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Innesto rosa
In questa pagina parleremo di :
Tecniche del giardinaggio L'innesto L'innesto della rosa Innesto rosa : Strumenti ed altre
informazioni
Tecniche del giardinaggio
Pur se il giardinaggio è uno degli hobby più diffusi al mondo, non tutti conoscono le tecniche da
padroneggiare per realizzare i lavoretti in giardino al meglio. Così come accade per tutti gli altri hobby ed i
passatempi, anche quel del famoso e celebrato “pollice verde” ha bisogno sia di attrezzi che di tecniche
adatte; molti dicono che il giardinaggio è per tutti e noi siamo d’accordo, esso me tte subito a proprio agio e
non ci vuole né fatica né spesa né altro per ottenere i primi soddisfacenti risultati. Il fatto è che però
quando si vuole cominciare ad ottenere qualche bella soddisfazione in più bisogna essere coscienti di dover
alzare innanzitutto il proprio livello di conoscenze, per poterle poi applicare alle piante del nostro giardino
(o terrazzo o balcone, per chi non è fortunato a possedere un giardino intero) e vederne i risultati. In questo
modo si comincia ad entrare nel vivo del giardinaggio, di quella passione che ha conquistato centinaia di
milioni di persone nel mondo, le quali, ognuna per le proprie possibilità, giocano a coltivare il proprio pezzo
di natura. Nello specifico, le tecniche del giardinaggio sono quelle della potatura, dell’annaffiatura, della
concimazione, dell’innesto e tante altre operazioni per aumentare al massimo la salute delle nostre piante.
L'innesto
L’innesto è una delle tecniche del giardinaggio che più
richiedono conoscenza, destrezza e tecnica; probabilmente si
pone al fianco della potatura (che però ha più margine di errore
ed è più comune) come importanza per la vita di una pianta e
per la qualità del suo prodotto, sia esso un frutto o un fiore. Esso
si pratica, come indica la parola, innestando la parte di una
pianta – solitamente un ramo – nel fusto o in un grosso ramo di
un’altra pianta, in modo che la parte innestata possa prendere la
forza della grossa pianta per crescere però sempre uguale a sé
stessa. Diciamo che l’innesto viene utilizzato per due motivi: il
primo è quello di far produrre una pianta non produttiva, innestandole un ramo di una pianta produttiva, il
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secondo invece è quello di replicare con facilità una pianta particolarmente buona, perché in teoria si
potrebbe distribuire ogni ramo della pianta a tanti esemplari. Possiamo chiarire che nell’ambito del classico
giardinaggio domestico, l’innesto non abbia poi così tante applicazioni, pe rò se già siamo interessati ad
avere una particolare qualità di agrumi allora la conoscenza dei principi di applicazione dell’innesto
potrebbe fare più che al caso nostro.
L'innesto della rosa
Nonostante sul finire del precedente paragrafo abbiamo introdotto una delle applicazioni più diffuse e
redditizie dell’innesto (quella sugli agrumi), in questo articolo parliamo di un innesto a cui molti sono
interessati per via dell’importanza della pianta: l’innesto della rosa. La rosa è una pianta da fiore amata e
coltivata in tutto il mondo, per via di quel fiore dall’eleganza talmente straordinaria che è il più venduto ed
il più regalato dell’intero pianeta, con un giro economico impressionante ogni anno. D’altro canto tutti
conoscono quanto la rosa sia una pianta delicata da coltivare e da far produrre, ed immaginiamo l’innesto
come possa essere pericoloso: esso si pratica prendendo una gemma ben cresciuta della pianta che voglia
riprodurre, asportandola dal ramo di cui fa parte con un pezzettino di rame ancora attaccato; dopo di ciò si
pratica una apertura a T nel fusto della rosa, su un ramo abbastanza grosso, si pone lì la gemma e si
richiude il tutto avendo molta cura ad allacciare del nastro per tenere stretto il taglio, dopo averlo cosparso
di uno speciale liquido (o crema) antibatterica, in modo che la zona fosse non attaccabile da agenti
patogeni, funghi eccetera che potrebbe vedere in quel taglio un’autostrada per conquistare la pianta.
Innesto rosa : Strumenti ed altre informazioni
Le informazioni seguenti, molto preziose, sono adatte e valide per ogni tipo di innesto, sia esso quello in
formato ridotto per una piantina di rosa oppure sia quello con grossi rami super produttivi per ulivo, agrumi
o altre specie vegetali ancora. Ebbene, partiamo dagli strumenti: per operare un innesto a regola d’arte
bisogna disporre di oggetti taglienti e molto ben igienizzati; per capire il tipo di oggetto tagliente bisogna
guardare che tipo di pianta vogliamo innestare, perché se per una rosa potrebbe bastare una cesoia d a
giardinaggio, per un ulivo potrebbe non bastare invece un motosega di piccole dimensioni. La cosa
fondamentale è che il potere tagliente sia alto, in modo che il taglio sia netto e preciso, per nulla sfalsato o
con estremi sfilacciati; altra cosa è l’igiene: se tagliamo con oggetti non disinfettati (possibilmente, alla
fiamma), potremmo portare i batteri ed altri agenti patogeni direttamente nel cuore della pianta (sia quella
da innestare che l’altra) con conseguenze praticamente irrimediabili perché una volta che una malattia
raggiunge il cuore della pianta c’è ben poco da fare. In generale, per parlare del periodo ideale dell’innesto,
bisognerebbe conoscere sempre la specie vegetale, ma non si sbaglia se lo si pratica a primavera inoltrata,
diciamo nel mese di aprile, quando non ci sono più pericoli di gelate.
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Irrigazione rose
In questa pagina parleremo di :
Irrigazione rose Momento migliore Regole importanti
Irrigazione rose
Come noi umani abbiamo bisogno di acqua in quanto essere viventi, così anche le piante ne hanno bisogno
per svilupparsi nel migliore dei modi. Annaffiare le piante è un gesto importante che va fatto seguendo dei
criteri in particolare. Le piante in questione sono le rose e, in base al periodo ed alle condizione climatiche,
necessitano di annaffiature più abbondanti e frequenti o meno. Il calore, come ben sappiamo, asciuga in
tempi brevi il terreno rispetto al freddo e quindi nei periodi caldi le rose hanno bisogno di essere annaffiate
costantemente, mentre nei periodi più freddi le irrigazioni possono essere diminuite anche perché l’acqua
piovana contribuisce. E’ bene ricordare che annaffiature abbondanti spesso possono portare a malattie
fungine e quindi si consiglia di prestare la massima attenzione. Per evitare che si presentino problemi di
questo genere possiamo provvedere creando una copertura alla base della pianta con della paglia o
semplicemente con del fogliame.
Momento migliore
Ogni persona che si prende cura di una pianta si chiede quale sarebbe il momento migliore nella giornata
per annaffiarle senza riscontrare problemi o causare danneggiamenti. Nelle stagioni più calde, ovvero il
periodo primaverile ed il periodo estivo, il momento più giusto è al mattino ed alla sera. In periodi con
temperature tanto elevate le rose hanno bisogno di essere annaffiate abbondantemente e l’acqua deve
penetrare in profondità. Una mancata quantità d’acqua soddisfacente per queste tipo di piante potrebbe
portare scarsi risultati nel periodo di fioritura. E’ bene sapere che una caratteristica delle rose è quella di
sviluppare radici alquanto ramificate e profonde, ciò sarà possibile solo se le piante hanno a disposizione
una quantità sufficiente di acqua che dovrà raggiungere ogni loro parte, quindi anche un terreno che
permetta ciò.
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Regole importanti
Seguire delle regole fondamentali equivale a svolgere metà del lavoro che dovremmo svolgere per
prenderci cura delle nostre piante. Non bisogna dimenticare che ciò di cui stiamo parlando sono solo delle
giuste dritte ma ogni specie ed ogni varietà di queste piante hanno delle esigenze specifiche e differenti le
une dalle altre. La cosa più giusta da fare è osservare la pianta di cui ci prendiamo cura, attraverso il suo
aspetto possiamo capire se cresce bene o manifesta uno stato di malessere. Una delle regole fondamentali
è quella di somministrare a queste piante la giusta quantità d’acqua in modo regolare, il terreno non deve
essere troppo secco e tanto meno eccessivamente bagnato. Eccessive annaffiature possono causare la
formazione di ristagni idrici e favorire la comparsa di funghi che finiscono per indebolire le nostre rose.
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Malattie della rosa
In questa pagina parleremo di :
Fiori ed emozioni Le rose dell'amore Malattie delle rose Malattie della rosa : Virus, batteri, funghi
Fiori ed emozioni
I fiori e le piante sono degli straordinari prodotti della natura ce l’uomo a da sempre amato, contribuendo
alla diffusione di queste specie nel mondo come specie da curare, amare e con cui riempire i propri spazi
vitali. In effetti il rapporto tra uomo e pianta è nato chissà quanti millenni fa, quando l’uomo ha cominciato
a ricercare in giro delle opportunità di cibo o di cura; intorno ad esso c’erano gli animali ma soprattutto le
piante, le quali si sono scoperti straordinari partner per accompagnare l’uomo nel suo percorso di crescita e
civilizzazione, perché ad esempio esse sono passate anche attraverso l’essere le nostre farmacie per
centinaia di anni (soprattutto nel Medioevo ed oltre). Ma soprattutto l’uomo ha sempre apprezzato le
piante per le forme armoniche e perfette, per i fiori profumati e dai colori sempre piacevoli, per quel
profumo naturale e delicato che ci fa sentire bene, ed è per questo che ha provato a portarle dovunque lui
fosse, anche in casa. Ecco, i fiori sono una di quelle parti delle piante che più a conquistato l’uomo: essi
sono attualmente il miglior modo per comunicare emozioni che abbiamo a disposizione, sia perché sono
bellissimi regali e sia perché essi evitano di esprimerci a parole, la qual cosa è incredibilmente difficoltosa
quando ci sono in gioco forti emozioni.
Le rose dell'amore
E quale emozione è più forte se non quella dell’amore? Esso è la
forza che muove noi, il cielo e le stelle (se ci permettete di
parafrasare Dante), e del resto la nostra vita è contrassegnata
dai rapporti d’amore. In realtà attualmente il vile Dio Denaro sta
conquistando troppi adepti, rendendoli freddi e calcolatori nei
confronti di chiunque, anche dei parenti e degli amici, solo per il
raggiungimento dei soldi. Ebbene, però la maggior parte delle
popolazione è ancora dalla parte dell’amore, quell’amore che ci
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lega ai nostri genitori, ugualmente bello a quello che ci fa sentire uniti ai fratelli e sorelle che il destino ci ha
donato, al pari di quello travolgente e desiderato dell’amore per la persona che scegliamo per vivere la
nostra vera vita. In questi casi la parola, intesa come mezzo di comunicazione, se non è zero, ci è molto
vicino: la maggior parte di noi conosce forse migliaia di parole, centinaia di migliaia, ma quando il cuore
batte esse non riusciranno mai ad assemblarsi abbastanza bene in frasi atte ad esprimere quel che
vogliamo trasmettere. Per fortuna ci sono le rose, per elezione i fiori dell’amore: un mazzo di rose
trasmette tutto, dall’amicizia all’amore, passando per l’augurio, basta solo sceglierne bene il colore.
Malattie delle rose
Come spesso accade a questo mondo, le cose più belle ed amate sono anche quelle più delicate o che
comunque hanno i maggiori nemici; esattamente ciò accade quindi anche con le rose, le quali hanno in
natura dei nemici naturali che la assalgono con molta frequenza ance per via di una certa delicatezza della
specie stessa, forse non sempre nel proprio habitat naturale ma soprattutto probabilmente un po’
martoriata dai continui studi ed esperimenti per trovare la forma ed i colori desiderati dal grande pubblico.
I nemici delle rose, ovvero le malattie che le colpiscono, sono classificate in vari gene ri: dovute a batteri,
dovute a virus, dovute a funghi ed anche malattie non parassitarie. Ognuno di questi gruppi ha vari
esponenti, che presenteremo rapidamente ma con buona indicazione dell’aspetto estetico della malattia in
modo che il nostro lettore potrà subito riconoscerla ed adottare le operazioni del caso, anche se ci
auguriamo sempre grandissima salute per le vostre rose. Partiamo dalle malattie non parassitarie, le quali
non sono vere e proprie malattie, perché non dovute ad agenti patogeni ma semplicemente ad errori nella
coltivazione, come poca concimazione, terreno non adatto (classicamente ristagni idrici nella parte bassa),
cattiva esposizione a luce e correnti, tutto riconoscibile tramite l’aspetto senza lesioni della pianta ma che
comunque non è brillante e viva.
Malattie della rosa : Virus, batteri, funghi
Le malattie delle rose causate da virus sono quelle meno diffuse, infatti nella grande diffusione se ne
conosce una sola, quella che va sotto il nome di “mosaic rose”: esso è un virus che rende le foglie della rosa
di una colorazione tendente al giallo, ma soprattutto con grosse chiazze che danno l’impressione di trovarsi
di fronte ad un mosaico di tanti anni fa, da qui il nome. Purtroppo non si conoscono soluzioni, bisogna
asportare la parte danneggiata ed allontanarla velocissimamente. I funghi che colpiscono la rosa sono il
Botritis cinerea o “muffa grigia”, che attacca la pianta coprendola col suo micelio grigio e portandola alla
morte, il Diclocarpon rosae, che infesta la pianta con macchie nere in continua crescita, il Phragmidium
macronatum, che copre tutta la pianta con macchioline color ruggine che deformano ogni struttura della
pianta stessa. Per quanto riguarda il mondo degli insetti affestanti, i più grandi nemici della rosa sono il
ragnetto rosso, i famosi pidocchi delle rose e le cosiddette “cicaline”; ognuno di questi ha spesso uno
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specifico antibatterico, che potrebbe anche essere usato in prevenzione con cautela però, perché
inquinante.
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Parassiti delle rose
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Le piante più belle La rosa Parassiti delle rose Pidocchi e mosche
Le piante più belle
Le piante sono un dono della natura per noi esseri umani, prezioso sia dal punto di vista estetico/emotivo
(la bellezza, del resto, suscita sempre emozione …) e sia dal punto di vista della necessità di vita. E’ chiaro
che questa visione è fortemente antropocentrica, ovvero dà un po’ troppa importanza all’uomo,
mettendolo essenzialmente al centro del disegno della Natura. In realtà non è così, perché è stato
dimostrato che l’uomo si trova in questa posizione dominante su l pianeta Terra per via di circostanze
fortuite, di avvenimenti casuali che lo hanno portato ad avere un percorso evoluzionistico strabiliante ed
unico. Comunque resta il fatto che le piante hanno un ruolo fondamentale per la vita dell’uomo e di tutte le
altre specie viventi sulla Terra, infatti esse praticano un ciclo energetico/chimico che con le ore di luce
produce la sostanza di cui più necessitiamo per vivere: l’ossigeno. Però come ben sappiamo le piante sono
apprezzate anche per la loro bellezza e la capacità innata di
arredare, abbellire e rendere più accoglienti e vivibili tanti dei
nostri ambienti; in effetti la pratica di tenere delle piante in casa
è d’uso fin dalle popolazioni più antiche come i Romani ed i
Greci, popoli di grandi culture e di lungimiranza spiccata.
La rosa
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Una delle piante più belle presenti al mondo è di certo la rosa: questa specie vegetale è talmente famosa
ed amata che è davvero riduttivo denominarla solo come “bella”, infatti il suo fascino non deriva soltanto
dall’estetica (che tra l’altro è soggettiva, quindi può anche non piacere a qualcuno) ma è un insieme di
leggenda, grazia e romanticismo che rendono il tutto così speciale. La rosa è una pianta arbustiva che
presenta tre caratteristiche principali: il fiore, le spine e la … delicatezza. Sul fiore non c’è molto da dire
perché si è già detto e scritto tantissimo, avendo dalla sua una conformazione dei petali che si associa
molto all’universo femminile proprio per la grazia e quell’alone di irraggiungibilità che evoca. Le spine della
rosa sono una parte importante sia perché sono molto dolorose visto che cospargono tutto lo stelo ed i
rami, e sia perché sono una sorta di antitesi con la bellezza del fiore stesso, come metafora delle cose belle
e brutte della vita che sono tutte molto vicine. La delicatezza della rosa non è quella dell’aspetto, bensì si
tratta della delicatezza della pianta nel senso di scarsa resistenza ad intemperie, cambi di temperatura,
malattie e parassiti vari.
Parassiti delle rose
La rosa è una specie vegetale molto soggetta all’attacco delle avversità, siano esse funghi, insetti, parassiti e
virus vari; forse anche questo aspetto è una metafora della vita, nel senso che le cose belle sono sempre
quelle che corrono i maggiori pericoli e che svaniscono più in fretta, oppure forse è tutta colpa delle azioni
che l’uomo compie da secoli per cercare di migliorare l’aspetto delle rose ed incrementarne il già notevole
mercato. Sta di fatto che la rosa ha spesso una durata limitata proprio per via dell’attacco di agenti esterni;
nello specifico in questo articolo parliamo dei parassiti delle rose. Ce ne sono un paio famosissimi, ma che
se presi in tempo possono essere facilmente rimossi; l’importante è accertarsi che la pianta viva in
condizioni di temperatura ed umidità adatte, infatti l’eccessiva umidità intesa soprattutto come depositi o
ristagni di acqua nei pressi delle radici è tra le cause più di ffuse della morte della pianta. Per evitare tutto
questo, senza cui non si può nemmeno pensare di coltivare sul serio una rosa, bisogna attrezzarsi con del
terreno molto drenante, magari con cocci o grosse pietre sul fondo, ed evitare di innaffiare più del dovuto
la pianta.
Pidocchi e mosche
I parassiti che più colpiscono la rosa sono due e sono denominati (in maniera comune e popolare, perché i
nomi scientifici sono ben altri) pidocchi e mosche; nello specifico si parla di “pidocchi delle piante”
riferendosi agli afidi, dei piccolissimi ma molto fastidiosi insetti che non attaccano solo la rosa ma molte
piante. Essi formano delle numerosissime colonie che portano la pianta ad una morte lenta o comunque a
non produrre né fiori e né frutti (non è il caso del la rosa) in maniera soddisfacente; in modo particolare
sono le larve che si cibano della linfa delle piante in maniera molto aggressiva. Per eliminare questo
fastidioso ospite, se il tutto è preso in tempo, basta porre delle coccinelle nella zona delle piante ed in
qualche giorno vedrete il risultato: le coccinelle sono ghiottissime degli afidi e riescono in breve a
sterminare intere colonie. Il secondo fastidioso parassita sono le cosiddette “mosche della rosa”, una specie
di insetto che in realtà non somiglia alle mosche ma che agisce distruggendo la rosa dall’interno in quanto
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instaura delle colonie dentro la pianta e la mangia dall’interno; il problema è che quando ci si accorge di
questa affezione, non resta che potare tutte le parti già attaccate e sperare che la pianta si riprenda.
Purtroppo ciò non accade spesso ma se davvero è solo una piccola parte della pianta, ci sono delle
possibilità.
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Potatura rose
In questa pagina parleremo di :
Fiori per il giardino La rosa Potatura della rosa Potatura rose : Tecniche generali e specifiche
Fiori per il giardino
Il giardino di casa è un luogo amatissimo da tutti gli abitanti della casa stessa, perché è concepito per
donare serenità a tutti coloro che la vivono, fornendo un buon modo per scaricare le tensioni della vita
comune e permettendo a tutti di vivere meglio dopo che la giornata e le sue tensioni hanno abbandonato
le nostre menti. Ciò viene fatto soprattutto in due modi, non simili ma di certo collegati direttamente dal
grande rapporto che la natura e l’essere umano hanno. Ecco infatti che il primo modo che il giardino ha per
farci star bene è quello di impegnarci, corpo e mente ovviamente, in attività ricreative, faticose dal punto di
vista fisico ma non pesanti e probanti, che riescono ad impegnare la mente e che allo stesso tempo ci
danno piccole ma belle soddisfazioni, che sono molto importanti per vivere bene. L’altro modo è quello di
fornire un privilegiato rapporto stretto con la natura, la quale è pur sempre la nostra madre creatrice e di
certo riesce ad influenzarci positivamente come poche altre cose al mondo. Nonostante noi continuiamo ad
allontanarci da essa, ogni volta che ritorniamo a contatto sentiamo dentro di noi un qualcosa di positivo
immediatamente, ci rilassiamo e riusciamo a dimenticare le tante cose brutte (su tutte, lo stre ss e la fretta)
che dominano le nostre vite.
La rosa
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Gli antichi latini con la locuzione “de gustibus” intendevano dirci
che una bellezza oggettiva, una bellezza uguale per tutti, in ogni
campo, non può esserci; sia che si parli di aspetto fisico, che di
automobili, che di case o ancora di piante, se una cosa è bella
per me, potrebbe non essere per tutti gli altri, e viceversa. Però
qualche eccezione c’è eccome, ed una di queste è la rosa: questo
fiore dalle forme semplice e quasi perfette, romantico e colorato
in tutti i modi possibili, è tra i più gettonati al mondo ed è di
certo quello più amato (soprattutto dalle donne) ed anche il più
regalato, proprio perché fa la sua straordinaria figura in ogni
occasione, sai che si tratti di un regalo amoroso e sia che sia un dono di compleanno per un amico o un
parente. Tra le caratteristiche della rosa c’è una certa resistenza ai climi freddi, purtroppo controbilanciata
da una delicatezza generale della pianta che richiede una grande attenzione nella sua coltivazione. Inoltre
la rosa è molto ben disponibile per la variazione delle sue colorazioni, in quanto addirittura se la si pone,
recisa, in acqua colorata artificialmente, lentamente i suoi petali assorbiranno il pigmento e si coloreranno.
Potatura della rosa
Abbiamo precedentemente accennato al fatto che la rosa ha un comportamento che resiste a climi anche
abbastanza freddi, ma che è molto esigente verso altre specifiche, come ad esempio l’umidità, il terreno,
l’esposizione alla luce solare ed alle correnti d’aria e quant’altro. Tra le varie cose da fare e dei
provvedimenti da prendere per far durare quanto più a lungo è possibile la nostra pianta di rosa, c’è la
potatura: il meccanismo di potatura che si applica a tutte le piante per la rosa viene particolareggiato
proprio per garantirle sopravvivenza, forza nel contrasto degli agenti patogeni (la rosa ha molti “nemici”,
proprio come ogni cosa bella a questo mondo…) ed abbondanza nella fioritura, aspetto per nulla
trascurabile per una pianta puramente decorativa come questa. La potatura della rosa si differenzia tra
invernale ed estiva; quella invernale va effettuata nei mesi ultimi del’inverno, prima della comparsa delle
gemme pronte per primavera, mentre quella estiva può essere effettuata in ogni punto del periodo
vegetativo della pianta stessa, fino a circa due mesi prima del riposo invernale della pianta stessa (caduta
delle foglie eccetera).
Potatura rose : Tecniche generali e specifiche
I due tipi di potatura della rosa devono essere eseguiti con due tecniche diverse, anche perché hanno
obiettivi abbastanza diversi. La potatura invernale è probabilmente la più importante delle due, ed è
sicuramente più decisiva per le sorti della pianta stessa; essa va effettuata con l’obiettivo di togliere dalla
pianta tutte quelle sue parti che potrebbero rubare forza e sostanze nutritive senza poi essere altrettanto
produttive. Un esempio sono i rami troppo vecchi, quel li cioè che sono presenti sulla pianta da qualche
anno e che non hanno più la freschezza per produrre fiori grandi e numerosi; essi vanno eliminati, così
come vanno assolutamente eliminati quelli che invece presentano segni di malattie o comunque di non
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perfetta salute, perché potrebbero essere porta di ingresso preferenziale per altre patologie. Nell’ambito
dei rami giovani e produttivi, sempre per migliori risultati, è meglio eliminare le gemme rivolte verso
l’interno della pianta, perché generalmente quelle rivolte verso l’esterno sono più visibili e danno fiori più
grandi. La potatura estiva ha come obiettivo principale quello di eliminare i fiori già appassiti assolutamente
prima che compaiano i frutti, i quali richiedono grande sforzo alla pianta tanto da non far verificare spesso
la seconda fioritura. Per gli esemplari di rosa nana, si ricordi che la potatura a queste specie va limitata ad
eliminare foglie e fiori secchi.
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Propagazione rose
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La rosa Coltivazione Propagazione rose : Propagazione rosa
La rosa
La Rosa, originaria dell’Europa e dell’Asia, è considerata una dei più bei fiori esistenti in natura.
Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, la regina dei fiori, comprende circa 150 specie di cui oltre 30
sono spontanee. Esistono rose rampicanti, striscianti, cespugliose, alberelli e semplici o doppie, ognuna con
caratteristiche differenti. I fusti eretti presentano delle foglie composte dalle 5 alle 11 fogl ioline; i fiori sono
riuniti in infiorescenza a corimbo e sono dei fiori solitari ed ermafroditi. Il numero dei petali dei suoi
bellissimi fiori varia a seconda delle specie al quale appartengono. Il calice è formato da 5 sepali che
possono diventare simili alle foglie in condizioni climatiche poco adeguate per il loro sviluppo. Il frutto che
ne deriva è chiamato “cinorrodo”, questo ha dimensioni varie in base alla specie, può essere allungato,
grosso, carnoso e colorato.
Coltivazione
Le rose sono piante di facile coltivazione, le uniche accortenze e difficoltà si riscontrano nel momento in cui
devono essere potate e quando vengono colpite da parassiti. A differenza delle altre piante, le rose
necessitano di cure preventive piuttosto di cure successive alla presenza del problema. Il terreno più adatto
per la loro coltivazione è un terreno ben drenato, fertile e ricco di calcare. Per quanto riguarda le irrigazioni,
le rose necessitano di acqua soprattutto durante il periodo estivo ma bisogna fare attenzione a non favorire
ristagni idrici dannosi per la pianta. Le annaffiature vanno fatte di mattina nel periodo primaverile, di sera
nel periodo estivo. E’ consigliabile annaffiare le piante alla base in modo da non bagnare i fiori e provocare
malattie fungine, in quanto l'acqua e l'umidità sono il primo veicolo di queste affezioni.
Propagazione rose : Propagazione rosa
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La propagazione delle rose può avvenire in diversi modi: per talea, per divisione, per seme e per
propaggine. Le talee vanno prelevate nel periodo in cui la pianta è a riposo, nel periodo autunnale dopo la
fioritura. Questa tecnica può essere usata per rose cespugliose, rampicanti o in miniatura. Per quanto
riguarda la propagazione per propaggine bisogna prelevare uno stelo flessibile ad iniz io estate, bisogna
piegarlo verso il basso e interrarlo (tutto ciò va fatto senza staccarlo dalla pianta). Per mantenerlo in
posizione eretta utilizzare dei ganci e dei fermi. Le nuove radici nasceranno in primavera, a quel punto sarà
possibile dividere le piantine. La propagazione per innesto avviene in autunno, basta scegliere il seme della
rosa che preferiamo e sotterrarlo rispettando alcune condizioni specifiche.
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Rosa floribunda
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Rosa floribunda Rosa floribunda Malattie e parassiti
Rosa floribunda
La rosa floribunda è una variante della rosa relativamente recente, nata nel corso del Novecento
dall'ibridazione di rosa Polyanthe e di rosa Tea. Il risultato è una pianta, apprezzatissima dagli amanti delle
rose, in grado di produrre arbusti molto ramificati con una fitta fioritura, caratterizzata da ampi fiori con
molti petali,raccolti a formare macchie colorate. Una ulteriore caratteristica molto apprezzata che ne ha
favorito la diffusione è lo sviluppo contenuto di questa pianta,
che non raggiunge grandi altezze e può trovare collocazione
anche in giardini dalle dimensioni contenute, dove si desidera
creare piccole aiuole o siepi divisorie. La scelta, all'interno della
categoria delle rose floribunde, è estremamente varia: esistono
moltissime varietà di questa splendida pianta, da selezionare in
base ai propri gusti e alle possibilità di adattamento della
pianta.
Rosa floribunda
Coltivare le rose floribunde richiede, come per tutte le rose, un
po' di attenzione dal momento che si tratta di piante delicate.
Si tratta di rose che amano il sole: l'esposizione ideale è quella
che consente loro di ricevere luce diretta del sole per diverse
ore al giorno, anche se, in caso di clima particolarmente torrido
in estate, è consigliabile trovare una posizione
semiombreggiata. Un'esposizione soleggiata richiederà, in particolare, frequenti annaffiature, che però non
dovranno essere troppo abbondanti: la rosa floribunda teme i ristagni idrici e per questo è meglio
provvedere a più annaffiature ravvicinate piuttosto che sporadiche ed abbondanti. Per la stessa ragione,
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sarà necessario un terreno ben drenante e ricco di sostanza organica, da arricchire periodicamente con del
concime apposito durante il periodo di ripresa del ciclo vegetativo della rosa.
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Rosa gialla
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La rosa gialla Coltivazione Messa a dimora Rosa gialla : Potatura
La rosa gialla
Nel linguaggio dei fiori, la rosa gialla è il simbolo della gelosia: un significato controverso e dalla doppia
accezione, in parte positiva in parte negativa, che però viene compensato dalla tradizionale attribuzione, al
giallo di un colore in grado di stimolare l'allegria e la positività, complice il richiamo diretto alla luce del sole
e a tonalità che ricordano le giornate terse d'estate. Per questo motivo, nonostante la tradizionale
attribuzione, la rosa gialla è molto apprezzata sia come fiore da regalare, all'interno di bouquet dal colore
vivace e allegro, sia come coltivazione per rallegrare e colorare il giardino. Si tratta di una pianta molto
diffusa e dunque di facile reperimento: in realtà, anche nei toni del giallo es istono molte specie di rose dalle
caratteristiche differenziate: forma dei petali, dimensioni dei fiori, struttura dell'arbusto e profumazione
possono variare da specie a specie, così come le condizioni climatiche ed ambientali richieste per la crescita
ottimale, quindi per gli amanti delle rose gialle è possibile
trovare con facilità una tipologia che possa trovare collocazione
nel proprio giardino, con un tocco di colore da estendere anche
in casa mettendo le rose in vaso oppure coltivando piccole
piantine anche all'interno della casa oppure sui balconi, per
poter sfruttare la luce solare e dare vita ad un piccolo angolo di
natura anche in città.
Coltivazione
E' difficile risalire con certezza alla storia delle diverse specie di
rose esistenti in commercio: accanto alle specie più antiche,
originarie dell'Europa e dell'Asia, sono moltissime le creazioni
ibride che sono state sviluppate nel corso degli anni e che oggi
arricchiscono qualsiasi giardino o angolo verde. Alla fortuna della
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rosa, e in particolare della rosa gialla, contribuiscono sicuramente i vivaci colori e la bellezza dei fiori ricchi
di petali, ma anche la facilità di coltivazione: la rosa può adattarsi ai più diversi tipi di terreno e sopravvivere
anche in luoghi nei quali l'ambiente non è ottimale. Naturalmente, più le condizioni esterne saranno
favorevoli, più si potrà godere di uno sviluppo rigoglioso dell'arbusto e di una ricca e abbondante f ioritura.
La rosa si può adattare ai più diversi tipi di terreno, ma richiede un posizionamento in zone molto
soleggiate per poter crescere e mostrarsi al massimo del suo fascino, pur riuscendo a sopravvivere anche in
zone semiombreggiate. Punto sensibile della rosa gialla è l'annaffiatura: sono richieste annaffiature
abbondanti e frequenti soprattutto in estate, pur evitando di formare ristagni idrici che possono favorire il
proliferare di parassiti e funghi, dei quali la rosa gialla può essere facile preda.
Messa a dimora
La rosa gialla è un fiore piacevolissimo da ricevere in regalo,
nonostante l'attribuzione del significato di gelosia ed infedeltà
che caratterizza la tradizione, perchè vivace e allegra, adatta a
qualsiasi tipo di spazio. In casa o all'aperto, un fiore di rosa gialla
sarà sempre apprezzato e mai fuori luogo. Ancor più piacevole,
però, per gli amanti del giardinaggio, è la possibilità di coltivare
in modo autonomo le proprie rose gialle per poter godere della
loro vista e del loro profumo in ogni momento e per
trasformarle in piccoli gioielli dorati perenni nel giardino. Le
piantine di rosa gialla devono essere messe a dimora nel terreno opportunamente lavorato in autunno
oppure alla fine dell'autunno, per poter già assistere nel corso della primavera successiva alla prima
fioritura. La rosa gialla viene solitamente acquistata sotto forma di piantina, semplice da mettere a dimora
nel terreno, con l'accortezza di arricchirlo di torba, e rapida nello sviluppo. Nel corso del processo di
ulteriore radicazione e crescita della piantina, si consiglia di eliminare eventuali polloni che potrebbero
svilupparsi. Se la piantina è di piccole dimensioni e viene posizionata in vaso, si dovrà provvedere al rinvaso
ogni due anni circa, per permettere alle radici di avere sufficiente spazio di crescita e sufficiente nutrimento
a disposizione.
Rosa gialla : Potatura
Regolari concimazioni e trattamenti preventivi contro lo sviluppo
di malattie fungine e parassitarie sono fondamentali per la
crescita della rosa gialla, ma altrettanto lo è la potatura. Essendo
una pianta arbustiva dalla crescita rapida, la potatura è
fondamentale per contenerne lo sviluppo tenendo controllata la
forma, dando così un aspetto ordinato alla pianta. La potatura
ha anche una funzione protettiva per la rosa: innanzitutto,
eliminare i rami secchi e vecchi, ormai improduttivi, permetterà
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alla pianta di utilizzare tutte le sue risorse per una migliore fioritura e crescita dei rami più giovani. Questa
operazione permetterà inoltre di contrastare la diffusione di malattie parassitarie, alle quali le rose con
rami vecchi e secchi sono più soggette, e che da questi si diffondono anche sul resto della pianta
compromettendola. Per le rose, è importante ricordare che dal punto di vista della potatura esistono poche
regole generali: ogni specie avrà le sue precise esigenze, anche in base alle condizioni climat iche nelle quali
vengono coltivate. Per avere maggiori informazioni circa il periodo di potatura e le operazioni necessarie, al
di fuori del normale taglio contenitivo delle parti ormai vecchie e secche, si consiglia di informarsi nello
specifico a seconda della specie prescelta, per poter avere garanzia di curarla al meglio.
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Rosa Rugosa
In questa pagina parleremo di :
Caratteristiche Coltivazione Potatura Rosa Rugosa : Malattie e parassiti
Caratteristiche
La rosa rugosa è un fiore molto particolare, che si distingue dalle altre rose innanzitutto per il caratteristico
aspetto, ma anche perchè si tratta di una rosa particolarmente resistente alle temperature rigide: la rosa
rugosa cresce in modo spontaneo in Oriente, ma anche in Siberia. I petali, piccoli e frastagliati, sono
accompagnati da foglie dal colore brillante e caratterizzati da profonde venature che donano loro l'aspetto
tipicamente rugoso dal quale la rosa prende il nome. Queste caratteristiche estetiche, unite alla facilità di
coltivazione rispetto a molti altri tipi di rosa, ha permesso la diffusione di questa elegante pianta a partire
dal Settecento, fino a farle raggiungere notevole popolarità. Oggi, la rosa rugosa è un'abitante diffuso nei
giardini di tutta Europa. Resistente agli sbalzi termici, la rosa rugosa è anche capace di adattarsi a diversi
tipi di terreno, anche a quelli più poveri. E' una pianta elegante e non troppo ingombrante: difficile che
superi i 60 cm di altezza, per cui trova collocazione anche nei giardini di piccole dimensioni, senza rischiare
di conquistare tutto lo spazio visivo e risultare eccessivamente appariscente.
Coltivazione
La rosa rugosa, abituata ai rigidi climi e alle difficili condizioni
della Corea, della Cina e soprattutto della Siberia, è una pianta
non troppo esigente in termini di cure e condizioni climatiche.
Resiste anche ai terreni più poveri, che possono comunque
essere resi più adatti ed accoglienti con l'utilizzo periodico di
appositi concimi. In particolare, si provvederà alla concimazione
primaverile, per favorire la nascita dei nuovi germogli, con
prodotti ricchi di azoto e di potassio. Il concime potrà essere
aggiunto una volta al mese all'acqua di irrigazione. La rosa
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rugosa richiede qualche ora di luce solare ogni giorno per crescere bene e garantire una fioritura rigogliosa.
Per essere certi che comunque l'inverno trascorra senza danni, se la pianta è coltivata nello spazio esterno
è consigliabile prepararlo con un'operazione di pacciamatura per proteggere le radici da eventuali gelate.
Anche la rosa rugosa, però, ha i suoi punti deboli: come per molte piante, il principale è il ristagno idrico:
occorre sempre evitarlo, provvedendo ad innaffiature regolari più che abbondanti, in modo tale che l'acqua
non si fermi sugli strati superficiali nel terreno e intorno alle radici, portandole a marcire. In linea generale,
ci si può regolare provvedendo ad innaffiare le rose una volta che il terreno appare asciutto. Saranno quindi
maggiore le innaffiature estive, mentre in inverno si può diradare le operazioni.
Potatura
La rosa rugosa, come abbiamo visto, è una pianta molto
resistente che cresce in modo abbondante anche quando le
condizioni non sono ottimali: non raggiunge altezze
particolarmente elevate, tuttavia tende ad avere uno sviluppo
rigoglioso che potrebbe creare un aspetto disordinato e dare
vita ad un fogliame e una chioma troppo fitta. Per porre rimedio,
la potatura è un'operazione fondamentale. Potare una pianta
non è un'operazione da compiere solo per ragioni estetiche, ma
anche per poter garantire la massima salute della pianta. Le
ragioni sono svariate: nel periodo estivo, si eviterà che un
fogliame troppo fitto crei un microambiente dove l'assenza di luce e di aria corrente favorisca lo sviluppo
dei parassiti, mentre tagliare i rami secchi e improduttivi sarà un modo per rafforzare la pianta. Anche in
questo caso, una pianta più sana e priva di rami che comportino un inutile dispendio di energie sarà anche
una pianta più forte e resistente. Anche in questo caso quindi i parassiti troveranno più difficile attaccare la
rosa. Ogni potatura costituisce però un intervento invasivo per le piante e comporta delle ferite: per ridurre
l'impatto di tale operazione è importante intervenire sempre con strumenti sterilizzati e compiere dei tagli
decisi, che non comportino lo sfilacciamento dei tessuti.
Rosa Rugosa : Malattie e parassiti
Nonostante la resistenza alle condizioni climatiche anche
avverse, la rosa rugosa non fa eccezione e come gli altri tipi di
rosa più essere preda di attacchi fungini e parassitari,
soprattutto con l'arrivo della primavera e la ripresa del ciclo
vegetativo. Proprio per questa ragione, per alcune piante come
la rosa è consigliato ricorrere a trattamenti preventivi, che
proteggano la rosa senza essere troppo invasivi ed aggressivi nei
confronti della pianta stessa. Se comunque si nota la presenza di
parassiti, ravvisabile dalla presenza di macchie scure o bianche e
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cotonose sulle foglie, sarà necessario ricorrere a prodotti specifici per l'eliminazione del parassita o d el
fungo che ha attaccato la rosa rugosa; occorre spargere il prodotto più volte, se necessario, per essere certi
di riuscire ad eliminare ogni parassita presente. La rimanenza di pochi esemplari sarebbe infatti sufficiente
per favorire la ripresa della colonizzazione, con ulteriore sofferenza o con la morte della pianta. La scelta
del prodotto dovrà essere effettuata su consiglio del rivenditore specializzato, sulla base dei sintomi della
pianta e delle sue caratteristiche, per individuare la soluzione più indicata e con meno effetti collaterali.
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Rosa tea
In questa pagina parleremo di :
La rosa tea Coltivazione Malattie e parassiti Rosa tea : Utilizzi della rosa tea
La rosa tea
Proveniente dalla Cina, la rosa tea è forse la più conosciuta tra le rose, nonchè la più apprezzata per il
fascino dei suoi fiori e per via della varietà che essa è in grado di offrire: le specie ibride, in particolare,
permettono di individuare rose tra le più diverse per ornare i giardini e i terrazzi. La rosa tea ha uno
sviluppo arbustivo e può raggiungere notevoli dimensioni: se lasciata libera di crescere può superare i due
metri, con ampi fiori e foglie di un verde intenso. A decorare ulteriormente questo affascinante fiore ci
sono le piccole bacche che possono avere funzione decorativa ma anche trovare impiego in erboristeria e
fitoterapia. I fiori della rosa tea hanno particolare fascino perchè i petali possono presentare diversa
colorazione, con sfumature che si rincorrono lungo la superficie di ogni singolo petalo. I colori presenti
possono variare molto a seconda della specie, mentre una certa variabilità cromatica si potrà riscontrare
anche tra l'esterno e l'interno del fiore, dove i petali sono disposti in posizione più raccolta e con
dimensioni inferiori. Anche la forma e la dimensione dei petali possono variare molto, da specie a specie,
influenzando la scelta dal punto di vista estetico.
Coltivazione
Coltivare le rose richiede sempre una certa dose di attenzione, in
quanto le diverse specie possono presentare più o meno
esigenze, ma in ogni caso si tratta di fiori che, in linea generale,
richiedono una certa costanza nel prendersene cura. La rosa tea
può essere coltivata all'aperto e direttamente nel terreno, anche
se per abbellire piccoli spazi si può valutare la disposizione in un
vaso sufficientemente grande da permettere la crescita delle
radici. La rosa tea predilige comunque la coltivazione in spazi
aperti, all'esterno, perché necessita di molta luce e non teme
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l'esposizione diretta ai raggi solari. E' anche resistente alle alte e alle basse temperature, mentre potrebbe
risentire di venti eccessivi. Per le rose sono molto importanti le potature, che permettono di definire la
forma degli arbusti di grandi dimensioni, come può essere appunto il caso della rosa tea, ma anche per
mantenerla in salute e resistente contro gli attacchi parassitari. La potatura permette infatti di eliminare i
rami secchi e non più produttivi, per evitare che le energie vengano sprecate e per favorire il passaggio
della luce e dell'aria anche tra le foglie più interne: queste condizioni sono essenziali per evitare che si formi
un microclima favorevole per la proliferazione dei parassiti. A trarre vantaggi dalla potatura sarà anche la
fioritura, più rigogliosa e ricca.
Malattie e parassiti
Come la maggior parte delle altre rose, la rosa tea è tanto
affascinante quanto delicata: pur resistendo bene all'esposizione
alle alte e le basse temperature, la rosa tea è messa in pericolo
da funghi e parassiti, ai quali è particolarmente soggetta. La loro
presenza è evidente se ci si sofferma ad osservare le rose: i
parassiti e i funghi possono creare colonie e dare vita a piccole
macchie sulle foglie, che se lasciate crescere e diffondersi
porteranno alla morte dell'intera pianta. Intervenire, quindi, è
fondamentale, non solo per questioni estetiche, ma proprio per
difendere la salute della pianta. Nel momento in cui si tiene la
pianta sotto controllo in modo regolare, sarà possibile accorgersi
di eventuali infestazioni quando esse si trovano ancora ad uno
stato naturale e di conseguenza ci si potrà difendere anche
senza ricorrere ad antiparassitari, eliminando con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol tutti i parassiti.
Se però l'eliminazione totale è incerta o incompleta, i prodotti specifici sono inevitabili pe r evitare che
l'infestazione torni a proliferare. Per piante delicate sotto questo punto di vita, come la rosa tea e le rose in
generale, è consigliabile non solo il controllo regolare, ma anche la prevenzione, con l'utilizzo di prodotti
specifici soprattutto con l'arrivo della primavera e la ripresa del ciclo vegetativo della pianta.
Rosa tea : Utilizzi della rosa tea
La principale particolarità della rosa tea è il suo poliedrico
utilizzo: le sue funzioni non si limitano a quelle decorative, ma
possono anche dare vita ad originali soluzioni in cucina. Ad
essere utilizzati sono i frutti, ovvero le piccole bacche rosse che
caratterizzano la pianta: da essi si ricavano gustose marmellate,
sciroppi dolci o tisane che possono favorire anche la
depurazione dell'organismo. Gelatine e liquori avranno un
sapore particolare grazie alla rosa tea, in particolare la grappa:
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per insaporirla sarà sufficiente inserire nel collo della bottiglia o nel bicchiere uno stelo opportunamente
ripulito e senza foglie. Estratti di rosa tea vengono inoltre sfruttati in erboristeria per dare vita a creme e
prodotti naturali per la cura della pelle, che ne risulta vellutata, liscia e morbida sin dai primi utilizzi. I fiori e
i petali possono invece essere utilizzati anche in cucina con funzione prettamente decorativa, per portare
un filo di profumata e colorata unità tra l'arredo della tavola e quelli dei piatti che vengono serviti.