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LE OPERAZIONI E IL RENDICONTO FINANZIARIO · 4 LA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO CON IL...

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MASTER 2016-2017 MODULO DI AGGIORNAMENTO LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FINANZIARIO
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MASTER 2016-2017

MODULO DI AGGIORNAMENTO

LE OPERAZIONIDI RIAPERTURA ALL’1.1.2016E IL RENDICONTO FINANZIARIO

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FINANZIARIO

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Higraf srl

Via Cottolengo, 19/b - 10072 Mappano di Caselle (TO)

EUTEKNE S.p.A. Via San Pio V, 27 - 10125 Torino telefono +39.011.562.89.70 fax +39.011.562.76.04 e-mail [email protected] www.eutekneformazione.it Capitale Sociale € 180.000,00 i.v. Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Registro Imprese di Torino 05546030015

La presente edizione è stata chiusa in redazione il 27 ottobre 2016.

I presenti materiali sono a cura dei relatori del Master e costituiscono esclusivamente documentazione di supporto alle relazioni. Non hanno, pertanto, alcuna pretesa di esaustività bibliografica e non esprimono le posizioni del Gruppo di Studio Eutekne sulle materie trattate.

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INDICE

APPROFONDIMENTI

1 LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO 9 A cura di Fabrizio Bava, Alain Devalle, Piero Pisoni e Fabio Rizzato

2 MODIFICHE ALLA DISCIPLINA CONTABILE DEI DERIVATI: L’AVVICINAMENTO DEL CODICE CIVILE AI PRINCIPI IAS 37 A cura di Fabrizio Bava e Alain Devalle

SLIDE

1 DLGS. 139/2015 E NUOVI OIC 2016 49

2 RENDICONTO FINANZIARIO 85

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PREFAZIONE

L’aggiornamento in tema di bilancio d’esercizio si concentra sulle problematiche che caratterizzano la chiusura dei conti dell’esercizio 2016, trattandosi della pri-ma applicazione delle novità recate dal DLgs. 139/2015. In particolare, i due interventi affronteranno le problematiche relative alle scritture contabili da effettuare con riferimento all’1.1.2016 e il nuovo rendiconto finanziario che è diventato parte integrante del bilancio, così come lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota integrativa.

Inoltre, è ormai in dirittura d’arrivo il processo di aggiornamento dei principi contabili nazionali emanati dall’OIC che hanno un ruolo centrale nel chiarire le modalità operative da seguire per redigere il bilancio alla luce delle numerose novità. Nel bilancio 2016 sono diversi i criteri di valutazione che sono stati modificati, conseguentemente le indicazioni dei principi contabili aggiornati consentono al redattore del bilancio e al suo consulente una corretta applicazione delle novità introdotte nel codice civile.

L’attenzione sarà posta sulle novità ad applicazione retroattiva, come previsto, ad esempio, per le spese di pubblicità e di ricerca e gli strumenti finanziari deriva-ti. In tali casi, infatti, è necessario rappresentare i riflessi delle nuove regole a partire dall’1.1.2016 e, ai fini comparativi, anche nel bilancio dello scorso eserci-zio 2015. A tal proposito sono essenziali le indicazioni fornite dal nuovo OIC 29 in merito alla gestione operativa in caso di cambiamento dei principi contabili.

Con l’introduzione dell’obbligo di redazione del rendiconto finanziario, per i bilanci redatti in forma estesa, si completa l’informativa di bilancio con un documento che consente una più profonda comprensione della dinamica finanziaria dell’impresa. Si tratta di una novità da accogliere indubbiamente con favore – nonostante come tutte le novità, possa comportare in prima battuta l’esigenza di dedicare tem-po e risorse anche dal punto di vista organizzativo – perché è strumentale a un miglior monitoraggio dell’aspetto finanziario che assume – soprattutto quando le imprese sono in difficoltà – un ruolo centrale per ottenere un buon rating da parte degli istituti di credito e salvaguardare la continuità dell’impresa.

I temi saranno affrontati con taglio operativo, approfondendo l’analisi delle casi-stiche che ricorrono più di frequente, alla luce dei chiarimenti e delle indicazioni contenute nei nuovi principi contabili dell’OIC.

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Modulo di aggiornamento 2016-2017

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO1

A cura di Fabrizio Bava, Alain Devalle, Piero Pisoni e Fabio Rizzato

1 PREMESSA 10

2 PRESENTAZIONE DEL CASO 10

3 LA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO SENZA IL FOGLIO

DI LAVORO 21

3.1 DETERMINAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE 22

3.2 DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DELL’ATTIVITÀ

OPERATVA/GESTIONE REDDITUALE 22

3.3 DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DELL’ATTIVITÀ

DI INVESTIMENTO 26

3.4 DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DELL’ATTIVITÀ

DI FINANZIAMENTO 28

3.5 LO SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO 30

4 LA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

CON IL FOGLIO DI LAVORO 32

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 36

1 Estratto del cap. IV. “I flussi finanziari e il rendiconto finanziario consolidato: un caso operativo”, in Busso D., Devalle A. “Il

nuovo rendiconto finanziario”, Casi & Strumenti, Eutekne, Torino, 2016.

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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1 PREMESSA La costruzione del rendiconto finanziario secondo lo schema previsto dal codice civile

richiede una serie di rettifiche che devono essere effettuate per determinare corret-

tamente i flussi finanziari:

dell’attività operativa;

dell’attività di investimento;

dell’attività di finanziamento.

La complessità nella determinazione dei flussi dipende dalla quantità e tipologie delle

rettifiche che si devono effettuare; ad esempio le rettifiche dell’attività operativa sono

più “semplici” rispetto alle rettifiche da effettuare per far emergere i flussi d’incasso

dell’attività di investimento.

Nel prosieguo si presenta un articolato caso operativo con le rettifiche che tipicamente

sono da effettuare per la redazione del rendiconto finanziario secondo lo schema previ-

sto dall’OIC 10.

Gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico utilizzati sono quelli in vigore a

partire dall’1.1.2016 e sono presenti anche finanziamenti valutati al costo ammortiz-

zato e un derivato di copertura, temi attuali che devono anche essere “gestiti” nella re-

dazione del rendiconto finanziario.

Il caso operativo è sviluppato effettuando le rettifiche:

senza foglio di lavoro (par. 3);

con il foglio di lavoro (par. 4).

La scelta operativa dipende dalla quantità e tipologie di rettifiche da effettuare; se da

un lato, è sempre possibile redigere il rendiconto finanziario senza il foglio di lavoro,

dall’altro il foglio di lavoro consente di verificare costantemente le “quadrature” delle

rettifiche ed è pertanto un utile supporto da utilizzare. Ai redattori la scelta!

2 PRESENTAZIONE DEL CASO La società A S.r.l. presenta al 31.12.Anno n il bilancio d’esercizio riportato di seguito,

costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e da alcune informazioni

estratte dalla nota integrativa.

Tavola 1 - Stato patrimoniale di Alfa S.r.l. al 31/12/Anno n.

Anno n Anno n–1 ATTIVO

A) CREDITI V/ SOCI PER VERS. ANCORA DOVUTI,

con separata indicazione della parte già richiamata

B) IMMOBILIZZAZIONI

I. Immobilizzazioni immateriali

1) Costi di impianto e di ampliamento 4,00 0,00

2) Costi di sviluppo

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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Anno n Anno n–1 3) Diritti brevetto ind.le e utilizz. opere dell’ingegno

4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 70,00 80,00

5) Avviamento

6) Immobilizzazioni in corso ed acconti

7) Altre

Totale 74,00 80,00 II. Immobilizzazioni materiali

1) Terreni e fabbricati 268,00 280,00

2) Impianti e macchinario 1.266,00 550,00

3) Attrezzature industriali e commerciali 460,00 220,00

4) Altri beni

5) Immobilizzazioni in corso ed acconti 0,00 150,00

Totale 1.994,00 1.200,00 III. Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi con scadenza entro l’esercizio successivo

1) Partecipazioni in: 250,00 100,00

a. imprese controllate 250,00 100,00

b. imprese collegate

c. imprese controllanti

d. verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti

dbis. verso altri

2) Crediti:

a. verso imprese controllate

b. verso imprese collegate

c. verso controllanti

d. verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti

dbis. verso altri

3) Altri titoli

4) Strumenti finanziari derivati attivi

Totale 250,00 100,00 Totale Immobilizzazioni (B) 2.318,00 1.380,00 C) ATTIVO CIRCOLANTE

I. Rimanenze

1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 125,00 94,00

2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati

3) Lavori in corso su ordinazione

4) Prodotti finiti e merci 321,00 240,00

5) Acconti

Totale 446,00 334,00

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Anno n Anno n–1 II. Crediti, con separata indicazione per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:

1) verso clienti 971,00 600,00

2) verso imprese controllate

3) verso imprese collegate

4) verso controllanti

5) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti

5 bis) crediti tributari 17,00 15,00

5 ter) imposte anticipate 16,00 10,00

5 quater) verso altri 12,00 21,00

Totale 1.016,00 646,00 III. Attività finanziarie che non costituiscono

immobilizzazioni

1) Partecipazioni in imprese controllate

2) Partecipazioni in imprese collegate

3) Partecipazioni in imprese controllanti

3 bis) Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti

4) Altre partecipazioni

5) Strumenti finanziari derivati attivi

6) Altri titoli

Totale 0,00 0,00 IV. Disponibilità liquide

1) Depositi bancari e postali 17,00 20,00

2) Assegni

3) Denaro e valori in cassa 20,00 200,00

Totale 37,00 220,00 Totale Attivo circolante (C) 1.499,00 1.200,00

D) RATEI E RISCONTI 3,00 2,00

TOTALE ATTIVO 3.820,00 2.582,00

PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO I. Capitale sociale 700,00 500,00

II. Riserva da sovrapprezzo azioni 200,00 0,00

III. Riserva di rivalutazione 100,00 100,00

IV. Riserva legale 86,00 80,00

V. Riserve statutarie 0,00 0,00

VI. Altre riserve, distintamente indicate 110,00 100,00

- riserva facoltativa 110,00 100,00

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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Anno n Anno n–1 VII. Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi – 25,00 0,00

VIII. Utili (perdite) portati a nuovo

IX. Utile (perdita) dell’esercizio 79,01 128,91

X. Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

Totale Patrimonio netto 1.250,01 908,91

B) FONDI PER RISCHI E ONERI 1) Per trattamento di quiescenza e obblighi simili

2) Per imposte, anche differite 10,00 6,00

3) Strumenti finanziari derivati passivi 25,00 0,00

4) Altri 5,00 4,00

Totale Fondi per rischi e oneri (B) 40,00 10,00

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 676,00 610,00 DI LAVORO SUBORDINATO D) DEBITI, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo 1) Obbligazioni

2) Obbligazioni convertibili

3) Debiti verso soci per finanziamenti 0,00 100,00

4) Debiti verso banche 1.274,33 407,65

- di cui debiti oltre dodici mesi 369,56 239,88 5) Debiti verso altri finanziatori

6) Acconti

7) Debiti verso fornitori 360,00 317,00

8) Debiti rappresentati da titoli di credito

9) Debiti verso imprese controllate

10) Debiti verso imprese collegate

11) Debiti verso controllanti

11 bis) Debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti

12) Debiti tributari 22,00 23,00

13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 100,00 92,00

14) Altri debiti 92,00 111,00

Totale Debiti (D) 1.848,33 1.050,65

E) RATEI E RISCONTI 5,66 2,44

TOTALE PASSIVO 3.820,00 2.582,00

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Tavola 2 - Conto economico di Alfa S.r.l. al 31/12/Anno n.

Anno n Anno n–1 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.104,00 3.600,00

2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazio-ne, semilavorati e finiti 81,00 – 30,00

3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione

4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 50,00 0,00

5) Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio 95,00 110,00

Totale (A) 4.330,00 3.680,00

B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.231,20 1.080,00

7) Per servizi 622,00 540,00

8) Per godimento beni di terzi 200,00 100,00

9) Per il personale 1.686,00 1.475,00

a) Salari e stipendi 1.200,00 1.050,00

b) Oneri sociali 400,00 350,00

c) Trattamento di fine rapporto 86,00 75,00

d) Trattamento di quiescenza e simili

e) Altri costi

10) Ammortamenti e svalutazioni 407,00 232,00

a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 11,00 10,00

b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 376,00 212,00

c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni

d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 20,00 10,00

11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci – 31,00 10,00

12) Accantonamenti per rischi 1,00 0,00

13) Altri accantonamenti

14) Oneri diversi di gestione 25,00 30,00

Totale (B) 4.141,20 3.467,00 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A–B) 188,80 213,00

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime 0,00 0,00

16) Altri proventi finanziari 4,00 3,00

a) Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ultime

b) Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituisco-no partecipazioni

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Anno n Anno n–1 c) Da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituisco-no partecipazioni

d) Proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ul-time 2,00 3,00

17) Interessi ed altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso con-trollanti – 76,79 – 19,09

17 bis) utili e perdite su cambi 3,00 – 4,00

Totale (15+16–17±17bis) – 69,79 – 20,09 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE 18) Rivalutazioni: 0,00 0,00

a) di partecipazioni

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono par-tecipazioni

c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

d) di strumenti finanziari derivati 0,00 0,00

19) Svalutazioni: 0,00 0,00

a) di partecipazioni

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono par-tecipazioni

c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

d) di strumenti finanziari derivati

Totale delle rettifiche (18-19) 0,00 0,00

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A–B±C±D±E) 119,01 192,91 20) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anti-cipate – 40,00 – 64,00

- Imposte correnti – 42,00 – 68,00 - Imposte differite 2,00 4,00 UTILE DELL’ESERCIZIO 79,01 128,91

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Tavola 4 - Altre informazioni estratte dalla nota integrativa di Alfa S.r.l. al 31/12/Anno n.

C.II.1 Crediti verso clienti

VOCE DI BILANCIO

Anno n–1 Anno n Valore

nominale Fondo

svalutazione Valore di bilancio

Valore nominale

Fondo svalutazione

Valore di bilancio

Crediti ver-so clienti 618,00 18,00 600,00 999,00 28,00 971,00

Il fondo svalutazione crediti ha subito le seguenti variazioni:

Fondo all’inizio dell’esercizio 18,00

Utilizzo fondo per stralcio crediti – 10,00

Svalutazione dell’esercizio 20,00

Fondo svalutazione alla fine dell’esercizio 28,00

C.II.5-bis Crediti tributari

I crediti tributari sono costituiti da Iva a credito

C.II.5-ter Imposte anticipate

Si riferisce ad attività per imposte anticipate IRES e IRAP rilevate in quanto sussiste la

ragionevole certezza del loro recupero

C.II.5-quater Crediti verso altri

I crediti verso altri si riferiscono all’attività operativa

D. Ratei e risconti attivi

La voce contiene unicamente risconti attivi relativi a costi per servizi quali assicura-

zioni, afffitti passivi, utenze, ecc.

PASSIVO

A.I Capitale sociale

Durante l’esercizio è stato aumentato il capitale sociale.

L’aumento del capitale sociale è avvenuto a fronte della rinuncia da parte dei soci del

credito da loro vantato nei confronti della società.

La parte restante dell’aumento del capitale sociale è stato sottoscritto e versato in de-

naro da un nuovo socio

A.II Riserva sovrapprezzo

L’incremento della riserva sovrapprezzo è dovuto all’ingresso di un nuovo socio nella

compagine sociale.

A.IV Riserva legale

La riserva legale si è incrementata nel corso dell’esercizio per la destinazione del 5%

dell’utile dell’anno n–1.

A.VI Altre riserve

La voce contiene esclusivamente la riserva facoltativa, incrementatasi nel corso del-

l’esercizio per la destinazione di parte dell’utile dell’anno n–1.

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A.VII Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi

La voce accoglie unicamente la variazione di fair value subita dall’IRS sottoscritto a

copertura del rischio di tasso di interesse relativo al finanziamento a tasso variabile sti-

pulato nell’anno n

B.2 Fondo per imposte, anche differite

La voce accoglie unicamente il fondo imposte differite

B.3 Strumenti finanziari derivati passivi

La voce si riferisce esclusivamente ad un IRS di copertura sottoscritto a fronte di un

debito a tasso variabile

B.4 Altri fondi rischi

La voce B.4 si riferisce esclusivamente al fondo garanzia prodotti

C. Trattamento di fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto ha subito nel corso dell’esercizio le seguenti variazioni

Inizio esercizio 610,00

Pagamento a dipendenti – 20,00

Accantonamento dell’esercizio 86,00

Fine esercizio 676,00

D.3 Debiti verso soci per finanziamenti

Nel corso dell’esercizio i soci hanno rinunciato ai crediti da loro vantati nei confronti

della società.

Conseguentemente è stato aumentato per 100 l’ammontare del capitale sociale

D.4 Debiti verso banche

All’inizio dell’esercizio i debiti verso banche erano così costituiti:

- debito verso banca X per finanziamento scadenza anno n+2 167,77

Totale debiti a medio/lungo termine 167,77 - quota in scadenza debito verso banca X 79,88

- debiti per anticipo portafoglio s.b.f. 100,00

- debiti per scoperti di conto corrente 60,00

Totale debiti a breve termine 239,88 Totale 407,65

Alla fine dell’esercizio i debiti verso banche sono così costituiti:

- debito verso banca X per finanziamento scadenza anno n+2 85,52

- debito verso banca Y per finanziamento scadenza anno n+9 819,25

Totale debiti a medio/lungo termine 904,77 - quota in scadenza debito verso banca X 83,07

- quota in scadenza debito verso banca Y 91,49

- debiti per anticipo portafoglio s.b.f. 150,00

- debiti per scoperti di conto corrente 45,00

Totale debiti a breve termine 369,56 Totale 1.274,33

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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D.12 Debiti tributari

I debiti tributari sono così costituiti:

Anno n Anno n–1

Debiti per saldo imposte sul reddito 4,00 7,00

Debiti per ritenute erariali da versare 18,00 16,00

Totale 22,00 23,00

E. Ratei e risconti passivi

La voce è costituita esclusivamente da ratei passivi su interessi passivi.

CONTO ECONOMICO

A.5 Altri ricavi e proventi

La voce è costituita da Plusvalenze da alienazione attrezzature per 12 e altri ricavi e

proventi per 83.

C.17 Interessi passivi e altri oneri finanziari

La voce comprende:

Interessi passivi su finanziamento verso banca X 10,79

Interessi passivi su finanziamento verso banca Y 25,00

Differenziale negativo su IRS 35,00

Interessi passivi su altri debiti finanziari 6,00

76,79

C.17-bis Utili (perdite) su cambi

Gli utili/perdite su cambi derivano da operazioni commerciali denominate in valuta estera

Per poter procedere alla determinazione dei flussi finanziari, si riportano anche le infor-

mazioni relative al finanziamento verso la banca X e quelle relative al finanziamento

verso la banca Y.

In particolare, il finanziamento verso la banca X è stato ottenuto l’1.1.Anno n–2 alle se-

guenti condizioni:

Valore nominale 400,00

Costi iniziali di transazione 4,00

Tasso di interesse nominale 4%

Durata 5 anni

Rata annuale posticipata 89,85

Il piano di ammortamento predisposto dalla banca X è riportato nella Tavola seguente.

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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Tavola 5 - Piano di ammortamento del finanziamento verso la Banca X

Anno Debito residuo

all’inizio del periodo

Rata Quota capitale

Quota interesse

Debito residuo alla fine

del periodo n–2 400,00 89,85 73,85 16,00 326,15

n–1 326,15 89,85 76,81 13,05 249,34

n 249,34 89,85 79,88 9,97 169,47

n+1 169,47 89,85 83,07 6,78 86,40

n+2 86,40 89,85 86,40 3,46 0,00

La società ha proceduto a determinare il Tasso di Interesse Effettivo ponendo a con-

fronto il valore iniziale del debito (396) e le cinque rate annuali di 89,85. Il tasso di inte-

resse che attualizza le cinque rate annuali rendendo il valore attuale uguale al valore

iniziale è pari al 4,36%.

La società ha proceduto alla determinazione del costo ammortizzato, riportato nella

Tavola 6.

Tavola 6 - Calcolo del costo ammortizzato relativamente al finanziamento verso la Banca x

Anno Valore iniziale

Interesse passivo in CE al TIE

Quota interessi

Quota capitale

Amm.to differenza

iniziale

Valore finale

n–2 396,00 17,26 16,00 73,85 1,26 323,41

n–1 323,41 14,09 13,05 76,81 1,05 247,65

n 247,65 10,79 9,97 79,88 0,82 168,59

n+1 168,59 7,35 6,78 83,07 0,57 86,09

n+2 86,09 3,76 3,46 86,40 0,31 0,00

Come si può notare dal confronto tra le due Tavole, il debito esposto in bilancio al

31.12.Anno n è pari a 168,59, suddiviso tra la quota entro l’esercizio successivo (83,07) e la

quota esigibile oltre l’esercizio successivo (85,52). Tali valori non corrispondono al debito

residuo in linea capitale che al 31.12.Anno n è pari 169,47. La differenza tra i due valori è

costituita dalla parte di costi di transazione non ancora transitata nel Conto economico.

Inoltre, gli interessi passivi rilevati in conto economico nell’anno n sono pari a 10,79,

comprensivi di 0,82 di “ammortamento” dei costi iniziali di transazione.

Per ciò concerne il finanziamento verso la banca Y, esso è stato stipulato l’1.1.Anno n

alle seguenti condizioni:

Valore nominale 1.000,00

Costi iniziali nulli

Tasso variabile Euribor 1Y + 2%

Durata 10 anni

Rata annuale posticipata 114,26

Il piano di ammortamento predisposto dalla banca Y utilizzando il tasso variabile per il

primo periodo è riportato nella Tavola 7.

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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Tavola 7 - Piano di ammortamento del finanziamento verso la Banca Y

Anno Debito residuo Rata Quota

capitale Quota

interesse Debito residuo

31.12.anno n 1.000,00 114,26 89,26 25,00 910,74

31.12.anno n+1 910,74 114,26 91,49 22,77 819,25

31.12.anno n+2 819,25 114,26 93,78 20,48 725,47

31.12.anno n+3 725,47 114,26 96,12 18,14 629,35

31.12.anno n+4 629,35 114,26 98,53 15,73 530,83

31.12.anno n+5 530,83 114,26 100,99 13,27 429,84

31.12.anno n+6 429,84 114,26 103,51 10,75 326,33

31.12.anno n+7 326,33 114,26 106,10 8,16 220,22

31.12.anno n+8 220,22 114,26 108,75 5,51 111,47

31.12.anno n+9 111,47 114,26 111,47 2,79 0,00

Dal momento che sul finanziamento non sono stati pagati costi di transazione, il valore del

debito iscritto in bilancio (910,74) coincide con il valore del debito residuo, ripartito tra

quota esigibile entro l’esercizio successivo (91,49) e quota esigibile oltre l’esercizio successi-

vo (819,25).

In concomitanza con l’ottenimento del finanziamento dalla banca Y, la società ha sot-

toscritto un contratto derivato (Interest Rate Swap) con le seguenti caratteristiche:

Valore nozionale 1.000

Durata 10 anni

Pagamento dei differenziali 31.12 di ogni esercizio

Tasso fisso pagato dall’impresa 4%

Tasso variabile incassato dall’impresa Euribor 1Y

Euribor 1Y per anno n 0,50%

Fair value alla sottoscrizione nullo

Fair value al 31.12.Anno n – 25

Il derivato si configura come un derivato di copertura di flussi finanziari attesi in quanto

presenta caratteristiche tecniche (durata, nozionale, date di pagamento, tassi di interesse)

coerenti con il finanziamento verso la banca Y.

Pertanto, la società ha rilevato:

il differenziale pagato al 31.12.anno n pari a 35 (differenza tra l’interesse a tasso

fisso pari a 40 e quello a tasso variabile pari a 5) tra gli oneri finaziari;

il valore del derivato tra gli Strumenti finanziari derivati passivi (voce B.3 dello

stato patrimoniale passivo);

la variazione negativa di valore del derivato nella Riserva per operazioni di co-

pertura di flussi finanziari attesi.

3 LA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO SENZA IL FOGLIO DI LAVORO

Per la redazione del rendiconto finanziario senza il foglio di lavoro occorre determina-

re il flusso di cassa delle diverse aree.

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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3.1 DETERMINAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Le disponibilità liquide iniziali e finali sono riportate nella Tavola che segue.

Voci Anno n Anno n–1 Disponibilità liquide

· Depositi bancari e postali S.P.Attivo C.IV.1 17 20

· Assegni S.P.Attivo C.IV.2 - -

· Denaro in cassa S.P.Attivo C.IV.3 20 200

DISPONIBILITÀ LIQUIDE Totale 37 220

3.2 DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA/ GESTIONE REDDITUALE

Per determinare il flusso di cassa dell’attività operativa occorre innanzitutto partire dal

risultato d’esercizio ed eliminare l’impatto delle imposte sul reddito. In pratica, il punto

di partenza è costituito dal risultato ante imposte.

TAVOLA A - RISULTATO ANTE IMPOSTE VOCE DI BILANCIO VALORE Risultato d’esercizio Utile/perdita d’esercizio 79,01

Imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate + CE.20 40,00

Risultato prima delle imposte 119,01

Il primo gruppo di rettifiche è volto ad eliminare tutte le componenti di reddito che de-

vono essere classificate in una delle altre due aree oppure i cui flussi finanziari devono

essere indicati distintamente. Le rettifiche da operare sono le seguenti:

TAVOLA B - ELEMENTI DELLA GESTIONE DI INVESTIMENTO E FINANZIAMENTO VOCE DI BILANCIO VALORI

Proventi da partecipazione – CE.C.15 0,00

Altri proventi finanziari – CE.C.16 – 4,00

Oneri finanziari + CE.C.17 76,79

Utili su cambi su attività/passività non considerate nella variazione di CCN

– CE.C.17.bis 0,00

Perdite su cambi relative a attività/passività non consi-derate nella variazione di CCN

+ CE.C.17.bis 0,00

Plusvalenze da alienazione immobilizzazioni immateriali e materiali

– CE.A.5 – 12,00

Minusvalenze da alienazione immobilizzazioni immate-riali e materiali

+ CE.B.14 0,00

TOTALE RETTIFICHE PER ELEMENTI DELLA GESTIONE DI INVESTIMENTO E FINANZIAMENTO 60,79

Il secondo gruppo di rettifiche è volto ad eliminare tutte gli elementi non monetari che

non hanno avuto contropartita nel Capitale Circolante Netto (operativo). Le rettifiche

da operare sono le seguenti:

TAVOLA C - ELEMENTI MONETARI CHE NON HANNO AVUTO CONTROPARTITA NEL CCN VOCE DI BILANCIO VALORI

Ammortamento immobilizzazioni immateriali + CE.B.10.a 11,00

Ammortamento immobilizzazioni materiali + CE.B.10.b 376,00

Svalutazione immobilizzazioni immateriali e materiali + CE.B.10.c 0,00

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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TAVOLA C - ELEMENTI MONETARI CHE NON HANNO AVUTO CONTROPARTITA NEL CCN VOCE DI BILANCIO VALORI

Svalutazione di attività/passività finanziarie + CE.D.19 0,00

Rivalutazione di attività/passività finanziarie – CE.D.18 0,00

Variazione fondi per trattamento di quiescenza e ob-blighi simili

– SP.Passivo.B.1 1/1 0,00

+ SP.Passivo.B.1 31/12

Variazione fondi per imposte per la parte che non si riferisce ad imposte sul reddito e imposte differite

– SP.Passivo.B.2 1/1 0,00

+ SP.Passivo.B.2 31/12

Variazione altri fondi per la pare che non si riferisce ad accantonamenti rilevati nella voce C.17

– SP.Passivo.B.4 1/1 1,00

+ SP.Passivo.B.4 31/12

Variazione trattamento di fine rapporto – SP.Passivo.C.1 1/1 66,00

+ SP.Passivo.C.1 31/12

TOTALE RETTIFICHE PER ELEMENTI NON MONETARI CHE NON HANNO AVUTO CONTROPARTITA NEL CCN

454,00

Il terzo gruppo di rettifiche è volto ad individuare la variazione di Capitale Circolante

Netto (operativo). Si ricorda che devono essere considerate esclusivamente le attivi-

tà/passività che influenzano il risultato operativo. Pertanto, non sono qui considerati:

i ratei passivi in quanto relativi ad oneri finanziari;

le attività per imposte anticipate ed i fondi per imposte differite, in quanto rela-

tive alle imposte sul reddito;

gli strumenti finanziari derivati passivi, in quanto nel caso specifico si tratta di

derivati di copertura di interessi variabili generati da un finanziamento. Per-

tanto, i relativi flussi sono assimilati agli oneri finanziari.

Le variazione del capitale circolante netto è la seguente:

TAVOLA D - VARIAZIONE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (operativo) VOCE DI BILANCIO VALORI

± Rimanenze + SP.Attivo.C.I 1/1 – 112,00

– SP.Attivo.C.I 31/12

± Crediti verso clienti + SP.Attivo.C.II.1 1/1 – 371,00

– SP.Attivo.C.II.1 31/12

± Crediti COMMERCIALI verso imprese control-late, collegate, controllanti e controllate di con-trollanti

+ SP.Attivo.C.II.2.3.4.5 1/1 0,00

– SP.Attivo.C.II. 2.3.4.5 31/12

± Crediti tributari (per la parte che non si riferi-sce ad imposte sul reddito)

+ SP.Attivo.C.II.5.bis 1/1 – 2,00

– SP.Attivo.C.II.5.bis 31/12

± Crediti verso altri + SP.Attivo.C.II.5quater 1/1 9,00

– SP.Attivo.C.II.5quater 31/12

± Ratei attivi (per la parte che non si riferisce a proventi finanziari)

+ SP.Attivo.D 1/1 0,00

– SP.Attivo.D 31/12

± Risconti attivi (per la parte che non si riferi-sce a oneri finanziari)

+ SP.Attivo.D 1/1 – 1,00

– SP.Attivo.D 31/12

± Anticipi da clienti – SP.Passivo.D.6 1/1 0,00

+ SP.Passivo. D.6 31/12

± Debiti verso fornitori – SP.Passivo.D.7 1/1 43,00

+ SP.Passivo. D.7 31/12

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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TAVOLA D - VARIAZIONE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (operativo) VOCE DI BILANCIO VALORI

± Debiti rappresentati da titoli di credito (se di natura commerciale)

– SP.Passivo.D.8 1/1 0,00

+ SP.Passivo. D.8 31/12

± Debiti verso controllate, collegate, con-trollanti e controllate di controllanti (se di natura commerciale)

– SP.Passivo.D.9.10.11.11bis 1/1 0,00

+ SP.Passivo. D. 9.10.11.11bis 31/12

± Debiti tributari (non legati alle imposte sul reddito)

– SP.Passivo.D.12 1/1 2,00

+ SP.Passivo. D.12 31/12

± Debiti verso istituti di previdenza e assisten-za

– SP.Passivo.D.13 1/1 8,00

+ SP.Passivo. D.13 31/12

± Debiti verso altri – SP.Passivo.D.14 1/1 – 19,00

+ SP.Passivo. D.14 31/12

± Ratei passivi (per la parte che non si rife-risce a oneri finanziari)

– SP.Passivo.E 1/1 0,00

+ SP.Passivo.E 31/12

± Risconti passivi (per la parte che non si ri-ferisce a proventi finanziari)

– SP.Passivo.E 1/1 0,00

+ SP.Passivo.E 31/12

TOTALE VARIAZIONE DEL CAPITALE CIRCO-LANTE NETTO

– 443,00

L’ultimo gruppo di rettifiche è volto ad individuare i flussi di cassa derivanti da interes-

si pagati e incassati, dividendi incassati e imposte pagate.

Per ciò che concerne gli interessi, è necessario partire dalle voci di conto economico ed

operare le opportune rettifiche.

Gli interessi passivi pagati sono così determinati:

TAVOLA E - FLUSSO ONERI FINANZIARI PAGATI VOCE DI BILANCIO VALORI Interessi e oneri finanziari CE.C.17 76,79

± effetto applicazione costo ammortizzato Tavola costo ammortizzato – 0,82

± variazione nei ratei passivi legati agli oneri finan-ziari

+ SP.Passivo.E 1/1 – 3,22

– SP.Passivo.E 31/12

± variazione nei risconti attivi legati agli oneri finan-ziari

– SP.Attivo.D 1/1 0,00

+ SP.Passivo.D 31/12

TOTALE INTERESSI E ONERI FINANZIARI CORRISPOSTI 72,76

Nel caso specifico, oltre a tener conto dell’effetto della variazione dei ratei passivi, è an-

che necessario eliminare l’effetto dell’applicazione del costo ammortizzato, ovvero l’one-

re finanziario di 0,82 addebitato al conto economico in contropartita all’incremento del

debito. Tale movimento, infatti non comporta flussi finanziari.

Gli interessi attivi incassati sono così determinati:

TAVOLA F - FLUSSO PROVENTI FINANZIARI INCASSATI VOCE DI BILANCIO VALORI

Proventi da partecipazioni CE.C.15

Interessi attivi e proventi finanziari CE.C.16 4,00

± variazione nei ratei attivi legati ai proventi fi-nanziari

+ SP.Attivo.D 1/1 0,00

– SP.Passivo.D 31/12

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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TAVOLA F - FLUSSO PROVENTI FINANZIARI INCASSATI VOCE DI BILANCIO VALORI

± variazione nei risconti passivi legati ai proventi finanziari

– SP.Attivo.E 1/1 0,00

+ SP.Passivo.E 31/12

TOTALE INTERESSI ATTIVI E PROVENTI FINANZIARI INCASSATI 4,00

La determinazione delle imposte pagate comporta la necessità di considerare le impo-

ste correnti e le variazioni nei crediti/debiti tributari per imposte sul reddito. Le varia-

zioni subite dalle Attività per imposte anticipate e dal Fondo imposte differite non sono

rilevanti in quanto variazioni non monetarie.

Le imposte pagate sono così determinate:

TAVOLA G - FLUSSO IMPOSTE PAGATE VOCE DI BILANCIO VALORI Imposte correnti CE.20 42,00

± variazione nei debiti tributari legati alle imposte sul reddito

+ SP.Passivo.D.12 1/1 3,00

– SP.Passivo.D.12 31/12

TOTALE IMPOSTE PAGATE 45,00

Pertanto, il flusso di cassa dell’attività operativa (gestione reddituale) è così determinato:

Anno n Tavola di

collegamento A. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ OPERATI-VA/GESTIONE REDDITUALE

Risultato d’esercizio 79,01 A

Imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate 40,00 A

Altri proventi finanziari – 4,00 B

Oneri finanziari 76,79 B

Plusvalenze da alienazione immobilizzazioni immateriali e materiali – 12,00 B

1. Utile (perdita) dell’esercizio prima di imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze 179,80

Ammortamento immobilizzazioni immateriali 11,00 C

Ammortamento immobilizzazioni materiali 376,00 C

Variazione altri fondi per la pare che non si riferisce ad accantonamenti rilevati nella voce C.17 1,00 C

Variazione trattamento di fine rapporto 66,00 C

2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 633,80

Variazione di:

Rimanenze – 112,00 D

Crediti verso clienti – 371,00 D

Crediti tributari (per la parte che non si riferisce ad im-poste sul reddito) – 2,00 D

Crediti verso altri 9,00 D

Risconti attivi (per la parte che non si riferisce a oneri fi-nanziari) – 1,00 D

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

26 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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Anno n Tavola di

collegamento Debiti verso fornitori 43,00 D

Debiti tributari (non legati alle imposte sul reddito) 2,00 D

Debiti verso istituti di previdenza e assistenza 8,00 D

Debiti verso altri – 19,00 D

3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN 190,80

Interessi passivi pagati – 72,76 E

Interessi attivi incassati 4,00 F

Imposte sul reddito pagate – 45,00 G

A. FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ OPE-RATIVA/GESTIONE REDDITUALE 77,04

3.3 DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DELL’ATTIVITÀ DI INVESTI-MENTO

Per determinare il flusso di cassa dell’attività di investimento occorre partire dalla

Tavola dei movimenti delle immobilizzazioni riportata nella nota integrativa e dalle

altre informazioni relative ad attività finanziarie che non costituiscono immobilizza-

zioni (che nel caso della società A non sono presenti).

Analizzando i movimenti delle immobilizzazioni materiali è possibile determinare il se-

guente flusso in uscita:

TAVOLA A - FLUSSO PER ACQUISIZIONE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI VOCE DI BILANCIO VALORI

Acquisti effettuati durante l’esercizio NI - Tavola movimenti immobilizzazioni B.II 1.350,00

± Debiti verso fornitori per acquisti di immobilizza-zioni materiali

+ SP.Passivo.D.7 1/1 0,00

– SP.Passivo.D.7 31/12

Anticipi versati negli anni precedenti per immobi-lizzazioni materiali acquistate nell’anno

– SP.Attivo.B.II.5 1/1 + Sp.Attivo.B.II.5 31/12

– 150,00

TOTALE PAGAMENTI PER ACQUISTI IMMOBILIZZA-ZIONI MATERIALI

1.200,00

L’incremento di 1.350 è dovuto ad acquisti o a costruzioni interne. Non sono state

effettuate operazioni di conferimento né altre operazioni non monetarie aventi ad

oggetto immobilizzazioni materiali. Inoltre, non sono presenti debiti verso fornitori di

immobilizzazioni materiali. Di conseguenza, l’intero incremento, al netto dell’anticipo

versato negli anni precedenti, ha dato origine ad un esborso finanziario.

Per ciò che concerne le vendite, dalla tavola relativa ai movimenti delle immobilizza-

zioni ed alle informazioni relative alle plus/minusvalenze da alienazione è possibile

determinare il seguente flusso in entrata:

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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TAVOLA B - FLUSSO PER ALIENAZIONE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI VOCE DI BILANCIO VALORI

Vendite effettuate durante l’esercizio (prezzo ef-fettivo di vendita)

NI - Tavola movimenti immobilizzazioni B.II

Valore contabile bene venduto 30,00

+ Plusvalenza da alienazione da CE.A.5 12,00

– Minusvalenza da alienazione da CE.B.14 0,00

± Crediti verso clienti di immobilizzazioni mate-riali

+ SP.Attivo.C.II.1 1/1 0,00

– SP.Passivo.C.II.1 31/12

TOTALE INCASSI PER VENDITA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 42,00

Nel corso dell’anno sono state vendute attrezzature il cui costo storico era 150, am-

mortizzate per 120. Il valore contabile dei beni ceduti è pertanto pari a 30. Il prezzo di

vendita, però, tiene conto delle plusvalenze. Inoltre, non sono presenti crediti nei con-

fronti dei soggetti che hanno acquistato le attrezzature.

L’analisi delle Immobilizzazioni immateriali porta all’identificazione esclusivamente di

incrementi, come risulta dalla tavola che segue:

TAVOLA C - FLUSSO PER ACQUISIZIONE DI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI VOCE DI BILANCIO VALORI

Acquisti effettuati durante l’esercizio NI - Tavola movimenti immobilizzazioni B.I 5,00

± Debiti verso fornitori per acquisti di immobiliz-zazioni immateriali

+ SP.Passivo.D.7 1/1 0,00

– SP.Passivo.D.7 31/12

Anticipi versati negli anni precedenti per immo-bilizzazioni immateriale acquistate nell’anno

– SP.Attivo.B.I.6 1/1 0,00

TOTALE PAGAMENTI PER ACQUISTI IMMOBILIZZA-ZIONI IMMATERIALI

5,00

Durante l’esercizio, è stata anche acquistata e pagata una società controllata, come ri-

sulta dalla tavola che segue:

TAVOLA D - FLUSSO PER ACQUISIZIONE DI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI VOCE DI BILANCIO VALORI

Acquisti effettuati durante l’esercizio NI - Tavola movimenti immobilizzazioni B.III 150,00

D Debiti verso altri per acquisti di immobilizza-zioni finanziarie

+ SP.Passivo.D.14 1/1 0,00

– SP.Passivo.D.14 31/12

TOTALE PAGAMENTI PER ACQUISTI DI PARTECI-PAZIONI CONTROLLATE, COLLEGATE, JOINT VENTURE 150,00

Il flusso di cassa derivante dall’attività di investimento è pertanto il seguente:

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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B. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Immobilizzazioni materiali

(Investimenti) – 1.200,00 A

Prezzo di vendita 42,00 B

Immobilizzazioni immateriali

(Investimenti) – 5,00 C

Prezzo di vendita 0,00

Immobilizzazioni finanziarie

(Investimenti) – 150,00 D

Prezzo di vendita 0,00

B. FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO – 1.313,00

3.4 DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DELL’ATTIVITÀ DI FINANZIA-MENTO

Per determinare il flusso di cassa dell’attività di finanziamento, occorre analizzare le

variazioni intervenute nell’indebitamento finanziario.

Per ciò che concerne l’indebitamento di medio/lungo termine, i nuovi finanziamenti

ottenuti sono i seguenti:

TAVOLA A - FLUSSI DI CASSA PER OTTENIMENTO DI NUOVI FINANZIAMENTIA MEDIO/LUNGO TERMINE VOCE DI BILANCIO VALORI

Prestiti obbligazionari SP.Passivo.D.1

Prestiti obbligazionari convertibili SP.Passivo.D.2

Debiti verso soci per finanziamenti SP.Passivo.D.3

Debiti verso banche (Mutui e altri finanziamenti a medio/lungo termine)

SP.Passivo.D.4 1.000,00

Debiti verso altri finanziatori SP.Passivo.D.5

Debiti rappresentati da titoli di credito (se finanziari) SP.Passivo.D.8

Debiti verso imprese controllate, collegate, control-lanti, imprese sottoposte al controllo dalle control-lanti (se finanziari)

SP.Passivo.D.9.10.11.11.bis

Debiti verso altri (se finanziari) SP.Passivo.D.14

TOTALE INCASSI PER OTTENIMENTO FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE 1.000,00

L’unico finanziamento ottenuto è quello dalla banca Y per 1.000.

I rimborsi effettuati durante l’esercizio sono i seguenti:

TAVOLA B - FLUSSI DI CASSA PER RIMBORSO FINANZIAMENTI VOCE DI BILANCIO VALORI

Prestiti obbligazionari SP.Passivo.D.1

Prestiti obbligazionari convertibili SP.Passivo.D.2

Debiti verso soci per finanziamenti SP.Passivo.D.3

Debiti verso banche (Mutui e altri finanziamenti a medio/lungo termine)

SP.Passivo.D.4 169,14

Debiti verso altri finanziatori SP.Passivo.D.5

Debiti rappresentati da titoli di credito (se finanziari) SP.Passivo.D.8

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TAVOLA B - FLUSSI DI CASSA PER RIMBORSO FINANZIAMENTI VOCE DI BILANCIO VALORI

Debiti verso imprese controllate, collegate, control-lanti, imprese sottoposte al controllo delle control-lanti (se finanziari)

SP.Passivo.D.9.10.11.11bis

Debiti verso altri (se finanziari) SP.Passivo.D.14

TOTALE PAGAMENTI PER RIMBORSO FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE

B 169,14

La riduzione del finanziamento verso soci non rappresenta un flusso di cassa dal mo-

mento che è stato convertito in capitale sociale.

I rimborsi sono costituiti dalla quota capitale delle rate pagate dalla società A in relazione

al debito verso la banca X (79,88) e della banca Y (89,26). Tali valori si possono desumere

dai piani di ammortamento dei finanziamenti (riportate nelle Tavole 5 e 7). Non sono im-

mediatamente ricavabili dalla variazione subita dalle voci da un esercizio all’altro perché,

con riferimento al finanziamento verso la banca X, la voce accoglie anche i costi di transa-

zione non ancora ammortizzati.

Per ciò che concerne la variazione nell’indebitamento a breve termine, essa è così de-

terminata:

TAVOLA C - FLUSSI FINANZIARI GENERATI DALL’INDEBITAMENTO DI BREVE TERMINE VOCE DI BILANCIO VALORI

Debiti verso soci per finanziamenti (solo se a breve)

SP.Passivo.D.3

Debiti verso banche (scoperti di conto corrente, debiti per anticipo portafoglio, ecc.)

SP.Passivo.D.4 35,00

Debiti verso altri finanziatori (solo se a breve) SP.Passivo.D.5

Debiti rappresentati da titoli di credito (se finan-ziari e a breve)

SP.Passivo.D.8

Debiti verso imprese controllate, collegate, con-trollanti, imprese controllate dalle controllanti (se finanziari e a breve)

SP.Passivo.D.9.10.11.bis

Debiti verso altri (se finanziari e a breve) SP.Passivo.D.14

TOTALE VARIAZIONE NEI DEBITI FINANZIARI DI BRE-VE TERMINE 35,00

La società A ha anche ottenuto risorse finanziarie attraverso un aumento di capitale

sociale. Il flusso finanziario è così determinato:

TAVOLA D - FLUSSI FINANZIARI PER AUMENTI DI CAPITALE A PAGAMENTO VOCE DI BILANCIO VALORI

Aumenti di capitale complessivi dell’esercizio – SP.Passivo.A.I.II 1/1 400,00

+ SP.Passivo.A.I.II 31/12

(meno): Aumenti di capitale gratuiti da sottrarre

Analisi voci SP.Passivo A.

(meno): Aumenti di capitale derivanti dalla con-versione di debiti in capitale

da sottrarre – 100,00

Analisi voci SP.Passivo A

D.2.3

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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TAVOLA D - FLUSSI FINANZIARI PER AUMENTI DI CAPITALE A PAGAMENTO VOCE DI BILANCIO VALORI

(meno): Aumenti di capitale avvenuti con con-ferimenti di beni in natura

da sottrarre

Analisi voci SP.Passivo

Variazione nei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

+ SP.Attivo.A. 1/1 0,00

– SP.Attivo.A. 31/12

TOTALE INCASSI PER AUMENTI DI CAPITALE D 300,00

L’aumento di capitale sociale non può essere inserito totalmente nel rendiconto finan-

ziario, in quanto deriva in parte dalla conversione in patrimonio netto dei debiti nei

confronti dei soci.

L’esborso relativo ai dividendi è desumibile dalla delibera di destinazione del risultato

ed è il seguente:

TAVOLA E - FLUSSI FINANZIARI PER DIVIDENDI PAGATI VOCE DI BILANCIO VALORI

Utile d’esercizio anno precedente SP.Passivo.A.IX (anno n-1) 128,91

- Accantonamento a Riserva legale SP.Passivo.A.IV – 6,00

- Accantonamento a Riserva statutaria SP.Passivo.A.V 0,00

- Accantonamento a Riserva facoltativa SP.Passivo.A.VI – 10,00

TOTALE DIVIDENDI PAGATI 112,91

Pertanto, il flusso di cassa dell’attività di finanziamento è così determinato:

C. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Mezzi di terzi Accensione finanziamenti 1.000,00 A

Rimborso finanziamenti – 169,14 B

Incremento (decremento) debiti a breve verso banche 35,00 C

Mezzi propri Aumento di capitale a pagamento 300,00 D

Dividendi pagati – 112,91 E

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C) 1.052,96

3.5 LO SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO

Il rendiconto finanziario della società A per l’esercizio n è il seguente:

A. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA/GESTIONE REDDITUALE Risultato d’esercizio 79,01

Imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate 40,00

Altri proventi finanziari – 4,00

Oneri finanziari 76,79

Plusvalenze da alienazione immobilizzazioni immateriali e materiali – 12,00

1. Utile (perdita) dell’esercizio prima di imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze 179,80 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 11,00

Ammortamento immobilizzazioni materiali 376,00

Variazione altri fondi per la pare che non si riferisce ad accantonamenti rilevati nella voce C.17 1,00

Variazione trattamento di fine rapporto 66,00

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

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2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 633,80 Variazione di:

Rimanenze – 112,00

Crediti verso clienti – 371,00

Crediti tributari (per la parte che non si riferisce ad imposte sul reddito) – 2,00

Crediti verso altri 9,00

Risconti attivi (per la parte che non si riferisce a oneri finanziari) – 1,00

Debiti verso fornitori 43,00

Debiti tributari (non legati alle imposte sul reddito) 2,00

Debiti verso istituti di previdenza e assistenza 8,00

Debiti verso altri – 19,00

3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN 190,80 Interessi passivi pagati – 72,76

Interessi attivi incassati 4,00

Imposte sul reddito pagate – 45,00

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA/GESTIONE REDDITUA-LE (A) 77,04

B. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Immobilizzazioni materiali

(Investimenti) – 1.200,00

Prezzo di vendita 42,00

Immobilizzazioni immateriali

(Investimenti) -5,00

Prezzo di vendita 0,00

Immobilizzazioni finanziarie

(Investimenti) – 150,00

Prezzo di vendita 0,00

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B) – 1.313,00

C. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Mezzi di terzi

Accensione finanziamenti 1.000,00

Rimborso finanziamenti – 169,14

Incremento (decremento) debiti a breve verso banche 35,00

Mezzi propri

Aumento di capitale a pagamento 300,00

Dividendi pagati – 112,91

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C) 1.052,96

INCREMENTO (DECREMENTO) DI DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A ± B ± C) – 183,00

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AL 1° GENNAIO ANNO N 220,00

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AL 31 DICEMBRE ANNO N 37,00

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

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4 LA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO CON IL FOGLIO DI LAVORO

La tavola che segue riporta il foglio di lavoro per la redazione del rendiconto finan-

ziario.

Nel foglio di lavoro sono indicati:

i valori patrimoniali all’inizio e alla fine dell’esercizio;

sono state determinate le variazioni grezze di impiego/fonte;

le variazioni grezze sono state rettificate per individuare i flussi finanziari.

IMPIEGHI FONTI DARE AVERE IMPIEGHI FONTI

ATTIVOIMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALICOSTIDI IMPIANTOEAMPLIAMENTO A.I. 0,00 5,00 5,00 0,00 5,00CONCESSIONI,LICENZE,MARCHIEDIRITTISIMILI A.I. 100,00 100,00 0,00 0,00 0,00

IMMOBILIZZAZIONIMATERIALI

FABBRICATI A.I. 400,00 400,00 0,00 0,00 0,00IMPIANTIEMACCHINARI A.I. 1.000,00 1.950,00 950,00 0,00 150,00 1 800,00ATTREZZATUREINDUSTRIALIECOMMERCIALI A.I. 400,00 650,00 250,00 0,00 150,00 2 42,00 2 400,00 42,00FORNITORIC/ANTICIPISUMACCHINARI A.I. 150,00 0,00 0,00 150,00 150,00 1 0,00

IMMOBILIZZAZIONIFINANZIARIEPARTECIPAZIONI INIMPRESECONTROLLATE A.I 100,00 250,00 150,00 0,00 150,00

ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI

RIMANENZEMATERIEPRIME CCN 94,00 125,00 31,00 0,00 31,00PRODOTTIFINITI CCN 240,00 321,00 81,00 0,00 81,00

CREDITICREDITIVERSOCLIENTI CCN 600,00 971,00 371,00 0,00 371,00CREDITITRIBUTARI CCN 15,00 17,00 2,00 0,00 2,00CREDITIVERSOALTRI CCN 21,00 12,00 0,00 9,00 9,00RATEIERISCONTIATTIVI CCN 2,00 3,00 1,00 0,00 1,00

IMPOSTEANTICIPATE N.R. 10,00 16,00 6,00 0,00 6,00

DISPONIBILITA' LIQUIDEDEPOSITIBANCARI D.L. 20,00 17,00 0,00 3,00 3,00DENAROEVALORI INCASSA D.L. 200,00 20,00 0,00 180,00 180,00

TOTALE 3.352,00 4.857,00

VARIAZIONI GREZZE RETTIFICHE FLUSSI FINANZIARI

VOCI DI BILANCIORIF. AL

R.F. ANNO NANNO N-

1

PASSIVOPATRIMONIONETTOCAPITALESOCIALE A.F. 500,00 700,00 0,00 200,00 100,00 3 100,00RISERVASOVRAPPREZZOAZIONI A.F. 0,00 200,00 0,00 200,00 200,00RISERVASTATUTARIA A.F. 100,00 100,00 0,00 0,00 0,00RISERVALEGALE A.F. 80,00 86,00 0,00 6,00 6,00 4 0,00RISERVAFACOLTATIVA A.F. 100,00 110,00 0,00 10,00 10,00 4 0,00RISERVA PER OPERAZIONI DI COPERTURA DI FLUSSI FINANZIARI A.F. 0,00 -25,00 25,00 0,00 25,00 5 0,00UTILEAnno1 A.F. 128,91 0,00 128,91 0,00 16,00 4 112,91UTILEAnno2 A.F. 0,00 79,01 0,00 79,01 12,00 2 0,82 6 67,83

PASSIVITA' FINANZIARIEDEBITOVSBANCAX A.F. 247,65 168,59 79,06 0,00 0,82 6 79,88DEBITOVS.BANCAYQUOTAOLTREES.SUCC. A.F. 0,00 910,74 0,00 910,74 910,74DEBITIPERANTICIPIPORTAFOGLIOS.B.F. A.F. 100,00 150,00 0,00 50,00 50,00DEBITIPERSCOPERTOC/C A.F. 60,00 45,00 15,00 0,00 15,00DEBITIVERSOSOCIPERFINANZIAMENTI A.F. 100,00 0,00 100,00 0,00 100,00 3 0,00STRUMENTIFINANZIARIDERIVATIPASSIVI N.R. 0,00 25,00 0,00 25,00 25,00 5 0,00

PASSIVITA' OPERATIVEFONDOIMPOSTEANCHEDIFFERITE N.R. 6,00 10,00 0,00 4,00 4,00ALTRIFONDIPERRISCHIEDONERI E.N.M. 4,00 5,00 0,00 1,00 1,00TFR E.N.M. 610,00 676,00 0,00 66,00 66,00FORNITORI C.C.N. 317,00 360,00 0,00 43,00 43,00DEBITITRIBUTARIPERRITENUTEERARIALI C.C.N. 16,00 18,00 0,00 2,00 2,00DEBITIVERSOINPS C.C.N. 92,00 100,00 0,00 8,00 8,00ALTRIDEBITI C.C.N. 111,00 92,00 19,00 0,00 19,00DEBITITRIBUTARIPERSALDOIMPOSTE IMP. 7,00 4,00 3,00 0,00 3,00RATEIPASSIVISUINTERESSIPASSIVI I.P. 2,44 5,66 0,00 3,22 3,22

FONDIRETTIFICATIVIFONDOAMMORTAMENTOSPESEIMPIANTOEAMPL. E.N.M. 0,00 1,00 0,00 1,00 1,00FONDO AMMORTAMENTO ALTRE IMMOBILIZZIAZIONI IMM. E.N.M. 20,00 30,00 0,00 10,00 10,00FONDOAMMORTAMENTOFABBRICATI E.N.M. 120,00 132,00 0,00 12,00 12,00FONDOAMMORTAMENTOIMPIANTIEMACCHINARI E.N.M. 450,00 684,00 0,00 234,00 234,00FONDO AMMORTAMENTO ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI E.N.M. 180,00 190,00 0,00 10,00 120,00 2 130,00TOTALE 3.352,00 4.857,00 2.216,96 2.216,96 453,82 453,82 2.076,78 2.076,78

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

33 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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Le rettifiche effettuate sono le seguenti:

1. rettifica del giroconto dell’acconto fornitori di 150 e rettifica del valore degli im-

pianti per il quale era stato versato l’acconto. In questo modo il flusso di impiego

nella voce Impianti e macchinari è pari a 900, corrispondente all’acquisto dei

macchinari e all’incremento per lavori interni;

2. rettifica del valore delle attrezzature per eliminare l’effetto del costo storico del

bene venduto (150), l’incasso derivante dalla vendita del cespite (42), lo storno

del fondo ammortamento (120). La plusvalenza (12) viene rilevata in contropar-

tita all’utile d’esercizio. In questo modo, nella voce Attrezzature è possibile

avere l’informazione sul flusso di impiego corrisponde agli acquisti e sul flusso

di fonte corrispondente al prezzo di vendita;

3. rettifica sul capitale sociale e sul debito verso soci per finanziamenti per elimina-

re l’impatto della rinuncia dei soci al credito di 150. In questo modo, il flusso nella

voce Capitale sociale corrisponde all’aumento di capitale sociale a pagamento;

4. rettifica dell’utile dell’esercizio precedente di 16 per eliminare l’accantonamen-

to alla Riserva legale di 6 e alla Riserva facoltativa di 10, in quanto operazioni

non monetarie. In questo modo, in corrispondenza alla voce utile d’esercizio

precedente il flusso presentato corrisponde ai dividendi distribuiti;

5. rettifica della Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi di 25

e corrispondente rettifica degli Strumenti finanziari derivati passivi. Tali movi-

menti, infatti, non costituiscono flussi finanziari;

6. rettifica della voce Finanziamenti a medio/lungo termine verso Banca X di 0,82

per eliminare l’effetto dell’applicazione del costo ammortizzato. La rettifica è ri-

levata in contropartita all’utile d’esercizio. In questo modo, il flusso di impiego

corrisponde all’effettivo esborso finanziario per il rimborso del debito.

I flussi del foglio di lavoro si possono utilizzare per la redazione del rendiconto finan-

ziario.

Per la costruzione del flusso finanziario dall’attività operativa/gestione reddituale è ne-

cessario utilizzare anche le informazioni del conto economico.

Al termine delle rettifiche, il totale dei flussi di fonte relativi ai fondi rettificativi (indicati

nel foglio di lavoro con la sigla E.N.M.) corrisponde al totale degli ammortamenti e delle

svalutazioni rilevato nel conto economico, come si evince dalla Tavola che segue:

FONDI RETTIFICATIVI FLUSSI DI FONTE FONDO AMMORTAMENTO SPESE IMPIANTO E AMPL. 1,00

FONDO AMMORTAMENTO ALTRE IMMOBILIZZIAZIONI IMM. 10,00

FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI 12,00

FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI 234,00

FONDO AMMORTAMENTO ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI 130,00

TOTALE 387,00

Tale importo deve essere presentato nel rendiconto finanziario tra le rettifiche per elemen-

ti non monetari che non hanno trovato contropartita nel Capitale Circolante Netto.

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

34 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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Nel foglio di lavoro si desumono anche le informazioni relative alla variazione dei fondi da

considerare tra le rettifiche per gli elementi non monetari che non hanno trovato contro-

partita nel Capitale Circolante Netto (indicate nel foglio di lavoro con la sigla E.N.M.).

Nel foglio di lavoro si desumono le informazioni per la determinazione delle variazioni

del Capitale Circolante Netto (indicate nel foglio di lavoro con la sigla CCN). Tali varia-

zioni sono quelle estrapolate nella seguente Tavola:

ELEMENTI DEL CCN FLUSSO DI IMPIEGO (DECREMENTO)

FLUSSO DI FONTE (INCREMENTO

RIMANENZE

MATERIE PRIME 31,00

PRODOTTI FINITI 81,00

CREDITI

CREDITI VERSO CLIENTI 371,00

CREDITI TRIBUTARI 2,00

CREDITI VERSO ALTRI 9,00

RATEI E RISCONTI ATTIVI 1,00

PASSIVITÀ OPERATIVE

FORNITORI 43,00

DEBITI TRIBUTARI PER RITENUTE ERARIALI 2,00

DEBITI VERSO INPS 8,00

ALTRI DEBITI 19,00

TOTALE FLUSSI 505,00 62,00 TOTALE VARIAZIONE CCN 443,00

La variazione subita dai Ratei passivi (sigla I.P.) su oneri finanziari è rilevante per la

determinazione degli oneri finanziari effettivamente corrisposti.

La variazione subita dai Debiti tributari per saldo imposte sul reddito (sigla IMP.) è ri-

levante per la determinazione delle imposte sul reddito pagate durante l’esercizio.

La variazione subita dalle Attività per imposte anticipate e dal Fondo imposte differite

non viene riportata nel rendiconto finanziario (sigla nel foglio di lavoro N.R.).

I flussi di cassa da riportare nell’attività di investimento e nell’attività di finanziamento

risultano chiaramente dal foglio di lavoro, nella colonna degli Impieghi se flussi di cas-

sa in uscita, nella colonna delle Fonti se flussi di cassa in entrata.

Il rendiconto finanziario, costruito sulla base delle informazioni desumibili dal foglio di

lavoro è riportato nella Tavola che segue.

A. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA/GESTIONE REDDITUALE Risultato d’esercizio 79,01

Imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate 40,00

Altri proventi finanziari – 4,00

Oneri finanziari 76,79

Plusvalenze da alienazione immobilizzazioni immateriali e materiali – 12,00

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LA COSTRUZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: UN CASO OPERATIVO

35 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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1. Utile (perdita) dell’esercizio prima di imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze 179,80 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 11,00

Ammortamento immobilizzazioni materiali 376,00

Variazione altri fondi per la pare che non si riferisce ad accantonamenti rilevati nella voce C.17 1,00

Variazione trattamento di fine rapporto 66,00

2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 633,80 Variazione di:

Rimanenze – 112,00

Crediti verso clienti – 371,00

Crediti tributari (per la parte che non si riferisce ad imposte sul reddito) – 2,00

Crediti verso altri 9,00

Risconti attivi (per la parte che non si riferisce a oneri finanziari) – 1,00

Debiti verso fornitori 43,00

Debiti tributari (non legati alle imposte sul reddito) 2,00

Debiti verso istituti di previdenza e assistenza 8,00

Debiti verso altri – 19,00

3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN 190,80 Interessi passivi pagati – 72,76

Interessi attivi incassati 4,00

Imposte sul reddito pagate – 45,00

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA/GESTIONE REDDITUALE (A) 77,04

B. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Immobilizzazioni materiali

(Investimenti) -

1.200,00

Prezzo di vendita 42,00

Immobilizzazioni immateriali

(Investimenti) – 5,00

Prezzo di vendita 0,00

Immobilizzazioni finanziarie

(Investimenti) – 150,00

Prezzo di vendita 0,00

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B) -

1.313,00

C. FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Mezzi di terzi

Accensione finanziamenti 1.000,00

Rimborso finanziamenti – 169,14

Incremento (decremento) debiti a breve verso banche 35,00

Mezzi propri

Aumento di capitale a pagamento 300,00

Dividendi pagati – 112,91

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C) 1.052,96

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

36 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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INCREMENTO (DECREMENTO) DI DISPONIBILIT– LIQUIDE (A ± B ± C) – 183,00

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AL 1° GENNAIO ANNO N 220,00

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AL 31 DICEMBRE ANNO N 37,00

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Manella G. “Rendiconto finanziario: transazioni in valuta estera e conversione dei bilanci delle controllate in

valuta”, Società e Contratti, Bilancio e Revisione, 7-8, 2016, p. 60

Bava F., Devalle A. “In arrivo gli OIC su rendiconto finanziario e ratei e risconti”, Il Quotidiano del Commercia-

lista, www.eutekne.info, 26.7.2016

Busso D., Devalle A. “Rendiconto finanziario utile strumento di controllo della gestione”, Il Quotidiano del Com-

mercialista, www.eutekne.info, 12.3.2016

Busso D., Devalle A. “'Il nuovo rendiconto finanziario”, Casi & Strumenti, 2016

Bava F., Devalle A. “Bilancio 2015”, I nuovi OIC, Eutekne, Torino, 2016, p. 801 - 824

De Rosa S. “Il Rendiconto finanziario”, in AA.VV. “Le novità del bilancio 2015”, Quaderni Eutekne, 127, Eutekne,

torino, 2016, p. 311 - 324

Busso D., Devalle A. “Più rettifiche per il Rendiconto finanziario”, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info,

26.2.2016

Busso D., Devalle A. “Rendiconto finanziario raccomandato per i bilanci 2015 e obbligatorio dal 2016”, Il Quoti-

diano del Commercialista, www.eutekne.info, 20.2.2016

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MODIFICHE ALLA DISCIPLINA CONTABILE DEI DERIVATI: L’AVVICINAMENTO DEL CODICE CIVILE AI PRINCIPI IAS

A cura di Fabrizio Bava e Alain Devalle

1 PREMESSA 38

2 LA VALUTAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

TRA CODICE CIVILE E IAS 39

3 LE SCRITTURE CONTABILI ALL’1.1.2016 41

4 LA RILEVAZIONE DELLE VARIAZIONI DI “FAIR VALUE” AL 31 DICEMBRE 43

5 L’INFORMATIVA IN NOTA INTEGRATIVA 43

6 LA CONTABILIZZAZIONE DEI DERIVATI NEL BILANCIO 2015 44

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

38 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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1 PREMESSA

Il DLgs. 139/2015 di recepimento della direttiva (UE) n. 34 del 2013 rappresenta un ul-

teriore passo verso l’avvicinamento dei criteri di valutazione delle società che redi-gono

il bilancio secondo le regole del codice civile a quelli disciplinati dai principi contabili

internazionali IAS/IFRS.

Un esempio è rappresentato dalla contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati

che a partire dall’1.1.2016 devono essere iscritti tra le attività e le passività di bilancio.

Tale novità nella contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati è stata introdotta

attraverso una modifica al codice civile.

I criteri di valutazione per i derivati sono stati interamente mutuati dai principi conta-

bili internazionali: il codice civile (art. 2426 co. 2) rinvia, infatti, esplicitamente per la

definizione di “strumento finanziario”, di “attività finanziaria” e “passività finanziaria”,

di “strumento finanziario derivato” ai principi contabili internazionali adottati dal-

l’Unione europea.

Secondo la nozione di derivato contenuta nei principi contabili internazionali, un

derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che possiede contemporanea-

mente le seguenti caratteristiche:

il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del

prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio

in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi o di un’altra variabile, denomina-

ta “sottostante”;

non richiede un investimento netto iniziale (ovvero ha un valore di mercato

(“fair value”), nullo al momento della sua sottoscrizione, e pertanto non dà origi-

ne ad incassi

o pagamenti iniziali) o richiede un investimento netto iniziale (incasso/paga-

mento) che sia minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da

cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;

è regolato a data futura.

Sono, ad esempio, strumenti finanziari derivati i forward, gli swap, le option, anche

incorporati in altri contratti, sia che siano negoziati in mercati regolamentati sia che

siano negoziati al di fuori di mercati regolamentati (over-the-counter), fattispecie che si

verifica con la maggiore frequenza.

Un contratto derivato è un’attività o una passività finanziaria: è un’attività finanziaria

quando conferisce il diritto a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra

parte a condizioni potenzialmente favorevoli (es.: acquisto di un’opzione call o di

un’opzione put). Pertanto, il derivato rappresenta un’attività finanziaria quando il suo

“fair value” è positivo. Un contratto derivato è invece una passività finanziaria quando

conferisce il diritto a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra parte a

condizioni potenzialmente sfavorevoli (es.: vendita di un’opzione call o di un’opzione

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MODIFICHE ALLA DISCIPLINA CONTABILE DEI DERIVATI

39 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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put). Ciò significa che il derivato rappresenta una passività quando il suo “fair value” è

negativo.

2 LA VALUTAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI TRA CO-DICE CIVILE E IAS

Il nuovo criterio di valutazione per i derivati è disciplinato all’art. 2426 n. 11-bis c.c. che

stabilisce quanto segue:

“11-bis) gli strumenti finanziari derivati, anche se incorporati in altri strumenti finanziari,

sono iscritti al fair value. Le variazioni del fair value sono imputate al conto economico

oppure, se lo strumento copre il rischio di variazione dei flussi finanziari attesi di un altro

strumento finanziario o di un’operazione programmata, direttamente ad una riserva

positiva o negativa di patrimonio netto; tale riserva è imputata al conto economico nella

misura e nei tempi corrispondenti al verificarsi o al modificarsi dei flussi di cassa dello

strumento coperto o al verificarsi dell’operazione oggetto di copertura. Gli elementi oggetto

di copertura contro il rischio di variazioni dei tassi di interesse o dei tassi di cambio o dei

prezzi di mercato o contro il rischio di credito sono valutati simmetricamente allo stru-

mento derivato di copertura; si considera sussistente la copertura in presenza, fin dall’ini-

zio, di stretta e documentata correlazione tra le caratteristiche dello strumento o dell’ope-

razione coperti e quelle dello strumento di copertura. Non sono distribuibili gli utili che

derivano dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati non utilizzati o

non necessari per la copertura. Le riserve di patrimonio che derivano dalla valutazione al

fair value di derivati utilizzati a copertura dei flussi finanziari attesi di un altro strumento

finanziario o di un’operazione programmata non sono considerate nel computo del

patrimonio netto per le finalità di cui agli articoli 2412, 2433, 2442, 2446 e 2447 e, se po-

sitive, non sono disponibili e non sono utilizzabili a copertura delle perdite”.

Da un’analisi di tale disciplina del codice civile si possono mettere in evidenza i se-

guenti aspetti:

1. gli strumenti derivati sono iscritti al fair value: indipendentemente dalla tipolo-

gia, derivati di copertura o derivati di negoziazione, il fair value del derivato deve

essere iscritto in bilancio, tra le attività se positivo e tra le passività se negativo;

2. gli strumenti derivati di copertura di flussi finanziari (negli IAS cash flow hedge)

trovano l’iscrizione del fair value nell’apposita riserva di Stato patrimoniale:

pertanto è opportuno acquisire – qualora non si sia già provveduto – la do-

cumentazione a supporto del derivato per verificare la sussistenza del

requisito dell’effettiva “copertura”. Ad esempio, se l’impresa ha ottenuto un

mutuo a tasso variabile e sottoscritto un derivato (ad esempio, un Interest Rate

Swap) per proteggersi dalle future variazioni dei tassi di interesse, occorre

avere a disposizione sia la documentazione relativa al mutuo sia quella relativa

al derivato per comprendere se sia di copertura (come emergerà in molti casi) o

se non sia di copertura (ad esempio, perché il mutuo è stato nel frattempo

estinto anticipatamente mentre il derivato è ancora in essere).

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

40 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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La valutazione della “copertura” non si basa sull’intenzione dell’amministratore

ma sull’effettiva capacità del derivato di coprire l’impresa da un rischio;

3. l’eventuale fair value negativo se relativo a strumenti di copertura di flussi finan-

ziari attesi non si considera nel computo delle riserve ai fini della perdita del

capitale e se positivo non può essere utilizzato per la distribuzione e la

copertura delle perdite;

4. la variazione degli strumenti derivati non considerabili di copertura e dei deri-

vati che non coprono flussi finanziari attesi è rilevata quale componente positi-

vo o negativo di reddito ed influenza pertanto il risultato economico del cor-

rispondente esercizio.

Un ulteriore aspetto disciplinato dal codice civile è la definizione di fair value ripor-

tata ai co. 4 e 5 del citato art. 2426:

“Il fair value è determinato con riferimento:

a) al valore di mercato, per gli strumenti finanziari per i quali è possibile individuare

facilmente un mercato attivo; qualora il valore di mercato non sia facilmente individua-

bile per uno strumento, ma possa essere individuato per i suoi componenti o per uno stru-

mento analogo, il valore di mercato può essere derivato da quello dei componenti o dello

strumento analogo;

b) al valore che risulta da modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati, per gli

strumenti per i quali non sia possibile individuare facilmente un mercato attivo; tali

modelli e tecniche di valutazione devono assicurare una ragionevole approssimazione al

valore di mercato.

Il fair value non è determinato se l’applicazione dei criteri indicati al quarto comma non

dà un risultato attendibile”.

Quanto riportato nel codice civile, altro non rappresenta che in estrema sintesi la

gerarchia del fair value prevista dall’IFRS 13 e di seguito riportata.

Le imprese hanno ricevuto all’inizio dell’anno dai diversi istituti di credito un documento

con l’indicazione del mark-to-market del derivato che permette di verificare quale sia il

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MODIFICHE ALLA DISCIPLINA CONTABILE DEI DERIVATI

41 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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valore dello strumento, attribuito dall’ente creditizio, alla data del 31.12.2015. Lo stesso

valore, se negativo, è anche individuabile nei prospetti della centrale rischi dell’impresa.

Tale valore rientra nel livello 2 della gerarchia del fair value, in quanto, ad esempio, il

fair value dello strumento finanziario derivato (es. IRS) non è presente sui mercati

finanziari, ma dal “mercato” è possibile reperire la curva dei tassi di interesse, base di

partenza per la definizione del fair value del derivato stesso.

3 LE SCRITTURE CONTABILI ALL’1.1.2016

Il nuovo n. 11-bis dell’art. 2426 c.c. prevede che, nel caso di derivati di copertura di

flussi finanziari (esempio IRS a copertura di un debito a tasso variabile), il fair value del

derivato di copertura, sia esso negativo o positivo, venga iscritto nello schema di Stato

patrimoniale come attività nelle voci:

B.III.4 Strumenti finanziari derivati attivi;

C.III.5 Strumenti finanziari derivati passivi o come passività nella voce:

B.3 Strumenti finanziari derivati passivi, all’interno dei Fondi per rischi e oneri.

La contropartita è una riserva di patrimonio netto “A.VII Riserva per operazioni di co-

pertura di flussi finanziari attesi”.

Pertanto, nei casi in cui, dall’analisi della documentazione, il derivato in essere al

31.12.2015 sia da qualificare di copertura di flussi finanziari (come nel caso sopra ri-

portato), in sede di riapertura dei conti è necessario far emergere il suo fair value

(attivo o passivo).

L’OIC ha recentemente pubblicato in bozza il documento sulla contabilizzazione

degli strumenti finanziari derivati. Il principio contabile in bozza stabilisce (al par.

119) che, in caso di strumenti di copertura dei flussi finanziari, la componente efficace

della copertura stessa sia imputata alla riserva per operazioni di copertura dei flussi

finanziari attesi.

L’OIC in bozza stabilisce che nel modello contabile della copertura dei flussi finanziari, ad

ogni chiusura di bilancio, la società rileva nello Stato patrimoniale lo strumento di coper-

tura al fair value e in contropartita alimenta la riserva per operazioni di copertura di flussi

finanziari attesi. Tale riserva di patrimonio netto non può accogliere le componenti

inefficaci della copertura contabile, ossia variazioni di fair value dello strumento finanzia-

rio derivato alle quali non corrisponde una variazione di segno contrario dei flussi fi-

nanziari attesi sull’elemento coperto.

Qualora, infatti, l’ammontare delle variazioni di fair value intervenute nello strumento

di copertura sia superiore all’ammontare delle variazioni di fair value intervenute

nell’elemento coperto dall’inizio della relazione di copertura, l’eccedenza rappresenta

la parte di inefficacia della copertura. La componente di inefficacia è rilevata nella

sezione D del Conto economico.

Pertanto, in sede di riapertura dei conti (1.1.2016), qualora il fair value del derivato sia

positivo e pari a 1.000, la scrittura contabile da effettuare all’1.1.2016 sia la seguente,

con riferimento alla sola parte efficace:

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

42 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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Strumento finanziario

derivato attivo (C.III.5) aRiserva per operazioni di

copertura di flussi finanziari attesi (A.VII)

1.000

La riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi di 1.000 non è distri-

buibile e non può essere utilizzata per la copertura delle perdite.

Nel caso in cui, invece, il fair value del derivato sia negativo e pari a 600, si avrebbe una

riduzione del patrimonio netto della società. La scrittura contabile, all’1.1.2016 è la

seguente:

Riserva per operazioni di

copertura di flussi finanziari attesi (A.VII)

a Strumento finanziario derivato passivo (B.3) 600

La riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi presenta un saldo dare

di 600 ed è irrilevante ai fini del conteggio della perdita del capitale sociale.

Qualora, invece, il derivato al 31.12.2015 non fosse di copertura il fair value negativo,

secondo i principi contabili OIC, deve trovare già la sua iscrizione nel fondo rischi ed

oneri e pertanto non dovrebbe essere necessario effettuare alcuna scrittura contabile

all’1.1.2016.

Si possono però presentare diverse situazioni nelle quali, nonostante il bilancio 2015

sia stato redatto correttamente, è comunque necessario effettuare alcune rilevazioni

contabili in sede di riapertura dei conti 2016.

Si pensi, ad esempio, ad un’impresa che abbia stipulato diversi derivati non di copertura.

Ad esempio, un’impresa che ha un derivato non di copertura il cui fair value è positivo di

100 e un altro derivato non di copertura il cui valore è negativo di 150. La società deve

iscrivere al 31.12.2015 un fondo rischi per un valore complessivo di 150 mentre il deriva-

to con fair value positivo, per il principio di prudenza, non ha determinato alcuna rile-

vazione contabile.

Dall’1.1.2016, la società deve tenere separati i due derivati che troveranno quindi una

differente collocazione: quello positivo tra le attività e quello negativo tra i fondi rischi ed

oneri, come strumento finanziario derivato passivo (quest’ultimo già iscritto a fine 2015).

La rilevazione del derivato attivo precedentemente non iscritto rappresenta un

cambiamento di criterio. A nostro avviso, considerata l’eliminazione dell’area straor-

dinaria dal Conto economico, appare ragionevole che la contropartita possa essere una

riserva di patrimonio netto, non distribuibile, stante il dettato dell’art. 2426 n. 11-bis

c.c. “Non sono distribuibili gli utili che derivano dalla valutazione al fair value degli

strumenti finanziari derivati non utilizzati o non necessari per la copertura”.

Il principio contabile richiede che siano presenti i seguenti requisiti affinché uno stru-

mento finanziario derivato possa essere qualificato per la copertura (par. 69 punto c):

vi è un rapporto economico tra l’elemento coperto e lo strumento di copertura.

Ciò implica che il valore dello strumento di copertura varia al variare, in relazio-

ne al rischio oggetto della copertura, nella direzione opposta di quello dell’ele-

mento coperto. Ci si deve pertanto attendere una variazione sistematica del valo-

re dello strumento di copertura e del valore dell’elemento coperto in conseguenza

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MODIFICHE ALLA DISCIPLINA CONTABILE DEI DERIVATI

43 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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ai movimenti dello stesso sottostante. La verifica di tale relazione economica può

avvenire sia in termini qualitativi (es. importo, data di regolamento, scadenza e

sottostante) sia quantitativi (attraverso tecniche statistiche);

l’effetto del rischio di credito della controparte dello strumento finanziario de-

rivato e dell’elemento coperto, qualora il rischio di credito non sia il rischio og-

getto di copertura, non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal rapporto

economico. Pertanto ci si attende che il rischio di credito non incida significati-

vamente sul fair value dello strumento di copertura e dell’elemento coperto;

viene determinato il rapporto di copertura pari al rapporto tra le quantità di

strumenti finanziari derivati utilizzati e le quantità di elementi coperti. Normal-

mente questo rapporto è 1:1 (uno strumento finanziario derivato copre esatta-

mente l’elemento coperto) sebbene in alcuni casi possa essere differente. Il cal-

colo del rapporto di copertura deve essere tale da non determinare ex ante inef-

ficacia della copertura (esempio, copertura di un nozionale superiore di quello

dell’elemento coperto).

4 LA RILEVAZIONE DELLE VARIAZIONI DI “FAIR VALUE” AL 31 DI-CEMBRE

Al termine di ciascun esercizio, a partire dal 2016, sarà necessario adeguare il valore

dello strumento finanziario derivato al valore di fair value di fine esercizio.

In particolare, le variazioni di “fair value” di uno strumento derivato devono essere così

iscritte in bilancio:

a) direttamente ad una riserva di patrimonio netto per la parte efficace, se lo stru-

mento copre il rischio di variazione dei flussi finanziari attesi di un altro stru-

mento finanziario o di un’operazione programmata (cash flow hedge);

b) nel Conto economico, se il derivato non può essere considerato di copertura.

La contropartita del valore del derivato deve essere iscritta nelle seguenti voci di bilan-

cio:

D.18) Rivalutazioni, lettera d) “di strumenti finanziari derivati”;

D.19) Svalutazioni, lettera d) “di strumenti finanziari derivati”;

A.VII del passivo dello Stato patrimoniale “Riserva per operazioni di copertura

di flussi finanziari attesi”, che può essere sia positiva che negativa.

5 L’INFORMATIVA IN NOTA INTEGRATIVA

Nella Nota integrativa devono essere fornite, per ciascuna categoria di strumenti finan-

ziari derivati, le seguenti informazioni (art. 2427-bis c.c.):

il loro fair value;

le informazioni sulla loro entità e sulla loro natura, compresi i termini e le con-

dizioni significative che possono influenzare l’importo, le scadenze e la certezza

dei flussi finanziari futuri;

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

44 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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gli assunti fondamentali su cui si basano i modelli e le tecniche di valutazione,

qualora il fair value non sia stato determinato sulla base di evidenze di mercato;

le variazioni di valore iscritte direttamente nel Conto economico, nonché quelle

imputate alle riserve di patrimonio netto;

una tabella che indichi i movimenti delle riserve di fair value avvenuti nell’eser-

cizio.

6 LA CONTABILIZZAZIONE DEI DERIVATI NEL BILANCIO 2015

Nei bilanci al 31.12.2015, l’iscrizione dei derivati deve seguire ancora le regole dettate

dalla disciplina ante DLgs. 139/2015.

La contabilizzazione è differente a seconda che si tratti di:

derivati non di copertura;

derivati di copertura.

Alcuni strumenti finanziari derivati potrebbero non avere la caratteristica di “coprire”

l’impresa dal verificarsi di determinati rischi e pertanto sono considerati non di

copertura.

Il codice civile ante modifiche del DLgs. 139/2015 non forniva indicazioni in merito alle

condizioni da rispettare affinché uno strumento derivato possa essere considerato di co-

pertura. L’OIC aveva affrontato, indirettamente, la problematica in alcuni documenti. In

particolare, nell’OIC 3 (2006) si afferma quanto segue: “è opportuno – in assenza di una

specifica normativa civilistica – fare riferimento al DLgs. 87/1992 ed alle relative istru-

zioni della Banca d’Italia che disciplina[va] no i bilanci delle imprese bancarie e finanziarie.

Tali disposizioni definiscono come operazioni di copertura quelle poste in essere con lo

scopo di proteggere dal rischio di avverse variazioni dei tassi di interesse, dei tassi di

cambio o dei prezzi di mercato il valore di singole o insiemi di attività o passività di bilancio

o «fuori bilancio».

Un’operazione «fuori bilancio» è considerata di copertura quando:

a) vi è l’intento dell’impresa di porre in essere la copertura;

b) vi è elevata correlazione tra le caratteristiche tecnico-finanziarie (scadenza, tasso di

interesse, ecc.) delle attività/passività coperte e quelle del contratto di copertura;

c) le condizioni di cui alle precedenti lettere a) e b) risultano documentate da evidenze

interne dell’impresa”.

Dal momento che il codice civile non dà indicazioni in merito e che non rinvia allo IAS

39 per la definizione di copertura, si ritiene, ai fini del bilancio civilistico redatto se-

condo i principi contabili nazionali OIC al 31.12.2015, che possa essere sufficiente ri-

spettare i requisiti previsti dal DLgs. 87/92 così come richiamato dall’OIC 3.

Analizzando nel dettaglio i tre requisiti, il requisito sub a) (intenzione di porre in

essere la copertura) è probabilmente il più semplice da dimostrare, considerando

anche che tendenzialmente l’intenzione della società non è quella di sottoscrivere con-

tratti che la espongano ad un ulteriore rischio, quanto piuttosto di contenere e gestire il

rischio. L’intenzione di porre in essere la copertura può essere desunta analizzando le

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MODIFICHE ALLA DISCIPLINA CONTABILE DEI DERIVATI

45 Modulo di aggiornamento 2016-2017

© EUTEKNE e DIDACTICA PROFESSIONISTI - Tutti i diritti riservati

policy interne della società in merito alla sottoscrizione degli strumenti derivati ed alla

gestione del rischio, la corrispondenza intrattenuta con la controparte, i contratti ed

ogni altro documento utile. Ai fini della redazione del bilancio, però, è necessario che

questa “intenzione” sia documentata così come previsto dal punto c).

Il punto b) (elevata correlazione tra le caratteristiche tecnico-finanziarie delle

attività/passività coperte e quelle del contratto di copertura) è sicuramente il punto

più delicato.

Un’operazione di copertura presuppone che l’operazione coperta (vendita in dollari,

debito a tasso variabile, ecc.) reagisca alle variazioni della variabile finanziaria (tasso

di cambio euro/dollaro, tasso di interesse) in maniera opposta alla reazione dello stru-

mento di copertura (forward, swap, ecc.). Detto in altri termini, una variazione del tasso

di cambio o del tasso di interesse genera una perdita (utile) sull’operazione coperta e

un risultato di segno opposto sullo strumento di copertura.

Come si fa, a priori, a comprendere se si genererà un utile (perdita) sull’operazione co-

perta ed una perdita (utile) sul derivato di copertura? Le indicazioni del DLgs. 87/92

sono molto generiche e semplici: ci deve essere elevata correlazione tra le caratteristi-

che tecnico-finanziarie dell’operazione coperta e dello strumento di copertura, ovvero:

scadenza, valore nozionale, tasso di interesse, tasso di cambio, ecc.

Nel caso in cui i requisiti sopra descritti non siano rispettati, l’OIC 19 in vigore fino al

bilancio 2013 prevedeva che le perdite nette maturate in relazione alle operazioni fuori

bilancio dovessero essere stanziate in appositi fondi del passivo di Stato patrimoniale,

compresi nella voce B.3 “Altri fondi”. Nella versione dell’OIC 31 in vigore dal bilancio

2014 tale paragrafo è stato eliminato, ma, al § 59, dedicato ai fondi rischi, si legge “si

potrebbero ricondurre in questa categoria, ove ne ricorrano le condizioni per l’iscrizione,

i fondi costituiti per perdite maturate a fronte di operazioni fuori bilancio relative a con-

tratti derivati”.

Tale impostazione è confermata dall’OIC 6 (che non è stato modificato nel processo di

aggiornamento dei principi contabili italiani) che prevede che “Nei casi in cui un deri-

vato non risulta più di copertura, in tutto o in parte, a seguito della ristrutturazione del

debito, il debitore, per il principio della prudenza, iscrive alla data di riferimento del bi-

lancio le perdite nette maturate sul derivato non più di copertura (fair value negativo del

derivato) in un apposito fondo del passivo”.

Se, quindi, il derivato non può essere definito di copertura, il suo valore a fine eser-

cizio deve essere così trattato:

fair value negativo: la perdita deve essere rilevata attraverso l’appostazione di

un fondo rischi. Il relativo accantonamento deve essere iscritto nel Conto econo-

mico alla voce C.17 “Interessi passivi” o C.17.bis “Utili/perdite su cambi”, in rela-

zione alla natura del derivato;

fair value positivo: l’utile non deve essere rilevato in ossequio al principio

della prudenza.

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LE OPERAZIONI DI RIAPERTURA ALL’1.1.2016 E IL RENDICONTO FIANNZIARIO

46 Modulo di aggiornamento 2016-2017

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Per quanto riguarda la valutazione dei derivati di copertura, in attesa dell’applicazione

dei nuovi criteri di valutazione, per l’esercizio che chiuso al 31.12.2015, è sempre la

valutazione dell’elemento coperto che guida ed indirizza la valutazione dello strumento

derivato.

Tale regola è volta a rendere coerente la rappresentazione di due operazioni distinte

che sono in realtà tra di loro interconnesse e porta, inoltre, alle seguenti ulteriori indi-

cazioni:

se l’elemento coperto è un’attività immobilizzata (es.: un titolo di Stato, un

titolo obbligazionario privato), il criterio da utilizzare per la valutazione del

derivato di copertura è quello del costo, ridotto di eventuali perdite durevoli di

valore. Ne consegue che in questo caso, in assenza di svalutazione per perdita

durevole dell’attività, il derivato di copertura deve anch’esso essere valutato al

costo, senza possibilità di imputare a Conto economico le eventuali variazioni di

valore dovute all’oscillazione del fair value;

se l’elemento coperto è un’attività non immobilizzata, il criterio da utilizzare è

quello utilizzato per la valutazione dell’attività non immobilizzata, ovvero il mi-

nore tra costo e mercato. Ne consegue che in questo caso, il derivato deve anch’es-

so valutato al medesimo criterio. Inoltre, affinché vi sia coerenza di valutazione,

si ritiene che se sull’attività non immobilizzata coperta è stato rilevato un costo a

causa del minor valore di mercato, anche il derivato di copertura debba essere

valutato al suo fair value, con conseguente rilevazione di un utile non ancora

realizzato. Tale rilevazione non costituisce una violazione al principio di pruden-

za, in quanto l’utile non realizzato è “a copertura” della perdita rilevata sull’at-

tività coperta;

se l’elemento coperto è un credito o un debito in valuta, il criterio di valuta-

zione prevede l’adeguamento al tasso di cambio di chiusura, con conseguente

rilevazione sia degli utili sia delle perdite su cambi. In questo caso, se il derivato

è di copertura, si devono applicare le medesime regole valutative, rilevando la

variazione di fair value come utile o perdita nel Conto economico;

se l’elemento coperto è una passività, il criterio di valutazione è il valore nomi-

nale. Pertanto, le variazioni di valore del derivato di copertura sono ininfluenti

e il derivato viene valutato al suo costo.

Se si considera quindi un’impresa che ha ottenuto il mutuo a tasso variabile nel corso

del 2015 (o in anni precedenti) ed ha sottoscritto uno strumento finanziario derivato

per neutralizzare il rischio di tasso, l’impresa, al 31.12.2015, dovrà riportare esclusi-

vamente in Nota integrativa le informazioni richieste dall’art. 2427-bis co. 1 c.c., ovvero

l’illustrazione, per ciascuna categoria di strumenti finanziari derivati, del loro fair value

e delle informazioni sulla loro entità e natura.

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SLIDE

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DLGS. 139/2015 E NUOVI OIC 2016

2

SOMMARIO

D.LGS. 139/2015 E NUOVI OIC 2016

Impatto delle novità 2016 di tipo organizzativo: esigenze di modifica dei piano dei conti e dei software;Evoluzione normativa e nuovi OIC;La prima applicazione delle novità del D.Lgs. 139/2015 ad effetto retroattivo all’1.1.2016;Nuovo OIC 29: il cambiamento dei principi contabili;Nuovo OIC 24: le spese di pubblicità e di ricerca all’1.1.2016;Nuovo OIC XX: gli strumenti finanziari derivati all’1.1.2016;Nuovo OIC 28: le azioni proprie a partire dall’1.1.2016;Nuovo OIC 12: l’eliminazione dell’area straordinaria;Limiti bilancio micro-imprese.

NB: gli OIC alla data di chiusura della dispensa non sono ancora stati pubblicati in versione definitiva.

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Bilancioordinario

Bilancio abbreviato

Micro-impresa

Eliminazione della possibilità di capitalizzazione di spese di ricerca e costi di pubblicitàObbligo redazione rendiconto finanziario

Eliminazione area straordinaria dal Conto Economico

Introduzione principio di rilevanza

Introduzione principio di prevalenza della sostanza dell’operazione

Obbligo di iscrizione dei derivati (sia di copertura sia non di copertura) al loro fair valueObbligo di valutazione dei titoli immobilizzati, crediti e debiti al costo ammortizzatoModifiche alla disciplina dell’ammortamento dell’avviamento

Correzione criterio di valutazione poste in valuta

Iscrizione delle azioni proprie a diretta riduzione del patrimonio netto

Modifiche agli schemi di stato patrimoniale e conto economico

Eliminazione dei conti d’ordine

Modifiche Nota integrativa ⊗

NOVITÀ DEL DLGS. 139/2015

ASPETTI GENERALI

3

“Tali principi risulteranno di particolare utilità con riferimento alla prima applicazione delle nuove

disposizioni e dei principi in esse contenuti”(relazione al DLgs.)

IL RUOLO DEI NUOVI OIC (1/2)

I NUOVI OIC 2016

All’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) è demandato il compito di aggiornare i principi contabili nazionali

(art. 12 del DLgs. 139/2015)

4

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IL RUOLO DEI NUOVI OIC (2/2)

I NUOVI OIC 2016

“Analogamente, i principi contabili nazionali potranno fornire elementi applicativi ed indicazioni per aspetti specifici di carattere tecnico riguardanti, ad esempio, le operazioni di copertura, il costo ammortizzato e l’attualizzazione”. (relazione al DLgs.)

“ai principi contabili nazionali occorrerà fare riferimento per quanto riguarda la necessaria declinazione pratica, ivi compresa la descrizione delle possibili casistiche, di norme di carattere generale che, per loro intrinseca natura e finalità (quali ad esempio quelle relative ai principi della rilevanza e della sostanza economica), recano criteri generali e non una descrizione di dettaglio che, inevitabilmente, non potrebbe essere esaustiva delle diverse fattispecie e dei fatti gestionali a cui sono rivolte”. (relazione al DLgs.)

5

OIC 9 - Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immaterialiOIC 10 - Rendiconto finanziarioOIC 12 - Composizione e schemi del bilancio d'esercizioOIC 13 - RimanenzeOIC 14 - Disponibilità liquideOIC 15 - CreditiOIC 16 - Immobilizzazioni materialiOIC 17 - Bilancio consolidato e metodo del patrimonio nettoOIC 18 - Ratei e riscontiOIC 19 - Debiti

I NUOVI OIC 2016

PRINCIPI CONTABILI AGGIORNATI (1/2)

6

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OIC 20 - Titoli di debitoOIC 21 - Partecipazioni e azioni proprieOIC 23 - Lavori in corso su ordinazioneOIC 24 - Immobilizzazioni immaterialiOIC 25 - Imposte sul redditoOIC 26 - Operazioni, attività e passività in valuta esteraOIC 28 - Patrimonio nettoOIC 29 - Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, eventi e operazioni straordinarie, fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizioOIC 31 - Fondi per rischi e oneri e Trattamento di Fine RapportoOIC XX - Strumenti finanziari derivati

I NUOVI OIC 2016

PRINCIPI CONTABILI AGGIORNATI (2/2)

7

AL QUADRO DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI SI AGGIUNGONOOIC 7 - Certificati verdiOIC 8 - Le quote di emissione di gas ad effetto serraOIC 6 - Ristrutturazione del debito e informativa di bilancioOIC 5 - Bilancio di liquidazioneOIC 4 - Fusione e scissioneOIC 3 - Le informazioni sugli strumenti finanziari da includere nella nota integrativa e nella relazione sulla gestioneOIC 2 - Patrimoni e finanziamenti destinati ad uno specifico affarePrincipio contabile 30 - I bilanci intermediPrincipio contabile 11 - Bilancio d'esercizio, finalità e postulati

I NUOVI OIC 2016

ALTRI PRINCIPI CONTABILI

8

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Nuovi OIC

Allineamento alla nuova disciplina di legge del bilancio

I NUOVI OIC 2016

PRINCIPI CONTABILI OIC 2016 (1/2)

Indicazioni operative per la prima applicazione

Indicazioni operative per l’applicazione a regime

Altre novità introdotte nei principi contabili

Tematiche approfonditenel proseguo

della relazione

9

Nuovi OIC

Allineamento alla nuova disciplina di legge del bilancio

I NUOVI OIC 2016

PRINCIPI CONTABILI OIC 2016 (2/2)

Indicazioni operative per la prima applicazione

Indicazioni operative per l’applicazione a

regime

Altre novità introdotte nei principi contabili Esempio: eliminata la possibilità di rilevare

i dividendi per competenza

Esempio: in sede di prima applicazionedel principio contabile, occorre presentare,a fini comparativi, il rendiconto finanziariodell’esercizio precedente.

Esempio: ad ogni chiusura di bilancio, lasocietà rileva in S.P. lo strumento dicopertura al fair value e in contropartita lariserva per operazioni di copertura di flussifinanziari attesi.

10

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Novità del bilancio

APPLICAZIONE PROSPETTICA

I NUOVI OIC 2016

APPLICAZIONE RETROSPETTICA O PROSPETTICA DELLE NOVITÀ (1/2)

APPLICAZIONE RETROATTIVA

AvviamentoCosto ammortizzato e attualizzazione crediti e debiti

Spese di ricercaSpese di pubblicitàStrumenti finanziari derivatiAzioni proprie

Ai soli fini comparativiClassificazione voci negli schemi di S.P. e C.E.Rendiconto finanziario

11

Novità del bilancio

APPLICAZIONE PROSPETTICA

I NUOVI OIC 2016

APPLICAZIONE RETROSPETTICA O PROSPETTICA DELLE NOVITÀ (2/2)

APPLICAZIONE RETROATTIVA

AvviamentoCosto ammortizzato e attualizzazione crediti e debiti

Spese di ricercaSpese di pubblicitàStrumenti finanziari derivati

Ai soli fini riclassificatoriAzioni proprieClassificazione voci negli schemi di S.P. e C.E.Rendiconto finanziario

Tematiche approfonditenel proseguo

della relazione

12

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I NUOVI OIC 2016

APPLICAZIONE RETROSPETTICADELLE NOVITÀ

APPLICAZIONE RETROATTIVA

Inquadramento concettuale

Si tratta di un “cambiamento di principi contabili”, in particolare di

un criterio di valutazione

La problematica non è disciplinata dal codice civile

Principio contabile nazionalenuovo OIC 29

13

CAMBIAMENTO DI PRINCIPI CONTABILI - OIC 29 (1/5)

I NUOVI OIC 2016

Un cambiamento di principio contabile è ammesso solo se validamente motivato e se (par. 15):

è richiesto da nuove disposizioni legislative o da nuovi principi contabili (cambiamenti obbligatori di principi contabili);

In assenza di specifiche disposizioni transitorie, i cambiamenti obbligatori di principi contabili sono contabilizzati come previsto dall’OIC 29

I cambiamenti obbligatori di principi

contabili sono contabilizzati

(par. 16)

in base a quanto previsto dalle specifiche disposizioni transitorie contenute nella legge o nei nuovi principi contabili

14

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CAMBIAMENTO DI PRINCIPI CONTABILI - OIC 29 (2/5)

I NUOVI OIC 2016

Gli effetti dei cambiamenti di principi contabili sono determinati retroattivamente (par. 17).

Tuttavia, la rettifica può essere apportata a un’altra componente del patrimonio netto se più appropriato

Il cambiamento di un principio contabile è rilevato nell’esercizio in cui viene

adottato il nuovo principio contabile e i relativi effetti sono contabilizzati sul

saldo d’apertura del patrimonio netto dell’esercizio in corso.

Solitamente la rettifica viene rilevata negli utili portati a nuovo.

15

CAMBIAMENTO DI PRINCIPI CONTABILI - OIC 29 (3/5)

I NUOVI OIC 2016

REGOLA GENERALE

L’applicazione retroattiva di un nuovo principio contabile comporta, ai soli fini comparativi, la rideterminazione degli effetti che si sarebbero avuti nel bilancio comparativo come se da sempre fosse stato applicato il nuovo principio contabile (par. 18).

16

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CAMBIAMENTO DI PRINCIPI CONTABILI - OIC 29 (4/5)

I NUOVI OIC 2016

ECCEZIONE 1

Dopo aver fatto ogni ragionevole sforzo, non è fattibile determinare l’effetto di competenza dell’esercizio precedente, o ciò risulta eccessivamente oneroso, la società (par. 19):

non deve presentare i dati comparativi rettificatisi limita ad applicare il nuovo principio contabile al valore contabile delle attività e passività all’inizio dell’esercizio in corso, ed effettua una rettifica corrispondente sul saldo d’apertura del patrimonio netto dell’esercizio in corso.

17

CAMBIAMENTO DI PRINCIPI CONTABILI - OIC 29 (5/5)

I NUOVI OIC 2016

ECCEZIONE 2

Dopo aver fatto ogni ragionevole sforzo, non è fattibile calcolare l’effetto cumulato pregresso del cambiamento di principio o la determinazione dell’effetto pregresso è eccessivamente onerosa, la società (par. 20):

applica il nuovo principio contabile a partire dalla prima data in cui ciò risulti fattibileSe tale data coincide con l’inizio dell’esercizio in corso, il nuovo principio contabile è applicato prospetticamente.

18

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LE NOVITÀ

SPESE DI PUBBLICITÀ E DI RICERCA (1/2)

I NUOVI OIC 2016

Non è più possibile capitalizzare le spese di ricerca e i costi di pubblicitàConseguenti modifiche allo schema di Stato patrimoniale Modifica del criterio di valutazione(art. 2426, n. 5)

voce B.I.2 Costi di sviluppo

ammortamento costi di sviluppo sulla base della vita utile. In caso di impossibilità di determinazione della vita utile, periodo massimo 5 anni

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PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ E DI RICERCA (2/2)

I NUOVI OIC 2016

Le norme civilistiche non disciplinano l’impatto dal punto di vista contabile della modifica dei criteri di valutazioneSi deve fare riferimento alle indicazioni dell’OIC 29L’OIC 24 indica alcune possibili “soluzioni alternative” da verificare caso per caso

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PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ (1/10)

I NUOVI OIC 2016

I costi di pubblicità – che non soddisfano i requisiti per la capitalizzazione tra i costi di impianto e di ampliamento – in sede di prima applicazione della nuova disciplina, sono eliminati dalla voce BI2 dell’attivo dello stato patrimoniale. Gli effetti sono rilevati in bilancio retroattivamente ai sensi dell’OIC 29.

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PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ (2/10)

I NUOVI OIC 2016

Dal punto di vista operativo è necessario pertanto:rilevare lo storno dei costi di pubblicità residuali al 31.12.2015 in sede di riapertura generale dei conti all’1.1.2016valutare la rilevazione della fiscalità differita (*)rideterminare i dati del 2015 ai fini comprativi ai sensi dell’OIC 29 come se da sempre si fosse applicato il nuovo criterio di valutazione (divieto di capitalizzazione).

(*) Non sono ad oggi state modificate le norme del TUIR.

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PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ (3/10)

I NUOVI OIC 2016

Esempio.Spese di pubblicità capitalizzate nell’esercizio 2014: 500Periodo di ammortamento: 5 eserciziSpese di pubblicità residue al 31.12.2015: 300Riserve di utili al 31.12.2015: 1.000Lo storno non è deducibile nell’esercizio (ipotesi di lavoro in attesadi chiarimenti ufficiali)

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PRIMA APPLICAZIONE DEL DLGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ (4/10)

I NUOVI OIC 2016

Dal punto di vista operativo è necessario pertanto:rilevare lo storno dei costi di pubblicità residuali al 31.12.2015 insede di riapertura generale dei conti all’1.01.2016

Riserve di utili a Spese di pubblicità 300

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PRIMA APPLICAZIONE DEL DLGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ (5/10)

I NUOVI OIC 2016

Dal punto di vista operativo è necessario pertanto:in presenza dei presupposti, iscrivere le attività per imposte anticipate sulla differenza tra valore civilistico (“0”) e valore fiscale (300) delle spese di pubblicità all’1.01.2016

(*) Fiscalità determinata con l’aliquota del 30% per semplicità di calcolo.

Attività per imposte anticipate

a Riserve di utili 90

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PRIMA APPLICAZIONE DEL DLGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI AL 31.12.2015

SPESE DI PUBBLICITÀ (6/10)

I NUOVI OIC 2016

Dal punto di vista operativo è necessario pertanto:rideterminare i dati del 2015 ai fini comparativi ai sensi dell’OIC 29 come se da sempre si fosse applicato il nuovo criterio di valutazione (divieto di capitalizzazione).

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PRIMA APPLICAZIONE DEL DLGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI AL 31.12.2015

SPESE DI PUBBLICITÀ (7/10)

I NUOVI OIC 2016

Stato patrimoniale all’1.1.20161.1.2016 31.12.2015 1.1.2016 31.12.15

B.I.2 Costi di sviluppo 0 01.000– 210

1.000– 210

C.II. 5-ter Attività per imposte anticipate 90 90 Riserve di utili 790 790

(*) Aliquota fiscale IRES + IRAP ipotizzata al 30% per semplicità di calcolo.

Rideterminazione, ai fini comparativi, degli effetti che si sarebbero avuti nel

bilancio comparativo come se da sempre fosse stato applicato il nuovo

principio contabile

Rilevazione dello storno delle spese di pubblicità all’1.01.2016, connessa riduzione

delle riserve di utili e iscrizione delle attività per imposte anticipate

27

PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI AL 31.12.2015

SPESE DI PUBBLICITÀ (8/10)

I NUOVI OIC 2016

Stato patrimoniale al 31.12.201631.12.2016 31.12.2015 31.12.16 31.12.15

B.I.2 Costi di sviluppo 0 01.000– 210

1.000– 210

C.II. 5-ter Attività per imposte anticipate 60 90 Riserve di utili 790 790

(*) Aliquota fiscale IRES + IRAP ipotizzata al 30% per semplicità di calcolo.

Effettuazione della variazione in diminuzione nel modello unico e parziale riassorbimento delle attività per imposte anticipate

28

62

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PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI AL 31.12.2015

SPESE DI PUBBLICITÀ (9/10)

I NUOVI OIC 2016

Conto economico 20162016 2015

Ammortamento imm. immateriali 0 0Imposte sul reddito- Imposte correnti- Utilizzo imposte anticipate

-30........

-30

-30……..

-30Risultato d'esercizio ……. ……….

Effettuazione della variazione in diminuzione nel Modello unico (*), riduzione di imposte correnti compensata dal riassorbimento per pari importo delle attività per imposte anticipate

Minori ammortamentidi 100

Maggiori imposte di competenza

29

(*) Non sono ad oggi state modificate le norme del TUIR

PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI PUBBLICITÀ (10/10)

I NUOVI OIC 2016

Secondo il nuovo OIC 24 i costi di pubblicità (…), se soddisfano i requisiti stabiliti per la capitalizzazione dei costi di impianto e ampliamento previsti ai paragrafi 40-42, possono essere riclassificati, in sede di prima applicazione della nuova disciplina, dalla voce BI2 alla voce BI1 Costi di impianto e di ampliamento.In tale caso, gli effetti sono rilevati in bilancio retroattivamente ai sensi dell’OIC 29 ai soli fini riclassificatori.Un esempio è rappresentato dagli eventuali costi di pubblicità sostenuti nella fase di start-up dell’impresa (la cui corretta classificazione era comunque già all’interno dei costi di impianto ed ampliamento).

30

63

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PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.1.2016

SPESE DI RICERCA (1/3)

I NUOVI OIC 2016

Fino all’esercizio chiuso al 31.12.2015 era possibile capitalizzare:la ricerca applicatai costi di sviluppo

Per individuare il comportamento contabile da adottare è necessario verificare i requisiti in base ai quali erano stati capitalizzati.

31

PRIMA APPLICAZIONE DEL D.LGS. 139/2015: EFFETTO SUI DATI ALL’1.01.2016

SPESE DI RICERCA (2/3)

I NUOVI OIC 2016

sono eliminati dalla voce BI2 dell’attivo dello stato patrimonialegli effetti sono rilevati in bilancio retroattivamente ai sensi dell’OIC 29

Spese di ricerca che soddisfanoi criteri di capitalizzabilità

continuano ad essere iscritti nella voce BI2 Costi di sviluppo

Spese di ricerca che NON soddisfano i criteridi capitalizzabilità

32

64

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CRITERI DI CAPITALIZZABILITÀ

SPESE DI RICERCA (3/3)

I NUOVI OIC 2016

Sono gli stessi previsti dal previgente OIC 24

1. costi relativi ad un prodotto o processo chiaramente definito, nonché identificabili e misurabili.

2. essere riferiti ad un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile, per il quale la società possieda o possa disporre delle necessarie risorse.

3. essere recuperabili, cioè la società deve avere prospettive di reddito in modo che i ricavi che prevede di realizzare dal progetto siano almeno sufficienti a coprire i costi sostenuti per lo studio dello stesso, dopo aver dedotto tutti gli altri costi di sviluppo, i costi di produzione e di vendita che si sosterranno per la commercializzazione del prodotto.

33

RICERCA DI BASE RICERCA APPLICATA

SPESE DI RICERCAE SVILUPPO

SVILUPPO

Conto economico Possibilità di capitalizzazione

I NUOVI OIC 2016

SPESE DI RICERCA: A REGIMENUOVO OIC 24:ALLINEAMENTO DEI CONCETTI

ALLO IAS 38

34

65

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LA RAPPRESENTAZIONEIN BILANCIO DEI DERIVATIIN ESSERE ALL’1.1.2016

I derivati nel bilancio al 31.12.2015La transizione all’1.1.2016

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

AGENDA

36

66

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Obblighi chiari per le informazioni da inserire in Nota Integrativa, ma:

- nessuna indicazione nel codice civile- nessun OIC dedicato- riferimento ai “fondi rischi per derivati” nell’OIC 31 (2014)- riferimenti in altri OIC (ante 2014)

Derivati di copertura seguivano le regole di contabilizzazione dell’operazione copertaDerivati non di copertura:

- Fair value passivo iscrizione di un “fondo rischi”- Fair value attivo nessuna rilevazione

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

I DERIVATI NEL BILANCIOAL 31.12.2015

37

OIC XX - Disposizioni di prima adozione118. Ad eccezione di quanto previsto ai paragrafi 119 (operazioni di copertura preesistenti) e 120 (derivati incorporati) una società deve applicare il presente principio retrospetticamente, ai sensi dell’OIC 29.

OIC 29 17. Gli effetti dei cambiamenti di principi contabili sono determinati retroattivamente. Ciò comporta che il cambiamento di un principio contabile è rilevato nell’esercizio in cui viene adottato il nuovo principio contabile e i relativi effetti sono contabilizzati sul saldo d’apertura del patrimonio netto dell’esercizio in corso. Solitamente la rettifica viene rilevata negli utili portati a nuovo. Tuttavia, la rettifica può essere apportata a un’altra componente del patrimonio netto se più appropriato.

Deve essere rilevato il fair value dei derivati all’1.1.2016: eventuali differenze rispetto ai valori rilevati nel bilancio al 31.12.2015 sono rilevati in una voce di patrimonio netto

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

LA TRANSIZIONE ALL’1.1.2016 (1/4)

38

67

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OIC XX - Operazioni di copertura119. Per le operazioni di copertura preesistenti all’applicazione del presente principio contabile è possibile procedere alla designazione della copertura contabile alla data di prima applicazione del presente principio [1/1/2016]. Ciò comporta:

a) la verifica a tale data dei criteri di ammissibilità ai sensi del paragrafo 69;b) in caso di copertura del fair value, la valutazione del fair valuesia dell’elemento coperto, in accordo alle disposizioni del paragrafo 82, sia dello strumento di copertura, fatta alla data di inizio del bilancio dell’esercizio di prima applicazione del presente principio, è interamente imputata agli utili o perdite di esercizi precedenti;

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

LA TRANSIZIONE ALL’1.1.2016 (2/4)

39

c) in caso di coperture dei flussi finanziari, il calcolo dell’inefficacia della copertura come previsto al paragrafo 90, fatto alla data di inizio del bilancio dell’esercizio di prima applicazione del presente principio comporta che la componente di inefficacia sia imputata agli utili o perdite di esercizi precedenti, mentre la componente efficace sia imputata alla riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi.

Ciò consente di rilevare nel conto economico dell’esercizio di prima adozione solo gli effetti della copertura di competenza.Tale opzione deve essere adottata per tutte le operazioni designate di copertura nell’esercizio di prima applicazione del presente principio contabile.

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

LA TRANSIZIONE ALL’1.1.2016 (3/4)

40

68

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OIC XX - Operazioni di copertura121. Per il modello di prima applicazione previsto al paragrafo 119 e limitatamente alle relazioni di copertura in essere alla data di designazione della relazione di copertura, si presume che la copertura sia pienamente efficace se sono rispettati i requisiti per la verifica in termini qualitativi del rapporto economico tra elemento coperto e strumento di copertura ai sensi del paragrafo 70. In questo caso il calcolo dell’inefficacia ai sensi dei paragrafi 90 o la differenza tra variazioni dell’elemento coperto e strumento di copertura ai sensi del paragrafo 85 non va fatto neanche in esercizi successivi.122. Il regime di disponibilità delle poste di patrimonio netto che si generano in sede di prima adozione del presente principio contabile segue le regole previste dall’articolo 2426 comma 1 numero 11 bis del codice civile.

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

LA TRANSIZIONE ALL’1.1.2016 (4/4)

41

ESEMPIO EI.38 Applicazione prospettica alle operazioni di copertura ai sensi del paragrafo 121Al 1 gennaio 2016 la società applica per la prima volta l’OIC XX. A tale data ha in essere un debito finanziario a tasso variabile, stipulato nel 2005, il cui rischio di tasso di interesse è coperto da uno swap in base al quale riceve il tasso variabile e paga uno fisso. La frequenza di regolamento, il sottostante e il tasso variabile dello swap corrispondono a quello del debito finanziario, pertanto a tale data la società può stabilire che sussiste una relazione economica tra elemento coperto e strumento di copertura. Inoltre, non potendo determinare se il fair valuedel derivato fosse pari a zero alla data di sottoscrizione (2005), la società decide di avvalersi dell’opzione di prima applicazione prevista dal paragrafo 121 e quindi stabilisce che la copertura è da considerarsi perennemente efficace e non necessitando dunque del calcolo annuale della componente di inefficacia.

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

ESEMPIO TRANSIZIONE

42

69

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Per ovviare alle possibili asimmetrie contabili, sono state previste regole particolari per la contabilizzazione delle operazioni di copertura HEDGE ACCOUNTINGL’hedge accounting (par. 50):

- È facoltativo- La sua applicazione prevede il rispetto di specifici requisiti- Una volta applicato, può essere interrotto solo in casi molto

particolari- Il derivato di copertura è in ogni caso sempre valutato al fair

value

I DERIVATI DI COPERTURA: INDICAZIONI GENERALI

“COPERTURA”

43

Sono previste due tipologie di coperture (par. 52):copertura di un flusso finanziario (Cash Flow Hedge): si applica quando l’obiettivo della copertura è quello di limitare l’esposizione al rischio di variabilità dei flussi finanziari attribuibili ad attività o passività iscritte in bilancio, ad impegni irrevocabili oppure a programmate operazioni altamente probabilicopertura di fair value (fair value hedge): si applica quando l’obiettivo della copertura è quello di limitare l’esposizione al rischio delle variazioni di fair value di attività o passività iscritte in bilancio o ad impegni irrevocabili.

Quali sono i rischi per i quali è ammessa la contabilizzazione di copertura (hedge accounting)?

I DERIVATI DI COPERTURA: INDICAZIONI GENERALI

RELAZIONI DI COPERTURA

44

70

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REGOLE IAS 39 MOLTO RIGIDE (MODIFICATE DALL’IFRS 9 A PARTIRE DAL 2018)CODICE CIVILE È GENERICOOIC XX IN CONSULTAZIONE RIFERIMENTO ALL’IFRS 9L’HEDGE ACCOUNTING È FACOLTATIVO

La copertura deve essere designata come tale all’inizio, ovvero al momento della sottoscrizione del derivato

Deve essere presente una documentazioneche attesti l’operazione di copertura (fin dall’inizio)

Deve essere dimostrata la correlazione tra elemento coperto e strumento di copertura

“Si considera sussistente la copertura in presenza, fin dall’inizio, di stretta e documentata correlazione tra le caratteristiche dello strumento o dell’operazione coperta e quelle dello strumento di copertura”

Art. 2426, p. 11-bis

I DERIVATI DI COPERTURA: INDICAZIONI GENERALI

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

45

Se al 31.12.2015 fair value negativo, all’1.1.2016 (prescindendo dagli effetti fiscali):

Se al 31.12.2015 fair value positivo, all’1.1.2016 (prescindendo dagli effetti fiscali):

Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari (SP.Passivo.A.VII)

….

Strumenti derivati finanziari passivi (SP.Passivo.B.3) ….

Strumenti derivati finanziari attivi (SP.Attivo.C.III.5) ….Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari (SP.Passivo.A.VII)

….

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

ESEMPIO TRANSIZIONE (1/3) «COPERTURA»

46

71

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IRS non più qualificabile come copertura (es.: perché il debito è stato estinto)

Nel bilancio al 31.12.2015 viene rilevato il fondo rischi per derivatiAll’1.1.2016 (prescindendo dagli aspetti fiscali):

Fondo rischi per derivati ….Strumenti derivati finanziari passivi (SP.Passivo.B.3) ….

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

ESEMPIO TRANSIZIONE (2/3)

PER DERIVATI NON DI COPERTURA CON FV POSITIVO AL 31.12.2015 -- NESSUNA CONTABILIZZAZIONE AL 31.12.2015 MA SOLO ALL’1.1.2016

«NON COPERTURA»

47

IRS non di copertura con fair value positivoNel bilancio al 31.12.2015 non viene rilevatoAll’1.1.2016 (prescindendo dagli aspetti fiscali):

Strumenti derivati finanziari attivi (SP.Attivo.C.III.5) ….Utili (perdite) portati a nuovo (SP.Passivo.A.VIII) ….

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

ESEMPIO TRANSIZIONE (3/3)

48

72

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IMPRESA BANCAEuribor a sei mesi + spread 1%

IMPRESA BANCAEuribor a sei mesi

4%

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (1/5)

In data 1/7/Anno 1Operazione di mutuo per 500.000 Euro, durata decennale, tasso semestrale basato sull’Euribor a sei mesi + spread 1%, rimborso in un’unica soluzione alla scadenza

In data 1/7/Anno 1Operazione di IRS per 500.000 Euro (bullet), durata decennale. L’impresa:

Paga alla banca il tasso fisso del 4%;Incassa dalla banca l’Euribor a sei mesi

49

1/7-31/12 Anno 1: Euribor a sei mesi 0,5%Interessi sul mutuo: 500.000 x (0,5%+1%) × 6/12 = 3.750 EuroFlussi sull’IRS

- Impresa paga alla banca tasso fisso del 4%: 500.000 × 4% ×6/12 = 10.000

- Impresa incassa dalla banca Euribor a sei mesi: 500.000 ×0,5% × 6/12 = 1.250

- Differenziale per l’impresa: - 10.000 + 1.250 = - 8.750Oneri finanziari nel CE: 3.750 + 8.750 = 12.500 (corrispondente al tasso fisso del 4% + spread 1%)31/12 Anno 1: Fair value dell’IRS negativo di 2.000Anno 2: Euribor a sei mesi 1% (sia per I semestre sia per II semestre)31/12 Anno 2: Fair value dell’IRS negativo di 1.800

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (2/5)

50

73

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Stato patrimonialeAnno 1 Anno 2 Anno 1 Anno 2

C.III.5 Strumenti finanziari derivati attivi

- A.VII Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi

(2.000) (1.800)

B.3. Strumenti finanziari derivati passivi

2.000 1.800

Debiti vs banche 500.000 500.000

Conto economicoAnno 1 Anno 2

C . 17) Altri oneri finanziari

(12.500) (25.000)

D.19.d Svalutazioni di derivati

- -

Rendiconto finanziario

Anno 1 Anno 2

ATTIVITÀ OPERATIVA

(12.500) (25.000)

ATTIVITÀFINANZIAMENTO

500.000

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (3/5)

51

Stato patrimonialeAnno 1 Anno 2 Anno 1 Anno 2

C.III.5 Strumenti finanziari derivati attivi

- A.VII Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi

- -

B.3. Strumenti finanziari derivati passivi

2.000 1.800

Debiti vs. banche 500.000 500.000

Conto economicoAnno 1 Anno 2

C . 17) Altri oneri finanziari

(12.500) (25.000)

D.18.d Rivalutazioni di derivati

200

D.19.d Svalutazioni di derivati

(2.000)

SE DERIVATO NON FOSSE DI COPERTURA

Rendiconto finanziarioAnno 1 Anno 2

ATTIVITÀ OPERATIVA (3.750) (10.000)

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

ATTIVITÀ FINANZIAMENTO

(8.750)

500.000

(15.000)

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (4/5)

52

74

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RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (5/5)

SE ANNO 1 = 2015 E DERIVATO AL 31.12.2015 FV – 2.000AL 1.1.2016 SEGUENTE SCRITTURA CONTABILE - SE DI COPERTURA

Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari (SP.Passivo.A.VII)

2.000

Strumenti derivati finanziari passivi (SP.Passivo.B.3) 2.000

AL 31.12.2016

COSA SUCCEDE SE LA COMPETENZA DEGLI INTERESSI NON COINCIDE CON L’ANNO (1.1-31.12)?

Strumenti derivati finanziari passivi (SP.Passivo.B.3) 200Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari (SP.Passivo.A.VII)

200

53

Cosa succede quando la data di regolamento del differenziale non coincide con il 31/12?Il fair value del derivato (mark-to-market) al 31/12 comprende il differenziale maturato dalla data del fixing del tasso fino al 31/12. Tuttavia, il differenziale maturato deve essere rilevato nel conto economico tra gli oneri finanziari.IRS di copertura con differenziali liquidati al 30/4 e al 31/10. Il fair value del derivato al 31/12 è negativo per 2.000 e comprende il differenziale maturato fino alla data di determinazione del fair value.Il differenziale sull’IRS per il periodo 1.11.2016 - 30.4.2017 è pari a 600.il differenziale negativo maturato dal 1/11 al 31/12 pari a 200.

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (1/2)

54

75

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Al 31/12 la scrittura contabile è la seguente:

Al 31/3, quando viene pagato il differenziale del periodo:

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO CASH FLOW HEDGE

IRS A COPERTURA DEBITO TASSO VARIABILE (2/2)

Differenziali negativi su IRS (C.17) 200

Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi (SP. Passivo.A.VII)

1.800

Strumenti derivati passivi (SP.P.B3) 2.000

Differenziali negativi su IRS (C.17) 400

Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi (SP. Passivo.A.VII)

200

Depositi bancari e postali (SP.Attivo.C.IV.1) 600

55

Se al 31.12.2015 il premio pagato sull’opzione è stato sospeso per la ripartizione pro rata temporis:Strumenti finanziari derivati attivi (SP.Attivo.C.III.5) 2.925,56Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari (SP.Passivo.A.VII)

6.474,44

Risconto attivo 9.400

LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEI DERIVATI IN ESSERE ALL’1.1.2016

ESEMPIO TRANSIZIONE

56

OPZIONE CAP: premio 9.400 pagato al 20.10.2015

DECORRENZA DEL FINAZIAMENTO: 1.1.2016

FAIR VALUE OPZIONE AL 31.12.2015: 2.925,56 Euro

76

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AZIONI PROPRIE

I NUOVI OIC 2016

Dall’1.1.2016 le azioni proprie non sono più considerate un investimento bensì una riduzione di patrimonio netto (modifica art. 2357-ter)

Conseguenti modifiche agli schemi di bilancio:Eliminazione dall'attivo delle voci “azioni proprie”Eliminazione dal PN della voce “VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio”Inserimento di una nuova voce nel PN “X. Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio”

57

LE AZIONI PROPRIE DALL’1.1.2016 (1/6)

I NUOVI OIC 2016

È necessario distinguere tra:1) società che presentano azioni proprie iscritte nell’attivo al

31.12.2015;2) società che non hanno azioni proprie ed effettuano un acquisto

dall’1.1.2016.

58

77

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È necessario distinguere tra:1) società che presentano azioni proprie iscritte nell’attivo al

31.12.2015Con effetto 1.1.2016 dovranno essere effettuate le seguenti rilevazioni contabili:

LE AZIONI PROPRIE DALL’1.1.2016 (2/6)

Riserva per azioni proprie in portafoglio

a Riserve libere(es. facoltativa)

100

Riserva negativa per azioni proprie in

portafoglio

a Azioni proprie 100

I NUOVI OIC 2016

59

È necessario distinguere tra:1) società che presentano azioni proprie iscritte nell’attivo al

31.12.2015;2) società che non hanno azioni proprie ed effettuano un acquisto

dall’1.1.2016.

In caso di acquisto di azioni proprie a partire dall’1.1.2016 deve essere effettuata la seguente rilevazione contabile:

I NUOVI OIC 2016

LE AZIONI PROPRIE DALL'1.1.2016 (3/6)

Riserva negativa per azioni proprie in

portafoglio

a Banca c/c 100

60

78

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I NUOVI OIC 2016

LE AZIONI PROPRIE DALL’1.1.2016 (4/6)

L’assemblea decide di annullare le azioni proprie in portafoglio (par. 37):

Storno della voce AX “Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio” e contestuale riduzione del capitale sociale per il valore nominale delle azioni annullate. L’eventuale differenza tra il valore contabile della riserva e il valore nominale delle azioni annullate è imputata ad incremento o decremento del patrimonio netto.

CHIARIMENTI NUOVO OIC 28

61

LE AZIONI PROPRIE DALL’1.1.2016 (5/6)

I NUOVI OIC 2016

L’assemblea decide di alienare le azioni proprie (par 38):l’eventuale differenza tra il valore contabile della voce AX “Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio” e il valore di realizzo delle azioni alienate

CHIARIMENTI NUOVO OIC 28

è imputata ad incremento o decremento di un’altra voce del patrimonio netto

62

79

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LE AZIONI PROPRIE DALL’1.1.2016 (6/6)

I NUOVI OIC 2016

Acquisto azioni della controllante (par. 39)Nel caso in cui un'impresa controllata detenga azioni della società controllante entro i limiti consentiti dall’art. 2359-bis co. 3 c.c.

CHIARIMENTI NUOVO OIC 28

in contropartita costituisce una riserva di ammontare pari all'importo iscritto nell'attivo, da indicare nella voce AVI

“Altre riserve”.

63

OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (1/7)

I NUOVI OIC 2016

L’OIC 12 distingue tra:oneri e proventi straordinari secondo l’OIC 12 previgente per cui non è possibile identificare ex ante una classificazione; oneri e proventi straordinari secondo l’OIC 12 previgente per i quali è possibile identificare una nuova specifica collocazione ex anteunivoca in base alla tipologia della transazione.

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OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (2/7)

I NUOVI OIC 2016

Oneri e proventi straordinari secondo l’OIC 12 previgente per cui non è possibile identificare ex ante una classificazione:1) oneri di ristrutturazione aziendale; 2) plusvalenze e minusvalenze da svalutazioni e rivalutazioni di natura straordinaria; 3) furti e ammanchi di beni di natura straordinaria e relativi rimborsi assicurativi; 4) perdite o danneggiamenti di beni a seguito di eventi naturali straordinari come alluvioni, terremoti, incendi, inondazioni, ecc. e relativi indennizzi assicurativi; 5) oneri da cause e controversie di natura straordinaria non pertinenti alla normale gestione dell’impresa. 6) indennità varie per rotture di contratti.

65

OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (3/7)

I NUOVI OIC 2016

Oneri e proventi straordinari per i quali è possibile identificare una nuova specifica collocazione ex ante univoca:

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OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (4/7)

I NUOVI OIC 2016

Provento e onere straordinario ClassificazioneComponenti reddituali derivanti da ristrutturazioni del debito.

Può dare origine a componenti positivi di reddito di tipo finanziario da includere nella voce C16 d) proventi diversi dai precedenti.

Plusvalenze e minusvalenze derivanti da conferimenti di aziende e rami aziendali, fusioni, scissioni ed altre operazioni sociali straordinarie.

Tali componenti vanno inclusi nelle voci A5 altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio e B14 oneri diversi di gestione.

Plusvalenze e minusvalenze derivanti in generale da operazioni di natura straordinaria, di riconversione produttiva, ristrutturazione o ridimensionamento produttivo.Plusvalenze o minusvalenze derivanti da espropri o nazionalizzazioni di beni.Plusvalenze e minusvalenze derivanti dall’alienazione di immobili civili ed altri beni non strumentali all’attività produttiva, nonché il plusvalore derivante dall’acquisizione delle immobilizzazioni materiali a titolo gratuito.Perdita o acquisizione a titolo definitivo di caparre, qualora abbiano natura straordinaria.

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OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (5/7)

I NUOVI OIC 2016

Oneri e proventi straordinari per i quali è possibile identificare una nuova specifica collocazione ex ante univoca:

Provento e onere straordinario ClassificazioneLiberalità ricevute, in danaro o in natura, che non costituiscono contributi in conto esercizio da iscrivere alla voce A5.

Tali componenti sono da classificare nella voce A5 altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio.

Contributi erogati in occasione di fatti eccezionali (ad esempio, calamità naturali come terremoti, inondazioni, ecc.).Oneri per multe, ammende e penalità originate da eventi estranei alla gestione, imprevedibili ed occasionali.

Tali componenti sono da indicare nella voce B14 oneri diversi di gestione.

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OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (6/7)

I NUOVI OIC 2016

Oneri e proventi straordinari per i quali è possibile identificare una nuova specifica collocazione ex ante univoca:

Provento e onere straordinario

Classificazione

Plusvalenze e minusvalenze derivanti

dalla cessione (compresa la permuta) di parte significativa delle

partecipazioni detenute o di titoli a reddito fisso

immobilizzati.

La cessione di partecipazioni e titoli a reddito fisso genera componenti di reddito di tipo finanziario da includere:

C 15) proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi a imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime; C 16 b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni; C 17) interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti.

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OIC 12: CLASSIFICAZIONE DI ONERIE PROVENTI STRAORDINARI (7/7)

I NUOVI OIC 2016

Oneri e proventi straordinari per i quali è possibile identificare una nuova specifica collocazione ex ante univoca:

Provento e onere straordinario

Classificazione

Imposte dirette relative ad esercizi precedenti

devono essere classificate nella voce 20 “Imposte sul reddito d’esercizio correnti, differite e anticipate”.

Imposte indirette relative ad esercizi precedenti

devono essere classificate nella voce B14 “Oneri diversi di gestione”.

Differenza positiva derivante dalla definizione di un contenzioso

deve essere classificata nella voce A5 “Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio”.

70

83

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MICRO-IMPRESE

Nel primo esercizio o per due esercizi consecutivi non superano due dei seguenti limiti:

Totale attivo: 175.000 €Totale vendite e prestazione di servizi: 350.000 €Dipendenti: 5 unità

NUOVA TIPOLOGIA DI BILANCIOPER LE SOCIETÀ DI CAPITALI

Applicano l’art. 2435-ter

Principali semplificazioniEsonero obbligo di redazione del rendiconto finanziarioEsonero obbligo di redazione della nota integrativa

I NUOVI OIC 2016

71

84

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RENDICONTO FINANZIARIO

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

85

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DINAMICA FINANZIARIA

DINAMICA ECONOMICA

ENTRATE USCITE

RICAVI COSTI

VARIAZIONE NELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE

UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO

Non sempre coincidono

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

3

L’analisi dei flussi finanziari “integra” i risultati dell’analisi per indiciConsente all’imprenditore di comprendere gli “sfasamenti” tra la dinamica economica e quella finanziariaConsente al professionista di fare analisi sull’esistenza del presupposto della continuità aziendale (going concern)Consente ai lettori dei dati di bilancio (o di dati preventivi) di formulare giudizi sulla capacità di tenuta finanziaria dell’impresaPresupposto per la valutazione d’azienda con i metodi finanziari

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

4

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1/1/n

1/1/n

31/12/n

Stato patrimoniale 1/1/nAttività Passività

Patrimonio netto

Conto Economico Esercizio nRicaviCostiReddito d’esercizio

Dinamica economica

Dinamica Finanziaria

Rendiconto Finanziario Esercizio n Entrate Uscite

GESTIONE

Stato patrimoniale 31/12/nAttività Passività

Patrimonio netto

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

5

IMPRESA

Rimborsi di finanziamenti

Uscite monetarie

Pagamento di costi

Finanziamenti da terziIncasso di ricavi

Entrate monetarie

Apporti dai soci Disinvestimenti

Restituzione ai soci Investimenti

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

6

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TIPOLOGIE DI RENDICONTO FINANZIARIO

VARIAZIONI DI RISORSE TOTALI

VARIAZIONI DI CCN

VARIAZIONI DI LIQUIDITÀ

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

7

Liquidità

Cassa + Conto corrente bancario attivo

Cassa + Conto corrente bancario attivo – Conto corrente bancario passivo

Cassa + Conto corrente bancario attivo + Cash equivalent –

conto corrente bancario passivo

Posizione finanziaria netta corrente, non corrente, complessiva

DINAMICA ECONOMICA E DINAMICA FINANZIARIA

8

88

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RENDICONTO FINANZIARIOE CODICE CIVILE

10

Art. 2425-ter c.c.Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci.

Art. 2435-bis c.c.Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata sono esonerate dalla redazione del rendiconto finanziario.

Art. 2423 c.c.Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal RENDICONTO FINANZIARIO e dalla nota integrativa.

RENDICONTO FINANZIARIO E CODICE CIVILE

10

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Attività OPERATIVA A

Attività di INVESTIMENTO B

Attività DI FINANZIAMENTO C

Mezzi di terzi

Mezzi propri

FLUSSO DI CASSA DEL PERIODO D = A + B + C

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AD INIZIO PERIODO E

DISPONIBILITÀ LIQUIDE A FINE PERIODO F = D + E

SCHEMA DI SINTESI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

RENDICONTO FINANZIARIO E CODICE CIVILE

SCHEMA COMPLETO APPENDICE A DELL’OIC 10

11

RENDICONTO FINANZIARIOE OIC 10

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RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

SCHEMA DI SINTESI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

SCHEMA COMPLETO APPENDICE A DELL’OIC 10

Attività OPERATIVA 1.500

Attività di INVESTIMENTO (2.000)

Attività DI FINANZIAMENTO 600

Mezzi di terzi 600

Mezzi propri -

FLUSSO DI CASSA DEL PERIODO 100

DISPONIBILITÀ LIQUIDE AD INIZIO PERIODO 50

DISPONIBILITÀ LIQUIDE A FINE PERIODO 150

13

Un solo schema di rendiconto finanziario basato sul concetto di DISPONIBILITÀ LIQUIDEFlussi finanziari classificati nelle seguenti categorie‒ Attività operativa‒ Attività di investimento‒ Attività di finanziamento

Prevede due differenti schemi‒ Flusso della gestione reddituale determinato con il metodo

diretto‒ Flusso della gestione reddituale determinato con il metodo

indiretto

NUOVO OIC 10

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

14

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IL R

END

ICO

NTO

FIN

AN

ZIA

RIO

OIC

10M

ETO

DO

DIR

ETTO

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

15

IL R

END

ICO

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AN

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RIO

OIC

10M

ETO

DO

DIR

ETTO

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

16

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IL R

END

ICO

NTO

FIN

AN

ZIA

RIO

OIC

10M

ETO

DO

DIR

ETTO

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

17

IL R

END

ICO

NTO

FIN

AN

ZIA

RIO

OIC

10M

ETO

DO

IND

IRET

TO

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

18

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IL R

END

ICO

NTO

FIN

AN

ZIA

RIO

OIC

10M

ETO

DO

IND

IRET

TO

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

19

IL R

END

ICO

NTO

FIN

AN

ZIA

RIO

OIC

10M

ETO

DO

IND

IRET

TO

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

20

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IL RENDICONTO FINANZIARIO: COSTRUZIONE E ANALISI

LA COSTRUZIONE

La costruzione del rendiconto finanziario

Con il foglio di lavoro

Senza il foglio di lavoro

21

IL RENDICONTO FINANZIARIO: COSTRUZIONE E ANALISI

ESEMPIO DI FOGLIO DI LAVORO

1. FOGLIO DI LAVOROVARIAZIONI GREZZE RETTIFICHE FLUSSI

ANNO 1 ANNO 2 IMPIEGO FONTE DARE AVERE IMPIEGO FONTEIMMOBILIZZAZIONI MATERIALITERRENI 600 600 0 0FABBRICATI 2.200 2.395 195 195IMPIANTI E MACCHINARI 4.000 3.530 470 900 802 330 702ANTICIPI SU MACCHINARI 100 0 100 100 0 0

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIEPARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE 500 420 80 120 10 40 10CREDITI FINANZIARI 600 600

RIMANENZEMATERIE PRIME 300 250 50 50PRODOTTI FINITI 500 470 30 30

CREDITICREDITI VERSO CLIENTI 2.300 2.000 300 120 180CREDITI VERSO ALTRI 20 25 5 5

COSTO STORICO

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95

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IL RENDICONTO FINANZIARIO: COSTRUZIONE E ANALISI

LE RETTIFICHE PER IL RENDICONTO FINANZIARIO

Rettificheper eliminare

movimenti contabili che non sono flussi

Rettifiche per far emergere

dei flussi compensati

Destinazione del risultato d’esercizio

Aumenti gratuiti di capitale sociale

Riclassificazioni di voci

Chiusura del conto fornitori c/anticipi per ricevimento

immobilizzazioni

Rivalutazioni di attività

Operazioni di conferimento

Alienazioni di immobilizzazioni

Rimborso dei mutui

Pagamento del trattamentodi fine rapporto di lavoro

Fonte: Devalle A., Pisoni P., Analisi finanziaria, Giuffrè, 2016

23

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Esercizio n Esercizio n–1

Disponibilità liquideDepositi bancari e postali (Attivo C.IV.1) X XAssegni (Attivo C.IV.2) X XDenaro in cassa (Attivo C.IV.3) X X

DISPONIBILITÀ LIQUIDE X X

Comprese le disponibilità liquide in valuta

24

96

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OIC 10 - GESTIONE OPERATIVAIncassi derivanti dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di serviziIncassi da royalty, commissioni, compensi, rimborsi assicurativi e altri ricaviPagamenti a fornitori per l’acquisto di materie prime, semilavorati, merci e serviziPagamenti a, e per conto di, lavoratori dipendentiPagamenti e rimborsi di imposte sul redditoIncassi per proventi finanziari

CONTRIBUTO DELLA GESTIONE ORDINARIA DELL’IMPRESA IN TERMINI DI LIQUIDITÀ per:

Effettuare investimentiRimborsare debitiPagare dividendiAccumulare liquidità

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

25

Modalità di determinazione della gestione reddituale

INDIRETTO DIRETTO

Si parte dal risultato d’esercizio che deve

essere rettificato

Mette direttamente in evidenza gli incassi e i pagamenti

dell’attività core dell’impresa

OIC 10 - GESTIONE OPERATIVA

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

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A. Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa (metodo indiretto)

………………………………………1. Utile (perdita) dell’esercizio prima delle imposte sul reddito,

interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione………………………………………

2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN………………………………………

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN………………………………………

4. Flusso finanziario dopo le altre variazioniFlusso finanziario dell’attività operativa (A)

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - GESTIONE OPERATIVA

27

LA DETERMINAZIONE DELL’UTILE/PERDITA PRIMA DELLE IMPOSTE SUL REDDITO, INTERESSI, DIVIDENDI E PLUS/MINUSVALENZE DA CESSIONE

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn .......

– Interessi pagati .......

+ Interessi incassati .......

+ Dividendi incassati .......

– Imposte sul reddito pagate .......

– Utilizzo dei fondi .......

4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche .......

Utile (Perdita) dell’esercizio .......

Imposte sul reddito .......

Interessi passivi/(Interessi attivi) .......

(Dividendi) .......

(Plusvalenze)/Minusvalenze derivanti dalla cessione di attività

Attività di investimento

Indicazione separata

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

28

98

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SINTESI DELLO SCHEMA OIC 10

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

29

A. Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa (metodo indiretto)

………………………………………1. Utile (perdita) dell’esercizio prima delle imposte sul reddito,

interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione………………………………………

2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN………………………………………

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN………………………………………

4. Flusso finanziario dopo le altre variazioniFlusso finanziario dell’attività operativa (A)

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - GESTIONE OPERATIVA

30

99

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LA DETERMINAZIONE DEL FLUSSO FINANZIARIO PRIMA DELLE VARIAZIONI DI CCN Utile (Perdita) dell’esercizio .....

………………. .....

1. Utile (perdita) dell’esercizio prima delle imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione

.....

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto

.....

Accantomanto ai fondi .....

Ammortamento delle immobilizzazioni .....

Svalutazioni per perdite durevoli di valore .....

Altre rettifiche per elementi non monetari .....

2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN .....

MOL (EBITDA)Cash flow operativo

se dinamica finanziaria ≡ dinamica

economica

31

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

Esempio fondi rischi e oneri

Conto economico 2016………………… …….B.13) Altri accantonamenti

(130)

Utile d’esercizio 1.000

Stato patrimoniale2015 2016

…… B.4) Fondi per altri rischi e oneri

100 150

LA DETERMINAZIONE DEL FLUSSO FINANZIARIO PRIMA DELLE VARIAZIONI DI CCN

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

32

100

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LA DETERMINAZIONE DEL FLUSSO FINANZIARIO PRIMA DELLE VARIAZIONI DI CCN

RENDICONTO FINANZIARIO (HP A)

A) FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALLA GESTIONE REDDITUALE (OPERATIVA)Utile/(perdita) dell’esercizio 1.0001. Utile/(perdita) Prima dell’esercizio prima d’imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessioneAccantonamento al fondo rischi di garanzia 1302. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCNUtilizzo del fondo rischi di garanzia (80)

FLUSSO FINANZIARIO DELLA GESTIONE REDDITUALE/ATTIVITÀOPERATIVA

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

Esempio fondi rischi e oneri

33

RENDICONTO FINANZIARIO (HP B)

A) FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALLA GESTIONE REDDITUALE (OPERATIVA)Utile/(perdita) dell’esercizio 1.0001. Utile/(perdita) Prima dell’esercizio prima d’imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessioneAccantonamento al fondo rischi di garanzia 502. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCNUtilizzo del fondo rischi di garanzia

FLUSSO FINANZIARIO DELLA GESTIONE REDDITUALE/ATTIVITÀOPERATIVA

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

Esempio fondi rischi e oneri

34

LA DETERMINAZIONE DEL FLUSSO FINANZIARIO PRIMA DELLE VARIAZIONI DI CCN

101

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SINTESI DELLO SCHEMA OIC 10

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

35

A. Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa (metodo indiretto)

………………………………………1. Utile (perdita) dell’esercizio prima delle imposte sul reddito,

interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione………………………………………

2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN………………………………………

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN………………………………………

4. Flusso finanziario dopo le altre variazioniFlusso finanziario dell’attività operativa (A)

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - GESTIONE OPERATIVA

36

102

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2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN .....

Variazioni del capitale circolante netto

Decremento/(Incremento) delle rimanenze

Decremento/(Incremento) dei crediti verso clienti

Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori

Decremento/(Incremento) ratei e risconti attivi

Incremento/(Decremento) ratei e risconti passivi

Altre variazioni di capitale circolante netto

3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN

4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche

FLUSSO FINANZIARIO DELLA GESTIONE REDDITUALE (A)

Δ C.C.N≠

Δ C.C.N.O

Grandezza molto importante legata alla gestione del circolante

Esempi:-Crediti tributari ≠ imposte sul reddito-Crediti verso altri-Anticipi da clienti-Debiti tributari ≠ imposte sul reddito-……

37

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

SINTESI DELLO SCHEMA OIC 10

38

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

103

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A. Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa (metodo indiretto)

………………………………………1. Utile (perdita) dell’esercizio prima delle imposte sul reddito,

interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione………………………………………

2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN………………………………………

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN………………………………………

4. Flusso finanziario dopo le altre variazioniFlusso finanziario dell’attività operativa (A)

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - GESTIONE OPERATIVA

39

2. Flusso finanziario prima delle variazioni di CCN .....

3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN

Interessi attivi incassati e interessi passive pagati

Dividendi INCASSATI

Imposte pagate

Utilizzo fondi

4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche

FLUSSO FINANZIARIO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA (A)

RETTIFICHE PER OTTENERE IL “FLUSSO FINANZIARIO DOPO LE ALTRE RETTIFICHE”

40

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

104

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3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN

INTERESSI ATTIVI INCASSATI

Interessi attivi da conto economico

(Meno) Aumento dei ratei attivi

(Più) Diminuzione dei ratei attivi

(Più) Aumento dei risconti passivi

(Meno) Diminuzione dei risconti passivi

+ C.16 del C.E. sottovoci+ Ratei attivi 31/12/n–1– Ratei attivi 31/12/n+ Risconti passivi al 31/12/n– Risconti passivi al 31/12/n–1

INTERESSI ATTIVI INCASSATI

RETTIFICHE PER OTTENERE IL “FLUSSO FINANZIARIO DOPO LE ALTRE RETTIFICHE”

41

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

3. Flusso finanziario dopo le variazioni di CCN

INTERESSI PASSIVI PAGATI

Interessi passivi da conto economico

(Meno) Aumento dei Ratei passivi

(Più) Diminuzione dei Ratei passivi

(Più) Aumento dei risconti attivi

(Meno) Diminuzione dei risconti attivi

+ C.17 del C.E. sottovoci+ Ratei passivi 31/12/n–1– Ratei attivi 31/12/n+ Risconti passivi al 31/12/n– Risconti passivi al 31/12/n–1

INTERESSI PASSIVI PAGATI

RETTIFICHE PER OTTENERE IL “FLUSSO FINANZIARIO DOPO LE ALTRE RETTIFICHE”

42

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

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SINTESI DELLO SCHEMA OIC 10

43

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

Pagamenti per acquisti e incassi per vendite di immobili, impianti e macchinari, beni immateriali e altri beni immobilizzati (incluse le immobilizzazioni materiali di costruzione interna)Pagamenti per acquisizioni e incassi per vendite di partecipazioni in imprese controllate, collegate e altre partecipazioniPagamenti per acquisizioni e incassi titoli a reddito fissoPagamenti e incassi per prestiti fatti a terzi

GLI INVESTIMENTI DI OGGI SONO LE PREMESSE PER IL CASH FLOW REDDITUALE DI DOMANI

44

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

106

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B. Flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimento .....

Immobilizzazioni materiali

(Investimenti)

Prezzo di realizzo disinvestimenti

Immobilizzazioni immateriali

(Investimenti)

Prezzo di realizzo disinvestimenti

Immobilizzazioni finanziarie

(Investimenti)

Prezzo di realizzo disinvestimenti

………………………………………………………..

FLUSSO FINANZIARIO DELL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B)

CASH FLOW DELL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

CASH FLOW DELL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

45

FLUSSO DI CASSA IN USCITA PER INVESTIMENTI PREZZO DI ACQUISTOPrezzo di acquisto+ Debiti verso fornitori di immobilizzazioni al 31/12/anno n–1– Debiti verso fornitori di immobilizzazioni al 31/12/anno nTotale risorse finanziarie assorbite dall’operazione di acquisto

FLUSSO DI CASSA IN ENTRATA PER DISINVESTIMENTI PREZZO DI ACQUISTOValore netto contabile dell’immobilizzazione alienata+ Plusvalenze alienazione cespiti– Minusvalenze alienazioni cestiti+ Crediti verso clienti per immobilizzazioni al 31/12/anno n–1– Crediti verso clienti per immobilizzazioni al 31/12/anno n– Acconti a fornitori per acquisto di immobilizzazioniTotale risorsa finanziaria generata dall’operazione di vendita

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

46

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ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEI PAGAMENTI PER L’ACQUISTO DI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Stato patrimoniale2015 2016

B.II.2) Impianti e macchinari 700 1.740B.II.5) Acconti 200 0

VOCE DI BILANCIO CostoStorico

F.doAmm.to

Valore diBilancio

Acquisti Vendite Riclassi-fiche

Storno del

Fondo

Amm.to CostoStorico

F.doAm.to

Valore di

BilancioTerreni e fabbricati 400 240 160 12 400 252 148Impianti e macchinari 1.600 900 700 1.200 200 360 3.000 1.260 1.740

ANTICIPI SU MACCHINARI

200 200 -200 0 0 0

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

47

ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEI PAGAMENTI PER L’ACQUISTO DI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Rendiconto finanziario Voce di bilancio ValoriAcquisti effettuati durante l’esercizio NI – Tabella movimenti B.II 1.400Δ Debiti verso fornitori per acquisto immobilizzazioni

+ SP. Passivo D.7 (1/1)– SP. Passivo D.7 (31/12)

00

Anticipi versati negli anni precedenti per immob.

– SP. Attivo B.II.5 (1/1) (200)

Totale pagamenti per acquisti 1.200

VOCE DI BILANCIO CostoStorico

F.doAmm.to

Valore diBilancio

Acquisti Vendite Riclassi-fiche

Storno del

Fondo

Amm.to CostoStorico

F.doAm.to

Valore diBilancio

Terreni e fabbricati 400 240 160 12 400 252 148Impianti e macchinari 1.600 900 700 1.200 200 360 3.000 1.260 1.740

ANTICIPI SU MACCHINARI

200 200 -200 0 0 0

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

48

108

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ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEGLI INCASSI PER LA VENDITA DI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Stato patrimoniale2014 2015

B.II.3) Attrezzature industriali 740 520B.II.5) Acconti 0 0

VOCE DI BILANCIO CostoStorico

F.doAmm.to

Valore diBilancio

Acquisti Vendite Riclassi-fiche

Storno del

Fondo

Amm.to CostoStorico

F.doAm.to

Valore di

BilancioATTREZZATURE 900 160 740 200 120 140 700 180 520

Conto economico 2015A.5) Altri ricavi 24B.14) Oneri diversi di gestione (40)

Plusvalenza alienazione attrezzature

Minusvalenza alienazione attrezzature

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

49

Rendiconto finanziario Voce di bilancio ValoriValore contabile del bene venduto NI – Tabelle di movimento 80+ Plusvalenza da alienazione cespiti– Minusvalenza da alienazione cespiti

+ CE. A.5– CE. B.14

24(40)

Δ crediti verso clienti per vendita immobilizzazioni

+ SP. Attivo C.II.1 (1/1)– SP. Attivo C.II (31/12)

00

Totale incassi per cessioni 64

VOCE DI BILANCIO CostoStorico

F.doAmm.to

Valore diBilancio

Acquisti Vendite Riclassi-fiche

Storno del

Fondo

Amm.to CostoStorico

F.doAm.to

Valore di

BilancioATTREZZATURE 900 160 740 200 120 140 700 180 520

Conto economico 2015A.5) Altri ricavi 24B.14) Oneri diversi di gestione (40)

Plusvalenza alienazione attrezzature

Minusvalenza alienazione attrezzature

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

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SINTESI DELLO SCHEMA OIC 10

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RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

OIC 10 - ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

Incassi per emissione di azioni (AUMENTI DI CAPITALE SOCIALE) e quote rappresentative di capitale di rischioIncassi derivanti dall’emissione di obbligazioniIncassi per ottenimento di prestiti, mutui e altri finanziamenti a breve o a lungo terminePagamenti per rimborsi di prestitiPagamenti per pagamento di dividendi

LE RISORSE OTTENUTE OGGI DALLE BANCHE DEVONO ESSERE RESTITUITE DOMANI. COME?

L’APPORTO DEI SOCI GENERA ASPETTATIVE DI DIVIDENDI.COME SONO STATE INVESTITE LE RISORSE

OTTENUTE DAI TERZI?

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

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C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento ...

Mezzi di terzi

Incremento (decremento) debiti a breve verso banche

Accensione finanziamenti

Rimborsi finanziamenti

Mezzi propri

Aumento di capitale a pagamento

Cessione (acquisto) di azioni proprie

Dividendi (e acconti su dividendi) pagati

FLUSSO FINANZIARIO DELL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)

Esempi:- Prestiti obbligazionari- Debiti verso soci- Debiti verso banche- Debiti verso altri finanziatori- Debiti rappresentati da titoli di

credito (se finanziari)- Debiti infragruppo (se finanziari)- Altri debiti (se finanziari)

Esempi:- Debiti verso soci- Debiti verso banche- Debiti verso altri finanziatori- Debiti rappresentati da titoli di

credito (se finanziari)- Debiti infragruppo (se finanziari)- Altri debiti (se finanziari)

OIC 10 - ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

53

ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEI FLUSSI CONNESSI AI FINANZIAMENTI

Descrizione Anno 2015 Anno 2016Debiti a medio/lungo termine 200 1.500Quota corrente debito a M/L 60 130Debito per anticipo portafoglio S.b.f. 80 140Debito per fidi a revoca 20 30Totale debiti a breve termine 160 300

Pagamento per rimborso finanziamenti

Incassi per ottenimento finanziamenti

Variazione debiti finanziari a breve

Δ Debiti per anticipo portafoglio S.b.f

60

Δ Debiti per fidi revoca 10

Variazione debiti 70

Debito a M/L 2015 (260)

Quota rimborsata 60

Debito a M/L 2016 1.630

Incassi 1.430

Quota corrente debito a M/L termine del 2015

60

Pagamenti 60

OIC 10 - ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

OIC 10 - ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

54

111

Page 111: LE OPERAZIONI E IL RENDICONTO FINANZIARIO · 4 LA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO CON IL FOGLIO DI LAVORO 32 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 36 1 Estratto del cap. IV. “I flussi finanziari

ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEI FLUSSI CONNESSI AL CAPITALE PROPRIO

STATO PATRIMONIALE ANNO 2016 ANNO 2017 VARIAZIONI

I. Capitale Sociale 1.000 1.200 200II. Riserva da sovrapprezzo azioni 0 800 800III. Riserva di rivalutazione 100 900 800IV. Riserva legale 100 125 25V. Riserve statutarie 0 0 0VI. Altre riserve, distintamente indicate

– Riserva facoltativa 250 325 75VII. Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi 0 0 0VIII. Utili (perdite) portati a nuovo – 400 0 400IX. Utile (perdita) dell’esercizio 500 350 – 150X Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

0 0 0

TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.550 3.700 2.15055

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento ...

Mezzi propri

Aumento di capitale a pagamento 1.000

FLUSSO FINANZIARIO DELL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)

ESEMPIO DI DETERMINAZIONE DEI FLUSSI CONNESSI AL CAPITALE PROPRIO

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RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

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Interessi e dividendiImposte sul redditoFlussi in valuta esteraDerivatiCosto ammortizzato

CASI PARTICOLARI

RENDICONTO FINANZIARIO E OIC 10

57

LETTURA E INTERPRETAZIONEDEL RENDICONTO FINANZIARIO

113

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LETTURA DEL RENDICONTO - ALCUNI ESEMPLIFICAZIONI

IMPRESA A

GESTIONE REDDITUALE + 1.000

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO – 1.500

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO + 530

FLUSSO DI CASSA DEL PERIODO + 30

DISPONIBILITÀ LIQUIDE INIZIALI 100

DISPONIBILITÀ LIQUIDE FINALI 130

Investimenti in macchinari e brevetti

Finanziamento bancario a 10 anni

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

59

Scoperto di conto corrente bancario

GESTIONE REDDITUALE – 600

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO -

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO + 630

FLUSSO DI CASSA DEL PERIODO + 30

DISPONIBILITÀ LIQUIDE INIZIALI 100

DISPONIBILITÀ LIQUIDE FINALI 130

LETTURA DEL RENDICONTO - ALCUNI ESEMPLIFICAZIONI

IMPRESA B

60

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

114

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Vendita “Asset strategici”

Scoperto di conto corrente

GESTIONE REDDITUALE – 1.000

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO + 500

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO + 530

FLUSSO DI CASSA DEL PERIODO + 30

DISPONIBILITÀ LIQUIDE INIZIALI 100

DISPONIBILITÀ LIQUIDE FINALI 130

LETTURA DEL RENDICONTO - ALCUNI ESEMPLIFICAZIONI

IMPRESA C

61

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Investimenti in macchinari e brevetti

Rimborso di un debito contratto qualche anno fa

GESTIONE REDDITUALE + 1.030

ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO – 600

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO – 400

FLUSSO DI CASSA DEL PERIODO + 30

DISPONIBILITÀ LIQUIDE INIZIALI 100

DISPONIBILITÀ LIQUIDE FINALI 130

LETTURA DEL RENDICONTO - ALCUNI ESEMPLIFICAZIONI

IMPRESA D

62

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

115

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Gestionereddituale: FLUSSO

POSITIVO

Attività di finanziamento: meno ricorso ai terzi• Meno oneri finanziari

Attività di investimento: più investimenti• Più ricavi operativi

(entrate)• Meno costi

operativi (uscite)

LETTURA DEL RENDICONTO - CIRCOLO VIRTUOSO

63

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Gestionereddituale: FLUSSO

NEGATIVO

Attività di finanziamento: Più ricorso ai terzi• pIù oneri finanziari

Attività di investimento: MENO investimenti• Meno ricavi

operativi (entrate)• Più costi operativi

(uscite)

64

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

LETTURA DEL RENDICONTO - CIRCOLO VIRTUOSO

116

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LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

LETTURA DEL RENDICONTOFREE CASH FLOW (1/2)

FREE CASH FLOW TO FIRM (FCFF).Flusso di cassa disponibile per gli investitori (sia portatori di capitaledi debito sia portatori di capitale proprio).

EBITDA EBIT Net Income

+/– costi/ricavi non monetari +/– costi/ricavi non monetari

– Imposte sul reddito operativo – Imposte sul reddito operativo + Oneri finanziari al netto delle imposte

+/– Variazione CCN operativo +/– Variazione CCN operativo +/– Variazione CCN operativo

– Investimenti in capitale fisso non discrezionale (CapExCapital Expenditure)

– Investimenti in capitale fisso non discrezionale (CapExCapital Expenditure)

– Investimenti in capitale fisso non discrezionale (CapExCapital Expenditure)

FREE CASH FLOW TO FIRM FREE CASH FLOW TO FIRM FREE CASH FLOW TO FIRM

65

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

LETTURA DEL RENDICONTOFREE CASH FLOW (2/2)

FREE CASH FLOW TO EQUITY (FCFE).Flusso di cassa disponibile per i portatori di capitale proprio.

Net Income FREE CASH FLOW TO FIRM

+/– costi/ricavi non monetari – oneri finanziari al netto delle imposte

+/– Variazione CCN operativo

– Investimenti in capitale fisso non discrezionale (CapEx Capital Expenditure)– Rimborsi quote capitale del debito

– Rimborsi quote capitale del debito

FREE CASH FLOW TO EQUITY FREE CASH FLOW TO EQUITY

66

117

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LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

LETTURA DEL RENDICONTOLA SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO (1/2)

M.O.L.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO

A parità di altre condizioni, numero di anni necessario

per ripagare l’indebitamento, prescindendo dalla gestione

del circolante

CASH FLOW GESTIONE REDDITUALE (A)

A parità di altre condizioni, numero di anni necessario

per ripagare l’indebitamento

INDEBITAMENTO FINANZIARIO

67

LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

LETTURA DEL RENDICONTOLA SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO (2/2)

NUOVI INVESTIMENTI

CASH FLOW ATT. GESTIONE REDDITUALE (A) Capacità dell’impresa di finanziare gli investimenti

senza ricorrere ai terzi

ONERI FINANZIARI

Capacità di pagamento degli oneri finanziari

generati dall’indebitamento

FLUSSO FINANZIARIO DOPO LE VARIAZIONI DI CCN

68

118

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LETTURA E INTERPRETAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Indice di sopravvivenza finanziaria

INVESTIMENTI + RIMBORSI + DIVIDENDI

FLUSSO DI CASSA OPERATIVOCapacità dell’impresa

di sostenere finanziariamente

gli impegni

Fonte: Busso D., Devalle A., Il nuovo rendiconto finanziario, Eutekne, 2016

ONERI FINANZIARI + RIMBORSI ANNUI FINANZIAMENTI IN ESSERE

FREE CASH FLOW Capacità dell’impresadi sostenere

finanziariamentegli impegni

DSCR (Debt Service Cover Ratio)

69

119

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L’impatto sulla contabilità delDLgs. 139/2015

I nuovi OIC

Come redigere il rendiconto finanziario

DIDACTICA PROFESSIONISTIformazione@didacticaprofessionisti.itdidacticaprofessionisti.it

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LE OPERAZIONIDI RIAPERTURA ALL’1.1.2016E IL RENDICONTO FINANZIARIO

MASTER 2016-2017

MODULO DI AGGIORNAMENTO


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