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Libertà Sicilia del 18-04-15.pdf

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 A pagina cinque Politica Spero 2020: il futuro dei renziani di Siracusa A pagina nove Augusta Ufficiale di Marina condannato per concussione A pagina cinque Provvedimento del Csm Coi risparmi dei gettoni Opere di edilizia scolastica I risparmi realiz- zati con la nuova organizzazione dei lavori del consiglio comunale saranno destinati alla manu- tenzione scolastica. A pagina due LENTINI SIRACUSA OSSERVATORIO Ambiente. La commissione d’indagine sui rifiuti ieri a Siracusa “Non ci bastano le ras- sicurazioni affidate ai portavoce o ai messagge- ri in missione. A pagina sette Stamattina il presidio sulla 194 di Concetto Alota La commissione disciplinare del Csm ha prosciolto da tutte le accuse il sostituto procuratore generale Rober- to Campisi. Dopo il “sostituto” Maurizio Musco, che il 23 aprile torna a occupare la stanza al quinto livello. Inquinamento pesante e bonifiche necessarie Ciclo dei rifiuti Quadro allarmante Si è conclusa la terza missione in Sicilia della commissione parlamen- tare d’inchiesta sui rifiu- ti. La delegazione, gui- data dal vice presidente onorevole Stefano Vi- gnaroli, era composta dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone e Bartolomeo Pepe e dai deputati Stella Bianchi, Renata Polverini, Mi- chela Rostan e Alberto Zolezzi. A pagina tre sabato 18 aprile 2015 • anno XXViii • n. 91 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00 “Manutenzione e instal- lazione Solarium a Forte Vigliena nel più breve tempo possibile”. A pagina quattro Solarium in Ortigia in fretta di Salvatore Maiorca Siracusa ancora tagliata fuori da Palermo e, quindi, dalla Regione in seguito alla frana che ha colpito il viadotto Imera. A pagina dodici Siracusa tagliata fuori Il Procuratore Campisi prosciolto A pagina due Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia CRONACA Il personale del Nictas dell’Asp 8 di Siracusa, ha ricevuto per delega dalla Procura le indagini relati- ve alla morte di un operaio edile, avvenuta alla fine del mese di marzo scorso. A coordinare l’inchiesta è il sostituto procuratore Salvatore Grillo, il quale ha aperto il relativo fasci- colo per comprendere nel dettaglio cosa accadde quel giorno in una villetta di Fontane Bianche e sta- bilire se vi siano eventuali responsabilità oggettive a carico di soggetti chiamati a risponderne. Morte operaio Inchiesta della Procura
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Page 1: Libertà Sicilia del 18-04-15.pdf

www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

A pagina cinque

PoliticaSpero 2020: il futuro

dei renzianidi Siracusa

A pagina nove

AugustaUfficiale di Marina

condannatoper concussione

A pagina cinque

Provvedimento del Csm

Coi risparmi dei gettoniOpere di edilizia scolasticaI risparmi realiz-zati con la nuova organizzazione dei lavori del consiglio comunale saranno destinati alla manu-tenzione scolastica.

A pagina due

LENTINI SIraCuSa

OSSErVaTOrIO

Ambiente. La commissione d’indagine sui rifiuti ieri a Siracusa

“Non ci bastano le ras-sicurazioni affidate ai portavoce o ai messagge-ri in missione.

A pagina sette

Stamattinail presidiosulla 194

di Concetto AlotaLa commissione disciplinare del Csm ha prosciolto da tutte le accuse il sostituto procuratore generale Rober-to Campisi. Dopo il “sostituto” Maurizio Musco, che il 23 aprile torna a occupare la stanza al quinto livello.

Inquinamento pesante e bonifiche necessarie

Ciclo dei rifiutiQuadro allarmante

Si è conclusa la terza missione in Sicilia della commissione parlamen-tare d’inchiesta sui rifiu-ti. La delegazione, gui-data dal vice presidente onorevole Stefano Vi-gnaroli, era composta dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone e Bartolomeo Pepe e dai deputati Stella Bianchi, Renata Polverini, Mi-chela Rostan e Alberto Zolezzi.

A pagina tre

sabato 18 aprile 2015 • anno XXViii • n. 91 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 1,00

“Manutenzione e instal-lazione Solarium a Forte Vigliena nel più breve tempo possibile”.

A pagina quattro

Solariumin Ortigiain fretta

di Salvatore Maiorca

Siracusa ancora tagliata fuori da Palermo e, quindi, dalla Regione in seguito alla frana che ha colpito il viadotto Imera.

A pagina dodici

Siracusatagliatafuori

Il ProcuratoreCampisiprosciolto

A pagina due

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

CrONaCa

Il personale del Nictas dell’Asp 8 di Siracusa, ha ricevuto per delega dalla Procura le indagini relati-ve alla morte di un operaio edile, avvenuta alla fine del mese di marzo scorso. A coordinare l’inchiesta è il sostituto procuratore Salvatore Grillo, il quale ha aperto il relativo fasci-colo per comprendere nel dettaglio cosa accadde quel giorno in una villetta di Fontane Bianche e sta-bilire se vi siano eventuali responsabilità oggettive a carico di soggetti chiamati a risponderne.

Morte operaioInchiestadella Procura

Page 2: Libertà Sicilia del 18-04-15.pdf

CrONaCa dI SIraCuSa • 2 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato

Sportellopagamentoticketaperto sabato

aVOLa L’Asp di Siracusa ha incrementato al presidio ospedaliero Di Maria di Avola le giornate di apertu-ra dello sportello per il pagamento ticket estendendo il servizio anche al sabato.Lo sportello, pertanto, sarà aperto anche il sabato dalle ore 8 alle ore 11. Rimane invariata l’apertura mattutina di tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 12 e pomeridiana dei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17.

La commissione di-sciplinare del Csm (presidente Maria Al-berti Casellati, com-ponenti Giuseppe Fanfani, Luca Pala-mara, Nicola Clivio, Lorenzo Pontecorvo, Maria Rosaria San-giorgio) ha prosciolto da tutte le accuse il sostituto procurato-re generale Rober-

to Campisi. Dopo il “sostituto” Maurizio Musco, che il 23 apri-le prossimo torna a occupare la stanza al quinto livello del pa-lazzo di Giustizia di viale Santa Panagia, la commissione ha emesso il verdetto nel primo pomeriggio di ieri all’unanimità ag-giungendosi all’asso-

luzione che il Gup del Tribunale di Messina aveva pronunciato per lo stesso alto magi-strato per la vicenda prettamente penale. Il procuratore Campisi non avrebbe commes-so alcuna irregolarità nella vicenda relativa all’iscrizione al re-gistro degli indagati di due calciatori del

Catania calcio, per la quale finì sotto pro-cesso insieme con il “sostituto” Musco. Era una sentenza atte-sa dal magistrato sira-cusano, che ha sempre sostenuto la propria estraneità ai fatti che gli sono stati conte-stati dalla Procura di Messina e per i quali il giudice lo aveva as-

solto in sede penale. Campisi, alla stessa stregua di Musco, po-trà adesso vantare il rientro a Catania nella poltrona di procura-tore aggiunto vicario, vale a dire il vice del procuratore Giovanni Salvi, posto che at-tualmente è vacante. Roberto Campisi fu coinvolto nell’inchie-

sta coordinata dalla Procura della Repub-blica di Messina, rela-tivamente alla vicenda “Veleni alla Procura di Siracusa”. L’alto magistrato siracusano fu sospeso proprio a seguito di tali vicen-de e assegnato a titolo provvisorio alla Pro-cura di Siracusa. Vinse sia il ricorso al Tar del Lazio sia quello suc-cessivo al Consiglio di Stato. La segnalazione del magistrato Scavo, che ambiva alla stes-sa poltrona del palaz-zo catanese, costrinse l’ex procuratore capo della Repubblica di Siracusa ad ottenere un giudizio di ottem-peranza che fu sospe-so proprio per consen-tire di diradare ogni nuvola sul capo del magistrato.Non si tratta di un pas-saggio automatico, ma come è accaduto per Maurizio Musco, an-che per il procuratore Campisi si attende il provvedimento del Csm per la riassegna-zione presso la Procu-ra di Catania. Intanto, è stato fissato per il 28 aprile prossimo l’inse-diamento del procu-ratore aggiunto Fabio Scavone a Siracusa.

Concetto Alota

Il ProcuratoreCampisiproscioltodalle accuse

GiuStiziA. ProvvediMento deL cSM

Nella foto, il procuratore Roberto Campisi.

18 aPriLe 2015, Sabato Sicilia 3 • CrONaCa dI SIraCuSa

I carabinieri della Stazione di Ortigia hanno arrestato il siracusano Enzo Vinci di 21 anni con precedenti di polizia. Notato dai militari dell’Arma mentre era intento a dialogare con fare sospetto con altri soggetti, Vinci è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare che ha permesso agli investigatori di recuperare un bilancino di precisione e 16 dosi di tipo hashish già pronte per lo spaccio per un peso complessivo di 12,5 grammi. L’uomo è stato tradotto

I carabinieri di Ortigia arrestanoun presunto spacciatore

Questione rifiutiQuadro allarmanteAudizioni a tappeto, questione inqui-namento in primo piano e bonifiche necessarie

ambiente. a SiracuSa La coMMiSSione SuL cicLo rifiuti

Si è conclusa la terza missione in Sicilia della commissione parlamen-tare d’inchiesta sui rifiuti. La delegazione, guidata dal vice presidente ono-revole Stefano Vignaroli, era composta dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone e Bartolomeo Pepe e dai deputati Stella Bianchi, Renata Polverini, Michela Rostan e Alberto Zolezzi.I parlamentari hanno ap-profondito la situazione della gestione dei rifiuti urbani delle province di Messina, Siracusa e Ra-gusa e dei siti d’interesse nazionale interessati dalle attività di bonifica. Sono state visitate le discariche di Mazzarà Sant’Andrea e di Siculiana, i SIN di Mi-lazzo, di Gela e di Priolo. Il tema delle contamina-zioni – e delle relative bo-nifiche – delle aree delle industrie petrolchimiche e del cemento, che occu-pano diversi chilometri di costa, è stato affrontato nel corso delle audizioni svol-te a Siracusa. Le pesanti conseguenze di decenni di intensa attività industriale ad alto impatto sull’am-biente e sulla salute umana caratterizzano questa par-te del territorio siciliano, come ha sottolineato nel suo intervento il prefetto di Siracusa. Come accade an-che in altri siti d’interesse

nazionale, le diverse fasi della bonifica hanno soffer-to tempi d’intervento ina-deguati, con comportamen-ti non sempre trasparenti. Ne sono derivate diverse inchieste della magistratu-ra, che hanno puntato a de-finire le responsabilità non solo personali, ma anche dei gruppi industriali coin-volti. Spesso, però, le armi si sono dimostrate spunta-te. La Procura di Siracusa, ad esempio, ha sottolineato la debolezza dell’attuale le-gislazione, che contempla il reato di omessa bonifica come mera contravven-zione, dando pochi poteri d’indagine alla magistratu-ra. La Procura di Siracusa ha illustrato le inchieste recentemente concluse che hanno riguardato in modo particolare il tema delle mancate bonifiche. In ge-nerale i magistrati hanno evidenziato come la fram-mentazione delle compe-tenze in materia di inter-vento nei siti contaminati sia un problema centrale,

accanto alla già evidenzia-ta difficoltà nell’intervento giudiziario. Particolarmen-te significativa è un’indagi-ne – recentemente conclusa – su alcuni aspetti fiscali derivanti da un accordo di programma su un inter-vento di bonifica, dove la società interessata avrebbe – secondo l’accusa – inde-bitamente detratto il costo dell’intervento, derivato da una transazione con il mi-nistero dell’ambiente.L’Asp di Siracusa – che da anni conduce studi epi-demiologici sulla popola-zione residente nelle zone contaminate – ha confer-mato, nel corso dell’audi-zione, la relazione diretta tra l’inquinamento dell’aria e delle acque con l’aumen-to dell’incidenza di tumori e malformazioni, fornendo alla commissione i dati rac-colti ed elaborati secondo criteri scientifici. Rilievo, questo, che rafforza la ne-cessità di ridurre i tempi per gli interventi di boni-fica, a tutela della salute

della popolazione attuale e futura.Anche nel corso di questa missione è stata rilevata l’assenza di siti idonei di stoccaggio e smaltimen-to dell’amianto, che nei rari casi in cui è smaltito a norma viene inviato fuo-ri regione, con aggravio di spesa e sottrazione di risorse. L’Arpa Sicilia ha poi segnalato progetti di impianti di combustione dell’amianto privi di vali-dazione nazionale, sia in merito alla procedura che ai reflui riutilizzati come cemento-amianto, con il ri-schio di far risalire la curva della mortalità dovuta allo spandimento delle fibre. In Sicilia, in ogni caso, la presenza diffusa di amianto continua a rimanere un’e-mergenza e, potenzialmen-te, un problema non risolto. Ad esempio a Gela solo l’intervento della magi-stratura ha permesso il ri-trovamento e la rimozione di un’importante quantità di amianto all’interno del

I risparmi realizzati con la nuova organizzazione dei lavori del con-siglio comunale saranno destinati alla manutenzione scolastica. La soluzione prospettata nelle scor-se settimane comincia a prendere corpo grazie alla decisione, pre-sa ieri mattina dalla conferenza dei capigruppo, di convocare i rappresentanti degli istituti com-prensivi per un confronto. La ri-unione si terrà venerdì prossimo (24 aprile) alle 12.La conferenza di oggi era stata convocata dal presidente Leone Sullo che, nei giorni in cui si com-pletava l’iter sulla riforma del-le commissioni consiliari, aveva

ricevuto una lettera dai presidenti dei consigli di istituto: “Alla luce delle intenzioni da voi manifestate sul possibile taglio del gettone di presenza”, si leggeva nella missiva, chiediamo “di voler considerare l’opportunità di destinare al setto-re dell’edilizia scolastica la somma cumulata”. La richiesta è stata va-lutata positivamente stamattina dai capigruppo, che hanno deciso di in-contrare i rappresentanti scolastici per un approfondimento. “Ricevuta la lettera – spiega il presidente Sul-lo – ho avviato i contatti informali con i presidenti dei consigli di istitu-to per preparare la riunione di sta-mattina e definire con i capigruppo

I risparmi dei gettonidelle commissioniper l’edilizia scolastica

Lo ha deciSo La conferenza dei caPigruPPo

un percorso condiviso. La disponi-bilità affinché si destinino alle scuo-le i tagli dei gettoni dei consiglieri è unanime, ragione per cui passiamo alla fase operativa.“Incontrate le scuole, sarà compito dei capigruppo – conclude il presi-dente Sullo – coinvolgere i consiglie-ri comunali per mettere a punto un atto di indirizzo che impegni l’Am-ministrazione. Poi toccherà agli uf-fici rendere i soldi disponibili per le manutenzioni. Porteremo avanti questo impegno nell’interesse dei nostri ragazzi, che hanno il diritto di studiare in strutture dignitose e funzionali, e per continuare a meri-tate la fiducia dei siracusani”.

Nella foto, palazzo Vermexio.

presso la casa circondariale di Cavadonna dovendo rispondere del re-ato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Controlli su larga scala da parte delle pattuglie dell’Arma hanno permesso di denunciare in stato di libertà quattro individui tutti ritenuti respon-sabili del reato di porto di oggetti atti a offendere. Sono stati trovati in possesso di coltelli di genere vietato. Denunciate in stato di libertà altre cinque persone per guida senza patente perché mai conseguita. I cinque soggetti denunciati sono tutti extracomunitari, i quali sempre più spesso si mettono alla guida di mezzi di trasporto senza aver mai conseguito la patente di guida.

Sin. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti solidi urbani, si conferma il pa-norama di frammentazione dei servizi già evidenziato nel corso delle precedenti missioni a Catania, Trapa-ni e Palermo. Situazione, questa, determinata da li-miti della programmazio-ne regionale che sembrano produrre la frammentazio-ne della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, con un ricorso eccessivo allo strumento dell’ordinanza sindacale da parte della amministrazioni comunali.La raccolta differenzia-ta anche nella zona di Siracusa non ha ancora raggiunto livelli minima-mente accettabili, con una media del 7% a livello pro-vinciale. Mancano o sono inutilizzati, poi, gli impian-ti necessari per avviare una gestione virtuosa dei rifiu-ti, come – ad esempio – i siti di compostaggio.La commissione ha ap-profondito, inoltre, il tema della depurazione delle acque, settore critico del sistema idrico regionale della Sicilia, già al centro di due sentenze della Cor-te di giustizia europea e di un recente parere motivato della Commissione e og-getto di diversi esposti. In questo senso è importante che si risolva il nodo legi-slativo regionale di riordi-no del Sistema idrico inte-grato. Per quanto riguarda la provincia di Ragusa nel corso dell’audizione del prefetto è emerso il preoccupante fenomeno dello smaltimento illecito del polietilene utilizzato nelle serre. Molto spesso questo materiale plastico – presente nella copertu-ra delle serre della zona, con forte vocazione agri-cola – viene bruciato abu-sivamente con un pesante impatto ambientale. Altra criticità, infine, sulla quale la commissione proseguirà la sua attività d’inchiesta riguarda la insufficienza del sistema di controllo e vigilanza sulla tutela delle matrici ambientali.

Page 3: Libertà Sicilia del 18-04-15.pdf

Pretese la tangente da un imprenditore catanese per un appalto

due oPerAiustionatidoPo lo ScoPPiodi un’autoUn operaio ver-sa in gravi condi-zioni di salute e si trova ricoverato all’ospedale Can-nizzaro di Cata-nia a causa delle gravi ustioni riportate in varie parti del corpo. Un suo collega, invece, è ricove-rato all’ospedale Umberto primo di Siracusa con ustioni più lievi. Questo il bilancio di un incidente sul lavoro avve-nuto presso un autodemolitore alle porte di Floridia. Due operai, mentre erano intenti alla demolizione di un’autovettu-ra, a seguito di un innesco con seguente esplo-sione, sono stati investiti dalle fiamme ed hanno riportato gravi ustioni. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i militari della Tenenza Carabi-nieri di Floridia, che hanno rela-zionato al sosti-tuto procuratore Antonio Nicastro. Il magistrato ha disposto il sopralluogo per le immediate indagini da parte del personale del Nictas dell’Asp 8, che, interve-nuto unitamen-te a personale medico dell’Asp dello Spresal, ha proceduto non solo al sequestro dell’area interes-sata ma anche della documen-tazione nonché delle immagini di video sorve-glianza utili alla ricostruzione della dinamica dell’incidente.

18 aPriLe 2015, Sabato • Sicilia 5 • CrONaCa dI SIraCuSa

Morte operaio: apertaun’inchiesta in Procura

CronaCa.La Procura

della Re-pubblica di

Siracusa ha delegato il nictas per

eseguire le indagini sul-

la morte di un lavora-

tore edile a Siracusa

Il personale del Nictas dell’Asp 8 di Siracusa, ha ricevu-to per delega dalla Procura le indagini relative alla morte di un operaio edile, av-venuta alla fine del mese di marzo scor-so. A coordinare l’in-chiesta è il sostituto procuratore Salvato-re Grillo, il quale ha aperto il relativo fa-scicolo per compren-dere nel dettaglio cosa accadde quel giorno in una villetta di Fontane Bianche e stabilire se vi siano eventuali responsabi-lità oggettive a cari-co di soggetti che in qualche modo sono chiamati in causa per omesso control-

lo sulla sicurezza nel luogo di lavoro.Le indagini sono in svolgimento e inten-dono arrivare entro la prossima settima-na a una conclusione rispetto all’incidente sul lavoro verificato-si a fine marzo nel-la rinomata località balneare siracusana. In particolare, nel corso di alcuni lavo-ri di manutenzione all’interno di una vil-

letta, l’operaio S.D., è deceduto la stessa notte dell’inciden-te, dopo aver subito un trauma cranico, precipitando da una scala per la quale bisognava transita-re per la movimen-tazione in cantiere. L’uomo fu soccorso e immediatamente tra-sportato in ospedale in condizioni che gli stessi sanitari aveva-no dichiarato criti-

che. Infatti, l’uomo è deceduto durante la notte a causa delle gravi lesioni riportate al capo.Il pubblico ministero sta adesso attendendo la relazione da parte degli investigatori del Nictas, che operano in questi giorni per chiarire la dinamica dell’ennesima morte bianca avvenuta in un cantiere edile. “E’ l’ennesimo incidente

Ufficiale della Marina Militarecondannato per concussioneUn ufficiale della Marina Milita-re è stato condannato a conclusio-ne del processo che si è celebrato con il rito abbreviato. Il Gup del Tribunale, Michele Consiglio, ha inflitto la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione a carico del capitano di Fregata Sebastia-no Vinci, di 36 anni, originario di Augusta ma residente a Car-lentini. Il graduato è stato anche condannato all’interdizione per-petua dai pubblici uffici. Difeso dagli avvocati Puccio Forestiere e Francesco Midore, era accusato di avere chiesto la tangente a un im-prenditore di Catania, socio della “Biltech”, azienda catanese che opera nel settore degli impianti elettrici industriali e civili oltre che installazione e manutenzione, aggiudicataria di un appalto per

sul lavoro che denota la scarsa attenzione verso il tema della sicurezza nei cantie-ri – dice il segretario della Filca Cisl, Pa-olo Gallo – Troppe omissioni e pochi controlli il cui scotto viene pagato dai la-voratori in termini di mancata regolarità, legalità e trasparenza. Siamo davvero in una fase di allarme e dob-biamo uscirne”.

In foto, il palazzo di Giustizia di Siracusa.

lavori da realizzare all’interno del comprensorio militare di Comfor-pat di Augusta. La vicenda risale al 24 gennaio dello scorso anno, quando il mi-

litare, responsabile dei Servizi Generali della Marina Militare, avrebbe preteso dalla vittima la tangente del 10% sull’appalto re-lativamente ai lavori agli impian-ti elettrici per un totale di 40 mila euro. L’imprenditore denunciò il caso ai carabinieri, che lo arresta-rono su indicazione della Procura della Repubblica di Siracusa, che ha coordinato l’inchiesta.Come raccontato dalla vittima, l’ufficiale avrebbe preteso in garanzia un assegno bancario dell’importo di 4 mila euro. Il militare avrebbe approfittato del-la propria posizione e del suo in-carico di controllare e certificare il corretto svolgimento dei lavori eseguiti dalle ditte aggiudicatarie di appalti, per chiedere all’impre-sa la somma di denaro.

CrONaCa dI SIraCuSa • 4 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato

Solarium Forte ViglienaIl Quartiere di Ortigia«Si faccia in fretta»

“Manutenzione e installazione Sola-rium a Forte Vigliena nel più breve tempo possibile”, ecco la richiesta del Consi-gliere di Circoscri-zione Ortigia Raffa-ele Grienti durante l’ultima seduta del Consiglio di Quar-tiere. Come consue-tudine, con l’arrivo della bella stagione, il Consiglio di Cir-coscrizione Ortigia pone attenzione su uno dei luoghi più suggestivi e rilassan-ti del Centro Storico che vede, sempre di più, aumentare il numero di frequenta-tori, quali ortigiani e soprattutto turisti. Dice Raffaele Grien-ti: “Nei giorni scorsi, ho effettuato un so-pralluogo in compa-gnia del Presidente Scarso ed insieme abbiamo avuto modo di constatare gli in-terventi di manuten-zione che il posto richiede. Deve es-sere fatta una celere manutenzione sulla scala, in particolar modo sull’ultimo tratto, ovvero quello che porta dallo sco-glio alla spiaggetta; sistemare qualche gradino traballante e il passamano, al fine di evitare qualche spiacevole incidente; poi naturalmente la scala andrebbe tutta pitturata. Un altro intervento da effettuare sareb-be quello relativo all’angolo predispo-sto alle docce, servi-zio utile e che natu-ralmente deve essere efficiente per l’intera stagione estiva.Mi auguro che l’Am-ministrazione in-stalli il tradizionale Solarium già nelle prossime settimane, visto che Siracusa ha la fortuna di godere di un clima molto favorevole. Conte-stualmente ad esso bisognerebbe anche ripristinare il pon-ticello che collega i due scogli, un tem-po fisso, ma adesso rimovibile, al fine di rendere fruibile entrambi gli scogli grandi. Tengo a rin-graziare tutti i miei

nimo i tempi di attesa per l’istallazione del Solarium” La seduta di Consiglio è stata ricca di interventi, considerazioni e pro-poste quali: A pre-scindere dai tempi

colleghi che hanno avallato questa mia richiesta di interventi manutentivi, insieme a loro vigileremo su-gli stessi e pressere-mo il più possibile al fine di ridurre al mi-

di realizzazione del Solarium, di instal-lare il prima possi-bile il ponticello che collega i due scogli su richiesta del Con-sigliere Zanti; Cre-are una passerella,

al fine di raggiun-gere un suggestivo scoglio, che ad oggi viene raggiunto con grandi difficoltà dai bagnanti, proposta dello stesso Presi-dente Scarso

A seguito del proto-collo d’intesa Miur-Confindustria “Adot-ta una scuola per l’Expo”, che prevede l’impegno delle asso-ciazioni e delle im-prese associate a so-stenere le scuole del proprio territorio per visitare Expo, Con-findustria Siracusa insieme alla Unipol-Sai, di Siracusa, han-no “adottato” l’I.S. “Rizza” di Siracusa. Gli studenti (trenta-sei) delle III A e B e della V E accompa-gnati dalle insegnanti Giovanna Tola, Da-niela Castelluccio e Adriana Zirilli, visi-teranno, con il soste-gno di Confindustria Siracusa e di Unipol-Sai – agenzia Scolaro di Siracusa, l’Expo a Milano il 20 mag-gio e avranno anche la visita guidata alla mostra dentro il pa-diglione Italia “Fab Food .

ConfindustriaSiracusasostieneil “rizza”

Modifica regime sosta ambulantianva manifesta la sua contrarietà

In foto, i venditori abusivi.

nota critica da parte della presidente, Paola gianì

Apprendiamo che è intenzione dell’amministrazione comunale di Siracusa di proporre per l’ap-provazione al Consiglio Comunale uno schema di delibera che modi-fica il regime delle soste da parte degli ambulanti itineranti.L’attuale disciplina, in base al vi-gente regolamento, prevede so-ste in una data area pubblica per un’ora al massimo, e che trascorso questo lasso temporale l’operatore non possa effettuarne un’altra ad una distanza inferiore ai 500 me-tri.Questa regolamentazione è in li-nea con i criteri adottati in tutti gli altri Comuni, nonché con le di-rettive impartite dall’Assessorato Regionale alle Attività Produttive, che sono il frutto di accordi con le associazioni di categoria dell’am-bulantato.Se l’intento dell’amministrazione è quello di elevare il tempo delle soste a quattro ore, in tal modo trasformando le aree per le soste temporanee in aree di fatto desti-nate ad attività con posteggio vero e proprio, saremmo di fronte a uno

stravolgimento delle modalità di esercizio del commercio itineran-te come disciplinato dalle vigenti normative.Non possiamo non esprimere il nostro disappunto in ragione del fatto che nessuna interlocuzione è

avvenuta con le organizzazioni di categoria e che non sia stata inter-pellata la commissione comuna-le di disciplina del commercio su arre pubbliche.

Paola Gianìpresidente Anva Siracusa

Page 4: Libertà Sicilia del 18-04-15.pdf

SOCIETà • 6 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato

La nostra società investitadal malessere generalizzatoUn tempo non molto lontano la mafia sici-liana acquistava ton-nellate di morfina in Turchia, la raffinava in Sicilia e poi riempi-va il mercato di mezzo mondo di eroina che spacciata attraverso una fitta rete organiz-zata a tappeto in locali pubblici, come bar e ristoranti, pizzerie e altro. Gli incassi erano di milioni e milioni di dollari e di solito era-no riciclati in Svizzera o per mezzo di attività lecite in Italia, grazie alla preziosa collabo-razione di uomini che trafficavano o lavora-vano negli ambienti bancari. I riferimenti sono oggi il riporto degli affari illeciti nel-la legalità, come sul gioco d’azzardo le-galizzato, dove sia lo Stato, sia la crimina-lità organizzata hanno da subito guadagnato, speculato, lucrato, con una montagna di soldi da riciclare e reinve-stire in attività lecite. Chi ci perde, e molto malamente, sono solo i cittadini e le loro famiglie disintegrate. La stessa cosa per si-garette e alcol. È una vecchia storia, ma ultimamente il feno-meno delle dipenden-ze da slot machine è veramente preoccu-pante per una serie di risvolti sociali e cul-turali, con tanti tentati suicidi e di destini in-crociati con la perdita d’ogni affetto e della propria dignità, della vita; i terminali tele-matici per macchinet-te sparse sul territorio urbano siracusano, per rimanere a casa nostra, sono una su ogni cinquanta abitan-ti, con un giro d’affari pauroso che ogni anno muove milioni di euro. Insomma, una capilla-re legalizzazione del gioco d’azzardo, di un vizio maledetto e che lascia migliaia di vittime lungo il cam-mino crudele e le vie della perdizione, sia dell’anima e sia del corpo, di chi è colpito. Basta fare un giro in

vergognosa piaga so-ciale che non è mini-mamente contrastata dallo Stato, e dove addirittura ci sarebbe-ro molti politici vicini alle lobby del gioco d’azzardo, che spinge-rebbero per continuare e mantenere il sistema attuale; cosa, ancor più grave è che in que-sti sistemi s’infiltrano tranquillamente anche le associazioni per de-linquere, dove mafia, ndrangheta e camorra, hanno piazzato mac-chinette mangiasoldi dappertutto. È emerso già nel passato lo scan-dalo, il “caso”, degli slot machine truccate e gestite dalla malavi-ta organizzata, anche nella nostra provincia, e secondo i giocatori c’è il sospetto che il “giochetto” truffaldi-no è ancora attivo e sempre più difficile da scoprire da parte delle forze dell’ordi-ne insufficienti, e che secondo un calco-lo al ribasso gli slot machine truccate in circolazione sono mi-gliaia; la conferma si raffronta con quelle sequestrate su tutto il territorio nazionale, con una serie d’inter-venti mirati e portati a termine dalla Guardia di Finanza non molto tempo addietro. Negli apparecchi è di solito installata una scheda elettronica modificata

città, o nei paesi della provincia, per rendersi conto che quasi ogni bar mantiene le sue macchinette, mangia soldi. E dove addirit-tura sono nati appo-siti centri con locali attrezzati solo di slot machine, come pure le sale bingo e tutto il resto, e sempre su-per pubblicizzati; e se vi capita di entrare in uno di questi locali, troverete casalinghe, operai, professionisti, anziani, giovani in-cantati dal girare delle luci e dalle immagini proiettate dagli slot, e non è vero che il tutto è vitato ai minori: per la legge certamente dove il legislatore si è messo così l’animo in pace, ma nei fatti pratici abbiamo trova-to tanti giovanissimi seduti negli sgabelli a introdurre le monete, o addirittura spiegare ai più anziani i trucci del “mestiere” con il solito gesto automatico di in-serire soldi senza freni con la vana illusione di vincere qualcosa al colpo successivo. Questa situazione, ol-tre a creare dipenden-za e degenerare con notevoli ripercussioni sulla vita sociale ed economica delle per-sone coinvolte, mette quasi sempre a dura prova la tenuta delle famiglie interessate dal problema, con la

vizio del gioco d’azzardo e i comportamenti antisociali degli uomini deboli

e che nasconderebbe i reali volumi di gio-co, portando quindi in primis a una maxi evasione sulle tasse da pagare allo Sta-to, e nel frattempo le impostazioni del pro-gramma elettronico taroccato, ritardano e a volte annullato del tutto le vincite perio-diche di valore supe-riore, lasciando agli sfortunati giocatori solo gli spiccioli, e, di fatto, truffandoli delle poche probabilità che la macchinetta gioca-trice aveva per legge e regolamento prima di essere “modificata”. L’organizzazione cri-minale-truffaldina è anche qui da noi rami-ficata, così come in al-tre parti del Paese, ed è in continuo agguato e annulla, di fatto, le probabilità offerte da quelle poche norme di legge-truffa che il legislatore ha inteso emanare, in un mondo e un settore veramen-te sporco, dannoso, velenoso, per l’intera collettività, dove an-cora una volta lo Stato e i suoi organi, invece che aiutare i propri cittadini, utilizzano e solleticano le debo-lezze umane per trar-ne profitto e utilità, alla stessa stregua del-le mafie, con la grave e irreparabile conse-guenza di generare, in una società che

dovrebbe salvaguar-dare gli interessi del popolo sovrano, sem-pre più dipendente e fragilità. È assodato; oltre allo Stato il set-tore e nelle mani della malavita organizzata. E sempre con una connivenza tale da generare intrecci d’o-gni sorta, come l’ab-binamento a tappeto negli stessi bar dove insistono al proprio interno gli slot ma-chine e i video poker, di solito al buio dalla libera vista, anche lo spaccio della droga, aggiungendo al sogno della vincita anche quella dello “sballo”, dell’avventura silen-ziosa tra il nettare del diavolo e il destino dei vinti, ammalati per il fallimento del-la società moderna. Nei giocatori accaniti, tante volte è possibile la coesistenza di parti-colari temperamenti o disturbi di personali-tà, specie dopo l’uso di sostanze psicoatti-ve che disturbano l’u-more. L’abuso di queste so-stanze, illecite o leci-te, come l’alcool, le sigarette di nicotina, o le droghe leggere o pesanti, che hanno un’azione disinibente e quindi l’incorag-giamento all’azione, è più frequente nei giocatori rispetto alla popolazione generale e i tossicodipendenti, più frequentemente del resto della popo-lazione, sono anche giocatori patologici; quindi, la possibile coesistenza, o il pas-saggio da una dipen-denza all’altra, sono molto frequenti nei giocatori, come anche i disturbi dell’umo-re, e in particolare la depressione, il tasso dei tentati suicidi, mentre tra i disturbi della personalità i più rappresentativi sono quello antisociale e il narcisismo. Un tem-peramento caratteri-stico, ma non esclu-sivo, del giocatore è quello del ricercatore del rischio, delle emo-zioni forti. In effetti,

118 aPriLe 2015, Sabato • Sicilia 7 • CrONaCa dI SIraCuSa

appuntamento questa mattina davanti la rotato-ria nei pressi dell’ospedale di Lentini

Statale Ct-rgOggi presidioa Lentini

PrograMMato dai Sindacati degLi ediLi

“Non ci bastano le rassicurazioni affidate ai portavoce o ai mes-saggeri in missione. Il Governo esca dall’equi-voco e confermi, senza nessun indugio, il pro-getto per la realizzazione dell’arteria stradale che collegherà Catania a Ra-gusa coinvolgendo ben tre province del sud est siciliano. Questa matti-na a partire dalle ore 9, presidio all’altezza del-la rotonda nei pressi del nuovo ospedale di Len-tini e, alle 11, assemblea

ziamento e la strategicità dell’opera.»Nella vicenda ci sono al-cuni punti fermi: la Ra-gusa Catania non è stata inserita tra le opere rite-nute strategiche dal mi-nistro. Lo stesso Delrio, alle rassicurazioni ver-bali, non ha fatto segui-re il reinserimento del progetto nel Piano indu-striale strategico, Pis. Si registra soltanto, dopo

nell’aula consiliare dello stesso comune.»I segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Severina Corallo, Paolo Gallo e Domenico Bellinvia, in-tervengono sulla vicen-da della Ragusa-Catania dicendo «basta a questa tragicomica vicenda che si consuma sulla pelle dei lavoratori e, soprat-tutto, dei cittadini sici-

liani coinvolti».«Abbiamo sempre so-stenuto – aggiungono i tre segretari - che questo territorio può guardare al futuro soltanto attra-verso le infrastrutture e una viabilità che garan-tisca collegamenti velo-ci e moderni. La strada statale Ragusa-Catania questo può garantire e al Governo chiediamo di confermare il finan-

La strada statale 194.

L’Arcivescovo ieri al Comando carabinieri.

L’arcivescovo Pappalardo ieriin visita al Comando Carabinieri

il presule ha ringraziato i militari per l’attività svolta

Presso il Comando Provinciale dei Carabi-nieri di Siracusa, è giunto Mons. Salvatore Pappalardo impegnato in una visita pasto-rale presso la Chiesa del Sacro Cuore. Nella circostanza è stato accolto dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Col. Mauro Perdichizzi, dai militari dell’Associa-zione Nazionale Carabinieri in rappresentan-za dei militari in congedo e dai Carabinieri della sede. Durante l’incontro avvenuto nella sala conferenze S.E. Mons. Salvatore Pappa-lardo ha voluto sentitamente ringraziare i Ca-

rabinieri per il costante e quotidiano impegno profuso per la salvaguardia di tutti i cittadini e poco prima di andare via ha donato a tutti i presenti un immagine raffigurante San Pie-tro nel gesto di incaricare il primo vescovo di Siracusa, San Marciano, per predicare il Vangelo a Siracusa, sottolineando l’importan-za e la continuità svolta da quel primo gesto fino anche ai giorni nostri attraverso l’operato dell’attuale vescovo di Siracusa. Lui stesso ha voluto portare la sua vicinanza alla popolazio-ne locale ed anche all’Arma dei Carabinieri

cinque mesi dalla firma della convenzione, la totale assenza di un solo atto che possa far pen-sare, se non all´apertura dei cantieri, almeno, allo sblocco dell´iter esecuti-vo.«Per tutto questo – con-cludono Corallo, Gallo e Bellinvia - chiediamo alla politica siciliana, su tutta quella delle tre pro-vince interessate, uno scatto d’orgoglio perché, in tempi rapidissimi, il Governo nazionale defi-nisca l’iter e individui il finanziamento di propria pertinenza.Il sindacato unitario non si fermerà fino a quando non avremo atti concreti per la conferma del pro-getto di questa opera. Vogliamo che la Sicilia, questa parte di Sicilia, sia pronta a competere con il resto del Paese. A tutti i cittadini dei centri attraversati da quest’o-pera chiediamo di mo-bilitarsi per difendere, insieme a noi, un dirit-to fondamentale per un nuovo e reale sviluppo.»Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno chiesto la presenza delle deputa-zioni Nazionale e Regio-nale oltre che dei sindaci dei comuni di Catania, Siracusa e Ragusa inte-ressati.

Giocatore incallito di videopoker.

i giocatori patologici, secondo una recente ricerca, non sono una categoria omogenea, ma presentano varia-bili diversissime per struttura di personali-tà, evoluzione del sin-tomo, indicazione di trattamenti e prognosi specificatamente in-trattenute e molto uti-le per la prognosi e le scelte terapeutiche. Ci sono giocatori che in aggiunta ai fattori di vulnerabilità e in una situazione emotiva disturbata, come l’an-sia, la depressione, la scarsa capacità nel far fronte alle difficoltà, retroterra familiare in negativo, hanno bi-sogno di trattamenti più intensi, come del blocco fisico forzato, oltre che con terapie dirette a migliorare i livelli di autostima, di aumentare le capacità di tollerare lo stress e di risolvere i problemi della mente. L’efficacia dei tratta-menti è minore, con limitate possibilità di controllare efficace-mente il vizio del gio-co e i comportamenti antisociali, con l’uso di stupefacenti con tanto deficit dell’at-tenzione e familiarità per il gioco d’azzardo e la tossicodipendenza con trattamenti e stra-tegie sociali, anziché mediche. Ma tutto il comparto è legato, di fatto, a dop-pio filo: gioco, droga e l’usura (quest’ulti-ma per la provvista dei soldi necessari a finanziare il sistema), camminano insieme e sempre regolar-mente ad assumere il ruolo principe nelle faccende del crimine organizzato per le at-tività illecite, ci sono uomini di Florida, dove appare chiaro, visto l’evolversi dei fatti delittuosi in po-chi anni, che lì si na-scondono ancora tanti misteri, tanti segreti e verità, riferiti alle at-tività illecite dei clan criminali con poten-zialità ancora tutte da capire e da colpire.

Concetto Alota

Egregio Signor direttore, la prego di voler pubblicare questo mio appello affin-ché le istituzioni, le procure della Repubblica interes-sate e gli investigatori con cui ho collaborato e con cui ancora collabora si muovano al fine di fare in modo che mi mettano in contatto con mio figlio. Nella mia scelta di collaborare con la Giustizia ha fun-zionato tutto, ma l'unica cosa che non si è riusciti a trovare è stato un accordo dopo il terzo anno di età con la mia ex moglie, di farmi vedere mio figlio una volta al mese come deciso dal giudice, ma da un po’ di anni è impossibile mio malgrado che ciò possa avvenire. Tra l’altro, io il giorno 8 giugno 2015 sarò sentito come testimone al processo Itaca. In merito a tutto ciò che riguarda mio figlio, qualche mese fa negli uffici del Ministero dell’Interno ho pre-

«Ho il diritto di vedere mio figlioQualcuno deve sapermi rispondere»

Lettera in redazione da Parte di un coLLaboratore di giuStizia

sentato una denuncia contro la mia ex moglie per inosservanza del provvedimento del giudice, ma il mio avvocato, Debora Barbagallo del foro di Roma sta aspettando ancora la notizia di una con-vocazione dal tribunale dei minorenni di Catania. Rosario Piccione non può essere buono sola-mente per far condannare giustamente autori di crimini, ma è suo diritto vedere mio figlio e non mi devono rispondere con la burocrazia, le carte del servizio centrale ci sono in archivio, ci vuole buon senso. Chiedo poi esplicitamente al procuratore capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano: dov’è finita la mia denuncia inoltrata tre mesi fa in merito alla questione di mio figlio?

Rosario Piccione

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SOCIETà • 8 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato

Giovedì 30 aprile prossi-mo, alle 10.00, nei saloni del-la Cisl in via Arsenale, avrà luogo l'even-to formativo dell'Ordine dei Giornalisti, dal titolo “Violen-za di genere & Mass media”. L'apertura del seminario, or-ganizzato dalla sezione siracusana dell 'Associa-zione Siciliana della Stampa e dalla Rete Centri Antivio-lenza, è affida-ta al segretario provinciale di A s s o s t a m -pa, Damiano C h i a r a m o n -te Segretario Assos tampa, che presenterà il corso e alla proiezione del-lo spot contro la violenza di ge-nere realizzato dalla collega Nadia Germa-no e un gruppo di giornaliste siracusane. Il programma del corso preve-de le relazioni della giorna-lista Raffaella Mauceri, pre-sidente Rete Centri Antivio-lenza Siracusa che parlera di “violenza di genere e la cul-tura assoluto-ria dei media” e dell'avvoca-ta Daniela La Runa, vicepre-sidente Rete an t iv io lenza Siracusa che affronterà il tema dal tito-lo “Quando il peso del cer-vello ostava il diritto di voto delle donne".

Evento formativo “Violenza di genere & Mass media”Chiuderà il se-minario la lin-guista e scrit-trice Grazia Priulla con la relazione “Pa-role tossiche” che dà il titolo anche al suo ultimo saggio.I partecipanti riceveranno il materiale di-

dattico. Il corso è già inserito nella piattafor-ma Sigef e le iscrizioni ter-mineranno il 26 aprile.Graziella Priul-la torinese, in-segna Sociolo-gia dei processi culturali nel-la facoltà di

i modi di rap-presentazione e costruzione della realtà at-traverso il mez-zo televisivo, i temi della co-municaz ione pubblica in Ita-lia, il sessismo.Raffella MauceriGiornalista - editrice mili-tante, ha scelto di dedicare la sua professione e il suo impe-gno di volonta-riato alla causa delle donne e dei bambini, una causa che la vede ininter-rottamente in prima linea sin dagli anni ’70. Ha fondato e dirige il perio-dico di cultura femminile “Il Corriere del-le Donne edi-zioni La Ne-reide” (1992), l’associazione Rete Centri Ant iviolenza di Siracusa, e il Coorinamen-to Donne Sici-liane contro la violenza di ge-nere (2008). E' autrice di 14 li-bri, saggi e ma-nuali. Daniela La Runa avvoca-ta del foro di Siracusa iscrit-ta all'albo av-vocati dal 2002. Dal 2005 mi-lita nella gran-de Rete Centri Antiviolenza di Siracusa dove ricopre il ruo-lo di vicepres. Si occupa del-la tutela legale delle vittime di violenza nelle sedi civili e pe-nali e davanti al tribunale per i minori.

Scienze Politi-che dell’univer-sità di Catania e si occupa di in-formazione e di comunicazione politica. Parole tossiche. Cro-nache di ordi-nario sessismo è il suo ultimo libro pubblicato nel 2014. I suoi

studi riguarda-no i mezzi di informazione, la sociologia dei consumi culturali, la co-municaz ione g iorna l i s t ica sulla mafia, i linguaggi co-municativi del-la pubblicità e della politica,

I partecipanti riceveranno il materia-le didattico. Chiuderà il seminario la linguista e scrittri-ce Grazia Priulla con la relazione “Parole tos-siche” che dà il titolo anche al suo ultimo saggio

una giornata di ippoterapia per i ragazzi dell’educativa Trascorreranno una giornata in campagna, immersi nella natura Iblea, in compagnia di cavalli, al maneggio dell’ex pescheto sulla Maremonti, Venerdì 17 Aprile 2015 dalle 09:30 alle 16:00, i venti ra-gazzi dell’Asacom, del Cen-tro Diurno Disabili, cura-to dalla Coop. Acquarius, e dell’Educativa Domicilia-re, assieme ai bambini della donne vittime di tratta ospiti dello Sprar “Obioma” curati da Passwork. Una giorna-ta di “ippoterapia”, seguiti

dalla terapista Tiziana Rapi-sarda, resa possibi-le grazie alla raccolta fondi effettuata in occasione del tombolone natalizio organizza-to dallo Sprar “Obioma”, integrato dal contributo messo a di-sposizione dall’assessore al Welfare del Comune di Ca-nicattini Bagni, la dottoressa Marilena Miceli. Ad accom-pagnare i bambini in quella che rappresenta un’espe-rienza per riattivare stimoli-emotivi creando, attraverso il contatto con i cavalli, grandi

emozioni, oltre ai responsa-bili delle due imprese sociali che operano con il Comune nei servizi alla di-sabilità e richiedenti asilo e rifugiati , ci sarà anche l’assistente so-ciale dell’Ente, la dottoressa Lucy Scuderi. L’ippotera-pia si rivela sempre di più un trattamento rieducativo importante e funzio-nale per rinforzare le potenzialità mu-scolari e motorie, oltre a sti-molare le facoltà in-tellettive (memoria, attenzione e con-centrazione), continuando a stimolare e potenzia-re la progettazione, l’abilità ese-cutiva e l’organizzazione visuo-spaziale dei bambini, con o senza disabilità.

18 aPriLe 2015, Sabato • Sicilia 9 • SOCIETà

Disegnare il fu-turo attraverso un confronto, aperto e libero, con tutti per-correndo una strada fatta di innovazione, fiducia nei giovani e le loro capacità, voglia di scom-mettersi. E’ mosso da queste parole il cuore di “Spero 2020. Il Futuro è…fare insieme”. L’ini-ziativa, organizzata dall’associazione “Tempi Nuovi” è in programma il 6 e 7 giugno nell’area della ex Spero in via Elorina a Siracusa. E’ così che una zona attualmente abban-

donata e che sarà riqualificata per di-ventare un centro convegni, diventerà un laboratorio dentro il quale confrontarsi su temi che non re-stano dentro i confini di Siracusa e della sua provincia ma che riguardano tutta la Sicilia. A presentare l’even-to sono stati i diri-genti regionali del Partito democratico Giancarlo Garozzo e Giovanni Cafeo, gli assessori del Comu-

ne di Siracusa Vale-ria Troia e Francesco Italia, il sindaco di Ferla Michelange-lo Giansiracusa e il presidente dell’as-sociazione “Tempi Nuovi” Valerio Gre-co che ha lanciato ufficialmente il sito dell’evento, www.spero2020.com, e il video di presenta-zione dell’evento. “Programmazione e partecipazione – ha spiegato Garozzo – sono la stella pola-re del cammino che

vogliamo intrapren-dere con l’iniziativa “Spero 2020”. E’ una grande occasione per confrontarci perché, è bene ricordarlo, non è da soli che possiamo cambiare e risolvere i problemi. “Dobbiamo farlo in-sieme e per questo invito tutta la provin-cia a partecipare per discutere insieme su tante tematiche, tutte importanti per lo svi-luppo e il futuro del nostro territorio”. Dalle strutture del-

“Il Futuro è… fare insieme” Confronti e partecipazione

a presentare l’evento sono stati i dirigenti regionali del Partito demo-cratico giancarlo garozzo e giovanni Cafeo, gli asses-sori del Comune di Siracusa valeria Troia e Francesco Italia, il sindaco di ferla Michelangelo giansiracusa e il presidente dell’as-sociazione “tempi nuovi” valerio

L’iniziativa, organizzata dall’associazione “tempi nuovi” è in programma il 6 e 7 giugno

la ex “Spero” verrà così tesa una mano che dovrà idealmen-te unire la politica al territorio per col-mare un distacco sempre più forte. “Troppo spesso – ha dichiarato Giovan-ni Cafeo – i territori subiscono le scelte politiche regionali quando invece dob-biamo essere noi gli attori protagonisti delle decisioni che influiscono sulle no-stre vite. Per farlo, però, dobbiamo di-mostrare di sapere fare rete e avere la capacità di integrar-ci sfruttando tutte le opportunità per incidere sulle scel-te non solo a livello regionale ma anche provinciale. E’ inuti-le fermarsi solo a la-mentarci, dobbiamo invece capire cosa serve al territorio e attivarci per trovare le soluzioni per ri-lanciarlo. Cambiare verso alla politica: da una politica che urla e si contrappo-ne, ad una che ascol-ta, si confronta e fa sintesi”. Se l’evento del 6 e 7 giugno sarà segnato da una intensa due giorni di dibattiti, anche il percorso di avvicinamento non sarà da meno con 12 incontri e tre tavole rotonde dal 18 apri-le al 23 maggio. Un fitto programma che servirà a discutere di temi fondamen-tali come la scuola e l’università, il tu-

In foto, l’incontrodi ieri mattina.

rismo, l’energia, i ri-fiuti, i beni culturali. I primi due incontri sono in programma domani, sabato 18 aprile, nella sede dell’associazione ”Tempi Nuovi” in via Brenta 65. Alle 10,30 si parlerà di Social innovation e smart city mentre alle 16 di Scuola e università. “Il nostro obiettivo – sostie-ne Valeria Troia – è innescare un salto culturale significati-vo nel modo di fare politica costruendo un modo nuovo di amministrare dove la politica diventa regia, facilitatore di processi, governi di reti di collaborazio-ne tra gli attori del territorio, con un unico scopo condi-viso: lo sviluppo”.“Spero 2020 – ha aggiunto Giansira-cusa – è un’oppor-tunità per ragionare sulle prospettive di sviluppo condiviso con tutti gli interlo-cutori del territorio. Il nostro obietti-vo è valorizzare la rete tra gli ammi-nistratori, le realtà imprenditoriali, la cittadinanza attiva e gli attivisti politici. La nostra ambizione è promuovere una vera e propria rete umana e sociale tra amministratori, atti-visti politici e citta-dinanza attiva che ci consenta di tracciare un percorso di cre-scita strategica per il Sud Est della nostra terra”. Se il punto di partenza è Siracusa, l’orizzonte sono l’I-talia e il resto del mondo. ”Abbiamo il compito – ha di-chiarato Francesco Italia – di proietta-re l’immagine della provincia siracusana su scala nazionale e internazionale at-traverso una visione del futuro che sia inclusiva, sostenibi-le e accessibile. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo impegnarci a supera-re pregiudizi, immo-bilismo e illegalità, partendo dal concet-to di responsabilità individuale”.

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SOCIETà • 10 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato

“A Roma in scena la settima Edizione del Premio Marcello Sgarlata”La sala della Protomoteca in Campidoglio, è stata il teatro della VII edizione del Premio Marcello Sgarlata. Un premio, organizzato dall'Associazione Marcello Sgarlata e dal Rotary Club Roma Olgiata, e patrocinato dal Senato della Re-pubblica, la Camera dei Deputati, e la Presidenza del Consiglio, per onorare la memoria di Marcello Sgarlata, figura politica di spicco della Prima Repubblica,Il riconoscimento, viene attribuito di anno in anno a personalità, che si sono contraddistinte per atti di coraggio. I premiati di questa edi-zione sono stati: Lucia Annibali, Avvocato,per essere stata messa a dura prova dalla vita e da un episodio

iL PreMio in MeMoria deL PoLitico SiciLiano SgarLata queSt’anno tra gLi aLtri è andato a arbore, di Mare e La Minetti

arrestato il comandante tunisino di un peschereccio con 300 migranti

E’stato sottoposto a fermo di Polizia giudi-ziaria Mehamed Kerda-oui nato in Tunisia di 32 anni, è stato riconosciu-to come il comandante del peschereccio che ha trasportato ben 300 migranti.Sono stati sottoposti a fermo di Polizia giudi-ziaria in quanto respon-sabili di aver condotto il gommone dalle coste libiche fino a quando non sono stati soccorsi da una motonave, così come del resto, era stato da loro programmato. il responsabile del de-litto previsto dagli artt. 416 C.P. e 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, si as-sociava con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingen-te profitto compiendo atti diretti a procurare l'in-gresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la perma-nenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procu-rato l’ingresso e la per-manenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illega-le le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante. I migranti a bordo del peschereccio tutti prove-nienti da diverse regioni africane attualmente sono ospiti presso il c.P.S.a. di Pozzallo in attesa del trasferimento.i fatti: lo scorso 15 apri-le, verso le ore 19.30, la nave Michele fiorillo cP 904 in acque internazio-nali giungeva in prossi-mità di un barcone di co-lore blu di lunghezza di circa 15 metri con a bor-do 301 persone e pro-cedeva al loro soccorso portandoli a bordo. i mi-granti erano di diversa

aveva fatto tutto da solo, anche in considerazione del fatto che il viaggio è durato poco meno di 6 ore poiché sono stati soccorsi a 40 miglia dalle coste libiche. il “comandante” inizial-mente molto arrabbiato perché tradito dai suoi stessi connazionali, si è determinato a parlare riferendo una versione poco credibile ma co-munque importante per-ché ha confermato quan-to riferito dai passeggeri ovvero che è stato lui a condurre il peschereccio. i tunisini quando ingag-giati dalle consorterie criminali libiche percepi-scono mediamente 3000 (elemento da lui negato) dollari per condurre l’im-barcazione che frutta agli organizzatori mediamen-te 1.800 dollari a pas-seggero, in questo caso complessivamente oltre mezzo milione di dollari (540.000 $).Il lavoro degli uomini del-la Polizia giudiziaria ha permesso di individua-re anche questa volta il responsabile di que-sto traffico di migranti, enorme business per gli organizzatori libici che arruolano tra loro scafisti capaci di con-durre un natante an-che da paesi per loro stranieri, al solo fine di non rischiare di finire in carcere e guadagnare il più possibile. La cattura: le indagini condotte dalla Polizia, hanno permesso anche questa volta di sottopor-re a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamen-to dell’immigrazione clandestina. Al termine dell’Attività di Polizia giudiziaria coordinata dalla Procu-ra della repubblica di Ragusa gli investiga-tori hanno catturato gli scafisti che dopo le for-malità di rito e l’identifi-cazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a di-sposizione dell’autorità giudiziaria iblea impe-gnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali partico-larmente complesse.bilancio attività della Polizia: nel 2015 sono 17 gli scafisti fermati a seguito degli sbarchi in provincia di ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati circa 200 sca-fisti dalla Polizia giudi-ziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio centrale ope-rativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.

della Polizia di Stato - Squadra Mobile que-stura di Ragusa - con la partecipazione di un’a-liquota della guardia costiera (nave fiorillo), di Carabinieri ed una della Sez. op. nav. del-la guardia di finanza hanno individuato tra i 300 migranti lo scafista tunisino. L’uomo aveva provato a nascondersi tra un gruppo di giovani provenienti dal maghreb che però lo hanno de-nunciato ritenendo di es-sere estranei ai fatti a lui contestati discostandosi dalla sua condotta. Lo scafista ha capito di essere stato individua-to per “colpa” dei suoi connazionali e manette ai polsi si è girato verso di loro dicendo in lingua araba “mi avete tradito fratelli”. ci sono volute poche ore per individuare lo scafista in quanto le operazioni sono iniziate direttamente sulla nave al fine di evitare la paura dei testimoni una volta a terra ed in piena sinergia con chi li aveva soccorsi della guardia costiera. Ascoltati altri tunisini che avevano pagato per viaggiare quasi 1.500 dollari e tutti gli altri mi-granti, le responsabilità erano da attribuire solo all’odierno fermato che

nel 2014 sono stati fermati ben diuecento trafficanti nel territorio di ragusa

tività sono continue, sbarcano vengono iden-tificati e subito trasferiti per far posto agli altri appena giunti. in que-sto momento si procede al trasferimento di altre 200 persone così da poter far completare le procedure di sbarco dei 300 arrivati ieri. La Polizia di Stato ha già predisposto il trasferi-mento con ordinanza del questore di ragusa su altre strutture del nord. Attualmente stanno la-vorando tutti gli uffici della Polizia di Stato presso il Porto di Pozzal-lo al fine di far rientrare il momento di emergenza connesso agli sbarchi. Le indagini: gli uomini

18 aPriLe 2015, Sabato • Sicilia 11 • SOCIETà

Società

a palazzoVermexioconvegnodell’anmicsu disabilitàNel pomeriggio alle ore 17 presso la sala conferenze di Palazzo Vermexio, salo-ne Borsellino, si svolgerà il convegno organizzato dall'A.N.M.I.C. provinciale di Siracusa.Attraverso il convegno si intende affermare una di-versa immagine del disabile quale soggetto capace, se-condo la propria specificità, di lavorare in un contesto di normalità, produttività e re-sponsabilità Saranno ampliate le co-noscenze che comportano consapevolezza, poiché le conoscenze vanno di pari passo con le norme, al fine di salvaguardare i processi civili e di sistema. Parteciperanno ai lavori le massime Autorità del-la disabilità italiana, nel-la fattispecie il presiden-te nazionale dott. Nazaro Pagano;presenzieranno i lavori, inoltre, le Autorità cittadine.Considerata la istituziona-lità dell'iniziativa gli organi di stampa e le reti radio-te-levisive locali sono invitate a partecipare i lavori con i loro mezzi tecnici al fine della massima diffusione delle attività convegnisti-che.

L’istituto naziona-le di Bioarchitettu-ra Siracusa lancia la piattaforma digitale per Expo Milano. Sa-lute, Bellezza e Ar-monia, i cardini del Cluster Bio-Mediter-raneo di cui la Regio-ne Sicilia è capofila; il cibo e l’impronta ecologica dell’uomo sul pianeta, il tema dell’esposizione uni-versale.La dieta mediter-ranea e la bellezza del paesaggio, il filo conduttore dei per-corsi di bioarchitet-tura. Percorsi pensati dall’INBAR Siracusa, per comunicare al mondo l’unicità delle nostre tradizioni e la creatività nell’inno-vazione tecnologica nel distretto del sud-est. Cinque percorsi, che raccolgono un ventaglio di proposte culturali e opportunità di turismo sostenibile offerti dal nostro ter-ritorio.Un connubio tra realtà materiali e immateria-li, un viaggio che par-te dal sito di Thapsos,

Expo Milano: l’Inbar Siracusa al Cluster Bio-Mediterraneola dieta mediterranea e la bellezza del paesaggio, il filo conduttore dei percorsi di bioarchitettura

con “PercorSi di bioarchitettura tra terra e cieLo”

uno dei più impor-tanti siti protostorici siciliani, con “in volo su Priolo”grazie alla fruizione dei bbcc e naturalistici dell’area, alla scoperta delle biodiversità presenti (specie animali e ve-getali). Percorsi che incontrano le aziende agricole del biologico impegnate nella pro-duzione dei prodotti tipici “delizie degli

iblei”: pane, miele, marmellate, formaggi e ricotta. Riscopria-mo “le vie del grano” i suoi mulini ad acqua legati alla produzione di farine che testimo-niano un ricco passa-to di molitura dei gra-ni antichi, Tummìa e Russello, dell’area sud-orientale della Sicilia. Agrumeti se-colari che custodi-scono rovine antiche,

templi, ville, piccoli tesori di architetture spontanee, caseggiati abbarbicati su roc-ce imponenti che si tuffano nel vuoto di immensi valloni in cui scorrono ricche sorgenti d’acqua nel percorso “il giardi-no mediterraneo”, ed infine il grande pa-trimonio dei borghi rurali in “frantoi pal-menti e tonnare”.

Sopra, l’immagine per la partecipazione all’Expo 2015.

di una brutalità indicibile, Renzo Arbore, che senza mai prendersi sul serio, e farsi travolgere dal succes-so, ha trovato sempre il tempo di dedicarsi ai più bisognosi ed è da anni coraggioso testimonial della Lega del Filo d’Oro. Commosso ed emozionato, è risultato il giornalista, volto noto della Tv italiana, Franco Di Mare per aver raccontato con coraggio la sua esperienza durante la missione di guerra che gli ha fatto conoscere Stella. La sua attuale figlia Annalisa Minetti che è stata premiata per l’audacia e la forza d’animo manifestate nelle situazioni più difficili di vita senza ma porsi alcun limite. Pasqualino Buonfi-glio, Appuntato scelto dell’arma

dei Carabinieri, distintosi per il suo coraggio e la sua dedizione verso la Patria. Come ogni anno a termine della serata sono stati consegnati i

premi in sinergia con Il Cnr e Medici senza Frontiere a:Raffaella Balestri-ni del CNR e Livia Tampellini di Medici Senza Frontiere.

nazionalità: eritrea, Si-ria, etiopia, nigeria So-malia. dopo il trasbordo dei clandestini, la nave soccorritrice si dirigeva verso il porto di Pozzallo per lo sbarco dei migran-ti che giungeva alle ore 18 dello scorso 16 aprile e sta ancora effettuando lo sbarco dei migranti.Senza sosta l’attività della Polizia di Stato, dell’ufficio ordine Pubbli-co della questura di ra-gusa ha messo a dispo-sizione decine di uomini coordinati dal Funziona-rio della Polizia di Stato responsabile del servi-zio. grazie al loro impe-gno, si sta procedendo a far partire centinaia di ospiti per poter far posto agli ultimi arrivati, soprat-tutto ai bambini ed alle donne incinte.alle procedure stanno partecipando 40 agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle forze dell’ordine, la Protezio-ne Civile, la Croce Ros-sa Italiana ed i medici dell’a.S.P. per le visite mediche. il lavoro dell’ufficio immi-grazione della Polizia di

Stato è molto comples-so e deve essere esple-tato in tempi ristretti così da permettere un immediato invio degli ospiti in strutture d’ac-coglienza ma quando in numeri sono elevati non è semplice quindi serve una marcia in più che gli operatori della Polizia di Stato di ragusa hanno.La Polizia Scientifica

sta facendo degli sforzi immensi per garantire un’identità certa degli sbarcati e lavora senza sosta per le operazio-ni di fotosegnalamento in considerazione de-gli ultimi arrivi. in tempi record sta rilevando le impronte digitali di tutti i migranti così come pre-visto dalla legge. Da giorni ormai le at-

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l’osserVatorio

Miscellanea di storia e culturama soprattutto In vino veritas

di Aldo Formosa

Come "paradigna della cultura e della storia siciliana", il vino ha da sempre accompagnato an-che le vicende dell'u-manità. È raccon-tato nei miti, nelle epopee, nelle sacre scritture, in ogni epoca e latitudine. Cosi esordisce Con-cetto Scandurra nel suo In vino veritas (Morrone editore) aggiungendo che questo nettare «è la lente attraverso cui leggere la natura, gli umori, le ragioni dell'agire... il vino è diventato l'interpre-te, il suggeritore, il compagno di viag-gio nel cammino della storia, il conso-latore, l'amico nella speranza». Nella circostanzia-

culturA iil nuoVo libro di ConCetto sCandurra, aCCademiCo della CuCina vino siciliano da Ibn Hamdis al Ditirambo di Meli, da Tempio a Verga, da Rapisarda a Pace, da Dumas a Maupassant, dai pro-verbi alle sentenze del popolino. Con le illustrazioni di Davide Imbraguglio il libro di Scandurra si addentra perfino nella cabala, denso com'è di un sapiente melange di cultura e saggezza, proprio come sorseggiando un gradevolissimo e illuminante "vino da meditazione".Il Distretto scolasti-co 55 di Palazzolo Acreide ha pubblica-to il libro "Siracusa negli agoni clas-sici" di Concetto Scandurra, ricco di riferimenti storici che narrano delle vi-cende in cui la nostra città fu protagonista. Particolare cura Scandurra pone il-lustrando le vittorie

riportate da siracusa-ni alle Olimpiadi (e non solo) fornendoci un elenco di nomi con date e personali palmares. Un testo di notevole spessore cultura-le, con prefazione di Paolo Greco il quale tra l'altro an-nota: "L'agonismo antico va riproposto a modello perché almeno i giovani prendano coscienza dei valori educativi profondi che posso-no nobilitare la fi-sicità dell'impegno, la sfida con sé e con gli altri, la lotta per il superamento di ostacoli". Un libro che meri-terebbe una riedi-zione con finalità anche didattiche se è vero, com'è vero, che la Scuola di oggi vive di zone d'ombra per quanto attiene a quella Storia che più di altre ci appartiene.

aTTuaLITà • 12 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato 18 aPriLe 2015, Sabato • Sicilia 13 • aTTuaLITà

Treno veloce sulla tratta di PalermoSì per Catania, no per Siracusanessun contatto fra Comune e trenitalia. Contatto tardivo con la regione

Da sinistra le stazioni di Palermo, Catania e Siracusa. l’ultima, la più dimenticata è la nostra

iL Sindaco bianco ha ottenuto iL riSuLtato. SiracuSa dorMe

di Salvatore Maiorca

Siracusa ancora ta-gliata fuori da Paler-mo e, quindi, dalla Regione in seguito alla frana che ha colpito il viadotto Imera dell’autostrada Palermo-Catania. E la politica nostrana comincia a svegliarsi. Ma in ordine sparso, singolarmente, iso-latamente, ineffica-cemente. E comincia anche a capire. Forse. A capire quanto siano importanti i tempi e le modalità della movi-mentazione di perso-ne e cose: importanti per l’economia, ma anche per la quali-tà della vita della gente. Un esempio soltanto: trasferire un malato da Siracusa a Palermo, per cure

lavorando a un siste-ma che prevede sette coppie aggiuntive di treni sulla trat-ta Palermo-Catania, con una corsa ogni due ore. Per Siracusa si cambia a Catania. “Stiamo lavorando per ottimizzare il sistema con le risorse che abbiamo” pun-tualizza l’ingegner Maurizio Manca-rella, direttore del Trasporto regionale per la Sicilia. E qui la palla passa alla Regione. La quale non se dà per inteso. Il problema si pone su due fronti: primo, ottenere il collega-mento veloce sulla ferrovia Palermo-Siracusa; secondo, sollecitare la costru-zione immediata di una bretella stradale

Tanto tempo dopo l’interruzione dell’autostrada la politica nostrana comincia a svegliarsi. Ma in ordine sparso, singolarmente, isolatamente, inefficacemente

alternativa al tratto autostradale inter-rotto. Questa bretella peraltro è stata già preannunciata dal ministro Delrio in occasione del suo sopralluogo sull’au-tostrada interrotta. E il ministro ha pure annunciato che la bretella potrà essere percorribile fra tre mesi. Spetta ora alla casta politica nostra-na vigilare affinché si passi al più presto dagli annunci ai fatti. Ma restano l’inco-gnita e il rischio della montagna che frana. Se non s’interviene con sere opere di messa in sicurezza si continua a cincischia-re. E si rimane sempre a rischio.Il sindaco di Cata-nia, Enzo Bianco, ha già ottenuto il col-legamento ferrovia-rio veloce Catania-Palermo. Siracusa

dorme. E rimane fuori da tutto. Ma questa casta politica nostrana (come al solito inetta, incon-cludente, corrotta), pur cominciando a svegliarsi, agisce in ordine sparso: il sin-daco va per la sua strada, Vinciullo fa

altrettanto, Gennuso anche, gli altri taccio-no, assenti. Risultati: zero. C’è di più: dove sono gli altri parlamentari? dov’è il Consiglio co-munale? Dove sono i consiglieri comunali, così bravi nel mol-tiplicare riunioni di

commissioni e incas-sare gettoni e rimbor-si a gogò? Nessuno muove un dito. Non rimane che una pa-rola: VERGOGNA! Per tutti costoro!Il sindaco Giancarlo Garozzo si è final-mente svegliato. Ed è andato a Palermo, l’altro ieri, per chie-dere all’assessore regionale il colle-gamento ferroviario veloce che Catania ha già ottenuto. Una domanda al si-gnor sindaco: perché non si è mosso subi-to? Perché non è in-tervenuto, su Regio-ne e Trenitalia, insie-me con il sindaco di Catania, per ottenere il puro e semplice e naturale prolunga-mento ferroviario ve-loce da Catania fino a Siracusa: com’è naturale, e com’è sempre stato?Ma l’abbiamo sco-perto il motivo per cui il signor sindaco Garozzo si è sveglia-to: non certo per sua iniziativa né per sua sensibilità (che non ha); per l’esattezza è stato svegliato da una lettera di fuoco inviatagli dalla pro-fessoressa Liliana

Gissara, consigliere nazionale di Italia nostra per la Sicilia.Ecco il testo della lettera: “Egr. sig. sindaco, egr. sig. vi-cesindaco, vi rimetto parte del comunicato stampa predisposto a seguito della disastrosa inter-ruzione per frana del-la Catania-Palermo. Il TG3 delle 14 ha dato notizia dell'alle-stimento di un treno veloce, come chiesto nel comunicato stam-pa da Italia nostra (volere è potere!), per Palermo; ma da

Catania. “Evidentemente, per Regione e Trenitalia, sulla carta geografica della Sicilia Siracusa non esiste, con gran-de nostro disdoro. Non si riconosce ai siracusani il diritto, o l'ambizione se volete, di andare o venire da Palermo con i mezzi messi a disposizione da Catania in poi. “Senza dire che il collegamento ferro-viario tra Siracusa e Palermo ha una sua storia e che mai come ora è indispensabile ripristinarlo.

Il sindaco Garozzo non si è svegliato: è stato svegliato da una lettera di fuo-co inviatagli dalla professoressa Lilia-

na Gissara, consigliere nazionale di Italia nostra per la Sicilia. Ma i cosid-

detti parlamentari nostrani dove sono?

Ci dobbiamo arran-giare come possiamo perché evidentemen-te non godiamo di considerazione alcu-na; salvo impinguare le casse regionali con sostanziose ad-dizionali ed introiti di aree archeologiche e musei. “Vorranno le signorie loro far valere il di-ritto alla mobilità di Siracusani e turisti ?”. Firmato Liliana Gis-saraGià nei giorni scorsi Italia Nostra aveva chiesto “l'immediato potenziamento dello storico collegamento ferroviario Palermo-Catania-Siracusa con almeno due coppie di treni al giorno, unica alternativa al gommato almeno per la mobilità delle persone. A proposito, dove sono, che fine hanno fatto i treni “Pendoli-no” che l’ex assessore regionale del Turi-smo e dei Trasporti, Fabio Granata, aveva fatto mettere in servi-zio per il percorso del barocco?Tutte domande senza risposta. E intanto il popolo bue subisce e paga e tace.

urgenti, magari per un urgente intervento chirurgico, diventa

ora una via crucis, che può anche con-cludersi con la morte

del malato strada fa-cendo. Vi pare poco?Intanto Trenitalia sta

Viaggio con particolareggiato excursus culturale e storico per l'antico nettare

Tra le “vocazioni” della nostra terra il vino è al primo posto. E i nostri vitigni au-toctoni non temono confronti con quel-li di altri territori. Sbaraglia il campo il Nero d’Avola, che però raggiunge il mercato sotto varie “vesti”; sicché se ne trova di buono e di meno buono. Una curiosità: Avola non c’entra niente con questo vino che di Avola porta il nome. Il Nero d’Avola si produce essenzial-mente nel triangolo Pachino-Noto-Ro-solini. Ma un’antica tradizione vuole che l'innesto del primo Nero d'Avola sia sta-to eseguito proprio ad Avola. Anche se poi la produzione si è spostata nel pa-chinese e si è poi

espansa fino a Noto e Rosolini.Ma ci sono anche altri vitigni autoctoni del

nostro territorio. Li ricorda il ristoratore e sommelier palaz-zolese Andrea Alì: i

bianchi Grecanico e Inzolia, il Moscato di Noto, il Moscato di Siracusa (che alcuni vogliono originario di Alessandria d’E-gitto, tanto che una volta si chiamava anche Moscato di Alessandria), l’Al-banello, il Cyane.Due parole in più vanno spese per tre vini nostrani: il Mo-scato di Siracusa, l’Albanello e il Cya-ne. Tutti e tre sono prodotti da Nino Pupillo, il quale li ha riscoperti dopo decenni di abbando-no di queste colture. Del Moscato Pupillo fa tre diverse vinifi-

Si perde nei secoli l’originedei nostri buoni e robusti vini

Società alla risCoperta dei Vitigni autoCtoni del nostro territorio

cazioni: una versione un po’ più abboccata, un’altra meno, un’al-tra piuttosto secca (per quanto secco può essere un moscato).Particolare è il Cya-ne, vinificato da uve di moscato. Ne risulta un bianco intenso, con una punta di dolce e mezza di secco si potrebbe dire parafrasando il pie-montese Punt e mes (una punta di dolce e mezza di amaro).L’Albanello è un altro bianco, anch’esso intenso ma più ab-boccato del Cyane. Moscato e Albanello erano due bandie-re dell’agricoltura

in primo piano il rilancio del Moscato e dell’albanello

siracusana fino a una sessantina d’anni fa. Poi erano stati abbandonati. Nino Pupillo li ha risco-perti, ha recuperato i vitigni dopo lunghe e laboriose ricerche, ne ha rilanciato la produzione. L’Al-banello peraltro è ancora in fase di produzione speri-mentale.Se poi ci affaccia-mo nel Ragusano svetta il Cerasuolo di Vittoria, che però è un blend di Nero d’Avola e Frappato (un altro vitigno au-toctono delle nostre zone). Anche il Ce-rasuolo raggiunge le mense sotto varie vesti. Bisogna sa-per scegliere quello buono. Intanto il prossimo giovedì 23 Andrea riporterà la cucina iblea alla ri-balta Rai della Prova del cuoco.

s.m.

Il palazzolese Andrea, chef e sommelier, torna gio-vedì prossimo in Rai alla Prova del cuoco

ta presentazione di Corrado Di Pietro si legge anche che oggi il vino non ha più nulla della sim-bologia antica. Ed è perciò che Scan-durra si addentra in questo particola-reggiato excursus culturale e storico, proponendo testimo-nianze da Omero alle monete di Naxos, Katana, Akragas, Lipari, Zancle, Enna. Scandurra, compo-nente dell'Accade-mia italiana della cucina, elenca un ricco florilegio di versi e cantate sul

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CuLTura • 14 Sicilia • 18 aPriLe 2015, Sabato

“La luce e la speranza nelle lacrime di Maria”

Opportuno e di grande piacevo-lezza è stato l’in-serito della com-ponente musicale tra un intervento e l’altro, della stu-penda e seducente voce recitante e cantante di Mirel-la Furnari

di Arturo Messina

Giovedì scorso, alle ore 18, al Centro Convegni-Salone San Giovanni Paolo II, del santuario della Madon-na delle Lacrime, si è tenuto il convegno su “La luce e la speranza nelle lacrime di Ma-ria”.All’interno di essa vi è stata la presentazione della raccolta di liriche, la più recente dell’ol-tre dozzina di opere di profonda religiosità di mons. Giuseppe Greco da Palazzolo, ognuna delle quali corredata da stampa antica della Bi-blioteca Alagoniana di-retta dallo stesso già vi-cario dell’arcivescovo ed una delle figure più eminenti, se non la più eminente, che spicca nell’ambiente religioso culturale e poetico di Siracusa e oltre. Coordinatore di così importante simposio lirico-religioso è stato il prof. Sebastiano Bur-garetta, personaggio a tutti noto e da tutti am-mirato in tutta la pro-vincia aretusea e anche al di fuori, per cultura e religiosità pratica, di cui Libertà, nella pa-gina della cultura del 2 aprile scorso, ha re-censito “La camicia di Nesso”, la raccolta di racconti del suo paese, Avola, ma una mezza dozzina d’anni prima aveva recensito “Se-quenzia di palmiere”, mettendo in rilievo che, oltre ad essere uno dei più quotati di tradi-zioni popolari, “ è un uomo di profonda fede e di grande amore per quel Dio che tanto ha amato gli uomini”.E, come coordinatore di tal convegno, qual altro “laico religioso” poteva scegliersi se non lui, che spesso vien chiamato alla presenta-zione d’altrui libri? Lui che, oltretutto, del pregevole libro di mons. Greco ha fatto la più lodevole pre-fazione scrivendo tra l’altro che “I versi che compongono, come poetico rosario, questo canto stupefatto del ruolo materno di Ma-ria verso gli uomini tutti sono come tanti calibrati ed eleganti

Santissima, ammira-ta ed esaltata nel suo ruolo di madre univer-sale…” Dopo i convenevoli, ha invitato a prendere la parola il prof. don Luca Saraceno, il Ret-tore del Santuario, che ospitava il religioso e cultural convegno. Egli, introducendo il folto e pio uditorio a “La luce e la speranza nelle lacrime di Ma-ria” ha affermato, tra l’altro, quanto sia im-portante soffermarsi a

voluto dare agli uomini attraverso il prodigio della sua lacrimazione avvenuta per la prima volta il mattino del 29 agosto 1953 proprio a Siracusa: quella che ben si poteva un tempo definire la capitale del Mediterraneo e quindi della civiltà occiden-tale. Ha preso quindi la parola l’autore della pregevole opera, af-fermando anche che l’ispirazione per le sue liriche scaturisce dalla

adatta alla circostanza. Circostanza che mi ha fatto ricordare quando io per la presentazione della precedente raccol-ta di liriche dello stesso Monsignor Greco, “Ho bevuto al tuo calice”, avvenuta cinque anni addietro nello stesso Salone di Convegni del Santuario, ne avevo musicato una proprio per chitarra, che avevo fatto ascoltare prima allo stesso insigne poe-tico monsignore.Per questa circostanza avrei desiderato, vi-sto che c’era anche lo schermo, far proiettare la mia romanza reli-giosa intitolata proprio “La donna del dolore”, che, assieme a “Ma-ster lacrimarum”, can-ta Silvana Leggio con la sua delicatissima e religiosissima voce ed è già in DVD, con le immagini della ceri-monia religiosa finale del 14 settembre scor-so il più l’anniversa-rio della lacrimazione: copia di questo DVD, comunque, ho offerto in primis all’arcive-scovo Pappalardo in occasione del recente scambio degli auguri pasquali avvenuto nel-la “casa dell’ospitalità Sara e Abramo”: ne ho promesso copia proprio giovedì scorso al retto-re del santuario.E’ stata poi la “magna lectio” del dotto e pio relatore: il vescovo di Noto, sua eccellenza mons. Antonio Sta-glianò che ha manife-stato ancora una volta la profondità dei suoi sentimenti e della sua cultura, nonché la rara capacità di coinvolgere pienamente gli ascol-tatori, non solo per la qualità del contenuti, degli argomenti più interessanti, la qualità del porgere, l’eleganza dello stile più comuni-cativo e convincente, anche allettante, persi-no con il suo strumen-to vocale, così caldo e ricco di palpitazioni, con la sua mimica, la sua recitazione, la sua padronanza potremmo aggiungere scenica. Infine, l’intervento del prof. Paolo Giansiracu-sa su: “Il volto di Maria nell’arte delle antiche incisioni”.

ha voluto dimostrare quanta amarezza pro-vi al vedere quanto il mondo sia traviato e con quanta intensità preghi per esso il Fi-glio suo, affinché ne abbia pietà”Opportuno e di grande piacevolezza è stato l’inserito della com-ponente musicale tra un intervento e l’altro, della stupenda e sedu-cente voce recitante e cantante di Mirella Furnari, che mi ha fat-to ricordare i bei tempi

Giudice, con la parteci-pazione del chitarrista Ennio Bottiglieri che poi è diventato uno dei più ammirati musicisti, con la partecipazione della soprano Lucia Colletta, la madre di Fulvio Frisone… In questa circostanza ol-tre che recitare delle liriche appartenenti alla raccolta di mons. Giuseppe Greco, ha cantato un’Ave Maria che non conoscevamo ma che tanto è piaciu-ta, anche perché tanto

passi di danza, che, in un rituale sacri degno di un novello David, vengono eseguiti da un’anima innamorata, e pienamente dedicata alla contemplazione, ai piedi della Vergine

riflettere (anche attra-verso la lettura delle così stupende liriche di mons. Giuseppe Gre-co) sul significativo, materno messaggio che la Madre del Cri-sto e dell’umanità ha

sua profonda e quoti-diana meditazione su Colei che accettando di essere lei, “figlia del suo Figlio”, si è assun-ta la funzione di Madre di tutti i mortali, per cui proprio da Siracusa

quando frequentava il Liceo Scientifico Cor-bino e si facevano le “mostre del tempo li-bero” nell’aula magna, con l’esposizione delle monete e delle conchi-glie del prof. Angelo

Nel salone “San Giovanni Paolo II” del Santuario Madonna delle lacrime giovedì scorso è stato presentato il libro di liriche di mons. Giuseppe Greco

In alto, il chitarrista Salvatore Xibilia;a fianco, il prof. Burgaretta e mons. Grecosopra, mons. Antinio Staglianò, vescovo di Noto.

18 aPriLe 2015, Sabato• Sicilia 15 • SPOrT SIraCuSa

Pallanuoto, al “Paolo Caldarella” il derby della veritàE' tempo di derby ed è tempo verità per le due squadre aretusee. L’Ortigia di mi-ster Leone, per l’occasione fatto sedere in tribuna dal giudice sportivo per “recidivi-tà in comportamento poco riguardoso”, in cerca di tre punti importanti che darebbero a Patricelli e compagni la matematica par-tecipazione ai play off obiettivo stagionale dei biancoverdi, dall’altra parte una 7 Sco-

gli in cerca del doppio riscatto, sia per la sconfitta di sabato scorso in terra campana ma, soprattutto, per cancellare la brutta per-formance di Camileri e compagni nella gara del girone d’andata persa con il punteggio di 9-3. Peppe Cassia per l'occasione guiderà l'Ortigia, per lui ha dichiarato ster eone:"E' un allenatore esperto, saprà guidare senza problemi la squadra e sono sicuro che anche i ragazzi in acqua gli daranno una mano . Quello di oggi è un derby ed è normale che sia una gara particolare, perché si affronte-ranno due squadre della stessa città e sarà ancora più affascinante. Rispetto all’andata sarà sicuramente un match diverso, poiché hanno trovato quadratura e il tempo è ser-vito loro per amalgamarsi. Hanno anche di-sputato ottime partite contro le squadre più blasonate e la posizione in classifica li rende del tutto tranquilli. Noi abbiamo dalla nostra il gruppo, che si conosce da diversi anni, ma dovremo co-munque giocare con la massima concentra-zione perché ci mancano soltanto tre punti alla matematica conquista dei play off, che sono il nostro obiettivo stagionale. Andre-mo in acqua per fare bene davanti ad un pubblico che, come in occasione della gara di andata, sono certo che riempirà gli spalti della Caldarella”, L'appuntamento è oggi alle 15.30 al "Paolo Caldarella"

Salvatore Cavallaro

incontro fra i pro-tagonisti di questa bella impresa per tirare le somme di una stagione che si è conclusa con una grande con-quista, ma che è stata anche carat-terizzata da una serie di esborsi imprevisti, co-munque recupe-rabili con qual-che operazione in uscita. A questo incontro preli-minare oltre agli attuali dirigenti verranno proba-bilmente invitati gli attuali spon-sor che, in linea di massima, sem-brano propensi a ridare fiducia al veicolo pubblici-tario rappresen-tato dal Siracusa.

Mentre i tifo-si aretusei hanno ancora nelle orec-chie la radiocro-naca delle ultime fasi dell’incontro fra Igea Virtus e Scordia che han-no regalato la D al Siracusa, e mentre scorro-no i titoli di coda di un campiona-to dominato dal braccio di ferro fra lo Scordia e gli azzurri, con questi ultimi che hanno finito in ex-tremis per avere la meglio, si co-mincia a delinea-re l’orientamento della dirigenza sul come affron-tare i vari pro-blemi connaturati al salto di cate-goria. La priorità

è per il restyling dello stadio per il quale si molti-plicano i contatti col Comune per accelerare l’ini-zio dei lavori, seguita a ruota dalla necessità di ampliamento della base socie-taria, dall’affian-camento di nuovi sponsor e dalla scelta di un di-rettore sportivo, profondo cono-scitore della cate-goria, da inserire nell’organigram-ma dirigenziale che Cutrufo vor-rebbe potenziare. Per cui esaurita la scia dei festeggia-menti, già dalla prossima settima-na si potrebbe re-gistrare un primo

Seguirà la scelta dell’allenatore, una scelta non facile, se si pen-sa all’importanza del ruolo che la guida tecnica avrà ne l l ’ economia delle operazioni che porteranno al varo della squa-dra per la quale si prevedono po-chissime ricon-ferme e molte novità. L’orienta-mento generale è comunque quello di scegliere gente

di categoria per evitare che l’ine-sperienza giochi brutti tiri. Nomi ? Neanche a parlar-ne. Caratteristiche? Gente giovane e motivata che rie-sca ad inserirsi in un progetto alme-no biennale che la dirigenza è pron-ta a varare. P r e p a r i a m o c i dunque ad una fase avara di no-vità ma caratte-rizzata da proficui

giri d’orizzonte e da frequenti scambi di vedute interdirigenziali che dovrebbero portare alla stesu-ra di un progetto di massima che avrà come obietti-vo quello di ripor-tare, nel giro di un paio di stagioni, il Siracusa in Lega-prò.Un percorso diffi-cile ma suggesti-vo che val la pena di percorrere.Armando Galea

Siracusa, pausa di riflessioneper pianificare bene il futurocutrufo non ha fretta: “per non affrontare impreparati un campionato impegnativo, meglio riflettere un giorno in più che uno in meno prima di operare le giuste scelte”

dopo la grande conquista della promozione in serie d

Domenica tutti allo stadio per festeggeriare la promozione del Siracusa in serie D con i suoi tifosi. Una stagione da incorniciare quel-la degli uomini di mister Anastasi che saluteranno il pubblico siracu-sano con un’amichevole con l’Asd Cara Mineo che a sua volta ha vin-to il proprio torneo di competenza ed è approdata in Prima Catego-ria. Compagine, quella del Mineo, formata interamente dai migranti ospiti del centro d’accoglienza per richiedenti asilo. Venticinque gio-catori in rappresentanza di diverse nazionalità: Gambia, Mali, Came-run, Nigeria, Somalia e Burkina Faso. L’occasione ideale per tribu-tare il giusto applauso ai calciatori azzurri, allo staff tecnico e dirigen-ziale per un’annata che il popolo sportivo aretuseo difficilmente di-menticherà. L’appuntamento, allo-ra, è per domenica 19 aprile alle ore 18.00 presso lo stadio “Nicola De Simone” (ingresso libero).

Calcio, domenica tutti al “De Simone” per festeggiare la promozione dei ragazzi di mister anastasio

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SPOrT • Pagina 16 • 1 aPriLe 2015, SabatoSicilia

Pallamano, l’albatro a Chieti per coltivare il sogno

Andrea Calco:“con il carpi sarà dura, ma siamo pronti a dire la nostra e a giocarci le possibilità di accedere in semifinale”

Albatro carica e concentrata in vista del triangolare della poule ammissione alla semifinale di chieti

Canottaggio,al via da Naro l'avventura della C.C. Ortigia del presidente Chessari

Parte la stagio-ne agonistica degli atleti del-la Canottieri Ortigia del pre-sidente Chessa-ri. I giovani ca-nottieri aretusei, accompagnat i dagli allenatori Sardone Andrea, Russo Alessan-dra e Moschit-to Domenico, sono attesi oggi e domani a Naro (AG), per le qualificazioni nazionali nella categoria Allie-vi, Cadetti, Ra-gazzi, Esordien-ti, Junior, Under 23, Pesi Leggeri, Senior. L’evento organizzato dal Comitato Regio-nale Sicilia in collaborazione del Comune di Naro (AG), ve-drà la presenza di tutti gli atle-ti della Sicilia in competizio-ne nella Diga San Giovanni sul fiume Naro, nel percorso di regata dei 1000, 1500 e 2000 m disposte su otto corsie a partenza non ancorate. S.C.

Nella prima gara farà da spettatore interessato, nelle due successive proverà a realiz-zare il sogno se-mifinale. E’ un Albatro Team-network Siracusa concentrato quel-lo che è partito ieri per Chieti, dove scenderà in campo nel fine settimana per il

triangolare della poule ammissio-ne alle semifinali scudetto. Gli are-tusei sfideranno oggi la perdente di Carpi-Trieste e domenica la vin-cente del primo confronto. Tut-te le partite co-

minceranno alle 18,30. In palio un posto per le semi-finali scudetto.“Personalmente – dice l’ala An-drea Calvo - avrei preferito giocare subito per sca-ricare in campo la tensione accu-

mulata in questi giorni che ci se-parano da un ap-puntamento così importante. Mi sarebbe piaciuto affrontare oggi il Trieste, squadra che nella mente di molti siracusa-ni rievoca le sfi-de scudetto degli anni 80. Quella giuliana oggi è una formazione giovane, che cor-re tanto ma che è comunque alla nostra portata. Il Carpi, sulla carta, possiede l’organi-co migliore fra le tre. E’ una squa-dra forte dal pun-to di vista tecnico e fisico e arginar-la non sarà sem-plice. La pres-sione – prosegue Calvo - sarà tutta sulle spalle dei giocatori emilia-ni perché, per il budget stanziato quest’anno, arri-vare tra le prime quattro è l’obiet-tivo minimo del-la società bian-

corossa specie se si considera che nella Final Eight di Coppa Italia il Carpi non è ar-rivato neanche in finale. Per noi saranno due gare difficili, ma sia-mo pronti a dire la nostra e a gio-carci le possibili-tà di accedere alla semifinale. Alla fine vincerà chi sbaglierà meno. Andremo in cam-po con la con-sapevolezza di poter mettere in difficoltà entram-be le avversarie, ben sapendo, allo stesso tempo, che d’ ora in poi quel che verrà sarà tut-to di guadagna-to”. Giovedì mattna, prima della par-tenza in aereo per Roma (da dove poi raggiungerà Chieti) la squadra ha sostenuto un leggero allena-mento al PalaLo-bello. Ieri mat-tina rifinitura in Abruzzo ed oggi l’attesissimo pri-mo incontro del triangolare.

Impegno esterno, per l’Ortigia rosa nel campionato di serie B femminile. Le siracusane, sa-ranno impegna-te domenica, alle 13:30, contro la Polisportiva Mes-sina. Reduci dal bel successo ca-salingo contro la Mimmo Ferrito, le ragazze di Valenti-na Ayale vogliono dare continuità ai risultati e prosegui-

re la marcia in vet-ta alla classifica. Probabile turnover per le aretusee, con l’impiego dal primo minuto di

L’Ortigia in rossa a caccia di continuità contro Messina

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alcune delle gio-catrici più giova-ni, e con le com-pagne più esperte pronte a dar loro una mano.

In foto, Andrea Calvo.


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