LINGUAGGI VERBALILINGUAGGI VERBALI
CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA
' N AN A N A SC O A MA ADELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIAA.A. 2013/14
Dr.ssa Giusy Gallo
Sono cresciuta e ho sempre vissuto a Vicarello, frazione di un paese a p , pun'ora da Roma che dorme e s'annoia sul suo lago.Sono stata tante cose, lì: triste, felice, con i capelli a caschetto, lunghi, corti con il morbillo le ginocchia sporche ho avuto gli incubi dei diecicorti, con il morbillo, le ginocchia sporche, ho avuto gli incubi dei dieci anni, i segreti tremendi dei quindici, le delusioni dei venti, gli stupori dei venticinque, ho fatto le cazzate dei dieci, dei quindici, dei venti e dei venticinque mentre di là cucinava mia madre usciva e rientrava mioventicinque, mentre di là cucinava mia madre, usciva e rientrava mio padre, nasceva mio fratello, passeggiava un gatto, un cane, un altro cane, un coinquilino, un altro coinquilino, un altro ancora, mi sono i t t t i bi t i l i t iinnamorata, sono stata ricambiata, ma poi no, lasciata, ma poi no, annoiata, noiosa, voluta, perduta, cretina, moglie.Sempre e comunque protetta.Dalla violenza della realtà, dicevo io.Dalla responsabilità di essere davvero un'adulta o almeno giù di lì, dicevano gli altri: finché ti basta attraversare un pezzo di orto per g p pessere a casa dei tuoi genitori è una finta tutto, lo capisci o no?
Tratto da Dieci minuti, Chiara Gamberale
Enunciato
“frase considerata dal punto di vista del suo concreto impiego in unafrase considerata dal punto di vista del suo concreto impiego in una situazione comunicativa, come segmento di discorso in atto; enunciato è dunque il corrispettivo, nel quadro dell’uso della lingua, d ll f ità d l i t li i ti ”della frase, unità del sistema linguistico”
Significato degli enunciati dal punto di vista pragmatico
Cosa si fa, con la produzione di un enunciato, in un determinato pcontesto situazionale e chiama quindi direttamente causa l’intenzionalità del parlante
Lingua come modo d’agire
PragmaticaPragmatica
La pragmatica è al disciplina che si occupa dell’interpretazione dell’azione intenzionale umana in generale.Azione intenzione di cui ci occupiamo è la comunicazione tipicamenteAzione intenzione di cui ci occupiamo è la comunicazione tipicamente umana che avviene per mezzo della lingua
I due compiti della pragmatica:-Che cosa viene detto con un enunciato;- Quale atto linguistico è stato compiuto
Influenza del contesto sulla parola
“Ora piove. E da te?”
“Qui c’è il sole”
DEISSISi tratta dell’uso di elementi del linguaggio, detti deittici (pronomipersonali, aggettivi dimostrativi, avverbi di luogo e di tempo), che siriferiscono direttamente alla dimensione spaziale, o temporale, oalle persone che partecipano allo scambio comunicativo.
Fare cose con le parole/1Fare cose con le parole/1
“Ti nomino Dottore in Lettere”
“Ti battezzo”Ti battezzo
“Ti lascio”
Verbi performativi – svolgimento di un atto linguistico
Fare cose con le parole/2Fare cose con le parole/2
Enunciato performativoEnunciato performativo
- E’ convenzionale- Dipende dal contesto- Può essere ‘felice’ o ‘infelice’
Condizioni di Felicita’Condizioni di Felicita
“Mi complimento per il brillante risultato raggiunto”
No regole verocondizionali
Condizione di felicità:Le persone e le circostanze sono appropriate. p pp pEs. non posso battezzare un bimbo se non sono un sacerdote -> “Io ti battezzo”
Atti Linguisticig
Att l t i di l i b f tAtto locutorio: dire qualcosa; espressione ben formata sintatticamente e dotata di significato, oggetto di studio da parte di sintassi e semantica.“L’aula è piena”
Atto illocutorio: corrisponde all’azione che viene effettivamente compiuta, a ciò che facciamo proferendo un enunciato, alla forza illocutoria che corrisponde al nostro proferimento: affermazione, ordine, minaccia, promessa, avvertimento, ecc.ordine, minaccia, promessa, avvertimento, ecc.“”Mi scuso di essere arrivata in ritardo”
Atto perlocutorio corrisponde agli effetti ottenuti dall’atto illocutorioAtto perlocutorio corrisponde agli effetti ottenuti dall atto illocutorio, alle conseguenze psicologiche o comportamentali, intenzionali o meno
Intenzione e significatoIntenzione e significato
“Ti serve l’auto oggi?”gg
Significato dell’espressione -> significato ‘letterale’
Significato del parlante -> il significato con cui il parlante usa l’espressioneparlante usa l espressione
Significato del ParlanteSignificato del Parlante
- Ciò che il parlante vuole dire
- Ciò che il parlante intende comunicare
“Ho visto spesso Francesca con Paolo”
Il voler dire – o significato – del parlante diventa il punto di partenza per una teoria del significato.
Lorenzo: “Francesca ci ha invitati a cena stasera, ci ,saremo tutti, come ai vecchi tempi. Le ho detto che non saremmo mancati”
Giulia: “Ho un forte mal di testa”
Principio di cooperazionePrincipio di cooperazione
Le nostre interazioni comunicative sono rette daLe nostre interazioni comunicative sono rette da regole.
Per agire con qualcuno è necessario coordinarsi.
L i i è tt d l i i i diLa comunicazione è retta dal principio di cooperazione
Implicature conversazionaliImplicature conversazionali
Una implicatura conversazionale rivela qualcosa che non vienedetto, ma viene fatto intendere utilizzando il contesto dellaconversazioneconversazione
Il contesto è la situazione in cui le frasi vengono usate e di d d ll’ bi t fi i d i l ti d i l idipende dall’ambiente fisico, dai parlanti, dai loro scopi, intenzioni, credenze, desideri e conoscenze che condividono,
Massime ConversazionaliMassime Conversazionali
Massima di quantità
Massima di qualità
Massima di relazione
Massima di modo
CortesiaCortesia
“Puoi prestarmi i tuoi colori?”
“Buongiorno, casa Rossi?”“S l N h b li t ”“Salve. No, ha sbagliato numero”“Mi scusi. Buona giornata”
Cortesia intesa come un insieme di strategie comunicative che hanno lo scopo di stabilire, conservare, alterare le prelazioni tra interlocutori
FacciaFaccia
Reputazione
“Cortesia come insieme di mezzi impiegati da un parlante per t l d ll f i d ll’ lt ” ( 92)mostrare consapevolezza della faccia dell’altro” (p. 92)
POSITVA
FACCIA
POSITVABisogno di essere
accettati
NEGATIVA
Regole di conversazione e Regole di cortesia
Regole della conversazioneRegole della conversazione
Sii chiaro
Regole della cortesia
Sii cortese Non ti imporreOffri delle alternativeMetti l’interlocutore a suo agio
La conversazioneLa conversazione
- Cooperazione
Controllo della parola- Controllo della parola
- Due o più partecipanti che si alternano nel prendere la parola
- Assenza di lunghi silenzi
Le inferenzeLe inferenze
In un modello inferenziale la comunicazione è produzione einterpretazione di indizi.
Il parlante produce un indizio del senso che intende comunicare,un indizio che può anche essere non verbale.L’i t l t d i f i il d ll’i di i d tt d ll’ itt tL’interlocutore deve inferire il senso dell’indizio prodotto dall’emittente.
La comprensione dipende da un complesso meccanismo di processiInferenziali che partono dall’enunciato pronunciato e tengono contodel contesto (p. 108).(p )
Le MetarappresentazioniLe Metarappresentazioni
“La comprensione inferenziale è resa possibile da una capacità cognitiva propria degli esseri umani la capacità di attribuire staticognitiva propria degli esseri umani, la capacità di attribuire stati mentali ai nostri simili, il fatto cioè che vediamo gli altri come mossi da credenze, desideri, speranze, paure, ipotesi, convinzioni”convinzioni
“L i i tit i bb l ff tt“La comunicazione umana costituirebbe solo un effetto secondario di tale capacità, detta di metarappresentazione (la capacità di rappresentarsi mentalmente gli stati mentali altrui), che costituisce il vero tratto distintivo degli umani e consente loro un’intenzione ricca e complessa”
Disturbo Semantico-PragmaticoDisturbo Semantico Pragmatico
E’ un “disturbo prevalente dell’uso e del contenuto del linguaggio l d d i f l i i t ttimalgrado una produzione fonologica e sintattica poco
compromessa” Stella GA (2001), in Camaioni L, Psicologia dello sviluppo del linguaggio, Bologna, Il Mulino,
Linguaggio sintatticamente ben formatoLinguaggio fonologicamente correttoDifficoltà nel seguire le conversazioniDifficoltà nel seguire le conversazioniIncapacità di impegnarsi in una conversazione a scopo comunicativo
Conseguenza socialeConseguenza sociale
“Si segnalano ricerche sulle preferenze tra coetanei, in cui giànella scuola materna i bambini con DSL sono meno desiderati dialtri come compagni per i giochi. Fujiki, Brinton e Toddsegnalano che i bambini con DSL hanno contatti con un numeropiù ridotto di coetanei e hanno in genere meno amici rispetto aibambini di pari età linguisticamente normosviluppatti”
Stella GA (2001), in Camaioni L, Psicologia dello sviluppo del( ), , g pplinguaggio, Bologna, Il Mulino, p. 277
Trovare le parole puo’ essere difficile…
-Dire cose inadeguate ( diffcoltà s cegliere le parole)- Entrare nella conversazione nel momento sbagliatog- Lunghi monologhi- Discorsi ripetitivi
Abilita’ di Comunicazione/1Abilita di Comunicazione/1
3-5 Anni
Sviluppo linguaggio verbale attorno ai 18 mesi.I bambini ricordano frasi intere senza comprendere sempre i l h lciascuna parola che le compone.
I bambini con DSP utilizzano la loro ottima memoria per ricordare frasi e discorsi, ma non sviluppano la capacità di produrre o costruire frasi.Ripetizione meccanica di frasip
Criticita’Criticita
-Assumere alternativamente il ruolo del parlante e dell’ascoltatore
- Usiamo la lingua per richiamare l’attenzione di qualcunoUsiamo la lingua per richiamare l attenzione di qualcuno
Abilita’ di Comunicazione/2Abilita di Comunicazione/2
6-8 anni
Produzione frasi ben formateVocabolario ben sviluppatoEl i i titiEloquio ripetitivoEnunciati adeguati o completamente fuori contesto (ad es. “Piove”, mentre fuori è solo nuvoloso).Confusione uso nomi/pronomi adeguati
Criticita’Criticita
-Consapevolezza regole della conversazione
- Dire cose pertinenti
- Abilità di inferenza
Alcuni problemiAlcuni problemi
-Il bambino comprende il linguaggio abbastanza bene ‘in apparenza’Attenzione al contesto di enunciazione: il significato letterale potrebbe g pdare vita ad azioni non pertinenti
-Il bambino può usare un linguaggio ripetitivo
-Difficoltà nel fare conversazioneDifficoltà di metarappresentazione. Incoraggiare il bambino e aiutarlo ad inserirsi nella conversazione rispettando i turni
- Difficoltà con metafore e significati non letterali