+ All Categories
Home > Documents > luce&cultura 3

luce&cultura 3

Date post: 22-Mar-2016
Category:
Upload: carnevaleelettrica-modugnese
View: 231 times
Download: 7 times
Share this document with a friend
Description:
presentazione lavori
28
Speciale Progetti risanamento conservativo e riuso dell’edificio “cavalieri di malta” In evidenza architetto Francesco Mancini http://lucecultura.blogspot.com n.3 2011 incontro con la domotica ELETTRICA MODUGNESE luce&cultura ARCHITETTURA DESIGN ILLUMINAZIONE Cultura Antonio Di Ciaula l’orizzonte fotografico
Transcript
Page 1: luce&cultura 3

Speciale

Progettirisanamento conservativo e riusodell’edificio “cavalieri di malta”

In evidenzaarchitetto Francesco Mancini

http

://lu

cecu

ltura

.blo

gspo

t.com

n.32011

incontro con la domoticaELETTRICA MODUGNESE

luce&culturaARCHITETTURA DESIGN ILLUMINAZIONE

CulturaAntonio Di Ciaulal’orizzonte fotografico

Page 2: luce&cultura 3

realizzato daFrancesco Bello Lorusso

a cura diElettrica Modugnese s.r.l.

luce&culturaARCHITETTURA DESIGN ILLUMINAZIONE

www.lucecultura.blogspot.comilluminotecnica@elettricamodugnese.it

Page 3: luce&cultura 3

arch. Antimo Casucciarch. Graziano Schiralliarch. Francesco Rutigliano

Era il 1879 quando Edison fece conoscere al mondo la lampadina ad incaldescenza, introducendo in un’am-polla di vetro un filo di cotone carbonizzato a far da resistenza e due fili di platino per la conduzione il tutto inglobato nel sottile vetro durante la soffiatura. Centotrentanni dopo quella stessa lampadina, la cui vita media era stimata per qualche ora, si sta mettendo da parte per lasciare spazio al led (Light Emitting Diode - diodo ad emissione luminosa) la cui vita media è stimata a cinquantamila ore con consumi decisamente inferiori. Entrambe le fonti luminose oggi possono essere accese o spente attraverso un cellulare oppure un computer anche da migliaia di chilometri di distanza. Il divario tecnologico che separa la lampadina di Edison all’at-tuale tecnologia conosciuta evidenzia quanto l’essere senziente si spinge al limite delle sue conoscenze per produrre nuove tecnologie che migliorano la vita dell’uomo. Nel campo elettrico ed elettronico la domotica (il termine domotica deriva dal latino domus che significa “casa”), svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi, la domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antro-pizzati, la domotica è nata nel corso della terza rivoluzione industriale allo scopo di studiare, trovare strumenti e strategie per: migliorare la sicurezza, risparmiare energia, ridurre i costi di gestione... La casa intelligente costituisce oggi una nuova frontiera, una nuova tecnologia, che, come la lampadina di Edison segnerà no-tevoli mutazioni nello stile di vita, facendo interagire le famiglie con la propria casa, permettendo il controllo totale degli elettrodomostici, il controllo della temperatura, ricevere in tempo reale stati di allarme, quali fughe di gas, allagamenti, intrusioni o manomissioni, scegliere in qualunque momento della giornata quale scena-rio vivere. Lo scenario è una funzione che permette il controllo sincronizzato di tutti gli apparecchi collegati all’impianto domotico, permette con un solo gesto (come accendere una luce dall’interruttore) di attivare o disattivare una certa quantità di apparecchi producendo uno stato, che può essere impostato, modificato e richiamato secondo le esigenze del momento. Le procedure che eseguiamo quando si esce di casa, quali chiusura delle tapparelle, spegnimento delle luci, attivazione dell’allarme... piccoli gesti quotidiani, possono essere attivati con un solo comando vicino la porta di ingresso o attraverso un cellulare o dispositivo connes-so alla rete, molte volte capita di essere dubbiosi se il gas è stato chiuso correttamente, se le tapparelle sono chiuse sapendo di una piogga improvvisa, se l’allarme è stato attivato, tutte queste attività possono essere gestite anche dal posto di lavoro e da qualunque distanza. La tecnologia ancora una volta viene incontro all’uomo, migliorando la vita, attraverso piccoli gesti.

Francesco Bello Lorusso

Editoriale

CAVALIERI DI MALTA

04 / PROGETTI 14 / IN EVIDENZA 18 / SPECIALE

ARCHITETTO

Francesco Manciniuna villa:minima ma non banale(O.Wilde)

Incontro con la domotica

ELETTRICA MODUGNESE

24 / CULTURA

L’orizzonte fotografi coANTONIO DI CIAULA

Contenuti

Page 4: luce&cultura 3

Foto: Giacinto Mongelli

arch. Antimo Casucciarch. Graziano Schiralliarch. Francesco Rutigliano

PROGETTI

CENNI STORICI

Le poche fonti disponibili circa l’origine dell’edificio medievale noto come “Cavalieri di Malta” in via Leonese nel centro antico di Bitetto, daterebbero la sua costruzione sotto la dominazione di Federico II° di Svevia per ospitare gruppi di persone e fedeli in rotta verso l’oriente e la Terra Santa. A conferma di ciò risulta che esso fu affidato all’Ordine dei Cavalieri di Gerusalemme (in seguito chiamati di Malta). Tutto quello che può dirsi in proposito è che originariamente l’antico manufatto doveva appartenere ad un fabbricato fortificato più grande, il quale nel corso dei secoli è stato rimaneggiato e frazionato giungendo nella sua forma attuale di casa-torre lungo l’antica via Leonese. Alcuni indizi, quale la scala esterna a “profferlo” accostata alla struttura originaria e la contiguità edilizia con l’edificato confinante, fanno propendere a tale tesi. L’origine alto medievale del manufatto è palesata, oltre che negli aspetti tipologici e costruttivi, soprattutto negli apparati decorativi delle finestre e dei portali realizzati in pietra lavorata da abili scalpellini dell’epoca, con esili colonnine e splendide cornici lapidee intagliate a motivi geometrici e flore-ali. Attualmente la struttura è di proprietà del patrimonio edilizio comunale.

CAVALIERIDI MALTAPROGETTO DI RISANAMENTO CONSERVATIVO E RIUSO DELL’EDIFICIO COMUNALE (BITETTO)

4 | luce&cultura

Page 5: luce&cultura 3

MODALITA’ DI INTERVENTO

A) risanamento dei setti murari – Allo stato attuale quasi tutte le murature esterne presentano il dilavamento e l’erosione delle malte nei giunti degli orizzontamenti dei conci lapidei, con lieve perdita di resistenza meccanica delle murature stesse. L’intervento previsto riguarda essenzial-mente la stilatura e la stuccatura di tutti i giunti dei conci lapidei con miscela di malta di calce e polvere di pietra calcarea, previa la scarnificazione e lavaggio dei giunti. Internamente le super-fici murarie dei locali, una volta liberate e ripulite dagli intonaci esistenti (di recente fattura) ed ormai degradati verranno reintonacate con malta traspirante a base di calce naturale idraulica e polvere di pietra calcarea, previa la stilatura e stuccatura dei giunti. Successivamente le pareti verranno tinteggiate con pittura a base di grassello di calce e terre naturali; per la scelta e cam-pionatura del colore in fase di attuazione sarà richiesto il parere della Soprintendenza. B) pulizia delle superfici lapidee ed elementi decorativi- Le superfici esterne dei conci lapidei delle due facciate ad angolo su via Leonese, una volta liberate dalle piante infestanti, verranno ripulite dalle patinature annerite dei depositi superficiali attraverso trattamento con acqua nebu-lizzata e asportazione meccanica con spazzole di saggina. Lo stesso trattamento verrà applica-to per le asportazioni di incrostazioni nelle parti di pietra più tenera delle cornici e degli elementi decorativi, anche con l’ausilio del bisturi nelle parti più incavate degli intagli. C) reintegro e ricomposizione delle partiture murarie degradate– Nelle parti di muratura dove sono presenti vistosi fenomeni di lesione e perdita dei conci lapidei sono previste operazioni puntuali e mirate di reintegro e ricomposizione delle parti lapidee degradate con intervento di “cuci e scuci”. In particolare gli interventi riguardano i parapetti e i volumi esistenti del piano di copertura e la scala esterna “a profferlo”. Per quest’ultima è prevista la demolizione della mura-tura del parapetto in conci di tufo (non in sintonia materica con quelli della struttura esistente) e successiva ricomposizione del manufatto con conci lapidei di dimensioni simili a quelli della struttura originaria della scala, fino alla quota attuale di circa 70 cm; a protezione della scala sarà installato un semplice corrimano in tubolare in ferro imbrunito da 40 mm di diametro, il qua-le verrà incassato sulla nuova muratura del parapetto e, seguendo l’inclinazione della rampa, verrà fissato a terra con la parte verticale del montante.D) sostituzione e rifacimento solaio intermedio - L’intervento mira alla sostituzione del solaio esi-stente non più recuperabile a causa del degrado materico del legno (marciume e fessurazioni delle travi) che ne ha ridotto notevolmente la capacità di resistenza strutturale. Nel corso delle operazioni di demolizione la pavimentazione esistente di mattoni in cotto verrà recuperata ed ac-catastata per poi essere reimpiegata nelle operazioni di reintegro delle pavimentazioni del primo piano e del lastrico di copertura. La nuova struttura verrà realizzata con una nuova orditura di travi principali e secondarie in legno lamellare di abete rosso ancorati negli alloggiamenti pree-sistenti ed preventivamente allargati in funzione alle nuove dimensioni della sezione delle travi, calcolate e dimensionate per i nuovi carichi di esercizio a cui sono destinati. II piano di calpestio del nuovo solaio è costituito da doghe in perlinato maschiato da 35 mm inchiodato alla struttura portante. Il trattamento finale di protezione delle strutture lignee sarà effettuato con prodotto biocida, antimuffa ed antifungo. Per la scelta dell’uso e della colorazione dell’impregnante sarà preventivamente concordata con la Soprintendenza.

IL PROGETTO

luce&cultura | 5

bifora prima dell’intervento di restauro

bifora restaurata

Page 6: luce&cultura 3

E) risanamento solaio di copertura – L’intervento mira al recupero materico e prestazionale della struttura latero-cementizia esistente (solaio “a margherita”) al fine di evitare la realizzazione di un nuovo piano di orizzontamento che comporterebbe dei scompensi strutturali nelle partiture murarie di appoggio (scassi in breccia per alloggiamento del cordolo in c.a.). Le operazioni in-terne consistono preliminarmente nell’asportazione degli intonaci dalla superficie dell’intradosso (ormai completamente degradati) ed eventuali operazioni di pulizia e trattamento dei ferri corrosi e ricostituzione della sezione collaborante di calcestruzzo con l’impiego di malte cementizie e/o resine consolidanti. Successivamente la superficie dell’intradosso verrà intonacata con malta traspirante a base di calce naturale e polvere di pietra calcarea. Esternamente sul lastrico di co-pertura, previa un’operazione di pulizia e sradicamento delle piante infestanti, i lavori consistono nel recupero ed accatastamento del piano pavimentale in mattoni di cotto e seguente demoli-zione del sottofondo di posa fino alla quota di estradosso del solaio, su cui verrà realizzato un nuovo massetto delle pendenze in calcestruzzo cellulare con impermeabilizzazione a doppia membrana bitumosa. Successivamente verrà posizionato uno strato coibentante in pannelli di sughero e polistirene su cui verrà steso il massetto di posa in malta idraulica per la posa dei mattoni in cotto precedentemente recuperati. Lo scolo delle acque piovane viene modificato per permettere un nuovo alloggiamento di un pluviale esterno in rame per il deflusso delle acque meteoriche.

6 | luce&cultura

ambiente a piano terra

Page 7: luce&cultura 3

F) risanamento e recupero delle pavimentazioni – L’intervento consiste essenzialmente in ope-razioni di pulizia e asportazione dei calcinacci e delle incrostazioni presenti sulle facce esterne delle pavimentazioni esistenti. In particolare per il basolato del piano terra, prima di essere rimosso per la realizzazione del vespaio di ventilazione, le chianche verranno numerate e map-pate. Successivamente una volta rimosse verranno accatastate ordinatamente per poi essere ricollocate secondo il disegno originario, ed eventualmente integrate nelle parti mancanti con altre basole di uguale fattura e materiale. La stessa operazione sarà eseguita per la pavimen-tazione in cotto del piano di copertura eventualmente integrata con nuovi mattoni in cotto simili per forma e dimensioni. Al primo piano i mattoni di cotto esistenti rimarranno in loco e saranno semplicemente ripuliti con l’ausilio di spazzole di saggina e detergenti naturali. Il trattamento finale delle superfici pavimentali sarà eseguita con ceratura a base di prodotti naturali. G) risanamento del sottofondo pavimentale piano terra – L’intervento prevede in generale il risa-namento del locale al piano terra atto a contrastare gli effetti di umidità di risalita dal sottofondo pavimentale. In particolare è prevista la realizzazione di un vespaio areato e il recupero del ba-solato di chianche. Le operazioni consisteranno inizialmente nella rimozione e accatastamento ordinato (mappatura numerata dei singoli pezzi) della superficie pavimentale del basolato esi-stente, successivamente verrà realizzato uno sbancamento del terriccio sottostante le chianche per una profondità di circa 80 cm, su cui verrà costituito un primo strato drenante di acciottolato o pietrame (media pezzatura) con sovrastante massetto cementizio livellante. Al di sopra verrà impostato la struttura ventilata del vespaio con elementi “Igloo” assemblati ad incastro, su cui verrà gettato un massetto di conglomerato cementizio armato con rete elettrosaldata che servirà da superficie di appoggio delle chianche precedentemente recuperate.

luce&cultura | 7

Page 8: luce&cultura 3

H) sostituzione serramenti– Tutti gli infissi delle aperture esistenti (porte e finestre), anche se di fattura non originaria, risultano effettivamente irrecuperabili e non adeguabili dal punto di vista prestazionale, pertanto ne è prevista la loro sostituzione. Le nuove finestre sono realizzate in massello di legno di rovere (per le sue caratteristiche di resistenza meccanica e durata) dise-gnate con telai fissi sagomati e alloggiati a scomparsa nella mazzetta interna dei vani murari delle finestre esistenti, ancorati con zanche metalliche nella muratura. A differenza degli infissi precedenti si è scelto un disegno semplice di telaio mobile ad un’anta unica, meno invasivo, per valorizzare al meglio la lettura delle partiture decorative lapidee delle finestre (colonnine, stipiti e cornici in pietra). I nuovi serramenti saranno dotati di vetro camera a tenuta termica. I due portoncini esterni del piano terra e del primo piano saranno anch’essi realizzati con batten-ti ad anta unica in massello di legno di rovere con disegno a fasce orizzontali, i telai fissi saranno sagomati seguendo il profilo interno dei vani murari ed incassati a scomparsa nella mazzetta interna. Tutti i dispositivi di movimentazione e manovra (cerniere, maniglie, serrature, fermi) sa-ranno in ottone imbrunito. La scelta della colorazione e l’uso dell’impregnante di tutti i serramenti sarà preventivamente concordata con la Soprintendenza.

8 | luce&cultura

ambiente a piano primo

Page 9: luce&cultura 3

luce&cultura | 9

Page 10: luce&cultura 3

IMPIANTO ELETTRICO E ILLUMINAZIONE - L’Impianto elettrico ed illuminazione è comandato da un qua-dro generale di distribuzione, sezionamento, protezione e da una centralina di controllo in-cassati a scomparsa nel muro esterno del servizio igienico al piano terra. Il sistema elettrico è alimentato direttamente dalla rete di distribuzione pubblica con un sistema di 1a categoria, trifase tipo TT con tensione di 230/400V. Il nuovo impianto elettrico dovrà alimentare tutti i corpi illuminanti, nonché le prese di corrente di tutti gli ambienti.TECNICA DI DISTRIBUZIONE - La distribuzione principale all’interno dei locali avverrà tramite un cavedio alloggiato all’interno della canna fumaria esistente (non più funzionante), che dal piano terra arriva fino al primo e secondo piano, utilizzando tubazioni flessibili in PVC e cavo unipolare N07G9-K. All’interno dei locali, per soddisfare le esigenze estetiche e di integrità originaria delle murature, il passaggio delle condutture avverrà per posa a vista lungo la fascia di attacco tra pavimento e parete con tubazioni in ottone anticato o rame, evitando passaggi sotto traccia e demolizioni.Le derivazioni alle utenze avverranno utilizzando scatole di derivazione, supporti e raccordi anch’essi realizzati in fusione di ottone anticato o rame, collegati a prese (comandate e non) ed interruttori costituiti da corpi in ceramica bianca.TIPI E SEZIONE CONDUTTURE - I conduttori scelti per l’alimentazione delle utenze sono con cavi ad isolamento minerale, per le caratteristiche di resistenza meccanica, al fuoco, tenuta stagna ed elevate temperature di utilizzo. La sezione dei conduttori è stata determinata in funzione della loro massima temperatura di servizio, della caduta di tensione ammissibile e delle sollecitazioni elettromeccaniche e termiche che si possono produrre in caso di cortocircuito.

IMPIANTI TECNOLOGICI

Premessa - L’intervento di riuso e la nuova destinazione funzionale del manufatto implica anche la realizzazione ex novo degli impianti tecnologici (impianto elettrico, idrico-fognario e termico) ai fini del miglioramento e adeguamento prestazionale dell’edificio. Le soluzioni adottate hanno tenuto conto dell’obbiettivo principale di non arrecare pregiudizio ai valori estetici e materici del manufatto. In particolare per il passaggio dei cablaggi e delle montanti tecnologiche principali si utilizzerà come cavedio una delle due canne fumarie esistenti incassate nella muratura e il sottofondo pavimentale del basolato del piano terra, durante le operazioni di sbancamento per la realizza-zione del vespaio ventilato.

10 | luce&cultura

ambiente a piano secondo

Page 11: luce&cultura 3

TECNICA DI ILLUMINAZIONE - Il sistema di illuminazione proposto mira ad una soluzione in grado di ottenere un’illuminazione ottimale e diffusa degli ambienti, a seconda delle esigenze di utilizzo. In particolare sono previsti apparecchi illuminanti d’interni a pavimento (piantane e lampade da terra) e lampade da tavolo, con sorgenti luminose fluorescenti ed alogene a basso consumo energetico. L’illuminazione di sicurezza avverrà integrando i corpi illuminanti con sistema di emergenza ad inverter. Tutti i com-ponenti elettrici utilizzati negli impianti saranno conformi alle prescrizioni di sicurezza delle Norme CEI che sono loro applicabili. IMPIANTO TERMICO - L’impianto termico è costituito da termoconvettori (solo caldo) a pavimento con cavo di alimentazione a scomparsa collegabile alle prese elettriche dei locali. I macchinari hanno un sistema di ventilazione a griglia superiore a comando automatico e manuale, con potenza selezionabile da 800/1200/2000 W, dotati di ter-mostato ambiente e conformi alle norme EN 60335-2-30. IMPIANTO IDRICO-SANITARIO - L’impianto idrico-sanitario è realizzato al fine di inserire al piano terra un piccolo bagno a servizio della struttura. L’impianto è costituito da tubi orizzontali e verticali in polietilene (tipo Geberit), di diametro opportuno, allacciato ai vari apparecchi di utilizzazione (lavabo e water). L’intero sistema di distribuzione delle montanti sarà collocato nel sottofondo del basolato di chianche del piano terra, nel corso delle operazioni di sbancamento per l’esecuzione del vespaio ventilato, ed allacciato alla rete pubblica dell’acquedotto. La produzione di acqua calda sanitaria è alimentata da boiler a parete posto all’interno del servizio igienico. IMPIANTO FOGNARIO - La rete fognaria di allontanamento delle acque reflue verrà anch’essa alloggiata in trincea nel sottofondo pavimentale del piano terra e separata da quella idrica. L’impianto verrà realizzato in tubazione di PVC rigido, secondo norme UNI 7447-87 tipo 303/1, con giunto ad anello elastomerico e collegata alla rete fognaria pubblica, con pozzetto esterno d’ispezione.

luce&cultura | 11

dettaglio impianto elettrico

Page 12: luce&cultura 3
Page 13: luce&cultura 3
Page 14: luce&cultura 3

FRANCESCOMANCINI

architetto

IN EVIDENZA

arch. Francesco Mancini

La villa sorge in una località, a 10 km dal centro cittadino di Corato, caratterizzata da un’archi-tettura residenziale bassa.

La committenza richiedeva una casa che fosse contemporanea, dalle linee essenziali, a stretto contatto con il verde e con piscina. Nella progettazione, il modello a cui si è fatto riferimento, è quello dell’architettura rurale che storicamente caratterizza le nostre campagne. Incastro di vo-lumi, corte, porticato, sono elementi che caratterizzano il progetto, ma con una rivisitazione tale da stravolgere lo stesso concetto di casa rurale, conferendole nuova valenza. Una casa che si apre sul verde ma si chiude nella zona in cui le attività della famiglia sono più intime. La piscina è situata a ridosso della villa lì dove sorge il porticato, in una posizione in cui non diventa protago-nista, ma fa parte del tutto. Le attività della casa, dalla notte al giorno, si affacciano su una corte aperta che diventa il fulcro di tutta la villa. Incastri di volumi, un susseguirsi di piani orizzontali e verticali, grandi aperture che contrastano volumi totalmente chiusi, bianco accecante e pietra locale sono gli ingredienti di questa architettura pensata per potersi incastonare sul paesaggio pugliese e destinata ad una famiglia che potesse vivere sia gli spazi interni che esterni in un continuo armonico, solare e amorevole.

UNA VILLA: MINIMA MA NON BANALE ( O.WILDE )

14 | luce&cultura

Page 15: luce&cultura 3

luce&cultura | 15

Page 16: luce&cultura 3

16 | luce&cultura

Page 17: luce&cultura 3

NOK nasce dalla voglia di creare e produrre una serie di oggetti d’uso che non necessariamente hanno una collocazione precisa, piccoli mobili per la casa ma anche per l’ufficio, oggetti per adornare gli interni ma anche il corpo. Nok produce oggetti che si propongono in un universo caldo, dove gli artigiani si identificano, si esaltano e si scambiano. Gli oggetti di questa prima collezione disegnata dall’Architetto Francesco Mancini, hanno un carattere forte, vivono autonomamente ma dialogano tra di loro; sono oggetti che hanno l’intento di conferire bellezza ad un bisogno; sono oggetti che cercano di attrarre gli sguardi e possibilmente il cuore. Ogni singolo oggetto è realizzato amorevolmente da artigiani evoluti, dove la manualità si alterna alla macchina; dove i materiali si fondono tra di loro in una sorta di dialogo. Gli artigiani ritrovano il gusto arcaico di accarezzare le loro creature scambiandosi tra di loro, ma scambiandosi anche con una realtà progettuale nuova in cui ogni singolo oggetto è pensato per essere usato da tutti i sensi in nostro possesso.Nok edita emozioni da vivere.

candeliereCANDELOCCHIO

candelieriPIN

vasiBODI

poltronaBILICO

poltronaDEDALUS

poltronaDIDON

poltronaOBLIO

sedutePOUFFALA

sediaSIEDILA

cassettieraBOMBAY

tavolinettoPP

contenitoreALBERO

specchioTRANSISTER grande

specchioTRANSISTER piccolo

tavolinoBILICO T

tavoloBILICO

sediaSIEDILA

piattoPEOPLE

piattoSPALSH

Page 18: luce&cultura 3

Sicurezza, automazione, comfort, efficienza energetica, intrattenimento sono le parole chiave che identificano la DOMOTICA, o home automation, applicazione di soluzioni tecnologiche all’ambiente domestico al fine di realizzare soluzioni integrate che aumentino la sicurezza, mi-gliorino il comfort, ottimizzino l’efficienza energetica, semplifichino le attività quotidiane, diano maggior controllo dell’abitazione.Realizzare un sistema domotico consiste nel progettare e realizzare un impianto diverso ed inno-vativo utilizzando elementi funzionali “non convenzionali” coordinati e gestiti da una o più unità intelligenti integrate con sistemi di comunicazione avanzati.Grazie all’interazione tra informatica ed elettronica, la domotica permette l’automazione ed il controllo dei gesti più semplici e ripetitivi che si compiono in casa: come accendere e spegnere le luci e sollevare le tapparelle, fino alla gestione di aspetti più complessi della vita in casa, come la climatizzazione degli ambienti e controllo dei carichi domestici.Oggi la maggior parte delle nostre abitazioni possiede molte apparecchiature ma queste sono scarsamente coordinate tra di loro e comunque richiedono sempre un controllo manuale. Nella casa domotica, invece, climatizzazione, luci, aperture di porte e finestre, sono tutte operazioni intelligenti che si possono delegare ad un sistema domotico.La domotica, oltre chiaramente ad automatizzare alcuni sistemi di controllo degli edifici, come antifurto e antincendio, consente un tangibile risparmio di energia elettrica, stimato nell’ordine del 20 - 30 % e un più sicuro funzionamento dei carichi, scongiurando blackout e sovraccarichi di corrente.Nell’ottica di personalizzazione della propria casa, villa o ufficio, la domotica diventa un punto qualificante per una corretta progettazione di interni, intesa dal punto di vista di integrazione di impianti ma anche da quello della progettazione del comfort che ne diventa aspetto determi-nante.

18 | luce&cultura

SPECIALE

incontro con la domotica

Foto: Roberto d’Ambrosio

INCONTROCON LA DOMOTICA

Page 19: luce&cultura 3

Illuminazione/scenariAttraverso gli apparecchi domotici è possibile accendere e spegnere punti luce o gruppi di punti luce simultaneamente l’ingresso all’appartamento.Climatizzazione e riscaldamentoModuli di temperatura consentono un notevole risparmio di energia e se ben distribuiti, restitu-iscono i valori di temperatura ambiente permettendo di accendere o spegnere gli apparecchi clima o riscaldamento dall’ufficio o dalla propria automobile.Apertura di porte e finestreCon un sistema domotico automatizzato si può gestire anche l’apertura e la chiusura di porte e finestre, tende da sole o tapparelle a seconda delle condizioni ambientali oppure su comando di zona o a distanza.Irrigazione del giardinoUn sistema domotico può gestire anche l’irrigazione del giardino, con la programmazione della diffusione dell’acqua ad orari stabiliti.

SETTORI DI APPLICAZIONE DELLA DOMOTICA

luce&cultura | 19

Con lo scopo di rispondere alla crescente domanda di integrazione tecnologica che sempre più spesso viene richiesta nella progettazione sia di ambienti professionali, sia di spazi abitativi e grazie alla collaborazione con aziende partner internazionali come DUEMMEGI e VIVALDI, Elettrica Modugnese ha organizzato un evento di pertinente valore denominato “Incontro con la Domotica” con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del comparto creando un luogo elettivo di incontro tra aziende, tecnici e decisori d’acquisto professionali, facilitando la creazione di siner-gie e nuove opportunità di business.Due aree specifiche affrontate dai relatori di Duemmegi - www.duemmegi.it e Vivaldi - www.vivaldigroup.it : “Come aumentare il comfort abitativo e ridurre il consumo energetico” e “Il modo migliore per vivere le emozioni audio-video multiroom”.L’automazione domestica deve semplificare la vita e mai essere di intralcio; la tecnologia forni-sce comfort e relax e migliora qualitativamente i momenti di svago facilitando operazioni com-plesse nella routine quotidiana permettendo di dedicare più tempo libero all’intrattenimento. Semplifica l’uso del proprio ambiente esaltandone l’aspetto estetico, architettonico e di arreda-mento, creando raffinate emozioni in un contesto elegantemente funzionale.L’integrazione dei sistemi dedicati all’intrattenimento domestico procede rapidamente. I sistemi di audio-video multiroom sono sempre più richiesti perchè pratici e facili da usare, ‘invisibili’ per-chè i cablaggi sono realizzati sotto traccia e integrati nelle pareti come tastiere di comando. Im-portante è la loro capacità di estensione da impianto base a sempre più complesso nel tempo.L’evento, che si inserisce nel contesto più ampio di un ciclo di incontri tecnici che l’azienda organizza, ha avuto grande risalto mediatico oltre che grande affluenza da parte di progettisti e tecnici del settore quali architetti, ingegneri, geometri pugliesi che hanno partecipato con grande interesse.

EVENTO

Page 20: luce&cultura 3

Elettrica Modugnese s.r.l.Via Dei Marmisti 21-23-25 zona ASI70026 Modugno (BA)tel. 0805367620fax [email protected]

Page 21: luce&cultura 3

MATERIALE ELETTRICOILLUMINAZIONEDOMOTICAVIDEO SORVEGLIANZASICUREZZAAUDIO/VIDEO MULTIROOM

Elettrica Modugnese, organizza incontri di formazioneprofessionali gratuiti, per maggiori informazioni: 080.536.76.20

[email protected]

Page 22: luce&cultura 3

L’AR

CHIT

ETTU

RA

E’ I

L GI

OCO

SAPI

ENTE

, RI

GORO

SO E

MAGN

IFIC

O DE

I VO

LUMI

SO

TTO

LA L

UCE

Le Corbusier

Page 23: luce&cultura 3
Page 24: luce&cultura 3

24 | luce&cultura

CULTURA

l’orizzonte fotografi co

Page 25: luce&cultura 3

luce&cultura | 25

Antonio Di Ciaula

[email protected] www.adcphotography.it

L’ORIZZONTE FOTOGRAFICO

L’approccio creativo alla fotografia di paesaggio e di architettura, è ciò che da sempre mi ha spinto ad impugnare la macchina fotografica. Cercare un luogo carico di naturale forza evocativa e congelarlo in un fotogramma bianco nero è un’intima esperienza di contatto tra la mia fantasia e la realtà circostante. L’utilizzo della pellicola è stato per me un elemento indispensabile per comprendere le potenzialità della luce e arricchire la personale precisione percettiva delle tonalità. Spesso mi chiedo quanto il digitale possa aiutare i principianti a conservare una certa “manualità” nella propria esperienza fotografica. Attualmente, siamo testimoni del dominio consumistico nel campo della fotografia. Il messaggio principale che viene di giorno in giorno trasmesso ai giovani fotografi è quello di poter ottenere buone foto semplicemente attraverso l’acquisto di innovative e costose attrezzature digitali. All’ombra di questo aggressivo e selvaggio mercato, parlare dell’importanza che assume la luce nel processo foto-grafico è quasi diventato fuoriluogo, retrò. La guerra dei pixel pian piano sta sgretolando il letterale significato di “foto-grafia”. E’ stimolante vedere che ogni giorno ci sono sempre più persone che si avvicinano al mondo della fotografia, tuttavia l’oceanica quantità di pixel disponibili on line, rischia di ridurre l’espressione fotografica ad una mera, spesso inconsistente, rappresentazione del reale. Pochi ricordano che essere pronti a cogliere un raggio di sole attraverso un cielo plumbeo, o essere capaci di intrappolare nello sguardo di un soggetto, l’anima della persona ritratta, sono manifestazioni di profonda sensibilità, parecchio distan-te dalla grandezza fisica di un sensore digitale. Fortunatamente è facile rievocare l’essenza della fotografia appena ci troviamo di fronte ad una bella stampa, che senza tranelli o forzature, trasmette emozioni a chi la osserva. Il ciclo si chiude proprio lì, stretto tra la voglia di “scrivere” con la luce da parte del fotografo e la percezione di un sentimento da parte dell’osservatore. Sono sinceramente convinto che le innovazioni tecnologiche possano arricchire il potenziale espressivo di ciascun fotografo. Ma prima di poter scrivere un armonico spartito musicale è necessario comprendere cosa sia una stonatura. Mi piacerebbe pensare che ancora oggi i fruitori di certi strumenti fotografici, siano coloro che avvertono una consapevole e radicata necessità di raccontare qualcosa di se stessi attraverso la luce. Spero che il linguaggio dell’anima possa prevalere sempre su quello dei messaggi pubblicitari. Spero che i moderni fotoamatori possano lasciarsi illuminare dalla propria voglia di realizzare ottimi scatti, piuttosto che farsi oscurare la mente dall’apparente facilità di utilizzo dello strumento fotografico.

Nace a Modugno, in provincia di Bari, il 30 aprile 1980. Nel 1998, spinto da una naturale e profonda passione, si avvicina alla fotografia da autodidatta. Affascinato so-prattutto dai paesaggi naturali e dalle classiche tecniche di camera oscura, comincia ad esplorare il proprio territorio in cerca di “visioni” suggestive da impressionare sulla pellicola. Attualmente opera a Bari come fotografo free lance, docente presso l’Accademia Fotografica Italiana di Brindisi e consulente per progetti nazionali ed internazio-nali di fotografia. Nel 2009 riceve il secondo premio (categria natura/alberi) al “PX3 Prix De La Photographie Paris”, una segnalazione al “Sony World Photography Awards” e una segnalazione e pubblicazione al- “PremioFotografico 2009” - TAU VISUAL.

Page 26: luce&cultura 3

luce&culturaARCHITETTURA DESIGN ILLUMINAZIONE

Verificata l’importanza di sostenere la cultura e le arti visive e sentendo l’esigenza di allargare i nostri orizzonti da un punto di vista di incontro e ricerca, da circa un anno abbiamo ideato e curato la rivista “luce&cultura” approfondendo i temi dell’ar-chitettura, design e illuminazione. Il nostro intento è quello di sostenere i professionisti e l’arte in tutte le sue forme espressi-ve, di rivolgere particolare attenzione alla capacità di innovare, innovarsi e guardare al futuro, di cogliere anche nei dettagli i segni della sua propensione al contemporaneo. Raccontiamo le trasformazioni del territorio indotte da quelle sui sistemi di mobilità e lo spazio che l’architettura di qualità ha nelle nostre città. La stessa rivista è presente sul nostro sito istituzionale www.elettricamodugnese.it, sui più noti social network e per ultimo su un nuovo blog dedicato – www.lucecultura.blogspot.com, strumento nato per affiancare il progettista. Attraverso il blog sarà possibile accedere direttamente alla rivista avendo la possibilità di scaricarla su iPad e iPhone o altro strumento mobile, così da avere dei riferimenti sempre a portata di mano in qualunque momento.

Page 27: luce&cultura 3

elettrica modugnese offre i migliori servizi che aiutano ilprogettista ed il cliente alla scelta dei corpiilluminanti

dai luce aituoi progetti

rendering

calcoloilluminotecnico

consulenza

Page 28: luce&cultura 3

luce&culturaARCHITETTURA DESIGN ILLUMINAZIONE

www.lucecultura.blogspot.comilluminotecnica@elettricamodugnese.it

Elettrica Modugnese s.r.l.Via Dei Marmisti 21-23-25 zona ASI70026 Modugno (BA)tel. 0805367620fax [email protected]


Recommended