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l'iniziativa

Date post: 07-Jan-2017
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La città commossa ha tributato l’ultimo saluto a Vincenzo Mollica storico vinaio dalla grande carica umana Maratea Marianna Trotta a pagina 12 Pasquale Lamboglia al fotofinish vince le elezioni a Tortora e torna ad essere sindaco Calabria Valentina Bruno a pag. 16 Per scriverci : “L’Eco di Basilicata, Calabria e Campania” - Via Cerruto, 2 85044 LAURIA (PZ) Per contattare la Redazione Giornalistica Telefax 0973-626012 POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB (POTENZA) Serata di beneficenza a Tortora per l’Associazione S.P.E.M. ItaliaOnlus. La raccolta fondi dedicata alle aree più povere del mondo Etiopia Valentina Bruno a pagina 16 0,50 euro l’Eco l’Eco Anno IX - numero 7 - Giovedì 1° Aprile 2010 Quindicinale Basilicata Calabria Campania www.ecodibasilicata.it [email protected] C.C.P. 51649671 Il Centro commerciale iperConveniente Il Centro commerciale iperConveniente Lagonegro Pasquale Crecca a pagina 30 Iniziativa del Rotary Club di Lauria sulla sicurezza e sulla legalità. Invitati i club di Sapri e Scalea. Ospite il Capo della Squadra Mobile di Potenza Strappato Marcello Pittella del Pd e Mariano Pici del Pdl sono i primi eletti dei due maggiori partiti di Basilicata. Lauria diventa caput mundi della politica regionale Servizi all’interno Una tiratissima campagna elettorale consegna alla città il nuovo sindaco: Giuseppe Tancredi Giuseppe Cassino a pagina 24 Moliterno Primi della Primi della classe classe Domenico Perrelli, giovane non vedente ha vinto la sua scommessa. Scia sul Monte Sirino grazie al Maestro Fabio Limongi Trecchina Speciale a pagina 32
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Page 1: l'iniziativa

La città commossa hatributato l’ultimo saluto

a Vincenzo Mollica storico vinaio dalla grande carica umana

Maratea

Marianna Trotta a pagina 12

Pasquale Lambogliaal fotofinish vince le

elezioni a Tortorae torna ad essere

sindaco

Calabria

Valentina Bruno a pag. 16

Per scriverci : “L’Eco di Basilicata, Calabria e Campania” - Via Cerruto, 2 85044 LAURIA (PZ) Per contattare la Redazione Giornalistica Telefax 0973-626012POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB (POTENZA)

Serata di beneficenza a Tortora perl’Associazione S.P.E.M. ItaliaOnlus.La raccolta fondi dedicata alle aree

più povere del mondo

Etiopia

Valentina Bruno a pagina 16

0,50 euro

l’Ecol’EcoAnno IX - numero 7 - Giovedì 1° Aprile 2010

Quindicinale

Basilicata Calabria Campaniawww.ecodibasilicata.it

[email protected]

C.C.P. 51649671

I l C e n t r o c o m m e r c i a l e i p e r C o n v e n i e n t eI l C e n t r o c o m m e r c i a l e i p e r C o n v e n i e n t e

Lagonegro

Pasquale Crecca a pagina 30

Iniziativa del Rotary Clubdi Lauria sulla sicurezza e sullalegalità. Invitati i club di Sapri e

Scalea. Ospite il Capo della SquadraMobile di Potenza Strappato

Marcello Pittella del Pd e Mariano Pici del Pdl sono i primi eletti dei due maggiori partiti diBasilicata. Lauria diventa caput mundi della politica regionale Servizi all’interno

Una tiratissimacampagna elettorale

consegna allacittà il nuovo

sindaco:GiuseppeTancredi

Giuseppe Cassino a pagina 24

Moliterno

Primi dellaPrimi dellaclasseclasse

Domenico Perrelli, giovanenon vedente ha vinto la sua

scommessa. Scia sul Monte Sirino grazie al Maestro Fabio Limongi

Trecchina

Speciale a pagina 32

Page 2: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Cultura e Territorio2

Pittella lancia da Napoli un incoraggiamento per il Sud L’INIZIATIVA/”Domani a Mezzogiorno” è una puntuale indagine critica sulla situazione meridionale a cura di Gianni Pittella ed edito da Alfredo Guida

"Il Mezzogiorno vive unodei tornanti più difficili dellasua storia... è tempo di farscattare la scintilla", di pas-sare finalmente dalle paroleai fatti. Questo è l'intentoespresso e ricercato inDomani a Mezzogiorno, unapuntuale indagine criticasulla situazione meridionale,a cura del vicepresidente delParlamento europeo GianniPittella ed edito da AlfredoGuida. Il volume, scritto a"quattro mani" da FrancoAdamo Balestrieri, MarcoEsposito, Dario Scalella,Francesco Ronchi, e dallostesso Gianni Pittella, constadi interventi specifici dire-zionati a illuminare le sfac-

cettate e recidivanti proble-matiche del meridione; non-dimeno, soffermandosi ascandagliare problemi vec-chi e nuovi del nostro Sud,rivelando vecchie colpe,denunciando attuali minaccee proponendo nuove soluzio-ni, si propone quale utilestrumento d'indagine nel nonsemplice panorama delmeridionalismo e delle suedeclinazioni. Il libro è statopresentato lo scorso 7 marzopresso il circolo culturaleHde di Napoli, con unadiscussione pubblica mode-rata da Emanuele Imperialiche ha visto susseguirsi,dopo l'introduzione del pre-fatore Adriano Giannola, gli

interventi degli autori e degliintervenuti GiovanniCorona, Andrea Geremicca,Federico Pica e GaetanoStornaiuolo. Atteso eapplauditissimo l'interventodell'On. Gianni Pittella; pre-cise e appassionate, le paroledel vicepresidente delParlamento Europeo -perveemenza, consapevolezza edeterminazione- ricordanoquelle del sindaco-poetalucano Rocco Scotellaro che,attraverso la sua azione poli-tica, la produzione poetico-letteraria e le sue inchieste,si fece fautore e portavocedel primo grande risvegliomeridionale degli anniCinquanta. (per una curiosa

coincidenza, il Pres. Pittellacondivide con Scotellaro unemblematico primato, quelloche li ha visti entrambi, gio-vanissimi, a soli 23 anni,ricoprire ruoli politici fonda-

mentali: Pittella il più giova-ne Consigliere Regionaled'Italia nel 1980, Scotellaroil Sindaco più giovaned'Italia nel '46)."Ci hanno fiaccato.. innega-

bilmente anche per colpa deinostri errori; ci hanno toltola voce. Ci hanno tolto ifondi, le risorse, i giornali[…]: per questo scriviamolibri, li presentiamo -dice il

Vice-Pres. Pittella durante ilsuo intervento alla presenta-zione di Domani aMezzogiorno. Facciamotutto quello che ci è possibilee continueremo a fare quelloche sarà in nostra possibilità:non ci fermeremo. Questanon è solo la presentazionedi un libro ma è l'inizio diuna battaglia: non dimenti-cando le pesanti responsabi-lità di noi stessi meridionali,c'è ora la consapevolezza ela voglia di superarle e diripartire con fierezza propo-sitiva; il mezzogiorno puòessere un elemento trainanteper l'Italia verso l'Europa".

Anita [email protected]

L’On. Pittella presenta il libro a Napoli

Era da tempo che avevo pro-grammato una conversazionecon lo scrittore nato a NewYork -collaboratore de "LaStampa", "Shalom", "Ecomese", Nuovi argomenti","Panta", autore di numerosee premiate pubblicazioni, tracui spiccano le conversazionicon il Cardinale Carlo MariaMartini, al tempoArcivescovo di Milano, ocon l'allora Rabbino CapoEmerito di Roma Elio Toaff.Poi, la recente uscita di"Nonna Carla" (Bompiani,2010) mi ha offerto lo spuntoper accelerare il nostroincontro, merito soprattuttodi Laura Valetti e SarahGaiotto del puntuale e cor-diale ufficio stampa dellaBompiani che hanno contri-buito a realizzare un'intervi-sta che si è in breve trasfor-mata in una tranquilla chiac-chierata, grazie all'innatadisponibilità di uno scrittorecapace, sin dall'approccio, di

mettere a proprio agio l'inter-locutore.Cosa ha significato, perAlain Elkann, scrivere undiario intimo e personalecome "Nonna Carla"?"Sono abituato a scriverediari! La prima parte dellibro è il mio diario: scrivo ildiario con quello che mi col-pisce di più, che mi sembrapiù importante. In questocaso, giorno dopo giorno, hotrascritto le emozioni, le sen-sazioni, i fatti di una famiglia-la mia, i miei figli Jaki,Lapo, Ginevra, mio fratello-mentre nostra madre, la lorononna, era in ospedale, inuna camera di rianimazione,poi in una corsia, poi ancorain rianimazione, cioè in unluogo da cui poi non sarebbepiù uscita viva; è un po'sia ildiario della malattia di miamadre e della sua morte siadi come tutti noi abbiamovissuto in quel periodo, chein un modo chi in un altro!".

"Nonna Carla" è CarlaOvazza, classe 1922, discen-dente da una famiglia di ban-chieri di Torino, per cinqueanni consuocera di GianniAgnelli -Elkann è stato,infatti, il primo marito diMargherita Agnelli, dalla cuiunione sono nati John, Lapoe Ginevra, cui il libro è dedi-cato- e per trentacinque inter-minabili giorni -nell'autunnodel 1976, a 53 anni, vittimadi un drammatico sequestrodi persona organizzato dauna banda torinese in strettocontatto con la cosca della'ndrangheta Racca-Facchineri, all'epoca speciali-sta in sequestri di persona."L'Avvocato" non ci misemolto a capire che la bandacriminale puntava ai suoisoldi: prima cinque miliardi,poi 500 milioni, infine laliberazione e l'arresto dei cri-minali. Quell'episodio -untempo interminabile, trascor-so in una cascina nelle vici-

nanze del capoluogo piemon-tese, con la vittima rimastaincappucciata, con cera nelleorecchie e minacce di mutila-zioni, tanto per rimanere alpasso con i tempi- CarlaOvazza l'avrebbe poi riversa-to nel suo "5 ciliegie rosse.Una notte lunga trentacinquegiorni", pubblicato nel 1978.Ho avuto l'impressione cheSua madre appaia, dallepagine del libro, come un'a-mica, una compagna, unaconfidente e non solo comeuna madre nel senso comu-ne del termine: è giustaquesta lettura? "Non so! Di certo non erauna madre "ex cathedra", unamadre che intimoriva. Comedimostrano le fotografie dellibro, sono stato allevato -infondo- proprio da mia madre,perchè mio padre viveva aParigi ed io, invece, a Torinocon lei: quindi si è assunta laresponsabilità della mia edu-cazione…"

Dieci anni dopo la suascomparsa ci restituisceuno splendido e drammati-co diario… "Non ho atteso dieci anni perscrivere, perché la primaparte la scrivevo di pugno inquel particolare momentodella mia vita: dieci annidopo, andando in Israele, ho

cominciato a riflettere sucosa era successo. Dieci annirappresentano un buon perio-do di riflessione, sufficienteper elaborare un lutto cosìimportante. Era morta nonnaCarla, si era spento un capi-tolo fondamentale della miavita, però è nato nonnoAlain, cioè sono nato iocome nonno, perché -intanto-ho avuto tre nipoti... Quindi,una vita che era a monte dime si è chiusa e se ne è aper-ta una a valle: credo che ildestino della vita sia certa-mente quello di rispettare ipropri morti, come ho fattoin questo libro e tenerneconto, ma anche andareavanti e vivere il proprio pre-sente. Ed il mio presente,ora, è quello dei miei figli edei miei nipoti".Lei è un giornalista e scrit-tore di successo, ha originiimportanti, possiede un'ele-ganza ed uno stile chefanno presa sul pubblico elo conquistano facilmente:è stato difficile calarsi nelruolo di "semplice figlio"? "Assolutamente no!!! Perché

nella scrittura i ruoli noncontano! O sai scrivere o nonsai scrivere. Non contano ititoli, la fama. Nella scritturac'è un'altra regola che èmolto affascinante: per ognilibro, per ogni articolo chescrivi devi ricominciare tuttod'accapo. E un lavoro parti-colare in cui ti rimetti ingioco tutti i giorni: uno scrit-tore è un testimone della suaepoca, di ciò che gli accade,del momento in cui vive,deve testimoniare e quindipuò scrivere dei romanzi, deiracconti di fantasia, degliepisodi autobiografici, oppu-re dei diari. Il diario persona-

le di uno scrittore è anchepubblico, nel senso che ilpubblico, in fondo, si rivolgead uno scrittore per leggere eper capire delle cose chemagari pensa, sente ma chenon sa esprimere. Lo scritto-re è colui che esprime, attra-verso fatti personali, dellepiccole vicende, dei proble-mi che poi sono universaliperché appartengono a tutti.Mentre uno è di "destra" o di"sinistra", è un artista o nonlo è, è depresso o e felice,insomma mentre mille situa-zioni possono esistere, tuttihanno una mamma e prima opoi tutti la perdono. Tuttihanno una famiglia, hannodei fratelli, delle sorelle…Lo scrittore restituisce deisentimenti, delle impressioniche sono propri, ma chemolto spesso, in temi chesono universali, sono condi-visi e discussi da molti".Il libro è dedicato ai Suoitre figli, Jaki, Lapo eGinevra. Che rapporto hacon loro? " Ho dei rapportibellissimi con loro. Hanno ilfascino di essere diversi l'unodall'altro: per un padre è piùinteressante seguire deiragazzi che hanno educazionidiverse, inclinazioni diverse.Però, nello stesso tempo,hanno un ceppo comune, unfilo rosso che li unisce, per-ché ci sono dei valori, deimodi… In questa unione ediversità sono molto attraenticome figli. E, certamente,potere avere dei figli interes-santi, vitali è una fortunastraordinaria; poi Jaki eGinevra sono anche sposaticon ragazzi simpatici, hannodei figli molto carini. E' unaparte della mia vita che midà grande soddisfazione". Frammenti di memoria cheElkann ci restituisce nel loroincomparabile moto di senti-menti: dai piccoli episodi divita quotidiana ai grandiavvenimenti che hanno carat-terizzato un fine intellettualedel nostro tempo: questo dia-rio è qui, accanto a noi,affinchè tutti possano trarnespunto per molti aspetticomuni: "Cara mamma, cisiamo amati per cinquant'an-ni con una grandissima pas-sione. E' stata dura, moltosofferta, ma tra noi c'eraqualcosa di speciale.Cercherò di non deludere letue aspettative, che nonerano poche, lo so. Non saràfacile". Buona lettura!

Egidio Lorito www.egidioloritocommunications.com

"Nonna Carla", l'intimo diario dell'elegante scrittore e giornalista franco-americano

Alain Elkann ricorda la madre Carla Ovazza

Alain Elkann

L’Eco di BasilicataSEDE: Lauria (Pz), Via Cerruto, 2 Telefax: 0973-626012

Registrazione Tribunale di Lagonegron.02/01 del 2 ottobre 2001

Direttore Responsabile: Mario Lamboglia Editore: L’Eco di Basilicata Coop. 85044 LAURIAImpresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di

cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioniStampa: Rotostampa - Nusco (AV)

Impulsi più freddinord atlantici interes-seranno l'Italia ancheper il ponte pasquale,sospinti da una vastadepressione in azionetra isole britanniche,Spagna e Francia.Tra il 4 e 6 Aprile siprevede l'evoluzionedal nord, verso il cen-tro-sud di pioggeanche temporaleschee diffuse al nord esulla Toscana connevicate fin sotto1000m su Alpi edAppennino centro-s e t t e n t r i o n a l e .Fenomeni locali suAbruzzo, Molise edal sud dove la fasepiù acuta di maltem-po si prevede perPasquetta, specie suPuglia e Calabria tir-renica. Temperaturein diminuzione gene-rale, più marcata alcentro-nord dove ivalori si porterannosotto la media stagio-nale anche di 3-5°C.

Lagonegrese - Valle del Mercure

N.B (le localitavanno insieme data

la distanza dellezone ravvicinate)

Sabato 3 Aprile :Tempo: la giornatasarà complessiva-mente stabile ma nonsempre soleggiata.Non mancherà infattiil transito di qualchenuvola qua e là..Visibilità: buona.Visibilità: buona.Venti: deboli varia-bili.Temperature: non siprevedono sostanzia-li variazioni.Domenica 4 Aprile(Pasqua) : per lagiornata di Pasquasembra probabile unincremento dellanuvolosità e l'accen-tuazione di una cir-colazione d'aria fre-sca. In giornata sipotrebbero verificareaddensamenti di uncerto peso, associati

difatti a qualche pre-cipitazione sparsa.Visibilità: buona.Venti: moderati, condei rinforzi, in gene-re dai quadranti sudoccidentali. Temperatura: non siprevedono sostanzia-li variazioni.Lunedì 5 Aprile(Pasquetta)Tempo la Pasquettapotrebbe mostrarsiincerta a causa dinubi irregolari e pre-cipitazioni sparse,incentivate da unaintensa circolazionedi tipo settentrionale.Visibilità: ottima.Venti: moderati oforti settentrionali.Temperatura: indiminuzione.Martedì 6 Aprile:Tempo Correnti fre-sche ed asciutte nordoccidentali investonoil Lagonegrese rega-lando una giornatas o s t a n z i a l m e n t esoleggiata, salvoresidua nuvolosità almattino.Temperaturein calo nelle minimecon un pò di freddoal primo mattino.Venti moderati dimaestrale. Visibilità:

ottima, o localmentebuona. Venti: mode-rati. Temperatura:sostanzialmente indiminuzione.Mercoledì 7 Aprile :cieli in prevalenzasereni o poco nuvo-losi per l'intera gior-nata. Giornata in pre-valenza soleggiata,salvo presenza dinubi sparse al matti-no. Sulla dorsalecieli in prevalenzapoco nuvolosi perl'intera giornata,salvo la presenza diqualche addensa-mento serale.Visibilità: ottima, olocalmente buona.Venti: moderati.Temperatura :Stazionarie.

Costa calabro-luca-na (Maratea-Praia-

Tortora)Sabato 3 Aprile :Tempo: la giornatasarà complessiva-mente stabile e bellacon apie zone disereno . Visibilità:buona. Visibilità:buona Venti.: debolivariabili.Temperature: non si

prevedono sostanzia-li variazioni.Domenica 4 Aprile(Pasqua) : per lagiornata di Pasqua siavra’aumento dinuvolosità . In gior-nata si potrebberoverificare addensa-menti di un certopeso, associati difattia qualche precipita-zione sparsa.Visibilità: buona.Venti: moderati, condei rinforzi, in gene-re dai quadranti sudoccidentali. Temperatura: non siprevedono sostanzia-li variazioni.Lunedì 5 Aprile(Pasquetta)Tempo la Pasquettapotrebbe mostrarsiincerta con nubi irre-golari e precipitazio-ni sparse Visibilità:ottima. Venti: mode-rati o forti settentrio-nali. Temperatura: indiminuzione.Martedì 6 Aprile:Tempo Correnti fre-sche ed asciutte nordoccidentali investonotutta la costa rega-lando una giornatas o s t a n z i a l m e n t esoleggiata, salvo

residua nuvolosità almattino.Temperaturein calo nelle minimecon un pò di freddoal primo mattino.Venti moderati dimaestrale. Visibilità:ottima, o localmentebuona. Venti: mode-rati. Temperatura:sostanzialmente indiminuzione.Mercoledì 7 Aprile :cieli in prevalenzasereni o poco nuvo-losi per l'intera gior-nata. Giornata in pre-valenza soleggiata,salvo presenza dinubi sparse al matti-no. Sulla costa siprevede cielo in pre-valenza poco nuvo-loso per l 'interagiornata, salvo lapresenza di qualcheaddensamento serale.Visibilità: ottima, olocalmente buona.Venti: moderati.Temperatura : Stazionarie.

Che tempo faràChe tempo faràdi Antonio Cirigliano

Page 3: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 In primo piano 3

Il Centro-sinistra lucano incorona il De Filippo IIAlla fine Vito De Filippo harivinto alla grande il con-fronto con Nicola Pagliuca.Il Centro-sinistra ha ancora

una volta risolto a propriofavore una partita che giàdall'inizio della campagnaelettorale appariva segnata.

La novità di Magdi Allam,pur significativa non ha“sfondato” come forse ci siaspettava.

Il Partito Democratico luca-no rimane la forza politica“guida” dello schieramentocon un congruo risultato

numerico. L'esiguità dello spazio pur-troppo non ci permette ditrattare come vorremmo l'ar-

gomento elezioni regionali.Abbiamo pensato di riporta-re di seguito le preferenzedei candidati che si sono

confrontati il 28 ed il 29marzo. In grassetto sono evi-denziati i futuri consiglieriregionali.

PITTELLA MAURIZIO MARCELLOFOLINO VINCENZOROBORTELLA PASQUALERESTAINO ERMINIOSTRAZIUSO GENNAROPETRONE IGNAZIOMIRANDA C. CARMINEDE FRANCHI PROSPEROMARRANCHIELLO EGIDIOCASALETTO GIOVANNIFERRAIOLI FRANCESCOBOTTA ANTONIETTABUFANO TONIO MICHELECANCELLARA ROCCOGUARINO L. CONCETTA IN TORRETARTAGLIA NICOLA MICHELE

11.3638.5076.2615.0243.3583.0422.8012.2792.2501.178990656627529495493

PARTITO DEMOCRATICO MAZZEO CICCHETTI DETTO MAZZEOAUTILIO ANTONIODI CIOMMO GERARDO G. SAVINOROMANIELLO DOMENICOZAMBELLA ANGELO POMPEOGENTILESCA FRANCOAMATUCCI ANTONIOCRESCENTE MARIABRIGANTE ANTONIO G. CARMINELABELLA MARIA INCORONATAZIFARONE ANGELAPALESE ROSARIOFUSCO GIOVANNI ANTONIOLIBERATORE GIOVANNICARAMUTA ANTONIOCOLELLA VITO

4.6813.0931.9001.5831.116926583354277186176126102825647

ITALIA DEI VALORIMANCUSI AGATINO LINOFIERRO GAETANOOROFINO ROCCOBRUNO VINCENZOBISACCIA MATTEOBUONCRISTIANO MARINAPIZZA GOFFREDOPONZO DOMENICO CARMINEDI LEO PASQUALEMARCHITIELLO D. ANTONIOMAROTTA MICHELELAUCIELLO F. SAVERIOSALUZZI DONATOSCAVONE MARIASTELLA ANTONIOROSSI FRANCESCO

3.8852.3352.1691.7681.0638256304253463062441921581339680

UNIONE DI CENTRO

ROMANIELLO GIANNINO D.VIGLIOGLIA ROCCOBASILIO GIUSEPPE DETTO PINUCCIOPENNESI LUCIAMELE DOMENICO GIOVANNI B.CARRIERO VITANTONIOSCOTTI IVANOCOLLAZZO ANNAROMAGNO COSIMA M. DETTA LELLACORRARO VINCENZOALBERTI FRANCESCO GIOVANNIARGENTI ANGELOSALVATORE GIOVANNACIVITILLO ANNAGOLIA RAFFAELETERRACINA F. ANTONIO G.

1.773744703588413403375348347327179169137938380

SINISTRA ECOLOGIASINGETTA ALESSANDROFLOVILLA ANTONIODELFINO CARLOCORNACCHIONE M. IN MILELLAFILIPPETTI ALESSANDROBRINDISI MICHELEGLOSA BIAGIOMUSSUTO NICOLAOLITA RAFFAELEPERILLO FRANCESCOINNOCENTI DOMENICOCUOCO GIOVANNA IN TELESCASENESE COSTANTINODI GENNARO PIETRONARDELLA GIANFRANCODI LONARDO ANTONIO

1.8501.213973648445376368328235193172139116632120

ALLEANZA PER L’ITALIACILLIS GIUSEPPESAMELA GIOVANNICARDILLICCHIO CARLOLIBONATI LUCIOLEONE VITOSOAVE GIOVANNI PAOLOMARONE DONATOCIOFFREDI FRANCESCOCASSESE ARCANGELO MARIAROSA TOMMASOFAGGI FABIOMEROLLA PALMA GIUSEPPINACALIFANO ANTONIOLAURITA PATRIZIACASILLO MICHELEGOLLUSCIO PASQUALE

1.2011.0811.0447005914312281119772524135931

RIFONDAZIONE COMUNISTA

VITA ROCCOVALVANO LIVIOSARUBBI ROSARIOGIANSANTI ANTONIOGESUALDI FILIPPO POMPEOCERONE DONATOTANCREDI DONATOMANCUSI GIUSEPPEGRUOSSO DONATOBORRINO NICOLALAUS ORTENZIAANDREOLO R. POMPEO ANTONIOD'AMICO MARIADI LELLO CLELIAMARTELLI TERESADOCCINO ANGELO

2.6742.4661.2717274614292981871795755444421118

PARTITO SOCIALISTASCAGLIONE LUIGI CARMINEGALANTE ROBERTOSALINARDI ANGELOMOLINARI MASSIMO MARIASANTANGELO ANTONIOLAMBOGLIA EMIDIOIRIANNI GIUSEPPESEVERINO PAOLOTRAFICANTE FRANCOSILEO LEONARDOANTENORI ANGELODE ROSA NICOLAPAGLIARA VINCENZOGARZILLO GIUSEPPEDI CUGNO DONATOMECCA ANGELA

2.8851.8141.7821.4131.3441.1701.044982467414402318256192175104

POPOLARI UNITINAVAZIO ALFONSO ERNESTODE LUCA DARIOPETTORRUSO A. RAFFAELEALLAM MAGDI CRISTIANOFORLIANO RAFFAELAMANFREDELLI NICOLAANDRETTA FRANCESCOCASSOTTA FRANCESCOPECORIELLO MARINAMARSICO DONATO ANTONIOARMENTANO MARIALUONGO GIUSEPPECAMARDELLI VINCENZOMUSOLINO SERGIOD'ECCLESIIS GIAMPIERODI STEFANO MATTEO ANTONIO

3.7131.24064741734632521318316516516210698847236

IO AMO LA LUCANIA

FALOTICO ROBERTOCICALA AMEDEODESTINO MICHELELOVALLO LEONARDOCOVIELLO TOMMASODI CARLO EZIODILEO GIUSEPPEFERRARO GIUSEPPEGUERRIERO EGIDIO DOMENICOTERZARIOL NADIA IN LAFORGEFERRARA CARMELO DETTO NINOMARTOCCIA ROCCOLAROTONDA GABRIELEIELPO DONATOPICCININNI MICHELEFEDOTA MARIA

2.9051.260923657606572548518391365341323282277211177

UDEUR-PLIMOLLICA FRANCESCOCALABRESE ANNAMARIASCHETTINI NICOLAFULGIONE ANNACANDIA EMILIOGIUZIO GIUSEPPEDISTASIO ROSETTAPERGOLA NICOLABELSITO FRANCESCO ANTONIOCARLUCCI GIUSEPPED'AMATO GIOACCHINORIVELA ALFREDOPONZIO COSIMODIBELLO GIUSEPPEFARENGA ROSALIBUTTI SILVIO

1.8668083753393332872862842141551229087635128

MOVIMENTO PER L’AUTONOMIAPICI MARIANO ANTONIOROSA GIANNINAPOLI MICHELEMATTIA FRANCO C. MARIOTISCI ANTONIO G. ROSARIOLAPENNA SERGIOMARIANI GIUSEPPEVITA DOMENICOSARLI ROCCOCATARINELLA ANTONIONABORRE CAMILLOGALIZIA GIUSEPPE FERNANDOD'URSO LUISAPAPPALARDO FRANCESCOPIETRAGALLA LUIGIPETRULLO LUCIANO EUGENIO

3.6633.5863.0792.7842.3542.3532.3422.2402.2251.9711.5641.014815539345326

POPOLO DELLA LIBERTA’

I DATI ELETTORALI DELLE “REGIONALI 2010” NEL COLLEGIO DELLA PROVINCIA DI POTENZA

Page 4: l'iniziativa

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Basilicata-Calabria 4

L’EVENTO/Il Presidente Pappaterra evidenzia la manovra finanziaria messa in atto divisa tra opere pubbliche e la valorizzazione dell’area protetta

Sei milioni di euro per far crescere il Parco del Pollino Quattro milioni di eurodestinati ad opere pubblichee più di due milioni di eurodestinati, tra l'altro, alla con-servazione e alla valorizza-zione. E' questo, in sintesi,quanto prevede il bilancio direvisione esercizio finanzia-rio 2010, già licenziato dalMinistero dell'Economia eora al vaglio di quellodell'Ambiente, che ha otte-nuto il parere favorevole,espresso all'unanimità, dellaComunità del ParcoNazionale del Pollino."Stiamo per chiudere - haspiegato il presidente delParco, Domenico Pappaterra- il percorso della pianifica-zione, per il quale anche laComunità del Parco si èimpegnata a dare il suo pare-re definitivo subito dopoPasqua. Ad oggi sono perve-nute tutte le istanze relativealla zonizzazione. Il 2010,inoltre - ha continuato

Pappaterra - sarà l'anno del-l'attuazione dell'Accordo diprogramma quadro con leRegioni, le Province e laComunità del Parco che per-metterà al Parco di intercet-tare risorse finanziarienecessarie all'attivazione deisuoi progetti, anche in consi-derazione della progressivadiminuzione dei fondi ordi-nari". Nella prima fase diattuazione dell'APQ, nell'a-rea che va da Sibari al Lao,attraverso il progetto deno-minato "Alberi bianchi", nel-l'ambito dei fondi POIN,saranno utilizzati 60 milaeuro mentre in Basilicata aiParchi è affidata la gestionedei finanziamenti relativiall'attività di valorizzazionedelle produzioni di qualità.Inoltre, nel 2010, sono previ-sti i seguenti interventi: larealizzazione del CentroPolifunzionale del Parco delPollino, a Campotenese, nel

comune di Morano Calabro(CS) per un importo di quasidue milioni di euro; il recu-pero dell 'ala sud delSeminario di Santa Mariadella Consolazione per circa480mila euro; la ristruttura-zione e l'ammoderanmentodella strada Piano di RuggioMadonna del Carmine(260mila euro); lavori perrendere funzionale i localidel centro servizi diCastrovillari (CS) (100milaeuro); impianti fotovoltaiciper le sedi del CTA-CFS(circa 300mila euro); lavorisu sedi CTA-CFS per manu-tenzione straordinaria emessa in sicurezza (111milaeuro); miglioramentoambientale e di pubblica uti-lità Tenuta La Principessa,PSR Calabria (162milaeuro); miglioramento sopras-suolo forestale per preven-zione incendi Tenuta LaPrincipessa (368mila euro);

Centro di informazione eservizio di accoglienzadidattica Tenuta LaPrincipessa - PSR Calabria(551mila euro). Nonostantele ristrettezze imposte daitagli, vi sono, poi, altre vocisignificative che riguardanospese obbligatorie quali:indennizzi danni da fauna(800mila euro); spese per ilfunzionamento del CTA-CFS (400mila euro); speseper la gestione della riservadel Lao e aree faunistiche(150mila euro). Continuerà,inoltre, l'opera di prevenzio-ne degli incendi con 320mila euro provenienti dalprogetto "Costruiamo la retedi protezione civile nelParco nazionale del Pollino".Anche per gli ex LSU, chesono circa 200, proseguirà,d'intesa con le Regioni, l'im-pegno finanziario del Parcoche ha previsto in bilancio530mila euro. L'attività di

ricerca, per iniziative da con-cordare con le Universitàdella Calabria e dellaBasilicata, con le quali ilpresidente del Parco ha sot-toscritto di recente appositeconvenzioni, prevede 80milaeuro. L'incentivazione alturismo scolastico e a quellosociale - per i quali proprioin questi giorni sono statipubblicati sul sito internetdel Parco i disciplinari - pre-vede una posta di 400milaeuro, grazie anche al contri-buto della Provincia diCosenza e della RegioneBasilicata. Centomila eurosono stati destinati all'educa-zione ambientale; 140milaeuro alla promozione cultu-rale da attuare in collabora-zione con i Comuni e leAssociazioni e circa 100milaeuro per la promozione eco-nomica. Rinnovato anche ilsostegno alle attività econo-miche e alle produzioni loca-

li (70mila euro). Infine, èstato istituito un appositocapitolo per il Piano di con-trollo della popolazione del

Cinghiale (64mila euro) e115mila euro riguardano unprogramma di conservazionedel Lupo appenninico.

Domenico Pappaterra

Laurea

"Congratulazioni alla dott.ssa Marilisa DeFilpo, di Viggianello, per il traguardo rag-giunto con la laurea in giurisprudenza con-seguita il 29 gennaio presso l'universitàdegli studi di siena con tesi in diritto ammi-nistrativo dal titolo "aiuti di stato alle impre-se e privatizzazioni"; Anche il mio cuore ha palpitato e gioito perla tua laurea.Ti auguro un futuro luminosovissuto in un clima di amore e di affetto chele persone a te care non ti faranno certamen-te mai mancare".

Si è tenuto presso il MuseoComunale di Praia a Mare, ilconvegno sul "Turismonell'Alto Tirreno Cosentino:dalla Bit 2010 alle nuoveidee di promozione territo-riale".Presenti all'incontro: CarloLomonaco, sindaco delComune di Praia a Mare;Maria Rosa Vuono, assesso-re al Turismo del Comune diCosenza; Rosellina Arturi,direttore dell 'AgenziaGiornalistica ADT Group;Anna Sacco, funzionario

della Camera di Commerciodi Cosenza; Biagio Pepeassessore alle AttivitàProduttive del Comune diPraia a Mare; AntonellaPalladino, presidente diMondocultura Athena;Pietro De Paola, assessore alTurismo del Comune diPraia a Mare. In aperturadell'evento Rosellina Arturi,ha voluto dedicare il conve-gno alla memoria di RobertoCetraro, collaboratore diMondocultura Athena scom-parso pochi mesi fa.

"Roberto" ha ricordatoArturi "ha fortemente volutola presenza di Praia a Marealla Bit di Milano ed ha lot-tato affinché ciò accadesse.Purtroppo proprio quest'an-no si è spento, e non hapotuto partecipare alla rea-lizzazione del suo ambiziosodesiderio, che aveva tantoprogrammato con i suoi col-leghi del Museo".Lomonaco ha lodato i suc-cessi riscossi alla Bit diMilano anche attraverso ilrilancio dell'Isola di Dino.

"Ringrazio" ha sottolineatoil sindaco "la Pro Loco diPraia a Mare, per aver rea-lizzato diverse iniziativetese alla riscoperta dell'isola,come Note Aedine e la pas-seggiata guidata sull'Isola diDino. Importante anche ilsupporto fotografico deifondali marini realizzatodalla Deep Inside, che hapermesso di apprezzare lasconfinata bellezza delnostro mare. Un ringrazia-

mento va anche all'associa-zione Mirto dell'Isola Dino,per aver sponsorizzato ilmirto come elemento distin-tivo dell'isola"."L'esperienza della Bit" haspiegato Antonella Palladino"è stata importante per il ter-ritorio. Abbiamo portato in questagrande fiera le potenzialitàturistiche, gastronomiche eculturali della nostra terra.Sono stati presentati dei pac-

chetti turistici per promuo-vere Praia a Mare e le loca-lità costiere dell 'AltoTirreno Cosentino.Sponsorizzati anche prodottienogastronomici della nostraterra e naturalmente le bel-lezze naturali. Siamo certiche l'unico modo per desta-gionalizzare il turismo è dipromuovere il territorio par-tendo dalle diverse potenzia-lità che esso può offrire".

Valentina Bruno

Convegno a Praia a Mare:“Dalla Bit 2010 alle nuove idee

di promozione territoriale”Presentate presso il Museo Comunale le nuove

strategie per promuovere il turismo nell’Alto Tirreno Cosentino

Un momento del convegno

Page 5: l'iniziativa
Page 6: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Lauria6

Marcello Pittella Partito Democratico

Mariano Pici Popolo delle Libertà

Domenico RomanielloItalia dei Valori

Emidio LambogliaPopolari Uniti

Pasquale RobortellaPartito Democratico

Vincenzo Folino Partito Democratico

Domenico Ponzo Unione di Centro

Rosario SarubbiPartito Socialista

Nicola Schettini Mpa

2147 voti 1134 voti 682 voti 805 voti 552 voti 307 voti 189 voti 146 voti

114 voti 113 voti 91 voti

PARTITO DEMOCRATICO 2862 VOTI (35,67%)

IL POPOLO D. LIBERTA’1407 VOTI (17,53%)

ITALIA DEI VALORI 901 VOTI (11,34%)

PARTITO SOCIALISTA 847 VOTI (10,56%)

POPOLAR UNITI 772 VOTI (9,62%)

MOV. PER AUTONOMIE380 VOTI (4,74%)

29 voti 137 voti 12 voti 19 voti 25 voti 38 voti 10 voti

UNIONE DI CENTRO369 VOTI (4,6%)

MARCELLO PITTELLASezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria InferioreSezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua d.DonneSezione 15 SetaTOTALE

1281981661351542681351361291811606815364722147

MARIANO PICISezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria InferioreSezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua d. DonneSezione 15 SetaTOTALE

58110733896361001059297872162401191134

DOMENICO ROMANIELLOSezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria Inferiore Sezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

313128111714264175844117310920683

ROSARIO SARUBBISezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria Inferiore Sezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

739047278646787235365524326430805

EMIDIO LAMBOGLIASezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria Inferiore Sezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

3134349259528369265421128148

552

Il giornalista disattentoe un pò stanco è saltatosulla sedia. Nel control-lare la Sezione n.1 (ViaCaffaro,Carbonaio, viaRoma, Via Vetrano,Piazza Plebiscito) vi èun dato che in un primomomento lascia senzaparole: su 1499 iscrittihanno votato solo il33,96%. Una percentua-le bassissima che puòaversi solamente si vi èuna protesta in corso,uno stato di tensione,non in una condizionenormale pur in presenzadel vento della disaffe-zione verso la politica.Fortunatamente nulla ditutto ciò, il motivo ètutto tecnico. Nellasezione numero 1 con-fluiscono tutti i residentiche sono all’estero mache ormai da anni nontornano più a Lauria pervotare. Stiamo parlandodi almeno 700-800 per-sone. Questo dato per-mette un’altra riflessio-ne: la popolazione“reale” di Lauria non èquindi di 13800 animema sfiora invece i13000. Probabilmentetutti i paesi del Sudhanno questo “scarto”nel senso che una partedi popolazione è solo“tecnicamente” presentema ormai da anni vivelontano dallla propriacittà natale. Per com-pletezza d’informazione,nella sezione 1 sonoiscritti 700 maschi e 799femmine. In questa tor-nata hanno votato sola-mente in 509.

NICOLA SCHETTINISezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria InferioreSezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

1912413191720183661391815412307

PASQUALE ROBORTELLASezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria Inferiore Sezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

1723661664912213931215189

VINCENZO FOLINOSezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria Inferiore Sezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

6202121317334616185813146

GIUSEPPE IRIANNISezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria InferioreSezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

91416111639731455100

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AGATINO MANCUSISezione 1 Lauria Superiore Sezione 2 Lauria Superiore Sezione 3 Lauria Superiore Sezione 4 RosaSezione 5 PecoroneSezione 6 Seluci Sezione 7 CogliandrinoSezione 8 CogliandrinoSezione 9 Lauria InferioreSezione 10 Lauria Inferiore Sezione 11 Lauria Inferiore Sezione 12 MelaraSezione 13 Galdo Sezione 14 Acqua delle DonneSezione 15 SetaTOTALE

322148231941279002

114

Una curiosità

sulla sezione

numero 1

IL PUNTO/I risultati elettorali per il rinnovo del Consiglio Regionale riservano una gradita sorpresa per i laurioti che potranno contare su Marcello Pittella e Mariano Pici

I laurioti Pittella e Pici primi eletti in BasilicataComplice il maltempo nellaprima fase, la campagna elet-torale regionale non è maicompletamente decollata.Nonostante i tanti candidatilocali, il consenso si è giocatosul filo del telefono e sui rap-porti già consolidati. Rispettoalla passata tornata (eravamonel 2005), i risultati dello spo-glio si sono affermati abba-stanza presto anche perché idue unici eletti si sono collo-cati al primo posto nellerispettive liste. Questo elemento è davvero

straordinario per la cittàanche in considerazione delfatto che Pittella e Pici sono iprimi eletti nei due partiti piùimportanti d'Italia: il PartitoDemocratico ed il Popolodella Libertà. In questi dueschieramenti la concorrenzanon manca e per emergerebisogna avere una marcia inpiù. Pici e Pittella hanno galvaniz-zato le rispettive organizza-zioni di partito ma soprattuttohanno lavorato in tutti i paesidell’ampio collegio provin-

ciale. Sotto ogni campanile viè stata una presenza che inalcuni casi ha assunto propor-zioni importanti.I due risultati responsabilizza-no i due laurioti che dai ban-chi del Consiglio Regionalenel rappresentare tutti i terri-tori dovranno guardare con unocchio d’attenzione all’areaSud della Basilicata che viveuna fase difficile e tormenta-ta. Le popolazioni hannoposto grande fiducia nei dueleader ma che ora dovrannodimostrare un impegno sup-

plementare. Ottima è stata l'affermazionedell'Italia dei Valori che hadimostrato che il risultatodelle Provinciali dell'annoscorso non era frutto di unacasualità. Questo partito ini-zia a radicarsi ottenendo unconsenso significativo. Le dolenti note vengono daiSocialisti e dai Popolari. I duepartiti sono in calo evidentenonostante lo schieramento didue candidati ai nastri di par-tenza molto accreditati. I diri-genti dovranno pensare ad

una nuova strategia ed unnuovo approccio in vista delleprossime elezioni comunali. Per il resto, non vi sono gran-di novità, continua la derivadi Rifondazione Comunista,Schettini non riesca a fare ilsalto di qualità, l 'Udc almomento rientra nella forbicefisiologica.Notevole è stata la dispersio-ne delle preferenze su unamiriade di candidati cosìcome anche a Lauria il feno-meno dell'astensionismo si èfatto sentire. Marcello Pittella con il papà Domenico Foto: Crecca

Agatino MancusiUnione di Centro

Giuseppe Irianni Popolari Uniti

Marcello Pittella nella Provincia Castelluccio I. 207Castelluccio S. 157Castelsaraceno 80Episcopia 122Francavilla 271Lagonegro 415Latronico 474 Maratea 409 Melfi 154

Moliterno 171Nemoli 217 Picerno 150 Potenza 666Rivello 297 Rotonda 210 Senise 283Trecchina 468 Viggianello 75

Mariano Pici nella Provincia Castelluccio I. 30Castelluccio S. 21Castelsaraceno 13Episcopia 20Francavilla 302Lagonegro 74 Latronico 59Maratea 99Melfi 95

Moliterno 21Nemoli 92Picerno 344 Potenza 207Rivello 53Rotonda 30 Senise 99Trecchina 85Viggianello 10

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CASO MESSUTI/I Popolari Uniti incendiano il “dopo voto” preannunciando la non partecipazione ai Consigli agitando le notti del primo cittadino

C’è posta per te. Questa volta è Pisani a ricevere una lettera

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Il retroscenista di Lauria 7

Questa volta la busta biancal'ha ricevuta l 'avvocatoPisani oltre ovviamente aisegretari ed ai capigruppodella maggioranza di centro-sinistra. Un anno fa, chiuse le urnedelle Provinciali, partì dalsecondo piano dall'eremo dicontrada Cerasofia un siluroche deflagrò in casa Pd. Ora,chiuse le urne, ha ricevutouna lettera dai Popolari Unitinella quale il partito modera-

to chiede spiegazioni ufficia-li sulla situazione legataall 'assessore Messuti.Ricordiamo che Messutinelle settimane scorse avevasbattuto le porte del partitodi Rossi dichiarandosi indi-pendente ma rimanendo difatto assessore. Questa azio-ne aveva suscitato subito lareazione dei Popolari cheperò avevano accettato unapax elettorale. Ora, il proble-ma congelato, si ripropone e

per il sindaco saranno gior-nate di grande travaglio. IPopolari hanno evidenziatoche fino a quando non sirisolverà il problema, o alme-no si avvierà la discussione,non parteciperanno ai consi-gli comunali. Una tegola perPisani con un Bilancio di pre-visione 2010 da far approvareproprio nelle prossime setti-mane. Nonostante il "guizzo" chegli ha permesso in queste ore

di guadagnare un po' ditempo (ha passato la palla aisegretari di partito), è preve-dibile che nella settimanadopo Pasqua i partiti delCentro-sinistra si riunirannoper analizzare la vicenda diMessuti. Intanto, l'assessorealla Pubblica Istruzione si èaccasato con l'Udc e a brevedovrebbe essere ufficializzatala segreteria cittadina all'ar-chitetto Mimmo Labancaanche lui ex Popolare Unito.

Facendo un passo avanti,com'è prevedibile, il pallinosarà in mano al PartitoDemocratico che potrebbeapprofittare di questa situa-zione per disegnare gli assettifuturi. Tre potrebbero esseregli scenari. Il primo è che i partiti chieda-no una Verifica con un azze-ramento della Giunta ed unaripartenza. Il secondo è che si approfittidella situazione per snellire

l'esecutivo in vistadell'ultimo anno diamministrazione.In pratica si dimi-nuirebbe gli asses-sori. Questa opzioneandrebbe incontroa chi sostiene chePittella ora do-vrebbe usare unascopa con le setoledi ferro per farepulizia. Il terzo scenario èdi attesa nel senso

che si voterà il Bilancio(intorno al 20 aprile), poi èprobabile che il Pd arriveràad un congresso straordinariocittadino con la segreteria chepotrebbe andare a DomenicoDi Lascio; a quel punto sipotrebbe aprire la Verificache però sarebbe fortementecondizionata dall’imminenzadel voto per le Comunali (pri-mavera 2011). La situazione è dunque dav-vero in grande evoluzione,

poche sono le certezze se nonquelle legate ad una tensioneche aumenterà perchè chiavrà costruito sulla rocciapotrà contare su solidarietà ecoperture, chi invece oltrequalche cena non è andato,magari approfittando di felicicasualità, potrebbe trovarsiisolato e sulla via di un ine-luttabile non ritorno.Consigliamo la visione, condebiti scongiuri, del film“Cassandra Crossing”.

Pisani con Armentano (soddisfatto alla Melara per il plebiscito tri-butatoa De Filippo) e Caimo

ARCH. ANTONIO FERRARIPROGETTAZIONI E RISTRUTTURZIONI ECOCOMPATIBILIDIREZIONE LAVORI-CONSULENZE-PERIZIE-PRATICHE ENERGETICHEARREDAMENTO E ARCHITETTURA DI INTERNI ED ESTERNIBIOARCHITETTURA-BIOEDILIZIA-BIOCLIMATICARISPARMIO ENERGETICO E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICIFOTOVOLTAICO-EOLICO-GEOTERMIADOMOTICAProgettazione e innovazione

STUDIO ARCHIEFFE: ARCH. ANTONIO FERRARI LOC. ARENAZZO N°5 - 85040 NEMOLI TEL. 0973 40928 FAX 0973 40929 CELL. 348 4625503 E-MAIL:[email protected]

Onore al merito. Alla fine i due poli-tici locali sono rimasti fermi sulleproprie posizioni preferendo diffe-renziarsi dal pittellismo imperantetanto da far votare apertamenteVincenzo Folino. Reale e Cosentinoteorizzano da tempo un modo diver-so di stare nel Pd. In particolare

Antonio Cosentino non escluderebbenuove esperienze seguito dall'asses-sore Reale cresciuto politicamente inquesta legislatura tanto da diventaresempre più un riferimento per ungruppo di simpatizzanti. Sull'asseCosentino-Reale potrebbe nascereuna nuova "Cosa"?

Giacomo Reale ed Antonio Cosentino,

nocciolo superstite degliInsorti, potrebbero dar vita

alla “Cosa 3”

Giacomo Reale

Mancano solamente due particolari e poi tornerà adessere perfetto: un taglio deciso di capelli ed una sfolti-ta alla barba. Francesco Osnato ha qualità politiche edincarna, più di ogni altro, quella impostazione berlu-sconiana che vuole gli uomini "del fare" apprezzati perla capacità di non cadere nelle ritualità del chiacchie-riccio politico. Osnato con diligenza ha seguito la cam-pagna elettorale di Pici riacquistando sicurezza e sere-nità. Con l'uscita di Franco Bellino, Mariano con tuttaprobabilità lascerà il partito locale nelle mani diFrancesco Osnato e di Nicola Messuti (NicolaManfredelli appare sempre più defilato). Per l'ex stelladella pallavolo locale questo passaggio sarà fondamen-

tale per il futuro a patto che non commetta l'errore di“ingripparsi” in una lista berlusconiana guidata da se stesso. Il Popolo dellaLibertà ha solo una possibilità per vincere le elezioni comunali: aprirsi. Quindi, lapoltrona di primo cittadino dovrà essere messa a disposizione , questo è un impe-rativo e Mariano Pici l'ha capito bene. Osnato potrà essere un candidato vicesin-daco, ma il candidato sindaco dovrà venire da una concertazione tra più soggetti,magari facendo attenzione a quanto avviene nel Pd, nei Popolari Uniti, neiSocialisti. Impuntarsi sulla postazione numero uno condannerebbe il Pdl edOsnato al ruolo di testimonianza sperimentato da 15 anni a questa parte.

L’ultima chance perFrancesco Osnato

Francesco Osnato

Antonio Cosentino

Lauria colma una lacuna davvero strana. Infatti, tranne qualche meritorio tentati-vo, il partito di Casini non riusciva a strutturarsi, ma nelle prossime ore, per laprima volta, potrebbe avere due consiglieri comunali, di cui un assessore, oltreche di un segretario. L’architetto Mimmo Labanca, forte del rapporto conMancusi e Sacco dovrebbe prendere in mano lo scudocrociato pensando anchead una candidatura alle comunali. Messuti dovrebbe reggere l’assessorato fino al2011. L’incognita è Bellino che però potrebbe trovare una collocazione nellaprossima legislatura. Forse.

Grandi manovre nell’Udc. Si parte con Bellino, Messuti e Labanca

Page 8: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Lauria8

L’INTERVISTA/Nella notte elettorale il risultato maiuscolo galvanizza il Pd di Lauria. Ed ora si attende il riconoscimento politico con la nomina ad assessore

Marcello Pittella: “Questo risultato è frutto di lavoro”

T E M P I M O D E R N I

CarissimoVincenzo(permetti-mi di usarequesto lin-g u a g g i oconfiden-ziale), holetto coninteresse le

tue osservazioni. Ti sono grato peraver dedicato del tuo tempo preziosoal mio scritto. La questione relativa aGalilei non è stata taciuta deliberata-mente, come se avessi dovuto nascon-dere qualcosa mentre difendevo agran voce la verità. Chi mi conosceattraverso i miei scritti o personal-mente sa che più e più volte ho stig-matizzato l'operato della chiesa diRoma. Non ho dimenticato leCrociate e i circa 50 mila 'eretici'martirizzati e uccisi dal Tribunaledell'Inquisizione, tra cui il traduttoreJohn Wycliffe, definito il precursoredella Riforma protestante, per il qualeil concilio di Costanza, dopo aver rie-saminato le sue posizioni e averlegiudicate 'incompatibili' con la fede,nel 1415 ne ordinò la riesumazione,l'incenerimento del cadavere e ladispersione delle ceneri nel Reno. Pernon parlare del domenicano GirolamoSavonarola, che per aver predicato lacorruzione della chiesa fu torturato,impiccato, quindi arso e le sue ceneridisperse nell'Arno. Il giovane studente protestantePomponio de Algerio fu bruciato vivopubblicamente in una grossa pentoladi olio bollente. L'elenco potrebbecontinuare con il martirio del boemoJan Hus, la condanna al rogo diGiovanna d'Arco e tanti altri. Tuttaviacontinuare getterebbe ulteriore fangosu una delle più pericolose sette reli-giose della storia. Oggi la chiesa, isuoi rappresentanti, i papi e la curiavescovile, vivono negli agi, nella ric-chezza e nel vizio. Ho scritto direcente delle corresponsabilità dellachiesa in merito al genocidio degliebrei d'Euoropa, dei 'silenzi' di papaPacelli, della tanto attesa ma maigiunta scomunica al Terzo Reich e alsuo Fuhrer. La tradizione vuole cheGalilei abbia pronunciato, dopo l'a-biura e la condanna al carcere a vitapoi commutata negli arresti domici-liari nella sua villa di Arcetri, lafamosa frase di cui sopra. In effetti, èassai improbabile che Galilei abbiamormorato la frase "Eppur si muove"

davanti al Tribunale dell'Inquisizione,piuttosto si tratterebbe di una 'inven-zione' del giornalista GiuseppeBaretti, il quale voleva difendere ladignità dello scienziato italiano difronte all'atto di abiura. Vincenzo, tisei mai chiesto perché la chiesasostenne la teoria geocentrica? Galileinel "Dialogo sopra i due massimisistema del mondo" diffondeva le teo-rie copernicane che si contrapponeva-no a quelle tolemaiche. ClaudioTolomeo era un astronomo, geografoe matematico del II secolo d.C., sirifece ai concetti di Aristotele eIpparco di Nicea, uno tra i massimiesponenti del pensiero scientificoantico. Il fatto che questi 'studiosi'non cristiani abbiano ipotizzato unmodello di perfezione dell'universoconosciuto, con i cinque pianeti alloranoti che percorrevano orbite circolarie il Sole in movimento, sembravabene conciliarsi con il linguaggio'apocalittico' e le descrizioni simboli-che delle Sacre Scritture. Ricorderai,Vincenzo, il passo biblico di Giosuè,capitolo 10, verso 12: "Sole, fèrma-ti!", che sembrava indicare che il Soleeffettivamente si muovesse. Tuttavia,quando noi diciamo che il Sole sorgeo tramonta non intendiamo mettere indubbio che sia la terra a muoversi.Piuttosto, si tratta di un linguaggiocomune ai nostri giorni. Con questovoglio dire che la scienza dell'anti-chità, pur intrisa di religiosità, conAristotele, Ipparco e Tolomeo soste-neva le idee sostituite poi dal modelloeliocentrico. Verso la fine del tuoscritto ribadisci le sfere di competen-za della fede e della scienza, quasicome se esistesse una duplice verità,ma Galilei non la pensava propriocosì. Egli in una sua lunga lettera afferma-va che il conflitto tra il pensieroscientifico e l'interpretazione dei testisacri non era sintomo di una dupliceverità: occorreva invece distinguerefra il significato anzitutto morale esalvifico delle Sacre Scritture, le qualiricorrevano anche a un linguaggioimmaginoso per farsi comprenderedal popolo, e la ricerca scientifica,che deve basarsi esclusivamente sulle"sensate esperienze" - le osservazionidei sensi - e le "certe dimostrazioni",le dimostrazioni di tipo matematico.Tra le due verità non c'è incompatibi-lità.

Emiliano [email protected]

Eppur si muoveDDiieeccii ““ppiiccccoollee”” iiddeeee

ppeerr mmiigglliioorraarree LLaauurriiaa3° Puntata

Voglio lanciare alcuni spunti, idee,possibili progetti, sui quali sto riflet-tendo da tempo e che avrei voglia enecessità di discutere con personesicuramente più competenti di me, pervagliarne la fattibilità, verificare sesono ipotesi applicabili o puro fruttodel mio ottimismo.

Eliminare il parcheggio selvaggio:allo stato dei fatti, la politica dell'affi-damento a privati della gestione deidue grandi parcheggi comunali (piùuno che è assolutamente inutilizzato,se non nella terrazza superiore) sem-

bra non aver funzionato, sia perchè a pagamento, sia perchè continuanoad esistere numerose postazioni all'aperto, molte delle quali inadeguate(tipo le piazze). Si potrebbe dunque rendere assolutamente gratuiti iparcheggi coperti (tutti e tre), con una consequenziale riduzione deiposti macchina all'aperto nelle zone a essi adiacenti. Bisognerebbe ina-sprire le sanzioni per il parcheggio in divieto di sosta e ponderare l'in-troduzione delle "fasce blu".É davvero inconcepibile, infatti, che chi debba recarsi in un esercizio

commerciale nello spazioso rione superiore, debba entrarci letteralmen-te dentro con l'auto (a meno che lo stesso esercizio non sia dotato diparcheggio privato). Chi vuole farlo deve pagare, o in alternativa com-prendere che fare due passi non fa certo male alla salute. Inoltre nonpossiamo ignorare che il mal costume del parcheggio "in ogni dove"spesso investe gli spazi riservati alle categorie protette, quali i disabili.Queste misure, se unite al potenziamento del trasporto pubblico,potrebbero trasformare Lauria in un centro urbano popolato più dauomini in movimento che da macchine.

Dissuadere dalla velocità: in tempi di motori potenti, di miti delle due equattro ruote, di proliferazione di ciclo e auto club, Lauria si è trasfor-mata in un vero e proprio circuito cittadino, soprattutto nelle ore nottur-ne, laddove rettilinei prolungati (si pensi a via provinciale melara, o avia XXV aprile) tentano la voglia di velocità di centauri e piloti, conrelativi rischi per loro (in primis) e per chi passeggia, nonchè con enor-me disturbo per chi magari sta già dormendo. Installare dunque ulterio-ri dissuasori di velocità, come ve ne sono in via Caduti 7/9/'43 o in viaRoma, potrebbe essere una soluzione, sebbene parziale, del problema.Parziale, perchè trattasi innanzitutto di questione culturale, quindi dieducazione stradale: una misura indispensabile sarebbe l'istituzione diuna o più giornate della "guida sicura" durante l'anno, patrocinate dal-l'amministrazione ma gestite dalle stesse associazioni di ciclo e autoamatori, numerose a Lauria, perché è da loro che deve venire il buonesempio, in quanto hanno una capacità di coinvolgimento non indiffe-rente sulle nuove generazioni. Mi pare che esperienze di questo tipo siano già state fatte in passato:sarebbe un bene potenziarle. Un piccolo esempio anche qui: qualcuno èmai stato a Baragiano Scalo? Immagino di sì, essendo passaggio obbli-gatorio per raggiungere la valle del Melandro. E passandoci, avrà nota-to che il lungo rettilineo lungo il quale si sviluppa l'abitato è pieno didissuasori, e nessuno procede oltre i 30° km/h, nonostante il limite sia,come da convenzione, a 50. E chi si fa scappare di poco l'acceleratore,viene guardato malissimo dai baragianesi. Perchè, mi chiedo? Forse inpassato è successa qualche disgrazia in quel punto così succulento pergli amanti della velocità, tanto da aver fatto prevalere la ragione sull'i-stinto?

Carmine Cassino

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Pittella sui risultati elettoraliSiamo ad urne ancora aperte.Nell'ampio salone discotecadell'Hotel Isola di Lauria unafolla segue l'arrivo dei risul-tati davanti al maxi tabelloneallestito per l 'occasione.Alla fine si registrerannoundicimilaseicentosessanta-tre voti di preferenza.Abbiamo chiesto al candida-to Marcello Pittella un com-mento a caldo per l'Eco diBasilicata.Consigliere Pittella, siamoarrivati in questo momentoa undicimila preferenze.Lei ha raddoppiato quasi ilrisultato della precedenteconsultazione regionale.Quali sono le sue primesensazioni di fronte a que-sto risultato?Sono sensazioni di grandegioia e di grande soddisfa-zione per il lavoro svolto inquesti anni per il duro sacri-ficio compiuto. Non è sem-plice seminare e ottenere unconsenso diffuso e spalmatosu tutto il territorio provin-ciale. Mi sembra che sia unottimo riconoscimento di unlavoro politico che mi ralle-

gra e mi rende molto soddi-sfatto e felice.Questo risultato certamen-te la carica di responsabi-lità per il futuro lavoro chel'attende. Non vi è dubbio. Io ho vissu-to questi cinque anni all'inse-gna dell'impegno, della fati-ca e della responsabilità.Questo tributo consegnatomidai cittadini lucani a miogiudizio mi rafforza nell'im-pegno e nella responsabilità.Per corrispondere al consen-so che ho ricevuto dovròimpegnarmi molto e lo faròcon dedizione.A questo punto ci sonobuone prospettive per unincarico di prestigio?Questo no so dirlo. Penso ilpartito dovrà decidere cosavorrà consegnarmi come fun-zione e come missione. Diuna cosa sono certo. Cheimpiegherò ogni mia forza,ogni mia energia, per questanostra regione che ha biso-gno di responsabilità, diimpegno, di progetti, perriprendere il cammino versoun prospettiva, verso la spe-ranza, verso lo sviluppo,verso il futuro.

Commentiamo i risultatiregionali. Un centrosinistrache si afferma in modonettoChe non ci fosse partita noilo immaginavamo. Noiabbiamo accolto le buonecose che ha fatto questogoverno regionale e il suogovernatore Vito De Filippo.Penso che sia un risultato chenon presta il fianco a nessuntipo di interpretazione. Unalarga vittoria, la conferma diun quadro di stabilità cheaffida tra l'altro al Pd il ruolocentrale di baricentro dellanuova coalizione. Sono perquesto piuttosto contento efelice. Era ciò che sostanzial-mente speravamo e abbiamoraggiunto l'obiettivo deside-rato.Questo risultato fa ripren-dere il Pd anche nella suacittà, Lauria. Soltanto loscorso anno alle provincialiil suo partito aveva regi-strato una battuta di arre-sto.Noi abbiamo assistito al ten-tativo dell 'assedio a FortApache. Questo assedio èstato respinto. Credo che icittadini di Lauria e di tutta

l'area sud della Basilicataabbiano dato dimostrazionedi coesione e abbiano pre-miato chi ha praticato unabuona politica, un buongoverno, una buona ammini-strazione. Credo abbianopremiato chi ha speso unavita a fianco dei cittadini, afianco del disagio e delbisogno. La politica non siinventa. Si costruisce ora perora, giorno per giorno. Io

diffido sempre dai fenomeniche si rivelano sempre feno-meni da baraccone.Dopo questo risultato sispegneranno anche i toniforti usati in questa cam-pagna elettorale?Me lo voglio augurare. Ionon ho gradito questi toniforti. Ho tenuto una campa-gna di alto profilo, che avevala necessita di recuperareresponsabilità ma anche pro-

gettualità, per la gente, per icittadini e per il nostro terri-torio, per le tante periferiedi questa nostra regione. Noiabbiamo bisogno di unità enon di divisioni, tanto piùquanto le divisioni sono arta-tamente costruite per tentaredi lucrare qualche voto inpiù. Le divisioni non fannobene né alla politica né ai cit-tadini né a questo territorioné a questo paese tantomeno

a chi pensa di incamerareconsensi in un modo sbaglia-to. Noi dobbiamo alzare l'a-sticella del confronto e purenella dialettica dobbiamoavere come obiettivo il benecomune a partire da questoterritorioA livello nazionale comecommenta i risultati? Il PDsembrerebbe registrare unrisultato positivo.Il PD conferma sostanzial-mente, con la guida diBersani, di essere l'unico par-tito in grado di rappresentarela vera alternativa aBerlusconi. Il PartitoDemocratico ha ripreso adialogare con i cittadini, ariaprire le sezioni, a riorga-nizzarsi sul territorio. Questaè la vera frontiera che potràbloccare e ribaltare il risulta-to che in questi anni purtrop-po ha visto premiare ilgoverno di centrodestra.Sono convinto che il PD, conquesto risultato, troverà ulte-riore linfa ed entusiasmo perfare ancora meglio e per darela spallata definitiva algoverno Berlusconi nel due-milatredici.

Pasquale Crecca

Marcello Pittella con la famiglia

Ritrovarsi è una parola semplice, che però può provocare una forte emozio-ne se a ritrovarsi sono dei compagni di scuola dopo circa trenta anni. Ungrazie speciale a chi ha avuto l'idea e un grazie a chi si è subito messo lavo-ro sfruttando tutti i mezzi di comunicazione affinché tutto riuscisse alla per-fezione. A ritrovarsi sono stati gli alunni della Scuola media GiovanniXXIII, classe terza c. Veder arrivare i nostri compagni nel ristoranteCazzanedda, dove si è svolta le cena, è stata per tutti noi un'emozione irripe-tibile. Rivederci adulti, ma con il cuore e la simpatia ancora ragazzi, abbia-mo ricordato i nostri incontri, il fatto di esserci sempre rispettati e volutibene. Purtroppo non eravamo al completo. Quattro dei nostri compagni cihanno lasciati in giovane età. Sono stati i primi ad essere da noi ricordati:Giacomo Antonio Olivieri, Angelo Chiacchio, Angelo Miceli, AngelaD'Amato. Per loro abbiamo pregato ed è stato l'unico momento che ha resotriste il nostro incontro. I nostri ricordi sono andati ai momenti spensierati della scuola quando lanostra classe era ospitata in un garage. Abbiamo ripensato ai nostri profes-sori, grandi educatori, persone simpatiche, che ci hanno insegnato tante cosee ci hanno aiutato ad affrontare il nostro cammino da adulti. Le nostre mara-chelle allora erano limitate rispetto a quanto accade oggi. Allora portavamorispetto ai professori e ai nostri genitori che facevano tanti sacrifici per man-tenerci a scuola. Allora c'erano quei valori che sembra stiano scomparendo.Veder arrivare i figli dei nostri compagni, venuti a prendere le propriemamme ci è sembrato di tornare indietro nel tempo. Quei figli somigliavanotanto ai propri genitori da sembrare essi stessi i nostri compagni di allora.Nei nostri discorsi ci siamo raccontati le nostre vite, Il sacrificio del ostrolavoro. Abbiamo parlato delle nostre famiglie. Abbiamo palato dei nostri figli e delle preoccupazioni che ci creano. Ogginon siamo tanto sicuri di poter offrire loro un futuro migliore del nostro.Ognuno di noi ha potuto anche raccontare dei proprio guai, delle propriemalattie. Per alcuni queste ultime ne hanno segnato la vita. A volte di fron-te all'apparente sorriso di alcuni abbiamo scoperto che ci sono grandi soffe-renze. Volevamo stringerci tutti insieme. L'emozione è stata troppo forte.Ci siamo solo guardati negli occhi ed abbiamo pensato: siamo riusciti aritrovarci.

Antonio Capano

Ritrovarsi dopo trent’anni

A Lauria gli ex alunni della Giovanni XXIIIfesteggiano da Cazzanedda

Gli alunni della terza media della Giovanni XXIII di Lauria di ritrovano insieme loscorso 26 marzo nell'atmosfera familiare davanti al caminetto del ristoranteCazzanedda. Questo l'elenco di compagni che si sono ritrovati: GiacominaAgrello, Maria Domenica Carlucci, Anna Maria Armentano, Rita Armentano,Giulia Chiacchio, Giulia Ielpo, Anna Rita Sisinni, Concetta De Stefano, TeresaChiarelli, Giacomina Lamboglia, Biagio Cozzi, Antonio Capano, Mario PierroFrancesco Schettini

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L’INTERVISTA/Il primo eletto del Popolo della Libertà discute della campagna elettorale e degli impegni futuri nel nuovo Consiglio Regionale

Mariano Pici: “Daremo nuovi stimoli alla società lucana”

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Lauria10

Mariano Pici ci viene a salu-tare in redazione dopo lostraordinario risultato otte-nuto alle elezioni regionalidel 28 e 29 marzo 2010. E'un grande piacere, è un'at-tenzione quasi mai riservataal nostro giornale. Offriamoun caffè, discutiamo dei temidella campagna elettorale,apriamo il microfono.L'occasione è importante, invia Cerruto a Lauria vi è ilcandidato più eletto dell’Opposizione in tutta laRegione Basilicata, è soprat-tutto il più votato del partitopiù importante d'Italia insie-me al partito Democratico.Dicevamo di via Cerruto, anemmeno 50 metri la casanatìa, in cima alla salita. Consigliere Pici ripercor-rere via Cerruto… E' tornare bambino, è ricor-dare mio padre artigiano, èsentire ancora nelle orecchieil frastuono meraviglioso diun vicinato rumoroso. Ora inostri centri storici sonosempre più spopolati. Viene

il magone nell'avvertire ilsilenzio dei vicoli…Beh, ora di silenzio neascolterà ben poco….In effetti, c'è poco tempo permeditare, la vita è frenetica.Lei è stato protagonista diuna campagna elettoraleche appariva vincente findall'inizio.Indubbiamente i presuppostic'erano tutti, ma ti assicuroche le campagne elettoralisono tremende, sono un po'come quei Conclavi in cui sientra come favorito a Papa ,poi al massimo si esce dacardinale! Comunque la sensazione èstata positiva fin da subi-to… Certo. Avevo fatto un grandelavoro. Ho notevolmenteaccresciuto i rapporti con lagente. L'elezione regionale èuna vera e propria alchimia.Il buon esito è la sommatoriadi tanti elementi. Bisognaessere conosciuto, bisognaessere affidabile, il partitodeve vedere in te una perso-

na che offre certezze. Sei stato votato in ognipaese… Gli amici del partito si sonomossi con grande entusia-smo. Al tempo stesso la retedei rapporti ha fatto il resto. Con la sua gentile mogliesiete la coppia del momen-to in Basilicata….Sono fiero di Valeria, mi hatrasmesso positività, rinno-vato entusiasmo. Dedico alei questo grande risultato.Mi permetta ringraziare tuttiquanti hanno lavorato conconvinzione e dedizione, unsaluto particolare lo vorreifare al SottosegretarioViceconte, davvero un fra-tello maggiore oltre che unvero e proprio faro per ilCentro-destra lucano. Veniamo ai temi politici.Vittoria troppo scontatadel Centro-sinistra inBasilicata.E' vero ma non dimentichia-mo mai il dato di partenza,dopo Tangentopoli il 90%della classe dirigente lucana

si mise insieme per farel'Ulivo e poi l'Unione. Dasubito la partita è apparsaproibitiva. Mi permetta didire con sincerità che unaparte della classe dirigente diun tempo ha sicuramentelavorato nell'interesse dellaBasilicata, penso al presi-dente Colombo. Forza Italiaha dovuto costruire una clas-se dirigente dibattendosi inuna rete strettissima, quasisoffocante. Fortunatamenteperò, nelle realtà locali l'al-ternanza è ormai un datoacquisito e verificabile. Alivello regionale ancora nonriusciamo ad invertire la ten-denza. Che campagna elettorale èstata?Dura, molto dura. Credo cheil Centro-sinistra avrà grosseresponsabilità, ha presomolti impegni. Insieme conil gruppo alla Regione sare-mo certo leali, ma martellan-ti rispetto ad una serie dibisogni ineludibili. Non èpossibile che, rispetto a tante

risorse e tante potenzialità,l'emigrazione, soprattuttoquella giovanile, è ripresamassicciamente. Forse i tanticorsi, gli slogan e le "trova-te" utili a conquistare solo leprime pagine dei giornalidevono lasciare spazio amaggiori concretezze. Noicomunque non siamo il par-tito del "no" pregiudiziale.Analizzeremo quanto civerrà proposto, al tempostesso proporremo noi stessiproposte, sarà un bel con-fronto, nell'interesse dei cit-tadini. Mariano Pici e MarcelloPittella primi eletti, primidella classe...Sono contento per Marcello,non confondo mai i rapportipersonali con quelli politici.Sono contento e gli augurobuon lavoro.L'area Sud avrà più atten-zione?Obiettivamente esiste unproblema di riallineamento.Non è campanilismo fine ase stesso ma il lagonegrese e

l'area Sudv i v edramma-ticamentei morsi diuna crisiterribile.Al gover-no regio-nale toc-c h e r àfare pro-poste noi

le valuteremo con attenzio-ne. Devo dire che nei prece-denti 5 anni ho visto pocoper quest'area, ma sareisciocco se addebitassi questaresponsabilità a Pittella, osolo a lui. Com'è cambiato MarianoPici in questi anni?Beh, per me questa campa-gna elettorale è stata unmomento di svolta, se fosseandata male non nascondoche forse avrei fatto altrescelte rispetto ad una mili-tanza attiva, la professionemi attrae e mi sta dandoenormi soddisfazioni. Ma ilrisultato ottenuto è stato così

esaltante che non posso esi-mermi nell'essere protagoni-sta della politica regionale.A Lauria l'anno venturo sivoterà per le Comunali…Sarà un momento importan-te, il Popolo della Libertà èpronto ad un progetto nuovo,alternativo, fatto di personeche dimostrino di volersiimpegnare. Nessun palettoverrà frapposto, immaginouna lista fresca, ricca di indi-vidualità, con idee nuove. Dasettembre apriremo un can-tiere politico vero e proprioche potrà essere esteso anchealle altre realtà dive si voteràper il rinnovo dei sindaci.

Mariano Pici

Lo abbiamo anticipato qualchenumero fa. Le indagini generatedalla Procura della Repubblicadi Lagonegro hanno acceleratonella categoria degli artigiani leprocedure per mettere a norma ipropri laboratori. In queste set-timane geometri ed ingegnerisono oberati di lavoro per darela necessaria consulenza a tuttele attività produttive. Questa"stretta" ha messo in luce situa-zioni paradossali, comelocali in parte o totalmenteabusivi che ospitavano atti-

vità imprenditoriali.Molte attività hannodovuto regolarizzare ipropri scarichi ed i siste-mi di smaltimento deirifiuti prodotti. Pur nellagiustezza del provvedi-mento, le difficoltà legatealla crisi, hanno ulterior-mente creato difficoltàagli artigiani che ovvia-mente hanno dovutoassolvere agli obblighimettendo mano al por-tafoglio. E di questi tempi

proprio non ci voleva.

Che fila dai tecnici per mettere a posto le attività artigianali!

Mi piacerebbe far arrivareattraverso l'Eco le piú sincerecongratulazioni a RosannaPapaleo per la sua bravura e isuoi lavori.Attraverso la sua arte riviveanche una mia passione. Ébellissimo sapere che lei ériuscita a realizzarla. BravaRosanna!Con sincero affetto.

Daniela Ricciardi

Complimenti via internet a Rosanna

Papaleo

Fervidi auguri adAlessandro Fittipaldi

da papà Antonio, mammaLina e dal fratello Simone

18 anni

Un artigiano al lavoro

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antisismica in corso)Per info:

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Page 11: l'iniziativa

L’INIZIATIVA/ Il trekking facile riprende le attività con la visita alla vecchia stazione ferroviaria di Lauria; poi Castel Ruggero e Serra Rotonda

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Lauria 11

“Più siamo meglio stiamo”: nuove escursioni nella ValleCon le belle giornate di pri-mavera può riprendere iltrekking sui tanti percorsi dicui è ricca la Basilicata sudoccidentale. Il gruppo "Piùsiamo meglio stiamo" haapprontato il calendario delleescursioni programmate per imesi primaverili. Lo scopoprincipale del gruppoLauriota è quello di conosce-re meglio il territorio da unpunto di vista geografico estorico. L'esperienza delloscorso anno è stata positiva.Sono state organizzate setteescursioni e sempre la parte-cipazione è stata consistentegiungendo, in qualche caso,a coinvolgere fino a 36 par-tecipanti. Tra le escursioniche hanno riscosso maggioreinteresse possono esserericordate quelle con unaspiccata valenza storica lega-ta al territorio. Sono stati

visitati, in uscite diverse: ilmonte Armo e la cappella diSant'Elia; il monte Messina,nel sito dell'antico monasterodi San Filippo; la Seta diLauria, fino al punto nelquale ancora nel 1947 esiste-va la "quercia di Massena";il Castello Seluci, a 978metri s.m.; il fiume Noce,fin sotto la “Squiglia”. Piùludiche, e con finalità ditrekking abbinato al pic-nicall'aperto, le passeggiatefatte alle sorgenti del lagoSirino e al lago Laudemio.In entrambi i casi il gruppoha percorso i laghi con icanotti effettuando rilievifotografici e misurazionidella profondità. Nel mese didicembre, durante la manife-stazione intitolata"Finalmente Natale" il grup-po "Più siamo meglio stia-mo" ha presentato, in via

Cairoli a Lauria, una rasse-gna di 490 fotografie, propo-ste su 20 grandi poster, perillustrare le attività del grup-po e per evidenziare lepotenzialità turistiche di per-corsi già esistenti e prontiper il trekking rivolto ai turi-sti. Con gli stessi obiettivi diconoscenza geografica e sto-rica sono programmate leprossime uscite. Domenica 11 aprile gliescursionisti del gruppo "Piùsiamo meglio stiamo" sisono dati appuntamento inPiazza del Popolo a Lauriainferiore, vicino alMonumento ai Caduti. Alleore 8.00 il gruppo partirà peruna escursione facile e inte-ressante da fare completa-mente a piedi. Dopo averscavalcato il monteSant'Elia, passando vicinoall'antica Cappella della

Sanità (XVI sec.), il grupposi dirigerà verso la vecchiastazione ferroviaria di Lauriaoggi in disuso. Da qui saràpossibile percorrere e osser-vare una parte del vecchio

tracciato della ferroviaCalabro-Lucana. Il percorsoè stato precedentemente"testato" da alcuni escursio-nisti del gruppo "Più siamomeglio stiamo", tra i quali

Giacomo Schettini, che mer-coledì 17 marzo hanno per-lustrato il percorso per valu-tarne le difficoltà. Dopo l'escursione dell'11aprile ne sono previste altre.

Sarà visitata la zona delCastello Ruggero di Lauriae, poi, la zona della SerraRotonda e del lago omoni-mo.

Raffaele Papaleo

Una escursione del gruppo "Più siamo meglio stiamo" di Lauria. Foto: Raffaele Papaleo

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La signora Caterina Aurora il 13marzo 2010 ha festeggiato aLauria il suo 90° compleanno,circondata da parenti ed amicinella Chiesa di San GiacomoMaggiore Apostolo. Signora Caterina, come vivequesto giorno di festa nel com-pimento dei suoi novant'anni?Sicuramente per me è un giornodi grande e commozione. la festaorganizzata dai mie nipoti, daimiei parenti mi ha reso felicissi-ma e non è mancata qualchelacrima. Festeggiare un compleannocosì importante come quello di90 anni porta necessariamentea ripercorrere la propria esi-stenza. Ci vuole parlare dellasua vita?Sono nata a Lauria nel I VicoSan Giacomo al n° 1. All'epocala Città di Lauria era moltopovera, così sin da piccola hoiniziato a lavorare per aiutareanche economicamente la miafamiglia. Avevo 9 anni quandocominciai a svolgere la mia atti-vità nei campi. Di quel periodo ricorda in par-ticolare qualche episodio?Ricordo solo tanto lavoro dallamattina presto alla sera e tantidispiaceri. Ci dica allora delle difficoltà?Nella mia famiglia ci sono statimolti guai. Abbiamo semprelavorato. A 22 anni e 1 giornomi sono sposata e, dopo appena14 giorni di matrimonio miomarito che si chiamavaArgentieri Carmine, è partito perla guerra e da allora non ha fattopiù ritorno. Era scoppiata laseconda guerra mondiale, miomarito fu chiamato alle armi inJugoslavia a Lubiano e da lideportato in Russia. Dopodichédi lui non si è più saputo nulla.Ho sempre sperato di saperequalcosa, tutti i giorni per 68anni non ho mai perso la speran-za di ricevere sue notizie, sapereperlomeno se vivo o morto einvece, nulla. Non mi sono mairassegnata alla sua scomparsa, èun pensiero continuo che portocon me ormai da anni. In moltivolevano che mi risposassi, manon ho voluto. Ho sempre pen-

sato che questo era il mio desti-no e l'ho accettato.Oggi suo marito Carminequanti anni avrebbe?Lui era del 1917, tre anni piùgrande di me. Oggi avrebbequindi 93 anni. Come ha vissuto il dopoguer-ra?Sempre e soltanto a lavorare. Per20 anni ho lavorato a Potenza,circa 4 in una casa di cura permalati di mente, poi ho prestatoservizio presso delle famiglie,come Leonasi e Giradi. Ancoraoggi da Potenza mi chiamanotanti amici poiché lì ho lasciatoun buon ricordo. Non mi sonosottratta a nessun tipo di lavoroda quello domestico a quellonelle campagne. Oggi, giornodel mio 90° compleanno afesteggiarmi vi è anche unsignore che si chiama VincenzoBonnanata, anni fa un bimbo alquale sono morti i genitori, e cheio ho allevato come un figlio.Nella sua esistenza ha avutomomenti di scoraggiamento?No, ho avuto sempre la volontàdi andare avanti, di lavorare enon dipendere da nessuno dellamia famiglia. Ho assunto unatteggiamento di sopportazione,ma mai di scoraggiamento. Coni miei sacrifici ho pensato anchea costruirmi la cappella al cimi-tero. Lei signora Caterina è religio-sa?Si, molto. La fede ha regnatosempre nella nostra casa. Comefamiglia siamo stati sempremolto devoti, tanto che in moltivenivano a casa nostra a prende-re il fuoco. Lei ha un ricordo della Chiesadi Lauria di San GiacomoMaggiore Apostolo. Quali ledifferenze con la chiesa dioggi?La nostra Chiesa di SanGiacomo Maggiore Apostolonegli anni passati, quando io lafrequentavo da ragazza, eracompletamente diversa rispetto aquella che si vede oggi. Sedie ebanchi erano vecchi, vi eranopezzi di tavola che venivanousati come sedili e, spesso ifedeli si portavano la sedia da

casa. Quando è stata rifatta laprima volta, io ho pulito tutte lenicchie dei Santi, ero moltomagra e quindi mi fu dato ilcompito di andare sull'altare epulire le nicchie. Vi è un Santo al quale si sentepiù legata?Sono devota di tutti i Santi, purse prego in particolar modo SanGiacomo, San Rocco, SantaRita, Santa Lucia e la MadonnaAddolorata. In passato, da quello che lei

ricorda, alle funzioni religiosepartecipavano più persone?Sicuramente erano di più le per-sone che andavano a Messa,c'era una maggiore partecipazio-ne. Si attendeva con gioia lafesta di San Giacomo, la festa diSan Pietro e quella in onore diSant'Emidio. Le ricorrenze e ifesteggiamenti in onore dei Santierano molto più frequenti.Ricordo che per la celebrazionedi Gesù Sacramentato si svolge-vano processioni per 8 giorniconsecutive. Processioni cheattraversavano tutto il paese sinoad arrivare alla Ravita dove c'erauna cappella che poi è stataabbattuta. Lei ha avuto modo di conosce-re molti sacerdoti che hannooperato presso la Chiesa diLauria?Si, ricordo davvero tanti preti.Don Peppino Ginnari che ricor-do essere un sacerdote moltoscherzoso, Don GaetanoGiordano, Don Giacomo

Schettini, Don Nicola MariaMaronna, Don Nicola Fittipaldi,Don Prospero, Don NicolaPansardi, Don PeppinoImbelloni, Don Egidio detto"Cozzapinnata", un prete moltoanziano che abitava in viaCairoli. Negli anni in cui lei era ragaz-za Piazza San Giacomo era ilcentro delle attività cittadine?Piazza San Giacomo era il cen-tro del paese, una bella realtà,festosa, oggi questa Piazza non è

neppure la coda di Lauria! Oggiil paese si è spostato dall'altraparte e in Piazza San Giacomonon vi è rimasto quasi nessuno,solo case vuote. Prima in PiazzaSan Giacomo pur non essendovila strada asfaltata, ma pietre, eraun luogo molto frequentato evivo, dove si tenevano feste emercati.Se ricorda in Piazza SanGiacomo viveva la signoraCianciulli…Di questa signora conosco poco,ne ho sentito parlare e comun-que l'ho vista perchè abitavamonon lontane. Ha avuto quindi modo divederla, ci vuole descriverecome si presentava laCianciulli, ci dicono vestivacon bracciali, appariva quasiuna fattucchiera..Sicuramente non era molto ele-gante nel vestire, ero ragazza percui non ne ricordo molto.Torniamo a parlare della festadel suo 90° compleanno, cir-

condata da molti parenti…Si, un giorno davvero belloaccanto ai miei parenti che mihanno organizzato una festa dicompleanno a sorpresa, e tra-scorso insieme ai miei più carivicini di casa con i quali civogliamo molto bene, come lesignore Maria Caputo, MelinaPalmieri e Pina Iazzetta.L'organizzazione di questa festami ha molto commosso e hopianto tanto, io che non ho avutomai nulla…Come si chiamavano i suoigenitori?Mio papà si chiamava Giacomomentre mia madre Francesca.A chi somiglia di più?Caratterialmente somiglio più amia madre, donna dal carattereforte. Signora Caterina cosa pensadella sua Città, di Lauria?Sono nata e vissuta a Lauria,nonostante ho lavorato per annia Potenza, per questo mi sentolegata al mio paese. Anche sesono stata anche altrove, per ben3 volte in Brasile a San Paolodove abitava mio fratello che poiè morto. Sono stata a Rio deJaneiro ove abitava una sorelladi mia madre e oggi vi sono deimiei cugini. A Rio sono stata aipiedi della statua del Cristo.Quando arriva la sera primadi addormentarsi quale il tuoultimo pensiero?Ogni sera prima di addormentar-mi recito il Santo Rosario epenso a mio marito e ai mieigenitori, e guardo le loro fotoche ho in cucina.Quale il consiglio che si sentedi dare per vivere bene?Credo che per vivere bene siaimportante coltivare gli affettifamiliari, essere vicini alla pro-pria famiglia. Ho tanti nipotidiretti ed oggi giorno di festa delmio compleanno ho voluto vici-no anche i parenti di mio marito. Le piace cucinare?Certamente, mi piace prepararedi tutto dai primi ai secondi piat-ti, in particolar modo, anche adetta dei miei nipoti sono bravanel preparare le braciole. Auguri signora Caterina Grazie,grazie di cuore.

Caterina Aurora

Caterina Aurora: “Nella vita non mi sono mai persa d’animo”Un matrimonio durato 14 giorni. Il marito Carmine, chiamato alle Armi, non ha fatto più ritorno a Lauria

Vi sono buone notizie inmerito al gemellaggio presti-gioso tra la città di Lauria eSantiago de Compostela.In occasione di una visitaufficiale al Parlamento euro-peo per partecipare alla riu-nione dell'intergruppo "cam-mino di Santiago", il sindacodi Santiago de Compostela,sig. Xosé A. SánchezBugallo, ha incontrato ilvicepresidente del

Parlamento, Gianni Pittella. Durante il proficuo incontrosi è discusso della richiestaavanzata da tempo dalcomune di Lauria di gemel-larsi con la città di Santiagode Compostela, ed in merito,il sindaco Sánchez Bugallonel dirsi onorato, ha offertopiena disponibilità a seguirel'iter della richiesta con gran-de interesse e con la massi-ma apertura.

Gemellaggio LauriaSantiago de Compostela.

Il sindaco spagnolo SanchezBugallo assicura la massima

attenzione al Presidente Pittella Il sindaco di Santiago Bugallo Il presidente Gianni Pittella

Uno schiaffo immeritato per

Emidio LambogliaOgni candidato è meritevole di attenzione, ogni candi-dato nel corso della campagna elettorale si convinceche può farcela. I risultati elettorali lasciano sempresul campo morti e feriti, pochissimi festeggiano.Onore perciò ai candidati di tutti i partiti. I lettori miperdoneranno ma avverto l'esigenza di esprimereun'opinione sull'insuccesso di Emidio Lamboglia chenon può passare inosservato. Impegnarsi nel socialenon significa automaticamente acquisire un creditopolitico da spendere appena si può. Eppure, in unmomento storico in cui la politica ha una credibilitàpari quasi a zero, è apprezzabile chi decide di fare unpasso avanti andando oltre la lamentazione. EmidioLamboglia ha deciso di metterci la faccia e si è impe-gnato sull'onda di realizzazioni straordinarie, visitateda persone e da esperti da ogni parte d'Italia che quasihanno gridato al miracolo. Queste idee che sonodiventate in pochissime tempo, solide certezze, sottogli occhi di tutti, sono diventate veri e propri modelliche stanno trovando radici anche in altre realtà. C'e'dunque un "modello Lauria" formato esportazione percui andare fieri. Ma Lamboglia è andato oltre impe-gnandosi moralmente, proprio in queste settimane, avoler vita a nuove realtà socio assistenziali per le fascepiù deboli. Dunque, per Lauria, una freccia in più nelpanorama della “politica del fare” di cui EmidioLamboglia è tra gli esempi migliori. Infatti la sua can-didatura rispondeva brillantemente alle "solite" richie-ste dei cittadini: vogliamo persone che poi fanno qual-cosa per il paese. Nel caso di Emidio più che "farò"più semplicemente ha potuto dire "ho fatto". Beh, se alle parole fossero seguiti atti conseguenziali,Lamboglia avrebbe dovuto prendere almeno il doppiodel consenso. Così non è stato. Inspiegabilmente. Puòessere tutto giustificato con la simpatia e l'antipatia?Con il partito, che tra l'altro non è mai stata una coraz-zata, che avrebbe dovuto fare di più? Mi chiedo:dove si colloca la scelta autonoma di ogni singolo cit-tadino?L'uomo che va profondamente ringraziato ed incorag-giato a proseguire nella preziosa opera di aiuto in par-ticolare delle persone invisibili, ha forza d'animo,carattere forgiato da ben altre difficoltà e guai, dun-que si riprenderà dall'autentica frustata, ma quantoaccaduto mortifica nel profondo, è un vero sfregio;forse è un segnale sottile ma inequivocabile per quantisi dannano per migliore un paese che oggi appare unpo' più sordo e distante.

Mario Lamboglia

L’OPINIONE

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IL PUNTO/Nonostante una serie di incontri e di rassicurazioni, rimane molto grave la situazione nel centro tirrenico. Fioccano le disdette dei turisti per Pasqua

Viabilità marateota in ginocchio, albergatori furiosi

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Maratea12

E' datata 24 marzo l'ultimadelle proteste dei cittadini diMaratea stanchi di subire lachiusura al traffico, dal 12 difebbraio, del tratto della SS18 che collega la costa tirre-nica lucana alla vicinaCampania. La manifestazio-ne di pacifica rimostranza siè portata presso l 'EnteRegione Basilicata aPotenza, ove semplici cittadi-ni, operatori turistici e rap-presentanti delle Istituzionilocali, hanno evidenziato inotevoli disagi già generati aseguito della chiusura deltratto di strada in questione equelli che si avranno in vista

delle prossime festività diPasqua. Il primo cittadinoMario Di Trani accompagna-to da alcuni cittadini è statocosì ricevuto da AngeloNardozza e da GiuseppeEsposito, rispettivamentedirettore generale del diparti-mento di presidenza dellaGiunta regionale e direttoregenerale del dipartimentoinfrastrutture, oltre che daVincenzo Mancusi dirigentedell'ufficio difesa del suolo.Durante il confronto dialetti-co, i rappresentanti regionalihanno accolto le richieste ele lamentale dei cittadini, purprecisando che l 'Ente

Regione ha compiuto tuttoquanto era nelle sue compe-tenze.In particolare gli alber-gatori e ristoratori attivi nellefrazioni di Cersuta edAcquafredda, dati alla mano,hanno denunciato un grannumero di prenotazioni anda-te disdette. Fabio Gentile,titolare della struttura ricetti-va San Diego adAcquafredda non senza ram-marico e preoccupazione haaffermato: "Continuando diquesto passo rischiamo diperdere non solo Pasqua, maanche i ponti del 25 aprile edel primo maggio. Già fioc-cano le disdette, in particola-

re di matrimoni. Siamo aquota una trentina, somman-do oltre alla mia altre duestrutture alberghiere diAcquafredda. Non sappiamo se accettare leprenotazioni o come regolar-ci col personale. E rischiamodi subire ripercussioni ancheper il 2011.". la rabbia èancor più giustificata dal ten-tativo andato deserto di ria-prire il tratto di strada loscorso 17 marzo, quando alavori iniziati si è verificatadi improvviso un'ulteriorecaduta massi che ha fattodecidere per la sospensionedei lavori stessi. (MT) Uno dei muretti stradali divelti dalla tracimazione della roccia

In occasione della Liturgiadella Benedizione degliOli, della celebrazionequindi della Santa MessaCrismale (a memoria delsacerdozio di Cristo cheesprime la vocazione sacer-dotale della Chiesa), ceri-monia che si è tenuta aTursi lo scorso 31 dimarzo, accanto ad altri 5seminaristi, SalvatorePirrone giovane diMaratea, ha formulato lacosidetta “petitio” ossia hafatto richiesta al vescovo didiventare sacerdote. Unmomento importante, unavvicinarsi sempre più delseminarista Pirrone all'ab-bracciare la vita di sacerdo-te. Salvatore infatti, tra lepoche vocazioni sacerdotalirecenti della cittadina tirre-nica, è iscritto al III annopresso il SeminarioMaggiore Interdiocesano diBasilicata "Giovanni PaoloII". Gli altri seminaristicompagni di Salvatore,attualmente sono Crocco

Michelangelo della Diocesidi Tursi-Lagonegro, par-rocchia "Maria SS. dellaVisitazione" in Senise, DiLeo Antonio dell'Arcidio-cesi di Matera-Irsina, par-rocchia "S. GiovanniBosco" in Marconia diPisticci, Donadio Antoniodella Diocesi di Tursi-Lagonegro, parrocchia "S.Egidio Abate" in Latronico,Ferraiuolo Giuseppe dell'Arcidiocesi di Potenza-

Muro Lucano- MarsicoNuovo, parrocchia "BeatoBonaventura da Potenza"in Potenza, LabancaLuciano della Diocesi diTursi-Lagonegro, parroc-chia "S. Nicola di Bari" inLauria, Messuti Giovannidella Diocesi di Tursi-Lagonegro, parrocchia"Maria SS. dellaVisitazione" in Senise eZaccara Antonio dellaDiocesi di Tursi-

Lagonegro, parrocchia "S.Maria delle Grazie" inNemoli. Giovani questi chevivono intensamente la for-mazione a prossimi sacer-doti infatti dalle notizieraccolte, presso SeminarioMaggiore di Basilicata, "lavita spirituale delSeminario è ricca e benarticolata al fine di formarepresbiteri capaci di "starecon il Signore". Momentocentrale della vita del semi-

narista e dellasua giornata è la

Celebrazione Eucaristicache generalmente vienecelebrata alle ore 7 del mat-tino per cappelle di comu-nità insieme alle Lodi. Alleore 15:30 ogni classe si riu-nisce nella propria sala dicomunità per la preghieradell'Ora Nona mentre alle19:00 i seminaristi si ritro-vano ancora in cappella perla preghiera personale e ilVespro comunitario fino

alle ore 20:00. Alle22:30 ognuno nellapropria camerarecita la Compietaed inizia il silenzionotturno.All'interno dellacomunità delSeminario Mag-giore di Basilicata,oltre all'organizza-zione delle classi,ci sono i cosiddettigruppi d'interesse,composti da semi-

naristi di classi diver-se, che scelgono di

aderirvi, in parte libera-mente, in parte su suggeri-mento degli educatori, inbase alle attitudini di cia-scuno.Specificatamente sonoorganizzati il gruppoambientale, il gruppo cultu-rale, il gruppo liturgico, ilgruppo mass-media e infor-matica, il gruppo missiona-rio-ecumenico, il grupposportivo e il gruppo voca-zionale."

Un triste risveglio per la cit-tadina di Maratea quellodella mattina dello scorso 24marzo. Sin dalle prime oredel nuovo giorno si è sparsaper le vie del centro storicola notizia della dipartita diVincenzo Mollica, ai piùnoto come "Terramoto".Soprannome questo, che aVincenzo era stato affibbiatosin da ragazzino, per la suaindole esuberante, per lavivacità e la vitalità, notecaratteriali che lo hannoaccompagnato anche nell'etàadulta. Vincenzo, nel cuoredel centro storico diMaratea, in uno degli angolipiù suggestivi, posti quasi adincastro e lievemente nasco-sti per essere scoperti nellaloro bellezza, gestiva, secon-do un'antica tradizione difamiglia la sua bottega.Definire il negozio di"Terramoto" una cantina oun'enoteca è riduttivo. Cometestimoniano in molti, daVincenzo era possibileacquistare rosoli e dolci tipi-ci della nostra terra, maanche sorseggiare del vinoche lui stesso versava, con ilsaper fare di colui che, nonper mestiere ma per stile divita sa rendere allegri edindimenticabili i momenti diconvivialità. Questo quelloche apprezzavano gli amicidel paese che, da Vincenzosi recavano per stare insiememagari giocando a carte e, itanti turisti, negli anni

anch'essi divenuti amici e aiquali Vincenzo offriva cor-dialità e sorrisi. La scompar-sa di Vincenzo segna perMaratea il venir meno di unpersonaggio simbolo, daqualche settimana infatti ilpaese è privo di un pezzomonumentale importante,che parlava di storia, quellavera, quotidiana e pienamen-te vissuta. Della sua assenzanotano oggi i marateoti e neiprossimi mesi estivi i turisti,nella consapevolezza chequell'angolo del centro stori-co manca della luce che gliera propria. Di seguito ripor-tiamo il ricordo esternato dauna nipote di Vincenzo equello di un suo amico. "Caro zio Vincenzo, omeglio, caro Terramoto,perchè forse è così che tivogliamo ricordare anche lamaggior parte di noi. Oggi èun giorno molto triste pernoi parenti perchè viene amancare un nostro caro, maè un giorno triste per tuttiperchè qualcosa cambieràper sempre e per tutti aMaratea e per quanti la fre-quentavano. Ognuno di noi con esperien-ze diverse, ognuno di noicon un suo diverso e perso-nale rapporto con te, nonpuò nei suoi ricordi nonritrovare il grido gioioso cheti annunciava molto primache tu apparissi, a bordodella tua giardinetta tra-sbordante di bibite, nei tuoi

giri di consegne che spessosi trasformavano e siconfondevano, con tappe persalutare amici e parenti,oppure non può ricordare iltuo senso della famiglia,prima di tutto e sopra ditutto. Poi, per il resto, ilnostro ricordo non può diffe-rire di molto da quello diuno qualsiasi dei tuoi tantinipoti tra virgolette, che haiadottato nelle gioiose e friz-zanti serate d'estate, sui gra-dini della tua bottega. Seratad'estate, che ti ha tolto di uncolpo solo, per disegno divi-no per taluni, per tragicodestino per altri, il faro dellatua giovinezza e il bastonedella tua vecchiaia, ma chenon ti ha tolto la voglia dirialzarti, di ergerti a scudosulla tua ora fragile fami-glia, in una parola, non ti hatolto la voglia di dareamore. Ecco zio, oggi in questo tri-ste giorno, vogliamo ricor-darti così…a lavoro finoall'ultimo giorno prima delviaggio senza ritorno, senzaun lamento, oppure mentre iltuo grido di allegria invadela piazzetta di Maratea,oppure mentre con fareaffettuoso, giri le orecchiead uno dei tuoi malcapitatiavventori. Ecco, sì,"Terramò" vogliamo ricor-darti così, sorridente, dietroal tuo bancone mentre servi-vi due birre a temperaturaquasi ambiente, oppure a

tavolino a sviluppare i tuoisistemi del lotto, enalotto,superenalotto, totocalcio equant'altro, o ancora d'esta-te, a riempire di attenzioni ituoi affezionati e abitualituristi, sempre con l'esube-rante allegria che ti accom-pagnerà più di ogni altracosa nei nostri ricordi. Ciaozio."

"Purtroppo la notizia allafine è arrivata. Il grandeVincenzo non c'è l'ha fatta.Durante la notte ci halasciato una grande perso-na, un grande personaggio.Beffardamente a un annodalla scomparsa di mianonna perdo pure un amicomolto caro. VincenzoTerramoto era una personasanguigna, verace, vera,autentica; da alcuni anni ciaveva accolto non solocome clienti ma come com-pagni delle notti estivemarateote, anche se qualco-sa da un paio di anni nonfunzionava e adesso abbia-mo capiamo tutto. Non erasolo il vinaio che mesce,ride e scherza, sapeva tuttodi Maratea, pur mettendopochissimo fuori la testa dalcentro storico, ci parlavi dipesca, agricoltura, pallone ,lotto, barba e capelli con ladisinvoltura di chi si infor-ma, pratica, è curioso, sidiverte. Vincenzo si diverti-va con i suoi amici finché lasalute glielo ha permesso. E

ci consigliava scherzando,la pesca, le passeggiate, ifondali, la cucina immanca-bilmente zupposa, ci spiega-va i toponimi e le persone ela vita di una Maratea chesta sparendo sotto i nostriocchi. Come ha detto Flo saràdura trovare motivazioniper tornare giù quando ilvero motivo non c'è più.Come ho ammirato semprela dedizione al suo mestieredi oste e alla sua bottegache ho amato, amo e dispe-ro di amare in futuro, con-vinto che una qualche idio-ta pseudo modernità se laporti via nel volgere di unaprimavera; mi piace tutto diquel posto, la posizione nelborgo, l'arredamento ordi-nato, l'esposizione, ladiscreta scelta, gli ottimiprezzi, il caffè a temperatu-

ra ambiente, i famigeratibicchieri da 1/8; sono riu-scito ad amare anche leassurde contraddizioni diuna vineria in cui non pote-vi aprire una bottiglia eberla, di un bar dove ilcaffè, se c'era, era freddo edella mattina, dove chissàperché troneggiava un inve-ro ridicolo Mussolini acavallo, vicino a personaggidi ben maggiore levaturacome padre e figlio diVincenzo, che speriamoabbia la fortuna di riab-bracciare ora, da cattolicoquale era. L'osteria da Terramoto eraun posto popolare, demo-cratico, per tutti, vero, dovesoggiornavano gli anzianidel paese e passavano i piùpiccoli a comprare gassosee cedrate altrove irreperibi-li, dove noi, che non siamo

turisti, che non siamo loca-li, che non siamo finti resi-denti, che siamo clienti perpochi giorni all'anno, era-vamo semplicemente amici. Mi manca Vincenzo, mimanca la nonna, mi dispia-ce che nessuno di questi duepersonaggi fantastici possaconoscere la mia piccolaMaria. Quando se ne vanno perso-ne così non soffro solo io,non soffrono sole le fami-glie, non soffrono soltantole comunità, soffre l'uma-nità, perché nei difetti, neimodi scontrosi, nell'essereburbero Vincenzo era unapersona solare e capace diumanità ormai introvabile.E dove ci faremo il prossi-mo goccio in allegria, orache non c'è più l'ULTIMOVINAIO DI MARATEA?"A Vincenzo, Luca.

Con ogni probabilità sia Nino Ferrarache Biagio Glosa erano ben consapevoliche la candidatura alla consultazioneregionale del 28 e 29 marzo scorso eraun servizio che si offriva al proprio par-tito di appartenza. Nino Ferrara gareg-giava in una lista legata al presidentedel centro-destra Nicola Pagliuca nellaquale il leader è Roberto Falotico (chepoi è stato l’unico ad uscire); l’altralista, forse più ambiziosa, se non altroper il battage nazionale era collegata aRutelli ed ha visto la elezione diAlessandro Singetta ex Popolare Unito.Anche Biagio Glosa non è riuscito adimporsi nelle prime posizioni. Sicchèl’attenzione per forza di cose non puòche spostarsi sul duello rusticano tuttomarateota dove il medico (Glosa), habattuto l’impreditore (Ferrara). 333 votiper l’ex vicesindaco, 255 preferenze peril talentuoso politico di Centro-destra.Questi i numeri di un confronto che havisto in generale Maratea attraversata inlungo ed in largo da candidati di ognicolore politico. Glosa e Ferrara dovreb-bero essere da incoraggiamento per unanuova classe dirigente che intendeavere spazi maggiori nello scacchiereregionale.

L’ultimo saluto a Vincenzo Mollica storico vinaio di Maratea

Vincenzo Mollica

Giovani seminaristi formulano la “petitio” al Vescovo Nolè

Foto di gruppo dei seminaristi del Terzo anno

Salvatore Pirrone

Elezioni regionali.Biagio Glosa supera inconsensi Nino Ferrara

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Rotonda14

L’INTERVISTA/Tante le iniziative in cantiere. La società che ha festeggiato il primo anno, opera cercando di sfruttare le opportunità che il territorio offre

“La nostra priorità è frenare l’emigrazione dei giovani”

La Misericordia di Rotondaha compiuto quindici anni.Tre lustri sono trascorsi dalladata della sua fondazione,quel fatidico 19 marzo del1995, quando ebbe inizio lastoria di un sodalizio nato perdedicarsi ai più deboli, met-tendo in pratica le essenzeispiratrici della propria dottri-na e servendo il territoriodella Valle del Mercure nelmomento del bisogno. Perfesteggiare degnamente ilfelice traguardo, l 'interacomunità rotondese, rappre-sentata dal Sindaco e daglialtri componentidell'Amministrazione cittadi-na, e le altre autorità militari,domenica 21 marzo, il primogiorno di primavera, si sonostretti intorno ai volontaridell'Associazione presieduta

da Gesumino Di Tomaso edhanno assistito alla solennecelebrazione eucaristica offi-ciata dal parroco rotondesedon Stefano Nicolao il quale,poi, al termine della funzio-ne, ha benedetto i due nuovimezzi a disposizione dellaMisericordia rotondese, unminibus, dotato di pedanad'accesso ai disabili, assegna-to in comodato d'uso daiComuni di Rotonda,Castelluccio Inferiore eSuperiore ed ottenuto graziea finanziamenti regionali, eduna Lancia Phedra ad ottoposti per il trasporto degliemodializzati e per tutti glialtri servizi di assistenzasociale svolti. Salgono a sei,quindi, i mezzi di trasporto adisposizione dellaMisericordia di Rotonda. I

nuovi veicoli, infatti, vannoad aggiungersi a due autoam-bulanze per il trasporto didegenti, ad un'auto medica ead un fuoristrada.Successivamente, è statoinaugurato il Centro SocialeSan Pio, situato presso lacosiddetta Casetta"Rosmarino", nell'area delCapannone "Palombaro",assegnata alla Misericordiarotondese dall'Amministra-zione locale. L'immobile èstato già arredato ed attrezza-to per essere operativo ediventare, dunque, un confor-tevole luogo di ritrovo pergiovani e meno giovani, aper-to dal pomeriggio alla sera, incui svolgere attività di carat-tere sociale e ricreativo. Allagiornata di domenica 21marzo, hanno preso parte

anche rappresentanti dellealtre quattro Misericordieoperanti in Basilicata neiComuni di Francavilla inSinni, Ruvo del Monte,Maschito e Grassano di cuiGesumino Di Tomaso è coor-dinatore regionale. Ospite d'eccezione, la signoraMaria Antonietta Raco,volontaria della Misericordiafrancavillese, salita agli onoridella cronaca per essere gua-rita da una grave malattiadopo un suo viaggio aLourdes. Riflettori puntati, dunque, suquesta importante realtàrotondese, patrimonio dell'in-tero lagonegrese che, in quin-dici anni di attività ha com-piuto centinaia di interventisul territorio. All'inizio laMisericordia di Rotonda

svolgeva soprattutto serviziodi primo soccorso grazie alladisponibilità di autoambulan-ze. Oggi, il servizio di emer-genza lo espleta il 118, ma illavoro per i volontari roton-desi, non manca. Le autovet-ture della Misericordia delComune del Pollino, infatti,trasportano gli ammalatipresso i presidi ospedalieridel territorio e non solo gra-zie anche ad una convenzionecon l'Azienda Sanitaria delLagonegrese. L'attività dellaMisericordia di Rotonda con-tinua ad essere spalmata,come all'inizio, ventiquattro-re su ventiquattro. I suoi volontari sono conti-nuamente all'erta per soddi-sfare le richieste dei cittadinidell'intera Valle del Mercure,senza chiedere nulla in cam-

bio, spinti solamente da uncaritatevole spirito di umanitàe fratellanza. Ma coloro chene fanno parte sono sempremeno. Pochi i giovani rimastial servizio di uno dei più lon-gevo sodalizi rotondesi.Servirebbe nuova linfa,soprattutto autisti, per con-sentire a coloro che già ope-rano assiduamente, di poterrifiatare ogni tanto. Ma la

perseveranza dei volontari dicui la Misericordia disponeoggi, non scema e tarda adaffievolirsi, anzi, all'internodella Misericordia rotondeseè anche attivo un nucleo diProtezione Civile che si èdistinto, l'anno passato, aL'Aquila dove ha partecipatoalle operazioni in soccorsodei terremotati abruzzesi.

Silvestro Maradei

La cooperativa rotondeseMevalcoop ha superato il tra-guardo del primo anno di vita.Fondata da diversi giovani delluogo, negli ultimi mesi si èresa protagonista di una seriedi iniziative aventi lo scopo dicreare serie opportunità occu-pazionali ai suoi componentiche consentano loro di poterdisporre di un minimo di red-dito per continuare a vivereed investire sul proprio terri-torio. Luigi Caminiti, presi-dente del sodalizio dallaprima ora, traccia con noi unbilancio delle attività e deirisultati finora raggiunti.Presidente Caminiti, è tra-scorso ormai un anno dallavostra nascita. Qual è ilresoconto dettagliato diquanto prodotto finora?"La Meval nasceva circa unanno fa con l'idea di lavoraree dare lavoro. Questa ideanon è mai stata cambiata,anzi, con il passare del temposiamo sempre più sicuri diquesto nostro motto. Siamopartiti con nulla e adesso citroviamo a gestire diverseattività. La forza della Mevalsta nel fatto che è nata conl'intento di capire e studiare lestrategie più efficaci per crea-re lavoro nel contesto in cuiviviamo. Per questo operiamoad ampio spettro cercando disfruttare tutte le opportunitàche il territorio offre, senzasnaturare le nostre finalità sta-tutarie. Mi dispiace vederemolti giovani prendere levaligie e andare via, constata-re che quelli che restano, avolte, si accontentino dipoche centinaia di euro almese, guadagnate attraversopiccoli lavori part-time, oppu-re, peggio ancora, prendereatto che diversi nostri coeta-nei vengono abbindolati confalse promesse senza che sioffrano serie opportunitàlavorative. Il nostro camminoè stato segnato da eventinegativi e positivi. Le positi-vità sono date dai soci o daicittadini esterni alla coopera-tiva che credono nelle nostrepotenzialità e ci aiutano aguardare il futuro con piùottimismo. Ciò ci sprona anon mollare e a fare sempremeglio. Reagire innanzi aglieventi negativi ha rappresen-tato, finora, la nostra maggio-re forza. Non ci siamo maiabbattuti quando una promes-sa non è stata mantenuta o unprogetto non è andato inporto. La determinazione divoler andare avanti ci ha spin-ti sempre a trovare collabora-zioni e ad ascoltare consiglida chi prima di noi ha affron-tato il mondo del lavoro. Lenostre azioni sono state

apprezzate e lodate da subito.Ciò ci ha permesso di avereun canale sinergico, peresempio, con l'Ente comuna-le, riscontrando consensi siadalla maggioranza che dallaopposizione. Viaggiamo oltregli schieramenti politici e ciòci permette di cooperare contutti al fine di rinvigorire edare forza alle nostre idee. Esapere di poter avere un dia-logo con le istituzioni politi-che serve a far crescere laCooperativa, perché loro, avolte, sono necessarie a soste-nere i progetti e renderli rea-lizzabili. Un altro aspetto cheha determinato il nostro suc-cesso è dettato dai sociAmministratori i quali, attra-verso amori e odi, hannomandato avanti questo picco-lo sogno chiamatoMeValCoop. Oggi la Mevalnon è più un'idea, ma unarealtà in continua crescita eaffermazione, questo, comegià detto, grazie a tutti i Soci,ai cittadini rotondesi, alle atti-vità commerciali e ricettive,agli Enti pubblici e ai gruppipolitici ed alcuneAssociazioni con le qualiabbiamo raggiunto da subitoun rapporto di intesa e colla-borazione".Di recente vi è stata affidatala custodia del MuseoNaturalistico di Rotonda. Incosa consiste il vostro ruoloall'interno del sito mussaledi Via Roma? Quali proget-ti avete in merito a questastruttura?"Il ruolo che copriamo all'in-terno del Museo di StoriaNaturale del Pollino, oltrequello di custodia, è permet-tere la fruizione del museo aituristi oltre che guidarli.Inoltre, noi provvediamo allapulizia dei locali. La collabo-razione con il Comune diRotonda, diversamente daquanto pensano alcuni, ètotalmente gratuita. Il Museo rappresenta unagrossa opportunità perRotonda. A volte, non si arri-va a convincersi totalmenteche il Museo possa essere unaforte attrattiva turistica per unterritorio che vive, ormai,quasi esclusivamente di turi-smo. I progetti che intendia-mo sviluppare all'interno delsito museale affidatoci incustodia, vanno dall'allesti-mento di una mostra artigianalocale, all'esposizione perma-nente di quadri di artistirotondesi, alla realizzazionedi depliant del museo conspazi pubblicitari da venderea potenziali acquirenti curatidalla Cooperativa, alla crea-zione di progetti mirati allavalorizzazione dei reperti

paleontologici esposti nel sitocon un occhio adattati al nmondo della scuola che rap-presenta la tipologia di utenzamaggiormente fruitrice dellastruttura. A questo proposito,stiamo pensando ad un con-corso per gli studenti dellascuola elementare intitolato"Disegna la Valle delMercure di 500 mila anni fa"consistente nel consentire aglistudenti di confrontare la lorofantasia con la realtà! Inoltre,

spero vivamente che chiun-que voglia investire nel futurodi questo paese, veda ilMuseo non come una struttu-ra a sè, ma una struttura ditutti, una struttura che puòportare davvero tanta fortu-na!".Anche il Punto diInformazione Turisticasituato in Piazza VittorioEmanale, sarà gestito davoi. Quali progetti in meri-to?"Il Punto informativo devediventare, secondo noi, uncentro cruciale a livello pro-mozionale dell'intero territo-rio, comprese le varie attivitàcommerciali e turistiche chein esso operano. Per l'estate, ilcentro informativo sarà alle-stito e funzionante secondo ilseguente criterio. Mi spiegomeglio. Essendo gratuitaanche questa collaborazionecon il Comune di Rotonda,abbiamo pensato di potenzia-re gli strumenti informativi epromozionali al fine di dare ilmaggior numero di notizie alturista in modo da tenerloquanto più possibile impegna-to a Rotonda. Di contro, però,le informazioni relative alsoggiorno ed ai posti dovemangiare ed acquistare pro-dotti tipici, saranno presentatisottoforma di pubblicità,curati in una veste più grade-

vole, e non più come sempli-ce informazione. Ovviamenteuna gestione vista in questomodo rappresenta, senza dub-bio, una fonte economica perla Meval, un servizio ottimalefunzionante e la possibilità difarsi conoscere attraverso lapubblicità".Cosa bisognerebbe fare perfar diventare il museo unpunto di attrazione notevo-le?"Su questo abbiamo riflettuto

molto e siamo giunti alla con-clusione che il Museo potràdiventare un punto di attrazio-ne se lo si ingloba in una reteculturale e scientifica. Lafinalità scientifica del Museo,oltre al recupero dei fossili, èlegata alla storia, ovvero capi-re cosa succedeva anni fa inquesto territorio. Rotondacosì come altri paesi, hannoreperti fossili e musei. L'idea sarebbe quella di crea-re una rete tra tutti i ritrova-menti ed i musei e globalizza-re l'informazione scientifica,appunto cercando di capirenon solo cosa è successo aRotonda, ma in tutta l'Italia,nel periodo in cui gli animalidi cui disponiamo dei restifossili, hanno fatto la lorocomparsa. Creare una rete delgenere significherebbe daregrande importanza al Museodi Rotonda perchè non sareb-be più solo un luogo dovesono "racchiusi" dei resti fos-sili di animali vissuti, nelnostro caso nel Bacino delMercure, ma un Museo che sioccupa di capire cosa è suc-cesso in Italia in quel periodostorico. Questo in termini diturismo significherebbe acco-munare turisti che visitanoaltri musei scientificamentelegati al nostro. Cosa serveper creare tutto questo?Qualcuno che si occupi di

creare questa rete, qualcunoche inizi a lavorare per ilMuseo per la sua crescita,ovviamente legata alla cresci-ta di Rotonda".Centro Sportivo di località"Schiavo". PiscinaComunale, tanto per inten-derci. Qual è stato il bilan-cio della prima stagione digestione? "Il centro sportivo con annes-sa piscina, per noi è stato unavera sorpresa. Abbiamo capi-

to che non è facile mandareavanti un centro sportivo, maciò che ci spinge a farlo anchenel futuro dando sempre ilmassimo, sono i sorrisi ditutte le persone che abbiamovisto divertirsi nel centro. Piùche parlare della stagionescorsa, mi piacerebbe parlaredelle novità che attendono ifruitori del centro sportivo.Saranno allestiti nuovi spaziper attività sportive. Gli spaziche stiamo per realizzare sonoquattro: uno per la pratica delbeach volley, uno per fare lojogabonito, un terzo per gio-care a mini tennis ed infineuno per giocare a minibasket.Ci sarà di nuovo la possibilitàdi praticare, il tennis e la pal-lavolo così come si potevafare anni fa. Sarà allestito unnegozio gran bazar all'interodel centro sportivo e sarà alle-stito un chiosco bar comenelle spiagge, dove si potràdegustare la colazione salatarotondese, una nostra piccolasorpresa. Inoltre, saranno creati nuoviservizi dotati di bagni condocce e nuovi spogliatoi per ifruitori del centro sportivo.Inoltre, durante la stagioneestiva sarà varato un pro-gramma per i più giovani iquali oltre a giocare nei cam-petti e nella piscina, avrannola possibilità di seguire corsi

di Ju-Jitsu, Difesa Personale,Balli di Gruppo, DanzaClassica, Danza Moderna,Recitazione, Moda, Pallavolo.Invece, per i più grandi saran-no organizzati corsi di nuoto,acquagym, aerobica e difesapersonale. Un'altra grandenovità sarà data dalla presen-za in vasca di una babysitterche accoglierà tutti i bambinidi età inferiore ai anni 7 nonaccompagnati dai genitori".Se anche la ristrutturandasala del cine teatro verràaffidata a terzi, potrebbeinteressarvi?"Certo! La Cooperativa è piùche interessata alla gestionedel nuovo cine-teatro. Permotivi aziendali non scrivia-mo la nostra idea di gestione,ma sappiamo bene che gestireda soli una struttura non è maiun bene. Il nostro interessesarà quello di creare unastruttura funzionale atta allapromozione culturale e turi-stica del paese. Più strutturefunzionano, più attività sicreano tanto più il paesevive".Secondo voi, i giovani aRotonda possono sperare diviverci e trovare una occu-pazione?"Certo che si, ma devonoabbandonare l'idea che gliEnti pubblici possano dare"pane" a tutti, che leIstituzioni non permettono difare nulla, e sopratutto smet-tere di credere che il lavorosia facile. Bisogna capire cheil territorio in cui noi viviamoè molto ricco di risorse ebisogna sfruttarle quanto piùpossibile. Una risorsa nonpoco importante è il fatto cheRotonda sia la sede del ParcoNazionale del Pollino.Questo, da solo è un ottimobiglietto da visita per il turistache bisogna saper accoglieree cercare di far tornare. Cisono tante cose che si potreb-bero dire, ma bisogna cam-biare il modo di pensare.Lavorare a Rotonda senzaunione significa non crescere.Cari giovani rotondesi, e dellaValle del Mercure, laCooperativa MercurionValley, nel rispetto di unospirito di cooperazione, èpronta a prendere in conside-razione le vostre idee ed atti-vare progetti potenzialmentevalidi proposti da voi senzaper forza obbligarvi a farparte della Cooperativa.Cercate di creare e di sfruttarele risorse che abbiamo, sonodavvero tante! Il mio è più un appello,ovviamente. Creare e far cre-scere un progetto non signifi-ca guadagnare da subito lostipendio fisso, ma significa

creare la base per un nostrofuturo e quello dei proprifigli". Quali altri ambiti rientranonella vostra attività? "Un progetto ha un nome bennoto "Rotonda - ComuneAperto". Tale progetto è infase di accordo e di sviluppocon il Comune di Rotonda.Ma è un progetto così nobileche mi fa piacere parlarne.L'accordo che intendiamo sta-bilire con il Comune è quellodi poter partecipare allastampa del periodico di infor-mazione comunale gratuita-mente, avendo la possibilitàdi gestire gli spazi pubblicita-ri. Un altro progetto che saràattivato a brevissimo è"RotondAnimation", la primaagenzia di animazione turisti-ca della valle. Il nostro obiet-tivo è quello di creare un'a-genzia che fa animazione perconto terzi. L'idea nasce dalfatto che qui a Rotonda, cosìcome in tutta la valle, il turi-sta al calar del giorno non sapiù cosa fare. Qui entriamo ingioco noi. Curando l'anima-zione di eventi che possanodivertire ed impegnare i turi-sti cercando di dare un po' dibrio alle serate dell'interoanno. In cantiere c'è anche lanascita del primoRoom&Breakfast dellaBasilicata. Questo progetto èstato reso possibile grazie aduna persona davvero specialeche sta credendo nelle nostrepotenzialità e ci sta dandodavvero tanto, sia in terminidi fiducia che di stima e di cuievito di fare il suo nome perrispetto della sua privacy, maovviamente non potevo nonringraziarlo. IlRoom&Breakfast dal nomeLiving House "I Coste" chenascerà a breve, è offrirà unaserie di posti e letto e apparta-menti disponibili per fami-glie, turisti o lavoratori chesoggiornano a Rotonda. Fraun mese circa, Rotonda avràun nuovo museo, il museo diarte contadina situato nel cen-tro storico cittadino, dove sipotranno ammirare gli attrez-zi che usavano le famigliecontadine "i 'na vota"!Concludo con dei ringrazia-menti, perchè come dicevoall'inizio, il nostro sogno èstato reso possibile grazieall'impegno, alla costanza eall'aiuto di Istituzioni e diEnti, oltre qualsiasi orienta-mento politico, ma soprattuttoall'impegno dei soci, in parti-colare dei sociAmministratori: FrancescoForte, Ilaria De Cristofaro,Antonio Attadia e FrancescaDi Sanzo".

Silvestro Maradei

In primo piano Luigi Caminiti

La Misericordia di Rotonda ha compiuto quindici anni

La sede dell’associazione

Page 15: l'iniziativa
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IL PUNTO/Le Comunali si decidono al fotofinish per quindici voti. Sconfitto Papa. La nuova Maggioranza è già al lavoro, si attendono i nomi degli assessori

Pasquale Lamboglia è il nuovo sindaco di Tortora

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Alto Tirreno Cosentino16

Pasquale Lamboglia è ilnuovo sindaco di Tortora. Unalotta serrata che ha visto pro-tagonista quattro liste. Uno scontro all'ultima prefe-renza, visti i risultati. Il nuovosindaco ha vinto per quindicivoti sulla lista capeggiata daRaffaele Papa. La lista numero 2, ImpegnoComune, di PasqualeLamboglia ha, infatti, ottenuto1244 preferenze, il 30,69%, eundici seggi.Mentre la lista Tortora nelCuore, di Raffaele Papa, haraggiunto i 1229 voti, il30,32%, e due seggi.La lista numero 4,NuovaMente Tortora, diGiovanni Pagano, 944 prefe-renze, il 23,29% e due seggi.Infine il sindaco uscente,Giuseppe Silvestri, della listanumero 1, Tortora CittàDemocratica, ha ottenuto ilnumero più basso di voti 636,il 15,65%, e un solo seggio.Durante la lunga mattinatadello spoglio, presso il seggio

elettorale, è stata grande lapartecipazione dei cittadinitortoresi. Presenti, infatti, cen-tinaia di persone, curiosi esostenitori. Il finale dellospoglio è stato avvincente,ogni tanto si sentiva una vocedall'interno del seggio, ripor-tata immediatamente all'ester-no, attribuire un nuovo votoalla lista di Lamboglia o aquella di Papa, con relativi tified applausi. La folla ha dovu-to attendere fino alla fine, persapere chi sarebbe stato elettocome nuovo sindaco diTortora. Anche l'affluenza alleurne è stata alta, il 76,44%della popolazione votante,pari a 4.151 elettori.L'interesse per queste elezioniè stato elevato, lo scontro ser-rato, a colpi di comizi e diprogrammi elettorali, ed eradifficile fare delle previsionisu come sarebbe andata a fini-re.I Consiglieri Comunali dellalista vincitrice, ImpegnoComune, sono: Accardi

Vincenzo, Chiappetta Franco,Dattoli Corrado, De PaolaGiovanni, Dulcetti Generoso,Fondacaro Angelo, GabrieleDomenico, Laino Daniele,Lamboglia Maria, LavillettaBiagio, Matellicani Filippo,Papa Francesco, PrainoBiagio, Surace Casimiro,Tranchino Sergio, ValenteBarbara Maria.Il programma elettorale cheLamboglia, insieme ai mem-bri della sua lista, ha presenta-to nel corso di una serie diincontri, punta a "risollevarel'attuale condizione socio-eco-nomica-culturale".La nuova Amministrazionepropone, una programmazioneeconomica, che "consisterà inun'attenta e scrupolosa verifi-ca delle condizioni finanziariecomplessive dell'Ente, cheappare seriamente compro-messo dalla passata gestione.Ha, infatti, accumulato unlivello d'indebitamento altissi-mo, rappresentato da mutuiultradecennali contratti o rine-

goziati, con scadenze fino al2040".Grande interesse è riservatoall'ambiente e al territorio, perla difesa e la ricostruzione dellitorale, attraverso opportunifinanziamenti.Nel programma elettoralesono elencate possibili solu-zioni per l'urbanistica e la via-bilità.Diverse proposte sono statepresentate per il CentroStorico di Tortora. Oltre alle

iniziative previste nell'ambi-to dell'archeologia e valoriz-zazione del Museo e degliinterventi compresi nelP.I.R., verranno adottatedelle misure straordinariecon l'intento di sviluppare legrandi potenzialità, che l'an-tico borgo offre, attraversointerventi strutturali e age-volazioni economiche, oltrea mirate strategie di marke-ting territoriale.

Valentina Bruno

L’attesa dei cittadini davanti alle sezioni elettorali

Stefano Borrelli, responsabile della Mirò Spot-Poin, a cui è stataaffidata l'organizzazione della manifestazione, ha spiegato comeè nata l'idea di realizzare un festival dedicato alla birra."Il nostro intento" sottolinea Borrelli "è quello di portare, nellanostra cittadina, un gran numero di turisti anche nel mese di giu-gno. Abbiamo contattato gli albergatori di diversi paesi, chehanno risposto positivamente all'iniziativa"."Durante le varie giornate" ha spiegato Roberto Mandarano,direttore artistico della manifestazione "a partire dalle ore 16,00,avrà inizio l'appuntamento quotidiano con la musica. Si esibiran-no dal vivo gruppi musicali, ci sarà cabaret e serate dedicate aiDJ. Presenti anche alcuni protagonisti di Made in Sud, un program-ma che va in onda su MTV. Ci saranno inoltre stand, intratteni-mento, schiuma party, collegamenti in diretta radiofonica emolto altro ancora, il tutto accompagnato da ottima birra".Pervenuti alla presentazione della manifestazione anche alcuniresponsabili della Heineken/Dreher Italia, che si sono detti sod-disfatti della splendida location, che hanno affermato essere unadelle più belle della Calabria. I responsabili si sono offerti dimettere a disposizione la loro esperienza per la riuscita dell'e-vento.Hanno preso parte alla conferenza stampa anche il sindaco diPraia, Carlo Lomonaco, l'assessore al Turismo, Pietro De Paola el'assessore alle Attività produttive, Biagio Pepe.La manifestazione promuove la campagna di sensibilizzazione"Bevi Responsabile", per un consumo responsabile di bevandealcoliche ed informa i consumatori sui rischi dell'abuso e usoscorretto di alcol.Per informazioni sulla manifestazione è possibile contattarel'info-line 347.4883594 o 320.0550777 o tramite e-mail [email protected] .

Valentina Bruno

Presentato ufficialmente il primo

“Festival Dreher Beer”di Praia a Mare

Una cena di beneficenza organizzata a Tortora,presso l 'Hotel Napoleone, per sostenerel'Associazione Umanitaria "Solidali con i Poveri egli Emarginati del Mondo" (S.P.E.M. ItaliaOnlus).Vincenzo Mattiace, presidente dell'Associazione,si è detto soddisfatto della riuscita dell'evento,commosso dalla partecipazione degli abitanti tor-toresi e delle località limitrofe.Come nasce l'idea di realizzare una serata dibeneficenza a Tortora?"Devo ringraziare per questo evento gli organizza-tori, che sono: Elisa Campagna, GiancarloTrinchitella e Mimma Dulcetti. Sono rimastomolto colpito dal loro entusiasmo e da quello chesono riusciti a realizzare spontaneamente".Lei stesso ha fondato l'Associazione. Ci puòspiegare quando e come ha deciso di intrapren-dere questa strada di solidarietà?"S.P.E.M. Italia nasce dal desiderio di un giovanestudente di medicina, che voleva ripercorrere leorme del dott. Schweitzer, Premio Nobel per lapace, che ha fondato a Lambarenè, nell'AfricaEquatoriale Francese, un ospedale per lebbrosi.Era il modello culturale che molti studenti dimedicina degli anni '50 volevano seguire. Il desi-derio di aiutare la povera gente non si è mai spen-to. Non appena sono andato in pensione, ormailibero dagli impegni lavorativi, ho ripreso il miosogno da ragazzo e seppure con qualche acciacco,ho deciso di girare il mondo per portare un po' disollievo ai più bisognosi. Ultimamente siamo tutticonvinti che di fronte alla fame del mondo esistauna colossale indifferenza. Questo è vero solo inparte. Sono molte le persone che vorrebbero farequalcosa in favore dei poveri, ma spesso si sento-no bloccate nella loro partecipazione da ciò cheapprendono dai mezzi di comunicazione, per cuifiniscono per non fidarsi delle associazioni no-pro-fit, poiché ritengono che potrebbero essere pocooneste. Questo provoca un grande danno anche aquelle organizzazioni che operano in assoluta tra-sparenza e per il bene comune. Le associazionioneste esistono, basta saperle cercare".Ha trovato l'appoggiato di altre persone nellarealizzazione di quest'Associazione e dei suoiprogetti?"Mi sono rivolto ad un gruppo di amici, quando hodeciso di riprendere questo sogno di gioventù.

Persone che lavorano in tutta Italia e che ricopronoruoli di prestigio di assoluta affidabilità e concre-tezza. Per rendere tutto il più chiaro e limpido pos-sibile abbiamo redatto uno statuto con alcuneregole basilari che ci siamo imposti. La prima pre-vede che il 100percento delle offerte ricavate dallabeneficenza debbano essere utilizzate per la sussi-stenza e l'aiuto ai bisognosi. Neanche una minimaparte di queste quote può essere impegnata in unmodo differente. Per le spese di gestione ammini-strativa, per esempio, provvediamo economica-mente noi soci. La seconda regola riguarda lespese di viaggio, vitto e alloggio delle missioniall'estero che sono tutte e interamente a carico deipartecipanti, che possono essere soci o anche sem-plici simpatizzanti, purché siano provvisti di espe-rienza nel campo sanitario o sociale. Un'altra

importante regola è che i Paesi scelti per gli aiutiumanitari, possono essere dislocati in tutte le partidel mondo interessate dalla miseria ma non inItalia, dove agli aiuti umanitari provvedono già lenumerose associazioni che lavorano sul territorio. Ci può sintetizzare il ruolo svolto dalla S.P.E.Ma favore delle popolazioni povere del mondo?"Scopo della nostra Associazione è di aiutare ipoveri della Terra, i più isolati e dimenticati, inluoghi dove neanche le grandi organizzazionimondiali riescono ad arrivare a causa della com-plessa struttura burocratica cui sono sottoposti. In

pratica noi agiamoin quei piccolispazi che le grandiassociazioni sono costrette a lasciare liberi. Ilnostro aiuto, completamente volontario, è di tiposanitario (medico ed infermieristico) e sociale.Finora abbiamo operato in Brasile, Nigeria,Etiopia e Ukraina. In questi viaggi di missioneabbiamo trasportato grandi quantità di materialeper le prime necessità. Abbiamo finanziato proget-ti di Edilizia Umanitaria, da cui è nata la Casa diAccoglienza per cinquecento bambini di strada aFortaleza, in Brasile, a favore dei quali è stataorganizzata questa cena di beneficenza. Stiamorealizzando, inoltre, una Struttura SanitariaPolifunzionale in Etiopia. Infine attraversol'Istituto delle adozioni a distanza riusciamo a

provvedere ad un centinaio di bambini in Brasile,Etiopia, Angola ed Ukraina.Grande importanza riveste l'impegno divulgativo,al fine di informare la nostra gente, attraversoincontri e seminari dimostrativi, utili alla sensibi-lizzazione della solidarietà umana". Chi volesse contattare l'Associazione per sostener-la tramite eventi e per saperne di più sui seminariorganizzati dai volontari, può farlo telefonando alnumero 0973\871686 (sito internetdell'Associazione: www.spemitaliaonlus.com).

Valentina Bruno

Serata di beneficenza a Tortora perl’Associazione S.P.E.M. ItaliaOnlus

Il ricavato dalla serata è stato devoluto in favore dei bambini di Fortaleza in Brasile

Bambini africani etiopi

Un neonato accudito

Una foto di gruppo delle operatrici

La presentazione dell’iniziativa

La manifestazione, che si terrà a giugno,richiamerà appassionati e turisti da tutta Italia

Lista n.2 Impegno Comune Pasquale Lamboglia

1244 30,69% - seggi 11

Lista n. 3 Tortora n.CuoreRaffaele Papa

1229 30,32% Seggi 2

Lista n. 4 NuovaM. Tortora Giovanni Pagano

944 23,29% Seggi 2

Lista n.1 Tortora Città D.Giuseppe Silvestri

636 15,65%seggi 1

Totale voti 4.053 Schede bianche 44 1,05 %

Schede nulle 54 1,30

I dati elettorali

Il sindaco Lamboglia

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L’INIZIATIVA/"Pasqua Solidale" un progetto ideato dall'Associazione Teniamoci per Mano di Praia a Mare in favore dei ragazzi diversamente abili

La Solidarietà offre rinnovati significati alle Festività

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Calabria 17

"Pasqua Solidale" è il nomedell'iniziativa ideatadall'Associazione Teniamociper Mano di Praia a Mare,Coop Socialnet e Ad Maiora,in collaborazione conl'Azienda il Cioccolataio.L'Associazione Teniamociper Mano, che si occupa diragazzi diversamente abili,grazie alla disponibilità del-l'azienda, ha potuto organiz-

zare un laboratorio il cuiscopo è di insegnare a realiz-zare a questi bambini uovadi cioccolato pasquali. La prima giornata di labora-torio è stata un successo, iragazzi dell 'associazionesono stati entusiasti dell'ini-ziative e le uova, da loro pre-parate, verranno vendute nelperiodo di Pasqua."L'iniziativa" spiega Daniela

De Presbiteris, presidentedell'associazione "nasce conlo scopo di sollecitare iragazzi ad una partecipazio-ne attiva mediante l'osserva-zione, il confronto, il gioco ela sperimentazione manuale.Cerchiamo di pianificare unnumero sempre maggiore diattività tese all'integrazionesociale dei nostri ragazzi,con lo scopo di abbattere

ogni tipo di pregiudizio. Unavolta, si considerava soltantociò che il disabile non potevafare. Oggi proviamo finalmente avalorizzare le loro capacità,scoprendo insieme le nume-rose risorse che queste per-sone possono mostrare a sestessi e a chi gli sta intorno"."Un ringraziamento specia-le" conclude la presidente

dell'associazione "va all'a-zienda il Cioccolataio diGrisolia, specializzata nellaproduzione del cioccolatoartigianale di altissima qua-lità, valorizzato dall'intrecciodi sapori con alcuni prodottitipici della Riviera dei Cedricome: il peperoncino, laliquirizia, il cedro, il berga-motto, la cannella, l'arancia eil caffè".

Valentina Bruno Le uova di Pasqua

"Non siamo così Soli" è ilnome l'album presentato,presso il cinema Loren diPraia a Mare, il cui ricavatoandrà in beneficenza alleassociazioni: "Arianna" diTortora e "Teniamoci perMano" di Praia, che si occu-pano di persone diversamen-te abili.Francesca La Gatta, unadelle artiste che hanno parte-cipato alla creazione del Cd,ha spiegato come è nata l'i-dea di realizzare questo pro-

getto."Circa un anno fa" raccontaLa Gatta "abbiamo deciso dimettere a disposizione lanostra musica per crearequalcosa che potesse essereutile alla collettività. Visto illavoro svolto da queste asso-ciazioni, abbiamo deciso didevolvere completamente aloro il ricavato della venditadel Cd. È stata un'esperienza impor-tante per tutti noi, abbiamofatto nuove conoscenze e

collaborato a favore di unprogetto comune. Abbiamoripreso l'idea lanciata daalcuni cantanti famosi infavore dei terremotatid'Abruzzo, per questo laprima canzone del Cd, da cuiè stato creato anche unvideo, si rifà proprio a que-sta esperienza musicale".Durante la serata si sono esi-biti dal vivo i cantanti e igruppi protagonisti di "Nonsiamo così Soli".Nel Cd, sono presenti tredici

cover e un brano inedito diEnea Bruno.A fine esibizione è stato pre-sentato il video "Domani"disponibile su Youtube

all'indirizzo internetwww.youtube.com/watch?v=pf8UH5Ivcww, regia diNicola Viceconte.Chi fosse interessato ad

acquistare il Cd ad un costosimbolico di 5 euro, puòfarlo contattando i membridel gruppo su Youtube opresso Camarillo dischi di

Praia a Mare.La serata si è conclusa conun buffèt offerto a tutti i par-tecipanti.

Valentina Bruno

“Non siamo così Soli” il Cd musicale realizzato per sostenere due

associazioni che si occupano di disabilità

Un weekend di musica, festee concerti sulla spiaggiaall'insegna del divertimentoimmersi nelle bellezze natura-listiche dell 'alto Tirrenocosentino e soggiornandocomodamente in albergo amezza pensione.Questo e molto altro è "SunWeek 2010", l'evento-vacan-

za organizzato dall'associa-zione giovanile "CrazyPeople" di Praia a Mare. Sul lungomare della notameta turistica calabrese saràallestita l'area eventi nellaquale si svolgeranno happe-ning e momenti di aggrega-zione. Ma l'evento clou sarà ilconcerto gratuito sulla spiag-

gia. Sul palco, a due passidallo splendido mare di Praiaa Mare, due gruppi musicalidi spicco del panorama cala-brese chiuderanno in bellezzala prima edizione del SunWeek."L'evento" commenta LorellaGreco, presidente di CrazyPeople "è mirato ad un target

giovanile, dai 18 ai 35 anni,ma vogliamo coinvolgerechiunque è aperto al diverti-mento. L'obiettivo è ottenereun ritorno di immagine perPraia a Mare e destagionaliz-zare il flusso turistico attra-verso l'attrattiva fornita del-l'unione delle bellezze natu-ralistiche del nostro territorio

con gli eventi da noi organiz-zati".Ad ideare il Sun Week praie-se per Crazy People, EnzoLafusa. "Si tratta di momentid'incontro a base di musica esano divertimento" commen-ta il dj e tecnico audio-lucicalabrese "nel rispetto divalori come la conoscenza

reciproca e l'amicizia. In col-laborazione con It Travel diTortora ed altre agenzie diviaggio italiane abbiamo con-tattato molte università italia-ne e contiamo di far venire inCalabria molti giovani stu-denti".Molti i nomi noti inclusi intabellone dai ragazzi di CrazyPeople per movimentare ilsoggiorno praiese. "Siamoonorati" afferma GiovanniRattacaso, curatore della

logistica "della collaborazio-ne instaurata con tre artisti dispicco come Walter Viti,attore teatrale e televisivo,Marco Viti, noto dj e vocalistdei villaggi Valtur e Igv chesarà affiancato da Dj Decibele, infine, il cantautore Mimìde Maio, semifinalista aSanremo lab. Inoltre lavoreràcon noi la modella MelaniaRomano che capitanerà ungruppo di dieci splendideragazze".

Cantanti e musicisti di Praia a Mare e Tortora, insieme per raccogliere fondi a favore dell'associazione Arianna e

dell'associazione Teniamoci per Mano

Foto di gruppo dei cantanti del Cd e dei due presidenti delle Associazioni

“Progetto Sunweek Calabria 2010” a Praia a MareL'evento è stato organizzato dall’ Associazione Giovanile Crazy People

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POLICASTRO/Ritrovato il dipendente Inps allontanatosi da casa dopo aver saputo del decesso dell'amico attacchino, caduto mentre affiggeva manifesti

Ritrovato Enzo Rivelli al centro di una storia drammatica

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Campania18

Vincenzo Rivelli (per gliamici Enzo) è stato ritrovato.L'uomo, 50 anni in serviziopresso la sede INPS di SalaConsilina, lunedì 22 marzos'era allontanato da casadopo il grave incidenteoccorso all'amico GiovanniDi Benedetto, precipitato intarda serata di quel giornodal balcone sito al primopiano di una casa in costru-zione a PolicastroBussentino, mentre affigge-va i manifesti per la campa-gna elettorale di un candida-to locale, suo vecchio amicodi infanzia. L'uomo parestesse affiggendo manifestiesternamente al muro direcinzione del terrazzino,

privo di intonaco,quando è crollato,trascinandosi die-tro anche il 42enne attacchino,che ha riportato unpolitrauma e graviferite alla testa.Trasportato d'ur-genza all'Ospedaledi Sapri, è statostabilizzato e tra-sferito già in comaal San luca diVallo dellaLucania, dove innottata è stato ope-rato e trasferito nelreparto di TerapiaIntensiva in pro-

gnosi riservata. Le sue con-dizioni restano gravi. Pareche l'episodio l'avesse moltoturbato e a detta di amici, inqualche modo, se ne sentivaresponsabile. Da quì, unatelefonata (verso mezzogior-no) col cellulare ad un amicoe la decisione di allontanarsida casa. A ritrovarlo alle9.30 di mercoledì 24 marzo,ad un centinaio di metridallo scalo ferroviario diTorre Orsaia, nel cui par-cheggio, era già stata rinve-nuta aperta la sua automobi-le, con sul sedile alcunieffetti personali (portafogli,vera nuziale ed un bigliettoindirizzato alla famiglia, nelquale chiedeva perdono) è

stato un gruppo di ragazzi diPolicastro, impegnati da duegiorni nelle ricerche, insiemeai carabinieri di Torre Orsaiacon a capo il comandanteMimmo Numera i militari laCompagnia di Sapri, i vigilidel fuoco del locale distacca-mento di Policastro e tantagente del posto; gli uni e glialtri, coordinati dal capitanoGiammarco Pugliese, chehanno setacciato l'intera areacircostante lo scalo ferrovia-rio di Torre Orsaia, spingen-dosi fino alla zona delPallone e all'adiacente galle-ria San Cataldo. Allertata laCentrale Operativa 118 diVallo della Lucania, direttadal dottor Giuseppe Basile,

sulla base della gravità delcodice ha dirottato l'ambu-lanza di tipo A (medicalizza-ta) della Pubblica AssistenzaNew Geo con a bordo:Alfredo Masiello (autista),Alfonso Greco (medico),Maria Bonizio (infermiere),in soccorso a Enzo Rivelli,che essendo stato disperso, siipotizzava un codice rossoper una situazione clinica diestrema gravità e sul soccor-so assegnato inizialmenteall'ambulanza di tipo A, delSaut di Policastro, inviavainvece l'ambulanza di tipo Bdell'Ospedale di Sapri (codi-ce giallo), dimostrando pro-fessionalità e conoscenza deiprotocolli operativi, propri di

una Centrale Operativa effi-ciente, qual'è quella di Vallodella Lucania. Giunto alpronto soccorsodell'Immacolata il Rivelli èstato visitato oltre che dalmedico di guardia, MariaTeresa Falce da un'equipe dispecialisti: Peppino Di Vita(primario del Servizio diAnestesia e Rianimazione),Ciro Saturno (anestesista ria-nimatore), Cesare Speranza(internista), GiacomaGagliardo (cardiologo) chedopo aver stabilizzato le fun-zioni vitali, ne hanno dispo-sto il ricovero in osservazio-ne in Medicina, per ulterioriesami ed accertamenti

Pino Di Donato Enzo Rivelli

Elisa Lecce una centrocampistacilentana in maglia Azzurra. NellaNazionale di calcio femminile con-tinuano con successo, le perfor-mance della giovane atleta di TorreOrsaia. Sul sito internet F.I.G.C.,che pubblica l'elenco delle atlete,convocate per la seconda fasedell'Europeo Under 17, figuraanche il nominativo di Elisa Leccecentrocampista della CarpisaYamamay Napoli. La diciassetten-ne di Torre Orsaia piccolo centrocollinare del golfo di Policastrostudentessa al liceo "CarloPisacane" di Sapri, è ormai diven-tata un punto di forza dellaNazionale di Calcio femminile,guidata dal tecnico CorradoCorradini. Le 19 atlete convocateprenderanno parte alla secondafase del Campionato europeo dicategoria che si svolgerà dall'8 al13 aprile in provincia di Perugia.Per la cronaca, l'Italia giocherà lapartita d'esordio con l'Olanda, aPonte San Giovanni (l'8 aprile);incrocerà le casacche bianchedell'Inghilterra a Santa Maria degli

Angeli (il 10 aprile) e concluderà ilgirone eliminatorio il 13 aprile,contro la Serbia, a Bastia Umbria.Squadre di grande blasone chearricchiranno ancor più, l'esperien-za e il palmares della giovanecilentana. Elisa, è appassionata dicalcio fin da quando era poco piùdi una bambina. Un amore, che haereditato dal papà Luigi, che dabravo e rodato istruttore di calciole ha trasmesso non solo la passio-ne, ma anche i piccoli trucchi delmestiere. Dopo aver frequentato laScuola calcio a Torre Orsaia e par-tecipato al torneo regionale nellacategoria "allievi maschili", hamaturato una breve esperienzanella Lazio, prima di approdare alNapoli. Il papà, che la segue dasempre sui campi di gioco, l'ac-compagna anche agli allenamentisettimanali. E'una grande tifosa delMilan (da piccola, ha partecipatoanche ad un raduno dei MilanJunior Camp) e il suo sogno nelcassetto, è quello di diventare ungiorno una "giornalista sportiva".

Pino Di Donato

Vincenzo Pizzolante (18 anni ilprossimo 24 giugno) giovanefischietto, appartenente allaSezioni Arbitri di Sapri, domeni-ca 22 marzo è stato aggreditoalle spalle, sul rettangolo digioco del "Rinaldo Settembrino"a Fratte, mentre arbitrava la garaAudax - Cesare AlfanoCampigliano (valida per il gironeG, del Campionato di prima cate-goria), da Giuseppe Apicella 44anni attaccante del Campigliano(sposato e padre di 3 figli, di cuiuno dell 'età all 'incirca delPizzolante); il 40 enne, che pareabbia compiuto il gesto, perchéin preda ad un raptus, per proble-mi personali, fuori dal campo si èpentito subito dopo. La Sezione Arbitri di Sapri, pre-sieduta da Franco Tulimieri cuisi associano l'osservatore dellaCAN D Salvatore Russo e ilresponsabile F.I.G.C. LuigiZambrotta, condannano aspra-mente il grave atto di barbariesportiva, che ha visto protagoni-sta il proprio tesserato, VincenzoPizzolante, giovane fischiettosaprese che in soli quattro anni, ègià arrivato in prima categoria."E' un atto vergognoso e assurdo- il commento di FrancoTulimieri, presidente dellaSezione Arbitri di Sapri, checontinua dicendo - mi risulta cheil calciatore che ha colpito ilnostro Vincenzo, abbia più di 40anni, per cui potrebbe esseretranquillamente suo padre! A ciòs'aggiunga, che l'aggressore iden-tificato in Giuseppe Apicellapare fosse già recidivo, essendosianni fà, già reso colpevole di unepisodio analogo, per il qualevenne squalificato; ma poi, lasqualifica gli venne ridotta.Sembra che tutto sia nato a causadi una "doppia ammonizione",che Vincenzo stava appuntandosul taccuino, quando è stato col-pito da dietro con due schiaffi,che lo hanno fatto cadere a terra;la cosa più brutta e assurda - con-tinua Tulimieri - è che mentre ilragazzo era a terra, l'aggressoreabbia continuato a colpirlo concalci al volto, che gli fatto san-guinare un orecchio. Per la qual cosa, in stato dishock, è stato trasportato al pron-to soccorso dell'Ospedale "Ruggid'Aragona" di Salerno dove glison state prestate le cure del casoe sottoposto a vari esami diagno-stici, tra cui una T.A.C. (tomo-grafia assiale computerizzata)che fortunatamente è risultata

negativa ed hapermesso diescludere gravipatologie in attoe permesso aisanitari di scio-gliere la progno-si e di dimetter-lo (giudicandologuaribile in settegiorni). Indi incompagnia delpadre Giuseppe(elettrauto), alle16.00 ha fattorientro in auto aSapri, ma senti-tosi male duran-te il tragitto(pare avvertisseforti dolori allatesta), il papà hapensato bene difarlo vedere daisanitari in servizio al pronto soc-corso dell 'Ospedale CivileImmacolata di Sapri che dopoaverlo visitato hanno ritenutoopportuno ricoverarlo al secondopiano presso l'Unità OperativaComplessa di Chirurgia generalediretta dal primario PaoloCalabria dove è rimasto in osser-vazione, alcuni giorni. Trascorse48 ore, è stato sottoposto a unnuovo esame T.A.C., per cercaredi capire se siano sopravvenutecomplicanze, perchè pare che ilgiovane fischietto, avverta deivuoti di memoria che non glipermettono di ricordare molto diquanto accadutogli. Forse, una conseguenza del trau-ma cranico dovuto a calci in viso- ribadisce Tulimieri - cometestimoniano le numerose contu-sioni! Un qualcosa di inaudito edassurdo! Come Sezione Arbitri, ènostra intenzione chiedere l'auto-rizzazione alla sede Centrale diRoma per andare avanti e costi-tuirci parte civile. A parte noi essendo il ragazzonon ancora maggiorenne (compie18 anni, il prossimo 24 giugno),potrebbe essere denunciato dallafamiglia. Per quanto ci concernemi sono attivato già domenicapomeriggio comunicando la gra-vità di quanto accaduto a tutti gliorgani preposti. Si tratta di un aggressione assur-da! che non avevo mai visto intanti anni di attività!L'aggressore ha un figlio pres-sappoco della stessa età diVincenzo, che gioca a calcio. Percui, avrei voluto vedere se ilfiglio fosse trattato allo modo

come l'avrebbe presa? Recatomi in Ospedale per salu-tarlo ed accertarmi dell'aspettopsicologico (mi preoccupavo cheper l'accaduto non volesse piùarbitrare), invece la prima cosache mi ha detto è stata:"Presidente, mi farete ancoraarbitrare?" al che gli ho risposto:"Certamente!…sei bravo!"Vincenzo ha conseguito il paten-tino di arbitro a 15 anni; ed insoli quasi quattro anni, arbitra inprima categoria!" "A prescindereda ciò - ribatte l'osservatore diCAN D Salvatore Russo - se lagente non sa divertirsi, se non sastare in mezzo alle persone civili,perché il calcio è: civiltà, rispettoe cultura!…è meglio che ladomenica portino i figli al parco!Le persone che compiono certigesti, non hanno: rispetto, civiltàe cultura! Noi facciamo l'arbitro, per diver-tirci; per cui non devono toccarenessuno di noi, altrimenti ci tute-leremo in tutte le sedi!""Confermo quanto detto dalPresidente - ribadisce il respon-sabile F.I.G.C. Gino Zambrotta,che continua dicendo - è un attodi estrema gravità, un gesto ver-gognoso ai massimi livelli, chenon trova scusanti! Aggredire da vigliacco alle spal-le un ragazzo per una doppiaammonizione mentre sta anno-tando l'espulsione sul taccui-no!…non penso sia cosa, che faonore al gioco! Perché di giocosi tratta! Per cui, ritengo chavadano presi seri provvedimenti,senza alcuna pietà!"

Pino Di Donato

Elisa Lecce, una cilentana convocataper “l’Europeo Under 17”

Giovane arbitro saprese aggredito sulcampo da attaccante 40enne

del CampiglianoDal 25 marzo, gli studenti del golfodi Policastro hanno una possibilitàin più per seguire i corsi universita-ri a distanza; lo potranno fare, uti-lizzando il computer. L'accordo èstato sottoscritto alle 11.00 di gio-vedì 25 marzo, nel gabinetto delsindaco della città capofila delgolfo di Policastro tra il primo cit-tadino dott. Vito D'Agostino ed ilmagnifico rettore dell'Universitàtelematica Pegaso di NapoliRiccardo Fragnito. L'intesa consen-tirà agli studenti e ai lavoratorivogliosi di conseguire il diploma dilaurea, seguendo le lezioni "online". Gli studenti standosenecomodamente a casa, potranno par-tecipare ai corsi di laurea in giuri-sprudenza e in scienze dell'educa-zione. I "processi di insegnamento"sono continui, personalizzati esenza vincoli spazio-temporali eoffrono la possibilità di gestire aproprio piacimento, il tempo dadedicare allo studio. La preparazio-ne degli universitari, viene costan-temente monitorata da docenti spe-cializzati attraverso: elaborati, teste prove, tutte rigorosamente "online". Gli esami si effettuano pres-so la sede principale di Napoli. Laconvenzione stipulata tra ilComune di Sapri e la Unipegaso,

permette di risparmiare il 33%sulle spese annuali e di ricevereassistenza in loco, attraverso unosportello informaticodell'Università "telematica".L'Amministrazione comunale favo-rirà lo studio ai meritevoli (cheversano in situazione di disagio),attraverso l'istituzione di borse stu-dio. "Una bella iniziativa che con-sente di coronare il sogno dellalaurea anche a chi non ne avuto lapossibilità, perché impegnato nel-l'attività lavorativa o per altri moti-

vi!" - ha commentato raggiante, ilprimo cittadino di Sapri, VitoD'Agostino. Dopo la stipula delprotocollo, il rettore RiccardoFragnito ha annunciato che l'iscri-zione ai corsi inizierà ai primi diaprile e potrà essere effettuata inogni periodo dell'anno, precisandoinoltre che si tratta di un Ateneoall'avanguardia, presente su tutto ilterritorio nazionale, che rilascia"titoli di laurea" equipollenti aquelli delle Università tradizionali.

Pino Di Donato

Sapri, siglato un protocollo d’intesatra Comune e Unipegaso

Gli universitari potranno seguire i corsi a distanza al computer

Il Sindaco D’Agostino

Franco Tulimieri presidente sezione arbitri di Sapri

Elisa Lecce

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Page 19: l'iniziativa

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Lagonegro 19

IL PUNTO/La città è stata inserita in una ripartizione che prevede la costruzione nel piazzale Dragonare di nuovi appartamenti. 1,7 milioni di euro stanziati

Dodici nuovi alloggi popolari dell’Ater per LagonegroL'impegno e il lavoro profu-so dall 'Amministrazionecomunale di Lagonegro gui-data dal Sindaco DomenicoMitidieri, ha posto un altroimportante tassello nelmosaico delle attività comu-nali. Infatti, avvalendosiinfatti della collaborazione edelle indicazioni dell'Am-ministratore dell ' Ater

Raffaele Vita, il Comune diLagonegro accanto a quellodi Potenza e di Melfi è statoinserito nel Piano Triennaledelle nuove realizzioni conla positiva conseguenza diottenere un finanziamento di1 milione e 700 mila per larealizzazione di 12 alloggipopolari, che sorgeranno neipressi del Piazzale Dra-

gonara. In una nota diffusa alla stam-pa, il governo cittadino si èdetto soddisfatto dell'atten-zione nell'aver voluto inseri-re Lagonegro nel Piano.Dopo questa buona notizia,si dovranno bruciare le tappeaffinchè si possa al più pre-sto cantierizzare l'importanteopera pubblica che andrà

incontro alle esigenze ditante famiglie lagonegresiche da tempo attendevano lapossibilità di poter disporrenuovi appartamenti popolari.Si dovrà ora provvedere astilare la graduatoria, tenedoconto dei parametri previstidalla legge che sarà la baseper assegnare gli alloggi allefamiglie richiedenti.

Il Consiglio comunale di Lagonegro nei giorno scorsi haaccolto con grande stupore le dimissioni dalla carica diconsigliere del Dr. Nicola Labanca. Il consigliere Labanca, veterano della politica cittadina,nelle ultime consultazioni elettorali amministrative, si èproposto quale candidato del Partito Democratico, ed èstato eletto riportando circa 200 voti di preferenza. Ledimissioni del Dr. Labanca, di professione oculista, for-malmente presentate per "motivi personali", hanno vistosubentrare alla carica di consigliere comunale CristianMerli, primo dei non eletti ed attualmente dichiaratosiindipendente. In molti pensano che le dimissioni delmedico oculista siano il frutto di una strategia politica, invista delle consultazioni elettorali amministrative che nel2011 porteranno all'elezione di una nuova Giunta comu-nale. Infatti, in considerazione anche del grande pesoelettorale del dr. Labanca, voci di popolo voglio che que-sti stia già organizzando una propria lista, impegnato purcome è stato nel fare propaganda elettorale, alle recentiregionali.

L'assessore al Comune di LagonegroMimmo Camardo nell'ambito del suoimpegno amministrativo, continua adesprime grande soddisfazione per tuttauna serie di interventi strutturali e nonsolo che interessano le aree rurali delComune. In particolare molteplici sono state leazioni che hanno visto protagoniste lezone di Farno-Malapignata ePennarone. In quest'area di recente estato infatti inaugurato un Centro diaggregazione, frequentato da un nume-ro sempre crescente di giovani che par-tecipano ad attività di tipo ludico e cul-turale e ove, dopo le festività di Pasquaavranno inizio dei corsi di ceramicacurati dalla signora Teresa Rocco. E ancora, tra gli ultimissimi interventisi annoverano l'ultimazione nella con-trada di Pennarone, della rete di pubbli-ca illuminazione, grazie ad un contribu-to di 30 mila euro devoluto dallaRegione Basilicata; con delibera comu-nale, in virtù della giusta collaborazio-

ne tra la locale Amministrazione eVincenzo Rizzo Responsabile per la SP19, strada che percorre la località delFortino di Pennarone, e coadiuvati i leattività dall'ingegnere Musto e dal geo-metra Lo Sasso dell'Anas, l'area ruraledi Pennarone è stato inserita nel peri-metro urbano, godendo così di una seriedi agevolazioni come ad esempio l'eso-nero dal pagare gli accessi sulla strada;è stata ottenuta l'attesa autorizzazioneda parte dell'Anas per la costruzione diuna pensilina per l' attesa pullman;dopo un incontro con il Presidente delleFerrovie dello Stato, è stato stabilitoche a breve termine il Comune diLagonegro presenterà un progetto perl'abbattimento di un vecchio ponte fer-roviario oggi pericolante; è stato ripri-stinato e riaperto al traffico dopo esserestato interessato da una frana, il trattodi strada provinciale, SP 26 al Km 7, eper lo stesso tratto è stato richiesto unfinanziamento affinché venga dotato dipali di pubblica illuminazione.

Mossa a sorpresa nel ConsiglioComunale di Lagonegro, si

dimette Labanca subentra Merli

Cristian Merli

L’Amministrazione Comunale promuove interventi nelle aree rurali

L’assessore Mimmo Camardo

Il centro urbano di Lagonegro

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Viggianello 22

L’INIZIATIVA/I ragazzi di Viggianello hanno organizzato una serata speciale unendo la comunità intorno al calore del "sacro" falò in località Parapellatto

Si ripete nel centro storico la tradizione dei “Fauni”

"Dopo la resa di Maratea,l'ultima roccaforte borboni-ca in Basilicata costretta il10 dicembre del 1806 acedere con l 'onore dellearmi al generale Lamarque,nella zona del Pollino, aPedali, un casale diViggianello, un fatto occa-sionale provoca una rivoltacontro i francesi. Neldicembre del 1806 aViggianello, un piccolo cen-tro a ridosso del Pollino,viene disposto l'arresto diFrancesco Palazzo del casa-le di Pedali resosi responsa-bile di omicidio. Il Palazzo,un popolano meglio cono-sciuto come Muscariello, hamolto ascendente tra i con-tadini del casale: nel 1799egli ha promosso una mani-festazione popolare controgli agenti del feudatarioconclusasi con l'uccisione diun bargello del principe diBisignano signore diViggianello. Attaccato algoverno legittimo, dopo lacaduta della RepubblicaNapoletana ha esercitatonotevole influenza nella vitadel suo paese ed ha godutodi particolare protezione daparte delle autorità locali e,dopo la conquista francese,è stato agente del Rusciani.Arrestato ora per omicidio, icontadini di Pedali ne pre-tendono la scarcerazioneperché ritengono che egliabbia ucciso un amico deifrancesi. Accorrono i conta-dini del casale diViggianello, invadono lecarceri baronali e liberanocolui che li ha sempre difesicontro il barone e i suoiagenti. Soldati polacchiaccorsi da Rotonda non rie-scono ad occupare Pedali,dove è rientrato il Palazzo, esono costretti a ritirarsi.lnterviene ora daFrancavilla sul Sinni ilcolonnello Grasson. Pedalista per cedere. Ma, in aiutodegli insorti, giunge dallavalle del Mercure GiuseppeNecco. Battuto aCastrocucco dal generalePignatelli di Cerchiara men-tre, il 4 dicembre, si dirigeverso Maratea, il Necco nonriesce a raggiungere ilMandarini. Ora, dopo laresa di Maratea ai francesi,risponde all'appello dei con-tadini di Pedali e, dai boschidel Serramala e del Ciàgola,si dirige con i suoi uominiverso il casale che sta percedere ai francesi. Sorpresoalle spalle, il Grasson si riti-ra a Viggianello. Inseguito

dagli insorti, non riesce adifendere il paese:Viggianello è posto al saccoe un amico dei francesi,Crisostomo Mazzioli, vienemassacrato.Anche se un galantuomoamico dei francesi è cadutovittima dei contadini diPedali, questi non sonocerto insorti contro il nuovoregime per difendere lacausa di Ferdinando IV.Essi si sono ribellati al pote-re costituito per sottrarreall'arresto un popolano cheli ha difesi nel 1799 controgli agenti baronali e nelquale essi ravvisano ildifensore di una plebeimmiserita ed offesa, desi-derosa di avere un capo chesia in grado di difenderlacontro gli egoisti e gli avidipadroni di terra. Consideratiora brigants .per avere resi-stito ai francesi, ancheFrancesco Palazzo e i conta-dini del casale diViggianello hanno bisognodi una bandiera.Suggestionati da GiuseppeNecco, che indica loro neiricchi galantuomini amicidei francesi i nemici deiparia e della povera gente, iribelli di Pedali e il lorocapo scelgono per propriabandiera quella portata daicalabresi accorsi al coman-do di Giuseppe Necco indifesa del villaggio lucanocontro i soldati del colon-nello Grasson: E' questa lastessa bandiera di chi reagi-sce contro il modo duro,barbaro e insultante e laferocia con cui dai soldatifrancesi vengono trattate lepopolazioni dei paesi occu-pati, dove anche i fautoridel nuovo regime, finoall'ultimo dei suoi subalternicredono che sia loro tutto

consentito e permesso.Anche i contadini di Pedali,ritenuti briganti per essersiopposti all 'arresto diFrancesco Palazzo, scelgo-no quella stessa bandierache, contro la spietata azio-ne repressiva dei soldatifrancesi, unisce i diseredatidelle terre più povere delRegno di Napoli nelle mani-festazioni del loro atavico eprofondo rancore controcoloro che, per difendere leloro sostanze, non hannoesitato a tradire il lorosovrano e porsi al serviziodel nuovo regime che assi-cura loro posizione premi-nente ed antichi privileginella società che viene rea-lizzata con l'eversione dellafeudalità.Forti del successoottenuto a Viggianello con-tro il colonnello Grasson edi galantuomini schierati coni soldati francesi, i contadinidi Pedali con la bianca ban-diera borbonica muovonoora contro Terranova delPollino per punire coloroche hanno tradito ilRusciani. Dopo il sacco diTerranova è la volta diFrancavilla sul Sinni che ilGrasson non riesce a difen-

dere. Dal Sinni ilMuscariello e il Necco sispingono in Calabria.Battono e disperdono repartiregolari e saccheggianoOriolo e Alessandria delCarretto. Diretti ora verso laPiana di Sibari, informatoricomunicano che da Cassanoreparti francesi muovonocontro di loro. Poichè scarsoaffidamento danno le popo-lazioni a sud di Oriolo atter-rite dalla ferocia con cuinell'agosto i francesi hannopunito i ribelli, il Neccoconsiglia di ritirarsi sul ver-sante tirrenico e di unirsi airibelli che ancora operanonella Valle del Mercure enei boschi del Palanuda. Edi ribelli di Pedali salgonosul Pollino e scendono sulLao. Ma il loro destino èsegnato: divisi dal Necco,che si ritira in Calabria, essidepongono presto le armi. ACastelluccio il loro capocade in un tranello tesoglida una spia. Gli uomini chehanno seguito Muscariellonon sfuggono ora ai francesie soltanto pochi riescono araggiungere le loro case." "Da "Tommaso Pedio,ParcoStorico Lucano".

L’esercito Francese

I cittadini di Viggianello sistringono intorno alla fami-glia Grande, per la perditadella Dott.ssa Creazzo Maria.La Dott.ssa Creazzo è stata,da sempre, la farmacista,unpunto di riferimento estrema-mente importante in un terri-torio sofferente .La suaumiltà e il suo sorriso rassi-

curante erano,per i cittadinidi questo comune,la "medici-na". Con la sua gentilezza eprofessionalità ha cercato dicurare i mali del fisicoma,spesso riusciva ad arriva-re a quelli dell'anima.Al marito Luigi,al figlio Dott.Mario Grande, a Loredana eai suoi amati nipoti.

Lutto

"Un mare di boschi",questo il titolo del progetto internazionaledi educazione ambientale sulle foreste del mediterraneo,iniziativaideata dal programma mediterraneo del WWF internazionale,daisettori educazione del WWF Italia,Spagna e Grecia. Il progetto èrealizzato grazie al contributo dell'Unione Europea e Prenatal epatrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Da questoprogetto nasce la proposta didattica per le scuole che gravitanoall'interno del Parco Nazionale del Pollino, sia nel versante luca-no che in quello calabrese. Il progetto,gestito dal Centro diEducazione Ambientale Pollino Basilicata(ass.Onlus) con la col-laborazione dell'Ente Parco è stato attivato da Gennaio.Il progettoha coinvolto l'Istituto Comprensivo di Castelluccio Inferiore con iplessi di Castelluccio Superiore e Viggianello;l'istituto diRotonda e l'Istituto Comprensivo di Francavilla sul Sinni,con iplessi di Mezzana e San Severino Lucano. Per quanto riguardaViggianello,il progetto ha coinvolto: la terza,la quarta ,le duequinte della scuola primaria e la prima media per un totale dicirca ottanta bambini che insieme a due animatori stanno portandoavanti questa esperienza all'insegna del bosco e della loro terra,nell'ultimo incontro di Aprile iragazzi saranno accompagnati nel bosco del loro Comune di appartenenza dove, ad ogni classesarà dato in affidamento dal Comune un pezzo di bosco;entusiasmante la risposta che i ragazzihanno dato all'iniziativa e in particolar modo alla responsabilità che dovranno avere per "loro"bosco. Il progetto terminerà a Giugno con una rappresentazione teatrale.

Maddalena Palazzo

Tra i riti antichissimi del sol-stizio di primavera, legati aquesto territorio, uno dei piùaffascinanti resta quellolegato ai falò, "fauni".Tradizionalmente legati adue date, quella del 19marzo, festa di San Giuseppee del 2 Aprile in onore diSan Francesco da Paola,patrono di Viggianello.Anche quest'anno la tradizio-ne è stata rispettata.I ragazzidel centro storico hannoorganizzato una serata spe-ciale, cercando di unire lacomunità intorno al caloredel "sacro"falò che,quest'an-no è stato acceso nel rionenuovo,in località Parapel-latto ma, la tradizione delfalò viene rispettata in tutto

il comune di Viggianello.Così i falò in onore del Santo"illuminano"tutto il territo-rio,una serata all'insegna deldivertimento ma, che ha lebasi nella tradizione.Si diceche quando un popolo iniziaa perdere i pezzi delle suetradizioni inizia a perdereanche la sua identità.Il bino-mio identità-tradizione èfondamento principe di tuttele culture e di tutti ipopoli.Una sorta di compen-sazione ideale, equilibrioperfetto per la crescita di unacomunità.I "fauni" aViggianello hanno racconta-to,attraverso i tempi, la storiadi un popolo che, nella rap-presentazione del fuocoritrovava le sue origini:quel-

le dei contadini.E' solo unricordo, ormai, quello deifuochi rionali, un momentodi re-incontro che quasi nonesiste più.Erano i ragazzi aportare, ognuno nel propriorione, i ramoscelli asportatidalla potatura, le "fascine",così si chiamano poi, accu-mulate nello spazio più gran-de del proprio rione, in attesadi essere bruciate; unadistruzione "simbolica" deirami che non avrebbero por-tato frutti nell'attesa di unbuon raccolto. Un'esorcizzazione del maleche viene "bruciato" in ungiorno "santo", un sacrificioalla dea Cerere, un fuocoche lascia carboni "buoni"per arrostire patate ,ancora

buone da mangiare.In questorito del fuoco vi può starequalunque racconto.Oggi icontadini sono rimasti inpochi, le vigne sono abban-donate, gli uliveti abbracciatidai rovi.I ritmi calmi epazienti della civiltà contadi-na hanno lasciato spazio allafrenetica follia della moder-nizzazione.La lenta e ineso-rabile agonia delle nostre tra-dizioni è un sintomo chenecessiterebbe una lungariflessione.C'è un ricordo legato ai fuo-chi di primavera:quando ditutti i rami bruciati restavasolo una montagna di carbo-ni ardenti, in silenzio unuomo si toglieva le scarpe, sisegnava il viso con il segno

della croce e con umiltà ini-ziava il suo cammino tra icarboni ardenti.Era il silen-zio che accompagnava ilcammino di quell'uomo, trevolte i carboni diventavanoinnocui al suo passaggio etre volte il segno della crocesi ripeteva.Il giorno di SanGiuseppe è stato festeggiatoanche dalle dueparrocchie,quella di SantaCaterina d'Alessandria, cen-tro storico e quella dellaBeata Vergine del Carmelodi Pedali.I due parroci DonFrancesco Sirufo e DonMario Radesca,insieme allecatechiste hanno dato appun-tamento alle famiglie,nelcentro interparrocchiale"Domenico Lentini" di

Anzoleconte per festeggiareSan Giuseppe; i ragazzihanno pregato insieme alleloro famiglie

ringraziando,con messaggi epoesie i loro papà.

Maddalena Palazzo [email protected]

La rivolta di Pedali - Dicembre 1806

Scorcio di Viggianello

Il Centro di EducazioneAmbientale Pollino ha partecipato

al progetto internazionale “Un mare di boschi”

I sentieri del Pollino

Venerdì 26 Marzo alle ore 16,30 ,si è tenuta la stazione quaresimalenella zona de Mercure e la via Crucis presieduta da Sua EccellenzaMonsignor Francescantonio Nolè Vescovo di Tursi-Lagonegro.Quest'anno la via Crucis si è svolta nella parrocchia dellaBeata Vergine del Carmelo di Pedali.Alla manifestazione erano pre-senti,oltre ai parroci Don Mario Radesca e Don Francesco Sirufo,rispettivamente della parrocchia di Pedali e di Santa Caterinad'Alessandria di Viggianello Centro storico, molti parroci della valledel Mercure ,il sindaco di Viggianello Antonio Fiore e il maresciallodella stazione carabinieri di Viggianello Giuseppe Guzzo. Ricordiamoche il 14 Aprile, sua Eccellenza, il Vescovo, Mons. FrancescantonioNolè visiterà la comunità di Viggianello centro-storico e officerà laS.Messa nella Chiesa Madre di S. Caterina d'Alessandria.

La Diocesi di Tursi-Lagonegro haorganizzato la Via Crucis a

Pedali di Viggianello

UNA PAGINA DI STORIA

Auguri aLuis Vizzino

per il conseguimentodella Laurea inGiurisprudenza

pressol'Universitàdi Salerno

LLaauurreeaa

Controlli veterinari sulla tracciabilità dei capi bovini

Nell'ambito dei controlli eseguiti dal Servizio Veterinario, Area di Sanità Animale del Dipartimento diPrevenzione dell'ASP, Ambito Territoriale di Potenza, sono stati riscontrati in un'azienda del potenti-no, n° 4 capi bovini non identificati.Considerato che l'allevatore non è stato in grado di identificare gli animali nelle 48 ore successive allacontestazione dell'accaduto, ai fini della tutela della salute pubblica e della tracciabilità dei prodotti diorigine animale, ai sensi del Regolamento CE 494 del 27 febbraio 1998 recante " modalità d'applica-zione del Reg. CE n.820/1997 del Consiglio per quanto riguarda l'applicazione di sanzioni ammini-strative minime nell'ambito del sistema di identificazione e registrazione dei bovini", si è procedutoall'abbattimento e alla distruzione degli animali non identificati correttamente mediante l'apposizionedei marchi auricolari e privi dei documenti di identificazione individuali (passaporti).

Don Francesco Sirufo

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"Dedico la vittoria a miamadre, a cui debbo tutto,carattere e volontà, e aMoliterno che mi ama quan-to io l'amo. La conferma l'hoavuta girando per le famiglieche hanno dimostrato affettoe stima a me e a tutta la miasquadra, determinante e deci-siva nei momenti più diffici-li." Questa la primissima

dichiarazione di GiuseppeTancredi, eletto Sindacodella città di Moliterno con1766 voti contro i 1200 diSaverio Lapadula. Con il59,54 % dei voti la lista"Moliterno Insieme" diTancredi conquista 11 seggi,mentre 5 vanno a "MoliternoDemocratica" di SaverioLapadula. Praticamente cap-

potto, questo il termine gior-nalistico più appropriato.Moliterno volta pagina inuna regione che non cambia.Nella patria dell'alta politicaneanche la cura UDC hafunzionato, ha vinto lavoglia di rinnovare uomini emodo di amministrare, e apagare il prezzo più alto èstata l'area più a sinistra del

Partito Democratico, e quelPD neo-democristiano cheha amministrato direttamentee indirettamente negli ultimianni. Bocciati programmi eopere, bocciato il sistema,bocciato un partito di fattoblindato, e con esso, associa-zioni più o meno politica-mente satelliti della prece-dente amministrazione. I

moliternesi stavolta nonhanno premiato programmi oquant'altro, ma hanno votatosulla fiducia per un nuovomodo di amministrare, doveal di sopra di tutto possa pre-valere la partecipazione. Haperso si la politica ma havinto la politica. Capace anche di azzeramentistorici come questo, in un

comune dove viera ancora chipensava di potervivere eternamen-te di rendita dopo irisultati del 2000 e

del 2005. Una stagionenuova attende i moliternesi,senza analisi e commentibisognerà riaprire le portedei partiti più sordi, e sfa-sciare quelle poltrone peranni opzionate da chi senzameriti e ragioni si è sempredefinito "senatore della poli-tica locale", bisognerà sfami-liarizzare altri partiti, dallasinistra alla destra, e renderliluogo di confronto e propo-ste dove far rinascere unanuova e partecipata demo-crazia.

Giuseppe Cassino

IL PUNTO/Giuseppe Tancredi è il nuovo sindaco della città. Molte le aspettative riposte nella nuova maggioranza consiliare. Netto il distacco tra le due liste

Moliterno volta pagina in una Regione che non cambia

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010Moliterno24

Votanti aventi diritto 4792Voti validi 2966

Bianche 54Nulle 61

Vito Mazzilli, geologo enaturalista iscritto al WWFItalia dal 1974, già consiglie-re regionale del WWFBasilicata dal 1998 al 2001 eresponsabile WWF per il ter-ritorio fino al 2005, presiden-te uscente del Consiglioregionale del WWF, è statoriconfermato alla massimacarica dell'importante asso-ciazione ambientalista.Mazzilli, da sempre amicodella natura, che nel 1974ha fra l 'altro fondato ilGruppo NaturalisticoMoliternese di cui è stato pre-sidente fino al 2003, è statoriconfermato dal neo costi-tuito Consiglio di Sezioneregionale che ne ha delibera-

to all'unanimità la sua riele-zione nella riunione del 10marzo scorso. Ad affiancarlonel prossimo triennio, saràFranco Lauletta di Villad'Agri, nominato vicepresi-dente. Molto attivo sul terri-torio, sempre presente neimass media locali e nei rap-porti quotidiani con la gente,ai quali espone con coraggioe coerenza il rispetto dellaqualità della vita sulla Terra,Vito Mazzilli è pronto a con-tinuare a difendere un territo-rio regionale minacciato dapiù versanti. "Sono orgoglio-so della fiducia accordatami,ha dichiarato Mazzilli in uncomunicato diramato anche alnostro giornale, il mio man-dato avrà come punto cardinela tutela della biodiversità elo sviluppo sostenibile delterritorio, sarà impegno mio edel consiglio la tutela delnostro territorio e della salutedei cittadini lucani, le prio-rità che questo consiglio siprefigge, sostiene il presiden-te Mazzilli, sono di instaurareimmediatamente una discus-sione sul tema dello sviluppoenergetico in regione e dichiedere immediatamente alfuturo presidente della giuntaregionale di sospendere laconcessione di ulteriori per-messi di ricerca ed estrazionepetrolifera e avviare imme-diatamente il monitoraggioambientale della Val d'Agri, atutela della salute dei cittadinie del parco nazionaledell'Appennino Lucano-Vald'Agri-Lagonegrese; di rive-dere il Piano EnergeticoRegionale sulla base del realefabbisogno energetico regio-nale e di non concedere alcu-na autorizzazione a nuovecentrali non previste dalPEAR privilegiando il ricorsoalle energie rinnovabili nelpieno rispetto dei vincoliambientali e paesaggistici."Dalla redazione dell'Eco gliauguri di buon lavoro.

Caterina Cassino

Elettori 4792Votanti 3072Bianche 171Nulle 131

Vito De Filippo"Uniti per la Basilicata" voti 1612 58,21%P.D. voti 941 ( Robortella 216, Pittella171, De Franchi 110, Restaino 97)UDC voti 252 (Bruno voti 56, Mancusi voti 53, Fierro voti53, Orofino 28)IDV voti 235 (Autilio Antonio voti 110, Mazzeo Cicchettivoti 54)PSI voti 107 ( Vita Rocco voti 66)Pop.Unit. voti 73 (Molinari voti 24, Scaglio-ne voti 9,Lamboglia 5)All.per l'Italia voti 48 ( Delfino Carlo voti 26)Rif. Com. voti 35 ( Cillis voti 13) Fed. Verdi voti 12 (Mazza Michele voti 7)

Nicola Giovanni Pagliuca"Per la Basilicata" voti 958 34,59%PDL voti 443 (Vita voti 83, Mattia voti 44, Rosa voti38, Pici voti 21)Lista Pagliuca voti 338 ( Cicala Amedeo voti 137, FaloticoRoberto voti 108)MPA voti 46 (Mollica 15, Di Bello )M.I.A. voti 12

Magdi Cristiano Allam "Io Amo la Lucania" voti 160 5,77%Io Amo la Lucania voti 21 (Navazio A. voti 7)Io Sud voti 7

Marco Toscano"Sui-Generis" voti 23 0,83%Movimento politico contro l'indifferenza voti 2

Florenzo Doino"Partito Comunista dei Lavoratori" voti 16 0,57%Partito Comunista dei Lavoratori voti 2

Lista N° 2 "MoliternoInsieme" 11 Seggi

Giuseppe Tancredi Sindaco Nicola Abate Raffaele Acquafredda Nicola Anania Maria Elisa Dalessandri Michele Ditrani Dario Fontana Vincenzo Latorraca Giuseppe Lopiano Giuseppe Marsicovetere Giuseppe Orlando Vincenzo Scannone

Lista N° 1 "MoliternoDemocratica" seggi 5

Saverio Lapadula Vincenzo Lapenta Vincenzo Melfi Antonio Rubino Antonio Lapadula

La squadra del Sindaco Tancredi

Composizione Consiglio ComunaleIl Sindaco Tancredi

Saverio Lapadula

Giuseppe Marsicovetere Raffaele Acquafredda Giuseppe Lopiano Michele Ditrani Vincenzo Scannone Giuseppe Orlando Nicola Abate Vincenzo Latorraca Nicola Anania Dario Fontana Maria E. Dalessandri Tonino Dandrea Canio Lancellotti Giovanni Dalessandri Concetta Liccardi Annalisa Tempone

"Moliterno Democratica"Voti totali 1200

Saverio Lapadula voti di lista 42

Elezioni Regionali aMoliterno

Vito Mazzilli è stato riconfermato

presidente del WWF regionale di Basilicata

Vito Mazzilli

Un corto sull’antico Rosario di NataleUn altro pezzo di storia e di tradizioni è stato messo al sicuro grazie al lavoro del cineoperatore Vincenzo Galante, che elaborando un'idea di Mimmo Mastrangelo, ha girato un corto sulla tradizionale novena diNatale. Una ventina di minuti di riprese, realizzate in una casa del rione Seggio, di un vicinato ancora vivo, dove le porte a piano strada erano e sono quelle sempre aperte e più ricettive. Nella casa del Seggio, cosìcome un tempo, quando le serate che anticipavano il Natale erano fredde ed illuminate solo dalle torce, era la stanza col camino acceso e ben alimentato che riuniva tutto il vicinato, e ogni sera per nove appunta-menti, dal 16 dicembre al 24, la vigilia, si recitava l'antico Rosario intercalato dai tradizionali canti natalizi nati dalla cultura dialettale moliternese. Giovani donne, madri, nonne e bambine, davano risposta a chiaveva il compito di recitare, e così si pregava e nel contempo si rafforzava la fede e l'amicizia. Un grande patrimonio religioso e culturale che si è tramandato di generazione in generazione, rischiava di perdersi persempre, ma grazie al giovane cineopertore Vincenzo Galante e al lavoro di ricerca di Mimmo Mastrangelo anche questo spaccato di vita paesana potrà essere a disposizione delle future generazioni, e con esso unaserie di foto e riprese che permetteranno, forse anche fra qualche anno, di comprendere meglio i nostri caratteri e la nostra storia. E' evidente che la nostra generazione ha dimenticato l'importanza del lavoro digrandi antropologi quali ad esempio Ernesto De Martino, che negli anni '50 svolse una grande attività di studio e di ricerca in Basilicata, e di chi, seguendo i suoi insegnamenti ha continuato a ricercare e studiarele nostre abitudini e le nostre tradizioni, legate ad un mondo fino a non molti anni fa isolato e chiuso, nel quale resistevano antiche usanze e veri e propri riti. In esso noi per primi e poi il mondo intero ha letto lastoria dei nostri popoli, da esso è emerso un passato da oppressi dopo tanta libertà, in esso era racchiusa la sfiducia nel mondo circostante, lontano per una serie di problemi e problematiche ataviche, da esso peròun primo riscatto. Ecco a cosa serve la storia, a farci conoscere e riconoscere, a riacquistare fiducia, a ricordare valori persi da tempo. Il vicinato era amicizia, rispetto, dovere, dove la privacy era di fatto azzerata dalchiavistello fisso nella serratura, dalla mezza porta sempre aperta, dalle famiglie che si concedevano anche a queste manifestazioni devozionali quali erano il Rosario di Natale o magari quello di Santa Lucia o altreancora. E al rione Seggio di Moliterno almeno per la novena di Natale tutto ciò ancora è vivo, e nell'abitazione di Zia Rosinella nelle fredde giornate di dicembre, che annunciano la nascita del Bambino Gesù, arri-vano da tutto il vicinato uomini, donne nonne e bambini, che dopo aver preso posto intorno al focolare, in una tipica ed accogliente casa moliternese segnata da un piccolo albero adorno e un presepe, al ritmo dellapadrona di casa recitano e cantano il Rosario, uniti dalla fede e dalla devozione, tramandando nella più assoluta naturalezza un' antica tradizione. La produzione del corto è stata dell'Associazione CulturaleThomas Sankara di Moliterno.

Caterina Cassino

"Moliterno Insieme"Voti totali 1766

Giuseppe Tancredi voti di lista 235

Totale Sezione 1 Sezione 2 Sezione 3 Sezione 4 Sezione 5

3530194215183271615250241791

3131271927712166139666110

47513125172413257251303673

2591013302861851130474841

66456333252510168334731291112

20316615113211810299928890645649423227

Antonio RubinoVincenzo MelfiAntonio Lapadula Vincenzo LapentaMario SpinaEmilio FittipaldiGiuseppe GalanteFabio ViceconteDomenico MastrangeloNicoletta VitaleIsabella AbateFilomena Esposito Pasqualina Sacco Giuseppe Rossi Giuseppe SpinaDomenico Russo

Totale Sezione 1 Sezione 2 Sezione 3 Sezione 4 Sezione 5

201617182314101284463857

15171212111819520122020746

352725191917112016111014111393

7188568344162035445

432529302515242012111423610138

1201039184847267616054504645423529

Page 25: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Lagonegrese 25

MARATEA/L'istituto Gennari è tra i primi in Italia ad avere le Lim in ogni classe delle medie. Per il prossimo anno previste lavagne nelle ultime classi delle elementari

La scuola media completa la dotazione di lavagne interattive

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Tutte le classi della scuolamedia Casimiro Gennari diMaratea dispongono dellalavagna interattiva multime-diale (Lim) nell'aula di pro-pria competenza. Il risultatoè notevole se si considerache Maratea è tra le primescuole medie di tutto il terri-torio nazionale a disporre inmodo completo di questoimportante strumento didat-tico la cui diffusione è auspi-cata e favorita dal Ministerodella Pubblica Istruzione. Lostesso Ministero ha finanzia-to l'acquisto di almeno unalavagna interattiva per tuttele scuole che si sono attivatein tale direzione. La scuolamedia di Maratea ha fatto dipiù: oltre a richiedere le Limfinanziate dal Ministero, si èattivata per richiederne altrefinanziate con progetti speci-fici e, in seguito, ha comple-tato l'acquisto delle lavagneutilizzando le risorse interne.Ora anche le prime classidispongono delle Lim conbuoni riscontri sul profittodegli alunni. Sulle lavagnetecnologiche è possibile scri-vere come se si trattasse diuna lavagna classica ma contutti i vantaggi della interat-tività con il computer. Nelle

aule della scuola media diMaratea le lavagne multime-diali sono in rete e possonoconnettersi ad internet.Pertanto, durante una spiega-zione, è possibile otteneredei nuovi dati in tempo realeoppure consultare ed utiliz-zare il materiale disponibilein rete. Questo modo di farelezione risulta più vicinoalle esigenze delle nuovegenerazioni abituate ad unainformazione proveniente dauno schermo. Il Dirigentescolastico FrancescoGarramone e gli insegnantidel plesso, impegnandosialla utilizzazione delle Limhanno ritenuto di offrire unservizio innovativo in più airagazzi: senza attendere itempi di procedure che pos-sono essere lunghe.All'inizio del corrente annoscolastico tutte le secondeclassi e tutte le terze classi diMaratea disponevano dellelavagne interattive e da subi-to alcuni insegnanti hannocominciato ad usarle. I pro-fessori più esperti dei mezziinformatici, FrancescoBrando e Pasquale DiNapoli, hanno tenuto uncorso per mettere in condi-zione gli insegnanti di usare

le Lim. Anche questo corsoè stato finanziato con risorseinterne. Ben presto anche glialtri insegnanti hanno potutoutilizzare l'innovativo mezzotecnologico. Al DirigenteScolastico FrancescoGarramone abbiamo rivoltoalcune domande.Preside Garramone qualisono stati i motivi chehanno spinto la direzioneed il corpo docente al com-pletamento della dotazionedi lavagne interattive? Evidentemente ciò è accadu-to perché abbiamo fatto lascelta di voler dotare tutta lascuola media di questoinnovativo strumento al finedi potenziare le attività for-mative del nostro istituto.Abbiamo inteso fornire agliinsegnanti un mezzo moder-no ed efficace con il qualefosse possibile offrire mag-giori opportunità ai ragazzi.Naturalmente lo strumentoaffianca i mezzi e le tecnichedidattiche tradizionali chenon vengono abbandonatema potenziate. Dal punto di vista dell'im-pegno economico ci sonostate difficoltà?Abbiamo fatto una scelta didestinazione delle risorse

interne per cui, in aggiunta aquelle ricevute grazie ai pro-getti ministeriali, abbiamoinvestito delle risorse dibilancio. Abbiamo operatodelle scelte; potevamo com-prare altre cose ma abbiamopreferito investire in questadirezione e ottimizzare gliacquisti per offrire nuoveopportunità ai ragazzi.Inoltre abbiamo investitoanche nella formazione perconsentire di utilizzare al piùpresto i nuovi strumenti.Tale formazione rivolta aidocenti, a Maratea, l'abbia-mo fatta in tempi più rapidirispetto ai corsi istituiti dalministero. Per tale motivoquesti nuovi strumenti oggisono utilizzati quotidiana-mente nella pratica didattica.Si pensa di estendere l'op-portunità delle Lim anchealle scuole elementari? Per il prossimo anno scola-stico, siamo già inseriti in unprogramma ministeriale alfine di dotare di lavagnemultimediali anche le ultimeclassi della scuola elementa-re nel momento in cui sarà spostata nella nuova sede, icui lavori sono a buon punto.Se sarà necessario, anche inquesto caso, utilizzeremo

risorse economiche nostre.Sempre per cercare di antici-pare i tempi, proprio pensan-do alle nuove installazioniper la scuola elementare, abreve avvieremo un nuovocorso di formazione destina-to ai docenti della scuola ele-mentare. Per questo sarannoutilizzate le stesse Lim di cuigià disponiamo nella scuolamedia.

Questi, dunque, gli intendi-menti della direzione e del

corpo docente di Maratea.La scelta di riservare risorseinterne per l'acquisto dellelavagne multimediali e per icorsi comporta una riduzionedelle disponibilità economi-che da destinare alle altreesigenze interne. I docentidella scuola media diMaratea sono consapevoli diquesto e del fatto che lerisorse disponibili dovrannoessere ottimizzate al massi-mo per consentire lo svolgi-mento di tutte le altre atti-

vità. Perfino una minore disponi-bilità di risorse per le sup-plenze non preoccupa poichégli insegnanti hanno decisodi procedere nella direzionedi migliorare le opportunitàdegli alunni ed ampliare l'of-ferta formativa. Il corpodocente in tal modo intendeanche premiare tutti queigenitori che si dimostranocollaborativi nei confrontidella scuola.

Raffaele Papaleo

La Prof. Maria Giovanna Di Mauro e Francesco Fiorenzano usano la Lim a Maratea

C'era anche il Parco Nazionale del Pollino aFa' la cosa giusta! la manifestazione organizza-ta dalla casa editrice "Terre di Mezzo", svoltasinei giorni scorsi a Fiera Milano, che si proponedi diffondere sul territorio nazionale le "buonepratiche" di consumo e produzione, dando vita

a eventi in grado di comunicare i valori di rife-rimento dell'Economia Solidale e valorizzare lespecificità e eccellenze del territorio, in rete ein sinergia con il tessuto istituzionale, associa-tivo e imprenditoriale locale.Nella sezione Turismo solidale hanno trovato

spazio i parchi nazionali e le riserve naturali.Con il Pollino erano, infatti, presenti anche ilParco Nazionale della Sila e quello d'Abruzzo,Lazio e Molise, i parchi e il sistema aree pro-tette lombarde e il servizio conservazione dellanatura e valorizzazione ambientale dellaProvincia autonoma di Trento. Nell'anno dedi-cato dall'ONU alla biodiversità, il Pollino, lapiù grande area protetta d'Italia e tra le piùgrandi d'Europa, desidera assumere un ruolo

incisivo nelle strategie di conservazione dellabiodiversità nell 'area del Mediterraneo.L'obiettivo è quello di operare per arrestarne laperdita e mantenere l'ambiente quanto piùnaturale per il benessere umano. L'Ente Parcodel Pollino ha colto l'occasione di Fà la cosagiusta! per promuovere la conoscenza degliinestimabili patrimoni naturali e culturalicustoditi nel suo territorio. Grande interessehanno suscitato le varie peculiarità naturalisti-

che presentate: dal Pino loricato al Lupo, dallaLontra al progetto di reintroduzione delGrifone, dagli insetti ai rettili e gli anfibi. Ladiffusione delle conoscenze sugli aspetti dellabiodiversità ha lo scopo di consentire una cor-retta fruizione dell'area e quindi incrementarela conoscenza e la promozione. Una fruizioneconsapevole sarà il presupposto necessario perpromuovere le varie realtà produttive locali ecreare nuove opportunità socio-economiche.

Il Parco del Pollino riscuote successoa “Fa’ la cosa giusta”

Page 26: l'iniziativa

L’INIZIATIVA/Per due giorni le migliori varietà di fagioli italiani e, maggiormente quelle lucane, hanno avuto modo di mostrarsi al pubblico a Lagopesole

I fagioli di Rivello conquistano i palazzi federiciani

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Rivello 26

I fagioli di Rotale di Rivello hannoottenuto un ampio e significativoriconoscimento di qualità durantela riuscitissima due giorni "Festadei fagioli d'Italia. Ricercare levarietà, tutelare la biodiversità",tenutasi il 13 e 14 marzo scorso aLagopesole. Organizzatodall'Azienda Agraria Pantano diPignola e dall 'IstitutoProfessionale per l'Agricoltura el'Ambiente " G. Fortunato"-sede diLagopesole, nella splendida cornicedel castello federiciano, il meetingha rappresentato una più che validavetrina per i fagioli rotalesi, cheinfatti hanno ricevuto molto inte-resse e viva attenzione da partedelle presenze qualificate del setto-re intervenute. Per due giorni, quindi, le migliorivarietà di fagioli italiani e, mag-giormente quelle lucane, hannoavuto modo di mostrarsi al pubbli-co e di proporsi, mostrando le pro-prie qualità e proprietà organoletti-che, attraverso un concorso culina-

rio svoltosi presso l'Istituto Agrariodi Lagopesole.La verifica da parte di una commis-sione di professionisti del settore,del possesso dei requisiti per l'am-missione al concorso dei fagioli inesposizione e in competizione, lapresentazione dei vari esemplari difagioli ammessi al concorso stesso,l'apertura degli stand espositiviaperti al pubblico, sono stati imomenti caratterizzanti la primagiornata della manifestazione. I momenti salienti della secondaseguitissima giornata, quella didomenica 14 marzo, svoltasi pressola sede dell'Istituto Professionaleper l 'Agricoltura e l 'Ambiente"G.Fortunato" di Lagopesole, sonostati l'apertura degli stand gastrono-mici, la tavola rotonda "Il fagioloitaliano, recupero, valorizzazione,tipicità" e la premiazione dei vinci-tori del concorso, accompagnatadalla proclamazione del "Fagiololucano 2010" e dalla degustazionedelle ricette premiate.

Al ristorante "Gazebo" di VitoRosa di Pignola è andato il primopremio, assegnato dalla giuria per ilmiglior dessert (panzerotti con

crema di fagioli rossi scritti diPignola). Gli altri premi sono anda-ti all'agriturismo "Coccovello" diRivello di Giovanni Megale (fagio-li di Rotale ai funghi porcini epeperoni di Senise), all'agriturismo"Il fagiolo d'oro" di Nicla Di Mariadi Sarconi (zuppa di fagioli diSarconi) e all'azienda agricolaAttadia di Rotonda (sfornatino difagioli di Rotonda e peperoni diSenise). E proprio le quattro varietàdi fagioli lucani premiati, il prossi-mo 27 agosto 2010, saranno

"ambasciatori" del gusto lucano nelcorso della manifestazione nazio-nale "Festa del fagiolo d'oro" che sisvolgerà a Pescia, in Toscana. IlSindaco di Rivello, AntonioManfredelli, l'assessore comunaleCristina Florenzano ed il consiglie-re Giuseppe Carlomagno (anchedocente presso l'Istituto Agrario"G.Fortunato" di Lagopesole, al qualeva dato ampio merito per aver posi-tivamente lavorato per l'ottima riu-scita della manifestazione) si sonodetti pienamente soddisfatti del-l'ampio riconoscimento ottenutodai fagioli prodotti a Rotale diRivello. "I nostri fagioli -ci ha riferito ilconsigliere comunale di Rivellocon delega ai problemi agricoli,Giuseppe Carlomagno- hanno egre-giamente superato un test impor-tante e difficile, ponendosi all'at-tenzione di addetti ai lavori e con-sumatori, entrando, quindi, di dirit-to e con ampio merito tra quelli dimaggior qualità e prestigio nonsolo della Basilicata. Questi riconoscimenti - ha conclu-so Carlomagno- rappresentano unvalido incentivo per quanti, comenoi, sono impegnati affinché il pro-dotto orticolo rotalese possa con-quistare il riconoscimento ufficialedi prodotto D.O.P.". L'assessoreCristina Florenzano(a lei va attri-buito il grande merito di aver idea-

to e favorito il "rilancio" del pro-dotto orticolo rotalese) e il sindacoManfredelli hanno rimarcato l'im-portanza e la validità di questemanifestazioni che, hannodetto,"sono le vetrine importanti enecessarie affinché il nostro pro-dotto possa mostrarsi su scala inter-regionale e nazionale. Per i fagiolidi Rotale, sia le "Zeminelle" che i"S. Gaudioso" -entrambi con rico-nosciute ed affermate qualità e pro-prietà organolettiche- sono benavviate le pratiche per il riconosci-mento D.O.P.; per quanto attienetutto quanto è necessario per orga-nizzare e disciplinare meglio laloro fase di produzione e di com-mercializzazione, sembra esserciuna seria attenzione da partedell'ALSIA(Agenzia Lucana diSviluppo e di Innovazione inAgricoltura) di Basilicata tesa alanciare e consacrare definitiva-mente il prodotto rivellese. I fagiolirotalesi -hanno concluso- pur nonpotendo puntare a una produzionequantitativamente rilevante, potran-no essere considerati dal punto divista qualitativo un vero prodottodi "nicchia" e rappresentare, quin-di, un'ottima occasione occupazio-nale intorno alla quale far ruotareun discorso turistico legato a tuttoquanto di bello e stimolante esistesul territorio".

Anita Ferrari

Il titolare dell’agriturismo “Coccovello” Giovanni Megale, intervistato durantela premiazione a Lagopesole

"Il rito della macellazione del maialerappresenta senza dubbio uno deimomenti cruciali della relazione cheesiste tra uomo-natura: momentotopico che rivela il rapporto di poterecon le sue contraddittorie complica-zione di sacrificio e gratitudine.Daqui l'idea di un lavoro fotografico cherestituisca la complessità di questogesto così carico di sofferenza e disignificato. L'uccisione dell'animale èatto esistenziale (togliere la vita ad unaltro per continuare la propria) edevento di rottura (in quanto conse-guente al gesto culturale dell'accudi-mento). Documentare questo drammaanimale significa dargli nuova impor-tanza, osservando l'animale prima delcodice a barre, per ritrovare un anticolegame con la realtà." Così BrunoPulici, fotografo milanese classe '81,sintetizza i motivi del suo nuovo pro-getto fotografico, Il Velo di Maya. Il"rito" della macellazione del maialein Basilicata, che sarà presentatosabato 3 aprile 2010 alle ore 17,00presso il Bed & Breakfast "Lo stra-niero" a Rivello. Gli scatti di Pulici,messosi con perizia e passione sulletracce di un rito fondamentale e anti-co come quello della macellazionedel maiale, riconsegnano al popololucano e non solo - aldilà del datopuramente folkloristico - un patrimo-nio ricchissimo e significativo, riu-scendo a recuperare, decodificare eriattualizzare un cerimoniale che si ètramandato negli anni pressochéimmutato. Carico di significatiprofondi, proprio in quanto diretta e

concreta emanazione dell'universocontadino lucano, il rito pagano delsacrificio suino esprimere uno deitratti più significativi della relazionetra uomo e natura, caratterizzato dallaforte e istintiva tensione al controllo.Il "rito" della macellazione del maialein Basilicata, permette, attraverso lafotografia, di innescare un processofondamentale di conoscenza e direcupero dell'identità culturale; attra-verso la documentazione fotograficadell'uccisione del maiale, BrunoPulici, contestualizzando il soggettoall'interno del suo spazio più autenti-co fatto di cultura, tradizioni e rituali,intende mostrarci il vero volto dellaciviltà lucana in tutta la sua rusticadignità, dopo averlo sfrondato d'ognivelo, e ci riesce.La mostra rimarrà aperta dal 4 Aprileal 30 giugno 2010 - orario17,00/21,00. Per informazioni: Teresa

D'Ambrosio tel. 0973/ 428076www.b&b-lostraniero.itBruno Pulici, nasce a Milano nel1981, si diploma nel 2000 come peritoper le arti grafiche, rimasto affascinatodall'esperienza fatta per due anni con idisabili mentali, si scrive al corso dilaurea in scienze dell'educazione e con-temporaneamente inizia a lavorarecome educatore nei centri per disabiliprima, e per i minori poi, nel frattem-po frequenta il C.F.P. Bauer di Milanoper studiare fotografia, esperienza cheaveva già iniziato a fare dal 2003seguendo un percorso parallelo aglistudi universitari. Dal 2004 inizia lacollaborazione come assistente freelan-ce con il Fotografo Ramak Fazel, ame-ricano di origine iraniana. Finora le suericerche si sono concentrate particolar-mente sul rapporto che esiste tra l'uo-mo e il suo habitat.

Anita Ferrari

Il rito della macellazione del maialesecondo Bruno Pulici

Una foto di Bruno Pulici

Per un'intera giornata a Rivello losport l'ha fatta da padrone, attra-verso due momenti diversi, l'unonella mattinata di domenica 21marzo, che ha visto lo svolgimen-to della 1^ Corsa Podistica "ParcoAvventura Rivello" e l'altro, com-prensivo di più sezioni: dimostra-zioni di primo soccorso e consimulazioni di incidenti, a curadella Croce Rossa-sezione diRivello, Educazione stradale:Come comportarsi in caso di inci-dente, a cura del Comandante deiVigili Urbani di Rivello, Ten.Margherita Renne, e "Sport ePrevenzione"- Sport=salute;Salute=Prevenzione", a cura delDott. Vincenzo Di Nubila,Medico dello Sport.Oltre 100 atleti, suddivisi percategorie ed impegnati in percorsidifferenziati, hanno esemplar-mente gareggiato, fornendo risul-tati tecnici di ottimo livello chelasciano intendere come e quantoanche da noi l'atletica e lo sportin genere diventino le preferenzee le scelte più gettonate non soloa livello giovanile e non solo alivello puramente agonistico.La kermesse podistica rivellese,organizzata dal "Biker clubRivello", in collaborazione con ilClub Atletico Sedas di Lauria,con il patrocinio del Comune diRivello e sotto l 'egida dellaFIDAL Basilicata, si è articolataattraverso la gara (metri 600) -categoria Esordienti maschili, cheha visto la vittoria di ROCCOMOSCARELLA dellaPolisportiva Camaldolese e lepiazze d'onore conquistate daGIANFRANCO CARLOMA-GNO e GIACOMO ALAGIA,entrambi del Club AtleticoLauria; la gara(metri 600) -categ. Esordienti femminile, vintada CHIARA SCHETTINI(SedasLauria), davanti a FEDERICANACCI(Avis Lagonegro) eALESSIA PETTINATO(Rivello); la cat. Ragazzi(metri1200), vinta da GIUSEPPEMOSCARELLA (PolisportivaCamaldolese) che ha avuto lameglio su NICOLA LAINO(AvisLagonegro) e ANTONIO COZZI(Club Atletico Lauria); la cat.Ragazze, che ha visto GAIAROCCA prevalere su ANNAAMATO, entrambe dell'AVISLagonegro; la cat. Cadetti 1°

LUCA PLACANICO(Club Atlet.Lauria), 2° BEN KABIR RAZ-ZOUKI (Atletica Amatori Tursi),3° MARCO BRUNO(AvisLagonegro); cat. Cadette, garadominata da LUCIA MITIDIERIdell'Avis Lagonegro; garaAssoluti Km. 6 Maschile- 1°MATTEO VIGGIANO(Avis

Lagonegro),2° FELICE COL-LAZZO(Brienza), GIUSEPPEFRANCOLINO (Amatori Tursi);Cat. Assoluti Femminile(km 3):1^ ISA MANFREDELLI(SedasLauria), 2^ MARIA ROSARIAMARTINO(Sedas Lauria), 3^ANNA CAMALDO (AvisLagonegro).Positivi, come detto, i risultatitecnici della manifestazione spor-tiva ed eccellente l'organizzazio-ne che si è avvalsa della qualifi-cata presenza e supervisione diDOMENICO FORESTIERI, fac-totum del Club Atletico Lauria,un uomo di sport, di coraggio e ditenacia, al quale va attribuito ilgrande merito di aver saputo e disaper incentivare tantissimi gio-vani e meno giovani indirizzan-doli verso l'attività sportiva, ago-nistica e amatoriale.La seconda parte della manifesta-zione rivellese -organizzata sem-pre dal "Biker Club Rivello", incollaborazione con il ClubAtletico Lauria, la Croce Rossa diRivello, la Polizia Municipale diRivello, e con il Dott. VincenzoDi Nubila-Medico dello Sport,con l'imprenditore Nino Palmierie l'Amministrazione comunale diRivello- svoltasi dopo un riusci-tissimo "Pasta Party offerto dalristorante "Tra di Noi"), si è arti-colata, come detto, attraversomomenti riguardanti il PrimoSoccorso, l' Educazione stradale,lo Sport e la Prevenzione, argo-menti molto importanti non soloper chi pratica sport. "L'ottimariuscita della manifestazionesportiva rivellese -ci diceDomenico Forestieri- ci spinge adintensificare il nostro impegno,dal momento che, proprioRivello, sembra essere un luogomolto disponibile a recepire ilnostro messaggio sportivo, orga-nizzativo e partecipativo. Qui, c'è un ottimo terreno perpoter scoprire talenti, disponibi-lità e amatorialità: ecco perché, abreve, esattamente il prossimo 11aprile 2010, il Club che mi onorodi rappresentare, organizzerà laprima edizione de " Il /la ragaz-zo/a più veloce di Rivello",gara(metri 50) riservata ai ragazzidi terza, quarta e quinta elementa-re".

Anita [email protected]

1° Corsa Podistica “Parco Avventura Rivello”

Anche Rivello ha il Sindaco baby.Dalle elezioni, tenutesi lo scorso16 marzo 2010, infatti, gli oltre100 votanti (ragazzi e ragazzecompresi nella fascia d'età previstadal regolamento approvato dalConsiglio comunale di Rivello,hanno scelto Mario AGRELLO,14 anni, frequentante il primoanno all 'Istituto TecnicoCommerciale e per Geometri diLagonegro, come primo Sindacodelle ragazze e dei ragazzi diRivello. Al neo baby Sindaco, che,subito dopo la proclamazione deirisultati ha indossato la fascia tri-colore consegnatagli da AntonioManfredelli , Sindaco di Rivello,abbiamo chiesto di farci conoscerei suoi programmi futuri e la com-posizione dell'intero Consigliocomunale delle ragazze e deiragazzi. maggio 1996 e frequentoil primo anno all'Istituto TecnicoCommerciale e per Geometri diLagonegro. "Ho deciso di candidarmi per l'ele-zione del C.C.R.R. perché sia iosia gli altri componenti della listanumero 4 "Il futuro siamo noi"crediamo fermamente che èimportante interagire con chi

amministra il nostro Comune. Ilnostro obiettivo è, quindi, quellodi far diventare più semplice pertutti i giovani e ragazzi il modoper poter esprimere la propria opi-nione riguardo agli argomenti e aiproblemi che a questa età si trova-no ad affrontare tutti i giorni, dia-logando con l'amministrazionecomunale istituzionale.Chiaramente noi intendiamo espri-

mere e portare avanti le nostreidee, tenendo conto anche di ciòche hanno messo in evidenza icomponenti delle altre cinque listeche non hanno vinto le elezioni edi ciò che potranno esprimere glialtri ragazzi del territorio comuna-le Pertanto spero in una collabora-zione fattiva di tutti i ragazzi, can-didati e non candidati, eletti e noneletti, che sono stati interessati daquesta iniziativa comunale". "Gli altri componenti delC.C.R.R., - ha concluso il babySindaco - sono Flavia Martino (Ianno liceo scientifico); ConcettaColombo (I anno liceo socio psico-pedagogico); Canonico Miriana,Cernicchiaro Alessandra, AltieriGianluca (che frequentano la terzaclasse della scuola secondaria diprimo grado di Rivello); CanonicoGiampiero (classe seconda dellascuola secondaria di primo gradodi Lagonegro); Alfano Francesca,Viceconti Samuele (prima classedella scuola secondaria di primogrado di Rivello)".Un grandissimo in bocca al lupo albaby Sindaco di Rivello e alla suamotivatissima squadra!

Anita Ferrari

Domenico Forestieri

Isa Manfredelli

Rivello elegge il suo sindaco baby

Il sindaco Antonio Manfredelli conMario Agrello

Page 27: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Valle del Noce 27

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IL PUNTO/Presso l’abitato di Trecchina la strada provinciale presenta situazioni di rischio. Necessari interventi urgenti che possano risolvere il problema

Rattoppi sulla Sp3: a quando la sistemazione definitiva?In questi giorni sulla stradaprovinciale che collegaTrecchina alla superstradadel Noce si sono visti imezzi della provincia e qual-che intervento è stato fattonei tratti più disastrati.Preoccupa però che taliinterventi sono consistiti inrattoppi nei punti che ormaipresentavano dislivelliimprovvisi e gravi fattura-zioni del manto stradale.Certo il tempo inclemente diquasi tutto l 'inverno e lepiogge torrenziali di febbraioe marzo hanno contribuitonon poco ad ulteriori disse-sti. Tuttavia occorre tenereben presente che l'arteriastradale in questione rivesteuna funzione importante inquesta area della Valle delNoce. Giornalmente, infatti,

pullman di studenti transita-no, nei due sensi, sulla stradaprovinciale Sp3 e ormaisono numerosi i tratti chenecessitano di una sistema-zione definitiva. I Vigilidella Polizia Municipale diTrecchina si stanno interes-sando al problema e fannoquanto è nelle loro possibi-lità segnalando all'ente pro-vincia la situazione difficiledi alcune strade. Oltre alla Sp3 - ci hannodetto i Vigili di Trecchina -anche la strada provinciale44 che collega Trecchina aParrutta e poi alla superstra-da del Noce necessita diinterventi. I Vigili diTrecchina evidenziano l'im-portanza di sistemare tutto iltratto che dalla superstradadel Noce va fino a Maratea,

passando per il centro abita-to di Trecchina. Nei giorniprecedenti le elezioni regio-nali, in verità, in tanti trattistradali sono state riempitedi asfalto le buche più omeno grandi. Le situazioni di pericolo, tut-tavia, permangono e più diuna strada presenta ancoraavvallamenti e fratturazioniche vanno sistemate al piùpresto. Si parla di Piot e programmiper il turismo ma bisognachiedersi quale impressioneabbia il turista che transitaper queste strade dellaBasilicata sud occidentale.Spesso il problema è di natu-ra economica. Si sente direche i soldi non sono bastantiper una manutenzione stra-dale ottimale. Ma allora

viene da chiedersi perché glistessi soldi non mancano perpagare amministratori, con-siglieri ed assessori. Delledue è una: o ci sono i soldi eallora la manutenzione deveassumere un carattere ordi-nario; o non ci sono i soldi eallora il numero dei funzio-nari preposti deve esserediminuito.Naturalmente non si può faredi tutte le erbe un fascio edesistono funzionari e politiciche svolgono la loro funzio-ne con impegno e lealtà. E'possibile distinguere questatipologia di persone nelmomento in cui, a richiesta,spiegano le ragioni delledifficoltà. In mancanza di tali spiega-zioni è per lo meno legittimochiedersi se tale comporta-

mento sia compatibile conuna carica pubblica. Pertanto anche i comuni cit-tadini potrebbero far sentirela loro voce in modo ufficia-le; ovvero comunicando congli enti direttamente e chie-

dendo il protocollo quandopresentano una richiesta dichiarimenti. Questo giornale si è occupa-to della questione della stra-da sul numero dell'1 marzo,poi su quello del 15 marzo

ed ora sul numero odiernodell'1 aprile. Ora tocca ai cit-tadini di questa area far sen-tire la loro voce come è lorodiritto riconosciuto dallacostituzione.

Raffaele Papaleo

Rattoppi sulla Sp3 nei pressi di Trecchina. 20 marzo 2010 Foto: Raffaele Papaleo

Sono in mezzo a noi, hannovite come le nostre e hannoscelto di lasciare il loro pia-neta d'origine per venire avivere sulla terra. Si chiama Inia e oltre adessere il nome di un pianetache non ha più niente daoffrire a chi lo abita è ancheil titolo del primo romanzo diRaffaele Del Gaudio. Attraversando mirabilmentelo stile misterioso di un gialloe le atmosfere fantascientifi-

che evocate da un' avventu-riera civiltà aliena, l'autoredel romanzo, 47 anni, luca-no, da sempre attratto dallascienza e dalla tecnologia,prova a rispondere a quelladomanda che almeno unavolta nella vita ognuno di noisi è posto: gli alieni esistono?E se sì, sono mai stati sullanostra benamata Terra? Con la maestria di chi riescea prefigurasi un mondo possi-bile (forse nemmeno così

tanto lontano) in cui una spe-cie a rischio si sposta per tro-vare un nuovo habitat doveinstallarsi (qui parliamo didimensioni spazio-temporalistratosferiche) Del Gaudioprova a farci immaginarecosa succederebbe se unaciviltà di gran lunga più svi-luppata della nostra venisse afarci visita e riuscisse senzatroppi sforzi a confondersimagistralmente con la nostra…

Costellazione dell 'IdraMaschio. A circa 1,4 ua daBeta Hydri, stella dalla qualeprende tutta l'energia cheormai comincia a scarseggia-re, vivono gli Iniiti. Esperti nella manipolazionegenetica, possessori di tecno-logie che gli consentono dimuoversi alla velocità dellaluce e di rallentare il proces-so di invecchiamento dovutoalla disgregazione di particel-le, progettano un viaggio chein ottocento anni li porteràsulla strada della salvezza.Presagendo infatti la fineprossima del loro pianeta,anziché aspettare pregandoche il loro destino si compia,decidono di costruire grandinavi spaziali per esplorarel'universo alla ricerca di unposto migliore dove trasferire

tutta la popolazione. E proprio perché in un postomigliore loro ci credono enon intendono starsene con lemani in mano (é quindi aquelli come loro che l'autorededica il suo libro) dopo annidi ricerche e di viaggi nellospazio siderale decidono diatterrare al centro dellaForesta Amazzonica e quelposto, lontano dai rumori eapparentemente scevro dipericoli poiché non soggettoa operazioni di esplorazione,gli sembra offrire la chanceche stavano aspettando: forsesulla terra c'è spazio ancheper loro! E qui comincia l'avventura econ essa anche i relativi pro-blemi dovuti al contatto congli esseri umani. Confondersi senza destare

sospetti e colonizzare in uncerto qual modo uno spaziomisconosciuto comportanecessariamente dei rischi. In un fitto intrecciasi di equi-voci e nascondimenti duevite si snodano parallele. Sono quelle di Giona, extra-terrestre, e quella di Marc, unumano imbattutosi nellaStedita, la nave aliena che haportato gli Iniiti sulla terra.Due esistenze legate e desti-nate inesorabilmente adintrecciarsi, il tutto in quel-l'aura di mistero che avvolgeda sempre il mondo dellascienza e che rende le vite dichi lavora al limite tra ilreale e il possibile una sco-perta continua, da accogliereo da far tacere.

Maria M. Chiacchio

Inia - TerraIl viaggio di un popolo alla

ricerca della salvezza

Raffaele Del Gaudio

LA RECENSIONE

Page 28: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Maratea 28

L’INTERVISTA/ Francesca Brando di Maratea, 85enne, racconta i tempi duri del dopoguerra: 40 chilometri a piedi per vendere il pesce a Lauria

Una maratona al giorno con trenta chili sulla testaCerte storie che abbiamosentito raccontare ci sembra-no così lontane nel tempoche stentiamo quasi a rico-noscerle come vere. E' ilcaso delle venditrici di pesceche andavano a piedi daMaratea a Lauria portandosulla testa una cesta ricolmadi pesce da vendere. E' pas-sato oltre mezzo secolo daquando le giovani "pesciaio-le" di Maratea hanno percor-so per l'ultima volta i circaquaranta chilometri cheseparano, andata e ritorno,Maratea da Lauria seguendoi sentieri di montagna, lastrada rotabile e le scorcia-toie. Per fortuna la fibra dicui quelle donne sono fatteè forte e ancora oggi possia-mo ascoltare dalla loro vocei racconti di quei tempi e lemotivazioni che le spingeva-no ad una fatica così dura.Grazie all'interessamento diLuisa Possidente e del papàFranco è stato possibileincontrare FrancescaBrando, oggi ottantacin-quenne, che per un lungoperiodo, quasi ogni giorno,andava a piedi da Maratea aLauria. In equilibrio sullatesta portava una grossacesta con trenta chili dipesce da vendere: quattroore di cammino all'andata equasi altrettante al ritorno."Chissà se na femmina i mòsaprebbe fa le stesse cose"ha detto Francesca acciglian-dosi un poco e con una puntadi sfida, ripensando alletante difficoltà che questolavoro comportava e anchealle tante situazioni difficiliche la vita le ha riservato.

Francesca BrandoA casa di Francesca si giun-ge percorrendo uno strettovicolo che collega la stradarotabile al porto di Maratea.Cento gradini in pietra dascendere in un percorso sug-gestivo quanto tortuosomentre il mare sembra gio-care a nascondino con ilvisitatore: a tratti scomparealla vista anche se qualcosanell'aria ne fa avvertire dicontinuo la presenza; poi,all'improvviso, lo sguardo èdi nuovo calamitato dall'az-zurro variegato del mare edallo sfondo rassicurante deimonti del golfo diPolicastro. Il mare è statoper Maratea fonte di sosten-tamento e di lavoro e i rac-conti degli anziani ce lo con-fermano. Francesca Brandoè nata a Maratea nel 1925 eda tanto tempo abita nellazona dove risiede attualmen-te; in vicinanza del mare, neipressi del porto. Il papàmorì quando Francescaaveva appena due anni, perle conseguenze di una bron-chite contratta in galleria;Gaetano Brando stava lavo-rando sulla linea ferroviariadel tratto tirrenico. Nel 1945,a venti anni, Francescasposò Giovanni Lemmo.Due anni dopo, nel 1947,nacque Francesco, il primofiglio. Per migliorare le con-dizioni economiche dellafamiglia Giovanni, nel 1949,emigrò in America; precisa-mente in Brasile, a Rio desPetras, vicino San Paolo. Perotto lunghi anni Francescaha dovuto provvedere dasola al sostentamento suo edi Franceschiello, comeaffettuosamente ancora chia-ma il più grande dei suoifigli. Quando il marito tornò

dall'America le cose miglio-rarono un poco e la famigliariprese ad aumentare.Nacquero altri tre figli:Angelo nel 1957, Maria nel1961 ed infine Eliana nel1965. Francesca, neimomenti difficili del dopo-guerra e per tutto il tempo incui è rimasta sola non si èmai persa d'animo; il lavoro,anche quello più duro, non laspaventava e mai si è rispar-miata per assicurare il neces-sario alla sua famiglia."Saiche ti dico - ha dettoFrancesca mentre ricorda isuoi lunghi viaggi con trentachili in testa - noi ermocome i ciucci. Ermo propriociucci. Mo si lamentanosulu. Stano inta l'oro e silamentano". Da giovanissi-ma Francesca andava con lamadre, il fratello e il cognatosull'isola di Santojanni. Eraproprio il periodo in cui"masto" Cosimo Mercuro, ilfabbro di Lauria, aveva pian-tato quella croce di ferro cheancora si vede sull'isola. ASantojanni Francesca e ifamiliari andavano per laraccolta del fieno per gli ani-mali: una mucca, qualchecapra e un paio di pecore. Ilfieno veniva caricato sullabarca e portato alle stalle. Lemucche mostravano di gra-dire particolarmente il fienodi Santojanni; forse perchésalmastro. Oltre a tutte lefaccende che una madre diquattro figli deve fare, eall'orto che non poteva esse-re trascurato, Francesca hafatto anche da infermiera.Per otto anni ha aiutato ildottore pediatra PietroMazzei e da lui ha imparatotante cose. La chiamavano atutte le ore del giorno e dellanotte per le punture. Insiemead altri parenti, Francescaintrecciava corde vegetaliche si facevano con i taglia-mano. "Quella era nata fatiaca Dio ne liberi" ha dettoFrancesca ricordando tutte lefasi del lavoro: dalla ricercae raccolta della materiaprima alla costruzione dellegrosse corde che venivanomandate a Taranto doveerano utilizzate negli alleva-menti di bivalvi che cresco-no bene attaccati a questotipo di corde.

I pescatori di una volta

A Maratea i pescatori eranotanti - ci racconta Francesca- e con i proventi della pescavivevano discretamente leloro famiglie. I marinai inse-gnavano ai numerosi figlitutti i segreti della pesca ecosì li avviavano a questolavoro. I marinai pescatorierano tutti di Maratea e lebarche, solo a remi, erano diloro proprietà. La maggiorparte degli uomini di mareabitava nella zona del porto.La pesca principale era rap-presentata dalle alici. Se nepescavano a quintali. Nelperiodo buono - maggio,giugno, luglio- la pesca eraspesso abbondante. Si uscivain mare che ancora era nottee le luci delle "lampare" atti-ravano i banchi delle alici.Di giorno, per i pescatori, ilsegnale della presenza delpesce era costituito dai ton-nacchi saltellanti a pelod'acqua. In presenza dei pre-datori le alici si dispongonoa palla e, capovolgendosi,rivolgono il ventre chiaroverso la superficie e il dorso

blu scuro verso il fondo. Intal modo le alici sono menovisibili dal basso e riesconopiù facilmente a sfuggire aitonnarelli. Per i pescatori, alcontrario, è più facile indivi-duare il banco e, di conse-guenza, le reti sono calateper la cattura. In certi giornila pesca aveva del favoloso;era il periodo, tra la prima-vera e l'estate, del passaggiodi grandi banchi di alici. Incasa di Francesca, appesa almuro, una fotografia nem-meno troppo antica ricordauna di queste pesche ecce-zionali. Nella fotografia sivedono i vecchi marinaiintenti a liberare le reti stra-colme in una di quelle gior-nate di grazia.

Giovannuzzo non prendepesci

Tra colleghi pescatori lecose andavano bene finchétutti pescavano abbondante-mente. Nei periodi di magraqualche invidia persisteva.Ci fu un momento che, perdiversi giorni, Simone pren-deva tanto pesce eGiovannuzzo tornava a retivuote. Tutti i giorni la stessastoria: Simone carico eGiovannuzzo scarico. Unamattina la fidanzata diGiovannuzzo ha preso duealici dalla barca stracolma diSimone e le ha buttate inquella di Giovannuzzo.Apriti cielo! Simone hainterpretato il gesto come unmalaugurio nei suoi confron-ti; quasi come una fattura.Come se l'atto della ragazzaavesse dovuto invertire lefortune. Per poco i duepescatori non si ammazzaro-no di botte. Ma si può capir-li. La loro sussistenza, equella delle loro famiglie,dipendeva dal mare e dallapesca.

Le "ricattere" portano ilpesce a Massa e a Brefaro

I pescatori rientravano alleprime luci dell'alba e giàtrovavano ad attenderli ledonne scese da Maratea percomprare venti o trenta chilidi pesce da rivendere inpaese oppure nelle frazionidi Massa e di Brefaro.Alcune di loro, poco più cheragazze, cominciarono aspingersi a piedi fino aTrecchina dove arrivavanopercorrendo le scorciatoieche passano sotto il monteCrivo e giungono alla stradarotabile. Passando per laColla le giovanette, guidateda una donna più grande,giungevano a Trecchina cheera ancora mattino presto.Nella piazza centrale, nonlontano dalla Chiesa Madre,disponevano le ceste perterra e attendevano che lagente comprasse la mercan-zia.

Una "cumpagnia di fem-mene" si spinge a piedifino a Lauria

Man mano che Francescanarra la vita quotidiana e gliepisodi di oltre mezzo secolofa i parenti e gli amici pre-senti sono sempre più affa-scinati dal racconto; finché aparlare è solo Francesca. Iparenti ascoltano raccontiche già conoscono ma forseora, in occasione dell'intervi-sta, cercano di cogliere qual-che nuova sfumatura dei fatti

narrati dalla progenitriceottantacinquenne. Gli altrisono pieni di ammirazioneper Francesca e per questiracconti che possono sem-brare incredibili ma che sonoveri; come erano vere le sali-te ripide, i sentieri tortuosi,l'acqua e il vento gelido o unsole estivo impietoso cheFrancesca ha dovuto affron-tare centinaia di volte contrenta chili sulla testa; quasiulteriore penale da pagare,non si sa per cosa; comepersonaggio dantesco."Eravamo na compagnia difemmene - ha continuatoFrancesca - avevamo uncoraggio da leoni.Stamatina, domani matina,poidomani matina: tutti imatini a fa quella via!Eravamo forti. C'era la salu-te. Tornavamo a casa di seratardi e la mattina, ancora dinotte, eravamo un'altra voltaal porto per caricare. Con mec'erano Nunziatina,Carmensita, Vincenza, lafiglia della sorda e Angelinache oggi ha centodue anni edera quella che ci dirigeva eche noi seguivamo. Per stra-da, anche se eravamo affati-cate ridevamo sempre; can-tavamo e pazziavamo.Eravamo felici e non lo soperché. Lavoravamo ed era-vamo felici. Stavamo unagiornata fuori e a casa por-tavamo una miseria; pochelire di guadagno. Però miricordo che in queste monta-gne nostre sono tutti bravi.Se ti vedevano tornare chenon avevi venduto il pesce,quando faceva freddo, tifacevano entrare in casa emettevano legna al fuocoper farti riscaldare. Quantevolte ti facevano mangiarecon loro e ti davano fette disangue dolce oppure ti face-vano tornare carichi di fagio-li, patate o cassette di mele.Ho un bel ricordo dellagente nostra".Istintivamente, quasi a volerrinnovare un gesto ospitale,che al Sud è cosa normale,Francesca incarica la figliadi preparare un caffè daoffrire ai presenti.

L'anello perduto aFardella

Poco oltre la metà degli annicinquanta fu disponibile unveicolo con il quale il pesceveniva portato nei paesi vici-ni. Allora terminò la venditafatta a piedi e fu possibileportare una maggiore quan-tità di pescato. Dal porto alpiazzale antistante la stazio-ne di Maratea le donne por-tavano il pesce nei canestripoiché non c'era una stradache collegava il porto con lastazione. Il camioncino diSaverio La Torre venivacaricato e partiva con due otre donne. Ogni giorno dellasettimana si faceva un girodiverso. I paesi visitatierano: Trecchina, Lauria,Nemoli, Rivello, Lagonegro,Castelluccio, Latronico,Episcopia, Fardella,Francavilla e Senise. Ognidonna veniva lasciata in unpaese con tre o quattro cestedi pesce. La sera, il camion-cino faceva il percorsoinverso e riprendeva le"pesciaiole" per far ritorno aMaratea. "Una volta aFardella- raccontaFrancesca- avevo vendutoquasi tutto il pesce di quellamattina quando, ad un certo

punto, si è avvicinato unuomo che mi ha chiesto seero sposata. Ho pensato chevoleva infastidirmi; saicom'è, ci vedevano sole egiovani… Ma noi sapevamofarci rispettare. Io, un pocoirritata e sospettosa, horisposto che ero sposata eallora quella persona mi hachiesto perché non portavola fede. Mi sono guardata lemani e con spavento ho vistoche non avevo più l'anello aldito; subito ho cominciato aguardarmi intorno. Alloraquel signore mi ha rassicura-to dicendomi che aveva tro-vato l 'anello tra le alici.Insomma si era sfilato men-tre mettevo le alici nel carto-ne. Non posso dimenticarequella persona che è stataonesta e mi ha restituito l'a-nello. Se succedeva oggi…emo ta davano a fede!"

L'ufficiale sanitario nonpaga il pesce

"Quando arrivavamo neipaesi - continua Francesca -la gente ci veniva incontroper avere il pesce miglioreda mettere sotto sale. Certevolte ce lo commissionavanoapposta per salarlo. Allora sisceglievano le alici più gros-se e più belle e si mettevanoda parte per gli acquirentiche ci aspettavano all'ingres-so del paese per togliercisubito una parte del peso. Inogni paese, prima di vende-re il pesce, doveva venirel'ufficiale sanitario per guar-darlo. In un paese, non dicoquale, ce ne era uno cheveniva, dava una guardataveloce, angappava na menzacascetta e via. Il resto delpesce ce lo faceva venderesia se era bello sia se eraspappato". Non c'è astio inFrancesca mentre ricorda chinon pagava il pesce che leitrasportava sulla testa pertanti chilometri; ricorda ilfatto come cosa normale;così andavano le cose. "Echi bui fa" è il suo unicocommento a distanza di tantianni.

Quaranta chilometri apiedi

I gesti di Francesca sonoeloquenti come le sue paro-le. Le sue mani in certimomenti rifanno con natura-lezza gesti antichi ripetutichissà quante volte. Mentreci spiega come si portava lacesta "ncapo" e come questarimaneva in equilibrio fa ilgesto di attorcigliare il faz-zolettone che veniva adagia-to sulla testa prendendone laforma. Dal lato opposto ilgrosso fazzoletto, diventatocorona morbida, offriva unapiccola base piana e circola-re sulla quale poggiava lacesta. "Tenevamo con lemani il canestro - aggiungeFrancesca - e così ci avvia-vamo verso Lauria.Salivamo dal porto facendole stesse scale che ci sonoancora oggi. Poi facevamoun tratto di strada rotabile ele scorciatoie che ci portava-no al passo della Colla.Dalla Colla ci dirigevamoverso Trecchina che attra-versavamo per prendere unastrada in discesa che ci por-tava di nuovo sulla rotabileche seguivamo per arrivare aLauria. Vie di montagna,scorciatoie e scalini cheancora me li sogno. Come se

li avessi avanti a me adesso.Ogni mattina facevamo que-sta storia. Avevo fatto tanteamicizie sia con la gente diqueste montagne che neipaesi. Ci volevano bene e seera necessario avevamo a chirivolgerci. Arrivati a Lauriaci mettevamo vicino almonumento. Alcune di noiandavano a vendere a Lauriasuperiore dove tiravano dimeno sul prezzo. Quandonon si vendeva più pescenelle piazze allora metteva-mo la cesta sulla testa eandavamo nei vicoli".Finita la vendita del pesce le

"pesciaiole" prendevano lavia del ritorno per Maratea.In mano tenevano un pezzodi pane "abbuscato" in qual-che casa amica. Francesca,come racconta la figliaMaria, non lo finiva tutto ilpane perché ne conservavaun pezzo per il suoFranceschino che a casa l'a-spettava. Invariabilmentel'imbrunire coglievaFrancesca e le sue compagnesulla via del ritorno.Quaranta chilometri al gior-no, tutti i giorni.Praticamente una maratona,la cui seconda metà dovevasembrare meno faticosasenza i trenta chili in testa econ il pensiero del riposoormai prossimo.

Francesca ha 85 anni

In famiglia l'ultima arrivataè Eden, figlia della nipoteValentina; Francesca Brandooggi è bisnonna. I suoi quat-tro figli sono consapevolidella vita difficile e piena disacrifici fatta dalla madre. Inipoti conoscono la storiadella loro nonna e apprezza-no il coraggio da leoni chedoveva avere per affrontaretanti viaggi e un lavoro cosìduro. Per fortuna i tempisono cambiati e oggi i rac-conti di Francesca sono lafonte di una ricchezza inte-riore che viene trasmessa atutta la famiglia orgogliosadi ereditare certi valori dauna donna così. Lo dimostra,agli occhi di un nuovoamico, ogni particolare.Mentre il filo dei ricordiviene riannodato, in casa diFrancesca giunge il nipoteBenedetto, figlio di Maria,

che è appena rientrato dauna uscita in barca.Benedetto mostra alla nonnaun cesto ricolmo di gambe-retti presi da poco e cheancora si muovono.Francesca scruta il pescatocon occhio esperto e poi sicomplimenta con il nipote;così si tramanda certa cultu-ra del Sud. Ogni domenica Francesca sireca a messa. La Chiesadella Madonna del PortoSalvo è un poco distante eper giungervi da casa suaFrancesca deve scenderetanti scalini. Per questoparte con una buona mezz'o-ra di anticipo. Un poco didolori ci sono, ma di manda-re le gambe in pensioneFrancesca non vuole sentirparlare ; cosa saranno maicento scalini dopo tantemaratone! Quelle gambehanno macinato chilometri echilometri sotto la pioggia ocon il gelo mentreFrancesca, con le sue com-pagne di lavoro, senza unlamento e con le mani espo-ste per tenere la cesta,avanzava per i tortuosi sen-tieri di montagna con il pen-siero rivolto al figlioFranceschino che l'aspettavaa casa; e se alcune goccerigavano il suo viso la colpaera solo della pioggia.A Francesca auguriamo oratanti anni di meritata serenitàtra figli, nipoti e pronipotiche le vogliono bene.Speriamo che possa raccon-tare ad Eden, e agli altri cheverranno, ancora tante voltedi quando, con le amiche,faceva tutti quei chilometriper guadagnarsi da viverecon sacrificio e con il fruttodel suo lavoro. A Francescaauguriamo di sognare ancoratante volte di quando, bella efiera come si può essere ingioventù, portava trenta chilisulla testa per tutti quei chi-lometri. Le auguriamo che,almeno nel sogno, la cestasia leggera, i sentieri e ilcielo siano sempre quellicolorati della primavera e ilvento solo una brezza bene-fica e rinfrescante. In modoche al mattino, Francesca,possa svegliarsi sempre conun sorriso.

Raffaele Papaleo

Francesca Brando di Maratea Foto:Raffaele Papaleo

Page 29: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Basilicata 29

L’INIZIATIVA/Opportunità per i nuclei che vivono il disagio di una malattia oncologica. La Fondazione Ant ha promosso degli aiuti per alleviare le difficoltà

Progetto famiglie in emergenza sociale nel potentino Parte il Progetto Famiglie inemergenza sociale a Potenza eProvincia per i malati di can-cro assistiti a domicilio gratui-tamente dalla Fondazione AntItalia Onlus.Grazie ai fondi del "5x1000"sottoscritti in Italia per LaFondazione Ant Italia Onlus si

è deciso di estendere aPotenza e Provincia il"Progetto Famiglie Ant" cheprevede un sostegno di 250euro al mese per 6 mesi alleFamiglie disagiate che stianoassistendo nella loro casa unsofferente di tumore o fino adesaurimento dei fondi disponi-

bili.È sufficiente presentare ladichiarazione ISEE (che deveessere inferiore ai 10.000 euroannui di reddito familiare)accompagnata dalla richiestadi un medico curante (ANT onon ANT) attestante la neces-sità dell'Assistenza domicilia-

re per malattia tumorale conprognosi uguale o inferiore asei mesi, specificando il nome,cognome ed indirizzo delSofferente, alla Delegazionedi Potenza (Piazzale Don Uva,

4 tel.0971/442950 fax0971/51750). Questo pro-gramma è attivo dal 1° marzo2010 e durerà fino al 27 feb-braio 2011 o fino ad esauri-mento dei fondi disponibili.

L'assegno sarà consegnatomensilmente dagli Uffici Antdi Potenza.Per informazioni telefonarealla Delegazione ANT diPotenza (0971/442950).

Il logo della fondazione

A volte, e quasi unicamente,si parla degli ospedali e deiloro servizi, solo per trattarequei casi definiti di malasanità, senza mai invece,ricercare occasioni diverseper poterne descrivere, magaricon la giusta serenità, qualitàdei servizi e efficienza. Oggi,tratto l'argomento, dopo avervissuto e goduto in prima per-sona dei servizi di due repartidell'Ospedale Civile di Villad'Agri, e precisamentedell'Unità Operativa diPneumologia diretta dalla dot-toressa Maria CristinaMartini e dell'Unità Operativadi Chirurgia Complessa diret-ta dal dottor DomenicoLoffredo. Due differenti regi-mi di Day-Hospital, dove intempi diversi sono stato sotto-posto, prima ad accertamentipneumologici e generali, e poiad un intervento chirurgico.Sia nella prima occasione,dicembre 2009, che nellaseconda, marzo 2010, l'espe-rienza vissuta nella strutturaospedaliera valdagrina, "letta"vi assicuro con occhio giorna-listico, ha avuto un bilanciopositivo, che si basa su unaperfetta erogazione dei servi-

zi, che scaturisce da una pun-tuale organizzazione per nien-te disturbata da un alto nume-ro di prestazioni e visite cheregistrano le due distinte unitàoperative. Competenza,serietà, ordine, pulizia, questoè cosa il paziente riesce quasia toccare con mano, guada-gnando la giusta fiducia inoperatori qualificati professio-nalmente e per lo più umani.L'ordine e la professionalitàfanno si che il servizio reso aidegenti tenda sempre al mas-simo dei livelli, anche quandoad una già intensa giornata dilavoro si vanno a sommarequelle urgenze tipiche adesempio delle Unità diChirurgia. E' in pratica quellodi Villa d'Agri, un ospedaleche funziona, e non a caso neiletti dei vari reparti è facileincontrare pazienti che pro-vengono da altre realtà dovepur esistono importanti strut-ture sanitarie, e che per quan-to detto, preferiscono e scel-gono la nostra. A ciò si giun-ge con il lavoro e la professio-nalità di tutti gli operatori, daidirettori di unità ai dirigentimedici, ai caposala, agliinfermieri professionali, al

personale di supporto, agliuomini del 118, a chi lavoranelle sale operatorie, maanche grazie alla specializza-zione di alcuni reparti. E' ilcaso dell'attività di chirurgiadell'obesità che ha raggiuntoveri e propri livelli d'eccellen-za, dopo un complesso e deli-cato intervento di by-passgastrico in laparoscopia ese-guito per la prima volta inBasilicata proprio a Villad'Agri. Ad eseguirlo l'equipechirurgica diretta dal dott.Domenico Loffredo e compo-

sta oltre che dallo stesso diret-tore, dal dott. Nicola Perrotta,(responsabile dell 'attivitàambulatoriale di chirurgiadell'obesità) e dai dottoriNicola Andriulo, AntonioCappiello e TommasoMarinelli. Anche in questocaso, molto ha giovato la col-laborazione di tutte le altreUnità Operative dell'OspedaleCivile di Villa D'Agri, chehanno assistito, ognuno per leproprie competenze, ilpaziente operato.

Giuseppe Cassino

L’Ospedale Civile di Villa d’Agri a misura per il proprio territorio

Servizi d’eccellenza lo pongono come riferimento per tutto il meridione

La sala Utic dell’ospedale di Villa d’Agri

Antologia dei poeti lucani E' fresco di stampa l'ultimafatica letteraria, anzi, edito-riale, del prof. VincenzoLabanca da Rivello: unaAntologia di Poeti Lucanicon la fotografia, la biografia,la vita, le opere e alcune dellepoesie più rappresentative dicirca 150 poeti da Orazio aigiorni nostri, attraverso icirca duemila anni che ciseparano dal grande poetavenosino.Un lavoro certosino che peraffermazione dello stessoProf,. Vincenzo Labanca harichiesto anni di studio e di

ricerche su internet, tra lebiblioteche pubbliche e private della regione e le tante Antologie Letterarie date in pasto ainostri allievi dove si fanno studiare anche i più insignificanti poeti senesi, aretini o fiorentinidi ogni secolo e si ignorano, chissà quanto accidentalmente e quanto volutamente, di tutta unaletteratura lucana che, anche attraverso i cosiddetti "secoli bui" della nostra storia regionale,(che poi, a confronto di tante altre realtà nazionali non sono stati così bui) ha visto semprefiorire tra le nostre genti l'animo nobile del poeta o della poetessa intento a raccogliere un'e-mozione, a fissare un sentimento, a decantare una grazia attraverso la bellezza di un versopoetico. L'Antologia, suddivisa per secoli, o meglio per periodi storico-letterari, si presentanella graziosa veste grafica che le ha dato la tipografia Zaccara di Lagonegro, destina ad ogniPoeta, a prescindere dalla sua importanza, lo stesso spazio di due pagine di cui la prima, quel-la a sinistra, destinata alla Biografia, con, dove è stato possibile, che con una foto del Poeta,l'elenco delle opere, i premi letterari vinti, i riconoscimenti e le eventuali recensioni. Nellapagina di destra un miscellanea di poesie (4-5 per ogni poeta a seconda della lunghezza delleliriche). Sull'Antologia, oltre ai rinomati poeti di chiara origine lucana, sono stati inseritianche poeti discendenti di lucani che hanno vissuto (e alcuni ancora vivono) sparpagliati peril mondo perché emigranti o figli di emigranti (ci sono poeti dagli USA, dal Sud Africa,dall'Argentina, dal Cile , ecc.) che hanno dedicato qualche poesia alla loro (ossia nostra)terra. Ci sono poi alcuni poeti (pochi in verità) che, pur non essendo nati in Lucani e pur nonpotendo vantare antenati lucani, hanno vissuto (o ancora vivono) per lungo tempo nellanostra Regione ed hanno dedicato alla nostra terra almeno un componimento poetico. Noiabbiamo chiamato questi poeti Lucani di Adozione e fra essi troviamo alcuni medici, magi-strati, preti, o semplici letterati che per una ragione o per l'altra hanno amato o mano la nostraterra almeno quanto noi.Il libro, edito dalla SiriS, è già disponibile presso le migliori edicole o librerie della Regionema, nell'ipotesi che non si riesca a reperirlo, lo si potrà ordinare direttamente all'Editore:[email protected] .

Vincenzo Labanca. A destra la copertina del libro

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L’INIZIATIVA/Ai lavori, coordinati dal presidente del Rotary di Lauria Nicoletto Cantisani, hanno partecipato anche i responsabili di Sapri e di Scalea

A Lagonegro il Rotary Club discute di legalità e sicurezza

Giovedì 1° Aprile 2010 Basilicata-Calabria-Campania 30

Il nostro territorio, la vec-chia Lucania, è solo il croce-via di passaggio della crimi-nalità organizzata? LaBasilicata è davvero un'isola

felice? Per cercare di dareuna risposta a queste doman-de sul tema legalità e sicu-rezza del territorio è statoorganizzato un incontro dal

Rotary Club di Lauria loscorso 27 marzo aLagonegro presso i salonidell'Hotel Midi. Ai lavori,coordinati dal presidente del

Rotary di Lauria NicolettoCantisani hanno partecipatoi responsabili dei club rota-riani di Sapri Golfo diPolicastro, di Sala Consilina

Vallo di Diano e dellaRiviera dei Cedri di Scalea.Il vice questore, dirigentedella squadra mobile diPotenza, la dottoressa

Barbara Strappato ha tenutouna relazione su "Legalità esicurezza, la vulnerabilitàdel territorio". Al centro del-l'attenzione il territorio del-

l'area sud della Basilicata,un'area a cavallo tra laCalabria e la Campania, unterritorio non immune dainfiltrazioni delinquenziali.

Presidente Cantisani, come mai questa ses-sione congiunta dei club rotariani dell'areasud sul tema della legalità?Per quest'anno duemiladieci il principale obiet-tivo del distretto rotariano 2100, che compren-de l'area delle regioni Campania, Calabria equella cerniera tra le altre due regioni che èlarea coperta dal nostro Rotary di Lauria, èproprio l'impegno sul territorio. Ci sentiamoquindi impegnati a discutere di tutte le proble-matiche che interessano il nostro territorio, traqueste anche i problemi legati alla legalità e allivello di sicurezza per i cittadini. Continuaforte la discussione sulle eventuali infiltrazionidi criminalità organizzata anche sul nostro ter-ritorio. Presidente, il nostro territorio, mi riferiscoin particalare a Lauria, è davvero un croce-via, un luogo di passaggio per persone emerci, in cui grazie all'impegno delle forzedell'ordine in questo ultimo periodo sonostate portate avanti di contrasto della crimi-nalità, che hanno portato a sequestro dimerci contraffatte, a sequestri di partite didroga, ad arresti di delinquenti vari, magaridi passaggio. La Basilicata tutta, come regione ma in specialmodo il nostro territorio, è cerniera tra le vici-ne regioni Calabria, Campania e Puglia . E'inevitabile che la criminalità organizzata diqueste regioni si trovi ad attraversare il nostroterritorio. E' impensabile che i delinquentilucani in questi ultimi cinquant'anni non abbia-no approfittato di questa posizione di vantag-gio per fare affari, qualcuno pensa che si sianomagari fatti pagare una sorta di pedaggio perl'attraversamento del nostro territorio, un'areache richiama la vecchia Lucania, quindi sia l'a-rea sud della Basilicata, che va da Maratea finoa Terranova di Pollino, sia l'alto cosentino, chequesta sera è rappresentato dal nostro clubRiviera dei Cedri, sia Cilento Vallo di Diano,basso salernitano, rappresentato dal club diSapri.Presidente, i suoi soci oggi hanno potutoascoltare notizie di prima mano da personeimpegnate in prima linea sul fronte dellalegalità?Per discutere di queste cose avevano pensato adue relatori come la dottoressa Strappato ,vicequestore della Polizia di stato e il capitano deicarabinieri della compagnia di Lagonegro, chedal suo avamposto tiene sotto controllo questoterritorio e avrebbe dovuto relazionare soprat-tutto sulla situazione di questo territorio.Purtroppo il capitano Di Costanzo per motividi servizio all'ultimo momento non ha potutoprendere parte ai lavori. Il contributo della dot-toressa Strappato ha qualificato i nostri lavori.Ricordo che la dottoressa Strappato che questasera ha tenuto la relazione è stata per due annipresidente del Rotaract di Lauria . L'impegnodel nostro club continuerà anche con altre ini-ziative per contribuire a migliorare la qualitàdella vita delle nostre popolazioni.Il vostro Rotary è impegnato su tanti ver-santi, quale l'impegno recente sul versantedell'attenzione al mondo della scuola?Ogni anno il nostro club di Lauria è impegnato

a riconoscere una premialità agli studenti meri-tevoli delle scuole superiori e a dare uno stimo-lo in più affinché si impegnino anche loro peruna crescita costante del territorio. Sempre sulfronte della legalità ricordo che il nostro gover-natore pro tempore , l'ingegnere Socievole, hafatto realizzare da uno staff di esperti un videogioco sulla criminalità che sarà pronto in questigiorni e che noi presidenti dei club porteremonelle scuole in modo che i ragazzi possanoimmagazzinare e recepire alcuni concetti basi-lari sul vivere civileCi vuole anticipare le altre iniziative del suoclub nel prossimo futuro?Impegno prioritario del Rotary internazionale,nazionale e quindi anche nostro è la lotta allaeradicazione della polio nel mondo. Una pro-messa fatta nel passato, un obiettivo quasi rag-giunto. Un altro settore in cui il Rotary si staspendendo è quello dell'acqua. Questa risorsa èdi vitale importanza per la vita di tutti e nonpossiamo non rilevare che in alcune aree delmondo vi è un fabbisogno mentre nei nostripaesi occidentali forse ne facciamo un cattivouso.Un tema di grande attualità, quello dell'ac-qua, Una risorsa che , secondo lei, deverestare un bene pubblico o può essere priva-tizzata. come d'altronde già si sta facendo?L'acqua, secondo me, è un dono del signore. E'un bene pubblico e tale deve restare.E' vero che lei è quasi giunto al termine delsuo mandato?Sulla fine del mio mandato voglio sottolineareche l'anno rotariano passa in fretta, ma noi,come da consuetudine, progettiamo e organiz-ziamo in collaborazione, sia con chi ci ha pre-ceduto sia con chi è destinato alla successione.Prima della fine del mandato, nel prossimomese di maggio, vorrei celebrare un nostrogrande amico e personaggio pubblico, l'attoreRocco Papaleo. Penso che anche il nostroRotary vorrà dare una sua testimonianza all'im-pegno e alla carriera del nostro concittadinoche in questi giorni ha in uscita il suo ultimolavoro cinematografico che tratta proprio i temidella nostra regione Basilicata.

Pasquale Crecca

I presidenti dei tre Rotary convenuti al Midi Hotel di Lagonegro

Nicoletto Cantisani: “Il Rotary diLauria laboratorio di impegno”

Nicoletto Cantisani

Presidente Palmieri, sul territoriosaprese come viene vissuto il proble-ma delle eventuali infiltrazioni crimi-nali?Il problema della criminalità organizza-ta credo sia un problema che coinvolgetutti. A Sapri certo non siamo ai livellidi Napoli e di altre zone ma gli influssisi risentono, anche nella locale econo-mia.La nostra speranza, forse l'illusione,è quella di sapere che Sapri, più chein Campania, resta una cittadinadella vecchia Lucania, quindi lontanadagli influssi camorristici. E' finito iltempo delle isole felici?Io personalmente sono originario delnapoletano che vive a Sapri. Facendoun confronto diretto la differenza c'è.Non dobbiamo dimenticare ch il mondo

sta diventando sempre più piccolo. Laglobalizzazione vuol dire essere piùvicini gli uni con gli altri, per cui i pro-blemi che possono interessare aree lon-tane possono anche toccare anche lenostre aree che oggi, forse ancora piùarretrare dal punto di vista economicosono meno appetibili.Nel futuro possono diventare più appe-tibili per ulteriori investimento cheandrebbero ad immischiarsi con gliinvestimenti puliti e creare disagi nellanormale economia.Tra i vostri soci ci sono certamentetanti imprenditori. Cosa chiedono gliimprenditori allo Stato per esseretutelati?La richiesta è di leggi certe e sicure,semplici e facilmente applicabili.

Pasquale Crecca

Vincenzo Palmieri Presidente Rotary Club Sapri:“ La legalità è un valore da preservare”

Vincenzo Palmieri

I lavori del Rotary di Lauriadello scorso ventisette marzo aLagonegro hanno registrato lapresenza qualificata di un socioonorario del calibro di AntonioCirillo, un uomo di grande cul-tura tra i più apprezzati delnostro territorio con all'attivodiverse pubblicazioni. Nato allefalde del Vesuvio, tra Pompei eil Vesuvio, il presidente Cirillolavora da otto anni circa aLagonegro come presidente delTribunale. Si è innamoratodella Basilicata tanto da esserestato eletto dagli amici "lucanod'adozione". Anche il dottorCirillo ha accettato di risponde-re alle domande dell'Eco. Presidente Cirillo, anche leitra i soci del Rotary Club diLauria?Si, sono tra i soci onorari , inqualità di presidente del

Tribunale di Lagonegro mihanno concesso l'onore di esse-re nominato socio onorario. Lei ha spesso dato un grossocontributo culturale alRotary, come autore e scritto-re?Ho dato un contributo cultura-le, sia con delle conferenze, siapresentando dei libriQuesta sera si parlerà deltema della legalità, lei comesocio del Rotary con qualestato d'animo seguirà i lavorisu questo tema?Io sono venuto proprio perchéoperatore della giustizia di ele-vato livello. Per la mia posizio-ne sono interessato a saperedai collaboratori che relazione-ranno come vedono l'argomen-to. Certe questioni prima diarrivare davanti al giudice pas-sano sempre per i Carabinieri e

per la Polizia. Sono interessatoad apprendere e ad ascoltare laloro visione della problematica.Il Rotary spesso si è speso su

questo come su altri temiinteressando e coinvolgendo iragazzi delle scuole.Certo il Rotary si interessa, siaa livello internazionale chelocale, incoraggia gli studentimeritevoli, quindi offre deipremi, delle borse di studi e hanotevoli meriti in questo campoCi vuole parlare della vita delClub di Lauria?Più indicato di me sarebbe ilpresidente a parlarvi del club.Io sono soltanto un socio ono-rario, tra l'altro neanche origi-nario di queste zone. Possoaffermare che questo club diLauria in particolare svolgeun'attività intensa dal punto divista culturale indirizzata a farconoscere bene il territorio, isuoi problemi, ma anche i suoi

lati positivi, con il suo passato,la sua storia e cosi via. Un clubche ha degli indubbi meriti ingenerale i Rotary.Presidente Cirillo, che cosa èil Rotary Club?Qualcuno dice che il Rotary èun club di gentiluomini che simettono a disposizione dellacomunità in cui operano e pos-siamo dire che le definizione èazzeccatissima per quantoriguarda il club di Lauria.Bisogna aggiungere che ilRotary fa opera di beneficenzail tutto il mondo. Uno dei prin-cipali obiettivi che si è posto eche sta per raggiungere è quellodell'eradicazione della polio nelmondo. Adesso i Rotary ditutto il pianeta continuano araccogliere fondi proprio per

vaccinare a tappeto tutti i bam-bini del mondo. Pensate che ilRotary è l'unica associazioneinternazionale che può vantareun seggio alle Nazioni Unite. Nel passato anche la vostraassociazione ha riscopertouna figura storica come l'am-miraglio Ruggero, una figurache può essere utile al rilan-cio del territorio?Si, un nostro associato ha pre-parato una relazione suRuggero di Lauria che terràprossimamente e impareremoancora molto su questo perso-naggioMa è un altro il personaggiostorico lucano a cui lei è par-ticolarmente legato?Si tratta di Isabella Morra sucui ho scritto un libro edito

dalla Iris. Isabella Morra, cono-sciuta più all 'estero che inItalia, I lucani farebbero bene astudiare le sue poesie e a farleleggere nelle scuole ai ragazzi.Una poetessa delicata e strug-gente, che ha anticipato, percerti versi, anche GiacomoLeopardi. Isabella fu scopertaottanta anni fa da BenedettoCroce ed ha avuto nel tempo unsuccesso sempre più crescente.Ricordiamo che per il suolavoro è stato insignito aLauria del Premio Isis. Un'esperienza molto bella, unacosa che gratifica molto. Famolto piacere una gratificazio-ne di questo genere quando unosi impegna, fa delle ricerche, siapplica per un lavoro.

Pasquale Crecca

Presidente Criscito, come si avverte ilproblema della legalità e della sicurezzaai confini nord della Calabria?Noi, nell'ultimo periodo non abbiamoavuto grossi problemi. Sono tantissimiche scelgono la villeggiatura a Scalea etra questi arrivano anche i criminali, Unproblema, quello della legalità, che siavverte soprattutto di estate. Un problemache esiste e che, come cittadino, comeimprenditore e come presidente delRotary, mi auguro che venga affrontato etenuto sotto controllo, anche grazie ad ini-ziative come quella di oggi.In questi giorni di elezioni ci sonosegnali o preoccupazioni di violazionidella legalità anche sul versante eletto-rale?Da questo punto di vista penso di no. Ilmondo della politica non può essere tuttocolluso. Io penso che il presidenteCallipo, che Scopelliti, che il governatoreuscente e le persone che li affiancanosono persone perbene, Molte le conoscopersonalmente. Sono persone che hannointenzione di riscattare il territorio, sia sulversante della legalità che sul versantedell'economia.

Anche se a volte i partiti non fannoappieno la propria parte e candidanopersone discusse?In queste elezioni a me non risulta chesiano candidate persone discusse.Abbiamo avuto dei precedenti che sonostati risolti.Sul versante del rispetto della legalitàfanno la propria parte i cittadini anchenel rispetto dei principi e delle piccoleregole di convivenza quotidiana?Questo è un problema più generale e nonsoltanto della Calabria. Purtroppo è unproblema della nostra Italia. Il rispettodelle regole non è ancora recepito nelnostro dna. Sul fronte della cultura della legalitàanche il vostro circolo ha fatto qualcosain collaborazione con il mondo dellascuola?Abbiamo realizzato un convegno dove siè parlato di educazione stradale e civica ingenerale. Oggi si vive con una certa disat-tenzione il problema della cultura dell'e-ducazione civica. Noi cerchiano di sensi-bilizzare le famiglie, che spesso sonoassenti, i ragazzi e i giovani. I nostriragazzi del Rotaract si stanno impegnando

in progetti di sensibilizzazione al sensocivico e in particolare all'educazione stra-daleL'impegno nel sociale del Presidente delTribunale di Lagonegro Antonio Cirillo,socio onorario del Rotary club di Lauria.

Pasquale Crecca

Francesco Criscito Presidente Rotary Club Scalea“Sbagliata la percezione negativa della Calabria”

Francesco Criscito

Antonio Cirillo Presidente TribunaleLagonegro: “ Il Rotary è per me una

palestra culturale e sociale alta”

Antonio Cirillo

Page 31: l'iniziativa
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Giovedì 1° Aprile 2010 Speciale Sirino 32

L’INTERVISTA/Fabio Limongi sulle piste del massiccio Lagonegrese insegna a sciare ad un entusiasta ragazzo non vedente di Trecchina

La passione per lo sci e la neve di Domenico Perrelli Domenico Perrelli, diTrecchina, quindici anni, èun giovane non vedentedalle molteplici passioni. Traqueste lo sci. Grazie all'im-pegno di Fabio Limongi,uno dei più brillanti maestridi sci della Basilicata, ancheDomenico può godere dellaneve del monte Sirino.Abbiamo incontrato il giova-ne Domenico alle prese conle sue lezioni di sci nellamattinata di domenica scor-sa, ventotto marzo, sullapista del Lago Laudemio aLagonegro. Fabio Limongi, come staandando questa lezionespeciale con questo suoallievo?Sta andando bene.Domenico è un ragazzo bra-vissimo. E' stato sulle pistegià lo scorso anno e que-st'anno siamo migliorati tan-tissimo. Lo scorso annoabbiamo iniziato un percorsoformativo. Domenico, nono-stante il fatto che sia nonvedente. ha una grandevolontà e sta imparando asciare benissimo. Lo scorsoanno abbiamo fatto moltepiù ore di lezione.Quest'anno ha avuto alcuniproblemi fisici che lo hannotenuto lontano dalle piste.Ora è ritornato con tantoentusiasmo e sta facendo lecose giuste. Domenico, da dove vieni?Vengo da TrecchinaChe scuola fai?Il primo superiore sociopedagogico a Lagonegro.A scuola come va?Va tutto bene. Studio nor-malmente come tutti gli altri.Io ho i miei modi di lavora-re, Lavoro molto al compu-ter. I libri vengono scansio-nati al pc da mia mamma, ingenere i libri vengono a noi

forniti dalla scuola.Nella tua scuola ci sonoaltri sciatori o sarai quelloche dovrà dare lezioni aicompagni?Di compagni che scianonella nuova scuola, che iosappia, non ce ne sono.Sarai tu allora il maestrodi sci per i tuoi compagni?Se si fidano sicuramente siCome ti sei trovato su que-sta pista del Sirino?Mi sono trovato bene, contutto il personale, soprattuttocon Fabio, che è statodisponibile e bravoQual è il ritornello che tiripete spesso il maestro: ilpeso sulle punte?Lui ripete: "punte vicine ecode larghe".Allora Fabio Limongi,vuole raccontare lei di que-sta lezione particolare?La formazione di Domenicoè iniziata l'anno scorso conle settimane bianche orga-nizzate dalla scuola,Quest'anno sta continuandoquesto suo percorso e stiamoandando avanti. ConDomenico stiamo crescendoinsieme perché ci stiamo for-mando insieme. Io devocapire le sue sensazioni e luideve trasferirmi le sue. Siaio che gli altri maestri dellascuola sci vorremmo ottene-re l'abilitazione per poterinsegnare ai non vedenti.Cosa che faremo, se tutto vavene, in questo anno duemi-ladieci. Davvero un bell'esempio diimpegno nel sociale e di unlavoro di alta professiona-lità, il suo lavoro in questomomento la entusiasmaparticolarmente?L'idea nostra è che volere èpotere. Si può fare tutto.Vogliamo far si che anche iragazzi non vedenti, e nel

prossimo futuro i ragazzidisabili più gravi, dovrannopoter sciare. Il nostro obietti-vo è far sciare tutti. Gli entidevono aiutare questi ragazzie dimostrare che l'integrazio-ne c'è davvero. Lei ha ricordato cheDomenico ha scoperto laneve grazie alle settimanebianche. Quest'anno la sta-gione con le scuole come èandata?Quest'anno è andata bene,meglio dell'anno scorso epensiamo che l'anno prossi-mo andrà ancora meglio.Voglio ricordare che la miapassione per lo sci è natagrazie alle settimane biancheorganizzate dalla presideAgnese Scaldaferri. Questamio voglia di voler staresulla neve è diventata dopouna vera e propria profes-sione. Quante scuole hannorisposto quest'anno?Sono state sette tra cui

Moliterno, Trecchina,Nemoli, Lauria. Montesano. Una buona risposta comeinizio, ma siamo ancora anumeri bassi. Vuole lancia-re un appello ai presidiaffinché portino i ragazzisul Sirino?Noi vogliamo, sia la societàdi gestione che la scuola disci, tanti ragazzi. Spesso l'u-nico approccio alla neve èproprio la settimana biancadella scuola. In quell'occa-sione si hanno prezzi vantag-giosi, si resta cinque giornicon i maestri e si diventaquasi sempre bravi. Come è andata in generalela stagione invernale?Noi eravamo pronti dallafine dell'anno scorso, sia congli impianti che con le strut-ture. Dopo la nevicata sottoNatale purtroppo lo sciroccoha sciolto la vene, La stagio-ne è iniziata dal sedici gen-naio fino ad oggi. Gliimpianti hanno sempre fun-

zionato. Noi maestri siamostati sempre presenti sullepiste. C'è stato un notevoleafflusso di gente. Tantagente poi si è avvicinata allascuola di sci. Un bilanciodecisamente positivo. Secondo lei cosa bisognaorganizzare per far arriva-re più persone. Oggi nonc'è tanta gente nonostantela bella giornata di sole?Ormai la stagione sta sce-mando. La gente comincia apensare al mare.Però ancora c'è tanta neve.La neve c'è. Il Sirino è l'uni-ca località dove c'è ancoratanta neve. Speriamo che leistituzioni ci stiano vicineper migliorare la stazionecon gli interventi che neces-sitano. Devo dire che, sia la societàdi gestione sia gli enti nel-l'ultimo anno ci hanno datouna grande manoRiesce quindi a fare diquesta sua passione una

professione?Siamo quattro maestri, dueabilitati per il fondo e dueper lo sci alpino, che abbia-mo deciso di fare di questapassione una professione.Questo non è facile. Devonofunzionare determinate cose.Questo è un nostro obiettivo.Vogliamo rimanere nelnostro territorio, voglianonon emigrare, vogliamooffrire la nostra professiona-lità a questa stazione sciisti-ca. Per ora ci stiamo riuscen-do. Una passione per la monta-gna che continua anche l'e-state?Certo. Anche Domenico conla sorella questa estate sonostati in trekking sula cimadel monte Papa. Anche que-sta è stata una bella esperien-za. Subito dopo Pasqua ini-ziamo con la stagione estiva.Vuole annunciare questoprossimo programma esti-vo di Trekking?Ci si può iscrivere al Cai,Club Alpino Italiano, che hauna sezione a Lagonegrodove c'è la possibilità dicominciare con le escursioni.Prima si incomincia a capirecome ci si muove in monta-gna e poi si va in gruppo. Torniamo al giovaneDomenico. Ci vuoi raccon-tare delle altre tue passio-ni?Io suono il pianoforte, con ilmaestro Rondino di Praia aMare. Faccio poi equitazio-ne, Come vivi in particolare lapassione per la musica?Ho cominciato a conoscerela musica da piccolo. Misono appassionato alle pic-cole pianole. Dopo hocominciato un percorso piùcomplicato perché ho dovutotrovare un professore dispo-

nibile a insegnare musica aun non vedente. E' stato piùcomplicato. Per fortuna cisono sempre le persone dibuona volontà. Abbiamoqui davanti l 'esempio diFabio Limongi. Purtroppo inon vedenti vengono ritenutihandicappati.Una brutta parola che perfortuna non si usa più...Una brutta parola che nellamaggior parte dei casi non siuna più ma se noi andassimoa scavare e ad analizzare lamente della società di oggiin molte persone troverem-mo ancora questa credenza:non vedente uguale handi-cappato, disabile, personaproblematicaDomenico, ogni persona,ha qualche handicap,ognuno di noi per qualcheaspetto, è un handicappa-to.Si, alla fine è una espressio-ne generica, che viene usatain modo sbagliato perché neitempi antichi veniva applica-to ai cavalli che erano piùforti, si applicava per farliandare più pianoPensi che tecnologie sianodi grande aiuto al tuo pro-blema?Il rapporto con le tecnologiemi aiuta molto. L'unica cosache purtroppo non mi aiuta èla completa integrazione conla società di oggi. Il verohandicap è questo, non ilfatto di non vedereSecondo te cosa deve farela società che ci vede peraiutare i non vedenti?Prima di tutto dobbiamoessere noi non vedenti amuoverci di più. Quando inon vendenti si muovono lasocietà se ne deve accorgerealtrimenti rischia di esserenon vedente la società.

Pasquale Crecca

Il Maestro di sci Fabio Limongi con Domenico Perrelli di Trecchina

Con l'intento di avvicinaresempre più gente alla monta-gna si sono svolte alcune ini-ziative sportive sul monteSirino nei giorni scorsi.Domenica ventotto marzogiovani atleti provenientiquasi tutti da Terranova delPollino si sono sfidati sullepiste di fondo sotto lo sguar-do attenti dei maestri di sciconvenuti dall'intero territo-rio regionale, Tra questi ilpresidente regionale dei mae-stri di sci Donato Filippidella scuola sci della Sellatadi Potenza.Di seguito riportiamo unaserie di interviste realizzatesul massiccio. Maestro Larocca, nono-stante la primavera unSirino splendidamenteinnevato oggi?Si siamo a fine stagione, unastagione bella e impegnativa,con grande afflusso di perso-ne, che abbiamo conclusocon questa gara di fondo. Che tipo di gara aveteorganizzato oggi?Una gara promozionale asprint individuale organizzatadallo sci club di Lauria cuihanno partecipato giovaniatleti dello sci club diTerranova del Pollino, atletiche hanno partecipato anchea gare di livello nazionale. Quanti gli atleti in gara? Gli atleti, per via della festa,sono pochi. Hanno conclusola gara una decina di atleti Quanta neve c'è ancorasulla montagna dopo l'au-mento delle temperature?La neve è ancora tanta.Purtroppo le temperature per-

mettono di sciare bene sol-tanto nella prima mattinata.Per chi vuole ancora sciaresul Sirino il consiglio è diarrivare la mattina presto.Come ha trovato l'acco-glienza e i servizi?Buoni. C'è una buona ristora-zione. Come scuola scioffriamo anche passeggiatein montagna con le ciaspoleoltre naturalmente allo scialpino a allo sci di fondo. Si

possono anche fare soltantodelle buone passeggiate sullaneve. La scuola di sci è rico-nosciuta a livello nazionalee regionale. Si è costituitaalla fine dell'anno scorso.Come ha visto l'andamentodella stagione?La neve c'è stata anche se èarrivata tardi. Oltre a fare il maestro di scicosa fa nella vita?Faccio il rappresentante e ilfine settimana il maestro disci e la guida escursionistica,

A chi vuole avvicinarsi allosci consiglia il fondo o ladiscesa?Se si comincia con i maestriva bene sia discesa chefondo. Se si inizia con i mae-stri si inizia con le giustecompetenze. Vuole ricordare quantisono gli impianti delSirino?Qui abbiamo diverse piste. Siva da Conserva di Lauria con

il collegamento che poi portafino in cima alla seggiovia.Abbiamo altre piste che stan-no sul lato destro del RifugioItalia. Un bel comprensorio,tutto collegato e innevato,che quest'anno ha funzionatoalla perfezione. Siamnomolto soddisfatti. Ai turistiriusciamo ad offrire diversepiste con diversi gradi di dif-ficoltà.Avere la neve a primaverainoltrata non è una cosa pertutti i luoghi?

Il Sirino ha questa fortuna. Diavere precipitazioni spessoabbondanti. La neve poi rie-sce a resistere fino a prima-vera inoltrata.Gli appassionati possonoinformarsi anche sul Web?C'è anche una web cam infunzione?Si, c'è un sito internet. Si puòconsultare il sito www.sirino-sci.com e si può controllarelo stato della neve, il meteo,

le temperature. Si può nonarrivare sprovvisti di infor-mazioni.Quali le previsioni perPasqua?Le previsioni danno un leg-gero peggioramento deltempo. Speriamo che non siacompletamento vero perchéciò scoraggerebbe la gente.Non sarebbe male a questopunto se arrivasse qualchealtro fiocco di neve.Donato Filippi, lei è presi-dente regionale dei maestri

di sci , questa mattina aveteorganizzato sul Sirino unvero e proprio raduno dimaestri di Sci?Si, un vero e proprio radunodi maestri in una giornataparticolare che ha frenato lospostamento verso il Sirino.Anche se in pochi era impor-tante essere presenti perdimostrare che anche lo sci difondo riesce ad organizzarsipur se con grandi difficoltà.

Quanti maestri siete inBasilicata?L'associazione è composta dacirca 40 maestri, anche conqualche iscritto calabrese.Siamo equilibrati tra le duediscipline: lo sci di fondo e losci alpino. Il Sirino permettedi poter praticare tutte e duele discipline anche in manieraprolungata nella stagione.Questa è l'ultima stazione incui si riesce ancora a sciare afine marzo.Lei arriva da Pierfaone sul

comprensorio di Sellata,quali le differemze con lastazione sciistica delSirino?La Sellata ha il grosso van-taggio di essere raggiungibilepiù facilmente. Noto che siail Sirino che gli altri com-prensori lucani sono meteconsolidate di turisti di altreregioni, della Puglia in parti-colare. I turisti arrivano làdove riescono a trovare acco-glienza, servizi e anche laprofessionalità dei maestri disci. Il riscontro a fine stagio-ne sarà questo. Vogliamosensibilizzare le stazioni scii-stiche e i Comuni a nondimenticare la nostra figuraprofessionale.Questa mattina sono apertigli impianti di Sellata?No, sono chiusi. La nevemanca già da una settimanaed ha lasciato lo spazio aifiori e all 'erba. Davverostraordinario lo scenario cheoggi ancora ci offre il Sirinoche ha questa peculiarità di

essere l'ultima montagna checi consente di sciare.Secondo lei lo sci può aiuta-re a far decollare il turi-smo nella nostra regione?Secondo me già lo aiuta.Bisogna riuscire ad avvicina-re la gente alla montanaanche negli altri periodi del-l'anno.Vuole fare una richiesta ainostri politici, che oggi sonoconcentrati sul voto, cosadovrebbero fare per fardecollare la montagna luca-na?Riconosco che hanno fatto,anche tanto. L'attenzioneandrebbe rivolta ora a chideve offrire al maestro lepossibilità di poter lavoraresulla montagna. Una cosaabbastanza complicata. Come ha trovato l'acco-glienza sul Sirino?Una buona accoglienza.Questo è il motivo per cuiarriva tanta gente. Un com-plimento agli organizzatori.

Pasquale Crecca

Atleti e maestri di Sci protagonisti sul Monte Sirino

Nella stagione invernale l’Anpas Valle Sinni ha assicurato il ser-vizio di primo intervento. Da sinistra: Antonio Giacoia, AgneseFerraro, Michela Flora. Questo gruppo è completato da PinoAlagia

Foto di gruppo degli atleti e dei maestri di sci

Page 33: l'iniziativa

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Basilicata 33

L’INIZIATIVA/Fondi Cipe per la messa in sicurezza delle scuole. Oltre 770 milioni di euro da sbloccare. La Giunta Provinciale spinge sull’acceleratore

Lacorazza: “Sull’edilizia scolastica coglieremo risultati”Il Presidente della Provinciadi Potenza Piero Lacorazza,nell 'ultima riunionedell'Ufficio di Presidenzadell' Upi, ha ribadito conforza la necessità di sblocca-re gli oltre 770 milioni dieuro, previsti dalla deliberaCipe del 6 marzo 2009 per lamessa in sicurezza dellescuole. Tali fondi, ridotti, aseguito dell'emergenza sismain Abruzzo, da 1.000 milionidi euro a circa 773.578.550euro, sono il frutto di un'in-tesa sull'edilizia scolasticasottoscritta il 28 gennaio2009 in sede di conferenzaunificata e finalizzata a pre-

venire e fronteggiare even-tuali situazioni di rischioconnesse alla vulnerabilità dielementi anche non struttu-rali negli edifici scolastici.Secondo Lacorazza non èpiù possibile rinviare daparte del Cipe il trasferimen-to delle risorse straordinarieai Comuni e alle Provincetali da consentire interventiimmediati, dato che il 31dicembre 2009 è scaduto iltermine per il completamen-to delle opere di messa insicurezza e adeguamentodegli edifici scolastici. Taliopere sono essenziali pergarantire la sicurezza degli

istituti scolastici e dei ragaz-zi che li frequentano, miglio-rando la qualità complessiva

dei luoghi di formazione e diistruzione. La grave crisi finanziaria che

riversa i suoi effetti sulPaese intero e, in particolare,sul Mezzogiorno rende inol-

tre ancora più strategici taliinterventi, grazie ai quali leamministrazioni possonoimmettere risorse preziosenel circuito produttivo localee contribuire, così, ad argi-nare la preoccupante emer-genza occupazionale. IlPresidente Piero Lacorazzaha infine comunicato che larichiesta di sbloccare i fondiCipe è stata oggetto di unintervento del presidentedell'Upi nazionale che sullaquestione ha inviato aiMinistri Gelmini, Matteoli,Tremonti, Maroni, Fitto eCalderoli e al sottosegretarioLetta una sua nota, ribaden-

do l'impegno delle Provincesulle scuole, con la gestionedi 3.226 istituti scolastici discuola secondaria ripartiti in5.179 edifici scolastici. Unpatrimonio che richiede nonsolo una manutenzionecostante, ma uno sviluppoqualitativo e una collocazio-ne sul territorio adeguati allacontinua evoluzione delledinamiche formative, cultu-rali, economiche e sociali.L'Upi chiederà inoltre alMinistro dell'Interno Maronidi porre il tema all'ordine delgiorno della prossimaConferenza Stato - Città eautonomie locali. (RS)

Studenti in classe

1 6 A P R I L E 2010M A S S I M O R A N I E R I

Teatro Mediterraneo (SA) euro 50 Bus + Tribuna numerata a sedere

0 5 G I U G N O 2 0 1 0Arena Flegrea Napoli

euro 55BUS + TRIBUNA

POLITICA? SI, MA AGITARE PRIMADELL’USO...

E così, ad ogni tornata elettorale, nei nostri sempre più piccoli e spopolativillaggi poco globali, viene spontaneo richiamare dai più intimi recessi deldimenticatoio l'annosa riflessione su un così tormentato e - tormentoso pro-blema. La politica oggi appare sempre più polemica, a tratti rissosa, spettaco-larizzata dall'arena mediatica, per non dire grottesca; un'attività sempre menocapace di prevenire, come è ovvio, a livello locale, forme ataviche di com-promessi, clientelarismo, manutengolarismo, violenze e torture di tipo psico-logico e tante, tante promesse da marinaio mai mantenute. Nella coscienzacomune, si fa sempre più strada l'idea che la politica non solo incida poconella vita delle nostre piccole comunità, ma, talvolta, sia assolutamente inuti-le, quando non si rivela a dir poco dannosa (amicizie messe in discussione…famiglie, comunità divise…, ma fortunatamente solo per cinque anni). Èsempre più diffusa e ramificata l'opinione che essa sia luogo privilegiato dipericolo morale, anche a causa delle frequenti accuse di arrivismo, di " idola-tria del potere ", di egoismo, di corruzione nei confronti degli uomini chia-mati a governarci. Una visione questa che influenza e non poco anche i catto-lici, producendo in essi due diversi atteggiamenti: per chi è indifferente opensa che l'attività politica sia cosa di poco conto, c'è il rischio - tentazionedi separare nettamente la fede dalla politica, come se le due sfere non avesse-ro attinenza; in quanti, invece, ritengono che la politica sia importante anchenella società contemporanea nasce il rischio - tentazione opposta, cioè quellodi identificare anche troppo e confondere fede e politica (comizi di piazzache si trasformano di colpo in pedanti … fervorini, predicozzi di dubbiogusto, citazioni bibliche, riferimenti alla vita dei Santi e ai Padri della Chiesache farebbero impallidire e perdere la faccia ai nostri cugini Testimoni diGeova, per quanto precise e puntuali ). Per sconfiggere le due tentazioni esciogliere così il benedetto << nodo gordiano >>, occorre recuperare il fon-damento biblico - teologico della politica, avere una visione chiara, final-mente, senza paraocchi, della vocazione del fedele laico impegnato in politi-ca e vivere così una dimensione autentica per quanto possibile di << sana lai-cità >>. È in Gesù che il regno di Dio irrompe di colpo nella storia umana.L'amore, proclamato e vissuto dal Cristo, è quello di Dio Padre misericordio-so. " Questo amore gratuito, radicale e universale - afferma Rinaldo Fabris -è la giustizia sovrabbondante che porta a compimento le esigenze eticheannunciate profeticamente nel Decalogo ". Il regno di Gesù non è di questomondo, pur essendo già in questo mondo. La logica evangelica non è quelladella separazione ma quella della doverosa distinzione fra ciò che è dovuto aCesare e ciò che è dovuto a Dio. Nel lungo, altalenante cammino storico diquesti ultimi duemila anni, i cristiani hanno vissuto il rapporto fede - politicain modi diversi. Si pensi ad esempio alla contrapposizione, nell'Apocalisse,fra il potere idolatrico imperiale e la testimonianza che i cristiani dovevanorendere alla verità, o all'espansione dell'agapè ( lo stare insieme in unioned'amore fraterno… altra cosa dallo - scornarsi - a vicenda ), che dalle primecomunità cristiane si è diffusa via via verso tutti, forse anche verso di noi,sfera politica compresa; o alla separazione pacifica che talvolta c'è stata tra<< il trono >> e << l'altare >> mentre in altri tempi ha prevalso la confusionetra fede e politica con l'istaurarsi di forme di vera e propria teocrazia (cioè ilgovernare in nome di Dio … un po' come la vecchia guardia dei nostri amicidemocristiani). Solo con la fine del potere temporale dei Papi e con l'affina-mento teologico della vocazione e missione del fedele laico, e del rapportoChiesa - mondo, si rende evidente la necessità di un rinnovato e più maturoimpegno politico del "cristiano politico autoctono" per l'importanza che lapolitica ha sempre significato e che assume nelle attuali circostanze, e parti-colarmente nelle nostre realtà, dimenticate da tutti, ma non dal buon Dio,nella costruzione e non distruzione della città dell'uomo, dove è già presente,non so se ce ne siamo accorti, il regno di Dio che vive e palpita nei nostricompagni di viaggio: non in un voto! Salvo che non si tratti poi di ben altrisuffragi…

[email protected]

<<<< VVeennggoo ccoonn qquueessttaa mmiiaa aa ddiirrttii…… >>>>

rubrica di Don Paolo Pataro

L'associazione CulturaleAngelo ALAGIA" diLagonegro, col patrociniodel l 'Amminis traz ione ,Comunale e della

Biblioteca Civica "Giusep-pe Ce Lorenzo", indice lasesta edizione del concorsodi Poesie - anno 2010. Ilconcorso è diviso in due

sezioni: a) SEZIONE GIOVANIb) SEZIONE ADULTI Possono partecipare per lasezione “Giovani” i con-correnti che ancora nonhanno compiuto il 18°anno di età e per la sezio-ne "Adulti" tutti gli altri. Le poesie (non più di tre)

dovranno essere inediteecomunque, non premiatein precedenti concorsi. I testi delle poesie, in 5(cinque) copie dattiloscrit-teritte , lasciando un mar-gine di 5 centimetri sul latosinistro del foglio, dovran-no pervenire entro e nonoltre 1118 aprile 2010 al

seguente indirizzo: Prof.Gino De Fino VialeColombo, 58 85042 -Lagonegro - (PZ). Su un foglio a parte edInseriti in busta chiusa esigillata, dovranno esseretrascritti i dati relativi alconcorrente: nome ecognome, data di nascita e

indirizzo, seguiti da unadichiarazione firmata(firma non a stampatello)che attesti l'originalità dellavoro o dei lavori presen-tati. Una Giuria, il cui giu-dizio è insindacabile, valu-terà i lavori pervenuti epremierà le prime 3 (tre)poesie di ogni sezione.

L'Ente culturale si ritieneautorizzato per eventualepubblicazione dei lavoripresentati. A ciascuno deiprimi tre classificati sariconsegnata una targaricordo.

La Presidente delllAssociazione Prof.ssa Luisa

Marotta Alagia

6° Concorso di poesia Angelo Alagia

Concorsi al Parco del Pollino, pubblicati gli elenchi degli ammessi alle prove scritte E' stato pubblicato l'elenco definitivo (visionabile sul sito del Parco) della prova selettiva del bando di concorso per esami a n.2 posti di Collaboratore tecnico per laureati in Scienze Forestali e il relativo calendario. Il calen-dario delle prove scritte del concorso per la copertura di 2 posti di Collaboratore tecnico per laureati in Scienze Biologiche o equipollenti ha subito una variazione e pertanto le stesse si terranno il 27 e 28 aprile a partiredalle ore 9,00. Le prove scritte di tutti i concorsi si terranno a Rotonda presso il Museo di Storia Naturale in via Roma (ex scuola elementare).

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Giovedì 1° Aprile 2010 Castelluccio 34

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L’INIZIATIVA/ L’Aido ha richiamato l’attenzione sull’importanza di un gesto che non intacca la salute ma che può salvare la vita delle persone più sfortunate

I Donatori di midollo osseo si incontrano a Castelluccio Il beneaugurante ritorno dellaPrimavera - almeno sulCalendario - ha anche salutatouna lodevole iniziativa che haavuto luogo proprio il 21Marzo scorso, a CastelluccioInferiore, nella SalaMultimediale della localeScuola Primaria, organizzatadall'Associazione "Io...donna",in collaborazione con l'ADMO(Associazione DonatoriMidollo Osseo) di Basilicata.Sulle note dell'eccellenza iltavola della presidenza: lasig.ra Carolina Brienza(Presidente della benemeritaAssociazione), RobertoGiordano (Sindaco diCastelluccio Inferiore), ladott.ssa Bruna Giannattasio(Rappresentante ADMOBasilicata), il dott. ToninoValentino (responsabileComitato Scientifico ADMO),il dott. Vincenzo La Regina(Dirigente Medico A.S.P.Potenza).A completare queste note intro-duttive l 'argomento delConvegno-dibattito, dal titolo:"Conoscere per donare: cellulestaminali una salvezza, unasperanza".Tra il folto pubblico, accorsonumeroso alla manifestazione,in prima fila gli operatori sani-tari locali, le rappresentanze dialcune Associazioni no-profitche operano nel Comune, unavariegata rappresentanza deipaesi limitrofi, favoriti daltepore della giornata, dallaoccasione di chiarire dubbi eincertezze attorno ad una realtàche sta cominciando ad entrarenel vissuto individuale e socia-le, la donazione di midolloosseo, appunto.Le campagne d'informazione,in tal senso, puntano su unaspetto...sportivo e ci invitanoa diventare campioni d'altrui-smo ma avvertono: ...Soltanto 1 persona su100.000 è compatibile con chista aspettando il trapianto dimidollo osseo. Questo significache potresti essere l'unico ingrado di salvare una vita...E' d'obbligo, pertanto, chiarire- cercando di non scivolare nel-l'appropriato ma poco accessi-bile lessico medico-scientifico- che cosa implica la tematicadella donazione delle cellulestaminali emopoietiche (CSE),ritenuta una delle frontieredella ricerca scientifica delnostro tempo e un traguardoimpegnativo della vita sociale.E ancora, la campagna promos-sa da tempo dall'ADMO sulterritorio nazionale in generalee a cui fa capo la nostra sezio-ne Regionale, trova il suopunto di forza nel fatto che finoa venti anni fa circa i trapiantidi CSE venivano eseguiti

esclusivamente tra fratelli com-patibili, per debellare emopatiemaligne, cioè malattie del san-gue del tipo leucemie acute ocroniche, mieloidi o linfoidi oper curare tare ereditarie - lathalassemia major, ad esempio- e per le quali le terapie d'usonon offrivano che scarse onulle possibilità di guarigione.I ricercatori ematologi, quindi,si sono spinti a cercare fuoridall'ambito consanguineo ildonatore, confortati anche dalfatto che in tutto il mondo sicominciava a perseguire laprassi dei cosiddetti RegistriNazionali dei donatori.In Italia, una tappa significati-va è stata segnata nel 1989, conla creazione di un programmadenominato "Donatori diMidollo Osseo" a cui ha fattoseguito la istituzione di unRegistro nazionale di donatori,noto a livello mondiale comeIBMDR ( Italian BoneMarrow Donor Registry), consede a Genova (OspedaliGalliera), e la cui attività -presso il Laboratorio diIstocompatibilità dell'E.O. - haavuto il riconoscimento con laLegge n. 52 del marzo 2001.Prima di andare avanti, però,diamo una definizione di cellu-le staminali, classificandolecome cellule del sangue, pro-dotte nel midollo osseo edimmesse in circolo, totipotenti,cioè non specializzate e capacidi riprodursi, dividersi all'infi-nito.In presenza di una delle patolo-gie citate in precedenza si puòricorrere al trapianto di CSE,alla sostituzione di midolloosseo malato o non funzionan-te con cellule staminali sane,capaci di rigenerare tutte le cel-lule del sangue, magari ristabi-lendo funzioni ematologiche eimmunologiche compromesse. Infine, ci sono due tipi di tra-pianto: il primo è detto autolo-go, con cellule dello stessopaziente, dopo opportuno trat-tamento medico; il secondoallogenico, trapianto da undonatore sano, in presenza dicompatibilità e caratteristichegenetiche similari.Ecco, lo scopo dell'incontro èstata la condivisione della soli-darietà, della riflessione condi-visa che al di là di un asetticoimpegno - peraltro lodevole -fatto di segni immediati emateriali in danaro, di promes-se mantenute per alleviare lesofferenze nel terzo e anche nelquarto mondo, c'è una fratel-lanza più diretta, quasi fisica:donare semplicemente... unaparte di noi, perché la natura hada sempre un meravigliosomeccanismo di generazione edi ri-generazione da cui l'uomoha semplicemente imparato a

migliorare la qualità della suaesistenza. Già sul territorio castelluccese,faceva riflettere il Presidentedell'Associazione Brienza,opera con encomiabile attivitàl'AVIS, segno tangibile delladisponibilità della popolazionee porgendo il saluto ai numero-si presenti ha dichiarato il suopersonale entusiasmo e impe-gno e quello delle associate di"Io...donna" a promuovere lasensibilizzazione alla donazio-ne.A conferma, il Presidente dellalocale sezione AVIS, sig. VitoCosentino, presente fra il pub-blico, ha dichiarato la disponi-bilità dell' Associazione a col-laborare con l'ADMO affinchéai successi della donazione delsangue e alle mete raggiuntecon lodevole sforzo e sensibi-lità possano aggiungersi pari-menti gli obiettivi perseguitidall'ADMO, sul territorio loca-le.La relazione introduttiva delladott.ssa Giannattasio ha intesofare una chiara cronistoriadell'Associazione e ha avutocome tema di fondo il progettodi informazione-formazionesulla donazione delle cellulestaminali del midollo osseo edel sangue placentare, su cuiinnestare una sensibilizzazionealla donazione."...Qualunque individuo sano edi età compresa tra i 18 e i 35anni - ha chiarito la dottoressaGiannattasio, lasciandosi tra-sportare da una lodevole foganel suo intervento - può diven-tare donatore e la sua disponi-bilità resta valida fino al rag-giungimento dei 55 anni..."."...Il donatore di midollo - haproseguito - è uno dei pochidonatori che quando vienechiamato, in virtù della suadisponibilità, ha la certezza dipoter contribuire al tentativo disalvare una vita di una personaben precisa, a lui sconosciutama per certi versi simile alui...Spesso si tratta di un bam-bino...".A questo punto dell'incontro, èstato trasmesso un cortome-traggio di pochi minuti, unospot ADMO, l'ultimo, già vei-colato da emittenti televisive ecliccatissimo su YouTube. Dal titolo "Voglia di vivere",con immagini selezionate,musica discreta, parole medita-te, si raggiunge una grandecarica emozionale che arriva alcuore, sa toccare le corde dellasensibilità di ciascuno.Si racconta in tre minuti ilvalore della vita, l'importanzadi avere l'occasione irripetibiledi viverla nel dolce sorriso diun bambino ammalato cheprima di addormentarsi dicesemplicemente a sua madre:

"...Mamma, io da grandevoglio vivere..." e la mamma èsicura che un atto d'amore diun donatore sconosciuto ren-derà quel sogno una sicurarealtà.In sala è scoppiato un applausospontaneo e a ben guardare nonpochi dei presenti si sono tro-vati ad avere gli occhi lucidi,segno che il messaggio propo-sitivo cominciava a filtrare, unmessaggio -osservava ilSindaco Giordano - direttosoprattutto ai giovani in cui siintravede il futuro e la possibi-lità di rendere la prassi delledonazioni (sangue, organi,midollo osseo) una scelta con-vinta, generosa e consueta.Al momento emozionale, hafatto seguito l'apprezzato inter-vento del dott. Valentino cheha dato un taglio scientificoalla sua relazione, svolta anchecon l'uso strumentale e visivodel computer.Confortato dalle note esplicati-ve della statistica l'ematologoha tenuto a precisare che inambito familiare la compatibi-lità si verifica 1 volta su 4mentre la compatibilità fraestranei diventa rara(1:100.000): da ciò l'importan-za di avere un alto numero didonatori potenziali."...Il midollo osseo non è ilmidollo spinale - ha tenuto achiarire il dott. Valentino - edha la funzione di produrre iglobuli bianchi, i globuli rossie le piastrine e si presentacome sangue. Esso viene prele-vato solitamente dalle cresteiliache (ossa del bacino),mediante anestesia totale maanche con quella di tipo epidu-rale, con puntura lombare..."."...Questa scelta di donazione -ha precisato ancora il medico -è affiancata da una secondamodalità, detta dei separatoricellulari. Il sangue, prelevatoda un braccio del donatore,attraverso un circuito sterile,entra in una centrifuga dove lacomponente necessaria al tra-pianto - isolata - viene raccolta

in una apposita sacca mentre ilresto del sangue e reinfuso nelbraccio opposto..."." Quali sono i disturbi post-

prelievo?...", ha chiesto qualcu-no del pubblico, facendosi por-tavoce della medesima doman-da che molti volevano porre aldott. Valentino."...Nella donazione tradizionale- ha risposto il sanitario - per-mane un trascurabile dolorenella zona del prelievo, desti-nato a scomparire in pochigiorni...Con la seconda moda-lità, possono verificarsi febbri-cole, cefalee, senso di affatica-mento. Tali sintomi, peraltro non note-voli, sono dovuti alla sommini-strazione di un farmaco, detto"fattore di crescita" che vienesomministrato per 3-4 giorni,antecedenti alla donazione eche facilita la crescita delle cel-lule staminali. E' ovvio che talidisturbi scompaiono rapida-mente ad avvenuta sospensionedel trattamento...". "...Ben si vede - ha concluso ildott. Valentino - che sia nell'u-no che nell'altro caso, la rac-colta delle cellule staminaliemopoietiche non arreca nessu-na menomazione al donatore.Costui, diventa un anello diuna catena di solidarietà chesupera i confini geografici per-ché la sua disponibilità, anoni-ma e gratuita, lo immette nelcircuito dei donatori di tutto ilmondo...". E' da dirsi che perdiventare donatori è necessariosottoporsi ad un prelievo disangue e firmare l'adesione alregistro Italiano DonatoriMidollo Osseo.Le risultanze delle analisi ven-gono, poi, inserite in un archi-vio elettronico la cui gestione èa livello sia regionale chenazionale.Insomma, una procedura sem-

plificata, efficiente ed efficaceper un dono meraviglioso chepermette di salvare una vitaridandole la gioia e la speranzache una terribile malattia avevaghermito colla sofferenza e il

dolore e - a volte - con l'epilo-go tragico della morte.Il dott. Vincenzo La Regina,nella sua qualità di DirigenteMedico A.S.P. Potenza, haconcluso la prima parte dell'in-contro, dedicata alle relazionidegli ospiti, seguite con inte-resse dai presenti.Egli, con la consueta puntualitàespositiva e la pertinenza degliargomenti ha espresso il suoplauso per l'iniziativa ed haricordato che il sapore dellavita sono le ragionevoli sfideche gli uomini affrontano e rie-scono a vincere."...In tal senso - ha chiarito - vainteso il concetto della dona-zione come valore. Non negoche ancora oggi il tema è moltodelicato, poco conosciuto ecompreso e a molti fa anchepaura. Questo perché proprio quelloche non si conosce spaventa, ènell'indole umana. Io, invece, sono convinto didue cose: la capillarità degliincontri e una corretta informa-zione possono compiere unvero e proprio miracolo in ter-mini di sensibilizzazione per ladonazione di midollo osseo..." .Il sanitario ha, poi, ricordatoche i pazienti di tutti il mondo -in attesa di trapianto - allo statoattuale possono contare anchesull'aiuto di oltre 320.000donatori italiani, un numeroche è destinato ad aumentare seciascuno fa un piccolo gesto,un passa parola ad amici econoscenti, contando sulla lorosensibilità e sul loro buoncuore."...Soprattutto - ha specificatoil dott. La Regina, con una notadi amarezza nella voce - sonotanti i bambini che fin da pic-coli non hanno tempo per gio-care, costretti a incontraremedici e a vivere in ambientiospedalieri.E accanto a loro, tanti genitoriche non devono perdere la spe-ranza, aspettando che uno sco-nosciuto - con un atto assolutodi amore e disinteressatamente- doni una parte di sé...".

A riprova di quanto detto ilmedico ha accompagnato altavola della presidenza unagentile e giovane signore, cheper rispettare la sua privacy,chiameremo Speranza. Ella ha reso la testimonianza diun gesto semplice e spontaneo,di solidarietà e di auspicabileconsuetudine che - al di là dellaprassi medica e dei dettamilegislativi che lo regolano -rappresenta semplicemente unmeraviglioso atto d'amore.Speranza ha deciso di conser-vare il sangue placentare, almomento della nascita del suoterzo bambino, nella ipotesifutura che lo stesso possa servi-re a curare la patologia di cui èaffetto il secondogenito dellagiovane mamma.Lo scenario che si è aperto allafine dell 'intervento è statooccupato da una serie didomande, guidate e raccoltedalla dott.ssa Giannattasio cheha avuto il compito di moderareil dibattito. Certo le domandesono state tante, magari scaturi-te da dubbi e esitazioni di cono-scenza ma i sanitari chiamati arispondere hanno saputo farluce sulle incertezze del pubbli-co con rara competenza profes-sionale e chiare espressionicomunicative.Il seme, a ben guardare, è statogettato in un terreno fertile eubertoso, i presenti hannoanche avuto modo di colloquia-re con i medici al termine deldibattito, durante un graditobuffet gastronomico offertogentilmente dall'Associazione"Io...donna".Tra una tartina e l'altra, gustan-do un dolcino tipico del periodopasquale, l'atmosfera è diventa-le amicale e conviviale, scio-gliendosi anche la comprensibi-le apprensione dello staffdell'Associazione, a ben guar-dare la riuscita manifestazionee già con il pensiero rivolto anuove iniziative, naturalmentein ambito sociale e promozio-nale dell'uomo e della sua per-sona.

Francesco Chitarrelli

Un momento dell’importante iniziativa

Page 35: l'iniziativa
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LL’’EEccoo ddeell lloo SSppoorr ttGiovedì 1° Aprile 2010

CALCIO/Le ottime prove in questo finale di stagione rafforzano le convinzioni nella dirigenza di un salto di categoria che accenderebbe ulteriore entusiasmo

Il Lauria con la testa già nel prossimo Campionato L'ottima affermazione sulSatriano, ma soprattutto ilclima molto positivo a finepartita in occasione deifesteggiamenti dei 50 annidel mister Enzo Pesce sonola dimostrazione lampante diuna società sana pronta adun salto di qualità atteso daitifosi e da tutto l'ambiente.Giacomo Palladino ed i suoicollaboratori, chiuso il cam-pionato, dovranno meditaree riflettere sul futuro.

L'organico permette di benfigurare anche nella seriesuperiore, ecco perché siattende fiduciosi il responsodella Lega che potrebberipescare il Lauria nel cam-pionato di Promozione. La società sarebbe pronta eritornerebbe ad assaporareuna serie più consona ai glo-riosi colori laurioti. Certo, qualche innesto andràfatto, anche la società andràarricchita di esperienza (si

mormora di un avvicinamen-to con l’ingegnere Papaleo)e di elementi che possanoportare rinnovata vitalità;forse qualche attenzione inpiù andrà riservata ad alcunisettori nevralgici, ma l'inte-laiatura del sodalizio è senzadubbio pronta a disputare uncampionato certo difficile mapiù prestigioso. La crescita tecnica dei giova-ni calciatori biancorossi èl'altro elemento significativo

sul quale puntare. Alcuniragazzi si stanno affermandosempre più ad iniziare daPaolo Olivieri che realizzagol in serie da alcuni mesi aquesta parte. Lo stesso mister ha guada-gnato il centro della scenadiventando il leader indi-scusso di una squadra tem-prata da un girone d'andatalacrime e sangue. Le doticaratteriali e morali dell'or-ganico hanno permesso la

risalita della classifica edanzi, soprattutto in questeultime domeniche, la squadraappare di un altro pianetarispetto a realtà con 10-15punti in classifica in più. Tramaggio e giugno si decide-ranno le sorti dei colori bian-corossi con un GiacomoPalladino consapevole dellaresponsabilità acquisita inquesti anni. Senza loSporting il calcio sarebbesparito a Lauria e sarebbestato una grande peccato. Il clima d’allegria dei giocatori. In questa foto Lattuga e Melchionda

Una grande Puntotel vince 3-1 (17-25, 22-25, 25-10, 23-25) in Sardegna, il 27 marzoscorso, contro l'Hermaea Olbia ed ipoteca lapromozione in serie B1. Con una eccellente prestazione in terrasarda il Sala Consilina si porta a quota 63punti in classifica, distanziandosi di bencinque lunghezze dalla seconda forza delcampionato, il Divino Amore Roma che haperso in casa con il Dannunziana Pescara edha, peraltro, disputato una partita in piùrispetto alle salesi. In Sardegna si è vista una Puntotel superla-tiva che ha disputato una gara di grandeintensità agonistica contro le sarde che sigiocavano un posto nei play off. Al Paladeiana si è giocata una grande palla-volo tra due squadre che si sono affrontate a

viso aperto. Alla fine ha vinto meritatamente la capolistaPuntotel, che ha dovuto rinunciare ad unapedina importante del calibro di GiuliaRadice. La forte centrale bianco rossa, infat-ti, è rimasta a casa per un infortunio capita-tole nell'ultimo allenamento. La Radice,però, è stata egregiamente sostituita daLucia Farenga. Quello di Olbia è stato un match in cui laPuntotel, nei primi due set, ha sempremesso in difficoltà le padrone di casa, domi-nando e controllando il gioco con la solitasagacia tecnico-tattica. Le ragazze bianco rosse hanno seguito allalettera le indicazioni impartite da coachIannarella. Nel terzo set c'è stata la reazionedell'Hermaea che ha aggredito il Sala

Consilina riuscendo a vincere facilmente laterza frazione di gioco. Nel quarto ed ultimoset, invece, di nuovo sugli scudi la Puntotella quale, però, ha rischiato soltanto alla fine. "Sono contentissimo, dice coach Iannarella.Le ragazze hanno dimostrato davvero dimeritare la leadership. Non abbiamo ancoravinto matematicamente il campionato, ma,per la prima volta, mi voglio sbilanciare: aquesto punto abbiamo ipotecato, davvero, ilcampionato". Anche il presidente dell’Antares, VirginioPetrarca, è felicissimo. “Si, con questa vit-toria possiamo dire che è quasi fatta.Ovviamente, per festeggiare la promozione,aspettiamo che arrivi la certezza matemati-ca”.Per la cronaca c’è da dire che coach

Iannarella ha utilizzato tutte le giocatrici asua disposizione, vale a dire: Troiano,Felicetti, Micca, Vincenti, Coppola,Gramaglia, Colarusso, Giovino e Farenga. Etutte meritano un bel 10 e lode in pagella. Intanto, le atlete bianco rosse hanno dedica-to la splendida vittoria sarda alla loro com-pagna di squadra, Giulia Radice. Per tutteparla capitan Troiano: “Aspettiamo Giuliacon ansia. Speriamo che rientri al più prestocon noi in campo per festeggiare tutte insie-me la promozione in B1”.Insomma, in Sardegna, la Puntotel ha anco-ra una volta legittimato il primo posto inclassifica, una leadership che dura da mesi eche, sicuramente, resisterà sino a fine cam-pionato.

Sercon Comunicazione

La Puntotel Sala Consilina non si ferma più, è ormai ad un passo dalla promozione

Esordio di stagione a cinque stelle per ilCanoa Kayak Policastro. Il club cilenta-no della pagaia retto da quel "sergente diferro" di patron Nicola Cogliandro s'im-pone e domina due gare nazionali didiscesa sprint e discesa classica che sisono disputate lo scorso 13 e 14 marzo aCittà di Castello, tingendo di oro, argen-to e bronzo le agitate acque del fiumeTevere e dato il là ufficiale, alla stagioneagonistica '10, del Canoa KayakPolicastro. Circa 200 i partecipanti alledue giorni agonistica cui hanno parteci-pato i migliori club italiani di "acquamossa". Apertura a briglia sciolta per ilCanoa Kayak Policastro di patronCogliandro che nel sbaragliare gli avver-sari si è portato a casa sei medaglie; lesoddisfazioni maggiori son arrivate dallagara sprint che ha fruttato: 2 ori, 1 argen-to e 1 bronzo. In questa gara si è impostol'atleta Salvatore Cinque che ha conqui-stato il podio più alto (oro) nella C1(canadese monoposto) nella categoriacadetti e vinto l'argento nel K1 cadetti,sfiorando il primo posto per soli pochidecimi, su una batteria di 25 agguerriticoncorrenti. È poi la volta nel C1 ragaz-zi (canadese monoposto) di BenitoLaterza, che s'è aggiudicato un'altro oro.La quarta medaglia, se la è aggiudicataFrancesco Ievola, che nella C1 junior(canadese monoposto) s'è portato a casaun meritato bronzo. Altri piazzamenti:nel K1 senior su un lotto di 35 concor-renti, 13° piazza d'onore per Brandi e 15°Mangia. Nel K1 ragazzi, 8° posto perBenito Laterza e nel K1 junior, 6° èFrancesco Ievola. Bene anche la squadradi K1 senior formata dal trio: Brandi-Mangia-Ievola, che su 12 squadre incampo, è riuscita a piazzarsi al 5° posto.

Nella gara di discesa classica, altre 2medaglie (1 oro ed 1 bronzo), vinti daSalvatore Cinque nel C1 cadetti e daRomano Donegà nella categoria master"A". Questi i nomi degli atleti, che hannopreso parte alla trasferta a Città diCastello: Romano Donegà, Fabio Brandi,Luciano Mangia, Francesco Ievola,Benito Laterza, Cinque Salvatore e ildebuttante Manuel Mega che ha esorditodiscretamente nella discesa classica;come di consueto alla trasferta era pre-sente l'inossidabile presidente del sodali-zio patron Nicola Cogliandro, che si èdetto molto contento e soddisfatto, diquesto primo risultato utile conseguitodai suoi atleti a inizio stagione avendopotuto impiegare per varie ragioni solo lametà degli atleti tesserati alla FICKSuperato questo primo importante appun-tamento, per patron Cogliandro è giuntoil momento di fare i primi bilanci sullecondizioni fisiche dei suoi atleti così dacercare di migliorare qualche "carenza"riscontrata sulla gara lunga e intensifica-re il lavoro per coloro che sono già informa ma che devono incrementare emantenere lo stato di forma iniziale.L'augurio, che patron Cogliandro fa a sestesso, e ai suoi atleti, è che per questonuovo avvio di stagione il tempo smettadi fare i capricci e consenta ai suoi atletidi potersi allenare sull'acqua, dopo i mesiinvernali trascorsi in palestra; perché ilmese di aprile presenta quattro importan-ti appuntamenti di acqua mossa: le garesul fiume Lao e l'esordio assoluto sulleacque del Tanagro a Pertosa. "Motivi",che inducono il sodalizio della pagaia atenere alta e ben accesa, la fiaccola dellapropria tradizione agonistica sportiva.

Pino Di Donato

Una fase di gioco

Il CKP apre la stagione ‘10a Città di Castello, portandosi a casa

sei medaglie

Piccoli atleti del CKP in azione sul Tevere a Città di Castello

Page 37: l'iniziativa

I biancorossi del Lauria festeggiano il proprio Mister

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Sport 37

CALCIO/Enzo Pesce saluta i 50 anni nello stadio Comunale di Lauria attorniato dalla società e dai calciatori. Per la fine del campionato vi sarà una sorpresa

Enzo Pesce, bandiera calci-stica del Lauria ed ora alle-natore dello Sporting, hafesteggiato i suoi primi 50anni sul campo di calcio,palcoscenico ove è statoprotagonista per molti anni eche ancora oggi lo vede atti-vo e vincente nel ruolo diallenatore.L’occasione è stata data dal-l’incontro di calcio vittoriosocontro il Satriano. Il buffet con tutta la squadraè stato assai significativo. Amargine del momento festo-so lo abbiamo intervistato. Mister Pesce, è un giornodi festa, un momentoimportante quello che stavivendo sia dal lato perso-nale che calcistico?“Sicuramente, festeggiarecinquant'anni con i mieiragazzi, con la mia squadrami riempie ulteriormente digioia, soprattutto in momen-to in cui stiamo riportando inCampionato ottimi risultati.A rendere il tutto ancora piùbello ed emozionate, il goalfatto da mio figlio in ungiorno indimenticabile”. Gennaro Pesce, andando in

rete hai fatto davvero unbel regalo al tuo papà…Ci tenevo a segnare un goalin questa partita, soprattuttocon un tiro da fermo. Ilmostrare la maglietta con gliauguri è stata un'idea del-l 'ultimo momento, direiazzeccata e di questo nesono felice.Presidente GiacomoPalladino, quale i suoiauguri al Mister Pesce?“Ad Enzo Pesce, al nostroMister vanno i miei auguripiù cari e sentiti. MisterPesce è riuscito a ridare allasquadra armonia e giustoritmo. Nelle ultime cinquepartite abbiamo ottenuto solorisultati positivi e questo hareso ancora più gioioso ilfesteggiare il suo cinquante-simo compleanno. A tal pro-posito vi anticipo che inoccasione dell'ultima partitadi Campionato, organizzere-mo in onore del nostroMister una grande festa acongedo dalla sua attivitàcalcistica. Colgo poi l'occa-sione per annunciare che ilcampo sul quale oggi i nostriragazzi disputano le partite

di Campionato, subirà deicambiamenti affinché vi sipossa giocare il Campionatodi Promozione. Verrà quindi messa l'erbasintetica e, saranno realizzatigli spalti e gli spogliatoi. Mipreme inoltre o ringraziaretutti i ragazzi della nostrasquadra perché sino ad oggihanno dimostrato di essereveramente bravi”. Mister Pesce quali in que-sto giorno speciale le sueemozioni ?“Ho cinquant'anni e nonsono pochi….ma devo direche mi sento giovane e sicu-ramente questo è da attribui-re anche allo svolgere la miaattività sportiva in un gruppocome quello dello SportingClub Lauria, fatto di ragazzimeravigliosi. Sono orgoglio-so di far parte di questogruppo e felicissimo di averfesteggiato con questi ragaz-zi il mio cinquantesimocompleanno. Ringrazio i componenti lasquadra e la Società e, colgol'occasione per ringraziareanche la redazione diEcochannel, per l'attenzione

che da sempre rivolge allanostra realtà calcistica.Speriamo che il prossimoanno possiamo disputare unCampionato di Promozione,naturalmente sempre accantoal nostro grande PresidenteGiacomo Palladino”. Antonino Amato, commen-tatore delle partite internedello Sporting, una suariflessione sulla squadrabiancorossa.“Per noi è un piacere seguirenelle domeniche diCampionato i ragazzi delloSporting Club Lauria,ancheperchè come mezzo di infor-mazione è nostra volontà farconoscere e promuoverequella che è l'attività princi-pale della Società, ossia ilfar giocare atleti del posto e ile giovani promesse. Ciauguriamo che l'obiettivodella salvezza, ormai a por-tata di mano, venga raggiun-to e, speriamo che nel corsodel prossimo anno questasquadra possa fare sempremeglio, tanto da seguirvi conla nostra web tv, in unCampionato superiore, cosìcome meritiamo da cittadini

e tifosi di Lauria”. Vincenzo Lattuga, registadello Sporting.“Per me è un onore giocarecon dei ragazzi che mi dimo-strano tanto affetto, nono-stante spesso sono duro ecritico, sia durante gli allena-menti che nel corso dellepartite. Ragazzi che comunque midanno ascolto e di questo,sono contento anche perché

soprattutto in queste ultimepartite stiamo ottenendo otti-mi risultati”. Luciano Melchioda, attac-cante biancorosso.“La squadra dello SportingClub Lauria è un gruppodavvero bello. Sin dall'iniziosi è creato un ottimo rapportocon la Società, eccellente edimpeccabile nell'organizza-zione. Io provengo dalla vici-na cittadina di Nemoli e devo

dire che a Lauria mi sonotrovato benissimo, tanto chequi sto cercando casa, pensodi trasferirmi e magari trova-re a Lauria anche moglie!Faccio quindi un appello atutte le ragazze lauriote, seinteressate…. sono qui!”Fin qui le interviste, ma perla fine del campionato è pre-visto un altro evento che nonsveliamo ma sarà assai signi-ficativo e particolare.

Gennaro Pesce esulta dopo la magistrale punizione che ha portato in vantaggio lo Sporting contro il Satriano

Precisazione L'articolo sull'Aikido apparso sulnumero del 15 marzo 2010dell'Eco di Basilicata, Calabria eCampania è stato scritto daFiordineve Cozzi. Per errore lafirma dell'articolo apparsa sulgiornale era diversa. Nel pezzo,pubblicato a pagina 37, si parla-va dell'ultimo stage fatto a Romail 6 e 7 marzo dal dirigente dellascuola di Aikido di Lauria.

Turno di stop pasquale e poisi ritorna a giocare a ritmialtissimi. Per la Sidel diMister Narducci nelle pros-sime tre partite si deciderà ilfuturo di Lopis e compagni.Occhi puntati dunque sulleprossime avversarie, le duemessinesi ed il Catona,anche loro in piena corsa

salvezza,ma con punti inmeno rispetto aiLagonegresi. Un tris di par-tite nelle quali raccoglierenuovi punti e soddisfazioniche serviranno per esserepresenti ancora nella serieB2. "Ci alleneremo con lagiusta concentrazione perfar bene in questo finale

decisivo di campionato"- hadichiarato il tecnico dellaSidel, in questi giorni impe-gnato con i suoi in doppiesedute di allenamento."bisognerà dare il massimonel prossime partite perchéora si gioca il nostro futu-ro"- ha commentato il dsdella Sidel, "ma abbiamo

sempre creduto nel poten-ziale della nostra squadra edin queste settimane pensia-mo che possa venir fuoriche ci possa assicurare lasalvezza". Certo il calendario, visti gliscontri diretti, potrebbe dareun sostegno alla squadra delPresidente Cosentino, ma il

grosso dovranno farlo gliuomini e le individualità,indispensabili nei momentidecisivi. Giocare in casa, due partitedue tre decisive, poi potreb-be ulteriormente, essere unvantaggio per i lagonegresi,che tra le mura amiche nelgirone di ritorno, hanno

saputo distinguersi nella vit-toria. Appuntamento dunqueper il prossimo 10 aprilecontro l 'A.s. Messina,terz'ultima in classifica, chegià domenica scorsa haceduto le redini alla rimontasalvezza del San felice daNicosia.

Paola Vaiano

Tre partite per disegnare il futuro della Sidel Lagonegro

Page 38: l'iniziativa

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LAURIALAURIA0973-6240260973-624026

CITTCITTA' DI LAURIA A' DI LAURIA La FFabbrica delle Idee

Presentazione Primo Pacchetto Operativo

Giovedì 8 Aprile 2010 ore 18.00 Sala Consiliare

Nel corso di una serie di riunioni pubbliche tenutesi presso il Comune diLauria si è messo a punto un primo calendario di una serie di attività cul-turali. Ecco di seguito le iniziative:

Domenica 18 Aprile ore 17: Presentazione volume di WilmaFittipaldi: "Lauria: percorsi di arte, fede e storia”Chiostro Convento Immacolata

Fine Maggio 2010: Proiezione all'aperto in Piazza San Nicola delfilm "Basilicata coast to coast"Ospite della serata Rocco Papaleo

Sabato 29 Maggio 2010: Berardino Polcaro ed il suo tempo Chiostro Convento Immacolata

Sabato 5 Giugno 2010: Quattro personaggi in cerca d'autore: Nicola Maria Gallo (Primo parlamentare) Pietro Ulloa (Presidente del Consiglio Regno Borbonico) Paolo Melchiorre (Primo Deputato del Regno di Napoli)Michele Miraglia (Agente segreto Regno Napoli)

Giovedì 1° Luglio 2010: Presentazione Guida culturale e turistica diLauria - Sala Consiliare

Metà luglio 2010: 1° Festival Internazionale della Cultura Popolare

Domenica 1° Agosto 2010: Festival Regionale del Folklore lucanonel quartiere Caffaro legato ad un'iniziativa culturale e tradizionalesul Beato Domenico Lentini della parrocchia San Nicola

Sabato 7 Agosto 2010: Il Massacro di Lauria - Concorso artistico Villa Comunale

Domenica 22 Agosto 2010: 3° Festa del Fiume Noce

Inizio Ottobre 2010: Il Calcio a Lauria - Storie e personaggi

Domenica 18 Aprile 2010ore 17.00

Convento Immacolata Concezione Sala Cenacolo

Saluti: Sindaco di Lauria Antonio Pisani Assessore Cultura Mario Lamboglia

Relazioni: prof. Giantonio Rossinidon Franco Alagia

Intervento: prof.ssa Wilma Fittilpaldi

La cittadinanza è invitata

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Il rito e la lingua greca nella valle del Noce e a Rivello CULTURA/A ricordo di Biagio Ferrari docente e ricercatore illustre. Giovanni Celico e Biagio Moliterni analizzano una pagina significativa della storia locale

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 1° Aprile 2010 Zibaldone 39

Rivello, questo antico e stupen-do insediamento, sorto sullasponda destra del fiume Noce,quasi a dominare la vallata sot-tostante, fino allo sbocco sulTirreno, nella sua storia mille-naria ha registrato la presenza,incisiva culturalmente, perlungo volgere di secoli, del ritoe della lingua greca.Tracce della parlata "greca" siritrovano ancora in alcuni termi-ni dialettali d'uso comune, ariprova del legame profondo chesi era instaurato tra i monaci chequel rito professavano e pratica-vano e le comunità locali.La "tradizione" greca fu espian-tata, con la forza in alcune cir-costanze, quando la "chiesaromana" stabilì che il "canone"greco doveva essere sostituitodal latino, in ciò coadiuvata daalcune famiglie di feudatari,

come i Sanseverino, anche se lastessa, pur sotto traccia, prose-guì e mantenne la sua presenzaper lunghi anni ancora, nellazona a confine tra la Lucania ela Calabria.A Rivello, infatti, il "rito greco"sopravvisse a lungo, indisturba-to come provano i "richiami",che sottoponiamo all'attenzionedei nostri attenti lettori, tratti,alcuni, dal volume di BiagioFerrari, Il Convento di S.Antonio a Rivello, Ed. Mazzilli,Rivello, 1995, e molti altri dal-l 'opera del Vescovo diPolicastro, Nicola MariaLaudisio, Sinossi storico-crono-logica erudita della Diocesi diPolicastro Composta in occasio-ne del Sinodo diocesano del1830, Napoli, Tipografia DeDominicis, 1831.Biagio Ferrari afferma: "il posto

del Convento occupa una posi-zione centrale nella vallata: sitrova tra la collina dell'abitato diRivello, ad occidente, e la colli-na della "Cetà", ad oriente, doveviene collocata "Sirinos", cittàdella Magna Grecia, che con isuoi reperti testimonia il mondopagano greco, lucano e romano;ed è centrale anche rispetto alledue fontane che ne caratterizza-rono la storia: a nord, la Fontanadei Lombardi (i Valdesi) e, asud, la Fontana dei Greci. Sonodetti basiliani, da S. Basilio, imonaci bizantini o italo-greciche si diffusero nell'Italia mer-dionale dal VII-VIII sec. d.C. Aiconfini calabro-lucani, intornoal X-XI sec. d.C., fondaronouna fitta rete di monasteri edoratori che ancora oggi sonoricordati nei toponimi: a Rivelloabbiamo S. Pietro, S. Andrea, S.

Giovanni, Santiquaranta, S.Freno, S. Gaudioso, S.Costantino, Campo di Monaco ePonte del Monaco. Tra le chie-sette-oratori basiliani, dell'XIsecolo, l 'Annunziata, la SS.Trinità e S. Barbara. Nel perio-do benedettino, fu introdotto aRivello il culto di Santa Rosaliae di S. Nicolò dei Greci (S.Nicola di Bari)".Nicola Maria Laudisio, in modoarticolato, sottolinea: "con laconsacrazione del benedettinoPietro Pappacarbone a vescovodi Policastro anche i confinidella stessa diocesi furono deli-mitati. Tra le località che essacomprendeva vi erano, oltreBussento, che è appuntoPolicastro, anche il Castellocosiddetto di Mandelmo,Camerota, Arriso, Caselle inPittari, Tortorella, Torraca,

Sapri, Lagonegro, Rivello,Trecchina, Lauria, Seleuci,Latronico, Agromonte, S.Attanasio, Viggianello,Rotonda, Laino Borgo,Trosolino, Avena, Regione,Abatemarco, Mercurio,Orsomarso, Scalea,Castrocucco, Tortora, Aieta,Maratea, con tutte le loro perti-nenze, con tutti i beni cheappartengono di diritto alle sud-dette località, con tutte le chie-se, i sacerdoti, i diaconi, i sub-diaconi e tutti i chierici dell'or-dine ecclesiastico, eccettuatequelle chiese, le loro pertinenzee gli altri beni, che, pur trovan-dosi entro i suddetti confini,siano stati riconosciuti comeproprietà, per diritto ereditario,della chiesa di Paestum. Per lerendite, cioè le offerte dei fede-li, il vescovo ne faccia quattroparti e prenda la prima per se,dia la seconda ai chierici, laterza ai poveri e riservi la quartaper riparare le fabbriche eccle-siastiche. Le ordinazioni deisacerdoti, dei diaconi e subdia-coni debbono essere celebratesoltanto in occasione del digiu-no del primo, del quarto, del set-timo e del decimo mese, mentreil Santissimo Sacramento delBattesimo deve essere sommini-strato soltanto in occasione dellafestività della Pasqua e in occa-sione della Pentecoste. Questoprivilegio fu steso nell'ottobredel 1079"."Il vescovo Pappacarbonerinunziò, subito dopo, alladignità episcopale e ritornò nelmonastero di Cava".Proprio in quegli anni, moltissi-mi monaci orientali, cacciati daRoberto il Guiscardo dallaCalabria e dalla Puglia, giunseronella diocesi e si rifugiarono,oltre che nell 'abbazia di S.Giovanni a Piro e di S. Cono diCamerota, anche, associandosialla locale comunità greca, aRivello.A Camerota e Rivello vi erano,infatti, due abbazie minori dibasiliani: quella di S. Pietro,sotto la giurisdizione dell'archi-mandrita di S. Maria diGrottaferrata, e quella di S.Giovanni Battista, sotto la giuri-sdizione dell'archimandrita di S.Giovanni a Piro."Fino alla prima metà del '700esistevano ancora i pubblici ora-tori, aperti a tutti, ridotti poi arovine, mentre i beni di questedue abbazie furono assegnatialla Chiesa Madre di Rivello,come risulta da uno strumentoin pergamena del 1341 scritto incaratteri gotici, e da un altrostrumento del 1685 che si trova-no nell'archivio della medesimachiesa.La Santa Sede concesse che leordinazioni sacre del clero grecoche risiedeva nella diocesi fos-sero fatte dal vescovo diPolicastro, benché di rito latino,per evitare che il clero grecodella diocesi aderisse allo sci-sma di oriente.Era Vescovo di Policastro, untal Pagano che assegnò, in per-petuo, la amministrazione dellaparrocchia della SantissimaTrinità di Rivello, chiamataPivarello, alla chiesa madredella stessa città.Nicola Principato, nominatovescovo di Policastro nel 1430,con il consenso del Capitolo,assegnò anche l'amministrazio-ne dell'altra parrocchia dedicataa S. Barbara, pure di Rivello,alla chiesa madre della stessacittà.Giovanni Scorna, nominatovescovo di Policastro nel 1516,ordinò, secondo quanto risultadalla visita pastorale del 1527,sacerdoti i monaci greci e inparticolare quelli di Rivello.Fu il vescovo FerdinandoSpinelli, nominato nel 1572,che ordinò ai monaci greci cherisiedevano nella diocesi diadottare entro un anno il ritolatino nella celebrazione dellamessa, nella recitazione del bre-viario e in tutti gli uffici religio-

si, secondo le disposizioni diPio V. Pur accettando quelle disposi-zioni i monaci di rito greco,ancora nel 1830, versavano leprestazioni alla Mensa vescovi-le secondo il costume ed inmemoria del rito greco, ognianno, nel giorno dell' Epifaniadel Signore benedivano in alcu-ni paesi le case con l'acquasanta, come fanno i sacerdoti dirito latino il sabato santo.A Camerota, la festa di S.Daniele, invece che il 21 luglio,secondo il calendario romano,continuò a celebrarsi secondo ilcalendario de Greci il 17 dicem-bre.Pietro Magni, vescovo diPolicastro dal 1635, concesseal seminario diocesano i benefi-ci semplici di S. Andrea diRivello.In quell'anno si registrava chealcuni cittadini di Rivello, conaltri di Lauria e Lagonegro, abi-tavano alcune case costruitesulla cima del monte Sirino,vicino ad una piccola cappellaconsacrata a S. Maria adNives"."Sotto l'edificio della chiesaMadre", continua mons.Laudisio, "vi è un ipogeo sorret-to da due ordini di diciottocolonne ciascuno: nell'ipogeo siinnalza un altare consacrato a S.Nicola di Mira e ivi parecchievolte è sgorgata la "manna di S.Nicola""."Giuseppe De Rosa, vescovo diPolicastro dal 1775, elevò nel1784 al rango di chiesa succur-sale con cura d'anime la cappel-la di S. Costantino, frazione diRivello, ivi esistente dal 1704per gli abitanti di Rivello cheattendevano alla coltivazionedei campi".Dal 1797 fu vescovo diPolicastro Ludovico Ludovici,"proveniente dalla diocesi diCrotone, che ebbe al suo fiancodon Giacomo Antonio Rossi diRivello quale canonico dellacattedrale che fu anche segreta-rio dell'Accademia di Religione,originariamente innestata aRivello. Nella chiesa di S.Maria del Poggio di Rivello sivenerava il corpo di S.Mansueto, mentre nello stessocentro vi era il convento deiMinori Osservanti di S. Antonioda Padova"."A Bosco, un tempo frazione diRivello, grangìa della abbaziabenedettina di S. Filippo diLauria, c'era una cappella cheera stata costruita là dove abita-vano alcune famiglie di Rivelloche vi coltivavano i loro fondied era stata consacrata a S.Maria della Consolazione odelle Grazie, e i beni dell'abba-zia che si trovavano nel territo-rio di Rivello appartenevano aquesta cappella, come risultadagli atti della visita del 1597del cardinale Spinelli. Il vescovoMagri, visitando nel 1636 lacappella, diede all'arciprete diRivello l'incarico di mandarvi acelebrare messa"."Don Francesco Santoro, arci-prete di Rivello, all'inizio del1700 fu vicario generale diAnglona e Tursi, mentre donBernardino Bevilacqua, anche diRivello, fu prima vicario genera-le a Cassano e poi vicario del-l'abbazia di S. Elia a Carbona einfine vicario dell'abbazia di S.Pietro di Licusati. Don BiagioMaria Bevilacqua anche diRivello fu anche vicario genera-le della diocesi di Cassano. UnDon Giovanni Pietro Bevilacquadi Rivello, nel 1748, discuteva aRoma come avvocato di causenei sacri tribunali, come donMichele Vigorito, sempre diRivello, che insegnava a Napoliscienze matematiche nella regiaUniversità"."Nelle chiese di S. Nicola e di S.Maria al Poggio di Rivello isacerdoti erano chiamati canoni-ci titolari, in base ad una anticaconsuetudine".

Giovanni CelicoBiagio Moliterni

Continuano senza sosta leiniziative editoriali dedi-cate ai fumetti. E' di que-sti giorni il lancio in edi-cola della collana "Glianni d'Oro di Topolino",una serie di 38 volumi,allegati settimanalmenteal Corriere della Sera ed

alla Gazzetta dello Sport, che ripercorre oltrequarantacinque anni di "strisce" e tavolededicate a Topolino e ad altri personaggidella famiglia Disney. Un'opera inedita, pre-sentata in questa veste per la prima volta nelmondo. Una collezione unica che compendiatutto il Topolino classico, quello apparso suiquotidiani americani negli anni Trenta, tantoper intenderci, e, nel contempo è un omaggioall'artista che più di ogni altro ha contribuitoallo sviluppo del mondo di Mickey Mouse,Floyd Gottfredson, un genio dell'arte fumetti-stica, il narratore e disegnatore che ha raccon-tato sin dal 1930 le avventure di Topolino eMinni, di Pippo, di Orazio e Clarabella, diGambadilegno, Tip e Tap, Eta Beta e di tantialtri comprimari che comparivano sui giorna-li in bianco e nero dal lunedì al sabato, ed acolori sulle cosiddette tavole domenicali.Topolino non nasce, come si sa, nell'universodelle "nuvole parlanti". Debutta sul grandeschermo diventando subito una star del cine-ma di animazione. Non è la prima celebritàdei cartoons a passare dalla pellicola alfumetto, ma poco più di un anno dopo il suoesordio ufficiale sullo schermo, avvenuto conil cortometraggio "Steamboat Willie" il 18novembre 1928, i quotidiani statunitensicominciano a pubblicare, in bianco e nero, lasua striscia. All'inizio degli anni Trenta, infatti, non esi-stono ancora gli albi a fumetti come li inten-diamo oggi. Le pagine di un quotidiano sonola sola opportunità che un personaggio dise-gnato ha per raccontare le sue storie espri-mendosi attraverso i balloons e Topolino viapproda riuscendo a fare breccia nel cuore di

moltissimi lettori. "Gli anni d'Oro diTopolino" farà la gioia di tutti gli appassiona-ti Disney, specie tra i fan del topo più famosodel mondo. L'opera, infatti, riporterà nellecase italiane personaggi e avventure ben notead almeno quattro generazioni. I più grandiavranno la possibilità di rileggere, in unaveste tutta nuova, le avventure che avevanodeliziato le letture della propria infanzia; i piùgiovani avranno modo di apprezzare l'inge-gnosità e la simpatia di racconti per immaginiun po' retrò, ma gradevolissime ed appassio-nanti. Un corpus di storie presentato in modosistematico e in ordine cronologico.Insomma, il meglio del Topolino classico.Tutte le storie e le strisce sono riprodottenella loro versione integrale, senza i tagli e lemodifiche dettate in altri casi da necessitàcontingenti. All'inizio di ogni storia sono pre-senti i credits con l'indicazione delle edizionioriginali americane e di quelle italiane, dispo-ste in ordine cronologico. La colorazione èstata curata appositamente per la collana,tenendo conto dei canoni internazionali. Siinizia con "Topolino e il mistero dell'UomoNuvola", famosissima per la aver tenuto abattesimo il Dottor Enigm, uno stravagantescienziato atomico recuperato anche altrevolte da altri autori come il nostro RomanoScarpa che lo utilizzerà, vent'anni dopo, in"Topolino e la Dimensione Delta" insieme adAtomino Bip-Bip un altro personaggio dive-nuto celebre nel mondo dei fumetti. E poi,una chicca. Ad ogni uscita è accluso un volume delTopolino in formato libretto che ha esorditonelle edicole italiane nell'aprile del 1949. Sicomincia con la ristampa anastatica del pri-missimo ed ormai introvabile numero uno perproseguire con i successivi primissimi albiproposti ai lettori dell'epoca al prezzo di ses-santa lire. Un motivo in più per non lasciarsisfuggire questa stupenda iniziativa editorialeche farà sorridere tanti e tanti lettori.

Silvestro [email protected]

PATHOSPPaassssiioonnii vveerree

Gli anni d’oro di Topolino

QQUUAANNTTII AAMMOORRII

"Cara mamma,ci siamo amatiper cin-quant'anni conuna grandissi-ma passione. E'stata dura,

molto sofferta, ma tra noi c'era qual-cosa di speciale. Cercherò di nondeludere le tue aspettative, che nonerano poche, lo so. Non sarà facile".Alain Elkann non è nuovo ad impresescrittoree in cui i sentimenti vengonoanalizzati a tutto tondo: la sua pennaelegante e dolce, rapida ed affascinan-te, le sue interviste, le sue conversa-zioni hanno il sapore di uno stileinconfondibile fatto di pacatezza neimodi, di eleganza linguistica, di tran-quillità, quella stessa con cui mi haaccolto per una recente intervista.Forse perché in grado di tradurre leemozioni più profonde, gli angoli piùnascosti dei sentimenti umani con iquali si è spesso confrontato nella suaattività di scrittore e di giornalista,Elkann ha il merito di trasformare unatranquilla conversazione in qualcosadi più, grazie -soprattutto- ad un'inna-ta disponibilità, a quella tranquillapredisposizione al dialogo, capace dimettere a proprio agio l'interlocutore econ esso i suoi lettori. Nato a NewYork -collaboratore de "La Stampa","Shalom", "Eco mese", Nuovi argo-menti", "Panta", autore di numerose epremiate pubblicazioni, tra cui spicca-no le conversazioni con il CardinaleCarlo Maria Martini, al tempoArcivescovo di Milano o con l'alloraRabbino Capo Emerito di Roma ElioToaff- l'Elkann che ho incontratocompie -ora- un passo ulteriore, sepossibile ancora più intenso, direttoquesta volta non verso la sua platea di

lettori, ma proprio verso sé stesso,verso una parte insostituibile dellapropria vita, della propria esistenza:con una commovente e coraggiosascrittura che svela quanto di più per-sonale uno scrittore -una persona…-possa fare, ci restituisce ora un diariopersonale, anzi personalissimo, vistoche protagonisti sono lo stesso giorna-lista e scrittore di origini ebraiche enazionalità franco-americana e suamadre Carla Ovazza. E qui, Elkann,gestendo la sua penna con semplicitàdisarmante nel raccontare l'esperienzadolorosa della morte della madre, rie-sce nell'intento di coinvolgere i lettoriin un viaggio così personale, così pri-vato, così familiare quasi da sorpren-derlo, catturarlo senza possibilità difuga, tanto intimo e raccolto è il diarioappena dato alle stampe da Bompiani.Questo affettuoso racconto quotidianonel quale è concentrato un intero ciclodi vita e morte, lascia senza fiato,sospeso com'è tra il 13 aprile 2000 -"Sto andando a Torino. Da dieci gior-ni mia madre è ricoverata all'OspedaleS. Giovanni, alle Molinette, da tregiorni è nel reparto di rianimazione.E' sospesa tra la vita e la morte, con lamente lontana da noi"- ed il 26 giugno2000 -"(…) C'erano molte persone diogni genere: parenti amici, conoscen-ti, guardie, ex governanti, persone chehanno lavorato con mia madre e permia madre (…) Tutti erano commossie sereni nel parlare di quella donnapiccola e tanto amata (…)". Un belregalo per i lettori che non avrannodifficoltà ad immedesimarsi nei com-moventi ricordi di Elkann nel suo"Nonna Carla".

Egidio Loritowww.egidioloritocommunications.com

La “Nonna Carla” di Alain Elkann

Negli scorsi giorni s'è svolto, neipadiglioni del Javits ConventionCenter di New York, l'edizione2010 dell'"International VisionExpo", dove il meglio dell'indu-stria italiana del settore è statopresentato ai visitatori americanie stranieri.L'occhialeria tricolore è un pro-dotto, piccolo e prezioso, che si èconquistato un'enorme fetta delmercato a stelle e strisce, ove lenostre aziende esportano granparte della loro produzione.Infatti, circa il 40% delle nostrespedizioni all'estero d'occhiali hacome destinazione gli USA, cir-costanza che qualifica quel mer-cato come il più importante per inostri conti economici, comeafferma Vittorio Tabacchi, presi-

dente dell 'AssociazioneNazionale Fabbricanti ArticoliOttici (ANFAO).Del 2009 si parla ormai come diun anno da dimenticare, in cui ifabbricanti d'articoli ottici hannosofferto, ma questo è l'anno dellascossa e tra i padiglioni delJavits Center si respira un'ariafresca che fa ben sperare.Il totale del fatturato degli asso-ciati all'ANFAO è di due miliar-di e mezzo di euro circa, con uncalo nell'anno trascorso del 9%;tutto sommato, rispetto ad altriaccessori, il comparto ha soffertomolto meno di quanto si temes-se.Intanto il futuro si annunciaroseo: "Sicuramente è finito ilcalo della domanda", sostieneTabacchi, "e già da dicembredell'anno scorso abbiamo vistouna certa tendenza, questa nuovapredisposizione verso l'acquisto,il desiderio di avere prodottinuovi: l'America ci sta dandouna mano e da questo punto divista vediamo una certa crescitadi mercato."L'Italia nel settore dell'occhiale-ria negli Stati Uniti occupa laseconda posizione dopo la Cina,

la quale - per evidenti ragioni -non può paragonare la sua pro-duzione alle lenti ed alle monta-ture che esprimono l'Italian LifeStyle."La Cina ci supera in numero dipezzi, decisamente. Il prezzomedio del cinese è infinitamenteinferiore al nostro, però comefatturato restiamo in assoluto ileader mondiali", dice ancoraTabacchi. "Prima di tutto mette-rei lo stile, il design, il buongu-sto italiano che è impagabile;poi, l'industria italiana è ancheleader di licenze che detengonole grandi firme. È grazie alnostro buon gusto che il made inItaly è ancora in assoluto il mar-

chio più riconosciuto al mondo."Gli esperti del settore hanno sta-bilito che l'occhiale da vista sicambia in media ogni tre anni,mentre quello da sole ha unadurata più breve (soprattutto neigusti femminili…), essendosostituito ad ogni stagione.Secondo il Vision Council (cheorganizza l'esposizione), il primogiorno di apertura ha fatto regi-strare un netto aumento di visita-tori e specializzati del settorerispetto all'anno passato, un buonsegno, tenuto conto che i clientisono venuti non solo con lavoglia di vedere, ma soprattuttodi acquistare.Le mode cambiano e cambiano

anche gli accessori occhiali. Lacollezione presentata adesso è laprimavera-estate 2010 e segueproprio quelle che sono le ten-denze: così come accanto alvestito c'è la cravatta o la borsaper la donna, così l'occhialeria èdiventata un elemento di moda.Collegata a questa importantemanifestazione commerciale, si èanche svolta nella VanderbiltHall della Grand CentralTerminal (la più grande edimportante stazione ferroviariadi Manhattan), una grandemostra sugli occhiali, dall'inven-zione in Italia nel XIII secolo,fino alle ultime tendenze, pas-sando attraverso una variegatarassegna di esemplari, dai piùsemplici e puliti ai più strava-ganti (come quello appartenutoal famoso cantante inglese EltonJohn).Auguriamoci che le nostre indu-strie riescano sempre più a con-quistare i mercati stranieri, per ilbene della nostra economia e perdare un sostegno significativo almercato del lavoro in Italia.

da New York,Massimo Mitolo

[email protected]

Un’icona legata al rito greco

Qui Nuova YorkIL MEGLIO DEGLI OCCHIALI ITALIANI A NEW YORK

Il Javits Convention Center a New York

Page 40: l'iniziativa

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