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Lezione 2bis - Docenti Unife — Sito dei docenti di...

Date post: 07-Jun-2018
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Lezione 2bis Basi di biologia evoluzionistica
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Lezione 2bis

Basi di biologia evoluzionistica

Ferraguti/Castellacci: Capitolo 2 Futuyma: Capitolo 1

Duglas J Futuyma: L’evoluzione, Zanichelli

Che cos’è l’evoluzione? Evoluzione biologica: cambiamento delle proprietà di un gruppo di organismi nel corso delle generazioni Un esempio per tutti: i batteri diventano resistenti ai farmaci

http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs194/en/

Che cos’è l’evoluzione? Un esempio per tutti: i batteri diventano resistenti ai farmaci Le colonie cresciute su questo terreno addizionato di antibiotico sono costituite da batteri resistenti a quel farmaco: come hanno acquisito questa caratteristica?

Il farmaco induce mutazioni che rendono i batteri resistenti

Tra le mutazioni insorte spontanemante qualcuna conferisce resistenza

Prima di Darwin IV secolo A.C. Platone e Aristotele Scala Naturae o Grande Catena dell’Essere Dio angeli demoni uomini animali piante minerali materia inanimata Teologia cristiana Interpretazione letterale della Bibbia: Creazione Speciale contemporanea di tutte le forme attuali L’essenza di tutte le cose esiste nella mente di Dio esistenza materiale di quanto da Dio concepito L’ordine è superiore al disordine la creazione segue un modello ordinato o Grande Catena dell’Essere Dio può solo aver concepito un sistema perfetto nessuna interruzione (estinzione) ed assoluta immutabilità (nessuna nuova forma)

Prima di Darwin

La fede nella verità letterale della Bibbia cominciò a cedere nel 1600 (visione più materialista dei fenomeni fisici, Newton) Il contributo della geologia (Hutton, Lyell): i fossili e gli strati terrestri suggeriscono un’età della Terra molto più antica di 6000 anni 1700: idea condivisa che le specie fossero state modellate da cause naturali

Jean-Baptiste Pierre Antoine de Moneta, Chevalier de

Lamarck (1744 – 1829) “Lamarck fu il primo le cui conclusioni

sull’evoluzione attrassero molta attenzione. Questo naturalista giustamente celebrato per primo richiamò l’interesse sul fatto che i cambiamenti nel mondo organico come in quello inorganico, siano il risultato di leggi e non avvengano per miracolosa interposizione.”

(Charles Darwin, 1861)

Prima di Darwin: Lamarck

• La vita si genera continuamente (le specie non sono fisse! Dinamismo) e spontaneamente in una forma molto semplice sale la scala di complessità spinta da una forza che tende all’organizzazione complessa

• Evoluzione come risposta attiva e creativa ai bisogni dell’individuo

Prima di Darwin: Lamarck

Ereditarietà dei caratteri acquisiti (caratteri adattativi!) come Teoria delle variazioni orientate dal bisogno (e quindi dall’uso)

Prima di Darwin: Lamarck

• Dopo anni alla scuola di medicina, non soddisfatto di questi studi decide di diventare reverendo e si iscrive al Christ College di Cambridge

• Dopo la laurea, nel 1831 è raccomandato al capitano Robert Fitzroy che sta allestendo un viaggio di ricognizione intorno al mondo con il Beagle

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

Viaggio naturalistico del

HMS Beagle (1831-1836)

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

17 settembre 1835: sbarco alle isole Galapagos (Ecuador)

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

17 settembre 1835: sbarco alle isole Galapagos

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

L’influenza di Malthus (Essay on the principle of Populations, 1798)

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

L’influenza di Malthus (Essay on the principle of Populations, 1798)

• “Leggendo per divertimento Malthus sulle Popolazioni, ed essendo ben preparato ad accettare il concetto di lotta per l’esistenza che si nota ovunque osservando animali e piante, mi resi conto d’un tratto che in queste circostanze variazioni favorevoli tenderebbero ad essere preservate, mentre le sfavorevoli ad essere distrutte”

(dall’autobiografia di C. Darwin, settembre 1938)

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

Come nasce la teoria dell’evoluzione

• Negli anni successivi Darwin studia e colleziona dati che siano evidenze di evoluzione

• Nel 1844 scrive, ma non pubblica un saggio sulla selezione naturale

• Il saggio non finisce, e nel 1858 egli riceve un manoscritto da Wallace intitolato “On the Tendency of Varieties to Depart Indefinitely from the Original Type”

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

Alfred Russell Wallace (1823-1913)

• Naturalista: viaggia in Malesia e Sud America raccogliendo campioni

• Nel 1858 formula indipendentemente da Darwin una teoria sulla selezione naturale

• Spinto da Lyell ed Hooker, Darwin scrive un estratto dal suo libro del 1844 e lo presenta in contemporanea con Wallace alla Linnaean Society di Londra il 1 luglio 1858

1859: On the origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of

Favored Races in the Struggle for Life • Tutti gli organismi si sono originati da un comune

antenato in seguito a modificazioni

• Il principale agente modificatore è l’azione della selezione naturale sulla variazione individuale

• Sintesi di molte fonti di informazione: fossili, distribuzione

geografica delle specie, anatomia comparata, embriologia, modificazioni in seguito alla domesticazione degli organismi

Charles Robert Darwin (1809 –1882)

Parole chiave: uso ed eredità di caratteri acquisiti

Parole chiave: variabilità e

selezione naturale

Ernst Mayr: le “5” teorie darwiniane

• Evoluzione in sé: dinamismo, cambiamento incessante e in parte direzionale

• Origine comune: ramificazione dei taxa

• Gradualismo: “Natura non facit saltus” ; questo non significa velocità costante

• Moltiplicazione delle specie: i predarwiniani credevano ad un numero costante di specie

• Selezione naturale

2 steps: 1. Generazione della variabilità (caso)

2. Selezione ed eliminazione (direzione)

La teoria dell’evoluzione

Il periodo delle critiche (1880-1920)

• Evoluzione in sé:variazioni impercettibili spiegano difficilmente funzioni molto specializzate deve esserci una finalità intrinseca

• Origine comune: problema Uomo!!

• Gradualismo: richiede tempi lunghissimi e la Terra veniva creduta troppo giovane. Inoltre i fossili non presentano tipi intermedi

• Selezione naturale

Processo meccanicistico difficile da accettare (scompare la volontà del “creatore”)

La teoria dell’evoluzione

Manca una teoria adeguata sull’ereditarietà dei caratteri

La teoria dell’evoluzione

Gregor Johann Mendel (1822 – 1884)

• Mendel definisce il gene come unità funzionale dell’eredità

• Principio della segregazione: gli alleli segregano alla formazione dei gameti

• Assortimento indipendente: alla formazione dei gameti, la segregazione degli alleli di geni diversi è indipendente

Secondo le leggi di Mendel è possibile che il FENOTIPO sia una

miscela dei fenotipi parentali, ma i GENI non si miscelano, segregano e

vengono ereditati inalterati

August Weismann (1833-1914)

L’uovo fecondato è il processo di inizio di due fenomeni indipendenti

Corpo o soma Linea germinale (mortale e modificato (cellule sessuali, danno origine da condizioni esterne) alla generazione successiva)

La teoria dell’evoluzione

Weismann

G G G G

S S S S S = Soma

G = Genotipo

DNA DNA DNA DNA

Pr Pr Pr Pr Pr = Proteine

Il dogma centrale (Crick)

La teoria dell’evoluzione

Verso la Sintesi Moderna

La teoria dell’evoluzione

La Sintesi Moderna

La teoria dell’evoluzione

Pietre miliari post-sintesi

Pietre miliari post-sintesi

Le “omiche”

Teoria scientifica

Un principio ampiamente fondato che spiega molti fenomeni e osservazioni -Gravitazione (Newton) -Relatività (Einstein) -Evoluzione (Darwin)

Non è un speculazione!

La teoria dell’evoluzione

Le evidenze dell’evoluzione

• Azione della selezione naturale su piccola scala

• La selezione artificiale

• Tassonomia

• Anatomia comparata

• Embriologia comparata

• Biogeografia

• Fossili

• Biologia molecolare

Omologia

Analogia

La teoria dell’evoluzione

Evidenze di evoluzione: Biologia molecolare

La teoria dell’evoluzione

Evidenze di evoluzione: Biologia molecolare

La teoria dell’evoluzione

Le condizioni della selezione naturale

• Riproduzione: si devono formare nuove generazioni

• Ereditarietà: le progenie deve tendere ad assomigliare ai progenitori

• Variazione nei caratteri individuali fra i membri di una popolazione

• Differenze nella fitness degli organismi in base allo stato posseduto per un carattere ereditario

La teoria dell’evoluzione

Fitness

• fitness Darwiniana: il contributo medio che un individuo apporta al patrimonio genetico della generazione successiva ovvero il successo riproduttivo medio di quel genotipo

• Dipende dalla sopravvivenza e dal potenziale riproduttivo

• N.B. perché la selezione agisca è necessario che wAA wAa waa

La teoria dell’evoluzione

Fitness

• fitness Darwiniana: date la sopravvivenza, L, e il potenziale riproduttivo, B, all’età x, come variabili descrittive, per ciascun genotipo (es. AA) la fitness assoluta, W, è: S Lx Bx

• fitness relativa, w: si standardizza il valore di W dividendo

la somma di tutte le W, per tutti i genotipi considerati, per Wmax

• N.B. perché la selezione agisca è necessario che wAA wAa waa

La teoria dell’evoluzione

Esempio: due genotipi diversi

Generazione 1 2 3

Selezione Naturale: successo differenziale, in un certo ambiente, nella riproduzione degli individui con diverse caratteristiche ereditabili

> successo riproduttivo

La teoria dell’evoluzione

Cos’altro influenza il successo riproduttivo al di là del numero di individui generati?

AMBIENTE

Habitat

predatore

Le due femmine generano un numero uguale di indidivui

Simile capacità riproduttiva

?

Quale delle due figliate sarà maggiormente in pericolo?

Ma cosa succede se l’habitat subisce un cambiamento?

?

E’ determinante il contesto ambientale della selezione naturale, La fitness è un concetto relativo.

Red Queen's Hypothesis (Van Valen 1973)

“For an evolutionary system, continuing

development is needed just in order to maintain

its fitness relative to the systems it is co-evolving

with”

E' basata sull’idea che le specie che sono in competizione fra loro, (es. prede e predatori, ospiti e parassiti) sono in una costante “guerra evolutiva”, una corsa alla armi in cui ogni cambiamento dell’una è seguito da un parallelo cambiamento dell’altra: i cambiamenti di una specie A portano conseguenze selettive sulla specie B, e viceversa: nell’interazione evolutiva tra una specie e le altre ognuna fa il suo meglio per sfruttare le altre specie. Per quanto una specie possa ben adattarsi al proprio ambiente, anche i suoi competitori co-evolvono (e i suoi predatori o parassiti) e si adattano alle loro relative nicchie. La Regina Rossa è appunto un personaggio, da “Alice nello specchio” di Lewis Carrol, che corre come il vento ma rimane sempre allo stesso posto.

Forme di selezione

Fenotipo (es. dimensione corporea)

Dim

ensi

one

F

itnes

s

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rpore

a m

edia

(

succ

esso

rip

rod

utt

ivo

) F

requen

za

Direzionale Stabilizzante Diversificante No selection

Fenotipo

Tempo

Adattamento

• Caratteristica che consente ad un organismo di sopravvivere e di riprodursi nel suo ambiente naturale meglio che se ne fosse privo

• In biologia evolutiva si riferisce ad una caratteristica che, poiché accresce la fitness, è stata modellata dalla selezione naturale che agisce sulla variazione genetica

mimetismo

Un carattere ADATTATIVO deve essere:

• Ereditabile Se è stato modellato dalla selezione naturale deve essere genetico (la selezione naturale non può agire su tratti che non passano alle generazioni future).

• Funzionale Se è stato modellato dalla selezione per uno scopo preciso deve svolgere quel compito.

• Migliorare la fitness La selezione naturale permette l’aumento di frequenza dei caratteri che aumentano la fitness dell’organismo che lo possiede.

Adattamento: conclusione

• La più importante giustificazione per considerare un tratto adattativo non è l’assunzione che questo sia probabilmente vero, ma che è una delle spiegazioni possibili che va dimostrata (vd lezione sui pennacchi di San Marco)


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