Date post: | 02-May-2015 |
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L’umanità si è sempre interrogata sulla sua diversità (Erodoto, Aristotele),ma è solo a partire da Linneo che nasce il sistema tassonomico scientifico L’umanità si è sempre interrogata sulla sua diversità (Erodoto, Aristotele),ma è solo a partire da Linneo che nasce il sistema tassonomico scientifico
Il termine “razza” ancora nel Settecento veniva utilizzato come sinonimo di “specie”, di “nazione”, di “sottospecie”.Il termine “razza” ancora nel Settecento veniva utilizzato come sinonimo di “specie”, di “nazione”, di “sottospecie”.
Linneo propone una classificazione di 4 razze.
Linneo propone una classificazione di 4 razze.
Blumenbach propone una classificazione di 6 razze. Blumenbach propone una classificazione di 6 razze.
Alcune classificazioni si basano sul coloro della pelle.
Alcune classificazioni si basano sul coloro della pelle.
Alcune classificazioni si basano su misurazioni
craniometrice.
Alcune classificazioni si basano su misurazioni
craniometrice.Deniker propone una
classificazione di 29 razze. Deniker propone una
classificazione di 29 razze.
Von Eickstedt propone una classificazione di 38 razze. Von Eickstedt propone una classificazione di 38 razze.
In alcune classificazioni si arriva a più di 200!
In alcune classificazioni si arriva a più di 200!
Alcune classificazioni si basano sulla forma del
capello.
Alcune classificazioni si basano sulla forma del
capello.
Si comincia ad associare aspetto fisico = capacità mentali= attitudini moraliSi comincia ad associare aspetto fisico = capacità mentali= attitudini morali
Alcune classificazioni si basano sulla statura.
Alcune classificazioni si basano sulla statura.
Anche gli attuali studi genetici dimostrano l’infondatezza del concetto di razza.
Anche gli attuali studi genetici dimostrano l’infondatezza del concetto di razza.
Nel 1972 Lewontin analizza la variabilità tra 17 geni tra 7 “razze”.Trova che certi geni sono più variabili di altri, ma complessivamente l’85%
della variabilità genetica umana sta all’interno delle popolazioni.Appartenere a popolazioni diverse della stessa “razza” aggiunge solo un 8% a questa variabilità, e appartenere a “razze” diverse aggiunge il restante
7%.
Nel 1972 Lewontin analizza la variabilità tra 17 geni tra 7 “razze”.Trova che certi geni sono più variabili di altri, ma complessivamente l’85%
della variabilità genetica umana sta all’interno delle popolazioni.Appartenere a popolazioni diverse della stessa “razza” aggiunge solo un 8% a questa variabilità, e appartenere a “razze” diverse aggiunge il restante
7%.
Gli studi più recenti confermano tali dati.
Anzi più si studiano i geni più si fa esile la speranza di trovare chiari confini
fra gruppi umani a cui possiamo dare il nome di “razza”
Gli studi più recenti confermano tali dati.
Anzi più si studiano i geni più si fa esile la speranza di trovare chiari confini
fra gruppi umani a cui possiamo dare il nome di “razza”
Luca Cavalli Sforza, il grande genetista che si è sempre occupato di diversità umana, giudica lo studio
della classificazione razziale “UN ESERCIZIO FUTILE”
Luca Cavalli Sforza, il grande genetista che si è sempre occupato di diversità umana, giudica lo studio
della classificazione razziale “UN ESERCIZIO FUTILE”
Ci sono diversità genetiche, ma tale variabilità è distribuita in modo
continuo, senza confini netti fra un gruppo e l’altro.
Ci sono diversità genetiche, ma tale variabilità è distribuita in modo
continuo, senza confini netti fra un gruppo e l’altro.
E’ necessario abbandonare le classificazione ottocentesche.
E’ necessario abbandonare le classificazione ottocentesche.
Nella specie umana non è possibile distinguere
gruppi di individui in modo netto. Non ci sono solo bianchi e neri,
ma anche tanti colori intermedi e non c’è modo di mettersi d’accordo su chi somigli
a chi.
Nella specie umana non è possibile distinguere
gruppi di individui in modo netto. Non ci sono solo bianchi e neri,
ma anche tanti colori intermedi e non c’è modo di mettersi d’accordo su chi somigli
a chi.
Siamo tutti parenti e tutti differentiSiamo tutti parenti e tutti differenti
Ci sono prove fossili e genetiche che dimostrano che la grande famiglia umana
discende da un piccolo gruppo, forse un migliaio di persone,
che centomila anni fa viveva in Africa.
Ci sono prove fossili e genetiche che dimostrano che la grande famiglia umana
discende da un piccolo gruppo, forse un migliaio di persone,
che centomila anni fa viveva in Africa.
L’UMANITÀ È UNA SPECIE MOBILE, FERTILE E IBRIDA.L’UMANITÀ È UNA SPECIE MOBILE, FERTILE E IBRIDA.
Eppure… Eppure…
Nonostante per la scienza biologica e
genetica la parola razza
non identifichi nessuna realtà biologica
riconoscibile nel DNA della nostra specie.
La RAZZA è UNA INVENZIONE
Nonostante per la scienza biologica e
genetica la parola razza
non identifichi nessuna realtà biologica
riconoscibile nel DNA della nostra specie.
La RAZZA è UNA INVENZIONE
Dopo la seconda guerra mondiale il
dibattito si arresta, ma negli anni Novanta del Novecento riprende
Dopo la seconda guerra mondiale il
dibattito si arresta, ma negli anni Novanta del Novecento riprende
Il dibattito sulla razza attraversa il Settecento
e l’Ottocento e si infiamma nel Novecento.
Il dibattito sulla razza attraversa il Settecento
e l’Ottocento e si infiamma nel Novecento.
LA CLASSIFICAZIONE RAZZIALE UMANA NON HA ALCUN VALORE SOCIALE E HA UN CHIARO EFFETTO DISTRUTTIVO
SULLE RELAIZONI SOCIALI ED UMANE.
LA CLASSIFICAZIONE RAZZIALE UMANA NON HA ALCUN VALORE SOCIALE E HA UN CHIARO EFFETTO DISTRUTTIVO
SULLE RELAIZONI SOCIALI ED UMANE.
Sulla base delle loro differenze genetiche le popolazioni umane sono notevolmente simili le une alle atre, mentre la parte di gran lunga maggiore delle diversità umana è rappresentata da differenze tra
individui.
Sulla base delle loro differenze genetiche le popolazioni umane sono notevolmente simili le une alle atre, mentre la parte di gran lunga maggiore delle diversità umana è rappresentata da differenze tra
individui.
La nostra percezione che ci siano grandi differenze fra i gruppi e i sottogruppi umani, rispetto alle differenze interne a questi gruppi, è
chiaramente una pertcezione deformata.
La nostra percezione che ci siano grandi differenze fra i gruppi e i sottogruppi umani, rispetto alle differenze interne a questi gruppi, è
chiaramente una pertcezione deformata.
Per concludere. L’umanità è un’unica specie.SPERIAMO CHE QUESTA SIA LA SUA EVOLUZIONE
Per concludere. L’umanità è un’unica specie.SPERIAMO CHE QUESTA SIA LA SUA EVOLUZIONE
Un gruppo umano può condividere alcuni aspetti comuni, fra cui:
•lingua,•religione,
•valori,•storia,
•territorio, ecc.
Un gruppo umano può condividere alcuni aspetti comuni, fra cui:
•lingua,•religione,
•valori,•storia,
•territorio, ecc.
Il concetto di etniaIl concetto di etnia
Nell’Ottocento, mentre si affermavanocontemporaneamente
i diritti degli Stati-nazione, e questi si accingevano a conquistare
i popoli extra-europeisi afferma l’uso di
Nell’Ottocento, mentre si affermavanocontemporaneamente
i diritti degli Stati-nazione, e questi si accingevano a conquistare
i popoli extra-europeisi afferma l’uso di
ETNIAper indicare
i “conquistabili”
ETNIAper indicare
i “conquistabili”
NAZIONEper indicare
i “conquistatori”
NAZIONEper indicare
i “conquistatori”
Oggi il recupero di questo termine,avviene in sostituzione del termine “razza”,
e include nel suo significato quellodi una differenza e di una inferiorità
da addure ad elementi biologici e culturali
Il concetto di etnia
Gli altri sono divisi in “etnie”,non noi!!!
Gli “etnici” sono percepiticome “arcaicizzanti”, “primitivi”,
fuori dalla storia
Attualmente il termine viene usato per indicare
Il concetto di etnia
gruppi umani che presentanosituazioni di disagio socio-economico
gruppi umani che presentanosituazioni di disagio socio-economico
gruppi umani rappresentatiin forme statiche e arcaicizzanti
gruppi umani rappresentatiin forme statiche e arcaicizzanti
gruppi che sono coinvolti in guerreo conflitti di vario tipo
gruppi che sono coinvolti in guerreo conflitti di vario tipo
Al fine di evitare stigmatizzazioni,È possibile l’uso
di termini alternativi:
Il concetto di etnia
Cultura o collettivitàNazione o nazionalità Popolo
Si stima che la popolazione di duemila anni fa sia stata di 231 milioni. Nord e Sud America erano scarsamente popolati, così come l'Asia e il
Pacifico. L’ Asia meridionale, Nord Africa, la Cina e l'Europa meridionale avevano
popolazioni relativamente elevate. I territori che ora comprendono il Gange, Tigri, Yangtze, Nilo e fiumi Po, erano i più popolati.
"1 AD calendario gregoriano, 3761 calendario ebraico, 7.17.18.13.3 calendario Maya, 544 calendario buddista" Anna Barford, 2006
Al momento della conquista spagnola in America del Sud, la popolazione del Messico e del Perù era superiore al totale di tutti gli altri paesi americani.L’Asia meridionale e orientale erano le regioni con la popolazione più numerosa (più della metà della popolazione mondiale). La distribuzione della popolazione mondiale nel 1500 è abbastanza simile a quella dell’anno 1, nonostante la popolazione raddoppi
"La popolazione è stata decimata ... I colonizzatori spagnoli hanno trattato brutalmente la popolazione autoctona, e le malattie europee che hanno portato nel paese sono stati
fatali per le popolazioni indigene ". British Broadcasting Corporation, 2006
La popolazione mondiale è triplicata tra il 1500 e il 1900 (circa 1.564 milioni).
In quel periodo, la popolazione del Regno Unito e degli Stati Uniti è aumentata di oltre dieci volte, la popolazione dei Paesi Bassi è quintuplicata. Nel 1900 gran parte del mondo era sotto il dominio imperiale, nuovi confini
territoriali erano in fase di controversa definizione. I confini dell'Africa mostrato in questa mappa sono stati tratti dal Trattato di Versailles, nel
1919.
E 'stato affermato che, con il progresso gli uomini, devono essere in grado di viaggiare in dirigibili e raggiungere ogni parte del mondo in poche ore". Mahatma Gandhi, 1909
La popolazione mondiale nel 1960 era di 3. 039 milioni. L’America presenta una popolazione in crescita.
La quota dell'Europa occidentale della popolazione mondiale ha cominciato a declinare nel 1900 quando era del 15%, al 11% nel 1960 e poi il 6% nel
2000.
Entro il 2050 si stima che la popolazione umana della terra sarà 9,07 miliardi.
Il 62% della popolazione vivrà in Africa, Asia meridionale e orientale, Asia.Altri 3. 000 000 000 saranno distribuiti nel resto del mondo.
Tutti i numeri qui riportati sono stime.
"Le scelte che la generazione attuale di giovani di età compresa tra 15-24 anni fanno circa le dimensioni e la spaziatura delle loro famiglie determinerà se il Pianeta Terra avrà 8, 9 o 11 miliardi di persone nel 2050." United Nations Population Fund, 2005
Entro il 2050 si stima che la popolazione umana della terra sarà 9,07 miliardi.
Il 62% della popolazione vivrà in Africa, Asia meridionale e orientale, Asia.Altri 3. 000 000 000 saranno distribuiti nel resto del mondo.
Tutti i numeri qui riportati sono stime.
"Le scelte che la generazione attuale di giovani di età compresa tra 15-24 anni fanno circa le dimensioni e la spaziatura delle loro famiglie determinerà se il Pianeta Terra avrà 8, 9 o 11 miliardi di persone nel 2050." United Nations Population Fund, 2005
Questa è la carta Peters… In essa tutti gli Stati hanno una superficie proporzionale alla loro estensione reale, e sono quindi confrontabii tra
di loro. Con questa carta Arno Peters ha rappresentato tutti i Paesi "democraticamente" in base alle loro vere dimensioni.
Superficie totale è 13.056 milioni di ettari. Suddivisi in parti uguali che sarebbero 2,1 ettari per ogni persona.
Tuttavia, la popolazione non è diffusa uniformemente: l'Australia è 21 volte più grande del Giappone, ma la popolazione del Giappone è più di sei volte più grande di quella dell’Australia.
L'accesso sicuro alla terra rimane essenziale per i mezzi di sussistenza agricoli ed è una condizione preliminare per l'agricoltura sostenibile, la crescita economica e
la riduzione della povertà". Oxfam, 2006
Nella primavera del 2000 la popolazione mondiale ha i 6 miliardi. India, Cina e Giappone sembrano grandi sulla mappa, perché hanno una
popolazione di grandi dimensioni. Panama, Namibia e Guinea-Bissau sono appena visibili sulla mappa. Perché hanno popolazioni piccole.
La popolazione è molto debolmente legata alla superficie, ad esempio il Sudan, che è geograficamente il paese più grande dell'Africa, ha una
popolazione inferiore a Nigeria, Egitto, Etiopia, Repubblica democratica del Congo, Sud Africa e Tanzania.
"Su ogni 100 persone che hanno aggiunto alla popolazione nel prossimo decennio, il 97 vivrà nei paesi in via di sviluppo". Hania Zlotnik, 2005
133.121.000 bambini sono nati nel 2000. In Africa nascono ogni anno più bambini di quelli che nascono nelle
Americhe, in Europa e Giappone messi insieme.
"La nascita di un bambino è l'occasione per tessere sogni di speranza per il futuro." Aung San Suu Kyi, 1997
In tutto il mondo, i bambini rappresentano un terzo della popolazione. Nel 2004 ci sono stati 1.826 milioni di bambini di età inferiore a 15.
L'Africa ha la più alta percentuale di bambini. In Uganda e Niger metà della popolazione è sotto i 15 anni. In Italia, Spagna e Giappone, solo il 14% della popolazione sono i bambini di età inferiore a
15.
Il Reddito nazionale lordo (RNL) indica tutte le entrate e utili percepiti in un territorio (da beni e servizi prodotti in un territorio, più redditi provenienti dall'estero; esclusi i profitti fatto dalle società straniere). I più alti reddito
nazionali sono in Europa occidentale, Nord America e Giappone. I più bassi sono in Burundi ed Etiopia. Gli Stati Uniti hanno il 33% del reddito mondiale,
l'Europa occidentale il 28% e il Giappone il 13%. Alcune imprese multinazionali hanno profitti che possono superare il RNL di alcuni territori
poveri. I profitti delle multinazionali sono contati nel territorio casa dei proprietari.
si misura tutto ... tranne ciò che rende la vita interessante.“ Robert Kennedy, 1968
La mappa mostra la popolazione di ciascun territorio, moltiplicata per il Indice di Sviluppo Umano adottato dall’ONU. Questo è una misura della qualità della vita, che combina misure di salute, ricchezza e istruzione. Il
punteggio migliore è 1000 (dato da una aspettativa di vita di 85 anni o più anni , da una alfabetizzazione degli adulti del 100%, da un’ iscrizione a scuola del 100% e da un Prodotto interno lordo di US $ 40 000 o più per
persona all'anno). La Norvegia ha il più alto punteggio (956), la Sierra Leone ha il punteggio più basso (273). La media mondiale è 698.
"‘l’ indice di sviluppo umano contiene informazioni su ... la speranza di vita, alfabetizzazione e livello d'istruzione, così come la ricchezza
finanziaria, per dare una visione più completa ". Alan Rusbridger, 2004
Mappa del mondo secondo l’indice di sviluppo umanoL'ISU (o HDI) rappresenta la media aritmetica dei tre indici
seguenti:Indice di Aspettativa di Vita Indice di Educazione = Livello di istruzione degli adulti + indice lordo di iscrizioni scolasticheIndice PIL procapite
Si stima che nel 2002 ci sono stati 172 mila morti per guerra (avvenuti in 80 Paesi). La Repubblica democratica del Congo ha subito il 26% di tutte le morti per guerra. Nove Paesi hanno rappresentato il 70% di tutte le morti. Il Burundi ha il più alto tasso di morte a causa della guerra: 1,2 persone ogni mille persone sono morte a causa della guerra. Gli altri Paesi sono: Somalia, Indonesia; Colombia, Sudan, India, Federazione russa.
“Perché hanno cercato di cambiare questo stato di cose ... gli uomini e le donne sono morte in tutto il continente ..." Gabriel García Márquez, 1982
Nel 2003 c'erano 15 milioni di rifugiati e sfollati nel mondo. Questa mappa mostra le origini di entrambi abbinati. Le origini sono i territori di queste persone di provenienza. La differenza tra rifugiati e sfollati interni è che i primi sono al di fuori del loro territorio di origine, mentre questi ultimi sono rimasti entro i confini nazionali. Il movimento di queste persone è basata sulla loro "paura di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinione politica" (UNHCR, 1951).
"È una cosa terribile per lasciare il tuo paese ... parenti e amici, il vostro lavoro - tutto - tutti i ricordi della vita è lì - si deve lasciare tutto". Akram, 2005
Questa cartina mostra il territorio di destinazione, sia per i rifugiati e degli sfollati interni. Il Medio Oriente e Sud America sono le regioni in cui la maggior parte degli sfollati vive, Pakistan, Iran e Germania sono i territori che offrono asilo alla maggior parte delle persone al di fuori dei loro confini.
Questa cartina mostra la percentuale di emigrati internazionali del mondo. Le medie regionali per la percentuale della popolazione che emigrano vanno
da uno per cento della popolazione in Asia meridionale, Asia orientale e il Giappone, a otto per cento in Europa orientale e il nove per cento in Medio
Oriente.
Ero determinata a raggiungere l'Europa o morire. Dopo tutto quello che avevo vissuto, non mi importava più ..." Mamadou Saliou 'Diallo Billy', 2005
Il 3% della popolazione mondiale nel 2000 era nato in un territorio diverso da dove ora vive. Gli Stati Uniti ricevono il maggior numero di immigrati
internazionali (persone nate in un altro territorio e non più residenti). Nelle Filippine e Guyana, i territori sperimentano alcuni dei più bassi in materia di
immigrazione, solo una persona su 500 è un immigrato internazionale.
Farò qualsiasi cosa in Spagna, qualsiasi lavoro a tutti. Non ho intenzione di tornare con le tasche vuote. Vorrei sembrare meno di una formica." Simon Fortu, 2005
I reitti, i rifugiati, gli sfollati, i richiedenti asilo sono
i rifiuti della globalizzazione. Zygmunt Bauman, Vite di scarto, Laterza, Bari-Roma, 2005
I reitti, i rifugiati, gli sfollati, i richiedenti asilo sono
i rifiuti della globalizzazione. Zygmunt Bauman, Vite di scarto, Laterza, Bari-Roma, 2005
La modernizzazione è la più prolifica e meno controllata “linea di produzione” di rifiuti e di essere umani di
scarto.
La modernizzazione è la più prolifica e meno controllata “linea di produzione” di rifiuti e di essere umani di
scarto. La sua diffusione globale ha sprigionato e messo in moto
quantità enormi e sempre crescenti di persone private dei
loro modi e mezzi di sopravvivenza
La sua diffusione globale ha sprigionato e messo in moto
quantità enormi e sempre crescenti di persone private dei
loro modi e mezzi di sopravvivenza
In quanto "rifiuti umani" i migranti finiscono per occuparsi dei rifiuti della modernizzazione. Sono richiesti per i lavori
sporchi, pesanti e pericolosi, che spesso hanno a che vedere proprio con lo
"smaltimento dei rifiuti" industriali e domestici!
In quanto "rifiuti umani" i migranti finiscono per occuparsi dei rifiuti della modernizzazione. Sono richiesti per i lavori
sporchi, pesanti e pericolosi, che spesso hanno a che vedere proprio con lo
"smaltimento dei rifiuti" industriali e domestici!
Scartati dalla modernizzazione conducono una vita di scarto tra gli
scarti della modernizzazione!!!
Scartati dalla modernizzazione conducono una vita di scarto tra gli
scarti della modernizzazione!!!
Grazie per l’attenzione!