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LegacoopInformazioni N. 17

Date post: 29-Jul-2016
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Stop False Coperative Audizione in Commis- sione al Senato Passi avanti per l’iniziativa contro le false cooperative. L’Alleanza delle Cooperative Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 28 aprile 2016 alle ore 14,30 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano Cooperative di comunità, diamo più forza ai beni comuni Convegno di Legacoop e Legambiente per valorizzare un patrimonio dimenticato Territori Emilia ovest Cultura della legalità Incontro sulle white list Continua l’attività di Lega- coop Emilia Ovest per raf- forzare il rispetto... Imprese For.B Presentato primo report sull’impatto sociale La Cooperativa Sociale For.B ha presentato il suo primo report... Sondaggio Osservatorio SWG La domanda di moderazione nelle aree politiche Nell’Italia in cui i sentimenti dominanti sono rabbia (39%), disgusto (31%) e tristezza (30%), la voglia di moderazione è una rea- zione a una politica chias- sosa, incompetente e in costante campagna eletto- rale. Il segnale che emerge dal Paese va osservato con cura, in particolare per lo spazio politico che apre. Fino a pochi anni fa il Paese si è percepito come una nazione con aspira- zioni bipolari: prima... a pagina 2-3 leggi Anno II - n. 17 del 29 aprile 2016 Visita il sito www.legacoop.coop Legacoop Cooperatives Europe All’Assemblea Celebrati i primi dieci anni L’Assemblea annuale ha celebrato quest’anno i primi dieci anni di vita di ... #cooptelling Storie UNO PER TUTTI, TUTTI PER SCREENSUD Nasce un nuovo workers buyout in Campania DAI SOCIAL Post e tweet dalla cooperazione Settori Legacoop Abitanti Rossana Zaccaria nominata presidente Il 27 Aprile si è tenuta a Roma l’Assemblea Con- gressuale di Legacoop...
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Page 1: LegacoopInformazioni N. 17

StopFalseCoperativeAudizione inCommis-sionealSenato

Passi avanti per l’iniziativacontro le false cooperative.L’Alleanza delle Cooperative

Nota della redazioneQuesto numero è stato chiusoil 28 aprile 2016 alle ore 14,30

Segreteria di Redazione:Anna ColomberottoTel. 06-844.39.372Fax 06-844.39.402

Organo ufficialedella Lega Nazionaledelle Cooperative e Mutue

Settimanale di notizie a curadell’Ufficio Stampa di LegacoopDirettore Responsabile:Dora Iacobelli

Registrazione del Tribunale di Roman. 109 del 22 giugno 2015

Primo piano

Cooperativedi comunità,diamopiù forza ai beni comuni

Convegno di Legacoop e Legambiente per valorizzare un patrimonio dimenticato

TerritoriEmiliaovestCulturadella legalitàIncontrosullewhite list

Continua l’attività di Lega-coop Emilia Ovest per raf-forzare il rispetto...

ImpreseFor.BPresentato primoreport sull’impattosocialeLa Cooperativa SocialeFor.B ha presentato il suoprimo report...

SondaggioOsservatorioSWGLa domandadi moderazionenelle aree politiche

Nell’Italia in cui i sentimentidominanti sono rabbia(39%), disgusto (31%) etristezza (30%), la voglia dimoderazione è una rea-zione a una politica chias-sosa, incompetente e incostante campagna eletto-rale. Il segnale che emergedal Paese va osservato concura, in particolare per lospazio politico che apre.Fino a pochi anni fa ilPaese si è percepito comeuna nazione con aspira-zioni bipolari: prima...

a pagina 2-3 leggi

Anno II - n. 17 del 29 aprile 2016

Visita il sitowww.legacoop.coop

LegacoopCooperatives EuropeAll’AssembleaCelebratii primidieci anniL’Assemblea annuale hacelebrato quest’anno i primidieci anni di vita di ...

#cooptellingStorieUNOPERTUTTI,TUTTIPERSCREENSUDNasceunnuovoworkersbuyoutinCampania

DAI SOCIALPost e tweet

dallacooperazione

SettoriLegacoopAbitantiRossana Zaccarianominatapresidente

Il 27 Aprile si è tenuta aRoma l’Assemblea Con-gressuale di Legacoop...

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

Primo piano 2

Cooperativedi comunità,diamopiù forza ai beni comuni

Convegno di Legacoop e Legambiente per valorizzare un patrimonio dimenticato

Legambiente e Legacoop uniscono le forzeper sostenere l’avvio di nuove realtà im-prenditoriali sotto forma di cooperativa. Par-ticolarmente caro a entrambe è la tutela deibeni pubblici e dei beni comuni: spazi cherichiedono non solo salvaguardia e manu-tenzione, ma che rappresentano unagrande opportunità di sviluppo locale,un’occasione per far crescere insieme il no-stro Paese ricco di un patrimonio fino a oggipoco tutelato e ancor meno valorizzato.Temi attorno ai quali è stato organizzato ieria Roma, nella sede di Legacoop Nazionale,il convegno “Beni pubblici, valori comuni: lecooperative di comunità per lo sviluppo lo-cale”.“Il progetto – spiega Paolo Scaramuccia,responsabile per Legacoop nazionale dellecooperative di comunità - punta a favorire ilprotagonismo dei cittadini nella gestione deiservizi e nella valorizzazione dei territorio enasce con l’obiettivo di promuovere la cre-scita di una rete diffusa di cooperative chevalorizzino le comunità locali, stimolandol’autonomia e l’organizzazione dei cittadini”.Ad oggi le cooperative di comunità aderentia Legacoop sono 40 suddivise in 12 regioni(Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Ro-magna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lom-bardia, Puglia,Toscana,Trentino Alto Adige,Umbria e Veneto) e contano oltre 1500 soci.“Questa crisi – spiega Mauro Lusetti presi-dente di Legacoop - ci ha riconsegnato unacittadinanza attiva, che vuole partecipare edecidere. Le cooperative di comunità sonoimprese in cui i cittadini si auto-organiz-zano, diventando allo stesso tempo produt-tori e fruitori di beni e servizi, sono unmodello di impresa sostenibile, perchénasce dalla comunità e non ha altro scopose non quello di migliorare la qualità dellavita delle persone che la compongono, at-traverso la produzione/fruizione di beni eservizi pensati da chi quella comunità lavive quotidianamente”.“Due sostantivi, cooperativa e comunità,

che stanno bene insieme e che soprattuttosi sposano perfettamente con la nostraidea di un ambientalismo capace di saldarela tutela della natura in cui viviamo con losviluppo sostenibile e il diritto a un am-biente pulito con quello al lavoro – sottoli-nea Rossella Muroni ,presidente diLegambiente – Troppo a lungo, e purtroppo

ancora oggi, vengono alimentate contrap-posizioni che in realtà esistono soltantonella logica di chi ha un unico interesse daperseguire: massimizzare i propri profitti.Anche da questo punto di vista, in fondo,Legambiente e Legacoop sono realtà simili,pur nella loro diversità: il nostro “utile” èsempre condiviso”.

Beni comuni, coop di comunitàe decisioni del Governo

Alcune decisioni assunte dal governo lasciano intravedere concrete possibilità di svi-luppo: il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, ha promosso il2016 come l’Anno dei Cammini e ha annunciato la pubblicazione di un Atlante deiCammini, per mettere a sistema tutta l’offerta, attualmente molto frammentata; grazieall’iniziativa del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, sono stati inseriti nella legge diStabilità del 2016 ben 91 milioni di euro per le realizzazione di piste ciclabili.Segnali concreti di attenzione arrivano anche dal Parlamento: sono diversi i disegni dilegge, di cui si sta discutendo alla Camera, che prevedono norme per le ferrovie turi-stiche e il sostegno ai nuovi servizi; il vincolo per i sedimi e regolamenti snelli per l’eser-cizio di ferrovie a bassa velocità; la diffusione della ciclabilità sia in ambito urbano cheextraurbano; norme ad hoc per la mobilità dolce, le ferrovie abbandonate, i cammini ele greenway.

NUOVEPOSSIBILITÀ

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La nuova vitadelle ferrovie dismesse

Linee ferroviarie dismesse o sospese, sta-zioni impresenziate, case cantoniere, maanche immobili e terreni, ex teatri e areeverdi, in generale patrimoni con un destinoquasi sempre scontato di degrado e abban-dono, possono essere trasformati nella ma-teria prima indispensabile per progettare, dalbasso, attività di riuso e di rigenerazione.Il potenziale di crescita per il nostro paese èenorme, come dimostra un’analisi compa-rata con la Gran Bretagna: sugli 800 km ditratte italiane, gestite grazie al lavoro di Fon-dazione FS, si calcola un introito stimato in-torno ai 2 milioni di euro, con un incrementoannuo del 60%; sugli 850 km del RegnoUnito si registrano 7,7 milioni di visitatori perun fatturato diretto di 139 milioni e uno in-diretto di 350 milioni di euro, oltre duemiladipendenti e quasi ventimila volontari coin-volti.Uno degli esempi più interessanti in Italia èla Merano-Malles in Val Venosta, riattivatanel 2005 dopo la chiusura negli anni No-vanta. La linea ferroviaria è stata al centrodello sviluppo turistico della valle e di unarinnovata offerta di trasporto sostenibile, de-terminando peraltro nella zona un aumentodi tutte le performance di ricettività turisticarispetto al resto del Trentino-Alto Adige: dal2004 al 2014 si è registrato un incrementodel 38% di arrivi, contro il 30% di media nelresto della provincia autonoma, mentre ipernottamenti sono cresciuti del 14%, con-tro l’11%.

Ridare vitaalle areepocopopolate

Le cooperative di comunità operano sia inaree interne e disagiate, ma anche in areeurbane o in piccoli centri ad alta vocazioneturistica e culturale. L’habitat naturale perveder sorgere queste imprese sociali 2.0 èrappresentato proprio dalle zone dello Sti-vale ad alto rischio spopolamento, dove i ra-gazzi fuggono per l’assoluta mancanza diopportunità occupazionali e i pochi anzianirimasti fanno sempre più fatica a sopravvi-vere a causa della penuria dei servizi pre-senti. Del resto, in contesti a bassa densitàdemografica è più semplice veder realizzatal’auto-organizzazione dei cittadini in rispo-sta ai loro bisogni.“È indispensabile - continua Lusetti - perfare un vero salto di qualità, che i percorsi apiedi, in bicicletta e su treni turistici sianoresi fruibili in modo integrato con una vera epropria rete per la mobilità dolce, frutto diuna visione dell’offerta fatta di mappe, ser-vizi, tariffe, posteggi, accoglienza turistica,da realizzare lungo tutta la rete, valorizzandoterritori, borghi e imprenditoria locale”.

Le opportunitàdi unamobilità dolce

L’Italia può contare su oltre 1.600 chilometridi linee ferroviarie dismesse e abbandonateda tempo, che in buona parte possono di-ventare greenway per vivere la mobilità dolcenel paesaggio. Partendo da questi numeri edalle opportunità di riutilizzo e valorizzazionedi questo patrimonio che CoMoDo (la Confe-derazione per la Mobilità Dolce) ha aperto untavolo di confronto con Ferrovie dello Stato eRFI (Rete Ferroviaria Italiana, società delGruppo delle Ferrovie dello Stato, ndr) sulleferrovie dismesse, per identificare le lineeche possono diventare greenway e quelleche meritano di essere trasformate in ferro-vie turistiche. Sono ben 1.300 invece, se-condo CoMoDo, i chilometri di ferroviesospese in Italia che potrebbero essere ria-perte per servizi turistici e, in diversi casi, of-frire anche una buona integrazione per iservizi ordinari per residenti e pendolari,come dimostra il Trentino Alto Adige con laferrovia della Val Venosta e della Val Pusteria.

Un successo ottenuto grazie a servizi ca-denzati, integrazione con la rete nazionalesu ferro e trasporto locale su gomma, trenopiù bici, tariffazione integrata.È fondamentale, inoltre, che l’Agenzia na-zionale per la sicurezza ferroviaria adotti re-gole snelle d’esercizio per le ferrovieturistiche (come è già avvenuto dal 2011 inFrancia, con un apposito regolamento) e au-torizzi la sperimentazione del Velorail – comeavviene da tempo in Francia –, con l’utilizzodi mezzi a pedale sui binari. Reti turistiche egreenway che si devono integrare con larete ciclo-turistica italiana e la rete dei cam-mini, per offrire al viaggiatore percorsi inte-grati e intermodalità, facili da comprenderee da utilizzare.

Il recuperodelle casecantoniere

Il futuro delle case cantoniere è sempre piùlegato a progetti di turismo sostenibile o diriuso sociale. Anas possiede oggi su tutto ilterritorio nazionale 1.244 case cantoniere,delle quali circa 600 non sono più utilizzatecome alloggi per i cantonieri ma sono im-piegate prevalentemente come aree di stoc-caggio materiale e supporto alle squadremanutentive. Il progetto di riqualificazione eriutilizzo delle case cantoniere, nato dall’ac-cordo di collaborazione tra Anas, ministerodei Beni e delle Attività Culturali, ministerodelle Infrastrutture e dei Trasporti e Agenziadel Demanio, sottoscritto nel 2015, prevedela conversione di questo tipo di case canto-niere in una rete di strutture ricettive per iviaggiatori, da affidare in concessione aterzi.

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Audizione dell’Alleanza Coopera-tive in Commissione al Senato

Passi avanti per l’iniziativa contro le false coo-perative. L’Alleanza delle Cooperative Italianeha partecipato il 27 aprile ad un’audizione inCommissione al Senato. “Nel ringraziare perquesta convocazione – ha detto il presidentedi Legacoop e copresidente dell’AlleanzaMauro Lusetti – esprimiamo grande apprez-zamento per i due disegni di legge, presentatidal senatore Caleo e dalla Regione Lombar-dia che riprendono integralmente i contenutidella proposta di legge popolare per la qualenei mesi scorsi abbiamo raccolto oltre100mila firme in tutto il Paese”.“Vogliamo rimarcare in particolare – ha spie-gato Lusetti – l’importanza di giungere dav-vero all’espulsione dall’Albo delle cooperativeche si sottraggono ai controlli o che quandoquesti vengono effettuati non siano in gradodi dimostrare di avere i requisiti necessari.Come dimostrano i dati diffusi su alcuni con-trolli realizzati dal Ministero del Lavoro, che inquesti giorni hanno trovato irregolarità nel50% delle cooperative non iscritte ad alcunaassociazione, i controlli sono essenziali e de-vono essere estesi a tutte le cooperativeiscritte all’Albo”.“Le regole ci sono e da queste proposte dilegge – ha concluso Lusetti – saranno ulte-riormente precisate e rese più forti. L’essen-ziale è applicarle, con determinazione. Passadi qui la strada per avere un mercato più pu-lito e trasparente, un obiettivo che ci ha por-tato ad avviare proprio in questi giorni unanuova campagna contro il massimo ribassonegli appalti, che inquina il mercato, peggiorai servizi e lede i diritti dei lavoratori. Le normedel nuovo Codice degli appalti vanno benis-simo: con la nostra mobilitazione vogliamodare più forza alla loro corretta applicazione”.

Inaugurazione del Master in Econo-mia della Cooperazione 2015/16

Sabato 30 aprile 2016 a Bologna si terrà laCerimonia di Inaugurazione della XIV Edizione(XX Ciclo) del Master Universitario in Eco-nomia della Cooperazione MUEC (AnnoAccademico 2015 - 2016) e di Consegnadei Diplomi agli studenti del XIX Ciclo (Annoaccademico 2014 - 2015)L’Evento si svolgerà presso l’Aula Magnadella Scuola di Economia, Management eStatistica in Piazza Antonino Scaravilli 2 a Bo-logna.

PROGRAMMA10.00 Apertura dei lavoriPresiede ed introduce il Prof. Antonio Ma-tacena, Direttore del Master Universitario inEconomia della Cooperazione MUECSaluto del Prof. Francesco Ubertini, Ma-gnifico Rettore dell’Alma Mater StudiorumUniversità di BolognaSaluto del Prof. Stefano Cenni, Presidentedella Scuola di Economia, Management eStatistica dell’Università di BolognaSaluto del Dott. Franco Marzocchi, resi-dente AICCON10.30 Relazione del Prof. Antonio Mata-

cena, Direttore del Master Universi-tario in Economia della CooperazioneMUEC

11.00 Prolusione delDott. Rosario Altieri,Presidente dell’Alleanza delle Coope-rative Italiane“Valorizzare la vera cooperazione,colpire quella spuria. Il contributodelle cooperative all’economia so-ciale di mercato”

11.30 Intervento dellaProf.ssa Vera NegriZamagni“Giovanni Bersani ed Enea Mazzoli:due grandi protagonisti della coope-razione italiana”

11.45 Intervento in rappresentanza deglistudenti del XIX Ciclo del Corso diMaster

12.00 Consegna degli Attestati finali aglistudenti del XIX Ciclo del Master Uni-versitario in Economia della Coope-razione MUEC (a.a. 2014 – 2015)

ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANESTOP FALSE COOPERATIVE

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>> Stop False Cooperative

>> Alleanza Cooperative Italiane

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6Legacoop

Celebrati i primi dieci anni

L’Assemblea annuale ha celebrato que-st’anno i primi dieci anni di vita di Coopera-tives Europe, costituita formalmente nel 2006quale organismo di rappresentanza del mo-vimento cooperativo della regione Europa.L’evento ha fornito un’occasione speciale persvolgere una riflessione approfondita sullacooperazione europea. Partendo dai risultatisignificativi ottenuti nel corso di questo de-cennio, gli obiettivi realizzati, i numerosi rap-presentanti della cooperazione europeaintervenuti al dibattito hanno contribuito a de-lineare le priorità strategiche necessarie percogliere le opportunità e rispondere efficace-mente alle sfide che attendono il movimentocooperativo europeo nei prossimi anni.All’Assemblea, che ha radunato un cospicuonumero di delegati provenienti dai movimenticooperativi di vari paesi europei, ha parteci-pato una delegazione Legacoop così com-posta: Dora Iacobelli, vicepresidenteLegacoop; Diego Dutto, direttore Legaco-opsociali; Stefania Marcone, responsabileufficio relazioni internazionali e politiche eu-ropee Legacoop; Roberta Tumiatti, coope-rativa Pietra Alta Servizi; Sabrina Luise,ufficio Legacoop Bruxelles; Chiara Bertelli,Direttore Legacoop ovest. Inoltre, una dele-gazione di giovani cooperatori, composta daMatteo Ragnacci, responsabile nazionale

di Generazioni, Andrea Rapisarda, presi-dente Cooperativa Lama, ha partecipato almeeting dei Giovani cooperatori Europei chesi è tenuto due giorni prima dell’assembleaGenerale. Densa di temi l’agenda della giornata che,dopo i saluti istituzionali di Dirk Lenhof, Pre-sidente di Cooperatives Europe e MoniqueLeroux, Presidente dell’ICA (InternationalCooperatives Alliance),ed il tributo ai dueprimi Co-Presidenti di Cooperatives Europe,Pauline Green e Etienne Pflimlin, ha av-viato i lavori dedicando la prima sessione altema dei rifugiati in Europa e il ruolo impor-tante che la cooperazione svolge nelle di-verse fasi di gestione del fenomeno. L’Europasta affrontando la più grande sfida degli ultimidecenni, nel tentativo di rispondere alla graveemergenza generata da un flusso ampio einarrestabile di rifugiati che per alcuni paesisi rivela essere un compito eccessivo rispettoalle risorse ed alle capacità amministrative dicui sono dotati. L’impegno concreto dellecooperative in questa sfida è stato al centrodel panel di esperti composto da rappresen-tanti delle istituzioni europee e delle organiz-zazioni cooperative di diversi paesi (Italia,Svezia, Israele e Turchia), durante il qualesono state presentate alcune buone pratichecooperative sviluppate per la gestione dellacrisi dei rifugiati. Per l’Italia sono intervenutiAkram Zubaydi della Cooperativa Auxilium,Simona Binello della Cooperativa Agorà eRoberta Tumiatto della Cooperativa Pietra

COOPERATIVES EUROPE>> Cooperatives Europe

>> Cooperatives Europe

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Legacoop

Alta Servizi. I tre esempi concreti, selezionati dalle rispet-tive associazioni settoriali, dell’impegno dellacooperazione sociale nel rispondere a que-ste sfide, sono stati molto apprezzati dai par-tecipanti all’Assemblea ed il messaggioemerso dal dibattito è quello di lavorare dipiù insieme con un approccio che veda piùpaesi e settori collaborare per affrontare sfideche coinvolgono l’Europa intera e che solonella dimensione europea possono trovaresoluzioni.Nell’ambito delle esperienze italiane, per Le-gacoop è intervenuta Roberta Tumiatti, dellacooperativa Pietra Alta Servizi, una realtàcooperativa giovane, molto dinamica e do-tata di competenze qualificate, impegnatanella gestione di servizi socio-assistenziali,sanitari ed educativi, che ha illustrato l’attivitàe le modalità con cui la cooperativa gestiscel’accoglienza e l’inserimento sociale dei rifu-giati di cui si prende cura, dall’assistenza le-gale per il riconoscimento del diritto allaprotezione internazionale, fino all’inserimentolavorativo e sociale. Dove eravamo 10 anni fa e dove siamooggi. Questo il titolo del secondo panel in cuii presidenti delle organizzazioni cooperativedi diversi paesi europei hanno scambiato unaserie di riflessioni e considerazioni sul per-corso compiuto dal movimento cooperativoeuropeo in questo decennio. Rosario Al-tieri, Presidente dell’Alleanza delle Coope-rative italiane ha rappresentato la voce delmovimento cooperativo italiano e nel suo in-tervento ha auspicato per il futuro un raffor-zamento della cooperazione europeaattraverso percorsi di integrazione, creazionedi partenariati e reti tra i diversi soggetti coo-perativi a livello europeo ed internazionale,analogamente all’esperienza che si sta svi-luppando in Italia con l’unificazione delle treprincipali centrali cooperative italiane.Nel terzo panel si è sviluppato un bilanciodelle attività e dei risultati ottenuti da Coope-ratives Europe nel 2015, per poi prefigurareun percorso strategico da qui al 2020. Tra irelatori Stefania Marcone, che è intervenutain qualità di componente del comitato di co-ordinamento per le politiche europee (EUCC)di Cooperatives Europe sul tema della rap-presentanza verso le istituzioni europee.Marcone ha presentato i pilastri della strate-gia di Cooperatives Europe in materia di rap-

presentanza delle imprese cooperative eu-ropee, il lavoro svolto dal Comitato di coordi-namento- strumento operativo dedicato adelaborare le posizioni di Cooperatives europesui temi orizzontali con particolare riferimentoalle politiche europee per la promozione del-l’imprenditoria e le PMI, all’economia sociale,al mercato unico, ai dossier fiscali e contabiliecc. Marcone sottolineano l’importanza diaccrescere la capacità di rappresentanzapromuovendo un maggiore dialogo con leistituzioni europee e con i vari attori dell’Eco-nomia Sociale e del mondo imprenditorialerappresentato a Bruxelles, Cooperatives Eu-rope sarà sempre più chiamata a promuo-vere alleanze strategiche con un approcciomultisettoriale, inclusivo ed aperto. Tra i varitemi del programma di lavoro di Cooperati-ves Europe, Marcone ha sottolineato l’ur-genza di dedicare attenzione al tema dellepari opportunità, in collaborazione con le or-ganizzazioni nazionali e con l’ICA globale. In-fine è stato ricordato che il motto dell’Europa“uniti nella diversità” è la forza della coope-razione ed i tempi che sta vivendo l’Europarichiedono uno sforzo ulteriore presso le isti-tuzioni europee per attuare un reale main-streaming cooperativo in tutte le politicheeuropee, questo è un obiettivo cruciale daraggiungere a beneficio non solo della coo-perazione ma dell’Europa, nel suo com-plesso.Il tema dello sviluppo internazionale rappre-senta un capitolo di lavoro importante, sulquale Cooperatives Europe, in collaborazionecon gli esperti delle organizzazioni coopera-tive nazionali, ha lavorato per 8 anni. Impor-tanti i risultati ottenuti – illustrati da Danilo

Salerno, Direttore di Coopermondo, che èintervenuto come componente della piatta-forma Europea di cooperazione allo sviluppo(CEDEP) di Coopepratives Europe. Tale stru-mento e il lavoro svolto per la sua creazione,hanno dato visibilità al movimento coopera-tivo europeo, riconosciuto oggi quale inter-locutore ufficiale dalla Commissione europeasui temi legati allo sviluppo internazionale. Ilprofilo elevato acquisito dalle cooperative nelcampo della cooperazione internazionale hacondotto alla firma di un accordo di partena-riato tra l’Alleanza internazionale delle coo-perative e la Commissione europea.Non è mancata la voce dei giovani coopera-tori, riuniti in una rete europea lanciata for-malmente da Cooperatives Europenell’Assemblea del 2015, che coinvolge at-tualmente oltre 100 giovani cooperatori pro-venienti da 15 paesi europei, tra cuinaturalmente l’Italia, i cui giovani cooperatorihanno giocato un ruolo molto determinantenella costruzione della Rete. A questo propo-sito, va ricordato l’impegno profuso da Ge-nerazioni per il rafforzamento della reteeuropea, ospitando ad esempio a Bologna ilsecondo meeting della rete. Chiara Bertelli,Direttore Legacoop Ovest , è intervenuta,come componente della Rete Europea deigiovani cooperatori, per illustrare ai parteci-panti il percorso svolto dalla rete sino ad oggie le prospettive future.Molta strada è stata fatta a partire dal 2006quando, i leaders cooperativi europei del-l’epoca, e l’Italia fu in prima fila, con forzaposero le basi per la costruzione dell’orga-nismo multisettoriale europeo quello che,nella visione che animava i fondatori, sa-

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Legacoop

rebbe dovuto diventare la casa comune dellacooperazione europea, la sede di confronto,dialogo, scambio di buone prassi tra orga-nizzazioni cooperative nazionali, organismisettoriali,istituzioni Europee ed internazionali,l’articolazione europea dell’International Coo-perative Alliance. Il percorso non fu certo fa-cile. L’obiettivo era quello di riuscire, insieme,ad accrescere la consapevolezza dei rappre-sentanti istituzionali dell’Unione Europea sulruolo delle cooperative nelle economie e so-cietà dei Paesi Europei, ad incidere sulle po-litiche europee, a far sentire la voce dellecooperatrici e dei cooperatori, nel riconosci-mento della biodiversità e della pluralità delleforme d’impresa, nel raggiungere gli obiet-tivi socio-economici e disegnare l’Europadegli anni a venire con un volto umano.Come tutte le organizzazioni di rappresen-tanza anche Cooperatives Europe è a un girodi boa, ad un tornante della storia dell’Eu-ropa, con obiettivi da raggiungere, nuoveprove da superare e sfide all’orizzonte chela cooperazione non può perdere.

Concluso il percorso di costitu-zione dello Young European Coope-rators Network (YECN)

Si è concluso a Bruxelles il percorso di costi-tuzione dello Young European CooperatorsNetwork(YECN), iniziato su spinta dei Gio-vani cooperatori Italiani (oggi riuniti nell’AciGiovani) e che è stato segnato dalle duetappe fondamentali di Parigi e Bologna del2015 e particolarmente segnato dall’impe-gno di Chiara Bertelli e Mirko Nodari. Il mee-ting di due giorni ha rappresentato unmomento importante per riflettere sulla na-tura del network e sulla sua rappresentati-vità a partire da esperienze nazionali giàaffermate, prima tra tutte quella italiana diGenerazioni che ha portato alla costituzione,insieme ad OOP e AGCi giovani, di ACI Gio-vani lo scorso dicembre. Al fine di renderepiù stabile la collaborazione e realizzare pro-

getti che abbiano una continuità nel tempoanche in rapporto con le associazioni di coo-perative a livello nazionale e con Cooperati-ves Europe a livello europeo, il network cheriunisce i giovani cooperatori under 40 ditutta Europa, si è costituito in associazione ei partecipanti hanno eletto un coordinationboard di sei membri a cui andranno ad ag-giungersi i coordinatori dei tavoli di lavoro te-matici. E’ stato riconosciuto il valore dellacooperazione e dell’esperienza italiana conuna importante presenza dell’Aci giovanirappresentata nel board da Lorenzo Novaro,cooperatore ligure che sarà responsabiledella comunicazione esterna del network, daMatteo Bettoli che coordina il tavolo sulla Ad-vocacy e da Mattia Affini invitato permanentein qualità di membro del board dell’ICA.A coordinare l’associazione è stato scelto Se-bastien Chaillou presidente della cooperativafrancese Solidaritè Etudinate. Nei lavori delladue giorni l’associazione ha individuato comesua mission prioritaria il supporto alla crea-zione e al rafforzamento di reti nazionali dicooperatori under 40 in tutti i paesi, pren-dendo ad esempio il modello italiano delquale l’associazione ha voluto anche mu-tuare il tema della parità di genere, del limitedei 40 anni, della rappresentanza, delle

quote riservate ai giovani e di percorsi di for-mazione ed inclusione, nell’ottica di rinno-vare il patto intergenerazionale. “ E’ un passaggio importante ed impegna-tivo- spiega Matteo Ragnacci CoordinatoreNazionale dell’Aci Giovani- perché abbiamoriaffermato che la dimensione europea èquella che meglio rappresenta il futuro dellanostra generazione, spazzando via il termine“cervelli in fuga” a favore di una cittadinanzaEuropea che parla di scambi, di collabora-zione, di lavoro, di famiglie, di culture, di di-ritti, di conoscenza, di opportunità e quindi dicooperazione. In questo modo abbiamo vo-luto anche ribadire la contrarietà ai muri chesi stanno innalzando negli stati europei chenon minano solo l’idea di un continente li-bero, pacificato ed inclusivo, ma anche lebasi del nostro domani e dei principi di de-mocrazia, equità, eguaglianza e solidarietàdella stessa cooperazione. A noi non bastaprovarci, dobbiamo riuscire a mettere a fruttoun patrimonio cooperativo di cui l’Europa haestremamente bisogno.”Il prossimo appuntamento per i giovani coo-peratori d’Europa è a Mondragon ad ottobreper un altro incontro di tre giorni in cui si faràil punto sul lavoro che nel frattempo prose-gue in rete.

COOPERATIVES EUROPE

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LEGACOOP�NAZIONALE�SUI�SOCIALLE�TOP�5�DELLA�SETTIMANA

Post e tweet dalla cooperazione

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11Dai SocialPost e tweet dalla cooperazione

NEW:�È ON�LINE�LA�NUOVA�PAGINA�FACEBOOK�COOPERATIVE�DI�COMUNITÀ

LEGACOOP�NAZIONALE�SUI�SOCIALLE�TOP�5�DELLA�SETTIMANA

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12Dai Social

RASSEGNA�SOCIAL

Post e tweet dalla cooperazione

IL�COMMENTO�DELLA�SETTIMANA

TWITTER LA�FOTO�NOTIZIA

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CLICCA�MI�PIACE�SULLA�PAGINA�FACEBOOK�DI�LEGACOOP�NAZIONALE

SEGUI�L’ACCOUNT�TWITTER�DI�@LEGACOOPN�

13Dai Social

RASSEGNA�SOCIAL

Post e tweet dalla cooperazione

Vuoi�che�i�tuoi�tweet�e�i�tuoi�post�vengano�inseriti�in�rassegna�su�LegacoopInformazioni?�Segnalaceli,�usando�nei�tuoi�tweet�@LegacoopN�e�nei�tuoi�post�@Legacoop�Nazionale.�Commenta�i�nostri�post�sulla�bacheca�Facebook�di�Legacoop�Nazionale�e�pubblicheremo�i�tuoi�interventi.

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Settori 14

>> Legacoop Abitanti

>> Legacoop agroalimentare

>> Legacoop Servizi

Rossana Zaccaria nominata presidente

Il 27 Aprile si è tenuta a Roma l’AssembleaCongressuale di Legacoop Abitanti nellaquale è emerso il nuovo assetto degli organidirigenti che guideranno l’Associazione inquesta fase delicata e di rinnovamento.E’ stato espresso un corale ringraziamento aLuciano Caffini e Livio Pilot che, nei ruolidi presidente e direttore, hanno condotto l’As-sociazione in tantissimi anni di successi, non-ché di accompagnamento attento eresponsabile nei periodi della crisi che tuttorarende impervio e problematico il nostro cam-mino.La presenza del Presidente Nazionale di Le-gacoop, Mauro Lusetti, ha segnato l’impor-tanza di questo momento associativo, ove èstata ribadito il ruolo dell’azione e della rap-presentanza associativa, quale identificazionee riconoscibilità di una forma d’impresa, laCooperazione di Abitanti, che ha svolto unruolo fondamentale nella storia del paese conquasi 1 milione di alloggi costruiti e 40.000 aproprietà indivisa, e che ora si candida ad es-sere un attore importante in una fase di pro-mozione di politiche orientate al Social eAffordable Hosuing . Rossana Zaccaria è stata eletta nuovo Pre-sidente di Legacoop Abitanti, con una svoltaimportante rispetto alle questioni di genere.Una scelta unanime, sostenuta dalla dirigenzauscente e nelle riunioni dei comitati regionalipreparatori all’Assemblea Congressuale. Rossana, da più di 10 anni si occupa di pro-mozione e management di progetti Europeiche hanno prodotto attività e sperimentazionisulle tematiche della sostenibilità ambientalee dell’innovazione sociale in ambito abitativocon un ampio network internazionale e coin-volgendo le cooperative di abitanti. In una fase di crisi del settore e di volontà dirilancio, di recupero della meritevolezza so-

ciale, e di capacità di risposta alle nuoveforme di domanda abitativa, la neo Presidentesi è data alcuni obiettivi a breve termine: “Lacrisi di questi anni ha portato a un cambia-mento quantitativo di questa organizzazioneche non può che prevedere un riassetto delparadigma organizzativo e del senso stessodelle funzioni dell’Associazione. Io sarò unaPresidente che agirà con una funzione di “fa-cilitatrice” dei processi e soprattutto come“attivatrice” di progetti innovativi, anche supiccola scala ma con semi di futuro e di atti-vità nuove e inconsuete per la cooperazionedi abitanti. Tra i punti del programma di la-voro da condividere: un piano di comunica-zione interno ed esterno, di dialogo con glistakeholders del settore, un lavoro di networ-king e formazione sul tema del Gestore So-ciale in collaborazione con CDPI, un lavoro diapprofondimento sulle opportunità e sui mo-delli finanziari per la Rigenerazione Urbana, losviluppo di esperienze di welfare abitativocomplesso che rispondano a nuove forme diabitare collaborativo”.Il nuovo assetto prevede la formazione di unTeam Operativo di figure con elevate compe-tenze del settore: Massimo Rizzo (PresidenteCoop Di Vittorio Torino), Luciano Pantaleoni(Direttore Coop Andria Correggio), Matteo Bu-snelli (Resp. Settore Finanze Coop Dar CasaMilano) tre Vice Presidenti: Lauro Lugli (Pres.Abitcoop Modena), Massimo Rizzo (Presi-dente Coop Di Vittorio Torino), Maurizio Ca-stelnovo (Coordinatore Housing LegacoopLombardia) con deleghe importanti (Percorsoverso l’ACI – Prestito Sociale – Modello di Im-presa – Welfare Abitativo).

Assegnate le deleghe di settore

La Presidenza di Legacoopagroalimentare,nella seduta del 21 Aprile, ha confermatoGiuseppe Piscopo nell’incarico di Diret-tore Generale ed ha inoltre approvato la pro-posta di delibera per l’ assegnazione delledeleghe ai propri membri che sarà sottopostaall’approvazione della prossima riunione dellaDirezione Nazionale.

Nel dettaglio:

Settore Cerealicolo – Massimo Carlotti

LEGACOOP AGROALIMENTARE

LEGACOOP ABITANTI

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Settori

Settore Olivicolo – Massimo CarlottiSettore Vitivinicolo – Ruenza SantandreaSettore Lattiero caseario – Gianpiero CalzolariSettore Zootecnico – Giovanni LuppiSettore Florovivaistico – Maria Grazia GargiuloSettore Ortofrutticolo – Mirko ZanottiSettore servizi e mangimistica – Marco PiraniSettore Conduzione terreni ed agroenergie –

Eros GualandiSettore Forestazione – Sara GuidelliSettore Zootecnico Ovino e Prod. Lattiero Ca-

searie connesse – Daniele CaddeoSettore Tabacchicolo - Graziano PedettiSettore Pesca - Angelo PetruzzellaSettore Acquacoltura – Giuseppe Prioli

Ogni responsabile di settore, sarà affiancatoda una figura tecnica di riferimento inca-ricata di seguire le dinamiche del settoresia a livello nazionale che comunitario.

Nel dettaglio queste le proposte avanzate:Settore Cerealicolo – Flaminia VitaSettore Olivicolo – Giancarlo Faenzi e Flami-

nia VitaSettore Vitivinicolo – Valentina SourinSettore Lattiero Caseario – (da individuare)Settore Zootecnico – Gianni Mozzoni Settore Florovivaistico – Valentina SourinSettore Ortofrutticolo – Flaminia VitaSettore servizi e mangimistica – (da indivi-

duare)Settore Conduzione terreni ed agroenergie –

Stefano Patrizi e Biagio Bergesio -Settore Forestazione – Leonardo Bottai Settore Zootecnico Ovino e Prod. Lattiero Ca-

searie connesse – Daniele CaddeoSettore Tabacchicolo - Gianfranco Domini

Per quanto riguarda le responsabilità per sin-golo progetto/funzione queste le propo-ste approvate :

Progetto “Costruzione ACI Agroalimentare” –Luppi / Maretti

Progetto “Governance e patto associativo inambito ACI” - Pedetti

Progetto “Agrinsieme” – Luppi / MarettiProgetto “Rapporti con GDO cooperativa” –

Maretti Progetto Cooperazione agroalimentare nel

Mezzogiorno – Angelo PetruzzellaArea credito e finanza – Sara Guidelli

Vengono infine confermate, nell’ambito dellaDirezione Operativa, le responsabilità tec-niche relative alle seguenti funzioni a ca-rattere orizzontale :

Legislazione e Finanza – Alberto CariniFisco e diritto societario – Mara MasiniLavoro e Previdenza Complementare – An-

tonio ZampigaQualità – Giulio BenvenutiSviluppo Rurale e Aiuti alle imprese – Lorenzo

Sazzini

Workshop “Green Economy e Cir-cular Economy”

“Green Economy e Circular Economy comenuova occasione di sviluppo per le imprese”è il titolo del seminario organizzato da Le-gacoop Servizi, in collaborazione con ScuolaNazionale Servizi, che si terrà il prossimo 2maggio a Bologna presso Hotel Savoia Re-gency, e cheapprofondirà, in modo mirato,le prospettive introdotte dal Collegato Am-bientale, i Criteri minimi Ambientali nellePubbliche forniture e il Green public procu-rement.L’iniziativa rappresenta un importante mo-

mento d’approfondimento di un tema chediverrà determinante per lo sviluppo futurodelle imprese operanti nel comparto deiservizi.Parteciperanno:Edo Ronchi – Presidente Fondazione Svi-luppo SostenibileAlessandro Bratti – Presidente Commis-sione parlamentare ciclo dei rifiuti, compo-nente Commissione ambiente, territorio,lavori pubblici della CameraGiuseppe Bortone – Direttore ARPAEEmilia RomagnaRiccardo Rifici – Responsabile GPP ecertificazioni Ministero dell’AmbienteLidia Capparelli – Direzione programmarealizzazione acquisti PA di ConsipFabrizio Bolzoni – Presidente LegacoopServiziL’iniziativa è riservata agli Associati Lega-coop Servizi e Scuola Nazionale Servizi.Il workshop, rivolto alle figure apicali delleCooperative e delle eventuali Imprese col-legate (Presidenti, Direttori, Amministratori,Quadri con incarichi di responsabilità stra-tegica e Quadri in formazione) è impostatoin modo da permettere ai partecipanti di in-terloquire direttamente con i relatori e ri-chiedere gli approfondimenti ritenuti utili.Programma dell’iniziativaModulo per l’iscrizionePer ulteriori informazioniVittorio Serafini – Fondazione Scuola Na-zionale Servizi [email protected] Legacoop Servizi [email protected]

LEGACOOP SERVIZI

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

16Territori

Dall’assemblea Legacoop dati in-coraggianti ma ancora molte lesfide da affrontare

Performance positive per il sistema dellacooperazione aderente a Legacoop Veneto:confermata capacità di reazione alla crisi,crescita nel numero dei soci e sul frontedell’occupazione, buona tenuta della pro-duzione. È quanto emerso nel corso del-l’assemblea regionale dello scorso 22aprile, occasione anche per fare il puntodella situazione, confrontarsi sulle sfideaperte e contingenti, immaginare gli sce-nari futuri, ma pure condividere le traietto-rie lungo cui muoversi per farvi fronteinsieme, facendo leva proprio sui valori con-naturati nella cooperazione per essere piùforti e competitivi.367 cooperative associate, più di 458milasoci, un valore di produzione realizzato dioltre 2,6 miliardi di euro, 30.888 addetti oc-cupati: è la fotografia restituita ai soci riunitiall’hotel Sb di Padova, sulla base dei datidei bilanci 2014 delle cooperative attive eaderenti a Legacoop al 31/12/2015. Re-stano quelli dell’agricoltura, dei servizi, delsociale e del consumo (sia coop di con-sumo che di dettaglianti) i settori con mag-giore tenuta; permangono invece più fortile difficoltà dovute alla congiuntura di crisiper costruzioni, abitazione e relativa filiera. «Ben oltre ai numeri presentati e condivisi –commenta il presidente Adriano Rizzi –,l’assemblea ha voluto anche essere lo spa-zio in cui tracciare un bilancio di alcune im-portanti iniziative che – sullo sfondo di annidifficili che hanno imposto a molti una totaleriorganizzazione – fanno luce su un tessutoimprenditoriale non immobile, bensì capacedi reagire ai cambiamenti e alle difficoltà:dall’integrazione delle tre grandi coopera-tive di consumo che coinvolge molto ancheil Veneto, all’ingresso importante nel terri-torio del consorzio nazionale dettagliantiConad, dalla riorganizzazione del settoredelle costruzioni attorno a Kostruttiva, allacostituzione della rete d’impresa per lapesca, fino ad arrivare alle esperienze ec-cellenti di workers buyout più recenti».Sul fronte interno dell’organizzazione, anchein vista dell’appuntamento con l’accorpa-

mento delle tre centrali cooperative nel-l’ACI-Alleanza delle cooperative italiane, leparole d’ordine sono e restano per Lega-coop Veneto: organizzazione moderna, ef-ficiente e giovane; superamento delladimensione provinciale privilegiando una vi-sione per singoli settori anziché per singoliterritori; priorità alla formazione e alla pa-rità di genere; grande investimento sulleprofessionalità e le competenze, pilastri sucui deve trovare sempre più le proprie fon-damenta la rappresentanza delle impreseassociate.La giornata ha visto anche le assembleesoci del consorzio di costruzioni Kostruttiva,di Isfid Prisma, società di formazione e con-sulenza, e di Luzzatti, cooperativa che de-tiene il patrimonio immobiliare del sistemaLegacoop Veneto.

Incontro sulle white list

Continua l’attività di Legacoop Emilia Ovestper rafforzare il rispetto delle regole delmercato e la cultura della legalità. Già daquattro anni è attivo il Servizio Legalità e ri-spetto delle regole di mercato, con unaCommissione Legalità di cui fanno parte 15cooperative. Il Servizio di Legacoop e laCommissione hanno partecipato attiva-mente alla stesura del Protocollo sulla le-galità tra Ministero dell’Interno e Alleanzadelle Cooperative Italiane; hanno sollecitatole cooperative interessate a partecipare alleopere di ricostruzione del terremoto emi-liano ad iscriversi alle white list dell’EmiliaRomagna. E’ stata inoltre sviluppata unacontinua azione di sostegno alla culturadella legalità in rapporto con Libera, che havisto anche la partecipazione alle Giornatedella Legalità.Particolarmente significativa anche l’azionedi formazione, grazie ad un Corso organiz-zato dalla società di alta formazione Quadirin collaborazione con l’Università di Torino.Al Corso, sul tema dei “Confini mobili del-l’illegalità”, hanno partecipato numerosi di-rigenti di cooperative. “Non va poidimenticata – ricorda Roberto Megliolidel Servizio Legalità di Legacoop EmiliaOvest – il grande impegno profuso nella

EMILIA OVEST

VENETO>> Veneto

>> Emilia Ovest

>> Marche

>> Abruzzo

>> Basilicata

>> Bolzano

>> Milano

>> Bologna

>> Fano

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

Territori

raccolta delle firme per una proposta dilegge contro le false cooperative”.Nei giorni scorsi Legacoop Emilia Ovest hapromosso a Reggio Emilia un incontro diapprofondimento, in particolare sulle whitelist, gli elenchi presso le Prefetture dei for-nitori, prestatori di servizi ed esecutori di la-vori non soggetti a tentativo di infiltrazionemafiosa. Dalla riunione è emerso l’auspiciodi una forte diffusione delle white list. Al-l’incontro erano presenti le cooperative giàiscritte nella white list della Prefettura diReggio Emilia, e quelle che hanno già inol-trato domanda d’iscrizione. Hanno parteci-pato all’incontro le più importanticooperative reggiane attive nei settori deitrasporti, dell’edilizia, dell’industria, dei ser-vizi. Roberto Meglioli ha illustrato le fatti-specie nazionali e regionali e il percorsofuturo, che ha l’obiettivo di sviluppare ulte-riormente la certificazione delle cooperativecome strumento di differenziazione, distin-tività, rafforzamento della reputazione, tra-sparenza nei confronti dei soci e deiconsumatori, degli enti pubblici e del mer-cato. “Il percorso per l’iscrizione alle whitelist – spiega Roberto Meglioli, raccogliendole sollecitazioni delle cooperative – va peròvelocizzato per permettere alle imprese dioperare da subito nella massima traspa-renza.Luca Bosi, vicepresidente di LegacoopEmilia Ovest e presidente della Commis-sione Legalità, ha sottolineato l’utilità dellewhite lists come elemento regolatore delmercato e per combattere la concorrenzasleale finanziata da cospicue risorse eco-nomiche illegali. Bosi ha anche auspicatoun allargamento dei settori produttive chedovranno in futuro certificarsi e un raffor-zamento dell’attività operativa a livello dellePrefetture per ridurre i tempi di risposta eincrementare il numero delle richieste.Per Bosi Legacoop Emilia Ovest deve lavo-rare in sinergia e partnership con l’intero si-stema delle associazioni datoriali e con gliEnti pubblici per contrastare l’illegalità nel-l’economia, così come è avvenuto per man-tenere il processo Aemilia nella sua sedenaturale di Reggio Emilia.

Alleruzzo docente di progettualitàdei servizi sociali

Il presidente di Legacoop Marche, Gian-franco Alleruzzo, ha ricevuto l’incarico didocente del corso “La progettualità dei ser-vizi sociali a livello locale”, integrativo alcorso ufficiale formativo di “Progettazione evalutazione dei sistemi sociali” del corso dilaurea magistrale in Management pubblicoe dei sistemi socio-sanitari della Facoltà diEconomia “Giorgio Fuà” dell’Università Po-litecnica delle Marche, sede di San Bene-detto del Tronto (Ap). E’ un’opportunità che nasce, oltre che dallaprofessionalità e competenza di Alleruzzo,dal legame creato fra Legacoop Marche ela Politecnica delle Marche, un rapporto col-tivato nel tempo per far conoscere ai gio-vani, e agli universitari in particolare, lecaratteristiche della cooperazione e le po-tenzialità che ne derivano per diventare im-prenditori e pensare, quindi, al propriofuturo come cooperatori. Alleruzzo terrà cinque lezioni, tra fine aprilee maggio, che avranno al centro la proget-tualità dei servizi sociali e del welfare attra-verso lo sguardo della cooperazione sociale.Sarà un’occasione per illustrare agli stu-denti il modello cooperativo e come questosi rapporta con la costruzione del welfaresul territorio.

Seminario “Nuove normative inmateria di lavoro”

Sarà un confronto sui temi giuslavoristiciquello del seminario di approfondimento

“Nuove materie in materia di lavoro”, pro-mosso da Legacoop Marche e Marche Ser-vizi, in collaborazione con la Rete NazionaleServizi, che si svolgerà giovedì 5 maggiodalle ore 10.30 alle 16 nella Sala riunionidi Confidicoop Marche, ad Ancona. I rela-tori del seminario saranno Daniela Zan-noni e Monica Minguzzi di FedercoopNullo Baldini.Nella prima sessione del seminario, dalleore 10.30 alle 13, si parlerà degli ammor-tizzatori sociali attivabili al momento dellacessazione del rapporto di lavoro (Naspi,Asdi), del contratto a tutele crescenti e dellanuova disciplina licenziamenti. Nella se-conda sessione, dalle ore 14 alle 16, sa-ranno trattati i temi della riforma degliammortizzatori sociali, in costanza di rap-porto di lavoro, e saranno approfondite letematiche affrontate nella giornata. Info Le-gacoop Marche tel. 071- 2805882 [email protected].

Workshop su Cooperazione mistae Agricoltura sociale

Si è svolto il 22 aprile, presso la sede di Le-gacoop Abruzzo, il workshop su due impor-tanti temi sociali della Regione: lacooperazione mista e l’agricoltura sociale.“La cooperativa sociale di tipo misto era at-tesa dal mondo cooperativistico abruzzeseormai da 20 anni- commenta Fernando DiFabrizio, Presidente dell’Alleanza Coope-rative Italiane Abruzzo- e grazie all’iniziativadi Legacoop Abruzzo e delle altre Centralicooperative che ha sensibilizzato la Regionead intervenire su questo tema e all’Asses-sore Regionale alle Politiche Sociali, Mari-nella Sclocco che ha recepito questa

ABRUZZO

MARCHE

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Territori

importante richiesta, dal 26 gennaio 2016anche in Abruzzo è possibile avere coope-rative di tipo misto”.Il Consiglio Regionale ha infatti deliberatouna modifica alla L.R. 38 del 2004 che dàalle cooperative sociali di tipo A e di tipo Bla possibilità di essere iscritte contempora-neamente in entrambe le sezioni dell’Alboregionale a patto che ricorrano una serie dicondizioni. Questa modifica consentirà allecooperative sociali la possibilità di cogliereuna serie di opportunità importanti in ter-mini di attività e competizione. L’Assessoreregionale, presente all’incontro, ha preci-sato che gli uffici delle politiche socialistanno predisponendo uno schema chesarà a disposizione di tutte le cooperativedel territorio per facilitare l’iscrizione alla “ti-pologia mista”.Altro importante tema della giornata di di-battito è l’agricoltura sociale, per la qualesono previsti 14 milioni di euro dal PSR.“L’agricoltura sociale è un settore innova-tivo nel quale la cooperazione ha una voca-zione particolare rispetto al tradizionalemondo agricolo con il quale vogliamo colla-borare spiega Di Fabrizio. Morena Cia-panna, referente del Gruppo AgricolturaSociale, evidenzia come essa costituisca unbell’esempio di integrazione socio-sanitariae lavorativa e sottolinea la necessità di in-vestire risorse pubbliche in questi progetti.

ricchezza per tutti”.

Iniziativa di Legacoop su nuovo co-dice dei contratti

Cosa cambia in tema di appalti pubblici inseguito all’approvazione del nuovo codicedei contratti: se ne è discusso lo scorso 22

aprile, a Potenza, in un partecipato incontroorganizzato da Legacoop Basilicata e coor-dinato dalla responsabile del settore produ-zione e lavoro e servizi, LoredanaDurante, a cui hanno preso parte, oltre alpresidente regionale Paolo Laguardia,l’avvocato amministrativista GaetanoEsposito e il senatore Salvatore Mar-giotta. In sede di stesura definitiva, il Governo hafatto proprie gran parte delle indicazioni for-mulate dalle Commissioni parlamentari edal Consiglio di Stato in sede consultiva,portando a termine entro i tempi concordatiil recepimento delle direttive europee. Iltesto normativo tende a conciliare, da unlato, le esigenze di semplificazione norma-tiva e procedimentale e, dall’altro, quelle ditrasparenza, legalità e controllo del mer-cato. Relativamente a quest’ultimo aspetto,assoluta centralità viene conferita all’Auto-rità nazionale anticorruzione, le cui lineeguida dovranno completare, in sede attua-tiva, il nuovo impianto regolamentare. “Èauspicabile che l’obiettivo di semplifica-zione introduca maggiori garanzie in terminidi certezza dei tempi e delle procedure –ha commentato l’avvocato Esposito – con-tribuendo a risollevare un settore assoluta-mente nevralgico che ha conosciuto negliultimi anni un periodo di profonda crisi”. Unimpegno che il Governo si è voluto caricare,come conferma il senatore Salvatore Mar-giotta: “Il presidente del Consiglio MatteoRenzi ha assunto come impegno prioritarioil rilancio delle infrastrutture, dell’edilizia edei servizi, per far crescere economia e Pil.Il nuovo codice ha, in questo contesto, il du-plice obiettivo di efficienza e trasparenza:rendere più spedito l’iter procedurale dellerealizzazioni e di conseguenza della spesapubblica, e farlo abbattendo le zone grigiedella corruzione”.“Tuttavia l’entrata in vigore lo stesso giornodella pubblicazione in Gazzetta e l’assenzadi un adeguato periodo transitorio potreb-bero ingenerare confusione agli operatorieconomici – ha rimarcato il presidente re-gionale di Legacoop, Paolo Laguardia –tanto per le imprese quanto per le stazioniappaltanti, provocando dei ritardi nella pub-blicazione dei nuovi bandi”.“Una sfida affascinante – ha concluso il se-

natore Margiotta – che devono raccoglieretutti i protagonisti del settore”.

Presentato il progetto “Gli Incredibili”

“Incredibile è chi rende credibile la vita”. “Gliincredibili sono le persone che nella loroquotidianità si assumono responsabilità,dolore, gioia, sono gli uomini della strada”:sono solo alcune testimonianze tratte da“Gli Incredibili”, progetto di SilvaRotelli/coop Piano B che è stato presentatosabato 23 aprile nel tendone di piazza Mat-teotti nella prima giornata del Festival delleResistenze contemporanee 2016. A Bol-zano il cantautore trentino Anansi ha pro-posto un concerto con un brano ineditocomposto per l’occasione.Alla domanda: “cos’è per te la creatività?”,il progetto “Gli Incredibili” ideato da SilvaRotelli –cooperativa Piano B per il Festivaldelle Resistenze Contemporanee 2016, hapermesso di dare voce a persone che sonoriuscite a realizzare il sogno di un lavoro in-novativo. Un racconto di straordinarie espe-rienze quotidiane, uno spaccato di vite realiche rappresenta il coraggio di affrontaresfide e desideri. Il progetto raccoglie le te-stimonianze degli aderenti a Legacoopbunde alle associazioni di Rete Economia-Wir-tschaftsnetz: persone che hanno combat-

BOLZANO

BASILICATA

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Territori

tuto con coraggio per realizzare un sogno,raccogliendo la sfida di trasformare la pro-pria passione nell’attività lavorativa che de-sideravano. Il racconto di queste esperienzeha portato alla realizzazione di un foto-scri-gno e alla creazione di un brano ineditocomposto dal cantautore trentino Anansi,che ha presentato in anteprima assolutanell’ambito di un breve concerto la presen-tazione del foto-scrigno.Il progetto nasce dalla volontà della Piatta-forma delle Resistenze contemporanee edelle organizzazioni provinciali di settoreaderenti a Rete Economia-Wirtschaftsnetz(Confcooperative Bolzano, ConfesercentiBolzano, Legacoopbund e CNA-Confedera-zione Nazionale Artigianato Bolzano) di darevita ad un percorso culturale condiviso chemetta in luce attraverso le esperienze deiloro soci, amplificate dalla forza di azionesociale dell’arte fotografica, il valore delleloro attività all’interno del tessuto socialedell’Alto Adige.Per ricordare la recente scomparsa diCarlo Zanella chiuderà l’evento un brevereading, dalla viva voce dei figli, di alcunibrani tratti dal suo libro “Con il fuoco nelcuore”, sul periodo dell’occupazione nazi-sta e della liberazione a Trento con poesie esonetti da lui composti.

Torre Gorani dopo 40 anni torna visibile

In questi giorni è visibile ai milanesi, dopoalmeno 40 anni, la Torre Gorani.La torre si trova nell’area archeologica di

via Brisa, a pochi passi da Piazza Duomo,tra la Milano della Finanza di Piazza Affari equella Sforzesca con il suo Castello.Qui sorgeva l’antichissimo Palazzo impe-riale Romano, modificato molte volte, notoin seguito come Palazzo Gorani e distruttodai bombardamenti del 1943 che rispar-miarono solo la torre.Il palazzo è stato abitato dal letterato e sto-riografo Giuseppe Gorani, nato nel 1740 dalconte ormai decaduto Ferdinando e da Ma-rianna Belcredi, che qui scrisse alcuneopere.La Torre Gorani, assieme a quelle dei Morigie dei Meravigli sono tra le poche torri su-perstiti dell’epoca comunale di Milano.L’intervento (due anni e mezzo di scavi ar-cheologici), commissionato da Finaval, havisto un’armonia fra innovazione e funzio-nalità delle strutture abitative e il valore deireperti archeologici presenti nell’area, sa-ranno ad esempio visibili attraverso oblò dicristallo i mosaici restaurati.I lavori archeologici sulla torre sono stati cu-rati dalla cooperativa Archeologia, quelli diintervento edilizio dalla cooperativa CMB.A questo link alcune immagini storiche del-l’area: http://blog.urbanfile.org/2016/03/23/milano-brisa-restauri-alla-torre-dei-gorani/

Presentazione di VICOO-VisioniCooperative Laboratorio di Idee

Lunedì 16 Maggio, ore 14,30 presso UnipolAuditorium, Via Stalingrado 37 – Bologna siterrà la presentazione pubblica di Vicoo-Vi-sioni Cooperative, il laboratorio di ideecreato da Legacoop Bologna per l’innova-zione e lo sviluppo di imprese, comunità eterritorio.Nel corso dell’evento verranno illustrati ipercorsi di innovazione avviati da LegacoopBologna in collaborazione con enti di ri-cerca, centri studio, università italiane e in-ternazionali.Interverranno ricercatori e studiosi chestanno lavorando insieme alla nostra Asso-ciazione per l’elaborazione di traiettoriestrategiche, opportunità di innovazione e

proposte per lo sviluppo e la crescita dellecooperative del territorio. L’evento saràaperto da un intervento di SarwantSingh, membro dell’Advisory Board dallaLeeds University Business School e fonda-tore del gruppo di ricerca sui Mega Trends,che ha progettato il metodo Macro to Micro,utilizzato da numerose aziende di Fortune1.000 e diffuso in una pubblicazione tra-dotta in oltre 30 Paesi.In occasione di Vicoo, Legacoop Bologna hachiesto a Sarwant Singh di preparare un in-tervento sulle opportunità di sviluppo che iMega Trends e l’approccio Macro to Micropossono offrire alle imprese cooperative.

La Presidente Boldrini al Pesceazzurro

Il rispetto per il mare e per le persone chevi lavorano. Questo il filo conduttore delconfronto fra la presidente della Camera,Laura Boldrini, e i soci della Coomarpe-sca, guidati dal presidente Paolo Braga-gna e dal direttore Marco Pezzolesi, chesi è svolto a Fano (Pu) nella sede della coo-perativa, che aderisce a Legacoop Marche. Alla Boldrini, i pescatori hanno illustratol’annoso problema del dragaggio del portoche, ha detto Pezzolesi, “crea notevoli diffi-coltà al transito dei pescherecci mettendo arischio la sicurezza delle barche”. Dopo in-terventi tampone, confermati dal sindaco diFano, Massimo Seri, e dall’onorevole LaraRicciatti, che ha ricordato che si sta realiz-zando la cassa di colmata per i fanghi adAncona, “è necessario trovare una solu-zione definitiva - ha aggiunto Pezzolesi -,come il completamento della sede defini-tiva per spostare i fanghi, che ci permetta di

MILANO

FANO

BOLOGNA

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Territori

riprendere a lavorare tranquillamente”. Altro tema trattato quello del finanziamentodel fermo biologico della pesca e dellacassa integrazione per gli imbarcati durantelo stop delle attività e quello della pescadelle vongole. “La riduzione della taglia mi-nima delle vongole - ha detto il responsabileregionale di Lega Pesca Marche, SimoneCecchettini, affiancato dal presidente diLegacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo- è fondamentale per consentire agli ope-ratori di lavorare nel pieno rispetto delle re-gole, senza incappare in sanzioni penalianche in presenza di un solo esemplare piùpiccolo rispetto a quanto previsto dallalegge”. La presidente Boldrini, assicurando il suoimpegno per i temi trattati, ha invitato i pe-scatori al confronto con i parlamentari eu-ropei sulla questione delle vongole, tema dicui si discute a Bruxelles. “È all’esame dellaCommissione Agricoltura della Camera - haspiegato la Boldrini -, per passare in aulanelle prossime settimane, un provvedi-mento per il settore ittico a sostegno dellaprofessionalità degli operatori e per la crea-

zione, dal 2017, di un fondo per la filiera it-tica”. In questo atto, ha spiegato la Boldrini,“è stato inserito un emendamento per in-trodurre la figura di coadiuvante nell’im-presa di pesca e che interessa il preziosoruolo delle donne, non ancora riconosciutoin questo settore, che ogni giorno, dall’alba,

si occupano di tutto quello che è la gestionedell’azienda oltre che della famiglia”. Dopola riunione alla Coomarpesca, dove nel1979 nacque l’idea di trasformare il pe-scato in ristorazione, l’incontro si è conclusoal Pesceazzurro, tutti in fila con il vassoioper degustare il pesceazzurro dei pescatori.

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21Imprese

Presentato primo report sull’im-patto sociale

La Cooperativa Sociale For.B ha presentato ilsuo primo report sull’impatto socialepresso la Fondazione Cassa dei Risparmi diForlì. L’evento – intitolato “Dalla rendiconta-zione all’impatto. Il Social Impact Report diFor.B” – è stato occasione sia per mostrareil valore dell’impatto della cooperativa sul ter-ritorio sia per aprire un confronto su quelloche diventerà a breve uno strumento fonda-mentale per il settore welfare e non profit.Per For.B, che coinvolge oltre 160 persone(di cui più del 50% con svantaggi certificati),investire nell’inserimento lavorativo rappre-senta l’occasione per produrre impatto posi-tivo per la comunità, ad esempio attraversola bonifica del podere ex Limonetti di Vialedell’Appennino 282 (di quasi 6 ettari), che èstato rigenerato anche attraverso l’attiva-zione di una collaborazione con Slow Food;produrre benefici per la Pubblica Ammini-strazione, in particolar modo da un punto divista economico attraverso il risparmio (sti-mato in circa 114 mila euro all’anno) gene-rato nei confronti dell’ente pubblicoattraverso l’inserimento lavorativo di soggettisvantaggiati; dare vita ad attività innovative,come quella di Funghi Box, che promuove ilconcetto di upcycling generando suolo pro-duttivo attraverso il riciclo di fondi di caffè (5mila kg) da circa 20 bar di Forlì.Mauro Marconi, Presidente di For.B, haspiegato come “la realizzazione del reportnasce dalla volontà e dall’esigenza della coo-perativa di dare evidenza dell’impatto gene-rato sul territorio dal proprio operato e diassumere una prospettiva più imprendito-riale”.Alla conferenza sono intervenuti alcuni rap-presentanti del mondo istituzionale e del set-tore non profit nazionale e locale tra cuiGiuseppe Guerini, Presidente di Federsoli-darietà Confcooperative, che ha evidenziatocome “il tema dell’impatto serva per misu-rare i nuovi mutualismi”. Federica Protti diLegacoop Romagna, ha definito questo re-port “un’innovazione particolarmente signifi-cativa per far fronte al processo ditrasformazione che la PA dovrà sostenerealla luce della riforma sugli appalti e delle

normative europee”.Lo stesso Davide Drei, Sindaco di Forlì, haespresso l’enorme potenziale del Social Im-pact Report e la capacità di For.B di “inter-cettare identità e storie diverse, di fare sintesie di intraprendere nuovi e proficui percorsi.Questo Social Impact Report è un’apripistaper tutte quelle imprese che puntano ad es-sere partner strategici della Pubblica Ammi-nistrazione e a soddisfare in modo innovativoed impattante quelli che sono bisogni e ne-cessità di un territorio”.L’obiettivo di For.B, al pari dell’inclusione la-vorativa di persone svantaggiate, è di mi-gliorare la qualità della vita della comunità edel territorio in cui opera. Come evidenzia ilreport, tutte le attività della cooperativa con-tribuiscono in termini di investimenti e fattu-rato al benessere della comunità, generandoun impatto in termini economici di circa 5,3milioni di euro.Il Social Impact Report di For.B è fruibile econsultabile gratuitamente sul sito web dellaCooperativa al seguente link http://for-b.com/report-sullimpatto-sociale/

Con la Coop comunità Santa Vittoriaper le eccellenze gastronomiche

Boorea collabora con la Cooperativa Co-munità di Santa Vittoria, nata nel 2015, allaorganizzazione nei mesi di maggio e giugnodi un’iniziativa, dal titolo “Santa Vittoria intavola”, per la promozione delle eccellenzeenogastronomiche del territorio.Santa Vittoria si può considerare una vera epropria culla del movimento cooperativoreggiano, e questo è uno dei motivi per cuiBoorea ha deciso di sostenere la coopera-tiva di Santa Vittoria e le attività imprendito-riali e culturali che a Santa Vittoria stannonascendo, come il Vittoria Cafè, che colla-bora all’iniziativa, con il protagonismo di ungruppo di giovani volenterosi.L’iniziativa, che gode del patrocinio del Co-mune di Gualtieri e della Provincia di Reg-gio Emilia, prevede quattro serate che sisvolgeranno nell’area di Palazzo Greppi. Il5 maggio Alessandro Belli, titolare di “Arro-gant Pub” di Canali, servirà una cena abase di hamburger di carne di Rossa Reg-

FOR.B

BOOREA

>> For.B

>> Boorea

>> CIR food

>> Bellacoopia University

>> Itaca

>> Cooperativa Agricola Cesenate

>> Coop Sociale Clab

>> Isfid Prisma

>> Coop sociale Porto Alegre

>> Scav

>> Kostruttiva

>> Sicurstrada

>> Coop

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Imprese 22

giana e birre artigianali. Il 12 maggio si terràun incontro con il celebre critico gastrono-mico mascherato del Corriere della SeraValerio M.Visintin che presenterà la se-conda edizione del suo libro “Cuochi sul-l’orlo di una crisi di nervi”. Il 26 maggio saràla volta di Toma&Tomi ad allietare gli ospiticon i suoi formaggi di qualità, accompa-gnati dai vini frizzanti biologici della collinamodenese. Il 6 giugno Giovanni Mandara,gestore del “Piccolo Piedigrotta” di ReggioEmilia, da anni reggiano di adozione, pro-porrà una cena con degustazione di pizzee birre locali. In tutte le cene, che coinvol-gono i tre protagonisti indiscussi, nei ri-spettivi settori, della ristorazione reggiana,tre operatori che sono costantemente metanei loro locali di un flusso di appassionatiprovenienti anche da altre province, sa-ranno valorizzati i prodotti tipici del territo-rio. I prezzi delle cene saranno accessibilianche a un pubblico giovane.In ogni serata inoltre è prevista la parteci-pazione di rappresentanti dell’informazionelocale che intervisteranno gli chef sulle pe-culiarità delle loro cucine e sui prodotti cheutilizzano.

Obiettivo 2020, 800 milioni di ricavi

Dopo aver annunciato una previsione di ri-cavi 2016 pari a 553 milioni di euro (+3,2%rispetto al 2015), il Gruppo CIR food ha datoil via ad un piano industriale quinquennaleche punta non soltanto all’aumento di fat-turato, ma anche a rafforzare la propria lea-dership nel settore con una proposta dirinnovamento dei servizi di ristorazione in-centrato sul valore del cibo e sull’innova-zione. L’obiettivo economico fissato entro il 2020 èdi raggiungere quota 800 milioni di euro diricavi, sviluppando 100 milioni dalla ristora-zione collettiva e buoni pasto, 60 milionidalla ristorazione commerciale, 70 milionidall’internazionalizzazione, 20 milioni dalladiversificazione dei servizi. A tal fine CIR foodprevede nell’arco di 5 anni investimenti per75 milioni di euro, che si aggiungono ai 75nella gestione ordinaria, una media di 15

milioni di investimenti l’anno in attrezzature,immobili, informatica.Per raggiungere questi risultati, il Gruppo hacreato lo scorso anno un team di analisi in-terna per definire le tappe della crescita.Punti di partenza sono l’esperienza trenten-nale nel mettere a tavola grandi comunità,che ha conferito a CIR food un’identità rico-nosciuta nel settore, e lo sviluppo costantedegli ultimi 10 anni. Oggi l’impresa è unarealtà di primaria importanza nel mercatodella ristorazione, in particolare nella collet-tiva appaltata da cui proviene il 73,6% dei ri-cavi attuali e dove detiene l’8% di quota dimercato. Si tratta di un comparto pressochéfermo, in cui le prime quattro aziende co-prono il 34,2% del mercato e che ha fattoregistrare lo scorso anno soltanto l’aumentodei pasti a +1,1% (Dati Cerved-Databank2015). Analizzando diversi fattori, fra cui lacentralizzazione delle stazioni appaltanti e lacontrazione dei costi del servizio, CIR foodpunta a crescere in questo mercato con in-novazioni mirate, come la personalizzazionedel servizio e la semplificazione dei processiattraverso la digitalizzazione. Ad esempio ilGruppo, che già dispone di piattaforme on-line di logistica integrata per la distribuzionedelle materie prime e la prenotazione deipasti, sta mettendo a punto applicazioni webper la ristorazione scolastica e aziendale,mentre è già in fase avanzata la distribu-zione in formato elettronico dei buoni pasto.Non soltanto la tecnologia sarà importanteper raggiungere l’obiettivo di crescita al2020, ma anche la tutela degli standardqualitativi nelle mense pubbliche, dove CIRfood punta a rendere accessibile a tutta lacomunità il piacere e la qualità della nutri-zione, frutto di un lavoro che dia dignità allepersone. A fronte della situazione del mercato dellacollettiva, l’obiettivo di CIR food è di aumen-tare l’attività nella ristorazione commerciale,oggi pari al 12,2% del fatturato, fino a rad-doppiare nel 2020 i ricavi provenienti daquesto settore, dove si intravedono maggioripotenzialità per il lancio di nuovi modelli ri-storativi, ispirati a quanto sperimentato aExpo 2015. Lo sviluppo riguarderà soprat-tutto la ristorazione organizzata in aree conflussi importanti, come centri commerciali,ospedali, centri urbani di grandi dimensioni,musei, distretti industriali.

Forte impulso avrà anche lo sviluppo al-l’estero, dove oggi CIR food è presente coni propri servizi di ristorazione collettiva ecommerciale in Belgio, dove gestisce unarete di asili per 300 bambini figli dei funzio-nari delle Istituzioni Europee. L’obiettivo al2020 è di esportare il modello di ristorazionemade in Italy in alcuni Paesi europei, a par-tire dai Paesi Bassi (Olanda e Belgio), Spa-gna e Austria.Infine, se gli obiettivi al 2020 sono focalizzatisul core business della ristorazione fuoricasa di qualità al giusto prezzo, CIR foodpunta nei prossimi 5 anni anche alla diver-sificazione dei servizi in un’ottica di integra-zione rispetto a quelli ristorativi. Alcuniesempi sono il trasporto scolastico, i servizialla persona per anziani e bambini, la curadelle aree verdi, i servizi di portierato e re-ception.

L’11 maggio giornata conclusivaal Tecnopolo di Reggio Emilia

L’11 maggio al Tecnopolo la Giornata con-clusiva della 3ª edizione di Bellacoopia Uni-versity, il progetto di Legacoop Emilia Ovestrivolto agli studenti universitari per svilup-pare progetti innovativi in cooperativa. Bel-lacoopia University è organizzato incollaborazione con l’Università di Modena e

CIR FOOD

BELLACOOPIA UNIVERSITY

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

Imprese

Reggio Emilia. L’iniziativa si terrà dalle10:00 alle 13:00 al Tecnopolo di ReggioEmilia, in piazzale Europa 1.Dopo i saluti di Riccardo Ferretti, Prorettoredell’Università di Modena e Reggio Emilia, edi Andrea Volta, presidente di LegacoopEmilia Ovest, gli studenti presenteranno seiprogetti d’impresa sul tema delle “Smartcity & New needs” realizzati con la collabo-razione delle imprese cooperative tutor (An-dria, Cir-Food, Coopselios, Coopservice,Sicrea, Transcoop). I progetti saranno com-mentati da Daniela Cervi, responsabile diBellacoopia e dell’Ufficio economico-finan-ziario di Legacoop Emilia Ovest , e da LucaLaurini, responsabile Area Progetti Manifat-turiero e Servizi di Coopfond. E’ poi previstol’intervento di Ledi Halilaj, Startup Depar-tment & Area S3 di Aster, che interverrà su“Opportunità offerte dalla Regione Emilia-Romagna alla creazione d’impresa innova-tiva: EmiliaRomagnaStartup, Sportelli S3,Startcup Emilia-Romagna 2016, Erasmusper giovani imprenditori”.

Al via il progetto “Dreams on the wall”

Prendere parte ad un’esperienza unica dipartecipazione concreta alla riqualificazionecreativa dei paesi in cui vivono. E’ la propo-sta rivolta dalla Cooperativa sociale Itaca airagazzi dai 14 ai 29 anni grazie al progetto“Dreams on the Wall” che, a partire dal 18aprile, avranno l’opportunità di essere citta-dini attivi e mettersi in gioco concretamenteper migliorare i luoghi in cui vivono con i graf-

fiti, ma non solo. Il percorso sarà attivo per iragazzi e coinvolgerà, grazie ad un finanzia-mento della Regione Friuli Venezia Giulia, iComuni di Torviscosa (capofila), Carlino, Ma-rano Lagunare, Muzzana del Turgnano e Por-petto. Ampio il partenariato coinvoltonell’iniziativa tra cui il Teatrino del Rifo, le as-sociazioni UponAdream di Gemona del Friulie Kantiere Misto di Oderzo.La parola d’ordine è “cittadinanza attiva” esarà il leit motiv dell’intero progetto. “Dreamson the Wall” mira infatti a far acquisire ai ra-gazzi coinvolti la consapevolezza dell’impor-tanza di essere/diventare cittadiniprotagonisti. “Lo faremo attraverso compor-tamenti ispirati alle regole di convivenza civile– spiegano gli operatori di Itaca dei Centri diaggregazione giovanile dei cinque Comunidella Bassa friulana -, ma cercheremo anchedi rafforzare il loro senso di appartenenzausando forme d’espressione moderne e gio-vanili come la street art”.“Partiremo con una serie di incontri tematicisu cittadinanza attiva, legalità e riqualifica-zione urbana proseguono dal Cag -, durantei quali i ragazzi potranno ascoltare le espe-rienze di realtà associative giovanili e di arti-sti impegnati già da anni in questo ambito”.Sarà un progetto all’insegna della condivi-sione, è infatti già previsto uno scambio dibuone prassi con l’associazione KantiereMisto che ospiterà i partecipanti all’evento“Energy fest”, dedicato alla street art, e pre-visto a luglio a Oderzo.“Gli spazi da riqualificare li sceglieremo in-sieme ai ragazzi – prosegue lo staff di Itaca-. Procederemo con una mappatura parte-cipata del territorio, che realizzeremo con iragazzi attraverso strumenti diversi comeworld-cafè, passeggiate urbane e social net-work per incontrare e coinvolgere tutte le co-munità dei cinque comuni della Bassafriulana”.Seguiranno degli incontri operativi per deci-dere il tema di ogni graffito e costruire unbozzetto con il supporto di street artists qua-lificati. Numerose saranno le collaborazionicon i maggiori writer regionali, che lavore-ranno in sinergia con i ragazzi per realizzarele opere di riqualificazione in ogni comuneinteressato, e che saranno concluse a no-vembre 2016.“Le inaugurazioni dei graffiti, previste perl’inizio del 2017, si trasformeranno in mee-

ting itineranti che coinvolgeranno diverse as-sociazioni locali tra cui la Tormenti di Torvi-scosa, i Cani Sciolti di Marano Lagunare,UMF Sonica, Modons e i Corretti di Porpetto,Cà vie di Carlino, La Stanzute di Muzzana delTurgnano. Ci saranno, inoltre, dei veri e pro-pri momenti di comunità all’interno dei qualiillustreremo i cambiamenti dei luoghi attra-verso l’impegno e la creatività dei ragazzi”.Ma non finisce qui perché “Dreams on theWall” diventerà anche un video-documenta-rio, della cui realizzazione si occuperà l’as-sociazione giovanile UponAdream insieme alTeatrino del Rifo, che oltre a mostrare la me-tamorfosi degli spazi grazie alla riqualifica-zione effettuata, sarà un vero e proprio spotsulle buone pratiche della cittadinanza attiva.Come anticipato, il progetto sarà portatoavanti dalla Cooperativa sociale Itaca chefarà diventare i Centri di aggregazione gio-vanile dei Comuni di Torviscosa, Carlino, Ma-rano Lagunare, Muzzana del Turgnano ePorpetto dei punti di riferimento per “Dreamson the Wall”. Saranno, infatti, i Centri di ag-gregazione gli spazi giovanili deputati per leiscrizioni o anche solo per richiedere infor-mazioni. Previsto infine uno spazio Facebookdedicato, mentre gli aggiornamenti si trove-ranno sul sito web www.centrogiovanitorvi-scosa.com

Mutualità interna, riattivato il ser-vizio rivolto a socie e soci

Sarà capitato prima o poi a tutti di sentire sullespalle o sulla schiena il frutto degli anni chepassano, gli effetti di uno scatolone sollevatomaldestramente tanti anni fa o di una bruttacaduta dalla bicicletta cui all’inizio non si facaso ma che poi, col passare del tempo, ri-presenta il conto. Per questi motivi e tenendosempre presente l’ottica della mutualità in-terna rivolta ai propri soci lavoratori, la Coo-perativa sociale Itaca ha riattivato nei giorniscorsi il servizio interno di fisioterapia persocie e soci. Il servizio, rivolto esclusivamente alle socie eai soci Itaca, prevede la possibilità di fruire diprestazioni di carattere fisioterapico erogateda una fisioterapista (e socia della Coop por-denonese), ogni mercoledì dalle 9 alle 13presso l’ambulatorio della sede della Coope-rativa Itaca in vicolo Selvatico 16 a Porde-

ITACA

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Imprese

none. La durata oraria di ogni seduta è di 40minuti ed ha un costo di 20 euro. Ogni sociopotrà effettuare il pagamento in contanti(presso l’Ufficio Amministrazione della Coo-perativa) o attraverso trattenuta direttamentein busta paga, a seguito di regolare fatturache verrà emessa ogni cinque sedute fruite ocomunque, nel caso si fruisca di un numeroinferiore di prestazioni, con cadenza trime-strale.Le richieste di appuntamento potranno es-sere effettuate chiamando il nuovo numerodella Cooperativa Itaca 0434 504000 (cen-tralino) dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì, oinviando una email all’indirizzo [email protected]. L’appuntamento sidarà per fissato solo dopo espressa confermainviata dall’indirizzo email sopra riportato; incaso di impossibilità a presentarsi, si chiedecortesemente di comunicare con tempesti-vità la disdetta dell’appuntamento già fissato,comunicazione in mancanza della quale verràcomunque addebitato al socio il costo dellaseduta.Da sempre uno dei focus principali di Itaca sirivolge alla mutualità interna, di cui il serviziodi fisioterapia rivolto ai soci è solo un esem-pio che si aggiunge agli inquadramenti mi-gliorativi e all’introduzione del sesto scatto dianzianità (che insieme fanno il 60% della mu-tualità complessiva), agli strumenti ricondu-cibili alla conciliazione (dall’integrazione al100% della maternità ad erogazioni di servizie voucher) e alla remunerazione del prestitosociale.Recentemente, Itaca ha presentato i risultatidi una ricerca interna proprio sulla mutualità,per comprendere da una parte se tali attivitàabbiano incontrato il gradimento di chi le hautilizzate, dall’altra per individuare quali sianoi bisogni e le necessità dei soci che nel futuropotrebbero concretizzarsi in nuovi servizi. Allaricerca, durata tre mesi da dicembre 2015 afebbraio 2016, hanno partecipato 350 socidella Cooperativa Itaca (il 30% dei soci totali),i quali hanno compilato un questionario rea-lizzato appositamente. Sono stati coinvolti piùdi 15 servizi, diversificati sia per tipologia cheper area geografica di appartenenza. Dall’in-dagine è emerso che più dell’80% dei soci èconsapevole di cosa si intenda per mutualitàinterna e, soprattutto, che ben il 62% delcampione ritiene che in Itaca vi sia abba-

stanza mutualità. Si è riscontrato, inoltre, cheil numero degli utilizzatori aumenta di anno inanno e che, in generale, i servizi maggior-mente utilizzati sono i voucher, pensati prin-cipalmente per la conciliazione dei tempilavoro-famiglia, la copertura al 100% dellamaternità obbligatoria (invece che all’80%come prevedrebbe il Ccnl) ed i diversi miglio-ramenti dell’inquadramento contrattuale pro-posti. Significativo anche il fatto che coloroche hanno utilizzato i servizi di mutualità nesiano poi rimasti soddisfatti.Prevista nella ricerca una speciale sezionededicata alle proposte dei soci, quelle raccolteverranno ora attentamente valutati dal Consi-glio di Amministrazione della CooperativaItaca, in modo tale da comprendere da un latocome migliorare i servizi già offerti, dall’altrocome individuare tra le proposte suggeritequelle effettivamente realizzabili.

Fatturato oltre i 50 milioni

Celebrata il 24 aprile, a Martorano di Cesena,l’assemblea di Cooperativa Agricola Cese-nate, impresa leader nel mondo nel settoredella moltiplicazione sementiera.All’evento hanno preso parte il presidentedella cooperativa Giovanni Piersanti, l’as-sessore regionale all’Agricoltura Simona Ca-selli, e il presidente di LegacoopAgroalimentare nazionale Giovanni Luppi.L’85% dell’attività della cooperativa è orien-tata all’export, in particolare nei Paesi del-l’Unione Europea e dell’Estremo Oriente. Il2015 si chiude per la cooperativa con una li-

quidazione ai soci di 15 milioni di euro e unvalore della produzione di 29 milioni. L’attivitàsvolta da tutte le società del gruppo nel com-plesso sviluppa un volume d’affari di oltre 50milioni di euro. Fanno parte della famigliaC.A.C. anche il consorzio Sativa (che trattaprodotti per ditte sementiere nazionali edestere), L’Ortolano srl (rivendite agrarie e pro-fessionali), Organica srl (prodotti finiti per lagrande distribuzione), Planta e Ljubo seme(rivolte al mercato sloveno). L’occupazionecomplessiva è di circa 280 persone.C.A.C. associa 2.176 imprenditori agricoli di-stribuiti in Emilia-Romagna, Marche, Molisee Puglia (dove C.A.C. ha realizzato già dal2007 un investimento in strutture e impiantilavorazione), Umbria, Toscana, Abruzzo, Lom-bardia, Veneto e Friuli. La cooperativa è ai ver-tici in Italia nella riproduzione di colture ibride,in particolare ortive (come cipolle, cavoli, ci-corie, carote, ravanelli), colture industriali (bar-babietole portaseme, girasole, colza e soia) eproduzione in serra per tipologia di alta qua-lità.«Nell’ultimo triennio – ha spiegato il presi-dente Giovanni Piersanti – abbiamo consoli-dato un trend positivo, incrementandofatturato e liquidazione ai soci, nonostante ildifficile andamento economico del settoreagricolo, la grave crisi dei consumi interna-zionali e i danni derivanti dai cambiamenti cli-matici, che hanno portato inverni e autunnisempre più piovosi ed estati sempre più sic-citose. Il settore della riproduzione di coltureda seme è però ancora oggi un comparto conbuone potenzialità».

Apre a Bolzano il primo negoziodove tutto è di carta

Al numero 5 di via De Lai a Bolzano apre ilprimo negozio - laboratorio della coopera-tiva sociale Clab, dove tutto è fatto di cartagrazie alle mani di operatori, volontari e disa-bili. Provate a pensare ad un ciuffo di carta, ma-gari colorata, magari dalla superficie un po’imperfetta. Immaginereste mai che da quelritaglio possa venir fuori una collana? E che,sempre da lì, sempre da quei quadrati, ret-

COOP SOCIALE CLAB

COOPERATIVA AGRICOLA CESENATE

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Imprese

tangoli o piccoli cerchi accuratamente piegatio tagliati, per alcune persone diversamenteabili possa nascere un’opportunità lavorativa?Il segreto, forse, è tutto nell’unico materialedi cui sono fatti gli oggetti in vendita nel ne-gozio Clab di Via De Lai 5 a Bolzano: la carta.“Un materiale che tutti percepiamo come fra-gile, ma che in realtà è tra i più resistenti”,spiega sorridendo Francesca Peruz, presi-dente della cooperativa sociale Clab. Per ren-dersene conto, del resto, basta osservare glioggetti esposti all’interno dello shop, apertoda poche settimane: cornici, agende, bigliet-tini, decorazioni per la casa, scatole, maanche gioielli e perfino quadri. Tutto fatto dicarta. Non standard, però, ma di recupero:così, capita che da dei vecchi atlanti venganofuori degli oggetti decorativi, o che da vecchimanifesti di Libera nascano scatole, cornici oi “fiori della solidarietà”. “Quella con Libera -racconta Peruz - è una collaborazione di cuiandiamo molto orgogliosi: oltre ad esseresoci, per loro produciamo diversi gadget, epoi le classiche bomboniere e partecipazioni,realizzate con cartamela, una carta partico-lare ricavata dagli scarti delle mele e inventatada un ingegnere altoatesino”. Da alcuni album da colorare per adulti, do-nati da una libreria perché invenduti, sono in-vece venute fuori delle decorazioni optical. Uncartone che stava per essere gettato viaadesso troneggia vicino alla cassa, sottoforma di centrotavola. Perfino i mobili del

negozio sono fatti di carta: “Questi però liabbiamo acquistati - specifica Peruz - il restoinvece è tutto opera nostra”. Già, perché die-tro la creazione di questi prodotti ci sono ope-ratori, volontari e soprattutto le personediversamente abili che animano la coopera-tiva Clab. “Il processo creativo avviene in varimodi: per alcuni oggetti c’è dietro una pro-gettazione precisa, per altri è casuale. Magariabbiamo della carta particolare e ci chie-diamo “cosa ne possiamo fare?”. C’è semprecomunque dietro un lavoro di gruppo: i nostrioperatori sono in realtà tutti professionisti, cisono 2 designer, 2 legatori e un’esperta diorigami. Insieme verifichiamo sempre la fat-tibilità del prodotto, perché per noi l’aspettofondamentale è che almeno una parte, anchepiccola, del processo di realizzazione, possaessere svolta dalle persone svantaggiate dicui ci occupiamo. Perfino chi di loro ha una ri-dotta manualità alla fine riesce a dare un pro-prio contributo alla produzione, l’importante ècapire quale può essere il lavoro giusto perciascuno. In questo senso - chiosa Peruz -tutto quello che c’è qui è un pezzo unico”.L’idea di aprire un negozio è maturata dopodiversi anni di esperienza: “C’è il laboratorio divia Druso, certo, dove però lavoriamo princi-palmente su ordinazione. Da circa 10 anni cioccupiamo anche di cartotecnica creativa, enel corso del tempo abbiamo avuto un po’ diesperienze: un negozio in compartecipazionecon altre cooperative, dei mercatini e qualchecorner in alcuni punti vendita. I nostri gioielli,ad esempio, sono disponibili anche in un’al-tra boutique e lo scorso anno li abbiamo pre-sentati con una sfilata all’hotel Greif di piazzaWalther. Adesso abbiamo deciso di fare ilsalto, avvicinarci al centro e dare modo allepersone di vedere come lavoriamo e da chisono fatte le cose, l’aspetto per noi fonda-mentale”. In via De Lai, infatti, non ci si va solo per com-prare: oltre allo spazio espositivo c’è ancheun laboratorio. Così, i clienti più curiosi pos-sono affacciarsi, guardare come nascono glioggetti e toccare con mano che cosa vuol direrecuperare e, da lì, inventare. Se si è fortu-nati, ad esempio, si possono incontrare le ditaaffusolate e precise di Eleonora, che da circadieci anni è seguita da Clab: lei è in laborato-rio in pianta stabile, e la sua esperienza è taleche adesso sta insegnando ad un’altra ra-

gazza tutti i trucchi del mestiere, che sonotanti. “Guarda qui, guarda con questa piccolapiegatura di un quadrato cosa può venirfuori!”, racconta emozionata. Indica dei qua-dri esposti alle pareti: talmente belli e origi-nali che un albergo di Bolzano se ne èinnamorato, e ne ha ordinati alcuni da ap-pendere nelle stanze. Sul grande tavolo dellaboratorio ci sono delle riviste di giardinaggio:“Le sfoglio - racconta Eleonora - e se vedodelle immagini floreali che mi convincono leritaglio e le utilizzo per abbellire dei sacchettidi carta per le confezioni”. “La cosa più bella - aggiunge la presidentePeruz - è quando le persone entrano in ne-gozio e non capiscono chi è l’operatore o ilvolontario e chi è la persona disabile. Questoper noi è un successo”. E la clientela? “Cisono persone sensibili, certo, ma principal-mente vengono perché i nostri prodotti piac-ciono, l’aspetto sociale viene dopo in un certosenso. A molti interessa sapere come è statofatto l’oggetto, per il laboratorio c’è molto in-teresse”. Il negozio ha aperto da circa unmese e mezzo, e il primo banco di prova daaffrontare è stata la Pasqua: “È andata bene,abbiamo venduto soprattutto bigliettini, deco-razioni, e le nostre uova alternative, sempre ri-gorosamente di carta. Adesso ci prefiggiamol’obbiettivo di dedicarci ad un tema ognimese: a maggio ci sarà la festa dellamamma; a giugno, invece, con la chiusuradelle scuole, creeremo qualche pensierino adhoc per le maestre”. Non solo: “Il 15 giugnola cooperativa spegnerà 35 candeline. Intornoa quella data organizzeremo dei festeggia-menti e inaugureremo ufficialmente il nego-zio, magari con un’iniziativa “porte aperte”. Fonte http://www.salto.bz/de/article/27042016/materiali-resilienti

Due corsi di formazione per la sicu-rezza comportamentale in azienda

Sono in programma a partire dal mese dimaggio una serie di interventi formativi inmateria di salute e sicurezza sul lavoro, pro-mossi e organizzati da Isfid Prisma. Le pros-sime iniziative a carattere interaziendale in

ISFID PRISMA

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Imprese

calendario per martedì 3 maggio presso lasede di via Ulloa 5 a Marghera (Venezia) in-tendono aggiornare le competenze di Rls,Rspp e datori di lavoro, e fornire strumentidi comunicazione adatti a sviluppare la cul-tura della sicurezza. I corsi sono tenuti dapsicologi del lavoro e formatori per la sicu-rezza.“Sviluppare la sicurezza comportamentalein azienda” (scarica qui la scheda di ade-sione) si terrà dalle ore 9 alle 13 e affron-terà i seguenti temi: cultura della sicurezzae comportamento sicuro: consapevolezzaindividuale, errori, motivazione, fattori so-ciali e organizzativi; strumenti e metodi perrilevare comportamenti sicuri e comporta-menti a rischio: il coinvolgimento di tutti persviluppare la sicurezza; la costruzione dicheck list osservazionali; il processo di fe-edback: importanza della comunicazione,del linguaggio positivo, le modalità per porredomande e osservazioni.“Sviluppare la sicurezza comportamentalein azienda e strategie di gestione attiva dellesituazioni di stress sul lavoro” (qui la schedadi adesione) si terrà dalle ore 9 alle 18 e,oltre ai temi trattati nel corso sopracitatoesaminerà anche i pensieri logico e laterale,la creatività, gli ostacoli alla creatività, letecniche e gli strumenti di problem solving,le strategie di gestione attiva delle situazionidi stress sul lavoro. Per informazioni: Enrico 041.5490258 op-pure Stefania 041.5490257.

Tre percorsi formativi su migrazioniinternazionali e comunità locali

Sono in calendario fino al 31 maggio 2016 aLendinara e a Rovigo tre percorsi formativi,differenziati in base ai destinatari, sui temidelle migrazioni internazionali e del governolocale rivolti a personale docente e Ata, apersonale tecnico e amministratori politici, ea volontari e operatori di organizzazioni socialidi base. A promuoverli, la cooperativa socialePorto Alegre di Rovigo, la Città di Lendinara,il Comune di Rovigo, con il contributo di Re-gione Veneto – Piano territoriale per l’inte-grazione e Conferenza dei sindaci

dell’azienda Ulss 18 di Rovigo. Le migrazioni coinvolgono nel mondo244milioni di persone tra migranti econo-mici, profughi, rifugiati e sfollati. Un feno-meno che nel Polesine dal 1991 ad oggivede il numero della popolazione stranieraresidente aumentare da 521 unità a 19.279;un tasso di crescita tra i più alti del Nordest.La provincia di Rovigo da terra di emigrazioneè diventata anche luogo ci immigrazione e,come nel resto del Paese, la presenza deglistranieri è diventata strutturale dal punto divista demografico e sociale, con oltre 100nazionalità presenti e una maggioranza disoggiornanti di lungo periodo. Per affrontare i temi, il metodo di lavoro pro-posto è quello laboratoriale: si cercherà diosservare e analizzare sulla base di dati il fe-nomeno migratorio globale e locale, stimo-lando anche le esperienze e le conoscenzepersonali, con lo scopo di produrre protocolli,linee guida e azioni progettuali. Gli incontrisono condotti da formatori esperti e sarannoaffiancati da 38 ore di formazione e consu-lenza svolte direttamente presso gli uffici ele scuole coinvolte su temi specifici concor-dati. Per informazioni contattare la segreteria or-ganizzativa 0425.404323 [email protected]

Presentata la storia della coopera-tiva partigiana di Vittorio Veneto

È stata presentata venerdì 22 aprile scorso aVittorio Veneto la ricerca “Le cooperativepartigiane di autotrasporti del primo dopo-guerra. Il caso S.C.A.V”, condotta da Isrev-Istituto per la Storia della Resistenza delVittoriese con il sostegno di Legacoop Ve-neto, che vede al centro una delle coopera-tive trevigiane nate nell’immediatodopoguerra. La ricerca racconta sette de-cenni di vita e di attività di Scav, nata peropera di 11 soci fondatori, tutti resistenti delleforze armate partigiane di montagna. Asso-ciata a Legacoop Veneto, la cooperativa vit-toriese, sorta come impresa di autotrasporti,opera oggi nel settore meccanico come of-ficina di riparazione di veicoli industriali, com-

merciali, auto e revisioni, e conta 25 dipen-denti tra impiegati e operai. «A farne quasi un unicum – spiega PierPaolo Brescacin, direttore scientifico Isrev- è non soltanto il contesto temporale in cuinasce ma ancor più che è la sola nella sini-stra Piave a essere sopravvissuta indennealle difficoltà che colpirono aziende analoghesorte nel dopoguerra, quasi tutte costrette achiudere alla nascita della nuova Repubblica,per fallimento o per decreto ministeriale, poi-ché in gravi condizioni economiche». «Ripercorrere questi sette decenni di storiadi Scav fa emergere evidente la forza dellacooperativa e la sua capacità di resistere allecongiunture avverse – commenta AdrianoRizzi, presidente di Legacoop Veneto –: haattraversato momenti duri di crisi ma ha sa-puto vincerli, grazie ai valori sui quali si fondala cooperazione, non da ultimo l’intergene-razionalità che ha garantito alla coop energienuove».«È un onore per me rappresentare una coo-perativa con una così peculiare storicità. Ar-rivare a 70 anni di attività, infatti, non è statofacile, così come non lo è reagire all’attualeperiodo di crisi - commenta il presidentedella cooperativaMoreno Benedet - la di-versificazione dei servizi offerti, la buona or-ganizzazione del lavoro, le tariffe adeguate eil non da ultimo il personale competente equalificato sono i nostri punti di forza su cuiintendiamo continuare a fondare il nostro la-voro quotidiano, e sui quali vogliamo conti-nuare a confidare per poter oltrepassareanche questo momento difficile per tante im-prese».

Primo bilancio attività

Ottantacinque cooperative e consorzi ade-renti, 106 milioni di valore della produzione,un accantonamento per fondi rischi pari a 2

KOSTRUTTIVA

SCAV

COOP SOCIALE PORTO ALEGRE

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Imprese

milioni (rispetto a 1,2 del 2014) e un utile di135mila euro (contro i 22mila dell’annoprecedente): con questi numeri il consorzioKostruttiva si presenta all’appuntamentocon il suo primo bilancio di attività, dopo ilcambio di passo che, nel 2014, lo ha vistonascere raccogliendo l’importante patrimo-nio di know how avanzato e tecnologie al-l’avanguardia da Coveco. Un bilancio,presentato venerdì scorso ai soci, che fa in-travedere bene i risultati dell’attenta riorga-nizzazione interna di questo ultimo anno,nonché dell’intenso lavoro svolto sul pianocommerciale per migliorare il posiziona-mento del consorzio sul mercato, italianoed estero, ma anche conquistare nuove nic-chie con attività specialistiche. Oggi Kostruttiva, con sede a Marghera (Ve-nezia), resta uno dei gruppi leader nel set-tore in Italia, contando imprese attive sututto il territorio italiano in settori strategici:grandi opere, edilizia civile e commerciale,edilizia sociosanitaria, restauro, infrastrut-ture stradali e ferroviarie, opere a rete,opere fluviali e marittime, impianti tecnolo-gici e produzione energia, opere ambientalie ingegneria naturalistica. Un comparto, quello delle costruzioni, cheha registrato forti flessioni, ma che ora fafinalmente trapelare qualche segnale di ri-presa, a partire dal territorio veneto: «Ancheil consorzio come tutte le realtà del settoreha subito la morsa stretta della crisi dal2008 – commenta il presidente Devis Rizzo–, aggravata ulteriormente dai pesanti ri-tardi di pagamento da parte della pubblicaamministrazione nel caso degli appalti pub-blici. A ciò va aggiunto un abbandono chesi è fatto sempre più marcato da parte del

sistema creditizio e finanziario». Tutto que-sto ha portato a un calo delle acquisizioniregistrate nel corso del 2015 e, purtroppo,al riproporsi di situazioni di crisi aziendalicon conseguenti default tra le impresesocie del consorzio.«Inutile evidenziare la fatica di questa fase,se pure di ripresa - sottolinea il presidente-, che però ci sollecita a guardare a nuovimercati e ad attrezzarci a diventare piùcompetitivi in particolare in alcune precisearee specialistiche, come l’efficientamentoenergetico, e la messa in sicurezza del ter-ritorio».Tre le direttive su cui continuerà a orientarsila strategia del consorzio per il futuro: re-perimento delle risorse finanziare sufficientia soddisfare il fabbisogno di liquidità; po-tenziamento della politica commerciale, svi-luppo della vocazione all’aggregazione.

29 e 30 aprile tappa a MoglianoVeneto con simulazioni di guida

Due giornate dedicate alla sicurezza stra-dale e alla mobilità sostenibile quelle orga-nizzate e promosse da Unipol e FondazioneUnipolis, all’interno del progetto Sicurstrada,in calendario venerdì 29 e sabato 30 aprile2016, dalle ore 9 alle ore 19, presso il Cen-tro Commerciale di Mogliano Veneto (Tre-viso) in via Ronzinella 162/17. Obiettivodell‘iniziativa, realizzata insieme ad Asaps-Associazione sostenitori amici Polizia stra-dale, Coop Alleanza 3.0, Consiglio regionaleUnipol Veneto, è far crescere la cultura della

sicurezza stradale. Presso lo spazio Sicurstrada, allestito all’in-terno della galleria commerciale, si po-tranno effettuare test drive con il simulatoredi guida in stato di ebbrezza, saranno di-stribuiti materiali informativi e gadget e sa-ranno proiettati cartoni animati. Puoiseguire il progetto Sicurstrada su Facebooke Twitter e commentare sui social con l’ha-shtag ufficiale #SicurstradaLive.

Villa Fastiggi compie 110 anni

La Cooperativa di consumo Villa Fastiggi diPesaro festeggia 110 anni. La cerimoniaper celebrare l’anniversario della coop, natanel 1906 e aderente a Legacoop Marche, sisvolgerà venerdì 6 maggio, alle ore 11,nella Sala della Repubblica del Teatro Ros-sini di Pesaro. Interverranno Valter Colonesi, presidentedella cooperativa Villa Fastiggi, MatteoRicci, sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli,presidente della Regione Marche. A seguireLuigi Luminati, caporedattore de’ “Il Restodel Carlino” di Pesaro, intervisterà Mauri-zio Martina, ministro delle Politiche agri-cole, alimentari e forestali.

COOP

SICURSTRADA

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La domanda di moderazione

Nell’Italia in cui i sentimenti dominanti sonorabbia (39%), disgusto (31%) e tristezza(30%), la voglia di moderazione è una rea-zione a una politica chiassosa, incompe-tente e in costante campagna elettorale. Ilsegnale che emerge dal Paese va osser-vato con cura, in particolare per lo spaziopolitico che apre. Fino a pochi anni fa il Paese si è percepitocome una nazione con aspirazioni bipolari:prima con il quarantennale bipartitismo im-perfetto di Dc-Pci; poi con il bipolarismo in-compiuto centrosinistra-centrodestra.L’emergere dei grillini ha spezzato l’illusionedel gioco a due: il campo politico non si èsviluppato più lungo una linea retta da unpolo all’altro, ma è diventato un triangoloscaleno, con la conseguente destruttura-zione dello storico asse di confronto tra pro-gressisti e conservatori, destra e sinistra. Ilnuovo campo politico ha collocato le coali-zioni storiche (centrodestra e centrosinistra)negli angoli statici del triangolo e ha postoM5S nell’angolo del cambiamento, dellaspinta rinnovativa. L’arrivo al vertice del Pddi Matteo Renzi ha nuovamente smosso le

acque. Le polarità si sono ulteriormentespostate. Il triangolo scaleno si è capovolto,con l’affermarsi di due angoli del cambia-mento (pentastellati e Pd), lasciando, nel-l’angolo della staticità, l’offerta politicaberlusconiana. La veloce evoluzione del quadro politico, l’ir-rompere della Lega di Salvini, il declino diBerlusconi, l’accrescersi del polo astensio-nista, ma anche le difficoltà, che a vario ti-tolo, spuntano nel mondo Cinquestelle e inquello Dem, stanno generando una nuovaevoluzione del campo politico. Una parteimportante del Paese avverte una certastanchezza sia per i toni da campagna elet-torale permanente che caratterizzano ilconfronto politico, sia per l’incompetenza diparte della classe politica (specie sul frontedella capacità di disegnare il futuro). Eccoallora che oggi oltre la metà degli italiani sidescrive come moderata, soprattutto tra glielettori dei principali partiti, aprendo cosìuno spazio politico per nuovi leader capacidifferenziarsi, senza strillare, da quelli at-tuali.

NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.Sondaggio Cawi compiuto su un cam-pione nazionale 1000 soggetti maggio-renni tra l’11 e il 13 aprile 2016.

OSSERVATORIO SWG

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