Dicembre 2010, Anno 1, Numero 3
NOTIZIARIO DEL LIONS CLUB FIRENZE MICHELANGELO
PER SOCI ED AMICI
Lionsfirenzemic
helangelo.it
Bollani & Friends 1
Ho visto le stelle al Tepida-rium — cronaca
2
Corridoio vasariano — cronaca
2
Thanksgiving day — cronaca 3
Festa degli Auguri 3
Differimento gita a Napoli 4
Brunch & Burraco — cronaca 4
Prevenzione del Melanoma cutaneo
4
Bronzino a Palazzo Strozzi 5
La bella Gigogin 6
Prossimi appuntamenti 7
Conferenza stampa 6/12/10 7
Sommario:
In evidenza:
• Prossimi appuntamenti
• Bollani & Friends
• Festa degli Auguri
• Prevenzione del mela-
noma cutaneo
• La bella Gigogin
Il prossimo 17 dicembre alle ore 21,00 al Teatro
Verdi il concerto "Bollani & Friends": stando alle voci di
corridoio, se ne potranno vedere davvero delle belle!
Le vendite vanno benone, ma ci sono ancora
dei buoni posti disponibili sia in platea (certamente non
più le prime file) che di secondo settore (platea, palchi e
galleria), perciò, se avete qualche amico ritardatario, non
esitate a contattare il Cerimoniere, che ha raccolto gli
ultimi biglietti disponibili riservati a noi Lions ed amici.
Riteniamo che questo sarà davvero un evento Lions di
grandissima rilevanza, per la notorietà e la bravura del
protagonista, per i Friends che saranno al suo fianco sul
palco del Teatro Verdi, per il grande risalto che i media
danno alla nostra iniziativa. Auspichiamo pertanto la
massima partecipazione da parte dei Soci perché per
tutti noi questa iniziativa rappresenta un grande motivo
di orgoglio per l'appartenenza alla nostra associazione
ed in particolare ad un club, il Firenze Michelangelo, che
ancora una volta sta dimostrando sul campo, con i fatti e
non con le parole, cosa è capace di fare.
BOLLANI & FRIENDS TEATRO VERDI — F IRENZE—17 D ICEMBRE 20 10
P A G I N A 2 Dicembre 2010, Anno 1, Numero 3
cronaca
25 ottobre 2010—ho visto le stelle al tepidarium
Serata ribelle, quella dello scorso 25
ottobre al Tepidarium del Giardino dell’Orticol-
tura. Non solo per la cornice insolita per una
nostra conviviale, dove un allestimento raffina-
to, in mezzo a piante, fontane e grandi veli è
stato pensato per ospitare, libere, grandi e
variopinte farfalle tropicali. Ribelle, soprattut-
to, perché, a sorpresa, ci hanno fatto compa-
gnia due degli attori protagonisti della fiction
“Terra Ribelle”, in onda nello stesso periodo su
Raiuno: Anna Favella (la contessina Elena
Giardini, eroina della fiction) e Alessandro
Bertolucci (il dottor Tonali).
Entrambi hanno partecipato alla
breve chiacchierata sul cinema italiano, tenuta
dal Prof. Ugo Di Tullio, Consigliere Delegato
della Fondazione Sistema Toscana - Mediateca
Film Commission - Docente di organizzazione
dello spettacolo cinematografico e teatrale
all’Università di Pisa, dal titolo:” Ho visto le
stelle: il cinema italiano tra cultura e sviluppo
economico”.
Ospite della serata è stato anche il
pittore Nano Campeggi, che, visto che si par-
lava di cinema, con il sorriso e la sua mano
inconfondibile ha realizzato in diretta
una delle sue “Marilyn”. Anna Favella
e Alessandro Bertolucci si sono intrat-
tenuti durante il buffet con soci ed
ospiti, prestandosi affabilmente a
qualche foto ricordo: della loro pre-
senza tra noi ha dato notizia la stampa
cittadina.
cronaca
12 novembre 2010 — corridoio vasariano
A seguire, i partecipanti si sono ritro-
vati a cena al ristorante Antico Fattore in via
Lambertesca.
Particolari su www.lionsfirenzemichelangelo.it.
Venerdì 12 novembre alle ore 18,00 si
è svolta la prevista la visita guidata al Corri-
doio Vasariano riservata ai Soci del Lions Club
Firenze Michelangelo e ai loro familiari e ai
nostri Leo.
E’ stato possibile seguire il percorso
pensile da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti,
destinato a galleria degli autoritratti.
Dalle finestre si è goduto di uno stra-
ordinario punto di vista sull’Arno e sul Ponte
Vecchio, ancor più particolare dopo il tramonto
con le luci della città.
P A G I N A 3 Dicembre 2010, Anno 1, Numero 3
In evidenza
20 DICEMBRE 2010 — FESTA DEGLI AUGURI
Sarà bello abbracciarci e salutarci
con gioia ed allegria in questo ultimo nostro
appuntamento dell'anno 2010.
Il costo per gli ospiti è di 60€:
invitiamo tutti o Soci a comunicare quanto
prima al Cerimoniere la presenza ed i nomina-
tivi dei graditissimi ospiti.
Cravatta nera.
Particolari e iscrizioni su www.lionsfirenzemichelangelo.it. Il 20 dicembre avremo la nostra
festa degli Auguri nella splendida cornice di
Palazzo Ximenes Panciatichi in Borgo Pinti,
una residenza storica fiorentina di grande
splendore.
Per tale occasione ci attende una
imprevedibile sorpresa musicale, ma niente
lotteria, piuttosto un simpatico e divertente
Gioco a premi.
mento, una ricorrenza tipicamente americana,
che abbiamo festeggiato a Villa Viviani in
interclub con gli amici del L.C. Prato Borgo al
Cornio.
Oltre 70 i convitati, che hanno speri-
mentato un menù tipicamente americano e
l’irrinunciabile tacchino ripieno, con la colonna
sonora di Giuseppe Oliviero e Gabriele Savare-
se, che hanno eseguito canzoni e standard
americani.
La dottoressa Benedetta Fantugini,
docente di storia dell’arte presso l’istituto
Lorenzo de’ Medici, ha tenuto una breve ma
Una bella serata quella del 24 no-
vembre u.s., in cui il nostro club, per la prima
volta, si è riunito per la Festa del Ringrazia-
cronaca
24 novembre 2010 — thanksgiving day
brillante esposizione sulle tradizioni familiari
americane e sul significato del Thanksgiving
Day.
P A G I N A 4 Dicembre 2010, Anno 1, Numero 3
In evidenza
DIFFERIMENTO gita a napoli
limitata al Presidente ed al Tesoriere del Club,
e di così recente data.
Il desiderio di far conoscere Napoli
quale città d’arte, di storia, di cultura e di
cuore, piuttosto che lasciare il ricordo di una
città in degrado, come purtroppo oggi
“descritta e dipinta” dai media, ai tanti soci,
alcuni dei quali “mai stati a Napoli”, che ave-
vano dato con grande slancio ed entusiasmo
la propria conferma di partecipazione alla
gita, ci ha indotto, seppure a malincuore, a
posticipare la nostra visita a Napoli e la previ-
Come già sapete, il nostro
Club ha differito la gita a Napoli,
in occasione della quale si sareb-
be gemellato con il Lions Club
Napoli 1799.
Innanzitutto desideriamo ringraziare
gli amici napoletani per tutto quanto avevano già predisposto in previsione della nostra
programmata visita alla loro splendida città e
per l'amicizia dimostrataci, benché la nostra
conoscenza diretta di persona sia ancora
sta sottoscrizione del gemellaggio.
Ci teniamo in ogni modo a ribadire il
nostro irremovibile desiderio che la sottoscri-
zione del gemellaggio avvenga, come concor-
dato, a Napoli, mentre la sua conferma avver-
rà a Firenze nel mese di maggio 2011.
Il Presidente
cronaca
21 novembre 2010 — brunch & burraco
partecipazione arrivando a ben 27 tavoli da
gioco.
Un grazie particolare a Vanna, Loret-
ta, Maria Grazia, Fernando e Lorenzo tutti
preziosi e instancabili collaboratori nonché a
Francesco Murdaca per il suo qualificato inter-
vento (vedi articolo seguente) e ad Alessan-
dro Borrani che, quando hai bisogno, anche di
corsa, arriva sempre.
Dopo il nostro Brunch & Burraco a
Villa Viviani, del 21 novembre scorso ho tanta
voglia di ringraziare tutti i soci (giocatori e
non) che, insieme a parenti e amici, hanno
contribuito al buon svolgimento dell'evento e
quindi del service collegato: contribuire all’ac-
quisto di un videodermatoscopio per il Po-
liambulatorio della Misericordia di Rifredi.
La giornata si è svolta in un bel clima
e, soprattutto, abbiamo avuto una grande
Come ho sempre detto, credo che
"l'unione fa la forza" e, sempre più, durante
lo svolgimento di questa annata, ne sto aven-
do la conferma. Senza il vostro contributo ma
soprattutto senza la vostra partecipazione,
non potrei fare nulla. Grazie per questo. An-
dando avanti così, riusciremo sicuramente a
tenere alto il buon nome che da sempre è
legato al nostro Club Michelangelo.
Il Presidente
PREVENZIONE DEL MELANOMA CUTANEO
FRANCESCO MURDACA (DERMATOLOGO) — SOCIO
influenzarne l’insorgenza anche se le cono-scenze scientifiche attuali sono ancora lontane dal fornire dati certi. Una casistica riferita alla provincia di Siena è stata stu-diata dal mio gruppo e recentemente pub-blicata.
Riassumo sinteticamente.
MELANOMA CUTANEO E PROFESSIONI: FREQUENZA IN UNA CASISTICA 2004-2009
F.Murdaca, P. Rubegni, E. Volpe*, S.Acciai, N. Nami, M. Fimiani U.O.C. Dermatologia
(Direttore Prof. M. Fimiani)
La ricerca da noi effettuata si propo-neva di acquisire elementi utili per una condi-visa riflessione scientifica sul significato “aneddotico” della prevalenza di alcune pro-
Il melanoma maligno (MM)cutaneo è fra le neoplasie più temute per l’uomo e fra quelle cutanee la più indesiderabile. Trae origine dai melanociti ed elettivamen-te sceglie la cute anche se altre localizza-zioni sono possibili (oculare, meningea, vaginale rettale). Se non inizia dai melano-citi presenti nell’epidermide prende origine da particolari cellule neviche (nevociti) dei nevi congeniti o acquisiti. Se non viene asportato repentinamente può metastatiz-zare per via linfatica ed ematica. Pertanto è fondamentale effettuare una diagnosi precoce. La sua incidenza è in continuo aumento(11-12 casi ogni 100.000 persone), In Europa costituisce il 2-3% di tutti tumori maligni, ma il dato incoraggiante certo è che è diminuita la mortalità. Fattori geneti-ci, familiarità, fattori ambientali possono
fessioni, nonché sulla possibile relazione con specifiche indicazioni di rischio risultanti dalla più recente letteratura.
Materiali e metodi: E’ stata studia-ta dall’archivio informatico delle S.D.O. la prevalenza dei casi di melanoma cutaneo secondo la classificazione ICD10, ultima dispo-nibile, registrate come prima o seconda dia-gnosi. Sono stati esaminati i casi di pazienti ricoverati come DH o degenza ordinaria, am-bosessi, di età compresa tra 14 e 99 anni, considerando i casi per “teste” e non per “episodio”, negli anni compresi dal primo gen-naio 2004 e il 31 dicembre 2009. Sono stati esclusi i casi di melanoma oculare, meningeo ed epatico.
(continua pag. seguente)
P A G I N A 5 D I C E M B R E 2 0 1 0 , A N N O 1 , N U M E R O 3
prima abbia lavorato (4%), lavoratori in pro-prio (4%), studenti minori (4%), operaio (3%) ed altro (6%) (Tab.3).
E’ un tumore del tutto raro nell’infan-zia tuttavia è sin da tale età che occorre edu-care preventivamente, infatti dal punto di vista eziopatogenetico oltre ai citati fattori familiari e genetici vi sono cause elicitanti rappresenta-te dai raggi UV in soggetti che nel corso della loro vita si espongono a irradiazioni eccessive. Il n° di nevi presenti sulla cute è tra i più importanti fattori predisponesti al melanoma (si calcola uno su 7000 si trasformi in MM). Tra le forme cliniche vi sono il M. Nodulare, la Lentigo maligna superficiale, il melanomapiano superficiale, il M. nodulare o cupoliforme, il M. piano cupoliforme, il M. acrale lentigginoso, il M. acromico, Il M. ipocromico. La certezza diagnostica si ha con l’esame istologico dopo asportazione chirurgica. Per la valutazione prognostica valgono la misurazione del livello e dello spessore oltre che il n° delle mitosi e l’eventuale interessamento del linfonodo senti-nella. Alcuni melanomi del tutto iniziali operati hanno prognosi del tutto eccellente.
Fare prevenzione vuol dire evitare i fattori favorenti proveniente dall’ambiente e dalle abitudini sociali e ricreative come anche osservarsi secondo l’A (asimmetria) B (bordi irregolari) C(colore disomogeneo) D(dimensioni rapidamente aumentate) E (evoluzione repentina) e sottoporsi rapida-
(continua dalla pag. precedente)
Riassunto dei risultati: La popola-zione esaminata era di età media 56,3 anni. Il n° totale di casi di melanoma cutanei risul-tava 691; (347 maschi e 344 femmine) (Tab 1).
La prevalenza puntuale annuale, come indicata in tabella, è aumentata dal 2004 (pari al 2‰) al 2009 (pari al 5 ‰), con un picco nel 2008 pari al 6 ‰ (Tab.2).
La frequenza dei melanomi maligni nelle professioni è risultata maggiormente rappresentata nella condizione di pensionato (38%); al secondo posto sono rappresentati i lavoratori dipendenti (18%), cui seguono in misura minore le professioni di impiegato/insegnante (12%), casalinga (7%), libero professionista/altro (4%), casalinga che
mente a visita dermatologica se ciò avviene nel giro di qualche settimana. Tutto ciò perché il MM può avere molti simulatori potendo na-scere da nevi preesistenti o ex novo sembrare semplicemente un brutto nevo (“detto brutto anatroccolo” in quanto diverso da tutti gli altri). Altre volte specie quando è privo di colore può simulare altre neoformazioni cuta-nee. All’operatore esperto spetta la parte più difficile che è quella di prevenire una possibile trasformazione maligna di un nevo che non convince troppo alla visita clinica o all’osserva-zione strumentale o comunque porre precoce-mente diagnosi di sospetto con sofisticati strumenti di cui disponiamo oggi. Tra questi fondamentale è l’osservazione in epilumine-scenza come metodica in vivo e la microscopia a luce polarizzata. Col dermatoscopio manuale si possono avere diverse decine di ingrandi-menti quando lo si appone mediando il contat-to con un particolare olio su una lesione pig-mentata: si osservano i così detti pattern (caratteri) e si può ricorrere ad una analisi di immagine computerizzata archiviabile.
E’ l’esperienza dell’operatore, l’inter-faccia con lo strumento, la puntualità nel sot-toporsi a follow-up dermatologico e l’autoos-servazione del paziente anche con la collabo-razione di familiari e partner consentono i migliori risultati, mentre i progressi della ricer-ca si fanno apprezzare in progressione: è di oggi la notizia che alcuni melanomi oculari sono stati sconfitti sperimentalmente nell’uo-mo, totalmente, con l’uso di particolari protoni. La speranza che coltiviamo che la medicina clinica riesca un giorno a sconfiggere total-mente il MM e come Lions non possiamo che mettere al servizio il nostro entusiasmo e la nostra passione e dedizione.
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Tabella 2Tabella 2Tabella 2Tabella 2
38%
18%
12%
7%
4%
4%
4%
4%3%
6%
PENSIONATO
LAVORATORE DIPENDENTE
IMPIEGATO/ INSEGNANTE
CASALINGA
LIBERO PROFESSIONISTA
)CASALINGA (PRIMA HA LAVORATO
LAVORATORE IN PROPRIO
STUDENTE M INORE
OPERARIO
ALTRO
Tabella 3Tabella 3Tabella 3Tabella 3
FRANCESCO MURDACA (DERMATOLOGO)
PREVENZIONE DEL MELANOMA CUTANEO (CONTINUA)
PROSSIMI APPUNTAMENTI
15 GENNAIO 2011 — BRONZINO a palazzo strozzi
Un’esposizione unica, la prima dedi-cata all’opera di uno fra i più grandi pittori del Cinquecento, Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (1503-1572), raffinato pittore di corte negli anni del governo di Cosimo I de’ Medici, fra i più grandi dell’arte italiana.
Settanta opere del Bronzino, tutte insieme, (l'80 % della sua produzione) nessu-no le aveva mai viste: vengono per un terzo dagli Uffizi, ma il resto è il risultato di faticosi negoziati con musei di tutto il Mondo: a com-pletare la mostra anche opere di Pontormo, Cellini, Tribolo, Bandinelli, Pierino da Vinci,
Continuano gli appuntamenti con l’arte. Grazie all’iniziativa del nostro socio Fabio Bacci è stato possibile organizzare una visita guidata alla mostra in corso a Palazzo Strozzi su “Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici”.
Alessandro Allori.
La visita per soci, familiari e amici è prevista nella mattina di sabato 15 gennaio 2011 e sarà seguita da un pranzo in locale del centro storico.
Ancora qualche posto disponibile. Affrettatevi!
Particolari su www.lionsfirenzemichelangelo.it.
“daghela avanti un passo” era un chiaro invito all’Armata Sarda di attraversare il Ticino e cacciare le truppe austro-ungariche dalla Lom-bardia e dal Veneto.
Dopo alcune ricerche storiografiche mi sono imbattuto nel libro scritto dal Genera-le Bersagliere Luigi Bonifazi (“Quelli della Breccia”), dove ho trovato alcune interessanti annotazioni storiche su questa eroina del nostro Risorgimento.
Ho potuto così appurare che il 22 marzo del 1848 (Cinque giornate di Milano e 1a Guerra d’indipendenza), alcuni Reparti piemontesi, entrati in città mentre gli austriaci l’abbandonavano, videro uscire da sotto le barricate a Porta Tosa una fanciulla tremante di freddo. E’ vestita con con un giubbotto militare, stivaloni e una larga gonna. E’ bellis-sima. A chi le chiede chi sia, risponde -“Teresina” - (che nel linguaggio segreto dei patrioti cospiratori stava per “Italia”). Nessu-no seppe mai il suo vero nome, ma i Bersa-glieri l’adottarono subito col vezzeggiativo piemontese di “Gigogin” che, per l’appunto, sta per “Teresina”. Era fuggita di Collegio per accorrere sulle barricate a combattere e, gra-zie, alle sue insistenze riuscì a farsi arruolare nel 6° Battaglione Bersaglieri Volontari Lom-bardi di Luciano Manara.
Un giorno le viene dato l’incarico di portare un messaggio urgente al Colonnello Alessandro La Marmora ed in tale occasione conosce Goffredo Mameli (autore del nostro Inno Nazionale). Tra i due nasce, quasi all’im-provviso, un amore limpido ed intenso che, purtroppo durerà poco (l’anno seguente Ma-meli cadrà a Villa Spada in battaglia per la difesa della repubblica Romana).
Si narra che una sera Gigogin, mentre si reca a un appuntamento con il suo Goffre-do, si accorge che questi è pedinato da agenti nemici ed allora, per salvarlo, attira su di sé l’attenzione strappando manifesti dal muro e imprecando contro gli austriaci. E’ arrestata e ricondotta in collegio, ma Mameli è salvo. Tosto viene liberata da un “commando” di Bersaglieri scelti personalmente da La Marmo-ra.
La Gigogin, ormai in organico al 6° Battaglione Bersaglieri, svolge le sue mansioni di vivandiera e di infermiera. Partecipa alla battaglia di Goito ed ella stessa cura la ferita alla mascella di Alessandro La Marmora. Vor-rebbe partecipare alla difesa della Repubblica Romana (creata dai romani che si erano ribel-lati al Papa) insieme al suo Goffredo ed al suo primo Comandante (Luciano Manara), ma la morte di entrambi e la sconfitta di Garibaldi la dissuadono dal partire. Sei anni dopo muore anche Alessandro La Marmora in Crimea ed è un altro duro colpo per la Gigocin che si sente orfana dei suoi eroi.
Ai primi di maggio del 1859 scoppia la 2a Guerra d’indipendenza e la bella Gigogin riparte volontaria per il fronte. E’ vista da molti prodigarsi sul campo di battaglia per portare soccorso ai feriti, portare munizioni, addirittura
Parlare dell’Unità d’Italia in occasione del 150° anniversario è certa-mente doveroso, ma di sicuro non è cosa di poco conto. Il Risorgimento è stata una parentesi della storia nazio-nale lunga e complessa, non facilmente sintetizzabile in un paio di paginette. Tanti furono i protagonisti, tante le speranze e, soprattutto, tante e diversi-ficate le soluzioni auspicate da vari movimenti per realizzare l’Unità. Vi erano i federalisti repubblicani mazzi-niani, i rivoluzionari garibaldini, i fede-ralisti giobertiani e, naturalmente, i cavouriani che si adoperavano per un unico Stato monarchico. Alla fine tutti (inclusi Mazzini e Garibaldi) si convinse-ro che l’unica via per un’Italia libera e unita era quella abilmente seguita dal Conte Camillo Benso di Cavour.
E’ in questa variegata cornice che migliaia di giovani entusiasti paga-rono con la vita la loro passione per l’indipendenza nazionale. Non si può ignorare, però, che accanto a questi giovani che affrontavano rischi, priva-zioni, carcere e spesso condanne alla pena capitale, vi furono anche tante donne italiane; non solo quelle storica-mente più note, quali Cristina Trivulzi di Belgioioso, Bianca De Simoni Ribizzo, Virginia Oldoini contessa di Castiglione ed altre, ma soprattutto le tantissime madri, spose, sorelle e figlie che ebbero a soffrire per i loro uomini e che, soven-te, li seguirono anche sui campi di bat-taglia.
Ad una di queste figure femmi-nili, ignote ai più, era dedicata, a quei tempi, la canzone “La Bella Gigogin”.
Si tratta di una briosa ed orec-chiabile canzoncina del nostro Risorgi-mento che, nonostante l’età, viene an-cora cantata, ed è una delle preferite nei Reparti Bersaglieri perché ben si attaglia alla loro vivacità e al loro ritmo di marcia pari 140 passi al minuto.
Il termine “Gigogin” nacque nel corso della 1a Guerra d’indipendenza (1848 – 49), mentre la composizione musicale venne elaborata dieci anni dopo dal Maestro Paolo Giorza che la presentò a Milano, al Teatro Carcano, il 31 dicembre 1858.
Il brano musicale è una ballata
(polka) che i milanesi poi intonarono l’8 giu-gno 1859 (2a Guerra d’indipendenza) in occa-sione dell’ingresso in città delle truppe fran-co-piemontesi, identificando nella Bella Gigo-gin l’Italia col suo desiderio di libertà.
I Bersaglieri, che già combattevano a Palestro e Magenta, la fecero propria dedi-candola alle vivandiere dei loro Reparti
Per molto tempo mi ero chiesto se questa ragazza (la Bella Gigogin) fosse real-mente esistita o se il termine stava solo a celare il nome Italia (vietatissimo a Milano al tempo degli Austriaci). Infatti il ritornello
ad incitare un plotone all’assalto.
E’ vista per l’ultima volta sul Colle di S. Martino tra il fumo della battaglia, poi di que-sta ragazza ardente e coraggiosa, che ha così bene raffigurato la donna italiana del Risorgi-mento, non se ne sa più nulla. Continua però a vivere nei reparti Bersaglieri attraverso questa bella canzone che la cantano da 150 anni e che sarà ancora cantata dalle future genera-zioni di fanti piumati.
LA BELLA GIGOGIN
Rataplan! .. tamburi io sento Che mi chiama alla Bandiera. Oh, che gioia, ho, che contento
Io vado a guerreggiar!
Rataplan! .. non ho paura Delle bombe e dei cannoni; me ne vado alla ventura, sarà poi quel che sarà.
Oh, la bella Gigogin
Con quel tra la li la lera La va spass col so spisin Con quel tra la li la lera.
A quindici anni faceva all’amore,
daghela avanti un passo delizia del mio core.
A sedici anni prendeva marito,
daghela avanti un passo delizia del mio core. …………………………..
P A G I N A 6
LA BELLA GIGOGIN (TRA LEGGENDA E REALTA’)
Umberto calamida — SOCIO
D I C E M B R E 2 0 1 0 , A N N O 1 , N U M E R O 3
Prossimi appuntamenti
17/12/2010 — Bollani & Friends - Teatro Verdi
20/12/2010 - Festa degli Auguri — Palazzo Ximenes Panciatichi — Firenze
15/01/2011 — Visita della Mostra sul Bronzino - Palazzo Strozzi
24/01/2011 — Visita del Governatore - Villa Viviani — Firenze
25/02/2011 — Serata a sorpresa
14/03/2011 - Conferenza sull’immigrazione -
Interclub con L.C. Cosimo de’ Medici — Villa Viviani — Firenze
30/03/2011 — Sogni — Spettacolo musicale interclub - Saschall
P A G I N A 7
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NOTIZIARIO DEL LIONS CLUB FIRENZE MICHELANGELO PER SOCI ED AMICI
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ULTIME NOTIZIE - 6 dicembre 2010
CONFERENZA STAMPA — BOLLANI & FRIENDS
chini, SOD Oculistica, e Dott. Francesca
Torricelli, SOD Diagnostica Genetica, della
AOU Careggi, hanno illustrato l’organizzazione
del concerto e lo scopo della raccolta di fondi.
Fin dal giorno seguente sono appar-
si i primi articoli su”Bollani & Friends”.
Lunedì 6 dicembre, alle ore 12.30, al
Negroni di via de’ Renai si è tenuta la confe-
renza stampa di presentazione del concerto
“Bollani & Friends”, organizzata da Monica
Manetti, press agent di Stefano Bollani.
Davanti ai giornalisti intervenuti in
rappresentanza delle principali testate, la
presidente Adelaide di Tullio, con Simone
Vannini, presidente ATRI, il prof. Ugo Men-
La Nazione 7/12/2010
Il Nuovo Corriere di Firenze 7/12/2010 Il Giornale della Toscana 7/12/2010 La Repubblica 7/12/2010