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Luglio - Agosto n.4/2011 - Associazione Italiana per i ...Due riconoscimenti ci sono stati...

Date post: 24-Sep-2020
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Perché si favorisce lo sviluppo delle potenzialità in un bambino con mal- formazioni plurime e spesso gravi. Perché si offre ai familiari il sostegno indispensabile per affrontare difficoltà e disagi psicologici e pratici. Perché il per- corso riabilitativo iniziato nella prima infanzia renderà i genitori più forti e capaci e il loro figliolo meno dipendente da istituzioni e strutture”. Così la dottoressa Patrizia Ceccarani, direttore del nostro Centro di Riabi- litazione di Osimo, spiega l’impo- rtanza della diagnosi e dell’ “in- tervento precoce” per un bambino con gravi patologie e per la sua fami- glia. E aggiunge: “Valutare tutti i pro- blemi e stabilire un programma di recu- pero individuale già dalla prima infanzia è fondamentale perché... L’“intervento precoce”consente ai bambini e ai genitori di affrontare serenamente il futuro. Perché? ATTUALITÀ CONTINUA A PAG. 2 STORIE DI VITA SEGUE A PAG. 5 Ha appena compiuto 43 anni ed è un ospite tra i più attivi della Comunità Kalorama per adulti della Lega del Filo d’Oro di Osimo, a dispetto della disabilità. Angelo, originario... L’editoriale di Rossano Bartoli Cari amici, anche quest’anno abbiamo redatto il “Bilancio Sociale”, che spiega chi siamo, come operiamo, come funzio- nano i nostri Centri, quali progetti abbiamo realizzato e quali avviato. È un quadro completo dell’Associa- zione, di cui alleghiamo l’estratto a questo numero del nostro periodico e disponibile nella sua versione inte- grale sul sito www.legadelfilodoro.it o presso il nostro Ufficio Comunica- zione e Raccolta Fondi. Com’è tradizione da quando l’Ente è stato fondato, abbiamo organizzato gli annuali soggiorni estivi, che rap- presentano un’esperienza davvero significativa per molte persone sordo- cieche e per numerosi volontari. È, questa, una bellissima opportunità per dimenticare la monotonia e il fre- quente isolamento quotidiani, incon- trare tanti amici, confrontarsi con altri, mettere alla prova le proprie abilità e acquisirne di nuove, in situazioni e ambienti ben diversi da quelli abituali. Due riconoscimenti ci sono stati con- feriti e sono per noi motivo di grande soddisfazione. A Vicenza, il Premio Internazionale “Dedalo Minosse” alla Committenza di Architettura, attri- buitoci per il Centro di Lesmo; a Roma, il Premio “Eccellenza nei Public Affairs 2011”, assegnato all’Ente quale “vincitore per le Associazioni di volontariato”. NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro.Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a:Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) Luglio - Agosto n.4/2011 Notiziario ufficiale DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) Dal 1964 Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi DALL’ASSOCIAZIONE DALL’ ASSOCIAZIONE A PAG. 3 Sereno e attivo, ama tanto la musica e sogna la libertà Un’unica domanda, tre risposte, una sola via da percorrere: affidarsi a équipes competenti e ad adeguate strutture di sostegno per guardare avanti con fiducia Giornate in allegria per conquistare autonomia e autostima I soggiorni estivi organizzati ogni anno dal nostro Ente aiutano le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che vi partecipano a vivere momenti importanti, lontano dalla quotidianità spesso monotona, vicino a tanti amici e con l’aiuto dei preziosi volontari. DA QUASI 18 ANNI IL NOSTRO ENTE È FORTEMENTE IMPEGNATO SUL FRONTE DELL AIUTO ALLE PERSONE SORDOCIECHE DI OGNI ETÀ E DEL SUPPORTO ALLE LORO FAMIGLIE LA NOSTRA ASSOCIAZIONE PREMIATA PER IL SUO IMPEGNO Un riconoscimento “d’eccellenza” Durante una cerimonia svoltasi a Roma, lo scorso 5 luglio, presso la Sala Capitolare del Senato, la Lega del Filo d’Oro ha rice- vuto il premio “Eccellenza nei Public Affairs 2011”, destinato ad Associa- zioni non profit e as- segnato ogni anno ai migliori enti italiani che si occupano di sa- nità e salute. La Giuria, composta da rappresentanti del Governo, del mondo accademico, imprenditoriale, dei consumatori, dell’informazione ha espresso vivo compiacimento per l’attività svolta dal nostro Ente e per i traguardi raggiunti.
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Page 1: Luglio - Agosto n.4/2011 - Associazione Italiana per i ...Due riconoscimenti ci sono stati con-feriti e sono per noi motivo di grande soddisfazione. A Vicenza, il Premio Internazionale

“Perché si favorisce lo sviluppo dellepotenzialità in un bambino con mal-formazioni plurime e spesso gravi.Perché si offre ai familiari il sostegnoindispensabile per affrontare difficoltà edisagi psicologici e pratici. Perché il per-corso riabilitativo iniziato nella primainfanzia renderà i genitori più forti ecapaci e il loro figliolo meno dipendenteda istituzioni e strutture”. Così la dottoressa Patrizia Ceccarani,direttore del nostro Centro di Riabi-litazione di Osimo, spiega l’impo-rtanza della diagnosi e dell’ “in-tervento precoce” per un bambinocon gravi patologie e per la sua fami-glia. E aggiunge: “Valutare tutti i pro-blemi e stabilire un programma di recu-pero individuale già dalla prima infanziaè fondamentale perché...

L’“intervento precoce”consente ai bambini e ai genitoridi affrontare serenamente il futuro. Perché?

A T T U A L I T À CONTINUA A PAG. 2

S T O R I E D I V I TA SEGUE A PAG. 5

Ha appena compiuto 43 anni ed è unospite tra i più attivi della ComunitàKalorama per adulti della Lega delFilo d’Oro di Osimo, a dispetto delladisabilità. Angelo, originario...

L’editorialedi Rossano Bartoli

Cari amici,anche quest’anno abbiamo redatto il“Bilancio Sociale”, che spiega chisiamo, come operiamo, come funzio-nano i nostri Centri, quali progettiabbiamo realizzato e quali avviato. Èun quadro completo dell’Associa-zione, di cui alleghiamo l’estratto aquesto numero del nostro periodico edisponibile nella sua versione inte-grale sul sito www.legadelfilodoro.it opresso il nostro Ufficio Comunica-zione e Raccolta Fondi.Com’è tradizione da quando l’Ente èstato fondato, abbiamo organizzatogli annuali soggiorni estivi, che rap-presentano un’esperienza davverosignificativa per molte persone sordo-cieche e per numerosi volontari. È,questa, una bellissima opportunitàper dimenticare la monotonia e il fre-quente isolamento quotidiani, incon-trare tanti amici, confrontarsi conaltri, mettere alla prova le proprieabilità e acquisirne di nuove, insituazioni e ambienti ben diversi daquelli abituali. Due riconoscimenti ci sono stati con-feriti e sono per noi motivo di grandesoddisfazione. A Vicenza, il PremioInternazionale “Dedalo Minosse” allaCommittenza di Architettura, attri-buitoci per il Centro di Lesmo; aRoma, il Premio “Eccellenza neiPublic Affairs 2011”, assegnatoall’Ente quale “vincitore per leAssociazioni di volontariato”.

NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)

Luglio - Agosto

n.4/2011

Notiziario ufficialeDELLA LEGA DEL FILO D’ORO

Lega del Filo d’Oro - ONLUSvia Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)

Dal 1964Una lunga storia

di solidarietàper i sordociechi

DALL’ASSOCIAZIONE DALL’ ASSOCIAZIONE A PAG. 3

Sereno e attivo,ama tanto la musicae sogna la libertà

Un’unica domanda, tre risposte, una sola via da percorrere: affidarsi a équipes competenti e ad adeguate strutture di sostegno per guardare avanti con fiducia

Giornate in allegria per conquistareautonomia e autostima

I soggiorni estivi organizzati ogni anno dal nostro Ente aiutano le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che vi partecipano a vivere momenti importanti, lontano dalla quotidianità spesso monotona, vicino a tanti amici e con l’aiuto dei preziosi volontari.

DA QUASI 18 ANNI IL NOSTRO ENTE È FORTEMENTE IMPEGNATO SUL FRONTE DELL’AIUTO ALLE PERSONE SORDOCIECHEDI OGNI ETÀ E DEL SUPPORTO ALLE LORO FAMIGLIE

LA NOSTRA ASSOCIAZIONE PREMIATA PER IL SUO IMPEGNO

Un riconoscimento“d’eccellenza”

Durante una cerimonia svoltasi a Roma, loscorso 5 luglio, presso la Sala Capitolaredel Senato, la Lega del Filo d’Oro ha rice-

vuto il premio “Eccellenzanei Public Affairs 2011”,

destinato ad Associa-zioni non profit e as-segnato ogni anno aimigliori enti italianiche si occupano di sa-

nità e salute. La Giuria, composta da

rappresentanti del Governo,del mondo accademico, imprenditoriale, deiconsumatori, dell’informazione ha espressovivo compiacimento per l’attività svolta dalnostro Ente e per i traguardi raggiunti.

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P A G I N A 2 N.4/2011

A T T U A L I T À

... la capacità di ap-prendimento e lo sviluppodelle potenzialità sono de-cisamente migliori.Intervenire al più prestosignifica offrire al bambinol’opportunità di imparare inuno stato di massima pron-tezza e aiutarlo a rag-giungere risultati ottimali perla sua riabilitazione, pre-venendo e/o riducendo almassimo gli effetti provocatidalla pluriminorazione psi-cosensoriale”.

I bambini

Dai tempi ormai lontanidella sua fondazione, la

Lega del Filo d’Oro haseguito un considerevolenumero di persone sor-docieche e pluriminorate,prevalentemente giovani eadulti. Negli ultimi anni,però, la situazione si èmodificata: la maggiorparte delle richieste di aiutoora provengono da genitoridi bambini – tanti anche diorigine straniera – nati conpatologie spesso molto

gravi e quasi sempre pluri-me, che hanno bisogno diessere “presi in carico”dalle nostre èquipes dimedici specialisti, per unavalutazione, quanto piùtempestiva possibile, ditutti i problemi e per arri-vare in tempi brevi aquell’“intervento pre-coce” che apre la stradaverso una migliore qualitàdi vita. Alla luce di questicambiamenti l’Ente ha do-vuto adeguare professio-nalità e strutture alle nuoveesigenze, affrontando unconsiderevole impegno siaeconomico, sia umano. Dal1993, anno in cui è stataeffettuata la prima va-lutazione di un bambino in

quello che poi è diventatoil Centro Diagnostico, finoalla fine del 2010 sono arri-vati 226 bambini al di sottodei 4 anni (che sono segui-ti nella crescita perché tor-nano periodicamente aOsimo per i “trattamenti atermine” di verifica e di a-deguamento del program-ma riabilitativo) e sonostati effettuati oltre 400 “in-terventi precoci” (per al-

cuni bambini vengonoeffettuati più volte). Le minorazioni (deficitvisivi, uditivi, motori, in-tellettivi e spesso epiles-sia), sempre gravi e quasisempre plurime (quattronel 42% dei casi, cinquenel 39% dei casi), sonodovute a nascite premature(42%), a sindromi rare(39%), a malattie maternecontratte durante la gra-vidanza o a cause con-genite (19%) e richiedonol’intervento immediato dispecialisti e operatori perdefinire e avviare il pro-gramma di sviluppo e direcupero delle potenzialitàresidue. Durante il periododi ricovero al Centro Dia-gnostico (tre settimanealmeno) i medici, i terapi-sti e gli operatori indivi-duano i possibili metodiper comunicare con ilbambino, per creare con-tatto e interazione; simettono in atto strategie“mirate” per sviluppare lepossibilità di recuperoattraverso l’utilizzo di resi-dui visivi e/o uditivi e deisensi “vicari” (tatto, gusto,olfatto); si stimola l’attivitàmotoria con la fisioterapiae con il gioco; si eseguono

esercizi di logopedia e distimolazione che portanoa masticare, deglutire, arti-colare il più correttamentepossibile. E molto altroancora, per prevenire ulte-riori difficoltà, per avviareil bambino all’acquisizionedi autonomia e sicurezza epermettergli così di comin-ciare a partecipare attiva-mente alla vita secondo lesue potenzialità.

La famiglia

L’ “intervento precoce”coinvolge immediatamenteanche l’intera famiglia, chevive momenti difficili espesso di grande solitudinee deve affrontare molti pro-blemi legati alla nascita diun figlio disabile, bi-sognoso di assistenza e dicure speciali e talvolta, perle sue gravi patologie, conla vita appesa a un filo; unbambino che sicuramentecambia l’esistenza anchedegli eventuali fratelli, pri-vati spesso della presenzadei genitori a causa di visi-te e ricoveri ospedalieri. Poiché dovranno svolgereun ruolo fondamentalenella vita e nello sviluppodel loro bambino, fin dal-

l’arrivo a Osimo mamme epapà vengono seguiti dapsicologi e assistenti so-ciali: i primi li aiutano adaffrontare e ad alleviarel’angoscia e lo stress; glialtri spiegano leggi e dirittiriguardanti la disabilità ecercano di creare una retedi contatti con le strutturee le istituzioni presenti sulterritorio di provenienza ingrado di supportarli dopoil rientro. Inoltre sonocoinvolti dai tecnici edagli operatori nelle sceltedelle strategie di interventoe nell’avvio del programmariabilitativo del bambino,per acquisire la capacità diproseguirlo senza inter-ruzioni anche dopo il ritor-no a casa. Molto importante per loroè anche la possibilità diincontrare altri genitori,ospitati tutti, insieme aibambini, nella foresteriadel Centro Diagnostico: lavita familiare che vi si con-duce durante i giorni dipermanenza a Osimo, ilcontatto, il rapporto u-mano, il confronto conproblemi simili, i legami diamicizia che spesso si crea-no e proseguono poi neglianni, tutto questo porta adaffrontare l’intera situazio-ne con maggiore serenità.

Un lungo cammino…

…percorso fino ad ora dal-la Lega del Filo d’Oro inaiuto di chi ha bisogno,dalle persone sordociechee pluriminorate psicosen-soriali alle loro famiglie.Un cammino che non siferma, ma prosegue conl’impegno, la professio-nalità e la dedizione disempre da parte di tuttinoi. “L’ “intervento precoce”è di importanza vitale per ibambini e per i loro genitori– conclude la dottoressaCeccarani –, così come èfondamentale il supporto aigiovani, agli adulti e a tantianziani che hanno il pienodiritto di vivere una vitaserena e dignitosa. Le listed’attesa per poter arrivareal nostro Centro sono ancoratroppo lunghe, ma ci augu-riamo di poter far fronte atutte le richieste in tempiragionevolmente brevi. E speriamo che la rea-lizzazione della nuova sededi Osimo permetta diaumentare il numero deiposti disponibili, consenten-doci di ospitare e aiutaremolti più bambini”.

SEGUE DA PAG. 1

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A T T U A L I T À

È sempre bello far vacanza insiemeI soggiorni estivi costituiscono una delle principali attività di socializzazione organizzate per tanti amici sordociechi

e rese possibili grazie soprattutto all’aiuto di numerosi volontrari

Nel Suotestamento si ricordidelle personesordocieche

Il Suo testamento può diventare qualcosa dimolto importante. Infatti, con un lascito allaLega del Filo d’Oro Lei assicura un futuromigliore a tante persone sordocieche che pos-sono contare solo sul nostro aiuto. Anche gra-zie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centridi riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a farproseguire i lavori a Termini Imerese e aModena. Ma tanti altri progetti aspettanoancora le risorse necessarie.

Ufficio Comunicazionee Raccolta Fondi071 7231763

Per avere più informazioni, richieda ilnostro opuscolo lasciti a:

Come vuole una ormai plu-ridecennale tradizione,anche quest’anno tante per-sone seguite dalla Lega delFilo d’Oro (più di 80),accompagnate dai nostripreziosissimi volontari (oltre120), hanno partecipato aiquattro soggiorni estivi chesi sono svolti tra giugno eagosto a Porto San Giorgio(Fm), Igea Marina (Rn) eBagno di Romagna (Fc).A questi si aggiunge l’abitua-le periodo estivo a Osimoorganizzato per alcune per-sone sordocieche e plurimi-norate psicosensoriali.Grande l’entusiasmo neigiorni delle diverse parten-ze: chi ha ritrovato vecchiamici e chi sapeva di incon-trarne di nuovi; chi nonvedeva l’ora di vivere nuoveesperienze e chi era solodesideroso di dimenticare lapropria solitudine. Tutti,comunque, ben felici pen-sando a giorni di sole, mare,gite, serenità.

Serenità e socializzazioneOspitati all’Hotel Gabbianodi Porto San Giorgio (Fm)per soggiorni di una setti-mana ciascuno, i primi duegruppi di partecipanti eranoassolutamente eterogenei:età fra i 30 e gli 87 anni,problematiche differenti,diverse le provenienze, vari isistemi di comunicazione;ma i momenti piacevolisono stati davvero tanti emolte anche le attività svolteinsieme. A cominciare dallequattro visite artistico-cul-turali che hanno interessatotutti: due all’Aso PoloMuseale “San Francesco” diMontefiore, dove, nei labo-ratori didattici, si sono rea-lizzati oggetti di argilla distampo antico e toccati tes-suti e ricami di epoca rina-scimentale (“Uscite bellissi-me, che ci hanno permesso difare attività diverse da quelleche potevamo fare al mare”scrive Fabio); una al Museodella Calzatura diSant’Elpidio a Mare (“Ab-biamo anche potuto realizzareuna ciabattina con le nostremani: la mia l’ho regalata amia figlia” racconta Luigi);

una ai Musei Scientifici diVilla Vitali a Fermo, dove siè “viaggiato” fra il Polo, l’avi-fauna di tutto il mondo, imeteoriti e innumerevolipipe. E poi i mercatini, gio-chi al mare, le serate fracanti e balli divertenti pertutti. Quattro le visiteorganizzate anche per i par-tecipanti al quindicinale

soggiorno estivo di IgeaMarina (Rn): al ParcoTematico dell’Aviazione diRimini, immerso nel verdedelle colline, che esponeoltre 50 velivoli ed è il piùgrande in Italia e uno deimaggiori in Europa; alCastello di Gradara, traMarche e Romagna, rocca-forte malatestiana testimonedel tragico amore fra Paolo eFrancesca immortalato daDante; a Mondaino, cittadi-na che racchiude un sugge-stivo centro storico e ospitail “Mulino della Porta diSotto” dove si è potutoanche assaggiare il vero eraro formaggio di fossa tipi-co della zona; al Museo dellaMarineria di Cesenatico,lungo il Porto Canale, cheha fatto conoscere ai visita-tori tutte le caratteristichedell’antica tradizione dimare e di pesca del luogo. Epoi tanta vita sulla spiag-

gia, lunghe passeggiate,serate insieme a raccontar-si e a confrontare esperien-ze, partecipando a giochi,canti e balli, godendo ditante ore serene. Mentrescriviamo abbiamo ancorapoche notizie riguardo alleattività organizzate per i par-tecipanti al soggiorno estivoin programma a Bagno diRomagna (Fc) tra la fine di

agosto e i primi giorni disettembre.Possiamo però già dire chesi tratta di visite interessan-ti e significative esperien-ze, per completare le bellegiornate di sole e i tantimomenti di socializzazio-ne così importanti per lavita dei nostri amici sordo-ciechi, che li ricorderannoper molto tempo.

Il nostro impegno,l’importanza dei volontariL’organizzazione dei “sog-giorni estivi” richiede unnotevole impegno da partedella Lega del Filo d’Oro,che non potrebbe certo

attuarli senza la preziosapresenza di tanti volontariarrivati da molte regioni. Elo scorso giugno, visto l’ele-vato numero dei partecipan-ti, si è tenuto a Osimo uncorso intensivo di forma-zione per 16 nuovi volonta-ri che sono andati adaggiungersi ai più di 100con noi da tempo. A loro sisono affiancati i rappresen-

tanti di 6G r u p p iScout pro-venienti daAversa (Ce),Gualdo Ta-dino (Pg),Napoli, SanB e n e d e t t odel Tronto(Ap), Varallo(Vc), Val

Mugnone (Fi) e un gruppoparrocchiale di Roma, chesi sono alternati durante ilsoggiorno estivo di Osimo. Francesco ed Erika respon-sabili dell’organizzazione,sottolineano l’importanzadeterminante dei volontari,soprattutto in queste occa-sioni, affermando: “Uno degliobiettivi primari dei soggiorniestivi è quello di garantire ildiritto alle vacanze anche perchi ha tanti problemi. Ma nonsarebbe possibile realizzarlisenza il supporto dei volontaricosì preziosi per noi e che, aloro volta, per una settimana odue vivono una forte e coinvol-gente esperienza”.

FIN DAI TEMPI DELLA SUA FONDAZIONE IL NOSTRO ENTE HA DATO VITA A UN’INIZIATIVA DI GRANDE IMPORTANZA

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P A G I N A 4 N.4/2011

Un’occasione per stare insieme, con familiari, operatori, amici e volontari, tra giochi, teatro e musica

Nei nostri Centri le feste di fine anno hanno dato il benvenuto all’estate

“Basta, mi voglio riposare!”. Il titolospiritoso comparso sulla locandinadella festa programmata al Centrodi Osimo potrebbe funzionare daparola d’ordine per tutti gli altriCentri sanitario-residenziali dellaLega del Filo d’Oro. Come di con-sueto, tra luglio e agosto si festeggial’arrivo dell’estate durante giornateche vedono insieme ospiti, familia-ri, operatori e volontari, alle presecon attività ludiche, ma anchesocializzanti. Le nostre feste, come ilettori di “Trilli nell’Azzurro” sanno,hanno una valenza aggiuntiva: sonoinfatti un’ulteriore occasione diincontro per discutere, aggiornarsi,fare una sorta di piccolo bilanciodelle attività svolte dai nostri ragaz-zi e... stare un po’ insieme col sorri-so sulle labbra, prima della pausaestiva. Tuttavia, alcuni dei nostriospiti si impegnano a fondo (sottola guida paziente ed esperta di ope-ratori e volontari) persino quandosi divertono, preparando, comehanno fatto a Osimo, uno spettaco-lino di sapore vacanziero alla pre-senza del neopresidente della

nostra Associazione FrancescoMarchesi e del presidente uscenteMario Trapanese, al quale è stataconsegnata una pergamena ricordoe la cui gradita presenza ha rivelato

DAI CENTRI

la volontà di continuare a starcivicino. Voglia di sole e di meritato riposoanche in Lombardia, dove nelnostro Centro di Lesmo la giornatadi festa, a dispetto di una mattinatache prometteva scrosci di pioggia,ma che poi si è arresa al sole, è statainaugurata da un classico dei sapori

dell’estate: un’imponente “anguria-ta”, seguita da una serie di giochicon sorpresa in palestra e di compe-tizioni a base... d’acqua nei pressidella piscina: scherzose gare di abi-lità e di velocità che non hannovisto né vincitori né vinti, perchétutti i concorrenti si erano impegna-ti senza risparmio di energie. Unapausa sotto i raggi solari, giusto iltempo per asciugarsi e le attivitàdella giornata si sono chiuse nelmodo che i nostri ospiti mostranodi gradire senza riserve: una cenaalla “marinara” che ha messo tuttid’accordo. Quando i nostri ragazzisono rientrati nei loro appartamen-

ti, mentre alcuni loro compagnipartivano con i genitori per qualchegiorno di vacanza in famiglia, ave-vano sul volto i segni dell’allegria.“Un’alchimia di leggerezza ed emozio-ni” è la bella definizione che ci arri-va dal Centro di Molfetta per carat-terizzare il tono della loro giornatadi festa. Lì ha trionfato ilbuon gusto a tavola, conben quattro postazioni nellequali si sono dati da fare,insieme ad operatori evolontari, i ragazzi chedurante l’anno hanno parte-cipato al “laboratorio dicucina” e quelli che si sonodedicati alla coltivazioni deiprodotti adoperati per l’oc-casione. Una sinergia alta-mente apprezzata durantegli assaggi. “In altri modi”, la mostrafotografica della molfettese ManuelaRana ha fornito una bella immaginedella nostra Associazione, docu-

mentando con grande sensibilità lavita quotidiana del Centro. Per fini-re in bellezza, non poteva mancarel’area musicale, con il concorso“L’Ugola D’Oro”.Partecipanti: i nostri ragazzi.Insindacabile giuria: genitori, ra-gazzi non concorrenti e volontari

che si sono espressi con alzata dipalette-smile. Prima di metteremano, o meglio forchetta, alle deli-zie preparate in precedenza.

Modena: sempre più vicini al “via”Com’è nostra abi-tudine, vogliamotenere informati isostenitori dello“stato dell’arte”delle nostre strut-ture ormai pre-senti in cinqueregioni italiane. Dopo l’aperturadel Centro di Ter-mini Imerese, inSicilia, meno diun anno fa, ora

sulla dirittura d’arrivo c’è quello di Modena, in Emilia Romagna.Conclusi i lavori, resi possibili grazie al contributo di chi ha credutonella validità del progetto, si stanno completando gli arredi, realizzati inbase alle esigenze delle persone sordocieche e pluriminorate psicosenso-riali che verranno ospitate nel nuovo Centro, e gli ultimi passi dell’iterburocratico che ci permetterà di essere finalmente operativi. Nel ringra-ziare tutti coloro che ci hanno aiutato a raggiungere questo traguardo,desideriamosot to l ineareancora unavolta la siner-gia che ci legaalle aziendep ro d u t t r i c idegli arredi,interni ed e-sterni, che daquesta espe-rienza traggo-no sicuramen-te un arricchi-mento tecnicoe umano.

Un premio “speciale” per il Centro di LesmoLa Lega del Filo d’Oro è stata inclusanella rosa dei riconoscimenti dalla giu-ria del Premio Internazionale“Dedalo Minosse” alla Committenza

di Architettura eil nostro Centrolombardo ha cosìricevuto il PremioSpeciale “Designfor All” per la pro-gettazione e la rea-

lizzazione, che va ad aggiungersi adaltri ricevuti negli anni scorsi. “DedaloMinosse”, fondato nel 1997 e con

cadenza biennale, è promosso da ALAAssoarchitetti – Associazione LiberiArchitetti ed è l’unico riconoscimentointernazionale destinato al “commit-tente” e non all’architetto o all’operaperché, come si legge nelle motivazio-ni, “senza un buon committente non puòessere realizzata una buona architettura”.La cerimonia di consegna delle tre tar-ghe d’argento che costituiscono il pre-mio (al committente, all’architetto eall’opera realizzata) si svolge a Vicenza,città del Palladio, nella suggestiva cor-nice del Teatro Olimpico.

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P A G I N A 5 N.4/2011

STO R I E D I VITA

Angelo, che desidera una casa tutta sua

SEGUE DA PAG. 1

... di Castelfidardo, la “cittàdelle fisarmoniche” a pochichilometri da Osimo nonvede e ha seri problemi alivello di coordinazionemotoria, ma questo non gliimpedisce di essere attivoall’interno della Comunitàe di trarne soddisfazione emolte gratificazioni. Maseguiamo il canovaccio cheguida le nostre storie, affi-dandoci al racconto dimamma Ornella. Avremmopotuto intervistare lui per-sonalmente, ma stava pre-parando i bagagli perandare al mare e non era ilcaso di fargli perderetempo. “Angelo è molto meticolosonei preparativi – confermaOrnella – e il mare gli piacemolto, anche perché ci va incompagnia e lui ama starecon gli altri. Sono appenastata a trovarlo per vedere seaveva bisogno di altro e persalutarlo”.

“La seconda famiglia”

Com’è cominciato?“Con un parto prematuro.Angelo è rimato in incubatri-ce per cinque mesi e già alterzo mese i medici hannodovuto diagnosticare la ceci-tà del bambino, a parte, cosanon meno grave, la paresidella parte destra del corpo.Nel frattempo Angelo erastato vittima di un episodiodi broncopolmonite, poisuperato. Per fortuna, se cosìsi può dire, conservava l’udi-to e questo negli anni a veni-re ha fatto la differenza, con-sentendogli almeno un con-tatto sicuro con la realtà chelo circondava. Infatti hapotuto frequentare le elemen-tari, seguito naturalmente dauna maestra di sostegno, epoi le medie, con l’aiuto fon-damentale della Lega del Filod’Oro, che noi, abitando aCastelfidardo, conoscevamo.Io la considero parte dellamia famiglia e ho ben ragio-ne a dirlo, non solo per quel-lo che hanno fatto per miofiglio, ma anche per avergliin qualche modo offerto la“casa” che lui sognava…”Sarebbe a dire?“Ci arriviamo. Angelo è stato

Alla Comunità Kalorama, dove vive da diversi anni, lo hanno aiutato a conquistare l’autonomia

visitato per la prima volta alCentro di Riabilitazioneall’età di circa sette anni. Ilsuggerimento era partitodalla maestra di sostegno e ci

ha fatto approdare a Osimo.Da allora era iniziata unacollaborazione stretta tral’Istituto e la scuola frequen-tata da Angelo. Il supportotecnico e la grande esperien-za della Lega del Filo d’Orohanno dato i loro frutti, tantoche a un certo punto, comple-tate le scuole medie, è stato

inserito tra gli ospitidell’Istituto. In età adulta poipassò al Kalorama. Di queglianni ricordo momenti brutti,ma anche belli.Giancarlo, mio marito, eraspesso assente da casa per ilsuo lavoro, che lo ha portatoanche fuori dall’Italia, e io,per seguire Angelo avevorinunciato al mio, di parruc-chiera. La “Lega” mi ha aiu-tato a dominare gli episodiiniziali di aggressività di miofiglio, comprensibili dal suopunto di vista, ma difficili dagestire da soli. Non finiròmai di ringraziare quellepersone…”

“Uno spirito indipendente”

Com’è adesso Angelo?“Alto e magro, se si riferisceall’aspetto fisico, tranquillose consideriamo la trasfor-mazione caratteriale dovutaall’intervento specifico della“Lega”. La serenità conqui-

stata lo aiuta a svolgeremolte attività: al Kaloramaprepara il materiale che ser-virà a costruire cestini; safare andare il computer(modificato per i non veden-ti), col quale raccoglie laposta elettronica; mezzagiornata la passa al labora-torio di San Biagio dovetaglia la carta che servirà apreparare la cartapesta. E’un amante della musica enon perde un numero dellarivista che lo tiene al corren-te delle ultime novità. Se poic’è un concerto di uno deisuoi idoli, lui si attacca altelefono per chiedere l’inter-vento di un volontario che loaccompagni. La tv ovvia-mente non può vederla, mala ascolta, tant’è vero che,attraverso quel mezzo, haimparato un po’ d’inglese. Sitrova bene in compagnia, maè fiero della sua indipenden-za. E veniamo all’episodiodella casa. Angelo ha altridue fratelli, un maschio euna femmina, che ad un

certo punto della loro vitasono andati ad abitare perconto loro, come avvienequando si mette su famiglia.Angelo, che viveva con noi,ma che mostrava chiari segnidi insofferenza, anche se ilrapporto con i fratelli è sem-pre stato ottimo, chiedeva diandare a vivere da solo. E alKalorama lo hanno aiutato aconquistare maggiore auto-nomia e autostima.Ora, grazie alle attivitàlavorative e ludiche che laComunità per adulti gli hamesso a disposizione da sem-pre, si sente realizzato final-mente come “persona”, purentro i limiti della sua di-sabilità.”.

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Una merenda insieme per diventare amiciUn filo d’oro con i giovanissimi

Questo è ciò che vole-vano i giovanissimineocresimati dellaParrocchia di Bar-zago (Lc), che hannoincontrato poco tem-po fa gli ospiti delnostro Centro sociosanitario di Lesmo.Dopo la visita allestrutture e l’ascoltodelle spiegazioni deldirettore del centro e diun’operatrice, i visitatorihanno offerto alcunetorte, portate per fare

DALLE SEDI

Memorie solidali: un piccolo gesto per un grande messaggio d’amore

Presentato a Roma il Dizionario“virtuoso” della responsabilità

sociale d’impresa

merenda con i nostri ragaz-zi, accompagnate da unadonazione e da un commo-vente biglietto che dice:

Sono tanti i sostenitori che scel-gono di onorare il ricordo deipropri cari scomparsi con unadonazione alla nostra Asso-ciazione o testimoniano il lorosostegno alla Lega del Filo d’Orocon le memorie solidali, piccolioggetti che comunicano la pro-pria scelta di solidarietà. Un modo questo per testimonia-re il proprio affetto verso i defun-ti ed un concreto sostegno a favo-

re dei bambini e adulti sordocie-chi nostri ospiti.È quello che ha voluto fare lasignora Carla, mamma di unragazzo nostro ospite.“Ho scelto di illuminare il ricordodei miei cari con una luce speciale,quella della solidarietà. Ecco perchéla mia famiglia ha pensato di dona-re il valore equivalente alle spesesostenute in un anno per la lucevotiva alla Lega del Filo d’Oro a cuida tanti anni ho affidato mio figlio,che ho visto crescere e miglioraresotto lo sguardo attento e amorevoledegli educatori. Chi ha visto il car-

Di fronte a personalità delmondo politico, accademicoe imprenditoriale, il nostrotestimonial Renzo Arbore ha“tenuto a battesimo” a Roma,lo scorso 18 luglio, il primoDizionario CSR, online ecartaceo (la sigla significaCorporate Social Respon-sability – ResponsabilitàSociale d’Impresa), unasorta di enciclopedia dell’im-pegno sociale, reperibile sulsito www.osservatoriosocia-le.it/enciclopedia/ e curato daRoberto Orsi, direttoredell’Osservatorio Socialis. L’evento – a cui il nostro Enteè stato rappresentato dalsegretario generale, RossanoBartoli – ha coinciso con laproclamazione dell’AnnoEuropeo del Volontariato econ il decennale della pub-blicazione del Libro Verdedella Comunità Europeadedicato alla responsabilitàsociale d’impresa.Un chiaro esempio di quantole aziende siano oggi interes-sate al mondo del non profitsono le sinergie che si sonocreate fra il nostro Ente enumerose imprese o banche.Grazie alla credibilità d’im-magine acquisita in quasicinquant’anni, oggi la Legadel Filo d’Oro è coinvolta sianella concertazione di spazid’intervento in linea con leesigenze aziendali, sia nellacreazione di nuove modalitàdi intervento quali una sem-

plice donazione, il coinvolgi-mento diretto dei dipenden-ti, l’assegnazione di premi diconcorso non ritirati, l’offertada parte dei propri clienti deipunti raccolti, la destinazio-ne di parte del ricavato dellevendite di alcuni prodotti, lasponsorizzazione delle no-stre attività di comunicazio-ne, la realizzazione di eventia nostro favore e molto altroancora. E proprio una diqueste collaborazioni – ilprogetto sociale sviluppatofra la nostra Associazione ela Banca Popolare di Pugliae Basilicata per sostenere ilCentro socio sanitario diMolfetta – ha portato all’in-serimento della Lega del Filo

d’Oro nel Libro d’Oro dellaResponsabilità Sociale d’Im-presa, realizzato dalla Fon-dazione Sodalitas in occa-sione della 9a edizione delSodalitas Social Awards:

ancora una volta viene cosìsottolineata l’importanzadella ricerca di obiettivicomuni fra mondo impren-ditoriale e associazioni nonprofit.

“Questo piccolo pen-siero è il nostro donoper voi. Siamo felici diincontrarvi e cono-scervi: siamo certi diricevere e donarvitanta gioia. Le nostreparole sono semplici,ma vengono dal cuore.Vi auguriamo tantaserenità, con simpa-

tia”. Grazie! Trascorrerealcune ore con voi è statobellissimo: tornate presto,così anche noi potremooffrirvi un’altra merenda.

RID: un po’ per volta si può fare molto

Ogni giorno, alla Lega del Filo d’Oro, educatori, psicologi, fisiote-rapisti e tutta l’equipe di professionisti svolgono attività di riabilita-zione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.Tutto questo non sarebbe possibile senza la generosità dei nostrisostenitori.Gli anni appena trascorsi sono stati poi particolarmente impegna-tivi: nonostante la crisi economica, oltre al lavoro quotidiano nellenostre strutture abbiamo continuato nel nostro progetto di offrirepiù servizi ed aumentare i posti disponibili per poter accogliere unmaggior numero di persone sordocieche su tutto il territorio nazio-nale, evitando, dove possibile, un eccessivo distacco dalla famiglia.Dopo Lesmo e Molfetta, abbiamo infatti inaugurato lo scorso annoil nuovo Centro di Termini Imerese (Pa) e, entro il 2011, apriremoil Centro di Modena.Per questo abbiamo bisogno di poter contare su risorse costantinel tempo che ci permettono di programmare con maggiore tran-quillità lo sviluppo di nuove attività e di risparmiare sui costi digestione. A tal fine, abbiamo attivato una nuova modalità di dona-zione: la domiciliazione bancaria/postale o con carta di credito.Chi sceglie questa modalità può farci arrivare il proprio contributoautomaticamente, senza doversi ricordare di andare in posta o inbanca. 5,00 euro, 10,00 euro, 50,00 euro al mese o secondo la pe-riodicità prescelta, vogliono dire tanto per noi: sicurezza e serenitànel portare avanti i nostri servizi a favore delle persone sordociechee pluriminorate. Non chiediamo di donare di più ma di farlo in modo diverso.Aderire è semplice: basta compilare il coupon presente nel notizia-rio, sapendo che si può revocare, modificare e controllare in ognimomento lo stato dei propri versamenti.

La “Lega” sul Libro d’Oro che raccoglie i progetti di elevato valore sociale

Informarsi ora è più facile

Per ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attivitàdella Lega del Filod’Oro o effettuare

donazionicon carta di credito

o periodichechiamate il nostro

toncino che testimoniava questanostra scelta di solidarietà haapprezzato il gesto e naturalmente,laddove possibile, ho cercato difarmi promotrice con amici e cono-scenti di questo ulteriore modalità disostegno all’Associazione”.Un graziea questa generosamamma e a tutti i sostenitori chescelgono di ricordare una perso-na amata con un gesto d’amore.Per maggiori informazioni con-tattare l’Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi

tel. 071/7231763 www.legadelfilodoro.it

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DALL’ASSOCIAZIONE

È un’amica di vecchia datadella Lega del Filo d’Oro.Carmela Formisano Col-laro, di Torre del Greco, pertutti noi “zia Lella”, “casalin-ga” dice lei (in realtà l’abbia-mo “intercettata” a Capri,dove mentre gli altri passa-vano le vacanze, lei era inpiena attività).Nell’azienda di famiglia, in-fatti, si lavora il corallo, unodei simboli dell’isola e in ge-nerale della costa campana.Ma la sua amicizia con la no-stra Associazione è parte diuna storia ancora più intri-gante e affascinante del suolavoro. Liberi di crederci omeno.«Il mio incontro con la “Lega”,circa dieci anni fa, era unappuntamento predestinato –racconta lei con naturalezza –da quel momento ho deciso chedovevo fare qualcosa di impor-tante e di efficace per aiutare lavostra, ma anche “nostra” As-sociazione. Lo meritano l’im-pegno, la professionalità e ladedizione (perché il lato umanoè parte essenziale del suo moti-vo d’esistere) con cui il perso-nale della “Lega” si fa caricodella riabilitazione delle per-sone sordocieche pluriminoratepsicosensoriali e non solo diquella. Sì, vale proprio la penadi dar loro una mano».Come si è avvicinata alla Legadel Filo d’oro?«Attraverso un sogno» – con-tinua Carmela, come fossel’affermazione più naturaledel mondo.La realizzazione di una suaaspirazione?«No, no. Proprio un sogno vero,

di quelli che si fanno di notte.Talmente vero che... bene, noveanni fa sognai di trovarmi in ungrande salone, pieno di bambinistranamente silenziosi. Accantoa me c’era un mio cugino, dece-duto tempo prima. Una per-sona cui ero molto attaccata eche nel sogno mi faceva daguida. Una bambina stavapiangendo e io mi accostai a leicercando di asciugarle lelacrime e di parlarle. Inveceudii la voce di lui: “Non ti seiaccorta che non vedono e nonsentono? Fa’ qualcosa per loro”.Per inciso, la casa lasciata daquesto mio cugino è diventataun luogo in cui a Torre delGreco talvolta accogliamo iragazzi della “Lega”. Una voltasveglia, il pensiero quasi osses-sionante di quei bambini, mispinse a cercare un posto comequello del sogno: dovevaessercene uno da qualche parte,ne ero sicura, com’ero sicurache quella era una visione pre-monitrice e finalmente, io chedell’Ente ignoravo persino l’e-sistenza, dopo una serie di osti-nate ricerche, lo scoprii. Esposial segretario generale Bartoli lamia intenzione di fare qualcosa

di utile per la sua Associazionee lui mi incoraggiò, sottolinean-do che, al di là del sostegnomateriale (grazie al quale laLega del Filo d’Oro riesce, purtra innegabili difficoltà, arealizzare le sue iniziative), ilcoinvolgimento di più persone èun veicolo essenziale per divul-garne l’immagine e le attività.Così, su consiglio di mia figlia(ne ho due, più una nipote ven-tenne, che mi danno una manocon entusiasmo) cominciai conuna vendita per beneficienza.Bartoli aveva ragione, perchéadesso la cerchia di amici della“Lega” si è allargata, compren-dendo una mia amica “conver-tita” alla nostra causa: era piut-tosto scettica sui valori dellavita e adesso è una mia convin-ta collaboratrice, oltre che unasostenitrice altrettanto gen-erosa. Per Natale, inoltre mettea disposizione una saletta, incui fare festa con i ragazzi dellasede di Napoli. Creare un even-to in favore della “Lega”richiede anche due o tre mesi dipreparativi, ma alla fine se nericevono grandi gratificazioni.Anche mio marito ci appoggia,mettendo a disposizione dellenostre manifestazioni il salonedi casa nostra. La parteci-pazione è alta e riusciamo araccogliere delle cifre che spessosuperano le aspettative...»Non ne dubitavamo, cono-scendo la grande anima deinapoletani e il loro sensodella solidarietà.«Mi hanno anche premiata conuna targa per queste attività, ene sono contenta, perché, quan-do si riesce a trasformare unsogno in realtà...».

Il sogno di “zia Lella”VISTI DAL VICINO

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Così, “Campioni”, EmilioVendramin chiama gliospiti del nostro Centro diRiabilitazione di Osimo.Ex consigliere e socio damolti anni dell’Associa-zione, ora componentedel Collegio dei Probiviri,lui li ha conosciuti bene inostri ragazzi: appassio-nato fotografo, ha trascor-so molto tempo con loro,scattando innumerevoliimmagini. “Sono prigionie-ri delle loro patologie – diceVendramin –, ma possonoinsegnarci molto sul sensodella vita... Nelle loro rea-zioni, nei giochi e nellacuriosità sono proprio cometutti gli altri!”. Da questalunga esperienza è natoun libro, “Campioni”,fatto di immagini sugge-stive e rispettose che sve-lano un mondo i cui valo-ri sono molto diversi dainostri e una grande gioiaper la vita. Grazie, Emilio,per questo lavoro: aiuteràa capire che anche con lafotografia si può essered’aiuto agli altri! Chi desidera il libro puòrivolgersi al nostro UfficioComunicazione e RaccoltaFondi; tel 071/7231763..

quote d’iscrizione dei par-tecipanti alla gara diCampionato di Fondo eMediofondo Cicloturisti-co, che vede sempreun’affluenza numerosa diciclisti molto bravi e,soprattutto, innamoratidella loro “due ruote”.Ancora una volta il nostrograzie va a tutti loro e agliorganizzatori per questogesto generoso e di gran-de aiuto per noi.

La generositàdimora al Castello

Màlleus, noto composito-re di musiche sinfoniche emaestro amanuense, è damolto tempo amico esostenitore della nostraAssociazione. Poco tempofa ha inaugurato a Reca-nati (Mc) il Castello da luiideato, unico e molto par-ticolare, e ha deciso di“sfruttare” l’occasione peraiutarci ancora una volta,ospitandoci alla serata conuno stand che ha distri-buito materiale infor-mativo, e invitando tutti ipartecipanti a devolverciun’offerta in cambio di unmattone come ricordo.Grazie Màlleus: la genero-sità è davvero di casa neltuo Castello!

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AV VE N I M E NTI

L A PO STA

Cari amici,sono Maria Anna e ho 11anni. Vi scrivo per rac-contarvi la particolarestoria che ho con voianche se a voi è scono-sciuta. È successo all’incirca 3anni fa. E’ arrivato acasa il dèpliant dove ilvostro testimonial RenzoArbore teneva in braccioun bambino biondo. Hoosservato bene lo sguardodel bimbo e sono rimastamolto colpita anche gra-zie all’utilissimo mate-riale informativo.Sinceramente a 8 anniignoravo l’esistenza dipersone sordocieche. Insomma, per farla breveho convinto i miei genito-ri a farvi una donazionee grazie a questo avetecominciato a mandarmiil mio adorato “Trilli

Un convegnoper capire In occasione delle cele-brazioni per il suo Cin-quantenario, la societàsportiva “A.S.D. Bel-vedere Ostrense” diBelvedere Ostrense (An) haorganizzato un interessan-te convegno sul tema“Attività motorie e di-sabilità”, chiamando aparteciparvi i rappresen-tanti della nostra Asso-ciazione, vista la lorolunga esperienza “sulcampo”. Sono intervenutiperciò il segretario gene-rale, Rossano Bartoli, e ladottoressa Cecilia Vigo,fisiatra e direttore sanita-rio del Centro di Ria-bilitazione di Osimo, chehanno spiegato l’attivitàdell’Ente e il lavoro cheviene svolto con personesordocieche e plurimino-rate psicosensoriali diogni età per il recuperodella mobilità e, quindi,dell’autonomia.

In collinavolando su due ruoteGiunta alla sua 15a edizio-ne, anche quest’anno lamanifestazione ciclisticaamatoriale “Gran Fondodei colli Piceni” è statadedicata alla nostra Asso-ciazione. Il Gruppo Spor-tivo Ciclistico Mate-nano, infatti, ha volutodevolverci parte delle

Per garantire la privacyI dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale.

Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno,1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).

Trilli nell’AzzurroNotiziario ufficialedella Lega del Filo d’OroAssociazione Nazionale riconosciutacon D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)tel. 07172451 - fax 071717102c/c postale 358606

INTERNET:www.legadelfilodoro.it

POSTA ELETTRONICAE-Mail: [email protected]

Direttore editoriale Francesco MarchesiDirettore responsabile Rossano BartoliRedazione Maria Giulia Agostinelli,Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Antonio Mellone, Alessandra Piccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini.Segreteria di redazione Anna Maria Catena,Maria Laura Volpini

Progetto grafico R.C.D. & PartnersCoordinamento editoriale, stampae distribuzione Postel S.p.A.Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s.

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 04/08/2011 ed è stato tirato in 400.000copie. Autorizzazione del Tribunale diAncona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - PosteItaliane SpA - Spedizione in A.P. D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)art.1, comma 2 - DCB Milano

Questo periodico è associato alla UnioneStampa Periodica Italiana

Multein “buone mani”Nella pallavolo il rigore dicomportamento è rigoro-samente d’obbligo e ogni“peccato”, anche venialecome un piccolo gesto distizza o un telefonino chesuona durante una allena-mento, viene multato. Afine stagione la sommaraccolta serve per un buf-fet o una cena tutti insie-me, prima delle vacanze.Le ragazze della Esse-ti diA2 femminile, validissimasquadra di Loreto (An), in-vece, quest’anno hannodeciso di devolverla inte-ramente a noi, per aiutareconcretamente i nostri o-spiti. Le atlete avevanocondotto un bellissimocampionato e lo hannoconcluso con questo gestoancora più bello: grazie dicuore a loro e al loro alle-natore che lo ha suggerito!

● A.G.M.A. srl - Roma

● Amici del Professor Vincenzo Del Gaudio - Firenze

● Confraternita Misericordia - Serravalle del Chienti (Mc)

● Alunni IV A e IV b della Scuola Carducci - Pesaro

● 3° Circolo Didattico - Anzio (Rm)

● Genitori e alunni dell’Istituto Comprensivo - Castel di Lama (Ap)

● Gruppo Forza Cantate Bimbi - Roma

● Unione Sportiva - Pontesasso (Pu)...

... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi

o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore

CI HANNO AIUTATO

nell’Azzurro”... Spero dipoter fare un’esperienzadi volontariato presso ilvostro Centro di Lesmo incui spesso ci avete invita-to: sarei venuta volentie-ri, ma da Imperia è lonta-no e poi c’è la scuola.Però se c’è posto potetemettermi in lista d’attesadei volontari già adesso!

Maria AnnaImperia

Cara e simpatica MariaAnna, sta’ sicura che aLesmo il posto per tecome volontaria è giàpronto: appena avrail’età giusta sarai la ben-venuta! Per ora conti-nua a seguirci sullepagina di “Trilli nel-l’Azzurro”, così al tuoarrivo al Centro sapraigià tante cose e potraiaiutare molto i nostri

ragazzi, che ti regale-ranno il loro affetto e iloro sorrisi.

Spett.le redazione,sono un vostro sostenitoreda parecchi anni e inoccasione dell’annuale“Festa dei gemelli” checelebriamo nel mese dimaggio, ho raccolto fragli amici presenti un pic-colo contributo che aiute-rà a “riempire il grandemare della solidarietà”verso coloro che sono statisfortunati nella vita...Un ringraziamento an-che a tutti i volontari cheseguono con tanta passio-ne e impegno il difficile elungo cammino di questepersone.

Silvano O.Cermenate (Co)

Grazie per la Sua gene-

rosa iniziativa, caroamico, con la quale hacoinvolto anche i Suoiamici. Il sostegno dipersone sensibili comeVoi è per noi l’aiuto piùprezioso e ci stimola aproseguire il nostrolavoro con impegno eprofessionalità, alla ri-cerca di una vita miglio-re per le persone chehanno tanto bisogno dinoi.

Carissimi,vi ringrazio sentitamenteper il vostro invito del 28maggio (“Giornata delSostenitore”, n.d.r.). Perragioni di salute non hopotuto partecipare, tutta-via spiritualmente sonostato con voi… Dite aivostri ospiti di ricordarsiogni tanto di “nonnoAldo” di Perugia, che vi

vuole tanto bene e viabbraccia tutti. A voitutti, che con la vostraabnegazione e il vostroapostolato tenete in piediil “filo d’oro”, il mioapprezzamento e la miaincondizionata stima.

Aldo M.Perugia

I nostri ragazzi sonodavvero felici di sapereche vicino a loro c’è un“nonno” affettuoso co-me Lei e La ricorderan-no spesso, con la spe-ranza che la Sua saluteLe possa permettere divenire a trovarli, quan-do se la sentirà, perconoscerli, abbracciarlie giocare loro. Grazie per le Sue paro-le e per la Sua stima. A Lei gli auguri più carida tutti noi.

Tutta l’estatein riva al mareSiamo stati ospitati dalParco “Oltremare” diRiccione (Rn) per tutta l’e-state, prima con unostand, poi con materialeinformativo all’interno ditutti i negozi. Inoltre ci èstato destinato parte delricavato delle vendite deigadget e i premi non asse-gnati di alcuni concorsi. È stata, questa, un’impor-tante occasione per farconoscere alle tante per-sone in vacanza sullaRiviera romagnola lenostre attività e i nostriscopi. E noi ringraziamoi responsabili del Parcoper avercela offerta.

Beneficenzaa suon di musicaQuindici live-band sisono alternate sul palco

allestito a Ostra (An) perla lunga kermesse musi-cale organizzata dal-l’Associazione UVA incollaborazione con altreAssociazioni del Co-mune cittadino. Unaserata a cui hanno parte-cipato moltissimi giovaniche hanno generosamen-te offerto un contributoper noi. E gli organizzato-ri ci hanno scritto:“Aiutarvi è stato per noientusiasmante: speriamoche anche per voi sia statauna bella occasione perconoscere tante personesemplici come noi che, peruna volta, hanno sentito lanecessità e la voglia di sen-tirsi vicino a chi, come voi, èsostegno a tante famiglie...soprattutto “grazie” peraverci fatto capire che nes-suno è così povero da nonpoter donare un po’ di sestesso!”. Grazie, amici,davvero di cuore!

Il librodei “Campioni”


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