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Lezioni di Pedagogia Generale Secondo Semestre 2014-2015 ... · 7. la responsabilità nel condurre...

Date post: 21-Dec-2018
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PEDAGOGIA GENERALE Lezioni dal 02.03.2015 © Sandra Chistolini
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PEDAGOGIA GENERALE

Lezioni dal02.03.2015

© Sandra Chistolini

PREREQUISITI FONDAMENTALI

1. la comprensione del valore pedagogico-educativo dell’Interazione Multipla nelgruppo di insegnamento e di apprendimento secondo il paradigmaepistemologico del M.I.T.E.

2. le abilità di lettura, di comprensione e di comunicazione di testi in italiano,anche in formato digitale

3. la capacità di argomentare su tematiche di ordine culturale

4. la flessibilità nel gestire positivamente le nuove conoscenze

5. la competenza nel valorizzare gli apprendimenti

6. l’impegno allo sviluppo della propria formazione

7. la responsabilità nel condurre a termine il corso intrapreso, secondo ritmistabiliti e scadenze predisposte

8. l’interesse per la definizione del proprio profilo professionale di insegnante

9. la destrezza nella navigazione in internet, nella consultazione del sito delladocente www.sandrachistolini.it, nella comunicazione con la docente:[email protected]

10. la disponibilità ad apprendere e a trasferire conoscenze, procedure, strategie inogni formato di comunicazione.

DA DOVE PARTIVO NR: Non raggiunto P: Poco A: Abbastanza M: Molto

OreePrerequisiti

2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

PRIMO SEMESTRE SECONDO SEMESTRE

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

1. Area di studio relativa allaconoscenza e alla comprensione deldiscorso pedagogico

1.1 definire ed identificare il campoepistemologico e metodologico delladisciplina

1.2 conoscere la teoria dell’educazionenel contesto nazionale, europeo,internazionale

2 – Area di studio relativa allaapplicazione della conoscenza e dellacomprensione

2.3 analizzare le migliori praticheeducative della scuola con riferimentoa metodi pedagogici consolidati

2. 4 identificare e generalizzarefenomeni e processi educativi

3- Area dell’autonomia di giudizio3.5 collegare la teoria pedagogica allesituazioni scolastiche3.6 valutare le innovazionipedagogiche4 - Area delle abilità comunicative4.7 usare le strategie di interazioneumana in diversi contesti4.8 sviluppare la competenza nellaprogettazione e nella organizzazionedel pensiero pedagogico e dell’azioneeducativa5 – Area delle capacità diapprendimento5.9 esercitare la disponibilità allaricerca scientifica in generale e neicontesti scolastici5.10 comprendere l’emergenzaeducativa identificando i problemi eproponendo le soluzioni nellaprospettiva della formazione continua.

OBIETTIVI FORMATIVI

I MIEI TRAGUARDI NR: Non raggiunto P: Poco A: Abbastanza M: Molto

OreeOBIETTIVI

2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

PRIMO SEMESTRE SECONDO SEMESTRE

1

2

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6

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8

9

10

COMPARAZIONE TRA PREREQUISITI E TRAGUARDINR: Non raggiunto P: Poco A: Abbastanza M: Molto

Semestri Primo semestre Secondo semestre

Caratteri Prerequisiti Obiettivi Prerequisiti Obiettivi

Grado NR P A M NR P A M NR P A M NR P A M

1 x X X X

2 x X X X

3 x X X X

4 x X X X

5 x X X X

6 x X x X

7 x X X X

8 x X X X

9 x X X X

10 x X X x

TOT 1 3 2 4 0 0 0 10 6 4 0 0 0 0 0 10

1TEORIA

2CONOSCENZA

3CONTESTI

4PROBLEMI

Le parti costitutive del libro:sequenza e unione delle stesse

I – Aspetti preliminari, introduzione alla pedagogia,concetti e definizioni, dalla pedagogia alla scienzadell’educazione e poi alle scienze dell’educazione

II – Presentazione di alcuni studiosi contemporanei,principi deontologici, dimensione europeadell’insegnamento

III – Ci si chiede che cosa sia la formazione dei docentie si segue il monitoraggio ministeriale sulle Indicazionisul curricolo

IV – Le ricerche esemplificative dell’emergenzaeducativa e dell’impegno che ci attende nella scuola

Finalità del volume

Precisare laprospettivadello studio

PREMESSE

Perché?

Dire qualcosadi non

scontato

La specificitàdel discorsopedagogico

PARTE CENTRALE

Che cosa?

Da chiapprendiamo?

Elementidella

conoscenzapedagogica

Gli effettiche

dobbiamoprevenire

CONCLUSIONE

Come?

I problemiche

dobbiamorisolvere

Il manifesto introduttivo

- A chi è rivolto il volume: destinatari

- Perché è stato scritto: le ragioni dello studio

- Aspetti contemporanei della professione: fascino e rischio

- Che cosa studiare per insegnare nella scuola, tre corollari: interesse, desiderio,passione

- Studiare vuol dire..... ....andare verso la conoscenza

- Consapevolezza dell’inizio e impegno per il futuro

- Di che cosa abbiamo bisogno: amore, tatto, sensibilità, responsabilità

- Quale persona: libera e autonoma, capace di autodeterminarsi conscius sui ecompos sui essere cosciente e padrone di sé

- Gli esempi precedenti sono i nostri Maestri sempre presenti grazie alle loroopere divenute bene dell’umanità

- Dal loro discorso sull’educazione al nostro discorso sull’educazione

- Creare un contesto nel quale prevalgono: amore, ragionevolezza, empatia

-

IDEA PEDAGOGICA CHE GUIDAchi scrive e chi legge

- Come si definisce il pensiero pedagogico: vivace, aperto, flessibile,intraprendente, cammino insieme, ricerca, condivisione

- Quale immagine del bambino abbiamo in mente

- Alleanza tra adulto e bambino

- Si educa sempre, quello che cambia è l’intenzionalità

- Quali compiti etici vanno perseguiti

- Conoscenza della pedagogia e agire educativo

- Riprendiamo il coraggio dei classici e mostriamo il valore dell’educare

- La fiducia, l’ottimismo sono i caratteri del/la maestro/a di scuola, tre corollari:ragione, volontà consapevolezza

-

LE ESIGENZE RISPETTATE NELLA TRATTAZIONE

- Dare ragione della natura antica della pedagogia

dalla forma prescientifica

- Raccordare la disciplina alla scuola

- Fare attenzione al contesto sociale per rimuovere

gli ostacoli

- (vedi art. 3 della Costituzione italiana)

Struttura di ogni capitolo

1. Si dice subito di che cosa tratta

2. Si entra nel merito dei contenuti

3. Si conclude con la visione d’insieme

4. Si suggeriscono gli approfondimenti

5. Si presentano i confronti interdisciplinari

METODOLOGIA SEGUITA

• Interazionismo simbolico

•Studio del sé in società e relazione tra persona culturasocietà

•i fondamenti della teoria risalgono a

• Wilhelm Dilthey (1833-1911) critica della ragione storica

• John Dewey (1859-1952) pragmatismo

• Herbert Blumer (1900-1987) interazionismo simbolico

Interazionismo simbolico

•Gli essere umani agiscono verso le cose in base ai significatiche tali cose hanno per loro. Il significato delle cose derivadall’interazione sociale che ognuno ha con gli altri. Ognunostabilisce una relazione con gli altri e la concezione che gli altrihanno della persona influisce sulla sua stessa autopercezione.

Gli altri sono significativi

•I significati sono elaborati e trasformati in un processosimbolico e interpretativo messo in atto dalla personanell’affrontare le situazioni di vita. Il processo è interattivoperché implica l’appartenenza a una comunità significante:attribuiamo gli stessi significati agli stessi oggetti

Primo capitolo

• Di che cosa tratta

1. Il disegno del capitolo

2. Le parole della PED

3. Concetti e definizioni

4. I caratteri della conoscenza

5. Concepire il pensiero sull’educazione

6. L’unità del discorso scientifico

7. Il dibattito sui valori

8. La pedagogia come scienza

•Visione d’insieme

•La ricerca personale per l’approfondimento

•Confronti interdisciplinari

Aspetti preliminari dell’itinerario

•Significati

•Autori

PEDAGOGIA

Problema

identitàteoria

esperienzarelazione

AgostinoTommaso

•DOMANDE DI SENSO

LE PAROLE DELLA PEDAGOGIA

•RISPOSTE TOTALI

•PERMANENZA NELLA PERSONA UMANA

•LA QUESTIONE SCIENTIFICA

•Casotti: differenza tra educazione e sviluppo

CONCETTI E DEFINIZIONI

Corallo: scienza della conoscenza essenzialedell’educazione

Laeng: arte pratica che cerca le ragioni alpensare e al volere

Nanni: scienza che coniuga razionalitàscientifica con razionalità pratica

•Dal rispetto delle prescrizioni della legge divinaall’insegnamento del professore

Il mondo antico

•Socrate: Conosci te stesso

•Platone: possesso della virtù che entra nellaprofessione

•Aristotele: sensazione, intelletto, desiderio

•Metelli Di Lallo: analisi della natura umana

•Dilthey: Einleitung in die Geisteswissenschaften

•Windelband: scienze nomotetiche e idiografiche

•Weber: il tipo ideale

•Gramsci: la mentalità scientifica

•Dewey: l’unità della scienza

IL DISCORSO PEDAGOGICO

come discorso scientifico

NATURA e CULTURA

•Filosofia pratica

•Psicologia

•Etica

•Politica

Herbart

SCHLEIERMACHER

Brezinka

Böhm

1) Un uomo può insegnare all’altro?

2) Quando l’insegnante educa?

3) Fai un discorso pedagogico

4) Il significato pedagogico di una parola

DOMANDE

•Hume

•FILOSOFIA TRA RAGIONE E SENTIMENTO

CONFRONTI INTERDISCIPLINARI

•HERBART

•continuatori in Italia:

• Credaro

•Calò

•Bellerate

•Ignazio Volpicelli

•SCHLEIERMACHER

•continuatori in Italia:

•Luigi e Ignazio Volpicelli

•Con confluenze nelpersonalismo cristiano-cattolico di

•Flores d’Arcais

•Laeng

•Corradini

Secondo capitolo

La persona tra natura, spirito, cultura

•Lamarck

•Trasformazione edifferenziazionedella specie

•Darwin

•Selezione naturale

Teorie evolutive

POSITIVISMO

•SPENCER

•Scienzadell’educazione

•è consapevolezzadella natura

•EFFETTI

-Conservazionedell’esistenza

-Insegnamenti scientificipreferiti

-Condizionamentoereditario

-Ontogenesi è filogenesi(Haeckel)

POSITIVISMO PEDAGOGICO

•Gabelli

•Angiulli

•Ardigò

•Formare teste

•Attenzioneall’evoluzionecosmica

•Formare abitudini

Positivismo in italia

•Studia Spranger

•collabora conHessen, grandeconoscitore diComenio

•L’ educazionepermanente

•è la sua idea didemocrazia

•Pace

•Sviluppo

•Ammira chi dedica lavita per gli altri

Suchodolski (POLONIA)

•Gentile

•Croce

•G. LombardoRadice

•Neoidealismo

•Herbart

•Casotti

•Credaro

•Montessori

•Neoscolastica

•Pedagogia scientifica

Ancora scienza dell’educazione

•Pedagogia:

-Epistemologia

-Storia

-Metodologia

•Braido e l’AteneoSalesiano

•Santoni Rugiu:

•Scienza o storia?

•De Bartolomeis:

•Scienza senza dubbi

Scienze dell’educazione

•Dewey

•Visalberghi

•Maragliano

•Vertecchi

•Monasta: formazione in senso ampio

Le scienze dell’educazione

•GeisteswissenschaftlichePädagogik

•Schleiermacher

•Erziehungswissenschaft

•Brezinka

Un rapporto ancora da chiarire

•Regno Unito

•Studies ofEducation

•Francia

•Scienzadell’educazione

In Europa

SVIZZERAScienze dell’educazione 1912Claparède e Bovet

•Ritorno della Pedagogia all’università

•Conoscenze, applicazione, processi

•Produzione scientifica sotto osservazione

Estensioni contemporanee

•Domande

•sceglierne 1 a pag.52 e riportarla con lapropria risposta nelMPG

•Confronti interdisciplinari

•Natura e condotta umanadi J. Dewey

I n f i n e....

Domande da porre al/la collega, scrivere le risposte nel proprio Manuale di Pedagogia generale:

1) Quale idea di educazione ha il mio Autore?

2) Quale relazione tra maestro e discepolo?

3) Che cosa rende importante l’azione del maestro ai fini educativi?

4) In che cosa l’Autore studiato è particolarmente interessante?

5) L’Autore comunica una propria concezione del mondo rispetto ai finieducativi?

6) Perché, come, con che cosa si educa?

7) Che cosa significa educare oggi?

8) Quale aspetto nuovo posso individuare in questo Autore?

9) L’Autore parla di pedagogia?

10) Quale riferimento teorico principale trovo nel mio Autore?

11) Dalla lettura ho capito che l’Autore vuole dire che................

IL 10 MARZO SI LAVORA IN COPPIA O IN GRUPPO

Terzo capitolo

Il dibattito pedagogico contemporaneo

Tre libri che introducono

Atlante dellapedagogiaLaeng 1990

La pedagogiaitalianacontemporaneaBorrelli 1995

Saggi dipedagogia

Mariani 2011

Sistemazione del pensiero pedagogico

•Esigenza sistematica

•Identificazione delle correnti di pensiero

•Caratteri costitutivi: pensiero, didattica, scuola

Modelli e paradigmi: Laeng

•Apporti interdisciplinari

•LE PEDAGOGIE ITALIANE

•BIOGRAFIE INTELLETTUALI

Modelli e paradigmi: Borrelli

INTERESSE SCIENTIFICO E PROPOSTA EDUCATIVA

DESCRIZIONE SOGGETTIVA DELLA PROPRIAPEDAGOGIA

•Laeng

•SISTEMATICITÀSINTESI

MODELLI E PARADIGMI

•Borrelli

•AUTOBIOGRAFIE

•SOGGETTIVITÀ

•Bertolini, Massa

•DIBATTITOPEDAGOGICOCONTEMPORANEO

•Mariani

•INDIPENDENZAACCADEMICA (Becchi)

•SAPERE CRITICO-INTERPRETATIVO

OPERA OMNIA DI PEDAGOGISTI AUTOREVOLI

•Giuseppe Flores d’Arcais (1908-

2004)

•Giovanni Maria Bertin (1912-2002)

•Mauro Laeng (1926—2004)

•Piero Bertolini (1931-2006)

•Claudio Volpi (1942-2004)

•Riccardo Massa (1945-2010)

•MORTI TRA IL 2002 E IL 2010

•PENSIERO COMPIUTO

•OLTRE 30 ANNI DI LAVORO

SCIENTIFICO

•CHIAREZZA DI OBIETTIVI,

STRATEGIE, PRASSI

DELL’EDUCAZIONE

•PROIEZIONE SUL PRESENTE

DALLA PEDAGOGIAALLE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

DAL 1970 AD OGGI IN ITALIA

EVIDENZE IN ATTO

Centralità della formazione

Superamento delle contrapposizioni

Varietà della soluzioni

Caduta degli schematismi dogmatici

Delineazione del dominio conoscitivoarticolato, complesso, flessibile

Sviluppo notevole

Torre d’avorioFilosofia e arte

sistematizzazionenarrazione

Tempo e SpazioGlobalizzazione

materialiste umaniste

empiriste

PEDAGOGIA

PARADIGMI EPISTEMOLOGICI

TECNOLOGICO

PRATICO

CLINICO

PROCESSI FORMATIVI

PEDAGOGIA

empiriste

umanistematerialiste

TECNOLOGICO

PRATICO

CLINICO

Dewey

Borghi

Visalberghi

Skinner

Phillips

Titone

Metelli Di Lallo

Laeng

Laporta

Becchi

VertecchiGenoveseCalonghiGattulloBloomBallantiPontecorvoDe LandsheereBertoliniBrezinkaMaragliano

EMPIRISMO TECNOLOGICO

UMANISMO PRATICO

Aldo AgazziGiuseppe Flores d’ArcaisCatalfamoBraidoMencarelliAconeNanniScuratiDi GiacintoLaeng

Corradini

Dalle Fratte

Bertin

Frabboni

Contini

Bertolini

Böhm

Granese

Cambi

MATERIALISMO CLINICO

Althusser

Manacorda

Cives

Granese

Broccoli

Santoni Rugiu

Scuola di Francoforte

Cambi

Ravaglioli

Pazzaglia

Freire

Cesareo

Orefice

Scaglioso

Ziglio

Todeschini

Callari Galli

Massa

Demetrio

Empirismo

Pragmatismo

Comportamentismo

Cognitivismo

Filosofia analitica

Tecnicismo didattico

Prospettiva empirista eparadigma tecnologico

PersonalismoProgettualitàProblematicismoFenomenologiaErmeneuticaCriticismo

Prospettiva umanista eparadigma pratico

Simbolismo

Sistemico-costruttivista

Marxismo

Etno-antropologia

Strutturalismo

Psicoanalisi e clinica della formazione

Prospettiva materialistaparadigma clinico

Mezzi e fini

Libertà causalità

Metodi e tecniche

Linguaggio

Specificità ed autonomia

Discipline e epistemologie

Prospettiva empirista eparadigma tecnologico

Mezzi e fini

Autonomia e unità

Identità nel sistema

Teoria interdisciplinare

Azione come conoscenza

Progettazione esistenziale

Prospettiva umanista eparadigma pratico

Processi formativi poietici

Apparato scolastico ideologico

Dialettica interdisciplinare

Emancipazione e descolarizzazione

Strutturalismo

Setting clinico

Prospettiva materialistaparadigma clinico

Le opzioni della pedagogia (Laeng)

Teologica (sant’Agostino)

Metafisica (Spiritualismo, Personalismo)

Dialettica (Esistenzialismo)

Fenomenologica (Strutturalismo, Funzionalismo)

Problematicistica (Dewey, Visalberghi)

Ermeneutica (Schleiermacher, Dilthey)

Psicopedagogica (Comportamentismo)

Didattica (Insegnamento)

Ogni opzione è un tentativo di unificazione metodologica

“Organizzazione intenzionale ditutte le condizioni, personali ed

ambientali, che possanofavorire l’armonico sviluppodella persona e la migliore

collaborazione sociale”.

M. Laeng (diretto da), Atlante della pedagogia. Le idee, vol. I,Napoli, Tecnodid, 1990, p. 17.

ESISTE UN CONCETTO ALLARGATO DI PEDAGOGIA CONDIVISO NELLA CULTURA ITALIANA?

ARTE, FILOSOFIA, SCIENZA DELL’EDUCAZIONE

M. Laeng, Lessico pedagogico, Brescia, La Scuola, 1998, pp. 269-270.

STUDIO SISTEMATICO DELL’EDUCAZIONE:COME TALE, ESSO PRESUPPONE UN’ARTEEDUCATIVA E SU DI ESSA SVOLGE LARIFLESSIONE DELLA FILOSOFIA E DELLESCIENZE, PER APPROFONDIRNE LACONSAPEVOLEZZA E PER MIGLIORARNEL’ESERCIZIO

•LAPORTA Raffaele

•La difficile scommessa, 1971

•Esamina il rapporto tra ideologia e scienza

•La scommessa: educazione è scienza che parla conla politica

CONFRONTI INTERDISCIPLINARI

Ontologia dell’insegnante ed epistemologia della professione

Quarto capitolo

•Ontologia:

•Essere in sé

•Chi è il docente?

•Come si forma?

•Epistemologia:

•Conoscenza scientifica

•Quale teoria?

•Quale conoscenza?

- Questione di relazione

- Rapporto tra domanda e risposta

- Attese e restituzioni

- Risultato di cultura scolastica

- Riproduzione e costruzione del ruolo

- Modelli compresenti

- Modelli emergenti

- Confronto con la scuola che si vuole

Profilo docente

•Competenze•Identità sociale

Domandedentro e fuori

qualificazionepermanente

ruolo a rischio

critica permanente

a priori dellaprofessione

a posteriori dellaprofessione

Dilemma tra teoria e esperienza

a priori dellaprofessione

a posteriori dellaprofessione

gli esempi eccellentiinsegnano

Ciò che accade ascuola

sviluppo tra principio e realtà

•De Amicis

•Gramsci

•Ferracuti

•Mariani

•Xodo

ESSENZA ETICA ESPERIENZA

•Intreccio di storia società cultura

Chi era e chi è il maestro?

•Centralità crescente della formazionequalificata

•Persistenza del titolo di studio

•1945

•1955

•1985

•2004

•2007

Dai Programmi alleindicazioni curricolo

IL DOCENTE ESPERTO DIFORMAZIONE

- Magister

- Tecnico

- Ingegnere

- Professionista

Quattro modelli dalla Francia

1) Che cosa si intende in Pedagogia con l’espressione «Asilo nel Bosco»?

2) Come i genitori hanno accolto l’iniziativa dell’Asilo nel Bosco di Ostia?

3) Quale rapporto tra natura e persona si evince dal video sull’Asilo nel Boscotedesco?

4)Qual è la concezione di educazione dell’Asilo nel Bosco?

5) La mancanza di giocattoli artificiali è un buon metodo educativo?

6) L’asilo nel bosco può configurarsi come un primo adattamento all’ambiente in cuiviviamo?

7) I bambini nell’Asilo nel Bosco di Ostia sanno affrontare poi la futura classeelementare?

8) Quali sono i caratteri che differenziano l’Asilo nel Bosco da un asilo tradizionale?

9) È possibile rintracciare qualche movimento culturale di carattere pedagogico a cuisi possa richiamare l’Asilo nel Bosco?

10) Quali effetti produce il progetto «Educare all’aria aperta» nello sviluppo delbambino?

IL QUESTIONARIO SULL’ASILO NEL BOSCO

Quinto capitolo

Competenze del docente

Sviluppo professionale

Efficacia dell’insegnamento

Processi e contenuti coinvolti

Europa delXXI secolo Cittadinanza e

CostituzioneLe

IndicazioniNazionali per

il curricolo

La formazione in servizio tra competenze ed efficacia

La pedagogia

Il significato dellacompetenzas’inserisce nelprogetto di vita dellapersona umana

Parole chiave

Persona – rispetto -rinnovamento

La politica

Raggiungere il finiprogrammati con lavalorizzazione delle risorse

Parole chiave

Cambiamento –uguaglianzadelle opportunità - inclusione

DUE POLI DI RIFERIMENTO

COMPETENZA

«Dal mio punto di vista, una competenza può essere descritta come la capacità di attivaree coordinare le proprie risorse interne e valorizzare quelle esterne disponibili al fine diportare a termine in maniera valida ed efficace un compito, o una classe di compiti,socialmente rilevante. Ciò significa che è definibile a partire dalla tipologia dei compiti,o attività, che si devono svolgere validamente e efficacemente. Questi in genere sonodefiniti all’interno di pratiche umane il cui significato e il valore sono socialmentedefiniti.

Le competenze, quindi, possono essere più specificatamente legate a una disciplina omateria di insegnamento, oppure avere carattere pratico e/o professionale, in base alcontesto nel quale esse devono essere esplicate….

In altre parole la competenza si manifesta, dunque, perché si riesce a mettere in moto eorchestrare un insieme di conoscenze, abilità e altre disposizioni interne al fine diaffrontare positivamente le sfide poste dalla situazione. Tali risorse interne debbonoessere quindi possedute a un grado di significatività, stabilità e fruibilità adeguato, talecioè da poter essere individuate e messe in moto quando esse siano necessarie peraffrontare il compito richiesto».

Pellerey M., Le competenze didattiche nella professionalità docente, in Xodo C. (a curadi), Dimensioni della professione docente. Cultura competenza deontologia, PensaMultimedia, Lecce, 2006, pp. 138-139

- Bélair e la definizione dell’insegnanteriflessivo in cinque punti

- Le scuole del XXI secolo e le ottocompetenze attese: 4 tradizionali e 4trasversali

COMPETENZA + PROFILO PROFESSIONALE

1. La scuola e la sua organizzazione

2. La missione di lifelong learning/educ.perm.

3. Sistema scolastico e crescita economica

4. Misure di contrasto alla DS

5. Ruolo docente e bisogni dei discenti

6. L’impatto con la comunità scolastica

7. Preparazione di tutti

8. Sostegno alla scuola

LA CHECK LIST DELL’UE

Indicazioninazionali 2004

Indicazioni per ilcurricolo 2007

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E VERIFICADELL’INSEGNAMENTO

Indicazioni nazionali peril curricolo 2012

CITTADINANZA E COSTITUZIONE UN SEGNALEIMPORTANTE DI RINNOVAMENTO

• Divario tra Nord e Sud

• Crescita di interesse nelle classialte

• Formazione del docente

• «Nuovo» profilo dell’insegnanteitaliano tra efficacia ed efficienza

Sesto capitolo

Globalizzazione dei mercati e

emergenza educativa

Come il mercato spingendo verso ilconsumismo, crea povertà, e perché diviene

necessario riaffermare il valore dell’educazione,andando oltre la perdita di speranza

Globalizzazione: sfida

Invecchiamento: risorsa

Apprendimento: progetto

STRATEGIA DI LISBONA 2000

Società dellaconoscenza e

bisogni indotti

Definizione delle competenzechiave

Situazioni di contesto

IL FILE SULLE COMPETENZE CHIAVE PERAPPRENDIMENTO PERMANENTE

SOSTITUISCE LA RICERCADELL’ARTICOLO ON LINE

non applicabile perché abbiamo l’articolosull’AnB

• Dal consumo alla conoscenza

• Competitività e innovazione

• Investimento nelle persone econtrasto all’esclusione sociale

• Incremento del tasso di crescitaeconomica e di occupazione

IL SENSO DEL RINNOVAMENTO

MODELLO DI SVILUPPO COMPATIBILE CON IPRINCIPI SUDDETTI

FLEXICURITY

FLESSIBILITÀ E SICUREZZA NEL NUOVO RUOLO DELLAVORATORE

EFFETTI CONTRARI AL MODELLO DI SVILUPPOCHE RIGUARDANO L’EDUCAZIONE

EARLY SCHOOL LEAVERS

AZIONI RACCOMANDATE

PREVENZIONEINTERVENTOCOMPRENSIONE

IL PROBLEMA EDUCATIVO DELL’UMANIZZAZIONE

Aver cura vuol dire comprendere culturalmentel’altro con un atto di amore (Spranger)

La scuola si deve incamminare verso laformazione di una umanità capace diconversione spirituale (King)

Educare ai valori della cittadinanza e dellaconvivenza civile (Corradini)

Perdita del valore dell’educazione e emergenzadell’educazione (Frabboni, Vico)

Settimo capitolo

La risoluzione del conflitto culturale e sociale

CONTESTO SCOLASTICO

INFANZIACULTURA

SOCIETÀ

CAUSE DEL CONFLITTO E CONSEGUENZE

STATI EPROCESSI

SCUOLAINSUCCESSO

ISOLAMENTO

PERSONA

SOCIETÀ ESCLUSIONE

INCOMPRENSIONE

CULTURALE

PERSONA SOCIETÀ

LA RICERCA SCIENTIFICA

DINAMICHEINTERPERSONALI

CONCEZIONI DELMONDO

MODELLIORGANIZZATIVI

CULTURA

ANTROPOLOGIA

TELEOLOGIA

METODOLOGIA

DINAMICHEINTERPERSONALI

CONCEZIONI DELMONDO

MODELLIORGANIZZATIVI

Stipek e Miles2008

Abu-Nimer,Harding, London,Safer 2001

Frank 2006,Jamenson,Bodtker, Porch,Jordan 2009

Modello pedagogico di trasformazionedell’apprendimento

Singh, Fetherston, Kelly 2007

Definizione di conflitto

«Per conflitto s’intende il processo che comincia quandouna parte percepisce l’altra in modo negativo o avverte chequella parte porterà delle conseguenze negative rispetto aciò per cui si nutre interesse» (p. 653)

Thomas, K.W., Conflict and negotiation processes inorganizations, in M.D. Dunnette & L.M. Houg (eds.),Handbook ofIndustrial and Organizational psychology,vol. 3, Palo Alto, CA: Consulting Psychologist Press,1992, pp. 651-717.

Definizione di conflittonella nostra ricerca

Vicinanza della differenzache non si è imparato ad

amare

14,4

12,2

5,63,364,4

disabili

immigrati

Minoranza razziale

Minoranza etnica

combinazione

Tipologia di bambinipresenti in aula

OTTAVO CAPITOLO

Le lezioni private tra inclusionesociale e cittadinanza attiva

Private tutoring

Segnali del problema e critica alsistema

DEMOCRAZIA REALE

•Flessibilità

•Uguaglianza delleopportunità ineducazione

•Contrasto allaselezione

•Cittadinanza attiva

DEMOCRAZIA APPARENTE

•Traguardi cheselezionano

•Libera scelta dellefamiglie

•Scuola parallela

•Regole imposte dalmercato

POLI CONTRAPPOSTI DAI SIGNIFICATI DELLADEMOCRAZIA

Individualizzazione dell’insegnamento enon insegnamento individuale

Ethos della scuola democratica

Uguaglianza delle opportunità formativecome attenzione, cura, preoccupazione

Cfr. Baldacci 1993

STRATEGIE PER AFFERMARE LA DEMOCRAZIA

Creare nuoveopportunità nellavoro

Favorire l’accessoall’istruzione

Sviluppare lasolidarietà, comeinclusione sociale

OBIETTIVI DATIDALL’UE, 2008

CONCETTI DARIESAMINARE

Giustizia sociale

Democrazia

Politicadell’educaz./istruz./formazione

Efficaciadell’insegnante

Eccellenza dei risultati

Scuola inclusiva

Cittadinanza attiva

RISULTATI SUGLI STUDENTI

RISULTATI SUGLI INSEGNANTI

CONTESTODELLA PROPOSTA

Nel giugno 2010 il Consiglio europeo ha adottato la strategia Europa 2020,che si fonda su tre priorità che si rafforzano a vicenda: crescita intelligente,crescita sostenibile e crescita inclusiva. Uno dei cinque grandi obiettivi diquesta strategia è la riduzione, entro il 2020, del tasso di abbandonoscolastico nell'UE a meno del 10 %. Attualmente, nell'UE circa sei milioni digiovani lasciano la scuola alla fine del ciclo inferiore dell'istruzionesecondaria, o prima. Non possiamo permettere che questa situazioneperduri. La prevenzione dell'abbandono scolastico è di particolareimportanza sia per combattere le conseguenze negative della povertà edell'esclusione sociale sullo sviluppo del bambino, sia per garantire a questigiovani un destino migliore e spezzare l'eredità intergenerazionale dellosvantaggio sociale.

Bruxelles, 31.1.2011

Proposta diRACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO

sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico


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