Date post: | 02-May-2015 |
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L’informazione utile
Percorsi della comunicazione interculturale in Italia
Università degli Studi di Genova
Facoltà di Scienze Politiche
Tesi di Storia del Giornalismo – a.a. 2005/2006
Finalità della tesi:
• Sottolineare la scarsità di informazioni PER stranieri rispetto a quelle SUGLI stranieri
• Censire canali e iniziative passate e presenti, mettendo in luce alcune di queste
• Relazionare l’incremento di informazione per stranieri con l’evoluzione politica, economica e sociale del fenomeno-immigrazione
• Denunciare gli ostacoli all’accesso degli stranieri alla professione giornalistica
Metodo:
• Fonti di partenza: studi Cnel (2003) e Cospe (2002) sui media interculturali
• Ricerca di testate, saggi e altri documenti in biblioteche e librerie
- Consultazione di libri, articoli e materiale web (e audiovisivo) specializzato
• Interviste e questionari a esperti e protagonisti
Annotazioni preliminari:
• Informazione utile: quella che, oltre a essere grammaticalmente corretta, assolve a una funzione di pubblica utilità per un target specifico
• Media multiculturali: combinano proprietà italiana, redazione “mista”, pubblico straniero
• Comunicazione interculturale: trasmissione e diffusione di informazioni, nozioni e valori da un’emittente a un ricevente di differente origine etnica
Gli stranieri regolari in Italia:
• 140 mila nel 1970• 2,9 milioni nel 2006 (5%), con 54 mila parti
annui nella penisola e un saldo netto di 237 mila nuovi arrivati (Istat, 2006)
• 3,7 milioni nel 2007 (6,2%), una cifra inferiore solo a Germania e Spagna. I più numerosi: rumeni, marocchini e albanesi (Caritas, 2007)
Suddivisione delle testate:
5 scopi prevalenti:
• Servizio pratico e immediato
• Scambio tra culture
• Condivisione di valori religiosi
• Coinvolgimento politico-civile
• Vendita del prodotto editoriale
La comunicazione interculturale ieri e oggi:
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Esperienzeterminate
Esperienzein corso
StampaRadioTelevisioneInternet
La stampa:
• Primato per varietà e numero di iniziative
• Basso tasso di natalità e mortalità
• Diffusione in genere regionale o provinciale
• Vivacità di associazioni religiose e culturali
• Cadenza quindicinale o plurimestrale
• Gratuità di molte testate
• Prevalenza di informazione di servizio, ma forte ascesa di “Stranieri in Italia” e di altri gruppi orientati al marketing
• Consolidato filone di inserti e supplementi periodici su quotidiani locali
La radio:
• Il primo canale ad essere stato sfruttato
• Abilità nel comunicare a un target specifico
• Costi di produzione relativamente bassi
• Equilibrio tra informazione culturale e musicale e di servizio; stabilità di quella “movimentista”
La televisione:
• Il mezzo meno usato, ieri come oggi
• Difficoltà ad abbandonare ambizioni “generaliste”
• Costi di produzione ancora troppo elevati
• Informazione quasi solo di servizio; ascesa di quella “movimentista”
Somiglianze di radio e tv:
• Tasso medio-alto di natalità e mortalità
• 50% delle iniziative in Toscana, Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna
• 66% delle produzioni sono interne alle emittenti
• 68% delle trasmissioni sono settimanali
• 80% di programmi in italiano, che solo nel 29% dei casi è però lingua esclusiva
• 70% di iniziative non gode di finanziamenti pubblici
• Il programma-tipo è “omnibus”, dura un’ora circa e va in onda su emittenti locali
Internet:
• Il filone più recente• Racchiude periodici, newsletters, siti e portali, ma
anche radio e tv online• Pregi: accessibilità, interattività, bassi costi di
produzione, reattività ai cambi sociali• Difetti: “immenso oceano” senza mappatura
adeguata offline• Culla dell’informazione per il mercato e
“movimentista”; scarse quella religiosa e culturale
Protagonisti di internet:
I – siti di piccole associazioni culturali in cerca di maggiore notorietà
II – portali per l’immigrazione, monotematici e onnicomprensivi
III – sottogeneri più specializzati come newsletters e radio online
IV - blog
Caratteristiche della web-comunicazione:
• Origini centro-settentrionali, ma nodi principali a Milano e Roma
• Target mediamente istruito, benestante e integrato
• Partecipazione attiva dei migranti come collaboratori e membri di reti e associazioni
Alcune iniziative al microscopio
“L’Emigrato”ovvero “dall’emigrazione all’immigrazione”
• Piacentino, nasce come bollettino per gli emigrati italiani nelle Americhe (1903)
• Assume l’attuale nome e orientamento nel 1994• Esce ogni mese e mantiene gli storici legami con i
missionari scalabriniani• Vuole “informare, formare, proporre, provocare,
leggere al positivo l’esperienza migratoria di ieri e di oggi”
Alla Biblioteca Berio:
• “Africa News and Nouvelles”• “Al Maghrebiya”• “Bota Shqiptare”• “Cina in Italia”• “El Carrete”• “Expreso Latino”• “Ukrainska Gazeta”• “Zhonghua Shibao”
Inserti e supplementi di quotidiani locali:
• “Città Meticcia” (Ravenna)
• “Gazzetta Mondo” (Bari)
• “Incroci” (Vicenza)
• “Koinè” (Piacenza)
• “Mondinsieme” (Reggio Emilia)
• “Ponte di Mezzo” (Parma)
“Metropoli”:
• Nasce nel gennaio 2006, abbinato ogni domenica a “Repubblica”
• Ambisce a essere “il giornale dell’Italia multietnica” e a favorire l’adesione culturale e politica dei “nuovi cittadini” alle idee del quotidiano madre
• E’ il primo e unico foglio per migranti a diffusione nazionale
Premio “Mostafà Souhir”:
• Ideato da “Cospe”, “Controradio” e Comune di Firenze, riconosce annualmente dal 2004 le migliori iniziative interculturali
• Si rivolge a rotazione a radio, stampa e tv
• Si compone di un premio alla carriera, una somma in denaro e una menzione speciale per giovani collaboratori di origine straniera
“El Noticiero”:
• Esordisce nel 2002 su “Telegenova”; dal 2006 è ospite di “Telecittà”
• Punto di riferimento della comunità dei latinos a Genova e dintorni
• Realizzato in spagnolo da giovani collaboratori ispanofoni semi-volontari
• Coniuga news e approfondimenti in 15 minuti settimanali
• Vincitore del premio “Souhir” nel 2006 come miglior format televisivo
Le trasmissioni Rai:
• due radiofoniche - “Permesso di Soggiorno” e “Brasil”
• due televisive - “Un Mondo a Colori” e “Tg3 Shukran”
• Basso profitto politico ed economico dei programmi interculturali pubblici
• Segnali di cambiamento: “Rai Educational” e “Rai Med”
“Stranieri in Italia”:
• Nasce nel 2000 con un sito contenente le novità legislative italiane sull’immigrazione
• Nel 2001 edita il suo primo periodico per stranieri• Nel 2005 inaugura un notiziario radio e un format
tv settimanali• Oggi è l’azienda leader nella comunicazione per
migranti, grazie all’appoggio del colosso delle rimesse “Western Union”
Virtù e difetti di “Stranieri in Italia”:
• Network efficiente di collaboratori sparsi in tutta Italia
• Informazione ampia e completa per “nuovi cittadini”
• Primo vero impulso su larga scala alla etno-comunicazione
• Monopolio della comunicazione per migranti
• Sacrificio della libertà di stampa in favore del business
Altre realtà emergenti:
• “Agenzia Migra”: nasce nel 2003 per cambiare “l’immagine dell’immigrato nei media, nella società civile, nel mondo del lavoro”; utilizza giovani collaboratori stranieri, in prevalenza donne
• “Asterisco Radio”: sorta come rubrica settimanale, nel 2004 vince il premio “Souhir”; dal 2005 è web-radio autonoma trasmessa in più lingue
Esperienze emblematiche:
• “Il Passaporto”: edito da “L’Espresso”, è durato l’intero 2005 e ha aperto la strada a “Metropoli”; è il primo ampio tentativo di web-informazione “movimentista”
• “Ethnoland News”: nata nel 1999 come “utility company”, è un portale da 200mila contatti al giorno e una rivista bimestrale da 30mila copie; attiva su più fronti come alternativa a “Stranieri in Italia”
Conclusioni(?):
• L’informazione per stranieri in Italia è in forte espansione, soprattutto sui versanti “movimentista” e su quello orientato al business
• Mancano però garanzie giuridiche ed economiche ai redattori stranieri e alle testate interculturali, il che incide sulla quantità e qualità delle stesse