+ All Categories
Home > Documents > L'Europa alla conquista del mondo

L'Europa alla conquista del mondo

Date post: 30-Dec-2015
Category:
Upload: alice-cocco
View: 838 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Esposizione sullo sviluppo commerciale dell'Europa nel XV secolo, potenze europee marinare e principali personaggi di rilievo dell'epoca.
36
L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO Grande Commercio e Potenze Europee nel XV secolo Porto di Alessandria d'Egitto
Transcript
Page 1: L'Europa alla conquista del mondo

L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO

Grande Commercio e Potenze Europee nel XV secolo

Porto di Alessandria d'Egitto

Alice Cocco 3F

Liceo Scientifico G. Brotzu

Anno Scolastico 2013/2014

Page 2: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

INDICE

1 IL GRANDE COMMERCIO NEL XV SECOLO

1.1 Le potenze marinare della fine del Trecento

1.2 Venezia al vertice della sua potenza

1.3 I portoghesi nelle Indie

1.4 L’impero coloniale portoghese

1.5 Anversa e i Fugger

2 LE GRANDI POTENZE EUROPEE ALLA FINE DEL XV SECOLO

2.1 Le ambizioni del Regno di Francia

2.2 L’Italia e la pace di Lodi

2.3 Carlo VIII e Savonarola

2.4 La nascita della potenza spagnola

3 SCHEDE DI APPROFONDIMENTO, TABELLE E MAPPE

3.1 Vasco da Gama

3.2 Bartolomeo Diaz

3.3 Lorenzo de’ Medici

3.4 Congiura dei Pazzi

4 MAPPE CONCETTUALI

4.1 Grandi potenze marittime tra XV e XVI secolo

4.2 Navi utilizzate nel XV secolo

5 GALLERIA IMMAGINI

5.1 Portoghesi e Impero Portoghese

6 GLOSSARIO

7 BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Alice Cocco 2

Page 3: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Le potenze marinare della fine del Trecento

All’inizio del 1300, Venezia si mise in collegamento, grazie all’apertura dei valichi del Brennero e del San Gottardo nelle alpi orientali, con le regioni tedesche che producevano prodotti come il fustagno (stoffa di lino e cotone), rame, stagno e argento. Nel 1277 Genova riuscì a spingersi fino alle coste del Mare del Nord, giungendo nel porto di Bruges, nelle Fiandre, dopo aver varcato lo stretto di Gibilterra; anche Venezia fece la medesima cosa nel 1314, dando inizio ai commerci con il porto fiammingo, che da quel momento raggiunse il suo massimo splendore economico e demografico: arrivò a un totale di 100.000 abitanti nel 1500, grazie anche alla Hansa, che acquistava varie materie prime in Finlandia, Russia e Svezia e le rivendeva a Londra e a Bruges, Lubecca e Amburgo.

Fu introdotta una nuova imbarcazione dai mercanti tedeschi della Hansa, detta Kogge, più adatta, rispetto alla galera, per la navigazione nel Mar Baltico e nel Mare del Nord.Alla fine del XIV secolo, Venezia, detta la Serenissima, riuscì ad ottenere il controllo del commercio, grazie al suo affermarsi come centro economico più importante d’Europa, che la metteva in contatto con la Germania, l’Italia Settentrionale, le Fiandre, e l’Africa Settentrionale; il suo bilancio economico nel 1423 superava quello dell’intera Francia ed era alla pari di quello inglese.

Alice Cocco 3

Pianta prospettica della città di Venezia, Jacopo de' Barberi.

Page 4: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Tra il 1379-1380 dovette affrontare la flotta genovese, alleata con il duca d’Austria e il re d’Ungheria, che riuscirono a penetrare nel Golfo di Venezia, conquistando Chioggia e assediando l’intera laguna. Dopo un anno di assedio, Venezia riuscì a riformare una flotta d’emergenza, che obbligò i Genovesi alla pace. Da questo momento la potenza di Venezia divenne incontrollabile, e i mercati furono divisi: i genovesi commerciarono con l’Africa del Nord e la Spagna, mentre i veneziani importarono merci orientali, in particolar modo le spezie, commerciando con Egitto e Siria.

Venezia divenne così il principale porto per importazione ed esportazione; importante fu la ricostruzione del Fondaco dei tedeschi, albergo per i mercanti e magazzino per le loro merci distrutto da un incendio nel 1505, simbolo dello splendore e della grandezza di Venezia.

Alice Cocco 4

Fondaco dei Tedeschi a Venezia, uno dei centri economici più impoortanti della città lagunare, situato di fronte al

Ponte di Rialto.

Veduta di Venezia, xilografia di Erhard Reuwich

Page 5: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Venezia al vertice della sua potenza

Venezia si fece mediatrice tra i mercanti tedeschi e l’Oriente sia per quanto riguarda l’importazione dei prodotti, sia per la loro esportazione. In questo modo ottenne un controllo maggiore del commercio orientale. La sua potenza era dovuta al fatto che era in grado di produrre, grazie all’Arsenale, cantiere navale di proprietà dello Stato, varie tipologie di navi: dalle veloci galere per il combattimento, alle galere da mercato, più solide e grosse utilizzanti il remo solo per entrare e uscire dai porti; queste, seppur concesse in uso ai mercanti, rimanevano proprietà dello Stato e, raggiunto il culmine dell’espansione, si recavano in Oriente, nell’Atlantico (Bruges e Londra), e in Barberia, ossia in Africa Settentrionale, dove veniva acquistato l’oro per il pagamento delle merci orientali in denaro.Dal 1430 Venezia estese i suoi domini anche in Italia Settentrionale con il controllo di Verona, Padova, Brescia e Bergamo; per difendere la capitale dalle eventuali mire espansionistiche italiane, venne anche creata nell’interno una fascia di sicurezza.Venezia si mantenne sempre neutrale durante l’espansione turca, se non nel caso in cui gli ottomani la provocassero o minacciassero direttamente la sua sicurezza.

Alice Cocco 5

Arsenale di Venezia, veduta dal Canaletto

Page 6: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Dal 1500, papa Giulio II, promotore dell’alleanza tra re di Francia, re di Spagna e imperatore di Germania contro la Repubblica di Venezia, bloccò l’espansione di quest’ultima in Romagna. Nel 1509 l’esercito veneto venne sconfitto nella battaglia di Agnadello, e Venezia fu costretta a interrompere la sua politica di espansione in Italia. Grazie ai suoi punti di forza, ovvero i possedimenti coloniali nell’Egeo come Cipro, famosa per la produzione di canna da zucchero e Candia (Creta) e Corfù, conosciute per le loro vigne, Venezia rimase per un lungo periodo la principale potenza economica dell’Europa: nei suoi territori coloniali si aveva un regime di monocultura, che non teneva conto delle necessità alimentari della popolazione, ma aveva il solo scopo di esportare le merci prodotte.

Lavorazione della canna da zucchero

Alice Cocco 6

Battaglia di Agnadello

Page 7: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

I Portoghesi nelle Indie

Mentre Venezia nel XV secolo si occupava dei commerci con l’estremo Oriente, i portoghesi decisero di dedicarsi all’esplorazione dell’Atlantico, giungendo dapprima in Africa, dove iniziarono il commercio di schiavi neri, e poi nelle Indie. Dopo aver terminato la propria Reconquista1 nel 1233, venne avviata l’esportazione di vini pregiati locali in Inghilterra e nelle Fiandre, sostenuta dalla costruzione di nuove imbarcazioni per la navigazione oceanica: le caravelle. Queste, dapprima, erano dotate di soli due alberi e due vele latine, ma dopo le varie modifiche si arrivò al modello di caravella costituito da due alberi con vela quadra e uno con vela latina, per permettere una navigazione ottimale.La monarchia portoghese decise di finanziare le esplorazioni verso il Sud: nel 1420 venne occupata Madera, famosa per la produzione di canna da zucchero; successivamente si superò l’equatore nel 1471, e nel 1482 venne scoperta la foce del Congo. Da questo momento i portoghesi iniziarono il commercio con l’Africa Nera, dalla quale portarono in Europa polvere d’oro, avorio, pepe e soprattutto schiavi. Questi furono utilizzati in un primo momento solo per i lavori domestici, e non in agricoltura: fu così che Lisbona divenne il primo centro di manodopera servile nera, con l’importazione annuale di circa 3000 schiavi.Visti i profitti ottenuti dalle esplorazioni precedenti, i monarchi portoghesi decisero di finanziare anche le esplorazioni verso il sud-est e le Indie. Le spedizioni che ebbero maggior successo furono due: una capeggiata da Bartolomeu Dias che giunse nell’estremità meridionale dell’Africa, denominata Capo di Buona Speranza; l’altra, guidata da Vasco da Gama partito nel 1497, permise di giungere, dopo una sosta sulle coste orientali africane, sino alle Indie, nella città di Calicut2. Da Gama, portando con sé cannella, pepe e un terzo in meno dell’equipaggio, ripartì per il Portogallo, dove giunse nel 1499.

1L’espulsione dei musulmani dal territorio portoghese2 Città nell’estremità meridionale della penisola indiana: si badi, pertanto, a non confonderla con l’attuale Calcutta, che si trova nella parte nord-occidentale del Paese.Alice Cocco 7

Page 8: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Vasco da Gama

Vasco da Gama fu un grande navigatore di nobile famiglia: nacque, a Sines in Portogallo nel 1469 e, già in giovane età, partecipò a varie spedizioni lungo la costa occidentale dell'Africa. Poiché in Europa la richiesta di spezie, canfora, pepe, zenzero, noce moscata e cannella, era sempre più forte, ma a causa del controllo Marittimo dei Turchi Ottomani, le merci erano costrette a essere trasportate via terra, divenendo così più costose, il re Manuel I, affidò a Vasco da Gama la spedizione finanziata da una banca fiorentina, con il compito di stabilire la prima rotta navale per l'India circumnavigando l'Africa. Vasco da Gama partì l'8 luglio 1497, raggiungendo il 25 dicembre, dopo aver oltrepassato il Capo di Buona Speranza, (già doppiato per la prima volta da Bartolomeo Diaz nel 1488), la baia da lui chiamata Natal. Risalendo la costa africana a Mombasa, nell'odierno Kenia, si dovette difendere con i cannoni dall'ostilità dei nativi, ma a Malindi imbarcò un nocchiero molto esperto che guidò la spedizione fino a Calicut, il più importante centro commerciale dell'India meridionale, che venne raggiunto il 18 maggio 1498. Il viaggio di ritorno durò undici mesi dal 5 ottobre al 9 settembre 1499: Vasco Da Gama e il suo equipaggio approdarono a Lisbona

accolti come un trionfatori per il vantaggio conseguito sui rivali spagnoli. Nel 1502 gli fu affidata una nuova flotta diretta sempre in India; durante questa spedizione Vasco da Gama stabilì colonie e stazioni commerciali, costrinse il Maraja alla pace forzata e fece ritorno in patria con le stive cariche di beni che gli assicurarono ricchezza e prestigio al resto dei suoi anni. La crudeltà utilizzata nella conquista suscitò cattiva impressione anche sui suoi concittadini che lo tennero lontano dai posti di potere fino al 1454 quando fu nominato Viceré delle Indie da Re Giovanni III, pochi mesi prima della sua morte avvenuta in India a Cochin.

Bartolomeo Diaz

Bartolomeo Diaz nacque introno al 1450 in Portogallo,

Alice Cocco 8

Page 9: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

da una ricca famiglia di esploratori e marinai. Inizialmente si dedicò agli studi di matematica e astronomia presso l'università di Lisbona, divenendo poi cavaliere e poi comandante di nave. Nel 1486 il re portoghese Giovanni II incaricò Diaz di calcolare la vera estensione del continente africano e di cercare una nuova via per le Indie. La "Rotta delle spezie" prese inizio nell'Agosto del 1487: Bartolomeo Diaz salpò da Lisbona navigando in direzione sud lungo la costa occidentale del continente africano. Arrivò dopo circa cinque mesi lungo le coste dell'attuale stato del Sud Africa. Successivamente, nel febbraio del 1488 oltrepassò la punta massima dell'Africa fino a giungere alla baia di Algoa. Ripartì per Lisbona e battezzò la punta estrema dell'Africa “Capo delle Tempeste”, dove fece costruire una croce in ricordo della sua impresa. Il re Giovanni II ribattezzò la zona con il nome di “Capo di Buona Speranza” ritenendo che la scoperta di Diaz fosse una nuova speranza per raggiungere le Indie. Nel dicembre del 1488, dopo sedici mesi di viaggio, Bartolomeo Diaz fece ritorno in Portogallo. Nove anni dopo fu incaricato di accompagnare Vasco da Gama fino al punto dove lui arrivò per poi tornare indietro. L'ultimo viaggio lo fece nel 1500 accompagnando Pedro Alvarez Cabral nel Nuovo Mondo dove quest'ultimo scoprì il Brasile. Egli morì il 25 maggio del 1500, in una tempesta che colpì la sua nave vicino al Capo di Buona Speranza.

Alice Cocco 9

Page 10: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

L’impero coloniale portoghese

Nell’Oceano Indiano i portoghesi dovettero affrontare la resistenza dei mercanti arabi, che videro arrivare una nuova presenza europea in territori che sino ad allora erano stati sotto il monopolio arabo. I portoghesi, che sul piano commerciale si ritrovavano inferiori ai mercanti arabi, ben presto capirono che per affrontarli e distruggere il loro commercio, era necessario avere una superiorità dal punto di vista navale. Da questo momento le navi commerciali vennero sostituite da navi da guerra attrezzate di artiglieria. I portoghesi sconfissero al largo di Diu nel 1509 la flotta egiziana, e proseguirono sino all’oceano Indiano, dove conquistarono le città di Goa, Malacca3 e le isole Molucche4, produttrici di spezie.Il commercio fu gestito, inizialmente, interamente dallo Stato che armò tutte le navi per il monopolio dei commerci con l’Oriente. Vennero istituite tre flotte: una nell’Oceano Indiano, per il controllo della concorrenza musulmana, e le altre due per i viaggi lungo la costa orientale africana, che facevano da collegamento tra Lisbona e le Indie: poco prima che una flotta tornasse, l’altra partiva sulla medesima rotta di quella che l’aveva preceduta. Poiché le spese erano molto elevate nonostante i profitti che si ottennero, la Corona decise di accettare il contributo di alcuni imprenditori tedeschi, ma anche di grandi compagnie fiorentine e genovesi. Fu così che a partire dal 1504 il traffico con l’Oriente venne spartito con queste grandi compagnie finanziarie, e si decise di vendere le spezie non più a Lisbona ma ad Anversa, un altro porto fiammingo.

3 Città situate rispettivamente nella parte occidentale della penisola indiana e nell’estremità meridionale della penisola indocinese.4 Isole situate a sud delle Filippine.Alice Cocco 10

Page 11: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

GALLERIA DI IMMAGINI: PORTOGHESI E IMPERO PORTOGHESE

Alice Cocco 11

XV secolo, Portagollo, tappe della circumnavigazione dell’Africa.

Impero coloniale portoghese

Page 12: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Porto di Lisbona dal quale partivano le navi portoghesi per giungere alle coste africane, orientali e all'Oceano

Indiano.

Città sotto il controllo portoghese

Alice Cocco 12

Page 13: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

XV secolo, suddivisone della penisola iberica. Galera e Caravella, utilizzate

Alice Cocco 13

Page 14: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Anversa e i Fugger

Tra gli imprenditori tedeschi operanti ad Anversa, un ruolo di primo piano è assunto dai Fugger, banchieri di Augusta che si erano arricchiti con il prestito di denaro a famiglie prestigiose come gli Asburgo5. Essendo questi debitori in rovina, i Fugger ottennero il diritto di gestire le miniere d’argento tirolesi, unica fonte di metalli preziosi in Europa: l’argento e il rame destinati in precedenza a Venezia, ora raggiungevano il porto di Anversa, il cui traffico venne controllato in poco tempo dai Fugger. Ciò fu un duro colpo per Venezia, che si ritrovò a ritirare le galere indirizzate in Africa Settentrionale per l’assenza di argento tedesco che non permetteva l’acquisto di oro dell’Africa Nera. Grazie ai commercianti arabi, che continuarono a fornire i principali prodotti orientali al Mediterraneo, Venezia poté comunque confermare il suo potere commerciale.Anversa divenne principale centro di scambio tra argento e prodotti orientali, e furono importati anche legname, pece e canapa per la costruzione delle navi portoghesi: mentre in precedenza detenevano il monopolio di queste merci le città dell’Hansa, successivamente ottennero maggior potere i marinai olandesi, che poterono attraversare lo stretto di Sund6.Dal 1535-1540 la presenza più significativa ad Anversa non fu quella dei portoghesi bensì quella degli spagnoli, che acquistavano proprio nella città i manufatti europei per la conquista dell’America. Da quel momento la città vide un grande splendore sia demografico che economico.

5 Duchi d’Austria e imperatori del Sacro Romano Impero dal 1273.6 Stretto che separa la Danimarca dalla Norvegia e immette nel Mar Baltico.Alice Cocco 14

Jakob Fugger detto "Il Ricco", ritratto di Albrecht Durer

Page 15: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Mappa concettuale: Grandi potenze marittime tra XV e XVI secolo

Mappa concettuale: navi utilizzate nel XV secolo

Alice Cocco 15

Page 16: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Le ambizioni del Regno di Francia

Verso la fine del Quattrocento, la città di Anversa faceva parte dei possedimenti borgognoni, i cui duchi, durante la Guerra dei Cent’anni, avevano mantenuto un atteggiamento ambiguo, schierandosi più volte con gli Inglesi.Approfittando della debolezza dei Francesi, riuscirono a sottrarre vari e ricchi territori, sia al re di Francia che all’imperatore della Germania: i loro possedimenti comprendevano le Fiandre, il Lussemburgo, le contee di Olanda e Zelanda, e il ducato di Brabante. In questi territori vi erano numerose città e porti fiorenti come Bruges, Anversa e Amsterdam, ma mancava la compattezza territoriale; infatti, Carlo il Temerario, cercò di conquistare la Lorena, che separava la Borgogna dai territori del Nord, scontrandosi con il Re di Francia nella battaglia di Nancy del 1477, dove perse la vita. Fu così che i sovrani francesi spostarono la loro attenzione nell’Italia, divenuta regione più ricca dell’Occidente cristiano.

Alice Cocco 16

Page 17: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

L’Italia e la pace di Lodi

Firenze insieme a Venezia era lo Stato più florido in Italia, ed era governata dalla famiglia Medici7 dal 1434, che possedeva delle filiali a Bruges, Londra e Roma. Il potere dei Medici si rafforzò quando il papa concesse loro il monopolio del commercio di allume, materiale essenziale per la lavorazione della lana, acquistabile, in precedenza, solo in Asia orientale, dominio degli ottomani. Cosimo il Vecchio, che guidava la famiglia medicea, non si proclamò mai signore di Firenze, che risultava essere, formalmente, una repubblica, ma che era controllata, in realtà, da collaboratori fidati della famiglia: anche le elezioni venivano normalmente truccate cosi che i Medici potessero occupare sempre le cariche maggiori. In Italia erano nati gli Stati regionali8, che per lungo tempo si scontrarono per ottenere il controllo dell’intera penisola; poiché nessuno di questi riuscì a imporsi sugli altri, venne stipulata la Pace di Lodi tra gli stati maggiori, ovvero Stato della Chiesa, Firenze, Milano, Venezia e il Regno di Napoli. Ciò venne sostenuto da Lorenzo de’ Medici, nominato il Magnifico, che, guidando Firenze dal 1469 al 1492, volle garantire l’equilibrio ottenuto dalla Pace di Lodi, in modo che nessuno stato potesse acquisire un maggior potere rispetto agli altri.

7 Potente dinastia di mercanti e banchieri.8 Territori in cui i centri minori erano sottomessi alle grandi città.Alice Cocco 17

Page 18: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

LORENZO DE’ MEDICI

Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, nacque a Firenze nel 1449 da Piero di Cosimo e da Lucrezia Tornabuoni, donna colta e autrice di poesia religiosa. Fu proclamato nel 1469, dai partigiani della sua famiglia, signore di Firenze, col fratello Giuliano (1453-1478). Represse la rivolta di 1472. Nel 1474 concluse una lega per 25 anni con la Repubblica di Venezia, con il ducato di Milano e con il ducato di Ferrara. Nel 1478 scoppiata la congiura preparata dalla famiglia Pazzi, Giuliano venne ucciso a pugnalate mentre Lorenzo riuscì a salvarsi. Poco dopo la folla massacrò i congiurati e Lorenzo fece appiccare ai merli di Palazzo Vecchio i capi della congiura e cioè tre membri della famiglia Pazzi e l’arcivescovo di Pisa, Francesco Salviati. Il papa e Ferdinando di Napoli levarono un esercito ma Lorenzo, coraggiosamente, si recò a Napoli e riuscì a concludere la pace. Succeduto a Sisto IV il papa Innocenzo VIII, amico dei Medici, Lorenzo visse in pace il resto della sua vita e fu l’arbitro politico dell’Italia. Fu amico e protettore di Pico della Mirandola, di Michelangelo, del Poliziano; promosse l’Accademia platonica, fondò l’Università di Pisa, inviò Giovanni Lascaris a Costantinopoli a raccogliere manoscritti; accrebbe la “Laurenziana”, lasciò poesie e scritti pregevoli e originali, in parte imitando il Petrarca. Da Clarice Orsini, sua moglie, ebbe tre figli: Piero, suo successore, Giovanni che fu papa col nome di Leone X e Giuliano che fu duca di Nemours.

LA CONGIURA DEI PAZZI

A Piero de Medici (il Gottoso), figlio di Cosimo, successero nel 1469, i due figli Giuliano e Lorenzo che diventarono i Signori di Firenze. Francesco de’ Pazzi, appartenente alla famiglia di banchieri fiorentini che per più di una volta era andata contro le decisioni dei Medici, il 26 aprile 1478 tentò di convincere i suoi parenti a spodestare i fratelli de’ Medici, per impossessarsi del potere della città tramite un rovesciamento del governo. La congiura ebbe l'appoggio del papa Sisto IV, che mirava ad abbattere la signoria Medicea, interessato a impadronirsi dei territori fiorentini che gli avevano sempre resistito; a questo fine sostenne i gruppi antimedicei fiorentini capeggiati dalla famiglia de’ Pazzi.

Alice Cocco 18

Bertoldo di Giovanni, Medaglia di Lorenzo de' Medici, 1478

Page 19: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Lorenzo de’ Medici però, era stato avvertito dal Duca di Milano di una congiura contro di lui già dal 1474: in quegli anni era stato stipulato un trattato segreto contro Lorenzo tra il nipote del Papa Girolamo Riario, il re di Napoli, Federico da Montefeltro e la famiglia de’ Pazzi; i Medici quindi sapevano della minaccia ed è per questo motivo che la congiura avvenne durante una messa presso la Cattedrale di Firenze. Gian Battista da Montesecco, capitano mercenario al servizio dei Riario, fu ingaggiato per compiere l'attentato: una volta compiuto il fatto, Jacopo de Pazzi avrebbe incitato la città a insorgere in nome della libertà, mentre Lorenzo Giustini avrebbe guidato le truppe di Imola organizzate dal Papato insieme a un reparto di Città di Castello, per invadere il territorio fiorentino. Il sicario Gian Battista da Montesecco era riluttante a compiere quell'uccisione senza l'approvazione del Papa Sisto IV. In un primo momento Sisto IV si pronunciò contrario all'uccisione di Medici, ma successivamente approvò che Lorenzo fosse spodestato con ogni mezzo possibile. Il Montesecco si rifiutò di compiere un omicidio in un luogo sacro, così al suo posto furono ingaggiati due preti che si assunsero la responsabilità di uccidere Lorenzo mentre per l'assassinio di Giuliano furono incaricati Francesco Pazzi e Bernardo Bandini Baroncelli.

Il 26 aprile era il giorno prestabilito, così quando Giuliano si recò verso la Cattedrale, Francesco Pazzi lo abbracciò con gesto amichevole assicurandosi che non indossasse la maglia metallica. Quando giunse il momento, il Baroncelli trapassò con un pugnale il fianco di Giuliano facendolo barcollare di fronte a Francesco Pazzi che inflisse al suo corpo ben diciannove colpi di spada. Mentre Giuliano rimase ucciso, Lorenzo riuscì a parare i colpi e si chiuse nella Sagrestia.Nel frattempo l’altro congiurato Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa,

insieme a un gruppo di suoi sostenitori si era recato verso Palazzo Pubblico con tutta l'intenzione di attuare un vero e proprio colpo di stato, ma il Gonfaloniere avendo valutato la situazione decise di suonare le campane in modo che il popolo potesse difendere il governo e che gli assalitori non scappassero. La città era terrorizzata al solo pensiero che entrambi i fratelli Medici avessero perso la vita, ma poche ore dopo il Magnifico si affacciò al balcone della sua dimora. Così il popolo in parte rassicurato si diede alla caccia degli attentatori. In tutto a Firenze furono uccise ottanta persone; il popolo aveva dimostrato in quell'occasione un grande affetto e fiducia nella Signoria dei Medici: il tentativo dei Pazzi di abbattere il potere dei Medici non aveva fatto altro che accrescere l'autorità del Magnifico, che da quel momento divenne “l'ago della bilancia" nella politica italiana in virtù delle sue doti diplomatiche e politiche.

Alice Cocco 19

Bertoldo di Giovanni, Medaglia di Giuliano de' Medici, 1478

Page 20: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Carlo VIII e Savonarola

La pace non durò a lungo poiché i sovrani Francesi decisero di spostare la loro attenzione in Italia. Nel 1494 Carlo VIII di Valois, primo re che giunse in Italia, portò con sé un’armata imponente: 3500 lance9, 18000 fanti e 140 cannoni, un numero mai posseduto in un solo esercito. Gli stati italiani non fecero resistenza alla sua discesa, che si concluse con l’arrivo a Roma e la successiva conquista del Regno di Napoli. Solo grazie a una coalizione tra gli stati maggiori e il regno di Spagna, si riuscì a cacciare Carlo VIII nel 1495.

Molti italiani videro la vicenda come un

castigo di Dio ai peccatori e in questa situazione Firenze insorse e rovesciò la signoria di Piero de’ Medici; Girolamo Savonarola si fece guida spirituale della nuova Repubblica e cercò di trasformare la città nel Regno di Cristo, dove la Legge Divina totalmente rispettata, sarebbe divenuta così un modello per le altre città. Roma continuava a rimanere il centro spirituale della cristianità, guidata da Alessandro VI, papa corrotto e immorale, di cui Savonarola denunciò il comportamento scorretto; il papa rispose con la scomunica e i fiorentini, pensando che la condanna potesse estendersi all’intera città, condannarono come eretico Savonarola, che morì al rogo nel 1498.

9 Termine collettivo che indicava cavalieri corazzati e tutte le scorte personali.Alice Cocco 20

Page 21: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

La nascita della potenza spagnola

Dopo la guerra di Nancy del 1477, vi fu il matrimonio combinato tra Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario, e l’imperatore Massimiliano d’Asburgo, che crearono una fitta rete di parentele che si estendevano in tutta Europa. Gli Asburgo, che fino a quel momento si erano interessati solo alla regione danubiana, si trovarono in competizione con il regno di Francia, tra i cui rivali vi erano i sovrani di Spagna.

Il regno di Spagna si era formato nel 1469 con il matrimonio tra Isabella, regina di Castiglia e Ferdinando, re di Aragona. I due stati, che avevano operato nella Reconquista, continuarono a essere amministrati separatamente, come entità distinte, sino alla morte di Isabella nel 1504, data in cui nacque così un’altra potenza in grado di competere con la Francia per il controllo dell’Europa.La Spagna si presentava come garante della fede cattolica e introdusse, nel 1480, l’Inquisizione, che andava a colpire sia gli eretici, sia coloro che, dopo la conversione cattolica, mostravano segni di rimpianto per la loro fede originale.

I sovrani, inoltre, cercarono di concludere la Reconquista, che prevedeva la liberazione di Granada, l’ultimo territorio rimasto sotto il controllo musulmano in terra spagnola.Dopo una serie di espugnazioni e il saccheggio delle campagne circostanti lo Stato, la città si arrese e il 1° gennaio del 1492 vi fu la definitiva cacciata dei musulmani dalla penisola iberica con l’unificazione del regno spagnolo.

Alice Cocco 21

Page 22: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Seppur la guerra fosse stata molto costosa, il regno spagnolo poté godere di numerose risorse: in un primo tempo l’economia del regno si occupò soprattutto della lavorazione della lana merino grazie ad un importante allevamento di pecore, che si spostavano, per via della transumanza, dai Monti del Nord alle pianure meridionali. Poiché il numero di pecore era elevatissimo (circa tre milioni), la Mesta10, predispose appositi percorsi, detti tratturi, e terre per il pascolo degli animali. L’esportazione della lana garantì enormi profitti e in un primo momento tutte le terre convertite alla coltura arativa vennero disposte per l’allevamento delle pecore: solo dopo il 1550, poichè andarono a diminuire i profitti dell’esportazione della lana, i sovrani mutarono il loro orientamento, concentrandosi soprattutto sull’importazione di metalli provenienti dall’America.

10 Potente compagnia che dal 1273 riuniva i più grandi allevatori di pecore del Regno di Castiglia.Alice Cocco 22

Page 23: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

Glossario

HANSA: Confederazione di città tedesche che si affacciavano sul Baltico; grazie alla loro unione ottenevano maggior forza sia politicamente, sia finanziariamente, nei territori stranieri sotto la loro influenza.

KOGGE: imbarcazione usata dai mercanti tedeschi della Hansa per la navigazione nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Possedeva uno scafo rotondo, era priva di remi e la vela era quadrata, capace di sfruttare, pienamente il vento in poppa, quello che soffia alle spalle della nave. La Kogge era una nave tozza e robusta rispetto alla galera, e permetteva quindi di navigare durante la stagione invernale e di resistere alle tempeste oceaniche.

ALISEI: venti che soffiano in modo regolare da nord-est a sud-ovest nell’emisfero boreale, e da sud-est a nord-ovest nell’emisfero australe, in particolar modo nella zona fra i tropici e l’equatore.

Alice Cocco 23

Page 24: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

GALEA O GALERA: imbarcazione usata dai Veneziani e dai Genovesi per la navigazione nel Mediterraneo. Era bassa, affusolata, dotata di remi sulla poppa, di timoni e di vari ponti; la vela era latina (triangolare), tipicamente mediterranea, e garantiva un’eccellente manovrabilità alla nave.

Alice Cocco 24

Page 25: L'Europa alla conquista del mondo

I.I.S. “G.BROTZU” L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO A.S.2013/2014

BIBLIOGRAFIA: Chiaroscuro, F.M. Feltri - M.M. Bertazzoni - F. Neri, SEI. Enciclopedia Moderna Italiana, E. Baldi – A. Cerchiari, Casa

Editrice Sonzogno.

SITOGRAFIA: www.wikipedia.org www.treccani.it

Alice Cocco 25


Recommended