aggregata”. In questa occasione “si formanreggenti, il massaro o esattore, gli stimatori comunaliconsole e il corriere. Il massaro o esattore doveva “esigle tasse rusticali da rispettivi debitori, e con mandato soscritto dalli reggenti, pagare tutte le spese che soglionocadere”. Aveva inoltre il compito di tenere l’archivio comuni tat ivo, custodi to in una “casa nel castel lo dRoncoferraro”. Il console doveva “invitare le vicinie, comandar cari con ordine del deputato alla comanda, pofori li ordini che solle spedire l’ufficio alli deputati, dispensare bollettoni ed altro che possi occorrere”. Concorrevainoltre al governo della comunità gli stimatori comunadue per ciascun colonnello, il console e il corriere, che “dve andare alla pretura quella giornata che viene dal predestinata per ricever ordini e portarli alli reggenti” (Rispste ai quesiti 1772-1777).

comune di Roncoferraro. 6791784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Roncoferraro con Palazzetto, Formigsa, Barbasso, Cadè, Garzedole, San Martino, BarbassQuadre, Garolda, Poleto, Nosedole, Casale, Casaletporzione di Governolo di là dal Mincio, e tra il confine dSacchetta e di Roncoferraro suddetto, veniva inserito distretto I di Mantova. Nel 1786 in seguito alla distrettuzione della provincia di Mantova la stessa compagine tetoriale risultava compresa nella delegazione I del distredi Mantova (compartimento territoriale 26 settemb1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto I di Matova per effetto del piano di sistemazione dell’amministrzione pubblica della città e provincia di Mantova (piano gennaio 1791).

comune di Roncoferraro. 6801798 maggio - 1798 settembre

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Roncoferraro coPalazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garzedole, Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Poletto, NosedoCasale, Casaletto, persa la porzione di Governolo a sindel Mincio, era inserito nel dipartimento del Mincio, contrassegnato dal numero 3, ed era sede della municipali

comune di Roncoferraro. 6811798 settembre - 1810

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settemb1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la stessa compagterritoriale, ricongiunta la parte di Governolo a sinistra dMincio, risultava compresa nel distretto II di Governolo ddipartimento del Mincio, che era sede della municipaldel distretto. Nel 1801 in seguito alla legge per la divisiodella repubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge fiorile anno IX), il comune di Roncoferraro era inserito ndistretto I di Mantova del dipartimento del Mincio, dovpermaneva sino al 1805, quando, in conseguenza della va distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto

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giugno 1805), entrava a far parte del cantone I di Mantovadel distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comu-ne di Roncoferraro veniva attribuita la II classe in base aisuoi 4.001 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Roncoferraro. 682

1810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomi-nativo di II classe di Roncoferraro concentrava il comunedi Villimpenta, incluso sempre nel cantone I di Mantova deldistretto I di Mantova.

comune di Roncoferraro. 683

1816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Roncoferraro con il comune diRoncoferraro con Palazzetto, Formigosa, Barbasso, Cadè,Garzedole, San Martino, Barbassolo, Quadre, Garolda, Po-letto, Nosedole, Casale, Casaletto e la porzione di Gover-nolo di là del Mincio, tra il confine di Sacchetta e Ronco-ferraro stesso, veniva inserita nel distretto I di Mantovadella provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazionedella provincia di Mantova del 1853 (risoluzione 28 genna-io 1853), il comune di Roncoferraro con le frazioni Palaz-zetto, Formigosa, Barbasso, Cadè, Garzedole, San Martino,Barbassolo, Quadre, Garolda, Poletto, Nosedole, Casale,Casaletto e la porzione di Governolo di là del Mincio, tra ilconfine di Sacchetta e Roncoferraro, risultava far partesempre del distretto I di Mantova, con una popolazione di6.647 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficioproprio.

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novembre1859), la compagine territoriale di Roncoferraro risultavacompresa sempre nel distretto I di Mantova, come anchenel 1868, quando, con la ricostituzione della provincia diMantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), risultava attribu-ita al distretto I di Mantova del circondario unico di Man-tova, con una popolazione di 7.115 abitanti (decreto 9 feb-braio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

vicariato di Poletto Mantovano. 684

sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del vicario a Po-letto Mantovano risalgono agli anni immediatamente se-guenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel1530 (Mantova 1958-1963).

vicegerente di Roncoferraro. 685

1782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), Roncoferraro, appartenente allapretura di Mantova, era sede di un vicegerente.

ROVERBELLA

cantone II di Roverbella. 6861805 - 1810

Inserito nel distretto I di Mantova del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone II di Roverbella, era costituito dseguenti comuni: Roverbella con Castiglione MantovanCanedole, Pellaloco e Malavicina; Marmirolo con Campgnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero; Castel Belfiocon Castel Bonafisso; Bigarello con Stradello e Bazza, una popolazione complessiva di 6.621 abitanti.

cantone II di Roverbella. 6871810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone II di Rverbella del distretto I di Mantova del Dipartimento dMincio, risultava formato dai comuni denominativi di Roverbella e Marmirolo, con una popolazione complessiva4.544 abitanti.

commissariato di Castiglione Mantovano. 688sec. XVI - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariCastiglione Mantovano risalgono agli anni immediatamete seguenti alla erezione del ducato di Mantova, avvennel 1530 (Mantova 1958-1963), confermata agli inizi dsec. XVII (Magini 1967) e sucessivamente nella “specificzione dell’attuale sistema de’ tribunali di Mantova” de1737 (Specificazione 1737).

comune di Castiglione Mantovano. 689sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Aco 1871-1874) “Castionum Mantuanum” era citato fra ville dipendenti dal quartiere maggiore di Mantova. Circla giurisdizione amministrativa a cui era soggetto, neanni settanta - ottanta del trecento, Castiglione Mantovera sede di vicariato (Vaini 1994), mentre negli anni immdiatamente seguenti alla erezione del ducato di Mantoavvenuta nel 1530, era sede di commissariato (Mant1958-1963), come agli inizi del secolo XVII (Magin1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cità e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), CastiglioMantovano era sede di pretura. Nel 1772, in seguito al pno delle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), il tritorio di Castiglione Mantovano era soggetto alla giurisdzione della pretura di Due Castelli, mentre nel 1782, doil compartimento territoriale delle preture dello stato Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), Castiglione Matovano risultava unito a Roverbella, soggetto alla pretuche ivi aveva sede.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, negli anni settanta del settecento lo “stato totale le anime” della comunità di Castiglione Mantovano contva 374 anime “collettabili” e 2.400 “non collettabili”(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre Dalle risposte ai 47 quesiti, negli anni settadel settecento fra le entrate comunitative vi erano gli affidi un prato e due case, già residenza del pretore e del gello (Risposte ai quesiti 1772-1777).

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Roverbella

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Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che negli anni settanta del settecento i princi-pali organi per il governo della comunità erano la viciniagenerale, che nominava i reggenti e il massaro, e il consi-glio particolare, formato dai dodici reggenti. Essi si occu-pavano di “tutti gli affari comunitativi”. Annualmente sei diessi venivano eletti dalla vicinia generale, “rimanendonesei di vecchi che nel anno successivo poi sortono, suben-trandone altri sei”. I dodici reggenti “invigilano all’ammi-nistrazione diurna della comunità ed incombono a pubbliciriparti”. Fra di essi “si scelgono i più capaci per gli interessidella comunità, chi per i conti, chi per l’accomodamentodelle strade, chi per la vigilanza del buon ordine del merca-to, e chi finalmente per portarsi a tribunali quando engonochiamati”. Uno dei reggenti teneva la chiave dell’archivio,conservato in una casa “altre volte pretoriale, ove i reggentisi uniscono per affari comunitativi, ove si fanno le viciniegenerali”. Il massaro aveva il compito della riscossione diqualunque credito vantato dalla comunità e di “fare paga-menti a Mantova in moneta di grida”. Era tenuto inoltre alla“resa dei conti da farsi ogni anno in Mantova , al riportarel’approvazione dell’illustrissimo magistrato camerale”. Viera inoltre il cancelliere “per la formazione del librodell’estimo, registro delle vicinie e conti” (Risposte ai que-siti 1772-1777).

comune di Roverbella. 690sec. XIV - 1784

Citata nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartieremaggiore di Mantova, nel 1456 “Roverbellam” faceva par-te del vicariato di Castiglione Mantovano (Bertolotti 1893).Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e du-cato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Roverbella dipen-deva dalla pretura di Castiglione mantovano. Nel 1772, inseguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio1772), era soggetta alla giurisdizione della pretura di DueCastelli, mentre nel 1782, dopo il compartimento territoria-le delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gen-naio 1782), Roverbella con Castiglione Mantovano, Cane-dole, Pellaloco e Malavicina diveniva sede di pretura.

comune di Roverbella. 6911784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Roverbella con Castiglione Mantova-no, Canedole, Pelaloco e Malavicina, veniva inserito nel di-stretto III di Roverbella. Nel 1786 in seguito alla distrettua-zione della provincia di Mantova la stessa compagineterritoriale risultava compresa nella delegazione III del di-stretto di Roverbella (compartimento territoriale 26 settem-bre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto III diRoverbella per effeto del piano di sistemazione dell’ammi-nistrazione pubblica della città e provincia di Mantova (pia-no 24 gennaio 1791).

comune di Roverbella. 6921798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Roverbella con Ca-stiglione Mantovano, Canedole, Pellaloco e Malavicina era

capoluogo del distretto contrassegnato dal numero 7 departimento del Mincio e sede anche della municipalità ditretto. Nell’autunno dello stesso anno, con la divisiodel 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII)stessa compagine territoriale di Roverbella era aggregadistretto VI di Villafranca del dipartimento del Mincio. Ireferente amministrativo cambiava ancora nel 1801, qudo, dopo la dipartimentazione della Repubblica Cisalpdel 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comundi Roverbella entrava a far parte del distretto I di Mantodel dipartimento del Mincio, dove permaneva sino al 18(decreto 8 giugno 1805), quando diveniva sede del cantII di Roverbella, sempre del distretto I di Mantova del dpartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo, l’organizzazione comunale Roverbella variava nel 1802, con la distinzione dei comuin classi (legge 24 luglio 1802), e nel 1805 veniva classcata nella classe III in base ai suoi 2.860 abitanti.

comune di Roverbella. 6931816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Roverbella con Castiglione Mantovano, CanedoPellaloco e Malavicina era inserito nel distretto III di Roverbella della provincia di Mantova.

In seguito alla ridistrettuazione della medesima provindel 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Rverbella, con le frazioni di Castiglione Mantovano, Candole, Pellaloco, Perelara, Boccarone, Malavicina, Prestira, Belvedere e Taroni risultava far parte del distretto IMantova, con una popolazione di 3.292 abitanti, con conglio comunale, senza ufficio proprio.

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novemb1859), il comune di Roverbella risultava far parte del dstretto I di Mantova. Questa situazione veniva confermanche nel 1868, quando, con la ricostituzione della provcia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Roverbla risultava inserita nel distretto I di Mantova del circondrio unico di Mantova, con una popolazione di 4.134 abita(decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 18n 4289).

distretto III di Roverbella. 6941784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto III di Roverbella era formato da Roverbella coCastiglione Mantovano, Canedole, Pellaloco e MalavicinMarmirolo con Campagnola, Marengo, Rotta, San BrizioPero; Castel Belforte con Castel Bonafisso; Bigarello cStradello, Bazza.

distretto di Roverbella, delegazione III. 6951786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Roverbella, delegazione III della provincia Mantova, era formato da Bigarello con Stradello e BazCastel Belfiore con Castel Bonafisso; Marmirolo con Capagnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero; Roverbecon Castiglione Mantovano, Canedole, Pelaloco e Malacina.

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distretto III di Roverbella. 6961791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto III di Rover-bella della provincia di Mantova era formato da Roverbellacon Castiglione Mantovano, Canedole, Pellaloco e Malavi-cina; Marmirolo con Campagnola, Marengo, Rotta, SanBrizio e Pero; Castel Belfiore con Castel Bonafisso; Biga-rello con Stradello e Bazza.

distretto di Roverbella. 6971798 maggio - 1798 settembre

Incluso nel dipartimento del Mincio per effetto della leg-ge del 5 pratile anno VI (legge 24 maggio 1798), il distrettodi Roverbella, cotrassegnato dal numero 7, era compostodalle comunità di Roverbella con Castiglione Mantovano,Canedole, Pellaloco e Malavicina; Marmirolo con Campa-gnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero; Castel Belfortecon Castel Bonafisso; Bigarello con Stradello, Bazza.

distretto III di Roverbella. 6981816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto III di Roverbella della provincia di Mantova risulta-va costituito dai seguenti comuni: Bigarello con Stradello eBazza; Castel Belfiore con Castel Bonafisso; Marmirolocon Campagnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero; Ro-verbella con Castiglione Mantovano, Canedole, Pellaloco eMalavicina. Dopo il 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853),Roverbella era inserita nel distretto I di Mantova della pro-vincia di Mantova.

pretura di Castiglione Mantovano. 6991750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Castiglione Mantovano, avevacompetenza su Castiglione Mantovano ossia Roverbella eMarmirolo. In seguito al piano delle preture mantovane(piano 4 febbraio 1772), Castiglione Mantovano veniva ag-gregato alla pretura di Due Castelli.

pretura di Roverbella. 7001782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Roverbella avevagiurisdizione su Roverbella con Castiglione Mantovano,Canedole, Pellaloco e Malavicina; Marmirolo con Campa-gnola, Marengo, Rotta, San Brizio e Pero; Castel Belfortecon Castel Bonafisso, sede del vice - gerente; Bigarello conStradello e Bazza.

vicariato di Castiglione Mantovano. 701sec. XIV

Le prime notizie relative al vicariato di Castiglione Man-tovano risalgono agli anni settanta - ottanta del trecento(Vaini 1994), mentre negli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, ilvicario viene sostituito da un commissario (Mantova 1958-1963).

SABBIONETA

cantone VI di Sabbioneta. 7021805 - 1810

Inserito nel distretto I di Mantova del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone VI di Sabbioneta era costituito dseguenti comuni: Sabbioneta; Commessaggio; con unapolazione complessiva di 7.229 abitanti.

cantone VI di Sabbioneta. 7031810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone VI Sabbioneta del distretto I di Mantova del dipartimento dMincio era costituito dal comune denominativo di Sabbineta, con una popolazione complessiva di 6.030 abitan

comune di Sabbioneta. 704sec. XIV - 1784

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, nel 1Sabbioneta passò al dominio mantovano. Compresa fterritori assegnati a Carlo Gonzaga tra il 1444 e il 1456seguito alla divisione dello stato gonzaghesco (Manto1958-1963), Sabbioneta venne assegnata nel 1478 al rcadetto dei Gonzaga che avrebbe dato origine al ducatSabbioneta. Dopo la sua aggregazione all’impero, avveta nel 1746 (Mantova 1958-1963), Sabbioneta veniva ingrata al mantovano dopo il 1771 (Vivanti 1959). Nel 177in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbio 1772), Sabbioneta era sede di pretura, come nel 17dopo il compartimento territoriale delle preture dello stadi Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), quando venspecificato il suo ambito territoriale formato da Sabbionecon Ponteterra, Villa Pasquali, Breda Cisoni e Commessgio di Là.

Dalla risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1772 il territorio di Sabbioneta comprendevaterre “di Ponteterra, Villa Mota, Breda Cisoni e Commesaggio di Qua” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalla risposte ai 47 quesiti, nel 1772 lo “stato tale delle anime” della comunità contava 949 anime “clettabili” per la tassa straordinaria, 892 “collettabili” per tassa di briga spelta, e 5.550 persone “non collettabili” (sposte ai quesiti 1772-1777).

Dalla risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento risulta che nel 1772 la comunità aveva “entrate pprie” consistenti in rendite di capitali attivi e nell’affitto duna bottega. Possedeva inoltre cinque case, occupate uffici della comunità ovvero dai suoi funzionari (Risposai quesiti 1772-1777).

Riguardo all’organizzazione amministrativa, la comunidi Sabbioneta si reggeva sugli statuti pubblicati nel 14per ordine di Gianfrancesco Gonzaga, ai quali erano sgetti anche anche i comuni di Rivarolo, Dosolo, San Mano, Bozzolo, Rodigo, Gazzuolo e Isola Dovarese. Questatuti riportano alcune indicazioni sulle funzioni del vicrio generale, luogotenente dei signori, e sull’obbligo dcomuni di nominare annualmente in pubblico consigliocampari. Nel 1591 vennero emanati nuovi statuti per la fmazione del consiglio e la nomina delle principali magstrature comunali, come il massaro, i reggenti o ragionaprefetti dell’annona. Nel 1641 mutarono nuovamente

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norme per la formazione del consiglio, anche se nel 1653furono ripristinati gli statuti del 1591 (Parazzi 1893-1899;Liva 1993).

Dalla risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 la comunità era retta da un consiglio gene-rale composto da sedici deputati, otto civili e otto rurali. Al-tre magistrature della comunità erano il cancelliere, chedoveva “allibrare le pubbliche convocazioni”, redigere icalmieri e, insieme al notaro della banca civile, tenere l’ar-chivio comunitativo, e tre massari, uno per l’esazione dellatassa della macina, un altro per la riscossione della tassastraordinaria e della digagna, l’ultimo per incassare la tassaordinaria detta di “briga spelta”. Vi era inoltre un “ufficio diragionateria” con un ragionato e un sottoragionato. La co-munità riconosceva un onorario al pretore, al cancellieredell’annona, al servidore, al cursore della comunità e dellabanca civile, al deputato agli alloggi, al direttore dei libridell’estimo, al commissario delle biade, al pesatore dei gra-ni, al bargello, al giudice delle digagne, al capo d’argini, alcustode del chivicone, al chiavicaro delle chiaviche di città,ai fanti, all’orologiaio, al seppellitore dei morti poveri, alpredicatore quaresimale e dell’avvento, ai maestri, ai medi-ci condotti, al capellano di San Sebastiano, all’organista, alcampanaro (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Sabbioneta. consiglio generale. 705sec. XIV - 1784

In base agli ordini e statuti del 1591 il consiglio, denominatoconsiglio dei rurali e costituito da quaranta membri (Mozzarelli1993), doveva essere formato da venti consiglieri, di nomina si-gnorile, con età superiore ai 25 anni, padri di famiglia, possi-denti. Al termine della loro mandato, che durava due anni, iconsiglieri, alla presenza del podestà, eleggevano altri venticonsuglieri, dieci dei quali dovevano essere scelti fra quelli inscadenza, “affinchè sempre nel consiglio li siano del continuodieci delli huomini vecchi e più informati, e così successiva-mente s’abbia a far il biennio in perpetuo”. I consiglieri aveva-no facoltà di “imporre le gravezze, brighe e collette solite ne-cessarie alla presenza del podestà”. I consiglieri sceglievano tradi loro il massaro per la gestione contabile del comune. Egliaveva l’obbligo di presentare mensilmente le spese al consiglio,di render conto circa la sua gestione ogni sei mesi ai due ragio-nati e di chiudere i conti alla fine di ogni anno. Ogni due anni ilconsiglio eleggeva due reggenti o ragionati con l’incarico di te-nere l’estimo, controllare i libri del massaro e riferire al podestànel caso che il massaro divenisse debitore della comunità. Ilconsiglio nominava inoltre due prefetti dell’annona, uno civilee uno rurale, che dovevano stabilire ogni mese i prezzi delle vet-tovaglie e controllare le loro conservazione, con la possibilità dicomminare penali in accordo con il podestà.

Nel 1641 variò ancora la formazione del consiglio, che dove-va essere composto da quattordici membri, da rinnovarsi ognidue anni. Dei quattordici consiglieri, otto dovevano essre civilie sei rurali, da scegliersi questi “uno per ciascuna delle quattroville e due per la città”. Le nuove disposizioni specificavano leprerogative per l’elezione dei consiglieri, stabilivano un vinco-lo di spesa per il massaro, da verificare da due delegati del con-siglio, deteminavano nuove incompatibilità fra il massaro e i ra-gionati, imponevano nuovi obblighi al massaro.

Tuttavia nel 1653 venivano ripristinati gli ordini e gli statutidel 1591 (Parazzi 1893-1899).

Dalla risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento,nel 1772 il consiglio generale della comunità era costituito dasedici deputati, otto civili, che “sono sempre stabili ed immobi-li, e si crede, che tale loro carica passa ne suoi sucessori”, e ottodeputati rurali “movibili ogni due anni”. Alla scadenza del loromandato, “ritenendone però sempre due de’ vecchi”, all’iniziodell’anno, in consiglio generale i sei deputati uscenti indicava-no altri sei candidati, che venivano sottoposti al giudizio delmagistrato camerale di Mantova per la nomina definitiva, pre-via relazione del pretore locale circa la loro “capacità ed idonei-

tà”. Nel primo consiglio di ogni anno venivano scelti, “non gin via de’ voti segreti ma secondo la capacità loro”, otto deptati, quattro civili e quattro rurali, “affinchè ogni due d’essi invigilino all’amministrazione diurna d’una per una delle quattcasse che tiene la stessa comunità per la legalità de’ pubbliccapiti dei carichi, che sono la macina, lo straordinario, la brspelta e la digagna”. Nello stesso consiglio venivano inolsorteggiati sei deputati civili e sei rurali, che, alternandosi da due, un civile e un rurale, dovevano sovrintendere “agli affcomunitativi, in specie d’annona” per un bimestre (Rispostequesiti 1772-1777).

comune di Sabbioneta. ufficio di ragionateria. 706sec. XIV - 1784

Dalla risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimerisulta che nel 1772 l’ufficio di ragionateria o ragioneria contneva “ordinatamente tutte le scritture e recapiti riguardanti anatura dei carichi che annualmente s’impongono dalla comutà sotto la custodia di un ragionato e sottoragionato”. Il ragnato, fungeva anche da “canelliere straordinario”, era tenutcalcolare i “calmieri portanti l’annona”, da redigersi poi dacancelliere, e ad aggiornare il “registro de’ capitali de’ cenche si creano ed estinguono nel territorio per regolare alle correnze le imposizioni che si fanno sopra essi” (Rispostequesiti 1772-1777).

comune di Sabbioneta. 7071784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Sabbioneta con Ponteterra, Villa Psquali, Breda Cisoni e Commessagio di Là veniva insenel distretto XI di Sabbioneta. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Bozzolo, trasferita nel 17a Casalmaggiore, la stessa compagine territoriale risultcompresa nella delegazione III del distretto di Sabbion(compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre 1791 faceva parte del distretto XI di Sabbioneta per effedel piano di sistemazione dell’amministrazione pubblidella città e provincia di Mantova (piano 24 gennaio 179

comune di Sabbioneta. 7081798 - 1816

Con la ripartizione del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorianno VI), il comune di Sabbioneta con Ponteterra, Villa Psquali, Breda Cisoni e Commessaggio di Là era comprnel dipartimento dell’Alto Po, contrassegnato dal nume8, ed era sede della municipalità. Nell’autunno dello steanno, con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vdemmiale anno VII), la compagine territoriale di Sabbionta risultava compresa nel distretto XVIII di Casalmaggiodel dipartimento dell’Alto Po, che era anche sede della mnicipalità distrettuale. Nel 1801, in conseguenza della legper la divisione della repubblica Cisalpina del 13 magg1801 (legge 23 fiorile anno IX), Sabbioneta non comparinsieme ai comuni contermini nel distretto IV di Casalmagiore sempre del dipartimento dell’Alto Po, mentre n1803 entrava a far parte del distretto IV di Bozzolo del partimento del Mincio. I referenti amministrativi di Sabbioneta cambiavano ancora nel 1805, quando, in conguenza della nuova distrettuazione del dipartimento Mincio (decreto 8 giugno 1805), era sede del cantone VSabbioneta del distretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuniclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comudi Sabbioneta era classificato comune di II classe con 6.abitanti (decreto 8 giugno 1805).

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comune di Sabbioneta. 709

1816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Sabbioneta con Ponteterra, VillaPasquali, Breda Cisoni e Commessaggio di Là veniva inse-rita nel distretto IX di Sabbioneta della provincia di Man-tova. In seguito alla ridistrettuazione della medesima pro-vincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune diSabbioneta con le frazioni di Ponteterra, Villa Pasquali,Breda Cisoni e Commessaggio di Là risultava far parte deldistretto III di Viadana, con una popolazione di 6.945 abi-tanti, avente consiglio comunale, senza ufficio proprio. Conil nuovo ordinamento comunale e provinciale del 1859(legge 23 ottobre 1859), il comune di Sabbioneta, con unapopolazione di 3.666 abitanti, era attribuito al mandamentoV di Sabbioneta del circondario III di Casalmaggiore dellaprovincia di Cremona, sino al 1868, quando, con la ricosti-tuzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,n. 4322), veniva inserito nel distretto XI di Viadana del cir-condario unico di Mantova, con una popolazione di 6.623abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo1868, n 4289).

distretto XI di Sabbioneta. 710

1784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784), ildistretto XI di Sabbioneta era formato da Sabbionatta conPonteterra, Villa Pasquali, Breda Cisoni, Commessagio diLà; Commessaggio.

distretto di Sabbioneta, delegazione III. 711

1786 - 1787

In base al compartimento territoriale della provincia diBozzolo (compartimento territoriale 26 settembre 1786), ildistretto di Sabbioneta, delegazione III della provincia diBozzolo, in seguito provincia di Casalmaggiore dal 1787,era formato da Sabbionatta con Ponteterra, Villa Pasquali,Breda Cisoni e Commessagio di Là; Commessaggio.

distretto XI di Sabbioneta. 712

1791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto XI di Sab-bioneta della provincia di Mantova era formato da Sabbio-neta con Ponteterra, Villa Pasquali, Breda Cisoni e Com-messagio di Là; Commessaggio.

distretto XI di Sabbioneta. 713

1816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto XI di Sabbioneta della provincia di Mantova risulta-va costituito dai seguenti comuni: Commessaggio; Sabbio-natta con Ponteterra, Villa Pasquali, Breda Cisoni eCommessagio di Là. Nel 1853 Sabbioneta era attribuita aldistretto III di Viadana della provincia di Mantova (risolu-zione 28 gennaio 1853).

feudo di Sabbioneta. 7141565 - 1771

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, aggreto al mantovano nel 1427, assegnato a Carlo Gonzaga 1444 e il 1456 in seguito alla divisione del marchesatoMantova, dopo essere rientegrato nel dominio mantovanel 1478 Sabbioneta, insieme a San Martino dell’ArginGazzuolo, Comessaggio, Rodigo, Pomponesco, RivarBozzolo, Dosolo, Isola Dovarese, fu attribuito ai frateFrancesco, cardinale, e Gian Fracesco Gonzaga. In segdopo essere stato oggetto di altre aggregazioni e spartizereditarie fra i discendenti di questi ultimi, Sabbioneta n1565 veniva elevata al rango di marchesato, nel 1574 oneva lo “status” di principato, acquisendo il titolo di cittàed infine nel 1577 veniva innalzata a ducato, capitale di ustato autonomo, che in questi anni raggiungeva il suo apformato da Sabbioneta, Bozzolo, Rivarolo Fuori, OstianCommessaggio (di pertinenza del ramo dei Gonzaga di Martino dell’Argine, occupata parzialmente nel 1563quindi ceduta nel 1567 a Vespasiano Gonzaga), e Rode retto da Vespasiano Gonzaga, massimo esponente signoria. E’ sotto il suo governo che si disegnarono questrutture satuali e curtensi, che in campo amministratcomportarono la formazione di nuove istituzioni, comeconsiglio di giustizia, formato da tre “dottori”, ovvero latrasformazione di magistrature che variavano i titoli in stonia con l’accrescimento del rango che assumeva lo se la corte, come testimonia per esempio il cambiamentovicario generale in governatore dello stato. Accanto a fuzionari che erano stati lungamente al servizio del signnella sua attività di governo, come il vicario di Rodigo, vicario generale, il fattore generale, vi erano una serie dificiali che facevano parte della struttura curtense, citati testamento di Vespasiano, una delle poche fonti che daun’idea della struttura cortigiana, dove accanto a testime beneficiari, comparivano queste figure: consiglieri duccastellano, segretari, fiscale, auditore, capitano delle gdie, notaio criminale, giureconsulti, matematico, coppiecredenziere, staffieri, paggi, barbiere, compratore, cuocavallerizzo, fabbricere, pittore, tinelliere, guardarobieaiutanti di camera e stalla. Questa struttura tuttavia entrin crisi subito dopo la scomparsa del duca Vespasiano,venuta nel 1591, e i suoi sucessori, nel prender possessducato, ridimensionavano o sopprimevano le maggiori mgistrature, come il consiglio di giustizia, che sembra sia sto sciolto, o come il vicario generale che veniva trasformain podestà. Stessa sorte subiva il ducato, che veniva smbrato fra gli eredi, e la sola Sabbioneta passava a Luigi rafa, principe di Stigliano, marito di Isabella Gonzaga, glia di Vespasiano. All’estinzione di questo ramgonzaghesco, avvenuta nel 1684, Sabbioneta fu occudagli spagnoli, e nel 1702 fu assegnata al ramo dei Gonzdi Guastalla, che la prese in possesso nel 1708, e la tefino all’estinzione del casato guastallese nel 1746, per trare a far parte dei domini asburgici, prima come entità stuale autonoma, e poi nel 1771 aggregata al ducato di Mtova, “con l’abolizione della locale giunta di vice governe con il trasferimento delle sue competenze per le matfiscali ed economiche al magistrato di Mantova” (Para1893-1899; Coniglio 1967; Mozzarelli 1993; Paglia1993; Pagliari 1994; Mori 1998).

feudo di Sabbioneta. vicario generale. 7151565 - 1771

Il vicario enerale era il luogotenente del signore, aveva fuzioni giudiziarie e amministrative, “responsabile della pubbli

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San Benedetto Po

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amministrazione e dell’andamento generale di tutte le attivitàpubbliche”. Doveva bollare i pesi, visitare annualmente le stra-de e i ponti, predisponendone la manutenzione, e aveva la facol-tà di confermare o annullare le deliberazioni di deputati e con-siglieri dei singoli comuni. Al vicario generale facvano capo ivicari subalterni, residenti in ogni comune o in località impor-tanti del feudo. Era coadiuvato da notai e scrivani, oltre che daalcuni soldati (Agosta Del Forte 1981).

mandamento V di Sabbioneta. 716

1859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale del1859 (legge 23 ottobre 1859), Sabbioneta è sede del man-damento V di Sabbioneta del circondario III di Casalmag-giore della provincia di Cremona, sino al 1868, quando,con la ricostituzione della provincia di Mantova (legge 9febbraio 1868, n. 4322), veniva inclusa nel distretto XI diViadana del circondario unico di Mantova.

pretura di Sabbioneta. 717

1772 - 1790

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Sabbioneta esercitava la pro-pria autorità sul territorio di Cividale, Commessaggio,Boccachiavica, San Matteo, Saline, Nocegrossa, Bocca,con una curia formata, oltre che dal pretore, da un attuario,un coadiutore, un barigello e tre fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Sabbioneta avevagiurisdizione su Sabbioneta con Ponteterra, Villa Pasquali,Breda Cisoni e Commessagio di Là; Commessaggio.

bibl. Agosta Del Forte 1981: E. Agosta Del Forte, Sabbionetae il suo comune, Sabbioneta, 1981; Liva 1993: A. Liva,Gli statuti della comunità di Sabbioneta e la successivalegislazione di Vespasiano Gonzaga in U. Bazzotti, D.Ferrari, C. Mozzarelli (a cura di), Vespasiano Gonzaga eil ducato di Sabbioneta, Mantova, 1993; Mozzarelli1993: C. Mozzarelli, Istituzione e declino d’un microco-smo principesco e cittadino, note sul Ducato di Sabbio-neta tra XVI e XVIII secolo in U. Bazzotti, D. Ferrari, C.Mozzarelli (a cura di), Vespasiano Gonzaga e il ducato diSabbioneta, Mantova, 1993; Pagliari 1993: I. Pagliari,Onore e decoro nelle terre gonzaghesche dell’oltre Oglioin N. Calani, A. Liva (a cura di), Statuti del principato diBozzolo 1610-1633, Mantova, 1993; Pagliari 1994: I.Pagliari, Per orgoglio di un principe libero e per conve-nienza dell’impero, “Quaderni di Civiltà Mantovana”,supplemento al n. 12, settembre 1994; Parazzi 1893-1899: A. Parazzi, Origine e vicende di Viadana e suo di-stretto, Mantova, 1893-1899, ristampa anastatica, Via-dana, 1992.

SAN BENEDETTO PO

capitano del divieto. 718

sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di San Bene-detto costituisse la giurisdizione di un capitano del divieto(Mantova 1958-1963).

commissariato di San Benedetto. 719sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariSan Benedetto risalgono agli anni immediatamente seguti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XV(Magini 1967).

comune di San Benedetto. 720sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Aco 1871-1874) “Sanctum Benedictum” è citato fra le vildipendenti dal quartiere di San Martino di Mantova. Rguardo alla giurisdizione amministrativa a cui era soggenegli anni settanta - ottanta del trecento, San Benedettosede di vicariato (Vaini 1994), mentre negli anni immedtamente seguenti alla erezione del ducato di Mantova,venuta nel 1530, era sede di commissariato (Manto1958-1963), come agli inizi del secolo XVII (Magin1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cità e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), San Bedetto dipendeva dalla pretura di Quistello, mentre nel 17in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbio 1772), era soggetto alla giurisdizione della preturaSuzzara. Nel 1782, dopo il compartimento territoriale depreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 genna1782), quando veniva definito il suo ambito territoriale fomato da San Benedetto con Portiolo, Zottole, Zovo, GorBardelle, San Siro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole e de dipendevano dalla pretura di Gonzaga.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 il territorio di San Benedetto risultava cstituito da dieci colonnelli, denominati San BenedettGorgo, Bardelle, Brede, Mirasole, San Siro a Po, San Sa Secchia, Zottole, Zovo, Portiolo. Aveva inoltre aggregail territorio denominato la Margonara, situata oltre il Po, nterritorio di Governolo e di proprietà del convento dei bnedettini (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti , nel 1774 lo “statotale delle anime” della comunità contava 6.352 unità di 1.039 “collettabili” e 5.313 “non collettabili”.

Nel 1774 la comunità godeva di una rendita sopra un pitale attivo, depositato presso il monte di pietà.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento risulta che nel 1774 gli organi principali di autogverno della comunità erano la vicinia e una rappresentaparticolare. Quest’ultima era composta da dieci deputche venivano eletti “a voti segreti del proprio colonnellonominati “al principio dell’anno e non si cambiano o confermano che all’incominciare dell’altro”. Ad essi spetava, “unitamente al massaro, l’amministrazione diurdella comunità e la cognizione della legalità de’ pubblreparti dei carichi”. Vi erano inoltre un ragionato, un cacelliere e un massaro, che veniva eletto o confermatomese di marzo di ciascun anno, quando si fissavano leposte da esigere, “nella persona d’uno de’ concerrenti mato più abile, con idonea sigurtà, senza capitoli”. Avevacompito di riscuotere le tasse comunitative e si serviva satellizio per costringere i morosi a pagare le tasse, cocompenso del “caposoldo” o del pignoramento dei beni debitori. Il massaro e il cancelliere erano inoltre responbili della cura e conservazione dell’archivio della comuntà. La comunità aveva in carico l’onorario del podestà, procuratore, del corriere, del berigello, del tenente di ca

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San Giorgio di Mantova

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pagna, di sette consoli, del portinaro di Pietole, del campa-naro e del medico (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di San Benedetto. 7211784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di San Benedetto con Portiolo, Zottole,Zovo, Gorgo, Bardelle, San Siro a Po, San Siro a Secchia,Mirasole e Brede veniva inserito nel distretto XIV di Gon-zaga. Nel 1786 la stessa compagine territoriale aggregavaanche Pegognaga, Dosso, Sacca, Bondeno, Moglia, Coaz-ze, Cesare, già uniti a Gonzaga, e risultava compresa nelladelegazione X del distretto di Gonzaga in seguito alla di-strettuazione della provincia di Mantova (compartimentoterritoriale 26 settembre 1786). Nel 1791 il comune di SanBenedetto, ricostituita la consueta unità territoriale con SanBenedetto con Portiolo, Zottole, Zovo, Gorgo, Bardelle,San Siro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole e Brede, facevaparte del distretto XIV di Gonzaga per effetto del piano disistemazione dell’amministrazione pubblica della città eprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di San Benedetto. 7221798 marzo - 1798 settembre

Con ripartizione del 29 marzo 1798 (legge 10 germinaleanno VI), il “comune di San Benedetto con le sue ville, de-tratta Portiolo”, che era aggregato a Saviola, veniva attribu-ito al dipartimento del Crostolo, contrassegnato dal numero11.

comune di San Benedetto. 7231798 settembre - 1816

Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settembre1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), San Benedetto conPortiolo, Zottole, Zovo, Gorgo, Bardelle, San Siro a Po,San Siro a Secchia, Mirasole e Brede era compreso nel di-stretto XI di Gonzaga del dipartimento del Mincio, che eraanche sede della municipalità distrettuale. Nel 1801, inconseguenza della legge per la divisione della repubblicaCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), lastessa compagine territoriale risultava far parte del distrettoII di Revere del Dipartimento del Mincio, mentre nel 1803in seguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento delMincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 mar-zo 1804 (avviso 9 marzo 1804), era inserita nel distretto VIdi Gonzaga. I referenti amministrativi di San Benedettocambiavano ancora nel 1805, quando, in conseguenza dellanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), era incluso nel cantone III di Gonzaga deldistretto II di Revere.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comunedi San Benedetto era classificato comune di II classe con6.547 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di San Benedetto. 7241816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di San Benedetto con Portiolo, Zottole, Zovo, Gorgo,Bardelle, San Siro a Po, San Siro a Secchia, Mirasole e Bre-de era compreso nel distretto XIV di Gonzaga della provin-cia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della mede-sima provincia del 1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il

comune di San Benedetto con le frazioni di Portiolo, Zotle, Zovo, Gorgo, Bardelle, San Siro a Po, San Siro a Schia, Mirasole e Brede, era inserito nel distretto IX di Gozaga, con una popolazione di 8.585 abitanti, aveconsiglio comunale, con ufficio proprio. Dopo il trattato Zurigo del 1859 (trattato del 10 novembre 1859), il comudi San Benedetto era compreso nel distretto III di Gonzadella provincia di Mantova, come nel 1868, in seguito aricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbra1868, n. 4322), con una popolazione di 8.958 abitanti (creto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 18684289).

podestà di San Benedetto. 725sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che il podestà di San Benedeaveva giurisdizione limitata a lire duecento nelle causevili (Specificazione 1737).

vicariato di San Benedetto. 726sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di San Benedetto salgono agli anni settanta - ottanta del trecento (Va1994). In seguito negli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, il virio viene sostituito da un commissario (Mantova 1951963).

SAN GIACOMO DELLE SEGNATE

comune di San Giacomo delle Segnate. 7271922

Compreso nel comune di Quistello, San giacomo deSegnate è stato costituito comune nel 1922 (legge 10 ag1922; cfr Gabrieli 1967).

SAN GIORGIO DI MANTOVA

commissariato di San Giorgio. 728sec. XVI - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariSan Giorgio risalgono agli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15(Mantova 1958-1963), confermata sucessivamente n“specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali di Mantova” del 1737 (Specificazione 1737).

comune di San Giorgio. 729sec. XIV - 1784

Aggregato alla città di Mantova agli inizi del secolo XII(Bertolotti 1893; Bonaglia 1985), negli anni immediatamente seguenti alla erezione del ducato di Mantova, avnuta nel 1530, San Giorgio era sede di un commissa(Mantova 1958-1963). Nel 1750, dopo il piano de’ tribunaed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 mar1750), San Giorgio era aggregato alla pretura di Due stelli. Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantova(piano 4 febbraio 1772), il territorio di San Giorgio era so

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San Giovanni del Dosso

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getto alla giurisdizione del capitano di giustizia e del pode-stà di Mantova, mentre nel 1782, dopo il compartimentoterritoriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo pia-no 22 gennaio 1782), San Giorgio con Casaletto, Tenca,Ghisiolo, Motella, Caselle e Fossamana, dipendeva dallapretura di Mantova.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 “lo stato totale delle anime” della comuni-tà di San Giorgio contava 1556 anime collettabili e 656 noncollettabili (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàpossedeva una casa, in parte goduta dal console della co-munità, in parte affittata a lire 120 (Risposte ai quesiti1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che nel 1775 gli organi principali del comune,“sottoposto al regio ducal magistrato camerale di Manto-va”, erano il consiglio generale e tre reggenti. Il consigliogenerale, convocato nel mese di giugno di ogni anno (nelrilievo al 35. quesito è detto “al principio dell’anno"), eraformato dai possidenti e dai capifamiglia di campagna edeleggeva i tre reggenti, il massaro e il console. In seguitogiudicava il resoconto delle entrate e delle uscite dell’annoconcluso e fissava il “riparto"delle imposizioni del nuovoanno. A quest’ultima operazione partecipava anche “unode’ signori possidenti civili che intervien e accudisce allostesso riparto”, nominato dal regio ducale magistrato came-rale di Mantova. I tre reggenti “invigilano la comunità, in-vigilano anche alla legalità dei pubblici riparti e si ellegonoa nome di tutta la comunità ed ogni tre anni si mutano”. Ac-canto a queste magistrature, vi era il massaro, che, nomina-to dal consiglio generale della comunità, aveva il compitodi “tener li conti” ed “esiger li denari del estimo” ed erainoltre responsabile, insieme al procuratore, delle scritturepubbliche, poichè “la comunità non ha archivio”. Vi erainoltre un console, con il compito di “prender ordini dal re-gio ducal magistrato e portarli ai reggenti e dar fori bollet-toni” e un bargello (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di San Giorgio. 730

1784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di San Giorgio con Casaletto, Tenca, Ghi-siolo, Motella, Caselle e Fossamana veniva inserito nel di-stretto I di Mantova. Nel 1786 in seguito alla distrettuazio-ne della provincia di Mantova la stessa compagineterritoriale risultava compresa nella delegazione I del di-stretto di Mantova (compartimento territoriale 26 settem-bre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto I diMantova per effeto del piano di sistemazione dell’ammini-strazione pubblica della città e provincia di Mantova (piano24 gennaio 1791).

comune di San Giorgio. 731

1798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del dipartimento delMincio del 26 maggio 1798 (legge 7 pratile anno VI), il co-mune di San Giorgio con Casaletto, Tenca, Ghisiolo, Mo-tella, Caselle e Fossamana era inserito nel distretto di Man-tova, contrassegnato dal numero 4, che era anche sede dellamunicipalità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno,

con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemiale anno VII), la stessa compagine territoriale risultacompresa nel distretto I di Mantova del dipartimento dMincio, dove permaneva sino al 1805, quando, in conguenza della nuova distrettuazione del dipartimento Mincio (decreto 8 giugno 1805), entrava a far parte del ctone I di Mantova del distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comne di San Giorgio veniva classificato come comune di classe in base ai suoi 2.230 abitanti (decreto 8 giug1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di SGiorgio veniva concentrato nel comune denominativo dclasse di Mantova, incluso sempre nel cantone I di Mantdel distretto I di Mantova.

comune di San Giorgio. 732

1816 - 1859

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816),compagine territoriale di San Giorgio con Casaletto, TenGhisiolo, Motella, Caselle e Fossamana veniva inserita distretto I di Mantova della provincia di Mantova. In seguto alla ridistrettuazione della provincia di Mantova d1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il comune di San Gigio con le frazioni di Casaletto, Tenca, Ghisiolo, MontellCaselle, Fossamana, Frusina, Villanuova, Majardina e Vlanuova de Bellis, risultava compreso nel distretto I Mantova, con una popolazione di 2.770 abitanti, con covocato generale. Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (tratto 10 novembre 1859), il comune di San Giorgio, denomnato San Giorgio di Mantova, faceva parte del distretto IMantova.

comune di San Giorgio di Mantova. 733

1859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 novemb1859), il comune di San Giorgio era denominato San Gigio di Mantova (cfr Bonaglia 1985, che sostiene che il cabiamento del nome sia determinato in seguito al decretoale del 8 giugno 1867) e faceva parte del distretto IMantova. Questa situazione veniva confermata anche dil 1868, quando, con la ricostituzione della provincia Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), il comune di SGiorgio di Mantova risultava inserito nel distretto I di Mantova del circondario unico di Mantova, con una popolazne di 2.946 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e creto 8 marzo 1868, n. 4289).

SAN GIOVANNI DEL DOSSO

comune di San Giovanni del Dosso. 734

1922

Compreso nel comune di Quistello, San Giovanni dDosso è stato costituito comune nel 1922 (legge 10 ago1922; cfr Gabrieli 1967).

170

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San Martino dell’Argine

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SAN MARTINO DELL’ARGINE

capitano del divieto. 735sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di San Marti-no dell’Argine costituisse la giurisdizione di un capitanodel divieto (Mantova 1958-1963).

comune di San Martino. 736sec. XIV - 1784

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, nel 1409San Martino passò al dominio mantovano (Bertolotti1893). Compreso fra i territori assegnati a Carlo Gonzagatra il 1444 e il 1456, in seguito alla divisione dello statogonzaghesco (Mantova 1958-1963), San Martino venne as-segnato nel 1478 al ramo cadetto dei Gonzaga che avrebbedato origine al principato di Bozzolo (Boriani 1984). Conl’aggregazione del principato all’impero, avvenuta nel1746 (Mantova 1958-1963), San Martino veniva integratoal mantovano dopo il 1771 (Vivanti 1959). Nel 1772, in se-guito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio1772), San Martino faceva parte della pretura di Bozzolo,come nel 1782, dopo il compartimento territoriale dellepreture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1772 lo “stato totale delle anime” della comuni-tà di San Martino contava 437 anime “collettabili” e 1667“non collettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1772 la comunitàaveva “entrate proprie” consistenti in affitti di “fondi pre-diali, di case e mulini”. Aveva inoltre il “gius di becaria ed’osteria, scopelatura de grani che si macinano, caldaie equatro inserviente alli due caselli pubblici e de posti dellafiera 11 novembre di ogni anno” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Riguardo all’organizzazione amministrativa, la comunitàdi San Martino si reggeva sugli statuti in vigore dal 1483per ordine di Gianfrancesco Gonzaga, ai quali erano sog-getti anche anche i comuni di Sabbioneta, Dosolo, Rivaro-lo, Bozzolo, Rodigo, Gazzuolo e Isola Dovarese. Questistatuti riportano alcune indicazioni sulle funzioni del vica-rio generale, luogotenente dei signori, e sull’obbligo deicomuni di nominare annualmente in pubblico consiglio icampari (Parazzi 1893-1899; Liva 1993). Nel 1610 venne-ro emanati da Isabella di Novellara, tutrice e curatrice delfiglio minorenne Scipione Gonzaga, altri statuti (Statuti1993).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che nel 1772 l’organo principale di autogo-verno della comunità erano il consiglio particolare, formatoda otto deputati, che venivano nominati ogni biennio dalmagistrato camerale di Mantova, scelti fra una rosa propo-sta dai deputati in scadenza, “previa consulta del pretore lo-cale”. Nel “consiglio all’ingresso della nuova regensa” ve-nivano stabiliti i “reparti de carichi”, mentre due deputati“denominati del mese” seguivano l’“amministrazione diur-na della comunità”. Oltre al consiglio particolare e ai depu-tati, vi erano il cancelliere, che aveva anche l’onere dellacura dell’archivio comunitativo, il massaro, per l’esazionedelle imposte della comunità, e l’esattore per la riscossionedi tutte le tasse straordinarie. La comunità riconosceva unonorario anche al giudice di Bozzolo, al luogotenente delpodestà, al ragionato e sottoragionato, al corriere, al pesa-

tore di San Martino e della pesa dei mulini, al bargelloBozzolo, ai birri, al sostituto all’annona, al fattore dei mlini e della “bina”, al delegato militare, al sindaco per il registro delle fazioni straordinarie, al campanaro, al fisico,chirurgo, al maestro e sottomaestro, ai predicatori dequaresima e dell’avvento (Risposte ai quesiti 1772-177

comune di San Martino. 7371784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di San Martino dell’Argine veniva inserto nel distretto X di Bozzolo. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Bozzolo, trasferita nel 17a Casalmaggiore, la stessa compagine territoriale risultcompresa nella delegazione I del distretto di Bozzolo (copartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 17faceva parte del distretto X di Bozzolo per effetto del piadi sistemazione dell’amministrazione pubblica della cittàprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di San Martino. 7381798 - 1816

Con la ripartizione del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorianno VI), il comune di San Martino dell’Argine era inseritnel distretto di Bozzolo, contrassegnato dal numero 11,dipartimento dell’Alto Po, sede della municipalità del dstretto. Nell’autunno del 1798, con la divisione del26 stembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), San Martdell’Argine risultava essere compreso nel distretto XIX Bozzolo del dipartimento dell’Alto Po, sede della municpalità distrettuale. Nel 1801, in conseguenza della leggela divisione della repubblica Cisalpina del 13 maggio 18(legge 23 fiorile anno IX), San Martino dell’Argine era inserito nel distretto IV di Casalmaggiore sempre del dipamento dell’Alto Po, mentre nel 1803, in seguito alla ridenizione territoriale del dipartimento del Mincio e dopo riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avv9 marzo 1804), entrava a far parte del distretto IV di Bozolo del dipartimento del Mincio. I referenti amministrativdi San Martino dell’Argine cambiavano ancora nel 180quando, in conseguenza della nuova distrettuazione departimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805), era inclunel cantone V di Bozzolo del distretto I di Mantova.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comne di San Martino dell’Argine era classificato come comne di III classe con 2.400 abitanti (decreto 8 giugno 180

comune di San Martino. 7391816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), SMartino dell’Argine veniva inserito nel distretto X di Bozzolo della provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuzione della medesima provincia del 1853 (risoluzione gennaio 1853) il comune di San Martino dell’Argine risutava compreso nel distretto II di Bozzolo, con una popozione di 3.062 abitanti, avente consiglio comunale, seufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comunale e prvinciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune di SMartino dell’Argine, con una popolazione di 2.917 abitati, era attribuito al mandamento III di Bozzolo del circondario III di Casalmaggiore della provincia di Cremonsino al 1868, quando, con la ricostituzione della provincdi Mantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), veniva inse

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feudo di San Martino dell’Argine. 740sec. XVI - sec. XVII

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, aggrega-to al mantovano nel 1409, assegnato a Carlo Gonzaga fra il1444 e il 1456 in seguito alla divisione del marchesato diMantova, dopo essere rientrato nel dominio mantovano, nel1478 San Martino dell’Argine, insieme a Gazzuolo, Co-messaggio, Rodigo, Pomponesco, Sabbioneta, Rivarolo,Bozzolo, Dosolo, Isola Dovarese, fu attribuito ai fratelliFrancesco, cardinale, e Gian Fracesco Gonzaga. In seguito,dopo essere stato oggetto di altre aggregazioni e spartizioniereditarie fra i discendenti di questi ultimi, l’investitura im-periale del 1559 stabiliva che San Martino dell’Argine, in-sieme a Pomponesco, Isola Dovarese e Comessaggio (oc-cupata parzialmente nel 1563 e quindi ceduta nel 1567 aVespasiano Gonzaga, marchese di Sabbioneta), era di per-tinenza del ramo dei Gonzaga di San Martino dell’Argine,assegnato ai figli di Carlo Gonzaga, ossia Pirro, Scipione,cardinale, Annibale, poi fra’ Francesco, vescovo di Manto-va, Alfonso, Ferdinando, detto anche Ferrante e Giulio Ce-sare. Questi, nominati nel 1565 principi del sacro romanoimpero, intorno al 1578 si accordarono sulla spartizione delfeudo, assegnando San Martino dell’Argine a Pirro e Sci-pione, Isola Dovarese a Ferdinando, e Pomponesco a Giu-lio Cesare. Morto Pirro nel 1592, l’anno successivo nel1593 San Martino dell’Argine passava a Ferdinando, peressere attribuito, dopo la sua morte, avvenuta nel 1605, alfiglio Scipione, erede dal 1609 del principato di Bozzolo.Di questo in seguito San Martino dell’Argine seguì le sorti:il principato fu retto dai pricipi di Bozzolo sino all’estinzio-ne del casato nel 1703, dai Gonzaga di Mantova dal 1703al 1708, dai Gonzaga di Guastalla dal 1708 al 1746, per en-trare a far parte, dopo l’estinzione del ramo guastallese, deidomini asburgici, prima come entità statuale autonoma, epoi nel 1771 aggregato al ducato di Mantova (Bergamaschi1883; Pagliari 1994).

bibl. Bergamaschi 1883: D. Bergamaschi, Storia di Gazolo esuo marchesato, Casalmaggiore, 1883, ristampa anasta-tica, Cremona, 1983; Boriani 1984: G. Boriani, Storia diBozzolo, Bozzolo, 1984; Liva 1993: A. Liva, Gli statutidella comunità di Sabbioneta e la successiva legislazionedi Vespasiano Gonzaga in U. Bazzotti, D. Ferrari, C.Mozzarelli (a cura di), Vespasiano Gonzaga e il ducato diSabbioneta, Mantova, 1993; Pagliari 1994: I. Pagliari,Per orgoglio di un principe libero e per convenienzadell’impero, “Quaderni di Civiltà Mantovana”, supple-mento al n. 12, settembre 1994; Parazzi 1893-1899: A.Parazzi, Origine e vicende di Viadana e suo distretto,Mantova, 1893-1899, ristampa anastatica, Viadana,1992; Statuti 1993: N. Calani, A. Liva (a cura di), Statutidel principato di Bozzolo. 1610-1633, Mantova, 1993.

SCHIVENOGLIA

comune di Schivenoglia. 7411816 - 1868

Già aggregato al comune di Revere (cfr Magri 1980, incui si afferma che il comune è istituito con circolare del 1°aprile 1816), con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio1816) il comune di Schivenoglia acquistava l’autonomia

organizzativa e veniva incluso nel distretto XV di Revedella provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuaziondella medesima provincia del 1853 (risoluzione 28 genn1853) il comune di Schivenoglia, con una popolazione1.411 abitanti, avente convocato generale, faceva partedistretto VIII di Revere, ridenominato distretto II di Revernel 1859 (trattato di Zurigo del 10 novembre 1859). In qusta situazione il comune di Schivenoglia rimaneva ancnel 1868, quando, con la ricostituzione della provinciaMantova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), risultava insernel distretto II di Revere del circondario unico di Mantovcon una popolazione di 1.442 abitanti (decreto 9 febbr1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

bibl. Magri 1980: D. Magri, Memorie e documenti di Reverepaese padano, Ostiglia, 1980.

SERMIDE

cantone IV di Sermide. 7421805 - 1816

Inserito nel distretto II di Revere del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone IV di Sermide era costituito dseguenti comuni: Sermide con Moglia, Carbonara, Feloca e Quatrelle; Poggio con Magnacavallo, BorgofrancBonizzo; con una popolazione complessiva di 13.786 atanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone IV Sermide del distretto II di Revere del dipartimento del Micio era costituito dai seguenti comuni denominativi: Sermde; Poggio; con la stessa popolazione complessiva13.786 abitanti.

castellano di Sermide. 743sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoSermide risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

comune di Sermide. 744sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Aco 1871-1874) “Sermidum” era citato fra le ville dipendeti dal quartiere vecchio di Mantova e dal 1353 dotatopropri statuti, riportati nella rubrica 39 del libro III degstatuti gonzagheschi. Riguardo alla giurisdizione ammistrativa a cui era soggetta, negli anni settanta - ottantatrecento, Sermide era sede di vicariato (Vaini 1994), menagli inizi del sec. XV era sede di podestaria (Mantova1886), come negli anni immediatamente seguenti alla ezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Manto1958-1963), e agli inizi del secolo XVII (Magini 1967)Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Sermide era sdi pretura, mentre nel 1772, in seguito al piano delle pretmantovane (piano 4 febbraio 1772), era soggetto alla prra di Revere. Nel 1782, dopo il compartimento territoria

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Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 il territorio della comunità di Sermide eracomposto da quattro colonnelli, Moglia, Carbonara, Felo-nica e Quatrelle (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “stato to-tale delle anime” della comunità contava 8.280 unità (Ri-sposte ai quesiti 1772-1777).

Nel 1774 la comunità di Sermide possedeva l’osteria, labeccaria e una casa in piazza, che venivano date in affitto(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che nel 1774 gli organi principali di autogo-verno della comunità erano il consiglio generale o vicinia,i reggenti, un cassiere, un cancelliere e un ragionato, “oltrealtri uffiziali bassi”. Il consiglio generale o vicinia della co-munità era convocato per ordine del magistrato ducale diMantova o da altro “tribunale” ed era formato da “tutti licapi di famiglia conferenti in rustico” e dagli otto reggenticomunitativi. Nel caso si trattassero affari riguardanti iquattro colonnelli, vi intervenivano anche i rispettivi reg-genti. Il “consiglio particolare de’ reggenti” della comunitàera formato dagli otto reggenti di Sermide e dagli otto reg-genti dei quattro colonnelli. Il consiglio particolare avevacompetenza “negli affari comunitativi, nella imposizionedelle tasse”. Gli otto reggenti di Sermide reggevano “laazienda della comunità, secondo dispone l’interinale rego-lamento”, e rimanevano in carica un anno. L’ultimo giornodi ogni anno i reggenti in scadenza facevano “una imbuso-lazione di dieci, otto o venti o più o meno persone … cre-duti li più propri per incombere alli affari della comunità”,da cui venivano estratti a sorte sei nuovi reggenti. Questi ilgiorno successivo eleggevano “due delli otto del passatocome più informati dell’affare della comunità”. Ciascunodei detti reggenti aveva “la loro ispezione, chi a formare ilsolito estimo, chi a tirrare mandati per li pagamenti, chi so-pra l’annona e chi sopra le fabbriche pubbliche e cadaunodi questi ha l’obbligo di rendere intesa la comunità tutta so-pra le loro rispettive incombenze”. I reggenti avevano an-che la custodia dell’archivio della comunità. I quattro co-lonnelli erano retti da due reggenti ciascuno. Venivanoeletti con modalità diverse rispetto ai reggenti di Sermide.In ognuno dei colonnelli, alla scadenza della carica dei duereggenti, “ogni anno ne sorte dal suo impegno uno e nomi-na un’altra persona del suo colonnello, il quale agisce conquello reggente del passato anno” e “tanto li otto reggentidi Sermide che li otto delli quattro colonelli si uniscono etutti hanno egual voto”. La comunità riconosceva inoltre unonorario al pretore, al capitano di monte molino, al procu-ratore e al suo coadiutore, al corriere, a due “torresani”, albargello, ai “reggenti deputati alla formazione dell’estimocomunale”, al comandante di Sermide, al console della ca-stellanza, al predicatore, all’organista (Risposte ai quesiti1772-1777).

comune di Sermide. 7451784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Sermide con Moglia Carbonara, Car-bonarola, Felonica, Quatrelle veniva inserito nel distrettoXVI di Sermide. Nel 1786 in seguito alla distrettuazionedella provincia di Mantova, la stessa compagine territorialerisultava compresa nella delegazione XII del distretto di

Sermide (compartimento territoriale 26 settembre 178mentre nel 1791 faceva parte del distretto XVI di Sermiper effetto del piano di sistemazione dell’amministraziopubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 genaio 1791).

comune di Sermide. 7461798 - 1816

Se nelle distrettuazioni della primavera del 1798 Sermnon compariva insieme ai paesi contermini, nell’autundel 1798, con la divisione del 26 settembre 1798 (leggvendemmiale anno VII), Sermide con Moglia, CarbonaCarbonarola, Felonica e Quadrelle era sede del distrXIII del dipartimento del Mincio e della municipalità di-strettuale. Il referente amministrativo cambiava nel 180quando, dopo la dipartimentazione della repubblica Cispina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), il cmune di Sermide entrava a far parte del distretto II di Rere del dipartimento del Mincio, ridenominato distretto Vdi Revere nel 1803. Nel 1805 (decreto 8 giugno 1805), Smide veniva compreso nel cantone IV di Sermide del stretto II di Revere del dipartimento del Mincio.

Sul piano amministrativo con la distinzione dei comuin classi (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comune di Smide veniva classificato come comune di classe II in bai suoi 7.492 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Sermide. 7471816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Sermide con Moglia, disaggregati Carbonara cCarbonarola e Felonica con Quatrelle, era sede del distrXVI della provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853 risoluzione gennaio 1853) il comune di Sermide, con la frazioneMoglia era sede del distretto X, con una popolazione5.849 abitanti, avente consiglio comunale, senza uffiproprio. Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 nvembre 1859), il comune di Sermide era sede del distreIV della provincia di Mantova. Questa situazione veniconfermata anche nel 1868, quando, con la ricostituziodella provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, 4322), risultava inserito nel distretto IV di Sermide del ccondario unico di Mantova, con una popolazione di 5.6abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 ma1868, n 4289).

distretto XVI di Sermide. 7481784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto XVI di Sermide era formato da Sermide con Mglia, Carbonara, Carbonarola, Felonica, Quatrelle; Pogcon Magnacavallo, Borgofranco, Bonizzo.

distretto di Sermide, delegazione XII. 7491786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia Mantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Sermide, delegazione XII della provincia Mantova, era formato da Poggio con Magnacavallo, Borgfranco, Bonizzo; Sermide con Moglia, Carbonara, Carbnarola, Felonica, Quatrelle.

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1791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto XVI di Ser-mide della provincia di Mantova era formato da Sermidecon Moglia, Carbonara, Carbonarola, Felonica, Quatrelle;Poggio con Magnacavallo, Borgofranco, Bonizzo.

distretto XIII di Sermide. 751

1798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimento delMincio del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale annoVII), il distretto XIII di Sermide era costituito dalle comu-nità di Sermide con Moglia, Carbonara, Carbonarola, Felo-nica e Quadrelle; Poggio con Magnacavallo, Borgofranco,Bonizzo. Nel 1801 Sermide veniva incluso nel distretto IIdi Revere del dipartimento del Mincio (legge 23 fiorileanno IX).

distretto XVI di Sermide. 752

1816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto XVI di Sermide della provincia di Mantova risultavacostituito dai seguenti comuni: Borgofranco con Bonizzo;Carbonara con Carbonarola; Felonica con Quatrelle; Ma-gnacavallo; Poggio; Sermide con Moglia.

distretto X di Sermide. 753

1853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto X di Sermi-de della provincia di Mantova era composto dai seguenticomuni: Carbonara; Felonica; Magnacavallo; Poggio; Ser-mide.

distretto IV di Sermide. 754

1859 - 1868

Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (10 novembre 1859),il distretto IV di Sermide della provincia di Mantova risul-tava così costituito: Sermide; Carbonara di Po; Felonica;Magnacavallo; Poggio Rusco.

Questa situazione veniva confermata anche nel 1868,quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova(legge 9 febbraio 1868, n. 4322), Sermide era sede del di-stretto IV di Sermide del circondario unico di Mantova, congiurisdizione su 1. Sermide ; 2. Carbonara di Po; 3. Fello-nica; 4. Poggio Rusco; 5. Magnacavallo; con una popola-zione di 16.328 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di Sermide. 755

sec. XIV

Gli statuti del 1353, riportati nella rubrica 39 del libro IIIdegli statuti gonzagheschi, illustravano l’ordinamento delfeudo di Sermide, le cui disposizioni si rifanno a quelle de-

gli statuti bonacolsiani, definendo oltre alla materia civilepenale, le funzioni del vicario, del massaro e dei camp(Vaini 1994; Mantovani 1886).

giuduce delle digagne di Sermide. 756

sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Sermidformasse la giurisdizione di un giudice delle digagne (Matova 1958-1963).

governatore di Sermide. 757

sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che Sermide era sede di govnatore di mero e misto imperio (Specificazione 1737).

podestaria di Sermide. 758

sec. XVI - sec. XVII

Se nel 1435 il marchese di Mantova concedeva agli mini della podesteria di Sermide di poter estrarre libemente e senza dazi, il vino prodotto in detta giurisdizionpoterlo condurre nei vicariati mantovani, nel 1443 si presava che la podestaria di Sermide godeva del mero e mimperio e della “omnimoda jurisdictione” (Mantovan1886). La presenza di un podestà a Sermide è confermnegli anni immediatamente seguenti alla erezione del duto di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963)agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

pretura di Sermide. 759

1750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturamero e misto imperio di Sermide aveva competenza su Smide. In seguito al piano delle preture mantovane (piadel 4 febbraio 1772), Sermide veniva aggregata alla predi Revere.

pretura di Sermide. 760

1782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Sermide aveva gisdizione su Sermide con Moglia; Felonica con QuatreCarbonara con Carbonarola; Borgofranco con BonizzMagnacavallo; Poggio.

vicariato di Sermide. 761

sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Sermide risalgono agli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 199mentre negli anni immediatamente seguenti alla ereziodel ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, Sermide sede di podestaria (Mantova 1958-1963).

bibl. Mantovani 1886: G. Mantovani, Il territorio sermidesee limitrofi. Ricerche archeologiche, storiche ed idrografiche, Bergamo, 1886, ristampa anastatica, Cologna Veneta, 1984.

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Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737 risulta che Serravalleo era sede di com-missario (Specificazione 1737).

comune di Serravalle. 763sec. XIV - 1784

Nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” de-gli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento (D’Ar-co 1871-1874) “Seravalum” era citato fra le ville dipenden-ti dal quartiere vecchio di Mantova. Circa la giurisdizioneamministrativa a cui era soggetto, negli anni settanta - ot-tanta del trecento, Serravalle era sede di vicariato (Vaini1994), come negli anni immediatamente seguenti alla ere-zione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova1958-1963). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed ufficidella città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Ser-ravalle era soggetto alla pretura di Ostiglia, come nel 1772,in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbra-io 1772), e come nel 1782, dopo il compartimento territo-riale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22gennaio 1782), dove compariva insieme a Libiola.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 la comunità di Serravalle aveva aggregatoil “paese di Libiola che tuti e due uniti forma un sol corpo”(Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 o “stato to-tale delle anime” contava 273 anime “colettabili” e 1.200circa “non collettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempredalla stessa fonte, nel 1775 fra le entrate propriedella comunità vi era qualla del dazio della spina (Risposteai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che nel 1775 il principale organo amministra-tivo della comunità era la vicinia, che si teneva all’inizio diogni anno, ed eleggeva i tre deputati, che “invigilano allaammnistrazione diurna della medesima ed alla legalità deipubblici riparti de’ carichi”, e il massaro. Questi, “dipen-dente in tutto e per tutto dai tre deputati”, veniva nominato“per l’esazione si dell’estimo comunale” che della “tassarusticale detta strame”. Era tenuto inoltre a presentare unvicinia il “bilancio generale de’ conti dai quali rilevasi lostato attivo e passivo del scaduto anno”. Altra incombenzadel “massaro pro tempore” era la tenuta e la conservazionepresso di sè del “piccolo archivio di scritture appartenenti”alla comunità. Altri organi che concorrevano all’ammini-strazione comunitativa erano il depositario delle contribu-zioni, il depositario delle digagne del Po, dei Dugali e dellaChiavica. Inoltre vi era anche un esattore, funzione ricoper-ta in genere da un caporale militare, che esigeva i “sopra-soldi o capisoldi” dai “prorietari morosi”. La comunità ri-conosceva un onorario anche al bargello, al console, altenente di campagna (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Serravalle. 7641784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Serravalle a Po con Libiola veniva in-serito nel distretto II di Ostiglia. Nel 1786 in seguito alla di-strettuazione della provincia di Mantova la stessa compagi-

ne territoriale risultava compresa nella delegazione II distretto di Ostiglia (compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto IOstiglia per effetto del piano di sistemazione dell’amminstrazione pubblica della città e provincia di Mantova (pia24 gennaio 1791).

comune di Serravalle. 7651798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 17(legge 7 pratile anno VI), il comune di Serravalle con Lbiola era compreso nel distretto di Governolo, contrasgnato dal numero 6, del dipartimento del Mincio, che esede della municipalità distrettuale. Nell’autunno del 179con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemiale anno VII), Serravalle con Libiola era inserito nel dstretto III di Ostiglia del dipartimento del Mincio, che ersede della municipalità distrettuale. Nel 1801, in consguenza della legge per la divisione della repubblica Cispina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), la stesa compagine territoriale risultava far parte del distrettodi Revere del dipartimento del Mincio, mentre nel 1803,seguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento dMincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 mazo 1804 (avviso 9 marzo 1804), Serravalle era inserita distretto VIII di Ostiglia. Nel 1805, in conseguenza di unnuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decre8 giugno 1805), Serravalle veniva inclusa nel cantone IIOstiglia del distretto II di Revere.

Sul piano istituzionale, con la distinzione dei comuni classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comudi Serravalle era classificato come comune di III classe 1.390 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Serravalle. 7661816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Serravalle con Libiola faceva parte del distrettodi Ostiglia della provincia di Mantova. In seguito alla ridstrettuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzne 28 gennaio 1853) il comune di Serravalle, con la frazne di Libiola era inserito nel distretto XI di Ostiglia, couna popolazione di 1.842 abitanti, avente consiglio comnale, senza ufficio proprio. Dopo il trattato di Zurigo d1859 (trattato 10 novembre 1859), il comune di Serravadenominato Serravalle a Po, faceva parte del distretto VOstiglia della provincia di Mantova. Questa situazione vniva confermata anche nel 1868, quando, con la ricostzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), Serravalle risultava inserita nel distretto V di Osglia del circondario unico di Mantova, con una popolaziodi 1.826 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decto 8 marzo 1868, n 4289).

giudice delle digagne di Serravalle. 767sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Serravalformasse la giurisdizione del giudice delle digagne (Matova 1958-1963).

vicariato di Serravalle. 768sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Serravalle risagono agli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 199

175

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In seguito la presenza di un vicario a Serravalle viene con-fermata negli anni immediatamente seguenti alla erezionedel ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

SOLFERINO

castellano di Solferino. 769sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aSolferino risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, confer-mata in seguito anche quando, tra il 1559 e il 1677, Solfe-rino diveniva sede di un feudo autonomo (Mantova 1958-1963; Marocchi 1984).

comune di Solferino. 770sec. XIV - 1784

Già appartenente al distretto bresciano, come testimonial’estimo visconteo del 1385, che lo poneva nella “quadra deMonteclaro et de Castro Zuffredo” (Valentini 1898), dopole alterne fortune dei Visconti, dei Malatesta, della Repub-blica di Venezia e dei Gonzaga, Solferino entrò a far partedefinitivamente del dominio mantovano nel 1404, se si ec-cettua una breve parentesi tra il 1440 e il 1441 (Marocchi1993). Tra il 1444 e il 1466 Solferino figurava fra i territoriassegnati ad Alessandro Gonzaga in seguito alla divisionedello stato gonzaghesco (Mantova 1958-1963; Marocchi1984), regolato nel civile e nel criminale secondo gli statutialessandrini, emanati a metà del XV secolo e in vigore finoalle riforme teresiane (Marocchi 1984). Reintegrato nel do-minio mantovano, nel 1478 Solferino venne assegnato allalinea cadetta dei Gonzaga che avrebbero dato origine almarchesato di Castel Goffredo e al principato di Castiglio-ne delle Stiviere, divenendo a sua volta sede di feudo auto-nomo tra il 1559 e il 1667. In seguito, aggregato al princi-pato di Castiglione delle Stiviere, Solferino veniva riunitoal mantovano nel 1773, e nel 1782 era inserito nella giuri-sdizione della pretura di Castiglione delle Stiviere, in se-guito al compartimento territoriale delle preture dello statodi Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1775 lo “stato totale delle anime” della comuni-tà di Solferino contava 1.204 anime, di cui 428 “collettabi-li” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunitàpossedeva una casa, dove si radunava il consiglio, e alcunialtri fabbricati, a beneficio dei funzionari o dei servizi co-munitativi. Aveva ancora un “mulino di una sola mola dipochissima rendita”, alcuni boschi, diversi monti destinatial pascolo “a comodo di tutti li abitanti”, alcune piante digelso in diversi luoghi e alcune “tavole di terra” nel territo-rio di Cavriana, “dotate di alcune piante di salici, come lagorga del mulino di biolche 30 in circa” (Risposte ai quesiti1772-1777).

Da un lettera del comissario plenipotenziario imperialein Italia del 1735, confermati in seguito dalle risposte ai 47quesiti della regia giunta del censimento del 1775, gli orga-ni di autogoverno della comunità di Solferino erano il con-siglio generale, composto dal trenta membri, il consiglioordinario, formato da tre sindaci, sei consoli e nove consi-glieri. Il consiglio generale, a cui presenziava il gevernatore

di Solferino, si convocava per deliberare cose rilevantstraordinarie, esaminava alla fine di ogni anno il conto deentrate e delle uscite della comunità.

Negli anni ottanta del seicento la vicinia era stata proita, sostituita “con un consiglio ristretto”, controllato dal sgnore (Cremonini 1996). I tre sindaci eletti dal consiglirappresentavano la comunità di Solferino, provveden“per le cose istantanee” e riferendo in seguito al consigEssi avevano la custodia dell’archivio comunitativo, “chiavi del quale restano presso li sindaci”. Altri funzionadella comunità erano i “cavaglieri” dei viveri, i deputati alsanità, i deputati alle strade, quattro stimatori, il cancelliecon il compito di “assistere a consigli”, l’esattore o massro. Questi, creato “al minor prezzo che dalla subasta vlevato”, aveva il compito di riscuotere tutte le imposte decomunità, non potendosi valere “della giustizia, senza l’senso del consiglio”. Egli tenuto ad “esigere tutte le peper i danni della campagna”. Aveva il compito di “tenere rgistro di tutti li incanti”, esigendo il prezzo concordato. Doveva inoltre pagare “tutti li salariati e altre spese che occrevano alla giornata per la comunità e queste con l’ordinin voce od in iscritto delli sindaci”. Ogni anno infine avevl’obbligo di “render conto al consiglio di tutto l’esatto o pagato, nonchè di tutti li residui”. Fra gli ufficiali a cui venivriconosciuto un onorario dalla comunità figuravano ancun giudice, un ministeriale, il predicatore della quaresimil medico, l’organista, il campanaro, il becchino (Lettedel plenipotenziario imperiale 1735; AS Mn, Risposte quesiti 1772-1777).

comune di Solferino. consiglio ordinario. 771sec. XIV - 1784

Da una lettera del comissario plenipotenziario imperialeItalia del 1735, confermata in seguito dalle risposte ai 47 quedella regia giunta del censimento del 1775, risulta che il conglio ordinario della comunità di Solferino era composto da dciotto “soggetti”, tre sindaci, nove consiglieri e sei consoli.membri del consiglio venivano cambiati annualmente conrinnovo delle cariche, che avveniva nel seguente modo: i tre daci uscenti proponevano sei nominativi, due ciascuno, tquali il consiglio sceglieva per votazione i tre nuovi sindacitre sindaci e i sei consoli in scadenza restavano come consiri per l’anno successivo. Nello stesso modo venivano nomini consoli. “Fatto il qual consiglio novo”, che prestava giurameto al governatore di Solferino, i tre sindaci e i sei consoli indcavano “a voce senza ballottazione una persona per cadauformando in tal modo l’“aggiunta”, che unita ai componenti dconsiglio, costituiva il consiglio generale di trenta memb“Tutto il consiglio” eleggeva i due “cavaglieri” dei viveri o pele vettovaglie, il cancelliere, il massaro o esattore, il ministerle, il campanaro, quattro estimatori, due o tre deputati alla satà e i cinque deputati alle strade e operava “i riparti” delle iposte (Lettera del plenipotenziario imperiale 1735; Rispostequesiti 1772-1777; cfr Marocchi 1984).

comune di Solferino. 7721784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Solferino veniva inserito nel distrettodi Castiglione delle Stiviere. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Mantova la stessa compane territoriale risultava compresa nella delegazione V distretto di Castiglione delle Stiviere (compartimento tertoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva pdel distretto V di Castiglione delle Stiviere per effeto dpiano di sistemazione dell’amministrazione pubblica decittà e provincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

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comune di Solferino. 7731798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798 (leg-ge 11 ventoso anno VI), il comune di Solferino era inseritonel distretto dei Bassi Colli, contrassegnato col numero 8,del dipartimento del Benaco ed era compreso nella munici-palità del distretto. Nell’autunno dello stesso anno, con ladivisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmialeanno VII), Solferino era aggregato al distretto VII di Casti-glione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, sede del-la municipalità del distretto. Nel 1801, in conseguenza del-la dipartimentazione delle repubblica Cisalpina (legge 23fiorile anno IX), Solferino si ritrovava nel distretto IV diCastiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, ri-denominato distretto II nel 1803 in seguito alla ridefinizio-ne territoriale del dipartimento del Mincio e dopo il ripartodistrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo1804). Nel 1805 invece, in conseguenza della nuova distret-tuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno1805), si ritrovava inserito nel cantone I di Castiglione del-le Stiviere del distretto III sempre di Castiglione delle Sti-viere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 al comu-ne di Solferino veniva attribuita la classe III in base ai suoi1.050 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Solferino. 7741816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), Sol-ferino veniva inserito nel distretto V di Castiglione delleStiviere della provincia di Mantova. In seguito alla ridi-strettuazione della medesima provincia del 1853 (risoluzio-ne 28 gennaio 1853) il comune di Solferino, con la frazionedi Barche risultava far parte del distretto IV di Castiglionedelle Stiviere, con una popolazione di 1.052 abitanti, aven-te consiglio comunale, senza ufficio proprio. Con il nuovoordinamento comunale e provinciale del 1859 (legge 23 ot-tobre 1859), il comune di Solferino, con una popolazione di1.074 abitanti, era attribuito al mandamento I di Castiglio-ne delle Stiviere del circondario V di Castiglione delle Sti-viere della provincia di Brescia, sino al 1868, quando, conla ricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 feb-braio 1868, n. 4322), veniva inserito nel distretto VIII diCastiglione delle Stiviere del circondario unico di Manto-va, con una popolazione di 1.047 abitanti (decreto 9 febbra-io 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di Solferino. 7751559 - 1677

Già appartenente alla giurisdizione bresciana, aggregatoal mantovano in modo definitivo dal 1404, assegnato dal1444 al 1466 ad Alessandro Gonzaga in seguito alla divi-sione del marchesato di Mantova, nel 1478 Solferino insie-me a Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Ostiano,Redondesco e Canneto, venne assegnato in consignoria aifratelli Ludovico, protonotario apostolico, e Rodolfo Gon-zaga. Questi l’anno sucessivo sciolsero la consignoria eSolferino con Castiglione delle Stiviere e Luzzara, ottenutadal marchese di Mantova in cambio di Canneto, toccò a Ro-dolfo. Alla sua morte, avvenuta nel 1494, si ebbe la divisio-ne del dominio fra i suoi figli, sancita dall’investitura impe-riale del 1508, e Solferino con Castiglione delle Stiviere fuattribuito a Luigi Gonzaga, che nel 1511 ebbe anche CastelGoffredo dallo zio Ludovico. Luigi Gonzaga ottenne l’in-

vestitura imperiale dei suoi domini nel 1515, riconfermanel 1521, ed eleggeva a sua dimora Castel Goffredo“centro più importante del piccolo feudo”. Alla sua mornel 1549, veniva attuata una ulteriore divisione del feufra i suoi figli, assegnando Castel Goffredo ad Alfonsopromogenito, Castiglione delle Stiviere a Ferrante e Sorino ad Orazio. Tale divisione veniva sancita nel 1559 cl’investitura imperiale, per cui da quell’anno “il feudo imperiale di Solferino iniziava la sua esistenza autonoma”feudo rimase autonomo fino al 1677, quando il signoreSolferino successe alla guida di Castiglione delle Stivieper l’estinzione del ramo primogenito. In seguito Solferinseguì le sorti del principato di Castiglione delle Stiviefino al suo sequestro nel 1701 da parte dell’autorità imriale e alla sua aggregazione al ducato di Mantova nel 17

L’amministrazione del feudo era garantita da una “cortdi funzionari che assecondavano il principe nel goverdello stato. Fra i diversi ufficiali che prestavano il loro sevizio, vi erano il castellano, che, a capo di un capitano euna milizia, governava il castello, e il mastro di casa o mgiordomo, che, a capo della servitù, distinta in famiglia speriore (addetta al servizio del signore e dei suoi famigri) e famiglia inferiore (composta dal tesoriere spenditore, il canevaro, il mastro di stalla, il portiere,giardiniere, ecc.), oltre a curare l’approvvigioamento efunzionamento dei servizi, doveva amministrare il muline le possessioni, sovrintendere alle costruzioni e alla matenzione degli edifici, rendendo conto del suo operato ditamente al signore. Vi erano inoltre il tesoriere o senditoche aveva il controllo della cassa, il fiscale che curava lascossione delle imposte e gli interessi del fisco, l’auditoche svolgeva funzioni di magistrato e il podestà o govertore che esplicava compiti sia amministrativi che giudiziaNella corte inoltre prestavano il loro servizio l’aio (precetore), il capellano, il segretario, l’attuario, il guardiano dele carceri, il mastro di stalla, il cantiniere, il medico, il chrurgo, il barbiere, il cocchiere, lo zecchiere, il maestrocucina, il cuoco, il credenziere, il dispensiere, il bottiglieril guardarobiere, la lavandaia, dove probabilmente divefunzioni erano svolte da una stessa persona (Maroc1984).

governatore di Solferino. 776sec. XVIII

Dalle disposizioni del comissario plenipotenziario impriale in Italia ai sindaci e reggenti della comunità di Solfrino del 1735, si ha notizia della presenza di un governatche doveva presenziare al consiglio annuale della comtà, in occasione della rendicontazione delle entrate ed ute, e ricevere il giuramento dei funzionari eletti al goverdella comunità (Lettera del plenipotenziario imperia1735).

vice gerente di Solferino. 7771773 - 1790

Con il “piano per l’amministrazione della giustizia e finanze del principato di Castiglione” del 31 luglio 1773,pretore di Castiglione doveva destinare a Solferino un vgerente. Questi, come il vice gerente di Medole, dovevatervenire alle vicinie comunali, “in quella guisa colla quail pretore dovrà assistere in Castiglione; di presiedere aunioni delle confreternite in qualità di regi assistenti; di cmunicare e pubblicare le ordinanze de’ tribunali che ad everranno dirette dal pretore; di partecpare i delitti che losaranno riferiti da consoli e reggenti e spezialmente in q

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casi ne’ quali è necessario il braccio e la pronta assistenzadel giudice”. Presso il vice gerente di Solferino doveva ri-siedere un fante (piano 31 luglio 1773).

arch. Lettera del plenipotenziario imperiale 1735: Letteradel comissario plenipotenziario imperiale Carlo Stampadel 1735, in ASMi, Feudi iperiali, b. 122.

legisl. Piano 31 luglio 1773: Piano per l’amministrazione dellagiustizia e finanze del principato di Castiglione (31 luglio1773), ASMn, Gridario del magistrato, tomo 12, f. 93.

bibl. Cremonini 1996: C. Cremonini, La rivolta di Castiglio-ne delle Stiviere negli atti della Plenipotenza dei feudiimperiali italiani in M. Marocchi (a cura di), Castiglionedelle Stiviere. Un principato imperiale nell’Italia pada-na (sec. XVI-XVIII), Roma, 1996; Marocchi 1984: M.Marocchi, Storia di Solferino, Solferino, 1984, prima ri-stampa 1993; Marocchi 1993: M. Marocchi, Storia diSolferino, Castiglione delle Stiviere, 1993.

SUSTINENTE

castellano di Sacchetta. 778sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellano aSacchetta risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

commissario di Sustinente e Poletto Mantovano. 779sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737 risulta che Sustinente e Poletto manto-vano era sede di commissario (Specificazione 1737).

comune di Sacchetta. 780sec. XIV - 1784

Citata nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecento(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartierevecchio di Mantova, negli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530,“Sachetam” era sede di vicariato (Mantova 1958-1963).Nel 1772, in seguito al piano delle preture mantovane (pia-no 4 febbraio 1772), Sacchetta dipendeva dalla pretura diOstiglia, come nel 1782, dopo il compartimento territorialedelle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gen-naio 1782), dove compariva unita a Sustinente.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 la comunità di Sacchetta non era “aggre-gata ad altro comune, nè alcuno ad essa” (Risposte ai que-siti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 lo “stato to-tale delle anime collettabili, quanto non collettabili” era dicirca 580 (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento risulta che nel 1774 gli organi di autogoverno dellacomunità erano il consiglio generale o vicinia, che “suoletenersi o nel mese di marzo od in settembre” ed era formatadall’unione di tutti i capifamiglia, “coll’intervento del pre-tore locale e notaro”. Stabiliva “le taglie o imposte” edeleggeva i reggenti e il massaro. I due reggenti, che forma-vano “il consiglio particolare” o “rappresentanza” della co-

munità di Sacchetta, si mutavano “a piacere del pubblicodi anno in anno, o di due in due anni, o più o meno secosi conoscono capaci e secondo le circostanze”. Insiemmassaro, erano addetti “all’amministrazione diurna demedesima [comunità] ed alla legalità delli riparti pubblidei carichi”. Il “primo reggente pro tempore” aveva inoltrl’incarico della custodia e cura delle “pubbliche scritturenon avendo la comunità nè archivio “o stanza pubblica la conservazione delle pubbliche scritture e neppure ccelliere”. Per la loro opera avevano l’esenzione del testae del biolcato, oltre ad un onorario. Il “massaro o sia estore”, rimaneva in carica “a piacere del pubblico, o di anin anno, o di due in due anni, o più o meno secondo si noscono capaci e secondo le circostanze”. Insieme ai genti, il massaro era addetto “all’amministrazione diurdella medesima [comunità] ed alla legalità delli riparti publici dei carichi”. Aveva inoltre l’onere della riscossiondelle imposte, “come anche d’ogn’altro affare di comunitrattandosi di essigenze e di pagamenti”; per la sua opaveva l’esenzione del testatico e del biolcato, altre adonorario. La comunità riconosceva un onorario ancheconsole e ai fanti (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Sustinente. 781sec. XIV - 1784

Citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiervecchio di Mantova, negli anni immediatamente seguealla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 15“Sustinentum” era sede di vicariato (Mantova 1958-196Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Sustinente soggetto alla pretura di Governolo. Nel 1772, in seguitopiano delle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), stinente dipendeva invece dalla pretura di Ostiglia, conel 1782, dopo il compartimento territoriale delle pretudello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 178dove compariva insieme a Sacchetta.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 lo “stato delle anime” della comunità Sustinente ne contava 280 “collettabili” e 1.300 “non colettabili” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 la comunaveva la proprietà di alcune case, date in affitto, tra l’osteria e quella “lasciata godere al console”. Tra le sue trate annoverava il dazio dell’osteria ( Risposte ai que1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento risulta che nel 1774 l’organo principale di autogverno della comunità era la vicinia, che eleggeva due, “invigilano alla ammnistrazione diurna della medesima alla legalità dei pubblici riparti de’ carichi”, e il massaroQuesti, “dipendente in tutto e per tutto dai due deputaveniva nominato “per l’esazione dell’estimo comunaleEra tenuto inoltre a presentare in vicinia il “bilancio genrale de’ conti dai quali rilevasi lo stato attivo e passivo dscaduto anno”. Altra incombenza del “massaro pro temre” era la tenuta e la conservazione presso di sè del “piccarchivio di scritture appartenenti” alla comunità. Altri funzionari erano il depositario delle contribuzioni, il depositrio della digagna, il depositario dei dugali. Inoltre la comnità riconosceva un onorario anche al podestà, al bargeal console, al tenete di campagna, al camparo e al proctore (Risposte ai quesiti 1772-1777).

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comune di Sustinente. 7821784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Sustinente con Sacchetta veniva inseri-to nel distretto II di Ostiglia. Nel 1786 in seguito alla di-strettuazione della provincia di Mantova la stessa compagi-ne territoriale risultava compresa nella delegazione II deldistretto di Ostiglia (compartimento territoriale 26 settem-bre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto II diOstiglia per effeto del piano di sistemazione dell’ammini-strazione pubblica della città e provincia di Mantova (piano24 gennaio 1791).

comune di Sustinente. 7831798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Sustinente con Sac-chetta era compreso nel distretto di Governolo, contrasse-gnato dal numero 6, del dipartimento del Mincio, che erasede della municipalità dstrettuale. Nell’autunno del 1798,con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendem-miale anno VII), il comune di Sustinente era inserito nel di-stretto II di Governolo del dipartimento del Mincio, che erasede della municipalità distrettuale. Nel 1801, in conse-guenza della legge per la divisione della repubblica Cisal-pina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), la stes-sa compagine territoriale risultava far parte del distretto IIdi Revere del dipartimento del Mincio, mentre nel 1803, inseguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento delMincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 mar-zo 1804 (avviso 9 marzo 1804), Sustinente era inserito neldistretto VIII di Ostiglia. Nel 1805 in conseguenza di unanuova distrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto8 giugno 1805), Sustinente era incluso nel cantone II diOstiglia del distretto II di Revere.

Sul piano stituzionale, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comunedi Sustinente era classificato come un comune di III classecon 2.212 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Sustinente. 7841816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Sustinente con Sacchetta faceva parte del distrettoII di Ostiglia della provincia di Mantova. In seguito alla ri-distrettuazione della medesima provincia del 1853 (risolu-zione 28 gennaio 1853) il comune di Sustinente, con la fra-zione di Sacchetta era inserito nel distretto XI di Ostiglia,con una popolazione di 2.920 abitanti, avente consiglio co-munale, senza ufficio proprio. Dopo il trattato di Zurigo del1859 (trattato 10 novembre 1859), il comune di Sustinentefaceva parte del distretto V di Ostiglia della provincia diMantova. Questa situazione veniva confermata anche nel1868, quando, con la ricostituzione della provincia di Man-tova (legge 9 febbraio 1868, n. 4322), risultava inserito neldistretto V di Ostiglia del circondario unico di Mantova,con una popolazione di 2.856 abitanti (decreto 9 febbraio1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

feudo di Sacchetta. 7851359 - 1466

Nel 1359 l’imperatore Carlo IV creava il feudo imperialedi Sacchetta, riconoscendo al suo feudatario il “merum et

mixtum imperium, et in executione iustitiae gladii potesttem aliamque iurisdictionem et in ventilandis, agendis decidendis causis, et litibus, et cohercendis ribellibus libram facultatem”. Il feudo di Sacchetta scomparve conmorte di Galeazzo, vescovo di Mantova, avvenuta nel 14(Vaini 1994).

vicariato di Sustinente. 786sec. XVI

Si ha notizia della presenza di un vicario a Sustinente gli anni immediatamente seguenti alla erezione del ducdi Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963).

vicariato di Sacchetta. 787sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del vicario a Sachetta risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

SUZZARA

capitano del divieto. 788sec. XVI

Negli anni precedenti alla erezione del ducato di Manva, avvenuta nel 1530, risulta che il territorio di Reggiocon Suzzara costituisse la giurisdizione di un capitano divieto (Mantova 1958-1963).

commissariato di Suzzara. 789sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariSuzzara risalgono agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).

comune di Suzzara. 790sec. XIV - 1784

Citata nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecenfra le ville dipendenti dal quartiere di San Martino di Matova, “Suzariam” era parte del distretto mantovano, coribadito nella rubrica 56 del libro III “De terciis terris comunis Mantue” degli statuti bonacolsiani (D’Arco 18711874). Circa la giurisdizione amministrativa a cui era sogetta, negli anni settanta - ottanta del trecento, Suzzarasede di vicariato (Vaini 1994), come negli anni immediamente seguenti alla erezione del ducato di Mantova, avnuta nel 1530 (Mantova 1958-1963), mentre agli inizi dsecolo XVII era sede di commissariato (Magini 1967). N1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova (piano 15 marzo 1750), Suzzara era sede di tura, come nel 1772, in seguito al piano delle preture mtovane (piano 4 febbraio 1772), e come nel 1782, dopcompartimento territoriale delle preture dello stato di Matova (nuovo piano 22 gennaio 1782), quando veniva spficato il suo ambito territoriale formato da Suzzara con Tbellano, Riva, Sailetto, Brusatasso, Villa Inferiore Superiore, Ronco Bonoldo e San Prospero.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, nel 1774 lo “stato totale delle anime” della comutà di Suzzara contava circa 5.000 anime (Risposte ai qu1772-1777).

179

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Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1774 la comunitàpossedeva alcune pezze e di terra e diverse case, che eranoadibite ad osteria, o erano occupate dal pretore, dall’attuaroe dal satelizio (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Circa l’organizzazione amministrativa del territorio diSuzzara, si ha un quadro delle istituzioni risalente alla finedel sec. XIII. Nel 1293 facevano parte della “burocrazia co-munale” di Suzzara due consoli, un massaro del comune,un notaio del massaro, due treguani dei fornai e macellai,sei campari e tre ministeriali. Quella di Tabellano era com-posta da due consoli, un notaio del massaro, un treguano,quattro campari e due ministeriali. Quella di Riva era inve-ce formata da due consoli, un massaro, due treguani, uncamparo e un ministeriale. Gli ufficiali di Brusatasso conOlmeta erano un console e un camparo, come quelli di SanProspero con Rovina (Vaini 1986).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, nel 1774 i principali organi di autogoverno della co-munità erano la vicinia, che, convocata all’inizio di ognianno, su permesso del magistrato camerale di Mantova,eleggeva la reggenza di nove deputati. La reggenza dellacomunità, era formata da nove deputati ed era tenuta“all’amministrazione delli affari comunitativi”. Si riunivaalla presenza del vice gerente ed era responsabile della“nuova descrizione dell’estimo” e dei “pubblici riparti deicarichi”, sotto il controllo del magistrato camerale di Man-tova. La reggenza eleggeva il cancelliere e il massaro. Ilcancelliere, oltre a registrare “ogni atto al libro delle deter-minazioni”, doveva avere “cura e custodia” dell’archiviocomunale. Il massaro della comunità era tenuto all’esazio-ne delle imposte, secondo le “liste”, il “libro” e “quinter-nelli” che gli venivano consegnate. Rispetto ai morosi do-veva incaricare il bargello per adivenire alla riscossioneforzosa dei crediti comunitativi, incassando poi il ricavatoe facendosi “rendere conto d’otto in otto giorni”. Il massarodoveva saldare le spese ordinarie della comunità, mentreper le straordinarie non poteva liquidare alcuna “sommasenza il mandato soscritto almeno da due o tre delli signorideputati”. Mensilmente o ogni volta che era ritenuto neces-sario doveva esibire il “libro dell’esazione” ai deputati e,presentare il rendiconto alla reggenza, al quale, all’inizio diogni anno, faceva “li conti … per la di lui amministrazionedi tutti li redditi comunitativi, quali vengono poi rassegnatial regio tribunale del magistrato per la lui approvazione”.La comunità riconosceva un onorario anche al provveditoredi piazza, al procuratore, al corriere, ai consoli, al barigello,al dottore fisico, al maestro, al “torregiano per suonare lacampana” (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Suzzara. 791

1784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto,Brusatasso, Villa Inferiore e Superiore, Roncobonoldo eSan Prospero veniva inserito nel distretto XIII di Suzzara.Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della provincia diMantova, la stessa compagine territoriale risultava compre-sa nella delegazione IX del distretto di Suzzara (comparti-mento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 fa-ceva parte del distretto XIII di Suzzara per effetto del pianodi sistemazione dell’amministrazione pubblica della città eprovincia di Mantova (piano 24 gennaio 1791).

comune di Suzzara. 792

1798 - 1816

In conseguenza della ripartizione del 29 marzo 17(legge 10 germinale anno VI), il comune di “Suzzara cosue ville” era inserito nel dipartimento del Crostolo, cotrassegnato col numero 12, ed era sede di municipaNell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settemb1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), il comune di Suzzra con Tabellano, Riva, Sailetto, Brusatasso, Villa Inferioe Superiore, Ronco Bonoldo e San Prospero era aggreal distretto XI di Gonzaga del dipartimento del Mincio, chera anche sede della municipalità distrettuale. Nel 1801conseguenza della legge per la divisione della repubbCisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX),stessa compagine territoriale risultava far parte del distreI di Mantova del dipartimento del Mincio, mentre nel 180in seguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento dMincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 mazo 1804 (avviso 9 marzo 1804), era inserita nel distrettodi Gonzaga. I referenti amministrativi di Suzzara cambvano ancora nel 1805, quando, in conseguenza della nudistrettuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 gigno 1805), era incluso nel cantone III di Gonzaga del stretto II di Revere.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuniclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comudi Suzzara era classificato come comune di II classe 5.449 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Suzzara. 793

1816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto, BrusataVilla Inferiore e Superiore, Ronco Bonoldo e San Prospeera sede del distretto XIII della provincia di Mantova. In sguito alla ridistrettuazione della medesima provincia d1853 (risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Suzzacon le frazioni di Tabellano, Riva, Sailetto al di qua del PBrusatasso, Villa Inferiore e Superiore, Ronco BonoldoSan Prospero era inserito nel distretto IX di Gonzaga, una popolazione di 7.771 abitanti, avente consiglio comnale, senza ufficio proprio. Dopo il trattato di Zurigo d1859 (trattato del 10 novembre 1859), il comune di Suzzfaceva parte del distretto III di Gonzaga della provinciaMantova, come nel 1868, quando, in seguito alla ricostizione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868,4322), con una popolazione di 7.587 abitanti, veniva incsa nel distretto III di Gonzaga del circondario unico Mantova (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 mzo 1868, n 4289).

distretto XIII di Suzzara. 794

1784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto XIII di Suzzara era formato da Suzzara con Tablano, Riva, Sailetto, Brusatasso, Villa Inferiore e SuperioRoncobonoldo e San Prospero; Borgoforte al di là del con Saviola, Ricorlando, Gonfo, Cantone, Sacca, Montchiana e Torricella.

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Viadana

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distretto di Suzzara, delegazione IX. 7951786 - 1791

In base al compartimento territoriale della provincia diMantova (compartimento territoriale 26 settembre 1786), ildistretto di Suzzara, delegazione IX della provincia diMantova, era formato da Borgoforte di là del Po con Savi-ola, Ricorlando, Gonfo, Cantone, Sacca, Montecchiana eTorricella; Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto, Brusatas-so, Villa Inferiore e Superiore, Roncobonoldo e San Pro-spero.

distretto XIII di Suzzara. 7961791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovano(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemazionedell’amministrazione pubblica della città e provincia diMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto XIII di Suz-zara della provincia di Mantova era formato da Suzzara conTabellano, Riva, Sailetto, Brusatasso, Villa Inferiore e Su-periore, Ronco Bonoldo e San Prospero; Borgoforte a drittadel Po con Saviola, Ricorlando, Gonfo, Cantone, Sacca,Montecchiana e Torricella.

distretto XIII di Suzzara. 7971816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto XIII di Suzzara della provincia di Mantova risultavacostituito dai seguenti comuni: Borgoforte a dritta del Pocon Saviola, Ricorlando, Gonfo, Cantone, Sacca, Montec-chiana e Torricella; Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto,Brusatasso, Villa Inferiore e Superiore, Ronco Bonoldo eSan Prospero. Nel 1853 Suzzara veniva inclusa nel distrettoIX di Gonzaga della provincia di Mantova (risoluzione 28gennaio 1853).

giudice delle digagne di Suzzara e Borgoforte oltre il Po. 798

sec. XVI

Nei primi decenni del secolo XVI, risulta che Suzzara eBorgoforte oltre il Po formassero la giurisdizione di un giu-dice delle digagne (Mantova 1958-1963).

governatore di Suzzara. 799sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali diMantova” del 1737, risulta che il governatore di Suzzaraaveva giurisdizione limitata a lire trecento nelle cause civi-li. Era coadiuvato da un notaio e da un coadiutore (Specifi-cazione 1737).

pretura di Suzzara. 8001750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dilimitata giurisdizione di Suzzara aveva competenza su Suz-zara con i colonnelli di Borgoforte Oltrepò.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Suzzara esercitava la propriaautorità sul territorio di Tabellano, San Prospero, Brusatas-so, Sailetto e Riva, Villa Inferiore , Villa Superiore, Torri-cella, Montecchiana, Ricorlando, Gonfo, Gonzaga, Pego-gnaga, Bondeno, Bondanelle, Sacca, Polesine, Paludano,Villa di Saviola, Cesare e Fornace, Dosso e Zovo, Moglia e

Ronco, Roncobonoldo, San Benedetto, Gorgo e BardeMirasole, Portiolo, Breda, San Siro, San Siro a Po, Presitura, con una curia formata, oltre che dal pretore, da untuario, un coadiutore, un barigello e cinque fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Suzzara aveva gisdizione su

Suzzara con Tabellano, Riva, Sailetto, Brusatasso, VInferiore e Superiore, Ronco Bonoldo e San Prospero; Bgoforte di là del Po con Saviola, Ricorlando, Gonfo, Catone, Sacca, Montecchiana e Torricella.

vicariato di Suzzara. 801sec. XIV - sec. XVI

Le prime notizie relative al vicariato di Suzzara risalgonagli anni settanta - ottanta del trecento (Vaini 1994). In guito la presenza di un vicario a Suzzara viene confermnegli anni immediatamente seguenti alla erezione del duto di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-196mentre agli inizi del secolo XVII viene sostituito da ucommissario (Magini 1967).

VIADANA

cantone VII di Viadana. 8021805 - 1816

Inserito nel distretto I di Mantova del dipartimento dMincio per effetto del decreto 8 giugno 1805 (decretogiugno 1805), il cantone VII di Viadana era costituito dseguenti comuni: Viadana; Pomponesco; Dosolo; con upopolazione complessiva di 18.046 abitanti.

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone VII Viadana del distretto I di Mantova del dipartimento dMincio era costituito dai seguenti comuni denominativViadana; Dosolo, che concentrava Pomponesco; constessa popolazione complessiva di 18.046 abitanti.

castellano di Viadana. 803sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoViadana risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963).

comune di Cizzolo. 804sec. XIII - sec. XIV

Ai secc. XIII e XIV risalgono le prime notizie sul comune autonomo di Cizzolo, quando era soggetto all’episcoto o comune di Cremona e, nel giudiziario, alla curia di Vdana, di cui in seguito seguì le vicende (Parazzi 1891899).

comune di Cavallara. 805sec. XIV - sec. XVI

A metà del trecento risalgono le prime notizie sul comne autonomo di Cavallara, quando era soggetto alla curiViadana, sottoposta ai marchesi Cavalcabò. Alla fine delcolo passò al dominio mantovano, e nel 1441 Cavallarafra i territori assegnati a Carlo Gonzaga, dopo la divisio

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Viadana

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dello stato gonzaghesco. In seguito Cavallara fu assegnataal ramo cadetto dei Gonzaga che avrebbe dato origine allesignoria Bozzolo, soggetta agli “statuti di Sabbionata” del1483 (Parazzi 1893-1899; Liva 1993). Nel 1554 Cavallarafu riaggregata al dominio mantovano (Parazzi 1893-1899).

comune di Viadana. 806sec. XIV - 1784

Già appartenente alla giurisdizione del comune di Cre-mona, infeudata da questo ai marchesi Cavalcabò, nel 1415Viadana passò al dominio mantovano, mantenendo la pro-pria autonomia. Nel 1530 venne elevata a marchesato, di-stinto dal ducato di Mantova, infeudato al promogenito deiGonzaga. Nel 1771 il marchesato di Viadana venne sop-presso (Parazzi 1893-1899; Cavalcabò 1953). Riguardoalla giurisdizione amministrativa a cui era soggetta, a metàdel sec. XIV in Viadana aveva sede il podestà, rappresen-tante del signore (Parazzi 1893-1899), come negli anni im-mediatamente seguenti alla erezione del ducato di Manto-va, avvenuta nel 1530 (Mantova 1958-1963). Agli inizi delsecolo XVII Viadana era sede di un governatore (Magini1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della cit-tà e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Viadana erasede di pretura, come nel 1772, in seguito al piano dellepreture mantovane (piano 4 febbraio 1772), e come nel1782, dopo il compartimento territoriale delle preture dellostato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782), quandoveniva specificato il suo ambito territoriale formato da Via-dana con Bergagnina, Cicognara, Cogozzo, Buzzoletto,Banzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo, San Matteo, Bella-guarda, Casaletto, Pomponesco.

Nel 1350 il territorio della curia di Viadana era formatadal borgo Scutellari, dal borgo Novo, dal borgo Po, e dalleville dei Botazzi, Bozzoletto e Scazza, da villa dei Caleffi,da San Pietro, da Santa Maria, da San Martino, da Pleta eda Portiolo, e dalle ville di Cicognara, Banzuolo, Casaletto,Cogozzo e “Villa nova”, Cavallara, Cizzolo, Chiaviche,Fossola (Salina ?), Bocca di Commessaggio, Sabbionara,Squarzanella o San Matteo, Manno, Rivarolo e Montesau-ro. Di queste ville Cavallara, Cizzolo e Montesauro eranocomuni autonomi. Nel 1650 il marchesato di Viadana si di-videva in ventiquattro consolerie (Parazzi 1893-1899).Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimen-to, negli anni settanta del settecento il territorio della comu-nità di Viadana aveva aggregato il comune di Cicognara eCogozzo (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, negli anni settanta delsettecento lo “stato totale delle anime” della comunità con-tava circa 11.000 unità (Risposte ai quesiti 1772-17 77).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento la comunità di Via-dana aveva “in proprio particolare dominio” diversi fondi,tra cui le fosse che circondano la rocca, la “prataria detta laSparata”, il terreno detto il “Terzone”. Possedeva inoltre la“pesca della Podiola”, la “pesca detta le Pescarole”, unabottega fuori la porta Santa Maria e altri fabbricati. Godevadella riscossione del dazio sul vino venduto al minuto e deldazio del ballino, altre ad introiti dati dalle rendite di capi-tali (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Anche se le prime notizie relative alla costituzione delcomune di Viadana risalgono al secolo XII (5 novembre1196), è con la concessione degli statuti della metà del tre-cento, da parte dei marchesi Cavalcabò (1351), confermatiin seguito dai Gonzaga, che si ha la descrizione della strut-tura istituzionale della comunità con la presenza di un con-

siglio generale e altri organi quali i consoli (preposall’amministrazione delle comunità minori esistenti nel teritorio viadanese), i campari con funzioni di polizia ruralil massaro, preposto alla gestione finanziaria e con l’obgo di rendere conto ai procuratori dei marchesi Cavalcail giudice delle vettovaglie con compiti in ateria annonari sapienti, designati alla sorveglianza e manutenzione dargini, corsi d’acqua, ponti e strade pubbliche, i sinda(Parazzi 1893-1899; Liber statutarum 1997).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, negli anni settanta del settecento i principali orgdi autogoverno della comunità, che si conformavano“nuovo regolamento prescritto dal magistrato comerale”Mantova, erano il consiglio generale o vicinia e i reggenVi erano inoltre l’esattore o depositario delle contribuzionche esigeva le contribuzioni regie, l’esattore o depositadelle tasse comunali, che riscuoteva la tassa del vino, dspelta e delle strade ed incassava le entrate allodiali dcomunità, l’esattore o depositario della digagna, che esva la tassa della digagna. Altri funzionari della comunerano il cancelliere, che tra l’altro era responsabile deglichivi della comunità, quello comunitativo e quello dei “rogiti dei notai trapassati”, e il console, che distribuiva i “blettoni” delle tasse. La comunità riconosceva un onoraanche al pretore, ai fanti, ai deputati, al provveditore all’anona, al procuratore, al ragionato, al cassiere, al depositdei pegni, al corriere, al cursore, al “torregiano”, ai mediai maestri, al “lanzo” (Risposte ai quesiti 1772-17 77).

comune di Viadana. consiglio generale. 807sec. XIV - 1784

In base agli statuti del 1350 il consiglio generale del comudi Viadana era composto da quaranta membri, nominati dai valcabò. Il consiglio godeva “piena, libera e generale facoltàdiscutere sopra i negozi del comune”, deliberando a maggranza e demandando l’esecuzione delle decisioni al podeNel 1479 il numero dei membri del consiglio fu portato ad otanta elementi, per ritornare a quaranta nel 1643 (Parazzi 181899).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimennegli anni settanta del settecento, il consiglio generale o vicdella comunità, era formato da “tutti i capi famiglia possessdi beni stabili di natura rustica”, secondo il “nuovo regolamenprescritto dal magistrato comerale” di Mantova. Il consigleleggeva “a voti segreti” i sei reggenti, che venivano confermpoi dal magistrato camerale di Mantova. Questi erano ten“all’amministrazione diurna della comunità, alla legalità dpubblici reparti de carichi cmmunitativi, ed a qualonque alispezione che sia addossata alla comunità stessa”. Il consnominava inoltre gli esattori o depositari (Risposte ai ques1772-1777).

comune di Montesauro. 808sec. XIV

Al sec. XIV risalgono le prime notizie sul comune autonomo di Montesauro, quando era soggetto alla giurisdizne di Cremona e alla curia o podestaria di Viadana, di in seguito seguì le sorti (Parazzi 1893-1899).

comune di Cicognara. 8091436 - 1771

Il feudo di Cicognara, già in possesso del monasteroSanta Giulia di Brescia, che nel 1275 emanò a suo favgli statuti di Cicognara, nel 1397 passò ai Cavalcabò, mchesi di Viadana, e nel 1415 al dominio mantovano. N1436 Cicognara si staccò da Viadana, ottenendo di amnistrarsi autonomamente e mantenere i propri antichi prlegi. Gli statuti del 1275 stabilivano la normativa per l’am

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ministrazione del comune di Cicognara, prevedendo lapresenza di un consiglio, formato dai cittadini del luogo. Ilmonastero eleggeva un podestà o sindaco, un massaro oconsole, i campari e gli ufficiali del comune. Al podestà erademandata la riscossione dei censi e dei crediti del comune,la conservazione delle strade, la convocazione del consiglioe, insieme ai consoli, la formazione dell’ordine del giornoda trattarsi in consiglio (Parazzi 1893-1899; Parazzi 1896).

Riaggregato alla comunità di Viadana nel 1771 per de-creto della regia ferma di Mantova, dalle risposte ai 47 que-siti della regia giunta del censimento degli anni settanta delsettecento risulta che il “comune” di Cicognara e Cogozzomantenne una propria organizzazione amministrativa con ipropri deputati e “le loro convocazioni particolari in ciò cheriguarda l’amministrazione delle poche loro rendite”. Con-correva al pagamento della tassa di degagna, della tassadelle strade ed dei carichi regi della comunità di Viadana,oltre a sostenere diverse altre spese “in ragione di novantot-to parti sopra novecentotrentatre” (Risposte ai quesiti1772-1777).

comune di Viadana. 810

1784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manto-vano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giugno1784), il comune di Viadana con Bergagnina, Cicognara,Cogozzo, Buzzoletto, Banzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo,San Matteo, Bellaguarda, Casaletto e Marinello, veniva in-serito nel distretto XII di Viadana. Nel 1786 in seguito alladistrettuazione della provincia di Bozzolo, trasferita nel1787 a Casalmaggiore, la stessa compagine territoriale ri-sultava compresa nella delegazione IV del distretto di Via-dana (compartimento territoriale 26 settembre 1786), men-tre nel 1791 faceva parte del distretto XII di Viadana pereffetto del piano di sistemazione dell’amministrazionepubblica della città e provincia di Mantova (piano 24 gen-naio 1791).

comune di Viadana. 811

1798 - 1816

Con la ripartizione del 1 maggio 1798 (legge 12 fiorileanno VI), il comune di Viadana con Borgagnina, Cicogna-ra, Cogozzo, Buzzoletto, Banzolo, Saline, Cavallara, Ciz-zolo, San Matteo, Bellaguarda, Casaletto, e Marinello eracompreso nel dipartimento dell’Alto Po, contrassegnatodal numero 6, ed era sede della municipalità del distretto.Nell’autunno del 1798, con la divisione del 26 settembre1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), la compagine terri-toriale di Viadana era sede del distretto XX del dipartimen-to dell’Alto Po ed era sede della municipalità distrettuale.Nel 1801, in conseguenza della legge per la divisione dellaRepubblica Cisalpina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorileanno IX), Viadana era inserito nel distretto IV di Casalmag-giore sempre del dipartimento dell’Alto Po, mentre nel1803, in seguito alla ridefinizione territoriale del diparti-mento del Mincio e dopo il riparto distrettuale delle preturedel 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), era sede del di-stretto V di Viadana del dipartimento del Mincio. I referentiamministrativi di Viadana cambiavano ancora nel 1805,quando, in conseguenza della nuova distrettuazione del di-partimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805), era sededel cantone VII del distretto I di Mantova.

Sul piano organizzativo, con la distinzione dei comuniclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comudi Viadana era classificato come comune di I classe 12.700 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Viadana. 8121816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il cmune di Viadana con Bergagnina, Cicognara, CogozBuzzoletto, Banzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo, San Mteo, Bellaguarda, Casaletto, e Marinello era sede delstretto XII di Viadana della provincia di Mantova. In seguto alla ridistrettuazione della medesima provincia del 18(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Viadana confrazioni Bergagnina, Cicognara, Cogozzo, BuzzolettBanzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo, San Matteo, Belguarda, Casaletto, Marinello e Isola Violardiera , risultaessere sede del distretto III di Viadana, con una popolane di 15.415 abitanti, avente consiglio comunale, con ucio proprio. Con il nuovo ordinamento comunale e proviciale del 1859 (legge 23 ottobre 1859), il comune Viadana, con una popolazione di 15.064 abitanti, era sdel mandamento IV di Viadana del circondario III di Casamaggiore della provincia di Cremona, sino al 1868, quado, con la ricostituzione della provincia di Mantova (legg9 febbraio 1868, n. 4322), diveniva sede del distretto XIViadana del circondario unico di Mantova, con una poplazione di 14.456 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 42e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto XII di Viadana. 8131784 - 1786

In base al compartimento territoriale dello stato manvano (nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784),distretto XII di Viadana era formato da Viadana con Berggnina, Cicognara, Cogozzo, Buzoletto, Banzolo, SalinCavallara, Cizzolo, San Matteo, Bellaguarda, CasalettMarinello; Pomponesco; Dosolo con Correggio VerdPanguaneta, Villa Strada.

distretto di Viadana, delegazione IV. 8141786 - 1787

In base al compartimento territoriale della provincia Bozzolo (compartimento territoriale 26 settembre 1786)distretto di Viadana, delegazione IV della provincia di Bozolo, in seguito provincia di Casalmaggiore dal 1787, eformato da

Viadana con Bergagnina, Cicognara, Cogozzo, Buzletto, Banzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo, San Matteo, Blaguarda, Casaletto e Marinello; Pomponesco; Dosolo Correggio Verde, Panguaneta e Villa Strada.

distretto XII di Viadana. 8151791 - 1797

Dopo il ripristino dell’antica autonomia del mantovan(Mantova 1958-1963), in base al piano di sistemaziodell’amministrazione pubblica della città e provincia dMantova, (piano 24 gennaio 1791), il distretto XII di Viadana della provincia di Mantova era formato da Viadacon Bergagnina, Cicognara, Cogozzo, Buzzoletto, Banlo, saline, Cavallara, Cizzolo, San Matteo, BellaguardCasaletto e Marinello; Pomponesco; Dosolo con CorregVerde, Panguaneta e Villa Strada.

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distretto XX di Viadana. 8161798 - 1801

In seguito alla legge per la divisione del dipartimentodell’Alto Po del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmialeanno VII), il distretto XX di Viadana era costituito dalle co-munità di Viadana con Bergagnina, Cicognara, Cogozzo,Buzzoletto, Banzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo, San Mat-teo, Bellaguarda, Casaletto e Marinello; Dosolo con Cor-reggio Verde, Panguaneta e Villa Strada; Pomponesco conInghella. Nel 1801 Viadana veniva inclusa nel distretto IVdi Casalmaggiore del dipartimento dell’Alto Po (legge 23fiorile anno IX).

distretto V di Viadana. 8171804 - 1805

Con la separazione dal dipartimento del Mincio del terri-torio veronese, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1803(Mantova 1958-1963) e dopo il riparto distrettuale dellepreture del 9 marzo 1804 (avviso 9 marzo 1804), il distrettoV di Viadana risultava formato dai seguenti comuni: Viada-na con Bergagnina, Cicognara, Cogozzo, Buzzoletto, Ban-zolo, saline, Cavallara, Cizzolo, San Matteo, Bellaguarda,Casaletto e Marinello; Pomponesco; Dosolo con CorreggioVerde, Panguaneta e Villa Strada. Nel 1805 Viadana diveni-va sede del cantone VII del distretto I di Mantova (decreto8 giugno 1805).

distretto XII di Viadana. 8181816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto XII di Viadana della provincia di Mantova risultavacostituito dai seguenti comuni: Dosolo con Correggio Ver-de, Panguaneta e Villa Strada; Pomponesco; Viadana conBergagnina, Cicognara, Cogozzo, Buzzoletto, Banzolo,Saline, Cavallara, Cizzolo, San Matteo, Bellaguarda, Casa-letto e Marinello.

distretto III di Viadana. 8191853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto III di Via-dana della provincia di Mantova era composto dai seguenticomuni: Viadana; Commessaggio; Dosolo; Pomponesco;Sabbioneta.

feudo di Viadana. 8201530 - 1771

Già appartenente alla giurisdizione cremonese, infeudataai marchesi Cavalcabò, che dal 1249 si fregiavano del titolodi marchesi di Viadana, nel 1415 Viadana passava al domi-nio mantovano, e nel 1478 veniva prima assegnata ai fratel-li Francesco, cardinale, e Gian Fracesco Gonzaga, e poi ,riacquistata in cambio di San Martino dell’Argine, Gazzuo-lo, Commessaggio e Rodigo e la possessione di Villimpen-ta, e riunita al marchesato dei Gonzaga di Mantova, i qualinel 1530, insieme al titolo di duchi, ottenevano dall’impe-ratore anche il titolo di marchesi di Viadana. E proprio daquesta data il marchesato di Viadana si costituiva in entitàstatuale autonoma dal ducato di Mantova, retta con propristatuti, e infeudata al primogenito del ramo principale delcasato mantovano. Nel 1771 il marchesato di Viadana veni-va soppresso e unito al ducato di Mantova (Parazzi 1893-1899; Mantova 1958-1963; Liber statutarum 1997, Gualaz-zini 1952).

giudice delle digagne di Viadana. 821sec. XIII - 1784

Il primo cenno relativo alla presenza di un consorzio dgagnale nel territorio di Viadana risale al 1275, quando uomini di Cicognara si impegnavano a non scavare alccanale senza la licenza del feudatario, il monastero di SGiulia di Brescia. Negli statuti di Viadana della metà dtrecento, nella rubrica 144, era stabilito che ogni anno nprima settimana di marzo e di agosto venissero eletti consiglio generale alcuni sapienti, che, insieme al poded Viadana, dovevano visitare gli argini, i dugali, i ponti e vie pubbliche e riferirne al consiglio, che aveva facoltàstabilire gli opportuni interventi. Nella rubrica 145 degstessi statuti, era disposto che il podestà di Viadana annmente nei mesi di marzo o agosto convocasse il consigenerale per eleggere i guardiani delle chiaviche.

Dopo il passaggio di Viadana ai Gonzaga, avvenuto 1415, l’amministrazione delle digagne era uniformata a tto lo stato mantovano. Ogni digagna era diretta da un gdice e quattro eletti, assistita da un agrimensore, un notun depositario, da esattori, scritturali e dugalieri (Para1893-1899).

Nei primi decenni del secolo XVI, era confermato chViadana formasse la giurisdizione di un giudice delle diggne (Mantova 1958-1963).

governatore di Viadana. 822sec. XVI - sec. XVIII

Le prime notizie relative alla presenza del governatorViadana risalgono agli anni immediatamente seguenti aerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Mtova 1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII, cocircoscrizione territoriale formata da Portiolo, BanzolCogozzo, Cicognara, la Salina, San martino e BozoleCavallara, San Matteo, Correggio Verde, Gazzuolo, Caslo, Belforte e Dosolo (Magini 1967).

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che il governatore di Viadanera “il più distinto fra tutti gli altri giusdicenti del mero emisto” imperio. Aveva inoltre facoltà nelle cause di cotrabbando, oltre che giurisdizione “per i decreti di tutelcure autoramento de’ contratti de’ minori, insinuaziondelle donazioni, aperizioni de’ testamenti e pubblicaziodegl’inventari d’eredità”.

Accanto al governatore vi erano il luogo tenente del gvernatore, due notai attuari nel civile e uno nel criminalegovernatore e il luogo tenente erano nominati dal “govno” di Mantova “con patenti di questa cancelleria”.

Si precisava infine che “nella giurisdizione di Viadans’osserva un particolare statuto, stabilito dalli cavalcabche furono signori prima che passasse sotto il domiGonzaga delli allora marchesi di Mantova, dovendosi pavvertire che in supplemento di tale statuto debbesi prricorrere a quello di Mantova e per ultimo al gius comunin vigore anche d’una posterior legge ducale in tal propoto” (Specificazione 1737).

mandamento VI di Viadana. 8231859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale d1859 (legge 23 ottobre 1859), Viadana era sede del mamento VI di Viadana del circondario III di Casalmaggiodella provincia di Cremona, con giurisdizione sui comudi Dosolo, Pomponesco, Viadana, con una popolazio

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complessiva di 20.564 abitanti. Nel 1868, con la ricostitu-zione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n.4322), Viadana diveniva sede del distretto XI di Viadanadel circondario unico di Mantova, formato da 1. Viadana, 2.Commessaggio, 3. Dosolo, 4. Pomponesco, 5. Sabbioneta;con una popolazione complessiva di 27.767 abitanti (decre-to 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n4289).

podestà di Viadana. 824sec. XIV - sec. XVI

Previsto negli statuti del 1351, la carica di podestà, insie-me ad un luogotenente e al fattore generale, veniva confer-mata anche dopo il passaggio di Viadana sotto il dominiomantovano nel 1415 e negli anni immediatamente seguentialla erezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530.

Secondo gli statuti del 1351, il podestà di Viadana venivaeletto dai membri della famiglia Cavalcabò e rimaneva incarica per sei mesi, da aprile a settembre e da ottobre a mar-zo di ciascun anno e alla fine del mandato era soggetto asindacato. Aveva funzioni sia giudiziarie, potendo esercita-re “omnimodam iurisdictionem cum mero et mixto imperioratione et omni iurisdictione”, che amministrative, comel’esecuzione delle deliberazioni del consiglio generale del-la comunità di Viadana. Il podestà era coadiuvato dalla sua“familia”, formato da “biruari”, corerii” e “notarii”. (Paraz-zi 1893-1899; Mantova 1958-1963; Liber statutarum 1997;Gualazzini 1952; Carra 1972).

pretura di Viadana. 8251750 - 1790

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducatodi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la pretura dimero e misto imperio di Viadana aveva competenza su Via-dana.

Nel 1772, dopo il piano delle preture mantovane (piano 4febbraio 1772), la pretura di Viadana esercitava la propriaautorità sul territorio di Cogozzo, Cicognara, Cizzolo, Ca-vallara, Buzzoletto, Banzuolo, Pomponesco, Dosolo, Pan-guaneta, Correggio Verde, Villastrada, con una curia forma-ta, oltre che dal pretore, da un attuario, un coadiutore, unbarigello e cinque fanti.

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782(piano 22 gennaio 1782), la pretura di Viadana aveva giuri-sdizione su Viadana con Bergagnina, Cicognara, Cogozzo,Buzzoletto, Banzolo, Saline, Cavallara, Cizzolo, San Mat-teo, Bellaguarda, Casaletto, Pomponesco; Dosolo, sede delvice - gerente, Panguaneta, Correggio Verde, Villa Strada;Borgoforte per la porzione che resta di là dall’Oglio detta ilMarinello.

bibl. Carra 1972: G. Carra, Del diritto di sindacare il podestàdi Viadana. Un curioso caso di contestazione procedura-le accaduto nel 1503, “Civiltà mantovana”, 31-32(1972); Cavalcabò 1953: A. Cavalcabò, Le vicende sto-riche di Viadana (secc. XII-XV), “Bollettino storico cre-monese”, vol. XVIII, 1952-1953; Gualazzini 1952: U.Gualazzini, G. Solazzi, Statuta et ordinamenta comunisCremonae facta et compilata currente anno domini1339. Liber statutarum Comunis Vitelianae (sec. XIV),Milano, 1952; Liber statutarum 1997: A. Aliani, C. Az-zoni, L. Bedulli, D. Chizzoni, E. Flisi, G. Tassoni, Liberstatutarum Vitellianae et eius Marchionatus, saec. XIV,Mantova, 1997; Liva 1993: A. Liva, Gli statuti della co-munità di Sabbioneta e la successiva legislazione di Ve-spasiano Gonzaga in U. Bazzotti, D. Ferrari, C. Mozza-relli (a cura di), Vespasiano Gonzaga e il ducato di

Sabbioneta, Mantova, 1993; Parazzi 1893-1899: A. Pa-razzi, Origine e vicende di Viadana e suo distretto, Man-tova, 1893-1899, ristampa anastatica, Viadana, 1992;Parazzi 1896: A. Parazzi, Statuti di Cicognara e atto digiuramento del 1275, Cremona, 1896.

VILLA POMA

comune di Villa Poma. 8261868 novembre

Nella circoscrizione territoriale del 1868 della provincdi Mantova (decreto 9 febbraio 1868 n. 4236 e decretmarzo 1868, n. 4289) la denominazione del comune Mè corretta con Villa Poma (cfr Bonaglia 1985, il quale sstiene che la variazione di denominazione avvenne in guito alla deliberazione consigliare del 13 novembre 18cfr Gabrieli 1967, che sostiene che “nel 1869 il comuneMulo o Molo, assume la denominazione di Villa Poma a cordo del dottor Carlo Poma, martire di Belfiore").

VILLIMPENTA

commissario di Villimpenta. 827sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737 risulta che Villimpenta era sede di commissario con giurisdizione limitata a ventisei lire necause civili, soggetto per le somme eccedenti al governre di Ostiglia sia nel civileche nel criminale (Specificazio1737).

comune di Villimpenta. 828sec. XIV - 1784

Dopo gli alterni domini degli Scaligeri, dei Gonzagadei Visconti, Villimpenta entrava a far parte del mantovanel 1391 e in modo definitivo dai primi anni del quattroceto (Bertolotti 1893; Bonaglia 1985; Mantova 1958-1963Negli anni immediatamente seguenti alla erezione del cato di Mantova, avvenuta nel 1530, Villimpenta era sedi vicarito (Mantova 1958-1963). Nel 1750 per il piano dtribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 1marzo 1750), Villimpenta dipendeva dalla pretura di Osglia, mentre nel 1772, in seguito al piano delle preture mtovane (piano 4 febbraio 1772), era soggetta alla preturDue Castelli. Nel 1782, dopo il compartimento territoriadelle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 genaio 1782), Villimpenta con Pradello ritornava nella giursdizione della pretura di Ostiglia.

comune di Villimpenta. 8291784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Villimpenta con Pradello veniva inseto nel distretto II di Ostiglia. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Mantova la stessa compane territoriale risultava compresa nella delegazione II distretto di Ostiglia (compartimento territoriale 26 settembre 1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto IOstiglia per effeto del piano di sistemazione dell’ammin

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1798 - 1810

In conseguenza della ripartizione del 26 maggio 1798(legge 7 pratile anno VI), il comune di Villimpenta con Pra-dello era compreso nel distretto di Castellaro, contrasse-gnato dal numero 13, del dipartimento del Mincio, che erasede della municipalità dstrettuale. Nell’autunno del 1798,con la divisione del 26 settembre 1798 (legge 5 vendem-miale anno VII), il comune di Villimpenta era inserito neldistretto II di Governolo del dipartimento del Mincio, cheera sede della municipalità distrettuale. Nel 1801, in conse-guenza della legge per la divisione della Repubblica Cisal-pina del 13 maggio 1801 (legge 23 fiorile anno IX), la stes-sa compagine territoriale risultava far parte del distretto IIdi Revere del dipartimento del Mincio, mentre nel 1803, edopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804(avviso 9 marzo 1804), Villimpenta era inclusa nel distrettoVIII di Ostiglia. Nel 1805 in conseguenza di una nuova di-strettuazione del dipartimento del Mincio (decreto 8 giu-gno 1805), Villimpenta faceva parte del cantone II di Osti-glia del distretto II di Revere.

Sul piano istituzionale, con la distinzione dei comuni inclassi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comunedi Villimpenta era classificato come comune di III classecon 1.342 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del di-partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mar-zo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune di Vil-limpenta era concentrato nel comune denominativo di IIclasse di Roncoferraro, incluso nel cantone I di Mantovadel distretto I di Mantova.

comune di Villimpenta. 831

1816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il co-mune di Villimpenta con Pradello faceva parte del distrettoII di Ostiglia della provincia di Mantova. In seguito alla ri-distrettuazione della medesima provincia del 1853 (risolu-zione 28 gennaio 1853) il comune di Villimpenta, con lafrazione di Pradella era inserito nel distretto XI di Ostiglia,con una popolazione di 1.909 abitanti, avente convocatogenerale. Dopo il trattato di Zurigo del 1859 (trattato 10 no-vembre 1859), il comune di Villimpenta era incluso nel di-stretto V di Ostiglia della provincia di Mantova. Questa si-tuazione veniva confermata anche nel 1868, quando, con laricostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio1868, n. 4322), risultava inserito nel distretto V di Ostigliadel circondario unico di Mantova, con una popolazione di2.042 abitanti (decreto 9 febbraio 1868, n. 4236 e decreto 8marzo 1868, n 4289).

vicariato di Villimpenta. 832

sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del vicario a Vil-limpenta risalgono agli anni immediatamente seguenti allaerezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Man-tova 1958-1963).

VIRGILIO

comune di Virgilio. 8331883

Già denominato Quattro Ville, dal 1883 (decreto del marzo 1883) il comune cambia denominazione in Virgil(Gabrieli 1967).

VOLTA MANTOVANA

cantone II di Volta. 8341810 - 1816

In seguito al piano di concentrazione dei comuni del partimento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 mzo 1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il cantone II di Vota del distretto III di Castiglione del dipartimento deMincio era costituito dai seguenti comuni denominativVolta, che concentra Pozzolo; Goito; Rodigo, che conctra Gazoldo; Peschiera, che concentra Ponti; Monzambacon una popolazione complessiva di 15.821 abitanti.

castellano di Volta. 835sec. XVI

Le prime notizie relative alla presenza del castellanoVolta risalgono agli anni immediatamente seguenti alla ezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Manto1958-1963).

commissariato di Volta. 836sec. XVI - sec. XVII

Le prime notizie relative alla presenza del commissariVolta risalgono agli anni immediatamente seguenti alla ezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530 (Manto1958-1963), confermata agli inizi del sec. XVII (Magin1967).

comune di Volta. 837sec. XIV - 1784

Citata nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villa-rum” degli Statuti bonacolsiani degli anni dieci del trecen(D’Arco 1871-1874) fra le ville dipendenti dal quartiermaggiore di Mantova, “Voltam” veniva staccata dalla girisdizione del marchesato di Mantova tra il 1444 e il 144rientrando tra i territori assegnati a Gianlucido Gonzagaseguito alla divisione dello stato gonzaghesco. Circa la grisdizione amministrativa a cui era soggetta, negli anni stanta - ottanta del trecento, Volta era sede di vicariato (Va1994), mentre negli anni immediatamente seguenti alla ezione del ducato di Mantova, avvenuta nel 1530, era sdi commissariato (Mantova 1958-1963), come agli inizi dsecolo XVII (Magini 1967). Nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 1marzo 1750), Volta era sede di pretura. Nel 1772, in segal piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio 177il territorio di Volta dipendeva dalla pretura di Goito, comnel 1782, dopo il compartimento territoriale delle pretudello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 178quando manteneva la stessa giurisdizione, divenendo sdel vice - gerente.

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del cenmento, negli anni settanta del settecento la comunità di V

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ta comprendeva nel proprio territorio il colonnello di Cere-ta, che si governava nello stesso modo della comunità diVolta, con un numero inferiore di funzionari (Risposte aiquesiti 1772-1777).

Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, negli anni settanta delsettecento lo “stato totale delle anime” della comunità diVolta contava 1.843 anime “collettabili” e 850 “non collet-tabili” per un totale di 2.693 persone (Risposte ai quesiti1772-1777).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento la comunità posse-deva diverse proprietà “boschive, montive, pascolive, palu-dive”, oltre ad alcune case poste in Volta, tra cui l’osteria,la beccaria e la casa pretoriale (Risposte ai quesiti 1772-1777).

Le prime notizie sulla presenza di una organizzazioneamministrativa della comunità di Volta risalgono agli inizidel sec. XII, quando nel 1214 i consoli del comune sono in-vestiti dal vescovo Enrico dalle Carceri a fitto di un bosco(Vaini 1986). Nel 1230 Volta era diventata una “libera co-munità, perchè era stata investita dal vescovo Pelizario inperpetuum di tutte le terre, che poteva dividere fra i suoimembri (Vaini 1986; Vaini 1994). Nel sec. XIV la comunitàdi Volta presentava una struttura amministrativa sua pro-pria, formata da tre consoli, un notaio, tre ministeriali, trecampari, il massaro del sale, il massaro ad exigendam ade-guanciam, il gastaldo dei mulini con quattro addetti, il ga-staldo del vescovo, un medico e due fabbri (Vaini 1994).

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censi-mento, negli anni settanta del settecento la comunità eraretta da una rappresentanza generale, denominata ancheconsiglio o vicinia generale, affiancata da un consiglio par-ticolare, convocato “varie volte nell’anno pel disimpegnodegli affari comunitativi e si tiene da reggenti scortati sem-pre … dal loro cancelliere, alla presenza del locale vice ge-rente delegato”. Il cancelliere, eletto dalla vicinia generale,doveva presenziare ai consigli generale e particolare dellacomunità. Presiedeva “alla legalità dei pubblici riparti deicarichi … coll’assenso” dei sei reggenti. Era tenuto inoltrealla cura dell’archivio comunitativo, conservato “nella pub-blica sala per la conservazione delle pubbliche scritture”.

Vi erano inoltre il ragionato, il massaro, il depositariodelle contribuzioni, il deputato, il provveditore, il consolelocale, che distribuiva i “bollettoni” delle imposte “a possi-denti rispettivi”. Il massaro come il depositario delle con-tribuzioni, eletti dalla vicinia generale, secondo la regolache, “promossi coram indice … a voti pubblici e privati, nesegue di essi la conferma, dandosi da medesimi … fideius-sione idonea a favore del comune”, e venivano “confermatio disapprovati da rispettivi carichi secondo il merito o de-merito di medesimi signori uffiziali nell’acudire alli propridisimpegni dei carichi regi e laicali”. Il massaro era tenutoalla riscossione dei “carichi locali nella Volta”. Il deposita-rio delle contribuzioni era tenuto alla riscossione dei “cari-chi regi per Volta e Cereta”. Altri funzionari a cui la comu-nità riconosceva un onorario erano il pretore, il procuratore,il ragionato, il corriere di Goito, il corriere, il tenente deibirri, il provveditore, il deputato alle commende dei carri,il deputato che forma il libro dei livelli e dei redditi, il de-putato che riporta partite nei libri d’estimo, il deputato cheforma il libro della carreggiatura, il deputato che forma illibro delle contribuzioni il sepellitore, il campanaro, l’orga-nista, il manticista, il maestro di scuola, il predicatore qua-resimale (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Volta. colonnello di Cereta. 838sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimerisulta che negli anni settanta del settecento, il colonnello di Creta, unito alla comunità di Volta, riguardo all’“effetto di talaggregazione si ignora non potendosi documentare che colltica consuetudine stato sempre aggregato, come apparisce bri antichi”, si governava nello stesso modo di Volta. Lo “statotale delle anime” della comunità di Cereta contava 366 ani“collettabili” e 68 “non collettabili” per un totale di 434 persone. Fra i “carichi di Cereta”, erano compresi gli onorari al prtore e cancelliere “per l’annua sessione”, ai quattro reggentprocuratore, al cancelliere, al massaro, che doveva riscuote“carichi locali” nel colonnello, mentre per i “carichi regi” viprovvedeva il depositario delle contribuzioni di Volta, al deptato alle comande dei carri, al predicatore, al sagrestanocampanaro (Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Volta. rappresentanza generale. 839sec. XIV - 1784

Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimerisulta che negli anni settanta del settecento, la rappresentgenerale della comunità di Volta, denominata anche consiglvicinia generale, si radunava annualmente alla presenza deltore. Era formata dai sei reggenti e dai possidenti terrieri,eleggeva o confermava i nuovi reggenti, insieme ai principorgani comunitativi come il cancelliere, il ragionato, il massaril depositario delle contribuzioni, il deputato, il provveditore“Li altri uffiziali sucessivi si eleggono una sol volta a pubblico privati voti, e proseguono nello disimpegno loro sino tanche o per demerito o per necessità urgente e forte motivo vgono licenziati o dimessi dal posto”. La rappresentanza genle fissava inoltre l’imposta del “testatico”, “alle volte alternandosi o diminuendosi in vista de’ pesi e necessità del comu(Risposte ai quesiti 1772-1777).

comune di Volta. 8401784 - 1797

In base al compartimento territoriale dello stato manvano del 1784 (nuovo compartimento territoriale 5 giug1784), il comune di Volta Mantovana con Cereta veniva serito nel distretto IV di Goito. Nel 1786 in seguito alla dstrettuazione della provincia di Mantova la stessa compane territoriale risultava compresa nella delegazione IV distretto di Goito (compartimento territoriale 26 settemb1786), mentre nel 1791 faceva parte del distretto IV di Gto per effeto del piano di sistemazione dell’amministrazne pubblica della città e provincia di Mantova (piano 2gennaio 1791).

comune di Volta. 8411798 - 1810

Inserito nel dipartimento del Benaco, contrassegnato il numero di 7, in conseguenza della ripartizione del 1 mzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI), il comune di Volta cCereta era sede di municipalità con 3.871 abitanti. Nell’atunno dello stesso anno, con la divisione del 26 settem1798 (legge 5 vendemmiale anno VII), era inserito nel stretto VIII di Goito del dipartimento del Mincio, che ersede della municipalità distrettuale. Il referente ammistrativo cambiava ancora nel 1801, quando, dopo la diptimentazione della repubblica Cisalpina del 13 magg1801 (legge 23 fiorile anno IX), il comune di Volta entrava far parte del distretto IV di Castiglione delle Stiviere ddipartimento del Mincio, ridenominato distretto II di Castglione delle Stiviere nel 1803 in seguito alla ridefinizionterritoriale del dipartimento del Mincio e dopo il riparto dstrettuale delle preture del 9 marzo 1804 (avviso 9 ma1804). Nel 1805, in conseguenza della nuova distrettua

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Volta Mantovana

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ne del dipartimento del Mincio (decreto 8 giugno 1805),Volta si ritrovava inserita nel cantone II di Goito del distret-to III di Castiglione delle Stiviere.

Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuniin classi del 1802 (legge 24 luglio 1802), nel 1805 il comu-ne di Volta veniva classificato come comune di classe II inbase ai suoi 3.880 abitanti (decreto 8 giugno 1805).

comune di Volta. 842

1810 - 1816

In base al piano di concentrazione dei comuni del dipar-timento del Mincio del 31 marzo 1809 (decreto 31 marzo1809), in vigore dal 1 gennaio 1810, il comune denomina-tivo di II classe di Volta concentrava il comune di Pozzoloe era sede del cantone II di Volta del distretto III di Casti-glione delle Stiviere.

comune di Volta. 843

1816 - 1868

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), lacompagine territoriale di Volta con Cereta era sede del di-stretto IV di Volta della provincia di Mantova. In seguitoalla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853(risoluzione 28 gennaio 1853) il comune di Volta, con lefrazioni di Cereta e parte di Castel Grimaldo, risultava sededel distretto VII di Volta, con una popolazione di 4.076 abi-tanti, avente consiglio comunale, con ufficio proprio. Conil nuovo ordinamento comunale e provinciale del 1859(legge 23 ottobre 1859), il comune di Volta, con una popo-lazione di 5.467 abitanti, era attribuito al mandamento IVdi Volta del circondario V di Castiglione delle Stiviere dellaprovincia di Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostitu-zione della provincia di Mantova (legge 9 febbraio 1868, n.4322), il comune di Volta con Borghetto diveniva sede deldistretto IX di Volta del circondario unico di Mantova, conuna popolazione di 4.387 abitanti (decreto 9 febbraio 1868,n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289).

distretto IV di Volta. 844

1816 - 1853

Con la riforma del 1816 (patente 12 febbraio 1816), il di-stretto IV di Volta della provincia di Mantova risultava co-stituito dai seguenti comuni: Castellaro Lagusello; Goitocon Torre, Merlesco, San Lorenzo, Cagliara, Sacca, Santamaria, Caigole, Cerlongo, Vasto, Sollarolo, Massimbona eparte di corte Orsina; Monzambano; Peschiera; Ponti; Poz-zolo; Volta con Cereta.

L’unione di Castellaro Lagusello a Monzambano del 1luglio 1816 non comportava modifiche al territorio del di-stretto.

distretto VII di Volta. 845

1853 - 1859

In seguito alla nuova distrettuazione del mantovano del1853 (risoluzione 28 gennaio 1853), il distretto VII di Volta

della provincia di Mantova era composto dai seguenti cmuni: Goito; Monzambano; Peschiera; Ponti; PozzoVolta.

governatore di Volta. 846

sec. XVIII

Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali Mantova” del 1737, risulta che il governatore di Volta avegiurisdizione limitata a lire duecento nelle cause civili. Etenuto a presiedere la vicinia della comunità di Pozzo“che ha la sua particolar deputazione per il proprio regomento comuniativo” (Specificazione 1737).

mandamento IV di Volta. 847

1859 - 1868

Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale d1859 (legge 23 ottobre 1859), Volta era sede del manmento IV del circondario V di Castiglione delle Stivierdella provincia di Brescia, con giurisdizione sui comuni Goito, Monzambano, Ponti, Pozzolo, Volta, con una poplazione complessiva di 12.484 abitanti. Nel 1868, con lacostituzione della provincia di Mantova (legge 9 febbra1868, n. 4322), Volta ridiventava sede del distretto IX Volta del circondario unico di Mantova, costituito da 1Volta con Borghetto, 2. Goito, 3. Monzambano, 4. Ponti sMincio; con una popolazione di 11.467 abitanti (decretofebbraio 1868, n. 4236 e decreto 8 marzo 1868, n 4289

pretura di Volta. 848

1750 - 1772

In base al piano dei tribunali ed uffici della città e ducadi Mantova del 1750 (piano 15 marzo 1750), la preturalimitata giurisdizione di Volta aveva competenza su VoltaCavriana. In seguito al piano delle preture mantovane (pno 4 febbraio 1772), Volta veniva aggregata alla preturaGoito.

vicariato di Volta. 849

sec. XIV

Le prime notizie relative al vicariato di Volta risalgono a1337, confermato in seguito negli anni settanta - ottantatrecento (Vaini 1994), mentre negli anni immediatamenseguenti alla erezione del ducato di Mantova, avvenuta1530, il vicario è sostituito da un commissario (Manto1958-1963).

vicegerente di Volta. 850

1782 - 1790

Con il nuovo piano delle preture mantovane del 17(piano 22 gennaio 1782), Volta, appartenente alla preturGoito, era sede di un vicegerente.

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RIFERIMENTI GENERALI

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RIFERIMENTI ARCHIVISTICI

Risposte ai quesiti 1772-1777: Risposte ai 47 quesiti dellaregia giunta del censimento, in ASMn, Archivio del ca-tasto teresiano, Censo, Risposte ai 47 quesiti della regiagiunta del censimento, bb. 754-760.

Specificazione 1737: Specificazione dell’attuale sistemade’ tribunali di Mantova con altri uffizi giurisdizionali enon giurisdizionali, tanto cioè di giustizia come di go-verno, co’ nomi di quelli che sonovi impiegati anche elleparti dello stato, ridotti nelle sue distinte classi, assiemeco’ loro rispettivi soldi ed emolumenti, in ASMi, Ufficie tribunali regi, parte antica, b. 28, Amministratore cesa-reo Carlo Stampa.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

piano 15 marzo 1750: Piano de’ tribunali ed uffici dellacittà e ducato di Mantova (15 marzo 1750), in ASMn,Gridario Bastia, tomo 13, f. 51.

piano 31 dicembre 1771: Nuovo sistema dei tribunali perlo stato di Mantova (31 dicembre 1771), ASMi, Ufficiregi, parte antica, b. 30.

piano 4 febbraio 1772: Piano delle preture nel mantovano(4 febbraio 1772), AS Mn, Gridario Bastia, tomo 21, f.19; Gridario del magistrato ducale, tome 21, f. 43; Gri-dario archivio di stato, tomo VI.

nuovo piano 22 gennaio 1782: Nuovo piano delle preturedel mantovano (22 febbraio 1782), AS Mn, Gridario Ba-stia, tomo 23, f. 53; Gridario del magistrato ducale, tomoXII, f. 72.

nuovo compartimento territoriale 5 giugno 1784: Com-partimento territoriale dello stato mantovano diviso insedici distretti (5 giugno 1784), ASMn, Gridario Bastia,tomo 22, f. 146.

istruzione 6 agosto 1784: “Istruzione con la quale si da un’ideadei regolamenti concernenti la pubblica amministrazione deprovincia di Mantova e delle comunità che le costituisconquali avranno effetto nel nuovo sistema” del 6 agosto 1784ASMn, Gridario Bastia, tomo 22, ff. 157-162.

regolamento 2 novembre 1784: Regolamento per la rap-presentanza ed amministrazione pubblica (2 novem1784), ASMn, Gridario Bastia, tomo 22, ff. 171-175.

aggregazione 26 luglio 1785: Aggregazione del ducato dMantova al milanese (26 luglio 1785), AS Mn, GridariBastia, tomo 22, f. 198.

intendenze 1 febbraio 1786: Istituzione delle otto inten-denze politiche per la Lombardia austriaca (1 febbra1786), AS Mn, Gridario Bastia, tomo 24, f. 202.

compartimento territoriale 26 settembre 1786: Compar-timento territoriale della Lombardia austriaca (26 setembre 1786), ASMn, Gridario Bastia, tomo 24, f. 184

piano 24 gennaio 1791: Piano di sistemazione della regie pubblica amministrazione per la città ed il ducatoMantova (24 gennaio 1791), ASMn, Gridario Bastitomo 26, ff. 49-56.

municipalità 12 ventoso anno V: Nomina della municipa-lità di Mantova del 12 ventoso anno V (2 marzo 1797AS Mn, Gridario Bastia, tomo 37, f. 274.

costituzione 20 messidoro anno V: Costituzione della Re-pubblica Cisalpina del 20 messidoro anno V (8 lugl1797), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvipubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, IV, Mi-lano, 1797.

costituzione 15 fruttidoro anno VI: Costituzione dellaRepubblica Cisalpina del 15 fruttidoro anno VI (1 setembre 1797), Raccolta delle leggi, proclami, ordini eavvisi pubblicati in Milano nell’anno VI repubblicanoV, Milano, 1798.

avviso del 5 complementare anno V: Avviso dell’ammini-strazione di stato del mantovano del 5 complement

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Page 196: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Riferimenti generali

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legge 11 ventoso anno VI: Legge per la ripartizione in di-stretti e comuni del Dipartimento del Benaco (3 marzo1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisipubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, IV, Mi-lano, 1798, pp. 201-202.

legge 10 germinale anno VI: Legge per la ripartizione indistretti e comuni del Dipartimento del Crostolo (29marzo 1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini edavvisi pubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano,V, Milano, 1798, pp. 7-8.

legge 7 fiorile anno VI: Legge per la ripartizione in distret-ti e comuni del dipartimento del Panaro (26 aprile 1798),Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubbli-cati in Milano nell’anno VI repubblicano, V, Milano,1798, pp. 55-57.

legge 12 fiorile anno VI: Legge per la ripartizione in di-stretti e comuni del Dipartimento dell’Alto Po (1 mag-gio 1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed av-visi pubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, V,Milano, 1798, pp. 70-72.

legge 13 fiorile anno VI: Legge per la ripartizione in di-stretti e comuni del Dipartimento del Mella (2 maggio1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisipubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, V, Mi-lano, 1798, pp. 61-62.

legge 23 fiorile anno IX: legge 23 fiorile anno IX sulla di-visione in Dipartimenti, Distretti e Comuni del territoriodella Repubblica Cisalpina (13 maggio 1801), Raccoltadelle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubblicati in Mi-lano, II, Milano, L. Veladini, s. d. (1801), pp. 148-173.

legge 7 pratile anno VI: Legge per la ripartizione in di-stretti e comuni del Dipartimento del Mincio (26 maggio1798), Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisipubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, V, Mi-lano, 1798, pp. 112-114.

legge 15 fruttidoro anno VI: Legge sull’organizzazione esulle funzioni de’ corpi amministrativi del 15 fruttidoroanno VI (1 settembre 1798), Raccolta delle leggi, pro-clami, ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’anno VIrepubblicano, V, Milano, 1798, pp. 308-312.

legge 19 fruttidoro anno VI: Legge 19 fruttidoro anno VIsulla divisione della repubblica in dipartimenti (5 set-tembre 1798), Raccolta delle leggi, procami, ordini edavvisi pubblicati in Milano nell’anno V repubblicano,III, Milano, L. Veladini, 1798, pp. 229-301.

legge 5 vendemmiale anno VII: Legge per la ripartizionein distretti, comuni e circondari dei Dipartimenti d’Olo-na, Alto Po, Serio, Mincio (26 settembre 1798), Raccol-ta delle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubblicati inMilano nell’anno VII repubblicano, VI, Milano, 1798,pp. 11-22.

legge 21 vendammiale anno VII: Legge 21 vendemmialeanno VII per la ripartizione in distretti, comuni e circon-dari del Dipartimento del Mella (12 ottobre 1797), Leg-ge 21 vendemmiale anno VII (12 ottobre 1797) per la ri-

partizione in distretti, comuni e circondari del Dipartmento del Mella Raccolta degli ordini, avvisi e proclampubblicati in Milano nell’anno VII repubblicano, VI, L.Veladini, 1798.

legge 21 vendemmiale anno VII: Legge 21 vendemmialeanno VII per la ripartizione in distretti, comuni e circondari del Dipartimento del Mella (12 ottobre 1797), Racolta degli ordini, avvisi e proclami pubblicati in Milanonell’anno VII repubblicano, VI, L. Veladini, 1798.

legge 27 vendemmiale anno VII: Legge 27 vendemmialeanno VII per la ripartizione in distretti, comuni e circondari del Dipartimento del Basso Po (18 ottobre 179Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubblcati in Milano nell’anno VII repubblicano, VI, Milano,1798, pp. 58-60.

decreto 6 maggio 1802: Decreto per lo stabilimento delleprefetture e vice prefetture del 6 maggio 1802, Bolletno delle leggi della repubblica Italiana, Milano, s. (1802), pp. 68-72.

legge 24 luglio 1802: Legge sull’organizzazione dell’auto-rità amministrative 24 luglio 1802, Bollettino delle leggdella Repubblica Italiana, dalla costituzione proclamanei comizi in Lione al 31 dicembre 1802, Milano, ReaStamperia, (1802), pp. 184-208.

avviso 9 marzo 1804: Avviso per il riparto distrettuale del-le preture e degli uffici di conciliazione del Dipartimentdel Mincio (9 marzo 1804), ASMn, Gridario Bastiatomo 50, f. 171.

decreto 8 giugno 1805: Decreto sull’amministrazionepubblica e sul comparto territoriale del Regno, Bolletno delle leggi del regno d’Italia, parte I, dal genna1805 al 30 giugno 1805, Milano, Reale stamperia, 18pp. 141-304.

decreto 31 marzo 1809: Concentrazione dei comuni approvata con decreto 31 marzo 1809, in ASMi, CensoM., b. 755.

compartimento 4 luglio 1814: Compartimento territorialeattuale del dipartimento del Mincio (4 luglio 1814), AMn, Prefettura del Mincio, b. 463.

patente 12 febbraio 1816: Patente per il compartimentoterritoriale delle province lombarde (12 febbraio 1816Atti del governo lombardo, Milano, 1816, IRaccolta dele sovrane patenti, dei regolamenti e delle istruzioni lative all’amministrazione dei comuni delle provincidipendenti dal governo di Milano, ASMn, Delegazionprovinciale, b. 66.Repertorio alfabetico dei paesi del gno Lombardo-Veneto, posti sotto il governo di MilanMilano, 1816. Elenco alfabetico dei comuni denominae delle frazioni aggregate appartenenti al regno Lombdo-Veneto, giuste le governative notificazioni del 1febbraio 1816, per le provincie lombarde, Milano, 181

notificazione 12 aprile 1816: Istruzioni per l’attivazionedel nuovo metodo d’amministrazione comunale colle tribuzioni delle rispettive autorità del 12 aprile 1816Atti del governo lombardo, Milano, 1816, I.

risoluzione 28 gennaio 1853: Sovrana risoluzione 28 gennaio 1853, Atti del governo lombardo, Milano, 1853, I

legge 23 ottobre 1859: Ordinamento comunale e provinciale (23 ottobre 1859), Raccolta delle leggi, regolameti e decreti, I, Milano 1860.

decreto 9 febbraio 1868: regio decreto 9 febbraio 1868, n4236, M. Gabrieli, Cento anni del consiglio provincile dMantova (1867-1967), Mantova 1967.

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Riferimenti generali

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legge 9 febbraio 1868: Legge 9 febbraio 1868, n. 4322, M.Gabrieli, Cento anni del consiglio provincile di Mantova(1867-1967), Mantova 1967.

decreto 8 marzo 1868: regio decreto 8 marzo 1868, n4289, M. Gabrieli, Cento anni del consiglio provincile diMantova (1867-1967), Mantova 1967.

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INDICE DEI TOPONIMIE DELLE ISTITUZIONI

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32

. 381

. 381

10000433

343580

.. 9

INDICE DEI TOPONIMIE DELLE ISTITUZIONI

abate. consulta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ................................. 12accademia delle scienze. giunta di governo di Mantova. Mantova. ................... 433

direttorio. ......................................................................................................... 433prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................... 433

accusator pubblico. comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. .............. 443ACQUANEGRA SUL CHIESE

comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). adacquarolo. ..................................... 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................ 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). colonnello di Beverara. .................... 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). colonnello di Mosio. ......................... 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). colonnello di Valli. ............................ 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). consiglio. .......................................... 2comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). deputati ai danni campestri. ............. 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). deputati all’annona. ......................... 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). deputati sopra le differenze dei confini. ............................................................. 1

comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................ 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). nunzio. .............................................. 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). pesatore delle vettovaglie e del pane. ................................................................ 1

comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). reggente di Mosio. ............................ 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). reggenti. ............................................ 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). sindaci. .............................................. 1comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). vicinia. elettori. ................................. 3comune di Acquanegra (1784 - 1797). ................................................................ 4comune di Acquanegra (1798 - 1803). ................................................................ 5comune di Acquanegra (1804 - 1816). ................................................................ 6comune di Acquanegra (1816 - 1868 ). ............................................................... 7

acquarolo della seriola Canneta. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................... 98

acquarolo di Canneto. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. .............................................................................................. 98

adacquarolo. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ......................................................................................... 1

agente. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ............................ 377agente camerale (1745 - 1750). direttore per le rendite camerali. Mantova. ........................................................ 398scrittore (1745 - 1750). .................................................................................... 398

agente camerale (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. ......................... 437aggiunto. delegazione della camera dei conti in Mantova. Mantova. ................. 391aiutante di governo. cancelleria governativa. giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................................................................ 433

amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelleria governativa. giunta di governo di Mantova. Mantova. .................... 433

amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). delegazione per gli affari ecclesiastici. giunta di governo di Mantova. Mantova. ........................................................... 433

amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

amministratore. feudo di Corte Orsina di Soave. Porto Mantovano. ................ 598amministratore cesareo (1708 - 1714). ducato di Mantova. Mantova. ............................................................................ 414

amministratore cesareo (1735 - 1737). ducato di Mantova. Mantova. ............................................................................ 415

amministratori. regio magistrato camerale di Mantova. Mantova. .................... 455

amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. Mantova. ...........................................................................................................bimestrali aggiunti. .......................................................................................... 3protocollisti. .....................................................................................................registranti. ........................................................................................................segretario (1797 novembre - 1799 aprile). ...................................................... 332ufficiali di segreteria. ....................................................................................... 3

amministrazione de’ pubblici. dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

amministrazione delle cancellerie. dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

amministrazione dello stato di Mantova. Mantova. ......................................... 331comitato I (1797 luglio - 1797 novembre). ...................................................... 331comitato II (1797 luglio - 1797 novembre). ..................................................... 331comitato III (1797 luglio - 1797 novembre). .................................................... 331comitato IV (1797 luglio - 1797 novembre). .................................................... 331

anziani. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .............................................anziani dei quartieri. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ....................... 1anziani dell’estimo. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ......................... 1anziani delle strade. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................ 1archivio. municipalità di Mantova. Mantova. ..................................................... 4archivio governativo. giunta di governo di Mantova. Mantova. ........................ 43

prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................................ 43archivista. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................... 4archivisti. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. .................ASOLA

capitano di Asola. ..............................................................................................comune di Asola (sec. XIII - 1797). anziani. ...................................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). anziani dei quartieri. ................................ 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). anziani dell’estimo. ................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). anziani delle strade. .................................. 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). campari. .................................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). capitani alla caccia. .................................. 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). castellano (sec. XIII - 1797). .................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). coadiutore alle accuse. ............................. 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). collegio dei giudici. ................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). collegio dei notai. ...................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). conservatori delle leggi. ............................ 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). consiglio. ................................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). consiglio speciale. ..................................... 11comune di Asola (sec. XIII - 1797). consoli. ...................................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). consulta. abate. ......................................... 12comune di Asola (sec. XIII - 1797). consulta. avvocato. ................................... 12comune di Asola (sec. XIII - 1797). consulta. cancellieri. ................................. 12comune di Asola (sec. XIII - 1797). consulta. deputati. ..................................... 12comune di Asola (sec. XIII - 1797). consulta. sindaci. ...................................... 12comune di Asola (sec. XIII - 1797). custode degli utensili del rettore. .............. 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). custode dell’inferiata del ponte del lago. ........................................................ 10

comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati alla sanità. .................................. 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati alle frodi. ..................................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati alle milizie. .................................. 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati alle vettovaglie. ........................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati per il fiume Chiese. ..................... 10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati per l’igiene. ................................. 10

195

Page 202: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Bagnolo San Vito

655. 717. 80082537571445743712

4290

. 376

. 571323

424328290

4041443

38

39678

. 6384773988918440

58061667704

.. 7207447637817906903

. 15114

27066

. 9213

1691789531665655717

. 800825

51

comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputati per le terre pubbliche. .................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputato per la pace. .................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). deputato per le prigioni. ............................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). dugalieri. ...................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). estimatori. ..................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). giudici alle vettovaglie. .............................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). giudici dei chiosi. ......................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). gran consiglio. ...........................................13comune di Asola (sec. XIII - 1797). granarolo. ..................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). guardia al borgo. .......................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). guardie a porta Chiese. .............................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). guardie a porta Fuori. ...............................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). massari. .....................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). massari per le pubbliche entrate. ..............10comune di Asola (sec. XIII - 1797). massaro. ....................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). notaio. ........................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). nunzio. .......................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). oppositori. .................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). oratore in Venezia. .....................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). pesatori alla porta. ....................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). quinternaro. ...............................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). quinternero. ...............................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). ragionati. ...................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). ragionieri. ..................................................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). soprintendenti ai quartieri. .......................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). sotto cavalieri all’abbondanza. .................10comune di Asola (sec. XIII - 1797). trombetta. ..................................................10comune di Castelnuovo. .....................................................................................14quadra di Asola. .................................................................................................26vicario di Asola. .................................................................................................27podestà di Asola. assessori. ................................................................................24podestà di Asola. cancelliere (sec. XV - 1797). ..................................................24podestà di Asola. ministeriale. ...........................................................................24podestà di Asola. vicario (sec. XV - 1797). ........................................................24provveditore di Asola. camerlengo. ....................................................................25provveditore di Asola. cancelliere (sec. XV - 1797). ..........................................25provveditore di Asola. castellano (sec. XV - 1797). ...........................................25provveditore di Asola. governatore delle armi. ..................................................25provveditore di Asola. vicario (sec. XV - 1797). ................................................25cantone del Clisi. ..................................................................................................8comune di Asola (1798 - 1803). .........................................................................16comune di Castelnovo sul Chiese. ......................................................................15distretto IX di Asola. ...........................................................................................19comune di Asola (1804 - 1816). .........................................................................17distretto III di Asola. ...........................................................................................20comune di Asola (1816 - 1868). .........................................................................18distretto XVII di Asola. .......................................................................................21distretto V di Asola. ............................................................................................22mandamento III di Asola. ...................................................................................23

assessore (sec. XII). governatore (sec. XII). consoli (sec. XII). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. .........................................354

assessore (1799 - 1801). dipartimento II. alloggi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento IV. carreggiatura e incendi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento IX. strade e ornato. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento V. fondo di religione. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento VI. orfanatrofio delle zitelle. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento VII. orfanatrofio dei maschi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento VIII. ospedali. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessore (1799 - 1801). dipartimento X. istituti elemosinieri e doti alle fanciulle povere. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assessori. podestà di Asola. Asola. .........................................................................24assessori (1738 - 1745). direzione generale delle finanze. Mantova. ..................399assessori. congregazione municipale di Bozzolo. Bozzolo. ..................................79assessori (1786 settembre - 1791 febbraio). congregazione municipale di Mantova. Mantova. ..............................................378

assessori (1799 - 1801). dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

assistente. maestrato di sanità. Mantova. .............................................................436assistente all’eguagliamento fassi annualmente agli argini e strade. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .........................236

assistente all’estimo. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ......................................................................................................580

assistente alla bina dei mulini comunali. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .........................236

assistente alle chiaviche del Corione. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ................................98

attuari. direttore per le rendite camerali. Mantova. .............................................398coadiutori (1745 - 1750). .................................................................................398

attuario. pretura di Borgoforte. Borgoforte. ..........................................................66attuario. pretura di Bozzolo. Bozzolo. ..................................................................92attuario. pretura di Canneto. Canneto sull’Oglio. ...............................................113attuario. pretura di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ........................................169attuario. pretura di Due Castelli. Castelbelforte. ................................................178attuario. pretura di Goito. Goito. .........................................................................295attuario. pretura di Gonzaga (1750 - 1790). Gonzaga. .......................................316attuario. pretura di Ostiglia. Ostiglia. .................................................................565

attuario. pretura di Revere. Revere. ....................................................................attuario. pretura di Sabbioneta. Sabbioneta. .....................................................attuario. pretura di Suzzara. Suzzara. ................................................................attuario. pretura di Viadana. Viadana. ................................................................attuaro notaio. comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. ...................... 44auditore. feudo di Solferino. Solferino. .............................................................. 7auditore. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ........................................................auditori. rota. Mantova. ......................................................................................avvocati fiscali. maestrato camerale. Mantova. ..................................................avvocato. consulta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...........................avvocato (sec. XVI). ministro e sollecitatore dei carcerati. Mantova. ................ 4avvocato (1745 - 1750). curia senatoria. Mantova. ............................................. 3avvocato (1750 - 1784). congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

avvocato comprotettore delle cause del comune. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ...............................................

avvocato fiscale. giunta per il censimento di Mantova. Mantova. ...................... 4avvocato fiscale criminale. Mantova. ................................................................. 33BAGNOLO SAN VITO

comune di Governolo (sec. XIV - 1784). camparo. ........................................... 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Governolo. .................. 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). consiglieri. ........................................ 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). console. ............................................. 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................ 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). deputati. ............................................ 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................ 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). ministeriale. ...................................... 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). notaio attuario. ................................. 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ........................ 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). treguani. ............................................ 31comune di Governolo (sec. XIV - 1784). vicinia generale. ................................ 32vicariato di Bagnolo. .........................................................................................vicariato di Governolo. ......................................................................................capitano del divieto. ..........................................................................................castellano di Governolo. ....................................................................................commissariato di Governolo. ............................................................................ 3goveratore di Governolo. ...................................................................................pretura di Governolo. ........................................................................................vicegerente di Governolo. ..................................................................................comune di Governolo (1784 - 1797). ................................................................. 3comune di Governolo (1798 maggio - 1798 settembre). ................................... 34distretto di Governolo. .......................................................................................comune di Governolo (1798 settembre - 1816). ................................................ 35distretto II di Governolo. ...................................................................................comune di Governolo (1816 - 1840). ................................................................. 3comune di Bagnolo San Vito. ............................................................................. 3

banco dei notai-cancellieri. senato di giustizia. Mantova. ................................ 45bargello. colonnello di Schinevoglia. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

bargello. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. ................................bargello. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ...................................bargello. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. .................bargello. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. .................................. 6bargello. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ............................... 2bargello. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ............................ 2bargello. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................ 32bargello. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ..................bargello. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................bargello. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .................................... 6bargello. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ........................bargello. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

bargello. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. .................................bargello. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ...................bargello. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ..........................bargello. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ..................................bargello. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ........................................... 2bargello. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ................................... 5bargello. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

bargello. pretura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ............................... 2bargello per la vigilanza dei danni campestri. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ...........................................

barigello. pretura di Borgoforte. Borgoforte. ........................................................barigello. pretura di Bozzolo. Bozzolo. ...............................................................barigello. pretura di Canneto. Canneto sull’Oglio. ............................................. 1barigello. pretura di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ......................................barigello. pretura di Due Castelli. Castelbelforte. ..............................................barigello. pretura di Goito. Goito. ...................................................................... 2barigello. pretura di Gonzaga (1750 - 1790). Gonzaga. .....................................barigello. pretura di Ostiglia. Ostiglia. ............................................................... 5barigello. pretura di Revere. Revere. ..................................................................barigello. pretura di Sabbioneta. Sabbioneta. .....................................................barigello. pretura di Suzzara. Suzzara. ..............................................................barigello. pretura di Viadana. Viadana. ...............................................................BIGARELLO

comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). bargello. .............................................. 47comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). console. ............................................... 47comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). corriere. .............................................. 47comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). massaro. .............................................. 47comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). procuratore. ........................................ 47comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). reggenti. .............................................. 47comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). vicinia. ................................................ 47feudo di Bigarello. .............................................................................................

196

Page 203: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Bozzolo

56107362878704790

. 8063709

. 15163178198669444334344433434344344334434343434334334334

. 38138181333

3

3

. 838

...... 17398

. 13083

. 193891822723654

. 1287085301080952145057158006616628967704

.. 720

73644

70

castellano di Bigarello. ...................................................................................... 45vicariato di Bigarello. ........................................................................................ 52commissario di Bigarello. .................................................................................. 46comune di Bigarello (1784 - 1797). ................................................................... 48comune di Bigarello (1798 - 1810). ................................................................... 49comune di Bigarello (1816 - 1868). ................................................................... 50

bimestrali aggiunti. amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. Mantova. ............................................................................................................ 332

birri. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .......................................... 667birri. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ................................................................................... 736

birri alle porte della città. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ............................................................................................................... 73

birro. comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. ............................ 591biruari. podestà di Viadana. Viadana. ................................................................. 824boni viri et fidelis. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........... 355BORGOFORTE

comune di Borgoforte (sec. XIV - 1784). ........................................................... 56vicariato di Borgoforte. ..................................................................................... 67commissariato di Borgoforte. ............................................................................ 55castellano di Borgoforte. ................................................................................... 54podestà di Borgoforte. ....................................................................................... 65pretura di Borgoforte. attuario. ......................................................................... 66pretura di Borgoforte. barigello. ....................................................................... 66pretura di Borgoforte. coadiutore. ..................................................................... 66pretura di Borgoforte. fanti. ............................................................................... 66comune di Borgoforte (1784 - 1797). ................................................................ 57distretto IX di Borgoforte (1784 - 1786). ........................................................... 61distretto di Borgoforte, delegazione VIII. .......................................................... 62distretto IX di Borgoforte (1791 - 1797). ........................................................... 63comune di Borgoforte (1798 - 1816). ................................................................ 58cantone IV di Borgoforte. .................................................................................. 53comune di Borgoforte (1816 - 1859). ................................................................ 59distretto IX di Borgoforte (1816 - 1853). ........................................................... 64comune di Borgoforte (1859 - 1868). ................................................................ 60

BORGOFRANCO SUL POcomune di Borgofranco. .................................................................................... 68

BOZZOLOcomune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). bargello. ................................................ 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). birri alle porte della città. ..................... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). campari. ................................................ 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ............................................ 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). consiglio. ............................................... 74comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). corriere (sec. XIV - 1784). .................... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). custodi delle carceri. ............................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). deputati. ................................................. 75comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). deputati che hanno la cura dei grani derivati dalle cappelle. ......................... 73

comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). deputati che rivedono e sottoscrivono le liste dei pagamenti. ......................... 73

comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). esattore ordinario. ................................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). fanti (sec. XIV - 1784). .......................... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). giudice delle strade. .............................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). massaro. ................................................ 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). pedone. .................................................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). pesatore dei sacchi. ............................... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). ragionati. ............................................... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). ragionieri. .............................................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). reggenti. ................................................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). reggenza della digagna. ........................ 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). servidore. ............................................... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). soprastante alla bina di Tezzolio. .......... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). stimatori dei danni di campagna. ......... 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). tenenti alle porte della città. ................. 73comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). uomini di governo. ................................ 73governatore. corriere (sec. XV). ........................................................................ 89governatore. notaro della banca. ....................................................................... 89capitano del divieto. .......................................................................................... 70castellano di Bozzolo. ........................................................................................ 71feudo di Bozzolo. consiglio di giustizia. ............................................................ 88feudo di Bozzolo. giunta di vice governo. .......................................................... 88pretura di Bozzolo. attuario. .............................................................................. 92pretura di Bozzolo. barigello. ............................................................................ 92pretura di Bozzolo. coadiutore. .......................................................................... 92pretura di Bozzolo. fanti (1772 - 1782). ............................................................ 92comune di Bozzolo (1784 - 1797). ..................................................................... 76distretto X di Bozzolo dello stato mantovano. ................................................... 80distretto di Bozzolo, delegazione I. .................................................................... 81provincia di Bozzolo. ......................................................................................... 93congregazione municipale di Bozzolo. assessori. .............................................. 79congregazione municipale di Bozzolo. prefetto. ................................................ 79intendenza politica di Bozzolo. intendente politico. .......................................... 90distretto X di Bozzolo (1791 - 1797). ................................................................. 82comune di Bozzolo (1798 - 1816). ..................................................................... 77distretto XI di Bozzolo. ...................................................................................... 83distretto XIX di Bozzolo. .................................................................................... 84distretto IV di Bozzolo. ...................................................................................... 85cantone V di Bozzolo del distretto I di Mantova. ............................................... 69comune di Bozzolo (1816 - 1868). ..................................................................... 78distretto X di Bozzolo (1816 - 1853). ................................................................. 86commissariato straordinario del governo provvisorio centrale di Lombardia. .................................................................................................. 72

distretto II di Bozzolo. ........................................................................................ 87mandamento III di Bozzolo. ............................................................................... 91

camera fiscale. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ................................. 269camerlengo. provveditore di Asola. Asola. ........................................................... 25

campari. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................... 3campari. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...........................................campari. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ...................................campari. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .....................................campari. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ................. 6campari. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ........................campari. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ..................................campari (sec. XIV - 1784). comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ............................................................................................................

campari. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ........................ 8campari (1436 - 1771). comune di Cicognara. Viadana. .................................... 8campari. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

campari di Nuvolato. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ......... 60camparo. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ...............camparo. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. .........................camparo de’ boschi. direttore per le rendite camerali. Mantova. ....................... 3camparo di Gabbiana. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ....... 60cancelleria. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ....................................... 2cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ...................................................... 33

cancellieri (sec. XV - sec. XVII). ...................................................................... 33cassiere (sec. XV - sec. XVII). .......................................................................... 33chiavaro. ..........................................................................................................consigliere di stato. .......................................................................................... 3consigliere e segretario di stato. ...................................................................... 33consiglieri (sec. XV - sec. XVII). ...................................................................... 33consiliarius. ......................................................................................................gran cancelliere. .............................................................................................. 3grancancelliere. ............................................................................................... 3ministro segretario di stato. ............................................................................. 33primus secretarius. ........................................................................................... 3registrante (sec. XV - sec. XVII). ...................................................................... 33secretarius. .......................................................................................................segretari (sec. XV - sec. XVII). ......................................................................... 33segretari del consiglio. ..................................................................................... 3segretario dei complimenti. .............................................................................. 3segretario di camera. ....................................................................................... 3segretario di stato. ........................................................................................... 3servitore. ..........................................................................................................usciere. .............................................................................................................vicarius. ............................................................................................................

cancelleria (1799 - 1801). ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................copista. .............................................................................................................notai collegiati. ................................................................................................ 3

cancelleria governativa. giunta di governo di Mantova. Mantova. .................... 43aiutante di governo. ......................................................................................... 4amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................................................... 433portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................... 43segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................ 433ufficiali (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................................ 43

cancelliere (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ..............................................................................................

cancelliere. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ....................................................................................

cancelliere. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ...............................cancelliere. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ..............cancelliere (sec. XIV - 1784). comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ..............................

cancelliere. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ............ 1cancelliere. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

cancelliere. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. .............................. 6cancelliere. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ........................... 2cancelliere. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ...........................cancelliere. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ......cancelliere. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ................................ 2cancelliere (sec. XIV - 1784). comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ...................................

cancelliere. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ......................... 2cancelliere. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ..................................... 2cancelliere. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ...........................cancelliere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. .................... 32cancelliere. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ........................... 4cancelliere. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .......... 4cancelliere. comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. ..................... 50cancelliere. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ............................... 5cancelliere. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .............................. 5cancelliere. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ..............................cancelliere. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ...............cancelliere. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .......................... 6cancelliere. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ................cancelliere. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .................................cancelliere. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ......... 65cancelliere. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. ................................ 6cancelliere. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ....................cancelliere. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

cancelliere. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ...................................................................................

cancelliere. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ............................. 7cancelliere. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. .......................... 7

197

Page 204: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Canneto sull’Oglio

3442

2302

210069437

2870818298

1877470426

5871858841

. 550373827

286914.. 95640404000

. 744904

342

65

8

0

12243

7

8

2435744

cancelliere. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ...............................790cancelliere. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ..............................806cancelliere (sec. XIV - 1784). comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. .......................................837

cancelliere (sec. XV - 1797). podestà di Asola. Asola. .........................................24cancelliere (sec. XV - 1797). provveditore di Asola. Asola. .................................25cancelliere. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................151

cancelliere (1750 - 1784). congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .............................................................................................................376

cancelliere (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. ...................................437cancelliere (1750 - 1786). maestrato di sanità. Mantova. ....................................436cancelliere (1750 - 1786). ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale. Mantova. ............................................................................437

cancelliere (1784 - 1786). ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................377

cancelliere (1791 febbraio - 1797 marzo). dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ..................................................380

cancelliere (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

cancelliere dell’annona. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .........................................................................................................704

cancellieri (sec. XV - sec. XVII). cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ......................................................334

cancellieri. consulta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .........................12cancellieri (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ..................468

coadiutori (1750 - 1786). .................................................................................468cancellieri distrettuali del censo. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

CANNETO SULL’OGLIOcomune di Canneto (sec. XIV - 1784). acquarolo della seriola Canneta. ..........98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). acquarolo di Canneto. ...........................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). assistente alle chiaviche del Corione. ..............................................................98

comune di Canneto (sec. XIV - 1784). bargello. ................................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). cancelliere. ............................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). conduttori di sacchi. ..............................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). consiglio generale. colonnelli. ..............99comune di Canneto (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. ............................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). contrada di Carzaghetto. ......................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). corriere. .................................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). depositario contribuzionale. .................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). deputati alla sanità. ..............................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). deputato alla nona. ...............................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). fanti (sec. XIV - 1784). ..........................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). fattore. ...................................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). massaro. ................................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). pesatore. ................................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). procuratore. ...........................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). ragionati ai conti. ..................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). ragionato. ..............................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). reggenti. ...............................................100comune di Canneto (sec. XIV - 1784). reggenti per la formazione dei quinternelli del testatico e cavalli. ..................98

comune di Canneto (sec. XIV - 1784). servitore. ...............................................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). sovrintendente alla sanità. ....................98comune di Canneto (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ............................98quadra di Canneto. ...........................................................................................114podestaria di Canneto. .....................................................................................112capitano di Canneto. ..........................................................................................95castellano di Canneto. ........................................................................................96governatore di Canneto. ...................................................................................110pretura di Canneto. attuario. ............................................................................113pretura di Canneto. barigello. ..........................................................................113pretura di Canneto. coadiutore. .......................................................................113pretura di Canneto. fanti (1772 - 1782). ..........................................................113comune di Canneto (1784 - 1797). ...................................................................101distretto VII di Canneto (1784 - 1786). ............................................................105distretto di Canneto, delegazione X. .................................................................106distretto VII di Canneto (1791 - 1797). ............................................................107comune di Canneto (1798 - 1803). ...................................................................102comune di Canneto (1803 - 1816). ...................................................................103cantone IV di Canneto. .......................................................................................94comune di Canneto (1816 - 1868). ...................................................................104distretto VII di Canneto (1816 - 1853). ............................................................108distretto VI di Canneto. ....................................................................................109commissariato straordinario alla intendenza generale della provincia di Mantova. .............................................................................97

mandamento V di Canneto. ..............................................................................111cantone del Clisi. Asola. ..........................................................................................8cantone I di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ..........................................190cantone I di Mantova (1805 - 1810). Mantova. .................................................335cantone I di Mantova (1810 - 1816). Mantova. .................................................336cantone I di Revere. Revere. ...............................................................................625cantone II di Goito. Goito. ..................................................................................281cantone II di Ostiglia (1805 - 1810). Ostiglia. ...................................................545cantone II di Ostiglia (1810 - 1816). Ostiglia. ...................................................546cantone II di Roverbella (1805 - 1810). Roverbella. .........................................686cantone II di Roverbella (1810 - 1816). Roverbella. .........................................687cantone II di Volta. Volta Mantovana. ................................................................834cantone III di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ..............................................149cantone III di Gonzaga. Gonzaga. .....................................................................297cantone III di Marcaria (1805 - 1810). Marcaria. .............................................475

cantone III di Marcaria (1810 - 1816). Marcaria. ............................................ 476cantone IV di Borgoforte. Borgoforte. ................................................................ 5cantone IV di Canneto. Canneto sull’Oglio. ....................................................... 9cantone IV di Sermide. Sermide. ....................................................................... 7cantone V di Bozzolo del distretto I di Mantova. Bozzolo. ............................... 69cantone VI di Sabbioneta (1805 - 1810). Sabbioneta. ...................................... 70cantone VI di Sabbioneta (1810 - 1816). Sabbioneta. ...................................... 70cantone VII di Viadana. Viadana. ...................................................................... 8capitani. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. ..................................................................................

capitani alla caccia. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ......................... 1capitano. castellano di Solferino. Solferino. ....................................................... 7capitano. maestrato camerale. Mantova. .............................................................capitano del divieto. Bagnolo San Vito. ...............................................................capitano del divieto. Bozzolo. ..............................................................................capitano del divieto. Castellucchio. ................................................................... 1capitano del divieto. Goito. ................................................................................ 2capitano del divieto. Gonzaga. ........................................................................... 2capitano del divieto. Guidizzolo. ....................................................................... 3capitano del divieto. Marcaria. ........................................................................... 4capitano del divieto. Ostiglia. ............................................................................ 5capitano del divieto. Quistello. .......................................................................... 6capitano del divieto. Revere. .............................................................................. 6capitano del divieto. Rivarolo Mantovano. ........................................................ 6capitano del divieto. San Benedetto Po. .............................................................capitano del divieto. San Martino dell’Argine. .................................................. 73capitano del divieto. Suzzara. ............................................................................ 7capitano del divieto. Mantova. ........................................................................... 3capitano del Ponte Molino. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .............................................................................................................

capitano del popolo. Mantova. ........................................................................... 3consiglio degli anziani. .................................................................................... 3giudice degli argini. ......................................................................................... 4giudice delle appellazioni. ............................................................................... 4giudice delle condanne e delle gabelle. ........................................................... 42

capitano della milizia. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ..................... 26capitano delle guardie. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ................................. 7capitano di Asola. Asola. ......................................................................................capitano di Canneto. Canneto sull’Oglio. ........................................................... 9capitano di Castellaro. Castel d’Ario. ............................................................... 13capitano di giustizia. Mantova. .......................................................................... 3

notai (1750 - 1786). ......................................................................................... 3portiere (1750 - 1786). .................................................................................... 3procuratore dei carcerati poveri. ..................................................................... 34sollecitatore per le cause dei poveri. ............................................................... 34

capitano di monte Molino. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ............................................................................................................

capitano generale del divieto. Mantova. ........................................................... 33capo d’argini. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ............... 7capo di compagnia delle contrade. collaterale (sec. XV - 1632). Mantova. ..............................................................

CARBONARA DI POgiudice delle digagne di Carbonara. ............................................................... 11comune di Carbonara di Po. ............................................................................ 11

CASALMOROcomune di Casalmoro (sec. XIV - 1797 ). ........................................................ 117comune di Casalmoro (1798 - 1803). .............................................................. 11comune di Casalmoro con Casalpoglio e Acquafredda. .................................. 119comune di Casalmoro (1816 - 1868). .............................................................. 12

CASALOLDOcomune di Casaloldo (sec. XII - 1797). ........................................................... 12comune di Casaloldo (1798 - 1816). ............................................................... 12distretto del Chiese. ......................................................................................... 1comune di Casaloldo (1816 - 1868). ............................................................... 12

CASALPOGLIOcomune di Casalpoglio (sec. XIV - 1797). ....................................................... 125comune di Casalpoglio (1798 marzo - 1803). ................................................. 126comune di Casalpoglio (1816 - 1868). ............................................................ 12

CASALROMANOcomune di Casalromano (sec. XIV - 1784). cancelliere (sec. XIV - 1784). ..... 130comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). consiglio generale (sec. XIV - 1784). colonnelli. .......................................... 130

comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). consiglio particolare (sec. XIV - 1784). ........................................................ 130

comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). consoli. ....................................... 130comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). deputato ai confini. ..................... 130comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). deputato alla sanità. ................... 130comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ......... 130comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). ......... 131comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). regolatore dell’estimo. ................ 130comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). sindaci. ....................................... 130comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). cancelliere (sec. XIV - 1784). ......... 128comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). consiglio particolare (sec. XIV - 1784). ........................................................ 128

comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). deputati ai confini. .......................... 128comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ............. 128comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). postiere per i viglietti della marina. .............................................................. 12

comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). .............. 129comune di Casalromano (1784 - 1785). .......................................................... 13comune di Casalromano (1798 - 1803). .......................................................... 13comune di Fontanella (1798 - 1803). ............................................................... 13comune di Casalromano (1816 - 1868). .......................................................... 13

cassiere. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. .................................

198

Page 205: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Castiglione delle Stiviere

.. 105

. 210714

454

716071625

4283999

78934869567843697690335

81892

885

7

2

194

1344

4

47

1

8

050690

cassiere. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .................................. 806cassiere (sec. XV - sec. XVII). cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ..................................................... 334

cassiere (sec. XVI). superiore del salaro. Mantova. ............................................ 466CASTEL D’ARIO

feudo di Castellaro. governatore. .................................................................... 147feudo di Castellaro. vicariato di Castellaro. ................................................... 148comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). colonnello di Pampuro. ................... 138comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). colonnello di Villagrossa. ................ 138comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). console. ........................................... 138comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). corriere. ........................................... 138comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). deputati. ........................................... 138comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). esattori. ........................................... 138comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................. 138capitano di Castellaro. .................................................................................... 136castellano di Castellaro. .................................................................................. 137comune di Castellaro (1798 maggio - 1798 settembre). .................................. 139distretto di Castellaro. ..................................................................................... 145comune di Castellaro (1798 settembre - 1803). ............................................... 140distretto V di Castellaro. .................................................................................. 146comune di Castellaro (1803 - 1816). ............................................................... 141comune di Castellaro (1816 - 1844). ............................................................... 142comune di Castellaro (1844 - 1867). ............................................................... 143comune di Castel d’Ario. ................................................................................. 144

CASTEL GOFFREDOcomune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). bargello. .................................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). campari. .................................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ............................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). cavallieri di piazza. ................ 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). consiglio. ................................ 152comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ................. 153comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). consiglio speciale. .................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). corriere. .................................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). deputati al monte di pietà. ............................................................................. 151

comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). deputati alla specieria. ........... 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). deputati per la nota ossia teste collettabili. ................................................... 151

comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). dugalieri. ................................ 154comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). estimatori dei danni. ............... 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). fanti (sec. XVIII - 1784). ......... 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). massaro. .................................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). ministeriali. ............................ 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). pesatore pubblico. .................. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). procuratore. ............................ 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). reggenti. .................................. 155comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). reggenza. ................................. 156comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). sindaci. ................................... 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. .............. 151comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). vicinia. .................................... 157commissario di Castel Goffredo. ..................................................................... 150feudo di Castel Goffredo. ................................................................................. 167podestà di Castel Goffredo. ............................................................................. 168pretura di Castel Goffredo. attuario. ............................................................... 169pretura di Castel Goffredo. barigello. ............................................................. 169pretura di Castel Goffredo. coadiutore. ........................................................... 169pretura di Castel Goffredo. fanti (1772 - 1782). .............................................. 169comune di Castel Goffredo (1784 - 1797). ...................................................... 158distretto VI di Castel Goffredo (1784 - 1786). ................................................. 163distretto di Castel Goffredo, delegazione VI. ................................................... 164distretto VI di Castel Goffredo (1791 - 1797). ................................................. 165comune di Castel Goffredo (1798 marzo - 1798 settembre). ........................... 159comune di Castel Goffredo (1798 settembre - 1803). ...................................... 160comune di Castel Goffredo (1803 - 1816). ...................................................... 161cantone III di Castel Goffredo. ........................................................................ 149comune di Castel Goffredo (1816 - 1868). ...................................................... 162distretto VI di Castel Goffredo (1816 - 1853). ................................................. 166

CASTELBELFORTEcomune di Castel Bonafisso. console mensile (sec. XIV - 1784). .................... 172comune di Castel Bonafisso. corriere mensile. ................................................ 172comune di Castel Bonafisso. deputati (sec. XIV - 1784). ................................ 172comune di Castel Bonafisso. massaro (sec. XIV - 1784). ................................ 172comune di Castel Bonafisso. notaio per la vicinia. ......................................... 172comune di Castel Bonafisso. procuratore (sec. XIV - 1784). ........................... 172comune di Castel Bonafisso. tenente di campagna. ......................................... 172comune di Castel Bonafisso. vicinia (sec. XIV - 1784). ................................... 172comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). console mensile (sec. XIV - 1784). ................................................................ 173

comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). corriere. ..................................... 173comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). deputati (sec. XIV - 1784). ........ 173comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). deputati per l’assistenza a conti per testa. .................................................... 173

comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ........ 173comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). notaro per vicinia. ..................... 173comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). procuratore (sec. XIV - 1784). ....................................................................... 173

comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). provveditore all’annona. ........... 173comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). reggenza. ................................... 173comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). vicinia (sec. XIV - 1784). .......... 173castellano di Castelbelforte. ............................................................................ 170vicariato di Due Castelli. ................................................................................. 179commissario di Due Castelli. ........................................................................... 171pretura di Due Castelli. attuario. .................................................................... 178pretura di Due Castelli. barigello. ................................................................... 178pretura di Due Castelli. coadiutore. ................................................................ 178pretura di Due Castelli. fanti. .......................................................................... 178vicegerente di Castelbelforte con Castel Bonafisso. ........................................ 180

comune di Castelbelforte (1784 - 1797). ......................................................... 174comune di Castelbelforte (1798 maggio - 1810). ............................................ 175comune di Castelbelforte (1810 - 1816). ......................................................... 176comune di Castelbelforte (1816 - 1868). ......................................................... 177

castellano (sec. XIII - 1797). comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................................

castellano (sec. XV - 1797). provveditore di Asola. Asola. .................................. 2castellano. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

castellano. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ......................................................castellano di Bigarello. Bigarello. ........................................................................castellano di Borgoforte. Borgoforte. .................................................................. 5castellano di Bozzolo. Bozzolo. ............................................................................castellano di Canneto. Canneto sull’Oglio. ......................................................... 9castellano di Castelbelforte. Castelbelforte. ...................................................... 17castellano di Castellaro. Castel d’Ario. ............................................................. 13castellano di Cavriana. Cavriana. ...................................................................... 2castellano di Ceresara. Ceresara. ....................................................................... 2castellano di Curtatone. Curtatone. ................................................................... 2castellano di Goito. Goito. .................................................................................. 2castellano di Gonzaga. Gonzaga. ....................................................................... 2castellano di Governolo. Bagnolo San Vito. ........................................................ 2castellano di Marcaria. Marcaria. ...................................................................... 4castellano di Mariana. Mariana Mantovana. ..................................................... 4castellano di Ostiglia. Ostiglia. .......................................................................... 5castellano di Piubega. Piubega. .......................................................................... 5castellano di Poletto Mantovano. Roncoferraro. ............................................... 67castellano di Roncoferraro. Roncoferraro. ........................................................ 67castellano di Sacchetta. Sustinente. ................................................................... 7castellano di Sermide. Sermide. ......................................................................... 7castellano di Solferino. Solferino. ...................................................................... 7

capitano. ..........................................................................................................castellano di Viadana. Viadana. ......................................................................... 8castellano di Volta. Volta Mantovana. ................................................................. 8CASTELLUCCHIO

comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). cancelliere. ................................. 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). colonnello di Gabbiana. ............. 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). colonnello di Ospitaletto. ........... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). colonnello di Sarginesco. ........... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). console. ....................................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). corriere. ...................................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). massaro. ..................................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). provveditore. ............................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). ragionato. ................................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). reggenti. ...................................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). sindaco. ...................................... 183comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). vicinia generale. ......................... 184capitano del divieto. ......................................................................................... 1vicariato di Castellucchio. ............................................................................... 1commissario di Castellucchio. ......................................................................... 18pretura di Castellucchio. .................................................................................. 1comune di Castellucchio (1784 - 1797). .......................................................... 18comune di Castellucchio (1798 maggio - 1816). ............................................. 186comune di Castellucchio (1816 - 1868). .......................................................... 18

CASTIGLIONE DELLE STIVIEREcomune di Castiglione (sec. XIV - 1784). cancelliere. ..................................... 193comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). cavalieri sopra le strade. ............... 192comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). cavalieri sopra le vettovaglie. ........................................................................ 19

comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). consiglio del governo. consiglieri. .....................................................................................................

comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). consiglio di governo con l’aggiunta. consiglieri d’aggiunta. ........................ 195

comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). consiglio di governo con la sopraggiunta. ..................................................... 192

comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ......................... 196comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). consoli. ........................................... 192comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). massaro. ......................................... 192comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). mestrali. ......................................... 192comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). ministeriali. .................................... 192comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). ragionati. ....................................... 192feudo di Castiglione delle Stiviere. capitani. ................................................... 210feudo di Castiglione delle Stiviere. castellano. ................................................ 210feudo di Castiglione delle Stiviere. commissario imperiale. ............................ 210feudo di Castiglione delle Stiviere. consiglio. .................................................. 211feudo di Castiglione delle Stiviere. fiscale. ...................................................... 210feudo di Castiglione delle Stiviere. mastro di casa. ......................................... 210feudo di Castiglione delle Stiviere. prefetto delle possessioni. ........................ 210feudo di Castiglione delle Stiviere. tesoriere. .................................................. 210podestà di Castiglione. ..................................................................................... 2pretura di Castiglione. bargello. ...................................................................... 21pretura di Castiglione. fanti. ............................................................................ 21pretura di Castiglione. notaio attuario. ........................................................... 21pretura di Castiglione. notaio coadiutore. ....................................................... 214pretura di Castiglione. scrittore. ...................................................................... 21comune di Castiglione (1784 - 1797). ............................................................. 19distretto V di Castiglione (1784 - 1786). ........................................................ 200distretto di Castiglione, delegazione V. ............................................................ 20distretto V di Castiglione (1791 - 1797). ......................................................... 202comune di Castiglione (1798 - 1816). ............................................................. 19distretto VII di Castiglione (1798 - 1799). ....................................................... 203distretto VII di Castiglione (1799 - 1801). ....................................................... 204distretto VI di Castiglione. ............................................................................... 2distretto II di Castiglione. ................................................................................ 2cantone I di Castiglione. .................................................................................. 1

199

Page 206: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Cavriana

69789531665655717800

825

377

44308

468

. 437

44322

20300

.. 99

. 130

. 678

. 678

.. 720

. 270

...... 1

211

21321

.. 616

.. 30101292929

.. 630030630303163131

.. 720

. 244

678

2850

. 480

. 74444

. 678

. 480

. 8388

388

38501001

distretto III di Castiglione. ...............................................................................207viceprefettura di Castiglione. ...........................................................................215comune di Castiglione (1816 - 1868). ..............................................................199distretto V di Castiglione (1816 - 1853). ..........................................................208distretto IV di Castiglione. ...............................................................................209circondario V di Castiglione. ...........................................................................191mandamento I di Castiglione. ..........................................................................212

causidico. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. .................................689causidico. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ........................................285cavaglieri dei viveri. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ...........770cavalieri. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...............527cavalieri (1632 - 1745). magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ...................440cavalieri (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................433

cavalieri sopra le strade. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................192

cavalieri sopra le strade. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. .........513cavalieri sopra le vettovaglie. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................192

cavalieri sopra le vettovaglie. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ..................................................513

cavallaro. superiore del salaro. Mantova. ............................................................466cavallieri di piazza. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................151

CAVRIANAcomune di Cavriana (sec. XIV - 1784). bargello. .............................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). consiglieri. .........................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ............................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. ........................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). consoli. ..............................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). depositario. ........................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). deputati ai confini. .............................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). massaro. .............................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). ministeriale. .......................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). procuratore. .......................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). provveditore. ......................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). ragionato. ..........................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). reggenti. .............................................218comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). sindaco. .............................................218vicariato di Cavriana. ......................................................................................224castellano di Cavriana. ....................................................................................216commissariato di Cavriana. .............................................................................217governatore di Cavriana. .................................................................................223comune di Cavriana (1784 - 1797). .................................................................219comune di Cavriana (1798 - 1803). .................................................................220comune di Cavriana (1804 - 1816). .................................................................221comune di Cavriana (1816 - 1868). .................................................................222

censo. dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .............................................................................................................381

CERESARAcomune di Ceresara (sec. XIV - 1784). cancelliere. .........................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). consiglio generale. .............................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. .........................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). console. ..............................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). corriere. .............................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). deputato ai carri. ...............................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). deputato ai confini. ............................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). deputato all’annona. ..........................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). giudice della seriola Marchionale. .................................................................227

comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). guardiano della seriola Marchionale. ............................................................227

comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). massaro. .............................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). ragionato. ...........................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). reggenti. .............................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). satellizio. ............................................227comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. .........................227vicariato di Ceresara. .......................................................................................235castellano di Ceresara. .....................................................................................225commissario di Ceresara. .................................................................................226feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. gastaldo. ..............................234feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. pretore. .................................234feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. procuratore. .........................234comune di Ceresara (1784 - 1797). ..................................................................228comune di Ceresara (1798 marzo - 1798 settembre). ......................................229comune di Ceresara (1798 settembre - 1801). .................................................230comune di Ceresara (1801 - 1803). ..................................................................231comune di Ceresara (1803 - 1816). ..................................................................232comune di Ceresara (1816 - 1868). ..................................................................233

chiavaro. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .......................................334chiavicaro delle chiaviche di città. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................................704

chiavicaro delle due chiaviche. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .........................236

circondario V di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ...................................191coadiutore (1745 - 1750). direttore per le rendite camerali. Mantova. ...............398coadiutore (1750 - 1786). maestrato di sanità. Mantova. ....................................436coadiutore (1750 marzo 15 - 1786). giudice del paradiso (1750 - 1786). Mantova. ....................................................431

coadiutore. pretura di Borgoforte. Borgoforte. .....................................................66coadiutore. pretura di Bozzolo. Bozzolo. ..............................................................92coadiutore. pretura di Canneto. Canneto sull’Oglio. ...........................................113

coadiutore. pretura di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ................................... 1coadiutore. pretura di Due Castelli. Castelbelforte. ........................................... 1coadiutore. pretura di Goito. Goito. ................................................................... 2coadiutore. pretura di Gonzaga (1750 - 1790). Gonzaga. ..................................coadiutore. pretura di Ostiglia. Ostiglia. ............................................................ 5coadiutore. pretura di Revere. Revere. ...............................................................coadiutore. pretura di Sabbioneta. Sabbioneta. ..................................................coadiutore. pretura di Suzzara. Suzzara. ............................................................coadiutore. pretura di Viadana. Viadana. ............................................................coadiutore (1784 - 1786). segreteria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

coadiutore (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

coadiutore alle accuse. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................... 1coadiutori (1745 - 1750). attuari. direttore per le rendite camerali. Mantova. ... 39coadiutori (1750 - 1786). cancellieri (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ..........................................................

coadiutori (1750 - 1786). ragionateria camerale. maestrato camerale. Mantova. ...........................................................................................................

coadiutori (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

collaterale (sec. XV - 1632). Mantova. ............................................................... 34capo di compagnia delle contrade. .................................................................. 34ufficio delle bollette. notaio (sec. XV - 1632). ................................................. 342ufficio delle bollette. prefectus. ........................................................................ 34

collaterale (1632 - 1745). magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ............... 44collaterale della massarola. Mantova. ............................................................... 34collegio dei giudici. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .......................... 1collegio dei notai. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................. 1colonnelli. consiglio generale. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

colonnelli. consiglio generale (sec. XIV - 1784). comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ..............................

colonnello di Barbasso. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ....................................................................................................

colonnello di Barbassolo. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ....................................................................................................

colonnello di Bardelle. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

colonnello di Belforte. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ..........................................................................................................

colonnello di Beverara. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ...................................................................................

colonnello di Bocchere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. 321massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 3ragionati (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 32reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 3vicinia. .............................................................................................................

colonnello di Bologne. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .....................................................................................................

colonnello di Bondanello. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ..........................................................................................................

colonnello di Bondeno. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ....... 3colonnello di Bonizzo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ............... 6

console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 6reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 6

colonnello di Borgofranco. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .............................................................................................................consiglio generale (sec. XIV - 1784). .............................................................. 63console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 6esattore. ............................................................................................................reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 6

colonnello di Boschi. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................. 6massaro. ...........................................................................................................reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 6

colonnello di Brede. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

colonnello di Buscoldo. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ........................................................................................................

colonnello di Cadè e Carzedole. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ...............................

colonnello di Cagliara e Sacca. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. .......................................................

colonnello di Campitello. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ... 48colonnello di Canicossa. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ...........................................................................................................

colonnello di Carbonara. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...........................................................................................................reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 7

colonnello di Casale. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ....................................................................................................

colonnello di Casatico. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ...........................................................................................................

colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ..............................................................................................cancelliere (sec. XIV - 1784). .......................................................................... 83deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). ......................................... 838massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 8procuratore (sec. XIV - 1784). ......................................................................... 83rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). .................................................... 838reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 8

colonnello di Cerlongo. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ................. 28colonnello di Cesare. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ........... 3colonnello di Cesole. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ........... 48colonnello di Coazze. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. .......... 3

200

Page 207: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Ceresara

06

06

0.

244

.. 720

.. 720

. 183

.. 63863838385

.. 616

285

...... 15

138

.. 720

.. 720

.. 744

.. 633

4433

3

331

443333

3343

33

331

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33

331

44343

3

33

3314333

3

colonnello di Covello. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................................................................................................... 616

colonnello di Curtatone. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. .. 244colonnello di Dosso Zovo. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ... 301colonnello di Felonica. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. .......... 744

reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 744colonnello di Fenilli. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. . 616colonnello di Formigosa. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. 678

colonnello di Fornace. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ........ 301colonnello di Gabbiana. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. 183

colonnello di Gabbiana. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ............................................................................................................ 480

colonnello di Gardella. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................................................................................ 606

colonnello di Garolda e San Martino. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ............................... 678

colonnello di Gerole. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................................................................................................... 616

colonnello di Goito dentro. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ........... 285colonnello di Goito fuori. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ............. 285colonnello di Gorgo. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

colonnello di Governolo. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ................................................................................................ 31

colonnello di Marcaria. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ............................................................................................................ 480

colonnello di Mirasole. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

colonnello di Moglia. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. .......... 301colonnello di Moglia. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ............ 744

reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 744colonnello di Mosio. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ......................................................................................... 1

colonnello di Mulo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................... 632console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 632reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 632vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 632

colonnello di Nocegrossa. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. . 270colonnello di Nosedole. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ..................................................................................................... 678

colonnello di Nuvolato. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................................................................................ 606

colonnello di oltre Mincio. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ........... 285colonnello di Ospitaletto. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. .................................................................................................... 183

colonnello di Ospitaletto. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ... 480colonnello di Pampuro. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. ..................................................................................................... 138

colonnello di Pegognaga. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ............................................................................................................ 301

colonnello di Pieve. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................... 633comandatore. ................................................................................................... 633console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 633reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 633vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 633

colonnello di Piopino. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....616

colonnello di Poggio. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................. 634console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 634reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 634vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 634

colonnello di Polesine. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ........ 301colonnello di Pomara. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. .......................................................................................................... 270

colonnello di Portiolo. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

colonnello di Quatrelle. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ............................................................................................................. 744reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 744

colonnello di Quingentole. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ............................................................................................................... 635console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 635reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 635vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 635

colonnello di Quistello. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................................................................................ 606

colonnello di Ronchi. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. .......... 301colonnello di Ronchi. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................ 636

console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 636reggente. ........................................................................................................... 636

colonnello di Roncobonoldo. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ........................................................................................................... 301

colonnello di Roncoferraro. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ..................................................................................................... 678

colonnello di Sabbioncello. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ............................................................................................................... 637console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 637reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 637vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 637

colonnello di Sacca. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ............ 301colonnello di San Benedetto. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

colonnello di San Fermo. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................................................................................................... 616

colonnello di San Giacomo delle Segnate. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................ 6

colonnello di San Giovanni del Dosso. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................ 6

colonnello di San Lorenzo. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ........... 285colonnello di San Michele. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. . 48colonnello di San Pietro. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco616

colonnello di San Silvestro Fuori. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ..........................................

colonnello di San Siro a Po. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

colonnello di San Siro a Secchia. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

colonnello di Sarginesco. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ....................................................................................................

colonnello di Schinevoglia. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .............................................................................................................bargello. ...........................................................................................................console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 6reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 6

colonnello di Solarolo. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. .................. 28colonnello di Tartarello. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .....................................................................................................

colonnello di Torre e Merlesco. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. .......................................................

colonnello di Valli. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ....................................................................................

colonnello di Vasto. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ....................... 28colonnello di Villagrossa. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. .....................................................................................................

colonnello di Zottole. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

colonnello di Zovo. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

comandante di Sermide. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...........................................................................................................

comandatore. colonnello di Pieve. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .............................................................................................................

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................ 44ufficio degli alloggi e fazioni. commissari nazionali. ...................................... 443ufficio degli alloggi e fazioni. commissario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443

ufficio degli alloggi e fazioni. computista. ....................................................... 443ufficio degli alloggi e fazioni. forieri (1797 marzo - 1797 luglio). .................. 443ufficio degli alloggi e fazioni. scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). ................ 443ufficio degli alloggi e fazioni. vice commissario. ............................................. 443

comitato I (1797 luglio - 1797 novembre). amministrazione dello stato di Mantova. Mantova. ...........................................

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44pesatori (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443ragionato (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................ 44scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44sopraintendente. ............................................................................................... 4ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................ 44visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

comitato II (1797 luglio - 1797 novembre). amministrazione dello stato di Mantova. Mantova. ...........................................

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................cancellieri distrettuali del censo. ..................................................................... 44perito per l’ufficio del censo in città. ............................................................... 44portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................ 44

comitato III (1797 luglio - 1797 novembre). amministrazione dello stato di Mantova. Mantova. ...........................................

comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................ingegnere delle digagne. .................................................................................. 4ingegnere per le strade urbane e postali. ......................................................... 443portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................ 44visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

comitato IV (1797 luglio - 1797 novembre). amministrazione dello stato di Mantova. Mantova. ...........................................

comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................. 4ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................ 44ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). cancelliere (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................................ 443

ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). coadiutore (1797 marzo - 1797 luglio). ......................................................... 443

ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). professore veterinario. .............. 443

201

Page 208: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

37750

. 348

433

3433

. 352

443

...... 1... 1... 1. 1.. 1.. 1.... 2. 1.. 11.... 1.... 11.. 1.... 1.... 1... 3456

...... 70.. 10101010

.. 10100

101010

10.. 1011

.. 10. 12121212120

1010101001001010.. 10. 101010

. 13. 1010

1010.. 100.. 10.. 10.. 10. 101010. 10. 10. 10. 10100

comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................443accusator pubblico. ..........................................................................................443attuaro notaio. ..................................................................................................443cursore (1797 marzo - 1797 luglio). .................................................................443portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................443pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ......................................................443ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................443

COMMESSAGGIOcomune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). assistente all’eguagliamento fassi annualmente agli argini e strade. ............236

comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). assistente alla bina dei mulini comunali. .......................................................236

comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). cancelliere. ...............................236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). chiavicaro delle due chiaviche. ......................................................................236

comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ...................237comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). corriere. ....................................236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). deputati del corpo civile. ..........236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). deputati del corpo rurale. ........236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). deputati straordinari. ...............236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). esattore della digagna. .............236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). giudice locale della digagna. ...236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). massari. ....................................238comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). pesatore dei sacchi. ..................236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). procuratore. ..............................236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). ragionato. .................................236comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). satellizio. ..................................236comune di Commessaggio (1784 - 1797). ........................................................239comune di Commessaggio (1798 - 1810). ........................................................240comune di Commessaggio (1816 - 1868). ........................................................241

commesso di scalcheria. maestrato camerale. Mantova. ....................................437commissari. dipartimento IV. carreggiatura e incendi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

commissari nazionali. ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

commissariato degli ebrei. Mantova. .................................................................344commissariato di Borgoforte. Borgoforte. ...........................................................55commissariato di Castiglione Mantovano. Roverbella. ....................................688commissariato di Cavriana. Cavriana. ..............................................................217commissariato di Curtatone. Curtatone. ...........................................................243commissariato di Goito. Goito. ..........................................................................284commissariato di Gonzaga. Gonzaga. ...............................................................300commissariato di Governolo. Bagnolo San Vito. .................................................30commissariato di Guidizzolo. Guidizzolo. .........................................................319commissariato di Marcaria. Marcaria. ..............................................................479commissariato di Pontemolino. Ostiglia. ...........................................................549commissariato di Porto. Porto Mantovano. ........................................................590commissariato di Quistello. Quistello. ...............................................................605commissariato di Redondesco. Redondesco. .....................................................615commissariato di Revere. Revere. ......................................................................627commissariato di Rodigo. Rodigo. .....................................................................666commissariato di Roncoferraro. Roncoferraro. ................................................677commissariato di San Benedetto. San Benedetto Po. ........................................719commissariato di San Giorgio. San Giorgio di Mantova. ..................................728commissariato di Suzzara. Suzzara. ..................................................................789commissariato di Volta. Volta Mantovana. .........................................................836commissariato straordinario alla intendenza generale della provincia di Mantova. Canneto sull’Oglio. ..............................................97

commissariato straordinario del governo provvisorio centrale di Lombardia. Bozzolo. ......................................................................................72

commissario (1750 - 1786). ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale. Mantova. ............................................................................437

commissario (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .............................................................................................................377

commissario (1784 - 1786). ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................377

commissario (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

commissario (1799 - 1801). dipartimento II. alloggi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

commissario civile interinale. Mantova. ............................................................347commissario del potere esecutivo di Mantova. Mantova. ................................346commissario delle biade. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .........................................................................................................704

commissario delle tratte. Mantova. ....................................................................345commissario di Bigarello. Bigarello. ....................................................................46commissario di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ...........................................150commissario di Castellucchio. Castellucchio. ...................................................182commissario di Ceresara. Ceresara. ...................................................................226commissario di Dosolo. Dosolo. .........................................................................253commissario di Due Castelli. Castelbelforte. .....................................................171commissario di Mariana. Mariana Mantovana. .................................................494commissario di Marmirolo. Marmirolo. ............................................................501commissario di Piubega. Piubega. .....................................................................570commissario di Seravalle. Serravalle a Po. ........................................................762commissario di Sustinente e Poletto Mantovano. Sustinente. .........................779commissario di Villimpenta. Villimpenta. ..........................................................827commissario generale civile. Mantova. ..............................................................349commissario generale dei confini. supremo consiglio di giustizia. Mantova. ...........................................................468

commissario imperiale. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................210

commissario provinciale all’asta. ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

commissario regio. Mantova. ............................................................................. 3commissario straordinario di governo pel mantovano. Mantova. ...........................................................................................................

commissione amministrativa di Mantova. Mantova. ....................................... 353commissione amministrativa francese in Mantova. Mantova. ....................... 351

segretario (1797 febbraio - 1797 luglio). ........................................................ 351commissione araldica. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ...........................................................cavalieri (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 433portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................... 43re d’armi. .........................................................................................................segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................ 433

commissione provvisoria amministrativa di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

computista. ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ...................................................................................adacquarolo. .....................................................................................................cancelliere. ........................................................................................................colonnello di Beverara. ......................................................................................colonnello di Mosio. ..........................................................................................colonnello di Valli. .............................................................................................consiglio. ..........................................................................................................deputati ai danni campestri. ...............................................................................deputati all’annona. ...........................................................................................deputati sopra le differenze dei confini. ...............................................................massaro. ...........................................................................................................nunzio. ..............................................................................................................pesatore delle vettovaglie e del pane. ..................................................................reggente di Mosio. .............................................................................................reggenti. ...........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................vicinia. elettori. .................................................................................................

comune di Acquanegra (1784 - 1797). Acquanegra sul Chiese. ...........................comune di Acquanegra (1798 - 1803). Acquanegra sul Chiese. ...........................comune di Acquanegra (1804 - 1816). Acquanegra sul Chiese. ...........................comune di Acquanegra (1816 - 1868 ). Acquanegra sul Chiese. ...................................................................................

comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ......................................................... 1anziani. ............................................................................................................anziani dei quartieri. .........................................................................................anziani dell’estimo. ............................................................................................anziani delle strade. ...........................................................................................campari. ...........................................................................................................capitani alla caccia. ..........................................................................................castellano (sec. XIII - 1797). ............................................................................. 1coadiutore alle accuse. ......................................................................................collegio dei giudici. ...........................................................................................collegio dei notai. ..............................................................................................conservatori delle leggi. ....................................................................................consiglio. ..........................................................................................................consiglio speciale. .............................................................................................consoli. .............................................................................................................consulta. abate. .................................................................................................consulta. avvocato. ............................................................................................consulta. cancellieri. ..........................................................................................consulta. deputati. ..............................................................................................consulta. sindaci. ...............................................................................................custode degli utensili del rettore. ....................................................................... 1custode dell’inferiata del ponte del lago. .......................................................... 10deputati alla sanità. ...........................................................................................deputati alle frodi. .............................................................................................deputati alle milizie. ..........................................................................................deputati alle vettovaglie. ....................................................................................deputati per il fiume Chiese. .............................................................................. 1deputati per l’igiene. ..........................................................................................deputati per le terre pubbliche. .......................................................................... 1deputato per la pace. .........................................................................................deputato per le prigioni. ....................................................................................dugalieri. ..........................................................................................................estimatori. .........................................................................................................giudici alle vettovaglie. ......................................................................................giudici dei chiosi. ...............................................................................................gran consiglio. ..................................................................................................granarolo. .........................................................................................................guardia al borgo. ...............................................................................................guardie a porta Chiese. .....................................................................................guardie a porta Fuori. .......................................................................................massari. ............................................................................................................massari per le pubbliche entrate. ...................................................................... 1massaro. ...........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................nunzio. ..............................................................................................................oppositori. .........................................................................................................oratore in Venezia. .............................................................................................pesatori alla porta. ............................................................................................quinternaro. ......................................................................................................quinternero. ......................................................................................................ragionati. ..........................................................................................................ragionieri. .........................................................................................................soprintendenti ai quartieri. ................................................................................sotto cavalieri all’abbondanza. ......................................................................... 1

202

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Commessaggio

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. 159

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73733

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. 175

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30530

trombetta. ........................................................................................................... 10comune di Asola (1798 - 1803). Asola. ................................................................ 16comune di Asola (1804 - 1816). Asola. ................................................................ 17comune di Asola (1816 - 1868). Asola. ................................................................ 18comune di Bagnolo San Vito. Bagnolo San Vito. ................................................ 37comune di Belforte. Gazzuolo. ........................................................................... 272comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. .............................................. 47

bargello. ............................................................................................................. 47console. .............................................................................................................. 47corriere. ............................................................................................................. 47massaro. ............................................................................................................. 47procuratore. ....................................................................................................... 47reggenti. ............................................................................................................. 47vicinia. ............................................................................................................... 47

comune di Bigarello (1784 - 1797). Bigarello. .................................................... 48comune di Bigarello (1798 - 1810). Bigarello. .................................................... 49comune di Bigarello (1816 - 1868). Bigarello. .................................................... 50comune di Borgoforte (sec. XIV - 1784). Borgoforte. ........................................ 56comune di Borgoforte (1784 - 1797). Borgoforte. ............................................... 57comune di Borgoforte (1798 - 1816). Borgoforte. ............................................... 58comune di Borgoforte (1816 - 1859). Borgoforte. ............................................... 59comune di Borgoforte (1859 - 1868). Borgoforte. ............................................... 60comune di Borgoforte a destra del Po (di là del Po). Mottegiana. ........................................................................................................ 539

comune di Borgoforte di là del Po (1798 - 1816). Mottegiana. ........................................................................................................ 540

comune di Borgoforte di là del Po (1816 - 1867). Mottegiana. ........................................................................................................ 542

comune di Borgofranco. Borgofranco sul Po. ..................................................... 68comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ................................................. 73

bargello. ............................................................................................................. 73birri alle porte della città. ................................................................................. 73campari. ............................................................................................................. 73cancelliere. ......................................................................................................... 73consiglio. ............................................................................................................ 74corriere (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 73custodi delle carceri. ......................................................................................... 73deputati. ............................................................................................................. 75deputati che hanno la cura dei grani derivati dalle cappelle. ........................... 73deputati che rivedono e sottoscrivono le liste dei pagamenti. ........................... 73esattore ordinario. ............................................................................................. 73fanti (sec. XIV - 1784). ....................................................................................... 73giudice delle strade. ........................................................................................... 73massaro. ............................................................................................................. 73pedone. ............................................................................................................... 73pesatore dei sacchi. ............................................................................................ 73ragionati. ........................................................................................................... 73ragionieri. .......................................................................................................... 73reggenti. ............................................................................................................. 73reggenza della digagna. ..................................................................................... 73servidore. ........................................................................................................... 73soprastante alla bina di Tezzolio. ...................................................................... 73stimatori dei danni di campagna. ...................................................................... 73tenenti alle porte della città. .............................................................................. 73uomini di governo. ............................................................................................. 73

comune di Bozzolo (1784 - 1797). Bozzolo. ........................................................ 76comune di Bozzolo (1798 - 1816). Bozzolo. ........................................................ 77comune di Bozzolo (1816 - 1868). Bozzolo. ........................................................ 78comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................... 98

acquarolo della seriola Canneta. ...................................................................... 98acquarolo di Canneto. ....................................................................................... 98assistente alle chiaviche del Corione. ................................................................ 98bargello. ............................................................................................................. 98cancelliere. ......................................................................................................... 98conduttori di sacchi. .......................................................................................... 98consiglio generale. colonnelli. ........................................................................... 99consiglio particolare. ......................................................................................... 98contrada di Carzaghetto. ................................................................................... 98corriere. ............................................................................................................. 98depositario contribuzionale. .............................................................................. 98deputati alla sanità. ........................................................................................... 98deputato alla nona. ............................................................................................ 98fanti (sec. XIV - 1784). ....................................................................................... 98fattore. ................................................................................................................ 98massaro. ............................................................................................................. 98pesatore. ............................................................................................................. 98procuratore. ....................................................................................................... 98ragionati ai conti. .............................................................................................. 98ragionato. ........................................................................................................... 98reggenti. ........................................................................................................... 100reggenti per la formazione dei quinternelli del testatico e cavalli. ................... 98servitore. ............................................................................................................ 98sovrintendente alla sanità. ................................................................................. 98tenente di campagna. ......................................................................................... 98

comune di Canneto (1784 - 1797). Canneto sull’Oglio. .................................... 101comune di Canneto (1798 - 1803). Canneto sull’Oglio. .................................... 102comune di Canneto (1803 - 1816). Canneto sull’Oglio. .................................... 103comune di Canneto (1816 - 1868). Canneto sull’Oglio. .................................... 104comune di Carbonara di Po. Carbonara di Po. ................................................. 115comune di Casalmoro (sec. XIV - 1797 ). Casalmoro. ..................................... 117comune di Casalmoro (1798 - 1803). Casalmoro. ............................................. 118comune di Casalmoro (1816 - 1868). Casalmoro. ............................................. 120comune di Casalmoro con Casalpoglio e Acquafredda. Casalmoro. ......................................................................................................... 119

comune di Casaloldo (sec. XII - 1797). Casaloldo. ........................................... 121

comune di Casaloldo (1798 - 1816). Casaloldo. ................................................ 12comune di Casaloldo (1816 - 1868). Casaloldo. ................................................ 12comune di Casalpoglio (sec. XIV - 1797). Casalpoglio. ................................... 125comune di Casalpoglio (1798 marzo - 1803). Casalpoglio. .............................. 126comune di Casalpoglio (1816 - 1868). Casalpoglio. .......................................... 12comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ............................... 130

cancelliere (sec. XIV - 1784). ........................................................................... 13consiglio generale (sec. XIV - 1784). colonnelli. ............................................. 130consiglio particolare (sec. XIV - 1784). ........................................................... 13consoli. .............................................................................................................deputato ai confini. .......................................................................................... 1deputato alla sanità. ........................................................................................ 1massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1regolatore dell’estimo. ..................................................................................... 1sindaci. .............................................................................................................

comune di Casalromano (1784 - 1785). Casalromano. ..................................... 13comune di Casalromano (1798 - 1803). Casalromano. ..................................... 13comune di Casalromano (1816 - 1868). Casalromano. ..................................... 13comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. ...................................................... 17

console mensile (sec. XIV - 1784). ................................................................... 17corriere mensile. .............................................................................................. 1deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1notaio per la vicinia. ........................................................................................ 1procuratore (sec. XIV - 1784). ......................................................................... 17tenente di campagna. ....................................................................................... 1vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 1

comune di Castel d’Ario. Castel d’Ario. ........................................................... 14comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................bargello. ...........................................................................................................campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................cavallieri di piazza. .......................................................................................... 1consiglio. ..........................................................................................................consiglio generale. ........................................................................................... 1consiglio speciale. ............................................................................................ 1corriere. ............................................................................................................deputati al monte di pietà. ............................................................................... 1deputati alla specieria. .................................................................................... 1deputati per la nota ossia teste collettabili. ..................................................... 151dugalieri. ..........................................................................................................estimatori dei danni. ........................................................................................ 1fanti (sec. XVIII - 1784). .................................................................................. 1massaro. ...........................................................................................................ministeriali. ......................................................................................................pesatore pubblico. ............................................................................................ 1procuratore. ......................................................................................................reggenti. ............................................................................................................reggenza. ..........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................tenente di campagna. ....................................................................................... 1vicinia. ..............................................................................................................

comune di Castel Goffredo (1784 - 1797). Castel Goffredo. ............................ 158comune di Castel Goffredo (1798 marzo - 1798 settembre). Castel Goffredo. ................................................................................................

comune di Castel Goffredo (1798 settembre - 1803). Castel Goffredo. ................................................................................................

comune di Castel Goffredo (1803 - 1816). Castel Goffredo. ............................ 161comune di Castel Goffredo (1816 - 1868). Castel Goffredo. ............................ 162comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. ...................................................................................................console mensile (sec. XIV - 1784). ................................................................... 17corriere. ............................................................................................................deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1deputati per l’assistenza a conti per testa. ...................................................... 173massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1notaro per vicinia. ............................................................................................ 1procuratore (sec. XIV - 1784). ......................................................................... 17provveditore all’annona. .................................................................................. 1reggenza. ..........................................................................................................vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 1

comune di Castelbelforte (1784 - 1797). Castelbelforte. ................................... 174comune di Castelbelforte (1798 maggio - 1810). Castelbelforte. ...................................................................................................

comune di Castelbelforte (1810 - 1816). Castelbelforte. ................................... 176comune di Castelbelforte (1816 - 1868). Castelbelforte. ................................... 177comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. ................................... 138

colonnello di Pampuro. .................................................................................... 1colonnello di Villagrossa. ................................................................................. 1console. ............................................................................................................corriere. ............................................................................................................deputati. ...........................................................................................................esattori. ............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Castellaro (1798 maggio - 1798 settembre). Castel d’Ario. .....................................................................................................

comune di Castellaro (1798 settembre - 1803). Castel d’Ario. .....................................................................................................

comune di Castellaro (1803 - 1816). Castel d’Ario. .......................................... 141comune di Castellaro (1816 - 1844). Castel d’Ario. .......................................... 142comune di Castellaro (1844 - 1867). Castel d’Ario. .......................................... 143comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. .................. 530

consiglier vecchio. ........................................................................................... 5consiglieri. .......................................................................................................

203

Page 210: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

.. 229

12309098090909809604

23663723636363636623836236236236901424444444444244244567894254

542542545445477

5425425425454548

1265

88

828

288293

266

0

270707070271

massaro. ............................................................................................................530scrivano (sec. XIV - 1798). ...............................................................................530sindico (sec. XIV - 1798). .................................................................................530vicinia generale (sec. XIV - 1798). ...................................................................530

comune di Castellaro Lagusello (1798 - 1803). Monzambano. ........................531comune di Castellaro Lagusello (1816 febbraio - 1816 luglio). Monzambano. .....................................................................................................535

comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ..............................183cancelliere. .......................................................................................................183colonnello di Gabbiana. ...................................................................................183colonnello di Ospitaletto. .................................................................................183colonnello di Sarginesco. .................................................................................183console. .............................................................................................................183corriere. ............................................................................................................183massaro. ............................................................................................................183provveditore. .....................................................................................................183ragionato. .........................................................................................................183reggenti. ............................................................................................................183sindaco. ............................................................................................................183vicinia generale. ...............................................................................................184

comune di Castellucchio (1784 - 1797). Castellucchio. .....................................185comune di Castellucchio (1798 maggio - 1816). Castellucchio. .....................................................................................................186

comune di Castellucchio (1816 - 1868). Castellucchio. .....................................187comune di Castelnovo sul Chiese. Asola. ............................................................15comune di Castelnuovo. Asola. ............................................................................14comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................192cancelliere. .......................................................................................................193cavalieri sopra le strade. ..................................................................................192cavalieri sopra le vettovaglie. ..........................................................................192consiglio del governo. consiglieri. ...................................................................194consiglio di governo con l’aggiunta. consiglieri d’aggiunta. ..........................195consiglio di governo con la sopraggiunta. .......................................................192consiglio generale. ...........................................................................................196consoli. .............................................................................................................192massaro. ............................................................................................................192mestrali. ............................................................................................................192ministeriali. ......................................................................................................192ragionati. ..........................................................................................................192

comune di Castiglione (1784 - 1797). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................197

comune di Castiglione (1798 - 1816). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................198

comune di Castiglione (1816 - 1868). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................199

comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. ...............................................689bargello. ............................................................................................................689cancelliere. .......................................................................................................689causidico. ..........................................................................................................689consiglio particolare. .......................................................................................689console. .............................................................................................................689corriere. ............................................................................................................689massaro. ............................................................................................................689procuratore. ......................................................................................................689reggenti. ............................................................................................................689sindaco a quartieri. ..........................................................................................689vicinia generale. ...............................................................................................689

comune di Cavallara. Viadana. ...........................................................................805comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. .............................................218

bargello. ............................................................................................................218cancelliere. .......................................................................................................218consiglieri. ........................................................................................................218consiglio generale. ...........................................................................................218consiglio particolare. .......................................................................................218consoli. .............................................................................................................218depositario. .......................................................................................................218deputati ai confini. ............................................................................................218massaro. ............................................................................................................218ministeriale. ......................................................................................................218procuratore. ......................................................................................................218provveditore. .....................................................................................................218ragionato. .........................................................................................................218reggenti. ............................................................................................................218sindaco. ............................................................................................................218

comune di Cavriana (1784 - 1797). Cavriana. ...................................................219comune di Cavriana (1798 - 1803). Cavriana. ...................................................220comune di Cavriana (1804 - 1816). Cavriana. ...................................................221comune di Cavriana (1816 - 1868). Cavriana. ...................................................222comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. .............................................227

cancelliere. .......................................................................................................227consiglio generale. ...........................................................................................227consiglio particolare. .......................................................................................227console. .............................................................................................................227corriere. ............................................................................................................227deputato ai carri. ..............................................................................................227deputato ai confini. ...........................................................................................227deputato all’annona. ........................................................................................227giudice della seriola Marchionale. ...................................................................227guardiano della seriola Marchionale. ..............................................................227massaro. ............................................................................................................227ragionato. .........................................................................................................227reggenti. ............................................................................................................227satellizio. ..........................................................................................................227tenente di campagna. ........................................................................................227

comune di Ceresara (1784 - 1797). Ceresara. ....................................................228

comune di Ceresara (1798 marzo - 1798 settembre). Ceresara. ..........................................................................................................

comune di Ceresara (1798 settembre - 1801). Ceresara. ................................. 230comune di Ceresara (1801 - 1803). Ceresara. ................................................... 23comune di Ceresara (1803 - 1816). Ceresara. ................................................... 23comune di Ceresara (1816 - 1868). Ceresara. ................................................... 23comune di Cicognara. Viadana. ......................................................................... 8

campari (1436 - 1771). .................................................................................... 8consiglio. ..........................................................................................................deputati (1436 - 1771). .................................................................................... 8massaro (1436 - 1771). .................................................................................... 8podestà. ............................................................................................................

comune di Cittadella di Porto. Porto Mantovano. ............................................ 59comune di Cizzolo. Viadana. .............................................................................. 8comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ........................ 236

assistente all’eguagliamento fassi annualmente agli argini e strade. ............. 236assistente alla bina dei mulini comunali. ........................................................ 236cancelliere. .......................................................................................................chiavicaro delle due chiaviche. ........................................................................ 23consiglio generale. ........................................................................................... 2corriere. ...........................................................................................................deputati del corpo civile. ................................................................................. 2deputati del corpo rurale. ................................................................................ 2deputati straordinari. ....................................................................................... 2esattore della digagna. .................................................................................... 2giudice locale della digagna. ........................................................................... 23massari. ............................................................................................................pesatore dei sacchi. .......................................................................................... 2procuratore. .....................................................................................................ragionato. .........................................................................................................satellizio. ..........................................................................................................

comune di Commessaggio (1784 - 1797). Commessaggio. .............................. 23comune di Commessaggio (1798 - 1810). Commessaggio. .............................. 24comune di Commessaggio (1816 - 1868). Commessaggio. .............................. 24comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ......................................... 24

bargello. ...........................................................................................................colonnello di Buscoldo. ................................................................................... 2colonnello di Curtatone. .................................................................................. 2colonnello di San Silvestro Fuori. ................................................................... 24consiglio generale. ........................................................................................... 2giudice della seriola Marchionale. .................................................................. 24massaro. ...........................................................................................................reggenti. ...........................................................................................................

comune di Curtatone (1784 - 1797). Curtatone. ............................................... 24comune di Curtatone (1798 - 1810). Curtatone. ............................................... 24comune di Curtatone (1816 - 1853). Curtatone. ............................................... 24comune di Curtatone (1853 - 1859). Curtatone. ............................................... 24comune di Curtatone (1859 - 1868). Curtatone. ............................................... 24comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ................................................... 25

cancelliere. .......................................................................................................comunetto di Correggio Verde. deputati (sec. XIV - 1784). ............................. 255comunetto di Correggio Verde. massaro (sec. XIV - 1784). ............................. 255comunetto di Correggio Verde. vicinia (sec. XIV - 1784). ............................... 255comunetto di Panguanetta. deputati (sec. XIV - 1784). ................................... 256comunetto di Panguanetta. massaro (sec. XIV - 1784). ................................... 256comunetto di Panguanetta. vicinia (sec. XIV - 1784). ..................................... 256consiglio generale. ........................................................................................... 2console. ............................................................................................................corriere. ...........................................................................................................deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 2deputati assistenti ai conti consuntivi. ............................................................. 25deputato all’annona. ........................................................................................ 2digagna di Dosolo. conservatore. .................................................................... 25digagna di Dosolo. depositario. ...................................................................... 25digagna di Dosolo. deputati (sec. XIV - 1784). ............................................... 257massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 2procuratore. .....................................................................................................ragionato. .........................................................................................................reggente. ...........................................................................................................tenente di campagna. ....................................................................................... 2vicinia generale. .............................................................................................. 2

comune di Dosolo (1784 - 1797). Dosolo. ......................................................... 25comune di Dosolo (1798 aprile - 1798 settembre). Dosolo. ............................. 259comune di Dosolo (1798 settembre - 1810). Dosolo. ........................................ 260comune di Dosolo (1810 - 1816). Dosolo. ......................................................... 26comune di Dosolo (1816 - 1868). Dosolo. ......................................................... 26comune di Felonica. Felonica Po. ...................................................................... 2comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ................................... 12

cancelliere (sec. XIV - 1784). .......................................................................... 12consiglio particolare (sec. XIV - 1784). .......................................................... 12deputati ai confini. ........................................................................................... 1massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 1postiere per i viglietti della marina. ................................................................ 12reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 1

comune di Fontanella (1798 - 1803). Casalromano. ......................................... 13comune di Gazoldo (1798 maggio - 1810). Gazoldo degli Ippoliti. .......................................................................................

comune di Gazoldo (1816 - 1868). Gazoldo degli Ippoliti. ............................... 267comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ........................................... 27

bargello per la vigilanza dei danni campestri. ................................................ 270cancelliere. .......................................................................................................colonnello di Belforte. ..................................................................................... 2colonnello di Nocegrossa. ................................................................................ 2colonnello di Pomara. ...................................................................................... 2consiglio. ..........................................................................................................

204

Page 211: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

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234

49549555

9595

console. ............................................................................................................ 270corriere. ........................................................................................................... 270depositario. ...................................................................................................... 270deputati. ........................................................................................................... 270massaro. ........................................................................................................... 270procuratore. ..................................................................................................... 270sollecitatore. .................................................................................................... 270tenente di campagna. ....................................................................................... 270vicinia. ............................................................................................................. 270

comune di Gazzuolo (1784 - 1797). Gazzuolo. ................................................. 273comune di Gazzuolo (1798 aprile - 1810). Gazzuolo. ...................................... 274comune di Gazzuolo (1810 - 1816). Gazzuolo. ................................................. 275comune di Gazzuolo (1816 - 1868). Gazzuolo. ................................................. 276comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ....................................................... 285

cancelliere. ....................................................................................................... 285causidico. ......................................................................................................... 285colonnello di Cagliara e Sacca. ....................................................................... 285colonnello di Cerlongo. ................................................................................... 285colonnello di Goito dentro. .............................................................................. 285colonnello di Goito fuori. ................................................................................ 285colonnello di oltre Mincio. .............................................................................. 285colonnello di San Lorenzo. .............................................................................. 285colonnello di Solarolo. ..................................................................................... 285colonnello di Torre e Merlesco. ....................................................................... 285colonnello di Vasto. .......................................................................................... 285console. ............................................................................................................ 285corriere. ........................................................................................................... 285deputati degli alloggi. ...................................................................................... 285giudice della seriola Marchionale. .................................................................. 285guardiano della seriola Marchionale. ............................................................. 285massaro. ........................................................................................................... 285provveditore all’annona. .................................................................................. 285ragionati. ......................................................................................................... 285reggenti. ........................................................................................................... 285secretaria per la licenza delle maschere. ......................................................... 285vicinia. ............................................................................................................. 285

comune di Goito (1784 - 1797). Goito. .............................................................. 286comune di Goito (1798 - 1816). Goito. .............................................................. 287comune di Goito (1816 - 1859). Goito. .............................................................. 288comune di Goito (1859 - 1868). Goito. .............................................................. 289comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ............................................. 301

cancelliere. ....................................................................................................... 301colonnello di Bondanello. ................................................................................ 301colonnello di Bondeno. .................................................................................... 301colonnello di Cesare. ....................................................................................... 301colonnello di Coazze. ....................................................................................... 301colonnello di Dosso Zovo. ............................................................................... 301colonnello di Fornace. ..................................................................................... 301colonnello di Moglia. ....................................................................................... 301colonnello di Pegognaga. ................................................................................. 301colonnello di Polesine. ..................................................................................... 301colonnello di Ronchi. ....................................................................................... 301colonnello di Roncobonoldo. ........................................................................... 301colonnello di Sacca. ......................................................................................... 301deputati. ........................................................................................................... 301massaro. ........................................................................................................... 301reggenti. ........................................................................................................... 301vicinia generale. .............................................................................................. 301

comune di Gonzaga (1784 - 1797). Gonzaga. ................................................... 302comune di Gonzaga (1798 marzo - 1798 settembre). Gonzaga. ...................... 303comune di Gonzaga (1798 settembre - 1816). Gonzaga. ................................. 304comune di Gonzaga (1816 - 1868). Gonzaga. ................................................... 305comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. .............................. 31

camparo. ............................................................................................................ 31colonnello di Governolo. ................................................................................... 31consiglieri. ......................................................................................................... 31console. .............................................................................................................. 31corriere. ............................................................................................................. 31deputati. ............................................................................................................. 31massaro. ............................................................................................................. 31ministeriale. ....................................................................................................... 31notaio attuario. .................................................................................................. 31tenente di campagna. ......................................................................................... 31treguani. ............................................................................................................. 31vicinia generale. ................................................................................................ 32

comune di Governolo (1784 - 1797). Bagnolo San Vito. ..................................... 33comune di Governolo (1798 maggio - 1798 settembre). Bagnolo San Vito. ................................................................................................ 34

comune di Governolo (1798 settembre - 1816). Bagnolo San Vito. ................................................................................................ 35

comune di Governolo (1816 - 1840). Bagnolo San Vito. ..................................... 36comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ...................................... 320

bargello. ........................................................................................................... 320cancelliere. ....................................................................................................... 320colonnello di Bocchere. massaro (sec. XIV - 1784). ........................................ 321colonnello di Bocchere. ragionati (sec. XIV - 1784). ...................................... 321colonnello di Bocchere. reggenti (sec. XIV - 1784). ........................................ 321colonnello di Bocchere. vicinia. ...................................................................... 321corriere. ........................................................................................................... 320depositario delle contribuzioni. ....................................................................... 320deputati. ........................................................................................................... 320deputato alle vettovaglie. ................................................................................. 320massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 320ministeriale. ..................................................................................................... 320procuratore. ..................................................................................................... 320ragionati (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 320

reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 3reggenti d’aggiunta. ......................................................................................... 3reggenza. ..........................................................................................................tenente di campagna. ....................................................................................... 3vice gerente. .....................................................................................................

comune di Guidizzolo (1784 - 1797). Guidizzolo. ............................................. 323comune di Guidizzolo (1798 marzo - 1798 settembre). Guidizzolo. ........................................................................................................

comune di Guidizzolo (1798 settembre - 1803). Guidizzolo. ........................... 325comune di Guidizzolo (1804 - 1816). Guidizzolo. ............................................. 326comune di Guidizzolo (1816 - 1868). Guidizzolo. ............................................. 327comune di Magnacavallo. Magnacavallo. .......................................................... 3comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 354

boni viri et fidelis. ............................................................................................ 3campari. ...........................................................................................................consiglio dei sapienti. ...................................................................................... 3consiglio di credenza. ...................................................................................... 3consiglio maggiore. .......................................................................................... 3consiglio minore. .............................................................................................. 3consoli (sec. XII). governatore (sec. XII). assessore (sec. XII). ....................... 354consoli (sec. XII). governatore (sec. XII). vicario. .......................................... 354consoli di giustizia. console di giustizia del banco di San Giacomo. .............. 361consoli di giustizia. console di giustizia del banco di San Martino. ............... 361consoli di giustizia. console di giustizia del banco di San Pietro. ................... 361consoli di giustizia. console di giustizia del banco di Sant’Andrea. ................ 361consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di San Giacomo. ............................. 361

consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di San Martino. ............................... 361

consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di San Pietro. .................................. 361

consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di Sant’Andrea. ............................... 361

custodes noctis. ................................................................................................ 3dictator comunis. ............................................................................................. 3domini noctis. ...................................................................................................dugalieri. ..........................................................................................................ispettori accusatores. ....................................................................................... 3massaro (sec. XIV - 1573). copista exemplator. ............................................... 366massaro (sec. XIV - 1573). massaro dei dazi. .................................................. 367massaro (sec. XIV - 1573). ministeriale (sec. XIV). ......................................... 366massaro (sec. XIV - 1573). notaio (sec. XIV). .................................................. 366massaro (sec. XIV - 1573). notaio addetto alle mercanzie. ............................. 366massaro (sec. XIV - 1573). tesoriere. ............................................................... 36massaro della tavola grossa. ............................................................................ 35massarolo. ministeriale (sec. XV). ................................................................... 36notai addetti alla stima delle merci. ................................................................. 35notai del banco dei danni. ................................................................................ 3notaio addetto al sigillo delle biade. ................................................................ 35notaio dei giorni festivi. ................................................................................... 3notarius ad reformationes consiliorum. ........................................................... 35notarius sigilli mercimoniorum. ....................................................................... 35penzaroli. ..........................................................................................................procuratores sive iudices. ................................................................................ 3revisori dei conti. ............................................................................................. 3sacrista communis. ........................................................................................... 3signori della notte. ........................................................................................... 3sindacus. ..........................................................................................................ufficio dei maestri delle entrate. ....................................................................... 37ufficio di trombetta. .......................................................................................... 3vimedri. ............................................................................................................

comune di Mantova (1798 - 1810). Mantova. .................................................... 37comune di Mantova (1810 - 1816). Mantova. .................................................... 37comune di Mantova (1816 - 1868). Mantova. .................................................... 37comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ............................................ 480

cancelliere. .......................................................................................................colonnello di Campitello. ................................................................................. 4colonnello di Canicossa. .................................................................................. 4colonnello di Casatico. .................................................................................... 4colonnello di Cesole. ........................................................................................ 4colonnello di Gabbiana. .................................................................................. 4colonnello di Marcaria. ................................................................................... 4colonnello di Ospitaletto. ................................................................................. 4colonnello di San Michele. ............................................................................... 4consiglio. ..........................................................................................................consoli. .............................................................................................................corriere. ............................................................................................................giudice della seriola. ........................................................................................ 4massaro. ...........................................................................................................procuratore. ......................................................................................................ragionato. .........................................................................................................reggenti. ............................................................................................................satellizio. ..........................................................................................................sindaco. ............................................................................................................solecitatore. ......................................................................................................vicinia generale. ............................................................................................... 4

comune di Marcaria (1784 - 1797). Marcaria. .................................................. 48comune di Marcaria (1798 - 1816). Marcaria. .................................................. 48comune di Marcaria (1816 - 1868). Marcaria. .................................................. 48comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. ........................... 495

cancelliere. .......................................................................................................corriere. ............................................................................................................deputati ai danni campestri. ............................................................................ 49deputati alle acque e strade. ............................................................................ 49deputati alle vettovaglie. .................................................................................. 4deputato ai confini. .......................................................................................... 4

205

Page 212: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

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7606060660606606066060606066066060606

deputato alla carregiatura. ...............................................................................495dugaliere. ..........................................................................................................495massaro. ............................................................................................................495procuratore. ......................................................................................................495ragionati. ..........................................................................................................495reggenti. ............................................................................................................495vicinia. ..............................................................................................................496

comune di Mariana (1784 - 1797). Mariana Mantovana. ..................................497comune di Mariana (1798 - 1810). Mariana Mantovana. ..................................498comune di Mariana (1816 - 1868). Mariana Mantovana. ..................................499comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .......................................502

cancelliere. .......................................................................................................502console. .............................................................................................................502fante. .................................................................................................................502massaro (sec. XIV - 1784). ...............................................................................502procuratore di città. ..........................................................................................502reggenti (sec. XIV - 1784). ................................................................................502reggenza. ...........................................................................................................502tenente di campagna. ........................................................................................502vicinia generale (sec. XIV - 1784). ...................................................................502

comune di Marmirolo (1784 - 1797). Marmirolo. .............................................504comune di Marmirolo (1798 - 1816). Marmirolo. .............................................507comune di Marmirolo (1816 - 1853). Marmirolo. .............................................509comune di Marmirolo (1853 - 1859). Marmirolo. .............................................510comune di Marmirolo (1859 - 1868). Marmirolo. .............................................511comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ..................................................513

cancelliere. .......................................................................................................514cavalieri sopra le strade. ..................................................................................513cavalieri sopra le vettovaglie. ..........................................................................513consiglio di governo. consiglieri. .....................................................................515consiglio di governo con l’aggiunta. consiglieri d’aggiunta. ..........................516consiglio generale. ...........................................................................................517console. .............................................................................................................513custode della seriola Marchionale. ..................................................................513depositario. .......................................................................................................513esattore. ............................................................................................................513giudice della seriola Marchionale. ...................................................................513massaro. ............................................................................................................513ministeriale. ......................................................................................................513reggenti. ............................................................................................................513

comune di Medole (1784 - 1797). Medole. ........................................................518comune di Medole (1798 - 1816). Medole. ........................................................519comune di Medole (1816 - 1868). Medole. ........................................................520comune di Moglia (1798 marzo - 1798 settembre). Moglia. ............................525comune di Moglia (1876 novembre 5). Moglia. ................................................526comune di Montesauro. Viadana. .......................................................................808comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. .............................527

cavalieri. ...........................................................................................................527consiglio. ..........................................................................................................528contraditore. .....................................................................................................527dugalieri. ..........................................................................................................527fante. .................................................................................................................527massari. ............................................................................................................527masseria. ..........................................................................................................527nodaro. ..............................................................................................................527nodaro al civile. ................................................................................................527nodaro al quasi criminale. ...............................................................................527preparatori dell’estimo. ....................................................................................527ragionati. ..........................................................................................................527scrivano (sec. XIV - 1798). ...............................................................................527sindico (sec. XIV - 1798). .................................................................................527vicinia generale (sec. XIV - 1798). ...................................................................529

comune di Monzambano (1798 marzo - 1803). Monzambano. ........................532comune di Monzambano (1804 - 1816). Monzambano. ....................................533comune di Monzambano (1816 febbraio - 1816 luglio). Monzambano. .....................................................................................................534

comune di Monzambano (1816 luglio - 1859). Monzambano. .........................536comune di Monzambano (1859 - 1868). Monzambano. ....................................537comune di Mottegiana. Mottegiana. ...................................................................543comune di Mulo. Mulo. .......................................................................................544comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .................................................550

cancelliere. .......................................................................................................550capitano del Ponte Molino. ..............................................................................550comunetto di Corregioli. ...................................................................................550consiglio generale. ...........................................................................................550consiglio particolare. .......................................................................................550corriere. ............................................................................................................550depositario delle contribuzioni. ........................................................................550depositario delle digagne. ................................................................................550massaro. ............................................................................................................550procuratore. ......................................................................................................550provveditore di piazza. ......................................................................................550reggenza. confidenti. .........................................................................................551reggenza. consiglieri. ........................................................................................551

comune di Ostiglia (1784 - 1797). Ostiglia. .......................................................552comune di Ostiglia (1798 - 1816). Ostiglia. .......................................................553comune di Ostiglia (1816 - 1868). Ostiglia. .......................................................554comune di Pegognaga. Pegognaga. ....................................................................566comune di Pieve. Pieve di Coriano. .....................................................................567comune di Pieve di Coriano. Pieve di Coriano. .................................................568comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ................................................571

avvocato comprotettore delle cause del comune. .............................................571cancelliere. .......................................................................................................571consiglio generale. ...........................................................................................571console. .............................................................................................................571

corriere. ...........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................procuratore. .....................................................................................................ragionato. .........................................................................................................reggenti. ...........................................................................................................vice gerenza. ....................................................................................................

comune di Piubega (1784 - 1797). Piubega. ...................................................... 57comune di Piubega (1798 - 1816). Piubega. ...................................................... 57comune di Piubega (1816 - 1868). Piubega. ...................................................... 57comune di Poggio (1784 - 1797). Poggio Rusco. ............................................... 57comune di Poggio (1798 - 1816). Poggio Rusco. ............................................... 57comune di Poggio (1816 febbraio 12 - 1867). Poggio Rusco. .......................... 578comune di Poggio Rusco. Poggio Rusco. .......................................................... 5comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ................................ 58

archivisti. .........................................................................................................assistente all’estimo. ........................................................................................ 5bargello. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................corriere. ...........................................................................................................esattore della digagna. .................................................................................... 5esattore straordinario. ..................................................................................... 5giudice dell’annona. ........................................................................................ 5giudice della digagna. ..................................................................................... 5guardacampagna. ............................................................................................ 5massaro. ...........................................................................................................procuratore. .....................................................................................................ragionato. .........................................................................................................sindaco. ............................................................................................................

comune di Pomponesco (1784 - 1797). Pomponesco. ....................................... 58comune di Pomponesco (1798 aprile - 1798 settembre). Pomponesco. ....................................................................................................

comune di Pomponesco (1798 settembre - 1803). Pomponesco. ..................... 583comune di Pomponesco (1803 - 1810). Pomponesco. ....................................... 58comune di Pomponesco (1816 - 1868). Pomponesco. ....................................... 58comune di Ponti (sec. XIV - 1798). Ponti sul Mincio. ...................................... 587comune di Ponti (1798 - 1810). Ponti sul Mincio. ............................................. 58comune di Ponti (1816 - 1868). Ponti sul Mincio. ............................................. 58comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. ..................................... 59

birro. ................................................................................................................console. ............................................................................................................deputati. ...........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sottomassaro. ...................................................................................................vicinia generale. .............................................................................................. 5

comune di Porto (1784 - 1797). Porto Mantovano. ........................................... 59comune di Porto (1798 - 1810). Porto Mantovano. ........................................... 59comune di Porto (1816 - 1853). Porto Mantovano. ........................................... 59comune di Porto Mantovano. Porto Mantovano. .............................................. 59comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. .................................................. 503

bargello. ...........................................................................................................consiglio particolare. ....................................................................................... 5console locale. ................................................................................................. 5deputato per la carregiatura. ........................................................................... 50fanti. .................................................................................................................massaro (1534 - 1784). .................................................................................... 5notaio. ..............................................................................................................procuratore. .....................................................................................................provveditore all’annona. .................................................................................. 5reggenti (1534 - 1784). .................................................................................... 5scrivano rustico. .............................................................................................. 5vicinia generale (1534 - 1784). ....................................................................... 50

comune di Pozzolo (1784 - 1797). Marmirolo. .................................................. 505comune di Pozzolo (1798 - 1810). Marmirolo. .................................................. 506comune di Pozzolo (1816 - 1859). Marmirolo. .................................................. 508comune di Quattroville (1784 - 1797). Quattroville. ......................................... 600comune di Quattroville (1798 - 1810). Quattroville. ......................................... 601comune di Quattroville (1816 - 1868). Quattroville. ......................................... 602comune di Quingentole. Quingentole. ............................................................... 6comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................ 606

campari di Nuvolato. ....................................................................................... 6camparo di Gabbiana. ..................................................................................... 6cancelliere. .......................................................................................................colonnello di Gardella. .................................................................................... 6colonnello di Nuvolato. .................................................................................... 6colonnello di Quistello. .................................................................................... 6colonnello di San Giacomo delle Segnate. ...................................................... 606colonnello di San Giovanni del Dosso. ........................................................... 60conservatore della digagna. ............................................................................ 60consiglio generale. deputato civile. ................................................................. 60consoli. .............................................................................................................consoli di Gabbiana. ........................................................................................ 6consoli di Nuvolato. ......................................................................................... 6corriere. ...........................................................................................................depositario delle digagne. ............................................................................... 6dugalieri. ..........................................................................................................esattore per la digagna. ................................................................................... 6massaro. ...........................................................................................................massaro di Gabbiana. ...................................................................................... 6massaro di Nuvolato. ....................................................................................... 6provveditore di piazza. ..................................................................................... 6ragionato. .........................................................................................................reggenti. ...........................................................................................................tenente conseratore. ......................................................................................... 6treguani di Nuvolato. ....................................................................................... 6

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Commessaggio

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0404040470404040470470404

0440404067898080808080780

.. 72072072020

treguano di Gabbiana. ..................................................................................... 606vicinia generale. .............................................................................................. 608

comune di Quistello (1784 - 1797). Quistello. ................................................... 609comune di Quistello (1798 - 1816). Quistello. ................................................... 610comune di Quistello (1816 - 1868). Quistello. ................................................... 611comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .................................. 616

bargello. ........................................................................................................... 616cancelliere. ....................................................................................................... 616colonnello di Bologne. ..................................................................................... 616colonnello di Covello. ...................................................................................... 616colonnello di Fenilli. ........................................................................................ 616colonnello di Gerole. ....................................................................................... 616colonnello di Piopino. ...................................................................................... 616colonnello di San Fermo. ................................................................................. 616colonnello di San Pietro. ................................................................................. 616colonnello di Tartarello. .................................................................................. 616consiglio. .......................................................................................................... 616corriere. ........................................................................................................... 616depositario delle contribuzioni. ....................................................................... 616deputati delle acque. ........................................................................................ 616deputato alle comande dei carri. ..................................................................... 616dispensatore dei bollettoni. .............................................................................. 616dugaliere del mulino di Piazza. ....................................................................... 616dugaliere del mulino Formentino. .................................................................... 616dugaliere del mulino Rassica. .......................................................................... 616fante. ................................................................................................................ 616massaro. ........................................................................................................... 616procuratore. ..................................................................................................... 616ragionati. ......................................................................................................... 616reggenti. ........................................................................................................... 616tenente di campagna. ....................................................................................... 616vicinia. elettori. ................................................................................................ 617

comune di Redondesco (1784 - 1797). Redondesco. ......................................... 618comune di Redondesco (1798 - 1803). Redondesco. ......................................... 619comune di Redondesco (1804 - 1810). Redondesco. ......................................... 620comune di Redondesco (1810 - 1816). Redondesco. ......................................... 621comune di Redondesco (1816 - 1868). Redondesco. ......................................... 622comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................................................... 628

campari. ........................................................................................................... 628cancelliere. ....................................................................................................... 628colonnello di Bonizzo. console (sec. XIV - 1784). ........................................... 629colonnello di Bonizzo. reggenti (sec. XIV - 1784). .......................................... 629colonnello di Borgofranco. consiglio generale (sec. XIV - 1784). .................. 630colonnello di Borgofranco. console (sec. XIV - 1784). ................................... 630colonnello di Borgofranco. esattore. ............................................................... 630colonnello di Borgofranco. reggenti (sec. XIV - 1784). ................................... 630colonnello di Boschi. massaro. ........................................................................ 631colonnello di Boschi. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................ 631colonnello di Mulo. console (sec. XIV - 1784). ............................................... 632colonnello di Mulo. reggenti (sec. XIV - 1784). .............................................. 632colonnello di Mulo. vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................. 632colonnello di Pieve. comandatore. ................................................................... 633colonnello di Pieve. console (sec. XIV - 1784). ............................................... 633colonnello di Pieve. reggenti (sec. XIV - 1784). .............................................. 633colonnello di Pieve. vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................ 633colonnello di Poggio. console (sec. XIV - 1784). ............................................. 634colonnello di Poggio. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................ 634colonnello di Poggio. vicinia (sec. XIV - 1784). .............................................. 634colonnello di Quingentole. console (sec. XIV - 1784). .................................... 635colonnello di Quingentole. reggenti (sec. XIV - 1784). ................................... 635colonnello di Quingentole. vicinia (sec. XIV - 1784). ..................................... 635colonnello di Ronchi. console (sec. XIV - 1784). ............................................ 636colonnello di Ronchi. reggente. ....................................................................... 636colonnello di Sabbioncello. console (sec. XIV - 1784). ................................... 637colonnello di Sabbioncello. reggenti (sec. XIV - 1784). .................................. 637colonnello di Sabbioncello. vicinia (sec. XIV - 1784). .................................... 637colonnello di Schinevoglia. bargello. .............................................................. 638colonnello di Schinevoglia. console (sec. XIV - 1784). ................................... 638colonnello di Schinevoglia. reggenti (sec. XIV - 1784). .................................. 638consiglio generale (sec. XIV - 1784). .............................................................. 628consoli. ............................................................................................................. 628corriere. ........................................................................................................... 628custode. ............................................................................................................ 628depositario delle contribuzioni. ....................................................................... 628massaro generale. ............................................................................................ 628massaro particolare. ........................................................................................ 628procuratore. ..................................................................................................... 628provveditore per gli affari annonari. ............................................................... 628ragionato. ......................................................................................................... 628rappresentanza. ................................................................................................ 628reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 628treguani. ........................................................................................................... 628

comune di Revere (1784 - 1797). Revere. .......................................................... 639comune di Revere (1798 - 1816). Revere. .......................................................... 640comune di Revere (1816 - 1868). Revere. .......................................................... 641comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........................... 659

cancelliere. ....................................................................................................... 659consiglio. .......................................................................................................... 660console di Cividale. ......................................................................................... 659corriere. ........................................................................................................... 659custodi delle tre porte del recinto. ................................................................... 659deputati. ........................................................................................................... 659esattore della spelta. ........................................................................................ 659esattore della tassa del riparto. ....................................................................... 659esattore ordinario. ........................................................................................... 659esattore straordinario. ..................................................................................... 659

pesatori dei sacchi di Rivarolo, Cividale e Bina. ............................................ 659ragionati. ..........................................................................................................scopellatori dei sacchi di Rivarolo, Cividale e Bina. ....................................... 659servidore. ..........................................................................................................soprintendente delle fabbriche e strade di Rivarolo e Cividale. ...................... 659

comune di Rivarolo (1784 - 1797). Rivarolo Mantovano. ................................. 661comune di Rivarolo (1798 - 1816). Rivarolo Mantovano. ................................. 662comune di Rivarolo (1816 - 1859). Rivarolo Mantovano. ................................. 663comune di Rivarolo Fuori. Rivarolo Mantovano. .............................................. 66comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .................................................. 66

bargello. ...........................................................................................................birri. .................................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................conservatore della seriola Marchionale. ......................................................... 667console. ............................................................................................................corriere. ............................................................................................................guardiano della seriola Marchionale. ............................................................. 66massaro. ...........................................................................................................procuratore legale. ........................................................................................... 6reggenti. ............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Rodigo (1784 - 1797). Rodigo. ......................................................... 66comune di Rodigo (1798 - 1810). Rodigo. ......................................................... 66comune di Rodigo (1810 - 1816). Rodigo. ......................................................... 67comune di Rodigo (1816 - 1868). Rodigo. ......................................................... 67comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. .............................. 678

campari. ...........................................................................................................colonnello di Barbasso. ................................................................................... 6colonnello di Barbassolo. ................................................................................ 6colonnello di Cadè e Carzedole. ...................................................................... 67colonnello di Casale. ....................................................................................... 6colonnello di Formigosa. ................................................................................. 6colonnello di Garolda e San Martino. ............................................................. 67colonnello di Nosedole. .................................................................................... 6colonnello di Roncoferraro. ............................................................................. 67comunetto di Palazzetto. .................................................................................. 6consiglio generale. ........................................................................................... 6console. deputato alla comanda. ..................................................................... 67corriere. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................reggenti. ............................................................................................................stimatori comunali. .......................................................................................... 6

comune di Roncoferraro (1784 - 1797). Roncoferraro. .................................... 679comune di Roncoferraro (1798 maggio - 1798 settembre). Roncoferraro. ....................................................................................................

comune di Roncoferraro (1798 settembre - 1810). Roncoferraro. ....................................................................................................

comune di Roncoferraro (1810 - 1816). Roncoferraro. .................................... 682comune di Roncoferraro (1816 - 1868). Roncoferraro. .................................... 683comune di Roverbella (sec. XIV - 1784). Roverbella. ...................................... 690comune di Roverbella (1784 - 1797). Roverbella. ............................................. 69comune di Roverbella (1798 - 1816). Roverbella. ............................................. 69comune di Roverbella (1816 - 1868). Roverbella. ............................................. 69comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ...................................... 70

bargello. ...........................................................................................................campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................cancelliere dell’annona. ................................................................................... 7capo d’argini. ...................................................................................................chiavicaro delle chiaviche di città. .................................................................. 70commissario delle biade. ................................................................................. 7consiglio generale. ........................................................................................... 7cursore. ............................................................................................................custode del chiavicone. .................................................................................... 7deputati civili. ..................................................................................................deputati rurali. ................................................................................................. 7deputato agli alloggi. ....................................................................................... 7direttore dei libri d’estimo. .............................................................................. 7fanti (sec. XIV - 1784). ..................................................................................... 7giudici delle digagne. ....................................................................................... 7massari. ............................................................................................................notaio della banca civile. ................................................................................. 7pesatore dei grani. ........................................................................................... 7prefetti dell’annona. ......................................................................................... 7ragionato. .........................................................................................................servidore. ..........................................................................................................sottoragionato. ................................................................................................. 7terra di Breda Cisoni. ...................................................................................... 7terra di Commessaggio di qua. ........................................................................ 70terra di Ponteterra. .......................................................................................... 7terra di Villa Mota. ........................................................................................... 7ufficio di ragionateria. ..................................................................................... 7

comune di Sabbioneta (1784 - 1797). Sabbioneta. ............................................ 70comune di Sabbioneta (1798 - 1816). Sabbioneta. ............................................ 70comune di Sabbioneta (1816 - 1868). Sabbioneta. ............................................ 70comune di Sacchetta. Sustinente. ....................................................................... 7

consiglio generale. ........................................................................................... 7consiglio particolare. ....................................................................................... 7console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 7massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 7reggenti. ............................................................................................................

comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................bargello. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................colonnello di Bardelle. ..................................................................................... 7

207

Page 214: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

6363456

7707077070717707070770770770770234178178181811

8178181781818123407907907907907907907907909079090790790790123

6068068060780680680606068060606806

0680606806806806806012

26

378377

37

colonnello di Brede. ..........................................................................................720colonnello di Gorgo. .........................................................................................720colonnello di Mirasole. .....................................................................................720colonnello di Portiolo. ......................................................................................720colonnello di San Benedetto. ............................................................................720colonnello di San Siro a Po. .............................................................................720colonnello di San Siro a Secchia. .....................................................................720colonnello di Zottole. ........................................................................................720colonnello di Zovo. ...........................................................................................720consoli. .............................................................................................................720corriere. ............................................................................................................720deputati. ............................................................................................................720massaro. ............................................................................................................720portinaro di Pietole. .........................................................................................720procuratore legale. ...........................................................................................720ragionato. .........................................................................................................720rappresentanza particolare. .............................................................................720satellizio. ..........................................................................................................720tenente di campagna. ........................................................................................720territorio di Margonara. ...................................................................................720vicinia. ..............................................................................................................720

comune di San Benedetto (1784 - 1797). San Benedetto Po. ............................721comune di San Benedetto (1798 marzo - 1798 settembre). San Benedetto Po. ..............................................................................................722

comune di San Benedetto (1798 settembre - 1816). San Benedetto Po. ..............................................................................................723

comune di San Benedetto (1816 - 1868). San Benedetto Po. ............................724comune di San Giacomo delle Segnate. San Giacomo delle Segnate. ...............................................................................727

comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................729consiglio generale. ...........................................................................................729console. .............................................................................................................729massaro. ............................................................................................................729reggenti. ............................................................................................................729

comune di San Giorgio (1784 - 1797). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................730

comune di San Giorgio (1798 - 1810). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................731

comune di San Giorgio (1816 - 1859). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................732

comune di San Giorgio di Mantova. San Giorgio di Mantova. .........................733comune di San Giovanni del Dosso. San Giovanni del Dosso. .........................734comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ....................................................................................736birri. ..................................................................................................................736cancelliere. .......................................................................................................736consiglio particolare. .......................................................................................736corriere. ............................................................................................................736delegato militare. ..............................................................................................736deputati. ............................................................................................................736esattore. ............................................................................................................736fattore dei mulini e bina. ..................................................................................736massaro. ............................................................................................................736pesatore. ...........................................................................................................736ragionato. .........................................................................................................736sindico per il registro della fazioni straordinarie. ............................................736sostituto dell’annona. .......................................................................................736sottoragionato. .................................................................................................736

comune di San Martino (1784 - 1797). San Martino dell’Argine. ....................................................................................737

comune di San Martino (1798 - 1816). San Martino dell’Argine. ....................................................................................738

comune di San Martino (1816 - 1868). San Martino dell’Argine. ....................................................................................739

comune di Saviola. Mottegiana. ..........................................................................541comune di Schivenoglia. Schivenoglia. ..............................................................741comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...............................................744

bargello. ............................................................................................................744cancelliere. .......................................................................................................744capitano di monte Molino. ...............................................................................744cassiere. ............................................................................................................744colonnello di Carbonara. reggenti (sec. XIV - 1784). ......................................744colonnello di Felonica. reggenti (sec. XIV - 1784). ..........................................744colonnello di Moglia. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................744colonnello di Quatrelle. reggenti (sec. XIV - 1784). .........................................744comandante di Sermide. ...................................................................................744consiglio generale. ...........................................................................................744consiglio particolare. .......................................................................................744console della castellanza. .................................................................................744corriere. ............................................................................................................744procuratore. ......................................................................................................744ragionato. .........................................................................................................744reggenti (sec. XIV - 1784). ................................................................................744

comune di Sermide (1784 - 1797). Sermide. ......................................................745comune di Sermide (1798 - 1816). Sermide. ......................................................746comune di Sermide (1816 - 1868). Sermide. ......................................................747comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. .................................763

bargello. ............................................................................................................763console. .............................................................................................................763depositario delle contribuzioni. ........................................................................763depositario delle digagne. ................................................................................763deputati. ............................................................................................................763esattore. ............................................................................................................763massaro. ............................................................................................................763paese di Libiola. ...............................................................................................763

tenente di campagna. ....................................................................................... 7vicinia generale. .............................................................................................. 7

comune di Serravalle (1784 - 1797). Serravalle a Po. ....................................... 76comune di Serravalle (1798 - 1816). Serravalle a Po. ....................................... 76comune di Serravalle (1816 - 1868). Serravalle a Po. ....................................... 76comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ............................................ 770

cancelliere. .......................................................................................................cavaglieri dei viveri. ........................................................................................ 7consiglieri. .......................................................................................................consiglio generale. ........................................................................................... 7consiglio ordinario. ......................................................................................... 7consoli. .............................................................................................................deputati alla sanità. ......................................................................................... 7deputati alle strade. ......................................................................................... 7esattore. ............................................................................................................ministeriale. .....................................................................................................sindaci. .............................................................................................................stimatori. ..........................................................................................................

comune di Solferino (1784 - 1797). Solferino. .................................................. 77comune di Solferino (1798 - 1816). Solferino. .................................................. 77comune di Solferino (1816 - 1868). Solferino. .................................................. 77comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ........................................ 78

bargello. ...........................................................................................................camparo. ..........................................................................................................console (sec. XIV - 1784). ................................................................................ 7depositario dei dugali. ..................................................................................... 7depositario delle contribuzioni. ....................................................................... 78depositario delle digagne. ............................................................................... 7deputati. ...........................................................................................................massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 7procuratore. .....................................................................................................tenente di campagna. ....................................................................................... 7vicinia generale. .............................................................................................. 7

comune di Sustinente (1784 - 1797). Sustinente. .............................................. 78comune di Sustinente (1798 - 1816). Sustinente. .............................................. 78comune di Sustinente (1816 - 1868). Sustinente. .............................................. 78comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ................................................ 79

bargello. ...........................................................................................................campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................console. ............................................................................................................corriere. ...........................................................................................................deputati. ...........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................ministeriali. ......................................................................................................notaio del massaro. .......................................................................................... 7procuratore. .....................................................................................................provveditore di piazza. ..................................................................................... 7reggenza. ..........................................................................................................treguano. ..........................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Suzzara (1784 - 1797). Suzzara. ...................................................... 79comune di Suzzara (1798 - 1816). Suzzara. ...................................................... 79comune di Suzzara (1816 - 1868). Suzzara. ...................................................... 79comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ............................................... 80

campari (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 8cancelliere. .......................................................................................................cassiere. ...........................................................................................................consiglio generale. ........................................................................................... 8consoli. .............................................................................................................corriere. ...........................................................................................................cursore. ............................................................................................................depositario dei pegni. ...................................................................................... 8deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 8esattore. ............................................................................................................fanti (sec. XIV - 1784). ..................................................................................... 8giudice delle vettovaglie. ................................................................................. 8lanzo. ................................................................................................................massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 8procuratore. .....................................................................................................provveditore all’annona. .................................................................................. 8ragionato. .........................................................................................................reggenti. ...........................................................................................................sapienti. ............................................................................................................sindaci. .............................................................................................................

comune di Viadana (1784 - 1797). Viadana. ...................................................... 81comune di Viadana (1798 - 1816). Viadana. ...................................................... 81comune di Viadana (1816 - 1868). Viadana. ...................................................... 81comune di Villa Poma. Villa Poma. ................................................................... 8comune di Villimpenta (sec. XIV - 1784). Villimpenta. .................................... 828comune di Villimpenta (1784 - 1797). Villimpenta. .......................................... 829comune di Villimpenta (1798 - 1810). Villimpenta. .......................................... 830comune di Villimpenta (1816 - 1868). Villimpenta. .......................................... 831comune di Virgilio. Virgilio. ............................................................................... 83comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 83

campari. ...........................................................................................................cancelliere (sec. XIV - 1784). .......................................................................... 83colonnello di Cereta. cancelliere (sec. XIV - 1784). ........................................ 838colonnello di Cereta. deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). ....................................... 838

colonnello di Cereta. massaro (sec. XIV - 1784). ............................................ 838colonnello di Cereta. procuratore (sec. XIV - 1784). ...................................... 838colonnello di Cereta. rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). .................. 838colonnello di Cereta. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................ 838consiglio particolare. ....................................................................................... 8

208

Page 215: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

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81

81

381

381

381

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81

8190

9

.. 79

.. 79

. 257

. 606

667436

. 3770

. 530914

console. ............................................................................................................ 837corriere. ........................................................................................................... 837depositario delle contribuzioni. ....................................................................... 837deputato. .......................................................................................................... 837deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). ......................................... 837deputato che forma il libro dei livelli e redditi comunali. ............................... 837deputato che forma il libro della carreggiatura. ............................................. 837deputato che forma il libro delle contribuzioni. .............................................. 837deputato che riporta partite nei libri d’estimo. ............................................... 837gastaldo dei mulini. ......................................................................................... 837gastaldo del vescovo. ....................................................................................... 837massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 837massaro ad exigendam adeguanciam. ............................................................. 837massaro del sale. .............................................................................................. 837ministeriali. ...................................................................................................... 837notaio. .............................................................................................................. 837procuratore (sec. XIV - 1784). ......................................................................... 837provveditore. .................................................................................................... 837ragionato. ......................................................................................................... 837rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). .................................................... 839reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 837tenente dei birri. .............................................................................................. 837

comune di Volta (1784 - 1797). Volta Mantovana. ............................................. 840comune di Volta (1798 - 1810). Volta Mantovana. ............................................. 841comune di Volta (1810 - 1816). Volta Mantovana. ............................................. 842comune di Volta (1816 - 1868). Volta Mantovana. ............................................. 843comunetto di Correggio Verde. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ............................................................................................................... 255deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 255massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 255vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 255

comunetto di Corregioli. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ....... 550comunetto di Palazzetto. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. 678

comunetto di Panguanetta. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ..... 256deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 256massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 256vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................. 256

conduttori di sacchi. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. .............................................................................................. 98

conestabile. podestà di Mantova. Mantova. ........................................................ 445confidenti. reggenza. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ............... 551congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ................................ 376

avvocato (1750 - 1784). ................................................................................... 376cancelliere (1750 - 1784). ................................................................................ 376consiglio di reggenza (1750 - 1784). ............................................................... 376consiglio generale. ........................................................................................... 376depositario. ...................................................................................................... 376notai attuari. .................................................................................................... 376portieri (1750 - 1784). ..................................................................................... 376ragionato (1750 - 1784). .................................................................................. 376sindaco (1750 - 1784). ..................................................................................... 376sopraintendente degli alloggi. forieri (1750 - 1784). ...................................... 376sopraintendente degli alloggi. quartier mastro. .............................................. 376sopraintendente degli alloggi. registrante (1750 - 1784). ............................... 376sopraintendente degli alloggi. sottoquartier mastro. ....................................... 376sopraintendente dell’annona. pesatori (1750 - 1784). .................................... 376sopraintendente dell’annona. visitatori. .......................................................... 376

congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ..................................... 377agente. .............................................................................................................. 377commissario (1784 - 1786). ............................................................................. 377conservatori del patrimonio. ........................................................................... 377giudice delle strade. ......................................................................................... 377ragionateria (1784 - 1786). cursore (1784 - 1786). ........................................ 377ragionateria (1784 - 1786). custode. ............................................................... 377ragionateria (1784 - 1786). primo coadiutore. ............................................... 377ragionateria (1784 - 1786). primo portiere (1784 - 1786). ............................. 377ragionateria (1784 - 1786). ragionato generale (1784 - 1786). ...................... 377ragionateria (1784 - 1786). scrittore (1784 - 1786). ....................................... 377ragionateria (1784 - 1786). secondo coadiutore. ............................................ 377ragionateria (1784 - 1786). secondo portiere (1784 - 1786). ......................... 377segreteria (1784 - 1786). coadiutore (1784 - 1786). ....................................... 377segreteria (1784 - 1786). primo scrittore. ....................................................... 377segreteria (1784 - 1786). segretario cancelliere. ............................................. 377sindaco (1784 - 1786). ..................................................................................... 377ufficio degli alloggi e fazioni militari. commissario (1784 - 1786). ................ 377ufficio degli alloggi e fazioni militari. commissario provinciale all’asta. .................................................................. 377

ufficio degli alloggi e fazioni militari. ispettore (1784 - 1786). ....................... 377ufficio degli alloggi e fazioni militari. primo portiere (1784 - 1786). ............. 377ufficio degli alloggi e fazioni militari. secondo portiere (1784 - 1786). .................................................................... 377

ufficio degli alloggi e fazioni militari. uffiziale. ............................................... 377ufficio degli alloggi e fazioni militari. vice commissario per Bozzolo. ............ 377ufficio dell’annona (1784 - 1786). ispettore (1784 - 1786). ............................ 377ufficio dell’annona (1784 - 1786). primo pesatore generale. .......................... 377ufficio dell’annona (1784 - 1786). secondo pesatore. ..................................... 377ufficio dell’annona (1784 - 1786). terzo pesatore. .......................................... 377ufficio delle strade. cancelliere (1784 - 1786). ................................................ 377ufficio delle strade. portiere (1784 - 1786). ..................................................... 377ufficio delle strade. primo perito. ..................................................................... 377ufficio delle strade. secondo perito. ................................................................. 377ufficio delle strade. visitator forense. ............................................................... 377ufficio delle strade. visitator urbano. ............................................................... 377

congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. .......... 380delegati. ........................................................................................................... 380

dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). ................................................. 380dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). ................................................ 380dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 380

dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelliere (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 380

dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). visitatore (1791 febbraio - 1797 marzo). ....................................................... 380

dipartimento IV. ................................................................................................ 3dipartimento IX. ............................................................................................... 3dipartimento V. ................................................................................................. 3dipartimento VI. ............................................................................................... 3dipartimento VII. .............................................................................................. 3dipartimento VIII. ............................................................................................. 3dipartimento X. ................................................................................................ 3

congregazione delegata di Mantova. Mantova. ................................................ 38dipartimento I. censo. amministrazione de’ pubblici. ...................................... 381dipartimento I. censo. amministrazione delle cancellerie. .............................. 381dipartimento I. censo. assessori (1799 - 1801). ............................................... 381dipartimento I. censo. censo. ........................................................................... 38dipartimento I. censo. impiegati (1799 - 1801). .............................................. 381dipartimento I. censo. portiere (1799 - 1801). ................................................. 381dipartimento II. alloggi. assessore (1799 - 1801). ........................................... 381dipartimento II. alloggi. commissario (1799 - 1801). ..................................... 381dipartimento II. alloggi. direttore (1799 - 1801). ............................................ 381dipartimento II. alloggi. furieri. ....................................................................... 38dipartimento II. alloggi. impiegato registrante. ............................................... 381dipartimento III. annona e sanità. assessore (1799 - 1801). ........................... 381dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). cancelleria (1799 - 1801). notai collegiati. ................................................... 381

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). cancelleria (1799 - 1801). copista. ................................................................ 38

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). impiegato. .......................................................................................................

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). ispettore (1799 - 1801). .................................................................................. 3

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). pesatori (1799 - 1801). .................................................................................. 3

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). ragioniere. ......................................................................................................

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). savi. ................................................................................................................

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). veterinario. .....................................................................................................

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). vice ispettore. ................................................................................................. 3

dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). visitatore (1799 - 1801). ................................................................................ 3

dipartimento III. annona e sanità. ufficio di sanità (1799 - 1801). ................. 381dipartimento IV. carreggiatura e incendi. assessore (1799 - 1801). ................ 381dipartimento IV. carreggiatura e incendi. commissari. .................................... 381dipartimento IV. carreggiatura e incendi. impiegati (1799 - 1801). ................ 381dipartimento IX. strade e ornato. assessore (1799 - 1801). ............................ 381dipartimento V. fondo di religione. assessore (1799 - 1801). .......................... 381dipartimento VI. orfanatrofio delle zitelle. assessore (1799 - 1801). ............... 381dipartimento VII. orfanatrofio dei maschi. assessore (1799 - 1801). .............. 381dipartimento VIII. ospedali. assessore (1799 - 1801). ..................................... 381dipartimento X. istituti elemosinieri e doti alle fanciulle povere. assessore (1799 - 1801). ................................................................................ 3

congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................ 37congregazione delegata. delegati. .................................................................... 38congregazione delegata. dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). ......... 380congregazione delegata. dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). ........ 380congregazione delegata. dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 380

congregazione delegata. dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelliere (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 380

congregazione delegata. dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). visitatore (1791 febbraio - 1797 marzo). ....................................................... 380

congregazione delegata. dipartimento IV. ........................................................ 380congregazione delegata. dipartimento IX. ....................................................... 380congregazione delegata. dipartimento V. ......................................................... 380congregazione delegata. dipartimento VI. ....................................................... 380congregazione delegata. dipartimento VII. ...................................................... 380congregazione delegata. dipartimento VIII. ..................................................... 380congregazione delegata. dipartimento X. ......................................................... 380prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................................ 37

congregazione municipale di Bozzolo. Bozzolo. ................................................ 79assessori. ..........................................................................................................prefetto. ............................................................................................................

congregazione municipale di Mantova. Mantova. ............................................ 378assessori (1786 settembre - 1791 febbraio). .................................................... 378prefetto (1786 settembre - 1791 febbraio). ...................................................... 378

conservatore. digagna di Dosolo. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ..............................................................................................................

conservatore della digagna. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ...........................................................................................................

conservatore della seriola Marchionale. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. ..................................................

conservatori. maestrato di sanità. Mantova. .......................................................conservatori del patrimonio. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

conservatori delle leggi. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................. 1consiglier vecchio. comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...................................................................................................

consigliere. delegazione della camera dei conti in Mantova. Mantova. .............. 3consigliere di stato. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ...................... 33

209

Page 216: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Commessaggio

. 628

. 67805780

72944007

. 376901

.. 98

. 1309827

1280780

7364

. 8373

. 1511

3487

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. 637

. 638473883

689227547085312135719167787880

729763

.. 78179037

. 744

659

61

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6103

consigliere e segretario di stato. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ......................................................334

consiglieri. comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. .....................................................................................................530

consiglieri. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ............................218consiglieri. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. .............31consiglieri. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ...........................770consiglieri. consiglio del governo. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................194

consiglieri. consiglio di governo. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ...............................................................................................................515

consiglieri. reggenza. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ...............551consiglieri (sec. XV - sec. XVII). cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ......................................................334

consiglieri (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ..................468consiglieri (1771 - 1784). giunta per il censimento di Mantova. Mantova. .............................................................................................................432

consiglieri (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................433

consiglieri d’aggiunta. consiglio di governo con l’aggiunta. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................195

consiglieri d’aggiunta. consiglio di governo con l’aggiunta. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ..................................................516

consiglieri ducali. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ..........................................714consiglio. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................2

consiglio. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ..................................74consiglio. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ............................271consiglio. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ..............................480consiglio. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...............528consiglio. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ..................580consiglio. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................616consiglio. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ............660consiglio. università maggiore dei mercanti. Mantova. .......................................473consiglio. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...........................................10consiglio. comune di Cicognara. Viadana. ...........................................................809consiglio. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................152

consiglio. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................211

consiglio collaterale. Mantova. ...........................................................................382consiglio degli anziani. capitano del popolo. Mantova. ......................................338consiglio dei sapienti. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. .............................................................................................................357

consiglio del governo. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................194consiglieri. ........................................................................................................194

consiglio di credenza. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. .............................................................................................................358

consiglio di finanze. Mantova. ............................................................................384consiglio di giustizia. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. .....................................714consiglio di giustizia. feudo di Bozzolo. Bozzolo. ................................................88consiglio di giustizia. Mantova. ..........................................................................385consiglio di governo. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ................515

consiglieri. ........................................................................................................515consiglio di governo con l’aggiunta. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................195consiglieri d’aggiunta. .....................................................................................195

consiglio di governo con l’aggiunta. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ..................................................516consiglieri d’aggiunta. .....................................................................................516

consiglio di governo con la sopraggiunta. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................192

consiglio di reggenza (1703 - 1705). Mantova. ..................................................383consiglio di reggenza (1750 - 1784). congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ...................................376

consiglio di stato. Mantova. ................................................................................386consiglio generale (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................630

consiglio generale. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ..99colonnelli. ...........................................................................................................99

consiglio generale (sec. XIV - 1784). comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ................................130colonnelli. .........................................................................................................130

consiglio generale. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................153

consiglio generale. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................196

consiglio generale. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ...............218consiglio generale. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ................227consiglio generale. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ..................................................................................................237

consiglio generale. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ............244consiglio generale. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. .....................254consiglio generale. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ...................517consiglio generale. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ..................550consiglio generale. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ..................571consiglio generale. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ..............607

deputato civile. .................................................................................................607

consiglio generale (sec. XIV - 1784). comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

consiglio generale. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ....................................................................................................

consiglio generale. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ....... 7consiglio generale. comune di Sacchetta. Sustinente. ........................................consiglio generale. comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................

consiglio generale. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ................ 7consiglio generale. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ............. 77consiglio generale. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ................. 8consiglio generale. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

consiglio maggiore. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......... 35consiglio minore. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............ 36consiglio ordinario. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ........... 77consiglio particolare. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

consiglio particolare (sec. XIV - 1784). comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ..............................

consiglio particolare. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. ............. 68consiglio particolare. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. .......... 21consiglio particolare. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ........... 2consiglio particolare (sec. XIV - 1784). comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ...................................

consiglio particolare. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ............. 55consiglio particolare. comune di Sacchetta. Sustinente. ....................................consiglio particolare. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ...................................................................................

consiglio particolare. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ............ 74consiglio particolare. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ..............................................................................................

consiglio particolare. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ............... 50consiglio speciale. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

consiglio speciale. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................ 1consiliarius. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .................................. 3consilium domini. Mantova. ............................................................................... 3console (sec. XIV - 1784). colonnello di Bonizzo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Mulo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Poggio. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .............................................................................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Quingentole. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Ronchi. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .............................................................................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Sabbioncello. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

console (sec. XIV - 1784). colonnello di Schinevoglia. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

console. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. .................................console. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. ....................... 1console. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ................. 1console. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. ...................................console. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. .................................console. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................... 2console. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. .............................. 2console. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ........................................... 2console. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ..................console. comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .......................... 50console. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. .................................... 5console. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ...................................console. comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. ........................ 5console. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. ..................................... 6console. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. .................. 6

deputato alla comanda. ................................................................................... 6console (sec. XIV - 1784). comune di Sacchetta. Sustinente. ............................. 7console. comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................

console. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. .....................console (sec. XIV - 1784). comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ........................................................................................................

console. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ...................................console. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. .......................... 8console della castellanza. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ............................................................................................................

console di Cividale. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. .........................................................................................

console di giustizia del banco di San Giacomo. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

console di giustizia del banco di San Martino. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

console di giustizia del banco di San Pietro. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

console di giustizia del banco di Sant’Andrea. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

console locale. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. .......................... 5

210

Page 217: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Curtatone

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. 25776

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.. 7816

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.. 616

. 628

. 763

. 781

37

. 550

console mensile (sec. XIV - 1784). comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. ..................................................... 172

console mensile (sec. XIV - 1784). comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .................................................................................................... 173

consoli (sec. XII). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............ 354governatore (sec. XII). assessore (sec. XII). .................................................... 354governatore (sec. XII). vicario. ........................................................................ 354

consoli. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................................. 10consoli. comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ................... 130consoli. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................. 192

consoli. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ................................. 218consoli. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ................................. 480consoli. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ................................ 606consoli. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................... 628consoli. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

consoli. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ................................ 770consoli. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .................................... 806consoli (sec. XIV - sec. XVIII). università maggiore dei mercanti. Mantova. ...................................................... 473

consoli di Gabbiana. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .......... 606consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......... 361

console di giustizia del banco di San Giacomo. .............................................. 361console di giustizia del banco di San Martino. ............................................... 361console di giustizia del banco di San Pietro. ................................................... 361console di giustizia del banco di Sant’Andrea. ............................................... 361notai del console di giustizia del banco di San Giacomo. ............................... 361notai del console di giustizia del banco di San Martino. ................................ 361notai del console di giustizia del banco di San Pietro. .................................... 361notai del console di giustizia del banco di Sant’Andrea. ................................ 361

consoli di Nuvolato. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ........... 606consulta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................... 12

abate. ................................................................................................................. 12avvocato. ............................................................................................................ 12cancellieri. ......................................................................................................... 12deputati. ............................................................................................................. 12sindaci. ............................................................................................................... 12

consulta. Mantova. .............................................................................................. 388contrada di Carzaghetto. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. .............................................................................................. 98

contraditore. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ........ 527controlleria generale. direzione generale delle finanze. Mantova. .................... 399controllore generale. direzione generale delle finanze. Mantova. ..................... 399copista. cancelleria (1799 - 1801). ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381

copista exemplator. massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 366

copisti. ufficio del registro. Mantova. .................................................................. 471corerii. podestà di Viadana. Viadana. .................................................................. 824corpo civico di Mantova. Mantova. ................................................................... 389corriere. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. ................................ 47corriere (sec. XIV - 1784). comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .............................................................................................................. 73

corriere. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. .................. 98corriere. comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .................................................................................................... 173

corriere. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. ...................... 138corriere. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ................ 183corriere. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. .................................. 689corriere. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ................................ 227corriere. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .......... 236corriere. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. .................................... 254corriere. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ............................. 270corriere. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ......................................... 285corriere. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ................ 31corriere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................ 320corriere. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ............................... 480corriere. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .............. 495corriere. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .................................. 550corriere. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. .................................. 571corriere. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ................... 580corriere. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .............................. 606corriere. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .................... 616corriere. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................... 628corriere. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ............. 659corriere. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .................................... 667corriere. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ................. 678corriere. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

corriere. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ................................................................................... 736

corriere. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ................................. 744corriere. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. .................................. 790corriere. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .................................. 806corriere. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ........................ 837corriere (sec. XV). governatore. Bozzolo. ............................................................ 89corriere. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................. 151

corriere mensile. comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. .......................... 172curia senatoria. Mantova. ................................................................................... 390

avvocato (1745 - 1750). ................................................................................... 3giudice criminale. ............................................................................................ 3senatore podestà. ............................................................................................. 3sindaco fiscale. ................................................................................................. 3vicario civile. ....................................................................................................

cursore. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .........................cursore. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ................................... 8cursore (1784 - 1786). ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................

cursore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. .............................................. 4

cursori (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. ........................................ 4cursori (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ....................... 46CURTATONE

comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). bargello. ........................................... 244comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). colonnello di Buscoldo. ................... 244comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). colonnello di Curtatone. .................. 244comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). colonnello di San Silvestro Fuori. .................................................................. 24

comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ........................... 244comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). giudice della seriola Marchionale. ................................................................ 24

comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). massaro. ........................................... 244comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). reggenti. ........................................... 244vicariato di Montanara. ................................................................................... 2castellano di Curtatone. ................................................................................... 2vicariato di Curtatone. ..................................................................................... 2commissariato di Curtatone. ............................................................................ 24comune di Curtatone (1784 - 1797). ................................................................ 24distretto di Curtatone, delagazione VII. ........................................................... 25comune di Curtatone (1798 - 1810). ................................................................ 24comune di Curtatone (1816 - 1853). ................................................................ 24comune di Curtatone (1853 - 1859). ................................................................ 24comune di Curtatone (1859 - 1868). ................................................................ 24

custode. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ......................................custode. ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................

custode degli utensili del rettore. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................................

custode del chiavicone. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .......................................................................................................

custode dell’inferiata del ponte del lago. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................................

custode della seriola Marchionale. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. .................................................

custodes noctis. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............... 36custodi delle carceri. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ............... 7custodi delle tre porte del recinto. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........................... 6

delegati. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................

delegato agli affari ecclesiastici. delegazione per gli affari ecclesiastici. giunta di governo di Mantova. Mantova. ...........................................................

delegato militare. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ...................................................................................

delegazione civile di Mantova. Mantova. .......................................................... 39delegazione della camera dei conti in Mantova. Mantova. .............................. 391

aggiunto. ..........................................................................................................consigliere. .......................................................................................................ragionateria (1771 - 1786). ............................................................................. 39revisione. ..........................................................................................................segreteria (1771 - 1786). .................................................................................. 3

delegazione per gli affari ecclesiastici. giunta di governo di Mantova. Mantova. ...........................................................amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................................................... 433delegato agli affari ecclesiastici. ..................................................................... 43

depositario. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. .......................... 2depositario. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ........................ 2depositario. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. .............................. 5depositario. digagna di Dosolo. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ..............................................................................................................

depositario. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ............... 3depositario contribuzionale. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

depositario dei dugali. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ........................................................................................................

depositario dei pegni. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ............ 80depositario delle contribuzioni. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ...................................... 3

depositario delle contribuzioni. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ................................................ 5

depositario delle contribuzioni. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ................................

depositario delle contribuzioni. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

depositario delle contribuzioni. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ................................

depositario delle contribuzioni. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. .......................................

depositario delle contribuzioni. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

depositario delle digagne. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .............................................................................................................

depositario delle digagne. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .. 606

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Page 218: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Curtatone

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depositario delle digagne. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ..................................................................................................763

depositario delle digagne. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. .........................................................................................................781

deputati. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ...................................75deputati (sec. XIV - 1784). comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. ..........172deputati (sec. XIV - 1784). comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .....................................................................................................173

deputati. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. ......................138deputati (sec. XIV - 1784). comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...............................................................................................................254

deputati. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. .............................270deputati. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ...............................301deputati. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. .................31deputati. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................320deputati. comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. .......................591deputati. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. .............659deputati. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ..............................................................................................720

deputati. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ....................................................................................736

deputati. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ....................763deputati. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ..........................781deputati. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ..................................790deputati (sec. XIV - 1784). comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ..............................................................................................................806

deputati (sec. XIV - 1784). comunetto di Correggio Verde. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................................255

deputati (sec. XIV - 1784). comunetto di Panguanetta. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................................256

deputati (sec. XIV - 1784). digagna di Dosolo. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................................257

deputati. consulta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................12deputati (1436 - 1771). comune di Cicognara. Viadana. .....................................809deputati ai confini. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ..............218deputati ai confini. comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ......................................................................................................128

deputati ai danni campestri. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................1

deputati ai danni campestri. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. ...........................................................................................495

deputati al monte di pietà. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................151

deputati all’annona. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................1

deputati alla sanità. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ..............................................................................................98

deputati alla sanità. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ............770deputati alla sanità. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .........................10deputati alla specieria. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................151

deputati alle acque e strade. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. ...........................................................................................495

deputati alle frodi. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...........................10deputati alle milizie. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................10deputati alle strade. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ...........770deputati alle vettovaglie. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................10deputati alle vettovaglie. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. ...........................................................................................495

deputati assistenti ai conti consuntivi. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................................254

deputati che hanno la cura dei grani derivati dalle cappelle. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................................73

deputati che rivedono e sottoscrivono le liste dei pagamenti. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................................73

deputati civili. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ...............704deputati degli alloggi. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ....................285deputati del corpo civile. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ..................................................................................................236

deputati del corpo rurale. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ..................................................................................................236

deputati delle acque. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .616deputati per il fiume Chiese. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...........10deputati per l’assistenza a conti per testa. comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .....................................................................................................173

deputati per l’igiene. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................10deputati per la nota ossia teste collettabili. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................151

deputati per le terre pubbliche. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ..........................................................10

deputati rurali. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .............704deputati sopra le differenze dei confini. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................1

deputati straordinari. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ..................................................................................................236

deputato. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ........................837deputato agli alloggi. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .........................................................................................................704

deputato ai carri. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. .................227deputato ai confini. comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ......................................................................................................130

deputato ai confini. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ..............227

deputato ai confini. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. 495

deputato all’annona. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ........... 2deputato all’annona. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ................ 25deputato alla carregiatura. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .......................................................................................................

deputato alla comanda. console. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ....................................................................................................

deputato alla nona. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

deputato alla sanità. comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ..................................................................................................

deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ..............................................................................................

deputato alle comande dei carri. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .................................

deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

deputato alle vettovaglie. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................................................................................................

deputato che forma il libro dei livelli e redditi comunali. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

deputato che forma il libro della carreggiatura. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

deputato che forma il libro delle contribuzioni. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

deputato che riporta partite nei libri d’estimo. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

deputato civile. consiglio generale. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................................ 6

deputato per la carregiatura. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. . 503deputato per la pace. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...................... 1deputato per le prigioni. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ................. 1dictator comunis. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............ 36digagna di Dosolo. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. .................... 25

conservatore. ....................................................................................................depositario. ......................................................................................................deputati (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 2

dipartimento del Mincio (1798 maggio - 1798 settembre). Mantova. ...........................................................................................................

dipartimento del Mincio (1798 settembre - 1799 luglio). Mantova. ...........................................................................................................

dipartimento del Mincio (1801 - 1803). Mantova. ............................................ 395dipartimento del Mincio (1803 - 1805). Mantova. ............................................ 396dipartimento del Mincio (1805 - 1816). Mantova. ............................................ 397dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................

dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). regio magistrato camerale di Mantova. Mantova. ..............................................

dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ............. 3amministrazione de’ pubblici. .......................................................................... 38amministrazione delle cancellerie. .................................................................. 38assessori (1799 - 1801). ................................................................................... 3censo. ...............................................................................................................impiegati (1799 - 1801). .................................................................................. 3portiere (1799 - 1801). .................................................................................... 3

dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................

dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). regio magistrato camerale di Mantova. Mantova. ..............................................

dipartimento II. alloggi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .......... 3assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 3commissario (1799 - 1801). ............................................................................. 38direttore (1799 - 1801). ................................................................................... 3furieri. ..............................................................................................................impiegato registrante. ...................................................................................... 3

dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................................................... 380cancelliere (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................................................... 380visitatore (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 380

dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 3ufficio dell’annona (1799 - 1801). cancelleria (1799 - 1801). copista. .......... 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). cancelleria (1799 - 1801). notai collegiati. .............................................................................................. 3

ufficio dell’annona (1799 - 1801). impiegato. ................................................. 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). ispettore (1799 - 1801). ............................ 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). pesatori (1799 - 1801). ............................. 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). ragioniere. ................................................ 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). savi. .......................................................... 38ufficio dell’annona (1799 - 1801). veterinario. ............................................... 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). vice ispettore. ............................................ 381ufficio dell’annona (1799 - 1801). visitatore (1799 - 1801). ........................... 381ufficio di sanità (1799 - 1801). ........................................................................ 38

dipartimento IV. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................

dipartimento IV. carreggiatura e incendi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 3commissari. ......................................................................................................impiegati (1799 - 1801). .................................................................................. 3

212

Page 219: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Curtatone

5424

. 4067890128769

5706812071358

1985902544419

12226

. 200

. 202

. 20862179

. 163

. 165

. 166510

105

107

108

. 203

. 20463474593

95026

875383096102345358

dipartimento IX. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

dipartimento IX. strade e ornato. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

dipartimento V. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

dipartimento V. fondo di religione. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

dipartimento VI. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

dipartimento VI. orfanatrofio delle zitelle. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

dipartimento VII. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

dipartimento VII. orfanatrofio dei maschi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

dipartimento VIII. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

dipartimento VIII. ospedali. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ... 381assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

dipartimento X. congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................. 380

dipartimento X. istituti elemosinieri e doti alle fanciulle povere. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381assessore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). direzione e amministrazione delle regie finanze di Mantova. Mantova. ............................................................................................................................ 400

direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). intendenza delle regie poste. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ........................................................... 433

direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). soprintendenza ai regi teatri. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ........................................................... 433

direttore (1799 - 1801). dipartimento II. alloggi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381

direttore dei libri d’estimo. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ........................................................................................................ 704

direttore generale. direzione generale delle finanze. Mantova. ......................... 399direttore per le rendite camerali. Mantova. ...................................................... 398

agente camerale (1745 - 1750). scrittore (1745 - 1750). ................................ 398attuari. coadiutori (1745 - 1750). .................................................................... 398camparo de’ boschi. ......................................................................................... 398coadiutore (1745 - 1750). ................................................................................ 398fattore di Ostiglia. ............................................................................................ 398fattore di Sermide. ............................................................................................ 398fattore di Viadana (1745 - 1750). .................................................................... 398ragionato (1745 - 1750). .................................................................................. 398scrittori (1745 - 1750). .................................................................................... 398

direttorio. accademia delle scienze. giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................................................................ 433

direzione di finanza di Mantova. Mantova. ...................................................... 401direzione e amministrazione delle regie finanze di Mantova. Mantova. ............................................................................................................ 400direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). .......................................................... 400

direzione generale delle finanze. Mantova. ....................................................... 399assessori (1738 - 1745). ................................................................................... 399controlleria generale. ...................................................................................... 399controllore generale. ........................................................................................ 399direttore generale. ............................................................................................ 399fiscale. .............................................................................................................. 399tesoreria. .......................................................................................................... 399tesoriere ossia ricevitor generale. ................................................................... 399

direzione medica, chirurgica e veterinaria. giunta di governo di Mantova. Mantova. ........................................................... 433

dispensatore dei bollettoni. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. 616

distretto de’ Bassi colli. Guidizzolo. .................................................................. 328distretto del Chiese. Casaloldo. ......................................................................... 124distretto della città di Mantova, delegazione I. Mantova. ............................... 403distretto di Borgoforte, delegazione VIII. Borgoforte. ...................................... 62distretto di Bozzolo, delegazione I. Bozzolo. ...................................................... 81distretto di Canneto, delegazione X. Canneto sull’Oglio. ................................ 106distretto di Castel Goffredo, delegazione VI. Castel Goffredo. ................................................................................................. 164

distretto di Castellaro. Castel d’Ario. ............................................................... 145distretto di Castiglione, delegazione V. Castiglione delle Stiviere. .................................................................................. 201

distretto di Curtatone, delagazione VII. Curtatone. ........................................ 250distretto di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ..................................................... 268distretto di Goito, delegazione IV. Goito. ......................................................... 291distretto di Gonzaga, delegazione X. Gonzaga. ................................................ 307distretto di Governolo. Bagnolo San Vito. .......................................................... 38distretto di Mantova. Mantova. ......................................................................... 405distretto di Ostiglia, delegazione II. Ostiglia. ................................................... 556distretto di Revere, delegazione XI. Revere. .................................................... 643distretto di Roverbella. Roverbella. ................................................................... 697distretto di Roverbella, delegazione III. Roverbella. ....................................... 695distretto di Sabbioneta, delegazione III. Sabbioneta. ...................................... 711distretto di Sermide, delegazione XII. Sermide. .............................................. 749

distretto di Suzzara, delegazione IX. Suzzara. ................................................. 79distretto di Viadana, delegazione IV. Viadana. ................................................. 81distretto I di Mantova (1784 - 1786). Mantova. ................................................ 40distretto I di Mantova (1791 - 1797). Mantova. ................................................ 40distretto I di Mantova (1798 settembre - 1799 luglio). Mantova. ...........................................................................................................

distretto I di Mantova (1801 - 1803). Mantova. ................................................ 40distretto I di Mantova (1803 - 1805). Mantova. ................................................ 40distretto I di Mantova (1805 - 1816). Mantova. ................................................ 40distretto I di Mantova (1816 - 1853). Mantova. ................................................ 41distretto I di Mantova (1853 - 1859). Mantova. ................................................ 41distretto I di Mantova (1859 - 1868). Mantova. ................................................ 41distretto II di Bozzolo. Bozzolo. ..........................................................................distretto II di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ....................................... 20distretto II di Governolo. Bagnolo San Vito. ....................................................... 3distretto II di Ostiglia (1784 - 1786). Ostiglia. .................................................. 55distretto II di Ostiglia (1791 - 1797). Ostiglia. .................................................. 55distretto II di Ostiglia (1816 - 1853). Ostiglia. .................................................. 56distretto II di Revere (1801 - 1803). Revere. ..................................................... 64distretto II di Revere (1805 - 1816). Revere. ..................................................... 64distretto II di Revere (1859 - 1868). Revere. ..................................................... 65distretto III di Asola. Asola. .................................................................................distretto III di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ...................................... 20distretto III di Gonzaga. Gonzaga. .................................................................... 3distretto III di Ostiglia. Ostiglia. ....................................................................... 5distretto III di Roverbella (1784 - 1786). Roverbella. ...................................... 694distretto III di Roverbella (1791 - 1797). Roverbella. ...................................... 696distretto III di Roverbella (1816 - 1853). Roverbella. ...................................... 698distretto III di Viadana. Viadana. ...................................................................... 8distretto IV di Bozzolo. Bozzolo. .........................................................................distretto IV di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ...................................... 20distretto IV di Goito (1784 - 1786). Goito. ........................................................ 29distretto IV di Goito (1791 - 1797). Goito. ........................................................ 29distretto IV di Sermide. Sermide. ...................................................................... 7distretto IV di Volta. Volta Mantovana. .............................................................. 8distretto IX di Asola. Asola. .................................................................................distretto IX di Borgoforte (1784 - 1786). Borgoforte. ........................................ 61distretto IX di Borgoforte (1791 - 1797). Borgoforte. ........................................ 63distretto IX di Borgoforte (1816 - 1853). Borgoforte. ........................................ 64distretto IX di Gonzaga. Gonzaga. .................................................................... 3distretto V di Asola. Asola. ...................................................................................distretto V di Castellaro. Castel d’Ario. ............................................................ 14distretto V di Castiglione (1784 - 1786). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

distretto V di Castiglione (1791 - 1797). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

distretto V di Castiglione (1816 - 1853). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

distretto V di Ostiglia. Ostiglia. ......................................................................... 5distretto V di Viadana. Viadana. ........................................................................ 8distretto VI di Canneto. Canneto sull’Oglio. ..................................................... 10distretto VI di Castel Goffredo (1784 - 1786). Castel Goffredo. ................................................................................................

distretto VI di Castel Goffredo (1791 - 1797). Castel Goffredo. ................................................................................................

distretto VI di Castel Goffredo (1816 - 1853). Castel Goffredo. ................................................................................................

distretto VI di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ...................................... 20distretto VI di Gonzaga. Gonzaga. .................................................................... 3distretto VII di Canneto (1784 - 1786). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

distretto VII di Canneto (1791 - 1797). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

distretto VII di Canneto (1816 - 1853). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

distretto VII di Castiglione (1798 - 1799). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

distretto VII di Castiglione (1799 - 1801). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

distretto VII di Dosolo. Dosolo. ......................................................................... 2distretto VII di Revere. Revere. ......................................................................... 6distretto VII di Volta. Volta Mantovana. ............................................................ 8distretto VIII di Goito. Goito. ............................................................................ 2distretto VIII di Marcaria (1784 - 1786). Marcaria. ......................................... 485distretto VIII di Marcaria (1791 - 1797). Marcaria. ......................................... 486distretto VIII di Marcaria (1816 - 1853). Marcaria. ......................................... 488distretto VIII di Ostiglia. Ostiglia. .................................................................... 55distretto VIII di Revere. Revere. ....................................................................... 6distretto X di Bozzolo (1791 - 1797). Bozzolo. ................................................... 8distretto X di Bozzolo (1816 - 1853). Bozzolo. ................................................... 8distretto X di Bozzolo dello stato mantovano. Bozzolo. .................................... 80distretto X di Marcaria. Marcaria. .................................................................... 4distretto X di Sermide. Sermide. ....................................................................... 7distretto XI di Bozzolo. Bozzolo. .........................................................................distretto XI di Gonzaga. Gonzaga. .................................................................... 3distretto XI di Ostiglia. Ostiglia. ....................................................................... 5distretto XI di Sabbioneta (1784 - 1786). Sabbioneta. ...................................... 71distretto XI di Sabbioneta (1791 - 1797). Sabbioneta. ...................................... 71distretto XI di Sabbioneta (1816 - 1853). Sabbioneta. ...................................... 71distretto XII di Revere. Revere. ......................................................................... 6distretto XII di Viadana (1784 - 1786). Viadana. .............................................. 81distretto XII di Viadana (1791 - 1797). Viadana. .............................................. 81distretto XII di Viadana (1816 - 1853). Viadana. .............................................. 81

213

Page 220: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Dosolo

659

593

659

. 606

.. 580

6593843710

. 1512

5276165247773

.. 98

.. 704603

. 151

. 66921369178295. 316565. 655717. 8002521498

7369898

398

.. 43782424

714

6551888888674714748

2102102101021121010

10210

234234234898598926969

2696926926926926969

distretto XIII di Sermide. Sermide. ...................................................................751distretto XIII di Suzzara (1784 - 1786). Suzzara. .............................................794distretto XIII di Suzzara (1791 - 1797). Suzzara. .............................................796distretto XIII di Suzzara (1816 - 1853). Suzzara. .............................................797distretto XIV di Gonzaga (1784 - 1786). Gonzaga. ...........................................306distretto XIV di Gonzaga (1791 - 1797). Gonzaga. ...........................................308distretto XIV di Gonzaga (1816 - 1853). Gonzaga. ...........................................311distretto XIX di Bozzolo. Bozzolo. ......................................................................84distretto XV di Revere (1784 - 1786). Revere. ...................................................642distretto XV di Revere (1791 - 1797). Revere. ...................................................644distretto XV di Revere (1816 - 1853). Revere. ...................................................649distretto XVI di Sermide (1784 - 1786). Sermide. ............................................748distretto XVI di Sermide (1791 - 1797). Sermide. ............................................750distretto XVI di Sermide (1816 - 1853). Sermide. ............................................752distretto XVII di Asola. Asola. .............................................................................21distretto XX di Viadana. Viadana. .....................................................................816domini noctis. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ..................364DOSOLO

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ............................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). comunetto di Correggio Verde. deputati (sec. XIV - 1784). .............................................................................255

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). comunetto di Correggio Verde. massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................255

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). comunetto di Correggio Verde. vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................255

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). comunetto di Panguanetta. deputati (sec. XIV - 1784). .............................................................................256

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). comunetto di Panguanetta. massaro (sec. XIV - 1784). .............................................................................256

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). comunetto di Panguanetta. vicinia (sec. XIV - 1784). ................................................................................256

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). console. .................................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). corriere. .................................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). deputati (sec. XIV - 1784). ....................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). deputati assistenti ai conti consuntivi. ...........................................................254

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). deputato all’annona. .............................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). digagna di Dosolo. conservatore. .........257comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). digagna di Dosolo. depositario. ............257comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). digagna di Dosolo. deputati (sec. XIV - 1784). .............................................................................257

comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ....................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). procuratore. ...........................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). ragionato. ..............................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). reggente. ................................................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ............................254comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). vicinia generale. ....................................254commissario di Dosolo. ....................................................................................253vicegerente di Dosolo. ......................................................................................264comune di Dosolo (1784 - 1797). .....................................................................258comune di Dosolo (1798 aprile - 1798 settembre). ..........................................259distretto VII di Dosolo. .....................................................................................263comune di Dosolo (1798 settembre - 1810). ....................................................260comune di Dosolo (1810 - 1816). .....................................................................261comune di Dosolo (1816 - 1868). .....................................................................262

ducato di Mantova. Mantova. .............................................................................413amministratore cesareo (1708 - 1714). ............................................................414amministratore cesareo (1735 - 1737). ............................................................415giunta (1744 - 1745). ........................................................................................416giunta (1746 - 1750). ........................................................................................417giunta (1750 - 1775). ........................................................................................418giunta di governo. .............................................................................................419governatore (1714 - 1735). ...............................................................................420luogotenente del governatore generale della Lombardia. ................................421luogotenente e vice governatore dello stato. ....................................................422vice governatore. ..............................................................................................423

dugaliere. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .............495dugaliere del mulino di Piazza. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ...................................616

dugaliere del mulino Formentino. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ...................................616

dugaliere del mulino Rassica. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .......................................................................................................616

dugalieri. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...........................................10dugalieri. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................154

dugalieri. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ..........................365dugalieri. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...............527dugalieri. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .............................606elettori. vicinia. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................3

elettori. vicinia. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .......................................................................................................617

esattore. colonnello di Borgofranco. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................630

esattore. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ....................................513esattore. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ....................................................................................736

esattore. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ....................763esattore. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ...............................770esattore. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ...................................806esattore della digagna. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ..................................................................................................236

esattore della digagna. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ......................................................................................................580

esattore della spelta. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. .........................................................................................

esattore della tassa del riparto. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........................... 6

esattore ordinario. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................. 7esattore ordinario. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. .........................................................................................

esattore per la digagna. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ...........................................................................................................

esattore straordinario. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ....................................................................................................

esattore straordinario. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. .........................................................................................

esattori. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. ...................... 1esecutori. maestrato camerale. Mantova. ............................................................estimatori. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................estimatori dei danni. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

fante. comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .............................. 50fante. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. .....................fante. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .........................fante. vice gerente di Medole. Medole. ...............................................................fante. vice gerente di Solferino. Solferino. .........................................................fanti (sec. XIV - 1784). comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ........... 7fanti (sec. XIV - 1784). comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

fanti (sec. XIV - 1784). comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................................................................................................

fanti (sec. XIV - 1784). comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .......... 80fanti. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ......................................... 5fanti (sec. XVIII - 1784). comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

fanti. pretura di Borgoforte. Borgoforte. ..............................................................fanti (1772 - 1782). pretura di Bozzolo. Bozzolo. ................................................fanti (1772 - 1782). pretura di Canneto. Canneto sull’Oglio. ............................. 1fanti (1772 - 1782). pretura di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ...................... 1fanti. pretura di Due Castelli. Castelbelforte. .....................................................fanti. pretura di Goito. Goito. ..............................................................................fanti. pretura di Gonzaga (1750 - 1790). Gonzaga. ...........................................fanti. pretura di Ostiglia. Ostiglia. ......................................................................fanti. pretura di Revere. Revere. ........................................................................fanti (1772 - 1782). pretura di Sabbioneta. Sabbioneta. .....................................fanti. pretura di Suzzara. Suzzara. .....................................................................fanti (1772 - 1782). pretura di Viadana. Viadana. ............................................... 8fanti. pretura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. .....................................fattore. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ....................fattore dei mulini e bina. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ...................................................................................

fattore di Ostiglia. direttore per le rendite camerali. Mantova. .......................... 3fattore di Sermide. direttore per le rendite camerali. Mantova. ......................... 3fattore di Viadana (1745 - 1750). direttore per le rendite camerali. Mantova. ........................................................

fattore di Viadana (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. .........................................................................

fattore generale. podestà di Viadana. Viadana. ..................................................fattore generale. Mantova. ................................................................................. 4fattore generale. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ............................................FELONICA PO

comune di Felonica. ......................................................................................... 2feudo di Bigarello. Bigarello. ...............................................................................feudo di Bozzolo. Bozzolo. ...................................................................................

consiglio di giustizia. .........................................................................................giunta di vice governo. ......................................................................................

feudo di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ....................................................... 1feudo di Castellaro. Castel d’Ario. .................................................................... 1

governatore. .....................................................................................................vicariato di Castellaro. .................................................................................... 1

feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. ..................................................................................capitani. ...........................................................................................................castellano. ........................................................................................................commissario imperiale. ................................................................................... 2consiglio. ..........................................................................................................fiscale. ..............................................................................................................mastro di casa. ................................................................................................. 2prefetto delle possessioni. ................................................................................ 2tesoriere. ..........................................................................................................

feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. Ceresara. ............................. 234gastaldo. ..........................................................................................................pretore. .............................................................................................................procuratore. .....................................................................................................

feudo di Corte Orsina di Soave. Porto Mantovano. .......................................... 59amministratore. ................................................................................................ 5pretore. .............................................................................................................

feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. .......................................................... 26bargello. ...........................................................................................................camera fiscale. ................................................................................................. 2cancelleria. ......................................................................................................capitano della milizia. ..................................................................................... 2notaio. ..............................................................................................................podestà. ............................................................................................................pretore. .............................................................................................................tribunale. ..........................................................................................................ufficiali dei colonnelli. ..................................................................................... 2

214

Page 221: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Goito

. 445

. 445

. 445

. 44591131

.. 580

.. 5800

.. 227

244

285

513830

. 42669

7

.. 7981

3

. 377

. 806

.. 439

. 23600

.. 70461617181933

3

433

814

232

3232714

feudo di Gazzuolo. Gazzuolo. ............................................................................ 277feudo di Medole. Medole. .................................................................................. 521feudo di Pomponesco. Pomponesco. .................................................................. 586feudo di Rivarolo Fuori. Rivarolo Mantovano. ................................................. 665feudo di Rodigo. Rodigo. ................................................................................... 672feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ....................................................................... 714

auditore. ........................................................................................................... 714capitano delle guardie. .................................................................................... 714castellano. ........................................................................................................ 714consiglieri ducali. ............................................................................................ 714consiglio di giustizia. ....................................................................................... 714fattore generale. ............................................................................................... 714fiscale. .............................................................................................................. 714giunta di vice governo. .................................................................................... 714giureconsulti. ................................................................................................... 714governatore dello stato. ................................................................................... 714notaio del criminale. ........................................................................................ 714podestà. ............................................................................................................ 714segretari. .......................................................................................................... 714vicario generale. .............................................................................................. 715

feudo di Sacchetta. Sustinente. .......................................................................... 785feudo di San Martino dell’Argine. San Martino dell’Argine. .......................... 740feudo di Sermide. Sermide. ................................................................................ 755feudo di Solferino. Solferino. ............................................................................. 775

auditore. ........................................................................................................... 775fiscale. .............................................................................................................. 775mastro di casa. ................................................................................................. 775podestà. ............................................................................................................ 775tesoriere. .......................................................................................................... 775

feudo di Viadana. Viadana. ................................................................................ 820fiscale. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. .................................................................................. 210

fiscale. feudo di Solferino. Solferino. .................................................................. 775fiscale. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ............................................................ 714fiscale. direzione generale delle finanze. Mantova. ............................................. 399forieri (1750 - 1784). sopraintendente degli alloggi. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .................................. 376

forieri (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

furieri. dipartimento II. alloggi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381

gastaldo. feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. Ceresara. .................. 234gastaldo dei mulini. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ............................................................................................... 837

gastaldo del vescovo. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ............................................................................................... 837

GAZOLDO DEGLI IPPOLITIfeudo di Gazoldo. bargello. ............................................................................. 269feudo di Gazoldo. camera fiscale. .................................................................... 269feudo di Gazoldo. cancelleria. ......................................................................... 269feudo di Gazoldo. capitano della milizia. ........................................................ 269feudo di Gazoldo. notaio. ................................................................................ 269feudo di Gazoldo. podestà. .............................................................................. 269feudo di Gazoldo. pretore. ............................................................................... 269feudo di Gazoldo. tribunale. ............................................................................ 269feudo di Gazoldo. ufficiali dei colonnelli. ........................................................ 269comune di Gazoldo (1798 maggio - 1810). ..................................................... 266distretto di Gazoldo. ........................................................................................ 268comune di Gazoldo (1816 - 1868). .................................................................. 267

GAZZUOLOcomune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). bargello per la vigilanza dei danni campestri. .............................................. 270

comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................ 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Belforte. ...................... 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Nocegrossa. ................. 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Pomara. ....................... 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). consiglio. ........................................... 271comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). console. ............................................. 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................ 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). depositario. ....................................... 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). deputati. ............................................ 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................ 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). procuratore. ...................................... 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). sollecitatore. ..................................... 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ........................ 270comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). vicinia. .............................................. 270comune di Belforte. .......................................................................................... 272feudo di Gazzuolo. ........................................................................................... 277podestaria di Gazzuolo. ................................................................................... 279governatore di Gazzuolo. ................................................................................. 278pretura di Gazzuolo. ........................................................................................ 280comune di Gazzuolo (1784 - 1797). ................................................................. 273comune di Gazzuolo (1798 aprile - 1810). ...................................................... 274comune di Gazzuolo (1810 - 1816). ................................................................. 275comune di Gazzuolo (1816 - 1868). ................................................................. 276

generale delle acque. magistrato camerale. Mantova. ....................................... 439giudice. università maggiore dei mercanti. Mantova. ......................................... 473giudice criminale. curia senatoria. Mantova. ..................................................... 390giudice degli argini. capitano del popolo. Mantova. .......................................... 427giudice dei dazi e delle appellazioni. Mantova. ................................................ 425giudice del banco dei danni. podestà di Mantova. Mantova. ............................ 445giudice del banco del maleficio. podestà di Mantova. Mantova. ........................................................................... 445

giudice del banco del paradiso. podestà di Mantova. Mantova. ..........................................................................

giudice del banco dell’aquila imperiale. podestà di Mantova. Mantova. ..........................................................................

giudice del banco dell’inferno. podestà di Mantova. Mantova. ..........................................................................

giudice del banco delle condanne. podestà di Mantova. Mantova. ..........................................................................

giudice del paradiso (1737 ? - 1750). Mantova. ................................................ 42giudice del paradiso (1750 - 1786). Mantova. ................................................... 43

coadiutore (1750 marzo 15 - 1786). ................................................................ 43notaio attuario. ................................................................................................ 4

giudice dell’annona. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ....................................................................................................

giudice della digagna. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ....................................................................................................

giudice della seriola. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ........... 48giudice della seriola Marchionale. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ............................................

giudice della seriola Marchionale. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ..........................................

giudice della seriola Marchionale. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. .......................................................

giudice della seriola Marchionale. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. .................................................

giudice delle appellazioni. capitano del popolo. Mantova. ................................ 42giudice delle caccie. Mantova. ............................................................................ 4giudice delle condanne e delle gabelle. capitano del popolo. Mantova. ..........................................................................

giudice delle digagne di Carbonara. Carbonara di Po. ..................................... 11giudice delle digagne di Marcaria. Marcaria. ................................................... 48giudice delle digagne di Reggiolo con Gonzaga. Gonzaga. ............................. 314giudice delle digagne di Revere e Quistello. Quistello. .................................... 612giudice delle digagne di Serravalle. Serravalle a Po. ........................................ 76giudice delle digagne di Suzzara e Borgoforte oltre il Po. Suzzara. ............................................................................................................

giudice delle digagne di Viadana. Viadana. ....................................................... 82giudice delle digagne piccole di Revere e Sermide. Revere. ............................ 652giudice delle strade. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ................ 7giudice delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

giudice delle vettovaglie. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ............................................................................................................

giudice e commissario delle acque. magistrato camerale. Mantova. ........................................................................

giudice locale della digagna. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .......................

giudici alle vettovaglie. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................... 1giudici dei chiosi. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................. 1giudici delle digagne. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .......................................................................................................

giuduce delle digagne di Sermide. Sermide. ..................................................... 75giunta (1744 - 1745). ducato di Mantova. Mantova. ........................................... 4giunta (1746 - 1750). ducato di Mantova. Mantova. ........................................... 4giunta (1750 - 1775). ducato di Mantova. Mantova. ........................................... 4giunta di governo. ducato di Mantova. Mantova. ............................................... 4giunta di governo di Mantova. Mantova. .......................................................... 43

accademia delle scienze. direttorio. ................................................................. 43accademia delle scienze. prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ................... 433archivio governativo. prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................... 433cancelleria governativa. aiutante di governo. ................................................. 433cancelleria governativa. amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .............. 433cancelleria governativa. portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). ................... 433cancelleria governativa. segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ................ 433cancelleria governativa. ufficiali (1791 febbraio - 1797 marzo). .................... 433consiglieri (1791 febbraio - 1797 marzo). ....................................................... 433delegazione per gli affari ecclesiastici. amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 433

delegazione per gli affari ecclesiastici. delegato agli affari ecclesiastici. ................................................................... 43

direzione medica, chirurgica e veterinaria. ..................................................... 433presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. cavalieri (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................ 433

presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 433

presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. re d’armi. .......................................................................................................

presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................................................... 433

presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). intendenza delle regie poste. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................ 433

presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). soprintendenza ai regi teatri. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................ 433

giunta di vice governo. feudo di Bozzolo. Bozzolo. ............................................ 8giunta di vice governo. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ................................. 7giunta per il censimento di Mantova. Mantova. ............................................... 43

avvocato fiscale. ............................................................................................... 4consiglieri (1771 - 1784). ................................................................................ 4presidente (1771 - 1784). ................................................................................. 4

giureconsulti. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. .................................................GOITO

comune di Goito (sec. XIV - 1784). cancelliere. .............................................. 285comune di Goito (sec. XIV - 1784). causidico. ................................................ 285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Cagliara e Sacca. .............. 285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Cerlongo. .......................... 285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Goito dentro. ..................... 285

215

Page 222: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Gonzaga

5769922464

13104

.. 5800

.. 227

285

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1

1

1

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28

67

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. 381

. 381

. 381

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377

377

443

43

. 381

. 35435806824

421

comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Goito fuori. ........................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di oltre Mincio. ......................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di San Lorenzo. ......................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Solarolo. ............................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Torre e Merlesco. ...............285comune di Goito (sec. XIV - 1784). colonnello di Vasto. .................................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). console. ....................................................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). corriere. ...................................................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). deputati degli alloggi. ..............................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). giudice della seriola Marchionale. ..........285comune di Goito (sec. XIV - 1784). guardiano della seriola Marchionale. .....285comune di Goito (sec. XIV - 1784). massaro. ...................................................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). provveditore all’annona. .........................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). ragionati. .................................................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). reggenti. ...................................................285comune di Goito (sec. XIV - 1784). secretaria per la licenza delle maschere. .......................................................285

comune di Goito (sec. XIV - 1784). vicinia. .....................................................285vicariato di Goito. ............................................................................................296capitano del divieto. .........................................................................................282castellano di Goito. ..........................................................................................283commissariato di Goito. ...................................................................................284governatore di Goito. .......................................................................................294pretura di Goito. attuario. ................................................................................295pretura di Goito. barigello. ..............................................................................295pretura di Goito. coadiutore. ............................................................................295pretura di Goito. fanti. ......................................................................................295comune di Goito (1784 - 1797). .......................................................................286distretto IV di Goito (1784 - 1786). ..................................................................290distretto di Goito, delegazione IV. ....................................................................291distretto IV di Goito (1791 - 1797). ..................................................................292comune di Goito (1798 - 1816). .......................................................................287distretto VIII di Goito. ......................................................................................293cantone II di Goito. ..........................................................................................281comune di Goito (1816 - 1859). .......................................................................288comune di Goito (1859 - 1868). .......................................................................289

GONZAGAcomune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). cancelliere. .........................................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Bondanello. ..................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Bondeno. ......................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Cesare. ..........................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Coazze. .........................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Dosso Zovo. ..................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Fornace. ........................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Moglia. .........................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Pegognaga. ...................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Polesine. .......................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Ronchi. .........................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Roncobonoldo. .............301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). colonnello di Sacca. ...........................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). deputati. ..............................................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). massaro. .............................................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). reggenti. ..............................................301comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). vicinia generale. .................................301vicariato di Gonzaga. .......................................................................................317capitano del divieto. .........................................................................................298castellano di Gonzaga. .....................................................................................299giudice delle digagne di Reggiolo con Gonzaga. .............................................314commissariato di Gonzaga. ..............................................................................300pretura di Gonzaga (1730 - 1750). ...................................................................315pretura di Gonzaga (1750 - 1790). attuario. ....................................................316pretura di Gonzaga (1750 - 1790). barigello. ..................................................316pretura di Gonzaga (1750 - 1790). coadiutore. ...............................................316pretura di Gonzaga (1750 - 1790). fanti. .........................................................316comune di Gonzaga (1784 - 1797). ..................................................................302distretto XIV di Gonzaga (1784 - 1786). ..........................................................306distretto di Gonzaga, delegazione X. ................................................................307distretto XIV di Gonzaga (1791 - 1797). ..........................................................308distretto XI di Gonzaga. ...................................................................................309comune di Gonzaga (1798 marzo - 1798 settembre). .......................................303comune di Gonzaga (1798 settembre - 1816). ..................................................304distretto VI di Gonzaga. ....................................................................................310cantone III di Gonzaga. ....................................................................................297comune di Gonzaga (1816 - 1868). ..................................................................305distretto XIV di Gonzaga (1816 - 1853). ..........................................................311distretto IX di Gonzaga. ...................................................................................312distretto III di Gonzaga. ...................................................................................313

goveratore di Governolo. Bagnolo San Vito. .......................................................40governatore. feudo di Castellaro. Castel d’Ario. ................................................147governatore (sec. XII). consoli (sec. XII). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. .........................................354assessore (sec. XII). ..........................................................................................354vicario. ..............................................................................................................354

governatore. Bozzolo. ...........................................................................................89corriere (sec. XV). ..............................................................................................89notaro della banca. .............................................................................................89

governatore (1714 - 1735). ducato di Mantova. Mantova. ..................................420governatore delle armi. provveditore di Asola. Asola. .........................................25governatore dello stato. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ................................714governatore di Canneto. Canneto sull’Oglio. ....................................................110governatore di Cavriana. Cavriana. ...................................................................223governatore di Gazzuolo. Gazzuolo. ..................................................................278governatore di Goito. Goito. ...............................................................................294governatore di Ostiglia. Ostiglia. .......................................................................563governatore di Porto. Porto Mantovano. ............................................................599governatore di Revere. Revere. ..........................................................................653

governatore di Sermide. Sermide. ..................................................................... 7governatore di Solferino. Solferino. .................................................................. 77governatore di Suzzara. Suzzara. ...................................................................... 7governatore di Viadana. Viadana. ..................................................................... 8governatore di Volta. Volta Mantovana. ............................................................. 8gran cancelliere. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .......................... 33gran consiglio. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................................granarolo. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................grancancelliere. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ........................... 33guardacampagna. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ....................................................................................................

guardia al borgo. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................. 1guardiano della seriola Marchionale. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ...........................................

guardiano della seriola Marchionale. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. .......................................................

guardiano della seriola Marchionale. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. ..................................................

guardie a porta Chiese. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................. 1guardie a porta Fuori. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .................... 1GUIDIZZOLO

comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). bargello. .......................................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ..................................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................ 32

comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. ragionati (sec. XIV - 1784). ........................................................................... 32

comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 32

comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. vicinia. ..... 321comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). corriere. .......................................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. ..................................................................... 32

comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). deputati. .......................................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). deputato alle vettovaglie. ................ 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ............. 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). ministeriale. .................................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). procuratore. .................................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). ragionati (sec. XIV - 1784). ............ 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). .............. 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). reggenti d’aggiunta. ........................ 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). reggenza. ......................................... 322comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ...................... 320comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). vice gerente. .................................... 320capitano del divieto. ........................................................................................ 3commissariato di Guidizzolo. .......................................................................... 31pretura di Guidizzolo. ...................................................................................... 3comune di Guidizzolo (1784 - 1797). .............................................................. 32comune di Guidizzolo (1798 marzo - 1798 settembre). ................................... 324distretto de’ Bassi colli. .................................................................................... 3comune di Guidizzolo (1798 settembre - 1803). .............................................. 325comune di Guidizzolo (1804 - 1816). .............................................................. 32comune di Guidizzolo (1816 - 1868). .............................................................. 32

impiegati (1799 - 1801). dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

impiegati (1799 - 1801). dipartimento IV. carreggiatura e incendi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

impiegato. ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

impiegato registrante. dipartimento II. alloggi. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

ingegnere delle digagne. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ingegnere per le strade urbane e postali. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

intendente politico. intendenza politica di Bozzolo. Bozzolo. ............................ 9intendente politico. intendenza politica di Mantova. Mantova. ......................... 43intendenza delle regie poste. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ...........................................................direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). .......................................................... 43

intendenza politica di Bozzolo. Bozzolo. ............................................................ 9intendente politico. ............................................................................................

intendenza politica di Mantova. Mantova. ....................................................... 43intendente politico. .......................................................................................... 4

ispettore (1784 - 1786). ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

ispettore (1784 - 1786). ufficio dell’annona (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................ 4

ispettore (1799 - 1801). ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

ispettori accusatores. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ...........................................................................................................

iudex appellationis. Mantova. ............................................................................ 4lanzo. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ......................................luogotenente. podestà di Viadana. Viadana. .......................................................luogotenente del governatore generale della Lombardia. ducato di Mantova. Mantova. ............................................................................

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luogotenente e vice governatore dello stato. ducato di Mantova. Mantova. ............................................................................ 422

maestrato camerale. Mantova. ........................................................................... 437agente camerale (1750 - 1786). ....................................................................... 437avvocati fiscali. ................................................................................................ 437cancelliere (1750 - 1786). ................................................................................ 437capitano. .......................................................................................................... 437commesso di scalcheria. .................................................................................. 437cursori (1750 - 1786). ...................................................................................... 437esecutori. .......................................................................................................... 437fattore di Viadana (1750 - 1786). .................................................................... 437perito camerale (1750 - 1786). ........................................................................ 437portieri (1750 - 1786). ..................................................................................... 437presidente (1750 - 1786). ................................................................................. 437questori togati. ................................................................................................. 437ragionateria camerale. coadiutori (1750 - 1786). ........................................... 437ragionateria camerale. ragionato generale (1750 - 1786). ............................. 437ragionateria camerale. scrittore (1750 - 1786). .............................................. 437scrittore per gli affari di scalcheria. ................................................................ 437sindaci fiscali. .................................................................................................. 437sopraintendente alle vie regali. ........................................................................ 437ufficio delle contribuzioni. cancelliere (1750 - 1786). ..................................... 437ufficio delle contribuzioni. commissario (1750 - 1786). .................................. 437ufficio delle contribuzioni. portiere (1750 - 1786). .......................................... 437ufficio delle contribuzioni. ragionati. .............................................................. 437ufficio delle contribuzioni. scrittori (1750 - 1786). ......................................... 437ufficio delle contribuzioni. vice cancelliere. .................................................... 437uffizi dei notai. ................................................................................................. 437vice capitano della navigazione. ..................................................................... 437

maestrato di sanità. Mantova. ............................................................................ 436assistente. ......................................................................................................... 436cancelliere (1750 - 1786). ................................................................................ 436coadiutore (1750 - 1786). ................................................................................ 436conservatori. .................................................................................................... 436portiere (1750 - 1786). .................................................................................... 436presidente (1750 - 1786). ................................................................................. 436uditore. ............................................................................................................. 436visitadore. ........................................................................................................ 436

maestri delle entrate (sec. XV - 1573). Mantova. ............................................. 438maestri delle entrate (1573 - 1737). magistrato camerale. Mantova. .......................................................................... 439

magistrato camerale. Mantova. ......................................................................... 439generale delle acque. ....................................................................................... 439giudice e commissario delle acque. ................................................................. 439maestri delle entrate (1573 - 1737). ................................................................ 439presidente (1573 - 1737). ................................................................................. 439questori legali. ................................................................................................. 439ufficio dei dazi e contrabbandi. ....................................................................... 439ufficio dei mandati. .......................................................................................... 439ufficio del patrimonio. ...................................................................................... 439ufficio dell’annona (1573 - 1737). ................................................................... 439ufficio della fattoria. ........................................................................................ 439ufficio delle subastazioni. ................................................................................ 439vice presidente. ................................................................................................ 439

magistrato civico della sanità. Mantova. ........................................................... 441magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ...................................................... 440

cavalieri (1632 - 1745). ................................................................................... 440collaterale (1632 - 1745). ................................................................................ 440notaio (1632 - 1745). ....................................................................................... 440portiere (1632 - 1745). .................................................................................... 440presidente (1632 - 1745). ................................................................................. 440superiore della massarola. ............................................................................... 440vice collaterale. ................................................................................................ 440

MAGNACAVALLOcomune di Magnacavallo. ................................................................................ 330

mandamento I di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ................................ 212mandamento III di Asola. Asola. ........................................................................ 23mandamento III di Bozzolo. Bozzolo. ................................................................ 91mandamento IV di Marcaria. Marcaria. .......................................................... 490mandamento IV di Volta. Volta Mantovana. ..................................................... 847mandamento V di Canneto. Canneto sull’Oglio. .............................................. 111mandamento V di Sabbioneta. Sabbioneta. ...................................................... 716mandamento VI di Viadana. Viadana. .............................................................. 823MANTOVA

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). boni viri et fidelis. .......................... 355comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). campari. ......................................... 356comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consiglio dei sapienti. .................... 357comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consiglio di credenza. .................... 358comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consiglio maggiore. ....................... 359comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consiglio minore. ........................... 360comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli (sec. XII). governatore (sec. XII). assessore (sec. XII). .................................................. 354

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli (sec. XII). governatore (sec. XII). vicario. ...................................................................... 354

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. console di giustizia del banco di San Pietro. ................................................. 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. console di giustizia del banco di Sant’Andrea. ............................................. 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. console di giustizia del banco di San Martino. ............................................. 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. console di giustizia del banco di San Giacomo. ............................................ 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di San Pietro. .................................. 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di Sant’Andrea. .............................. 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di San Giacomo. ............................. 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). consoli di giustizia. notai del console di giustizia del banco di San Martino. ............................... 361

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). custodes noctis. .............................. 362comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). dictator comunis. ........................... 363comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). domini noctis. ................................. 364comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). dugalieri. ........................................ 365comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). ispettori accusatores. ..................... 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro (sec. XIV - 1573). copista exemplator. ........................................................................................ 3

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro (sec. XIV - 1573). massaro dei dazi. ............................................................................................ 3

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro (sec. XIV - 1573). ministeriale (sec. XIV). .................................................................................. 3

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro (sec. XIV - 1573). notaio (sec. XIV). ........................................................................................... 3

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro (sec. XIV - 1573). notaio addetto alle mercanzie. ....................................................................... 36

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro (sec. XIV - 1573). tesoriere. ........................................................................................................

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massaro della tavola grossa. ......... 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). massarolo. ministeriale (sec. XV). .................................................................................... 3

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). notai addetti alla stima delle merci. .............................................................. 35

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). notai del banco dei danni. ............. 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). notaio addetto al sigillo delle biade. .............................................................. 35

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). notaio dei giorni festivi. ................. 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). notarius ad reformationes consiliorum. ......................................................... 354

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). notarius sigilli mercimoniorum. ..................................................................... 35

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). penzaroli. ....................................... 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). procuratores sive iudices. .............. 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). revisori dei conti. ........................... 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). sacrista communis. ........................ 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). signori della notte. ......................... 370comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). sindacus. ........................................ 371comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). ufficio dei maestri delle entrate. ..................................................................... 37

comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). ufficio di trombetta. ........................ 354comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). vimedri. .......................................... 354podestà di Mantova. conestabile. ..................................................................... 44podestà di Mantova. giudice del banco dei danni. .......................................... 445podestà di Mantova. giudice del banco del maleficio. ..................................... 445podestà di Mantova. giudice del banco del paradiso. ..................................... 445podestà di Mantova. giudice del banco dell’aquila imperiale. ....................... 445podestà di Mantova. giudice del banco dell’inferno. ...................................... 445podestà di Mantova. giudice del banco delle condanne. ................................. 445podestà di Mantova. notai del banco dei malefici. .......................................... 445podestà di Mantova. notai del banco del paradiso. ......................................... 445podestà di Mantova. notai del banco dell’inferno. .......................................... 445podestà di Mantova. notai del banco delle condanne. ..................................... 445podestà di Mantova. notai del banco deputato ai libri dei banditi. ................. 445podestà di Mantova. podestà del comitato. ..................................................... 445capitano del popolo. consiglio degli anziani. .................................................. 338capitano del popolo. giudice degli argini. ....................................................... 427capitano del popolo. giudice delle appellazioni. ............................................. 428capitano del popolo. giudice delle condanne e delle gabelle. ......................... 426ducato di Mantova. amministratore cesareo (1708 - 1714). ............................ 414ducato di Mantova. amministratore cesareo (1735 - 1737). ............................ 415ducato di Mantova. giunta (1744 - 1745). ....................................................... 416ducato di Mantova. giunta (1746 - 1750). ....................................................... 417ducato di Mantova. giunta (1750 - 1775). ....................................................... 418ducato di Mantova. giunta di governo. ............................................................ 41ducato di Mantova. governatore (1714 - 1735). .............................................. 420ducato di Mantova. luogotenente del governatore generale della Lombardia. ............................. 421

ducato di Mantova. luogotenente e vice governatore dello stato. ................... 422ducato di Mantova. vice governatore. .............................................................. 42ufficio del registro. copisti. ............................................................................... 4ufficio del registro. massaro (sec. XIV - 1770). ................................................ 471ufficio del registro. prefetto (sec. XIV - 1770). ................................................. 471ufficio delle bollette di Mantova. rettore. ......................................................... 472università maggiore dei mercanti. consiglio. ................................................... 473università maggiore dei mercanti. consoli (sec. XIV - sec. XVIII). .................. 473università maggiore dei mercanti. giudice. ...................................................... 473università maggiore dei mercanti. massaro (sec. XIV - sec. XVIII). ................ 473università maggiore dei mercanti. ministeriale (sec. XIV - sec. XVIII). .......... 473università maggiore dei mercanti. notai (sec. XIV - sec. XVIII). ..................... 473cancelleria (sec. XV - sec. XVII). cancellieri (sec. XV - sec. XVII). ................ 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). cassiere (sec. XV - sec. XVII). .................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). chiavaro. ..................................................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). consigliere di stato. .................................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). consigliere e segretario di stato. ................ 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). consiglieri (sec. XV - sec. XVII). ................ 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). consiliarius. ................................................ 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). gran cancelliere. ......................................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). grancancelliere. .......................................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). ministro segretario di stato. ........................ 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). primus secretarius. ..................................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). registrante (sec. XV - sec. XVII). ................ 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). secretarius. ................................................. 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). segretari (sec. XV - sec. XVII). ................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). segretari del consiglio. ............................... 334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). segretario dei complimenti. ........................ 334

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cancelleria (sec. XV - sec. XVII). segretario di camera. ..................................334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). segretario di stato. ......................................334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). servitore. .....................................................334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). usciere. ........................................................334cancelleria (sec. XV - sec. XVII). vicarius. ......................................................334collaterale (sec. XV - 1632). capo di compagnia delle contrade. ....................342collaterale (sec. XV - 1632). ufficio delle bollette. notaio (sec. XV - 1632). ..................................................................................342

collaterale (sec. XV - 1632). ufficio delle bollette. prefectus. ...........................342consilium domini. .............................................................................................387giudice dei dazi e delle appellazioni. ...............................................................425maestri delle entrate (sec. XV - 1573). .............................................................438vicepodestà di Mantova. ...................................................................................474capitano generale del divieto. ..........................................................................339fattore generale. ................................................................................................424ministro e sollecitatore dei carcerati. avvocato (sec. XVI). .............................442ministro e sollecitatore dei carcerati. procuratore (sec. XVI). .........................442sindaco generale del dominio. ..........................................................................459superiore del salaro. cassiere (sec. XVI). .........................................................466superiore del salaro. cavallaro. ........................................................................466superiore del salaro. pesatore. .........................................................................466superiore delle fabbriche. .................................................................................465superiore per la selciatura delle vie. ................................................................464superiori. ..........................................................................................................467ufficiale del vettovagliamento. ..........................................................................470sindaco marchionale. ........................................................................................460presidente della camera di Mantova. ...............................................................447tesoriere generale di Mantova. .........................................................................469rota. auditori. ....................................................................................................457senato di giustizia. banco dei notai-cancellieri. ..............................................458senato di giustizia. presidente (1571 - 1745). ..................................................458senato di giustizia. senatori. .............................................................................458senato di giustizia. vicepresidente. ...................................................................458magistrato camerale. generale delle acque. .....................................................439magistrato camerale. giudice e commissario delle acque. ...............................439magistrato camerale. maestri delle entrate (1573 - 1737). ..............................439magistrato camerale. presidente (1573 - 1737). ..............................................439magistrato camerale. questori legali. ...............................................................439magistrato camerale. ufficio dei dazi e contrabbandi. .....................................439magistrato camerale. ufficio dei mandati. ........................................................439magistrato camerale. ufficio del patrimonio. ...................................................439magistrato camerale. ufficio dell’annona (1573 - 1737). .................................439magistrato camerale. ufficio della fattoria. ......................................................439magistrato camerale. ufficio delle subastazioni. ..............................................439magistrato camerale. vice presidente. ..............................................................439iudex appellationis. ..........................................................................................435consiglio collaterale. ........................................................................................382capitano di giustizia. notai (1750 - 1786). .......................................................340capitano di giustizia. portiere (1750 - 1786). ...................................................340capitano di giustizia. procuratore dei carcerati poveri. ...................................340capitano di giustizia. sollecitatore per le cause dei poveri. .............................340consulta. ...........................................................................................................388magistrato di sanità di Mantova. cavalieri (1632 - 1745). ..............................440magistrato di sanità di Mantova. collaterale (1632 - 1745). ...........................440magistrato di sanità di Mantova. notaio (1632 - 1745). ..................................440magistrato di sanità di Mantova. portiere (1632 - 1745). ................................440magistrato di sanità di Mantova. presidente (1632 - 1745). ............................440magistrato di sanità di Mantova. superiore della massarola. ..........................440magistrato di sanità di Mantova. vice collaterale. ...........................................440avvocato fiscale criminale. ...............................................................................333collaterale della massarola. .............................................................................343procuratore fiscal generale. ..............................................................................449sollecitator criminale. ......................................................................................461sollecitatore per li poveri. ................................................................................462consiglio di reggenza (1703 - 1705). ................................................................383consiglio di finanze. ..........................................................................................384consiglio di giustizia. ........................................................................................385consiglio di stato. .............................................................................................386commissariato degli ebrei. ...............................................................................344giudice del paradiso (1737 ? - 1750). ..............................................................429direzione generale delle finanze. assessori (1738 - 1745). ...............................399direzione generale delle finanze. controlleria generale. ..................................399direzione generale delle finanze. controllore generale. ....................................399direzione generale delle finanze. direttore generale. ........................................399direzione generale delle finanze. fiscale. ..........................................................399direzione generale delle finanze. tesoreria. ......................................................399direzione generale delle finanze. tesoriere ossia ricevitor generale. ...............399capitano del divieto. .........................................................................................341commissario delle tratte. ..................................................................................345corpo civico di Mantova. ..................................................................................389curia senatoria. avvocato (1745 - 1750). .........................................................390curia senatoria. giudice criminale. ..................................................................390curia senatoria. senatore podestà. ...................................................................390curia senatoria. sindaco fiscale. .......................................................................390curia senatoria. vicario civile. .........................................................................390direttore per le rendite camerali. agente camerale (1745 - 1750). scrittore (1745 - 1750). ..................................................................................398

direttore per le rendite camerali. attuari. coadiutori (1745 - 1750). ...............398direttore per le rendite camerali. camparo de’ boschi. .....................................398direttore per le rendite camerali. coadiutore (1745 - 1750). ...........................398direttore per le rendite camerali. fattore di Ostiglia. .......................................398direttore per le rendite camerali. fattore di Sermide. .......................................398direttore per le rendite camerali. fattore di Viadana (1745 - 1750). ................398direttore per le rendite camerali. ragionato (1745 - 1750). .............................398direttore per le rendite camerali. scrittori (1745 - 1750). ................................398magistrato civico della sanità. .........................................................................441

perito camerale (1745 - 1750). ........................................................................ 44prefetto delle acque. ......................................................................................... 4sotto prefetto delle acque. ................................................................................ 4congregazione civica di reggenza di Mantova. avvocato (1750 - 1784). ........ 376congregazione civica di reggenza di Mantova. cancelliere (1750 - 1784). ..... 376congregazione civica di reggenza di Mantova. consiglio di reggenza (1750 - 1784). ............................................................. 37

congregazione civica di reggenza di Mantova. consiglio generale. ................ 376congregazione civica di reggenza di Mantova. depositario. ........................... 376congregazione civica di reggenza di Mantova. notai attuari. .......................... 376congregazione civica di reggenza di Mantova. portieri (1750 - 1784). ........... 376congregazione civica di reggenza di Mantova. ragionato (1750 - 1784). ....... 376congregazione civica di reggenza di Mantova. sindaco (1750 - 1784). .......... 376congregazione civica di reggenza di Mantova. sopraintendente degli alloggi. quartier mastro. ............................................ 376

congregazione civica di reggenza di Mantova. sopraintendente degli alloggi. sottoquartier mastro. ..................................... 376

congregazione civica di reggenza di Mantova. sopraintendente degli alloggi. registrante (1750 - 1784). ............................. 376

congregazione civica di reggenza di Mantova. sopraintendente degli alloggi. forieri (1750 - 1784). .................................... 376

congregazione civica di reggenza di Mantova. sopraintendente dell’annona. visitatori. ........................................................ 376

congregazione civica di reggenza di Mantova. sopraintendente dell’annona. pesatori (1750 - 1784). .................................. 376

giudice del paradiso (1750 - 1786). coadiutore (1750 marzo 15 - 1786). ...... 431giudice del paradiso (1750 - 1786). notaio attuario. ...................................... 431giudice delle caccie. ........................................................................................ 4maestrato camerale. agente camerale (1750 - 1786). ..................................... 437maestrato camerale. avvocati fiscali. .............................................................. 43maestrato camerale. cancelliere (1750 - 1786). .............................................. 437maestrato camerale. capitano. ........................................................................ 43maestrato camerale. commesso di scalcheria. ................................................ 437maestrato camerale. cursori (1750 - 1786). .................................................... 437maestrato camerale. esecutori. ........................................................................ 43maestrato camerale. fattore di Viadana (1750 - 1786). ................................... 437maestrato camerale. perito camerale (1750 - 1786). ...................................... 437maestrato camerale. portieri (1750 - 1786). ................................................... 437maestrato camerale. presidente (1750 - 1786). ............................................... 437maestrato camerale. questori togati. ............................................................... 43maestrato camerale. ragionateria camerale. coadiutori (1750 - 1786). ......... 437maestrato camerale. ragionateria camerale. ragionato generale (1750 - 1786). ................................................................. 43

maestrato camerale. ragionateria camerale. scrittore (1750 - 1786). ............ 437maestrato camerale. scrittore per gli affari di scalcheria. .............................. 437maestrato camerale. sindaci fiscali. ................................................................ 43maestrato camerale. sopraintendente alle vie regali. ...................................... 437maestrato camerale. ufficio delle contribuzioni. cancelliere (1750 - 1786). .............................................................................. 4

maestrato camerale. ufficio delle contribuzioni. commissario (1750 - 1786). ........................................................................... 43

maestrato camerale. ufficio delle contribuzioni. portiere (1750 - 1786). ........ 437maestrato camerale. ufficio delle contribuzioni. ragionati. ............................. 437maestrato camerale. ufficio delle contribuzioni. scrittori (1750 - 1786). .................................................................................. 4

maestrato camerale. ufficio delle contribuzioni. vice cancelliere. ................... 437maestrato camerale. uffizi dei notai. ................................................................ 43maestrato camerale. vice capitano della navigazione. .................................... 437maestrato di sanità. assistente. ........................................................................ 43maestrato di sanità. cancelliere (1750 - 1786). ............................................... 436maestrato di sanità. coadiutore (1750 - 1786). ............................................... 436maestrato di sanità. conservatori. ................................................................... 43maestrato di sanità. portiere (1750 - 1786). .................................................... 436maestrato di sanità. presidente (1750 - 1786). ................................................ 436maestrato di sanità. uditore. ............................................................................ 43maestrato di sanità. visitadore. ........................................................................ 43supremo consiglio di giustizia. cancellieri (1750 - 1786). coadiutori (1750 - 1786). .............................................................................. 4

supremo consiglio di giustizia. commissario generale dei confini. ................. 468supremo consiglio di giustizia. consiglieri (1750 - 1786). .............................. 468supremo consiglio di giustizia. cursori (1750 - 1786). .................................... 468supremo consiglio di giustizia. portieri (1750 - 1786). ................................... 468supremo consiglio di giustizia. prefetto (1750 - 1786). ................................... 468supremo consiglio di giustizia. presidente (1750 - 1786). ............................... 468supremo consiglio di giustizia. segretari (1750 - 1786). scrittore (1750 - 1786). .................................................................................. 4

supremo consiglio di giustizia. vice prefetto. scrittore (1750 - 1786). ............ 468delegazione della camera dei conti in Mantova. aggiunto. ............................. 391delegazione della camera dei conti in Mantova. consigliere. .......................... 391delegazione della camera dei conti in Mantova. ragionateria (1771 - 1786). ........................................................................... 39

delegazione della camera dei conti in Mantova. revisione. ............................. 391delegazione della camera dei conti in Mantova. segreteria (1771 - 1786). ............................................................................... 3

giunta per il censimento di Mantova. avvocato fiscale. ................................... 432giunta per il censimento di Mantova. consiglieri (1771 - 1784). .................... 432giunta per il censimento di Mantova. presidente (1771 - 1784). ..................... 432pretura di Mantova. ......................................................................................... 4congregazione del patrimonio di Mantova. agente. ........................................ 377congregazione del patrimonio di Mantova. commissario (1784 - 1786). ........ 377congregazione del patrimonio di Mantova. conservatori del patrimonio. ...... 377congregazione del patrimonio di Mantova. giudice delle strade. .................... 377congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). cursore (1784 - 1786). ................................................................................... 3

congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). custode. ..........................................................................................................

congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). primo coadiutore. .......................................................................................... 3

218

Page 225: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Mantova

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congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). primo portiere (1784 - 1786). ........................................................................ 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). ragionato generale (1784 - 1786). ................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). scrittore (1784 - 1786). .................................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). secondo coadiutore. ....................................................................................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ragionateria (1784 - 1786). secondo portiere (1784 - 1786). .................................................................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. segreteria (1784 - 1786). coadiutore (1784 - 1786). .............................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. segreteria (1784 - 1786). primo scrittore. .............................................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. segreteria (1784 - 1786). segretario cancelliere. ................................................................................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. sindaco (1784 - 1786). ................ 377congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. ispettore (1784 - 1786). ..................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. commissario (1784 - 1786). .............. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. vice commissario per Bozzolo. .......... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. uffiziale. ............................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. primo portiere (1784 - 1786). ........... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. secondo portiere (1784 - 1786). .................................................................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio degli alloggi e fazioni militari. commissario provinciale all’asta. .................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio dell’annona (1784 - 1786). ispettore (1784 - 1786). .......................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio dell’annona (1784 - 1786). primo pesatore generale. ........................ 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio dell’annona (1784 - 1786). secondo pesatore. ................................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio dell’annona (1784 - 1786). terzo pesatore. ........................................ 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio delle strade. cancelliere (1784 - 1786). .............................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio delle strade. portiere (1784 - 1786). .................................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio delle strade. primo perito. .................................................................................................. 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio delle strade. secondo perito. ............................................................................................... 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio delle strade. visitator forense. ............................................................................................ 377

congregazione del patrimonio di Mantova. ufficio delle strade. visitator urbano. ............................................................................................ 377

distretto I di Mantova (1784 - 1786). .............................................................. 402distretto della città di Mantova, delegazione I. ............................................... 403provincia di Mantova (1786 - 1791). ............................................................... 450congregazione municipale di Mantova. assessori (1786 settembre - 1791 febbraio). .................................................. 378

congregazione municipale di Mantova. prefetto (1786 settembre - 1791 febbraio). .................................................... 378

intendenza politica di Mantova. intendente politico. ...................................... 434distretto I di Mantova (1791 - 1797). .............................................................. 404provincia di Mantova (1791 - 1797). ............................................................... 451congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. delegati. ........ 380congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................... 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................. 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelliere (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). visitatore (1791 febbraio - 1797 marzo). ....................................................... 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento IV. ............................................................................................. 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento V. ............................................................................................... 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento VI. ............................................................................................. 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento VII. ............................................................................................ 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento VIII. .......................................................................................... 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento IX. ............................................................................................. 380

congregazione generale di Mantova. congregazione delegata. dipartimento X. .............................................................................................. 380

congregazione generale di Mantova. prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 379

direzione e amministrazione delle regie finanze di Mantova. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). ........................................................ 400

giunta di governo di Mantova. accademia delle scienze. direttorio. ............... 433giunta di governo di Mantova. accademia delle scienze. prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 433

giunta di governo di Mantova. archivio governativo. prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 433

giunta di governo di Mantova. cancelleria governativa. aiutante di governo. ....................................................................................... 4

giunta di governo di Mantova. cancelleria governativa. amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 433

giunta di governo di Mantova. cancelleria governativa. portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). ......................................................... 433

giunta di governo di Mantova. cancelleria governativa. segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................................................... 433

giunta di governo di Mantova. cancelleria governativa. ufficiali (1791 febbraio - 1797 marzo). .......................................................... 43

giunta di governo di Mantova. consiglieri (1791 febbraio - 1797 marzo). ..... 433giunta di governo di Mantova. delegazione per gli affari ecclesiastici. delegato agli affari ecclesiastici. ................................................................... 43

giunta di governo di Mantova. delegazione per gli affari ecclesiastici. amanuense (1791 febbraio - 1797 marzo). .................................................... 433

giunta di governo di Mantova. direzione medica, chirurgica e veterinaria. ................................................... 433

giunta di governo di Mantova. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. cavalieri (1791 febbraio - 1797 marzo). ................... 433

giunta di governo di Mantova. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ................. 433

giunta di governo di Mantova. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. re d’armi. .................................................................. 43

giunta di governo di Mantova. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). .................... 433

giunta di governo di Mantova. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). intendenza delle regie poste. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). .......... 433

giunta di governo di Mantova. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). soprintendenza ai regi teatri. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). ......... 433

regia ragionateria generale di Mantova. ......................................................... 454regio magistrato camerale di Mantova. amministratori. ................................. 455regio magistrato camerale di Mantova. dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................... 455

regio magistrato camerale di Mantova. dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). .............................................. 455

regio magistrato camerale di Mantova. tesoreria generale. tesoriere generale. .......................................................................................... 4

commissione amministrativa francese in Mantova. segretario (1797 febbraio - 1797 luglio). ...................................................... 351

municipalità di Mantova. archivio. .................................................................. 44municipalità di Mantova. archivista. ............................................................... 44municipalità di Mantova. coadiutori (1797 marzo - 1797 luglio). .................. 443municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). .................................................... 443

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. commissario (1797 marzo - 1797 luglio). ...................................................... 443

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. vice commissario. ........................................... 443

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. computista. ..................................................... 443

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). .............. 443

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. forieri (1797 marzo - 1797 luglio). ................ 443

municipalità di Mantova. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. commissari nazionali. .................................... 443

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................ 44

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). pesatori (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). .................................................... 443

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). ragionato (1797 marzo - 1797 luglio). .......................................................... 44

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). sopraintendente. ............................................................................................. 4

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................................... 44

municipalità di Mantova. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). cancellieri distrettuali del censo. ................................................................... 44

municipalità di Mantova. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). perito per l’ufficio del censo in città. ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). .................................................... 443

municipalità di Mantova. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). ingegnere delle digagne. ................................................................................ 4

municipalità di Mantova. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). ingegnere per le strade urbane e postali. ....................................................... 443

municipalità di Mantova. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

municipalità di Mantova. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). .................................................... 443

219

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Marcaria

81

81

81

81

812

1

5768579649

50212350

92977789912

387564

0

municipalità di Mantova. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

municipalità di Mantova. comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ....................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). cancelliere (1797 marzo - 1797 luglio). .........................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). coadiutore (1797 marzo - 1797 luglio). .........................................................443

municipalità di Mantova. comitato V. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). professore veterinario. ............443

municipalità di Mantova. comitato VI. accusator pubblico. ............................443municipalità di Mantova. comitato VI. attuaro notaio. ....................................443municipalità di Mantova. comitato VI. cursore (1797 marzo - 1797 luglio). ...............................................................443

municipalità di Mantova. comitato VI. portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

municipalità di Mantova. comitato VI. pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ....................................................443

municipalità di Mantova. comitato VI. ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

municipalità di Mantova. portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ......................443municipalità di Mantova. presidente (1797 marzo - 1797 luglio). ...................443municipalità di Mantova. procuratore (1797 marzo - 1797 luglio). ................443municipalità di Mantova. protocollista generale. ............................................443municipalità di Mantova. ragionateria generale. ............................................443municipalità di Mantova. ragionato delle comunità. .......................................443municipalità di Mantova. ragionato generale (1797 marzo - 1797 luglio). .....443municipalità di Mantova. scoppatore. ..............................................................443municipalità di Mantova. scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). ......................443municipalità di Mantova. scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). ......................443municipalità di Mantova. segretario generale. ................................................443municipalità di Mantova. sostituto del procuratore. ........................................443municipalità di Mantova. ufficiale. ...................................................................443municipalità di Mantova. ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). .......................443municipalità di Mantova. vice segretari. ..........................................................443amministrazione dello stato di Mantova. comitato I (1797 luglio - 1797 novembre). .....................................................331

amministrazione dello stato di Mantova. comitato II (1797 luglio - 1797 novembre). ...................................................331

amministrazione dello stato di Mantova. comitato III (1797 luglio - 1797 novembre). ..................................................331

amministrazione dello stato di Mantova. comitato IV (1797 luglio - 1797 novembre). ..................................................331

commissione provvisoria amministrativa di Mantova. .....................................352amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. bimestrali aggiunti. ........................................................................................332

amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. protocollisti. .............332amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. registranti. ................332amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. segretario (1797 novembre - 1799 aprile). .....................................................332

amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. ufficiali di segreteria. ......................................................................................332

commissario del potere esecutivo di Mantova. ................................................346comune di Mantova (1798 - 1810). ..................................................................373dipartimento del Mincio (1798 maggio - 1798 settembre). ..............................393distretto di Mantova. ........................................................................................405dipartimento del Mincio (1798 settembre - 1799 luglio). ................................394distretto I di Mantova (1798 settembre - 1799 luglio). ....................................406commissario civile interinale. ..........................................................................347congregazione delegata di Mantova. dipartimento I. censo. amministrazione de’ pubblici. .........................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento I. censo. amministrazione delle cancellerie. .................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento I. censo. assessori (1799 - 1801). .................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento I. censo. censo. .................381congregazione delegata di Mantova. dipartimento I. censo. impiegati (1799 - 1801). .................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento I. censo. portiere (1799 - 1801). ...................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento II. alloggi. assessore (1799 - 1801). .................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento II. alloggi. commissario (1799 - 1801). ...........................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento II. alloggi. direttore (1799 - 1801). ..................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento II. alloggi. furieri. ............381congregazione delegata di Mantova. dipartimento II. alloggi. impiegato registrante. .....................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. assessore (1799 - 1801). .................................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio di sanità (1799 - 1801). .......................................................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). ispettore (1799 - 1801). ...........................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). vice ispettore. ..........................................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). visitatore (1799 - 1801). ..........................381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). savi. ........................................................ 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). veterinario. ............................................. 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). impiegato. ............................................... 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). ragioniere. .............................................. 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). pesatori (1799 - 1801). ........................... 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). cancelleria (1799 - 1801). notai collegiati. .............................................................................................. 3

congregazione delegata di Mantova. dipartimento III. annona e sanità. ufficio dell’annona (1799 - 1801). cancelleria (1799 - 1801). copista. ........ 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento IV. carreggiatura e incendi. assessore (1799 - 1801). ............. 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento IV. carreggiatura e incendi. commissari. ................................. 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento IV. carreggiatura e incendi. impiegati (1799 - 1801). .............. 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento IX. strade e ornato. assessore (1799 - 1801). ................................................................................ 3

congregazione delegata di Mantova. dipartimento V. fondo di religione. assessore (1799 - 1801). ................................................................................ 3

congregazione delegata di Mantova. dipartimento VI. orfanatrofio delle zitelle. assessore (1799 - 1801). ............ 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento VII. orfanatrofio dei maschi. assessore (1799 - 1801). ............ 381

congregazione delegata di Mantova. dipartimento VIII. ospedali. assessore (1799 - 1801). ................................................................................ 3

congregazione delegata di Mantova. dipartimento X. istituti elemosinieri e doti alle fanciulle povere. assessore (1799 - 1801). ................................................................................ 3

delegazione civile di Mantova. ........................................................................ 39commissione amministrativa di Mantova. ....................................................... 353direzione di finanza di Mantova. ..................................................................... 40commissario straordinario di governo pel mantovano. ................................... 348dipartimento del Mincio (1801 - 1803). .......................................................... 39distretto I di Mantova (1801 - 1803). .............................................................. 40dipartimento del Mincio (1803 - 1805). .......................................................... 39distretto I di Mantova (1803 - 1805). .............................................................. 40cantone I di Mantova (1805 - 1810). ............................................................... 33dipartimento del Mincio (1805 - 1816). .......................................................... 39distretto I di Mantova (1805 - 1816). .............................................................. 40cantone I di Mantova (1810 - 1816). ............................................................... 33comune di Mantova (1810 - 1816). ................................................................. 37commissario generale civile. ........................................................................... 34comune di Mantova (1816 - 1868). ................................................................. 37distretto I di Mantova (1816 - 1853). .............................................................. 41provincia di Mantova (1816 - 1859). ............................................................... 45distretto I di Mantova (1853 - 1859). .............................................................. 41distretto I di Mantova (1859 - 1868). .............................................................. 41provincia di Mantova (1859 - 1868). ............................................................... 45commissario regio. ........................................................................................... 3

MARCARIAcomune di Marcaria (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................ 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Campitello. ................. 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Canicossa. .................. 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Casatico. ..................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Cesole. ........................ 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Gabbiana. ................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Marcaria. .................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di Ospitaletto. ................. 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). colonnello di San Michele. ............... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). consiglio. .......................................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). consoli. .............................................. 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................ 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). giudice della seriola. ........................ 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................ 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). procuratore. ...................................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). ragionato. ......................................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). reggenti. ............................................ 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). satellizio. ........................................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). sindaco. ............................................. 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). solecitatore. ...................................... 480comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). vicinia generale. ............................... 481vicariato di Marcaria. ..................................................................................... 4commissariato di Marcaria. ............................................................................ 47capitano del divieto. ........................................................................................ 4castellano di Marcaria. ................................................................................... 4giudice delle digagne di Marcaria. ................................................................. 48pretura di Marcaria. ........................................................................................ 4comune di Marcaria (1784 - 1797). ................................................................ 48distretto VIII di Marcaria (1784 - 1786). ........................................................ 485distretto VIII di Marcaria (1791 - 1797). ........................................................ 486comune di Marcaria (1798 - 1816). ................................................................ 48distretto X di Marcaria. ................................................................................... 4cantone III di Marcaria (1805 - 1810). ........................................................... 47cantone III di Marcaria (1810 - 1816). ........................................................... 47comune di Marcaria (1816 - 1868). ................................................................ 48distretto VIII di Marcaria (1816 - 1853). ........................................................ 488mandamento IV di Marcaria. .......................................................................... 49

MARIANA MANTOVANAcomune di Mariana (sec. XIV - 1784). cancelliere. ......................................... 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................. 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). deputati ai danni campestri. .............. 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). deputati alle acque e strade. .............. 495

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Medole

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502135057158091066166780

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. 47309783

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. 354662828696927

. 21075

2321224890

. 1921810130

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. 473

69. 24

comune di Mariana (sec. XIV - 1784). deputati alle vettovaglie. .................... 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). deputato ai confini. ............................ 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). deputato alla carregiatura. ................ 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). dugaliere. ........................................... 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................. 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). procuratore. ....................................... 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). ragionati. ............................................ 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). reggenti. ............................................. 495comune di Mariana (sec. XIV - 1784). vicinia. ............................................... 496castellano di Mariana. ..................................................................................... 493vicariato di Mariana. ....................................................................................... 500commissario di Mariana. ................................................................................. 494comune di Mariana (1784 - 1797). .................................................................. 497comune di Mariana (1798 - 1810). .................................................................. 498comune di Mariana (1816 - 1868). .................................................................. 499

MARMIROLOcomune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ..................................... 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). console. ........................................... 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). fante. ............................................... 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ............. 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). procuratore di città. ........................ 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). .............. 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). reggenza. ......................................... 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ...................... 502comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). vicinia generale (sec. XIV - 1784). ................................................................ 502

vicariato di Marmirolo. ................................................................................... 512comune di Pozzolo (1534 - 1784). bargello. .................................................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). consiglio particolare. ................................ 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). console locale. .......................................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). deputato per la carregiatura. .................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). fanti. .......................................................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). massaro (1534 - 1784). ............................. 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). notaio. ....................................................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). procuratore. .............................................. 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). provveditore all’annona. ........................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). reggenti (1534 - 1784). ............................. 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). scrivano rustico. ....................................... 503comune di Pozzolo (1534 - 1784). vicinia generale (1534 - 1784). ................. 503commissario di Marmirolo. ............................................................................. 501comune di Marmirolo (1784 - 1797). .............................................................. 504comune di Pozzolo (1784 - 1797). ................................................................... 505comune di Marmirolo (1798 - 1816). .............................................................. 507comune di Pozzolo (1798 - 1810). ................................................................... 506comune di Marmirolo (1816 - 1853). .............................................................. 509comune di Pozzolo (1816 - 1859). ................................................................... 508comune di Marmirolo (1853 - 1859). .............................................................. 510comune di Marmirolo (1859 - 1868). .............................................................. 511

massari. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............................................ 10massari. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ........... 238massari. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ................ 527massari. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ........................ 704massari per le pubbliche entrate. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ......................................................... 10

massaro. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................... 10massaro (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ...................................... 321

massaro. colonnello di Boschi. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ............................................................................................................... 631

massaro (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 838

massaro. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ......................................................................................... 1

massaro. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. ............................... 47massaro. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................. 73massaro. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ................. 98massaro (sec. XIV - 1784). comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ..................................................................................................... 130

massaro (sec. XIV - 1784). comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. .......... 172massaro. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................. 151

massaro (sec. XIV - 1784). comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .................................................................................................... 173

massaro. comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. .................................................................................................... 530

massaro. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ................ 183massaro. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................. 192

massaro. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. .................................. 689massaro. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. .............................. 218massaro. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ............................... 227massaro. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ............................ 244massaro (sec. XIV - 1784). comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ............................................................................................................... 254

massaro (sec. XIV - 1784). comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ..................................................................................................... 128

massaro. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ............................ 270massaro. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ......................................... 285massaro. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ............................... 301massaro. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ................ 31massaro (sec. XIV - 1784). comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................................................................................................ 320

massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............................................................................................................ 366copista exemplator. .......................................................................................... 366massaro dei dazi. ............................................................................................. 367

ministeriale (sec. XIV). .................................................................................... 3notaio (sec. XIV). ............................................................................................. 3notaio addetto alle mercanzie. ......................................................................... 36tesoriere. ..........................................................................................................

massaro. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ............................... 4massaro. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .............. 4massaro (sec. XIV - 1784). comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .........................................................................................................

massaro. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ................................... 5massaro. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .................................. 5massaro. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ..................................massaro. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ...................massaro. comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. ....................... 5massaro. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .............................. 6massaro. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................massaro. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .................................... 6massaro (sec. XIV - 1784). comune di Sacchetta. Sustinente. ........................... 7massaro. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

massaro. comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................

massaro. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ...................................................................................

massaro. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ...................massaro (sec. XIV - 1784). comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ........................................................................................................

massaro. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ..................................massaro (sec. XIV - 1784). comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ............................................................................................................

massaro (sec. XIV - 1784). comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ..............................................................................................

massaro (sec. XIV - 1784). comunetto di Correggio Verde. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ..................................................

massaro (sec. XIV - 1784). comunetto di Panguanetta. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ..................................................

massaro (sec. XIV - 1770). ufficio del registro. Mantova. ................................. 47massaro (sec. XIV - sec. XVIII). università maggiore dei mercanti. Mantova. .....................................................

massaro (1436 - 1771). comune di Cicognara. Viadana. .................................... 8massaro. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ................. 6massaro (1534 - 1784). comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ............ 50massaro ad exigendam adeguanciam. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

massaro dei dazi. massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......................................... 3

massaro del sale. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ........... 83massaro della tavola grossa. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ...........................................................................................................

massaro di Gabbiana. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ........ 60massaro di Nuvolato. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ......... 60massaro generale. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ...................... 6massaro particolare. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................. 6massarolo. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................ 3

ministeriale (sec. XV). ...................................................................................... 3masseria. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. .............. 5mastro di casa. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

mastro di casa. feudo di Solferino. Solferino. .................................................... 7MEDOLE

comune di Medole (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................... 514comune di Medole (sec. XIV - 1784). cavalieri sopra le strade. ...................... 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). cavalieri sopra le vettovaglie. .............. 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). consiglio di governo. consiglieri. ......... 515comune di Medole (sec. XIV - 1784). consiglio di governo con l’aggiunta. consiglieri d’aggiunta. ........................ 516

comune di Medole (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ............................... 517comune di Medole (sec. XIV - 1784). console. ................................................ 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). custode della seriola Marchionale. ...... 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). depositario. .......................................... 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). esattore. ................................................ 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). giudice della seriola Marchionale. ...... 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................... 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). ministeriale. .......................................... 513comune di Medole (sec. XIV - 1784). reggenti. ................................................ 513vicariato di Medole. ......................................................................................... 5feudo di Medole. ............................................................................................... 5podestà di Medole. ........................................................................................... 5vice gerente di Medole. fante. .......................................................................... 52comune di Medole (1784 - 1797). .................................................................... 51comune di Medole (1798 - 1816). .................................................................... 51comune di Medole (1816 - 1868). .................................................................... 52

mestrali. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

ministeriale. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ......................... 2ministeriale. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. .......... 3ministeriale. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. .................. 32ministeriale. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ............................. 5ministeriale. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ........................ 77ministeriale (sec. XIV). massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......................................... 3

ministeriale (sec. XIV - sec. XVIII). università maggiore dei mercanti. Mantova. .....................................................

ministeriale (sec. XV). massarolo. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......................................... 3

ministeriale. podestà di Asola. Asola. ..................................................................

221

Page 228: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Moglia

3

3

3

3

3

3

3

4333

33

434343

443334343443344327

. 527

. 527. 824

47340

5476

. 381

. 354555

. 445

. 445

61

61

61

611037

6669

. 34203

40

ministeriali. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................151

ministeriali. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................192

ministeriali. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. .............................790ministeriali. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................837ministro e sollecitatore dei carcerati. Mantova. ................................................442

avvocato (sec. XVI). .........................................................................................442procuratore (sec. XVI). .....................................................................................442

ministro segretario di stato. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .............................................................................................................334

MOGLIAcomune di Moglia (1798 marzo - 1798 settembre). .........................................525comune di Moglia (1876 novembre 5). .............................................................526

MONZAMBANOcomune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). consiglier vecchio. ..........530comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). consiglieri. ......................530comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). massaro. ..........................530comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). scrivano (sec. XIV - 1798). .............................................................................530

comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). sindico (sec. XIV - 1798). ...............................................................................530

comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). vicinia generale (sec. XIV - 1798). .................................................................530

comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). cavalieri. .....................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). consiglio. .....................................528comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). contraditore. ................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). dugalieri. .....................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). fante. ...........................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). massari. .......................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). masseria. .....................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). nodaro. ........................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). nodaro al civile. ..........................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). nodaro al quasi criminale. ..........527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). preparatori dell’estimo. ..............527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). ragionati. ....................................527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). scrivano (sec. XIV - 1798). .........527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). sindico (sec. XIV - 1798). ...........527comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). vicinia generale (sec. XIV - 1798). .................................................................529

vicario di Monzambano. ...................................................................................538comune di Castellaro Lagusello (1798 - 1803). ...............................................531comune di Monzambano (1798 marzo - 1803). ................................................532comune di Monzambano (1804 - 1816). ...........................................................533comune di Castellaro Lagusello (1816 febbraio - 1816 luglio). ......................535comune di Monzambano (1816 febbraio - 1816 luglio). ..................................534comune di Monzambano (1816 luglio - 1859). ................................................536comune di Monzambano (1859 - 1868). ...........................................................537

MOTTEGIANAcomune di Borgoforte a destra del Po (di là del Po). .......................................539comune di Borgoforte di là del Po (1798 - 1816). ............................................540comune di Saviola. ...........................................................................................541comune di Borgoforte di là del Po (1816 - 1867). ............................................542comune di Mottegiana. .....................................................................................543

MULOcomune di Mulo. ...............................................................................................544

municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................443archivio. ............................................................................................................443archivista. .........................................................................................................443coadiutori (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................443comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ....................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. commissari nazionali. .....................................................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. commissario (1797 marzo - 1797 luglio). ......................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. computista. .....................................................................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. forieri (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. vice commissario. ...........................................................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). pesatori (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ....................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). ragionato (1797 marzo - 1797 luglio). ...........................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). sopraintendente. ...............................443comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ..............................................................443

comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................443

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). cancellieri distrettuali del censo. ...................................................................443

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). perito per l’ufficio del censo in città. ............................................................. 44

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................... 443

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................ 44

comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44

comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). ingegnere delle digagne. ................. 443comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). ingegnere per le strade urbane e postali. ...................................................... 443

comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................. 44

comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................... 443

comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44

comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................................... 44

comitato V. ispettore (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................... 443comitato V. portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................ 443comitato V. pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ................................... 443comitato V. ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................. 443comitato V. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). cancelliere (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................................ 443

comitato V. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). coadiutore (1797 marzo - 1797 luglio). ......................................................... 443

comitato V. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). professore veterinario. ................................................................................... 4

comitato VI. accusator pubblico. ..................................................................... 44comitato VI. attuaro notaio. ............................................................................. 44comitato VI. cursore (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................... 443comitato VI. portiere (1797 marzo - 1797 luglio). .......................................... 443comitato VI. pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). ................................. 443comitato VI. ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................... 443portiere (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44presidente (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................................... 44procuratore (1797 marzo - 1797 luglio). ......................................................... 443protocollista generale. ..................................................................................... 4ragionateria generale. ..................................................................................... 4ragionato delle comunità. ................................................................................ 4ragionato generale (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................. 443scoppatore. .......................................................................................................scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). .............................................................. 44scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44segretario generale. ......................................................................................... 4sostituto del procuratore. ................................................................................. 4ufficiale. ...........................................................................................................ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). ................................................................ 44vice segretari. ...................................................................................................

nodaro. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ................. 5nodaro al civile. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...................................................................................................

nodaro al quasi criminale. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...................................................................................................

notai. podestà di Viadana. Viadana. ...................................................................notai (sec. XIV - sec. XVIII). università maggiore dei mercanti. Mantova. ......................................................

notai (1750 - 1786). capitano di giustizia. Mantova. .......................................... 3notai addetti alla stima delle merci. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

notai attuari. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ............ 3notai collegiati. cancelleria (1799 - 1801). ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

notai del banco dei danni. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ...........................................................................................................

notai del banco dei malefici. podestà di Mantova. Mantova. ............................ 44notai del banco del paradiso. podestà di Mantova. Mantova. ........................... 44notai del banco dell’inferno. podestà di Mantova. Mantova. ............................ 44notai del banco delle condanne. podestà di Mantova. Mantova. ..........................................................................

notai del banco deputato ai libri dei banditi. podestà di Mantova. Mantova. ..........................................................................

notai del console di giustizia del banco di San Giacomo. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

notai del console di giustizia del banco di San Martino. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

notai del console di giustizia del banco di San Pietro. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

notai del console di giustizia del banco di Sant’Andrea. consoli di giustizia. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

notaio. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ...............................................notaio. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ........................... 8notaio (sec. XIV). massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

notaio. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ............................................... 2notaio (sec. XV - 1632). ufficio delle bollette. collaterale (sec. XV - 1632). Mantova. ...........................................................................................................

notaio. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ....................................... 5notaio (1632 - 1745). magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ...................... 4

222

Page 229: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Ponti sul Mincio

0

59

678

6975702346980975

. 71445. 24.. 244

. 24246583

45445555

555555

452223252482482424

824824279645458

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861

45

78

notaio addetto al sigillo delle biade. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 354

notaio addetto alle mercanzie. massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 366

notaio attuario. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ................................................................................................ 31

notaio attuario. giudice del paradiso (1750 - 1786). Mantova. .......................... 431notaio attuario. pretura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. .................... 214notaio coadiutore. pretura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ............... 214notaio dei giorni festivi. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. . 354notaio del criminale. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. .................................... 714notaio del massaro. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ................ 790notaio della banca civile. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ........................................................................................................ 704

notaio per la vicinia. comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. ................... 172notarius ad reformationes consiliorum. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 354

notarius sigilli mercimoniorum. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 354

notaro della banca. governatore. Bozzolo. .......................................................... 89notaro per vicinia. comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .................................................................................................... 173

nunzio. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .............................................. 10nunzio. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ......................................................................................... 1

oppositori. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................ 10oratore in Venezia. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .......................... 10OSTIGLIA

comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). cancelliere. .......................................... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). capitano del Ponte Molino. ................. 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). comunetto di Corregioli. ..................... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). consiglio generale. .............................. 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. .......................... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. .......... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). depositario delle digagne. ................... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). massaro. .............................................. 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). procuratore. ......................................... 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). provveditore di piazza. ........................ 550comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). reggenza. confidenti. ........................... 551comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). reggenza. consiglieri. .......................... 551capitano del divieto. ........................................................................................ 547castellano di Ostiglia. ...................................................................................... 548commissariato di Pontemolino. ....................................................................... 549podestaria di Ostiglia. ..................................................................................... 564governatore di Ostiglia. ................................................................................... 563pretura di Ostiglia. attuario. ............................................................................ 565pretura di Ostiglia. barigello. .......................................................................... 565pretura di Ostiglia. coadiutore. ....................................................................... 565pretura di Ostiglia. fanti. ................................................................................. 565comune di Ostiglia (1784 - 1797). ................................................................... 552distretto II di Ostiglia (1784 - 1786). .............................................................. 555distretto di Ostiglia, delegazione II. ................................................................ 556distretto II di Ostiglia (1791 - 1797). .............................................................. 557comune di Ostiglia (1798 - 1816). ................................................................... 553distretto III di Ostiglia. .................................................................................... 558distretto VIII di Ostiglia. .................................................................................. 559cantone II di Ostiglia (1805 - 1810). ............................................................... 545cantone II di Ostiglia (1810 - 1816). ............................................................... 546comune di Ostiglia (1816 - 1868). ................................................................... 554distretto II di Ostiglia (1816 - 1853). .............................................................. 560distretto XI di Ostiglia. .................................................................................... 561distretto V di Ostiglia. ...................................................................................... 562

paese di Libiola. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. .................................................................................................. 763

pedone. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................... 73PEGOGNAGA

comune di Pegognaga. ..................................................................................... 566penzaroli. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......................... 354perito camerale (1745 - 1750). Mantova. .......................................................... 444perito camerale (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. ......................... 437perito per l’ufficio del censo in città. comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

pesatore. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ................. 98pesatore. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ................................................................................... 736

pesatore. superiore del salaro. Mantova. ............................................................. 466pesatore dei grani. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ....... 704pesatore dei sacchi. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ................. 73pesatore dei sacchi. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .................................................................................................. 236

pesatore delle vettovaglie e del pane. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ......................................................................................... 1

pesatore pubblico. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................. 151

pesatori (1750 - 1784). sopraintendente dell’annona. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .................................. 376

pesatori (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

pesatori (1799 - 1801). ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381

pesatori alla porta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .......................... 1pesatori dei sacchi di Rivarolo, Cividale e Bina. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........................... 6

PIEVE DI CORIANOcomune di Pieve. .............................................................................................. 5comune di Pieve di Coriano. ............................................................................ 56

PIUBEGAcomune di Piubega (sec. XIV - 1784). avvocato comprotettore delle cause del comune. ........................................... 571

comune di Piubega (sec. XIV - 1784). cancelliere. .......................................... 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). consiglio generale. .............................. 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). console. ............................................... 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................... 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). massaro. .............................................. 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). procuratore. ......................................... 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). ragionato. ............................................ 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). reggenti. .............................................. 571comune di Piubega (sec. XIV - 1784). vice gerenza. ........................................ 571castellano di Piubega. ...................................................................................... 5vicariato di Piubega. ........................................................................................ 5commissario di Piubega. .................................................................................. 5comune di Piubega (1784 - 1797). ................................................................... 57comune di Piubega (1798 - 1816). ................................................................... 57comune di Piubega (1816 - 1868). ................................................................... 57

podestà. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ............................................ 2podestà. comune di Cicognara. Viadana. ............................................................podestà. feudo di Solferino. Solferino. ............................................................... 7podestà. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. .........................................................podestà del comitato. podestà di Mantova. Mantova. ........................................ 4podestà di Asola. Asola. .......................................................................................

assessori. ..........................................................................................................cancelliere (sec. XV - 1797). .............................................................................. 2ministeriale. ......................................................................................................vicario (sec. XV - 1797). ....................................................................................

podestà di Borgoforte. Borgoforte. ......................................................................podestà di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ................................................... 16podestà di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ............................................. 21podestà di Mantova. Mantova. ........................................................................... 4

conestabile. ......................................................................................................giudice del banco dei danni. ............................................................................ 44giudice del banco del maleficio. ...................................................................... 44giudice del banco del paradiso. ....................................................................... 44giudice del banco dell’aquila imperiale. ......................................................... 445giudice del banco dell’inferno. ........................................................................ 44giudice del banco delle condanne. ................................................................... 44notai del banco dei malefici. ............................................................................ 44notai del banco del paradiso. ........................................................................... 44notai del banco dell’inferno. ............................................................................ 44notai del banco delle condanne. ...................................................................... 44notai del banco deputato ai libri dei banditi. .................................................. 445podestà del comitato. ....................................................................................... 4

podestà di Medole. Medole. ............................................................................... 5podestà di Redondesco. Redondesco. ................................................................ 6podestà di San Benedetto. San Benedetto Po. ................................................... 7podestà di Viadana. Viadana. ............................................................................. 8

biruari. .............................................................................................................corerii. ..............................................................................................................fattore generale. ............................................................................................... 8luogotenente. ....................................................................................................notai. ................................................................................................................

podestaria di Canneto. Canneto sull’Oglio. ...................................................... 11podestaria di Gazzuolo. Gazzuolo. .................................................................... 2podestaria di Ostiglia. Ostiglia. ......................................................................... 5podestaria di Revere. Revere. ............................................................................ 6podestaria di Sermide. Sermide. ........................................................................ 7POGGIO RUSCO

comune di Poggio (1784 - 1797). ..................................................................... 57comune di Poggio (1798 - 1816). ..................................................................... 57comune di Poggio (1816 febbraio 12 - 1867). ................................................. 578comune di Poggio Rusco. ................................................................................. 5

POMPONESCOcomune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). archivisti. ...................................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). assistente all’estimo. .................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). bargello. ....................................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). cancelliere. ................................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). consiglio. ...................................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). corriere. ........................................ 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). esattore della digagna. ................. 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). esattore straordinario. ................. 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). giudice dell’annona. .................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). giudice della digagna. .................. 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). guardacampagna. ........................ 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). massaro. ....................................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). procuratore. .................................. 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). ragionato. ..................................... 580comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). sindaco. ........................................ 580feudo di Pomponesco. ...................................................................................... 5comune di Pomponesco (1784 - 1797). ............................................................ 58comune di Pomponesco (1798 aprile - 1798 settembre). ................................. 582comune di Pomponesco (1798 settembre - 1803). ........................................... 583comune di Pomponesco (1803 - 1810). ............................................................ 58comune di Pomponesco (1816 - 1868). ............................................................ 58

PONTI SUL MINCIOcomune di Ponti (sec. XIV - 1798). .................................................................. 58comune di Ponti (1798 - 1810). ........................................................................ 58

223

Page 230: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Porto Mantovano

44376923459866.. 66.. 66. 66.. 6692.. 92.. 92. 9292

1311311311313916916916969

8842142141414214978178178178178809529529529529556316316316316

4129489165565565565565132455

6556556556550017717717717179000

800800800800258258258252548

377

377

377

377

comune di Ponti (1816 - 1868). ........................................................................589portiere (1632 - 1745). magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ....................440portiere (1750 - 1786). capitano di giustizia. Mantova. ......................................340portiere (1750 - 1786). maestrato di sanità. Mantova. ........................................436portiere (1750 - 1786). ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale. Mantova. .............................................................................................................437

portiere (1784 - 1786). ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................377

portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelleria governativa. giunta di governo di Mantova. Mantova. .............................................................................................................433

portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................433

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. .................................................443

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. ...............................................443

portiere (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

portiere (1799 - 1801). dipartimento I. censo. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .............................................................................................................381

portieri (1750 - 1784). congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .............................................................................................................376

portieri (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. ........................................437portieri (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. .......................468portinaro di Pietole. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ..............................................................................................720

PORTO MANTOVANOcomune di Porto (sec. XIV - 1784). birro. ........................................................591comune di Porto (sec. XIV - 1784). console. ....................................................591comune di Porto (sec. XIV - 1784). deputati. ...................................................591comune di Porto (sec. XIV - 1784). massaro. ...................................................591comune di Porto (sec. XIV - 1784). sottomassaro. ...........................................591comune di Porto (sec. XIV - 1784). vicinia generale. .......................................592commissariato di Porto. ...................................................................................590governatore di Porto. ........................................................................................599feudo di Corte Orsina di Soave. amministratore. .............................................598feudo di Corte Orsina di Soave. pretore. ..........................................................598comune di Porto (1784 - 1797). ........................................................................593comune di Porto (1798 - 1810). ........................................................................594comune di Porto (1816 - 1853). ........................................................................595comune di Cittadella di Porto. .........................................................................596comune di Porto Mantovano. ...........................................................................597

postiere per i viglietti della marina. comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ....................................128

prefectus. ufficio delle bollette. collaterale (sec. XV - 1632). Mantova. .............................................................................................................342

prefetti dell’annona. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. .........................................................................................................704

prefetto (sec. XIV - 1770). ufficio del registro. Mantova. ...................................471prefetto (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ......................468prefetto. congregazione municipale di Bozzolo. Bozzolo. ....................................79prefetto (1786 settembre - 1791 febbraio). congregazione municipale di Mantova. Mantova. ..............................................378

prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). accademia delle scienze. giunta di governo di Mantova. Mantova. .............................................................................................................433

prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). archivio governativo. giunta di governo di Mantova. Mantova. .............................................................................................................433

prefetto (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione generale di Mantova. Mantova. ..................................................379

prefetto delle acque. Mantova. ...........................................................................446prefetto delle possessioni. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. ...................................................................................210

preparatori dell’estimo. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. 527

presidente (1571 - 1745). senato di giustizia. Mantova. .....................................458presidente (1573 - 1737). magistrato camerale. Mantova. ..................................439presidente (1632 - 1745). magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ................440presidente (1750 - 1786). maestrato camerale. Mantova. ...................................437presidente (1750 - 1786). maestrato di sanità. Mantova. ....................................436presidente (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ..................468presidente (1771 - 1784). giunta per il censimento di Mantova. Mantova. .............................................................................................................432

presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................433commissione araldica. cavalieri (1791 febbraio - 1797 marzo). .....................433commissione araldica. portiere (1791 febbraio - 1797 marzo). .......................433commissione araldica. re d’armi. .....................................................................433commissione araldica. segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). ...................433intendenza delle regie poste. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). ............433

soprintendenza ai regi teatri. direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). ........... 433presidente (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

presidente della camera di Mantova. Mantova. ............................................... 44pretore. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ............................................. 2pretore. feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. Ceresara. ....................pretore. feudo di Corte Orsina di Soave. Porto Mantovano. ..............................pretura di Borgoforte. Borgoforte. ......................................................................

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. ........................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Bozzolo. Bozzolo. ...............................................................................attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. ........................................................................................................fanti (1772 - 1782). ............................................................................................

pretura di Canneto. Canneto sull’Oglio. ........................................................... 1attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti (1772 - 1782). .......................................................................................... 1

pretura di Castel Goffredo. Castel Goffredo. ................................................... 16attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti (1772 - 1782). .......................................................................................... 1

pretura di Castellucchio. Castellucchio. ........................................................... 1pretura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ............................................ 21

bargello. ...........................................................................................................fanti. .................................................................................................................notaio attuario. ................................................................................................ 2notaio coadiutore. ............................................................................................ 2scrittore. ...........................................................................................................

pretura di Castiglione Mantovano. Roverbella. ............................................... 69pretura di Due Castelli. Castelbelforte. ............................................................. 1

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Gazzuolo. Gazzuolo. ......................................................................... 2pretura di Goito. Goito. ..................................................................................... 2

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Gonzaga (1730 - 1750). Gonzaga. .................................................... 31pretura di Gonzaga (1750 - 1790). Gonzaga. .................................................... 31

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Governolo. Bagnolo San Vito. ............................................................pretura di Guidizzolo. Guidizzolo. .................................................................... 3pretura di Mantova. Mantova. ........................................................................... 4pretura di Marcaria. Marcaria. ......................................................................... 4pretura di Ostiglia. Ostiglia. .............................................................................. 5

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Quistello. Quistello. .......................................................................... 6pretura di Redondesco. Redondesco. ................................................................ 6pretura di Revere. Revere. ................................................................................. 6

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Roverbella. Roverbella. .................................................................... 7pretura di Sabbioneta. Sabbioneta. ................................................................... 7

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti (1772 - 1782). .......................................................................................... 7

pretura di Sermide (1750 - 1772). Sermide. ..................................................... 75pretura di Sermide (1782 - 1790). Sermide. ..................................................... 76pretura di Suzzara. Suzzara. ............................................................................. 8

attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti. .................................................................................................................

pretura di Viadana. Viadana. ............................................................................. 8attuario. ...........................................................................................................barigello. ..........................................................................................................coadiutore. .......................................................................................................fanti (1772 - 1782). .......................................................................................... 8

pretura di Volta. Volta Mantovana. .................................................................... 8primo coadiutore. ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

primo perito. ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

primo pesatore generale. ufficio dell’annona (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

primo portiere (1784 - 1786). ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

224

Page 231: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Quistello

. 60690

. 628. 2614

. 376

012439437

031010

6

07

14045

13901

391

. 3777737777777777737

37737310

2173

. 19285

. 3209527616937

.. 98988318227

primo portiere (1784 - 1786). ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ....................................... 377

primo scrittore. segreteria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ....................................... 377

primus secretarius. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ...................... 334pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................ 443

pro segretario (1797 marzo - 1797 luglio). comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. .............................................. 443

procuratore (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ............................................................................................... 838

procuratore. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. ......................... 47procuratore. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ........... 98procuratore (sec. XIV - 1784). comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. ..................................................... 172

procuratore. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................. 151

procuratore (sec. XIV - 1784). comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .................................................................................................... 173

procuratore. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. ........................... 689procuratore. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ........................ 218procuratore. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .................................................................................................. 236

procuratore. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. .............................. 254procuratore. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ...................... 270procuratore. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ................. 320procuratore. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ........................ 480procuratore. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. ....... 495procuratore. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ........................... 550procuratore. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ........................... 571procuratore. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ............ 580procuratore. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .............. 616procuratore. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .............................. 628procuratore. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. .......................... 744procuratore. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ................... 781procuratore. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. ........................... 790procuratore. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ........................... 806procuratore (sec. XIV - 1784). comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 837

procuratore (sec. XVI). ministro e sollecitatore dei carcerati. Mantova. .......... 442procuratore. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ............................. 503procuratore. feudo di corte Orsina di San Martino Gusnago. Ceresara. ............ 234procuratore (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ................................................................... 443

procuratore dei carcerati poveri. capitano di giustizia. Mantova. .......................................................................... 340

procuratore di città. comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. ......................................................................................................... 502

procuratore fiscal generale. Mantova. ............................................................... 449procuratore legale. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .................. 667procuratore legale. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. .............................................................................................. 720

procuratores sive iudices. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............................................................................................................ 354

professore veterinario. ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................ 443

protocollista generale. municipalità di Mantova. Mantova. .............................. 443protocollisti. amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. Mantova. ............................................................................................................ 332

provincia di Bozzolo. Bozzolo. ............................................................................ 93provincia di Mantova (1786 - 1791). Mantova. ................................................. 450provincia di Mantova (1791 - 1797). Mantova. ................................................. 451provincia di Mantova (1816 - 1859). Mantova. ................................................. 452provincia di Mantova (1859 - 1868). Mantova. ................................................. 453provveditore. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ........ 183provveditore. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ....................... 218provveditore. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ................ 837provveditore all’annona. comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .................................................................................................... 173

provveditore all’annona. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. .............. 285provveditore all’annona. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ............................................................................................................. 806

provveditore all’annona. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ........ 503provveditore di Asola. Asola. ............................................................................... 25

camerlengo. ....................................................................................................... 25cancelliere (sec. XV - 1797). .............................................................................. 25castellano (sec. XV - 1797). ............................................................................... 25governatore delle armi. ...................................................................................... 25vicario (sec. XV - 1797). .................................................................................... 25

provveditore di piazza. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. .......... 550

provveditore di piazza. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ...........................................................................................................

provveditore di piazza. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. .......... 7provveditore per gli affari annonari. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

quadra di Asola. Asola. .......................................................................................quadra di Canneto. Canneto sull’Oglio. ............................................................ 1quartier mastro. sopraintendente degli alloggi. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .................................

QUATTROVILLEcomune di Quattroville (1784 - 1797). ............................................................. 60comune di Quattroville (1798 - 1810). ............................................................. 60comune di Quattroville (1816 - 1868). ............................................................. 60

questori legali. magistrato camerale. Mantova. ..................................................questori togati. maestrato camerale. Mantova. ...................................................QUINGENTOLE

comune di Quingentole. ................................................................................... 6quinternaro. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .....................................quinternero. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .....................................QUISTELLO

comune di Quistello (sec. XIV - 1784). campari di Nuvolato. ......................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). camparo di Gabbiana. ....................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................ 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). colonnello di Gardella. ...................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). colonnello di Nuvolato. ..................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). colonnello di Quistello. ..................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). colonnello di San Giacomo delle Segnate. ..................................................... 606

comune di Quistello (sec. XIV - 1784). colonnello di San Giovanni del Dosso. .......................................................... 60

comune di Quistello (sec. XIV - 1784). conservatore della digagna. .............. 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). consiglio generale. deputato civile. ............................................................................................... 6

comune di Quistello (sec. XIV - 1784). consoli. .............................................. 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). consoli di Gabbiana. ......................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). consoli di Nuvolato. ........................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). corriere. ............................................. 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). depositario delle digagne. ................. 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). dugalieri. ........................................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). esattore per la digagna. ..................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). massaro. ............................................. 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). massaro di Gabbiana. ....................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). massaro di Nuvolato. ......................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). provveditore di piazza. ....................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). ragionato. .......................................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). reggenti. ............................................. 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). tenente conseratore. ........................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). treguani di Nuvolato. ......................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). treguano di Gabbiana. ....................... 606comune di Quistello (sec. XIV - 1784). vicinia generale. ................................ 608vicariato di Quistello. ...................................................................................... 6capitano del divieto. ......................................................................................... 6commissariato di Quistello. ............................................................................. 60giudice delle digagne di Revere e Quistello. .................................................... 612pretura di Quistello. ......................................................................................... 6comune di Quistello (1784 - 1797). ................................................................. 60comune di Quistello (1798 - 1816). ................................................................. 61comune di Quistello (1816 - 1868). ................................................................. 61

ragionateria (1771 - 1786). delegazione della camera dei conti in Mantova. Mantova. .........................................................................

ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................cursore (1784 - 1786). ..................................................................................... 3custode. ............................................................................................................primo coadiutore. ............................................................................................. 3primo portiere (1784 - 1786). .......................................................................... 37ragionato generale (1784 - 1786). ................................................................... 37scrittore (1784 - 1786). .................................................................................... 3secondo coadiutore. ......................................................................................... 3secondo portiere (1784 - 1786). ....................................................................... 37

ragionateria camerale. maestrato camerale. Mantova. ...................................... 4coadiutori (1750 - 1786). ................................................................................. 4ragionato generale (1750 - 1786). ................................................................... 43scrittore (1750 - 1786). .................................................................................... 4

ragionateria generale. municipalità di Mantova. Mantova. ............................... 44ragionati. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ..........................................ragionati (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ...................................... 3

ragionati. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................ragionati. comune di Castiglione (sec. XIV - 1784). Castiglione delle Stiviere. .................................................................................

ragionati. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ........................................ 2ragionati (sec. XIV - 1784). comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................................................................................................

ragionati. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. ............ 4ragionati. comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. .............. 5ragionati. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ...................ragionati. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........... 65ragionati. ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale. Mantova. ................. 4ragionati ai conti. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

ragionato. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ...............ragionato. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. .............. 1ragionato. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ............................ 2ragionato. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. .............................

225

Page 232: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Redondesco

744

38

744

744

. 632

. 633

. 634

744

. 635

. 637

. 638

...... 1477300

.. 131

. 15583891822744

.. 12985301

3208095

5021357106616

.. 6286778. 780

729406

. 8373

320

. 98

. 1732251551551790

. 1563

55

5

334

376

. 332

.. 13072

ragionato. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. ........236ragionato. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ..................................254ragionato. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. .............................480ragionato. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ................................571ragionato. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. .................580ragionato. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ............................606ragionato. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ...................................628ragionato. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................704ragionato. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ..............................................................................................720

ragionato. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ....................................................................................736

ragionato. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...............................744ragionato. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. ................................806ragionato. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ......................837ragionato (1745 - 1750). direttore per le rendite camerali. Mantova. .................398ragionato (1750 - 1784). congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .............................................................................................................376

ragionato (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

ragionato delle comunità. municipalità di Mantova. Mantova. .........................443ragionato generale (1750 - 1786). ragionateria camerale. maestrato camerale. Mantova. .......................................437

ragionato generale (1784 - 1786). ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................377

ragionato generale (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ....................................................................443

ragioniere. ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

ragionieri. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. .........................................10ragionieri. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ................................73rappresentanza. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .........................628rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ................................................................................................838

rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. .......................................839

rappresentanza particolare. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ..............................................................................................720

re d’armi. commissione araldica. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................433

REDONDESCOcomune di Redondesco (sec. XIV - 1784). bargello. ........................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). cancelliere. ....................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di Bologne. ..................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di Covello. ...................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di Fenilli. .....................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di Gerole. .....................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di Piopino. ...................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di San Fermo. ..............616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di San Pietro. ...............616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). colonnello di Tartarello. ................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). consiglio. .......................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). corriere. .........................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. ......................................................................616

comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). deputati delle acque. .....................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). deputato alle comande dei carri. ....................................................................616

comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). dispensatore dei bollettoni. ...........616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). dugaliere del mulino di Piazza. .....616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). dugaliere del mulino Formentino. ..................................................................616

comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). dugaliere del mulino Rassica. .......616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). fante. ..............................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). massaro. ........................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). procuratore. ...................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). ragionati. .......................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). reggenti. .........................................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ....................616comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). vicinia. elettori. .............................617commissariato di Redondesco. .........................................................................615podestà di Redondesco. ....................................................................................623pretura di Redondesco. .....................................................................................624comune di Redondesco (1784 - 1797). .............................................................618comune di Redondesco (1798 - 1803). .............................................................619comune di Redondesco (1804 - 1810). .............................................................620comune di Redondesco (1810 - 1816). .............................................................621comune di Redondesco (1816 - 1868). .............................................................622

reggente. colonnello di Ronchi. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................................................................................................................636

reggente. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ....................................254reggente di Mosio. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................1

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Bocchere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ......................................321

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Bonizzo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................629

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................630

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Boschi. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................631

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Carbonara. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...............................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...................................... 8

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Felonica. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...............................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Moglia. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...............................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Mulo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Poggio. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Quatrelle. comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ...............................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Quingentole. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Sabbioncello. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

reggenti (sec. XIV - 1784). colonnello di Schinevoglia. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ..................................................

reggenti. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ...................................................................................

reggenti. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. ................................reggenti. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ...................................reggenti. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............... 1reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ...................................................................................................

reggenti. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

reggenti. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ................ 1reggenti. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. .................................. 6reggenti. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ............................... 2reggenti. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ...............................reggenti. comune di Curtatone (sec. XIV - 1784). Curtatone. ............................ 2reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Fontanella (sec. XIV - 1784). Casalromano. ...................................................................................................

reggenti. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ......................................... 2reggenti. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ...............................reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................................................................................................

reggenti. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. .............................. 4reggenti. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .............. 4reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .........................................................................................................

reggenti. comune di Medole (sec. XIV - 1784). Medole. ................................... 5reggenti. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ..................................reggenti. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. .............................. 6reggenti. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ....................reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ............................................................................................................

reggenti. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .................................... 6reggenti. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ................. 6reggenti. comune di Sacchetta. Sustinente. ........................................................reggenti. comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). San Giorgio di Mantova. ....................................................................................

reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Sermide (sec. XIV - 1784). Sermide. ... 74reggenti. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .................................. 8reggenti (sec. XIV - 1784). comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ..............................................................................................

reggenti (1534 - 1784). comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ............ 50reggenti d’aggiunta. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. .......................................................................................................

reggenti per la formazione dei quinternelli del testatico e cavalli. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ..............................

reggenza. comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. ...................................................................................................

reggenza. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ...................... 32reggenza. comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. ....................... 50reggenza. comune di Ostiglia (sec. XIV - 1784). Ostiglia. ................................. 5

confidenti. ........................................................................................................consiglieri. .......................................................................................................

reggenza. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. .................................reggenza. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

reggenza della digagna. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .......... 7regia ragionateria generale di Mantova. Mantova. ......................................... 454regio magistrato camerale di Mantova. Mantova. ........................................... 455

amministratori. ................................................................................................ 4dipartimento I (1791 febbraio - 1797 marzo). ................................................. 455dipartimento II (1791 febbraio - 1797 marzo). ............................................... 455tesoreria generale. tesoriere generale. ............................................................ 45

registrante (sec. XV - sec. XVII). cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .....................................................

registrante (1750 - 1784). sopraintendente degli alloggi. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ..................................

registranti. amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. Mantova. ...........................................................................................................

regolatore dell’estimo. comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ...................................................................................................

rettore. ufficio delle bollette di Mantova. Mantova. ........................................... 4REVERE

comune di Revere (sec. XIV - 1784). campari. ................................................ 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). cancelliere. ............................................ 628

226

Page 233: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Roverbella

9

586512364

7

737274668901

8

8

78

56745

9

23456457

1

9001

5

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Bonizzo. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 629

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Bonizzo. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 629

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. consiglio generale (sec. XIV - 1784). ............................................................ 630

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 630

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. esattore. ..... 630comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Borgofranco. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 630

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Boschi. massaro. ............. 631comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Boschi. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 631

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Mulo. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 632

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Mulo. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 632

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Mulo. vicinia (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 632

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. comandatore. ........ 633comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 633

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 633

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. vicinia (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 633

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Poggio. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 634

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Poggio. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 634

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Poggio. vicinia (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 634

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Quingentole. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 635

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Quingentole. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 635

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Quingentole. vicinia (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 635

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Ronchi. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 636

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Ronchi. reggente. ............. 636comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Sabbioncello. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 637

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Sabbioncello. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 637

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Sabbioncello. vicinia (sec. XIV - 1784). ............................................................................... 637

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Schinevoglia. bargello. ......................................................................................................... 638

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Schinevoglia. console (sec. XIV - 1784). .............................................................................. 638

comune di Revere (sec. XIV - 1784). colonnello di Schinevoglia. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 638

comune di Revere (sec. XIV - 1784). consiglio generale (sec. XIV - 1784). ............................................................ 628

comune di Revere (sec. XIV - 1784). consoli. .................................................. 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). corriere. ................................................. 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). custode. ................................................. 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. ............ 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). massaro generale. ................................. 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). massaro particolare. ............................. 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). procuratore. ........................................... 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). provveditore per gli affari annonari. ............................................................. 628

comune di Revere (sec. XIV - 1784). ragionato. .............................................. 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). rappresentanza. ..................................... 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). .................... 628comune di Revere (sec. XIV - 1784). treguani. ................................................ 628vicariato di Revere. .......................................................................................... 656capitano del divieto. ........................................................................................ 626commissariato di Revere. ................................................................................. 627giudice delle digagne piccole di Revere e Sermide. ........................................ 652podestaria di Revere. ....................................................................................... 654governatore di Revere. ..................................................................................... 653pretura di Revere. attuario. .............................................................................. 655pretura di Revere. barigello. ............................................................................ 655pretura di Revere. coadiutore. ......................................................................... 655pretura di Revere. fanti. ................................................................................... 655comune di Revere (1784 - 1797). ..................................................................... 639distretto XV di Revere (1784 - 1786). .............................................................. 642distretto di Revere, delegazione XI. ................................................................. 643distretto XV di Revere (1791 - 1797). .............................................................. 644comune di Revere (1798 - 1816). ..................................................................... 640distretto XII di Revere. ..................................................................................... 645distretto II di Revere (1801 - 1803). ................................................................ 646distretto VII di Revere. ..................................................................................... 647cantone I di Revere. ......................................................................................... 625distretto II di Revere (1805 - 1816). ................................................................ 648viceprefettura di Revere. .................................................................................. 657comune di Revere (1816 - 1868). ..................................................................... 641distretto XV di Revere (1816 - 1853). .............................................................. 649distretto VIII di Revere. .................................................................................... 650distretto II di Revere (1859 - 1868). ................................................................ 651

revisione. delegazione della camera dei conti in Mantova. Mantova. ................. 391revisori dei conti. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ............ 354RIVAROLO MANTOVANO

comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ......................................... 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). consiglio. ............................................ 660

comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). console di Cividale. ............................ 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). corriere. .............................................. 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). custodi delle tre porte del recinto. ................................................................. 65

comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). deputati. .............................................. 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). esattore della spelta. .......................... 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). esattore della tassa del riparto. .......... 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). esattore ordinario. .............................. 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). esattore straordinario. ........................ 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). pesatori dei sacchi di Rivarolo, Cividale e Bina. .......................................... 659

comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). ragionati. ............................................ 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). scopellatori dei sacchi di Rivarolo, Cividale e Bina. .................................... 659

comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). servidore. ............................................ 659comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). soprintendente delle fabbriche e strade di Rivarolo e Cividale. .................... 659

capitano del divieto. ......................................................................................... 6feudo di Rivarolo Fuori. ................................................................................... 6comune di Rivarolo (1784 - 1797). .................................................................. 66comune di Rivarolo (1798 - 1816). .................................................................. 66comune di Rivarolo (1816 - 1859). .................................................................. 66comune di Rivarolo Fuori. ............................................................................... 6

RODIGOcomune di Rodigo (sec. XIV - 1784). bargello. ................................................ 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). birri. ...................................................... 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................... 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). conservatore della seriola Marchionale. ....................................................... 667

comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). console. ................................................. 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). corriere. ................................................ 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). guardiano della seriola Marchionale. ........................................................... 66

comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). massaro. ................................................ 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). procuratore legale. ................................ 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). reggenti. ................................................ 667comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). vicinia. .................................................. 667vicariato di Rivalta. ......................................................................................... 6feudo di Rodigo. ............................................................................................... 6vicariato di Rodigo. ......................................................................................... 6commissariato di Rodigo. ................................................................................ 6comune di Rodigo (1784 - 1797). .................................................................... 66comune di Rodigo (1798 - 1810). .................................................................... 66comune di Rodigo (1810 - 1816). .................................................................... 67comune di Rodigo (1816 - 1868). .................................................................... 67

RONCOFERRAROcomune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). campari. ...................................... 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Barbasso. .............. 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Barbassolo. ........... 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Cadè e Carzedole. .................................................................... 67

comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Casale. .................. 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Formigosa. ............ 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Garolda e San Martino. ........................................................... 67

comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Nosedole. .............. 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). colonnello di Roncoferraro. ........ 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). comunetto di Palazzetto. ............. 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ...................... 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). console. deputato alla comanda. .................................................................................. 6

comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). corriere. ...................................... 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). massaro. ...................................... 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). reggenti. ...................................... 678comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). stimatori comunali. ..................... 678castellano di Poletto Mantovano. ..................................................................... 67castellano di Roncoferraro. ............................................................................. 67commissariato di Roncoferraro. ...................................................................... 67vicariato di Poletto Mantovano. ....................................................................... 68vicegerente di Roncoferraro. ............................................................................ 68comune di Roncoferraro (1784 - 1797). .......................................................... 67comune di Roncoferraro (1798 maggio - 1798 settembre). ............................. 680comune di Roncoferraro (1798 settembre - 1810). .......................................... 681comune di Roncoferraro (1810 - 1816). .......................................................... 68comune di Roncoferraro (1816 - 1868). .......................................................... 68

rota. Mantova. .....................................................................................................auditori. ............................................................................................................

ROVERBELLAcomune di Castiglione Mantovano. bargello. .................................................. 689comune di Castiglione Mantovano. cancelliere. .............................................. 689comune di Castiglione Mantovano. causidico. ................................................ 689comune di Castiglione Mantovano. consiglio particolare. .............................. 689comune di Castiglione Mantovano. console. ................................................... 689comune di Castiglione Mantovano. corriere. .................................................. 689comune di Castiglione Mantovano. massaro. .................................................. 689comune di Castiglione Mantovano. procuratore. ............................................ 689comune di Castiglione Mantovano. reggenti. .................................................. 689comune di Castiglione Mantovano. sindaco a quartieri. ................................. 689comune di Castiglione Mantovano. vicinia generale. ...................................... 689comune di Roverbella (sec. XIV - 1784). ......................................................... 690vicariato di Castiglione Mantovano. ............................................................... 70commissariato di Castiglione Mantovano. ...................................................... 688pretura di Castiglione Mantovano. .................................................................. 69pretura di Roverbella. ...................................................................................... 7comune di Roverbella (1784 - 1797). .............................................................. 69distretto III di Roverbella (1784 - 1786). ......................................................... 694distretto di Roverbella, delegazione III. ........................................................... 69

227

Page 234: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Sabbioneta

7

80123

4

3507890622723680

.. 720

. 381

41

5943

39837

468

. 46814

377

443

443

443

.. 4378

. 437

443

443

530

. 5273

377

377

377

377

distretto III di Roverbella (1791 - 1797). .........................................................696comune di Roverbella (1798 - 1816). ...............................................................692distretto di Roverbella. .....................................................................................697cantone II di Roverbella (1805 - 1810). ...........................................................686cantone II di Roverbella (1810 - 1816). ...........................................................687comune di Roverbella (1816 - 1868). ...............................................................693distretto III di Roverbella (1816 - 1853). .........................................................698

SABBIONETAcomune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). bargello. ..........................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). campari. ..........................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). cancelliere. .....................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). cancelliere dell’annona. .................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). capo d’argini. .................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). chiavicaro delle chiaviche di città. .................................................................704

comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). commissario delle biade. ................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ..........................705comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). cursore. ...........................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). custode del chiavicone. ...................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). deputati civili. .................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). deputati rurali. ................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). deputato agli alloggi. ......................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). direttore dei libri d’estimo. .............704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). fanti (sec. XIV - 1784). ...................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). giudici delle digagne. .....................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). massari. ..........................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). notaio della banca civile. ...............704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). pesatore dei grani. ..........................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). prefetti dell’annona. .......................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). ragionato. .......................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). servidore. ........................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). sottoragionato. ................................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). terra di Breda Cisoni. .....................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). terra di Commessaggio di qua. .......704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). terra di Ponteterra. .........................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). terra di Villa Mota. .........................704comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). ufficio di ragionateria. ....................706feudo di Sabbioneta. auditore. ..........................................................................714feudo di Sabbioneta. capitano delle guardie. ...................................................714feudo di Sabbioneta. castellano. ......................................................................714feudo di Sabbioneta. consiglieri ducali. ...........................................................714feudo di Sabbioneta. consiglio di giustizia. ......................................................714feudo di Sabbioneta. fattore generale. ..............................................................714feudo di Sabbioneta. fiscale. .............................................................................714feudo di Sabbioneta. giunta di vice governo. ...................................................714feudo di Sabbioneta. giureconsulti. ..................................................................714feudo di Sabbioneta. governatore dello stato. ..................................................714feudo di Sabbioneta. notaio del criminale. .......................................................714feudo di Sabbioneta. podestà. ..........................................................................714feudo di Sabbioneta. segretari. .........................................................................714feudo di Sabbioneta. vicario generale. .............................................................715pretura di Sabbioneta. attuario. .......................................................................717pretura di Sabbioneta. barigello. .....................................................................717pretura di Sabbioneta. coadiutore. ...................................................................717pretura di Sabbioneta. fanti (1772 - 1782). ......................................................717comune di Sabbioneta (1784 - 1797). ..............................................................707distretto XI di Sabbioneta (1784 - 1786). .........................................................710distretto di Sabbioneta, delegazione III. ...........................................................711distretto XI di Sabbioneta (1791 - 1797). .........................................................712comune di Sabbioneta (1798 - 1816). ..............................................................708cantone VI di Sabbioneta (1805 - 1810). ..........................................................702cantone VI di Sabbioneta (1810 - 1816). ..........................................................703comune di Sabbioneta (1816 - 1868). ..............................................................709distretto XI di Sabbioneta (1816 - 1853). .........................................................713mandamento V di Sabbioneta. ..........................................................................716

sacrista communis. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ..........354SAN BENEDETTO PO

comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). bargello. .....................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). cancelliere. ................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Bardelle. ..............720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Brede. ...................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Gorgo. ..................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Mirasole. ..............720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Portiolo. ...............720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di San Benedetto. .....720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di San Siro a Po. ......720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di San Siro a Secchia. ...................................................................720

comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Zottole. .................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). colonnello di Zovo. ....................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). consoli. .......................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). corriere. .....................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). deputati. .....................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). massaro. .....................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). portinaro di Pietole. ...................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). procuratore legale. .....................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). ragionato. ..................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). rappresentanza particolare. .......720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). satellizio. ....................................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. .................720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). territorio di Margonara. ............720comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). vicinia. .......................................720vicariato di San Benedetto. ..............................................................................726capitano del divieto. .........................................................................................718commissariato di San Benedetto. .....................................................................719podestà di San Benedetto. ................................................................................725

comune di San Benedetto (1784 - 1797). ......................................................... 721comune di San Benedetto (1798 marzo - 1798 settembre). ............................. 722comune di San Benedetto (1798 settembre - 1816). ........................................ 723comune di San Benedetto (1816 - 1868). ......................................................... 724

SAN GIACOMO DELLE SEGNATEcomune di San Giacomo delle Segnate. ........................................................... 72

SAN GIORGIO DI MANTOVAcomune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ....................... 729comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). console. ......................................... 729comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). massaro. ....................................... 729comune di San Giorgio (sec. XIV - 1784). reggenti. ........................................ 729commissariato di San Giorgio. ........................................................................ 72comune di San Giorgio (1784 - 1797). ............................................................ 73comune di San Giorgio (1798 - 1810). ............................................................ 73comune di San Giorgio (1816 - 1859). ............................................................ 73comune di San Giorgio di Mantova. ................................................................ 73

SAN GIOVANNI DEL DOSSOcomune di San Giovanni del Dosso. ................................................................ 73

SAN MARTINO DELL’ARGINEcomune di San Martino (sec. XIV - 1784). birri. ............................................. 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). cancelliere. ................................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. ................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). corriere. ....................................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). delegato militare. ......................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). deputati. ....................................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). esattore. ........................................ 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). fattore dei mulini e bina. .............. 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). massaro. ....................................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). pesatore. ....................................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). ragionato. ..................................... 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). sindico per il registro della fazioni straordinarie. ......................................... 736

comune di San Martino (sec. XIV - 1784). sostituto dell’annona. .................. 736comune di San Martino (sec. XIV - 1784). sottoragionato. ............................. 736capitano del divieto. ........................................................................................ 7feudo di San Martino dell’Argine. ................................................................... 74comune di San Martino (1784 - 1797). ............................................................ 73comune di San Martino (1798 - 1816). ............................................................ 73comune di San Martino (1816 - 1868). ............................................................ 73

sapienti. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .................................. 8satellizio. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. ..............................satellizio. comune di Commessaggio (sec. XIV - 1784). Commessaggio. .........satellizio. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. .............................. 4satellizio. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

savi. ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

SCHIVENOGLIAcomune di Schivenoglia. .................................................................................. 7

scopellatori dei sacchi di Rivarolo, Cividale e Bina. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........................... 6

scoppatore. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................ 4scrittore (1745 - 1750). agente camerale (1745 - 1750). direttore per le rendite camerali. Mantova. ........................................................

scrittore (1750 - 1786). ragionateria camerale. maestrato camerale. Mantova. . 4scrittore (1750 - 1786). segretari (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. ..........................................................

scrittore (1750 - 1786). vice prefetto. supremo consiglio di giustizia. Mantova. ...........................................................................................................

scrittore. pretura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ............................... 2scrittore (1784 - 1786). ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

scrittore (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

scrittore per gli affari di scalcheria. maestrato camerale. Mantova. .........................................................................

scrittori (1745 - 1750). direttore per le rendite camerali. Mantova. ................... 39scrittori (1750 - 1786). ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale.

Mantova. .........................................................................................................scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

scrivano (sec. XIV - 1798). comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. ....................................

scrivano (sec. XIV - 1798). comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...................................................................................................

scrivano rustico. comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ...................... 50secondo coadiutore. ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

secondo perito. ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

secondo pesatore. ufficio dell’annona (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

secondo portiere (1784 - 1786). ragionateria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

228

Page 235: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Solferino

68762456739

70498340

...... 1130

. 151700612437831880580

. 376

. 3778939096071

. 530

. 527

73680

95

75555

7672346170

34062

443

.. 437

. 3767676

7676

. 37676376

. 73

59

43333

secondo portiere (1784 - 1786). ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ....................................... 377

secretaria per la licenza delle maschere. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ....................................................... 285

secretarius. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ................................... 334segretari (sec. XV - sec. XVII). cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ..................................................... 334

segretari. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ....................................................... 714segretari (1750 - 1786). supremo consiglio di giustizia. Mantova. .................... 468

scrittore (1750 - 1786). .................................................................................... 468segretari del consiglio. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ................ 334segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelleria governativa. giunta di governo di Mantova. Mantova. ............................................................................................................ 433

segretario (1791 febbraio - 1797 marzo). commissione araldica. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ........................................................... 433

segretario (1797 febbraio - 1797 luglio). commissione amministrativa francese in Mantova. Mantova. ........................... 351

segretario (1797 novembre - 1799 aprile). amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. Mantova. ............................................................................................................ 332

segretario cancelliere. segreteria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ....................................... 377

segretario dei complimenti. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ............................................................................................................ 334

segretario di camera. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .................. 334segretario di stato. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ....................... 334segretario generale. municipalità di Mantova. Mantova. ................................... 443segreteria (1771 - 1786). delegazione della camera dei conti in Mantova. Mantova. ............................................................................................................ 391

segreteria (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ............................................................................................................ 377coadiutore (1784 - 1786). ................................................................................ 377primo scrittore. ................................................................................................ 377segretario cancelliere. ...................................................................................... 377

senato di giustizia. Mantova. .............................................................................. 458banco dei notai-cancellieri. ............................................................................. 458presidente (1571 - 1745). ................................................................................. 458senatori. ........................................................................................................... 458vicepresidente. ................................................................................................. 458

senatore podestà. curia senatoria. Mantova. ...................................................... 390senatori. senato di giustizia. Mantova. ................................................................ 458SERMIDE

comune di Sermide (sec. XIV - 1784). bargello. .............................................. 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). cancelliere. .......................................... 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). capitano di monte Molino. .................. 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). cassiere. .............................................. 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). colonnello di Carbonara. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 744

comune di Sermide (sec. XIV - 1784). colonnello di Felonica. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 744

comune di Sermide (sec. XIV - 1784). colonnello di Moglia. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 744

comune di Sermide (sec. XIV - 1784). colonnello di Quatrelle. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 744

comune di Sermide (sec. XIV - 1784). comandante di Sermide. ...................... 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). consiglio generale. .............................. 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. .......................... 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). console della castellanza. ................... 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). corriere. .............................................. 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). procuratore. ........................................ 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). ragionato. ............................................ 744comune di Sermide (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). .................. 744feudo di Sermide. ............................................................................................. 755vicariato di Sermide. ........................................................................................ 761castellano di Sermide. ...................................................................................... 743giuduce delle digagne di Sermide. ................................................................... 756podestaria di Sermide. ..................................................................................... 758governatore di Sermide. ................................................................................... 757pretura di Sermide (1750 - 1772). ................................................................... 759pretura di Sermide (1782 - 1790). ................................................................... 760comune di Sermide (1784 - 1797). ................................................................... 745distretto XVI di Sermide (1784 - 1786). ........................................................... 748distretto di Sermide, delegazione XII. .............................................................. 749distretto XVI di Sermide (1791 - 1797). ........................................................... 750comune di Sermide (1798 - 1816). ................................................................... 746distretto XIII di Sermide. ................................................................................. 751cantone IV di Sermide. ..................................................................................... 742comune di Sermide (1816 - 1868). ................................................................... 747distretto XVI di Sermide (1816 - 1853). ........................................................... 752distretto X di Sermide. ..................................................................................... 753distretto IV di Sermide. .................................................................................... 754

SERRAVALLE A POcomune di Serravalle (sec. XIV - 1784). bargello. .......................................... 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). console. ............................................ 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. ..................................................................... 763

comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). depositario delle digagne. ............... 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). deputati. ........................................... 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). esattore. ........................................... 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). massaro. .......................................... 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). paese di Libiola. .............................. 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. ...................... 763comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). vicinia generale. .............................. 763

vicariato di Serravalle. .................................................................................... 7giudice delle digagne di Serravalle. ................................................................ 76commissario di Seravalle. ................................................................................ 7comune di Serravalle (1784 - 1797). ............................................................... 76comune di Serravalle (1798 - 1816). ............................................................... 76comune di Serravalle (1816 - 1868). ............................................................... 76

servidore. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................servidore. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........... 65servidore. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................servitore. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. .................servitore. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ....................................... 3signori della notte. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. .......... 37sindaci. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ....................................................................................

sindaci. comune di Casalromano (sec. XIV - 1784). Casalromano. ...................sindaci. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

sindaci. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. ................................ 7sindaci. comune di Viadana (sec. XIV - 1784). Viadana. .................................... 8sindaci. consulta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ..............................sindaci fiscali. maestrato camerale. Mantova. .....................................................sindaco. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ................. 1sindaco. comune di Cavriana (sec. XIV - 1784). Cavriana. ................................ 2sindaco. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ................................ 4sindaco. comune di Pomponesco (sec. XIV - 1784). Pomponesco. ....................sindaco (1750 - 1784). congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

sindaco (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

sindaco a quartieri. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. ................ 6sindaco fiscale. curia senatoria. Mantova. ...........................................................sindaco generale del dominio. Mantova. ........................................................... 45sindaco marchionale. Mantova. ......................................................................... 4sindacus. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. .......................... 3sindico (sec. XIV - 1798). comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...................................................................................................

sindico (sec. XIV - 1798). comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ...................................................................................................

sindico per il registro della fazioni straordinarie. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ...................................................................................

solecitatore. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ......................... 4SOLFERINO

comune di Solferino (sec. XIV - 1784). cancelliere. ........................................ 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). cavaglieri dei viveri. .......................... 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). consiglieri. ......................................... 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). consiglio generale. ............................ 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). consiglio ordinario. ........................... 771comune di Solferino (sec. XIV - 1784). consoli. .............................................. 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). deputati alla sanità. ........................... 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). deputati alle strade. ........................... 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). esattore. ............................................. 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). ministeriale. ....................................... 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). sindaci. .............................................. 770comune di Solferino (sec. XIV - 1784). stimatori. ........................................... 770castellano di Solferino. capitano. .................................................................... 76feudo di Solferino. auditore. ............................................................................ 77feudo di Solferino. fiscale. ................................................................................ 7feudo di Solferino. mastro di casa. .................................................................. 77feudo di Solferino. podestà. ............................................................................. 77feudo di Solferino. tesoriere. ............................................................................ 77governatore di Solferino. ................................................................................. 7vice gerente di Solferino. fante. ........................................................................ 77comune di Solferino (1784 - 1797). ................................................................. 77comune di Solferino (1798 - 1816). ................................................................. 77comune di Solferino (1816 - 1868). ................................................................. 77

sollecitator criminale. Mantova. ........................................................................ 4sollecitatore. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ...................... 2sollecitatore per le cause dei poveri. capitano di giustizia. Mantova. ..........................................................................

sollecitatore per li poveri. Mantova. .................................................................. 4sopraintendente. comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

sopraintendente alle vie regali. maestrato camerale. Mantova. .........................................................................

sopraintendente degli alloggi. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. .................................forieri (1750 - 1784). ....................................................................................... 3quartier mastro. ............................................................................................... 3registrante (1750 - 1784). ................................................................................ 3sottoquartier mastro. ........................................................................................ 3

sopraintendente dell’annona. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ....................................................................pesatori (1750 - 1784). .................................................................................... 3visitatori. ..........................................................................................................

soprastante alla bina di Tezzolio. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ................................................

soprintendente delle fabbriche e strade di Rivarolo e Cividale. comune di Rivarolo (sec. XIV - 1784). Rivarolo Mantovano. ........................... 6

soprintendenti ai quartieri. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ............ 10soprintendenza ai regi teatri. presidente (1791 febbraio - 1797 marzo). giunta di governo di Mantova. Mantova. ...........................................................direttore (1791 febbraio - 1797 marzo). .......................................................... 43

sostituto del procuratore. municipalità di Mantova. Mantova. ......................... 44

229

Page 236: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Sustinente

.. 98722740

... 31

320

502

.. 616

.. 720

.. 763

.. 781

. 151

. 73

.. 704

.. 704

.. 704

.. 704

.. 720

3773995555

68

21075

. 4559

. 39931628679066910436430

. 433

443

443

443

443

43

43

4439

. 332

44343

4433343

37777

sostituto dell’annona. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ....................................................................................736

sotto cavalieri all’abbondanza. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ..........................................................10

sotto prefetto delle acque. Mantova. ..................................................................463sottomassaro. comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. ...............591sottoquartier mastro. sopraintendente degli alloggi. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ...................................376

sottoragionato. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ..............704sottoragionato. comune di San Martino (sec. XIV - 1784). San Martino dell’Argine. ....................................................................................736

sovrintendente alla sanità. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ..............................................................................................98

stimatori. comune di Solferino (sec. XIV - 1784). Solferino. .............................770stimatori comunali. comune di Roncoferraro (sec. XIV - 1784). Roncoferraro. ......................................................................................................678

stimatori dei danni di campagna. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................................................73

superiore del salaro. Mantova. ...........................................................................466cassiere (sec. XVI). ...........................................................................................466cavallaro. ..........................................................................................................466pesatore. ...........................................................................................................466

superiore della massarola. magistrato di sanità di Mantova. Mantova. .............440superiore delle fabbriche. Mantova. ..................................................................465superiore per la selciatura delle vie. Mantova. .................................................464superiori. Mantova. .............................................................................................467supremo consiglio di giustizia. Mantova. ...........................................................468

cancellieri (1750 - 1786). coadiutori (1750 - 1786). .......................................468commissario generale dei confini. ....................................................................468consiglieri (1750 - 1786). .................................................................................468cursori (1750 - 1786). ......................................................................................468portieri (1750 - 1786). ......................................................................................468prefetto (1750 - 1786). ......................................................................................468presidente (1750 - 1786). .................................................................................468segretari (1750 - 1786). scrittore (1750 - 1786). .............................................468vice prefetto. scrittore (1750 - 1786). ...............................................................468

SUSTINENTEcomune di Sacchetta. consiglio generale. ........................................................780comune di Sacchetta. consiglio particolare. ....................................................780comune di Sacchetta. console (sec. XIV - 1784). .............................................780comune di Sacchetta. massaro (sec. XIV - 1784). ............................................780comune di Sacchetta. reggenti. .........................................................................780comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). bargello. ...........................................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). camparo. ...........................................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). console (sec. XIV - 1784). ................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). depositario dei dugali. .....................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. ......................................................................781

comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). depositario delle digagne. ................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). deputati. ...........................................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ...............781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). procuratore. ......................................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). tenente di campagna. .......................781comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). vicinia generale. ...............................781feudo di Sacchetta. ...........................................................................................785castellano di Sacchetta. ....................................................................................778vicariato di Sacchetta. ......................................................................................787vicariato di Sustinente. .....................................................................................786commissario di Sustinente e Poletto Mantovano. .............................................779comune di Sustinente (1784 - 1797). ................................................................782comune di Sustinente (1798 - 1816). ................................................................783comune di Sustinente (1816 - 1868). ................................................................784

SUZZARAcomune di Suzzara (sec. XIV - 1784). bargello. ...............................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). campari. ...............................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). cancelliere. ...........................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). console. ................................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). corriere. ................................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). deputati. ...............................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). massaro. ...............................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). ministeriali. ..........................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). notaio del massaro. ..............................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). procuratore. ..........................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). provveditore di piazza. .........................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). reggenza. ..............................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). treguano. ..............................................790comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). vicinia. ..................................................790vicariato di Suzzara. .........................................................................................801capitano del divieto. .........................................................................................788giudice delle digagne di Suzzara e Borgoforte oltre il Po. ...............................798commissariato di Suzzara. ................................................................................789governatore di Suzzara. ....................................................................................799pretura di Suzzara. attuario. .............................................................................800pretura di Suzzara. barigello. ...........................................................................800pretura di Suzzara. coadiutore. ........................................................................800pretura di Suzzara. fanti. ..................................................................................800comune di Suzzara (1784 - 1797). ....................................................................791distretto XIII di Suzzara (1784 - 1786). ............................................................794distretto di Suzzara, delegazione IX. ................................................................795distretto XIII di Suzzara (1791 - 1797). ............................................................796comune di Suzzara (1798 - 1816). ....................................................................792comune di Suzzara (1816 - 1868). ....................................................................793distretto XIII di Suzzara (1816 - 1853). ............................................................797

tenente conseratore. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ...........606tenente dei birri. comune di Volta (sec. XIV - 1784). Volta Mantovana. ...........837

tenente di campagna. comune di Canneto (sec. XIV - 1784). Canneto sull’Oglio. ............................................................................................

tenente di campagna. comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. .................. 1tenente di campagna. comune di Ceresara (sec. XIV - 1784). Ceresara. .......... 2tenente di campagna. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ............... 25tenente di campagna. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ....... 27tenente di campagna. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. .............................................................................................

tenente di campagna. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ........................................................................................................

tenente di campagna. comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .........................................................................................................

tenente di campagna. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. .....................................................................................................

tenente di campagna. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

tenente di campagna. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. ................................................................................................

tenente di campagna. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ........................................................................................................

tenente di campagna. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. ................................................................................................

tenenti alle porte della città. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. ................................................

terra di Breda Cisoni. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................................................................................................

terra di Commessaggio di qua. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................................................................................................

terra di Ponteterra. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................................................................................................

terra di Villa Mota. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. ......................................................................................................

territorio di Margonara. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ............................................................................................

terzo pesatore. ufficio dell’annona (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

tesoreria. direzione generale delle finanze. Mantova. ........................................tesoreria generale. regio magistrato camerale di Mantova. Mantova. ............... 4

tesoriere generale. ........................................................................................... 4tesoriere. massaro (sec. XIV - 1573). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 3

tesoriere. feudo di Castiglione delle Stiviere. Castiglione delle Stiviere. ..................................................................................

tesoriere. feudo di Solferino. Solferino. ............................................................. 7tesoriere generale. tesoreria generale. regio magistrato camerale di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

tesoriere generale di Mantova. Mantova. ......................................................... 46tesoriere ossia ricevitor generale. direzione generale delle finanze. Mantova. ......................................................

treguani. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ................treguani. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. .....................................treguani di Nuvolato. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ......... 60treguano. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. .................................treguano di Gabbiana. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ...... 60tribunale. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. .......................................... 2trombetta. comune di Asola (sec. XIII - 1797). Asola. ........................................uditore. maestrato di sanità. Mantova. ................................................................ufficiale. municipalità di Mantova. Mantova. ..................................................... 4ufficiale del vettovagliamento. Mantova. .......................................................... 47ufficiali (1791 febbraio - 1797 marzo). cancelleria governativa. giunta di governo di Mantova. Mantova. ...........................................................................................................

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). comitato III (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................ 4

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). comitato VI. municipalità di Mantova. Mantova. .............................................. 4

ufficiali (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

ufficiali dei colonnelli. feudo di Gazoldo. Gazoldo degli Ippoliti. ..................... 26ufficiali di segreteria. amministrazione centrale del dipartimento del Mincio. Mantova. ...........................................................................................................

ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................commissari nazionali. ...................................................................................... 4commissario (1797 marzo - 1797 luglio). ....................................................... 443computista. .......................................................................................................forieri (1797 marzo - 1797 luglio). .................................................................. 44scrittori (1797 marzo - 1797 luglio). ............................................................... 44vice commissario. ............................................................................................ 4

ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................commissario (1784 - 1786). ............................................................................. 37commissario provinciale all’asta. .................................................................... 37

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Page 237: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Viadana

44

4424

9

9032220555

50345116170228193

42526789

12435

52799617

4392002235175414567374872661688601249

54245390. 273871534

. 437

.. 43740

443

377024524

ispettore (1784 - 1786). ................................................................................... 377primo portiere (1784 - 1786). .......................................................................... 377secondo portiere (1784 - 1786). ...................................................................... 377uffiziale. ............................................................................................................ 377vice commissario per Bozzolo. ........................................................................ 377

ufficio dei dazi e contrabbandi. magistrato camerale. Mantova. .......................................................................... 439

ufficio dei maestri delle entrate. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................................ 372

ufficio dei mandati. magistrato camerale. Mantova. .......................................... 439ufficio del patrimonio. magistrato camerale. Mantova. ..................................... 439ufficio del registro. Mantova. ............................................................................. 471

copisti. .............................................................................................................. 471massaro (sec. XIV - 1770). ............................................................................... 471prefetto (sec. XIV - 1770). ................................................................................ 471

ufficio dell’annona (1573 - 1737). magistrato camerale. Mantova. .......................................................................... 439

ufficio dell’annona (1784 - 1786). congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ....................................... 377ispettore (1784 - 1786). ................................................................................... 377primo pesatore generale. ................................................................................. 377secondo pesatore. ............................................................................................. 377terzo pesatore. .................................................................................................. 377

ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381cancelleria (1799 - 1801). copista. .................................................................. 381cancelleria (1799 - 1801). notai collegiati. ..................................................... 381impiegato. ........................................................................................................ 381ispettore (1799 - 1801). ................................................................................... 381pesatori (1799 - 1801). .................................................................................... 381ragioniere. ........................................................................................................ 381savi. .................................................................................................................. 381veterinario. ...................................................................................................... 381vice ispettore. ................................................................................................... 381visitatore (1799 - 1801). .................................................................................. 381

ufficio della fattoria. magistrato camerale. Mantova. ........................................ 439ufficio delle bollette. collaterale (sec. XV - 1632). Mantova. ............................ 342

notaio (sec. XV - 1632). ................................................................................... 342prefectus. .......................................................................................................... 342

ufficio delle bollette di Mantova. Mantova. ...................................................... 472rettore. .............................................................................................................. 472

ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale. Mantova. ................................ 437cancelliere (1750 - 1786). ................................................................................ 437commissario (1750 - 1786). ............................................................................. 437portiere (1750 - 1786). .................................................................................... 437ragionati. ......................................................................................................... 437scrittori (1750 - 1786). .................................................................................... 437vice cancelliere. ............................................................................................... 437

ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........ 377cancelliere (1784 - 1786). ................................................................................ 377portiere (1784 - 1786). .................................................................................... 377primo perito. .................................................................................................... 377secondo perito. ................................................................................................. 377visitator forense. .............................................................................................. 377visitator urbano. .............................................................................................. 377

ufficio delle subastazioni. magistrato camerale. Mantova. ................................ 439ufficio di ragionateria. comune di Sabbioneta (sec. XIV - 1784). Sabbioneta. . 706ufficio di sanità (1797 marzo - 1797 luglio). comitato V. municipalità di Mantova. Mantova. ................................................ 443cancelliere (1797 marzo - 1797 luglio). .......................................................... 443coadiutore (1797 marzo - 1797 luglio). ........................................................... 443professore veterinario. ..................................................................................... 443

ufficio di sanità (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381

ufficio di trombetta. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ....... 354uffizi dei notai. maestrato camerale. Mantova. ................................................... 437uffiziale. ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ....................................... 377

università maggiore dei mercanti. Mantova. .................................................... 473consiglio. .......................................................................................................... 473consoli (sec. XIV - sec. XVIII). ........................................................................ 473giudice. ............................................................................................................ 473massaro (sec. XIV - sec. XVIII). ....................................................................... 473ministeriale (sec. XIV - sec. XVIII). ................................................................. 473notai (sec. XIV - sec. XVIII). ............................................................................ 473

uomini di governo. comune di Bozzolo (sec. XIV - 1784). Bozzolo. .................. 73usciere. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. .......................................... 334veterinario. ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................. 381

VIADANAcomune di Cizzolo. ........................................................................................... 804giudice delle digagne di Viadana. .................................................................... 821comune di Cavallara. ...................................................................................... 805comune di Montesauro. ................................................................................... 808comune di Viadana (sec. XIV - 1784). campari (sec. XIV - 1784). .................. 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). cancelliere. .......................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). cassiere. .............................................. 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). consiglio generale. .............................. 807comune di Viadana (sec. XIV - 1784). consoli. ................................................ 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). corriere. .............................................. 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). cursore. ............................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). depositario dei pegni. ......................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). deputati (sec. XIV - 1784). .................. 806

comune di Viadana (sec. XIV - 1784). esattore. ............................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). fanti (sec. XIV - 1784). ........................ 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). giudice delle vettovaglie. ..................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). lanzo. ................................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). .................. 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). procuratore. ......................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). provveditore all’annona. ..................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). ragionato. ............................................ 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). reggenti. ............................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). sapienti. ............................................... 806comune di Viadana (sec. XIV - 1784). sindaci. ................................................ 806podestà di Viadana. biruari. ............................................................................ 82podestà di Viadana. corerii. ............................................................................. 82podestà di Viadana. fattore generale. .............................................................. 82podestà di Viadana. luogotenente. ................................................................... 82podestà di Viadana. notai. ................................................................................ 8comune di Cicognara. campari (1436 - 1771). ................................................ 809comune di Cicognara. consiglio. ..................................................................... 80comune di Cicognara. deputati (1436 - 1771). ................................................ 809comune di Cicognara. massaro (1436 - 1771). ................................................ 809comune di Cicognara. podestà. ....................................................................... 80castellano di Viadana. ...................................................................................... 8governatore di Viadana. ................................................................................... 8feudo di Viadana. ............................................................................................. 8pretura di Viadana. attuario. ............................................................................ 82pretura di Viadana. barigello. .......................................................................... 82pretura di Viadana. coadiutore. ....................................................................... 82pretura di Viadana. fanti (1772 - 1782). .......................................................... 82comune di Viadana (1784 - 1797). ................................................................... 81distretto XII di Viadana (1784 - 1786). ............................................................ 81distretto di Viadana, delegazione IV. ................................................................ 81distretto XII di Viadana (1791 - 1797). ............................................................ 81comune di Viadana (1798 - 1816). ................................................................... 81distretto XX di Viadana. ................................................................................... 8distretto V di Viadana. ...................................................................................... 8cantone VII di Viadana. .................................................................................... 8comune di Viadana (1816 - 1868). ................................................................... 81distretto XII di Viadana (1816 - 1853). ............................................................ 81distretto III di Viadana. .................................................................................... 8mandamento VI di Viadana. ............................................................................. 82

vicariato di Bagnolo. Bagnolo San Vito. ..............................................................vicariato di Bigarello. Bigarello. ..........................................................................vicariato di Borgoforte. Borgoforte. ....................................................................vicariato di Castellaro. feudo di Castellaro. Castel d’Ario. ............................... 14vicariato di Castellucchio. Castellucchio. ......................................................... 18vicariato di Castiglione Mantovano. Roverbella. ............................................. 70vicariato di Cavriana. Cavriana. ........................................................................ 2vicariato di Ceresara. Ceresara. ......................................................................... 2vicariato di Curtatone. Curtatone. ..................................................................... 2vicariato di Due Castelli. Castelbelforte. ........................................................... 1vicariato di Goito. Goito. ................................................................................... 2vicariato di Gonzaga. Gonzaga. ......................................................................... 3vicariato di Governolo. Bagnolo San Vito. ..........................................................vicariato di Marcaria. Marcaria. ........................................................................ 4vicariato di Mariana. Mariana Mantovana. ....................................................... 5vicariato di Marmirolo. Marmirolo. .................................................................. 51vicariato di Medole. Medole. ............................................................................. 5vicariato di Montanara. Curtatone. ................................................................... 2vicariato di Piubega. Piubega. ........................................................................... 5vicariato di Poletto Mantovano. Roncoferraro. ................................................ 68vicariato di Quistello. Quistello. ........................................................................ 6vicariato di Revere. Revere. ............................................................................... 6vicariato di Rivalta. Rodigo. .............................................................................. 6vicariato di Rodigo. Rodigo. .............................................................................. 6vicariato di Sacchetta. Sustinente. ..................................................................... 7vicariato di San Benedetto. San Benedetto Po. ................................................. 7vicariato di Sermide. Sermide. ........................................................................... 7vicariato di Serravalle. Serravalle a Po. ............................................................. 7vicariato di Sustinente. Sustinente. .................................................................... 7vicariato di Suzzara. Suzzara. ............................................................................ 8vicariato di Villimpenta. Villimpenta. ................................................................ 83vicariato di Volta. Volta Mantovana. .................................................................. 8vicario. governatore (sec. XII). consoli (sec. XII). comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ......................................... 3

vicario (sec. XV - 1797). podestà di Asola. Asola. ...............................................vicario (sec. XV - 1797). provveditore di Asola. Asola. ....................................... 2vicario civile. curia senatoria. Mantova. .............................................................vicario di Asola. Asola. ........................................................................................vicario di Monzambano. Monzambano. ............................................................ 5vicario generale. feudo di Sabbioneta. Sabbioneta. ............................................vicarius. cancelleria (sec. XV - sec. XVII). Mantova. ........................................ 3vice cancelliere. ufficio delle contribuzioni. maestrato camerale. Mantova. ...........................................................................................................

vice capitano della navigazione. maestrato camerale. Mantova. .........................................................................

vice collaterale. magistrato di sanità di Mantova. Mantova. ............................... 4vice commissario. ufficio degli alloggi e fazioni. comitato I (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

vice commissario per Bozzolo. ufficio degli alloggi e fazioni militari. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. ........................................

vice gerente. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. .................. 32vice gerente di Medole. Medole. ........................................................................ 5

fante. .................................................................................................................

231

Page 238: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

Villa Poma

901

54

33

436

377

377

. 380

443

443

. 381

376

8

8

8

8

493536464850013423444547

vice gerente di Solferino. Solferino. ...................................................................777fante. .................................................................................................................777

vice gerenza. comune di Piubega (sec. XIV - 1784). Piubega. ...........................571vice governatore. ducato di Mantova. Mantova. .................................................423vice ispettore. ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. ..................................................381

vice prefetto. supremo consiglio di giustizia. Mantova. ......................................468scrittore (1750 - 1786). .....................................................................................468

vice presidente. magistrato camerale. Mantova. .................................................439vice segretari. municipalità di Mantova. Mantova. .............................................443vicegerente di Castelbelforte con Castel Bonafisso. Castelbelforte. .....................................................................................................180

vicegerente di Dosolo. Dosolo. ...........................................................................264vicegerente di Governolo. Bagnolo San Vito. ......................................................44vicegerente di Roncoferraro. Roncoferraro. ......................................................685vicegerente di Volta. Volta Mantovana. ...............................................................850vicepodestà di Mantova. Mantova. .....................................................................474viceprefettura di Castiglione. Castiglione delle Stiviere. ..................................215viceprefettura di Revere. Revere. .......................................................................657vicepresidente. senato di giustizia. Mantova. ......................................................458vicinia. colonnello di Bocchere. comune di Guidizzolo (sec. XIV - 1784). Guidizzolo. ......................................321

vicinia (sec. XIV - 1784). colonnello di Mulo. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................................................................................................................632

vicinia (sec. XIV - 1784). colonnello di Pieve. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................................................................................................................633

vicinia (sec. XIV - 1784). colonnello di Poggio. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ................................................................................................................634

vicinia (sec. XIV - 1784). colonnello di Quingentole. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................635

vicinia (sec. XIV - 1784). colonnello di Sabbioncello. comune di Revere (sec. XIV - 1784). Revere. ....................................................637

vicinia. comune di Acquanegra (sec. XIV - 1784). Acquanegra sul Chiese. ..........................................................................................3elettori. .................................................................................................................3

vicinia. comune di Bigarello (sec. XIV - 1784). Bigarello. ...................................47vicinia (sec. XIV - 1784). comune di Castel Bonafisso. Castelbelforte. .............172vicinia. comune di Castel Goffredo (sec. XIV - 1784). Castel Goffredo. .................................................................................................157

vicinia (sec. XIV - 1784). comune di Castelbelforte (sec. XIV - 1784). Castelbelforte. .....................................................................................................173

vicinia. comune di Castellaro (sec. XIV - 1797). Castel d’Ario. .........................138vicinia. comune di Gazzuolo (sec. XIV - 1784). Gazzuolo. ................................270vicinia. comune di Goito (sec. XIV - 1784). Goito. ............................................285vicinia. comune di Mariana (sec. XIV - 1784). Mariana Mantovana. .................496vicinia. comune di Redondesco (sec. XIV - 1784). Redondesco. ........................617

elettori. .............................................................................................................617vicinia. comune di Rodigo (sec. XIV - 1784). Rodigo. .......................................667vicinia. comune di San Benedetto (sec. XIV - 1784). San Benedetto Po. ..............................................................................................720

vicinia. comune di Suzzara (sec. XIV - 1784). Suzzara. .....................................790vicinia (sec. XIV - 1784). comunetto di Correggio Verde. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................................255

vicinia (sec. XIV - 1784). comunetto di Panguanetta. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ...................................................256

vicinia generale (sec. XIV - 1798). comune di Castellaro Lagusello (sec. XIV - 1798). Monzambano. .....................................................................................................530

vicinia generale. comune di Castellucchio (sec. XIV - 1784). Castellucchio. ....184vicinia generale. comune di Castiglione Mantovano. Roverbella. ......................689vicinia generale. comune di Dosolo (sec. XIV - 1784). Dosolo. ........................254vicinia generale. comune di Gonzaga (sec. XIV - 1784). Gonzaga. ...................301vicinia generale. comune di Governolo (sec. XIV - 1784). Bagnolo San Vito. ....32vicinia generale. comune di Marcaria (sec. XIV - 1784). Marcaria. ..................481vicinia generale (sec. XIV - 1784). comune di Marmirolo (sec. XIV - 1784). Marmirolo. .......................................502

vicinia generale (sec. XIV - 1798). comune di Monzambano (sec. XIV - 1798). Monzambano. ..............................529

vicinia generale. comune di Porto (sec. XIV - 1784). Porto Mantovano. ...........592vicinia generale. comune di Quistello (sec. XIV - 1784). Quistello. ..................608vicinia generale. comune di Serravalle (sec. XIV - 1784). Serravalle a Po. .......763vicinia generale. comune di Sustinente (sec. XIV - 1784). Sustinente. ..............781vicinia generale (1534 - 1784). comune di Pozzolo (1534 - 1784). Marmirolo. ..................................................503

VILLA POMAcomune di Villa Poma. ......................................................................................826

VILLIMPENTAcomune di Villimpenta (sec. XIV - 1784). .........................................................828vicariato di Villimpenta. ...................................................................................832commissario di Villimpenta. .............................................................................827

comune di Villimpenta (1784 - 1797). ............................................................. 82comune di Villimpenta (1798 - 1810). ............................................................. 83comune di Villimpenta (1816 - 1868). ............................................................. 83

vimedri. comune di Mantova (sec. XII - sec. XVI). Mantova. ........................... 3

VIRGILIO

comune di Virgilio. ........................................................................................... 8

visitadore. maestrato di sanità. Mantova. ...........................................................

visitator forense. ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

visitator urbano. ufficio delle strade. congregazione del patrimonio di Mantova. Mantova. .......................................

visitatore (1791 febbraio - 1797 marzo). dipartimento III (1791 febbraio - 1797 marzo). congregazione delegata. congregazione generale di Mantova. Mantova. ................................................

visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato II (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

visitatore (1797 marzo - 1797 luglio). comitato IV (1797 marzo - 1797 luglio). municipalità di Mantova. Mantova. ...................................................................

visitatore (1799 - 1801). ufficio dell’annona (1799 - 1801). dipartimento III. annona e sanità. congregazione delegata di Mantova. Mantova. .................................................

visitatori. sopraintendente dell’annona. congregazione civica di reggenza di Mantova. Mantova. ..................................

VOLTA MANTOVANA

comune di Volta (sec. XIV - 1784). campari. ................................................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). cancelliere (sec. XIV - 1784). .................. 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. cancelliere (sec. XIV - 1784). ........................................................................ 83

comune di Volta (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). ....................................... 838

comune di Volta (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. massaro (sec. XIV - 1784). ............................................................................ 83

comune di Volta (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. procuratore (sec. XIV - 1784). ....................................................................... 83

comune di Volta (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). .................................................. 838

comune di Volta (sec. XIV - 1784). colonnello di Cereta. reggenti (sec. XIV - 1784). ............................................................................. 83

comune di Volta (sec. XIV - 1784). consiglio particolare. ............................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). console. .................................................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). corriere. ................................................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). depositario delle contribuzioni. ............... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). deputato. .................................................. 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). deputato alle comande dei carri (sec. XIV - 1784). ....................................... 837

comune di Volta (sec. XIV - 1784). deputato che forma il libro dei livelli e redditi comunali. ............................. 837

comune di Volta (sec. XIV - 1784). deputato che forma il libro della carreggiatura. ........................................... 837

comune di Volta (sec. XIV - 1784). deputato che forma il libro delle contribuzioni. ............................................ 837

comune di Volta (sec. XIV - 1784). deputato che riporta partite nei libri d’estimo. ............................................. 837

comune di Volta (sec. XIV - 1784). gastaldo dei mulini. ................................. 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). gastaldo del vescovo. ............................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). massaro (sec. XIV - 1784). ....................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). massaro ad exigendam adeguanciam. ..... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). massaro del sale. ...................................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). ministeriali. .............................................. 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). notaio. ...................................................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). procuratore (sec. XIV - 1784). ................. 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). provveditore. ............................................ 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). ragionato. ................................................. 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). rappresentanza generale (sec. XIV - 1784). .................................................. 839

comune di Volta (sec. XIV - 1784). reggenti (sec. XIV - 1784). ....................... 837comune di Volta (sec. XIV - 1784). tenente dei birri. ...................................... 837vicariato di Volta. ............................................................................................. 8castellano di Volta. ........................................................................................... 8commissariato di Volta. ................................................................................... 8governatore di Volta. ........................................................................................ 8pretura di Volta. ............................................................................................... 8vicegerente di Volta. ......................................................................................... 8comune di Volta (1784 - 1797). ........................................................................ 84comune di Volta (1798 - 1810). ........................................................................ 84cantone II di Volta. ........................................................................................... 8comune di Volta (1810 - 1816). ........................................................................ 84comune di Volta (1816 - 1868). ........................................................................ 84distretto IV di Volta. ......................................................................................... 8distretto VII di Volta. ........................................................................................ 8mandamento IV di Volta. .................................................................................. 8

232

Page 239: LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO

SIGLE E ABBREVIAZIONI

SIGLE E ABBREVIAZIONI

Sigle

AC = Archivio ComunaleAP = Archivio ParrocchialeASMi = Archivio di Stato, MilanoASMn = Archivio di Stato, Mantova

Abbreviazioni

art. = articolob. = bustac. = cartacc. = cartecart. = cartellaf. = fogliofasc. = fascicoloms. = manoscritton. = numerop.a. = parte anticap.m. = parte modernaprot. = protocolloreg. = registros. = seriesec. = secolosez. = sezioness. = seguentivol. = volume

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