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L'INDUSTRIA SIDERURGICA - federacciai.it · L’impiego dell’acciaio risulta inoltre fondamentale...

Date post: 24-Feb-2019
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L' INDUSTRIA SIDERURGICAITALIANA 2016

Assemblea Annuale 2017

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

3

L’acciaio è un materiale prezioso, pulito e riciclabile al cento per cento, che mantiene inalterate le sue proprietà una volta riciclato. Per queste ragioni l’acciaio è oggi il materiale più riciclato al mondo.

L’acciaio è un materiale unico per resistenza, durevolezza, versatilità e duttilità, caratteristiche che ne favoriscono l’impiego in infinite applicazioni, essenziali per le moderne società sviluppate.

In particolare l’acciaio è un materiale fondamentale e insostituibile nelle opere di ingegneria, nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, della meccanica, dei trasporti, della produzione e trasporto di energia, delle comunicazioni e dell’agroalimentare.

L’acciaio con i suoi molteplici utilizzi è presente nella vita di tutti i giorni: dalle strutture che sorreggono le case in cui abitiamo alle automobili e agli altri mezzi con cui ci spostiamo, dagli elettrodomestici all’arredamento dei nostri appartamenti e uffici, dagli utensili di uso quotidiano alle posate con cui mangiamo, fino ad arrivare alle opere d’arte, ai gioielli e persino alla penna a sfera.

L’impiego dell’acciaio risulta inoltre fondamentale per lo sviluppo dell’economia in una direzione sempre più eco-sostenibile, tenendo conto non solo della sua completa riciclabilità, ma anche del suo largo utilizzo in applicazioni utili ad un uso efficiente delle risorse: si pensi alla produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio l’energia eolica), alle strutture per la raccolta e il trasporto della risorsa idrica, alla rimodulazione del trasporto per l’alta velocità ferroviaria. Anche i sottoprodotti derivanti dai processi di produzione dell’acciaio sono oggi utilizzati in maniera sostenibile ad esempio nella produzione del cemento e nella realizzazione di opere stradali.

L’Italia è il secondo Paese Europeo (dopo la Germania) per produzione di acciaio, con 23,4 milioni di tonnellate nel 2016, e il primo per volume di riciclo di rottame ferroso.

Federacciai è la Federazione che rappresenta le Imprese Siderurgiche Italiane, fa parte di Confindustria e conta nel 2016 133 aziende associate che realizzano e trasformano oltre il 95% della produzione italiana di acciaio. Federacciai è nata con l’obiettivo di tutelare, supportare e mettere in relazione tra loro le aziende produttrici, trasformatrici e distributrici di acciaio e prodotti siderurgici affini. Inoltre, come principale portavoce delle aziende del settore, promuove le politiche industriali a sostegno del comparto attraverso iniziative in campo economico, politico e tecnico-scientifico.

La Federazione lavora per dare visibilità, in Italia e all’estero, al settore siderurgico evidenziandone le caratteristiche economiche, le articolazioni e l’evoluzione produttiva e commerciale. A questo scopo Federacciai sostiene tutte le azioni che rafforzano la capacità delle imprese siderurgiche di competere sul mercato, nazionale e internazionale, e sostiene le politiche economiche volte a risolvere le criticità del settore.

Federacciai, inoltre, partecipa agli organi di gestione e alle commissioni di varie organizzazioni italiane e internazionali.

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

4

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

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INDICE

ORGANI STATUTARI pag. 7

PARTE I IL mERCATO pag. 13 1 Il contesto di mercato pag. 14 2 La siderurgia nel mondo pag. 16 3 La siderurgia in Italia pag. 19

PARTE II ASSOCIAzIONI DI COmPARTO pag. 33 1 Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi pag. 34 2 Associazione Prima Trasformazione e Tubi pag. 43 3 Associazione Acciai Speciali pag. 45 4 Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E. pag. 47

PARTE III LE TEmATIChE GENERALI pag. 49 1 Attività verso l’Unione europea pag. 50 2 Energia pag. 55 3 Ambiente pag. 58 4 Attività di comunicazione pag. 64 5 Rottame pag. 65

PARTE IV SOCIETà ED ENTI COLLEGATI pag. 69 1 Gas Intensive Società Consortile pag. 70 2 Riconversider pag. 71 3 Unsider pag. 72

PARTE V AzIENDE ASSOCIATE pag. 79

PARTE VI APPENDICE STATISTICA pag. 85

A C C I A I O I N F I N I T O

ORGANI STATUTARI

A C C I A I O I N F I N I T O

ORGANI STATUTARI

7

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Organi statutariFEDERACCIAI

8

COMITATO DI PRESIDENZA(Composizione al 31.12.2016)

PRESIDENTE Antonio GOzzI

PAST PRESIDENT Giuseppe PASINI

VICE PRESIDENTI elettivi michele AmENDUNI Alessandro BANzATO Antonio BELTRAmE Antonio mARCEGAGLIA Federico PITTINI Cesare RIVA

VICE PRESIDENTI e PRESIDENTI DELLE ASSOCIAzIONI DI COmPARTO Paola ARTIOLI mario CALDONAzzO michele DELLA BRIOTTA Antonio GOzzI

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Organi statutariFEDERACCIAI

9

CONSIGLIO DIRETTIVO(Composizione al 31.12.2016)

IL COmITATO DI PRESIDENzA E I SIGNORI marco ALFONSO Andrea BERI Ruggero BRUNORI Giorgio BUzzI marcello CALCAGNI maurizio CALCINONI Uggero DE mIRANDA mario GUSSAGO Alberto INzAGhI (Consigliere Tesoriere) Giuseppe LUCChINI Carlo mALASOmmA Roberto mARzORATI Carlo mAzzOLENI Giorgio OLIVA Gianluca RODA Francesco SEmINO Amato STABIUmI Alessandro TRIVILLIN

REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI Franco ANGELI Giuseppe POzzOLI Giampaolo TALPONE

REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI Romolo RAGGIO Dario SEmENzATO

DIRETTORE GENERALE Flavio BREGANT

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Organi statutariFEDERACCIAI

10

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAIO PRODOTTI PIANI E LUNGHI COMUNI

mario CALDONAzzO Presidente

Giovanni BAJETTI Ruggero BRUNORI Uggero DE mIRANDA Andrea DI BELLO Enrico FORNELLI massimo mAzzUCOTELLI Giorgio OLIVA Giovanni PASINI Federico PITTINI Cesare RIVA Amato STABIUmI

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAI SPECIALI

Paola ARTIOLI Presidente

Ernesto AmENDUNI michele AmENDUNI Alessandro BANzATO Pablo BATTISTINI Egidio BINI Roberto FORCELLA Roberto mARzORATI Cesare RIVA Alessandro TRIVILLIN mario VERGNA

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Organi statutariFEDERACCIAI

11

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE TUBI E PRIMA TRASFORMAZIONE

michele DELLA BRIOTTA Presidente

Italo BARONI Pablo BATTISTINI marco BERERA Andrea BERI Giorgio BUzzI mario CALDONAzzO Paolo CATTANEO Alberto INzAGhI Roberto mARCORA Silvio TAVECChIA

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSIDERURGIA

Antonio GOzzI Presidente

Ruggero BRUNORI maurizio CALCINONI Vincenzo CRAPANzANO Alessandro COLOmBO Antonio FAGGIONATO Elena mAGRI Giuseppe mARzORATI Giovanni PASINI Federico PITTINI margherita STABIUmI Francesco UBERTO Giorgio zUCCARO

IL MERCATOIl contesto di mercato

La siderurgia nel mondo

La siderurgia in Italia

A C C I A I O I N F I N I T O

IL MERCATOIl contesto di mercato

La siderurgia nel mondo

La siderurgia in Italia

A C C I A I O I N F I N I T O

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RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

14

1 Il contesto di mercato1

Nel 2016 l’economia mondiale ha continuato a registrare una crescita moderata ma in attenuazione, con un tasso di crescita al 3,1%, in flessione sia rispetto al 3,2% del 2015 sia più in generale al 4% del periodo 2010-2014. In sintonia anche il commercio mondiale ha rallentato, ma con un calo più profondo, dal 2,7% del 2015 all’1,9%, segnando per la prima volta dal 2001 una dinamica nettamente inferiore alla crescita economica. La perdita di slancio dell’economia mondiale è dipesa dal rallentamento delle economie avanzate, passate da un tasso di crescita del 2,1% del 2015 all’1,6%, mentre quelle emergenti e in via di sviluppo hanno registrato una crescita stabile al 4,1%, a seguito della progressiva attenuazione delle gravi recessioni di Russia e Brasile e al graduale rallentamento dell’economia cinese.Tutte le principali economie avanzate hanno segnato un’attenuazione del ritmo di crescita, la maggiore per gli Stati Uniti, dal 2,6% del 2015 all’1,6%, principalmente a seguito del calo degli investimenti energetici. Nell’Area Euro la crescita è continuata a ritmi modesti, dal 2,0% del 2015 all’1,7%, dove nonostante la ripresa della domanda interna, ha inciso la fiacca dinamica di quella estera. L’economia tedesca, invece, ha acquisito slancio, segnando la maggior crescita degli ultimi cinque anni e riaffermandosi principale locomotiva d’Europa.

In tale contesto, l’economia italiana ha continuato la lenta e graduale ripresa iniziata nel 2014, segnando un aumento dello 0,9% sul 2015, tasso in lieve accelerazione rispetto allo 0,8% del 2015. Ciononostante, l’economia nazionale si è confermata la più debole nel panorama europeo.

1 I dati statistici riportati nella presente relazione fanno riferimento alle informazioni disponibili alla data del 31 marzo 2017.

PIL principali Economie mondiali PIL principali Economie europee-6 -4 -2 0 2 4 6 8 10

Prodotto mondiale

Economie Avanzate

-Stati Uniti

-Area Euro

-Giappone

-Regno Unito

Economie emergenti

-Russia

-Cina

-India

-Brasile

-Messico

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5

Unione Europea

Elaborazione su dati FMI

Variazione %anno precedente

Variazione %anno precedente

Elaborazione su dati Commissione Europea

-Area Euro

-Germania

-Austria

-Belgio

-Francia

-Italia

-Spagna

Regno Unito

2015 2016 2015 2016

Mld di Euro,prezzi costanti

Variazioneanno precedente

prezzi costanti

PIL in Italia PIL in Italia

Elaborazioni su dati ISTATElaborazioni su dati ISTAT

1.500

1.550

1.600

1.650

1.700

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

-6%

-5%

-4%

-3%

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

15

La crescita nazionale è stata stimolata dalla domanda interna, mentre il contributo della domanda estera si è confermato negativo a causa della maggior crescita delle importazioni (+2,9%) rispetto a quella delle esportazioni (+2,4%). La domanda interna è stata sostenuta sia dal miglioramento dei consumi delle famiglie residenti sia dall’incremento degli investimenti. In particolare, la spesa delle famiglie residenti è aumentata per il terzo anno consecutivo, ma con un tasso in lieve attenuazione (dall'1,5% del 2015 all’1,3%). Diverse le leve che hanno inciso positivamente sui consumi privati, tra le quali si annoverano il miglioramento del mercato del lavoro e il conseguente aumento del reddito disponibile, nonché le più favorevoli condizioni di accesso al credito, grazie ai bassi tassi di interesse. Gli investimenti fissi lordi si sono confermati in espansione con un aumento del 2,9% sul 2015, anno nel quale dopo sette anni consecutivi di arretramenti, si è registrata un’inversione di tendenza (+1,6% sul 2014). La crescita degli investimenti è stata trainata da quelli in macchinari e attrezzature, in particolare in mezzi di trasporto. La principale novità del 2016 e di vivo interesse per il settore siderurgico nazionale è stata la variazione positiva registrata nelle costruzioni (+1,1%), che hanno interrotto la caduta in atto dal 2007.

Favorevole anche la dinamica della produzione industriale, che nel 2016 si è confermata in espansione, con un aumento medio dell’1,6% sull’anno precedente, e un indice in livello per la prima volta, dal dopo crisi, superiore a quello del 2009. Tra i settori utilizzatori di acciaio, e più in generale tra quelli industriali, l’automotive si è confermato il settore più dinamico, con una crescita media superiore al 7%, seguono la meccanica e i prodotti metallici con aumenti medi dell’ordine del 3-4%. Gli elettrodomestici, invece, hanno registrato un nuovo calo, confermando la profonda crisi del settore.

Mld di Euro,prezzi costanti

Variazioneanno precedente

prezzi costanti

Investimenti fissi lordi nelle costruzioni

Elaborazioni su dati ISTAT Elaborazioni su dati ISTAT

Investimenti fissi lordi nelle costruzioni

100

120

140

160

180

200

220

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

-12%

-10%

-8%

-6%

-4%

-2%

0%

2%

4% 20

05

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Variazioneanno precedente

Produzione industriale

Elaborazioni su dati ISTAT

-25%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Produzione industriale settori utilizzatori di acciaio

Elaborazioni su dati ISTAT

Variazioni2016/2015

-8% -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8%

Meccanica

Motori Elettrici

Automotive

Prodotti in metallo

Elettrodomestici

Altri mezzi di trasporto

3,7%

1,2%

7,2%

3,3%

-5,5%

1,3%

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

16

La relativa stabilità dell’output mondiale sintetizza, da un lato, la lieve ripresa della Cina, che con un output di 808,4 m.t. ed una quota sul totale mondiale al 49,6%, è aumentata dell’1,2% (+9,6 m.t.) sull’anno precedente e, dall’altro, l’andamento più modesto della produzione del resto del mondo, che pari a 821,2 M.t., si è confermata sui livelli dell’anno precedente (+5,0 m.t., +0,6%). I dati per macro-area evidenziano andamenti differenziati. Tra le performance in miglioramento si segnala la crescita dell’Asia, che con oltre 1,1 mld.t. consolida un aumento dell’1,7% (+18,4 m.t.) e rafforza ulteriormente la propria quota sul totale mondiale (dal 68,6% del 2015 al 69,1%). Tra quelle in peggioramento, si rileva il nuovo calo della produzione nell’UE(28), che con un output fermo a 162,0 m.t. (-2,5%) registra la maggior riduzione in volume (-4,1 m.t.) tra le diverse macro-aree e vede la propria quota sul totale mondiale scendere al di sotto della soglia del 10%.

2 La siderurgia nel mondo

Nel 2016 la produzione mondiale di acciaio, 1,6 mld. t., è rimasta sui livelli dell’anno precedente (+14,5 m.t., +0,9%), anno nel quale l’output mondiale diminuì del 3,3% sul 2014 (-55 mila t.) segnando la prima battuta d’arresto dal 2009. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva, valutato sui dati di capacità nominale elaborati dall’OCSE, è passato dal 68,5% del 2015 al 68,2% dell’ultimo anno, confermando il trend decrescente in atto dal 2013.

Produzione acciaio per macro-aree e quota sul totale 2016

M.t. 2012 2013 2014 2015 2016 var.% quota

16/15 2016

Unione Europea (28) 168,6 166,4 169,3 166,1 162,0 - 2,5% 9,9%Altri Europa 39,9 38,6 38,4 35,8 37,7 5,4% 2,3%C.S.I. 110,7 108,4 106,1 101,6 102,4 0,8% 6,3%Nord America 121,6 119,0 121,1 110,9 110,6 - 0,3% 6,8%Sud America 46,4 45,8 45,0 43,9 40,2 - 8,4% 2,5%Africa 15,3 16,0 14,9 13,7 13,1 - 4,4% 0,8%medio Oriente 25,0 27,0 30,0 29,4 31,5 7,0% 1,9%Asia 1.026,8 1.123,6 1.139,7 1.107,8 1.126,2 1,7% 69,1%Oceania 5,8 5,6 5,5 5,7 5,8 2,1% 0,4%Mondo 1.560,1 1.650,4 1.669,9 1.615,0 1.629,5 0,9% 100,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Dettaglio produzione mondiale: Cina e Mondo esclusa Cina

Elaborazioni su dati worldsteel

Produzione mondiale di acciaioM.t. M.t.

Elaborazioni su dati worldsteel

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Mondo esclusa Cina Cina

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

17

La performance dell’UE(28) è stata penalizzata dalla frenata del Regno Unito (-3,3 m.t., -30,0%), la maggior in volume a livello mondiale, e dai cali di minor entità registrati dagli altri principali produttori: Germania (-596 mila t., -1,4%), Francia (-572 mila t., -3,8%) e Spagna (-1,2 m.t., -8,2%). L’Italia, invece, dopo quattro anni in difficoltà, è tornata in miglioramento con un output pari a 23,4 M.t., in aumento del 6,2% (+1,4 M.t.) sull’anno precedente. Grazie a tale miglioramento la quota italiana sul totale UE(28) è aumentata dal 13,3% del 2015 al 14,4% dell’ultimo anno, mentre quella del Regno Unito, pari al 4,7% è diminuita di circa 2 p.p.

Produzione acciaio nell'Unione Europea (28) e quota sul totale nel 2016

M.t. 2012 2013 2014 2015 2016 var.% quota

16/15 2016

Germania 42,7 42,6 42,9 42,7 42,1 - 1,4% 26,0%Italia 27,3 24,1 23,7 22,0 23,4 6,2% 14,4%Francia 15,6 15,7 16,1 15,0 14,4 - 3,8% 8,9%Spagna 13,6 14,3 14,2 14,8 13,6 - 8,2% 8,4%Regno Unito 9,6 11,9 12,1 10,9 7,6 - 30,0% 4,7%Polonia 8,4 8,0 8,6 9,2 9,0 - 2,1% 5,6%Altri 51,5 49,9 51,6 51,5 51,9 0,8% 32,0%Unione Europea (28) 168,6 166,4 169,3 166,1 162,0 - 2,5% 100,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Dettaglio produzione Unione Europea (28) nel 2016Produzione acciaio in Unione Europea (28)M.t.

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Germania26,0 %

Italia14,4 %

Francia8,9 %

Spagna8,4 %

Altri18,4 %

Olanda4,3 %

Austria4,6 %

Regno Unito4,7 %

Belgio4,7 %

Polonia5,6 %

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

162,0

100

150

200

250

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

18

La classifica dei primi 20 produttori di acciaio mostra novità nella parte centrale e nelle ultime tre posizioni rispetto a quella del 2015. Le prime sette posizioni rimangono invariate, con Cina, Giappone e India sul po-dio, mentre in ottava posizione la Turchia sorpassa il Brasile che scende in nona posizione (nel 2015 il Bra-sile aveva superato la Turchia). L’Italia si conferma all’undicesimo posto, preceduta dall’Ucraina e seguita da Taiwan. Negli ultimi tre posti della classifica si registra l’uscita del Regno Unito e dell’Austria, l’ascesa della Polonia in diciottesima posizione e l’entrata di Vietnam e Belgio rispettivamente nelle ultime due posizioni. Nel 2016 le performance dei principali produttori di acciaio evidenziano i seguenti risultati. In termini asso-luti i maggiori incrementi sono stati registrati, oltre che dalla Cina (+9,6 m.t.), da India (+6,6 m.t.), Vietnam (+2,2 m.t.) e Iran (+1,7 m.t.), mentre i maggior cali, oltre alla frenata del Regno Unito (-3,3 m.t.), da Brasile (-2,0 m.t.), Spagna (-1,2 m.t.) e Corea del Sud (-1,1 m.t.).

Produzione acciaio per Paese nel 2016

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900

Cina Giappone

India Stati Uniti

Russia Corea del Sud

Germania Turchia Brasile

Ucraina Italia

Taiwan R.O.C. Messico

Iran Francia Spagna Canada Polonia

Vietnam Belgio

M.t.

Produzione acciaio per Paese - Variazione 2016/2015

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

M.t.

9,6 - 0,4

6,6 - 0,4

- 0,1 - 1,1

- 0,6 1,6

- 2,0 1,3 1,4

0,4 0,6

1,7 - 0,6

- 1,2 0,2

- 0,2 2,2

0,4

-4 -2 0 2 4 6 8 10 12

Cina Giappone

India Stati Uniti

Russia Corea del Sud

Germania Turchia Brasile

Ucraina Italia

Taiwan R.O.C. Messico

Iran Francia Spagna Canada Polonia

Vietnam Belgio

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

19

3 La siderurgia in Italia

Nel 2016 l’attività dei produttori nazionali ha ripreso respiro dopo quattro anni di continuo declino, sostenuta dalla ripresa delle esportazioni dirette verso l’UE(28) e dal miglioramento della posizione competitiva sul mercato interno, a seguito della minor pressione delle importazioni. Dal lato della domanda, il consumo apparente di prodotti siderurgici primari ha registrato una lieve flessione sull’anno precedente, anno nel quale lo stesso aumentò del 10% circa a causa del forte incremento di importazioni a basso costo provenienti in particolare dalla Cina. Nonostante il miglioramento dei volumi produttivi, il fatturato del settore ha consolidato il quinto calo consecutivo a causa della depressione dei prezzi, che solo nella seconda parte dell’anno hanno registrato un’inversione di tendenza sostenuta dall’aumento delle quotazioni delle materie prime.

3.1 La produzione

Nel 2016 la produzione di acciaio grezzo ha interrotto la caduta iniziata nel 2012, con un output pari a 23,4 m.t. in aumento del 6,2% e di 1,4 m.t. sull’anno precedente, recuperando solo in parte sia il calo produttivo del 2015 (-1,7 M.t.) che più in generale quello registrato nel periodo 2012-2015 (-6,7 M.t.).

In sintonia anche la produzione di laminati a caldo è tornata in miglioramento, con un output pari a 23,3 m.t., in aumento del 6,8% sull’anno precedente e registrando in volume un aumento superiore (+1,5 m.t.) al calo del 2015 (-1,4 m.t.). L’analisi per famiglia di prodotto conferma il sorpasso della produzione di lunghi a caldo su quella dei piani registrato l’anno precedente. Nel dettaglio, la produzione di laminati lunghi, 11,65 m.t., è aumentata del 4,1%, con un incremento in volume, 455,1 mila t., superiore al calo del 2015 (-117,3 mila t.) sul livello del 2014. L’analisi per comparto produttivo evidenzia miglioramenti nei seguenti: vergella (4,1 m.t., +299,8 mila t., +7,9%), tondo per c.a. (3,2 m.t., +130,5 mila t., +4,3%) e travi e materiale d’armamento (1,0 m.t., +49,6 mila t., +5,5%). I laminati mercantili, invece, hanno registrato un nuova flessione (3,4 M.t., -24,8 mila t., -0,7%), a seguito dei cali produttivi dei profilati (461,7 mila t., -20,6 mila t., -4,3%) e dei piatti (711,3 mila t., -7,9 mila t., -1,1%), in parte attenuati dall’aumento delle barre (2,2 m.t., +3,7 mila t., +0,2%).

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

Variazioneanno precedente

Produzione acciaio

Elaborazioni su dati FederacciaiElaborazioni su dati Federacciai

6,2%

35

30

25

20

15

M.t.Produzione acciaio

23,4

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

20

Nel 2016 la produzione di laminati piani a caldo, 11,58 m.t., è aumentata del 9,7% (+1,0 m.t.) sull’anno precedente. A differenza della produzione dei lunghi, l’incremento produttivo è stato inferiore alla calo dell’anno precedente (-1,3 m.t.). La crescita produttiva ha interessato sia la produzione di coils, che pari a 9,7 m.t., è aumentata del 10,4% (+911,8 mila t.), recuperando la flessione dell’anno precedente (-855,3 mila t.); sia quella di lamiere a caldo e larghi piatti, che con 1,9 m.t., è migliorata del 6,3% (+109,6 mila t.), ma non è riuscita ad arginare il calo di oltre 446,4 mila t. dell’anno precedente.

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

18

16

14

12

10

8

Variazioneanno precedente

Produzione laminati piani

Elaborazioni su dati Federacciai

9,7%

M.t.

Produzione laminati piani

Elaborazioni su dati Federacciai

11,6

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

Variazioneanno precedente

Produzione laminati lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai

18

16

14

12

10

8

M.t.

Produzione laminati lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai

11,6

4,1%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

21

3.2 Il consumo apparente di prodotti siderurgici primari

Nel 2016 il consumo apparente2 di prodotti siderurgici primari, 27,6 m.t., ha registrato un calo dell’1,0% (-283,1 mila t.), mantenendosi sostanzialmente sui livelli dell’anno precedente, quando lo stesso aumentò del 10% circa a seguito del marcato incremento delle importazioni provenienti dai Paesi extra-Ue, in particolare dalla Cina.

L’analisi delle variabili di mercato mostra, per la prima volta dal 2011, la ripresa dell’attività dei produttori nazionali, con le consegne attestate a 26,5 m.t. in aumento del 6,3% (+1,6 m.t.) sull’anno precedente. Il miglioramento delle consegne è stato stimolato dalla ripresa delle esportazioni dirette verso i Paesi dell’UE(28). In particolare, le esportazioni totali, 12,5 m.t., sono aumentate del 10,6% (+1,2 m.t.) sull’anno precedente, sintetizzando l’aumento di quelle dirette verso l’UE(28) (8,6 m.t., +1,3 m.t., +17,9%), in parte attenuato dalla flessione di quelle extra-Ue (3,9 M.t., -112,7 mila t., -2,8%). Nel 2016 il rapporto export-consegne valutato sulle esportazioni totali è passato dal 45,5% del 2015 al 47,3%, quello valutato sui flussi diretti verso l’UE(28) è aumentato dal 29,4% al 32,6%, mentre quello calcolato sui flussi extra-Ue è diminuito dal 16,0% del 2015 al 14,6%. Il dettaglio per Paese evidenzia come i principali aumenti sono stati segnati da Germania (2,6 m.t., +442,3 mila t., +20,2%), che da sola rappresenta oltre il 20% delle esportazioni totali nazionali, e Francia (1,1 m.t., +164,4 mila t., +17,1%), mentre i maggiori cali da Algeria (1,5 m.t., -152,6 mila t., -9,0%) ed Emirati Arabi (26,2 mila t., -46,7 mila t., -64,0%). Dopo la ripida crescita dell’anno precedente, nel 2016 le importazioni totali, 18,3 m.t., sono diminuite dell’1,6% (-305,3 mila t.), mantenendosi su livelli prossimi ai picchi pre-crisi. Il rallentamento delle importazioni ha interessato sia quelle provenienti dall’UE(28) (8,4 m.t., -232,0 mila t., -2,7%) che in misura più modesta quelle dai Paesi extra-Ue (9,9 M.t., -73,3 mila t., -0,7%). In riferimento a queste ultime si segnala che le importazioni dalla Cina, 2,1 m.t., sono diminuite del 17,3% (-431,7 mila t.) e che contestualmente si è assistito alla marcata crescita di quelle provenienti dalla Corea del Sud (878,4 mila t., +272,4 mila t., +45,0%) e dall’India (637,3 mila t., +139,1 mila t., +27,9%). Il tasso di penetrazione delle importazioni, al netto degli arrivi, sul consumo apparente è lievemente diminuito, dal 51,3% del 2015 al 49,5%, analogamente quello sulle importazioni dell’UE(28) è diminuito dal 26,7% al 24,1%, mentre quello sulle importazioni dagli extra-Ue è aumentato dal 24,6% al 25,3%, segnando un nuovo massimo storico dal 1999.

2 Il consumo apparente misura la quantità di prodotti siderurgici acquistata sul territorio italiano ed è valutato sommando le consegne di prodotti siderurgici dei produttori nazionali (peso finito) e le importazioni, e sottraendo gli arrivi, ovvero le importazioni dirette dei prodotti siderurgici, e le esportazioni. Include i prodotti semilavorati, i laminati lunghi e piani (caldo, freddo e rivestito).

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

Variazioneanno precedente

Consumo Apparente

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

-1,0%

45

40

35

30

25

20

15

M.t.

Consumo Apparente

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

27,6

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

22

L’analisi per famiglia di prodotto evidenzia come il rallentamento dell’ultimo anno sia stato comune a tutte le famiglie di prodotto. Nel dettaglio, il consumo apparente di semilavorati, 3,1 m.t., è diminuito del 3,2% (-101,1 mila t.) sull’anno precedente, quello di laminati, 24,5 m.t., dello 0,7% (-182,0 mila t.): lunghi (8,8 m.t., -22,6 mila t., -0,3%) e piani (15,8 m.t., -159,4 mila t., -1,0%).

Consumo Apparente e dettaglio per categorie di prodotti

000 t. Totale semilavorati Totale laminati Totale generale

2015

2016

var % 2015

2016

var % 2015

2016

var % 16/15 16/15 16/15

Consegne 1.986 2.122 6,8% 22.911 24.348 6,3% 24.897 26.470 6,3%Import 3.792 3.778 - 0,4% 14.800 14.509 - 2,0% 18.592 18.287 - 1,6%- Import UE (28) 605 453 - 25,1% 8.028 7.948 - 1,0% 8.633 8.401 - 2,7%- Import Paesi extra-UE 3.187 3.325 4,3% 6.773 6.562 - 3,1% 9.960 9.886 - 0,7%Export 427 518 21,4% 10.890 11.996 10,2% 11.317 12.514 10,6%- Export UE (28) 302 359 19,0% 7.030 8.283 17,8% 7.332 8.642 17,9%- Export Paesi extra-UE 125 159 27,0% 3.860 3.713 - 3,8% 3.985 3.872 - 2,8%Consumo Apparente 3.184 3.083 - 3,2% 24.710 24.528 - 0,7% 27.895 27.612 - 1,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

23

Prodotti lunghi

Dopo il lieve incremento registrato nel 2015, nel 2016 il consumo apparente di prodotti lunghi è tornato in territorio negativo, confermando il trend decrescente in atto dal 2008, in linea con l’andamento del settore nazionale delle costruzioni. In particolare, il consumo apparente, 8,8 m.t., è diminuito dello 0,3% (-22,6 mila t.) sul 2015. In sintonia con il mercato nel suo complesso, anche nel comparto dei lunghi si è assistito alla ripresa delle consegne, che attestate a 11,2 m.t., sono aumentate del 5,0% (+530,8 mila t.) sull’anno precedente, interrompendo il trend negativo dei quattro anni precedenti. Le esportazioni del comparto sono tornate in miglioramento, sostenute a differenza del mercato generale, oltre che all’incremento di quelle dirette verso l’UE(28), anche da quelle verso i Paesi extra-Ue, confermando l’abilità dei produttori nazionali a guadagnare posizioni competitive sui mercati esteri per sopperire alla profonda crisi delle costruzioni nazionali. Nel dettaglio, nel 2016 le esportazioni totali, 4,7 m.t., sono aumentate dell’11,7% (+488,4 mila t.) sull’anno precedente, quelle dirette verso l’UE(28), 2,5 m.t., del 20,0% (+419,3 mila t.) e quelle verso i Paesi extra-Ue, 2,2 m.t., del 3,3% (+69,1 mila t.). Il rapporto esportazioni-consegne conferma il trend crescente registrato negli ultimi anni, passando dal 39,2% del 2015 al 41,7% e segnando un nuovo massimo storico dal 1999. In particolare, quello valutato sulle esportazioni dirette verso l’UE(28) è aumentato dal 19,6% del 2015 al 22,4%, mentre quello sulle esportazioni extra-Ue è lievemente diminuito, dal 19,6% al 19,3%. Il dettaglio per Paese evidenzia come, in volume, la crescita maggiore è stata registrata, a livello europeo, dalla Germania (653,1 mila t., +71,2 mila t., +12,2%) e, a livello extra-Ue, dalla Svizzera (255,3 mila t., +82,2 mila t., +47,5%). Si segnala il calo delle esportazioni dirette in Algeria (1,5 m.t., -118,9 mila t., -7,5%), a seguito dell’introduzione di un sistema di quote sulle importazioni di tondo per c.a. e di vergella in acciaio non legato. Nel 2016 le importazioni, 2,2 m.t., sono diminuite del 2,9% (-66,5 mila t.) sull’anno precedente, con riduzioni sia per quelle dall’UE(28) (1,7 m.t., -24,5 mila t., -1,5%) che per quelle extra-Ue (575,6 mila t., -42,0 mila t., -6,8%). Il tasso di penetrazione delle importazioni, al netto degli arrivi, sul consumo apparente è diminuito dal 26,2% del 2015 al 25,5%, quello sulle importazioni dall’UE(28) dal 19,1% al 18,9% e quello sui flussi extra-Ue dal 7,0% al 6,6%. Il dettaglio per Paese mostra che in volume i maggiori aumenti sono stati registrati, a livello europeo, dall’Austria (110,6 mila t., +37,3 mila t., +50,9%) e, a livello extra-Ue, dalla Cina (148,2 mila t., +36,7 mila t., +32,8%).

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

Variazioneanno precedente

Consumo Apparente prodotti lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

16

15

14

13

12

11

10

9

8

M.t.

Consumo Apparente prodotti lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

8,8

- 0,3%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

24

Prodotti piani

Nel 2016 il consumo apparente di prodotti piani, 15,8 m.t., si è mantenuto sul livello dell’anno precedente (-159,4 mila t., -1,0%) e più in generale è rimasto ben al di sopra del livello medio del dopo crisi. L’attività dei produttori nazionali è tornata in miglioramento, dopo la frenata registrata dal 2012 al 2015, con le consegne attestate a 13,1 m.t., in aumento del 7,4% (+906,6 mila t.). L’analisi dei flussi delle esportazioni conferma gli andamenti del mercato generale: complessivamente le esportazioni del comparto, 7,3 m.t., sono aumentate del 9,2% (+617,8 mila t.), sostenute da quelle dirette verso l’UE(28) (5,8 m.t., +833,3 mila t., +16,9%), mentre quelle dirette verso i Paesi extra-Ue sono diminuite (1,5 m.t., -215,5 mila t., -12,2%). Il rapporto esportazioni-consegne è migliorato, dal 54,8% del 2015 al 55,7%, in particolare quello valutato sulle esportazioni dirette verso l’UE(28), 43,9%, ha segnato un nuovo massimo storico dal 1999, mentre quello sulle esportazioni verso gli extra-Ue, è diminuito, dal 14,4% del 2015 all’11,8%. Le importazioni, 12,3 m.t., sono diminuite dell’1,8% (-224,5 mila t.), grazie al calo di quelle dai Paesi extra-Ue (6,0 M.t., -168,8 mila t., -2,7%) e in misura minore alla flessione di quelle dall’UE(28) (6,3 M.t., -55,7 mila t., -0,9%). Il tasso di penetrazione delle importazioni, al netto degli arrivi, sul consumo apparente si mantiene su livelli alti, pari al 63,1% e in lieve diminuzione rispetto a quello dell’anno precedente (65,3%). Si segnala che quello valutato sulle importazioni dai Paesi extra-Ue consolida un ulteriore aumento, passando dal 31,8% del 2015 al 32,7%, mentre quello sulle importazioni dall’UE(28) registra un lieve calo, dal 33,5% al 30,4%. In riferimento ai dati per singolo Paese, si rileva il calo delle importazioni dalla Cina, che dopo aver segnato nel 2015 il massimo storico dal 2008, sono diminuite del 17,9% (-379,7 mila t.), ma con 1,7 m.t. sono rimaste su livelli prossimi al picco pre-crisi. La riduzione delle importazioni dalla Cina ha visto altri Paesi extra-Ue rafforzare la propria attività sul mercato nazionale, con i maggiori incrementi in volume per Corea del Sud (875,0 mila t., +298,5 mila t., +51,8%) e Turchia (373,5 mila t., +133,2 mila t., +55,4%). Tra i Paesi dell’UE(28) si segnala l’aumento della Germania (1,7 m.t., +136,2 mila t., +8,7%).

Variazioneanno precedente

Consumo Apparente prodotti piani

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

22

20

18

16

14

12

10

8

M.t.

Consumo Apparente prodotti piani

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

15,8

- 1,0%

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

25

Consumo Apparente per categorie di prodotti laminati

000 t. Laminati lunghi Laminati piani Totale laminati

2015

2016

var. % 2015

2016

var. % 2015

2016

var. % 16/15 16/15 16/15

Consegne 10.683 11.214 5,0% 12.228 13.135 7,4% 22.911 24.348 6,3%Import 2.301 2.234 - 2,9% 12.500 12.275 - 1,8% 14.800 14.509 - 2,0%- Import UE (28) 1.683 1.659 - 1,5% 6.345 6.289 - 0,9% 8.028 7.948 - 1,0%- Import Paesi extra-UE 618 576 - 6,8% 6.155 5.986 - 2,7% 6.773 6.562 - 3,1%Export 4.192 4.680 11,7% 6.698 7.316 9,2% 10.890 11.996 10,2%- Export UE (28) 2.093 2.513 20,0% 4.937 5.770 16,9% 7.030 8.283 17,8%- Export Paesi extra-UE 2.098 2.167 3,3% 1.762 1.546 - 12,2% 3.860 3.713 - 3,8%Consumo Apparente 8.790 8.768 - 0,3% 15.920 15.761 - 1,0% 24.710 24.528 - 0,7%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

26

3.3 I flussi di importazione ed esportazione del mercato siderurgico nazionale

Nel 2016 le importazioni totali di prodotti siderurgici3, 19,7 m.t., sono diminuite dell’1,3% (-258,0 mila t.) sull’anno precedente, quando le stesse, in aumento di oltre 3,3 m.t., segnarono, con 20,0 m.t., il picco dal 2008. Le esportazioni totali di prodotti siderurgici, invece, sono tornate in miglioramento, con un livello pari a 17,7 m.t., in aumento dell’8,8% (+1,4 m.t.) sul livello del 2015. Nonostante la crescita delle esportazioni, il saldo del settore si conferma in disavanzo, ma migliora, passando da 3,7 m.t. del 2015 a 2,0 m.t. nell’ultimo anno.

3 Il totale prodotti siderurgici include: semilavorati, piani, lunghi e i prodotti della 1° e della 2° trasformazione.

Per quanto concerne i flussi relativi al mercato europeo, nel 2016 le importazioni sono diminuite del 2,1% (-198,0 mila t.) attestandosi a 9,3 m.t., con una quota sul totale delle importazioni nazionali in lieve diminuzione dal 47,6% del 2015 al 47,2% del 2016. In riferimento al Paese di origine, si segnala che la Germania, con 2,4 m.t. ed una quota del 12,2% sulle importazioni totali, nell’ultimo anno è stata il primo paese esportatore sul mercato nazionale, sorpassando la Cina. La crescita delle esportazioni nazionali realizzata nell’ultimo anno è stata completamente sostenuta dalla quelle dirette verso l’UE(28), che con 12,6 m.t., sono aumentate del 13,7% (+1,5 m.t.) sull’anno precedente e hanno raggiunto il nuovo massimo storico dal 1999. Complessivamente, le esportazioni dirette verso l’UE(28) nel 2016 hanno superato la soglia del 70%. I principali Paesi di destinazione sono stati Germania (3,7 m.t., +15,6%) e Francia (1,9 m.t., +10,9%), rispettivamente primo e secondo mercato di destinazione nella classifica generale dei primi 10 mercati di destinazione. Il saldo esportazioni-importazioni rispetto ai partner commerciali europei si mantiene positivo e raddoppia, passando da un avanzo di 1,6 m.t. del 2015 a un avanzo di 3,3 m.t. nell’ultimo anno. Si segnala che il saldo verso la Germania è passato da un avanzo di 894 mila t. nel 2015 a 1,3 m.t. nel 2016.

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

- 50%

Variazioneanno precedente

Importazioni - Esportazioni totale prodotti siderurgici

Elaborazioni su dati ISTAT

8,8%

EsportazioniImportazioni

-1,3%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

30

25

20

15

10

5

M.t.

Importazioni - Esportazioni totale prodotti siderurgici

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni

17,7

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

19,7

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

27

Per quanto concerne i flussi relativi ai Paesi extra-Ue, nel 2016 le importazioni sono rimaste sui livelli dell’anno precedente (10,4 m.t., -60,0 mila t., -0,6%), con una quota sul totale nazionale in lieve aumento, dal 52,4% del 2015 al 52,8% dell’ultimo anno. Il dettaglio per Paese evidenzia il calo della Cina, che con 2,2 m.t. è diminuita del 15,5% (-411,2 mila t.), ma ciononostante ha continuato ad esportare nel nostro paese circa il doppio dei volumi annuali del periodo 2009-2014. Tra gli altri Paesi esportatori si segnalano gli aumenti di Corea del Sud (892,2 mila t., +275,4 mila t., +44,6%) e India (662,8 mila t., 140,4 mila t., +26,9%), diventati rispettivamente il sesto e il decimo paese esportatore sul mercato nazionale. L’India, in particolare, nell’ultimo anno è entrata nella classifica dei primi 10 paesi esportatori sorpassando il Belgio. Le esportazioni dirette verso i Paesi extra-Ue, 5,1 m.t., sono diminuite dell’1,7% (-89,3 mila t.) sul 2015, principalmente a seguito del calo di quelle dirette in Algeria (1,6 m.t., -169,5 mila t., -9,8%). Si segnala che rispetto alla classifica dei principali Paesi di destinazione, l’Algeria è passata dalla seconda posizione del 2015 alla terza nell’ultimo anno. Il saldo esportazioni-importazioni per i Paesi extra-Ue si conferma negativo e stabile a 5,3 m.t.

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

- 50%

Variazioneanno precedente

Importazioni - Esportazioni totale prodotti siderurgici: UE (28)

Elaborazioni su dati ISTAT

13,7%

M.t.Importazioni - Esportazioni totale prodotti siderurgici: UE (28)

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni

9,3

12,6

EsportazioniImportazioni

- 2,1%

0

2

4

6

8

10

12

14

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

80%

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Variazioneanno precedente

Importazioni - Esportazioni totale prodotti siderurgici: Extra-UE (28)

Elaborazioni su dati ISTAT

- 0,6%- 1,7%

14

12

10

8

6

4

2

0

M.t.

Importazioni - Esportazioni totale prodotti siderurgici: Extra-UE (28)

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni

10,4

5,1

EsportazioniImportazioni

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

28

3.4 Indicatori economici della siderurgia primaria

Nel 2016 i prezzi medi dei prodotti siderurgici primari hanno mostrato andamenti differenziati per famiglie di prodotto. I prezzi medi base dei prodotti lunghi si sono confermati in forte debolezza, registrando il quinto calo consecutivo (-11,8% sul 2015) e attestandosi ad un livello medio persino inferiore a quello del 2009. I prezzi medi base dei piani, invece, sono aumentati (+8,6% sul 2015), sostenuti sia dal rincaro delle quotazioni del minerale di ferro avvenuto nella seconda parte dell’anno che, probabilmente, dalla minor pressione delle importazioni in dumping provenienti dalla Cina, grazie all’apertura di due procedimenti antidumping, uno sullo lamiere da treno e l’altro sui piani a caldo.

Top 10 Principali Paesi di provenienza delle importazioni

Paese 2015 2016 var. % 000 t. 000 t. 16/15

Germania 2.325 2.406 3,5%Cina 2.651 2.240 - 15,5%Ucraina 2.293 2.205 - 3,8%Francia 1.882 1.859 - 1,2%Russia 1.708 1.691 - 1,0%Corea del Sud 617 892 44,6%Austria 910 875 - 3,9%Spagna 866 803 - 7,3%Iran 791 707 - 10,6%India 522 663 26,9%

Top 10 Principali Paesi di destinazione delle esportazioni

Paese 2015 2016 var. % 000 t. 000 t. 16/15

Germania 3.219 3.720 15,6%Francia 1.688 1.872 10,9%Algeria 1.732 1.563 - 9,8%Spagna 1.088 1.216 11,8%Austria 813 879 8,1%Polonia 632 733 16,0%Svizzera 597 706 18,2%Turchia 638 613 - 4,0%Slovenia 431 470 9,2%Stati Uniti d’America 559 470 - 15,9%

Elaborazioni su dati ISTAT

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

- 50%

- 60%

Variazioneanno precedente

Prezzi medi base

Elaborazioni su dati MEPS

140

130

120

110

100

90

80

70

60

Indice2007=100

Prezzi medi base

Elaborazioni su dati MEPSProdotti pianiProdotti lunghi Prodotti pianiProdotti lunghi

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

29

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Variazione anno precedente

Variazione fatturato del settore siderurgico

Elaborazioni su dati ISTAT

60%

40%

20%

0

- 20%

- 40%

- 60%

Variazione anno precedente

Variazione fatturato della siderurgia primaria

Elaborazioni su dati ISTAT

Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio esclusi quelli in acciao colato

Siderurgia primaria

Altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio

Mercarto interno Mercato estero Mercato totale

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Secondo le rilevazioni ISTAT4, nel 2016 l’indice del fatturato della siderurgia primaria è diminuito mediamente del 5,6%, confermando il trend in discesa iniziato nel 2012. L’analisi per mercato di sbocco evidenzia variazioni allineate tra i due mercati: interno (-5,4%) ed estero (-5,9%). In sintonia anche l’indice del fatturato del comparto dei tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori ha chiuso l’anno in calo (-5,2%), ma a differenza dell’andamento della siderurgia primaria, in questo caso si è registrata una flessione maggiore per il mercato estero (-7,1%) rispetto a quella del mercato interno (-1,4%). Infine, l’indice del fatturato degli prodotti della prima trasformazione, dopo la lieve crescita dell’anno precedente, è tornato in territorio negativo (-3,1%), a causa della flessione sul mercato interno (-5,2%), in parte attenuata dal nuovo incremento sul mercato estero (+4,8%).Complessivamente il fatturato dell’industria siderurgica nel 2016, stimato in circa 30 miliardi di Euro, è diminuito del 4,9% sull’anno precedente, contabilizzando il quinto calo consecutivo dal 2012 e perdendo circa 13 miliardi di Euro sul livello del 2011, 43 miliardi di Euro.

4 Le rilevazioni ISTAT sono basate sulla classificazione ATECO 2007, le voci riportate sono le seguenti: 24.1 siderurgia, 24.2 fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio esclusi quelli in acciaio colato e 24.3 fabbricazione di altri prodotti della prima trasformazione dell'acciaio.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

30

3.5 Il mercato del lavoro nella siderurgia primaria

A fine 2016 il numero di occupati nella siderurgia primaria è passato da 34.894 del 2015 a 34.226, segnando un calo di 668 unità e confermando il trend in discesa in atto dal 2008. La ripartizione della forza lavoro evidenzia la nuova flessione del numero di operai, da 26.639 del 2015 a 25.915 dell’ultimo anno, indotta prevalentemente dalle crisi aziendali e, solo in seconda istanza, da variazioni contrattuali. Gli impiegati, invece, si confermano in aumento, da 8.255 del 2015 a 8.311, anche nell’ultimo anno innanzitutto a seguito delle variazioni contrattuali da operai a impiegati.

70

65

60

55

50

45

M.

Ore lavorate

Elaborazioni su dati Federacciai

12

10

8

6

4

2

0

M.

Ore di cassaintegrazione

Elaborazioni su dati Federacciai

4,6

52,2

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2016

2015

Ripartizione forza lavoro

Elaborazioni su dati Federacciai

N.

N.

Occupati a fine anno

Elaborazioni su dati Federacciai Operai ed apprendisti Impiegati

31.000

32.000

33.000

34.000

35.000

36.000

37.000

38.000

39.000

40.000

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000

34.226

Nel 2016 le ore lavorate hanno registrato la prima variazione positiva dal 2011, dopo aver segnato nel 2015 il minimo storico dal 1999. Nel dettaglio, le ore lavorate, 52,2 milioni, sono aumentate del 6,0% (+3,0 milioni) sul 2015. Nonostante il miglioramento, il livello dell’ultimo anno è rimasto al di sotto di quello del 2009 (53,6 milioni). Contestualmente le ore di cassaintegrazione, 4,6 milioni, sono diminuite del 44,8% (-3,7 milioni) sul 2015, anno nel quale le stesse aumentarono del 62,3% (+3,2 milioni) raggiungendo oltre 8,4 milioni di ore. Il calo registrato nel 2016 ha interessato tutte le tipologie di cassaintegrazione, in particolare le ore di cassaintegrazione ordinaria, 3,9 milioni, sono diminuite del 37,8% (-2,3 milioni), quelle per riduzione temporanea, 762,9 mila, del 64,0% (-1,4 milioni) ed infine quelle di cassaintegrazione straordinaria permanente si sono azzerate.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

31

18.000

16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Ore di assenzaRipartizione delle cause

Ore di assenza nel 2016Ripartizione % delle cause

000

Elaborazionisu dati FederacciaiFerie e festività Sciopero Altre causeMalattia ed infortuni

Malattiaed infortuni20,7 %

Ferie e festività69,0 %

Altre cause8,9 %

Sciopero1,4 %

Elaborazioni su dati Federacciai

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Nel 2016 le ore di assenza, 12,9 milioni, sono aumentate del 7,6% (+908,3 mila) sull’anno precedente. L’incremento ha interessato tutte le tipologie di cause, in particolare, le ore di sciopero sono più che raddoppiate (da 68,9 mila a 182,6 mila), quelle per ferie e festività, 8,9 milioni, sono aumentate del 7,3% (+606,2 mila), e quelle per malattia e infortuni, 2,7 milioni, del 3,2% (+83,2 mila).

A C C I A I O I N F I N I T O

ASSOCIAZIONI DI COMPARTOAssociazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi

Associazione Prima Trasformazione e Tubi

Associazione Acciai Speciali

Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E.

A C C I A I O I N F I N I T O

ASSOCIAZIONI DI COMPARTOAssociazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi

Associazione Prima Trasformazione e Tubi

Associazione Acciai Speciali

Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E.

33

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

34

1 Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi

Nel 2016 il consumo apparente di laminati, 24,5 m.t., è diminuito dello 0,7% (-182,0 mila t.) sull’anno precedente, a seguito, come descritto nel capitolo introduttivo, delle lievi flessioni registrate sia nel comparto dei lunghi (8,8 m.t., -22,6 mila t., -0,3%) che in quello dei piani (15,8 m.t., -159,4 mila t., -1,0%). Gli scambi commerciali sono stati caratterizzati dalla ripresa delle esportazioni verso l’UE(28) e dalla lieve attenuazione delle importazioni. Nel dettaglio, le esportazioni, 12,0 m.t., sono aumentate del 10,2% (+1,1 m.t.), sostenute dalla marcata crescita di quelle verso l’UE(28) (8,3 m.t, +1,3 m.t., +17,8%), in parte attenuata dal calo di quelle verso i Paesi extra-Ue (3,7 m.t., -146,4 mila t., -3,8%). Le importazioni, 14,5 m.t., sono diminuite del 2,0% (-291,0 mila t.) sull’anno precedente, con riduzioni sia per quelle provenienti dall’UE(28) (7,9 m.t., -80,2 mila t., -1,0%) che per quelle dai Paesi extra-Ue (6,6 m.t., -210,8 mila t., -3,1%). Quest’ultime, nonostante il calo, sono rimaste sui livelli prossimi ai picchi pre-crisi e hanno rappresentato oltre il 45% delle importazioni di laminati. Per il terzo anno consecutivo il comparto dei laminati nel suo complesso si conferma un importatore netto, ma con un saldo in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente, da un disavanzo di 3,9 m.t. del 2015 a un disavanzo di 2,5 m.t. nell’ultimo anno. Tale miglioramento sintetizza da un lato la marcata crescita del saldo degli scambi commerciali dell’UE(28), passata da un disavanzo di 997,6 mila t. a un avanzo di 335,2 mila t., e, dall’altro lato, l’attenuazione del disavanzo dei Paesi extra-Ue, da 2,9 m.t. a 2,8 m.t.

Coils a caldo

Nel 2016 la domanda di coils laminati a caldo si è confermata la più vivace tra i prodotti presentati nel paragrafo, segnando il maggior incremento in termini assoluti, 504,4 mila t. (+5,4%), sull’anno precedente e attestandosi, con 9,8 m.t., a livelli prossimi al picco del 2006 (10,3 m.t.). Al netto della parte destinata alla rilaminazione per la produzione degli altri prodotti siderurgici primari, il consumo apparente di coils laminati a caldo è aumentato in misura più modesta (+150,3 mila t., +2,2%) sull’anno precedente, ma con un livello pari a 7,06 m.t. si è confermata su livelli prossimi al massimo storico di 7,1 m.t. registrato negli anni 2000 e 2001. Le esportazioni, dopo la brusca frenata dei tre anni precedenti, sono tornate in territorio positivo e pari a 924,1 mila t. sono aumentate del 5,9% (+51,8 mila t.) sull’anno precedente. Anche in questo caso la crescita è stata sostenuta da quelle dirette verso l’UE(28) (701,8 mila t., +131,4 mila t., +23,0%), in parte attenuata dalla flessione di quelle verso gli extra-UE (-79,6 mila., -26,4%), che pari a 222,2 mila t., non sono state mai così basse dal 2001. Dopo la ripida ascesa dell’anno precedente (6,57 m.t., +1,5 m.t., +30,5%), nel 2016 le importazioni di coils laminati a caldo si sono confermate in crescita, con un incremento dell’1,1% (+70,3 mila t.) e con un livello di 6,64 m.t., hanno segnato il secondo maggior livello, dopo il picco di 6,7 m.t. del 2006, nel periodo 1999-2016. Nell’ultimo anno la crescita delle importazioni è stata trainata dall’aumento di quelle provenienti dall’UE(28) (3,0 m.t., +143,6 mila t., +5,0%), mentre quelle dai Paesi extra-Ue, dopo

40.000

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

000 t.

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Totale laminatiConsumo Apparente

Totale laminatiSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

4.000

3.000

2.000

1.000

0

- 1.000

- 2.000

- 3.000

- 4.000

- 5.000

- 6.000

- 7.000

000 t.

-0,7%24.528

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

-2.513

-2.848

Variazione %anno su anno

335,2

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

35

Lamiere a caldo e larghi piatti

Nel 2016 il consumo apparente di lamiere a caldo e larghi piatti, dopo la modesta ripresa dei due anni precedenti, è tornato in territorio negativo, con un calo del 12,5% (-199,7 mila t.) sull’anno precedente e un livello, 1,4 m.t., mai così basso nel periodo 1999-2016. Le esportazioni, 1,6 m.t., sono aumentate del 10,9% (+155,0 mila t.) sull’anno precedente, grazie anche in questo caso alla crescita di quelle verso l’UE(28) (1,3 m.t., +208,6 mila t., +19,9%), in parte attenuata dalla flessione di quelle verso gli extra-Ue (317,9 mila t., -53,6 mila t., -14,4%). Le importazioni, 808,0 mila t., sono diminuite del 14,1% (-133,0 mila t.), con cali sia per quelle dall’UE(28) (338,7 mila t., -11,4 mila t., -3,3%) che, in particolare, per quelle dagli extra-Ue (469,3 mila t., -121,6 mila t., -20,6%). Il saldo degli scambi con l’estero, complessivamente, è rimasto positivo ed è migliorato, da un avanzo di 478,1 mila t. del 2015 a 766,1 nell’ultimo anno. Analogamente anche quello dei Paesi dell’UE(28) si è mantenuto positivo ed è migliorato, da 697,6 mila t. a 917,6 mila t., mentre quello dei Paesi extra-Ue si è confermato in disavanzo ed è diminuito, da 219,5 a 151,5 mila t.

8.000

7.000

6.000

5.000

4.000

3.000

2.000

Coils a caldoConsumo Apparente

Coils a caldoSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

0

- 1.000

- 2.000

- 3.000

- 4.000

- 5.000

- 6.000

- 7.000

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

2,2%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

7.061

-5.715

-3.376

-2.340

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

3.200

2.800

2.400

2.000

1.600

1.200

Lamiere a caldo e larghi piattiConsumo Apparente

Lamiere a caldo e larghi piattiSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

-12,5%

1.600

1.200

800

400

0

- 400

15%

0%

- 15%

- 30%

- 45%

- 60%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

1.401

917,6

766,1

-151,5

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

essere aumentate dell’82,6% e aver segnato un nuovo massimo storico, 3,7 m.t., nel 2015, nell’ultimo anno, sono diminuite del 2,0% (-73,3 mila t.), fermandosi a 3,6 m.t. A seguito della maggior crescita in termini assoluti delle importazioni rispetto alle esportazioni, il saldo commerciale, in disavanzo, ha registrato un ulteriore lieve peggioramento, da 5,70 m.t. del 2015 a un disavanzo di 5,71 m.t. nell’ultimo anno. Si segnala che il comparto in esame si conferma quello con il maggior disavanzo commerciale tra i prodotti della siderurgia primaria. Il peggioramento ha interessato sia il disavanzo dell’UE(28), da 2,33 m.t. a 2,34 m.t., sia quello dei Paesi extra-Ue, da 3,369 m.t. a 3,376 m.t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

36

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Lamiere a freddoConsumo Apparente

Lamiere a freddoSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

-16,6%

800

400

0

- 400

- 800

- 1.200

- 1.600

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

1.768

125,5

-359,7-234,3

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

Lamiere a freddo

Nel 2016 il consumo apparente di lamiere a freddo, 1,8 m.t., ha registrato un nuovo calo (-16,6%) sull’anno precedente, con un marcato peggioramento rispetto alla flessione del 2,4% del 2015. In particolare, si segnala che in termini assoluti la riduzione dell’ultimo anno (-350,6 mila t.) è la maggiore tra i prodotti presentati nel paragrafo e che il livello di consumo ha segnato un nuovo minimo storico dal 1999. Le esportazioni, invece, pari a 1,4 m.t., sono aumentate del 13,2% (+165,5 mila t.), con incrementi su entrambi i mercati di sbocco: UE(28) (1,1 m.t., +121,9 mila t., +12,4%) ed extra-Ue (311,3 mila t., +43,7 mila t., +16,3%). Le importazioni, 1,7 m.t., sono diminuite del 17,7% (-354,6 mila t.) sull’anno precedente, con flessioni sia per quelle provenienti dall’UE(28) (979,4 mila t., -143,1 mila t., -12,7%) che per quelle dagli extra-Ue (671,0 mila t., -211,5 mila t., -24,0%), quest’ultime con cali più significativi sia in termini assoluti che relativi rispetto ai partner europei. Il saldo degli scambi con l’estero si è confermato negativo, ma in miglioramento, passando da un disavanzo di 754,4 mila t. del 2015 a 234,3 mila t. nell’ultimo anno. In particolare, quello valutato sui flussi dell’UE(28) è aumentato significativamente, da un disavanzo di 139,5 ad un avanzo di 125,5 mila t., mentre quello dei Paesi extra-UE è rimasto negativo, ma in attenuazione, da 614,9 mila t. a 359,7 mila t.

Banda stagnata e cromata

Anche nel 2016 il consumo apparente di banda stagnata e cromata si è confermato in miglioramento, con un incremento dell’1,9% (tasso di crescita più modesto rispetto ai tre anni precedenti) ed un livello, 860,9 mila t., prossimo a picchi di attività degli anni 2000. Le esportazioni, 73,8 mila t., sono aumentate dell’8,0% (+5,5 mila t.), sostenute principalmente, a differenza di quanto rilevato per i prodotti presentati nel paragrafo, dalla crescita di quelle verso gli extra-Ue (33,3 mila t., +4,0 mila t., +13,7%) e, in misura più modesta, dall’incremento di quelle dirette verso gli UE(28) (40,5 mila t., +1,4 mila t., +3,7%). Le importazioni, 828,2 mila t., sono diminuite dell’1,0% (-8,0 mila t.) sull’anno precedente, sintetizzando, da un lato, la flessione di quelle dagli UE(28) (484,1 mila t., -50,6 mila t., -9,5%) e, dall’altro lato, l’aumento di quelle dagli extra-Ue (344,1 mila t., +42,6 mila t., +14,1%). Si segnala che quest’ultime hanno segnato un nuovo massimo storico dal 1999. Il saldo degli scambi con l’estero si è confermato negativo, ma in lieve attenuazione rispetto all’anno precedente: da un disavanzo di 767,9 mila t. del 2015 a 754,4 mila t. nell’ultimo anno. Il disavanzo dell’UE(28) è diminuito, da 495,7 mila t. a 443,6 mila t., mentre quello dei Paesi extra-Ue è aumentato, da 272,2 mila t. a 310,8 mila t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

37

900

850

800

750

700

650

600

15%

10%

5%

0%

- 5%

- 10%

- 15%

Banda stagnata e cromataConsumo Apparente

Banda stagnata e cromataSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

0

- 100

- 200

- 300

- 400

- 500

- 600

- 700

- 800

- 900

1,9%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

860,9

-443,6

-754,4

-310,8

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metalliciConsumo Apparente

Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metalliciSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

3.302

6,2%

1.500

1.000

500

0

- 500

- 1.000

1.075

-35,9

30%

15%

0%

- 15%

- 30%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

1.039

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metallici

Nel 2016 il consumo apparente di lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metallici, 3,3 m.t., si è confermato in miglioramento (+193,7 mila t., +6,2%) sull’anno precedente. Le esportazioni hanno confermato il trend positivo degli ultimi anni toccando un nuovo massimo storico dal 1999: 2,4 m.t., in aumento del 4,8% (+111 mila t.). Tale crescita è stata sostenuta dalla ripresa delle esportazioni verso gli UE(28), che con 1,9 m.t. (+14,4%) hanno segnato un nuovo massimo storico dal 1999. Le esportazioni verso gli extra-Ue, invece, dopo la continua espansione registrata dal 2008 al 2015, nel 2016 sono diminuite del 20,1% (-128,0 mila t.) sull’anno precedente, fermandosi a 508,3 mila t. Le importazioni, 1,4 m.t., sono aumentate del 10,0% (+124,7 mila t.), a seguito della crescita di quelle dai Paesi extra-Ue (544,2 mila t., +135,2 mila t., +33,0%) in parte attenuata dal calo di quelle dall’UE(28) (822,4 mila t., -10,5 mila t., -1,3%). A seguito della maggior crescita in volume delle importazioni rispetto alle esportazioni, il saldo degli scambi con l’estero, positivo, è leggermente peggiorato, da 1,05 m.t. del 2015 a 1,04 nel 2016 – maggior avanzo commerciale tra i prodotti piani. Il dettaglio per gruppi di Paesi evidenzia che il saldo dell’UE(28) è rimasto positivo ed è migliorato, da 825,8 mila t. a 1,1 m.t., mentre quello dei Paesi extra-Ue è peggiorato significativamente, passando da un avanzo di 227,2 mila t. a un disavanzo di 35,9 nell’ultimo anno.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

38

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Lamiere elettrozincateConsumo Apparente

Lamiere elettrozincateSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

-39,9%

100

80

60

40

20

0

- 20

- 40

- 6020

95

170

245

320

395

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

52,6

53,5

22,131,4

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

Lamiere elettrozincate

Nel 2016 il consumo apparente di lamiere elettrozincate ha continuato la discesa verticale in corso dal 2009, fermandosi a 52,6 mila t., in calo del 39,9% (-34,8 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 113,9 mila t. – con un livello superiore al doppio della domanda nazionale – sono aumentate del 9,9% (+10,2 mila t.), sostenute sia da quelle verso l’UE(28) (85,1 mila t., +6,9 mila t., +8,9%) che verso gli extra-Ue (28,9 mila t., +3,3 mila t., +12,9%). Le importazioni, 60,4 mila t., sono diminuite del 5,1% (-3,2 mila t.) sull’anno precedente, sintetizzando da un lato, la diminuzione di quelle dall’UE(28) (53,7 mila t., -4,8 mila t., -8,3%) e, dall’altro lato, l’aumento di quelle dagli extra-Ue (6,7 mila t., +1,6 mila t., +31,0%). Il saldo degli scambi con l’estero si è confermato positivo ed è migliorato, passando da 40,0 mila t. del 2015 a 53,5 mila t. del 2016, con incrementi per entrambi i gruppi di Paesi: UE(28), da 19,6 mila t. a 31,4 mila t., ed extra-Ue, da 20,4 mila t. a 22,1 mila t.

Lamiere con rivestimenti organici

Nel 2016 il consumo apparente di lamiere con rivestimenti organici, 554,4 mila t., ha registrato un nuovo miglioramento sull’anno precedente (+8,7 mila t., +1,6%), sebbene con un tasso di crescita in forte attenuazione rispetto al 16,9% del 2015. Le esportazioni, dopo il rallentamento dell’anno precedente, hanno ripreso il trend crescente in corso dal 2010 segnando complessivamente e rispetto all’UE(28) i maggior livelli dal 1999. Nel dettaglio, le esportazioni, 527,9 mila t., sono aumentate del 29,6% (+120,4 mila t.) sull’anno precedente, quelle verso l’UE(28), 452,4 mila t., del 30,9% (+106,8 mila t.) e quelle verso i gli extra-Ue, 75,4 mila t., del 22,1% (+13,6 mila t.). Diversamente dal mercato nel suo complesso, le importazioni, 207,3 mila t., si sono confermate in crescita sull’anno precedente (+35,1 mila t., +20,4%), con incrementi sia per quelle dall’UE(28) (124,2 mila t., +5,4 mila t., +4,6%) – che segnano un nuovo massimo storico dal 1999 – che, soprattutto, per quelle dagli extra-Ue (83,0 mila t., +29,7 mila t., +55,6%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è migliorato ulteriormente, da 235,3 mila t. del 2015 a 320,6 mila t. del 2016. In sintonia, l’avanzo dell’UE(28) è aumentato, da 226,9 mila t. a 328,2 mila t., mentre il saldo dei Paesi extra-Ue è passato da un avanzo di 8,4 mila t. a un disavanzo di 7,6 mila t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

39

000 t.Variazione %

anno su anno

Lamiere con rivestimenti organiciConsumo Apparente

Lamiere con rivestimenti organiciSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

500

450

400

550

600

650

700

- 10%

- 20%

- 30%

0%

10%

20%

30% 000 t.

1,6%

-7,6

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

-300

-200

-100

0

100

200

300

400

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

554,4

328,2320,6

-9,2%

Tondo per cemento armatoConsumo Apparente

Tondo per cemento armatoSaldo esportazioni-importazioni

1.600

1.200

800

400

0

- 400

2.000

000 t.

000 t.Variazione %

anno su anno

2.000

1.000

3.000

4.000

5.000

6.000

- 20%

- 30%

- 40%

-10%

0%

10%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

1.393

1.767

1.353

414,6

Tondo per cemento armato

Nel 2016 il consumo apparente di tondo per cemento armato ha continuato la discesa verticale in corso dal 2007, con un livello pari a 1,4 m.t., in calo del 9,2% (-140,7 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, dopo due anni di rallentamenti, sono tornate in miglioramento, con incrementi sia per quelle verso l’UE(28) che per quelle verso gli extra-Ue. Nel dettaglio, le esportazioni, 1,8 m.t., sono aumentate del 15,3% (+238,3 mila t.) sull’anno precedente – maggior incremento in volume tra i prodotti del paragrafo – con incrementi in volume dell’ordine delle 120 mila t. per entrambi i mercati di sbocco: UE(28) (419,8 mila t., +38,9%) ed extra-Ue (1,4 m.t., +9,6%).Le importazioni, 28,2 mila t., sono diminuite del 54,9% (-34,4 mila t.) sull’anno precedente, con flessioni sia per quelle dall’UE(28) (5,2 mila t., -11,9 mila t., -69,6%) che per quelle dagli extra-Ue (23,0 mila t., -22,4 mila t., -49,4%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è aumentato ulteriormente, da 1,5 m.t. del 2015 a 1,8 m.t. del 2016, il maggiore tra i prodotti presentati nel paragrafo. Il miglioramento ha interessato sia l’avanzo dell’UE(28), da 285,0 mila t. a 414,6 mila t., sia quello dei Paesi extra-Ue, da 1,2 m.t. a 1,4 m.t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

40

VergellaConsumo Apparente

VergellaSaldo esportazioni-importazioni

000 t.Variazione %

anno su anno

4.000

3.500

3.000

4.500

5.000

5.500

6.000

- 15%

- 30%

- 45%

0%

15%

30%

45%

1,8%

0

- 400

- 800

- 1.200

- 1.600

400

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

3.631

36,7136,8

-100,2

Vergella

Nel 2016 il consumo apparente di vergella, 3,6 m.t., si è confermato in miglioramento sull’anno precedente, ma con un tasso di crescita dell’1,8%, in netta flessione rispetto al 10,6% del 2015. Anche nell’ultimo anno, la vergella si è confermata il prodotto con la maggior crescita in termini assoluti tra i prodotti lunghi (+64,7 mila t.). Le esportazioni, 1,2 m.t., sono aumentate del 15,1% (+160,5 mila t.) sull’anno precedente, grazie all’incremento di quelle verso l’UE(28) (787,2 mila t., +216,5 mila t., +37,9%), in parte attenuata dal nuovo calo di quelle verso gli extra-Ue (435,8 mila t., -56,0 mila t., -11,4%). In particolare, si segnala che la vergella è l’unico prodotto tra i lunghi ad aver registrato un calo dell’attività sui mercati extra-Ue, a seguito principalmente dell’introduzione di un sistema di quote alle importazione sul mercato algerino. Le importazioni, 1,2 M.t., sono diminuite del 10,4% (-137,7 mila t.) sull’anno precedente, con una flessione più marcata per quelle dagli extra-Ue (298,9 mila t., -81,6 mila t., -21,4%), e una più modesta per quelle dall’UE(28) (887,3 mila t., -56,1 mila t., -5,9%). Il saldo degli scambi con l’estero è sensibilmente migliorato, passando da un disavanzo di 261,5 mila t. del 2015 ad un avanzo di 36,7 mila t. del 2016. Il miglioramento ha interessato sia il disavanzo dell’UE(28), da 372,7 mila t. a 100,2 mila t., sia l’avanzo degli extra-Ue, da 111,3 mila t. a 136,8 mila t.

Laminati mercantili

Nel 2016 il consumo apparente di laminati mercatili, 2,9 m.t., è diminuito dell’1,5% (-45,5 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 1,2 m.t., per il terzo anno consecutivo, si sono confermate in crescita (54,6 mila t., +4,7%), sostenute principalmente dall’aumento di quelle verso l’UE(28) (1,0 m.t., +49,1 mila t., +5,0%) e, in misura più modesta, dall’incremento di quelle verso gli extra-Ue (178,3 mila t., +5,5 mila t., +3,2%). Diversamente dai principali prodotti lunghi, le importazioni hanno confermato il trend crescente in corso dal 2013 e con 689,4 mila t. sono aumentate dell’8,2% (+52,2 mila t.) sull’anno precedente. La crescita è stata trainata dalle importazioni dai Paesi extra-Ue (236,3 mila t., +57,3 mila t., +32,0%), mentre quelle dall’UE(28) sono diminuite (453,1 mila t., -5,1%, -1,1%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è lievemente migliorato, da 522,2 mila t. del 2015 a 524,7 mila t. del 2016, sintetizzando da un lato, il miglioramento dell’avanzo dell’UE(28), da 528,5 mila t. a 582,7 mila t., e, dall’altro lato, il peggioramento del disavanzo dei Paesi extra-Ue, da 6,3 mila t. a 58,0 mila t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

41

000 t. Variazione %anno su anno

TraviConsumo Apparente

TraviSaldo esportazioni-importazioni

700

600

500

800

900

1.000

1.100

- 30%

- 20%

- 10%

0%

10%

20% 500

400

300

200

100

0

- 100

600 30%

000 t.

7,6%

646,5

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

116,2103,5

12,8

000 t. Variazione %anno su anno

Laminati mercantiliConsumo Apparente

Laminati mercantiliSaldo esportazioni-importazioni

2.000

1.500

1.000

2.500

3.000

3.500

4.000

- 75%

- 50%

- 25%

0%

25%

50%

800

400

0

- 400

1.200 75%

000 t.

-1,5%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2.919582,7

524,7

-58,0

Travi

Nel 2016 il consumo apparente di travi, 646,5 mila t., per il terzo anno consecutivo si è confermato in miglioramento e in nuova accelerazione, con un incremento del 7,6% (+45,8 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 381,5 mila t., sono aumentate del 24,1% (+74,1 mila t.), sostenute dalla ripresa dei flussi verso l’UE(28) (262,7 mila t., +41,4 mila t., +18,7%) e dalla nuova crescita di quelle verso i Paesi extra-Ue (118,8 mila t., +32,7 mila t., +38,0%). Le importazioni, 265,3 mila t., hanno registrato un nuovo aumento (+22,1 mila t., +9,1%), con incrementi sia per quelle dall’UE(28) (250,0 mila t., +16,1 mila t., +6,9%) che dagli extra-Ue (15,3 mila t., +5,9 mila t., +63,6%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è migliorato, da 64,2 mila t. del 2015 a 116,2 mila t. del 2016. In particolare, il saldo dell’UE(28) è passato da un disavanzo di 12,5 mila t. a un avanzo di 12,8 mila t., mentre quello degli extra-Ue, rimasto positivo, è aumentato da 76,7 mila t. a 103,5 mila t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

42

Rotaie e armamento ferroviarioConsumo Apparente

Rotaie e armamento ferroviarioSaldo esportazioni-importazioni

000 t.Variazione %

anno su anno

0

50

100

150

200

- 100%

0%

100%

200%

300%

55,3%

166,7

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazioni su dati ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

-100

-50

0

50

100

150

200

250

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

57,8

12,0

-45,8

Rotaie e armamento ferroviario

Nel 2016 il consumo apparente di rotaie e armamento ferroviario, 166,7 mila t., è aumentato del 55,3% (+59,4 mila t.) sull’anno precedente, recuperando, anche grazie alla crescita del 2015, la caduta del 2014, quando lo stesso diminuì del 51,6% (-83,9 mila t.). Le esportazioni hanno confermato il trend negativo in corso dal 2013 e, attestate a 65,5 mila t., sono diminuite del 36,6% (-37,8 mila t.), con riduzioni sia per quelle dell’UE(28) (6,9 mila t., -5,6 mila t., -44,9%) che per quelle verso gli extra-Ue (58,6 mila t., -32,2 mila t., -35,5%). A differenza di quanto osservato per la maggior parte degli altri prodotti, le importazioni hanno registrato un ripida ascesa, passando da 14,7 mila t. del 2015 a 53,5 mila t. dell’ultimo anno. Tale aumento sintetizza, da un lato, il marcato incremento di quelle dall’UE(28), da 13,6 mila t. a 52,7 mila t., e, dall’altro la nuova riduzione di quelle dagli extra-Ue (783,0 t., -334,0 mila t., -29,9%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, ha registrato una forte riduzione, da 88,6 mila t. del 2015 a 12,0 mila t. del 2016. Il peggioramento ha interessato, in particolare, il disavanzo dell’UE(28), da 1,1 mila t. a 45,8 mila t., e l’avanzo dei Paesi extra-Ue, da 89,7 mila t. a 57,8 mila t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

43

2 Associazione Prima Trasformazione e Tubi

Nel 2016 l’attività delle imprese nazionali del comparto della prima trasformazione è tornata in miglioramento, in sintonia con l’andamento della siderurgia primaria. A differenza di quest’ultimo si rileva l’aumento delle importazioni nella maggior parte dei comparti presentati nel seguito, con incrementi sia per quelle dall’UE(28) che per quelle dagli extra-Ue.

Nastro a freddo inferiore a 600 mm.

Nel 2016 l’attività dei produttori nazionali di nastri a freddo inferiori a 600 mm, prodotti secondo la norma EN 10139, si è confermata sui livelli dell’anno precedente, con 274,0 mila t., (-2,2 mila t., -0,8%). La relativa stabilità delle consegne sintetizza, da un lato, la flessione delle consegne di basso carbonio, che con 197,2 mila t., sono diminuite del 2,2% (-4,4 mila t.) sull’anno precedente, e dall’altro lato, l’incremento di quelle ad alto tenore di carbonio, che pari a 76,8 mila t., sono aumentate del 3,0% (+2,2 mila t.). Gli scambi con l’estero mostrano il nuovo miglioramento delle esportazioni, che pari a 216,2 mila t. sono aumentate del 5,1% (+10,5 mila t.) sull’anno precedente, sostenute sia dalla crescita di quelle verso l’UE(28) (183,6 mila t., +10,0 mila t., +5,8%) che, da quella più modesta, delle esportazioni verso gli extra-Ue (32,6 mila t., +500 t., +1,6%). Le importazioni, invece, sono diminuite del 34,9% (-40,3 mila t.) sull’anno precedente fermandosi a 75,1 mila t., grazie al marcato calo di quelle dai Paesi extra-Ue (15,4 mila t., -36,3 mila t., -70,2%) e alla flessione, più modesta, di quelle dall’UE(28) (59,7 mila t., -4,0 mila t., -6,2%).

Trafilati in barre

Nel 2016 la produzione di trafilati in barre (escluso inossidabile), 784,9 mila t., è aumentata del 4,7% (+35,1 mila t.), recuperando la lieve flessione registrata nel 2015 (-16,7 mila t., -2,2%). Il dettaglio per comparto produttivo evidenzia che la crescita dell’ultimo anno è stata comune a tutti i comparti: acciai di base e qualità (356,1 mila t., +5,3%), acciai al carbonio (158,5 mila t., +6,9%) e acciai automatici (270,3 mila t., +2,6%). Per quanto concerne gli scambi con l’estero, le esportazioni, 439,3 mila t., hanno registrato un nuovo aumento (+15,7 mila t., +3,7%), in linea con il trend positivo degli ultimi anni. Tale miglioramento è stato trainato, in particolare, dalla crescita delle esportazioni verso l’UE(28) (380,9 mila t., +14,1 mila t., +3,8%) e dall’incremento di quelle verso gli extra-Ue (58,4 mila t., +1,6 mila t., +2,8%). Le importazioni, 53,0 mila t., hanno registrato una ripida ascesa, con un incremento del 23,6% (+10,1 mila t.) sull’anno precedente, a seguito del marcato aumento sia di quelle dall’UE(28) (40,7 mila t., +8,1 mila t., +25,0%) sia di quelle dagli extra-Ue (12,3 mila t., +2,0 mila t., +19,4%).

Derivati Vergella

Nel 2016 la produzione totale di fili, 1,2 M.t., è stimata in aumento dell’1,2% sull’anno precedente.Le esportazioni di filo dolce e duro, 444,6 mila t., hanno registrato un nuovo miglioramento (+37,2 mila t., +9,1%), sostenute dal nuovo incremento di quelle di filo dolce (306,7 mila t., +30,0 mila t., +10,8%) e dalla ripresa di quelle di filo duro (137,9 mila t., +7,2 mila t., +5,5%). Le importazioni di filo dolce e duro, 131,2 mila t., sono rimaste sui livelli dell’anno precedente (+853 t., +0,7%), sintetizzando da un lato, il nuovo aumento di quelle di filo duro (62,0 mila t., +3,8 mila t., +6,6%), e, dall’altro lato, la riduzione di quelle di filo dolce (69,2 mila t., -3,0 mila t., -4,1%).

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

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Fucinati

Nel 2016 la produzione di fucinati, 1,1 m.t., è diminuita del 4,6% sull’anno precedente. Nell’ultimo anno gli scambi commerciali mostrano andamenti opposti rispetto al mercato nel suo complesso. Le esportazioni, 468,2 mila t., hanno segnato una marcata riduzione (-20,8 mila t., -4,2%), affossate, principalmente, dal calo di quelle verso gli extra-Ue (200,3 mila t., -16,5 mila t., -7,6%) e dalla flessione di quelle verso l’UE(28) (268,0 mila t., -4,3 mila t., -1,6%). Le importazioni, 157,5 mila t., sono aumentate del 4,0% (+6,1 mila t.), con incrementi sia per quelle dall’UE(28) (85,7 mila t., +3,2 mila t., +3,9%) che per quelle dagli extra-Ue (71,8 mila t., +2,9 mila t., +4,2%).

Tubi

Nel 2016 la produzione di tubi è stimata in aumento del 4% circa sull’anno precedente, grazie alla ripresa sia delle produzioni destinate al settore dell’oil&gas che alla nuova crescita registrata negli altri comparti produttivi. Le esportazioni, 3,3 m.t., sono aumentate del 5,1% (+161 mila t.) sull’anno precedente, con incrementi sia nel comparto dei tubi senza saldatura (518 mila t., +60 mila t., +13,1%), tornati in miglioramento dopo il calo del 2015, sia alla nuova crescita di quelle di tubi saldati (2,3 m.t., +101 mila t., +3,8%). Le importazioni, 802 mila t., sono aumentate dell’11,1% (+80 mila t.), a seguito dalla marcata ripresa di quelle di tubi senza saldatura (569 mila t., +103 mila t., +22,1%) in parte attenuata dal calo di quelle di tubi saldati (233 mila t., -23 mila t., -9,0%).

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

45

variazione % anno su anno

- 45%

- 30%

-15%

0%

15%

45%

30%

1.000

1.200

1.800

1.600

1.400

2.000

2.200

000 t.

1.928

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

10,1%

Acciai inossidabiliConsumo Apparente

Acciai inossidabiliSaldo esportazioni-importazioni

800

400

0

-400

-800

000 t.

Elaborazioni su dati ISTATSaldo UE (28) Saldo Paesi Extra UESaldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

-553,6

-402,9

-150,7

3 Associazione Acciai Speciali

In sintonia con la produzione di acciaio grezzo, nel 2016 anche la produzione di acciai speciali è tornata in miglioramento, segnando un incremento del 2,8% (+169 mila t.) sull’anno precedente e attestandosi a 6,3 m.t. Tale crescita sintetizza, da un lato, la ripresa della produzione di acciaio legato, che pari a 4,9 m.t., è aumentata del 7,3% (+337 mila t.), e dall’altro lato, la riduzione di quella di acciaio non legato, che pari a 1,4 m.t., è diminuita del 10,9% (-168 mila t.). In particolare, in riferimento alla produzione di acciaio legato si segnala che la produzione al netto degli acciai inossidabili è aumentata del 4,2% (+199 mila t.) attestandosi a 4,9 m.t.

Acciai inossidabili

Nel 2016 la produzione in acciaio inossidabile (acciaio colato) è stata pari a 1,4 m.t., in riduzione del 2,1% (-30,4 mila t.) sull’anno precedente, anno nel quale la stessa segnò un lieve incremento (1,5 m.t., +2,2 mila t., +0,2%). Nel 2016 il consumo apparente di laminati inossidabili è aumentato del 10,1% (+176,2 mila t.) sull’anno precedente e con un livello pari a 1,9 m.t. è tornato sui livelli pre-crisi. Per quanto concerne gli scambi con l’estero, le esportazioni, 794,2 mila t., si sono confermate in miglioramento, con un incremento del 7,8% (+57,6 mila t.) sull’anno precedente, sostenute dal marcato aumento di quelle dirette verso l’UE(28), che per il secondo anno consecutivo hanno registrato una crescita di circa il 14,0%, ovvero oltre 60 mila t., e, con 568,5 mila t., hanno segnato un nuovo massimo storico nel periodo 1999-2016. Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue, invece, 225,7 mila t., sono diminuite del 5,0% (-11,9 mila t.), confermando il trend decrescente in corso dal 2013. Le importazioni, 1,3 m.t., sono aumentate dell’11,8% (+142,7 mila t.) sull’anno precedente, a seguito della marcata crescita di quelle dai Paesi extra-Ue, (+145,3 mila t., +30,1%), che attestate a 628,6 mila t. hanno segnato un nuovo massimo storico nel periodo 1999-2016. Le importazioni dall’UE(28), invece, sono rimaste sui livelli dell’anno precedente, registrando un calo dello 0,4% (-2,6 mila t.) e attestandosi a 719,2 mila t.Il saldo degli scambi con l’estero, in disavanzo, è peggiorato, da un disavanzo di 468,5 mila t. del 2015 a 553,6 mila t. dell’ultimo anno, a seguito del ripido aumento del disavanzo dei Paesi extra-Ue, da 245,7 mila t. a 402,9 mila t., e al miglioramento del disavanzo dell’UE(28), da 222,8 mila t. a 150,7 mila t.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

46

Lingotti per forgiaConsumo Apparente

- 0,5%

- 40%

- 30%

- 20%

- 10%

0%

10%

20%

30%

40%

400

500

600

700

800

900

1.000

1.100

1.200

000 t.

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

887,9

Variazione %anno su anno

Acciai da costruzione

Nel 2016 la produzione di acciai legati e non legati lunghi (lingotti, semilavorati e laminati a caldo), 4,0 m.t., si è confermata in miglioramento sull’anno precedente, con una crescita dell’1,4% (+53,8 mila t.).

Lingotti per forgia

Nel 2016 la produzione di lingotti per forgia, 954,2 mila t., è aumentata dell’1,5% (+14,2 mila t.) sull’anno precedente, dopo il calo del 3,8% (-37,1 mila t.) del 2015. Il consumo apparente, invece, nel 2016 è rimasto pressoché stabile sull’anno precedente, fermo a 887,9 mila t. (-4,8 mila t., -0,5%).

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

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Produzione acciaio da forno elettrico

2016 M.t. % totaleItalia 17,7 75,7%Germania 12,6 29,6%Spagna 10,1 68,3%Francia 5,2 34,4%Polonia 3,9 42,2%Regno Unito 1,8 16,2%Unione Europea (28) 64,3 39,7%

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Produzione di acciaio in Italia

Elaborazioni su dati Federacciai

0

5

10

15

20

25

30

35

M.t.

Forno elettrico Ciclo integrale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

M.t.Produzione di acciaio da forno elettrico 2016

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

% sul totale acciaio grezzoProduzione di acciaio da forno elettrico 2016

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0

Italia

Germania

Spagna

Francia

Polonia

Regno Unito

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%

Italia

Germania

Spagna

Francia

Polonia

Regno Unito

4 Associazione Italiana Elettrosiderurgia – A.I.E.

Nel 2016 la produzione di acciaio colato al forno elettrico, 17,7 m.t., è aumentata del 2,8% sull’anno precedente, tuttavia la quota sulla produzione totale è diminuita, passando dal 78,2% del 2015 al 75,7% dell’ultimo anno.

Per il terzo anno consecutivo, nel 2016 l’Italia si è confermata il primo produttore europeo di acciaio colato da forno elettrico sia in termini assoluti sia relativi.

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

48

A C C I A I O I N F I N I T O

LE TEMATICHE GENERALIAttività verso l’Unione europea

Energia

Ambiente

Attività di comunicazione

Rottame

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

49

A C C I A I O I N F I N I T O

LE TEMATICHE GENERALIAttività verso l’Unione europea

Energia

Ambiente

Attività di comunicazione

Rottame

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RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

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1 Attività verso l’Unione europea

Nel corso del 2016 l’attività verso le istituzioni europee di Federacciai si è concentrata in special modo sul tematiche ambientali e di commercio internazionale, con un’intensa attività di sensibilizzazione su tre dossier complessi:

• revisione della direttiva europea Emission Trading Scheme;• riconoscimento alla Cina dello status di economia di mercato (MES);• riforma della normativa sugli strumenti di difesa commerciale (TDI modernization).

Federacciai, in coordinamento con Eurofer e Confindustria, ha svolto un’intensa attività di sensibilizzazione ai vari livelli Ue (Parlamento europeo e Rappresentanza permanente italiana presso l’Ue), con risultati significativi rispetto a punti di partenza che vedevano il settore indubbiamente sfavorito.

1.1 Riforma sistema ETS post-2020 – Hearing PE

Nel 2015 la Commissione Ue aveva presentato la proposta di una nuova direttiva sul sistema di scambio quote d’emissioni CO2 per il decennio 2021-2030. Diverse le criticità per il settore siderurgico contenute nella proposta tra cui si segnalano, in particolare, le seguenti:

• insoddisfacente suddivisione delle percentuali del cap di quote tra auctioning e free allowances, con correlata necessità di rimuovere il fattore di correzione transettoriale (CSCF);

• necessità di un aggiornamento dei benchmark sulla base di dati reali recenti degli impianti, evitando tagli lineari e arbitrari, e inclusione nel calcolo del benchmark di settore, delle emissioni associate ai c.d. waste gases siderurgici;

• assenza di un sistema di compensazione dei costi CO2 indiretti armonizzato e centralizzato a livello UE, che rimuova le attuali distorsioni intra UE.

Rimandando più avanti al capitolo Ambiente per una descrizione più dettagliata delle tematiche in questione, vale la pena segnalare come in chiave di attività europea Federacciai sia riuscita a porre in particolare il tema dei costi indiretti CO2 al centro del dibattito Ue, grazie ad un’azione congiunta di governo italiano e europarlamentari italiani. Si è trattato di un’attività condotta capillarmente, che ha consentito di far emergere il tema dei costi indiretti come prioritario nell’ambito della riforma ETS, sollecitando una soluzione armonizzata europea che elimini le situazioni di asimmetria competitiva createsi in questi anni a causa del meccanismo di compensazione volontaria alla base dell’attuale direttiva, basato sul regime degli aiuti di stato.

L’azione congiunta di governo ed eurodeputati italiani si è concretizzata nella richiesta di un “Fondo europeo armonizzato”, che permetta una base compensativa comune, grazie ai proventi delle aste CO2 e sorretta dalle stesse regole europee, che disciplinano le modalità di calcolo dei costi ammissibili a compensazione tramite aiuto di stato. Nonostante l’aspra contrarietà di alcuni paesi dell’Ue, in primis quelli che già hanno un regime di compensazione nazionale, e della stessa Commissione Ue, tale richiesta nel 2016 ha ottenuto il voto positivo del Parlamento europeo nel doppio passaggio legislativo commissione-seduta plenaria, e figura nei primi mese del 2017 tra i temi oggetto di negoziato interistituzionale (c.d. Trilogo).

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

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1.2 Politica commerciale

Il 2016 è stato un anno molto intenso per il tema della politica commerciale, non solo in riferimento al proliferare di nuovi procedimenti di difesa commerciale, ma più in generale alle implicazioni derivanti dal riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina e della riforma degli strumenti di difesa commerciale.

Il settore siderurgico, tra i diversi settori industriali, è stato il principale attore, sia in riferimento al numero di nuovi procedimenti, che all’abilità di accendere il dibattito con le istituzioni europee, arrivando ad organizzare una manifestazione il 15 febbraio 2016, che ha visto sfilare e protestare a Bruxelles migliaia di persone tra imprenditori, addetti del settore, parti sociali provenienti da tutti i paesi dell’Ue.

Procedimenti di difesa commerciale

Nel 2016 il settore siderurgico si è confermato nuovamente il settore manifatturiero maggiormente esposto alla concorrenza sleale di alcuni Paesi extra-Ue, in particolare la Cina. Su un totale di 14 nuove indagini antidumping, ben 8 interessavano prodotti in acciaio, e l’unico nuovo procedimento aperto per antisubsidy è stato aperto su piani a caldo. Di questi 6 (5 antidumping e 1 antisubsidy) sono stati rivolti su importazioni provenienti dalla Cina.

Tipologia strumento di difesa Prodotto Paese

Apertura del Procedimento

Antidumping

Cina

Cina

Cina

Cina

Cina

Cina 13 maggio 2016

Elaborazione su dati DG Trade

Bielorussia

Taiwan

Brasile, Iran, Serbia, Russia e Ucraina

13 febbraio 2016

13 febbraio 2016

13 febbraio 2016

31 marzo 2016

7 luglio 2016

11 agosto 2016

9 settembre 2016

9 dicembre 2016

Alcuni tipi di tubi senza saldatura

Piani a caldo

Lamiere da treno

Piani a caldo provenienti

Lamiere a freddo inox

Tubi senza saldatura

Acciai resistenti alla corrosione

Piani a caldoAntisubsidy

Barre e tondo per cemento armato

Nuove investigazioni aperte nel 2016

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

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Nuove investigazioni avviate 2006-2016

Elaborazioni su dati DG TRADE

N.

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

40

35

30

25

20

15

10

5

0

Totale Acciaio

A questi si aggiungono inoltre due procedimenti di riesame alla scadenza, uno relativo alle importazioni di barre in acciaio inossidabile originarie dall’India e l’altro ai tubi senza saldatura in acciaio inossidabile originarie dalla Cina.

Manifestazione Steel contro il MES Cina “SAY YES TO JOBS & FAIR TRADE! SAY NO TO MES FOR CHINA!”

Evento cardine ed emblematico del 2016, sia dal punto di vista mediatico che politico, la manifestazione ha fatto da spartiacque e impresso un’agenda istituzionale più attenta al manifatturiero e, in particolare, all’acciaio, per via degli impatti occupazionali che politiche europee troppo accomodanti (commercio estero) o restrittive (ETS) possono avere sulla sopravvivenza del settore.

L’impatto e la visibilità della manifestazione è andato ben al di là del numero, certamente significativo, di partecipanti all’iniziativa (5.000 manifestanti provenienti da 17 paesi) e di politici che a questa si sono associati, e non c’è dubbio che senza tale iniziativa la controversa questione del riconoscimento o meno alla Cina dello status di economia di mercato avrebbe imboccato una strada certamente diversa.

Comunicazione sull’acciaio della Commissione europea

Il primo e immediato esito della manifestazione è stata la Comunicazione sull’acciaio presentata dalla Commissione Ue, che testimonia l’importanza attribuita al settore e la volontà di rimarcare la capacità dell’esecutivo Ue di ascoltare e reagire. Trattandosi di atto non normativo la Comunicazione ha valenza legislativa ovviamente secondaria, tuttavia sul piano politico sottende la volontà della Commissione Ue di non perdere di vista le implicazioni occupazionali insite nella vicenda mES e di riconnettersi quindi con il settore.

Il testo, da un lato, evidenzia le sfide poste al settore dalla sovraccapacità produttiva e dall’aumento vertiginoso di esportazioni in dumping da parte in particolare della Cina e, dall’altro lato, individua negli alti costi dell’energia un elemento di freno alla competitività, sottolineando la necessità di innovare al fine di mantenere condizioni competitive sostenibili nel tempo. Su un piano più concreto tuttavia, è nei regolamenti antidumping il terreno su cui la comunicazione si muove, prospettando prime misure di risposta al tema mES Cina:

• disponibilità ad aprire nuove indagini antidumping;• disponibilità ad accelerare i tempi d’indagine antidumping e anti-sussidio, unitamente ad altre misure in

grado di migliorare l’efficienza complessiva degli strumenti Ue di difesa commerciale, tra cui il ripristino (poi effettivamente concretizzatosi a partire da giugno 2016) del sistema di sorveglianza preventiva su alcuni prodotti siderurgici.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

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In particolare, in riferimento all’adozione del nuovo sistema di sorveglianza preventiva, con Regolamento 2016/670 del 28 aprile 2016, Federacciai ha svolto un importante ruolo di coordinamento con il miSE al fine di semplificare la procedura inizialmente prevista per il rilascio delle licenze e ottenendo l’impegno del miSE a realizzare una procedura telematica per il rilascio delle stesse.

MES – Nuova metodologia di calcolo antidumping

Ad oggi l’Ue applica alla Cina misure antidumping in forza di norme specifiche contenute in un protocollo stipulato al momento dell’adesione di questa all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) nel 2001. Tali norme prevedono che per i paesi considerati “non market economy”, dove cioè i prezzi e costi dei fattori di produzione sono il risultato non di normali dinamiche di mercato, ma di un’ingerenza sistemica dello stato nel funzionamento dell’economia, sia possibile derogare alla normativa antidumping WTO e valutare l’entità del dumping (e quindi del dazio) prescindendo automaticamente dai costi e prezzi di produzione locali (metodo del cosiddetto paese analogo, o surrogate country).

Con il decadere nel dicembre 2016 di alcune disposizioni del protocollo in questione, la Cina ha reclamato l’immediato riconoscimento dello status di market economy e quindi di un trattamento nelle indagini antidumping uniformato alle norme generali WTO.

Se alcuni settori della Commissione europea e larga parte degli stati membri si sono subito posizionati a favore di un trattamento soft delle importazioni cinesi, implicando de facto un riconoscimento tout court dello status di economia di mercato, il confronto politico che ne è seguito ha visto in prima linea Italia e Parlamento europeo fermamente opposti a ogni ipotesi di indebolimento degli strumenti di difesa commerciale nei confronti di paesi che falsano le normali regole di mercato.

Nel maggio 2016 il Parlamento europeo ha fatto proprio il grido d’allarme lanciato, in particolare, dall’acciaio (amplificato dalla manifestazione di pochi mesi prima), e ha approvato alla quasi unanimità una risoluzione di netta contrarietà al riconoscimento di status di market economy alla Cina, chiedendo il rispetto dei criteri market economy posti nella legislazione europea e ponendo diverse condizioni in vista del percorso legislativo di modifica dei regolamenti Ue antidumping e antisussidio.

Federacciai ha da subito alimentato, in stretto coordinamento con Governo e europarlamentari italiani e non, un’ampia coalizione a sostegno di posizioni non compromissorie con l’obiettivo di mantenere la normativa europea antidumping saldamente ancorata a una metodologia di calcolo non standard, alternativa cioè a quella generale WTO che non contempla, se non in casi estremamente circoscritti, la possibilità di disconoscere nel calcolo del dumping i prezzi e i costi domestici del paese esportatore.

A fronte di una proposta legislativa della Commissione Ue dello scorso novembre che prevede una netta discontinuità rispetto alla metodologia attuale, aprendo pertanto ai prezzi e costi cinesi e rendendo oggettivamente più difficile dimostrare l’esistenza di dumping, il posizionamento di Italia e Parlamento europeo lascia sperare nella possibilità che i negoziati del c.d. Trilogo, che avranno luogo nell’autunno 2017, mantengano efficaci gli antidumping europei senza gravare sul piano dell’onere della prova sull’industria Ue.

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Riforma degli strumenti di difesa commerciale – Trade Defence Instruments

A seguito del dibattito sul mES-Cina, nel 2016 si è rimesso in moto il percorso legislativo sul regolamento di modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale, incagliato dal 2014 per via del contrasto tra stati membri sulla c.d. “lesser duty rule”.

Analogamente a quanto accaduto per la questione market economy status, si è profilata una polarizzazione tra quanti (stati membri nordici in primis) non vogliono che alle importazioni cinesi si applichino dazi molto alti (cosa che si verificherebbe qualora venisse rimossa la lesser duty rule e fissato quindi il dazio al livello del margine di dumping invece che a quello di injury) e stati membri più vicini alle preoccupazioni dei manifatturieri. Si ricorda che il Parlamento europeo nel 2014 adottò in prima lettura una posizione pro-manifattura, anche qui a forte regia italiana, cui Federacciai ha ampiamente contribuito.

La ripresa dell’iter normativo è stata possibile per via della crisi dell’acciaio in Europa e dell’impennata nell’import di acciaio cinese, che ha fatto sì che anche paesi Ue tradizionalmente refrattari alle tematiche antidumping si unissero nella richiesta del settore siderurgico e del governo italiano, in primis, di rivedere la normativa antidumping Ue alla luce del nuovo contesto di mercato. Il confronto tra stati membri ha attraversato momenti di aspra dialettica culminati con l’approvazione a fine 2016, senza il voto dell’Italia, di una posizione che, pur con significativi miglioramenti, in particolare sul calcolo del margine di profitto, ne vanifica la fruibilità complessiva per via del meccanismo di abbandono della “lesser duty rule” a doppia soglia 27%-7% concordato nelle fasi conclusive, e piuttosto convulse, di accordo tra stati membri.

Il testo così concordato è attualmente in fase di negoziato con il Parlamento europeo, e l’attività di sensibilizzazione a livello europeo di Federacciai continua con l’obiettivo di migliorare il testo finale soprattutto con riferimento alla “lesser duty rule”.

Algeria

A inizio 2016 l’Algeria ha disposto, senza consultazione formale con i principali partner commerciali, l’avvio di un sistema di quote all’importazione di tondo per cemento armato basate sul rilascio di licenze all’importazione non automatiche. Nel corso dello stesso anno il provvedimento in questione ha ampliato l’elenco di beni soggetti a licenza d’importazione aggiungendovi la vergella. Nelle intenzioni del governo algerino la necessità di procedere a un aggiustamento della bilancia commerciale con l’obiettivo, parallelo e di medio termine, di stabilire condizioni di autosufficienza produttiva sui prodotti soggetti a licenza d’importazione.

I volumi annuali storici delle esportazioni di tondo europeo verso l’Algeria si attestano su circa 3 milioni di tonnellate, con un saldo negativo di un milione di tonnellate che, associato alla quota fissata per la vergella, 300.000 tonnellate nel 2016, penalizza evidentemente la siderurgia italiana che ha nell’Algeria da anni un importante mercato di sbocco per i propri prodotti lunghi.

Federacciai segue da vicino il tema e si è attivata sul Governo affinché, in coordinamento con le siderurgie di Spagna, Grecia e Portogallo, faccia pressione sull’Algeria affinché o ritiri il provvedimento o preveda quantitativi d’importazione superiori a quelli fin qui stabiliti, assicurando allo stesso tempo condizioni di maggiore certezza di mercato e trasparenza normativa, rispetto a un contesto attuale dove nel corso del 2017 è stato prorogato il regime di licenze senza contestualmente indicare i quantitativi soggetti a importazione.

Il governo italiano e quelli di Spagna, Grecia e Portogallo hanno co-firmato a inizio 2017 una lettera indirizzata alla Commissaria al commercio malmström e alla Vicepresidente mogherini con cui chiedono alla Commissione Ue un concreto impegno a sbloccare e risolvere la questione.

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2 Energia

I principali temi energetici che nel 2016 hanno interessato il settore sono stati la disciplina sui cosiddetti “energivori”, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di gas naturale e l’interconnector. Federacciai si è impegnata nel suo ruolo di leader promotore di interventi e innovazioni a favore delle aziende siderurgiche nei confronti delle istituzioni e all’interno del sistema Confindustria.

2.1 Imprese a forte consumo di energia

Nel corso del 2016, pur non essendosi ancora chiusa definitivamente la procedura di notifica presso la Commissione europea, si sono registrati passaggi importanti, che hanno quantomeno portato ad un parziale sblocco degli importi spettanti alle imprese per il 2013 e il 2014, nonché alla predisposizione delle procedure per il riconoscimento del requisito di impresa energivora per l’anno 2015.In particolare l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in conformità con gli indirizzi del ministero dello Sviluppo Economico, ha disposto nel mese di novembre il riconoscimento degli importi relativi al 2013/2014 alle imprese che non presentano uno o più punti di prelievo in Alta o Altissima pressione con consumi superiori a 150 GWh. Per le altre imprese è prevista una procedura di verifica sugli importi spettanti, in conformità ai criteri stabiliti dalle Linee Guida europee sugli aiuti di stato su energia e ambiente.Nel contempo si è data disposizione alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per l’apertura del portale per la presentazione delle domande relative al 2015. Il portale è stato aperto il 31/01/2017, con termine per la presentazione delle dichiarazioni al 03/04/2017. Salvo alcune integrazioni nelle informazioni da fornire (in particolare sul Valore Aggiunto Lordo delle aziende) i requisiti per l'accesso alle agevolazioni e l'applicazione delle stesse seguono le stesse regole fino ad oggi applicate.Sulla base delle indicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, la procedura di notifica della disciplina sugli energivori dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2017, in modo da permettere l’implementazione delle nuove disposizioni in tempo utile per l’avvio previsto per il primo gennaio 2018.

2.2 Efficienza energetica

Diagnosi energetiche

Nel dicembre del 2015 si è chiusa la prima fase di trasmissione ad ENEA delle diagnosi energetiche da parte delle grandi imprese e delle imprese energivore (come previsto dal D.lgs. 102/2014).Nel corso del 2016 ENEA ha iniziato il lavoro di elaborazione delle diagnosi ricevute, al fine di poter disporre di elaborazioni sui dati dei consumi energetici, utili al sistema e alle aziende coinvolte.In tale contesto sono state intraprese collaborazioni con le associazioni di categoria dei principali settori interessati dalle diagnosi, per una migliore e più proficua analisi dei dati.Negli ultimi mesi del 2016 tale richiesta di collaborazione è stata formalizzata da ENEA anche a Federacciai, che ha ritenuto utile portare avanti tale iniziativa.Nel corso del 2017 pertanto ENEA porterà avanti il lavoro di elaborazione dei dati per la siderurgia e Federacciai, avvalendosi del contributo delle aziende, fornirà il suo supporto per la migliore riuscita dell’iniziativa.

Certificati bianchi

Nel quadro di incertezza ancora presente nel corso del 2016 in merito al riconoscimento dei titoli di efficienza energetica, è continuata l’azione di sensibilizzazione di Federacciai nei confronti dei soggetti istituzionali.Nel 2016 sono in particolare continuate le attività del gruppo di lavoro di Confindustria che hanno portato all’elaborazione di documenti di analisi dello strumento dei certificati bianchi. Tali elaborati hanno evidenziato, oltre all’efficacia nell’implementazione e nella diffusione dei progetti di efficientamento energetico, anche

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la piena legittimità e modernità dei certificati bianchi in quanto strumento di incentivazione regolato dal mercato e non riconducibile pertanto alla disciplina degli aiuti di stato.Nel corso dell’anno sono proseguiti i contatti con il ministero dello Sviluppo Economico e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE – ente attuatore) al fine di risolvere definitivamente la situazione di poca chiarezza sulla materia, venutasi a creare in assenza delle nuove regole per il rilascio dei certificati bianchi. Tale situazione di stallo ha portato nel frattempo a una diminuzione dei rilasci dei certificati e della presentazione di nuovi progetti, a cui è seguita una inevitabile salita dei prezzi dei certificati sul mercato in tutto il 2016.Nell’ultima parte dell’anno sono state presentate al sistema confindustriale diverse bozze di Decreto Ministeriale sui certificato bianchi. Su tali documenti sono state presentate osservazioni da parte di Federacciai e di Confindustria e sono stati promossi anche incontri con il MiSE, per arrivare nel più breve tempo possibile ad un quadro regolatorio stabile e chiaro e in grado di preservare un valido strumento di incentivazione dell’efficienza energetica. Purtroppo l’attesa pubblicazione del Decreto è slittata al 2017.Data la rilevanza del tema, Federacciai ha promosso diversi incontri interni con le aziende, per coordinare e monitorare l’evoluzione della materia e per elaborare le posizioni comuni sottoposte a ministero e GSE.

2.3 Servizio integrato di rigassificazione e stoccaggio ai soggetti industriali

Nel febbraio del 2016 il ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto la procedura per l’allocazione congiunta di capacità di rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto e di stoccaggio, finalizzata a consentire alle imprese industriali di approvvigionarsi di GNL dall’estero a prezzi competitivi rispetto ai prezzi del mercato interno del gas naturale.Tale misura, essendo alla sua prima implementazione, ha avuto un carattere ancora provvisorio. È stata infatti assegnata solo un parte della capacità prevista inizialmente dal Decreto e la partecipazione delle imprese (rappresentate in forma consortile o per mezzo di soggetti mandatari) non è stata semplice, per la poca conoscenza del mercato GNL rispetto ai normali e usuali canali di approvvigionamento.Federacciai ha partecipato ai tavoli tecnici di Confindustria che hanno dialogato con il MiSE e l’Autorità nonché coi principali operatori di mercato, al fine di rendere più chiara e accessibile la procedura per i soggetti industriali. I lavori, proseguiti anche dopo la chiusura della procedura, hanno portato alla richiesta al Ministero di rendere lo strumento stabile negli anni e sempre più fruibile da parte delle imprese. In tal senso nel dicembre del 2016 il miSE ha pubblicato il Decreto ministeriale con il quale ha confermato il servizio integrato per l’anno termico 2017/2018. Il riconoscimento di una capacità di rigassificazione e stoccaggio maggiore rispetto al primo anno (1,5 Miliardi di metri cubi) e una procedura definita con sufficiente anticipo rispetto alle scadenze dei bandi e con maggiori certezze procedurali, permetteranno una più larga e completa partecipazione dei soggetti industriali.

2.4 Cabine di misurazione del gas naturale

In tema di gas naturale si evidenziano nel 2016 anche le iniziative svolte da Snam Rete Gas presso i clienti finali industriali allacciati alla rete nazionale per l’acquisizione dei sistemi di misura (REMI) e per l’istallazione dei sistemi di odorizzazione. Data la situazione di incertezza iniziale venutasi a creare con tali iniziative, Federacciai, con il coordinamento di Confindustria, ha partecipato agli incontri promossi con Snam e l’Autorità al fine di fornire chiarimenti alle aziende interessate. Per quanto riguarda l’acquisizione dei misuratori si è giunti a una sospensione dell’iniziativa, fino a quando l’Autorità e Snam non definiranno assieme tutti gli aspetti regolatori e i requisiti di standardizzazione legati a tale operazione. In tema di odorizzazione, obbligo di legge per Snam, è stato istituito un tavolo di coordinamento tra Confindustria, Snam, MiSE e Autorità, al fine di evidenziare tutte le diverse problematiche riscontrate dalle aziende e poter individuare le migliori soluzioni possibili. Saranno previsti anche incontri aperti alle aziende alla presenza di Snam e dei soggetti istituzionali.

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2.5 Interconnector

Per quanto riguarda gli sviluppi del progetto, il 2016 è stato l’anno di piena operatività del Consorzio Italia Interconnector, impegnato nella gestione del primo progetto in implementazione sulla frontiera francese. Federacciai, che svolge l’attività di segreteria e coordinamento per il Consorzio, è stata molto impegnata in tal senso nel seguire tutte le attività in capo al consiglio di amministrazione e nell’importante interlocuzione con i principali soggetti istituzionali coinvolti, in particolare TERNA e ministero dello Sviluppo Economico.Per quanto riguarda Interconnector Italia nel 2016 sono stati formalizzati i contratti di collaborazione con gli advisors finanziari e legali, incaricati di definire i rapporti contrattuali con TERNA per l’esecuzione dei lavori sulla frontiera francese e di incontrare gli istituti bancari, finanziari e assicurativi al fine di individuare i soggetti interessati al co-finanziamento delle opere.Federacciai ha svolto attività di coordinamento con le aziende socie di metal Interconnector per il continuo aggiornamento sulle evoluzioni dell’iniziativa (attività degli advisors, sviluppi dei rapporti con TERNA, avanzamento dell’attività, ecc.) nonché nell’organizzazione degli aspetti istituzionali e gestionali del Consorzio (consigli, assemblee, ecc.).

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3 Ambiente

In materia di “Ambiente”, i temi su cui si è maggiormente concentrata l’attività di Federacciai, nel corso del 2016, possono essere raggruppati nelle seguenti tre aree principali:

• prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (normativa IPPC/IED), con particolare riferimento al processo di revisione delle BAT per il settore della trasformazione di acciaio attualmente in corso a livello europeo (FmP BRef) e all’applicazione a livello nazionale delle BAT per la produzione di acciaio (I&S BRef), attraverso il riesame delle autorizzazioni ambientali (AIA) degli impianti;

• emissioni di CO2 e politiche in materia di clima, con particolare riferimento al processo di riforma a livello comunitario della direttiva ETS per il periodo post-2020 (ETS fase IV) e alle problematiche attuative a livello nazionale nel periodo corrente (ETS fase III);

• economia circolare e gestione dei residui, con particolare riferimento al processo di approvazione del pacchetto di proposte presentato dalla Commissione europea (Circular Economy Package) e alle attività di promozione dell’acciaio quale materiale virtuoso in un modello circolare di sviluppo.

Tra gli altri temi specifici che, in funzione dell’evoluzione normativa e delle problematiche tecniche segnalate dalle imprese, sono stati oggetto di aggiornamento, approfondimento, o di consulenza alle singole aziende associate nel corso del 2016 si segnalano: il Regolamento REACh, il GPP e i criteri ambientali minimi (CAm), la normativa in materia di inquinamento acustico, la normativa sulle bonifiche, i controlli radiometrici, gli adempimenti CONAI.

3.1 Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (normativa IPPC/IED)

La revisione del BRef FMP – Ferrous Metal Processing

A novembre 2016 si è svolto a Siviglia presso la sede dell’European IPPC Bureau della Commissione europea il primo meeting del Technical Working Group (TWG) per la revisione del FMP BRef (BAT Reference) relativo ai processi di trasformazione/lavorazione dell’acciaio soggetti alla normativa IPPC/IED (laminazione, zincatura, decapaggio, ecc). Il tema assume un’importanza strategica per il settore, poiché la nuova versione del BRef, costituirà la base per l’approvazione della “Decisione sulle Conclusioni BAT”, atto comunitario direttamente applicabile in tutti gli Stati Membri, che avrà natura vincolante per la fissazione di prescrizioni ambientali e limiti di emissione nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) dei singoli impianti interessati.

Federacciai è stata chiamata a partecipare direttamente al TWG, in qualità di supporto tecnico al ministero dell’Ambiente Italiano che, insieme ai rappresentanti degli altri Stati membri, alle associazioni industriali europee interessate (Eurofer, EGGA) e alle associazioni non governative ambientaliste, concorrerà alla stesura del documento tecnico finale sotto il coordinamento della Commissione europea.

Federacciai è anche attiva all’interno dei diversi gruppi di lavoro tecnici creati da Eurofer sul tema, nonché nel tavolo di coordinamento nazionale che il ministero dell’Ambiente ha avviato nel 2016, coinvolgendo le autorità regionali competenti in materia di AIA, interessate dalla presenza sul proprio territorio di impianti di trasformazione di acciaio.

In preparazione al meeting del TWG, Federacciai ha coinvolto le aziende associate interessate attraverso l’organizzazione di riunioni tecniche finalizzate a definire la posizione iniziale del settore e contribuire ai lavori con osservazioni e proposte.

In particolare la prima fase di impostazione dei lavori si è concentrata sui seguenti aspetti:• definizione del campo di applicazione;• individuazione degli aspetti ambientali chiave - KEI (Kei Environmental Issue);

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• esame delle tecniche BAT presenti nel precedente BRef (risalente al 2001) e valutazione di nuove tecniche applicabili (candidate BAT);

• elaborazione del questionario di raccolta dati sito-specifico;• individuazione della lista degli impianti di riferimento nazionali che saranno destinatari del questionario

(15 impianti nazionali nel corso del 2016 hanno formalizzato la propria adesione).

A valle della pubblicazione a inizio ottobre 2016 da parte dell’EIPPCB del report preparatorio del TWG (c.d. Background Paper), Federacciai ha coordinato una raccolta di osservazioni e commenti al documento, che sono stati poi trasmessi al ministero dell’Ambiente e discussi nel tavolo di coordinamento nazionale con la partecipazione delle autorità regionali. Tra gli aspetti di carattere generale che sono stati positivamente recepiti all’interno della posizione nazionale, sostenuta poi attivamente dal ministero in sede di TWG a Siviglia, si evidenziano i seguenti:

• chiarimenti sul campo di applicazione e rimozione delle sovrapposizioni con altri BRef o con altre normative applicabili;

• possibilità di derivazione di livelli di emissione associati alle BAT (BAT-AEL Associated Emissions Levels) solo se in diretta relazione con gli aspetti ambientali significativi (KEI), cioè con riferimento esclusivo agli inquinanti in aria e in acqua rilevanti per gli specifici processi;

• necessità di tenere in considerazione l'ampia eterogeneità dei processi di trasformazione dell’acciaio nella derivazione sia dei BAT-AEL per le emissioni in aria e in acqua, sia degli eventuali parametri di prestazione ambientale (consumi energetici, consumo di materie prime, produzione di rifiuti), al fine di valutare situazioni effettivamente comparabili tra loro (per tipologie di impianto, mix produttivi, tipologie di acciaio prodotte, condizioni al contorno);

• esigenza di distinguere chiaramente gli scarichi diretti da quelli parziali/indiretti, nella derivazione e applicazione dei BAT-AEL per le emissioni in acqua.

I prossimi passi del processo di revisione del FmP BRef prevedono entro il 2017 l’aggiornamento della lista delle nuove BAT candidate e la raccolta dati sito specifica che coinvolgerà tutti gli impianti di riferimento europei. Gli esiti della raccolta dati costituiranno il quadro di riferimento prestazionale che costituirà la base per l'elaborazione delle conclusioni sulle BAT.

Altri BRef attualmente in corso di revisione o di finalizzazione, che interessano il settore direttamente o indirettamente per alcuni specifici processi, e che nel corso del 2016 sono stati monitorati da Federacciai in stretto coordinamento con Eurofer sono:

• LCP BRef (Large Combustion Plant) per la combustione dei gas di processo siderurgici per la produzione di energia elettrica;

• STS BRef (Surface Treatment using organic Solvents) per la parte relativa alle attività di rivestimento organico di acciaio (coil coating);

• WT BRef (Waste Treatment) per la parte relativa alle attività di frantumazione del rottame ferroso.

Il riesame delle AIA e l’applicazione delle nuove BAT per la produzione di acciaio

L’8 marzo 2016 è scaduto il periodo di quattro anni previsto dalla Direttiva IED per il riesame delle AIA e l’adeguamento alle Conclusioni sulle BAT per i processi di produzione acciaio fino alla colata inclusa (Decisione 2012/135/UE). Il 2016 ha visto pertanto un’intensa attività da parte delle autorità competenti locali (Province o Regioni) per completare le procedure di riesame delle autorizzazioni agli impianti siderurgici interessati. Federacciai ha dato supporto alle proprie associate in questa fase delicata e ha monitorato i procedimenti amministrativi in corso al fine di assicurare che le prescrizioni ambientali e i limiti di emissione richiesti dalle singole autorità, fossero coerenti con la Decisione UE, con la normativa nazionale applicabile e con le linee guida di attuazione emanate in alcuni casi a livello regionale. Con riferimento specifico alla Regione Lombardia, uno degli aspetti che ha richiesto maggiore impegno da parte delle imprese, ha

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riguardato l’implementazione del sistema di monitoraggio in continuo (SmE) delle polveri al camino, che nel rispetto della tempistica regionale è entrato in piena operatività nel corso del 2016.

3.2 Emissioni di CO2, ETS e politiche comunitarie in materia di clima

La riforma del sistema ETS post 2020

Il 2016 ha visto le istituzioni europee e gli stakeholder impegnati in un intenso confronto sulla proposta della Commissione europea di riforma del sistema ETS, che avrà ripercussioni estremamente rilevanti sui settori industriali coinvolti, per il decennio 2021-2030 e oltre.Uno studio di impatto sul settore siderurgico europeo realizzato da Ecofys per conto di Eurofer1, i cui risultati sono stati completati a giugno 2016 tenendo conto anche dei rilievi della stessa Commissione europea, ha confermato che l’attuazione delle misure previste dalla Commissione comporterebbe una carenza di quote gratuite rispetto al fabbisogno del settore per l’intero periodo 2021-2030 di circa il 38% (32% nel 2021 per salire fino a 49% nel 2030), a cui bisogna aggiungere l’impatto dei costi indiretti, con oneri complessivi per il comparto europeo di quasi 34 miliardi di euro. A livello nazionale la situazione potrebbe essere ulteriormente aggravata dalla mancanza nella proposta della Commissione della auspicata armonizzazione e centralizzazione a livello comunitario della compensazione dei costi CO2 indiretti trasferiti nel prezzo dell’elettricità, che lascia sostanzialmente inalterato l’attuale sistema, facoltativo per gli Stati membri e soggetto al regime degli aiuti di stato. Questo sistema, come riconosciuto dalla stessa Autorità Garante della Concorrenza e del mercato con particolare riferimento al settore siderurgico, sta producendo gravi distorsioni interne, con una inaccettabile penalizzazione delle imprese localizzate in Paesi, quali l’Italia, che, condizionati da vincoli di bilancio nazionale, hanno fino ad oggi scelto di non avvalersi di tale facoltà, a differenza di altri Stati (quali ad esempio Germania, UK, Francia, Belgio, Olanda ed altri) che attraverso i proventi delle aste CO2 proteggono con importanti risorse finanziarie le proprie imprese energivore dall’impatto dei costi ETS indiretti. Federacciai, a fronte di questo scenario decisamente critico per il settore, nel corso del 2016 ha messo in atto un’attività di sensibilizzazione nei confronti sia dei membri del Parlamento Europeo sia del Governo Italiano, avanzando alcune concrete proposte di miglioramento della riforma ETS, che si possono riassumere nei seguenti tre punti principali:

• introdurre un sistema di compensazione dei costi CO2 indiretti armonizzato e centralizzato a livello UE, finanziato con parte delle quote destinate alle aste, in modo da rimuovere le attuali inaccettabili distorsioni intra UE;

• rivedere le percentuali e le modalità di suddivisione del cap di quote tra auctioning e free allowances, al fine di rimuovere il fattore di correzione transettoriale (CSCF), che penalizzerebbe indebitamente anche gli impianti più efficienti appartenenti ai settori più esposti al carbon leakage;

• prevedere un aggiornamento dei benchmark sulla base di dati reali recenti degli impianti, evitando tagli lineari e arbitrari, che non corrispondono alle reali possibilità tecniche di riduzione nei diversi settori ETS. Nel calcolo del benchmark di settore, dovrebbero inoltre essere pienamente considerate le emissioni associate ai c.d. waste gases siderurgici, il cui recupero efficiente per la produzione di energia elettrica e calore, consente indubbi vantaggi in termini energetici ed emissivi.

Alcune di queste proposte hanno trovato positivo riscontro (seppur in alcuni casi ancora parziale) sia nella posizione ufficiale del Governo Italiano espressa in seno al Consiglio Ambiente Europeo del 20 giugno 2016, sia nel voto della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo (ENVI Committee) dell'8 dicembre 2016, la quale ha approvato alcuni importanti emendamenti migliorativi, confermati e rafforzati dal voto in plenaria a febbraio 2017. In particolare la posizione dell’Italia esposta nel Consiglio UE riflette in molti punti l’esigenza di rafforzare la protezione dell’industria, evitando indebite penalizzazioni degli impianti più efficienti e soprattutto esprime in modo netto la necessità di una maggiore armonizzazione della compensazione dei costi CO2 indiretti. Tra gli emendamenti più significativi votati in Commissione

1 “Carbon costs for the steel sector in Europe post 2020- Impact assessment of the proposed ETS revision” - Ecofys - June 2016.

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ENVI, ottenuti in particolar modo grazie all’iniziativa di parlamentari italiani, si segnala l’istituzione di un fondo centralizzato per la compensazione parziale dei costi indiretti (seppur finanziato con un quantitativo largamente insufficiente di quote) e la possibilità di riduzione dell’auctioning share fino al 5% a favore delle quote gratuite. L’approvazione definitiva della riforma ETS, quale esito dei negoziati che vedranno coinvolti Commissione, Parlamento e Consiglio UE (cd. trilogo) è attesa entro la fine del 2017.

ETS periodo 2013-2020 – Attuazione nazionale

Nel corso del 2016 Federacciai ha proseguito l’assistenza alle aziende per l’espletamento dei complessi adempimenti ETS relativi al monitoraggio e comunicazione delle emissioni, assegnazione e rilascio delle quote, operazioni sul registro, pagamento delle tariffe, ecc.

Numerosi sono state inoltre le sollecitazioni di Federacciai ai ministeri competenti, con il coordinamento di Confindustria, al fine di risolvere criticità dovute ai ritardi accumulati dal Comitato Nazionale ETS nell’assegnazione e rilascio delle quote di emissione annuali, nell’approvazione dei piani di monitoraggio e alla mancanza di chiarezza relativa alla documentazione da presentare.

A maggio 2016 il Comitato ETS ha emanato l’attesa delibera che assegna una prima tranche di quote integrative agli impianti che effettuano la fucinatura libera di acciaio, attività che è stata riconosciuta a rischio di carbon leakage (e pertanto destinataria di una percentuale più elevata di quote gratuite) a seguito dell’iniziativa promossa dalla sezione fucinati di Federacciai negli anni scorsi. Una seconda delibera di assegnazione, nonché il definitivo rilascio delle quote aggiuntive agli impianti di fucinatura per il periodo 2015-2020 è atteso entro il 2017.

Nel corso del 2016 Federacciai ha inoltre avviato, in coordinamento con Eurofer, una raccolta dati tra gli impianti di produzione acciaio a forno elettrico italiani per valutare la possibile evoluzione dei parametri di prestazione benchmark (tCO2/t acciaio EAF) sulla base dei dati più recenti disponibili. Tale andamento nel tempo, in base alle regole proposte dalla Commissione UE, risulterà infatti determinante al fine dell’assegnazione di quote gratuite agli impianti per il periodo 2021-2030.

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3.3 Economia circolare e gestione dei residui

Revisione della direttiva quadro sui rifiuti

Nel corso 2016 il corposo pacchetto di proposte della Commissione europea sull’economia circolare (presentato a fine 2015) è approdato al Parlamento Europeo, e discusso approfonditamente nelle Commissioni Industria (ITRE) e Ambiente (ENVI).Concentrandosi sulla proposta di revisione della Direttiva Quadro sui rifiuti, i temi di maggiore interesse per la siderurgia, sui quali Federacciai, ha portato avanti un’azione di sensibilizzazione, sono brevemente sintetizzati di seguito.

• Definizione di “riciclo finale” e metodologia di calcolo armonizzata per i target di riciclo dei materiali L’obiettivo è quello di chiarire che, nel caso della filiera del rottame ferroso, il ruolo di riciclatore finale spetta al produttore siderurgico, indipendentemente dallo status legale del materiale (Rifiuto/End of Waste). Il processo di riciclo finale non può infatti esaurirsi con le operazioni di raccolta/selezione/trattamento, ma si realizza solo quando il materiale di recupero entra in un vero e proprio processo di produzione, che porta alla generazione di nuovi prodotti e all’avvio di un nuovo ciclo di vita. Questo approccio consente infatti di evitare che rifiuti semplicemente raccolti o selezionati vengano indebitamente conteggiati come già riciclati, quando invece sono destinati, in tutto o in parte, allo smaltimento o all’esportazione fuori UE, in quest’ultimo caso senza alcuna garanzia di un adeguato trattamento o gestione dal punto di vista ambientale. Federacciai su questi tema ha elaborato una posizione congiunta con il settore dei metalli non ferrosi e della carta che condividono il medesimo punto di vista.

• Disciplina dei sottoprodottiL’utilizzo sostenibile dei residui di produzione (come ad esempio la scoria siderurgica) deve essere promosso quale vero e proprio strumento di prevenzione della produzione di rifiuti e risparmio di risorse naturali, facilitando le simbiosi industriali e rimuovendo le incertezze interpretative o le disomogeneità presenti a livello territoriale.

• Sostanze pericolose nei processi di recupero/riciclo dei rifiutiLa sovrapposizione scoordinata di diverse normative, con limiti spesso non coerenti o non pertinenti (ad esempio REACH, CLP, normativa sulle bonifiche), non deve agire come forza contraria allo sviluppo dell’economia circolare e ostacolare indebitamente l’impiego dei materiali recuperati o dei sottoprodotti, nel pieno rispetto dei requisiti necessari a garantire la tutela della salute e dell’ambiente.

Questi e altri temi sono stati portati all’attenzione delle istituzioni italiane, anche attraverso la partecipazione attiva di Federacciai al “Tavolo nazionale di consultazione sull’economia circolare nel settore dei rifiuti” organizzato nel 2016 dal ministero dell’Ambiente Italiano, in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, nonché attraverso la risposta ad un’apposita consultazione promossa dalla Commissione Ambiente del Senato della Repubblica.

Federacciai ha inoltre portato avanti, in diversi contesti, iniziative di promozione dell’acciaio, quale materiale virtuoso per lo sviluppo circolare dell’economia, in considerazione delle sue caratteristiche uniche di piena riciclabilità, durabilità, riusabilità e versatilità, nonché delle possibilità di impiego efficiente dei residui di produzione, sia attraverso il recupero all’interno dei processi siderurgici, sia in altre applicazioni esterne in un’ottica di simbiosi industriale.In questo contesto si segnala in particolare la partecipazione di Federacciai ad ECOmONDO 2016 (principale fiera nazionale dedicata al tema del riciclo) nell’ambito dell’evento “Economia circolare - Un’opportunità per la competitività e la sostenibilità del sistema produttivo italiano” organizzato da ENEA con la partecipazione del ministero dell’Ambiente.

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Valorizzazione degli aggregati di origine siderurgica

Nell’ambito del più ampio tema della valorizzazione degli aggregati di origine siderurgica come prodotti destinati al settore delle costruzioni, le aziende hanno segnalato il permanere di criticità legate alle modalità disomogenee di effettuazione delle verifiche di eco-compatibilità. Con riferimento alle scorie nere da forno elettrico (EAF C slag), attraverso il coinvolgimento degli esperti delle aziende associate, sono state in particolare analizzate le modalità di effettuazione del test di cessione, per gli utilizzi ove quest’ultimo viene richiesto, evidenziando le incertezze metodologiche contenute in alcune norme tecniche, che seppur riferite esclusivamente ai rifiuti, vengono per prassi prese a riferimento unico per le verifiche di laboratorio.

Tali norme tecniche lasciano indeterminati alcuni aspetti assolutamente non trascurabili, con particolare riferimento alle procedure da seguire per la macinazione, la preparazione del campione, e la gestione della frazione granulometrica più fine, consentendo ampi margini di discrezionalità ai laboratori che la devono applicare. Tali aspetti di indeterminatezza, in particolare modo per l’applicazione a materiali con le caratteristiche delle scoria, possono e devono essere univocamente chiariti con riferimento allo specifico materiale, se si vuole assicurare che il test riproduca nel modo più affidabile possibile il comportamento ambientale reale del materiale negli specifici utilizzi a cui è destinato e al contempo garantire la ripetibilità dei risultati.

Il tema è stato posto all’attenzione della Regione Lombardia (Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile) con l’obiettivo di arrivare a condividere una proposta tecnica in grado di assicurare i requisiti essenziali di riproducibilità e rappresentatività dei test effettuati sulla scoria siderurgica, valorizzando gli studi e le metodiche già adottate a livello comunitario nell’ambito del processo di registrazione REACh di questi materiali.

Green Public Procurement (GPP) – Nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il settore dell’edilizia pubblica

Nel corso del 2016 il ministero dell’Ambiente ha aggiornato i Criteri minimi Ambientali (CAm) per il settore dell’edilizia pubblica (D.m. del 24 dicembre 2015), in modo tale da adeguarne il contenuto al nuovo Codice degli appalti e delle concessioni (D.Lgs. n. 50/2016), nonché alle innovazioni tecniche e commerciali del mercato delle costruzioni.

Tali modifiche hanno interessato sia la parte generale dei CAM, comune quindi a tutti i materiali generalmente utilizzati nell’ambito delle costruzioni, sia i capitoli dedicati in modo specifico ai singoli materiali, o gruppi di materiali, coinvolgendo pertanto tutti gli stakeholder interessati.

In tale contesto, di revisione dei criteri, che ha portato nel 2017 alla pubblicazione di un nuovo testo normativo (D.M. del 11 gennaio 2017), Federacciai ha fornito il proprio contributo al fine di risolvere alcune criticità emerse nella fase applicativa dei CAm previsti per i prodotti in acciaio.

Le novità di più diretto interesse per i prodotti siderurgici da costruzione sono essenzialmente riconducibili a una semplificazione del capitolo relativo ai componenti in ghisa, ferro, acciaio (abrogazione dei criteri che avevano creato incertezze interpretative e difficoltà nel produrre la documentazione richiesta), e a una riscrittura e un ampliamento della parte dei CAm relativa ai criteri comuni a tutti i componenti edilizi (ad esempio in relazione a disassemblabilità, materia recuperata o riciclata, sostanze pericolose, ecc.).

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

64

Numero articoli “Federacciai”

0 50 100 150 200 250Elaborazione su dati SEC2016

Citazioni e presenzeRadio-TV

Testatespecializzate

Quotidianie Periodici Nazionali

Quotidiani e Periodici Locali

4 Attività di comunicazione

Sebbene il 2016 sia stato per il settore un anno globalmente più positivo rispetto ai due precedenti, con una moderata ripresa dei volumi produttivi, va anche registrato sul fronte della comunicazione come un anno - se possibile - ancora più impegnativo rispetto al passato.

Da questo punto di vista, l’attività della Federazione ha permesso non solo un ampio risalto al ruolo strategico del settore per l’economia nazionale, ma anche di intervenire in modo proattivo su diverse problematiche che Federacciai si è trovata ad affrontare, con l’obiettivo di difendere gli interessi dei suoi associati e dell’intero comparto siderurgico e manifatturiero. Tale attività è servita a consolidare ulteriormente il ruolo della Federazione come interlocutore primario, non soltanto per il mercato di riferimento, ma anche nel più ampio e generale dibattito sulle scelte di politica industriale dell’Italia e dell’Europa.

In questa chiave sono da leggersi i numerosi interventi sui media che hanno riguardato, in primis, il tema del pericolo derivante dall’import di prodotti cinesi. A tale proposito, vanno senz’altro ricordati – tra gli altri - due momenti di particolare rilevanza: innanzitutto la manifestazione organizzata a Bruxelles (febbraio) contro l'assegnazione dello status di economia di mercato (mES) alla Cina da parte dell'UE e che ha visto coinvolte, per la prima volta, a ogni livello, dagli imprenditori al top management a maestranze e sindacati, associazioni e aziende; in secondo luogo, la Conferenza stampa (novembre) organizzata presso la sede di Federacciai che ha visto il coinvolgimento della parlamentare europea Alessia mosca, attivamente impegnata a sostenere le ragioni della manifattura nazionale, oltreché di altre Associazioni di categoria (calzaturifici, biciclette, ceramica), sempre sul tema MES. Non vanno poi dimenticati i numerosi momenti in cui Federacciai si è espressa prontamente e puntualmente su questioni di rillevanza del settore (Ilva, Piombino, Terni, Stefana, ecc.) e non solo.

Ultima, non certo per importanza, va ricordata l’Assemblea Annuale della Federazione che - tenutasi nel 2016 in forma pubblica presso l’auditorium de Il Sole 24 ore, alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, dell’On. Antonio Tajani e del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - ha rappresentato senz’altro il momento di massima visibilità per Federacciai, oltre che di maggiore efficacia comunicativa per l’intero settore.L’output prodotto dalle attività di comunicazione - che in maggioranza si è esplicitato attraverso articoli “dedicati”, o interviste, interventi/commenti delle spokesperson della Federazione (Presidente in primis) - è quantificato in 460 articoli (erano 450 nel 2015), oltre settanta passaggi/servizi radio-televisivi, oltre naturalmente alle migliaia di citazioni sul web (agenzie di stampa, portali dei quotidiani, siti online, blog, ecc.). Anche nel corso del 2016, infine, il sito web della Federazione ha confermato il trend che lo vede sempre più punto di riferimento per media e stakeholder per la consultazione immediata di dati, trend, statistiche, iniziative, normative, ecc.

Totale articoli 2016 in cui è presente Federacciai- 460 (di cui 250 dedicati) di cui:• 215 su testate nazionali (quotidiani e periodici)• 245 su testate locali (quotidiani e periodici)oltre a:• 130 articoli su testate specializzate (di settore)• 75 servizi Radio-televisivi (testate nazionali e locali)

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

65

Bilancio degli arrivi nel 2016

000 t. Italia Francia Germania Altri UE (28) Totale UE (28) Paesi Extra-UE TotaleGennaio 906 39 139 97 1.181 194 1.375Febbraio 983 40 185 98 1.306 235 1.541marzo 968 43 191 88 1.290 290 1.580Aprile 996 36 196 63 1.291 206 1.497maggio 1.197 45 198 138 1.578 256 1.834Giugno 997 48 199 113 1.357 218 1.575Luglio 929 47 204 150 1.330 249 1.579Agosto 378 7 114 111 609 127 736Settembre 1.097 34 168 126 1.424 202 1.626Ottobre 1.039 43 181 134 1.396 248 1.644Novembre 1.082 46 176 123 1.427 304 1.731Dicembre 856 37 174 105 1.172 214 1.386Totale 11.427 465 2.123 1.346 15.361 2.743 18.104

5 Rottame

Il bilancio delle acquisizioni per il 2016, comprensivo dei rottami di acciaio e di ghisa, spugna di ferro e dei recuperi interni, è sintetizzato nella tabella seguente:

Dal punto vista quantitativo il 2016 ha fatto registrare un aumento del 2,1% del fabbisogno totale rispetto all’anno precedente, con un contributo della raccolta nazionale leggermente decrescente a favore di maggiori importazioni di materia prima dal mercato UE e da Paesi extra-Ue.

Il quadro degli arrivi di materia prima alle acciaierie italiane, distinto per mese e provenienza, è il seguente:

Bilancio acquisizioni rottame nel 2016

Quantità totale var. % 000 t. 16/15Fabbisogno totale 19.920 +2,1Fabbisogno d’acquisto 18.017 +1,6mercato nazionale 11.427 - 1Import: - mercato UE (28) 3.933 +5,9- Paesi extra-UE 2.743 +18

Elaborazione su dati Federacciai

La differenza tra gli arrivi totali e il fabbisogno di acquisto è imputabile alla variazione delle scorte.

Elaborazione su dati Federacciai

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

66

* Rilevazione effettuata con precedente metodologia.

Notea) La rilevazione è basata su dati forniti individualmente alla segreteria di Nuovo Campsider dalle acciaierie associate.b) La "media ponderata" è ottenuta come media pesata sui quantitativi di acquisto mensile comunicati da ciascuna azienda per ciascuna categoria. c) L'indice N.C. viene calcolato con una media pesata delle categorie E3, E8, E40, E5m con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%.

L'indice è imposto pari a 100 per il mese di marzo 2006.

Elaborazioni su dati Nuovo Campsider

Distribuzione percentuale della provenienza degli arrivi

Italia63 %

Paesi Extra UE15 %

Altri UE (28)7 %

Francia3 %

Germania12 %

Elaborazioni su dati Federacciai

La seguente figura rappresenta la distribuzione percentuale della provenienza degli arrivi nel 2016.

Si riporta di seguito la tabella dei prezzi medi mensili nazionali rilevati da Nuovo Campsider nel corso dell’anno relativamente alle categorie di rottame più frequentemente utilizzate, in accordo alla nuova metodologia di rilevazione adottata ad inizio 2016, nonché il grafico con l’andamento dell’indice di prezzo N.C. dal 2011 al 2016.

Prezzi mensili nazionali per categorie di rottame

ITALIA

Gennaio*FebbraiomarzoAprilemaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre

140,00

150,00

175,00

205,00

175,00

175,00

175,00

170,00

163,00

191,00

196,00

160,00

168,00

185,00

218,00

200,00

190,00

198,00

185,00

180,00

215,00

216,00

160,00

162,00

180,00

220,00

195,00

190,00

190,00

185,00

180,00

210,00

216,00

120,00

130,00

155,00

182,00

162,00

150,00

156,00

150,00

145,00

174,00

188,00

160,00

170,00

200,00

234,00

203,00

195,00

195,00

195,00

188,00

216,00

223,00

170,00

185,00

210,00

247,00

215,00

205,00

205,00

207,00

199,00

225,00

231,00

170,00

180,00

210,00

242,00

215,00

202,00

203,00

208,00

201,00

232,00

245,00

140,00

140,00

175,00

211,00

183,00

175,00

176,00

175,00

170,00

200,00

202,00

150,90

161,49

184,53

221,11

192,24

183,44

183,28

180,84

171,14

206,27

211,94

165,73

175,72

203,04

234,32

207,60

199,89

202,70

196,87

190,20

223,99

227,64

161,60

171,83

198,76

231,53

203,22

195,92

196,48

194,38

184,73

217,28

226,36

128,75

137,59

165,16

201,87

174,81

167,63

169,49

165,38

157,05

190,03

197,93

78,19

75,19

80,21

92,51

109,62

95,75

91,79

92,06

90,67

86,14

102,80

106,10

E3Demolizione

min min min min

[€/t] [€/t] [€/t] [€/t][€/t] [€/t] [€/t] [€/t][€/t] [€/t] [€/t] [€/t]

max max max maxmediaponderata

mediaponderata

mediaponderata

mediaponderata

E40Frantumato

E8Lamierino

E5MTornitura

Indice NC

155 175 170 135

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

67

Il nuovo indice N.C. viene calcolato con una media pesata delle categorie E3, E8, E40, 40/41, con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%. L'indice per il mese di marzo 2006 è imposto pari a 100.

Elaborazioni su dati Nuovo Campsider

Nel 2016 i prezzi del rottame sono stati caratterizzati da una maggiore volatilità rispetto agli ultimi anni, facendo registrare nella prima parte dell’anno una crescita significativa con un picco raggiunto nel mese di maggio, seguito da una repentina discesa che ha toccato un minimo tra settembre e ottobre. Negli ultimi mesi dell’anno si è invece assistito ad una nuova decisa crescita delle quotazioni, tendenza che si è confermata anche ad inizio 2017.Complessivamente tra gennaio e dicembre 2016 l’indice Nuovo Campsider ha registrato un incremento delle quotazioni pari al 35,7%.

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0

Indice NuovoCampsider

Mar

zo 2

006=

100

Andamento Indice Nuovo Campsider dei prezzi del rottame

2011

2012

2013

2014

2015

2016

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

68

A C C I A I O I N F I N I T O

SOCIETÀ ED ENTI COLLEGATIGas Intensive Società Consortile

Riconversider

Unsider

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

69

A C C I A I O I N F I N I T O

SOCIETÀ ED ENTI COLLEGATIGas Intensive Società Consortile

Riconversider

Unsider

69

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

70

1 Gas Intensive Società Consortile

Il 2016 ha visto proseguire il cammino di consolidamento delle scelte effettuate negli anni scorsi, in particolar modo per quanto riguarda la struttura interna, i sistemi informativi, le collaborazioni esterne e il maggior coinvolgimento diretto della Società Consortile nelle attività con i soci.

La struttura organizzativa consolidata ha permesso, oltre alla piena autonomia dal punto di vista amministrativo contabile, il necessario coinvolgimento nelle attività caratteristiche della Società, dal lavoro a stretto contatto con il Partner Tecnico in alcune attività operative di gestione delle Business Unit alla partecipazione diretta al "Gruppo di lavoro Gas" di Confindustria e ai comitati tecnici, previsti dal codice di rete per il Trasporto e per lo Stoccaggio, per la consultazione su tematiche normative, regolatorie ed in generale riguardanti il settore del gas naturale. Gas Intensive è infatti membro effettivo dal 2014 dei comitati tecnici di consultazione Trasporto e Stoccaggio e ha contribuito direttamente a numerose risposte a consultazioni dell’Autorità stessa.

La Business Unit Gas si occupa della commercializzazione di gas ai soci che scelgono di sottoscrivere un contratto di fornitura con la Società Consortile. Tale attività rappresenta lo scopo principale della Società Consortile e viene svolta con l’obiettivo di massimizzare i vantaggi economici da riconoscersi ai soci che hanno optato per l’acquisto del gas dalla Società. La creazione di un differenziale positivo tra il prezzo contrattuale praticato ai soci oggetto di fornitura, già competitivo con le condizioni del mercato esterno verificabile e verificato dai soci in sede di negoziazione, ed i costi sostenuti per l’acquisto del gas e per la gestione dell’attività di fornitura viene ricercato tramite la gestione di portafoglio, svolta attraverso la collaborazione del Partner Tecnico. Nel corso del 2016 sono stati venduti 188,3 milioni di metri cubi di gas naturale a soci; in un contesto di mercato sempre molto complesso e che ha visto la diminuzione dei volumi di gas somministrati a clienti finali, la Società è comunque riuscita ad ottenere un risultato positivo, utilizzando una formula contrattuale che ha permesso a molti clienti di cogliere le opportunità del mercato man mano che si presentavano, e attivando quindi per l’anno 2016 quel meccanismo di “bonus consortile” che vede appunto la redistribuzione dei risultati positivi incrementali ai soci in fornitura.

Avendo poi deciso alla fine del 2015 di rinunciare allo spazio 130 per il secondo quinquennio, le attività della Business Unit Stoccaggio sono terminate il 31 marzo del 2016.

L’ultimo trimestre di attività della Business Unit Stoccaggio ha comunque visto un mOL positivo, facendo chiudere la gestione quinquennale con un risultato complessivo di oltre 28 milioni di Euro.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

71

2 Riconversider

Il 2016, come negli auspici, è stato un anno di svolta sotto molti punti di vista, caratterizzato da un netto cambio di tendenza dell’andamento societario che, dopo un paio di esercizi complicati, ha virato decisamente in positivo risollevando una situazione che, ad inizio anno, si presentava ancora piuttosto critica.Le operazioni svolte sia sul fronte interno che esterno, sotto dettagliate, hanno però dato gli esiti attesi ed oggi la società affronta il 2017 con rinnovata tranquillità e fiducia.

Sul fronte organizzativo interno tre sono stati, tra gli altri, i fatti maggiormente significativi:

• L’ottenimento dell’innalzamento della soglia contributiva potenzialmente richiedibile a Fondimpresa per quanto attiene gli Avvisi “generalisti”, cioè quelli più corposi dal punto di vista contributivo. La soglia è oggi di € 2.100.000 (per piani a ns. titolarità) + € 420.000 (per partnership in piani di altri titolari), a fronte della precedente di € 1.200.000 + € 240.000. L’approvazione della richiesta è operativa dal secondo semestre del 2016 ed ha contribuito al forte incremento delle attività.

• La conclusione della cessione delle quote di Sviluppo Formazione. L’operazione si è conclusa nel corso del 2016 ed è stata molto favorevole, con positivi riflessi sul bilancio di esercizio e sull’attività più in generale.

Per quanto invece attiene il fronte esterno e le attività proposte ad Istituzioni e Clienti abbiamo avuto un esercizio caratterizzato da molte luci (finanziamenti dei piani) e qualche ombra (attività di consulenza), ma comunque l’andamento complessivo è stato più che positivo.Tutte le richieste di finanziamento formulate alle Istituzioni sono state finanziate.Fondimpresa ha finanziato il 100% dei piani presentati (oltre € 1.300.000) e così ha fatto regione Lombardia per un importo vicino ai 200.000 euro. Abbiamo poi presentato, a ottobre e novembre, nuovi piani Fondimpresa per circa 1,3 mL di euro sui nuovi Avvisi 2016 (1 mL di attività diretta), precisamente 5 piani, 3 settoriali metallurgici a ottobre, 2 territoriali Lombardia e Veneto a novembre, progetti che sono stati analogamente finanziati.Le poche ombre riguardano l’attività di consulenza che invece non è cresciuta rispetto al passato e anzi è diminuita per diverse ragioni.

La Società ha prodotto nel 2016 un fatturato complessivo esattamente in linea con le attese di Budget, chiudendo un anno in positivo, dopo il precedente che aveva visto una perdita di esercizio, coperta da Riserva Straordinaria.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

72

3 Unsider

La relazione presentata in questa nuova veste grafica vuole fornire attraverso una serie di numeri una fotografia dell’attività dell’Ente dell’anno trascorso e una comparazione con quanto fatto negli anni precedenti.

Soci al 31 dicembre 2016

Dipendenti

Struttura tecnica(Allegato A)

178

31

11544

Aziende associate

Funzionari tecniciSegreteria (part time 4 ore)

Commissione TecnicaSottocommissioniGruppi di Lavoro

Aziende associate

2013

2014

2015

2016

200

150

100

50

0

Totale soci Soci attivi in OT

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

73

Aziende socie rappresentate negli Organi Tecnici

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

35^S

C

40

35

30

25

20

15

10

5

0

1412

2725 25

39

3229

25

20 19 18

3

8

Rappresentanza

Riunioni Organi Tecnici

133

14

Aziende socie rappresentatenegli Organi Tecnici

Totale

Riunioni organi tecnici

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

2016 2015 2014 2013

CT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

35^S

C

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

74

Presenza alle riunioni

2013

2014

2015

2016

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450410

97 106 119

69

403

357

299

Convocati Presenti

Norme di copetenza UNSIDER pubblicate da UNI

0

10

20

30

40

50

60

48

55

49

57

UNI UNI EN UNI EN ISO Totale

2013

2014

2015

2016

Norme di competenza UNSIDERal 31 dicembre 2016

Norme di competenza UNSIDERnel 2016

1115

57

22926

--5

Totale norme pubblicate da UNI nel settore siderurgico su cui

UNSIDER ha competenza(UNI, UNI EN, UNI EN ISO e UNI ISO)

Totale norme pubblicate da UNI di cui UNI

UNI ENUNI EN ISO

UNI ISORipubblicate in lingua italiana

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

75

Totale norme pubblicate da CEN e ISO

0

50

100

150

84

3648

3537

50 52

72 7165

121117

EN e EN ISO ISO Totale norme

2013

2014

2015

2016

Totale norme pubblicate da CEN e ISO ripartite per organo tecnico

2016 2015

0

5

10

15

20

25

30

35

CT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

35^S

C

Norme di competenza UNSIDERnel 2016

117

5265

Totale norme pubblicate da UNI di cui

EN e EN ISO ISO

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

76

Progetti nel 2016

Sinergie CEN e ISOnel 2016

Segreterie CEN e ISOnel 2016

(Allegato B)

Day trainingnel 2016

203

884

364

3050

38036

348

4

Numero progetti di norme EN, e ISO votati da UNSIDER, tramite i competenti

Organi Tecnici, quale espressione della posizione italiana

Totale ore impegnate da Funzionari Tecnici UNSIDER per la gestione

Ore ripartite per segreteriaCEN/TC 242/WG 3

ECISS/TC 104/WG 2ECISS/TC 104/WG 3ECISS/TC 104/WG 4

ECISS/TC 110ISO/TC 17/SC 19ISO/TC 67/SC 2

Totale Day Training organizzati

• ISOlutions: presentazione della nuova piattaforma di distribuzione documenti e funzionamento La nuova direttiva 2014/68/UE PED.

• La norma UNI 10897:2016 “Carichi di rottami metallici. Rilevazione di radionuclidi con misure X e gamma.

• Origine preferenziale e non preferenziale delle merci. Semplificazioni e novità alla luce del Codice Doganale dell’Unione.

• Funi d’acciaio.

Numero progetti di norma EN e ISO votati

0

50

100

150

200

250

115129

238

203

Totale

2013

2014

2015

2016

Numero progetti di norma EN e ISO votati ripartito per Organo Tecnico

2016 2015

CT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

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C

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RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

77

UNSIDER ha iniziato l'opera di sensibilizzazione verso:

• associati che non hanno esperti inseriti all'interno degli Organi Tecnici;• aziende non socie in occasione dell'inizio di lavori normativi potenzialmente di loro interesse.

Nota: Un primo obbiettivo è contattare le Aziende socie Federacciai e non socie di UNSIDER.

Coinvolti in questa attività:

• l'associazione di categoria ANCCEM e i produttori di molle e per quanto riguarda la messa in revisione delle UNI EN 10270 "Filo di acciaio per molle meccaniche";

• il settore dei trafilatori (barre) in occasione del voto sul prEN 10277 "Prodotti di acciaio finiti a freddo". Per dare maggiore incisività a questa azione di coinvolgimento l'11 aprile 2017 si è svolto un day

training (aperto anche ai non soci) nel quale verranno illustrate le variazioni sostanziali tra l'esistente UNI EN 10277 e il prEN 10277;

• il settore petrolchimico in occasione della messa in revisione della ISO TS 29001 "Petroleum, petrochemical and natural gas industries. Sector-specific quality management systems. Requirements for product and service supply organizations". Sono in corso contatti con General Elettric - Nuovo Pignone;

• il comparto dei forgiati, dove per avvicinare alla normazione le aziende del settore il 21 aprile 2017 si è tenuto, in collaborazione con AQm, un day training sulle nuove UNI EN 10128 "Prove non distruttive dei fucinati di acciaio". Anche questo evento sarà aperto alle aziende non socie. Sono in corso contatti con Forge Monchieri;

• i laboratori di prova e analisi ai quali è stata presentata l'attività di UNSIDER nel settore.

UNSIDER ha inoltre mantenuto:

• l'assistenza agli Associati attraverso lo sportello tecnico;• l'aggiornamento delle banche dati di libera consultazione da parte degli associati;• i contatti con le istituzioni in particolare il Ministero delle Infrastrutture e della Sanità.

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

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A C C I A I O I N F I N I T O

AZIENDE ASSOCIATE

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

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A C C I A I O I N F I N I T O

AZIENDE ASSOCIATE

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RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

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Aziende associate al 31.12.2016

1 A.C.P. S.r.l. UNIPERSONALE2 ABS ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU S.p.A.3 ACCIAI SPECIALI TERNI S.p.A.4 ACCIAI SPECIALI zORzETTO S.r.l.5 ACCIAIERIA ARVEDI S.p.A.6 ACCIAIERIA FONDERIA CIVIDALE S.p.A.7 ACCIAIERIE DI CALVISANO S.p.A.8 ACCIAIERIE DI SICILIA S.p.A.9 ACCIAIERIE E FERRIERE DI PIOmBINO S.p.A. - AFERPI S.p.A.10 ACCIAIERIE VALBRUNA S.p.A.11 ACCIAIERIE VENETE S.p.A.12 ACCIAITUBI S.p.A.13 AFV ACCIAIERIE BELTRAmE S.p.A.14 ALFA ACCIAI S.p.A.15 ARCELORmITTAL PIOmBINO S.p.A.16 ARINOX S.p.A.17 ARVEDI TUBI ACCIAIO S.p.A.18 ASFO S.p.A.19 ASO FORGE S.r.l. UNIPERSONALE20 ASO SIDERURGICA S.p.A. UNIPERSONALE21 BETAFENCE ITALIA S.p.A.22 BORUSAN mANNESmANN VOBARNO TUBI S.p.A.23 CALEOTTO S.p.A.24 CB TRAFILATI ACCIAI S.p.A.25 CImA S.p.A.26 CmF S.p.A.27 COGNE ACCIAI SPECIALI S.p.A.28 D.P.G. PROFILATI S.r.l.29 DALmINE S.p.A.30 DUFERDOFIN - NUCOR S.r.l.31 EURE INOX S.r.l.32 EUROFLEX S.p.A.33 F.I.L. FABBRICA ITALIANA LAmIERE S.p.A.34 F.m.A. FORGIATURA mODERNA ARESE S.p.A.35 F.O.C. CISCATO S.p.A.36 FACS FUCINE S.r.l.37 FELB S.r.l.38 FERALPI SIDERURGICA S.p.A.39 FERRIERA ALTO mILANESE S.p.A.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

81

40 FERRIERA DI CITTADELLA S.p.A.41 FERRIERA SIDERUmBRA S.p.A.42 FERRIERA VALSABBIA S.p.A.43 FERRIERA VALSIDER S.p.A.44 FERRIERE NORD S.p.A.45 FERROSIDER S.p.A.46 FIAV L. mAzzACChERA S.p.A.47 FOmAS S.p.A.48 FOmEC S.p.A.49 FORGE FEDRIGA S.r.l.50 FORGE mONChIERI S.p.A.51 FORGES S.p.A.52 FORGIA DI BOLLATE S.p.A.53 FORGIA RAPIDA S.r.l.54 FORGIATURA A. VIENNA S.r.l.55 FORGIATURA mARCORA S.r.l.56 FORGIATURA mORANDINI S.r.l.57 FORGIATURA S. GIORGIO S.p.A.58 FORGIATURA TICINO S.r.l.59 FORGIATURE VITALI S.r.l.60 FORGITAL ITALY S.p.A.61 FORONI S.p.A.62 FRANChINI ACCIAI S.p.A.63 GImAT INDUSTRIALE S.r.l.64 GIUSEPPE & F.LLI BONAITI S.p.A.65 GSI LUCChINI S.p.A.66 I.T.A. S.p.A.67 ILTA INOX S.p.A.68 ILVA S.p.A. IN AS69 ILVAFORm S.p.A. IN AS70 INDUSTRIE RIUNITE ODOLESI I.R.O. S.p.A.71 IRE OmBA S.p.A.72 ITALFOND S.p.A.73 ITLA S.r.l.74 JINDAL SAW ITALIA S.p.A.75 L.A.S. LAmINAzIONE ACCIAI SPECIALI S.p.A.76 LAmINA S.p.A.77 LEALI STEEL S.p.A.78 LUCChINI mAmÈ FORGE S.p.A.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

82

79 LUCChINI RS S.p.A.80 LUCChINI S.p.A. IN AS81 m.A.B. mETALLURGICA ALTA BRIANzA S.p.A.82 mARCEGAGLIA CARBON STEEL S.p.A.83 mARCEGAGLIA PLATES S.p.A.84 mARCEGAGLIA SPECIALTIES S.p.A.85 mAzzOLENI TRAFILERIE BERGAmASChE S.p.A.86 mETALFER S.p.A.87 mETALLURGICA mARCORA S.p.A.88 mETALLURGICA PESSINA S.p.A.89 mETINVEST TRAmETAL S.p.A.90 NLMK VERONA S.p.A.91 NUNKI STEEL S.p.A.92 NUOVA COGEmE S.r.l.93 NUOVA DE.FI.m. S.p.A.94 O.LA.N. OFFICINA LAmINAzIONE NASTRI S.r.l.95 OFAR S.p.A.96 OFFICINA GRAFFIGNANA S.p.A.97 OFFICINE mACCAFERRI S.p.A.98 OLIFER S.r.l.99 ORI mARTIN S.p.A.100 POmETON S.p.A.101 PROFILmEC S.p.A.102 PROFILTUBI S.p.A.103 REDAELLI TECNA S.p.A.104 RIGANTI S.p.A.105 RINGmILL S.p.A.106 RIVA ACCIAIO S.p.A.107 RODACCIAI S.p.A.108 RUBIERA SPECIAL STEEL S.p.A.109 S.I.P.I. S.p.A.110 S.N.A.R. LAmINATI S.r.l.111 SALzGITTER mANNESmANN STAINLESS TUBES ITALIA S.r.l.112 SESIA FUCINE S.r.l.113 SIDERALBA S.p.A. - INDUSTRIE SIDERURGIChE 114 SIDERFORGEROSSI GROUP S.p.A.115 SIDERURGICA LATINA mARTIN S.p.A.116 SIDERURGICA TRIESTINA S.r.l.117 STEFANA S.p.A.

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

83

118 STILmA S.p.A.119 TECNOTUBI S.p.A.120 TRAFILATI mARTIN S.p.A.121 TRAFILCOOP Soc. Coop. a r.l.122 TRAFILERIA A. mAURI & FIGLI S.p.A.123 TRAFILERIA CARLO CASATI S.p.A.124 TRAFILERIA COLOmBO S.r.l.125 TRAFILERIA LOmBARDA S.p.A.126 TRAFILIX S.p.A.127 TRAFILSPEC – I.T.S. S.r.l.128 TRAFITAL S.p.A.129 TRAFITEC S.r.l.130 TRAVI E PROFILATI DI PALLANzENO S.r.l.131 TRE VALLI ACCIAI S.p.A.132 UGITECh ITALIA S.r.l.133 zINCOFER S.r.l.

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

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APPENDICE STATISTICA

A C C I A I O I N F I N I T O

RELAZIONE ANNUALE 2016FEDERACCIAI

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APPENDICE STATISTICA

A C C I A I O I N F I N I T O

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RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

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RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

1

INDICE

Tav. 1 Produzione mondiale di acciaio grezzo 2

Italia:

Tav. 2 Produzione di ghisa e Fe-mn carburato 4

Tav. 3 Produzione di acciaio 4

Tav. 4 Produzione di acciai speciali 4

Tav. 5 Produzione di prodotti siderurgici 5

Tav. 6 Produzione di prodotti fucinati 6

Tav. 7 Produzione di prodotti della prima trasformazione 6

Tav. 8 Consumo apparente di prodotti siderurgici 7

Tav. 9 Consegne per mercato 8

Tav. 10 Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato 10

Tav. 11 Scambi intra ed extra-UE 12

Tav. 12 Occupazione siderurgia primaria 18

FONTE DATI: Federacciai, ISTAT, worldsteel

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

2

Tav. 1 Produzione mondiale di acciaio grezzo

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Austria 7.421 7.953 7.876 7.687 7.438Belgio 7.301 7.093 7.331 7.257 7.687Finlandia 3.759 3.517 3.807 3.988 4.101Francia 15.609 15.685 16.143 14.984 14.413Germania 42.661 42.645 42.943 42.676 42.080Grecia 1.247 1.030 1.022 910 1.158Italia 27.251 24.093 23.714 22.018 23.373Lussemburgo 2.208 2.090 2.193 2.127 2.175Paesi Bassi 6.879 6.713 6.964 6.995 6.917Portogallo 1.960 2.050 2.070 2.030 2.010Spagna 13.639 14.252 14.249 14.845 13.624Svezia 4.326 4.404 4.539 4.374 4.620Regno Unito 9.579 11.858 12.120 10.907 7.635Bulgaria 633 523 612 543 527Rep. Ceca 5.072 5.171 5.360 5.262 5.305Ungheria 1.542 883 1.152 1.675 1.274Lettonia 805 198 0 0 0Polonia 8.366 7.950 8.558 9.198 9.001Romania 3.292 2.985 3.158 3.352 3.276Slovacchia 4.403 4.511 4.705 4.562 4.808Slovenia 632 618 615 604 613Croazia 1 135 167 122 0Unione europea (28) 168.586 166.357 169.298 166.116 162.035Albania 500 550 560 150 100Bosnia-herzegovina 700 722 793 819 806macedonia 217 100 188 121 169montenegro 120 70 140 150 120Norvegia 700 605 600 590 620Serbia 346 396 583 955 1.173Svizzera 1.450 1.530 1.475 1.475 1.500Turchia 35.885 34.654 34.035 31.517 33.163Altri Europa 39.918 38.627 38.374 35.777 37.651Azerbaijan 120 173 180 180 180Bielorussia 2.687 2.245 2.513 2.510 2.188Kazakhstan 3.676 3.275 3.681 3.910 4.236moldavia 335 190 351 443 76Russia 70.209 69.008 71.461 70.898 70.808Ucraina 32.975 32.771 27.170 22.968 24.218Uzbekistan 736 746 723 643 654C.I.S. 110.738 108.408 106.079 101.552 102.360Canada 13.507 12.417 12.730 12.473 12.646Cuba 277 322 256 284 244El Salvador 72 118 121 124 100Guatemala 334 385 395 403 314messico 18.073 18.242 18.930 18.218 18.809Trinidad e Tobago 628 616 487 591 36Stati Uniti d'America 88.695 86.878 88.174 78.845 78.475Nord America 121.586 118.978 121.093 110.938 110.624

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

3

Tav. 1a Produzione mondiale di acciaio grezzo

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Argentina 4.995 5.186 5.488 5.028 4.126Brasile 34.524 34.163 33.897 33.256 31.275Cile 1.671 1.323 1.079 1.112 1.153Colombia 1.302 1.236 1.208 1.211 1.272Ecuador 425 570 667 720 576Paraguay 44 45 47 48 35Peru 981 1.069 1.078 1.082 1.168Uruguay 78 91 94 97 61Venezuela 2.359 2.139 1.485 1.345 553Sud America 46.379 45.822 45.043 43.899 40.219Algeria 557 417 415 650 650Egitto 6.627 6.754 6.485 5.506 5.036Ghana 25 25 25 25 25Kenya 20 20 20 20 20Libia 315 712 712 352 492mauritania 5 5 5 5 5marocco 539 558 501 516 520Nigeria 100 100 100 100 100Sud Africa 6.938 7.162 6.412 6.417 6.141Tunisia 150 150 150 50 50Uganda 30 30 30 30 30zaire 30 30 30 30 30Africa 15.336 15.963 14.885 13.701 13.099Iran 14.463 15.422 16.331 16.146 17.895Israele 300 300 300 300 300Giordania 150 150 150 150 150Oman 300 500 1.500 2.000 2.000Qatar 2.145 2.236 3.019 2.593 2.521Arabia Saudita 5.203 5.471 6.291 5.229 5.461Siria 10 10 5 5 5Emirati Arabi Uniti 2.408 2.878 2.390 3.006 3.149Medio Oriente 24.979 26.967 29.986 29.429 31.481Bangladesh 87 84 90 100 100Cina 731.040 822.000 822.750 798.785 808.370India 77.264 81.299 87.292 89.026 95.618Indonesia 2.254 2.644 4.428 4.854 5.000Giappone 107.232 110.595 110.666 105.134 104.774RP Corea 1.280 1.250 1.250 1.250 1.250Corea del Sud 69.073 66.061 71.543 69.670 68.576malesia 5.612 4.693 4.316 3.784 4.000mongolia 35 40 45 45 50myanmar 25 30 35 35 35Pakistan 1.631 1.845 2.423 2.892 3.553Filippine 1.260 1.308 1.196 968 1.000Singapore 688 434 540 501 520Sri Lanka 30 30 30 30 30Taiwan (R.o.C.) 20.664 22.282 23.121 21.392 21.751Tailandia 3.328 3.579 4.095 3.718 3.805Vietnam 5.298 5.474 5.847 5.647 7.811Asia 1.026.801 1.123.648 1.139.667 1.107.831 1.126.243Australia 4.893 4.688 4.607 4.925 5.259Nuova zelanda 912 900 859 793 577Oceania 5.805 5.588 5.466 5.718 5.836Mondo 1.560.128 1.650.358 1.669.891 1.614.961 1.629.548

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

4

Tav. 2 Produzione di ghisa e Fe-mn carburato

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Totale 9.424 6.933 6.434 5.051 6.044

Tav. 3 Produzione di acciaio

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Forno elettrico 17.939 17.295 17.200 17.227 17.704Convertitore LD 9.312 6.798 6.514 4.791 5.669Totale 27.251 24.093 23.714 22.018 23.373di cui:

- Colata continua 25.986 22.903 22.345 20.755 22.147- Lingotti 1.116 1.043 1.220 1.118 1.079- Spillato per getti 149 147 149 145 146

Tav. 4 Produzione di acciai speciali

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Non legato 2.089 2.146 1.362 1.543 1.375Legato 5.111 4.821 4.952 4.592 4.929di cui:

- Si-mn 110 153 67 82 90- inossidabili 1.702 1.553 1.449 1.451 1.421- caratteristiche fisiche speciali 0 0 0 0 0- costruzioni impieghi meccanici 1.693 1.740 2.070 1.861 2.088- costruzioni usi particolari 1.065 784 776 615 691- boro 475 534 510 502 561- altri (*) 66 57 80 81 78Totale 7.200 6.967 6.314 6.135 6.304

(*) Comprende: - legati da utensili - cuscinetti a rotolamento - rapidi

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

5

Tav. 5 Produzione di prodotti siderurgici

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Travi, rotaie e armamento 1.141 1.097 964 900 950Tondo cemento armato 3.511 3.268 3.223 3.048 3.179Vergella 3.687 3.588 3.577 3.817 4.117Laminati mercantili 3.477 3.501 3.548 3.428 3.403

Totale laminati a caldo lunghi 11.815 11.454 11.311 11.194 11.649- di cui in acciaio speciale 2.613 2.804 2.610 2.730 2.754

Coils 11.888 10.100 9.659 8.804 9.715Nastri a caldo da treno 0 0 0 0 0Larghi piatti 139 158 170 162 166Lamiere a caldo da treno 2.483 1.856 2.027 1.589 1.694

Totale laminati a caldo piani 14.510 12.114 11.855 10.554 11.575- di cui in acciaio speciale 1.434 1.235 1.167 1.082 1.124

Totale laminati a caldo 26.325 23.568 23.166 21.748 23.224- di cui in acciaio speciale 4.047 4.039 3.777 3.812 3.878

Altri prodotti siderurgici (freddo e rivestiti)Lamiere a freddo 5.563 5.183 5.417 5.282 5.731Lamiere zincate 3.971 3.973 4.309 4.545 4.904Lamiere con rivestimenti organici 515 593 709 784 880Altri (*) 334 274 278 305 291

(*) Comprende: - Banda e lamiere stagnate e cromate - Lamiere elettrozincate - Lamiere con altri rivestimenti metallici - Lamiere e bande magnetiche

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

6

Tav. 6 Produzione di prodotti fucinati

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016 Fucinati, cerchioni e ruote laminate 1.124 1.095 1.160 1.165 1.111

Tav. 7 Produzione di prodotti della 1° trasformazione

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Trafilati in Fe, Carbonio e automatici (non legati) 711 721 766 750 785

Nastri da treno laminati a freddo < 600 mm (+) 322 303 290 276 274

Derivati vergella (escluso reti elettrosaldate) 1.257 1.251 1.157 1.197 1.212

(+) Produzione riferita alla norma EN 10139

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

7

Tav. 8 Consumo apparente di prodotti siderurgici

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016Totale generale 24.914 25.146 25.404 27.895 27.612

Totale semilavorati 2.275 2.308 2.626 3.184 3.083

Totale laminati 22.639 22.838 22.778 24.710 24.528 di cui: prodotti lunghi 9.367 8.884 8.706 8.790 8.768 di cui: prodotti piani 13.272 13.954 14.072 15.920 15.761

Totale travi 604 579 583 601 646 di cui: ali larghe 259 245 242 302 315 di cui: IPE 152 136 149 143 162 di cui: altre travi 192 199 192 155 170 Palancole 26 21 23 17 11 Totale laminati mercantili 3.006 3.080 3.130 2.964 2.919

di cui: barre 2.175 2.300 2.312 2.220 2.207 di cui: profilati 360 302 315 264 264 di cui: piatti 470 478 503 481 448 Rotaie e armamento 158 163 79 107 167

Tondo cemento armato 2.148 1.564 1.666 1.534 1.393 Vergella 3.425 3.478 3.225 3.566 3.631

Lamiere a caldo e larghi piatti 1.746 1.489 1.519 1.601 1.401 Nastri a caldo < 600 mm 151 168 145 168 183 Coils 5.197 5.829 5.796 6.911 7.061

Banda, stagnata e cromata 647 724 790 845 861 Lamiere zincate e riv. metallici 2.421 2.558 2.519 3.108 3.302 Lamiere elettrozincate 140 143 118 87 53

Lamiere a rivestimento organico 517 451 467 546 554 Lamierini magnetici 519 533 507 514 568 Lamiere a freddo e banda nera 1.934 2.057 2.210 2.139 1.777

Tav. 8a Consumo fisico (*)

000 t. 2012 2013 2014 2015 2016

Semilavorati 6.002 5.506 5.636 6.227 6.306

Coils 7.853 8.236 8.224 9.343 9.847

(*) Include la parte di prodotto destinato alla rilaminazione per la produzione di prodotti siderurgici (ex ceca)

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

8

Tav. 9 Consegne per mercato

000 t. 000 t. Mercato interno (*) Altri paesi UE (28) Paesi extra-UE Totale 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Acciaio di qualità e speciale

Totale 18.197 17.003 16.034 15.428 16.097 7.386 6.533 6.849 6.062 7.059 Totale 3.435 3.159 3.183 3.405 3.316 29.018 26.695 26.066 24.895 26.472Semilavorati 2.021 1.804 1.940 1.676 1.737 442 427 439 243 276 Semilavorati 154 101 84 97 133 2.617 2.332 2.463 2.016 2.146Lunghi 7.853 7.429 6.866 6.602 6.687 2.053 2.001 2.359 2.083 2.418 Lunghi 1.644 1.739 1.793 1.997 2.109 11.550 11.169 11.018 10.682 11.214Piani a caldo 4.786 4.147 3.858 3.451 3.687 2.086 1.558 1.321 1.189 1.467 Piani a caldo 1.170 835 680 554 428 8.042 6.540 5.859 5.194 5.582Piani a freddo 1.363 1.329 1.192 1.093 1.234 815 657 694 619 700 Piani a freddo 128 108 111 143 165 2.306 2.094 1.997 1.855 2.099Finali 2.174 2.294 2.178 2.606 2.752 1.990 1.890 2.036 1.928 2.198 Finali 339 376 515 614 481 4.503 4.560 4.729 5.148 5.431

Acciaio di qualità Acciaio di qualità

Totale 13.974 12.958 12.222 11.952 12.495 6.361 5.540 5.725 5.057 5.908 Totale 2.653 2.620 2.744 3.018 2.954 22.988 21.118 20.691 20.027 21.357Semilavorati 567 509 530 559 577 179 168 191 31 34 Semilavorati 34 10 12 3 26 780 687 733 593 637Lunghi 5.969 5.484 5.224 4.969 5.082 1.465 1.409 1.706 1.519 1.818 Lunghi 1.481 1.589 1.637 1.848 1.967 8.915 8.482 8.567 8.336 8.867Piani a caldo 4.396 3.846 3.512 3.174 3.375 1.999 1.493 1.248 1.141 1.381 Piani a caldo 684 550 491 450 353 7.079 5.889 5.251 4.765 5.109Piani a freddo 868 825 778 644 709 728 580 544 438 477 Piani a freddo 115 95 89 103 127 1.711 1.500 1.411 1.185 1.313Finali 2.174 2.294 2.178 2.606 2.752 1.990 1.890 2.036 1.928 2.198 Finali 339 376 515 614 481 4.503 4.560 4.729 5.148 5.431

Acciaio speciale Acciaio speciale

Totale 4.223 4.045 3.812 3.476 3.602 1.025 993 1.124 1.005 1.151 Totale 782 539 439 387 362 6.030 5.577 5.375 4.868 5.115Semilavorati 1.454 1.295 1.410 1.117 1.160 263 259 248 212 242 Semilavorati 120 91 72 94 107 1.837 1.645 1.730 1.423 1.509Lunghi 1.884 1.945 1.642 1.633 1.605 588 592 653 564 600 Lunghi 163 150 156 149 142 2.635 2.687 2.451 2.346 2.347Piani a caldo 390 301 346 277 312 87 65 73 48 86 Piani a caldo 486 285 189 104 75 963 651 608 429 473Piani a freddo 495 504 414 449 525 87 77 150 181 223 Piani a freddo 13 13 22 40 38 595 594 586 670 786

(*) Escluso lingotti, semilavorati e coils per rilaminazione in Italia

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

9

Tav. 9 Consegne per mercato

000 t. 000 t. Mercato interno (*) Altri paesi UE (28) Paesi extra-UE Totale 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Acciaio di qualità e speciale

Totale 18.197 17.003 16.034 15.428 16.097 7.386 6.533 6.849 6.062 7.059 Totale 3.435 3.159 3.183 3.405 3.316 29.018 26.695 26.066 24.895 26.472Semilavorati 2.021 1.804 1.940 1.676 1.737 442 427 439 243 276 Semilavorati 154 101 84 97 133 2.617 2.332 2.463 2.016 2.146Lunghi 7.853 7.429 6.866 6.602 6.687 2.053 2.001 2.359 2.083 2.418 Lunghi 1.644 1.739 1.793 1.997 2.109 11.550 11.169 11.018 10.682 11.214Piani a caldo 4.786 4.147 3.858 3.451 3.687 2.086 1.558 1.321 1.189 1.467 Piani a caldo 1.170 835 680 554 428 8.042 6.540 5.859 5.194 5.582Piani a freddo 1.363 1.329 1.192 1.093 1.234 815 657 694 619 700 Piani a freddo 128 108 111 143 165 2.306 2.094 1.997 1.855 2.099Finali 2.174 2.294 2.178 2.606 2.752 1.990 1.890 2.036 1.928 2.198 Finali 339 376 515 614 481 4.503 4.560 4.729 5.148 5.431

Acciaio di qualità Acciaio di qualità

Totale 13.974 12.958 12.222 11.952 12.495 6.361 5.540 5.725 5.057 5.908 Totale 2.653 2.620 2.744 3.018 2.954 22.988 21.118 20.691 20.027 21.357Semilavorati 567 509 530 559 577 179 168 191 31 34 Semilavorati 34 10 12 3 26 780 687 733 593 637Lunghi 5.969 5.484 5.224 4.969 5.082 1.465 1.409 1.706 1.519 1.818 Lunghi 1.481 1.589 1.637 1.848 1.967 8.915 8.482 8.567 8.336 8.867Piani a caldo 4.396 3.846 3.512 3.174 3.375 1.999 1.493 1.248 1.141 1.381 Piani a caldo 684 550 491 450 353 7.079 5.889 5.251 4.765 5.109Piani a freddo 868 825 778 644 709 728 580 544 438 477 Piani a freddo 115 95 89 103 127 1.711 1.500 1.411 1.185 1.313Finali 2.174 2.294 2.178 2.606 2.752 1.990 1.890 2.036 1.928 2.198 Finali 339 376 515 614 481 4.503 4.560 4.729 5.148 5.431

Acciaio speciale Acciaio speciale

Totale 4.223 4.045 3.812 3.476 3.602 1.025 993 1.124 1.005 1.151 Totale 782 539 439 387 362 6.030 5.577 5.375 4.868 5.115Semilavorati 1.454 1.295 1.410 1.117 1.160 263 259 248 212 242 Semilavorati 120 91 72 94 107 1.837 1.645 1.730 1.423 1.509Lunghi 1.884 1.945 1.642 1.633 1.605 588 592 653 564 600 Lunghi 163 150 156 149 142 2.635 2.687 2.451 2.346 2.347Piani a caldo 390 301 346 277 312 87 65 73 48 86 Piani a caldo 486 285 189 104 75 963 651 608 429 473Piani a freddo 495 504 414 449 525 87 77 150 181 223 Piani a freddo 13 13 22 40 38 595 594 586 670 786

(*) Escluso lingotti, semilavorati e coils per rilaminazione in Italia

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

10

Tav. 10 Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato

000 t. Semilavorati (*) Lunghi a caldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Italia 2.021 1.804 1.940 1.677 1.737 7.854 7.429 6.866 6.602 6.687Altri UE 208 241 204 186 204 2.053 2.001 2.359 2.083 2.418Altri Europa occidentale 14 16 19 6 15 261 262 269 284 409Europa centrale/orientale 0 0 0 0 0 45 28 5 10 14 U.S.A. 88 57 42 36 33 67 35 50 55 81Altri America 5 6 14 26 38 73 18 61 31 53Vicino e medio oriente 15 7 1 0 0 62 11 18 12 33India 7 5 2 26 25 2 1 1 1 2Cina 1 3 1 1 2 4 8 7 9 7Giappone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Sud/est Asiatico 17 7 4 2 1 8 8 8 6 5Altri Asia 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Africa 7 0 0 0 18 1.120 1.365 1.372 1.586 1.503Australia/Oceania 0 0 0 0 0 2 3 2 3 3Paesi non specificati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Totale paesi extra-UE 154 101 84 97 132 1.644 1.712 1.739 1.997 2.109Totale mondo 2.383 2.146 2.228 1.959 2.072 11.550 11.169 11.018 10.683 11.214

(*) Utilizzati per la produzione di prodotti secondari o esportati nei Paesi extra-UE

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

11

000 t. Piani a caldo Altri prodotti piani 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Italia 4.786 4.147 3.857 3.451 3.687 3.536 3.623 3.370 3.699 3.986Altri UE 2.087 1.558 1.321 1.189 1.467 2.805 2.548 2.729 2.547 2.899Altri Europa occidentale 414 335 278 267 214 209 239 294 374 384Europa centrale/orientale 1 0 0 0 0 19 28 6 8 9U.S.A. 134 69 150 37 92 82 53 124 161 69Altri America 279 159 54 10 51 10 7 3 12 27Vicino e medio oriente 162 77 99 136 19 87 88 96 103 74India 49 0 20 12 1 0 0 0 0 0Cina 15 15 11 12 5 4 5 8 5 8Giappone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Sud/est Asiatico 9 1 3 4 1 2 0 1 2 4Altri Asia 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Africa 107 176 65 77 43 53 64 91 91 71Australia/Oceania 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0Paesi non specificati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Totale paesi extra-UE 1.170 812 656 554 427 466 458 594 758 646Totale mondo 8.043 6.539 5.858 5.194 5.581 6.808 6.654 6.725 7.004 7.531

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

12

Tav. 11 Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Materie prime Materie primeminerale di ferro 13.407 11.522 9.511 8.076 9.151 0 0 1 0 1 minerale di ferro - 13.407 - 11.522 - 9.510 - 8.076 - 9.150minerale di manganese 108 27 27 3 4 0 0 0 0 0 minerale di manganese - 108 - 27 - 27 - 3 - 4Rottame di acciaio 5.189 4.916 5.087 4.541 4.356 322 251 266 304 348 Rottame di acciaio - 4.867 - 4.665 - 4.821 - 4.237 - 4.008Rottame di ghisa 84 44 59 109 78 4 5 3 5 4 Rottame di ghisa - 80 - 39 - 56 - 104 - 74Totale 18.788 16.509 14.684 12.729 13.589 326 256 270 309 353 Totale - 18.462 - 16.253 - 14.414 - 12.420 - 13.236

Ferroleghe 943 931 856 819 779 40 40 48 45 63 Ferroleghe - 903 - 891 - 808 - 774 - 716

Semilavorati e lingotti 3.162 3.192 3.122 3.792 3.778 798 667 611 426 518 Semilavorati e lingotti - 2.364 - 2.525 - 2.511 - 3.366 - 3.260

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

13

Tav. 11 Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Materie prime Materie primeminerale di ferro 13.407 11.522 9.511 8.076 9.151 0 0 1 0 1 minerale di ferro - 13.407 - 11.522 - 9.510 - 8.076 - 9.150minerale di manganese 108 27 27 3 4 0 0 0 0 0 minerale di manganese - 108 - 27 - 27 - 3 - 4Rottame di acciaio 5.189 4.916 5.087 4.541 4.356 322 251 266 304 348 Rottame di acciaio - 4.867 - 4.665 - 4.821 - 4.237 - 4.008Rottame di ghisa 84 44 59 109 78 4 5 3 5 4 Rottame di ghisa - 80 - 39 - 56 - 104 - 74Totale 18.788 16.509 14.684 12.729 13.589 326 256 270 309 353 Totale - 18.462 - 16.253 - 14.414 - 12.420 - 13.236

Ferroleghe 943 931 856 819 779 40 40 48 45 63 Ferroleghe - 903 - 891 - 808 - 774 - 716

Semilavorati e lingotti 3.162 3.192 3.122 3.792 3.778 798 667 611 426 518 Semilavorati e lingotti - 2.364 - 2.525 - 2.511 - 3.366 - 3.260

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

14

Tav. 11a Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Prodotti lunghi Prodotti lunghiTravi ali larghe 98 113 110 141 152 169 177 196 137 205 Travi ali larghe 71 64 86 -4 53Travi ali parallele (I+U) 58 64 63 103 113 248 215 191 170 176 Travi ali parallele (I+U) 190 151 128 67 63Palancole 28 23 24 19 12 2 2 1 2 0 Palancole - 26 - 21 - 23 - 17 - 12Laminati mercantili 489 522 589 637 689 1.037 986 1.062 1.159 1.214 Laminati mercantili 548 464 473 522 525Tondo per cemento armato 108 50 47 63 28 1.457 1.743 1.629 1.557 1.796 Tondo per cemento armato 1.349 1.693 1.582 1.494 1.768Vergella 984 1.060 1.125 1.324 1.186 830 872 1.089 1.062 1.223 Vergella - 154 - 188 - 36 - 262 37Rotaie e armamento 14 20 17 15 54 219 142 120 103 65 Rotaie e armamento 205 122 103 88 11Totale 1.779 1.852 1.975 2.302 2.234 3.962 4.137 4.288 4.190 4.679 Totale 2.183 2.285 2.313 1.888 2.445

Prodotti piani Prodotti pianiLamiere a caldo e larghi piatti 482 492 661 941 808 1.888 1.557 1.573 1.419 1.574 Lamiere a caldo e larghi piatti 1.406 1.065 912 478 766Nastri a caldo < 600 mm 82 72 60 76 84 249 228 236 220 223 Nastri a caldo < 600 mm 167 156 176 144 139Coils 3.577 4.812 5.033 6.569 6.639 2.107 1.562 1.155 872 924 Coils - 1.470 - 3.250 - 3.878 - 5.697 - 5.715Lamiere a freddo 1.077 1.338 1.628 1.843 1.533 1.181 991 973 938 1.079 Lamiere a freddo 104 - 347 - 655 - 905 - 454Banda nera 20 52 54 32 19 14 15 15 13 13 Banda nera - 6 - 37 - 39 - 19 - 6Lamierini magnetici 556 575 549 562 612 37 42 42 48 44 Lamierini magnetici - 519 - 533 - 507 - 514 - 568Banda stagnata 532 609 682 692 698 72 56 52 64 69 Banda stagnata - 460 - 553 - 630 - 628 - 629Lamiere cromate 80 117 145 144 130 8 4 1 4 5 Lamiere cromate - 72 - 113 - 144 - 140 - 125Lamiere zincate a caldo 776 807 890 1.149 1.273 2.086 2.019 2.198 2.234 2.344 Lamiere zincate a caldo 1.310 1.212 1.308 1.085 1.071Lamiere elettrozincate 51 61 61 64 60 128 98 119 104 114 Lamiere elettrozincate 77 37 58 40 54Lamiere a rivestimento organico 269 198 158 172 207 245 336 413 407 528 Lamiere a rivestimento organico - 24 138 255 235 321Lamiere con altri rivest. metallici 123 88 78 93 94 46 46 62 61 62 Lamiere con altri rivest. metallici - 77 - 42 - 16 - 32 - 32Totale 7.625 9.221 9.999 12.337 12.157 8.061 6.954 6.839 6.384 6.979 Totale 436 - 2.267 - 3.160 - 5.953 - 5.178Totale Prodotti 9.404 11.073 11.974 14.639 14.391 12.023 11.091 11.127 10.574 11.658 Totale Prodotti 2.619 18 - 847 - 4.065 - 2.733

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

15

Tav. 11a Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016Prodotti lunghi Prodotti lunghiTravi ali larghe 98 113 110 141 152 169 177 196 137 205 Travi ali larghe 71 64 86 -4 53Travi ali parallele (I+U) 58 64 63 103 113 248 215 191 170 176 Travi ali parallele (I+U) 190 151 128 67 63Palancole 28 23 24 19 12 2 2 1 2 0 Palancole - 26 - 21 - 23 - 17 - 12Laminati mercantili 489 522 589 637 689 1.037 986 1.062 1.159 1.214 Laminati mercantili 548 464 473 522 525Tondo per cemento armato 108 50 47 63 28 1.457 1.743 1.629 1.557 1.796 Tondo per cemento armato 1.349 1.693 1.582 1.494 1.768Vergella 984 1.060 1.125 1.324 1.186 830 872 1.089 1.062 1.223 Vergella - 154 - 188 - 36 - 262 37Rotaie e armamento 14 20 17 15 54 219 142 120 103 65 Rotaie e armamento 205 122 103 88 11Totale 1.779 1.852 1.975 2.302 2.234 3.962 4.137 4.288 4.190 4.679 Totale 2.183 2.285 2.313 1.888 2.445

Prodotti piani Prodotti pianiLamiere a caldo e larghi piatti 482 492 661 941 808 1.888 1.557 1.573 1.419 1.574 Lamiere a caldo e larghi piatti 1.406 1.065 912 478 766Nastri a caldo < 600 mm 82 72 60 76 84 249 228 236 220 223 Nastri a caldo < 600 mm 167 156 176 144 139Coils 3.577 4.812 5.033 6.569 6.639 2.107 1.562 1.155 872 924 Coils - 1.470 - 3.250 - 3.878 - 5.697 - 5.715Lamiere a freddo 1.077 1.338 1.628 1.843 1.533 1.181 991 973 938 1.079 Lamiere a freddo 104 - 347 - 655 - 905 - 454Banda nera 20 52 54 32 19 14 15 15 13 13 Banda nera - 6 - 37 - 39 - 19 - 6Lamierini magnetici 556 575 549 562 612 37 42 42 48 44 Lamierini magnetici - 519 - 533 - 507 - 514 - 568Banda stagnata 532 609 682 692 698 72 56 52 64 69 Banda stagnata - 460 - 553 - 630 - 628 - 629Lamiere cromate 80 117 145 144 130 8 4 1 4 5 Lamiere cromate - 72 - 113 - 144 - 140 - 125Lamiere zincate a caldo 776 807 890 1.149 1.273 2.086 2.019 2.198 2.234 2.344 Lamiere zincate a caldo 1.310 1.212 1.308 1.085 1.071Lamiere elettrozincate 51 61 61 64 60 128 98 119 104 114 Lamiere elettrozincate 77 37 58 40 54Lamiere a rivestimento organico 269 198 158 172 207 245 336 413 407 528 Lamiere a rivestimento organico - 24 138 255 235 321Lamiere con altri rivest. metallici 123 88 78 93 94 46 46 62 61 62 Lamiere con altri rivest. metallici - 77 - 42 - 16 - 32 - 32Totale 7.625 9.221 9.999 12.337 12.157 8.061 6.954 6.839 6.384 6.979 Totale 436 - 2.267 - 3.160 - 5.953 - 5.178Totale Prodotti 9.404 11.073 11.974 14.639 14.391 12.023 11.091 11.127 10.574 11.658 Totale Prodotti 2.619 18 - 847 - 4.065 - 2.733

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

16

Tav. 11b Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 20161° trasformazione 1° trasformazioneTubi senza saldatura 459 463 484 466 569 715 570 660 458 518 Tubi senza saldatura 256 107 176 - 8 - 51Tubi saldati 214 221 254 256 233 2.513 2.422 2.592 2.691 2.792 Tubi saldati 2.299 2.201 2.338 2.435 2.559Semilavorati fucinati 6 6 5 10 6 32 35 43 34 27 Semilavorati fucinati 26 29 38 24 21Fucinati in barre 73 68 77 79 78 63 47 44 36 30 Fucinati in barre - 10 - 21 - 33 - 43 - 48Barre e profilati, trafilati a freddo 120 112 144 161 170 788 773 826 843 883 Barre e profilati, trafilati a freddo 668 661 682 682 713Filo 157 156 182 179 194 444 421 476 494 523 Filo 287 265 294 315 329Nastro a freddo < 600 mm 127 162 174 162 117 277 275 304 312 337 Nastro a freddo < 600 mm 150 113 130 150 220Totale 1.156 1.188 1.320 1.313 1.367 4.832 4.543 4.945 4.868 5.110 Totale 3.676 3.355 3.625 3.555 3.743

2° trasformazione 2° trasformazioneProfilati per armature miniere e Profilati per armature miniere e materiale per impalcature 39 33 34 45 39 107 119 121 132 120 materiale per impalcature 68 86 87 87 81Accessori per tubi 43 33 33 28 35 148 148 141 136 132 Accessori per tubi 105 115 108 108 97Graniglie 50 47 47 46 46 0 0 0 0 0 Graniglie - 50 - 47 - 47 - 46 - 46Polveri 42 42 40 39 44 0 0 0 0 0 Polveri - 42 - 42 - 40 - 39 - 44Flange 33 30 32 29 34 138 143 140 124 131 Flange 105 113 108 95 97Totale 207 185 186 187 198 393 410 402 392 383 Totale 186 225 216 205 185Altri prodotti Altri prodottiBulloni e viti 104 106 130 120 215 313 316 328 335 335 Bulloni e viti 209 210 198 215 120Catene 30 22 23 23 23 30 26 29 30 23 Catene 0 4 6 7 0Ancore e ancorotti 1 1 1 1 1 1 1 0 1 1 Ancore e ancorotti 0 0 -1 0 0Cavi, corde e trefoli 44 47 43 53 60 130 111 113 127 123 Cavi, corde e trefoli 86 64 70 74 63molle 30 29 29 34 43 36 40 40 44 41 molle 6 11 11 10 - 2Punte e chiodi 17 17 18 17 23 9 9 10 11 13 Punte e chiodi - 8 - 8 - 8 - 6 - 10Corde spin., tele, griglie e reti 41 36 43 55 56 236 297 331 354 375 Corde spin., tele, griglie e reti 195 261 288 299 319Lavori di filo di ferro o acciaio 155 159 163 174 196 412 405 412 420 421 Lavori di filo di ferro o acciaio 257 246 249 246 225Assi, ruote e loro parti 3 8 14 12 14 45 58 89 88 85 Assi, ruote e loro parti 42 50 75 76 71Getti 69 63 70 66 92 48 47 53 49 47 Getti - 21 - 16 - 17 - 17 - 45Altri fucinati e stampati 30 34 38 32 36 209 201 206 188 187 Altri fucinati e stampati 179 167 168 156 151Totale 524 522 572 587 759 1.469 1.511 1.611 1.647 1.651 Totale 945 989 1.039 1.060 892

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

17

Tav. 11b Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 20161° trasformazione 1° trasformazioneTubi senza saldatura 459 463 484 466 569 715 570 660 458 518 Tubi senza saldatura 256 107 176 - 8 - 51Tubi saldati 214 221 254 256 233 2.513 2.422 2.592 2.691 2.792 Tubi saldati 2.299 2.201 2.338 2.435 2.559Semilavorati fucinati 6 6 5 10 6 32 35 43 34 27 Semilavorati fucinati 26 29 38 24 21Fucinati in barre 73 68 77 79 78 63 47 44 36 30 Fucinati in barre - 10 - 21 - 33 - 43 - 48Barre e profilati, trafilati a freddo 120 112 144 161 170 788 773 826 843 883 Barre e profilati, trafilati a freddo 668 661 682 682 713Filo 157 156 182 179 194 444 421 476 494 523 Filo 287 265 294 315 329Nastro a freddo < 600 mm 127 162 174 162 117 277 275 304 312 337 Nastro a freddo < 600 mm 150 113 130 150 220Totale 1.156 1.188 1.320 1.313 1.367 4.832 4.543 4.945 4.868 5.110 Totale 3.676 3.355 3.625 3.555 3.743

2° trasformazione 2° trasformazioneProfilati per armature miniere e Profilati per armature miniere e materiale per impalcature 39 33 34 45 39 107 119 121 132 120 materiale per impalcature 68 86 87 87 81Accessori per tubi 43 33 33 28 35 148 148 141 136 132 Accessori per tubi 105 115 108 108 97Graniglie 50 47 47 46 46 0 0 0 0 0 Graniglie - 50 - 47 - 47 - 46 - 46Polveri 42 42 40 39 44 0 0 0 0 0 Polveri - 42 - 42 - 40 - 39 - 44Flange 33 30 32 29 34 138 143 140 124 131 Flange 105 113 108 95 97Totale 207 185 186 187 198 393 410 402 392 383 Totale 186 225 216 205 185Altri prodotti Altri prodottiBulloni e viti 104 106 130 120 215 313 316 328 335 335 Bulloni e viti 209 210 198 215 120Catene 30 22 23 23 23 30 26 29 30 23 Catene 0 4 6 7 0Ancore e ancorotti 1 1 1 1 1 1 1 0 1 1 Ancore e ancorotti 0 0 -1 0 0Cavi, corde e trefoli 44 47 43 53 60 130 111 113 127 123 Cavi, corde e trefoli 86 64 70 74 63molle 30 29 29 34 43 36 40 40 44 41 molle 6 11 11 10 - 2Punte e chiodi 17 17 18 17 23 9 9 10 11 13 Punte e chiodi - 8 - 8 - 8 - 6 - 10Corde spin., tele, griglie e reti 41 36 43 55 56 236 297 331 354 375 Corde spin., tele, griglie e reti 195 261 288 299 319Lavori di filo di ferro o acciaio 155 159 163 174 196 412 405 412 420 421 Lavori di filo di ferro o acciaio 257 246 249 246 225Assi, ruote e loro parti 3 8 14 12 14 45 58 89 88 85 Assi, ruote e loro parti 42 50 75 76 71Getti 69 63 70 66 92 48 47 53 49 47 Getti - 21 - 16 - 17 - 17 - 45Altri fucinati e stampati 30 34 38 32 36 209 201 206 188 187 Altri fucinati e stampati 179 167 168 156 151Totale 524 522 572 587 759 1.469 1.511 1.611 1.647 1.651 Totale 945 989 1.039 1.060 892

RELAZIONE ANNUALE 2016 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

18

Tav. 12 Occupazione siderurgia primaria

2012 2013 2014 2015 2016Occupati fine annoOperai ed apprendisti 28.479 28.103 27.000 26.639 25.915Impiegati 7.854 7.944 8.154 8.255 8.311Totale 36.333 36.047 35.154 34.894 34.226

Ore lavorate (000)Operai ed apprendisti 44.819 41.852 39.843 36.586 38.055Impiegati 12.811 12.615 12.887 12.612 14.111Totale 57.630 54.467 52.730 49.198 52.166

Ore C.I.G. (000)Operai ed apprendisti 2.929 5.083 4.673 7.221 4.176Impiegati 332 450 480 1.140 440Totale 3.261 5.533 5.153 8.362 4.616

Pensionamento anticipatoOperai ed apprendisti 42 17 17 66 27Impiegati 19 6 11 26 18Totale 61 23 28 92 45

Ore di assenza (000)Malattia ed infortuni

Operai ed apprendisti 2.714 2.505 2.496 2.214 2.292Impiegati 342 342 371 375 381

Totale 3.056 2.847 2.866 2.590 2.673

Ferie e festivitàOperai ed apprendisti 8.013 7.663 7.421 6.346 6.740Impiegati 2.224 2.284 2.325 1.970 2.183

Totale 10.237 9.946 9.746 8.316 8.922

ScioperoOperai ed apprendisti 375 144 498 62 172Impiegati 39 8 83 7 11

Totale 414 152 581 69 183

Altre causeOperai ed apprendisti 964 865 963 809 913Impiegati 152 142 193 243 244Totale 1.116 1.007 1.156 1.051 1.157

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