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LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

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Page 1: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONIAuthor(s): DOMENICO BASSISource: Aevum, Anno 5, Fasc. 1 (GENNAIO-MARZO 1931), pp. 35-60Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/25818479 .

Accessed: 17/06/2014 22:00

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Page 2: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI Bibliotecario capo nella Braidense

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

Appartengono tutte al fondo Gentili della Raccolta Manzoniana della Biblioteca Braidense, cosl chiamato da chi ne fece dono

cinque anni addietro, e il cui catalogo, dei manoscritti e delle

lettere, fu ultimato nel gennaio 1929. Alia collocazione e catalo

gazione degli stampati (626 volumi tra opere e riviste: non poche sono duplicati di pubblicazioni gia possedute, alcune anche in du

plice esemplare, dalla Braidense) del medesimo fondo si e potuto cominciare a metter mano tre mesi fa.

f: superfluo avvertire che alia stesura del catalogo dei mano

scritti e delle lettere precedette la compilazione delle copertine

(15 per i primi, 153 per le seconde), tutte colle necessarie indica zioni bibliografiche, cosi per gli uni come per le altre. Delle let tere inedite e accennato, nella colonna apposita della copertina, l'oggetto o, per la piu rapida identificazione, e dato, come si suole, il principio.

Soprattutto ai manzonisti interessera sapere quali sono i ma

noscritti. Ne reco l'elenco: 1. 'La Pentecoste. Inno* (1). 2. * II nome di Maria. Inno' (copia; in fine 3 strofe [2] di mano

del Manzoni, che fece correzioni interlineari in 3 delle precedenti).

(1) t Pautografo riprodorto in facsimile e edito dal Onecchi, Lettere inedite di Alessandro Manzoni ... 1900 *, pp. 155-160.

(2) Sono le 3 prime strofe sopra a Incipit: Lesca, Le opere di Ales sandro Manzoni (Edizione del centenario). /. Liriche e Tragedie ..., p. 132; (pp. pari 132-138).

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DOMENICO BASSI

3. 'Versi improvis; (sic) Sopra il nome di Maria' (copia [1]). 4. 'Ode di Alessandro Manzoni. 20 luglio. II V Maggio 1821 '

(id. [2]). 5. 'II V Maggio 1821. Ode di Alessandro Manzoni. 18 lug

d. anno. Dettatura originale delFAutore al suo fattore di Brusu

glio...' (3). 6. i. '1801. Capel bruno...' ? 2. 'Ode: Qual su le Cinzie

dme* ? 3. 'Frammento d'un'Ode alle Muse: Nove fanciulle...'

(tutte copie). 7. ' Scherzo di conversazione. II Canto decimosesto del Tasso.

Dramma di Aless.0 Manzoni quasi improvvisato per celia. Auto

grafo' (4). 8. 'Canzone. 22 Aprile 1814: Fin che il ver... 12 Maggio

1814' (copia [5]). 9. 'Elegia: Prendi Tacciar fulmineo' (6). 10. ' Sintassi irregolare' (7).

(1) Lesca, pp. 181-183. La copia non e di mano di Gaetano Giudici, il quale a p. 4 scrisse: '

Improvis. (sic) di Manzoni Sul nome di Maria La copia a me pare di mano femminile, ma certameate, come vedo dal confronto con varie sue lettere, non della primogenita del Manzoni, Giulia.

(2) A p. 8 di mano del Giudici: ' 5 Mag 1821 \

(3) Da * 18 lug ...' di mano del Giudici, nota riscritta, in parte, dallo stesso a pag. 16 del fascicoletto.

(4) 11 titolo e in parte di mano del Giudici (in parte di altra mano, che ecrisse anche i nomi dei personaggi e 1' indicazione della scena), e sua e l'aggiunta ? Autografo ?. A me, dopo ripetuti raffronti con autografi sicuri del Manzoni, sembra che la scrittura non sia sua, ma posso ingan narmi. La copia dello Zendrini (v. Bonghi in Opere inedite o rare di A. M. 1, p. 296) e posseduta dalla Braidense (Raccolta Manzoniana: Sc. X, p. 1). Ne esiste, nella Biblioteca Comunale di Mantova, un'altra copia ms., ? da un esemplare posseduto dal letterato Veronese Benasu-Montanari ?, sulla quale condusse la sua edizione, che e la prima (v. ora Lesca, pp. 110

118), Enr. Paglia, Nozze Loria-Artom. Mantova, Istit. tipogr. Mondovi, 1881.

(5) Sotto alia seconda data, di mano del Giudici: 4 di Manzoni non finita\ Lesca, pp. 101-103.

(6) In fine, di mano ignota: 'Scritta in Genova dal celebre Al, Man zoni \ E inutile dire che Pelegia non e del Manzoni, ne, se mai, la copia e di sua mano.

(7) A p. 3 un'avvertenza di Pietro Brambilla (Milano 14 Maggio 1879): 'foglio scritto tutto di mano di Alessandro Manzoni ...\ Sono cinque esempi latini, il primo da Tacito, gli altri da Cicerone, quelio e due di questi con versione italiana. Reco i tre tradotti:

' Annotatusque miles,

qui fascem lignorum gestabat, ita praeriguisse manus, ut oneri adhae

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LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

11. Fogli volanti autografi. 1. Nota relativa allo scritto: Del romanzo storico... ? 2. Noterelle linguistiche e sintattiche. ?

3. Noterella linguistica. ? 4. Dedica alia nipote Matilde Manzoni (1).

12. Tre bozze di stampa dei Promessi Sposi, con correzioni e cancellature autografe; e un foglietto autografo: Error conditio, votum... del suo latinorum ? '

(2).

rentes, truncis brachiis deciderent. Tacit. Ann. XIII, 35. Ci fu un soldato, che, portando un fascio di legna, gli gelaron le mani di maniera che rimasero attaccate al peso, lasciando le braccia monche \ ? 4

Quae enim res apud nostros non erant, earum rerum nomina non poterant esse usitata.

Cic. ad Her. IV, 7. Le cose che da noi non v'erano, non potevano esserne

in uso i norni'. ? * Ad Caesarem quam misi epistolam, eius exemplum

fugit me turn tibi mittere. Cic. Att. XIII, 51. La lettera che scrissi a Cesare, m'usci di mente allora, di mandartene una copia \ ? Evidentemente sono

appunti pel lavoro: Di alcuni modi di dire opposti alle regole ricevute

(Opere inedite o rare di A. M. pubblicate ...da R. Bonghi e G. Sforza.

V, pp. 31-37). (1) l. E il testo italiano della maggior parte della lettera in francese

del Cattaneo al Goethe, del 3 giugno 1829 da : * les observations' a 4 le

plus indulgent des lecterns' (Carteggio di A. M. a cura di O. Sforza e G. Gallavresi. II, p. 520). Mi pare di averlo letto stampato, ma non ram mento dove, e le ricerche fatte sono rimaste infruttuose. E questo:

* Le osservazioni che Goethe s'e degnato di fare [nella Prefazione alle Opere poetiche di A. M. Jena, 1827] sul modo tenuto da Manzoni nell' unire la storia colPinvenzione, hanno obbligato quest'ultimo a pensarci un po' piu seriamente che non avesse ancor fatto, e a cercarne le ragioni. Egli s* e

messo ad esporle, parendogli soggetto interessante quello di cui Goethe s'era occupato un momento; e non ha dubitato di rivolgersi a Goethe

medesimo, dandogii animo a cid, non solo la bonta che questi gli ha

dimostrata, ma quella che per se il Genio respira (sic). La salute di Man zoni non lo ha mai lasciato progredire se non lentamente nel lavoro, e lo ha costretto (sostituito a 4obbligato') sovente ad interromperlo. Pero

egli (segue una parola cancellata) vi attende come pud, e (id.) quando ne avra levate le mani, non temera di spedirlo, quale sara, (id.) a Chi, in

ragione delP ingegno, debb' essere (id.; era: 4 certam '[ente]) il piu indul

gente de' lettori '. Forse mette conto osservare che nella traduzione, oltre^ naturalmente, a 4Vous' sostituito a 4Goethe', ecc, 'lentamente' e diventato 4 tres-peniblement', e a 4

en raison du talent' e aggiunto 4 et du savoir'.

2. Sono sei; ne reco due: 4 Un muro che s'erano lasciato (o lasciati ?) alzare dietro le spalle'.

4 Dare una capatina, so che si dice, ma non vedo che si faccia'. II corsivo e del Manzoni, come in 3.

3. ' Scerfa e Sarfa (?), Giulini ...'.

4. Figlia del figlio Enrico, nata nel 1848.

(2) ? il noto passo del cap. II dei Promessi Sposi.

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DOMENICO BASSI

13. Bozze di stampa della lettera al march. Cesare d'Azeglio sul Romanticismo, con correzioni e aggiunte.

14. Brano dell'Ettore Fieramosca Hfatto dal Manzoni; e del Niccolo de' Lapi, entrambi con schizzi a penna di Massimo D'Aze

glio; e una lettera di questo alia signora Clementina Carnevali

Mongardi (1). 15. Scheda di censimento deila famiglia Manzoni al 31 di

cembre 1861, firmata dal Manzoni (2).

Le lettere sono 385, delle quali 248 (compresi tutti i biglietti e le ricevute di danaro e 2 benserviti) del Manzoni. Delle rimanenti,

4 sono indirizzate a lui; 44 sono di suoi familiari fra loro e ad altre

persone; 89 di altri. In molte di queste 133 si accenna al Manzoni. Delle 248 lettere del Manzoni (di cui 36 a persone della sua

famiglia e a congiunti, le altre ad altri) mi risultano edite 155, la massima parte da Ercole Gnecchi, o. c. ? e noto che egli fu il

raccoglitore e il possessore di tutto cio che costituisce il dono

dell'ing. Federico Gentili alia Braidense, vale a dire non soltanto i manoscritti, le lettere e gli stampati, ma anche quadri e cimeli

(ne scrissero a suo tempo, aprile 1925, i giornali milanesi e, desu mendone da questi la notizia, vari periodici letterari e hibliogra fici) ?, altre dallo Sforza, Epistolario..., da Sforza e Gallavresi, o. c, dallo Scherillo, Manzoni intimo II, e in alcuni periodici e

giornali (3). Nelle 93 inedite sono comprese 25 a Gaetano Cattaneo

(1) II primo brano e l'autografo riprodotto in facsimile e edito, con

parte della lettera del D'Azeglio, dal Gnecchi, pp. 161-163.

(2) Dalla scheda risulta che alia data indicata si trovavano in casa Manzoni otto persone: Alessandro, capo di famiglia, il figlio Pier Luigi, la nuora Oiovanna Visconti, il nipote Alessandro, d'anni 7; tre domestici

(fra cui Clemente Vismara, che stette ben 18 anni col Manzoni: v. R. Simoni in Corriere della Sera, 8 febbraio 1910; [e Italia, 11-12 febbraio

1887]) e una cameriera. Altri tre nipoti, Virtoria, Giulia, Lorenzo sono indicati 'fuori di casa la notte del 31 dicembre1: erano in collegio.

(3) Del fondo Gentili non fanno parte ne le lettere che pubblica, ne

quelle di cui da notizia il Bellezza nel suo recentissimo volume A. Man zoni milanese e altri studi (I llbrt della Famiglia Meneghina, N. 18). Milano, 1930, pp. 100 sgg. (v. la nota 2 a p. 101); bensi appartengono tutte al vecchio fondo Brambilla, che comprende anche i doni di Ercole Gnecchi, di Giovanni Sforza e di altri. Le sue parole, nella nota cit. e altrove: ? non ne e ancora ultimato il catalogo ?, vanno riferite appunto al fondo Brambilla; cioe andavano riferite, perche ormai anche questo lavoro fu condotto a termine, vale a dire vennero completate tutte le indicazioni

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Page 6: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

e 1 a Francesco Rossi, eccettuata quest'ultima, non del genere di

quelle pubblicate prima dal Onecchi, poi, colP aggiunta di 5, da Sforza e Gallavresi (rispettivamente

' bigiietti' e, in I pp. 556 sgg.,

' bigliettini'; inoltre II pp. 2 [287] e 252 sg.).

Ben s'intende che non sono perfettamente sicuro che codeste 93 lettere siano proprio tutte inedite. Sono sicuro soltanto che

per quante ricerche io abbia fatte in periodici, opuscoli, giornali, 'numeri unici', strenne, pubblicazioni per nozze e altre occasio

nal^ non ne ho trovato nemmeno una. Pur troppo, mentre dal 1896 a tutto il 1905 il Catalogo degli stampati della Sala Manzoniana della Braidense si provvide a metterlo di volta in volta, fin dove era possibile, al corrente (le aggiunte manoscritte sono numero

sissime), questo lavoro, di cui non c'e, credo, chi non veda Futi

lity, anzi la necessita, rimase a mezzo per oltre un ventennio. E stato ripreso da tre anni o poco piu; ma ce ne vorra del tempo prima che si possa colmare la grande lacuna. Del resto non sara un disastro, se qualcuna di codeste lettere (spero poche) verra

pubblicata una seconda volta; di alcune lettere manzoniane esistono

due, e di parecchie perfino tre edizioni. E forse mi si chiedera: codeste lettere sono tutte importanti

e, come si suol dire, interessanti ? Tutte, naturalmente, no. Anche a non voler tener conto del sero venieniibus ossa, a me non e mai accaduto finora di trovare carteggi ed epistolari di grandi nomini, in cui ci siano lettere tutte d'importanza speciale e tanto meno eccezionale, e tutte interessanti. A mio parere, quelle del Manzoni sono tutte meritevoli di essere conosciute, anche perche, a tacer d'altro, ci mettono, se posso esprimermi cosi, a contatto con lui. La curiosita di sapere tutto cio che riguarda comunque i

grandi personaggi e, o almeno si crede che sia legittima. Delle 36 lettere a familiari, 23 sono edite. Delle 13 cioe 14

(la prima e edita, ma non per intero, e inoltre con sbagli) rima nenti ne pubblico 11 (nessuna di esse e troppo intima, e non solo a mio giudizio, o contiene notizie che sia indiscrezione divulgare; di quella del 1849 a Luisa d* Azeglio fu detto fin dal 1925 in un

giornale, che ne riporto anche due periodi), comprese 2 al figlio

relative alia data e all'oggetto (per molte centinaia di lettere erano pero gia complete fin da quando il Bellezza pote prendere visione dei fondi Brambilla e Gentili) di tutte le copertine, collocate ordinatamente, cogli scritti inclusi, nelle buste XV1II-XX1X (XXX-XXX1: fondo Pio Istituto per i Figli della Provvidenza [anche tutto questo fondo e, da oltre un anno, catalogato]; XXXll-XXXill: fondo Gentili).

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Page 7: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

Enrico; ad altre 2 allo stesso mi limito ad accennare (1). Forse, dopo cio che fu stampato (si badi bene: di su lettere inedite) re

centissimamente di lui e delle cose sue (2), corro rischio di peccare per eccesso di prudenza, ma non si sa mai. E notorio che si penso, in vista del suo dissesto finanziario, di ricorrere alia extrema ratio della nomina di un tutore. Nel fondo Qentili si trova una lettera del Manzoni a questo riguardo. E inedita; e poiche egli vi parla anche di se, credo opportuno pubblicarla. La do piu avanti dopo la seconda lettera (a cui dovrebbe precedere) al figlio Enrico.

AI figlio Pietro.

Caro Pietro,

Consegnando i fogli (3) agli Stampatori, di loro che non faccian caso delle cancellature delPtf in nuovo, figliuolo, e simili dittonghi (4), ma che li conservino come stanno nella prima edizione (5).

Addio, e a rivederci, se il tempo mette giudizio.

11 tuo aff.mo padre (Fuori:) Monsieur Pierre Manzoni

(1) La terza lettera a lui, del 15 gennaio 1855, non vale la pena di pubbiicarla: si tratta di un ? conto pendente con V affittuario ?. Chiude: ? Spero ... che continuiate a esser tutti sani. Dio benedica e prosperi te e la tua famiglia ? (nel gennaio 1855 Enrico aveva gia cinque figli; gliene nacquero, dal 1855 al 1863, altri quattro). La quarta, del 1 settembre 1859, a me sembra troppo intima; vi si parla delPeducazione dei figli di Enrico

e, pare, di una bizza di questo o di altra persona della sua famiglia che rimando una sarta. Credo che altri la pubblicherebbe senza scrupoli, ma io ne ho, e tanto basta.

(2) Bellezza, o. c. pp. 106-108. V. anche E. Flori, Alessandro Man

zoni e Teresa Stampa. Milano, U. Hoepli, 1930, p. 427, n. 21, e p. 482. Del resto, la sorella Vittoria, che gli era molto affezionata, nelle sue Me morie (Manzoni intimo I, pp. 153 sg.) parlando di Enrico scrive: ? Quanti dolori aveva avuti il povero papa per cagion sua ?; e piu avanti: ? Bista [GB. Giorgini, suo marito] non sapeva perdonargli le pene che aveva cagionate a papa, e non lo vedeva volentieri ?. doveroso aggiungere che Vittoria Giorgini si mostro indulgente verso il fratello; e il padre lo aveva generosamente aiutato, finche gli era stato possibile, in tutti i modi (v. la sua lettera a lui del 31 gennaio 1859 edita dal Prior, Alessandro

Manzoni, Documents ... Milano, MCMXIX, p. 15). (3) DelP edizione illustrata del 1840 dei Promessi Spost; il biglietto,

che non e datato, e indubbiamente appunto del 1840. (4) E non: dettagli, come altri lesse e stampd (la parola h ripetuta, e

quindi non e errore di stampa). ? quasi superfluo ricordare che il Man zoni piu tardi rifuggi, anche troppo, dall'uso di ? simili dittonghi ?.

(5) 1825-1826 (ma i tre volumi di essa furono pubblicati insieme nel 1827), editore Vincenzo Ferrario.

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Page 8: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

Carissimo Pietro, il Pendoia (1), che tu hai visto, credo, altra volta, viene per prender Luisa, essendo Rebecca (2) ammalata, e non potendo mia moglie andare avanti, senza rovinarsi, con un tal lucro cessante d'aiuti,

e danno emergente di fatiche. Spero che la mancanza di Luisa non vi

portera troppo incomodo: fa avvertire la Buongiorno, nome che era cosi nuovo per me ieri, come lo sara per te, perche venga a stirare, e del

resto, provvedi come ti parra meglio a tutto il bisognevole. E inutile di raccomandarti di dar gli ordini opportuni perche Pespresso

riceva ogni ospitalita. Sentirai da lui i particolari. Ricevi un abbraccio

del tuo aff.mo padre

Se Pietro fosse a Verano, prego D. Giovanni, che indirettamente o direttamente riverisco di cuore, a far per lui. E per Puno o per Paltro, tanti saluti a Filippo.

Lesa 7 8bre 1843

(Fuori:) Signor Sig.r D. Pietro Manzoni

(o in sua assenza Sig.r D. Giovanni Ghianda [3]) Contra del Morone n.? 1171

per espresso Milano

Lesa, 25 9bre 1849 Pietro mio,

Ho bisogno d'un aitro libro: la Poetica d'Aristotele, tradotta dal Castelvetro (4). Stava ordinariamente a Brusuglio, ma potrei averla tra

sportata a Milano. E affinche tu la possa riconoscere a occhio, senza fare un interrogatorio a molti libri, te ne do i connotati: un volume in 4.?

piccolo, legato in pergamena.

(1) E una persona che non trovo mentovata in nessun'altra lettera. In quegli anni c'era a Milano un libraio Pendola, ma ignoro se per av ventura si tratti di lui; il dubbio mi viene dalla raccomandazione del Manzoni al tiglio riguardo alPospitalite (v. Flori, o. c. pp. 163 e 247).

(2) Le' ancelle' della seconda moglie del Manzoni (v. le Memorie cit., in Manzoni intimo I, p. 141).

(3) II precettore dei figli del Manzoni. (4) Fra' libri del Manzoni, postillati e non postillati, esistenti nella

Raccolta Manzoniana della Braidense, quest'opera non c'e. Un passo della Poetica di Aristotele, appunto nella traduzione del Castelvetro, e riportato nella prima nota della Prefazione alia tragedia // conte di Carmagnola. Una citazione della medesima Poetica e nelP Appendice II al capitolo III della seconda minuta di Delta lingua italiana (Bonghi, o. c. IV, p. 335).

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Page 9: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

Non aggiungo altro, se non che lavoro senza posa, per finire la seconda e ultima parte (1) col finir del mese, e trascriverla, correggendola, nelle

prime tre settimane di decembre, e spedir puntualmente il tutto nell'ultima. Non ti do l'assoluzione sull'affare del celtico (2). Prova a metterti al

lavoro, e vedrai. Non mi dire che hai altro da fare, e che potresti benis simo nominarmi chi te ne da. Ritagli, ce n'e sempre. V abbraccio con Giovannina (3) e co' bambini.

II tuo aff.mo babbo A. Manzoni

(Fuori:) Al Sig.r Sig.r Pietro Manzoni Contra del Morone n.? 1168

Milano

Caro Pietro

Ti rimando i cataloghi (4), de' quali ti ringrazio. Ho scelto alcuni arbusti da quello del Burdin, e ho commesso al fattore d'andarli a levare, perd se il venditore si contenta di cambiar le lire italiane in milanesi.

T'accludo un piccolissimo estratto di quello del Sada, ben inteso che iu non te ne occupi se non nel caso che dovessi aver che fare con lui

per qualche altro motivo. La cosa, come vedi, non vale la pena di farne un affare da se: e il far di meno di que' pochi arbusti non sarebbe per me una privazione.

Ti mando 5 peri, uno de' quali sta male di tronco e di rami, 2 meli e un albicocco.

T'abbraccio con quel cuore che sai.

Tuo aff.mo babbo 27 Feb.0 (5) Alessandro

(Fuori:) Al Sig.r D. Pietro Manzoni Verano

(1) Se non m'inganno, per ? una dispensa delle Opere varie, tutta di cose inedite ? (lettera alle figlie Vittoria e Matilde del 24 settembre 1850: Manzoni intimo II, pp. 65 sg.). Dalla lettera del 30 luglio 1850 alia

figlia Vittoria (ib. pp. 61 sg.) risulta che ? lo stampatore ? lo aveva liberato ? dalP impegno di spedire la fine del manoscritto al tempo convenuto ?.

(2) Pietro si occupava di ricerche intbrno ai vocaboli celtici (v. Mol teni, cit. piu avanti, p. 27).

(3) Qiovanna Visconti, moglie di Pietro (v. la nota 2 a p. 38). (4) Di orticultura, come appunto i due del Burdin e del Sada.

(5) Non mi e stato possibile stabilire la data, nemmeno colPaiuto delle 16 lettere (della nostra Raccolta Manzoniana) di Pietro Manzoni al padre.

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LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

Al figlio Enrico.

Mio caro Enrico, Milano 18 febb.? 1854

Una tristissima lettera di Vittoria (1) annunzia che, pur troppo, il istabilimento della povera Matilde (2) non h stato durevole, e che essa

e di novo costretta al letto e a una cura. I medici assicurano che, ne al

petto, ne al core, non c'e nulla, e che il male si restringe alia membrana che involge gP intestini. Ma la povera Matilde soffre, e una tale persi stenza de' suoi incomodi, se non cagiona una seria inquietudine, non lascia nemmeno quella quiete che nasce dalla sicurezza che, dopo un corso

regolare, possano essere allontanati per sempre. Non sapendo se abbiate

ricevuta questa dolorosa notizia dalla povera Vittoria, mi risolvo, con quel rammarico che puoi pensare, a comunicartela io. Speriamo d'averne presto

delle piu tranquillanti, e intanto preghiamo insieme. Non ho risposto ancora alPultima tua lettera (3), perche avrei preferito

di trattarne Pargomento a viva voce. Per farlo in iscritto il piu brevemente che sia possibile, ti dird che il ravvicinamento d'animi, di cui mi parli, non pud altro che darmi una vivissima consolazione; ma che le ragioni che tu conosci m'impediscono di dir di piu. Raccomandati al Consigliere di lassu, e fa quello che ispirera at tuo core e alia tua prudenza.

Chiudo in fretta, per non fare aspettare il tuo uomo, e fabbraccio

affettuosamente, con tutta la tua famigiia. II tuo aff.mo baboo

(Fuori:) Al Sig.r Alessandro

Sig.r D. Enrico Manzoni

Renate

Car.mo Figlio, Milano 31 ottobre 1860

11 ritardo e stato cagionato, prima dal non aver io ricevuto il danaro

necessario, se non il giorno 25 dello scadente mese, e poi dalPessermi

mancata, per un accidente impreveduto, un'occasione che m'era stata

offerta, di persona che doveva passare di costa.

(1) Del 24 gennaio, da Siena (e fra le numerose lettere di Vittoria Giorgini-Manzoni al padre, della nostra Raccolta Manzoniana). Fra altro

vi si legge: ? Ti assicuro che Bista e per lei [Matilde] un vero padre e Fassiste con un cuore e un' intelligenza non comune! ?.

(2) L'ultima figiia del Manzoni, Matilde, di salute sempre cagionevole, visse in Toscana gli ultimi nove anni della sua breve vita (1830-56) colla sorella Vittoria, dal 27 sertembre 1846 moglie di GB. Giorgini, e per qualche tempo colla zia marchesa Luisa D'Azeglio (v. Manzoni intimo I e II passim).

(3) Non c'e fra le molte lettere, della nostra Raccolta Manzoniana, di Enrico Manzoni al padre.

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Page 11: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

Spedisco, con questo stesso corriere, alFottimo Sig. Proposto (1) un

vaglia postale per il residuo delle L. 1000. Sa il cielo se, nelle attuali tue circostanze vorrei poterti risparmiare,

non solo ogni rimprovero, ma ogni osservazione; ma non posso non

farti osservare che, appunto per queste circostanze, il lasciare in collegio il figlio ne' mesi di vacanza sarebbe stata un'economia considerabile.

Tuo aff.mo padre

Alessandro

P. S. II servitore che avevo spedito alia posta, per avere il vaglia,. ritorna con la risposta che, per quella distanza, non si fa un vaglia se non per 100 ff.* o poco piu. Non ne vedo la ragione, ma la risposta e

precisa. Spediro dunque, domani o doman Paltro, un uomo da Brusuglio.

(Fuori:) Al Sig.r D. Enrico Manzoni Casate Novo

A Giuseppe CaprettL

Pregiatissimo Signore, Milano 1 decembre 1855

All' interpellazione da Lei gentilmente fattami intorno alia nomina d'un tutore per mio figlio Enrico, io non posso pur troppo dare alcuna utile risposta. Settuagenario, affetto abitualmente, e da lunghissimo tempo,

(1) Saulle Miglio, ? prevosto parroco di Casate Nuovo ?. Di lui la nostra Raccolta Manzoniana (fondo Brambilla) possiede cinque lettere al

Manzoni, tutte relative al figlio Enrico, suo <c parrocchiano ?. Nella prima (2 maggio 1860) egli esprime la propria sodisfazione di poter essere utile a questo. Nella seconda (17 settembre) parla delle condizioni della nume rosa famiglia di lui, il quale, dopo tutto, ? merita il perdono e la riconcilia zione paterna >. Nella terza (28 gennaio 1861) accusa ricevuta del trimestre

per Enrico (che aveva accettato che ? passasse per le mani > del Miglio ? il soccorso del padre ?). Nella quarta (18 luglio) spiega come e perche ? non si pud sperare di ridurre d. Enrico ad bonam frugem >. Nella quinta (16 novembre) scrive di un concorso, a cui Enrico potrebbe presentarsi, a un posto nell'Archivio Notarile di Milano. Egli ebbe un impiego presso l'Amministrazione divisional di Lombardia dell'Appalto generate dei dazi di consumo governativi; ma nell'aprile del 1868, per riduzione di perso nal, fu, con vari colleghi, esonerato dall'ufficio (v. la lettera di suo padre del 13 maggio 1868 in Sforza, Epistolario II, p. 366). Poi fu impiegato in

questa Biblioteca Braidense, in quaiita di distributore, dal 1? giugno 1872 al 30 giugno 1881 (comandato per un anno, 1878-79, presso la Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma); il 1? luglio venne collocato in aspettativa ? per motivi di salute ? (mori il 28 ottobre successivo).

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Page 12: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

da mali nervosi, niente pratico d'affari contenziosi, io mi trovo nelFasso

luta impossibility d'assumermi un tale incarico. E in quanto alPindicare un'altra piu idonea persona, Punica alia quale, nelle mie scarse conoscenze,

avevo creduto di potere, quantunque con pochissima speranza di successo, fame la proposizione, non si trovo disposta ad accettarla.

Accolga i miei vivi e sinceri ringraziamenti per la parte e attiva e

cordiale che prende a queste mie dolorosissime circostanze, e mi creda

quale, con la piu distinta e affettuosa stima, passo a dirmi

Suo dev.mo servitore e amico

Alessandro Manzoni

(Busta:) AlPEgregio Signore II Sig.r Dottore Giuseppe Capretti (1)

S. R. M.

Alii figlia Cristina (2). Siamo in piena convalescenza, e questa procede regolarissimamente

Sofia (3), alia quale i medici hanno permesso iersera d'entrare in camera, ti dara forse piu minuti particolari. Ma, quel che importa, le cose vanno

benone.

Mia moglie (\) si va pure ristabilendo. Maman ed io stiam bene.

E tu ? e Filippo (5) ? e Cristoforo, e il Dottore e tutta codesta eccellente

famiglia? Ad essa tante cose, a Cristoforo, a te e a Filippo un bacio

del tuo ti aff.mo padre

(Fuori:) Madame Christine Baroggi nee Manzoni

(1) E certamente Tavvocato, del cui studio fu praticante Tommaso Qrossi (Cantu, Alessandro Manzoni. Reminiscenze. II, p. 12). Non e im

probabile che possa essere la stessa persona, allora giovane, a cui accenna

Giulia, la primogenita del Manzoni, nella lettera del 14 8bre 1826 al Fauriel (Carteggio II, p. 246; v. p. 269). La lettera, se le parole del Man zoni ? interpellazione fattami ? alludono a una lettera del Capretti, non esiste nella nostra Raccolta Manzoniana; la quale, come del resto tutti

sanno, e ben lungi dali' essere completa (e come potrebbe essere tale ?),

pur essendo molto cospicua.

(2) Dal 1839 moglie di Cristoforo Baroggi. La lettera e senza data, ma e certo posteriore al 1839 (o del 1839) e anteriore al 1841 (morte di Cristina e della madre del Manzoni).

(3) La terza figlia del Manzoni, dal 1838 moglie del nobile Ludovico Trotti.

(4) Quando cosi, quando * Teresa' la chiama il Manzoni nelle lettere

ai figli e alle figlie. E noto che essa non godeva buona salute.

(5) II terzo figlio del Manzoni.

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Page 13: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

AI genero Cristoforo Baroggi (1). Caro Cristoforo,

II Sig.r Sacchi (2) mi propone ch'io gli paghi, ai 15 di gennaio, i

legni che mi avra consegnati fino allora, e che il prezzo di quelli che

s'intaglieranno d'allora in poi, si compensi col credito ch'io ho attual

mente, e con quello di piu che avro alia fine dell'anno, verso la Ditta

in cui egli e socio. Questa proposizione mi conviene; ma, per dargli meno danari, mi converrebbe di piu pagar subito quelli che pud avere

intagliati fin ora, e cominciar da questo punto a compensare il rimanente.

Importeranno circa L. Msi 5000. Siccome t'avevo avvisato per il 15 gen

naio, cosi, prima di fargli la mia nuova proposizione, vengo a domandarti se conviene a te questa anticipazione di data. Desidero la risposta al piu

presto, perche Ferrario (3) verra da me verso le dieci a ricever la mia

per il Sig.r Sacchi. Mille complimenti in casa, e a rivederci oggi. Martedi.

II tuo aff.mo papa Gennaio 1850 (4). Alessandro Manzoni

(Fuori:) Al Pregiatissimo Signore 11 Sig.r Cristoforo Baroggi

S. R. M.

Alia marchesa Luisa D'Azegllo (5).

Chere Niece et excellente amie,

Je regrette, plus que je ne saurais vous le dire, de n* avoir pas pu m'entretenir avec vous au sujet de la lettre de notre Victorine (6); et ce

(1) Nel fondo Gentili c'e un biglietto del Manzoni allo stesso da

Brusuglio, 21 luglio 1843, con preghiera di retrocedere una cambiale al

tipografo Guglielmini; non mette conto di pubblicarlo. (2) Luigi Sacchi, incisore;

* intaglio* cioe incise in legno i disegni

(non perd tutti) delFedizione illustrata dei Promessi Sposi (1840). Nel fondo Brambilla esistono 4 lettere (2 del Manzoni, e 2 del Sacchi), del giugno 1841, relative a vertenze d' interessi per la stampa delF edizione citata.

(3) V. la nota 5 a p. 40.

(4) Di altra mano, e posteriore, come si vede dalla tinta delPinchiostro.

(5) Luisa Maumari, vedova di Enrico Blondel (fratello di Enrichetta, la prima moglie del Manzoni), la quale sposo poi Massimo d'Azeglio, vedovo di Giulia Manzoni.

(6) Spesso cosi la chiama il Manzoni (v. Manzoni intimo II passim) e cosi spesso essa si f irma nelle lettere a lui. Non c'e, nella nostra Raccolta, la lettera (marzo o aprile 1849), a cui allude il Manzoni

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Page 14: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

qui en a ete la triste cause, a augmente pas peu mon regret. Me voila

done force de substituer une lettre aride et ecrite a la hate, a un entretien

qui, tout en rendant P explication plus detaillee, m'aurait fait du bien,

puisque e'eut ete une occasion de m'epancher avec vous. Helas! il y a

si peu de personnes, avec qui 1' on puisse et Y on veuille le faire!

J'ai pris sur mois dans le temps la petite dette de Victorine avec la Bonne (1); ainsi il n'y a a retrancher dc la mienne pour notre Mathilde, que le peu que j'ai donne a ce titre. Ce ne serait qui a la derniere ex

tremite, et a titre de don filial, que j'accepterais Y arrangement que mes chers et bons enfants de Pise (2) me proposent. Mais quoique mes affaires soient dans un triste etat, cette extremite ne me parait pas a craindre.

Ainsi ce que j' accepte, et de grand coeur, c' est le repit que ces chers enfants veulent bien me donner pour Rentier acquittement de ma dette. Pour ce qui regarde la chose meme, j'en ai ecrit tout dernierement a

Victorine, mais je pourrais lui en ecrire encore, et lui en parler, (si je pouvais avoir cette consolation) sans arriver a lui exprimer tout ce que mon coeur sent de tendresse et de reconnaissance.

Puisque, si j'avais eu le bonheur de vous voir, je vous aurais parle de ce triste etat de mes affaires, je vais vous en donner, par supplement, un tres rapide apercu, en vous indiquant en meme temps la determination

que j'ai ete force de prender pour y apporter un remede. Aux surcharges qui ont pese sur tout le monde, il y a eu pour moi deux terribles sur croits: Y incendie de Brusuglio (3), et la surtaxe pour la depense de

l'Eglise (4), surtaxe, qui, depuis huit ou neuf ans, n'est pas moins de 3000 livres par an. J'ai done ete force d'emprunter, e'est a dire d'avoir a payer

4 72, Puis 5% tandis que les fonds de terre me rendent 3, 21/2, quelques uns peut-etre 1 % C'est le chemin, qui mene droit a la ruine. Je me

(1) Alia Bonne accenna piu di una volta il Manzoni nelle lettere alia figlia Vittoria (v. o. c.)> come pure questa nelle lettere a lui.

(2) Vittoria di pieno accordo col marito Bista aveva scritto al padre (appunto nella lettera mancante nella nostra Raccolta, ma di cui ho sicura notizia) di essere disposta a rinunziare agli interessi della propria dote.

(3) Questo accenno ci permette di stabiiire la data della lettera, che e certamente del 1849. DelPincendio di Brusuglio, del 1848 (v. S. Stampa, Alessandro Manzoni... I, pp. 313 sg.), che prevedeva gli sarebbe costato

piii di 60.000 lire, il Manzoni parla nella lettera del 26 aprile 1849 alia

figlia Vittoria (Manzoni intimo 11, p. 46), che serve in certo modo a com

pletare la presente di lui a Luisa. Dalla quale si pud trarre profitto per un capitolo interessante della biografia del Manzoni relativo alle sue condizioni economiche (v. Flori in Emporium, gennaio 1931).

(4) V. G. Molteni, Due note Manzoniane (Milano, 1928). II: Ales sandro Manzoni e la chiesa di Brusuglio.

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Page 15: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

suis done determine a vendre une ferme de 2000 pertiche, a la bassa, et

je traite deja la-dessus. J'en aurais certainement retire un tiers de plus en la vendant il y a quatre ans; mais il aurait fallu etre prophete. Toutefois avec ce que j'en retirerai je pourrai payer toutes mes dettes, et, je Fespere, donner a mes fils leur part de P heritage de leur sainte mere (1) (je ne trouve que ce mot pour exprimer tout ce qu'il a de doux et de venerable dans ce nom d'henriette\ qui suffit, au reste, pour ceux qui ont pu la connaitre). J' espere meme qu'il m'en restera une portion de

capital pour servir en partie les pensions que je dois a mes enfants males (2). Pour les aider, s' il est possible, davantage, je continuerai a

vivre dans la plus stricte economic Au milieu de mes afflictions, j'ai au moins la consolation d'etre parfaitement seconde par ma Therese, qui a toujours ete pour moi admirable de devouement et de generosite, en

affaires, comme dans tout le reste. Elle est pour moi une consolation de tous les instans: je ne puis que lui rendre ce temoignage: Dieu lui donnera la veritable recompense.

Quant'a P inscription sur le Monte (3), la valeur en est bien reduite, comme vous le savez, puisqu'il y a baisse, et taxes a payer. Je m'infor

merai sur le meilleur moyen de la realiser. Celui qui epargnerah le plus de depense, serait, je crois, de la faire transporter sur moi, en payant le montant a Victorine; et cela sera facile si la ferme se vend. Mais si Ton prefere de la realiser tout de suite, je m'en occuperai immediatement, en me faisant donner les renseignements les plus precis sur les actes que Victorine devra passer a cette fin, et en les lui communiquant sans delai.

Quel barbouillage je vous envoye, ma bonne Louise! Mais il repre

sente assez bien les discours d'un begue (4;. C'est la seule ressemblance

que cette lettre puisse avoir avec Pentretien que je voudrais avoir eu avec vous. Pour en trouver une autre, je m'imagine de vous serrer la

main, ma chere et bonne Louise.

Votre bien affectionne et reconnaissant

oncle et ami Alexandre

(1) Non sara fuori di luogo pensare aila dedica dt\Y Adelchi e alle

parole del Manzoni alia nipotina Enrichetta, figlia di Enrico: ? Enrichetta, nome che significa... tutto quello che e santo ? (Cantu, o. c. II, p. 104).

(2) Pietro, Enrico e Filippo. Delle figlie erano ancora vive due sole, Vittoria e Matilde.

(3) Evidentemente un titolo bancario.

(4) II Manzoni scherza sulla propria balbtizie, un difetto da nulla, che pure ha dato, naturalmente, buon gioco agli psichiatri a Iavorare di fantasia. Bene aveva fatto il Bellezza a prenderli, e cosi argutamente, in giro.

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Page 16: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

Ma chere bonne Niece,

Je te rends avec bien des remerciments les doux lettres (1) que tu as bien voulu me communiquer.

Quant a la premiere, je ne te dirai pour le moment autre chose, si non que je suis combattu entre Pespoir du bien que peuvent faire (2) les bains de mer, et le desir d'embrasser au plus tot des etres qui me

sont si chers (3). Ji y a dans P autre, ou plutot sous P autre quelque my stere bien douloureux. Que ne suis-je assez ingambe et dispos pour pouvoir aller en causer avec toi!

Adieu ma bonne Louise; tu me demandes mon amitie: tu ne Pauras

qu'a condition d'accepter aussi ma reconnaissance: ce que tu n'as jamais

voulu faire, femme deraisonnable que tu es.

Ton bien affectionne oncle M.

Ma chere bonne Niece,

Je suis confus du desagrement qui est venu te chercher a cause de

moi, en sus des peines que tu as bien voulu prendre avec tant de cor

dialite. Apres cela, je ne sais de quel front je pourrais te faire des ob servations sur ta lettre, s'il y avait lieu. Aussi n'est-ce pas une observation,

mais une demande que je te fais: ne trouveront-ils pas cette lettre un

(1) Del fondo Brambilla fanno parte 13 lettere di Luisa D'Azeglio al Manzoni, quasi tutte, come le 4 che cito qui, senza data (e senza data sono pure queste due del Manzoni a Luisa). Con due, gliene accompagna due di Massimo d'Azeglio; nelle sue due tocca del modo in cui questi si comporta con lei (v. Manzoni intimo I, p. Ill); e certamente a una di

esse si riferiscono le parole del Manzoni ? II y a ? avec toi ? e forse

anche le seguenti ? tu ? amitie?, che rispondono a quelle di Luisa ? conserve [moi] la consolation de ton amitie ?. Con altre due lettere

(di cui una del 4 aprile) Luisa ne accompagna una di Bista Giorgini, e una sua per lui.

(2) Alia figlia Matilde. La sorella Vittoria in una lettera inedita da Viareggio, 6 agosto 1850, al padre scrive: ? Matilde fa i suoi bagni con vera smania ?. Di qui forse si puo indurre che la presente lettera del

Manzoni a Luisa d'Azeglio e appunto del 1850, probabilmente del giugno o del luglio.

(3) Tanto le figlie Vittoria e Matilde, quanto il genero Bista insistono ripetutamente nelle loro lettere al Manzoni che vada a trovarli. Egli ando nel 1852 e nel 1856 (v. le sue lettere di quegli anni alia moglie Teresa in Manzoni intimo III; e I, pp. 121-126; 131 sg.), e torno nel 1864

(I, P. 142).

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Aevum - Anno V - 4

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Page 17: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

peu trop vive, puisque ce qu'il y avait d'irrite dans ceile de Bista (1) ne

pouvait, en aucune facon, s'adresser a toi ? Et toi ne me trouveras-tu pas

un peu temeraire? Cest inutile d'ajouter que tes raisons sont aussi bien

exprimees, qu'elles sont bonnes. J'aurais, moi, le droit de me plaindre de ton billet, car tu me paries de reconnaissance de ta part; ce qui est un

peu fort. Mais je prends plus au serieux les sentiments d'amitie que tu me temoignes et qui sont une des consolations de ma pauvre vieille vie. II est superflu de f assurer des miens.

Ton bien affectionne oncle 20 avril. Alexandre Manzoni

E qui, prima di procedere oltre, un'avvertenza, che mi sembra

doverosa, almeno per quei tali miei scrupoli, forse eccessivi, ma

comunque ... Le tre lettere a Luisa d'Azeglio, come quasi tutte le

precedenti del Manzoni, quassu, erano state trascritte (non sempre esattamente; io le copiai tutte direttamente dagli autografi) anni

addietro per un altro volume del Carteggio (?), che, come mi fu assi

curato da varie persone, degne di fede, non si pubblichera. Posso

dunque pubblicarle io, tanto piu che, avendo a mia libera dispo sizione tutta la Raccolta Manzoniana della Braidense, mi riesce meno difficile illustrarle.

Faccio seguire i biglietti (propriamente biglietti e lettere) a

Oaetano Cattaneo (2), che non sono certo meno importanti di quelli gia pubblicati e quindi possono meritare anch'essi Ponore della

stampa; a ogni modo, ne pereant! Non hanno data, ma per alcuni e possibile stabilirla ora con assoluta certezza ora approssimativa mente. Li raggruppo secondo le loro affinita (prima quelli che

riguardano la famiglia del Manzoni) e reciproche corrispondenze, e li numero per i necessari rimandi dalPuno alPaltro.

(1) Badando alle date, si sarebbe indotti a supporre che possa essere la lettera mandata da Luisa D'Azeglio al Manzoni il 4 aprile (v. la nota

lap. 49), ma dalP accompagnatoria cio e escluso in modo assoluto. La lettera che il Manzoni definisce ? un peu trop vive > e certamente, o almeno probabilmente quella di Luisa a Bista, che essa prima spedi al Manzoni. Da cenni che si trovano qua e la in altre lettere inedite si pud argomentare che dovette trattarsi di un equivoco, e nulla piu. (Del ca rattere di Luisa scrive Vittoria Giorgini-Manzoni nelle sue Memorie; v.

Manzoni intimo I, p. 111). Non e inverosimile che anche la presente lettera del Manzoni a Luisa sia del 1850, o di poco posteriore.

(2) Amico intimo del Manzoni; fu direttore, dal 1817 al 1842, dei Gabinetto Numismatico di Brera (ora al Castello Sforzesco), i cui libri nel 1869 arricchirono i 'fondi' della Biblioteca Nazionale. Del Manzoni al Cattaneo altri 39 fra biglietti e lettere nel fondo Gentili, editi.

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Page 18: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

L Car.mo

Enrichetta mi sgrida perche io sia stato tanto senza darti sue nuove: tanto sa la furbaccia che le vuoi bene! Ma io tacevo apposta; perche, essendoci stata qualche vicissitudine, e tenendomi certo che finiva bene, non ho voluto darti inutilmente il dispiacere d'intender cose men liete. Ora le cose hanno ripreso la buona via: febbre non se ne parla piu; la

tosse, se non e cessata, va scemando di giorno in giorno, e presto non

s'avra quasi a pensar ad altro che a rimetter le forze (1). E tu come te la passi ?... (2). Ma no; che per quanto io avessi gusto

di ricever da te le tue nuove, un nemico dello scrivere come io sono (3) non pud senza indiscrezione provocar altri a scrivere. Ritengo dunque che stai bene, e che ci vuoi bene. Provati un po' a fare altrimenti. Addio; i miei complimenti in casa e alF ottimo Proposto. Ti abbracciamo tutti con quel cuore che sai.

11 tuo Manzoni Brusuglio, lunedi.

II.

Carissimo, lo stato della mia, e con te posso dire della nostra Enri chetta continua a migliorare, lentissimamente si, ma a migliorare.

Ti auguro miglior tempo, giacche vedo dalla mia collina (4) che anche le corna di Canzo (5) sono ben imbaccucate nelle nuyole.

I miei rispetti alia Sig.ra Cazzaniga, tante cose al Proposto e tu ama

HI.

Cattaneo mio, pur troppo non ho notizie da darti cosi allegre come le vorresti e le vorrei. La salute di Giulia (6) non fa progressi sensibili:

(1) Da queste notizie intorno alia salute della moglie non si pud, se mai, indurre che la lettera sia del settembre 1827 (v. Carteggio II, p. 333), anzi e da escludere in modo assoluto.

(2) Non e certo necessario che io avverta che qui e in V i puntini sono del Manzoni e non miei; e lo stesso va detto del corsivo passim.

(3) Francaraente, non si crederebbe. E forse uno dei non infrequenti, come dire ? sfoghi di modestia inesplicabili del Manzoni ?

(4) Come e noto, una piccola altura nel parco di Brusuglio: serviva anche da osservatorio. II Manzoni era dunque ancora a Brusuglio.

(5) A Canzo villeggiava il Cattaneo; quanto alle corna (o corni) di Canzo tutti, specialmente a Milano, donde sono visibili, sanno di che si tratta.

(6) La primogenita (n. 1808) del Manzoni. In XXIII ? la Sig Giulia D'Azeglio n(ata) M(anzoni) ?; dacche qui il Manzoni la chiama ? Giulia ?

senz'altro, essa era ancora signorina (?), e percio questo biglietto forse e anteriore al 21 maggio 1831, quando ando sposa a Massimo D'Azeglio.

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Page 19: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

siccome perd Pappetito le regge, speriamo tutti che fra poco avremo di che consolarci. II resto sta bene, e ti abbraccia a t'itouffer, e desidera di abbracciarti davvero. Fissa un giorno da darci, e avvisacene, che farai

una vera opera buona. Ama sempre il tuissimo Manzoni

IV. Carissimo

Di me son pur troppo sicuro che non ho mai avuto in mano quel volume (1). Cosi Grossi m'assicura di se, e me ne spiace. Domanderd

oggi a Rossari e domani, spero, a Torti (2). Sta sera (3) poi ti faro far Pesame di coscienza e ripassare tutte le persone a cui lo potresti aver

dato. Non puoi credere che dispiacere provo anch'io al vedere che la tua bonta cosi utile agli altri ti porti di codesti impicci.

La mere et la fille (4) se portent bien. Ti abbraccio con quel cuore che sai. II tuo

A. Manzoni

V.

Caro Cattaneo, io non ci ho colpa: i tre primi giornali non furono distribuiti che ieri.

Non so se tu sappi che le mie e un po' tue Cristina e Sofia sono

spose, la prima di Cristoforo Baroggi, e Paltra di Ludovico Trotti, e che noi siamo tutti fra due consolazioni. Se gia lo sai, e ti pare strano ch' io abbia indugiato a dartene parte, ti diro che queste sono le prime righe che scrivo su questo pur cosi caro argomento; e tu sai pure quanto io

ami meglio parlar cogli amici che metter di mezzo la carta, e in somma conosci su questo punto P umore della.... voglio dire del tuo

Manzoni

Tutti ti salutiamo con quelPaffetto che sai, e speriamo di presto rivederti.

Brusuglio, Martedi sera (5), di fretta.

(1) Non so di quale volume il Manzoni parli; non mi sembra pro babile che sia la Storia di XXIII.

(2) Questi amici del Manzoni, Grossi, Rossari, Torti, sono troppo noti, perche occorra parlarne.

(3) Certamente ? in quella carissima ora della prima sera ? (v. XI). (4) GiuHa ? Comunque, poiche c'e questa notizia di famiglia, e preci

samente della salute della moglie e della figlia, il biglierto pud stare dove lo metto. Fu scritto certamente a Milano, come dimostrano le parole: <c Sta sera poi ... ?.

(5) Sofia e Cristina essendosi sposate rispettivamente nel 1838 e 1839,

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Page 20: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

VI. Cattaneo carissimo,

Posso finalmente premier la penna, per parlarti d'un pericolo, che, grazie al Cielo, e cessato. II mio Pietro (1), assalito da una violenta me

ningite, dopo sessanta ore di delirio, e, a quest* ora, ricuperato, mediante

una risoluta e prudente applicazione del salasso e del tartaro stibiato* Ieri mattina cominciarono a diminuire i sintomi funesti; nella giornata, si progredi lentamente verso il bene; finalmente, nella beatissima scorsa

notte, prese, verso le due, un sonno salutare, nel quale persiste ancora

(alFuna dopo il mezzogiorno); pero con interruzioni, nelle quali da segno di mente quasi del tutto libera; sicche non si puo in nessun modo scam biare per sopor morboso. I medici son contentissimi: pensa noi.

Dammi, per ricompensa, nuove di te migliori di quelle che ebbi dal tuo portiere.

Non ti stupirai del mio laconismo: scrivo, non riavuto affatto, ma

al momento del riavermi.

I miei complimenti alia Sig.ra Cazzaniga e al Proposto; e a te un bacio del tuo

Manzoni Mercoledi (2).

VII. Caro Cattaneo,

Martedi prossimo noi andiam tutti a stare a Oessate (3) una quin dicina di giorni; e poiche tu vuoi assolutamente chMo mi cavi questa voglia di legger la Gazette, bisogna che l'ordine della seccatura e del lMncomodo ti sia mutato. Faro dunque dire al portiere che cominciando da lunedi, mandi addirittura le Gazettes a te (ti do questo vantaggio); e

la lettera e del 1839. 11 Cattaneo ringrazio con un biglietto, senza data, che si trova nel fondo Brambilla: egli aveva gia avuto notizia dei due matrimoni.

(1) Delia grave malattia, di cui il Manzoni scrlve al Cattaneo, egli da notizia anche al Oonin in tre lettere: 26 ottobre, 3 novembre e 10 di cembre 1840 (Sforza, Epistolario II, pp. 44 sgg.). II Cattaneo rispose con una lunga lettera (minuta?, senza data, nel fondo Brambilla).

(2) Ottobre 1840 (v. la nota preced.). E appunto del 1840 (e non del

1826) deve essere la lettera al Cattaneo in Cartegglo II, p. 252 sg., se si tratta della stessa malattia.

(3) Nella villa del marchese Giulio Beccaria, fratello della madre del Manzoni (v. Cantu, o. c. II, p. 109). Dalle due prime lettere di Federigo Cazzaniga (v. 1a nota 2 a p. 55) risulta in modo indubbio che le lettere del Manzoni da Gessate IX-XI (e anche XII ?), e quindi pure VII e VIII, sono del settembre e ottobre 1834.

? 53 ?

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Page 21: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

tu abbi la bonta, quando le rimandi, di voler che siano rimesse in casa

mia, donde mi verranno a Gessate.

Ti abbraccio in fretta in frerta, e spero che, tornati di cola, ti tro veremo a Milano (1).

U tuo Manzoni Brusuglio, mercoledi 21.

VIII.

Cattaneo mio e nostro, scrivo non sulVerba (2), ma sui bauli, al mo

menta di partire per Gessate. Je mande al tuo portiere che ti spedisca direttamente i giornali, essendo cosa intollerabile e scandalosa che etc. Ho trovato finalmente il filo del Rio (3). Lo ha Vitali (4), al quale ho fatto dire di spedirmelo. Cosa da ridere e pur da vergognarsene.

Buon rimanente di campagna; i miei complimenti al Prevosto e alia

Sig. Cazzaniga; e a te nada (5), perche nulla basta. II tuo Manzoni

Brus.0 Lunedi

IX. Caro Cattaneo,

Sento con dispiacere che ti sono mancate alcune gazzette, e non mi

potendo persuadere che siano andate in sinistro, temo che la mancanza sia venuta per mia colpa. Tu me ne hai spedito da costa, dove ti erano

state mandate da Milano, ed io non te le ho rispedite per la buona ragione che tu le avevi gia lette, ma non ho pensato che fra quelle che accom

pagnavano la tua lettera, ce ne poteva essere alcune che mi venissero

(1) Cattaneo era a Canzo (v. la nota cit.). (2) La frase non richiede spiegazione. (3) Volume che il Manzoni ebbe a prestito, per mezzo del Cattaneo,

dalla Braidense, e che gli servi pel capitolo XXVII dei Promessi Sposi (la biblioteca di d. Ferrante): Disquisitionum magicarum libri sex, quibus continetur accurate curiosarum artium, et vanarum superstitionum con/u tatio ... auctore Martino Del Rio ... Lovanio, 1599 (opera tradotta in francese da A. Duchesne. Parigi, 1611). La Braidense possiede Pedizione di Venezia, 1640, e appunto questa deve avere avuto a prestito il Manzoni

(ma, naturalmente, nella biblioteca immaginaria di d. Ferrante doveva trovarsi la prima, del 1599). Non credo che abbia avuto invece Pedizione di Magonza, 1600 (pure posseduta dalla Braidense), che contiene soltanto il libro V. Per le vicende del volume prestato al Manzoni v. le lettere XI, XVI e XVII.

(4) Vedi il principio della lettera XXI: e Giuseppe Vitali (v. Cantu, 6. c. II, pp. 20 sg., e Stampa, o. c. I, pp. 205 sg.).

(5) Parola spagnola: * niente' o * nulla \

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Page 22: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

direttamente da Milano. Ora ne unisco due di queste (il 23 e il 24) alle

ultime; sebbene siano cavoli a merenda Ritengo il 21 e il 22, che hai lette di sicuro; e tu raccogliendo il conio potrai sapermi dire, se ne

manchi ancora qualcheduna, affinche se ne possa far la debita inchiesta. Col dispiacere del ritardo che tu hai sofferto, e della seccata che ti

debbo dare ora, va pero il piacere d'avere una occasione di salutarti e di ricordarmiti. Cosi gV inconvenienti sono talvolta riscattati dai vantaggi: non tutti pero, come diceva quello, il quale aveva buon tempo.

Addio: ti abbraccio di cuore, cosi fanno tutti gli abitatori di Gessate

grandi e piccoli. Fammi servitore alia Sig.ra Cazzaniga, e salutami il

Prevosto, e ama il tuo

Manzoni

Gessate, Domenica.

X. Caro Cattaneo,

Ti ringrazio dei sentimenti che mi esprimi (1). Gli avrei letti nei tuo

cuore; ma il sentirli da te, e una piu viva consolazione.

Ti mando le due ultime gazzette: quelle che mi hai spedite di costa, le tengo per consegnartele a Milano. Non entro su questa materia in altri

ringraziamenti, perche so che ti seccherei; ma per verita tu fai troppo. 1 nostri rispetti alia Signora Cazzaniga, e tanti saluti a Federigo (2)

se e ancora costi. La nostra gita sul lago (3) e andata a monte, perche miglior sollievo di quel che troviam qui sarebbe inutile cercarlo altrove.

Tutto Gessate ti abbraccia e tu ama il tuo Manzoni

7 8bre

P. S. I miei rispetti all' eccellente Prevosto.

(1) Per la morte della figlia Oiulia D' Azeglio (20 settembre 1834) ? Fra le 4 lettere del Cattaneo al Manzoni (fondo Branibilld) questa non c'e.

(2) Federigo Cazzaniga, I. R. Consigliere del Tribunale di Ia Istanza, a Milano. II Manzoni lo aveva conosciuto ragazzo (v. Carteggio II, p. 253). Nel fondo Gentili 9 sue lettere, di cui 2 in comune alia madre e al Cat taneo, 1 alia prima, 6 al secondo, tutte spedite a Canzo. Nella lettera del 26 settembre 1834 comunica che ? I Manzoni sono partiti per Qessate ?; e in quella del 30 successivo accenna alle difficolta di mandare la Ga zette al Manzoni, quando questi ? sara a Bellaggio ? (sic), e avverte che ?intanto mandera a Qessate i numeri che giungeranno ?. In altra del 6 ottobre, ancora del 1834, scrive: ? Di casa Manzoni non so nulla da tre o quattro giorni in poi: le ultime notizie che ho avute perd erano con solanti: Alessandro giuocava regolarmente al bigliardo e lavorava molto >.

(3) Di Como, cioe appunto a Bellagio (v. ia nota precedente).

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Page 23: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

XI. Gessate 20 8*>re Caro Cattaneo

Eccoti i giornali che avresti dovuto ricevere tre giorni sono, e il Rio (1) che, tre mesi sono. Che tu abbia a esser sempre il goduto e io il godente?

Sappi che mi par milPanni di rivederti, e di chiacchierare un po' in

pace con te in quella carissima ora della prima sera. Non ti fo saluti

perche scrivo in tempo che a Gessate non fa ancor giorno. Ma se i miei sono inferiori in merito agli altrui, in cordialita non la cedono a nessuno.

II tuo Manzoni

XII. Venerdi

Andando noi domani a Gessate (2), per alcuni giorni, riceverai le

gazzette da Milano direttamente, giacche sarebbe troppo strano far loro fare un giro cosi spropositato. Ti abbraccio con una pure spropositata fretta, e spero di abbracciarti presto a Milano.

XIII.

Mea culpa, se le gazzette ti son mancate Pordinario scorso. Bisogna pero crPio ti dica che e stato tfquivoco e non dimenticanza, la quale, per verita, sarebbe colpa troppo brutta.

Mercoledi, non vedendo le mie ragazze andare a Milano, come so

gliono in tal giorno, tenni per fermo che fosse Martedi. Scusami, amami, fa di avere un po' di bel tempo, e mandacene un poco anche a noi, che

lo sospiriamo; riveriscimi la Sig.ra Cazzaniga e ricordami al buon Prevosto.

II tuo Manzoni

XIV. Caro Cattaneo,

I giornali sono sempre stati consegnati in tempo debito alPalberga tore, il quale ha assicurato Giuseppe (3) d'averli egli pure consegnati a

chi si doveva. Sicche io non so donde sia venuto il ritardo, che mi ha fatto dispiacere, come puoi credere, e che spero non sia per accader piu.

Ti auguro un tempo meno incostante (nPintendo nel bene); ti prego dei miei rispetti e saluti, e ti abbraccio.

II tuo M.

(1) Vedi la Iettera VIII.

(2) Certamente una seconda (?) volta nel 1834, anche perche per l'andata del 26 o 27 sertembre il Manzoni annunzia una fermata di 15

giorni (v. VII). (3) II domestico Giuseppe Giussani, che figura nella scheda di cen

simento (v. p. 38)?

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Page 24: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

XV.

Questi due traviati messaggeri furono da me consegnaii ieri alPamico L. Litta (1), perche volesse farli deporre alia mia porta, donde, secondo il solito, dovevano ritornare a te. L'amico fu puntuale nelP eseguire la

commissione, come era stato cortese nelP accettarla; ma non so chi altri,

e probabilmente il servo a cui egli commise Fesecuzione manuale, stimo

bene di scriver sulF involto: da casa Litta; il che f ece credere al mio

portinaio che F involto venisse a me, e me Fha rimandato. Ed io riman

dalo a Milano. I messaggeri non si stancheranno delPandare innanzi

indietro, perche sono di carta: ben s'avrebbe a stancare la tua pazienza,

se non fosse di ferro, o piuttosto d'oro. Questa mi sia almeno una occa

sione di abbracciarti in ispirito. Grossi o Vitali favranno dato un'altra seccatura da parte mia.

II tuo M.

XVI.

Sono mortificato di non aver potuto ancora trovar la traccia del

Rio (2). Una misera occasioncella che mi si presenta di scriverti, ch* io debba penar tanto ad approfittarne!

Amami non di meno. M.

XVII. Caro Cattaneo

Ringrazio te, e ti prego di ringraziare in mio nome il compiacentis simo Mylius (3). Abbi anche la bonta di mandare il foglio (4) a casa mia, e di fare avvertire chi lo ricevera, che lo deponga nel mio studio. Cosi le mie figlie andando Giovedi a Milano, potranno darlo al legatore, col resto del volume.

(1) II marchese Lorenzo Litta (1797-1874) intrinseco del Manzoni

(v. Cantu, o. c. II, p. 38).

(2) Questo biglietto e dunque anteriore a VIII e a XI, ma pud stare anche qui.

(3) Enrico Mylius (1769-1854) banchiere tedesco, vissuto a lungo a

Milano, amico di studiosi e di artisti. Nel fondo Gentili esistono di lui 28 lettere (le datate, dal luglio 1815 al marzo 1842) al Cattaneo. Ce n'e una, del 26 settembre 1821, relativa al dono di una copia del Cinque Maggio.

(4) Se si tratta di un foglio di stampa dei Promessi Sposi, come lasciano supporre le parole ? col resto del volume >, la lettera dev'essere del 1825-27 (v. la nota 5 a p. 40). In caso contrario, potrebbe essere del 1822 (v. la lettera del Mylius al Cattaneo in Carteggio II, p. 55; e edita soltanto in parte; Poriginale e fra le 28 del fondo Gentili); e cosi si

spiegherebbe il ? compiacentissimo ? del Manzoni.

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Page 25: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

L'opera di M.r Rio (1), per mia mortificazione, h in volta, e, come accade spesso, senza ch'io sappia appunto dove si trovi. L'ha avuta Al

fonso Litta (2); al quale la fo domandare, e ne avrd, o l'opera medesima, o indizio in che mani sia passata dalle sue. Tutti stiamo bene, o almeno nessuno sta male; tutti ti abbracciamo di cuore, ma nessuno con piu cuore del tuo Manzoni.

XVIII.

Di frettissima. II libro e quello, lo ritengo, e ti ringrazio quanto so, come della briga che ti dai per Faltro (3). Ti abbraccio di cuore.

II tuo M.

XIX. Cattaneo carissimo,

Brusuglio, mercoledi i_

Alle 4 ho ricevuto la car.ma tua, e alle 6 J spedisco a Milano questa colle gazzette. Non posso quindi dirti se non che faro al piu presto la ricerca che desideri, ma che, temo, sara di poco frutto. 11 parroco re*

gnante sapra turf al piu dare qualche indizio degli eredi delfantecessore, morto, del rimanente, da buon tempo; giacche Pattuale e di elezion

popolare cisalpina. Godo che tu lavori, e godrei, dico il vero, di poter lavorare anch'io.

Ma se non posso! Riveriscimi la Sig.ra Cazzaniga e il Prevostone; ricevi

gli abbracci di mia madre e di tutti noi, e ama il tuissimo Manzoni

XX. Caro Cattaneo, Brusuglio, venerdi

Nescit. Avevo sperato di venire a capo di qualche cosa, sentendo dal

S.r Curato di Cormanno (4) che Perede del suo antecessore e stata una

S.ra Teresa Castiglioni, colla quale mia madre ha avuto qualche cono scenza. Ma avendo mandato persona per aver conto dei noti disegni, s'e

trovato che la povera donna h svanita di mente; e un prete che era

presso di lei e che conosce i suoi affari, ha detto che non aveva mai

veduto tali disegni, ne sentitone parlare. Dammi dunque qualche altra

commissione nella quale io sia piu fortunato. Lavora e voglimi bene.

Mia madre (5) e tutta la famiglia ti abbracciano. I soliti rispetti. II tuo Manzoni

(1) Dunque anche questa lettera e anteriore a VIII e a XI.

(2) Della nobile famiglia Litta.

(3) Non so (tutte le ricerche furono infruttuose) di quali libri si tratti.

(4) Di cui era frazione Brusuglio. (5) Quindi XX, come pure XIX, non e posteriore al luglio 1841.

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Page 26: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

XXI. C. A.

L*Abate Vitali vice-cancelliere della curia si rechera a piacere d* in trodurre il tuo raccomandato nell'archivio arcivescovile, e cerchera modo di fargli vedere anche quello del Capitolo. ? bene perd sapere innanzi tratto che il primo e in gran disordine, non ci essendo archivista, e,

credo, da molto tempo. L'Ab.e Vitali si trovera facilmente, o alia Can cellerla (nel cortile verso la piazza Fontana) o al suo casino che ognuno sapra indicare nelP arcivescovado. Ti abbraccio con quel cuore che sai.

II tuo Manzoni Lunedi

XXII.

Per amor del cielo, non ti dar sollecitudine ne pensiero, per riavere il noto libro. Mia madre (1) l'aveva domandato per un pis-aller (2) da

passar le sere ; ma abbiamo qui VHistoire de la Ligue dello stesso au tore (3), che fara perfettamente lo stesso effetto.

Puoi immaginarti con che pena sentiamo tutti che il tuo incomodo dura. Voglio perd sperare di baciarti presto le due guance affatto eguali. Siam tutti tuoi come sai ed io in particolare.

M

XXIII.

Non ho che il tempo di ripeterti (se mai la posta ne avesse fatta una delle sue) che la Storia (4) smarrita, s' e trovata, ed e presso la Sigra Qiulia D'Azeglio n. M. (5). II piacere che ho avuto di questa scoperta ha superato anche la confusione di vedere che il male veniva, se non da

me, dai miei. Statti buono, e a rivederci presto.

(Fuori:) Al Signor Sig.r G. Cattaneo

Direttore del Gabinetto Numismatico Canzo

(1) Anche quesio biglietto non e posteriore al luglio 1841.

(2) Modo di dire francese comunissimo.

(3) Simon Ooulart (1543-1628), autore di piu opere intorno alia storia di Francia. V Histoire de la Ldgut e posseduta dalla Biblioteca Braidense.

(4) Quate ? Anche qui ricerche senza frutto!

(5) V. la nota 6 a p. 51.

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Page 27: LETTERE INEDITE DI ALESSANDRO MANZONI

DOMENICO BASSI

XXIV. Carissimo

II Sig.r Bignoli (1) ci propone per le volte da dipingersi alcuni di

segni che si trovano nelF opera sopra Palmira (2). AWezzo a ricorrere a

te ogni volta che ho bisogno di seccare qualcheduno con inchieste di

questo e di altri generi, ti prego anche questa volta di permettere al

pittore mandato da Bignoli di scorrere Fopera indicata.

II tuo Manzoni

XXV. Chez MMS Blanc, Collin Banquiers

Se te Pho fatto aspettare, h perche quando mi giunse il tuo biglietto, Grossi dormiva (3), ed io, ricordandomi di certa locuzione milanese, non

ho avuto cuore d'andare a cantar sotto la sua finestra.

II tuo M

E un altro biglietto inedito.

A Francesco Rossi (4).

Chiarmo Sig

Ho trovato finalmente il passo di P. da Puteo (5); e mi fo un dovere

d'avvertirneLa, per risparmiarLe almeno gFincoriiodi inutili. Senza complimenti,

il suo serv.e e amico

Venerdi A. Manzoni

(Fuori:) Al Chiarissimo Sigr II Sigr Francesco Rossi

S. R. M.

(Continua).

(1) Antonio Bignoli, di Milano, acquerellista (1812-1886). (2) Les mines de Palmy re ... Londra, 1753, opera gia del Gabinetto

Numismatico, ora, cioe dal 1869, della Braidense.

(3) II Grossi teneva in affitto due camerette nella casa del Manzoni e vi rimase sin verso la fine (?) del 1837 (CantO, o. c. II, p. 12; v. pero Stampa, o. e. I, p. 195). II biglietto non dovrebbe essere pertanto poste rior al 1837.

(4) Dal 1826 al 1837 2? sottobibliotecario alia Braidense; dal 1838 al 1843 1? sottobibliotecario; dal 1844 al 1860 (qnando fu collocato a riposo) bibliotecario cioe prefetto o direttore. Mori nel 1873 quasi ottuagenario. Nel fondo Gentili altri 20 biglierti del Manzoni a lui, editi.

(5) Pierre Dupuy (Petrus Putaneus) (1582-1651) storico e giurista. Forse il passo, a cui accenna il Manzoni, gli send per la Morale cattolica

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