L’INFERMIERE
ED IL NEONATO ASFITTICO
LA NOSTRA ESPERIENZA
T.I.N. IRCCS “BURLO GAROFOLO” TRIESTE
Udine 19/02/15 Sabrina Scolz Tamara Strajn
Neurologic Examination From Sarnat & Sarnat, 1976- Shankaran, 2010 Neonatal Encephalopathy: Treatment With Hypothermia NeoReviews ;11;e85-e92 DOI: 10.1542/neo.11-2-e85
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Inclusion Criteria for Therapeutic Hypothermia
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SIN 2012: ≥35 sett. !1800g
Tools
Whole body cooling
Selective head cooling
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Linee guida per il trasporto di un bambino candidato ad ipotermia terapeutica.
(entro 6 ore dalla nascita)
Ospedale di nascita (1° o 2° liv.) COSA FARE
! Rianimazione neonatale. ! Chiudere il radiante. ! Temperatura rettale ogni 15 minuti, fino ad un target di
32.5°-34° C. (In alternativa sonda cutanea). ! Se la temperatura scende sotto i 33°, accendere il radiante a
0,5° C sopra la t.c. del bimbo in quel momento. ! Chiamare il più vicino centro di riferimento. ! Se possibile, posizionare linea venosa centrale e/o linea
venosa periferica (att. vasocostrizione).
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! Monitorare i parametri vitali (p.a. ogni 15’).
! Se intubato: ventilare evitando iperossia (stress ossidativo) e ipocapnia (diminuzione perfusione cerebrale).
! Monitorare Ega e ETCO2 (se possibile).
! Evitare l’ipoglicemia.
! Minimo apporto fluidi (edema cerebrale)
! Considerare l’applicazione di impacchi freddi (solo se pres. T° rettale- rischio di shock termico locale).
(TOBY Trial & ICE Trial)
Ancora………..
Advances in Neonatal Care, NANN,2014
Prima e Durante il Trasporto
Quindi….
ESERCITARSI
SIMULAZIONE DEI CASI IN EQUIPE
(in 6 mesi la performance di un gruppo senza refresh o casi, si dimezza)
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Il Neonato Candidato ad Ipotermia Terapeutica Sistemica.
Implicazioni Infermieristiche.
Cosa facciamo
! Accoglienza e valutazione generale iniziale.
! Monitorizzazione/ventilazione (se no ventilazione aumento metabolismo ma NON aumento DO2).
! Avvio ipotermia (goal: 33.5° entro 90’ dalla nascita).
! Posizionamento via venosa centrale/arteria ombelicale (se non già posizionato).
! Emogasanalisi.
! Posizionamento CFM.
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Il Neonato in Ipotermia Terapeutica Sistemica. Implicazioni Infermieristiche e Possibili Complicanze
Apparato Cardiorespiratorio
Bradicardia, alterazioni ECG (é intervalloQT, é RVS,
êCO, rischio FV).
Ipotensione. Mantenere MAP ≤43≤ mmHg. Chang, 2011.2013
Presenza di ipertensione polmonare.
Ipocapnia da iperventilazione/disad. al ventilatore.
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Quindi………..
! Monitorizzazione p.a. (se periferica) ogni 30’/60’. Chirinian,Mann, 2011.Critical Care Nursing
! Posizionamento pulsossimetro pre e post duttale.
! Valutazione ECG (anche per alt.elettrolitiche).
! Esecuzione e valutazione EGA (regolare la temperatura dell’analizzatore alla t° corrente per ê PCO2 e O2.).
! Mantenimento eventuale terapia con inotropi e valutazione degli effetti sistemici (PRIMA ècorrezione ipovolemia evitando eccesso di fluidi).
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Sistema Nervoso
Encefalopatia ipossico-ischemica
Convulsioni
Idrocefalo
Paralisi cerebrale e complicanze neurologiche a lungo termine
Durante ipotermia
! ê del flusso cerebrale
! ê metabolismo cerebrale
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Quindi……
! Monitorare aEEG e (ausp.), quotidianamente, video EEG.
! Gestione della terapia anticonvulsivante.
! Esame obiettivo neurologico giornaliero/congruenza tra aEEG e presenza di convulsioni (a vista).
! Utilizzo INVOS (att. lesioni da pressione).
! ECO SNC. RMN a 8/10gg di vita.
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Temperatura corporea
Possibili complicanze
Overcooling all’arrivo/durante ipotermia nonostante servo controllo (t° rettale).
Quindi….
Confronto con t° ascellare/cutanea (?) Non attendibilità dei termometri digitali.
N.B. Controllo della t° rettale anche come valutazione di ev. ischemia
splancnica (insieme ai lattati).
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Cateteri vascolari
Possibili complicanze
Stravaso/Irritazione di parete da farmaci anticonvulsivanti e/o inotropi.
Trombocitopenia/alterazioni emocoagulative.
Suscettibilità alle infezioni (alterata funzionalità leucociti,ê fagocitosi).
Quindi….
! Osservazione periodica sito di inserzione ed arto di cannulazione.
! Gestione doppia terapia antibiotica.
! Regolazione pressione di lavoro pompe infusive.
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Apparato muscolo-scheletrico
Possibili complicanze.
Perdita funzionalità muscolare.
Quindi….(problema aperto)
! Possibilità di FKT motoria passiva anche durante ipotermia?
Lesioni da pressione/necrosi grasso sottocutaneo/ shock termico localizzato.
Quindi….
! Alternanza delle posture ogni 2/3 ore valutando la stabilità emodinamica.
! Osservazione. Udine 19/02/15 Sabrina Scolz Tamara Strajn
Necrosi del grasso bruno sottocutaneo
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Prone position (problema aperto)
Vantaggi Svantaggi
Redistribuzione dei fluidi sistemici Presenza di cateteri ombelicali
Mobilizzazione delle secrezioni Diminuzione SV e CO
Aumento dell’ossigenazione
Alternanza del decubito
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Sistema renale/metabolico
Probabili complicanze
Ritenzione urinaria da sedazione/analgesia/ipovolemia.
Alterata secrezione ADH/Alterazioni Na/rilascio di catecolamine.
ê K sierico. Att. al rimbalzo in riscaldamento.
Ipo/iperglicemia (minor rilascio glucosio,minor sensibilità all’insulina).
Quindi….
! Cateterizzazione vescicale
! Accurato bilancio IN/OUT (con valutazione generale almeno ogni 8-12 ore).
! Esami ematochimici.
! Amministrazione infusioni.
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Dolore
Cause
Alterazione delle vie di trasmissione dovute ad asfissia/ immaturità.
Assenza di meccanismo analgesico endogeno.
Presenza di clonìe/convulsioni.
Ipertensione endocranica.
Postura obbligata.
Freddo.
Intubazione.
Presenza di ev. lesioni dei tegumenti.
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Approccio multifattoriale al dolore. Fredriksson, 2012 Udine 19/02/15 Sabrina Scolz Tamara Strajn
Quindi….
! Utilizzo di sedazione ed analgesia. ! Miglior controllo termico, ! Diminuzione discomfort, ! Diminuzione impegno respiratorio ! Diminuzione della “memoria” del dolore a lungo termine ! Neuroprotezione
! Modifica postura.
! Utilizzo scala di valutazione dolore (EDIN non esaustiva.)
! No estensione degli arti.
! No posizioni preternaturali.
! Riduzione stimoli esterni.
Attenzione a….
! Modifica della FC e PA. Se monit. modifica EtCO2.
! Mimica facciale/movimenti (se non presente curarizzazione).
! Rischio di sovradosaggio da alterato metabolismo (ipotermia/danno ischemico renale ed epatico).
Problema aperto……
! Utilizzo NIRS insieme a CFM/EEG per valutazione aree di attivazione al dolore.
! Creazione di scala di valutazione del dolore ad hoc.
! Utilizzo Clonidina in analgesia.
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Proposta: CRIES SCALE
Rewarming
Inizio dopo 72 ore ed in almeno 8 ore
Eventuali complicanze
Riscaldamento rapidoèvasodilatazione ed aumento volume circolanteèedema cerebrale ed ipertensione endocranica.
Ischemia da riperfusione (valutazione del gap di CO2/ SCVO2 - lattati)
Anche con risc. lento: ipotensione da vasodilatazione ed insufficiente volemia.
Alterazione ECG da pregressa ischemia
Mismatch tra DO2 e VO2
Udine 19/02/15 Sabrina Scolz Tamara Strajn
Quindi…..
! Aumento graduale della temperatura non oltre 0.5° per ora. EVITARE rimbalzo termico anche nelle successive 24 h.
! Controllo p.a. ogni 30’/60’. Controllo alterazioni ECG.
! Confronto tra t° cutanea e rettale (fino alla fine del ciclo).
! Attenzione ai lattati.
Udine 19/02/15 Sabrina Scolz Tamara Strajn
Famiglia
Cosa facciamo
Informazione
Coinvolgimento di più figure: infermiere, medico psicologo, fisioterapista.
Cosa prova la famiglia
Senso di colpa.
Non appartenenza/mancata esperienza pelle a pelle/non conoscenza.
Difficoltà al tocco (bimbo freddo ed immobile)
Senso di irrealtà
Incognite sul futuro
Tradimento delle aspettative
Esperienza della “rinascita”.
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Da migliorare
! Presenza dell’Infermiere e ruolo di accompagnamento e guida.
! Favorire il contatto soprattutto nel rewarming/risveglio.
! Evitare la delega alla sola figura dello psicologo.
! Coinvolgimento dei genitori in semplici attività.
! Collaborazione con i colleghi del reparto di degenza materno.
Udine 19/02/15 Sabrina Scolz Tamara Strajn
GRAZIE
Sabrina Scolz Neonatologia IRRCS “Burlo Garofolo”. Trieste [email protected]
Tamara Strajn Neonatologia IRRCS “Burlo Garofolo”. Trieste [email protected]