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Le procedure di composizione della crisi da ... · La Liquidazione •Il liquidatore ha...

Date post: 14-Feb-2019
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Le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento e la liquidazione dei beni del debitore (profili di interesse notarile) Vincenzo Gunnella Firenze 5 maggio 2017
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Le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento e la liquidazione dei

beni del debitore(profili di interesse notarile)

Vincenzo GunnellaFirenze 5 maggio 2017

Fonti normative

Legge 27.1.12 n.3 normativa base

D.L. 18.10.12 n.179 modifiche importanti, conintroduzione della procedura di liquidazione deibeni del debitore

D.M. 24.9.14 n.202 disciplina gli OCC

D.L. 27.6.15 n.83 disciplina le forme di garanziaper la Proposta di accordo o il Piano delconsumatore

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• La normativa introduce per la prima volta nelnostro ordinamento una procedura perrisolvere tutte le fattispecie disovraindebitamento, che non possono esseretrattate con le procedure concorsuali previstedalla legge fallimentare, ed arrivare, in alcunicasi, anche alla esdebitazione

• Valore sociale tra l’altro, prevenire ifenomeni di usura

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In caso di sovraindebitamento, il debitore non fallibile,può accedere a tre procedure:

• ACCORDO DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI il debitorepredispone di un piano di ristrutturazione e cerca un accordocon una maggioranza qualificata di creditori

• PIANO DEL CONSUMATORE il consumatore propone unpiano con i contenuti dell’accordo e il Tribunale lo omologa

Simili al concordato preventivo, portano alla esdebitazione

• LIQUIDAZIONE DEI BENI → il patrimonio del debitore vienegestito da un liquidatore, che accerta l'esposizione debitoria eliquida i beni

Simile al fallimento, non porta alla esdebitazione automatica

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Chi può richiedere la procedura?

– consumatore: persona fisica che ha assuntoobbligazioni estranee ad attività imprenditoriale oprofessionale *

– Imprenditore commerciale sotto soglia o cheabbia cessato l’attività da più di un anno

– Enti privati non commerciali

– Imprenditori agricoli

– Start up innovative

* è l’unico che può richiedere tutte e tre le procedure, gli altri solo AC e LP

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Chi è escluso?

I debitori soggetti a fallimento*: gli imprenditori esercentiun’attività commerciale, fatta eccezione per coloro chedimostrano la coesistenza dei seguenti requisiti:• Non aver superato il limite di 300 mila euro di patrimonio

attivo nei 3 anni precedenti• Avere realizzato nei 3 anni precedenti, ricavi lordi

complessivi inferiori a 200 mila euro• Avere debiti, anche non scaduti, inferiori a 500 mila euro

* Compresi i soci illimitatamente responsabili di società dipersone fallibili

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Presupposto oggettivo: il sovraindebitamento (art. 6, co.2)

“situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioniassunte e il patrimonio prontamente liquidabile perfarvi fronte, che determina la rilevante difficoltà diadempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitivaincapacità di adempierle regolarmente”

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Presupposti di ammissibilità

• Non aver fatto ricorso ad una di queste procedurenei cinque anni precedenti

• Non aver subito, per cause imputabili, annullamentoo risoluzione dell’accordo o revoca o cessazione deglieffetti dell’omologa

• Aver fornito documentazione che consenta diricostruire compiutamente la propria situazioneeconomica e patrimoniale

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L’accordo ed il piano – l’assistenza dell’OCC

Si presentano con l’ausilio di un Organismo diComposizione della Crisi (OCC)

- Ha funzioni di collegamento tra creditori egiudice e di attestazione sulla fattibilità delpiano

- Mette in grado il giudice di effettuare levalutazioni del caso

- Esercita altre funzioni specifiche

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L’accordo di composizione della crisi (art.7 ss.)

Consiste nel sottoporre ai creditori una proposta diristrutturazione dei debiti e soddisfazione dei crediti,accompagnata da un piano che contenga la descrizione dellemodalità di adempimento della proposta, anche se questocomporta l’eventuale cessione di propri crediti futuriIl piano deve essere fattibile (e la sua fattibilità deve essereattestata dall’OCC), e può contenere anche l’apporto di nuovafinanza da parte di terzi; la fattibilità può essere dimostrataanche mediante il rilascio di garanzie da parte di terziLa proposta deve essere sottoposta ai creditori (occorre ilconsenso di almeno il 60% dei crediti)Il consenso deve essere accertato dal Tribunale che omologal’accordo

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Il piano del consumatore (artt.12 bis ss.)

Se il debitore è consumatore anziché proporre unaccordo ai creditori, può proporre direttamente algiudice, con l’assistenza di un OCC, un piano con icontenuti dell’accordo, bypassando il consenso deicreditori

per questa ragione occorre una relazioneparticolareggiata dell’OCC, che possa mettere in gradoil giudice di effettuare le valutazioni del caso

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Il Tribunale valuta:

- la fattibilità del piano

- la meritevolezza del consumatore (non aver assuntoobbligazioni senza la ragionevole prospettiva dipoterle adempiere ovvero non aver colposamentedeterminato il sovraindebitamento)

- la documentazione atta a descrivere la situazioneeconomica e patrimoniale

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Contenuti

La proposta di accordo o il piano possono averequalunque contenuto a carattere dilatorio o esdebitatorioIn ogni caso è necessario assicurare il pagamento regolaredei crediti impignorabiliL’accordo è obbligatorio per tutti i creditori anteriori allapresentazione della propostaI crediti muniti di pegno, ipoteca o previlegio possononon essere soddisfatti integralmente – solo se èassicurato il pagamento in misura non inferiore a quellarealizzabile sul ricavato dei beni sui quali insiste laprelazione in caso di liquidazione

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Modalità di liquidazione dei beni

Il liquidatore deve essere nominato obbligatoriamentesoltanto quando vi siano beni sottoposti apignoramento – e in tal caso disporrà esclusivamentesolo di tali beni – è possibile però attribuirgli maggioripoteri nel piano

I pagamenti e gli atti dispositivi di beni posti in essere inviolazione dell’accordo e del piano sono inefficacirispetto ai creditori anteriori alla proposta del debitore

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Effetti e pubblicità

• Con il decreto che fissa l’udienza (AC) o con il decretodi omologa (PC) si determinano effetti interruttivi perle azioni esecutive o cautelari e impeditivi di acquistodei diritti di prelazione

• Il decreto, che è equiparato al pignoramento, vienetrascritto se il piano riguarda beni immobili epubblicato nel Registro Imprese se il soggetto vi èiscritto

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Esecuzione

• Se devono essere utilizzati beni immobili, il giudicenomina un liquidatore, che provvede allaliquidazione

• Gli atti compiuti in esecuzione del piano non sonosoggetti a revocatoria

• Gli atti di SA compiuti senza autorizzazione sonoinefficaci nei confronti dei creditori

• Il giudice provvede alla purgazione dei gravami con decreto

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Impugnazione

L’accordo può essere annullato dal tribunale su istanzadi ogni creditore:

• Quando è stato aumentato o diminuito il passivodolosamente o con colpa grave

• Quando è stata sottratta o dissimulata una parterilevante dell’attivo

• Quando sono state simulate attività inesistenti

Non sono ammesse altre azioni di annullamento

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Risoluzione

Ciascun creditore può chiedere al tribunale larisoluzione:

• se il proponente non adempie agli obblighidell’accordo

• se le garanzie promesse non vengono costituite

• se l’esecuzione dell’accordo diviene impossibile perragioni non imputabili al debitore

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Liquidazione del Patrimonio(artt. 14 ter ss.)

Il debitore chiede la liquidazione di tutti i suoi beni: assimilabile al fallimento perché:

- produce un effetto sulla capacità negoziale deldebitore (con il decreto di apertura della procedura,che è equiparato al pignoramento, gli atti didisposizione sono inefficaci)

- è omnicomprensiva (riguarda tutto il patrimonio,anche beni sopravvenuti) e

- prevede modalità di liquidazione competitive,attribuendone i compiti ad un liquidatore

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Alla domanda va allegato un elenco di tutti i beni e unarelazione particolareggiata dell’OCC contenente:

• Cause di indebitamento

• Ragioni dell’incapacità di adempiere alle obbligazioniassunte

• Resoconto sulla solvibilità del debitore

• Se esistono atti del debitore impugnati dai creditori

• Giudizio di completezza e attendibilità delladocumentazione presentata

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Decreto di apertura della liquidazione

Se la domanda soddisfa i requisiti, il giudice dichiara apertala procedura di liquidazione con decreto con il quale:• Nomina un liquidatore – se non è già stato fatto• Dispone che non possano essere iniziate o proseguite

azioni cautelari o esecutive né acquistati diritti diprelazione sul patrimonio oggetto di liquidazione

• Ordina, se il patrimonio comprende beni immobili omobili registrati, la trascrizione del decreto, a cura delliquidatore

Il decreto è equiparato al pignoramento

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La Liquidazione

• Il liquidatore ha l’amministrazione dei beni delpatrimonio, forma l’inventario e redige un piano diliquidazione

• Le vendite e gli altri atti di liquidazione sonoeffettuati tramite procedure competitive,assicurando con adeguate forme di pubblicità lamassima informazione e partecipazione degliinteressati

• Il liquidatore può subentrare nelle procedureesecutive pendenti

• Al termine: decreto di purgazione dei gravami

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Alcuni profili di interesse notarile

Il notaio come soggetto che coopera alla gestionedelle crisi da sovraindebitamento (in seno ad unOCC)

Il notaio delegato ex art. 591-bis cpc, che devesospendere le operazioni di vendita o riprenderledopo la conclusione del procedimento dicomposizione della crisi da sovraindebitamento

Il notaio che assiste il liquidatore nell’esperimento diprocedure competitive di vendita

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Il notaio che deve ricevere un atto negoziale di cui siaparte un soggetto in crisi da sovraindebitamento:

Possibili problematiche:

• distinguere a seconda del momento temporale: prima odopo il decreto equiparato al pignoramento?

• per gli atti compiuti dopo l’omologa come si valutano lalegittimazione ad agire del debitore, e del liquidatore?

• come deve comportarsi il notaio se il bene non è compresonel piano?

• è ipotizzabile una responsabilità penale ex art. 19, nellaquale potrebbe essere coinvolto il notaio?

• se si trova nella catena delle provenienze un atto chepotrebbe essere viziato ai sensi di questa normativa?

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La vendita è coattiva solo nella LP e non nell’AC e PC?

Si può utilizzare lo schema del negozio didestinazione o del trust a servizio della procedura?

Verificare, nel caso di conoscenza (pubblicità)dell’esistenza di una procedura di questo tipo, lapendenza attuale della procedura e/o la vigenzadell’accordo, e leggere il piano prima di procederealla stipula

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