Organizzazione aziendale Lezione 4 – Economia del benessere– Cap. 2
Ing. Marco Greco
Tel.0776.299.3641
Stanza 1S-28
Economia neoclassica
• Un sistema di prezzi di mercato è
sufficiente a raggiungere uno stato
economico di equilibrio i prezzi
forniscono tutte le informazioni necessarie
per ottimizzare produzione e scambi «la
mano invisibile di Adam Smith»
• Mi basta seguire i miei obiettivi egoistici
per raggiungere l’equilibrio!
Marco Greco
22/03/2012
2
L’equilibrio
• Uno stato in cui nessuno degli agenti ha
interesse a deviare
• Nella realtà è difficile da osservare a
lungo, d’altronde a noi interessano i
comportamenti dei soggetti e le loro
interazioni strategiche, e il concetto di
equilibrio ci aiuta molto in questo, come
vedremo in ESI
Marco Greco
22/03/2012
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L’informazione perfetta
• Ogni acquirente ed ogni venditore sono a
conoscenza di tutta l’informazione rilevante
nel mercato (PREZZO), a costo nullo.
• Negata tale assunzione, si parla di
– informazione incompleta (o imperfetta),
– razionalità limitata (incertezza dovuta ad
informazioni che sarebbe troppo costoso reperire)
– asimmetrie informative (una parte possiede
conoscenza non disponibile ad un’altra parte)
Marco Greco
22/03/2012
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I costi di transazione
• Per transazione si intende il trasferimento di beni o servizi da
un soggetto all’altro
E’ l’unità fondamentale di analisi per la teoria dell’organizzazione
economica, l’elemento più piccolo di un’attività economica che
non può essere suddiviso e compiuto da diversi individui.
• Le transazioni sono costose (Tempo, Strutture volte al
controllo, trasporti, ecc…)
• Il costo dipende dalla natura della transazione e dal modo
con cui essa è organizzata
• La struttura delle organizzazioni tende a minimizzare i
costi di transazione
Marco Greco
22/03/2012
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La nascita delle organizzazioni
• Perché molte attività economiche avvengono
al di fuori del sistema di mercato? (Es.
perché il gruppo che assembla i motori di una
macchina non li vende a quello che li deve
montare nei cruscotti?)
• Perché le imprese permettono di eliminare
alcuni costi di transazione!
• La cosa ha senso finché i costi di transazione
sono minori di quelli di struttura
Marco Greco
22/03/2012
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Equilibrio ed efficienza
• Le persone massimizzano la propria utilità, le aziende il proprio profitto – Nella pratica, le cose potrebbero essere più
complicate (Massimizzare le dimensioni dell’azienda o i benefici dei manager)
• L’ipotesi della max π ha senso solo se c’è informazione completa e se le imprese sono gestite nell’interesse degli azionisti – Teoria del livello soddisfacente (le imprese hanno
poche informazioni per perseguire realmente max π)
– Teoria principale agente (le deviazioni di un’impresa da max π dipendono da problemi nella motivazione dei manager)
Marco Greco
22/03/2012
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Il principio di efficienza
• «Le organizzazioni che sopravvivono nel
tempo tendono ad essere efficienti»
– Accordi efficienti difficilmente vengono
modificati, mentre quelli inefficienti sono
suscettibili con maggiore probabilità di venire
sostituiti da migliori
Una scelta è efficiente se non esistono
alternative universalmente preferite dai soggetti
coinvolti
Marco Greco
22/03/2012
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Scelta efficiente
• Supponiamo che gli individui abbiano delle
preferenze, e che misurino il loro benessere in base
a delle funzioni di utilità, e che il loro obiettivo
economico sia la massimizzazione dell’utilità.
• Il problema della scarsità delle risorse implica che si
debbano considerare dei trade-off: aumentare
l’utilità di una persona può significare doverne
assegnare una minore ad un’altra.
• Come si deve dunque misurare la performance?
Marco Greco
22/03/2012
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Pareto-efficienza
• Una scelta è efficiente (Pareto-efficiente) se non esiste
un’alternativa tale che almeno un soggetto riesca ad
aumentare la sua utilità senza ridurre quella di nessun
altro
• Nel caso contrario si parla di scelta inefficiente (o Pareto-
dominata)
• Un’allocazione inefficiente implica uno spreco di risorse:
utilizzando meglio le risorse, sarebbe possibile migliorare
la situazione di alcuni, senza peggiorare quella degli altri.
Marco Greco
22/03/2012
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Produttività, Efficienza ed
Efficacia
Produttività = Risultati ottenuti con le
risorse messe a
disposizione
Efficacia x Efficienza
Fare le cose
bene
Fare le cose
giuste
Produttività =
𝑶𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊
𝑹𝒊𝒔𝒐𝒓𝒔𝒆
𝑹𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊
𝑶𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊
𝑹𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊
𝑹𝒊𝒔𝒐𝒓𝒔𝒆
Marco Greco
22/03/2012
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Efficienza Tecnica ed
Economica
• Efficienza tecnica: è l’efficienza della produzione, cioè fornire un bene o servizio al minor costo possibile
• Efficienza economica: è l’efficienza dell’utilizzo delle risorse scarse
• Si può essere efficienti tecnicamente ma non economicamente. (Es. compagnia aerea che opera voli sostenendo il minor costo possibile, su tratte che nessuno desidera)
• In economia: è meglio produrre beni richiesti prodotti inefficientemente piuttosto che beni inappropriati, ma efficienti tecnicamente
Marco Greco
22/03/2012
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Equità ed Efficienza
• L’Efficienza indica se viene prodotta la “giusta” quantità di un bene a partire da x risorse scarse
• L’Equità valuta se i trasferimenti di beni e denaro portano ad una «giusta» distribuzione del surplus
– Equità orizzontale: pari trattamento di persone che si trovano nelle stesse condizioni
•Tende ad eliminare discriminazioni tra persone con uguali caratteristiche economiche
– Equità verticale: trattamento diverso di persone diverse al fine di ridurre le conseguenze di differenze innate
• Principio di Robin Hood
Marco Greco
22/03/2012
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Equità
• I giudizi di valore sull’equità della distribuzione dei beni e delle risorse tra le persone possono essere i più diversi.
• Nel tentativo di separare equità da efficienza, la moderna economia del benessere utilizza il concetto di efficienza paretiana.
• Quale tra i punti Pareto efficienti sia più desiderabile dipende dai giudizi di valore di chi prende le decisioni sull’importanza relativa delle utilità delle persone.
• E’ una questione di pura equità.
Marco Greco
22/03/2012
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Produzione e distribuzione del
valore
• Il concetto di Pareto-efficienza è importante, ma debole, perché i punti efficienti sono infiniti. Sono accomunati dall’aver in ogni caso sfruttato al meglio le risorse (soluzioni «first best»): la distribuzione della ricchezza è un problema di natura etica e politica;
• Ci occupiamo della produzione della ricchezza. Tuttavia anche un’allocazione che assegni tutte le risorse disponibili ad una sola persona è efficiente (qualunque altra allocazione diminuirebbe la sua utilità).
• L’efficienza (o l’inefficienza) di una scelta è sempre definita rispetto ad un determinato insieme di individui e di alternative. Anche i vincoli sono importanti; quindi consideriamo le alternative possibili, praticabili.
Marco Greco
22/03/2012
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Esempio 1
• Un aereo precipita in mezzo all’Oceano Pacifico; sopravvissuti al disastro, solo due passeggeri riescono a mettersi in salvo su un’isola deserta.
• Anche una scatola contenente 100 sacchetti di arachidi tostate viene portata a riva dalla corrente. Le arachidi sono l’unica cosa commestibile sull’isola.
• Data questa economia costituita da due soli individui, all’interno della quale esiste un unico bene e non si produce alcunché, rappresentate in un grafico le allocazioni possibili e spiegate perché sono tutte Pareto efficienti.
• Si può dire anche che sono tutte eque?
Marco Greco
22/03/2012
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Soluzione (1/2)
• Tutte le allocazioni possibili possono essere rappresentate
mediante un segmento di lunghezza pari a 100 unità.
• Tutte le allocazioni sono Pareto efficienti, perché, in
corrispondenza di ciascuna di esse, si può accrescere il
benessere di un individuo solo dandogli più sacchetti di
arachidi, ma così facendo si riduce il benessere dell’altro
individuo.
• Naturalmente questa affermazione presuppone che ciascun
individuo tragga soddisfazione solo dal suo personale
consumo (e che nessuno dei 100 sacchetti vada distrutto).
Marco Greco
22/03/2012
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Soluzione (2/2)
• Sebbene tutte le allocazioni siano Pareto
efficienti, non è detto che siano tutte eque.
• L’equità è un principio normativo, per
giudicare le decisioni e le scelte effettuate
(come dovrebbe essere), quindi non spetta
agli studiosi valutarla. Tuttavia essi
possono esprimere giudizi di valore
Marco Greco
22/03/2012
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Esempio 2
• Per esempio se la funzione del benessere sociale assegnasse la
stessa importanza relativa all’utilità dei due individui, ossia
W = U(A) + U(B), ed essi avessero la medesima funzione di utilità
U(A) = U(B) traendo la stessa utilità da un sacchetto di arachidi,
qualunque assegnazione di sacchetti massimizzerebbe il benessere,
ma l’assegnazione di 50 sacchetti a testa sarebbe generalmente
ritenuta un’allocazione equa.
• Se invece la funzione del benessere sociale assegnasse una diversa
importanza relativa all’utilità dei due individui, ossia
W = 2U(A) + U(B),
l’assegnazione ritenuta equa non massimizzerebbe il benessere
totale.
Marco Greco
22/03/2012
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Economia del benessere
• L’analisi economica positiva analizza il funzionamento di un sistema economico.
• L’analisi economica normativa detta principi su come dovrebbe funzionare (giudizi di valore).
I due approcci dovrebbero essere tenuti separati.
• Economia del benessere: la branca dell’economia che si occupa di problemi normativi.
• Si propone di stabilire quanto situazioni economiche alternative fra loro siano desiderabili per la collettività, e di descrivere come l’economia possa funzionare al meglio (non di descrivere come l’economia funzioni).
Marco Greco
22/03/2012
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Economia del benessere
• Quali beni/servizi produrre, come produrli e per chi farlo.
• Occorre risolvere il conflitto tra bisogni illimitati di beni e servizi e risorse scarse per produrli
• In un mercato le decisioni di persone, imprese e lavoratori sono rese possibili attraverso un sistema di prezzi
• Se una risorsa diventa scarsa, i prezzi si muovono per salvaguardarla (Es. rame)
• «Economia Pianificata» vs «Libero Mercato»
Economia Mista
Marco Greco
22/03/2012
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Il Teorema Fondamentale
dell’economia del benessere
• Il Teorema Fondamentale dell’economia del
benessere afferma che, sotto certe condizioni
abbastanza generali, l’equilibrio competitivo è
Pareto-efficiente
• Ossia in un’economia concorrenziale, se per tutti i
beni esiste un mercato, allora l’allocazione di
equilibrio delle risorse sarà Pareto-efficiente.
• Si fa riferimento ai piani di consumo e i piani di
produzione analizzati in precedenza.
Marco Greco
22/03/2012
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Il Teorema Fondamentale
dell’economia del benessere
• Si dimostra che in equilibrio competitivo i prezzi rappresentano tutta l’informazione di cui gli individui hanno bisogno per usare in maniera efficiente le risorse disponibili
• Se ogni mercato è perfettamente competitivo, l’equilibrio risultante sarà Pareto efficiente
• Ipotesi: – l’utilità che ogni consumatore ottiene dal consumo
dipende solo dal suo livello di consumo e non dal livello di consumo degli altri consumatori, né dal metodo di produzione utilizzato (assenza di esternalità di consumo);
– il costo totale di produzione di ogni impresa dipende solo da ciò che l’impresa produce (assenza di esternalità di produzione).
Marco Greco
22/03/2012
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Un’allocazione è un insieme di piani di consumo e di produzione tra loro compatibili. Questo significa che sono contemporaneamente realizzabili che soddisfano le seguenti condizioni:
n (ogni consumatore dispone dei beni che vuole offrire);
j (il piano di produzione di ogni impresa è tecnicamente possibile);
(tutto ciò che è acquistato deve essere offerto).
Marco Greco
22/03/2012
Il Teorema Fondamentale
dell’economia del benessere
nn RV
jjj TO,I
N
1n
J
1j
jN
1n
nJ
1j
jn OVIA
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• Un’allocazione è efficiente (o Pareto-
efficiente) se non esiste un’altra
allocazione che la domina, ossia tale che
l’utilità di tutti i consumatori è almeno pari
a quella dell’allocazione iniziale e per
almeno un consumatore è strettamente
superiore.
Marco Greco
22/03/2012
Il Teorema Fondamentale
dell’economia del benessere
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• In equilibrio competitivo i vettori (Prezzi, Acquisti, Vendite, Input, Output) devono soddisfare le tre condizioni:
1. il piano di consumo (An,Vn) di ogni individuo (n=1,…,N), deve massimizzare la sua utilità fra tutti i piani che egli può permettersi dati i prezzi P dei beni. (nessun altro piano realizzabile è da lui preferito);
2. il piano di produzione (Ij,Oj) di ogni impresa (j=1,…,J) deve massimizzare il profitto: (nessun altro piano tecnicamente possibile può consentire profitti superiori);
3. la quantità domandata di ogni bene è pari all’offerta:
Marco Greco
22/03/2012
Il Teorema Fondamentale
dell’economia del benessere
N
1n
J
1j
jN
1n
nJ
1j
jn OVIA
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• Hp.: (Prezzi, Acquisti, Vendite, Input, Output) sono vettori in equilibrio competitivo;
• Th.: l’allocazione delle risorse è efficiente.
Ovvero non esiste un’altra allocazione delle risorse (P, A’, V’, I’, O’) che permetta ad almeno un consumatore di conseguire un’utilità superiore, senza ridurre quelle degli altri
Il Teorema Fondamentale
dell’economia del benessere
Marco Greco
22/03/2012
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Significato del teorema (1/2)
• Non esiste un’altra allocazione che sia al tempo stesso
compatibile con le risorse disponibili e con le opportunità
tecnologiche e che sia preferibile dal complesso dei
consumatori.
• I prezzi guidano le risorse verso un’allocazione efficiente nei
mercati, verso un utilizzo efficiente; non c’è spreco di risorse,
poiché i comportamenti dei vari agenti sono coerenti tra loro.
• Le allocazioni di equilibrio (generate da un sistema di prezzi)
risultano sempre efficienti.
• Si noti che supponiamo che l’equilibrio competitivo esista. Per
provarne l’esistenza occorrono ipotesi molto più forti.
Marco Greco
22/03/2012
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Significato del teorema (2/2)
• Un sistema di mercato tende ”naturalmente” a raggiungere la
frontiera delle utilità possibili?
• Il teorema fondamentale dell’economia del benessere risponde
a questo interrogativo.
• Se in un sistema economico tutti gli operatori (tanto i produttori
che i consumatori) non fanno il prezzo, (economia
concorrenziale) e per tutti i beni esiste un mercato, l’allocazione
di equilibrio delle risorse sarà Pareto-efficiente.
• In altre parole, il sistema economico raggiungerà l’equilibrio in
corrispondenza di un punto appartenente alla frontiera delle
utilità possibili.
Marco Greco
22/03/2012
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Dimostrazione
• Si dimostra per assurdo: neghiamo la tesi e
perveniamo ad un assurdo.
• Supponiamo che l’allocazione non sia efficiente,
cioè sia Pareto dominata da un’altra allocazione
(un altro insieme di piani in equilibrio competitivo).
• Ne conseguirà l’assurdo che i vettori non sono in
equilibrio competitivo.
Marco Greco
22/03/2012
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Secondo teorema dell’economia
del benessere
• In concorrenza perfetta e sotto l’ipotesi di
non convessità (che esclude rendimenti
crescenti di scala), per ogni data
allocazione Pareto-efficiente esiste un
vettore di prezzi (una soluzione
competitiva) tale che l’allocazione
risultante massimizza l’utilità dei
consumatori e i profitti delle imprese
Marco Greco
22/03/2012
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In sintesi:
• Sistema dei prezzi di equilibrio
competitivo (tutti price-taker)
– Indirizza le risorse in modo efficiente
– Trasforma motivazioni individuali in ottimo
sociale
– Fornisce automaticamente incentivi ottimali
– Richiede un flusso limitato di informazioni
Marco Greco
22/03/2012
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Il libero mercato funziona
perfettamente? • Un libero mercato si muove in autonomia verso
l’efficienza paretiana o deve essere guidato con
interventi governativi?
• Il teorema fondamentale dell’economia del
benessere dimostra che, se ogni mercato è
perfettamente competitivo, l’equilibrio risultante sarà
Pareto efficiente.
• Questa affermazione evoca la “mano invisibile”.
• Ma allora il libero mercato funziona perfettamente?
Marco Greco
22/03/2012
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Nella realtà…
• E’ difficile osservare mercati perfettamente competitivi, le imprese mirano ad accaparrarsi nicchie di mercato in cui essere monopolisti
• Il Governo interviene con l’antitrust per aumentare la concorrenzialità
• D’altronde, le garanzie derivanti dalla protezione della proprietà intellettuale riducono, seppur temporaneamente, la concorrenzialità, al fine di incentivare l’innovazione
Marco Greco
22/03/2012
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