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Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e...

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EDIZIONI UNIVERSITÀ DI CASSINO COLLANA SCIENTIFICA 26 STUDI ARCHEOLOGICI, ARTISTICI, FILOLOGICI, FILOSOFICI, LETTERARI E STORICI
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Page 1: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

EDIZIONI UNIVERSITAgrave DI CASSINO

COLLANA SCIENTIFICA

26STUDI ARCHEOLOGICI ARTISTICI FILOLOGICI

FILOSOFICI LETTERARI E STORICI

Copyright copy 2010 ndash Edizioni Universitagrave di CassinoVia G Marconi 10 ndash Cassino ISBN 978-88-8317-052-2

Il presente volume egrave stato stampato con un contributodella Provincia di Frosinone

Egrave vietata la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo effettuatacompresa la fotocopia se non autorizzata

LEditore si dichiara disponibile ad assolvere eventuali obblighi neiconfronti delle Istituzioni e degli Enti che detengono i diritti sulla riproduzionedelle immagini Si ringrazia inoltre la Biblioteca Casanatense di Romala Biblioteca Laurenziana di Firenze il Ministero per i Beni e le Attivitagrave CulturalilEgypt Exploration Society lImaging Papyri Project (University of Oxford)

Elaborazione Centro Editoriale di Ateneo

DistribuzioneUniversitagrave degli Studi di CassinoCentro Editoriale di AteneoCampus FolcaraVia SantrsquoAngelo in eodiceI ndash 03043 Cassino (FR)

Acquisto online httpwwwunicasitceaE-mail editoriaunicasitTel +39 07762993225 ndash Fax +39 07762994806

Finito di stampare nel mese di marzo 2010presso Rubbettino Industrie Grafiche ed Editoriali SrlViale Rosario Rubbettino 8I - 88049 Soveria Mannelli (CZ)

Libri di scuolae pratiche didattiche

2010

EDIZIONI UNIVERSITAgrave DI CASSINO

DallrsquoAntichitagrave al RinascimentoAtti del Convegno Internazionale di Studi

Cassino 7-10 maggio 2008

Tomo II

Con la collaborazione diCUSL - CONSULTA UNIVERSITARIA DI STUDI LATINI

CONSORZIO EUROPEO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA(UNIVERSITAgrave DI BUDAPEST CASSINO IOANNINA EHESS PARIS SALAMANCA)

a cura diLucio Del Corso e Oronzo Pecere

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Si devono a Daniele Arnesano il capitolo 3 e parte del 4 (462-469) si devono adElisabetta Sciarra i capitoli 1 2 e parte del 4 (454-462) Introduzione e Conclusione sonostati scritti da entrambi gli autori

1 A Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale de Terre drsquoOtrante (Parisinus gr 549) laquoRSBNraquo22-23 (1985-1986) 285-315 296-299

2 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 299-3123 E Gamillscheg Zur handschriftlichen Uumlberlieferung byzantinischer Schulbuumlcher

laquoJOumlByzraquo 26 (1977) 211-230 213-214 Sulla schedografia si veda ora S EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire agrave Constantinople pendant les XIe et XIIe siegravecles modegravele eacuteducatif pour laTerre drsquoOtrante au XIIIe siegravecle in Ἀμπελοκήπιον Studi di amici e colleghi in onore di Vera vonFalkenhausen II Roma 2005 (= laquoΝέα ῾Ρώμηraquo 2 [2005]) 259-275 267-271 274-275 A

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

Libri e testi di scuola in Terra drsquoOtranto

INTRODUZIONE

Lrsquoinventario di una biblioteca scoperto oltre ventrsquoanni fa ci con-sente di conoscere gli autori e i testi studiati in una scuola salentinatardo-medievale ricorderemo fra gli altri Omero EsiodoLicofrone i tragici Aristotele Gregorio Nazianzeno GiovanniDamasceno e la schedografia1 Egrave stato possibile ritrovare questiautori e le loro opere nei numerosi testimoni salentini che di esse cisono pervenuti2 eppure studiando tali manufatti ben piugrave arduo siegrave rivelato il tentativo di individuare gli esemplari che potessero esse-re stati utilizzati sia in quella sia in altre scuole poicheacute il loro con-tenuto non era in questo senso un elemento sufficiente

Ci siamo trovati di fronte alla necessitagrave di individuare tracce diuna fruizione scolastica persino in codici contenenti testi nati e suscet-tibili di essere utilizzati in un contesto didattico come ad esempio icomponimenti schedografici3 Egrave noto che i testimoni piugrave importanti

della tradizione schedografica furono vergati in Terra drsquoOtranto e chenella stessa regione furono composti degli σχέδη4 Tali testimoni nonrecano indizi di uno studio intenso di una fruizione sincronica daparte di piugrave lettori forse furono delle raccolte ad uso dei docenti perapprontare esercizi e lezioni5 Un altro esempio egrave costituito dalle ἐρω-ταποκρίσεις che indagano su questioni di natura logica teologicareligiosa e polemica Esse si configurano come un prodotto trasversa-le a molti generi letterari che riconduce lrsquoopera stessa alla funzione diGebrauchsliteratur rivolta allrsquoapprendimento e allrsquoistruzione dal livel-lo piugrave elementare a quelli piugrave elevati6 Nei manoscritti salentini leἐρωταποκρίσεις si uniscono a testi di altra natura come grammaticheomelie raccolte di precetti e sentenze raccolte di definizioni sezionidella Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno per formare prontuari

Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecole byzantine Le maicirctre les livres et le processus eacuteducatif inB Mondrain [eacuted par] Lire et eacutecrire agrave Byzance Paris 2006 (Monographies 19) 85-96 93-95

4 Ad opera per esempio di Droso di Aradeo di Nicola di Soleto e di Stefano diNardograve sul primo cfr infra (cap 3) sul secondo cfr A Acconcia Longo Un nuovo codi-ce con poesie salentine (Laurent 5825) e lrsquoassedio di Gallipoli del 1268-69 laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 123-170 155 Stefano di Nardograve egrave citato tra i maestri della scuola eautori di schedografia nel Laur Conv Soppr 2 (fol 204r) su cui cfr R Browning Ilcodice Marc gr XI31 e la schedografia bizantina in Miscellanea Marciana di studi bes-sarionei Padova 1976 (Medioevo e Umanesimo 24) 21-34 (rist in Id Studies onByzantine History Literature and Education London 1977 [Collected Studies 21] nrXVI) 23 25 32

5 Si tratta delle ponderose sillogi di σχέδη Laur Conv Soppr 2 Par gr 2572 Pargr 2574 Vat Barb gr 102 e Vat Pal gr 92 Questrsquoultimo tra i piugrave interessanti egrave orga-nizzato secondo il crescente grado di difficoltagrave che i singoli σχέδη presentano i primiinfatti sono destinati ai principianti (εἰσαγωγικοί ἀρτιμαθεῖς e ἀσθενέστεροι) gli altri agliallievi che hanno raggiunto un grado piugrave elevato di competenze (τρίτοι τὸν βαθμόν οσπουδαῖοι) cfr I Vassis Τῶν νέων φιλολόγων παλαίσματα Ἡ συλλογὴ σχεδῶν τοῦ κώδικαVaticanus Palatinus Gr 92 laquoἙλληνικὰraquo 52 (2002) 37-68 39-42 Vi sono poi codici salen-tini che contengono singoli componimenti mescolati ad altri testi pure di natura scola-stica (sui quali cfr infra 437-439)

6 A Garzya Appunti sulle erotapocriseis in Id Percorsi e tramiti di cultura Saggisulla civiltagrave letteraria tardoantica e bizantina con una giunta sulla tradizione degli studiclassici Napoli 1997 143-152 (giagrave laquoVetChrraquo 29 [1992] 305-314) Id Per lrsquoerudizionescolastica a Bisanzio in Byzantino-sicula III Miscellanea di scritti in memoria di BrunoLavagnini Palermo 2000 (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Quaderni14) 135-151 143-144 A-L Rey Les erotapokriseis dans le monde byzantin traditionmanuscrite des textes anciens et production de noveaux textes in A Volgers ndash C Zamagni[ed by] Erotapokriseis Early Christian Question-and Answer Literature in ContextProceedings of the Utrecht Colloquium (13-14 October 2003) Leuven-Paris-Duddley

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di competenze basilari summae del sapere e delle conoscenze indi-spensabili Non tutti i codici che trasmettono queste opere tuttaviapresentano caratteristiche che li riconducano allrsquoambito scolasticosebbene alcuni rechino chiari indizi di essere stati se non prodottialmeno utilizzati a fini didattici forse in ambito privato7

Questo problema metodologico fondamentale in una ricercavolta allrsquoindividuazione dei libri ndash oltre che dei testi ndash di scuola hafortemente ridimensionato il materiale da prendere in esame nono-stante la produzione libraria locale sia stata come noto molto inten-sa8 Emblematico appare il caso di Gallipoli sede nel corso del seco-lo XIII di una massiccia produzione manoscritta e di una consistenteattivitagrave filologica9 Nelle testimonianze riferibili alla cittadina ionicamancano citazioni di διδάσκαλοι di studenti o espressioni esplicita-mente legate alla παίδευσις ci sono invece prove del fatto che alcunidei copisti riconducibili a Gallipoli lavorarono su richiesta di unacommittenza privata10 Unrsquoeccezione egrave forse costituita dallrsquoattivitagrave del

MA 2004 165-180 Y Papadoyannakis Instruction by Question and Answer The case ofLate Antiquity and Byzantine Erotapokriseis in S F Johnson [ed by] Greek Literaturein Late Antiquity Dynamism Didacticism Classicism Aldershot 2006 91-105 Ancoranel secolo XVI si faceva uso di ἐρωταποκρίσεις per lrsquoinsegnamento della dottrina reli-giosa il piugrave antico Interrogatorio a stampa pervenuto vide la luce a Venezia pressoAgustino Bindoni nel 1551 o nel 1552 cfr P F Grendler La scuola nel Rinascimentoitaliano Roma-Bari 1991 370-378

7 Ad esempio il codice di Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 che al fol 1v reca unaἐρωταπόκρισις sul tema della frazione del pane vergata da un copista del tutto inespertotanto dal punto di vista grafico quanto da quello linguistico e ortografico cfr PhHoffmann Une lettre de Drosos drsquoAradeo sur la fraction du pain (Athous Iviron 190 AD12971298) laquoRSBNraquo 22-23 (1985-1986) 245-284 271-275 tav VII Per altri mano-scritti contenenti ἐρωταποκρίσεις cfr infra (454-461)

8 Per un elenco dei manoscritti greci salentini cfr O Mazzotta Monaci e libri grecinel Salento medievale Novoli 1989 (Scriptorium 2) D Arnesano Il repertorio dei codicigreci salentini di Oronzo Mazzotta Aggiornamenti e integrazioni in M Spedicato [a curadi] Tracce di storia Studi in onore di mons Oronzo Mazzotta Galatina 2005 (Societagrave diStoria Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 1) 25-80

9 Alla Gallipoli degli stessi anni si deve ricondurre lrsquoelaborazione della quarta classedellrsquoEtymologicum Gudianum cfr E Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 e sulla tradizio-ne manoscritta dellrsquoEtymologicum Gudianum in R M Piccione ndash M Perkams [hrsg von]Selecta colligere 2 Beitraumlge zur Technik des Sammelns und Kompilierens griechischer Texte vonder Antike bis zum Humanismus Alessandria 2005 (Hellenica 18) 295-342 387-389

10 Si pensi a copisti come Costantino Firate il cosiddetto Nicola di Gallipoli e allaquoCopista del Dioscorideraquo Su Costantino Firate cfr E Gamillscheg ndash D Harlfinger ndash H

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

457

Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

458

Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

461

(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

463

sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

474

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 2: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Copyright copy 2010 ndash Edizioni Universitagrave di CassinoVia G Marconi 10 ndash Cassino ISBN 978-88-8317-052-2

Il presente volume egrave stato stampato con un contributodella Provincia di Frosinone

Egrave vietata la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo effettuatacompresa la fotocopia se non autorizzata

LEditore si dichiara disponibile ad assolvere eventuali obblighi neiconfronti delle Istituzioni e degli Enti che detengono i diritti sulla riproduzionedelle immagini Si ringrazia inoltre la Biblioteca Casanatense di Romala Biblioteca Laurenziana di Firenze il Ministero per i Beni e le Attivitagrave CulturalilEgypt Exploration Society lImaging Papyri Project (University of Oxford)

Elaborazione Centro Editoriale di Ateneo

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Libri di scuolae pratiche didattiche

2010

EDIZIONI UNIVERSITAgrave DI CASSINO

DallrsquoAntichitagrave al RinascimentoAtti del Convegno Internazionale di Studi

Cassino 7-10 maggio 2008

Tomo II

Con la collaborazione diCUSL - CONSULTA UNIVERSITARIA DI STUDI LATINI

CONSORZIO EUROPEO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA(UNIVERSITAgrave DI BUDAPEST CASSINO IOANNINA EHESS PARIS SALAMANCA)

a cura diLucio Del Corso e Oronzo Pecere

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Si devono a Daniele Arnesano il capitolo 3 e parte del 4 (462-469) si devono adElisabetta Sciarra i capitoli 1 2 e parte del 4 (454-462) Introduzione e Conclusione sonostati scritti da entrambi gli autori

1 A Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale de Terre drsquoOtrante (Parisinus gr 549) laquoRSBNraquo22-23 (1985-1986) 285-315 296-299

2 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 299-3123 E Gamillscheg Zur handschriftlichen Uumlberlieferung byzantinischer Schulbuumlcher

laquoJOumlByzraquo 26 (1977) 211-230 213-214 Sulla schedografia si veda ora S EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire agrave Constantinople pendant les XIe et XIIe siegravecles modegravele eacuteducatif pour laTerre drsquoOtrante au XIIIe siegravecle in Ἀμπελοκήπιον Studi di amici e colleghi in onore di Vera vonFalkenhausen II Roma 2005 (= laquoΝέα ῾Ρώμηraquo 2 [2005]) 259-275 267-271 274-275 A

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

Libri e testi di scuola in Terra drsquoOtranto

INTRODUZIONE

Lrsquoinventario di una biblioteca scoperto oltre ventrsquoanni fa ci con-sente di conoscere gli autori e i testi studiati in una scuola salentinatardo-medievale ricorderemo fra gli altri Omero EsiodoLicofrone i tragici Aristotele Gregorio Nazianzeno GiovanniDamasceno e la schedografia1 Egrave stato possibile ritrovare questiautori e le loro opere nei numerosi testimoni salentini che di esse cisono pervenuti2 eppure studiando tali manufatti ben piugrave arduo siegrave rivelato il tentativo di individuare gli esemplari che potessero esse-re stati utilizzati sia in quella sia in altre scuole poicheacute il loro con-tenuto non era in questo senso un elemento sufficiente

Ci siamo trovati di fronte alla necessitagrave di individuare tracce diuna fruizione scolastica persino in codici contenenti testi nati e suscet-tibili di essere utilizzati in un contesto didattico come ad esempio icomponimenti schedografici3 Egrave noto che i testimoni piugrave importanti

della tradizione schedografica furono vergati in Terra drsquoOtranto e chenella stessa regione furono composti degli σχέδη4 Tali testimoni nonrecano indizi di uno studio intenso di una fruizione sincronica daparte di piugrave lettori forse furono delle raccolte ad uso dei docenti perapprontare esercizi e lezioni5 Un altro esempio egrave costituito dalle ἐρω-ταποκρίσεις che indagano su questioni di natura logica teologicareligiosa e polemica Esse si configurano come un prodotto trasversa-le a molti generi letterari che riconduce lrsquoopera stessa alla funzione diGebrauchsliteratur rivolta allrsquoapprendimento e allrsquoistruzione dal livel-lo piugrave elementare a quelli piugrave elevati6 Nei manoscritti salentini leἐρωταποκρίσεις si uniscono a testi di altra natura come grammaticheomelie raccolte di precetti e sentenze raccolte di definizioni sezionidella Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno per formare prontuari

Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecole byzantine Le maicirctre les livres et le processus eacuteducatif inB Mondrain [eacuted par] Lire et eacutecrire agrave Byzance Paris 2006 (Monographies 19) 85-96 93-95

4 Ad opera per esempio di Droso di Aradeo di Nicola di Soleto e di Stefano diNardograve sul primo cfr infra (cap 3) sul secondo cfr A Acconcia Longo Un nuovo codi-ce con poesie salentine (Laurent 5825) e lrsquoassedio di Gallipoli del 1268-69 laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 123-170 155 Stefano di Nardograve egrave citato tra i maestri della scuola eautori di schedografia nel Laur Conv Soppr 2 (fol 204r) su cui cfr R Browning Ilcodice Marc gr XI31 e la schedografia bizantina in Miscellanea Marciana di studi bes-sarionei Padova 1976 (Medioevo e Umanesimo 24) 21-34 (rist in Id Studies onByzantine History Literature and Education London 1977 [Collected Studies 21] nrXVI) 23 25 32

5 Si tratta delle ponderose sillogi di σχέδη Laur Conv Soppr 2 Par gr 2572 Pargr 2574 Vat Barb gr 102 e Vat Pal gr 92 Questrsquoultimo tra i piugrave interessanti egrave orga-nizzato secondo il crescente grado di difficoltagrave che i singoli σχέδη presentano i primiinfatti sono destinati ai principianti (εἰσαγωγικοί ἀρτιμαθεῖς e ἀσθενέστεροι) gli altri agliallievi che hanno raggiunto un grado piugrave elevato di competenze (τρίτοι τὸν βαθμόν οσπουδαῖοι) cfr I Vassis Τῶν νέων φιλολόγων παλαίσματα Ἡ συλλογὴ σχεδῶν τοῦ κώδικαVaticanus Palatinus Gr 92 laquoἙλληνικὰraquo 52 (2002) 37-68 39-42 Vi sono poi codici salen-tini che contengono singoli componimenti mescolati ad altri testi pure di natura scola-stica (sui quali cfr infra 437-439)

6 A Garzya Appunti sulle erotapocriseis in Id Percorsi e tramiti di cultura Saggisulla civiltagrave letteraria tardoantica e bizantina con una giunta sulla tradizione degli studiclassici Napoli 1997 143-152 (giagrave laquoVetChrraquo 29 [1992] 305-314) Id Per lrsquoerudizionescolastica a Bisanzio in Byzantino-sicula III Miscellanea di scritti in memoria di BrunoLavagnini Palermo 2000 (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Quaderni14) 135-151 143-144 A-L Rey Les erotapokriseis dans le monde byzantin traditionmanuscrite des textes anciens et production de noveaux textes in A Volgers ndash C Zamagni[ed by] Erotapokriseis Early Christian Question-and Answer Literature in ContextProceedings of the Utrecht Colloquium (13-14 October 2003) Leuven-Paris-Duddley

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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di competenze basilari summae del sapere e delle conoscenze indi-spensabili Non tutti i codici che trasmettono queste opere tuttaviapresentano caratteristiche che li riconducano allrsquoambito scolasticosebbene alcuni rechino chiari indizi di essere stati se non prodottialmeno utilizzati a fini didattici forse in ambito privato7

Questo problema metodologico fondamentale in una ricercavolta allrsquoindividuazione dei libri ndash oltre che dei testi ndash di scuola hafortemente ridimensionato il materiale da prendere in esame nono-stante la produzione libraria locale sia stata come noto molto inten-sa8 Emblematico appare il caso di Gallipoli sede nel corso del seco-lo XIII di una massiccia produzione manoscritta e di una consistenteattivitagrave filologica9 Nelle testimonianze riferibili alla cittadina ionicamancano citazioni di διδάσκαλοι di studenti o espressioni esplicita-mente legate alla παίδευσις ci sono invece prove del fatto che alcunidei copisti riconducibili a Gallipoli lavorarono su richiesta di unacommittenza privata10 Unrsquoeccezione egrave forse costituita dallrsquoattivitagrave del

MA 2004 165-180 Y Papadoyannakis Instruction by Question and Answer The case ofLate Antiquity and Byzantine Erotapokriseis in S F Johnson [ed by] Greek Literaturein Late Antiquity Dynamism Didacticism Classicism Aldershot 2006 91-105 Ancoranel secolo XVI si faceva uso di ἐρωταποκρίσεις per lrsquoinsegnamento della dottrina reli-giosa il piugrave antico Interrogatorio a stampa pervenuto vide la luce a Venezia pressoAgustino Bindoni nel 1551 o nel 1552 cfr P F Grendler La scuola nel Rinascimentoitaliano Roma-Bari 1991 370-378

7 Ad esempio il codice di Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 che al fol 1v reca unaἐρωταπόκρισις sul tema della frazione del pane vergata da un copista del tutto inespertotanto dal punto di vista grafico quanto da quello linguistico e ortografico cfr PhHoffmann Une lettre de Drosos drsquoAradeo sur la fraction du pain (Athous Iviron 190 AD12971298) laquoRSBNraquo 22-23 (1985-1986) 245-284 271-275 tav VII Per altri mano-scritti contenenti ἐρωταποκρίσεις cfr infra (454-461)

8 Per un elenco dei manoscritti greci salentini cfr O Mazzotta Monaci e libri grecinel Salento medievale Novoli 1989 (Scriptorium 2) D Arnesano Il repertorio dei codicigreci salentini di Oronzo Mazzotta Aggiornamenti e integrazioni in M Spedicato [a curadi] Tracce di storia Studi in onore di mons Oronzo Mazzotta Galatina 2005 (Societagrave diStoria Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 1) 25-80

9 Alla Gallipoli degli stessi anni si deve ricondurre lrsquoelaborazione della quarta classedellrsquoEtymologicum Gudianum cfr E Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 e sulla tradizio-ne manoscritta dellrsquoEtymologicum Gudianum in R M Piccione ndash M Perkams [hrsg von]Selecta colligere 2 Beitraumlge zur Technik des Sammelns und Kompilierens griechischer Texte vonder Antike bis zum Humanismus Alessandria 2005 (Hellenica 18) 295-342 387-389

10 Si pensi a copisti come Costantino Firate il cosiddetto Nicola di Gallipoli e allaquoCopista del Dioscorideraquo Su Costantino Firate cfr E Gamillscheg ndash D Harlfinger ndash H

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

427

copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

447

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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448

Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

470

rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 3: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Libri di scuolae pratiche didattiche

2010

EDIZIONI UNIVERSITAgrave DI CASSINO

DallrsquoAntichitagrave al RinascimentoAtti del Convegno Internazionale di Studi

Cassino 7-10 maggio 2008

Tomo II

Con la collaborazione diCUSL - CONSULTA UNIVERSITARIA DI STUDI LATINI

CONSORZIO EUROPEO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA(UNIVERSITAgrave DI BUDAPEST CASSINO IOANNINA EHESS PARIS SALAMANCA)

a cura diLucio Del Corso e Oronzo Pecere

425

Si devono a Daniele Arnesano il capitolo 3 e parte del 4 (462-469) si devono adElisabetta Sciarra i capitoli 1 2 e parte del 4 (454-462) Introduzione e Conclusione sonostati scritti da entrambi gli autori

1 A Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale de Terre drsquoOtrante (Parisinus gr 549) laquoRSBNraquo22-23 (1985-1986) 285-315 296-299

2 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 299-3123 E Gamillscheg Zur handschriftlichen Uumlberlieferung byzantinischer Schulbuumlcher

laquoJOumlByzraquo 26 (1977) 211-230 213-214 Sulla schedografia si veda ora S EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire agrave Constantinople pendant les XIe et XIIe siegravecles modegravele eacuteducatif pour laTerre drsquoOtrante au XIIIe siegravecle in Ἀμπελοκήπιον Studi di amici e colleghi in onore di Vera vonFalkenhausen II Roma 2005 (= laquoΝέα ῾Ρώμηraquo 2 [2005]) 259-275 267-271 274-275 A

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

Libri e testi di scuola in Terra drsquoOtranto

INTRODUZIONE

Lrsquoinventario di una biblioteca scoperto oltre ventrsquoanni fa ci con-sente di conoscere gli autori e i testi studiati in una scuola salentinatardo-medievale ricorderemo fra gli altri Omero EsiodoLicofrone i tragici Aristotele Gregorio Nazianzeno GiovanniDamasceno e la schedografia1 Egrave stato possibile ritrovare questiautori e le loro opere nei numerosi testimoni salentini che di esse cisono pervenuti2 eppure studiando tali manufatti ben piugrave arduo siegrave rivelato il tentativo di individuare gli esemplari che potessero esse-re stati utilizzati sia in quella sia in altre scuole poicheacute il loro con-tenuto non era in questo senso un elemento sufficiente

Ci siamo trovati di fronte alla necessitagrave di individuare tracce diuna fruizione scolastica persino in codici contenenti testi nati e suscet-tibili di essere utilizzati in un contesto didattico come ad esempio icomponimenti schedografici3 Egrave noto che i testimoni piugrave importanti

della tradizione schedografica furono vergati in Terra drsquoOtranto e chenella stessa regione furono composti degli σχέδη4 Tali testimoni nonrecano indizi di uno studio intenso di una fruizione sincronica daparte di piugrave lettori forse furono delle raccolte ad uso dei docenti perapprontare esercizi e lezioni5 Un altro esempio egrave costituito dalle ἐρω-ταποκρίσεις che indagano su questioni di natura logica teologicareligiosa e polemica Esse si configurano come un prodotto trasversa-le a molti generi letterari che riconduce lrsquoopera stessa alla funzione diGebrauchsliteratur rivolta allrsquoapprendimento e allrsquoistruzione dal livel-lo piugrave elementare a quelli piugrave elevati6 Nei manoscritti salentini leἐρωταποκρίσεις si uniscono a testi di altra natura come grammaticheomelie raccolte di precetti e sentenze raccolte di definizioni sezionidella Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno per formare prontuari

Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecole byzantine Le maicirctre les livres et le processus eacuteducatif inB Mondrain [eacuted par] Lire et eacutecrire agrave Byzance Paris 2006 (Monographies 19) 85-96 93-95

4 Ad opera per esempio di Droso di Aradeo di Nicola di Soleto e di Stefano diNardograve sul primo cfr infra (cap 3) sul secondo cfr A Acconcia Longo Un nuovo codi-ce con poesie salentine (Laurent 5825) e lrsquoassedio di Gallipoli del 1268-69 laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 123-170 155 Stefano di Nardograve egrave citato tra i maestri della scuola eautori di schedografia nel Laur Conv Soppr 2 (fol 204r) su cui cfr R Browning Ilcodice Marc gr XI31 e la schedografia bizantina in Miscellanea Marciana di studi bes-sarionei Padova 1976 (Medioevo e Umanesimo 24) 21-34 (rist in Id Studies onByzantine History Literature and Education London 1977 [Collected Studies 21] nrXVI) 23 25 32

5 Si tratta delle ponderose sillogi di σχέδη Laur Conv Soppr 2 Par gr 2572 Pargr 2574 Vat Barb gr 102 e Vat Pal gr 92 Questrsquoultimo tra i piugrave interessanti egrave orga-nizzato secondo il crescente grado di difficoltagrave che i singoli σχέδη presentano i primiinfatti sono destinati ai principianti (εἰσαγωγικοί ἀρτιμαθεῖς e ἀσθενέστεροι) gli altri agliallievi che hanno raggiunto un grado piugrave elevato di competenze (τρίτοι τὸν βαθμόν οσπουδαῖοι) cfr I Vassis Τῶν νέων φιλολόγων παλαίσματα Ἡ συλλογὴ σχεδῶν τοῦ κώδικαVaticanus Palatinus Gr 92 laquoἙλληνικὰraquo 52 (2002) 37-68 39-42 Vi sono poi codici salen-tini che contengono singoli componimenti mescolati ad altri testi pure di natura scola-stica (sui quali cfr infra 437-439)

6 A Garzya Appunti sulle erotapocriseis in Id Percorsi e tramiti di cultura Saggisulla civiltagrave letteraria tardoantica e bizantina con una giunta sulla tradizione degli studiclassici Napoli 1997 143-152 (giagrave laquoVetChrraquo 29 [1992] 305-314) Id Per lrsquoerudizionescolastica a Bisanzio in Byzantino-sicula III Miscellanea di scritti in memoria di BrunoLavagnini Palermo 2000 (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Quaderni14) 135-151 143-144 A-L Rey Les erotapokriseis dans le monde byzantin traditionmanuscrite des textes anciens et production de noveaux textes in A Volgers ndash C Zamagni[ed by] Erotapokriseis Early Christian Question-and Answer Literature in ContextProceedings of the Utrecht Colloquium (13-14 October 2003) Leuven-Paris-Duddley

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di competenze basilari summae del sapere e delle conoscenze indi-spensabili Non tutti i codici che trasmettono queste opere tuttaviapresentano caratteristiche che li riconducano allrsquoambito scolasticosebbene alcuni rechino chiari indizi di essere stati se non prodottialmeno utilizzati a fini didattici forse in ambito privato7

Questo problema metodologico fondamentale in una ricercavolta allrsquoindividuazione dei libri ndash oltre che dei testi ndash di scuola hafortemente ridimensionato il materiale da prendere in esame nono-stante la produzione libraria locale sia stata come noto molto inten-sa8 Emblematico appare il caso di Gallipoli sede nel corso del seco-lo XIII di una massiccia produzione manoscritta e di una consistenteattivitagrave filologica9 Nelle testimonianze riferibili alla cittadina ionicamancano citazioni di διδάσκαλοι di studenti o espressioni esplicita-mente legate alla παίδευσις ci sono invece prove del fatto che alcunidei copisti riconducibili a Gallipoli lavorarono su richiesta di unacommittenza privata10 Unrsquoeccezione egrave forse costituita dallrsquoattivitagrave del

MA 2004 165-180 Y Papadoyannakis Instruction by Question and Answer The case ofLate Antiquity and Byzantine Erotapokriseis in S F Johnson [ed by] Greek Literaturein Late Antiquity Dynamism Didacticism Classicism Aldershot 2006 91-105 Ancoranel secolo XVI si faceva uso di ἐρωταποκρίσεις per lrsquoinsegnamento della dottrina reli-giosa il piugrave antico Interrogatorio a stampa pervenuto vide la luce a Venezia pressoAgustino Bindoni nel 1551 o nel 1552 cfr P F Grendler La scuola nel Rinascimentoitaliano Roma-Bari 1991 370-378

7 Ad esempio il codice di Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 che al fol 1v reca unaἐρωταπόκρισις sul tema della frazione del pane vergata da un copista del tutto inespertotanto dal punto di vista grafico quanto da quello linguistico e ortografico cfr PhHoffmann Une lettre de Drosos drsquoAradeo sur la fraction du pain (Athous Iviron 190 AD12971298) laquoRSBNraquo 22-23 (1985-1986) 245-284 271-275 tav VII Per altri mano-scritti contenenti ἐρωταποκρίσεις cfr infra (454-461)

8 Per un elenco dei manoscritti greci salentini cfr O Mazzotta Monaci e libri grecinel Salento medievale Novoli 1989 (Scriptorium 2) D Arnesano Il repertorio dei codicigreci salentini di Oronzo Mazzotta Aggiornamenti e integrazioni in M Spedicato [a curadi] Tracce di storia Studi in onore di mons Oronzo Mazzotta Galatina 2005 (Societagrave diStoria Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 1) 25-80

9 Alla Gallipoli degli stessi anni si deve ricondurre lrsquoelaborazione della quarta classedellrsquoEtymologicum Gudianum cfr E Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 e sulla tradizio-ne manoscritta dellrsquoEtymologicum Gudianum in R M Piccione ndash M Perkams [hrsg von]Selecta colligere 2 Beitraumlge zur Technik des Sammelns und Kompilierens griechischer Texte vonder Antike bis zum Humanismus Alessandria 2005 (Hellenica 18) 295-342 387-389

10 Si pensi a copisti come Costantino Firate il cosiddetto Nicola di Gallipoli e allaquoCopista del Dioscorideraquo Su Costantino Firate cfr E Gamillscheg ndash D Harlfinger ndash H

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

447

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 4: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

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Si devono a Daniele Arnesano il capitolo 3 e parte del 4 (462-469) si devono adElisabetta Sciarra i capitoli 1 2 e parte del 4 (454-462) Introduzione e Conclusione sonostati scritti da entrambi gli autori

1 A Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale de Terre drsquoOtrante (Parisinus gr 549) laquoRSBNraquo22-23 (1985-1986) 285-315 296-299

2 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 299-3123 E Gamillscheg Zur handschriftlichen Uumlberlieferung byzantinischer Schulbuumlcher

laquoJOumlByzraquo 26 (1977) 211-230 213-214 Sulla schedografia si veda ora S EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire agrave Constantinople pendant les XIe et XIIe siegravecles modegravele eacuteducatif pour laTerre drsquoOtrante au XIIIe siegravecle in Ἀμπελοκήπιον Studi di amici e colleghi in onore di Vera vonFalkenhausen II Roma 2005 (= laquoΝέα ῾Ρώμηraquo 2 [2005]) 259-275 267-271 274-275 A

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Libri e testi di scuola in Terra drsquoOtranto

INTRODUZIONE

Lrsquoinventario di una biblioteca scoperto oltre ventrsquoanni fa ci con-sente di conoscere gli autori e i testi studiati in una scuola salentinatardo-medievale ricorderemo fra gli altri Omero EsiodoLicofrone i tragici Aristotele Gregorio Nazianzeno GiovanniDamasceno e la schedografia1 Egrave stato possibile ritrovare questiautori e le loro opere nei numerosi testimoni salentini che di esse cisono pervenuti2 eppure studiando tali manufatti ben piugrave arduo siegrave rivelato il tentativo di individuare gli esemplari che potessero esse-re stati utilizzati sia in quella sia in altre scuole poicheacute il loro con-tenuto non era in questo senso un elemento sufficiente

Ci siamo trovati di fronte alla necessitagrave di individuare tracce diuna fruizione scolastica persino in codici contenenti testi nati e suscet-tibili di essere utilizzati in un contesto didattico come ad esempio icomponimenti schedografici3 Egrave noto che i testimoni piugrave importanti

della tradizione schedografica furono vergati in Terra drsquoOtranto e chenella stessa regione furono composti degli σχέδη4 Tali testimoni nonrecano indizi di uno studio intenso di una fruizione sincronica daparte di piugrave lettori forse furono delle raccolte ad uso dei docenti perapprontare esercizi e lezioni5 Un altro esempio egrave costituito dalle ἐρω-ταποκρίσεις che indagano su questioni di natura logica teologicareligiosa e polemica Esse si configurano come un prodotto trasversa-le a molti generi letterari che riconduce lrsquoopera stessa alla funzione diGebrauchsliteratur rivolta allrsquoapprendimento e allrsquoistruzione dal livel-lo piugrave elementare a quelli piugrave elevati6 Nei manoscritti salentini leἐρωταποκρίσεις si uniscono a testi di altra natura come grammaticheomelie raccolte di precetti e sentenze raccolte di definizioni sezionidella Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno per formare prontuari

Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecole byzantine Le maicirctre les livres et le processus eacuteducatif inB Mondrain [eacuted par] Lire et eacutecrire agrave Byzance Paris 2006 (Monographies 19) 85-96 93-95

4 Ad opera per esempio di Droso di Aradeo di Nicola di Soleto e di Stefano diNardograve sul primo cfr infra (cap 3) sul secondo cfr A Acconcia Longo Un nuovo codi-ce con poesie salentine (Laurent 5825) e lrsquoassedio di Gallipoli del 1268-69 laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 123-170 155 Stefano di Nardograve egrave citato tra i maestri della scuola eautori di schedografia nel Laur Conv Soppr 2 (fol 204r) su cui cfr R Browning Ilcodice Marc gr XI31 e la schedografia bizantina in Miscellanea Marciana di studi bes-sarionei Padova 1976 (Medioevo e Umanesimo 24) 21-34 (rist in Id Studies onByzantine History Literature and Education London 1977 [Collected Studies 21] nrXVI) 23 25 32

5 Si tratta delle ponderose sillogi di σχέδη Laur Conv Soppr 2 Par gr 2572 Pargr 2574 Vat Barb gr 102 e Vat Pal gr 92 Questrsquoultimo tra i piugrave interessanti egrave orga-nizzato secondo il crescente grado di difficoltagrave che i singoli σχέδη presentano i primiinfatti sono destinati ai principianti (εἰσαγωγικοί ἀρτιμαθεῖς e ἀσθενέστεροι) gli altri agliallievi che hanno raggiunto un grado piugrave elevato di competenze (τρίτοι τὸν βαθμόν οσπουδαῖοι) cfr I Vassis Τῶν νέων φιλολόγων παλαίσματα Ἡ συλλογὴ σχεδῶν τοῦ κώδικαVaticanus Palatinus Gr 92 laquoἙλληνικὰraquo 52 (2002) 37-68 39-42 Vi sono poi codici salen-tini che contengono singoli componimenti mescolati ad altri testi pure di natura scola-stica (sui quali cfr infra 437-439)

6 A Garzya Appunti sulle erotapocriseis in Id Percorsi e tramiti di cultura Saggisulla civiltagrave letteraria tardoantica e bizantina con una giunta sulla tradizione degli studiclassici Napoli 1997 143-152 (giagrave laquoVetChrraquo 29 [1992] 305-314) Id Per lrsquoerudizionescolastica a Bisanzio in Byzantino-sicula III Miscellanea di scritti in memoria di BrunoLavagnini Palermo 2000 (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Quaderni14) 135-151 143-144 A-L Rey Les erotapokriseis dans le monde byzantin traditionmanuscrite des textes anciens et production de noveaux textes in A Volgers ndash C Zamagni[ed by] Erotapokriseis Early Christian Question-and Answer Literature in ContextProceedings of the Utrecht Colloquium (13-14 October 2003) Leuven-Paris-Duddley

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di competenze basilari summae del sapere e delle conoscenze indi-spensabili Non tutti i codici che trasmettono queste opere tuttaviapresentano caratteristiche che li riconducano allrsquoambito scolasticosebbene alcuni rechino chiari indizi di essere stati se non prodottialmeno utilizzati a fini didattici forse in ambito privato7

Questo problema metodologico fondamentale in una ricercavolta allrsquoindividuazione dei libri ndash oltre che dei testi ndash di scuola hafortemente ridimensionato il materiale da prendere in esame nono-stante la produzione libraria locale sia stata come noto molto inten-sa8 Emblematico appare il caso di Gallipoli sede nel corso del seco-lo XIII di una massiccia produzione manoscritta e di una consistenteattivitagrave filologica9 Nelle testimonianze riferibili alla cittadina ionicamancano citazioni di διδάσκαλοι di studenti o espressioni esplicita-mente legate alla παίδευσις ci sono invece prove del fatto che alcunidei copisti riconducibili a Gallipoli lavorarono su richiesta di unacommittenza privata10 Unrsquoeccezione egrave forse costituita dallrsquoattivitagrave del

MA 2004 165-180 Y Papadoyannakis Instruction by Question and Answer The case ofLate Antiquity and Byzantine Erotapokriseis in S F Johnson [ed by] Greek Literaturein Late Antiquity Dynamism Didacticism Classicism Aldershot 2006 91-105 Ancoranel secolo XVI si faceva uso di ἐρωταποκρίσεις per lrsquoinsegnamento della dottrina reli-giosa il piugrave antico Interrogatorio a stampa pervenuto vide la luce a Venezia pressoAgustino Bindoni nel 1551 o nel 1552 cfr P F Grendler La scuola nel Rinascimentoitaliano Roma-Bari 1991 370-378

7 Ad esempio il codice di Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 che al fol 1v reca unaἐρωταπόκρισις sul tema della frazione del pane vergata da un copista del tutto inespertotanto dal punto di vista grafico quanto da quello linguistico e ortografico cfr PhHoffmann Une lettre de Drosos drsquoAradeo sur la fraction du pain (Athous Iviron 190 AD12971298) laquoRSBNraquo 22-23 (1985-1986) 245-284 271-275 tav VII Per altri mano-scritti contenenti ἐρωταποκρίσεις cfr infra (454-461)

8 Per un elenco dei manoscritti greci salentini cfr O Mazzotta Monaci e libri grecinel Salento medievale Novoli 1989 (Scriptorium 2) D Arnesano Il repertorio dei codicigreci salentini di Oronzo Mazzotta Aggiornamenti e integrazioni in M Spedicato [a curadi] Tracce di storia Studi in onore di mons Oronzo Mazzotta Galatina 2005 (Societagrave diStoria Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 1) 25-80

9 Alla Gallipoli degli stessi anni si deve ricondurre lrsquoelaborazione della quarta classedellrsquoEtymologicum Gudianum cfr E Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 e sulla tradizio-ne manoscritta dellrsquoEtymologicum Gudianum in R M Piccione ndash M Perkams [hrsg von]Selecta colligere 2 Beitraumlge zur Technik des Sammelns und Kompilierens griechischer Texte vonder Antike bis zum Humanismus Alessandria 2005 (Hellenica 18) 295-342 387-389

10 Si pensi a copisti come Costantino Firate il cosiddetto Nicola di Gallipoli e allaquoCopista del Dioscorideraquo Su Costantino Firate cfr E Gamillscheg ndash D Harlfinger ndash H

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

437

De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 5: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

della tradizione schedografica furono vergati in Terra drsquoOtranto e chenella stessa regione furono composti degli σχέδη4 Tali testimoni nonrecano indizi di uno studio intenso di una fruizione sincronica daparte di piugrave lettori forse furono delle raccolte ad uso dei docenti perapprontare esercizi e lezioni5 Un altro esempio egrave costituito dalle ἐρω-ταποκρίσεις che indagano su questioni di natura logica teologicareligiosa e polemica Esse si configurano come un prodotto trasversa-le a molti generi letterari che riconduce lrsquoopera stessa alla funzione diGebrauchsliteratur rivolta allrsquoapprendimento e allrsquoistruzione dal livel-lo piugrave elementare a quelli piugrave elevati6 Nei manoscritti salentini leἐρωταποκρίσεις si uniscono a testi di altra natura come grammaticheomelie raccolte di precetti e sentenze raccolte di definizioni sezionidella Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno per formare prontuari

Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecole byzantine Le maicirctre les livres et le processus eacuteducatif inB Mondrain [eacuted par] Lire et eacutecrire agrave Byzance Paris 2006 (Monographies 19) 85-96 93-95

4 Ad opera per esempio di Droso di Aradeo di Nicola di Soleto e di Stefano diNardograve sul primo cfr infra (cap 3) sul secondo cfr A Acconcia Longo Un nuovo codi-ce con poesie salentine (Laurent 5825) e lrsquoassedio di Gallipoli del 1268-69 laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 123-170 155 Stefano di Nardograve egrave citato tra i maestri della scuola eautori di schedografia nel Laur Conv Soppr 2 (fol 204r) su cui cfr R Browning Ilcodice Marc gr XI31 e la schedografia bizantina in Miscellanea Marciana di studi bes-sarionei Padova 1976 (Medioevo e Umanesimo 24) 21-34 (rist in Id Studies onByzantine History Literature and Education London 1977 [Collected Studies 21] nrXVI) 23 25 32

5 Si tratta delle ponderose sillogi di σχέδη Laur Conv Soppr 2 Par gr 2572 Pargr 2574 Vat Barb gr 102 e Vat Pal gr 92 Questrsquoultimo tra i piugrave interessanti egrave orga-nizzato secondo il crescente grado di difficoltagrave che i singoli σχέδη presentano i primiinfatti sono destinati ai principianti (εἰσαγωγικοί ἀρτιμαθεῖς e ἀσθενέστεροι) gli altri agliallievi che hanno raggiunto un grado piugrave elevato di competenze (τρίτοι τὸν βαθμόν οσπουδαῖοι) cfr I Vassis Τῶν νέων φιλολόγων παλαίσματα Ἡ συλλογὴ σχεδῶν τοῦ κώδικαVaticanus Palatinus Gr 92 laquoἙλληνικὰraquo 52 (2002) 37-68 39-42 Vi sono poi codici salen-tini che contengono singoli componimenti mescolati ad altri testi pure di natura scola-stica (sui quali cfr infra 437-439)

6 A Garzya Appunti sulle erotapocriseis in Id Percorsi e tramiti di cultura Saggisulla civiltagrave letteraria tardoantica e bizantina con una giunta sulla tradizione degli studiclassici Napoli 1997 143-152 (giagrave laquoVetChrraquo 29 [1992] 305-314) Id Per lrsquoerudizionescolastica a Bisanzio in Byzantino-sicula III Miscellanea di scritti in memoria di BrunoLavagnini Palermo 2000 (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Quaderni14) 135-151 143-144 A-L Rey Les erotapokriseis dans le monde byzantin traditionmanuscrite des textes anciens et production de noveaux textes in A Volgers ndash C Zamagni[ed by] Erotapokriseis Early Christian Question-and Answer Literature in ContextProceedings of the Utrecht Colloquium (13-14 October 2003) Leuven-Paris-Duddley

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di competenze basilari summae del sapere e delle conoscenze indi-spensabili Non tutti i codici che trasmettono queste opere tuttaviapresentano caratteristiche che li riconducano allrsquoambito scolasticosebbene alcuni rechino chiari indizi di essere stati se non prodottialmeno utilizzati a fini didattici forse in ambito privato7

Questo problema metodologico fondamentale in una ricercavolta allrsquoindividuazione dei libri ndash oltre che dei testi ndash di scuola hafortemente ridimensionato il materiale da prendere in esame nono-stante la produzione libraria locale sia stata come noto molto inten-sa8 Emblematico appare il caso di Gallipoli sede nel corso del seco-lo XIII di una massiccia produzione manoscritta e di una consistenteattivitagrave filologica9 Nelle testimonianze riferibili alla cittadina ionicamancano citazioni di διδάσκαλοι di studenti o espressioni esplicita-mente legate alla παίδευσις ci sono invece prove del fatto che alcunidei copisti riconducibili a Gallipoli lavorarono su richiesta di unacommittenza privata10 Unrsquoeccezione egrave forse costituita dallrsquoattivitagrave del

MA 2004 165-180 Y Papadoyannakis Instruction by Question and Answer The case ofLate Antiquity and Byzantine Erotapokriseis in S F Johnson [ed by] Greek Literaturein Late Antiquity Dynamism Didacticism Classicism Aldershot 2006 91-105 Ancoranel secolo XVI si faceva uso di ἐρωταποκρίσεις per lrsquoinsegnamento della dottrina reli-giosa il piugrave antico Interrogatorio a stampa pervenuto vide la luce a Venezia pressoAgustino Bindoni nel 1551 o nel 1552 cfr P F Grendler La scuola nel Rinascimentoitaliano Roma-Bari 1991 370-378

7 Ad esempio il codice di Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 che al fol 1v reca unaἐρωταπόκρισις sul tema della frazione del pane vergata da un copista del tutto inespertotanto dal punto di vista grafico quanto da quello linguistico e ortografico cfr PhHoffmann Une lettre de Drosos drsquoAradeo sur la fraction du pain (Athous Iviron 190 AD12971298) laquoRSBNraquo 22-23 (1985-1986) 245-284 271-275 tav VII Per altri mano-scritti contenenti ἐρωταποκρίσεις cfr infra (454-461)

8 Per un elenco dei manoscritti greci salentini cfr O Mazzotta Monaci e libri grecinel Salento medievale Novoli 1989 (Scriptorium 2) D Arnesano Il repertorio dei codicigreci salentini di Oronzo Mazzotta Aggiornamenti e integrazioni in M Spedicato [a curadi] Tracce di storia Studi in onore di mons Oronzo Mazzotta Galatina 2005 (Societagrave diStoria Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 1) 25-80

9 Alla Gallipoli degli stessi anni si deve ricondurre lrsquoelaborazione della quarta classedellrsquoEtymologicum Gudianum cfr E Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 e sulla tradizio-ne manoscritta dellrsquoEtymologicum Gudianum in R M Piccione ndash M Perkams [hrsg von]Selecta colligere 2 Beitraumlge zur Technik des Sammelns und Kompilierens griechischer Texte vonder Antike bis zum Humanismus Alessandria 2005 (Hellenica 18) 295-342 387-389

10 Si pensi a copisti come Costantino Firate il cosiddetto Nicola di Gallipoli e allaquoCopista del Dioscorideraquo Su Costantino Firate cfr E Gamillscheg ndash D Harlfinger ndash H

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

437

De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 6: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

di competenze basilari summae del sapere e delle conoscenze indi-spensabili Non tutti i codici che trasmettono queste opere tuttaviapresentano caratteristiche che li riconducano allrsquoambito scolasticosebbene alcuni rechino chiari indizi di essere stati se non prodottialmeno utilizzati a fini didattici forse in ambito privato7

Questo problema metodologico fondamentale in una ricercavolta allrsquoindividuazione dei libri ndash oltre che dei testi ndash di scuola hafortemente ridimensionato il materiale da prendere in esame nono-stante la produzione libraria locale sia stata come noto molto inten-sa8 Emblematico appare il caso di Gallipoli sede nel corso del seco-lo XIII di una massiccia produzione manoscritta e di una consistenteattivitagrave filologica9 Nelle testimonianze riferibili alla cittadina ionicamancano citazioni di διδάσκαλοι di studenti o espressioni esplicita-mente legate alla παίδευσις ci sono invece prove del fatto che alcunidei copisti riconducibili a Gallipoli lavorarono su richiesta di unacommittenza privata10 Unrsquoeccezione egrave forse costituita dallrsquoattivitagrave del

MA 2004 165-180 Y Papadoyannakis Instruction by Question and Answer The case ofLate Antiquity and Byzantine Erotapokriseis in S F Johnson [ed by] Greek Literaturein Late Antiquity Dynamism Didacticism Classicism Aldershot 2006 91-105 Ancoranel secolo XVI si faceva uso di ἐρωταποκρίσεις per lrsquoinsegnamento della dottrina reli-giosa il piugrave antico Interrogatorio a stampa pervenuto vide la luce a Venezia pressoAgustino Bindoni nel 1551 o nel 1552 cfr P F Grendler La scuola nel Rinascimentoitaliano Roma-Bari 1991 370-378

7 Ad esempio il codice di Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 che al fol 1v reca unaἐρωταπόκρισις sul tema della frazione del pane vergata da un copista del tutto inespertotanto dal punto di vista grafico quanto da quello linguistico e ortografico cfr PhHoffmann Une lettre de Drosos drsquoAradeo sur la fraction du pain (Athous Iviron 190 AD12971298) laquoRSBNraquo 22-23 (1985-1986) 245-284 271-275 tav VII Per altri mano-scritti contenenti ἐρωταποκρίσεις cfr infra (454-461)

8 Per un elenco dei manoscritti greci salentini cfr O Mazzotta Monaci e libri grecinel Salento medievale Novoli 1989 (Scriptorium 2) D Arnesano Il repertorio dei codicigreci salentini di Oronzo Mazzotta Aggiornamenti e integrazioni in M Spedicato [a curadi] Tracce di storia Studi in onore di mons Oronzo Mazzotta Galatina 2005 (Societagrave diStoria Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 1) 25-80

9 Alla Gallipoli degli stessi anni si deve ricondurre lrsquoelaborazione della quarta classedellrsquoEtymologicum Gudianum cfr E Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 e sulla tradizio-ne manoscritta dellrsquoEtymologicum Gudianum in R M Piccione ndash M Perkams [hrsg von]Selecta colligere 2 Beitraumlge zur Technik des Sammelns und Kompilierens griechischer Texte vonder Antike bis zum Humanismus Alessandria 2005 (Hellenica 18) 295-342 387-389

10 Si pensi a copisti come Costantino Firate il cosiddetto Nicola di Gallipoli e allaquoCopista del Dioscorideraquo Su Costantino Firate cfr E Gamillscheg ndash D Harlfinger ndash H

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 7: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

copista Ciriaco Prasiano e dei suoi collaboratori Egli egrave responsabiledel Laur 7135 (a 12901291) di contenuto aristotelico ma sonosoprattutto i due codici attribuiti alla sua mano Par gr 2556 e Laur5825 ad essere ipoteticamente riconducibili ad un impiego didatti-co per le associazioni testuali che presentano11 Il Laur 5825 con-tiene le poesie di Teodoto di Gallipoli12 il De encliticis di GiovanniCarace13 alcuni frammenti grammaticali in parte estratti dal De ora-tionis constructione di Michele Sincello14 due lessici sintattici15 e unaserie di lemmi omerici organizzati in unrsquoopera originale forse allesti-ta dallo stesso Ciriaco16 Il Par gr 2556 contiene il trattato diSincello17 apparati esegetici allrsquoIliade imparentati con la tradizione diGallipoli18 e alcune schedografie19 Gli scolicirc al trattato grammaticalecontengono un estratto che descrive lrsquoallievo paragonato a un

Hunger Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600 Wien 1981-1997 (OumlsterreichischeAkademie der Wissenschaften Veroumlffentlichungen der Kommission fuumlr Byzantinistik III1-3)3 nr 372 Sul cosiddetto Nicola di Gallipoli cfr D Arnesano ndash E Sciarra Il copista Nicoladi Gallipoli e la tradizione manoscritta dellrsquoIliade in Terra drsquoOtranto laquoSampTraquo 1 (2003) 257-307 A Jacob Il committente il destinatario e lrsquoanonimo copista Una rilettura critica delcolofone metrico del Vindobonense Suppl gr 37 (Gallipoli an 1265) laquoRALraquo s IX 15(2004) 747-765 sul laquoCopista del Dioscorideraquo cfr D Arnesano Il laquocopista del DioscorideraquoUn anonimo salentino del secolo XIII laquoBollClassraquo 24 (2003) 29-55

11 Su questi manoscritti cfr ora D Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo Scritture e libriin Terra drsquoOtranto nei secoli XIII e XIV Galatina 2008 (Universitagrave degli Studi di LecceDipartimento dei Beni delle Arti e della Storia Fonti Medievali e Moderne 12) 41-42 5489 nr 54 90 nr 56 112 nr 143 127

12 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 129 nr 4 133-13713 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 130 nr 71 esso egrave presente anche nel

Laur 5726 (cfr infra 463-464)14 Acconcia Longo Un nuovo codice (cit n 4) 131-132 nr 815 Presenti anche nel Crypt Ζ α XXIX e nel Guelf 30 Gud gr16 E Sciarra La tradizione degli scholia iliadici in Terra drsquoOtranto Roma 2005

(Bollettino dei classici Supplemento 23) 218-22717 D Donnet Le traiteacute de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de

Jeacuterusalem Bruxelles-Rome 1982 (Eacutetudes de Philologie drsquoArcheacuteologie et drsquoHistoireAnciennes Publieacutees par lrsquoInstitut Historique Belge de Rome 22) 22 115 124-128 143146 149 156 (sigla N)

18 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 111-12819 Browning Il codice Marc gr XI31 (cit n 4) 24 G Cavallo Il libro come ogget-

to drsquouso nel mondo bizantino in XVI Internationaler Byzantinistenkongress (Wien 4-9Oktober 1981) Akten I2 (= laquoJOumlByzraquo 312 [1981]) 395-423 405

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 8: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

20 Ch Foumlrstel Materiali grammaticali di provenienza italogreca in M Feo ndash V Ferandash P Megna ndash A Rollo [a cura di] Petrarca e il mondo greco Atti del Convegno interna-zionale di studi (Reggio Calabria 26-30 novembre 2001) Firenze 2007 (= laquoQuaderniPetrarcheschiraquo 12-13 [2002-2003]) I 109-126 118-125

21 Analoghe considerazioni valgono per il mondo orientale su cui cfr D BianconiCerchie dotte e pratiche didattiche nella Bisanzio drsquoetagrave paleologa Spunti per una riflessione inquesto volume 475-512 476-481

22 Per citare un solo esempio abbiamo sacrificato la trattazione della scuola del notoerudito Sergio Stiso di Zollino il quale fu sicuramente maestro di intellettuali non sololocali di primissimo piano Un codice che sembra potersi connettere direttamente con lasua attivitagrave didattica egrave il Casan gr 264 contenente lrsquoEcloga di Tommaso Magistro non-cheacute escerti grammaticali e lessicografici tratti soprattutto dal De differentia verborum diAmmonio Il codice vergato da due collaboratori del maestro di Zollino (rispettivamente

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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γραμματικός in potenza che apprende dal suo maestro tale estrat-to proviene dal commento di David allrsquoIsagoge di Porfirio20 e vale lapena ricordare che proprio lrsquoIsagoge di Porfirio egrave uno dei testi tragravedi-ti dal Laur 7135 Lo scolio descrivendo il rapporto tra maestro eallievo e la crescita di questi sino a divenire a sua volta maestro egravelrsquounica suggestione di natura didattica riferibile a Gallipoli

In altre parole tra i manoscritti che ci proponevamo di esamina-re molti sembravano ndash e magari furono ndash libri di scuola eppurepochi presentavano elementi inequivocabili sui quali fondare lanostra ricerca selezione e associazione delle opere copiate microtestidi natura didattica e note di possesso modalitagrave di allestimento e cir-costanze di fruizione Elementi di altra natura (paleografica codico-logica storico-artistica) hanno di volta in volta completato i prece-denti in qualche caso affinando la conoscenza di mutevoli scelte lsquoedi-torialirsquo ma nellrsquoinsieme non hanno certo contribuito allrsquoindividua-zione di una peculiare tipologia libraria Ciograve che conosciamo sonocioegrave dei libri di scuola ma non il libro di scuola che nel Salentocome altrove forse non ebbe mai una propria stabile fisionomia21

Questo stato di cose per certi versi sconsolante ha allontana-to da noi la pretesa di offrire un quadro esaustivo di tutte le espe-rienze di natura didattica che pure senza dubbio si concretizza-rono nei ben cinque secoli di produzione libraria salentina spin-gendoci invece ad approfondire alcuni dei casi piugrave interessanti22In particolare abbiamo dedicato il primo capitolo allrsquoesame di un

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 9: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

solo eccezionale manoscritto il capostipite dellrsquoEtymologicumGudianum il secondo ai pochi ma significativi manoscritti legatiallrsquoattivitagrave didattica di Nicola-Nettario il terzo capitolo alle piugravenumerose testimonianze riconducibili alla cittadina di Aradeo o aisuoi dintorni il quarto ed ultimo capitolo a quei manoscritti chepur non potendosi ricondurre con certezza ad alcuno dei centricitati ci sono sembrati degni di considerazione rispetto alle pro-blematiche affrontate

1 IL VAT BARB GR 70 COME LIBRO DI SCUOLA

Numerosi codici contenenti lessici per la natura del testo che tra-mandano potrebbero essere ricondotti nellrsquoalveo dei curriculadidattici Ma qui non si vuole nuovamente ricordare i pur numero-si manoscritti di lessici allestiti nel Salento di cultura greca neacute lepratiche di copia che hanno condotto allo sviluppo nel medesimoterritorio delle quattro classi del Gudianum e della classe contami-

foll 1r-65r [r 1] e foll 65r [r 2]-111r) con lrsquointervento dello stesso Sergio (foll 112r-117r 118v-131r 133r-134v) contiene anche copia di una epistola inviata dal Lascaris aSergio Stiso e della sua risposta segno inequivocabile che il manoscritto non uscigrave mai dallaristretta cerchia della scuola ma fu utilizzato come un Hausbuch ove conservare materia-li disparati dalle lettere personali a escerti grammaticali allestiti a scopo didattico E infat-ti dopo gli escerti di Ammonio da lui stesso trascelti Sergio aggiunge alcuni esercizi sco-lastici afferenti allrsquoEcloga di Tommaso Magistro con traduzione latina noncheacute una tabel-la comparativa dei nomi dei mesi latini e attici Sul manoscritto cfr P Canart ndash S Lucagrave [acura di] Codici greci dellrsquoItalia meridionale (Grottaferrata Biblioteca del MonumentoNazionale 31 marzo-31 maggio 2000) Roma 2000 150 nr 73 (A Jacob) Per il restonon sembra che la produzione manoscritta promossa dal dotto salentino sia da ricondur-si esattamente a pratiche didattiche quanto piuttosto alla necessitagrave di soddisfare i nume-rosi corrispondenti che a lui facevano riferimento per ottenere copie di manoscritti datrarre anche dalla biblioteca di San Nicola di Casole cui sembra che Sergio avesse acces-so Sullrsquoargomento si veda A Jacob Sergio Stiso de Zollino et Nicola Petreo de Curzola Agravepropos drsquoune lettre du Vaticanus gr 1019 in Bisanzio e lrsquoItalia Raccolta di studi in memo-ria di Agostino Pertusi Milano 1982 154-168 D Speranzi Per la storia della libreria medi-cea privata Giano Lascaris Sergio Stiso di Zollino e il copista Gabriele laquoIMUraquo 48 (2007)77-111 Id Per la storia della libreria medicea privata Il Laur Plut 58 2 Giano Lascarise Giovanni Mosco laquoMedioevo e Rinascimentoraquo 18 (2007) 181-215 D Arnesano SanNicola di Casole e la cultura greca in Terra drsquoOtranto nel Quattrocento in H Houben [a curadi] La conquista turca di Otranto (1480) tra storia e mito Atti del Convegno internazio-nale di studio (Otranto-Muro Leccese 28-31 marzo 2007) I Galatina 2008 (Saggi e Testi41) 107-140 132-138

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nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

447

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 10: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

nata v3 del Lessico dello pseudo-Cirillo23 A ben vedere questoaspetto attiene piugrave alla produzione della Gebrauchsliteratur e megliosi inquadra in quel complesso fenomeno denominato laquocultura dellasillogeraquo affatto trasversale ai generi letterari di quanto non possainvece legarsi strettamente e in maniera esclusiva ad esigenze diinsegnamento e apprendimento24 In almeno un caso tuttavia sipuograve ricondurre lrsquoattivitagrave di un gruppo di copisti a una pratica didat-tica Si tratta della composizione dellrsquoEtymologicum Gudianum alle-stito si sa nel Vat Barb gr 70 (tav 1)25 In questo codice un mae-stro il copista d mise insieme il nucleo principale del testo estra-polandolo da piugrave fonti nella maggior parte del codice e coordinograve illavoro di otto copisti che lavorarono allrsquointerno del testo e nei mar-gini disciplinandone la scelta delle opere da escerpire e suddivi-dendone lrsquoattivitagrave di copia Due collaboratori particolarmente abilid 2 e d 3 godono rispetto agli altri di piena autonomia nella sceltadelle fonti nella riduzione di queste in estratti e nella trascrizioneessi sono altresigrave i principali responsabili di un altro lessico conser-vato nel codice26 e composto in esso il Synonymicum Barberinum27La presenza delle Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶν Πυθαγόρα unrsquoopera

23 M Naumides The v-Recension of St Cyrilrsquos Lexicon laquoICSraquo 4 (1979) 94-135 unostudio sui manoscritti del lessico in Calabria e Sicilia in S Lucagrave Il lessico dello pseudo-Cirillo (redazione v1) da Rossano a Messina laquoRSBNraquo 31 (1994) 45-80

24 P Odorico La cultura della Συλλογὴ 1 Il cosiddetto enciclopedismo bizantino 2 Letavole del sapere di Giovanni Damasceno laquoByzZraquo 83 (1990) 1-21 per altri generi lettera-ri cfr R M Piccione Forme di trasmissione della letteratura sentenziosa in M S Funghi[a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico II Atti del seminario laquoAspettidi trasmissione della letteratura gnomologica e apoftegmaticaraquo (Pisa 5-7 giugno 2003)Firenze 2004 (Studi 225) 403-441

25 In ultima analisi con bibliografia retrospettiva mi sia consentito rinviare aSciarra Note sul codice Vat Barb gr 70 (cit n 9) Salentini sono tutti i testimoni antichidel Gudianum Par gr 2630 Par gr 2631 Vind phil gr 23 noncheacute Petropol gr 114 +Sinait 1201 + Sinait M 186 (su cui cfr The new Finds of Sinai Athens 1999 186-187[con una tav] si vedano le note di P Geacutehin ndash S Froslashyshov Nouvelles deacutecouvertes sinaiumltiquesagrave propos de la parution de lrsquoinventaire des manuscrits grecs laquoREByzraquo 58 [2000] 167-184173) Par suppl gr 172 Vat gr 1708 Laur 573 Vind Phil gr 158 Vat Pii II gr 15e Guelf 29-30 Gud gr

26 Ai foll 149r-154v27 Pubblicato in V Palmieri Il lessico di sinonimi greci nel cod Vat Barb gr 70

laquoAAPraquo 36 (1987) 27-92

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

432

a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

458

Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

461

(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 11: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

assai rara trasmessa dal manoscritto al fol 87v28 non complica ilquadro ma lo completa si tratta di scolicirc di carattere esplicativo egrammaticale relativi alle parole che occorrono nel Carmenaureum Il Carmen aureum comrsquoegrave noto egrave un poemetto costituitoda una serie di precetti e da un elenco di virtugrave e obiettivi da perse-guire ed eligere come scopo di vita A suo modo dunque lrsquooperarientra nella letteratura gnomica al pari del libro biblico deiProverbi o dellrsquoA Demonico pseudo-isocrateo o di altre raccolte piugraveo meno vaste di materiale sentenzioso egrave insomma un testo psica-gogico destinato a quei giovani che dovevano essere istruiti allavita Nella tarda antichitagrave sembra sia stato utilizzato come testo pro-pedeutico allrsquoapprendimento della filosofia29 ma lrsquouso del Carmen

28 Il testo egrave stato edito da un testimone del Carmen aureum il famoso codice del les-sico di Fozio Zavorda 95 in K Tsantsanoglou Τὰ ψευδο-πυθαγόρεια Χρυσᾶ ἔπη στὸνκώδικα 95 τῆς Ζάβορδας laquoEEThess(philos)raquo 13 (1974) 11-18 15-18 Su testi additici alCarmen aureum cfr J C Thom The Pythagorean Golden Verses With Introduction andCommentary Leiden-New York-Koumlln 1995 (Religions in the Graeco-Roman World 123)28 Testimoni dellrsquoopera oltre al codice Zavorda 95 del Lessico di Fozio sono i manoscrittiUpsaliensis gr 21 e Par gr 3067 Nel codice Uppsala Universitetsbibliotek gr 21 e nelmanoscritto di Oxford Bodleian Library Auct F626 egrave tragravedito un breve commento editoin S Lindstam Codex Upsaliensis Graecus 21 laquoEranosraquo 29 (1931) 116-154 cfr H OCoxe Bodleian Library Quarto Catalogues I Greek manuscripts reprinted with correctionsfrom the edition of 1853 Oxford 1969 coll 688-692 Nel codice Upsaliensis gr 21 e BritLibr Addit 18190 egrave tragravedita pure una parafrasi in neogreco del Carmen aureum edita in SLindstam En nygrekisk parafras till pseudo-Pythagoras Dicta aurea in ApophoretaGotoburgensia Vilelmo Lundstroumlm oblata Goumlteborg 1936 339-345 Esistono altri commen-tari al Carmen aureum primi tra tutti i grandi commentari di Giamblico di Ierocle e i duepervenutici solo nella versione araba lrsquouno attribuito ancora a Giamblico lrsquoaltro a un ProcloGiamblico dedica al Carmen aureum il terzo capitolo del suo Protrepticus (IamblichiProtrepticus ad fidem codicis florentini ed H Pistelli Leipzig 1888 10-16) e a lui egrave pure attri-buito un testo trasmesso solo in arabo (H Daiber Neuplatonische Pythagorica in arabischemGewande Der Kommentar des Iamblichus zu den Carmina aurea Ein verlorener griechischerText in arabischer Uumlberlieferung Amsterdam 1995) Ancora in arabo egrave trasmesso un com-mento attribuito a Proclo (N Linley Ibn at-Tayyib Proclusrsquo Commentary on the PythagoreanGolden Verses Buffalo 1984 [Arethusa Monographs 10]) Su Ierocle cfr F W KoumlhlerTextgeschichte von Hieroklesrsquo Kommentar zum Carmen Aureum der Pythagoreer Diss Muumlnster1965 Si ricordino qui anche i codici Laur 8710 e Laur 557 questrsquoultimo con una versio-ne cristianizzata del testo sui quali cfr V Puntoni Postille sopra gli aurei versi dei pitagoriciin E Piccolomini [a cura di] Studi di filologia greca I Torino 1882 (rist 1886) 181-192infine i giagrave citati Upsaliensis gr 21 Brit Libr Addit 18190 e Oxon Auct F626

29 I Hadot The Spiritual Guide in A H Armstrong [ed by] ClassicalMediterranean Spirituality Egyptians Greek Roman New York 1986 (World Spirituality15) 436-459

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a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 12: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

a scopo didattico va postulato anche per il millennio bizantino30Ancorcheacute esso si presenti come unrsquointroduzione alla vita secondo iprecetti pitagorici lrsquoinsegnamento morale che fornisce egrave evidente-mente fruibile da una larga fascia di lettori scolari che apprendonoi rudimenti della filosofia ma anche giovani che affrontano leprime letture partendo cosigrave da testi linguisticamente semplici manon privi di un alto profilo morale Egrave certamente a questi ultimiche egrave dedicata dunque unrsquoopera come le Λέξεις τῶν χρυσῶν ἐπῶνΠυθαγόρα che costituisce lrsquoindispensabile corredo grammaticaledellrsquoinsegnamento morale del Carmen

Il Vat Barb gr 70 ndash prima di essere il capostipite di un lessicodiffuso in tutta lrsquoecumene bizantina ndash fu un codice che secondopratiche non estranee neppure allrsquoOccidente latino raccolse il pro-dotto dellrsquoeducazione scolastica impartita da un maestro ai suoi sco-lari una massa di materiali che riverbera nelle modalitagrave di parteci-pazione e di collaborazione il livello di istruzione raggiunto daidiscenti La composizione dei due lessici egrave anche un banco di provaper gli scolari di piugrave ampie competenze d2 e d 3 che conlrsquoEtymologicum Gudianum elaborato in stretta collaborazione con ilmaestro e con il Synonymicum Barberinum di cui sono i principa-li responsabili marcano la fine degli studi meramente scolastici elrsquoaffrancamento dal ruolo di allievo

2 LA SCUOLA DI NICOLA-NETTARIO

Nel codice Vat Barb gr 70 si coglie il momento finale della prati-ca di insegnamento in cui lo scolaro si egrave oramai abbastanza eserci-tato Una situazione assai simile puograve osservarsi in un altro ambitoscolastico ove lo studente si definisce laquoμαλ ἀσκηθείςraquo Si tratta del-lrsquoattivitagrave didattica che si coagula intorno a Nicola γραμματικόςnella cittagrave di Otranto poi monaco con il nome di Nettario e abate

30 Thom The Pythagorean Golden Verses (cit n 28) 69-81 P Odorico Un esempiodi lunga durata della trasmissione del sapere Cecaumeno Sinadinos lrsquoantichitagrave lrsquoetagrave moder-na in M S Funghi [a cura di] Aspetti della letteratura gnomica nel mondo antico I Firenze2003 (Accademia toscana di scienze e lettere laquoLa Colombariaraquo Studi 218) 283-299 297

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

433

di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

447

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 13: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

di Casole31 Egli raccolse in Otranto una comunitagrave intellettualeche almeno in una prima fase fu composta da scolari32 i quali siqualificano cosigrave anche successivamente tuttavia questo gruppo didiscenti sembra di fatto assumere piugrave tardi uno status di circolo eru-dito33 non diverso da quelli di area orientale tanto per le modalitagravedi collaborazione quanto per la maturitagrave e la specificitagrave delle sceltegrafiche e delle letture preferite34

Τεσσαράκοντα καὶ πλέον πάντως ἔτηἔλιπεν ὧδε τετράδιον εἰσέτι

ὅ τις ἀφεῖλε κλέψας ἀθέσμῳ τρόπῳ ἐξ οὗ δ᾽ὁ Νικόλαος ἔσχε τὴν βίβλον

31 J M Hoeck ndash R J Loenertz Nikolaos-Nektarios von Otranto Abt von Casole Beitraumlgezur Geschichte der Ost-Westlichen Beziehungen unter Innocenz III und Friedrich II Ettal 1965(Studia Patristica et Byzantina 11) Tra i contributi piugrave recenti si veda V von FalkenhausenTra Occidente e Oriente Otranto in epoca bizantina in H Houben [a cura di] Otranto nelMedioevo tra Bisanzio e lrsquoOccidente Galatina 2007 (Universitagrave del Salento Dipartimento deiBeni delle Arti e della Storia Saggi e Testi 33) 13-60 55-60 A Jacob Autour de Nicolas-Nectaire de Casole in J-M Martin ndash B Martin-Hisard ndash A Paravicini Bagliani [eacuted par]Vaticana et Medievalia Eacutetudes en lrsquohonneur de Louis Duval-Arnould Firenze 2008 (MillennioMedievale 71 Strumenti e Studi 16) 231-251 Delle opere di Nicola possediamo i mano-scritti autografi e a lui e al suo entourage egrave legato un gruppo non esiguo di manoscritti o dalui annotati e posseduti ovvero venuti tra le mani sue e dei membri della sua cerchia Su que-sto argomento cfr anche G De Gregorio Tardo medioevo greco-latino manoscritti bilinguidrsquoOriente e drsquoOccidente in F Magistrale ndash C Drago ndash P Fioretti [a cura di] Libri documen-ti epigrafi medievali possibilitagrave di studi comparativi Atti del Convegno internazionale di stu-dio dellrsquoAssociazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Bari 2-5 ottobre 2000) Spoleto2002 (Studi e Ricerche 2) 17-135 97-98 n 169

32 A Jacob Une eacutepigramme de Palaganus drsquoOtrante dans lrsquoAristeacutenegravete de Vienne et leproblegraveme de lrsquoOdysseacutee de Heidelberg laquoRSBNraquo 25 (1988) 185-203 196

33 G Cavallo Sodalizi eruditi e pratiche di scrittura a Bisanzio in J Hamesse [eacuted par]Bilan et perspectives des eacutetudes meacutedieacutevales (1993-1998) Actes du IIe Congregraves europeacuteen drsquoEacute-tudes Meacutedieacutevales Euroconference (Barcelone 8-12 juin 1999) Turnhout 2004 (Textes etEacutetudes du Moyen Acircge 22) 645-665 650

34 Sulle pratiche di collaborazione dei circoli di scrittura si vedano oltre a CavalloSodalizi eruditi (cit n 33) P Canart Quelques exemples de division du travail chez les copistesbyzantins in Ph Hoffmann [eacuted par] Recherches de codicologie compareacutee La composition ducodex au Moyen Acircge en Orient et en Occident Communications preacutesenteacutees agrave la table rondetenue agrave lrsquoEacutecole normale supeacuterieure les 5 et 6 deacutecembre 1990 Paris 1998 49-67 rist inId Eacutetudes de paleacuteographie et de codicologie Reproduites avec la collaboration de M LAgati et M DrsquoAgostino Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e Testi 450-451) II 1135-1153D Bianconi Eracle e Iolao Aspetti della collaborazione tra copisti nellrsquoetagrave dei PaleologilaquoByzZraquo 96 (2003) 521-558 P Orsini Pratiche collettive di scrittura a Bisanzio nei secoliIX e X laquoSampTraquo 3 (2005) 265-342

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

435

nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

455

di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 14: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

συνεῖρε τουτὶ γραφὲν ὑπὸ Ἰωάννουὅς ὢν μαθητὴς ἔτυχε τοῦ Νικολάουἄμφω δ᾽ἐγεννήθησαν ἐξ Ἱδρουντίων

τῶν θρέμμα καὶ γέννημα συμπεφυκότες35

Per piugrave di quarantrsquoanniqui mancograve un quaternione

che qualcuno rubograve in modo empioDal momento in cui Nicola ebbe il libro

vi legograve insieme questo scritto da Giovanniallievo di Nicola

entrambi nacquero in Otrantofigli e creature crebbero insieme

Cosigrave nel margine del fol 291v del Par gr 3 (tav 2) vienedescritto da Giovanni di Otranto il restauro del codice voluto daNicola-Nettario una volta che quello venne nelle sue mani Il codi-ce Par gr 3 presenta oltre alle mani che lavorarono alla sua stesuraoriginaria alcune mani di restauratori che risalgono probabilmentead un torno di tempo che va dalla fine del secolo XII ai primi annidel secolo XIII Egrave cosa nota che in tutto il codice compaiano note diNicola drsquoOtranto poi Nettario di Casole che qui si firma con il

35 Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 143 M Gigante Poeti bizan-tini di Terra drsquoOtranto nel secolo XIII Napoli 19792 (Byzantina et NeohellenicaNeapolitana 7) rist Galatina 1985 (Storia e Cultura 4) 44 F M Pontani Sui poetibizantini di terra drsquoOtranto in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 322-330 324 A JacobUne eacutepigramme autographe de Nectaire de Casole dans le Parisinus gr 3 laquoHelikonraquo 29-30 (1989-1990) 373-379 Costui secondo Jacob non egrave Giovanni Grasso ma un altroGiovanni di Otranto non identificabile con il primo come si deduce dalla scrittura maegualmente allievo di Nicola Il codice fu anche in possesso del notaio Giovanni Grassoche vi vergograve un epigramma al fol 65v pubblicato in Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 144 e in Gigante Poeti bizantini cit 104 Jacob legge al v 6 solole parole laquoμαθητὴς τοῦ Νικολάουraquo in ogni caso tali parole indicano indubitabilmen-te che Giovanni fu allievo di Nicola (Jacob Une eacutepigramme autographe cit 374 n 7)Un altro epigramma in morte di Nicola Nettario da parte di un suo allievo egrave nel Laur510 laquoΤὴν Ταντάλειον τληπαθῶ τιμωρίαν | σοῦ μὴ παρόντος τοῦ καλοῦ Νικολάου | τοῦνεκταρώδους τοῖς λόγοις καὶ τοῖς τρόποις | καὶ μὴ σθένων σῶν ἐντρυφῆσαι γραμμάτων |καὶ παυσιλύπων καὶ λίαν γλυκυτάτων | ὑπὲρ τὸ Ὑμήττιον ὦ φίλε μέλιraquo laquoSoffro la penadi Tantalo percheacute tu non sei piugrave con noi bel Nicola che versasti il nettare nelle parolee nei costumi e percheacute non riesco a godere pienamente dei tuoi scritti che fanno ces-sare gli affanni e sono dolcissimi piugrave dolci del miele dellrsquoImetto o caroraquo (Gigante Poetibizantini cit 44 nr 5)

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

435

nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

437

De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 15: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

nome di Nicola36 I copisti che realizzarono questa operazione furo-no tre37 il primo egrave quel Giovanni di Otranto che scrive anche la sot-toscrizione in versi dedicata a Nicola drsquoOtranto del quale dichiaradi essere stato allievo egli aggiunge senza collaboratori il fascicolocostituito dai foll 282r-291v Gli altri due copisti collaborano allastesura del fascicolo composto dai foll 354r-359v38

Negli stessi anni fu attivo un circolo di copisti che ruotavaintorno a Nicola-Nettario e a uno dei suoi allievi PalaganodrsquoOtranto ai quali sono sicuramente legati due importantissimicodici Il primo egrave il Vind phil gr 310 codex unicus delle Epistoledi Aristeneto39 Questo codice risulta vergato originariamente dadue mani40 delle quali la prima si puograve ricondurre al filone delle

36 M L Concasty Manuscrits grecs originaires de lrsquoItalie meacuteridionale conserveacutes agrave Parisin Atti dellrsquoVIII Congresso internazionale di studi bizantini I Roma 1953 (Studi Bizantinie Neoellenici 7) 22-35 32 n 4

37 C foll 282r-291v E foll 354r-355v (rr 1-26) F foll 355v (r 26)-359v 38 Dei due il secondo va identificato con la seconda mano del Vind phil gr 23 con-

tenente lrsquoEtymologicum Gudianum una serie di escerti tratti dal codex Iustinianeus e altritesti di carattere giuridico H Hunger Katalog der griechischen Handschriften der Oumlsterrei-chischen Nationalbibliothek I Wien 1961 152-153 Il codice egrave stato attribuito alla TerradrsquoOtranto da G Cavallo La trasmissione scritta della cultura greca antica in Calabria e inSicilia tra i secoli X-XV Consistenza tipologia fruizione laquoSampCraquo 4 (1980) 157-245 161n 8 214 217 221 Jacob ripropone la localizzazione in maniera dubitativa Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 309 Si veda ora Sciarra Note sul codice Vat Barb gr 70(cit n 9) 374-375 Il manoscritto di Vienna e la sezione di restauro del Par gr 3 deb-bono dunque risalire al medesimo periodo e allo stesso ambito scrittorio Le mani che ver-garono le sezioni di restauro del Par gr 3 vanno dunque ricondotte alla cittagrave di Otrantoe a un torno di tempo a cavaliere tra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo in cuiNicola era maestro e γραμματικός nella cittadina

39 Aristaeneti Epistularum libri II ed O Mazal Stutgardiae 1971 Secondo lo stu-dioso (ibid VII) il codice andrebbe identificato con quello posseduto dal giagrave citato SergioStiso (cfr supra 429 n 22) Il professore di Zollino disponeva di una biblioteca ben for-nita come apprendiamo dagli appunti di viaggio di Giano Lascaris il quale si recograve a tro-vare Stiso nel 1491 ed al fol 80r del suo taccuino lrsquoodierno Vat gr 1412 annotograve i titolidi alcune opere possedute dallrsquoerudito tra cui proprio le rarissime Epistulae K K MuumlllerNeue Mittheilungen uumlber Janos Laskaris und die mediceische Bibliothek laquoZBBraquo 1 (1884)333-412 402-403

40 A foll 1r-16v questa mano egrave intervenuta anche nella parte vergata dal copista Bai foll 33r (rr 4-23) 36r (rr 13-22) 41r (rr 3-10) 42v e nei margini del fol 48v B foll17r-64v Anche la decorazione si ispira al modello otrantino con i suoi motivi fitomorfiin rosso (foll 1r 41r) e allo stile decorativo reggino (ad esempio lrsquoalpha a chevron prolongeacutedel fol 34r)

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locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

447

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

448

Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

449

il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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450

Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 16: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

locali minuscole informali di impronta documentaria dellaseconda metagrave del secolo XII o della prima metagrave del XIII41 laseconda mano invece utilizza uno laquostile di Reggioraquo piuttostorozzo42 Nei margini destro e inferiore del fol 32r fu vergatoproprio da Palagano drsquoOtranto un epigramma che funge da eser-cizio scolastico-letterario essendo un adattamento in dodecasil-labi di un passo delle Epistole di Aristeneto (Ep I 22) Nel tito-lo di questo componimento Palagano si qualifica come scolaro diNicola drsquoOtranto43

Palagano si presenta come allievo di Nicola ancora nel 1201quando sottoscrive lrsquoOdissea di Heidelberg UniversitaumltsbibliothekPal gr 45 (tav 3)44 Il codice contiene anche la Batracomiomachiabrevi componimenti minori spesso di impiego scolastico un estrat-to del frammento 5 ndash sulle etagrave dellrsquouomo ndash del De septimanis ippo-cratico45 uno sulle virtugrave dei governanti alcune sentenze morali e il

41 Cfr G Breccia Scritture greche di etagrave bizantina e normanna nelle pergamene delmonastero di S Elia di Carbone laquoASCLraquo 64 (1997) 33-89 P Danella Privilegi sovrani edocumenti privati in lingua greca a Montecassino un confronto in G De Gregorio ndash OKresten [a cura di] Documenti medievali greci e latini Studi comparativi Atti del semina-rio di Erice (23-29 ottobre 1995) Spoleto 1998 (Incontri di Studio 1) 367-380

42 P Canart ndash J Leroy Les manuscrits en style de Reggio Eacutetude paleacuteographique et codi-cologique in La paleacuteographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974) Paris 1977(Colloques Internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique 559) 241-267249 n 17 258 rist in Canart Eacutetudes de paleacuteographie (cit n 34) I 319-339 M Re Imanoscritti in stile di Reggio ventrsquoanni dopo in Lrsquoellenismo italiota dal VII al XII secolo Allamemoria di Nikos Panagiotakis Atene 2001 (Fondazione Nazionale Ellenica delle RicercheIstituto di Ricerche Bizantine Convegno Internazionale 8) 99-124 108-109 Secondo lostudioso il manoscritto sarebbe stato prodotto in Calabria Id Copisti salentini inCalabria e Sicilia laquoRSBNraquo 41 (2004) 95-112 99 non si puograve tuttavia come sostiene Reescludere lrsquoipotesi che le due mani che collaborarono alla realizzazione del codice fosseroattive nel Salento Un altro manoscritto vergato in un tardo laquostile di Reggioraquo fu utilizza-to (forse vergato) in Terra drsquoOtranto lrsquoAmbr G 36 sup cfr D Arnesano Il laquoCopista delDigenis Akritasraquo Appunti su mani anonime salentine dei secoli XIII e XIV laquoBizantinisticaraquo7 (2005) 135-158 140 n 32

43 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 186-189 tav I44 F Pontani Sguardi su Ulisse La tradizione esegetica greca allrsquoOdissea Roma 2005

(Sussidi Eruditi 63) 218-22545 A Ieraci Bio La trasmissione della letteratura medica greca nellrsquoItalia meridionale fra

X e XV secolo in A Garzya [a cura di] Contributi alla cultura greca nellrsquoItalia meridionaleI Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana 13) 133-257 157-158 e n 37

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

457

Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

458

Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

461

(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

463

sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

474

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 17: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

De vocibus animalium trasmesso in Terra drsquoOtranto da pochi altricodici tutti riferibili ad un uso scolastico o almeno strumentale46Il manoscritto fu vergato da otto copisti tra i quali il giagrave citatoPalagano figlio del κόμης Pelegrino uno dei maggiorenti della cittagravedi Otranto47 I continui cambi di mano che spesso interessanoanche pochissime righe mi sembra non possano essere ricondottialle necessitagrave dellrsquoapprendimento grafico48 i copisti che si alternanoallrsquointerno del codice esibiscono tutti grafie esperte alcune di chiaramatrice notarile o comunque documentaria altre piugrave vicine alla sti-lizzazione aplati 49 A costoro va aggiunto lo stesso Nicola-Nettariocui egrave stata attribuita la sottoscrizione della Batracomiomachia al fol229v50 Varie sono anche le mani che trascrissero gli scolicirc A partequella responsabile degli scolicirc ai libri δ-η dellrsquoOdissea la quale utiliz-za una minuscola barocca otrantina riferibile allrsquoultimo quarto delsecolo XIII la parte originale degli scolicirc egrave apposta dai copisti deltesto Palagano drsquoOtranto e i suoi collaboratori in particolare ilcopista B

Certo mentre Palagano e il copista B possono essere facilmen-te riconosciuti come gli allievi piugrave progrediti o che addiritturahanno giagrave terminato gli studi per la parte che ebbero nella trascri-

46 Sul De vocibus si vedano F Bancalari Sul trattato greco De vocibus animaliumlaquoSIFCraquo 1 (1893) 75-96 512 A Bravo Garciacutea Varia lexicographica manuscripta I Devocibus animalium laquoHabisraquo 9 (1978) 83-93 Id Maacutes sobre textos griegos De vocibus ani-malium en el Escorial laquoCFC(G)raquo 20 1 (1988) (= Homenaje al Profesor D Lisardo RubioMadrid 1988) 109-112 Id Sobre un tipo de texto muy comuacuten en los manuscritos antiguosy medievales las Voces animales laquoEClaacutesraquo 121 (2002) 87-93 In Terra drsquoOtranto egrave tragravedi-to anche nei codici Par suppl gr 172 (pp 87 [rr 31-42]-88 [rr 1-29]) e Vat gr 14 (fol152v cfr infra 462-463)

47 Probabilmente Palagano era di origine latina come suggerito dallo stesso Jacob(Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] 201-202) ma le prassi scolastiche del territorioe i maestri tra cui Nicola-Nettario dovevano essere greci

48 Come sostenuto da Jacob il quale parla di laquodeacutebutants dans lrsquoart de la transcrip-tion auxquels on offrait ainsi lrsquooccasion de faire leurs premiers pas dans le meacutetier en par-ticipant agrave lrsquoeacutelaboration drsquoun livre drsquoune certaine importanceraquo (cfr Une eacutepigramme dePalaganus [cit n 32] 196)

49 Sullo stile aplati cfr A Jacob Les eacutecritures de Terre drsquoOtrante in La paleacuteographiegrecque et byzantine (cit n 42) 269-281 270

50 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 196-200 tav X

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

438

zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

442

sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 18: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

zione del codice la partecipazione desultoria degli altri specie CD F G H egrave indice di un minor grado di competenza non diminor competenza scrittoria giaccheacute non si tratta certamente disemialfabeti quanto piuttosto di un diverso grado di partecipazio-ne al gruppo

Anzi lrsquoespressione laquoμαλ ἀσκηθείςraquo riferita a Palagano nella sot-toscrizione esametrica del codice sembra indicare che egli avesseconcluso i suoi studi51 Come nel Vat Barb gr 70 il gruppo dicopisti egrave insieme gruppo di docenti e discenti il cui grado di parte-cipazione alla stesura del codice egrave indice del maggiore o minoregrado di preparazione scolastica raggiunto52

Responsabili della sezione originale degli scolicirc sono srsquoegrave dettoPalagano drsquoOtranto e il copista B Alcuni scolicirc del codice diHeidelberg derivano dai commentari di Tzetze allrsquoAlessandra diLicofrone e testimoniano la conoscenza di altre opere del filologobizantino come le Allegorie i commentari allrsquoIliade e a EsiodoEvidentemente al momento della stesura del codice i materiali

51 Jacob Une eacutepigramme de Palaganus (cit n 32) 20252 Il codice dovette essere utilizzato ancora in ambito scolastico sebbene a livello

piugrave elementare se si considerano le tarde note apposte nei margini dellaBatracomiomachia in volgare salentino e in caratteri greci Pontani Sguardi su Ulisse(cit n 44) 222 Allrsquointerno della cerchia di Nicola-Nettario del resto si leggevanoentrambi i poemi omerici Per lrsquoIliade possediamo una pur dubbia testimonianza indi-retta I codici Vind Phil gr 49 e Oxon New Coll 298 tramandano due note di unNicola che nel codice Oxon New Coll 298 da una mano di XV secolo viene indica-to come laquoτῆς Ἱδρούσηςraquo Lrsquoidentificazione con Nicola-Nettario non egrave certa ma costi-tuisce unrsquoipotesi affascinante e non del tutto inverosimile un codice deperdito da cui idue sono derivati per il modello degli scoli allrsquoIliade sarebbe passato tra le mani di unNicola forse Nettario di Casole LrsquoOdissea egrave ben rappresentata dal codice di HeidelbergMa crsquoegrave di piugrave Nei margini del Vind phil gr 56 copiato in Terra drsquoOtranto nel 1300sono state recentemente individuate delle note di lettura ricopiate attribuibili a Nicola-Nettario di Casole con maggior certezza che nel caso del Vind Phil gr 49 e dellrsquoOxonNew Coll 298 il Vind phil gr 56 dovrebbe essere un apografo di unrsquoOdissea posse-duta da Nicola-Nettario diversa dal codice Heid Pal gr 45 Il fenomeno egrave dunque spe-culare a quello dei due codici iliadici sembra certo ndash da unrsquoanalisi testuale e storica ndashche i due codici odissiaci siano il riverbero del medesimo ambiente culturale Su tuttala questione cfr A Jacob Culture grecque et manuscrits en Terre drsquoOtrante in P FPalumbo [a cura di] Atti del III o congresso Internazionale di studi salentini e del I o con-gresso storico di Terra drsquoOtranto (Lecce 22-25 ottobre 1976) Lecce 1980 (Congressi 4)53-77 59 Sciarra La tradizione degli scholia (cit n 16) 148-150 Pontani Sguardi suUlisse (cit n 44) 206-207

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tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

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Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

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che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

474

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 19: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

tzetziani giagrave circolavano in Terra drsquoOtranto ed egrave verisimile che pro-prio nel manoscritto di Heidelberg sia avvenuto il travaso di scolicirctzetziani allrsquoAlessandra53 Al fol 87r infine in corrispondenza dellemma laquoμῶλυraquo compare una lunga glossa probabilmente derivatada un trattato di farmacopea bizantino54 Nella scuola di Nettarioegrave documentata dunque la pratica con altri testi di carattere scola-stico quali ἐπιμερισμοὶ ed ἐρωτήματα con trattati di farmacopeacon materiali lessicografici oltre che con un ampio corpus di scolicircantichi di cui la cerchia nonostante i frequenti e gravi errori orto-grafici mostra di essere in grado di comprendere il senso noncheacutedi saper scegliere i materiali e ridurli in estratti Anche nella scuo-la di Nettario insomma il confine tra copisti discenti e lettoricolti ndash quindi tra educazione scolastica e circoli di lettura ndash egrave assaisottile e appare difficile definire in quale momento al rapporto tramaestro e scolaro si sostituigrave con i suoi ex-allievi un sodalizio cultu-rale espressione del quale sono gli scambi epistolari il prestito dilibri le dediche di composizioni letterarie55

3 ARADEO E LA SCUOLA DI DROSO

Tra la fine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV Aradeo o uncentro ad esso assai vicino fu sede di una o forse piugrave scuole56 Glistudi finora condotti convergono nel mettere in luce il ruolo cul-turale svolto da questo milieu Le testimonianze che vi sono ricon-ducibili inoltre presentano caratteristiche di natura tanto testua-le quanto materiale che rendono probabile il loro impiego in uncontesto didattico

53 Sulla natura di tutti questi scoli cfr Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 218-22554 Pontani Sguardi su Ulisse (cit n 44) 221-22255 Basti qui citare Hoeck-Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 117-12856 Nelle pagine che seguono farograve riferimento ad Aradeo sia per la convergenza di ele-

menti riconducibili a questa cittadina sia per comoditagrave di esposizione ma la mobilitagrave dicopisti e intellettuali fra villaggi distanti solo pochi chilometri rende naturalmente possi-bile che anche i centri immediatamente vicini abbiano contribuito allrsquoesperienza cultura-le qui descritta

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

440

Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

441

che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

443

Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 20: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Un esempio significativo egrave costituito dal Par gr 549 che nellrsquoul-timo foglio riporta lrsquoinventario di una biblioteca scolastica scopertoda Andreacute Jacob e giagrave citato allrsquoinizio del presente lavoro57 Il codicestesso apparteneva a questa biblioteca58 e fu utilizzato in un contestodidattico fino ai primi decenni del Trecento59 Egrave un manoscrittopalinsesto vergato da due mani salentine della prima metagrave del seco-lo XIII60 e tramanda il commento di Niceta di Eraclea alle Orazionidi Gregorio Nazianzeno La scrittura del copista principale in parti-colare egrave una minuscola informale piuttosto esperta caratterizzata daasse leggermente inclinato verso destra ductus veloce esecuzionedisinvolta squilibri modulari prolungamenti delle aste nellrsquointerlineae una certa compressione laterale61 Altri indizi confermano lrsquoipotesi

57 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 291 Il codice appartenne ad un dia-cono di nome Stefano (registrato come copista del manoscritto in Gamillscheg ndashHarlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten [cit n 10] 2 nr 500) figliodel μαΐστωρ Angelo Stefano egrave identificabile con lrsquoomonimo possessore del Par Suppl gr599 contenente glosse del maestro Droso di Aradeo al De interpretatione di Aristotelesulle quali si torneragrave piugrave avanti cfr A Acconcia Longo ndash A Jacob Une anthologie salen-tine du XIVe siegravecle le Vaticanus gr 1276 laquoRSBNraquo 17-19 (1980-1982) 149-228 166-167e n 65

58 Nellrsquoinventario egrave infatti compreso laquoὁ παρὼν Θεολόγοςraquo Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale (cit n 1) 297 309-310 nr 27

59 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 295-296 31360 Rispettivamente foll 1r-148r e 148v-169r secondo Andregrave Jacob (Une bibliothegraveque

meacutedieacutevale [cit n 1] 286) I fogli precisamente vergati dalla mano principale sono 1r-57r58r-60v 61v-64r 65r-66v 67v-68r 69r-90v 92r-104r 105r-131r 132r-133r 134r-135r137r (r 9)-148r I foll 57v e 131v sono bianchi i foll 61r 64v 67r 68v 91r 91v 104v131v e 133v contengono microtesti annotazioni e disegni di altre mani (cfr ibid 287-295) i foll 135v-137r (r 9) devono a mio avviso essere assegnati al collaboratore il qualeegrave dunque responsabile dei foll 135v-137r (r 9) 148v-159r 160r-169r (sul fol 159v cfribid 289 293-294)

61 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) tav I Gamillscheg ndash Harlfinger ndashHunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n 10) 2 C nr 500 Si noti lambdaminuscolo a forma di (ibid r 2) e le legature di omicron con pi maiuscolo o tau prece-denti ottenute incurvando verso sinistra e chiudendo fino a formare il nucleo della voca-le il tratto orizzontale delle consonanti (ibid rr 2 3 6) La scrittura rientra nel filonedelle locali minuscole informali ben documentato giagrave nel secolo XII ad esempio dal notoMarc gr 410 cfr G Cavallo La cultura italo-greca nella produzione libraria in GPugliese Carratelli [a cura di] I Bizantini in Italia Milano 1982 495-608 567 tav 509Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale (cit n 22) 110 nr 45 (A Jacob) NBianchi Il codice del romanzo tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci Bari[2006] (Paradosis 12) 57 tav I 58 tav II

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

441

che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 21: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

che il Par gr 549 sia un libro di scuola Al fol 133v ad esempio sileggono alcuni epigrammi schedografici vergati da una mano diver-sa da quelle responsabili del testo principale 62 Mentre per il primocomponimento non si hanno riscontri il secondo egrave in altri testimo-ni attribuito ad un importante personaggio Droso di Aradeo sulquale si torneragrave piugrave avanti63 Nel codice parigino si trovano altrimicrotesti stratificatisi nel tempo come formule magiche e rimedipopolari64 una nota sul ciclo solare65 e la formula reversibile satorarepo tenet opera rotas il cosiddetto lsquoquadrato magicorsquo 66

Un altro libro di scuola riferibile ad Aradeo egrave il Vat gr 127667codice degli inizi del secolo XIV in carta filigranata68 di piccoledimensioni dalla mise en page piuttosto irregolare e assai modesto

62 Edizione in Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 287-288 che riportodi seguito

Τὸ νᾶμα Χριστέ τῶν λόγων τῶν γλυκέων διψῶντες ἡμεῖς καὶ ποθοῦνες οἱ νέοι

πρὸς σὲ προθύμως τὸν δοτῆρα τῶν λόγωνlsaquorsaquo

πότιζε τοίνυν ἵκομαι καθὼς ἔφηςλόγων νάματα Χριστέ μου διψῶντά με

τῷ νάματι πότιζε γλυκεῖ τῶν λόγων

Πρὸς τὴν Θεοτόκον

Ἡ τὸν βότρυν τέξασα τὸν γλυκύν κόρη βότρυν τρυγῆσαι τῶν λόγων ἄρηγέ μοιἘπεὶ σχεδῶν κλίμακα βαίνειν δευτέρανκατάρχομαι νῦν ὦ κλῖμαξ ἄγαγέ με

63 Laur 7214 fol 73v (P Moraux Aristoteles graecus Die griechischen Manuskriptedes Aristoteles Berlin-New York 1976 [Peripatoi 8] 481 [D Harlfinger]) Vat gr 1276fol 13v (Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 190 nrr 97-98)e Vat gr 1019 fol 155r (ibid 167)

64 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 292 29565 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 29366 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 293-294 cfr R Cammilleri Il qua-

drato magico Un mistero che dura da duemila anni Milano 200467 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 164 Quanto alla

localizzazione del manoscritto gli studiosi propongono lrsquoarea delimitata da GalatinaAradeo Maglie Corigliano e Soleto (ibid 162) Il codice appartenne nel secolo XV oforse giagrave nella seconda metagrave del secolo XIV ad un magister di Lecce di nome Antonio(ibid 151 155 221 nr 511)

68 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153-155

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sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

458

Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 22: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

sotto il profilo estetico69 Egrave una miscellanea disorganica nella qualesi alternano testi sacri e profani in prosa e poesia di autori locali edella tradizione greco-bizantina70 Egrave importante ricordare i compo-nimenti in versi dei poeti otrantini71 e gli epigrammi del giagrave citatoDroso di Aradeo72 specialmente quelli di contenuto schedografi-co73 la cui presenza egrave significativa non solo per la localizzazione delmanoscritto ndash confermata come si vedragrave da indizi di natura paleo-grafica ndash ma anche per il contesto scolastico nel quale esso fu pro-dotto ed utilizzato Degni di nota sono inoltre gli excerptadallrsquoEtymologicum Symeonis 74 dal commento di GiorgioCherobosco ai Canones di Teodosio Alessandrino75 e dallrsquoExpositiofidei di Giovanni Damasceno76 il trattatello De tropis di Trifone77brani da opere minori di Michele Psello78 varie note grammatica-li79 ed un esorcismo contro la grandine80

69 Salvo alcune iniziali semplici esso egrave privo di decorazione70 Per una descrizione dettagliata dei testi cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une antholo-

gie salentine (cit n 57) 163-221 Sulle miscellanee disorganiche si veda F Ronconi Imanoscritti greci miscellanei Ricerche su esemplari dei secoli IX-XII Spoleto 2008 (TestiStudi Strumenti 21) con bibliografia

71 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 169-18172 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 165-168 189-190

nrr 9 11 191 nr 1473 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 167 190 nrr 96-91474 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 184 nr 175 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 42

Questrsquoopera egrave tramandata dal Vat gr 1355a (cfr infra 464)76 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 190 nr 10 Sulla

diffusione in Terra drsquoOtranto della terza e piugrave importante parte della Πηγὴ γνώσεως cfrinfra (455)

77 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 214 nr 3078 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 21 211-212

nr 23 220 nrr 47-49 A Jacob La reacuteception de la litteacuterature byzantine dans lrsquoItalie meacuteri-dionale apregraves la conquecircte normande Les exemples de Theacuteophylacte de Bulgarie et de MichelPsellos in A Jacob ndash J-M Martin ndash G Noyeacute [eacuted par] Histoire et culture dans lrsquoItaliebyzantine Acquis et nouvelles recherches Roma 2006 (Collection de lrsquoEacutecole Franccedilaise deRome 363) 21-67 56-57 60 61 63 64

79 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nrr 41 43-44 190 nr 106 215 nr 33 216 nr 37 221 nr 52

80 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 213 nr 28 A JacobUn esorcismo inedito contro la grandine tragravedito da due codici salentini in M Spedicato [a cura

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

443

Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

458

Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 23: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Lrsquoanalisi codicologica del cimelio vaticano offre un dato utilealla conoscenza delle modalitagrave del suo allestimento Come egrave statoosservato i fogli bianchi alla fine di alcuni fascicoli suggerisconoche i testi siano stati copiati in fascicoli indipendenti81 Gli laquosnodiraquopresenti nella struttura del codice infatti consentono lrsquoindividua-zione di laquounitagrave modulariraquo originariamente autonome82 poi assem-blate per accrezione nellrsquoodierno codice laquopluritestuale pluribloc-coraquo83 Tutti i brani furono selezionati e copiati contestualmentepoco dopo furono assemblati per esigenze di insegnamento e inbase a criteri che tuttavia non egrave piugrave cosigrave facile afferrare84 Ciograve checonta in questa sede egrave riconoscere nel manoscritto una testimo-nianza originale di quella laquocultura della sillogeraquo85 che caratterizzacome si egrave visto e si vedragrave altri libri di scuola salentini86

Dal punto di vista paleografico pur non essendo agevole scan-dire lrsquoavvicendamento dei copisti87 si puograve a mio avviso affermareche il manoscritto sia opera di due mani quella del cosiddetto

di] Segni del tempo Studi di storia e cultura salentina in onore di Antonio Caloro Galatina2008 (Societagrave di Storia Patria Sezione di Lecce Quaderni de laquoLrsquoIdomeneoraquo 3) 23-39 32

81 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 164 Ciograve trovaconferma nel fatto che nella biblioteca scolastica di cui si legge lrsquoinventario nel Par gr 549alcuni libri fossero slegati e conservati sotto forma di τετράδια (Jacob Une bibliothegravequemeacutedieacutevale [cit n 1] 296-297)

82 Dal confronto fra la struttura materiale del manoscritto (Acconcia Longo ndash JacobUne anthologie salentine [cit n 57] 151-153) ed il suo contenuto (ibid 184-221) risul-ta che tali unitagrave modulari fossero i fascicoli I (ibid 184 nr 1) II (ibid 184-186 nrr 2-5) III (ibid 186-187 nr 6) IV (ibid 188-189 nrr 7-8) V (ibid 189-191 nrr 9-14)VI-XI (ibid 191-212 nrr 15-24) XII-XIII (ibid 212-213 nrr 25-28) XIV (ibid 213-214 nrr 29-30) XV (ibid 214 nr 31) XVI (ibid 214-216 nrr 32-36) XVII (ibid 216nr 37) XVIII (ibid 217 nr 38) XIX-XXI (ibid 217-218 nrr 39-42) XXII-XXIII(ibid 218-220 nrr 43-49) e XXIV (ibid 220-221 nrr 50-52)

83 Su queste problematiche e sulla relativa terminologia cfr M Maniaci Il codicegreco lsquonon unitariorsquo Tipologie e terminologia in E Crisci ndash O Pecere [a cura di] Il codicemiscellaneo Tipologie e funzioni Atti del Convegno internazionale (Cassino 14-17 mag-gio 2003) Cassino 2004 (= laquoSampTraquo 2 [2004]) 75-107 79-81

84 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 153 163-16485 Odorico La cultura della Συλλογὴ (cit n 24) 1286 Per analogie con il mondo orientale cfr D Bianconi Libri e mani Sulla forma-

zione di alcune miscellanee dellrsquoetagrave dei Paleologi in Il codice miscellaneo (cit n 83) 311-36387 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 163

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 24: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

laquoAnonimo 13raquo88 e quella di un suo collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo89Entrambe esibiscono scritture laquobaroccheraquo la prima una minuscolaposata calligrafica di buon livello tecnico allo stesso tempo pesan-te e artificiosa (tav 4a) la seconda una grafia informale mutevolenel ductus ora corsivo ora quasi posato e nel tracciato a trattiangoloso a tratti arrotondato (tav 4b) Va poi registrato lrsquointerven-to di copisti occasionali che sfruttarono alcuni fogli rimasti bianchiper vergare microtesti90

Una di queste aggiunte ha attirato lrsquoattenzione degli studiosiun componimento in lingua volgare e in caratteri greci costituitoda tre quartine di versi alessandrini monorimi91 Si tratta di un invi-to ad apprendere lrsquoarte della scrittura e i rudimenti della letteratu-ra rivolto ad un imprecisato destinatario (probabilmente un allie-

88 Foll 13r-18v (r 4) 19r (rr 1-9) 21r-48r 49v-50r 51v-63v 82r-101r (r 8) 102r-131v (r 9) 135r-164v (r 20) 175r-180v Essi corrispondono ai fascicoli V-X XI (inparte) XIV-XV XVI (in parte) XVII-XX XXI (in parte) XXII-XXIV XXV (in parte) eII (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine [cit n 57] 151-153)

89 Foll 1r-12r 64r-66r 67r-81v 101r (r 8)-101v 131v (r 10)-134r 164v (r 20)-165r 167r-174v Essi corrispondono ai fascicoli III-IV XI (in parte) XII-XIII XVI (inparte) XXI (in parte) XXV (in parte) e I Sui due copisti anonimi cfr Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 57 125

90 Foll 18v (rr 5-18) 19r (rr 10-16) 51r 66v 134v 166v91 Fol 51r Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 211 nr 22

ed R Distilo Scripta letteraria greco-romanza Appunti per due nuovi testi in quartine dialessandrini laquoCNraquo 46 (1986) 79-99 rist in Miscellanea di studi in onore di AurelioRoncaglia a cinquantrsquoanni dalla sua laurea Modena 1989 II 515-535 521 Pur nonessendo ancora stati chiariti dai linguisti i punti problematici per lettura ed interpretazio-ne (cfr ibid 518 520 521-522 uno specimen del fol 51r ibid 519) mi pare opportu-no in questa sede riportare il testo del componimento (ed Distilo)

1 Λacuteάουκα λα πεννα ντενδεσε κι α λλα καρτα κουρεγγιασκ[ρ]ίβετζι ε δε λα πεκουρα κου λλου κουερνου ζι τεγγιαλacuteεγγραστου ζι έ λλου βεβερε κουσί κ[]σζου κου αββεγγια μα σε του νο σαπίβιλυ δα μεβε τι λου νσεγγια

5 Λου ταρου έ λλου σουελου σαττζιλο α λου βεβερε νζι κουνδουτζελου φιερ[ρου] έ λα δουλλια κριδιμι ζι λου μαστ[ε]τζι ανδουτζεσολε κουρρερε λ᾽όμεν[] πεδάσελε φουτζεγεσο πρεγράμα ε τένγιουλου τζιστου διττου κουστρουτζε

Λacuteοβacute έ λacuteάουκαι κριδιμι κα σοντου ασσαι κιουι μελλουρι10 κα νον κουελλε δε λ᾽ανετρε δουλζι φρατι ε σσιγγιουροι

ε δουγκα σε του νο ντοιενδελλι κουιστοι διττι μαζουροιγεου σο αττου α νσεγγιαρετι σε ττοι πλαζε στι αττουροι

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 25: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

vo) da un γραμματικός92 Nella prima quartina in particolare ven-gono citati gli strumenti dello scriba ndash la penna drsquooca e la pergame-na il corno di ovino e lrsquoinchiostro ndash ed il maestro si offre per inse-gnare come utilizzarli93 La presenza di tale componimento puograveessere considerata una conferma di come il manoscritto fosse utiliz-zato quale strumento didattico

Nellrsquoambito in cui vide la luce il Vat gr 1276 fu sicuramenteprodotto il Par gr 1087 94 anchrsquoesso dellrsquoinizio del secolo XIV e incarta filigranata95 ma di dimensioni maggiori e dalla mise en page piugravecurata96 esso contiene fra gli altri testi il Credo niceno con scolicirc 97 iprimi versi dellrsquoOreste 98 il commento dello pseudo-Nonno alleOrazioni IV e V di Gregorio Nazianzeno99 due libri del Vecchio

92 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 Lo studioso inoltre osser-va piugrave in generale laquoSe ci riferiamo a quelle aree in cui circolava maggiormente la scritturagreca non si ha notizia di un insegnamento che non fosse quello della lingua e della lettera-tura greca eppure che anche i grammatikoi del Salento come di altre zone dellrsquoItalia meri-dionale insegnassero tenendo conto della lingua materna o comunque di quella giagrave nota aidiscenti egrave un dato certo che si evince da molti indizi (basti pensare allrsquoabitudine abbastan-za diffusa di glossare i classici greci in neogreco o in romanzo)raquo (ibid 516)

93 Distilo Scripta letteraria greco-romanza (cit n 91) 521 n 2594 Come giagrave notato da Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57)

154 160 sul manoscritto cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 37 nn 268-269 57 109 125 nr 134

95 La filigrana egrave simile a quella rilevata nel codice vaticano J Irigoin Les filigranesde Fabriano (noms de papetiers) dans les manuscrits grecs du deacutebut du XIV e siegraveclelaquoScriptoriumraquo 12 (1958) 44-50 46 e n 5 47

96 Manca del tutto la decorazione eccezion fatta per iniziali semplici ed un en tecirctegeometrico (fol 1r)

97 F Halkin Manuscrits grecs de Paris Inventaire hagiographique Bruxelles 1968(Subsidia Hagiographica 44) 110

98 A Turyn The Byzantine Manuscript Tradition of the Tragedies of Euripides Urbana1957 (Illinois Studies in Language and Literature 43) rist Roma 1970 (Studia Philologica16) 353 J Irigoin La tradition manuscrite des tragiques grecs dans lrsquoItalie meacuteridionale auXIII e siegravecle et dans les premiegraveres anneacutees du XIV e siegravecle in Bisanzio e lrsquoItalia (cit n 22) 132-143 (rist in Id La tradition des textes grecs Pour une critique historique Paris 2003 537-552 nr 32) 133 139 140

99 J Mossay Repertorium Nazianzenum Orationes Textus Graecus I Codices GalliaePaderborn-Muumlnchen-Wien-Zuumlrich 1981 (Studien zur Geschichte und Kultur undAltertums Neue Folge 2 Reihe Forschungen zu Gregor von Nazianz 1) 82 J NimmoSmith A Revised List of the Manuscripts of the Pseudo-Nonnos Mythological Commentarieson Four Sermons by Gregory of Nazianzus laquoByzantionraquo 57 (1987) 93-113 103

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

474

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 26: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Testamento100 ed una redazione breve dei Centoni Omerici 101 Il codi-ce presenta notevoli analogie paleografiche con quello vaticano102 daunrsquoattenta expertise emerge che egrave di fatto opera di una sola mano103ad eccezione dei versi euripidei dovuti ad un collaboratore104Questrsquoultimo egrave identificabile con il copista principale del codice vati-cano lrsquolaquoAnonimo 13raquo105 mentre la mano principale del parigino (tav5) egrave identificabile con quella del copista che nel vaticano svolse ilruolo di collaboratore lrsquolaquoAnonimo 14raquo106 Legato a doppio filo con ilVat gr 1276 e prodotto nel medesimo ambito anche il Par gr 1087deve essere considerato una miscellanea allestita per lrsquoinsegnamento

Il giagrave citato poeta Droso originario di Aradeo107 egrave noto anchequale docente di filosofia Nei foll 7r-8v del Par Suppl gr 599 codi-ce risalente agli inizi del secolo XIV il copista principale ha vergatolaquoΣχόλια καὶ ἀποσημειώσεις εἰς τὸ περὶ ἑρμηνείας ἀπὸ φωνῆς Δρόσουἐμοῦ διδασκάλουraquo108 Questo manoscritto non egrave lrsquounico ricollegabile

100 A Rahlfs Verzeichnis der griechischen Handschriften des Alten Testaments Berlin1914 209 (sigla 583)

101 A-L Rey Un manuscrit de la Renaissance contenant les Homerocentra Le Palatgr 326 compleacuteteacute par des sections du recueil factice Vallic F 16 in G Cavallo ndash G DeGregorio ndash M Maniaci [a cura di] Scritture libri e testi nelle aree provinciali di BisanzioAtti del seminario di Erice (18-25 settembre 1988) Spoleto 1991 (Biblioteca del laquoCentroper il Collegamento degli Studi Medievali e Umanistici nellrsquoUniversitagrave di Perugiaraquo 5) 603-616 607 Homerocentones ed R Schembra Turnhout-Leuven 2007 (CorpusChristianorum Series Graeca 62) LVII-LVIII

102 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 154 160103 Responsabile precisamente dei foll 1r-22v 25r-48v 50v-119v (r 19) 120r-131v

(r 18) 132r-178v104 Foll 49r-50r I foll 119v (rr 20-ultimo) e 131v (rr 19-ultimo) furono vergati da

una terza mano salentina attribuibile forse al sec XV105 Per uno specimen del parigino cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11)

tav XV106 Per un quadro sinottico dei rapporti di collaborazione fra i copisti citati in que-

sto capitolo cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 123-128107 Come si apprende da due dodecasillabi conservati nei giagrave citati Laur 7214 (fol

53v cfr Harlfinger in Moraux Aristoteles graecus [cit n 63] 481) e Vat gr 1019 (fol153v cfr Jacob Sergio Stiso [cit n 22] 156) laquoΤῷ Λυππιώτῃ χαριτωνύμῳ θύτῃ ταῦταχαμερπὲς Ἀραταιώτης Δρόσοςraquo

108 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 44 61 n 536 115 126 nr151 e la bibliografia ivi citata

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

447

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 27: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

allrsquoattivitagrave didattica di Droso una delle mani secondarie intervenute-vi infatti egrave stata riconosciuta in altri manoscritti aristotelici109 e aquesto primo gruppo si sono aggiunte altre testimonianze110 Ciograve haconsentito la ricostruzione di una collezione incentrata sui trattati dilogica111 e prodotta probabilmente nellrsquoambito della scuola di filoso-fia sorta intorno a Droso112 Egrave stata anzi suggerita lrsquoipotesi che la manosecondaria intervenuta nel codice di Parigi e negli altri manoscrittifosse proprio quella del διδάσκαλος salentino113 Essa infatti risultaimpegnata soprattutto nellrsquoaggiunta di commenti e marginalia secon-do il ruolo che allrsquointerno di un laquocircolo di scritturaraquo era propriodella laquomano guidaraquo114 Quella dellrsquoidentificazione di Droso con que-sto misterioso copista-filologo della sua scuola col circolo di scritturae dei suoi allievi con i copisti impegnati nellrsquoedizione commentatadellrsquoOrganon egrave unrsquoipotesi affascinante supportata peraltro da indiziforti come le note e gli scolicirc laquoἀπὸ φωνῆς raquo trascritti nel codice pari-gino dal copista principale evidentemente un suo allievo115

109 Par gr 2057 Par gr 2019 Par gr 2062 e Vallic B 93 B Mondrain La consti-tution de corpus drsquoAristote et de ses commentateurs aux XIII e-XIV e siegravecles laquoCodManraquo 29(2000) 11-33 26-28

110 Mutin gr 86 Vat gr 1019 Ambr D 48 sup Marc gr 256 e New York PierpontMorgan Library M 758 D Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto I manoscritti fra XIII eXIV secolo laquoSampTraquo 4 (2006) 149-190 163-173 184-185 Il manoscritto vaticano egrave giagravestato citato in quanto latore di alcuni componimenti poetici di Droso (cfr supra 442)

111 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 175-176112 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto 176113 Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 28 Droso era anche sacerdote

e si interessograve di problemi dogmatici e cristologici come dimostra una sua lettera sulla fra-zione del pane liturgico Hoffmann Une lettre de Drosos (cit n 7) 256-266 (sul mano-scritto latore di questo testo cfr infra 460-461) Lrsquoipotesi formulata da Brigitte Mondraintrova una conferma nellrsquointervento che la mano in questione operograve nel Vat gr 652 (cfrArnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto [cit n 110] 177-178 Id La minuscola laquobaroccaraquo[cit n 11] 46 61 n 536 78-79 126 nr 18)

114 Cfr Mondrain La constitution de corpus (cit n 109) 26 laquoil apparaicirct donc sur-tout comme un maicirctre drsquooeuvre supervisant un travail accompli par drsquoautresraquo Sullenozioni di laquocircolo di scritturaraquo e di laquomano-guidaraquo cfr G Cavallo laquoFoglie che fremono suiramiraquo Bisanzio e i testi classici in S Settis [a cura di] I Greci Storia Cultura Arte SocietagraveIII I Greci oltre la Grecia Torino 2001 593-628 606 615 619 621-622

115 Si aggiungano gli laquoΣτίχοι τοῦ ἐμοῦ διδασκάλου ἱερέως Δρόσουraquo al fol 126v delPar gr 2062 vergati verisimilmente da un altro allievo del maestro (cfr Jacob Une

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Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 28: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Per quanto concerne lrsquoallestimento della collezione ed il suoaspetto materiale ho giagrave avuto modo di notare come alcuni mano-scritti risultino costituiti da unitagrave modulari originariamente indi-pendenti il supporto utilizzato sia carta filigranata di importazionefabrianese la mise en page sia irregolare i margini siano piuttostostretti e sotto il profilo estetico non vi sia alcuna decorazione116 Sulpiano grafico bisogna ricordare che sotto la guida dellrsquoerudito forseidentificabile con Droso ndash ma che per cautela continuerograve a chiama-re laquoAnonimo di Aristotele Draquo117 ndash prestarono la loro opera una manoprincipale cui si deve la maggior parte del lavoro richiesto per lrsquoalle-stimento della collezione cioegrave lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo118 e variealtre mani responsabili di pericopi testuali piugrave o meno estese I dueanonimi fecero ricorso a scritture minute corsive informali119 lemani secondarie esibiscono grafie barocche corsive120 o tendenti alductus posato121

Lrsquointensa attivitagrave del copista laquoAnonimo di Aristotele Eraquo con-sente di ricondurre ad Aradeo o ad una localitagrave poco distante altridue manufatti Il primo egrave il Laur 510 dellrsquoinizio del secolo XIVcodice misto in carta filigranata122 e pergamena palinsesta123 come

bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 307 n 17 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]111 nr 141) Secondo Marcel Richard lrsquoespressione laquoἀπὸ φωνῆςraquo adoperata in un conte-sto tardo come questo dovrebbe essere tradotta semplicemente come laquocomposti daraquo nonsi puograve tuttavia escludere che nel nostro caso essa debba essere ricondotta al suo significa-to originario (laquodallrsquoinsegnamento orale diraquo laquodalle lezioni diraquo) sullrsquoargomento cfr MRichard Ἀπὸ φωνῆς laquoByzantionraquo 20 (1950) 191-222 rist in Id Opera MinoraTurnhout-Leuven 1976-1977 III nr 60

116 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 174-176117 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 163 tav 9 (rr 1-9) Id La

minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126118 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 126 e tav XLIII119 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61120 Vat gr 1019 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n

11] 57 79 nr 19) Par gr 2057 (copista B cfr ibid 57 110-111 nr 140) Marc gr 256(copista C cfr ibid 50 118-119 nr 165 tav XXIX)

121 Par Suppl gr 599 (copista principale cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [citn 11] 44 115 nr 151) Vallic B 93 (copista A cfr ibid 35 117 nr 158)

122 Foll 1-149 e 178-247123 Foll 150-177

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 29: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

il Vat gr 1276 frutto dellrsquoassemblaggio di unitagrave modulari124 Tra ivari testi che questa antologia poetica contiene spiccano una reda-zione breve dei Centoni Omerici 125 lrsquoEsamerone di Giorgio diPisidia126 i componimenti di Eugenio di Palermo127 dei poetiotrantini128 di Teodoro Prodromo129 e una collezione dei tetrasticidi Ignazio Diacono130 Il laurenziano egrave insieme al Vat gr 1276 iltestimone fondamentale della letteratura otrantina in versi come egravestato osservato i due manoscritti non riportano le stesse poesie masi integrano perfettamente ed egrave dunque lecito pensare che chi hascelto i componimenti da far trascrivere in un codice sapesse qualifossero (o sarebbero) stati riportati nellrsquoaltro131 Il Laur 510 puograveessere considerato una raccolta poetica concepita e allestita conmodalitagrave e scopi del tutto simili a quelli rilevati per il Vat gr 1276

124 Esse sono cinque (rispettivamente foll 1-149 150-199 200-231 232-239 e240-247) come si deduce dal confronto fra il contenuto e la struttura codicologicaDescrizione del contenuto in J N Sola De codice Laurentiano X plutei V laquoByzZraquo 20(1911) 373-383 (dove invece in base al criterio pare solo contenutistico si indivi-duano quattro sezioni rispettivamente foll 1-200 200-215 216-239 240-247 cfribid 373)

125 Rey Un manuscrit (cit n 101) 609 Homerocentones (cit n 101) LVIII-LIX cfrsupra 447 Par gr 1087

126 Giorgio di Pisidia Esamerone ed F Gonnelli Pisa 1998 19 nr 8 113127 Eugenii Panormitani versus iambici ed M Gigante Palermo 1964 (Istituto

Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti Testi 10) 9 (sigla L)128 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 149 160-161 171-

179 Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 19 69 70 (sigla L) A Acconcia Longo ndash AJacob Poesie di Nicola drsquoOtranto nel Laur gr 582 laquoByzantionraquo 54 (1984) 371-379 372374 375 A Lanza Il carattere etico-politico della poesia italobizantina della Magna CurialaquoRLIraquo 93 (1989) 3 59-77 66 M Gigante Roma a Federico imperatore secondo Giorgiodi Gallipoli Roma 1995 (Quaderni 1) 13

129 I Vassis Graeca sunt non leguntur Zu den schedographischen Spielereien desTheodoros Prodromos laquoByzZraquo 86-87 (1993-1994) 1-19 3 (sigla L) Id Τῶν νέων φιλο-λόγων (cit n 5) 57 nr 143 Versi di Teodoro Prodromo sono presenti anche nel Vat gr1276 cfr Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 185 nr 3 186-187 nr 6 192-193 nr 16 215 nr 335

130 La stessa collezione egrave presente nel Vat gr 1276 (cfr Acconcia Longo ndash Jacob Uneanthologie salentine [cit n 57] 191-192 nr 15) cfr anche M D Lauxtermann La poe-sia in G Cavallo [a cura di] Lo Spazio Letterario del Medioevo 3 Le culture circostanti ILa cultura bizantina Roma 2004 301-343 317 n 9

131 Acconcia Longo ndash Jacob Une anthologie salentine (cit n 57) 183 Id Poesie diNicola drsquoOtranto (cit n 128) 376

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 30: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Lrsquoorigine comune dei due codici egrave confermata dallrsquoesame paleo-grafico Il florilegio laurenziano infatti egrave opera di un copista prin-cipale e di quattro collaboratori fra i quali ho identificatolrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo132 Questo dato ndash giagrave significativo nellamisura in cui collega il codice di Firenze alla cerchia eruditadellrsquoOrganon133 ndash deve essere integrato con i risultati provenientidallo studio di un secondo manoscritto che come ho anticipato egravericonducibile ad Aradeo Si tratta del Par gr 2970 (foll 1-79)codice cartaceo attribuibile grazie alla filigrana allrsquoinizio del secoloXIV contenente la Rhetorica e il De inventione di Ermogene134 Essofu vergato da otto mani Il copista principale egrave identificabile conlrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo (tav 6) cui si devono anche i margi-nalia nel resto del codice (tav 7)135 mentre una delle mani secon-darie pur responsabile di un solo foglio egrave quella dellrsquolaquoAnonimo13raquo (tav 8)136 Il manoscritto di Ermogene quindi dimostrando lacollaborazione fra uno dei copisti del Laur 510 ed uno dei copistidel Vat gr 1276 conferma che i due florilegi insieme al Par gr1087 furono prodotti nello stesso ambito137

132 Foll 200r-201r 202v-204v 206r-209r 210r (r 7)-211v (r 9) 212r-214r 215r(r 13)-215v 232r-239v Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 61 e n 523 87126 nr 46 per uno specimen cfr Id Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) tav 15aColgo lrsquooccasione per notare che la mano tarda intervenuta nei margini dei foll 7v 8r14v 16r 17r 18r 20r 21v 22r 25r 35r 36r 37r 38v 39r etc va identificata con quel-la che nel primo quarto del secolo XV vergograve i foll 3-59 del Barb gr 353 contenente fralrsquoaltro un adattamento in versi della Protheoria di Nicola drsquoAndida (A Jacob Un opuscu-le didactique otrantais sur la Liturgie eucharistique Lrsquoadaptation en vers faussement attribueacuteeagrave Psellos de la Protheoria de Nicolas drsquoAndida laquoRSBNraquo 14-16 [1977-1979] 161-178162 163 170-172 173 [sigla B])

133 Su questo legame si torneragrave poco piugrave avanti (cfr infra 452-453)134 H Omont Inventaire sommaire des manucrits grecs de la Bibliothegraveque Nationale

Paris 1886-1888 (rist Hildesheim-Zuumlrich-New York 2000) III 76 Su Ermogene si vedaG L Kustas The Function and Evolution of Byzantine Rhetoric laquoViatorraquo 1 (1970) 55-73rist in G Nagy [ed by] Greek Literature IX Greek Literature in the Byzantine PeriodNew York-London 2001 179-197

135 Foll 16v-28v 30r-51v 52v-79v136 Fol 7r sulla suddivisione e lrsquoidentificazione delle mani cfr Arnesano La minu-

scola laquobaroccaraquo (cit n 11) 114 nr 149137 Si aggiungano le forti analogie fra la scrittura del copista D del Laur 510 (foll

201v-202r 205r-205v 209v-210r [r 6] 214v-215r [r 12]) e quella dellrsquolaquoAnonimo 14raquo

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

451

In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 31: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

In base a quanto egrave stato sin qui osservato si dovrebbe ammet-tere lrsquoesistenza di ben quattro contesti didattici coevi e localizzabi-li nella zona di Aradeo Il primo egrave quello documentato dal Par gr549 il secondo egrave la scuola di Droso il terzo la cerchia aristotelicail quarto quello in cui furono allestite le antologie poetiche (Vat gr1276 e Laur 510 cui va aggiunto il Par gr 1087) Il primo nonpresenta legami di natura paleografica con gli altri tre il secondo eil terzo ndash si egrave detto ndash potrebbero essere identificati tra loro fra ilterzo e il quarto infine esiste un legame sicuro la collaborazionefra lrsquolaquoAnonimo di Aristotele Eraquo e lrsquolaquoAnonimo 13raquo documentata dalPar gr 2970138 La tentazione di una reductio ad unum egrave forte maallo stato attuale delle conoscenze non si puograve asserire se i quattroambiti scolastici coincidano neacute quanti e quali fra loro egrave certo perograveche i libri di scuola citati in questo capitolo furono prodotti in uncontesto culturale fortemente integrato ndash ad Aradeo o in un centrovicino ndash e nel giro di pochi anni tra la fine del secolo XIII e lrsquoini-zio del XIV139

Lo studio paleografico del Par gr 2970 offre altri risultatiinteressanti Il copista dei primi fogli infatti egrave certamente identi-ficabile con il prete Giorgio responsabile nel 12951296 della

(beta maiuscolo laquoa cuoreraquo epsilon maiuscolo in un tempo solo e inclinato verso sinistrala forma di theta aperto phi laquoa chiave di violinoraquo con occhiello di forma oblunga lalegatura rho-omicron laquoa staffaraquo la legatura tau-iota) lrsquoesiguitagrave della testimonianza lau-renziana (in cui non compaiono altri elementi significativi come alpha laquoen fer de lanceraquocon il corpo della lettera molto inclinato) mi impedisce di essere certo dellrsquoidentitagrave deidue copisti la quale eventualmente dimostrata collegherebbe direttamente lrsquoantologialaurenziana con quella vaticana

138 Lo studio della dottrina aristotelica e la raccolta di componimenti poetici nonsono naturalmente attivitagrave contrastanti come si egrave visto lo stesso Droso di Aradeo fu siapoeta sia διδάσκαλος di filosofia Inoltre mi pare interessante ricordare bencheacute non costi-tuisca argomento a favore della suddetta identificazione che certa terminologia tecnicarelativa alla compilazione ha precisi riscontri nella filosofia aristotelica Infatti come hanotato Paolo Odorico in un passo dellrsquoelogio di Simeone Metafrasta relativo allrsquoallesti-mento del Menologio Michele Psello accosta lrsquoescertore al filosofo con un abile gioco diparole nel quale ad esempio la radice di laquoσυλλογιζόμενοςraquo allude tanto al sillogismoquanto alla raccolta (cfr Odorico La cultura della Συλλογὴ [cit n 24] 9-12)

139 Fanno eccezione il primo di questi manoscritti il Par gr 549 vergato nella primametagrave del secolo XIII ma utilizzato nella scuola tra la fine di questo secolo e lrsquoinizio del suc-cessivo (cfr supra 441-442) e il codice di New York Pierpont Morgan Library M 758 un

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schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

470

rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 32: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

schedografia Par gr 2572140 e originario proprio di Aradeo (tav7)141 Ciograve costituisce un ulteriore indizio che tanto lrsquoedizione com-mentata dellrsquoOrganon quanto le sillogi poetiche abbiano visto laluce in questa cittadina o nei suoi dintorni Alla mano di Giorgiova inoltre attribuita parte del Vat gr 1408 codice degli inizi delsecolo XIV contenente i Progymnasmata di Aftonio142 come notostrettamente collegati ai trattati del corpus Hermogenicum ndash copia-ti nel Par gr 2970 ndash e come questi assai diffusi a Bisanzio143 IlPar gr 2572 ed il Vat gr 1408 aldilagrave della pur significativa tipo-logia testuale non presentano tuttavia indizi utili ad una lorocontestualizzazione in ambito scolastico Essi sono privi infatti diquella stratificazione di mani e di quelle tracce di intensa edimmediata fruizione riscontrabili in altri manufatti144 Drsquoaltraparte alcuni fra i copisti del Par gr 2970 ebbero modo di colla-

prodotto ancora piugrave antico ed orientale utilizzato come dimostrano i marginaliadellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Draquo nella cerchia erudita dellrsquoOrganon (cfr supra 448 n 110)

140 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 112-113 nr 145 114 nr 149 127141 Come si apprende dalla sottoscrizione (fol 120v) laquoἘτελειώθη ἡ παροῦσα βίβλος

διὰ χειρὸς Γεωργίου ὑιοῦ τοὺ ἱερέως Λέοντος καὶ πρωτοπαπᾶ τοῦ ἀπὸ χώρας Ἀραδδαίουἡμέρᾳ παρασκευῇ ὡς ἐν ὥρᾳ γacute Ἔτει acuteϛωδacute ἰνδικτιῶνος θacuteraquo (Ch Astruc et alii Les manus-crits grecs dateacutes des XIII e et XIV e siegravecles conserveacutes dans les bibliothegraveques de France I XIII e

siegravecle Paris 1989 64-67 nr 27 [Ph Hoffmann] 65 tav 69)142 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 81-82 nr 30 127 per uno spe-

cimen cfr Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] tav IX Sui progymnasmata cfrG A Kennedy Progymnasmata Greek Textbooks of Prose Composition and RhetoricLeiden-Boston 2003 (Writings from the Greco-Roman World 10) XII-XIII 89-128

143 C N Constantinides Teachers and Students of Rhetoric in the Late ByzantinePeriod in E Jeffreys [ed by] Rhetoric in Byzantium Papers from the Thirty-fifth SpringSymposium of Byzantine Studies (Exeter College University of Oxford March 2001)Aldershot 2003 (Society for the Promotion of Byzantine Studies Publications 11) 39-5341 E Jeffreys Rhetoric in Byzantium in I Worthington [ed by] A Companion to GreekRhetoric Malden-Oxford 2007 166-184

144 Si aggiunga che essi presentano una piugrave accurata mise en page ed una ricca deco-razione soprattutto la schedografia Ph Hoffmann La deacutecoration du Parisinus graecus2572 scheacutedographie otrantaise de la fin du XIII e siegravecle (a 1295-1296) laquoMEFRMraquo 96(1984) 617-645 617-638 Id Aspetti della cultura bizantina in Aradeo dal XIII al XVIIsecolo in A De Bernart [a cura di] Paesi e figure del vecchio Salento III Galatina 1989(Documentari 11) 65-88 Non si vuole con questo sostenere che un libro di scuola nonfosse degno di un livello estetico superiore ma solo che questo dato insieme allrsquoassenzadelle caratteristiche citate lascia aperte altre ipotesi circa le modalitagrave di produzione e frui-zione dei due manoscritti

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

453

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

474

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 33: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

borare a loro volta con altri colleghi per i quali egrave ancor piugrave diffi-cile dimostrare unrsquoattivitagrave in ambito scolastico145

4 ALTRI MANOSCRITTI DI SCUOLA

Si egrave finora parlato di ambiti didattici definiti legati a milieux cultu-rali o a figure intellettuali Occorre ora passare in rassegna alcunimanoscritti che non si possono ricondurre a nessuno degli ambiti finqui esaminati eppure presentano elementi ndash specialmente di naturatestuale ndash significativi ai fini di un loro possibile impiego didattico

Si tratta soprattutto di miscellanee sacro-profane allestitecome deposito di conoscenze necessarie a coloro che desideravanoabbracciare il sacerdozio prontuari per la pratica liturgica di tuttii giorni e lrsquoeducazione spirituale dei fedeli Dovette infatti esiste-re in Terra drsquoOtranto un certo grado di preparazione specifica percoloro che dopo la grammatica cercavano di apprendere i rudi-menti della teologia146 Lrsquoistruzione era impartita con tutta proba-bilitagrave allrsquointerno di famiglie di preti secolari i quali trasmettevanoai figli le proprie conoscenze e i propri libri Hausbuumlchern da uti-lizzare come scrigni e vettori del sapere147

145 Si tratta dellrsquolaquoAnonimo di Aristotele Craquo dellrsquolaquoAnonimo 11raquo e dellrsquolaquoAnonimo18raquo Il primo intervenuto al fol 7v del Par gr 2970 vergograve anche gli Analytica priora ilDe interpretatione e il Dialogus contra Iudaeos di Nettario di Casole (rispettivamente Laur7219 Oxon Magd Coll gr 15 e Par gr 1255 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto[cit n 110] 162-163 Id Il laquoCopista del Digenis Akritasraquo [cit n 42] 149-150 nr 12)LrsquolaquoAnonimo 11raquo collaboratore del prete Giorgio nella realizzazione del Vat gr 1408 copiograveanche un Salterio e unrsquoIliade (rispettivamente foll 9r-50r del Vat gr 2296 e Vind Phil gr49 ibid 148-149 nr 11) Le Homiliae di Filagato da Cerami tragravedite dal Vat gr 1912 IIfurono in parte vergate dallrsquolaquoAnonimo 13raquo (ibid 150-151) in collaborazione con un copi-sta cui Andreacute Jacob ha attribuito lrsquoEuchologium contenuto nei foll 1-2 del Barb gr 102 (AJacob Eacutepideacutemies et liturgie en Terre drsquoOtrante dans la seconde moitieacute du XIV e siegravecle laquoHelikonraquo31-32 [1991-1992] 93-126 121) e che ho proposto di chiamare laquoAnonimo 18raquo(Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 38 125)

146 R Browning Enlightenment and Repression in Byzantium in the Eleventh andTwelfth Centuries laquoPampPraquo 69 (1975) 3-23 (rist in Id Studies on Byzantine History [citn 4] nr XV) sullrsquoinsegnamento legato alla Chiesa cfr S Mergiali-Falangas laquoDidascaleraquode lrsquoEacuteglise un titre et deux reacutealiteacutes laquoREByzraquo 52 (1994) 175-185

147 H Hunger Schreiben und Lesen in Byzanz Die byzantinische BuchkulturMuumlnchen 1989 74-75

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

454

In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

455

di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

457

Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

459

turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 34: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

In questi manoscritti sono ricorrenti alcune opere o alcunetipologie testuali lrsquoadattamento in versi elaborato nel Salentodella Protheoria di Nicola drsquoAndida148 e la Mystagogia di Germanodi Costantinopoli149 ndash opere che spiegano il significato della litur-gia e che dovevano essere impiegate come manuali per quanti ave-vano lrsquoincombenza della celebrazione eucaristica ndash opportunesezioni della Πηγὴ γνώσεως di Giovanni Damasceno utilizzataquale introduzione allrsquoapprendimento teologico150 Ancora vicompaiono associate collezioni di catechismi di contenuto dogma-tico le ἐρωταποκρίσεις e di definizioni gli ὅροι che indagano suquestioni di natura logica teologica e polemica unitamente aescerti grammaticali tipici dellrsquoapprendimento di base raccolte diprecetti e sentenze omelie e soprattutto ἑρμηνείαι Queste ultimesono spesso prodotti locali oppure escerti della patristica e sonoformulate per lo piugrave secondo una struttura a domanda e rispostapiugrave che omelie vere e proprie sono prontuari esplicativi di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento

Un primo esempio di questa tipologia libraria egrave costituito dalVat Ott gr 186 una miscellanea del secolo XII recante una scelta

148 Su questo adattamento di origine locale cfr Jacob Une opuscule didactique (citn 132) Il testo egrave tragravedito dai codici Ambr E 18 sup Par gr 1083 e Vat Barb gr 353

149 Anche nota come Historia ecclesiastica dello pseudo-Basilio (PG 98 coll 384-453) sullrsquoopera cfr R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180 In Terra drsquoOtrantoegrave attestata nei codici Ambr E 18 sup Ambr E 94 sup Ambr F 10 sup Ambr G 8sup Brix Querin A IV 3 Cephalud gr 5 Karlsruhe Ettenheimmuumlnster 6 VatBarb gr 353 Vat gr 1277

150 Contengono sezioni dellrsquoopera piugrave di venti codici salentini sempre unitamentead altri testi Athos Iviron 190 Ambr B 39 sup Ambr D 62 sup Ambr E 18 supAmbr F 10 sup Ambr G 36 sup Ambr Q 2 sup Casin 231 II Laur 7111 Laur7214 Marc gr 139 Par Suppl gr 8 Par Suppl gr 207 Vat Barb gr 347 Vat Barbgr 353 Vat Barb gr 360 Vat Chis R IV 11 Vat Ott gr 1 Vat gr 1276 Vat gr 2109Vat gr 2120 Vallic C 97 Sullrsquoopera cfr B Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos deshl Johannes von Damaskos Ettal 1959 (Studia Patristica et Byzantina 5) Id Die Schriftendes Johannes von Damaskos II Expositio fidei Berlin 1973 (Patristische Texte und Studien12) Della vastissima bibliografia mi limito a citare il recente contributo di V ConticelloLa ldquoFonte della conoscenzardquo tra conservazione e creazione in S Chialagrave ndash L Cremaschi [acura di] Giovanni di Damasco Un padre al sorgere dellrsquoIslam Atti del XIII Convegno ecu-menico internazionale di spiritualitagrave ortodossa sezione bizantina (Bose 11-13 settembre2005) Magnano 2006 177-203 180

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di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

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Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

474

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 35: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

di testi giuridici cui si aggiungono ἐρωτήματα e alcune ὑποθέσειςdelle Epistole paoline151 Il codice fu vergato da quattro mani alcunedelle quali sembrano avere una limitata abilitagrave grafica (tav 9) egrave pro-babile che esso sia stato realizzato nellrsquoambito di un gruppo allrsquointer-no del quale il maestro e i suoi allievi raccolsero nel medesimo tomole competenze acquisite nei vari livelli di istruzione raggiunti i testidi legislazione sul matrimonio e le ὑποθέσεις delle Epistole paoline siaccordano bene alla formazione di un prete secolare

Un altro esempio egrave rappresentato dal Vat Ott gr 312 (tav 10)152una miscellanea di testi di carattere pedagogico e psicagogicoAllrsquoOmnifaria doctrina di Michele Psello153 seguono dei frammentiastronomici154 unrsquoomelia di Basilio di Cesarea155 una ricetta in linguaromanza e in caratteri greci156 un frammento medico un testo sche-dografico basato sullrsquoOmelia III (Sulle Beatitudini) di Gregorio diNissa157 si legge poi la Parafrasi dei carmi di Gregorio Nazianzeno di

151 S Lucagrave Il Diodoro siculo Neapol gr 4 egrave italogreco laquoBBGGraquo 44 [1990] 33-7955 n 94 56 Alcuni testi ricorrono pure nel Par gr 1370 (su cui cfr Ch Astruc Une col-lection canonique drsquoItalie du Sud de la fin du XIIIe sieacutecle (le Parisinus graecus 1370) laquoRHTraquo16 [1986] 37-61 [con tav del fol 72v]) Sui manoscritti di carattere giuridico cfr GCavallo La circolazione di testi giuridici in lingua greca nel Mezzogiorno medievale in MBellomo [a cura di] Scuole diritto e societagrave nel Mezzogiorno medievale drsquoItalia Catania 1987(Studi e Ricerche dei laquoQuaderni Catanesiraquo 8) II 87-136 Per un completo riconoscimentodei testi giuridici nei codici greci si veda L Burgmann et alii Repertorium der Handschriftendes byzantinischen Rechts I Die Handschriften des weltlichen Rechts (Nr 1-327) Frankfurt amMain 1995 (Forschungen zur Byzantinischen Rechtsgeschichte 20) 286

152 Cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 35 72 77 nr 13153 Michaelis Pselli De omnifaria doctrina ed L G Westerink Nijmegen 1948 7

(foll 1r-36v)154 Ai foll 36v-37r I medesimi testi si trovano nel codice salentino Ambr B 85 sup

alla fine del De omnifaria doctrina di Psello (foll 41v-43v) Ae Martini ndash D BassiCatalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae Mediolani 1906 I 123-124

155 Al fol 37r-v Basilii Caesariensis Sermo asceticus XI (PG 31 648-652 648-651)156 D Arnesano ndash D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 Una nota storica sullrsquoasse-

dio di Gallipoli e nuove testimonianze dialettali italo-meridionali laquoRSBNraquo 41 (2004) 113-139 130 n 78 (fol 38v)

157 Ai foll 39r-41v Secondo Jacob si tratterebbe di frammenti della III Omelia diGregorio di Nissa sulle Beatitudini inframmezzati a commentari inediti destinati allrsquousodi studenti Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 300-301 Gregorii Nysseni Deoratione dominica De beatitudinibus ed J F Callahan Leiden-New York-Koumlln 1992(Gregorii Nysseni Opera VII II) 98-109 Su questo argomento cfr anche E Follieri

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

456

Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

457

Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

469

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

470

rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 36: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Niceta David158 e una quantitagrave di brevi testi omelie ἑρμηνείαι di passidellrsquoAntico e del Nuovo Testamento159 in parte di chiara origine loca-le in parte estratte dalla letteratura patristica Dunque una collezionevariegata di materiale esplicativo omiletico oppure sussidiario allacomposizione di omelie che ben si colloca nellrsquoambito di un impiegoscolastico per lrsquoinsegnamento e la preparazione dei preti secolari Ed ineffetti il Vat Ott gr 312 fu piugrave tardi in possesso di un sacerdoteBartolomeo che ne annotograve sistematicamente i margini

Anche il Vat gr 1277 prodotto alla metagrave del sec XIV puograve esseredefinito un manuale ad uso di un prete secolare160 (tav 11) La sequen-za dei testi egrave quanto mai indicativa dellrsquouso per il quale il libro dovetteessere concepito accanto a sentenze morali dello pseudo-Focilide161compaiono excerpta grammaticali e di altra natura la Mystagogia diGermano di Costantinopoli162 brani tratti dai Padri della Chiesamescolati ad omelie di origine locale ἑρμηνείαι ed ἐρωταποκρίσεις163

Alcune reliquie dellrsquoomiletica italo-greca in Byzantino-sicula Palermo 1966 (Istituto sicilia-no di studi bizantini e neoellenici Quaderni 2) 18-21

158 Ai foll 42r-70r PG 38 788-841 cfr I Sajdak De codicibus graecis in MonteCasino Krakowie 1912 (Rozprawy Akad Umiej Wydz Filol Serya III 5) 76 JSickenberger Die Lukaskatene des Niketas von Herakleia Leipzig 1902 (Texte undUntersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur 224) 11 n 1 Lrsquoedizione deltesto egrave in Niceta David Commento ai Carmina arcana di Gregorio Nazianzeno ed CMoreschini ndash I Costa Napoli 1992 (Storie e Testi 1)

159 A puro titolo drsquoesempio ai foll 70v-71v si legge un commento in Lc 32 (cfrTheophylacti Achridensis Enarratio in Evangelium Lucae PG 123 736B-D) ai foll 83v-84vun testo che spiega la storia di Melchisedech (cfr Pseudo-Cyrilli Alexandrini Collectanea PG77 1175-1290 e Pseudo-Athanasii Alexandrini Historia de Melchisedech PG 28 525-530)

160 Jacob Eacutepideacutemies et liturgie (cit n 145) 96 Id Le sermonnaire du precirctre Antoinede Pulsano Quelques remarques sur la date et le copiste du Vat gr 1277 in MiscellaneaBibliothecae Apostolicae Vaticanae XV Cittagrave del Vaticano 2008 (Studi e testi 453) 253-270 P Canart et alii Facsimili di codici greci della Biblioteca Vaticana I Tavole Cittagrave delVaticano 1998 (Exempla Scripturarum 5) tav 75 nr 107 Arnesano La minuscola laquobaroc-caraquo (cit n 11) 38 81 nr 27

161 Ai foll 1r-3v P Derron Inventaire des manuscrits du Pseudo-Phocylide laquoRHTraquo10 (1980) 237-247 246

162 Ai foll 7r-48r R Bornert Les commentaires byzantins de la divine liturgie du VIIe

au XVe siegravecle Paris 1966 (Archives de lrsquoOrient Chreacutetien 9) 125-180163 Si riconoscono alcuni testi al fol 55r Splenius Philosophus De generatione hominis

per cui cfr H Diels Die Handschriften der antiken Aumlrtze Berlin 1905-1907 (Abhandlungenk Preuss Akad Wiss Philos-hist Kl 1905 3 1906 1 1907 2) II 95 passi di Basilio e di

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

457

Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 37: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Alla fine sono vergati i Tetrasticha di Teodoro Prodromo164 unita-mente a ulteriori estratti Anche questo codice appartenne a dei sacer-doti precisamente fu scritto da Antonio di Pulsano di cui compareai foll 261v-262v una lista di debitori165 e poi fu di suo figlio Pietro

Il Vat Chis R IV 11 (tav 12) della fine del secolo XIII egrave unamiscellanea di testi grammaticali filosofici e teologici166 La stes-sa varietagrave dei testi che contiene noncheacute le sue piccole dimensio-ni inducono a considerarlo un compendio di conoscenze praticheadatte allrsquouso di studenti o forse di qualche maestro dopo laDialectica brevior di Giovanni Damasceno167 fittamente postilla-ta con note di carattere esplicativo-parafrastico furono copiatialcuni opuscoli teologici168 ἐρωταποκρίσεις169 excerpta gramma-ticali e metricologici170 excerpta dagli ὅροι del Viae dux di

Niceta ai foll 85r-89v CPG 4969 (in Lc 12 16) per cui cfr K-H Uthemann Eine christ-liche Diatribe uumlber Armut und Reichtum (CPG 4969) Handschriftliche Uumlberlieferung und kri-tische Edition laquoVetChrraquo 48 (1994) 235-290 239 omelie anche di Simeone il LogotetaGregorio Nazianzeno Epifanio di Costantinopoli Filippo Filagato da Cerami (fr hom 39ai foll 176r-180r per cui cfr A Ehrhard Uumlberlieferung und Bestand der hagiographischen undhomiletischen Literatur der griechischen Kirche von den Anfaumlngen bis zum Ende des 16Jahrhunderts Leipzig-Berlin 1939-1952 [Texte und Untersuchungen zur Geschichte des altgrie-chischen Literatur 52] III 653 e Filagato da Cerami Omelie per i Vangeli domenicali e le festedi tutto lrsquoanno ed G Rossi Taibbi I Omelie per le feste fisse Palermo 1969 [Istituto Sicilianodi Studi Bizantini e Neoellenici Testi e Monumenti 11] XXXVII)

164 Ai foll 239r-260v Hoeck ndash Loernertz Nikolaos-Nektarios (cit n 31) 78 n 4781 n 59 113 n 3 Theodoros Prodromos Historische Gedichte ed W Houmlrandner Wien1974 (Wiener Byzantinische Studien 11) 45-46

165 A Jacob Lrsquoanthroponymie grecque du Salento meacuteridional laquoMEFRMraquo 107 (1995)361-379 374

166 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 76 nr 10167 Ai foll 1r-45r Kotter Die Uumlberlieferung der Pege Gnoseos (cit n 150) 75-76 nr

642 125168 Ai foll 45v-47r Al titolo dellrsquoopuscolo teologico 5 di Michele Psello (Michaelis Pselli

Theologica I ed P Gautier Leipzig 1989 19-22 nr 5) segue un testo diverso ancorcheacute sem-pre su Corinth I 6 18 cioegrave unrsquoepistola di Isidoro di Pelusio al monaco Strategios (PG 78 nr129 coll 1205-1212) cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature (cit n 78) 63 n 258

169 Andreae Caesariensis Θεραπευτική su cui cfr F Diekamp Analecta patristicaRoma 1938 (Orientalia Christiana Analecta 117) 161-172

170 Ai foll 48r-57r Anecdota chisiana de re metrica ed G Mangelsdorf Carolsruhae1876 6-29 Anecdota varia graeca musica metrica grammatica ed G StudemundBerolini 1886 199-209 J Schneider Une collection grammaticale de la haute eacutepoque

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 38: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Anastasio Sinaita171 un trattatello di avviamento pratico alla filo-sofia172 un carme sulle virtugrave e i vizi173 la collezione di definizioniteologico-filosofiche in forma di lessico intitolata Ὅροι καὶ ὑπο-γραφαί174 il Physiologus175 e una raccolta di sentenze organizzatealfabeticamente Anche questo codice fu di un sacerdote che sifirma con il nome di Domenico176

Il Vat Barb gr 297 per i foll 1r-113v egrave di mano del preteGiovanni di Nardograve che sottoscrisse il codice nellrsquoanno 1236177 Ilmanoscritto contiene il De igne purgatorio di Giorgio Bardane e iTria syntagmata di Nicola-Nettario quindi una serie di passi scrit-

byzantine in M De Nonno ndash P De Paolis ndash L Holtz [ed by] Manuscripts and Tradition ofGrammatical Texts from Antiquity to the Renaissance Proceedings of a Conference held atErice 16-23 october 1997 as the 11th Course of International School for the Study ofWritten Records Cassino 2000 I 89-131 106 (con bibliografia)

171 Ai foll 59v-79v Anastasii Sinaitae Viae dux II 1-5 126 e II 8 101-119 cfrAnastasii Sinaitae Viae dux ed K-H Uthemann Turnhout-Leuven 1981 (CorpusChristianorum Series Graeca 8)

172 Vi si riconosce ai foll 77v-78v il trattatello Περὶ ὁμωνύμων συνωνύμωνπαρωνύμων pubblicato in M Rouecheacute Byzantine Philosophical Texts of the SeventhCentury laquoJOumlByzraquo 23 (1974) 61-76 72-73 (dal testo tragravedito dal Laur 98) cfr ancheil testo dellrsquoOxon Bodl Auct T 1 6 in B Kotter Die Schriften des Johannes vonDamaskos I Institutio elementaris Capita philosophica (Dialectica) Als Anhang diePhilosophischen Stuumlcke aus cod Oxon Bodl Auct TI6 Berlin 1969 (Patristische Texteund Studien 7) 166-167

173 Al fol 79v Viene attribuito a Michele Psello in Heraclidis Pontici quiAristotelis aetate vixit Allegoriae in Homeri fabulas de dijs nunc primum e graeco ser-mone in latinum translatae Conrado Gesnero medico Tigurio interprete Basileae1544 foll o2v-o3v In Michaelis Pselli Poemata ed L G Westerink Stutgardiae-Lipsiae 1992 XXXV viene considerato spurio sulla scorta di K Krumbacher Geschichteder byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des Ostroumlmischen Reiches (527-1453) Muumlnchen 1897 (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft 9 Band 1Abteilung) 441 e 444 che lo attribuisce a un Paniota cosigrave come egrave nel nostro codice enel Laur S Marci 318 viene attribuito a Teodoro Prodromo in Theodoros ProdromosHistorische Gedichte (cit n 164) 53 nr 154

174 Ai foll 80r-90v Ch Furrer-Pilliod Ὅροι καὶ ὑπογραφαί Collections alphabeacutetiquesde deacutefinitions profanes et sacreacutees Cittagrave del Vaticano 2000 (Studi e Testi 395) 49-50

175 Ai foll 90v-104v Physiologus ed F Sbordone Mediolani 1936 XXVI CX176 Una sua nota compare al fol 100r (cfr Jacob La reacuteception de la litteacuterature [cit n

78] 63)177 Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischen Kopisten (cit n

10) 3 nr 237 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 41 127

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turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 39: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

turali dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento seguiti dalla relativaἐρμηνεία solo in parte di origine patristica178 noncheacute una grossacollezione di ἐρωταποκρίσεις179

Il manoscritto Athon Iviron 190 + Par Suppl gr 681 (foll 24 6-7 9) fu vergato nel 12971298 dal prete Calo di Galatina180 egraveuna miscellanea teologico-patristica in cui spiccano due collezionidi definizioni filosofico-teologiche di sicuro impiego scolastico laraccolta di ὅροι tratta dal Viae dux di Anastasio Sinaita e quella inti-tolata Ἕτεροι ὅροι appartenente alla tradizione di Massimo ilConfessore e fondata sulle parole ὁμώνυμον συνώνυμον παρώνυ-μον ἑτερώνυμον e πολυώνυμον181 Vi sono poi ἐρωταποκρίσειςraccolte sentenziose estratti medici il Physiologus spiegazioni eparafrasi a passi dellrsquoAntico e del Nuovo Testamento brevi testi dipolemica dottrinale anche di produzione locale182 Tra questi figu-

178 Al fol 59rv compaiono estratti di Hippolytus Thebanus su cui cfr F DiekampHippolytos von Theben Texte und Untersuchungen Muumlnster 1898 al fol 61rv si riconosceuna ἑρμηνεία di Math 26 23-50

179 Ai foll 75r-90r si riconoscono alcune delle Quaestiones ad Antiochum ducem pseu-do-atanasiane (PG 28 597-710)

180 Ph Hoffmann Un recueil de fragments provenant de Minoiumlde MynaslaquoScriptoriumraquo 41 (1987) 115-127 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 79-81nr 34 (Ph Hoffmann) Gamillscheg ndash Harlfinger ndash Hunger Repertorium der griechischenKopisten (cit n 10) 2 nr 298 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 39 55 127

181 B Roosen ndash P Van Deun Les collections de deacutefinitions philosophico-theacuteologiquesappartenant agrave la tradition de Maxime le Confesseur le recueil centreacute sur ὁμώνυμον συνώνυ-μον παρώνυμον ἑτερώνυμον in M Cacouros ndash M-H Congourdeau [eacuted par]Philosophie et sciences agrave Byzance de 1204 agrave 1465 Les textes les doctrines et leur transmissionActes de la Table Ronde organiseacutee au XXe Congregraves International drsquoEacutetudes Byzantines (Paris2001) Leuven-Paris-Dudley MA 2006 (Orientalia Lovaniensia Analecta 146) 53-76 Ilcodice fu copiato dal medesimo antigrafo dellrsquoAmbr A 109 sup un manoscritto fattizioin cui i primi dieci fogli sono salentini si devono ascrivere allrsquoinizio del secolo XIV e con-tengono Anastasio Sinaita Viae dux II 3 55-II 7 86 un trattato neocalcedoniano sullanatura e sullrsquoipostasi (sempre associato alla nostra collezione di definizioni) ancoraAnastasio Sinaita Viae dux II 8 101-119 e infine la nostra collezione di definizioni (cfrMartini ndash Bassi Catalogus codicum [cit n 154] 36-37 Roosen ndash Van Deun Les collectionsde deacutefinitions [cit n 181] 67) Tale antigrafo sarebbe una copia dellrsquoantigrafo del Laur 98una collezione canonica attribuita dubitativamente allrsquoItalia meridionale da Cavallo Lacircolazione di testi giuridici (cit n 151) 93 di origine cipro-palestinese secondo Roosen ndashVan Deun Les collections de deacutefinitions (cit n 181) 68

182 Tra cui spicca la giagrave citata lettera di Droso di Aradeo sulla frazione del pane (cfrsupra 448 n 113)

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ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 40: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

ra un componimento in dodecasillabi bizantini sulle colpe diCaino forse ispirato a una lettera di Basilio di Cesarea (II CCLX)presente nel manoscritto un esercizio scolastico composto da unδιδάσκαλος salentino183 Il manoscritto copiato dal prete Calo egravedunque una miscellanea teologica ad uso didattico finalizzata pro-babilmente alla formazione dei sacerdoti e degli ieromonaci

Testimone curioso e allo stesso tempo unico delle pratichedidattiche legate alla preparazione dei sacerdoti egrave il codice Vat gr2252 della prima metagrave del secolo XIV che contiene le Sententiaetetrastichae di Gregorio Nazianzeno cioegrave dei carmi sentenziosi dinatura psicagogica e catechetica184 Il testo egrave dotato nel manoscrit-to di un doppio commentario uno in greco e un altro in traduzio-ne volgare scritta in caratteri greci giustapposto al primo185

Il Laur 90 sup 18 (tav 13)186 vergato da due rozze mani riferi-bili alla seconda metagrave del secolo XV oltre al De orationis constructio-ne di Michele Sincello e alle Quaestiones ad Anthiocum ducem diAtanasio Alessandrino presenta una serie di declinazioni bilinguigreco-volgare ove le parole in volgare sono vergate in caratteri greci

183 Astruc et alii Les manuscrits grecs (cit n 141) 81184 S Lilla Codices Vaticani graeci Codices 2162-2254 (Codice Columnenses) in

Bibliotheca Vaticana 1985 427-428 Les commentaires scolies paraphrases et citationsII Symposium Nazianzenum (Louvain-la-Neuve 25-28 aoucirct 1981) Padeborn 1983 179n 1 Canart et alii Facsimili di codici greci (cit n 160) tav 85 nr 123 Arnesano Laminuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 70 71 83 nr 35

185 R Distilo Per unrsquoanalisi della dinamica dialettolingua nel medioevo italiano meri-dionale Il recupero documentario in L Agostiniani ndash P Bellucci Maffei ndash M Paoli [a curadi] Linguistica storica e cambiamento linguistico Atti del XVI congresso internazionale distudi (Firenze 7-9 maggio 1982) Roma 1985 (Pubblicazioni della Societagrave di LinguisticaItaliana 23) 125-146 135 Id Scripta greco-romanza tra Calabria e Sicilia Uno scongiu-ro terapeutico in P Trovato [a cura di] Lingue e culture dellrsquoItalia meridionale (1200-1600)Roma 1993 (I volgari drsquoItalia 6) 309-326 321 R Coluccia Fenomeni di interferenza gra-fica in testi salentini in caratteri greci in L Borgia ndash F De Luca ndash P Viti ndash R M Zaccaria[a cura di] Studi in onore di Arnaldo drsquoAddario Lecce 1995 (Attraverso la Storia 1) II471-480 rist in Id Scripta mane(n)t Studi sulla grafia dellrsquoitaliano Galatina 2002(Pubblicazioni del Dipartimento di filologia linguistica e letteratura dellrsquoUniversitagrave di Lecce18) 27-34 30-31

186 E Rostagno ndash N Festa Indice dei codici greci laurenziani non compresi nel catalo-go del Bandini laquoSIFCraquo 1 (1893) 131-232 155 nr 58 Copisti A foll 1r-32v B foll33r-47v (fine) cfr Arnesano Il laquocopista del Dioscorideraquo (cit n 10) 33-34 n 27

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(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 41: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

(foll 41r-47v) alla parola greca declinata in ogni caso e numero cor-risponde lo scioglimento del caso e del numero per mezzo delle pre-posizioni in volgare seguite dalla traduzione del sostantivo Questacompilazione sembra essere un esercizio personale piuttosto che unacopia prova ne egrave ndash mi sembra ndash il fatto che lo studente si ostini adeclinare al plurale e al duale non solo i sostantivi comuni ma anchei nomi propri come Demostene Eracle o Paride che forse non acaso appartengono a quel gruppo di sostantivi utilizzati come esem-pi nelle grammatiche greche sin dallrsquoantichitagrave

Altri manoscritti salentini di contenuto grammaticale potreb-bero essere stati prodotti e utilizzati a scopi didattici Il Vat gr 14187ad esempio egrave testimone di unrsquoimportante compilazione esegeticaallrsquoArs grammatica di Dionisio Trace i cosiddetti scholia Vaticana188esso contiene altre opere degne di nota come il commento diGiorgio Cherobosco allrsquoEnchiridion di Efestione189 Il codice si devea due mani quella principale esibisce una minuscola corsiveggiante(tav 14a)190 la seconda una scrittura con pretese calligrafiche e dal

187 I Mercati ndash P Franchi dersquo Cavalieri Codices Vaticani graeci I Codices 1-329Romae 1923 (rist 1980) 10-11 Il codice egrave palinsesto P Canart Les palimpsestes des fondsgrecs de la Bibliothegraveque Vaticane Une liste sommaire et quelques preacutecisions in B Janssens ndashB Roosen ndash P Van Deun [ed by] Philomathestatos Studies in Greek Patristic andByzantine Texts presented to Jacques Noret for his Sixty-Fifth Birthday Leuven 2004(Orientalia Lovaniensia Analecta 137) 45-55 46 48 rist in Id Eacutetudes de paleacuteographie(cit n 34) II 1311-1321

188 Foll 33v-127r Scholia Vaticana ed A Hilgard Lipsiae 1901 (GrammaticiGraeci I3) 106-292 Schneider Une collection grammaticale (cit n 170) 93-94 102Sullrsquoopera cfr anche R H Robins The Byzantine Grammarians Their Place in HistoryBerlin-New York 1993 (Trends in Linguistics Studies and Monographs 70) 41-86

189 Foll 137r-149r (r 24) Hephaestioni Enchiridion cum commentariis veteribus edM Consbruch Lipsiae 1906 (rist Stuttgart 1971) 177-254 Un codice contenente operedi Cherobosco compare forse nellrsquoinventario dei libri scolastici del Par gr 549 Jacob Unebibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 310-311 nr 30

190 Foll 1r-72v (r 27) 137r-152v Essa egrave riconducibile a materiali della secondametagrave del secolo XII come il Tetraevangelo Barb gr 520 (copista principale sul mano-scritto cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 105-106 nr 42(S Lucagrave]) e fra i manoscritti datati la collezione agiografica e patristica Vallic B 34 (a11621163) precisamente la mano responsabile dei foll 51r-51v (B r 29) 52r (A r 20)-54v 77r-80v 100r (B r 13)-101v 132r-139v 145r-153v (sul manoscritto cfr S LucagraveTeodoro Sacerdote copista del Reg gr Pii II 35 Appunti su scribi e committenti di mano-scritti greci laquoBBGGraquo 55 [2001] 127-163 154 tav 14)

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 42: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

tracciato arrotondato (tav 14b)191 Il manoscritto presenta una miseen page regolare ma egrave completamente privo di decorazione192 Nonmancano tracce di una fruizione intensa sia immediata sia successi-va193 Fra le aggiunte vanno ricordati il trattatello De vocibus anima-lium194 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo195 e glosse in lettere grechedalla lingua romanza allrsquoinglese (tav 14b margine inferiore)196

Il Laur 5726 egrave una ricca miscellanea grammaticale compren-dente fra gli altri testi il trattato De orationis constructione diMichele Sincello197 il Περὶ παθῶν di Trifone198 il De encliticis diGiovanni Carace199 il trattato De vocabulis quae diversum significa-tum exhibent secundum differentiam accentus di GiovanniFilopono200 un trattato in versi di Michele Psello201 e componimen-ti didattici di Niceta di Eraclea202 Egrave un codice palinsesto203 mode-

191 Foll 73r-136v (r 24) Anche per questa mano si rintracciano sebbene meno age-volmente utili materiali di confronto come la collezione giuridica Par gr 1384 (a11651166) sul manoscritto cfr Cavallo La circolazione di testi giuridici [cit n 151] 104130 (tav)

192 Ad eccezione di qualche ritocco di colore rosso od ocra alle iniziali semplici193 Le annotazioni marginali sono piugrave frequenti nei foll 74r 77v-78r 93r 99r 100v-

104v 106r 106v 108r 112v-113r 116v 122v-123r 124v-125r 126v 130v 134v-137r194 Fol 152v (ultimo foglio) sul trattatello e gli altri manoscritti salentini che lo tra-

mandano cfr supra (438 n 46) La mano che lo ha vergato coeva ma che non mi pare sipossa identificare col primo neacute col secondo copista egrave intervenuta anche nei foll 72v (rr28-ultimo) e 136v (r 24-ultimo) dove ha trascritto il significato della parola ἕνωσιςsecondo il lessico Suda (Epsilon 1418)

195 Fol 134v (margine inferiore) cfr supra (442)196 Foll 122v-123r (margine inferiore) cfr Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut

5736 (cit n 156) 130-131 n 78197 D Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 Studio codicologico e paleografico Con una

postilla su alcuni codici laurenziani di origine salentina laquoByzantionraquo 77 (2007) 466-500470 476

198 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470199 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 470-471 Per un altro mano-

scritto contenente questrsquoopera il Laur 5825 cfr supra (428)200 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471 Iohannis Philoponi De voca-

bulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus ed L W DalyPhiladelphia 1983 (Memoirs Series 151)

201 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471202 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 471-474 474-476203 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 480-488

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

470

rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 43: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

sto sotto il profilo estetico204 vergato da una sola mano205 la qualeesibisce una minuscola corsiveggiante a tratti con pretese calligrafi-che che si inserisce nel solco delle scritture informali del secolo XIIe degli inizi del secolo XIII206 poche le annotazioni marginali dovu-te alla mano principale e ad una secondaria207

Ipotizzare che vi sia stata una fruizione in ambito scolasticoappare piugrave difficile per il Vat gr 1355a208 il quale contiene il com-mento di Giorgio Cherobosco ai Canones di TeodosioAlessandrino209 eppure egrave privo di elementi che ne documentino unuso didattico Pochissimi sono i marginalia quasi tutti dellrsquounicamano che ha vergato il testo la mise en page egrave accurata nella deco-razione sobria e senza colore si annoverano raffinati en-tecircte lascrittura egrave unrsquoesperta minuscola barocca corsiveggiante attribuibi-le alla seconda metagrave del secolo XIII (tav 15)

Qualcosa di piugrave si puograve invece dire a proposito del Crypt Ζα II210 testimone importante della tradizione erotematica211 la sua

204 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 474205 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 468 470 specimina ibid 469

477 485 495206 Si veda quanto osservato sopra a proposito della mano principale del Vat gr 14

la scrittura del Laur 5726 tuttavia egrave priva di confronti cogenti soprattutto con testi-monianze datate la variatio che si osserva nello sfogliare il manoscritto la avvicina a trat-ti a materiali del pieno secolo XII a tratti a scritture piugrave moderne e giagrave un porsquo barocche(in questo ricordando vagamente addirittura certe manifestazioni della scrittura diNettario di Casole si confronti ad esempio Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n197) 477 (tav) e Jacob Une eacutepigramme de Palaganus [cit n 32] tavv XI-XII)

207 Baldi Il palinsesto Laur Plut 5726 (cit n 197) 476208 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 48 81 nr 29209 Theodosii Alexandrini Canones Georgii Choerobosci Scholia Sophronii patriar-

chae Alexandrini Excerpta ed A Hilgard Lipsiae 1894 (Grammatici Graeci IV) il testo(ibid I 103-II 346) egrave mutilo in fine Sullrsquoopera cfr Robins The Byzantine Grammarians(cit n 188) 111-123 Excerpta si trovano nel giagrave citato Vat gr 1276 (cfr supra 000) Ilcodice egrave palinsesto Canart Les palimpsestes des fonds grecs (cit n 187) 46

210 G Cavallo Mezzogiorno svevo e cultura greca Materiali per una messa a puntolaquoByzZraquo 84-85 (1991-1992) 430-440 436

211 A Pertusi Ἐρωτήματα Per la storia e le fonti delle prime grammatiche greche astampa laquoIMUraquo 5 (1962) 321-351 331 334-335 e n 3 Altri ἐρωτήματα salentini sonoil Crypt Ζ α IV e il Guelf 112 Gud gr (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]97 nr 87 122 nr 176) Si ricordi inoltre che degli ἐρωτήματα erano conservati nel mona-

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

466

cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 44: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

originalitagrave come egrave stato osservato risiede nelle considerazioni cheil compilatore ha preso in prestito dalla filosofia e che lo avvici-nano ad un altro genere scolastico la schedografia212 anchrsquoessoben attestato in Terra drsquoOtranto213 Il testo degli ἐρωτήματα egrave

stero di San Nicola di Casole e furono presi in prestito da un tale Giovanni come si leggenellrsquoelenco dei prestiti della biblioteca laquodagger Ἰωάννης τοῦ ἱερέως Βηταλίου τοῦ Μαρίτεμ ἔχειδανεικὸν Ἐρωτήματαraquo cfr H Omont Le Typicon de S Nicolas de Casole pregraves drsquoOtrantelaquoREGraquo 3 (1890) 381-391 390

212 Foumlrstel Materiali grammaticali (cit n 20) 112-117 125-126 Secondo lo stu-dioso il compilatore non egrave identificabile con il copista

213 I numerosi manoscritti salentini di contenuto schedografico si concentrano tra lafine del secolo XIII e lrsquoinizio del secolo XIV (Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11]10 e n 36) Una nuova testimionianza egrave costituita dal Marc gr 257 (ibid 73 119 nr166) la parte salentina del manoscritto (foll 256-283) tramanda un commento al Deinterpretatione di Aristotele due Vitae del filosofo di Stagira ed un frammento di schedo-grafia (la compresenza di testi schedografici e filosofici egrave giustificata dal legame tra gram-matica e logica aristotelica messo in evidenza da Christian Foumlrstel cfr nota precedente)La mano egrave identificabile con quella del copista laquoAnonimo 8raquo (la cui attivitagrave egrave attribuibilealla seconda metagrave del secolo XIII) responsabile fra gli altri codici del Par gr 2773(Esiodo Opera et dies cfr Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo [cit n 11] 113-114 nr 147124) al fol 103r di questo manoscritto una mano coeva ha copiato un epigramma com-posto da un διδάσκαλος per due allievi di Taranto edito da A Jacob Les annales du mona-stegravere de San Vito del Pizzo pregraves de Tarente drsquoapregraves les notes marginales du Parisinus Gr 1624laquoRSBNraquo 30 (1993) 123-153 131-133 di cui di seguito riporto il testo (ed Jacob la tra-duzione egrave di chi scrive)

Εἰ μὲν στεφάνων ποτνίων τῶν ἐκ λόγωνἐπιτυχεῖν βούλεσθε τεκνία φίλα - εἰς ἴχνια γὰρ ἀρετῆς θείας λόγοι ἐπιβιβάζειν οἴδασι τοὺς ἀσμένως

ποιοῦντας αὐτῶν ὡς θέμις νέους λόγον δι᾽ἧς στεφάνους χαρίτων οὐρανίων

Χριστὸς χορηγεῖ τῶν ἐάων ἡ πίδαξ -ῥαθυμίαν ἅπασαν ἀπώσασθέ μοι ἑταιρίαν ἄτακτον ἐκκλίνατέ μοι

τὴν σάρκα τῷ πνεύματι δουλεύσατέ μοι θυρίδας ἐξ ὧν ἡ θανὴ κλείσατέ μοι

ὡς ἂν καθαρὰν καρδίαν ὡς φησί πουΔαυίδ ἐν ὑμῖν θεὸς ὕψιστος κτίσῃ

καὶ πνεῦμα θεῖον εὐθὲς ἐν τοῖς ἐγκάτοιςἀχλὺν διῶκον πᾶσαν ἀνακαινίσῃ

Οὕτω γὰρ οὕτω Χριστὸς ὡς ὑπεσχέθηὄψεσθε θεὸν ὡς ἐφικτὸν τῇ φύσει

τὸν πανσθενῆ Κύριον ἄναρχον μόνονᾧ πᾶσα δόξα καὶ τιμὴ δῆτα πρέπει

ᾧ καὶ παρατίθημι τοὺς Ταραντίνουςνεήλυδάς μου χαριτωνύμους δύο

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

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nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 45: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

diviso in tre parti la prima comprende le otto parti del discorso(foll 1-24) la seconda canoni nominali (foll 25-62) la terzaconiugazioni verbali (foll 63-122)214 Nella struttura del codicesi individuano due laquosnodiraquo principali in corrispondenza dellecesure testuali ma il manoscritto fu indubbiamente allestito uni-tariamente come confermano oltre alla coerenza del testo datidi natura codicologica provenienti ad esempio dallo studio deicodices antiquiores reimpiegati nella confezione del manoscrittoche egrave palinsesto215 Datato erroneamente al 1124216 il codice fusicuramente vergato poco prima del 12121213217 dal copistaGiorgio di Maglie il quale ha lasciato traccia del proprio nomein vari punti annotando tutte e tre le parti del testo218 specifi-

laquoCari fanciulli se desiderate ottenere sacre corone fatte di parole ndash le parole infattihanno la capacitagrave di condurre i giovani che le studiano con gioia (per lrsquoespressione ποιέωλόγον + genitivo cfr ibid 132 n 55) come egrave giusto sulle tracce della virtugrave divinaattraverso la quale Cristo la sorgente delle cose buone dispensa corone di grazie celestindash respingete ogni indolenza scansate i compagni indisciplinati asservite la carne allospirito chiudete le finestre dalle quali (giunge) la morte affincheacute come dice David Dioaltissimo plasmi in voi un cuore puro e nei vostri petti rinnovi uno spirito divino e rettoche allontana ogni tenebra Solo cosigrave infatti come Cristo ha promesso vedrete Dio perquanto visibile alla natura (umana) il Signore onnipotente uno ed eterno al quale spet-ta ogni gloria e onore al quale affido i miei due giovani tarantini che portano il nomedi Giovanni (per il termine χαριτώνυμος usato in sostituzione del nome Giovanni cfribid 133 n 57)raquo

214 Pertusi Ἐρωτήματα (cit n 211) 334 n 3215 E Crisci I Palinsesti di Grottaferrata Studio codicologico e paleografico Napoli

1990 (Pubblicazioni dellrsquoUniversitagrave degli Studi di Cassino Sezione di Studi FilologiciLetterari Storici Artistici e Geografici 2) 49-50 237-247 i due codices antiquiores furonoentrambi utilizzati in tutte e tre le unitagrave modulari Il fol I posticcio proviene da un lezio-nario di origine palestino-cipriota S Lucagrave Su origine e datazione del Crypt ΒβVI (ff 1-9) Appunti sulla collezione manoscritta greca di Grottaferrata in L Perria [a cura di] TraOriente e Occidente Scritture e libri greci fra le regioni orientali di Bisanzio e lrsquoItalia Roma2003 (Testi e Studi Bizantino-neoellenici 14) 145-224 163 n 59 207

216 Codices Cryptenses seu Abbatiae cryptae Ferratae in Tusculano digesti et illustrati curaet studio D A Rocchi 1883 hieromonachi basiliani bibliothecae custodis Tusculani 1883440-441

217 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304218 Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale (cit n 1) 304 n 98 lo studioso rileva il nome

di questo personaggio in una probatio pennae datata al 1218-1219 (margine superiore delfol 7v) Unrsquoaltra nota egrave stata segnalata da Chiara Faraggiana di Sarzana (margine superio-re del fol 46r cfr Canart ndash Lucagrave Codici greci dellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr54) Bisogna aggiungere un terzo intervento nel margine esterno del fol 24v un quarto

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

467

nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

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lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

473

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 46: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

cando di essere notaio219 e figlio di un certo Teoriano220 La scrit-tura di queste annotazioni presenta forti oscillazioni nel ductus enella forma delle lettere come del resto la scrittura del testoprincipale221 Altri lettori e fruitori degli ἐρωτήματα contempo-ranei del notaio Giorgio hanno lasciato il ricordo del proprio

in quello superiore del fol 52v e mi pare un quinto nel margine inferiore del fol 10r (inposizione capovolta)

219 Nel mondo bizantino i notai erano in possesso di una preparazione non solo giu-ridica ma anche retorica attraverso gli strumenti grammaticali e la lettura dei testi lette-rari antichi cfr Cavallo laquoFoglie che fremono sui ramiraquo (cit n 114) 623-624 Per la TerradrsquoOtranto si pensi al νοτάριος che prese in prestito dalla biblioteca di San Nicola di Casoleuna copia di Aristofane e degli Elenchi Sofistici cfr Omont Le Typicon de S Nicolas (citn 211) 390 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto (cit n 110) 186-187 Sulla forma-zione professionale e la cultura letteraria dei notai italo-greci cfr anche V vonFalkenhausen La tecnica dei notai italo-greci in F Burgarella ndash A M Ieraci Bio [a curadi] La cultura scientifica e tecnica nellrsquoItalia meridionale bizantina Atti della sesta Giornatadi studi bizantini (Arcavacata di Rende 8-9 febbraio 2000) Soveria Mannelli 2006 (Studidi Filologia Antica e Moderna 13) 9-57 25-26

220 Due ἱερεῖς di nome Teoriano sono noti quali testimoni in documenti rogati aGallipoli uno nel 1191 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς καὶ ἔξαρχος ὁ Φαρατῆς ὑπέγραψε οἱκεῖαχειρὶraquo) lrsquoaltro nel 1227 (laquodagger Θεοριάνος ἱερεὺς ὁ Μουρτουλίτης ὑπέγραψε μαρτυρῶνraquo) untempo conservati a Nardograve (Archivio Storico Vescovile perg nrr 7 e 14) e oggi perduti (FTrinchera Syllabus graecarum membranarum Napoli 1865 519-520 nr VII 530-531 nrXV D Arnesano Le sottoscrizioni greche nei documenti pugliesi (secoli XIII-XIV) in DBianconi ndash L Del Corso [a cura di] Oltre la scrittura Variazioni sul tema per GuglielmoCavallo Paris 2008 [Dossiers Byzantins 8] 217-251 224-225 nr 12a) Lrsquoipotesi che ilpadre del notaio Giorgio possa essere identificato con uno dei suoi due omonimi non puogravealmeno per ora essere dimostrata

221 Esso egrave stato ritenuto opera di almeno tre copisti (Canart ndash Lucagrave Codici grecidellrsquoItalia meridionale [cit n 22] 124 nr 54 [Ch Faraggiana di Sarzana] dove non si spe-cificano i fogli dovuti ad ogni mano) Egrave vero che nelle prime due parti del codice si osser-va una tendenza al ductus posato mentre nella terza parte vi egrave una maggiore scioltezza eduna piugrave accentuata corsivitagrave Tuttavia le forti oscillazioni nel ductus riscontrabili in varipunti del manoscritto (ad esempio fol 78v) e lrsquoassenza di differenze significative nel trat-teggio mi inducono a non escludere lrsquoipotesi che dietro di esse si nasconda in realtagrave ununico abile copista Giorgio appunto Per la sua scrittura ndash in particolare nei punti in cuidiventa piugrave corsiva piugrave sciolta in cui il rapporto nuclei-aste aumenta e compaiono svo-lazzi ed elementi di ascendenza cancelleresca ndash materiali di confronto sono reperibili fra lescritture dei notai tarantini degli ultimi decenni del secolo XII e dei primi del secolo XIII(il che naturalmente non egrave cogente ai fini della localizzazione del manoscritto criptense)cfr ad esempio F Magistrale Le pergamene dellrsquoArchivio arcivescovile di Taranto I-II (1083-1258) Galatina 1999 (Universitagrave degli Studi di Lecce Dipartimento di Studi Storici dalMedioevo allrsquoEtagrave Contemporanea 30 Fonti Medievali e Moderne per la Storia di TerradrsquoOtranto V) 31-34 nr 9 (a 1175) 169 171 (tavv) Breccia Scritture greche di etagrave bizan-tina (cit n 41) 44 n 22 (a 1182 sigla TH) 52 75 81 tav 3b Danella Privilegi sovra-ni (cit n 41) 369 375 (a 1228) tav VIII

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

467

nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

468

lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 47: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

nome222 e hanno postillato il testo in greco e in latino223 Uno in par-ticolare egrave degno drsquoattenzione poicheacute la sua annotazione finora nonsegnalata costituisce in questa sede un dato di non trascurabile impor-tanza nel margine inferiore del fol 13r si legge laquoΓεώργιος του ὁδιδάσκαλοςraquo (tav 16) Non egrave certa lrsquoidentificazione del professoreGiorgio con il copista del manoscritto224 ma resta il fatto che il CryptΖ α II fu tra le mani di un διδάσκαλος quindi la prova che esso fuun libro di scuola utilizzato dallrsquoinsegnante e come tutto lascia sup-porre da alcuni di quelli che potrebbero essere stati i suoi allievi

Un altro manoscritto copiato e utilizzato probabilmente in ambi-to scolastico egrave il Laur 5736225 Esso egrave costituito da due parti la primacontiene Allegoriae Iliadis di Giovanni Tzetze226 la seconda il De ortho-graphia di Teognosto e altri testi grammaticali227 Il codice palinse-sto228 egrave assai modesto sotto il profilo estetico (sebbene non manchiuna sobria decorazione)229 e fu vergato da tre mani della fine del seco-

222 Come Nicola nel margine superiore del fol 52v (Pertusi Ἑρωτήματα [cit n211] 334 n 3 si tratta in realtagrave di due annotazioni analoghe una sotto lrsquoaltra la primaegrave vergata con uno strumento dalla punta piugrave spessa ma il tratteggio egrave simile non si trat-ta forse di due omonimi ma della stessa mano) Bisogna aggiungere un tale BattistaGagliardi che con una grafia rozza e difficilmente databile ha scritto nello stesso foglio ilproprio nome laquoκαι εγω Βαβτηστης Γαλληαρδοraquo (sul cognome cfr G Rohlfs Dizionariostorico dei cognomi salentini (Terra drsquoOtranto) Galatina 1982 87 s v laquoGagliardiraquo)

223 Foll 9r (margine superiore) 18v (margine esterno) 53r (margine inferiore) 59r(margine esterno) 73v (margine esterno) 78r (margine inferiore in posizione capovolta)e 107r (margini superiore ed esterno) Nel margine inferiore del fol 36v in posizionecapovolta una mano piugrave tarda ha vergato il Pater noster di cui si riesce a leggere la partefinale sicut et nos dimittimus depitoripus nostris et ne nos inducat in tentazione set livera nosa malo Nel margine inferiore del fol 37r in posizione capovolta unrsquoaltra mano ha scrit-to lrsquoalfabeto latino

224 Lrsquoexpertise paleografica non ostacola tale identificazione (si confronti la scritturadel διδάσκαλος con una delle annotazioni del notaio in particolare quella nel marginesuperiore del fol 52v) ma va anche detto che non egrave sufficiente a dimostrarla vi egrave poi nel-lrsquoannotazione del διδάσκαλος la crux di una parola non completamente leggibile un geni-tivo forse un patronimico

225 Arnesano La minuscola laquobaroccaraquo (cit n 11) 89 nr 53 Arnesano ndash Baldi Ilpalinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 138-139

226 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 114-115227 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115-119228 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 120-125229 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 119

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

468

lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

470

rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 48: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

lo XIII che esibiscono scritture informali o con pretese calligrafiche230Sono state rilevate tracce di unrsquoimmediata ed intensa fruizione nume-rosi lettori hanno apposto marginalia in greco e latino231 noncheacute glos-se e componimenti dialettali232 una nota storica sullrsquoassedio diGallipoli233 il giagrave citato lsquoquadrato magicorsquo234 e rozzi disegni di santi235Fra queste aggiunte egrave opportuno ricordare i microtesti vergati al fol106r nei quali un διδάσκαλος si rivolge ai propri scolari esortandoliallrsquoimpegno nello studio236 secondo il τόπος della παραίνεσις allaφιλοπονία documentato anche in altre testimonianze salentine237

230 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 118-119 tavv1-5 9

231 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 115 116 119 Fraquesti degne di menzione sono le annotazioni in greco e latino di Guido de Sancto Blasioesponente della nobiltagrave filosveva (ibid 128-130)

232 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 130-138233 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 126-130234 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116-117 Cfr supra

(442)235 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 116 tavv 6-8 10

Altri disegni di soggetti sacri ma anche di animali si trovano nel Par gr 2556 (fol 88v)nel Par gr 549 (foll 67r 68v 125v cfr Jacob Une bibliothegraveque meacutedieacutevale [cit n 1] 291293) e nel Vat gr 1276 (foll 12v 20r)

236 Arnesano ndash Baldi Il palinsesto Laur Plut 5736 (cit n 156) 117 e n 25 Ecconeil testo (ed e trad Arnesano ndash Baldi) qui riportato senza correggere gli errori di ortogra-fia presenti nel manoscrittodagger Τὸ μελετὰν διηνεκῶς μέγα ὄφελος ποιεῖ τοῖς πιοῦσι dagger Τὸ τὰ ξύλα κατασκευάσαι πάνυτίμηον ἐστὶν τέκνον dagger Ζήτησον ᾦ τέκνον καὶ κτείνον μου τοὺς φθεῖρας Εἰ γὰρ φθεῖρηςαὐτους ἐγῶ φθερῶ καὶ αποκτενῶ τὴν σαθρὸτητα καὶ τὴν παχύτητα καὶ τὴν σκότωσιν τῆςδιανοίας dagger Ὥσπερ οἱ ἐργάται κοπιῶσι ὡς σου καὶ ἱδρῶσιν ὅλην τὴν ἡμέραν ἔχειν τὸν μισθὸνπαρὰ τοῖς κυριοῖς τῶν ἔργων οὓτω καὶ ὑμεῖς ὦ παιδια κοπιάσατε καὶ ἱδρώσατε ἐν τοῖςλόγοις καὶ ἐν ταῖς λέξεσι καὶ ἐν τοῖς κανόσιν ἔχειν τὸν μισθὸν παρὰ τοῦ διδασκάλου ὑμῶνκαὶ λαβεῖν τὸν στέφανον τοῦ ἀγῶνοςlaquoLo studio prolungato arreca grande giovamento a coloro che lo praticano Preparare i banchi(o tavolette) egrave un comportamento che procura un grande onore ai ragazzi Fanciullo cerca euccidi i pidocchi se infatti tu stermini loro io stermino e anniento la rovina e lrsquoottusitagrave e lostordimento della mente Come i braccianti si affaticano cosigrave tu e sudano tutto il giorno perricevere il compenso del lavoro dai padroni cosigrave anche voi ragazzi impegnatevi e sudate neidiscorsi e nelle letture e nelle regole per ottenere la ricompensa dal vostro maestro e prenderela corona della gararaquo

237 Come il giagrave citato epigramma del Par gr 2773 (cfr supra 465 n 213) e lo σχέ-δος copiato ai foll 139v-140r del salentino Vat Pal gr 92 su cui cfr Vassis Τῶν νέωνφιλολόγων (cit n 5) 48 nr 48

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

472

lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 49: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

CONCLUSIONE

Gli esempi sin qui portati non esauriscono certamente le testi-monianze scritte delle pratiche didattiche in Terra drsquoOtrantoNumerose infatti sono le note di lettura e di studio che sipotrebbero reperire nei codici salentini marginalia in cui laquoil let-tore si svelaraquo238 intessendo una trama di richiami tra disciplinediverse diritto e lessicografia grammatica e poesia retorica e teo-logia239 Ma solo in pochi e preziosi casi cogliamo le tracce di unpercorso didattico magari allo stadio finale in cui lo scolaro siaffranca dalla propria condizione di subalternitagrave e assume unostatus intellettuale superiore egrave evidente nel Vat Barb gr 70 enellrsquoHeid Pal gr 45 ove secondo lrsquoimmagine dello scolio nelPar gr 2556 lrsquoallievo egrave giagrave laquoμαλ᾽ἀσκηθείςraquo si direbbe lsquoun mae-stro in potenzarsquo

Riguardo al cursus scolastico si puograve affermare che in TerradrsquoOtranto vi fu senza dubbio oltre a quella primaria unrsquoampia sep-pur incompleta istruzione secondaria (il trivium) mancograve invece quasidel tutto quella di livello superiore (il quadrivium)240 Si diffusero leopere dei classici i trattati grammaticali i lessici la schedografia241 ma

238 G Cavallo Leggere a Bisanzio Milano 2007 167-171239 Ad esempio il Rehd gr 26 dellrsquoIliade reca un breve passo spesso trasmesso

attraverso i florilegi dellrsquoHistoria plantarum di Teofrasto (Sciarra La tradizione deglischolia [cit n 16] 203) nel secolo XV un anonimo studioso salentino mise insiemeun codice iliadico (Oxon New Coll 298) dellrsquoinizio del secolo XIII un codice del XIVsecolo che conteneva gli epimerismi omerici e le allegorie tzetziane e aggiunse alcunifogli in cui trascrisse scolicirc e annotograve sistematicamente il codice aggiungendo nei mar-gini anche lrsquoopera di Tzetze Περὶ τῆς γεννήσεως τῶν θεῶν (ibid 58-63) al fol 20r delMarc gr 410 in relazione a Hld Aeth 2 19 1 e alla citazione del verso ρ 222dellrsquoOdissea presente in quel contesto una mano a margine segnala un rinvio al fol106v ove sono trascritti dalla medesima mano i pochi versi dellrsquoOdissea relativi al passo(ρ 217-232) un breve riassunto e due scoli (Pontani Sguardi su Ulisse [cit n 44] 229-230) nel Vat gr 2026 un florilegio trinitario con le Quaestiones et responsiones diAnastasio Sinaita al fol 18v in corrispondenza della parola πρόνοια egrave collocato unlemma tratto dallrsquoEtymologicum Gudianum (Et Gud col 481 26-28 Sturz)

240 Sui livelli di istruzione nel mondo bizantino cfr ora EfthymiadisLrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260-261 Markopoulos De la structure de lrsquoeacutecolebyzantine (cit n 3) 88-90

241 Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 184-185

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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rara fu ad esempio la lettura di testi medici242 e storiografici243 addi-rittura inesistente fino al secolo XV quella di testi matematici e pla-tonici Le fasce mediamente colte in altre parole non uscirono dailaquofluidiraquo programmi della ἐγκύκλιος παιδεία244 Solo i circoli di lettu-ra e di scrittura spinsero i propri interessi poco oltre la fruizione deitesti comunemente impiegati nellrsquoapprendimento scolastico245 Lascuola di Droso e gli ambiti didattici di Aradeo sono le uniche realtagraveper le quali si profila un cursus con una certa organicitagrave allrsquointernodel quale oltre alla grammatica e alla retorica era sicuramente pre-visto lo studio della logica aristotelica

Per concludere vorremmo tentare di riassumere quale fosse lafisionomia della scuola in Terra drsquoOtranto Nelle locali testimo-

242 Un importante testimone di Dioscoride come il Marc gr 273 (Arnesano La minu-scola laquobaroccaraquo [cit n 11] 119 nr 168) non presenta tracce di uno studio intenso di un usopratico tantomeno didattico Per il resto la produzione libraria egrave costituita da manuali di usotecnico-pratico (quali erano probabilmente il Laur 7417 e lo Scorial Χ IV 6 cfr I PeacuterezMartiacuten El Escorialensis XIV6 un iatrosophion palimpsesto en el ciacuterculo mesineacutes deConstantino Laacutescaris in S Lucagrave [a cura di] Libri palinsesti greci conservazione restauro digi-tale studio Atti del Convegno internazionale [Villa Mondragone-Monte Porzio Catone-Universitagrave di Roma laquoTor Vergataraquo-Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata21-24 aprile 2004] Roma 2008 279-294) che a volte mescolano testi medici e altri di natu-ra enciclopedica (come lrsquoAmbr A 45 sup lrsquoAmbr E 16 sup il Par Suppl gr 681 + AthosIviron 190) su questa tipologia libraria cfr Cavallo Leggere a Bisanzio (cit n 238) 187-188Sul curriculum dei medici cfr V Grumel La profession meacutedicale agrave Byzance agrave lrsquoeacutepoque desComnegravenes laquoREByzraquo 7 (1949) 42-46 A Hohlweg La formazione culturale e professionale delmedico a Bisanzio laquoΚοινωνίαraquo 13 (1989) 165-188 Sulla presenza di medici e giudici-medi-ci tra i boni homines italo-greci cfr P Degni Le sottoscrizioni testimoniali nei documenti italo-greci uno studio sullrsquoalfabetismo nella Sicilia normanna laquoBizantinisticaraquo 4 (2002) 107-154120 130-131 Per il Salento va segnalata la sottoscrizione testimoniale del prete Sergio inun documento gallipolino del 1203 laquodagger Σέργιος ἱερεὺς τοῦ ἰατροῦ μάρτυρ ὑπέγραψαraquo(Trinchera Syllabus graecarum membranarum [cit n 220] 524-526 nr XI Arnesano Le sot-toscrizioni greche [cit n 220] 221 nr 3c)

243 Celebre quanto unico egrave il caso del Diodoro Siculo Par gr 1665 (di origine nonsalentina) annotato dal βασιλικὸς νοτάριος Giovanni Grasso di Otranto poeta attivonella cerchia di Nettario di Casole Gigante Poeti bizantini (cit n 35) 43-53 101-144C M Mazzucchi Diodoro Siculo fra Bisanzio e Otranto (Cod Par Gr 1665) laquoAevumraquo73 (1999) 385-421

244 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 261 G Cavallo Alfabetismi eletture a Bisanzio in Lire et eacutecrire agrave Byzance [cit n 3] 97-109 106 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 49-52

245 Cavallo Sodalizi eruditi (cit n 33) 650 Arnesano Aristotele in Terra drsquoOtranto(cit n 110) 189-190

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

471

nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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nianze documentarie e letterarie non esistono a nostra conoscen-za termini relativi a questa realtagrave culturale246 Per altre aree pro-vinciali si parla di laquoδιδασκαλεῖαraquo di laquoσχολεῖαraquo termini che nonsembrano indicare istituzioni vere e proprie quanto piuttosto uninsegnamento locale247 Appare dunque eccessivo pensare anchein base ai dati presentati in queste pagine ad una laquouna strutturascolastica abbastanza sofisticataraquo248

Egrave invece certo che come nel resto del mondo bizantino dove ilgrammatistes impartiva lrsquoeducazione elementare in casa249 anche nelSalento la scuola ebbe una dimensione laquodomesticaraquo allrsquointerno dellefamiglie dei preti i quali trasmettevano le proprie conoscenze ndashgrammaticali retoriche etiche teologiche dogmatiche ndash al propriofiglio o al proprio scolaro (uno o poche unitagrave)250 Lo dimostra la bendocumentata tipologia libraria degli Hausbuumlchern 251

Lrsquoaltro contesto scolastico che egrave stato possibile ricostruire concertezza in Terra drsquoOtranto egrave quello della cerchia erudita si puograve direinfatti che sostanzialmente non vi fu una netta distinzione fra que-strsquoultima e la scuola252 Il maestro era al tempo stesso un intellet-tuale di spicco non impartiva unrsquoistruzione primaria ma guidavaun gruppo di scolari μαλ᾽ἀσκηθεῖς nella ricerca delle fonti nellrsquoal-

246 Maggiori informazioni si hanno comrsquoegrave noto per le scuole di secondo gradodella capitale cfr Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 265-266Tuttavia in unrsquoiscrizione di Carpignano Salentino (1055-1075 ca) dedicata a unbambino defunto si legge che costui era amato anche dai suoi lsquocompagni di scuolarsquoindicati nellrsquoepigrafe con lrsquohapax συνσκολειτων (sic) A Jacob Lrsquoinscription meacutetriquede lrsquoenfeu de Carpignano laquoRSBNraquo 20-21 (1983-1984) 103-122 105-106 A r 6108 A v 5 116

247 Cavallo Alfabetismi e letture a Bisanzio (cit n 244) 100 Id Leggere a Bisanzio(cit n 238) 35-36

248 A Jacob La tradizione scrittoria a Galatina dal XIII al XVI secolo laquoBSTOraquo 3(1993) 41-51 42

249 Efthymiadis Lrsquoenseignement secondaire (cit n 3) 260250 A Jacob La formazione del clero greco nel Salento medievale in P A Vetrugno [a

cura di] Ricerche e studi in Terra drsquoOtranto II Campi Salentina 1987 223-236 226-227251 Cfr supra (454-455)252 Ancora una volta analoghe considerazioni valgono per lrsquoambito orientale su cui

cfr Bianconi Cerchie dotte (cit n 21) 476

DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

LIBRI E TESTI DI SCUOLA IN TERRA DrsquoOTRANTO

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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lestimento di edizioni commentate nella lettura e nello studio cri-tico della poesia e della filosofia253

Le pratiche didattiche nel Salento medievale non si riduconoevidentemente a questa dicotomia con ogni probabilitagrave la secolareattivitagrave di insegnamento e apprendimento diede luogo ad esperien-ze diversificate nei tempi nei luoghi grazie agli individui che vipresero parte e attraverso i libri che ne furono lo strumento Nonsempre del resto egrave possibile ricostruire lrsquoesatta fisionomia dei con-testi didattici poicheacute il confine fra i diversi tipi di lettura e fra lediverse tipologie di lettori sembra a volte assottigliarsi sino a dive-nire inesistente254 Quella affrontata in queste pagine resta dunqueuna problematica complessa per certi versi sfuggente quasi a con-ferma di come le pratiche dellrsquoistruzione ndash cosigrave come la produzionelibraria e piugrave in generale la trasmissione del sapere ndash siano talvol-ta refrattarie allrsquoapplicazione di schemi teorici universalmente vali-di Nellrsquointenzione degli studiosi moderni questi ultimi dovrebberoquasi cristallizzare i processi culturali garantirne di volta in voltaidentiche modalitagrave eppure essi si scontrano con la realtagrave di unmondo quello bizantino mutevole e fluido e dunque difficilmen-te inquadrabile in griglie tassonomicamente definite

253 Si tratta della scuola nata ad Otranto intorno al γραμματικός Nicola (poiNettario di Casole) e di quella sorta ad Aradeo intorno al διδάσκαλος Droso (cfr supra440-454 471)

254 Cfr quanto osserva pur in riferimento ad altro contesto culturale N Gaul TheTwitching Shroud Collective Construction of Paideia in the Circle of Thomas MagistroslaquoSampTraquo 5 (2007) 263-340 309

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

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Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

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Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

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Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

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Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

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Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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DANIELE ARNESANO ndash ELISABETTA SCIARRA

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 1

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

Tav 2ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

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Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

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Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

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Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

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Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Barb gr 70 fol 95r

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Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

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Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

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Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

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Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

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Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 3 fol 291v

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Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

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b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 56: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 3

Heidelberg Universitaumltsbibliothek Pal gr 45 fol 92r

Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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Tav 4ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 76v (metagravesuperiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1276 fol 85r (metagravesuperiore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 5

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 1087 fol 81v

Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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Tav 6ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 49r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 7

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 3r

Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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Tav 8ARNESANO ndash SCIARRA

Paris Bibliothegraveque nationale de France gr 2970 fol 7r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 9

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 25r (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 186 fol 63v (metagraveinferiore)

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 63: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

Tav 10ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Ott gr 312 fol 49v

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 11

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1277 fol 94v

Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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Tav 12ARNESANO ndash SCIARRA

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Chis R IV 11 fol 48r

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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ARNESANO ndash SCIARRA Tav 13

Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana 90 sup 18 fol 42r

Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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Tav 14ARNESANO ndash SCIARRA

b - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 122v (metagraveinferiore)

a - Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 14 fol 63r (metagrave supe-riore)

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

Page 68: Libri e testi di scuola in Terra d'Otranto, in L. Del Corso - O. Pecere (edd.), Libri di scuola e pratiche didattiche dall'antichità al Rinascimento. Convegno internazionale di studi

ARNESANO ndash SCIARRA Tav 15

Cittagrave del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana Vat gr 1355a fol 87r

Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r

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Tav 16ARNESANO ndash SCIARRA

Grottaferrata Biblioteca del Monumento Nazionale Z a II fol 13r


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