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L'Etruria n. 12 del 2004 · pagnate dalla Croce Rossa, il ma-resciallo Claudio Calicchia,...

Date post: 18-Feb-2019
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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Benemerito Euro 103,00 - Estero Euro 37,00 - Estero via aerea Euro 52,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Direttore: Vincenzo Lucente. Redazione, Amm. Soc. Coop. a.r.l. Giornale L’Etruria - Cortona Loc. Vallone 34/B - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXII - N° 12 - Mercoledì 30 giugno 2004 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] I l risultato elettorale di queste Amministrative 2004 hanno confermato la guida del Co- mune al partito di maggioran- za, i DS, che ha ottenuto con la coalizione per il candidato Vignini una vittoria schiacciante con oltre il 60% dei voti. Dunque una amministrazione comunale che teoricamente pro- segue sullo stesso binario della precedente, almeno riferendoci a quanto detto da Vignini in campa- gna elettorale e cioè che avrebbe proseguuito sul solco della Giunta precedente. I DS ottengono in Consiglio comunale ben 11 consiglieri su 20, il che documenta una maggio- ranza assoluta di questo partito. Resta con un consigliere la Margherita e raddoppia il partito di Rifondazione Comunista che da un consigliere passa a due. Perdono i pezzi e i consiglieri i Comunisti Italiani e lo SDI. E quì nasce il primo problema che il sindaco Vignini dovrà risolvere. Riconoscerà agli sconfitti di mag- gioranza pari dignità offrendo loro un assessorato o, forte dell’esito elettorale, li ringrazierà e li lascerà fuori dalla porta? A chi assegnerà l’incarico di vice sindaco? Al rappresentante della Margherita Checcarelli che già ha ricoperto questo incarico nella precedente amministrazione o lo assegnerà a Rifondazione che in verità è l’unico vero vincitore di questa passata elettorale? I due consiglieri di questo partito erano tra i principali fau- tori del centro sociale a Salcotto. E tempo di bilanci anche per l’Arma cortonese. Sa- bato 19 giugno, infatti, in occasione della 190° festa italiana dei Carabinieri i numeri dell’anno appena trascorso non si sono fatti attendere. 6439 pattuglie per il controllo del territorio. 76 persone arrestate in fla- granza di reato su disposizione dell’autorità giudiziaria a seguito di attività d’indagine. 4285 gramme di sostanze stu- pefacenti sequestrate. 85 persone segnalate quali as- suntori di droga. 1061 reati scoperti dei 1539 perseguiti. “Un occasione di comunica- zione importante, nel quale l’im- magine dell’arma, che mi preme porre in luce, è quella di un istitu- zione che, forte del retaggio della propria storia, è ben attenta al presente e guarda con lungimiran- za al futuro”. E’ il Capitano della compagnia dell’Arma Cortonese ad affermar- lo, durante il suo discorso di apertura della cerimonia. Ammodernamento tecnico ed organizzativo, soprattutto in fatto di nuove tecnologie informatiche e telematiche, potenzialità operative dei reparti, sia per dotazioni stru- mentali che per personale, sono le altre novità importanti sottolineate dal Capitano. Una cerimonia composta e in perfetto stile militare nel cortile della caserma cortonese, ha fatto da cornice a questa importante occasione di confronto con la cittadinanza, voluta dal Comando Generale in concomitanza non solo del 190°anniversario di fon- dazione della forza militare, ma anche per commemorare il 60° anno dalla scomparsa del giovane Vicebrigadiere Salvo D’Aquisto, fucilato dai Tedeschi il 23 settem- bre 1943 e insignito della meda- glia d’oro al Valor militare. Molte le autorità civili e milita- ri presenti, tra le quali, anche i sindaci della Valdichiana aretina, tre di loro, Andrea Vignini per Cortona, Maurizio Seri per Luci- gnano e Franco Parigi per Foiano della Chiana, ancora nuovi nel panorama politico locale. Dopo la sfilata dei gonfaloni comunali, e l’ingresso delle au- torità militari in pensione, accom- pagnate dalla Croce Rossa, il ma- resciallo Claudio Calicchia, Co- mandante della Stazione capoluo- go di Cortona, ha provveduto al- l’alza bandiera del tricolore italia- no. “Il nostro fermo proposito, ha affermato poco dopo il capitano Toscani, nel corso del suo inter- vento, è quello di continuare ad essere, per la cittadinanza, un si- curo punto di riferimento conno- tato da spirito di servizio, corret- tezza e modernità. SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 2 Il centro sociale a Salcotto Amministrative 2004 L’organo storico di S.Domenico Festeggiata la “Benemerita” Non volutamente, si finisce sempre per rispar- miare per gli altri che rimangono. I vizi sono quella piacevole cosa che a scuola non ci hanno insegnato ma che abbiamo imparato da soli ugualmente. Nel vecchio ritornano alla mente più di tutto le sconfitte avute nella vita con il rammarico che, usando altre vie, avrebbe potuto evitarle. N el mese di giugno 2004, con lo smontaggio dello strumento ed il trasferi- mento nel laboratorio di restauro, ha avuto inizio il proget- to di recupero dell’organo storico della chiesa di San Domenico in Cortona. Oltre un anno di lavoro si era reso necessario in precedenza per le perizie, la messa a punto di un progetto ottimale, l’ottenimento delle autorizzazioni, la ricerca dei finanziamenti e l’affidamento ad uno dei migliori restauratori italia- ni delle operazioni di intervento. L’organo, giunto sino a noi in condizioni davvero precarie, è uno strumento di grande valore storico - artistico, in quanto opera dell’or- ganaro Luca di Bernardino Boni da Cortona (1547), caposcuola della celebre dinastia di costruttori cortonesi che in seguito avrebbero assunto il cognome Romani. Sulla paternità dello strumento non sus- sistono ormai dubbi; in un docu- mento conservato negli Archivi Storici Ecclesiastici di Cortona (miscellanea 1500, inserto n.39) Luca organorum magistrum è cita- to quale artefice dell’opera com- missionata dal Priore e dai padri domenicani cortonesi. Natural- mente nel corso di quasi cinque- cento anni sono state apportate modifiche, anche rilevanti, sia alla struttura interna, che alla disposi- zione fonica che alla meccanica. Ad esempio, già alla fine del XVI secolo è documentato un interven- to di restauro di un pronipote di Luca, Luzio Romani. Solo a stru- mento smontato e con l’ausilio di pazienti ricerche d’archivio si po- trà parzialmente fare luce su al- cuni aspetti ancora oscuri, quali ad esempio la collocazione origi- nale della tastiera e l’esistenza di un registro ad ancia di cui riman- gono evidenti tracce nei fori ret- tangolari presenti sulla cintura an- teriore del somiere. Il restauro salvaguaderà le stratificazioni sto- riche; in relazione alla sua com- plessità è stato affidato ad uno dei migliori restauratori e costruttori di organi meccanici, Marco Fratti, che si è particolarmente distinto con il recupero degli organi Ante- gnati (fine XVI secolo) di Almenno S. Salvatore (BG) e Ponte in Valtel- lina (SO), e con il restauro del- l’organo di Francesco Traeri (1712) del Convento di Santa Margherita in Bologna. Il progetto dell’organo di San Domenico che interessa anche le parti lignee, quali la cassa e la cantoria, nonché i locali retro- stanti lo strumento, è coordinato dalla Soprintendenza per i Beni Artistici della Provincia di Arezzo e dall’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli Organi Storici della Città di Cortona. Fra i sostenitori taluni privati e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il ritorno del prezioso strumento è previsto entro il 2006. G.C.R. E’ pensabile che dopo l’esito ne- gativo con la giunta Rachini che mandò i Carabinieri ad interrom- pere l’occupazione di quel com- plesso, rinvigoriti dai consensi ot- tenuti, i rappresentanti di Rifon- dazione richiedano a gran voce l’i- stituzione ufficiale del centro so- ciale in località Salcotto. E’ sicuramente un problema grosso perché trova la contrarietà e la preoccupazione di gran parte della popolazione residente; ma il Sindaco, forte della sua maggio- ranza in consiglio comunale potrà tranquillamente dire di no. Doves- se invece istituirla significherebbe la sua disponibilità alla realizza- zione come volontà politica e non come imposizione partitica. Ma staremo a vedere. Dobbiamo verificare che i ri- sultati di queste amministrative 2004 hanno lasciato in quasi tutti i partiti l’amaro in bocca. Gli eletto- ri si sono comportati in modo strano. Confermata la maggioran- za per i DS e per Rifondazione Co- munista, abbiamo constatato con una certa meraviglia la caduta in verticale dello SDI e dei Comunisti Italiani che erano accreditati a ben altro risultato. Nel centro destra la situazio- ne non è stata certamente miglio- re; i suoi elettori non hanno gra- dito questa polverizzazione di can- didature e si sono comportati di conseguenza. Abbiamo apprezzato il tentativo di spigazione che è sta- to fornito da AN e che abbiamo Avviato al restauro Anche l’Arma cortonese ha festeggiato l’appuntamento con una cerimonia nel cortile della Caserma
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Page 1: L'Etruria n. 12 del 2004 · pagnate dalla Croce Rossa, il ma-resciallo Claudio Calicchia, Co-mandante della Stazione capoluo-go di Cortona, ha provveduto al- l’alza bandiera del

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - SostenitoreEuro 77,00 - Benemerito Euro 103,00 - Estero Euro 37,00 - Estero via aerea Euro 52,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc.

Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Direttore: Vincenzo Lucente. Redazione, Amm. Soc. Coop. a.r.l. Giornale L’Etruria - Cortona Loc. Vallone 34/B - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXII - N° 12 - Mercoledì 30 giugno 2004 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

Il risultato elettorale di questeAmministrative 2004 hannocon fermato la guida del Co -mune al partito di maggioran-

za, i DS, che ha ottenuto con lacoalizione per il candidato Vigniniuna vittoria schiacciante con oltreil 60% dei voti.

Dunque una amministrazionecomunale che teoricamente pro -segue sullo stesso binario dellaprecedente, almeno riferendoci aquanto detto da Vignini in campa-gna elettorale e cioè che avrebbeproseguuito sul solco della Giuntaprecedente.

I DS ottengono in Consiglioco munale ben 11 consiglieri su20, il che documenta una maggio-ranza assoluta di questo partito.

Resta con un consigliere laMargherita e raddoppia il partitodi Rifondazione Comunista che daun consigliere passa a due.

Perdono i pezzi e i consiglierii Comunisti Italiani e lo SDI. E quìna sce il primo problema che ilsin daco Vignini dovrà risolvere.Riconoscerà agli sconfitti di mag -gioranza pari dignità offrendo loroun assessorato o, forte dell’esitoelettorale, li ringrazierà e li la sceràfuori dalla porta?

A chi assegnerà l’incarico divice sindaco? Al rappresentantedel la Margherita Checcarelli chegià ha ricoperto questo incariconella precedente amministrazioneo lo assegnerà a Rifondazione chein verità è l’unico vero vincitore diquesta passata elettorale?

I due consiglieri di questopar tito erano tra i principali fau -tori del centro sociale a Salcotto.

E’ tempo di bilanci ancheper l’Arma cortonese. Sa -ba to 19 giugno, infatti, inoccasione della 190° festa

italiana dei Carabinieri i numeridell’anno appena trascorso non sisono fatti attendere.

6439 pattuglie per il controllodel territorio.

76 persone arrestate in fla -granza di reato su disposizionedel l’autorità giudiziaria a seguitodi attività d’indagine.

4285 gramme di sostanze stu -pefacenti sequestrate.

85 persone segnalate quali as -suntori di droga.

1061 reati scoperti dei 1539perseguiti.

“Un occasione di comunica-zione importante, nel quale l’im -magine dell’arma, che mi premeporre in luce, è quella di un istitu-zione che, forte del retaggio dellapropria storia, è ben attenta alpresente e guarda con lungimiran-za al futuro”.

E’ il Capitano della compagniadell’Arma Cortonese ad affermar-lo, durante il suo discorso diapertura della cerimonia.

Ammodernamento tecnico edorganizzativo, soprattutto in fattodi nuove tecnologie informatiche etelematiche, potenzialità operativedei reparti, sia per dotazioni stru -mentali che per personale, sono lealtre novità importanti sottolineatedal Capitano.

Una cerimonia composta e inperfetto stile militare nel cortiledella caserma cortonese, ha fattoda cornice a questa importanteoccasione di confronto con lacittadinanza, voluta dal ComandoGenerale in concomitanza nonsolo del 190°anniversario di fon -dazione della forza militare, maan che per commemorare il 60°anno dalla scomparsa del giovaneVicebrigadiere Salvo D’A quisto,fucilato dai Tedeschi il 23 settem-bre 1943 e insignito della me da -glia d’oro al Valor militare.

Molte le autorità civili e milita-ri presenti, tra le quali, anche isindaci della Valdichiana aretina,tre di loro, Andrea Vignini perCortona, Maurizio Seri per Lu ci -gnano e Franco Parigi per Foianodella Chiana, ancora nuovi nelpanorama politico locale.

Dopo la sfilata dei gonfalonico munali, e l’ingresso delle au -torità militari in pensione, accom-pagnate dalla Croce Rossa, il ma -re scial lo Claudio Calicchia, Co -man dante della Stazione capoluo-go di Cortona, ha provveduto al -l’al za bandiera del tricolore italia-no.

“Il nostro fermo proposito, haaffermato poco dopo il capitanoToscani, nel corso del suo inter-vento, è quello di continuare ades sere, per la cittadinanza, un si -curo punto di riferimento conno-tato da spirito di servizio, corret-tezza e modernità.

� SEGUEA PAGINA 2

� SEGUEA PAGINA 2

Il centro sociale a SalcottoAmministrative 2004

L’organo storico di S.Domenico

Festeggiata la “Benemerita”

Non volutamente, si finisce sempre per rispar-miare per gli altri che rimangono.

I vizi sono quella piacevole cosa che a scuolanon ci hanno insegnato ma che abbiamoimparato da soli ugualmente.

Nel vecchio ritornano alla mente più di tutto lesconfitte avute nella vita con il rammarico che,usando altre vie, avrebbe potuto evitarle.

Nel mese di giugno 2004,con lo smontaggio dellostrumento ed il trasferi-mento nel laboratorio di

restauro, ha avuto inizio il proget-to di recupero dell’organo storicodella chiesa di San Domenico inCortona. Oltre un anno di lavoro siera reso necessario in precedenzaper le perizie, la messa a punto diun progetto ottimale, l’ottenimentodelle autorizzazioni, la ricerca deifinanziamenti e l’affidamento aduno dei migliori restauratori italia-ni delle operazioni di intervento.

L’organo, giunto sino a noi incondizioni davvero precarie, è unostrumento di grande valore storico- artistico, in quanto opera dell’or-ganaro Luca di Bernardino Bonida Cortona (1547), caposcuoladel la celebre dinastia di costruttoricortonesi che in seguito avrebberoassunto il cognome Romani. Sullapa ternità dello strumento non sus -sistono ormai dubbi; in un do cu -mento conservato negli ArchiviSto rici Ecclesiastici di Cortona(mi scellanea 1500, inserto n.39)Luca organorum magistrum è ci ta -to quale artefice dell’opera com -missionata dal Priore e dai padridomenicani cortonesi. Natural -men te nel corso di quasi cinque-cento anni sono state apportatemodifiche, anche rilevanti, sia allastruttura interna, che alla disposi-zione fonica che alla meccanica.Ad esempio, già alla fine del XVIsecolo è documentato un interven-to di restauro di un pronipote diLuca, Luzio Romani. Solo a stru -mento smontato e con l’ausilio dipa zienti ricerche d’archivio si po -trà parzialmente fare luce su al -cuni aspetti ancora oscuri, qualiad esempio la collocazione origi-nale della tastiera e l’esistenza diun registro ad ancia di cui riman-

gono evidenti tracce nei fori ret -tangolari presenti sulla cintura an -teriore del somiere. Il restaurosal vaguaderà le stratificazioni sto -riche; in relazione alla sua com -plessità è stato affidato ad uno deimi gliori restauratori e costruttoridi organi meccanici, Marco Fratti,che si è particolarmente distintocon il recupero degli organi An te -gnati (fine XVI secolo) di AlmennoS. Salvatore (BG) e Ponte in Val tel -lina (SO), e con il restauro del -l’or gano di Francesco Traeri(1712) del Convento di SantaMar gherita in Bologna.

Il progetto dell’organo di SanDomenico che interessa anche lepar ti lignee, quali la cassa e lacan toria, nonché i locali retro-stanti lo strumento, è coordinatodalla Soprintendenza per i BeniArtistici della Provincia di Arezzo edal l’Associazione per il Recuperoe la Valorizzazione degli OrganiStorici della Città di Cortona. Fra isostenitori taluni privati e l’EnteCassa di Risparmio di Firenze.

Il ritorno del preziosostrumento è previsto entro il2006.

G.C.R.

E’ pensabile che dopo l’esito ne -ga tivo con la giunta Rachini chemandò i Carabinieri ad interrom-pere l’occupazione di quel com -plesso, rinvigoriti dai consensi ot -te nuti, i rappresentanti di Ri fon -dazione richiedano a gran voce l’i -stituzione ufficiale del centro so -ciale in località Salcotto.

E’ sicuramente un problemagrosso perché trova la contrarietàe la preoccupazione di gran partedella popolazione residente; ma ilSindaco, forte della sua maggio-ranza in consiglio comunale potràtranquillamente dire di no. Do ves -se invece istituirla significherebbela sua disponibilità alla realizza-zione come volontà politica e noncome imposizione partitica. Masta remo a vedere.

Dobbiamo verificare che i ri -sultati di queste amministrative2004 hanno lasciato in quasi tutti ipartiti l’amaro in bocca. Gli eletto-ri si sono comportati in modostrano. Confermata la maggioran-za per i DS e per Rifondazione Co -munista, abbiamo constatato conuna certa meraviglia la caduta inverticale dello SDI e dei ComunistiItaliani che erano accreditati aben altro risultato.

Nel centro destra la situazio-ne non è stata certamente miglio-re; i suoi elettori non hanno gra -dito questa polverizzazione di can -didature e si sono comportati diconseguenza. Abbiamo apprezzatoil tentativo di spigazione che è sta -to fornito da AN e che abbiamo

Avviato al restauro

Anche l’Arma cortonese ha festeggiato l’appuntamento con una cerimonia nel cortile della Caserma

Page 2: L'Etruria n. 12 del 2004 · pagnate dalla Croce Rossa, il ma-resciallo Claudio Calicchia, Co-mandante della Stazione capoluo-go di Cortona, ha provveduto al- l’alza bandiera del

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

PAGINA 2

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no che essere partite dai dirigentilocali, (sarebbero troppe le coin -ci denze elettorali espresse dai sin -goli cittadini elettori), dobbiamoconstatare una mancanza di circa500 voti per il candidato a sindacoMeoni, voti che invece sono ritor-nati a Forza Italia per i candidatialle provinciali.

L’UDC ha ottenuto nelle co -mu nali che nelle provinciali pres -sapoco lo stesso numero di voti,dunque una uniformità di giudiziopolitico.

pubblicato a pagina 13; un tentati-vo di mascherare una sconfittache non appare molto evidenteperché il numero dei consigliericomunali che erano 3 nella prece-dente amministrazione è rimastoinalterato nell’attuale. Dunque nu -mericamente un pareggio. Ma nonpossiamo nascondere la guerrasottile e pesante che è stata effet-tuata dall’altro alleato, Forza Italia.

Indipendente dal comunicato

anch’esso pubblicato a pag. 13 diquesto partito non possiamo noncommentare il dato comunale inrapporto all’elezioni provincialiche si tenevano in contempora-nea. Raffrontando questi valorivediamo in mo do evidente lo spo -stamento elettorale che si è avutonelle comunali e che è tornatonella normalità nel le provinciali.

Fermo restando che le indica-zioni di voto disgiunto non posso -

Non ha ottenuto un consiglie-re comunale la lista del Tu ren ci; cidispiace soprattutto perché ab -biamo apprezzato nella campagnaelettorale la correttezza di que stopersonaggio, che non ha rubato500 voti come è stato scritto daAN, ma ha ottenuto quei votiperché altri li hanno rifiutati.

Tornando infine a Forza Italianon possiamo che deprecare que -sto atteggiamento personalisticoche ha danneggiato pesantementeil partito e la sua immagine.

Chiedo a tutti voi, ancora unavolta, il sostegno, la fiducia, lacomprensione e la collaborazione,che in tutto questo tempo avetesaputo dimostarci, affinchè questopossa aiutarci ad assolvere ilnostro impegno con rinvigoritadedizione e con sem pre maggioreefficienza per il be ne collettivo”.

A conclusione della mattinata,sono arrivati anche i singoli ri co -no scimenti ai Marescialli delle sta -zioni di tutto il territorio di com -pe tenza della Compagnia, ovveroCor tona, Terontola, Camucia,Mer catale, Castiglion Fiorentino,

Foiano e Lucignano, per aver con - seguito risultati di significativo ri -lievo su tematiche particolarmente“sensibili”, quali l’immigrazioneclandestina, la diffusione di stupe-facenti e il monitoraggio dei centriurbani, con particolare attenzioneall’attività preventiva e repressivanei reati contro il patrimonio epratricando moduli di organizza-zione di servizi volti a rendere,quanto più possibile incisiva, siste-matica e visibile la propria presen-za sul territorio.

Laura Lucente

Festeggiata la “Benemerita”

Caro prof. Caldarone,nello scorso numero l’Etruria dava per certo e con una certa soddisfa-zione lo smantellamento dalla facciata dal Palazzo Casali di Cortona diquell’indecente groviglio di tubi Innocenti che, per cinque anni, è stato lìa dimostrare incuria e menefreghismo di Amministrazione comunale eSovrintendenza della Provincia di Arezzo e a deturpare uno dei posti piùvisitati di Cortona. Invece no! Mi sono informato: i tubi Innocenti sonostati tolti ma solo provvisoriamente per poter procedere con i lavori alnuovo Museo che richiedono anche lo smantellamento delle lastresempre in prossimità degli ingressi al Museo e alle Mostre.Non le sembra che questi tipi di lavori andrebbero eseguiti in altrastagione? Che città turistica è mai questa che, anziché predisporre nelmodo migliore le nostre piazze a partire dal mese di maggio, le rende,proprio nel periodo delle visite turistiche e scolastiche, inavvicinabili.Che dire poi della polvere che va a depositarsi negli ambienti dovevengono esposti i quadri dei pittori? Io credo che anche in questi lavori debba valere un minimo di discerni-mento e di programmazione per non mettere in difficoltà residenti evisitatori.I grandi programmi letti in questa campagna elettorale servono a pocose non si presta quella particolare attenzione che i piccoli problemiquotidiani reclamano: dalla scarsa illuminazione soprattutto in alcunezone del centro storico alla pulizia delle strade.La ringrazio dell’attenzione e le sarei grato se dalle pagine dell’Etruriaarrivasse questa considerazione ai signori del palazzo dove si decidetutto.

Un lettore di CortonaIo le posso assicurare solo che il suo scritto venga pubblica-to ma non sono in grado di promettere che quanto racco-manda, pur se accettabile e giudizioso, venga poi letto etenuto dovuto nella dovuta considerazione dai “lor signori”,come Fortebraccio, il famoso corsivista dell’Unità dal ‘67al ’83, chiamava coloro che possono tutto. Anzi le dirò che,anni addietro, qualche esponente di quella noiosa categoria,che il giornalista Eugenio Scalari definirebbe “razzapadrona”, aveva addirittura vietato ai suoi accoliti di leggereil nostro Giornale, di ignorarne l’esistenza. Per fortunanostra il veto è stato tolto dall’uscente sindaco Rachini, alquale, però, non ha portato fortuna l’aver prestato qualcheattenzione ai nostri articoli, l’aver preso in considerazionequalche nostro consiglio. La sostituzione di Rachini nonvuol dire che si ritorni a consunte logiche e a comporta-menti anacronistici; io mi auguro che il nuovo SindacoAndrea Vignini possa continuare l’opera del suo predecesso-re anche con la lettura e l’attenzione a quanto di buono ilnostro Giornale cerca di proporre, in termini di difesa delnostro territorio, del suo ambiente, della sua storia e dellasua cultura.Ma “tornando a bomba”, le considerazioni del lettore mitrovano d’accordo. E chi non può esserlo? Chi potrebbepermettere, infatti, l’esecuzione di certi lavori in piazzaSignorelli proprio ora con i turisti che incominciano amovimentare le strade e a fermarsi incantati di fronte alledescrizioni dei vari ciceroni? Chi potrebbe permettere,proprio nei mesi estivi, la sistemazione della facciata diPalazzo Casali? La logica e il buon senso, oltre che la saggiaamministrazione della cosa pubblica, indicherebbero ilmese di ottobre, di novembre o marzo per certe opera-zioni, a meno che non si verifichi un caso d’urgenza a cuidover far fronte comunque. Ma a Cortona accade il contra-rio, come accade, per esempio, che, iniziato un lavoro,questo s’ interrompa per misteriosi motivi, lasciando persettimane, per mesi, le strade occupate da transenne chepenalizzano la già precaria sosta delle macchine. E nessunointerviene. Come nessuno interviene nella sistemazione deifili elettrici penzoloni e pericolanti alle facciate dei palazzidi Via Casali. Si racconta che granduca Leopoldo minacciavadi trasferire a Cortona tutti coloro che erano inclini a fare ilproprio comodo; evidentemente la storia continua anche ainostri tempi.Su questo ed altro il nostro giornale ripetutamente ha fattosentire la sua civile protesta, e non dispera che possa esserefinalmente raccolta dal nuovo Sindaco sin dalle sue primeassunzioni di responsabilità. Sono piccole cose- si dirà- mail il buongiorno si vede dal mattino.

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Il centro sociale a Salcotto

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Turno settimanale e notturnodal 28 giug. al 4 luglio 2004 Farmacia Comunale (Camucia)Turno festivoDomenica 4 luglio 2004Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 5 all’11 luglio 2004 Farmacia Boncompagni (Terontola)

11 luglio 2004Coppini (Teverina)Milanesi (Terontola)Adreani (Cortona)Salvietti (Montanare)Ricci (Camucia)18 luglio 2004Alunni (Mercatale)Boninsegni (Camucia)Brogi (Via Lauretana)Lanza ( Cegliolo)

27 giugno 2004Coppini (Teverina)Tariffi (Ossaia)Barbini (Centoia)Baldolunghi (Sodo)Adreani (Cortona)04 luglio 2004Lorenzoni (Terontola)Alunni (Mercatale)Cavallaro (Camucia)Perrina (S.P. Manzano)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

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EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno festivoDomenica 11 luglio 2004Farmacia Boncompagni (Terontola)Turno settimanale e notturnodal 12 al 18 luglio 2004 Farmacia Centrale (Cortona)Turno festivoDomenica 18 luglio 2004Farmacia Centrale (Cortona)

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DI VENERDI’ 16 LUGLIOIMPOSTE SUI REDDITI – SOSTITUTI D’IMPOSTA – RITENUTE ALLA FONTEScade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA – LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO – Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI – Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.

SCADENZE DI MARTEDI’ 20 LUGLIODICHIARAZIONE DEI REDDITI – SECONDA E ULTIMA SCADENZA PER ILVERSAMENTO – Scade il termine per effettuare i pagamenti relativi alladichiarazione dei redditi Unico 2004. Per la presentazione del modello didichiarazione c’è invece tempo fino al 2 agosto in caso di modello cartaceoe fino al 2 novembre in caso di modello trasmesso per via telematica.

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CULTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

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Anna Maria Cambi per l’Associazione “Amimo”

Primo Festival Europeodi musica e danza popolare

Tre personali

L’Associazione Amimo, vuoleportare una goccia di solidarietàdove occorrerebbero vasti oceanidi aiuti, ma ognuno fa quello chepuò.

Ecco allora che Anna Maria,che speriamo di rivedere il prossi-mo anno nella nostra città “artisti-

ca” di Cortona per una esposizio-ne che gratifichi anche la valenzadella sua arte ha accolto l’invito diGian Maria e vuole attraverso lesue opere contribuire affinché ilfuturo di tanti bambini sia piùfacile e sicuro.

Ho visto la sua esposizione eve ramente mi è piaciuta, ma nonperché colga l’arte nell’arte; ma

perché semplicemente capito ilsuo messaggio di calore, di luce disolarità. E la sua pittura è tuttoquesto, con l’aggiunta decisiva efon damentale, come dicevamo,del sentimento. E’ una donnadecisa, piena di iniziativa, havoglia di appropriarsi di spazi chea lei sono dovuti, perché la suavolontà è fervida e decisiva.

La sua pittura adopera colorivi stosi, calorosi e forti, non ci so -no incertezze, anche se in qualchetela si possono apprezzare coloripiù sfumati e reali.

La sua arte pittorica è di unpo sitivismo eccezionale che si ri -vela anche negli occhi di un Cri -sto, che pare che ti legga nel cuo -re, nei flutti di un mare in tempe-sta, nel rosso deciso di papaverinel pieno campo, nel giallo dellemi mose. Allora gli auguri piùsentiti, che voglio aggiungere aquelli per la sua profondaumanità e senso civico. Un’artistaquando accoglie e si attiva persimili iniziative va oltre l’arte e sifa messaggera di un mondomigliore.

L’artista pertanto si fa ancora

più particolare, non si fa soloeccezionale, si fa unico.

Ivan Landi

Camucia questo nostro pae -se così distratto alle coseparticolari e di alta sensibi-lità artistica e culturale, vive

nella sua consueta normalità lapropria vita, fatta di giorni sempreuguali e, spesso, senza alcun va lo -re.

Se qualche volta “si apre” unospiraglio artistico è di breve duratae nessuno ha il tempo di accor-gersene, così è stata la presenza diuna artista che della pittura hafatto sentimento e “normalmente”il sentimento deve avere cuoriattenti e disponibili all’ascolto.

Anna Maria Cambi è di Mo de -na. E’ una pittrice famosa ormai,ma ci si avvicina al lei come aduna persona che si conosce datempo, da tanto tempo.

Ha portato, nel nostro paesealcune sue opere e lo ha fatto peruno scopo che ha qualcosa dieccezionale. Non è facile chepersonaggi qualificati e di certovalore accolgano ed ascoltino lavoce “del mondo del bisogno”,ebbene Anna Maria si è fatta

semplice cit ta dina di Camucia perportare il suo importante apportoper un’associazione che vuoleaiutare gli amici di Moba, unpaese nel cuore dell’Africa.

A Moba, nel Congo, non c’èquella prosperità che tutti noi co -no sciamo, non c’è il problema di

pro grammare le prossime va can -ze, non c’è il problema di comeinvestire il denaro.. a Moba cisono la guerra, la fame, la morta-lità, le malattie.

La Compagnia "Il Cilindro",organizza il 10 e 11 luglio2004, il 1° Festival Europeodi Musica e Danza Popolare

manifestazione che coinvolgegrup pi di provenienti da varie partid’Eu ropa.

Oltre al “Cilindro”, sarannopresenti gruppi di Portogallo, Un -gheria, Romania, Slovenia, inol treper l’Italia sarà presente anche ungruppo di AgrigentoPROGRAMMA 1° FESTIVAL EUROPEO DI MUSICA E DANZA POPOLARE

Sabato 10 luglio 2004 a Cortona,ore 12.00 Sala Consiliare del Co -mu ne di Cortona: Saluto del Sin -daco ai gruppiore 17,30 Centro Storico: Sfilata

dei gruppi folcloristici ore 21,30 in Piazza Signorelli:Esibizione dei Gruppi folcloristiciDomenica 11 Luglio 2004 a Ca -mucia Piazza Château Chinonore 9,00 rievocazione antica “Ar -du citura” del grano Apertura Esposizione e Degu sta -zione di prodotti Eno ga stronomici Mostra di Artigianato tipico ore 10,00 Colazione contadinaore 17,00 Rievocazione di anticaBattitura del granoore 19,30 Cena tipicaore 21,30 Spettacolo folcloristico Patrocinio: Comune di Cortona -Ass. Attività Produttive, Provinciadi Arezzo, APTuristica Arezzo, Fe -de razione italiana Tradizioni Po -po lari

Alla Fortezza medicea del Girifalco

Domenica 27 giugno si so -no concluse le tre perso-nali presso la fortezza me -dicea di Girifalco. Molti

vi sitatori di diversa nazionalitàhanno potuto ammirare in questomese i lavori degli artisti e goderedel la magica atmosfera che si re -spira in occasione di questi eventi.

Karin Feurich,Austriaca, Ma -ria Teresa Ascione, Italiana, Ter ryLane, Scozzese, hanno presentatoognuno a suo modo, o pere pretta-mente figurative, dai pae saggievocativi e corposi di Karin, i qualisembrano gia storicizzati per iloro colori e le loro forme, allecon chiglie ed armature dell’A -scione, oggetti ben conosciuti alpubblico ma presentati con nuoveprospettive ed incastri di lineeguida, per finire con Lane, pittorededito al ritratto che propone volti

di amici e parenti realizzati con laprecisione del classico scozzesema pieni di calore italiano.

Nello stesso evento è stata i -nau gurata, nel cortile interno,l’in stallazione di Enrico Antonielli.Un pannello di alluminio di circatre metri, posizionato al centro diun labirinto immaginario, un o pe -ra legata alla filosofia greca cheindaga e riflette sulla ricerca dellaverità, usando come metafora illa birinto e lo specchio. Infine ri -cordiamo anche l’intervento, nelgiorno dell’inaugurazione di Vit to -ria Bartolucci che ha allietato ilpubblico presente con la lettura dialcune sue poesie.

Il prossimo appuntamentosarà con la mostra “Atmosferenel la rocca” che si inaugurerà laprima settimana di Luglio.

Daniele Brocchi

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e prima colazionecontinentale

CONGRESSI - CONVEGNI - SEMINARI DI STUDIO4 -24 luglio: I Corso SMI “Calcolo delle variazioni” (Palazzone)

MOSTRE - FIERE - ESPOSIZIONI1-25 luglio: Mostra d’arte contemporanea Keniota (Palazzo Casali)

TEATRO- MUSICA - CINEMAluglio-agosto: Cinema sotto le stelle (Giardini del Parterre)

RIEVOCAZIONE STORICHE31 luglio-1 agosto: Medioevo in Fortezza (Fortezza Girifalco)GASTRONOMIA - FOLKLORE, MANIFESTAZIONI VARIE10-11 luglio: Festa della montagna - Mostra mercato dei prodotti dell’agri-coltura e dell’artigianato (Teverina di Cortona)

MANIFESTAZIONE SPORTIVE3-11 luglio: Tennis: 9° Circuito delle Vallate Aretine 2004, singolaremaschile e femminile 4° Cat. (Seven Point Camucia)5-11 luglio: XII Edizione Festa dello Sport (Tavarnelle)

Un incontro con Cortona è un incontro con l’arte,

con la storia, con il misticismo

INVITOA

CORTONA

La gioia di cantare “insieme”Il gruppo Corale S. Cecilia della Fratta invitano la popolazione a

partecipare al concerto La gioia di cantare “insieme” che si realizzeràsabato 10 luglio alle ore 21,15

nella chiesa di S. Chiara, nel monastero delle Clarisse. Saranno eseguiti brani tratti da: Gregoriano, Laudario di Cortona,

Palestrina, Bach, Pitoni, Mozart, Stella, Perosi.

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CULTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

Il 25 aprile 1945 è stato sceltocome data simbolica percommemorare in tutta Italiala fine della Seconda Guerra

Mondiale, ma a Cortona l’incubodelle armi era terminato quasiun anno prima e precisamente il3 luglio 1944.

Ogni cittadino visse quellagiornata memorabile in manieradiversa: chi esultò per l’arrivodegli Alleati, chi invece si reseconto che l’avventura del regimefascista era giunta definitivamen-te al suo termine.

Dieci anni fa il Comune diCortona celebrò degnamente ilcinquantesimo anniversario dellanostra liberazione e la testimo-nianza di maggior rilievo fu

quella di Giorgio Spini (come luistesso ricorda nel suo libro “Lastrada della Liberazione”), unodei pochi ufficiali italiani al servi-zio di sua Maestà Britannica eprotagonista di un curiososiparietto con i partigiani corto-nesi e Pietro Pancrazi.

Tuttavia, a livello locale lepubblicazioni e gli studi storicisull’argomento non sono molti:lo stesso Pancrazi con la prege-vole “Piccola Patria”; DonRodolfo Catorcioni, che con“Passaggio del Fronte nei MontiCortonesi. 1943-1944” ha apertouna finestra, anche se con pocaobbiettività, sulla difficile vitaquotidiana delle popolazionidelle montagne cortonesi du -rante la guerra; Renata Oren goautrice dell’interessante “Diariodel Cegliolo”; Russel Ross, loscrittore inglese che ha parlatodei partigiani cortonesi nel“Partigiano Fatale” e, infine, LottiGoliger-Steinhaus con l’appassio-nato racconto sulla persecuzioneantisemitica “Caro Federico. Sto -ria di una famiglia ebrea”. Mal’opera più importante è, a mioavviso, la “Cronistoria. 1943-1945” di Raimondo Bistacci, checostituisce un imprescindibiledocumento dal quale partire peruna narrazione precisa ed atten-

dibile della storia militare, politi-ca e sociale di Cortona nell’ulti-mo conflitto mondiale.

In passato ho avuto modo diintervistare molti anziani sullaLiberazione di Cortona eognuno, con parole ed esperien-ze di verse, ha testimoniato unareal tà prismatica di quell’eventoe sarebbe auspicabile farneun’antologia organica e comple-ta, raccogliendone di nuove perevitare una sicura quanto depre-cabile scomparsa di un patrimo-nio storico ed umano unico.

Per farsi un’idea di quantevicende siano custodite dainostri anziani ne citerò soloalcune.

La sera del 2 luglio 1944 un

giovane cortonese si era sdraiatosul terrazzo affacciato sulla Val diChiana per guardare gli spettaco-lari bombardamenti degli Alleatie la rabbiosa reazione tedesca.Grazie alla piacevole brezza siaddormentò e l’alba lo sorpresedisteso sul quel balcone.

Ancora nel dormiveglia videalcune pattuglie tedesche delGenio Guastatori che risalivanoin bicicletta da Camucia facendosaltare tutti i ponti che incontra-vano lungo la strada.

Arrivati quasi all’altezza del -le attuali “Viine”, sotto Car -bonaia, i soldati tedeschi videroil ragazzo sdraiato e credendoche fosse un cecchino gli spara-rono contro numerosi colpi difucile, per fortuna senza colpirlo.Ma avevano una dannata fretta diandarsene e proseguirono indirezione di Arezzo.

Infatti dopo qualche ora imezzi corazzati britannici feceroil loro ingresso in Piazza VittorioEmanuele.

Dal citato libro di RaimondoBistacci: “3 luglio 1944, lunedì.Arrivo dell’8^ Armata Anglo-Americana. Alle ore 11,45 glianglo-americani, superate ledifficoltà stradali, salgono aCortona. Il popolo che già gliera andato incontro con

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bandiere inglesi, americane,nazionali e rionali salta en -tusiasta sul carro dei primivenuti abbracciando gli inglesi.Suonano ripetutamente lecampane di Camucia, di S.Mar gherita e della torre del Co -mune. Seguono altri autocarriblindati e più di un migliaio dipersone affollano la piazza”.

Nello stesso momento unaltro giovane cortonese stava perrimetterci la pelle: mentre sitrovava nei pressi di Tavarnellelungo la “Umbro-Casentinese”,gli Alleati dai muri del Duomocominciarono a sparargli contro

delle granate e ripetute raffichedi mitragliatrice perché era sullastessa linea di fuoco del nemicoin fuga.

Verso le 12,30 si sparse lavoce per Cortona che i tedeschi

stavano tentando di entrare incittà da Porta Colonia: ci fu unfuggi fuggi generale, ma lanotizia si rivelò poi infondata.

Potrei continuare ancora anarrare altre storie ed esperien-ze entusiasmanti, parti irrinun-ciabili di un mosaico storicotutto da ricostruire, ma preferi-sco fermarmi e far parlare quelleimmagini che per i cortonesinon sono nuove, ma che siguardano sempre con commo-zione e per me, che ancora nonero nato, con grande curiosità.

Mario Parigi

Ernesto Berger è unBavarese dedicatosi allaricerca e allo studio dellaantiche pitture ad

encausto.Nel suo viaggio intrapreso a

questo scopo per l’Italia e laSicilia non tralasciò di salire aCortona per vedervi la nostraMusa Polimnia. Esaminatalaattentamente e a lungo, gliparve di ravvisarvi una pitturaa tempera; ad ogni modoassicurò che finora erronea-mente era stata creduta unencausto.

Al parere di persona tantoversata in questa materia nonabbiamo noi da opporre chequello di altri, i quali in addie-tro ragionarono e scrissero sulmedesimo argomento… Delresto sia pure a tempera,… laMusa Polimnia è tal dipinto dainteressare l’attenzione diquanti sono amatori e intelli-genti dell’arte antica.

E ciò sia detto per coloro chea occhio e croce pretesero discoprirvi una contraffazionemoderna, mentre ci induce adammettere il contrario oltre il

Cento anni fa

Ernesto Berger e la musa PolimniaA sessanta anni dalla fine della guerra

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Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

carattere, da cui apparisceimprontata, anche il fatto delsuo rinvenimento insieme conalcune statuette di antichitànon dubbia.

Ma stimiamo opportuno dtogliere l’altro abbaglio concer-nente l’uso che in principio nefu fatto.

Il sig. Curzio dei MarchesiVenuti racconta che circa l’anno1732 fu dissotterrata in unpossedimento della nobilefamiglia Tommasi da certicontadini, i quali, presala perun’immagine di Nostra Donna,la tennero qualche tempo invenerazione.

Di poi avvertito l’errore, sene servirono per chiudere unapiccola finestra attigua ad uncamino! Non si sa quando, all’i-dea del camino subentrò quellad’un forno; per cui fino a ieri sispacciò che codesta povera Musafu condannata a chiuderne labocca. Non basta.

Oggi si è lasciata la bocca delforno per il tetto, asserendo chequesto cimelio gli servì di coper-tura; anzi il forno stesso s’ètrasformato in una fornaceardente.

Sicché dopo questi passaggidalla finestra al forno, dallabocca al tetto e dal forno allafornace, non è improbabile chein un lasso di tempo di altrianni questa diventi addiritturaun vulcano. Speriamo che adimpedirlo giovi la nota presente.Canonico G. Garzi, gennaio1902

Eleonora Sandrelli

Settimana dell’archeologiaE’ iniziata domenica 27 giu -

gno e si concluderà domenica 4luglio.

L’inaugurazione è avvenutaall’interno nel cortile di PalazzoCa sali.

Successivamente vi è statal’inaugurazione dell’arte con -temporanea disciplina etrusca.

Nei giorni dal lunedì al sa -ba to Archeo tour del parco ar -cheologico con visite ai princi-pali munumenti etruschi dellanostra realtà.

Sabato 3 luglio alle ore 18i naugurazione della mostra donSante Felici e la sua terra: le rac -colte paleontologiche.

Ben tornato caro don Sante!

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

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Vacanze all’isola d’Elba

Appartamenti in villa e nuovi bilocali nel parco. Il complesso è dotato di piscina, campi da tennis, bocce e parco

per bambini; parcheggio ombreggiato.

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Il panorama dell’offerta ga -stronomica all’interno dellemura cittadine, è stato recen-temente arricchito per effetto

della nascita, in via Guelfa, 9, di unnuovo esercizio commerciale,denominato “Galleria della pia -di na” ed avente ad oggetto princi-pale, come ben si può compren-dere, la distribuzione e la venditadella pietanza tipica della cucinaromagnola.

Nel pomeriggio del 9 giugnoscorso, i gestori del locale e parti-colarmente la giovane castiglione-se Ilenia Guerri, hanno scelto dipresentare ufficialmente il loropunto di ristoro, che si caratteriz-za, sul piano strutturale, per unacomplessiva ampiezza e gradevo-lezza dei locali e per una conce-zione certamente innovativa del -l’arredamento interno: i clienti dellocale, infatti, avranno la possibi-lità, non solo di prendere direttavisione dei prodotti preparati evenduti, ma anche di consumarliin un ambiente accogliente, co mo -do e -vera rarità di questi tempi-capace di incoraggiare il dialogotra le persone.

Relativamente, invece, alla ve -ra e propria ragion d’essere del -l’esercizio gastronomico, vale a di -e la piadina, deve essere eviden-ziato che i gestori, non certo nuovidel mestiere, bensì provenientidall’esperienza di un analogo luo -go di ristoro nel centro di Arezzo,promettono di offrire alla clientelala tipica pietanza romagnola, pre -parata nell’ortodosso rispetto ditutti i crismi richiesti dalla anticaricetta.

Il rispetto per la tradizione cu -li naria, tuttavia, potrà agevolmentesposarsi con il gusto per l’innova-zione e per la fantasia, dal mo -mento che verrà offerta al pubbli-co la possibilità di optare all’inter-no di un catalogo di oltre trentacombinazioni di piadine, una dif -ferente dall’altra. Ancora, a di mo -strazione della sensibilità dei ge -stori per le necessità di tutti ipalati, compresi i più esigenti, ver -rà proposta ai consumatori anchela piadina “vegetariana”, che si ca -ratterizzerà per un impasto privodi strutto e latte e composto, in -vece, da crusca, margarina vegeta-le, farina ed acqua.

Oltre all’ordinario servizio diristorazione all’interno del locale,che peraltro resterà aperto quoti-dianamente sino a tarda sera, saràpossibile anche usufruire dellapossibilità dell’ordinazione da ca -sa e dell’asporto delle piadine, giaat tiva al numero 333 3301965.

Come impone un’ormai con -solidata tradizione del nostro gior -nale, non possiamo che rallegrar-ci per l’apertura di questa nuovarealtà economica, proprio nel

cuore di Cortona, particolarmentenel quadro di un settore, quellodella ristorazione “rapida”, in cuila domanda, soprattutto di naturaturistica ma non solo, appare pro -gressivamente più esigente. Gra -verà anche sui gestori del nuovolocale, l’onere di concorrere asoddisfarla al meglio, per il beneed il complessivo sviluppo turisti-co della nostra incantevole cittadi-na etrusca.

Gabriele Zampagni

Erano presenti anche i Co -man danti della Stazione dellaCom pagnia di Cortona.

Questo il discorso che il Pre -sidente dell’Associazione Na zio -nale Carabinieri sezione di Cor -tona, Cosimo Rampino, ha rivoltoai presenti.

Carissimi, Vi ringrazio per a -ver accettato l’invito a parteciparealla semplice cerimonia in oc -casione del 190° annuale dellafon dazione dell’Arma dei Cara -binieri, iniziata con la Santa Messa

celebrata dal parroco don Ful -genzio in suffragio dei caduti.

La cerimonia della festa del -l’Arma viene svolta il 5 giugno.

L’Arma dei CC. è stata istituitail 13 luglio 1814 da re Vittorio E -manuele I di Savoia. Per il recluta-mento normalmente si attingeva-no vo lontari dai Reggimenti diFan teria e dalla Cavalleria e sivalutava con molta attenzione allaqualità degli uomini da reclutareper la delicatezza dei compiti chevenivano loro affidati. Dovevanovigilare al mantenimento dell’ordi-ne e della sicurezza dei cittadini,

curare l’os servanza delle leggi eregolamenti ed altri compiti istitu-zionali.

La fonte del prestigio del -l’Arma deve ricercarsi in quellenobili tradizioni militari che fannodi noi Carabinieri un Corpo disoldati al servizio dei cittadini edello Stato. I Carabinieri hannoanche preso attiva ed onorevoleparte a tutte le guerre che si sonocom battute per l’indipendenza eper la li bertà del nostro Paese maso prattutto hanno tenuto in altissi-mo conto quelle virtù chedebbono distinguere un buonCara biniere: fedeltà allo Stato edalle istituzioni liberamente sceltedal popolo. Sono ancora molti i

Cara bi nieri sparsi nel mondo perun’o pera protesa all’assistenza,alla pace e alla sicurezza dellepopolazioni. Ciò comporta sacrifi-ci, mor ti e feriti. La storiadell’Arma è piena di nomi di eroi.Tuttavia ri tengo doveroso parlareper tutti di un giovane sicuramenteil più no to per un episodio eroicodi un sottufficiale dell’Arma: il vicebrigadiere Salvo D’Acquisto.

A distanza di oltre 60 anni dalquel tragico e glorioso evento lafigura del giovane vicebrigadierenapoletano resta ancora nel cuoredi tanti italiani come uno dei

massimi esempi di coraggio edabnegazione.

L’elenco dei Carabinieri cadutipurtroppo aumenta sempre di piùsia nel nostro territorio sia inquello straniero, per ultimo il tri -ste evento avvenuto in Nassiria do -ve il 12 novembre scorso furonouccisi dodici carabinieri, cinquemilitari e due civili.

A fronte del pesante contribu-to di sangue non possiamo nonrivolgere un pensiero ai familiaridei nostri caduti e preghiamoperché il buon Dio protegga tuttele forze dell’ordine e tutte quellepersone che si trovano in terrastraniera per il bene del prossimo

W l’Arma dei Carabinieri.

Il 6 giugno in occasione del190° della fondazione dell’Ar -ma è stata celebrata la S.Mes -sa presso la Fratta di Cortona

officiata da don Fulgenzio e suc -ces sivamente il pranzo so ciale alRistorante Farneta.

Alla cerimonia erano presenti:il sindaco Rachini, il capitano dott.Toscani, comandante la compa-gnia CC. Cortona, il capitano Fa -ralli, coordinatore provinciale.

Anche questi ultimi, nel lorodiscorso hanno esaltato l’Arma.

Avere ragazze così disponi-bili e pronte a dedicare alla ma -nifestazione dell’Archidado tuttoil tempo libero è una fortuna

che non può essere sottaciuta.Francesca riceve, come si vedenella foto, un premio per essereriuscita più di ogni altro a ven -dere con la sua simpatia unamoltitudine di biglietti collegatialla lotteria. Ben 15 blocchettisono stati esitati.

Per questa manifestazione

ci vorrebbero non una, ma cen -to Francesche per essere certi diun risultato ottimale.

Brava Francesca!

Brava Francesca

Troppa grazia Sant’Antonio!

CORTONA Una nuova attività

La “galleria della piadina!”

Avevamo avuto ragionequan do pubblicammol’ar ticolo in questo stessogiornale, in data 30 a prile,

dal titolo “Promesse da ma ri -naio?”, che non sarebbe stato veroche l’assessore ai lavori pubblicinon mantenesse ala promessa,anche se tardiva di dodici anni.Come si ricorderà, quasi alla finedel 1991 venne inoltrata unapetizione perché in una piccolastrada del centro storico, Via dellaCam pana, venisse riposizionatauna lampadina tolta non si saperché tanti e tanti anni prima.

La petizione venne rinnovataai primi del 2004. La rispostadell’assessore fu tempestiva edacida che così si espresse: “Lecomunico che c’è la volontà daparte di questa Amministrazionedi intervenire in codesta zona, intempi relativamente brevi, perinstallare una nuova illuminazionein Via Ghini e per migliorarealcune situazioni in cui si rilevauna maggiore criticità, come evi -denziato nella petizione stessa.

Ritengo però inaccettabili eimmeritate le accuse riportate

nell’ultima parte della lettera neiconfronti di una Amministrazioneche si è impegnata in questi anniin maniera considerevole perrisolvere grandi e piccoli proble-mi che riguardano il Centro Sto -rico, e che sono dettate più da o -dio politico che non da un in -teresse vero a contribuire a risol-vere i problemi dei cittadini i qualicredo che siano in grado di dareil loro giudizio in maniera serenasenza farsi strumentalizzare danessuno”. E bbene, in vista delle elezioniam ministrative del 12 e 13giugno, Cortona era diventata uncantiere a cielo aperto, e non

c’era strada o piazza del centrostorico o frazione, che non fosseinteressata dal ritmo freneticoimposto alle imprese perdimostrare che l’am ministrazioneera attiva, che i la vori venivanofatti e quindi ci si poteva aspettareun ritorno in termini di voti.Aspettativa legittima per unaamministrazione attiva. Anzi, perquanto riguarda Via dellaCampana la sollecitazione non èstata vana e la risposta di realizza-zione rapida ed efficiente.

Non una lampadina venivaposizionata in quel vicolo di pocopiù di trenta metri, in data 11,vigilia di elezioni, bensì tre bellissi-mi lampioni in stile con lampadefluorescenti.

Effetto di notte, illuminazionea giorno; commento dei cittadini “ci volevano le elezioni!”, “civorrebbero ogni anno le elezio-ni!”, “anche le querce fanno i li -moni!”, “troppo spreco, non sichiedeva tanto!”.

Gli abitanti della zona poteva-no finalmente guardarsi in faccia,non erano più costretti ad aguzza-re la vista per scorgere le figure

muoversi in penombra. Ora si può infilare un filo nella

cruna dell’ago e stare piacevol-mente a conversare meglio chenon nel salotto di casa propria.Troppa grazia Sant’Antonio masoprattutto grazie assessore.

Le sue promesse non sono sta -te da marinaio, ho avuto ragione afar pazientare gli impazienti. Dopotutto, il tempo è galantuomo ed ilrisultato visibile. Non c’è più ra -gione per lamentarsi .... fino allapros sima volta. E come nelle fa -vole, si può dire, che quei cittadinipetulanti ora vivono felici e con -tenti.

Piero Borrello

190 anni spesi bene

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 12 15 GIUGNO 2004

PAGINA 6

Pensioneper Anziani „S. Rita‰

di ELIO MENCHETTI

C.S. 39 - TERONTOLA ALTA di CORTONA (AR)Tel. 0575/67.386 - 335/81.95.541www.pensionesantarita.com

Cusie anco la Franca del Battagliniarebbe ditto.

La Fossa del Lupo cresce, incultura, in socialità, in creatività.

Le lumache a lo ‘ntenglolo segretodel còco Enzo, han fatto el fume.

Son nuti ‘na brancheta, anco dalontano; è vera, han magno un po’ar’lento, ma capirete i capocci aeonopenseto a calche centineo de cristie-ni... ne son nuti piue de mille, caristifatto vò, a chesa vostra?

Se son deti da fere sti lupacchiottia trové el pene, la ciccia e le lumache;ce vole cumprinsione e non parolegrosse, en tu le secre ce vole desse a la

bona, se fano per sté en sieme calcheora e non pe ruvinasse l’annama edanco el el feggoto.

A parte il chianino “armedio”,che però è la nostra lingua del core,bisogna fare i complimenti ad unapiccola comunità che ha messo ve -ramente l’anima e il core per ren dereparticolarmente più festosa una setti-mana.

Il tempo non ha certo aiutato, e loscoraggiamento all’inizio aveva avutoragione, ma la costanza e la caparbietàhanno avuto la meglio, alla resa deiconti la festa è riuscita al lora: viva ilfestival della lu ma ca, viva Fossadel Lupo.

Potremmo finire e darci l’ap -puntamento al prossimo anno, in vecevorremmo, anche solo per cro nacacitare i fatti più salienti e più qualifi-canti.

La mostra delle bici, ha avuto isoliti amanti e cultori, la passeggiata inbici non è stata favorita dal tempo e inmolti, da casa, hanno desistito, invecei più coraggiosi sono stati premiati. Ilsole ha regalato la sua luce e il suocalore e anche la pic cola Ilaria hapedalato con decisione e costanza.

Ma la cosa bella e grande si è vistavenerdi 4 giugno quando davanti aduna marea di gente la compagniateatrale della Fossa del Lupo ha inter-petrato, in dialetto chianino, “La servaall’incontrario” una divertentissimacommedia di ret ta magistralmente daFranca Moretti, che non è certoavvezza a simili imprese, anche se in

cuor suo ha una grande passione peril teatro e la recitazione.

Ora cara Franca il problema saràtrovare la “parte” per tutti, perché tuttivorranno essere sul palco, dopo ilsuccesso ottenuto, sta a te indirizzare emuovere i fili di una prossimacommedia, che io ho in mente e chetutti gli abitanti della Fossa del Lupo inquesti giorni stanno vivendo, sarebbesimpatico riderci su un po’ anche sec’è pro prio poco da ridere. (A buonintenditore poche parole).

Qualche battuta, qualche detto indialetto, qualche frase fatta da anni senon da secoli, hanno indotto questa

simpatica signora a scrivere per la suafrazione e per la sua gente una brillan-te commedia che ha ri scosso applausia scena aperta. (Il sipario infatti nonera poco scorrevole e spesso occorre-vano mani forti per aprire e chiuderegli atti).

Bravissimi tutti gli attori che an -diamo a ricordare per dovere e dare atutti almeno una semplice, ma do vutacitazione: Alessandra Tiezzi, Lui giBiribò, Roberta Cal delli, Paolo Ma -riottoni, Romeo Ricci, Enzo Bat ta glini,Sergio Tiez zi, Remo Biribò, Ema nueleRicci, Ste fania e Giulia Battaglini e Leo -nardo Ricci.

Ma la mattatrice della serata èstata lei l’eccezionale Alessandra Tiez -zi, che ha recitato talmente bene che siè divertita pure lei. Si e “risa addosso”e questo vuoI dire che ha fattocentro... non si monti la testa e nonvoglia contratti favolosi, altrimenti ilpovero Alfredo si troverà nei guai. Edallora si prepari per altre serate,perché alla Fossa del Lupo, c’è chi hagià assaporato palcoscenici esaltanti,ma è tornato tra noi più “ruspante”che mai: “Il factotum Men tore” ilnostro Giuseppe Si mo netti.

Domenica poi c’è stata la ottavarassegna del raduno delle moto e delleauto d’epoca, che ha visto la parteci-pazione di oltre cento appas sionati eche poi, dopo la carrellata per lestrade del cortonese, hanno datofondo alle riserve di lumache e veracevino, che poco li ha aiutati nel tardoritorno.

Dimenticavo il libro che è statopredisposto con aiuto di tante per soneed enti che sono stati dal giornale giàricordati, vorrei ancora citare soprat-tutto il nostro “marmista” MicheleSartini che è il leader di tutto ed è beneguagliato dal presidente del G.S.Juventina Alfredo Mam moli, che hadiretto il tutto da uomo saggio,responsabile e oculato.

Ho partecipato anch’io, e sonostato gratificato dai complimenti ditante persone, sono stati troppogenerosi, anche se il lavoro ha richie-sto: impegno e qualche incomprensio-ne da sopportare.

Una persona, in particolare, mi hasvelato che dalla felicità di vedere ilsuo scritto in un libro, la sera non hadormito; per me è stata una bellasoddisfazione, tra le tante di una interafesta.

Ivan LandiDi seguito vogliamo pubblicare

una lettera aperta della signoraFranca Battaglini, che vuole signifi-care tutta la propria amarezza peruna vicenda che deve avere unfinale onorevole per tutti.

“Scrivo questa lettera a nome mioe di molti altri abitanti della Fossa delLupo. Con poche parole voglio ester-nare il dolore, la delusione cheabbiamo provato questa mat tina nelvedere l’inizio dei lavori per la demoli-zione della nostra scuola, dico nostraperché tanti di voi non si ricorderannole battaglie che ab bia mo fatto anni faper tenerla aperta, ed è proprio perquesto che è di venuta il nostro puntodi riferimento.

Ho visto gli anziani, i bambinipiegare la testa con rassegnazione.

Quello che mi infastidisce è che lacolpa di tutto questo è stata data algruppo sportivo juventina, perché nonsi è saputo imporre al momentogiusto, però io li capisco, sono tuttiragazzi giovani che per lavorare han nobisogno di tutti, non possono per -mettersi di mettersi sempre in di -scussione.

Ma io che non sono più così gio -vane posso urlare tutta la mia rabbiaessendo sempre stata una sostenitricedella sinistra, e penso che da oggi inpoi, io come altri con molto do lo re,non lo saremo più.

A tutti i paesi del Comune avetedato tanto, alcune frazioni le avete

sostenute economicamente con cifreesagerate su progetti irrisori, in altricasi avete saputo vendere tutto.

Nessuno di noi voleva appropriar-si della struttura ma visto che si par lasempre più di inclusione so ciale forsela nostra scuola po teva servireveramente a questo. Non importa, noisapremo ap prezzare e socializzare contutti ma non con questa Ammi ni -strazione”.

(Franca Moretti Battaglini)Questa lettera esprime tutto il

rammarico di una frazione per un attoche non ha riscontro nel nostroComune.

Una comunità aveva, nell’edificiodella scuola, riposto il proprio spa zioper raccogliersi ed organizzare lapropria socialità, mantenendola effi -ciente, anche con in terventi diretti e ri -levanti. Ebbene è stato deciso chenell’edificio si costruiscano delle abi -tazioni popolari e alla comunità non èrestato altro che abbandonare un luo -go decisivo e determinante; lo han noabbandonato con estrema di gnità edemocrazia, senza dubbio in se gnandoa molti un modo comportamentalesignorile ed altamente ri spettoso delleistituzioni, anche quan do questehanno commesso un macroscopicoed evidente errore.

Da oggi, la comunità della Fossadel Lupo si troverà in seria difficoltà,per trovare adeguati spazi, dovrà fru -garsi in tasca per dare un tetto ad annidi impegni e sacrifici.

Non vogliamo da qui muoverecritiche ad alcuno, da qui vogliamodimostrare che la nostra presenza, segradita, sarà al servizio di tutta l’interapopolazione.

Vogliamo sperare che la gente delnostro comune dimostri sostegno eche attraverso varie forme sia vicinoalla dirigenza che deve restare solidaleed unita, vogliamo sperare altresì chesi trovi, e questo ad ogni costo, unasoluzione accettabile, perché non darerisposte ai cittadini sarebbe ladimostrazione di non a ve re chiara lagestione della cosa pub blica.

Da parte nostra daremo un at tivoe decisivo appoggio a rivendicazioniintelligenti e democratiche, de ci sicomunque a sostenere alla Fossa delLupo il gruppo dirigente ed ov via -mente le aspettative di tutta unapopolazione. Ivan Landi

a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:Poro Sindaco - 1

Non ha fatto tempo ad arrivare che subito gli saltiamo addosso. Echi c’ha gli spazzini che non passano mai pe’ la su strada e chi segnalache i grandi portoni di via Guelfa, porta Colonia, via Roma hannobisogno di una mano di vernice, chi invece si lamenta che de’ VigiliUrbani c’è n’è tanti ma non si vedono mai quando servono (special-mente in via Severini o a bloccare le macchine allo Spirito Santoquando i posti in S. Domenico sono esauriti), chi poi tira in ballo idirigenti dell’Ufficio urbanistica per la lentezza e l’arroganza nelrilascio delle concessioni edilizie alle quali si rifiutano di apporre ilsuggello della loro preziosa firma, chi ha visto pini secchi nella zonadel calcetto del Parterre, chi paga troppa immondizia (che poi bisognadire “troppa tassa”) mentre “il su’ vicino paga la metà per gli stessimetri, e poi sono anche de’ più in famiglia”, chi suggerisce di fare ungrande parcheggio a Camucia e poi careggiare i turisti con le navette,chi rivuole Umbria Jazz e chi vuole, vuole, vuole. Caro Sindaco, bisognapiglialli di tutti e ... la tua croce e la tua missione è quella di ascoltarlitutti per non perdere la popolarità che il popolo cortonese ti ha tribu-tato.

Poro Sindaco - 2Ma se il nostro amato Sindaco si occuperà di tante “minuzie” (che

però messe insieme daranno il segno del “buon governo”) come farà aseguire i grandi progetti che ci aspettiamo da lui?

Per una preoccupazione che serpeggia nella nostra mene mettiamoin cima alle priorità il completamento del parcheggio dello SpiritoSanto, un’opera sulla quale hanno battuto le corna tutti i candidatiavversari che lo avevano definito - l’ecomostro ambientale- e cheinvece si delinea come progetto-modello di parcheggio a ridosso di uncentro storico protetto dai vincoli della Soprintendenza.

Ci sembra che i lavori vadano a rilento e le spiegazioni che civengono fornite (“non appena completati impegni avviati contempora-neamente altrove riprenderemo a Cortona, siamo comunque nei tem -pi“) non ci tranquillizzano.

Tanti esempi di esecuzioni a singhiozzo hanno portato alla prema-tura chiusura di cantieri con le opere realizzate a metà.

Ammesso poi che questa considerazione sia tutta campata in ariarimane il rischio di lavori in corso nel mese di luglio e impedimentodella percorribilità (cioè del ripristino del percorso) delle viine condanno ai visitatori costretti a raggiungere la città da via Severini o da viaGuelfa.

Che il Sindaco e il Direttore dei lavori si coprano le spalle!

La morte di Pierina Arturi dianni 70 dopo lunga epenosa malattia lascerà unricordo indelebile non solo

nei suoi meravigliosi figli ma sututti quelli che l’hanno conosciutae ne hanno apprezzato le grandivirtù di donna semplice completa-mente dedita al lavoro e alla fa -miglia.

Madre di nove figli che l’han -no amata e circondata di cure af -fettuose nel periodo della malattianon l’hanno mai abbandonata unattimo e nonostante gli impegni dilavoro non l’hanno mai lasciataso la giorno e notte.

La sua vita di povera donnache non aveva conosciuto ricchez-za e riposo è stato un esempio digrande coraggio, nell’affrontare isacrifici affinché i figli crescessero,

in virtù dei suoi insegnamenti,sereni e onesti.

Nella famiglia lei trovava tuttala felicità possibile. Felicità cheera sempre più completa ognivolta che uno dei figli formava unafamiglia sua e le donava dei nipoti.

Vicina alla morte quandoscorge tutti i suoi figli uniti intornoa se dolcemente cessa di vivere.

I nove figli affranti dal dolorecircondano in chiesa la bara e pertutto il tempo delle esequie tenen-dosi per mano e abbelliscono ilferetro molto meglio delle coronedi fiori.

Ricordiamo allora questa u -mile e grande donna che non vis -suto invano ma ha lasciato su tuttiun messaggio di amore e corag-gio.

Marisa Chiodini

E’ morta “madre coraggio”

“E’ vita béne, che meglio un se putia sperére”FOSSA DEL LUPO Festa della Lumaca e lettera aperta all’Amministrazione comunale

TEVERINA

Festa della montagnaSi terrà sabato 10 e fomenica 11 Luglio, a Teverina, la ventottesima edizione

della Festa della Montagna. Questa Festa, diventata un importante appuntamentonell’ambito dell’estate cortonese, ha una base popolare pressoché inattaccabile. Losi è visto lo scorso anno quando i tentativi di portare qualche innovazione (il teatro,la lirica, la scuola di ballo) hanno ricevuto un’accoglienza meno che tiepida.Difficile, d’altronde, conciliare la spiritualità‚ del canto o della parola con gli effluvi disalsicce e costarecce, la mescita del vino, il rumore delle macchine, l’inevitabilechiacchiericcio.

Meglio dunque tornare alla tradizione. E‚ quello che hanno fatto gli attualiresponsabili della Pro Loco (Enzo Rossi ed Enrico Gustinelli, rispettivamentePresidente e Vice Presidente - Alessandro Burbi, segretario - Stefano Suardi, tesorie-re) ripristinando l’originaria impronta paesana e godereccia a base di Mostra -Mercato, specialità culinarie, vino buono e abbondante, giochi di carte, ballo avolontà. Uno dei punti di forza della festa è il menù, dove i funghi porcini la fanno dapadrone, non solo nei pranzi e nelle cene ma, praticamente, in tutti i momenti dellagiornata. Per non parlare delle tante specialità locali a base di ciaccia, formaggio,porchetta, salsicce e costarecce cucinate (espresse)‚ nel grande forno a legna.Soddisfatte le esigenze del palato, gli amanti del ballo troveranno tanta musica sia ilsabato sera (con Roberto e la sua fisarmonica) sia la domenica con la spettacolareorchestra di Matteo Tassi.

Gli amanti del gioco, dal canto loro, potranno impegnarsi nel tradizionaletorneo di briscola, con allettanti premi in palio. Infine, la novità di questa edizione: iltentativo di ricostruire, sulla base dei mestieri, dei costumi e delle tradizioni delpassato, alcuni ambienti di lavoro della montagna. Che questa Festa sia fra le piùgradite lo dicono tutti, sia i visitatori locali (che se intendono e sanno fare i dovuticonfronti) sia la gente venuta da lontano o magari i tanti stranieri che a Teverina,comunque, vogliono bene. La Festa della Montagna è una occasione particolare, un’immersione nell’aria buonae nel fresco, un ritorno alla terra ed ai sapori genuini.Tempo permettendo, anchequest’anno Teverina non mancherà di celebrare il successo della sua Festa. M.M.

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

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I l 12 giugno, all’ospedale diCa stiglion Fiorentino, veniva amancare il maestro FedericoGiappichelli. Per la stima,

l’ammirazione e la notorietà cheaveva saputo conquistare, si puòben dire che la perdita di “Rigo”,questa cara persona, questo amicoe collega, ha colpito e moltoaddolorato la numerosa gente chelo co nosceva, massimamente a Te -rontola in cui da oltre mezzosecolo si era costruito la famiglia,e a Mercatale dove ottantacinqueanni fa egli era nato e aveva poivissuto una laboriosa giovinezza

Pervaso da profonda convin-

zione religiosa e dotato di eccel-lenti qualità intellettive, aveva con -seguito il diploma magistrale conun’ottima preparazione acquisitada autodidatta anche durante edopo il servizio militare, mettendocontemporaneamente in luce unaspiccata vena artistica espressacon animo ricco di sensibilitàmediante la pittura e soprattutto lapoesia.

Tanti i ragazzi, oggi ormai a -dulti o in là con gli anni, che so nostati suoi scolari e lo ricordanocon affetto nei vari luoghi dove loebbero educatore, prima a S. An -drea di Sorbello, poi a Pietraia,Os saia, Riccio e infine a Terontola.

I suoi sentimenti, manifestatisin da bambino attraverso lacapacità di interiorizzare acuteosservazioni, li ha resi palesi nellavasta gamma di poesie, in maggiorpar te vernacolari, rese note divolta in volta dal nostro giornale eraccolte ne “L’ombra delle nu -vole”, volume pubblicato anniindietro con il pa trocinio delcomune di Lisciano Niccone.

Uno scorrere di ricordi e diim magini di Valdipierle nella

lontana visione dei suoi primitrent’anni di vita, costantementevivi nella mente e nel cuore, eimmortalati con il linguaggio el’accento poetico d’una autenticitàvissuta a quel tempo da personag-gi a lui cari. Dialetto, a volte, nondel tutto compreso e gustato nellevarie sfumature da chi sta fuoridella valle poiché discosto dalpuro chianino per le derivazioniumbre che qui lo colorano di unatinta un po’ diversa.

Poesia mercatalese, la sua,affascinante e delicata, estraneaallo stereotipo dialettale comune-mente usato per dare vita all’umo-

rismo: in tutti i suoi versi, come èstato scritto nella prefazione dellibro, vi sono “...tutte le emozionie le scoperte della sua fanciullezzain una Val di Pierle serena... im -magini nitide e vive, registratedagli occhi spalancati di un fan -ciullo attento, curioso, incanta-to...”.

E’ la storia attraente di co -stumi e di un mondo che ilpresente, con im menso rimpiantodi molti, ha del tutto cancellato.

Ora Rigo, nel suo ultimoviaggio, avrà certo ritrovato e ab -bracciato i dipinti personaggi, ti -pici e meravigliosi, del suo vec -chio Mercatale: Beppe, Nocca,Cilistino e Pietro, e poi la Rosa,l’Elvira e l’Emma. Assieme ad essi,premiato della sua fede, potràrivivere perennemente le gioie e laserenità del passato.

La Redazione de L’Etruria, chelo ha avuto collaboratore distintoe prezioso, partecipa con sentitacommozione al cordoglio dellamo glie Anna, del figlio ing. Giam -piero e della nuora Maria Silva.

Mario Ruggiu

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La Val di Pierle ha un suo consigliere al Comune

Ottima performance elettorale di Giuliano Caprini

I Lions chiudono l’anno sociale

Lions Club CortonaValdichiana Host

I timori già espressi anche suque sto giornale di una e ven -tuale mancanza di rappresen-tanti locali al nuovo Consiglio

Comunale sono stati fugati. La Valdi Pierle ha eletto, con i suffragi dimolti cittadini che prescindendoda ogni convinzione politica lohan no votato, il candidato Ds. Giu -liano Caprini, il quale da una con -sultazione primaria era emersoco me persona al momento più a -datta a ricoprire la carica di consi-gliere.

La sua opera, come lui ha re sonoto, tenderà a coinvolgere lanuo va Amministrazione cortonesever so la realizzazione di un pro -gramma che qui riassumiamo:- Completamento del sistema fo -gnario già in fase di realizzazione.- Realizzazione del Centro Civico(già inserita nel bilancio comuna-le 2004).- Progetto di depolverizzazione dialcune strade comunali.- Miglioramento dell’arredo ur ba -no.- Ampliamento e miglioramentodell’illuminazione pubblica.- Rendite catastali e tributi diffe-renziati su ICI e oneri di costruzio-

ne in base all’effettivo valorecommerciale nelle singole zone ofrazioni.- Creazione di un percorso attrez-zato lungo l’argine del torrentePignattaio dotato di illuminazionee zone sosta con panchine e tavoli.- Nuovi loculi nei cimiteri di Mer -catale e S. Andrea di Sorbello(pro gettazione in corso).- Marciapiede (insieme alla Pro -vincia) in via P. da Cortona, viaMazzini e via dei Ponti.- Allacciamento, concordato congli Enti appositi, agli invasi umbriper l’irrigazione.- Insieme al Comune di LiscianoNiccone realizzazione di un pro -getto per un impianto saportivoco perto, utilizzabile da entrambele realtà, al confine dei due Co mu -ni.- Insieme ai Tour-operators localiprogettare iniziative per valorizza-re il turismo nella Val di Pierle.

Al neo-consigliere Caprini, alnuovo sindaco Vignini e a tuttal’Am ministrazione Comunale val’au gurio di un saggio e proficuola voro a beneficio dell’intera no -stra collettività.

Mario Ruggiu

Con il meeting “Disagio Gio -va nile nella società civile”del 15 maggio scorso e laconviviale “Passaggio della

Campana” del 12 giugno, il LionsClub Cortona Valdichiana Host haconcluso l’anno sociale 2003-2004.

L’incontro sulle problematicheche i giovani incontrano soprattut-

to nell’età adolescenziale, organiz-zato dal socio Gaetano Papponi, siè svolto lo scorso 15 maggio pres -so il Teatro Comunale di CastiglionFiorentino. Relatori d’eccezione lasenatrice Grazia Sestini, sottose-gretario del Ministero del Lavoro edelle Politiche Sociali e il dott.Roberto Borghesi, psichiatra. Lase rata conclusiva si è invece te nu -ta lo scorso 15 giugno nella splen-dida cornice di Villa il Sodo conl’organizzazione del RistoranteTonino.

In quest’ultima circostanza,so no stati premiati numerosi socidel sodalizio e ha fatto ingresso inqua lità di socio onorario laconsorte, Elisabetta, del compian-to avvocato Giuseppe Taranto, il -

lustre personalità che con la suapresenza ha dato notevole lustroal club cortonese. Durante la suavita ricoprì infatti, all’interno del -l’organizzazione dei lions, impor-tantissime cariche sia a livellonazionale che internazionale.

Con la conclusione della sta -gione, il presidente Domenico Pe -tracca ha passato la mano, la

campana come si dice nel gergolionistico, al nuovo presidente Ar -mando Bonelli che sarà coadiuva-to da Monaldi Giuliano (primovice-presidente), Papponi Gaetano(secondo vice-presidente), Becat -tini Amoretti Pietro (segretario),Tanganelli Mario (tesoriere), Raf -faelli Carlo (censore), Aimi Ma rio,Ber nardini Mario, Cattelino Ales -sandro, Frullini Giancarlo, LucaniFausto, Marchetti Giuliano, TestiniEugenio (consiglieri), Vegni Lisi -ma co (consigliere e presidentedella commissione soci), PaglicciReattelli Ferdinando (vice-presi-dente della commissione soci),Pranzini Sergio (membro dellacom missione soci).

Alessandro Venturi

MERCATALE Federico Giappichelli

Un maestro e un poeta che scompare

Il maestro Federico Giappichelli con i bambini di S. Andrea di Sorbello(anno scolastico 1947-48)

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“Fai rifiorire la vita”

Donare sangue, un impegno di tutti

Faceva ancora freddo quan -do, quasi ogni mattina ar -rivando al Parterre all’altez-za del “Monumento ai Ca -

duti” mia figlia di tre anni mi hachiesto “cosa sono queste? Legabbie dei leoni?” Si riferiva allerecinzioni metalliche poste a pro -teggere i lavori “in fieri” di que staporzione dei Giardini Pub blici.

Così vedendo un giorno di finemaggio ruspe, operai al lavoro e,forse, dirigenti di tali lavori, misono permessa di chiedere comemai si fosse giunti a porre in attoquesta “impresa” proprio in que -sto periodo dell’anno in cui mag -giormente residenti e turisti pos -sono godere della bella passeggia-ta e del riposo al fresco nellepanchine disposte intorno alla“Va sca”: è questo, infatti, il puntopiù ombroso e pertanto il piùgradevole quando fa caldo.

Mi è stato risposto, in modoperaltro piuttosto sgarbato, cheaveva piovuto fino al giorno pri -ma. Ho replicato che da settembrescorso non ha piovuto ininterrot-tamente per nove mesi. Di ri -mando mi è stato chiesto testual-mente: “Lei che lavoro fa?” (Comea dire: ognuno faccia il suo lavoroe non si impicci....). Ho rispostoche sono una mamma come tantealtre che frequentano questoposto con i propri figli. “Alloranon si preoccupi che per passareil posto c’è” mi è stato replicato.Mi è mancata in quel momento labattuta, che però rispecchia lapura verità e che cioè i bambinipossiamo cercare di comprimerlia giocare nella polvere in tre

altalene, uno scivolo pericolosoed un girello arrugginito, ma saràdura trovare da sedere e ripararsidal caldo per anziani , famiglioledi turisti con il pranzo ecc. ecc..

I Giardini Pubblici a tutt’oggiso no così: rumore, polvere, cu -muli di terra, difficoltà per passarefino all’Alberone. E’ giustificabiletutto questo? E’ questo il giustorap porto con i residenti che an -che attraverso il loro contributofiscale permettono suddetti lavori?Mah!.

In definitiva, o pubblica am -mi nistrazione, grazie! La palestravecchia è stata inagibile per quasitutto l’anno scolastico, su quellanuova i lavori sono fermi , sullapiscina continueranno a fantasti-care ancora i nostri figli e i nostrinipoti, riduceteci pure l’area u su -fruibile dei Giardini Pubblici nellabella stagione! Pazienza! Con lescale mobili residenti, anziani ebambini più facilmente potrannoscendere in VaI di Chiana e per làcercare dove passare piacevol-mente del tempo soprattutto nellabella stagione. Peccato, però, per -ché Cortona l’aria, (ma purtropposolo quella) è migliore!

Mi rendo conto che denigrarenon è costruttivo, ma vorrei fareun appello a chi di dovere: anche iresidenti hanno i loro diritti e leloro esigenze sacrosante là dovevivono! In quale modo si mostradi interessarsi a loro? Mi riferiscosoprattutto agli anziani, ai bambinied ai ragazzi per i quali la nostrabella Cortona offre obbiettivamen-te poco o nulla.

Giovanna Rossi Bianchi

Risposte sgarbate

Un’altra testimonianza

La morte del maestro Federico Giappichelli

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Il suo cuore si è fermato lamattina del 12 giugno, all’O -spedale di Castiglion Fio ren -tino. Era nato il 19 settembre

1919 a Mercatale di Cortona. Nel1945 conseguì la Licenza Ma -gistrale come privatista, studiandoper corrispondenza, superando ledifficoltà della guerra e della lon -tananza della Val di Pierle daiprincipali centri sede di IstitutiScolastici. Dopo un primo periododi insegnamento a S. Andrea di

Con Federico Giappichelli èscom parso l’ultimo mae -stro de gno di questo nome.Maestro sensibile, comple-

to perché provvisto di una culturavasta e profonda che lo distingue-va e lo innalzava al di sopra ditutti. La sua cultura non era ilfrutto di un arido sapere scolasti-co appreso nei banchi di scuola,ma una cultura consapevole fattaalla scuola della vita e assimilatanello studio profondo, anche seautodidatta dei testi classici senzalasciare niente di intentato persoddisfare la sua sete di sapere.

La sua intelligenza, la sua na -turale sensibilità di poeta lo por -tava a fermare sulla carta immagi-ni suggestive e profondamenteliriche della sua amata Mercataledove emergevano personaggi tipi -ci, visioni di paesaggi unici e disen sazioni commoventi di vitasemplice fatta di lavoro, di sacrifi-ci, ma piena di umanità e sinceroumorismo.

Il suo grande amore per la na -tura e tutte le sue creature era allabase del suo operato di maestro. Eper tutta la sua lunga carriera fuper i molti suoi alunni maestrosempre nuovo e sempre prontonon solo di pensare ma di donareil suo sapere che si rimandavagiorno per giorno. Aveva capitoquello che la maggioranza deimaestri di oggi non arriverannomai a capire che ciò che conta

non sono gli aridi programmi, learide nozioni dottrinali ma lapersonalità di ogni alunno cheaspetta solo di essere compreso.

Lui li comprendeva e sapevache per arrivare alla loro forma-zione era necessario arrivare ailoro cuori aiutandoli ad esprimer-si con sincerità e libertà. Tutti isuoi alunni lo ricorderanno enessuno di loro dimenticherà mai

il suo amore e la sua comprensio-ne nel momento delicato dellaloro infanzia.

Il suo grande amore per la na -tura e per le cose belle ne faceva-no un uomo completo in ogni mo -mento della vita quotidiana. Il suogiardino tanto amato dove passavagran parte delle sue giornatelibere da altri impegni. Era uniconel suo genere: i fiori più belli, piùrari erano da lui coltivati, selezio-nati e con grande capacità creativariempivano ogni angolo in unaperfezione estetica che noncontrastava con la cura di o gnifiorellino o erba spontanea chetrovava la sua naturale collocazio-ne qua e là fra le aiuole o fra iciottoli dei vialetti. Rispettososempre di ogni aspetto dellanatura lui era fiero anche di ciòche il buon Dio seminava nel suogiardino. Anche la sua casaportava i segni della sua naturaletendenza ver so le cose belle e ognistanza era sapientemente abbellitada mobili che oltre al valoremateriale possedevano il grandevalore affettivo di un passato chesolo chi ha un animo nobile esensibile come lui possedevapoteva ap prezzare.

Potrei continuare ancora manon voglio offuscare il ricordo diun collega e di un caro amico condelle retoriche e termino conalcuni versi di una sua struggentepoesia:

Si Rigo se allora alla fine dellatua infanzia non ti riconoscevi piùfra i tuoi compagni ora li ricono-sci tutti e ti ricordano per goderein sieme una festa che non avràmai fine.

Grazie amico caro per tuttol’affetto e la stima che mi haisempre dimostrato. Non ti dimen-ticherò mai. La maestra.

Marisa Chiodini

Sor bello, scelse Terontola comeresidenza e quindi ha insegnato aPietraia, Ossaia, Riccio e a Te -rontola fino al 1985.

Con il Maestro si è spenta unadelle persone più significative,anche se poco conosciuto per ilsuo carattere schivo e riservato,del nostro territorio. Ma centinaiadi cortonesi lo hanno avuto comeinsegnante e ricorderanno semprequesta persona che ha dedicatoquaranta anni della propria esi -stenza alla missione dell’insegna-mento. Missione, perché credevanell’istituzione scolastica comeprimo luogo per formare i giovaninell’istruzione, nell’educazione,nel sentimento e nella religione.

Alla notizia della sua scompar-sa viene alla mente il suo testa-mento spirituale, racchiuso nellerime della poesia “Con l’ombredella sera”, dove egli traccia ilproprio profilo di uomo, diinsegnante e di poeta.

Uomo de dito al proprio im -pegno con se rietà e serenità, pro -

fondamente religioso, disponibilecon tutti; insegnante di grandecultura, con vinto del proprioruolo nella scuola e nella società;poeta sensibilissimo, che è riusci-to, nelle cen tinaia di poesie invernacolo e in lingua italiana, adesprimere i pro pri sentimenti esensazioni, divulgandole conraccolte ciclostilate in proprio

(Primule e stellette, I gior nilontani, Il concerto, L’ombra dellenuvole Parte seconda), ma forsecon il dispiacere di non aver avutoalcun apprezzamento dalleIstituzioni del proprio Comune,ma solo dal Sindaco di LiscianoNiccone (Perugia) che nel 1998ha curato la pubblicazione dellibro “L’ombra delle nuvole”.

Quando si risponde ad una lettera, essenzialmente dissentendo da essa, si correil rischio di innestare una polemica, in questo caso, un’altra polemica. E questo io,noi, non lo vogliamo. Mi riferisco alla lettera pubblicata il numero scorso firmatadalla sig.ra Cun nin ghain.

Quando alla Materna si è presentato il problema dell’alimentazione, su cui c’eramolta, troppa, disinformazione e confusione, la scuola, anche se in ritardo, ha chiari-to, spiegato e fornito menù e persone di riferimento a cui rivolgersi per ulteriorispiegazioni, qualora se ne sentisse il bisogno. A volte il problema si può creare trabambini (trattandosi di 28 anime senzienti per classe) e a volte le maestre possonoanche non accorgersene immediatamente (trattandosi di 2 insegnanti per classe),ma è qui che subentra la collaborazione genitore/insegnante.

Una volta esposto il problema, le insegnanti hanno SEMPRE preso provvedimen-ti, ed il problema è stato SEMPRE risolto. Il corpo non docente e di cucina è SEMPREstato dalla parte dei nostri figli, a volte facendo presente alla direzione cose di cui noigenitori non c eravamo neanche accorti. Allo stesso tempo, comunque, ho riscontra-to una certa carenza di dialogo, non tanto tra le insegnanti e i genitori, ma tra ladirezione e questi ultimi. La diatriba originaria, secondo me male espressa fin dall’ini-zio, poteva essere troncata sul nascere da parte della scuola con poche righe di ciclo-stilato che avrebbero messo chiarezza e spiegato ruoli; posizioni e soluzioni.

Sicuramente l’istituzione scolastica non è perfetta, né sono perfette le personeche la conducono, ma parlare di abuso di potere, di prepotenza, autoritarismo equant’altro è grave, del tutto esagerato e fuori luogo, inoltre, se a Cortona ci fossestato qualcosa del genere, ci sarebbe stata una mezza rivoluzione. Uno dei problemista nel fatto che questa scuola ha due classi per un totale di 56 bimbi, ai quali fannofronte 4 maestre in tutto. Per gran parte della giornata le classi, di 28 bambini l’una,sono seguite -egregiamente- da una sola maestra per volta. Auspico sinceramente chela direzione scolastica ed il provveditorato possano aprire un’ulteriore sezione, ripri-stinando le originarie 3 classi, quella dei piccoli, dei medi e dei grandi, risolvendocosì d’un colpo anche i problemi di gestione legati all’insegnamento a 28 bimbi pervolta. In conclusione voglio dire che da parte nostra, la gratitudine e la fiducia, nelcorpo docente, in quello non docente e in quello delle cucine è grande e totale, cosìcome è nei confronti della direzione che però deve sicuramente migliorare i rapporticon i genitori. Ripetiamo, questa non è una critica nei confronti della sig.raCunningham, che ha espresso le sue opinioni, comunque sia, degne di rispetto, eproblemi che lei sente come reali ma solo una precisazione rispetto alle nostreopinioni e ai nostri sentimenti, altrettanto reali e degni di rispetto. A nome di tutti,grazie maestra Franca, maestra Annamaria, maestra Lilly e maestra Emilia, grazieFabio, Simonetta e Nora, grazie Lucia e Valeria, grazie Piero, Anna e grazie a tuttoil pesonale di cucina. Un’ultima cosa, questa lettera non è firmata da tutte le mammeche avrebbero voluto firmarla esclusivamente per mancanza di tempo, allora, ancheper loro, la firmo io. Alessandra Federici

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(dalla raccolta “Il concerto” Con l’ombre della sera i miei pensieri salgono al cuore che pensoso ascolta: giorni sereni ho visto e giorni neri alternarsi così, volta per volta.

E torna al ricordare un dolce canto che come ninna nanna mi delizia, misto di gioia pura e amaro pianto, mare di luce e buio di mestizia.

Non ho piegato mai la fronte altera 1) al vile compromesso, alla bugia, ho incontrato silenzi e spesso a sera mi son trovato solo sulla via.

Di tanto in tanto una persona amica la sua mano mi ha teso, allora il sole ha squarciato le nubi e sull’aprica verde distesa 2) ho colto le viole.

Tutte le creature del Buon Dio m’hanno riempito gli occhi di stupore; lungo la strada della vita anch’io le dolcezze ho incontrato dell’amore.

Ora la barca mia va verso il molo con le vele ammainate, alla bonaccia, scende la sera, ma non sono solo: l’onda dei canti miei dolce m’abbraccia.

Mi piace risentire l’armonia della mia lingua rustica, 3) ma casta, ripercorro a ritroso la mia via: traguardi non ho più, tutto mi basta. 4)

Federico Giappichelli1) Dignitosa. 2) La speranza. 3) Del mio dialetto. 4) “Parva segessatis est” (poca messe mi basta...), Tibullo, Elegie, I.

CON L’OMBRE DELLA SERA

La sera de la Festa, a l’Emmaria,doppo d’avé girèto ‘l giorno ‘intéroco’ l’altri tra la gente pé la via,m’altrovo ‘n chèsa solo, néro néro…me père fredda e brutta la cucina,me sembra de vedé tra i trèvi i ragni…guardo ‘n ritratto ‘n mostra a la vetrina…nun m’arconosco più tra i mi compagni!E quando vèdo a letto e i mi calzòniStendo arpighèti sopra la cassetta…M’arvengono a la mente i canti e i sòniDe ‘n ‘altra festa ch’è passèta ‘n fretta!

Page 9: L'Etruria n. 12 del 2004 · pagnate dalla Croce Rossa, il ma-resciallo Claudio Calicchia, Co-mandante della Stazione capoluo-go di Cortona, ha provveduto al- l’alza bandiera del

ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

PAGINA 9

Dopo la presentazione dellibro di Mario Parigi Van -nuccio Faralli - Storia diun’Italia dimenticata,

avvenuta nella Sala Consiliare il 29maggio alla presenza del sindacodi Cortona dott. Emanuele Ra -chini, del rappresentante delComune di Genova Fulvio Molfinoe del senatore Raimondo Ricci ela settimana di visite alla mostrafotografica sulla vita e l’esperienzapolitica di questo nostro grandeconcittadino, le manifestazioni sisono doverosamente spostate aMonsigliolo per la conclusionepiù commovente, lo scoprimentodel busto di Vannuccio Faralli, dicui è stata gradita madrina laSignora Carla Voltolina Pertini.

La signora Carla, moglie delcompianto e amato Presidentedel la Repubblica Sandro Pertini, ègiunta in piazza della Repubblica aCortona alle ore 11,30 provenien-te da Firenze e accolta con moltocalore dall’Assessore alla PubblicaIstruzione Angiolo Fanicchi.

Era accompagnata dal Vice -pre sidente della Fondazione Per -tini avv. Pietro Pierri, dal consiglie-re comunale Giovanni Castellani,al quale si devono totalmente el’idea e i contatti per ottenerne lapresenza a Monsigliolo, e da undisponibilissimo autista ClaudioBucci.

Ella ha subito visitato la mo -stra fotografica e dopo una pas -seg giata fino in piazza Garibaldi hapranzato al ristorante “la Log -getta” insieme con gli organizzato-

ri.La signora Carla si è dimostra-

ta una persona di grande intelli-genza e spirito, ha rievocato Sa -ndro, come lo chiamava (rivelan-do però che il vero nome era A -lessandro), in episodi privati enon ufficiali e è parso ai commen-sali che gli stessi modi franchi,diretti e amabili insieme, fosseroereditariamente passati dal fiam -meggiante marito presidente allamoglie, o che furono forse questeintime consonanze a unirli, nono -stante quattro tentativi di sposarsifalliti per vari motivi compreso unterremoto, nei lunghi mesi dellaRe sistenza prima e per tutta la vitadopo.

Ella ha espresso sincero pia -

cere di trovarsi a Cortona e haassicurato che certamente vi tor -nerà quanto prima per una visitapiù distesa; apprezzamento an co -ra maggiore ha manifestato quan -do le è stato ricordato l’episodiodel comizio tenuto da Pertini eFaralli dalla finestra del nostropalazzo Comunale negli anni cin -quanta e di cui, saputane l’esisten-za, ha chiesto le venisse inviatacopia della foto.

Di tutto si è mostrata curiosa:della città, della sua storia eperfino dei bovini e della carnedella famosa razza chianina.

Nel pomeriggio sono giunti daGenova i nipoti di Vannuccio Fa -ralli, Roberto e Gabriella con i ri -spettivi coniugi Nicoletta e Gian -luca, e il gruppo al completo si èquindi trasferito a Monsigliolo.

Nel piazzale della scuola ma -terna affollata di oltre cento per -sone la cerimonia è iniziata versole 17,45 quando l’assessore An -giolo Fa nicchi, responsabile e ar -tefice dell’organizzazione e dell’ot-tima riuscita complessiva dellamanifestazione, ha succintamentericordato la figura di Faralli el’alto valore morale della sua vita,tutta spesa in nome dell’idealesocialista al servizio degli altri.Fanicchi non ha poi mancato disoffermarsi con emozione sullagrande lezione civile contenutanell’orazione del sen. Ricci, pro -nunciata il sabato precedente allafine della presentazione dell’operadi Mario Parigi, ha ancora sottoli-neato l’impegno dell’Am mini stra -

zione uscente affinché le celebra-zioni fossero all’altezza del perso-naggio e ha infine parlato dellagiornata anche in funzione di unpersonale gratificante recupero diradici, poiché la sua famiglia èoriginaria di Mon sigliolo e vi haabitato per quasi duecento anni.

Per ospitare il busto in bron o,realizzato nell’anno 2003, precisa-mente dall’otto settembre (erastato commissionato il 25 luglio,quando si dice le date!) al 1 otto -bre con estrema perizia e simpatiaemotiva dal celebre artista casti-glionese Enzo Scatragli, i tecnicidel Comune avevano predispostonei giorni precedenti l’inaugura-zione un cippo in pietra serenafregiato d’una targa in ottone che

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IL FILATELICO a cura di

MARIO GAZZINI

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Continuando l’informazione giàcomparsa nel mio articolo prece-dente, dove parlammo di quantoera avvenuto ultimamente nelcampo filatelico in Italia, almomento ci aggiorneremo su quan -to è stato emesso dalla Re pubblicadi S.Marino e dalla Città delVaticano. La Repubblica del Titano,con la data del 31 Maggio, haemesso tre nuove serie di franco-bolli. Una serie è dedicata al -l’industria automobilistica con quat -tro valori da Euro 1,50, e men treripropone le grandi in dustrie, per laterza volta nella storia postalesanmarinese, mette in palio un’autoGolf 1,4 FS della Wolkswagen; sonostati fatti di questa serie 180 milalibretti, che dato l’impegno chepone in ogni sua manifestazionefilatelica la Repubblica di S.Marino,ne sono andati via tantissimi, ancheperché stimolati dalla possibilevincita dell’auto in oggetto.

Un’altra serie composta da 4francobolli da Euro 0,90 ciascuno,è stata dedicata alle prossime Olim -piadi di Atene, in cui si evi denzia ilpassaggio graduale dal passato alpresente, sullo sfondo dell’anticaGrecia, immortalando lo sport diOlimpia. Questi francobolli moltoben realizzati, sono sta ti stampati infogli da 20 esem plari, nella misuradi 200 mila se rie.

L’altra emissione, in linea conl’Europa, è dedicata al turismo2004: sono due esemplari da Euro0,45 e 0,80, stampati anche questiin fogli da 20 esemplari con unatiratura di 200 mila serie complete;le immagini realizzate, sono fuoridell’usuale, e sono state di se gnatedal Maestro Ro Marcenaro, il qualeevidenzia sulle vignette mezzi di

trasporto originali e di vertenti dainomi stravaganti comel’Autonaviplano e il Barcam per -trenobus.

Invece lo Stato della Città delVa ticano ha rimandato al 29 Maggiol’emissione di ben 4 serie di franco-bolli, che sono le seguenti: nuovaserie per macchinette, scegliendoun unico soggetto, le Chiavi decus-sate con Triregno, ma con tre coloridiversi, per cui facilmente ricono-scibili: il taglio è da Euro 0,45 altraserie è dedicata logicamenteall’Europa e mostra due pitturebellissime, che attualmente sonoesposte nella Villa Pontificia diCastel Gandolfo: il soggetto èsempre Clemente XIV che in quelloda Euro 0,45 viene raffigurato acavallo ed in quello da Euro 0,62 ilcuoco Set te mine stre”, che mostra alPapa il menù della settimana.

Altra serie riguarda la nuovaordinaria, composta da 15 franco-bolli, raffiguranti bandiere ed eu ro,faccia nazionale, degli altrettantipaesi dell’U.E., che hanno adottatola nuova moneta: 4 c. l’Au stria, 8 c.il Belgio, 15 c. la Fin landia, 25 c. laFrancia, 30 c. la Ger mania, 40 c. laGrecia, 45 c. il Vaticano, 60 c.l’Irlanda, 62 c. l’I ta lia, 70 c. ilLussemburgo, 80 c. Mo naco, 1.00Euro l’Olanda, 1.40 Eu ro ilPortogallo, 2.00 Euro S. Marino,2.80 Euro la Spagna.

L’ultima emissione della Cittàdel Vaticano è stata fatta per aiu tarei bambini vittime dell’AIDS. E’ unfrancobollo da Euro 0,45, stam patoin minifoglio da 6 esem plari identi-ci, con altrettante ban delle diverse:in realtà è un vero foglietto.

Si preannunciano per il mese diLuglio 2004.

riportava il nome e le date di i ni -zio e fine della vita: VannuccioFaralli - Monsigliolo 15 gennaio1891 - Genova 1 gennaio 1969,collocato al centro di un’areaconclusa a cui si accede da unabreve e ampia scala limitata dauna siepe di edera e alloro su unfianco e da un’elegante ringhierasull’altro, e prospetticamentedilatata all’intorno da alcuniplatani che regaleranno d’autun-no, nella morte delle foglie, un

morbido selciato di tonalità frater-na al bronzo e una suggestione deltutto speciale a uno spazio che èofferto alla memoria di un uomo ealle memorie ragionanti di quantilo visiteranno. Il monumento (dalla tino monere: ricordare, am mo -ni re, sottrarre all’oblio) si trova -verrebbe da pensare, per non ca -suale circostanza - vicino alla casanatale di Faralli e vicinissimo alluogo dove sorgeva la cosiddettaCasina Rossa, il ritrovo dei sociali-sti da lui creato che fu distruttodurante la scorreria di una squa -dra fascista nei primi anni Ventidel Novecento.

Sulle note dell’inno nazionalela signora Carla ha sfilato la ban -diera italiana che copriva il voltodi Vannuccio e subito dopo, fra gliapplausi e accompagnata da Ro -ber to e Gabriella Faralli e dal con -sigliere Miriano Miniati, ha scesole scale per raggiungere la stradasottostante ed effettuare il secondoscoprimento, quello della targaindicante la dedicazione, ancora aFaralli, del primo tratto della viaprovinciale di Manzano.

È poi toccato a un partecipeMa rio Parigi leggere dei branitratti da vari discorsi di VannuccioFaralli densi di moralità e dicoerente disciplina di vita che egli,pur essendo industriale, offrì conspirito sincero e mai paternalisticointeramente ai lavoratori e al lororiscatto.

In una cerimonia che è stataan che un simbolico ritorno a casaparticolarmente opportune e im -ortanti sono apparse le parole,scel te con autentica ispirazione

sempre da Parigi, che Vannucciodedicò alla casa, al dovere per igovernanti di garantirla, conforte-vole e dignitosa, a tutti i cittadini eal significato di rifugio e protezio-ne che questa necessariamente haper ogni uomo.

A nome della popolazione diMonsigliolo Alvaro Ceccarelli haquindi consegnato alla signoraCarla la riproduzione di una fotoaccomodata dentro una corniced’argento ritraente Faralli e Per -

tini al tavolo dei conferenzieri du -rante un congresso nell’anno1959.

Ella l’ha molto gradita e hadet to che l’avrebbe messa nellasua casa di piazza Fontana di Trevia Roma dove visse col maritoanche durante gli anni della presi-denza, sempre rifiutando di trasfe-rirsi al Quirinale.

Ha chiuso la cerimonia ufficia-le ancora Alvaro Ceccarelli, comeVan nuccio Faralli nato a Mon si -gliolo, che ha letto un discorso incui collocava la commemorazionedi Faralli nell’ambito di altrianniversari congeniali alla figuradi lui e fondamentali per la storiacontemporanea, come lo sbarcoin Normandia di cui quel giorno siviveva la sessantesima vigilia, ol’imminente 3 luglio, sessantesimodella Liberazione di Cortona, e nelquale ringraziava quanti avevanoreso possibile ogni atto della setti-mana commemorativa.

Ma non è sfuggito a nessunocome vi fossero nelle sue paroleanche uno scioglimento d’ansia ela trasparente soddisfazione divedere finalmente raggiunto iltraguardo di un lavoro di prepara-zione e incitamento durato cinqueanni.

È seguito un ottimo e abbon-dante buffet offerto dal locale Cir -colo R.C.S. a cui tutti i presentihanno fatto l’onore che meritava ea conclusione della celebrazionela signora Carla Voltolina Pertini èrientrata a Firenze accompagnatadalla gratitudine di tutta Mo si -gliolo.

C.A.

Inaugurato il monumento a Vannuccio Faralli

ITALIA50^ anniversario scalata del K2 n° 1 valore da Euro 0,52

S. MARINOPersonaggi della Pittura non si conosce né la quantità, né il prezzo

CITTA’ del VATICANONon si prevedono emissioni sino a Settembre.

1969 - S.S. Manhattan Expe di tion1972 - Rota marittima dell’O ceano Glaciale articolo, filatelia po lare

Monsigliolo rende omaggio al suo figlio più illustre

La signora Carla Pertini inaugura il busto bronzeo dedicato aVannuccio Faralli insieme all’assessore Angiolo Fanicchi

Alvaro Ceccarelli regala alla signora Carla Pertini un omaggio da partedella comunità monsigliolese

La mostra di pittura e scultura di Sergio Grilli e Marco Soldatini

che espongono a Cortona al Chiostro di S. Agostino in Via Guelfa dal 26 giugno, si protrae fino

all’11 luglio 2004con orario: 9/13 - 15,30/20

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AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

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La coltivazione dei cerealica rat terizza sin dai tempian ti chi l’agricoltura dellanostra penisola.

Anticamente uno dei cerealipiù coltivati era il farro(triticumdicoccum).

Nel corso del medioevo il fa rocedette progressivamente spazio aifrumenti nudi sotto la spinta delcre scente consumo di pane negli

ma non era raro, in annate pio -vose, ritrovare alla riapertura del lafossa il grano invaso dall’ acqua.

Queste strutture erano diffusepiù in collina che in pianura, nellecase coloniche e nelle ville padro-nali e spesso il toponimo di alcunelocalità derivava dalla presenza diqueste strutture. Un esempio nelnostro territorio di Cortona è lalocalità “le Fosse” lungo la stradaLau retana presso il torrente Muc -chia.

Chiaramente il loro numerovariava in funzione dell’estensionee produttività aziendale; nelle villepadronali quindi se ne potevanotrovare anche in numero consi-stente.

La loro costruzione era sicura-mente faticosa; operata manual-mente con attrezzi disponibiliall’epoca quali vanghe e zappe.

L’infossamento del grano era avolte oltre che difficoltoso risultava

essere anche pericoloso in quan -to, alla riapertura della fossa, senon opportunamente arieggiata, lepersone che scendevano nel fondopotevano anche morire per asfis-sia.

L’utilizzo di queste fosse loritroviamo citato nel libro di donSan te Felici “Sapienza popolare inVal di Chiana” in cui si parla dellapratica dell’infossamento del gra -no: “enfossere l’ greno, il grano siriponeva nelle fosse scavate sulter reno tufaceo, rivestendone pri -

agglomerati urbani.Queste derrate alimentari do -

ve va no essere conservate in luo ghiadatti, sicuri e in assenza diumidità.

Sin dall’epoca romana leabitazioni contadine erano dotatedi granai; in tempi più recenti ilgrano veniva conservato in qual helocale oppure nel sotto tetto prati-cabile delle case colonichestendendo il cereale sul pavimentoin strati alti 50-60 cm.

Un metodo di conservazionedei cereali, caratteristico dellenostre zone , sono state le cosid-dette “fosse granarie”; la loropresenza è certa dai tempi deglietruschi e dei romani e sonocavità realizzate nel terreno argil-loso o tufaceo, profonde dai 4 ai 6m con una apertura o bocca deldiametro di 60-70 cm.

La chiusura di queste fosseavveniva tramite un coperchio in

arenaria con uno spessore di 20-30 cm. Nel mese di luglio primadi immagazzinare il grano l’interno delle fosse veniva rivestitoa spirale dal basso verso l’ altocon lunghi fasci di paglia di segalechiamati “torquili” o “torcoli” deldiametro di 10 - 12 cm ; questiavevano la funzione di assorbire l’umidità trasmessa dal terreno.

La segale è un cereale minorecon culmo molto alto 1,5 - 2 msottile ma flessibile ed elastico.

È la specie più resistente alfreddo fra tutti i cereali vernini,veniva coltivata in passato sia perl’utilizzo della granella (per laproduzione di pane) e soprattuttoperchè la paglia si usava per itorcoli e per rivestire e ricoprirecapanne o manufatti. I torcoli ve -nivano realizzati tutti gli anni pri -ma della “battitura” del granonell’ aia della casa colonica dalledonne della famiglia contadina.

Nel fondo delle fosse erapresente uno strato di pietre confunzione drenante per l’ acqua,

Le fosse granarie in Val di Chiana

Cura e prevenzioneAiutiamo le piante

Prunus(P. Laurocerasus)

-Nome comune: lauroceraso.-Forma: deve la sua popolarità allafacilità di coltivazione e alla attitudinea creara siepi e schermi. E’ una piantamolto compatta e decorativa chesopporta bene i tagli. Questo consentela creazione di divisori verdi anche inambienti non troppo grandi. Lacompattezza del fogliame può creareun microclima assai umido che favori-sce lo sviluppo di parassiti.. E’ un

arbusto che può raggiungere un’altezza in vaso di 2 m.-Provenienza: regioni mediterranee.-Condizioni ambientali di coltivazione: piantare in buche riempite ditorba nei periodi di tempo buono durante l’inverno oppure in autunno efino a marzo. Scegliere una posizione soleggiata o poco ombreggiata.Sopporta i terreni calcarei. Per quanto riguarda l’esposizione preferiscemolta luce, anche sole diretto. Resiste alle gelate ed è una pianta dacoltivare all’esterno o in verande non riscaldate.-Propagazione: per polloni radicali da piantare direttamente a dimoradove fioriranno.-Acqua: resiste bene a brevi periodi di siccità; mantenere il terriccioumido senza provocare ristagni d’acqua.-Terriccio: 2 parti di terra universale, 1 di torba, 2 di sabbia.

MALATTIE1) Caduta anomala delle foglie ingiallite con nervature verdi; radicisfaldate.2) Foglie “mangiate” e presenza di bruchi nel terriccio.3) Fiocchetti cotonosi bianchi sotto le foglie; croste grigie lungo i fusti.4) Apici e foglie deformati con piccoli insetti verdi.5) Foglie ingiallite, polverose con tenui ragnatele.6) Foglie con macchie polverose bianche, a volte deformate e “mangia-te”.7) Rami essiccati a volte verrucosi.

CAUSE1) Eccesso di acqua.2) In questo caso abbiamo a che fare con un coleottero: l’Otiorrhyncus.3) Sono le cocciniglie a causare quei fiocchetti bianchi.4) Un altro tipo di insetti, e cioè gli afidi, che causano la deformazione.5) Il ragnetto rosso provoca l’ingiallimento.6) Il classico oidio, un fungo chiamato comunemente “mal bianco7) Funghi del legno.

RIMEDI1) Lasciare asciugare il terriccio e nei casi più gravi rinvasare con buondrenaggio.2) Impolverare le foglie con CARBARYL e il terriccio con MALATHION.3) Irrorare con DIAZINONE o FENITROTION miscelato a olio bianco.4) Trattare con PIRIMICARB oETIOFENCARB.5) Irrorare con TETRADIFON addizionato con DICOFOL oPROPARGITE.6)Lo zolfo, in questo caso, è un ottimo rimedio.7) Eliminare le parti secche e distribuire con l’acqua d’irrigazione,BENOMYL e FOSETIL alluminio. Francesco Navarra

ma le pareti con i torquili”. L’uso delle fosse granarie è

stato progressivamente abbando-nato a partire dagli anni 60 la -sciando spazio ai moderni metodidi conservazione.

A testimonianza della loropre senza rimangono solo alcuni

esemplari; mentre molte altresono state riempite con materialedi scarto o terra.

Prof. Fernando SantucciAlunni:

Emanuel BonomoDiego Faralli

Marco Mearini

Nuova normativa europea sull’igiene dei prodotti alimentariEntro la fine del 2004 do -

vranno essere attuate lenuove disposizioni inma teria di igiene dei

prodotti alimentari e di quelli diorigine animale sulla base dellanormativa comunitaria appenaemanata che ha riunito in cin -que regolamenti la stessa.

I regolamenti approvati dalConsiglio dei ministri del 26aprile 2004 sono stati pubblicatisulla Gazzetta Ufficiale europeaper cui sono divenuti immedia-tamente applicativa nel nostropaese.

Le norme sull’igiene degliali menti riguardano tutta lapro duzione primaria per usodo mestico privato nonché lafor nitura diretta di piccoliquantitativi di prodotti primaridal produttore al consumatorefinale o dal produttore a detta-glianti locali che fornisconodirettamente il consumatorefinale.

Le norme sull’igiene dei pro -dotti alimentari si basano es -senzialmente sul principio del -l’au tocontrollo, per cui tutti glioperatori del settore alimentarehanno l’obbligo di garantire chetutte le fasi della produzione,trasformazione e distribuzionedegli alimenti siano sotto il lorocon trollo, uni formandosi aicriteri microbiologici e ai requi-siti in materia di controllo delletemperature.

Ovviamente in questo cam -po il sistema di controllo uf -ficiale e già largamente adottatoè l’HACCP che dovrà essere pre -isposto ed aggiornato fornendoalle competenti autorità tutti idocumenti giustificativi previstidalle varie procedure inseritenel manuale di autocontrollo.

Il sistema Haccp comporta amonte il rispetto di alcuni im -pegni fondamentali per l’opera-tore. In particolare, sulla basedella nuova regolamentazionein materia, è necessario che lestrutture degli stabilimenti con -sentano l’applicazione di tutti idispositivi che ga rantiscanol’igienicità delle produzioni.

Più in generale, la nuova re -golamentazione comunitariasta bilisce che gli operatori delsettore primario e in particolaregli allevatori che producono pro -dotti di origine animale come illatte, devono adottare procedureidonee per la pulizia degli im -pianti e dei silos dei mangimi,l’utilizzo di acqua potabile, labuona salute degli addetti inmodo da evitare sia l’introdu-zione che la propagazione dimalattie contagiose trasmissibiliall’uomo.

Sempre nel campo delle pro -duzioni alimentari di origine a -

ni male è fatto obbligo agli o pe -ratori di assicurare un costantemonitoraggio della salute deglianimali e di prestare attenzionee cautela nell’utilizzo di additiviper i mangimi e dei medicinaliveterinari. A partire dall’entratain vi gore del nuovo regolamen-to, in fine, tutti gli stabilimentidel set tore alimentare primariode vono essere registrati sia sullabase della legislazione nazionaleche di quella comunitaria. Nelcaso in cui l’iscrizione decada, ènecessario sottoporsi ad un’i -spezione prima di poter ottenereuna nuova registrazione.

La nuova regolamentazioneprevede poi la possibilità peruno Stato membro di chiederederoghe all’applicazione di talenormativa con riferimento aspecifici prodotti o strutture, acondizione che le richieste sianoadeguatamente supportate sottoil profilo scientifico. Le deroghevengono concesse dalla Com -missione entro tre mesi dallarichiesta e a seguito di consulta-zione degli Stati mem bri. Laderoga può essere ap plicata dal -lo Stato membro richiedentesen za attendere il parere el’autorizzazione co mu ni tariasolo nel caso in cui la Com -missione non abbia prov vedutoad interpellare gli altri Statimembri entro i tre mesi succes-sivi dalla richiesta.

Analoghi principi sarannoapplicati anche per il controllodell’igiene degli alimenti per ilbestiame con l’avvertenza chetali norme riguardano anche leaziende agricole che produconoalimenti per uso aziendale e perl’immissione sul mercato.

Queste nuove norme do -vrebbero consentire di porre inatto una normativa uguale edarmonica per tutti gli operatoridi tutti gli Stati membri. F.N.

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ATTUALITÀL’ETRURIA N.12 30 GIUGNO 2004

PAGINA 11

Evelina Montagnoni: una vita per la musica Un attestato di stima che ci onoraIncontro Evelina Poggioni,

classe 1924, vedova di EnzoMon tagnoni, morto nel 1978,nella sua casa di Riccio. Una

casa immersa nel verde deglialberi secolari e nei mille coloridei fiori che in questa splendidaprimavera arredano l’ampio giar -dino d’ingresso. Una casa piena difascino antico e di ricordi deltempo andato che rivivono im -perituri negli occhi vivi della si -gnora Evelina e nel sorriso lu -minoso e dolce con cui m’introdu-ce nel suo studio-salotto situatosubito dopo il portone d’ingressodella sua villa. Uno studio-salottodagli arredi sobri ed essenziali ,molto accogliente, anche se ap -pena segnato dal rigore di una vitaborghese che un tempo, senz’al-tro, vi palpitò forte, pur nei canonidi un potere che tutto volevacontrollare e dominare, privandoanche le libertà domestiche con lascusa della morale unica. Di quel -l’era oggi non resta che la coper-tina di un libretto musicale, intito-lato Inno a Mussolini (musiche diRenzo Callegari e versi di LiberoFranchi) incorniciato a mò di qua -dro e appeso al centro della pa re -te, che sovrasta la passione di unavita: un pianoforte August Forster.

Sono nata a Tuoro sulTrasimeno e fin da bambina hoincontrato e amato il pianofortee la musica- mi dice la SignoraEvelina notando il mio sguardoinsistito sul Forster e sul testo mu -sicale dedicato al duce.

Sì -prosegue Evelina- la primalezione di musica l’ho ricevuta asette anni dal maestro dellaBanda comunale di Tuoro, ilmaestro Chianelli. Succes siva -men te studiai pianoforte con lasignorina Noemi Castellini epoi a Perugia all’Istituto musi -ca le privato.

Così comincia il suo densoed interessante amarcord laSignora Evelina mentre (seduta suun divanetto appoggiato alla pa -rete lontana dal pianoforte, sovra-stato dai quadri del Diploma diMembro effettivo della nostraantica Accademia Etrusca e delRe gio-decreto di assegnazionedella medaglia d’argento al valormilitare conquistata nella primaguerra mondiale dal suocero prof.Antonio Montagnoni, che fu anchePreside dell’Istituto Vegni) guardae riguarda un quadernetto aquadretti, zeppo di appunti, su cuida tempo sta scrivendo le suememorie.

Evelina adolescente passa lesue giornate tra Tuoro e Perugia.Giornate di studio, di educazionealla musica, ma anche di gioia edi divertimento con le sue amiche.Naturalmente gioia e divertimentocommisurati a quei non facilitempi. E’ infatti appena sedicennequando l’Italia viene precipitatanella terribile notte della secondaguerra mondiale. Pertanto gli annipiù belli della sua giovinezza do -vettero fare i conti con la tragediadella guerra dapprima lontana mapoi sempre più vicina ed infine incasa con il passaggio del fronte.Poi nella primavera del 1945l’alba della nuova Italia spuntò erecò ad Evelina l’amore. Fu infattinei primi momenti di ripresa dellavita nell’Italia post-bellica cheEve lina conosce Enzo Montagnonidi Riccio arrivato a Tuoro peracquistare delle camicie da unasarta sua amica.

Con Enzo fu subito colpo di

ful mine, ma le regole del tempoimponevano lunghi fidanzamentidi conoscenza e il matrimonioarrivò solo nel 1952. Un matrimo-nio felice , ma segnato da grandidolori: i due figli avuti da Enzomuiono entrambi appena nati.

La giovane signora, come ve -niva allora chiamata dagli abitantidi Riccio, passa interminabili gior -nate chiusa nella villa e ab -bandonata in un pianto sconsola-to. Rischia addirittura una gravedepressione, ma si salva trovandonella musica e nell’insegnamentola sua nuova, alta ragione di vita.

Nel 1963, con l’introduzionedella media unificata, l’Italia hafame di professori ed Evelinamette a frutto i suoi studi privatisti-ci di musica e di pianoforte an -dando ad insegnare come sup -plente attività musicali nella nuovascuola media.

L’Italia di quegli anni 1960cresce in fretta e tumultuosamen-te. Evelina non se ne sta , come sidice con le mani in mano, edintuendo i cambiamenti lavora edinsieme si rimette a studiare iscri-vendosi al Conservatorio di Pe ru -gia dove ha come maestri profes-sionisti di grande livello: ClementeTerni, Valentino Bucchi, RomanVlad e Chally. Nel 1968 si diplomain “Musica corale, composizionee direzione di coro”. Raggiungecioè quel titolo accademico che leapre definitivamente la strada del -l’insegnamento. Nel 1970 infattivince il concorso di ruolo perpro fessore di musica e da preca-ria nelle scuole Berrettini e Pan -crazi passa titolare di cattedra allaCesalpino di Arezzo dove rimarràin servizio fino alle dimissioni perquiescenza rassegnate nei primianna novanta del secolo scorso.

Proprio alla media Cisalpino,diretta dal preside Gennai, fuiprotagonista dell’istituzione dellamedia sperimentale ad indirizzomusicale- mi dice la signora E ve -lina. E aggiunge: Furono anni in -dimenticabili. Misi in campo at ti -vità didattiche innovative cheportarono il mio insegnamento dimusica ad incontrarsi ed interagi-re con il teatro.

Un Teatro quello della pro -fes soressa Poggioni-Montagnoniche partiva dal palcoscenico na tu -rale dell’aula scolastica. Fu infattipro prio tra i banchi della Cesal pi oche Evelina riuscì a valorizzarele doti di genuinità e spontaneitàdei suoi alunni tarsformadoli inprovetti attori che diedero vita apièces memorabili decretando ilsuccesso del sua didattica anchefuori della nostra provincia.

Opere come Il Maestro diCap pella, Flauto magico, Pinoc -chio, Il Tamburino alla Guerra, IMusicanti di Brema: furono dalei curate nella regia e, talora, ria -dattate per rappresentazioni chesi svolsero dentro e fuori di A rez -zo.

Nel ricordare quegli anni lasignora Evelina si lascia trasporta-re dalla nostalgia. Il cronista in ve -ce, in quell’amore per l’insegna-mento, ritrova le indicazioni delfare scuola “per” e “con” i ra gaz -zi, che proprio in quegli anni delSecondo Novecento, don LorenzoMilani raccomandava con il suolibro: Lettera ad una professores-sa.

I decenni settanta e ottanta delNovecento furono poi per la si -gnora Evelina gli anni della sua in -tensa e proficua attività professio-

nale “nella” e “per” la musicacortonese. La sua casa di Riccio sitrasformò in una scuola frequen-tatissima di studio e promozionedella musica. Don Donato Gori vifece assidue visite per costituire lasua Associazione Amici della Mu -sica e volle che, dopo l’approva-zione dello Statuto, ne assumessela carica di presidente che tutt’og-gi ella ricopre. Tra le pareti diquello studio si formarono eduscirono poi musicisti di prim’or-dine come Rita Mezzetti, Giam -piero Giappicchelli, Michele La na -ri e tanti altri che qui è impossibi-le nominare causa la mancanza dispazio.

Sempre dei primi anni ottantadel Novecento è uno dei più beiricordi che la signora Evelinaporta nel suo cuore. L’esperienza ,seppur svolta in un ruolo minore,di attrice nel film Il fu MattiaPascal di Monicelli girato in granparte a Cortona e dove ebbe lafortuna di conoscere e fare amici-zia con il grande Marcello Ma -stroianni. Quel Marcello, scrupo-loso lavoratore, tanto educato esemplice che lei ancora ricordaallogiare all’Albergo Italia, passeg-giare brevemente per Rugapiana eal Parterre prima della cena con -su mata al Cacciatore.

Nel raccontarmi quell’eventola signora Evelina s’illumina comeaccade quando si rivivono im -mensi momenti di sublime ri -membranza. Io, ricordandomi delsuo genetliaco, trascorso solo dapochi giorni, mi congedo da lei,unendomi all’augurio dei tantiamici e conoscenti, con un: lungavita signora Evelina!

Ivo CameriniErrata corrige: La precedente puntatadi Donne cortonesi-5 è apparsa nelnumero 10 del 30 maggio , senzaocchiello e con titolo errato che qui diseguito riscriviamo in forma corretta:Cristina Castellari e Giovanna Zampi:due ragazze in gamba! Ci scusiamo coni lettori.

Illustre Presidente e caro Se -gre tario, a distanza di qualchemese dalla mia nomina asocio d’onore dell’As socia zio -

ne “Amici di Francesca”, sento ildovere di scriverVi per rinnovarVii sentimenti di stima e ammirazio-ne per quanto la Vostra Asso -ciazione sta realizzando al serviziodi pazienti così difficili e impegna-tivi.

In questi pochi mesi ho avutomodo di conoscere più da vicinole storie cliniche ed umane dialcuni pazienti, per i quali lamalattia era fonte di grave turba-mento non solo fisico ma psicolo-gico. Ho cercato, nell’ambito dellemie competenze e conoscenze, diessere d’aiuto. Soprattutto ho cer -cato di far giungere il mio soste-gno morale e professionale all’in-stancabile Segretario, vero motoredi ogni iniziativa e artefice di quel -la rete di solidarietà che copreormai l’intero Paese.

Cortona ne è il centro.Cortona, città impregnata di

arte, storia e cultura, può divenirecittà-simbolo di nuovo umanesi-mo, cioè di sentimenti e compor-tamenti valorizzanti la dignità u -ma na, soprattutto se questa dignitàappare offesa dalla malattia e dallasofferenza.

Ecco perché questa lettera èuna lettera di ringraziamento peravermi coinvolto nell’Asso cia zio -ne; è una lettera di stimolo affin-ché istituzioni e persone, in veste

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giu sta e opportuna visibilità me -dia tica.

“Amici di Francesca” deveessere un cerchio in espansioneche ha il suo centro a Cortona, edeve operare in una società, comeè l’attuale, di comunicazione einformazione continua.

Sono fiducioso che quanto hoscritto possa servire a migliorarecomunque il comune sentire eoperare.

Colgo l’occasione per inviare ipiù cordiali saluti e gli augurisinceri di un sempre più proficuolavoro.

Prof. Alberto Angeli

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABANREGIA: Alfonso Cuaron - CAST: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson,Gary Oldman - GENERE: Fantastico - U.s.a. /2004-durata: 141 minutiTerzo anno di scuola, all'accademia delle arti magiche di Hogwarts per HarryPotter ed i suoi piccoli amici. Qui si troveranno ad affrontare il mistero cheavvolge un pericoloso prigioniero, la cui fuga, minaccia la vita del giovane Harry.Dalla magica mano della scrittrice inglese Joanne K. Rowling, è arrivato sui nostrischermi, l'atteso terzo capitolo delle avventure del maghetto più famoso delmondo. Dopo i due precedenti e clamorosi successi diretti da Chris Columbus, lascelta di cambiare regista, per questo terzo atto, è stata alquanto coraggiosa.Alfonso Cuaron, che in passato ha diretto film come il bellissimo e romantico"Paradiso perduto", ha realizzato un lungometraggio più cupo e meno magicorispetto ai precedenti episodi. L'Harry Potter del regista messicano, infatti, è piùmaturo e meno legato al mondo della fantasia.GIUDIZIO: BuonoIL SIGNORE DEGLI ANELLI: IL RITORNO DEL RE

REGIA: Peter Jackson - CAST: Elijah Wood, Viggo Mortensen, Sean Astin, OrlandoBloom - GENERE: Fantastico - U.s.a. /2003/ 200 minutiFrodo e Sam, con l'aiuto del perfido Gollum, continuano il lungo viaggio percompiere la loro missione. Nel frattempo il resto della compagnia collabora persconfiggere le forze del male. In occasione della tanto attesa uscita in dvd e vhs,ritorniamo a parlare del colossal dell'anno. Questo terzo capitolo che chiude latrilogia scritta dallo straordinario J.R.R. Tolkien, non è solo un film di leggende,avventura e magia; l'opera di Peter Jackson, racchiude in sé una meravigliosafusione di forza, amore, coraggio, dolore e profonda amicizia. Come quella chelega i piccoli hobbit Frodo e Sam, la cui reciproca dedizione diventa parte fonda-mentale del film. Un opera avvincente, spettacolare e commovente; visivamentericca e tecnicamente perfetta. Per realizzare tutto questo il regista Peter Jacksonha lavorato duramente per circa 10 anni, ma ne è valsa la pena; i suoi sforzi e ilsuo grande talento sono stati premiati con gli 11 Oscar all'ultima cerimonia degliAcademy Awards. Il Signore degli Anelli: Il Ritorno Del Re è stato decretato infatti,assieme a Ben Hur e Titanic, il miglior film della storia del cinema. GIUDIZIO:Ottimo.

Donne cortonesi - 6 Amici di Francesca

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MOMENTI DI RIFLESSIONE 30 GIUGNO 2004L’ETRURIA N. 12

PAGINA 12

Da “Le Celle”L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 4 luglioLc 10, 1-12, 17-20

Venerdì scorso si è svolta aPergo la celebrazione dellasolennità del sacratissimoCuore di Gesù, presso la

Ca sa della Con gregazione delleFiglie del Sacro Cuore di Gesù diFiume.

La solennità è stata precedutadalla preparazione, attraverso mo -menti di preghiera e adorazione,in quanto quest’anno la celebra-zione assume un significato parti-colare: ricorda infatti il Giu bileodella Congregazione, fondata nel1904 da madre Maria Cro ci fissaCosulich dopo anni di donazionetotale allo spirito divino e du rolavoro per le creature bisognose.

La serata ha avuto inizio con laCelebrazione Eucaristica, concele-brata da una decina di sacerdotialla presenza del vescovo, mons.Gualtiero Bassetti, quindi si èsvolto il concerto, in cui i cantidel la Schola Cantorum di Pergoguidata dal maestro Bosi si sonoalternati alla lettura dei testi sullafondatrice della congregazione.Per l’occasione il prof. Bosi hapresentato l’Inno al Sacro Cuore,da lui composto per la solennità.

La processione ha concluso lacelebrazione, quindi i numerosipar tecipanti sono stati invitati aradunarsi intorno al rinfresco.

La Congregazione delle Figliedel Sacro Cuore di Fiume compiequest’anno cent’anni ed ha unasto ria che si può ritrovare nei testidi don Bruno Frescucci e di ma -dre Gabriella Corva, che sono av -vincenti perché la vita e le vicendedella fondatrice e delle suore sonostrettamente connesse alla storiad’Italia, soprattutto dalla secondo

Atutti i lettori de L’Etruria,ora che è cominciata l’esta-te anche nei calendari,dedico questo pezzo.

Per le pas seggiate al Parterre,per le do me niche uggiose, per lecicale del pomeriggio e i grilli dellasera, per la distesa chianina disagre, feste e buon umore, per laprovincia che si conosce e siriconosce in musiche leggere, spallee melone, buone cose e notti distelle.

I ragazzi che s’immaginano unamore, i ragazzi che lo trovano percaso, le abbronzature più o menointegrali, i viaggi per scappare da sestessi e quelli per non scapparepiù...

Un’estate cortonese sono i pienie i vuoti di lavoro e ferie, di partitein notturna e turisti che arrivano evan no.

Sono biciclette e hobby impen-sabili, temporali distratti e gelati allafrutta.

L’estate ci fa capire che qualco-sa è finito, che ci possiamo riposa-re, che sicuramente la nuova Juvesarà più forte, che da settembrem’iscrivo ad un corso di yoga o dibricolage, che stare fermi a leggereè come correre, che se avessisaputo ballare il liscio quella seraavrei fatto centro, che non importaperchè domani è un altro giorno,che forse tra nove mesi nascerà uncapolavoro.

E’ la storia degli studenti che neapprofittano, degli adulti che sisentono liberi solo per il fatto di a -vere solo una maglia o niente ad -dos so.

E’ la storia dei riti, di una mi -tologia un po’ commerciale, un po’sta gionale e siamo tutti uguali e for -se qualcuno più uguale degli altri.

D’estate abbiamo imparato agiocare a ping-pong, a pescare, aballare la macarena, a conoscerecerti sentieri, a baciare, a vedere lestelle, abbiamo letto per la pri mavol ta Calvino o Cesare Pavese, ab -biamo visto all’aperto film così tristie indimenticabili, abbiamo assaggia-to piatti strani e bevuto più diquanto bastava... abbiamo im paratotante cose e quindi siamo diventatigrandi.

Buon estate, buone cose nuo ve.Albano Ricci

guer ra mondiale.La Congregazione deriva dalla

Pia Unione delle Figlie del SacroCuore, fondata a Trieste nel 1879che era “una istituzione di vita a -po stolica con il carisma di irradia-re, specie nella gioventù più bi -sognosa, luce, amore e forza attin-gendoli dall’insanabile ferita delCuore di Gesù”.

Fra le opere a cui l’Istituto dàvita ci sono l’insegnamento del ca -techismo, la scuola materna, l’as -sistenza e l’educazione dagli orfanie dei bisognosi.

L’Istituto sorge a Fiume e di -venta un centro attivo e solido, dacui importanza è riconosciuta neltessuto sociale. Le difficoltà dellapri ma guerra mondiale sono su -perate, ma con la seconda la cittàcade sotto il dominio di Tito: perla popolazione istriana di origineitaliana è il momento dell’esodo.Ben il 90% della popolazione ab -bandona tutto ciò che possiedeper rifugiarsi in un’Italia giàampiamente provata dalla guerra.

Anche le Figlie del Sacro Cuo -re sono costrette a fuggire, incal-zate dalle truppe titine che avan -zando sacrificavano i religiosi etra sformavano le belle chiese inma gazzini.

Il Vescovo di Trieste accolse lasuore in un ambiente vicino aGorizia, dove sorsero subito l’orfa-notrofio e la scuola materna, mamancava il posto per il noviziato.

Ci pensò la Provvidenza: a Per -go di Cortona era in vendita unacasa, dove continuare l’apostolato.

Con l’aiuto di un armatore ge -no vese e la generosità del proprie-tario della casa, il 12 marzo 1953

Annunzioe Propaganda

La musica per il “di di festa”nasce, in genere, dall’amo-re di un Direttore di coro odi un organista. Quando

questa “passione” funziona glianni trascorrono veloci e mi ri -trovo ancor giovane, che sono tra -scorsi decenni dalla prima volta diun preludio d’organo, di un Mot -tetto a 4 voci o di un Santo assem-bleare. Le righe che seguono po -trebbero essere sostituite da millealtri esempi e da mille altri Di -rettori di coro che hanno dedicatoi loro giorni più belli alla procla-mazione della festività. Sono sem -plicemente, quelli che seguono,modelli di attaccamento al lavoro,di approfondimento culturale, dicapacità di equilibrio tra esigenzedi animazione comunitaria e diconservazione dei valori dell’arteche è al centro di questo impareg-giabile gioco di emozioni.

Scrivere di un’esperienza cheha ormai più di 37 anni di storiaalle spalle, non è semplice. Il ri -schio è sempre quello di dimenti-care dettagli e particolari che, aben vedere, si rivelano per nullamarginali. Una cosa è comunquecerta: dopo un quarto di secolo divita, l’esperienza di servizio nelcanto non ha perso la primigeneafreschezza di intenti e di ispirazio-ne, anzi, ho trovato, lungo ilpassare degli anni, sempre nuovistimoli con i quali alimentare ilmio entusiasmo.

Un Coro, “un piccolo Coro”,pen sato, desiderato e creato dauno che ama la musica, ma chesoprattutto crede nel suo grandemessaggio, nella potenza del“veicolo artistico” che viaggia suun binario speciale: che è capacedi collegare direttamente il cuoredell’uomo agli Orecchi di Dio.

Da questa premessa, nellaqua le ho creduto fin da piccolo,ecco la mia esperienza di Di ret -tore di Coro.• Quattro Ottobre 1967 Debuttoin S. Maria a Ricorboli (FI).La corale, a voci miste, si compo-neva di 60 elementi; belle voci,tanto entusiasmo e a Natale dellostesso anno la prima esecuzione dicori a 4 e 5 voci. Un ascolto atten -to e silenzioso; graditissimo a oltre2000 persone.A questa prima esecuzione ne se -guirono tante altre; la più impor-tante nella Basilica di S. Croce (FI)con un pubblico colto e di raffina-to gusto musicale, abituato all’a-scolto di grandi cori.• Primo Gennaio 1970. In Ca -mucia di Cortona nasce la corale“G. Verdi” composta da 50 per -sone; coro a voci miste. Tante ese -cuzioni in loco: a Cortona, Pe ru -gia, Siena, Firenze, Roma, Prato,Bologna, Milano. Quindici anni diuna intensa attività artistica eculturale.• Otto Dicembre 1984. Nasce aOs sa in di Cortona la “CoraleMargaritiana”. Quaranta elementila compongono, soprattutto gio va -ni, venuti anche dalle vicine frazio-ni. Numerosi i concerti fra cui duea Roma: il primo in S. Pietro e l’al -tro in una affollatissima Ba silica alcentro di Roma.• Sei Aprile 1997. E’ la volta di un“Ottetto Corale” che si è in brevespecializzato nell’esecuzione delLaudario Cortonese e di tutto ilrepertorio classico (G.G. Castoldi -C. Monteverdi, ecc.). L’attività con -cer tistica dell’ottetto si è mossaver so la Germania: Mo naco, Co lo -nia, Dussendorf, Lan sud, Fran co -forte e l’America: Los Angeles,Hol ly wood, e altre Na zioni eu ro -

la prima suora “prese possessodella Casa di Pergo: la casa eraspoglia e priva di illuminazione, ifili della luce pendevano dai soffit-ti, gli interruttori erano stati tolti”.

Ma da quel momento iniziòper le suore il lavoro: la scuolamaterna a Montalla, la gioventù daeducare al catechismo, l’aiutonelle parrocchie limitrofe, quindila scuola materna a Camucia e aTerontola, che ancora oggi conti-nua.

Ma il lavoro più importante èstato sempre l’insegnamento delcatechismo e la diffusione del cul -to del Sacro Cuore, mentre la Casadi Pergo è aperta per incontri dipre ghiera ed esercizi spirituali ri -volti a tutti.

Ecco perché la solennità delSacratissimo Cuore riveste un par -ticolare significato e nel suo pic -colo irradia luce a tutti coloro chevi partecipano: è la luce dell’amo-re e della speranza nel domani.

M.J.P.

pee.• Ottobre 2001. Apre la “Coraledi Istituto”, presso la Scuola Me -dia di Camucia. Varie le esecuzio-ni: il primo concerto il 24 maggio‘02, nella Chiesa di Cristo Re. LaCorale è composta da 65 vocibianche con la presenza di genito-ri e insegnanti in qualità di So -prano, Tenori e Bassi (cento per -sone in tutto). La recente esecu-zione del 9/5/04, nella Basilica diS. Margherita, gremita di pubbli-co, ha fatto ascoltare: “L’Al leluia”di Haendel, riscuotendo grandeplauso. Tale esperienza vive an co -ra. Oltre essere Direttore di Coro,il sottoscritto ha fatto parte, a lun -

go, del Gruppo Polifonico “Fran -cesco Coradini” di Arezzo in qua -lità di tenore. Il Coro FrancescoCo radini ha rappresentato unpunto obbligato di riferimento perla Polifonia tanto a livello Na -zionale che internazionale. Hopar tecipato al Concorso Poli fo ni coGuido d’Arezzo, Llan gol len (Gal -les) Cabrovo (Bulgaria) - A te ne(Grecia) - Debrecen Ungheria) -Wettingen (Svizzera) Parigi (Eli sede Notre Dame) - Barcelloona -Saint Priest (Francia) - Amburgo(Germania Occidentale) - Gorizia,Roma, Milano ecc.

Grazie, veramente grazie allamusica. M° Antonio Garzi

La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù a Pergo Il “coro”, una vera esperienza di vita

Le due parole del titolo, an -che se hanno punti di con -tatto tra loro, sono moltodiverse e la di versità diventa

capovolgimento di senso nellavisione evangelica. Gesù si puòdire che si scosta tanto dallo stiledella propaganda da non illudersiche basti essere seguito per averraggiunto lo scopo che ogni co -municatore si propone. C’è unmo mento in cui: “Siccome moltagente andava con lui, egli sivoltò e disse: ‘Se uno viene a mee non odia suo padre, suamadre, la moglie, i figli, i fratellile sorelle e perfino la propriavita, non può essere mio disce-polo”. E per essere ancora piùesplicito paragona, chi lo seguesenza aver capito le sue vere inten-zioni, all’uomo che comincia adedificare senza avere la costanza ei mezzi per portare a terminel’impresa, esponendosi così alladerisione degli altri

Se queste sono le premesse, ilVangelo, cioè l’annunzio che egli èvenuto a portare e che i suoidiscepoli devono continuare a dif -fondere, avrà caratteri e strumentidi trasmissione completamentediversi da quelli di qualsiasi altraverità e prodotto che si vogliapubblicizzare. Infatti la messe darac cogliere più che sudore difatica umana sarà risultato dachiedere ed attribuire a Dio,padrone della messe. E l’entusia-smo che l’inizio di ogni lavororichiede non sarà la previsione delsuccesso, ma il sentirsi mandatico me agnelli in mezzo ai lupi,cioè pronti al sacrificio di sé pertestimoniare anche col sangue la

fede nel messaggio che si annun-zia. Sempre in questa ottica tantodiversa da chi fa propaganda, nondare importanza agli strumentipuramente umani: non portateborsa, né bisaccia, né sandali, enon perdersi nel tragitto in salutidi pura cortesia: non salutatenes suno lungo la strada, perchél’augurio di pace (Shalom!) nondeve essere un semplice convene-vole, ma effusione di pace suquanti ascolteranno con fedel’annunzio: In qualunque casaen triate, prima dite: Pace a que -sta casa. Se vi sarà un figlio del -la pace, la vostra pace scenderàsu di lui, altrimenti ritornerà sudi voi. Nessuna preoccupazionepoi per il cibo, la dimora, ilvestire, perché l’operaio è degnodella sua mercede.

Persuasi inoltre che l’annun-zio da fare non è per gli ascoltato-ri di scelta facoltativa, ma didoverosa accoglienza come paroladi Dio, che se non accolto meritail gesto clamoroso di scuotere daisandali la polvere di quel luogocome destinato alla rovina: Anchela polvere della vostra città chesi è attaccata ai nostri piedi lascuotiamo contro di voi. Maperfino gli stessi inviati a darel’annunzio non hanno capito dovesta la grandezza del loro compito:I settantadue tornarono pieni digioia dicendo: “Signore anche idemoni si sottomettono a noinel tuo nome”. Egli disse: Ralle -gratevi piuttosto che i vostri no -mi sono scritti in cielo.

Questa la differenza che corretra annunzio evangelico e umanapropaganda. Cellario

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Sei bella come l’arcobalenocon i tuoi colori sembri dipinta da mille pittoriquando compari in cielotutto il mondo ti guarda ed esclama:che gran mistero.

Stefano C.

UmiltàTenerezza che soave sfiorai contorni, li calca,li colora e li abbellisce.

E’ l’attimo mai svanitoche rinforza, rincuorae non fa, mai,sentire soli.

Donatella Poesini

Paesaggio invernaleFiocco di neveche scendi cadenzatoassieme ad altribatuffoli ballerini.

Maestoso è il paesaggioche ti circonda, che crei,con i tuoi disegni,ghirigori ovunque.

Le piante hannoun manto zuccherino,i prati, pannadolce da gustare.

Emani calore, fiocco di neve, riscaldii nostri cuori, cheper un attimo dimenticano tutto;come un sussurro, la nostra anima si solleva, ascolta e senti, i tuoi piccolo Messaggi d’Amore

Alessandra Corazza Caponi

Buona estate

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ATTUALITÀ POLITICAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

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TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

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NECROLOGIO

La matematica non è un’opinine Una sconfitta senza precedenti

Una candidatura senza imposizioniha premiato l’UDC cortonese

Composizione ConsiglioComunale di Cortona

E’ doveroso dopo la tornataelettorale fare il punto della situazio-ne: a prescindere dal fatto che si puòsempre fare meglio, bisogna rimarca-re che si sono create situazioni sfavo-revoli per cui, nonostante la nostravalida campagna elettorale che per laprima volta ci ha visto muovere conforza in tutto il territorio, pur nonaumentando come A.N. abbiamomantenuto la percentuale nazionaledel partito e questo ci spingerà acontinuare con una politica semprepiù vicina al territorio.

Nonostante l’impegno iniziale dAN per una coesione dei partiti dicentro destra e dopo aver attesoinutilmente anche il congresso FI,non avendo trovato una unità diintenti, pur essendo noi gli unici adaver avanzato proposte concrete, allavigilia della presentazione delle liste,abbiamo presentato il nostro candida-to.

Questa decisione è stata co mun -que presa dai vertici regionali di FI eAN per una ovvia compensazione divisibilità rispetto al Comune di Arezzo,mentre è stata concessa una derogaall’UDC presente per la prima volta aCortona. Dalla somma finale dellaCDL non si può assolutamentepensare che sia stata una sconfitta,anche se la polverizzazione dei voti frai cinque candidati ha abbassato lepercentuali. Il confronto d’obbligode ve essere fatto con le ultime am -ministrative del 1999. L’allora CDLcon AN + FI (+ una componente in -terna del CCD) ottenne il 27,98%. Iconsiglieri comunali erano 6 (3 di An+ 3 di FI). Oggi la CDL con AN e FIsenza la componente centrista haavuto il 25,16 ma che sommato alcandidato UDC (sempre componentedella CDL) con il 4,89% ha un totaleal 30,05. Quindi la Casa delle Libertàha ottenuto un aumento rispetto al1999 pari ad un +2,07%. I consiglieririmangono sempre 6: tre di AN, due

Per la Casa delle Libertà é unasconfitta senza precedenti: il 64%a Vignini e 2 consiglieri di mi -noranza regalati alla sinistra.

Chi ha preteso che Forza Italianon guidasse la coalizione comeavevano sancito gli elettori, chi si è

assunto la responsabilità di questecandidature a Sindaco e delledivisioni politiche, chi ha fattocerti ac cordi e poi ne ha preteso ilri spetto, chi si è adoperato in tuttele sedi per impedire una candida-tura unitaria mandando l’interacoalizione al massacro, adesso cifaccia una cortesia: si iscriva diret-

di FI e uno dell’UDC.Un dato che ci fa riflettere come

AN è il fatto che FI abbia a vu to alleprovinciali 2353 voti men tre allecomunali sono stati soltanto 1705;quindi al nostro candidato sonomancati 648, di fatto però bisognaammettere che FI ha perso un consi-gliere comunale grazie appunto alcalo rispetto alle amministrative.

Non è affatto vera la stravittoriadel centro sinistra: nel 1999 Rachiniottenne il 56,3% senza Ri fondazioneComunista che all’epoca era al 7,3%(totale 64,13%). Og gi Vigniniraggruppando tutti i partiti di centrosinistra, compresa Rifondazione, haottenuto il 63,53%; quindi un -0,6%rispetto a Rachini.

Lo SDI e Comunisti Italiani nonhanno nemmeno raggiunto il quo -rum. Siamo orgogliosi del nostrorisultato che ci ha mantenuto le trepresenze in Consiglio Comu nale conLuciano Meoni capo grup po e condue consiglieri co mu nali: dott.Umberto San ticcioli e dr. Filippo Billi.

Il gruppo di AN sarà sempredisponibile come nella scorsa legisla-tura ad accogliere le istanze dei citta-dini tutti; sarà anche no stra curaportare avanti una opposizione dura,incisiva ma anche costruttiva sottoli-neando anche il dato “preoccupante”dello strapotere dei DS, che,nonostante i misfatti, è stato premiatodagli elettori. Questo ci induce apensare che ci sia un controllo delterritorio e alcuni “lobby” che nontenendo conto di nessuna ideologiatengono conto solo del potere. Perquesto dobbiamo impegnarci ad unmaggior controllo della macchinaamministrativa, ed evitare eventualiingiustizie nei confronti di alcuni citta-dini. Il partito ringrazia tutti gli elettorima soprattutto tutti i ragazzi che conpassione e senso del dovere hannolavorato assiduamente durante tutta lacampagna elettorale.

Un grazie a tutti di cuoreLa segreteria di AN Cortona

tamente alla sinistra perché dallenostre parti non sarà mai piùcreduto.

Nonostante tutto questo, ForzaItalia cresce sia alle provincialiche alle europee e, pur senza ivoti dei cristiano-de mocratici (og -gi presenti nell’UDC), perde una

manciata di voti rispetto al 1999confermando si secondo solo aiDS e primo partito dell’opposizio-ne.

Per questo ringraziamo tutti inostri elettori.

Il CoordinamentoComunale di Cortona

Al termine della recente con -sultazione elettorale, il nostroringraziamento va in primo luogoa quanti, accettando di candidarsinella lista che conserva ancora loscudo crociato, hanno permessoun consistene successo dell’UDC edella preside Giuliana BianchiCaleri.

A seguito di ciò, il nostro la -voro consisterà nell’affiancarel’opera della nostra rappresentan-te per realizzare il programma giàenunciato, in sede di campagnaelettorale, che vede ai primi postil’impegno in favore delle famigliee dei giovani in particolare, non -ché del territorio nel suo com -plesso.

Si tratta quindi di rilanciareanche a Cortona, una politica dicentro, secondo le indicazioni cheprovengono dal segretario nazio-nale Follini. Per ottenere tuttoque sto ci dichiariamo sin da a -desso aperti al confronto con lecomponenti politiche che sirichiamano a comuni valori; inparticolare siamo interessati allacollaborazione con i consigliericomunali di Forza Italia, ai qualici lega la comune provenienza.Proprio per definire tale collabo-razione, ci corre l’obbligo disgombrare il campo da tutta unaserie di affermazioni apparse sullastampa, dopo aver opportuna-mente taciuto durante la campa-gna elettorale.

Ci preme precisare che gliincontri effettuati per la ricerca diuna candidatura unitaria dellaCDL non sono falliti, da partenostra, per la mancanza di spiritodi collaborazione, ma per ladecisa volontà di far prevalere gli

accordi, da tempo definiti a livelloregionale, che non tenevano inconsiderazione la richiesta pres -sante che proveniva dalla basedell’elettorale, la quale gradiva lacandidatura di una persona quali-ficata della società civile, esternaai partiti.

Ma il costante richiamo di ANal rispetto del patto regionale nonammetteva soluzioni diverse daquanto già preordinato, come piùvolte è stato duramente ribaditodall’esponente regionale MaurizioBianconi.

Contro tale irrevocabile deter-minazione, i vertici nazionali del -l’UCD hanno ritenuto legittimoproporre e non imporre, all’elet-torato cortonese, la candidatura diuna qualificata figura di centro,nella persona della prof.ssa Bian -chi Caleri, apprezzata sia dal mon -do cattolico che dalle istituzioniculturali e civili cittadine.

Al termine delle elezioni, con -statiamo con soddisfazione che gliabitanti del nostro comune hannocolto il significato della nostra a -zio ne, rispettosa delle altrui i -dentità ma ferma nel respingerecondaditure imposte, incapaci diraccogliere, a nostro parere, piùampi consensi tra quanti sonoattenti ai valori della solidarietà edell’accoglienza, in una città comeCortona, da sempre aperta a tutti ipopoli e a tutte le civiltà.

Un grazie particolare infine ainostri elettori ed a quanti, con unaattiva collaborazione, hannopermesso di cogliere un lusinghie-ro successo, insediando in Con si -glio Comunale la nostra candidata.

UDC Cortona

CALCIT “Cortona - Valdichiana”Comitato Autonomo Lotta contro i Tumori

SEDE DI CORTONAAssociazione O.N.L.U.S. Patrocinata dal Comune di Cortona

Entrate dal 21 dicembre 2003 al 7 giugno 2004

Entrate dal 21 dicembre 2003 al 7 giugno 2004

Elenco n. 1 del 2004

Elenco n. 1 del 2004

Il Comitato partecipa al dolore delle Famiglie e porge le sue sentite condoglianze

CALCIT VALDICHIANA - 52044 Cortona (Ar)Via Santucci, 17 - Tel./Fax 0575/62400

Indirizzo: www.cortanagiovani.it/calcit - E-mail: [email protected]

Si è spento un sorriso, sincero ed edu -cato; se ne è andato un uomo che hafatto dell’educazione il suo modo divivere. Per tanti anni barbiere in piazzadella Repubblica ha sempre avuto contutti un rapporto cordiale e disponibile.Dopo essere andato in pensione è statoancora più il perno della sua famigliapur nella situazione difficile di salute. Mai un lamento; ogni volta che loincontravo aveva sempre parole di speranza e voglia di vivere.Riconosceva la gente dal tono di voce perché i suoi occhi avevano di -mostrato la stanchezza di guardare questo mondo non sempre piacevo-le, ma anche per questo non si era mai lamentato. Voleva un bene dell’a-nima alla moglie ed alla figlia. Improvvisamente un aggravamento delmale lo ha portato all’ospedale e ad una rapida morte. Lo ricordiamocon affetto e siamo vicini alla sua famiglia.

GinoPazzagli

Sindaco Andrea Vignini

Democratici di Sinistra 11 consiglieri

1) Giuliano Caprini2) Francesca Basanieri3) Maurizio Burroni4) Giovanbattista Cherubini5) Angelo Fanichi6) Cesare Fiorenzoni7) Vito Garzi8) Orlando Magari9) Miriano Miniati10) Tania Salvi11) Moira Tapini

Rifondazione Comunista 2 consiglieri

1) Silvia Broncolo2) Daniele Monacchini

Margherita 1 consigliere1) Walter Checcarelli

Alleanza Nazionale 3 consiglieri1) Luciano Meoni2) Filippo Billi3) Umberto Santiccioli

Forza Italia 2 consiglieri1) Alberto Milani2) Leopoldo Petri

UDC 1 consigliere1) Giuliana Caleri Bianchi

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Le squadre ammesse allefasi finali sono state laTarquini, The Lions Well,Mil le Molliche, Audi, Razza

Chianina, Playmobil, CTF Calcetto,Idraulica Cortonese.

Gli scontri diretti hanno por -

ta to in finale le due squadre primeclassificate del girone “D” Idrau -lica Cortonese e CTF Cal cet to.

Lo scon tro conclusivo si ècon su mato martedì 15 giugno.

E’ stato un incontro sportiva-mente corretto con la vittoria per5-2 del CTF Calcetto.

La partita comunque è stataincerta fino alla fine, quando sul2-1, avendo subito un altro goal lasquadra dell’Idraulica Cortoneseha abbandonato l’impegno agoni-stico subendo le restanti tre reti.

La coppa alla squadra che hase gnato il maggior numero di retiè andata al The Lions Well, mentrela coppa disciplina è stata as se -gnata alla squadra della Foto La -mentini.

L’organizzazione deve ringra-ziare tutti i giocatori delle 16squadre partecipanti per l’impe-gno, la disponibilità e la correttez-za dimostrata in campo.

Speriamo che anche i gioca-tori da parte loro abbiano unbuon ricordo di questa prima e -spe rienza cortonese e che sianodi sponibili a partecipare all’edizio-ne del prossimo anno.

Consapevoli che con il mesedi settembre molti di questi gioca-tori torneranno ad allenarsi con leproprie squadre di appartenenzaper disputare i vari campionati

nel le diverse categorie, il TennisClub Cortona vorrebbe dedicaremaggiore attenzione alla organiz-

zazione di torneo di calcetto per i“simpatici” nonni.

Con il mese di settembre sivorrebbe realizzare un torneo dicalcetto Over 40, ovvero aperto atutti i giocatori che abbiano com -piuto almeno il quarantesimo an -no di età.

Per far partire questo torneosarà opportuno che in questoperiodo estivo i tanti giocatori dicalcio che da anni hanno appesoal chiodo le scarpe da pallone,facciano un pensierino e riescanoa realizzare una serie di squadreper questo torneo di calcetto a

cinque.Al momento è solo una enun -

ciazione; speriamo diventi una

realizzazione per la quale neriparleremo sicuramente nei pros -simi numeri del nostro giornalenel mese di agosto.

Una finale molto tirata

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Crazy Lake party“Trasimeno Biker’s Festival”

1° Torneo di Calcetto giovanile

Una covata eccezionale

Che covata eccezionale! a -vrebbe esclamato ad untempo una massaia dellenostre parti, dopo aver

costatato la schiusa completa delleuova messe sotto cova alla chioc-cia di turno.

Pertanto questa dizione riferitaallo sport del calcio, non possia-mo far altro che accostarla aquello che è accaduto nella Poli -spor tiva Montecchio nella stagionesportiva testé conclusa.

Il mister Giorgio Fiorenzi haraccolto le adesioni di soli 19 ra -gazzini, tutti nati nel 1993 esclusoun 92 e un 94, naturalmente perdisputare il Campionato Pro -vinciale categoria “Esordienti B”,girone “D”.

Noi tutti sappiamo bene quan -to sia difficoltoso trovare un nu -mero adeguato di giocatori a que -sto primo livello, in realtà ristrette,come quella della simpatica fra -zione di Montecchio. In questocaso specifico non si possono farescremature o cernite, si prendonoe giocano quelli che ci sono, alche la domanda sorge spontanea,.ma allora si gioca solo perperdere? Oppure, senza nessun ri -sultato positivo i ragazzini si diver-tiranno? Pertanto in fase di pre -ventivo, la più brutta delle ipotesipo teva risultare una delle sopracitate..

Niente di tutto questo carilettori, chi conosce bene GiorgioFiorenzi sa con quanta passione ededizione insegna calcio, soprat-tutto oltre i fondamentali di questo

sport, in primis ai ragazzi insegnagli aspetti comportamentali dell’e-ducazione e della lealtà sportiva,ecco perciò che sacrificio, passio-ne e lavoro alla fine pagano e laconquista della impensata vittoriadel proprio girone ne è l’evidenteprova.. Tra l’altro c’è da evidenzia-re che in questo raggruppamentoc’erano squadre con vivai giovanilidi un certo spessore: vedi Mon te -varchi, N.Cortona, Terranuovese eCastiglionese, perciò era quasiimpensabile un risultato del ge ne -re, visto anche il numero ridottodel l’organico.

Adesso tutti gli sportivi mon -tecchiesi gioiscono di questogran de risultato, riconoscendo illa voro assiduo del Mister, laperfetta conduzione operativa daparte del responsabile del settoregiovanile Alvaro Tremori e soprat-tutto la fattiva presenza e l’entusia-smo con cui il gruppo dei genitoria seguito assiduamente l’anda-mento del campionato.

Ma veniamo alla presentazio-ne di questi eccezionali ragazzi:Portiere: Matteo del Gallo.Difensori: Marco Pieroni; LucaSciarri; Matteo Guerrini; MattiaVagnetti; Michele Schicchi.Allenatore: Giorgio Fiorenzi.Centrocampisti: Daniele Puc cia -relli; Riccardo D’Itria; Stefano Bi -gazzi; Federico Baldelli; LorenzoAl legria; Lorenzo Pestiferi; Ga -briele Tiezzi.Attaccanti: Giulien Taffa; MicheleMan freda; Nicolò Farnetani; Mi -chele Brunelli; Alessio Orazioli;Da niele Taralli.

Resta soltanto un elogio e unaugurio a questi piccoli calciatoriper altre future vittorie.

Danilo Sestini

Calcio GiovanileConcluso il Torneo di Calcetto al Tennis Club Cortona

Gli esordidenti “B” del Montecchio si aggiudi-cano con merito la vittoria del proprio girone

Vince il CTF Calcetto di Terontola dopo una gara molto combattuta contro l’Idraulica Cortonese. Vince la coppa di squadra capocannoniere The Lions Well e la coppa disciplina alla squadra Foto Lamentini

Nei prossimi 16,17,18 lu -glio 2004, il nostro La goTrasimeno sarà letteral-mente invaso da un orda

di rombanti e festanti motociclet-te. E’ infatti in programma, du -rante quei giorni, il Crazy LakeParty, Trasimeno Bikers Festival.

Ma di cosa si tratta??Il Crazy Lake Party, non è altro

che un motoraduno, uno splendi-do motoraduno organizzato dall’Associazione Culturale “Spirit ofthe Lake”, con il patrocinio delComune di Castiglion del Lago.

“Il Crazy Lake”, è un mo to -con centramento aperto a tutti itipi di moto; il programma dellamanifestazione è denso di avveni-menti, e tutti coloro che vorrannoparteciparvi, o più semplicementegustarsi tutte le manifestazionicollaterali, non devono far altroche recarsi a Castiglion del Lagopresso il vecchio aeroporto, quipotranno trovare stand enogastro-nomici aperti notte e giorno,strip tease e sexy show, campeggiolibero, lotteria bike show, gincana4x4, lancio di paracadutisti, girituristici ed enogastronomici, eli -copter tour con la scuola elicotte-ri “ValdiChiana”, live music, edan cora tante altre sorprese.

Gli organizzatori inoltre vo -glio no ricordare due cose: laprima è che comunque la manife-stazione si svolgerà con qualsiasicon dizione atmosferica, e la se -conda, sicuramente ben più im -

por tante ed è per questo che l’ab -biamo lasciata per ultima, è che ilricavato, al netto delle spese, saràdevoluto in beneficenza alla FISM,“Fondazione Italiana Scle rosi Mul -tipla”.

Se poi qualcuno volesse qual -che informazione più dettagliata,può rivolgersi direttamente all’in -foline: 335 6592300, 3382520130, 347 0853919, oppurecon tattare gli organizzatori tramiteemail

Stefano BistarelliIl Tennis Club Cortona, conl’arrivo delle vacanze estive,intende offrire ai genitori unvalido ausilio di occupazione

del tempo libero impegnando ipropri ragazzi nel 1° Torneo a -ma toriale di calcetto aperto atutti i bambini che non abbianocom piuto i 16 anni di età, da di -spu tarsi di mattina.

Le iscrizioni possono essereeffettuate presso la segreteria delCircolo (tel. 0575/62281) suapposito modulo nel quale siaspecificatamente indicato il nomedel capitano non giocatore (ungenitore) che si assume la re -sponsabilità della squadra.

La tassa di iscrizione è dieuro 50.

Inizio del Torneo previsto peri primi giorni del mese di lugliose si aderiranno almeno 10 squa -dre.

PREMICoppa alla squadra 1° ClassificataCoppa alla squadra 2° ClassificataTarga alla squadra 3° ClassificataTarga alla squadra 4° Classificata

CTF Calcetto 1° Classificato

Idraulica Cortonese 2° Classificato

Il Presidente del’Idraulica Cortonese

Il Presidente del CTF

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SPORTAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2004

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La stagione è appena termi-nata ma la società cortone-se di pallavolo sta lavoran-do per la programmazione

e gli impegni del prossimo annoagonistico.

Per quanto riguarda il settorefemminile quest’anno ha conqui-stato di diritto l’attenzione deitifosi con le imprese della squadradi serie D e non solo quella e lasocietà ha puntato decisamentesulla riconferma di tutte quellecomponenti che hanno portato aquesta annata davvero interessan-te; in particolare sono stati ampia-mente superati gli obbiettivi prefis-sati che erano quelli di far fareesperienza alle giovani atllete ecercare di spingersi più in altopossibile.

Il raggiungimento dei play-offgiocati perdipiù ad alti livellihanno sorpreso anche l’allenatoreSabatini che sarà uno dei punbtidi forza anche della prossimastagione ed a lui sarà affidataoltrechè la squadra di serie Danche l’Under 17 (ragazzedell’89/90) e l’Under 19 (ragazzedella serie D e anni dal 86 all’89).

Certo l’obbiettivo del prossimoanno sarà “ alzato” con quellominimo di raggiungere i play-off edi spingersi poi fin dove possibiletenendo presente anche la crescitadurante l’anno delle ragazze che sispera continuino con lo stessotrend,impressionante.

L’obbiettivo non meno impor-tante rimane comunque la crescitacomplessiva di tutto il settore gio -vanile vero punto di forza dellasocietà con l’obbiettivo della

Calcio N.Cortona Camucia

massima crescita possibile anchedella squadra Under 17 chepresenta potenzialità davveronotevoli.

Da notare poi che la squadraUnder 16 ha vinto il campionatoProvinciale UISP e aprteciperàquindi di diritto alle finali naziona-li il 25,26 e 27 giugno a Rimini.

Una dura selezione ma unaottima vetrina visto che dovràaffrontare avversarie a livellonazionale con molte squadre delcentro-nord.

Per quanto riguarda il settoremaschile c’è da annotare laparziale delusione del rendimentodella squadra di serie C1 che,complici i numerosi infortuninon ha rispettato appieno ilruolino di marcia prefissato.

Confermato l’allenatore EnzoSideri che comunque non è maistato in discussione in virtù di unprogramma triennale che prevedeuna fase iniziale di crescitàglobale della squadra .

Proprio per evitare di ritrovar-si con la squadra “decimata” lasocietà sta cercando alcuni rinfor-zi che dovrebbero garantire unamaggiore consistenza della rosa ;in particolare si stanno cercandoun palleggiatore, una “banda” edun centrale oltrechè a cercare diriconfermare molti degli uominidella rosa della passata annata ecercare di inserirvi anche i giovanipiù promettenti.

L’obbiettivo perseguito anchecontinuando gli allenamenti sino afine giugno è quello della crescitadel gruppo e dell’acquisizione diquella mentalità pallavolistica

evoluta su cui Sideri sta lavorandoda tempo e a cui punta decisa-mente.L’obbiettivo sarà quello di cercaredi raggiungere la promozionemagari passando attraverso i play-off.

Sono già stati individuatialcuni dei rinforzi possibili per lasquadra e la società sta lavorandoper cercare di portarli ad integra-re la rosa.

Anche nel settore maschile danotare le altre squadre, l’Under 18e l’Under 20 entrambe allenate dalucio Rapini.

Con la vittoria del campionatodi Ia divisione maschile la squadraha ottenuto la possibilità di parte-cipare al Under campionato 20che il prossimo anno sarà a carat-tere nazionale.

Una bella sfida ma moltoonerosa in termini di impegno eorganizzazione.

Riccardo Fiorenzuoli

In questa annata vincente per icolori arancioni che ha visto ilritorno della prima squadra inPromozione non meno impor-

tanti sono stati anche i successiottenuti dalle varie squadre delserttore giovanile in particolarequelli dei Giovanissimi e deiJuniores che il prossimo hannogiocheranno i rispettivi campionatiRegionali.

Ma sentiamo cosa ci ha dettosull’argomento uno dei tre presiden-ti della società, il signor PaoloniMario.

Quanto sono importanti levittorie dei Giovanissimi e degliJuniores?

Sono certamente molto soddisfat-to.Sono due vittorie a cui teniamomolto. Eravamo usciti dalla faseRegionale negli anni passati e già loscorso campionato vi eravamo rientrati

I successi del settore giovanileIntervista al presidente Paoloni

Tennis

Comitato Sportivo Val di Loreto

Catani sconfitto in finale

Torneo di Camucia

Sempre bene i nostri atleti

Calcetto al ... femminile

Il Tennis Club Camucia ha o -spitato nei giorni scorsi lasesta prova del Circuito VallateAretine 2004 riservata ai gio -

catori e giocatrici di quarta ca te -goria.

Ottimamente organizzato dal -l’anima del Tennis Club CamucieseSpartaco Vannucci il torneo havissuto momenti di buon tennis inpar ticolar modo negli incontri fi -nali.

Da rimarcare la prova di Lu -ciano Catani del Tennis Club Cor -tona che dopo aver sconfitto duegiocatori di rilievo per questacategoria quali Pellegrini del C.T.La Fantina di Montepulciano eLombardi dell’A.T. Bibbiena hadovuto arrendersi nell’atto conclu-

sivo a Malfetti del Tennis ClubSinalunga maggiormente a suoagio nei campi in sintetico delClub Camuciese.

Buono anche il torneo diFilippo Martelli sempre del TennisClub Cortona arresosi nei quarti alfuturo vincitore del torneo.

Durante la premiazione, allaquale hanno presenziato il Pre si -dente del Circolo Camuciese Spar -taco Vannucci e il titolare delladit ta locale di ingrosso PieroCarini (gentilissimo nell’offrireuna confezione di vini ai finalisti),Catani ha voluto dedicare la finaleraggiunta ad un caro amico delTen nis Club Camucia Carlo Vec -chini scomparso prematuramentenel dicembre scorso.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Lorenzo Lucani, Vincenzo Lucente

Direttore Responsabile: VINCENZO LUCENTEVice Direttore: Isabella BietoliniRedazione: Francesco Navarra, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo LucaniOpinionista: Nicola Caldarone

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bietolini, Stefano Bistarelli, Ivo Camerini, LucianoCatani, Alvaro Ceccarelli, Francesco Cenci, Mara Jogna Prat, Ivan Landi, Andrea Laurenzi, LauraLucente, Claudio Lucheroni, Franco Marcello, Pri sca Mencacci, Noemi Meoni, BenedettaRaspati, Maria Teresa Rencinai, Albano Ricci, Ma rio Ruggiu, Eleonora Sandrelli, Gino Schippa,Danilo Sestini, Padre Teobaldo, Padre Ugolino Vagnuzzi, Alessandro Ven turi, Gabriele Zampagni

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale 38 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 Euro 207,00 (iva esclusa), pubblicità annua (23 numeri) Euro 258,00 (iva esclusa), modulo cm: 10X4.5 Euro 310,00 (iva esclusa), pubblicità annua(23 numeri) Euro 413,00 (iva esclusa) – altri formati da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Il giornale è chiuso in Redazione marcoledì 23 giugno 2004E’ in tipografia giovedì 24 giugno 2004

Continuano le gare sia alnostro Bocciodromo Co -munale di Tavarnelle, chead altri bocciodromi

adiacenti. Coinvolti sono soprat-tutto i nostri ragazzi, il lato giovanedella Società, che continua a daregrandi soddisfazioni!

Sabato 22 maggio, presso ilBoc ciodromo del Lido di Ca maio -re, sponsorizzati dal Comitato Re -gionale FIB, si sono svolti i giochidella gioventù per le categorie:ragazzi esordienti, allievi, tesseratiFIB e non, provenienti da tutta laToscana.

Il parco giochi Pitagora, delLido di Camaiore, ha ospitato unagara veramente entusiasmante epiena di emozioni, circondata daun grande pubblico di spettatori.È da sottolineare il risultatoeclatante dei nostri ragazzi:

2° posto conquistato da LucaColzi3° posto per Maikol Caterini4° posto per Marco Vannucci5° posto per Jacopo Salvatori

complimenti a tutti.Si è giocato anche domenica

6 giugno a Gallicano sempre inostri ragazzi hanno ottenuti deigrandiosi risultati!

Si è giocato il campionatoregionale categoria R Giovanile:1° posto per Formichi Alessandro2° posto per Caterini Maikol3° posto per Marco Vannucci4° posto per Jacopo Salvatori5° posto per Luca Colzi

Continuano, intanto, anche legare dei nostri atleti: domenica 13giugno la bocciofila Cortoneseottiene un 3° posto alla gara re -gionale di Cianciano con la coppiadi Serie B Battistoni Antonio eBrandini Vais. Eliminatorie vinte,poi, presso il Bocciodromo diMonteroni d’Arbia.

Vanno avanti anche i prepara-tivi per la festa dello sport: tantenuove proposte, come peresempio un angolo speciale, dovesi può bere birra e degustarequalche buon bicchiere di vinorosso, accompagnati da tantiragazzi che fanno piano bar da

sottofondo.Da ricordare, inoltre, la gara

di tiro a volo, che si svolgerà aCastel Girardi, sabato e domenica3 e 4 luglio: la gara verrà dedicataad Enzo Basanieri, nostro consi-gliere ma soprattutto amico,venutoci a mancare lo scorsosettembre.

Un’altra novità sarà anche lagara di bocce presso l’adiacentebocciodromo, che si svolgerà tuttala durata della festa: questa garasarà in memoria di EugenioGazzini, anche lui persona a noicara che ci mancherà veramentetanto.

Conclusasi da poco le elezioniamministrative, è da sottolinearela promozione a consiglierecomunale di una nostra consiglie-ra, ma soprattutto amica, Fran -cesca Basanieri: a nome del Co mi -tato Sportivi Val di Loreto, lefacciamo un grosso in bocca allupo!

Comitato Sportivi Val di LoretoSimona Colzi

con gli Allievi. Con un settore giovanilecome il nostro con l’unione cioè delleforze an che con Fratta e Montecchionon disputare appieno la fase regiona-le sarebbe stato penalizzante. Cosìanno scorso abbiamo fatto uno sforzonotevole per poter riportare tutte lesquadre a livello regionale.Per i Giovanissimi è stato creato unbuonissimo gruppo e si è visto comeha funzionato l’unione tra Fratta eCortona. Abbiamo stravinto il campio-nato (120 goal fatti solo 8 subiti e tuttele gare vinte e solo due pareggiate,nessuna sconfitta).

Negli Juniores abbiamo fattoricorso a dei ragazzi del sud perintegrare la rosa e lottando sino all’ulti-ma gara abbiamo conquistato anchequel campionato.

Abbiamo speso sia in organizza-zione che a livello economico macrediamo che ne sia valsa la pena.

Quali strategie per il prossimoanno?

E’ stato fatto un buon lavoro diprogrammazione sin dai piccoli conl’eccezione della scuola calcio che puòessere migliorata.

Abbiamo bisogno della collabora-zione di tutti non solo con la “quota”ma soprattutto con la partecipazionefattiva e fisica; creando una societàsempre più allargata con l’aiuto ditante persone riusciremo certo a faredi più con la soddisfazione di tutti. Equesto vale anche per la primasquadra.

Una nota particolare meritaNicola Faralli che dimostra labontà del vostro settore giovani-le....

Nicola è un ragazzo tecnicamentemolto bravo, è stato il fiore all’occhiel-lo dell’annata. Ha giocato un grandecampionato contribuendo in manieradeterminante alla vittoria della squadra(ha segnato ben 53 delle 120 retitotali!) e la cosa più bella é che è moltoserio e tranquillo rispetto all’età;abbiamo firmato il cartellino con laJuventus a Torino e sono convinto checon un pizzico di fortuna può tranquil-lamente arrivare in alto .

C’erano molte offerte ma siamostati propensi a privilegiare la volontàdel giocatore anche mettendo gliinteressi del ragazzo davanti a tutto.

Noi cerchiamo sempre di salva-guardare i ragazzi cercando al contem-po anche di tutelare gli interessi dellasocietà.

Cosa si può ancora fare permigliorare il settore giovanile?

C’è sempre da migliorare non ci sipuò mai adagiare altrimenti si tornaindietro.Quest’anno abbiamo giàpresentato la squadra di Promozione emolti degli allenatori del settore giova-nile. La prossima annata si preannun-cia densa di impegni e stiamo cercan-do di programmare tutto nel miglioredei modi. Soprattutto sulla ScuolaCalcio (ragazzi del 95/96/97/98)abbiamo lavorato perchè ci è sembratoil punto che era necessario migliorarepiù degli altri. Cercheremo di mettere adisposizioone dei preparatori chelavorino esclusivamente su queiragazzi.

Dobbiamo lavorare su di loroperchè sono il nostro futuro.

Già quest’anno la prima squadrapresenterà molti elementi che proven-gono dal settore giovanile. Se cresceràancora il settore giovanile, anche congli investimenti giusti, credo che questoci possa consentire di crescere moltoanche come prima squadra.

Il settore giovanile è la nostra forzal’abbiamo sempre affermato e conti-nueremo a lavorare per svilupparlosempre di più.

Riccardo Fiorenzuoli

I progetti per il prossimo annoPallavolo Cortona Volley

Si è appena concluso il Tor -neo di Calcetto che ha vistoimpegnate sul campo delTennis Club Cortona ben

sedici squadre. Dobbiamo oggirimarcare l’utilizzo della strutturada parte di un grupppo di giovaniragazze che attraverso il pallonevivono insieme dei momenti disvago. La scuola si è conclusa equeste ragazze, volendo vivere le

ore libere insieme, hanno giusta-mente verificato la bellezza di que -sto sport che le “costringe” piace-volmente a stare insieme, acorrere, a ridere delle singolecapacità calcistiche, ma a rinsal-dare ancor più la loro amicizia.

Abbiamo voluto fissare que -sto momento con la foto chepubblichiamo con la disponibilità,in un futuro, di realizzare anche

un torneo femminile di calcetto acondizione che si possa iscrivereun certo numero di squadre.

Co munque il telefono delTen nis per informazioni sull’argo-mento è 0575/62281 (Paolo).

Page 16: L'Etruria n. 12 del 2004 · pagnate dalla Croce Rossa, il ma-resciallo Claudio Calicchia, Co-mandante della Stazione capoluo-go di Cortona, ha provveduto al- l’alza bandiera del

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Troppa grazia Sant’AntonioUn maestro e un poeta che scompare

1° Trofeo di Calcetto giovanileCortona Volley i progetti per il prossimo annoTennis Torneo di Camucia

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