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L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Date post: 13-Apr-2022
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Brescia 17 gennaio 2020 Brescia 17 gennaio 2020 Auditorium San Barnaba corso Magenta 44 L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini
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Page 1: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Brescia 17 gennaio 2020 Brescia 17 gennaio 2020

Auditorium San Barnaba corso Magenta 44

L’evoluzione del paesaggio rurale

Claudia Sorlini

Page 2: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Il paesaggio è disegnato dalla natura e

dall’uomo

“…per paesaggio si intende una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni”.Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.L. 2004/ 42)

Terremoti, esondazioni , uragani, vento, pioggia battente sole, calore, gelo causano:

abbattimento di piante e foresteabbattimento di piante e foreste

diffusione di semi per nuove colonizzazioni

deviazioni di fiumi,

smussamento di rocce …

Ma anche le attività umane concorrono in modo determinante e all’interno di queste è l’agricoltura che più delle altre attività ha disegnato il paesaggio del territorio rurale

.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 3: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Gli antichi Romani

• Tenevano in grande considerazione

l’agricoltura che curava il territorio e

rappresentava un onore e un vanto

praticarla anche per i grandi uomini

• Quinto Orazio Flacco (65-8 A.C.): “un

podere non tanto grande, con dentro

Quinto Orazio Flacco (65-8 A.C.): “un

podere non tanto grande, con dentro

un orto, un'acqua viva di fonte presso

la casa e in aggiunta un po' di bosco“

• Marco Porcio Catone (De Agricultura,

170-150 AC.): “il più bell’elogio che si

possa fare a un uomo è di chiamarlo

buon agricoltore”

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 4: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Gli antichi Romani e la centuriazione

• Ancora sono evidenti in diverse zone d’Italia le tracce della

centuriazione (Foto da Museo della centuriazione, Torino)

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 5: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Le tante trasformazioni del paesaggio rurale

• Durante l’alto Medio Evo : abbandono dell’agricoltura. I boschi si riprendono possesso delle aree coltivate.aree coltivate.

• Sviluppo della caccia associata al cambiamento dell’alimentazione che si fonda molto di più sul consumo di carni (molte da cacciagione).

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 6: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

L’evoluzione dell’agricoltura e mutamenti sociali

Trasformazione epocale dell’agricoltura e di riflesso del

paesaggio è avvenuta a partire dalla seconda metà del secolo

scorso, con la green revolution (meccanizzazione agricola, uso

di agrochemicals e miglioramento genetico di piante e

animali).animali).

La produttività è aumentata in modo eccezionale, con

conseguenze importanti:

- Miglioramento benessere e della qualità della vita

- Migrazione di contadini dall’agricoltura all’industria e

svuotamento delle campagne e via via anche delle zone

collinari e montane.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 7: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Le trasformazioni

Abbandono di cascine , casali e masserie che cadono in degrado (non tutte per fortuna)

Gestione in aziende separate delle due funzioni dell’azienda agricola tradizionalmente congiunte: coltivazione e allevamento zootecnico.

Questo processo si è evoluto con la realizzazione di allevamenti Questo processo si è evoluto con la realizzazione di allevamenti intensivi di animali e della monocoltura.

Tale trasformazione ha comportato

• Per l’agricoltura: sottrazione di fertilizzante naturale e ricorso all’uso di fertilizzante chimico

• Per gli allevamenti (in aziende senza terra) sottrazione di foraggio prodotto dall’azienda e accumulo di deiezioni zootecniche inquinanti.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 8: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

L’impatto ambientale della monocoltura

• un aumento di input in termini di risorse (acqua, fertilizzanti, fitofarmaci…) ed energia

• riduzione della biodiversità non solo delle colture, ma anche della microflora e microfauna del terreno che sono agenti di fertilità biologica, e la cui simbiosi con le radici conferisce a fertilità biologica, e la cui simbiosi con le radici conferisce a piante e colture maggior resilienza ai fenomeni avversi del cambiamento climatico

• Infine inquinamento, insieme con l’impatto estetico negativo.

• Questo fenomeno è accompagnato dalla de-territorializzazione del prodotti dell’ agricoltura

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 9: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

La monocoltura e l’impatto sul paesaggio

Caratterizzata da:

campi a lunga aratura che hanno spianato fossi, abbattuto filari

e siepi, e piccole aree boschive e con essi, anche gli agenti

biologici “antagonisti” di patogeni e parassiti che in quei siti

trovavano la loro micchia. trovavano la loro micchia.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 10: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

L’impatto visivo dell’uso dei fitosanitari

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 11: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Il nuovo paesaggio rurale :cascine fatiscenti e

capannoni

Cascine. Per lo più di autocostruzione,in buona parte convertite a depositi, o

lasciate al degrado più totale e affiancate da prefabbricati in cemento come

ricovero macchine o materiali

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 12: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

La nuova architettura rurale. Gli allevamenti

intensivi

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 13: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

In aree collinari e montane: l’invasività del bosco

• Avanza e si diffonde il bosco, a seguito dell’abbandono della

popolazione; oggi ha superato in estensione la superficie

coltivata. Non èp detto che sia un vantaggio in quanto:

• va a occupare aree precedentemente coltivate, aree a

pascolo, radure che conferiscono valore aggiunto al paesaggio pascolo, radure che conferiscono valore aggiunto al paesaggio

• spesso non contribuisce ad incrementare la biodiversità ,

perché le nuove piante appartengono a specie invasive.

• Infine il nuovo bosco che avanza non viene curato dai locali

(che hanno abbandonato l’attività) (Ispra, 2019)

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 14: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Il nuovo paesaggio rurale: cambia anche

l’irrigazione

• Nuove modalità di

irrigazione (a pioggia, a

goccia, sotterranea per

sommersione, per

scorrimento ecc.) si scorrimento ecc.) si

sostituiscono ai vecchi

sistemi e si diffondono

sempre più a causa del

cambiamento climatico

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 15: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Il cambiamento climatico

La conseguenza più eclatante del modello di sviluppo perseguito

è il cambiamento climatico che sta causando rapide e

profonde modificazioni:

inaridimento dei suoli,

aumento del fabbisogno di acqua, aumento del fabbisogno di acqua,

spostamento verso il nord delle colture (sviluppo della

viticoltura nel Regno Unito e coltivazione e

commercializzazione di mango e papaya in Sicilia).

Incremento dell’erosione dei suoli

Cambiamento del paesaggio

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 16: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Cosa può fare l’agricoltura per il paesaggio di

oggi e di domani

Si impone un cambiamento radicale della politica che ha ispirato

il lungo percorso della green revolution. Senza concedere

nulla al ritorno sentimentale ai vecchi tempi.

Oggi si richiede che l’agricoltura sia sostenibile (come le altre Oggi si richiede che l’agricoltura sia sostenibile (come le altre

attività ) non solo sul piano economico, ma anche su quello

sociale e ambientale e quindi anche sul paesaggio

La bellezza e l’attrattività del paesaggio, si fonda su un

ambiente sano che produce servizi ecosistemici e ricco di

biodiversità animale e vegetale e di agrobiodiversità

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 17: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

La biodiversità

L’Italia è ricca di BD che si riflette nei paesaggi e questo grazie

alla sua collocazione geografica e anche alla sua storia di un

paese che tanti scambi culturali ha avuto.

Inoltre per secoli è rimasta divisa in diversi stati, ciascuno dei

quali ha conservato, a volte gelosamente, anche le tradizioni quali ha conservato, a volte gelosamente, anche le tradizioni

agricole e alimentari modalità di coltivazioni distintive del

territorio.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 18: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

L’agricoltura può evolversi anche senza distruggere il paesaggio integrandosi

con macchie boschive, filari, siepi corsi o specchi d’acqua e con il costruito che

continua a mantenere, pur nelle modificazioni, una funzione legata all’attività

aziendale.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 19: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

In rari casi i paesaggi hanno conservato lo stesso fascino di 700 anno fa

(a – A. Lorenzetti, Il buon governo; b – paesaggio toscano attuale)

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 20: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Aziende multifunzionali

• reverdini

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 21: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

I colori della diversità dei i vitigni caratterizzano il paesaggio

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 22: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

La vite ad alberello di Pantelleria (foto Lifegate)

Sullo sfondo i muretti a secco.

Conservare la distintività dei territori

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 23: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Paesaggi rurali con dimore storiche

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 24: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Concludendo

L’Italia può contare su una SAU che è poco più della metà di quella della Francia e i 2/3 di quella della Germania. Non può essere competitiva sulla quantità, ma lo può essere sulla qualità e sul valore aggiunto dell’Italian foos: sull’agricoltura legata ai territori sulla varietà delle specie coltivate, sulla legata ai territori sulla varietà delle specie coltivate, sulla conservazione dei paesaggi, sempre più oggetto di attenzione di un turismo naturalistico, esperienziale, enogastronomico e, in ultima analisi, sostenibile.

Tutti i modelli di agricoltura – chi più, chi meno - si stanno muovendo in questa direzione. Occorrerebbe più velocità e più incisività anche da parte della PAC.

Claudia Sorlini Prof. Emerito di Microbiologia Agraria Università di Milano

Page 25: L’evoluzione del paesaggio rurale Claudia Sorlini

Grazie Grazie

per l’attenzione


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