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L’india

Date post: 18-Jul-2015
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Power point di Vissio Giulio Power point di Vissio Giulio
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Power point di Vissio GiulioPower point di Vissio Giulio

La civiltà della Valle dell’Indo è una delle più grandi ed antiche civiltà, risale a

5000 anni fa. Fiorì tra i 2500 ed i 1700 a.C. In seguito arrivarono le tribù Aryan dal Nord-Ovest. Fu la loro fusione con gli abitanti della zona che creò la cultura classica indiana.

Il primo degli imperi Indiani, l'impero Mauryan iniziò quando Chandragupta Maurya ascese al trono nel 274 a.C. In seguito, attorno al 9° secolo, subentrò il periodo Mussulmano. Gli europei arrivarono nel 17° secolo.

Spesso invasa, nel corso dei secoli l'India ha visto arrivare ondate di Arabi, Turchi ed europei. Mentre alcune di esse hanno lasciato una perdurante influenza sulla cultura di base del Paese, l'invasione e l'occupazione inglese portò cambiamenti ben più radicali che sfociarono nella divisione del subcontinente tra l'India ed il più piccolo stato mussulmano del Pakistan. La libertà dagli inglesi fu ottenuta nell'agosto del 1947 dopo la lotta meno violenta mai vista nella storia dell'umanità, grazie al movimento guidato dal Mahatma Gandhi.

La storia

La storia

La bandiera del partito nazionalista indiano usata come

bandiera nazionale nel 1947. Il disegno fu influenzato dal tricolore francese; i colori sono simbolici: zafferano per il coraggio e il sacrificio; bianco per la verità e la pace; verde per la fede e la lealtà. Lo stemma ricorda il capitello di una colonna eretta da Ashoka, il primo imperatore buddhista, nella città sacra di Sarnath nel III secolo a. C.

La bandiera

La bandiera

Con 1.129.866.200 abitanti l’India è per popolazione il secondo paese del mondo

dopo la Cina. Il 71% degli abitanti del paese vive in zone rurali e un terzo della popolazione totale vive al di sotto della soglia di povertà stabilita dai parametri delle Nazioni Unite. Il rapido incremento demografico che l’India ha conosciuto a partire dagli anni Quaranta del XX secolo fu determinato dai ragguardevoli risultati raggiunti nella lotta contro le carestie locali e dal miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, che portarono a una forte riduzione del tasso di mortalità.

La popolazione del subcontinente indiano deriva da una complessa vicenda di popolamento in cui è possibile individuare tre differenti gruppi: europoide, mongoloide e australoide. Al primo gruppo appartiene il popolo degli ariani, l’etnia più numerosa insediatasi nell’area.

La religione più praticata è l’induismo.

La popolazione

La popolazione

La struttura sociale indiana è stratificata gerarchicamente in caste in cui i gruppi e gli

individui che vi appartengono vengono guidati da prescritte norme, valori e sanzioni sociali (tra cui anche la definitiva esclusione dalla comunità) tipici di quella casta, realizzando così specifici modelli di comportamento. La casta viene ereditata per nascita. Nel concetto di casta vi sono quelli di varna e jati. Varna significa colore e, ad ogni casta, ne è associato uno. Ai Bramini (i sacerdoti, sacrificatori e conoscitori dei testi religiosi), gli appartenenti alla casta più alta nella gerarchia, venne associato il colore bianco, ai Kshatria (i guerrieri e i prinicipi) il rosso, ai Vaisia (gli agricoltori, i commercianti e gli artigiani) il giallo. Ai Shudra, i servitori degli altri tre Varna (cioè i gruppi nobili), venne associato il nero. La gerarchia dei varna configura anche il grado di purezza di ogni gruppo, partendo dai Brahmini, i più puri, fino ai Shudra, gli impuri o contaminati.. L’appartenenza ad una casta determina il ruolo sociale di chi vi appartiene, quindi il tipo di professione svolta, la persona da sposare (che deve appartenere alla stessa casta )e persino l’alimentazione. Non tutti gli individui appartengono ad una casta. I cosiddetti “fuori casta” (anche detti “paria” o “intoccabili”) sono coloro che lavorano a contatto con la morte e le cose impure. Agli intoccabili è proibito entrare nei templi ed essi non possono essere cremati alla loro morte. Chi tocca un intoccabile deve immediatamente lavarsi le mani per purificarsi. Se un intoccabile osasse attingere acqua da un pozzo pubblico, l’acqua si inquinerebbe e nessun altro potrebbe usarlo.

Le caste

Le caste

Settore primario: si coltivano cereali, nelle piantagioni si

coltivano tè, cotone, canna da zucchero, caucciù, juta. Il paese è in continua lotta contro la fame. Si allevano bovini, ma per motivi religiosi viene utilizzato solo il latte. Molti terreni non vengono irrigati e ricevono acqua solo durante la stagione delle piogge.

Settore secondario: ci sono tanti tipi di industrie: cinematografica (produzione di film a Mumbai), elettronica (a Bangalore),tessile, chimica. La maggior parte delle industrie si trova a nord – est, a Mumbai e a Madras.

Settore terziario: il commercio con l’estero è ben sviluppato. Importante è la rete ferroviaria (treni) mentre le strade sono per metà non asfaltate. Calcutta, Mumbai e Madras sono porti importanti per il commercio. Il turismo è sviluppato.

L’economia

L’economia

7 cose da vedere

Il Bahai Lotus Temple (Tempio del Loto) è situato

nella parte sud della città, è l'attrazione più accattivante della capitale indiana; è la casa di culto della fede Bahai, sviluppatasi in Iran a fine '800. Il Tempio del Loto tuttavia, è un luogo aperto ad ogni fede religiosa e la sua struttura architettonica così particolare e ricercata in dolomite, sabbia e marmo, lascia chiunque a bocca aperta..

Bahai Lotus Temple

Bahai Lotus Temple

Taj Mahal significa "Palazzo della Corona" è il più bello e

meglio conservato mausoleo al mondo. Fu costruito dall’imperatore Shah Jahan nel 1631 in memoria della sua seconda moglie, Mumtaz Mahal una principessa originaria della Persia.Divenuto simbolo dell'amore in tutto il mondo, nonchè emblema dell'India, questo monumento ha una storia straordinaria. La sua costruzione iniziò nel 1631 e ci vollero ben 22 anni perché fosse completata. Per la sua costruzione vennero impiegate ventimila persone. Affiancate al mausoleo principale sorgono la moschea e il jawab che si trovano rispettivamente ad ovest e ad est della tomba.

Taj Mahal

Taj Mahal

Il Mercato di Chandni Chowk è tra i posti più caotici

al mondo, l'impatto col mondo al suo interno una volta entrati è fortissimo: si viene travolti da odori di ogni tipo, da una marea di persone in movimento, e, se non si sta attenti, dai risciò, dai dromedari, dalle motociclette, da tutti i mezzi che viaggiano tra le sue vie affollatissime. È un luogo in cui la cultura dell'Era Moghul è ancora viva.

Mercato di Chandni Chowk

Mercato di Chandni Chowk

L’India Gate è il monumento nazionale indiano per

eccellenza. Ispirato all'Arco di Trionfo di Parigi e all'Arco di Tito, rappresenta il ricordo e la commemorazione degli oltre 90 mila soldati (ne persero la vita molti di più) dell'Esercito dell'India Britannica che morirono durante la Prima Guerra Mondiale e la Terza Guerra Anglo-Afgana.

India Gate

India Gate

L'imponente complesso del Tempio Dorato risulta irreale dalla

stessa entrata. Per entrare basta togliere le scarpe, coprirsi il capo e le spalle, e non mostrare le gambe. Una volta all'interno il complesso biancore acceca. Il tempio, decorato con 750 chili d'oro, risplende al centro di una piscina sacra dove i sikh realizzano le assoluzioni. Questa è circondata da un ampio cortile con pavimenti in marmo e le gallerie in cui le persone cercano riparo dal sole e si fermano a pregare per ore. Il tempio è aperto 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, ed i responsabili del mantenimento devono tenerlo pulito e preparare il cibo che viene distribuito gratuitamente dai volontari sikh.

Tempio Dorato

Tempio Dorato

La vita di un induista è incompleta senza un bagno nelle sue acque. Ogni anno

milioni di indiani vi si immergono in un antico rituale di preghiera e purificazione. Eppure il fiume più grande e venerato d’India, il Gange, è oggi anche il più inquinato del subcontinente, tra i dieci più inquinati al mondo.

Il bacino, che con i suoi nove fiumi occupa un’area di un milione di chilometri quadrati dall’Himalaya al Golfo del Bengala, è uno dei più densamente popolati al mondo: 400 milioni di persone, oltre un terzo della popolazione indiana, utilizzano le acque del Gange e dei suoi otto affluenti (compreso lo Yamuna, altrettanto sacro e inquinato) per uso domestico, agricolo e rituale. Anche la falda acquifera, intensamente sfruttata, risente dell’inquinamento.

Lungo le rive del Gange e dello Yamuna sorgono grossi agglomerati urbani e industriali come Delhi, Allahabad, Varanasi, Patna, Calcutta e Kanpur, che scaricano nel fiume i loro liquami: molte delle città indiane non hanno un’adeguata rete fognaria.

Facile immaginare come i due fiumi più sacri d’India siano oggi contaminati da livelli di colibatteri e virus migliaia di volte superiori ai limiti, causa di malattie gastrointestinali, epatiti, parassitosi, colera e diarrea, che in India uccide migliaia di bambini ogni anno.

Il Gange

Il Gange

Posto su una ripida collina alta circa 130 metri, il Mehrangarh

Fort è la fortezza più bella del Rajasthan, con le sue altissime mura che si ergono a strapiombo fino a 36 metri di altezza e dominano la città sottostante. Ma nonostante l’imponenza si nota anche una struttura architettonica molto ricercata. Per la costruzione del forte sono state utilizzati i materiali della roccia sottostante ed oggi non si distingue più dove finisce la roccia e dove inizia la costruzione.La fortezza di Mehrangarh venne costruita nel 1490 ed è una delle fortezze ancora in piedi più grandi dell’India. All’interno ci sono numerosi palazzi piuttosto imponenti che hanno conservato gran parte della loro originaria bellezza.

La fortezza di Mehrangarh

La fortezza di Mehrangarh


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