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Liceo!Classico!! PIETRO'GIANNONE”' 150°'dalla'fondazione ... · Prof.ssa Rosa Coppola Prof.ssa...

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“Liceo Classico PIETRO GIANNONE” 150° dalla fondazione 1865;2015 Indirizzi: Liceo Classico 2 Liceo Classico della Comunicazione 2 Liceo Scientifico2 Liceo delle Scienze Umane ( Caserta 2 Caiazzo 2 Alvignano)
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Page 1: Liceo!Classico!! PIETRO'GIANNONE”' 150°'dalla'fondazione ... · Prof.ssa Rosa Coppola Prof.ssa Grazia ... Giovanni D’Argenzio ... Napoli), Domenico Falcone ( Presidente del Tribunale

!!!“Liceo!Classico!!

PIETRO'GIANNONE”'150°'dalla'fondazione'1865;2015'

Indirizzi:!Liceo!Classico!2!Liceo!Classico!della!Comunicazione!2!Liceo!Scientifico2!Liceo!delle!Scienze!Umane!

!!(!Caserta!2!Caiazzo!2!Alvignano)!!

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Piano dell’Offerta Formativa

Anno scolastico 2014/2015

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CASERTA numero di classi: 30 numero di allievi: 652 numero di docenti: 54 Composizione dei corsi e delle classi : Liceo classico : 3 corsi completi (A, B, C) e 8 classi collaterali ( II D, III D, IV D , V D , IV E, V E, IV F, V F) Liceo classico della comunicazione: I E, I F Liceo scientifico : classi IH, IG, I I , II G ,II H CAIAZZO numero di classi: 8 numero di allievi: 149 numero di docenti: 19 Composizione dei corsi e/o delle classi: Liceo scientifico: IA, IIA, IIIA, IVA,V A , IIIB, IVB, VB ALVIGNANO numero di classi: 5 numero di allievi: 92 numero di docenti: 14 Composizione dei corsi e/o delle classi: Liceo delle scienze umane: IA, IIA, IIIA, IVA, VA © Liceo Classico - Liceo Classico della Comunicazione - Liceo Scientifico - Liceo delle Scienze Umane . “Liceo Classico Pietro Giannone” Caserta Corso Giannone, 96 - 81100 Caserta Telefono 0823/325087 Fax 0823/1876787 Codice della scuola: ceis03400a e-mail: [email protected] e-mail certificata: [email protected] Sito web: http://www.liceogiannonecaserta.gov.it

C.F. 93085990617 sezioni associate:

Liceo Scientifico – Via Umberto I – Caiazzo – telefono 0823868311 Liceo delle Scienze Umane – Corso Umberto I – Alvignano – telefono 0823869046 Istituto Cassiere Banca della Campania Iban: IT20V0539214900000001424691 intestato a . "P. Giannone" Conto corrente postale intestato a . "Pietro Giannone" Iban: IT21 B076 0114 900 001015498056

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!ORGANIGRAMMA

Dirigente Scolastico Prof.ssa Marina Campanile

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Sig. Vincenzo Russo

Collaboratori del Dirigente Scolastico

Responsabile di plesso Caiazzo

Responsabile di plesso Alvignano

Prof. Marcello Natale

Prof.ssa Carla Palmieri

Prof. Giuseppe Corrado

Prof. Luisa Santabarbara

Docenti Funzione Strumentale al Piano

dell’Offerta Formativa e Commissione P.O.F

Area 1. Qualità, sistemi, ottimizzazione dei servizi.

Prof.ssa Maria Carmela D’Onofrio

Area 2. IDEI. Prof. Giuseppe Corrado

Area 3. Ampliamento e implemento dell’Offerta Formativa .

Prof.ssa Daniela Borrelli

Area 4. – Progettazione fondi europei, stage formazione, rapporti con enti esterni in funzione dell’orientamento

Prof.ssa Elisabetta Petrarca

Commissione Orientamento Prof.ssa Ernesta Nozza

Prof.ssa Grazia Falco

Prof.ssa Antonietta Monticelli

Prof.ssa Raffaela Toscano

Prof.ssa Maria Riccio

Prof.ssa Claudia Santomassimo

Commissione Elettorale

Prof.ssa Carla Palmieri Componente docente

Prof.ssa Luisa Santabarbara Componente docente

Prof. Giuseppe Corrado Componente docente

Componente ATA

Anna Pezzella

Componente alunni

Ghidelli Francesco

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Commissione Visite guidate e Viaggi d’istruzione

Prof.ssa Giuliana Scolastico

Prof.ssa Elisabetta Di Benedetto (teatro)

Prof.ssa Claudia Santomassimo

Prof.ssa Raffaela Toscano

Prof.ssa Michela Mingione

Commissione Invalsi Prof. Adriana Santoro (referente )

Prof.ssa Rosa Coppola

Prof.ssa Grazia Falco

Prof. Rosalba Iodice

Prof.ssa Luisa Santabarbara

Prof. Walter Marra

Referente Certamina ed altri concorsi Prof.ssa Giuliana Scolastico

Referente- Giochi D’Autunno e

concorsi scientifici

Prof. Cesare Palmisani

Referente Progetto Nuova ECDL Prof.ssa Maria Rosaria Macera

Referente per il sostegno Prof. Giuseppe Corrado

Referente sportello d’ascolto Prof . Giuseppe Ventrone

Referente CLIL Caiazzo

Referente CLIL Alvignano

Referente BES

Prof.ssa Claudia Santomassimo

Prof.ssa Claudia Santomassimo

Prof.ssa Antonietta Monticelli

Addetto al pronto soccorso CASERTA: Matteo Cennamo (ATA) Campochiaro (ATA) Giuseppina Di Nardo (ATA) CAIAZZO : Cimino (ATA) Cusano (ATA) ALVIGNANO: Riccio Di Salvatore (ATA)

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Addetti Biblioteca, Riviste e Carte Geografiche

Prof.ssa Patrizia Basile

Prof.ssa Raffaela Toscano

Commissione valutazione servizio docenti Prof. Antonio Grasso Prof.ssa Rosalba Femia (effettivi)

Scolastico, Basile (supplente)

Prof. Walter Marra

Prof.ssa Giuseppina Ciaramella

Prof.ssa Giuliana Scolastico (supplente)

Membri Comitato di Garanzia Prof.ssa Mariarita Sirigatti

Prof.ssa Giuseppina Ciaramella

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COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI

Religione Prof. Marcello Natale

Latino e Greco

Italiano,Geostoria

Prof.ssa Patrizia Basile

Prof. Dario Bonifacio

Filosofia e Storia Prof.ssa Patrizia Vastano

Matematica e Fisica Prof.ssa Cesare Palmisani

Scienze Naturali Prof.ssa Maria Carmela D’Onofrio

Storia dell’Arte Prof.ssa Lucia Giorgi

Lingua Inglese/francese/tedesco Prof.ssa Carla Palmieri

Educazione Fisica Prof.ssa Patrizia Attanasio

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

Caserta Caiazzo Alvignano

1. Femia IA 1. Marra IA 1.Iannotta IA

2. Toscano IIA 2. Vetrone IIA 2.Santabarbara IIA

3. Di Benedetto IIIA 3. Mone IIIA 3.Santomassimo IIIA

4. Basile IVA 4. Calzona IVA 4.Ciaramella IVA

5. Nozza VA 5. Della Valle VA 5.Riccio ! VA

6. Santoro IB 6. D’Agostino IIIB

7. Sirigatti IIB 7. Rega IVB

8. Vastano IIIB 8.Cepparulo ! VB

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9. Di Filippo IVB

10. Dragone VB

11. Ezza

IC

12. Sandomenico IIC

13. Amato IIIC

14. Leone IVC

15. Scolastico VC

16. Grasso IID

17. Monticelli IIID

18. Bonifacio IVD

19. Iodice VD

20. Zamprotta IE

21. Merone IV E

22. Falco VE

23. Petrarca IF

24. Vitale IVF

25. Ventrone VF

26. D’Onofrio IH

27. Palmisani IIG

28. Sadutto IH

29. D’Amelio II H

30.Coppola ! I I

I!DOCENTI!

Caserta AMATO MICHELE; ATTANASIO PATRIZIA; BASILE PATRIZIA; BOLOGNA CONCETTA; BONIFACIO DARIO; BORRELLI DANIELA; CASERTANO BRIGIDA; CATTA DANIELA; COPPOLA ROSA; CRISCI ROSSANA; D'AME-LIO LUCIO; D'ONOFRIO MARIA CARMELA; di BENEDETTO ELISABETTA; DI FILIPPO DANIELA; DI GRE-GORIO RAFFAELA; DRAGONE WANDA; ESPOSITO LOREDANA; EZZA CARLA; FALCO GRAZIA FORTUNATA; FEMIA ROSALBA ; GIORGI LUCIA; GRASSO ANTONIO; IADICICCO CHIARA; IODICE ROSALBA; LEONE RO-SARIA; MACERA MARIA ROSARIA; MAGGI ANTONIA; MARROCCO GIUSEPPINA; MASSARO ROSALBA MA-RIA; MERONE CARMELA; MINGIONE MICHELA; MONTICELLI ANTONIETTA; NATALE ANDREA; NATALE MARCELLO; NOZZA ERNESTA; PALMIERI CARLA; PALMISANI CESARE; PETRARCA ELISABETTA; SADUTTO GIUSEPPINA; SAGLIOCCO MARIA LUISA; SALOMONE SALVATORE; SANDOMENICO NICOLETTA; SANTORO ADRIANA; SCALA GIULIA; SCOLASTICO GIULIANA; SEBASTIANELLI DOMENICO; SIRIGATTI MARIARITA; TOSCANO RAFFAELA; VASTANO PATRIZIA;VENTRONE GIUSEPPE; VINCIGUERRA GIUSEPPINA; VINCI-GUERRA LOREDANA; VITALE GIUSEPPE; ZAMPROTTA CLAUDIA

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Caiazzo CAVALLARO GIUSEPPINA; CEPPARULO TIZIANA; CORRADO GIUSEPPE; D'AGOSTINO LUISA ANNA; D'A-GOSTINO MARIO; DELLA VALLE ADELE; di MONACO PASQUALINA; LONGOBARDI GIUSEPPE; MARRA WALTER; MAURO GIUSEPPINA; MINGIONE GIOVANNA; MONE ANGELA LUISA; REGA PIERANGELA; ROSA CINZIA; SANSONE PASQUALE MARIA; SISTO CIRO; VETRONE CANDIDA Alvignano ARGENZIANO PAOLO; CIARAMELLA GIUSEPPINA; COLANGELO LUISA; DI CERBO NICOlA; IADEVITO AN-GELINA; IANNOTTA DANIELA; MANASSERI ROSALIA; MORELLI ANTONIETTA; PACELLI MARIA; PETRUZ-ZIELLO EUGENIO; RICCIO MARIA; ROTONDO LUIGI; SANTABARBARA LUISA; SANTOMASSIMO CLAUDIA

PERSONALE ATA

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Sig. Vincenzo Russo

Assistenti Amministrativi

Caserta

Sigg. Cennamo Matteo, Di Guida Alfonso, Iannotta Stefania ,

Pezzella Annunziata , Santoro Annamaria

Caiazzo

Sig.ra De Marco Angelina

Assistenti Tecnici

Caserta

Sigg. Di Nardo Giuseppina , Laiso Nicola, Salerno Francesco

Caiazzo

Sigg. Cusano Cesare Michele, Faraone Pasquale

Alvignano

Sig. La Vecchia Giuseppe

Collaboratori Scolastici Caserta

Sigg. Campochiaro Renato, Cioffi Giovanna, Di Fonzo Antonietta, Ferretta Beniamino, Ginestra Annunziata, Pagliuca Anna, Rosella Mario, Sarno Andrea

Caiazzo

Sigg. Bellomi Mariagrazia, Cimino Arcangelo, D’Alessandro Ga-gliardi Carmela, De Vito Lucia, Falcone Filomena, Maglione Anto-nietta

Alvignano

Sigg. Tebano Lorenzo, Di Salvatore Giuseppa

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

Presidente Avv. Russo Adolfo

Componente di diritto prof. Marina Campanile (Dirigente Scolastico)

Componente Docenti Proff. Argenziano Paolo; Cepparulo Tiziana ; Ciaramella Giuseppina ; Macera M. Rosaria ; Bonifacio Dario; Monticelli Antonietta; Natale Marcello; Scolastico Giuliana.

Componente Genitori sigg. Bernardo Antonio; Cutillo Raffaele; Marra Bruno.

Componente Personale ATA sigg. Di Nardo Giuseppina, Cusano Cesare Michele.

Componente Alunni sigg. Gallicola Benedetta; Cutillo Francesco; Greco Francesco; Russo Mariù.

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico prof.ssa Marina Campanile (Dirigente Scolastico)

D.S.G.A. Sig. Vincenzo Russo

Componente Docenti Prof. Natale Marcello

Componente Genitori Avv. Russo Adolfo

Componente Personale ATA Sig. ra Di Nardo Giuseppina

Componente Alunni Gallicola Benedetta

CONSULTA DEGLI STUDENTI Componente Alunni Francesco Alifano Carlo Quisillo

ORGANO DI GARANZIA

Dirigente Scolastico prof. Marina Campanile Componenti Docenti proff. Mariarita Sirigatti, Giuseppina Ciaramella

Componenti Genitori Avv. Russo Adolfo Componente Personale ATA Sig. Cesare Cusano Componente Alunni Pisciotta Flavio

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Rappresentante docenti curriculari nel Gruppo Lavoro Handicap (GLH) d’Istituto : prof. Paolo Argenziano

Rappresentante alunni nel Gruppo Lavoro Handicap (GLH) d’Istituto : Doriana Coppola

Gruppo Lavoro Handicap (GLH) d’Istituto

Coordinatore : prof. Giuseppe Corrado,

Referente BES e DSA: prof. ssa Antonietta Monticelli

Medico ASL di riferimento!:!dott. Giovanni D’Argenzio,!!!

Distretto neuropsichiatria infantile ASL di Caserta

per la sede di Caiazzo :

prof. ssa Giovanna Mingione

prof. ssa Giuseppina Mauro

prof. ssa Cantone Daniela

prof. Elena Petrella

per la sede di sede di Alvignano :

prof. Di Cerbo Nicola

prof. ssa Manasseri Rosalia

prof. ssa Sandias Donatella

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PRESENTAZIONE

La storia del LICEO CLASSICO PIETRO GIANNONE di Caserta, con le sezioni associate di Caiazzo e Alvignano, è, in parte, la storia d’Italia : 150 anni nel 2015, scienziati, diplomatici, 6 medaglie d’oro al valor militare nella prima e seconda guerra mondiale, uomini ai vertici delle Istituzioni e della ricerca internazionale tra i suoi ex allievi. A questi “eroi”, anche della vita civile, professionale e della cultura, sono intitolate le principali vie della città, premi per la ricerca clinico-medica, leggi dello Stato, Oscar del cinema. Si tratta, tra gli altri, di Giu-seppe Amico, Elio Andolfato, Michele Ferrara, Luigi Fuccia, Fulvio Renella, Gennaro Tescio-ne e un giovanissimo quattordicenne frequentante la classe quarta ginnasiale, morto nel bom-bardamento del 1943, Aldo Taglianetti. E poi.. Anastasia Guerriero, onco-ematologa di fama mondiale…Giuseppe Buonocore (docente universitario, deputato al Parlamento, sindaco di Napoli), Domenico Falcone ( Presidente del Tribunale di Napoli), Vittorio Iannelli (Prefetto, Consigliere del Presidente della Repubblica) Elpidio Ienco (letterato e poeta), Vittorio Pelle-grino (docente universitario di psichiatria), Armando Salvatore (docente universitario di lette-ratura latina a Napoli, già docente di lettere classiche al Giannone), Giovanni Tescione (Avvo-cato, deputato al Parlamento, Podestà di Caserta, storico e scrittore), Francesco Vito (ex Ret-tore dell’Università Cattolica di Milano), Giacomo Gaglione (Servo di Dio)…Toni Servillo … e i tantissimi “giannoniani” che ogni giorno testimoniano in tutto il mondo i principi del “Giannone” : preparazione e competenze d’eccellenza, tenacia e umiltà nello svolgimento del proprio lavoro, attaccamento alle radici e milizia civile, capacità di sacrificio, e senso del mondo e del tempo.

Il Liceo estende la propria offerta formativa dalla città capoluogo ai piedi della catena del Matese, “protendendosi” lungo il corso di un fiume, il Volturno, come si addice ad una gran-de “civiltà” . Una civiltà che attinge dalla tradizione classica gli strumenti eterni “contro gli inverni dello spirito”, i furori delle coscienze e della storia, ammassa armi e “provviste” per la cultura, per proiettarsi nella contemporaneità e nel futuro più audaci. Forte delle proprie eccellenze in ogni campo : dalla Reggia di Vanvitelli alle terre sane e incontaminate ricche di produzioni uniche al mondo che si estendono sino ai confini segnati dalle nevi e dalle monta-gne. Per questo chi sceglie il “Giannone” non chiede alla vita sconti e scorciatoie, chiede di essere messo alla prova e preparato all’agone dell’esistenza e alle sfide della propria era, for-giato in una fucina di giovani abili, come nessun altro, ma al servizio di tutti, di leggere i tem-pi ab integro seculorum. Per questo, si è “giannoniani” per sempre.

!

Prof.ssa(Marina(Campanile(

Dirigente(Scolastico(

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CHE COS’È IL POF

Il!Piano!dell’Offerta!Formativa!(P.O.F.)!!è!il!documento!che!costituisce!la!“carta!di!identità”!della!Scuola!e!ne!presenta!la!totalità!delle!attività!e!dei!servizi!offerti,!ispirandosi!a!principi!di:!

a)!raccordo!tra!le!indicazioni!ministeriali!relative!all’intero!sistema!scolastico!nazionale!e!le!!sollecitazioni!provenienti!dalla!realtà!locale,!dalle!risorse!della!scuola!e!dai!bisogni!formativi!degli!allievi;!

b)!programmazione!delle!scelte!culturali,!formative!e!didattiche,!nel!quadro!delle!finalità!del!sistema!scolastico!na2zionale;!

c)!progettazione!di!attività!curricolari!ed!extracurricolari!con!progetti!che!mirino!ad!arricchire!l’offerta!formativa;!

d)!condivisione!delle!scelte!educative:!mediante!il!P.O.F.,!infatti,!viene!stipulato!un!vero!e!proprio!contratto!formati2vo!fra!docenti,!studenti!e!famiglie;!

e)!agilità!di!consultazione!per!l’utenza.!

Il! documento! del! P.O.F.! viene,! di! norma,! stilato! annualmente,! generalmente! a! cura! del! docente! cui! è! affidato!l’incarico!di!funzione!strumentale!dell’area!1,!sulla!base!delle!deliberazioni!degli!organi!collegiali!per!la!parte!di!loro!rispettiva!competenza!e!delle!indicazioni!fornite!dai!dipartimenti!relativi!alle!varie!aree!disciplinari,!ma!può!essere!ri2visto!ed!aggiornato!ogni!qualvolta!risulti!necessario,!anche!su!sollecitazioni!ed!indicazioni!di!qualunque!componente!della!comunità!scolastica,!previa!approvazione!degli!organi!competenti.!Il!presente!POF!è!stato!approvato!dal!Colle2gio! dei! Docenti! nella! seduta! del! 26\11\2013! verbale! n.5! e! adottato! dal! Consiglio! di! Istituto! nella! seduta! del!04\11\2013!verbale!n.1!

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE DEL TERRITORIO

Il!“!Liceo!Classico!Pietro!!Giannone”!è!collocato!nel!centro!urbano!di!Caserta,!in!una!zona!tra!le!più!vivaci!della!città,!ricca! ed! economicamente!produttiva;! vi! sono!numerose!banche! ed!uffici;! poco!distanti! si! trovano! il!Municipio,! la!Questura,!la!Prefettura!e!l’Amministrazione!Provinciale.!Dal!1!settembre!2013,!il!Liceo!Giannone!comprende!due!se2zioni!associate!:!il!Liceo!Scientifico!di!Caiazzo!e!il!liceo!delle!Scienze!Umane!di!Alvignano.!Include,!pertanto,!l’utenza!di!uno!dei! territori!più!fertili,!salubri!e!storicamente!vivaci!e!propositivi!della!provincia!di!Caserta.!Particolarmente!ricco!di!eccellenze!in!produzioni!uniche!al!mondo!:!la!seta!di!S.!Leucio,!i!vitigni!del!Pallagrello,!dell’!Aglianico!e!della!!Falanghina,! l’olio!di!Caiazzo,! il! conciato! romano,! i! legumi!della!piana!del!Volturno.!E!poi…castelli,!palazzi! genitilizi,!borghi!e!centri! storici!di!eccezionale!pregio,! legati!alle!vicende!storiche!più! importanti!d’Occidente.!Testimonianze!greche!e!romane,!arabe,!bizantine,!normanne,!spagnole.!Nel!contesto!di!una!Regione,!la!Campania,!che!è!al!3°!posto,!dopo!Lombardia!e!Lazio,!per!numero!di!diplomati!e!laureati,!il!bacino!di!utenza!del!Liceo!comprende,!oltre!la!città!di!Caserta,!tutte!le!città!confinanti:!!molti!paesi!della!provincia!casertana,!beneventana!e!alcune!città!della!provincia!di!Napoli.!Ci!si!iscrive!!affascinati!da!una!tradizione!didattico2culturale!radicata!e!prestigiosa,!da!un’efficace!funzionalità!didattico2organizzativa,!da!un!ottimo! livello! formativo!e!di!vita!scolastica.!A!conclusione!del!corso!quinquennale! la!scuola!rilascia!un!diploma!che!apre!l’accesso!agli!studi!universitari!di!qualunque!tipo.!Poiché!quasi!tutti!gli!studenti!del!‘Giannone’!si!iscrivono!all’università,!il!Liceo!fa!propria!l’esigenza!della!popolazione!studentesca!di!essere!indiriz2zata!con!competenza!e!professionalità!verso!studi!di!superiore!livello!e,!tenendo!conto!che!il!processo!di!istruzione!si!realizza!contestualmente!al!processo!di!formazione!integrale,! incentra!la!propria!proposta!educativa!sulla!forte!va2lenza!di!contenuti!per!tutte!le!discipline!con!pari!impulso!per!quelle!dell’area!umanistica!e!scientifica.!Tra!l’altro,!le!statistiche!delle!principali!università!in!Italia!e!all’estero!certificano!che!i!diplomati!del!liceo!classico,!e!del!“Gianno2ne”!in!particolare,!si!laureano!prima,!con!i!voti!più!alti!e!si!inseriscono!tempestivamente!nel!mondo!del!lavoro.!Que2sto,!senz’altro!grazie!al!metodo!di!studio!rigoroso!e!alla!grande!formazione!classica!che!incidendo!soprattutto!sulle!competenze!nei!linguaggi!e!quindi,!logiche!e!strutturali!del!pensiero,!conferiscono!!alla!preparazione!“giannoniana”,!che!insegna!a!pensare!“in!latino”!e!“in!greco”,!vale!a!dire!come!Cesare,!Cicerone,!Socrate,!!le!caratteristiche!dell’!in2superabilità.!

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BREVE STORIA DELLA SCUOLA

Nel!centro!storico!di!Caserta,!nei!pressi!della!Reggia!borbonica,!uno!dei!monumenti!più!visitati!d’Italia!e!una!delle!massime!espressioni!d’arte!del!Settecento,!sorge!il!Liceo!Classico!Statale!intitolato!all’illustre!pensatore!Pietro!Gian2none![Ischitella!(FG)!1676!2!Torino!1748].!!!!!!!!

!!Tracciare!alcuni! lineamenti!di!storia!dell’Istituto!è!come!sfogliare!velocemente! l’album!dei!ricordi!di!Caserta!degli!ultimi!150!anni.!La!fondazione!del!Liceo!di!Caserta!risale!al!periodo!postunitario,!quando!la!legge!Casati!venne!estesa!dal!Piemonte!a!tutto!il!nuovo!Regno.!Il!municipio!di!Caserta,!però,!per!carenza!di!fondi,!nonché!di!personale!docente!qualificato,! ritardò! l’apertura!della!scuola!di!3!anni;! infine,! il!2!gennaio!1866,!con! l’arrivo!del!prof.!Giulio!Giani,!un!giovanissimo!direttore!di!origine!toscana,!nei!locali!del!soppresso!Seminario!Urbano!(nell’attuale!Piazza!Redentore)!finalmente!venne!inaugurato!con!100!iscritti!il!primo!corso!del!Ginnasio2Convitto.!!!!!!!!!!

!!La!direzione!di!Giani!durò!solo!pochi!mesi,!poi!le!sorti!dell’Istituto!furono!affidate!al!prof.!Alfonso!Cutillo,!singolare!personaggio!di!sacerdote!casertano,!di!acclarata!fede!liberale,!molto!apprezzato!per!la!sua!vasta!cultura!hegeliana.!Grazie!a!Cutillo!il!Ginnasio!nell’ottobre!del!1867!ebbe!la!nuova!sede,!stabile!per!oltre!95!anni,!nei!locali!del!convento!dei!Liguorini.!!È!del!1868!l’intitolazione!a!Pietro!Giannone;!poi,!per!espressa!volontà!del!Comune,!dietro!il!forte!inte2ressamento!dell’amministratore!Costantino!Parravano,!finalmente!il!30!ottobre!1871!al!Ginnasio!si!aggiunse!il!Liceo.!Ma!bisognò!aspettare!il!3!dicembre!del!1881,!al!tempo!della!direzione!del!prof.!Raffaele!Musone,!colto!sacerdote!di!Marcianise,!scrittore!dai!molteplici!interessi,!per!avere!il!pareggiamento!del!Ginnasio!e!il!21!marzo!!del!1888,!sotto!la!direzione!del!Preside!Filippo!Barbati,!quello!del!Liceo.!!!!!!!!!!!!!!Dopo!circa!50!anni!dalla!fondazione,!il!27!settembre!1914,!sotto! la!presidenza!di!un’altra! fondamentale! figura!della!cultura!casertana,! il!professore!Alfonso!Ruggiero,! il!“Giannone”!fu!dichiarato!Regio.!!!!!!!

!Nel! corso! degli! anni! Caserta! ha!manifestato! nei! confronti! della! nostra! Scuola! una! particolare! attenzione,! ricono2scendola!come!la!massima!istituzione!culturale!della!città!e!anche!dell’intera!provincia.!Gli!studenti!del!“Giannone”!hanno!sempre!sentito!questa!forte!responsabilità!e!talvolta!anche!con!gesti!eroici!hanno!saputo!onorare!questo!cre2dito.!Vale! la!pena!di! ricordare! il! contributo!di! sangue!dato!dagli! ex!allievi!nell’ultima!guerra! con!ben! sei!medaglie!d’oro!al! valor!militare:!Giuseppe!Amico,!Ezio!Andolfato,!Michele!Ferrara,! Luigi! Fuccia,! Fulvio!Renella,!Gennaro!Te2scione.!!!!!!!!!!!!!!!!

!E!va!pure!ricordata!la!figura!di!un!quattordicenne!di!quarto!ginnasio,!Aldo!Taglianetti,!vittima!del!bombardamento!di!Caserta!del!‘43.!Il!27!agosto!del!1943!anche!l’edificio!della!nostra!scuola!subì!gravi!danni:!una!bomba!colpì!in!pieno!la!palestra.!Nei!giorni!seguenti,!la!parte!dell’edificio!ancora!in!piedi!fu!occupata!dalla!gente!sfollata!dagli!edifici!in!ma2cerie!e!alla!fine!del!conflitto!si!dovette!sfortunatamente!constatare!la!perdita!di!tutto!il!patrimonio!librario!e!delle!at2trezzature! scientifiche.! La! ricostruzione!post,bellica! interessò!anche! il!nostro! Istituto.!Nel!1962! il!Preside!Vincenzo!Fava!inaugurò!il!nuovo!edificio!nel!giardino!del!vecchio!convento.!Al!Preside!Vincenzo!Fava!è!succeduto!nel!1969!il!Preside!Antonio!Farina.!In!un!periodo!di!profondi!cambiamenti!legislativi!e!tecnologici!per!la!scuola!italiana,!che!han2no!visto!anche!la!trasformazione!del!ruolo!del!capo!d’istituto!da!Preside!a!Dirigente,!il!Liceo!è!stato!diretto!da!1994!al!!31!agosto!2011!dal!prof.!Giorgio!Iazeolla,!oggi!!Presidente!dell’!“Associazione!Ex2allievi!“.!Dal!01!settembre!2011!al!31!agosto!2013!ha!diretto!la!scuola! il!prof.!Salvatore!Delli!Paoli.!Dal!1!settembre!2013!il!Dirigente!Scolastico!del!Liceo!“Giannone”!è!la!!prof.ssa!Marina!Campanile.!

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PRINCIPI FONDAMENTALI

Il! ! ‘’! Liceo!Classico!Pietro!Giannone”!è! aperto!a! tutti! gli! studenti! che!ne! richiedono! l’iscrizione! condividendone!gli!obiettivi,!e!rispetta!pienamente!il!diritto!di!scelta!esercitato!dall’utente.!In!caso!di!eccedenza!di!domande,!si!seguirà!il! criterio!della! territorialità.!Nel! rispetto!del!dettato!della!Costituzione,! il! servizio! scolastico!è! assicurato!a! tutti,! a!prescindere!dalle!differenze!di!sesso,!razza,!etnia,!lingua,!religione,!opinione!politica,!nonché!dalle!condizioni!psico2logiche!e!socio,economiche;!si!ha,!anzi,!cura!affinché!le!diversità!non!siano!di!ostacolo!alla!piena!integrazione!degli!alunni.!

L’Istituto!si!impegna!a!garantire!la!regolarità!e!la!continuità!del!servizio,!a!favorire!e!ad!organizzare!tutte!le!attività!extrascolastiche!annualmente!programmate!finalizzate!alla!promozione!culturale!degli!studenti!e!a!collegarsi!con!le!altre!Istituzioni!presenti!nel!territorio.!

L’Istituto! stesso,! nei! limiti! imposti! dalla!disponibilità!dei! locali,! ospita! le! iniziative!extrascolastiche! che! fanno!della!scuola!un!centro!di!promozione!culturale!e!di!aggregazione!sociale!e!civile.!

Gli!operatori!del!servizio!si!impegnano!con!attività!opportune!e!annualmente!programmate!a!favorire!l’accoglienza!dei!genitori!e!degli!alunni!e!ad!assicurare!un!costante!controllo!per!prevenire!la!dispersione!scolastica!attraverso!at2tività!destinate!al!sostegno,!all’orientamento,!alla!responsabilizzazione!e!alla!valorizzazione!delle!risorse!degli!alunni.!

Si! impegnano,! in! particolare,! ad! attivare! iniziative! idonee! all’accoglienza!degli! alunni! delle! classi! iniziali! e! di! quelli!portatori!di!handicap.!

Al!diritto!all’accoglienza!corrisponde,!da!parte!degli!alunni,!l’obbligo!a!frequentare!regolarmente!le!lezioni!e!le!attivi2tà!promosse!dalla!scuola.!

!SCELTE EDUCATIVE GENERALI DELL’ISTITUTO

!La!“mission”!del!”Liceo!classico!Pietro!Giannone!”,!è!di!mirare!al!massimo!sviluppo!possibile!di!tutti!i!suoi!studenti,!perché!possano!collocarsi!in!modo!consapevole!e!corretto!nella!società!attuale.!Il!Liceo,!soprattutto!negli!ultimi!anni,!di!fronte!alle!rapide!trasformazioni!dei!tempi!moderni,!sta!operando!un!significativo!percorso!di!rinnovamento,!accogliendo!le!moltepli2ci!sollecitazioni!della!cultura!contemporanea,! i!cui!processi!di! informatizzazione!e!globalizzazione!stanno! incidendo!radi2calmente!sul!modo!di!lavorare,!studiare!e,!in!definitiva,!di!vivere,!dell’uomo!moderno.!Rinnovamento!che,!tuttavia,!non!è!mai!fine!a!se!stesso,! indiscriminato!e!acritico,!ma!selezionato!scrupolosamente,!vagliato!attraverso! l’esperienza!e!messo!alla!prova!nella!fucina!della!storia,!perché!non!siano!i!ragazzi!a!fare!da!cavia!all’!evolversi!!frenetico!dei!tempi,!spesso!senza!una!direzione!intellegibile,!senza!la!previsione!degli!“effetti!collaterali”.!La!formazione!giannoniana!mira!a!forgiare!“uomini!per!l’eternità”,!non!esemplari!per!una!stagione!o!una!moda.!Per!questo,!il!modello!giannoniano!“aggancia”!i!valori!classici!già!messi!alla!prova!da!una! !storia!plurimillenaria,!alla!modernità!più!audace,! letta!e! interpretata!con!chiavi!di! lettura!e!punti!di!riferimento!certi!che!hanno!dato!già!testimonianza!di!solidità,!efficacia,!affidabilità,!lungimiranza.!Oggi!la!sfida!non!è!sui!voti!e!sul!credito,!sistema!illusorio!che!produce!effetti!devastanti!sulla!serietà!degli!studi,!incoraggiando!una!competi2tività!negativa!e!ingannevole!!tra!le!scuole,!!che!seduce!e!attrae!i!detentori!di!visioni!miopi!che!guardano!all’apparente!gra2tificazione!sul!breve!termine!anziché!!alle!abilità!che,!alla!lunga,!fanno!di!un!semplice!competitor!un!victor':!!resistenza,!te2nacia,!raffinatezza!e!onestà! intellettuali.!Qualità!che!non!si!raggiungono!senza!impegno,!sagacia,!sacrificio,! in!una!scuola!comunque!pronta!a!mettere!in!campo!ogni!strumento!pedagogico,!culturale,!strumentale,!docimologico,!educativo,!anche!attraverso!le!testimonianze!delle!vite!e!della!dedizione!personali!dei!propri!operatori.!Il!Liceo!Giannone,!collaborando!con!il! vasto!mondo!delle! “eccellenze”!del! territorio! (università,! industrie,! aziende,!produzioni!nel! settore!artigianale!e!agro2alimentare,! centri! di! ricerca)! fornisce! attraverso! la! costruzione! di! core2curriculum! individualizzati,! percorsi! di! studio! e!competenze!concepiti!per!anti2vedere!e!intercettare!le!esigenze!e!le!vocazioni!del!territorio!e!del!mondo!nei!prossimi!de2cenni,!creando!opportunità!certe!di!inserimento!professionale,!occasioni!per!l’impianto!di!start!up,!un!vivaio!di!intelligenze!cui!gli!atenei!e!i!colossi!del!“sistema!Italia”!(!come!l’Alenia)!guardano!con!interesse,!!e!l’!“invenzione”!(!!dal!latino!invenire!trovare,!“essere!capaci”!di!trovare)!di!nuovi!settori!produttivi!:!la!promozione!del!made!in!Italy,!la!qualità!della!vita,!il!“ben!vivere”!che!contemplano!un! indotto!pressoché!totale!per! le!nostre!risorse,!monumenti,!storia,!beni!UNESCO,!ambiente,!vini,!olii,!stili!di!vita!e!quindi!salute,!….un!sogno?!Come!ha!dimostrato!l’!OSCAR!a!LA!GRANDE!BELLEZZA!non!è!stato!neces2sario!andare!a!vivere!all’estero,!né!emigrare!via!da!Caserta!e!dalla!propria!terra,!né!inseguire!“pezzi!di!carta”!che!certificas2sero!crediti!e!voti!per!raggiungere!la!vetta!del!mondo.!!!!

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LA RIFORMA DELLA SCUOLA SUPERIORE La!riforma!dei!licei!è!stata!approvata!in!via!definitiva!con!la!legge!14/2009.!Si!tratta!di!una!riforma!!che!è!partita!dalle!prime!classi!dell’a.s.!201022011!e!che!segna!un!passo!fondamentale!verso!la!modernizzazione!del!sistema!scolastico!italiano.!Qualità!e!modernizzazione!sono!le!parole!chiave!che!caratterizzano!lo!spirito!di!questa!riforma.!Una!scuola!nuova!al!passo!con!i!tempi,! in!cui!si!privilegia! la!qualità!dell’insegnamento!rispetto!alla!quantità!del!carico!orario!e!all’eccessivo!numero!di!materie,!come!raccomandato!dall’OCSE.

PIANI DI STUDIO A. S. 2014-2015

Tabella 1 - PIANO di STUDI - LICEO CLASSICO

Discipline Primo biennio Secondo biennio V anno I anno II anno III anno IV anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Filosofia 3 3 3 Storia 3 3 3 Matematica (con informatica al primo biennio)

3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze naturali (Biologia, Chimica, Geografia astro-nomica)

2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternati-ve

1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 31 31 31

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Tabella 2 - PIANO di STUDI - LICEO CLASSICO della COMUNICAZIONE -

Discipline Primo biennio Secondo biennio V anno I anno II anno III anno IV anno

Lingua e Letteratura italiana 3 3 3 3 4 Lingua e Letteratura latina 4 4 4 4 4 Lingua e Letteratura greca 3 3 3 3 3 Teorie e tecniche della comunicazione e multi-medialità 1 1 1 1 Storia e geografia 2 2 Storia 2 2 3 Filosofia 2 2 3 Diritto ed economia 2 2 Matematica 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 Scienze 2 2 2 2 2 Arte e Archeologia 1 1 2 2 2 Ed Fisica 2 2 2 2 2 Tedesco/Francese /Spagnolo 2 2 2 Inglese 3 3 3 3 3 Religione 1 1 1 1 1 27 27 31 31 31

Tabella 3 - PIANO di STUDI - LICEO SCIENTIFICO-

Discipline Primo biennio Secondo biennio V anno I anno II anno III anno IV anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica (con Informatica al primo biennio)

5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra)

2 2 3 3 3 Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 30 30 30

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Tabella 4 - PIANO di STUDI - LICEO delle Scienze Umane -

Discipline Primo biennio Secondo biennio V anno I anno II anno III anno IV anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Scienze umane 4 4 5 5 5 Diritto ed Economia 2 2 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Matematica (con Informatica al primo biennio)

3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra)

2 2 2 2 2 Storia dell’arte 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 30 30 30

Il tempo;scuola è scandito in base al seguente orario:

! .52 1886 /4 553 -/81 9/ -/3/ 6 ,4 325/56

-/81 9/ -/3/ 6 ,4 325/56/ 6 / 03 41 3651 / 6 / 03 41 3651 / 6 / 03 41 3651 / 6 / 03 41 3651 / 6 / 03 41 3651 / 6 / 03 41 3651

Aggiornamenti del Curricolo 2014 /2015

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LICEO!CLASSICO!DELLA!COMUNICAZIONE!

PRESENTAZIONE!E!QUADRO!ORARIO!

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Il#LICEO#CLASSICO#DELLA#COMUNICAZIONE!!è!un!liceo!classico!a!tutti!gli!effetti.!

Dà!accesso!a! tutte! le! facoltà!universitarie;!predispone! in!particolare!alle!università!di!giornalismo,!alle! facoltà!eco2nomiche,!di!diritto,!diritto!comunitario,!diritto!internazionale,!carriera!diplomatica,!business!e!marketing,!ingegneria!gestionale.!Costituisce!un!percorso!privilegiato!per!la!frequenza!della!Bocconi,!della!LUISS,!Harvard!e!Cambridge,!!per!tutte! le!Università! straniere! o! le! facoltà! in! Italia! nelle! quali! si! studia! in! lingua! straniera.! Prevede! stage! in! aziende!d’eccellenza!in!Italia!e!all’estero!per!perfezionare!le!lingue,!!le!competenze!e!le!discipline!caratterizzanti!del!!corso!di!studi.!!Si!propone!di!sviluppare!le!capacità!di!analisi!e!comprensione!dei!principali!processi!che!dal!passato!ci!condu2cono!verso!il!domani!impadronendosi!delle!tecniche!di!comunicazione!attraverso!il!possesso!completo!!dei!linguaggi.!!!Il!corso!di!studi!conduce!all’approfondimento!del!percorso!di!conoscenza!attraverso:#!

" L’analisi!delle!tecniche!di!comunicazione!del!linguaggio!moderno!e!antico!" Lo!studio!dei!principali!mass!media!con!esercitazioni!in!laboratorio!" La!ricerca!archeologica!e!lo!studio!dell’arte!sin!dal!primo!anno!" La!comprensione!della!società!e!dell’economia!di!un!territorio!" La!conoscenza!del!diritto!italiano,!internazionale!e!comunitario!e!delle!fondamentali!

nozioni!di!economia!" La!partecipazione!a!convegni!e!dibattiti,!in!Italia!e!all’estero!" La!collaborazione!costante!con!musei,!!archivi!storici,!istituti!di!studi!politici,!sociali!!

ed!economici,!redazioni!di!quotidiani!e!di!emittenti!televisive!in!Italia!e!all’estero!!" Lo!studio,!accanto!alle!lingue!antiche,!di!due!lingue!moderne!(inglese!obbligatorio!e,!

a!scelta,!francese,!!tedesco,!spagnolo).!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La!scienza!della!comunicazione!non!può!prescindere!dagli!studi!più!rigorosi!dei!linguaggi;!e!propedeutico!ad!esso!non!può!che!esserci!lo!studio!del!mondo!e!delle!lingue!classiche!con!il!loro!corredo!di!sintassi,!logica,!!metodologia,!filolo2gia;!autorevoli!studiosi!di!neuroscienze!testimoniano!come! lo!studio!delle! lingue!classiche!predisponga! !allo!studio!delle! facoltà! scientifiche! e! all’uso! della!multimedialità! con! indiscussa! consapevolezza! e! padronanza! anziché! come!passivi! fruitori!e!schiavi!dell’ultimo!acquisto;! ! le!competenze!nell’utilizzo!dei!mass!media,!dei!net!work!e!dei!social!network,!assieme!allo!studio!di!due!lingue!straniere!proiettano!l’autorevolezza!e!la!solidità!eterna!dei!valori!classici!nella!contemporaneità!più!audace.!Lo!studio#della#lingua#tedesca!è!essenziale!alla!cultura#classica!come!alla!storia#economica#contemporanea#nonché#allo#studio#della#medicina#(i!principali!testi!delle!facoltà!mediche!all’avanguardia!sono!in!tedesco,!soprattutto!per!le!neuroscienze!e!la!neurochirurgia).!lo#studio#della#lingua#francese#apre#alla#carrieAra#diplomatica#e#internazionale#essendo#la#lingua#ufficiale#del#corpo#diplomatico;!francese!e!tedesco!sono!indispen2sabili!agli!studi!economici!e!politici;!la#lingua#spagnola!è!tra!le!più!parlate!al!mondo.!Lo!studio!del!diritto! italiano!ed! internazionale,!assieme!ai! fondamenti!e!ai!principi!dell’economia,!rendono! il!LICEO!CLASSICO!DELLA!COMUNICAZIONE!un!percorso!formativo!assolutamente!competitivo!e!ultramoderno,!conservando!pienamente!l’impianto!rigoroso!del!liceo!classico!tradizionale!:!una!formazione!tutta!italiana,!erede!della!civiltà!e!cul2tura! latine!e!greche,!ma!proiettata!nell’Europa!contemporanea!con!competenze!congrue!alle! sfide!dell’evoluzione!legislativa!e!dell’assetto!finanziario,!ma!con!una!salda!visione!legata!alla!storia,!alle!lingue!e!al!patrimonio!artistico2archeologico!comune.!!

PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA

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L’organizzazione e la progettazione didattico-educativa curricolare è espressa in due fasi: nelle program-mazioni dei Dipartimenti in cui si segmenta la totalità degli insegnanti del Liceo e nelle programmazioni dei singoli docenti. I Dipartimenti sono sottosezioni del Collegio dei Docenti composte da tutti i docenti di una stessa disciplina o gruppo disciplinare. Nel mese di Settembre essi individuano e condividono principi didattici e contenuti comuni; sulla base di questa piattaforma, i singoli docenti strutturano le programmazioni individuali aperte alla personale ricerca didattica con l’obiettivo della massima efficacia didattica possibile in relazione ai differenti gruppi-classe. I contenuti delle singole discipline sono conformi alle linee programmatiche ministeriali vigenti, fatte salve le scelte educative e didattiche dei singoli docenti, esplicitate nelle programmazioni individuali che vengono rese note agli utenti in occasione dei Consigli di Classe. L'attività didattico-educativa degli alunni coinvolge l'intero consiglio di classe. Gli alunni con minoranze fisiche e sensoriali, ma normodotati, seguono il pro-gramma previsto per l'intera classe, mentre gli alunni con handicap psichico seguono il programma predi-sposto dal consiglio di classe, i cui contenuti si adeguano alle difficoltà dell'allievo. Qui di seguito sono riportate le programmazioni dei Dipartimenti.

PROGRAMMAZIONE PER DIPARTIMENTI

La programmazione dipartimentale, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, si adegua alle Indicazioni na-zionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali, di cui all’art. 10, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica 15/03/2010.

# Italiano: Liceo Classico – Liceo Classico della Comunicazione – Liceo Scientifico – Liceo delle Scienze Umane nel primo biennio

Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo biennio Conoscenza, comprensione e uso funzionale delle strutture morfosintattiche della lingua. Consolidamento delle abilità linguistico-espressive tramite l’esercizio costante dell’esposizione scritta ed orale e l’utilizzo della videoscrittura. Capacità di accostarsi ai testi letterari per coglierne non solo le valenze linguistiche, ma anche i valori morali, sociali, storici e letterari. Sviluppo di una capacità critica personale e consapevole nei confronti di se stessi, degli altri, della realtà contempora-nea.

# Italiano: Liceo Classico – Liceo Scientifico – Liceo delle Scienze Umane nel secondo biennio e quinto anno

Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Secondo biennio Conoscere il disegno storico della letteratura italiana dallo Stilnovo al Romanticismo, gli scrittori e le opere più signifi-cativi. Rilevare le connessioni sociali, intellettuali, ideologiche e filosofico-scientifiche del testo letterario. Analizzare i testi sotto il profilo linguistico e stilistico e interpretarne i contenuti. Potenziare le competenze linguistiche nei diversi ambiti della comunicazione, affinare le competenze di comprensione e produzione. $ Quinto anno Conoscere il disegno storico della letteratura italiana dall’Unità d’Italia ad oggi, gli scrittori e le opere più significativi. Mettere in relazione il sistema letterario (generi, temi, stili, fruizione e circolazione dei testi) con i fenomeni sociali e po-litici che caratterizzano la modernità e la postmodernità, in una prospettiva italiana, europea e globale. Analizzare i testi sotto il profilo linguistico e stilistico e interpretarne i contenuti Acquistare capacità critiche di interpretazione personale della realtà contemporanea.

# Latino e Greco: Liceo Classico nel primo biennio

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Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo biennio Capacità di leggere in modo scorrevole, di analizzare e di comprendere testi prevalentemente in prosa e di argomento mitologico, storico e narrativo. Capacità di riconoscere le strutture morfosintattiche fondamentali, anche attraverso il confronto con le strutture lingui-stiche dell’italiano. Conoscenza adeguata della flessione nominale e verbale, nonché delle funzioni dei casi nella frase e delle frasi nel periodo. Acquisizione di un lessico base, progressivamente articolato per famiglie semantiche e per ambiti lessicali, grazie ad un utilizzo via via più consapevole del dizionario, in vista della corretta interpretazione dei testi e resa in italiano.

# Latino e Greco: Liceo Classico nel secondo biennio e quinto anno

Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Secondo biennio Conoscenza delle correnti letterarie, degli autori e dei testi più significativi. Consolidamento della tecnica di traduzione attraverso testi di varia tipologia e progressivamente più complessi. Capacità di tradurre un testo classico e di coglierne il messaggio culturale, almeno nelle sue linee generali. Capacità di tradurre, di interpretare e commentare i testi proposti, servendosi degli strumenti dell’analisi linguistica, sti-listica e retorica. Consapevolezza e rispetto dei valori sociali ed umani trasmessi alla società odierna dai classici. $ Quinto anno Conoscenza delle correnti letterarie, degli autori e dei testi più significativi. Consolidamento della capacità di decodificazione di testi più complessi per struttura sintattica e specificità del lessico. Capacità di tradurre, di interpretare e commentare un testo classico, in prosa o in versi, servendosi degli strumenti dell’analisi linguistica, stilistica e retorica, e di coglierne il messaggio culturale. Capacità di contestualizzare, confrontare, attualizzare i contenuti e di rielaborarli criticamente. Capacità di cogliere gli elementi di continuità tra la cultura greco-romana e quella attuale, non solo dal punto di vista della cultura e delle arti, ma anche degli ideali, dei valori civili e delle istituzioni.

# Latino: Liceo Scientifico – Liceo delle Scienze Umane nel primo biennio Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo biennio Lettura corretta e scorrevole di un testo latino. Conoscenza della morfologia di nome, aggettivo, pronome e verbo (con utilizzo della strategia della verbo-dipendenza). Conoscenza delle strutture essenziali del periodo. Acquisizione del lessico di base.

# Latino: Liceo Scientifico nel secondo biennio e quinto anno Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Secondo biennio Conoscenza della sintassi dei casi. Consolidamento delle competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore del percorso letterario. Riflessione sulle scelte di traduzione, proprie o di traduttori accreditati. Verifica costante delle competenze linguistiche attraverso testi debitamente guidati e traduzione di brani. $ Quinto anno Potenziamento degli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il secondo biennio.

# Latino: Liceo delle Scienze Umane nel secondo biennio e quinto anno

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Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Secondo biennio Consolidamento delle competenze linguistiche acquisite nel primo biennio attraverso la riflessione sui testi d’autore, anche in traduzione italiana. Verifica costante delle competenze linguistiche attraverso testi debitamente guidati e traduzione di brani. $ Quinto anno Potenziamento degli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il secondo biennio.

# Storia e Geografia: Liceo Classico – Liceo Classico della Comunicazione – Liceo Scientifico – Li-ceo delle Scienze Umane nel primo biennio

Obiettivi cognitivi: (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo biennio Conoscere i principali eventi delle civiltà antiche e medievali. Avere acquisito adeguate capacità di analisi e di sintesi generali e specifiche. Sapersi orientare dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica. Conoscere i fondamenti del nostro orientamento costituzionale, anche in rapporto e confronto ad altri documenti di al-tre civiltà .

# Lingue e Culture Straniere (Inglese/Francese/tedesco): Liceo Classico – Liceo Classico della Co-municazione – Liceo Scientifico – Liceo delle Scienze Umane

Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo anno Sviluppo delle 4 abilità e acquisizione di conoscenze morfosintattiche secondo il livello A2,B1 del QCER. L’allievo sa ascoltare e leggere testi cogliendo l’essenziale dei messaggi, costruire semplici schemi e prendere appunti per una successiva rielaborazione; individuare la struttura di testi semplici, ricavando dati utili, formulando osservazioni e usando il dizionario per la comprensione e l’arricchimento lessicale; sa rispondere in modo pertinente agli stimoli e ri-chieste anche con parlanti di madrelingua, organizzare un discorso logico, usare un linguaggio appropriato; sa costrui-re scalette, tabelle a partire da un testo o viceversa utilizzarli per organizzare un testo pertinente; sa rielaborare. $ Secondo anno Potenziamento degli obiettivi esposti con sviluppo delle abilità verso il livello B1 del QCER. L’allievo sa usare un linguaggio e un lessico appropriato alla situazione e alle finalità. Sa descrivere esperienze, sogni; narrare una storia e la trama di un film/libro; scrivere su argomenti noti e di proprio interesse. Nel biennio si analizzeranno semplici testi orali, scritti o iconografici come documenti di attualità per cogliere similarità e diversità tra fenomeni culturali di paesi di lingue diverse. $ Terzo anno Potenziamento degli obiettivi esposti con sviluppo delle abilità al livello B1 del QCER. L’allievo sa schematizzare in modo corretto quanto ascoltato o letto e lo sa riprodurre in modo preciso, interpretando, spiegando e/o riassumendo in forma nuova e diversa da quella data, individuare la tipologia e la struttura di testi, usa-re un linguaggio e un lessico appropriato ai contesti e situazioni, rielaborare quanto appreso in modo personale, orga-nizzare testi in sequenze e redigere un riassunto. $ Quarto anno Ampliamento delle competenze fino al raggiungimento del livello B2 del QCER. L’allievo sa comprendere discorsi, an-nunci e messaggi in lingua standard; cogliere elementi essenziali di conferenze, relazioni o altri testi concettualmente e linguisticamente più complessi; comprendere e analizzare testi di tipo letterario e non; produrre descrizioni, esposi-zioni e presentazioni chiare e ben strutturate; prendere appunti; fare un riassunto; scrivere testi su argomenti pertinenti a diversi campi di interesse; utilizzare la lingua con scioltezza, correttezza ed efficacia in argomenti di ordine generale, esprimendo le relazioni tra i concetti; riportare e riassumere oralmente e per iscritto dati ed eventi. $ Quinto anno

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Potenziamento delle competenze e abilità a livello B2 del QCER. L’allievo sa produrre descrizioni ed esposizioni chiare, sostenute con esempi e particolari; scrivere testi chiari e ben strutturati su argomenti pertinenti a campi di interesse per-sonale e generale, utilizzando e sintetizzando informazioni ed argomentazioni tratte da varie fonti; leggere ed analizzare testi di tipologia diversa, comprendendo concetti e informazioni ed elaborando osservazioni e opinioni personali.

# Storia e Filosofia: Liceo Classico – Liceo Scientifico – Liceo delle Scienze Umane nel secondo biennio e quinto anno

Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Terzo anno Filosofia Conoscenza dei principali filosofi e delle tematiche fondamentali della filosofia antica. Buona capacità di collegare ed attualizzare; conoscenza degli elementi fondamentali del lessico specifico; saper leggere e decodificare pagine scelte. Storia Acquisizione del concetto di tempo storico; adeguata conoscenza ed utilizzo del lessico specifico. Apprendimento dei contenuti della programmazione; capacità di muoversi agevolmente nell’ambito della Storia e delle discipline storico filosofiche in genere. $ Quarto anno Filosofia Buona padronanza del lessico specifico e capacità di orientamento nell’ambito di problematiche affrontate; consape-volezza dello stretto rapporto filosofia scienza, acquisizione dei temi fondamentali della filosofia moderna. Storia Acquisizione dei contenuti anche sul piano del diritto come momento del dibattito sullo Stato moderno. Conoscenza critica dei fatti e problemi dell’800, come preparazione allo studio del ‘900. $ Quinto anno Filosofia Capacità di confrontare temi ed argomenti oggetto di studio, conoscenza delle tematiche fondamentali della Filosofia contemporanea, con particolare attenzione al rapporto con la Storia. Autonomia nella lettura e nell’argomentazione di un testo filosofico. Disinvoltura nell’uso del lessico specifico. Storia Autonomia di lettura e interpretazione dei documenti. Padronanza del lessico specifico. Conoscenza approfondita dei contenuti con particolare attenzione al ‘900. Rafforzamento delle competenze. Abilità nel lavoro di laboratorio.

# Scienze Umane: Liceo delle Scienze Umane Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo biennio Pedagogia e Psicologia Leggere e comprendere i testi. Saper analizzare e sintetizzare, comprensione e riutilizzo della terminologia specifica delle discipline. Saper rielaborare con coerenza e padronanza rappresentando i luoghi e le relazioni attraverso le quali nelle età anti-che si è compiuto l’evento educativo. Comprendere le specificità della psicologia come disciplina scientifica e cogliere la differenza con quella di senso co-mune, sottolineando l’aspetto e le esigenze di verificabilità empirica e di sistematicità teorica. $ Secondo biennio Pedagogia, Psicologia, Sociologia, Antropologia Padronanza del lessico specifico. Capacità di orientamento e comprensione dei diversi ambiti disciplinari individuan-done le trasversalità e le connessioni, evidenziandone gli snodi fondamentali alla luce della complessità del reale. $ Quinto anno

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Pedagogia, Sociologia, Antropologia Consolidamento delle capacità di analisi, riflessione, estrapolazione e confronto dei contenuti appresi, padroneggian-do, attraverso l’elaborazione personale, i diversi piani di lettura delle singole discipline. Saper inquadrare i contenuti del contesto storico del novecento, riconoscendo e accostando i principali temi di con-fronto educativo con la contemporaneità in un’ottica multidisciplinare.

# Teorie e tecniche della Comunicazione- Liceo Classico della Comunicazione

Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico)

$ Primo biennio Affrontare sotto una luce nuova le discipline classiche, con particolare attenzione alla funzione comunicativa. Acquisire strumenti di lettura ed analisi dei linguaggi verbali e non verbali. Essere capaci di usare al meglio l’espressione orale e scritta. Approfondire i rapporti tra arti visive e letteratura. Esplorare i territori di confine tra le varie forme di espressione artistica e culturale

# Matematica e Fisica: Liceo Classico - Liceo Classico della Comunicazione e Liceo delle Scienze Umane

Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo anno Matematica Conoscere le operazioni fondamentali nell’insieme dei numeri interi e razionali e le loro proprietà. Sviluppare capacità nel calcolo con i numeri interi e razionali con consapevolezza delle proprietà applicate. Apprendere gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra essi. Conoscere le operazioni fondamentali del calcolo letterale. Saper distinguere ed usare variabili costanti. Saper risolvere le equazioni lineari e semplici problemi di primo grado. Saper generalizzare le proprietà numeriche al calcolo letterale. Comprendere e saper usare il linguaggio degli insiemi e delle funzioni. Riconoscere e costruire relazioni e funzioni. Acquisire il concetto di teoria assiomatica. Conoscere i fondamenti della geometria euclidea del piano. Sviluppare le capacità di ragionamento sia induttivo che deduttivo. Descrivere e analizzare dati e informazioni su fenomeni statistici. Acquisire familiarità con gli strumenti informatici al fine di rappresentare e manipolare oggetti matematici. Rappresentare e analizzare, in diversi modi, anche utilizzando strumenti informatici, un insieme di dati scegliendo le rappresentazioni più idonee (EXCEL). Realizzare costruzioni geometriche elementari mediante l’utilizzo di strumenti informatici (LIM) ed, eventualmente, di specifici software di geometria (GEOGEBRA). $ Secondo anno Matematica Saper risolvere disequazioni e sistemi di equazioni e disequazioni di I grado. Conoscere l’equazione della retta. Saper risolvere problemi relativi alla retta. Conoscere le operazioni fondamentali nell’insieme dei numeri reali e le loro proprietà. Saper operare nell’insieme dei numeri reali con la consapevolezza delle proprietà applicate. Conoscere enti primitivi e assiomi necessari per descrivere il concetto di superficie piana e superfici equivalenti. Conoscere e saper applicare i più noti teoremi riguardanti l’equivalenza delle superfici piane. Conoscere il concetto di misura e di grandezze proporzionali. Conoscere le principali trasformazioni geometriche. Saper riconoscere e formalizzare problemi di natura numerica e geometrica. Sviluppare capacità logico-intuitive. Utilizzare metodi e strumenti di natura probabilistica. Saper utilizzare strumenti informatici per la verifica sperimentale delle nozioni teoriche apprese. Saper rappresentare graficamente semplici funzioni numeriche attraverso software specifici (Excel, Geogebra, ecc.). Saper utilizzare software specifici per costruzioni geometriche.

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$ Terzo anno Matematica Saper risolvere equazioni, disequazioni di II grado o di grado superiore al II. Conoscere, riconoscere e saper determinare l’equazione di una conica. Comprendere le potenzialità del metodo della geometria analitica applicato alle coniche come strumento per risolvere problemi algebrici. Definire la circonferenza e il cerchio come luogo di punti. Conoscere la circonferenza e il cerchio e le loro parti. Conoscere i teoremi relativi alle proprietà di corde, settori circolari, angoli al centro e alla circonferenza. Conoscere i punti notevoli di un triangolo. Conoscere e saper applicare i criteri di inscrittibilità e circoscrittibilità dei poligoni ed in particolare dei quadrilateri. Conoscere il concetto di estensione lineare e lunghezza di una circonferenza. Conoscere il concetto di estensione superficiale e l’area del cerchio. Sviluppare capacità di generalizzazione ed astrazione. Ampliare il concetto di indagine statistica. Conoscere le diverse tipologie di grafici statistici. Conoscere le principali tipologie di indice statistico. Acquisire il concetto di dipendenza statistica, regressione e correlazione. Fisica Conoscere e comprendere il Metodo Sperimentale. Conoscere e descrivere le modalità di indagine della Fisica. Conoscere le diverse grandezze fisiche gli elementi dell’algebra dei vettori. Conoscere e saper applicare le leggi che regolano il moto dei corpi rigidi e dei pianeti e le interazioni fra corpi. $ Quarto anno Matematica Saper definire le funzioni goniometriche, logaritmiche ed esponenziali e darne una interpretazione grafica. Saper risolvere equazioni e disequazioni esponenziali, logaritmiche e goniometriche. Determinare le relazioni tra gli elementi di un triangolo. Saper risolvere problemi di trigonometria. Acquisire elementi di calcolo combinatorio come base di conoscenza teorica per lo studio della teoria delle probabilità. Affrontare l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana anche al fine di sviluppare l’intuizione geometrica. In particolare, studiare le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità. Descrivere figure solide e loro proprietà. Fisica Comprendere i fenomeni empirici. Affrontare i problemi relativi all’equilibrio dei fluidi. Determinare i rapporti tra le forze e i loro effetti dinamici sui fluidi. Affrontare i concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Conoscere i principi della termodinamica. Saper generalizzare la legge di conservazione dell’energia. Comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia. Saper interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e analizzare le proprietà di lenti e specchi. Conoscere le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e gli elementi essenziali di ottica fisica. $ Quinto anno Matematica Saper definire le funzioni goniometriche, logaritmiche ed esponenziali e darne un’interpretazione grafica. Saper risolvere semplici equazioni esponenziali, logaritmiche e goniometriche. Determinare le relazioni tra gli elementi di un triangolo. Saper risolvere semplici problemi di goniometria e trigonometria. Fisica Comprendere i fenomeni empirici. Affrontare i concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Conoscere i principi della termodinamica. Esaminare il concetto di interazione a distanza mediante lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici. Allargare lo studio di interazioni mediate dal campo elettrico e dal campo magnetico. Analizzare, in maniera intuitiva, i rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili.

# Matematica e Fisica: Liceo Scientifico

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Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo anno Matematica Conoscere le operazioni fondamentali nell’insieme dei numeri interi e razionali e le loro proprietà. Sviluppare capacità nel calcolo con i numeri interi e razionali con consapevolezza delle proprietà applicate. Apprendere gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra essi. Conoscere le operazioni fondamentali del calcolo letterale. Saper distinguere ed usare variabili costanti. Saper risolvere le equazioni lineari e semplici problemi di primo grado. Saper generalizzare le proprietà numeriche al calcolo letterale. Comprendere e saper usare il linguaggio degli insiemi e delle funzioni. Riconoscere e costruire relazioni e funzioni. Comprendere il concetto di circonferenza geometrica, di seno e di coseno di un angolo. Comprendere il concetto di vettore, di dipendenza e indipendenza lineare. Acquisire il concetto di teoria assiomatica. Conoscere i fondamenti della geometria euclidea del piano. Comprendere l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Sviluppare le capacità di ragionamento sia induttivo che deduttivo. Descrivere e analizzare dati e informazioni su fenomeni statistici. Acquisire familiarità con gli strumenti informatici al fine di rappresentare e manipolare oggetti matematici. Rappresentare e analizzare, in diversi modi, anche utilizzando strumenti informatici, un insieme di dati scegliendo le rappresentazioni più idonee (EXCEL). Realizzare costruzioni geometriche elementari mediante l’utilizzo di strumenti informatici (LIM) ed, eventualmente, di specifici software di geometria (GEOGEBRA). Fisica Costruire il linguaggio della fisica classica. Sviluppare abilità relative alla misura. Esplorare fenomeni e descriverli con linguaggio adeguato. Analizzare i fenomeni meccanici. Risolvere problemi relativi all’equilibrio dei solidi e dei fluidi. Semplificare e modellizzare situazioni reali, risolvere problemi e avere consapevolezza critica del proprio operato. $ Secondo anno Matematica Saper risolvere disequazioni e sistemi di equazioni e disequazioni di I grado. Conoscere l’equazione della retta. Saper risolvere problemi relativi alla retta. Conoscere le operazioni fondamentali nell’insieme dei numeri reali e le loro proprietà. Saper operare nell’insieme dei numeri reali con la consapevolezza delle proprietà applicate. Conoscere la dimostrazione dell’irrazionalità di . Saper risolvere equazioni, disequazioni di II grado o grado superiore al secondo. Saper risolvere equazioni e disequazioni irrazionali. Definire la circonferenza e il cerchio come luogo di punti. Conoscere la circonferenza e il cerchio e le loro parti. Conoscere i punti notevoli di un triangolo. Conoscere e saper applicare i concetti di inscrittibilità e circoscrittibilità dei poligoni. Conoscere il concetto di estensione lineare e superficiale. Conoscere enti primitivi e assiomi necessari per descrivere il concetto di superficie piana e superfici equivalenti. Conoscere e saper applicare i più noti teoremi riguardanti l’equivalenza delle superfici piane. Conoscere il concetto di misura e di grandezze proporzionali. Conoscere le principali trasformazioni geometriche. Saper riconoscere e formalizzare problemi di natura numerica e geometrica. Sviluppare capacità logico-intuitive. Utilizzare metodi e strumenti di natura probabilistica. Saper utilizzare strumenti informatici per la verifica sperimentale delle nozioni teoriche apprese. Saper rappresentare graficamente semplici funzioni numeriche attraverso software specifici (Excel, Geogebra, ecc.). Saper utilizzare software specifici per costruzioni geometriche. Fisica Esplorare fenomeni e descriverli con linguaggio adeguato. Analizzare i fenomeni meccanici relativi al movimento dei corpi.

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Risolvere problemi relativi al moto dei corpi sia dal punto di vista cinematico che dinamico. Conoscere i concetti di lavoro e di energia. Comprendere i fenomeni termici definendo le grandezze temperatura e quantità di calore scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e trattando i passaggi di stato. Interpretare i fenomeni della riflessione e ritrazione della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici. Semplificare e modellizzare situazioni reali, risolvere problemi e avere consapevolezza critica del proprio operato. Fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti spe-rimentali, teorici e linguistici. $ Terzo anno Matematica Saper risolvere equazioni, disequazioni di II grado o di grado superiore al II. Saper risolvere equazioni e disequazioni irrazionali. Saper risolvere equazioni e disequazioni in valore assoluto. Conoscere il linguaggio delle funzioni. Conoscere semplici esempi di successioni numeriche. Essere in grado di trattare situazioni in cui si presentano progressioni aritmetiche e geometriche. Conoscere l’equazione della retta. Saper risolvere problemi sulla retta. Conoscere le coniche sia dal punto di vista geometrico sintetico che analitico. Conoscere, riconoscere e saper determinare l’equazione di una conica. Conoscere le caratteristiche della circonferenza, della parabola, dell’ellisse e dell’iperbole. Saper risolvere problemi sulla circonferenza, sulla parabola, sull’ellisse e sull’iperbole. Comprendere le potenzialità del metodo della geometria analitica applicato alle coniche come strumento per risolvere problemi algebrici. Fisica Formulare e risolvere problemi impegnativi, tratti anche dall’esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. Conoscere le leggi del moto, affiancandole alla discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del prin-cipio di relatività di Galilei. Approfondire il principio di conservazione dell’energia meccanica, applicato anche al moto dei fluidi. Approfondire con lo studio della gravitazione il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. $ Quarto anno Matematica Conoscere la definizione di funzione esponenziale e le sue caratteristiche. Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali. Conoscere la definizione di logaritmo e le sue proprietà. Applicare le proprietà dei logaritmi. Conoscere la definizione di funzione logaritmica e le sue caratteristiche. Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche. Conoscere i vari sistemi di misura di un angolo e il significato di radiante. Conoscere le funzioni goniometriche. Conoscere le formule relative agli archi associati. Conoscere le formule goniometriche. Risolvere equazioni e disequazioni goniometriche. Conoscere i teoremi sui triangoli rettangoli e sui triangoli qualunque. Risolvere un triangolo rettangolo e un triangolo qualunque. Conoscere gli assiomi dello spazio, le rette e i piani nello spazio e i solidi. Riconoscere le proprietà dei solidi. Calcolare la misura delle grandezze collegate quali aree e volumi. Utilizzare nello spazio i risultati della geometria piana. Sviluppare l’intuizione geometrica attraverso lo studio della geometria dello spazio. Comprendere l’uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipenden-za, correlazione e regressione e di campione. Conoscere gli elementi base del calcolo combinatorio e la probabilità. Conoscere la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni. Fisica Approfondire lo studio dei fenomeni termici. Comprendere le leggi dei gas, familiarizzando con la semplificazione concettuale del gas perfetto e con la relativa teo-ria cinetica. Comprendere i principi della termodinamica. Conoscere i fenomeni ondulatori.

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Esaminare i fenomeni relativi alla propagazione delle onde meccaniche con particolare attenzione alla sovrapposizio-ne, interferenza e diffrazione. $ Quinto anno Matematica PNI Conoscere la definizione di limite e i teoremi che caratterizzano i limiti, le varie forme di indeterminazione. Conoscere le condizioni per la continuità di una funzione e i teoremi sulle funzioni continue. Conoscere i limiti notevoli. Calcolare i limiti di una funzione. Descrivere e calcolare gli asintoti verticali, orizzontali, obliqui – infinitesimi, infiniti. Conoscere la definizione di derivata e il suo significato geometrico. Calcolare la derivata di una funzione. Determinare l’andamento di un grafico di una funzione. Conoscere e applicare le regole di derivazione. Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Conoscere le procedure che permettono di determinare massimi, minimi, flessi, crescenza, decrescenza, concavità di una funzione. Conoscere la definizione di integrale e le proprietà dell’integrale definito. Conoscere il teorema fondamentale del calcolo integrale. Conoscere la definizione di integrale indefinito e le sue proprietà. Calcolare gli integrali indefiniti immediati. Calcolare l’integrale indefinito di funzioni più complesse applicando i metodi di integrazione per decomposizione in somme, per parti, per sostituzione. Integrare funzioni razionali fratte. Calcolare la misura dell’area individuata da una funzione in un intervallo, l’area di un dominio compreso tra due grafici di curve, la lunghezza di una curva piana e il volume dei solidi di rotazione. Comprendere i concetti di disposizioni, combinazioni, permutazioni, coefficienti binomiali. Conoscere la definizione di probabilità, probabilità totale e composta, probabilità condizionale. Saper calcolare la media aritmetica, geometrica, armonica e quadratica, moda, mediana. Informatica Saper usare software applicativi. Matematica Conoscere le proprietà che caratterizzano gli insiemi. Conoscere le definizioni di intervallo e di intorno. Conoscere le definizioni di massimo, minimo, estremo inferiore, estremo superiore, punto di accumulazione. Conoscere la definizione di limite e i teoremi che caratterizzano i limiti, le varie forme di indeterminazione. Conoscere le condizioni per la continuità di una funzione e i teoremi sulle funzioni continue. Conoscere i limiti notevoli. Calcolare i limiti di una funzione. Descrivere e calcolare gli asintoti verticali, orizzontali, obliqui – infinitesimi, infiniti. Conoscere la definizione di derivata e il suo significato geometrico. Calcolare la derivata di una funzione. Determinare l’andamento di un grafico di una funzione. Conoscere e applicare le regole di derivazione. Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Conoscere le procedure che permettono di determinare massimi, minimi, flessi, crescenza, decrescenza, concavità di una funzione. Conoscere la definizione di integrale e le proprietà dell’integrale definito. Conoscere il teorema fondamentale del calcolo integrale. Conoscere la definizione di integrale indefinito e le sue proprietà. Calcolare gli integrali indefiniti immediati. Calcolare l’integrale indefinito di funzioni più complesse applicando i metodi di integrazione per decomposizione in somme, per parti, per sostituzione. Integrare funzioni razionali fratte. Calcolare la misura dell’area individuata da una funzione in un intervallo, l’area di un dominio compreso tra due grafici di curve, la lunghezza di una curva piana e il volume dei solidi di rotazione. Fisica Conoscere i fenomeni elettrici e magnetici. Conoscere i diversi modi per elettrizzare i corpi. Conoscere come interagiscono i diversi tipi di cariche elettriche esistenti in natura. Conoscere la legge di Coulomb. Definire il campo elettrico, l’energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico.

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Conoscere la definizione di capacità di un condensatore. Definire l’intensità di corrente. Enunciare le leggi di Ohm. Conoscere le differenze tra il collegamento in serie e il collegamento in parallelo di due o più resistore. Enunciare la legge dell’effetto Joule. Conoscere il meccanismo di conduzione dell’elettricità nei conduttori metallici, nei liquidi, nei gas, nel vuoto e nei se-miconduttori. Conoscere come si genera un campo magnetico. Saper evidenziare differenze tra campo magnetico e campo elettrico. Conoscere proprietà e caratteristiche del vettore induzione magnetica. Conoscere cos’è e come agisce la forza di Lorentz. Comprendere comportamento ed effetti dei campi magnetici nella materia. Comprendere il concetto di flusso magnetico. Sapere come si genera la corrente alternata. Sapere come funzionano alternatori, motori, dinamo. Conoscere l’andamento di intensità tensione nei circuiti in corrente alternata.

# Scienze della Terra, Biologia, Chimica e Geografia astronomica

Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo anno: Liceo Classico – Liceo Classico della Comunicazione – Liceo delle Scienze Umane – Liceo

Scientifico Scienze della Terra Conoscenza e comprensione della Terra nello spazio e dei moti della Terra. Conoscenza e comprensione delle varie organizzazioni del pianeta (idrosfera, atmosfera). Chimica Osservazione e descrizione di fenomeni e di semplici reazioni chimiche. Conoscenza e comprensione degli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni dei miscugli e dei composti. Conoscenza e comprensione e applicazione delle leggi fondamentali. Acquisizione nei suoi aspetti essenziali del metodo sperimentale, con particolare attenzione all’uso delle unità ed ai criteri per la raccolta e la registrazione dei dati. Osservazione e descrizione dei fenomeni appartenenti alla realtà naturale o artificiale. Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline. Biologia (Liceo delle Scienze Umane) Osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). $ Secondo anno: Liceo Classico – Liceo delle Scienze Umane – Liceo Scientifico Biologia Conoscenza e comprensione delle diverse caratteristiche dei viventi. Conoscenza e comprensione delle molecole biologiche, delle strutture cellulari e della riproduzione cellulare. Conoscenza e comprensione degli elementi fondamentali della genetica mendeliana. Conoscenza e comprensione degli elementi fondamentali dell’evoluzione e della sistematica dei viventi. Chimica Conoscenza e comprensione dei primi modelli atomici e del sistema periodico di Mendeleev. Conoscenza e comprensione dei vari tipi di legame chimico. Conoscenza della forma delle molecole e delle forze intermolecolari. Conoscenza, comprensione e applicazione di semplici formule e reazioni. Acquisizione nei suoi aspetti essenziali del metodo sperimentale. Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline. Scienze della Terra (Liceo delle Scienze Umane) Conoscenza e comprensione della cartografia. $ Terzo anno: Liceo Classico – Liceo delle Scienze Umane Biologia Conoscenza e comprensione della sistematica dei viventi, della complessità dei sistemi biologici e dei rapporti tra or-ganismi e ambiente. Conoscenza, comprensione, applicazione delle diverse vie metaboliche cellulari e della sintesi proteica.

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Conoscenza e comprensione delle basi molecolari della trasmissione dei caratteri ereditari (struttura e funzioni del DNA, codice genetico). Acquisizione del linguaggio specifico. Chimica Conoscenza, comprensione e applicazione dei vari tipi di legame chimico; della varietà dei composti chimici e della loro nomenclatura. Applicazione di semplici calcoli stechiometrici. Conoscenza, comprensione e applicazione delle proprietà delle soluzioni; degli scambi energici associati alle trasfor-mazioni chimiche e degli aspetti termodinamici e cinetici. Acquisizione del linguaggio specifico. Scienze della Terra (Liceo delle Scienze Umane) Conoscenza e comprensione della mineralogia. $ Terzo anno: Liceo Scientifico Biologia Conoscenza, comprensione, applicazione delle diverse vie metaboliche cellulari e della sintesi proteica. Conoscenza e comprensione delle basi molecolari della trasmissione dei caratteri ereditari (struttura e funzioni del DNA, codice genetico). Conoscenza e comprensione degli aspetti anatomici e fisiologici con particolare riferimento al corpo umano e agli aspetti di educazione alla salute. Acquisizione del linguaggio specifico. Chimica Conoscenza e comprensione dei vari modelli atomici e della tavola periodica. Conoscenza, comprensione e applicazione dei vari tipi di legame chimico, della varietà dei composti chimici. Acquisizione del linguaggio specifico. $ Quarto anno: Liceo Classico – Liceo delle Scienze Umane Biologia Conoscenza e comprensione degli aspetti anatomici e fisiologici con particolare riferimento al corpo umano e agli aspetti di educazione alla salute. Chimica Conoscenza, comprensione, applicazione delle proprietà delle soluzioni; degli scambi energici associati alle trasfor-mazioni chimiche e degli aspetti termodinamici e cinetici; delle leggi dell’equilibrio chimico; delle reazioni di acidi e ba-si; delle reazioni redox; delle leggi dell’elettrochimica (cenni). Acquisizione del linguaggio specifico. Scienze della Terra Conoscenza e comprensione della mineralogia e dello studio delle rocce. Conoscenza e comprensione dei fenomeni sismici e vulcanici. $ Quarto anno: Liceo Scientifico

Chimica Conoscenza e comprensione dei vari modelli atomici e della tavola periodica. Conoscenza, comprensione e applicazione dei vari tipi di legame chimico, della varietà dei composti chimici e della loro nomenclatura. Conoscenza, comprensione delle proprietà dei gas, dei solidi e dei liquidi; delle proprietà delle soluzioni. Conoscenza, comprensione, applicazione delle proprietà delle soluzioni; degli scambi energici associati alle trasfor-mazioni chimiche e degli aspetti termodinamici e cinetici; delle leggi dell’equilibrio chimico; delle reazioni di acidi e ba-si; delle reazioni redox; delle leggi dell’elettrochimica (cenni). Acquisizione del linguaggio specifico. $ Quinto anno: Liceo Classico – Liceo delle Scienze Umane

Biotecnologie Conoscenza e comprensione dei principali meccanismi di regolazione genica Comprensione dei processi biologici e biochimici che dirigono la differenziazione cellulare anche in rapporto a temi di attualità( le basi genetiche del Cancro) Comprendere il processo della clonazione genica e riproduttiva. Riconoscere l’importanza della genomica Saper riconoscere i vari metodi di analisi del DNA

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Conoscere le tecniche che permettono di modificare geneticamente gli organismi ( con particolare attenzione agli OGM) Chimica organica Conoscere le reazioni redox e le principali applicazioni in elettrochimica. Comprendere l’importanza del Carbonio e dell’ibridazione nella struttura e nella forma tridimensionale delle molecole organiche Saper distinguere gli idrocarburi in base ai legami che li caratterizzano Conoscere e spiegare la struttura del benzene Definire il concetto di gruppo funzionale e saperli identificare. Mettere in relazione la struttura di un gruppo e le sue proprietà Saper scrivere la formula di struttura ed assegnare il nome IUPAC ai vari composti Riconoscere l’isomeria nei composti Saper scrivere le reazioni chimiche dei vari composti ed analizzarne il meccanismo Scienze della Terra Comprendere la dinamica interna della Terra Conoscere le principali teorie mobiliste Delineare le tappe e conoscere le scoperte che hanno portato ad una teoria unitaria Saper correlare i meccanismi di movimento delle placche e le strutture geologiche Acquisizione del linguaggio specifico. Biologia (Liceo delle Scienze Umane) Anatomia umana e comparata $ Quinto anno:Liceo Scientifico Biotecnologie Conoscenza e comprensione dei principali meccanismi di regolazione genica. Comprensione dei processi biologici e biochimici che dirigono la differenziazione cellulare anche in rapporto a temi di attualità( le basi genetiche del Cancro). Comprendere il processo della clonazione genica e riproduttiva. Conoscere le tecniche che permettono di modificare geneticamente gli organismi (con particolare attenzione agli OGM). Chimica organica Conoscere le reazioni redox e le principali applicazioni in elettrochimica. Comprendere l’importanza del Carbonio e dell’ibridazione nella struttura e nella forma tridimensionale delle molecole organiche Saper distinguere gli idrocarburi in base ai legami che li caratterizzano Conoscere e spiegare la struttura del benzene Definire il concetto di gruppo funzionale e saperli identificare. Mettere in relazione la struttura di un gruppo e le sue proprietà. Saper scrivere la formula di struttura ed assegnare il nome IUPAC ai vari composti. Riconoscere l’isomeria nei composti Saper scrivere le reazioni chimiche dei vari composti ed analizzarne il meccanismo. Chimica biologica Conoscere e comprendere struttura e funzione di molecole di interesse biologico. Conoscere e comprendere i principali meccanismi metabolici : Fotosintesi e Respirazione cellulare. Scienze della Terra Comprendere la dinamica interna della Terra. Conoscere le principali teorie mobiliste. Delineare le tappe e conoscere le scoperte che hanno portato ad una teoria unitaria. Saper correlare i meccanismi di movimento delle placche e le strutture geologiche. Saper descrivere e correlare atmosfera e fenomeni meteorologici. Acquisizione del linguaggio specifico.

! Disegno e Storia dell’Arte: Liceo Scientifico Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico)

$ Primo biennio Saper riconoscere gli stili architettonici, le tecniche costruttive, i materiali utilizzati nell'architettura e le correnti artisti-che in pittura e scultura prodotte fino alla fine del XIV secolo. Saper costruire figure geometriche piane utilizzando anche le proiezioni ortogonali. Utilizzare, come sistema di rappresentazione, l'assonometria.

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$ Secondo biennio Potenziamento delle conoscenze dell'evoluzione dell'arte dal XIV al XIX secolo e capacità di riconoscere gli stili, le tecniche di rappresentazione ed i materiali utilizzati. Consapevolezza dell'importanza del patrimonio artistico italiano e, soprattutto, del territorio di appartenenza. Acquisizione della tecnica di rappresentazione dello spazio attraverso lo studio della prospettiva centrale e accidentale per poter rappresentare figure piane, solidi geometrici e volumi architettonici. Conoscenza ed uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e la progettazione e, in particolare, dei programmi CAD.

$ Quinto anno Conoscenza dell'arte prodotta nel XX secolo per comprendere maggiormente eventi collegati alla storia, alla filosofia, alla letteratura, alle scienze e alla religione. Acquisizione del concetto di tutela e conservazione del patrimonio artistico mondiale. Capacità di elaborare la lettura di un'opera d'arte pittorica, scultorea ed architettonica. Conoscenza ed ana-lisi di un ambiente costruito, (spazio urbano, edificio, monumento), e restituzione mediante il rilievo grafico – fotografi-co e schizzi dal vero. Possibilità di elaborare semplici proposte progettuali.

! Storia dell’Arte: Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane

$ Secondo biennio Conoscenza degli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa, italiana ed europea prodotti fino alla fine del XVIII secolo. Capacità di riconoscere gli stili, le tecniche di rappresentazione ed i materiali utilizzati. Acquisizione della consapevolezza dell'importanza del patrimonio archeologico, architettonico ed artistico italiano e, in particolare, del territorio di appartenenza, della sua fondamentale valenza come risorsa econo-mica e della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. $ Quinto anno Conoscenza degli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa, italiana ed europea prodotti dal XIX al XX secolo. Capacità di riconoscere gli stili, le tecniche di rappresentazione ed i materiali utilizzati. Capacità di elaborare la lettura di un'opera d'arte pittorica, scultorea ed architettonica anche in modo critico.

# Storia dell’Arte e Archeologia : Liceo Classico della Comunicazione

$ Primo anno Sviluppare le capacità di analisi e comprensione dei principali processi che si sono verificati nel passato e che hanno lasciato traccia a livello archeologico. Ambito di studio: il territorio campano. Importanza dell'ar-cheologia per lo studio dell'arte, dell'urbanistica e della storia di un territorio. Metodi di scavo e classificazione dei re-perti con eventuale visita a qualche cantiere della zona casertana. Saper riconoscere gli stili architettonici, le tecniche artistiche ed i materiali costruttivi nell'arte dall'antichità al periodo romano. Acquisizione del concetto di arte come messaggio che comunica e riflette la storia di un popolo.

# Scienze motorie e sportive Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo anno Prendere coscienza della propria corporeità. Ampliare le capacità coordinative e condizionali. Elaborare schemi motori complessi. Prendere coscienza dei benefici delle attività motorie. Avviamento alla pratica sportiva attraverso la coscienza di cosa vuol dire fare sport ed essere uno sportivo. Cenni di anatomia. Prevenzione e sicurezza. Salute e stili di vita. Cenni di storia dell’Educazione Fisica e quant’altro riportato nelle singole programmazioni dei docenti. $ Secondo anno Presa di coscienza della propria corporeità e delle proprie potenzialità in un corpo in piena evoluzione, insegnando agli allievi a saper individuare , valutare e valorizzare le proprie prestazioni. Facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive, che tenda a promuovere le pratica sportiva co-me cultura di vita. Favorire la scoperta delle attitudini personali. Incrementare le capacità condizionali, coordinative ed espressive. Favorire il potenziamento fisiologico. Cenni di anatomia e fisiologia. Elementi di traumatologia e pronto soccorso. Il soccorso in emergenza. Introduzione all’educazione alimentare. Cenni di storia dell’Educazione fisica e quant’altro riportato nelle singole programmazioni dei docenti.

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$ Terzo anno Attuare movimenti complessi, precisi, automatici, in situazioni variabili. Attività di diversa durata e intensità che favori-scano un affinamento delle funzioni corporee per un’efficace rappresentazione del proprio corpo in azione. Sperimentazione di tecniche espressive. Cenni di anatomia e fisiologia. Traumatologia e pronto soccorso, il soccorso in emergenza. Cenni di storia dell’Educazione fisica e quant’altro riportato nelle singole programmazioni dei docenti. $ Quarto anno Avere disponibilità e controllo segmentario totale. Affinamento delle funzioni neuromuscolari attraverso la presa di coscienza e l’elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee. Approfondimento tecnico-tattico degli sport. Cenni di fisiologia. Educazione alimentare. Il pronto soccorso. Cenni di storia dell’Educazione fisica e quant’altro riportato nelle singole programmazioni dei docenti. $ Quinto anno Trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diverse. Il fair play e lo sport. Conoscere a grandi linee gli sport olimpici. Il doping nella pratica sportiva. La salute come fattore dinamico. L’alimentazione e lo sport. Regolamento tecnico e gesti arbitrali di diversi sport. Pronto soccorso. Il soccorso in emergenza e quant’altro riportato nelle singole programmazioni dei docenti.

# Religione Obiettivi cognitivi (conoscenze, competenze, capacità che lo studente dovrà possedere a fine anno scolastico) $ Primo anno Acquisizione dello specifico linguaggio religioso, in particolare quello cristiano. Conoscenza degli elementi fondamentali della religione ebraica. Capacità di saper comprendere e descrivere lo specifico linguaggio biblico veterotestamentario e le differenze inter-pretative ebraico-cristiano. Saper comprendere i caratteri comuni tra l’ebraismo, cristianesimo ed islamismo. $ Secondo anno Conoscenza dei tratti fondamentali della figura e del messaggio di Gesù. Conoscenza dei caratteri fondamentali della storia della chiesa primitiva e medioevale. Capacità di saper comprendere il linguaggio del Nuovo Testamento. Conoscenza degli elementi fondamentali della diffusione del Cristianesimo. Saper comprendere e descrivere i processi storici che hanno favorito la diffusione del cristianesimo nell’area del Medi-terraneo e i rapporti venutosi a creare con le culture antiche. $ Terzo anno Conoscenza delle tappe fondamentali della storia del Cristianesimo nell’età moderna. Conoscenza dei caratteri e degli elementi fondamentali delle grandi religioni. Saper evidenziare i collegamenti tra la Storia del Cristianesimo e le discipline di Storia, Filosofia e Storia dell’Arte. Conoscere gli elementi fondamentali delle religioni orientali (Induismo, Buddismo, Islamismo, Taoismo, Confucianesi-mo, Shintoismo). Capacità di cogliere differenze e punti di unione tra le diverse religioni. $ Quarto anno Conoscere gli elementi essenziali dalla religiosità popolare e dimostrare competenze adeguate per cogliere le diffe-renze con la religione. Saper individuare le varie forme di religiosità, in particolare quelle popolari. Conoscere le principali tematiche di bioetica; approfondire le loro implicazioni antropologiche, sociali e religiose. Conoscere le problematiche etiche relative alle violenze subite dalle donne e dai bambini. $ Quinto anno Conoscere le tematiche emergenti di etica e morale nel mondo contemporaneo e saperle confrontare con i principi della religione cattolica. Conoscere le tappe fondamentali della storia della chiesa nel ventesimo secolo. Saper evidenziare i punti peculiari della dottrina della Chiesa Cattolica nel mondo contemporaneo. Saper raccordare i principi religiosi con le conoscenze storico, scientifiche, filosofiche e letterarie del ventesimo seco-lo.

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VALUTAZIONE DIDATTICA

Nel processo valutativo rappresenta un momento molto importante la scelta degli obiettivi che devono tener conto del livello di partenza e devono essere raggiungibili. In tal senso i docenti sono una parte attiva del processo di valutazione dal momento che, proprio ad essi, appartiene la scelta degli obiettivi. La valutazione sarà dunque caratterizzata:

a) dalla individuazione degli obiettivi descritti in funzione degli standard minimi e massimi; c) dalla valutazione dei livelli cognitivi acquisiti; b) dalla verifica degli stessi.

Le verifiche formative avranno lo scopo di assumere informazioni sul processo di insegnamento, appren-dimento per orientarlo e modificarlo. Le verifiche sommative certificheranno il raggiungimento degli obiettivi, in termini di acquisizione di cono-scenze, competenze e di capacità. Gli indicatori sono elaborati all’interno dei singoli dipartimenti e tengono conto dei parametri fissati dalla se-guente tabella: Tabella 5

VOTO COMPLESSIVO

CONOSCENZA - dei contenuti - dei concetti - della terminologia

COMPETENZA - applicazione - espressione - competenza comunicativa

CAPACITÁ - elaborazione - analisi - sintesi

10 – 9 Rigorosa, completa e approfon-dita degli argomenti (ottima/eccellente)

- Applicazione autonoma - Espressione articolata - Linguaggio specifico appro-priato - Comunicazione sicura

- Elaborazione sicura - Analisi penetrante - Sintesi originale

8 – 7 Approfondita (discreta/buona)

-Applicazione sicura e ordinata. -Espressione precisa -Comunicazione efficace

-Elaborazione aderente -Analisi articolata -Sintesi significativa

6 Sufficiente -Applicazione appropriata -Espressione chiara -Comunicazione adeguata

-Elaborazione sufficiente -Analisi essenziale -Sintesi coerente

5 – 4 Limitata (insufficiente/mediocre)

-Applicazione incerta -Espressione approssimativa -Comunicazione insicura

-Elaborazione confusa -Analisi superficiale -Sintesi frammentaria

3 – 2 – 1 Scarsa, rifiuta la prova o dimo-stra di ignorare completamente gli argomenti. (gravemente insufficiente)

-Applicazione errata -Espressione scorretta, utilizza un linguaggio specifico scarno e inadeguato. -Comunicazione insufficiente

-Elaborazione assente -Analisi confusa -Sintesi inconsistente

VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE (D.M. 16/01/09)

Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento

Art. 1 - Finalità della valutazione del comportamento degli studenti 1. La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità:

! accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

! verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione sco-lastica;

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! diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuoven-do comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri do-veri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

! dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. Art. 2 - Caratteristiche ed effetti della valutazione del comportamento 1. La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di se-condo grado è espressa in decimi. 2. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazio-ne in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studen-te. 3. In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n.137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclu-sivo del ciclo di studi. 4. La votazione insufficiente di cui al comma 3 del presente Art. può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in pre-senza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità, secondo i criteri e le indicazioni di cui al successivo Art. 4. Art. 3 - Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento 1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comporta-menti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. 2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comporta-mento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’Art. 1 del presente Decreto. Art. 4 - Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’Art. 3, la valutazione insufficiente del comportamento, soprat-tutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti , D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008, nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento tempora-neo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statu-to). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di clas-se abbia accertato che lo studente:

a) nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; b) successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare,

non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente li-vello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’Art. 1 del presente Decreto.

3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e fina le. 4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di quella relativa al com-portamento, le scuole sono tenute a curare con particolare attenzione sia l’elaborazione del Patto educativo di corresponsabi-lità, sia l’informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli. Art. 5 - Autonomia scolastica 1.Ciascuna istituzione scolastica autonoma, nel rispetto dei principi e dei criteri di carattere generale previsti dal presente Decreto e dalla normativa vigente, può determinare, in sede di redazione del Piano dell’Offerta formativa, ulteriori criteri e iniziative finalizzate alla prevenzione, tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.

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Tabella di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La seguente griglia di valutazione del comportamento vuole ribadire i principi fondanti del nostro Liceo che mira al massimo sviluppo possibile delle potenzialità di tutti gli studenti nel processo continuo e complesso della loro formazione.

Indicatori: partecipazione, frequenza, rapporti interpersonali, rispetto dei doveri scolastici, rispetto del regolamento d’Istituto, comportamento durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto, note disciplinari.

Voto Descrittori

10 È attribuito a studenti ritenuti, dall’intero Consiglio di Classe, meritevoli di lode per aver contribuito con il loro comportamento e la loro attività alla crescita dell’intera classe.

9 Corretta, assidua e attiva partecipazione alle lezioni. Equilibrio nei rapporti interpersonali. Puntualità nel rispetto dell’orario e responsabilità nell’espletamento degli impegni scolastici. Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche e gli interventi educativi, svolti anche al di fuori dell’Istituto.

8 Corretta e assidua partecipazione alle lezioni. Costante correttezza nei rapporti interpersonali. Puntualità nel rispetto dell’orario e costante adempimento dei doveri scolastici. Atteggiamento responsabile durante le attività didattiche e gli interventi educativi, svolti anche al di fuori dell’Istituto

7 Sufficiente interesse e sufficiente partecipazione alle lezioni. Correttezza nei rapporti interpersonali. Sufficiente adempimento dei doveri scolastici. Atteggiamento sufficientemente responsabile durante le attività didattiche e gli interventi educativi svolti anche al di fuori dell’Istituto. Infrazioni non gravi soggette a richiamo verbale o una nota scritta sul registro di classe.

6 Mediocre interesse e incostante partecipazione alle lezioni. Scarsa correttezza nei rapporti interpersonali anche durante le attività didattiche e gli interventi educa-tivi svolti al di fuori dell’Istituto. Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare più note scritte sul registro di classe Comportamento incostante per responsabilità nell’espletamento dei doveri scolastici. Disinteresse per alcune discipline.

5 È attribuito a studenti che per gravi e/o frequenti episodi di violazione del regolamento di disciplina dell’Istituto siano incorsi in sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica. Vedi Capo 1 Regolamento di disciplina degli studenti.

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ASSENZE- REGOLAMENTO APPLICATIVO DELLE DEROGHE - AI SENSI DEL D.P.R. 122\2009 ( LIMITE DELLE ASSENZE) E DELLA CIRCOLARE 20 PROT. N. 1483 DEL 4 MARZO 2011

Il DPR 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 c. 7 dispone che: A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo annodi corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scola-stiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordina-rie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati e, queste, constino d un profitto comunque almeno sufficiente. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. art. 1 Calcolo della percentuale di assenze Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dai docenti sul Registro di Classe e sono sommate a fine anno. Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico sarà quindi raf-frontato all’orario complessivo annuale delle lezioni. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, com-prensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del succ. art.6, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non am-missione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. art. 2 Ore di attività didattica extrascolastica Le ore di attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, alternanza scuola lavoro - stages) vanno regolarmente riportate nel registro di Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento. art.3 Programmi di apprendimento personalizzati Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono momenti formativi sulla basse di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 22.06.2009). art. 4 Assegnazione di Non Classificato allo scrutinio finale L’assegnazione di NC anche in una sola disciplina allo scrutinio finale implica la esclusione dal medesimo e ’automa-tica non ammissione. art. 5 Tipologie di assenza ammesse alla deroga La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudi-chino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano: a. motivi di salute pari o superiori a 5 giorni (ricovero ospedaliero o cure domiciliari, in forma continuativa o ricorrente) e visite specialistiche ospedaliere e day- hospital (anche riferite ad un giorno); in casi di malattie gravi o croniche certi-ficate dal medico curante verranno prese in considerazione assenze per malattia inferiori a 5 giorni; b. motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; gravi patologie e lutti dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel pae-se d’origine per motivi legali, trasferimento della famiglia); c. uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione Sportiva di appartenenza; d. partecipazione ad attività deliberate dalla scuola. Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate. Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata du-rante l’anno scolastico, verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale.

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CRITERI DIDATTICI, METODOLOGICI E ORGANIZZATIVI

DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO

Attività di recupero curricolare Pausa didattica e recupero in itinere Subito dopo gli scrutini del I quadrimestre sarà effettuata una pausa didattica della durata di una settimana, dove sa-ranno attivati interventi di recupero per gli allievi carenti e di approfondimento per i restanti. Si proseguirà con il re-cupero in itinere, durante le ore curricolari, attraverso esercitazioni guidate, presa visione e discussione dei compiti svolti in classe, correzione degli esercizi assegnati a casa. Al termine delle attività di recupero, entro la prima decade di MARZO, verranno effettuate verifiche volte ad accerta-re il recupero delle carenze, evidenziatesi in sede di scrutinio del I quadrimestre, secondo le modalità stabilite dal con-siglio di classe, nel rispetto delle programmazioni dipartimentali. Corsi IDEI Scrutinio finale Nei confronti degli studenti per i quali sia stata deliberata dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale la sospen-sione del giudizio di ammissione alla classe successiva, gli interventi di recupero si svolgeranno dopo lo scrutinio fina-le, attraverso l’attivazione di corsi il cui numero dipenderà dalla disponibilità delle risorse economiche.

CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO

Ogni Consiglio di classe, attribuisce, ad ogni alunno del secondo biennio o dell’ultimo anno, al momento dello scruti-nio finale, giugno o settembre, un apposito punteggio calcolato in relazione alla media dei voti conseguita, denominato credito scolastico.

Il Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 stabilisce nuovi Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di stu-dio di istruzione secondaria superiore e una nuova tabella A di attribuzione del credito scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un uni-co voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valu-tate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media «M» dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla seguente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, ol-tre la media «M» dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di even-tuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione.

• CALCOLO DEI PUNTI PER IL CREDITO SCOLASTICO (candidati interni) Per l'attribuzione del Credito scolastico si fa riferimento alla tabella A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Tabella A Media dei voti III anno IV anno V anno

M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M = 7 4-5 4-5 5-6 7 < M = 8 5-6 5-6 6-7 8 < M = 9 6-7 6-7 7-8 9 < M = 10 7-8 7-8 8-9

«M» rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

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• CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELL’ULTERIORE PUNTEGGIO Per l’attribuzione dell'ulteriore!punteggio!ai!fini!del!conseguimento!del punteggio massimo stabilito nell’ambito della banda di oscillazione relativa alla media dei voti, ossia ai fini della determinazione del credito scolastico, il punteggio massimo della fascia viene attribuito facendo riferimento alle tabelle A1 e A2:

Tabella A1- in caso di media pari o superiore ai seguenti parametri:

Tabella A2 – Per le medie che non rientrano nella tabella A1, il punteggio minimo della fascia viene così in-tegrato:

Tabella A2

Assiduità nella frequenza scolastica (meno di 30 giorni di assenza) 0,35

Interesse e partecipazione diligente al dialogo educativo: 0,25

Partecipazione diligente alle attività extrascolastiche (progetti PON e progetti interni, vincita di concorsi regionali e/o nazionali, eventi e manifestazioni culturali* alle quali la scuola partecipa o organizza direttamente)

0,30

Crediti formativi** 0,10

Totale (in caso del raggiungimento di una somma pari o superiore a 0,60) 1 punto

*Per gli eventi e manifestazioni culturali, la partecipazione deve essere non sporadica e arricchita da personali contributi.

**I CREDITI FORMATIVI ( art.12 –DM 323/98) consistono in esperienze qualificate ( D. M. n.49/2/2000), relative ad attività culturali, artistiche e formative acquisite al di fuori della scuola di appartenenza e debitamente documentate; esse vanno presen-tate all’Ufficio di segreteria tassativamente entro il 15 maggio dell’anno scolastico in corso. Valutare quali tipologie di esperien-ze possano configurarsi come credito formativo è compito dei consigli di classe (normativa di riferimento D. M. 24/2/2000), i qua-li tuttavia terranno conto di indicazioni e parametri individuati dal Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità di valu-tazione. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero, devono essere legalizzate dall’autorità diplomatica o consolare italiana, fatti salvi i casi di esonero previsti dalla normativa vigente!

Tabella A1 Media dei voti III anno IV anno V anno

M ≥ 6,6 5 5 6 M ≥ 7,6 6 6 7 M ≥ 8,5 7 7 8 M ≥ 9,1 8 8 9

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Ampliamento dell’Offerta Formativa

L’!.!“Liceo!Classico!Pietro!!Giannone”!è!articolato!da!quest’!anno!in!due!indirizzi:!Liceo!Classico!e!Liceo!Scientifi2co!nella!sede!di!Corso!Giannone!90,!e!ha!due!sedi!associate! :!Liceo!Scientifico! 2!Caiazzo!e!Liceo!delle!Scienze!Umane!2!Alvignano.!La!consolidata!tradizione!di!studi!e!di!prestigio!coniugate!alle!più!innovative!risorse!multi2mediali!e!tecnologiche!(ogni!aula!è!munita!di!LIM,!videoproiettore,!notebook,!collegamento!wireless),!palestra!coperta!e!campi!di!gioco!all’aperto,!laboratori!di!lingue,!informatica,!scienze,!storia.!biblioteca!con!collezioni!ed!edizioni!prestigiose!e!rare,!le!più!moderne!dotazioni!per!la!sicurezza,!fanno!del!“GIANNONE”!un!modello!educa2tivo!finalizzato!alla!valorizzazione!del!più!prezioso!dei!patrimoni,!quello!umano,!dei!nostri!giovani,!dei!nostri!fi2gli.!E,!pertanto,!alla!formazione!di!eccellenze!in!una!platea!che!abbraccia!una!parte!considerevole!della!Provin2cia!di!Caserta,!proponendosi!come!presidio!di!principi,!di!civiltà,!di!insegnamento!rigoroso,!di!valorizzazione!dei!beni! (! culturali,! storici,! artistici,! naturalistici)! e! della! personalità! di! ogni! singolo! allievo.! Al! fine! di! creare! per!ognuno!non!solo!un!percorso!formativo!ritagliato!sulle!sue!potenzialità!e!vocazioni,!ma!anche!un!contesto!nel!quale!vivere!bene.!Con!orgoglio,!e!trovando!(!anche!imparando!a!creare)!tutto!ciò!cui!le!esigenze!e!i!sogni!di!un!giovane!possono!aspirare.!Da!quest’anno!l’!Offerta!Formativa!del!LICEO!PIETRO!GIANNONE!si!avvale!anche!del2la!collaborazione!didattica!e!accademica!di!prestigiosi!Enti!e!Università!italiane!(SUN,!LUISS,!Bocconi),!ed!estere!(Harvard!University,!Cambridge!University,! !Connecticut!University! ),! incluse! le!pratiche!sportive!della!grande!tradizione!agonistica!ed!olimpionica!della!città!di!Caserta,!la!“Scherma!Giannone”!e!il!basket!della!“Juve!Caser2ta/Pasta!Reggia”.!!

In!seguito!una!breve!descrizione!dei!progetti!posti!in!essere!:!!

!

PROGETTI DI SERVIZIO • Sito#Web#e#Mass#Media#

Il!Progetto!ha!lo!scopo!di!curare!l’immagine!della!nostra!scuola,!mettendo!in!rete!le!informazioni,!aggiornandole!in!tempo!reale!e!di!creare!un!archivio!di!documenti!utili!a!tutti!gli!utenti.!!• Progetto#d’ascolto#

Il!progetto,!rivolto!a!tutti!gli!alunni!della!scuola,!è!mirato!ad!aiutare!gli!studenti! in!difficoltà!formando!soggetti!che!siano!in!grado!di!affrontare!determinati!problemi!di!natura!psicologica!e!di!raggiungere!una!maggiore!autonomia!e!capacità!nella!soluzione!dei!conflitti!interni!o!esterni.!!Attraverso!il!metodo!del!counseling!psicologico!si!cercherà!di!migliorare!la!qualità!della!vita!degli!studenti.!##• Patente#europea#del#computer#ACertificazione#ECDL#Core#Level##

Il!nostro!Istituto!!è!Test!center!accreditato,!dal!2001,!!presso!l'AICA!per!il!conseguimento!della!patente!europea!del!computer,!ECDL2core.!E'!l’attestazione!di!base!di!chi!vuole!!acquisire!!conoscenze!tecniche!sull’uso!!del!computer,!an2che!!a!fini!lavorativi!,!in!aziende,!enti!pubblici,!studi!professionali,!altro.!!!Le!aree!dei!!contenuti!!di!base!!riguardano!!gestione!dei!file,!elaborazione!dei!testi,!fogli!elettronici,!uso!delle!basi!dati,!creazione!di!presentazioni,!uso!di!Internet!e!della!posta!elettronica.!Per!ottenere!la!Patente!ECDL!Core!il!candidato!,!dopo!aver!acquistato!!la!!documentazione!!di!accesso,!Skills2!card,!!deve!sostenere!7!esami,!corrispondenti!alle!aree!di!conoscenza!suddette.!Ciascun!test!d’esame!comporta,!!il!pagamento!di!una!piccola!quota!di!rimborso!spese,!ed!è!condotto!con!sistemi!automatici!che!garantiscono!uniformità!e!oggettività!di!valutazione.!

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PROGETTI CURRICOLARI

! CLIL$geografia,in,inglese,

Il#progetto##propone##un##laboratorio#linguistico#in#cui#l’uso#dell’inglese#è#finalizzato#a#veicolare#conoscenze#relative#alAla#geografia.#Si#integreranno#obiettivi#linguistici#e#disciplinari.#

Le#lezioni#avranno#cadenza#settimanale#nell’ora#di#geostoria.#

! CLIL$Scienze,in,inglese,

Il#progetto#è#finalizzato#ad#ampliare#il#bagaglio#culturale##e#a#sviluppare#le#competenze#comunicative#degli#studenti.#

La#lingua#inglese#costituirà#il#mezzo#per#esplorare#le#scienze.#

Saranno#utilizzati#materiali#multimediali.#

Si#terranno#6#lezioni#durante#le#ore#di#Scienze#in#compresenza#con#un#lettore#di#madrelingua.#

! Sport,,Alimentazione,e,Territorio,

Il#progetto#è#finalizzato#a#diffondere#una#sana#abitudine#alla#pratica#sportiva,#al#benessere#psico#fisico#ed#al#acquisizioAne#della#consapevolezza#dei#vanta#ggi#di#una#sana#alimentazione.#

Gli#Insegnanti#si#avvarranno#della#collaborazione##di##volontari,#esperti#dell’ASL,#componenti#del#Comitato#Provinciale#del#Centro#Sportivo.#

Il#progetto#si#svolgerà#in#3#fasi:#

• Stato,di,salute,e,prestazioni,psicofisiche,• Alimentazione,sana,ed,equilibrata,• Valorizzazione,delle,risorse,del,territorio,

! Mattina,in,laboratorio,

Il#progetto##si#propone##di#integrare#i#moduli#formativi#d’aula#e#le#attività#pratiche#in#un#laboratorio#di#analisi#chimiche.#

Gli#studenti#avranno#l’opportunità#di#acquisire#conoscenze#,#competenze#e#comportamenti#indispensabili#per#svolgere#un’attività#laboratoriale.#

Si#articola#in#6#incontri##.#

! Scambio,culturale,con,il,Liceo,Classico,,“Annibale,Mariotti”,$Perugia,

Il#progetto#è#finalizzato#alla#conoscenza#di#altre#realtà#adolescenziali#che#frequentano#lo#stesso#corso#di#studi#in#altre#regioni#italiane.#

Viene#svolto#in#collaborazione#con#il#Liceo#“Mariotti#“#di#Perugia.#

Gli#studenti##acquisiranno##una#mentalità#aperta#al#confronto#ed#una#conoscenza#del#territorio#italiano#raccontato#dai#loro#coetanei.#

La#fase#preliminare#di#conoscenza#avverrà#tramite#social#network.#

A#questa#farà#seguito#un#viaggio#a#Perugia#da#parte#degli#studenti#del#Liceo#Giannone##

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PROGETTI EXTRACURRICOLARI

! Dire,,Fare,,Teatrare!,

Il#progetto##propone##un##laboratorio#teatrale#come#luogo#aperto#di#incontro.#

Saranno#costituiti#gruppi#di#alunni##di#classi#diverse#per#il#percorso#di#formazione#in#orario#extracurricolare.#

Le#attività#teatrali#coinvolgeranno#anche#alunni#delle#scuole#medie#del#territorio#nella#preparazione#e#nell’allestimento#di##uno#spettacolo#finale.#

SEDI#:#ALVIGNANO#e#CAIAZZO#

! Laboratorio,teatrale,di,dramma,antico,

Il#progetto#è#finalizzato#alla#rappresentazione#teatrale#di#un#adattamento#del#dramma#antico#oggetto#di#studio#.#

Si#terranno##incontri#settimanali,#della#durata#di#due#ore,##da#novembre#a#maggio.###

La##rappresentazione#finale##si#terrà#al#Teatro#Comunale#di#Caserta#

SEDE#:#CASERTA#

! Incontri,culturali,

Il#progetto#è#rivolto#a#tutte#le#allieve#e#gli#allievi#del#nostro#Istituto#e#prevede#nove#incontri#pomeridiani,#definiti#come#«Concerti#letterari»#perché#introdotti#da#una#breve#esecuzione#musicale#a#cura#di#alcuni#alunni##selezionati#per#le#loro#competenze#musicali.#Gli#incontri#si#svolgono##di#pomeriggio,#“i#Giovedì#del#Giannone”##e#gli#studenti##avranno#la#possibiAlità#di#confrontarsi#con#famosi#poeti,#scrittori,#saggisti,##scienziati#e#rappresentanti#delle#istituzioni#per#discutere#con#loro#di#libri.#

SEDE#:#CASERTA#

! Trekking,e,territorio,

Il#progetto#si#propone#di#promuovere##l’attività#fisica#e#la#conoscenza#del#territorio#in#relazione#all’evoluzione#storica#ed#alla#biodiversità.#

Saranno#effettuati#incontri#in#orario#scolastico#con#volontari#di#varie#associazioni#ed#uscite#sul#territorio,#per#promuoveA

! I,sentieri,della,legalità,

#Il#progetto#è#finalizzato#a##favorire#fra#i#giovani##la#crescita#della#cultura#della#legalità#.#Tenderà#a#promuovere###la#meA

moria#di#figure#storiche##mediante#il#racconto#della#loro#vita##al#servizio#della#Giustizia.#Gli#studenti#parteciperanno#alla##

rappresentazione##della#Compagnia##Teatrale#“Non#solo#sipario”#di#scene#che#fanno#rivivere#i#momenti#cruciali#della#

vita#di#Giovanni#Falcone,#Paolo#Borsellino,#Giancarlo#Siani#e#Don#Peppino#Diana.#

! Contemporary,Thinking,

Il#progetto#propone#lo#studio#della#filosofia##con#una#analisi#diretta#di#materiali#in#lingua#originale#per#lo#più#anglosasAsone.#

Gli#studenti#saranno#guidati#a#superare#gli#ostacoli#di#ordine#linguistico#/culturale##nella#dimensione#della#globalità.#

Si#adotteranno#strategie#di##cooperative#learning,#lezioni#interattive#e#guidate.#

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re#l’attività#sportiva#in#ambiente#naturale,#in#orario#extrascolastico.#

SEDI#:#ALVIGNANO#e#CAIAZZO#

! Centro,Sportivo,Scolastico,

Il#progetto#consentirà##agli#allievi#di#partecipare##ai#giochi#sportivi#studenteschi#ed#ai#tornei#interAclasse#dell’istituto.#

Prevede#incontri#pomeridiani##da#ottobre#ad#aprile.#

SEDI#:#CASERTA##ALVIGNANO#e#CAIAZZO##

! La,statuaria,e,le,fontane,dei,giardini,degli,Acquaviva,a,Caserta,

Il#progetto#propone#lo#studio#di#alcune#statue##del#1600,#appartenenti##ai#giardini#degli#Acquaviva,#attualmente#collocate##nel#Bosco#Vecchio#e#nel#Giardino#Inglese#del#parco#della#reggia#vanvitelliana.##(Siti#UNESCO)##

Il#progetto#si#articolerà#in#diverse#fasi:#

1)# lezione# # della# docente# su# Caserta# al# tempo#degli# Acquaviva# (1509A1634)# per# la# comprensione# del# periodo# storicoAartistico##(1h#e#30’)###

2)#reportage#fotografico#sulle#statue#da#parte##degli#alunni#A#con#il#supporto#del#fotografo#professionista#Bruno#Cristillo##

3)#ricerche#nella#biblioteca#comunale#G.#Tescione#di#Caserta#in#Via#Mazzini#(2#incontri#di#circa#2#ore#)#

4)#Verifica#del#materiale#acquisito#per#realizzare#un#DVD#e#una#brochure.#da#allegare#(4#incontri##di#2#ore)#.#

Competenze,richieste,agli,alunni:#saper#usare#la#macchina#fotografica#digitale#e#saper#utilizzare#programmi#per#la#creaAzione#di#DVD#.#

SEDE#:#CASERTA#

! Epigrafia,latina,

(contestualizzazione,delle,epirafi,del,Museo,Campano,di,Capua),

Il#fulcro#dell’attività#didattica##del#progetto#sarà#costituito#dallo#studio#della#storia,#delle#istituzioni#politiche#e#delle#viAcende#della#vita#quotidiana#di#epoca#repubblicana#e# imperiale,#attraverso#un’attività#seminariale# indirizzata#all’analisi#dei#materiali#epigrafici#conservati#nel#lapidario#Mommsen#e#nei#depositi#del#Museo#Provinciale#Campano.##

Incontri#pomeridiani#di#2#ore##da#dicembre#ad#aprile,#con#esperti#del#settore,#sia#presso#il#Liceo#sia#presso#il#Museo#CamApano.#

Incontri#curricolari#nelle#classi#del#Liceo#della#Comunicazione#con#esperto#archeologo.#

SEDE#:#CASERTA#

! Corsi,ed,esami,ECDL,

Progetto##NUOVA#ECDL#Full#Standard#

#La#nuova#certificazione#ECDL#è#accreditata#da#Accredia,##Organismo##nazionale#di#accreditamento,#designato#dallo#Stato#italiano#in#attuazione#del#regolamento#(CE)#n.#765/2008#del#Parlamento#europeo.#

ECDL# Full# Standard# è# già# riconosciuto# titolo# spendibile# nella# Scuola,# nell’Università# e# nella# Pubblica# amministrazione#http://www.aicanet.it/aica/ecdlAcore/areaAcandidati/spendibilitaAdiAecdl##.# La# certificazione#ECDL# Full# Standard# conseAgue#due#primati:##è#l’unica#certificazione#di#competenze#digitali#accreditata#ed#è#anche#l’unica#comune##a#tutte#le#figure#

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professionali,#non#solo#del#mondo#ICT.######

Il# nostro# Istituto,# per# rispondere# alle# esigenze# di# coloro# che# intendono# acquisire# competenze# informatiAche#aggiornate,##mette#a#disposizione#dei##corsi##a#pagamento##per#l’acquisizione#della#certificazione##ECDL#Full#Standard.#

SEDE#:#CASERTA#

! GMG,Obiettivo,2016:,,

A,Cracovia,incontriamo,Papa,Francesco,

Il##progetto#vuole#offrire#ai#giovani##l'opportunità#di#partecipare#alla#Giornata#Mondiale#della#Gioventù##che#si#terrà#dal#26#al#31#luglio#2016#a#Cracovia#.#Sono#previsti##7,incontri,di,formazione,(#1h,e,30’),sul,tema:,La,Misericordia,,strumento,d’,Amore.#

#Si#tratta#di#percorsi#animati#da#esperti##che##guideranno#i#partecipanti##alla#comprensione#della#tematica#ed#all'incontro#con#Papa#Francesco.#

SEDE#:#CASERTA#

! La,Città,che,vorresti,

Il# seminario# intensivo#di# formazione# sull’euroAprogettazione# è# riservato# ai# giovani# studenti# che# hanno#partecipato# lo#scorso#anno#al#concorso#“La#città#che#vorresti”#organizzato#dal#Lions#Club#Caserta#Real#Sito#Di#San#Leucio,#ha#l’obiettivo#di#dare# le#nozioni#di#base#per# la#preparazione#di#proposte# in# risposta#ai#bandi#nazionali#ed#europei#e# # sulle#associate##tecniche#e#metodologie#di#gestione#dei#progetti#stessi.##

Il#seminario#sarà#svolto#in#due#moduli#per#un#totale#di#10#ore.#

SEDE#:#CASERTA##

#

! Piccola,Camerata,

Il#progetto#si#rivolge#agli#alunni#con#abilità#strumentistiche#e#mira#a#costituire#un#ensemble#musicale#di#Jazz,#swing#e#muAsica# classica.# Gli# studenti# iscritti# animeranno# i# “Concerti# letterari”,# gli# openAday# # e# tutte# le# altre# occasioni# speciali#all’interno##dell’Istituto.#

SEDE#:#CASERTA,

!

I PROGETTI DEL PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO !

La!scuola!da!diversi!anni!aderisce!ai!Programmi!Operativi!Nazionali,!finanziati!dalla!Commissione!Europea.!

I!Fondi!Strutturali!sono!:!

Il!Fondo!Sociale!Europeo!(FSE):!Finanzia!gli! interventi!nel!campo!sociale.!Promuove!interventi!di!sostegno!alla!formazione.!

Il! Fondo!Europeo!di! Sviluppo!Regionale! (FESR):! Finanzia! gli! interventi! infrastrutturali! e! tecnologici! nei! settori!della!comunicazione,!energia,!istruzione,!sanità,!ricerca!ed!evoluzione!tecnologica.!

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E’! appena! partita! la! Programmazione! 201422020! denominata:! “Per! la! Scuola! 2! Competenze! e! ambienti! per!l’apprendimento”!

Per! la! ! Programmazione! 2007/2013! nell’anno! scolastico! 2014/15! la! scuola! ha! ottenuto! finanziamenti! per!l’attuazione!dei!seguenti!progetti!per'gli'Studenti:!

!! #“Full#immersion”#

Il!corso!è!rivolto!agli!studenti!del!terzo!e!quarto!anno!dell’!Istituto!e!si!svolge!direttamente!nel!Regno!Unito.!È!finalizzato!a!migliorare!!i!livelli!di!conoscenza!e!competenza!linguistica!fino!al!livello!B2!del!QCER.!I!15!studenti!selezionati!!svolgono!60!ore!di!lezione!in!un!College!!e!successivamente!sostengono!un!esame!con!certificazione!finale.!

! “Improve#your#english”#

Il!corso!è!rivolto!agli!studenti!del!terzo!e!quarto!anno!dell’!Istituto!e!si!svolge!direttamente!nel!Regno!Unito.!È!fi2nalizzato!a!migliorare!!i!livelli!di!conoscenza!e!competenza!linguistica!fino!al!livello!B2!del!QCER.!I!15!studenti!se2lezionati!!svolgono!60!ore!di!lezione!in!un!College!!e!successivamente!sostengono!un!esame!con!certificazione!finale.!

! “Sperimentando”###

Il!corso!è!rivolto!agli!alunni!che!vogliono!approfondire!le!conoscenze!scientifiche!attraverso!la!progettazione!e!la!realizzazione!di!attività!sperimentali.!Le!lezioni!si!svolgono!nel!laboratorio!di!scienze!e!costituiscono!un'occa2sione!formativa!che!consente!di!acquisire!gli!elementi!fondamentali!della!strategia!dell'indagine!scientifica.!L'e2sperienza!educativa!fornisce!agli!studenti!l’opportunità!di!scoprire!le!proprie!inclinazioni!ed!attitudini.!

! “Forum#delle#civiltà#e#delle#culture.#Grecia#:#dalle#poleis#all’Unione#Europea”#

Stage!di!21!giorni!in!ARCHEOLOGIA!CLASSICA,!in!lingua!inglese,!ad!Atene,!in!collaborazione!con!il!Ministero!per!la!Cultura!greco.##

! “Le#collezioni#esclusive#del#Museo#Campano#di#Capua”#

Stage!di!160!ore!in!Epigrafia!greca!e!latina!e!storia!greca!e!latina,!presso!il!Museo!Campano!di!Capua!per!la!tra2duzione!e!ri2contestualizzazione!del!lapidario!MOMSEN.!

! “Chimicamente#testato”##

Stage!di!160!ore!!in!Chimica!e!fisica!dei!materiali!riciclabili!e!non!inquinanti!nell'industria!dell'aereospazio!in!collaborazione!con!AGENZIA!SPAZIALE!ITALIANA!e!CIRA!di!Capua.!

CRITERI GENERALI PER LA SCELTA DEI PROGETTI EXTRACURRICULARI

La!partecipazione!alle!attività!pomeridiane!non!è!obbligatoria,!ma!l’adesione!ad!un!progetto!comporta!il!vinco2lo!della!frequenza!obbligatoria!ad!esso.!

Si!considera!decaduto! il!partecipante!che!si!assenta!per!oltre! il!20%!degli! incontri!o!per!tre!volte!consecutive!(salvo!i!casi!di!malattia!o!altri!impedimenti!comprovati!da!un’assenza!continuativa!anche!nell’orario!scolastico).!L’alunno!può!scegliere!e!partecipare!al!massimo!a!due!progetti.!!

Durante!lo!svolgimento!del!!corso,!!il!numero!di!presenti!!!non!deve!scendere!mai!al!di!sotto!di!10!!per!!due!vol2te!consecutive,!pena!la!chiusura!dello!stesso.!

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ORIENTAMENTO FORMATIVO

Il!nostro!istituto,!particolarmente!attento!alle!difficoltà!che!gli!adolescenti!incontrano!nella!scelta!della!scuola!superiore,!ha!avviato!già!da!alcuni!anni!un!ripensamento!globale!delle!proprie!attività!di!orientamento.!E'!molto!facile,!infatti,!che,!nella!grande!varietà!delle!offerte!formative!e!degli!indirizzi!di!studi!presentati!dai!vari!istituti,!i!giovani!si!lascino!irretire!dalla!promessa!di!percorsi!più!semplici!e!allettanti!e!di!votazioni!molto!alte!ottenute,!però,!senza!un!adeguato!impegno.!L'attività!di!orientamento!del!nostro!liceo!mira!proprio!a!far!capire!all'allievo!che!fondamentale!per! il!suo!futuro!è! la!qualità!del!corso!di!studi!che!egli!sceglierà!di!affrontare:!un!percorso!che,!seppure! impegnativo,!gli!permetterà,!grazie!alla! !professionalità!dei!docenti,!alle!molteplici!e!qualificanti!attività!extracurriculari,!all'attenzione!alla!lingua!straniera,!di!accedere!a!qualsiasi!facoltà!universitaria!italiana!o!straniera.!!

Orientamento IN ENTRATA

L’attività!di!orientamento!in!entrata!!prevede!diverse!tipologie!di!interventi:!!

• visite!alle! scuole!medie,! in!orario!curricolare,!per! informare!gli!allievi!delle! terze!medie!sui!diversi! indirizzi!e!sull'offerta!formativa!del!nostro!istituto!!

• incontri!con!i!genitori,!in!orario!pomeridiano,!presso!le!scuole!medie!!

• giornate!di!!apprendimento!dei!principali!aspetti!delle!discipline!che!gli!studenti!dovranno!affrontare!nel!nuovo!corso!di!studi,!da!svolgersi!presso!il!nostro!istituto,!di!mattina,!con!lezioni2demo!nei!laboratori!e!visita!alle!strut2ture!!

• lezioni!di!latino!e!greco,!in!orario!pomeridiano,!da!effettuarsi!presso!le!scuole!medie!per!gli!alunni!che!ne!ab2biano!fatto!richiesta!

• organizzazione!di!!"open!day",!con!laboratori!attivi,!lezioni!dimostrative,!spettacoli!teatrali!e!musicali!organiz2zati!dagli!allievi!dell'istituto,!partecipazione!di!ex2allievi!e!rappresentanti!del!mondo!universitario.!!

Orientamento IN USCITA

Riguarda!gli!studenti!che!si!avviano!alla!fine!del!ciclo!di!studi!e!svolge!anche!azione!di!informazione!e!supporto!nella!scelta!della!facoltà!universitaria.!

Gli!obiettivi!di!questa!attività!consistono:!

•!in!un!dettagliato!counseling!sui!possibili!sbocchi!universitari!e!professionali!post!diploma;!

•!in!una!variegata!proposta!di!alternanza!scuola2lavoro,con!cui!avere!un!primo!approccio!al!mondo!del!lavoro!in!cui!impegnarsi,!operare!scelte,!risolvere!problemi;!

•!nelle!preiscrizioni!universitarie!via!internet;!

•!partecipazione!a!open!day!presso!le!università!o!presso!spazi!dedicati!;!

•!in!partecipazione!a!seminari!di!orientamento!ed!approfondimento!disciplinare,!da!realizzarsi!anche!a!scuola.!

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FUNZIONI STRUMENTALI ALLA REALIZZAZIONE DEL P.O.F. Per!la!realizzazione!del!P.O.F,!l’Istituto!si!avvale!del!lavoro!di!coordinamento!di!quattro!docenti!che!ricoprono!il!ruolo!di!Funzioni!Strumentali!al!Piano!dell’Offerta!Formativa,!suddiviso!in!aree:!!

Area#1.!Qualità,!sistemi,!ottimizzazione!dei!servizi! Area#2.!IDEI!! Area#3!Ampliamento!e!Implemento!Offerta!Formativa! Area#4#A!Progettazione!fondi!europei!,stage!formazione!,!rapporti!con!enti!esterni!!in!funzione!

dell’orientamento!(Alunni)!Le!funzioni!strumentali!al!P.O.F.,!partecipano!alle!riunioni!dello!staff!di!Dirigenza;!cooperano!con!!il!Dirigente!Scola2stico;!coordinano!i!progetti;!realizzano!il!progetto!di!area.!!!Il!P.O.F.!sarà!soggetto,!in!itinere,!ad!un!monitoraggio!finalizzato!a:!

1.!cogliere!la!dinamica!dei!processi!in!atto;!2.!confrontare!i!processi!attivati!e!le!soluzioni!adottate;!3.!evidenziare!le!modalità!organizzative!più!efficaci!per!la!progettazione!e!la!realizzazione!degli!interventi.

COMPITI DEL COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

•!Assistenza!tutoriale!a!ciascun!alunno!(accoglienza,!ascolto,!orientamento,!esplorazione!delle!!!potenzialità!e!della!capacità!di!approfondimento!individuale).!•!Rapporti!con!le!famiglie.!•!Coordinamento!attività!didattiche!ed!educative.!•!Coordinamento!dei!piani!di!studio!personalizzati.!•!Sorveglianza!del!rispetto!delle!pareti!delle!aule!e!delle!suppellettili.!•!Avviso!alle!famiglie!per!assenze!frequenti,!ingiustificate!e!collettive.!•!Presiede,!su!delega,!!i!Consigli!di!Classe.!

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO

A) Criteri#di#formazione#delle#classi#iniziali#

#La!formazione!delle!classi!iniziali!dell’.!“!Liceo!Classico!Pietro!Giannone”,!per!quanto!riguarda!i!nuovi!iscritti!avviene!per!sorteggio!pubblico!attraverso!procedura!informatizzata.!All’atto!dell’iscrizione!è!possibile!richiedere!l’abbinamento!con!uno!o!due!nominativi,!(totale!tre),!!per!l’inserimento!in!una!stessa!classe,!previa!richiesta!scritta!di!tutti! i!genitori!interessati!a!quell!’abbinamento,!pena!il!decadimento.!Non!verranno!prese!in!considerazione!richieste!di!abbinamenti!a!catena.!!Tre!+1+2!!Un!alunno!che!abbia!un!fratello!o!una!sorella!che!frequenta#l’istituto#all’#atto#dell’iscrizione!!può!richiedere!la!collo2cazione!nella!stessa!sezione!e!viene!inserito!in!essa!di!diritto.!Gli!alunni!ripetenti,!su!richiesta!dei!genitori,!hanno!diritto!al!cambio!ma!non!alla!scelta!della!sezione.!

B) Indicazioni#in#materia#di#assegnazione#dei#docenti#alle#classi##Al!fine!di!!coniugare!necessità!didattiche!e!continuità,!per!dare!stabilità!agli!studenti!già!frequentanti,!per!accogliere!nel!miglior!modo!possibile!gli!studenti!provenienti!dalla!scuola!media,!per!dare!stabilità!alle!materie!fondanti!del!cur2ricolo,!!vengono!!indicati!dal!Collegio!i!seguenti!criteri:!a)!Continuità!nelle!classi!quinte.!b)!Possibilità!di!verticalizzazione!dalla!prima!alla!quinta,!dalla!prima!alla!seconda,!dalla!terza!!alla!quinta.!e)!Anzianità!di!servizio!nella!scuola.!d)!Richiesta!di!passaggio!da!parte!del!docente.!

#

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C) Criteri#di#formulazione#dell’orario#dei#Docenti##

Nella!formulazione!dell’orario!delle!lezioni!dovranno!essere!considerati!prioritariamente!gli! aspetti! didattici! dell’orario! consistenti! in! un’equa! distribuzione! delle! singole! materie,! nella! stessa! giornata! e!nell’arco!della!settimana,!una!conseguente!articolazione!equilibrata!dell’orario!di!insegnamento!che!non!crei!dispari2tà!tra!i!singoli!docenti,!un’altrettanta!equilibrata!attribuzione!del!giorno!libero!nell’arco!della!settimana,!infine!ancora!un’equilibrata!collocazione!settimanale!e!giornaliera!delle!ore!di!insegnamento!della!religione!cattolica!anche!in!rela2zione!agli!alunni!non!avvalentesi.!In!particolare:!

1.#Gli# insegnamenti#di#ogni#singola#disciplina#saranno#impartiti# in#ogni#classe,#in#modo#da#non#occupare#più#di#un’ora#al#giorno,#estensibile#a#2#ore#soltanto#per#le#materie#scritte,#salvo#casi#particolari#di#docenti#impegnati#in#più#scuole;#2.#Le#due#ore#settimanali#di#educazione#fisica#non#saranno#impartite#possibilmente#in#giorni#consecutivi;#3.#I#motivi#personali,#invocati#dai#docenti#al#fine#della#formulazione#di#un#orario#di#loro#gradimento,#possono#esAsere#presi# in# considerazione# solo# se#di# gravissima#natura,# debitamente#motivati# e# documentati# e# compatibili#con#i#criteri#didattici#e#col#criterio#della#funzionalità#dell’orario;#4.#L’orario#di#servizio#si#articola#in#non#meno#di#5#giorni#alla#settimana;#5.#Per#il#giorno#libero,#ogni#docente#indicherà#almeno#due#opzioni.#Nel#caso#le#richieste#dei#docenti#eccedano#le#possibilità#e#non#si#raggiunga#l’accordo#tra#i#richiedenti,#si#applicherà#il#criterio#della#rotazione:#nell’impossibilità#della#rotazione#si#ricorrerà#al#sorteggio.#6.Il#criterio#della#rotazione,#se#necessario,##sarà#applicato#anche#per#l’attribuzione#della#sesta#ora#e#della#quinta#ora#del#sabato.##8.#Per#i#docenti#con#orario#di#servizio#fino#a#18#ore#settimanali,#l’impegno#giornaliero#deve#essere#distribuito#in###massimo#4#ore#o#su#richiesta#del#docente#anche#in#5#ore;#per#i#docenti#che#superano#le#18#ore#settimanali,##le#ore#di#lezione#nella#giornata#possono#essere#5,#in#modo#da#preservare,#se#possibile,#il#giorno#libero;#9.#Pari#opportunità#di#utilizzo#delle#strutture#scolastiche#e#dei#laboratori#per#tutte#le#classi;#10.#Previsione#di#orari#paralleli#tra#diversi#insegnanti#per#interventi#disciplinari#a#classi#aperte#per#la#realizzazioAne#di#progetti#programmati;#11.# Si# potranno# prevedere# particolari# formulazioni# dell’orario# per# i# componenti# lo# staff# di# Dirigenza# e# per# le#FF.SS.,#in#relazione#alle#esigenze#di#servizio#e#ai#compiti#istituzionali#

#SERVIZI#AMMINISTRATIVI#

#La!celerità!delle!procedure,!la!trasparenza,!i!tempi!di!attesa!agli!sportelli!e!l’informatizzazione!dei!servizi!di!Segreteria!costituiscono!gli!elementi!standard!per!la!qualità!dei!servizi!Amministrativi!fissati!dall’Istituto.!•!Il!Dirigente!Scolastico!riceve!secondo!orari!stabiliti!ad!inizio!anno!e!pubblicati!sul!sito!web!della!scuola.!•!Gli!uffici!di!Segreteria!garantiscono!un!orario!di!apertura!dalle!ore!10:00!alle!ore!12:00!!dal!Lunedì!al!Sabato,!dalle!ore!15:00!alle!ore!17:00!nei!giorni!di!Martedì!e!Giovedì.!•!Il!Direttore!Amministrativo!riceve!negli!stessi!giorni!e!nelle!stesse!ore.!Per!i!casi!urgenti,!anche!in!altri!giorni,!esclu2so!il!Sabato.!•!Le!iscrizioni!alle!classi!vengono!effettuate!nei!termini!fissati!dalle!disposizioni!vigenti.!•! I!certificati!vengono!rilasciati!nell’orario!normale!di!apertura!al!pubblico!dagli!uffici!di!Segreteria,!entro!tre!giorni!lavorativi.!•!Alla!Segreteria!non!possono!essere!richieste!prestazioni!non!riguardanti!la!normale!attività!di!Istituto.!•!L’Istituto!dispone!di!una!linea!telefonica!(0823/325087)!e!fax!(0832/1876787)!per!cui!assicura!tempestività!di!con2tatto!telefonico!nelle!ore!di!ufficio.!Le!modalità!di!risposta!comprendono!il!nome!dell’Istituto!e!il!nome!e!la!qualifica!di!chi!risponde.!•!L’Istituto!dispone!inoltre!di!E2mail:[email protected]!e!di!sito!web:!http://www.liceogiannonecaserta.gov.it!!•!I!reclami!devono!essere!espressi!in!forma!orale,!scritta,!telefonica!o!via!fax!e!devono!contenere!generalità,!indirizzo!e!reperibilità!del!proponente.!•!I!reclami!orali!e!telefonici!devono!essere!successivamente!sottoscritti.!•!Non!sono!presi!in!considerazione!reclami!anonimi.!•!Il!Dirigente!Scolastico!risponde!per!iscritto!entro!15!giorni.!Se!il!reclamo!non!è!di!competenza!del!Dirigente!Scola2stico,!viene!trasmesso!all’autorità!competente.!

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REGOLAMENTO GENERALE D’ISTITUTO

I. Titolo primo - La Comunità scolastica

Art. 1) L’ . “ Liceo Classico Pietro Giannone” costituisce una comunità composta da alunni, docenti, personale non docente, ge-nitori. Art. 2) Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, di eguale responsabilità. Art. 3) La comunità scolastica del “ Liceo Classico Pietro Giannone” ha come propri fini specifici:

a) la realizzazione di un clima di libertà, democrazia e solidarietà; b) l’attuazione del diritto allo studio; c) il pieno sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali degli alunni; d) la formazione culturale e professionale degli alunni; e) il perfezionamento e l’aggiornamento culturale dei docenti; f) la formazione civica di tutti i suoi membri; g) l’attuazione di iniziative unitarie per tutti i suoi membri atte a sviluppare lo spirito di collaborazione e di comunità.

Art. 4) La comunità scolastica del “ Liceo Classico Pietro Giannone” si inserisce nelle più vaste comunità locali, sociali e culturali nelle quali si trova ad operare e promuove la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche. II. Titolo secondo - Gli Studenti Art. 1) Tutti gli alunni del . “ Liceo Classico Pietro Giannone” hanno eguale diritto allo studio ed al rispetto da parte degli altri membri della comunità. Art. 2) Il Consiglio di Istituto, il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe promuovono le iniziative più idonee ad eliminare le cause di natura economica, ambientale, socio, affettiva e psicologica pregiudizievoli all’esercizio del diritto allo studio ed all’eguaglianza di tutti gli studenti nell’ambito della comunità scolastica. Art. 3) L’ingresso a scuola è consentito fino alle ore 8,15. Alle ore 8,20 è previsto l’inizio delle lezioni. Le ore di lezione hanno una durata di 60 minuti. L’alunno che entra in classe con ritardo, non superiore ai dieci minuti, può essere ammesso dal Docente della prima ora, qualora lo ritenga opportuno. Il ritardo sarà annotato sul registro di classe. L’entrata posticipata dopo la prima ora e l’uscita anticipata per casi eccezionali, sono autorizzate dal Docente dell’ora, dopo debito accertamento dei motivi addotti e solo con l’accompagnamento di un genitore. In caso di mancato rispetto delle suddette norme l’alunno non sarà ammesso in classe né può uscire anticipatamente. Art. 4) È diritto,dovere degli studenti partecipare alla vita della scuola, frequentare le lezioni, contribuire al loro proficuo svolgi-mento, impegnarsi nello studio, nell’aggiornamento e nella ricerca sia individuale sia di gruppo, partecipare alle assemblee studen-tesche di classe e di Istituto, rispettare i locali e le attrezzature della scuola. Art. 5) Gli studenti hanno diritto a riunirsi in gruppi o associazioni per svolgere nell’ambito della scuola le attività previste nel P.O.F. Art. 6) Le assenze dovranno essere giustificate sull’apposito libretto da uno dei genitori degli alunni minorenni (la firma dovrà es-sere depositata in segreteria) o direttamente dall’alunno, se maggiorenne. Gli alunni saranno giustificati dal Docente Coordinatore di classe, il quale attesterà l’avvenuta giustificazione con la propria firma sul libretto, sul registro generale delle assenze, sul regi-stro di classe e sul sito Web dell’Istituto consultabile da tutti i genitori con apposita password riservata, comunicata alla famiglia.

1. Dopo 5 giorni di assenza, compresi i festivi, per malattia, occorre esibire il certificato medico. 2. Dopo 5 giorni di assenza o dopo tre ritardi è necessario l’accompagnamento di un genitore. 3. Le assenze collettive dovranno essere giustificate personalmente da uno dei genitori, presso il Docente Coordinatore della

classe. Art. 7) Per le relative sanzioni si rimanda al Regolamento di disciplina nelle pagine successive. Art. 8) E’ severamente vietato sostare sulle scale antincendio per motivi di sicurezza. Art. 9) (Regolamentazione orario ingresso e uscita alunni, docenti e personale ATA.) • L’ingresso a scuola degli studenti è entro le ore 8,15. • Alle ore 8,15 è previsto l’inizio delle lezioni nei plessi di Caiazzo ed Alvignano, alle ore 8,20 è previsto l’inizio delle le-zioni nel plesso di Caserta. I Docenti accoglieranno gli allievi nelle rispettive classi dalle ore 8.15 nel plesso di Caserta, dalle ore 8.10 nei plessi di Caiazzo e Alvignano. • Le ore di lezione hanno una durata di 60 minuti. • L’alunno che entra in classe con ritardo, non superiore ai dieci minuti, può essere ammesso dal Docente della prima ora, qualora lo ritenga opportuno. Il ritardo sarà annotato sul registro di classe, evitando la semplice sigla ‘R’. • L’entrata posticipata dopo la prima ora e l’uscita anticipata di un’ora per casi eccezionali, sono autorizzate dal Dirigente Scolastico o dal suo delegato, dopo debito accertamento dei motivi addotti e solo con l’accompagnamento di un genitore. In caso di mancato rispetto delle suddette norme l’alunno non sarà ammesso in classe né può uscire anticipatamente.

Art.10) Divieto di sostare fuori dell’aula

a. È assolutamente vietato sostare nell’androne, nei corridoi, negli spazi del cortile comuni e nei luoghi di transito.

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Art. 11) Orario di ricevimento

a. I docenti ricevono i genitori in orario antimeridiano dal 01 al 15 nei mesi di Ottobre, Novembre, Dicembre, Marzo, Apri-le, Maggio, dal 07 al 18 nel mese di Gennaio e dal 10 al 22 nel mese di Febbraio.

b. Per tutta la durata dell’ora di ricevimento antimeridiano delle famiglie il docente sarà presente nella Sala docenti dell’Istituto.

c. Almeno due volte nell’anno scolastico i colloqui si tengono in orario pomeridiano.

Art.12) Uso dei cellulari e dei tablet

a. L'uso di cellulari e smartphone o di altri dispositivi elettronici in classe durante le attività didattiche è consentito solo per fini strettamente personali e con il consenso del docente presente. A tale proposito è bene ricordare che non si posso-no diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. Per la sicurezza e la tutela del-la salute di tutti gli utenti e gli operatori della comunità scolastica è assolutamente vietato tenere accesi i cellulari, al fine, anche, di scongiurare l’inquinamento elettromagnetico.

b. Nel caso in cui lo studente si distragga con il cellulare durante le spiegazioni o le verifiche orali verrà ritirato l’apparecchio e restituito solo ad uno dei genitori debitamente avvisati. Nel caso di reiterazione si passerà all’avvertimento scritto (tipologia A) sul registro di classe da parte del docente.

c. Durante la verifica scritta è assolutamente vietato l’uso del cellulare. d. Nel caso in cui lo studente venga sorpreso ad usare un dispositivo elettronico durante la verifica per collegarsi alla rete,

copiare il compito - interamente o parzialmente – oppure inviare la soluzione ad un compagno sarà soggetto ai provvedi-menti disciplinari (tipologia B) che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica.

e. Il tablet è uno strumento a disposizione a scuola dello studente esclusivamente per l’attività didattica; ogni utilizzo non coerente con tale attività può essere sanzionato .

Art.13) Uso dei distributori di bevande, snack e panini

a. Le macchine erogatrici di bevande, snack e panini sono a disposizione degli studenti e del personale docente e non docen-te.

b. Gli studenti che si recheranno in palestra o presso laboratori sono tenuti a procurarsi cibo e bevande dagli erogatori prima dell’inizio della prima ora di lezione: inoltre al loro ritorno in classe non devono sostare nella zona ristoro ma recarsi immediatamente in classe.

c. Sarà l’insegnante a regolare l’accesso ai distributori autorizzando l’uscita di uno studente alla volta e mai durante il cam-bio d’ora per non creare caotici ed inutili assembramenti.

Art. 15) Uso della fotocopiatrice

a. L’uso delle macchine foto riproduttrici è consentito esclusivamente per uso didattico e amministrativo. L’accesso è con-cesso direttamente ai docenti oppure ad un alunno con l’autorizzazione scritta dell’insegnante senza interferire con le al-tre materie.

b. I collaboratori scolastici addetti al servizio di riproduzione sono tenuti a registrare il nome del docente, la classe ed il nu-mero di copie richieste.

c. Per la riproduzione deve essere rispettata la normativa inerente la tutela dei diritti d’autore per cui non è consentita la ri-produzione di interi capitoli di testi.

III. Titolo terzo - Il Dirigente Scolastico

Art. 1) L’ufficio del Dirigente Scolastico è costituito dal Dirigente Scolastico e dai collaboratori. In caso di assenza o di impedi-mento il Dirigente Scolastico viene sostituito da uno dei suoi collaboratori, da lui designato stabilmente come collaboratore vicario all’inizio dell’anno scolastico o di volta in volta per compiti specifici. Art. 2) La funzione del Dirigente Scolastico si esplica secondo le norme vigenti:

a) Assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e ne ha la legale rappresentanza. b) È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. c) Assume autonomi poteri di direzione e di coordinamento secondo criteri di efficacia ed efficienza formativa. d) È titolare delle relazioni sindacali. e) Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professiona-li, sociali ed economiche del territorio, l’esercizio della libertà. d’insegnamento, la libertà di scelta educativa delle famiglie, per l’attuazione al diritto di apprendimento. f) Il capo d’Istituto può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali, della collaborazione di due docenti da lui individuati sulla base delle normativa vigente. g) È coadiuvato dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA), che sovrintende ai servizi amministrativi e ge-nerali

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IV. Titolo quarto - I Docenti

Art. 1) I docenti svolgono l’attività educativa e didattica e adempiono agli obblighi connessi con la loro funzione in conformità alle leggi che li riguardano, nel rispetto della libertà di insegnamento loro riconosciuta e della coscienza morale e civile degli alunni (e delle loro famiglie) secondo i principi fissati dalla Costituzione. In attuazione dell’autonomia scolastica, i docenti nelle attività collegiali, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico,didattici, il Piano dell’Offerta Formativa, adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socioeconomico di riferimento. Art. 2) All’inizio dell’anno scolastico ogni docente predispone la programmazione educativa e didattica riguardante l’intero anno scolastico e la discute in sede di Consiglio di Classe anche ai fini dell’accoglimento dei bisogni formativi degli utenti e del coordi-namento con le altre discipline. Art. 3) Una copia della predetta programmazione deve rimanere depositata presso la Segreteria a disposizione di chiunque, mem-bro della comunità scolastica, voglia prenderne visione. Art. 4) Ogni docente terrà costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale elettronico, il registro di classe, il regi-stro di stato personale. Art. 5) Ogni docente avrà cura di mostrare agli alunni gli elaborati svolti in classe e corretti entro venti giorni dal loro svolgimen-to; procederà, inoltre, a frequenti verifiche del lavoro svolto in classe in relazione agli obiettivi prefissati. Art. 6) I docenti ricevono i genitori in orario antimeridiano dal 01 al 15 nei mesi di Ottobre, Novembre, Dicembre, Marzo, Aprile, Maggio, dal 07 al 18 nel mese di Gennaio e dal 10 al 22 nel mese di Febbraio. Per tutta la durata dell’ora di ricevimento antimeridiano delle famiglie il docente sarà presente nella Sala docenti dell’Istituto. Al-meno due volte nell’anno scolastico i colloqui si tengono in orario pomeridiano Art. 7) Tutti gli insegnanti hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni e di svolgere nell’ambito della scuola le attività previ-ste nel P.O.F. Art. 8) Ogni docente, all’inizio della prima ora di lezione, accoglierà gli alunni al loro arrivo in classe e segnalerà al coordinatore di classe eventuali casi di assenze periodiche. Non consentirà l’uscita di più di un alunno/a per volta per i bagni e solo (eccetto casi di assoluta necessità ) dopo la prima ora di lezione. Art. 9) Ogni docente non impartirà lezioni private ad alunni della propria scuola ed informerà il Dirigente scolastico delle lezioni private eventualmente impartite ad alunni di altri Istituti.

V. Titolo quinto - Il personale non docente

Presso l’ingresso ed ad ogni piano sono presenti operatori scolastici in grado di fornire le prime informazioni per la fruizione dei servizi. Art. 1) Gli appartenenti al personale non docente svolgono le mansioni loro affidate in conformità delle leggi che li riguardano e del rispettivo rapporto di impiego e di lavoro. Art. 2) Le mansioni del personale non docente sono essenziali ai fini del retto funzionamento dell’Istituto e richiedono rispetto e collaborazione da parte di tutti i membri della comunità scolastica. Art. 3) Tutti gli appartenenti al personale non insegnante hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni e di svolgere nell’ambito della scuola le altre attività di cui al successivo titolo settimo.

VI. Titolo sesto - I Genitori

Art. 1) Tutti i genitori degli studenti del . “ Liceo Classico Pietro Giannone” hanno il diritto,dovere di interessarsi delle attività e delle problematiche dell’Istituto e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto,dovere viene esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla Legge, ai vari Organi Collegiali. Art. 2) Ogni genitore ha altresì il diritto-dovere di favorire l’inserimento del figlio nella comunità scolastica sia seguendone l’attività di studio e di formazione, sia curandone lo sviluppo morale, civico, culturale e professionale, sia prendendo frequenti contatti con il Dirigente Scolastico e con i singoli docenti della classe frequentata dal figlio, al fine di un’auspicabile sintonia fra l’azione della famiglia e quella del . “ Liceo Classico Pietro Giannone”. Art. 3) Ogni genitore ha diritto di visitare, previo accordo con Dirigente scolastico od altro docente da lui delegato, i locali scola-stici ed in particolare le aule, i laboratori e la palestra dell’Istituto. Art. 4) Tutti i genitori possono frequentare e consultare la Biblioteca dell’Istituto nell’orario e secondo le modalità stabilite dai docenti che svolgono la mansioni di direttore. Art. 5) Tutti i genitori hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni ed usare per attività o riunioni riguardanti i problemi scola-stici i locali dell’Istituto nell’orario e secondo le modalità stabilite dal presente regolamento e concordate con il Dirigente Scolasti-co. Art. 6) Le eventuali attività di volontariato svolte dai genitori nell’ambito dei servizi offerti dalla scuola vanno preventivamente concordate col Dirigente scolastico e sottoposte all’approvazione del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto.

VII. Titolo settimo - Organi Collegiali e loro funzionamento

Art. 1) Gli Organi Collegiali operanti nel . “ Liceo Classico Pietro Giannone” sono: • Consiglio di Istituto

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• Collegio dei Docenti • Comitato per la valutazione del servizio dei docenti • Consigli di Classe • Dipartimenti disciplinari • Commissione elettorale

Art. 2) I regolamenti del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto costituiscono allegati del presente regolamento d’Istituto. Le loro modifiche non comportano modifica del regolamento d’Istituto. Art. 3) La convocazione degli OO. CC. deve essere disposta dal presidente dell’Organo con un congruo preavviso rispetto alla da-ta delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante af-fissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare la data, l’ora, e gli argomenti da trattare nella seduta. Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Art. 4) Ciascun organo collegiale, pur nella diversità delle rispettive competenze, opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali. Art. 5) Ciascuno degli OO. CC. programma le proprie attività nel tempo in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realiz-zare, nel limite del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, in linea di massima prestabilite, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 6) Ad eccezione che per i Consigli di Classe, gli estratti del verbale con le decisioni prese e i risultati delle eventuali votazioni vengono affissi all’albo entro tre giorni e restano affissi fino alla riunione successiva. Art. 7) Le elezioni per gli OO. CC. di durata annuale hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell’anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali. Art. 8) Ogni Consiglio di Classe si riunisce di norma almeno ogni due mesi nell’anno scolastico. È preferibile che le riunioni avvengano in corrispondenza di momenti particolari dell’attività didattica e cioè, indicativamente, nei seguenti periodi:

" 01/15 settembre per le riunioni di dipartimento al fine di concordare gli obiettivi cognitivi, contenuti, strumenti di verifica e di valutazione;

" 01/30 ottobre per la stesura della programmazione didattica annuale, da tarare anche sulla base dei risultati dei tests di in-gresso, anche per quanto concerne la consistenza e la modalità di ulteriori momenti di rinforzo per gli alunni da conside-rarsi ancora a “rischio”, nonostante le attività di accoglienza e inserimento effettuate nelle prime settimane di scuola;

" 1/15 novembre per la definitiva messa a punto della programmazione e per la pubblicizzazione della stessa, in seduta aperta a genitori ed alunni;

" 31 gennaio/ 10 febbraio per la valutazione del profitto del primo quadrimestre e per la identificazione di eventuali lacune nel lavoro svolto dagli allievi e per la programmazione di attività di recupero, rinforzo (e contestualmente di approfondi-mento);

" 1/15 marzo Convocazione dei consigli di classe per l’analisi della situazione della classe e per la verifica della program-mazione didattica ed educativa;

" 10/20 maggio per l’adozione dei libri di testo e per i criteri generali da adottare per gli scrutini finali; " Seconda decade di giugno per gli scrutini finali.

Art. 9) Deve essere evitata, possibilmente, la convocazione in un medesimo orario di più Consigli di Classe ai quali debbano par-tecipare le stesse persone. Art. 10) L’avviso di convocazione deve essere inviato con congruo anticipo, salvo casi di particolare urgenza; anche in tali casi si deve però accertare che tutti i componenti siano stati avvertiti della convocazione. Art. 11) Il Dirigente scolastico può delegare un professore della classe a presiedere le riunioni in qualità di coordinatore; in man-canza di una espressa disposizione contraria, la delega si intende data per tutto l’anno scolastico; la delega può essere revocata e comunque il Dirigente scolastico (e in sua vece il collaboratore vicario) conservano il diritto ad intervenire al Consiglio di Classe e a presiederlo. Art. 12) Di ogni riunione deve essere redatto dal Segretario regolare verbale, in apposito registro fornito dalla Segreteria, con l’indicazione dei presenti, degli argomenti trattati, del testo delle proposte, delle richieste e dei pareri votati. Il verbale deve essere sottoscritto da chi ha presieduto la riunione e dal Segretario e depositato presso la Segreteria della scuola entro il terzo giorno suc-cessivo alla riunione. Il verbale può essere consultato da tutti i docenti, alunni e genitori della classe. Art. 13) Oltre alle competenze fissate dalla Legge, fra le quali quelli di costituirsi in Consiglio di disciplina per gli alunni della classe, al Consiglio di Classe è attribuito il compito di provvedere all’esame delle assenze dalle lezioni e di sentire al riguardo alunni e genitori, segnalando al Dirigente scolastico i casi in cui appare opportuno avvertire e consultare i genitori. Il predetto esame va compiuto consultando l’apposito registro di classe.

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VIII. Titolo ottavo - Attrezzature didattiche

L’. “ Liceo classico Pietro Giannone”, per garantire la realizzazione dell’Offerta Formativa, si avvale delle seguenti strutture: A Caserta

• aula magna con 80 posti, munita di attrezzature per videoproiezioni • biblioteca con circa 6.800 volumi e riviste • laboratorio di Fisica e Scienze, con attrezzature per videoproiezioni e lim • laboratorio di Informatica e linguistico con n. 28 computer di nuova generazione collegati in rete locale ed al web (connes-

sione ADSL) • laboratorio di Storia con LIM •tutte aule fornite di LIM (lavagna interattiva) e video proiettore • sala docenti fornita di sei stazioni multimediali ad uso esclusivo dei docenti • palestra coperta con adeguata attrezzatura ginnica • ampio spazio esterno attrezzato per varie attività sportive.

Tutte le Aule, la Sala dei docenti, i Laboratori e gli Uffici sono collegati in rete intranet e da ogni ambiente è possibile il collega-mento, in ADSL , ad internet con computer da scrivania e/o computer portatile. A Caiazzo

• aula - biblioteca fornita di LIM e munita di attrezzature per videoproiezioni con collegamento internet con 50 posti a se-dere

• laboratorio di Fisica e Scienze con attrezzature per videoproiezioni • laboratorio di Informatica e linguistico con 15 computer di nuova generazione collegati in rete locale e al web ( connes-

sione ADSL ) • utilizzo della palestra comunale per le lezioni di Scienze Motorie di tutte le classi • utilizzo del Teatro a Palazzo Mazziotti ( per le Assemblee d'Istituto e tutte le attività didattiche che coinvolgono l'intera

scolaresca della sezione associata di Caiazzo ) • sala docenti • Tutte le Aule , i Laboratori e gli Uffici sono cablati e collegati in rete intranet e da ogni ambiente è possibile il collega-

mento, in ADSL, ad internet con computer da scrivania e/o computer portatile Ad Alvignano

• Laboratorio di lingue • Unità personal computer (server) collegato tramite rete lan a 15 postazioni alunno. • Una stampante dedicata • Impianto di amplificazione audio • Laboratorio di informatica: Unità personal computer (server) collegato tramite Wi-Fi a 10 postazioni alunno. Una stam-

pante dedicata • Laboratorio Musicale: In questo laboratorio oltre ad una postazione personal computer collegata in Wi-Fi sono presenti

vari strumenti musicali ( una tastiera, una batteria e vari strumenti a fiato) • La palestra in uso e quella messa a disposizione dall’amministrazione comunale • Al piano aule è presente una sala docenti dotata di una postazione Personal computer connesso Wi-Fi con stampante

multifunzione; possibilità di usufruire di vari pc portatili. • kit portatili, per esperienze da svolgere in aula di fisica, chimica e scienze.

Art. 1) La sperimentazione e la ricerca sono mezzi indispensabili per l’apprendimento; pertanto tutte le classi hanno diritto di usu-fruire dei laboratori presenti in ciascun istituto e delle aule multimediali , in proporzione alle ore settimanali previste dai pro-grammi per le relative discipline. Art. 2) I laboratori sono accessibili agli studenti solo in presenza di un insegnante. Art. 3) Ogni studente è responsabile del materiale inventariato che gli viene affidato durante le attività di sperimentazione. Art. 4) Tutti i docenti, nel predisporre o attuare un programma didattico, sono tenuti ad utilizzare al massimo le attrezzature esi-stenti. Art. 5) La preparazione delle esperienze deve essere effettuata in precedenza. A tale scopo il docente interessato deve comunicare al tecnico quale esperimento ha intenzione di svolgere con una settimana di anticipo. Art. 6) I laboratori di fisica, scienze, biologia ed informatica di cui sono responsabili i tecnici di laboratorio sono sistemati in mo-do da consentire l’apprestamento di esperienze, oltre che la possibilità di proiezioni. Art. 7) L’assistente tecnico esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale, conoscenze di strumenti e tecnologie anche complessi, con capacità di utilizzazione degli stessi, nonché di esecuzione di procedure tecniche ed informatiche, svolge attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche ed alle connesse relazioni con studen-ti. Ha autonomia e responsabilità nello svolgimento del lavoro con margini valutativi, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Art. 8) L’utilizzo della sala proiezioni sarà possibile solo su prenotazione inoltrata con almeno sette giorni di anticipo presso i la-boratori.

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Art. 9) L’utilizzo delle aule multimediali e del laboratorio di informatica avviene in base ai rispettivi regolamenti. I regolamenti vengono affissi in Sala docenti, presso ciascun’aula multimediale e presso il laboratorio. Art. 10) Alle dotazioni ed all’uso delle palestre è preposta una Commissione composta dagli insegnanti di Educazione Fisica, re-sponsabili del materiale sportivo, da un rappresentante del personale non docente,. Art. 11) È compito della commissione assicurare la piena efficienza delle palestre e vagliare ogni proposta fatta al riguardo propo-nendo al Consiglio d’Istituto motivate richieste di spesa anche per l’acquisto di nuove dotazioni o per l’uso di altre attrezzature esistenti nella città per un adeguato espletamento dell’educazione fisica Art. 12) Compatibilmente con le esigenze della scuola e nel rispetto dell’orario di servizio degli insegnanti e del personale non docente, l’uso delle palestre può essere esteso anche ad associazioni non a scopo di lucro autorizzate dall’Ente Provincia. Eventuali richieste avanzate al riguardo saranno esaminate dal C. d. I. per le relative deliberazioni.

IX. Titolo nono - Laboratori, aule multimediali e loro funzionamento

$ Laboratorio Linguistico-letterario Art. 1) L’uso del laboratorio è finalizzato esclusivamente all’attività didattica Art. 2) Al laboratorio accedono in ordine di priorità:

a. I DOCENTI DI LINGUE STRANIERE; b. I GRUPPI DI CLASSE che , accompagnati dai docenti di materie letterarie, svolgano attività di elaborazione dati,

esercitazioni, visione di programmi didattici multimediali, previa richiesta di prenotazione. Art. 3) E’ vietato l’accesso in laboratorio a più di una classe alla volta. Art. 4) Per garantire agli alunni e ai docenti il corretto svolgimento dell’attività didattica,è assolutamente proibito entrare o restare in laboratorio, qualora esso sia stato prenotato per una classe. Art. 5) Gli alunni non possono utilizzare il laboratorio senza l’assistenza di un docente. Art. 6) Ogni docente, per ragioni di sicurezza, è tenuto al controllo scrupoloso dell’attività dei propri alunni in laboratorio. Art. 7) Le ore a disposizione devono essere prenotate al direttore o tecnico di laboratorio(in caso di assegnazione ufficiale)almeno un giorno prima. Art. 8) Le ore non occupate dal docente in orario possono essere impegnate da altri docenti, previo accordo con il docente in ora-rio. Art. 9) La chiave del laboratorio deve essere richiesta al Direttore responsabile e allo stesso riconsegnata. Art. 10) Le classi che fanno uso del laboratorio sono responsabili:

a. di eventuali danni provocati a strumenti o materiali b. se essi risultano dovuti a cattiva utilizzazione od uso improprio.

Art. 11) Il docente deve assegnare ad ogni alunno della classe, per la durata dell’anno scolastico,una postazione di lavoro fissa al fine di renderlo responsabile della buona manutenzione della stessa. Art. 12) E’, inoltre, dovere del docente che accompagna la classe segnalare tempestivamente,per iscritto, al responsabile di labora-torio e all’assistente tecnico eventuali danni o guasti riscontrati durante l’utilizzo degli strumenti,nonché l’asportazione di accesso-ri del laboratorio ed accertarsi che:

" Non siano stati arrecati danni agli strumenti e materiali utilizzati " Non manchi nulla al momento dell’uscita dal laboratorio; " I PC siano stati spenti in maniera corretta.

Art. 13) E’ assolutamente vietato installare sul PC programmi personali o utilizzare programmi privi della relativa licenza d’uso. Art. 14) E’ obbligatorio documentare l’utilizzo del laboratorio multimediale firmando l’apposito registro, ove saranno specificati:

" La classe; " Il numero di ogni PC eventualmente utilizzato; " L’orario di entrata e di uscita;

Art. 15) E’ assolutamente vietato consumare cibi o bibite in laboratorio. Art. 16) I docenti sono invitati a rispettare l’orario scolastico per l’utilizzo del laboratorio (fatta eccezione per i corsi di certifica-zione in Lingua straniera tenuti in extracurricolare). Art. 17) In caso di utilizzo del Laboratorio in orario pomeridiano, il docente è tenuto a inoltrare richiesta scritta alla Segreteria Amministrativa il giorno precedente.

$ Laboratorio di informatica 1. Il laboratorio di informatica è luogo di ricerca e di studio. 2. L’accesso all’aula è riservato a tutte le classi con la presenza del docente. 3. I docenti che intendano utilizzare l’aula per lezioni o esercitazioni devono concordare con il tecnico, almeno il giorno prima, l’ora in cui intendono usufruire del servizio. Il calendario delle prenotazioni verrà reso pubblico mediante affissione alla porta dell’aula. 4. Le attività di laboratorio pomeridiane sono consentite solo se è presente il tecnico addetto, il quale provvede ad aprire e chiude-re l’aula e ad assistere alle esercitazioni e lezioni. 5. L’utilizzo delle attrezzature informatiche è consentito esclusivamente per scopi inerenti la didattica. 6. Il docente, durante le ore per lezioni o esercitazioni, è personalmente responsabile di tutto ciò che accade nel laboratorio ed in particolare del materiale informatico in dotazione dell’aula stessa. 7. Docenti ed alunni sono responsabili dell’integrità delle attrezzature utilizzate e sono tenuti a segnalare al tecnico o al direttore qualsiasi guasto o malfunzionamento riscontrato.

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8. È vietato installare, modificare o rimuovere applicazioni dai PC dell’aula, modificare le configurazioni di sistema e/o porre in essere ogni comportamento che possa danneggiare l’hardware o il software installato. 9. È vietata la navigazione su siti Internet senza l’autorizzazione del docente che accompagna la classe; è assolutamente vietata la navigazione su siti potenzialmente pericolosi e/o illegali. 10. È possibile memorizzare temporaneamente dati su apposite cartelle, che verranno però periodicamente ripulite senza preavvi-so. 11. L’utente che abbia necessità di stampe particolarmente lunghe dovrà concordarne l’effettuazione con il tecnico responsabile. 12. Al termine della sessione di ricerca o di studio, l’utente è tenuto a lasciare la postazione di lavoro pulita e in ordine. 13. Nell’Aula è vietato mangiare, bere, parlare al cellulare o ad alta voce e disturbare in altri modi lo svolgimento delle attività di studio.

$ Laboratorio di Chimica e Fisica Il laboratorio è costituito da apparecchiature, arredi, strumentazioni e sussidi multimediali. L’assistente tecnico prepara, in collaborazione con il docente, la strumentazione necessaria per le esercitazioni pratiche, collabora allo svolgimento delle prove, cura l’ordinaria manutenzione delle attrezzature. Prescrizioni e divieti Il laboratorio è un luogo di ricerca e di studio destinato all’applicazione del metodo scientifico. Necessita dell’uso di attrezzature specifiche, pertanto è necessario attenersi a precise regole al fine di preservare l’incolumità pro-pria e degli altri. L’assistente tecnico e i docenti , presenti durante le esercitazioni, controllano che il presente regolamento venga rispettato. Gli studenti sono invitati a prendere visione delle norme d’uso affisse all’ingresso del laboratorio e ad osservare scrupolosamente le prescrizioni e i divieti, chiedendo ai docenti o all’assistente tecnico eventuali chiarimenti in merito. 1. L’uso del laboratorio è riservato esclusivamente ai docenti di discipline scientifiche. 2. I docenti che vogliono effettuare lezioni o esercitazioni in laboratorio possono prendere contatto con il tecnico almeno un giorno prima e prenotare l’ora di lezione sul prospetto mensile affisso in laboratorio. 3. Nel caso di assenza del tecnico la responsabilità (sia delle apparecchiature, sia della vigilanza) è affidata al docente che ha pre-notato l’ora. 4. I docenti sono tenuti a segnalare al tecnico qualsiasi guasto riscontrato o materiale danneggiato (es. vetreria). 5. Prima di ogni attività di laboratorio è indispensabile preparare in modo adeguato l’esercitazione e non lasciare nulla al caso. 6. Al termine di ogni esperienza il materiale utilizzato va riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. 7. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne l’assistente tecnico. 8. Durante gli esperimenti assicurarsi che l’ambiente sia sufficientemente arieggiato. 9. In assenza di un docente o di un responsabile è tassativamente vietato a tutti gli studenti l’accesso al Laboratorio di Chimica. 10. gli alunni porteranno con sé solo il materiale didattico strettamente necessario allo svolgimento dell’esercitazione. 11. Gli alunni sono responsabili dell’integrità delle attrezzature a loro affidate durante l’esercitazione. 12. È necessario indossare guanti protettivi quando si opera con sostanze pericolose. 13. Chi porta i capelli lunghi li deve raccogliere. 14. Non prendere mai iniziative isolate ed alternative a ciò che l’esperimento prevede. 15. Non ingombrare i passaggi né le porte. 16. Avvertire sempre preventivamente l’insegnante se si è allergici a certi prodotti chimici. 17. Se per qualunque motivo si avverte un senso di malessere, allontanarsi immediatamente dal banco di lavoro. 18. Leggere sempre con molta attenzione le etichette dei recipienti prima di usarne il contenuto. (Nel laboratorio sono esposte le norme CEE relative alle sostanze pericolose). 19. In caso di dubbio non usare assolutamente il contenuto di un recipiente. 20. Non consumare cibi o bevande in laboratorio: il pericolo maggiore deriva dalla possibile contaminazione del cibo o della be-vanda con sostanze tossiche. 21. Non assaggiare, né toccare assolutamente i reattivi con le mani né annusarli. 22. Lavarsi accuratamente le mani dopo l’esercitazione. 23. Tenere pulito ed in ordine il proprio banco di lavoro. 24. Usare con attenzione la vetreria. 25. Non appoggiare mai recipienti, bottiglie o apparecchiature vicino al bordo del tavolo. 26. Controllare il regolare funzionamento delle apparecchiature elettriche prima dell’uso. I rifiuti e gli scarti del laboratorio Premesso che non si deve inquinare l’ambiente, i rifiuti e gli scarti devono essere raccolti dall’assistente tecnico in maniera diffe-renziata per il loro successivo smaltimento. 1. I rifiuti di tipo comune come carte, stracci, guanti monouso, purché non sporchi di reattivi chimici pericolosi, vanno gettati nei cestini senza particolari precauzioni. 2. I residui della vetreria rotta vanno messi in un contenitore a parte per essere smaltiti con la raccolta differenziata 3. I residui dei prodotti chimici possono essere messi assieme agli altri scarti solo dopo che ci si è accertati che non possano dar luogo a reazioni esotermiche e nocive. 4. Gli acidi e le basi possono essere gettati negli scarichi solo dopo loro diluizione con molta acqua, in piccole porzioni e facendo poi scorrere altra acqua a lungo per evitare reazioni esotermiche e la corrosione dei tubi dello scarico. 5. Le sostanze nocive devono essere neutralizzate con opportuni reagenti.

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$ Laboratorio di storia Il laboratorio è costituito da computer, televisore, lettore DVD, libri, documenti, arredi. L’assistente tecnico cura l’ordinaria manutenzione delle attrezzature. Prescrizioni e divieti Il laboratorio è un luogo di ricerca e di studio destinato all’applicazione del metodo storico e storiografico. Necessita dell’uso di strumenti specifici, pertanto è necessario attenersi a precise regole al fine di preservare l’incolumità propria e degli altri e l’integrità dell’ambiente. I docenti , presenti durante le esercitazioni, controllano che il presente regolamento venga rispettato. Gli studenti sono invitati a prendere visione delle norme d’uso affisse all’ingresso del laboratorio e ad osservare scrupolosamente le prescrizioni e i divieti, chiedendo ai Docenti eventuali chiarimenti in merito. 1. L’uso del laboratorio è riservato esclusivamente ai Docenti di Storia. 2. I docenti che vogliono effettuare lezioni o esercitazioni in laboratorio possono prenotare l’ora di lezione sul prospetto mensile affisso in laboratorio. 3. La responsabilità ( sia delle apparecchiature, sia della vigilanza ) è affidata al docente che ha prenotato l’ora. 4. I docenti sono tenuti a segnalare al tecnico qualsiasi guasto riscontrato o materiale danneggiato. 5. Al termine di ogni lavoro il materiale utilizzato va riposto negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. 6. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula . 7. In assenza di un docente è tassativamente vietato a tutti gli studenti l’accesso al laboratorio. 8. Gli alunni porteranno con sé solo il materiale didattico strettamente necessario allo svolgimento dell’esercitazione. 9. Gli alunni sono responsabili dell’integrità dei materiali a loro affidati durante l’esercitazione. 10. Non ingombrare i passaggi né la porta. 11. Non consumare cibi o bevande in laboratorio. 12. Tenere pulito ed in ordine il proprio banco di lavoro.

$ Laboratorio musicale

1. Il laboratorio musicale è luogo di ricerca e di studio. 2. L’accesso all’aula è riservato a tutte le classi con la presenza del docente della disciplina. 3. Le attività pomeridiane di laboratorio sono consentite solo in presenza del docente , il quale provvede ad aprire e chiudere

l’aula e consegnarle le chiavi all'amministrazione. 4. L’utilizzo delle attrezzature musicali è consentito esclusivamente per scopi inerenti la didattica. 5. Il docente, durante le ore di lezioni , è personalmente responsabile di tutto ciò che accade nel laboratorio ed in particolare del

materiale in dotazione dell’aula stessa. 6. Docenti ed alunni sono responsabili dell’integrità degli strumenti utilizzati e sono tenuti a segnalare al DSGA qualsiasi guasto

o malfunzionamento riscontrato. 7. È vietato installare, modificare o rimuovere applicazioni dal PC dell’aula, modificare le configurazioni di sistema e/o porre in

essere ogni comportamento che possa danneggiare l’hardware o il software installato. 8. È vietata la navigazione su siti Internet senza l’autorizzazione del docente che accompagna la classe; è assolutamente vietata

la navigazione su siti potenzialmente pericolosi e/o illegali. 9. Al termine della sessione di ricerca o di studio, l'alunno è tenuto a lasciare la postazione di lavoro pulita e in ordine. 10. Nell’Aula è vietato mangiare, bere, parlare al cellulare o ad alta voce e disturbare in altri modi lo svolgimento delle attività

musicale

X. Titolo decimo - Attività culturali, sportive, ricreative

Art. 1) Nello spirito dell’autonomia scolastica l’Istituto si rende promotore, attraverso i propri organi collegiali e i gruppi operanti al suo interno, di attività culturali, sportive e ricreative, sia riservate agli alunni ed ai componenti della comunità scolastica, sia aperte all’ambiente cittadino e provinciale. Art. 2) Nei limiti delle disponibilità del bilancio interno, le predette attività potranno essere eventualmente finanziate dalla scuola o anche attraverso erogazioni di Enti pubblici e privati. Art. 3) Il manifesto murale, in qualsiasi forma è riconosciuto strumento valido di comunicazione ai fini dell’avviso, denuncia, proposta, dibattito, da parte di tutte le componenti della scuola. Per l’affissione sono stabiliti appositi spazi. Il Dirigente scolastico o chi lo sostituisce autorizza l’affissione salvo che ravvisi nel manifesto un’ipotesi di reato. In tal caso il rifiuto dovrà essere motivato per iscritto.

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REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Art. 1) Composizione del Collegio Il Collegio è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Art. 2) Valida costituzione dell’assemblea Per la validità dell’assemblea del Collegio è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei Docenti in servizio a norma dell’articolo 28 DPR 31 maggio 1974, n. 416 e successive modifiche, cioè metà più uno dei componenti di diritto del Collegio stesso. Art. 3) Validità delle deliberazioni Sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In analogia a quanto disposto per il Consiglio di Istituto, nel computo dei voti validamente espressi non vanno compresi gli astenuti. In caso di parità di voto prevale il voto del presidente. La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone. Non è ammesso voto per delega. Art. 4) Presidenza del Collegio Il Collegio è presieduto dal Dirigente Scolastico. Funge da segretario a turno uno dei collaboratori del Dirigente Scolastico. Art. 5) Direzione della discussione La direzione della discussione appartiene al Presidente del Collegio, il quale mantiene l’ordine, regolamentando gli interventi e proclamando al Collegio i risultati delle votazioni. Art. 6) Insediamento del Collegio Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico. Art. 7) Riunione del Collegio Il Collegio si riunisce in riunione ordinaria una volta ogni quadrimestre e comunque nei limiti del regolamento delle 20 ore e in riunione straordinaria nei seguenti casi:

a) ogni qualvolta il Dirigente scolastico ne ravvisi la necessità, b) quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

Le riunioni hanno luogo di regola durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario di lezione e, possibilmente, in giorni sempre diversi e vi si trattano solo gli argomenti indicati nell’ordine del giorno. La durata massima è fissata in ore tre. Può eccezionalmente essere prorogata per esaurire il punto dell’ordine del giorno in discussione. Se L’o.d.g. non viene esaurito, il Consiglio continua la discussione in un’altra seduta straordinaria che deve essere convocata entro dieci giorni, in data comunicata ai componenti del Collegio prima di sciogliere la seduta nella quale non è stato esaurito l’o.d.g. Art. 8) Convocazione del Collegio La convocazione del Collegio è fatta con l’affissione all’albo dell’o.d.g. da effettuarsi, di regola, almeno cinque giorni prima della seduta con avviso contemporaneo all’albo per permettere a tutti gli interessati di avere la piena conoscenza della convocazione. Potranno essere aggiunti all’o.d.g., entro le 24 ore precedenti la riunione, altri punti, su richiesta firmata da almeno 10 componenti del Collegio. Tali aggiunte dovranno essere tempestivamente affisse all’albo ed inserite dopo l’ultimo argomento precedentemente fissato all’o.d.g. Art. 9) Processo verbale della riunione Il processo verbale di ogni riunione è trascritto in un libro da conservarsi in archivio a pagine numerate e firmate dal Dirigente Scolastico. Esso è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario ed è approvato dal Collegio nella stessa adunanza o all’aprirsi di quella immediatamente successiva (Art.35 cit. R.D.). Art. 10) Discussione A. Per discutere e deliberare sopra materie che non siano all’o.d.g., sarà necessaria una proposta presentata da almeno 10 compo-

nenti del Collegio o dal Dirigente scolastico. B. I componenti del Collegio che intendono parlare in una discussione debbono iscriversi al banco della Presidenza ed hanno la

parola nell’ordine dell’iscrizione. C. Ciascun intervento nel Collegio non può superare i 10 minuti anche nel caso che l’iscritto a parlare legga il suo discorso. D. Quando, nel corso di una discussione, un docente sia accusato di fatti che ledano la sua onorabilità egli “ha diritto alle pubbli-

che scuse” per infondatezza dell’accusa con iscrizione nel processo verbale. E. Nessun discorso nei limiti di durata dei 10 minuti può essere interrotto o rimandato per la sua continuazione in altra seduta. F. Dopo la chiusura della discussione e prima della votazione, sono ammessi solo eventuali interventi di non oltre 3 minuti cia-

scuno per dichiarazione di voto. Art. 11) Presentazione delle mozioni e questioni pregiudiziali e sospensiva A. Terminata la fase della discussione, si passa alla presentazione delle mozioni. Mozioni simili possono, se i presentatori sono

d’accordo, essere riunite in una sola. Le mozioni devono essere scritte. B. La mozione viene letta dal presentatore o dal Presidente e, se non vi sono emendamenti su punti della mozione, si vota a mag-

gioranza secondo quanto previsto dall’Art. 3. C. Il voto per alzata di mano è soggetto a riprova se c’è chi la richiede prima della proclamazione. A richiesta del Presidente o di

5 componenti del Collegio, si procede per appello nominale. Coloro che si astengono possono motivare o non le ragioni della loro astensione.

Art. 12) Interrogazioni A. Un componente del Collegio, che intenda rivolgere un’interrogazione al Dirigente Scolastico o ad un Collaboratore del Diri-

gente scolastico o ad un altro componente del Collegio, ne farà motivata domanda per iscritto. Il Dirigente Scolastico ne darà lettura al Collegio.

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B. Le interrogazioni vengono presentate e inserite nell’o.d.g. 24 ore prima dell’inizio della seduta, ai punti successivi a quelli già stabiliti per la discussione, a meno che non abbia carattere di urgenza riconosciuta dalla maggioranza del Collegio espressa ai sensi dell’Art. 3, nel qual caso lo svolgimento precederà la discussione degli altri punti, e ottengono risposta secondo il numero d’ordine di presentazione.

C. L’interrogante non presente non decade dalle interrogazioni. Art. 13) Sedute del Collegio Docenti A. Il Presidente o chi per esso apre e chiude la seduta del Collegio, annunziando possibilmente la durata della seduta nell’o.d.g. B. La seduta ha inizio con la lettura del processo verbale qualora esso non sia stato approvato al termine della precedente seduta. C. Sul processo verbale non è concessa la parola se non a chi intenda proporre una rettifica o a chi intenda chiarire o correggere il

proprio pensiero espresso nella precedente seduta, oppure per fatto personale. D. Se un componente del Collegio con il suo comportamento turba la libertà di discussione, il Presidente lo richiama. E. Ciascun componente del Collegio che sia richiamato all’ordine, ove intenda dare spiegazione del suo atto o delle sue parole,

avrà la parola alla fine della seduta o anche subito a giudizio del Presidente. F. Nessuna persona estranea al Collegio può sotto alcun pretesto accedere nella sala dove è riunito il Collegio. Art. 14) Modifica al regolamento Il presente regolamento può essere modificato su proposta scritta e motivata presentata dal Dirigente scolastico o da almeno 10 componenti del Collegio. Tale proposta dovrà essere approvata da una maggioranza qualificata di 2/3 dei voti validamente espressi ai sensi dell’Art. 3. Ogni modifica di regolamento entra in vigore dalla seduta del Collegio successiva a quella in cui è stata appro-vata. Per l’esame preliminare delle proposte di modifica al presente regolamento il Collegio può nominare una commissione aven-te potere puramente consultivo.

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REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI

Delibera n.1 CDI del 25/11/2008 (Art. 12,13,14 D.L. n. 297 del 16/04/1994. Nota MPI n.4733 del 26/11/2003)

Le assemblee degli studenti, generali e di classe, si configurano a tutti gli effetti come attività didattiche ed educative. I temi trattati e le modalità di svolgimento concorrono all’educazione dei giovani alla partecipazione alle scelte della società e al confronto; partecipazione e confronto si realizzano nelle forme della democrazia e attraverso i valori di cui essa è portatrice.

ASSEMBLEA DI CLASSE Art. 1) L’Assemblea di classe si svolge in orario antimeridiano. Art. 2) La richiesta dell’assemblea di classe va presentata in Vicepresidenza almeno tre giorni prima della data di svolgimento e soltanto dalle ore 8,10 alle 9,10. Art. 3) La formulazione della richiesta deve essere completa in tutte le sue parti (data, orario, ordine del giorno, firme docenti). Non saranno accettate richieste incomplete. Art. 4) Le assemblee, di norma, vanno svolte durante l’anno in differenti giorni della settimana, in due ore consecutive non della stessa materia. Il Dirigente Scolastico, o un suo delegato, si riserva di modificare il giorno e le ore stabilite sulla base di motiva-zioni di opportunità didattiche. Art. 5) Non possono essere utilizzate per l’assemblea ore di docenti con una o due ore di lezione settimanali. Art. 6) Se durante l’assemblea vengono meno l’ordine e la disciplina, il docente dell’ora interessata, cui spetta il compito della vi-gilanza, sospende l’assemblea dandone comunicazione alla Dirigenza. Art. 7) Al termine dell’assemblea dovrà essere redatto il relativo verbale da consegnare in Vicepresidenza. Qualora non pervenis-se, non saranno concesse ulteriori assemblee alla classe interessata. Art. 8) Nel mese d’ottobre l’assemblea di classe è concessa in coincidenza con le elezioni dei rappresentanti della componente studentesca degli organi collegiali. Art. 9) Di norma non vengono autorizzate assemblee di classe nel mese di maggio.

ASSEMBLEA STUDENTESCA DI ISTITUTO Art. 1) L’Assemblea è convocata su richiesta di almeno il 10 % degli studenti. Art. 2) Gli studenti devono essere informati dell’assemblea e dell’o.d.g. con almeno tre giorni di anticipo. Art. 3) La partecipazione di amministratori pubblici, di rappresentanti del mondo del lavoro od altri esperti, per discutere questio-ni strettamente attinenti all’o.d.g. deve essere inclusa e prevista nella richiesta di assemblea che viene presentata al capo d’Istituto e deve essere autorizzata dal C. d. I. Art. 4) La presenza nell’assemblea di persona estranea alla comunità scolastica non preventivamente ed esplicitamente invitata è causa di immediata sospensione dell’assemblea stessa. Art. 5) L’assemblea deve nominare un Presidente responsabile ed un Segretario con il compito di verbalizzatore. Art. 6) All’inizio dell’Assemblea il Presidente costituisce un servizio d’ordine volontario che ha il compito di mantenere l’ordine. Art. 7) Durante l’assemblea si possono presentare mozioni d’ordine. Art. 8) Gli interventi e le mozioni d’ordine devono essere attinenti all’o.d.g. Art. 9) Possibilmente, prima della discussione di un punto, tutti coloro che desiderino parlare devono dare il proprio nominativo al Presidente. Art. 10) L’ordine degli interventi deve essere rigorosamente rispettato. Art. 11) Il limite di un intervento deve essere contenuto entro i 5 minuti. Art. 12) Quando, durante un intervento, venga fatta esplicita menzione ad un gruppo o a singole persone, queste ed il rappresen-tante del gruppo hanno diritto ad un intervento cui potrà seguire una breve replica da parte di coloro che li hanno chiamati in cau-sa. Art. 13) La durata degli interventi degli esperti viene direttamente fissata dal Presidente d’Assemblea. Art. 14) Dopo l’esaurimento degli interventi e la presentazione di eventuali mozioni il Presidente mette ai voti le mozioni even-tualmente presentate. Art. 15) Le decisioni dell’assemblea degli studenti vengono scritte ed archiviate in apposita cartella e vengono pubblicizzate negli spazi di affissione riservati agli studenti. Il verbale dell’assemblea va presentato al Capo d’Istituto. Art. 16) Le assemblee di Istituto devono svolgersi durante l’orario curricolare, dopo la registrazione della presenza effettuata dai docenti della prima ora e con durata non inferiore a cinque unità orarie. Art. 17) Per qualsiasi necessità di uscita anticipata, gli alunni devono essere prelevati dai propri genitori. Art. 18) Gli allievi svolgono l’assemblea nel locale della palestra o eventualmente nelle aule dell’istituto, dopo chiara presenta-zione del programma. Al termine dell’assemblea gli allievi dovranno riordinare i luoghi impegnati. Art. 19) L’assemblea per classi parallele nelle aule potrà svolgersi a condizione che vi sia un numero sufficiente di docenti per il tutoraggio e la sorveglianza. Le assemblee in sedi esterne potranno svolgersi a condizione ci sia un numero sufficiente di docenti accompagnatori. Art. 20) I tempi dell’assemblea sono i seguenti: Ore 8,20 ingresso in aula, appello ore 8,30, alle ore 12,20 rientro in classe per il contrappello, ore 12,30 uscita degli alunni. Art. 21) Il presente statuto può essere emendato a richiesta di almeno 10 componenti dell’assemblea con maggioranza qualificata dei 2/3 dei presenti. Gli emendamenti entrano in vigore a decorrere dall’assemblea successiva a quella che li ha approvati previa conferma di tale approvazione (con maggioranza qualificata dei 2/3) da effettuarsi all’apertura della nuova sessione dell’assemblea medesima.

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REGOLAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE DURANTE LE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI

(Del. n.1 CDI del 25/11/2008) Art. 1) A tutti i docenti della prima ora di lezione spetta il compito della registrazione della presenza degli alunni, a tutti i docenti della quinta ora di lezione spetta il compito del contrappello. Art. 2) Sulla base dei principi costituenti della funzione docente, i docenti possono su richiesta degli alunni, consigliare e aiutare gli studenti nella scelta dei temi delle assemblee e degli eventuali esperti. Art. 3) I docenti disponibili ad assumere funzione di assistenza e tutoraggio possono intervenire nelle assemblee di Istituto, in ma-niera opportuna, per fornire informazioni, punti di vista, per ricondurre la discussione nell’alveo del tema prescelto e nei termini della correttezza, al fine di portare a buon fine le proposte condivise e deliberate dalle assemblee. Art. 4) Il D.S., su segnalazione del presidente dell’assemblea o dei docenti tutor può sospendere l’assemblea in caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea. Art. 5) Il personale ATA è tenuto a svolgere la propria funzione di sorveglianza, secondo il proprio ruolo e secondo l’ordinario piano di servizio. Art. 6) I docenti in servizio nel giorno e nelle ore di assemblea sono tenuti ad essere presenti in Istituto ai sensi dell’Art. 29, com-ma 5, del CCNL 2007 comparto scuola, con compiti di vigilanza nei limiti previsti dall’art 2048 del C.c.

REGOLAMENTO DELL’ASSEMBLEA DEI GENITORI Art. 1) Assemblea L’Assemblea è l’organo di base che esprime la volontà dei Genitori. Art. 2) Presidente L’Assemblea, nella prima seduta, elegge a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta il Presidente che dura in carica un anno scolastico e che nomina immediatamente il segretario. Nella stessa seduta l’assemblea può eleggere il Vicepresidente. Art. 3) Poteri del Presidente. Il Presidente convoca l’assemblea, ne fissa l’ordine del giorno e ne dirige i lavori; esercita i poteri disciplinari; rappresenta l’Assemblea nei rapporti con la scuola. Art. 4) Incombenze Preliminari Il Presidente, con l’aiuto del segretario, all’inizio di ogni riunione, verifica la regolarità della convocazione, provvede a comunica-zioni preliminari e dispone su eventuali questioni di procedura. Art. 5) Svolgimento dell’Assemblea Tutti i partecipanti hanno diritto di parola. Esso si esercita per alzata di mano e indicazione del proprio cognome. Il Presidente prende nota su una lista di attesa e dà parola secondo il turno. Il presidente può stabilire la durata massima degli interventi, tenen-do conto del numero dei presenti e degli iscritti a parlare. Coloro che intervengono devono attenersi all’argomento. Art. 6) Mozione d’ordine Chiunque può proporre modifiche di procedura o accorgimenti atti a migliorare l’andamento dei lavori e le condizioni ambientali. All’uopo alzerà la mano e dichiarerà che si tratta di mozione d’ordine. Il Presidente accorda la precedenza al termine dell’intervento in corso. Art. 7) Questioni pregiudiziali Chiunque può proporre il rinvio o l’anticipazione di un determinato argomento. Il Presidente rimette la decisione all’Assemblea per alzata di mano dopo aver concesso, se necessario, brevi interventi uno a favore ed uno contro la mozione. Art. 8) Dibattito La discussione può essere, per decisione del Presidente, suddivisa in più parti. Nel corso della discussione possono essere presen-tate mozioni o ordini del giorno scritti e sottoscritti per essere posti a votazione. Il Presidente può continuare il dibattito e leggere i documenti presentati quando ritenga giunto il momento per il loro esame. Prima di passare alla votazione, egli consentirà l’esposizione adeguata dei pro e dei contro dando la precedenza al presentatore per illustrare il testo posto ai voti. Art. 9) Votazione La votazione è stabilita dal Presidente quando ritenga che il dibattito sia stato esauriente sia in ordine agli elementi di conoscenza sia in ordine alle esposizioni delle tesi a confronto. Dopo che il Presidente abbia richiesto di passare ai voti, nessuno può chiedere la parola se non per breve dichiarazione di voto. Il Presidente può anche assegnare un tempo limitato a ciascuno intervento. Nel corso delle dichiarazioni di voto il Presidente può consentire la presentazione di emendamenti sui quali converga una larga maggioranza. Può anche accordare una breve sospensio-ne dei lavori per dar modo alle parti di concordare l’inserimento degli emendamenti nel testo. Al termine della stesura il Presidente legge il testo definitivo sul quale si esplicherà la votazione da parte dell’Assemblea. La votazione si esercita per alzata di mano, chiamando prima i favorevoli poi i contrari ed infine gli astenuti, oppure per divisione, infine per appello nominale, qualora ciò sia richiesto per iscritto da almeno 1/5 dei presenti. Per le operazioni di scrutinio il Presidente e il Segretario possono farsi assistere da due componenti in veste di scrutatori. Le vota-zioni riguardanti persone si svolgono a scrutinio segreto. Art. 10) Deliberazioni La mozione o l’ordine del giorno si intendono approvati quando abbiano ottenuto la maggioranza assoluta dei voti presenti al mo-mento della votazione. Il Presidente dichiara formalmente l’accoglimento o il rigetto della proposta. In caso di esito favorevole la proposta diventa deliberazione dell’Assemblea.

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Art. 11) Verbalizzazione Il Segretario è tenuto a verbalizzare le decisioni dell’Assemblea. Gli interventi dei singoli sono riportati a verbale soltanto su ri-chiesta degli interessati o su invito del Presidente. Art. 12) Validità degli atti Gli atti dell’Assemblea sono validi fino a prova contraria accertata dall’Autorità competente. Art. 13) Modifica del regolamento Il presente regolamento può essere modificato dietro richiesta scritta, già apposta all’ordine del giorno dell’Assemblea ed approva-ta dalla maggioranza assoluta dei componenti.

REGOLAMENTO DELL’ASSEMBLEA DEL PERSONALE A.T.A. Il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario ha diritto a tenere proprie assemblee per discutere problemi di interesse della categoria e le modalità di partecipazione del personale medesimo alla vita della Comunità Scolastica. Vale per l’Assemblea del Personale A.T.A. il Regolamento dell’Assemblea dei genitori in quanto applicabile, con le modifiche che saranno apportate dall’Assemblea del Personale A.T.A.

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Art. 1) Nella prima seduta, il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Dirigente scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori del Con-siglio. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Con-siglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare ed eleggere anche un vicepresidente da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le modalità già previste per l’elezione del Presidente. Art. 2) Il C.d. I. è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. Il Presidente è anche tenuto a disporre la convocazione del Con-siglio su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva, ovvero di un terzo dei componenti del consiglio stesso. La richiesta di convocazione del Consiglio deve indicare l’o.d.g. e va trasmessa tramite la segreteria della scuola. È facoltà del Presidente, sentiti i richiedenti, di anticipare o posticipare la convocazione al fine di raggruppare altre richieste; la convocazione non può comunque essere rinviata per più di otto giorni dalla presentazione della richiesta. La convocazione, preparata dal Presidente, viene diramata dalla segreteria della scuola ai membri del Consiglio almeno cinque giorni prima con l’indicazione dell’o.d.g. Copia della convo-cazione è affissa all’albo della scuola. Art. 3) Il Consiglio si riunisce nella sede della scuola in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Art. 4) La validità della seduta è accertata dal Presidente o, in sua assenza, dal vicepresidente. La seduta è dichiarata valida quan-do sono presenti almeno la metà più uno dei consiglieri in carica. Art. 5) Il Presidente ha il dovere di porre in discussione tutti gli argomenti all’o.d.g. nella successione in cui compaiono. Prima che inizi la discussione di un argomento, ognuno dei presenti può presentare una mozione, nel senso che la discussione non debba svolgersi oppure che la discussione debba subire un rinvio. La mozione determina la sospensione della discussione dell’argomento all’o.d.g. sull’accoglimento della eccezione si pronuncia poi il Consiglio con votazione per alzata di mano. Art. 6) Ciascun consigliere può chiedere la parola ed ottenere la replica su ogni argomento all’o.d.g. Il Presidente, raccolte le iscrizioni per gli interventi, concede facoltà di parlare seguendo l’ordine di iscrizione. Coloro che intervengono nella discussione devono attenersi all’argomento in esame. Non è consentito interrompere chi parla; può farlo solo il Presidente per un richiamo al regolamento. Il Presidente può stabilire la durata massima degli interventi, secondo l’importanza delle questioni e il numero degli iscritti a parlare. Per quanto riguarda la facoltà d’intervenire egli stesso nella discussione, il Presidente del Consiglio d’Istituto è sottoposto al regolamento alla pari degli altri. Egli ha, però, facoltà di replicare agli oratori quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente. Art. 7) Su tutti gli argomenti posti all’O.d.G. la votazione normalmente è palese e si effettua per alzata di mano; il Presidente ac-certa innanzitutto il numero di coloro che sono favorevoli al testo proposto; successivamente il numero di coloro che non lo ap-provano e, infine, di coloro che eventualmente si astengono dall’esprimersi. Ogni proposta s’intende approvata quando sia stata votata favorevolmente dalla metà più uno dei votanti. Coloro che si astengono non sono computati tra i votanti. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Si procede per votazione a scrutinio segreto per tutti gli argomenti che trattano di persone. Art. 8) A cura del segretario nominato dal Presidente all’atto dell’insediamento della riunione, è redatto verbale di ogni seduta. Esso deve contenere l’oggetto delle discussioni, i nomi di coloro che hanno partecipato, una breve sintesi di quanto trattato e l’esito di eventuali votazioni. Il processo verbale è firmato dal Presidente e dal Segretario e deve essere depositato presso l’ufficio di Presidenza del C.d.I. entro otto giorni dalla seduta; copia delle deliberazioni è pubblicata in apposito albo della scuola, ove rimane esposta per un periodo di dieci giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti singole persone. Qualora un componente voglia far riportare

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nel verbale integralmente una dichiarazione, questa deve essere formalizzata per iscritto dall’interessato e dal Segretario della se-duta prima della fine della stessa. Art. 9) Il Consiglio, al fine di realizzare meglio il proprio potere di iniziativa di cui all’Art. 6 del D.P.R. 416/74 può:

• Decidere di consultare gli altri organi della scuola, C. d. C., C. d. D., Assemblea dei genitori, Assemblea degli studenti, As-semblea A.T.A. • Decidere di sentire, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo costante nel settore medico, psicopedagogico e di orientamento. • Decidere di costituire, nel proprio seno, commissioni di lavoro che svolgano la propria attività secondo le direttive e moda-lità stabilite dal Consiglio stesso.

Art. 10) Ciascun membro del Consiglio può formulare con comunicazione scritta al Presidente motivata richiesta di argomenti da includere all’O.d.g. della riunione successiva alla presentazione di detta proposta. I membri del Consiglio possono, durante l’orario di apertura al pubblico, accedere agli ufficio di Segreteria per la consultazione degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ogni membro del Consiglio può chiedere per iscritto al Presidente in-formazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della Giunta delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. Art. 11) Ciascun membro del Consiglio è tenuto a partecipare a tutte le riunioni del Consiglio stesso. In caso d’impedimento egli è tenuto a darne tempestiva comunicazione scritta al Presidente. Nel caso di tre assenze consecutive anche se giustificate a meno di grave impedimento, decade automaticamente e gli subentra il candidato con più voti della stessa lista. Art. 12) Per le validità delle sedute della Giunta esecutiva presieduta dal Dirigente scolastico è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. I lavori della giunta sono disciplinati dal D.P.R. 31 /05/ ‘74 n° 416 e dal Decreto Intermini-steriale 28/05/’75 e valgono, per quanto applicabili, i principi espressi nel presente regolamento. Il verbale delle riunioni della Giunta è redatto dal Direttore amministrativo.

REGOLAMENTO DELLE VISITE GUIDATE (Attività teatrale esterna annessa) E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE. I viaggi e le visite guidate e rappresentano dei momenti formativi importanti che vanno messi in essere in quanto attività educati-ve fondamentali che integrano, arricchiscono e potenziano la pratica didattica ordinaria. Naturalmente essi devono avere una fun-zione educativa, culturale, sociale in coerenza con gli obiettivi didattici di ciascun corso di studi e del P.O.F. Con il presente regolamento vengono stabiliti i criteri per la loro realizzazione: Art. 1. All’inizio dell’anno scolastico il Collegio Docenti designa la Commissione Viaggi e visite d’istruzione che si occuperà del-la realizzazione del Progetto “Viaggi e visite d’istruzione-”, sulla base delle proposte formulate dai Consigli di Classe. Art. 2. La Commissione prepara varie ipotesi da sottoporre ai consigli di classe, per la indicazione delle mete. Art. 3. Il Consiglio di Classe, dopo averne valutato gli aspetti didattici, delibera il viaggio di istruzione oppure la/e visita/e guida-ta/e indicando:

a. Meta del viaggio o visita con itinerario e tappe e visite didattiche da effettuarsi; b. Indicazione orientativa di spesa; c. Nominativo del docente responsabile del viaggio d’istruzione e/o visita guidata; d. Nominativo dei docenti disposti ad accompagnare la classe; e. Autorizzazione dei dirigenti scolastici nel caso di docenti accompagnatori operanti su più istituti; f. Nominativo di almeno un docente sostituto; g. Elenco dei partecipanti (superiore o uguale ai 2/3 della classe).

Art. 4. È fatto divieto di effettuare visite e viaggi d’istruzione nella decade che precede lo scrutinio del I quadrimestre e negli ul-timi trenta giorni di lezione. Art. 5. Al divieto di effettuare viaggi nell’ultimo mese di lezione (30 giorni) si può derogare solo per attività legate a manifesta-zioni nazionali ed internazionali, specifiche di indirizzo, che si svolgono solo nell’ultimo periodo. Art. 6. Le classi seconde e terze possono effettuare:

a) viaggi d’istruzione della durata massima di due giorni, esclusi i tempi di andata e ritorno; b) n. 2 visite guidate di un’intera giornata e/o svolte in orario curricolare.

Art. 7. Le classi quarte possono effettuare: c) viaggi d’istruzione della durata massima di tre giorni, esclusi i tempi di andata e ritorno; d) n. 2 visite guidate di un’intera giornata e/o svolte in orario curricolare

Art. 7 bis. Le V liceali possono effettuare: a) viaggi d’istruzione della durata massima di 4 giorni, esclusi i tempi di andata e ritorno; b) n. 2 visite guidate di un’intera giornata e/o svolta in orario curricolare.

Art. 8. I viaggi d’istruzione possono essere prolungati di un giorno, purché non rientrante nel calendario scolastico. Art. 9. Le classi prime e quelle che non parteciperanno al Viaggio di istruzione possono partecipare al massimo a 2 visite di un’intera giornata e/o svolte in orario curricolare. Art. 10. Alle sole classi quinte liceali è consentito uscire dall’Italia. Art. 11. Per poter attuare i viaggi d’istruzione sono necessari:

a) proposta del Consiglio di classe; b) verifica del Dirigente Scolastico della fattibilità del piano sotto l’aspetto economico ed organizzativo; c) adesione per ogni classe di almeno 2/3 degli alunni frequentanti; eventuali deroghe per motivi organizzativi saranno autorizzate dal Dirigente Scolastico;

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e) disponibilità di almeno un docente della classe ad accompagnare gli allievi nel rapporto medio docenti/studenti 1/15; f) nomina di un docente supplente, in sostituzione dell'accompagnatore designato;

Art. 12. Il Dirigente Scolastico individua gli accompagnatori a cui conferire l’incarico. Gli accompagnatori dovranno avere coper-tura assicurativa. Art. 13. Può essere consentita la partecipazione ai viaggi d’istruzione del personale ATA, purché sia in ogni caso garantito il ser-vizio regolare all’interno della scuola; non vi siano oneri di alcun genere per la scuola, non gli vengono affidati compiti primari di vigilanza sugli allievi e previa stipula di polizza assicurativa. Art. 14. Gli studenti che non aderiscono al viaggio d’istruzione sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni. Art. 15. I genitori possono aggregarsi ai viaggi d’istruzione e alle visite guidate. Art. 16. La partecipazione dei genitori sarà autorizzata dal Dirigente Scolastico, senza oneri per la scuola, previa stipula di polizza assicurativa, conseguentemente sarà fatta firmare una liberatoria allo scopo di lasciar salva ogni responsabilità all’Istituto. Art. 17. Almeno 5 giorni dalla partenza al viaggio di istruzione e/o visite guidate dovranno essere depositate in segreteria le di-chiarazioni liberatorie dei genitori di tutti gli allievi partecipanti. Art. 18. Il costo dei viaggi e delle visite d’istruzione di più giorni è a carico degli allievi partecipanti. Le modalità di pagamento presuppongono un primo versamento cumulativo per ciascuna classe mediante c.c.p. a conferma dell’adesione entro il mese di gennaio; il saldo dovrà essere versato entro 20 giorni dalla partenza. Art. 19. In caso di rinuncia verranno applicate le penali previste dal contratto stipulato con l’agenzia di viaggi. Art. 20. In relazione alle disponibilità finanziarie sarà riconosciuto agli studenti che partecipano ai viaggi d'istruzione e alle visite guidate un contributo della scuola. Art. 21. Per i viaggi d’istruzione si potranno contattare esclusivamente agenzie di viaggio, in grado di proporre programmi collau-dati, e si dovranno valutare almeno 3 proposte diverse per la stessa meta. Art. 22. Per i criteri di scelta:

a) si opta per l’agenzia che propone la quote di partecipazioni più vantaggiose sotto il profilo economico in considerazione del rapporto qualità/prezzo;

c) saranno escluse dalle gare quelle ditte che, negli anni precedenti, in base ai dati ricevuti dalle relazioni degli accompagna-tori, avranno offerto servizi non soddisfacenti alle clausole contrattuali.

Art. 23. Al termine del viaggio il docente accompagnatore con compiti di coordinatore relazionerà al Dirigente Scolastico sull’andamento del viaggio sia per quanto attiene agli aspetti formativi raggiunti, sia per quanto attiene al servizio offerto dall’agenzia. Per quanto non specificatamente richiamato nel presente regolamento, si rinvia alla normativa vigente in materia.

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA

( D.P.R. 249/98 ) Art. 1 - Vita della comunità scolastica 1.1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della co-scienza critica. 1.2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svan-taggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano. 1.3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle cono-scenze e all’inserimento nella vita attiva. 1.4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reci-proco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 - Diritti 2.1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative auto-nome. 2.2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 2.3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 2.4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in te-ma di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un proces-so di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

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2.5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 2.6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricola-ri integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive fa-coltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 2.7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività intercul-turali. 2.8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: un ambiente favorevole alla crescita in-tegrale della persona e un servizio educativo,didattico di qualità; offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il so-stegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; la salubrità e la sicurezza degli am-bienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecno-logica; servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 2.9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a li-vello di classe, di corso e di istituto. 2.10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuo-la secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 - Doveri 3.1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 3.2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro com-pagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3.3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento cor-retto e coerente con i principi di cui all’art. 1. 3.4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli Istituti. 3.5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scola-stica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 3.6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 - Disciplina 4.1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con ri-ferimento ai doveri elencati nell’articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situa-zioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 4.2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. 4.3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invi-tato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4.4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente mani-festata e non lesiva dell’altrui personalità. 4.5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possi-bilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 4.6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. 4.7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate in-frazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 4.8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 4.9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 4.10. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso stu-dente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola. 4.11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 - Impugnazioni

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5.1. Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297. 5.2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola se-condaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un ap-posito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 5.3. L’organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. 5.4. Il dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regola-menti degli Istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due stu-denti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal Consiglio scolastico provinciale, e presiedu-to da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. Art. 6 - Disposizioni finali 6.1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 6.2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all’atto dell’iscrizione. 6.3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLO STATUTO DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 21 Novembre 2007, n. 235

(G.U. n. 293 del 18 dicembre 2007) Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l’articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l’articolo 328 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297; Visto l’articolo 21, commi 1, 2 e 13, della legge 15 marzo 1997, n. 59; Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176, di ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o sostanze psicotrope, preven-zione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; Visto l’articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n. 40; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; Visto l’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell’Adunanza del 25 luglio 2007; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell’Adunanza del 17 settembre 2007; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 ottobre 2007; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione

E M A N A IL SEGUENTE REGOLAMENTO

Art. 1 Modifiche all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249. L’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente: «Art. 4 - Disciplina 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con rife-rimento ai doveri elencati nell’articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i crite-ri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonchè al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, cultu-rale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

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3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invita-to ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del pro-fitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manife-stata e non lesiva dell’altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonchè, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gra-vità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infra-zioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi geni-tori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordina-mento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di re-cupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che vio-lano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite ge-nerale previsto dal comma 7, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situa-zione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9,bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento re-sponsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico. 9,ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello stu-dente incolpato. 10. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studen-te sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e so-no applicabili anche ai candidati esterni ». Art. 2 Modifiche all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249. L’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente: «Art. 5 - Impugnazioni 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria supe-riore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente de-signato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresen-tante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L’organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi ab-bia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale compo-sto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli stu-denti, da tre docenti e da un genitore designati nell’ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell’ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L’organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell’esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi pro-pone il reclamo o dall’Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia sta-to comunicato il parere, o senza che l’organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell’ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall’acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all’articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all’interno dell’organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente del-lo stesso.

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7. L’organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici ». Art. 3 Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola. Dopo l’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è inserito il seguente: «Art. 5,bis (Patto educativo di corresponsabilità) 1. Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studen-ti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonchè di laborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziati-ve più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell’offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità». Il presente Decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica Italia-na. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addì 21 novembre 2007

Napolitano, Presidente della Repubblica Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione Visto, il Guardasigilli: Mastella

Registrato alla Corte dei Conti il 7 dicembre 2007 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 7, foglio n. 129

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI STUDENTI (Delibera n.1 CDI del 25/11/2008)

FONTI NORMATIVE:R.D. 04.05.1925, n. 653; R.D. 26.09.1935, n. 1845; D.P.R. 30.06.1955, n. 766; D.P.R. 16.04.1994, n. 297; L. 11.10.1997, n. 748; D.P.R. 24.06.1998, n.249; D.P.R. n. 235 del 21/11/ 2007; D.L.01/09/2008 n.137; L.30/10/2008 n.169

Premessa I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative, costruttive e non punitive e tendono al rafforzamento del senso di responsa-bilità ed al ripristino di rapporti corretti della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza prima essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. Ai sensi dell’art. 2 comma 1 del D.L. 01/09/2008 n. 137 in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizza-ti dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede. Ai sensi dell’art. 2, comma3, la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se in-feriore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione e opinione correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. Le sanzioni hanno natura temporanea e sono sempre proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Capo I - MANCANZE DISCIPLINARI 1. Ritardi frequenti senza comprovati motivi giustificativi. (Sanzione A, avvertimento scritto, Docente). 2. Uscite anticipate frequenti senza comprovati motivi giustificativi. (Sanzione A, avvertimento scritto, Docente). 3. Frequenza discontinua alle attività didattiche. (Sanzione A, avvertimento scritto, Docente). 4. Uscita dalle aule senza il permesso del docente nel cambio delle ore di lezione. (Sanzione A, avvertimento scritto, Docente). 5. Sosta nei corridoi o nei bagni senza giustificati motivi. (Sanzione A, avvertimento scritto, Docente). 6. Inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza. (Sanzione A, ammonimento scritto, Dirigente). 7. Utilizzo scorretto delle strutture, dei macchinari e dei sussidi didattici. (Sanzione A, ammonimento scritto, Dirigente). 8. Festeggiamenti per onomastici, compleanni, etc. non autorizzati. (Sanzione A, ammonimento scritto, Dirigente). 9. Azioni di disturbo e confusione presso le macchine distributrici di bevande e merendine. (Sanzione A, ammonimento scritto, Dirigente). 10. Mancato uso dei cestini per i rifiuti, siti in prossimità delle macchine, nelle aule, nei laboratori e nei servizi igienici. (Sanzione A, ammonimento scritto, Dirigente). 11. Uso reiterato del cellulare o di altri dispositivi elettronici in classe durante le attività didattiche o nei locali dell’Istituto.(Sanzione B, max 5 giorni). 12. Comportamento scorretto durante le lezioni: azioni di disturbo che comportino lesione dei diritti altrui. (Sanzione B, max5 giorni). 13. Danni al patrimonio della Scuola. (Sanzione B, max 10 giorni). 14. Introduzione nell’edificio scolastico di oggetti pericolosi e materiale diverso da quello necessario per le lezioni o comunque per il lavoro scolastico. (Sanzione B , max 10 giorni). 15. Avere comportamenti offensivi nei confronti dei compagni. (Sanzione B, max 15 giorni).

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16. Qualsiasi comportamento da cui derivi considerevole danno all’immagine della Comunità Scolastica e delle sue componenti. (Sanzione B, max 15 giorni). 17. Allontanamento arbitrario dall’Istituto. (Sanzione B, max 15 giorni). 18. Occupazione dell’edificio scolastico, senza autorizzazione degli Organi responsabili. (Sanzione B, max 15 giorni). Capo II - SANZIONI , ORGANI COMPETENTI , Procedure A) Sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (Art. 4 , Comma 1 del D.P.R. n. 235 del 21/11/ 2007). Da attribuire per le mancanze di cui al capo I artt. 1, 2, 3,4,5,6,8 9,10. Procedura:

a) l’avvertimento scritto è irrogato attraverso l’annotazione sul registro di classe da parte del docente per le mancanze di cui al capo I relativamente agli artt:1,2,3,4,5;

b) l’ammonizione scritta è irrogata dal D.S. attraverso comunicazione da parte del docente o del collaboratore scolastico per le mancanze disciplinari di cui agli artt. 6,7,8,9,10;

B) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni (Art. 4 , Comma 8 ) Tale sanzione , adottata dal Consiglio di Classe , è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art. 3 del D.P.R. n. 249/98. Da attribuire per le mancanze di cui al capo I relativamente agli artt. 11,12,13,14,15,16,17. Procedura: La mancanza disciplinare annotata sul registro di classe viene comunicata al coordinatore della classe che provvede a riunire il Consiglio di Classe, allargato alle componenti genitori e alunni. C) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 , Comma 9). Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’Istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie:

1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, mi-naccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento);

2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previ-sto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.

Si precisa che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale. Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove , in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria , un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabiliz-zazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. D) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico (Art. 4 , comma 9 bis). L’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d’Istituto, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorren-ti:

1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale;

2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.

Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto im-plicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà esse-re prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. E) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter). Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’Istituto può di-sporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis). Le sanzioni disciplinari di cui ai punti B, C, D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scola-stica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter). La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990). Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del ri-spetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà, anche esplicitare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”.

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Di norma, (si rinvia in proposito alle disposizioni sull’autonomia scolastica) le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occa-sione di trasferimento da una scuola ad un’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola. Infatti, le sanzioni disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si applica il principio dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad operare con “omissis” sull’identità delle persone coinvolte e comunque nel necessario rispetto del D. Lgs. n. 196 del 2003 e del DM 306/2007. Ai fini comunque di non creare pregiudizi nei confronti dello studente che opera il passaggio all’altra scuola si suggeri-sce una doverosa riservatezza circa i fatti che hanno visto coinvolto lo studente. Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. Ovviamente i regolamenti d’Istituto dovranno contenere anche precisazioni in ordine a quanto precede. Capo III - IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quin-dici giorni dalla comunicazione all’Organo di Garanzia interno alla scuola. Tale organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. Capo IV - ORGANO DI GARANZIA INTERNO L’Organo di Garanzia Interno, presieduto dal Dirigente Scolastico si compone, da un docente designato dal Consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori. Le decisioni dell’Organo di Garanzia Interno sono prese a maggioranza assoluta. Ove il Presidente sia legittimamente impedito a presiedere l’Organo di Garanzia Interno, la funzione di presidente è svolta dal Vicario o da altro docente suo delegato che già non rivesta le funzioni di Consigliere. I ricorsi avverso le sanzioni disciplinari di competenza dell’Organo di Garanzia Interno vanno presentati in forma scritta in Presi-denza entro 15 giorni dalla determinazione delle sanzioni medesime. I termini si computano a norma dell’art. 2963 del C.c. La decisione dell’Organo di Garanzia Interno è presa, per via audizione degli interessati, nei 3 giorni successivi. L’Organo di Garanzia Interno può comunque essere convocato in qualsiasi momento, se ne faccia richiesta il Presidente o almeno la metà dei suoi componenti. Delle riunioni dell’Organo di Garanzia Interno è redatto un verbale a cura di un segretario nominato dal Presidente. L’Organo di Garanzia decide su richiesta degli studenti della scuola, di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento (Art. 5 Comma 2).

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16/10/2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”; Visti il D.P.R. n° 249 del 24/6/1998 (art. 3) e il D.P.R. n° 235 del 21/11/2007. “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”; Visto il D.M. n. 16 del 05/02/2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del Bullismo”; Visto il D.M. n. 30 del 15/03/2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici, durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti.” L’. “ Liceo Classico Pietro Giannone”, le famiglie e gli studenti sottoscrivono il seguente Patto Educativo di corresponsabilità per definire diritti e doveri di ciascuno. Premessa Il “Patto Educativo di Corresponsabilità” quale impegno congiunto scuola,famiglia, introdotto dal DPR 235/2007, vincola i princi-pali attori dell’educazione su alcune condizioni,base per il successo formativo. Esso è finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Gli studenti, le famiglie e la scuola, in tutte le sue componenti, si impegnano a rispettare il Patto Educativo. L’osservanza di tale Patto da parte di ogni componente della comunità scolastica è la condizione indispensabile per la realizzazione del POF e per il raggiungimento degli obiettivi culturali e formativi previsti per ciascuno studente al termine del percorso di studi scelto. !

!La scuola si impegna a:

# proporre un’offerta formativa che favorisca il “benessere” psico-fisico necessario all’apprendimento e alla maturazione della persona

# condurre lo studente ad una sempre più chiara conoscenza di sé, guidandolo alla conquista della propria identità

# creare un clima di fiducia per favorire scambi ed interazioni

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# favorire il dialogo, la discussione, i dibattiti in interventi ordinati, su argomenti che permettano ai docenti stessi di guidare gli studenti nei diversi processi formativi

# rafforzare il senso di responsabilità e mantenere l'osservanza delle norme di sicurezza da parte degli operatori e degli studenti

# far rispettare le norme di comportamento e i divieti # informare sull’andamento didattico e disciplinare dell’alunno in modo puntuale e trasparente # prendere in considerazione le proposte dei genitori e degli alunni # garantire l’informazione relativa ai processi di valutazione mediante la consegna di una copia delle prove di

verifica, a richiesta del genitore rispettando le prescrizioni ai sensi della L. 241 # svolgere prove di verifica chiare e precise nella formulazione degli obiettivi da valutare e nelle modalità di

correzione e valutazione # provvedere alla correzione delle prove di verifica indicativamente entro 20 giorni, attivando negli studenti

processi di autovalutazione # Atteso che la responsabilità disciplinare è personale - i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e

al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica - nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni - in nessun caso può essere sanzionata né direttamente, né indirettamente la libera espressione di opinioni cor-

rettamente manifestate e non lesive dell'altrui personalità - la votazione sul comportamento degli studenti attribuita dal consiglio di classe concorre alla valutazione com-

plessiva dello studente e, in caso di insufficienza determina la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.

# irrogare agli allievi i provvedimenti disciplinari, secondo la gravità della mancanza. Le sanzioni previste sono le seguenti: a. richiamo scritto b. allontanamento momentaneo dalla lezione e contestuale invio in Presidenza c. annotazio-ne della mancanza sul registro di classe d. sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a 15 giorni e. sospensione dalle lezioni fino al permanere di una situazione di pericolo per l'incolumità delle persone Le sanzioni di cui alle lettere a), b) e c) vengono irrogate direttamente dall'insegnante interessato, che ne in-forma contestualmente il dirigente scolastico, il quale, ascoltate le eventuali giustificazioni dell'alunno, con-ferma o meno la sanzione stessa. La sospensione fino ad un massimo di 15 giorni è inflitta dal Consiglio di classe, che deve consentire all'alun-no, assistito dai suoi genitori, di esporre le proprie giustificazioni in un'apposita seduta. Per l'irrogazione della sospensione superiore ai 15 giorni è competente il Consiglio di istituto, che in prece-denza deve aver sentito le ragioni dello studente.

Lo studente si impegna a :

# ascoltare gli insegnanti e porre domande pertinenti quando viene presentato il Piano dell’Offerta Formativa # essere puntuale all’inizio delle lezioni # frequentare con regolarità # aver cura dei materiali e portarli a scuola regolarmente # rispettare le scadenze per la giustificazione delle assenze, dei ritardi e per la riconsegna dei riscontri # svolgere i compiti assegnati e impegnarsi nello studio # rispettare le consegne degli insegnanti # rispettare i compagni # rispettare il dirigente scolastico,gli insegnanti e il personale ATA # rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e tutto il patrimonio comune della scuola # usare con parsimonia i beni della scuola # evitare di sporcare i locali della scuola # utilizzare le parti esterne,campo da basket,campo da pallavolo,aiuole e giardini, il campus, con la stessa cura e

lo stesso rispetto che si avrebbero per la propria casa e le sue pertinenze; ancor di più nella considerazione che si tratta di bene pubblico, prezioso e destinato all’educazione e formazione.

# Non promuovere e non partecipare a manifestazioni di occupazione della scuola che, tra l’altro, compro-mettono lo svolgimento dei programmi , la validità dell’anno scolastico per il mancato svolgimento dei 200 giorni di lezione, mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità di persone, suppellettili e arredi, favoriscono l’ingresso di estranei non autorizzati.

# osservare le disposizioni per il miglioramento della sicurezza nella scuola # non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni

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# vestire in modo consono alla istituzionalità del luogo osservando le norme del galateo (è vietato tenere il cap-pello in classe, indossare bermuda, pantaloncini, infradito, magliette con scritte volgari o che incitino alla vio-lenza o evochino propaganda politica ecc.

# utilizzare il diario per eseguire puntualmente i lavori assegnati # far firmare puntualmente le comunicazioni scuola- famiglia # sviluppare rapporti positivi con i compagni, sulla base di valori condivisi di integrazione e solidarietà # rispettare il Regolamento d’istituto # partecipare alle attività scolastiche # intervenire costruttivamente durante le discussioni # agire produttivamente in fase operativa # riconoscere le proprie capacità e le proprie conquiste # riconoscere i propri limiti ed impegnarsi a superarli # autovalutarsi e apportare gli utili correttivi al proprio impegno scolastico e al proprio metodo di studio # rispettare le decisioni della scuola # accettare le sanzioni come momento di riflessione sui propri errori

La famiglia si impegna a:

# prendere visione del patto formativo, condividerlo e farne motivo di riflessione con i propri figli # ricercare linee educative condivise con i docenti, per un’efficace azione comune all’interno della scuola # ricercare e costruire con i docenti una comunicazione il più possibile chiara e corretta, fatta di ascolto reci-

proco, comunicazione diretta e rispetto di aspettative ed esigenze # impartire ai figli le regole del vivere civile # firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione, facendo riflettere i propri figli sulla finalità educativa

delle comunicazioni # fare riferimento ai rappresentanti di classe in caso di impossibilità a partecipare alle riunioni # risolvere eventuali incomprensioni o situazioni problematiche che dovessero verificarsi con la scuola attraver-

so la disponibilità al dialogo e sulla base di rapporti improntati alla reciproca fiducia # rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola come ad esempio la puntualità # controllare che l’abbigliamento del proprio figlio sia decoroso e adeguato al luogo # aiutare il proprio figlio ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e

proporzionato # tenersi aggiornata sull'attività scolastica dei propri figli e sul loro percorso didattico-educativo # partecipare agli incontri scuola/famiglia,documentandosi sul profitto in ciascuna disciplina nelle forme previ-

ste, garantendo la presenza negli OO.CC. # collaborare attivamente per mezzo degli strumenti che le sono propri # risarcire i danni causati dal proprio figlio/a a suppellettili, arredi, strutture interne ed esterne in caso di com-

provata responsabilità singola ( risarcimento totale), di gruppo o dell’intera classe (risarcimento per quota parte)

# collaborare per potenziare nel figlio una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti, coordinando le proprie azioni a quelle degli insegnanti

# dissuadere il proprio figlio dal promuovere e dal partecipare a manifestazioni di occupazione della scuola che, tra l’altro, compromettono lo svolgimento dei programmi , la validità dell’anno scolastico per il mancato svolgimento dei 200 giorni di lezione, mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità di persone, suppellettili e arredi, favoriscono l’ingresso di estranei non autorizzati.

# condividere le decisioni prese dalla scuola # mettere in pratica provvedimenti correttivi atti a migliorare il comportamento del proprio figlio

# far capire al proprio figlio che i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento

del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica rispettare l’orario di ricevimento dei Docenti, del D. S., di accesso alla segreteria consapevoli del fatto che in orari diversi da quelli prescritti tutto il personale lavora comunque al servizio dell’utenza per le attività didatti-che, l’organizzazione del servizio, l’espletamento degli adempimenti burocratici giornalieri, l’aggiornamento dei data base di servizio, l’espletamento delle pratiche amministrative, ecc. su tre sedi diverse ubicate in tre comuni differenti (Caserta, Caiazzo, Avignano).!

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INDICE

Organigramma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Personale Docente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Coordinatori dei Dipartimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Coordinatori dei Consigli di Classe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Personale ATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Consiglio d’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Giunta Esecutiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Organo di garanzia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …. . . . . . . . . . . . . . . . . Presentazione del Dirigente Scolastico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …. Che cosa è il POF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Contesto socio-economico e culturale del territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …………….. Breve storia della Scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Principi fondamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Scelte educative generali dell’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ……. La Riforma della scuola superiore Piani di studio e aggiornamenti del curricolo…………… Progettazione didattico-educativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … Programmazione per Dipartimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Valutazione didattica . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Valutazione comportamentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assenze-Regolamento applicativo delle deroghe……………………………………………. Criteri didattico-metodologici e organizzativi delle attività di recupero . . . ……………….. Credito scolastico e credito formativo……………………………………………………….. I progetti di servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ……………………… I progetti curricolari I progetti extracurricolari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I progetti PON . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Criteri per la scelta dei progetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nodi fondamentali del processo formativo: Continuità e Orientamento . . . . . . ………… Funzioni Strumentali alla realizzazione del P.O.F. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …… Compiti del Coordinatore del Consiglio di Classe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …… Organizzazione del Servizio Scolastico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Servizi Amministrativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regolamento generale d’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regolamento del Collegio dei Docenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … Regolamento dell’Assemblea degli Studenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … Regolamento dell’Assemblea dei Genitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … Regolamento dell’Assemblea del Personale A.T.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …… Regolamento del Consiglio d’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … Regolamento delle Visite guidate e dei Viaggi d’istruzione . . . . . . . . . . . . . . …………… Statuto delle Studentesse e degli Studenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . ………………………… Modifiche ed integrazioni allo Statuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … Regolamento di disciplina degli Studenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …… Patto Educativo di Corresponsabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


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