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Luglio-Agosto 2015
L’azienda agricola al centro di un nuovo Welfare: ad Expo l’Assemblea Donne in
Campo-Cia. Pina Terenzi eletta Vicepresidente nazionale.
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L’azienda agricola del futuro al centro dei
servizi di cura dei territori rurali per un
nuovo Welfare. E’ la sfida lanciata
dall’Assemblea nazionale Donne in Campo
svolta il 24 luglio scorso nel corso della
terza giornata Cia in Expo.
Dopo il caloroso applauso delle delegate a
Paola Benassi Presidente del Gruppo
Agricatering Toscana Nord che è anche
gruppo pilota di Donne in Campo,
vincitore del Premio We-women for Expo
la Presidente Mara Longhin ha svolto un
approfondimento sull’agricoltura sociale,
campo nel quale le aziende femminili si
distinguono per iniziativa ed innovazione.
"Come una volta la famiglia agricola
offriva un ruolo a tutti i suoi componenti
anche ai più svantaggiati -ha affermato la
Longhin- includendo ognuno secondo le
proprie capacità, così l’azienda agricola
del futuro dovrà essere il centro delle
relazioni sociali dello spazio rurale
offrendo risposte ai bisogni delle comunità
a 360 gradi". E’ seguito il quadro
dettagliato dello stato dell’agricoltura
sociale in Italia a cura di Francesca Giarè
Ricercatrice Crea (Consiglio per la ricerca
in agricoltura e analisi dell’economia
agraria) che ha sintetizzato la realtà
odierna e le prospettive anche alla luce
della Legge recentemente approvata. Ma
sono state Barbara Coli e Larisa Lupini,
titolari rispettivamente dell’Agrinido ‘Lo
Spaventapasseri’ a Castelnuovo
Garfagnana (Lu) e dell’Agrinido ‘L’orto dei
pulcini’ ad Ostra (An) ad entrare nel vivo
emozionando la platea nel descrivere e
mostrare le immagini delle giornate
passate a contatto con la natura ed i
lavori agricoli dei piccoli dei loro nidi, del
rapporto con gli animali, del contatto con
la terra, con gli odori e i sapori della
campagna. Due donne in campo in prima
linea per proporre ed affermare un
Expo: il futuro dell’agricoltura è rosa
In crescita le aziende agricole al femminile. Sono quasi mezzo
milione. Detengono il maggior tasso di multifunzionalità, sono le
più attente alla biodiversità e hanno performance economiche
migliori pur avendo un'estensione ridotta. Donne in Campo-Cia
porta in Expo i valori di questa agricoltura. E premia venti
imprenditrici di successo.
Il futuro dell'agricoltura è rosa: Donne in Campo porta a Expo il
volto innovativo delle aziende agricole. Nella "due giorni" del
24 e 25 luglio l'associazione femminile della Cia racconta il
volto della contemporaneità grazie all'impegno professionale
delle sue imprese. L'assemblea "Diamo valore alla terra,
riconosciamo il tuo valore", coordinata dalla presidente
nazionale Mara Longhin all'Auditorium di Palazzo Italia, è stata
l'occasione per ribadire che le donne sono un caso di resilienza
e di resistenza nei territori rurali, ma soprattutto sono quelle
che hanno raccolto per prime e meglio la sfida di dare un futuro
all'agricoltura.
Ci sono stati importanti cambiamenti nel mondo agricolo al
femminile -ricorda Donne in Campo-. Oggi oltre un terzo delle
imprese agricole è condotto da imprenditrici e si stima che da
qui al 2020 le donne saranno alla guida del 40% delle aziende.
Già oggi le imprese agricole, insieme a quelle del commercio,
sono il settore dove più forte è la presenza di imprenditrici.
Sono loro infatti le maggiori protagoniste del "ritorno alla
terra". Un ritorno che è segnato da tre elementi di assoluta
innovazione. Il primo è che le imprese al femminile sono quelle
a più spiccata multifunzionalità. Più del 50% degli agriturismi
in Italia è condotto da donne, a cui si affiancano gli agri-nido e
gli agri-asilo, le fattorie didattiche e quelle sociali. Ma
multifunzionalità significa anche integrazione di filiera, così
oggi le donne in agricoltura danno vita a coltivazioni innovative
e a nuove forme di conduzione come ad esempio l'agricoltura
sinergica. Canapa per fare filati, olio o allevamento di asini per
fare cosmetici, erbe officinali per fare integratori alimentari
sono settori riscoperti quasi esclusivamente dalle imprenditrici
che hanno trovato nella trasformazione alimentare dei loro
prodotti agricoli un nuovo sbocco imprenditoriale. Giova
ricordare che, secondo le ultime statistiche, le donne capo
azienda sono 497 mila mentre le conduttrici sono 532 mila. È
proprio nelle aziende caratterizzate da attività innovative e
multifunzionali che le imprenditrici agricole si stanno
affermando con ruolo di protagoniste sostenendo non solo
l'attività produttiva, ma anche la salvaguardia dell'ambiente e
del paesaggio, la tutela delle tradizioni locali e degli antichi
saperi e il miglioramento della qualità della vita nelle aree
rurali.
L'altro elemento distintivo -aggiunge Donne in Campo- è che le
nuove imprenditrici agricole hanno un titolo di studio
mediamente più alto dei maschi. Il che significa che le aziende
in rosa sono dotate di maggior know-how. Pur avendo una
superfice mediamente inferiore a quella delle aziende al
maschile, le imprese "rosa" registrano una maggiore intensità
di lavoro e dunque una migliore performance di redditività con
un più alto valore aggiunto derivante anche dall'opzione di
coltivare in biologico, che è la scelta operata dal 90% delle
giovani imprenditrici. Sono loro la nuova forza dell'agricoltura
italiana.
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modello di educazione e crescita fortemente innovativo. Qui i link dei loro
interventi:
Barbara Coli: https://www.youtube.com/watch?v=qDp8rcRiCfA
Larisa Lupini: https://www.youtube.com/watch?v=V4IjpS7PaiU
Dopo il saluto del Presidente Nazionale Cia Dino Scanavino, che ha ribadito
l’importante funzione innovatrice che le donne svolgono nel settore primario e il
vivace dibattito, l’Assemblea ha eletto la Presidente Donne in Campo Lazio Pina
Terenzi, Vicepresidente nazionale Donne in Campo.
Dai campi ai buffet a filiera corta: dalle Donne in Campo nasce l'AgriCatering. Il progetto vincitore del
Concorso sull'imprenditoria femminile "We Women for Expo"
Volete portare la campagna in tavola valorizzando al massimo la
qualità e la biodiversità? Nessun problema, ci pensa l'AgriCatering
Donne in Campo. Profuma dell'eccellenza agricola italiana il
progetto che ha vinto il concorso "We Women For Expo" portato
avanti da Donne in Campo Toscana Nord, il Gruppo pilota di
Donne in Campo che all’interno di Padiglione Donna ha messo in
mostra per una settimana la sua attività.
Scoprire e rilanciare le antiche ricette dei territori rurali con prodotti di stagione appena raccolti e
subito cucinati, valorizzare il protagonismo delle donne dell'agricoltura depositarie dei saperi contadini,
creare un rapporto diretto fra produttore e consumatore anche a tavola e contribuire alla difesa
dell'ambiente accorciando la filiera e utilizzando tutte quelle produzioni locali che necessitano di minori
quantità di combustibili fossili per essere coltivate e trasportate: questi gli obiettivi dell'AgriCatering, il
catering a filiera corta, dove tutto nasce direttamente dal lavoro nei campi senza intermediazioni.
Il progetto non ha solo un alto valore culturale e sociale, ma anche economico: proiettata su scala
nazionale, infatti, è un'operazione che rivela un potenziale da 150 milioni di euro l'anno. Aprendo una
nuova frontiera dell'agricoltura al femminile che coglie appieno la spiccata vocazione del settore alla
multifunzionalità. L'AgriCatering è già partito in via sperimentale in Toscana e in Basilicata, ma ora lo
scopo è di creare una vera e propria "rete" nazionale tramite le associazioni territoriali di Donne in
Campo, presenti su tutto il territorio italiano. E per fare questo, le imprenditrici agricole della Cia si
sono già dotate di un regolamento ben preciso, un marchio "ad hoc" e un rigido disciplinare.
"I prodotti agricoli impiegati nell'attività di Agricatering -recita il disciplinare- devono provenire
prevalentemente dall'impresa, singola o associata, beneficiaria del marchio e dal territorio un cui essa
opera", proprio perché "Donne in Campo promuove un modello di catering coerente con il territorio
agricolo produttivo e con l'identità degli spazi rurali e caratterizzato da un forte contenuto di autenticità
e da un robusto legame con solide tradizioni e usanze". Anche per questo, si legge ancora nel disciplinare,
"le imprese agricole beneficiarie del marchio devono proporre ricette della tradizione del territorio di
riferimento, offrendo in particolare quelle legate alle culture rurali e alla biodiversità locale". Insomma,
un’operazione cultura di vasta portata per ‘ricordare’ le nostre origini e difendere dall’oblio lo
straordinario patrimonio agro-alimentare rurale italiano.
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Il talento delle nostre imprenditrici: ad Expo il ‘filo rosa’ delle
Donne in Campo.
Riunite il 25 luglio nello Spazio ‘We-Women for Expo" 16 imprenditrici agricole d’eccellenza provenienti
da 12 regioni italiane hanno dato vita ad una giornata straordinaria in cui per la prima volta donne
dell’agricoltura hanno raccontato la loro azienda, i territori e loro stesse dipingendo a tinte vivaci la
forte passione per il loro mestiere. Un ‘filo rosa’ delle Donne in Campo che si è snodato da nord a sud
tratteggiando l’orgoglio di appartenere al mondo agricolo con un forte impegno di cura e amore per la
terra, per le culture e per la biodiversità, per l’innovazione creativa e le relazioni con la società pur tra
aziende diverse per tipologia, vocazione e produzione.
Premiate dall’On. Susanna Cenni della Commissione Agricoltura della Camera (qui la videointervista a
cura di Tiziana Bartolini http://www.noidonne.org/videogallery-dettaglio.php?ID=0249) alla presenza
della Vicepresidente vicaria Cia Cinzia Pagni (http://www.noidonne.org/videogallery-
dettaglio.php?ID=0248) e presentate da Mara Longhin Presidente Donne in Campo si sono alternate
dalle diverse regioni italiane:
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Sicilia Fiorella Mortillaro (Agrigento -produzione di semi oleosi) e Daniela Di Garbo (Agriturismo
e Apicultura con l’ape nera sicula- Presidio slow food);
https://www.youtube.com/watch?v=ck8hOaF7Mq4
https://www.youtube.com/watch?v=ZqKYRYHv5lM
Puglia Rosaria Ponziano (Foggia -circa 120 ha a cereali, barbabietola da zucchero, ortofrutta,
olio, prevalente produzione di pomodoro conferito all’industria):
https://www.youtube.com/watch?v=vs2OVg_36M4;
Abruzzo Valeria Gallese (L’Aquila -Lanaquilana, Azienda zootecnica con trasformazione della
lana) e Rossella di Nisio (Pescara -Azienda produzione di cerali, vigneto e agriturismo con
produzione e cucina di erbe spontanee)
https://www.youtube.com/watch?v=ljYaAE6nVe8
https://www.youtube.com/watch?v=rsEvMJuNjHU:
Umbria Letizia Tiezzi (Castiglione del Lago Pg -Zafferano, olio, vino) e Antonella Giovannini
(Azienda agricola Colle Rocchetta - Narni Tr -Ortofrutta, Fattoria didattica):
https://www.youtube.com/watch?v=cP2keV3bo3k
https://www.youtube.com/watch?v=f_eoenEf0GU;
Toscana Paola Corridori (az. Agricola Biologica Podere Santa Francesca, Castiglion d’Orcia (Si) -
cereali, olio e piante aromatiche dalle quali si ottengono tisane):
https://www.youtube.com/watch?v=5JkKRou7gdA;
Lazio Pina Terenzi (Serrone -Fr -Azienda Vinicola Terenzi)
https://www.youtube.com/watch?v=czaKLXGIFq0;
Marche Lea Luzi (Azienda agricola Monterosso Produzione del Farro delle Marche):
https://www.youtube.com/watch?v=dVyeWngs_F4;
Liguria Barbara Fidanza (Azienda Agricola Biologica "Il Germoglio" coltivazione di ortaggi e
meloni, radici e tuber)
https://www.youtube.com/watch?v=Q_f4TpCTvFs;
Veneto Sonia Longhin (Azienda La Vaccheria- Campagna Lupia -Ve- Allevamento di vacche per
la produzione del latte di alta qualità. Fattoria didattica trasformazione e vendita di formaggi,
yogurt e gelato)
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https://www.youtube.com/watch?v=m2bsJu_U08k;
Piemonte Sandra Arneodo (Fattoria dell’Aglio - Coltivazione e trasformazione dell’aglio)
https://www.youtube.com/watch?v=8X7x7NyXAbs;
Trentino Claudia Casagrande (azienda viticola biologica - partecipa al progetto di creazione e
salvaguardia di un Bioparco rurale, il "Parco Doss del Rastel"):
https://www.youtube.com/watch?v=efMU5jtNkbI:
Lombardia Sofia Montorfano (Azienda agricola San Damiano produzione ortaggi e piccoli
frutti e Fattoria Didattica) e Beatrice Arrigoni (produce piccoli frutti biologici in una zona di
particolare pregio ambientale)
https://www.youtube.com/watch?v=71Qdc6zJExY
https://www.youtube.com/watch?v=rpLgHMgqv1A;
La mattinata, omaggiata della presenza della Presidente di Expo 2015 Diana Bracco, si è
conclusa con l’anticipazione del Docufilm Bioresistenze al femminile a cura di Guido Turus.
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DAL TERRITORIO
Liguria: Donne in Campo alla Festa dell'Agricoltura di Garlenda!
A Garlenda in provincia di Savona, si è svolta dal 30 luglio al 2 agosto la X edizione della Festa
dell’Agricoltura della Cia Liguria. Ogni sera lo stand di Donne in Campo ha ospitato una rappresentanza
di ogni provincia ligure! Con l’importante contributo di Paola Valente, Vicepresidente regionale di Donne
in Campo Cia Liguria ha messo in mostra i suoi ottimi
prodotti della Terra!
La Festa dell'Agricoltura è stata l'occasione ideale per dare
un'immagine coordinata di quanto le nostre aziende possono
offrire – ha spiegato Aldo Alberto, presidente regionale di
Cia Liguria – e il pubblico comincia a prendere l'abitudine di
andare a visitare direttamente le aziende sul territorio
presso le loro sedi.
Roberta Botti è la neoeletta Vicepresidente di Donne in Campo CIA La Spezia
‘Competenza, entusiasmo, intrapprendenza, positività –afferma Barbara Fidanza, Presidente Donne in
Campo Liguria nel comunicare la nomina a vicepresidente di La Spezia- sono alcune delle doti che in
questi anni di proficua collaborazione l’hanno contraddistinta. Liete del suo nuovo incarico le auguriamo
un fantastico buon lavoro’!
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Donne in Campo Est Lombardia: successo del 3° percorso nella
campagna mantovana “Le donne delle colline”
Anche il terzo percorso nelle campagne mantovane che si è svolto il primo agosto è
stato un vero successo. Nonostante la giornata piovosa, i partecipanti, sempre più
numerosi, hanno potuto apprezzare lo splendido paesaggio delle colline moreniche ed il
lavoro e le iniziative di quattro aziende agricole nelle quali le donne sono protagoniste.
Nell’azienda Monte Roccolo a Volta Mantovana, che produce tartufo nero, si sono
potute approfondire le caratteristiche di questa coltivazione molto particolare che può essere portata
avanti solo con una conoscenza molto approfondita delle caratteristiche del suolo, degli alberi e
dell’ambiente.
Nella seconda visita all’azienda Manerba a Cavriana ci si è confrontati con le caratteristiche di una tipica
azienda zootecnica che produce latte destinato all’alimentazione e trasforma direttamente una parte
della produzione in azienda producendo formaggi freschi e ricotte.
Nella terza visita nell’azienda agrituristica biologica Solimago di Solferino che produce vino, olio ed
ortaggi e dove si è consumato anche un ottimo pranzo vegetariano, ci si è confrontati con una realtà di
grande valore storico ed architettonico.
Nella quarta visita all’azienda agricola ai Pendolini di Monzambano che produce miele, frutta e mostarde
si sono potuti apprezzare l’impegno e le iniziative di una realtà molto impegnata nell’attività didattica
per bambini ed adulti.
La giornata si è conclusa con la visita all’antico borgo di Castellaro Lagusello.
L’iniziativa ha confermato il grande interesse di molte persone, anche di coloro che vivono nelle zone
rurali, a conoscere in modo più approfondito e da un’ ottica più vicina all’agricoltura le aziende ed il loro
legame con il territorio.
Il prossimo appuntamento "Le donne del gusto" è il 19 settembre con partenza da Mantova per Suzzara,
Gonzaga, Moglia e San Benedetto Po.
Trentino: grande successo delle ‘scampagnate in fattoria’ 2015
Ancora un successo l’edizione 2015 delle ‘Scampagnate in fattoria’,
l’iniziativa delle Donne in Campo Trentine giunta ormai alla sua sesta
edizione che offre ai cittadini una esperienza originale ed educative
con giochi e laboratori, visite guidata tra le piante e gli animali,
mercato di prodotti agricoli, ristorazione e spazio per il pranzo al
sacco. Il 5 luglio scampagnata da Laura Pontalti, a Cortesano di
Meano, il 26 luglio a ‘La Fonte’ azienda agricola biologica e fattoria
didattica, il 2 agosto all’azienda ‘Agritur Dalaip dei Pape’ e il 16
agosto Scampagnata a Castel Campo, fortunatamente solo in parte bagnata dalla pioggia.
Questi gli appuntamenti che hanno attirato i cittadini e offerto loro uno spaccato importante della
produzione dei prodotti agricoli e alimentari del territorio di prossimità.