Date post: | 22-Jul-2016 |
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Nei Consigli Comunali di Lunedì 8
Settembre e lunedì 29 Settem-
bre 2014, il sindaco di Canepina e
la sua maggioranza hanno appro-
vato le nuove tariffe TASI, IMU
e TARI, nonostante la minoranza
rappresentata dal MoVimento 5
Stelle abbia fortemente conte-
stato e ostacolato tale decisione
proponendo di analizzare soluzioni
alternative tramite un’accurata
analisi dei costi e delle spese di
bilancio. La delibera approvata
dalla maggioranza ha introdotto
la nuova TASI, Tassa Annuale
Servizi Indivisibili, destinata ai
seguenti servizi: Ufficio Demo-
grafico, Illuminazione pubblica,
Tutela del patrimonio, Potatura
boschi, Viabilità, nella misura del
2,5 x 1000 ovvero la massima ali-
quota applicabile. Sarebbe stato
possibile, come previsto dalla leg-
ge, l’applicazione di un’aliquota
pari allo zero, andando di fatto ad
azzerare questa imposta, come
avvenuto in diversi comuni a 5
stelle e non. Per quanto riguarda
l’IMU sulla seconda casa, è stato
posto in essere un aumento
dell’aliquota dal 7,6 x 1000 al 9,8
x 1000. E per la Tari invece, la
tassa sui rifiuti, l’aliquota in caso
di abitazione con nucleo familiare
composto da 4 persone, è salita
da 1,54€/mq a 3,07€/mq, mentre
per i garage dall’1,52€/mq
all’1,91€/mq. Alla luce di tutto ciò,
ci preme accendere i riflettori su
un dato oggettivo che riguarda
l’aumento vertiginoso della
pressione fiscale sui cittadini
di Canepina in concomitanza
con l’insediamento della nuova
amministrazione di maggioran-
za. Vi proponiamo un riepilogo
schematizzato che mette chia-
ramente a confronto il livello
di pressione fiscale nel periodo
pre-elettorale e post-
elettorale: Voto contrario da
parte dei 4 consiglieri del Mo-
Vimento 5 Stelle davanti ad
una maggioranza rimasta sorda
alle critiche, e convinta che
l’applicazione di questi aumenti
fosse la manovra “necessaria
per il pareggio di bilancio”. Im-
provvisamente “l’avanzo di am-
ministrazione” tanto elogiato in
campagna elettorale dai demo-
cratici per Canepina è venuto
meno, e ci si è ritrovati con un
buco da colmare e l’unica stra-
da percorribile secondo la
maggioranza è l’aumento delle
imposte. Inutile, quindi, la fer-
rea opposizione della minoran-
za che a più riprese ha soste-
nuto che il gettito previsto
fosse troppo elevato per rica-
dere totalmente sulle spalle
dei cittadini.
Armando Paparozzi, Sante Bini
Canepina è diventata un de-
serto, ed ogni deserto ha la
sua cattedrale: il Teatro.
Un’opera incompleta, inagibile
e che lascia molti dubbi
sull’aspetto funzionale: dove so-
no le poltrone per il pubblico e
dov’è il palco?
A disposizione della minoranza
alcuni atti: [continua a pag. 2]
Teatro Comunale: la cattedrale nel deserto
E io pago!
Un anno in Numero unico - Giugno 2015 - Canepina, VT
Volantino informativo del MoVimento 5 Stelle di Canepina - Tipo di pubblicazione aperiodica
Numero unico — Pubblicazione aperiodica gratuita a cura del MoVimento 5 Stelle Canepina (VT)
Tasse Aliquote
PRIMA delle elezioni
Aliquote
DOPO le elezioni TASI zero 2,5 x 1000
IMU
2° Casa
7,6 x 1000
9,8 x 1000
TARI
(rifiuti)
1,54€/mq (Abitaz. principale 4 componenti)
3,07€/mq (Abitaz. principale 4 componenti)
TARI
(rifiuti)
1,52€/mq (Garages)
1,91€/mq (Garages)
Pagina 2 Un anno in MoVimento - Tipo di pubblicazione aperiodica a cura del M5S Canepina
proposta è stata votata a favo-
re anche dai nostri portavoce
che hanno confidato nella rela-
zione dell’Ing. Nardi.
Entro il 30 settembre 2014 il
Comune avrebbe dovuto presen-
tare una richiesta al Governo
affinché tali fondi potessero
essere destinati al nostro mu-
seo. A tutt’oggi ci chiediamo se,
tali fondi siano stati richiesti e
se, qualora fossero pervenuti,
siano stati utilizzati allo scopo
prescelto. I nostri portavoce in
Comune hanno presentato
un’interrogazione al Sindaco per
conoscere le risposte. Vi terre-
mo aggiornati sul nostro sito.
M5S Canepina
L’8x1000 può essere destinato
anche a favore di opere per la
ristrutturazione delle scuole
grazie ad un emendamento del
MoVimento 5 Stelle.
I Portavoce 5 stelle di Canepina
hanno proposto di aderire a
questa iniziativa per mezzo di
una mozione in consiglio comu-
nale. La maggioranza, presen-
tando la relazione del Dott. Ing.
Nardi (responsabile uff. tecnico
del Comune di Canepina), che
certificava il buono stato di
tutti i plessi scolastici, ha pro-
posto, a sua volta, di destinare
tali fondi alla ristrutturazione
di beni culturali, individuando il
Museo delle tradizioni popolari
di Canepina in quanto presenta-
va problemi strutturali. Tale
8x1000 all’edilizia scolastica
- Rendicontazione della
spesa
- Certificato di regolare
esecuzione dei lavori.
Vista la grande cerimo-
nia di inaugurazione svol-
tasi proprio un anno fa,
in piena campagna elet-
torale, dove hanno preso
parte e sono stati fatti
“accomodare” su poltro-
ne prese in affitto al
momento, i bambini di Canepina, i
nostri/vostri figli, ci si aspetta-
va minimo, l’esibizione di un cer-
tificato di agibilità rilasciato da
organi competenti e quindi che
l’opera “Teatro” fosse quanto-
meno veramente completa!
A tutt’oggi non esiste nessun
sopralluogo atto a dimostrare
l’agibilità dello stabile.
Ecco lo stato dell’opera finan-
ziata dalla Regione Lazio, quin-
di soldi pubblici, quindi soldi
nostri:
Costo totale: Euro 600.000,00
(seicentomila,00)
Agibilità: non pervenuta.
Palco? Non c’è.
Poltrone: non presen-
ti (ma noleggiate per
la bella figura
dell’inaugurazione,
sempre con soldi pub-
blici).
Come direbbe qualcu-
no che in Teatro e
che per il Teatro ha
vissuto: Così è se vi
pare!
Visto che la catte-
drale è stata eretta, il nostro
obiettivo attuale è quello di ren-
derla perlomeno immediatamen-
te disponibile alla collettività,
per il Gruppo spontaneo canepi-
nese o per qualsiasi attività cul-
turale teatrale.
M5S Canepina
Sala principale del teatro comunale Foto scattata durante il sopralluogo dei portavoce M5S - Maggio 2015
LE TUE
COMPETENZE
E LE TUE IDEE
POSSONO FARE…
Il Cambiamento!
www.canepina5stelle.it
“[…] Evitare di avere un paese
fantasma, un borgo ridotto a
mero dormitorio [… ] lo strea-
ming del Consiglio porrebbe i
cittadini davanti ad un compu-
ter, disincentivandoli alla parte-
cipazione diretta e lasciando il
paese deserto”. Queste le paro-
le del Sindaco Aldo Moneta l’8
luglio 2014 quando il MoVimento
5 Stelle di Canepina propose al
consiglio di riprendere le sedu-
te e trasmetterle in diretta via
internet, nonché creare un ar-
chivio di tutti i consigli filmati.
L’obiettivo dello streaming, così
come ribadito in campagna elet-
torale, è quello di dare la possi-
bilità alla cittadinanza tutta,
disabili o impossibilitati a re-
carsi nella casa comunale du-
rante i consigli, di poter assi-
stere dal proprio computer alla
seduta, ma anche quello di crea-
re un archivio storico delle ri-
prese audio/video in ottica di
una trasparenza totale e di una
più dettagliata fonte di infor-
mazione per i cittadini. “[…]
L’amministrazione, si prefigge
tra i propri scopi quello di rivi-
talizzare la vita cittadina, di
riscoprire il rapporto diretto
tra le persone […]” continuava il
Sindaco nella sua argomentazio-
ne per la richiesta di voto con-
trario diretta ai consiglieri di
maggioranza. E pensare che il
sindaco durante gli eventi nevo-
si invernali avvisava gli alunni e
le famiglie tramite Facebook
che le scuole sarebbero state
chiuse, dimostrando la praticità
e la tempestività delle nuove
tecnologie. Lo streaming non
impedisce di recarsi in comune
e partecipare direttamente al
consiglio, anzi si tratta di uno
strumento incentivante per la
partecipazione alla vita politica,
ribadisce il MoVimento 5 Stel-
le, che sottolinea come non ci
sia stata, in questo anno, la sen-
sibilizzazione della cittadinanza
alla partecipazione alle sedute
consiliari, tanto proclamata dal-
la maggioranza. Infatti non so-
no mai stati pubblicati avvisi di
convocazione sul sito del Comu-
ne e tantomeno si sono notati
manifesti presso gli spazi di af-
fissione pubblicitaria. Stiamo
raccogliendo le firme dei citta-
dini che intendono riproporre
insieme a noi lo streaming dei
consigli tramite una mozione
popolare. E’ possibile firmare ai
nostri banchetti.
M5S Canepina
Numero unico gratuito - Tipo di pubblicazione aperiodica - stampato su flyeralarm.com
decorourbano.org
Questo streaming non s’ha da fare!
Pagina 3
tempestivamente la problemati-
ca e segnalare non appena il
problema è stato risolto. Que-
sto sistema è usato già da di-
versi comuni in Italia. La mag-
gioranza ha bocciato la nostra
proposta dichiarando che deco-
rourbano.org crea un distacco
nel dialogo reale con i cittadini,
e che preferisce gestire queste
segnalazioni incontrando i citta-
dini fisicamente in piazza. Noi
riteniamo che questo servizio
sia utile e innovativo, e consen-
ta una partecipazione attiva del
cittadino a costo zero. Ritenia-
mo che nell’era di internet
Abbiamo proposto al consiglio di
aderire al progetto decorourba-
no.com, una piattaforma gratui-
ta per l’amministrazione e per il
cittadino, che consente di uti-
lizzare il proprio telefonino per
segnalare problemi di decoro
all’interno del paese. Il cittadi-
no potrebbe ad esempio foto-
grafare una buca, un rifiuto ab-
bandonato, una perdita d’acqua,
un pericolo ecc. all’interno
dell’area abitata e inviare una
segnalazione in tempo reale al
Comune. Il Comune può gestire
dotarsi di questi strumenti sia
un vantaggio. Un consigliere di
maggioranza ha anche mostrato
una segnalazione inviata in for-
ma privata da un cittadino via
Whatsapp al suo numero perso-
nale, dando prova che i cittadini
manifestano già la necessità di
un servizio di questo tipo. Pec-
cato che il suo numero è a di-
sposizione di pochi, mentre de-
coro urbano sarebbe a disposi-
zione di tutti i cittadini!
Armando Paparozzi
Immagina un giorno di ritrovarti
per varie circostanze in un
gruppo che sostiene idee inno-
vative con la convinzione di mi-
gliorare la vita della comunità in
cui vive, e che una parte di
quella comunità scelga di essere
rappresentata proprio da quel
gruppo che si riuniva di sera
sognando una società migliore
basata sui principi di trasparen-
za, rispetto, giustizia e merito-
crazia. E di colpo, un giorno, ti
ritrovi ad essere eletto consi-
gliere comunale, di “minoranza”
sottolineo di “minoranza”.
Tutti si aspettano il meglio da
te, il cambiamento di un sistema
che a pochi piace ma che molti
accettano per interesse perso-
nale o per semplice paura di
cambiare. Pensi di ritrovarti in
un gruppo amministrativo
non dico coeso, ma alme-
no concorde sul fatto
che l’obiettivo primario
sia il bene della comuni-
tà. A questo punto le
proposte buone dovreb-
bero essere obiettiva-
mente buone per tutti,
anche se a proporle è la
“minoranza”.
E poi ingenuamente pen-
si: se dobbiamo amministrare
bene il paese, è bene lavorare in
maniera organizzata e struttu-
rata, condividere informazioni,
prepararsi all’argomento da
trattare e portare buone pro-
poste in consiglio. Ma la realtà
non è affatto così, a Canepina la
“minoranza” rimane la
“minoranza” e la “maggioranza”
decide. Lentamente scopri che
dietro tutto questo meccanismo
che è “politica” spicciola, c’è una
vera e propria tattica voluta-
mente studiata per metterti in
condizione di non poter affron-
tare la discussione con la dovu-
ta preparazione. Il consigliere
di minoranza a Canepina, si ri-
trova a lavorare in condizioni
pressoché impossibili, tutte le
informazioni necessarie per af-
frontare il consiglio comunale
vengono fornite a ridosso del
consiglio stesso, dopo una con-
vocazione che puntualmente ar-
riva due giorni prima. Ma questo
lo prevede il regolamento consi-
gliare! Quindi chiedi di poter
cambiare il regolamento, au-
mentando i giorni di preavviso
per avere tempo utile a prepa-
rarsi meglio, e ti viene detto
che non è possibile, presenti
proposte nuove da discutere e
ne viene rimandata la discussio-
ne; forse perchè anche la
“maggioranza” ha bisogno di
prepararsi? Com’è possibile?
Serve o no prepararsi prima?
Non solo serve, ma nel movi-
mento 5 stelle dove ogni deci-
sione viene discussa con i citta-
dini che intervengono alle riu-
nioni pubbliche, e i portavoce
rappresentano in consiglio que-
ste decisioni, la possibilità di
avere materiale utile da analiz-
zare e condividere con i compa-
esani che mettono a disposizio-
ne il loro tempo per partecipare
attivamente e prendere deci-
sioni per il loro paese, è doppia-
mente utile. Nei consigli parto-
no lunghe discussioni, dibattiti,
il “consigliere di minoranza” di-
fende le sue idee, le esplica,
cerca di farle inutilmente vale-
re, ma niente, e quando poi vai a
leggere i resoconti dei dibattiti
riportati nelle delibere trovi un
riassunto del riassunto, a volte
la semplice frase “la minoranza
si oppone o vota contro”.
E se per caso ci si oppone
a lungo, con una bella vo-
tazione finale la tua pro-
posta viene meno, la ma-
tematica ti condanna.
Non si collabora, si fa
solo la guerra, il confron-
to è privo di logica demo-
cratica. Ad esempio la
“ripresa audio video dei
consigli comunali” era o-
biettivamente una buona propo-
sta per la partecipazione attiva
dei cittadini alla vita politica
locale, ma è la “minoranza” a
proporlo e cosa si risponde alla
minoranza?
[continua a pagina 5]
La Resistenza del consigliere di minoranza
Numero unico gratuito - Tipo di pubblicazione aperiodica - stampato su flyeralarm.com Pagina 4
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Acqua e Talete: Vediamoci chiaro..
Pagina 5
NO! O forse non conviene far
sapere a tutti i cittadini che il
consiglio sta deliberando ad e-
sempio l’aumento della tassa
sull’immondizia? Non siamo mes-
si in condizione di lavorare al
meglio, ma lo facciamo lo stes-
so. Abbiamo molte difficoltà
per diffondere e far arrivare ai
cittadini ciò che si discute e
come si discute in consiglio, e
per questo utilizzeremo altri
mezzi di informazione, come
questo giornalino, perché quel
giorno ci avete scelti per rap-
presentarvi e tra tutte le diffi-
coltà cercheremo di farlo sem-
pre al meglio nonostante le cri-
tiche e gli ostacoli. Perché fare,
per un consigliere di
“minoranza” significa molto
spesso “resistere” e “informare
i cittadini”, nonostante tutto.
Manuela Benedetti
Che Talete, perdonateci il gioco
di parole, navighi in brutte ac-
que è un fatto risaputo; Comuni
e Regione restano praticamente
fermi in attesa di avere un qua-
dro economico chiaro sui conti
della società che di certo non
sono rosei. Quello che deve es-
sere chiaro a tutti e che è un
dato di fatto è che Talete, è sì
una società partecipata solo da
amministrazioni comunali, ma è
una società giuridicamente di
tipo privato che quindi ha come
obbiettivo quello di fare profit-
ti. Come è noto, alcuni mesi fa
la Tuscia è stata interessata
dall’emergenza arsenico che ha
colpito diversi comuni, fortuna-
tamente non Canepina. Vogliamo
però soffermarci sui costi di
gestione dei dearsenificatori:
dai dati che sono disponibili e
pubblici, si stima dovrebbero
costare alla regione, che ne cu-
rerà la manutenzione per il pri-
mo anno, ben 15 milioni di euro e
il prossimo anno saranno a cari-
co di Talete; ci chiediamo: come
verranno trovati quei 15 milioni?
Veniamo ora al piano PARCA,
ossia il piano di risanamento
presentato da Talete stessa,
che propone la ricapitalizzazio-
ne delle quote da parte dei soci
(i comuni) e l’aumento delle ta-
riffe nel triennio 2014-2017
con effetto retroattivo per
l’anno appena trascorso, il tutto
allo scopo di risanare il debito
accumulato da Talete; ovvia-
mente nessun riferimento viene
fatto alle responsabilità ogget-
tive su questo debito accumula-
to dalla società.
In merito al Parca, il consiglio si
è espresso con delibera numero
6 del 3/2/2015 (disponibile sul
sito del Comune). Come era pre-
vedibile, visto che anche il no-
stro sindaco Aldo Moneta, in
assemblea dei soci Talete si era
espresso a favore del piano
PARCA, la maggioranza ha vota-
to favorevolmente la delibera
che “dà mandato alla Giunta Co-
munale affinché si verifichi la
sussistenza delle condizioni fi-
nanziarie e giuridiche che pos-
sano motivare l’adozione da par-
te del Comune di Canepina di
queste misure di risanamento.”
In altre parole abbiamo avviato
le procedure necessarie a valu-
tare se ci sono i presupposti
per supportare l’operazione di
risanamento di Talete, che ol-
tre a impegnare economicamen-
te il comune, ricordiamo preve-
de un aumento delle tariffe per
il triennio 2014-2017. I nostri
portavoce si sono espressi con-
trariamente a questa decisione,
e in linea con il programma par-
tecipato hanno ribadito che la
gestione Talete, oltre ad esse-
re deficitaria non è prettamen-
te pubblica in quanto, e ci tenia-
mo a ribadirlo, si tratta pur
sempre di una S.p.A. il cui scopo
è l’utile ed il profitto anziché
l’erogazione del servizio al cit-
tadino.
[continua a pagina 6]
Come di consueto, 4 voti con-
trari e 8 favorevoli.
Nella nostra provincia molti co-
muni si sono già mobilitati per la
pubblicizzazione dell’acqua, che
ricordiamo non significa acqua
gratis ma che la gestione e la
tariffazione per il servizio de-
vono essere pubbliche, e non
portare profitti, come sancito
dal referendum del 2011 e pure
dalla L.R.5/2014 promulgata
dall’attuale giunta regionale. È
doveroso ricordare che l’attuale
legge in vigore è nata grazie
all’impegno e alla caparbietà dei
comitati per l’acqua, di associa-
zioni civiche e del movimento 5
stelle che hanno raccolto le fir-
me necessarie per la presenta-
zione presso l’ente regionale
della proposta che poi, una volta
accolta, è diventata la L.R.
5/2014. Anche oggi comitati e
comuni si stanno mobilitando
per far rispettare la volontà
referendaria e per far applica-
re la legge; hanno presentato un
progetto, così come previsto
dalla norma poc’anzi citata, per
la divisione del territorio regio-
nale in 19 Ambiti di Bacino I-
drografico (ABI) prospettando
l’ipotesi di un soggetto di dirit-
to pubblico all’interno del quale,
cittadini, ed enti locali siano
responsabilmente coinvolti per
gestire il servizio idrico inte-
grato e scongiurare così finalità
di profitto. È chiaro che qualora
la società dovesse trovarsi nuo-
vamente in difficoltà economi-
ca, ad esempio per poter soste-
nere gli elevatissimi costi di ge-
stione dei dearsenificatori che
dal 2016 saranno a suo carico, a
nostro modo di vedere non avrà
altra scelta che vendere le quo-
te ad un gestore privato e
l’unico che attualmente potreb-
be acquistare le quote di Talete
è ACEA. Si arriverebbe così alla
gestione privata in totale con-
trasto col referendum del 2011,
che porterebbe aumenti dei co-
sti in bolletta, nessuna garanzia
di trasparenza e non garanti-
rebbe a tutti i cittadini
l’accesso alla vitale risorsa così
come sancito da organismi in-
ternazionali come l’ONU. Sia
chiaro fin d’ora che il Movimen-
to 5 stelle sarà al fianco dei
comitati, dei comuni virtuosi e
di tutti i cittadini che vorranno
combattere per far valere il
loro diritto ad un bene fonda-
mentale e vitale come l’acqua. E
mai come questa volta: insieme
possiamo!
M5S Canepina
Numero unico gratuito - Tipo di pubblicazione aperiodica - stampato su flyeralarm.com Pagina 6
Mipaf. Altre azioni riguardano le misure di sostegno
al reddito, includendo i castagneti da frutto nelle
colture meritorie degli aiuti PAC, e l’intensificazione
dei controlli fitosanitari del materiale vegetativo
commercializzato, per prevenire future infestazioni.
Con questa risoluzione fortemente voluta dal M5S,
sono stati fatti dei passi avanti, ma sono necessarie
ulteriori azioni e per questo il M5S ha presentato il
19 giugno 2013, una proposta di legge dal titolo
“norme per la salvaguardia e il ripristino dei casta-
gneti” che ci si augura venga discussa ed approvata in
tempi rapidi, visto che le popolazioni delle aree ca-
stanicole, hanno bisogno
di risposte certe da
parte della politica, nel-
la direzione del bene
comune.
Massimiliano Bernini
Portavoce alla Camera
dei Deputati
E’ stata approvata in Commissione Agricoltura della Ca-
mera, la risoluzione che impegna il governo ad assumere
misure urgenti a tutela dei castagneti da frutto, colpiti
dall’infestazione del cinipide. A causa di questa parassi-
ta la produzione di castagne ha subito soprattutto nel
centro-sud, perdite di produzione anche del 90%, con
gravi ripercussioni sulla stabilità economica dei castani-
coltori e delle loro famiglie.
Il M5S si è speso fin da subito nel creare una rete di
agricoltori ed esperti che potessero dare delle indica-
zioni puntuali per uscire dall’emergenza, recepite e ri-
portate all’interno della risoluzione in oggetto. Tra que-
ste, la necessità di intervenire con l’unica forma di lot-
ta efficace e sostenibile dal punto di vista ambientale,
quella biologica, attenendosi scrupolosamente al proto-
collo di attuazione del Piano Castanicolo Nazionale del
Risoluzione Castanicoltura
calendarizzazione delle due
proposte di Legge, la 238 e
la 241, per la tutela di un
bene comune come l’acqua,
un diritto umano inviolabile
che deve essere definitiva-
mente estromesso dalle lo-
giche di mercato.
Silvia Blasi - Portavoce
M5S in Regione Lazio
Ci preoccupa la notizia del possibile
commissariamento della Regione Lazio
per mancata legiferazione in materia
di organizzazione del SII. Esiste una
legge approvata all’unanimità dal Con-
siglio regionale per la gestione pubbli-
ca del SII di cui mancano però i de-
creti attuativi che una volontà politica
impermeabile alla volontà di sindaci,
comitati e cittadini sta evitando di
discutere. Da tempo siamo impegnati
in Consiglio Regionale per sollecitare
la discussione della legge 238, elabo-
rata dai Comitati per l’Acqua Pubblica,
per l’individuazione degli Ambiti Ter-
ritoriali Ottimali e la 241, elaborata
dal M5S per modificare la legge 5 per
superare l’impugnativa della Corte Co-
stituzionale. Il commissariamento rap-
presenta una chiara via di fuga calata
dall’alto per evitare di gestire l’acqua
secondo i principi dettati dagli esiti
referendari aprendo di fatto la stra-
da ad ACEA spa come gestore unico
nel Lazio. E’ chiaro che tutto ciò fa
comodo al PD laziale che così non tra-
diranno il patto con ACEA spa. Non ci
piace l’atteggiamento di Refrigeri che
da mesi sta dichiarando di lavorare ad
una proposta di legge sugli Ambiti di
Bacino Idrografico senza alcun riscon-
tro reale. Contemporaneamente diver-
si comuni Laziali che non hanno ancora
ceduto le infrastrutture idriche al
gestore del SII vengono diffidati a
farlo dalla stessa Regione Lazio impo-
nendo di fatto l’entrata in società,
come la Talete spa gravemente inde-
bitata. Secondo il M5S, l’aggressione
ai beni comuni partita dal PD con lo
Sblocca Italia sta continuando la sua
marcia con la complicità di Zingaretti
che sta di fatto ignorando la volontà
espressa dai cittadini tramite gli esiti
referendari. Chiediamo l’immediata
La tutela delle acque sia estromessa dalle logiche di mercato
Numero unico gratuito - Tipo di pubblicazione aperiodica - stampato su flyeralarm.com Pagina 7
del territorio vuoi per lacune
legislative, di fatto la sensazio-
ne del cittadino è quella di assi-
stere ad uno scarica barili ge-
nerale. Oggi si vuole quindi ap-
plicare un nuovo regolamento
sapendo già che non ci sono i
presupposti per un controllo
adeguato. Riteniamo che piutto-
sto che investire risorse per
istruire gli operatori su come
utilizzare i fitofarmaci in modo
sostenibile, sarebbe opportuno
invertire rotta e insegnare loro
quali sono gli effetti che queste
sostanze possono avere a lungo
termine sull'ambiente del quale
siamo parte integrante. Quello
che dovrebbe essere insegnato
è riscoprire delle tecniche a-
gronomiche sane e sostenibili,
tecniche da sempre utilizzate
dai nostri padri sui castagneti
di Canepina. Siamo sicuri che
questi prodotti non rovineranno
in maniera irreversibile le riser-
ve di acqua potabile nelle falde
acquifere del nostro territorio?
Noi non vogliamo che le persone
Il 5 maggio scorso, con i voti
favorevoli della maggioranza, è
stato approvato in Consiglio un
nuovo regolamento comunale
per l'uso sostenibile dei fito-
farmaci. Il Movimento 5 Stelle
Canepina ha votato contrario.
Vediamo perché. Come abbiamo
più volte ribadito e scritto nel
nostro programma elettorale, la
nostra politica è totalmente
contraria all'uso di prodotti
chimici in agricoltura. Riteniamo
che essi siano dannosi per l'am-
biente e per la salute pubblica,
e che i loro effetti dannosi si
manifesteranno in futuro in ma-
niera sempre più forte. Nello
specifico la lettura di un nuovo
regolamento in cui vengono mo-
dificati alcuni parametri o isti-
tuito un corso per l'uso dei fi-
tofarmaci con annesso patenti-
no ci sembra che non abbia al-
cun senso poiché delle regole
esistevano già, ma come sappia-
mo il problema di fondo sono i
controlli che risultano essere
molto carenti, vuoi per vastità
imparino ad utilizzare i fitofar-
maci, non ci interessa il patenti-
no per sapersi destreggiare con
queste sostanze evidentemente
dannose per la nostra salute,
vorremmo che tali prodotti ve-
nissero vietati completamente
sulla scia di altri comuni che
l’hanno fatto ottenendo ottimi
risultati sull’ambiente e sulla
salute stessa del cittadino. Non
è bastato citare in consiglio al-
cuni esempi concreti, non è ba-
stato spiegare che non sarà un
regolamento a limitare l’uso di
questi prodotti. Niente da fare.
Lo dice la legge, si possono usa-
re, quindi avveleniamoci pure!
Antonio Bocchino
Gruppo Consigliare
MoVimento 5 Stelle
Canepina
VUOI CONTRIBUIRE
CON IDEE E PROPOSTE
PER IL PAESE?
Ci trovi su:
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Grazie per il vostro supporto! Vogliamo ringraziare tutti i cittadini che sono intervenuti ai no-
stri banchetti di raccolta firme per l’inziativa del MoVimento 5
Stelle Lazio “ZERO VITALIZI” e la proposta di referendum na-
zionale “FUORI DALL’EURO”
www.facebook.com/GrilliCanepinesi
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Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
- Mahatma Gandhi -
Numero unico gratuito - Tipo di pubblicazione aperiodica - stampato su flyeralarm.com Pagina 8
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