Omeostasi:Temperatura
Eq.acido-base
Eq. Elettrolitico
Bilancio energetico
PA
Stress:Fisico
psichico
Riproduzione:Gametogenesi
Caratteri sessuali
Gravidanza
Parto
Lattazione
SISTEMA ENDOCRINO:
Un sistema che,
integrato con il sistema
nervoso ed immunitario,
controlla per via
umorale
•L’omeostasi
•La sua risposta
adattativa all’ambiente
•La crescita
•La riproduzione
•Il metabolismo
Crescita:Sviluppo somatico
neuropsichico
CELLULA ENDOCRINA
Una cellula capace di secernere ormoni
GHIANDOLA ENDOCRINA
Una struttura composta in prevalenza da cellule endocrine
ipofisi corticosurrene
pineale medullosurrene
tiroide pancreas
paratiroidi testicolo
timo ovaio
ORGANI DOTATI DI FUNZIONI ENDOCRINE:
SNC App. gastroenterico Rene Cuore
Polmone Cellule s. immunitario Tessuto adiposo Stomaco
ORMONE:
Sostanza rilasciata in circolo che produce una o più
risposte biologiche dopo legame con recettori specifici.
Fattori determinanti l’effetto ormonale
• SECREZIONE Sintesi. Storage. Release. Secretion rate.
• TRASPORTO Affinità e capacità delle prot. di trasporto
• LEGAME AL Affinità e capacità del recettore.
• RECETTORE Tipo di recettore
• EVENTI POST-RECET. Trasduzione del messaggio.
• METABOLISMO Metaboliti attivi. Production rate.
• CLEARANCE Breakdown. Escrezione.
ORMONE:
Una sostanza secreta in circolo che produce una o più
risposte biologiche, previo legame a recettori specifici.
TIPI DI ATTIVITA’ ORMONALE
• Endocrina: effetto su bersagli distanti
• Neuroendocrina: secrezione neuronale (in circolo portale)
• Paracrina: effetto su cellule contigue
• Autocrina: effetto sulla stessa cellula (recettori di membrana)
Endocrina Neuroendocrina Paracrina Autocrina
tiroide, surrene insule, gonadi ipotalamo
SISTEMI DI REGOLAZIONE (endocrino-metabolici)
Tipo ____ Esempi
Feedback: negativo cortisolo su ACTH
ipercalcemia su PTH
positivo estradiolo su LH
iperglicemia su insulina
lungo ormone tiroideo su TSH
corto ACTH su CRH
ultracorto DA su DA (autocrinia)
Sistemi complessi (assi)
ANATOMIA IPOFISARIA
LOCALIZZAZIONE sella turcica dello sfenoide PESO 600 mg nell’adultofino a 900-1000 mg in gravidanza
DIAMETRI13 mm trasverso9 mm AP6 mm verticale
DELIMITAZIONE
laterale: seni cavernosiinferiore: seno sfenoidalesuperiore: diaframma della sella
LOBO ANTERIOREAdenoipofisi
LOBO POSTERIORE
neuroipofisi
• GH o ormone della crescitaPromozione dell’accrescimentoEffetto anabolico
• PRL o ProlattinaPromuove la lattazioneConcorre allo sviluppo mammario• TSH o ormone tireostimolantePromuove funzione e trofismo tiroideo• ACTH o CorticotropinaPromuove funzione e trofismo surrenalico
• LH e FSH o gonadotropineRegolano la produzione steroidea gonadica e la
gametogenesi
Ormoni ipofisari
T
S L
GC
GONADOTROPINE (LH e FSH)
Glicoproteine composte da subunità e (crom 6/19 )
Regolano la produzione steroidi sessuali prodotti da ovaio e testicolo e lo sviluppo dei gameti
Secrezione pulsatile (picchi da 1 a 6 ore)
PUBERTA'
Periodo dello sviluppo caratterizzato
dalla comparsa e dalla normale
progressione dei caratteri sessuali
secondari, relativi al sesso genetico,
che conduce alla formazione di un
individuo adulto capace di riprodursi.
Lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari
si completa nell'arco di 3-6 anni ed è
suddiviso in tappe maturative secondo vari
modelli di cui il più diffuso è quello di
TANNER che prevede 5 stadi maturativi
dallo stadio 1 prepubere allo stadio 5 adulto
ETA' DI INIZIO DELLA PUBERTA'(ampio range):
8 - 13 anni nelle femmine
9 - 14 anni nei maschi
nel determinare questa ampia fisiologicavariabilità gioca un ruolo importante l'eredità.
Modificazioni della composizione corporea alla pubertà
aumento della massa magra, muscolare, maggiore nei maschi e ad un aumento della massa grassa maggiore nelle femmine.
aumento relativo delle dimensioni del cuore e dei polmoni e l’incremento della pressione arteriosa.
La tiroide subisce un aumento di volume di 4 volte rispetto al periodo infantile
PUBERTA` FEMMINILE
• L’età di comparsa dei segni di maturazionepuberale è compresa tra 8 e 13 anni.
• Lo sviluppo puberale è caratterizzato da:
sviluppo della mammella (telarca)crescita dei peli pubici ed ascellari (adrenarca)aumento del volume ovaricoaumento del volume e modificazioni della formadell’uteroprima mestruazione (menarca)
Il menarca, o prima mestruazione, compare nella maggior parte dei casi all’età di 12±2 anni tra lo stadio 3-4 dello sviluppo mammario, dopo lo spurt puberale di crescita, e rappresenta il segno della completa maturazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadico
PUBERTA` MASCHILE
• L’età d’insorgenza dello sviluppo puberale maschile è tra 9 e 14 anni.• Lo sviluppo puberale maschile è caratterizzato da:• comparsa dei peli pubici ed ascellari
aumento di volume dei testicolipigmentazione e rugosità della cute scrotaleaumento della lunghezza del pene
Maturazione capacità riproduttiva e sessuale del maschio
MARKERS DI SVILUPPO PUBERALE DEL MASCHIOTinggaard J et al., Curr Opin Endocrinol Dabet Obes, 2012Zawatski & Lee, J Endocrinol 2013
GONADARCA: iniziale incremento volumetricodei testicoli marcatore di inizio pubertà
SPERMARCA: iniziale comparsa spz(spermaturia) marcatore di spermatogenesi
EIACULARCA: iniziali “consapevoli” emissionidi sperma (polluzioni, masturbazioni)
marcatore di maturazione somatica e psichica
GONADARCA
STADIO II TANNER
TESTICOLI > 3 ml (Prader!!);>2.5 cm asse longitudinale
Scroto: iniziale assottigliamento,arrossamento ed espansione cute
Pene: immodificato rispetto aprepubere
GONADARCA
RISULTATO RIATTIVAZIONE ASSE HPG
Start spgenesi attivazione mitosi/meiosi cells germinali comparsa sCiti espansione tubuliseminiferi volume testicolare
SPERMARCA
PRESENZA SPERMATOZOI NELLE URINE (MATTINO/24H)
ETA’ VOLUME TESTICOLARE
13.4 aa (11.7-15.3) 11.5 cc (4.7-19.6)
EIACULARCA
COSCIENZA PRIME EMISSIONI DI SPERMA
ETA’ VOLUME TESTICOLARE
13.3 ± 1.08aa (12-16)
10 ± 4 cc (5-20)
EVENTO ETA’
GONADARCA 11.6 (9.6-13.7)
SPERMARCA 13.4 (11.7-15.3)
EIACULARCA 13.3 (12-16)
MARKERS ACQUISIZIONE CAPACITA’ RIPRODUTTIVA
“ONSET”
“MID”
FERTLITA’ MASCHILE
Capacità dell’uomo di indurreuna gravidanza nella donna perfecondazione dell’ovulofemminile
FERTLITA’ MASCHILE
DIPENDE DA:
Un NUMERO adeguato di spermatozoi (15-20x106/ml)
Una MOTILITA’ adeguata degli spermatozoi (32%)
Una MORFOLOGIA adeguata degli spermatozoi (4%)
CONTROLLO ENDOCRINO DELLA
SPERMATOGENESI
SPERMATOGENESI: processo di maturazione dei gameti maschili in grado di fornire cellule aploidi
(spermatozoi)
Spermatogonio Ad
Poco replicante
Spermatogonio Ap
altamente replicante
Spermatogonio B Entra in Meiosi
Spermatocita I Completata Meiosi I
Spermatocita II Completata Meiosi II
Spermatide tondo Cell aploide
lo spermatogonio B impiega
74±4 giorni
per diventare spz maturo
durata della spermatogenesi
Spermiogenesi metamorfosi
spermatide tondo
Spermiazione liberazione spz maturi
nellume seminifero
Spermatogenesi
Moltiplicazione Spermatogoni Mitosi Spermatogonio B
Riduzione N. Cromosomi Meiosi I Spermatocita II
Divisione Spermatociti II Meiosi II Spermatide Tondo
Diff. Spermatide Tondo Spermiogenesi Spermatozoo
Liberazione Spermatozoo Spermiazione
Cortex
GnRH
Ipofisi
FSH LH
• •Sertoli Leydig
Testosterone•Spermatozoo
-
-
Asse Ipotalamo-Ipofisi-Testicolo
-Inibina b
Dipendenza Endocrina della Spermatogenesi
Testosterone
Pregnenolone
Colesterolo
PKA
cAMP
LH
cAMP
SCF
Inibina
Aromatasi
ABP
LeydigSertoli
Spermatogonio
PKA
N
FSH
Activin-A
Dipendenza della Spermatogenesi dagli Androgeni
A-R Sertoli, Mioide, Leydig Bremner, Endocrinol. 1994
T intratestis molto superiore al sistemico
Zirkin, Endocrinol. 1988
Riduzione T intratestis produce
blocco Spermatogenesi
Dipendenza della Spermatogenesi da FSH ?
Knockout subunità ß FSH
Topo fertile ma riduz. n. sperm
Kunar Nat. Gen. 1997
Espressione transgenica subunità ß FSH
Ripristino fenotipo normale
Matsumoto JCEM. 1988
Roditori
Primati
FSH essenziale per mantenimento quantitativo spermatogensi
Mancanza gonadotropine
1) Blocco spermiazione 2) Blocco mitosi spermatogoni3) Apoptosi delle cellule meiotiche
Drastica riduzione spermatozoi eiaculati
Malattie dell’ipofisi
Quadri di iperfunzione ormonale: eccesso di azione di un determinato ormone
Quadri di ipofunzione ormonale: difetto di azione di un determinato ormone
IPOFUNZIONE IPOFISARIA
L’ipopituitarismo è una condizione caratterizzatada un’insufficiente secrezione parziale o totale chepuò coinvolgere uno o più ormoni dell’ipofisi
Può essere congenito o acquisito e determina undanno, in genere permanente, che richiede terapieormonali sostitutive adeguate.
Incidenza nell’adulto 8-10 casi/milione per anno
EZIOLOGIA IPOPITUITARISMO: LE 9 "I"
• INVASIONE
• INFARTO
• INFILTRAZIONE
• INCIDENTI trauma cranico
• IMMUNOLOGICHE
• IATROGENE
• INFEZIONI
• IDIOPATICHE
• ISOLATE
Ipopituitarsimo: quadro clinico
Deficit di GH
nanismo, ipoglicemie, obesità, ipotrofia muscolare, osteoporosi
Deficit FSH/LH
disturbi mestruali, infertilità, impotenza, osteoporosi, astenia
Deficit TSH
astenia, stipsi, adinamia, intolleranza al freddo, dislipidemia
Deficit ACTH
astenia, stancabilità, ipotensione, nausea, iponatremia, ipoglicemia
Ipopituitarsimo: quadro clinico
77 casi /100.000 abitanti
• 44/100.000 PRL-omi• 22/100.000 NFPA• 9/100.000 GH-omi• 1/100.000 ACTH-omi
EPIDEMIOLOGIA DEGLI ADENOMI IPOFISARI
Nelle casistiche autoptiche: 22-27%
Nelle casistiche neuroradiologiche: 20% (diam >3 mm)
Tratti ottici
•Emianopsia bitemporale, scotomi, cecità
Seno cavernoso (raro)
•Ptosi
•Diplopia
• etc
(III, IV e VI nervo cranico)
Strutture algogene meningeeCefalea (in 20-60% all’esordio)
Ipotalamo (raro)
•Diabete insipido
•Obesità
•Alterazione temperatura
•Alterazioni comportamentali
Ipofisi> Ipopituitarismo
Effetto massa
Vie ottiche
•Se interessamento delle fibre chiasmatiche inferiori
>emianopsia bitemporale soprattutto nei quadranti superiori
ALTERAZIONI DEL CAMPO VISIVO
riduzione progressiva dell’acuità visiva
difetto visivo temporale inizia dai quadranti superiori per la lesione delle fibre nasali inferiori e si estende successivamente a quelle nasali superiori
difficoltà ad eseguire compiti di precisione come tagliare le unghie o infilare l’ago
difficoltà ad eseguire compiti che richiedono una visione temporale come parcheggiare o cambiare carreggiata mentre si guida
nella lesione chiasmatica centrale si può associare ridotta percezione dei colori
Adenoma PRL-secernente
Nella femmina:• anovularietà• oligomenorrea-amenorrea• galattorrea
Nel maschio:• calo libido• impotenza• infertilità
GALATTORREA
secrezione inappropriata di latte dal capezzolo sia nell’uomo che nella donna
bilaterale o monolaterale, spontanea o provocata
Tumori ipofisari PRL-secernenti (PRLoma)
Prevalenza stimata: circa 1/10,000Incidenza annuale stimata: 2.7/100,000
• Microadenomi (<10 mm di diametro)
• 65-70% dei PRL-omi• Femmine:Maschi 20:1• picco di incidenza: 21-30 anni
• Macroadenomi (>10 mm di diametro)
• 30-35% dei PRL-omi• Femmine:Maschi circa 1:1• picco di incidenza: 41-50 anni
Adenoma ACTH secernente
Segni e sintomi Frequenza (%)
Obesità tronculare
Facies “lunare”
Ipertensione arteriosa
Irsutismo e acne
Ipogonadismo
Osteoporosi
Astenia muscolare
Strie rubre
Fragilità vasale
Alterazioni psichiche
Poliuria, polidipsia
90
88
80
80
75
65
65
60
60
45
30
Caratteristiche cliniche dell’acromegalia(adenoma GH secernente)
Acrale, alterazioni facies, tessuti molliIperidrosiCefaleaParestesieAsteniaOsteoartriteDiabete mellito, IGTAlterazioni ecocardiograficheIpertensione arteriosaGozzo Irregolarità mestrualiCalo libido e potenzaDifetti del campo visivoSleep apnea
100 %
857065504545
20 (90)20
30 (78)60452050
Terapia chirurgica
Terapia radiante
Terapia medicaPRL-omi
GH-omi, TSH-omi
ACTH-omi, GH-omi, adenominon secernenti
Trattamento degli adenomi ipofisari
LE DIMENSIONI DELLA TIROIDE
Il volume è maggiore nei giovani adulti (10-25 ml) e progressivamente si riduce con l’età raggiungendo volumi di
6-7 ml in persone >50 anni
Il volume tiroideo è correlato alla massa corporea eal grado di carenza iodica
AZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI
1. EFFETTI SULLO SVILUPPO FETALEneuronale/scheletrico cretinismo
2. EFFETTI SUL CONSUMO DI OSSIGENOmetabolismo basale
3. EFFETTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLAREaumento frequenza e contrattilità cardiaca
AZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI
6. EFFETTI SUL SISTEMA ENDOCRINO(se carenza di ormoni tiroidei: aumento prolattina, ridotta risposta del GH agli stimoli, disturbi ovulazione e del ciclo
7. EFFETTI SULL’OSSO E SUL MUSCOLOaumentato riassorbimento osseo osteoporosi, ipercalcemia aumentata velocità di rilassamento muscolare iperreflessia (riflesso achilleo)
8. EFFETTI SUL RICAMBIO LIPIDICOaumentato metabolismo dei lipidi
IPOTIROIDISMO: DEFINIZIONE
Si intende lo stato morboso derivante da unainsufficiente azione metabolica degli ormoni tiroideia livello tissutale
Nella maggioranza dei casi è causato dainsufficiente produzione tiroidea di T3 e T4 peruna lesione primitiva della ghiandola tiroidea(Ipotir. PRIMITIVO) o per insufficiente o assentestimolazione della tiroide da parte del TSH(Ipotir. CENTRALE- RARO)
Nel primo caso: TSH↑; FT3 e FT4↓Nel secondo caso: TSH N/↓; FT3 e FT4↓
CAUSE DI IPOTIROIDISMO PRIMITIVO
PROCESSI AUTOIMMUNI TIROIDITE AUTOIMMUNE
PROCESSI INFIAMMATORI O DEGENERATIVI
IATROGENI (CAUSE MEDICHE)
tiroidectomia intervento di asportazione tiroide
terapia con radioiodio
CAUSE ALIMENTARI
carenza iodica
alimenti che deprimono la funzione tiroidea
farmaci (litio, amiodarone
IPOTIROIDISMO: CLINICA
TERMOREGOLAZIONE: Freddolosità, ridotta
sudorazione
FUNZIONE RESPIRATORIA: respiri lenti, voce
roca
APPARATO GASTROINTESTINALE: rallentamento
peristalsi intestinale: stipsi
SISTEMA NEUROMUSCOLARE: crampi, muscolari, debolezza muscolare, parestesie
ALTRE FUNZIONI ENDOCRINE: iperPRLemia di grado lieve, alterazioni del ciclo mestruale
IPOTIROIDISMO: CLINICA
Ipotiroidismo - effetti sul SNC
•Eloquio lento
•Voce rauca
•Sonnolenza
•Riduzione memoria
•Adinamia
•Depressione
IPOTIROIDISMO PRIMARIODIAGNOSI DI LABORATORIO
Free T4 (N: 9-20 pmol/L)TSH (N: 0.26-4.0 mU/L)
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO:
Free T4 e free T3 NTSH
Se TIROIDITE AUTOIMMUNEAb anti TPO ++ (90%)Ab anti TG ++ (70%)
! Prevalenza di Ab nella popolazione generale è del 6-7%
Stato morboso dovuto ad una eccessiva azione metabolicadegli ormoni tiroidei a livello tissutale“ipertiroidismo quando è determinato da un aumentodell’attività sintetica della tiroide”
TIREOTOSSICOSI/IPERTIROIDISMO
CAUSE- Autoimmune Malattia di Basedow: autoAb ad azione TSH simile- gozzo multinodulare tossico nodulo autonomo che produce
ormone tiroideo in modo incontrollato- adenoma tossico- fase tireotossica di tiroidite
SINTOMI TIREOTOSSICOSI
- nervosismo 70-100- batticuore 70-100- affanno 60-80- dimagrimento 60-80- astenia 40-80- intolleranza al caldo 40-80- sintomi oculari 40-80- aumento dell’appetito 20-60 - alvo frequente 10-40- disturbi mestruali 3-10
SINTOMI FREQUENZA %
DIAGNOSI
Free T4 (N: 9-20 pmol/L)TSH (N: 0.26-4.0 mU/L)
Ab anti TSH recettore ++
AbTPO, AbTg +/-
IPERTIROIDISMO SUBCLINICO:
Free T4 e free T3 NTSH
GOZZO: aumento dimensionale della tiroide
• Diffuso
• Uninodulare
• Multinodulare
Normofunzionante
(non tossico)
Iperfunzionante
(tossico)
GOZZO ENDEMICO•>10% della popolazione (OMS: 1/5 pop. mondiale)•Cause: carenza iodica, gozzigeni naturali (tiocianati, brassicacee)
•Funzione normale (o ridotta)•Semplice nodulare
EPIDEMIOLOGIA GOZZO
FABBISOGNO GIORNALIERO DI IODIO
Adulto 150 mg/die
Gravidanza e allattamento 200 mg/die
Bambini 70-120 mg/die
Neonato 40 mg/die
PROGRESSIONE GOZZO E FORMAZIONE ATA (adenoma tiroideo autonomo)
Tiroide normale
carenza di iodio
TSH
Gozzo GMN
YY
TSH<0.01
GMNT
YY
Nel 4–7% della popolazione adulta sono presentinoduli tiroidei clinicamente evidenti
Studi ecografici hanno dimostrato la presenzadi nodularità tiroidee nel 10-60% dellapopolazione adulta
L’incidenza di malignità nel nodulo tiroideosolitario è di circa il 5% diagnosi conagoaspirato
Noduli tiroidei: epidemiologia
EPIDEMIOLOGIA
Il 3-5% dei noduli tiroidei sono MALIGNI
L’incidenza annuale del cancro della tiroide per 100.000 persone è: 1.2-2.6 negli uomini e 2.0-3.8 nelle donne.
La prognosi del carcinoma tiroideo è globalmente favorevole, con sopravvivenza a 5 anni >80-90%.
0
10
20
30
40
50
60
70
papillare follicolare midollare anaplastico linfoma
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER ISTOTIPO
%
FATTORI DI RISCHIO
• Precedente irradiazione esterna
•Storia familiare
•Preesistente tireopatia
•Apporto alimentare di iodio
•Alimentazione e ambiente
SEZIONE ISTOLOGICA DELLA CORTECCIA
SURRENALICA
Zona glomerulare
Zona fascicolare
Zona reticolare
Zona midollare
aldosterone
cortisolo
cortisolo
androgeni «deboli»
Catecolamine
PRINCIPALI AZIONI BIOLOGICHE DEL CORTISOLO
Azioni sul metabolismo intermedio:• glicemia, insulina• sintesi proteica• degradazione lipidi
Azioni sull’equilibrio idroelettrolitico:• ritenzione Na+ e acqua, escrezione k+• flusso renale, filtrato glomerulare, escrezione acqua libera
Azioni sul metabolismo calcio-fosforo, osso e connettivo:• escrezione renale Ca++ e assorbimento intestinale• sintesi collagene: effetti cutanei
Azioni sulla crescita corporea:• secrezione GH e fattori di crescita
Azioni sull’apparato cardiovascolare:• portata cardiaca, tono arteriolare e contrattilità• sensibilità alle catecolamine
Azioni sull’apparato gastroenterico:• secrezione ac cloridrico ulcera gastroduodenale
Azioni sui sistemi emopoietico e immunitario• neutrofili linfociti, monociti ed eosinofili• azione anti-infiammatoria ma > suscettibilità alle infezioni
Azioni sul SNC:• labilità emotiva, irritabilità, depressione, euforia, mania, psicosi
PRINCIPALI AZIONI BIOLOGICHE DEL CORTISOLO
Ipertensione arteriosa
DiabeteIperlipidemia
Osteoporosi
Psicopatia
Rischio tromboticoobesità
Presentazione clinica
PRINCIPALI SEGNI E SINTOMI DELL’IPERCORTISOLISMO
Segni e sintomi Frequenza (%)
Obesità tronculare
Facies “lunare”
Ipertensione arteriosa
Irsutismo e acne
Ipogonadismo (amenorrea, impotenza)
Osteoporosi
Astenia muscolare
Strie rubre
Fragilità vasale
Alterazioni psichiche
Poliuria, polidipsia
90
88
80
80
75
65
65
60
60
45
30
DIAGNOSI IPERCORTISOLISMO
Determinazione del CLU (Cortisolo Libero Urinario)
Soppressione dei livelli di cortisolo con desametasone (1 mg 23.00-0.00)
Determinazione del cortisolo salivare notturno
Ipercorticosurrenalismo o Sindrome di CushingCAUSE
Forme ACTH Dipendenti
(80%)
Forme ACTH Indipendenti
(20%)
Tumori ectopici CRH/ACTH sec.
Somministrazione di ACTH esogeno
Iperplasia nodulare diffusa
Adenoma surrenalico
Iatrogeno: eccessivo uso steroidi
Adenoma ipofisario ACTH-sec(malattia di Cushing)
?
?
Carcinoma surrenalico
ACTH-oma
5-10% di tutti gli adenomi ipofisari
microadenomi nel 90% dei casi
75% di tutti gli ipercotisolismi
M/F 4:1
TERAPIA
MORBO DI CUSHING • Neurochirurgia
• Radioterapia
• Surrenectomia bilaterale
• Terapia medica
S. DI CUSHING
SURRENALICA• Surrenectomia
• Terapia medica
S. DI CUSHING
ECTOPICA• Terapia del tumore primitivo
• Surrenectomia bilaterale
• Terapia medica
Singh et al. 2009
Feocromocitoma cefalea, palpitazioni, ansietàflushing, ipertensione, tachicardia
Aldosteronoma ipertensione, ipokaliemia
Sindrome di Cushing obesità centrale, astenia. Irsutismostrie rubre, alterazioni mestruali,ipertensione, ipokaliemia, iperglicemia
Iposurrenalismo Primario difetto nel surrene
• Autoimmune: 75-80%• Tubercolosi: 15-20%
• Altre cause: 5-10%• Vascolare• Infezione fungina (istoplasmosi, blastomicosi)• ecc….
Iposurrenalismo Centrale difetto ipofisi
• Soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi
• Esogena: sospensione di corticosteroidi• Endogena: post-intervento per s. di Cushing
•Lesioni ipofisarie e/o ipotalamiche
• Adenomi ipofisari • Tumori vicini all’ipofisi• Post-chirurgia regione ipotalamo-ipofisi• Infezioni, Infiltrative, Traumi, ..• Genetico
Iposurrenalismo: cortisolo plasmatico
Tra 3 e 18 mcg% NECESSITA’ DI UN TEST DI STIMOLO
CORTISOLEMIA MATTUTINA
Può rappresentare un buon test di screening ma…
> 18 mcg%>450 nmol/l
Esclude insufficienza surrenalica
< 3 mcg%< 80 nmol/L
Conferma insufficienza surrenalica
Iposurrenalismo: ACTH
Nell’iposurrenalismo I° i
livelli di ACTH sono >>
100 pg/ml
Notevole sovrapposizione
tra soggetti normali e
soggetti con
iposurrenalismo II°
Oeljers et al. 1996 N Engl J Med; Dorin et al. 2003 Ann Int Med
Iposurrenalismo: presentazione clinicaEsordio acuto crisi addisoniana
• Sintomatologia addominalenausea, vomito, anoressia, epigastralgie
• Ipotensione, disidratazione, febbre, • Astenia, grave malessere, shock• Ipoglicemia
• Nel 10-15% dei pazienti:• Eventi stressanti, infezioni• Brusca sospensione di terapia corticosteroidea• Forme emorragiche, infartuali, da farmaci
Iposurrenalismo cronico
Manifestazioni cliniche Incidenza• Astenia e aumentata faticabilità 100%• Diminuzione appetito, anoressia 100%• Nausea e diarrea (dolori addominali) 50-60%• Dolori muscolari, articolari 10-20%• Vertigini 10-20%• Ipoglicemie (in infanzia)• Amenorrea
• Calo ponderale 100%• Ipotensione ortostatica 90%• Iperpigmentazione (primario) 90%• Calcificazioni surrenaliche (primario) 10%• Vitiligine (primario) 10%
TRATTAMENTO DELLA FASE ACUTA:
•Cortisone endovena immediato (pericolo di vita!!)
•Quando il paziente riesce ad alimentarsi, si può passare alla terapia con cortisone per bocca (terapia cronica)
Modificazioni della terapia in corso di eventi stressanti:
FEBBRE, INFEZIONI, VOMITO, INTERVENTI ODONTOIATRICI/CHIRURGICI