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LE QUESTIONI AFRICANE AL PARLAMENTO ITALIANO

Date post: 25-Jan-2017
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LE QUESTIONI AFRICANE AL PARLAMENTO ITALIANO Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 14, No. 1 (GENNAIO - FEBBRAIO 1959), pp. 42-43 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40757029 . Accessed: 14/06/2014 11:45 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 185.44.77.62 on Sat, 14 Jun 2014 11:45:55 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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LE QUESTIONI AFRICANE AL PARLAMENTO ITALIANOSource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 14, No. 1 (GENNAIO - FEBBRAIO 1959), pp. 42-43Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40757029 .

Accessed: 14/06/2014 11:45

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

http://www.jstor.org

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LE QUESTIONI AFRICANE AL PARLAMENTO ITALIANO {a cura di Nino Romieri)

Camera dei Deputati PROGETTI DI LEGGE

E' stata presentata e si trova attual- mente in attesa di svolgimento la se- guente proposta di legge:

Proposta di legge n. 522 - d'iniziativa dei Deputati Vedovato e Biagioni:

«Modificazione delle norme sulla si- stemazione del personale già in servi- zio con rapporto stabile d'impiego pres- so le Camere di commercio della Libia, l'Ufficio eritreo dell'economia, il Comi- tato dell'economia della Somalia e gli Uffici coloniali dell'economia».

L'intendimento cui è ispirato questo progetto di legge è quello di far rico- noscere, ai fini del trattamento di quie- scenza e di carriera, il servizio prestato dal personale già in rapporto stabile di impiego presso Enti africani anzidetti, e che avranno trovato sistemazione nei ruoli organici delle diverse Amministra- zioni dello Stato anche anteriormente alla data del 1 luglio 1953.

E' da rilevare, a tale riguardo, che il D. P. R. 30 novembre 1954, n. 1412 - emanato dal Governo per un'equa siste- mazione del personale del soppresso Ministero dell'Africa Italiana - limita la sua efficacia a quei dipendenti che, al 1 luglio 1953 (data di entrata in vigore della Legge 29 aprile 1953, n. 430), ri- sultava utilizzato presso le Amministra- zioni dello Stato (art. 1 e 2) giusta il disposto dell'art. 18 della Legge n. 430 suddetta. Il citato Decreto Presidenziale n. 1412 tace, invece, per quanto si attie- ne alla valutazione pura e semplice del servizio prestato dal personale che, rotti gli indugi dopo dolorose alternative di speranze e di delusioni, aveva cercato e trovato sistemazione nei ruoli organici delle diverse Amministrazioni statali, prima dell'entrata in vigore della legge n. 430, sobbarcandosi inoltre a tal fine l'onere di un esame di concorso.

La insufficiente legislazione attuale non consente a questo personale di far valere, in seno alle Amministrazioni cui attualmente appartiene, gli effetti di una carriera già percorsa in seno all'Ente di provenienza. Non viene cioè riconosciu- to alcun valore giuridico a lunghissimi anni di servizio effettivo, che oltre a tutto comporta un prezioso bagaglio di esperienze messe oggi a disposizio- ne della stessa Amministrazione dello Stato.

Il presente progetto di legge è inteso, quindi, a sanare una sperequazione pa- lese ed ingiusta: il semplice riconosci- mento dei diritti acquisiti da tali dipen- denti con il loro inserimento nei gradi ad essi spettanti in seno alle carriere già intraprese e faticosamente percorse, costituisce il legittimo coronamento di tante speranze e di tanti sacrifìci inten- samente sofferti.

Il testo della proposta di legge degli Onorevoli Vedovato e Biagioni è il se- guente :

Art. 1

All'articolo 2, lettera e), del decreto del Presidente della Repubblica 30 no- vembre 1954, n. 1452, sono aggiunte le seguenti parole: «Non viene considera- ta interruzione del rapporto d'impiego l'aver conseguito la nomina ad un posto di ruolo in una Amministrazione dello Stato prima del Io luglio 1953 ».

Art. 2

La posizione giuridica acquisita alla data di entrata in vigore della presente legge, dagli impiegati di ruolo di una Amministrazione dello Stato già in pos- sesso dei requisiti previsti dagli articoli 1 e 2 del decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 1954, n. 1452, sarà accertata dall'Amministrazione di appartenenza che ricostruirà altresì le singole carriere con l'eventuale istitu- zione dei posti in soprannumero, avva- lendosi sia degli atti e delle informazio- ni esistenti nei fascicoli personali, sia di appositi rapporti che potranno essere ri- chiesti, ove occorra, al competente uffi- cio del Ministero dell'industria e com- mercio.

Art. 3

Al personale cui saranno riconosciuti ai fini di quiescenza e di carriera i pe- riodi di tempo e di servizio prestato presso gli Enti di provenienza, da accer- tarsi ai sensi dell'ultimo comma dell'ar- ticolo 8 ed in analogia a quanto dispo- sto in favore del personale di cui agli articoli 7 e 14 del citato decreto del Presidente della Repubblica 30 novem- bre 1954, n. 1452, saranno estesi, ove oc- corra, i benefici previsti dalle norme vi- genti in favore degli ex combattenti e

reduci dal decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1955, n. 448.

Art. 4

Le domande degli interessati, intese ad ottenere il riconoscimento del prece- dente servizio ai fini di carriera ed il riscatto dello stesso ai fini di quiescen- za, dovranno essere inoltrate, a pena di decadenza, entro trenta giorni dall'entra- ta in vigore della presente legge, alla Amministrazione di appartenenza. Il contributo di riscatto sarà computato sullo stipendio annuo al Io luglio 1953.

Art. 5

All'onere derivante dall'applicazione della presente legge si farà fronte con corrispondente riduzione del fondo i- scritto nel capitolo 493 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'esercizio finanziario 1958-59.

Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare con propri decreti le oc- correnti variazioni di bilancio.

INTERROGAZIONI

Nel mese di novembre 1958 sono state presentate alla Camera le seguenti inter- rogazioni :

« II sottoscritto chiede d'interrogare il ministro del tesoro, per conoscere se non creda di intervenire, perché siano una buona volta liquidati a Manzo Feli- ce, residente in Duronia (Campobasso), i danni da lui sofferti in Africa orienta- le a causa degli eventi bellici, essendo egli seccatissimo di sentire dal 1947 sol- tanto promesse - (2763) ». (On. Colitto)

« II sottoscritto chiede d'interrogare il ministro del tesoro, per conoscere quali motivi ancora ostino alla rapida liquida- zione dei danni di guerra in Africa del signor Grassi Antonio (25954) la cui pra- tica risulterebbe da tempo definita - (2773)». (Oh. De Micheli Vitturi) « II sottoscritto chiede d'interrogare il

ministro del tesoro, per conoscere quali difficoltà ancora ostino alla rapida defi- nizione della pratica danni di guerra in Africa orientale del signor Cimolino At- tilio, posizione numero 71576 - (2866) ». (On. De Micheli Vitturi)

Senato della Repubblica PROGETTI DI LEGGE

Sono giacenti, in attesa d'esame, i se- guenti progetti di legge:

Disegno di legge n. 257 - presentato dal Ministro degli Affari Esteri, Fanfa- ni, di concerto coi Ministri dell'Interno, Tambroni e del Tesoro, Andreotti:

« Estensione a talune categorie di per- sonale del Municipio di Mogadiscio del- le norme del decreto del Presidente del- la Repubblica 30 novembre 1954, n. 1451, sull'esodo volontario e la sistema- zione del personale degli enti dipenden- ti dai cessati Governi dei territori già di sovranità italiana in Africa ». (Attual-

mente presso la Ia Commissione Affari della Presidenza del Consiglio e dell'In- terno in sede deliberante).

Esso mira ad estendere, per ragioni di giustizia e di equità, a favore del personale già dipendente dall'Ammini- strazione Municipale di Mogadiscio e tuttora in servizio presso la medesima

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Amministrazione o presso l'Amministra- zione Fiduciaria Italiana della Soma- lia, il trattamento giuridico-economico disposto, con il decreto del Presidente della Repubblica 300-11-1954, n. 1451, a favore del personale assunto dai Municipi dei territori già di sovranità italiana in Africa.

L'unica limitazione, contenuta nello art. I del disegno di legge proposto, ri- guarda l'esclusione dell'applicabilità de- gli articoli 22, 23 e 24 del decreto n. 1451 precitato, concernenti la facoltà di opzione per il mantenimento in servizio alle dipendenze dell' Amministrazione dello Stato e conseguente inquadramen- to nei ruoli speciali transitori.

Il testo del disegno di legge di cui trattasi è il seguente:

Art. 1 Le disposizioni contenute nel decreto

del Presidente della Repubblica 30 no- vembre 1954, n. 1451, sull'esodo volon- tario e la sistemazione del personale anche sanitario degli Enti dipendenti dai cessati Governi dei territori già di sovranità italiana in Africa, escluse quel- le degli articoli 22, 23 e 24, sono estese al personale assunto per i servizi del municipio di Mogadiscio dalle Autorità italiane anteriormente al Io marzo 1941 e che alla data della presente legge si trovi ancora in servizio presso lo stesso Municipio o presso l'Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia.

Art. 2

La domanda di cessazione dal servizio di cui agli articoli 1 e seguenti del de- creto del Presidente della Repubblica 30 novembre 1954, n. 1451, deve essere fatta pervenire al Ministero del tesoro - Servizi Africa, Roma - nel termine di due mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 3 Alla spesa relativa sarà fatto fronte

con gli appositi stanziamenti già a di- spozione del Ministero del tesoro e del Ministero dell'interno.

Disegno di leggo n. 293 - presentato dal Governo -

« Concessione gratuita del passaporto agli emigranti». (Attualmente presso la IIIa Commissione Affari Esteri in sede deliberante).

Tale progetto di legge è già stato ap- provato dalla IIIa Commissione Affari Esteri ed Emigrazione della Camera dei Deputati nella seduta del 28 novembre 1958, e la sua definitiva approvazione è vivamente attesa dai nostri emigranti, specialmente da quelli meno abbienti. Questa iniziativa governativa è apprez- zata non soltanto sotto l'aspetto econo- mico, ma sopratutto sotto quello morale, dagli italiani costretti a vivere lontano dalla loro terra per ragioni di lavoro.

Il testo del disegno di legge in parola è il seguente:

Art. 1

I passaporti ordinari sono rilasciati e rinnovati agli emigranti, in Italia e al- l'estero, con esenzione da qualsiasi di- ritto o tassa.

Con regolamento saranno stabilite le norme di attuazione della presente leg- ge.

Art. 2

I passaporti di cui all'articolo prece- dente hanno la validità di anni tre.

INTERROGAZIONI

E' stata presentata al Senato, nella se- duta del 19 novembre u.s., un'interroga- zione del seguente tenore:

« Al Presidente del Consiglio dei mi- nistri e ai Ministri degli affari esteri e del lavoro e della previdenza sociale, per conoscere il loro intendimento di fronte al pericolo di forzato rimpatrio che sovrasta moltissimi operai italiani, residenti in Tunisia ed in altri paesi del- l'Africa settentrionale, quotidianamente sospinti alla disoccupazione e sostituiti nel lavoro da elementi indigeni locali.

Siccome tale pericolo incombe e col- pisce quasi esclusivamente la manova- lanza bracciantile generica e non quali- ficata, parrebbe potersi prevenire e pa- rare (403)». (Sen. Braschi).

Nota redazìonale : Ci riserviamo di seguire accuratamente l'attività nei due rami del Parlamento e di riferirne ai nostri Lettori, in merito sia ai progetti legislativi sopra riportati, sia a qualunque altra proposta o atto parlamentare attinente all'Africa.

AI SOCI DELL' ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA / Soci che non abbiano ancora provveduto ad inviare la quota di rinnovo per Vanno 1959 sono cortesemente pre-

gati di non tardare a regolarizzare la loro posizione amministrativa. Nell'occasione si segnala l'opportunità e la convenienza di trasformare la propria adesione da annuale (ordinari)

in vitalizia o benemerita. Fino al perfezionamento giuridico del nuovo Statuto Sociale approvato nell'ultima Assemblea Generale dei Soci, le

quote rimangono infatti immutate secondo le precedenti disposizioni, e precisamente:

Soci ordinari annuali L. 500 Società L. 1.000 Soci perpetui L. 10.000 (una tantum) Soci benemeriti L. 20.000 (una tantum)

Ai Soci ordinari e vitalizi spetta gratuitamente il giornale « La Voce dell'Africa »; ai Soci benemeriti, oltre il giornale, anche la rivista « Africa ». E' facile rendersi conto che l'attuale ammontare della quota vitalizia o benemerita, che da diritto a ricevere le due pubblicazioni a perpetuità, corrisponde all'importo di pochi anni di abbonamento.

Le quote possono essere inviate alla Sede Centrale dell'Istituto Italiano per l'Africa, Via Ulisse Aldrovandi 16, Roma, sul eie postale n° 1/2857; oppure ad uno degli Uffici regionali o provinciali:

- TORINO, Via Accademia delle Scienze, 5, Palazzo Garignano, ci cip: 2II4424 - VENEZIA, S. Marco 4299 - Palazzo Contarmi del Bovolo, ddp: 9I15976 - GENOVA, Via Petrarca 2112, dû S.A.I. S., ddp: 4112581 - BOLOGNA, Via Farini 35 - ddp: 81 14287 - FIRENZE, Viale Fratelli Rossetti, 40 - NAPOLI, Maschio Angioino - Piazza Municipio - ddp: 6I17886 - BARI, Via Quintino Sella, ISO - CATANIA, Via Vittorio Emanuele 201, ddp: 16/7880 - CAGLIARI, Via Concezione, 1 - CATANZARO, Via Duomo, 16 - COSENZA, Via Molinella, 241 A

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