“Le nuove tecnologie, le reti sociali e la pastorale del turismo”
di Gabriele Torresan
La nostra civiltà ha conosciuto tre grandi rivoluzioni: quella agricola, quella
industriale e quella informatica. In particolare quest’ultima, che è contemporanea,
consta addirittura di tre “sotto-rivoluzioni”: quella informatica, quella telematica e
quella (appena agli inizi) dei social network.
Il mondo religioso ed ecclesiastico non si è fatto trovare impreparato all’avvento
rivoluzionario delle nuove tecnologie: ha rapidamente adottato e sfruttato i nuovi
strumenti tecnologici (computer, stampanti, scanner, reti) ed ha colto le opportunità
di internet.
Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, in occasione della 36ª Giornata Mondiale delle
Comunicazioni Sociali (12/5/2002) diceva “il ciberspazio è una nuova frontiera che si
schiude all’inizio di questo millennio. Come le nuove frontiere di altre epoche, anche
questa è una commistione di pericoli e promesse…” mentre Benedetto XVI per la
44ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 24 gennaio 2010 aggiungeva
“…le vie di comunicazione aperte dalle conquiste tecnologiche sono ormai uno
strumento indispensabile. Infatti, il mondo digitale, ponendo a disposizione mezzi
che consentono una capacità di espressione pressoché illimitata, apre notevoli
prospettive…”
Significativa, in quest’ambito, è proprio l’esperienza del portale hospites.it.
Esso è stato ideato nel 2002 e presentato nel febbraio 2003 in occasione del
convegno organizzato dal CNEC (Centro Nazionale Economi Comunità), dalla CEI e
dal Comune di Roma dal titolo “Le case di accoglienza religiosa – Una risorsa per il
turismo”.
I dati contenuti in questo portale sono stati alimentati dai vari annuari cartacei
circolanti in Italia (Diocesani, Istituzionali e Commerciali) e da contatti e ricerche
costanti. Esso è in continuo aggiornamento ed arricchimento di informazioni. Dal
2004 al portale collabora il CTG – Centro Turistico Giovanile – sia per la parte dei
contenuti culturali, sia per quanto riguarda il reperimento di nuovi dati delle Case; le
competenze informatiche ed il supporto tecnologico sono offerte della Società
Soluzione s.r.l. di Milano.
Oggi hospites.it raccoglie le oltre 3000 case per ferie italiane e guida pellegrini,
gruppi parrocchiali, famiglie e turisti nella scelta della struttura religiosa che più si
addice ai propri bisogni e riporta migliaia di articoli di interesse turistico-culturale.
Il portale hospites.it è diviso in due aree: una pubblica ed una riservata. Nell’area
pubblica il visitatore può cercare una struttura ricettiva religiosa con vari criteri
(nome, località, provincia, regione, capienza) e può leggere le notizie di interesse
turistico pubblicate. Inoltre in quest’area sono segnalate iniziative ed eventi di
interesse culturale e generale (mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, tradizioni
popolari e folkloristiche, eventi sportivi, ecc.). E’ altresì in allestimento una sezione
di itinerari religiosi. Attraverso l’area riservata, invece, le Case per Ferie possono
aggiornare i propri dati ed accedere a varie rubriche (fiere e convegni, editoria,
convenzioni, consulenza, inserzioni, link utili, ecc.).
I dati relativi agli accessi sono estremamente confortanti ed in costante aumento: si
è passati dai 66.000 dell’anno 2008 agli 82.000 dell’anno 2011 (+24%).
Inoltre la durata media di permanenza è di circa 5 minuti ed una visita media vede
circa 10 pagine.
Anche i paesi di origine dei visitatori sono assai variegati, pur con una ovvia
prevalenza di “navigatori” italiani (che rappresentano l’84% del totale), tra i primi 10
paesi ci sono provenienze da ben 3 continenti:
Paese Visite Pag/visita Durata media % nuove
1. Italy 69.559 8,60 00:04:42 73,59%
2. France 2.748 6,95 00:03:55 69,51%
3. United States 2.021 8,46 00:05:59 80,95%
4. Germany 1.610 6,76 00:04:05 80,19%
5. Spain 1.244 8,93 00:05:11 68,89%
6. Canada 586 6,83 00:04:51 77,99%
7. Argentina 520 9,18 00:06:35 70,77%
8. United Kingdom 502 6,49 00:03:12 85,46%
9. Switzerland 402 6,68 00:03:53 83,58%
10. Australia 393 6,37 00:03:40 72,26%
(per approfondimenti si veda l’appendice con altri dati sul portale hospites.it)
Passando al tema dei social network, è opportuno fare una premessa di carattere
generale.
Una rete sociale consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da
diversi legami sociali (conoscenza casuale, rapporti di lavoro, vincoli familiari, legami
d’amicizia, ragioni di studio, interessi comuni, area geografica, ecc.) e quindi
prescinde dallo “strumento tecnologico”. La novità di questi ultimi anni è che i social
network “informatizzati” hanno permesso di accentuare, globalizzare ed evidenziare
queste reti di relazioni.
Prendendo una delle definizioni più diffuse, che dobbiamo a Boyd-Ellison, i social
network sono servizi web che permettono:
• la creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico all’interno di un sistema
vincolato;
• l’articolazione di una lista di contatti;
• la possibilità di scorrere la lista di amici dei propri contatti;
attraverso ciò questi servizi internet permettono di gestire e rinsaldare online
amicizie preesistenti o di estendere la propria rete di contatti
Se oggi quando diciamo “social network” pensiamo prevalentemente a Facebook, in
realtà è importante notare che esso è il più diffuso ma non è l’unico: vediamo infatti
nella cartina che segue che in Russia il SN più utilizzato è V-Kontacte, in Brasile è
Orkut, in Cina è QZone, ecc.
Si tratta in tutti i casi di un fenomeno planetario, con numeri insospettabili fino a
poco tempo fa ma che ancora oggi ci costringono a riflettere. Ad esempio Facebook
è dal 2010 il secondo sito più visitato al mondo (preceduto solo da Google), con oltre
500 milioni di utenti attivi in tutto il mondo (per renderci meglio conto, pensiamo
che se questi utenti fossero gli abitanti di una nazione, sarebbe il 3° paese più
popoloso al mondo, preceduto solo da Cina ed India).
Ma anche Twitter è un fenomeno interessante: esso ha oltre 200 milioni di utenti
registrati, che pubblicano ogni giorno circa 100 milioni di “tweet”.
E poi guardiamo al “social media” YouTube, che oggi è il terzo sito più visitato al
mondo ed è il secondo motore di ricerca più utilizzato. Esso contiene oltre 300
milioni di video, vanta oltre 3 miliardi di accessi al giorno ed in esso vengono caricati
oltre 48 ore di nuovi video ogni minuto!
Infine una parola su LinkedIn, un business social network tematico nato nel 2003 che
oggi conta oltre 80 milioni di utenti registrati in più di 200 nazioni e permette di
offrire e cercare lavoro (con la pubblicazione di foto, profilo e curriculum
professionale).
Possiamo quindi ipotizzare alcune previsioni per il futuro? Direi di sì!
Internet assomiglierà sempre più ad un blog e ai social network, lo stile sarà
necessariamente sempre più diretto, informale e realtime, il visitatore di
“qualunque” sito internet si aspetterà di trovarvi funzioni come “profilo”, “amicizia”,
“messaggio”, “stato”, “commento”, “condividi”, ecc. Già alcuni siti si stanno
orientando in questa direzione, ad esempio i quotidiani in maniera significativa.
Dobbiamo tenere conto di questi cambiamenti e considerare che nel prossimo
futuro non saremo più noi a cercare le notizie, ma le notizie che troveranno noi, ma
anche non saremo più noi a cercare prodotti e servizi, ma loro a trovare noi.
L’informazione sempre più sarà diffusa attraverso le reti sociali (con caratteristiche
di libertà e velocità), ed il marketing del futuro sarà il “passaparola online” (più
autentico ed istantaneo di quello indotto dalle strategie di marketing convenzionali).
Non dimentichiamo, in questo contesto, la diffusione sempre più capillare di
smart-phone e tablet-pc, che provocheranno l’estinzione dei telefonini cellulari
“tradizionali” e di buona parte dei computer portatili (notebook, netbook, ecc.).
Tutto ciò premesso, il “turismo religioso” deve necessariamente adeguarsi.
Si dovrà partire proprio dai siti internet del mondo turistico religioso, che dovranno
accogliere gradualmente le funzioni che abbiamo appena citato, iniziando dalla
“condivisione”: permettiamo che le nostre pagine vengano condivise sui social
network, accettando il “rischio” che potranno anche venir commentate in questi
contesti. D’altronde tutto ciò che facciamo viene comunque commentato “a voce”, il
vantaggio del web è che i commenti li possiamo conoscere anche noi e quindi
possiamo “rispondere” adeguatamente, purché ci mettiamo in atteggiamento di
ascolto e monitoraggio rispetto a quanto la rete dice. Infatti le strategie di
comunicazione attraverso i social network possono essere differenziate, ma la prima
è sempre quella dell’ascolto (continuo) e dell’intervento (tempestivo) nel caso ci
siano delle notizie che ci riguardino in maniera non positiva o semplicemente
imprecisa.
Oltre a questa strategia, si possono (e tra poco tempo si dovranno) attuarne delle
altre, come ad esempio quella di presidio, per aumentare la visibilità, la reputazione
e la conoscenza.
In determinate occasioni, per certi “prodotti” o eventi, si possono adottare anche
strategie di promozione e rinforzo.
Infine si possono attuare strategie sociali e sociologiche per raccogliere opinioni,
effettuare concorsi, ottenere collaborazioni, realizzare campagne di
sensibilizzazione, reclutare volontari e personale, ecc.
Come si comprende facilmente, le potenzialità sono moltissime ed alcune
addirittura poco esplorate.
Esistono dei primi esempi di iniziative in questo senso, anche se ancora “acerbe”.
Possiamo trovare in Facebook alcune Case per Ferie (molto poche rispetto alle 3000
censite dal portale hospites.it), che iniziano a sperimentare le opportunità offerte
dallo strumento. Troviamo poche tracce significative di “turismo religioso” italiano,
invece, in Twitter.
Il social media YouTube ospita già alcuni video interessanti sul turismo religioso e
sulla ricettività offerta dalle strutture cattoliche, ma ancora troppo poco se
consideriamo che oramai esso è il secondo motore di ricerca al mondo.
Passando infine ai siti del turismo religioso osserviamo che molto spesso essi sono
ancora di tipo “tradizionale”, mancano ciò tutte quelle funzioni interattive e sociali
tipiche del web 2.0: “commenta“, “mi piace”, “vota”, “condividi”, ecc.
Propongo quindi, come sintesi operativa utile per sfruttare gli strumenti “sociali” del
web in base alle loro potenzialità, questa mappa:
In conclusione, mi sento di riassumere questi fatti: la gente non visita
abitualmente il nostro sito perché al mattino piuttosto apre Facebook e svolge
le proprie ricerche con Google e con YouTube, da qui viene immessa in un
circuito di infiniti siti, blog e pagine di social network… Sempre più spesso la
gente cerca opinioni di persone simili, di conseguenza dobbiamo intercettare
la community e non tentare di imbrigliarla; ciò va fatto con competenza e con
coraggio. Utilizziamo i social network pensando che sono aggregati di persone
accomunate da gruppi di interesse e ricordando che comunicare attraverso i
questi nuovi strumenti è profondamente diverso rispetto a quelli tradizionali,
in quanto la comunicazione nei SN si propaga attraverso la partecipazione di
“portatori di interesse” che sono “disinteressati”. Sembra una contraddizione
ed invece è la forza di questo nuovo strumento!
Appendice – dati sul portale hospites.it
Paese Visite Pag/visita Durata media % nuove
1. Italy 69.559 8,6 00:04:42 73,59%
2. France 2.748 6,95 00:03:55 69,51%
3. United States 2.021 8,46 00:05:59 80,95%
4. Germany 1.610 6,76 00:04:05 80,19%
5. Spain 1.244 8,93 00:05:11 68,89%
6. Canada 586 6,83 00:04:51 77,99%
7. Argentina 520 9,18 00:06:35 70,77%
8. United Kingdom 502 6,49 00:03:12 85,46%
9. Switzerland 402 6,68 00:03:53 83,58%
10. Australia 393 6,37 00:03:40 72,26%
11. Poland 270 8,09 00:04:08 81,85%
12. Belgium 227 7,74 00:04:18 81,50%
13. Brazil 208 5,59 00:04:08 63,94%
14. Austria 196 6,93 00:04:49 79,59%
15. Sweden 170 9,95 00:05:26 52,35%
16. Netherlands 161 7,69 00:04:12 83,23%
17. (not set) 158 7,16 00:05:10 79,75%
18. Romania 91 4,93 00:03:39 90,11%
19. Slovakia 91 7,54 00:04:25 45,05%
20. Finland 89 8,2 00:04:24 80,90%
21. Denmark 83 11,39 00:05:49 63,86%
22. Hungary 80 17,02 00:08:51 66,25%
23. Mexico 60 6,42 00:04:10 93,33%
24. Portugal 60 10,55 00:07:15 80,00%
25. Ireland 55 4,89 00:04:23 87,27%
26. Croatia 54 4,02 00:01:44 79,63%
27. Czech Republic 45 7,89 00:04:10 84,44%
28. Russia 45 3,47 00:01:54 80,00%
29. Greece 44 7,11 00:03:54 86,36%
30. Norway 43 6,93 00:02:41 83,72%
31. Malta 42 11,19 00:06:16 59,52%
32. Chile 39 12,62 00:10:18 76,92%
33. Japan 38 5,32 00:04:32 73,68%
34. New Zealand 36 6,75 00:06:43 91,67%
35. Slovenia 30 5,37 00:02:19 83,33%
36. South Africa 26 5,69 00:05:18 88,46%
37. Lithuania 25 4,8 00:07:02 80,00%
38. Turkey 22 3,95 00:01:28 90,91%
39. India 21 3,62 00:03:15 95,24%
40. Israel 20 4,35 00:03:29 95,00%
41. Uruguay 20 9,85 00:05:53 60,00%
42. Peru 19 2,32 00:03:41 89,47%
43. Venezuela 18 4,56 00:03:36 83,33%
44. Côte d’Ivoire 17 8,71 00:06:40 100,00%
45. Ecuador 17 3,82 00:03:34 76,47%
46. Latvia 17 14,18 00:03:57 70,59%
47. Singapore 17 5,71 00:03:36 88,24%
48. Colombia 16 2,56 00:04:45 93,75%
49. Hong Kong 16 11,38 00:12:23 68,75%
50. Ukraine 16 3,38 00:01:42 93,75%