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LEGGEELETTORALE Giornalisti d'inchiesta Bocciato odg Pd ... · otto inchiesta i giornalisti...

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Direzione, Amministrazione Porps International Inc. - 100 Ocean Lane Drive Suite 403 - Key Biscayne FL 33149 - La Gente d’Italia Cronache degli italiani dal mondo - Trademark n° 75/829279 anno XiV Mercoledi’ 13 novembre 2013 N* 262 uSd 1,00 - Can 21,00 - uRY 20 Pesos Direttore Mimmo Porpiglia R Quotidiano d’informazione indipendente www.lagenteditalia.com edizione sudamerica Quotidiano fondato nel 1999 daLLa nostra redazione roMana E' stato bocciato l'ordine del giorno del Pd per il doppio turno. Lo ha riferi- to il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello in una pausa dei lavori della prima commissione Affari costi- tuzionali del Senato.Secondo quanto si è appreso a far pendere la bilancia per il no all'ordine del giorno sono stati i voti dei quattro esponenti del Movimento 5 Stelle più il rappresen- tante delle autonomie Francesco Palermo: le loro astensioni sommate ai voti contrari di Pdl e Lega hanno affon- dato la proposta dei democratici. Sotto inchiesta i giornalisti inchiestisti. Meritevoli di un encomio per aver svolto bene il loro lavoro, si ritrovano con i telefo- ni sotto controllo, su richiesta della Consob accolta dalla Procura della Repubblica di Milano. Giovanni Pons e Vittorio Puledda, giornalisti del settore economia e cronaca de “La Repubblica” sono al centro, loro malgrado, di un' incredibile vicenda. Un fatto preoccupante, decisamente inquietan- te per le libertà individuali dell'informazio- ne. Meritevoli dell'elogio, sono oggetto di un'ichiesta rischia di evidenziare l'identità delle fonti fiduciarie, tutelate dall'articolo numero 69 della legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti a protezione del diritto del- l'anonimato. Contro la decisione della Procura di Milano, attivato dalla richiesta della Consob, sono insorti gli organi di catego- ria, il sindacato dei giornalisti e varie asso- ciazioni. Meravigliate e indignate dal prov- vedimento emesso dal procuratore aggiun- to Francesco Greco, e non dal procuratore capo Edomondo Bruto Liberati o dal titola- re dell'inchiesta milanese su Fondiaria Sai- Unipol, Luigi Orsi. La Procura ha messo sotto controllo i tabulati telefonici dei due giornalisti. Laddove le fonti e il diritto dei cittadini sono principi che debbono godere universalmente di tutela primaria. servizio a pag .3 segue a pag.2 Giornalisti d'inchiesta sotto inchiesta servizio a pag .7 servizio a pag.4 DI RObERTO zANNI Berlusconi effetto domino, effetto al lupo, effetto freezer P er fare il pieno di carburante basterà fare pipì direttamente nel serba- toio. E addio benzina. Tutto con il l’approvazione di Legambiente che al progetto di Franco Lisci, un passato come ricercatore in Fiat, ci crede eccome.Del resto i primi risultati Lisci, sardo originario di Gonnosfadiga, li ha già portati. Arriva il motore a pipì, e il pieno me lo faccio da solo segue a pag.2 servizio a pag . di Lucio Fero Dunque (col dunque non si comincia mai insegnavano, ora non più, a scuola). Dunque, e stavolta cominciamo così perché non è un inizio ma la prosecuzione di una chiacchiera lunga più di cento giorni e più di un milione di articoli. Dunque sbato prossimo il Pdl si divide, nasce, rinasce Forza Italia e al capitolo primo del suo statuto e atto di battesimo scrive: non si sta al governo con chi non ferma, impedisce, boicotta, stoppa, insomma fa qualcosa contro la decadenza di Berlusconi da senatore, decadenza niente meno che come conseguenza niente meno che di una condanna per frode fiscale, niente meno che senten- za definitiva. Contro la decadenza di Berlusconi nasce Forza Italia e chi non ci sta a but- tar giù governi e ogni altro maleficio avverso a Berlusconi…peste lo colga. segue a pag.2 Pdl, Cicchitto: “Così disertiamo il Consiglio Nazionale” Alfaniani con un piede fuori P dl, Cicchitto: “Così disertiamo il Consiglio Nazionale”. Alfaniani con un piede fuori. L’ingiunzione di Berlusconi a non collaborare con il Pd, la minaccia esplicita del riferimento a Fini (“farete la sua fine”) mettono con le spalle al muro i governisti fedeli ad Alfano, tanto da costringerli a disertare il cruciale appuntamento del 16 novembre, il Consiglio Nazionale della resa dei conti, in senso letterale, perché è in quella sede che il Pdl misurerà gli effettivi rapporti di forza fra i contendenti. Fabrizio Cicchitto, uomo di punta della fronda alfa- niana convinta che all’eventuale decadenza di Berlusconi da senatore segue a pag.2 DI FRANCO ESPOSITO La crisi dell'Italia non si sente a Miami Pisani:”Portiamo la Juve in tribunale" LEGGE ELETTORALE Bocciato odg Pd sul doppio turno Napolitano: “Serve responsabilità” uruguay Italiani a Maldonado, nel segno di Garibaldi di MatteoForciniti Alitalia, Air France boccia il piano Incertezza sull’aumento di capitale Referendum, costi della politica e lavoro bocciati Ok al ripristino dei tribunali L'avvocato di Maradona: «Il codice prevede che chiunque offende, è tenuto a risarcire i danni in sede civile. Visto che la società bianconera è responsabile della condotta dei propri tifosi, giuridicamente e civilmente può rispondere dei fatti commessi dai pro- pri supporter. Diego? segue a pag.2
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Direzione, Amministrazione Porps International Inc. - 100 Ocean Lane Drive Suite 403 - Key Biscayne FL 33149 - La Gente d’Italia Cronache degli italiani dal mondo - Trademark n° 75/829279

anno XiV Mercoledi’ 13 novembre 2013 N* 262uSd 1,00 - Can 21,00 - uRY 20 Pesos

DirettoreMimmo Porpiglia

R

Quotidiano d’informazione indipendente

www.lagenteditalia.comedizione sudamerica

Quotidiano fondato nel 1999

daLLa nostra redazione roMana

E' stato bocciato l'ordine del giornodel Pd per il doppio turno. Lo ha riferi-to il ministro delle Riforme GaetanoQuagliariello in una pausa dei lavoridella prima commissione Affari costi-tuzionali del Senato.Secondo quanto siè appreso a far pendere la bilancia peril no all'ordine del giorno sono stati ivoti dei quattro esponenti delMovimento 5 Stelle più il rappresen-tante delle autonomie FrancescoPalermo: le loro astensioni sommate aivoti contrari di Pdl e Lega hanno affon-dato la proposta dei democratici.

Sotto inchiesta i giornalisti inchiestisti.Meritevoli di un encomio per aver svoltobene il loro lavoro, si ritrovano con i telefo-ni sotto controllo, su richiesta della Consobaccolta dalla Procura della Repubblica diMilano. Giovanni Pons e Vittorio Puledda,giornalisti del settore economia e cronacade “La Repubblica” sono al centro, loromalgrado, di un' incredibile vicenda. Unfatto preoccupante, decisamente inquietan-te per le libertà individuali dell'informazio-ne. Meritevoli dell'elogio, sono oggetto diun'ichiesta rischia di evidenziare l'identitàdelle fonti fiduciarie, tutelate dall'articolonumero 69 della legge istitutiva dell'ordinedei giornalisti a protezione del diritto del-l'anonimato. Contro la decisione della Procura diMilano, attivato dalla richiesta dellaConsob, sono insorti gli organi di catego-ria, il sindacato dei giornalisti e varie asso-ciazioni. Meravigliate e indignate dal prov-vedimento emesso dal procuratore aggiun-to Francesco Greco, e non dal procuratorecapo Edomondo Bruto Liberati o dal titola-re dell'inchiesta milanese su Fondiaria Sai-Unipol, Luigi Orsi. La Procura ha messosotto controllo i tabulati telefonici dei duegiornalisti. Laddove le fonti e il diritto deicittadini sono principi che debbono godereuniversalmente di tutela primaria.

servizio a pag .3

segue a pag.2

Giornalisti d'inchiesta sotto inchiesta

servizio a pag .7

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DI RObERTO zANNI

Berlusconi effetto domino, effetto al lupo, effetto freezer

Per fare il pieno di carburante basterà fare pipì direttamente nel serba-toio. E addio benzina. Tutto con il l’approvazione di Legambiente che alprogetto di Franco Lisci, un passato come ricercatore in Fiat, ci credeeccome.Del resto i primi risultati Lisci, sardo originario di Gonnosfadiga,li ha già portati.

Arriva il motore a pipì, e il pieno me lo faccio da solo

segue a pag.2 servizio a pag .

di Lucio Fero

Dunque (col dunque non si comincia mai insegnavano, ora non più, a scuola). Dunque,e stavolta cominciamo così perché non è un inizio ma la prosecuzione di una chiacchieralunga più di cento giorni e più di un milione di articoli. Dunque sbato prossimo il Pdl sidivide, nasce, rinasce Forza Italia e al capitolo primo del suo statuto e atto di battesimoscrive: non si sta al governo con chi non ferma, impedisce, boicotta, stoppa, insomma faqualcosa contro la decadenza di Berlusconi da senatore, decadenza niente meno che comeconseguenza niente meno che di una condanna per frode fiscale, niente meno che senten-za definitiva. Contro la decadenza di Berlusconi nasce Forza Italia e chi non ci sta a but-tar giù governi e ogni altro maleficio avverso a Berlusconi…peste lo colga.

segue a pag.2

Pdl, Cicchitto: “Così disertiamo il Consiglio Nazionale”A l f a n i a n i c o n u n p i e d e f u o r i

Pdl, Cicchitto: “Così disertiamo il ConsiglioNazionale”. Alfaniani con un piede fuori.L’ingiunzione di Berlusconi a non collaborare con ilPd, la minaccia esplicita del riferimento a Fini(“farete la sua fine”) mettono con le spalle al muroi governisti fedeli ad Alfano, tanto da costringerli adisertare il cruciale appuntamento del 16 novembre,il Consiglio Nazionale della resa dei conti, in sensoletterale, perché è in quella sede che il Pdl misureràgli effettivi rapporti di forza fra i contendenti.Fabrizio Cicchitto, uomo di punta della fronda alfa-niana convinta che all’eventuale decadenza diBerlusconi da senatore segue a pag.2

DI FRANCO ESPOSITO

La crisi dell'Italia non si sente

a Miami

Pisani:”Portiamola Juve intribunale"

LEGGE ELETTORALE

Bocciato odg Pd sul doppio turno Napolitano: “Serve responsabilità”

uruguay

Italiani a Maldonado,nel segno di Garibaldi

di MatteoForciniti

Alitalia, Air France bocciail piano Incertezzasull’aumento di capitale

Referendum, costi dellapolitica e lavoro bocciati

Ok al ripristino dei tribunaliL'avvocato di Maradona: «Il codice prevede chechiunque offende, è tenuto a risarcire i danni in sedecivile. Visto che la società bianconera è responsabiledella condotta dei propri tifosi, giuridicamente ecivilmente può rispondere dei fatti commessi dai pro-pri supporter. Diego? segue a pag.2

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Buenos Aires

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MercoleDI’ 13 noveMbre 2013

2 primo piano

Due motori a basso impatto ambientali, costruiti con ilsupporto dell’Università di Sassari: uno per il traspor-to, l’altro per gli usi domestici. Motori funzionanti. Unavera e propria svolta “gialla”.Lisci è riuscito a risolvere i problemi fondamentali lega-ti all’inquinamento: il motore a urina, infatti, rilasciavaparticelle di condensa inquinanti. Tutto sistemato gra-

zie a un tocco sardo, un filtro di lana di pecora.Ovvio che Lisci ora punti a sviluppare il tutto.L’imprenditore spiega a La Stampa: «L’energia prodotta dall’impianto a urina è adatta nonsolo per i consumi domestici ma anche per i motori diautomobili, camion e barche che potrebbero così sosti-tuire la benzina e gli altri carburanti. Per lo Stato ita-

liano questo uso è illegale, mentre è consentito l’uso diadditivi – spiega l’imprenditore sardo – Per questoinfatti abbiamo realizzato i trasformatori che consento-no di usare l’urina come additivo nel motore delle auto-mobili. I risultati sono più che incoraggianti: su un’au-to a benzina c’è un risparmio del 35 per cento, su unaa gasolio del 60 e dell’80 per un mezzo a gas.

Un’imbarcazione o un peschereccio, invece, possonoridurre del 65 per cento il costo per il gasolio». Soprattutto c’è l’aspetto ambientale. La pipì una voltausata per far muovere l’auto o la barca si trasforma inacqua di pozzo. La svolta gialla è servita. A quando l’e-poca del pieno fai da te?

arriva il motore a pipi -segue dalla prima

esposito -segue dalla prima

Giovanni Pons e Vittorio Puledda hannocompiuto un autentico scoop. In esclusiva hannodato notizia della richiesta formulata dalla com-missione di controllo al Gruppo Unipol sulla retti-fica di 200-300 milioni di euro di perdita su derivatinon contabilizzati nel bilancio 2011 della compa-gnia delle Coop in procinto di fondersi con Fonsai. Un'informazione precisa, dettagliata, costruita congrande zelo e serietà professionale, frutto di unpaziente lavoro. Il tipico esempio di documentazio-ne raccolta da capaci professionisti, competentidella materia economica e proprietari dei requisitiessenziali che in un'altra parte del mondo, gli StatiUniti, caratterizzano l'operato dei giornalisti d'in-chiesta. “Giornalisti inchiestisti ora sotto inchiestain Italia”. Pons e Puledda, nei loro articoli rappresentatividell'incresciosa situazione, avevano criticato l'ope-rato della Consob, nell'ambito della fusione delledue compagnie assicurative. Il sindacato dei gior-

nalisti si premura di ricordare la carta dei doveridell'informazione economica, che non riconosce(né tantomeno attribuisce) alla Consob il potere inmateria di controllo dell'attività dei giornalisti.Divieto sanzionato ripetutamente dalla corte diStrasburgo come “violazione dei diritti umani”.Accolta dalla Procura di Milano, l'azione dellaConsob rappresenta chiaramente un'intrusioneprofessionale nella vita privata dei due giornalisti,peraltro tenuti all'oscuro di tutto. Sembra di conse-guenza molto chiara l'impressione che possa esse-re consentita l'ingerenza sul lavoro professionale. I giornalisti chiedevano il perchè dell'attivismo ascoppio ritardato degli organi di controllo dellasocietà, alla luce del fatto che il procuratore Orsiaveva sollevato, mesi prima, il tema dei derivatiUnipol con la Consob. Pons e Puledda hannoavuto quindi il merito di portare alla luce notiziefinanziariamente importanti, altrimenti destinate arimanere ignote. Grazie ai loro articoli, determina-

te rettifiche sui conti Unipol sono state rese noteprima di quanto sarebbe accaduto con le normalimodalità. Il ricorso alla Procura di Milano, e da questaaccolta, rappresenta una scelta opinabile, decisa-mente brutta, della Consob nel merito politico ecivile. Una sconfitta, tout court. E una sorta di ten-tativo di bavaglio per i due giornalisti, imposta dauna discutibile decisione della Procura. Tuttoquanto a fronte di un beneficio arrecato e non di undanno causato al mercato finanziario e al valoredella trasparenza informatica. Come a voler pren-dere decisioni a rovescio, immotivate ed estrema-mente inquietanti nel corretto rapporto versol'informazione. Si potrebbe anche concludere chein Italia vige una legge palese, ancorchè non scrit-ta: va punito come reato il saper fare bene il mestie-re del giornalista. Godono di credito e buona repu-tazione i cosiddetti velinari; meritevoli del control-lo e dell'inchiesta i bravi professionisti. Decisione

come questa della Procura di Milano, su richiestadella Consob, fanno scendere di livello l'informa-zione in Italia.

Per cui oltre a Forza Italia sabato ci ritroviamoanche con un altro partito che forse si può chiama-re…boh chi lo sa. Il nome non conta, conta eccomeche i “governativi” o “alfaniani” o “innovatori”terranno con i loro voti al Senato in piedi il gover-no. Se ce la faranno. Ce la faranno? E chi lo sa. Ildue di ottobre pareva proprio di sì e infattiBerlusconi piegò la testa, ripose il pugnale.Stavolta, quando capita (già ma quando capita,Letta va a richiedere il voto di fiducia come il duedi ottobre, non sarà un po’ stantia la ripetizione?)andrà allo stesso modo. Oppure no. In ogni casoeffetto domino.Effetto domino il Pdl che si divide, Berlusconi chese ne va all’opposizione con la gran parte dei suoi.Movimento che fa solo tremare il governo ma cade-re non lo fa. Oppure lo fa proprio cadere perché gli“alfaniani” si rivelano un bluff (ma non pare). E

allora caduto il governo l’effetto domino arriva allalegge di stabilità, alla tassa sulla casa, al portafo-glio privato, al debito pubblico, all’Europa, allebanche…Oppure effetto al lupo, anzi al lupo al lupo. Cioèche il governo cada davvero normai ci credono inpochi, eppure quello cade davvero. Oppure il lupo,molto cattivo davvero, si presenta sotto altra forma(fa sempre così d cappuccetto Rosso in poi). EnricoLetta resta al governo con i voti del Pd (SanSebastiano con tutte le frecce conficcate) degli“alfaniani” e di Scelta Civica nei rari momenti incui Scelta Civica non si scinde. Con questa robu-stissima costituzione materiale e politica il governoviene ogni giorno bombardato dalla guerrigliacondotta da Berlusconi e da Grillo, le due opposi-zioni, una più “cattiva” dell’altra. Il governo restae non riesce a far nulla, già è tanto se non fa danno.

Fa solo da palcoscenico al teatro altrui. Eccolo illupo in altre sembianze, lupo bello grosso.Oppure, oppure suprema speranza del Quirinale,di Enrico Letta e di tutti quelli che saggiamentesanno che al peggio non c’è mai fine. Oppure effet-to freezer. Tutti congelati: slitta il voto per la deca-denza di Berlusconi, Berlusconi e Alfano restanodue partiti in uno, con Brunetta e Cicchitto avvin-ghiati nel reciproco azzannarsi, Enrico Letta restaal governo, la maggioranza parlamentare restauna anche se è mezza, quasi tre quarti, Renzi diven-ta segretario di un partito, unico al mondo, delriformismo immobile…si passa Natale e al 2014beato chi ci arriva.Effetto domino, effetto al lupo o effetto freezer per leprossime cinque settimane? I bookmakers dellapolitica non sanno a chi dare le quote, e voi?

berlusconi-segue dalla prima -segue dalla prima

non debbano corrispondere uscita dalGoverno e sfiducia a Letta, accelera i tempi diuna scissione che allo stato dell’arte attuale appa-re inevitabile.Nelle ultime ore c’è stata la radicalizzazione delloscontro da parte di fuochisti, lealisti e falchi, percui sembra che vengano meno le condizioni perun dibattito sereno. Aggiungo anche che non èchiaro l’ordine del giorno e neanche il contestonel quale una riunione cosi delicata dovrebbesvolgersi. Ecco dunque che i dubbi sulla nostra

partecipazione sono meritevoli di approfondi-mento. Non si tratta di scippo (sull’accusa dei fal-chi alle colombe di voler scippare il partito aBerlusconi, ndr.) – si tratta del fatto che c’è unaparte del partito che si riconosce nelle posizionidel segretario Angelino Alfano. In ogni caso èassolutamente sbagliato fare quest’accelerazioneai danni del governo. Se si va ad elezioni imme-diate il centrosinistra è già pronto con MatteoRenzi e noi invece non abbiamo un candidato,visto che Alfano non è condiviso da una parte del

partito. Ma se poi non si va al voto le cose nonsono meno gravi: da un governo amico si passe-rebbe ad un governo ostile, nel quale il Pdl non cisarebbe. E allora mi chiedo: che senso ha questaaccelerazione? Penso che non ci sia nessun moti-vo per cui si debba bollare alcuni esponentidel partito come traditori. La storia diGianfranco Fini non c’entra proprio nientecon quanto sta accadendo.

pdl-segue dalla prima -segue dalla prima

Vuole far parte del team azzurro»*********************************Angelo Pisani attacca. I cori sentitiallo Juventus Stadium contro i napo-letani non sono andate giù all'avvo-cato che ai microfoni di Radio Crcpromette battaglia: «I cittadini napo-letani sono stanchi nei confronti diqueste tifoserie volgari. Abbiamodeciso provocatoriamente di colpirenel portafoglio la Juventus per elimi-nare tutti i tifosi che non sono degnidi appartenere al mondo dello sport.Alcuni signori vengono colpiti soloquando si punta al portafoglio. Ilproblema non è una curva o un tifo-so, ma un ambiente che deve essereeducato. Tutto questo è fatto ancheperché la giustizia sportiva spessonon è adeguata nelle sanzioni. Mainessuno aveva pensato di trascinareuna società in un tribunale ordinarioma il codice prevede che chiunqueoffende, è tenuto a risarcire i danniin sede civile. Visto che la societàJuve è responsabile della condottadei propri tifosi, giuridicamente ecivilmente può rispondere dei fatticommessi dai propri supporter. AlloJuventus Stadium, nonostante i cori,non si è provato a fermare tali atti.Ed è per questo che la responsabilitàdella società bianconera esiste.Maradona? Ha sempre detto che nelcalcio tutto può succedere. I giocato-ri non devono aver paura di scenderein campo. Diego parla sempre dellamaglia azzurra e questo suo attacca-mento è incredibile. Il sogno diMaradona è far parte del team delNapoli».

E ' stato bocciato l'ordinedel giorno del Pd per il doppioturno. Lo ha riferito il mini-stro delle Riforme GaetanoQuagliariello in una pausa deilavori della prima commissio-ne Affari costituzionali delSenato.Secondo quanto si èappreso a far pendere la bilan-cia per il no all'ordine delgiorno sono stati i voti deiquattro esponenti delMovimento 5 Stelle più il rap-presentante delle autonomieFrancesco Palermo: le loroastensioni sommate ai voticontrari di Pdl e Lega hannoaffondato la proposta deidemocratici.Dopo la bocciatura dell'ordinedel giorno del Pd la commis-sione ha deciso di rinviare ilseguito del dibattito sullariforma della legge elettorale.A fare chiarezza dovrebbeessere un ufficio di presidenzaconvocato per mercoledì 20novembre."Ora è chiaro che lo stato del-l'arte è che sul doppio turnonon c'è una maggioranza" hadichiarato Doris Lo Moro,relatrice Pd sulla legge eletto-rale. Per la senatrice a questopunto "si deve aprire unariflessione nel partito e nelgruppo per valutare come pro-cedere oltre. Ora - rileva Lo

Moro - ci sarà una pausa madeve essere chiaro che il fattoche non sia passato questoordine del giorno non significache c'era un'altra maggioran-za...".All'esame della commissione,presieduta da AnnaFinocchiaro, tre diversi ordinidel giorno. Ultimo dei quali,in ordine di tempo, è statodepositato dal Movimento 5Stelle e prevede collegi didimensioni limitate, secondo ilmodello spagnolo nonché unsistema di preferenze mutuatodal modello svizzero. Gli altridue ordini del giorno sonoquelli in favore del doppioturno presentato dal Pd, che èstato bocciato, e per il ripristi-no del Mattarellum chiestodalla Lega. Il Pdl non ha pre-

sentato ordini del giorno.Pensiamo che c'è ancora spa-zio per discutere. Vogliamoportare la commissione e quin-di l'aula a decidere in tempimolto rapidi, con una soluzio-ne che decreti la cancellazionedel porcellum e consentagovernabilità possibilità discelta degli elettori. A noisembra che questo vengagarantito soprattutto con ildoppio turno. Ora c'è un po' ditempo per prendere contatticon gli altri gruppi", ha dettoLuigi Zanda, presidente deisenatori Pd."In commissione ci sono settesu nove ddl in favore del ritor-no al Mattarellum e di questisette, ben tre fanno capo adautorevoli esponenti del Pd,che a loro volta esprimono letre anime del partito: dalemia-na, bersaniana e renziana",dice il leghista RobertoCalderoli dopo la seduta dellacommissione Affari costitu-zionali che ha segnato la boc-ciatura del doppio turno pro-posto dal Pd. "A questo punto-sottolinea il vice presidentedel Senato- è chiaro che sedovesse esserci un dissenso suquesta iniziativa, su cui, dopola bocciatura del doppio turno,convergono anche Sc e Sel, laconferma del 'porcellum'avrebbe solo ed esclusivamen-te il timbro del Pd".Nell'ordine del giorno delCarroccio, che come quelloM5S non è stato messo ai voti

perché il Pd ha chiesto unapausa di riflessione, si ovviaai profili problematici del'porcellum', come quello delcosiddetto 'scorporo' e dellapossibilità di creare 'listecivetta'. "La verità -concludeCalderoli- è che ilMattarellum è l'unica leggerealizzabile in tempi ristretti ea Costituzione invariata".Intanto dal capo dello Stato èarrivato un invito alla ''respon-sabilità''. Il presidente dellaRepubblica GiorgioNapolitano, a proposito dellapossibilità che le forze politi-che riescano a trovare un'inte-sa sulla riforma elettoraleprima della decisione dellaConsulta sul Porcellum, haricordato: "So che c'è una riu-nione alla commissione Affaricostituzionali del Senato.Attendo gli esiti di questa riu-nione. La discussione non èfinita, non si è gettata la spu-gna". Quindi ha osservato cheserve ' 'senso di responsabi-lità''. E ai giornalisti che glichiedevano se, in caso di man-

cato accordo in Parlamento,sia o meno percorribile la stra-da di un decreto del governo,il capo dello Stato ha replica-to: "Chiedete al governo, nona me".Per la presidente dellaCamera, Laura Boldrini,"decreto o non decreto, nonfare la legge elettorale sarebbeuno smacco". "La legge eletto-rale bisogna farla perché -ricorda - tutti i partiti in cam-pagna elettorale si sono impe-gnati a fare una nuova leggeelettorale. Ad oggi, sono pas-sati 7 mesi e questa legge nonc'è ancora. Inoltre, abbiamouna scadenza della CorteCostituzionale che si pronun-cerà nei primi giorni di dicem-bre, dunque sarebbe uno smac-co veramente pesante per lapolitica se non riuscirà a prov-vedere prima". "Mi augurodavvero - sottolinea - che ilParlamento possa formulareuna nuova legge elettorale,trovo che sia una priorità".

MercoleDI’ 13 noveMbre 2013

3primo piano

LEGGE ELETTORALE

Referendum, costi dellapolitica e lavoro bocciati Ok al ripristino dei tribunaliBocciati i referendum sultaglio dei costi della politica e quel-lo sul lavoro. Boccciati perché pre-sentati dopo che erano stati giàindetti i comizi elettorali.Ammissibile, invece, il quesito perripristinare i piccoli tribunali. Il tuttomentre l’esame delle firme è ancorain corso.Tribunali. Ammissibile, almeno perla Cassazione, il referendum perripristinare i piccoli tribunali.L’Ufficio Referendum dellaCassazione ha infatti dichiarato“l’ammissibilità” del referendumchiesto da nove Consigli regionaliper abrogare la riforma della geo-grafia giudiziaria che ha tagliatomille tribunali.Ora la parola passa alla CorteCostituzionale per l’ulteriore vagliodel quesito.Bocciati invece i referendum sucosti della politica e lavoro. Nienteda fare per i referendum sul taglio

dei costi della politica e per quellosul lavoro presentati in Cassazionelo scorso 7 e 9 gennaio con unaabbondante raccolta di firme.L’Ufficio del referendum dellaCassazione li ha dichiarati, convotazione a maggioranza, inammis-sibili perché presentati dopo l’indi-zione dei comizi elettorali. I quesitisul lavoro erano stati depositati daDi Pietro, Sel e Verdi.Le firme: Finora è stata controllatala regolarità di 400 mila firme asostegno dei referendum sulla giu-stizia promossi dai Radicali che perquesto pacchetto hanno depositatocirca 530 mila firme. Entro la pros-sima settimana lo scrutinio dellefirme terminerà e se non si raggiun-gerà il quorum delle 500 mila firmavalide allora l’Ufficio del referen-dum valuterà se scrutinare anche lefirme arrivate fuori termine. Lo si èappreso da fonti della SupremaCorte che rilevano come i controllistiano avvenendo nei tempi dilegge.

dalla nostra redazioneromana

Bocciato odg Pd sul doppio turno Napolitano: ''Serve responsabilità''

D o p o l a b o c c i a t u r a d e l l ' o r d i n e d e l g i o r n o d e l P d l a c o m m i s s i o n eh a d e c i s o d i r i n v i a r e i l s e g u i t o d e l d i b a t t i t o s u l l a r i f o r m a d e l l al e g g e e l e t t o r a l e . A f a r e c h i a r e z z a d o v r e b b e e s s e r e u n u f f i c i o d ip r e s i d e n z a c o n v o c a t o p e r m e r c o l e d ì 2 0 n o v e m b r e .

MercoleDI’ 13 noveMbre 2013

4 esteri

sabato 9 novembre IlCircolo Italiano diMaldonado ha rinnovato lafiducia verso il presidenteCarlos Calace, apparsomolto soddisfatto per lariconferma e deciso nel con-tinuare a “difendere contenacia l'italianità in questazona dell'Uruguay”.L'associazionismo italiano aMaldonado nacque ufficial-mente il 14 settembre del1969 per volontà di un vastogruppo di connazionali gui-dati da Giulio Tortorella. Inoltre 40 anni di attività la col-lettività ha organizzato mol-teplici eventi culturali, corsidi italiano, manifestazioniartistiche e musicali, oltreche la proiezione di vari filmdel neorealismo italiano.Ogni 2 mesi i soci si riuni-scono per un pranzo socialepresso la sede dell'associa-zione, situata di fronte ad unmonumento simbolico per lacittà: la Torre del vigía,costruita nell'ottocento perdifendere il territorio dalleinvasioni nemiche.Attualmente il Circolo conta

su circa 250 soci, la maggiorparte dei quali discendentidei primi emigrati. Un annofa, questi italouruguaianisono riusciti ad ottenere unimportante riconoscimentoattraverso la collocazione diuna statua in onore diGiuseppe Garibaldi, l'eroedei due mondi. Una targacommemorativa della comu-nità italiana è in attesa diessere collocata nella piazzacittadina.

Bisogna ricordare cheMaldonado ha un rapportomolto speciale con il genera-le. Fu, infatti, la prima cittàdell'Uruguay che lo accolsequando sbarcò il 28 maggiodel 1837. Garibaldi, perse-guitato dal governo brasilia-no, viaggiò su una navecargo di caffè. Qui alloggiòpresso la famosa casa “Juan(o Giovanni) Porro”, ed è perquesto che gli integranti delgruppo stanno cercando dipreservare la struttura rico-noscendola comePatrimonio storico del dipar-

timento.In questa epoca arrivaronoanche i primi emigratidall'Italia; il fenomenomigratorio continuò fino alsecolo successivo portandogli italiani ad essere il secon-do gruppo etnico della zonadopo gli spagnoli (prevalen-temente delle Isole Canarie).Attualmente, tra le regioniitaliane maggiormente pre-senti nel dipartimento si pos-sono citare la Basilicata, laCampania e la Liguria. Proprio da un piccolo centrolucano, Pignola, partì il

nonno di Carlos Calace.Giunse in Uruguay nel 1898assieme ad altri 2 fratelli in

cerca di fortuna. I Calaceaprirono una delle piùimportanti fabbriche dimarmo in quegli anni aMontevideo, attiva fino al1935. “Mio nonno mi ha tra-smesso l'identità italiananello spirito del lavoro, nelsacrificio ed anche nell’amo-re per la famiglia” raccontaCarlos, settantenne, oltremetà della sua vita comeintegrante del circolo.“Cerchiamo di mantenereunita la collettività, nono-stante le difficoltà che cisono nell'internodell'Uruguay rispetto allacapitale”. “Bisogna guardarein faccia la realtà: gli italiani

che vengono in questo paesenon si riuniscono nelle asso-ciazioni. Alcuni fanno degliinvestimenti e vivono tra idue paesi durante tutto l’an-no. Oggi giorno è alquantodifficile captare nuovi con-nazionali” riconosce il rap-presentante della Camera diCommercio italiana in città.Il dipartimento diMaldonado ha una caratteri-stica. Ogni estate attira mol-tissimi turisti per la suafamosa costa, principalmen-te per Punta del Este. È pro-prio per questo motivo che,durante il periodo estivo, “ilcircolo accoglie nuovi italia-ni che risiedono in Uruguayper pochi mesi”.Lilí Martinez è stata quasiuna predestinata per le paro-le profetiche di sua nonna,una genovese arrivata inUruguay nel 1910. L'anzianadonna, prima di morire, dissealla madre che avrebbe rice-vuto un dono speciale.“Sono nata lo stesso giornodi mia nonna. Non so se è uncaso, ma sono stata l'unicadella famiglia ad aver mante-nuto l'italianità”, racconta la

uruguayItaliani a Maldonado,nel segno di GaribaldiViaggio tra le comunità italiane dell'Uruguay. Maldonado, prima cittàuruguaiana che accolse l'Eroe dei due mondi, continua a difenderecon tenacia la sua italianità attraverso il Circolo fondato nel 1969.Carlos Calace è stato appena riconfermato presidente.

di MatteoForciniti

Carlos Calace è

stato riconfermato

presidente del

Circolo italiano di

maldonado

la Garibaldi targa commemorativa di Garibaldi e la professoressa d’italiano lili Martinez Foto La Gente d’italia

un momento delle elezioni Foto La Gente d’italia

segue

MercoleDI’ 13 noveMbre 2013

5esteri

professoressa d'italiano checonta su un'esperienza tren-tennale.La discendente ligure insegnain un liceo serale, in un Centrodi lingua straniera, ed ha lavo-rato anche presso l'IstitutoItaliano di Cultura per gli atte-stati di studio e apprendimen-to della lingua. Ha circa 200alunni, di tutte le età, “perchéalla gente piace molto la lin-gua di Dante, c'è un legameaffettivo molto particolare”.Frequenta l'associazione dal1985, quando su invito diGiulio Tortorella iniziò a par-tecipare alle riunioni e alleattività. Lilí Martinez insegna anchepresso il circolo, nei corsi diitaliano che vengono offertialla popolazione locale. Unadelle sue alunne è MariaTeresa Tamburini, spinta astudiare la lingua per un moti-vo molto personale. I suoigenitori lasciarono Gradara(provincia di Pesaro e Urbino)nel 1926. “Dopo la morte dimia madre mi sentivo persa.Allora mi sono chiesta checosa potessi fare per esserepiù vicina ai miei genitori”. 25

anni di studio si capisconosubito perché oggi la signoraMaria Teresa parla benissimol'italiano. Racconta che in unodei suoi viaggi in Italia hapotuto conoscere il paesedella famiglia nelle Marche:“Sentivo che ero tornata acasa mia. Non sembrava affat-to di essere lì per la primavolta”. A partire da quelmomento “è esploso” in lei unsentimento d'italianità: “infamiglia ascoltavo semprestorie del nostro paese. Ècome se fossi cresciuta accan-to ad un altra nazione”. Aisuoi 3 nipoti ha regalato un

viaggio in Italia per il diciotte-simo compleanno, perché“devono vedere da dove sonovenuti” spiega questa maestraelementare italouruguaiana.Anche Violetta Brega ha fattolo stesso regalo ai suoi nipoti.Lei nacque in Uruguay appe-na 2 mesi dopo la partenzadella famiglia da Castel SanGiovanni, piccolo centro delpiacentino. Visse un anno inItalia, nel 1950, e conobbePapa Pio XII. Parla con l'ac-cento emiliano e confessa: “ilmio cuore è diviso tra i 2paesi”. La professoressa Brega rac-conta che nel dopoguerra tantifurono gli italiani che giunse-ro in Uruguay, anche moltiparenti ed amici del paesenatale. “Mio padre era unpunto di contatto per gli emi-liani che arrivavano aMontevideo. Alcuni si adatta-rono, altri no e tornarono acasa. C'era una grande dispe-razione, eravamo un popolodistrutto dalla guerra”.10 anni fa, quando si trasferìda Montevideo a Maldonado,

come prima cosa cercò un'as-sociazione italiana nel territo-rio. È insegnante d'italiano e,nei corsi organizzati dal circo-lo, fa fare conversazione aglialunni di un livello più avan-zato.Violetta Brega aggiunge che“il lavoro de La Gente d'Italiaè fondamentale per quegli ita-

liani all'estero che sentonoancora il sentimento di amoreverso la patria”. Spera “chetutto questo serva agli altri perpartecipare maggiormente”.“Oggi dobbiamo parlare tuttiin italiano” è la prima cosache ha detto appena giuntaalla sede. La giornata è proseguita con

un pranzo a cui hanno parteci-pato un gruppo di soci. Atavola tanta allegria e battutesu una caratteristica dei geno-vesi, terra di origine di varisoci: la cosiddetta tirchieria.Assieme al buon umore ancheun ottimo cibo per un veropranzo italiano.

L'associazionismo

italiano a maldonado

nacque ufficialmente

il 14 settembre del

1969 per volontà di

un vasto gruppo di

connazionali guidati

da giulio tortorella

il pranzo sociale del 9 novembre al Circolo italiano di Maldonado Foto La Gente d’italia

Maria teresa tamburini una delle alunne del corso d’italiano al circolo e Violetta Brega che si occupa del gruppo più avanzato del corso Foto La Gente d’italia

il Presidente riconfermato, Carlos Calace e la statua di Garibaldi Foto La Gente d’italia

le foto di tutti i presidenti del circolo Foto La Gente d’italial’entrata della sede del circolo Foto La Gente d’italia

MercoleDI’ 13 noveMbre 20136 poLitiCa

N essuno è in gradodi prevedere se ilConsiglio Nazionale delPdl-Forza Italia riuscirà atenere unito il partito fon-dato da Silvio Berlusconio sancirà la spaccatura trala componente dei lealistie degli alfaniani. A stareal livello raggiunto dallerisse verbali che ormaiscoppiano quotidiana-mente tra berlusconianiortodossi e diversamenteberlusconiani e ora anchetra Berlusconi e Alfano,si dovrebbe stabilire chela lacerazione tra i due

gruppi è ormai irreversi-bile e che la scissione è difatto consumata.Ma se si riflette senzacedimenti emotivi sulleconvenienze effettive deicontendenti e del lororiferimento comune, cioèSilvio Berlusconi, sidovrebbe concludere chela ricomposizione, magarisotto forma di anticipo diuna federazione destinataad allargarsi a tutte lealtre forze minori del cen-trodestra, sarebbe la stra-da obbligata per le diver-se componenti del Pdl-Forza Italia. Questariflessione parte dalla

constatazione che il gran-de motivo di divisione tralealisti e alfaniani è, inrealtà, un falso problema.La contrapposizione tra lalealtà al Cavaliere o lalealtà al governo di largheintese è, infatti, unasciocchezza colossale.Perché Berlusconi verràcomunque dichiaratodecaduto e il governo,anche nel caso di scissio-ne, risulterà talmenteindebolito da non averefiato e forza per andareavanti dopo l’approvazio-ne della legge di stabilitàe l’elezione del nuovosegretario del Partito

Democratico.Il vero problema, allora,non è di scegliere traopposte realtà ma di capi-re quale potrà essere loscenario politico che sideterminerà dopo la deca-denza di Berlusconi el’avvento di Matteo Renzialla guida del Pd e valuta-re la strategia politica piùopportuna per essereall’altezza della nuovasituazione. Chi sostieneche tenere in piedi ilgoverno con la maggio-ranza ristretta del 2 otto-bre consentirebbe, dopoaver espulso il Cavalieredal Senato, di evitare leelezioni anticipate e con-sentire a Letta di durarefino al 2015, sa bene diprospettare l’impossibile.Perché per continuare aportare avanti la linea delrigore impostadall’Europa è indispensa-bile poter contare sullapiù ampia maggioranzapossibile. E quantopotrebbe reggere ungoverno dalle inteseristrette di fronte all’ine-vitabile offensiva lancia-ta non solo dal solitoGrillo ma anche da unBerlusconi espulso dalteatrino della politica econsiderato dalla stra-grande maggioranza del

proprio elettorato vittimadel Pd e della magistratu-ra politicizzata? Non vadimenticato, a questo pro-posito, che anche a volerevitare le elezioni antici-pate a marzo si dovràcomunque votare per leelezioni europee in pri-mavera.E che queste elezionisaranno destinate a diven-tare non solo una sorta direferendum sull’austeritàimposta dall’Europa maanche sul governo cheapplica in Italia la lineadell’eccesso di rigorevoluto dai Paesi del Norddel Vecchio Continente.Ad allora? Invece chepensare a dividersi lecomponenti del Pdl-ForzaItalia dovrebbero inco-minciare a ragionare sul-l’eventualità di seguire lastrada già sperimentata inoccasione dell’epilogodel governo dei tecnici diMario Monti. Anche allo-ra c’era chi parlava dicrisi di governo come diun salto nel buio. Ma nonva dimenticato che quelsalto portò un Pdl che eravalutato attorno al 14 percento a recuperare diecipunti ed ad imporre ilpareggio ad una sinistragià certa di una sicura vit-toria.

Il falso problema delle due lealtà PdlSe s i r i f le t te senza cediment i emotivi sul le convenienze ef fe t t ive dei contendent i e del loro r i fer imento comune, c ioè Si lv ioBerlusconi , s i dovrebbe concludere che la r icomposiz ione, magari sot to forma di ant ic ipo di una federazione dest inata ad al largarsia tut te le al tre forze minori del centrodestra, sarebbe la s trada obbl igata per le diverse component i del Pdl-Forza I tal ia .

SOCIEDAD ITALIANA DE CARMELO

200 AÑOS DEL GENIO

DE LA OPERA ITALIANA

GIUSEPPE VERDI

VERDI EN LA MUSICA

VERDI EN LA HISTORIA

VERDI EN LA POLITICA

DISERTA

MARIUCHA PICEDA

ILUSTRACIONES MUSI-

CALES

SOPRANO

DORA BOUVIER

AL PIANO

MARTHA ABELLA

FRAGMETOS DE LA

TRAVIATA,

IL TROVATORE,UN

BALLO IN MASCHERA,

RIGOLETTO, AIDA,

NABUCCO,OTELLO.

JUEVES 27 DE NOVIEM-

BRE, HORA 21

ENTRADA LIBRE Y GRA-

TUITA, INVITA

SOCIEDAD ITALIANA DE

CARMELO

FIGLI DELLATOSCANA -LLAMADOA ASAMBLEAL a ComisiónDirectiva de laA s o c i a c i ó n“FIGLI DELLATOSCANA” cita alos socios a laA s a m b l e aGeneral Anualque tendrá lugarel día sábado 16de noviembre de2013 en la sedede la MisiónCatólica Italiana(Luis A. deHerrera 2231). Elprimer llamadose realizará a las15 y 30 horas y elsegundo llamadoa las 16 horascon el siguienteorden del día:

Ø Aprobacióndel acta anteriorØ Memoria ybalance anual2012 - 2013

Susana PachecoSecretaria Lilián CappucciniPresidente

di arturo diaconaLe

MercoleDI’ 13 noveMbre 20137attuaLita’

Moody's si aspetta unritorno della crescita in Italiadopo due anni di recessione, inun clima globale ''meno incer-to''. L'agenzia vede per l'Italiaun Pil 2013 fra -2 e -1% (tremesi fa era fra -2,5% e -1,5%) efra zero e +1% nel 2014 (era -0,5% e +0,5%). Continua peròla crescita della disoccupazio-ne, attesa fra 12 e 13% nel2014. L'Eurozona corre un"rischio considerevole" di una"ulteriore escalation della crisise il sostegno ai programmi diausterità scendesse ancora". Loscrive Moody's inquadrando inparticolare i rischi "non trascu-rabili" che in Italia e Grecia "ipartiti anti-euro prendano ilpotere con un programma diuscita dall'euro".Bankitalia:segni miglioramen-to economia,restano rischi - InItalia ''ci sono segnali qualitatividi miglioramento del quadromacroeconomico''. Lo affermail rapporto sulla stabilità finan-ziaria della Banca d'Italia checita diversi indicatori quali ''l'ar-resto dal calo della produzione'',''il miglioramento dei conti conl'estero'' e l'attenuazione delladebolezza del mercato immobi-liare. Iniziano a tornare gliacquisti di investitori esteri suititoli di Stato italiani. Bancad'Italia stima, dopo la battuta diarresto di agosto, una ripresanel corso del 2013. I titoli dete-nuti da non residenti dovrebbe-ro ritornare sopra i 570 miliardidi euro tornando ai livelli di ini-zio 2012. In particolare, scrivela Banca d'Italia, ''nell'area del-l'euro il rischio principale restail riavviarsi di una spirale nega-tiva tra fragilità dell'economia,crisi dei debiti sovrani e vulne-rabilità delle banche''. In Italia ilrapporto cita anche fra gli indi-catori ''il riequilibrio strutturaledei conti pubblici'' e il ''miglio-ramento dei conti con l'estero''.Per il settore immobiliare ''ilnumero di compravendite si èstabilizzato ma la discesa deiprezzi delle abitazioni proseguepur attenuandosi''. Inoltre l'isti-tuto centrale sottolinea ilmiglioramento delle condizionidi liquidità e la discesa dei ren-dimenti dei titoli di stato.Tuttavia la ''redditività delle

imprese è in diminuzione per ilprotrarsi della recessione'' e ''il''credito continua a flettere''.''L'elevata incertezza circa itempi e l'intensità della ripresaeconomica e le difficili condi-zioni di accesso al credito (spe-cie per le Pmi) rimangono fat-tori di rischio''. I prezzi dellecase calano e così di riflessoanche la ricchezza delle fami-glie italiane che ha lasciato sulterreno nel primo semestrel'1%. E' quanto si ricava dal rap-porto sulla stabilità finanziariadella Banca d'Italia, secondocui la quota delle famiglie vul-nerabili (reddito inferiore allamedia e destinato per oltre il30% ai debiti) nel 2012 ècomunque pari a quello del2008 al 3% e non sarebbemutato nel 2013. ''La condizio-ne finanziaria delle famiglieindebitate resta nel complessosolida'' si legge.Ok asta Bot, tasso a minimostorico 0,688% - Scende a unnuovo minimo storico il tassosul Bot a un anno. Il Tesoro havenduto tutti i 6,5 miliardi dieuro di Bot annuali con un ren-dimento in calo allo 0,688% (da0,999% dell'asta di ottobre). Ilprecedente minimo storico risa-le a maggio a 0,703%. Inaumento la domanda con unrapporto di copertura salito a1,80 da 1,72 precedente. Lo spread tra Btp e Bund tede-sco resta stabile sui 236 puntibase, dopo il buon esito dell'astaBot. Il rendimento del titolodecennale al 4,15%. Il differen-

ziale tra i decennali spagnoli etedeschi oscilla su 233 puntibase.Europa al palo dopo FedChicago, Milano -0,3% -Prosegue debole la seduta delleborse europee dopo l'indice Feddi Chicago sull'attività econo-mica Usa a settembre invariato.Si allineano Milano (-0,33%)Londra (-0,35%), Francoforte(-0,25%) e Parigi (-0,32%),mentre resta indietro Madrid (-1,01%), con i futures suentrambi gli indici Usa in calo.Giù tra i bancari StandardChartered (-1,52%), che haridotto le stime di fine anno,mentre sale dopo i contiVodafone (+1,14%), che spingeanche Ericsson (+1,57%).Tlc: a consolidamento Uemanca flessibilità o appetito - Ilrisiko delle tlc in Europa si gio-cherà entro i confini nazionali,non c'è abbastanza flessibilitàfinanziaria né 'appetiti' per por-tare avanti un consolidamentotra i colossi come Telefonica,Deutsche Telekom, Orange oTelecom Italia. E' la visione diMoody's sulle prospettive delsettore. ''Non è chiaro in chemisura le autorità di regolamen-tazione in Europa consentirà unulteriore consolidamento delsettore ne se un regolamentofavorirà gli investimenti in fibrafuturi'' sottolinea un report del-l'agenzia di rating. ''Mentreofferte di consolidamento all'in-terno dei mercati possono esse-re completate nei prossimi 12-18 mesi , Moody's non si aspet-

ta un'ondata 'cross- border': lequattro maggiori società di tele-comunicazioni incumbent inte-grate - Telefonica, DeutscheTelekom , Orange e TelecomItalia - sono o in modalità divendita o non hanno molta fles-sibilità o appetito per guidarequesto processo'' si legge nelreport. ''Poche opzioni riman-gono per sostenere la forzafinanziaria nel 2014 - diceancora agenzia di rating -.L'andamento dei ricavi ha biso-gno di migliorare o alcunesocietà dovranno fare aumentidi capitale per rafforzare i lorobilanci'' anche se ''le sfide di rifi-nanziamento saranno gestibilifino al 2015''. Le tlc in Europasono riuscite a stabilizzare iricavi nel 2014 ma nonostantequesto la ripresa resta lenta eincerta. Per questo l'outlook diMoody's sul settore resta nega-tivo. ''Ci aspettiamo che i ricavirestino stabili o in calo margina-le tra lo 0-0,5% nel 2014 men-tre non è chiaro come (e quan-do, ndr) ci sarà una ripresasostenibile'' commenta CarlosWinzer , Senior Vice Presidentdi Moody Corporate Financegruppo e autore del report. ''Danovembre 2011 abbiamo unoutlook negativo sul settore eper portare a 'stabili' le prospet-tive ci aspettiamo di vedere unacrescita dei ricavi tra l'1 e il 3per cento'' aggiunge Winzer.Moody si aspetta che i prezzi inalcuni dei mercati più competi-tivi continuino a scendere. Glioperatori 'integrati' comeDeutsche Telekom, Orange,KPN, Telefonica e PortugalTelecom saranno avvantaggiatirispetto agli operatori che offro-no solo servizi mobili o fissi.Secondo le stime di Moody ilmargine medio EBITDA delsettore calerà di circa l'1% nel2013, ma probabilmente si sta-bilizzerà nel 2014. L'agenzia dirating inoltre prevede un rap-porto medio capex/ ricavi dicirca il 18 % o più nel 2014 e ilpiano di investimenti diVodafone, potrebbe costringeregli altri operatori europei aseguire l'esempio e aumentarela spesa per la rete. ''Questopotrebbe mettere sottopressionequegli incumbent con limitataflessibilità o gli sfidanti con unaelevata leva finanziaria comeWind'' si legge nel report.

dalla nostra redazioneromana

Moody’s: Italia 2014,cresceranno Pil e disoccupazione

Alitalia, Air France boccia il pianoIncertezza sull’aumento di capitale

Air France-Klm bocciail nuovo piano di Alitalia (cheprevede almeno 2mila esube-ri): per i francesi i migliora-menti ci sono, ma non sonosufficienti. Per questo Parigipotrebbe decidere di non par-tecipare all’aumento di capi-tale. La scadenza del periododi opzione per l’aumento dicapitale di Alitalia, fissata allamezzanotte di venerdì 15novembre, potrebbe quindislittare per dare modo agliazionisti più riottosi di con-vincersi della bontà dell’ope-razione.MALUMORI - I malumoridel primo azionista di Alitalia,raccolti dalla stampa francese,arrivano alla vigilia di un cdacruciale per la compagnia ita-liana, nel quale l’ad GabrieleDel Torchio svelerà i dettaglidel piano per i prossimi mesi,che dovrebbe prevedere 250milioni di risparmi con 2-3.000 esuberi, e farà il puntosull’aumento di capitale a 24ore dalla scadenza dei terminidell’adesione.I SINDACATI - Al pianoguardano con attenzioneanche i sindacati che, in attesadi conoscere i numeri veri,fanno sapere che non accette-ranno esuberi. Cgil, Cisl, Uile Ugl hanno intanto incontra-to il ministro dei trasportiMaurizio Lupi per discuteredi Alitalia. «Non accetteremopiani con esuberi», ha dettochiaramente il leader dellaCisl Raffaele Bonanni al ter-mine dell’incontro. Più cautaSusanna Camusso: «Non cirisultano esuberi, non ci risul-ta un piano industriale presen-tato, non stiamo discutendo diquesto. Parliamo della confer-ma dell’impegno delGoverno». «Il problema non èsolo Alitalia ma tutto il tra-sporto aereo», ha sottolineatoil leader della Uil LuigiAngeletti. Ottimista GiovanniCentrella: «nell’ambito di unpiano serio del trasporto aereoin Italia, credo che Alitaliapossa farne uno senza esube-ri».IL GOVERNO - Il ministroLupi ha comunque assicuratoche la priorità del governo è la

difesa dei posti di lavoro. «Gliinteressi del governo suAlitalia sono molto semplici:il piano industriale con conti-nuità aziendale, investimentida parte di privati e la difesadell’occupazione», ha dettoLupi, che resta «convinto»che Air France aderirà. «Miauguro che Air France sotto-scriva l’aumento di capitaleanche perché non è che inquesti anni è venuta a fare lacarità - ha detto Lupi - 30milioni di passeggeri sonoandati dagli aeroporti italiania quelli di Air France a Parigie Schipol. Se non sottoscrivescenderà al 7% circa e noipotremo cercare un partnerdel sud est asiatico».AIR FRANCE - Da Parigi,tuttavia, arrivano notizie pococonfortanti. Il piano, secondoquanto riporta «Les Echos»,non piace ad Air France-Klm,che da tempo ripete ai sociitaliani le proprie «rigide»condizioni: «Il piano è statomigliorato ma non sufficien-temente - spiegano fonti delgruppo franco-olandese alquotidiano online - Le previ-sioni finanziare e di trafficosu cui si basa ci sembranoirrealistiche. Il ritorno all’e-quilibrio alla data prevista daAlitalia ci sembra inarrivabi-le». Per questo, sempre secon-do «Les Echos», Air France-Klm avrebbe deciso di nonpartecipare all’aumento dicapitale.AUMENTO DI CAPITALE -Intanto, a quasi un mese dal-l’inizio dell’operazione, l’au-mento di capitale da 300milioni ha raccolto adesioniper 71 milioni (IntesaSanPaolo 26 milioni, Atlantia26 milioni, Immsi 13 milionie Maccagnani 6 milioni), cuivanno aggiunti altri 65 milio-ni versati da Intesa Sanpaolo eUnicredit (a valere sulla lorogaranzia di 100 milioni), perun totale di 136 milioni. Macon i 75 milioni di Poste (ilministro Lupi ha ribadito chel’impegno della società ègarantito, con o senza AirFrance), verrebbe superata lasoglia minima di 240 milionida raggiungere per considera-re valido l’aumento.

M o o d y ’ s s i a s p e t t a u n r i t o r n o d e l l a c r e s c i t a i n I t a l i a d o p o d u e a n n i d ir e c e s s i o n e , i n u n c l i m a g l o b a l e ” m e n o i n c e r t o ” . L ’ a g e n z i a v e d e p e rl ’ I t a l i a u n P i l 2 0 1 3 f r a - 2 e - 1 % ( t r e m e s i f a e r a f r a - 2 , 5 % e - 1 , 5 % ) ef r a z e r o e + 1 % n e l 2 0 1 4 ( e r a - 0 , 5 % e + 0 , 5 % ) . C o n t i n u a p e r ò l a c r e s c i t ad e l l a d i s o c c u p a z i o n e , p r e v i s t a f r a i l 1 2 e 1 3 % n e l 2 0 1 4 .

MercoleDI’ 13 noveMbre 2013

8 esteri TIRO AL VOLO

C'era ancheHillary...

Un trendche non si ferma. Gli italiani lacasa adesso la comprano all'e-stero e una delle mete più desi-derate è Miami. La conferma èarrivata dai numeri resi notidalla 'Miami Association ofRealtors', l'associazione degliagenti immobiliari che, nellaconsueta riunione annuale, chesi è svolta la settimana scorsa, harivelato la nuova graduatoriadegli acquisti effettuati daglistranieri fino allo scorso settem-bre e una delle novità sottolinea-te con maggior rilievo ha pro-prio riguardato l'Italia, o meglioi connazionali che hanno acqui-stato casa nel South Florida."Non era mia successo in prece-denza - ha detto Teresa KingKinney, capo esecutivo dellaassociazione che riunisce gliagenti immobiliari di Miami -questa è la prima volta che icompratori italiani si installanonella nostra top ten". E anchecon una quota di tutto rispetto: il4% del volume complessivodegli acquisti di case e apparta-menti in condomini. Un nume-ro importante se si considerache Miami, a livello nazionale, èla città che conta con il maggiornumero di compratori stranieri,con il 77% dei realtors che haalmeno un cliente internaziona-le, contro la media di tutti gliStati Uniti che è del 27%. Ma icompratori internazionali simettono in evidenza non solo

per il numero di acquisti, maanche per quello che spendono:infatti un terzo degli stranieriche hanno messo su casa aMiami ha sborsato più di500.000 dollari, mentre l'11%ha superato il milione. Eccoallora che parecchi italiani, inlotta con le difficoltà tuttora pre-senti in Italia, hanno deciso cheera meglio investire all'estero ehanno puntato su un mercatosicuro come quello che diMiami, in crescita, dopo il gran-de buio, generalizzato in tuttal'America, seguito al 2008, con

prezzi che stanno aumentandomese dopo mese e anche per il2014 le previsioni parlano solodi crescita. Ma l'ingresso tra iprimi dieci degli italiani aMiami è ancora più rilevanteperchè qui da sempre sono gliacquirenti sudamericani a farlada padroni. Infatti, anche questavolta, troviamo i Paesi latini aguidare la classifica: Venezuelaal primo posto con il 14%,seguita da Argentina e Brasilecon l'11%. Ma dietro a quelliche possono essere definiticome storici acquirenti, a recita-re un ruolo importante sonodiventati gli italiani che hannoraggiunto colombiani (8%)francesi (5%) e messicani (4%).Curioso invece il fatto che icinesi, secondi a livello naziona-le, per ora non abbiamo puntatosulla spiaggia e sul mare diMiami, ma le prospettive, ancheper ciò che concerne l'orientesono positive, perchè grazieall'introduzione di nuovi volidiretti con la Cina, si prevedeche presto possa esserci anche aSouth Beach una invasione daparte degli esponenti di quellache sta per diventare, se non lo ègià, la prima economia mondia-

le. Tornando a Miami, per spie-gare il nuovo boom che il setto-re immobiliare sta attraversan-do, bastano i dati relativi al terzotrimestre dell'anno: sono stateinfatti 8.027 le case e gli appart-menti venduti, rispettivamente

+21,2% e +8,7% paragonatiallo stesso periodo dell'annoscorso. "Una crescita dovutaalla forte domanda arrivata dagliacquirenti internazionali - hasottolineato Natascha Tello, pre-sidente del consiglio di ammini-strazione dell'Association - maanche da una grande richiesta daparte di compratori residenti inaltri stati degli USA. I numeridel terzo trimestre riflettono unsignificanet rafforzamento delnostro mercato, con molte casevendute e anche più velocemen-te". Un trend che a Miami è

andato nella stessa direzione diquello di tutta la Florida, che haregistrato nel terzo trimestre un+ 17,3% complessivo. Si vendedi più e al tempo stesso case econdomini costano di più. Lamedia attuale, per quello cheriguarda le case, è di 230.000dollari, un + 21,3% se si guardaal 2012, che diventa +12% se ilparagone si fa con il secondo tri-mestre del 2013. Anche gliappartementi crescono, in valo-re, anzi l'arrampicata è ancoramaggiore dal momento che si èarrivati a un +26,6%, raggiun-gendo la cifra media di 183.600dollari, e il raffronto è con ilsecondo trimestre. Con questiultimi aumenti si è giunti così alsettimo 'quarto' consecutivo dicrescita, per entrambe le tipolo-gie, vale a dire case a apparta-menti. Se tutto aumenta, c'è peròanche un piccolo calo, comun-que non preoccupante e che nonincide sul boom generalizzatoche ha nuovamente colpito ilmercato immobiliare: un -4%per quello che concerne gliacquisti in 'contanti': si è passatidal 59,3% rispetto al 63,3% del-l'anno scorso, in assoluto peròrimane sempre un'ottima per-

gli italiani comprano

casa a miami. La

conferma è del

'miami association

of realtors

La crisi dell'Italia non si sente a MiamiUN TREND DI DIMENSIONI SEMPRE PIù RILEvANTI: LA CASA SI COMPRA ALL'ESTERO

E subito dopo i 'real-tors' di Miami, a SanFrancisco c'è stata l'as-semblea annuale degliagenti immobiliari ditutti gli Stati Uniti. Oltre21.000 si sono riuniti alMoscone Center, davenerdì 8 a lunedì 11novembre, occasioneper celebrare una ripre-sa di un settore che soloqualche anno fa eraarrivato a minimi stori-ci. E anche per il 2014le previsioni parlano di'bel tempo' dappertuttocon vendite che dovreb-bero raggiungere i 5,1milioni di case come nel2013, ma con un prezzoche aumenterà del 6% acausa della mancanzaproprio di materiaprima. In attesa dellarealizzazione di nuoviedifici abitativi, unanuova crescita, nei prez-zi, si aggiungerà al+11% che è stato regi-strato quest'anno.Attualmente, prendendoin esame tutti gli USA, ilprezzo medio di unacasa raggiunge i207.000 dollari e perchi vuole comprare imigliori mercati il pros-simo anno includerannoSalt Lakes City,Houston, Denver,Seattlle, Tampa eAtlanta. Alla 'NationalAssociation of RealtorsConference' di SanFrancisco sabato è arri-vata anche un ospitespeciale, HillaryClinton, che ha parlatoagli agenti immobiliaristatunitensi, ma senzaancora rivelare se saràal via per la corsa allaCasa Bianca del 2016.L'ex Segretario di Statoera a San Francisco perpartecipare, sempresabato, ma al RegencyBallroom a una raccoltadi fondi per la 'ClintonFoundation'. E c'era iltutto esaurito conbiglietti che andavanodai 150 ai 5.000 dollari.

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Nella classifica degli acquisti stranieri per quello che riguarda gli immobili del South Florida,per la prima volta nella top ten ci sono anche gli italiani che hanno raggiunto il 4% del volumecomplessivo. "Non era mai successo" ha sottolineato Teresa King Kinney, capo esecutivo della'Miami Associaton of Realtors', l'associazione degli agenti immobiliari. Al comando dellagraduatoria ci sono i venezuelani (14%), seguiti da brasiliani e argentini (11%).

il mercato straniero a Miami nel 2012 Foto courtesy

un’attico da sogno a Miami Beach Foto courtesy l'associazione agenti immobiliari di Miami Foto courtesy

Previsto ancora un aumento dei prezzi delle case Foto courtesy florida lo stato uSa più internazionale Foto courtesy

di ROBERTO ZANNI


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