LEZIONE 2 : restauro e autenticità
Striscia pubblicata sul Fun il 27 giugno 1887 “l’arte del Restauro”
Università IUAV di Venezia
Clasa
Laboratorio di Restauro A.A. 2011- 2012
prof. Paolo Faccio
coll. arch Giulia Campanini
Bibliografia della lezione :
P. Marconi Materia e significato, ed . Laterza, Bari 1999
A cura di M.Dezzi Bardeschi : Conservare o Restaurare in
L’architettura n. 580 febbraio 2004 M.P. Sette Il restauro in architettura. Quadro storico. Utet Torino 2001 A cura di Stella Casiello La cultura del restauro. Marsilio Venezia 1996 A. M. Racheli Restauro e Architettura. Teoria e critica del restauro architettonico e urbano dal XVIII al XXI secolo. Gangemi editore 2007
A cura di M.Dezzi Bardeschi : Conservare o Restaurare in L’architettura n. 580 febbraio 2004 pp114 - 116
• Conservare : proteggere, salvaguardare,
permanenza così com’è.. CONSERVAZIONE
• Restaurare : ri-mettere in piena efficienza
TRASFORMAZIONE/MUTAZIONE.. un ritorno
all’indietro, RIPRISTINO
Conservazione vs Ripristino
…Il fatto è che ragionare e
operare considerando
inseparabile il binomio
conservazione autenticità è
certo importante per i
mercanti d’arte e i loro
consulenti. Non lo è altrettanto,
se non è addirittura
controproducente, nel caso dei
monumenti architettonici, nei
quali addirittura una certa
dose di inautenticità può
talvolta rafforzare e dar senso
all’insieme altrimenti troppo
lacunoso”
P. Marconi Materia e significato.
La questione del restauro
architettonico. P. 3 Ed. Laterza
Roma 1999
Incisione
di G.B.
Piranesi
L’autenticità
Rilievo dell’arco di Tito dopo lo smontaggio
dell’incastellamento dei Frangipane a Roma. Da G.
Valadier Narrazione artistica dell’operato finora nel restauro
dell’Arco di Tito . Roma 1822
Il degrado del capitello originale confrontato con il capitello
sostituito da Stern e Valadier
P.Marconi Materia e significato pg. 4 Ed. Laterza Bari 1999
• La conservazione ha senso, dunque, non
quando o solo quando si tratta di conservare la
materia del monumento, ma quando e
soprattutto quando si tratta di conservare il
significato.
Il ripristino
Il ripristino : lettera a Papa Leone X di Raffaello
• “reliquie … per vero argumento si possono
infallibilmente ridurre nel termine proprio come
stavano, facendo quelli membri che sono in tutto
ruinati, né si veggono punto, correspondenti a quelli
che restano in piedi e che si veggono”
La facciata
del Duomo
di Milano
In alto a sx Carlo Buzzi
1654. In alto a dx Luigi
Vanvitelli 1745. In basso
a sx Bernardo Vittone
1746. In basso a dx
Disegno preparatorio di
Vanvitelli. Il
completamento en
pastiche, ispira progetti
goticheggianti
M.P.Sette Il restauro in Architettura . Quadro storico pg 20 UTET Torino
2001
• Tuttavia quando non sembra possibile
connettere i nuovi apporti con gli elementi
preesistenti, in modo da costituire organismi
unitari e conclusi, ove ogni parte risulti
univocamente legata con altre, gli architetti per
garantire “l’armonia tra tutte le membra” si
risolvono ad adottare una sorta di soluzione in
stile
Il restauro a rudere : il restauro archeologico
• A metà del settecento le basi scientifiche poste per la
prima volta a fondamento della ricerca archeologica,
diedero impulso a nuovi scavi e un rinnovato interesse
per i monumenti classici. Questi ultimi iniziarono ad
essere oggetto di cure conservative con le quali inizia in
pratica il restauro moderno.
Rappresentazione
dell’anello esterno del
Colosseo nel 700
Il restauro del Colosseo : Stern
e Valadier
Margine superiore dell’ordine corinzio dopo il
restauro dello Stern nel 1806. Lo Stern sostiene i
blocchi fratturati con tamponamenti e staffe
Il restauro del Colosseo : Stern e Valadier
Capitelli e
basi sono
duplicati
mentre la
struttura è
laterizia.
La struttura
in laterizio è
scialbata
mediante una
patina a
fresco
generale.
Il restauro del Colosseo : Valadier
Realizzazione
dello sperone
in laterizio
Quatremère de Quincy (1832)
Quanti monumenti antichi sarebbero conservati se
qualcuno si fosse preso la cura di rimettere al loro
posto i materiali caduti, o soltanto di sostituire una
pietra ad un’altra pietra!
Si restaura l’opera d’arte o il monumento degradato e in parte
distrutto, seguendo i resti che ancora sussistono e che offrono più o
meno la ripetizione di ciò che manca; si restituisce l’opera o il
monumento che è completamente sparito, seguendo i testi che si
trovano nelle descrizioni o a volte seguendo le indicazioni che
possono fornire le opere dello stesso genere
Quatremère de Quincy (1832)
• Per Quatremère l’intervento sul monumento va
effettuato in maniera semplificata e tale da
consentire la distinguibilità delle parti nuove da
quelle antiche
Eugène Viollet –Le-Duc : restauraction e il restauro
stilistico
Restaurare un edificio non è
conservarlo, ripararlo o rifarlo, è
ripristinarlo in uno stato di
completezza che può non essere
mai esistito in un dato tempo
..decidere una disposizione a
priori, senza essere confortato
da tutte le informazioni
necessarie, significa cadere
nell’ipotetico, e niente è più
pericoloso dell’ipotesi nei
lavori di restauro
Se si tratta di restaurare sia le
parti primitive che quelle
modificate, bisogna non tenere
conto di queste ultime e
ristabilire l’unità di stile
compromessa o riprodurre
esattamente il tutto con le
modificazioni posteriori?
Il restauro della cattedrale di
Vezelay
Eugène Viollet –Le-Duc
1850 –1870
Il restauro del castello di Pierrefonds :
1863-1870)
“Nelle strutture del medioevo ogni parte
dell’opera svolge una funzione e possiede
un’azione. L’architetto si deve adoperare
per conoscere esattamente il valore
dell’uno e dell’altro prima di cominciare
qualcosa. Deve agire come il chirurgo,
abile e sperimentato che non tocca un
organo senza aver preso prima conoscenza
della funzione e senza aver previsto le
conseguenze immediate e future della sua
operazione. Piuttosto che agire a caso val
meglio non far niente. E’ meglio lasciar
morire il malato che ucciderlo”
Eugène Viollet –Le-Duc
1850 –1870
Carcassonne ; veduta delle mura
prima del restauro ( sotto) e dopo
(sopra)
Eugène Viollet –Le-Duc
• Tutto il lavoro di restauro è, per ogni edificio, un’esperienza assai dura
• Se l’architetto incaricato di un restauro deve conoscere le forme e gli stili di quell’edificio e la scuola dalla quale proviene, egli deve meglio ancora, se possibile, conoscere la sua struttura, la sua anatomia, il suo temperamento
• Gli edifici, come le persone, prendono certe abitudini delle quali è necessario tenere conto
Che Viollet- le- Duc, ragionando, abbia contraffatto è
spiacevole e penoso. Ma che tanti altri, senza ragionare,
abbiano contraffatto Viollet –le- Duc è imbarazzante e
pietoso. Max Querrieu
John Ruskin (1819 – 1900)
• Prendetevi cura solerte dei vostri monumenti, e non avrete alcun bisogno di restaurarli (..) Vigilate su un vecchio edificio con attenzione premurosa; proteggetelo meglio che potete e ad ogni costo, da ogni accenno di deterioramento. Contate quelle pietre come contereste le gemme di una corona; mettegli attorno dei sorveglianti come si trattasse delle porte di una città assediata; dove la struttura muraria mostra delle smagliature, tenetela compatta usando il ferro; e dove essa cede, puntellatela con travi; e non preoccupatevi per la bruttezza di questi interventi di sostegno; meglio avere una stampella che restare senza una gamba.
CIRCOLARE 21 LUGLIO 1882 N. 683 bis
ricerca dell’unità stilistica
(rimozioni selettive e completamenti in stile).
La ricostruzione della Basilica
di San Paolo di Giuseppe
Valadier
La basilica prima
dell’incendio del 16 luglio
1823
L’interno
della
basilica
dopo
l’incendio
La ricostruzione della Basilica di
San Paolo da Giuseppe Valadier a
Luigi Poletti ( 1833- 1863)
Dopo un
tentativo di
Valadier di
riconfigurare la
basilica la
ricostruzione
viene conclusa
da Poletti nel
1863
Palazzo Marino prima e dopo l’intervento di Luca
Beltrami : restauro su piazza della Scala
Alvino e Della Corte
: restauro della
facciata del Duomo
di Amalfi 1880-1894
L’intervento sostituì alle forme barocche
un’architettura in “stile amalfitano”
S. Lorenzo a Milano :
consolidamento
colonne
S. Pietro ad Alba Fucense
– Massa d’Albe (AQ) tratto da M.P.Sette Il Restauro in
Architettura. Quadro storico UTET
Torino 2001
Il concetto di unità figurativa: Virginio
Vespignani
1865. Vespignani porta a compimento il
restauro della chiesa mediante l’aggiunta
di nuovi apparati decorativi e nuovi
elementi strutturali. Per Vespignani risulta
fondamentale non una ricostruzione in
stile ma il raggiungimento di una unità
figurativa, ottenuta con una unitarietà
stilistica mai esistita.
Il 19 luglio 1943 l’edificio viene
bombardato
Il ripristino dell’unità
stilistica : Maciachini e
Travaglini
• Il restauro della facciata della chiesa di S.
Marco a Milano. 1871
Abbiamo inteso la parola restauro nel senso
più esteso, cioè che non solamente si avesse
da noi supplire la parte che l’ingiustizia del
tempo o la mano dell’uomo ha distrutto; ma
che si dovrebbe ancora far compiuto il
monumento di quello, che a nostro giudizio,
ci sembra mancare non diversamente dal
modo come sappiamo essere stato ideato
dall’autore stesso. Travaglini
Alfonso Rubbiani : il
restauro del palazzo
dei Notai. 1909
Alfredo D’Andrade
Restauro della chiesa di S. Donato a
Genova nel 1890. Aggiunge il
protiro sul modello di altre chiese
romaniche genovesi
Il castello del Valentino, costruito ex – novo
in occasione dell’esposizione del 1884 è un
erudito modello in stile medioevale
D’Andrade nelle prime opere tende a restituire ai
monumenti i caratteri primitivi, successivamente la
sua opera assume un atteggiamento più conservativo
L’intervento
sull’Acropoli
di Atene :
1900
I campanili del Pantheon e il campanile di piazza
S. Marco a Venezia
Il campanile crolla il 14 luglio 1902: viene
ricostruito al motto di com’era dov’era
I campanili vengono
aggiunti nel 600,
disegnati da Gian
Lorenzo Bernini.
Nel 1893 vengono
demoliti.
Qual’era il valore
documentale ed artistico
dell’opera?
Camillo Boito 1836 – 1914 : il restauro filologico
• I monumenti architettonici, quando sia dimostrata incontrastabilmente la necessità di porvi mano, devono piuttosto essere consolidati che riparati, piuttosto riparati che restaurati, evitando in essi con ogni studio le aggiunte e le innovazioni
• Proposte di Boito al III Congresso degli Ingegneri e Architetti del 1883
• Differenza di stile fra il nuovo e il vecchio
• Differenza di materiali da fabbrica
• Soppressione di sagome e ornati
• Mostra dei vecchi pezzi rimossi, aperta accanto al monumento
• Incisione in ciascun pezzo rinnovato della data del restauro o segno convenzionale
• Epigrafe descrittiva incisa sul monumento
• Descrizione e fotografie dei diversi periodi del lavoro, deposte nell’edificio o in un luogo prossimo ad esso, oppure descrizione pubblicate per la stampa
• Notorietà
Camillo Boito 1836 - 1914
• Porta Ticinese a Milano.
Restauro di C. Boito
(1861 – 1865)
Il Castello Sforzesco
prima e dopo
l’intervento di L.
Beltrami
Luca Beltrami
Beltrami disegna nel 1893 il progetto di
restauro del castello sin nei minimi
particolari, inventando sulla traccia di qualche
fantastico disegno del Filarete… ma
soprattutto sul modello di Vigevano l’alta,
caratteristica torre centrale, di cui non erano
rimaste che le mura basamentali.Il successo
popolare e gli echi entusiastici di questo
lavoro furono tali da incoraggiare ancora
all’inizio del secolo imprese del genere.(…) Carlo Ceschi
La torre del castello Sforzesco è stata
ripristinata dal Beltrami sulla base di sommari
disegni del Filarete e delle sue tracce fondali e
materiale, con ottime tecniche murarie
tradizionali. La sua ovvia mancanza di
autenticità è compensata dal fatto che la torre è
infinitamente più espressiva e significante di
una cartolina, o di una scheda catalografica.
Paolo Marconi
Il Kunstwollen di Alois Riegl : la tutela
Opponendosi alla teoria semperiana sull’evoluzione degli stili, legata ad una forma artistica pre –
determinata dai tre fattori “materia – tecnica – fine dell’opera”, Riegl introduce il concetto di
Kunstwollen che si può tradurre letteralmente come “intenzione d’arte”.
Il Kunstwollen non è altro che una capacità volontaria – involontaria da parte dell’artefice di
relazionare la propria opera con la dimensione sociale e culturale in cui opera
E’ con il Kunstwollen che il valore artistico di un monumento diviene sempre e comunque
relativo, si dovrà parlare di monumenti storici e valore storico e non più di monumenti storico
artistici.
(..) è per questo nuovo modo di considerare il patrimonio architettonico che scaturisce la
necessità di conservare il monumento semplicemente in quanto documento, riconoscendo a
qualsiasi monumento un valore documentario. Riegl per primo individua il motivo sufficiente a
giustificare la conservazione del monumento.
Ciò che conferisce valore antico al monumento è, ad esempio, il degrado delle superfici e la
consunzione degli angoli.
“Dalla mano umana esigiamo la produzione di opere concluse come simboli del divenire
necessario e regolare; dalla natura che agisce nel tempo esigiamo invece il degrado di quel
carattere concluso come il simbolo dell’altrettanto necessario e regolare trascorrere”
Alois Riegl : il valore di novità e valore antico
• Il valore di novità richiede un carattere concluso di forma e colore,
perciò per qualunque monumento antico risulta irraggiungibile, Il
valore di novità risulta inconciliabile con il valore antico del
monumento, laddove si richiede che si manifestino i segni del
trascorrere del tempo, il valore di novità esige che il monumento si
mantenga il più possibile nel tempo.
• Il valore di novità si concorda per alcuni versi con il valore storico,
laddove tale valore si basa sul riconoscimento inequivocabile dello
stato originale, che è quello concluso del nuovo.
• Attentissimo all’aspetto documentario, indica come la tutela sia
possibile solamente una volta chiariti i presupposti e gli obiettivi
dell’azione del restauratore
Gustavo Giovannoni ( 1873 – 1947)
• Noi tutti sappiamo quale difficile cosa sia il restauro di un monumento quando, non a parole ma a fatti, si intenda rispettare i postulati fondamentali di una teoria la cui saggezza è dimostrata dagli irreparabili errori del passato. E sappiamo anche quale equilibrio sia richiesta al restauratore, e quanta fermezza per resistere al trascinante desiderio i compiere ciò che resta incompiuto, e agli inviti, alle critiche e anche alle pressioni di coloro che non intendono. Nel restauro è più facile fare che astenersi dal fare; difficilissimo poi, stabilire i limiti e i modi di quella che non può essere una ragionevole ricostruzione.
• Noi abbiamo inteso compiere opera onesta e sincera di rivalutazione storica artistica, lontana così dalla fredda concezione dei conservatori ad oltranza, i quali non ammettono neppure il ripristino di qualche tratto di cornice distrutto o di paramento corroso, come da pericolosi tentativi degli estetizzanti, che attraverso deduzioni ed analogie vorrebbero veder compiuti i monumenti in ogni loro parte.
Gustavo Giovannoni
Trento : ipotesi a schizzo della
sistemazione della torre
dell’Aquila. Confronto tra la
soluzione con l’isolamento e
quella priva delle demolizioni.
Giovannoni combatteva la
prassi dell’isolamento del
monumento
CIRCOLARE 21 LUGLIO 1882 N. 683 bis
SI
NO
- ricerca dell’unità stilistica
(rimozioni selettive e
completamenti in stile).
CARTA DI ATENE 1931
SI
NO
- manutenzione regolare - ricerca dell’unità stilistica
- utilizzo nuove tecnologie (rimozioni selettive e
- prevenzione e istruzione. completamenti in stile).
CARTA DEL RESTAURO 1932
SI
NO
- manutenzione regolare - ricerca dell’unità stilistica
- utilizzo nuove tecnologie (rimozioni selettive e
- riuso rispettoso del monumento completamenti in stile).
. - riconoscibilità delle integrazioni.
CARTA DI ATENE 1931
(RESTAURO = CONSERVAZIONE + PROGETTO)
• manutenzione regolare
• utilizzo nuove tecnologie
• prevenzione e istruzione.
• ricerca dell’unità stilistica
CARTA DEL RESTAURO 1932
• manutenzione regolare
• utilizzo nuove tecnologie
• riuso rispettoso del monumento
• riconoscibilità delle integrazioni.
• ricerca dell’unità stilistica
La ricostruzione del
dopoguerra
Pola : il tempio di Augusto distrutto
dopo il bombardamento del 3
marzo 1945
La ricostruzione
del dopoguerra
Treviso: restauro della
facciata del palazzo dei
Trecento
Il restauro dei
siti
archeologici 1
Intervento di restauro dell’arco di
Costantino nel 1953
Il restauro dei siti
archeologici 1.
L’intervento sui
paramenti murari
del Pantheon e le
integrazioni di S.
Maria Antiqua a
Roma. A. Terenzio
1929 - 1934
Selinunte il tempio
C. Restauro per
anastilosi. F.
Valenti 1928
CARTA DI VENEZIA 1964
Ampliamento del concetto di “monumento” SI
NO
- manutenzione regolare - ricerca dell’unità stilistica
- utilizzo nuove tecnologie (rimozioni selettive e
-riuso rispettoso del monumento completamenti in stile). - riconoscibilità delle integrazioni.
-
Selinunte,
restauro del
tempio E. Jole
Bovio Marconi.
1960 – 1965
Selinunte,
restauro del
tempio E.
Jole Bovio
Marconi.
1960 – 1965
Il restauro critico : Renato Bonelli
• Il riconoscimento dell’opera d’arte
• Quando si è di fronte a valori di questo tipo il nostro dovere è
restituire l’immagine nella sua configurazione integrale.
• Ciò che ha valore è l’opera d’arte considerata come pezzo unico e
irripetebili che non può essere contaminata da altre presenze
Cesare Brandi
L’intervento sull’opera d’arte si può articolare in due modi in
funzione del fatto che si intervenga sul “veicolo dell’immagine”
oppure sul “supporto”
Nel primo caso si può intervenire con criteri di intervento
estremamente sofisticati mentre nel secondo caso si può
intervenire in modo radicale fino alla sostituzione
La ricostruzione
dopo il
terremoto
Ricostruzione del duomo di
Venzone in Friuli
La ricostruzione di San Giorgio in Velabro a
Roma
L’area dopo l’attentato
L’area dopo la ricostruzione
P. Marconi Materia e significato pg. 4 ed.Laterza, Bari 1999
• L’organismo architettonico è un organismo
strutturale vivente che fa parte inscindibile di un
organismo urbano o territoriale anch’esso
vivente, di ordine superiore, dal quale è
impossibile fare astrazione
• “La stessa definizione di restauro è destinata a scomparire in quanto non vi saranno più architetture da restaurare ma gigantesche macchine urbane in disfacimento a memoria dell’utopia tecnologica dell’ultimo scorcio di XX secolo“
• A.M. Racheli Restauro e Architettura,Gangemi editore, Roma 2007 p.103
Demolizione di case del quartiere S. Lucia a Padova per fare
posto a piazza Insurrezione 1925-1927
Modifica del rapporto
edificio / spazio urbano
J.J.P. Oud case a schiera prima e
dopo l’intervento di restauro
Padiglione dell’Esprit
Nouveau 1925 L.C.
Ricostruzione del
padiglione dell’Esprit
Nouveau 1977 Bologna
Io mi auguro che la filologia del Moderno faccia un grande passo in
avanti nei prossimi anni e, come sempre, avviene sull’ala di un
ritrovato entusiasmo storiografico , così come si è ricostruito qualche
episodio effimero come atto d’amore o come dichiarato omaggio credo
che si potrà legittimamente riproporre in provincia magari ad
Abbiategrasso il mitico padiglione di Barcellona di Mies ….
M. Dezzi Bardeschi Conservare non riprodurre il moderno pg 265 in Restauro punto
e a capo a cura di V. Locatelli Franco Angeli Milano 1991
La Basilica palladiana a Vicenza
“Tra i restauri vicentini ricorderò……la ricostruzione della grande
volta della basilica palladiana. La tipica copertura a carena era
bruciata nel marzo del 1945 e dovette essere ricostruita nelle forme
originarie ma con qualche importante accorgimento statico per il
legamento delle murature di appoggio e con l’inserzione di un’anima
di cemento armato nelle costolature portanti.”
Tratto da Carlo Ceschi Teoria e storia del restauro, Mario Bulzoni editore, Roma, 1970 pg 183
Andrea Palladio vince il concorso per
rivestire di logge il corpo medioevale del
palazzo della Ragione, il progetto viene
redatto tra il 1546 e il 1549
La Basilica Palladiana a Vicenza
Disegni costruttivi della struttura in cemento
armato e sezione tecnica
Lo stato di conservazione dei costoloni
Schema di ricostruzione in legno lamellare dei
costoloni della copertura
Doppio solaio nervato in c.a.
Forte Marghera: l’eliminazione delle bocche di ventilazione ha di fatto
cancellato uno degli elementi tecnologici originali pur conservando
l’immagine interna
Conservazione formale o sostanziale?
Chiesa di S.Geremia a Venezia
Conservazione della materia o di un sentimento?
Chiesa di S. Geremia a Venezia.
Stato di conservazione della
facciata dopo l’incendio degli anni
90
Fasi della messa in sicurezza delle mensole sommitali
Realizzazione di piatti di appoggio in lamiera microforata che supportano le lastre
danneggiate
Sistema di collegamento dei pendini alla muratura consolidata
Si è scelto di conservare la materia superstite destituendola di ogni funzione portante
Intervento di ricostruzione
delle mensole, in forma
stilizzata e in forma critica.
Nel secondo caso è stato
utilizzato uno scultore per
tramandare la memoria del
tragico incendio.
Conservazione della memoria
Silos S. Marta a Verona
Intervento di
consolidamento e
restauro
Conservazione o interpretazione?
Intervento di restauro
e progetto
architettonico
Intervento di
restauro e
progetto
architettonico
Intervento di
restauro e
progetto
architettonico
Confronto tra progetto di conservazione e architettonico
integrazione – consolidamento - innovazione
Aldo Rossi - Il restauro della Fenice: dov’era
com’era
Pianta e
prospetto della
nuova sala prove
il restauro del forte di monte rite