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Lezione 20 Piante - UniFI

Date post: 05-Nov-2021
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REGNO PLANTAE Una pianta è un eucariote pluricellulare complesso che presenta cellule con pareti cellulari di cellulosa, plastidi con clorofilla a e b, amido come prodotto di riserva. Il regno Plantae comprende oggi centinaia di migliaia di specie diverse, adattate ad habitat diversi, che variano moltissimo in dimensioni Gruppo monofiletico Le piante terrestri derivano da un gruppo di alghe verdi chiamate caroficee (pigmenti, amido, parete cellulosica, piastra cellulare, analisi filogenetica). ADATTAMENTI DELLE PIANTE Il rivestimento ceroso, la cuticola, sulle parti aeree delle piante aiuta a prevenire la disidratazione. Per facilitare gli scambi gassosi hanno dei pori sulle foglie e fusti detti stomi. Un punto chiave nell’evoluzione delle piante vascolari è stata la capacità di produrre lignina che permette alla pianta di crescere in altezza per massimizzare la captazione della luce. In tutte le piante si sviluppano embrioni pluricellulari che sono contenuti in tessuti materni, a differenza delle alghe. Per questa loro caratteristica vengono definite embriofite.
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Page 1: Lezione 20 Piante - UniFI

REGNO PLANTAE

Una pianta è un eucariote pluricellulare complesso che presenta cellule con pareti cellulari di cellulosa,

plastidi con clorofilla a e b, amido come prodotto di riserva.

Il regno Plantae comprende oggi centinaia di migliaia di specie diverse, adattate ad habitat diversi, che variano moltissimo

in dimensioni

Gruppo monofiletico

Le piante terrestri derivano da un gruppo di alghe verdi chiamate caroficee (pigmenti, amido, parete cellulosica, piastra cellulare,

analisi filogenetica).

ADATTAMENTI DELLE PIANTE

Il rivestimento ceroso, la cuticola, sulle parti aeree delle piante aiuta a prevenire la disidratazione.

Per facilitare gli scambi gassosi hanno dei pori sulle foglie e fusti detti stomi.

Un punto chiave nell’evoluzione delle piante vascolari è stata la capacità di produrre lignina che permette alla

pianta di crescere in altezza per massimizzare la captazione della luce.

In tutte le piante si sviluppano embrioni pluricellulari che sono contenuti in tessuti materni, a differenza delle alghe.

Per questa loro caratteristica vengono definite embriofite.

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Le piante hanno organi di riproduzione pluricellulari detti

gametangi (anteridi i maschili, archegoni quelli femminili).

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Le piante sono caratterizzate da un’alternanza di generazioni, gametofitica aploide e sporofitica

diploide.

I gametofiti aploidi producono i gametangi maschili

e femminili, dove si formano per meiosi le cellule

spermatiche e la singola cellula uovo.

Anteridi e archegoni.

La generazione sporofitica termina quando nello sporangio cellule sporogeniche,

anche dette cellule madri delle spore per meiosi generano spore aploidi

Nelle alghe le spore possono

essere prodotte per meiosi o

per mitosi,

nelle piante sempre per meiosi

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-BRIOFITE Muschi, Epatiche, Antocerote

(440 milioni di anni fa)

-PIANTE VASCOLARI SENZA SEMI: Felci, Equiseti, Psilofite, Licopodi

(420 milioni di anni fa)

-PIANTE VASCOLARI CON SEMI:

GIMNOSPERME: conifere, cicadee,

ginkgo, gnetacee (360 milioni di anni fa)

ANGIOSPERME (semi racchiusi in un frutto),

monocotiledoni, dicotiledoni, 130 milioni di anni fa

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BRIOFITE

16000 specie con dimensioni limitate che vivono in ambiente umidi.

Dimensioni limitate a causa della mancanza di tessuti vascolari.

Tre phyla:

-MUSCHI (Phylum Bryophyta)

-EPATICHE (Phylum Hepaticophyta)

-ANTOCEROTE (Phylum Anthocerotophyta)

Le Briofite sono piante ancestrali che probabilmente rappresentano il primo gruppo di piante

derivate dall’antenato comune

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Formano dense colonie o letti

Nei muschi la generazione gametofitica aploide

è dominante

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Numerose specie hanno sessi separati

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Cellule spermatiche dotate di flagello

trasportate all’archegonio da un flusso di acqua

Ogni pianta possiede sottili strutture assorbenti,

rizoidi, e una struttura verticale simile ad un fusto

che sostiene appendici simili a foglie.

Costituiti da un singolo strato di cellule

indifferenziate

Lo sporofito che rimane attaccato al gametofito da

cui è dipendente, è costituito da un piede, un

peduncolo detto seta e una capsula che contiene

le cellule sporogenetiche. Talvolta la capsula è

coperta da un cappuccio detto caliptra che deriva

dall’archegonio.

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Epatiche

6000 specie

Presentano frequentemente una struttura appiattita e lobata,

il tallo, con rizoidi che ancorano la pianta al suolo.

Altre epatiche hanno una struttura fogliosa.

Non hanno stomi.

Le epatiche si riproducono sia sessualmente che asessualmente.

Anteridiofori

Archegoniofori

Una modalità di riproduzione asessuata prevede la formazione di

gemme che nascono in una struttura a coppa sul tallo e vengono

disperse da gocce di pioggia. Un’altra modalità prevede la ramificazione

del tallo che cresce e diventa una pianta separata.

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Antocerote

100 specie

Unico grande cloroplasto in ogni cellula che ricorda le alghe.

Gli archegoni e anteridi sono contenuti nel tallo gametofitico piuttosto che su

archegoniofori

Lo sporofito ha una forma «a corno», cresce dalla base a differenza dei muschi e

delle epatiche. Crescita indeterminata.

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Le piante sono un gruppo monofiletico che deriva da una comune

alga verde ancestrale.

Le briofite antocerote rappresentano il primo gruppo di piante

derivate dall’antenato comune.

Nelle piante vascolari senza semi ci sono tessuti vascolari

specializzati, lo xilema e il floema, per il trasporto di acqua ,

minerali e zuccheri e

per il sostegno.

Veri fusti, foglie e radici.

Ci sono due tipi di foglie: microfillo e megafillo.

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LICOPODI

1200 specie attuali.

Piccole piante con vere radici, rizomi e fusti con piccole

foglie lamellari (microfilli).

Sempreverdi.

Gli sporangi nascono sulle foglie fertili, raggruppati in strobili

conici oppure sparsi.

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FELCI

(11000 specie) hanno una generazione sporofitica dominante.

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Rizoma, fusto orizzontale sotterraneo.

Le fronde sono generalmente composte

(lamina divisa in numerose foglioline).

Spesso nelle fronde gli sporangi sono

raggruppati in strutture dette SORI.

Il protallo è piccolo, non ha tessuti vascolari e

mostra piccoli rizoidi con funzione ancorante.

La cellula spermatica flagellata usa l’acqua

per arrivare

all’archegonio.

Il protallo si secca quando lo sporofitico diventa

una pianta.

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PSILOFITE

12 specie.

Hanno veri fusti, verdi, fotosintetici,

Ogni volta che il fusto si biforca,

si divide in due metà uguali.

Diramazione dicotomica.

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EQUISETI

15 specie

Piccoli, luoghi umidi

Hanno vere radici, fusti e piccole foglie (megafilli

ridotti) fuse a formare verticilli ad ogni nodo.

I rami cavi e nodosi sono impregnati di silice.

Il fusto è verde e fotosintetico.

Rami vegetativi.

Rami riproduttivi con uno strobilo conico in posizione

terminale, che contiene strutture a forma di ombrello,

ognuna delle quali contiene da 5 a 10 sporangi.

Il gametofito è un tallo minuto di 1cm.

Lo sporofito è la generazione dominante.

Entrambi fotosintetici e indipendenti.

Le cellule spermatiche richiedono acqua per

raggiungere la cellula uovo.

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Alcune felci e licopodi presentano eterosporia.

L’eterosporia ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione delle piante perché ha preceduto il processo evolutivo

che ha portato alla formazione dei semi

Lo sviluppo dei gametofiti maschili e femminili

avviene rispettivamente all’interno delle pareti

delle microspore e megaspore.

I gametofiti non sono liberi a differenza

dei gametofiti delle altre piante non vascolari.

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Ma

Ma

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PIANTE VASCOLARI CON SEMI

I due gruppi di piante con semi sono dominanti nella maggior parte degli

ambienti terrestri

Possiedono tessuti vascolari, xilema per il trasporto di acqua e sali minerali e floema

per il trasporto degli zuccheri in soluzione

Sebbene anche le Gimnosperme e le Angiosperme producano spore, la loro principale

modalità di riproduzione e diffusione è rappresentata dal seme, che rappresenta un

importante adattamento per la vita sulla terraferma.

-mentre la spora è una cellula singola, il seme prima di essere rilasciato è sufficientemente

avanti nello sviluppo

-i semi contengono abbondanti riserve di nutrimento di cui si nutre l’embrione finché non

diventa autonomo

-il seme protetto dall’involucro seminale pluricellulare, può vivere per lunghi periodi in condizioni

di metabolismo ridotto germinando solo quando le condizioni diventano favorevoli

I semi facili da conservare e ricchi di proteine, carboidrati e lipidi hanno da sempre rappresentato

un importante fonte di cibo per l’uomo

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Le piante con seme presentano alternanza di generazioni

tuttavia

la generazione sporofitica è dominante

la generazione gametofitica è di dimensioni molto ridotte e completamente dipendente

dallo sporofito

I gametofiti non sono liberi come nelle Briofite e nelle Felci

Sono tutte eterosporee,

requisito per la formazione dei semi

Ovuli (macrosporangio) racchiusi da tegumenti che sono strati di tessuto sporofitico.

Dopo la fecondazione l’ovulo si sviluppa in seme e i tegumenti diventeranno l’involucro

seminale

Nelle Gimnosperme l’ovulo a differenza delle Angiosperme non è circondato dall’ovario

(una struttura che contiene più ovuli). Il seme può quindi essere totalmente esposto o

sostenuto dalle scaglie di coni

Nelle Angiosperme i semi sono protetti all’interno di un frutto (ovario maturo)

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CONIFERE630 specie, non esistono conifere erbacee (non legnose). Il legno (xilema secondario) contiene tracheidi, omoxilo

Resina

Foglie dette aghi

Sempreverdi, il larice e il cipresso sono decidue.

Monoiche cioè le strutture riproduttive dette strobili o CONI, maschili e femminili sono sulla stessa pianta

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Eliminazione di acqua per la fecondazione

Eterosporee

Cono maschile, pollinico

composto da sporofilli alla cui base

ci sono due microsporangi

con numerosi microsporociti

che per meiosi generano 4 microspore aploidi

che originano il gametofito aploide

costituito dalla cellula del tubetto

pollinico e dalla cellula germinativa

Le altre due degenerano.

La cellula germinativa si divide in due cellule

spermatiche.

La cellula uovo è contenuta nell’

archegonio, il gametofito maschile

date le sue ridottissime dimensioni

non produce anteridi

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CICADEE

Piante tropicali con foglie composte simili a palme

Dioiche

Cellule spermatiche mobili dotate di molti flagelli

(residuo vestigiale)

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Una singola specie vivente la Ginkgo biloba, rappresenta il più antico genere di

alberi viventi

Dioica

Cellule spermatiche flagellati (residuo vestigiale)

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GNETOFITE

Circa 70 specie, raggruppate in tre

generi:

Gnetum, Ephedra, Welwitschia

Foglie, elementi vasali, gruppi di coni che

assomigliano a grappoli di fiori

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ANGIOSPERME

Le piante a fiore (es cereali, querce, ciliegi, nocio, cotone , lino, tabacco, caffè,

caucciù……….235000 specie) enorme varietà

Riproduzione attraverso la formazione di fiori e un processo di doppia fecondazione.

Semi contenuti in un frutto.

Elementi vasali ed elementi del tubo cribroso.

Page 35: Lezione 20 Piante - UniFI

Le Monocotiledone e le Dicotiledoni sono due classi di piante a fiore

Monocotiledoni (65000 specie

Graminacee, gigli, orchidee, palme)

piante erbacee con foglie lunghe strette

e nervature parallele

I semi presentano un unico cotiledone e

il tessuto nutritivo endosperma è presente

nel seme maturo

Gli elementi dei fiori si presentano in trimeri

e loro multipli

Dicotiledoni (170000 molto eterogenee

Querce rose cactus mirtilli, girasoli)

Le foglie hanno forme diverse, in genere con nervature

reticolate, più grandi delle foglie delle monocotiledoni.

Gli elementi dei fiori sono in tetrameri o in pentameri

o in multipli di essi.

Il seme presenta due cotiledoni ma non endosperma,

venendo assorbito dai due cotiledoni prima della

germinazione

Page 36: Lezione 20 Piante - UniFI

I fiori sono coinvolti nella riproduzione sessuata, sono germogli riproduttivi, costituiti da 4 elementi:

Sepali, petami, stami e pistilli o carpelli disposti in un fusto accorciato detto peduncolo, ingrossato in cima nel

ricettacolo. Fiore singolo, o infiorescenza. Completo o incompleto. Perfetto o imperfetto.

L’insieme dei sepali è detto calice, sembrano foglie, spesso verdi. Proteggono le altre parti del fiore quando è allo

stadio di gemma. Elementi successivi del fiore sono i petali che insieme formano la corolla.

Schiacciati e sottili possono avere aspetto vario e brillanti colori per attrarre gli animali impollinatori.

Ogni stame è costituito da un peduncolo detto filamento e un sacco detto antera dove le microspore per meiosi

daranno origine ai granuli pollinici. Ogni granulo pollinico produce due cellule, rivestite da parete dura,

la cellula germinativa e la cellula del tubetto pollinico.

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Nel centro del fiore si trovano uno o più carpelli

che contengono

gli ovuli con la potenzialità di diventare semi.

La parte femminile

del fiore è detta anche pistillo, semplice o composto.

Ogni pistillo è composto da uno stigma,

su cui si posa il polline, stilo,

una struttura affusolata dove cresce il tubetto pollinico

e un ovario, che contiene più ovuli.

Ogni ovulo (megasporangio) contiene il gametofito

femminile che dà origine alla cellula uovo,

due nuclei polari ed altre cellule aploidi.

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Il ciclo vitale delle piante a fiore è caratterizzato dalla doppia fecondazione

La riproduzione sessuata avviene nel fiore

Generazione gametofitica ridotta (poche cellule) e dipendente dallo sporofito che rappresenta la generazione

dominante.

Nell’ovulo il megasporocito per mitosi dà

origine a 4 megaspore, 3 degenerano,

una si svilupperà nel gametofito

femminile detto anche sacco

embrionale.

In genere è costituito da sette cellule,

sei con singolo nucleo compresa la

cellula uovo, ed una al centro con due

nuclei detti nuclei polari.

Le altre 5 cellule (sinergidi) degenerano.

Nel sacco pollinico o microsporangio

per meiosi vengono generate dai

microsporociti 4 microspore aploidi

che danno origine al gametofito maschile

immaturo detto granulo pollinico costituito

dalla cellula del tubetto pollinico e dalla

cellula germinativa, che si dividerà in due

cellule spermatiche

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Le piante a fiore rappresentano il gruppo di maggiore successo adattativo

Semi, carpello chiuso che determina la produzione del frutto, doppia fecondazione

Il trasferimento di polline favorisce la fecondazione incrociata.

Tracheidi ed elementi del tubo cribroso.

Caduta delle foglie nei periodi freddi e

di siccità.

Radici e fusto spesso modificati per

immagazzinare cibo o acqua.

Cactus (fusto, foglie, cuticola)

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