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Libertà Sicilia del 07-06-15.pdf

Date post: 15-Jan-2016
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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Pachino I poliziotti ritrovano un cavallo rubato e gli salvano la vita A pagina sette Il colonnello Perdichizzi si trasferisce a Palermo Dopo quattro anni alla guida del coman- do provinciale dei ca- rabinieri, il colonnel- lo Mauro Perdichizzi viene trasferito a Pa- lermo. A pagina quattro FRANCOFONTE PEDOFILIA TACCUINO EDITORIALE Garozzo “Cementificatore io? Non lo sono e ve ne dò le prove» A pagina due Cronaca. Depositata in Procura la consulenza del medico legale Il Gip del Tribunale di Siracusa ha concesso il beneficio degli arresti do- miciliari nei confronti. A pagina cinque Estorsione 39enne ai domiciliari Dall’autopsia emerse contusioni al cranio della vittima Quella di Eligia non fu una morte naturale di Giuseppe Bianca Abbiamo messo pie- de ieri mattina nell’area della cosiddetta area ex Spero. Cominciano a es- sere in pochi coloro che ricordano la fabbrica di olio aperta e funzionante. Infatti è da sessant’anni che è chiusa e in balia di vandali oltre che dell’in- cedere inesorabile del tempo. Ci voleva la Leo- polda siracusana per fare riaccendere i riflettori su una delle gloriose fabbri- che siracusane, sita nel passeggio di via Elorina. Ex Spero Da relitto a progetto La scorsa settimana, la famiglia aveva lanciato un appello al magistrato perché desse loro del- le notizie sulle indagini della loro congiunta. Le risposte non sono tarda- te ad arrivare sulle cause del decesso di Eligia Ar- dita, la 35enne infermiera siracusana, la cui prema- tura scomparsa risale alla sera del 19 gennaio scor- so. Il medico legale Ora- zio Cascio ha redatto. A pagina sette A pagina tre domenica 7 giugno 2015 • anno XXViii • n. 132 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00 Si è sottoposto a inter- rogatorio di garanzia ieri mattina Giuseppe Abbate, il 50enne insegnante. A pagina cinque Resta in cella l’insegnante di religione di Titta Rizza Erano, anzi eravamo, in ventimila domenica scorsa “al Cibali”; tribuna e curve e prato zeppe di persone venute anche dalle Puglie. A pagina quattro «Cementificatore io? Non lo sono Ecco le prove» Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia Oggi la seconda giornata Oltre 600 le persone registrate ed arrivate alla prima gior- nata di Spero 20’20. Un bilancio più che positivo quel- lo legato alla prima giornata della Leopolda siracusana, oggi e domani 7 giugno, nella sede dell’ex oleificio. La Leopolda Tra progetti e politica A pagina due
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Page 1: Libertà Sicilia del 07-06-15.pdf

www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

PachinoI poliziotti ritrovanoun cavallo rubato

e gli salvano la vitaA pagina sette

Il colonnello Perdichizzisi trasferisce a PalermoDopo quattro anni alla guida del coman-do provinciale dei ca-rabinieri, il colonnel-lo Mauro Perdichizzi viene trasferito a Pa-lermo.

A pagina quattro

francofonte pedofIlIa

taccUInoedItorIale

Garozzo“Cementificatore io?non lo sono e ve ne

dò le prove»A pagina due

Cronaca. Depositata in Procura la consulenza del medico legale

Il Gip del Tribunale di Siracusa ha concesso il beneficio degli arresti do-miciliari nei confronti.

A pagina cinque

estorsione39enneai domiciliari

Dall’autopsia emerse contusioni al cranio della vittima

Quella di eligia non fuuna morte naturale

di Giuseppe Bianca

Abbiamo messo pie-de ieri mattina nell’area della cosiddetta area ex Spero. Cominciano a es-sere in pochi coloro che ricordano la fabbrica di olio aperta e funzionante. Infatti è da sessant’anni che è chiusa e in balia di vandali oltre che dell’in-cedere inesorabile del tempo. Ci voleva la Leo-polda siracusana per fare riaccendere i riflettori su una delle gloriose fabbri-che siracusane, sita nel passeggio di via Elorina.

ex Speroda relittoa progetto

La scorsa settimana, la famiglia aveva lanciato un appello al magistrato perché desse loro del-le notizie sulle indagini della loro congiunta. Le risposte non sono tarda-te ad arrivare sulle cause del decesso di Eligia Ar-dita, la 35enne infermiera siracusana, la cui prema-tura scomparsa risale alla sera del 19 gennaio scor-so. Il medico legale Ora-zio Cascio ha redatto.

A pagina sette

A pagina tre

domenica 7 giugno 2015 • anno XXViii • n. 132 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

Si è sottoposto a inter-rogatorio di garanzia ieri mattina Giuseppe Abbate, il 50enne insegnante.

A pagina cinque

resta in cellal’insegnantedi religione

di Titta Rizza

Erano, anzi eravamo, in ventimila domenica scorsa “al Cibali”; tribuna e curve e prato zeppe di persone venute anche dalle Puglie.

A pagina quattro

«Cementificatoreio? Non lo sonoecco le prove»

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

Oggi la seconda giornata

Oltre 600 le persone registrate ed arrivate alla prima gior-nata di Spero 20’20. Un bilancio più che positivo quel-lo legato alla prima giornata della Leopolda siracusana, oggi e domani 7 giugno, nella sede dell’ex oleificio.

La LeopoldaTra progettie politica

A pagina due

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cronaca dI SIracUSa • 2 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA

gaetanoPenna lasciaProgettoSiracusa

polItIca “Con sincero dispiacere conside-ro conclusa l'esperienza in Sicilia Democratica-Progetto Siracusa”. Lo dichiara Gaetano Penna che nella nota scrive: “le scelte in campo regionale e l'appiattimento dell'azione politica sulle posizioni filo-amministrazione al Comune di Siracusa, hanno progressivamente

eroso la fiducia politica, nei confronti del gruppo dirigente del movimento. Un solco divenuto più profondo con la grave e prematura perdita del caro Amico Lino Leanza. Conclude la nota - è stata comunque, un'esperienza a tratti bella ed esaltante che, non escludo si possa replicare, migliorare e perfezionare in un nuovo progetto

civico, condiviso con la parte più sana e produttiva, della nostra città.

“Sono accusato di essere un sin-daco “cementificatore”, ma se que-sto vuol dire nuovi sbocchi ricre-ativi e turistici, con posto barche, sbocchi occupazionali e sviluppo delle aree turistiche, allora si sono un “cementificatore”. In questi termini si è espresso il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, che della Leopolda siracusana è uno dei fautori. “Quest’evento è una risposta a tutti coloro che pensano che inviando denunce alla Procura bloccheran-no il nostro lavoro, sbagliandosi alla grande - spiega il primo cit-tadino. Da anni l’ufficio Gare ed Appalti a Siracusa era chiuso, noi

l’abbiamo rimesso in gioco, per dare una rinnovata vitalità al territorio. Le gare e soprattutto, i progetti che ne derivano – ha concluso Garozzo- rappresentano economia, e chi non vuole questo per interessi personali, non ci fermerà. A Siracusa chi vuole novità e cambiamento viene massa-crato, mentre noi con quest’evento vogliamo instaurare un confronto con la gente, perché da sola la politica non va da nessuna parte” chiudere la “Plenaria” della Leopolda siracusana è stato lo stesso sottosegretario Fara-one che ancora una volta ha ribadito la necessità della partecipazione. “Occorre denunciare il malaffare – ha concluso Faraone - e abbiamo il

«ecco la migliore rispostaa coloro che mi accusano

di essere cementificatore”dovere soprattutto di “fare le cose”. Sta crescendo il PIL degli investi-menti. I 160 mila posti di lavoro in più è vero non elimineranno il mi-lione di disoccupati venuti fuori da vecchie logiche politiche basate sul precariato, ma di certo dimostrano un dato in controtendenza: Questo governo sta lavorando, seppur nelle contestazioni, nessuno può dire il contrario. Spero 20’20 è l’emblema della necessità che in Sicilia si deve cambiare la logica dello sviluppo delle risorse, e non solo per pagare la spesa corrente, in questo modo ci stiamo negando il presente, ma soprattutto ci stiamo negando il futuro”.

R.L.

lo afferMa il Sindaco garozzo

Oltre 600 le persone registrate ed arrivate alla prima giornata di Spero 20’20. Un bi-lancio più che positi-vo quello legato alla prima giornata della Leopolda siracusana, oggi e domani 7 giu-gno, nella sede dell’ex oleificio Spero. Una convention fortemen-te voluta dal Sottose-gretario all’Istruzione Davide Faraone e dal

sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.E nello spirito demo-cratico della Leopol-da, proprio ieri mat-tina il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ha incontra-to i rappresentanti dei sindacati provinciali , settore Scuola.Tra i temi trattati il rinnovo dei contratti di lavoro, - bloccati da sette anni-, le pro-

blematiche legate al futuro degli insegnanti di sostegno, con parti-colare riferimento alla scuola dell’infanzia, il ruolo dei precari.Il sottosegretario dopo aver ascoltato attenta-mente tutti gli inter-venti ha ribadito che il nuovo disegno di legge sulla “Buona-Scuola” si avvale del grande contributo dei sindacati, degli inse-

gnanti e degli stessi genitori.“Sono figlio di sinda-calisti- ha sottolineato Faraone- quindi cono-sco benissimo il ruolo e l’importanza della concertazione con i sindacati, noi siamo disposti ad ascoltare tutti, ad andare anche negli istituti occupati, però devono essere chiari alcuni punti. Innanzitutto che il Go-

verno ascolta ma è lui che legifera e nessun altro, e che è necessa-rio per un equo dialo-go essere disposti ad ascoltare anche noi, senza polemiche steri-li e strumentalizzazio-ni politiche. Abbiamo previsto 3 miliardi di euro per il personale, e ci stiamo adoperando per avviare un nuovoconcorso. Siamo quin-di sensibili all’aspetto

occupazionale, ma èimpensabile che il Go-verno stabilizzi 650 mila precari , ha chia-rito Faraone. Non si possono assumere”.Il sottosegretario ha chiarito che il Gover-no sta lavorando per un massimo di 160 mila assunzioni, pre-vedendo in Bilancio 3 miliardi di euro. Fara-oneha concluso l’incontro con i sindacati dando la propria disponibilità a venire nelle scuole, fermo restando che il Governo ha come obiettivo annullare le supplenze brevi, e su-bito dopo il concorso, anche quelle lunghe”Ad aprire i lavori della Leopolda siracusana, il Sindaco Garozzo che ha dato vita alla prima parte della giornata, quella dedicata agli interventi di esperti, cittadini, professioni-sti, amministratori che hanno voluto dareil proprio contributo alla “Plenaria”.“La scelta di questa location, chiusa da 60 anni, con un progetto di porto turistico chiu-so nel cassetto da oltre 10 anni, rappresenta il senso del lavoro della mia amministrazione. Ha dichiarato Garoz-zo.

leopoldatra scuolaprogettie politica

PolitiCa. oggi la Seconda giornata

Nella foto, un momento della Leopolda siracusana.

7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 3 • cronaca dI SIracUSa

l’area ex Spero da relittoa simbolo del riscatto

editoriale. da SeSSant’anni è chiuSa da dieci aSPetta il rilancio

In foto, l’area della ex Spero.

“Riqualificazione urbanistica e rilancio del sistema turistico per la borgata Santa Lucia: chiederò la discussione del ddl alla prossima riunione della Quarta commissione Territorio ed Ambiente». Lo ha dichiarato il presidente della Terza commissione “Agricoltura e Attività produttive” dell’Assemblea Regionale Siciliana, il deputato regionale Bruno Marziano, a seguito delle sollecitazioni del presidente del consiglio del quartiere “Santa Lucia”, che

Borgata santa luciaIl ddl in quarta commissione

Si è tenuto a Priolo il tavolo tecnico per individuare le cause che rallentano i lavori di bonifica del campo sportivo Ex Feudo. Presenti, il Sindaco, An-tonello Rizza, il Responsabile Unico del Procedimento, ing. Morra, la dire-zione dei lavori, i responsabili della ditta appaltatrice (Daneco Impianti spa), oltre ai rappresentanti dell’Arpa, dell’ex Provincia Regionale ed ai fun-zionari del Comune, proprio per fare il punto sui tempi di conclusione di lavori per i quali c’è il rischio che si perdano i finanziamenti ministeriali.Durante il confronto, sono,, quindi, emerse le reali difficoltà che hanno portato, da febbraio ad oggi, alla sola cantierizzazione dell’area da boni-ficare, senza che si procedesse con-cretamente alla bonifica. La ditta ap-

Bonifica ex Feudo, le ragioni del ritardopaltatrice ha, infatti, spiegato che sta andando a rilento, perché è di recente entrata in vigore una normativa eu-ropea che complica ulteriormente la procedura per la classificazione delle sostanze inquinanti da individuare, bonificare e smaltire.“Apprendo con rammarico di questi ulteriori problemi sul fronte delle bo-nifiche – ha detto nel corso dell’in-contro il Sindaco di Priolo, Antonello Rizza – nonostante le nuove norme, entrate in vigore da pochi giorni, però, i lavori avrebbero dovuto co-minciare nel febbraio scorso, mentre ancora ci troviamo soltanto nella fase della cantierizzazione”. Poiché non si possono assolutamen-te tollerare ulteriori ritardi, il sindaco ha quindi sollecitato l’individuazione

tavolo tecnico a Priolo gargallo Per affrontare il caSo

di Giuseppe Bianca

Abbiamo messo piede ieri mattina nell’area del-la cosiddetta area ex Spe-ro. Cominciano a essere in pochi coloro che ricordano la fabbrica di olio aperta e funzionante. Infatti è da sessant’anni che è chiusa e in balia di vandali oltre che dell’incedere inesorabile del tempo.Ci voleva la Leopolda siracusana per fare riac-cendere i riflettori su una delle gloriose fabbriche siracusane, sita nel pas-seggio di via Elorina, in-dicato fino a pochi anni fa come un progetto di nuova skyline del porto grande di Siracusa.Possiamo tranquillamente affermare che la ex Spero è uno degli esempi più longe-vi di incompiute siracusane, al pari del teatro comunale, che di quella scuderia ne è l’emblema in assoluto. Già, perché per quella fabbrica che oggi si presenta come uno scheletro bell’e buono, con annesse insidie, esiste un progetto di rilancio e di riqualificazione che giace però nei cassetti dell’am-ministrazione comunale ormai da dieci anni. Un progetto che dovrebbe ser-vire a riqualificare l’intera area in questione in stretto connubio con il porto e con le caratteristiche di svilup-po turistico e quindi anche economico della città di Siracusa.Non v’è dubbio che, così rimanendo, si continuereb-be ad avere una cattedrale del degrado siracusano, un esempio da non seguire, una ferita aperta in quello che una volta era il cuore produttivo e pulsante della città. Siracusa ha la caratte-ristica di piangersi addosso

per le occasioni sciupate. Eppure, quando ci sono di mezzo progetti come quel-lo, ad esempio del porto tu-ristico, che si affaccerebbe proprio sullo specchio di mare della ex Spero e che rafforzerebbe la domanda di infrastrutture legate alle at-tività portuali, occorrerebbe

porli in una corsia preferen-ziale, in modo da superare ostacoli, burocrazia, lacci e lacciuoli della nostra ammi-nistrazione pubblica.Dieci anni per esprimere un parere ad un progetto che promette sviluppo sono tan-ti, troppi per imprenditori che hanno l’esigenza di in-

vestire denari e di avviare attività produttive. Siracusa deve dare loro una risposta e di conseguenza anche le isitituzioni di livello supe-riore, perché non si può mo-rire di burocrazia.Ben venga, quindi, la risco-perta di quell’area da parte della politica anche se solo

per il momento e solo per lanciare un’idea di politica futuribile. Il sindaco, che della Leopol-da siracusana è il fautore e convinto sostenitore, ha an-nunciato proprio in occasio-ne della prima giornata dei lavori plenari, di volere per-seguire con l’intera ammi-nistrazione comunale tutti i filoni di finanziamento pos-sibili per rilanciare quell’a-rea e per renderla a voca-zione prettamente turistica. Poco importerebbe se ci sono critiche sulla futura de-stinazione d’uso, un primo momento individuata come centro congressi e adesso in procinto di diventare area con caratteristiche ricettive. Che nasca un albergo e vici-no un porto turistico, purché non s’ingessi questa nostra città che ha bisogno di re-spirare e di camminare sulle proprie gambe. Si operi, per cortesia, per dare allo svi-luppo cittadino un modello Siracusa.

ha fatto emergere le condizioni di degrado della borgata, per cui esiste un disegno di legge presentato dal parlamentare Marziano nel 2013 destinato alla riqualificazione. «Un grido di allarme – ha dichiarato il deputato re-gionale Bruno Marziano – che non può rimanere senza risposta. Chiederò all’onorevole Trizzino, presidente della Quarta commissione “Territorio e Ambiente”, di inserire tra i punti all’ordine del giorno della prossima riunione il disegno di legge, al fine di far valutare la sua fattibilità dagli organismi e dalle strutture legislative dell’assemblea. Con l’obiettivo di portarlo al più presto a Sala d’Ercole. Ritengo che la riqualificazione urbanistica della borgata Santa Lucia possa essere anche una occasione per il rilancio”.

di celeri soluzioni, rimettendosi, co-munque, alle decisioni che prenderà il Responsabile Unico del Procedimen-to.Morra, in rappresentanza della stazio-ne appaltante, ha, inoltre, sottolineato con fermezza che l’atteggiamento della ditta appaltatrice non ha, al momento, giustificazioni , contestando anche la mancata presentazione di un preciso cronoprogramma degli interventi. Re-sta, comunque, ferma la data del 29 lu-glio di quest’anno per la consegna dei lavori.I campi sportivi sui quali erano previ-sti gli interventi con i fondi delle bo-nifiche sono due. Il primo è già stato completato, mentre entro luglio avreb-be dovuto essere consegnato anche il secondo, appunto l’Ex Feudo.

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cronaca dI SIracUSa • 4 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA

Al “Massimino”l’usignolo di dioErano, anzi eravamo, in ventimila domenica scorsa “al Cibali”; tribuna e curve e prato zeppe di persone venute anche dalle Puglie, dalle Calabrie e da ogni parte della Sicilia.Eravamo venuti per sentire l’Usignolo di Dio: Chico il laico spagnolo fondatore del Cammino Catacumenale.Era un’occasione forse irripetibile in considerazione della età mia e sua ; lui è sempre in giro per il mondo e non veniva in Sicilia da almeno 10 anni ed io in ricordo di mia moglie e a testimonianza della vocazione di una mia figlia ci sono andato insieme ad un’altra mia figlia. Non c’erano i due cardinali siciliani,ma c’era l’arcivescovo di Catania insieme a due vescovi dell’Isola e tanti sacerdoti.Ha cantato gli inni da lui composti a lode del Signore e poi ha invitato tutti alla preghiera,alla conversione dei cuori a diffondere il Vangelo per il mondo; perché il comando di Gesù di andare a rendergli testimonianza fu rivolto sì ai suoi 12 discepoli, ma si estendeva ad ogni credente di ogni epoca: Lui ci assicurava che sarebbe stato con noi “fino alla fine del mondo”.La mano di Dio si sente nella vita degli uomini: la Spagna fu fune-stata da una guerra civile terribile con storie di atrocità dall’una e dall’altra parte. Ma da tanto dolore, da tanto terrore,da tante morti sbocciarono in Spagna in contemporanea con la guerra civile due movimenti di credenti che nell’arco di un decennio si sparsero per il mondo.Mi riferisco all’Opus Dei fondata da un sacerdote oggi già procla-mato santo, e da un laico Chico, un pittore bravo e ricercato e ben pagato,ma che sentiva la insoddisfazione della vita che conduceva e da qui l’incontro con Gesù e da qui la creazione e la diffusione del suo Movimento Catacumenale in ogni parte del mondo; un movimento che oggi ha istituito seminari pieni di giovani in ogni continente.

TAccuinO

Poco prima che Chico si congedasse ha rivolto alla folla tre domande : ci sono giovani che vogliono entrare in seminario e farsi sacerdoti? Se ne sono alzati 47 che sono saliti sul palco di Chico per prendere la benedizione dei tre Vescovi presenti.Analoga domanda per le ragazze: chi voleva entrare in un convento? Hanno risposto in 95 ; anche loro sul palco per la benedizione dei tre vescovi. Ma la marea di gente, circa un migliaio,e’ scoccata alla terza domanda: quante famiglie erano pronte a lasciare le loro case e a partire con i figli per andare in giro per il mondo a portare a tutte le genti l’annunzio del Vangelo? Una invasione di uomini e donne di ogni età che tenendosi per mano sono saliti sul palco per la benedizione: erano pronti a trasferirsi in Cina,in Vietnam, in Laos o in Cambogia dove il Movimento vuole portare la parola del Vangelo.Per un attimo e’ sembrato che i catacumenali smentissero il Vangelo: “la Messe è molta e i mietitori sono pochi” ; Il Cibali di Catania ha presentato a Dio e al mondo una massa di mietitori.

Titta Rizza

Dopo quattro anni alla guida del comando provinciale dei carabinieri, il colonnello Mau-ro Perdichizzi viene trasferito a Palermo. L’annuncio ufficiale è stato dato dallo stesso coman-dante ieri sera nel corso del suo intervento alla cerimonia per il 201° anniversario della fonda-zione dell’Arma dei carabinie-ri. “Volge al termine il mio percor-so di comandante territoriale – ha detto – iniziato nel 1988 che si è snodato attraverso una se-rie di comandi di Compagnia, proseguendo con esperienze

perdichizzipromossoe trasferitoa palermo

il coMandante Provinciale dei carabinieri laScia doPo 4 anni

In foto, il comandante colonnello Mauro Perdichizzi.

presso nuclei e reparti. L’odier-no incarico si avvia a costitui-re l’ultima tappa. In sostanza il mio destino è non operare più a livello provinciale. Ogni ufficiali, sin dalla giovane età, viene formato per reggere il co-mando, da solo, a vari livelli. E’ una sfida esaltante con cui misurarsi per anni senza rispar-mio e senza rete. A prescindere dall’incarico che a breve andrò a ricoprire a Palermo, il con-tatto con il territorio, così pro-

fondo, intenso e immediato, le funzioni di polizia giudiziaria nel settore delle investigazioni e il rapporto con gli uomini sul campo so che mi mancheran-no. E poiché più le cose sono vissute intensamente e più sono destinate a lasciare traccia, non v’è dubbio che questo Coman-do. Questi collaboratori, questa città, l’intera provincia e la sua gente mi resteranno nel cuore, lasciandomi un segno profon-do”.

Un discorso che esula da quel-li che in queste circostanze ha fatto il comandante Perdichiz-zi, visibilmente commosso di fronte alle autorità civili, reli-giose e militari e soprattutto al cospetto dei reparti schierati, quegli uomini che hanno dato lustro all’Arma dei carabinieri e al Comando provinciale oltre che della tenenza e delle stazio-ni dislocate sul territorio.Al posto del colonnello Perdi-chizzi è previsto l’arrivo di un ufficiale in servizio in una città dell’Emilia Romagna.

R.L.

l’annuncio ufficiale reso durante la celebrazione della festa dell’arma

7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 5 • cronaca dI SIracUSa

tentò estorsionefrancofonteseai domiciliari

udienza di convalida ieri Mattina in tribunale

per evitare di pubblicarle. Stanca dalle con-tinue minacce, la vittima l'ha denunciato ai carabinieri, che lo hanno attirato in una trap-pola e arrestato in flagranza di reato.

Il Gip del Tribunale di Siracusa ha con-cesso il beneficio degli arresti domiciliari nei confronti del francofontese Gianfranco Bortura, il 39enne arrestato dai carabinieri di Lentini per avere tentato un’estorsione ai danni di una ragazza con la quale in-tratteneva rapporti sentimentali. Assistito dall’avvocato Coletta Dinaro, l’indagato è comparso ieri mattina dinanzi al Gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, che ne ha convalidato l’arresto. L’uomo ha sostanzialmente ammesso i fatti oggetto della contestazione, sostenendo però che si trattava solo di un prestito di mille euro, che aveva chiesto alla donna. Ed è proprio a seguito della denuncia della vittima, che

Si è sottoposto a inter-rogatorio di garanzia ieri mattina Giuseppe Abbate, il 50enne insegnante di religione augustano, ar-restato giovedì scorso dai poliziotti della squadra mobile della Questura di Siracusa, perché accusato di atti sessuali ai danni di due minori stranieri, im-migrati. Assistito dall’av-vocato Puccio Forestiere, l’indagato è comparso ieri mattina al cospetto del Gip del Tribunale, Andrea Migneco, che ha disposto la convalida dell’arresto, operato dagli investi-gatori, che lo tenevano sott’osservazione ormai da diverso tempo.Alla presenza del Pm Maurizio Musco, l’uo-mo ha sostanzialmente ammesso le proprie re-sponsabilità anche perché colto nella flagranza del reato dai poliziotti, che sono piombati nella sua abitazione di Augusta. Il docente si è detto molto provato e dispiaciuto da quanto accaduto mentre il legale difensore, aveva chiesto al giudice che al suo assistito venisse ap-plicata una misura meno

abusò di minoriInsegnanteresta in cella

il giP Migneco ha convalidato l'arreSto oPerato dai Poliziottiparte dell’associazione “AccoglieRete”, impor-tante realtà di volontaria-to della città di Siracusa, che si dedica alla tutela degli immigrati minori non accompagnati, giunti in gran numero nell’ulti-mo anno sul nostro terri-torio. Grazie alle nume-rose credenziali, Abbate aveva ottenuto la qualifi-ca di tutore e per tale mo-tivo gli sono stati affidati diversi minorenni, arri-vati sul suolo siracusano con i carichi di migranti sulle carrette che solcano il Canale di Sicilia. Per l’accusa, Abbate avrebbe approfittato di questo ruo-lo per adescare i minori ai quali avrebbe offerto dai venti ai cinquanta euro per ogni prestazione a cui si sottoponevano. Accu-se confermate dal mino-re che è stato interrogato due mesi fa a Roma e il cui riscontro è avvenuto giovedì pomeriggio con il blitz dei poliziotti nell’a-bitazione dell’insegnante, dove è stato colto in fla-granza di reato insieme con due ragazzini stranie-ri in atteggiamento ine-quivocabile.

L’insegnante di religione, in carcere per abusi sessuali.

afflittiva, atteso che vive da solo in casa, di essere stato sospeso dall’attività di insegnamento della re-ligione nelle scuole e che quindi non avrebbe alcu-na possibilità di reiterare

il reato. Il giudice per le indagini preliminari, in-vece, non ha tenuto conto di tali indicazioni ma ha ritenuto prevalenti i gravi indizi di colpevolezza e quindi, l’esigenza di con-

fermare la custodia caute-lare in carcere.L’indagato, nel rispondere alle domande del Gip, ha accennato al suo impegno personale per dare ospita-lità ai migranti, facendo

la storia è venuta a galla. La donna ha riferito di avere dovuto correre ai ripari rateizzando la somma pretesa per evitare che l’indagato pubblicasse sue foto intimeL'anziano era venuto in possesso di fotografie intime della donna, e avrebbe preteso i soldi

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo del litorale siracusano, personale militare dipendente a bordo della motovedetta CP764 della Guardia Costiera di Siracusa ha portato a termine un’operazione di polizia marittima che ha permesso di accertare due cittadini intenti alla pesca subacquea di mitili all’interno del Porto Grande di Siracusa.A ciascun pescatore sportivo è stata contestata la violazione della norma che prevede il divie-to di pesca all’interno del porto, infliggendo agli stessi una sanzione amministrativa pari a mille euro.

Sequestrati dieci chili di cozzeAi trasgressori è stato altresì sequestrato il pescato, consistente in circa 10 kg di cozze, che successivamente è stato rigettato in mare.La Capitaneria di Porto di Siracusa con l’oc-casione ricorda che dal 1 maggio al 30 giugno sono assolutamente vietati sia la raccolta che la commercializzazione del riccio di mare per con-sentirne la riproduzione. La Capitaneria di Porto di Siracusa ricorda altresì che per qualunque emergenza in mare si può richiedere assistenza al numero blu 1530 o contattare direttamente la sala operativa della Guardia Costiera di Siracusa ai numeri 0931481011 – 0931481004.

oPerazione della caPitaneria di Porto

Page 4: Libertà Sicilia del 07-06-15.pdf

“Più forti della mafia”, questo il tema che i ragazzi della clas-se IV B del plesso Garibaldi dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Canicattini Bagni, e le loro insegnanti Daniela Gazzara ed Elisabetta Cannata, hanno voluto dare al progetto curriculare che hanno realizza-to, con la collaborazione del lo-cale Presidio “Salvatore Raiti” di Libera, nel corso di quest’an-no scolastico 2014/2015.Il progetto, che si colloca all’in-terno di un percorso finalizzato allo sviluppo della cultura della legalità, si concluderà domani

L’istituto comprensivo “Lombardo Radice” celebra Siracusa e i suoi 2750 anni di storia. Un evento straor-dinario a cui l’istituto ha voluto dare la giusta rilevanza con un percorso educativo e didattico volto a favorire e rivalutare la conoscenza della sto-ria e della cultura della nostra città. L’obiettivo è quello di risvegliare nei nostri piccoli cittadini una co-scienza civile e sociale tale da ren-derli consapevoli e responsabili del proprio destino e della realtà in cui oggi vivono e, domani, opereranno. I bambini hanno scoperto Siracusa attraverso canti e filastrocche, men-tre i più grandi si sono avvicinati alla

conoscenza dei monumenti e dei siti archeologici includendo tutte le di-scipline curriculari.L’evento fu presentato lo scorso 2 febbraio dal dirigente scolastico Sebastiano Rizza “Siracusa: 2750 anni di storia” al sindaco Giancarlo Garozzo e all’assessore alle Politi-che scolastiche Valeria Troia in vi-sita a scuola “Lombardo Radice”. All’incontro erano presenti anche il presidente del Consiglio di Istituto Prospero Dente, le collaboratrici del preside inss. Francesca Penna, Cor-rada Minardi ed Edda Cancelliere e il consigliere comunale Fortunato Minimo.

“più forti della mafia” la legalità attraverso la memoria

ParteciPeranno rita borSellino e giovanna raiti Sorella del giovane carabinieri Salvatore raiti

2750 anni di storia: un progetto dell’istituto “Radice” l’obiettivo è quello di riSvegliare nei noStri Piccoli cittadini una coScienza civile e Sociale

pomeriggio alle ore 15,30 con un incontro al Teatro Teamus di via Antonino Uccello a Cani-cattini Bagni, alla quale parteci-peranno Rita Borsellino, sorel-la del giudice Paolo Borsellino, ucciso il 19 Luglio 1992 con la scorta nell’attentato di via D’Amelio a Palermo, fondatri-ce e presidente del Centro Studi Paolo Borsellino; e Giovanna Raiti, rappresentante di Libera, sorella del giovane carabinie-ri Salvatore Raiti, ucciso per mano mafiosa a soli vent’anni il 16 giugno 1982 in un aggua-to sulla circonvallazione di Pa-

lermo durante la traduzione di un boss a cui era diretto l'atten-tato. All’appuntamento saran-no presenti anche la Dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Verga”, Giovanna Rubera, e il Sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta. Quello di domani al Teamus sarà un percorso di legalità at-traverso la memoria. Così lo hanno pensato e pro-gettato le insegnati della IV B, Daniela Gazzara ed Elisabetta Cannata, nel coinvolgere i loro alunni, percorrendo una strada diversa che è quella appunto

della memoria. Perché i bam-bini sentono parlare di mafia, delle varie stragi, di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e delle altre vittime di mafia, ma poi in realtà non sanno chi re-almente erano queste persone, perché sono stati uccise e quale importante eredità hanno la-sciato. Quindi un percorso per co-noscere e per non dimenticare attraverso la conoscenza del fenomeno mafia, la storia del-le vittime, l’impegno e il loro esempio nei confronti della giustizia.

Si è svolta ieri pomeriggio una rappresenta-zione teatrale presso l’aula magna dell’Istitu-to Comprensivo Nino Martoglio di Siracusa,

alla Martoglio teatro e letteratura con gli insegnanti

educare oggi i Piccoli SPettatori, alla Pratica del teatrograzie al corpo docente dell’istituto in collabo-razione della dirigente dott.ssa Giusy Aprile. L’iniziativa, dal tema “Libri in Scena”, nasce con l’obiettivo di creare un filo conduttore tra lettura del libro e teatro. Educare, oggi i picco-li spettatori, alla pratica del teatro, formare un spettatore consapevole, attivo e partecipe alla vita del teatro. Si sono esibiti in una performa-ce solo gli insegnanti dal tema “Il coniglietto cuor di pietra” tratto dal testo “Libri in scena” della scrittrice Annamaria Piccione

SocIetà • 6 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA

aggredìstranierotunisinodal Gip

7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 7 • cronaca dI SIracUSa

non fu morte naturale quella dell’infermiera eligia ardita

il consulente della Procura ha deposi-tato l’esito dell’autopsia dalla quale emergerebbe un trauma cranico subito dalla vittima

La scorsa settima-na, la famiglia aveva lanciato un appello al magistrato perché desse loro delle no-tizie sulle indagini della loro congiunta. Le risposte non sono tardate ad arrivare sulle cause del deces-so di Eligia Ardita, la 35enne infermie-ra siracusana, la cui prematura scompar-sa risale alla sera del 19 gennaio scorso. Il medico legale Ora-zio Cascio, infatti, ha depositato alla Procura della Re-pubblica di Siracusa l’esito dell’autopsia, completo dell’esame necroscopico e delle indagini istologiche, eseguite in laborato-rio sui tessuti aspor-tati dal corpo della puerpera, che morì insieme con la bimba che portava in grem-bo.Sulla scrivania del pubblico ministero Magda Guarnaccia c’è la relazione del consulente, di quasi quaranta pagine dalle quali si evincereb-be che il decesso di Eligia sia avvenuto non per cause natura-li. Tutti gli elementi rilevati sarebbero, infatti, indicativi di una morte avvenuta per asfissia diretta-mente collegata a un

trauma subito dalla donna. Per il consu-lente della Procura, la vittima avrebbe subito un rilevante trauma cranico che avrebbe determinato la perdita di coscien-za tale da ridurre i meccanismi di di-fesa dell’organismo in particolare quelli che avrebbero potuto disostruire le vie re-spiratorie. Il medico legale si è soffermato sulle lesioni al capo che sarebbero incom-patibili con un urto

accidentale contro il pavimento o altra superficie mentre in-nescherebbe l’ipotesi che le ecchimosi in testa possano essere compatibili piuttosto con “l’azione violen-ta reiterata di terzi”. La perizia, quindi, escluderebbe che il decesso della donna possa essere collega-to a condotte colpose dei sanitari che hanno avuto in cura la puer-pera dal momento in cui è scattata la mac-china dei soccorsi.

“Siamo grati dell’at-tenzione che il magi-strato e i carabinieri stanno dando al caso di mia figlia – spiega il padre, visibilmente commosso e provato da un vuoto incolma-bile – Dalla perizia abbiamo appreso che non è vero quanto si diceva che Eligia soffrisse di chissà quali patologie e che il suo decesso fosse, quindi, collegabile al suo stato di salute. Il quadro che si pro-spetta è ancora più

complesso. Attendia-mo fiduciosi che gli inquirenti, comple-tando le loro indagi-ni, possano offrirci un quadro esaustivo su quanto accaduto la sera del 19 gennaio scorso”. Intanto, una delle sale d’emer-genza del pronto soc-corso dell’ospedale Umberto primo di Siracusa è stata inti-tolata alla memoria di Eligia Ardita, per avere salvato diver-se vite umane con la propria opera.

A fianco, l’infermiera Eligia Ardita.

I poliziotti ritrovanoun cavallo rubato

era naScoSto in un caSolare nei PreSSi di Pachino

Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di pubblica sicurezza di Pa-chino, sono intervenuti tempe-stivamente presso un casolare diroccato sito nella zona del Palmento Rudini', riuscendo a scongiurare la morte di un ca-vallo ivi accasciato con un arto fratturato. Gli agenti, giunti sul posto successivamente alla segnalazione di un gruppo di giovani, constatate le pessime condizioni fisiche in cui versa-va l'equino, adagiato per terra ed incastrato in una buca, chia-mavano con urgenza i vigili del fuoco sollecitando, altresì, l'in-

vio sul posto di un veterinario per prestare le necessarie cure all’animale. Dopo una serie di tentativi, il sal-vataggio dell'animale andava a buon fine. Gli accertamenti inve-stigativi espletati dagli operatori di Polizia consentivano di veri-ficare come, pochi giorni prima, il cavallo fosse stato rubato al legittimo proprietario che aveva denunciato il furto. Ignoti mal-viventi sceglievano il casolare abbandonato per l'occultamento dell'animale. Ultimati gli adem-pimenti operativi, l'equino veni-va restituito al legittimo proprie-tario.

Il Gip del Tribuna-le, Andrea Migne-co, ha convali-dato l’arresto del tunisino, in carcere perché accusato di avere tentato di uccidere un suo connazionale, al culmine di un litigio avvenuto in un locale pubblico di Pachino. Mou-rad Ben Monsour di 32 anni, difeso dall’avvocato Rosa Campisi, ha riget-tato ogni addebito, sostenendo di non avere mai colpito la vittima con una bottiglia di vetro rotta. Ha ammes-so che fra i due è scoppiata una rissa ma ha anche tenuto a precisare che il connaziona-le avrebbe perso l’equilibrio finendo per frantumare la porta a vetri del bar e, quindi, procurandosi una ferita al capo per la quale sono state necessarie le cure dei sanitari. Il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere.

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SocIetà • 8 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA

Fra i molti difetti de-gli italiani, vi è quel-lo di affrontare ogni caso della vita in una maniera tutta sua; per l’italiano medio non esistono mez-ze misure: O tutto o niente.Terminata la dittatu-ra fascista che aveva soppresso molte li-bertà, l’italiano inter-pretò la democrazia a modo suo: Ora era libero di fare ogni cosa, anche se il suo comportamento le-deva gli interessi di altre persone. Si cominciò con il cinema, dove era proibito anche un bacio, (vedi film di Tornatore “Cinema Paradiso”) per giun-gere a scene non solo di nudo integrale, ma con riprese di amplessi e riprese sado-maso. Oltre al cinema, attraverso la televisione, non pas-sa giorno che non si inneggi alla libertà più assoluta, all’in-citamento di infran-gere ogni tabù, che in effetti sono le regole del buon vivere.Il linguaggio, ove erano state bandite tutte le parole oscene, divenne anche per le persone, cosi dette per bene, una serie di sconce parole ri-ferentesi ad attributi maschili e femminili. Il termine “casino” divenuto sinonimo di “caos” fu adottato da tutti i giovani. La

televisione dal canto suo inserì, durante il doppiaggio dei film stranieri, parole vol-gari e offensive nelle riprese. La sacralità della famiglia e del matrimonio, furono presto cancellate dal divorzio e dall’ac-cettazione di tutte le devianze sessuali. A questo proposito, c’è da dire che una volta accettate le diversità, i “diversi” da buoni italiani, diedero la scalata alle loro liber-tà con cortei, mani-festazioni ecc. e con la richiesta di potersi unire in matrimonio.Il vecchio medico di famiglia, che accor-reva al capezzale del malato anche alle due di notte, oggi, divenuto un sempli-ce impiegato, non dà assistenza il sabato e la domenica ed usu-fruisce di ferie e dei vari “ponti” annuali, lasciando il proprio paziente in mano alle strutture ospedaliere

che, non conoscendo l’anamnesi del rico-verato non può dare una giusta assistenza.L ’ a c c e t t a z i o n e dell’immigrato, che col regime era stato bloccato e ben lega-lizzato, fu di colpo portato come trofeo di democrazia, furo-no anche introdotti i “rom” che erano stati perseguitati dal vecchio regime, e li si accettarono senza nessuna regolamen-tazione, con le nefan-de conseguenze che oggi si stanno evi-denziando.I tribunali che emet-tevano pene severis-sime, anche per pic-coli reati, sono oggi divenuti quasi inutili per le pene a dir poco leggere che vengono inflitte a chi ha tolto una vita o ha portato sul lastrico una fami-glia. La giusta sop-pressione della pena di morte, doveva es-sere sostituita dall’er-gastolo… ma non è

stato così, a quanto io mi ricordi, nessun er-gastolano ha mai per intero scontato la sua pena. Si comminano 8 mesi di carcere per chi uccide una perso-na guidando in stato di ubriachezza e si legifera “due anni di carcere per chi ucci-de cani e gatti!!!”Mai che un qualche problema venga af-frontato dall’italiano, con una giusta taratu-ra. La bilancia dell’i-taliano è o tutto pieno o tutto vuoto.Questo comporta-mento ha già genera-to non pochi proble-mi per l’Italia e se chi ci governa non porrà l’ago della bilancia al centro, l’Italia andrà alla malora, in mano ad arrivisti, specula-tori, stranieri, che ap-profittando di questo vizio italiano, riterrà l’Italia, il paese di Bengodi e prima o poi prenderà le redini del governo italiano.Giorgio Guarnaccia

la bilancia starata

Per i pochissimi ignari chiarirò che Lo “Zecchino d'Oro”, festival della canzone per bambini, è un evento divenuto gra-dualmente parte del costume, e patrimonio culturale italiano delle generazioni nate dagli anni sessanta in poi. L'intuizione e l'idea di uno spettacolo per bambini, che promuovesse la musica a loro dedicata, si devono a Mago Zurlì, il presentatore Cino Tortorella. Dagli anni ottanta lo “Zecchino d’Oro” è ormai un’affermata realtà inter-nazionale, che dona ogni anno ai bimbi di tutto il mondo un vivaio di canzoni, con contenuti validi appropriati alla loro età. A vincere lo “Zecchino d'Oro”, così come gli altri riconoscimenti, sono ogni anno soltan-to gli autori e compositori delle canzoni e non i bambini che le interpretano. Dal 1963 al 1995, anno della sua scomparsa, Mariele Ventre fu l’ottima direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano. Dopo di lei Sabrina Simoni, continua a guidare i bimbi che accompagnano tutte le canzoni della rassegna canora, organizzata e prodotta tut-tora dall’Antoniano di Bologna. La prima valutazione dei piccoli interpreti, dai tre agli undici anni di età, è ancora effettuata durante un tour attraverso le principali città d'Italia. I piccoli che superano la selezione locale partecipano poi a quella finale presso l'Antoniano di Bologna, che quest’anno programmerà la 58esima edizione dell’in-teressante iniziativa. Quella lontana ventitreesima edizione dello “Zecchino d’Oro” del 1980 registrò anche la mia presenza di radiocronista, durante le selezioni e le finali provinciali concluse il sei luglio, dunque appena… trentacinque anni addietro. L’emittente televisiva Video Siracusa effettuava allora per Siracusa e Ragusa le scelte dei piccoli partecipanti alla finale bolognese, presentata da Cino Tortorella dal venti al ventidue novembre. Le fasi provinciali di quell’anno furono articolate anche con trasmissioni radio in diretta, coordinate da Radio Regione con l’intervento delle emittenti libere della provincia siracusana. Ogni settimana, da inviato nelle varie cittadine, predisponevo gli accurati collegamenti audio, gli inter-venti dei vari ospiti e le votazioni dei giurati, convocati nelle sedi delle radio selezionate.Quel gradevole compito m’impegnò per pa-recchie settimane ogni sabato pomeriggio tranne uno, quando ritenni opportuno che un altro speaker curasse la trasmissione, perché la mia figlioletta Katia quella volta era fra le piccole protagoniste canore. Il successo di quell’iniziativa radiofonica fu notevole, per il coinvolgimento diretto del pubblico e per gli ascolti ottenuti anche dalle radio locali, scelte di volta in volta fra le più gradite, che espressero il meglio della loro dinamica organizzazione. Da quella mia irripetibile esperienza giovanile, di acqua sotto i ponti ne è passata veramente tanta, forse anche troppa…

Quello Zecchino d’Oro del novecentottanta

7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 9 • SocIetà

Sotto un cielo uggioso ed una pioggerellina fine, quanto beneaugu-rante ha accompa-gnato il coman-dante provinciale dell’Arma dei Ca-rabinieri di Ragusa, Sigismondo Fra-gassi ha celebrare lo scorso venerdì il 201mo anniversa-rio dell´istituzione dell´Arma dei Carabinieri. La pioggia non ha impedito la parte-cipazione da parte dei rappresentanti istituzionali e delle associazioni com-battentistiche.Il ten. colonnel-lo Sigismondo Fragassi, coman-dante provinciale dell’Arma, ha sa-lutato gli interve-nuti ricordando nel suo discorso che nell’ultimo anno i Carabinieri del Comando Provin-ciale di Ragusa hanno conseguito proficui risultati, suggellati da im-portanti successi investigativi, con-tinuando così ad assolvere la «mis-sione» dell’Arma, che è quella di pro-teggere, aiutare, sostenere e contra-stare ogni forma di illegalità. L’Arma dei Carabinieri, ha evidenziato Fra-gassi, costituisce un tassello fonda-mentale, insostitu-ibile, nel sistema di sicurezza nazio-nale, una certezza che da 201 anni si rinnova.Il comandante pro-vinciale dell’Arma ha poi espresso il suo riconoscimen-to a tutti i 380 mi-litari dei 18 presidi dislocati sul terri-torio ibleo per il sacrificio, la dedi-zione e la profes-sionalità con cui svolgono la loro missione quoti-diana. Importan-te anche l´opera di divulgazione e la presenza nelle scuole visto che nl corso dell´anno sono state 55 le conferenze e le vi-site presso gli isti-

carabinieri ragusa: “Sono stati operati 330 arresti e denunciate a piede libero 1835 persone”tuti scolastici e le strutture dell’Ar-ma, a cui hanno partecipato quattro mila studenti.Il comandante ha poi concluso: "Continueremo la nostra incessante opera di preven-zione e repressione della criminalità comune e organiz-zata, consapevo-li della fiducia e della fondamenta-le collaborazione della sana e labo-riosa popolazione iblea, in stretta si-nergia con tutte le altre forze di poli-zia che, nell’ambi-to delle rispettive competenze, dan-no il loro contribu-to nel quadro della sicurezza generale. Basti pensare all’e-mergenza sbarchi, dove tutti siamo impegnati senza alcuna riserva".Nel corso della fe-sta sono stati anche ricordati alcuni nu-meri dell´attività dei Carabinieri. Sono stati operati 330 arresti e de-nunciate a piede li-

bero 1835 persone. L’anno precedente sono arrivate inol-tre più di 43 mila chiamate al 112, mentre sono state identificate più di 83 mila persone e sono stati control-lati quasi 67 mila veicoli. La festa si è conclusa con la consegna degli attestati al merito e degli encomi ai militari che si sono distinti nelle varie operazioni portate

gione Carabinieri Sicilia); marescial-lo aiutante S. UPS. Luigi Minarda (en-comio semplice del comando Le-gione Carabinieri Sicilia); marescial-lo capo Salvatore Barone (encomio semplice del co-mando Legione Carabinieri Sici-lia); marescial-lo capo Sandro Gianni Magro (en-comio semplice del comando Le-gione Carabinieri Sicilia); brigadiere capo Carmelo Di Grazia (encomio semplice del Co-mando Legione Carabinieri Sici-lia); vice brigadiere Ignazio Russo (en-comio semplice del Comando Legione Carabinieri Sici-lia). A completare l’elenco dei rico-noscimenti, i premi ricevuti dall’ap-puntato scelto Claudio Ottonelli (encomio sempli-ce del comando legione carabinieri Sicilia); carabinie-re Giovanni Grieco (encomio solenne del comando Ge-nerale dell’Arma dei Carabinieri); appuntato scelto Stefano Spatola (encomio semplice del comando le-gione Carabinieri Sicilia); appunta-to scelto Giovanni Mercorillo (enco-mio solenne del comando Generale dell’Arma dei ca-rabinieri).

a compimento.Nel dettaglio: Ap-puntato scelto Marcello Tetti (en-comio solenne del comando generale dell’Arma dei Ca-rabinieri); appun-tato Ciro Nuzzo (Encomio Solenne del comando ge-nerale dell’Arma dei Carabinieri); appuntato Damia-no Scollo (enco-mio solenne del comando generale dell’Arma dei Ca-

rabinieri); luogote-nente Antonio Ma-niscalco (encomio semplice del co-mando legione Ca-rabinieri Sicilia); maresciallo capo Mario Corbascio (encomio semplice del comando Le-gione Carabinieri Sicilia). Ed ancora sono stati premia-ti il maresciallo aiutante S. UPS. Giovanni Martinez (encomio semplice del comando le-

Nel corso della fe-sta dell’Arma dei Carabinieri che ha celebrato il 201mo anniversa-rio nel territorio ibleo sono stati snocciolati i nu-meri dell´attività svolta. La festa si è conclusa con la consegna degli attestati al merito e degli encomi ai militari

Il comandante provin-ciale dell’Arma dei Carabinieri di Ragusa, Sigismondo Fragassi.

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Cast stellare per “Norma”al teatro Greco di Siracusa lo spettacolo inaugurerà il Festival euro Mediterraneo il 4 luglio 2015, con repliche il 10, 18 e 25 luglio

Sarà firMata da un grande regiSta e Scenografo di faMa internazionale coMe enrico caStiglione

Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, ha scelto un cast stellare per Norma, il capo-lavoro di Vincenzo Bellini che il prossimo 4 luglio inaugurerà l’attesissima seconda edizione del Festival Euro Mediterraneo (con repliche il 10, 18 e 25 luglio): un autentico evento, se si considera che il capolavoro bel-liniano viene messo

in scena per la prima volta nella storia nell’a-rea archeologica della Neapolis. Si tratta di un nuovo allestimento realizzato in coprodu-zione con il Festival Belliniano di Catania, messo in scena da un regista/scenografo che più di ogni altro ha diffuso in questi anni il nome di Bellini nel mondo, non solo per aver fondato nel 2009 a Catania il Festival

Belliniano ma per il successo internazio-nale riscosso proprio con la Norma. Enrico Castiglione è infatti l'unico regista/sceno-grafo ad avere il pri-mato di aver messo in scena il capolavoro di Bellini nei tre maggiori teatri greco-romani della Sicilia: nel 2009, anno della nascita del Festival Belliniano al Teatro Romano di Ca-tania (sulle cui rovine

si erge la casa natale di Vincenzo Bellini), nel 2012 al Teatro Antico di Taormina (con diret-ta televisiva su RAI 5 e in mondovisione via satellite "live" nei cine-ma, poi su RAI UNO) ed ora nel 2015 al Te-atro Greco di Siracusa. I costumi per questo nuovo allestimento sono di Sonia Camma-rata, costumista tra le più affermate a livello internazionale, dotata

di una spiccata e rico-nosciuta sensibilità per la ricostruzione storica del costume. Una produzione di pregio anche sul piano musicale con il Coro Lirico Siciliano, una delle migliori realtà liriche d’Italia e non solo dell’isola, istruito da Francesco Costa, e l’Orchestra Sinfonica Bellini Opera Festival diretta dal maestro Ja-copo Sipari di Pescas-

seroli. In scena un cast artistico d’eccezione, come già per l’Aida dello scorso anno, con autentiche star della lirica mondiale per un capolavoro operisti-co così complesso ed imponente, come il soprano Chiara Taigi nel ruolo della protago-nista Norma, il tenore Piero Giuliacci in quel-lo del generale romano Pollione, Adriana Da-mato come Adalgisa, e ancora Giuseppe Di-stefano (Flavio) e Anna Consolaro (Clotilde). Si consolida finalmente - visto il “tutto esau-rito” ripetutamente registrato nell’estate 2014 con l’allestimento dell’Aida di Verdi e una prestigiosa serie di balletti e concerti - il progetto ambizioso e mai riuscito prima d’ora di aprire l’impo-nente spazio scenico del Teatro Greco di Siracusa alla grande lirica, con l’obiettivo di consolidare un festival permanente di opera, danza e musica che possa competere con i grandi festival operisti-ci estivi internazionali e, al tempo stesso, esse-re un importante volano turistico per la città di Siracusa, per la Sicilia e per l’intera area del Mediterraneo.Un progetto esclusivo che con questa seconda edizione prosegue e consolida il cammino del Festival Euro Me-diterraneo, avviato e realizzato dalla produ-zione e organizzazione della Fondazione FEM e promosso dal Co-mune di Siracusa, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da Siracusa Turismo, dall’Associazione Noi Albergatori di Siracusa, grazie alla disponibili-tà dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione e della Soprin-tendenza Archeologica di Siracusa, sull’onda di un successo senza precedenti che già lo scorso anno ha suscita-to un plauso generale: non solo quando la notizia dell'apertura del Teatro Greco di Siracusa alla lirica ha fatto il giro del mondo, ma soprattutto al termi-ne della prima edizione per gli straordinari

risultati raggiunti, rac-cogliendo consensi in primo luogo da parte dei promoter del tu-rismo internazionale e dall’intero settore alberghiero siciliano, in considerazione della presenza di un pubblico eterogeno, giunto dai cinque continenti, che ha determinato incre-menti per la Città di Siracusa di oltre il 18% nel solo mese di luglio dello scorso anno. Ora è scattata l’attesa per il debutto del nuo-vo allestimento della Norma di Vincenzo Bellini, che sarà firmata da un grande regista e scenografo di fama internazionale come Enrico Castiglione, garanzia di successo e di significativo richia-mo turistico, autentico “deus ex machina” anche in Sicilia di spettacoli operistici acclamati da migliaia di spettatori in teatro e milioni di telespettatori in televisione e in diret-ta “live” via satellite nei cinema sparsi in tutto il mondo.Si tratta di un nuovo allestimento realizzato in coproduzione con il Festival Belliniano di Catania, messo in scena da un regista/scenogra-fo che più di ogni altro ha diffuso in questi anni il nome di Bellini nel mondo, non solo per aver fondato nel 2009 a Catania il Festival Belliniano ma per il successo internazio-nale riscosso proprio con la Norma. Enrico

Castiglione è infatti l'unico regista/sceno-grafo ad avere il pri-mato di aver messo in scena il capolavoro di Bellini nei tre maggiori teatri greco-romani della Sicilia: nel 2009, anno della nascita del Festival Belliniano al Teatro Romano di Ca-tania (sulle cui rovine si erge la casa natale di Vincenzo Bellini), nel 2012 al Teatro Antico di Taormina (con diret-ta televisiva su RAI 5 e in mondovisione via satellite "live" nei cine-ma, poi su RAI UNO) ed ora nel 2015 al Te-atro Greco di Siracusa. I costumi per questo nuovo allestimento sono di Sonia Camma-rata, costumista tra le più affermate a livello internazionale, dotata di una spiccata e rico-nosciuta sensibilità per la ricostruzione storica del costume. Una produzione di pregio anche sul piano

musicale con il Coro Lirico Siciliano, una delle migliori realtà liriche d’Italia e non solo dell’isola, istruito da Francesco Costa, e l’Orchestra Sinfonica Bellini Opera Festival diretta dal maestro Ja-copo Sipari di Pescas-seroli. In scena un cast artistico d’eccezione, come già per l’Aida dello scorso anno, con autentiche star della lirica mondiale per un capolavoro operisti-co così complesso ed imponente, come il soprano Chiara Taigi nel ruolo della protago-nista Norma, il tenore Piero Giuliacci in quel-lo del generale romano Pollione, Adriana Da-mato come Adalgisa, e ancora Giuseppe Di-stefano (Flavio) e Anna Consolaro (Clotilde). «Lo scorso anno con Aida al Teatro Greco di Siracusa ho risposto ad un’autentica sfida, irresistibile ed appas-

sionante – ha confidato il maestro Enrico Ca-stiglione – perché era per me inconcepibile che in una cavea clas-sica così importante e maestosa come quella aretusea non fosse nato e non si fosse consoli-dato in tutti questi anni un festival operistico internazionale, e per farlo nascere ho messo a disposizione tutta la mia esperienza e la mia passione. Nel 2015 affronto questa nuova scommessa della Nor-ma di Bellini con gran-de entusiasmo, in un momento storico in cui molti festival rischiano di chiudere. Da quando nel 2009 ho fondato in Sicilia il Festival Bel-liniano, che quest'anno giunge alla settima edizione consecutiva, avevo il desiderio di portare Bellini e il capolavoro della “Nor-ma” anche al Teatro Greco di Siracusa. Ho immaginato l’intero

allestimento proprio lo scorso anno men-tre provavo la regia dell’Aida. Ora sono molto contento che questo desiderio sia stato reso possibile, grazie in primis al Sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e alla Fondazione Inda, di cui lo stesso sindaco è presidente, all’Asses-sore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Antonio Purpura e al direttore generale dell’Assessorato Ga-etano Pennino, e al Presidente di Siracusa Turismo, Sebastiano Bongiovanni, nonché alla collaborazione tra la Fondazione FEM e il Festival Belliniano di Catania». La programmazio-ne del Festival Euro Mediterraneo 2015 al Teatro Greco, dopo l’inaugurazione del 4 Luglio 2015 con il nuovo allestimento di Norma, prevede anche una serie di concerti e balletti di indubbio richiamo, il cui calen-dario è sul sito www.festivaleuromediterra-neo.eu. Tra gli appun-tamenti più importanti il Gala di Eleonora Abbagnato, star della danza mondiale, che si terrà l’11 luglio e un Concerto Straordi-nario che si terrà il 24 luglio, con cast di fama mondiale a sorpresa che sarà annunciato nei prossimi giorni. “Vogliamo bissare il successo dello scorso anno – ha dichiarato il Sindaco di Siracusa e Presidente dell’Inda, Giancarlo Garozzo, non solo in termini di presenze, ma so-prattutto di consenso,

SpecIale • 10 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA 7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 11 • SpecIale

In foto, Enrico Castiglione, l’unico regista/scenografo ad avere il primato di aver messo in scena il capolavoro di Bellini

Sopra, il debutto 2014 dell’allestimento di “Aida” di Giuseppe Verdi.

In foto, il tutto esaurito nella prima edizione del 2014.

quello che ci è venuto dai numeri registrati, dalla critica e dalla stampa specializzata, dagli ascolti televisivi. Siracusa ed il Teatro Greco fanno adesso parte integrante di quel nuovo circuito artistico e culturale che grazie al Festival Euro Mediterraneo ha nella piena valorizza-zione del patrimonio monumentale delle città d’arte uno dei suoi momenti più alti. Portiamo avanti con convinzione l’idea che la conservazione del nostro patrimonio non deve essere un limite alle grandi potenzia-lità che possono deri-varne da una sua valo-rizzazione. E’ questa la grande scommessa per il futuro. Abbiamo il prodotto ora bisogna fare sistema tutti, dalla classe dirigente a quel-la imprenditoriale, ai privati: e sotto questo profilo il Festival Euro Mediterraneo, che Siracusa ospita per il secondo anno con una delle opere più impor-tanti della lirica, ne è un esempio concreto”. E la grande richiesta di biglietti riscontrata già in questi giorni per la Norma di Bel-lini firmata da Enrico Castiglione lo dimo-stra. Un successo che Francesco Italia, vice Sindaco ed Assessore alle Politiche Culturali della Città di Siracusa, sottolinea precisando che “il luglio al Teatro Greco è un'occasione straordinaria per dare continuità e ulteriore qualità alla produzio-ne culturale legata al nostro splendido tea-tro. Una produzione, quella del Festival Euro Mediterraneo, che il pubblico locale ed internazionale ha mostrato di gradi-re e che vorremmo potenziare grazie ad una programmazione pluriennale ed una gestione di ampio respiro”.I biglietti della Norma e di tutti gli altri bal-letti e concerti sono in vendita presso le abituali prevendite del circuito www.bo-xofficesicilia.it, www.ticketone.it, www.vivaticket.it ed www.

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SpecIale • 12 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA 7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 13• SpecIale

L’Anasfim, associazione delle imprese del marketing operativo aderisce a confesercenti Anasfim, l’Associazio-ne Nazionale Azien-de Servizi di Field Marketing, aderisce a Confesercenti. L’intesa – che allarga i settori di rappresentanza Con-fesercenti anche alle imprese del marketing operativo – è stata raggiunta ieri. Anasfim conta tra i suoi associati le più importanti im-prese del settore, oltre 60 aziende che rappre-sentano per fatturato la maggior parte del mercato di riferimento e che sono responsabili dell’occupazione di cir-ca 25mila dipendenti. “Siamo più che lieti di accogliere Anasfim all’interno della Confe-derazione”, commenta il Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni. “Il marketing operativo ricopre un ruolo chiave non solo nella distribuzione, in particolare nei confron-ti della grandi imprese, ma è importante per tutto il commercio. La parte operativa del marketing si preoccupa infatti materialmente di decidere come imposta-re la propria organiz-zazione e quella della attività commerciale, gestendo il marketing dal punto di vista del prodotto, del prezzo, della distribuzione e della comunicazione. L’intesa raggiunta con l’associazione sarà pre-sto seguita da protocolli operativi e accordi tra le due parti per potenziare la rappresentanza an-che in questo settore”. “L’Anasfim – prosegue Bussoni – ha avuto inoltre in questi ultimi anni anche un signifi-cativo ruolo in materia di relazioni sindacali di settore con la sotto-scrizione di importanti ed innovative intese per questo riteniamo

che rappresenti per Confesercenti un valo-re aggiunto anche sul fronte del rinnovo del contratto del Terziario e del nostro sistema di bilateralità e welfare contrattuale”. “Negli ultimi anni – spiega in-fatti Anasfim – la nostra Associazione ha intra-preso un’importante

percorso volto a sinto-nizzare, di concerto con le organizzazioni sinda-cali, gli istituti dispo-nibili con le esigenze di una non trascurabile nicchia del mondo del lavoro, garantendo al contempo una piena tutela dei propri lavo-ratori, delle aziende della distribuzione mo-

derna e dell’industria di marca. Nell’attua-le clima sociale ed economico, l’Associa-zione ha riconosciuto in Confesercenti un partner essenziale per consolidare e raffinare gli accordi raggiunti e permettere un pieno riconoscimento di par-ticolari professionalità

che rappresentano le pietre d’angolo del marketing operativo. Ringraziamo quindi Mauro Bussoni per l’at-tenzione e l’apertura a noi dimostrata offendo ad ANASFiM una, per noi importantissima, posizione di rappre-sentanza all’interno di Confesercenti”.

Inflazione: risale dopo quattro mesi consecutivi di caloTornano a salire, a mag-gio, i prezzi con un’in-flazione allo 0,2% su base annua. Dopo quat-tro mesi consecutivi di valori negativi, l’Italia esce così dalla zona de-flazione. E’ la stima preliminare dell’Istat. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei con-fronti di maggio 2014 (ad aprile il tasso ten-denziale era -0,1%). La ripresa dell’inflazio-ne, dopo quattro mesi consecutivi di calo, è dovuta principalmente all’ulteriore ridimen-sionamento della fles-sione su base annua dei prezzi dei Beni energe-

tici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all’accele-razione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi. A quest’ul-tima contribuiscono in particolare l’inver-sione della tendenza annua dei prezzi dei Servizi relativi ai tra-sporti (+0,8%, da -0,6% di aprile) e l’accelera-zione della crescita di quelli dei Servizi ri-creativi, culturali e della cura della persona (+0,9%, da +0,7% di aprile).

L’Ocse stima in Ita-lia la crescita del Pil dello 0,6% nel 2015, e dell’1,5% nel 2016L’Ocse ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica dell’Italia sul prossi-mo anno. Nel suo Eco-nomic Outlook, l’ente parigino stima un au-mento del Pil dello 0,6 per cento quest’anno, cui seguirà un più 1,5 per cento nel 2016. “Il ritorno alla crescita in Italia, spiega l’istituto, porterà a un calo del tas-so di disoccupazione, che rimarrà però ancora elevato” prevedendo un tasso stabile al 12,7% nel 2015, e in calo al 12,1% nel 2016. Per l’Ocse inoltre il “Jobs act” ha il potenziale per migliorare drasti-camente il mercato del lavoro”. Sul fronte dei conti pubblici l’Ocse avverte che in Italia la politica fiscale deve continuare a mirare a un consolidamento graduale ma costante, in modo da non strangola-re la crescita economica incipiente, ma rispet-tando appieno le regole Ue e riducendo l’eleva-to rapporto debito-Pil”. L’Ocse stima infatti che il debito italiano salirà al 133,2% del Pil nel 2015, ma tornerà poi nel 2016 al 132%, lo stesso livello del 2014. Il rapporto deficit-Pil continuerà invece a scendere, al 2,6% nel 2015 e al 2% nel 2016. Infine, sul fronte del credito l’ente parigino spiega che in Italia “il settore bancario è ancora fragile e non è in buona posizione per sostenere appieno l’investimento privato ed un’ampia parte di

rubrica a cura della confeSercenti di SiracuSa aziende ha condizioni analoghe di accesso al credito nonostante i tassi d’interesse in calo”. “In questo con-testo – conclude – gli investimenti sarebbero rafforzati migliorando il regime di insolvenza con l’uso di tribunali specializzati e accordi extragiudiziali sui de-bito, e stabilendo una società specializzata di asset management per acquisire i prestiti problematici.

Nel primo trimestre del 2015, secondo l’Istat, gli occupa-ti aumentano di 133mila Nel primo trimestre 2015 continua a cresce-re il numero di occupati su base annua (+133 mila unità, +0,6%). Lo rileva l’Istat spiegando che l’aumento riguar-da tutte le ripartizioni territoriali. Da gennaio sono in vigore sgra-vi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato mentre a marzo è entrato in vigore il contratto a tutele crescenti. Il dato trascina in basso la quota di non occupati sul trimestre: la disoc-cupazione nel primo trimestre 2015 scende al 13% (-0,6 punti per-centuali sul I trimestre 2014) con il primo calo dal terzo trimestre 2011. La riduzione – spiega l’istituto di statistica – riguarda soprattutto il Sud (-1,2 punti). I disoccupati diminui-scono di 145.000 unità rispetto al primo trime-stre 2014 (-4,2%). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) diminuisce ad aprile di 1,6 punti rispetto a marzo attestandosi al 40,9%. Lo rileva l’Istat spiegando che si registra invece un au-mento di 0,3 punti nella media febbraio aprile su novembre-gennaio. I giovani occupati au-mentano del 4,1% su aprile 2014 (+37.000 unità) mentre calano i disoccupati (-5,5%).L’occupazione torna a salire anche su base mensile: dopo il calo degli ultimi due mesi ad aprile 2015 gli oc-cupati aumentano dello 0,7% (+159 mila) ri-spetto al mese preceden-

te, tornando ai livelli di fine 2012. Il tasso di occupazione sale di 0,4 punti percentuali a 56,1%. Rispetto ad aprile 2014, l’occu-pazione è in aumento dell’1,2% (+261 mila occupati) e il tasso di occupazione di 0,7 punti. La conseguenza è un corrispettivo calo del tasso di disoccu-pazione mensile, che ad aprile scende di 0,2 punti al 12,4% dopo l’incremento registrato negli ultimi due mesi: i disoccupati sono dimi-nuiti dell’1,2% (-40.000 a 3.161.000). Nei dodici mesi il numero di di-soccupati è diminuito dello 0,5% (-17 mila) e il tasso di disoccu-pazione di 0,2 punti. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) diminuisce ad aprile di 1,6 punti rispetto a marzo attestandosi al 40,9%. I giovani occupati aumentano del 4,1% su aprile 2014 (+37.000 unità) mentre calano i disoccupa-ti (-5,5%).

I Prestiti bancari a famiglie e imprese stentano a ripartireIl credito a imprese famiglie stenta a ri-partire nell’area euro, nonostante la manovra di quantitative easing messa in campo dalla Bce. Anzi ad aprile ha perfino segnato una frenata, con la varia-zione annua tornata

a zero dopo il più 0,1 per centro registrato a marzo, che aveva rappresentato il primo dato positivo dopo 3 anni. E nel rapporto mensile sugli aggregati monetari diffuso dalla stessa Bce, la debolezza trova conferme anche nei dati depurati dagli effetti di cessioni e car-tolarizzazioni: in questo caso il credito ai privati è rimasto invariato allo 0,8 per cento. Più nel dettaglio, la Bce ha riferito un indebolimen-to sulle erogazioni di mutui per l’acquisto di casa alle famiglie, al più

0,1 per cento ad aprile dal più 0,2 per cento a marzo. Si è invece atte-nuata la contrazione del credito concesso alle imprese, con un meno 0,4 per cento al meno 0,6 per cento del mese precedente.

Proposta Confe-sercenti – Uil per salvare le edicole: rivedere le norme sui prodotti editoriali e gli obblighi degli edicolantiRivoluzionare la rete delle edicole, rive-dendo la distribuzione così come le norme

sul prodotto editoria-le e gli obblighi de-gli operatori, a partire dall’introduzione di una maggiore flessibilità di commercializzazione per i prodotti edito-riali non giornalistici, per poter finalmente permettere ai giornalai di fare promozione e marketing. Sono queste alcune delle proposte contenute nel documen-to costruito da Uiltucs di Uil e da Fenagi - la Federazione Nazionale Giornalai di Confeser-centi - per la riforma del sistema di distribu-zione dei quotidiani e

periodici, consegnato al Dipartimento Editoria su richiesta del Sottose-gretario alla Presidenza del Consiglio, Onore-vole Luca Lotti, come contributo di idee per la riforma di settore. “Non sempre cambiare equi-vale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”, commenta il Presidente Fenagi Giovanni Lorenzetti, citando Sir Winston Churchill. Il Documen-to - spiega - propone un’idea di fondo che cambia radicalmente il concetto di rete di ven-dita unica, prospettando una suddivisione per ca-nali della stessa rete in base alla caratteristiche delle attività commer-ciali. Da qui l’idea di creare un canale ‘scel-to’, fatto di edicole che rispettano criteri di alta qualità e professionalità prestabiliti, per assicu-rare un trattamento di riguardo al prodotto editoriale. Allo stesso tempo, però, bisogna allentare gli obblighi degli edicolanti sui pro-dotti non giornalistici. “Per questo - spiega Lorenzetti - occorre procedere alla rimodu-lazione del concetto di ‘Parità di trattamento’, nato per garantire il pluralismo delle testate in edicola. Un concetto sempre più obsoleto a causa dell’accessibili-tà dei nuovi media, e che in futuro dovrebbe essere applicato solo a giornali e riviste, preve-dendo invece una com-mercializzazione più flessibile dei prodotti editoriali che non hanno le caratteristiche della testata giornalistica”. “Rimodulare il concetto di Parità di trattamento, dare la possibilità di gestire gli abbonamenti sia per i quotidiani che per i periodici ed offrire servizi di pubblica utili-tà da erogare attraverso l’informatizzazione. E’ questa”, conclude Lorenzetti, “la strada maestra da percorrere per riqualificare la rete tradizionale di vendita. Così come l’uso dell’in-formatizzazione per trasformare le edicole del futuro in centri ser-vizi di pubblica utilità, dal pagamento delle multe alle informazioni turistiche”.

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cUltUra • 14 Sicilia • 7 giugnO 2015, DOMenicA

di Roberto Tondelli

Chi non ha mai letto neppure l’inizio del libro della “Genesi” (= origine) si è privato dell’immenso piacere di sapere da dove mai venga l’essere uma-no. Non nel senso di venire a sapere che i primi uomini venivano probabilmente dall’A-frica, o che il DNA di cui sono dotati i cinesi è non diverso da quello di tutti gli altri esseri umani. Queste sono cose che la scienza moderna sta scoprendo. L’Autore del libro della Gene-si ha invece giocato d’anticipo, un antici-po di migliaia d’anni, presentando in manie-ra sobria ed essenziale alcuni dati “semplici” circa l’origine dell’uo-mo. Questi dati sono “semplici” come fu-rono “semplici”, per esempio, gli strumen-ti adottati da Galileo Galilei (1564 – 1642), il padre della scienza moderna, che adoperò qualche pezzo di spa-go, qualche sasso e una tavoletta di legno incli-nata per studiare la ca-duta di un grave (peso) e il moto del pendolo.Ebbene, quali sono questi dati “semplici” che l’Autore del testo della Genesi registra? Eccone qualcuno: “Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra imma-gine e a nostra somi-glianza... E Dio creò l’uomo a sua immagi-ne; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. E Dio li benedisse” (1,26 ss.). Le parole “immagine” e “somiglianza” sono quasi sinonimi, indica-no la “statua” (viven-te!), la riproduzione plastica. Proprio così, l’essere umano è la ri-produzione plastica di Dio. È stato scritto che l’uomo sta a Dio come la copia sta all’origi-nale. Copia d’Autore e quindi preziosissima, anche se pur sempre inferiore all’originale (J.A. Soggin).Qualche domanda: Sarà forse per que-sto che sia la Bibbia ebraica sia il Nuovo Testamento vietano al credente di farsi “im-magini” della divinità

li creò maschio e femminae di servire un culto a tali immagini? Sarà forse per questo che Gesù dice: “Ciò che avrete fatto a uno dei minimi miei fratelli lo avrete fatto a me”? L’essere umano è dav-vero e realmente la copia vivente dell’Au-tore Buono che lo ha fatto.Il testo della Genesi sopra citato è tratto dal primo racconto della creazione. Chis-sà che questo breve scritto induca il Let-tore a leggere il resto della narrazione e a gustarne tutta la bel-lezza e l’interesse che suscita, insieme a tante domande (legittime: Dio non teme le nostre domande). L’origine del maschio e della femmina d’uomo sta in Dio. Gesù chiamerà Dio “il solo buono”. L’origine dell’uomo e della donna è dunque nella Bontà.E questa Bontà è, per così dire, talmente “buona” che il ma-schio umano non avrà difficoltà a ricono-scerla proprio come cosa “buona” quando gli si parerà dinanzi. Quando infatti, nel secondo racconto del-la creazione, gli viene presentata la sua fem-

mina (donna), ecco la reazione del maschio: “ Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata ishah (donna) perché è stata tratta dall’ish (uomo)” (2,23). Abbiamo la-sciato le due parole ebraiche, ishah e ish, per far comprendere al Lettore la somiglianza e la intimità profonde esistenti appunto tra il maschio e la femmina umani. La donna at-tratta dal proprio uomo inneggia con queste parole: “Mi baci egli coi baci della sua boc-ca!... infatti le tue ca-

ne? Dunque, per farsi mutua compagnia? Per affrontare assieme la vita con le sue insidie e tentazioni? Per amarsi e onorarsi per tutta la vita? Per imparare as-sieme a ringraziare il Dio-Bontà di tutto ciò che Egli ha messo loro a disposizione? Potreb-be partire da qui una riflessione positiva sul maschio e sulla fem-mina. Abbiamo ascoltato la femmina paragonare il proprio uomo a un “al-bero di melo”, meravi-glioso tra gli alberi del bosco. Quanto doveva essere bello il mondo quando il melo cresce-va nel bosco... Oggi abbiamo la coltivazio-ne intensiva dei meli, ma occorrono concimi e veleni per avere mele tutte uguali, saporite o insapori, belle rosse... Forse questo mondo avvelenato ha ancora bisogno di sapere e di riconoscere qualche cosa di “semplice” sul maschio e sulla fem-mina prima che le gri-da, gli urli e il potere ci sommergano tutti in una moderna me-gagalattica ignoranza delle cose “semplici”, per farci correre die-tro a cose inutilmente “complesse”. (Chiesa di Gesù Cristo – via Modica 3 – di fron-te ingresso Istituto F. Insolera – mercoledì e venerdì ore 19:30, conversazioni bibli-che; domenica ore 10:30, culto al Signore - info: 0931.1664671 – 340.4809173 – email: [email protected]).

rezze sono migliori del vino... Attirami a te!... quale è il melo fra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i gio-vani. Io desidero se-dermi alla sua ombra, e il suo frutto è dolce al mio palato. Egli mi ha condotta nella casa del convito, e l’insegna che spiega su di me è Amo-re”. Il giovane attratto dalla propria donna la loda con parole alte: “Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi, dietro al tuo velo, somiglian quelli delle colombe... le tue labbra somigliano un filo di scarlatto, e la

tua bocca è graziosa... le tue due mammelle sono due gemelli di gazzella, che pastura-no tra i gigli... Tu sei tutta bella, amica mia, e in te non vi è difetto alcuno” (Cantico dei Cantici 1-4).Queste sono, certo, espressioni poetiche orientali, che però anche noi possiamo ben comprendere per quanto c’è di bello e di buono nella femmina d’uomo e nel maschio d’uomo. I quali si cer-cano, si attirano, si vogliono: come mai? Per superare forse la mestizia della solitudi-

L’Autore del libro del-la Genesi ha giocato d’anticipo, un anticipo di migliaia d’anni, pre-sentando alcuni dati “semplici” circa l’origi-ne dell’uomo

7 giugnO 2015, DOMenicA • Sicilia 15 • Sport SIracUSa

Basket, al palaakradina conclusa la stagione agonistica della Siracusa basket tra premiazione e festaFesta del basket alla PalaAkradina per la chiusura dell'attività agonistica della Siracusa basket, con premiazione finale di tutti i partecipanti.Una festa davvero speciale, con tribune completamente gremite, che ha coin-volto non solo tutti assieme i bambini del minibasket e gli atleti della società ma che ha visto anche la fattiva parte-cipazione dei loro genitori che si sono cimentati in gare e partite con i propri figli. Un modo di festeggiare che è stato molto apprezzamento dalle famiglie ma soprattutto dai bambini, particolar-mente eccitati dall'idea di confrontar-si in campo con i loro papà e le loro mamme e poter dimostrare la propria "superiorità" sportiva. "È stata un'al-tra stagione di crescita - commenta il presidente Francesco Caraffa - non sol-tanto nei risultati ma soprattutto nei nu-meri in quanto si è avuto un aumento delle iscrizioni di oltre il 20%. Segno che siamo diventati una realtà ed un punto di riferimento del panorama ce-stistico locale e provinciale e non solo. Sui nostri giovani si sono infatti posate

le attenzioni dei tecnici della Pallacane-stro Trapani i quali hanno selezionato il nostro under 13 Davide Salvo per far parte della squadra che parteciperà il prossimo 15 Giugno ad un importante torneo nazionale che si svolgerà a Jesi. Naturalmente la collaborazione con Trapani è solo agli inizi e certamente comprenderà altri stage ove saranno vi-sionati i nostri migliori talenti”.

contro Trieste ha vinto abbastanza nettamente e que-sto la dice lunga sulla forza degli alto atesini. Nelle altre gare abbia-mo lottato quasi alla pari con gli avversari, per-dendo di 2 con Monteprandone, di 9 contro Mo-dena e di 7 contro lo stesso Trieste in una partita in cui comunque ho dato spazio an-che a chi aveva giocato meno. Teniamo conto inoltre – prosegue - che nell’organi-co dell’Albatro ci sono solo tre giocatori nati nel

Si è conclusa l'avventura degli Under 16 nella fi-nale nazionale di Follonica dell'Al-batro Siracusa, guidati da Luigi Rudiloso, che no-nostante la diffe-renza in campo con le altre com-pagini in gara nel girone aretuseo, trova nelle paro-le del mister la soddisfazione per il lavoro svolto e la prestazione dei suoi ragazzi . “Più di così, non potevamo fare. I miei ragazzi sono stati bravi”. Per dovere di cro-naca, l’Albatro Siracusa, ha perso

le cinque partite del girone elimi-natorio ma, a par-te la prima contro il Pressano, nelle altre ha dato filo da torcere ad av-versari comunque superiori.“Il calendario – spiega il tecnico Gigi Rudilosso – ci ha subito op-posto alla squadra che avrebbe poi vinto il titolo na-zionale. Pressa-no era di un altro pianeta non solo rispetto a noi ma anche alle altre squadre del giro-ne. Basti pensa-re che, se a noi ha inferto 21 gol di scarto, anche

1999, tutti gli al-tri sono under 14 e anche un anno di differenza in-cide in tornei di così importanti. La struttura fi-sica può fare la differenza in età adolescenziale. Pressano e altre compagini ave-vano in rosa ele-menti alti anche un metro e 80. Dei veri e propri marcantoni!”A Follonica l’Al-batro (che aveva

vinto il titolo re-gionale un mese fa) ha dato il mas-simo, confrontan-dosi con il meglio della pallamano italiana. Il gap tra il mo-vimento giova-nile siciliano e quello delle altre aree italiane c’è ancora. “Stiamo lavorando per as-sottigliarlo – ter-minaRudilosso -. Il problema è che, non avendo la possibilità di

confrontarci fre-quentemente con squadre più forti, restiamo indietro. Sarebbe da pren-dere in conside-razione l’idea di disputare tornei di alto livello du-rante l’anno per-ché solo in questo modo si può spe-rare di ridurre le distanze. Mi ren-do conto però che non è una cosa fa-cile da mettere in pratica”.Salvatore Cavallaro

Bene l’avventura dell’albatro a follonica con onoreMister rudilosso: “Più di così non si poteva fare. i miei ragazzi sono stati bravi ed hanno giocato lottando quasi alla pari con squadre più attrezzate di noi fisicamente”

Basket, l’Aretusa di mister Valerio costretta alla resa contro la forte Amatori Messina

Troppo forte l’Amatori Messina per l’A-retusa under 15 che, malgrado l´impegno, non sono riusciti a ribaltare il risultato dell´andata e a riprova della grande solidi-tà della squadra messinese, perdono anche la gara di ritorno della finale regionale under 15 con il risultato di 54/84. Per i messinesi guidati da coach Guido Restan-ti si tratta della ventiquattresima vittoria in ventiquattro uscite stagionali. Percorso netto dunque fra stagione regolare e play-off per la formazione del presidente Mario Maggio che dopo aver eliminato l’Igea Barcellona nei quarti di finale e il Basket Cefalù in semifinale ha regolato nell’ulti-mo atto l’Aretusa Siracusa.

S.C.

In foto, il tecnico Rudilosso insieme alla squadra dell’Albatro.

Pallamano finale under 16

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Sport • PAginA 16 • 7 giugnO 2015, DOMenicASicilia

Pallanuoto, sorride a metà la 7 Scogli del presidente Marco capillo

Aldo Baio: “Amaraggiato della presta-zione dei miei ragazzi, perchè hanno sprecato tanto davanti al portiere”

con il successo dei ragazzi di mister Baio contro Acireale, gli aquilotti chiudono inn seconda posizione il girone

Tennis, “parla”avolese l’ultimawild card dellaXVII edizione del Torneodi Caltanissetta Parla siciliano la quarta e ultima wild card per il ta-bellone principale della XVII edizio-ne del Torneo In-ternazionale Città di Caltanissetta, Trofeo Cmc da 106.500 euro di montepremi. L’invito è andato all’avolese Sal-vatore Caruso, 22 anni, numero 393 al mondo. Sono quindi tutte italia-ne le wild card del prestigioso evento nisseno. Ricordia-mo che le altre tre, concesse dal set-tore tecnico della Fit, sono andate a Gianluigi Quinzi, Federico Gaio e Stefano Travaglia.In questa stagio-ne, Caruso si è ben comportato in prove del circuito futures, nelle quali ha collezionato una finale e due semi-finali. Alle qualifi-cazioni del Master 1000 di Roma, ha tenuto testa per tre set al croato Borna Coric, numero 53 al mondo. L’allievo di Paolo Cannova ha ceduto solo al tiebreak del terzo set.Saranno così due i tennisti siciliani in gara a Villa Ame-deo; oltre all’avo-lese, in campo an-che il palermitano Marco Cecchina-to, numero 122 al mondo.Il sorteggio del ta-bellone di qualifi-cazioni si svolgerà alle 21. Oggi pre-deranno il via le gare.

Vince per 8 a 5 l’under 15 del C.C. 7 Scogli contro l’Acica-stello nel recu-pero di campio-nato disputato, a Siracusa, presso la piscina “Paolo Caldarella”. Con il successo di ieri, la squadra allenata da coach Aldo Baio chiude al II posto il giro-ne, alle spalle del-la Nuoto Catania, e si prepara ad

affrontare le fina-li di categoria che si disputeranno a Siracusa, nell’im-pianto gestito dal sodalizio del pre-sidente Marco Capillo, dal 13 al 14 Giugno 2015.Alle finali parte-ciperanno, oltre al C.C. 7 Scogli, la Polisportiva Messina, l’Ac-

quarius Trapani, l’Altair Acireale e la vincente del-lo scontro diretto tra Acicastello e Brizz Acireale. Non troppo sod-disfatto ieri a fine gara mister Baio che dichia-ra: “Abbiamo sprecato davvero troppo ieri, com-mettendo nume-

rosi errori nei passaggi ma so-prattutto da soli davanti alla porta. Non sono con-tento affatto per-ché dovevamo chiudere il match molto prima. Errori come quelli di ieri non possono essere commessi in oc-casione delle fi-nali perché sareb-bero fatali.Adesso ci impe-gneremo al massi-mo per preparare al meglio le finali under 15 che la società ha chiesto ed ottenuto di po-ter organizzare in casa, che rappre-sentano il primo appuntamento as-soluto ad una fase finale di categoria per la giovane so-cietà di cui faccio parte”. La prossima par-tita si svolgerà giovedi 11 Giu-gno, ad Acireale, alle ore 14:30, contro l’Altair.Continuano, sen-za sosta, gli al-

lenamenti delle altre categorie in vista dei prossimi appuntamenti sta-gionali. Gli under 11, sotto la guida di mister Emanuele Pipicelli, stan-no preparando l’ultimo concen-tramento di cate-goria che si svol-gerà il 14 Giugno a Catania, presso la piscina “La Playa” e che ve-drà i giovanissimi aretusei opposti alla Waterpolo Despar Messina.Sempre gli under 11, insieme ad al-cuni ragazzi un-der 13 che stan-no continuando, assiduamente, gli allenamenti con coach Simone Morachioli, sa-ranno impegnati, con due squadre, al I Yellow Ball Waterpolo Event che si svolgerà a Napoli, presso la bellissima pisci-na della mostra d’oltremare, ge-stita dalla società Acquachiara del Presidente Franco Porzio, dal 22 al 26 Giugno.

Al via l’atteso torneo di calcio a 5amatoriale “Gol-lonzo 2.0”. Il torneo che prende il nome dall'omonimo pro-gramma radiofoni-co in onda su Radio MusMea che si oc-cupa di approfondi-mento sportivo con particolare interes-se al calcio locale, si preannuncia in-teressante e dal pro-nostico incerto. Le partite si svolgono nei campi in erba

sintetica del Play Ball di Augusta. “Il tema di questa seconda edizione – spiegano gli organizzatori - è la Champions League, le 12 squadre coin-volte, provenienti da tutta la provincia di Siracusa, si daranno battaglia per aggiu-

Calcio a 5, al via la seconda edizione del torneo amatoriale “Gollonzo 2.0”

dicarsi l'ambito tro-feo”. È possibile seguire il torneo anche dai canali social in par-ticolare dal canale You Tube dove ver-ranno caricate le in-terviste a caldo dei protagonisti delle partite.


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